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vol. IV Pag.11 - Da DANNATORE a DANNEGGIAMENTO (14 risultati)

aveva preso il posto di padre giovanni da quando il cuore di costui s'era

che s'intende per li dannati. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar

aspre strida / agiunte sono, almen da quella parte / dove è chi diede lume

iii-7-12: questo gesù è soave tanto da scendere co'l perdono e con l'amore

morire! nieri, 288: girava da una stanza all'altra che pareva una tigre

che vivi. = deriv. da dannato ». dannatóre, agg.

chi dà duri giudizi morali. busone da gubbio, 81: dimmi, brundisbergo,

voce dotta, lat. damnàtor -óris, da damnàre 'condannare '.

carta. = » deriv. da dannare. dannazióne (ant.

le cittadi arse in dannazione eternale. bartolomeo da s. c., 23-4-4

a tua dannazione. s. caterina da siena, 13: generale è di vedere

che mai non si spegne. andrea da barberino, 5-1189: ahi, nobile

.. che han vista sì acuta da leggere nel vangelo l'infallibilità del papa

voce dotta, lat. damnatio -onis, da damnàre 1 condannare '. danneggiaménto

vol. IV Pag.12 - Da DANNEGGIANTE a DANNEGGIATO (17 risultati)

di terzi. — deriv. da danneggiare. danneggiante (part. pres

indietro / su alza [a venere] da bruttezza... i dopo aver

. -anche assol. giacomo da lentini, 8-16: ca, s'io

assalirono e danneggiarono i fiorentini. francesco da barberino, ii-115: guarda ver l'innocente

retti, se questa pace s'ha da introdurre e conservare ne'lor soggetti; perché

spini come fece san benedetto per cacciar da sé lo spirito di tentazione. nido eritreo

la vetriera, sanza danneggiarla. busone da gubbio, io7: gli nimici erano bene

svola, e falle seccare. andrea da barberino, 1-147: aveva rotto lo

e con una catena grossissima la assicurò da gli improvvisi e subiti assalti di chi

, potete voi, signore mio, conghietturare da ciò che alla metà della sua altezza

7-257: egli pregò gli offrissero qualcosa da mangiare, perché fino allora aveva troppo

baretti, 2-51: si raccontano varie furfanterie da lor commesse reciprocamente per deprimersi e per

semente. = deriv. da danno. danneggiato (part.

: partironsi que'turchi e soriani / da nostra gente molto dannegiati. nannini [

le possessioni vicine, altramente danneggiate molto da quelle bestie nelle biade e ne'frutti

ai danneggiati. giusti, ii-445: da tutte le parti vengono sovvenzioni ai danneggiati

ogni cura per alleggerire i danni patiti da questo tremendo fenomeno. pirandello, 7-801:

vol. IV Pag.13 - Da DANNEGGIATORE a DANNO (18 risultati)

tanto stanno in bilico i grandi) da giunio lupo senatore toccò un'accusa di maestà

buonarroti il giovane, 9-101: ora ho da provveder, che quelle bestie / non

anche pur troppo, traendo illeciti profitti da brevetti superstiziosi ed altre dannevoli mer- catanzie

della patria. = deriv. da dannare. dannevolézza, sf.

viventi medesimi. = deriv. da dannevole. dannevolménte, avv.

civamente. bartolomeo da s. c., 40-8-6: a

buoni cani per custodirle da'lupi e da altri dannificanti. leggi di toscana, 7-122

ovvero compagnia, per protesto, ovvero da cagione, della quale noi o voi

... mando- rono giovan francesco da gonzaga, loro capitano, in ghiaradadda

dall'agg. damnificus, comp. da damnum 'danno 'e facere 'fare

dannifica tiva. = deriv. da dannificare. dannificato (part.

che ha ricevuto danno. busone da gubbio, 176: e fatto ciò,

loro dalla numerosa guarnigione ottomana, e da dogan beg comandante, che ferocemente la

queste nobiltà. = deriv. da dannificare. dannìfìco, agg.

mediev. damni [v] us, da damnus * danno '. dannità

han buon prescio un anno / non è da currucciare; / ché tutto torna a

gelosia, l'aspreg- giarò tanto che da questa beffe ne germoglino danni, rumori

ch'in mio danno mente, / sterperò da radice, prima ben morsa / dentro

vol. IV Pag.14 - Da DANNO a DANNO (17 risultati)

., 36 (628): parlo da buon cristiano; e della madonna penso

in guerra); moria (provocata da pestilenze, da epidemie). giamboni

; moria (provocata da pestilenze, da epidemie). giamboni, 4-498:

lo esercito cartaginese sopra l'infermità ancora da fame fu afflitto. macinghi strozzi,

grandissimo danno, e consumati molti edifici da tutte le parti, fu finalmente per

del paese; né io potevo bastare da me solo a riparare quei danni. colletta

per una vacca e uno vitello c'à da noi a soccio, a mezo prode

tutt'altra base. così non avremo più da temere altri danni dall'aver occultata la

colposo (in casi tassativi, anche da un atto lecito) commesso da un altro

anche da un atto lecito) commesso da un altro soggetto, il quale è

danno emergente. -danno contrattuale o da inadempimento e danno extracontrattuale o aquiliano o

inadempimento e danno extracontrattuale o aquiliano o da illecito: quello che deriva rispettivamente dall'

danni e interessi: azione civile intentata da chi si considera ingiustamente danneggiato, per

, ma che si teme possa derivare da un'azione futura, o dagli effetti futuri

teme possa derivare a un suo bene da un'opera nuova intrapresa da altri sul

suo bene da un'opera nuova intrapresa da altri sul proprio o sull'altrui fondo

. -danni di guerra: quelli subiti da soggetti o enti pubblici o privati di

vol. IV Pag.15 - Da DANNOSAMENTE a DANNUNZIANO (24 risultati)

prodotto da un sinistro che non sia stato cagionato

-cavarsela senza danno: uscire illeso (da guerre, da combattimenti, da un

: uscire illeso (da guerre, da combattimenti, da un pericolo qualsiasi)

illeso (da guerre, da combattimenti, da un pericolo qualsiasi). levi

, 271: se la guerra s'aveva da far così crudele, esso ancor farebbe

. grazzini, 4-454: vostro danno, da me non è restato. ricchi,

e de'passati affanni / campo avea ben da risarcire i danni. beccaria, ii-654

dovendo essere corporale potrebbe essere la carcere da otto giorni fino ad un mese a

una domanda di rifacimento di danni fatta da una tribù agreste alla vicina. moravia

col danno di sé solo ritrovato. ricciardo da cortona, 42: certo ogni

donna, disse danno. questo proverbio formato da un gioco di parole è troppo ingiurioso

sesso: deve essere stato inventato o da un ipocrita o da un amante disgraziato

essere stato inventato o da un ipocrita o da un amante disgraziato o da un marito

ipocrita o da un amante disgraziato o da un marito malcontento. = lat.

sarebbero stati costretti a lavorare a crearsi da loro una posizione. = comp.

minore dannosità, de'loro atti viene da questo che, e prima e dopo

: latin sangue gentile, / sgombra da te queste dannose some. boccaccio,

dannosa e lagrimevole molto. s. caterina da siena, i-34: oh, perversità

bene e male: termini ai quali da noi si dà significato... giovevole

: pare infatti che il governo avesse da poco scoperto che la capra è un animale

pascoleggiando. = > deriv. da dannunziano. dannunzianésimo (più raro

. raimondi, 3-55: sono da rivedere... i tristi imprestiti fatti

so come mi venga alla mente: da aggiungere alla lista delle illustrazioni dannunziane.

davanti all obbiettivo fotografico, una grinta da condottiero dannunziano al viso melenso ed astuto

vol. IV Pag.168 - Da DEMOCRATICAMENTE a DEMOCRATIZZATO (15 risultati)

altri paesi, si discutono oggi, da uomini la cui qualità democratica nessuno metterebbe

salvini, 39-i-142: chi non porta da casa i semi di buone massime,

fecero parlare. calvino, 5-12: da quando nel secondo dopoguerra il voto era divenuto

obbligatorio, e ospedali ospizi conventi fungevano da grande riserva di suffragi per il partito

ragione quando dicevano -è roba questa non da critica, ma da procuratore del re

roba questa non da critica, ma da procuratore del re. fogazzaro, 4-16:

p, oxpatixó <;, deriv. da 8rjp. o- xpaxla 'democrazia'; cfr

e borioso. = deriv. da democratico, col sufi, spreg. -urne

formale. = deriv. da democrale. democrati?? aménto,

piazza e rivoluzioni. = deriv. da democratizzare. democrati?? are

, la vera fierezza dell'uguaglianza rifuggiranno da esse. gramsci, 6-8: la «

della loro libertà quelle popolazioni, che da per loro stesse si democratizzarono. gramsci

erano democratizzati fino alla fine, disimpacciandosi da ogni ostacolo, offrendosi ignudi alla loro

numero di ricchissimi proprietari per essere coltivata da « schiavi a pelle bianca,

la guerra della seconda coalizione europea; da una parte, inghilterra che non avea cessato

vol. IV Pag.169 - Da DEMOCRATTIZZATORE a DEMOCRITISMO (12 risultati)

cuoco, 1-143: intanto s'inviarono da per tutto dei « democratizza tori

delle province. = deriv. da democratizzare. democratizzazióne, sf.

dell'opinione. = deriv. da democratizzare. democratofobla, sf.

