il viso / ver la sinistra mia da quelle dee, / perch'io udi'da
da quelle dee, / perch'io udi'da loro un « troppo fiso! »
più bella che l'altre femine per addietro da lui vedute, dubitava non fosse alcuna
dia. cicognini, 9-188: ottavia da quel giorno parve la dea del sorriso.
acidi. = deriv. da dealbare. dealbare, tr.
2. disus. cancellare, radiare (da un albo). arila, 138
. dealbare 'imbiancare ', deriv. da albus * bianco '. dealbato
perfettamente bianche. = deriv. da dealbare. dealchilazióne, sf.
consistente nell'eliminazione dei radicali alchi- lici da un composto chimico. = voce dotta
. = voce dotta, comp. da de-con valore privativo e alchilazione (deriv
valore privativo e alchilazione (deriv. da alchile). deamarizzare, tr.
. = voce dotta, comp. da de-con valore priv. e dal lat
amàrizàre 'rendere amaro ', deriv. da amàrus 'amaro '.
6-38: impercepiti dal passante distratto e da quello che va de prescia, a ora
* deambulatori '. = deriv. da deambulare. deambulatòrio, sm. locale
fiancheggiato a sua volta verso l'esterno da una serie di cappelle radiali).
portico per passeggiare ', deriv. da dèambulàre 'passeggiare '. deambulazióne
-6nis 'passeggiata ', deriv. da dèambulàre 'passeggiare '. deamici siano
e ammoniaca. = comp. da de-con valore dissociativo e a [m]
di vari composti. = comp. da de-con valore dissociativo e a [m]
gruppo amminico caratteristico. = comp. da de-con valore dissociativo e a [m]
medie. antianafilassi. = comp. da de-con valore privativo e anafilassi (v.
= voce dotta, comp. da de- (dal lat. dè che indica
simili cose. = deriv. da dearticolare. deaspirazióne, sf.
= voce dotta, comp. da de-con valore privativo e aspirazione (
sentito dire. = latinismo, da audilus -ùs 'l'udire '.
= voce dotta, lat. deaurare (da aurum * oro '). deaurato
anarchia dibaccante e furente, sono cose da lodarsi e imitarsi? debaccare (
milano e di romagna, non era da lui, né da nessuno, quando
romagna, non era da lui, né da nessuno, quando più nella sovraeccitazione cesarea
lecita. = deriv. da debaccare. debarbare, intr.
fia inteso. = comp. da de-che indica movimento dall'alto in
. débat 'dibattito ', deverb. da debattre * dibattere '. a principio
di sementare. = deriv. da debbio. debbiato, sm.
e macchie. = deriv. da debbiare. debbiatura, sf.
della debbiatura. = deriv. da debbiare. débbio, sm.
con valore. = deriv. da debellare. voce registrata dal tramater.
d'azeglio, 1-142: non v'era da debellare che il mio povero don andreis
benemerenze, dopo che i sorci furono da lui debellati. 2. figur
, iii-181: questo dolore forse proviene da una notabile estravasione che si è formata
, gli rifiuta ancora e gli discaccia da sé, e più nobilmente esercita le sue
io vi prego di questo di nuovo e da capo che... vi sforziate
dite dubitare che io non sia combattuta da chi cercherà debellare la mia onestà e
= voce dotta, lat. debellare (da bellum * guerra '). debellato
, dall'odio... e da tutte le cupidità de'vincitori. caro,
cupidità de'vincitori. caro, 12-iii-215: da l'altra [parte] farei i
cui gesù di sangue tinse, / da cupo fondo ella il dischiuse e scinse,
, iii-99: l'italia deve fare da sé; e tanto più salda sarà la
, ii-855: la celestina, commossa da quel dolore non meno grande del suo,
dolore non meno grande del suo, debellata da quelle parole, che si accordavano alle
che si accordavano alle sue, rammollita da quelle lagrime, che si mescolavano alle sue
viva nell'anima l'impressione che provavo da giovine nel vedere per via qualche vecchio
, lat. debellator -óris, deriv. da debellare 1 debellare '.
de'filistei, conseguì [sansone] da dio forze sì prodigiose. =
lat. tardo dèbelldtió -onis, deriv. da debellare * debellare '. debenzolàggio
attivo, ecc. = comp. da de-con valore privativo e benzolo (v.
iniquitade, bellezza sanza laidezza. francesco da barberino, 22 7: nel qual
coloramento e in alcuna debilitade. bianco da siena, 54: dove la gioven-
li fè trare di sangue; / da gran debilità la dona molto langue. savonarola
: se nasce un monstre, procede o da defetto e indisposizione della materia, o
de'due anni l'uno, si dee da esso arbore ogni superchio e importabile peso
santi, che quando egli è vinto da noi... egli ne diventa vile
costei sono ordinate, di ciò è da biasimare la debilitade de lo 'ntelletto e
el meglio della cosa; e viene da debilità di ingegno. lottini, 62
: questi giudizii subiti solamente son fatti da gli uomini iracondi, e di poco merito
e di poco merito, e fortuna, da i primi per la impotenza, da
da i primi per la impotenza, da gli altri per la debilità loro.
di colui in cui cade. paolo da certaldo, 323: anche, dèi pensare
venticello che subito va via. bianco da siena, 56: o sustanzia,
, lat. dèbilitàs -àtis, deriv. da dèbìlis * debole '.
facoltà mentali. = deriv. da debilitare. debilitante (part.
, dappoi che voi vi debilitate tanto da voi stessi l'armi e le forze
, né il credito di questi offeso da tali romori. tommaseo, i-522: ah
d'alba questo successo, perché vedeva da una parte sì bruttamente corrompersi i frutti
. alfieri, i-324: essendomisi debilitata da qualch'anni assai la memoria, confesso che
). boccaccio, viii-3-105: essendo da molti sinistri avvenimenti debilitato assai, da'
la parte cattolica, che avesse poi da ricevere la legge dagli ugonotti. g.
beatitudine avere, appresso la partita mia da roma, detto all'amba- sciator di
che avete allegate del boccaccio, sono da esso medesimo debilitate, dicendo di avere
dotta, lat. debilitare, deriv. da dèbìlis 4 debole '. debilitato
in su la carta umida. giovanni da samminiaio (petrarca), ii-256:
che l'anima debilitata o dall'orgoglio o da fiducia di sé, ch'è orgoglio
esperienza che insegna essere ella sempre accompagnata da gravi disturbi di civili, ed esterne turbolenze
cittadini non corsono a riposarsi; ma da ogni parte e tutti insieme ad armare
pallavicino, 1-464: or ci è dettato da natura, che 'l detto uniforme di
di tre autorevoli testimoni, non debilitato da veruna eccezione, basti per sentenziare in
da corfù a malta a dirittura, cioè da terra inglese a terra inglese.
c'erano al mondo le sole poche libbre da lui possedute. -a dirittura di un
canna. redi, 16-ix-204: fu da prima sorpreso da uno ascesso, che
redi, 16-ix-204: fu da prima sorpreso da uno ascesso, che si aprì.
: possino ritenerle in casa [le armi da fuoco],... ma
vere nel fucile. gelli, iv-5: da coloro che a dirittura sanno dar
quantunque mi paia per lo più acquistato da esso leggendo dizionari istorici ed altri moderni
di dritturrieri. = deriv. da dirittura, secondo la forma del fr.
senza adeguata preparazione e meditazione, così da provocare confusione e incorrere in errori,
nel comportamento o nelle opere che deriva da un impulso del genere; sbaglio,
: ma il dionisi era anche un uomo da fieramente impuntarsi; e, prete e
diro. buonarroti il giovane, i-22: da gli orribili abissi, / dalle ferrate
proprio di chi è spietato; che nasce da un animo crudele; che è segno
miei contro la dira / oblivion chieggo da voi gli auspici. -di cattivo
rovinosa, franamento. pace da certaldo, 16: furono ancora fatti per
e della calce fatto... da que'tanti galeotti, non cessa più
crollo, una frana. pace da certaldo, 54: stabilirono che..
, del cui terreno spianato formano campi da seminare. 7. neri, 12-86
aiutar l'opera trovarono in rocca macchine da battere in breccia le fortezze. pavese,
figur. far cadere, far precipitare (da una condizione di potere, di prosperità
2-287: tutti i castelli d'oro sognati da sua ladra signoria diroccarono a un tratto
che l'edificio della sua difesa diroccava da tutte le parti. 5.
crude venture. = deriv. da rocca (v.), con il
di messer gianni, si potesse agiatamente da un muro alquanto diroccato gittar nel giardino
co- verchio aperta, / che parea da tremoto o turbin fiero / pel diroccato
me / ch'ebbi il padre accecato da costoro, / accecati e tagliati i quattro
4-254: metà della piazza era diroccata da bombe, qualche tedesco sfaccendato si aggirava
diga, diroccata qua e là, tanto da uscire dal mare a mozziconi, cresceva
iii-n-56: notasi una cascata, che da stretta gola si precipita con gran fragore
tizianesco colore! viani, 13-40: da monte catino diroccato... all'aguzzo
, -allora, se mai la vedranno comparire da un capo all'altro di una strada
, diroccatore. = deriv. da diroccare. dirocciaménto, sm.
un giardino. = deriv. da dirocciare. dirocciare, intr.
