, prova, conferma. simone da cascia, 1-35: niuno puote sapere s'
, lat. certificano -onis (deriv. da certus 4 certo ').
e la memoria che ho delle offerte fattemi da essa molte volte, mi darebbono ardire
queste... e certitùdine d'ottenerle da vostra signoria. = voce
, lat. certitùdo -inis (deriv. da certus 4 certo ').
37-43: per ispezial contezza avutane già da dio era certo del grande esempio e
pegno solo ch'ebbi in grazia / da te. / e l'inferno è certo
che le cose osservate di nuovo e lontane da i comuni e popolari pareri, le
tuttavia da attribuirsi a disturbi del parasimpatico e dell'
in acqua. = deriv. da chinico: cfr. fr. quinicine (
= voce scient., deriv. da china2 col sufi. -ico: cfr.
= voce scient., deriv. da china * col sufi. -ide.
= voce scient., deriv. da chinide col sufi. -ina; cfr.
— voce scient., deriv. da china1: cfr. fr. quinine
. farmac. preparato farmaceutico costituito essenzialmente da solfato basico di chinina usato come energico
annunzio, iv-2-303: [avevano] da lungo tempo la febbre terzana contro cui ogni
ii-130: chi va senza saperne nulla da pontelagoscuro a ferrara, è ben lontano
pontelagoscuro a ferrara, è ben lontano da supporre che alla sua destra si stenda una
dove andava, e non è neanche da dire che si fidasse del chinino. si
non prenderla. = deriv. da chinina, che tommaseo e tramater registrano
, è parola molesta, grave, e da doversi dire col capo chino. tasso
lanoso petto / con un riso villan da terra il prende, / tra le ruvide
un verso l'altro con un far sì da vero nell'animo quel ch'esprimevan nell'
donde e'dovevano discendere. = forse da considerarsi forma accorciata di chinato, oppure
accorciata di chinato, oppure deriv. da un lat. chinus (da chinatus:
deriv. da un lat. chinus (da chinatus: cfr. acclinis).
sul ciglion non era, / che risospinta da un poter supremo / rotolavasi rapida pel
andare in rovina, decadere. francesco da barberino, 218: donna che non pianger
sì accanato il gran mastino / che da la scala è sceso alquanto al chino
capo in seno di madonna giunone; e da quel chino avenne (perché questo
momo e tutti gli altri dei ch'erano da quella parte. idem, 3-747:
di consentire. = deverb. da chinare. chino3, sm. ant
la cucina. = deriv. da china (cina). chinoftalóne
= voce scient., comp. da chin [aldina \ e [anidride]
= voce scient., comp. da chin [inà], [alcal]
= voce scient., comp. da china2 (perché risulta presente anche in
dei piedi. = deriv. da chino1. chinòtto, sm.
, coltivata sulle coste mediterranee: alta da un metro a due metri e mezzo
pomeriggio a prendere il sole... da un orticello lì sotto saliva l'odorino
a poco. = deriv. da china, antica forma del nome della cina
., ch'ebe per noi in marsilia da rinaldo iacopi per due chintali di trama
. apertura laterale nei forni fusori, da cui il metallo cola nelle forme; spina
registrata fino dal salvini. segna il passaggio da 'cloaca 'a 'chiavica
molte chiocche'. = deverb. da chioccare.
, debbon andare anche i pulcini. da vallombrosa / neve a iosa: / venga
/ neve a iosa: / venga pur da ogni bicocca 3. figur. donna la
capra, un essere = deriv. da un lat. coda per cochlea * chiocciola
delle stelle. -io dico che da balia, usato co'fanciulli. l.
d'avanzo. = deriv. da chioccol. 6. dimin.
modo, per = deverb. da chiocciare. farsi sentir dai cavalli
, affinché freschissime alle = deriv. da chiocco'. chioccianti si sopponghino in
allevamento dei pulcini; = deriv. da chioccare *. per estens.
loro nutrice, a pascere; nacei da cortile, nel periodo della cova e della
d'argento. = deriv. da chiocciare. chiòccio, agg. rauco
come fi più fanno coloro i quali da sùbita meraviglia sono soprappresi. boti,
sagrestano, lì dirimpetto: una voce da far cascare fi pan di bocca.
fi bottone del campanello. un altro effetto da quello che ella si aspettava: una
l'intonazione di voce chioccia un po'da prete, con una forte cadenza dialettale
5. ant. malaticcio. luca da panzano, 39: morì l'orsa mia
2-62: madonna clarice s'è sentita da iersera in qua un poco chioccia.
è fradicio. = deverb. da chiocciare. chiòcciola, sf. mollusco
a spirale, di colore giallo-bruno, da cui si protende il corpo molle e
mostrano lor coma. s. bernardino da siena, 546: quando voi avete
al coito in una maniera tutta differente da quella dell'altre bestie. magalotti,
si ficcava nella fratta a cercarvi chiocciole da farne braccialetti e collane. pascoli,
chiocciola vaghissima, finissima, lucidissima, da me ivi veduta, che vale,
di mantello di foggia incerta (forse da avvolgere più volte intorno alla persona)
parte riempié, facendo due chiocciole o lumache da lato, nelle quali sono scale piane
nel corpo di una muraglia. -soldato da chiocciola: inetto, imbelle. b
: quelli a questi diceano: soldati da chiocciole, e da meriggiare ne'teatri.
diceano: soldati da chiocciole, e da meriggiare ne'teatri. -fare come la
tempo. / belle creanze sì, da gentil uomini: / un orecchio al sensate
la chiocciola facciano ciascuna di loro un tutto da sé, mentre hanno fra sé scambievole
, risale probabilmente addietro; è costituita da un elicoide libero di ruotare intorno a
il cognome. = deriv. da chiocciola. chiocciolàio2, sm.
e tunisia. = deriv. da chiocciola, come traduzione del fr. escar
escar gotière, deriv. da escargot 4 chiocciola '. chiocciolare
. chiocciare. = deriv. da chiocciare: v. chiocciolio.
per traslato, un piccol pane formato da un cilindro di pasta avvolta a forma
gorgheggiare, pigolare, chioccolare, fischiare, da ogni albero e cespuglio. l'uno
il verso. pancrazi, 1-85: da un fianco del rudero finto, scende
alla campagna. = deriv. da chioccolare. chiòccolo, sm.
d'oro. = deverb. da chioccolare. chiodagióne, sf. ant
crudi o colati,... vena da ferro, chiodagione di qualunque sorta,
degli orologi. = deriv. da chiodo: cfr. chiovara.
, 14-383: [un] paese fondato da una colonia di zingari chiodari provenienti da
da una colonia di zingari chiodari provenienti da mondovì. chiodaiolo (chiodaiuòlo, ant
. - anche al figur. uguccione da lodi, v-151-164: claudà li fo le
fo le man e li pei / da quili pessimi giudei. d'annunzio, ii-892
gravi artiglierie. = deriv. da chiodo1. chiodato (part.
ribaditrice). = deriv. da chiodare. chiodatura (ant.
, per rinforzare le suole delle scarpe da montagna (e in questo caso hanno asta
i ferri a'piedi, cioè una catena da una gamba all'altra, i ceppi
il vecchio staccava un chiodo, o toglieva da un cantuccio un deschetto che soleva star
! / grande portone oscuro / trapunto da tanti grossissimi chiodi, / il frusciare
e qualcuno lo perdono lungo il cammino, da bucar gomme ai ciclisti. calvino,
e superba. s. caterina da siena, i-154: con l'obedienzia del
a tua posta muovi / questi affetti da te, che in noi nascendo / natura
la donna fitto, non si rimosse punto da la sua ferma impresa. alamanni,
chierichino! egli è tanto buon diavolo da crocifiggerci, in un momento di lieto umore
iii-147: la mia camera è stata invasa da soldati tedeschi, con l'elmetto a
forame, accennò dietro al suo erba da buoi, che rovesciatoli le brache fino
pratolini, 9-265: è in bottega da quand'era ragazzo e non si è
. brancoli, 4-49: tu, da un certo tempo in qua, hai un
e generoso di tutti i ravecca, da anni decaduti e pieni di « chiodi *
. 9. locuz. -roba da chiodi: opinione, azione meritevole del
con ciò? quel che si conchiuse da molti quando vi sentirono entrar pocofà col
ascendente d'avere a dir sempre roba da chiodi. fagiuoli, 3-2-277: a
di lor [deùe donne] roba da chiodi, / il devoto lodiam femmineo
sesso. tommaseo-rigutini, 1259: 'dir roba da chiodi', di maldicenze o scritte o
: il faina, guai, disse cose da chiodi, minacciò darsi al disperato,
dette / cose del fatto suo proprio da chiodi, / gl'intuonaron minacce maledette,
: ma c'era anche molta roba da chiodi. -abboccare un chiodo arrugginito
-abboccare un chiodo arrugginito: lasciarsi attirare da cose di nessun conto. verga,
chiodo (uno strumento): cessare da un'attività (mettendo in disparte gli attrezzi
nel vecchio buco. -non esservi da ficcare chiodo: non esserci alcun modo
moniglia, 1-3-13: non c'è da ficcar chiodo; / predica quanto vuoi
la rota de la fortuna, cioè viver da gentiluomo e non esser così ingordo del
sedeva continuamente a reai banchetto, sarà da i demoni trascinato giù nell'inferno.
re di ungheria, corteggiato nella cerimonia da ferdinando e carolina di napoli. de
autunno di bei grappoli d'oro corteggiati da tutte le vespe del vicinato.
una donna. marino, i-m: da questi felicissimi imenei, / corteggiata da
da questi felicissimi imenei, / corteggiata da mille e mille proci, / beroe uscirà
dalle signore punto punto corteggiate, e da quella gente sempre ammalata e sempre sana
sempre sana. banti, 8-224: corteggiata da lui assiduamente, la povera ragazza aveva
ricordava bene. = deriv. da corteggiare. cortéggio, sm. seguito
sentì un misto e continuo ronzio che veniva da una stanza di sopra. s'immaginò
è stata [l'affezione infiammatoria] molto da temersi, ed in particolare per lo
accompagnata dalla musica, dal ballo e da tutta quella pompa che a'tempi di
6-337: c'era, un po'da ogni parte, il solito corteggio e
pensione oltre i donativi ed esser libero da qualsivoglia obligo di corteggio son condizioni molto
/ spiccatevi dal torbido corteggio, / da cui, più ch'util, può tomarven
ospital militare; finché fattasi cuore entrò da un fornaio, e mosse timidamente la sua
proteste di mille galanti, io stordita da quest'incenso d'adulazioni e di corteggio che
avventanti ragazze. = deverb. da corteggiare.
mandole, o mezze mandole, o da taglio o d'archetto. = deriv
o d'archetto. = deriv. da corto. cortèo, sm. seguito
sono i sogni ed i piaceri / da 'l gentil volto pagano. barilli, 6-37
11-771: e d'altra parte, / da gran corteo di donne accompagnata, /
3-72: in tenuta di gala, seguiti da un corteo di dame e gentiluomini,
di addio, e accompagnare alla stazione da cortei commossi, a volte con a
sta bene. = deverb. da * corteare 1 corteggiare '.
