derestiti ciò che dessi. s. caterina da siena, v-83: con tanto fuoco
giovanni crisostomo volgar., 2-25: da a ogni uomo che ti dimanda; e
io: -qual'è il piacere che volete da me? -vorrei un po'di legno
che comandava quella legge. s. bernardino da siena, 43: sempre si
dà. 4. distribuire le carte da gioco, metterle sul tavolo.
di telegrammi già dati e un fascio da darsi, con gli occhi lustri, le
o per posta). giovanni da uzzano, i-155: ancora ti ricordo che
poliziano, 2-83: vorrei due servigi da voi; per i quali bisognando commissione di
scione / so en sua compagnia. bartolomeo da s. c., 223:
scezel arredduti diedero le insegne. bartolomeo da s. c., 168
., 168: quegli che da giugurta furono presi, alcuna parte fece
volendosi prendere per questo comune. paolo da certaldo, 378: ordinò che seppellito che
morire di dolore. s. caterina da siena, 307: 'l mondo, cioè
, che l'aveva ricevuto in fede da madama. tommaseo, 3-i-2: quand'anche
a un tale in borghese, una faccia da napoli, che mi disse: -venite
tristizia il cuore tuo; ma cacciata da te, e stiate a mente del fine
11-2-203: dicesi... tenersi da parte una pratica col duca guido,
i-252: non darei l'onor fattomi da filippo di portes, dal marchese d'urfè
', sono modi di dire usati da i buoni autori per significare distruzione e
lato, la mano). giacomo da lentini, ii-91: vergogna è a dire
li dessono pure il passo. bartolomeo da s. c., 1-2-6: senno
. idem, inf., 12-9: da cima del monte, onde, si
d'ora egli ne trasse a fine da nove, sì che gli altri, per
colte! tanto feroce. bianco da siena, 32: il tempo che m'
. cavalcanti, 235: avendo niccolò da tolentino dal duca avuto promessa di dargli
bastone, questa vana promessa mosse niccolò da tolentino a tanto sdegno. cammelli,
cavallo alato / ti valea, se da dio non t'era dato. guicciardini,
spese, / in seguir lei, da qualche strano intoppo / resta impedito. caro
la conserva, / ed ogni nostro ben da lui dipende. marino, 210:
a lo mosteri / e sposami davanti da la iente / e poi farò le
e de l'argento de li troiani, da capo deo lavinia soa filia a molie
te mi ritorno, non essendo più da dare ad altro sposo. g. villani
, siccome la ventura li dava. andrea da barberino, ii-283: per la città
di dar la voce, non s'intendesse da veruno acquistata o perduta ragione. papi
poscia che ne saranno inchesti per seramento da cului che l'avere avesse a ricevare,
peruzzi] rispondere a chi dovea avere da loro in inghilterra, in firenze, e
, essendo ancora accresciuta la loro moltitudine da grandissima quantità di figliuoli, che ancora
quel ri pulito / tuo lavoro quanto è da costarmi? / quanto a te piace
spesiali sono essi conducitori dati. francesco da barberino, 363: così accordate e
data la posta, la vecchia si partio da lei colla sua cucciolina. dante,
invidiosa, gli desti. s. caterina da siena, i-256: e allora l'
giorno in giorno. s. bernardino da siena, 533: come iddio ebbe
colletta, iv-261: la sentenza fu data da sette giudici. rajberti, 2-202:
giamboni, 7-91: dalle latora sono ancora da mettere certi uomini armati, perché i
e questo era lor piacemento. francesco da barberino, ii-178: tanto chi tien
, incendi e toilette dannose. fino da arezzo, vi-n-82 (i-11):
, 1-68: non levavo la testa da terra e sentivo anche le scosse che le
che ti dà la lana; che da te eri ignudo. maestro alberto, 65
saziamento, e noi fanno. francesco da barberino, i-300: deranno briga allora /
poco di febbre. s. caterina da siena, iii-13: anco voglio che quando
manifestiate. cantari cavallereschi, 55: avea da lato certi garzonetti / che gli davan
le udisse e non senza difficultà sarebbono da molti intese. p. f. giambullari
danari pronti per dar caldo alle risoluzioni da farsi. tasso, 6-ii-60: e non
cose grandi, è il pensar ch'hai da farle in virtù di dio. goldoni
come sempre, e quel piatto messo da un lato della tavola, ora, al
, e anche questo era un fatto da dar pensiero. 29. applicare
, cioè di quella prima terra schietta da far vasi, temperata con colla. tassoni
parmeno tutti andarono a sedere. andrea da barberino, 1-53: fu data l'acqua
'l suo gentil talento, / chi mai da le'ubidir non si disprende. dante
distruggi tu il difìcio di dio. bartolomeo da s. c., 67:
diate consiglio a'miseri cittadini. francesco da barberino, 61: così ancor nell'entrar
che a firenze se n'andasse. paolo da certaldo, 290: quando insegni
alcuno buono intendimento. s. bernardino da siena, 43: mentre che noi
ch'è tanto posta in croce / pur da color che le dovrien dar lode,
machiavelli, 6-2-411: fu ricevuto castruccio da federigo onoratamente, e datogli molti privilegi
serao, i-871: e il caffè si da in tavola, non è vero,
chiese: « che le avete dato da mangiare? ». « le daremo la
ancora sotto l'incubo di un esame da dare. levi, 1-218: non trovò
. levi, 1-218: non trovò meglio da fare, secondo l'uso, che
due ore di nocte se ne venne da la donna ed entrò in casa, dandoli
« buon dì »? non è da mattina. « buona sera »? non
e con bocca diedono urli. guido da pisa, 2-87: ma la trombetta
bestiami. = deriv. da diaccio3. diacciare, intr.
là cadde, gettando quel grido, da diacciare il sangue addosso a chiunque l'
dall'orrore. = deriv. da diaccio. diacciatine), agg.
: ed altre bevande non si vendevano da loro, che acquecedrate ed amaraschi; ma
: anch'io cinqu'anni fa, partitomi da melazzo nel cuore dell'invemo, volli
.. lo stagnamento del sangue dipende da due fortissime cause. nieri, 134:
più minuta. = deriv. da diacciare. diàccido, agg.
si rovinano. = deriv. da diaccio1, con il sufi, di gelido
= voce tose., deriv. da diaccio1. diàccio1, sm.
incomunicabilità, di freddezza; disagio causato da timidezza, da rancore; imbarazzo.
freddezza; disagio causato da timidezza, da rancore; imbarazzo. cinelli, 2-76
curioso). = deriv. da diaccio *. diacciòlo1 { diacciuòlo)
un braccio. = deriv. da diaccio1. diacciòlo2 (diacciuòlo)
lo comportano. = deriv. da diaccio2. diaccióso, agg.
o diacciosa. = deriv. da diacciol. diàcene, sm. dial
le passate fatiche, se uscì di camera da dove era diaciuto con la fanciulla,
81- * due volte ') e da acetato2 (v.). diacètico
81- * due volte ') e da acetico (v.). diacetildiossifenilisatina
radicali acetile in un composto chimico, da diossifenile e da isatina. di
un composto chimico, da diossifenile e da isatina. di acetile, sm
81- * due volte ') e da acetile (v.).
. 81-4 due volte ') e da acetilene (v.).
81-4 due volte '), da acetone (v.) e da alcole
, da acetone (v.) e da alcole (v.).
= voce dotta, comp. da diacetico e dal gr. oupov
piante della famiglia ombrellifere, composto da due acheni saldati insieme, sepa-
. si-4 due volte ') e da achenio (v.). diàchilo
, succu- ento ', comp. da 8uk 4 per mezzo di 'e xuaóg
mediev. diacyminum o dyacuminum (giovanni da parma, sec. xiv), comp
sono tutti succedanei per camuffare la parola da evitare). diacinèsi, sf
2-155: laura di costei se ne ride da un canto, dall'altro piange per
diacitura, ogni settimana e'va a vettura da questa e da quell'altra femmina.
e'va a vettura da questa e da quell'altra femmina. g. m.
estensioni e con direzione costante, causata da movimenti della crosta terrestre, senza spostamento
gr. siàxàacm; 4 frattura ', da siaxadcco 4 rompo '. diaclasite
sierra guadarrama). = deriv. da diaclasi, a causa della facile sfaldatura.
dotta, lat. eccles. diàconàlis, da diàconus 'diacono'; cfr. fr
primizie. 3. chiesa retta da un cardinale diacono. giamboni, 2-61
dotta, lat. eccles. diàconàtus, da diàconus 4 diacono '.
oratorii della città di roma, governati da diaconi, che perciò si chiamavano 4 cardinali
, contenente la preghiera e le suppliche da recitarsi dal diacono. -al plur.