, v-661: un torrente che dirocciando da una montagna caschi in un burrato e
verdi dumi. bresciani, 1-i-4: da mezzodì [il prato] si spande
ne strabilia. = deriv. da roccia (v.), con il
il palco divenne mare ondeggiante, circondato da quegli scogli che pareano dirocciati monti.
pareano dirocciati monti. 2. formato da massi sporgenti. b. de'rossi
linati, 17-177: gli alpinisti pervengono da ogni parte della montagna,..
gambe ignude. = deriv. da dirocciare. dirompènte (part. pres
gregge di nuvoli e di capre / dirompenti da un greppo a brucar bave / di
o parti. = deriv. da dirompente, n. 4.
un materiale battendolo, pestandolo in modo da allontanarne e spezzarne le fibre; maciullare
dante, inf., 34-55: da ogni bocca dirompea co'denti / un
: dice che lucifero divorava e consumava da ogni bocca un peccatore, a guisa
dirompiamo i loro legami, e gittiamo da noi il giogo loro. monti, 15-581
, a guisa che noi veggiamo tacque da ogni minimo bruscolo che sopra vi caggia
, ripartirsi, smembrarsi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
] si dirompeva in promontorii alti appena da 15 a 20 [metri].
cedere (un terreno). bartolomeo da s. c., 37-4-3: spesse
toccano le marcie forzate, i fossi da valicare... e il fiero dirompersi
e nembi e turbini. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
fibra che non rendesse prima, e da sola, tutti gli affetti che stavano
ancora nelle selve aquilonari l'uccello, da tutti conosciuto, che si chiama cucco
dolore, di disperazione. vito da cortona volgar., xxi-749: dirompevasi in
suo, dolor del sito / troppo lungi da me dov'era ito. calvino,
. dirumpere 'rompere ', comp. da di-con valore di dispersione e rumpère '
, che colà dentro urtavano e sé da sé dividevano. 2. il
di transazione. = deriv. da dirompere. dirondèlla, sf.
dal part. denoto (deriv. da derromper); poi * viaggio per mare
'(nel 1541), deriv. da route * strada, direzione'(part
quand'egli mi dirà che non v'è da diventare dirottamente dotto leggendo le numerose opere
un'onda di capelli bruni, mossa da parere elettrizzata, e la bocca dirottamente
acque del garigliano, noi ci dirottiamo da quelle parti. 3. figur
. quasimodo, 4-35: potessi dirottare ora da olimpia, / dall'intreccio di pini
perdute per non poterle usare. benvenuto da imola volgar., i-92: allora
, egli gli senbiò ch'egli vedesse dinanzi da sé una grande imagine di femina iscapigliata
voce, un suono). bartolomeo da s. c., 11-7-5: ad
denti. barilli, 6-21: da tutta quell'arsura adiposa, porosa e prurig-
: le orazioni... di cicerone da calvo erano stimate trite ed essangui,
calvo erano stimate trite ed essangui, da bruto dirotte e dislombate.
dirompila sì come fai quella ch'è da mettere d'oro, che sia ben dirotta
s'ode tre leghe di lontano, e da altrettante si scopre lo spolvero e 'l
quando è non rattenuto, né tramezzato da alcun mezzo. boccaccio, ii-4-114: mu
alfieri, 1-823: i suoi sospiri eran da prima / sepolti quasi; eran
sfrenato (il riso). bartolomeo da s. c., 7-2-9: da
da s. c., 7-2-9: da riprendere è il riso, sed egli
. -figur. arduo, difficile da superare, da affrontare (un compito
-figur. arduo, difficile da superare, da affrontare (un compito, una prova
(137): necessariamente richiese questo da me la virtù della carità che dando consiglio
; abituato, avvezzo, assuefatto (da lungo tempo). canti carnascialeschi,
, continua- mente. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
nievo, 250: un vero torso da giulia, la nipote di augusto:
dì cavalli. = deriv. da dirovinare. dirovinare, tr.
acciò che facciamo maggiore istoscio. bartolomeo da s. c., 64: allora
vostro dirovinare. = comp. da di-con valore rafforzativo e rovinare (v.
magalotti, 23-268: creò [iddio] da principio una mole immensa di materia.
i primi dirozzamenti che gli parvero necessarii da insegnare ai fanciulli, commemorò la musica
, educare, istruire. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
giudizio, la mente). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
grossolano, / onde ben spesso ancor da quei monticoli / de'spropositi udìa molto
: dell'arti alcune ne furono trovate da gli antichi ingegni e perfezionate da loro.
trovate da gli antichi ingegni e perfezionate da loro. altre eglino solamente le ritrovarono
senza posa l'istrumento della lingua, sì da scoprirne in più punti l'oro d'
in fra di molti, gli fa bisogno da principio dire di cose più domestiche,
prima dirozzarsi, togliendosi di dosso, come da un greggio marmo, le scaglie più
normali pensieri. = deriv. da rozzo (v.). dirozzato
quel che il popolo ne sentiva, poteva da se solo subito trattare ogni causa.
. bocchelli, 13-322: quel che da voi... ha appreso di lingua
costume pubblico. = deriv. da dirozzare. dirudina. solo nelle
di grave ed imminente danno. maniera usata da un tristo calzolaio fiorentino, soprannominato appunto
dirugginando i denti, grondava la schiuma da tramendue le guance. della casa, 552
, 62: via,... da bravo; un po'di corsa, tanto
di una bistecca. = comp. da di-con valore di separazione e ruggine (
nel 1765. = deriv. da dirugginare. dirugginio, sm.
ha sotto 11 petto, le quali da principio credeva che, arrotandosi insieme,
come smarriti. = deriv. da dirugginare. dirugginire (dirugginire)
pascoli, i-358: dirugginir di catene udiva da fosse e segrete, e rullar di
aspetto simpatico. = comp. da di-con valore di separazione e ruggine (
popolo diruina. = comp. da di-con valore intensivo e minare (v.
un corno. = comp. da di-con valore intensivo e ruminare (v.
tua ordina con diritta schiera. andrea da barberino, ii-145: sendo entrati tra
maschera d'ombra. = deriv. da dirupare. dirupante (part. pres
la strada più scoscesa, e perciò da sperarsi meno ingombra, dirupante col fossaccio selvatico
dirupare, tr. letter. gettar giù da una rupe, far precipitare dall'alto
— anche al figur. busone da gubbio, 41: dopo queste cose stanziarono
per tema de chi le assale si dirupano da questa erta e da quella. d
le assale si dirupano da questa erta e da quella. d. bartoli, 4-5-143
loro in mano, corse a diruparsi giù da un altissimo greppo, e sfracellossi.
4. scendere a precipizio da una rupe, per luoghi dirupati e
l'armi, e armati si dirupano da l'erto castello, e corrono addosso
leone / che, veduto nel pian da lunge un toro / con le coma a
vecchio afflitto in loco periculoso e alto da deropare. anguillara, 1-138: guarda
allora per li forti scontrati ciascuno dirupò da cavallo. -crollare, cadere in
e rifarle nuove, non aspettando che da sé si dirupino per vecchiezza. muratori
mura posticce, dirupando a un tratto da sé con quella facilità, con la
con la quale allora allora si erano da sé erette, non facessero loro scontar
. 8. figur. precipitare da uno stato di prosperità, andare in
giorno dirupa? = comp. da di-con valore di allontanamento e rupe
più scoscesa, e tenuta più forte da loro; e però era men guardata.
che rovini e scorra giù. andrea da barberino, 1-80: cavalcando per una
preso l'eredità della morte di mainardo da susinana, e la carcere di giovanni
naturali. 3. letter. gettato da un dirupo, fatto precipitare per un
ma se tu gli passerai, di necessità da quell'ora innanzi andrai senza fine precipitando
più dirupata. = deriv. da dirupo. dirupinare, tr. (
dirupino). ant. gettare giù da una rupe, far precipitare dall'alto.
, far precipitare dall'alto. busone da gubbio, 41: e per vendetta di
del corso ha reso la montagna di trento da piede; sicché in processo di tempo
= lat. dèropinare, deriv. da rùpina * roccia '(apuleio).
., 1-5: il sito della terra da vigna non sia piano, che vi
burchiello, 2-13: guarii, fratei, da questi torti colli, / spiriti diavolosi
di quegli erti gioghi ne'sottoposti dirupi da quelli stessi terribili venti, insieme col
quasi a picco, sotto i contrafforti massicci da cui era munita la muraglia settentrionale,
alle volte un lume ch'io scorgo da lontano e che non posso raggiungere mai
didi, animi cupi, / favellar da catoni e oprar da godi, / millantar
cupi, / favellar da catoni e oprar da godi, / millantar fedel- tate e
innanzi. < = deverb. da dirupare. diruto (letter.
nel centro un diruto abituro, / da cui sortendo fuor grand'aere ingombra /
berchet, 280: le tue torri che da lunge / solean essere vedute / consolando
, lat. dirutio -ónis, deriv. da dirùtus, part. pass.
del lavorare. = comp. da dis-con valore rafforzativo e abbando
noi. = » comp. da dis-con valore privativo e bello (v.
non solamente nel mantenerlasi immaculata e pura da quanto glie la potesse eziandio leggermente disabbellire
, ii-vn-12: dice che non è da guardare ne li occhi di questa donna
di augurio. = comp. da dis-con valore privativo e bello (v.
la dedicazione del sontuosissimo teatro fabbricato già da pompeo il magno, poscia per fuoco
forma abillier): denom. da bilie * tronco d'albero pronto per essere
di casa, che è in veste da camera. fil. ugolini,
disabbiglio, sm. disus. veste da camera. dossi, 659:
, ecc. = deverb. da disabbigliare. disabbracciare, tr. {
al sole. = comp. da dis-con valore intensivo e abbracciare (v.
