. dai, v. da. daìa, v.
: egli pareva un daimio cavato fuori da una di quelle armature di ferro e di
, dal cino-giapponese daimyo, comp. da dai 'grande'e myó 'nome'. cfr.
soprattutto l'argenteria). francesco da barberino, 63: cantan gli augelli in
che parea che volasse veramente. andrea da barberino, 222 egli corre più forte
. ant. daim (anche dain, da cui daine), da lat.
dain, da cui daine), da lat. tardo damus, dal class,
baretti, 1-30: una lezione scritta da benedetto varchi sull'amore e sulle sue
* sovrano, capo '; comp. da dai 'grande ', ri '
'. dal, v. da. dalai-lama, sm.
pioveva: la corona di dalie viola mandata da zia miletta e appesa dietro il feretro
). dalla, v. da. dallato (da lato,
v. da. dallato (da lato, dal lato, datato, djallato
avv. di fianco, accanto, da una parte; da un lato (
fianco, accanto, da una parte; da un lato (rispetto a un altro
. in santa maria maggiore. francesco da barberino, 48: vien dentro, amor
sonar; dimorerai dallato / e vedera'la da lontan con meco. dante, purg
purg., 3-19: io mi volsi da lato con paura / d'essere abbandonato
porvi l'ulivo. s. caterina da siena, v-31: che converrebbe fare
con la nutrice della vera umiltà. andrea da barberino, 1-42: poi fece portare
figliuoli, cioè riccieri e melon, da parte in su la piazza, e
maggio. -lasciar dallato: mettere da parte, abbandonare, trascurare.
, abbandonare, trascurare. francesco da barberino, i-286: ma però ch'esto
. -da traverso e dallato: da ogni parte. cielo d'alcamo,
angosciato, / la giente ci corressoro da traverso e dallato, / tutt'a
sopra lo stesso restate le uova sarebbono da guardarsi, come di sopra accennammo;
. 2. figur. purificare da eccessi, scorie, imprecisioni (un
); liberare, lenire l'animo (da affanni, preoccupazioni, angosce).
linguaggio della chimica), deriv. da canthus * beccuccio di orciolo '(
onde di quella tanto decantata e tanto da lui vagheggiata laguna. palazzeschi, 7-147
affettazione. = deriv. da decantare1. decantatóre2, sm. tecn
batteria). = deriv. da decantare2. decantazióne, sf.
. decantazióne, sf. separazione da un liquido (di densità minore)
, deformi di natura, o deformati da dottrine demenziali. = deriv. da
da dottrine demenziali. = deriv. da decantare2: lat. mediev. dècanthàtio -dnis
= dal fr. décapage; deriv. da décaper (nel 1742) 'togliere la
'togliere la copertura '(deriv. da cape * cappa '). decapètalo
tommaso moro. « = deriv. da decapitare. decapitare (ant. anche
, e il rispetto ch'era dovuto da corona a corona in un fasto d'intollerabil
, quadra e tozza, la macchina da decapitare. -anche di animali.
-figur. s. caterina da siena, v-227: così tutte le virtù
suo metodo sperimentale che emancipa la ragione da tutte le autorità della storia sono conquistati
nel linguaggio giuridico), comp. da dè-con valore privativo e il denom.
statue cattoliche. = deriv. da decapitare. decapitazióne, sf.
prima lettera e della prima sillaba, da una parola un'altra parola di significato
lat. tardo dicapitàtio -onis, deriv. da decapitare 4 decapitare '(deriv.
decapitare 4 decapitare '(deriv. da caput 4 capo, testa ').
funzione locomotoria), che è ricoperto da un largo scudo; gli occhi sono
. = fr. décarburation, da décarburer 4 decarburare '. decarchìa,
posto a capo delle città greche assoggettate da sparta dopo la guerra del peloponneso.
dotta, gr. sexapxta, comp. da 8éxa 4 dieci 'e àpxfj '
= voce dotta, comp. da deca- (dal gr. 8éxa 4 dieci
(j. o?, comp. da 8éxa 4 dieci 'e oxaxp.
e sm. metr. verso costituito da dieci sillabe. perticari, i-346
vogliamo che si sappia, come onesto da bologna, cui dante pose quarto fra cotanta
il decasillabo, perché non è tale da potersi appoggiare sopra una sillaba sola come
e li ha ad uguale distanza in guisa da formare quasi un rullo di tamburo.
». = deriv. da decappottare. decappottare (decapottare),
adattamento dal fr. décapoter, deriv. da capote 4 mantice '(nella forma
italiana la contaminazione con cappotto): da cape 4 cappa '. decarbonatazióne,
. = voce dotta, comp. da de-con valore privativo e carbonaio (v
= voce dotta, comp. da de-con valore privativo e carbossile (v
= fr. décarburer: comp. da de-con valore privativo e carbure 4 carburo
. ssxaoóx- xa3o?, comp. da 8éxoc 4 dieci 'e oùxxapo? 4
= voce dotta, comp. da deca- (gr. 8éxa 4 dieci '
dotta, gr. 8ex<4
gr. sexd- otuxoc, comp. da 8éxa 4 dieci 'e o-ruxo? 4
per ogni tempo e misura, desunto da una tabella fissata dalla federazione internazionale.
(sec. xviii), deriv. da décatir (v. decatizzare).
= fr. décatir (1771), da de-privativo e catir 'passare ',
, deriv. dal lat. coàctire, da codctus, part. pass, di
, sf. stor. decima imposta da venezia sulle terre soggette in dalmazia e
dal gr. sexareta, deriv. da séxaxo? 'decimo '. decèdere1
fiotto inconoscibile del mandrone, gocciolato, da stillanti caverne, nell'orrore del profondo
rabbia contadina del deluso: che decede da lieta furia, di colpo, al
in movimento a decelerazione. = formato da accelerare con cambio di prefisso: voce
la velocità. = deriv. da decelerare. decelerazióne, sf.
frenatura). = deriv. da decelerare. decelòstato, sm.
. = voce dotta, comp. da decel [erazione] e da -stato,
comp. da decel [erazione] e da -stato, deriv. dal gr.
deriv. dal gr. otoctós, da lordili * sto '. decèmbre
= fr. décembriste, da dicembre * dicembre '. decèmpeda (
dotta, lat. decempèda, comp. da decem * dieci 'e pes pedis
dotta, lat. decemviràlis, deriv. da decemvir * decemviro '.
voce dotta, lat. decemviràtus -ùs, da decemvir * decemviro '. decèmviro
a castitade [ecc.]. benvenuto da imola volgar., i-116: li
vizioso, ma romano; e decemviro, da prima legalmente eletto dal popolo. leopardi
esposte in dodici tavole, furono solennemente da * romani accettate per regola della propria
, lat. decemvir -i, comp. da decem * dieci 'e vir 'uomo'
, rende il numero trentesimo, che da s. luca si attribuisce a'congiugati
. = voce dotta, deriv. da deca- (dal gr. séxa * dieci
= voce dotta, deriv. da decene. decennale, agg.
il ritenne la casa carolina benché fondata da carolina murat. dossi, 70: resti
2. sm. il decimo anno da quando è accaduto un fatto, si
scrisse di cercar di persuaderlo ad andar da lui a roma. 3.
dotta, lat. decennalis, deriv. da decennis 'decenne '.
(una persona); che dura da dieci anni (un oggetto).
. letter. che dura dieci anni o da dieci anni; che abbraccia un periodo
dotta, lat. decennis, comp. da decem 'dieci 'e annus *
= voce dotta, lat. decennium, da decennis * decenne ', sul modello
; decoroso, dignitoso. francesco da barberino, 101: non sia tarda né
: / in questo caso non è da tacere. idem, 113: non per
ferdinando il cattolico appena si trovò denaro da vestire a decente lutto i servi che
giustacuore rosso, e un paio di zoccoli da portar tutti i giorni. carducci,
formato dentro. verga, 2-228: da ragazzo era sempre vissuto in mezzo a quella
pulito, anche se modesto. giovanni da samminiato [petrarca], ii-16: di
io mò non ho tampoco una stia da alloggiarvi un porcellino, né tampoco un
, né tampoco un palmo di terreno da piantarvi un gambo di finocchio. bicchierai
coperti colle lenzuola bianche, la camera da letto ebbe subito un aspetto decente. collodi
anche: utile, vantaggioso. francesco da barberino, 95: or fa qui punto
e piglia ciò ch'è scritto / da quelle dodici cose di sovra, / insino
bocchelli, 1-i-451: do- solina aveva da sfogare il dispetto, e cominciò a dire
commettere una sconvenienza. francesco da barberino, 131: pensi la gente che
conservate, possono venir a prendere esempio da queste. giannone, 1-iv-616: ordinò
mondo che questa sola fanciulla, trovando da collocarla decentemente, non può negare di
pronunziare un complimento, sedere decentemente e da creature ben educate in un circolo,
1-224: volentieri lo avrebbe ora esonerato da quell'ufficio, ma decentemente non lo
; opportunamente, vantaggiosamente. girolamo da siena, xxi-284: dalla quale triplice radice
decentralista ed europeizzante! = deriv. da decentralizzare. decentralizzare, tr. neol
. dicentraménto), sm. spostamento da un centro urbano a una regione circonvicina
= fr. décentrement, deriv. da décentrer 'decentrare '. decentrare,
tanti anni in dimenticanza mi ha decentrato da me stesso, ha tolto le origini
anche a me. = deriv. da centro col pref. de-che ha valore di
spirituali si son propagati nascendo un po'da per tutto. piovene, 5-26:
la decadenza estetica può essere combattuta solo da un risveglio economico, che crei nuovi
ecc.), in quanto richiesta da un'esigenza morale di rispetto verso la
, il consorzio civile. francesco da barberino, 64: bocca over dente non
sa a chi attribuirle, non facendole da sé gli uomini, ma a parte
2-i-53: il loro vestire è lontano da ogni lusso, ma di un'estrema decenza
: tienti lontano scherzando... da ogni parola che offenda la decenza, senza
rappresentazione ci sfugge. chi ha avuto da te quest'alta lezione di 'decenza quotidiana
mie spese un quartiere, ed alloggio da un trattore alla vecchia cancelleria di guerra
dante, conv., ii-xn-7: e da questo imaginare cominciai ad andare là dov'
le disputazioni de li filosofanti. costantino da orvieto volgar., xxi-778: ordinata
della fede la quale tenea. benvenuto da imola volgar., ii-77: egli
pure nell'esposizione delle scienze, è da evitarsi, quando si può, il
, in capitolo nuovo a la questione è da rispondere, nel quale sia terminata tutta
faccia presto, perché non abbiamo tempo da perdere in disputazioni. -argomentazione fallace
; sofisma, cavillazone. giovanni da samminiato [petrarca], i-47: questa
crocifisso. -riflessione. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
epistola a gli amici alessandrini, spargersi da gli empi detrattori della sua fama molte disputazioni
trattato; capitolo, distinzione. giovanni da samminiato [petrarca], ii-375: mirabilmente
., 5-167: nacque poi una disputazione da attalo re de'fatti degli argivi,
voce dotta, lat. disputatiti -ónis, da disputare 4 disputare '. disquagliare
auro agi. = comp. da dis-con valore negativo e quagliare (v.
