ciò che 'n pace il porte: / da l'un si scioglie, e lega
malizia d'amore altro rimedio non è che da l'uno sciogliersi e a l'altro
venire alla conclusione. s. caterina da siena, v-155: come voi sete uomo
- chiodo solare: cefalea sopraorbitaria provocata da troppo prolungata esposizione ai raggi solari.
assumono l'aspetto di sottili bastoncini lunghi da io a 15 mm, di colore
. chiodi di garofano. = da chiodo1 (per la forma): e
la testa di mio padre era incoronata da una ricca, bianca chioma ricciuta.
su la cima / d'una montagna da lontan veduta / reciso dalla scura al
... rorando splendido liquore / da tumida sua chioma, onde se bagna
l'accesa chioma. mascheroni, 836: da l'accesa chioma / tratto del sol
l'abbiano stimata ancora quei pittagorici nominati da aristotile. campanella, i-206: sa
gli crini di berenice, e sia portata da quel tessalo a vendere in terra a
orse temono. carducci, 819: corre da i paschi baldo vèr l'alte fluenti
. d'annunzio, v-2-456: palafreno da comparsa, normanno di gran corpo,
, deriv. dal lat. comatus (da coma 'chioma ').
16-i-23: bevi, arianna, e tien da lui lontane / le chiomazzurre naiadi importune
voto ». = comp. da chioma e azzurro (v.).
= voce dotta, comp. da chioma, in e dorato (v.
innanzi tempo tempie. = comp. da chioma e nevoso (v.).
tutto il capello. = comp. da chioma e spiovuto (v.).
perocché iddio gli ha spregiati. bruscaccio da rovezzano, ix-249: canzon, tu
e con diritta fede. s. bernardino da siena, 255: tempo è da
da siena, 255: tempo è da fare il testo, e tempo è da
da fare il testo, e tempo è da fare la chiosa. io fo ora
3-9: però quelle une son da agguagliarsi a queste altre, come le chiose
interpretarlo, a chiosarlo. ne nacque da tutto ciò una assai strana filosofia,
animo poco benevola). [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
parole di me che nulla ho fatto da meritarmi le imputazioni da voi ascoltate e
nulla ho fatto da meritarmi le imputazioni da voi ascoltate e chiosate. chiosatóre
, iii-515: gioventù studiosa qui veniva da ogni parte ad ascoltare i dottori della
kioscsu piaggia amena. / di campagna casin da noi chiamati / i kioschi son,
', piccolo padiglione isolato, ed aperto da tutti i lati, ove si va
legno dipinto di verde, con pretese da chiosco orientale. negri, 1-836:
fanno alcuni pochi passi che saranno forse da cento in un giorno, a capo de'
altre picciole chiostre di verdura. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
e paternostri, / più tosto che da cena o desinare / o d'altri con-
/ o d'altri con- venevol che da chiostri. firenzuola, 67: se io
perfezione evangelica, possono essere praticati anche da chi non è stretto a regola di
(a pianta quadrangolare, tutto chiuso da muro e fiancheggiato parzialmente o,
più spesso, lungo tutto il perimetro da un portico; al centro ha uno spiazzo
chiostro interno, spalancata e tutta occupata da monache. d'annunzio, iv-2-739:
di lapidi con le iscrizioni dei morti da secoli. 4. ant.
novellino, 68 (205): scendendo da cavallo, legollo nel chiostro della chiesa
legollo nel chiostro della chiesa. francesco da barberino, 24: s'ella sarà
. cesarotti, ii-415: attenderò anche da voi con ansietà i semi floreali,
al figur. petrarca, i-3-118: da indi in qua so che si fa nel
il chiostro, / che ne cessa da voi quel che, dimostro, / diletto
al tuo fiorito chiostro, / suffusa da natura di tal ostro / che nel tuo
per abbracciare umani ed atti venerei desiderati da iasone. bembo, 1 * 217:
, il re del cielo, / da l'empie man de l'aversario nostro.
que'chiostri de la verità, che da noi aprir si posseano. -chiostro
matraini, ix-507: quant'ho più da lontan l'aspetto vostro, / più
aretino, 8-112: sforzato a la fine da l'amore, non gli facendo le
e chiotto edificio del xvi secolo circondato da potenti torri angolari. sbarbaro, 1-51
cristian da vero *. / disse il gigante lagrimoso
che fatava nel mezzo de'campi, da prima per sua voglia muoversi, sanza
sua voglia muoversi, sanza essere mossa da alcuno, e poscia pigliare forma d'
spacio che nessuno panno possa fir tirà da ima chioara su l'altra. citolini
si cimano. = deriv. da chiavo * chiodo '(v. chiodaia
piaga). = deriv. da chiovo * chiodo ', nel significato di
dal gr. xeip&ypa » comp. da xetp * mano 'e dal sufi.
giocar alla palla, che non è esercizio da podagrosi e chi- ragrosi. d.
[tunica] con maniche ', da xetpii; -i8o <; * manica '
logori a vedelli. / rico franco da cortese / glielo porse pe'chiovelli.
chiovelli. = deriv. da chiovo * chiodo ', per incrocio con
acuto con cappello a guisa di fungo da una delle estremità fatto per conficcare.
d'un braccio. = deriv. da chiovo 1 chiodo '. chiòvolo,
di legno sospesi al mezzo del giogo da bovi, ed insieme attaccati all'estremità,
uso dei geti. = deriv. da chiovo * chiodo '(ma si veda
chiozzòtta, sf. marin. barcone da trasporto in uso nella laguna di chioggia
o al creditore che non è assistito da alcuna causa di prelazione, che per
che fa prova di un credito non guarentito da pegno o ipoteca. nievo, 1-118
dal gr. xeipòypacpov, comp. da x® (p x®ipàc * mano 'e
mi son mai fatta leggere la mano da alcuno. 2. sm.
nobil negromante. tasso, n-iii-822: da le visioni degli addormentati, daltinteriora degli animali
il destino, il qual è parimente confermato da la fisionomia, da la chiromantia,
è parimente confermato da la fisionomia, da la chiromantia, da l'arte de'geomanti
la fisionomia, da la chiromantia, da l'arte de'geomanti e de gli
. tardo xeipo|i. avre£a, comp. da xe£p xfipóc 'mano 'e navreta
africane, della famiglia genzianacee, costituito da erbe perenni oppure da piccoli arbusti con
genzianacee, costituito da erbe perenni oppure da piccoli arbusti con fiori rossi molto vistosi
. xetp&vtov * genziana ', da xetpcov, nome del centauro chirone.
la chironomia, che legge del gesto da quintiliano si definisce [ecc.
l'arte di costoro [lottatori] è da greci detta chironomia, e da gli
è da greci detta chironomia, e da gli antichi fu riputata necessaria ai figliuoli
dal gr. xeipovopia, comp. da xelp xetpóc 4 mano 'e vóp.
topi, a vita arboricola, coperti da morbido pelo (e vivono in india
2. per simil. letter. guanto da uomo o da donna, di elegante
simil. letter. guanto da uomo o da donna, di elegante fattura.
. x£ipolw) x7), comp. da xrip x£ipó? 4 mano * e
, dal gr. x£ipo&eota, comp. da xrip xeipóc 4 mano 'e xtlbiiu
diciture, che si applicano sulla superficie da stampare e su cui si passa il
2. eccles. imposizione delle mani da parte del vescovo nel conferire gli ordini
, dal gr. xetpoxovta, comp. da xrip xetpó? 4 mano 'e
. cambia affatto il suo aspetto, e da vero chirottero umano, cambia le sue
. = voce dotta, comp. da chirottero e dal gr. cptxo?
agg. bot. che è impollinato da chiròtteri (un fiore). =
andò ri fattamente la bisogna che essendo da buona fortuna aiutato, prese qualche credito
: questo vocabolo di chirugia è detto da chir, che vuol dire in greco mano
/ stampando fogli settimanalmente, / rubati da altri libri malamente. / aveano in
e prò e contrario, / e carta da fregarsi il taffanario. foscolo, xv-546
la voce che non c'era niente da fare, che quelli erano buoni pure
dal gr. x®ipoopy£a, comp. da xeip xeipàc 4 mano 'e gpyov 4
veronesiana industria. = deriv. da chirurgico. chirurgicaménte, avv. secondo
gesti e respiri sono spiati e registrati da infiniti obbiettivi fotografici e microfoni.
questi [gl'integumenti] sono aperti da interno consumamento o da esterno corrosivo o
] sono aperti da interno consumamento o da esterno corrosivo o dal coltello chirurgico,
ottanta nove anni, e per farla troppo da giovine s'è impedita una gamba;
. per estens. sm. paziente affetto da malattia chirurgica. = voce dotta
nuovo giorno venisse. storia di rinaldo da montalbano volgar., 221: tanto
giorni. sarpi, i-325: poste da tutte le parti le genti e le arme
. 10. locuz. -costringere da una cosa: obbligare ad astenersene.
a ciò fare. -costringersi da una cosa: astenersene. trattati antichi
gola, e dall'usuria, e da cupidità ed avarizia. -costringere qualcuno
= dal lat. cónstrlngère, comp. da cum 4 con 'e stringère 4
minaccevole. carducci, i-1392: forse da cotesto costringimento, da cotesto continuato abito
i-1392: forse da cotesto costringimento, da cotesto continuato abito d'infingimento, è
ha commesso il fatto per esservi stato da altri costretto, mediante violenza fisica alla
voce dotta, lat. tardo constrictivus, da constrictus, part. pass, di
, lat. mediev. constrictor -oris, da constrictum, part. pass, di
dotta, lat. tardo constrictio -ónis, da constrictus, part. pass, di
cevallos sopra i canali e le strade da costruirsi sono in pieno vigore, giacché non
vigore, giacché non sono state contradette da altre circolari. verga, 3-72:
e col ricavato comprava subito altre aree da costruire. -per simil.:
matem. determinare una grandezza a partire da altre, compiendo una serie di operazioni.
dotta, lat. cónstruère, comp. da cum * con * e struère '
usato di farle [le facciate] da potersi quasi leggere nella fronte dello edilìzio,
costruita dagli uomini una massa gigantesca travagliata da un muto furore. -per simil
lui. soffici, ii-280: una corporatura da uomo sanissimamente costruito e nato piuttosto alla
sepolcri] è una storia dell'umanità da un punto di vista nuovo, una
effettivo, pratico; che è animato da spirito positivo, di collaborazione.
voce dotta, lat. tardo constructivus, da constrùctus, part. pass, di
il non aver saputo che la curva da lui construtta per la fusellatura delle colonne
la maestrìa, tincamminamento, il governo, da cui l'esito favorevole di una ben
mota. carducci, 738: da l'alta sona e dal ventoso gardo /
campestre, che a primavera è ricercato da chi pianta vigneti e, se ben
studiava / su un inutile tornio costrutto da lui. = voce dotta, lat
come se il mio costrutto fosse veramente da trattare con un certo grado di bollore.