, lenti sparagni, e una pazienza da scultore di noccioli? = comp
di noccioli? = comp. da dis-con valore privativo e brutto (v.
disabillé), sm. veste comoda, da portare in casa, calda per l'
francese; dirai: * essere in veste da camera, in guamello, in abiti
un poco sciupata per significare * vestito da casa ', e senza acconciature o abbigliamenti
usarsi nella frase 'in disabiglié 'da coloro che vogliono mostrarsi servi degli stranieri
l'abilità. = comp. da dis-con valore privativo e abile (v.
disabilità al lavoro. = comp. da dis-con valore privativo e abilità (v.
particolari usi. = comp. da dis-con valore privativo e abilitare (v.
l'esser disabitato. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
e per terrore, tutti gli usci da via, salvo quelli che fossero spalancati
per invasione]. = deriv. da disabitare. disabitare, tr. {
, e abitò di longobardi. giovanni da samminiato [petrarca], ii-27:
la peste. = comp. da dis-con valore privativo e abitare (v.
, et abetate e desabetate. bartolomeo da s. c., 332: era
avere; perché i fagiani e le stame da noi altri appena si posson vedere,
dalle guerre. = deriv. da disabitare. disabituare, tr.
dei ricchi. pratolini, 9-205: da tanto che servo, mi sono disabituata ad
essere servita. = comp. da dis-con valore privativo e abituare (v
vino forte fa a un uomo disabituato da lunga astinenza al vino. g
fratesco: il quale, disabituato a servire da forse un mezzo secolo, aveva già
più che barbaro. = comp. da dis-con valore privativo e abusare (v.
hanno per disaccagionarsene. = comp. da dis-con valore privativo e accagionare (v.
che sie fenduto! = comp. da di- * da 'e sacco [vj
! = comp. da di- * da 'e sacco [vj).
e animali). = deriv. da disaccaride, col sufi, -osi che indica
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. si-'doppio '
disaccentata dal ritmo. = comp. da dis-con valore privativo e accentare (v.
volte con altre si congiungono, e da alcuni affissi, da altri chiamar si sogliono
congiungono, e da alcuni affissi, da altri chiamar si sogliono particelle disaccentate.
che non producesse qualche cosa: accerti da una parte, disaccerti dall'altra.
arme ella non avea / pur né da far difesa; / sol s'accusava rea
lanterna disaccesa. = comp. da dis-con valore privativo e acceso (v.
non disaccettare. = comp. da dis-con valore privativo e accettale (v.
le mie preghiere. = comp. da dis-con valore privato e accetto (v)
della landa bianca e resa più ampia da tutto quell'uniforme e disaccidentato mantello e
meditazione. = * comp. da dis-con valore privativo e accidentato (v.
disacciecare le turbe? = comp. da dis-con valore privativo e acciecare (v.
offrendogliela. = comp. da di-'da'e saccoccia (v.)
, / e sì misero e corto da creparvi: / tal sì agiato, e
e così dovi zioso / da voltarvisi dentro notatore / disaccolando, e
troppo agiate. = comp. da di- 'da 'e saccolo, dimin
= comp. da di- 'da 'e saccolo, dimin, di sacco
= forse per disaccogliere, comp. da dis-e cogliere, a meno che
= voce dotta, comp. da dis-con valore privativo e accomodazione (
cioè dall'evidenza. = comp. da dis-con valore di separazione e accompagnare (
-anche al figur. bartolomeo da s. c., 2-3-5: se
.. sarà sempre ottimo, e da preferirsi ad altri insignificanti, strani, disadatti
bellissima e men piacere. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
il regge. = comp. da dis-con valore privativo e acconcio1 (v.
torna in disacconcio. = comp. da dis-con valore privativo e acconcio1 (v.
accoppiati. = comp. da dis-con valore di separazione e accoppiare (
(sec. xiii): comp. da déscon valore privativo e accoupler * accoppiare
disgustosissimo. milizia, ii-311: 'coro'da cuore, da cordialità de'fedeli che
, ii-311: 'coro'da cuore, da cordialità de'fedeli che se la cantavano
involge adunque dispendio impossibile; spazii inutili da una parte, meschini dall'altra; disaccordo
= adattamento del fr. désaccord (composto da déscon valore privativo e accord 1 accordo
ignara e disaccorta. = comp. da dis-con valore privativo e accorto (v.
nazionale. = comp. da dis-con valore privativo e accostumare (v.
(sec. xiii): comp. da dés-con valore privativo e accoutumer.
l'accreditamento diplomatico. = comp. da dis-con valore privativo e accreditare (v.
ei si poteva fidare nella parola datagli da motezuma, di non far novità in sua
e disaccurata. = comp. da dis-con valore privativo e accurato (v.
e insensibile, renderlo mite e pietoso da aspro e crudele che era.
erba, / e bevanda ne fè, da cui ridonda / virtù ch'intenerisce e
quanto parve bastare, perché il tempo da se medesimo disacerbasse l'animo al barbaro
forse disacerba i suoi martìri, / da venti uomini entrar ne la spelonca,
bandello, 3-5 (ii-287): da gilone persuaso, aristotimo a pena disacerbò
] disacerbo, / tolgo l'eroe da morte e in vita il serbo.
, 131: ma beato chi vita da quel [sole] prende, / ove
di cervello lieto e gioviale, descritto da atenodoro: e disacerbava i pensieri filosofici
canterò com'io vissi in libertade. buonaccorso da montemagno, 41: non disperar tua
sua si disacerba. tasso, 6-67: da la madre apprese / qual più secreta
si disacerba. = comp. da dis-con valore privativo e acerbo (v.
potassio). = comp. da dis-con valore privat. e acidificazione (v
soverchia (un vino). = da inacidire (v.), con sostituzione
si disacqua. = comp. da dis-con valore di dispersione e acqua (v
più folle. = comp. da dis-con valore privativo e acquistare (v.
. = voce dotta, comp. da dis-con valore privativo e acquisto (v
vivere disagiato. = comp. da dis-con valore negativo e adagiare (v.
difettosa persona. = deriv. da disadatto. disadattaménte, avv.
assoluto); maldestro. giovanni da samminiato [petrarca], i-117: se
all'ambiente e alle mie funzioni così da averne dei ritorni di amarezza alla corrado
... sarà sempre ottimo, e da preferirsi ad altri insignificanti, strani,
che quella del vocabolario. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
romantica non già pienamente, che questo da vero sarebbe un carico disadatto alle mie
; che è lontano dalle convenienze o da ciò che richiederebbe lo stato della persona
loglio, / o detta il nome o da se stesso imbratta. carducci, iii-7-174
di mira o di misura, esorbitando da quel falso proposito di burla, con
nevano. = comp. da dis-con valore privativo e adatto (v.
v.]: 'disaddobbare'. levarne [da un luogo] l'addobbamento o gli
= voce dotta, comp. da dis-con valore privativo e addobbare (v
con voi. = comp. da dis-con valore privativo e adirare (v.
ha deposto l'ira. busone da gubbio, 185: una donna vedova.
sospetto i paesani. = comp. da dis-con valore privativo e adombrare (v.
intendeva esaltare. = comp. da dis-con valore privativo e adornare (v.
disadorni sui campi impoveriti d'ombre sin da quando ogni macchia nascose un fucile sterminatore
destra storica. = comp. da dis-con valore privativo e adorno (v.
. = voce dotta, comp. da dis-con valore privativo e adottare (v
e sarchila. = comp. da dis-con valore privativo e aduggiare (v.
. = voce dotta, comp. da dis-con significato di allontanamento e dal lat
neol. operazione con cui si elimina da un liquido (acqua, anche vetro,
ebollizioni). = deriv. da disaerare. disaffannare, tr.
morando disaffanna. = comp. da dis-con valore privativo e affannare (v.
= voce dotta, comp. da dis-con valore privativo e affaticare (v
metà disaffetti. = comp. da dis-con valore privativo e affetto (v.
inopportuni e disaffettuosi. = comp. da dis-con valore privativo e affettuoso (v.
ragione a correggervi. = deriv. da disaffezionare. disaffezionare, tr. (
soprattutto, dormire. = comp. da dis-con valore privativo e affezionare (v.
: sarà un padre che ha ottenuti da dio figliuoli di nobilissima aspettazione. perché
[la carità legale] una rendita da percepire, e diviene infingardo ed ingrato;
ed ingrato; il ricco un'imposta da pagare, e diviene disaffezionato e crudele
e che poi vivere non potremmo disaffezionati da essi tutti, disaffezionati dalla vita.
della disaffezione. = comp. da dis-con valore privativo e affezione (v.
che stava facendosi rifare la tonsura da un fraticello, e la macchina da ra
tonsura da un fraticello, e la macchina da ra dere, visibilmente disaffilata
ai capelli. = comp. da dis-con valore privativo e affilato (v.
eno meza rota. = comp. da dis-con valore privativo e affittato (v.
il paese. -gravoso, pesante da sopportare (un dolore, la servitù
sensibile, e disagevole e dannoso, da quando il pensiero filosofico s'era fatto libero
e delle altre stanze, resa disagevole solo da scalini alti e bassi che dividevano gli
buon fine. = comp. da dis-con valore privativo e agevole (v.
... erano tenuti in assedio da cesare fratello bastardo di ferdinando. varchi
di emissione. = comp. da dis-con valore di opposizione e aggio (v
a discernere s'adusarono quel che diletta da quel che disaggrada. d. bartoli
gli disaggradassero. = comp. da dis-con valore privativo e aggradare (v.
ben vivo senza di essa. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
brutto musicale. = comp. da dis-con valore privativo e aggradevole (v.
dio ebbe la fortuna d'esser veduto da v. m., e la massima
degli avi suoi? = comp. da dis-con valore privativo e aggradire (v.