. guiltone, 231-5: cortes da corte accort'hai cortesanza. ¦
cortesanza. ¦ ¦ deriv. da cortese. cortése, agg.
xxv-2-212: -ben venga il mio caro e da ben ciacco. - sia ben trovato
. -armi cortesi: armi speciali da torneo; si potevano usare senza pericolo
rime già no serà represe. francesco da barberino, 62: giunta che fia
disse grifon: « questa cortese usanza / da me, per la mia fé,
. bartoli, 37-114: fu vinto da quella cortese forza che gli era usata per
almen d'aver cangiato stile, / da gli occhi a'pie'; se del lor
/ e di sospir cortese donatore. andrea da barberino, 1-84: egli era ricco
: sotto sorveglianza non rigorosa. bartolomeo da s. c., 92: lette
chetamente; alla chetichella. giacomo da lentini, 5 7: ma molti creden
odi cortese. = deriv. da corte. corteseggiaménto, sm. ant
corteseggiamento li adescava. = deriv. da corteseggiare. corteseggiare (corte§aggiare)
nobilmente, con onore. giacomo da lentini, ii-108: quand'om ha un
piè guasta e sconnessa / risorge olbrando da le molli arene, / dolente sì
marini, xxiv-828: poi, affidata alquanto da uno di coloro, che più cortesemente
leopardi, v-20: nessuno è conosciuto da noi sì malvagio, che salutandoci cortesemente
meno mal entrando nella camera da letto, trovò la moglie in compagnia
] incominciando ad allargarsi, or più da un lato or più dall'altro, ammettono
361): la gentil donna allora, da mento allo scorpione e l'ira
contessa, cogno- = deriv. da cortese. sene a brescia.
lo contrario, si tolse quello vocabulo da le corti, e fu tanto a
fede? / convense a cortesia / scaciar da sé colui che mercé chiede? ariosto
pregio è cortesia, / che si fugga da noi rischio o fatica / per cagion
: d'alcide e di tesèo suona che da le vive / genti a le infeme
anche: vivere splendidamente. francesco da barberino, 93: lungo tempo messere
io ti ringrazio. aiutivi macone / da questa fera, s'ella è tanto ria
21-90: adesso lo trattavano da uomo, con una cortesia piena
al buio sino al palazzo fu allietato da continue schermaglie fra la cortesia piemontese e
con tesser portata, benché leggerissima, da ambedue i cavallereschi contendenti. -figur
sollecitudine, di simpatia. giacomo da lentini, ii-60: chi è temente fugge
fa cortesia, / ch'eo non vorria da voi, donna, a sembianza,
donna, a sembianza, / se da lo cor non vi venisse amanza.
cor non vi venisse amanza. folgore da san gimignano, vi-n-139 (7-13):
belle e buone consuetudini si son poste da canto. marino, i-65: e s'
per l'infinite cortesie e carezze ricevute da questo serenissimo prencipe. b.
6-20: ma perch'egli era giunto ornai da sera, / piegossi ad accettar la
gli fu offerta con istanza grande / da un infelice ostier di quelle bande.
di vero fra quanti a noi ne vengono da quelle parti non ho mai veduto le
liberalità nello spendere, munificenza. folgore da san gimignano, vi-n-168 (32-1):
: cortesia cortesia cortesia chiamo / e da nessuna parte mi risponde; / e
nude, la quale cortesia di parole da nessuno suole essere creduta. e vedemo
mio interlocutore. quale era la chiave da girare? calvino, 1-411: mia moglie
, clemenza; risparmiarlo. andrea da barberino, iii-4: intenerì gostantino, e
non dite villania d'altrui. paolo da certaldo, 351: « cortesia di
cortesia. = * deriv. da cortese. cortézza, sf.
costei sono ordinate, di ciò è da biasimare la debilitade de lo 'ntelletto
corticale del cervello. = deriv. da cortice. còrtice, sm.
. cortex -icis * corteccia 'e da pleurite (v.). corticosteróne
. cortex -icis * corteccia 'e da sterone (v.). corticosurrenale
. cortex -icis * corteccia 'e da surrenale (v.). corticosurrenalòma
. cortex -icis * corteccia ', da surrenale e dal sufi, medico -orna,
. di quelli servigi che communemente gli uomini da le donne ricercano. aretino, 8-2
uno scolare suo ospite, era stata raccolta da guglielmo. pindemonte, 223: cortigiana
: idealmente, egli si sentiva attratto da una di quelle cortigiane del secolo xvi che
. cortigianèlla. panzini, i-763: da prima furono prese di mira e messe
la cortegianeria voglion esser posti e poi da veri cortegiani non vivono, debbiano senza
senza fine esser biasimati e la conversazion loro da tutti i buoni fuggita, nondimeno altrettanto
lor signori. 2. comportamento da cortigiano, in quanto formalmente ossequioso e
vogliono mostrar amiche unicamente perché veggono che da qui innanzi sarò in istato di far
dandole non so che opio che portò da roma nel vino, nel più bello del
: addottrinato ed inspirato dalla necessità e da amore, diedi proseguimento e compimento al
la passione della fama, quale fu da noi dimostrata ne'grandi ingegni, degenera
della gentildonna. = deriv. da cortigiano2. cortigiania (cortigianìa),
in ogni cosa ragionevole, acquistandone da essi grazia e dagli altri laude;
false e disutili [favole], composte da profeti cortigiani adulatori di iezabelle, che
e simil baie. = deriv. da corte. cortigiano2 (ant.
, 13-166: e secondando il va da tutti i lati / musico stuol di cortigiani
tai cortigianelli, e ganimedi non abbiamo da fame mò, come molti fanno,
dato punture a questi cortigianetti, che da qui inanzi non doveranno pure annasarvi non
: ella non era lingua, se non da certi cortigianuzzi effeminati e tutti cascanti di
edificio (1cortile interno) e cinta da muri e basse costruzioni secondarie, come
la separava dalla strada, ed era cinto da un muret- tino. nievo, 7
rossore: e però quando sono osservati da alcuno lor conoscente, si fermano nel cortile
uscio. e. cecchi, 6-195: da qualche muretto si guardava dentro certi cortilucci
di fogna. = deriv. da corte. cortina1, sf.
arricciata o drappeggiata o raccolta inferiormente da un lato per mezzo di una fascia,
, colli quali li veli della cortina sia da giungere, acciò che uno tabernacolo si
suolo ove si mette il piede / son da cortine ascose e da tapeti. straparola
piede / son da cortine ascose e da tapeti. straparola, 2-1: sopra il
della notte... è stato calafatato da tende, da stuoie, da vetri
.. è stato calafatato da tende, da stuoie, da vetri, da imposte
stato calafatato da tende, da stuoie, da vetri, da imposte, e talora
, da stuoie, da vetri, da imposte, e talora da cortine di tele
vetri, da imposte, e talora da cortine di tele finissime infradiciate d'acqua
nera, orlò di nero le camicie da notte, abbassò le cortine delle finestre.
fino alla cimasa. baldini, i-170: da ogni punto si levano cortine di fumo
6. archit. rivestimento murario (derivato da una particolare struttura muraria, in laterizio
ed il palco della scena, fece da ogni banda delle cortine delle mura gettare in
dalla parte dinanzi. dove si ha da tirare la cortina, rizzano certi pezzi di
,... ma isolato e tutto da se solo in piè stante. giordani
una solida cortina di muro, sostenuta da un arco. 7. in particolare
e là dal fitto arruffio che irrompe da ogni parte con disordine incontenibile. 8
nessuna critica. lo stesso accade, da quanto si può intravedere, anche nei
. = lat. tardo cortina (da c6rs cortis), calco del gr.
aùaala 'tenda; sipario; tappeto'(da ocùxtj 'cortile; palazzo, aula,
vincitori - america, inghilterra e francia da una parte e russia dall'altra -nella
diffuse però soprattutto dopo il discorso pronunciato da churchill a fulton (u. s.
festa fra vicini. 5. bernardino da siena, 153: o, dicono le
a le noze? = deriv. da corte. cortina3, sf. ant
: 'cortina'. vaso di metallo fatto da collocarsi sopra un tripode, che vedesi in
, nella camera nuziale, divisa in due da un cortinaggio pesante. panzini, ii-402
: si mise a guardare per indovinar da quale porta, da quale cortinaggio sarebbe
guardare per indovinar da quale porta, da quale cortinaggio sarebbe apparsa la signora marchesa
la tua spoglia morta, / se da un mar tempestoso, e senza calma
che prescriveva di tenerli sempre corri, da quando erano stari tagliati, nella cerimonia
remotissime stelle. = deriv. da cortina1. cortinare, tr.