squalificare. = comp. da dis-con valore privativo e qualificare (v.
« 'disqualificare '... diverso da 4 squalificare che è limitato all'accezione
manìa di novità, che non rifugge da nessun mezzo per riuscire meravigliosa e interessante
meravigliosa e interessante. = comp. da dis-con valore privativo e qualità (v.
della gattina, 2-202: neramente chiamato da apiausi fragorosi re ferdinando trepidava perfino farsi
russo, i-297: qual mezzo più violento da disquilibrare enormemente i beni, di quel
il vero è che questa teoria fu da me, primo, esposta e lodata
', perché la voce è formata da dis ed equilibrio, e la e va
salutarmente i cittadini si tengono lontani da ogni genere di disquilibrio, lo
et inferiore. = comp. da dis-con valore privativo ed [e] quiparanza
sulla sua dabbenaggine. = voce formata da disquisizione sul modello di inquisire. disquisitóre
ben altrimenti importante, e il solo da risolvere per la comprensione estetica che si
, ne avessero dovuto subire la disquisizione da cavina. -discorso lungo e noioso
disquisizione ambigua dicendo: non vengo mica da ima città di provincia. 2
voce dotta, lat. disquisita -dnis (da disquirère 1 investigare'); cfr.
non leggera è erezìa. s. caterina da siena, iv-282: senza il
desiderata dal suo re, come da un buon principe cristiano. =
sf. medie. malformazione congenita causata da difettosa o incompleta saldatura delle due metà
. -ci). medie. affetto da disrafismo. disrafismo, sm. medie
piegarvisi, secondarlo. = deriv. da disragionare. disragionare, intr. (
scienze o delle cose non fu saccheggiata da questo implacabile declamatore? dove mai non
giunse suo disragionare? = comp. da dis-con valore privat. e ragionare (v
ragion naturale, / ben cernendo da male, / e in disragionata opera dura
conc., ii-326: il cesarotti intercede da pari suo per le antiche voci
ch'è più onta, che morte, da dottare / e portare disragion, più
più che dannaggio. = comp. da dis-con valore privativo e ragione (v.
, insensato, stolto. francesco da barberino, 163: la badessa, tutto
a buona ragione. = comp. da dis-con valore privativo e ragionevole (v.
avv. in modo irrazionale. francesco da barberino, 40: trattava continuamente
disramare2, tr. togliere il rame da una superficie a cui aderisce.
cui aderisce. = comp. da dis-con valore di separazione e rame (v
a virgignia. = comp. da dis-con valore privativo ed [e] redità
politiche. = deriv. da disregolare. disregolare, tr.
guasto dente. = comp. da dis-con valore privativo e regolare (v.
fussero di una sostanza solida e terminata da una superficie non perfettissimamente pulita e tersa
3. che rivela sregolatezza, che deriva da indisciplina. alberti, i-336: non
isola, e sì crudele e nefanda tirannide da altro procedute non sono che da la
tirannide da altro procedute non sono che da la insaziabile libidine e disregolatissimo suo appetito
: alcune statue anche antiche, anche da museo -non possono piacere e possono dir nulla
restauri? = comp. da dis-con valore privativo e restaurare (v.
. sua * che indica difficoltà) e da ritmo (v.).
è timoroso. = deriv. da disrompere. disrozzire, tr. (
certa distanza. = comp. da dis-con valore privativo e rozzo (v.
preda. = comp. da dis-con valore rafforz. e rubare (v
rattori violenti. = deriv. da disrubare. dirugginare e disrugginire,
e rallegrare. = comp. da dis-con valore di separazione e ruvido (v
dall'acqua. = comp. da dis-con valore di separazione e sabbia (v
di vario calibro. = comp. da dis-con valore di allontanamento e saccoccia
perdere il carattere della consacrazione, sciogliersi da un vincolo sacro. cecco d'
disciolga e mi disacri in tutto / da l'obbligo de'greci. d. bartoli
li tiene sacri. = da consacrare, con cambio di prefisso; cfr
sconsacrato. gelli, 15-i-369: da questa parola... è derivato di
in sacri. = deriv. da dissacrare. dissalare (desalare)
mediante la distillazione. = comp. da dis-con valore privativo e sale (v.
macabro 'puzzle'. = deriv. da dissaldare. dissaldare, tr.
apparenza saldi. = comp. da dis-con valore di separazione e saldare (
figur. = deriv. da dissaldare. dissanguaménto, sm.
: anche il viso del soldato pieioni, da pavonazzo e infiammato, era diventato fior
, / chi è che mi dissangua da vent'anni / senza tregua? soffici,
le più vecchie. = comp. da dis-con valore privativo e sangue (v.
dall'evacuazioni e dalla dieta, ristecchito da i sudori, dissanguato dalle sangrie,
proprie e delle altrui armate, sì astraendo da ciò, saranno smunti, impoveriti,
dissanguati. sbarbaro, 5-101: usciva da un suo dramma dissanguato come da una
usciva da un suo dramma dissanguato come da una amputazione, quando di vivere così
i gambali. = deriv. da dissanguare. dissanguinare, tr.
trova attaccato. = comp. da dis-con valore privativo e sanguinare (v
essere ripulito del sangue (una pelle da conciare). -al figur.: stremato
è una processione continua di giovinette dissanguinate da misteriosi amanti, di adolescenti che tornano
prenderne merto. = comp. da dis-con valore privativo e sapere (v.
fortemente t'ha dissavorato. = da assaporare, con cambio di prefisso.
, e che se si guadagna qualche cosa da un lato, più si perde dall'
con lui. = comp. da dis-con valore privativo e sapore (v.
ingioconde riescono. = comp. da dis-con valore privativo e saporito (v.
onni savore. = comp. da dis-con valore privativo e saporoso (v.
corpi, e 'l veder da presso, quanto si può di più,
spirito creatore e unitario che move da quei lavori. oriani, x-27-11: guardate
cervello, e poi non si può scaldarsi da tutte le parti. manzoni, 233
palladio volgar., 1-4: è anco da guardarsi da ogni acqua salsa, o
., 1-4: è anco da guardarsi da ogni acqua salsa, o in che
, e diseccala. s. caterina da siena, v-m: prometteste d'osservare obedienzia
disseccò tosto quella mia poca vena fin da radice. compagnoni, i-28: non
; purché rimondo il sito / abbia da prima, e il vago aere vi corra
il sole. piovene, 3-109: da qualche tempo... i miei rapporti
, diseccati, vengono meno. benvenuto da imola volgar., ii-274: le bocche
il nutrimento con minore abbondanza. erasmo da valvasone, 1-5-149: vien cercando ove
sentendomi le vene diseccate dal fuoco, chiedea da bere, e per rinfrescarmi e per
per godermi di quella divinissima vista più da presso. c. dati, 9-10:
una bella mummia, fu poi ritrovato da certi viaggiatori, e collocato nel museo
evidenti, chiuso fino al mento come da una sorta di camaglio. luzi,
un disseccatorio. = deriv. da disseccare. cfr. d'alberti, 322
di riverenza. = deriv. da disseccare. disseccazióne (diseccazióne)
, 3-18: [il miglio è da usar] da coloro solamente, da'quali
[il miglio è da usar] da coloro solamente, da'quali rifriggerazione ovvero
del 1848. = comp. da dis-con valore di separazione e selciare (v
bresciani, 1-ii-309: la giustizia da mille anni in qua non potea che
cader di sella. = comp. da dis-con valore di separazione e sellare (v
, ma serva per quel solo, da potersi per i cavalli subito dissellati rivoltolarsi
toglierla affatto. se * diboscare 'da * bosco '; si può * disselvare
bosco '; si può * disselvare 'da 'selva '; segnatamente parlando di
a culture. = comp. da dis-con valore privativo e selva (v.
separare. - anche rifl. tommaso da faenza, v-324-8: ché manti son c'
, / soverchiamente isforsan di parlarne; / da lor sentensia parto e mi disenbro.
sentensia parto e mi disenbro. iacopo da lèona, vi- 1-214 (5-14)
ne disembra! = comp. da dis-con valore privativo e sembrare (v.
.. già c'era stato disseminato da costoro, da'loro panni, da'loro
voce dotta, dal lat. disseminare (da dis- con valore di dispersione e semen
parti d'orazione: le quali primieramente da strane, e varie nazioni in italia disseminate
là disseminati alcuni monticelli, coronati taluno da qualche campanile. carducci, iii-20-51:
voce dotta, lat. dissemindtór -óris, da disseminare 'seminare spargendo intorno '.