'l fa disagradito. = comp. da dis-con valore privativo e aggradito (v.
disgregare '. = comp. da dis-con valore di separaz. e aggregare (
; disgregazione. = deriv. da disaggregare-, voce registrata dal tommaseo (
disaggrovigliando. « = » comp. da dis-con valore di separazione e aggrovigliare (
. petrarca, 316-4: tempo era ormai da trovar pace o triegua / di tanta
quelle [nimi- cizie] di roma da una ugualità di cittadini in una disagguaglianza
quella città condussono; quelle di firenze da una disagguaglianza a una mirabile ugualità l'
sproporzione. grazzini, 4-465: lasciando da parte i notai, i pedagoghi e
. = voce dotta, comp. da dis-con valore privativo e agguaglianza (v
uomo addosso. = comp. da dis-con valore privativo e agguagliare (v.
? = voce dotta, comp. da dis-con valore privativo e agguagliezza (v
delle condizioni sociali. = deverb. da disagguagliare (v.).
che armati. = comp. da dis-con valore privativo e agguerrito (v.
di qualcosa. guicciardini, iii-136: da altra parte, con questa imposizione,
delle braccia. = deriv. da disagio-, cfr. ant. fr.
fuori che io, travagliato non poco da una infiammazione, cagionatami dal dormire disagiatamente
che potrò. brancoli, ii-350: da questa casa passò in un'altra, ove
, tornare disagiatamente in un corpo che da quindici anni aveva perduto maturità e completezza.
e sempre utili. fingasi, che da ni un freno siano ritenuti nei lor
: diceva altresì che ognuno di noi, da che viene al mondo, è come
non posso venire dove sete. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
, ma elle vili e brutte dinanzi da dio per malvagi costumi. foscolo,
si chiamerebbe felicità. = deriv. da disagio, con la forma del participio passato
della quiete comune. = deriv. da disagiare. disàgio (ant. dasàgio
situazione incomoda e spiacevole. giacomo da lentini o rugieri d'amici o rinaldo
, è buon consiglio, ma difficile da porlo in esecuzione. pallavicino, 1-517
molti disagi, sanza lume e male da mangiare e da bere e da dormire
, sanza lume e male da mangiare e da bere e da dormire, e mai
male da mangiare e da bere e da dormire, e mai ni uno beneficio o
e mai ni uno beneficio o piacere avesti da lui. pulci, 19-52: morgante
donne, / e troppo differente / da la condizion de l'uomo è quella
misera donna. tasso, 6-4: voi da i disagi e da la fame indotti
6-4: voi da i disagi e da la fame indotti / a darvi vinti a
di sostenere i tanti necessari e inseparabili da quel suo incarico. d'azeglio, 1-136
tommaseo, i-418: abbattuti, e come da malattia presente e come da augurio funesto
e come da malattia presente e come da augurio funesto, dai disagi del viaggio;
perché non me ne chiedevi tu? piero da siena, 4-11: di rocca e
proposito il malvagio / perseverando, colse da più lati / fuor de la terra a
a un certo suo palagio / circa da quattro mila sbandeggiati, / che quel
che, quando non ho il modo da giocare, / star dirieto ad un
. panzini, i-265: milano è da vero troppo grande per la mia piccola
possa càpere. pallavicino, 8-125: da tal sorte di concetti dee guardarsi la gravità
disagio: chi è invitato a pranzo da qualcuno non deve farsi aspettare.
mezzo morti. = comp. da dis-che indica privazione e agio (v.
salire. -figur. difficile, arduo da raggiungere. lottini, 18: suol
per contrasegno un avoltoio. -grave da sostenere (una spesa). cellini
d. bartoli, 9-32-159: or da un così disagioso vivere e strapazzato passare
di torbido e disagioso silenzio, attraversato da sospensioni di attesa molesta.
molesta. = deriv. da disagio. disagrare e deriv.
, e lasciando depositare, in modo da togliere l'agro. = deriv
l'agro. = deriv. da disagrire. disagrire, tr.
del disagriménto. = comp. da dis-con valore privativo e agro (v.
non potrebbe accadere. = comp. da dis-con valore privativo e aitare (v.
colui che si fida in lei. andrea da barberino, i-284: s'egli à
e'primi ad aiutarci si sono partiti da me, e per le sue proprie spezialità
. garzoni, 1-122: si ha da avvertire ancora in queste mansioni a gli
e se bene avesse voluto aiuto assoluto da voi, pare però che si contenti
amici l'aiutano, non si disaiuti da se stesso. pirandello, 8-934: ti
... = comp. da dis-con valore privativo e aiutare (v.
cambio d'aiutare. = comp. da dis-con valore privativo e aiuto (v.
de'capelli. = comp. da dis-con valore di separazione e albero (v
conc., 1-8: fu detto già da un bell'ingegno, che un giornale
che un giornale senza malizia è un vascello da guerra disalberato. dis albergato
con una citazione sospetta): comp. da dis-con valore di separazione e albergo (
voglia di disalienarsi. = comp. da dis-con valore negativo e alienare (v.
vezzi si disallaccia. = comp. da dis-con valore di separazione e allacciare (
sensazione molesta di essere legati (causata da frutta acerbe, da cose acide o agre
legati (causata da frutta acerbe, da cose acide o agre e da suoni
, da cose acide o agre e da suoni stridenti). dossi, 14
che frutta). = comp. da dis-con valore privativo e allegare1 (v.
ancora le guardie. = comp. da dis-con valore di allontanamento e alloggiare (
vittime disalma. = comp. da dis-con valore di separazione e alma (v
in mare. = deriv. da disalveare. disalveare, tr.
sono disalveati. = comp. da dis-con valore di allontanamento e alveo
valli in tutti que'secoli che corsero da che il po fu arginato.
che a un bel fiume sceso / da giove io giunsi. 2.
malpolito, che i letterati caccia da sé, e la loro compagnia ricusa.
amara, / gli stessi dei né da un amato capo / distornarla potrian,
il cuore. = comp. da dis-con valore privativo e amabile (v.
il processo di disamalgamazione (è costituito da una piccola torre che contiene un riempimento
acqua e che è alimentata dall'alto da una pioggia di amalgama che, decomponendosi
geno gassoso). = comp. da dis-con valore privativo e amalgamatore (v
diluita di soda. = comp. da dis-con valore di separazione e amalgamazione (
dall'altra. = comp. da di- (dal gr. si- 'doppio
negando ciò che voglio e bramo. francesco da barberino, ii-94: disama chi per
vai chi no 'l dizama? francesco da barberino, iii-408: non temo tuo ferir
essaltano e abbassano, mi confortò stare da quelli lontano. p. f.
seno / si cria un sasso, che da lor si chiama, / di tal
ambedue l'han tormentata forte, / spettacol da commovere ogni petto, / se non
del cuor vedovato. = comp. da dis-con valore privativo e amare (v.
punto e cacciata, diede in ismanie da pazza. cesarotti, ii-136: nella morte
un vile tirannello,... disamato da tutti per la sua tirannia. d
. superba furiosa, disamorevole e disamata da ognuno, fuor che da demoni e da
e disamata da ognuno, fuor che da demoni e da bonzi. bacchetti,
da ognuno, fuor che da demoni e da bonzi. bacchetti, 13-268: corrado
sentivo svogliata, affranta come bracciante che toma da disamata fatica: non più leggere,
sono splendenti. = deriv. da disamare. disambientare, tr.
ambiente; portare (un oggetto) da un luogo in cui è sempre stato in
ferri battuti. = comp. da dis-con valore di allontanamento e ambientare (
e disambiziosi. = comp. da dis-con valore privativo e ambizioso (v.
, penoso, per la disamena via da parigi in provenza, arrivammo.
d'amor, di grazia povero, / da la faina uscì. 3.
disamabile, malpolito che i letterati caccia da sé, e la loro compagnia ricusa.
compagnia ricusa. = comp. da dis-con valore privativo e ameno (v.
re di satzuma. = comp. da dis-con valore privativo e amicare (v.
i confinanti. = comp. da dis-con valore privativo e amicizia (v.
ci hanno convinti che nulla v'è da sperare se non nell'anni. carducci,
betti per la disamina dei vari testi da me fatta panni avvalorata e levata al
- anche al figur. bianco da siena, 150: ognun lassù leggiero /
la schiena. = deverb. da disaminare. disaminaménto, sm.
e come per fedele fui ricevuto. andrea da barberino, iii-115: n'andò alla
certa ora. = deriv. da disaminare. disaminare (ant.
ardia a fame fare giustizia. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
la nostra mente sostiene d'avversità. felice da massa marittima, 58: mente divota
, i-456: l'amico è tornato da roma. domandai quello che recava dal
, 8-i-30: i due censori sono da noi destinati a disaminare i libri di
senza disaminar punto cosa veruna, fossero da accettar per ottimi testi di lingua.
