da quelle bande, s'era andato a imbucare
andare un'ondata d'ingiurie che lo coprivano da capo a piedi. cassola, 2-529
chiavica, -commentò il soldato che faceva da inserviente. -topo di chiavica:
debole. 3. fogna costituita da un grande tubo, per 10 più
parte del fiume, cominciando la muraglia da quella parte che non vorrai che l'
corpo in una profonda chiavicaccia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
di clovàca (var- rone), da cui lat. class, elodea (v
per incrocio col tema clau-e clavu- (da cui clausura, chiusura, ecc.)
altra parte del fiume; cominciando la muraglia da quella parte che non vorrai che l'
fiume. = > deriv. da chiavica. chiavière, sm. ant
reame del cielo. = deriv. da chiave: cfr. ant. fr.
e che, fatto scorrere in modo da sporgersi verso l'altro battente (o
ragioni di ferri, come sono campanelle da usci, chiavistelli, arpioni, toppe
le porte, / gangheri e chiavistei da piedi a capo, / e finalmente tutto
i riquadri delle inferriate con una flessuosità da anguilla o apriva le porte mal chiuse con
alcuno sente nell'essere scacciato per sempre da una casa, nella quale praticava di
-rodere i chiavistelli: essere colto da ira violenta e impotente. aretino
= dall'ingl. chyazic, comp. da c [arbon], hy [drogen
2. per estens. larga macchia prodotta da liquidi, colori, sangue, umidità
per la gioia delle promozioni avevano stampato da per tutto larghe chiazze d'inchiostro.
di bitume. tozzi, i-75: da ambedue le parti, congiunte alla porta,
un largo letto di cartocci di granone da spartire in due, in ima fredda stanza
sulla terra, riflesse non si capiva da dove, e progressivamente inghiottite dal crepuscolo
, o anche a un paesaggio visto da lontano. pascoli, 741: erano
e due nell'erba verde, allegrata da grandi chiazze di papaveri fiammeggianti. stuparich
estivo rimane a coprire piccole aree intervallate da prati o rocce. jahier, 199
poi cominciava il buffo: il biagini, da quanto aveva il sangue alla testa,
in quella casa, ov'io fui da bambino allevato, e compiacendosi delle festose
le chicche, per dar la sera da colizione alla sua musa. manzoni, pr
linati, 30-72: tu le senti frusciare da lontano, senza tregua, tramestare nella
si voltano, ti mostrano un loro visuccio da vecchine dopolavoriste. gozzano, 772:
ojetti, i-777: in castello v'era da fare una dozzina d'acquarellini con motivetti
, intendendo dire che quello era bello da mangiare: una chicca. risero tutti
colombo. = voce infantile, da chicco, per la forma rotonda.
, ii-123: non doveano lasciarmi avvicinare da chicche- sifosse. chicchera
e quattro belle chicchere e un vaso da zucchero di porcellana. tommaseo-rigutini, 669:
andare alla chicchera, cioè accattando, da chiccher, che significa investigare e cercare.
-dimin. chiccherétta, chiccherina: tazzina da caffè. magalotti, 16-284:
* ciotoletta di zucca '(comp. da siktli * zucca 'e halli *
italia verso il principio del secolo passato da francesco carletti... il redi,
alcuna della quale più facilmente si possa da chi che sia recar censura, che
d'un libro quando il voglio fare da buon senno. p. verri,
le più volte m'ingegno di patrocinarmi da me: se non che questo mio ricorso
con tutti i gusti? o come guardarsi da simili zanzare fastidiosette, che senza perdonare
ventitré anni senza fare o soffrire interrogazioni da chicchessia. i precetti dei genitori
cadenza accorata, e un altro, finché da ogni parte si destano invisibili pollai.
ghiribizzo, capriccio. s. bernardino da siena, 681: se tu vedi imo
scanzonatoria. = voce onomatopeica, da chicchirichì. chicchirillare, intr.
e chicchirillando. = deriv. da chicchirillo. chicchirillo (chicchirillò;
veniva sospesa a un filo pendente da ima canna, per divertire i
buon odor di pane che si esala / da quel brusio di mille chicchi d'oro
e dolci. 4. pasta da minestra a forma di granello. cassola
. fagiuoli, 3-6-175: sta'pur da me, ch'io ti vo'dare
. sgranare, levare i chicchi (da una spiga di grano, da una pannocchia
chicchi (da una spiga di grano, da una pannocchia di granoturco, ecc.
.). — deriv. da chicco. chichìngero, sm. bot
voce lombarda, deriv. per alterazione popolare da alchechengi: cfr. milanese chichinger.
ha sembianza; / e s'egli è da una parte, suona altronde, /
nonna qualunque cosa volessi, sollecitato caldamente da lei di ciò fare, mi troncò anco
vedendovi così in alto, così lontana da me, così pura, io pensava che
. quasimodo, 4-25: di là da questo schermo / tu non chiedi grazia né
statuto quel che chiedi, / che da ogni creata vista è scisso. ariosto
pretendere, reclamare. testamento di beatrice da capraia, v-404-30: item a madonna
che non chiede lor possa, / e da lor disdegnosa torce il muso.
12. domandare in moglie. paolo da certaldo, 137: sempre siei vago d'
nievo, 1-134: la camilla, interrogata da suo padre del come si sarebbe comportata
si sarebbe comportata essendo chiesta in isposa da leonardo, con universale meraviglia aveva risposto
astuzia co'troppo astuti. -pur vorrete trovare da me via per onde possiate fugire questi
maritare lisetta; che modi vi pare da tenere, considerato a tanti chieditori,
dere impronto. = deriv. da chiedere. chièla, sf.
. chiglia, carena. francesco da barberino, iii-164: e guarda in tua
* chiglia, carena ', da cui tingi, keel (sec. xiv
tificato). cenne da la chitarra, vi-n-190: di settembre vi
/ de'gran chercuti, e da quello rimosse / cambiandoli el cappello a la
come è mani festo, da cherica; la quale, secondo alcuni,
seguimmo; e smisurata chierica / vedemmo da lontan su capo nero / candidamente aprirsi
è furba ed è collerica, / fino da allora gli annunziò la chierica. gioberti
dell'ateniese « conosci chi sei », da banda messa chierica e prebenda, per
francesco: quando risana, lo vestono da monacello, con una tonaca grossolana, col
, v-182: la fortuna m'awiò da fanciullo al chiericato; poi la natura
gieronimo cardinale... ha impetrato da dio gradi orrevolissimi nella chiesa, chericati
mellior c'umque sia nato, / ce da l'ora fue sagrato / tutt'allumma
di cera e di canti alla chiesa da lui prima eletta anzi la morte n'era
discemessino se quello spargimento della arena fusse da essere reputato allo ebreo in battesimo o
che gli erano sospette quando non coltivate da lui, non avesse sentenziato le ombre degli
, 408: una meretrice ciarlatana rivenendo da luogo sospetto di contagione fu mandata al
3-94: volendo persone o robe procedenti da luoghi sospetti introdursi in un territorio sano,
, a portar loro lettere e inbasciate da parte della loro moglie; che così
io vengo qui a voi per uscire da tanta contumacia e servitù in quanta voi mi
testardaggine, arroganza ', deriv. da contumdx -dcis 'contumace '. contumaciale
al ricovero di persone o cose provenienti da luoghi infetti (per lo più nell'espressione
della loro intenzione. s. bernardino da siena, 154: o roma,
numeri e delle quantità incommensurabili ed irrazionali da loro investigate. segneri, iii-1-271:
contumelia si può al fine ribattere e ributtare da chi ricevala; ma la detrazione non
a quelli non parve vero d'aver da mangiare e da dormire, e delle
parve vero d'aver da mangiare e da dormire, e delle contumelie del biondino
liarsi. = deriv. da contumelia. contumeliatóre, sm. ant
dati al ventre. = deriv. da contumeliare. contumeliosaménte, avv.
dei popoli. = deriv. da contumelia. contundènte (part.
. contundere 'battere fortemente'; comp. da con e tundère 1 battere con un oggetto
nell'anima. = deriv. da conturbare. conturbante (part.
ero più solo. alvaro, 7-206: da questi esperimenti cominciano le ricerche suu'ermafroditismo
tumulto, sedizione. iacopo da cessole volgar., 1-116: hanno in
de'cittadini. = deriv. da conturbare. conturbare, tr.
negare che gli affetti non s'inalzino da la parte affettuosa a guisa di venti
la virtù alla mia bellezza. rimovesti da me la tua faccia, e fui
dove sono le squadre mie e li denari da conturbare la italia? chi ha chiamata
si conturbò. s. caterina da siena, i-151: se gli manca la
età senile. = deriv. da conturbare. conturbato (part.
alquanto il conturbato petto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
pellico, ii-81: ei non desisteva mai da queste infamie, ed io..
