marito e moglie, non c'era da far altro che separarsi, da buoni
c'era da far altro che separarsi, da buoni amiri. serra, ii-305:
, entro a quel muro, / che da l'armi latine è intorno astretto,
del sasso / illuminato a tagli / da cieli ed acque misti. quasimodo, 142
] col risaltar che fanno, si prendono da loro stesse il chiaro e lo scuro
accortissimi pesci [i calamai] che da gli occhi e dalle mani altrui maliziosamente s'
anche del mare), non ingombra da vegetazione acquatica o da canneti. targioni
, non ingombra da vegetazione acquatica o da canneti. targioni pozzetti, 12-1-304:
altri giovani intorno aspettavano altre ragazze; da ima chiesa uscivano donne vestite di scuro,
opera, e a non darla c'è da passare da spilorci. carducci, i-62
a non darla c'è da passare da spilorci. carducci, i-62: gli uomini
: le ventimila lettere indirizzate al muratori da chiarissimi e non chiarissimi del tempo suo
certamente, senza dubbio. zanobi da strafa [crusca.]: se ponessono
entrate per le camere non più illuminate da spiragli di quel che basta per non
cerca per mettere in chiaro che da parrasio fu lesa la repubblica? segneri,
questi sotto la romana republica, è da porre in chiaro. algarotti, 2-168:
su prati. = comp. da chiaro e lucente (v.).
io sento un romore di più cavagli e da l'un canto e dall'altro venivano
il sole, veggiam noi forse venirci portato da esso, una coll'aria, un
parini, xvi-26: in un momento / da mosso speglio il suo chiaror traduce /
d'una finestrella ammuffita di secoli, da cui spiove un fresco chiarore di gerani,
delle verdure. = deriv. da chiaro. chiaroscurale, agg.
. vasari, ii-151: ugo da carpi, con belle invenzioni, trovò
a fianco. = comp. da chiaro e scuro (v.).
salda l'oso. = deriv. da chiaro. chiarosonante, agg.
tanto chiaroveggenti. = comp. da chiaro e veggente (v.).
salvini, 5 * 111-357: da che la chiaro-veggenza di questo secolo perspicacissimo
tempesta notturna. = deriv. da chiaroveggente. chiaròzzo, agg.
, evidente. s. bernardino da siena, 77: elli bisogna che il
più alla chiaroza. = deriv. da chiaro. chiarudiènza, sf.
l'udito. = comp. da chiaro e udienza, sul modello di chiaroveggenza
. luce, splendore. giacomo da lentini, ii-102: venendo a voi lo
l'arsura. = deriv. da chiaro. chiasènza (chiacènza)
a piacere, volentieri. giacomo da lentini, 14-79: la vostra benvolenza /
m'agenza. = deriv. da chiacere, con il richiamo al provenz.
= voce dotta, comp. da chiasma e dal sufi. -tipia,
dal lat. scient. -typia, da tipo (v.).
i siti. = deriv. da chiasso1. chiassare, intr.
per la guerra e a congedarmi / da la gentile andai: / era un bel
avevo addosso di espandermi e di parlare da per tutto e con tutti, di tutto
occhi chiusi. = deriv. da chiasso *. chiassata, sf
sf. chiasso strepitoso e prolungato prodotto da molte persone insieme, per allegria e
. trattenimento, svago, gita caratterizzata da un'allegria festosa e rumorosa. e
: era un giovane pacifico e alieno da ogni sorta di chiassate, ma avrebbe mostrato
di dottori. = deriv. da chiasso2. chiassile, sm. telaio
(sec. xii), deriv. da chàsse, dal lat. capsa *
al sonno. = deriv. da chiasso2. chiasso1 (ant
selciato e sudicio, delimitato a volte da voltoni o cavalcavia; cortiletto.
e grassa e morvida e soffice e da ridere, quanto questa befanìa strana.
delle taverne! imbriani, 2-204: da la bisca o 'l chiasso il discolo /
scantonare. -al figur.: allontanarsi da un argomento o evitarlo per sfuggirne i
, alcune tavole confitte e il luogo da seder posto. esopo volgar., 3-128
ai gradini, era chiusa: chiusa forse da anni. si passava di lato,
e spesso assor dante prodotto da molte voci, per lo più allegre
, alterco, rimprovero violento, accompagnato da grida e strepiti. -anche: tumulto,
altro ogni volta che sostituivano il capo da borghese con quello militare, finché
quello militare, finché nel telo da tenda rimasero le spoglie dell'altro essere e
fantaccini nuovi. alvaro, 9-110: da noi in italia i giornalai strillano troppo,
, i-302: ma qui non c'è da far lo spasimato, / né
spasimato, / né la fanciulla da menare a spasso; / ché questa è
chiassino. = deriv. da chiasso *. chiassóne, agg
quarantanni; che, certissimamente avea varcati da un pezzo... chiassone,
e sensuale. = deriv. da chiasso *. chiassosaménte, avv.