. - cavar costrutto, trar costrutto da una cosa: intenderne il significato.
tutti gli amori e desideri umani nascono da la coalternata divisione de l'intelletto e corpo
, perché la verisimi- glianza è che da loro si cavi maggior costrutto. soffici,
. de sanctis, iii-301: zola ha da natura la facoltà costruttrice o architettonica,
lat. tardo constrùctor -óris, deriv. da construère 4 costruire '. costruttura
, lat. tardo constrùctùra, deriv. da construère * costruire '. costruzióne
, ma separato, sopra i legni da costruzione. anche questo è un oggetto
delle nuove strade fanno venire i concorrenti sin da caltagirone e da lentini. e.
venire i concorrenti sin da caltagirone e da lentini. e. cecchi, 6-391:
, 3-49: la villa, benché seminascosta da costruzioni più recenti, fu visibile a
periodo, la speciale struttura sintattica richiesta da un verbo o da un aggettivo per
struttura sintattica richiesta da un verbo o da un aggettivo per le parole che da
o da un aggettivo per le parole che da essi dipendono. -costruzione diretta: ove
, cioè: una di dimandar consiglio da altri, e allora ha costruzione ad
, musicale, sistema filosofico) formata da diversi elementi fra loro ordinati e armonizzati
e con la loro natura in modo da formare nell'insieme un organismo strutturale utile
, in costruzioni navali (mercantili, da guerra). -scienza delle costruzioni:
, lat. constrùctio -6nis, deriv. da construère 4 costruire '. costiti
a chi parla o a chi ascolta o da poco nominata; e può esser riferito
occhi corsero di costoro, che costoro furono da esse veduti. ser giovanni, 57
iste, e si dice di persona da noi lontana, 4 questi 'è hic
'costui ", in certo modo allontanandolo da noi. alfieri, xiii-48: littori
tutti coloro che esclamano i torti fattigli da la malizia e da la stoltizia di colei
i torti fattigli da la malizia e da la stoltizia di colei e di costei
cingi le costei tempie de l'amato / da te già in volto umano arboscel,
/ e senica, e catone. tommaso da faenza, xxxv- 1-456: amante dunque
di tutte quante la lumera. francesco da barberino, i-120: la terza costumanza
troia e de roma, v-157-24: cycrobs da lo numero e da la custumanza de
v-157-24: cycrobs da lo numero e da la custumanza de c cavalieri, dicto fo
è mirabil cosa. = deriv. da costumare. costumare, intr. avere
- anche nell'uso impersonale. giacomo da lentini, ii-79: ché tanto lungiamente ho
prestanze, sicome avemo costumato di fare da chi indietro. g. villani,
andava dinanzi al papa. s. bernardino da siena, 584: elli fu uno
-il gran letto matrimoniale ch'ella aveva portato da sposa come si costumava ai suoi tempi
per isforzo de bon costumare. francesco da barberino, 15: ma quanto
più costuma / ciascuna, tanto più è da laudare. 4. tr.
re di portogallo. = deriv. da costume. costumataménte, avv. (
i-771: visse benozzo costumatissimamente sempre e da vero cristiano. 2. disus
bisticci, 3-400: ricordami avere udito da messer gian- nozzo manetti, che non
donne molto belle e adorne. francesco da barberino, 21: ella era insoma la
sia con vera ubbidienza / del ben che da ciascun gli è comandato. boccaccio,
savia, e discreta molto. paolo da certaldo, 145: sempre usa d'essere
sarebbe stata una eterna tranquillità. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
sua molto costumata, allevando i figliuoli da veri cristiani. varchi, 18-2-262:
, nobilissimi spettatori, molte volte considerando da qual cagione sia proceduto che la commedia
greca e latina, siccome quelle che trassero da nobilissimo nascimento la prima origine loro,
, 1-24: è piena d'industria da capo a fondo [la commedia],
nel velare queste diverse donne, tratti da un antico codice della biblioteca casanatense.
de'cavalli. = deriv. da costumare. costume (ant.
e una avemaria. s. caterina da siena, i-209: non si può
dolce volontà di dio. s. bernardino da siena, 108: e anco avete
con tanti ordini, e sì disusati da quegli che son messi in costume,
goldoni, iii-8: -è tempo da mutar costume. -come sarebbe a dire
: il severo militar costume, / cui da troppi anni io servo, or non
distanza, secondo l'eterno costume, da un marciapiede all'altro. 2
: elli [amore] è creato e da sensato nome, / d'alma costome
similmente dei suoi fratelli cardinali. paolo da certaldo, 116: usa a le chiese
v'imparerai. s. caterina da siena, i-254: il religioso che non
quando gli amano o sono ben trattati da loro. metastasio, ii-194: se non
sempre senza impiego nessuno, e non contaminato da alcuna ambizione. manzoni, pr.
possa mai affidarsi di non essere svagato da qualche altissimo intento per altre basse ed
. verri, i-269: ha una figura da scimiotto e ne ha tutti i costumi
conv., iii-xv-14: ove è da sapere che li costumi sono beltà de
maschia beltà fiorìa / nell'alte membra: da i vivaci lumi / splendido di costumi
cuoco, 1-28: ci vedemmo innondati da una folla di stranieri, i quali
fiome / pieno di lammie, servite da schiave / bell'e adorne di gentil costome
e adorne di gentil costome. francesco da barberino, 1: vogliono caminare per la
lettera né costume alcuno. s. caterina da siena, i-165: non si scandalizza
né per ingiuria che li fusse fatta da lui, né per modi e costumi
presi adunque e costumi e leggi, quando da questi barbari e quando da quegli altri
, quando da questi barbari e quando da quegli altri, e più da quelle nazioni
e quando da quegli altri, e più da quelle nazioni che posseduta l'hanno più
linguaggio dello spettacolo, l'abito indossato da attori sia teatrali, sia cinematografici,
e fresco. pavese, 7-30: da bambina portavo i costumi per le ballerine.
senso tragico della vita. -costume da bagno (anche, semplicemente, costume
fiorentino a testa nuda, in costume da bagno, i piedi impolverati nei sandali,
sole, e le belle passeggiate in costume da bagno sull'orlo del mare, la
remo, s'era andata a bagnare da sola in barchetta e, una volta al
infiammato, vestito sempre con un costume da caccia un po'brigantesco, parlava con
. 4. = deriv. da costuma2. costumista, sm. e
manti regali, aveva avuto sempre molto da fare e vantava un nome e un mestiere
dal costumista teatrale. = deriv. da costume. costura, sf.
in tal qual maniera, fai conto, da mandarlo per due mesi all'ospedale.
-dal lat. tardo consutùra, da consùtus, part. pass, di
la costura. -deriv. da costura. còta1, sf. bot
, e le pagliette del ricettacolo terminate da una punta pungente più lunga de'fioretti
che si congettura d'origine etnisca, da una forma * cauta, che sarebbe
forma * cauta, che sarebbe derivata da cautha, con cui gli etruschi denominavano
del contesto. = comp. da cotale e che. cotale,
e un po'affettato. giacomo da lentini, il-no: cotale gioco mai non
doglia / sariami in voglia. francesco da barberino, 38: donzella cotale ha
l'altra il mar si serra; / da navi e da catene fu rinchiuso,
mar si serra; / da navi e da catene fu rinchiuso, / che tenean
bruno, 3-13: cotal moto procede da principio interno necessariamente, come da propria
procede da principio interno necessariamente, come da propria natura ed anima. chiabrera,
nuove del dir forme, a sciolti / da volgar fren concetti, onde s'avviva
nascosa; * e coloro dietro. atidrea da barberino, iii-300: era tutto imbrattato
mia fecer così *. s. caterina da siena, i-27: questa è quella
: non bisogna che tu ti lasci ingannare da coloro, i quali dicono: io
mestieri ch'io facessi mettere i calzari da ghiaccio alla mia cotale, che,
a me, che al porto tomo / da l'unda aspra e falace, /
il bianco sen, qual luna / che da nubi trapela. monti, 23-554:
il sorriso del buon prete morto potesse da questo cielo che si ostina a piovere e
= voce lucchese, deriv. da cote. cotanto, agg.