già sedotta -ma pur conturbata, allontanata da pensieri nobili e santi. tommaseo,
vedendosi i fiorentini con tanta forza e da cotante parti assalire dal signore di milano,
le grandi grazie che l'uomo riceve da dio, non le può l'uomo possedere
occulte, consistendo nell'essere infranti e laceri da percossa ottusa alcuni minimi vasi sotto agl'
corso. ma dava al nesi « trafitture da togliere il sentimento *, lo inchiodava
colpo di pistola] a mio credere da usarsi più per gala che per sicurezza
: sentivo un dolore al posto contuso da quella caduta al caffè. d'annunzio,
alcuna vestigia di parte guelfa, erano da loro trattati come cordiali nimici. dante
mastro turi zuppiddo avanza ancora cinquanta lire da lui. = comp. da
da lui. = comp. da con lutto che. contuttociò (anche
guisa d'un altro tantalo, pur da gli antichi dannato dentro l'inferno, mitigar
veruna. fagiuoli, 3-3-295: in van da molte a farsi belle istrutte / si
metodo sintetico, e con tuono autorevole da un filosofo assai rispettabile, ma che
pubblicavano a trieste. = comp. da con tutto ciò. contuttoquésto (
del naturale. = comp. da con tutto questo. conurbaménto, sm
. neol. vasto agglomerato urbano costituito da un grande centro e centri minori periferici
, piumaggio verde mac chiato da chiazze di altro colore. =
e f. che è appena guarito da una malattia e non ha ancora ricuperato
. pellico ii-147: dacché fu lontano da noi, più volte schiller s'ammalò
i vetri rotti, il gessoso aspetto da convalescenti delle case colpite. =
con cuscini e coperte orlate di merlo. da quel momento la sua convalescenza fu assicurata
reale ed efficiente come nella piccola borghesia da poco riuscita a superare il rango quasi animale
dichiara. = deverb. da convalidare. convalidaménto, sm.
conferma. = deriv. da convalidare. convalidante (part.
noi si può, per convalidare i processi da farsi, tanto contra li detti carcerati
carcerati, quanto qualunque altro si sia da loro nominato. s. maffei, 4-6
nessun mezzo, a cagion dell'impunità da cui era stata promossa. codice di procedura
voce dotta, lat. tardo convalidàre (da validus 'valido ').
convalidati poi, dietro i vetri, da segni convenzionaù appena percettibili. 2
parlamento. = deriv. da convalidare. convallamarina, sf.
= voce scient., comp. da convallaria] amar [o] e dal
al guardo una tonda convalle / che da sei montagnette ond'è ricinta / dechina,
stessa valle. = comp. da con e valligiano (v.).
rare. pea, 3-183: andò da lei, di sera, quasi che si
abba, 1-69: prima di partirsi da noi, quei signori ci vollero baciare,
= lat. mediev. convenium (da convenire 1 incontrarsi 'e anche
nel pres. e nei tempi da esso derivati). letter. torcere.
orecchio dell'auttore obbiezioni fatte a voce da sconosciuti ed altre da alcuno fatte pure
fatte a voce da sconosciuti ed altre da alcuno fatte pure privatamente, delle quali niuna
circostanza; condizione, stato. giacomo da lentini, ii-87: presente mi contava,
gente. chiaro davanzali, ii-333: da san giovanni avesti sua figura, /
. = provenz. convenensar, da convenensa 1 patto, pro
veniente. francesco da barberino, 54: la prima era di
., iii-vm-15: onde è da sapere che di tutte quelle cose che lo
dea principio. 5. caterina da siena, i-65: cosa giusta e convenevole
estreme parti della scena, e, portati da nuvole, ciascuno dalla sua, si
amor di ciò in quelli non è da riprendere la convenevole dimoranza. marino, vii-
suono. = deriv. da convenire. convenévole2, sm.
rivolgono a un conoscente incontrandolo o accomiatandosi da lui, o nella chiusa di una
desinare, / o d'altri convenevol che da chiostri. caro, 12-i-113: fate
un mio buon amico. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
quale si potesse dormire. = da convenevole1. convenevolézza, sf.
179: me pare non sulo da ragione ma da ogne convenevolezza esser costretto
: me pare non sulo da ragione ma da ogne convenevolezza esser costretto da la già
ragione ma da ogne convenevolezza esser costretto da la già fatta promissa, adim- piendo
più caro d'esser un poco amato da vero, che molto adorato a la cortegiana
servirà sempre. = deriv. da convenevole. convenevolménte (convenevoleménte)
leggi civili e militari, l'industria da procacciar mezi sufficienti per condurre a fine
fine i disegni, ed il discorso da saper convenevolmente ragionare delle materie occorrenti quando
straparola, 5-5: era uomo conversevole e da bene, ma tutto dato al mercatantare
carta. le riuscivano perfetti, tanto da sembrare veri. rose di maggio..
amor ordini la mente: / corno, da poi che 'n te sì so mutato
in lotose e sporche pozzanghere, sono da molti disprezzate e aborrite, ancorché elle sieno
maggior riverenza tenute, quando non sono da tutti sapute; poi ancora perché,
disteso la somma degli argomenti che soglionsi da lui proporre, e quasi lanciare contro
che non tengono gli altri, pensano da principio potere capere ne'luoghi che non
: esplica in poco trattato come hanno da star le porte, le contrascarpe,
sia in quella che chiamiamo imaginativa, da esterni impulsi generato; e allora nascere
, né dalla convenienza scambievole; ma da quella significazione di allegrezza che è contenuta
la presente romanza, mi sento suggerita da taluno la convenienza di farle precedere almeno
società è un contratto tacito, regolato da una scambievole convenienza di condizioni fra le
che si riduceva a nulla, fu da lui appoggiata alle ragioni stesse con cui
la plaza nueva è un anfiteatro costruito da poco in stile moresco, o meglio rivestito
come il giovedì grasso ci si veste da turchi o da pellirosse. ma dentro è
grasso ci si veste da turchi o da pellirosse. ma dentro è vastissimo e
cuscino di cuoio il quale perde piume da ogni cucitura, a quel travestimento non
dotta, lat. convenientia, deriv. da convenire (v. convenire)
fieri rogavi '. = deriv. da convenire. convenire, intr.
con altri nello stesso luogo, provenendo da direzioni diverse; riunirsi, radunarsi.
.. e ciascuno proccurava alcuna coserella da mangiare. boccaccio, viii2- 116:
que'dottori... colà convenuti da sì lontane parti del mondo per conferir
, 1-8: il circolo si apre da due parti: l'una guarda la città
determinare la posizione di due rette, che da due ter mini dati partendosi
cornelia era si convenne, fingendo esser da barcellona. 4. ant.
quali, insieme con duoi cavalieri fatti venire da bologna, riformassero lo stato della città
caro mio. le cambiali, armi da guerra, a doppio taglio; la
: ma poi non sapevano spiegarsi bene da che parte era il fronte. infine
li mezzani, e basta loro avere da mangiare e da vestire, che l'uno
e basta loro avere da mangiare e da vestire, che l'uno e l'altro
manifesta onta non era a modo veruno da sopportare. paruta, 2-2-222: così
: così nella guerra che fecero contra ercole da este, perché si vedeva che cadendo
ei giura di star male, / convenendo da me dipartir tosto, / e verso
tr. ant. concedere. bartolomeo da s. c., 312: il
tutto gliele dipignessero si convenne. jacopo da cessole volgar., 1-72: del quale
queste altre, che a me son parute da potersi e da doversi usare. viviani
che a me son parute da potersi e da doversi usare. viviani, vi-37:
, i-55: il che non nacque da altro che dalla troppa sua pietà, la
... vogliate astringermi a credere e da favellare a vostro modo, non mi
, mi dirà se questa è azione da cavaliere *. « sì signore, da
da cavaliere *. « sì signore, da cavaliere », gridò il conte:
sollecitamente, se fusse migliore l'olio da mangiare, che quello da ardere, e
l'olio da mangiare, che quello da ardere, e se mi convenisse mangiare
amma- lati. beltramelli, ii-285: da qualche tempo tu sei pallida, figlia
a vii te ne tenga. paolo da certaldo, 359: se tu ài figliuoli
fede? / convense a cortesia / scaciar da sé colui che mercé chiede? bandello
in coscienza! che l'anima ho da darla, a dio! pirandello, 7-272
la particella pronom.), seguito da un verbo all'infinito o al congiuntivo
compagni, 1-16: l'accusa si fe'da amendue le parti; e però si
n'accorgesse, e volle del tutto da lei di quello saper la cagione.
la cagione. s. bernardino da siena, 103: sappiate che a tutti
selva ove condotti siete, / non troverresti da mangiar né bere, / e sanza
su la vera via, conviene poi fare da capo il sentiero errato. pascoli,
delle sue raccolte. baldini, i-15: da bravo: questo e altro converrà sopportare
particella pronom.). giacomo da lentini, ii-108: quand'om ha un
d'acquistar l'amico poco vale, / da poi che no lo sa ben mantenire
non posso, e mi comanda già da molti anni, sicché io convengo pure ubbidirlo
fare in coimbra, dove fu vinto da quella cortese forza che gli era usata
sieno moto d'aria ne'vasi sanguigni da fuori in dentro che ne dilarghi oltre
mi abbia là dentro alcun demonio che da più anni mi dà coltellate alle
doveva, / che m'avesse altra età da te rimosso: / sì come senza
andare dove gli piace: questa dinanzi da sé, di qualunque parte del mondo,
. galileo, 4-1-386: gli fu da me... risposto...
letterato e uno infamatore arrogante doveva domandarsi da un foro simile a quello dove l'avevo
ch'ai bono ha dio convento. francesco da barberino, 246: questo ti giuro
= lat. convenire (comp. da cum 1 con 'e ventre 'venire
de mei enfermetate. = deverb. da convenire. conventare1, tr. [
viddero de libri se non le coperte da essere conventati in asse. 2
. = voce dotta, deriv. da un lat. conventàre (iterativo di
e io per darti / più spazio da fuggir, vo'conventare / l'uscio
venta. * = deriv. da convento3. conventare3, tr.