. giudicare dopo attenta considerazione. andrea da barberino, 1-14: almonte prese terra a
lo mandò adomato quanto poteo. andrea da barberino, 159: poi ch'ebbe letta
chi egli era, e disaminarlo: così da lui intesi tutta questa storia ch'io
v'ho racconto. caro, i-336: da capo [dionisofane] disaminando lamone:
. vallisneri, iii-20: disaminati coloro da me con curiosità in questa sorta di
d'accordo che quante fontane ne'monti da loro innumerabili vedute, tutte tiravano l'origine
6. mettere alla prova. busone da gubbio, 67: non leggiamo che egli
2. interrogato. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
aspri disaminatori. = deriv. da disaminare. disaminazióne, sf. ant
. figur. giudizio universale. zanobi da strala [s. gregorio magno volgar.
giudizio, tu non sia confuso dinanzi da tutti, se la iniquità sarà trovata
vi sarà. = deriv. da disaminare. disamino, sm. ant
cospetto nostro. = deverb. da disaminare. dìsamis, sm.
non durino. = comp. da dis- con valore privativo e amistà (v
si legge che teodoro prendeva due salari da coloro che avevano apparato da altrui, che
due salari da coloro che avevano apparato da altrui, che da lui; cioè
che avevano apparato da altrui, che da lui; cioè l'uno per disammaestrare,
ammaestrare. = comp. da dis-con valore privativo e ammaestrare (v
la particella pronom. letter. guarire da una malattia. papini, v-926
luce eterna. = comp. da dis-con valore privat. e ammalare (v
madre di filosofia. = comp. da dis-con valore privativo e ammirazione (v
: ha potuto appresso di voi operare da sé sola, e disporre il vostro volere
disamoraggine. = deriv. da disamore. disamorare, tr.
che il lavoro non distolga il povero da quell'arte che più costante- mente può
va a considerare l'amicizia come un vincolo da abolire. viani, 19-93: la
a berta, madre e fratelli, da metterglielo in disprezzo, da disamorarla magari
e fratelli, da metterglielo in disprezzo, da disamorarla magari. 2. intr
se volete ch'io sia dipartente / da voi amare, convenevi partire / da voi
/ da voi amare, convenevi partire / da voi li sguardi, che languire mi
parer a quanti n'ha di qua da mare. tavola ritonda, xxviii-706: sire
ed innamorato degl'italiani. esaminandoli forse da presso potrebbe disamorarsi. cattaneo, ii-1-124
,... la ninnava così distrattamente da soffocarla. si era quasi disamorata dei
siamo mai disamorati. = deriv. da disamore. disamorato (part. pass
: / non m'ami tu, sendo da me amata? g. m.
a poco assuefacendosi di nuovo a mirarle da lungi, donde elle paiono molto più belle
molto più belle e più degne che da vicino, si dimentica della loro vanità
brutale. cicognani, iii-2-273: fin da piccina qualche cosa dentro mi à impedito
3. figur. che deriva da mancanza d'amore o d'affetto;
scuse. vivevano come se avessero ereditato da infinite generazioni una filosofia che negli effetti
e indolente. bocchelli, 10-80: da un pezzo lei non aveva dal figlio
la patria. colletta, ii-67: nacquero da quel punto in lui sospetti, e
accesa socialista, che non ha voluto rivederlo da quando, ordinandosi, ha disertato secondo
di stenti. = comp. da dis-con valore privativo e amore (v.
15-ii-21: io non ne sarò tenuto da voi né per disamorevole, né per poco
, furiosa, disamorevole, e disamata da ognuno. -fignr. bibbiena
quel signore. = deriv. da disamore. disamorevolézza, sf.
o disistima. = deriv. da disamore. disamoróso (dizamoróso),
villan cierto. = deriv. da disamore. di§analite, sf.
, dal gr. suoavàxutoi; 'difficile da analizzarsi '(suo- con valore peggior
significato ed uso. = comp. da dis-con valore privativo e analogia (v.
oblivione. = deriv. da disanalogia. di§ancatura, sf.
prolungamento dell'ileo. = comp. da dis- (dal gr. suo-con valore peggior
1-184: disancorò ad ogni modo il doria da quel porto, e a messina si
. rifl. figur. liberarsi, sciogliersi da un vincolo. pancrazi, 1-79
del secondo. = comp. da dis-con valore di separazione e àncora (
. 2. figur. sciolto da ogni vincolo, libero; privo di
ero veramente disancorato dalla realtà, sciolto da quella catena logica di causa e d'effetto
disandevole per tutto. = comp. da dis-con valore privativo e dal tema di
sgemman, disanellano. = comp. da dis-con valore di allontanamento e anello (
, male. = deriv. da disanimare. disanimante (part.
giuglaris, 122: così anco dopo che da gli altri l'avremo scacciato, può
e se bene attualmente ci trovi assistiti da tanti compagni, armati da efficacissimi sacramenti
trovi assistiti da tanti compagni, armati da efficacissimi sacramenti, in giorno di redenzione,
di dottrina e di bellezza né così scelta da non lasciare scusabili desiderii di meglio;
abati, 35: se ridendo possiamo sollevarci da quei mali che in noi dalle concepute
d'annunzio, v-1-1112: arrestato e affrontato da considerevoli forze, non si disanimò;
della patria. = comp. da dis-con valore privativo e anima (v.
: disanimato di poter servire quietamente, da v. e. mi sia consigliato la
hanno a persuadere che un uomo sopraffatto da ima calamità eccessiva e irreparabile; disanimato
siimi.: di animali. benvenuto da imola volgar., i-244: li animali
fredda del fuoco che quando finì, da allora la casa rimase disanimata.
e necessaria. = comp. da dis-con valore privativo e noia (v.
di disanofelizzazione. = comp. da dis-con valore privativo e anofele (v.
loro larve. = deriv. da disanofelizzare. dis apostrofare, tr
pronome. = comp. da dis-con valore privativo e apostrofare (v.
due cose appaiate. = comp. da dis-con valore di separazione e appaiare (
alcuno indovinante. = comp. da dis-con valore privativo e appannare (v.
scoperto anche questo mirabile arcano della natura da un vostro scolare, come appunto desiderava
o disappanno. = deverb. da disappannare. disapparare1, tr.
scappa via. = comp. da dis-con valore di allontanamento e paramento
= voce tose., comp. da dis-con valore privativo e apparare2 (v
; non preparare. = comp. da dis-con valore privativo e apparecchiare (v
sarebbe, se avessimo sicurezza d'esenzione da un tal morire improviso e disapparecchiato?
e della cina. = comp. da dis-con valore di allontanamento e apparire (
vago in vista. = comp. da dis-con valore privativo e appariscente (v
uomo sia dato. = comp. da dis-con valore privativo e appassionare (v
del più carico. magalotti, 12-ii-3-222: da questo,... se disappassionatamente
della disappassionatézza. = deriv. da disappassionato. disappassionato (part.
nare), agg. libero da ogni passione, scevro da pregiudizi o
agg. libero da ogni passione, scevro da pregiudizi o prevenzioni; imparziale, spassionato
della regina. segneri, iv-no: è da bestia non volersi chiarir di una verità
rilevante, che non si può trovare da chi la cerchi con animo disappassionato.
vero. 2. che procede da animo scevro da passioni (un giudizio
2. che procede da animo scevro da passioni (un giudizio, una considerazione
non riflette; sprovveduto. bartolomeo da s. c., 12-3-7: egli
che venissono. = comp. da dis-con valore privativo e appensato, da
da dis-con valore privativo e appensato, da appensare (v.). disappestare
. ant. disinfettare dalla peste o da altro contagio (una città, una
]: disappestare le merci che vengono da luogo infetto. 2.
dalle oscenità. = comp. da dis-con valore privativo e appestare (v.
subito disappetente. = comp. da dis-con valore privativo e appetente (v.
cerchio al capo. = comp. da dis-con valore privativo e appetenza (v.
e disappetitose. = comp. da dis-con valore privativo e appetitoso (v.
quest'opera, che disapplicato l'animo da ogn'altro, ed in questa ogni
tutto questo non si disapplicò egli mai da tutte l'altre necessarie prevenzioni. segneri
segneri, iv-572: occupazioni divote, da cui però si disapplica fino a segno
fece sì che il nostro pittore disapplicò affatto da quella sorta di lavori.
di lavori. = comp. da dis-con valore di allontanamento e applicare (
vostri oltraggi. = deriv. da disapplicare. disapplicato (part.
straordinaria disapplicazione a tutto quello che ha da fare. giannone, 1-v-249: la disapplicazione
chiamato a conoscere una data controversia regolata da un atto amministrativo (regolamento e altro
(regolamento e altro procedimento) o da una norma legislativa, risolve tale controversia
in vigore. = comp. da dis-con valore privativo e applicazione (v
stomaco. = ^ comp. da dis-con valore privativo e apprendere (v.
di là. = comp. da dis-con valore privativo e apprensione (v
alla cosa. = comp. da dis-con valore privativo e approprialo (v.
un miracolo. = deriv. da disapprovare. disapprovare (ant.
italiano, vedendo il suo stile condannarsi da tutti, i letterati più famosi disapprovarlo.
disseccò tosto quella mia poca vena fin da radice. leopardi, iii-69: qualche letterato
amici miei. = comp. da dis-con valore privativo e approvare (v.
nomeni naturali. = comp. da dis-con valore privativo e approva
disappointment (nel 1614), deriv. da disappoint (nel 1494).
in lume. = comp. da dis-con valore privativo e arbore (dal
cordiale d'aprile. = comp. da dis-con valore negativo e arcare * tendere
disarchitettò. = comp. da dis-con valore di separazione e architettare (
sella. - per estens.: gettare da cavallo. bocchelli, 13-225:
xii-167: invaso, a questo pensiero, da un furore ansioso e vendicativo,
della folla. = comp. da dis-con valore di separazione e ar
causata dallo scontro con un avversario, o da un balzo o uno scarto del cavallo
in terra. = deriv. da disarcionare. disarcionato (part.