, già sì chiara e pura, / da cotanta ira fu poco sicura. vasari
che fremesse dal piacere d'esser baciata da cotanto amante. -ant.
nostra parte di guadagno, e benedetti da la parte di dio e di loro,
che aveano, quasi perderono. iacopo da cessole volgar., 1-21: bene
cotanti più ardere d'amore. andrea da barberino, iii-304: comprò buovo dieci
tanto tempo. -anche in correlazione con da, quanto, come. giacomo
, quanto, come. giacomo da lentini, ii-57: maravigliosamente / mi
distar cotanto, quanto si discorda / da terra il ciel che più alto festina
gloria mia minore. s. caterina da siena, i-60: bene doviamo portare pazientemente
cotanto, che non è concepibile se non da chi abbia fatto l'orecchio, come
la cote. = deriv. da còte. còte, sf.
si computano nel lor mestiero le ruote da arruotare,... la cote,
4-265: lubrico è il sasso e da le fauci aperte / vomita il fiume
4 pietra dura, selce, pietra da affilare '. cotechino (coteghino
parteciperei anch'io quando vado a pranzo da lui. oriani, x-4-335: dalla
son già dal mattino nelle loro vasche da bagno a misurato tepore essendo che la
codeghln, emiliano codghén, deriv. da códega, códga 4 cotica '.
, essendo col capo in giù piombato da alto fuori d'una scala nel piano,
: e peculiar privilegio de'veri diletti che da te vengono, o amore, il
fuori materia niuna metallica, che comunque da la cotenna de la terra essi cavin
= lat. * cutinna, deriv. da cutis 4 pelle '. cotennóne,
: il corpo della torpedine è ricoperta da una liscia ed assai molle cotica, ed
: dalla cotica i suoi biondi capelli, da doglia costretta, laniando. castiglione,
è attestata per tempo), deriv. da cutis 4 pelle '. trattalo
i quali... par che sbuchino da nella cena datagli dal suo parente
la terra, ma certissimamente esceno da le botteghe. fa tammo
= dall'ingl. cotidal, comp. da co-4con * e tide * marea '.
all'accesso. = deriv. da cotidiano. cotidianaménte, aw.
mio carso. = deriv. da cotidiano. cotidiano, agg.
= voce dotta, lat. cotidianus, da cotidie * ogni giorno * (cfr
; in quelli muniti di albume succhia da questo la sostanza nutritiva, cedendola poi
1 cavità, cotiledone ', deriv. da xotoxt) 'ciotola, cavità '.
, ii-265: se le dia pure da bere la decozione tiepida degli cotiledoni, o
bot. disus. che è caratterizzato da cotiledoni. tramater [s. v
cotilisco, sm. archeol. piccolo vaso da vino, usato dai sacerdoti di dioniso
incerto (si è proposta la deriv. da cotte * cotta, tunica '
sm. arald. convenevole partizione costituita da dieci o più cotisse di due smalti
= > fr. coticé, deriv. da cotice 4 cotissa '. cèto1,
mal coto. = deverb. da coitare per cogitare. cèto2,
/ di mele calamagne molte some / da poggibonisi e d'altri confini; / e
si ritrovano assai pere cotogne molto buone da mangiare a quel modo crude, ma
l'ultima volta, che io fui da lei, mi raccordo, che ella
, coperte, nella pagina inferiore, da un tomento bianco, frutto nero (e
europa). = deriv. da cotogno. cotognata, sf.
e come portain- nesto per il pero da spalliera, per i semi usati in
del gr. xuddmoi;, deriv. da cydón -ónis (città dell'isola di
; ma sembra più verosimile la provenienza da una lingua dell'asia minore. cotógnolo
[fichi] vernini, o cotognuoli, da noi detti cutignuoli. cotolna,
e antisudorifero. = deriv. da coto2, col sufi. -ina.
». = fr. cótelette, da còte 4 costa '. cotonàceo
con fusto, foglie e calici coperti da un fitto tomento bianco, fiori con
temperata). = deriv. da cotone, per l'aspetto. cotonàrio
l'arcione e con la mazza / e da due copertine cotonate / nascosta era la
dei capelli corti e lisci in modo da ottenere una massa molto gonfia e alta
gonfia e alta. = deriv. da cotonare. cotóne1 (ant. anche
, con calice pentadentato e calicetto formato da tre brattee; la corolla ha cinque
oviformi, un po'appuntiti, rivestiti da lunghi peli bianchi (o anche rossastri
quasi pura. mattioli, 1-440: da alcuni si connumera la bambagia, chiamata
assai se guadagnava-una mezza lira al giorno, da cui si doveva tuttavia detrarre il prezzo
, lanugine bianca, detta bambagia, da 'bombyx 'baco da seta, dalla
detta bambagia, da 'bombyx 'baco da seta, dalla similitudine, ma che
similitudine, ma che in verità si trae da albero. giusti, ii-341: la
avvezza a sentirsi urticchiare dalle cose come da un batuffolo di cotone, non sa capacitarsi
passeraio, un tal baccano indiavolato, da doversi mettere il cotone negli orecchi per
a star nel cotone: qualcosa alla buona da mettere in castello, e un saccone
mente e'solchi o le allungate vallatelle da cui i cotoni €d i tomboli
di cotes 4 sassi, scogli '(da cos cotis: v. cote).
spesso sempreverdi, per lo più coperte da peli e tomentose nella pagina inferiore,
lat. scient. cótóneaster, deriv. da cotoneum 4 cotogna 'come oleaster da
da cotoneum 4 cotogna 'come oleaster da oleum. cotonèlla, sf.
entom. bambagella. = deriv. da cotone1. cotoncrìa, sf. quantità
coltiva il cotone. = comp. da cotone e editore, sul modello di agricoltore
del cotone. = comp. da cotone e coltura, sul modello di agricoltura
al cotonifìcio. = comp. da cotone e dal suff. -fido (dal
(dal lat. -ficium, da facete 4 fare '), sul modello
: -ima gran coltre di cotonina rossa da una parte, di cotonina verde dall'altra
la cotonina turchina per le massaie, da un canto un barile di vino su due
tela grossa di cotone, per lo più da far vele. = dimin. di
del cotone. = deriv. da cotonizzare. cotonóso, agg. che
= voce dialettale umbra, denominale da cotózo 4 parte posteriore della testa,
, cuticagna ', forse deriv. da cutis 4 pelle \ cotrióne,
archeol. medaglione di rame, circondato da un cerchio incavato. f.
nome di alcune medaglie di rame attorniate da una spezie di cerchio della lunghezza d'
allogarono... a salvagno tuccii da giogatoio... sessanta moggia di
. biringuccio, 1-146: il che da altro non vi so dire che proceda
vi so dire che proceda, che da l'influenze celesti, che cori operino ne'
la fornace a poco a poco tiepida da basso, ma sopra da alto sarà ancora
poco tiepida da basso, ma sopra da alto sarà ancora di fuoco.
all'uncino o sopra i capitoni, / da noi li avesti i necci e le
neri, 6-54: vino / gagliardo ben da far pigliar la cotta. rosso di
. innamoramento improvviso e violento, mosso da cieca passione. -anche: infatuamelo per
preso, come si dice, una cotta da perder la testa. papini, 8-30
per i cavalli e stava in sella da mattina a sera. 6.
di eccitanti). = deriv. da cotto. còtta1, sf.
vi-9: la vecchia signora sapeva che da qualche tempo suo marito, per certe coperte
maniche (usata fino al secolo xvi da uomini e donne). novellino
cotta per la tua buona. andrea da barberino, iii-452: eglino le cavarono la
le mie dame, / maritate e da marito, / e fin sotto la mia
nel fondo di una tazza in modo da colpire un certo numero di piccoli vasi
si lavora. = deriv. da cotto, col suffisso collettivo.
. buonarroti il giovane, 9-574: cioppe da donne, e cotte, e
s'è tolta dai francesi ed è usata da noi per esprimere certe compagnie di
il lissoni la chiamò « voce da osteria *, e disse bene.
, 12-6-352: quello [ferro] cavato da questi monti di val di castello
mente. n = deriv. da cotto. cotticchiato (part.
per raffinarlo. = deriv. da cotticelo. cotticciata, sf.
forni fusori. = deriv. da cotticciare. cotticelo, agg.
, alticcio. redi, 16-i-332: da questo 'ebriolus 'di plauto, e
certe erbette. = deriv. da cotto. còttidi, sm. plur
la prima è più breve e formata da raggi spiniformi; la maggior parte della
1-982: quando la natura del lavoro da eseguirsi lo permette, conviene che l'operaio
dargli fine, fu proposto fra loro da nanni di baccio bigio architetto, che
. caro, 12-ii-314: vuol sonetti da me, come s'io gli gittasse
io metto per opera quando m'è dato da poetare a cottimo. pasolini, 3-39
mercanti veneziani a venezia o fatte venire da venezia. = * di etimo incerto
aprire, e alla dea / che chiedeva da bere, offrì dell'acqua dolce /
bere, offrì dell'acqua dolce / da lei preparata con il grano cotto.
dicendo, pensate, colorite e cotte da basilio cascella di pescara, sono stato costretto
che vetro si fanno i caraffoni / da tenere i siroppi e l'acqua cotta?
che regghi al fuoco nel fornello da bicchieri o altro fornello; e quando è
mettivi suso lib. 6 di manganese da orciolai. 4. bruciato,
4. bruciato, arso, scottato da acqua bollente, dal fuoco, dal
dal sole, bruggiato dal caldo, arefatto da la fatica, sentendosi gli pulmoni disseccati
la fatica, sentendosi gli pulmoni disseccati da la sete, venne invitato da costui
disseccati da la sete, venne invitato da costui al fonte. d'azeglio, 1-290
tegoli, pensa bene di portarli a bere da un altro vinaio. pancrazi, 2-118
per marito un briacone. per guarirlo da quel vizio, ecco che cosa pensò
6. figur. fortemente innamorato, preso da vivo, intenso, cieco amore.
fulgurativo mattino e della sera limpida, pervarsa da aurate speranze, provengono dall'impiego del
, dove la pietra chiara è listata da fregi di cotto tendente al violaceo.
cotta né cruda, né è buona da serbare né da gettar via. -non
cruda, né è buona da serbare né da gettar via. -non volerla più cotta
facile cottoia. = deriv. da cottolo. cottóio, agg.
una signora, venuta di fresco, da la quale credo che sia già punto.