<; 4 appartenente al diacono '(da sidxovoc 4 diacono ').
gerarchia al sacerdote, al quale fa da assistente nelle sacre cerimonie; nella chiesa
, 1-58 (i-649): sentendosi da molti lodare e rincrescendogli la vita fratesca,
la vita fratesca, lasciò l'abito da frate ancor che già fosse ordinato diacono.
altare non è più latino: è servito da preti e da diaconi barbuti, con
latino: è servito da preti e da diaconi barbuti, con la liturgia di san
due [medici del consulto] fan da diacono e gli tengono il piviale.
gli pareva di sapere. s. bernardino da siena, 606: questo nicolao era
i quali raccolsero i fatti de'martiri da ogni parte. ricordati, 1-38:
al numero di sette in roma, da principio non ebbero stanza alcuna certa ma
: i sette diacani furono instituiti prima da san pietro e dagli altri apostoli in ierusalem
giovane e in abito laicale udii dire da grandi uomini savi e antichi, che
, specie di frattura del cranio prodotta da istrumento tagliente e che forma ima fessura
? j 'taglio, ferita profonda', da staxórmo 'taglio '. diàcope2,
una lettera, indica un suono diverso da quello che normalmente è espresso dalle semplici
; 'atto a distinguere ', da siaxpcvca 'distinguo '. diacronia,
. gioberti, i-243: l'unità da cui provenne la diade politica dell'imperio
; -<48o <; 'dualità; coppia'(da 860 'due'). diadèlfo,
acquista più riverenza e splendore, celebrato da queste dive. 2. presso i
di seme / di ramerin di quel da far frittelle, / che 'n su le
comignoli e pinnacoli, l'aguzzo cappello da mago caldeo di una vecchia torric- ciuola
o dei santi; aureola. vito da cortona volgar., xxi-765: i diademi
pulci, 26-35: la morte è da temere, o la partita, /
'l corpo muore insieme; / ma se da cosa finita e infinita / si va
marchesa alfieri; essa era in una gala da levar il lume dagli occhi: tre
regia domus ', incoronata in alto da un diadema di statue vaneggianti nel cielo
testa di una bellezza energica, incoronata da un diadema di grosse treccie nere,
treccie nere, ella era tale davvero da far intimidire con la sua sola presenza
dell'alloro, predisse in un'orazione da lui fatta dopo nobile desinare o stravizzo,
diadèmàtus 4 ornato di diadema ', da diadèma -atis 4 diadema '.
numerazione binaria. = deriv. da diade. diadochite, sf.
. ai * succedere ', comp. da sui * attraverso 'e séxopiai
chiarezza loro. = deriv. da diafano. diafanimetrìa, sf.
= voce dotta, comp. da diafano e dal gr. fxérpov 4
. meteor. strumento, generalmente costituito da una serie di filtri ottici intercambiabili di
di ambre. = deriv. da diafano; cfr. fr. diaphanéité.
diafa- nizzazione. = deriv. da diafano. diafani?? azióne
, ecc. = deriv. da diafanizzare. diàfano, agg.
stelle. buti, 1-592: è da notare che lo specchio rappresenta ciò che
il grosso lume a petrolio, accese quello da notte nella piccola lampada d'alabastro che
cicognani, 1-283: sei così sciocca da credere che il meccanismo del mio spirito sia
il vecchissimo pontefice: il quale pareva da lungo tempo sedere, bianco, diafano
, e il capo come una palla da biliardo. brancoli, ii-266: aveva
impalpabili come l'aria, sono condannati da un anno all'altro a mangiare tutti
stato sì formato, come / diàfan da lome -d'una scuritate. b. segni
<; * trasparente ', deriv. da 8taipatvoj 4 lasciar trasparire ', comp
4 lasciar trasparire ', comp. da 8id 4 attraverso 'e cpcdvco 4 mostro
e oxotc7) 4 osservazione '(da oxojréco 4 osservo ').
lunghe compreso fra due epifisi e costituito da una regione centrale cilindrica di osso compatto
cavità è riempita di midollo, e da due regioni estreme composte da uno strato
, e da due regioni estreme composte da uno strato sottile di osso compatto e
uno strato sottile di osso compatto e da una massa di osso spugnoso.
gr. sidcpuot? 4 germinazione ', da stacpuco 4 cresco attraverso ', comp
stacpuco 4 cresco attraverso ', comp. da sid 4 attraverso 'e cpóoi 4
(a 4 dissonanza ', deriv. da siapcovéco 4 discordo ', comp.
siapcovéco 4 discordo ', comp. da 8tdc che indica diversità e < pcovéùi
stdécpopo ^ 4 differente ', comp. da side che indica diversità e - side che indica diversità e - . = voce dotta, deriv. da diaforesi], con il sufi, -osi . 8iacpóptjoic; 4 traspirazione ', da siacpopéco 4 trasportare disperdere ', comp 4 trasportare disperdere ', comp. da 8i<4 4 qua e là 'e 4 tartaro. -febbre diaforetica: caratterizzata da abbondante sudorazione. botta, 4-516 '. febbre continua, colliquativa, accompagnata da sudore continuo, oleoso e viscoso. per non sentirsi tratto tratto scaldare il cranio da que'pensieri che i moderni greci chiamano favorisce il trasudamento ', deriv, da siacpóptj ^ ig 4 diaforesi '.
iv-1-776: la sua conscienzia era come ricoperta da una superficie opaca che pareva mettere tra
il quale anche talvolta si spessiva così da divenire completamente isolante impedendo le percezioni del
addominale e che separa la cavità toracica da quella addominale; è rivestito nella faccia
parte, la prima più alta è da una tela o panniculo, che parte il
secondo lui [platone] è una cartilagine da altri chiamata freno, che divide il
pancreas, muove il muscolo cefalo-faringeo, da cui poscia dilatandosi la clittoride, si
per di dentro tutti divisi in nodi da folti tramezzi e diaframmi. 5
compito di limitare la libera diffusione, da un compartimento all'altro, di una
una condotta in pressione; è formato da una lastra circolare, con un foro
. stdccppotypa 'separazione ', deriv. da sta- < ppàyvu|ju o 8ioc con una barriera ', comp. da 8i<4 * attraverso 'e cppdcaoco * cingo di un obiettivo. = deriv. da diaframma; cfr. fr. diaphrammer. terra 'e xpordì * rivolgimento '(da tpérrw 'rivolgo '). diageòtropo , ecc. = deriv. da diaglifo; cfr. fr. diaglyphique ( 'incavato, cesellato ', da 810cyàó9c0 * incido ', comp. da da 810cyàó9c0 * incido ', comp. da sii con valore rafforzativo e yxù
non nosa intumescenza nervosa che occupa, da un sarebbero state le vostre! oriani, la testa china, il cuore come stretto da un pugno, tramater [s , cioè l'inter- mente redatta in latino da chi stabilisce la e interiore. : muscolo che chiude = deriv. da diaframma, con il suffisso medico -ite che
? 'giudizio, valutazione ', da 8iayiyv6>ox6> 'discemo, distinguo ', comp
'discemo, distinguo ', comp. da 8i<4 * attraverso * e yi'
sioiyvtòfxcùv 'arbitro ', deriv. da staytyvwoxco 'distinguo, discemo. diagnòstica
rire il malocchio lo avrebbe certo diagnosticato da sé e disse: « a me
13-39: -e la madre? -è morta da molti anni. era stata assai
anni. era stata assai bella da giovane. poi, un male che i
per visita. = deriv. da diagnostico; cfr. fr. diagnostiquer (
borgese, 1-155: certi giorni di poco da fare metteva insieme fascicoli di quella sua
corpo, spinto in due diverse direzioni da due forze, segue una direzione intermedia,
e mi consolai pensando che è già da gran medico il capire anche dopo.
atto a discernere ', deriv. da sidtyvoìok; * giudizio, valutazione';
case veneziane, balcone coperto e chiuso da vetrate. ojetti, i-185: i
poggioli col tetto, chiusi per tre lati da vetri, che sporgono sul canale.
bizant. ^ xiaxóv 'terrazzo '(da f) xto <; *
retta che nelle figure quadrangolari si distende da uno angolo all'altro degli opposti; ed
scendendo lungo la volta, arriva facilmente da una parte gonale: obliquamente, trasversalmente
quarantotti gambini, 6-19: era caduto da soldato, da « soldato semplice »
6-19: era caduto da soldato, da « soldato semplice »; vestito dunque non
. gioco la cui soluzione è data da una serie di parole d'uguale lunghezza,
l'una sotto l'altra in modo da formare un quadrato, e tali che
del gr. siocy&vioc, comp. da 8i<4 'attraverso 'e yoivlat. *
a cadere. = deriv. da diagonale. diagonaleggiato (part.
], è questo: che le gambe da una banda sieno convergenti e divergenti dall'
di questi ultimi giorni, rigato diagonalmente da solchi pieni d'acqua gialla, luccicante contro
: diagonalmente. scrlio, 4-19: da angolo ad angolo tirata una linea per
che ci dicono cose curiosissime ed ignorate da tutti. bigiaretti, 8-7: in
vari piani di inserzione sono perciò rappresentati da cerchi concentrici e il centro è il
, o diagramma, di aristossene lasciataci da lui nelle sue opere... si
= voce dotta, comp. da diagramma e dal sufi. -grafo
, / tanto sapon curato / da panno, o vuoi da seta, /
curato / da panno, o vuoi da seta, / di crescio, o da
da seta, / di crescio, o da gaeta, / ch'io non
= voce dotta, deriv. da dialch [il] ene.
si- * due volte ') e da alchile (v.). dialchilène
. si-'due volte ') e da alchilene (v.).
= voce dotta, comp. da dialchile e tiourea (v.).
81- * due volte ') e da aldeide (v.).
disputandosi, se il flamine diale fosse da religione tenuto a non partirsi d'italia
= voce dotta, lat. diàlis (da dies 'giorno 'in quanto giove
» attraverso le disgiunzioni operate ed espresse da una storia, vale a dire da un'
espresse da una storia, vale a dire da un'esperienza: non è bene dove
del mondo. = voce creata da c. e. gadda; cfr.
ella non è animata, sovra tutto, da un soffio febbrile che conceda apparenza di
in italia non si arriva più, e da un pezzo, a elaborare una cultura
dialetto. = deriv. da dialettale. dialettalismo, sm.
disputa (secondo il modello socratico, da cui deriva, variamente elaborato, il
la filosofia pre-hege- liana, dove è da intendersi per lo più come procedimento razionale
razionale non dimostrativo, che parte non da premesse vere, ma probabili, ovvero
s'intende per tre scienze che escono da lei: cioè dialettica, fisica e sofìstica
ogni altra materia, dever- samente però da quelle scienze, a cui sono proprii quei
almeno sapeva tanto acuire la sua dialettica da farsela dare, l'avesse o
: tanto nell'arte che nella vita, da quando esiste il romanticismo esiste in questa
amichevole componimento. = deriv. da dialettica.
della metafora di simiglianza trasporta il vocabulo da un termine relativo ad un'altro.