schetteria. = deriv. da cortina1. cortinàrio, sm.
agaricacee, così deno minato da una sottile membrana, simile a un
archit. ant. fiancheggiato, riparato (da un muro). boterò,
articolare). = deriv. da corti [co] s [ter]
grandi e non bene ritratti. andrea da barberino, iii-375: buovo non potè
corte: combattere con la spada, da vicino. machiavelli, i-492: dal
, ix-176: quell'arme, che da te mi sarà porta, / prenderò volentier
più, se molto / tagli, e da offender sia ben salda e corta.
corta: vestire abiti corti. fólgore da san gimignano, vi-n-134 (3-3):
xxxv-n-439: ella era vestita / curta da chi a le natiche, / d'una
un giocatore di pallone). andrea da barberino, 1-38: e1 colpo fu
si potessono provvedere. s. caterina da siena, iii-140: così fa l'anima
dante, inf., 24-35: da quel precinto / più che da l'
24-35: da quel precinto / più che da l'altro era la costa corta.
avrai tu più, se vecchia scindi / da te la carne, che se fossi
vita il trappassar sì corto. andrea da barberino, 1-75: perché il tempo è
duolo o l'ira; / ma da piangere il tempo avea sì corto, /
: corta com'è, la vita dura da non parere talvolta che tutta ci appartenga
talvolta che tutta ci appartenga; ci muta da non lasciarci riconoscere in qualche immagine che
si penta, / star li convien da questa ripa in fore / per ogni tempo
ciel forze lor dié più che mortali / da sostener la vista de gli dei.
non scrivi abbastanza corretto: bisogna rifarti da capo. nievo, 1-135: a mezzo
m. villani, 2-12: ma niccolò da barberino, antico castellano e de'nobili
(in senso numerico). andrea da barberino, 1-75: fece con licenzia ognuno
redi, 16-ix-40: ma se si ha da fare un decotto corto e stretto,
un lieto contrapunto, ritardato con maestà da maggior numero di spondei; talché,
situata a distanza minima (100 m) da un'altra. 22. locuz
molto; subito, immediatamente. simone da siena [in angiolieri, 150-5]:
danari. i. nelli, 19-3-4: da lui posso ricavarne molto più che dal
23. prov. -il più corto rimane da piede: allude alle ristrettezze economiche che
semplice trastullo [della civetta] / da piè non resterà poscia il più corto.
, perché il più corto non rimanesse poi da piede? -figur. deludere,
; ma poi si resta col corto da piedi, e noi e chi legge.
le bugie hanno coda corta. paolo da certaldo, 88: guardati bene di non
dante, purg., n-41: mostrate da qual mano invèr la scala / si
4. ant. grettamente. giacomo da lentini, ii-108: quand'om ha un
/ che può sdegnarvi quel che avrei da dire, / rimando tutto in corpo
carne al fuoco, e non ha tempo da perdere inutilmente. palazzeschi, 3-84:
dissi chi ero. si lamentò che da roma non gli avevano risposto a una
). breve lunghezza, oscillante da 10-20 a 600- 700 metri.
vento. = etimo incerto, forse da corto: cfr. merid. curtunedda
... che gli ecclesiastici fossero sciolti da tutti gli aggravii patrimoniali, civili,
che * cravatta ', è fazzoletto da collo, per lo più di seta,
di corvatta. = deriv. da corvatta. corvè, sf.
. milit. servizio di fatica eseguito da militari; i militari stessi che vengono incaricati
pesce ombrina. = deriv. da corvo. corvétta1, sf.
. nella marina velica, nave da guerra di forma allungata, munita di
vele spiegate su tre alberi, che portava da 18 a 30 pezzi d'artiglieria e
a 30 pezzi d'artiglieria e un equipaggio da 140 a 280 uomini: durante il
non si fossero impadroniti di una corvetta da guerra che gl'inglesi tenevano presso il forte
(sec. xvi), deriv. da courber 'curvare ', a sua volta
courber 'curvare ', a sua volta da courbe 'curvo': con il sufi, -ette
vanni, / qui non c'è già da salutar le dame, / e non
degli accademici volle diventare confratello de'cavalli da maneggio, e come il *
gruccia ». = deriv. da corvetta *. corvettatóre, agg.
dicesi * becco corvino 'l'uncino da calafati, cioè di quegli operai che calafatano
4-76: dei corvi si levarono gracchiando da una carogna che appestava 11 fossato.
). bandi, 235: sentito da me che stava per entrare l'arcivescovo
pigliati i corvi, e tiengli pur da te, / giacché il gracchiar più del
d'assedio adoperata dagli antichi e composta da ima trave mobile munita di grossi uncini
usarono mettere su le prue quelle macchine da guerra che e'chiamavano corvi. serdonati
cartaginesi, presi nella prima vittoria riportata da gn. cornelio, presero motivo di
il corvo, il citerò. = da corvo1, per il colore. còsa
parola ociosa; perché in tutte parti è da mietere e da disotterrar cose di non
perché in tutte parti è da mietere e da disotterrar cose di non mediocre importanza,
delle voci dev'esser autorizzata, anzi estorta da qualche novità di cosa. leopardi,
[l'amore terrestre] non è però da paragonare a quello vero e santo,
e però, lasciando il corpo da canto come cosa terrena, drizza la
; minimo particolare. s. caterina da siena, i-3: a questo modo sarete
essere ed è che ciascuna cosa, da previdenza di propria natura impinta, è
: questo aveva nome giovanni, ed era da firenzuola di lombardia, ed era valentissimo
se non nella superficie delle cose formate da la natura come legno, ferro, pietra
atto del conoscere la duplicazione della cosa da conoscere, ha avuto già da lungo
cosa da conoscere, ha avuto già da lungo tempo, in fatto d'arte,
due, che parevano fatte di cartapecora, da tanto che erano vecchie. esse sole
cera sdegnosa, e si lasciavano portare da due bergamaschi come due cose. b.
creazione divina. s. caterina da siena, i-164: in tutte le cose
i-184: l'alta cagion, che da principio diede / a le cose create
: vi dirò che le cose naturali vanno da sé, non si contradicono mai,
mai, e le loro leggi non hanno da temere infrazione. -cosa in
28): lavorano bene tutte cose da cavalieri: freni, selle e tutte
la qualità della pestilenza narrata nello appiccarsi da uno ad altro... che la
stato o morto di tale infermità, tocca da un altro animale fuori della spezie dell'
]: tra le cose sante lasciatele da sua madre, ella aveva una crocetta di
udirai con aperta ragione. testamento di beatrice da capraia, 1 -77: io contessa
preso moglie e, come si dice da noi, ha attaccato il cappello al chiodo
del vino, in grande carestia. paolo da certaldo, 139: vo'che tu
sono grandissime fami e carestie di cose da vivere; e però abbi sempre a
puoi di grano, d'altra biada da manicare. guido delle colonne volgar.,
cose a un tratto, per salvarle / da quell'affamatissimo drappello. settembrini, 1-46
sia il finimondo. nelle piazze le cose da mangiare stanno gettate a cataste e a
non fu mai pietosa. guido novello da polenta, ix-6: d'amor non fo
e dovrà oramai andare scorrendo qualche mese da vantaggio. salvini, 39-i-159: la
, i-20 (40): considerando noi da la cosa che non sente, come
generazione e ordenatamente a passo a passo, da la cosa non animata che non à
cominciarono a fare delle cose, vi trovarono da vivere a comune con i cittadini,
/ la si ritolse; e cosa era da lui. boccaccio, dee.,
commesso che io scrivessi le cose fatte da il popolo fiorentino. guicciardini, 107
di maddaloni, che è a tre miglia da caserta. pavese, 5-69: il
sp., n (207): da queste e da altrettali cose che vedeva
n (207): da queste e da altrettali cose che vedeva e sentiva,
» aggiunse con serietà « possono essere successe da ieri ad oggi ». pavese,
per cartolina ragione del magma, affare da non venirne a capo tanto facilmente senza libri
alle sue cose / deve il padrone da se stesso attendere. manzoni, pr
(178): la dama aveva, da molto tempo, messo gli occhi addosso
le cose cambiano. potresti lavorare alla macchina da battere e aiutarci. -cose
(207): aveva così poco da lodarsi dell'andamento ordinario delle cose, che
; e sa iddio se vorrei essere da tanto che le cose pubbliche potessero avvantaggiarsi
egli è per ogni cosa degno d'essere da qualunque dea amato; te, più
che debbe in effetto esser piacere; da qualunque cosa ella abbia a procedere.
invenzione di cose eleganti, meritamente vengono da sua maestà chiamati primogeniti delle buone lettere
di vivezza e di spirito, non essere da persona alcuna richieste né lette, mi
se al presente in italia correvono tempi da onorare uno nuovo principe,...
interesse... sono facilmente stimate da noi anche per più di quello che
avrebbe messo sempre delle cose allegre, da far ridere il cuore agli altri,
appuntava un dito grosso come un regolo da forcola. soffici, ii-300: guido,
dette li son per me. bartolomeo da s. c., 1-647: della
del tragico * 49 leggeva nei giornali cosa da forzarlo ad appartarsi, ad errar soletto
. tasso, 6-i-22: che farò da voi lunge, occhi soavi, / benché
, 7-42: i'non chero cosa da spiacere. lorenzo de'medici, 304:
carico, come debbe fare uno giovane da bene. bembo, 1-36: alcuni altri
conoscenza, del pensiero, di considerazione da parte dell'intelletto; concetto, idea
le cose osservate di nuovo e lontane da i comuni e popolari pareri, le
reggimento feudale, effetto della conquista, mosse da italia; e che questa provincia precorse
: il compito che i maestri assegnano da svolgere a casa agli allievi.