. = voce veneziana, deriv. da cotta2. cottura, sf. il
] il manico, e l'attacca da che banda gli piace, e poi la
-figur. 5. caterina da siena, iv-41: non più unguento,
, / calce, solai, e coperte da tetti. 3. ant.
= lat. coctùra, deriv. da coctus, part. pass, di coquère
simili al partenio, per il che da alcuni è stata tenuta, ma falsamente,
cile). = nome dato da kobell (1830) in onore dell'anatomista
suoi piedi un paio di scarpe coturnate da quaranta lire, è l'ideale.
coturnata e impennacchiata critica italiana ha messo da parte per me. 4.
dotta, lat. cothurnàtus, deriv. da cothurnus 4 coturno '. coturnice
, castagno, gola bianca, contornata da una fascia circolare nera, becco e gambe
umidità. vogliono nientedimeno esser portate da piccol vento, perché hanno grave corpo
. = voce dotta, comp. da coturno e dal lat. pes pedis
mezzo di corregge (ed era portato da greci e romani soprattutto andando a cavallo
4 luculloff 'e che lo paravamo da antico romano, con gli occhiali d'oro
a seconda della dignità del personaggio da rappresentare). firenzuola, 846:
tuo dolore. battista, 243: favola da coturno è questa vita, / l'
= voce dotta, lat. cothurnus 'calzare da caccia, calzare degli attori tragici \
coùso, sm. dir. uso esercitato da due o più persone su una cosa
.). = comp. da co- (per con) e uso (
). « = comp. da co- (per con) e utente (
dianzi ardìa. fiacchi, 85: da lui non lunge in un cespuglio folto
e fido. = deverb. da covare. covaccino, sm. dial
, sanguinacci. = deriv. da cofaccio (focaccia), rifatto su covare
16-iv-201: la voce * cubile * usata da marziale,... si può
a nuvoli, sorpresi al vedersi turbati da creature umane, e facendo di loro grida
povero e mal tenuto); stanza da letto. -anche: abitazione, casa
il trafredi..., levatosi da tavola senza far motto, grullo grullo,
chi sa perché. = deriv. da covo. covaccióne, sm.
comp. dall'imp. di covare e da cenere (v.).
soderini, i-230: cave grandissime dependenti da pro fondissimi baratri, che
. = voce merid. derivata da cupo 'profondo, concavo'; cfr
eteropolare). = comp. da co-'con 'e valenza (v.
. crescenzi volgar., 9-87: da quegli [i pidocchi], quando
la diritta madre, sì si partono da quella che l'ha covate. bibbia volgar
1-27: questi non era tal uomo da covare quei soldi, onde non garbandogli
podagra assai gagliardetto, che mi tenne da quindici giorni zoppo e angustiato, non
e fare a credere altrui ch'egli da urgente cagione fu spinto ad assassinarmi.
stuparich, 4-54: non c'era tempo da perdere in covar dubbi e alimentar decisioni
piccolo amore terribile, pieno di espressioni da far tremare. betocchi, 5-84:
che sotto le ali del leone fini da ultimo a non altro, che a nascondere
mol- t'anni: / l'aquila da polenta la si cova, / sì che
: però dice: * l'aquila da polenta la si cova '; questo dice
oggi si spande. s. bernardino da siena, 134: oimè, o,
6-i-495: quest'era il disegno che da lungo tempo aveva covato nelle teste inglesi
inglesi in tolone fece scoppiare il malumore che da lungo tempo covava nel suo seno.
e scoppiare in due settimane; si covavano da un pezzo. tommaseo, ii-400:
e non un mortalissimo fermento di spiriti da infettarsene e ammorbare i corpi disposti a
oltre tutti i danni che si potevan temere da un tal passaggio, eran venuti espressi
: il germe della sua malattia covava da anni. -intr. restare latente
[archi e altre cose che si hanno da fare per una festa] che tesser
e per ispenderli così bene; * da esser applicati, per i due terzi alla
delle variabili. = comp. da co- * con 'e variante (v
. -anche: le uova deposte da insetti, i piccoli di mammiferi nati
resta intatto. = deriv. da covare; nel significato del n. 5
avevo veduto alcune di quelle donne decidersi da vecchie a venire dal medico, rivelando un
amore per clara, nato e covato da lunghi anni di silenzio,...
. ebbe una tal impronta di sincerità da ricomperare qualche altro men bello sentimento dell'
. fogazzaro, 5-345: la passione da tanto tempo concepita, accarezzata e covata,
egli avea fatte. = deriv. da covare. co vèlie, pron
lor si facea covelle. s. caterina da siena, i-21: or non dormiamo
che certo i miei bicchieri non son da rinfrescatoio. ricchi, xxv-1-201: e
= nome dato nel 1817 al minerale da freiensleben e breithaupt, in onore
. cóeta, emil. cuveta: da cova * coda '. covidìgia
adattamento del provenz. cobeitiza, deriv. da cobeitar * bramare '(dal lat
lippi, 11-51: in abito scamecchia da covièllo, / tinta di brace l'
sinistro, spiccava la capriola, e da quella passava di botto alla scosciata.
deriv. dal lat. cùpdrius, da cupa * botte *. covigliare,
una madre generata. = deriv. da covigliare. covigliato (part. pass
divo sdegno... / e fin da lunge ne'recessi estremi, / ove
e tremi. = * deverb. da covigliare.
e abbaiatorelli nel covile. bartolomeo da s. c., 2-6-2:
, ove le fere e gli uomini / da la fatica condannati dormono. leopardi.
povera, meschina, misera; stanza da letto, letto molto misero e squallido.
, 1-121 (279): e sollevatomi da quel mio infelice covile, mi messi
= lat. cubile, deriv. da cubdre (v. covare).
artiglio / e ima giubba uscirà for da ogni rovo. pascoli, 518
. abitazione meschina e misera; stanza da letto, letto squallido e povero, giaciglio
rendimento di grazie al signore del pericolo da cui eravamo scampati, si pensò sul
monte / zara di sasso non scalfito / da radici a strapiombo su burroni / sghembi
di lettere] una tenerissima, scritta da una donna di livorno a un altro
a caso. = deverb. da covare. cóvolo1, sm.
* cubulum 'covo ', deriv. da cubdre * dormire '.
= * voce tedesca, forse deriv. da kóbalt 'cobalto '. covolume
cresce indefinitivamente. = comp. da co-4 con 'e volume (v.
galletti arguti, con voi ripete: 'vita da re! '. soffici, 1-23
foggia d'un covone di paglia, da una banda grosso e dall'altra stretto,
= voce dotta, lat. coxale, da coxa * coscia '. coxalgìa
dal lat. coxa * coscia * e da femorale (v.).
facessero, pur che l'istessa causa da produrle v'intervenisse. 2.
tutte le malattie, supponevano che essendo da prima in una condizione di crudezza,
lat. tardo codiò -ònis, deriv. da codus, part. pass, di
. par d'oceàn tempesta / mossa da due cozzanti aerei spirti, / che van
ondeggiavano i troni, altri scommessi / da perfidi consigli, altri da falsa / arte
altri scommessi / da perfidi consigli, altri da falsa / arte di regno trabalzati,
atto volitivo è preceduto... da una molteplicità cozzante di volizioni, da un
da una molteplicità cozzante di volizioni, da un brulichìo di passioni e desideri,
montoni / vedut'ho cozzare. guido da pisa, 1-371: come dui tori con
1-18: quanto giova a mirar pender da un'erta / le capre, e pascer
: ma vittorio, che gli stava da l'occhio cattivo, quasi cozzando in esso
cozzò dentro col capo e ne fece da duemila specchietti in un baleno. parini,
l'altro, cozzando contro tutti, ributtata da tutti, nella sua febbre di
sarebbe cambiata neppure per un miracolo; nulla da guadagnare a cozzare contro di lei
fermentavano nel capo degli scrittori, e che da trent'anni in qua si pongono variamente
tra loro: veder nuovo e veder da antico, e dire ciò che non s'
. -anche al figur. giacomo da dentini, ii-59: e morto mi vedrete
fomiti di molte scale, e bolcioni ferrati da cozzare mura della città. diodati [
o meridionale) del toscano gocciare, da coccia 'testa, nuca '.
grazzini, 3-93: cintia guardate / da calci e cozzi, e da rabbiosi
/ da calci e cozzi, e da rabbiosi denti. buonarroti il giovane, 9-828
denti. buonarroti il giovane, 9-828: da ruote infranti, e da calci,
9-828: da ruote infranti, e da calci, e da cozzi / laceri.
infranti, e da calci, e da cozzi / laceri. tombari, 1-48:
mentre la bandiera di valparaiso, passata da mano a mano a schiaffino, fu vista
politiche, che parvero allontanare il carducci da una parte almeno della romagna e accostarlo
dar di cozo. caro, 11-140: da l'impeto cacciati o da la calca
11-140: da l'impeto cacciati o da la calca / precipitar ne'fossi, e
la fuga / da'sfrenati cavalli e da la cieca / lor furia trasportati, a
la necessità della concordanza si rende evidente da sé. il violarla è un costringer le
restia. = deverb. da cozzare. còzzolo, sm.
bossolo, la calamita e la carta da navigare. = etimo incerto.
dèi, i solitari che hanno scrollato da sé le vanità del mondo come si sbatte
cozzone, ma voi siete già conosciuto da ognuno per galantuomo. 2.
l'orecchie e nella testa, e da per tutta la persona, salvo che
viziosi puledri, m'hanno dato de'ricordi da porre in opra al caso d'un
due cavalli di bronzo tenuti a mano da due cozzoni i quali ancora si vedono
. -figur. s. bernardino da siena, 473: udisti mai quello che
della dieta piazza. -deriv. da cozzone. cozzonerìa, sf. ant
sigurtà. = deriv. da cozzone. crabrònidi, sm.