= voce dotta, comp. da democratico] e fobia (dal gr

: quando il potere viene esercitato direttamente da tutti i membri della comunità. -democrazia

l'organizzazione politico-sociale degli stati governati da un partito comunista, ma che (

oppressa, tratta dall'ira e spinta da furore, si delibera vendicare gli oltraggi

di cittadini scelti dal popolo, e tratti da tutti gli ordini senza distinzione o esclusione

.. sovranità può essere esercitata o da tutti insieme, o almeno dalla mas

è richiesta alla perfezione e muove parimente da quella providenza che varia e dispaia le sue

p. oxpax (a, comp. da 'popolo 'e dal tema di

? = voce dotta, deriv. da democrito (c. 470-360 a. c

vol. IV Pag.170 - Da DEMOCRITISTA a DEMOLITORE (15 risultati)

della modulazione, che permette di ricavare da un'onda modulata la primitiva oscillazione modulatrice

. = voce dotta, comp. da de-con valore privativo e modulazione (v

lat. mediev. demogorgon: voce introdotta da lattanzio in seguito a un'erronea interpretazione

= voce dotta, comp. da 4 popolo 'e ypdtcpco 4 descrivo

. = voce dotta, comp. da democratico] e liberalismo (v.)

pretendevano di demolire totalmente la fortezza fabbricata da loro, e di trasportare le artiglierie

imperciocché la sua dottrina si allarghi così da potere abbracciare ampissimo tratto del perfezionamento umano

nostro male ora per ora, dipende da noi, non da forze estranee, imponderabili

ora, dipende da noi, non da forze estranee, imponderabili, davanti alle

nella realtà è corroso, percosso dentro da un martello che la demolisce giorno per

, con fatica), deriv. da móles 4 masso, mole '. il

, è il castello sigismondo, edificato da sigismondo mala- testa verso la metà del

iii-1-1128: riconobbi l'interno della stanza da qualche brandello di carta sudicia rimasto a

, contro cose campate in aria, create da noi stessi e da noi stessi in

aria, create da noi stessi e da noi stessi in seguito demolite. demolitóre

vol. IV Pag.171 - Da DEMOLIZIONE a DEMONE (19 risultati)

abbia trovato un sasso, che possa servirgli da martello demolitore. carducci, iii-22-301:

natori delle glorie della pittura, i demolitori da caffè, i buffoni numero uno.

loro punti sensibili. emanuelli, i-35: da quel corpo si sprigionavano onde d'amarezza

, lat. dèmólitór -óris, deriv. da démóliri * demolire '.

: la confutazione del quale [pitagora da parte di tolomeo] consiste nella demolizion

demolizione della vecchissima via, era cominciata da un pezzo, ma procedeva con lentezza.

-milit. tiro di demolizione: eseguito da grosse bocche da fuoco per lo smantellamento

di demolizione: eseguito da grosse bocche da fuoco per lo smantellamento di opere di

. chim. in chimica organica, passaggio da un composto a un altro con un

. = voce dotta, comp. da 8r5 [i. o <; *

dei giri. = deriv. da demoltiplicare. demoltiplicare, tr.

= voce dotta, comp. da de-con valore privativo e moltiplicare (v

demoltiplicazioni di frequenza. = deriv. da demoltiplicare. demoltiplicazióne, sf. elettron

. moltiplicazione). = deriv. da demoltiplicare. dèmone, sm. (

m. adriani, i-381: non è da prender meraviglia di quest'uomini satirici,

.]: i poeti sembrano invasi da un * demone ', ch'è il

suo demone; e chi è posseduto da questo, demone non può aver l'animo

, 9-704: io lo credetti perturbato da demone, disposto / a 'nsanguinarsi in se

sugli occhi della donna lampeggiò un sorriso da demone. d'annunzio, iii-1-80:

vol. IV Pag.172 - Da DEMONETARE a DEMONIO (15 risultati)

. = voce dotta, comp. da de-con valore privativo e moneta (v

e crudele. = deriv. da demonetare, sul fr. démonétisation (nel

essercitato o dal demonio istesso, o da magi operanti per virtù di quello,

però a ciascun di questi sia permesso da iddio. b. corsini, 15-47:

eretici che, rifacendosi all'apocatastasi sostenuta da origene, sostenevano la futura redenzione degli

gr. satpuovtxó?, deriv. da satp. wv -ovo? 'dèmone '

d'agosto. = deriv. da demonio. demonialità, sf.

di caiafa. = deriv. da demoniale. demoniato, sm. ant

liberato incontenente. = deriv. da demonio. demònico (raro dimònico

. dal gr. saificovixóg, da sacpcuv -ovo? * dèmone '.

che domandi? s. bernardino da siena, 96: noi aviamo dei pericoli

!... impara prima a campare da dimòni l'anima tua. savonarola,

poi, come i demoni industri / da suffumigi tratti e sacri carmi, /

: stanislao, mortalmente infermo, caccia da sé tre volte il demonio, apparitegli

frequente, vestito di rosso e seguito da un coro dei primi ministri e cortigiani

vol. IV Pag.173 - Da DEMONIO a DEMONIO (20 risultati)

da lui! / tu cacciali da lui,

da lui! / tu cacciali da lui, e lo guarisci! pirandello,

? -per simil. andrea da barberino, 1-147: allora s'aventò contro

. cecchi, 5-160: fra le conchiglie da intaglio, talune erano gobbe e rugose

intelligenze che muovono i corpi celesti, da loro chiamati demoni e dii, a quali

tesser ragionevoli, fu constretto per liberarsi da queste angustie a venir nell'ultima e perfetta

aggiugnervi il mortale, per farlo differente da quelle sostanze astratte e ragionevoli che sono

stelle, e sussultai sotto quella guardatura da zodiaco. 3. nel linguaggio

gli boschi consecrati agli demoni. guido da pisa, 1-105: s'appellava profeta di

iddio, ma li demonii, e da loro sapeva le cose, che dovevano

priva di freni morali (o pervasa da un sentimento violento: furore, sdegno

, 14-118: ben faranno i pagan, da che 'l demonio / lor sen girà

come incarnato demonio. s. caterina da siena, i-149: diventa l'uomo uno

mi abbia là dentro alcuno demonio che da più anni mi dà coltellate alle spalle

braccio e la costrinse a sedersi. -parla da cristiana, demonia! pea, 1-12

tira giù per chiaroscuro squarci d'erudizione da sbalordire. soffici, v-1-610:

dimonio della fornicazione. s. caterina da siena, i-51: or cominciamo testé

demonio, che gli s'è domiciliato da tant'anni nella gola, quell'anno,

avventura. baldini, 5-134: edificata da un esempio tanto famoso [del manzoni

son demoni encamati. s. caterina da siena, v-135: propriamente sareste un dimonio

vol. IV Pag.174 - Da DEMONISMO a DEMORDERE (13 risultati)

demonio di omaccione alto e pieno, da stancare otto braccia. montano, 184:

1-186: i due fanciulli s'accapigliarono da veri demonietti. faldella, iii-104: s'

dai piedi forcuti. pecchi, 9-125: da dove aveva preso quel demonietto di ribellione

'appartenente alla divinità ', deriv. da scd [i (ùv -ovo?

, nella verità? = deriv. da demone. demonocrazìa, sf. regno

punto la demonologia pre venne da gran tempo la psicanalisi, come, per

demonomane ». = deriv. da demonomania. demonomanìa, sf.

= voce dotta, comp. da de-con valore privativo e monticare 'salire

demoplutocrazie ». = comp. da democrazia] e plutocrazia (v.)

aveva raccolto esempi in buon dato, e da tutti i tempi. = voce

: il verbale non è meglio del verbo da cui ha origine. il demoralizzamento cresce

secondo i casi. = deriv. da demoralizzare. demoralizzante (part.

moravia, xi-177: ero diventato straccione da far paura... alla fine,

vol. IV Pag.175 - Da DEMORFINIZZARE a DENARO (11 risultati)

'non demordere', francesismo, usato anche da mussolini, 'non lasciar la presa '

= voce dotta, deriv. da mordere (lat. volgare * mordère

= voce dotta, comp. da de-con valore privativo e morfina (v

alfieri, 6-91: ebben, messer demostenin da lesbo, / ti se'tu alfine

, fatta coniare a firenze nel 1803 da maria luisa di borbone, regina reggente

rimaso di casa tua, altri verrà da orare per lui, e offerire il denaro

gnamo, / ch'avrai tantosto che da te l'abbiamo. firenzuola, 383

tumultuariamente alla chiesa le loro divote, da quali ottennero summa de dinari assai grande,

lapidea 'per la loro figura e da alcuni 4 denari del diavolo ',

in mano: danaio non avea, da comperare da costui. tenne il pane

: danaio non avea, da comperare da costui. tenne il pane sopra il

vol. IV Pag.176 - Da DENARO a DENARO (18 risultati)

paolo da certaldo, 81: molto è bella cosa

, 153: tutti son gente da trar al denaio / com esso 'l vaio

, che ogni cosa apresso di lui era da vendere. pulci, 21-131:

, abbietto. -figur. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.

di riscuoter la colpa di questo debito da lui, e da'suoi figliuoli?

al comune (e il fondo costituito da queste percentuali era destinato a opere pie

. pietro: nel medioevo tributo pagato da alcuni stati alla santa sede; indicò

a frutto. s. bernardino da siena, 293: voi farete cosa,

co'lavoratori della vigna. s. bernardino da siena, 930: di questo denaio

. uno dei quattro semi delle carte da gioco italiane. aretino, 8-198:

italiane. aretino, 8-198: franciosi da bene, che voi siate benedetti.

coppe. tasso, n-ii-492: ma da quale arte si può muovere il giuocatore

a prezzo fisso in una trattoria frequentata da imbianchini. -aver denaro a palate

della sua stanza. -aver denaro da spendere: avere possibilità di spendere con

, / infin tanto ch'egli ha danar da s'pese: / ond'e'si

questa è roba per chi ha denari da spendere. -battere i denari:

che se io non ho proprio denari da buttar via, son bene al mondo prodighi

pe'loro danari, quello che vogliono da vivere. machiavelli, 11-2-284: scriva

vol. IV Pag.177 - Da DENARO a DENARO (13 risultati)

non lo posso impedire. -cosa da quattro denari o da pochi denari:

. -cosa da quattro denari o da pochi denari: di modesto valore;

rita / non ci fosse anco e da pochi dinari. -denari male acquistati

or dunque di più sappiate, che da questa sua sordida passione venne il suo

10 ho trovato un modo facile / da... far danar senza pericolo

e intendo di pagar carissimo un capriccio da matto. de sanctis, i-5: la

mangiato [il pane], comperalo da loro, e no lasciare per danari,

, riscossi i denari che restavano ancora da pagare, senza imporre alcun balzello a'

53: io non posso oggi star da te. voglio andar a riscuoter certi

. voglio andar a riscuoter certi danari da la tua zia. -che v'importa riscuoterli

in politica che... devesi da buone leggi provvedere che i negozianti possano facil

e per l'avarizia de'ministri lontani da costantinopoli, i quali uccellano a denari

più grosse. cavalca, 19-418: è da piangere che li cherici e monaci che

vol. IV Pag.178 - Da DENAROSO a DENDROFORIE (29 risultati)

commendanle per alquanti danaruzzi e presenti che da loro ricevono; onde queste tali insuperbiscono

queste tali insuperbiscono. s. bernardino da siena, 86: fate che quando

amicizia. mascardi, 449: sarà da stimarsi come oro quella favella, che si

del valore di dieci assi '(da dèni, distributivo di dècèm 'dieci '

più accette a dio, quando vengono da persone men denarose. magalotti, 7-201:

una piazza di negozio non hanno tempo da diffondersi in altra scrittura che di cambi

lato; vedi qui, -e traendosi da una tasca ima manata di grossi e di

, non osservano fede. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,

): andarono nelle grotte, guidati da qualche birbante del paese, in cerca

lassù]. = deriv. da denaro. denasalizzare, tr.

denasalizzazióne, sf. gramm. perdita, da parte di una vocale, del carattere

. = voce dotta, comp. da de-con valore riduttivo e natalità (v

naturalizzato della naturalizzazione. = comp. da de-con valore privativo e naturalizzare (v

naturalizzazione. = deriv. da denaturalizzare. denaturante (part.

dal pref. de-con valore privativo e da nature * natura '. denaturato (

dotta, fr. dénaturation, deriv. da dénaturer * denaturare '. denazificare

, denazifichi). neol. epurare da ogni elemento nazista; abolire qualsiasi presenza

elementi nazisti. = deriv. da denazificare. dendràgata (dendràcata),

[dioscoride], 721: veggiamo che da gli antichi furono le agate nominate per

. geol. deposito arborescente, costituito da particelle di biossido di manganese, che

. targioni tozzetti, 12-1-431: alberese da calcina forte, dentro al quale osservai

gr sevsplr / k 'arboreo ', da sévspov 'albero'; cfr. fr

dotta, dal gr. sevsptn'* arboreo da sévspov * albero '. dendrìtico

dendrite; ramificato. = deriv. da dendrite1: voce registrata dal d'alberti e

. sevspttt)? * arboreo ', da sévspov 'albero '.