]. 20. problema, difficoltà da risolvere, o da affrontare; questione
. problema, difficoltà da risolvere, o da affrontare; questione controversa. v
che ci fosse sotto un mistero diverso da quello che don abbondio aveva voluto far
qualche cantuccio del cervello perché si semplificassero da sé. bartolini, 15-136: per
non si vedessi rilevare in qualche cosa da quegli che sono dapochi e che non
forma di governo e desiderare cose nuove; da che nascono discordie civili e la alterazione
messa, con un piccolo calice piatto da cui estraeva la particola per il comunicando
, la sera che sono andato a cena da lui e bevevo troppa acqua.
del banchetto, a chiamarvi il messere da s. to miniato, acciò che egli
, 4-376: -non ha egli modo niuno da fuggire? -niuno. -o per
del vittorioso re alfonso di aragona passò da le cose mortali a più tranquilli secoli.
[l'amore terrestre] non è però da paragonare a quello vero e santo,
; e però, lasciando il corpo da canto come cosa terrena, drizza la
letizia, non hai tu una parola da proferire ai viventi? alvaro, 7-213
cose del mondo corrono a gran torrenti da sé; strascinano chi vuole arrestarle.
attendere a veruna cosa mondana. paolo da certaldo, 372: boezio...
... anche ci ammaestra cacciare da noi la speranza: qui dei intendere di
cose mondane e che ti sono date da la fortuna, però ch'oggi ti dà
non alterata e resa mero esercizio letterario da compiacimenti formalistici); materia (contrapposta
, annunzia l'intelletto già adulto, emancipato da elementi mistici, etici e poetici,
28. al plur., accompagnato da un sost. retto dalla prep.
, gli mandò dicendo che seco aveva da conferir cose di credenza. vasari, iii-538
: le cose della medicina si truovano da galeno, ne'libri * de medicina mercuriali
185: la tradizione del digiuno discende da mosè fino a'nostri
servizio, alle quali prestava un'attenzione da effettivo. berti ne aveva di tutti
berti ne aveva di tutti i colori da raccontare; promozioni, trasferimenti, siluramenti,
si parla o si tratta. giacomo da lentini, ii-104: topazo, né giaquinto
così storto, prendendo il metodo proposto da tanto tempo, d'osservare, ascoltare,
mi appare come una cosa corpulenta, da quando lo spazio non esiste più per me
-cosa nuova: novità. giacomo da lentini, 11-66: canzonetta novella, /
e canta nova cosa / (levati da maitino!) / davanti a la
-preceduto o seguito dall'art. o da prep. o da un pron.
art. o da prep. o da un pron. relativo o da un agg
o da un pron. relativo o da un agg. indicativo riassume e sottolinea
ma vorrà delle ragioni; e cosa ho da rispondergli, per amor del cielo?
italiani quando vanno all'estero, sofferenze da nulla in apparenza, punture di spillo
in prigione per cose politiche, in tempo da non poter certamente evitare i più severi
e che, aspettando di farsi giustizia da loro, denunziavano intanto la cosa ai
: il * tieste 'fu giudicato da un popolo non filosofo in cosa alcuna,
. panzini, iii-177: tu non avrai da me cosa alcuna che ti piaccia.
coloro che seggiono ricolgo di quello che da loro cade,... per li
-cosa, cose dell'altro mondo; cose da pazzi, da matti: per manifestare
altro mondo; cose da pazzi, da matti: per manifestare stupore e disapprovazione
trova... ». « cose da pazzi, » tagliai corto, «
i teppisti? ». -cosa da mercato: in senso spregiativo. d'
annunzio, ii-263: taci tu, cosa da mercato, / ingombro gemebondo!
/ ingombro gemebondo! -cosa da nulla, una cosa da nulla: modo
-cosa da nulla, una cosa da nulla: modo di dire usato per
in capo alla folla, « una cosa da nulla! » e corse dallo speziale
, mi disse; « non c'è da vergognarsi. ha fatto una cosa ben
... ». -cose da turchi, cose turche: modo per esprimere
più la robba che il sangue! -cose da turchi. -cose del diavolo
è di, cos'era di (accompagnato da un agg.): in frasi
governa: per esprimere la speranza che da un fatto o da una situazione o
la speranza che da un fatto o da una situazione o da una condizione sfavorevole
un fatto o da una situazione o da una condizione sfavorevole ne derivi un'altra
che si esponga a separare un marito da una moglie, senza strepito, senza
di meglio, si racquetava pensando che da cosa nasce cosa. -di cosa
ciò che si è sentito dire da qualcuno. - anche iron.
. d. bartoli, 37-102: eccogli da toro (città non gran cosa da
da toro (città non gran cosa da lungi di vagliadolid) un gentiluomo a
le belle cose, ch'io v'ho da dire, voi vi stra- biliresti;
non abbia matera, non mi pare da lasciare di visitarvi con questi versi, ancora
o più bene avventurata, o più da lodare è nella repubblica che abbondare in
che abbondare in cavalieri ammaestrati. bartolomeo da s. c., 37-4-2:
volerle fondare molto sicure e quasi certe da riuscire. pavese, 148: non c'
che non lo credette di tanta importanza da meritare una discussione cogli altri suoi compagni
demandata grazia... ti sarà da me conceduta. g. b. nelli
e'bisogna che elle siano inviolabilmente osservate da coloro che sono proposti ad eseguirle: i
poco, una parte di. guglielmo da piacenza volgar., 1-79: con questo
anima qualche cosa di quella tenera compassione da me provata nel tempo lontano verso la
tempo lontano verso la piccola inferma visitata da mia madre. -qualche cosa di
iv-1-85: andrea entrò. ebbe, da prima, l'impressione d'un'aria assai
tra marito e moglie, non c'era da far altro che separarsi da buoni amici
c'era da far altro che separarsi da buoni amici. -tante cose!
-dire tante cose a qualcuno: trasmettergli da parte di altre persone auguri cortesi.
e mi scuserai se nella fretta del partire da firenze, non risposi subito all'ultima
giovane, e ci avete sempre la salute da lavorare,... ma se
in inghilterra erano tutt'altra cosa che da noi. s'associavano per scopi di
religiosi o anche economici. -essere cosa da: essere di tale natura da (
-essere cosa da: essere di tale natura da (un atto, un modo di
mentendo, / ched è ben cosa da dover morire. nievo, 1-29:
1-29: non era cosa per esempio da vergognarsene, che la figliuola d'un
o quattro anni, era una cosa da vedere. -essere cosa di qualcuno
sorpresa e anzi ci si fosse preparata da tempo. -essere cosa propria:
, una gran cosa o, anche, da qualche cano più poeta non impedito un
nella realtà della vita. andrea da barberino, ii-226: le domandò s'ella
e farebbe che questo suo figliuolo verrebbe da qualche cosa. segneri, iii-1-28: il
. -essere poca cosa: essere da poco, di poco conto, di
qualcuno: essergli intimo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
due azioni, accadere con tale rapidità da apparire come una sola, avvenire simultaneamente
. - anche al figur. bartolomeo da s. c., 168: pensò
qualità spic dove il è da contenuto -fare cosa propria di qualcuno
arrabbiata contro di me. voleva andar da suo padre, voleva la sua dote,
questa casa!... ci starai da principessa! ». -fare le
-anche questa... è una cosa da aggiustare. perché ci dev'essere chi
di tutte l'altre, ma già da un gran pezzo non è più cosa;
esperienza, non averne conoscenza. iacopo da cessole volgar., 1-70: valerio dice
.. che ci aveva una cosina da fargli vedere. soffici, 1-169: dopo
: figliola mia, se tu hai da portartene alcune cosette, pónitele in assetto
tramezzo della chiesa di s. francesco da fiesole: la quale è assai buona cosetta
ella è nobile, certo, discende da un'antica famiglia. -qualche cosetta
-anche con valore spreg. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
sassetti, 92: tutti i discorsi da farsi, restano intorno alla dota,
legno, e venne in gierusalemme. felice da massa marittima, ix-mo: ioseppe tolse
18: venni in fiorenza, tirato da uno che mi voleva tórre certe coserelle;
dio! la mena non avrà nulla da desiderare, ed ora aggiusteremo tutte le
di spietatezza, temperata a volte tuttavia da un certo infantilismo, una certa ingenuità
un odio implacabile. sono questi governati da un generale chiamato da loro * hetman '
sono questi governati da un generale chiamato da loro * hetman ', ma vivono
un dipresso alla foggia de'tartari errando da un loco all'altro. botta, 5-366
. chim. sale o etere derivati da un acido cosanico. cosanico,
acidi cosatiteli gruppo di acidi grassi contenenti da 20 a 29 atomi di carbonio (
= voce dotta, deriv. da eicosanico, che deriva a sua volta
. alcole alifatico saturo, contenente da 20 a 29 atomi di carbonio.
a 29 atomi di carbonio. = da [acido] cosanico, col sufi.
protesto! = deriv. da cosa. cosare2, tr. (
di lana in color verde, chiamata da noi toscani cerretta, overo braglia, e
= dal friul. cosulute, da cosai 'baccello'(cfr. coccia).
scheletro è costituito dal femore, rivestito da parti molli. dante,
le cosse / sulle calcagna. folgore da san gimignano, vi-n-155 (21-6):
stato passata una coscia con una picca da una banda all'altra, pensò che fosse
cosce e l'altre inferiori sono coperte da una scorza de albero. marino,
stabile, collegata per di nuovo e da capo alle mura. galileo, 4-1-175:
porta sia il muro della chiesa; e da l'altro lato si faccia la coscia
-ciascuno dei due pilastri che fanno da sostegno a una strettoia, a un
baldinucci, 169: strigne [il torcolo da rame] il rame intagliato sopra la
delle quali è composto il torcolo, da potersi alzare e abbassare.
antica (costituita in un primo tempo da una sola lastra metallica, poi
una sola lastra metallica, poi da più piastre articolate), che serviva
coltello, e una lancia. andrea da barberino, ii-136: essendo mar- mondino
una giostra con gli uomini d'arme da vero; i quali avevano i gambali,
vedere, con tutta ima grigia tenuta da fante, accanto a queste celate e
e con cosciali soppannati di taffettà, e da molti frappate di velluto o bigarrate.