... sentì stringersi le gambe da due ferri taglienti che gli fecero vedere
. sono dei vari mestieri i preferiti da quei curiosi alti un metro. cicognani
ferro, e mia madre temeva il crac da un momento all'altro. slataper,
e della cornacchia (e interpretato proverbialmente da chi ascolta col senso di 4 domani
domani '). s. caterina da siena, ii-64: però non dovete aspettar
. arald. figura araldica, composta da una mezza corona a foggia di banda
banda centrata, orlata al di sopra da fioroni di foglie di ruta (ed
ossea, di forma ovale, costituita da otto ossa piatte e arcuate, nell'
, essendo col capo in giù piombato da alto fuori d'una scala nel piano,
sua, portando chiuso nel suo canestrino da lavoro un cranio di morto; e
per non sentirsi tratto tratto scaldare il cranio da que'pensieri che i moderni greci chiamano
giusti, v-106: è vero che da quattro anni sono qua fra gli stenterelli
cavar né un verso né un pensiero da questo cranio; che il poeta e il
chirurgia cranio-cerebrale. = * comp. da cranio e cerebrale (v.).
a entrambi. = comp. da cranio e encefalico (v.).
dal gr. xpàviov 4 cranio 'e da faringe, col sufi, -orna,
vari diametri. = deriv. da craniografia. craniòide, agg. che
: 'craniometria', misurazione del cranio. da essa si desume il tipo del cranio
= voce dotta, comp. da cranio e plastica (v.).
= voce dotta, comp. da cranio e resezione (v.).
xpàviov e ox (ai <; (da ax (£co 4 divido ')
e orévcoon; 4 restringimento '(da oxrjvóco 4 restringo ': cfr.
riesce impossibile. = deriv. da craniotomia. crantèro, sm.
per savio ma per matto e omo da niente da ogneuno è tenuto. cornaro
savio ma per matto e omo da niente da ogneuno è tenuto. cornaro, 30
tenuto. cornaro, 30: se ben da ognuno si sa che la crapula procede
, e la vita sobria disonorevole e da uomo avaro. belo, xxv-1-94: hanno
rutti. giordani, iii-88: si mostra da negligenti e maligne femine cresciuto nella rozzezza
castigo di dio. orioni, x-21-104: da quindici anni era tuffato nel pantano della
, 7-202: se l'era procacciata da sé, con le sue mani, la
: il soldato, secondo che io intesi da poi, risvegliatosi come da una grieve
io intesi da poi, risvegliatosi come da una grieve crapula, traballando...
: i rutili sepolti / se ne stan da la crapula e dal sonno. soderini
saporitissimi concetti. = deriv. da cràpula: cfr. lat. tardo crapulars
del gusto. = deriv. da crapulare. crapulóne, sm. (
. bruno, 3-560: infermo: cossi da innocente ed inabile si fa nocivo ed
tristo e talor si fa buono; da ignorante savio, da crapulone sobrio,
si fa buono; da ignorante savio, da crapulone sobrio, da incontinente casto.
ignorante savio, da crapulone sobrio, da incontinente casto. d'annunzio, iv-2-661:
vita dedita alle gozzoviglie; che nasce da animo inclinato ai piaceri del mangiare e
loro il piattino di soldi ed offrendo loro da bere nei propri bicchieri, lo fecero
escandescenze. = deriv. da crapulare. crapulosità, sf. ant
e ripienezza. = deriv. da crapuloso. crapulóso, agg.
dal tabacco misto a'miasmi che esalano da tanti corpi. pascoli, 1216: là
i-188: strano nome, castel debole, da figurare nella 4 secchia rapita 'o
piante... che viene caratterizzato da un calice a cinque foglioline, da
caratterizzato da un calice a cinque foglioline, da una corolla a cinque petali, e
una corolla a cinque petali, e da un frutto a cinque capsule. ricettario
d'inghilterra e leoni rampanti, affievolitisi da sotto un velo di crassume. *
di crassume. * = deriv. da crasso. crastinare, intr.
. crastinus 4 di domani ', da eros 4 domani '(cfr. procrastinare
= voce dotta, lat. crastinus (da eros 1 domani ').
e intorno giano / dando a tutti da ber. monti, 3-389: ciò fatto
ed acquistare un certo grado di fluidità da traboccar fuori del cratere vulcanico o
traboccar fuori del cratere vulcanico o da bocche secondarie. alfieri, i-35: essendo
diametro caratteristica della superficie lunare, delimitata da un contorno montagnoso e comprendente al centro
bacini o conche di navigazione, delimitati da muri di fiancate e poste a tenuta
diverse altezze lungo un canale, superabili da un natante mediante successivi innalzamenti del livello
voce dotta, dal gr. xpaxeplxic, da xpocxepói; * forte * (
, sm. dial. ant. veicolo da trasporto costituito da un graticcio a bordi
. ant. veicolo da trasporto costituito da un graticcio a bordi rialzati montato su
, il gigotto. = deriv. da croia 'grata '(cfr. graticcio
, come un tempo, le sue robe da firenze o da napoli, ma
le sue robe da firenze o da napoli, ma dava ogni genere di commissioni
doni, 3-26: egli è ben da ridere che quando io gli ebbi dato gli
di là, acciò che caronte non abbia da farvi stentar sulla riva. sassetti,
3. locuz. cosa, persona da tre, quattro, dodici, quindici
lami, 2-28: o che capi da dodici alla crazia a censurare notizie sì
! pananti, i-106: un poeta da quindici alla crazia / fatte avea delle oscene
deriv. dal ted. kreuzer * soldo da kreuz * croce '. creàbile,
bello, che dio può partecipare alle cose da lui creabili. gioberti, 1-iii-296:
del cavallo,... ée da dire come si dee pigliare e domare.
pigliare e domare. = deriv. da creare. creante (part. pres
che è causa, cagione. francesco da barberino, 3-103: neentemen vergogna /
di scriver bene in volgare. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
, 24 (414): va qui da maria vedova; lasciale questa roba,
che; per creanza gli dissi che venivo da torino dov'ero stato a lavorare,
della vostra salute; quella sera non verrò da voi che per poco tempo avendo delle
, che questo [il mostrarsi vile e da poco] era difetto della natura,
dallo spagn. crianza * educazione ', da criar nel senso antico di 'nutrire
parere creanzati? = deriv. da creanza. creanzuto, agg.
a tant'alto grado di stoica scimunitaggine da non fare alcun conto dell'approvazione di
quella stima, che è dovuta loro da tutti gli uomini creanzuti e di vigoroso
vigoroso cuore. = deriv. da creanza. creare (ant.
, giù dal cielo / folgoreggiando scender da un lato. idem, par.,
e quell'altro emispero. s. caterina da siena, i-44: colui che ci
139: credeva egli nel dio adorato da tutti i popoli, gigantesca personalità che
vostra voglia / ca sarebe argoglia / da criave malenanza. g. villani
la notizia, nel resoconto, usciva da un giro di parole abbastanza sommesse,
: elli [amore] è creato e da sensato nome, / d'alma costome
quelli che in realtà sono tanto ricchi da crearsi il condimento col loro sangue stesso
a poco assuefacendosi di nuovo a mirarle da lungi, donde elle paiono molto più
paiono molto più belle e più degne che da vicino, si dimentica della loro vanità
d'una sola etrusca moglie / da l'arcadio gilippo eran creati. tommaseo,
illusione di un mondo nuovo scoperto e appercetto da lui. carducci, 326: luce
sorelle / creowi il fato; né da lui potrei / partirvi, né il
ancor facile e curioso a sapersi quanto da noi siano lontane le nuvole, e
le nuvole, e in che distanza da terra si creino i tuoni, misurando i
creino i tuoni, misurando i tempi da che si vede il baleno a che quegli
fed. della valle, 199: movi da lauree stelle / chiara, alata,
io vi porto, per essermi sino da fanciullo creato in questo lago, mi
= voce dotta, comp. da creatina e fosfato (v.).
= voce dotta, comp. da creatina e fosforico (v.).
del ricambio. = deriv. da creatina. creatininemia, sf.
. = voce dotta, comp. da creatinina e dal gr. alp. a
= voce dotta, comp. da creatinina e dal gr. oùpov
= voce dotta, comp. da creatina e dal gr. oùpov '
di un paese. = deriv. da creativo. creativo, agg. che
nostro quella potenza creativa, con cui da principio ci fece. gioberti, ii-122
risuscitare, una stirpe di viventi costretta da lunga servilità ad abitar con esso il
loro ingordigia, e veggiamo in essi creati da dio gli ordigni a bella posta per
cose che di lor si fanno, / da creata virtù sono informati. maestro alberto
modo la cosa creata, l'intelletto ha da fare le sue difese. manzoni,
scrive chi vince: sono sentenze create da secoli ed esprimevano il pessimismo sulle sorti
statuto quel che chiedi, / che da ogni creata vista è scisso.