= voce dotta, deriv. da dialetticoa. dialetticità, sf. filos
trae con la sua immanente energia ad uscire da sé, a negarsi come quella forma
= voce dotta, deriv. da dialettico. dialèttico1, agg.
poteano negare, l'amore del paradosso da cui solo attendeano trionfi, l'infinito numero
(non semplicemente di capacità dialettica) da imparare a respingere ogni momento, tutto
tarchiato e si faceva lume e strada da sé, portandosi davanti su un'antenna
certamente, ma in significato ben diverso da quello dell'astratto ottimismo. gentile,
non logico, contrastato soltanto in apparenza da una illusione di potenza, a cui
(gr. siaxexxixóc, deriv. da siocxéyop, at 'converso, discuto '
de la garrulità dei dialettici. giovanni da samminiato [petrarca], i-217: oggi
= voce dotta, deriv. da dialettico1. dialettismo2, sm. dialettalismo
tradizionale. = deriv. da dialettale. dialettizzàbile, agg. filos
non dialettizzabile. = deriv. da dialettizzare1. dialettizzare1, tr.
della parola. = deriv. da dialettico. dialettizzare2, tr.
in dialetto. = deriv. da dialetto. dialettizzato1 (part.
a noi alieno. = deriv. da dialettizzare1. dialètto, sm.
hanno anche senza volerlo un dialetto diverso da quello del volgo. monti, vi-265
linguaggio non differisca più o meno, da quello medesimo della città immediatamente vicina.
spontanea dei suoi sentimenti, gli si affaccia da tutte le parti, s'attacca alle
gr. sidcxexroc 4 lingua ', da siaxéyo ^ iai 4 parlo, converso '
. = voce dotta, comp. da dialetto e dal gr. xóyoc 4
gr. siaxóoj 'separo') e da petalo (v.). dialisèpalo
. siaxóio 4 separo ') e da sepalo (v.). diàlisi
arresti, si aggiunge sempre solvente puro da una parte della membrana, finché la
. 8iàxuoi <; 4 scioglimento '(da stocxócù 4 separo ').
atrofìa è perpetuamente accompagnata con una e da una qualche sensibile evacuazione, come da
da una qualche sensibile evacuazione, come da una diarrea, da un perpetuo sudor
sensibile evacuazione, come da una diarrea, da un perpetuo sudor notturno, da un'
, da un perpetuo sudor notturno, da un'emoragia, da uno strabocchevole dialismo
perpetuo sudor notturno, da un'emoragia, da uno strabocchevole dialismo, o da una
, da uno strabocchevole dialismo, o da una violenta tosse. = voce dotta
; 4 atto a separare '(da staxùco 4 sciolgo, separo ').
la dialisi. = deriv. da dializzare. diàllage, sf.
, gr. siaxxay ^ (deriv. da siocxxdtaooi 4 muto ').
minerale del gruppo dei pirosseni, costituito da metasi- licato di calcio, magnesio,
. specie di pietra dura, detta da alcuni smaragdite, che nell'esterno mostra qualche
voci che bisticciavano; affascinato... da quel dialogare al buio in una lingua
spagnolo]. la maggior parte erano da me scartate e rifiutate, ma il
ma il fondo d'alcune di quelle da me scelte, riedificato con una orditura
« dialoghi con il bue apis » scritti da un monsignore. = deriv
monsignore. = deriv. da dialogo. dialoghista, v.
). proprio del dialogo; composto da dialogo, a forma di dialogo.
dotta, gr. siaxoyixóc (deriv. da suìàoyoc * dialogo ').
. siocxo- yioixói;, deriv. da stdxoyo? * dialogo ').
(gr. sictkoyiarfiq, deriv. da siaxoyoc * dialogo '). dialogìstico
= voce dotta, deriv. da dialogo (cfr. fr. dialogiser,
(234): ferrer, guardando ora da una parte, ora dall'altra;
amaramente nel cuore. pirandello, 7-1331: da anni e anni gli erano abituali certi
dialogo con l'etna, che presenta da questo lato la sua pendice più nevosa.
capriccio di voler essere imitati in una farsa da me e dalla mia sorella accennata.
, 5-i-127: e i dialoghi usati da platone, da tullio e da tanti altri
e i dialoghi usati da platone, da tullio e da tanti altri famosi scrittori,
usati da platone, da tullio e da tanti altri famosi scrittori, ancorché non
, tuttavia per cagion del verisimile sono da noi stimati e piacciono a tutti.
, 525: essendo stato ricerco molte volte da quelle persone che mi hanno sempre potuto
. dal gr. stàxoyo?, da staxéyofxat 'converso '. dialtèa
di suscettività magnetica negativa (così da acquistare, in campo magnetico, una polarità
polarità opposta a quella del ferro e da tendere a disporsi normalmente alle linee di
. = voce dotta, deriv. da diamagnetismo. diamagnetismo, sm. fis
di rame. = deriv. da diamante. diamantare, tr.
e. cecchi, 6-309: il berretto da ufficiale, in bilico sulla chioma diamantata
carbonado (v.). muscia da siena, vi-11-67 (1-1): dugento
calmo il mare, il re si congeda da nauromu e vuole offrirgli quale compenso un
una nocciola. 2. monile costituito da uno o più diamanti. pulci,
fu educata e condotta a vita perfetta da quella mente di diamante dell'alighieri.
diamanti: quattro lente / lagrime uscite da pupille spente. d'annunzio, iii-1-167:
tutto è chiaro, tutto è visibile, da vicino, da lontano. boriili,
, tutto è visibile, da vicino, da lontano. boriili, 6-37: dal
cosa solida, indistruttibile. giacomo da lentini, ii-100: donqua, madonna,
più che diamante. s. caterina da siena, i-129: ben sarebbe cuore
/ è cagion di tante pene; / da lei ogni mio mal viene; /
. della casa, 646: da spada di diamante un fragil vetro / schermo
incerto, / né morte, amor, da te, né vita impetro. tansillo
strumento per tagliare il vetro, formato da schegge di diamante non utilizzabili come gemme
diamante non utilizzabili come gemme, o da scarti di lavorazione montati su appositi sostegni
. valeri, i-m: sùbito scattano, da dietro / i tetti, le rondini
marre. 9. ant. palla da cannone con un grosso peso di ferro
leggeva in un poema amorosamente studiato sin da quando ne aveva curato l'edizione e
, dal fr. diamantifèrc, comp. da diamante e dal sufi. lat.
e dal sufi. lat. -fer, da ferre * portare '. diamantino,
coprì quel corpo suo sì vasto / da capo a piedi. 2.
alvaro, 9-51: quella luce veniva da uno spacco sottile della porta e acquistava
opposti. buti, 2-348: è da notare che ogni linea può essere termine
1-29: il dorso dell'astrolabio è diviso da due linee diametrali, delle quali quella
voce dotta, lat. tardo diametràlis, da diametros * diametro '.
, lungo la linea del diametro, da un capo del diametro all'altro;
quella linea che passando per il centro toccherà da amendue le bande il giro del cerchio
esso centro, e termini alla circonferenza da ambe le parti opposte, dicesi diametro
cosa, che quantunque il triangolo formato da due lati, e dal diametro del
finisca la figura. grandi, 1-31: da un angolo all'altro opposto tirata la
di diametro e intorno a due alta da terra. baruffaldi, ii-76: era
cui la pietra è cascata nell'acqua e da cui partono tanti cerchi concentrici di vario
diametro, fa vedere come l'idea ha da sprangare la materia. -figur
metastasio, ii-910: chi saprebbe difendersi da una giusta indignazione quando, ricercando ne
ed in aristotile medesimo i passi citati da alcuni de'più rinomati critici come fondamenti
dal gr. sidcii-expoc, comp. da 81& * attraverso 'e jiétpov '
amilici in un composto chimico, e da amina (v.).
. = voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81-'due volte
. = voce dotta, comp. da di- (dal gr. si- * due
si- * due volte '), da amile e dal sufi. -ene.
amilici in un composto chimico, e da fenolo (v.).
amilici in un composto chimico, e da naftalina (v.).
amilici in un composto chimico, e da solfuro (v.).
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- * due
. = voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- 'due
. = voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- 'due
nella molecola di un composto chimico, da dietil-che indica la presenza di due radicali
radicali etile in un composto chimico, e da solfuro (v.).
molecola di un composto chimico, e da fenolo (v.).
molecola di un composto chimico, e da pimelico (v.).
= voce dotta, comp. da diàmmine e ossido, col sufi.
. = voce dotta, comp. da diàmmine e dal gr. oùpov *
gr. 8ioc- ixópov, comp. da 8i<4 'per mezzo di 'e
aconito e sovviene a quelli che sono da esso afflitti. vallisneri, ii-272: le
= voce dotta, lat. diana, da dìus 1 del cielo, luminoso '
è chiamata dalla scrittura lucifero. folgore da san gimignano, vi-n-149 (14-1):
parte e 'l giorno appare. guido da pisa, 1-156: fu consecrato questo pianeta
...; mentre, quasi appuntata da spillo sul soffice tessuto della orientale,
leggende di santi, 4-380: perché da noi ti se'partita, stella diana?
burocratiche e militari nel cui silenzio suonavano da mane a sera le sirene e le diane
color bruno, faccia nera, contornata da una barba bianca (e vive nelle
l'argento. = voce dotta, da diana2 (per il colore candido dell'alba
. = voce dotta (creata da linneo), comp. dal gr.
maschio. = deriv. da diandria. diandro, agg.
orchidacee). = deriv. da diandria. dianilide, sf.
= » voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- 'due
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- * due
voce dotta, gr. siavotjtixó?, da siavoéto 'ho in mente '.
discorsiva, in quanto procede derivando conclusioni da premesse; facoltà di riflettere, di
e cotone. = deriv. da dianto. diàntine, sm.
ha doppio fiore ', comp. da 8t- * doppio 'e &v&o <;
, 296: 'diapasma', polvere odorifera da profumarsi il corpo. tramater [s
8i<4- noiaij. cc -aro?, da dian&aaoj * cospargo '; cfr.
« viva rebillo! » fu sommerso da un quasi imanime urlo di « basta
con frequenza ben definita; è costituito da una forchetta d'acciaio con un piuolo
: l'armonia della distanza de'pianeti da plinio e da censorino fu detto essere diapasonica
della distanza de'pianeti da plinio e da censorino fu detto essere diapasonica di tuoni
la rarefazione dei vasi sanguigni ', da 8ux7t7] 8àco * passo attraverso ';
, intagliate in cinque parti, chiamate da chi diapensia, e da chi sanicola.
parti, chiamate da chi diapensia, e da chi sanicola. = # etimo
mato di cinque droghe. dino da firenze [tommaseo]: il diapènton si
<; 4 suppurativo ', da starrvéco 4 vado in uppurazione '; cfr
lano masse di rocce provenienti da zone pro fonde le quali
) aic 4 dubbio ', da siamo péto 4 dubito '.
galileo, 1-2-214: [fui] travagliato da dolori colici e finalmente da una grandissima
] travagliato da dolori colici e finalmente da una grandissima e violentissima evacuazione, accadutami
, dal gr. siapxta, comp. da 81- 4 doppio 'e dal
barbabietole). = deriv. da diarchia. diària, sf.
cavalli e una carrozza comoda pagata da due forti ammi nistrazioni,
razione di un giorno ', da dies 4 giorno '. diariaménte
è sorprendente il progresso che fece l'europa da qualche secolo a questa parte,
= voce scient., comp. da di- (dal gr. 81- 4 due
due volte '), da arile e da ammine (v.)
), da arile e da ammine (v.).
, lat. diarius 4 giornaliero ', da dies 'giorno '. diàrio2
giorno proprio nel quale le cose da me raccontate fatte furono. v.
e diari romani e memorie tutte autentiche da lui spessamente citate, attignere il vero.
buonarroti il giovane, 9-822: fa da araldo lo ingegno e la memoria;
. alvaro, 14-200: avevo cominciato da qualche anno a tenere un mio quaderno
i-50: se leggerete i foglietti passati da firenze e del diario romano, se
poi anche 'diario, giornale': da dies 'giorno'. cfr. isidoro,
diarista, sappiamo, è scrittore determinato da un puro bisogno di contemplazione di se
sf. medie. disturbo intestinale contrassegnato da emissione di materie fecali liquide o semiliquide
del numero delle scariche accompagnate quasi sempre da dolori più o meno intensi dell'addome
intensi dell'addome; può essere causato da eccessiva ingestione di alimenti o da alimenti
causato da eccessiva ingestione di alimenti o da alimenti alterati, medicinali, sostanze tossiche
notte d'estate, il cameriere spaventato da un vomito nerastro e da una diarrea
il cameriere spaventato da un vomito nerastro e da una diarrea sanguinolenta, mandò il figliuolo
sono buoni e perdonano tutto, anzi da poco in qua gli è venuta la diarrea
i... i e di figura da inspirar terrore, / onde la diarrea col
diarrhoea, dal gr. sidppoioc, da siappéco * scorro attraverso '((béco
gr. 8ia- pó8<ùv, comp. da 8ufc 'per mezzo di 'e fósov
= voce dotta, gr. siocppoixóc, da sidppoia * diarrea '. diarseniuro,
. = voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81-due volte '
= voce dotta, gr. siàp&pcooic, da siap&póo) 4 articolo '.
gli è il diascane il sentir toccarsi da le redità. e per questo si crocifiggono
, gr. siaoxeuaotfjc; 'rimaneggiatore', da siaaxeuà ^ co 4 apparecchio, preparo,
per ingoiare. / non era tempo da piantar la 'nvilia. / diàschigni!
4 intervallo di mezzo diesis ', da siaoxtsw 4 divido '. diaschisti
e mineralogica alquanto diversa dalla roccia intrusiva da cui si sono originati. =
4 scisso ', agg. verb. da ox ^ w * divido '.
salute; igienico. = deriv. da diasòstica. diàspasi, sf. biol
due metà restano congiunte per qualche tempo da un ponte di sostanza nucleare.
stdcorcaoi ^ * separazione vivente ', da suxandco 'strappo via '. diàspide1
. caccia le fantasime e le febbri da sé. quando è consegrata, fa la
); maschi e femmine sono protetti da follicoli sericei; sono molto fecondi e possono
(diaspis pentagono), agli alberi da frutto [aspidiotus perniciosus).
diaspora ricominciò. alvaro, 14-140: da persecuzione a persecuzione, la civiltà si
voce dotta, gr. siaojropà * dispersione da sia- orceipco 'dissemino '.
dal gr. 8tao7ropd * dispersione ', da siaorcecpco 'disperdo'; cfr. fr.
colori. carducci, 1063: qual da la cintura d'in cima a'ghiacci
diaspro col sufi. lat. -ficare, da facère * fare '.
a seconda delle impurità (in rosso da sesquiossido di ferro, in giallo da
da sesquiossido di ferro, in giallo da limonite, in nero da sostanze carboniose
, in giallo da limonite, in nero da sostanze carboniose); può essere anche
varietà ben colorate possono servire come materiale da decorazione (e anticamente era pregiato come
taluni alberi a l'ombra; altri da un delicato / artefice scolpiti nei diaspri
metallo durissimo, infrangibile. [sostituito da] tasso, 7-92: stese il braccio
cangiarmi in scoglio: / ché discorde da lei viver non voglio. tasso,
. diasprum, alterazione della forma jasper da jaspis -idis (per la grafia della semiconsonante
. 8idc- otaxaic 'diastole ', da siaaxéaàco 'apro, dilato '.
la via del riflesso nervoso, composta da un nervo apparente (sensitivo), un
= voce dotta, gr. siaatax-uxóc, da siocaxéxxto * apro, dilato ',
infantile). = deriv. da diastasi. diàstasi (diastasìa)
si forma nello slontanamento di un osso da un altro. = voce dotta,
grave dell'acuto, o pure di questo da quello chiamasi * diastema ', cioè
antichi ad un semplice intervallo per contraddistinguerlo da un intervallo composto che chiamavano * sistema '
che il fondamento di una tale imitazione ha da essere un'armonia che seguiti passo passo
oxr) { i. axixóc * distinto da intervalli ', da 8iàaxr) p,
. axixóc * distinto da intervalli ', da 8iàaxr) p, a * intervallo
dal gr. siàaxoxov, comp. da side * in mezzo, fra 'e
quella sorta di sistole e diastole, da lui immaginata, di fede e dubbio,
. siactoàt) 'dilatazione ', da siaaxéxxco 'dilato '; cfr. fr
gr. siaoxpocpt) 'slogatura ', da staoxpéqjtù 'slogo'; cfr. fr.
dalle masse rocciose della litosfera, interessate da fenomeni orogenetici. = voce
stdcoxpocpo? * storto ', da siaoxpécpco 'torco '. di atàrtaro
* effetto del calore ', da sia ^ epjzacvù) 'riscaldo attraverso '
far attraversare una parte del corpo da correnti alternate di altissima fre
. = voce dotta, comp. da diatermia (dal gr. 8i . = voce dotta, comp. da diatermia (dal gr. sufc&epfaoi; una piena tanto copiosa nelle prime strade da formare nel chilo e nel sangue una diatesi . 8ià&eot <; 'disposizione ', da 8ia- xwfrjtu 'dispongo '. terriaca, così detta perché è formata da quattro ingredienti, che sono radici d' 3. relig. armonia evangelica composta da taziano (verso la fine del ii
oàpcov 'attraverso i quattro '(da 81a 4 attraverso 'e téoaapes
; 4 descrizione vivace ', da staruttóo) 'descrivo '.
mezzo di 'e * taglio da xép. vca 'tronco '.
covoni, 643: forse non è da più dell'anemofila / folata di un
dal gr. siaxoprij * taglio ', da 8ia- xépvoj * taglio '.
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- 'due
farina fossile. = deriv. da diatomee. diatonia, sf.
. stdcxovov 4 scala diatonica ', da 8iocxeiveo 'passo attraverso '. diatonicaménte
, dal gr. siaxo- vixóc, da siaxetvto * tendo attraverso '. diatonismo
europeo. = deriv. da diatonico. diàtono, sm.
vano in tutta la sua grossezza e fanno da chiavi di legame tra i due
, gr. sidcxovoc * che si estende da una parte all'altra ',
una parte all'altra ', da siaxetvco 'stendo '. diàtrema
australe) di forma cilindrica aperto da esplosioni gassose. = voce dotta
, di vetro soffiato, rivestiti da un'elegante rete di filo di
rato ', comp. da side 4 attraverso 'e dal tema di
tesi nel corso del presente anno a firenze da persona rispettabile fuori d'eccezione '
, o con teoridon, e poi, da ch'è purgato, usi diacimino,
diafiniconi, diatriontonpipereoni, ed altri nomi da fare spiritare i cani. tramater [s
strumenti a fiato uniti fra loro da una piccola cassa tenuta aderente alle
piccola cassa tenuta aderente alle labbra da una benda. tramater [s
81- 4 due volte 'e da aùxó <; 4 flauto '; cfr
cioè dalle carceri alla meta, ed indi da questa a quelle. 2
di modi semplici, ambrosiani, tanto da piacervi un buon diavolaccio par mio,
sigaro e il mal garbo / mascheravan da birba un briacone / buon diavolaccio.