. chim. alcaloide che si estrae da una specie di dendrobio (ed è dotato

antipiretiche). = deriv. da dendrobio. dendròbio, sm. bot

xe&p<ùtóc * fornito di mano ', da xrip xetpó? 'mano '.

madreporarii, le cui colonie sono sorrette da grandi e massicci polipai arborescenti di colore

vol. IV Pag.179 - Da DENDROFORO a DENEGATORE (17 risultati)

si esprime alcun preciso suggetto di favola da rappresentarsi, mi piace più tosto di

dotta, gr. 8ev8poda 8év8pov 'albero 'e dal tema

gr. sevspocpópoc;, comp. da sévspov * albero 'e - ^ pópo

albero 'e - ^ pópo?, da qjépto 'porto '. dendrografia,

* simile a un albero '(da sévspov 'albero'e -oeisrjc 'simile'); cfr

paraule de la buscia fai di lungi da me. l. frescobaldi, 2-31:

bere del vino. s. caterina da siena, i-15: di questo vi prego

questa, grazia. s. bernardino da siena, 565: io ve l'ho

è diniegato il tupè, non è conteso da nessuna legge il portar quattro bagattelle poste

, rifiutare, respingere. buonaccorso da montemagno, 41: non dinegar giovine

. guicciardini, v-72: denegava, benché da principio vi dimostrasse inclinazione, di attendere

-rinnegare, tradire. s. caterina da siena, iv-141: convienci tollere il

, sì son disdegni. s. caterina da siena, iv-302: non potete denegare

negare risoluta- mente ', comp. da dè-con valore rafforzativo e negare 'dire

attitudine a dinegare. = deriv. da denegare. denegato (part.

de li suoi divini sguardi usciti talora da li suoi lucidissimi e scintillanti occhi.

, radicale. s. caterina da siena, v-222: il dolce nostro salvatore

vol. IV Pag.180 - Da DENEGAZIONE a DENOMINARE (22 risultati)

verità. = deriv. da denegare. denegazióne (ant.

'(nell'uso giuridico), da denegare (comp. di negare);

. = voce comp. da de-con valore privativo e nervo (v.

dei nervi. = deriv. da denervare. dènga, sf.

medie. malattia epidemica tropicale, caratterizzata da inizio brusco, febbre elevata, dolori

. ne trasse una scatola d'oro da sigarette; premette un bottoncino e la

compagno non averanno biasimato e tanto sono da maligna ambizione ceca ti, che molte

fazione di robespierre con perfido accorgimento cominciò da prima ad esaltare gli avversari tanto da

cominciò da prima ad esaltare gli avversari tanto da provocare il livore e il sospetto del

, lat. denigrare * annerire '(da niger 'nero'), già nel

solo e che sempre è accaduto che da un poco di gloria in poi, anco

-ónis 'annerimento ', deriv. da denigrare * annerire '; cfr. fr

. = voce dotta, comp. da de-con valore privativo e nitro (v

surriscaldato, ecc. = deriv. da denitrare; cfr. fr. dénitration.

= voce dotta, comp. da de-con valore privativo e nidificare; cfr

fertilizzante). = deriv. da denitrifìcare; cfr. fr. dénilrification.

denominale, agg. ling. che deriva da un nome (un verbo).

di sangue! = deriv. da denominare. denominare (ant.

lo più indica la derivazione del nome da altro nome o da particolari caratteristiche)

derivazione del nome da altro nome o da particolari caratteristiche). dante,

dante, conv., ii-vn-3: è da sapere che le cose deono essere denominate

sapere che le cose deono essere denominate da l'ultima nobilitade de la loro forma.

vol. IV Pag.181 - Da DENOMINATIVO a DENOMINAZIONE (27 risultati)

il nome; soprannominare. guido da pisa, 2-37: in quelle contrade abitava

crivellato. magalotti, 21-25: sarà da qui avanti [l'altezza] denominata sempre

: quello denomina alquante parti delle unità da quest'altro enumerate. agnesi, 1-1-77:

di nero, ma vince lo nero e da lui si dinomina. serdonati, 9-381

primo padre e protettore di goa che da lui dicono dinominarsi. giannone, 2-i-558

: moltissime chiese in germania si denominano da più santi a'quali furono dedicate.

: la riforma, nell'età che da essa si denomina, fu piuttosto un gran

, lat. tardo denominare, comp. da dicon valore di derivazione e nomen -ìnis

2. ling. che deriva da un nome (un verbo, un

, cioè ad- diettivi che si formano da quei de'numeri. buommattei, 107

107: tra'nomi adunque che si deducon da voce, sono principalmente i denominativi.

diminutiva, e la denominativa con truppe da non tenersi in leggier conto.

, lat. tardo dènòminàtivus, deriv. da denominare 4 nominare '. denominato

i-463: imola e faenza dinominate qui da uno fiume detto il santemo, l'altro

la- mone, che sono sotto machinardo da fusinana. leggenda aurea volgar.,

che in esso si vede, denominato da quel gran bifolco africano rettore di tanti armenti

vuole: ma due sono le principali denominate da amida e da xaca. magalotti,

sono le principali denominate da amida e da xaca. magalotti, 7-168: rifatta [

, 7-168: rifatta [la città] da costantino e da lui più verisimilmente denominata

[la città] da costantino e da lui più verisimilmente denominata. lanzi,

pare un boccon di pane vende le cerette da scarpe in giorno di mercato, girondola

, lat. dènòminàtor -óris, deriv. da dènóminàre 4 dare il nome '.

appellativo (per lo più, dedotto da un nome 0 derivato dalla condizione,

pietra, come non meno poteva prendersi da quella che dalla terra, il dir

de'pittori si son tratte assai volte non da autentiche scritture, ma dalla bocca del

metafora. buti, 1-413: è da notare che l'autore in questo parlare

, lat. dènóminàtió -ónis, deriv. da denominare 4 nominare '.

vol. IV Pag.182 - Da DENOTABILE a DENSIMETRO (14 risultati)

varietà progressiva. = deriv. da denotare. denotare (disus.

chiamare, denominare. francesco da barberino, 259: hanno il cappel vermi

ella entrava. tasso, 12-382: da questa ragione concludono i peripatetici...

si legge provato con esempi di scrittori da prospero viani nel dizionario di pretesi francesismi

segnare, distinguere ', comp. da de-con valore intensivo e notare 'contrassegnare';

, fu. = deriv. da denotare; cfr. ingl. denotative (

, destano alla memoria quelle faccende dinotate da i detti ricordi. scola, xl-468

altro che perfezione, e le idee dinotate da questa parola son varie in tutti gli

, lat. denotatió -ónis, deriv. da denotare 'segnare, distinguere'; cfr

fr. colonna, 2-5: da camurato culmo di densante fronde coperto

che egli è corpo densato e terminato da propria invariabile figura, tutte qualità che

(plinio) * condensamento ', da dènsàre * condensare '; cfr. ingl

può vedere. = deriv. da denso. densimètrico, agg.

di densità. = deriv. da densimetro. densìmetro, sm.

vol. IV Pag.183 - Da DENSITÀ a DENSO (17 risultati)

che non possono esser offesi, né da balestre, né da machina alcuna, quando

offesi, né da balestre, né da machina alcuna, quando la muovono per

il rapporto fra il numero delle bocche da fuoco e l'ampiezza della fronte a essi

densità, consistenza ', deriv. da dénsus * fitto, folto, spesso '

di misurazione della densità ottica di annerimento da parte di materiali fotosensibili.

con più potente e presta risaltazione partire da sé le cose sopra sé ripercosse. ariosto

è il firmamento di corpi sferici, da tutte parti esce, in tutte parti entra

così veggiamo che se l'aree nella camera da prima è denso per umidità o per

nel centro della via, si trasse da parte, sulla ghiaia. d'annunzio

dall'aria calda e densa, come da un falso vino. palazzeschi, ii-104:

rovani i-781: coloro che sono circondati da una prole sana e da una densa

sono circondati da una prole sana e da una densa moglie fedele, e a cui

constrizione de l'arteria del polmone causata da quelli fumi densi e sulfurei in un

in un luogo selvaggio, di sera, da una grossissima pioggia accompagnata da un freddissimo

sera, da una grossissima pioggia accompagnata da un freddissimo rovaio e da una densissima

pioggia accompagnata da un freddissimo rovaio e da una densissima gragnuola lontano da ogni abitazione

rovaio e da una densissima gragnuola lontano da ogni abitazione. tasso, 7-104:

vol. IV Pag.184 - Da DENTAIOLO a DENTALE (15 risultati)

un'altissima montagna lungi a nove miglia da quella di tolo, si aprì nel

: per le vie, battute / da stelle in fuga, come rossa nube /

sprigionò, tra le grida degli astanti, da quel mucchio di carte. viani,

e legnosa, serve loro per legne da abbruciare. baldi, xxx-13-86: sardonici

non meno intanto son feri i litigi / da l'altra parte e i guerrier folti

; / e torreggiar le antenne lor da lungi / si veggon, dense quasi

varia, turbinosa. bocchelli, i-121: da perdere aveva soltanto la sua proterva bellezza

di quel che ha raccolto di tinta calda da stamani sulle sabbie del deserto. g

dante, par., 2-146: da essa vien ciò che da luce a

, 2-146: da essa vien ciò che da luce a luce / par differente,

a luce / par differente, non da denso e raro. buti, 3-54:

del raro e del denso, o da quel del caldo e del secco, o

quel del caldo e del secco, o da quello del freddo e dell'umido?

dotta, lat. dentdlis, deriv. da dens dentis 'dente'; cfr.