: non può, così, incidentalmente, da un momento all'altro, un elemento
, rodrigo e arrigo, cardinali creati da paolo terzo. cesarotti, i-138:
o attenderemo che qualche nuovo tribuno creato da sé si faccia autore di nuove tavole?
g. gozzi, 1-195: non è da persona ben creata il parlar in tal
lui era uscir del mondo e allontanarsi da tutto il creato sensibile. segneri,
ben si mira, è la legge, da dio già stabilita in tutto il creato
visibile volevamo darci conto un po'più da vicino di quelle categorie di corpi che
m'avesse a esser risposto non già da lui [dal castelvetro], ma da
da lui [dal castelvetro], ma da alcuno creato, o amico suo.
all'intervento divino). uguccione da lodi, v-148-1: al to nome comenzo
è mio creatore; / 10 fui da lui creata, / e fui incominciata;
uomo è manifesto. s. bernardino da siena, 33: o reina del
dev'essere, l'unico tra i globi da cui partono inni e cantici di vocal
]. idem, iv-2-530: immune da ogni tossico d'amore, ostile a tutti
che l'abbiamo fatto morire per togliercelo da tomo. = lat. creàtór
è insegna e volto di dio, da cui viene la luce e 'l calore ed
ne curaron nulla, perocché non è da curarsene. magalotti, iii-32: ci
di fragilità e sofferenza). giacomo da leniini, ii-94: rinnovellare mi voglio
con un dito. gozzano, 132: da quel mattino dell'infanzia pura /
più congiunte parenti dicevan sé avere avuto da lei non essere ancora di tanto tempo gravida
con molte altre dette e non dette da noi di quel monsignore. segneri,
da'primi anni dovranno elleno dunque pigliar da voi? goldoni, iii-71: caro illustrissimo
poca quantità di creaturine invisibili, lontane da me i milioni delle miglia, non
longhezza noiosa nel racconto delle ragioni dedutte da sette cose naturali, per quali s'
maggior quiete e temporale e spirituale che da noi si possa;...
parte delle castella e de'villaggi abitarsi da gente per generazione moresca...
. e poi lasciandosi dominar nella mente da quell'errore, per cui si separarono
sarebbe dunque con lei nella eternità promessa da cristo ai propri credenti? svevo,
: volere lo stato laico è logico da parte dei non credenti, è una
: cominciare a credere. giacomo da lentini, ii-77: troppo è villana credanza
.. m'abbia questa grazia impetrata da dio. andrea da barberino, iii-311
questa grazia impetrata da dio. andrea da barberino, iii-311: correvano per andare in
il tuo parere, ecc. pietro da bascapè, v-186-1: no è cosa in
non fue, che ogni casa che da lungi vede crede che sia l'albergo,
pucci, ix-366: per me parola ma'da voi non cala i e di venir
né vi crediate di poter punto ritrarre da una così incre- dibil credenza quel valente
in aria su la lavagna... da un amico carissimo. pindemonte, 154
, che la mutazion della voglia divenisse da mutazion della credenza. magalotti, i-49
, ii-130: saremmo noi cori pusillanimi da non confessare il vangelo? da prenderci soggezione
pusillanimi da non confessare il vangelo? da prenderci soggezione, se alcuno immaginerà che
confessare un uomo di grande ingegno, combattuto da terribili dubbi circa la fede. a
verità è scoperta intorno alle cose divine da dio stesso umanato, non è lecito
, moto naturale verso le verità rivelate da dio; fede. iacopone,
di sustanza prende intenza. / e da questa credenza ci convene / sillogizzar sanz'
ricordarlo; oggi me ne pago io da me un acconto, con questo poco d'
fichi] senza alcuna credenza. andrea da barberino, i-2: e data la credenza
così lui, soldato, speziai, villan da prato, era ubrigato a far la
, gli mandò dicendo che seco aveva da conferir cose di credenza. varchi,
, fin che morto... parvegli da pubblicarsi. muratori, 7-iv-455: attendiamo
alla fede e onoratezza altrui. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
meritevoli di essere * creduti *, da cui il nome), al quale competeva
i grani e biade raccolte... da dico- mano... in là
in là verso i confini, si possino da quelli che gli avessero raccolti condurre e
: senza prove, volendo farsi credere da sé, o come chi prende roba e
bruti a credenza ': che si spacciano da eroi liberatori, ma il debito del
= dal lat. mediev. cridintia, da crèdère * credere '. credènza2,
, nel quale si ripongono gli utensili da tavola, le vivande o altro; a
o altro; a volte è completato da un'alzata a vari piani,
per via d'un discepolo di raffaello da urbino pittore, che il vescovo salamanca mi
pittore, che il vescovo salamanca mi dessi da fare un vaso grande da acqua,
mi dessi da fare un vaso grande da acqua, chiamato un'acquereccia, che
le chiavi delle credenze alla cintola, faceva da padrona di casa. tozzi, i-365
in credenza era spasmodicamente ghiotta, tanto da averne secrezioni salivari. brancoli, 4-38:
o mensa, coperta di tovaglia bianca da tutte le bande sino in terra. ceracchini
credenzette di noce e il lungo divano da anticamera coperto di tela greggia, [
c'era nella stanzetta. = da credenza, 1, nel significato del n
; oggi vi farò intendere / quel che da parte sua v'ho a dir
pel primo viaggio. = deriv. da credenza *. credenziàrio, sm.
cosa d'ottone. = deriv. da credenza1. credenzière (ant. credenzièri
credenzieri, i bottiglieri, i servitori da tavola, che dan l'acqua alle mani
rossi, verdi e neri, / da ristorargli l'anima sfinita. / con lodi
'comanda. = deriv. da credenza1. credenzóne1, agg.
credenzoni. = 3 deriv. da credenza1. credenzóne2, sm.
che forte non si dolessi, non sarebbe da credermi. pulci, v-48: io
. - anche al figur. compagnetto da prato, xxxv-1-166: madonna, per lo
nude, la quale cortesia di parole da nessuno suole essere creduta. 5. bernardino
suole essere creduta. 5. bernardino da siena, 35: dicesi che tanto fu
, canz., 45: non fia da altrui creduta e non fia intesa /
quella faragine di sfere ed orbi figurati da gli astronomi, ciò reputo io così
e v'ha quella [differenza] non da tutti creduta, e pur necessaria a
. 4. seguito per lo più da proposizione oggettiva: avere una data opinione
tante voci uscisser tra quei bronchi / da gente che per noi si nascondesse. idem
potuto ottenere dalle ragioni ed esperienze poste da ticone. brusoni, xxiv- 844
viventi che infìno al dì d'oggi da tutte le scuole sono stati creduti nascere
, ma con una mutria così responsabile da credere davvero che lui pensi in buona
5. seguito per lo più da proposizione oggettiva: ritenere, presumere,
i-84: vennero all'autore, credendo da lui avere alcuno compiacimento. pulci,
provava per esse dolorosamente l'invidia che, da principio, aveva creduto di far loro
. immaginare, figurarsi. giacomo da lentini, ii-55: tanto si frange a
, i-362: l'animale che dipende da sé nell'azione e nella vita, ha
, stimarsi; immaginare se stessi diversi da come si è in realtà (per
747: egli si credette sciolto da ogni altro dovere, da ogni altro
si credette sciolto da ogni altro dovere, da ogni altro atto increscioso, per questo
ant. fidarsi di qualcuno. bartolomeo da s. c., 292: né
al muoversi, né si fare paura da se stesso, e procedere in modo
mai strabocchevolmente spendevano ed erano sommamente creduti da ogni mercatante, e d'ogni gran
non erano state conte a'mercanti, da chi l'aveva credute loro. b.
d'infinito / che apparisce di là da ciò che sente / il senso: o
ignoranti, essendo lodati nel loro cospetto da piasentieri, se lo crederanno; costui,
(116): fannosi a credere che da purità d'animo proceda il non sapere
di lui era,... ricercò da lui per suoi ambasciatori in virtù della
in soccorso suo e genti et artiglierie grosse da muro gli mandasse. f. d'
firenze, 23-80: martino di giusto da lari, essendo a pisa, faceva una
uomini, che e'volesse per qualunque rispetto da cristo essere diviso. ariosto, 1-56
terra è un animale mobile e convertibile da principio intrinseco, sieno quelli altri tutti
si crede, in quanto è attestato da un'autorità divina o da un'autorità
è attestato da un'autorità divina o da un'autorità umana degna di fede.
superi, credibilissimaménte). in modo da potersi credere, per quanto si può
: [un vero contratto] obbliga, da ima parte, il destinatario accettante ad
mi stimiate inutile, e non buono / da potervi difender da costui? bandello,
e non buono / da potervi difender da costui? bandello, 1-54 (i-623)
bandello, 1-54 (i-623): essendo da buona fortuna aiutato, prese qualche credito
i quali si era un maestro francesco da norcia, medico vecchissimo e di maggior
oro e parte in crediti fattici da mercanti di lisbona, per li quali dando
di traiet- tare materialmente il danaro da una piazza all'altra, come
mi dà assai lavoro e poco poco da mangiare. panzini, iii-442: -così
di denaro a mutuo, fatta generalmente da appositi istituti (banche: credito bancario
credito bancario), ma talora anche da privati o da enti pubblici, a
), ma talora anche da privati o da enti pubblici, a un imprenditore o
. -credito consuntivo: quello concesso da privati per il pagamento di beni di
fisso, per lo più mediante acquisto, da parte delle banche, di valori mobiliari
inteso a mobilizzare 1 loro crediti derivanti da vendite all'estero con pagamento differito a
in bianco o allo scoperto: concesso da ima banca senza speciali garanzie. -credito
data facoltà al beneficiario di farsi sostituire da altro beneficiario. -credito congelato:
credito: la concessione di credito fatta da ima banca a un cliente. -lettera
. -lettera di credito: documento emesso da una banca in favore di un viaggiatore
dato ammontare. -anche: documento emesso da una banca, contenente l'ordine rivolto a
e la conseguente aspettativa di ottenere, da un dato soggetto, in base a
diavolo. bocchelli, 1-iii-113: a partire da san michele, cento lire ogni due
. -credito chirografario: non assistito da alcuna causa di prelazione (v.