4 bestia ', ed era l'asino da basto di tutta la cava. ei
diavolaccio del cavalier carvano non era tipo da metter paura. bocchelli, 1-i-153:
lampada posta sopra un palo e circondata da una trama di bacchette e funi nella
fiacchi, 201: prese un cerchio da botte, a cui distesa / era
un mòzzo centrale e collegati tra loro da fili di spago impaniati che le dànno
son questi? = deriv. da diavolo: cfr. indiavolamelo.
diavolata dell'angioletta. = deriv. da diavolo. diavoleggiare, intr. (
volta diavoléggio. = deriv. da diavolo. diavoleria (ant.
una sorta di malia forse non lontana da quella di certe serpi leggiadre che impastoiano
si gira! fa certi estri! qui da più che cent'anni o dugento una
domesticamente usavano. milizia, iii-347: da giovane fece cose ilari, ma da
da giovane fece cose ilari, ma da vecchio non dipinse che diavolerie e stregonerie.
frammettervi / tempo in mezzo; potean da un giorno all'altro 1 nascer diavolerie
che i due o tre poderi, posseduti da quelle povere donne, sparirono in quattro
fuoco arsi, dalle malattie sgangherati, da ogni menoma ferucola e da un acinuzzo
sgangherati, da ogni menoma ferucola e da un acinuzzo di uve fatti morire,
le diavolerie eroicomiche e semitragiche che nacquero da quella nostra * partie carrée ', n'
vivere, vi prego che veniate qui da noi, dove senza tempestar la memoria
volesse saper donde venga, è tratto da una diavoleria inedita di crociate e di
abbiamo mai saputo trovar via né maniera da poter uscir di questa diavoleria, e levarci
una diavoleria. = deriv. da diavolo. diavolèrio (raro diavolerio
, fuori percorso, con certi scossoni da farlo ribaltare, e dentro l'autobus
di esclamazioni. = deriv. da diavolo (ed è proprio dei dial.
in dia voleschi sgraffi sì da parer piedi loro -sorreggono un gran
fracasso menò, e tanto impeto, da intimidire il cuore del più schietto
occhi, orecchi. = deriv. da diavolo (sul modello di cristianesimo e
non son tanti nomi un diavoleto / da bertesche e da ponti levatoi, / un
nomi un diavoleto / da bertesche e da ponti levatoi, / un mare, un
, un pecoreccio, un ginestreto / da far girare il capo agli avvoltoi?
beate, han fatto un diavoleto / da non si creder vero. giusti, 2-325
è? che non è? si sente da basso un pissi pissi che diventa un
sorpresa la nipote in uno de'colloqui notturni da terrazzino a terrazzino, dopo aver fatto
un diavoleto, un chiasso, un bordello da non dirsi ed aver detto a lei
e scrittore. = deriv. da diavolo. cfr. d'alberti, 296
, / e li fè variamente trattenere / da certi diavoletti commedianti. ferd. martini
: ma! è stato così fin da bambino. tommaseo [s. v.
. que'rotoletti di bambagia sostenuti da un'anima di fil di ferro, sopra
dentro un cilindro pieno d'acqua chiuso da una membrana elastica: premendo la membrana
7. meccan. congegno usato per sollevare da un lato macchine o attrezzature pesanti;
i suoni! = comp. da diavolo e dal suff. -fugo, sul
). = deriv. da diavolo. diavolino, sm. piccolo
, e il turbinar delle due macchine da scardassi -il diavolino e il diavolone -da cui
linati, 11-101: l'aria era percossa da un diavolio di strida, scrosci,
un diavolio di versi e di prose da limbo. guerrazzi, 5-71: nella domenica
di boati immani. = deriv. da diavolo. diàvolo1 (ant.
dolore e pena. s. bernardino da siena, 121: il diabolo fabrica de'
profondo dello inferno, e chi si parte da quella sarà salvo. marco polo volgar
quanto dio glielo permette, per separarlo da dio e trascinarlo con sé nell'eterna
diavol tentazione), / questa potrebbe pur da dio procedere, / essendo ella
. goldoni, iv-1056: ho detto da burla ch'egli veniva, e il
. alvaro, 9-76: c'è da torcersi dalle risa, c'è da fremere
è da torcersi dalle risa, c'è da fremere, come se in quel corpo
uomo del diavolo. s. caterina da siena, v-221: hanno eletto l'antipapa
adombrati di tenebre, sbanditi e discacciati da la patria. firenzuola, 158:
segnali sì discemono il regno di dio da quello del diavolo. 2.
sarebbono i serpenti o diavoli dipinti da rafaello e da michele angelo. pallavicino,
o diavoli dipinti da rafaello e da michele angelo. pallavicino, 1-134:
: con tutta la filosofia, tremo da capo a piedi. mal abbia quel diavolo
di sbaglio in sbaglio; s'anco da prima ti sembrerà che le cose ti vadano
a mezza voce: con degli zigomi da diavole, da streghe isteriche. vittorini
voce: con degli zigomi da diavole, da streghe isteriche. vittorini, 1-67:
credeva che fosse un santo. piero da siena, 6-43: non sono uomini ma
, anzi è diavolo. s. caterina da siena, 255: fanno come lo
rispettosi. dossi, 703: tradito da una diavolessa, strilla come un porcellino di
iii-479: nella spera incantata / mentre da me s'intavola / un negozio stupendo,
visino piccante, e il suo spirito da diavolessa. nieri, 105: succede che
: domando vostra signoria che diavolo ha da pretendere di più un povero diavolo, come
: povero diavolo! l'aveva sposata da poco più di un anno e dopo un
fare. diavol ch'ella si spicchi da quell'uscio. -eccomi fuora, orsù.
che appunto in questa impotenza mi diluviano da tutte le parti lettere e libri. foscolo
qui s'impara quella grammatica insulsa di nomi da fare impazzire il diavolo. pananti,
preceduto dalla prep. di (e anche da). attributo di opera diabolica,
, perché così ci vuole una fatica da diavoli. rovani, i-278: e i
ieri sera non fosti tu a farla da stregone là sul sentiero del caldone per
notte - puoi figurarti - con quella faccia da diavolo. deledda, i-819: che
che inverno del diavolo,... da molto tempo non si era conosciuto un
. -diavol, che tu sia femmina da vero? -così non fusse! foscolo,
, 2-230: al diavolo queste geremiadi da imbecille! dossi, 568: la
direzione (il passaggio, dico, da 1 a 2), come osate sostenere
alto cilindrico di vetro, chiuso di sopra da una pelle, o da uno stantuffo
di sopra da una pelle, o da uno stantuffo mobile; col quale s'intende
di sospettare, e di rimproverarmi che da poi che v'ho conosciuto di persona,
al diavolo. montano, 114: da quella modesta altura v'era modo di scorgere
un sant'uomo. -sentirsi preso da grande smania, irrequietezza, furore,
grande smania, irrequietezza, furore, da voglie insane; comportarsi in modo volubile
saputelle di studentessa occhialuta. -sentirsi sostenuto da energia fisica, da forza di volontà
. -sentirsi sostenuto da energia fisica, da forza di volontà, da vitalità non
fisica, da forza di volontà, da vitalità non comuni; essere agile,
lo accusavano di aver cacciato i diavoli da un indemoniato, e di averli così
per un uomo (come egli dice) da casa del diavolo. soldani, 1-193
in qualità di commissario delle voragini, da deputato della venerabile accademia de'filosafi.
col cambio come sta ora ci sarà da sfondarsi le tasche. -cavarsela,
75: l'ha lasciata là in boemia da quei turchi, che il diavolo li
gli si radicavano a fondo nel cervello, da dover darsi al diavolo per non crederle
, smanioso, irascibile; essere tormentato da desideri malsani. firenzuola, 471:
venendole voglia d'inten- dare quello che da lei lo scolare voleva. -essere
diavolo: correre all'impazzata, spostarsi da un luogo all'altro con straordinaria velocità
la panata al diavolo: fare cosa da cui non può derivare alcuna utilità.
avete levata. buommattei, 1-53: da 'versare'penso che sia venuto 'versiera', che
case facevano i loro. -darsi da fare, con tutte le energie, per
, 16-ix-289: tre anni sono fui sorpreso da ima fierissima artritide, o per dir
fierissima artritide, o per dir meglio, da un terribilissimo reumatismo, che mi fece
è andata a starsene nella valsassina, da que'suoi parenti, a pasturo,
, / ancor ch'avessi un core / da mandricardo ower da rodomonte, / e
avessi un core / da mandricardo ower da rodomonte, / e ancor ch'io facessi
paura o avversione. giusti, i-230: da ora innanzi fuggirò le donne che si
308: canchero! / e'farà pur da vero! o ve'sa 'l diavolo
ingrossò a ponente un tempaccio così brutto da parer proprio che il diavolo avesse buttato
proverbiale. quando il tempo è cattivo da stare in casa. -il diavolo
una persona antipatica e noiosa; liberarsi da impegni gravosi, da occupazioni sgradite,
noiosa; liberarsi da impegni gravosi, da occupazioni sgradite, da fastidi, seccature
impegni gravosi, da occupazioni sgradite, da fastidi, seccature. i. nelli
i padroni ne hanno altri di risoluzione da mandare al diavolo le cameriere? foscolo,
2-38: ora d'affari non ho altro da dirti, e vorrei poterli mandare a'
. v.]: 'non tenere né da cristo né dal diavolo '. non
due o trecento copie in piemonte estraendole da lugano? tecchi, 11-11: questi
pioggia scroscia, non c'è che da aspettare la sera e pensare alla cena.