: or ti so cierto che da gli occhi viene [amore], /
si convene. = deriv. da convento *. conventato1 (part
io adunque adesso? che partito ha da essere il mio? a casa non si
conventazione, in segno di sempiterna fama, da sé si coronavano.
si coronavano. = deriv. da conventare1. conventìcola, sf.
sette e conventicole in male, sono da dividere. salvini, v-401: appresso
. di conventus 1 adunanza ': da convenire 'radunarsi ').
e conventigi. * = deriv. da convento5. conventinato, agg. scherz
alfabeto pronunziato. = deriv. da convento1. convènto1, sm.
venne capriccio per sodisfare a frate mariano da ghinizzano,... di edificargli fuor
di s. francesco. io sono accettato da molto tempo in qua, ed aggregato
di dama del superiore. -educandato diretto da religiosi o religiose. nievo, 211
. maffei, 5-1-129: de'conventi tenuti da lui [cesare] nella cisalpina quattro
, e si rammentano una volta anche da svetonio. uso era de'romani che
e conpagni lanaiuoli nel convento di san martino da una parte e giuliano di giovenco de'
una parte e giuliano di giovenco de'medici da un'altra parte tutti cittadini fiorentini e
.. che forse ella non è da contentarsene? -canchero! di cotesto desse
308: canchero! / e'farà pur da vero! o ve'se 'l diavolo
classico * riunione, adunanza '), da convenire 'riunirsi '.
sua scola voglio demorare, / che da lui recevan lo convento. =
, promessa, convenzione. giacomo da lentini, ii-85: tementi -son, non
confortamento, / poi valimento -non mi da; ma pesanza, / e fallami
e fallami di tutto suo conventi. gallo da pisa, v-234-37: convento mi donao
(296): tornò in questi tempi da parigi un monaco chiamato don felice,
marco di fiorenza, e gli fu fatto da que'frati per le virtù sue molte
fra minore conventuale, nominato maestro diego da revaio. garzoni, 1-67: sotto la
i franciscani conventuali, ch'ebber principio da lui l'anno 1212. l. adimari
effettiva presenza di monaci in numero tale da dare alla loro dimora carattere di convento
dodici individui. = deriv. da conventuale. convenuto (part.
.. la compagnia, convenuta perciò da quasi tutte le provincie dell'europa,
bartoli, 2-2-345: convenuti ad alcun tribunale da litigante o accusatore idolatro,..
, richiami bizzarri. bacchelli, i-184: da un chiattone ormeggiato nei pressi, fu
o natura delle cose, ma deriva da un accordo comune, da una convenzione
ma deriva da un accordo comune, da una convenzione espressamente o tacitamente stipulata tra
: io credevo di trovare una faccia da convenzionale della rivoluzione francese. c.
voce dotta, lat. tardo conventionalis (da conventio -ónis: cfr. convenzione)
noi chiamiamo il riscatto popolare siano accompagnati da una spinta verso l'assestamento d'una condizione
proposizioni nell'ambito di determinati campi dipende da accordi comuni o da convenzioni stipulate da
campi dipende da accordi comuni o da convenzioni stipulate da coloro che si servono
da accordi comuni o da convenzioni stipulate da coloro che si servono delle proposizioni stesse
delle proposizioni stesse. = deriv. da convenzionale. convenzionalista, agg. e
convenzionare), agg. regolato da una convenzione, concordato, convenuto
, concordato, convenuto; impegnato da una convenzione (una persona,
, 9-408: era stata mandata a roma da un'or ganizzazione di vendita
. -essere in convenzione: essere legato da un accordo o impegno o promessa.
cui un uso è accettato e osservato da tutti (e indica, in particolare,
... dee concepirsi esser provenuto da libera loro convenzione, per questa eterna
modo di pensare e di comportarsi accettato da tutta una comunità e osservato dai singoli,
vi dirò che le cose naturali vanno da sé, non si contradicono mai, e
, e le loro leggi non hanno da temere infrazione. ma se invece fossero
quella nazional convenzione giudicasse ciò che fosse da fare da indi innanzi. panzini,
convenzione giudicasse ciò che fosse da fare da indi innanzi. panzini, iii-380: discutevano
iii-380: discutevano forte con un linguaggio da convenzione francese. = voce dotta,
e anche 'accordo, patto '(da conventus: cfr. convento1 e convento5
fuor di una piastra di vetro piana da amendue i lati fra loro equidistanti;
, è questo: che le gambe da una banda sieno convergenti e divergenti dall'
divergenti prossimamente ad un punto, o da un punto. manfredi, 1-2:
tal convergenza, non potrebbe restare convinto da questa dimostrazione. e. zanotti, 1-14
e. zanotti, 1-14: resterebbero da considerare nella prospettiva i punti di convergenza
che sciagurata convergenza avesse fatto fuggire vestita da povera. 3. biol.
atto con cui lo sguardo si sposta da un punto a un altro più vicino
, convèrso). andare a terminare, da punti diversi, nel medesimo punto;
al figur. molineri, 1-99: da quel punto giurava di convergere ogni suo
elementi di copertura staccata e generalmente formata da un faldale di lamina zincata, sottoposto
spigolone '. = deriv. da convergere. conversàbile, agg. ant
ant. conversevole, socievole. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
casi loro. = deriv. da conversare. conversaménte, avv.
colle genti. = deriv. da conversare. conversante (part. pres
conversanza si diletta. = deriv. da conversare. conversare, intr. (
potei conoscere a prova che certe considerazioni da me fatte sopra le forze, la
indole di quella lingua non discordavano punto da quanto in tal proposito essi sentivano. giordani
seconno '1 lor contemplare. bartolomeo da s. c., 21-3-8: accosterattisi
schifo e disdegnoso. s. caterina da siena, i-14: or non è questa
discreti è tenuto per tale; ché da natura par che ogni cosa volentieri si
usato! vico, 98: venerava da lontano come numi della sapienza gli uomini
: questi che conversano con la bussola da navigare, veggendo la mattina il sole
chi attende allo spirito v'è campo da usar questa caccia con intendimento e per
essere il sottrarsi per mezzo d'essa da que'mille impacci e pericoli, de'
, potete dire di conoscerle tutte; da che ivi, per riguardo alla conversazione,
dritti alberi tendevamo la ampia rete [da caccia]. leopardi, 26-34: come
vivere insieme, frequentare': comp. da ver sari 'volgersi intorno; stare,
altro animale. = deriv. da conversare. conversato (part.
sa conversare piacevolmente. guido da pisa, 1-96: verso li simplici ed
esprimeva con la forbitezza di un conversatore da salotto. conversazióne, sf.
, 2-213: se ti par aria da farci il buffone, / fallo, e
. -versi di conversazione: versi da salotto, alquanto frivoli. foscolo
son versi di conversazione e vengono letti da tutte le condizioni; e questo che
all'ingegno ed all'animo della signora, da che m'accorsi ch'io n'aveva
detti luoghi. s. caterina da siena, i-85: rinunzia alla conversazione
per le quali separerà gli uomini lascivi da la conversazione de'giovani. castiglione,
e bona estimazione appresso ognuno, e grazia da quei signori ai quali serve, panni
la vita tua... non aliena da ogni conversazione civile, ma non obligata
e conversazione, ho preso ad affitto da un cavallier mio amico quella villetta. goldoni
ebbe conversazione. guicciardini, 62: da teneri anni ho avuto seco conversazione e
tiene in casa conversazione, è figurata da plauto... un paretaio, per
figlio, al lume d'una lucerna da morti, erano le mie dolci occupazioni.
vita, pratica, dimestichezza '(da conversari: cfr. conversare);
e buon compagno. = deriv. da conversazione. conversévole, agg. letter
può te esser sì occulto, che da manusso, che abitava al dirimpetto alla
stagni, senza veri fiumi, solcata da corsi d'acqua torrentizi, asserragliata su se
nella sua anima. = deriv. da conversare. conversevolézza, sf. piacere
di begli spiriti. = deriv. da conversevole. conversióne, sf. disus
moti delli otto cieli otto tuoni: e da tutti insieme uno concento producersi. galileo
dal sole pochissimo differente in grandezza da se stesso, e quel di marte
; mutamento (che distoglie e allontana da una certa situazione o condizione e fa
. figur. il passare, il convertirsi da una religione a un'altra, l'
più non si crede; il volgersi da una vita di vizi e di errori a
conversion, ma quella dote / che da te prese il primo ricco patre! idem
furore è segno di tutta superbia. andrea da barberino, iii-6: fece battezzare tutta
spirituali, quantunque abbiano meno di avversione da dio. muratori, 7-v-283: significava
simile al primo. manzoni, 137: da quel poco che ho raccolto nei libri
e i mutamenti e le conversioni non degne da essere studiate, se non si intralciassero
spalla de'figliuoli corron dietro al poeta laureato da un capo all'altro della penisola.
. 12) per essere stato formato da un'pubblico ufficiale incompetente o incapace,
, ii-2-48: il margine che rimane assicura da ogni perdita che possa sopravenire o per
, v'ha d'altronde un mezzo da preferirsi nella più parte dei casi a
, lat. conversiti -onis, deriv. da conversus, part. pass, di
. = voce dotta, deriv. da conversus, part. pass, di
voglio accompagnare; / datemi una gonella da converso ». marino, 9-168:
ismen, che le sulfuree faci / vide da borea in contra sé converse, /
nella sostanza, nei caratteri, passato da uno stato a un altro, trasformato.
conversa. manzoni, 23: mira più da presso i fondamenti / per crollo di
lenti i suoni / stillano come gocce da clessidre. -figur. petrarca
7. figur. convertito (da una religione a un'altra, da
da una religione a un'altra, da una vita di errore a una vita virtuosa
una vita virtuosa, di penitenza, da una posizione politica, da una concezione
penitenza, da una posizione politica, da una concezione letteraria a un'altra).
di novanta nove altri perfetti. bianco da siena, 152: sia benedetta quella imperadrice
de'conversi achei. foscolo, 1-423: da lontan crescea rapida, opaca, /
di converso. machiavelli, i-54: nasce da questo una disputa: s'elli è
ai lavori manuali. francesco da barberino, 202: se forse fossi conversa
... / vivi con dio da che se'data a dio. cavalca,
... con la saccoccia bucata da tutti i lati in su la spalla et
vi voglio accompagnare; / datemi una gonella da converso. l. a dimari,
poi le converse, con le scarpe da uomo, i sottanoni e la voce grossa
mattina servono alle educande il caffè latte da un annaffiatoio. -per simil
relazione il mandato. = deriv. da convertire. convertibile (ant.
terra è un animale mobile e convertibile da principio intrinseco, sieno quelli altri tutti
buono intelletto,... convertibile leggermente da bene in male, ed e converso
138: non essendo le due proposizioni già da noi essaminate convertibili, il prender l'
. -rendita convertibile: quella che deriva da un debito pubblico che può essere sottoposto
, lat. tardo convertibllis, deriv. da convertire 4 rivolgere, mutare '.