. -credito reale: ogni credito assistito da una garanzia reale, cioè da un
assistito da una garanzia reale, cioè da un privilegio (credito privilegiato),
privilegio (credito privilegiato), o da un pegno (credito pignoratizio),
pegno (credito pignoratizio), o da un'ipoteca (credito ipotecario). -
- credito personale: ogni credito assistito da una garanzia personale, fornita da un
assistito da una garanzia personale, fornita da un terzo a favore del debitore (
credito e la carta di credito, o da enti pubblici o da privati, che
credito, o da enti pubblici o da privati, che incorpora in sé un diritto
diritto di riscuotere una data somma da altra persona, e, in senso generale
senso generale, di ricevere qualcosa da altri. -nel linguaggio giuridico:
, i-851: se l'infelice è da vero invasato dal * fanaticus error '
dotta, dal lat. creditor -oris, da credlre 'affidare, prestare '.
* voce dotta, lat. creditorius, da credere * affidare, prestare '.
15-303: ogni vero poeta è dotato da natura di molte qualità o suggerimenti istintivi
voce dotta, lat. crèdùlltas -àtis, da crèdulus * credulo \ crèdulo
con facilità (e spesso con ingenuità da semplicione). boccaccio, dee
hanno per lo più avuta origine da qualche novelletta scritta e creduta da alcuno
origine da qualche novelletta scritta e creduta da alcuno degli antichi credulissimi scrittori. rolli
vendicatrice dell'italia, aveva il re dissipato da quelle anime infantilmente credule o senilmente stanche
credulo alle altrui falsità che alla verità da lui per lunga esperienza potuta conoscere.
voce dotta, dal lat. crèdulus, da credlre. creduto (part. pass
aprir gli intelletti ad ammirabili speculazioni, da molti, o non creduta o poco stimata
6. ant. affidato. iacopo da cessole volgar., 1-129: fue convenevole
, 34-214: tutto all'opposto del creduto da bernardino telesio, lodato di grande ingegno
(nel sec. vi, registr. da venanzio fortunato): d'origine
cremaglièra, sf. ingranaggio formato da un'asta dentata fissa accoppiata a
(sec. xiii): deriv. da cramail, che è il lat
ant. ardere, abbruciare. francesco da barberino, iii-401: lo mio cor crema
. xpepiaorijp -? jpo <;, da xpepiàv- vujxt * sospendo '.
, mamma e fratello, liberi da preoccupazioni maggiori, ebber tempo di occu
le altre impurità. = deriv. da cremare. per il significato del n.
armeria, in quel forno crematorio spento da migliaia di anni, le ceneri si
voce dotta, lat. cremdtio -onis, da cremdre 'bru ciare '
formaggini. « = deriv. da crema. crèmisi (crème$i)
della gran nave di mezzo, eran da capo a fondo coperti di dammasco cremisi
— dall'ar. qirmizi * grana ricavata da ima cocciniglia di color rosso scarlatto '
acceso. straparola, 3-4: addimandatala da capo di che vestimento nel seguente giorno
, iii- 1-62: dodici barche scendono da fisaore, coperte di damasco cremisino,
quel berretto nero, / non è livrea da morti?... / ma
del cavallo. = » deriv. da crema. vallisneri, iii-396: 'crena':
dal 'crine dell'uomo ', e da quello del = voce dotta
, dal fr. crémomètre, comp. da crème e cavallo.
finestre, balconi e simili) formato da due aste verticali scorrenti entro anelli i
cremor -oris 'decotto sugo denso forse da cremare * bruciare '. cremortartaro,
foglia] ch'è tagliata o segnata da denti o tacche rotonde, le quali non
altro organo. = deriv. da crenato. creneòro, sm.
o deodorante. = deriv. da creolo per il colore bruno. cfr.
e delle antille, il meticcio nato da padre bianco e da madre india o negro-
il meticcio nato da padre bianco e da madre india o negro- americana.
nome di crioglio a colui che nasce da spagnuolo e indiana. cattaneo, iii-2-101:
2. agg. lingue creole: derivanti da vari linguaggi europei, modificatisi nell'uso
linguaggi europei, modificatisi nell'uso fattone da popolazioni di colore (il sinoportoghese di
pollo allevato in casa ': deriv. da criar * creare, allevare '(
= voce dotta, deriv. da creos [oto] col sufi.
pavimenti), provocata per lo più da alterazioni della struttura del corpo, dovute
: il vuoto non è più supplito da nessuna scintilla vitale. so bene che più
la vita? = deverb. da crepare. crepacciato, agg. ant
vi enterrà iddio. = deverb. da crepaccio. crepàccio, sm. larga
improviso di sghignazzate. = deriv. da crepa. crepacciuòlo (crepacciòló),
comp. dall'imp. di crepare e da corpo (v.).
infer- netto piccolino, come quel fornellino da cocer pasticci, che sta colà dietro
ho bisogno di piangere e di liberarmi da questo crepacuore mortale: ma per mia
leopardi, i-274: molte cose vedute da lungi paiono facilissime ad incontrare..
che non si sarebbe rialzata mai più da quel seggiolone; credeva che da un momento
più da quel seggiolone; credeva che da un momento all'altro sarebbe morta di
bocchelli, 2-166: « sei tornato da tanto lontano e dopo tanto tempo, *
aretino, ii-39: tu debbi avere anco da rumare il mio padrone, che a
comp. dall'imp. di crepare e da cuore (v.).
. a crepafegato: con tanta rabbia da far scoppiare il fegato. aretino
aretino, ii-39: tu debbi avere anco da minare il mio padrone, che a
comp. dall'imp. di crepare e da fegato (v.). crepàggine
del fesso. = deriv. da crepare. crepaménto, sm.
), agg. che è minacciato da crepe (un muro, una parete
senza alcuna moderazione, in modo tale da scoppiarne, da creparne (con i
, in modo tale da scoppiarne, da creparne (con i verbi mangiare,
comp. dall'imper. di crepare e da pancia (v.).
in gran quantità, smoderatamente, tanto da scoppiarne (con il verbo ridere e
comp. dall'imper. di crepare e da pelle (v.).
. a crepapolmone: con tale rabbia da scoppiarne. aretino, ii-39:
aretino, ii-39: tu debbi avere anco da minare il mio padrone, che a
comp. dall'imper. di crepare e da polmone (v.).
si fanno i piatti non è buona da far pignatte, perché non resiste al fuoco
mentre il viso del martire errava lontano da tutto, e la sua bocca diceva
3. esplodere (un'arma da fuoco, petardi, mortaretti).
sento crepare. ma una volta s'ha da finire. manzoni, 231:
: porca miseria, è una noia da crepare in questo paesaccio infame. -crepare
calandro è con la vaga scanfarda condotta da me per la via di là, voglio
le sono verità belle e buone, e da farcene sopra una commedia da crepar di
, e da farcene sopra una commedia da crepar di risa. goldoni, vii-1184:
crepar dalle risa l'udienza, stupefatta da tante belle facezie. nievo, 65:
grandi risate. pirandello, 7-283: da che ero in ballo, volevo ballare.
del fanatismo e del furore; l'italia da venezia a napoli era un solo carnevale
-crepare d'ozio: oziare tanto da esserne annoiato. lippi, 1-18:
più tosto creppato che non si far conoscer da tutti per bestia. b. davanzati
gli ebrei dicono d'un corvo inviato da l'arca per uomo, che si chiamava
ma se i conti non fallano, ha da crepare prima di me, e se
un'ingiustizia al suo sangue, ho da esser io l'erede delle sue facoltà.
3-22: « quando vado a giornata da lui mi dà mezza paga, e senza
alle gomita, e erano sì stretti che da quelli pativano gran supplicio e molti ne
cane: morire in solitudine, abbandonato da tutti. -crepare di fatica, dalla
affogo! -crepa! -gli rispose pinocchio da lontano. serao, i-999: chi
comp. dall'imper. di crcpare e da stomaco (v.).
crepate. 3. ant. colpito da ernia. giamboni, 6-107: a
2-206: dicendo che 'l balso pareva rotto da lungi, come pare uno muro che
che sia fesso, ed abbia crepature da su in giù. palladio volgar.,
, 1-472: or chi avesse mal da medicare, / enfiato, o crepatura,
deriv. dal lat. tardo crepatura, da crefidre 'fondersi, screpolarsi '.
gli effetti della pressione atmosferica: se da un recipiente, la cui apertura è
recipiente, la cui apertura è coperta da un foglio di carta velina, si
comp. dall'imper. di crepare e da vescica (v.).
= dal fr. crépelle, deriv. da crèpe, uso sostant. del- l'
stor. antica calzatura greca e romana da passeggio consistente in un sandalo con suole
ed altre vesti ed abbi gliamenti da donna, e istrumenti di delizie come gli
= voce dotta, lat. crefiiddtus, da crepida * sandalo '. crepìdine,
. martini, 2-2-275: gli strumenti da battere... sono il cembalo,
famiglia degli idiofoni per scotimento, usato da alcune popolazioni primitive, che deriva probabilmente
alcune popolazioni primitive, che deriva probabilmente da un frutto secco, contenente semi,
crepitdcùlum 'cembalo, sonaglio ', da crepitare * scoppiettare, fare strepito '.
). boccaccio, 1-13: e da quelli [novili] crepitanti alcuna volta
persona, agli spari di armi da fuoco, ecc.).
anidri (per esempio: il sale da cucina) che, quando sono riscaldati
le carte. panzini, i-448: fu da me udito un crepitare di sibili e
polmoni o anche i bronchi sono affetti da processi infiammatori. 2. crepitio
]: 'crepitazione', lo scoppio prodotto da certi sali gettati sopra il fuoco.