, i-62: e questa opinione era fomentata da una disseminazione sparsa dal noncio, che
c. gozzi, i-123: sopraffatto da questa disseminazione, mi vidi guardare da
da questa disseminazione, mi vidi guardare da tutti con dell'orrore, e le mie
voce dotta, lat. disseminatili -ónis, da disseminare cseminare spargendo intorno '.
delle specie). = deriv. da disseminare, col suffisso del diminutivo latino
si dissenò. = comp. da dis-con valore privat. e siena.
asia minore. = comp. da dis-con valore privativo e senno (v.
: i reggitori dello sciagurato regno, da infelici destini o da mala coscienza dissennati
dello sciagurato regno, da infelici destini o da mala coscienza dissennati, brandivano le armi
serafino! = comp. da dis-con valore privativo e senso (v.
alzare il capo il mio cervello precipitò da duemila chilometri, gli occhi dovevo avere
possa carire? boccaccio, v-250: desti da ridere alla tua savia donna e valorosa
in essa ponean fede? [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
quei due dissensati. ma non eran persone da maravigliarsi per sì poco. viani,
. desensibilizzazione. = comp. da dis-con valore privativo e sensibilizzazione (v
, dal lat. dissènsi ^ -onis, da dissentire 'dissentire '. dissènso
. 2. dir. mancato assenso da parte di un soggetto interessato; mancato
fra due contraenti per sciogliere un contratto da loro precedentemente stipulato. de luca,
voce dotta, lat. dissènsus -ùs, da dissentire * dissentire '. dissentàneo
. non consentaneo, che si differenzia da altri, dissimile, discordante.
= voce dotta, lat. dissentàneus, da dissentire * dissen tire *
tire * (come consentàneus da consentire). il tommaseo registra
16-ix-259: nel diciannovesimo anno fu sorpresa da una disenteria, per la quale non
cose astringenti. alfieri, v-2-793: da soli tre giorni si è venuto a
gr. sooev- repfa, comp. da suo-con valore peggiorativo ed fivrepov *
[dioscoride], 113: trascrive egli da asclepiade 1 trocisci di succino, come
. 2. sostant. affetto da dissenteria. pietro ispano volgar.,
il qual vino è medicinevole, ed è da usare agli stitichi, ed è buono
, dottrina. = deriv. da dissentire-, cfr. fi. dissentiment (
dis sentisse al colloquio destinato da farsi all'agosto in no- remberg
, 1-588: io pure / da voi dissento; e non, per ciò
nione è tale solo in quanto dissente da un'altra opinione, s'afferma
che una tanta signoria ne'fatti dissentisse da quello che aveva promesso. pallavicino,
in altri pochissimi uomini che non dissentivan da esso, e però si prendono universalmente
3. cessare di sentire. cino da pistoia, iv-213 (90-9): in
= voce dotta, lat. dissentire (da dis-con valore negativo e sentire * credere
: perché affliggere noi co 'l disepararti da noi senza farcene motto? galileo, 3-1-376
, corso o indirizzo, ma zampillano da una sola polla, e sgorgano per
, dal lat. tardo disséparàtió -ónis, da disséparàre * separare '. dissepiménto
voce dotta, lat. tardo dissaepimentum, da dissaepire 'dividere'; cfr. ingl
alla luce. -in senso generale: liberare da cosa che ricopre; estrarre.
una vecchia vergogna. = comp. da dis-con valore di allontanamento e seppellire (
estens. estratto di sotterra, liberato da ciò che lo ricopre, dal luogo ove
[la statua] fosse cosa sua, da custodirsi gelosamente. d'annunzio, v-3-221
che con mirabil franchezza m'andava esponendo [da un manoscritto arabo] il signor abramo
ministro dell'istruzione, accorso ansiosamente da roma, chiamò a venezia giacomo boni,
sequestro. = comp. da dis-con valore privativo e sequestrare (v.
cosa dal sequestro. = comp. da dis-con valore privativo e sequestro (v.
disserrasti nel petto. s. caterina da siena, iii-207: il sangue dunque
montone i velli indora, / e da nuova stagion disserra il varco. redi,
. menzini, ii-135: se ti spiace da me prender consiglio, / ben più
berni, 68-41 (v-285): da traverso il petto gli disserra / sì ch'
e ferro, / se non ti guardi da farmi despitto. / perché col torto
che col bollor diserra / a rinier da cometo, a rinier pazzo. b.
/ se quassù torna e par tesi da noi, / che cosa arete qui da
da noi, / che cosa arete qui da veder poi? epicuro, 3:
addosso, sparare colpi (con armi da fuoco); avventare. petrarca,
ha in sé raccolto / lo spirto da le belle membra sciolto, / e per
al tuo furore. -liberarsi (da impegni). cieco, 6-50:
rio pietroso. = comp. da dis-con valore di separazione e ser
per quelle porte diserrate. s. caterina da siena, 52: non era ancora
e storico. = deriv. da dissertare. dissertatóre, agg.
fanciullina della madre, provvide meglio che da matrigna la fiammetta diac- ceto; figliuola
dissertàtor -óris (prudenzio), da dissertare 4 dissertare '. dissertatòrio
dissertàtio ónis (aulo gellio), da dissertare 4 dissertare '. disservènte (
: si è preteso e si pretende, da non pochi cervelli ingarbugliati, che la
face, / perch'io aspetto pace / da lei sul punto de lo meo finire
dio diservire è. s. caterina da siena, iv-79: bene è dunque miserabile
-intr. andrea da barberino, 1-286: turpino gli rispose che
era peccato. = comp. da dis-con valore privativo e servire (v.
un monastero; e un barone di là da lui disservito si profferse darlo in forza
. a'suoi antichi,... da cui aranno ricevuto premio e servigio,
cui aranno ricevuto premio e servigio, o da cui aranno ricevuto diservigio, chi è
di quel che s'immaginò e si credette da coloro che se ne impaurivano, e
caso seduto a due posti di distanza da lei, e nella discussione che seguì tra
avesse il diretto. = comp. da dis-con valore privativo e servizio (v.
di dissessione. = deriv. da dissessus, part. pass, di dissidère
la pigione di casa, i mobili da pagare, i regalucci per la ragazza,
fratello enrico e l'impressione che ricevette da quest'annunzio fu una delle cagioni che dissestarono
lodato assai. = comp. da dis-con valore di separazione e sesto (v
le serie, tutte le simmetrie essendo dissestate da una mano sconosciuta potevasi dire che l'
sociale? borgese, 1-65: eugenia veniva da una famiglia abbastanza dissestata per non consentire
sera avevo la febbre con una tosse da schiantarmi le tonsille. nievo, 588:
dissesto definitivo. = deverb. da dissestare. dissetante (part.
95: il treno era arrivato da sarzana già strapieno e straboccante i finestrini di
il lastricato e le cisterne son fatte da pochi anni: prima nel cortile erano
si disseti. = comp. da dis-con valore privat. e sete (v
, fra le settanta palme, / da duodeci fontane dissetati. pallavicino, 7-52
voce dotta, lat. dissectio -ónis, da dissectus, part. pass, di
e quelle della domenica che gratuitamente si tengono da tutti i dissidenti pei fanciulli poveri della
dotta, lat. dissidentia, deriv. da dissldens -entis, part. pres.
disparte, in parti separate': comp. da dis-che indica separazione e sedére 4 sedere
[la filosofìa e la religione] da un corpo colla parola per opera del
ma con l'intento di farsi leggere da tutti) e il ministero dell'insegnante.
. dissidium per il classico discidium (da discindère 4 scindere, fendere ', accostato
.. gli occhi / mi dissigilla da tue dolce forze [della morte].
, quelle palpebre abbassate e come premute da un sonno troppo forte sembrano dissigillarsi piano
itali antichi. = comp. da dis-con valore di separazione e sigillo (v
a pisa no. = comp. da dis-con valore negativo e simbolo 'simile
nella natura). bartolomeo da s. c., 15: questi
virtude, quando sé dissimiglianti essere studiano da coloro cui odiano. m.
eterno, un viso il quale non sia da qualunque altro in alcuna cosa differente e
appunto son bellissime, allorché si prendono da cose che paiono affatto dissomiglianti fra loro
maffei, xxx-6-16: le sue vesti / da quelle di costui poco saranno / dissomiglianti
pur dio non dissimigliante troppo alla imagine da voi colorata!, tutto io sono
, diversamente, differentemente. giovanni da fécamp volgar., xxi-632: non essendo
émmi grave, ch'io mangi dissimigliantemente da loro. salvini, 39-iii-198: la stoltizia
, ecc.). bartolomeo da s. c., 14-1-10: a
dio. cieco, 6-59: questo da bradamante non fu inteso / per la dissimiglianza
sento di essere tanto distante dal heine da non lasciar luogo a confronti o a
cose differiscono fra di loro. bartolomeo da s. c., 2-5-5: ne'
intorno spinose, come ha l'elice, da cui è ancora differente per altre dissomiglianze
1-64: la seconda dissomiglianza tra la matematica da un lato, e tra la metafisica
, 1044: quando io t'ebbi cognosciuto da prima, signore, tu ribattesti la
, e trova'mi essere di lungi da te ne la contrada de la dissimiglianza.