. dial. dentice. folgore da san gimignano, vi-n-135 (4-3):

vol. IV Pag.185 - Da DENTALE a DENTATO (15 risultati)

alli larghi. = deriv. da dente, col suff. collettivo -ame.

o denti di latte. = denominale da dente. dentària, sf. bot

nei boschi, con rizoma carnoso coperto da catafilli a forma di denti, e

forma di denti, e foglie composte da 3-4 foglioline (e in passato fu

tessuto interno molle del dente, costituito da tessuto connettivo ricco di vasi e fibre

dotta, lat. dentàrius, deriv. da dens dentis 1 dente ';

, che si dà ai bambini da mordere nel periodo della prima dentizione

irresistibile bisogno. = deriv. da dente. dentata, sf.

l'onor vostro, io vi menarò da lui, e quivi la diffinirete a forza

frutti della terra. garzoni, 3-50: da questa medesima virtù gagliarda nasceranno i fanciulli

fanciulle con le mammelle, e non da materia saranno prodotte. tassoni, vii-193

. soderini, iii-268: è mossa da un ritrecine dentato, fatto andare con

una stanga attaccatagli in mezzo, girata da un cavallo. marino, 14-138: non

, stretta dalle ginocchia che gli fan da morsa, ha una ruota dentata. bocchelli

quella in cui il margine si trova contornato da punte orizzontali della medesima consistenza della foglia

vol. IV Pag.186 - Da DENTATO a DENTE (22 risultati)

altintemo degli emisferi cerebellari, formate da una lamina grigio-giallastra piegata a zig-zag

piegata a zig-zag interrotta dal lato mediale da un'apertura detta ilo del nucleo dentato

. = lat. dentàtus, da dens dentis 1 dente '. dentato2

ruote dentate. = deriv. da dente. dentatura, sf.

una sega o di una ruota da carro, e che io dimostri come in

una simile dentatura o scabrosità esser veduta da noi. milizia, viii-119: i fondamenti

fatti tutti in una volta, affinché da per tutto si rassettino ugualmente nello stesso tempo

dell'avorio. = deriv. da dente. dènte, sm.

o avorio, ricoperti nella parte esterna da smalto e in quella a contatto delle gengive

e in quella a contatto delle gengive da tessuto osseo { cementò), e all'

cementò), e all'interno percorsi da una cavità piena di tessuto connettivale ricco

. monti, x-3- ^ gi: facevan da lungi risuonar l'orrendo / crocchiar dei

nasce da'25 a'30 anni, viene da ipocrate chia mato dente della

trombe non tanto perché all'autore abbia da spuntar fuori qualche dente di giudizio,

buca. -dente guasto: affetto da carie. mattio franzesi, xxvi-3-96:

ha in bocca qualche dente guasto / da neo o buco, ha caro spesso spesso

grandissima copia, di tanta grandezza che da persona di fede io ho inteso che

le perle e i denti d'elefante sono da tempo immemorabile gli oggetti di esportazione di

e feroce (e ingiusta, perché dettata da rancore o invidia) o la malignità

pregion miso a gran reo. bartolomeo da s. c., 29-2-11: niuna

4 -intr. (376): da così atroci denti, da così aguti,

376): da così atroci denti, da così aguti,... sono.

vol. IV Pag.187 - Da DENTE a DENTE (20 risultati)

per quanto abbaino, non han denti da mordere. forteguerri, 10-7: non

e contro la ruggine dei secoli. da ponte, xxiii-47: ad ogni rappresentazione

in uno strumento, in un arnese da lavoro, in una macchina (per lo

che siano per suo uso, cioè da tenere fuoco, le fuscinule, lo

risegati a modo di spiga, e dietro da questo edificio ha due timoni a modo

, che dovett'esser un grande uncino da afferrar navi, detto con bella metafora

, 7-14: strigliati così quei capegli da un pettine sdentato si vedevano duri a

. -a dente, a denti, da denti: di utensili da lavoro terminanti

a denti, da denti: di utensili da lavoro terminanti con punte aguzze.

doni, 360: con i forconi da tre denti, le ficcano [le

lavori sodi e di fatica, per ruote da carri, denti da mulini e per

, per ruote da carri, denti da mulini e per magli da battere le palle

, denti da mulini e per magli da battere le palle a maglio, ma

trampolino per il salto con sci, da cui il saltatore si stacca al momento

le quali si fanno passare le fibre da cardare o da tessere. anguillara

fanno passare le fibre da cardare o da tessere. anguillara, 6-21: il

sporgente nella parte centrale della grappa, da cui partono le ali. carena,

. archit. tipo di fortificazione costituita da due facce di muratura saldata ad angolo

quali camminano a risalti come una scala da lunghi scalini volta per taglio; quasi

oh, e la signora padrona ha da restare a denti asciutti? forteguerri,

vol. IV Pag.188 - Da DENTE a DENTE (12 risultati)

rumore, o chiudendo la finestra da far cadere i vetri nella strada:

al dente, e trovavano sempre qualcosa da disapprovare. -coi denti larghi del

il suono beffardo della voce, irritarono da vantaggio curio, che digrignò fra i denti

galileo, 5-193: maniera di parlare da ricevere un panbollito tra'denti.

, o col torcerle in altro senso da quello in che son profferite, le va

di ferocia, con aggressività. bartolomeo da s. c., 30-1-12: schiumasi

e succiare che dovea aver tanto sugo da bastare a un pomario. -avere

propri problemi. s. caterina da siena, v-97: ha voluto che cognosciate

se egli avesse veduto che voi aveste denti da ciò; ve n'avrebbe dato,

per i denti: esser cosa difficile da conquistare, da ottenere, per i mezzi

: esser cosa difficile da conquistare, da ottenere, per i mezzi, le

; avvegnaché ella non sia mica pascolo da ogni dente. fagiuoli, 3-5-58: anzi

vol. IV Pag.189 - Da DENTE a DENTE (13 risultati)

alla bocca per mordere. pietro da bascapè, v-188-133: èva si à cre$uo

cui spuntano e crescono. francesco da barberino, 194: guarda ch'elio non

osato imaginare e rappresentare un padre ridotto da una disperazione enorme e infame a mettere

, 37 (646): ho trovato da comprar due pani, ieri sul tardi

, i-390: la congiura non nacque da sua cupidigia [di pisone], né

dire l'inventore d'impresa tale, seguita da tanti. prontissimi furono subrio flavio tribuno

averla presa coi denti, volere scuotere da sé gli impacci di lei.

bacchelli, 1-i-225: non avrai neanche da patire fino a che il padrone se

vola, / e si fa l'ora da sbattere il dente. carena, 2-253

uso: 'non v'è nulla da sbatter il dente? ci sarà da sbattere

nulla da sbatter il dente? ci sarà da sbattere? 'e pochi altri simili

denti il fiato, / e potea far da lazzaro in comedia. -tenere vanima

. pulci, 4-25: or da toccar col dente / non credo che si

vol. IV Pag.190 - Da DENTEDICANE a DENTELLATURA (18 risultati)

dente], egli guasterà quegli che son da lato; per che io ti consiglierei

». disse allora nicostrato: « da poi che egli ti pare, ed egli

ma è ben vero che son cose da levar il gusto del pane; vigliacchi

a parlare) delle cose che toccano da vicino, che interessano particolarmente.

-star lontano dall'acqua corrente e da can che mostra il dente: non

: sta'discosto dall'acqua corrente e da can che mostra il dente. 16

guaiva scherzosamente al sentirsi premere il seno da un dentino novello. cicognani, 3-75

a mostra due fila bianche di dentini da roditore. moravia, vii-192: ci aveva

potrebbe scusare astrolabio e servire per oriuol da sole, massime se la punta della

, bianco, acuto in alto sì da ricordare un dente canino; ha due

, e parimente quella che si chiama da chi dente di cane, e da chi

da chi dente di cane, e da chi piscia al letto. tramater

fond. pane a denteila: pane da fonderia, di dimensioni stabilite per convenzione,

convenzione, sotto le quali l'alluminio da fonderia viene posto in commercio in italia

intervalli regolari. = deriv. da dente. dentellate { dentèllo)

stagliarsi, profilarsi, delinearsi, emergere da uno sfondo. cinelli, 2-268:

un terremoto. = deriv. da dentello; cfr. fr. denteler (

dal foglio, in cui è delimitato da un contorno perforato. -grado di dentellatura:

vol. IV Pag.191 - Da DENTELLIERE a DENTIROSTRI (28 risultati)

ti ragiona. = deriv. da dentellate', cfr. fr. dentelure (

i denti. = deriv. da dentello. dentèllo1, sm.

a guisa di dente (in particolari strumenti da lavoro, in macchine utensili, e

coi manichi e il morso, tanaglie da dentello, da ponta, da morso,

il morso, tanaglie da dentello, da ponta, da morso, da piana,

tanaglie da dentello, da ponta, da morso, da piana, da cadenella.

dentello, da ponta, da morso, da piana, da cadenella. -a

ponta, da morso, da piana, da cadenella. -a dentelli: frastagliato

che se ne fa priete e dentelli da brunire oro in tavola. 5

, i-i-n: chi si partisse altronde che da napoli, potrebbe portare in america

merletto ', e come questo deriva da 'merlo '(di mura),

(di mura), così quello da * dent ', dente. eppure v'

. = voce dotta, comp. da dentello e dal gr. jzéxpov i

), usato come termine di architettura da vitruvio; cfr. fr. denticule (

dentaria mobile (costi tuita da denti, di porcellana o di resina,

, di porcellana o di resina, e da un supporto che riveste il palato aderendogli

stomaci di guttaperca, apparecchi ortopedici fanno da gambe e da braccia. negri, 2-1078

, apparecchi ortopedici fanno da gambe e da braccia. negri, 2-1078: il

braccioli della poltrona, le mascelle serrate da spezzarsi in bocca le cerniere della dentiera

sospetto mausoleo sia salvaguardata, e venerata da una confraternita di citrulli e di fatebenefratelli,

. = voce dotta, comp. da dente e da -forme (dal lat.

voce dotta, comp. da dente e da -forme (dal lat. -formis,

-forme (dal lat. -formis, da fórma * forma '); cfr.