(il torto non è mai tutto da una parte sola). idem, 302
/ quando il suo nacque, era grande da moglie. proverbi toscani, 115:
, il mio è peggiore ', da chi crede in astuzia o malizia saperne
platea e dei palchi invidiàvano il bel vestito da diavoluccio, rosso, a pagliùcole d'
. sià3oxo? * calunniatore '(da 8ia3<4xaco * getto attraverso, calunnio '
dice idroestrattore. = deriv. da diavolo1: cfr. diavolino, n.
d'ond'è egli uscito? giurerei da franco, / che nell'inferno non ve
, e il turbinar delle due macchine da scardassi -il diavolino e il diavolone -da cui
burchiello, 2-13: guarti, fratei, da questi torti colli, / spiriti diavolosi
i digiuni, i quali sono spezialmente da offerire a dio solo per lo umiliamento
eu ^ i? * disgiunzione '(da 8ia£eùyvu|i. i 'disgiungo'); voce
8t- * due volte ') e da azina (v.). diazo
. = voce dotta, comp. da diazo [icó) e acido.
= voce dotta, comp. da diazo-amino- (cfr. diazoaminocomposti) e
diazo-amino- (cfr. diazoaminocomposti) e da benzine. di azo a m mi
. = voce dotta, comp. da diazo- (cfr. diazocomposti),
. = voce dotta, comp. da diazo- (cfr. diazocomposti) e
, ecc. (e sono caratterizzati da una grande attività chimica in relazione anche
. = voce dotta, comp. da diazo [icó] e composto! 1
. = voce dotta, comp. da diazo (cfr. diazocomposti) e
diazo (cfr. diazocomposti) e da etossano (v.).
chim. composto diazoico: corpo derivato da composti amidati o nitrati, in cui
. 8t-4 due volte ') e da azoico (v.). diazoidrato
. = voce dotta, comp. da diazo [ico \ e idrato.
= voce dotta, comp. da diazo- (cfr. diazocomposti) e
. = voce dotta, comp. da diazo- (cfr. diazocomposti) e
di ehrlich). = deriv. da diazoreazione. diazoreazióne, sf. chim
siacworyjp 4 la duodecima vertebra '(da 8iacó>wup. i 'cingo, fascio,
. si-4 due volte ') e da azoto (v.). diazotipìa
. = voce dotta, comp. da diazo- (cfr. diazocomposti),
= voce dotta, deriv. da diazina, con l'inserzione di
. 81-4 due volte ') e da azzurrino (v.). dibaccare
mediante due bagni consecutivi in porpora tratta da due sorte diverse di conchiglie).
3acpoc 'immerso due volte '(da 81- 'due volte * e fldrctco
voialtri colle mie orazioni. = da abbandonare, con cambio della sillaba iniziale
'si dibarba ', cioè si tronca da le barbe e da le radici.
cioè si tronca da le barbe e da le radici. ottimo, ii-550: qui
prendonsi con mano. s. bernardino da siena, 503: le città, le
.. i... e da l'eccelsa parte / la dibarbiam, la
opinione sbagliata). 5. caterina da siena, i-249: comincia [l'anima
di berengario turonese. 5. sbrigarsi da una noiosa preoccupazione, liberarsi da persone
sbrigarsi da una noiosa preoccupazione, liberarsi da persone antipatiche e fastidiose; concludere felicemente
spunto. = comp. da di-con valore privativo e barba 4 radice '
, 84-48: il mar cacciò di fuor da sé veloce / gli alberi dibarbati.
monte an- tandro un platano, dibarbato da la violenza de'venti, tornò ad
americano], fatto i divelti necessarii da porre in terra la famiglia, mettesi
per un po'di sgombero e piazza da piantarvi i suoi capannoni e tettoie.
figur. distruggere, sterminare. guido da pisa, 1-105: questo populo ci dibarbicherà
inclinazione). 5. caterina da siena, ii-224: se questo cotale è
levato via presto. = comp. da di-con valore privativo e barbicare (v.
un difetto). s. caterina da siena, io7: vedrai...
e quindi nasce la vergogna. busone da gubbio, 60: sì, ricorro con
di chiaritade. = deriv. da dibassare. dibassanza, sf.
toma in dibassanza. = deriv. da dibassare. dibassare (disbassare)
3. ridurre d'intensità. bartolomeo da s. c., 30-4-4: in
, i propri torti. bartolomeo da s. c., 39-4-6: ogne
laicale. = » comp. da di-con valore intensivo e basso (v.
di libertà non lasciassero tornare. bartolomeo da s. c., 28-2-9: noi
vera dibassatura. = deriv. da dibassare. dibasso, sm.
dibasso '. = deverb. da dibassare. dibatis, sm.
macchina, che sia di tal sicurezza da non agitarlo e dibatterlo.
torcendo e dibattendo il corno aguto. andrea da barberino, i-87: gli mostrò la
, finché, o rifiniti o soprafatti da un eccesso frenetico, cadono bocconi a terra
corda, le briglie). andrea da barberino, 1-105: sempre dibattevano destramente
azione del terremoto). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
. 5. scuotere, colpire da ogni parte e ripetutamente (il vento
sono in luogo oscurissimo dibattuti e percossi da una furiosa rabbia di venti continui,
vento le dibatta, o tragga / da un lato a l'altro, e si
incrociare le armi, combattere con armi da taglio. cantari, 320:
pistri pria travolta e vaga / venia da sezzo; indi affilata e stretta / passò
sergesto che nel sasso, / come da vischio rattenuto augello / e spennacchiato,
-dibattere i denti: per tremito provocato da freddo, febbre, dolore, spavento
che la vuol comprare osserva, che da questo valore convien dibattere le imposte e
. alvaro, n-190: ero dibattuto da pensieri come questi, mentre patrizia mi parlava
tentativo di opporre resistenza, di liberarsi da una stretta); contorcersi, sussultare
a notte, a cavalcioni del ramo da cui pendeva l'impiccato. -essere
, chiamando tuttavia, con voce interrotta da lagrime e da'sospiri, il nome di
, xxxv-1-345: sacciate, nato fu'i'da strettoia: / quando dibatto, piò
rota di fortuna mio tormento. andrea da barberino, 1-148: essendo in questa
che tremi l'albero, che tutta da poppa e proda cigoli e si risenta la
, combattere con accanimento. andrea da barberino, 1-147: come ricominciarono la
. testi fiorentini, 207: quegli da rimine, sì come noi avemo detto
dibatto ancora, tanto poco dominandoli, da non saper nemmeno di quale entità sieno
che il cercar di farlo muovere / da quella oppenione, era un dibattere,
giudiziario. = deriv. da dibattimento. dibattiménto, sm.
con un certo soffiare, che ne diede da credere che qualche strana bestia fosse quella
nel tuo cibarti, e t'esenti da quelle leggi del tuo mantenimento che iddio
iddio diede a me in custodia purch'io da te ne riscuotessi l'osservanza e la
misure nel tuo cibarti e t'esenti da quelle leggi del tuo mantenimento.
al figur. pallavicino, 269: da tutti si credeva [sua maestà]
. per estens. rumore, fracasso prodotto da cose che sbattono. marino,
questo dibattito, ambasciatori vennero in fretta da tuscolo dicendo che gli equi aveano la
che fatto avesse ancora. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
4. figur. problema, questione da risolvere (che è oggetto di discussioni
). di giacomo, ii-815: da lui posta [l'arte] al sommo
ginar rinnovato... il dibàttito presieduto da pallade nell'areopago venerando. emanuelli,
del processo. = deverb. da dibattere. dibattitóio, sm. mus
'dibattitoio \ sorta di strumento antico da suono, fatto d'una lamina di rame
volentieri 'sistro = deriv. da dibattere. dibattitóre, agg.
degli storici. = deriv. da dibattere. dibatto, sm.
co le mani, sopravien sanguino stravestito da capitan palma con sui compagni stravestiti da
da capitan palma con sui compagni stravestiti da birri. = fr. débat
, movimento repentino e violento per liberarsi da una stretta, da un impaccio;
violento per liberarsi da una stretta, da un impaccio; scossa. guinizelli
solamente si ficcò nella rena, ma da più lati s'aperse... poscia
. si partirono della città. giovanni da samminiato [petrarca], ii-36:
etile in presenza di sodioammide, oppure da benzammide, cloruro di benzoile e piridina
nella molecola di un composto chimico e da etere (v.).
nella molecola di un composto chimico e da metano (v.).
nella molecola di un composto chimico e da pirone (v.). dibenzopirròlo
di broccato verde, la testa gialla sbucava da quella specie di alcova e si dibisciava
di polpaccio. = deriv. da biscia (v.).
metazoi di organizzazione meno elevata, caratterizzati da una parete del corpo costituita da due
caratterizzati da una parete del corpo costituita da due epiteli, uno esterno (ectoderma
81- 4 doppio 'e blastula, da pxaoxóc 4 germe '. diboccare,
= comp. dal pref. di-4 da 'e bocca (v.).
del corpo. = deriv. da dibonario. dibonàrio (dibonàire,
mancato di velare colla pudica sua mano da cinque a sei cento statue, e
dibonàire bon signiore nostro, in cui e da cui gaudio onni e bene.
in parte, contro le sostanze caustiche che da quelle acque si sublimano nell'atmosfera,
, e la zona costiera è minacciata da quelle violente alluvioni, in cui le acque
e climatiche). s. bernardino da siena, 94: io feci l'altra
. 5. figur. far uscire da un riparo, da un nascondiglio;
figur. far uscire da un riparo, da un nascondiglio; snidare. cieco
gl'impingui. = comp. da di-'da 'e bosco (v.
impingui. = comp. da di-'da 'e bosco (v.).
perfezionate in italia, e tali le ricevetter da noi senza fatica, poiché gli antichi
, che lor piacque in un terreno da noi disboscato non solo, ma renduto
.]. = deriv. da diboscare. dibosciare e deriv.
rispondere sgarbatamente. s. bernardino da siena, 145: non cercare mai i
beffe di lui. = comp. da di-con valore rafforzativo e botolo (v.
d'intorno. = deriv. da dibottare. dibottare, tr.