, / ancor che 'l senno vegna da bologna, / traier canson per forsa
quantità cograduate. = deriv. da dissimigliante, sul modello degli astratti in
vero vederlo, ahi quanto si dissomiglia da questo! giordani, ix-43: quanto
di empedocle] poco o nulla dissomigliasse da quello del buffon. pirandello, 7-851:
e troppo degenere natura! e da te stesso / dissomigliar puoi tanto?
e religiosi idolatri. = comp. da dis-con valore negativo e simigliare (v.
tutte le genti se ne gabberanno. francesco da barberino, i-299: vegnon qui
la voce del fanciullo non era dissimiglievole da quella di una femmina. giovanni da
da quella di una femmina. giovanni da fécamp volgar., xxi-632: non essendo
, e dissimiglievoli. = deriv. da dissimigliare. dissimilare1, agg. disus
dissimilare1, agg. disus. composto da parte o elemento di specie diversa
per alcune parti, massimamente esterne e ventilate da l'aria; che per altri membri
caldissima. = = comp. da dis-con valore privat. e similare (v
subire la dissimilazione. = da assimilare, con cambio di prefisso.
di rifiuto. = deriv. da dissimilare2. dissìmile, agg.
mostra non dissimile a quello che pur da natura nudamente viene. idem, par.
padri ed alle madri dissimili. giovanni da samminiato [petrarca], ii-
beltà, 'l superchio lume / da ogni mie costume, / che meco
: qual fui! quanto dissimile / da quel che tanto ardore, / che sì
d'un paese, mostrerò quanto sia dissimile da quello, qualche altro paese, che
, lat. dissimilimelo -inis, deriv. da dissimilis * dissimile '. dissimilménte
studine] o achei, essere chiusi da ogni parte dal mare: e perciò
quale un unico astro; non dissimilmente da come, fino a duecent'anni fa
con caratteri diversi. = comp. da dis-con valore privativo e simmetria (v.
generis. la mia testa, dissimmetrizzata da indecifrabili anomalie, mi avverte che gli
per alfabeti. = deriv. da dissimmetria. dissimulante (part.
, 124: è grandissima prudenza e da molti poco osservata, sapere dissimulare le male
poteva ancora essere a conoscenza del delitto da lui commesso. tozzi, i-309:
/ uno uom, com'era gan, da queste pratiche, / da saper ben
gan, da queste pratiche, / da saper ben dissimulare e fignere, / dove
tenebre oneste e di rispetti violenti, da che non si forma il falso, ma
bella o più grave o punto alterata da quella che la natura in quella età gli
la deformassero, né questi s'avriano da tralasciare, se non quando con l'arte
ma quando ciò ch'egli dice erompe da una vera esaltazione, senza pensarci,
dissimulante la sua deformità. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
altra una scatola di maiolica mi serve da base, uno straccio di tessuto d'
dissimulare propriamente * rendere dissimile comp. da dis-con valore intensivo e simulare 'simulare
simulare 'simulare '(deriv. da similis * simile ').
. 2. copertamente, in modo da non destar sospetto; di nascosto,
il po con alcune barche accomodategli dissimulatamente da i piacentini, si condusse finalmente.
parti hanno voluto concludere un contratto diverso da quello apparente, ha effetto tra esse
falso. masuccio, 27: da questi tali dissimulatori sono io de continuo
, lat. dissimulàtor -óris, deriv. da dissimulare. dissimulazióne (ant. dissimolazióne
qualità personali o avvenimenti la cui conoscenza da parte di altri è ritenuta nociva (
con gli altri: e può nascere da paura o da risentimento e volontà di
altri: e può nascere da paura o da risentimento e volontà di vendetta);
reali male in accordo insieme, o da dovero o per dissimulazione, per coprire
1-524: la natura di ciascuno è coperta da molti viluppi e da dissimulazioni, e
ciascuno è coperta da molti viluppi e da dissimulazioni, e quasi da velamento e cortina
viluppi e da dissimulazioni, e quasi da velamento e cortina è ricoperta: la
e smunto, grave nel parlare, alieno da ogni pompa o fasto del mondo,
quello savio guerrero che combatte lo castello da uno lato per levare la difesa da
da uno lato per levare la difesa da l'altro. = dal lat
dal lat. dissimulàtio -ónis, deriv. da dissimulare * dissimulare '.
dotta, lat. dissipàbllis, deriv. da dissipare. i dizionari registrano anche dissipabilità
a. cocchi, 8-158: par che da niun altro rimedio possa così ragionevolmente aspettarsi
s. maffei, 6-311: non è da aversi per nulla tanto dissipamento di facoltà
per lusinghe fare o ricevere. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
3-150: colla loro virtù, ch'ebber da cristo, [gli apostoli] spensero
conferiamo] altri vizii molti, non da aumentare la celestiale republica, ma da guastalla
non da aumentare la celestiale republica, ma da guastalla e discipalla e da riducerla al
, ma da guastalla e discipalla e da riducerla al niente. frate ginepro volgar.
cena. bacchetti, 1-i-76: da qualche tempo il sole e la brezza dell'
-corrompere, trascinare alla dissipazione. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
la densa nebbia dell'ignoranza, che da molti secoli le umane menti ingombrava.
dell'italia, aveva il re dissipato da quelle anime... la religione
casa in modo che le sue ricchezze da l'insolenza de'drudi eran dissipate, ed
iii-223: finché la società verrà composta da molti che lavorano e da pochi che
società verrà composta da molti che lavorano e da pochi che dissipano, e nelle mani
l'aere stipa. caro, 9-1028: da la vista / de'circo
ulteriore virtù dell'arte: non appena da quell'idealità si svolge la riflessione e il
disperdere, dissipare '; comp. da dis-che indica separazione e supdre (attestato
indica separazione e supdre (attestato soltanto da festo, 407: « supat, iacit
di ottantamila uomini battuta, dissipata, distrutta da un pugno di soldati. prati,
8-4-535: in breve tempo / sparir da gli occhi, e dileguarsi in tutto /
, svagato; che si lascia attrarre da passatempi oziosi, dedito alla dissipazione,
eleganti. segneri, i-569: non hai da stupir, se nell'orazione ti truovi
semidotta, dal lat. dissipator -6ris, da dissipare. dissipazióne (ant. anche
energia: perdita di energia non recuperabile da parte di un sistema. = voce
lat. dissipdtio -onis (cicerone), da dissipare. si noti che il d'
mi prezzassi e non mi tenessi buon da dovero, udendo che le mie dissipi de
, lat. tardo dissipldus, comp. da discoli valore privativo e sapldus 4 sapido
. bartoli, 2-1-37: spremon l'olio da vari semi abbondantissimo, ma dissipito:
. soderini, i-468: poi il vino da averlo buono ad averlo cattivo ognun sa
del fetore. = comp. da dis-con valore privativo e soavità (v.
= voce dotta, lat. dissociàbllis, da dissociare 4 dissociare'; cfr. fr
essere dissociato. = deriv. da dissociabile; cfr. ingl. dissociability (
un misantropo. = comp. da dis-con valore di separazione e sociale (
silenzio e solitudine. = comp. da dis-con valore di separazione e socialità (
insieme o si pensa per solito unito da vincoli, da relazioni, da affinità
pensa per solito unito da vincoli, da relazioni, da affinità, da affetti,
unito da vincoli, da relazioni, da affinità, da affetti, ecc.)
, da relazioni, da affinità, da affetti, ecc.); interrompere
dotta, lat. dissociare, comp. da dis-con valore di separazione e sodare 1
e sodare 1 associare 'unire ', da socius * compagno '; cfr
ad apparire, quasi ricomposto ma svuotato da ogni accidentalità. 2. psicol.
maschilmente se stesso. = deriv. da dissociato. dissociato (part.
, divisi in più scuole, dissociati da privati interessi. romagnosi, 17-205:
essenzialmente il grande avvenimento della pazzia, da cui fu preso l'assoluto, la dissociazione
dissociazione: la pressione che è esercitata da un gas (liberato dalla dissociazione di
. la possibilità di svincolare elementi associati da schemi precedenti, con isolamento di rappresentazioni
voce dotta, lat. dissocidtio -ónis, da dissociare * separare '; cfr.
, oppure con aratri portati o trainati da trattrici) su terreno mai coltivato o
su terreno mai coltivato o non coltivato da lungo tempo, da destinare alla coltura
o non coltivato da lungo tempo, da destinare alla coltura delle piante erbacee,
del cloruro. = deriv. da dissodare (per il termine più antico,
dissodare un gran tratto di 'chiuse'da mettere a vigneti. de roberto, 76
il terreno. = comp. da dis-con valore privativo e sodo (v.
venire nella sua anima non dissodata, da ragionamenti, da massime stoiche o fataliste
sua anima non dissodata, da ragionamenti, da massime stoiche o fataliste.
d'oliena. = deriv. da dissodare. dissodatura (ant.
linee laterali. = deriv. da dissodare. dissogonìa, sf.
piuttosto raro, consistente nella capacità, da parte di un animale, di riprodursi
. = voce dotta, coniata da a. chun, comp. dal gr
anche rifl. s. bernardino da siena, 302: così fa la penitenzia
in essa penitenzia. = comp. da dis-con valore intensivo e solido (v.
vita, disperazione. = comp. da dis-con valore negativo e sollecitudine (v.
dire di questo e di quello, da tempo dissolto nei cimiteri isontini: «
grammaticale [estetica], questa è dissolubile da quella. -smontabile, scomponibile.