; e non un affare internazionale, dipendente da ciò che fanno gli altri.
altri. « = deriv. da convertibile. convertiménto, sm. ant
2. figur. conversione (da una religione a un'altra, da
da una religione a un'altra, da una vita di errore a una di verità
volgar., iii-4 (32): da esso dio gli venne la cagione del
lui stesso. = deriv. da convertire. convertiplano, sm.
e passare, durante il volo, da un moto di sostentazione all'altro, comportandosi
comp. dall'imp. di convertire e da [aeroplano. convertire (ant
: suol triangular cristallo / ripercosso talor da raggio averso / mostrar rosso ed azurro e
convertire. f. rinuccini, 1-147: da molti anni in qua sempre attese a
ventott'anni, un mese innanzi conosciuto da pochi, avere con un esercito sprovveduto
nimici, convertì la battaglia, cacciata da sé, contro a loro. ugurgieri,
3-535: ii verme infernale, tolto da la rigida chioma de le eume- nidi
passare da uno stato a un altro; mutare forma
dio riprende, / quant'ella versa da due parti aperta. idem, par.
e l'importuna nebbia / compressa intorno da rabbiosi vènti / tosto conven che si
avvezza / dappresso a vagheggiarti, ancor da lungi / ti vagheggia, ben mio.
quale convertisce i vocaboli ch'ella ha accattati da altri nell'uso suo. ariosto,
sono, ed in rimesse / da cocchi e da carrozze convertiti. parini,
in rimesse / da cocchi e da carrozze convertiti. parini, giorno, iv-
accanto al tinello fu convertita in stanza da caffè. imbottita di tappeti ed addobbata
caffè. imbottita di tappeti ed addobbata da grandi poltrone in pelle, vi soggiornavamo
suoi piaceri la sua buona comare. andrea da barberino, iii-325: stette uno mese
14. figur. indurre a passare da una religione a un'altra (in
della sua via, salva l'anima sua da morte. g. villani, 2-11
1-1 (76): coteste son cose da farle gli scherani e i rei uomini
sì si convertì. s. caterina da siena, i-17: pensate che egli non
300: potrebbe accadere che uno da principio entrassi in questa impresa con buona
, 67: seguono poi le donne da partito, / che d'esser liberali
, la mattina. tu non hai da compicciare niente in tutta la giornata.
adeguatamente. - anche rifl. giacomo da lentini, ii-57: vorria servire a piacimento
convertito in un determinato numero di dischi da 5 grammi d'argento l'uno al titolo
vincolato non se ne avevano più notizie da un pezzo, sebbene fossero stati convertiti,
volgar., i-23: molti sono che da essi primi nobili traendo sementivo nascimento,
periglio. -figur. busone da gubbio, 1-169: in mala parte si
pensieri, quando la libertà tua è soggiogata da tanti vizi. marsilio ficino, 2-54
marsilio ficino, 2-54: l'anima subito da dio creata, per un certo naturale
di esso); lasciarsi vincere (da una passione). ariosto, 5-21
ente, non poteva procedere e nascere da lui se non uno. tasso,
agg. mutato nella sostanza, passato da uno stato a un altro; trasformato
3. agg. e sm. passato da una religione a un'altra (e
religione a un'altra (e anche da una posizione morale, politica, filosofica
eh? » « che c'è da dubitarne ancora, dopo tutto quello che si
crudeli, 1-105: il superbo ha da star sempre impalato; /..
, ii-428: non può negarsi, che da principio, convertiti alla fede, non
funzione di variare la forma della corrente da alternata in continua). =
di francia. = comp. da con e vescovo: calco del lat.
bartoli, 32-29: dua particolarità sono da aggiugnersi, chiare a vedersi nel lor
la superficie del mare, guardata anco da luogo assai alto rassembri piana, e non
questo mondo. = deriv. da convessitùdine. convessitùdine, sf. ant
la terra. = deriv. da convesso. convèsso, agg.
non sono altro che una lente convessa da amendue le bande; e trovati furono
massima o dalla minima, potranno tirarsi da esso punto g al concavo o al
pregato il vecchio appena, / che tonò da sinistra e dal convesso / del ciel
convezione. -moto convettivo: movimento accompagnato da trasporto di materia (nel riscaldamento di
sm. apparecchio per il riscaldamento azionato da un motore elettrico, che diffonde il
voce dotta, lat. convector -oris, da convectus part. pass, di convehère
dai movimenti di un fluido che funziona da veicolo. 2. elettr.
-ónis 4 trasporto ', deriv. da convehère 4 trasportare '. conviare,
. masuccio, 114: tolto da lui conviato retomatosene tutto godente a lodovico
multo bella. = deriv. da conviare. convibrante, agg. letter
suo spirito. = comp. da con e vibrante (v.).
ricevuto sinistro. = deriv. da convicino. convicino, agg. disus
sec. x-xi), comp. da vicinus 4 che abita nello stesso paese '
segneri, ii-xi4: perocché sembrami di potere da questo argomento convincentissimamente così: [ecc
può farsegli il piacere di supporlo esente da quei pregiudizi, che secondo il nostro
prove o argomenti così validi e certi da rimuovere ogni possibilità di dubbio; persuadere
, 27 (467): da queste apologie donna prassede ricavava nuovi argomenti
alberelli di carpino così stretti nei rami da formare un tessuto, forse per difendersi
, vii-331: non potendo essi soffrire che da un giovanetto studente... quelle
giovanetto studente... quelle dottrine da loro imbevute, si può dir con
d. bartoli, 38-74: donato da dio d'una più che umana eloquenza
dotta, lat. convincère, comp. da con e vincère * vincere,
unire, collegare, congiungere. francesco da barberino, 75: di cosa alla qual
dotta, lat. convincibilis, deriv. da convincère * convincere '.
che era nel suo fare, spostato da quello diventava inerte e plumbleo davvero;
su la fine del dugento, francesco da barberino;... e la colorì
della comunità pagana, primo magistrato, che da giovane aveva fatto il viaggio di roma
moralità, inclinata al male. bartolomeo da s. c., 119: convinti
ragione e sapienzia cadeano e giaceano convincti da amore. idem, 238: non vi
pel caminare, e forse coll'animo da molti pensieri stracco e convincto.
validità si è pienamente convinti, così da sostenerle con sicura persuasione. rosmini
scosse e quasi distrutte da'sofisti e da semidotti le sincere e profonde convinzioni.
verri, i-421: nel prescrivere le pratiche da usarsi co'rei si vuole la strada
lat. tardo convictió -ónis, deriv. da convincère 'convincere'; cfr. fr.
e'sentiva l'amorosa angoscia. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
lat. mediev. convitare, deriv. da invitare, per incrocio con convivium.
. dal lat. * cupidietdre, da * cupidietas -àtis per il classico cupiditas
: essendo a tavola del mese di luglio da lui convitati, era di drieto a
, chi dà un banchetto. bartolomeo da s. c., 30-8-5: in
altri al detto convito. s. caterina da siena, i-79: tutta la vita
convito d'impurità, che loro appresta da una parte il diavolo, a quello di
lo catellino, ed ebbelo. francesco da barberino, 344: ancora, perciò che
, lodo molto s'ella imprenda da donna o d'altro servigi al e a
del garrulo convito! = deverb. da convitare. convitto1, sm. istituto
con che l'anima de'fanciulli può da noi essere condotto e formato, sì
il vivere insieme *, deriv. da convivere * convivere *. convitto2
bertini, 2-137: e chi mai ha da metter in dubbio che sia molto stimabile
nostra [la medicina], mentre da democrito fu chiamata sorella e convittrice della
vola *, deriv. da convictus -ùs * il vivere insieme *.
sinceramente allegorico. = * deriv. da convito. conviva, sm. (
dotta, lat. conviva, deriv. da convivere 'vivere insieme '.
indi altri altrove / scorgono, che da destra e da sinistra, / convivando
altrove / scorgono, che da destra e da sinistra, / convivando e cantando,
cioè insieme vivente; * civis'si dice da 'con'e 'vivo', * vivis
; cioè una totalità di segni prodotta da una totalità di relazioni, quale esiste
nievo, 480: appresi maggior virtù da un'ora di colloquio con un morto,
ora di colloquio con un morto, che da tutta la mia convivenza coi vivi.
carattere, sanno quali inclinazioni siano in loro da combattere; quali da secondare; e
siano in loro da combattere; quali da secondare; e qual modo più valga a
,... si trovavano prevenute da quello spirito d'innovazione che dominava in
e molto più condensata, in cui, da un giornaliero convivere e mescolarsi, come
eroico, per voci sole o accompagnate da flauto). giordani, ii-27:
pane apposito, e quello purgare da ogni macula. ariosto, 14-109
: se scrive alessandro alcuna volta esser stato da quella [dalla musica] così ardentemente
che seggiono ricolgo di quello che da loro cade, c conosco la misera vita
strato. castiglione, 541: noi da noi stessi alienati, come veri
amato possiam trasformarsi, e levandone da terra esser ammessi al convivio degli angeli.