agitare, muovere, con forza, da ogni parte, scuotere. latini
e fracassi. = comp. da di-con valore intensivo e bottare (v.
n. 4). zenone da pistoia, 1-54: ma volendo seguire,
sippax ^ c, comp. da si- * due 'e ppaxù? *
, iv-xxm-3: intorno de la prima è da sapere che questo seme divino, di
sua poderosa agonia. = comp. da di-con significato di allontanamento e branco (
dibrollare non docum., comp. da di-con valore intensivo e brollo (v.
sgombero. = comp. da di-con valore privativo e bronco2 (v.
v.]: 4 dibruscare 'differisce da 4 dibrucare '. il primo non
la rodono. = comp. da di-con valore intensivo e brucare (v.
rami inutili. = deriv. da dibrucare. dibruciare (dibrugiare,
ardendo e disbrusciando ogni contrada. andrea da barberino, 1-74: e io voglio
tutta la spagna. s. bernardino da siena, 899: o fuoco di dio
, 794: quanti santi sacerdoti fussino da costoro cruciati e morti non si potrebbe
delle sorelle. = comp. da di-con valore intensivo e bruciare (v.
scemarle. b. davanzali, ii-518: da tre anni in là non si tocchi
curvo rastro. = comp. da di-con valore intensivo e bruscare (v.
ogni anno. = deriv. da dibruscare. dibucciaménto, sm.
delle zucche. = » deriv. da dibucciare. dibucciare, tr. (
: i sagginali son buoni... da avvolgerli alle piante de'salci, acciocché
pulire con eccessiva cura. francesco da barberino, 232: così ancor del dibucciar
raccolte '». = comp. da di-con valore privativo e buccia (v.
. ma essendo materia digrummata e dibucciata da altri, non mi fermerò eccetto che a'
il nero. = deverb. da dibucciare. dibuonare, v.
anche rifl. 5. bernardino da siena, 1-298: per questo maledetto vizio
al bene comune. = comp. da di-con valore intensivo e burare (v.
scremare. = comp. da di-con valore privativo e burro (v.
in forma di polvere o di vernice da scrivere. milizia, ii-329: 4 dibusciare
prospera nell'africa occidentale. = da una voce indigena dell'africa occidentale.
lat. dicax -acis 1 motteggiatore '(da dicère * dire ').
sputato vermi, che dalla canina lingua e da tutta la bocca gli scaturivano, finalmente
dicacodile, sm. chim. composto formato da due radicali cacodile: liquido incolore,
sorta di composizione di polvere medicinale confortativa da riscaldare, la cui base è il
. = voce dotta, comp. da di-con valore privativo e canapule (v
il farò dicapare. = comp. da di-con valore privativo e capo (v.
. 8t-'due volte ') e da carbossilico (v.).
= voce dotta, comp. da dicarion (v.) e dal suff
gr. 8lx proprio di un dicastero, che dipende da un dicastero. beccaria, del sistema organico de'borboni, e differite da quei borbonici che lo svolgevano, solamente : tutta quanta la carta manoscritta accumulata da tanti secoli negli archivi privati, comunali, nuovi progetti hanno incontrato è stato sempre da tutti i dicasteri del paese.. b. croce, iv-12-454: fu suggerito da più parti a lui [giolitti] tribunale di atene dove il popolo giudicava da per sé senza magistrati. presentemente con '(dal gr. sixaotéptov: da 8ix࣠dal gr. stxardcxtjxtoc (comp. da 8t- * due 'e dal tema di garzoni, 1-680: quel iano bifronte dicato da numa pompilio... si dimostrava anguillara, 3-213: un gran crivello / da spessi buchi e piccioli forato, /
, l'à di molto, lei, da contestare! come se toccasse a lei
portare mattoni. = deriv. da cattare (v.).
e si posa colà dove la riva / da convestine al maggior dicco arriva. g
ottarde, di faraone. = da una voce dancala; cfr. ingl.
diceduti e negligenti. = comp. da di-con valore intensivo e ceduto, da
. da di-con valore intensivo e ceduto, da cedere (v.).
dorsale). — deriv. da dicefalo. dicèfalo, agg. e
ha due teste, che è affetto da dicefalìa. d'alberti, 297
. gr. 81-'doppio 'e da xecpax ^ • testa ').
altrui manifeste. = comp. da di-con valore privativo e celare (v.
gr. 8e (x7] xov, da 8e£xvu{i, i 'indico, mostro
; e sixrjxtaras, deriv. da 8e£x7) xov * mimo '.
usciente dicienbre per sue ispese. guido da pisa, 1-150: l'ultimo mese dell'
bianchi gigli e le vermiglie rose, / da non cader per luglio o per dicembre
d'arzo, 1-85: a dicembre da noi i sentieri son duri dal freddo,
rumore di un passo si sente quasi da giù, a fondo valle. -agg
'con due pungiglioni ', da 81- 'doppio 'e xévxpov 'pun
centri respiratori. = deriv. da dicèntra, col sufi. chim. -ina
stxatoxptoia 'giusto giudizio '(da 8 (xocioc * giusto 'e xptmc
ceppi, ridonato alla libertà, esentato da un'obbligazione. motense, lx-i-iio:
lx-i-iio: quindi vedutosi diceppato po- leone da gli obblighi della guerra, scrisse ad eurilla
verbo diceppare non documentato, deriv. da di-con valore privativo e ceppo (v.
: 'dicerati '. nome dato da blainville ad una sezione di molluschi,
del mare. = comp. da di-con valore privativo e cerchiare (v.
per lettera). guidotto da bologna, 1-22: e quella è detta
; eloquenza, facondia. bartolomeo da s. c., 11-3-8: la
il modo della sproloquiante oratoria avrebbe stancato da un pezzo l'uditorio, se non
propose gli antichi due grossi proverbi. bartolomeo da s. c., 63
., 1-320: allora finalmente sono da ordinare le altre parti della diceria,
». d'annunzio, v-3-135: da allora, mentre il gran sogno romano
diceria come ispirato, qui non c'era da scherzare e bisognava attenersi al testo:
l'ora del predicare, fra ieronimo, da multi frati con loro solite cerimonie accompagnato
semplicemente recitata, riesce a maraviglia diversa da se medesima recitata con tale accompagnamento e
gli parlano. algarotti, 2-243: da tutta la scuola dell'ardito cartesio che
dicerie. pascoli, 322: e da vent'anni le diceva il cuore / che
oltreché uno scioperato, lo si sapeva da un pezzo. adesso circolava la diceria
dicerie di coloro i quali vanno, da quaranta e più anni a questa parte,
spontaneo. questa è ima diceria diffusa da chi non regala mai niente.
, la ragione civile tratto. bianco da siena, 64: molti che qui leggeranno
il diluvio. = deriv. da dicertare. dicerta re, intr
con le armi '(comp. da dé-con valore rafforzativo e certàre * combattere
del padrone malato -tutta scollata che mesceva da bere a un giovinotto becero ripicchiato.
, se piovesse, ci converrebbe levare da campo; che pur così ci stiàno villanamente
dicono stupida. = comp. da di-con valore rafforzativo e certo (v.
che m'aveva tanto dicervellato, fu da me a un tratto scoperto.
carissimo, non mi serve più, da che mi fu tolto il bastone del
', si dicervella per inventar rimedi da tenerlo su, ma son pannicelli caldi.
finito l'olio. = comp. da di-con valore privativo e cervello (v.
di santino dalla tripalda e di talpino da bergomo, sono di quei pazzi frenetici
questa è la dea, c'ha da protegere questa specie di matti. onde
, 2-63: che maniera di giudicare da dicervellati. d'alberti [s. v
ant. allontanarsi, scostarsi. bartolomeo da s. c., 4-3-11: neente
giova avere apparato ben fare, se da ciò ti dicessi. bibbia volgar. [
cessare, mancare, diminuire. bartolomeo da s. c., 2-1-8: quello
gli dicessava. = comp. da di-con valore intensivo e cessare (v.
cameriere e'suoi cavalieri di cessati da lei. dicèsso, avv.
è amar li parentadi, che 1'uom da cristo ne stia in dicesso.
deriv. dal lat. discessus -ùs (da discessus, part. pass, di
come un signore che avesse a fare visite da insuperbire; e, solleticando il suo
avendo duce il giudizio e la natura accompagnata da dicevole arte e dall'esercitazione e non
dicevole adoperare il deposto di un uomo da me beneficato per fondarci sopra un'accusa
. nievo, 14: mettete un po'da banda i vostri capricci...
voce dotta, lat. tardo dècibilis (da dècere 1 essere conveniente ')
]: 4 dicevole 'differisce da 4 decevole '. il primitivo significato di
di 4 decevole ', il quale venendo da 4 decere ', non può
succintamente ricordarvi. = deriv. da dicevolel. dicevolménte (decevolménte)
mascardi, 302: quantunque l'evidenza da noi spiegata dicevolmente s'adopri dallo scrittore
erba cassia? = deverb. da dichiarare. dichiaràbile, agg.
ant. spiegazione; chiarimento. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
< dichiaraménto ». = deriv. da dichiarare. il significato del n. 3
cotale cosa dichiarare,... è da intendere che anticamente non erano dicitori d'
207: i professori nelle cattedre dichiarando da critici un poema che non ha veruna
, i-210: sopra la scrittura è da avvertire tenersi diversi metodi per isporla,
bibbia] variamente e contradittoria- mente dichiarata da tutti equivale per poco al non essere
equivale per poco al non essere intesa da nessuno. -assol. ant.