sua amica, e che i frutti ottenuti da questo amore formeranno sempre un legame non
: « voi siete fattura mia, e da voi dissolubili; ma perché è brutta
chiamato [questo vizio] « sogdomia » da una città antica chiamata sogdoma, li
mente, ma compostamente e saviamente. zanobi da strata [s. gregorio magno
bellezza di cicerone. = deriv. da dissoluto. dissolutivo, agg. atto
che attacca pure il fegato; accompagnata da febbre a processo dissolutivo. gramsci, 9-255
aceto. redi, 16-iv-289: la dose da usarsi è la stessa in tutti i
, 2-16: disse palladio massimamente essere da eleggere il campo grasso e raro, il
-ant. molle, pieghevole. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
piovoso (la stagione). giovanni da samminiato [petrarca], ii-19: la
: quando qualche dissoluta capra danneggiava o da qualche pericoloso greppo pendeva, cloe la
saltando / or qua or là, da poi c'ha ricevuto / il mortai colpo
, e leuti / né diletto è da re musico coro; / ma ben d'
d'animi molli e dissoluti, / da persone lascive e da impudichi, / da
dissoluti, / da persone lascive e da impudichi, / da spirti di piacer
da persone lascive e da impudichi, / da spirti di piacer solo imbevuti. tommaseo
la proprietà così gravata di debiti e da ipoteche da rendere appena possibile alla famiglia
così gravata di debiti e da ipoteche da rendere appena possibile alla famiglia l'usarne
come abitazione. -ant. accompagnato da un complemento di limitazione o di causa
e a un imbecille? -cosa da far dissoluto un santo: fatto straordinario,
e cavandone le midolla, trovarete cosa da far dissoluto san colombino, patriarca de
licenzioso, immorale, disonesto. francesco da barberino, 9: le rie di vita
atti incomposti e dissoluti. s. caterina da siena, iii-251: invitatele a votare
e per molti dissoluti peccati. giovanni da samminiato [petrarca]: i-128: la
talché niun labbro dissoluto ardiva aprirsi, frenato da quel dolce costume. carducci, iii-7-245
decadenza morale. boccaccio, v-75: da queste cose e dal non bene cultivato
a dio; però non fieno difesi da lui. s. caterina da siena,
difesi da lui. s. caterina da siena, ii-20: queste sono battaglie
rilevare a stato di virtù. giovanni da samminiato [petrarca], i-50: come
roma cotesta favola delle leggi greche venute da atene ad ordinarvi il governo libero popolare.
si trova! 8. sciolto da regole; non conforme alle norme tradizionali
awelena nel sarcasmo. = deriv. da dissoluto. dissoluzióne, sf.
li quattro gradi di composizione, hai da intendere altrettanti gradi d'odio, che
per non mostrarsi troppo terribili. zanobi da strata is. gregorio magno volgar.
il ridere corporale procede in questa vita da imo sfrenamento di dissoluzione; ma il
ma il ridere del cuore procederà allora da una allegrezza di securità. leggenda di
così voi gli chiamate, né cose da fare eccitare gli audienti a ridere e
civiltà). casti, iii-84: da questo eterogeneo miscuglio può ben vedersi che
di que'popoli divisi tra di loro da montagne e deserti immensi, essendo contenuti
far bene pusillanimi. s. bernardino da siena, 299: tu se'tornato al
, 13-24: la signora lucia aveva da tempo l'impressione di una dissoluzione,
, per la dissoluzione del concilio liberato da molti pensieri, riputò bene prevenire le
. - anche al figur. giovanni da samminiato [petrarca], ii-448: non
comportarsi dissolutamente. s. bernardino da siena, 411: chi vuole stare senza
scioglimento, separazione, divisione '(da dissolùtus, part. pass, di dissolvére
di due specie, secondoché vien fatto da molti moderni, cioè o * disolventi '
dopo bergman i dissolventi applicati colle regole da esso prescritte operano, senza turbamento e
quest'associazione... è diretta da un consiglio, anima del quale è
di note che compongono un accordo suonato da una banda il mio orecchio possedeva fin
alto a mezz'aria mollemente ondulando, da parere anelli in dissolvenza, del fumo
veneziano tutto trine e bifore, e da un lato l'ombra, la dissolvenza
. -dissolvenza incrociata: passaggio graduale da un'immagine a un'altra ottenuto effettuando
dissolvenza di chiusura sulla prima immagine seguita da una dissolvenza di apertura sulla seconda.
gradazione di toni. = deriv. da dissolvere: cfr. dissolvente, n.
[materie] incatenati ricevono la libertà da qualche ingrediente, che le stesse materie
universo pria non si dissolve. benvenuto da imola volgar., i-40: o lo
la lingua alle tencioni. s. caterina da siena, 155: o disaventurato
254: morte dissolve / l'alma da te, per indifesa breccia. arici
. destinare a posti diversi. francesco da castiglionchio, 161: aggiunse uno codicillo
separare, disunire, dividere persone legate da speciali vincoli (di carattere affettivo o
ed in pubblico quanto meno puoi. dissolviti da ogni gente senza necessaria e dovuta cagione
. fazio, ii-59: ma se da cotal tedio / mi fai da lei,
ma se da cotal tedio / mi fai da lei, com'io disio, dissolvere,
b. davanzali, ii-585: così da 600 anni in qua il papa solo
di modo che molti giudicavano, come da principio aveano pronosticato, che la conferenza
i-109: la città, vedendosi abbandonata da lui,... dissoluto quasi tutto
tare, per questo verno, altra impresa da questa banda. dovila, 221:
all'amico suo, sì lo caccia da sé, e dissolve il vincolo della amicizia
dilettazione, finiscono e dissolvensi l'amicizie che da quelle nascono. guicciardini, 2-3-68:
era ella [la lega] invecchiata da se medesima, ed in gran parte
avendo fatto, innanzi a giudici delegati da lui, provare con false testimonianze,
. -sospendere un'obbligazione, dispensare da un dovere. zanobi da strata
dispensare da un dovere. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
dissolvere li argomenti. s. caterina da siena, iii-158: o sangue, tu
essendosi avveduto in quelle essere più cose da dissolvere la religione, disse a l.
il lasciare che si critichino e dissolvano da se stesse nell'aere di libertà in
dissolvesse la quietudine. s. caterina da siena, i-21: egli è somma
s. bernardo volgar., 10-25: da quanto fervore di mente pensi tu che
nodo dei peccati. s. caterina da siena, i-166: ogni cuore duro
la particella pronom. s. caterina da siena, v-220: con questo amore spesse
è presso; però che lo guasto verrà da dio. e però tutte le mani
alcuno impedimento intorno alle cose che occorrono da fare. leopardi, 7-84: vote
si smarrisce, si perde, agitata da un tremito che la dissolve.
cadere in miseria; fallire. da porto, 1-98: le signorie di mare
per me esso si era dissolto già da quasi vent'anni. 13.
borghese. piovene, 5-111: scendendo da verona si vede la natura e l'
-languire, struggersi, sentirsi sconvolto da intensa commozione (con particolare riferimento
ci dissolviamo. s. caterina da siena, i-265: o amore ineffabile,
disfaccia e dissolva per te? bianco da siena, 59: tu m'hai
abbandonarsi alle lacrime. s. caterina da siena, iv-241: quasi pareva che dio
odore, suol pigliare una infirmità difficile da guarire, la quale è una oppilazione de'
produzione ed il dissolvimento, non possano da noi esser apprese. 2.
e intero e per sempre anche nell'arte da me religiosamente venerata sento, a dir
nelle acque meteoriche. = deriv. da dissolvere. dissolvitóre, agg. e
avevano l'aria di un metro mal tolto da una specie di custodia ermetica; e la
doloroso romore d'una dissonante armonia resultante da varie voci d'uomini e donne. ammirato
assordano. casti, 5-3: venuti ancor da region lontane / uccelli molti per veder
di un accordo dissonante. -caratterizzato da sovrabbondanti dissonanze (un pezzo musicale)
andare a nozze due sposi, accompagnati da grande novero di donne e di uomini
leopardi, i-137: la lingua italiana studiata da tanti scrittorelli d'oggidì,..
sembrare a prima giunta, sono connesse da una più o meno prossima parentela, tanto
zampilli, canterellava, non era turbata da dissonanza alcuna. d'annunzio, v-3-271:
dissonanza alcuna. d'annunzio, v-3-271: da ogni più piccola voce si partiva un'
i-159: sì come gli orecchi restano offesi da una musica che fa strepito o dissonanza
melodia dei versi con tale ingegnosa sprezzatura da fare risultare l'effetto che i maestri
pagine raccolte nella seconda parte, viene da ciò, che egli era costretto a
impressioni e i suoi pensieri in articoli da giornale, di ima data misura. gozzano
complesso di verità palpitante, pervasa tuttavia da un soffio lirico che non affatica, e
soffio lirico che non affatica, e da una continua sintesi filosofica. e. cecchi
certo nulla... ma se da questo in poi vorrà il pittore simili dissonanze
quelle pitture saranno regolate dal capriccio che da la ragione de le cose naturali,
lo più celebrate [quelle messe] da un qualche povero affamato, a cui il
soffriva. scoppi di dissonanze isteriche partivano da lei, fin allora così uguale e serena
di scontento, nessuna dissonanza, nulla da aggiungere di suo. -turbamento,
tardo dissonanti \ a (boezio), da dissonare: v. dissonare.
con la particella pronom. antonio da faenza, 310: non con isdegno,
; non corrispondere; contraddire; allontanarsi da un determinato modello; trovarsi in contrasto
, 4-66: il che non dissona da quel detto di aristofane, che simili
opere dei cattolici altamente e sempre dissuonarono da coteste dottrine di servaggio predicate in nome
11-25: s'accostò al vecchio che da gran tempo russava, con uno scossone
, si disonnano, ed altre divengono da quel che erano. = • comp
che erano. = • comp. da dis-con valore di allontanamento e sonno (
, che stona ': comp. da dis-con valore privativo e sonus 'suono '
ritrovare i vasi sacri del tabernacolo sotterrati da mosè sul monte gherizim. si credeva dai
e per la fama divulgata, spirate da dio, feciono ivi a poco tempo
ed evocar con diro carme tallirne / pallide da i silenzi interminabili. pavese, 5-65
ch'egli avea prima disotterrata. andrea da barberino, 1-287: e1 papa lo
de'bardi, 3- 26: da questa villa d'adriano furono pur dissotterrate,
egizie di granito rosso, le quali da gran tempo erano alla porta dell'episcopio
bocchelli, 1-ii-566: le antiche armi da taglio e da fuoco...