chetto * (comp. da vivère). conviziare, intr
convici e di salutazioni un po'diverse da quelle che le divote inviano a maria
di protesta). molto probabilmente comp. da con e vox vocis 'voce'; cfr
], perch'elle non si reggono da sé ed hanno bisogno delle vocali,
che mi biasimano, pare che cerchino da me che io avevo da andare convocando
che cerchino da me che io avevo da andare convocando per la città il popolo
nel mondo la notte e li notturni ldii da la infernale confusione. 7
. riunito, raccolto insieme. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
ii-684: poscia quel giorno il segretario da un pulpito recitò la bolla del papa convoca
convocazione degli stati suole sempre essere abborrita da tutti i re, parendo che mentre
preziosi, personaggi molto importanti: da parte di scorte armate, di
di scorte armate, di navi da guerra, di aerei, ecc.)
ai legni del re (ventitré navi da guerra d'ogni grandezza) lo convolarono per
d'inferno. convolavano il carro, tirato da bovi neri e preceduto da lunga processione
, tirato da bovi neri e preceduto da lunga processione di frati, molti principi
. medievale * convidre (comp. da con e via 4 cammino ') 4
; gruppo di navi o di aerei da trasporto che navigano insieme, con un
, con un ordine determinato, scortati da navi o aerei da guerra, sotto
ordine determinato, scortati da navi o aerei da guerra, sotto un unico comando (
quantità di vettovaglie, di armi, munizioni da guerra e da bocca che si mandano
di armi, munizioni da guerra e da bocca che si mandano all'esercito, al
2. fila di veicoli o di navi da trasporto che procedono insieme verso lo stesso
com'era, sui cadaveri, trincando da un gran fiasco che andava in giro
3. l'insieme delle vetture tramate da una locomotiva; treno. -anche:
,... di carri o vagoni da merci o da bagagli, di carri-scuderie
. di carri o vagoni da merci o da bagagli, di carri-scuderie pel bestiame e
un onesto e affumicato convoglio, sganciato da una compagnia belga verso il progresso negli
che vengon di russia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. 5. ant. trasporto da un luogo a un altro. perelli
(sec. xii), deverb. da convoyer: v. convogliare. convoiare
il boientis... fu stranamente da l'armaruolo carmignato senza pettini, il quale
terra? 5. rifl. volgersi da un fianco all'altro; rotolarsi,
ancora generare il turbine... da un solo vento generato, cioè quando si
perciò sempre travagliasi, urta e spinge da ogni suo lato per non istarvi.
, 30-2-94: alzandosi [il vento] da terra in aria, porta seco convolta
trasportare. a comp. da con e volubile (v.).
22: formate tutte [le glandule] da differenti complicazioni e convoluzioni delle arterie.
. da'greci è detto ips, da plauto involvulus, da'contadini lombardi * ta-
le uova deposte, e con certi fili da sé cavati le lega e le assicura
convolvolo dei campi '(deriv. da convolvère, comp. di volvère * avvolgere
soltanto. palazzeschi, 3-181: correva da una finestra all'altra, si appoggiava
più convulsamente nel suo tettuccio appena rischiarato da una luce crepuscolare.
antica o nella moderna storia successo da poterglisi paragonare: non le convulsionarie
in un coma profondo, erano uditi da lei: e due volte, uscendo
lei: e due volte, uscendo da quel torpore, le alte grida erano scoppiate
in cui non v'essendo più neppur umido da rigettare, si era risoluto il vomito
tosse e convulsione di petto... da venti e più giorni mi sconquassa senza
di ghiaccio! - rantolò checco scosso da una improvvisa convulsione di vomito.
tipo tetanico. — deriv. da convulsivo. convulsivo, agg. che
proprio di convulsioni; che è accompagnato da convulsioni; che provoca convulsioni. -tosse
stessa apatia, interrotta solo una volta da un tremito convulsivo, costituivano, in una
precedenti constatazioni, un ragguardevole complesso indiziario da cui poteva indursi il fondato sospetto che
convulso, agg. che è accompagnato da convulsioni, da contrazioni brusche, innaturali
. che è accompagnato da convulsioni, da contrazioni brusche, innaturali, improvvise dei
dei muscoli. - anche: scosso da convulsioni, agitato da un tremito nervoso
anche: scosso da convulsioni, agitato da un tremito nervoso, bruscamente contratto (
di stravolta e convulsa, si fece da principio attonita e intenta; poi si
7-199: vide il cappello lasciato lì da quell'ignoto. il fanale lo illuminava
fanale lo illuminava sinistramente. fu scosso da un lungo brivido alle reni, e
a una crisi nervosa, che è scossa da violente contrazioni muscolari; isterico, stravolto
singhiozzando, convulsa, cercò di sciogliersi da me che volevo adagiarla su la poltrona
iv- 2-435: mi sembravano entrambi tenuti da un'agitazione strana, quasi febrile;
violentemente, scosso (dal vento, da una bufera); sconvolto (per
7. figur. sconvolto, agitato da rivolte, guerre, lotte politiche e
orioni, x-4-217: giorgio non dormiva da parecchie notti, era sparuto e nervoso
: e quando scoprii la sua pelle ferita da cui spicciava 11 sangue, mi prese
immaginasse di dirigerle, sempre veniva colto da un convulso di riso. pea,
lat. mediev. cohobàre, deriv. da cohob reso in apparenza opportuno,
, ii-148: alle opinioni signoreggianti, coonestate da una rilevante quantità di princìpi aromatici
prima boccia la cosa andò = deriv. da coonestare. in varie guise trasfusi
mali di nervi e si faceva ordinar da lui qualche pozione di laudano e d'
princìpi volatili. — deriv. da coobare: voce registr. dal tommaseo
anche se viene a mancarne la possibilità da parte del debitore principale.
essere garantiti. = comp. da co- * con 'e obbligazione (v
col si'onorare ', deriv. da honestus 1 onorato *, in lat
ben comune della loro nazione, che da nessun d'essi è mai perduto di vista
[ecc.]. modo da fare credere giusto e onesto ciò che in
lo sono; dare una giuper cui da molte altronde savie persone viene in sì piccol
stati affatto inutili, giacché sostenuti e diretti da qualche cittadino, avevano cooperato a mandare
, lat. tardo cooperàri, comp. da co-per cum 'con 'e opéràri
. -cooperativa di consumo: costituita da consumatori per l'acquisto e la vendita
i depositi effettuati dai soci (e anche da terzi). boccardo, 1-587
.). = deriv. da cooperativo. cooperativìstico, agg. (
a giudizio del vescovo, provvedervi adeguatamente da solo. 2. prigioniero di
vero, che due cose t'han da portare alla perfezione, la grazia di
mole romana, dio volle si rifacesse da povera gente latina quassù ciò che è
dell'assunzione e della gestione in comune da parte dei lavoratori e dei consumatori dell'
. boccardo, 1-585: il concetto da cui muove la cooperazione è, in
, ascrivere ', comp. da co-per cum 1 con 'e optare *
un organo collegiale, mediante la scelta, da parte dei restanti componenti, di un
, lat. cooptatili -onis, deriv. da cooptare', cfr. ingl. cooptalion
detta asse polare e l'angolo formato da retta e semiretta. -astron.
planimetria. -coordinatograto ortogonale: costituito da regoli graduati posti fra di loro ortogonalmente,
, si leggono le coordinate del punto da riportare. -coordinatografo polare: serve
ed è, per lo più, costituito da una riga millimetrata, imperniata nel centro
lat. tardo coórdinàtió -ónis, comp. da co-per cum 'con 'e órdó
dotta, lat. cohortàri, comp. da hortàri * esortare, incoraggiare '.
della legione nell'esercito romano, composta da 300 a 600 uomini (e divisa
dal placido coro delle muse, e questi da una fiera coorte de'suoi guerrieri,
clamor d'irrompente battaglia / sorge ancor da la trista pianura, / e le azzurre
ed il rimorso, che son seguitati da tante coorte militari de tante, contrarie
coorte, / siam tratti in volta da feroci istinti / fino alla morte.
più intignazzato che mai. a giudicare da quel tetro alloggio, e dalla coorte
piccoli fiori disposti in pannocchie ramose; da profonde incisioni praticate nel suo tronco ed
. = voce dotta, comp. da copau (copai), voce indigena
, e dal lat. -fer (da ferre * portare '); cfr.
(i copali propriamente detti) provengono da alberi della famiglia cesalpinioidee delle zone tropicali
); sono per lo più ricoperte da uno strato sfiorito e si presentano in
specie di ragia odorosa che stilla da vani alberi del messico, e serve
. bassani, 1-179: « da questo signore, vede, sarà difficile farsi
qualità di ambra dal colore variante da giallo pallido a grigio sporco, che
di londra. = deriv. da copale. còpano, sm. ant
marin. sottile imbarcazione, palischermo leggero da laguna. bibbia volgar., ix-765
l'unità monetaria è il rublo d'argento da 100 kopechi. dizionario del commercio,
ic * fornito di un piolo '(da x&rnj * remo ') e yvd&o <
non pensar che qui bugia coperchi, / da casa i pazzi a santa maria in
ti coverchia. = deriv. da coperchio. coperchiato (part.
terra bene cotto e impeciato e coperchiato da bocca. trattali dell'arte del
un canestro grande coperchiato, alcune cose da mangiare, cotte la sera, lo
rotta è curvo su la carta fermata da pesi di piombo foderati di tela, intentissimo
viver mondano. = deriv. da coperchio. copèrchio (ant.