289: 'dentifricio ', polvere da fregare i denti, per ripulirli ed

spazzola, tubo di dentifricio, spazzolino da denti, ecc. pratolini, 1-109:

di mucca, di pneumatico, costellate da un fogliame di lettere dell'alfabeto.

schiude, melagrana, in un riso da specialità dentifricia. savinio, 313: vederli

medicamento per fregare i denti '(da dèns dentis * dente 'e fricàre

vol. IV Pag.192 - Da DENTISTA a DENTRO (24 risultati)

trasversale. = comp. da dente e rostro (v.).

., dal lat. dentitiò -ónis, da dentire 'mettere i denti'; cfr

); all'interno. giacomo da lentini, 2-8: dentra lo core meo

usati nelle buone scritture, e quelli da scrittori approvati non si son messi in

di vita. montate, 2-24: balzò da una rimessa / un bassotto festoso che

solo amore? 2. seguito da una preposizione con valore rafforzativo o anche

quando regge un pronome). bartolomeo da s. c., 21-1-4: il

, per ciò appunto che sono poste da noi, sia pure come esterne a noi

l'un cerchio dentro all'altro. bartolomeo da s. c., 1-1-8

a sé l'ama / tanto che mai da lei l'occhio non parte. passavanti

mare ed ha strade e porte false da passar per le mura dentro e fuori

nel sonno. -ant. dentro da. patecchio, v-139-16: ciascun uom

ch'amore si faze sentire i dentro da cor signorezar la zente, / molto mazore

/ li auselli fan sbaldore / dentro da la frondura / cantando in lor manera.

i-26-33: servente siate ad esso, da cui solo tenete core e corpo e

quanto bene avete dentro e de fór da voi. bartolomeo da s. c.

e de fór da voi. bartolomeo da s. c., 38-5-13: più

., 38-5-13: più beato drento da sé, che nell'apparenzia di fuori.

., 15-97: fiorenza, dentro da la cerchia antica / ond'ella toglie

il suo peccato immondo, / paté dentro da sé tal penitenzia, / che [

palla, e raccogliendola la gittai dentro da le trincee dicendo: come i soldati non

senza saper dove. 4. da dentro, d'entro, introduce un complemento

entro, introduce un complemento di moto da luogo (e indica un movimento,

un pauroso sentire. pasolini, 1-127: da dentro le baracche, o tra i

vol. IV Pag.193 - Da DENTRO a DENTRO (30 risultati)

, 11-16: t figliuol mio, dentro da cotesti sassi », / cominciò poi

. negri, 68: mi son partito da tome per andar verso 11 settentrione,

: avvenne... che dentro da driante pranzandosi, e data a ciascuno la

. viviani, 1-31: non è da pentirsi d'averla fatta [la spesa

la spesa], come è ben da dolersi dell'altra di maggior somma,

11. avv. (spesso rafforzato da altri avverbi di luogo come qui,

stare al coperto, per ciò che da poco in qua s'è messa la più

, e nevica tuttavia. s. caterina da siena, i-59: altrimenti, faresti

, iii-226: il mio cor da quei strali è a tal ridutto /.

aiuto di veruna cosa di fuori, da che ella è dentro armata della virtù della

essere toccato, ma vinto no. bianco da siena, 60: fatta è la

forse, o non siete voi da modena? vasari, 2-109: si sforzano

della terra ed i pomi sono dentro da recare, e neuna cosa che a'

che a'suoi possa fare prode è da lasciare ai nemici. fra giordano,

dentro noi passo. s. caterina da siena, v-14: se la vita vostra

daltintemo (invece del complemento di moto da luogo). simintendi, 3-29:

dentro aiuto o somministrazion di cosa niuna da quelli de'loro che anco rimasi erano

e fortezze. bruno, 3-233: da noi si chiama artefice interno, perché

perché forma la materia e la figura da dentro, come da dentro del seme

materia e la figura da dentro, come da dentro del seme o radice manda ed

o radice manda ed esplica il stipe; da dentro il stipe caccia i rami;

dentro il stipe caccia i rami; da dentro i rami le formate brance;

dentro i rami le formate brance; da dentro queste ispiega le gemme; da dentro

; da dentro queste ispiega le gemme; da dentro forma, figura, intesse,

là dentro. 14. preceduto da preposizioni. -con dentro (ove con

aretino, iv-1-79: ben trovarò io modo da darvi un cambio; che; se

. -per dentro: attraverso, da un punto all'altro. bembo,

colla croce vermiglia. s. caterina da siena, iv-286: noi dobbiamo cognoscere

il lume della santissima fede. andrea da barberino, 1-254: recava una tazza

terrestre di quattro libbre di peso, che da quei lavoratori fu cotto e mangiato.

vol. IV Pag.194 - Da DENTRO a DENTRO (14 risultati)

, 1-29: lo fin piacimento, / da cui l'amor discende, / solo

/ che tutto incendo ed ardo. francesco da barberino, 11: e quella

questa arte quando si dimostra che sia da fare sopra la materia del dire e del

religione. muratori, 5-iv-124: è componimento da porsi nel numero degli ottimi. ci

delle armi. de sanctis, 7-337: da questa grande creazione manzoniana nasce l'accordo

è un lume più dentro. bartolomeo da s. c., 9-4-5: non

si coltivano le stremità d'intorno. iacopo da cessole volgar., 29: poi

son stato punto in questa cossa sinistra da lato dentro, cusì presto come me

opposizione all'apparenza). bartolomeo da s. c., 100: avea

: corsia, palmi 3 * /, da dentro a dentro;..

pensai che non c'era un minuto da perdere se non volevamo finir dentro.

mi facesse fare qualche cretineria, ebbi da un giorno all'altro la forza di

dentro a le segrete cose. guido da pisa, 1-288: lo re comandò

ii-104: se mi dessi qualche cosa da mangiare!... anche un

vol. IV Pag.195 - Da DENTROGENERATO a DENUDATO (19 risultati)

in solitudine sempre. = comp. da dentro e generato (nel modello del lat

margine dentuto e suole schiodate che emergevano da terra. = = deriv. da

da terra. = = deriv. da dente: cfr. ital. merid.

neol. sgombrare una superficie di terreno da armamenti atomici. = comp.

armamenti atomici. = comp. da de-con valore privativo e [armi] nucleari

un dì fu lei per casualità veduta nuda da un beneventano. monti, x-1-84:

si ritrova il sanmicheli nella villa disegnata da lui per il dotto ed ornato brenzone

e robba paradizo. s. caterina da siena, v-96: sono rivestiti del fuoco

naufrago dagli empi litorani si diceva mandato da dio. rovani, i-572: una

, rendere brullo. 5. caterina da siena, v-245: alcuna volta giungono

, non sapesse denudare le sue parole da cotale vesta, in guisa che avessero verace

, che dinuda ogni segreto. bianco da siena, in: l'anima la

verdi miei contra ragione, / ti dirò da principio ogni cagione. salvini, 6-145

e pensare che costei col suo fare da gran signora era stata in gioventù una

signora era stata in gioventù una cantante da caffè concerto e s'era denudata davanti

si denudava di colpo, come presa da un estro improvviso, per correre a

. denudare (pacuvio), deriv. da nùdus * nudo '; cfr

xii); disnudare è formazione espressiva da snudare con cambio di prefisso o da dis-con

espressiva da snudare con cambio di prefisso o da dis-con valore privat. e * nudo

vol. IV Pag.196 - Da DENUDAZIONE a DENUNCIARE (20 risultati)

o spirituale). s. caterina da siena, 305: avendo [l'uomo

in quella sovrana potenza nobilitata e dinudata da materia, che la divina luce,

raggia in quella. s. caterina da siena, 158: l'anima che è

impedire ancora la denudazione dell'interna superficie da quel naturale ed utile mucoso umore ond'

, lat. dènùdàtio -ónis, deriv. da denudare 'denudare '.

foscolo, xviii-169: io sono assicurato da tale a cui cadono sott'occhio ogni

non è? tommaseo, 1-321: sento da altri che anche lì le denunzie cominciano

cesarotti, i-417: cittadini, guardiamoci da questa peste [del sospetto],

: ho bisogno io di sentirmi assicurar da te, che mi hai perdonato; che

resa esosa. cicognani, 3-199: da qualche tempo gli arrivavano al banco biglietti

anni la città venne... funestata da questo terribile flagello di lettere anonime che

ciuolo, altri il dice libello, essendovi da quasi più di settant'anni divezzati d'

qual sentimento avessi io della musica, fin da quel tempo, è significato dal troppo

consenso della coscienza, mettendosi al riparo da qualunque rimorso, si propagava per tutti

suo bene rispettivamente dall'opera nuova intrapresa da taluno sul proprio o sull'altrui fondo

suno tenuti in tale guisa per quigli da vizano che denunzia alcuna non se pò fare

accordi giuridicamente non vincolanti, o stipulati da soggetti o enti per i quali non

di circostanze sopravvenute (quale la violazione da parte dell'altro contraente) come decaduto

o convenzione internazionale. = deverb. da denunciare. denunciaménto (ant. dinunziaménto

vita pubblica. = deriv. da denunciare. denunciarne (part.

vol. IV Pag.197 - Da DENUNCIATO a DENUNCIAZIONE (13 risultati)

fratello della pettinatrice fu chiamato un giorno da un ispettore di polizia, il quale

che, gli abusi, come vengono da queste cagioni, umane pur troppo e

e non secondo l'ordinazione la quale ricevettono da noi. donato degli albanzani,

lui dello stato della repubblica. benvenuto da imola volgar., i-107: li fabii

9. portare a conoscenza, da parte di uno stato a un altro

la nulla effi cacia, da lui tanto denunciata e illustrata, del governo

, palesato, indicato, manifestato (da segni, indizi, prove).

di forme quasi atletiche, denunziato forse solo da un ardore di sguardi e un rosseggiar

violetti: in giro, fantasmi denunciati da vacillanti riflessi; facce qua e là

contratto). bocchelli, 10-145: da un'alleanza non denunciata ma rotta,

per sei mesi, nel qual tempo fu da tutti osservato... i denunziatori

(codex theodosianus) dènuntiàtor -6ris, da dénuntidre * annunciare solennemente '.

podestà di bologna, v-471-11: e quigle da vizano seguimo lui a bologna, e

vol. IV Pag.198 - Da DENUNZIA a DEPASCERE (22 risultati)

essere l'ultima loro notte, quasi da una cotale divina denunziazione mossi, credeano

lat. tardo dènuntidtio -ónis, deriv. da dènuntiàre * annunciare solennemente denùnzia e