1-ii-566: le antiche armi da taglio e da fuoco... padron lazzaro le
e messe in abito e in colore da non vi parer dentro quelle medesime fracide
e ne hanno dissotterrato memorie di grandezza da lungo tempo obbliate. carducci, iii-24-449
municipale, dissotterrando recriminazioni e rancori morti da tanto tempo fra noi, e soffiandovi
a scopo estetico, sperandone una carriera da genio. -intr. con la
della morte. = comp. da dis-con valore negativo e sotterrare (v.
rato, amonito la seguente notte in sogno da quello corpo, ch'elji non navicasse
: la dissotterrata pompei non fu vista da lui, e gli scavi quasi intermessi
. deledda, ii-70: si faceva raccontare da zuanne la scoperta delle rovine di sorrabile
dalle fondamenta. papini, 28-35: da quando aveva dovuto lasciare il podere.
dimenticanza. = comp. da dis-con valore privativo e sovvenire (v.
dio come azioni meritorie. = da insozzare con cambio di prefisso.
azione (il complemento indiretto, rappresentato da un sostantivo o da un infinito,
indiretto, rappresentato da un sostantivo o da un infinito, è introdotto dalla prep
infinito, è introdotto dalla prep. da o di, ant. e letter
intenzioni e decisioni, indurre a desistere da un proposito. -ant. anche con
che la forza delle ragioni lo dissuase da cotale opera. collenuccio, 275:
, il quale era presente, / da questa impresa molto il dissuade. galileo,
vecchia veniva avanti; impedita nel passo da un gatto ch'essa cercava amorevolmente di
giovane pensò che anche lelio aveva cercato da principio di venirla a trovare a quel modo
, o in alcuna cosa che fosse da orare o nel senato o appo il
trivisano proveditori de'viniziani. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
esposi. -letter. distrarre (da altri pensieri). ungaretti, ii-58
dotta, lat. dissuadere (comp. da dis-con valore negativo e suadère 4 persuadere
non vi è dissuasione che possa distorgli da questo vizio. b. cavalcanti, 2-14
3-iii-134: so che il bene bramato da lei, non dipende da lei solo in
bene bramato da lei, non dipende da lei solo in tutto; che dissuasioni
, lat. dissuasió -6nis (comp. da dis-con valore negativo e suasio -ónis 'consiglio'
o dissuasive. = deriv. da dissuaso; cfr. fr. dissuasif (
. leopardi, ii-443: l'esser da lungo intervallo dissuefatto dall'udir musiche,
di dissuefazióne. = deriv. da dissuefare, dissuefatto. dissuèto, agg
in modo tanto o quanto dissueto e lontano da come si parla o scrive nella propria
alvaro, 8-251: napoli fu dominata da questa immagine [del crocifisso]..
l'anima. = deriv. da dissugare. dissugare, tr. (
far crescere una pianticella sotto un ferro da stiro. vengono su piatti e dissugati
. - anche assol. andrea da barberino, 1-49: quando l'abate ebbe
generali al loro posto, con un piego da dissuggellare all'ora assegnata. palazzeschi,
questo mondo. = comp. da dis-con valore di separazione e suggello (
semplice e così naturale nello staccare ciglio da ciglio. dissùria, v.
), e perciò, essendo distaccabile da quel processo, può essere anche comodamente
piaceri, soddisfazioni); cessazione (da un'attività). segneri, iv-562
o permanentemente, sta in località diversa da quella dove ha sede il corpo da cui
da quella dove ha sede il corpo da cui dipende sia allo scopo di controllare
difesa del vero. = deriv. da distaccare. per il significato militare (n
voci della milizia non abbiamo noi prese da loro! ». distaccante (part
si fermarono in un sito deserto, da dove si distaccava una stradicciuola lungo un canaletto
. banti, 6-47: poi, da quel caos sonoro si distaccarono tonfi pesantissimi,
alcune frutta che s. giuseppe distacca da un albero con una mano. montano
. 2. allontanare una persona da un'altra, da un luogo,
. allontanare una persona da un'altra, da un luogo, da un'occupazione,
un'altra, da un luogo, da un'occupazione, da una condizione privilegiata
un luogo, da un'occupazione, da una condizione privilegiata; sottrarla all'altrui
il fine di quell'amoroso godimento, da capo vi si rimisero; e consumatovi
dolore in distaccarsi dal paese nativo, da quelle montagne; ce ne fu sicuro:
tante privazioni e di tanti stenti, da non pensare che finalmente una volta avrebbero
il contatto del mondo. -liberarsi (da una noia, da un pericolo).
. -liberarsi (da una noia, da un pericolo). della porta,
sia anche capace di guardarle e difenderle da sé. pellico, conc.,
alcune città di terra ferma si distaccarono da venezia e si costituirono in repubbliche democratiche.
. figur. separare sentimentalmente una persona da un'altra (o anche, in certo
(o anche, in certo modo, da se stessa); rendere una persona
maffei, 2-26: tenergli liberi e lontani da ogni traffico e cura transitoria, e
poi dalle cose proprie, e ultimamente da se medesimi. serdonati, 9-444:
io ti vorrei pur presto distaccare / da cotesta vogliaccia di viaggio. monti,
, dal teatro, dal ballo, da tutti i divertimenti che questo mondaccio chiama
3-44: quando poi [il filosofo] da questi pensieri si distacca,..
tutto il possibile, prima di distaccarmi da mio marito. amo la sua riputazione egualmente
: faustino non poteva distaccare la vista da quella faccia pallida, grondante, con
gli occhi. = deriv. da staccare col pref. dis-sentito come più
ima cameretta triangolare, come un cappello da prete; aveva l'aridezza delle cose tariate
fossero particelle dell'anima del mondo, da quella anima universale distaccate. v.
145: esser il pianeta saturno circondato da un anel solido dal rimanente del corpo
oriente ed occidente, che non è ingombrato da quei palagi distaccati, né dal lago
partito in ben larghe strade, abitate da famigliari, da uficiali e da artefici,
larghe strade, abitate da famigliari, da uficiali e da artefici, che servono
, abitate da famigliari, da uficiali e da artefici, che servono al palagio imperiale
una casa di delizia può essere abbellita da molti edifici distaccati e sparsi per la
2. allontanato, separato (una persona da un'altra, da un luogo,
(una persona da un'altra, da un luogo, da un'occupazione).
un'altra, da un luogo, da un'occupazione). ammiralo, 1-336
figur. separato sentimentalmente (una persona da un'altra); reso indifferente verso gli
. palazzeschi, 7-145: erano distaccati da tutti i vizi, anche da quello
distaccati da tutti i vizi, anche da quello della gola e preferivano che li godesse
di chi è tutto preso dal lavoro da compiere. moravia, ii-22: si trovava
grammaticale. salvini, 39-vi-23: ha da trovare l'interprete... tra cose
sonora. comisso, 1-256: odori distaccati da quello dell'aria divenuta fresca, e
dell'aria divenuta fresca, e così buoni da immo bilizzare nel godimento.
/ ancor distaccia. = deriv. da stacciare (v.), col pref
-polit. separazione di un territorio da uno stato a un altro; passaggio
separazione della retina dalla coroide, provocata da cause traumatiche o morbose. r.
dipinti, pare agli intendenti che sarebbe da tentare il distacco in pezzi secondo la divisione
aver a morire. e così il distacco da tutti i suoi cari non l'ha
bande lisce e crinoline, / protese da un giardino venerando, / singhiozzavano forte,
non dovea costare molto il suo distacco da firenze. beccaria, ii-876: il distacco
figur. separazione sentimentale di una persona da un'altra o da oggetti e luoghi amati
di una persona da un'altra o da oggetti e luoghi amati; freddezza,
distacco dagli sbirri. = deverb. da distaccare: registrato dal d'alberti [s
« voce dell'uso: alicnamento, alienazione da passione da opinione ».
uso: alicnamento, alienazione da passione da opinione ». distàchio, agg
del genere 'panierini ', distinte da due spighe; ed è nome specifico delle
liberato dalla staffa. = comp. da dis-con valore di separazione e staffa (v
è nomato zodiaco. = comp. da dis-con valore di dispersione e tagliare (
della distagliatura. = deriv. da distagliare. distagnatura, sf.
tecn. operazione di recupero dello stagno da materiali di scarto. = comp
di scarto. = comp. da dis-con valore di separazione e stagno (v
= ingl. distai, deriv. da dist [ant] 'distante 'col
mai potrò distallonarmi? = comp. da di-con valore di allontanamento e stallone (
di sangue puzza. = comp. da dis-con valore di allontanamento e tana (
un uscio). = comp. da dis-con valore di separazione e stanga (v
che si trova a una determinata distanza da un luogo, da una persona, da
una determinata distanza da un luogo, da una persona, da un punto di
da un luogo, da una persona, da un punto di riferimento; separato nello
di vicino: ed è ordinariamente accompagnato da un compì, di misura e da un
accompagnato da un compì, di misura e da un compì, di separazione introdotto dalle
compì, di separazione introdotto dalle prep. da, ant. e letter. anche
punto lo quale equal- mente distante sia da la circunferenza. idem, par.,
, viii-618: uno luogo stretto, distante da ierusalem per spazio di cinque stadi.
distantissime dal cielo, e pur, mirate da lungi, paiono abitar colle cime in
terricciuola sua propria non molto distante da amsterdam. foscolo, xiv- 408
quasi per assopirsi, quando un pettirosso da un cespuglio poco distante calò sino a
, e finire, tornando poco distante da quel palazzo lucernari che ancor si fabbrica.