., 2-4 (154): vide da sé molto dilungata la tavola; per
casa sua, portando chiuso nel suo canestrino da lavoro un cranio di morto; e
serratura, il coperchio e il fondo da più di trent'anni! pascoli,
cavallini d'osso, masche- rette, da non sapere come avessero potuto fare a farceli
, alto ciascuno dieci braccia, coperti da macchina di legno a forma di palco
ma con una rete di ferro, da tronco a tronco, da ramo a ramo
di ferro, da tronco a tronco, da ramo a ramo, gli fu sovrapposto
si chiuda, acciò che, non sendo da esso dormiente guardato, d'alcuna cosa
, per cui s'introduce il grano da macinarsi. pascoli, 49: acqua,
; / spolvero, svola. nero da una fratta / l'asino attende già dalla
= deriv. dal lat. coopercùlum, da cooperire * coprire ': comp.
cooperire * coprire ': comp. da operire * chiudere, celare * (opercùlum
. = voce toscana, deriv. da coperchio, per la forma delle foglie
di copernico. = deriv. da copernicano. copernicano, agg.
alla censura romana, e che escono da questo clima non solo i dogmi per
, 492: in questi nostri discorsi fo da copemi- chista, e lo imito quasi
suo non era altra coperta che una da frati. machiavelli, 828: una ricca
un ladro, e... prese da un letto una bellissima coperta indiana.
. oriani, x-21-125: la camera da letto pareva quella di un frate;
cameriere, portando una grossa coperta scozzese da automobile, e un passo indietro tre
ognuna per conto suo. -coperta da campo: quella che i soldati o i
ciottoli dal fondo, le due coperte da campo distese giù doppie in forma di lettuccio
in forma di lettuccio. -coperta da stirare: sulla quale si stendono i
panni che si devono stirare. -coperta da viaggio: quella che, durante un
annunzio, iv-2-173: su le vie, da una finestra all'altra, le donne
; furtivamente, dissimulatamente. giacomo da lentini, ii-60: chi è temente fugge
fa cortesia, / ch'eo non vorria da voi, donna, a sembianza,
donna, a sembianza, / se da lo cor non vi venisse amanza.
. sarpi, i-81: quando da quello [il concilio] le opinioni loro
nascondere, celare, occultare. andrea da barberino, 1-35: el traditore beltramo,
radoppiò tutte le guardie. -fare da coperta, servire di coperta a uno:
i cavalli fuoro gittati ne'fiumi. folgore da san gimignano, vi-n-137 (6-5)
per panicello aveva posto legiadramente una coperta da bue intorno, li cominciò a bagnare
tolini, bottoni,... coperte da brevi per portare al collo, e
e simili. 5. busta da lettere. -anche: lettera che ne
fine della vita, tolto la metafora da quelle borchie, che si ponevano in
fomiti dell'arse e rotte coperte. andrea da barberino, i-148: quando e'mangani
venticinque e mezzo, il quale ha da piè un basamento che ha di getto
getto palmi due, e così la cimasa da capo, la coperta o tetto della
quello di coperta e che è sostenuto da murate leggere o da montanti; è
che è sostenuto da murate leggere o da montanti; è usato sui piroscafi da passeggeri
da montanti; è usato sui piroscafi da passeggeri per proteggere dalle intemperie.
nel mercato ed il corso attuale dell'oggetto da consegnare, e la coperta, la
i piedi fuori dalle coperte: alzarsi da letto (malvolentieri, con sforzo, con
viddero de libri se non le coperte, da essere conventati in asse. fagiuoli,
v.). = deriv. da coperto, part. pass, di coprire
nascosto, celata- mente, in modo da non apparire alla vista; occultamente,
; di soppiatto, in modo da non destare sospetti. g.
bel disordine. manzini, 10-15: da oltre dieci anni, avevo desiderata una
ma nessuna, fra le molte abitate da me, fino ad ora, era stata
di maliziosa modestia. = deriv. da coperta. copertato (part.
il tutto fu composto sur un carro tirato da quattro cavalli covertati di nero. panzini
orecchi, tenuti su dalle guide rette da un cavallaio camuffato a necroforo, tuba
l'avrete al luogo [lo stoppino da far fuoco alla mina], gli farete
gavoni; ponte che, nelle navi da guerra del periodo velico, era posto al
di coperte. = comp. da coperta e dal sufi, -fido (dal
. v.]: * servire da copertina ad uno ': persona onde altri
noi, che la sua virtù sia da essere giudicata ne'freni d'ariento, e
questi comparsi in bellissima ordinanza, guidati da un uomo a cavallo con covertine dipinte.
: i settimanali d'attualità portavano notizie da far rabbrividire, ma la gente sembrava
com'è usanza, / quand'ei va da solenne in covertina, / volsi dir
superiore di muro, costruita in modo da dare buone garanzie di impermeabilità per preservare
d'acqua (e può essere costituita da pietre, tegole, mattoni, lastre
, mattoni, lastre di pietra oppure da uno o più strati di malta cementizia
. ant. piattaforma che nelle navi da guerra miste era disposta al di sotto
. stuoia o tela che sulle piccole barche da pesca o da traffico è distesa su
che sulle piccole barche da pesca o da traffico è distesa su una pertica orizzontale
nel navicello. = deriv. da coperto2. copèrto1 (part.
, chiuso, celato agli sguardi (da cosa che avvolge, che sta sopra
d'acqua... correa, coperto da non so quali cespugli. colletta,
, alto ciascuno dieci braccia, coperti da macchina di legno a forma di palco,
quadrato, per una buona metà occupato da una tavola coperta d'un tappeto verde
velo del male; non tanto però da non accorgersi che in quelli del vecchio ardeva
no. -riparato dal tetto o da altra copertura (e indica altresì una
: con molto più di ragione è da riprovarsi la cornice nello interiore delle
scenderete a un largo spazio, cui da tre lati circondano i portici, e dal
2. vestito di panni, riparato da indumenti, da elmo, corazza (
di panni, riparato da indumenti, da elmo, corazza (una persona o una
il castello. leopardi, 863: da altro lato, sopra un palco,
un fioretto e coperti la testa di maschere da scherma, ci impegnavamo in allegri combattimenti
-con una gualdrappa addosso (un animale da tiro, un cavallo). compagni
e infinitamente lontana. -gravato (da debiti, ipoteche, ecc.).
... 4. oscurato da nuvole. -cielo coperto, tempo coperto
: dormono i monti pisani / coperti da inerti / cumuli di vapore. montale,
strada coperta, via coperta: riparata da opere di difesa. giamboni, 7-158
, il quale una piccola isoletta faceva, da quello vento coperto, si raccolse.
son, dite, / quelle membra da voi sì mal coverte / con tra il
. questa voce fu sparsa e santificata da tale che si crede coperto dal grado
soffocato (un suono, un rumore da un altro più forte). quasimodo
-star quand'è sì giunto. francesco da barberino, iii-401: dicol, signor
dispiacere, / ché lo disio coperto è da laudare. alberti, 171:
. copertamente, nascostamente, in modo da non esser visto. -anche: in modo
esser visto. -anche: in modo da non esser compreso. dante, par
sm. luogo difeso, riparato (da un tetto o da altre coperture);
, riparato (da un tetto o da altre coperture); rifugio, riparo
. d. bartoli, 4-5-129: da piè di questi, sul coperto dell'arca
macchine sue più non ripara; / ma da i ciechi perigli al rischio aperto /
costì dentro stare al coperto. felice da massa marittima, ix-1112: la notte
dovesse dar luogo vicino alla poppa, da poter fare un camerotto o stanzino, che
, 1-6-424: e ora c'è da custodir poco; le piante enno a il
-figur. al sicuro, in salvo (da un qualsiasi pericolo, anche da perdite
(da un qualsiasi pericolo, anche da perdite finanziarie). 0. rucellai
, in cui si contenesse il preservativo da metterlo costì al coperto da una ingiustizia
il preservativo da metterlo costì al coperto da una ingiustizia. a. f.
moglie del signor eugenio, e dimandagli da parte mia, se io sono al coperto
livrea, l'aveva messo al coperto da ogni ricerca della giustizia. d'azeglio,
ant. fabbricante di coperte pesanti e da letto. breve dei consoli della
, copertoiàio. = deriv. da copertoio. copertóio1 (covertóio,
grandi urne. 2. coperta da letto assai pesante e ampia; coltre,
. - anche al figur. uguccione da lodi, v-148-12: là no se trovarà
albergaor, / leto ni banca che sia da onor, / vairi ni armelin coltra
, e un vile copertoio. folgore da san gimignano, vi-n-133 (2-4):
vede nelli feltri e schiavine e altri copertoi da letti. bandello, 1-34 (i-422
baccalare, e credo che per copertoio da letto averia benissimo servito. bracciolini,
. 5. milit. macchina da guerra, in uso presso gli antichi
uso presso gli antichi romani, costituita da una tettoia mobile atta a riparare i
= lat. tardo coopertórium, deriv. da cooperire * coprire \ copertóio2
, 1-520: così c'è la rete da uccelli grossi o minuti...