. = voce dotta, comp. da de-con valore privativo e nutrire (v

una cura ricostituente. comisso, 7-323: da una porta che si era aperta sbucò

dell'uomo. = deriv. da denutrite; cfr. fr. dénutrition nel

. (deodóro). letter. liberare da odori sgradevoli. alvaro, 13-305

a questo modo. = comp. da de-con valore privativo e odorare (v.

mediante la deodorizzazione, è stato liberato da odori sgradevoli; che non manda più

aerazione). = comp. da de-con valore privativo e odorizzazione (da

da de-con valore privativo e odorizzazione (da odore). deo gratias (anche

d'animo di chi si vede alfine sollevato da noiosa preoccupazione o liberato da grave pericolo

alfine sollevato da noiosa preoccupazione o liberato da grave pericolo. boccaccio,

, che deopercolazione di praga è seguita da parte mia! mi son precipitato ruggendo

= voce dotta, lat. dihortdri (da di-con valore privativo e hortàri 'esortare')

a dissuadere. = deriv. da deortare-, voce registr. dal d'alberti

dissuasione. landino, 252: è da notare che la exortazione alla virtù

; dissuasione. = deriv. da deortare. deosculare, tr. (

. diósculàri * baciare '(comp. da dicovi valore rafforzativo e osculati 'baciare

lat. tardo diósculàtio -ónis, deriv. da diósculàri * baciare '. deostruènte

e risplende. = comp. da de-con valore privativo e otturare (v.

ecc. = comp. da de-con valore privativo e paraffina (v.

pagne. 2. teoria elaborata da jeremy bentham (1748- m. adriani

vol. IV Pag.199 - Da DEPASTIONE a DEPERIMENTO (29 risultati)

(plinio): deriv. da dipàscere; voce registr. dal tommaseo.

quanto del mondo moderno, che corrode da ogni parte la chiesa cattolica. =

la chiesa cattolica. = deriv. da depauperare. depauperante (part. pres

giustamente il pericolo d'essere sì debole da dovere poscia ubbidire. -rifl.

la chiesa cattolica, con l'escludere da sé la parte più intelligente e più modernamente

lat. mediev. depauperare (comp. da di-con valore rafforzativo e da pauper -eris

comp. da di-con valore rafforzativo e da pauper -eris * povero ');

depauperato e il mugnaio, si esprimeva da parte di questo in un'avversione raddoppiata

] depauperato di principi, non ha più da poter resistere alla forza della fermentazione,

e terribile. = deriv. da depauperare. depelare, v.

. dipellère 'espellere '(comp. da di'fuori, via 'e pellère

degradare (con apposito provvedimento legislativo) da illecito penale a illecito amministrativo (un'

legge). = comp. da de-con valore privativo e penalizzare.

eliminazione del carattere di reato, degradazione da illecito penale a illecito amministrativo (di

stradale). = deriv. da depenalizzare. depenare, intr.

= voce dotta, comp. da de-con valore rafforzativo e penare (v

di saviezza, grinze formate non da violenza di passioni viziose, ma da indi

non da violenza di passioni viziose, ma da indi spensabili deperdizioni della macchina

alla bellezza. = deriv. da deperdere; cfr. fr. déperdition (

più materiali. = deriv. da deperibile. deperiménto, sm.

dipinti, pare agli intendenti che sarebbe da tentare il distacco in pezzi secondo la divisione

luogo acconcio. barilli, 1-148: coricata da secoli sul mare la città si addormenta

delle facoltà mentali (e dipende generalmente da malattie croniche, da condizioni di vita

e dipende generalmente da malattie croniche, da condizioni di vita non igieniche, da

da condizioni di vita non igieniche, da denutrizione, da vecchiaia). -anche:

vita non igieniche, da denutrizione, da vecchiaia). -anche: decadenza fisiologica

perché i sughi nutritivi non avendo più da produrre sviluppo si mettono dove possono,

di dieci anni io era pianto quasi da mia madre per morto; nei primi tempi

la mia salute, perfino, fu scossa da quest'ansia continua, le mie stesse

vol. IV Pag.200 - Da DEPERIRE a DEPLORABILE (21 risultati)

più miseri, specie di quelli provenienti da una società come quella meridionale, dove il

: si ritrova nella letteratura italiana, da d'annunzio in poi, un sentimento delle

decadenza dei suoi panni: li portava da troppi anni e non li aveva potuti

e trasformarsi nel corpo e nell'animo da malattia. cipriani, ii-1-241: sembra ormai

, veri giudizi di realtà; e da quelle acque riemergono con nuova giovinezza.

società può considerarsi divisa in due classi: da una parte capitalisti e proprietari, dall'

deperire * perire '(comp. da de- * fino in fondo 'e pereo

carducci, iii-7-98: l'originale era da che egli prese a interpretarlo, o

suo cappellino a caciotta a tese piatte da vecchio attore. pirandello, iii-586: povero

di animali. baldini, 3-228: da nove mesi il pitone non mangia.

creatura umana. = deriv. da deperire. depersonalizzazióne, sf.

= voce dotta, comp. da di-con valore privativo e persona (nel

fisiologiche. = comp. da de-con valore privativo e pigmentazione (v

togliere il pelo '(comp. da de-con valore privativo e pildre * mettere il

, per niente tinta, con un corpo da adolescente; ma le ciglia depilate,

lo pelano. = deriv. da depilare. depilatòrio, agg.

alcun beneficio. = deriv. da depilare. depilazióne (dial.

, 9-11: i critici ripetono, / da me depistati, / che il mio

di turgore. = comp. da de-con valore privativo e plasmolisi (v.

altorgasmo prodotto dall'atto sessuale, caratterizzata da fenomeni somatici e psichici che riportano l'

* cavata [di sangue] ', da diptere [sanguinem] (plinio)

vol. IV Pag.201 - Da DEPLORABILMENTE a DEPLORATORE (12 risultati)

, o per una passione infelice eccitata da me nell'anima vostra, o per

nei paesi dove non c'è altri luoghi da unirsi a dio che le pubbliche chiese

ore che n'ero disceso mi venisse da dire « ecco fatto ».

semplice serviziale, e datele acqua da bere, ricorsero al lodato sig. diacinto

dotta, lat. dèplóràbilis, deriv. da deplorare 'compiangere '; cfr.

sua morte. = deriv. da deplorare. deplorando, agg.

la vita de gneo pompeo, scripta da plutarco... dove, giunto

donna che disopra abbiamo detto, fu da me e laudata e deplorata nelli precedenti

con eleganza squisita, tra i fiori, da una giovane e bella donna, gli

poco studio de gli ateniesi, disse che da poi che quel popolo attendeva poco allo

dotta, lat. deplorare, comp. da de-con valore intensivo e plorare 1

anta ', cioè quaranta, ci è da fare assai, l'uomo

vol. IV Pag.202 - Da DEPLORATORIO a DEPORRE (23 risultati)

in cui la voce dei deploratori le riempie da capo a fondo sono più solenni che

lat. tardo dèplóràtor -òris, deriv. da deplorare * compiangere '.

che tutti a un tempo sembravano agitati da ima sorta di parlasìa deploratoria.

sposato, e già ve ne partite da casa! ». aveva parlato in tono

dei casi rappresentati nella tragedia, fatta da un attore al termine dello spettacolo.

talora si vede che un attore parla commosso da qualche affetto, come nelle deplorazioni che

, lat. déplórdtis -snis, deriv. da deplorare * compiangere *; per il

quasi come sarebbe una propaganda patriottica fatta da donnine allegre, adomanti la loro procacità

più deplorevole. = deriv. da deplorare. allegria posteriore al lavoro

maglio sulla testa. = comp. da de-con valore privativo e podestà (v.

le idee. = comp. da de-con valore privativo e poetizzare (v.

, in caso di polarizzazione anodica causata da ossigeno; biossido di manganese, bicromato

, in caso di polarizzazione catodica provocata da idrogeno). depolarizzare, tr.

= voce dotta, comp. da de-con valore privativo e polarizzare (v

e rifrazioni). = deriv. da depolarizzare; cfr. fr. dépolarisation (

). = voce dotta, composta da de-con valore privativo e polimerizzazione (v

carattere politico. = comp. da de-con valore privativo e politicizzare (v.

di tempesta. = comp. da de-con valore rafforzativo e polvere (v.

de'palazzi, / deposto il piè da i lubrici governi, / insegnar deponenti

dell'armi. = deriv. da dèpónere 'deporre '. depopolante

contrada distrutta degli suoi abitatori. guido da pisa, 2-16: noi non siamo venuti

, lat. dépópùlàtor -óris, deriv. da dèpòpulàri o dépopulàre 'saccheggiare '.

-snis 1 devastazione, distruzione deriv. da depopulare o dépopuldrì 'saccheggiare '.

vol. IV Pag.203 - Da DEPORRE a DEPORRE (15 risultati)

tutto si spaurì, e deponendo lo scritto da ima banda, disse: « o

flagel deponi, / vo'che novo da me segreto impari. spolverini, xxx-1-158:

si distese. -figur. bianco da siena, 151: anima mia, diponi

, se il piede / io trarrò mai da l'incantata soglia, / di tentar

fu il beato corpo deposto dalla croce da nicodemo e da giosef d'arimatia.

beato corpo deposto dalla croce da nicodemo e da giosef d'arimatia. meditazione sopra l'

14-49: san nicodemo, unitosi a giovanni da arima tea, dimandò il divino corpo

deposero dalla croce. -fare scendere da un mezzo di trasporto, scaricare,

, 66: il giorno seguente fui trasferito da altri più avanti, e deposto sopra

in distanza di quaranta o cinquanta miglia da tome. cesarotti, ii-394: il

; ma l'altro non seppe staccarsi da me, e volle depormi a selvaggiano ove

v-1-216: il cadavere è ormai separato da me, è chiuso, è solo,

. 8. abbandonare, lasciare da parte; tralasciare. galileo, 1-1-252

riempirebbe. filicaia, 2-1-155: chi da riva ora il trasse, ower l'intruse

il fiume comincierà a deporre tanto legname da scaldarsi per tutto l'inverno. comisso

vol. IV Pag.204 - Da DEPORRE a DEPORRE (20 risultati)

10. figur. allontanare, escludere qualcuno da cariche, dignità, uffici, privilegi

, dignità, uffici, privilegi (anche da vantaggi, piaceri, gioie);