un dubbio, lo qual non è da trapassare e sanza dichiarare. idem, par
così com'io. s. bernardino da siena, 79: tu hai veduto tre
l'uomo impara. s. caterina da siena, vi-97: unde, se
disus. narrare; riferire. busone da gubbio, 29: la storia dichiara che
tengon nascoso. s. caterina da siena, iv-277: questa è la verità
intrinseco suo dolore dell'animo. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
spesso seguito dal compì, predicativo o da una proposizione dichiarativa). - anche
: e dichiarasse nullo il matrimonio seguito da arrigo e caterina ». tasso,
tirocinio, vestir come veste: elegante da parer sciatto. alvaro, 7-97: i
ammirate; / la morte declarate, da molti fo palpato. 7.
francia nell'età di quattordici anni possono assumere da se stessi il governo e l'amministrazione
perché la sua forma era stata dichiarata da sua maestà. foscolo, xlv-m: chiedo
adunanza con i miei colleghi, assistita da voi e da chi altro potesse dar lume
miei colleghi, assistita da voi e da chi altro potesse dar lume, perché
dichiarato massimamente ciò che spetta alla prima da ciò che spetta alla seconda sezione.
dichiarato guerra, alla vita, perché da lei mi sentivo escluso. 9
lui venire successore p. sulpicio. benvenuto da imola volgar., i-41: e
generale teuliè, per quanto ei mi disse da poi, fece sino dall'anno scorso
affermare di essere (ed è seguito da un compì, predicativo). machiavelli
popolo, il quale si dichiari da sé indegno di una libertà che non
piena osservanza devotissimo. -ant. seguito da una proposizione dichiarativa o interrogativa indiretta.
i-417: tu non ti vorresti dichiarar da chi tieni, se da dio o se
vorresti dichiarar da chi tieni, se da dio o se dal mondo, ed io
partiti, composti alternamente di stanza a stanza da due trovadori. il primo sfidando proponeva
per latinamente parlare, tante volte detto da lui, [cicerone] si dichiarò
apparire chiaramente (ed è spesso seguito da un compì, predicativo soggettivo).
predicativo soggettivo). s. caterina da siena, v-224: molto bene escirà della
a narrar altro argomento, / che da sé si dichiara a poco a poco.
= adattamento dotto del lat. dèclàràre, da cldrus * chiaro, evidente '
è questa l'unità che il signore da te desidera; desidera da te dichiaratamente
che il signore da te desidera; desidera da te dichiaratamente 4 unitatem spiritus ',
te dichiaratamente 4 unitatem spiritus ', come da principio io ti dissi. leopardi,
, indicativo. s. bernardino da siena, 815: in questo sacro parlare
vi è in maniera cosi trasparente implicata, da rendere inutili le note dichiarative che in
= lat. tardo dèclàràtivus (da dèclàràre: cfr. dichiarare).
panzini, i-179: il pranzo fu rallegrato da squisite vivande dichiarate con breve chiosa dalla
predic.). s. caterina da siena, 56: la via della doctrina
proposizioni di calvino dannate e dichiarate eretiche da santa chiesa. mazzini, ii-902:
pericolo dell'equivoco. savinio, 281: da quando sono qui, prigioniero non dichiarato
, l'una delle quali era matrona da presumersi onesta, l'altra era una dichiarata
oro in oro diventorno duemila, dichiarati da quei governatori di tal partito.
preso posizione, che si è schierato da una delle due parti in conflitto.
il papa, e l'altro dependente da quello. -che si è deciso,
ant. informato. s. caterina da siena, 11-88: e anco vi
cancellati di bando. = deriv. da dichiarare. dichiaratòrio, agg. che
le prime parole e i primi atti, da qualunque dei due [innamorati] provengano
anche se generalmente la donna ami provocare da parte dell'uomo certe formule dichiara- torie
, sono malati. mi sono fatto fare da tutti e due una dichiarazione scritta.
270: i libri sequestrati in dogana da questa i. r. censura non
si estende con sufficiente declarazióne. lapo da castiglionchio, 140: nella vostra declarazióne
; e se elle si discostas- sino da quella, elle non sarebbon tenute giuste.
che questa tal chiarezza che si ha da gli argomenti e da gli altri sì
che si ha da gli argomenti e da gli altri sì fatti aiuti, non è
m. villani, 3-60: i dichiaratori da pisa aveano mandato a firenze intorno di
signori della congregazione è stato due volte da me con molta umanità, dandomi destramente
romantiche: una lettera, insomma, combinata da uno scrivano pubblico. bocchelli, 1-i-185
d'amore, non aveva saputo indovinare da chi le fosse venuta. alvaro, 11-58
. cassola, 1-37: gli dica da parte mia che perde il suo tempo.
cui un soggetto esprime, in modo da renderla conoscibile ai terzi, una sua
un preciso significato convenzionale, o risulta da atti univoci e concludenti i quali,
. dir. atto o negozio giuridico compiuto da privati soggetti nell'ambito del diritto privato
acquistare i diritti e assumere gli obblighi da esso nascenti, rende noto all'altro
una domanda di rifacimento di danni fatta da una tribù agreste alla vicina. ma
e generalmente anche giu- ridico-costituzionale, emesso da un'assemblea rappresentativa e contenente la proclamazione
teoria, che la critica, venuta da più parti e riuscita vittoriosa, ha distrutto
. ecco... ci sarebbe da fare semplicemente... se lei volesse
suggerì l'alcozèr. = deriv. da dichiarare. dichiariménto, sm.
potea avere. = deriv. da dichiarire. dichiarire (dechiarire)
informare, ragguagliare, ammaestrare. guido da pisa, 2-82: la sentenzia della mia
lasciamo tal cosa, molto ben dechiarita da più ottimi intelletti, perché non intendo avilup-
voce dial. tose., deriv. da chioccia (v.).
. albertazzi, 363: marcella da brava massaia dicianno venne,
ciclista. = » deriv. da diciannove, con l'aggiunta del suff.
. -enne (lat. -ennis, da annus * anno '). diciannovèsimo
con quell'altro. = deriv. da diciannove, con l'aggiunta del suff.
a camino fa oggi decesepte giorni. da porto, 1-294: così è stata riscossa
in cui si serve a dio più da vero, sentì in gran maniera portarsi il
portarsi il cuore alla compagnia di gesù da lui poc'anzi cominciata a praticare e
le cinque di sera: dieciassette ore da padova. brancoli, 3-249: la ragazza
di colitica. = deriv. da diciassette, con raggiunta del sufi, -enne
sufi, -enne lat. -ennis, da annus 4 anno '). diciassettèsimo
iciassettesimo d'oncia. = deriv. da diciassette, con l'aggiunta del sufi,
dio] ardentissimamente ed modo non conoscibile da noi non che dicibile, di comu-
infiorescenza composta, co- tuita da infiorescenze parziali disposte a loro ita a
de'cibi. = deriv. da dicere: v. dire.
gettossela de drieto in terra, discosto da lui quatro brazza. 2. figur
/ sul monte fu dicinta / da l'arator, che diede a lor percossa
= voce dotta, comp. da di-con valore privativo e cingere (v
reciso). = deriv. da dicioccare2. dicioccare1, tr. (
voce dial. tose., deriv. da ciocca1. dicioccare2, tr. (
camento. = deriv. da dicioccare2. diciottènne, agg. dell'
un pittore. = deriv. da diciotto, con l'aggiunta del suff.
. -enne (lat. -ennis, da annus 4 anno '). diciottènnio
mio appalto. = deriv. da diciotto, sul modello di biennio, triennio
sia undici diciottesimi. = deriv. da diciotto, coll'aggiunta del suff. -esimo
diciotto, e si dà un gran da fare a lavorare e a far lavorare.
grumo centrale di una estetica empirica, da praticone, e frettolosamente scritta: la
dicitore di favole e parlatore. andrea da barberino, ii-201: il re anfiloro fue
amabil fierezza a noi dimostri, / da i prodigi e da i mostri, /
dimostri, / da i prodigi e da i mostri, / ciò che sperar,
pubblico, oratore, predicatore. guidotto da bologna, 1-7: ho mostrato di sopra
vinsesi d'andare per casentino. bartolomeo da s. c., 1-646:
sarebbe sapute trovare. s. bernardino da siena, 75: die avere il dicitore
, spinti com'erano, e incalzati da quelli di dietro, spinti anch'essi da
da quelli di dietro, spinti anch'essi da altri, come flutti da flutti,
anch'essi da altri, come flutti da flutti, via via fino all'estremità della
credere ad agnese che la spedizione veniva da quella parte. 6. ant
a li dubitanti per privanza. bartolomeo da s. c., 10-1-4: tutti
: tutti coloro, che non sono mai da sé dicitori, ma sempre d'altrui
: minuccio partitosi, ritrovò un mico da siena assai buon dicitore in rima a
, i cui * comentari 'sono da lui infinitamente lodati. tasso, 12-383:
e i nostri idioti romani dicitori furono da prima imitati, e poscia vinti da
da prima imitati, e poscia vinti da provenzali, che sono a noi più vicini
gran raccontatore e dicitor caloroso: qualità da farlo gradito anche alle donne. b.
essenziale. = deriv. da dicere: v. dire.
crusca, vorrei nondimeno ch'ella s'astenesse da certe forme introdotte dagli scrittori lombardi,
pura imitazione. panciatichi, 201: da queste ancora si potrebbero raccorre mille belle
6-10: la grandezza della tragedia, da piccole favole e da ridicola dicitura,
della tragedia, da piccole favole e da ridicola dicitura, per essersi cambiata dal
pensai, prender la serie de'fatti da questo manoscritto, e rifarne la dicitura
in positura. = deriv. da dicere: cfr. dire.
a spirale, con quelli esterni diversi da quelli interni (come il fico d'ìndia
. si- * doppio ') e da clamidato (v.).
ma divisi. = deriv. da diclino.
comp. dal gr. 8ixo * (da 'separatamente ') e dal tema
. bot. che ha il frutto costituito da due granelli (un cereale: a
passeracei dell'asia meridionale, caratterizzati da una grossa protuberanza sul becco.