finestre chiuse. 2. separato da un più o meno lungo intervallo di
quisti matrimoni, non troppo l'uno da l'altro distanti, per la festinella de
bronzino. carducci, iii-7-79: bernardino da siena, vissuto nel secolo xv, distante
avverb. marini, iv-71: sollecitata da fierissime doglie, partorì non molto distante
4. figur. lontano da un modello, da un tipo determinato
figur. lontano da un modello, da un tipo determinato; molto differente,
determinato; molto differente, molto diverso da altri (nella sostanza, nella quantità
le detrazione a chi è manco distante da loro e contro a chi sperano potersi
, un oggetto, un punto di riferimento da un altro); lontananza, allontanamento
mente amor me la suggella. giovanni da samminiato [petrarca], i-99:
, un filo di seta, che conduce da un cuore ad un altro la sua
di là passammo avanti ragusi che potemmo da una diretta distanza comodamente osservare. leopardi
iii-369: non mi sono potuto muovere da casa se non di rado, e andando
poteva giungere un dardo, quantunque scoccato da robusto arderò. d'annunzio, i-49
. d'annunzio, i-49: ecco da l'incognite distanze / corre su'vènti
con piccole distanze, la settima fatta da galba, l'undecima e tredicesima,
e li ha ad uguale distanza in guisa da formare quasi un rullo di tamburo.
nostro paese, a non molta distanza da milano e torino nel reddito per individuo.
forse per la distanza in cui sono da noi, godono tuttora il nome di filosofi
che si distaccano più o meno notevolmente da un modello determinato. bibbia volgar
... non hanno lume bastevole da vedere l'immensa distanza che v'è
vedere l'immensa distanza che v'è da uno imitatore a un creatore, da un
è da uno imitatore a un creatore, da un rimatore a un poeta. de
coi quattrini la distanza che la separava da un discendente dei viceré. e.
riservato, altero, sprezzante, dettato da una consapevolezza esagerata della propria superiorità,
una consapevolezza esagerata della propria superiorità, da presunzione, da orgoglio. p.
della propria superiorità, da presunzione, da orgoglio. p. verri, xxiii-161
punto dato al piede della perpendicolare condotta da esso alla retta (o al piano)
, 7-23: il misurar la distanza da un luogo ad altro secondo la linea
overo cosmografi... ha dato da sudare a infinita turba d'uomini in
turba d'uomini in questa materia esperti da dovero e versati, mentre con pienà
un largo nastro di tela cerata diviso da tante righe rosse. era una stadia
de l'orizonte, voltando gli occhi da ogni parte, possiamo giudicar la maggior
possiamo giudicar la maggior e minor distanza da, tra ed in quelle cose che
quelle cose che son più vicine, ma da un certo termine in oltre tutte ne
, sappiate ch'il difetto è provenuto da questo, che il pittore non ha possuto
te, pittore, perché le figure da te fatte i'minuta forma per dimostrazione di
d'immaginare e di disporre, che da altri non pare attinta. vigoroso è il
quadro, secondo che appariscono più discoste da chi le guarda. 12. fis
che, per non essere stata intesa da i moderni,... ha.
, o per la distanza de'passaggi da voce a voce. 14. milit
dei dati riflettenti il logorio della bocca da fuoco. -distanza di sicurezza: quella
. soffici, v-3-12: se noi sapessimo da che distanza gli austriaci sparano e qual
presa: spazio frapposto tra la macchina da presa e l'oggetto da ritrarre (
tra la macchina da presa e l'oggetto da ritrarre (e a seconda delle diverse
. locuz. -a distanza: lontano, da lontano, in lontananza; in disparte
i-64: le parlava a distanza, sempre da sgarbato. -a cento miglia di distanza
non conosce distanze, muove a passi da gigante da un pozzo desertico all'altro
distanze, muove a passi da gigante da un pozzo desertico all'altro per attingere
= voce dotta, lat. distàntia (da distans -antis, pari, pres
caso anche il men bello 4 distanziarsi da '. soffici, v-2-537: prese anche
intelligenza dell'uomo si distanzia sempre più da quella di tutte le altre bestie.
voce dello sport. = deriv. da distanza; cfr. fr. distancer (
le distanze. = deriv. da distanziometro. distanziómetro, sm.
. = voce dotta, comp. da distanza e dal gr. pérpov 4
spazio; stare a una certa distanza da un punto determinato.
distano non più che otto miglia da troia. pindemonte, 13-297: sin d'
catene inferriàr tanto sotterra / quanto da terra il ciel distà, che pari /
distar cotanto, quanto si discorda / da terra il ciel che più alto
se non sopra creature che distano da lui tutti infinita mente.
morale * essere differente '(comp. da dis-con signif. di allontanamento e stare
distasare, tr. disus. liberare da un ingorgo, sturare, stasare.
deo- struerlo e distasarlo. = da, intasare con cambio di prefisso (e
gr. sic 'doppio 'e da stearina (v.). distecuro
. = voce dotta, coniata da ernest haeckel (1866), comp
haeckel (1866), comp. da dis- (gr. suo-) con valore
lontan periglio. = comp. da dis-con valore privativo e temere (v.
= lat. distemperàmentum (oribasio), da distemperare. distemperante (part. pres
smoderatezza, intemperanza, eccesso. bartolomeo da s. c., 35-3-3: da
da s. c., 35-3-3: da vino in lussuria è prossimo grado di
lo tesoro, così ebbe stravolto l'animo da ogni lussuria come da guadagno, conversato
stravolto l'animo da ogni lussuria come da guadagno, conversato in grandissima quan- titade
= lat. distemperàntia (filagrio), da distemperare. distemperare { distemprare)
amore. bembo, 1-27: però che da l'ardore / l'umor che ven
e 'ncende. ariosto, 15-103: da indi in qua ch'ebbe la trista
il cerebro divorassero, cioè che non fusse da loro con le fisse apprensioni distemperato il
petrarca, 224-13: s'arder da lunge et agghiacciar da- presso,
leone ebreo, 53: la piaga fatta da la saetta non si sana, se
. distemperare (plinio), comp. da dis-con valore negativo e temperare * porre
. smoderatamente, eccessivamente. bartolomeo da s. c., 35-3-4: qualunque
e il cuore. = deriv. da distemperare. distemperato (part.
della cristianità? = deriv. da distemperare. distempèrie, sf.
corpo. cornare, 74: da lei [sobrietà] fuggono, come tante
detto ella si fosse tolta una corazza da melodramma e felice si distendesse e riposasse
e suo mazero molto pulito. guido da pisa, 1-48: iddio andava loro innanzi
. beicari, 1-63: si levò da dosso il suo mantello, e disteselo sopra
e allungandolo quanto più potevano, e da due altri con sacchetti di rena molto ben
una linea retta per mezzo del foglio da un canto a l'altro. carletti,
e sarà preso nella mia sagena. zanobi da strata [s. gregorio magno
lo taglio de la spada. guido da pisa, 1-250: la regina distese la
, e fortifica le membra. andrea da barberino, 1-86: e1 drago distese
, / posarsi quelle prime creature / da loro aspersion l'occhio comprese. carducci
tue lo merito de catuno? francesco da barberino, 99: la mano della
tauro / distende il corpo, e da l'accese corna / gravido fa di
o io, abbiamo in questo dì da morire. monti, 11-904: io predai
da'nemici si disparte. s. caterina da siena, iv-176: posesi giù con
coltivatissimi, coronati di viti, che da albero ad albero distendendosi, fanno quasi
delle compagnie che sopraggiungono e li distende da quella parte. 8.
, e distese il tabernacolo. andrea da barberino, 1 -77: e1 suo
la pena, non più. bartolomeo da s. c., 24-1-6: quanto
uno mirabile tremore incominciare nel mio petto da la sinistra parte e distendersi di subito
e si distende e non è quasi da termine circoscritta. baldi, xxx-13-46: veg-
, e il giusto giudicio / provocato da gli avi in te distende. dossi
di prima. saba, 118: da una nave tra molte altre ormeggiata /
., 34-128: luogo è là giù da belzebù remoto / tanto quanto la tomba
ruscelletto. maestro alberto, 1-50: da questa quarta [parte del mondo] se
alle ville, gli uccidevano. giovanni da samminiato [petrarca], ii-57:
fallo. macinghi strozzi, 1-136: da lui ho... che se s'
bertola, 78: la strada che da questo villaggio conduce a magonza, offre così
, iii-14-233: belvedere, poco lontan da ferrara, in un'isoletta distendentesi
(una notizia). bartolomeo da s. c., 11-6-4: se
234: molto più è diversa da esse [dipinture] quella che chiamasi
altri non si potrebbe immaginare, che da quei pochi monticelli di colori...
tanto si distese in questa una. francesco da barberino, 129: tu hai
fo io, arebbe avuto assai materia da potersi distendere. machiavelli, 787:
delle cose dette, scritte ed operate da me dal primo giorno. alfieri, i-193
: la lettera se la fece distendere da don ferrante, di cui, per esser
legata. -distendere un ormeggio: inviare da bordo a terra, o su una boa
corpo gittò il velenoso spirito. bianco da siena, 100: amor, per tuo
. ariosto, 35-67: serpentin da la stella in giostra venne. /
le sue gote, la sua bocca devastata da un'orribile arsura, non aveva più
a compiere un determinato atto; darsi da fare, agire con sollecitudine. iacopone
8-i-401: co min- ciono a darsi da principio alla penitenzia, e poi in un
dotta, lat. distendere, comp. da dis-con valore negativo e tendère * tendere
con essa si congiugne, proceda o da le parti del mezzo giorno o del settentrione
di forse dugento. = deriv. da distendere. distendino, sm.
verghe. = deriv. da distendere. distendìo, sm. scherz
distendio del parentorio. = deriv. da distendere-, cfr. tramater [s.
di fibre tessili. = deriv. da distendere. distenditura, sf.
comincia a spuntare. = comp. da dis-con valore di allontanamento e tenebra (
la voglia e la spene. dante da maiano, xxxv-1-482: uno amoroso affanno
terre, gli contese, e distenne da sedici caporali de'maggiori che fossono in
; intrattenere piacevolmente, divertire. bartolomeo da s. c., 9-8-26: delle
non ostante che la città fosse distenuta da grandissimi dispendii dell'essercito.
voce dotta, lat. tardo distènsió -ònis da disténsus part. pass, di distendère
comunismo distensivo. = deriv. da distensione. distenuto (part. pass
la cosa distenuta valesse xx soldi o da xx soldi in giù. donato degli
disterminamento delli iniqui. = deriv. da disterminare2. disterminare1, tr. (
di un territorio; dividere un territorio da un altro. varchi, 8-1-257
a disterminare l'avversario. = da sterminare, col pref. dis-sentito come più
la disterminatrice guerra. = deriv. da disterminare2. disterminazióne, sf. ant
malvagi. mascardi, 2-409: partì da roma ben risoluto di muover guerra mortale
disterminazione del gentilesmo. = deriv. da disterminare2. disterpare, tr. (
non gli disterpi. = comp. da dis-con valore di allontanamento e sterpo (
narra fur- cillo, / ch'egli da malagor vide svenarla, / perché con
interiore del portico. = comp. da dis-con valore di allontanamento e terra
'appo i latini fu formato da 'ex 'e 'solum ',
significato arricchir si voglia la lingua nostra da penna autorevole qual fu quella del marini
senza fondo. = comp. da dis-con valore privativo e terrestre (v.
separò tacque che son disotto alla distesa, da quelle che son disopra d'essa.