, lat. crepitàtió -onis, deriv. da crepìtus -ùs * strepito, scricchiolio '
, iii- 251: fu udito da lontano un crepitio secco e sinistro..
dalla lastra. = deriv. da crepitare. crèpito, sm.
i polmoni o i bronchi siano affetti da processi infiammatori. tramater [s.
fanno talvolta le ossa, cagionato da alcune malattie. = voce dotta
dal lat. crepìtus -ùs, deriv. da crepare (screpolarsi, fendersi)
dell'intonaco. = deverb. da crepare. crepolante (part.
pece e saime. = deriv. da crepare: cfr. lat. tardo crepulus
, dal lat. tardo crepor -oris (da crepare * screpolarsi, fendersi ')
viii-2-134: turbatosi [ettore] d'essere da lui stato vinto, credendo lui essere
alcuni, che molte sieno cose giocose da fanciulli, dette da'latini *
. lat. crepundia, deriv. da un agg. * crepundus (da crepare
da un agg. * crepundus (da crepare * fendersi, screpolarsi ').
su la grande onda, / dolce è da te scendere dove è pace; /
più convulsamente nel suo lettuccio appena rischiarato da una luce crepuscolare. -farfalla
e mai definizione fu più azzeccata, da qualunque lato si voglia considerare, all'
colmi del meraviglioso stupore del mondo crepuscolare da cui sei uscita. b. croce
in psicopatologia, alcune situazioni psichiche caratterizzate da un offuscamento della coscienza a cui segue
il mondo. « = deriv. da crepuscolo. per il n. 2,
troppo acuta. = deriv. da crepuscolare. crepuscolino, agg.
posto sopra luogo eminente, in lontananza da noi di quattro o sei o
della sera. = deriv. da crepuscolo. crepùscolo, sm.
, sm. illuminazione del cielo accompagnata da variazioni di colore di diversa intensità e
e in cui l'aria è rischiarata da un lume debole, e non ben manifesto
oscurità fredda, con l'anima investita da tutte le antiche e fiere sventure che
3-737: si ritro- vomo là dove da la terra perpetue nebbie exalano, cag-
come i latinetti, e rischiarati appena da un lieve crepuscolo di teoria. guerrazzi
, dal lat. crepuscùlum, deriv. da creper * alquanto buio ':
quasi al gioco si eccitasse, pigliava da quel crescendo l'abbrivio per toni sempre
alle estremità. = deriv. da crescente2. crescènte1 (part.
annunzio, iv-2-590: entrambi palpitavano tenuti da un'ansietà crescente, ascoltando la fuga del
: riferito ad abiti troppo abbondanti indossati da persone adulte. giusti, ii-370:
= deriv. dal lat. crescentia, da crèscère * aumentare, sviluppare '.
o dirò di narciso, / che da quell'acque, ond'ebbe / la morte
cresceva su un muro di casa nascendo da un lastrico. trapiantata, sarebbe intristita.
aver quasi stroppiati i piedi, che da piccoline, perché non creschino, glie
la roba; tanta grazia di dio da rivoltare lo stòmaco. moravia, iv-220:
tirreno è un'isola chiamata etalia, distante da terraferma circa cento stadii, ne la
mai non cominciasse e che non provenga da causa alcuna. 3. diventare adulto
per mia ristorazion moglie che garre / da anzi dì 'nfin al ciel stellato; /
costumata e onesta. per la qual cosa da diversi fu cominciata a vagheggiare. s
non si ricorreva alla scappatoia del collegio. da una cotal educazione circondata di esempi tristissimi
talora andava crescendo di forza finché scoppiava da vicino come un tuono. brancoli,
statura (una persona). francesco da barberino, 24: e corno cresce nella
, impauriti nella prima impresa, / da uno in altro error tutto di crescono.
in altra età qual ebbe / amato mai da deitade alcuna, / e qual cotanto
la vista di questa sorella, già da me tanto amata, come accennai, e
sì come già maturi, e spiccatisi da loro stessi. algarotti, 2-227: tutti
-aumentare di quantità. paolo da certaldo, 152: quando comperi biada,
l'arti crescono le ricchezze, e da ciò nasce la moltitudine delle genti.
le prime fughe; ma quando crebbero da comporre due eserciti, con armi, danaro
e la facilità di commetterlo cresce colla circonferenza da custodirsi, e colla diminuzione del volume
l'alba, e cinto esser puoi da mille ferri. prati, i-250: tu
volgar., 3: che bene è da piagnere lo tempo della presente vita,
ogni arte e ogni forza operando, essendo da infinito mare combattuti, due dì sostennero
prende / che vinto abbia a restar da sì vii cosa. / volge le chiavi
commessario il borgia. algarotti, 1-448: da tre secoli in qua la navigazione che
una coppa: la quale forma ha da essere nel modo del corpo del vaso.
siano al presente, né ci cresce da banda alcuna sospetto di guerra.
questo studio di rettorica fue abandonato quasi da tutti loro, e perciò tornò a neente
allevare, educare; nutrire. giacomo da lentini, ii-104: cristo le doni vita
e gentile era molto e perciò che da bambina cresciuta se l'avea,
assai teneramente era da lei amata e avuta cara. alfieri,
comò delle bambole che riguardano come bambini da crescere. c. e.
il collo tuo. s. caterina da siena, iii-85: sforzati di crescere
capellano volgar., i-5: adunque è da vedere che cosa è amore,.
voler fortuna. tasso, 6-48: vinta da l'ira è la ragione e l'
miope dietro gli stessi occhiali a stanghetta da studioso, cresceva una sua fissità assente
quelli d'atena non solamente furono savi da crescere, e governare la repubblica, ma
quei giri della calza, dove essa ha da venir più larga, come nel polpaccio
uovi pinti. = deriv. da crescere: efr marchigiano e umbro crèscia,
comp. dall'imper. di crescere e da core, variante popol. o poet
qual crescimento l'uomo ha sempre possibilità, da la parte de l'oggetto conosciuto e
confidenza e di probità, che estingua da una parte e dall'altra i dissapori sul
e liquefazioni delle nevi che si scolano da quelle terre pendenti verso del lago.
il padre non ha avuto più confidenza da quando il figlio ha dato la crescita
. non riesciva a distogliere lo sguardo da quel lieve movimento di créscita e di
della marea. = femm. da un part. analogico di crescere1.
xn d. mi. = > da un part. analogico di crescere *.
1-1-262: si comincia a ripulire gli alberi da costruzione nel decimo anno, cioè quando
. baldini, i-26: inutili liti da vecchie zitelle tra il conducente ubriaco e
cui la figlia unica vuoisi / torre da un empio; la mia figlia vera,
; la mia figlia vera, / da me nudrita, al fianco mia cresciuta,
mio. giordani, iii-88: si mostra da negligenti e maligne femine cresciuto nella rozzezza
tribulazioni cresciu- tissime. s. caterina da siena, i-9: sempre cresce di
voglia di parlare; una voglia cresciuta da quella sorta di tenerezza che, sul punto
; [otoctyjp], deriv. da kpoiooi; 'creso '.
.. arrostite delle fette di pane da ambedue le parti e così calde strofinatele
aceto e zucchero. = deriv. da cresccntina, dimin. femm. di crescente2
. = voce dotta, comp. da cres [olo] e dal sufi.
= voce dotta, comp. da cres [olo] e dal sufi.
(in uso in francia) costituito da una miscela di trinitro- cresolo e acido
granate. = deriv. da cresile. crèsima (ant.
cresima di fracasso esci un risultato tutto da ridere. 2. ant.
-aro? 'unguento, unzione ', da xpito 'ungo '. cfr. isidoro
dottrina cristiana. = deriv. da cresimare, per analogia del gerundivo lat.
sono né osservante né credente. fin da prima dell'adolescenza mi beffavo di tutte
3. tenere a cresima, fare da padrino nella cresima. aretino,
, come un adulto è quaggiù differente da un bambino. c. e. gadda
un frugolo, ma un diavolo, da far concorrenza alle sorelle, per battezzate
la zia sganci, a quei discorsi, da prima scattò come una molla: «
del barbitonsore? = voce dotta da creso (lat. croesus, gr.
. = voce dotta, comp. da cre [o] s [oto]
tua tabulazione. tasso, 9-8: e da lei [aletto] tolto / è
ad un fermaglio di zaffir scolpito / da l'industre marito / con lunghe crespe attiensi
fa l'effetto che farebbe una camicia da uomo con il suo collare, ma increspato
/ scopron le rupi, al loro piè da lungi / rota l'onda canuta,
ora lo scuro finiva e s'era fuori da quel mar di scoglio; sulla sabbia
le crespoline della gola d'una berretta da donne. = femm. sostant
d'occhio. = deriv. da crespare. crespare, tr.
= deriv. dal lat. crispàre, da crispus * crespo '. crespato,
ecc.). = deriv. da crespare. crespèllo, sm. raggrinzamento
quando non viene ben steso sulla superficie da dorare. 2. ant. frittella
, e piangere. = deriv. da crespo.
barba grossa. = deriv. da crespare. crespigno [crespino)
comune del crespigno. = deriv. da crespo. crespino, sm. bot
il crespino una pianta che cresce su da terra con folti sarmenti o vogliamo dire
, 21: il berberi, chiamato da dioscoride spina acuta, ben che non sia
soderini, ii-353: i berberi che mettono da pietre si possono propagginare a far siepe
., 52: non fia mai sciolto da le treze bionde, / crespe,
più chiari che 'l sole, / da far giorno seren la notteoscura, /
: i quadretti de lo orto divisi da alcune belle viette, erano pieni di varie
. 5. letter. percorso da piccole e fitte onde, increspato (
12-iii-133: facciasi [l'aurora] sorgere da una marina tranquilla che mostri (tesser
marino, 1-89: all'arrivo d'amor da cupi fonti / sgorga e crespo di
/ gli mostrava l'orribile palude i da freschi venti combattuta e crespa, / mentre