-anche tecn.: estrarre l'argento da una lega che lo contiene.
lo contiene. = comp. da dis-con valore privativo e argentare (v.
disarginamento de'fiumi. = deriv. da disarginare. disarginare, tr. (
un precipizio. = comp. da dis-con valore di allontanamento e arginare (
brenta] e che tanto s'era diversificato da 50 anni in qua dalle arbitrarie
consigliate arginature. = deriv. da disarginare. disàrgine, sm.
e del verisimile. = comp. da dis-con valore di allontanamento e argine (
s'è perso. = comp. da dis-con valore di separazione e armadio (
al disarmamento e licenziamento delle sue genti da guerra, ch'egli era tenuto a fare
un disarmamento e una distruzione: provocata da catone e da quel suo continuo «
e una distruzione: provocata da catone e da quel suo continuo « delenda carthago »
potenze centrali. = deriv. da disarmare; cfr. fr. désarmement (
carrozza], che, pur seguendo da presso l'altra senza perdere un metro di
di terreno, pareva essere oppressa tuttavia da una certa sua disarmante pesantezza, si
muoia, ché già grandi piacieri ò ricievuti da lui. fazio, i-27-21: non
saggio è quel che 'i nimico rispiarma / da poi che, combattento, in fuga
l'elmo gli ha in cima e da dui lati rotto, / e fattogli cader
re disarmasse e licenziasse tutte le genti da guerra; che tutti i forestieri fossero
città tutta contro un re, che disarmato da se stesso si era, non le
/ pose lo scudo, e telmo da la fronte / si trasse, e disarmossi
a disarmare in una camera. andrea da barberino, i-io: egli cenò coll'
tende, e riposarsi, come venissero da un fatichevole assalto. -per simil.
riposano. -sostant. francesco da barberino, 105: al disarmar similmente
: ghirlande a chi trar sa vivi da un marmo / sembianti, e voce dar
piante /... / lungi da lei di mio voler sen vanno: /
, 27-61: né tu l'aquila mia da le bianche ale / prima usar dèi
roberto ingrandito della riputazione per essere uscito da così pericolosa guerra, deliberò assaltare sicilia
forte in guerra, si lasciava disarmare da un solo sguardo di donna che gli piacesse
capo delle milizie, per disarmare gigino da qualunque cattiva intenzione. -rilassare
tutto lo sdegno divino e per impetrar da sì innanzi ogni favore ed aiuto. c
, par che si disarme, / se da tal corso il ciel non la desvia
, 2-3-352: il vecchio bonzo era più da favoleggiar colle femine, che da disputare
più da favoleggiar colle femine, che da disputare con gli uomini, come si
l'ardore di quel conestabile francesco calsone da salò che non disarmava mai contro gli intrusi
disarma rigore. = comp. da dis-con valore di allontanamento e arma (
sotto titolo di venire alla festa. bartolomeo da s. c., 22-4-14:
stolti e dagli ingannatori. s. caterina da siena, iii-23: rispondovi ch'io
non garantito dalle armi; non accompagnato da preparativi bellici. guarini, 38:
ii-250: io non ho galee armate da battaglia, ché i legni di mestiero
/ porta, e non altro, già da tonde vinta, / disarmata di vele
disarmato si mise a ridere e, libero da ogni paura, rise anche alessandro.
, ecc. = deriv. da disarmare. disarmentare, tr.
già raccolti in un armento; far uscire da una mandra altrui uno o più animali
tutta la spiaggia. = comp. da dis-con valore di allontanamento e armento (
bandi, 93: l'opinione più da seguirsi sì è questa: che i
oggi, domani un lotto di manichi da badile, doman l'altro..
costruzione edilizia. = deverb. da disarmare. disarmonia, sf.
perturbano di immaginazioni e meditazioni sì rincrescevoli da provocarmi a sgombrarle con impazienti parole.
in una corda falsa, in una corda da fare trista disarmonia colle altre di quel
è sì fortemente esperimentata più o meno da tutti i mortali, vedesi (come
forza, e sento uno strazio interno da non dire, e poi ne rimango
confidenza e di probità, che estingua da una parte e dall'altra i dissapori sul
metà della stradetta. = comp. da dis-con valore privativo e armonia (v.
dai più; alla lettura poi, da molti oscura e disarmonica. gioberti,
, iii-6-228: il riso che nasce da un contrapposto disarmonico e inaspettato, e
restato disarmonico, ridicolo, una stonatura da far rabbrividire sé stesso.
le armi. = comp. da dis-con valore privat. e armonioso (v
tua bell'anima. = comp. da dis-con valore privativo e armonizzare (v
cardini, sgangherare. = comp. da dis-con valore di allontanamento e arpione (
il movimento. = comp. da dis-con valore di allontanamento e ruggine (
madonna rimettendola al centro e preso subito da stizza si accorse che le avevano portato via
dimenticato dagli uomini. = comp. da dis-con valore di allontanamento e articolare (
disarticolata pronunciò: suld! -non regolato da norme, da convenzioni, da un
suld! -non regolato da norme, da convenzioni, da un uso comune;
-non regolato da norme, da convenzioni, da un uso comune; disorganizzato, caotico
incidendo l'articolazione e liberando l'osso da asportare dai legamenti che trattengono l'epifisi
compressori. = comp. da dis-con valore di allontanamento e articolazione (
è disartificialissima. = comp. da dis-con valore privativo e artificiale (v.
languidezza e disartifizio. = comp. da dis-con valore privativo e artificio (v.
, e disartifizioso. = comp. da dis-con valore privativo e artificioso (v.
, tr. (disascóndo). liberare da ciò che nasconde alla vista, portare
, vai manifestare;... da non usarsi. manni, 7: in
vennero disascose d'una femmina ivi giacenti da secoli. 2. dare forma
2. dare forma, estrarre da una massa informe, da un blocco
, estrarre da una massa informe, da un blocco; creare, foggiare.
misura villano. = comp. da dis-con valore privativo e ascondere (v.
, 2-3-20: gli schiavi già si solevano da taluno marcare in faccia, affinché da
da taluno marcare in faccia, affinché da quel segno sì disascoso apparisse tosto il
si attenevano. = comp. da dis-con valore privativo e ascoso (v.
si disasinò. = comp. da dis-con valore privativo e asino (v.
i-308: né altro scopo m'era prefisso da tanta fatica, che di scuriosirmi,
cioè disceltizzarmi. = comp. da dis-con valore privativo e asino (v.
lavoro, un'impresa); fare desistere da un proposito, da un'opera intrapresa
; fare desistere da un proposito, da un'opera intrapresa; scoraggiare.
opera intrapresa; scoraggiare. pace da certaldo, 18: benché tenessero lo conte
speranza; scoraggiato. pace da certaldo, 36: veduto messer lo consolo
sf. deaspirazione. = comp. da dis-con valore privativo e aspirazione (v.
, e me stesso disaspro. erasmo da valvasone, 1-11-104: tu, tu
ed arso. = comp. da dis-con valore privativo e aspro (v.
depositate). = deriv. da disasprire. disasprire, tr.
tauris. = comp. da dis-con valore privativo e aspro (v.
lasciava scoperto lo zoccolo corroso, disasprito da una spalma di melma.
piaceri / anche le noie quando / da lor disassediato, / non resta offesa
porti danno. = comp. da dis-con valore di allontanamento e assediare (
. catabolismo. = comp. da dis-con valore privativo e assimilazione (v
ecc.). = comp. da dis-con valore di separazione e associare (
un insieme. = comp. da dis-con valore privativo e assortito.
tirano avanti. = comp. da dis-con valore privativo e assuefare (v.
stoccata. = comp. da dis-con valore negativo e assuefazione (v
che sono necessarie a nutricare l'uomo: da lei procede ghiottomia, ebriezza, prodigalità
distemperanzia. = comp. da dis-con valore privativo e astinenza (v.
le vesti, e tutto il pane / da mangiar, perché te ed i compagni
l'indugiar disastra. = deriv. da disastro. disastrato (part. pass
che ha avuto i propri beni colpiti da devastazioni, da cataclismi. brancati
i propri beni colpiti da devastazioni, da cataclismi. brancati, 4-310: i
davila, 101: pensieri turbolenti, già da lui provati disastrevoli e grandemente pericolosi.
grandemente pericolosi. = deriv. da disastro. disastro, sm.
; / e se sventure mai scorgo da lunge, / virtù di
i-357: di me che sarà? da chi consiglio, / da chi soccorso implorerò
che sarà? da chi consiglio, / da chi soccorso implorerò? son tanti /
armate francesi, quando non sono inviluppate da traditori, sono sempre invincibili. cattaneo
via; / anzi detto fu poi da chi 'l conobbe, / che n'ebbe
, situazione d'un bastimento reso innavigabile da qualche sinistro di mare, o da
da qualche sinistro di mare, o da malattia sviluppatasi a bordo. =
a bordo. = comp. da dis-con valore negativo e astro 1 stella,
: una indifferenza birbona, tenuta sveglia da una voglia ancora disastrosamente fanciullesca di piacere
, quando per avventura non sia prevenuta da qualche cosa di più grave, dalla
villa della marchesa santini, diciotto miglia da firenze, strada scoscesa e disastrosissima.
li fa finire. = deriv. da disattemperare. disattemperare, intr.
no morebbe. = comp. da dis-con valore di separazione e attem
le speranze). = comp. da dis-con valore negativo e attendere. disattentaménte
avevano l'aria d'esser venuti fuori da una guardaroba del secolo scorso, tristi
oggetti colorati. = comp. da dis-con valore privativo e attento (v.