4 miserere ', / e con stili da farsa e da commedia / e gighe
, / e con stili da farsa e da commedia / e gighe e sarabande alla
: quando soneranno alla distesa col corno da sonar suono d'allegrezza, e voi udirete
alla distesa. = deriv. da disteso. si noti che l'impiego più
. caro, 3- 1132: così da tutti con silenzio udito, / poich'ebbe
di quella tanto malvagia disingenuità, già da me accennata. leopardi, 243:
e alla buona. 2. da per tutto, in ogni parte; per
il cristo, che s'era schiodato da sé, li portò a salvamento, tutti
(un'arma). bartolomeo da s. c., 3-1-13: quando
concetta ne la falsa vacca. cenne da la chitarra, vi-n-179 (1-4):
glaciale. d'annunzio, i-23: da le vette di fiesole su 'l vespero /
terra promessa, dov'era il traguardo da toccare di nuovo. alvaro, 11-238
. boccaccio, iv-io: non so da che spirito mossa, gli occhi con
. caro, 7-1070: soglion talor da la pastura / tornarsi in vèr le
sbarbaro, 1-274: non capivo che voleva da me quella gentile premura; e più
diffuso, esteso, divulgato. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
scritta la vita di questo sant'uomo da ser cristofano di gano, ottimo cittadino
nel suggetto d'alcun poemetto favoloso già da me disteso in sonetti. segneri,
distese / nella lingua franzese. francesco da barberino, iii-220: né far troppe
dalla ragione e terminava in una situazione da romanza. g. raimondi,
: sia dagli uni come dagli altri, da quelli di più distesa scrittura, si
in sé due proposizioni concedute, fanno da quelle nascer la conclusione che si cerca
distese: in cui le rime variano da una stanza all'altra, pur rimanendo
artificiosa maniera di canzoni, le quali da gli antichi furono chiamate distese; e
le cui vocali si pronunciano in maniera da farne sentire con eguale forza il suono
: puoi che lo 'ntelletto è preso / da la granne esmesuranza, / l'amor
eccellenza di questo artefice, ma ancora si da notizia di diversi virtuosi che ebbero parte
distexère * disfare '(comp. da dis-con valore negativo e texére * tessere '
; 'che fonde con difficoltà '(da suo-che indica difficoltà e ttjxcù 'fondo
insegnarvi a fare queste porcarie. = da stiacciare (v.), col pref
. metr. sistema metrico semplice costituito da una coppia di versi, che,
era rappresentato dal distico elegiaco composto da un esametro e da un pentametro.
distico elegiaco composto da un esametro e da un pentametro. giovio, 1-5:
di quegli artificiosi distichi i quali letti da contrari capi suonano contrari sensi. fagiuoli
, dal gr. stcrrixov comp. da 81- * doppio 'e oxtxog 'verso
vasello distillante vi si sospenda. riccardo da s. vittore volgar., 42:
per l'acqua. = deriv. da distillare. distillare (ant. anche
scopo di separarne le parti non volatili da quelle volatili (che vengono condensate per
(per lo più per liberarle da scorie, da impurità).
per lo più per liberarle da scorie, da impurità). -anche assol.
e di bossoli. s. bernardino da siena, 199: quando tu distilli
entrata, per la quale ella arà da venire, con un vaso forato da ogni
arà da venire, con un vaso forato da ogni banda di spessissimi bucolini e ripieno
guisa di somaro: / accanto aveva da mangiare e bere, / e gli occhi
non potendone più di gente che distilla romanzi da romanzi. b. croce, i-1-55
: piange l'amore umano, e da le gote / movel pietà, che lagrime
. ungaretti, ii-40: in sé da simulacro a fiamma vera / errando,
distilla / nel core il dolce che nacque da essa. petrarca, 55-8: per
. m. bentivoglio, 2-962: da l'anelante / petto distilla un gelido sudore
dante, par., 25-71: da molte stelle mi vien questa luce;
, / ove un bel fonte distillar da un sasso / o vide un fiume tra
, 7-67: la divina bontà, che da sé speme / ogni livore, ardendo
le bellezze etteme. / ciò che da lei sanza mezzo distilla / non ha
paura cominciò a negare. 5. caterina da siena, v-289: con questo e
lacrime. epicuro, 126: solo da te, crudel, nasce il desio,
. distillare * gocciolare ', deriv. da stilla * goccia distillato (
ottenuto per distillazione. francesco da barberino, 240: cominciò a usar l'
i laghi e delle paludi non è da usare se non cotta, overamente destillata.
l'acqua di mare distillata. -liberato da scorie, da impurità; purificato,
mare distillata. -liberato da scorie, da impurità; purificato, purgato (un
pozzo se non ben purgata e distillata da tutte le grassezze e brutture. magalotti
. tanto fece che incorse nel bando da madrid e dovette ricoverare in portogallo.
. del papa, 4-139: costumasi da i cauti ed esperti distillatori...
lambicchi e campane, bagnomaria, forno da riverbero, e fornello da fondere a
, forno da riverbero, e fornello da fondere a vento. 2.
è possibile farsi se non coll'istrumento da distillare e col fuoco. a. neri
distillatorio in cui è prodotto, scorre da sé, o con una determinata pressione
e illumina. = deriv. da distillare. distillatóre, agg. e
, d'una fragranza gratissima, essendo da i distillatori composta con diversi ingredienti tutti
veleno somiglia a quello che si serba da certi vecchi distillatori e dro- ghisti.
era così paffutella così morbida e perfetta da far uscir di capo che la appartenesse
industriale e di laboratorio per la quale da una miscela liquida si separano uno
af. adriani, iii-134: le chiamate da noi stelle saltanti non sono destillazioni o
, iii-585: se alcuno sia travagliato da distillazione sottile, come dicevano gli antichi
, come dicevano gli antichi, cioè da una linfa troppo fluida che nelle glandule
del profitto. = deriv. da distillare. distilleria, sf.
ne sono uscito triste, col cuore stretto da quel senso di pena che dànno i
i macelli. = deriv. da distillare. disdillo, sm.
di santità. = deverb. da distillare. dìstilo, sm.
* scoraggiamento ', comp. da suo-con valore peggiorativo e oupóc * animo
conv., iv-vm-n: veduto questo, da distinguere è intra loro * inreverente '
, hanno 1 dì delle fatiche distinti da quegli del riposo. gelli, i-122:
chi distinguerebbe la luna veduta di giorno da una nuvola tocca dal sole, se non
distingua, se può, cieco mortale / da le fronti plebee le regie teste.
della sua autonomia, e si distingueva da tutti gli elementi del sentimento e dell'
determinando in quale senso ne siano da assumere i termini (secondo un procedimento
, il merito). francesco da barberino, 52: questa [parte]
, / ma non distingue l'un da l'altro ostello. capellano volgar.,
337: le leggi stesse distinguono longobardo da romano. -disus. e letter
vedere bene, scorgere chiaramente (tanto da poter discernere un oggetto fra molti altri
g. stampa, 152: questo dubbio da voi mi sia distinto, / che
] coloro che stanno nelle acque salse da que'che stanno nelle acque dolci.
: i corpi de'quali si distinguevano da ciò ch'essi non erano tronchi del
reo, il morire per qualche cosa è da uomo più coraggioso. delfino, 1-523
l'aveva distinto [l'uomo] da tutte le creature terrestri, un soprannaturale
opera assidua è assai presto di distinguerci da lui, differenziarci, e nei più forti
dal ben per cui l'umana essenza / da gli animali in parte si distingue,
lingua nuova, in tanto che sia quella da questa distinta, come una specie dall'
. cesarotti, ii-267: si distingue da molti anni per la sua pedantesca insolenza
ii-247: le mie guancie giovani / da pelo ancor non tinte, /
disviate e schince: / l'asia questo da l'africa distingue. tolomei, i-i
/ che lei distingue, e l'un da l'altro monte. marino, vii-431
; / ma li altri son misurati da questo, / sì come diece da
da questo, / sì come diece da mezzo e da quinto. petrarca, 9-1
/ sì come diece da mezzo e da quinto. petrarca, 9-1: quando 'l
tauro si ritorna, / cade vertù da rinfiammate coma / che veste 11 mondo
-distinguere la fava dal baccello, compieta da nona, un giulio da un carlino:
, compieta da nona, un giulio da un carlino: essere accorto, scaltro
, smaliziato. -non distinguere un granchio da una balena, un tordo da un'allodola
un granchio da una balena, un tordo da un'allodola, i sassi dal pane
, /... / distinguevamo compieta da nona. muratori, 5-iv-89: ma