= lat. tardo coxàle, deriv. da coxa * anca '. cosciame (
due colpi. = deriv. da coscia, col sufi, peggior. -ame
è addormentato, né svenuto, né distratto da altri eventi dalla considerazione dei suoi modi
. di conscire, comp. da cum 'con 'e scire 'sapere
, quelle cortissime erano state adottate da una categoria di giovani popolane. la loro
,... nasce... da quelle ragioni che la pietà, la
... che si voleva trattar da popolo arretrato, da individuo minore,
si voleva trattar da popolo arretrato, da individuo minore, e che rispondeva crucciosamente
con grande esercito di uomini. francesco da barberino, 158: ordini la badessa tra
(320): non era stato eletto da tutti li altri re,..
altri re,... ma solamente da tre sanza coscienza degli altri. statuto
crisostomo volgar., 45: richiede da noi [iddio] che rechiamo a
(interna o esterna) compiuta o da compiere dal soggetto stesso, o circa
tua verga cessando. iacopone, 7-35: da puoi che èsse caduta [l'anima
., 3-8: e1 mi parea da se stesso rimorso: / o dignitosa
e communica e purificasi da'vizi e da ogni cosa terrena, viene di subito in
ragione che son troppo aggravati e angariati da loro. marino, i-93: ma io
in generale, senso di colpa derivante da un dovere non adempiuto. machiavelli,
astenersi affatto, parlando e operando, da tutto ciò che può farli creder mossi
tutto ciò che può farli creder mossi da ambizione, da cupidigia, da intolleranza o
può farli creder mossi da ambizione, da cupidigia, da intolleranza o da altro
mossi da ambizione, da cupidigia, da intolleranza o da altro fine mondano e
ambizione, da cupidigia, da intolleranza o da altro fine mondano e privato, e
di coscienza, e ho riandato me stesso da vent'anni in qua. nievo,
: [la stampa] ha un influsso da suggerire più di un esame di coscienza
, può essere più negletto, massimamente da chi è di coscienza. -scrupolo
la cittade [di mantova] tien quel da gonzaga: / tre fratei sono ed
. d. bartoli, 36-23: ricreazione da pazzo chiamava il perdere sempre il tempo
peccati, stava in gran tremore. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
], 5-32: poco apprezzo esser da voi giudicato, ovvero da conoscimento umano:
apprezzo esser da voi giudicato, ovvero da conoscimento umano: né io medesimo ancora
, avevano alimentato e s'erano alimentate da certa azzardosa disinvoltura dei cittadini, abituati
saranno i preti ed i signori a dargli da mangiare! 9. onestà
, senso del dovere (compiuto o da compiere), delle proprie responsabilità professionali
si rallegra? s. caterina da siena, i-212: non lassa fare i
se ne sieno serviti per farne i cartocci da rinvolgere il pepe. pananti, i-340
coscienza degli ambasciadori de'nostri fratelli, da perugia debbi tornare alle parti d'arezzo
s. caterina da siena, i-214: vogliate cercare e investigare
una casa di cura... diretta da un uomo d'alto ingegno e di
'1 tintore o affettatore alcuno panno comperato da mercatante di calimala, il qual fosse stato
sia in coscienza de'consoli di condannarlo da quaranta soldi infino a diece libre.
scrupolo. cavalca, 16-2-171: poiché da più frati e per più volte gliene
glie d'era stata fatta coscienza, mosso da interno scrupolo, s'era prostrato ai
era della chiesa. s. caterina da siena, i-173: panni che ti
l'arme per me prenderanno. bruscaccio da rovezzano, ix-244: come la sua essordia
che la conscienza mi rimorda che siano da lei messe in considerazione de gli altri.
complicità, coscienza ', deriv. da conscius 'che è a conoscenza,
consapevole, complice ', comp. da scius, forma collaterale di sciens '
a prestar orecchio fingendo di essere sorpreso da tale notizia. « ne sei poi
. baldini, i-20: com'è pulita da questa distanza la guerra d'artiglieria!
coscienza; che deriva dalla coscienza, da un animo sensibile, probo, onesto.
giunchi per la ricotta; cestone formato da un cerchio di legno sopra un fondo di
, dal gr. xooxivóizormc, comp. da xó- oxivov 'staccio 'e pdvrtc *
tutta d'un pezzo, e perciò diverso da presciutto. moretti, 17-134: poi
un cosciotto. = deriv. da coscia. cosciuto, agg. raro
. che ha grosse cosce. dino da firenze [tommaseo]: bene schienati [
. 2. sm. soldato da poco arruolato, recluta. monti,
che decretò una leva di ottantamila coscritti da aggiugnersi all'esercito. cuoco, 1-61
coscritti furon dichiarati « volontari », da dover servire alla difesa della patria fino
l'altro ogni volta che sostituivano il capo da borghese con quello militare. saba,
i membri del senato romano. bartolomeo da s. c., 100: signori
hanno a consigliare, conviene essere liberi da odio e da amistà, da ira
consigliare, conviene essere liberi da odio e da amistà, da ira e da misericordia
liberi da odio e da amistà, da ira e da misericordia. g. villani
e da amistà, da ira e da misericordia. g. villani, 1-26:
, 1-186: io ho mo'delle avventure da raccontare degne dell'attenzione di tremila padri
, lat. csnscriptór -sris, deriv. da csnscribére 'iscrivere nella lista di leva
dotta, lat. conscribère, comp. da cum 1 con * e scribère *
di leva. = deriv. da coscrivere. coscrizióne, sf.
voce dotta, lat. csnscriptio -snis, da csnscrìptus, part. pass, di
, a cose). giacomo da lentini, ii-73: così, bella,
così fu fatto. testamento di beatrice da capraia, 1 -77: io contessa bietrice
: e dopo molte altre parole, da capo cominciò a batter l'uscio ed
cuore. almen avessi io un capresto da impiccarmi! ché meglio m'è la morte
della cattiveria si guarisce. per liberarmi da tanta angoscia volli credere di nuovo così
tiene a vile / raro è squassato da trasalimenti. / così suona talvolta nel
così. -seguito (o preceduto) da un gerundio. dante, inf.
che vide, signor mio? cambiò da un giorno all'altro, da così a
? cambiò da un giorno all'altro, da così a così. -con l'
, troppo, gran che. giacomo da lentini, ii-73: ohi tu, meo
sia... sia. giacomo da lentini, ii-92: perché d'amare ogni
cavalleria. leopardi, 17-6: qual da gran tempo, / così giacea nel funeral
per teneramente amarsi: così come, da fanciullo, dell'amore sognavo anch'io.
desperata che non vi sia qualche via da poterne sperare, e benché la fussi
. nelli, 14-1-1: le castronate sono da castroni, 1 quali hanno l'armatura
speranze, che desiderii vi susciterebbe altri da questi che ora vi suscita per il solo
filo di un discorso interrotto. giacomo da lentini, ii-82: dunqua son'io sturduto
il molle e il duro: / da te fatti contrari hanno unione. / così
, la qual è già grande e da marito. fagiuoli, 1-5-285: in coscienza
così 'l consiglio s'adempia di giove / da quando arse il furor che fe'discordi
ponza: quivi l'ebbe egli una coltellata da un altro, e così volò in
7. in correlazione con che o con da ha valore consecutivo: a tal punto
con la composizione quelle cose le quali da sua divina maestà furono create, per
io mai non ci fui, se non da poco fa in qua. sannazaro,
, 1-144: così non fosse egli da questo canto, risposi io, padre,
i-5-334: -diavol, che tu sia femina da vero? -così non fosse! goldoni
che ti confessò? 5. bernardino da siena, 194: oh, egli ha
io andavamo così a spasso alquanto lontano da gli squadroni. galileo, 157:
non ho avuto tanto bene dagli uomini da fidarmene così alle prime. manzoni,
? -abbiate pazienza, non son cose da potersi decifrare cori su due piedi. settembrini
. circa, all'incirca. francesco da barberino, 228: si può fare quistione
, o così, un altro. paolo da certaldo, 252: io il mando
certaldo, 252: io il mando da fanciullo in francia, e là cresce e
4-51: statevi qui fuori alla posta, da noi lontano sempre trenta braccia o così
che sono di seta; e que'piccoli da finestre e lettuccio costano 40 fiorini,
, e ridendo e con festa, da lei preso commiato, si partì.
nude, la quale cortesia di parole da nessuno suole essere creduta. pulci,
del discorso, e si frequenta ancora da noi ne'racconti famigliari; come l'altra
danaro /... / d'entrata da campar così così, /..
tremano / le gambe sotto. -così da: in modo da. colletta,
sotto. -così da: in modo da. colletta, i-181: [fu
le oscurità della storia patria, cori da giovare alla sapienza comune e all'arte
vasari, i-124: la porta, da basso ed in mezzo, così come
infamia hanno talmente impregnati e saturati, da renderli, a così dire, eloquenti come
come io avevo dieci anni, quando da e'mia tutori... io
-così domani venite col grano e battete da noi? -e così via, e
al vero bene la naturale intenzione; e da quello moltiplice errore vi ritrae. cosicché
croce, ii-8-152: certo, nasce da ciò molta distrazione dalla poesia...