, per così fatte stificanze, depose da ogni speranza ogni progenie che guelfa fusse

miei signori in tanti anni mai depormi da questa dignità. a. verri,

cenere penitenziale, per rivestire il papa da penitente, non appena l'assemblea dei vescovi

andato meco medesimo... considerando da qual cagione sia proceduto che la commedia

cose umane. tasso, 9-66: liberato da lor [dagli spiriti infernali],

nuovi eletti, lasciato compiere il saccheggio da corso, chiamarono d'accordo con lui a

, progetti; abitudini); dimettere da sé. dante, xiv-13: ché

tempo, conviene che l'animo si stanchi da quel pungente pensiere [d'amore]

, i-182: cercherò scrivere in modo da conciliare il profitto, necessario in questo

. figur. liberarsi, aver sollievo (da ansie, affanni, timori, preoccupazioni

come il falso timor sarà deposto / da la vera speranza, e messo al fondo

suo. bocchelli, 2-134: messi da parte i consigli inutili, aveva deposte

, presumere di te medesimo. benvenuto da imola volgar., i-321: prima

fatto, deponendo / la passion però prima da canto, / perch'ella inganna spesso

deposta la fierezza e rozzezza, impari da esso il vivere mansueto e civile.

trovò al poggio in compagnia di dui da sommacologna che ammazzare un povero omo suddito

questi [testimoni] si poterono unire da tanti luoghi diversi a deporre il falso

cuore un improvviso sospetto di non venire da colui deposto in giudizio; ond'io,

vol. IV Pag.205 - Da DEPORRE a DEPORTARE (14 risultati)

con questa spada, che vedi, da parte a parte, e dipoi con un

19. figur. ant. desistere (da un'impresa); sospendere (un'

figur. trascurare, posporre, mettere da parte. g. morelli, 219

che a sé, diposta la buona coscienza da parte. caro, 1-301: giuro

né cosa altra depona / vostro iscudo da ben forte pugniare. -figur. ant

ma maggiormente ama le insegne. francesco da barberino, iii-69: guarda come deponi

per ch'abbia stazion bella. iacopo da cessole volgar., 1-90: prendi cc

mia vita, / rimanti in pace: da quest'ora innanzi / dormirò ne la

muoversi dal sedile di pietra su cui stava da qualche giorno, faceva lì i suoi

/ a depor tarmi, e vestirvi da frati! -deporre vabito, la

fine della quale depone il baston generale da comando in presenza di tutto l'ordine

3-i-31: austria e russia l'avrebbero da ultimo vinta: e il meno male

niuno me la toglie, ma io da me stesso la di pongo: io ho

. dal lat. dèponère, comp. da dé-'giù 'e ponire * porre

vol. IV Pag.206 - Da DEPORTARE a DEPOSITARE (14 risultati)

, guarda che tu custodisca con diligenzia da queste male arpie costui, che è

e se in roma hanno... da dipo- sitarsi in mano d'alcuna persona

4. per estens. far scendere (da un mezzo di locomozione), scaricare

elli avea aùto fiorini cinquanta dal fondaco da lato, disse: « buon uomo che

gli depositai a un'ora con quelli da lato ». bandello, 1-26 (

dotta, lat. deportare, comp. da de-'da'e portare * portare '

queste in lunga fila salgono i deportati da una all'altra facendo girare il cilindro

furono tolti alle lor guardie e liberati da una grossa banda di popolo. c

, iii-23-80: l'ostia dovrebbe servire da cartella d'assicurazione su i negozi, e

e il domma dell'immortalità dell'anima da toppa rinforzata alle casse, e l'

rinforzata alle casse, e l'inferno da succursale all'ergastolo o alla deportazione di

, lat. dèportàtio -ónis, deriv. da deportare * portare via, trasportare '

di un minorenne. = deverb. da deportare. la voce deriva dal fr.

essendo egli allora vecchio decrepito e oppresso da molte infermità. marino, 3-146: ne'

vol. IV Pag.207 - Da DEPOSITARIA a DEPOSITARIO (8 risultati)

: la pregò che depositasse... da se stessa in mano del magistrato le

denominazioni di ditte e di prodotti (da parte di industriali e commercianti al fine

cose depositasse asti in mano di galeazzo da san severino. g. bentivoglio

11. lasciar cadere al fondo (da parte di un liquido, di un

e immettono nel gran fiume della lingua da un lato il frasario gergale de'pratici,

orecchio, dare ascolto. girolamo da siena, xxi-326: l'orecchie mie ho

al bene. = deriv. da deposito. depositarla, v.

b. davanzali, ii-382: e perché da lui più alto cadesse, come volle

vol. IV Pag.208 - Da DEPOSITATO a DEPOSITO (9 risultati)

il ricordo acutissimo, allucinante, dei partire da una provincia all'altra, che prima l'

espediente d'estituire in napoli una da cui nacquero, non hanno più senso,

arricchire, / fin le raccolte di là da venire. /... / dunque

e apprestava occhi della verità incarnata da cristo. baldini, 6-74: sai guanto

di quest'arte. bcr- = deriv. da depositare. qualsiasi; giacché questo

disfatta debba riavere le dette vito da cortona volgar., xxi-724: gli altri

madonna, dicea egli, e sa da qual lato si vuol prendere. giannotti,

voce paciolo, 206: e pero è da notar che cun lo banco te poi

. mascardi, = deriv. da depositare-, cfr. fr. depositane (

vol. IV Pag.209 - Da DEPOSITO a DEPOSITO (13 risultati)

girabili ', e non solo per alleviarli da ogni retribuzione ma renderli quanto più si

, / e non si scostar mai da quel proposito, / ove per fede è

detritici: dovuti ad accumulo (determinato da azioni meccaniche di agenti naturali) di

elementi costitutivi sono o non sono cementati da sostanza calcarea, silicea, argillosa,

volta nei depositi istessi, solitamente accompagnati da avanzi ed aventi le impronte di corpi marini

spento e un deposito di lagrime (da raffreddore e da fumo) sull'orlo

un deposito di lagrime (da raffreddore e da fumo) sull'orlo della palpebra inferiore

distanziati e in forti dosi senza disturbi da iperdosaggio). 9. mucchio,

istituto topografico... era trasferito da qualche anno a vienna, insieme col

depositi. rovani, i-623: da qualche tempo andava cercando un vasto luogo

bel deposito, dipinto col pitaffio letto da tutto il popolo. vasari, iii-520:

la terra con ima iscrizione inglese, da intendersi perciò da ognuno, la quale

con ima iscrizione inglese, da intendersi perciò da ognuno, la quale rammenta le virtù

vol. IV Pag.210 - Da DEPOSITO a DEPOSITO (17 risultati)

lontano dai centri abitati; è circondato da un cammino di ronda e sorvegliato da

da un cammino di ronda e sorvegliato da sentinelle). lorini, 144:

il difetto di munizioni, perché sebbene da principio che il governatore visitò quei depositi

elmetti veri, pesanti elmetti grigio-ferro da soldato. 16. disus.

scendevano per rifornirsi d'acqua filtrata, da un deposito ch'era nascosto in mezzo

esempio del conte di biandrate ci allontanava da l'affidarci ad un secondo dittatore.

... distaccata quasi a forza da quel sacro deposito dell'amorose mie fiamme

manoscritti in virtù della polvere degli archivi da cui hanno avuto il merito di liberarli

avvenire. foscolo, xiv- 206: da quattro anni mia madre mi confidò questo deposito

i quali ti pare avere in diposito da quel di cui sono tutte ricchezze e gloria

onore., ricevesti quasi in deposito da coloro che furono prima di te.

, 2-ii-113: la cassa riceverà in deposito da tre lire a 100 scudi; ne

al figur. s. caterina da siena, 244: essi non facevano diposito

alla custodia di qualcuno. francesco da barberino 164: a ciascuna diede aneli a

aver trasportati i danari pubblici della grecia da deio, ove erano in deposito,

. -mettere in deposito: lasciare da parte. buonarroti il giovane, i-325

qualche cantuccio del cervello perché si semplificassero da sé.

vol. IV Pag.211 - Da DEPOSITORE a DEPOSTO (11 risultati)

, lat. dèpositum 'deposito '(da dèposìtus, part. pass, di

farfalle fanno lo stesso giuoco di quelle da seta, poiché... finita la

: molte figure e istorie furono ingegnate da michelangiolo, ed eseguite in roma da

ingegnate da michelangiolo, ed eseguite in roma da f. sebastiano del piombo,

della cassa, i due operai mortuarii, da capo e da piede, regolare la

due operai mortuarii, da capo e da piede, regolare la deposizione, indifferenti,

osservarli, giacché era stato già scomunicato da gregorio ix e come leggi d'uno

voce dotta, dèpositio -6nis, deriv. da dèposltus, part. pass, di

collocato (in basso), messo (da parte); affidato (alla custodia

al figur. tasso, 18-66: da tre lati ha il re sue genti opposte

all'antico fianco il ferro io cingo / da tanti anni deposto. monti, x-1-423

vol. IV Pag.212 - Da DEPOTENZIARE a DEPRAVATO (18 risultati)

). monti, iii-66: se da qualche sedotto gli riuscisse di ottenere pentimento

pittore, e fatto ben riconoscere il quadro da periti, sentì, che veramente quei

degli scalini, ritrovava testa e fiato da denunziare in lunghissimo deposto al compagno francese

dicevole adoperare il deposto di un uomo da me beneficato per fondarci sopra un'accusa sì

= voce dotta, comp. da de-con valore privativo e potenziare (

beni travolge. = deriv. da depravare. depravante (part.

manifesto che ancora tanto non era da te depravato il volgo, che avesse dimenticato

.. che le sue epistole fosser state da gli eretici depravate, per prender quindi

, ii-70: ma chi sparse in quelle da voi eccitate discordie fatali il primo sangue

e astronomi colle loro interpretazioni; ma da taluno eziandio troncato, interpolato.

depravare 'storcere, deformare '(da pràvus * irregolare, deforme ');

giudizio! = deriv. da depravare. depravativo, agg. ant

diffamare, disonorare. s. bernardino da siena, 161: terzo modo è deprava-

crudeli. imbriani, 3-62: doppiamente da punirsi [stimava] chi è tanto

[stimava] chi è tanto depravato da confondere i concetti del bene e del

, depravati fino al midollo, e impudenti da far cascare le braccia a cento direttori

sua, ma eziandio tutta francia difendesse da li eretici, a sommovimento di due

, i quali erano dipravati di resia, da lo 'mperadore, il quale dava

vol. IV Pag.213 - Da DEPRAVATORE a DEPRECARE (11 risultati)

più velenose, depravate, raccapriccianti, da farsi davvero il segno della croce. gramsci

, 47: l'essere vizioso viene da corrotta natura e depravato ingegno. lorenzo

è depravato al sommo grado. -affetto da degenerazione psichica. -anche sm.