1-29: non per coprirsi... da pena, di cui egli, non
sue disattenzioni, dicono, che vengono da quel suo star tanto fitto col cervello su'
non veda come hai preso a scostarti da me? certe tue assenze e disattenzioni
leggerezza dell'autore, pare che sia da attribuirsi anche una differenza di tutt'altro
dalla distrazione). = comp. da dis-con valore privativo e attenzione (v.
a pensare democraticamente. = comp. da dis-con valore privativo e attitudine (v.
una mina subacquea. = comp. da dis-con valore privativo e attivare (v.
a fuoco? = comp. da dis-con valore privativo e atto (v.
definitivamente fuori uso. = comp. da dis-con valore di allontanamento e attrezzare (
corinfestatrice povertate. = comp. da dis-con valore privativo e attristato (v.
quelli no. = comp. da dis-con valore privativo e attuare (v.
forma solenne, con l'autorità che deriva da una carica religiosa.
a quel gran regno. = da inaugurare, con cambio di prefisso.
ad ogni altra provvisione che viene da roma, senza il quale non
e distruggerlo. = deriv. da disautorare. disautorizzare, tr.
i suoi vassalli. = comp. da dis-con valore privativo, e da autorizzare
comp. da dis-con valore privativo, e da autorizzare (v.); cfr
e ora fia nemico papa. francesco da barberino, i-119: d'un'altra
, 6-170: disse aver più tosto da dolersi che da rallegrarsi, perché aveva
: disse aver più tosto da dolersi che da rallegrarsi, perché aveva disavanzato, conciose
vento che contrario sia, / volteggion da man destra e da sinistra, /
, / volteggion da man destra e da sinistra, / per non disavanzar della lor
il disavanza. = comp. da dis-con valore privativo e avanzare (v.
- anche al figur. francesco da barberino, i-292: e tra lor [
. può esserci perdite gravi senza disavanzo da ultimo. 2. finanz.
il giovane, 9-88: son godenzo donagi da carlona: / un che non feci
conto a disavanzi. = deverb. da disavanzare. disavolato, v. disovolato
lo disavantaggiasse. ¦ = deriv. da disavvantaggio. disavvantaggio, sm. stato
della qual ti pare avere molto disavvantaggio da lei,... cioè che
parlare una lingua difficilissima, a segno da non far morir le persone di risa
condotti a livorno, e quivi venduti da coloro che li vendono in ancona la prima
gli altri frutti. = comp. da dis-con valore privativo e avvantaggio (v
par temerario. = deriv. da disavantaggio-, cfr. fr. désavantageux
malaccorto; sconsideratezza, sbadataggine. bartolomeo da s. c., 254: e
opera; se non che furono mandati cavalieri da ciascuna parte, li quali spiarono il
scuse vole. = comp. da dis-con valore privativo e avvedimento (v.
s'era di lei, così saviamente era da spegnere per onor di lui il mal
che [parigi] fusse così detta da paride, figliuolo del re priamo:
del re priamo: altri meno disavvedutamente da un tal 'paris', antico re de'
che si fa; involontariamente. guidotto da bologna, 1-48: chi disavvedutamente commette
quando egli disavvedutamente un giorno fu colto da quel di laura. = comp.
il garzone. = deriv. da disavveduto.
cadere. = comp. da dis-con valore privativo e avveduto (v.
in preda. = comp. da dis-con valore privativo e avvelenato (v.
comandamenti. = comp. da dis-con valore privativo, e avvenente (v
grottesco. = deriv. da disavvenente. disawenévole, agg.
la testa, come un albero da galea. leopardi, v-1121: a ripulsarli
del disaggradevole. = deriv. da disavvenire. disavvenire, intr.
fermi. = comp. da dis-con valore privativo e avvenire (v.
. alvaro, 11-207: le guerre che da quarantanni ha combattuto l'italia con la
, per mala sorte. francesco da barberino, 41: aveva perdute tutte le
». = ¦ comp. da dis-con valore privativo e avventura (v.
quindi. = deriv. da disavventura, sul modello delle forme ant
ferro, disavventuratamente affogò. paolo da certaldo, 106: quando alcuno
modo non la potevano muovere. benvenuto da imola volgar., ii-177: contra
colui è disavventurato, il quale caccia da sé la sapienza e la disciplina. arrighetto
mi può dunque far peggio. piero da siena, 7-57: lasso e disaventurato,
a fare. s. caterina da siena, iv-233: oimè, disavventurata
lacrimevole accidente de dui infelicissimi amante, da loro prava fortuna menati e con- dutti
tuaria. = deriv. da disavventura. di§avventurosaménte, avv.
nostro signore per la grazia già fattami da sua santità e ora toltami et interottami sì
in felice. busone da gubbio, 73: se fu mai nullo
disavventuroso il viaggiare. = comp. da dis-con valore privativo e avventuroso (v
disavvertenza. = comp. da dis-con valore privativo e avvertenza (v.
, distratto. = comp. da dis-con valore negativo e avvertito (v.
l'abitudine; disabituarsi. francesco da barberino, iii-210: co lei prende uom
. m'ero disawezzato dal rancore, e da quegli sfoghi rientrati che limano così sordamente
della poppa. = comp. da dis-con valore privativo e avvezzare (v.
di commercio esterno. = comp. da dis-con valore di dispersione e avviare (
* disattenzione \ = comp. da dis-con valore negativo e avvisamento (v.
= voce dotta, comp. da dis-dal gr. suo-con valore peggior.
privare dell'azoto. = comp. da dis-che indica privazione e azotare (v.
si disbandarono. = comp. da dis-con valore di separazione, allontanamento e
disbandeggiato: luogo d'esilio. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
non altrimenti documentato): comp. da dis-con valore intensivo e bandire (col
cacciata e disbandita a torto oggi quasi da ogni stato in questo mondo. ottimo
congiunta compagnia. = comp. da dis-con valore intensivo e bandito (v.
- anche al figur. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
per disbarbarla. = comp. da dis-con valore di separazione e barba (v
disbarbarimento degli uomini. = da imbarbarimento con cambio di prefisso.
al figur. 5. caterina da siena, i-32: voglio adunque, carissima
quel rischio lagrimevole? = comp. da dis-con valore di separazione e barba (v
. disus. far scendere a terra da una nave, sbarcare. caro,
2. intr. scendere a terra da una nave. serdonati, 9-344:
ad obbedirlo in ogni cosa. = da imbarcare con cambio di prefisso; cfr.
ridiventò grossa. = deverb. da disbarcare; cfr. fr. débarquement.
sopra l'arena. = comp. da dis-con valore intensivo e battere (confronta
d'arme suoi. = deverb. da disbattere. disbavagli are { disbadagliare)
a volerla rappacificare. = da imbavagliare con cambio di prefisso. disbellettare
, stava disbellettandosi. = comp. da dis-con valore di separazione e belletto (
le belve. = comp. da dis-con valore negativo e belva (v.
monti, x-3-522: prese amor consiglio / da fermo senno, e disbendossi il ciglio
hai disbendati. = comp. da dis-con valore di allontanamento e benda (
dei singoli. — deriv. da disbestiare. disbestiare, tr. (
. (disbéstio). ant. rimutare da bestia in uomo. - anche rifl
trovar si possa (dirò così) da disbestiarsi, che riconoscer l'errore,
e degli altri. = comp. da dis-con valore di allontanamento e bestia (
parte se consente. = voce formata da dis-che, con valore rafforzativo, sostituisce
dalla bitta. = comp. da dis-che indica separazione e bittare (v.
sbomba. = comp. da dis-con valore rafforzativo e bombo3 (v.
simposi. = deverb. da disborsare. disboscare e deriv.
sbradarlo. = comp. da dis-con valore di separazione e la voce
era vano. = comp. da dis-con valore di separazione e branca (v
niente disbrancandosi. = comp. da dis-con valore di separazione e branco (v
disbrigo, disbrighi). liberare da impacci, da impedimenti; sbrogliare, districare
). liberare da impacci, da impedimenti; sbrogliare, districare (anche
districare (anche al figur.: da dubbi, difficoltà, ecc.).
il desiderava, per disbrigarmi il capo da un dubbio, che io da me solo
capo da un dubbio, che io da me solo non basto né a rispondergli
che lo disbrighi. -liberare da un onere, da una servitù.