sorti umane esser fatali, decorrer necessariamente da leggi irremovibili e il cosidetto libero arbitrio
la cosiddetta poesia pura si presenta preceduta da un gran prologo teorico, che sol esso
la venisse a visitare. s. caterina da siena, i-5: dalla superbia nasce
più: come se'ora / tanto da te diverso? chiabrera, 352: in
: questo cori fatto tarlo è generato da quegli scarafaggi grandi e neri morati, che
« = voce napol., deriv. da còsere 4 cucire * (v. cucitore
di 4 arte, stile '. da cosmas (cosimo), si fece i
scalpellini romani (secolo xm), e da 4 cosmati ', 'cosmatesco'.
arte, già antica ed oggidì coadiuvata da tutte le raffinatezze della scienza, a vantaggio
. xóop. 7] ot ^, da xoojzéto * adorno, abbellisco *.
creme, lozioni, saponi profumati, sali da bagno, belletti, ciprie e simili
collodi, 695: un po'di cera da scarpe sciolta nell'olio di mandorle dolci
domi; voi, giovinotti, cianciafrusaglia da saloncino, cosmètici tagliati ad uomo,
volto. gozzano, 132: oimè! da che non giova il tuo belletto /
in lui. gramsci, 78: da un anno in qua i fenomeni cosmici mi
cava ombra del cosmo / ella vedeva brividi da squamine / verdi di draghi, e
squamine / verdi di draghi, e svincoli da fruste / rosse d'aurighi, e
ha la sua propria qualità, diversa da quella di altri fatti storici; e se
pensiero, le scienze naturali, travestendosi da filosofie, hanno distrutto il mondo che
monarchia universale. = deriv. da cosmo, secondo la forma di aristocrazia,
4 che porta ornamenti '(da xóoiaoc 4 ornamento 'e < pépco 4
4 generazione del cosmo 'comp. da xóop. o <; 4 universo '
oggi. soderini, i-91: ancora è da sapere che dai principii dell'astronomia e
illuminazione, ombra ed altri accidenti, che da queste dipendano. e questa scienzia si
di dèi, con l'astronomia portarono da terra in cielo i pianeti e le costellazioni
gr. xoofio- ypacpfa, comp. da xóop. o? 4 mondo 'e
permetta ch'io faccia inprima un poco da astronomo, e determini la distanza minima
faccia poi anche, bisognando, un po'da cosmografo, col supporre qualche altra misura
: sendo messer giovanni dottissimo pregato, da papa nicola, compose una degna opera,
nella terra. = deriv. da cosmo1, secondo la forma di astrolàbio-,
di cui non si fa più cenno da niuno. tommaseo [s. v.
dal gr. * xoop, oxoyta presupposto da xooptoxoyixó ^: comp. da xóopio
presupposto da xooptoxoyixó ^: comp. da xóopio? 'mondo 'e xóyo?
, il qual movimento parte viene determinato da stimoli esterni, parte dall'attività del
sono effetto di semplice frivolezza, nascono da mire interessate o ambiziose. =
gr. xóctjaoc 'mondo 'e da nautica (v.). cosmonàutico
(xo ^ * mondo 'e da nave (v.): sul modello
intero, nutre interessi così vasti da saper comprendere e partecipare alla vita,
-per estens.: chi, spinto da questi interessi, si sposta di continuo
questi interessi, si sposta di continuo da un paese all'altro, senza fissare
il pagan che in quella banda / da due giorni era giunto un ciurmadore,
prospettiva vasta e universale (e non da un punto di vista locale, limitato
); che risulta o è composto da diversi elementi etnici e presenta caratteri vari
, ii-90: le classi colte, ritiratesi da lungo tempo nella vita privata, tra
si sfila man mano dal grosso come da un gomitolo, giù per le calli,
gr. xooptorroxitr)? (comp. da xóojxoi; * universo, mondo '
« cosmopolita, cosmopolitano, voci usate da alcuni: 'abitante del mondo '
ha attaccati, e che richiede perciò da noi alcuni particolari e obbligati servigi a difesa
più segnalata. = deriv. da cosmopolita. cosmopolitia, sf.
cattaneo, iii-4-10: il nome imperiale discende da un'antica autorità cosmopolitica, la quale
divenne attivismo. = deriv. da cosmopolita. cosmopolitismo, sm.
le idee e costumi più diversi, da qualunque parte provengano, ammettendo anche la
per stranieri. = deriv. da cosmopolita: cfr. fr. cosmopolitisme (
. a * veduta, vista '(da òpdcco * vedo '): cfr.
= voce dotta, comp. da [raggi] cosm [ici] e
». serao, i-882: presa da una voglia di far presto, si mise
bianco. buzzati, 1-159: camminavamo da mezz'ora quando il capitano disse: «
, 2-392: poi ella volle sapere da chi egli avesse appreso quel fatto. «
tic tic tic tic su delle zampette da grillo. era un cagnoletto nero,
sbalzo a sedere, piglia la mira da quello esperto cacciatore che egli era,
sinistra. « = deriv. da cosa: cfr. fr. le chose
non arrabicare. = probabile comp. da cosare e soffiare nelle forme di imperativo
gli eroi. = deriv. da coso, per eufemismo (cfr. cappiotto
piacer, tema e dolore; / da l'altra, quasi stelle in ciel consparte
erge. / l'altra lo sparso crin da la finestra / di finissimo nèttare consperge
lo sole avverso, / nube dipigne da sera e da mane, / vid'io
avverso, / nube dipigne da sera e da mane, / vid'io allora tutto
lattee quella sua mobile rossezza, non da vergogna, ma d'amoroso desio cospersa
1-153: osservò [il salvini] che da 'cospetto '; cioè viso, aspetto
significa: fare il bravazzone, il mangia da siena, mangiarsi uno vivo colle parole
. note al malmantile, 2-756: da * cospetto ', cioè viso,
sì raro oggimai il tuo cospetto quaggiù da doverti cercare in fondo ai taz- zini
'cantando sì dolce, / che mai da me non si partì il diletto.
cose alla violante, e sì le dì da mia parte che prestamente prenda qual vuole
tu v'innoltri il piede: / da lui con lieto volto / anco il
piume, e trema, / pur franto da la lunga età senile, / in
, eravamo congiunti l'uno all'altra da un fascino non dissimile a quello che
iesù per sposo m'abbo eletto, / da questo mondo infetto mi partisco; /
portar via senza smarrirmi un'intiera gamba da una cannonata, e che ho intrepidamente sofferta
sofferta una marrovescia sciabolata sul labbro inferiore da un soldato circasso nella città di erzerum
= lat. conspectus -iis, deriv. da conspicère * scorgere, guardare '(
. note al malmantile, 2-756: da 'cospetto'; cioè viso, aspetto, presenza
, del nome (è altra cosa da * lustro '). cospicuo
è mai che vegna? / non da milizie scorti, / non da fastosa insegna
/ non da milizie scorti, / non da fastosa insegna, / son pochi,
d'università, cavalieri d'ogni professione da nobile. f. f. frugoni,
, addottrinato e illuminato nell'arte tragica da sì cospicui maestri, me ne tomai a
bello in un soggiorno campestre poco distante da una delle più cospicue metropoli d'italia
di canalazzo ed esser onorati nella repubblica da cariche cospicue. svevo, 3-878: non
croce, ii-8-43: al lirismo è da riportare una parte cospicua della cosiddetta poesia
occhi, visibile, ragguardevole '(da conspicère 'guardare '). cospirante
, paragonando il poco d'inutile libertà da lui sacrificata, alla somma di tutte
, che tai proprietà sieno state loro impresse da qualche più generale e più alta cagione
cospiranti amichevolmente alla perfezione del tutto, da un solo spirito si contengano. beccaria,
società d'uomini puri d'ambizione e da smania di lucro, che sappiano al
l'avvedimento e col valore si liberò da così gravi pericoli che gli soprastavano. fagiuoli
parti della fabbrica del mondo] dipendono da un principio senza saperlo, e cospirano
avventure. = deriv. da cospirare. cospiratóre, agg.
un fremito, un motto mormorato sommessamente da un vecchio carbonaro... bastava
! ». volse in giro un'occhiata da cospiratore e abbassò la voce: «
a lui. machiavelli, 60: da questo nacquero, appresso, i principii delle
papi, 2-3-55: la cospirazione che già da due mesi, non segretamente come le
d. bartoli, 15-2-76: noi, da un cori lagri- mevole e doloroso spettacolo
ali forti, grigie, attraversate da striature brunastre; il bruco, di color
epidermide piena di pus. francesco da barberino, 241: fatto questo, alla
piccolo enfiatello, cagionato per lo più da umori acuti, e viene comunemente nel
ber grosso, / vi posso assicurar da quel ch'io sono, / che
de la costa de l'uomo. monaldo da sofena, vi-1-227 (2-5):
dal letargo il desta! [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
baldinucci, 2-6-369: appena si trovò assalito da poca febbre cagionata da accidente di mal
si trovò assalito da poca febbre cagionata da accidente di mal di costa,..
le balle, e dagli di sotto, da lato, per lo capo e per
d'amore, 40-4: assalito son da ogne costa. prudenzani, ix-535: una
un'asta dello strumento. -armi da costa: che si usano dalla parte
che lavorano intorno alle spade, così da taglio, come da costa, da
spade, così da taglio, come da costa, da due tagli, da mezza
da taglio, come da costa, da due tagli, da mezza costa, con
da costa, da due tagli, da mezza costa, con la punta a
solco. foscolo, iv-303: assistito io da parecchi lavoratori ho coronato la vetta,
in due parti eguali. suol dirsi ancora da quella parte del picciuolo delle foglie composte
: io, che per avventura gli sedeva da costa, non credo poter mai dimenticarmi
e guarda a or a or, così da costa, / gli atti che vedi
il signore essendo innanzi, e pietro così da costa, istando inginocchione.