, e appresso il copertore col can da rete. tosi, 1-17: chi fosse
intemperie. viani, 19-386: su da levante s'alzarono nuvole battute dal vento
la camera d'aria, costituita essenzialmente da tre elementi: la carcassa, formata
tre elementi: la carcassa, formata da un pacco di tele di cotone,
dei prati a montagnola, era uscire da roma. vulcanizzavano a buon prezzo i
soffitta. = » deriv. da coperto1. copertura (ant.
que'scritti. marino, vii-145: rifacendomi da capo, dico, che quantunque il
borchie, alcune delle quali, cadute da gran tempo, lasciavano in libertà gli
che 'l consiglio de'predetti procedeva solamente da tradimento; acciocché sotto la copertura del
; tetto, tettoia. -copertura formata da elementi giustapposti: in cui la tenuta
steli di paglia). -copertura formata da manti impermeabili: senza soluzione di continuità
. baldinucci, 57: sono gli embrici da una testa un poco più stretti,
? della gran quistione sopra la copertura da farsi, o non da farsi al
la copertura da farsi, o non da farsi al pulpito del teatro olimpico disegnato
. 5. luogo coperto per riparo da intemperie. c. bartoli, 1-110
possino dalle brinate del verno, e da simili ingiurie de'tempi, difendersi.
un albero. -copertura morta: formata da foglie o altri residui vegetali. -coltura
sviluppo più o meno avanzato. -piante da copertura: che si coltivano soprattutto nelle
, per evitare l'erosione del terreno da parte dell'acqua. 8. econ
di credito: complesso di operazioni eseguite da una banca per crearsi una garanzia contro
. tardo co [o] pertura, da cooperare * coprire '. copése (
un'arma di papa paolo terzo sostenuta da fanciulli e due femine, l'
te, salute, / città cui da la berica pendice / scende la copia,
avesse de'veri amici qui presso e da loro ricevesse quanto de'figliuoli copia e
vii miseria, / che ciascun caccia da la mandra propia. machiavelli, 577
a giornata. ariosto, 4-13: da nessun lato né sentier né scale /
. copia * abbondanza ', deriv. da ops -opis * facoltà, mezzi '
. -dir. documento, generalmente rilasciato da un pubblico ufficiale, contenente la riproduzione
autorizzato dal diritto, con l'attestazione da parte sua che è conforme all'originale.
è conforme all'originale. francesco da barberino, 267: e a me poi
manzoni, 773: le ricerche fatte da noi per iscoprire il processo originale,
sarebbesi tolto lietamente il carico di trascrivere da capo a fondo un poema volgare ben lungo
chiamasi copia l'atto lasciato alla parte da un ufficiale ministeriale, firmato da lui
parte da un ufficiale ministeriale, firmato da lui, e di cui conserva la minuta
comisso, 7-66: trasse il cartellone da richiamo che aveva fatto fare dal pastore,
lo fece riprodurre a migliaia di copie da affiggere sui muri delle case di milano
croce, ii-8-167: che cosa significa, da sola, l'« imitazione della natura
che ebbi io), porta da un lato il ritratto del muratori. e
era decorato d'una serie di copie da velazquez. fac-simile di un documento ottenuto
loro conformità con l'originale è attestata da pubblico ufficiale competente ovvero non è espressamente
: tratta non dall'originale, ma da altra copia. - anche al figur.
per pochi fiorini, e che ridipinta da lei varrà tant'oro. -spreg
povera e cara statua... storpiata da ristauratori, macchiata dagl'indiscreti, caricatureggiata
dagl'indiscreti, caricatureggiata in mille copiacce da tanti inetti. = voce dotta
copia * riproduzione ', deriv. da copiare * riprodurre in grande quantità '.
a pagamento lib. ccccxxi conperorono da noi, furono de le copie avemo da
da noi, furono de le copie avemo da bernardo anbruogi e conp ».
comp. dall'imp. di copiare e da cambiale (v.).
comp. dall'imp. di copiare e da fattura (v.).
comp. dall'imp. di copiare e da lettera (v.).
mediante carta costampa su carta fotografica ottenuta da un piativa, con il copialettere, con
25 (436): consegnando la minuta da copiare alla consorte, le raccomandò caldamente
x-21-132: bice seguitò ad andare spesso da lui col pretesto di copiare quella prefazione
, perché la calligrafìa le dava molto da fare. brancoli, 4-78: antonio scrisse
studentesco, trascrivere il lavoro già eseguito da un condiscepolo, o plagiare qualche testo
s trineria. — deriv. da copiato, col sufi, peggior. -iccio
umido per un certo tempo in modo da trasmettere l'impressione dei segni tracciati sulla
di copiare, né la parte copiata vista da lui, per questo non è stata
, per questo non è stata riveduta da me. a. f. doni,
, e non l'ho ritratte copiate da alcuno scartafaccio. d. bartoli, 38-62
che io qui lo riporti, copiato da due codici greci. tommaseo, i-285:
largo, un canto di garibaldi copiato da un maestro di calligrafia,..
uomo, che, degno di essere cantato da omero, volle talvolta scrivere versi.
insegnamento). = deriv. da copiare: cfr. dettato.
al cavazza che una copia ne facesse da adoperarsi in tale solennità; ed egli la
per noi, e quello di seccatore da dividersi con l'anbnimo sullodato, per averlo
, lat. mediev. copiator -òris, da copiare 4 riprodurre in grande quantità '
di opere letterarie o musicali) copiato da un altro autore. arila,
si era procacciato qualche lavoro di copiatura da un notaio di porlezza; molta fatica
. d'annunzio, v-2-243: trasse da una sua cartella di cartapecora il testo
quale vengono estratte le varie parti da affidarsi ai singoli attori. -per estens.
la scrittura e i copioni per la particina da so stenere, e palmirina
, e fornita copiosamente d'ogni bene da vivere, era nella guardia de'perugini.
, / riè debitamente arcita stato / da molti re e popol copioso. capellano volgar
, la poveretta aperse gli occhi come da un lungo profondissimo sonno. d'annunzio,
fu in lunigiana, paese non molto da questo lontano, imo monistero già di santità
avea trovata una giovane, la quale da lui s'era partita, e che uno
copiosa d'ingegno che possa molto imparar da lui. galileo, 277: entra
. machiavelli, 773: le lingue da principio arricchiscono, e diventono più belle
artista). boccaccio, 2-5: da una parte mi parve vedere / quel
più maraviglioso scrittore che mai calcasse terra da qui sino agli antipodi. carducci,
pirandello, 7-144: avvezzi com'eravamo da tempo al fasto, alle maniere gioconde
. -facondamente, eloquentemente. bartolommeo da s. c., 11-1-8: grande
= voce dotta, lat copiòsus, da còpia * abbondanza '. copista
dell'araldo siedo? serra, ii-53: da queste carte, e dalle altre,
lat. mediev. copista, deriv. da copiare 1 riprodurre in grande quantità '
in quell'appartamento, tutta sola, da dieci anni: esattamente dieci. è
coppe di cristallo che si levavan sottili da una specie di stelo dorato slargandosi in
coppa): gelato servito in coppe da spumante di cristallo o di metallo.
deio, / s'intesse il fonte da tutte le bande / di traslucido argento un
cose un flutto di splendore che sembrò da prima ai miei occhi incredibile. panzini
più la festa, che il dì da lavoro, e macinano tanto la domenica,
canale e la coppa del gitto, da ogni minima cosa. 8.
d'altri liquori, quando si porge da bere. 14. ant.
. uno dei quattro semi delle carte da gioco italiane. aretino, 1-39:
coppa e dare in bastoni: dare da intendere di voler fare una cosa,
taccagno. aretino, 8-198: franciosi da bene, che voi siate benedetti.
di coppa, servire della coppa: far da coppiere. -servire di coppa e di
di coppa e di coltello: fare da coppiere e da scalco. g.
di coltello: fare da coppiere e da scalco. g. villani, 4-3
coppa e di coltello 'è fare da coppiere e da scalco alle mense de'
di coltello 'è fare da coppiere e da scalco alle mense de'grandi.
specchi, / e trattavan ciascun da buon fratello, / s'avrebbon portat'acqua
xii) * coppa '(da cappa) e cuve (sec. xii
xii) * tino, botte '(da cupa); spagn. copa
sec. x) 'coppa '(da cappa) e cuba (sec. xi
) 'tino, botte'(da cupa). cfr. l'antica glossa
cervici, o coppe, fatte una da man destra l'altra da man manca di
fatte una da man destra l'altra da man manca di esso collo, le cui
saltò dall'anca alla coppa, lungi perciò da ogni connessione col nervo sciatico.
dante, par., 8-12: e da costei [da venere]...
., 8-12: e da costei [da venere]... / pigliavano
della stella / che 'l sol vagheggia or da coppa, or da ciglio. speroni
sol vagheggia or da coppa, or da ciglio. speroni, 1-2-68: un certo
i locri gli tenner dietro, sol da coppa assalendolo, sì fu egli anzi temuto
piumazzuoli, la coperta. = da coppa1, per la forma.
ne veniva via. = deriv. da coppo. coppàia2, sf.
due versi, termina in vite da ambe le parti: in quella che è
è invitata la forma che regge il pezzo da tornire. = deriv
tornire. = deriv. da coppa1. coppàiba, v.
qubrusi * vetriolo di cipro '(da qùbrus, nome arabo dell'isola di cipro
= deriv. dalla locuz. napol. da coppa, 'n coppa 'sopra '
, 1-12: enumerando le ricchezze in delfo da lui vedute, dice aver creso solo
attucci,... che si usano da certi uomini per segnalarsi dagli altri,
d'altra franzese riputata bellissima, fu da tutti giudicato ch'ella reggesse, come
4. ant. specie di bottone da vesti femminili, di forma concava (
fosse mestiero di partirlo, si fa perfettamente da loro, mentre prese la materia copellata
sottili, si caccia in acqua forte da partire. note al malmantile, 1-186
dell'argento. = deriv. da coppellare. coppèllo, sm.
capo, capocchia 'con passaggio tematico da a a o (cfr. cappello,
vetro (detta anche ventosa), da applicarsi sulla cute, la quale viene
sacro bosco; / ma temo che da pan non siano uditi. ariosto,
con due mastini al guinzaglio, seguito da uno de'garzoni del macellaio che se
giovane e di una ragazza che amoreggiano da lungo tempo. petrarca, i-2-26:
, orrida fiamma, / m'è da gran tempo nota. manzoni,
, 25 (433): poco distante da quel paesetto, villeggiava una coppia d'
le incitazioni. -erano una coppia benedetta da dio. che aspettavano? sbarbaro, 1-192
, 108: anche per loro erano risate da crepare tutte le volte che una coppia
cui le parti in competizione sono rappresentate da coppie di atleti. -voga di coppia
due remi per ogni barca, manovrati da un solo vogatore o da due affiancati.