. -liberare da un onere, da una servitù. nuovi testi fiorentini,
3. rifl. liberarsi, sciogliersi da impacci, impedimenti (anche da compagnie
sciogliersi da impacci, impedimenti (anche da compagnie fastidiose o che possono essere di
figur.: districarsi, sbrogliarsi (da situazioni difficili, imprese delicate, problemi
, disbrigatosi dai suoi de la galera e da quelli che incontra per onorarlo gli erano
primo [ragionamento] crederei di potermi da per me stesso disbrigare. lalli,
boine, ii-115: il cugino venuto da genova per l'affar del processo (
: « non hai che ima cosa da fare. rifar fortuna ».
in vano. = comp. da dis-con valore di allontanamento e briga (
), agg. liberato, sciolto da impacci, impedimenti (per lo più
ricerca la persona tutta intera e disbrigata da altre cure. di costanzo, 1-2
d. bartoli, 9-27-2-119: disbrigato da questo impaccio, seguitemi animosamente. giannone,
del tutto scoperto e non punto occupato da uggia e che sia disbrigato da arbori
occupato da uggia e che sia disbrigato da arbori e macchie. disbrigo, sm
stesso e più altri siamo stati allettati da ogni genere di protestazioni e promesse da
da ogni genere di protestazioni e promesse da cotesto perfido pel sollecito disbrigo di questo
giocosa, 52: la grossa fantesca da principio, per un senso di bontà
xii-56: mia madre si dedicava, da sola o in compagnia dei suoi uomini di
degli affari. = deverb. da disbrigare. disbrogliare, tr.
anello che non tiene, / il filo da disbrogliare che finalmente ci metta / nel
e stupefatti. = comp. da dis-con valore privativo e bruno (v.
vecchi, quando si paia che non siano da potare, è bene in ogni modo
e grandi. = comp. da dis-con valore di separazione e bru
-anche al figur. bartolomeo da s. c., 43: a
prospero zeffiro traeva, io era accompagnato da molti amici; ora aquilone, tempestosamente
tu credi, / che discaciar me possi da i toi pedi, / per sdegno
continentia, 68: pregote adunque che da la tua grazia non mi discazia. sannazaro
fronde e fiori. ariosto, 32-35: da sé discacciata ogni speranza, / ritornò
. pallavicino, 1-202: gli argomenti da lui recati discacciavano dall'intelletto la persuasione
, e difendere la vita. francesco da barberino, ii-212: e vizio ovrando
attute. torini, 365: fuga da me le tenebre e discaccia, /
discaccia i dolori di quello, che da freddi umori, o da ventosità si
quello, che da freddi umori, o da ventosità si generano. tasso, 13-i-1077
. tassoni, 1-43: trovàr non lunge da la porta un pozzo; / e
). giamboni, 7-158: se da coloro che si confidano di difendere,
ai rinchiusi cresce l'ardimento. benvenuto da imola volgar., i-123: e la
in diversi paesi. = comp. da dis-con valore rafforzativo e cacciare (v.
suoi principi. = deriv. da discacciare. discacciativo, agg.
: misimi a leggere quello non conosciuto da molti libro di boezio, nel
. maestro alberto, 32: io da tutti i beni discacciato, di dignitadi
ho pur giunto, can paterino discacciato da dio! caro, 7-320: noi di
.. passino donne fuggite e discacciate da una quantità di razze fra le più estranee
/ arcidivino. = deriv. da discacciare. discadènza, sf. raro
glorie della compagnia. = deriv. da discadere. discadére (dial. ant
cfr. cadere). ant. scadere da una condizione di superiorità, di eccellenza
tormento, non discadere; sì che da indi cominciò a peggiorarne notabilmente.
del pres. discaggio (come caggio da cadere). discadiménto, sm.
giamboni, 8-ii-233: da l'avarizia viene tradimento,..
.. puote toccare [di spesa] da denari 8 per marco.
per marco. = deriv. da discadere. discaduta, sf.
molto alta. = deriv. da discadere. discaduto (part.
= voce non attestata altrove, deriv. da incalzare (incalciare), per cambio
corpo se descalma. = deriv. da calmo2 (v.), col pref
liberare dalle calzature. francesco da barberino, 67: stannole intorno, aiutola
/ con gran fatica, alfin, da sassi acuti / punto e da molte spine
alfin, da sassi acuti / punto e da molte spine, al sommo ascendo.
4. figur. nettare, liberare da rimasugli di cibo (i denti)
(i denti). bonvesin da la riva, xxxv-1-709: tanfin che tu
li dengi. = comp. da dis-con valore privativo e calzare (v.
(comp. di calceàtus, da calcedre, calciare 4 calzare ').
lat. mediev. discalcèus (deriv. da calcèus 4 scarpa ', col sufi
castro. = deriv. da discamerare. discaminate, tr. ant
li avversari, è forza che discancelli da l'animo la ricordanza de le offese
le offese. = comp. da dis-con valore rafforzativo e cancellare (v
, tr. ant. raro. liberare da un incantamento, disincantare.
macchine per l'assalto. = da incantare (v.), per sostituzione
di discanto. = deriv. da discantare. discantlstico, agg.
guarda il discanto. = deriv. da discantista. discanto, sm.
rifl. boccaccio, vii-50: da nuove catene / legar mi veggio
rimirar lei. = comp. da dis-con valore di allontanamento e capestro
fo discapezzar! = comp. da dis-con valore di separazione e ca
i boschi. = comp. da dis-con valore di dispersione e capello
decoro, sempre discapita. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
dell'altra. = comp. da dis-con valore privativo e capitare (v.
più che tu non creda; ma da questa conoscenza non ho acquistato, come
sue conseguenze. = deverb. da discapitare. discappellare, tr. (
di loro. = comp. da dis-con valore d'allontanamento e cappello (
io mi discarcere. = comp. da dis-con valore di allontanamento e carcere (
sparir vien meno. = comp. da dis-con valore di separazione e cardine (
insieme delle operazioni di sbarco delle merci da una nave mercantile. 2
in mese. = deverb. da discaricare. discaricaménto, sm.
santa confessione. = deriv. da discaricare. discaricare (ant.
nostre persone, / si dileguò come da corda cocca. balducci pegolotti, i-71:
discarichino. 2. liberare da un carico; sgravare da un peso
2. liberare da un carico; sgravare da un peso. - anche rifl.
barchetta, che nel suo venire / da que'dell'oste fu presa, e discarca
perde. 3. figur. liberare da un peso morale, da difficoltà,
figur. liberare da un peso morale, da difficoltà, da angustie. - anche
un peso morale, da difficoltà, da angustie. - anche rifl. dante
ben fora uopo ogni terrestre incarco / da sé lungi sgombrar, come voi fate,
5. far partire il proiettile (da un'arma carica). amabile di
emilia tra i liguri cisapennini, non lungi da la foce de la schirmia, ove
prese acque fontanili de l'apennino e da torrenti accresciute discarca nel re dei fiumi
d'arena. = comp. da dis-con valore di allontanamento e carico (
discarcato; sincopato, discarcò). tolto da dove è caricato, scaricato (un
carico). 2. liberato da un carico. cieco, 21-88:
, scarico; la merce scaricata o da scaricare. urbano, 52: diede
ho pur mai d'allonta- narmi / da te. alfieri, v-2-817: del tutto
passerà quindi al discarico e dovranno udirsi da circa 300 testimoni: rimarranno infine le
le difese. = deverb. da discaricare. discarmigliare, tr. (
vesta / lacerandosi a brani. = da scarmigliare, con sostituzione del pref. s-con
che l'amo. = comp. da dis-con valore di allontanamento e carne (
uno e all'altro discaro. buonaccorso da montemagno, 26: io piango, e
, ed a tutti li uomini virtuosi e da bene come voi. cellini, 2-78
cellini, 2-78 (438): io da una banda molto mi raggravo e da
da una banda molto mi raggravo e da un'altra parte mezzo e'm'era discaro
discorso con lui. = comp. da dis-con valore privativo e caro (v.
non lassa. = comp. da dis-con valore di separazione e cassa (v
discastrare, rifl. letter. staccarsi da una po sizione d'incastro
protestando. = deriv. da incastrare, con sostituzione del prefisso
cosa. = comp. da dis-con valore privativo c catena (v.
hockey su ghiaccio. = deriv. da disco. discatto (dial. discato
regolare gli altri viaggi. = da discapito, per sincope sillabica. discavalcare
. 3. intr. smontare da cavallo (o da un animale).
. intr. smontare da cavallo (o da un animale). plutarco volgar.
. berchet, 288: discavalca da una mula, / va un cavallo a
cavallo a cavalcar. = comp. da dis-con valore privativo e cavalcare (v.
inasinì di nuovo. = comp. da dis-con valore privativo e cavallo (v.
medegione. = comp. da dis-con valore di allontanamento e cavare (
partire, andarsene ', comp. da dis-con valore di allontanamento e cèdère
i-308: né altro scopo m'era prefisso da tanta fatica, che di scuriosirmi,
. = voce dotta, comp. da dis-con valore di allontanamento e celto *
a discemare la libertà. = da scemare, con sostituzione di prefisso, essendo
, 1-155: certi giorni di poco da fare metteva insieme fascicoli di quella sua
circuii. 3. che discende da qualcuno per vincolo di sangue. -essere
impiegati di concetto del comune, discendente da nobile famiglia, andata in rovina. pratolini
1-53: il gobbo, un sanfredianino discendente da generazioni di sanfredianini, gobbo com'era
, xvii-231-8: che non è disciendente da / lui altro che bene. carducci,
mutavano la denuncia allo stato civile, da farsi, secondo il prosperi, secondo quanto
, abito, con le moltissime discendenti da quelle. -accento discendente: quello
quella in cui la scala dei pesi parte da un massimo stabilito dal regolamento e decresce
è quella in cui la scala sale da un minimo stabilito dal regolamento).
dall'acuto al grave, che va da toni acuti a toni più bassi (un
voce dell'uomo, o degli strumenti da lui maneggiati, quella che diede al
descendènte), sm. chi discende da qualcuno per vincolo di sangue.
tozzi, 3-176: tradita dal marito, da prima aveva creduto che dio avesse voluto
morti; bene è dunque questo vizio da temere dalli discendenti d'adamo. passavanti
avere il suo discendente in linea retta da ismaele. 2. seguace.
la guerra di messer mastino. guido da pisa, 1-378: italia era la nostra
non v'ha alcuna difficoltà nel nascere da pietro piuttosto che da paolo...
difficoltà nel nascere da pietro piuttosto che da paolo...; non v'
dal petrarchismo, dalla lirica barocca, da leopardi. -scherz. d'
-scherz. d'annunzio, v-3-216: da prima egli temeva che la sua rusticità