/ percotendo la nostra fragil barca, / da coste, poppa, prua, che
polemiche, con accuse. monaldo da sofena, vi-1-227 (2-1): ser
veduto che poco ti costa. iacopo da leona, vi-1-214 (6-2): amore
-di taglio. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
li dona. redi [tommaseo]: da questi serenissimi miei padroni gli ho fatti
. -di costa a, di costa da: di fianco a, di lato a
arte e con sì gran valore eseguito da zin, che, percossi i repubblicani
e sol trovàndosi in costa un appetito da eròe, avèa finalmente compreso che una
monte, v-312-3: la cui sentenza da rasgion sì scosta, / intra li
fianco del monte; versante. iacopo da leona, vi-1-214 (6-4): più
]: quella città è in costa; da lato vi ha certi dirupi. nuovi
fiorentini, 172: aven con- perato da lei un pezo di tera posta ne la
quel fiume c'ha proprio cammino / prima da monte veso invèr levante, / dalla
/ onde perugia sente freddo e caldo / da porta sole. m. villani,
della costa son caliate al basso; da l'altra parte rodamonte armato / ha fesa
grassuccio. tasso, 3-55: fuor da tre lati ha malagevol costa. marino,
gli oggetti del piano che gli sono da lato; ma secondo ch'ella volta,
dell'erta di un monte. andrea da barberino, iii-5: quando lucio albanio
un monte ivi vicino, mi era liberato da quella furia. allegri, 238:
ove ella è posta. -seguire da vicino, fiancheggiare senza mai scostarsi.
: nella sua casa di via tre novembre da dove si scorge la bianca strada costa
si scorge la bianca strada costa costa percorsa da cesare battisti quando tornò ammanettato nella città
di un corso d'acqua. mino da colle, vi-1-227 (2-4): ma
tempio di amore, il quale sorgendo da una piacevole cavalcanti, 94: così tei
nostre coste offese la spagna. manmegliorassi da potere cavalcare, mi sforzerò per di qui
montagna. giusti, i-383: trovammo da una costa del le povere donne per sostenimento
: rasentando la costa, in altro modo da quel che i più vogliono, al modo
12- arontèo. cariati, 14: da essi dalla terra ferma d'affrica, 1-2
sollecitiate e troviate capo verde, e da los rios che tanto vale come dire chi
su la costa italica, tutta coperta da una selva di aranci costaggiù ti dipinsi.
. matosi a ali distese, gli gridò da una grande altezza: costà, avv
vedere la mia = comp. da costà e giù (v.).
cardinale costà, non abbiate = deriv. da costa, col suffisso spreg. -ame.
/ la quaresima * 1 deriv, da costare: cfr. lat. mediev.
2. preceduto per lo più da una preposizione termoelettriche, per resistenze e
e reostati, per o seguito da un avverbio: codesto luogo, codesta
: dentro, fuori di = deriv. da costante. codesto luogo. -costà da
da costante. codesto luogo. -costà da presso: vicino a codesto costante1
, tu e 'l tuo padre, guidotto da bologna, 1-2: fu [marco tullio
, e più crudele che giusto. francesco da barbenon vi fu così lavorato. macinghi
seguitar constante e forte. s. caterina da siena, i-133: doviamo esser costanti
io non so in qual lato / da me ti fugga, in ponente o in
, ii-713: considerava le donne dipinte da giorgione e da tiziano, fossero anche
considerava le donne dipinte da giorgione e da tiziano, fossero anche state cortigiane,
crudelmente hai ammazzato. sì che comincia pur da qual capo ti piace, sempre più
196: liberare e sé ed altri da tante vane inquisizioni e fermar la contemplazione
tra di loro differenti, e già da me precisamente ritrovati. marino, vii-413
8-23: la vera felicità non ha ella da esser ferma e stabile e costante?
1-3: fu tanto costante l'ostinatezza da lui principalmente osata nello apprendere il parlare
incerto e vario, e come fosse interrotto da qualche intoppo. d'annunzio, iv-2-220
edifizio, divorando ogni cosa, suscitando da ogni cosa vampe mobili, fluide,
. marino, vii-296: hassi adunque da aver per constante questa sorte di musica non
. dalla man zanca metti il filo da battere, che dia proprio in su
(parametri) a cui è legata o da cui può dipendere. grandi
dei filosofi, e il tempo da esso loro speso nel raccozzarle insieme
ogni modo io non mi lascio muovere da tali piccole obbiezioni, credo costantemente che
donna si ricordasse, e fieramente fosse da amor trafitto e molto disiderasse di rivederla
dotta, lat. constantia, deriv. da constàns -antis 'costante, fermo,
costante, fermo, ben saldo '(da constdre * essere fermamente stabile ')
le vesti nell'interiore. = da costanza1, per la qualità resistente.
.. di vinegia a firenze, e da firenze a pisa, tra per vettura
, tra per vettura e per passaggio, da fiorini 5 e un quarto d'oro
è ancora quindici dì che mi costò da lotto rigattiere delle lire ben sette. sacchetti
187-57: dice il piovano: « o da che sono li stornelli? elle son
quel sì pulito / tuo lavoro quanto ha da costarmi? / quanto a te piace
fatica, pochi sforzi. monaldo da sofena, vi-1-227 (2-2): ser
che vo'farmi vivo, / lungi da la mia culla / cerco altri marmi mentre
altre orazioni. s. caterina da siena, i-180: vieni, vieni,
scrisse il 'monitore napolitano ', da cui spira il più puro ed il più
* consistere, constare *, comp. da cum 'con 'e stare
su ti feci sabre. s. bernardino da siena, 277: a un
al mondo, e mi veggono da costassù, sapranno ancora quanto io
venire costassù. = comp. da costà e su o suso.
una costata. = deriv. da costa. costatare, e deriv
di verde. = deriv. da costa. costato2 (ant. anche
petto dove sono le costole. ugocciane da lodi, v-151-169: poi lo ferì dal
che egli fu stanco. s. caterina da siena, i-183: vattene, in
la saetta nel costato, / seguita da duo veltri in selva e 'n prato,
è ferito al costato. e da che banda lo poseremo noi? viani,
/ che co ie son adormentado / da doman io son 'mendado. castiglione,
neutro costàtum dal neutro di corpus): da costa * fianco, costa,
. pindemonte, 15-368: spinto sempre da quel vento amico, / cui governava
, che il meriggio era già passato da un pezzo, il principio d'un
fin quasi alla spiaggia, videro di là da quelli salire una spira di fumo.
esser offesi. targioni tozzetti, 12-7-170: da caporciano andammo a miemmo, costeggiando il
ad assaron, terra distante tredici miglia da milano, non con intenzione di combattere
costeggiare '. = deriv. da costa. costeggiato (part.
costeggiare), agg. rasentato da naviganti (una costa, una
, una spiaggia), o da chi cammina (un luogo, una
strada, un edificio); fiancheggiato da case, da alberi, ecc
un edificio); fiancheggiato da case, da alberi, ecc. (
s. v.]: via costeggiata da piantagioni. strada costeggiata da case.
via costeggiata da piantagioni. strada costeggiata da case. pasolini, 3-343: le donne
. arald. attributo delle pezze accompagnate da piccole figure poste ai due lati di esse
i fagioli. = deriv. da costeggiare. costéggio1, sm.
mondo incivilito. = deverb. da costeggiare. costéggio2, sm. ipp
diretto. = deriv. da costa * fianco ': sulla forma di
gli stamenali. = deriv. da costa * costola *. costellare (
muro era orientato a mezzogiorno, tanto da godersi tutto quanto il sole, certo
dal lat. tardo cdnstellàtus, deriv. da stella * stella \ costellato
, par., 14-100: come distinta da minori e maggi / lumi biancheggia tra'
. 4. figur. scandito da eventi significativi, da fatti caratteristici,
. figur. scandito da eventi significativi, da fatti caratteristici, che dànno, a
deriva direttamente dal lat. constellàtus, da stella * stella, astro '.
... con l'astronomia portarono da terra in cielo i pianeti e le costellazioni
e le costellazioni della luna / frigida, da noi illuminato. s. bernardino da
da noi illuminato. s. bernardino da siena, 61: credi tu che
, che già si minacciava sulla sua nascita da tutte le costellazioni, e più d'
facilmente definibile per quanto fulgida, costituita da giovani che non erano certo degli esemplari
, lat. constellàtio -ónis, deriv. da stella. costeréccio, sm.
carne intorno alle costole del maiale, da cuocere fresca e da mettere sotto sale
costole del maiale, da cuocere fresca e da mettere sotto sale. v
li lascere'fare. = deriv. da costa. costernante (part.