, manovrati da un solo vogatore o da due affiancati. 4. dir.
). -coppia voltaica: circuito costituito da due conduttori di prima classe e da
da due conduttori di prima classe e da uno di seconda classe, o elettrolito
-coppia termoelettrica o termocoppia: circuito costituito da due soli conduttori differenti (di regola
libertà. -coppie cinematiche elementari: costituite da elementi rigidi, che hanno superficie di
fotografie di uno stesso oggetto, preso da punti di vista differenti, per ottenere
alcuna calca per tutto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
dire s'intende, che uno si difende da un altro, con parole e con
si capacitava che amelia ci passasse i pomeriggi da sola. -coppiòla. d'
(v. copula): comp. da co- (con per cum) e il
d'anfinomo ai ginocchi / per cansarsi da eurimaco, che in vece / nella man
raffrettarsi. d'annunzio, v-1-696: chiese da bere. come 11 capo dei coppieri
canonici segreti partecipanti. = deriv. da coppa1. coppiétta, sf. nei
di due colpi con un fucile da caccia a due canne. -per estens
quasi contemporanea (due colpi di fucile da caccia). -per estens.:
altri gli tocchi. 5. bernardino da siena, 418: ella conserva i coppi
, ponendo mente: « questo è da lograre, e questo è da serbare *
questo è da lograre, e questo è da serbare *. sassetti, 302:
scaffale dove avevano trovato posto... da un canto un barile di vino su
che il conza tetto con un coppo da accopparlo in un tratto. boccalini, iii-
il veder simili casuccie coperte di tegole, da noi chiamate coppi. milizia, vii-203
. 4. marin. piccola rete da pesca fissata al capo d'una pertica
e talvolta a ritirare il pesce preso da una rete più grande).
7. dial. le foglie che servono da involucro alla pannocchia del granoturco.
specie di morione semplice e liscio, usato da soldati e marinai. d'annunzio
bene colla sua sca gliola da un canto, e dall'altro, proprio
dell'acqua. = deriv. da coppa1, nel significato del n. 2
toppe che gli stru menti da taglio fanno cadere dal legno che si atterra
comp. dall'imp. di coprire e da busto (v.).
. d'annunzio, iv-1-239: da per tutto poi, con un gesto
comp. dall'imp. di coprire e da calice (v.).
comp. dall'imp. di coprire e da canna (v.).
vetrina tutti i copricapo ecclesiastici immaginabili, da quelli fiammeggianti per cardinali a quelli color
comp. dall'imp. di coprire e da capo (v.); cfr.
. medie. disus. affetto da disfunzione intestinale, che fa rigettare gli
xó7rpo <; * escremento * e da emetico (v.). coprifèrro
comp. dall'imp. di coprire e da ferro (v.).
acciaio, applicato alla volata delle armi da fuoco automatiche, per nascondere la vampa
comp. dall'imp. di coprire e da fiamma (v.).
altro drago sul coprifocone, cavalcato da un cavaliere. = comp.
comp. dall'imp. di coprire e da focone (v.).
di ordine pubblico, vieta la circolazione da una determinata ora della sera a un'
comp. dall'imp. di coprire e da fuoco (v.), sul
con la quale si ricoprono due lamine da collegarsi disposte a contatto di testa l'
comp. dall'imp. di coprire e da macchia (v.). coprirne
quali tacque de'monti bagnano. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
= dal lat. tardo cooperimentum, da cooperire * coprire '. coprimisèrie
dovrebbe attenuare l'impressione di sciatteria derivante da un abbigliamento dimesso. pananti,
in buon punto, e che faceva da coprimiserie rialzando tutto. =
comp. dall'imp. di coprire e da miseria (v.). coprimòzzo
comp. dall'imp. di coprire e da mozzo (v.).
dal gr. xóirpivoc, deriv. da xótrpoc 'escremento '. coprioggètti,
comp. dall'imp. di coprire e da oggetto (v.).
comp. dall'imp. di coprire e da pentola (v.).
, sm. invar. pastrano leggero da viaggio; spolverino. beltramelli,
comp. dall'imp. di coprire e da polvere (v.).
comp. dall'imp. di coprire e da pudende (v.) copripunto,
comp. dall'imp. di coprire e da punto (v.).
tali, o forse fui / cinto da nebbia di sospir sì folta, /
i rabeschi dell'umile imbianchino furono coperti da carte tutto oro e velluto. carducci
finito, che non c'è più da aver paura... e l'uomo
5. riparare, proteggere, difendere (da attacchi nemici, e, per estens
nemici, e, per estens., da qualsiasi male, da qualsiasi pericolo)
estens., da qualsiasi male, da qualsiasi pericolo). -rifl. proteggersi,
maligna, qui covrire, / né da cagion disdire / che non trovassi più di
panziera, 1-54: e però volendomi da queste saette coprire, mi converto a
ungheri e i tedeschi sprovveduti d'ingegni da coprirsi e da prendere aiuto all'assalto
tedeschi sprovveduti d'ingegni da coprirsi e da prendere aiuto all'assalto delle mura,
, fidandosi negli archi e nelle saette, da ogni parte a uno segno fatto assalirono
che al ferire molto l'awersario. andrea da barberino, 1-31: ella prestamente si
dargli morte. boiardo, 2-4-49: da telmo tolse via tutto il cimiero,
rendo far del nostro fallo ammenda, / da l'ira tua ne copra e ne
fruttato in cento e trenta tré tanto da coprire le spese, sia pure tenuto conto
, garantirsi contro eventuali perdite, provocate da oscillazioni dei titoli. 7.
io tenessi a bada due fanciulle da marito, e fingessi d'amame una,
rpeculiar privilegio de'veri diletti che da te vengono, o amore, il
bocchelli, ii-95: era stata affittata da giancola per coprire i loro amori una
selvatica, sola, come l'avevo conosciuta da ragazzo. pratolini, 9-446: -non
'l dì fu spento, / da pratomagno al gran giogo coperse / di
sua gente par che tutto cuopra, / da le fornaci al lito palestino. marino
4-25: l'oscura difesa verticale evita / da un orizzonte solo i meridiani / della
a coprire, alcuni a correre. andrea da barberino, iii-326: fece venire uno
per sorte una lor cagna è coperta da tristo cane, tutti i figliuoli che
io, se almeno facessimo coprire igea da niger, qui dell'allemandi...
un pezzo o una pedina in modo da annullare l'azione del pezzo o della
rimaste lungo tempo vacanti. -coprirsi da qualche cosa: schermirsene, tentare di
= dal lat. coofierire, comp. da cum * con 'e operire 1
comp. dall'imp. di coprire e da scandalo (v.).
comp. dall'imp. di coprire e da seme (v.). copritastièra
comp. dall'imp. di coprire e da tastiera (v.).
comp. dall'imp. di coprire e da tetto (v.).
iacopone, 15-34: ove porrìa fugire da la sua faccia dura? / terra
1-116: sì come belle nevi, da belle nevi sopragiunte, più fresche e
5. il coprire la femmina (da parte di un animale).
comp. dall'imp. di coprire e da vivanda (v.).
. produzione di una pellicola cinematografica da parte di due o più produttori (
senza radici. = comp. da co-per con e produzione (v.)
. -gi). medie. affetto da coprofagia. 2. zool.
. persona abietta, che trae diletto da cose vili, immonde. d'annunzio
certe piante). = deriv. da coprofilo. copròfilo, agg.
. m. -ci). affetto da coprostasi. 2. figur.
il maestro e didimo: materia eccellente da elaborare. = voce dotta, lat
di viri ', non mi togliesse da questa opinione. varchi, 20-34: ciascuna
salvini, 41-200: quello e, è da avvertire che non è copula, ma
disputa, se il giudizio definitorio sia da analizzare in soggetto, predicato e copula;
matre me adimandassono, tu li dirai da parte mia... ch'io me
, unirsi, congiungersi. giacomino da verona, v-435-140: che queste non è
gionge e copula le parti, cominciando da minimi della natura. garzoni, 1-301:
minimi della natura. garzoni, 1-301: da queste toniche insieme nate, nascono sette
dotta, lat. copulare * congiungere 'da copula 4 congiunzione '.
3-298: una scala nella quale si monta da le cose composte alle semplici,
le cose composte alle semplici, da queste alle semplicissime e assolutissime per mezzi
due o più proposizioni semplici sono unite da particelle copulative. -verbo copulativo: che
queste tali proposizioni, è stata posta da alcuni sotto le condizionali un'altra maniera
più condizioni contemporanee e di uguale peso da cui dipende se una data disposizione contrattuale
, lat. tardo copulativus, deriv. da copulare 4 unire, accoppiare '.
. cavalcanti, 2-90: è stata posta da alcuni sotto le condizionali un'altra maniera
bruno, 78: gola quadruplicata da l'axungia, / dall'an- teposto
per savere. = deriv. da core per cuore (v.).
= voce dotta, gr. xopaxtac, da xópoci; -ocxo <; * corvo '