, lat. dépràvàtor -6ris, deriv. da depravare 'deformare'; cfr. fr

perché in ciò simile al suo cane da caccia, non amava mangiare la selvaggina

d'una secrezione. 'depravazione 'differisce da 'corruzione '. l'una e

, lat. dèpràvàtio -ónis, deriv. da depravare 'deformare '; cfr.

perché può vincerli il libero arbitrio aiutato da dio. b. croce, iii-

[vulgata), deriv. da déprecàri 'pregare con insistenza '; cfr

. che annuncia cose deprecabili, eventi da evitare. cuoco, 2-ii-254: alcuni

pericoli senza effetto. = deriv. da deprecare. deprecare, tr. (

vol. IV Pag.214 - Da DEPRECATIVAMENTE a DEPREDARE (11 risultati)

, lat. tardo dèprecàtivùs, deriv. da deprecai 'scongiurare'; cfr. fr

l'inno a giunone regina, cantato da tre volte nove fanciulle, inno che parve

, lat. déprecàtor -óris, deriv. da dèpre càri * scongiurare

e usasse molte parole deprecatorie e comandatorie da parte di dio, questa ambasceria fu di

, lat. tardo dèprecàtòrius, deriv. da dèprecàri * scongiurare '; cfr.

ma, come cose necessarie ai fini da conseguire, si facevano accettevoli e desiderabili

chiamano orazione vocale, pare che sia da chiamar più tosto deprecazione. tesauro,

orazione. l'altra, che ci salvi da quello ch'è vero male; ch'

, lat. dèprecàtio -onis, deriv. da dèprecàrì * scongiurare '; cfr.

gli altri era il nome de'goti: da essi princi palmente vennero per

depredar lauree fiammelle, / sdegnossi forte e da grand'ira tocco / gli trasformò repente

vol. IV Pag.215 - Da DEPREDATO a DEPRESSIONE (21 risultati)

lingua latina s'è corrotta e guasta e da quella corruzione son nate altre lingue.

venuti. menzini, ii-21: già da diverse bande ecco si spandono, /

le montagne depredando e combattendo, vestita da uomo, sempre a cavallo. -figur

, 229: arpie del mar, che da l'estreme sponde / venite a depredar

arene, /... / lunge da queste rive alme e feconde, /

rive alme e feconde, / e da queste innocenti aure serene / l'ali

cane ingordo, che latrando corse / da l'oriente a depredare il nido / a

dotta, lat. dèpraedàrl, comp. da praeddri * predare '(deriv

* predare '(deriv. da praeda 'preda '). depredato

tanto dalla corte di dette terre quanto da altre private persone, siano restituite.

freme, e sembra vile italia / da che i signori suoi vietano il brando /

..., a questa italia da tanti ladroni depredata, lascino i conforti e

lat. tardo dèpraedàtor -óris, deriv. da dèpraedàrl * depredare ': cfr

dedizione forzata, o tale forza nasce da una lunga ossidione, come di sopra

di sopra è detto; o la nasce da ima continova oppressione di scorrerie, dipredazioni

lat. tardo dèpraedàtio -ónis, deriv. da dèpraedàrl * depredare '; cfr.

. dal lat. dèprehendere * prendere da ', comp. di prehendere 1 prendere

, filiforme. = deriv. da depresso. depressionàrio, agg.

.. ed il cranio largo spartito da una profonda depressione. -fonet. ant

, dico che la loro mossa viene da cinque abominevoli cagioni. collenuccio,

antica amicizia, o avesse animo diverso da quello che soleva mostrarmi. sarpi,

vol. IV Pag.216 - Da DEPRESSIVO a DEPRESSO (13 risultati)

seguirà, che in quello stato, da poco numero anco di cittadini governato, dove

di cui vediam più bassi i pianeti da quel punto in cui li vedremmo se

o dal rialzo incontrollato dei prezzi, da fallimenti, da disoccupazione); recessione

rialzo incontrollato dei prezzi, da fallimenti, da disoccupazione); recessione, congiuntura sfavorevole

è costituita esclusivamente, o quasi, da un fenomeno soggettivo al quale non corrisponde

voce dotta, lat. dèpressio -6nis, da dèpressus, part. pass, di

capace di causare una depressione; causato da una depressione psichica (stato depressivo,

sistema nervoso ridotto in condizioni tremende. da stati depressivi a momenti d'esaltazione. bacchetti

iii-25-231: credo che l'italia, avendo da mettersi in forze, ha tutt'

dar altro. = deriv. da depresso. deprèsso (part.

l'altro depresso, l'equinoziale viene tagliato da esso orizzonte ad angoli disuguali. marchetti

xxx-1-7: l'innocente germoglio canapino / da l'eterea gravedine depresso, / penerà

si trova appresso, / c'ha da salir, se de'girarsi in tondo.

vol. IV Pag.217 - Da DEPRESSORE a DEPRIMERE (14 risultati)

in noi -essendo la fantasia così depressa da non aver occhi per quanto la circonda -

e possessi di terre e di case, da questa soggezione riceveva e ricavava l'impulso

le « aree depresse »: ma non da oggi, da secoli. piovene,

»: ma non da oggi, da secoli. piovene, 5-21: dopo cortina

.]: 'depressore', strumento inventato da petit, che si adopera a spignere nel

, lat. dèpressor -óris, deriv. da dèpressus, part. pass, di

al meningofilace. = deriv. da depresso. deprezzamènto (disus.

fruttato in cento e trenta tré tanto da coprire le spese, sia pure tenuto

adeguare concretamente la tua volontà al fine da raggiungere e non sai graduare i tuoi

città, un quartiere sentito deprezzare, sin da bambino, come luogo di cattivo gusto

provincia, e che sarebbero state deprezzate da un'eccessiva coltura. 3.

, lat. tardo dèpretiàre, comp. da de-con valore privativo e pretium * prezzo

emanuelli, i-169: si sentì invadere da sensazioni confuse, ma deprimenti.

tacque, / giù piombando nei pian da tal te rive. leopardi, 813:

vol. IV Pag.218 - Da DEPRIMIBILE a DEPROTEINIZZAZIONE (24 risultati)

allora quella eccitabilità morbosa che adesso, da un momento all'altro, per cose da

da un momento all'altro, per cose da nulla, suscita o deprime le masse

. degradare, deporre, allontanare (da una dignità, da una carica);

, allontanare (da una dignità, da una carica); abbassare (a

; sottomettere, debellare. guido da pisa, 1-17: stando lo populo d'

questa maniera, quanto più era depresso da faraone e dalla sua gente, tanto

, è alla fine calpestato anch'esso da un terzo. guerrazzi, 6-29: nel

d'annunzio, v-3-12: una regola da lungo tempo invalsa è quella di deprimere

capanna, e 'l poverello albergo / da le brine e dal giel depressi furo.

. sarpi, vi-3-80: non è da credere che le occasioni di quei tempi

parte aderiva a ludovico bavaro imperatore scomunicato da lui, celebrava e canonizzava quel dottore

. si vedde deprimere sensibilmente l'argentovivo da a in gh, e per lo contrario

e per lo contrario sollevarsi nella canna da i in o. leopardi, 975:

voce dotta, lat. dèprimère 1 spingere da ', comp. da dè-'in

1 spingere da ', comp. da dè-'in giù 'e premère 'premere

si segua. = deriv. da deprimere. deprimòmetro, sm.

dà tanti fastidi e mi tiene lontano da voi! per ora cerco di fare onore

profundis *: di chi è scampato da una grave malattia, da un pericolo

chi è scampato da una grave malattia, da un pericolo mortale. -cera,

pericolo mortale. -cera, faccia da 'deprofundis ': aspetto lugubre,

lugubre, funereo, di persona colpita da una grave sciagura. nievo,

camillo volgendosi al giudice con una cera da 'deprofundis ': -quale atroce colpo mi

deproteini ^ zazióne. chim. eliminazione da una sostanza del normale contenuto di proteine

= voce dotta, comp. da de-con valore privativo e proteina (v

vol. IV Pag.219 - Da DEPSIDE a DEPURAZIONE (30 risultati)

= voce coniata dal lucini, comp. da de-con valore privativo e pulzella (v

dalle impurità, dalle scorie; separare da sostanze estranee; purgare; raffinare,

e le specie di quelle, partitesi da loro e venute, per questo mezzo

numi. 3. figur. liberare da errori, da imperfezioni; correggere,

3. figur. liberare da errori, da imperfezioni; correggere, purgare, perfezionare

vechieza e deformità de uno saporito compendiolo da dare a ogni affanato ingegno e doctrina

doctrina e sublenamento e molto più quando da tale deformità e vechiezza fussi depurato e

mondare col depurarlo dalle curiosità pemiziose, da i consigli precipitati e da i giudizi

pemiziose, da i consigli precipitati e da i giudizi sinistri. magalotti, 23-59:

la lingua verso i princìpi suoi, depurandola da quello che vi s'era intruso di

quali, amici del vero, animati da un nobile ardire, senza essere punto

mai cessi di depurare le antiche idee da ogni qualunque siasi pregiudizio. foscolo,

vostro poteva in quei frangenti essere sostenuto da coloro che vi reggevano, e v'

epurare, eliminare, escludere persone sgradite da associazioni, istituzioni, corpispeciali. rigutini

, lat. tardo dépùràre, comp. da dé-con valore privativo e pus pùris *

, 699: volendo disinfettare il suo teatro da quel profumo farmaceutico di siroppo depurativo,

, agg. reso puro, liberato da impurità, separato da materie estranee;

puro, liberato da impurità, separato da materie estranee; sottoposto a depurazione;

e perfettamente depurati che sieno i raggi da un buon prisma, i colori non

3. figur. libero (da vincoli spirituali o morali, da pregiudizi

(da vincoli spirituali o morali, da pregiudizi, da false opinioni, ecc.

spirituali o morali, da pregiudizi, da false opinioni, ecc.); appurato

tramandarono via via intatta, e depurata da ogni lega di finzione o d'abbellimenti

aggiugni, quanto rari siano coloro che da passione sien depurati. milizia, ii-

. milizia, ii- 301: da materiali sì fatti, discussi, depurati,

secondo un piano determinato posti in ordine da mano maestra, si formerebbe un monumento

giunga estremamente cauta e depurata a chi, da una preziosa suscettibilità di fantasma, lo

messa di s. filippo, da quel giardino di 4 tote 'e 4

'e 4 madame 'eleganti, da quell'ambiente di cristianesimo depurato! faldella,

arte. 6. computato al netto da spese, imposte, debiti (il