. di consternire, comp. da cum 'con 'e sternire * stendere
io son bene, per li peccati da me commessi, in gravissime pene e
costì, anima viva, / pàrtiti da cotesti che son morti. idem, in
mi toma più conto il farli riscuotere costì da persona che abbia in milano delle somme
persona che abbia in milano delle somme da spedirsi a parigi. leopardi, iii-1092
con quello che io avevo già pensato da me medesimo. tommaseo-rigutini, 2909:
v.]: * costà 'differisce da 'costi '. come avverbi di
. -di costì: a indicare moto da luogo: da cotesto luogo; o
costì: a indicare moto da luogo: da cotesto luogo; o moto per luogo
che anco il conte lodo- vico rangone da roccabianca pur mandommi. giannotti, 2-2-403
di ville amenissime, e soavemente percossa da le salate onde. carletti,
lido chiocciole. algarotti, 2-146: erano da noi con diletto grandissimo corse quelle chiare
e freme tutt'amor la benedetta / da lei costiera. panzini, i-145: io
della costiera. barilli, 6-24: da sorrento sino a salerno questa costiera unica
divide per la maggior parte della lunghezza da una costiera di monti, tanto continovati e
piazza, guardava su e iù, da canto e da costerà, se possea trovare
su e iù, da canto e da costerà, se possea trovare uno che
di sartie. = deriv. da costa. costière [costièro)
. v.]: 'navigar da costiere 'o * da costiero ',
'navigar da costiere 'o * da costiero ', navigare lungo le coste
le coste. = deriv. da costa. costièro, agg.
quella che si fa a poca distanza da terra, a differenza della navigazione '
dei fari. bocchelli, i-117: da peschici erano stati portati barili di vino
al quale s'inchiodano; e sono attraversate da altre due, che chiamansi * crocette
per aria. = deriv. da costa. costifórme, agg.
costiformi). = comp. da costa e dal sufi, -forme, dal
, avv. ant. di costì, da cotesto luogo. - anche: di
guazzerone del mio vestimento. s. bernardino da siena, 103: piglia l'essemplo
del costo. = deriv. da costo1. costióne, sf.
istrignimento di ventre. = deriv. da costipare. costipante (part. pres
, dal lat. constipàre, comp. da cum * con 'e stipare 'serrare
costipativo. = deriv. da costipare. costipato (part.
. 3. che è affetto da costipazione; stitico; raffreddato. dizionario
: in quel gabbionaccio entrava il vento da tutte le parti, stillato e filtrato
rasoi, per un povero diavolo costipato da sei mesi. -figur.
il terreno. = deriv. da costipare. costipazióne, sf. il
: la cagione immediata della costipazione dipende da una diminuzione notabile della escrezione degli umori
: un'ostinata costipazione di petto accompagnata da febbri e da nere malinconie..
costipazione di petto accompagnata da febbri e da nere malinconie... mi hanno
e vecchio quel dio, del quale da due anni a questa parte,
dotta, lat. tardo constipàtió -6nis, da constipàre 'serrare, stivare'; cfr
essere costituito. -diritto costituendo: da costituire (opposto a diritto costituito)
a cui fu pensato fu la carta da visita. dopo una buona mezz'ora ebbi
delle quattro città segnò il primo passo da un confuso vagheggiamento di confederazioni al proposito
giudicato, o mostrare ch'elli sia rilevato da colui che 'l costituì;.
fia giudicato o mostrare ch'elli sia relevato da colui che 'l costituì. ariosto,
ch'io sia sì mentecatto, che da me medesimo venga a costituirmi col collo
intendo, dissi, che tu proponi da cercare; ma che tu costituiscili, d'
felicità di amore dell'esser pubblicamente adorate da molte persone. 11.
fiorentini per mezzo di danaro si redensero da rodolfo ii imperadore. si costituirono in
, dal lat. cónstituère, comp. da cum 'con 'e statuère 'stabilire'
escito dal mio stesso ceppo e costituito da tutti quei caratteri distintivi della prosapia i
grado infimo degli uomini, non sapeva da se stesso l'arti della guerra né
quando si ritrovano costituite nelle massime digressioni da giove. l. bellini, v-215:
moverà, tutta volta però ch'egli abbia da natura inclinazione a qualche luogo particolare.
. cecchi, 6-292: escludo, da queste considerazioni,... tutto quanto
el costoduto. = deriv. da costituto. costitutivo1 (ant.
che di mostrar la relazione che hanno da avere tra loro le varie parti constitutive
manzoni, 168: due cose sono qui da considerarsi: il fatto e la dipendenza
suo per la salute: / e da cagion remote spesse volte / nascere effetti
voce dotta, lat. tardo constltùtivus, da constituite * stabilire '; cfr
in costitutiva. = deriv. da costituto1. costituto1 (ant.
dichiarazioni che il comandante di una nave da guerra o mercantile deve fare al porto
cónstitùtum * patto, convenzione '(da cónstituire * stabilire '). costituto2
, lat. constitutór -oris, deriv. da cónstituére * stabilire '. costituzionale
agg. concesso, regolato o limitato da una costituzione. -governo costituzionale: quello
il costituzionale. imbriani, 2-55: da un lato si sarebbero schierati i rivoluzionari;
tali principi. = deriv. da costituzionale. costituzionalista, agg.
costituzione individuale. = deriv. da costituzionale. costituzionalistico, agg. (
: le autorità erano di continuo intralciate da uomini politici, specialmente del partito democratico
monti, ii-50: sono già state da noi organizzate costituzionalmente le due amministrazioni centrali
. bruno, 3-131: non è da credere altro firmamento, altra base,
o difettosa, poiché non è diretta da una ragione sensibile di preferenza, ma
], inetti per costituzione a far vita da nomadi, si sistemano alla meglio su
quando si parlava di paesi abitati ognuno da popolazioni diversissime tra loro. 5
: doveva dunque il signor lombardello cavar da l'idea de la poesia, non il
ad esser el veiculo di questa virtù, da tante piogge e tanti venti e tante
e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna camera con due successive deliberazioni ad
tuttora nel diritto canonico vengono emanati da fondamentali organi legislativi della chiesa cattolica [
pugna delle cause, cioè quello sopra che da prima contendono i parlieri, cioè il
istituzione, costituzione, formazione deriv. da constltuire 1 stabilire '; cfr.
produzione: la somma delle spese sostenute da un'impresa per l'acquisto e per
vi dissi il costo del panno ricercone da voi: però non ci pensate se non
, 66: a noi [il gesso da imbiancatori] è di minor costo assai
all'altezza delle descrizioni fattene. giovanni da lizzano, i-126: stagno lavorato costa a
: clausola contrattuale della vendita di merci da spedirsi via mare, per cui il
di partenza della nave di trasporto, da lui procurata e pagata. 2.
per meità di quaranta, che avemo da l'abate e convento di sa.
tanto i vantaggi propri, che avessero da promuoversi fino a costo della tranquillità universale
difficoltà. monte, 811 b: da molta giente è apellato dio / ma non
amore mi tene a freno. tommaso da faenza, xxxv-1-454: parte divisa da
da faenza, xxxv-1-454: parte divisa da tal gente folle / che non pon sofferir
d. battoli, 3-64: così da vero il fanno col mare di settentrione
di settentrione i tre venti che muovono da quel polo, tramontana, maestro,
crusca]. = deverb. da costare. còsto2, sm.
anima il fior suggo coi baci, / da due rose sent'io fresche e vivaci
firenzuola, 594: l'unghie hanno da esser chiare, e come balasci legati in
sopra un nasino così fine sulla costola da sembrare una lama di coltello.
costole, che risaltano, e son larghe da piè tanto quanto è la larghezza di
, bietole, lappoloni, e ogni erba da ca- mangiare, la mattina si trovarono
simili a quelle dell'alloro, circondate da una linea piana, che hanno una costola
scostolano in due gesti le lunghe foglie da sigaro tenendole dall'apice, e gittano
sudato / con questo accattabrighe, / da cui non mi pensai sciorre in tutt'oggi
costole in fretta in fretta, e così da noi, senza che il signor griso
una parte del costolame. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
lami vuotati. = deriv. da costola, col suffisso spreg. -ante.
2. sm. parte della bestia macellata da cui si tagliano le bistecche.
di una volta. = deriv. da costola. costolétta, sf. costola
: come vuoi rafforzarti con quella tua àqua da occhi? sai che ci va?
largo lin. 18, alto 6, da una parte convesso, e tutto sparso
spada lunga e sottile con il taglio da una sola parte. francesco di vannozzo
, e non essere... da due tagli. = deriv.
due tagli. = deriv. da costola. còstolo, sm.
caratteristico della copertura a volta, costituito da nervature in aggetto (che seguono la linea
traverso, sanguigno, con un viso colorito da parer dipinto. c. e.
è merce assai costosa e ricercata solo da nazioni ricche. verga, 4-237: ogni
un paragone costoso. = deriv. da costo1. costotomìa, sf. chirurg
(434): volle del tutto da lei di quello saper la cagione. la
. piovano arlotto, 150: costretto da necissità, uno dì questo gentile uomo comperò
dì questo gentile uomo comperò a credenza da uno fondachiere dua panni. ariosto,
22-59: la volontà costretta da alcuna cagione la morte...
superbir di colui, che tu vedesti / da tutti i pesi del mondo costretto.
figur. premuto, tormentato, angustiato (da un sentimento, da una pena)
, angustiato (da un sentimento, da una pena). cavalca, 16-1-70
, 5-3 (31): pietro, da fervente amor costretto, e non parendogli
al tesoro del petto, / chinandosi, da i morbidi / veli non ben costretto
gambe. imbriani, 1-54: una veste da camera di casimiro rossa, costretta negligentemente
camera di casimiro rossa, costretta negligentemente da un cordoncino dorè. d'annunzio,
: una vivida forza di fertilità emanava da quel breve spazio di terra vegetale che
che l'altre sètte; conciosiacosaché noi siamo da una medesima legge, da una medesima
noi siamo da una medesima legge, da una medesima dottrina, da quegli medesimi
medesima legge, da una medesima dottrina, da quegli medesimi sagramenti costretti insieme, dove
a me di mutua fede costretto / da eguali stelle, ottavio. 7
persona ch'è amata. s. caterina da siena, i-48: e singolarmente vi
e singolarmente vi prego e costringo, da parte di cristo crocifisso, del primo
far del nostro fallo ammenda, / da l'ira tua ne copra e ne
a seguire il canape è constretta / da quella forza ch'ogni forza eccede. aretino
un altra cosa amore riprendo. / da poi due ne congiungie in uno pia-