, 2-241: chi di voi, abituati da tant'anni a leggere gazzette francesi,
poi, la passeggiata era occupata unicamente da un ceto cui gli altri lasciavano libero
che sono i monti lontani: interrotti da candori abbaglianti. baldini, i-670:
di teatro. = deriv. da chiasso2. chiàstico, agg. (
ordinato a chiasmo. = deriv. da chiasmo: cfr. gr. 'incrocio
]: 4 chiastolite ', nome dato da carsten alla 4 pietra di croce '
di croce ', chiamata... da alcuni naturalisti 4 crucite '.
plur. zool. molluschi gasteropodi caratterizzati da un incrociamento dei cordoni nervosi che uniscono
20-6: divise, come vedete, solamente da quel chiassuolo, che appena è largo
andron mal chiaro, / dipinto di grottesche da chiassuoli. baldinucci, 2-5-392: dissemi
guarini, 339: nel venir dunque da barca, passando per quel chiassolino che
; c'è chi conduce le chiatte da carico e quelle da passo e quelle
chi conduce le chiatte da carico e quelle da passo e quelle di salvamento. campana
, sotto pisa, giuliano ed antonio da san gallo. manzoni, pr.
scarso e la paga incerta. quando, da un chiattóne ormeggiato nei pressi, fu
piatta (nel 1210 a genova), da * plattus (v. piatto)
ufficio natante. = deriv. da chiatta: voce registr. dal tommaseo e
sotto tante ceste. = deriv. da chiatto. chiattuto, agg. ant
confessovi l'errore. = deriv. da chiatto. chiaùsso (ciaùsco, ciaiise
vostra parte. = deriv. da chiave. chiavacuòre, sm.
di oreficeria raffiguranti un cuore trafitto da un dardo. canti carnascialeschi,
comp. dall'imp. di chiavare1 e da cuore (v.).
secondo li pareri. = deriv. da chiavare2. chiavàio (ant. e
d. 4 giovidì dì entrante novenbre da bindo chiavaio a vendite in f. 113
= dal lat. tardo clàvdrius, da clàvis 1 chiave '; cfr. fr
sf. tipo particolare di bullone costituito da una lunga barra filettata a un'estremità,
fissaggio, e ingrossata all'altra in modo da permettere l'esecuzione di un intaglio trasversale
garzoni, 1-575: si considera il carro da cannone, e le parti sue,
carrette, barocci, ed altri legni da trasporto, che hanno le ruote con bullettoni
. archit. tirante di metallo costituito da vari pezzi saldati insieme come in una catena
una chiavardetta. = deriv. da chiave. chiavardare, tr.
chiavardato il ferro che lo reggeva da colui che sotto non era veduto
è sopra chiavardato. = deriv. da chiavarda. chiavardo, v. chiovardo
far cosa per la qual io ne abbi da far chiavare qualcuno di voi, a
una pregione. = deriv. da chiave: cfr. provenz. claver,
el si chiavasse al legno. paolo da certaldo, 380: ti guarda di non
lat. tardo cldvàre * inchiodare '(da cldvus 'chiodo '); cfr
della chiesa. = deriv. da chiave. chiavaròla, sf.
gli orologi poi communemente o son da sole,... o da ruote
da sole,... o da ruote con le parti loro, cioè le
la chiavaròla. = deriv. da chiave. chiavata, sf.
. coito. = deriv. da chiavare2. chiavato1 (part.
e bisognandogli stare armato, si consumerebbe da se medesimo. aretino, 2-7:
non volesse nutricarci. s. bernardino da siena, 134: oimè, o
non ci sarebbero mai stati dei rapporti da moglie e marito. quindi, come
sommare, compiere ', comp. da cum * con 'e summa * somma
di sopra. = deriv. da consumare1. consumato1 (part.
le vesti e le pellicce, non preservate da canfora o dall'esoso pepe,
infilate dentro un bicchiere, un temperino da pochi soldi, una gomma da cancellare
un temperino da pochi soldi, una gomma da cancellare mezzo consumata. 3
o percossi ad essa, o ripercossa da essa, ritornare al centro; e tante
mio spirto comincia a fuggire, / se da voi, donne, non son confortato
donne, non son confortato. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
errore. galileo, 2-2-214: trovomi da circa un mese in qua sommamente afflitto
individuo malvagio, prima agitato e consumato da passioni, che poi si trasformano in movimenti
per terra / consumati. s. caterina da siena, i-73: seguitate l'agnello
rivela lunga e squisita esperienza. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
conoscea per uomo consumato. s. caterina da siena, i-16: con desiderio di
. sarpi, i-33: frate tommaso da gaeta cardinale di san sisto, teologo consumato
. religioso di consumata perfezione, e da dio favorito con istraordinarie mercedi della sua
vigilanza oculatissima di due valentissimi medici avvalorati da una consumatissima esperienza. algarotti, 1-423
lui. svevo, 3-614: avevo da fare con una fanciulla delle più semplici
guardavo [le monache], pensando da tutta la poetica consumatissima dei collegi e
i pesti e i consumati, mi parebbero da usarsi con molta moderazione. manzoni,
, vino; ad altri, estenuati da più antico digiuno, porgevano consumati,
* consumato '. monelli, 1-82: da qualche tempo nelle uste delle trattorie che
* consumato '; e tale forma da frettolosi critici è giudicata goffa italianizzazione..
rettorici. = * deriv. da consumare1. consumatóre1, agg.
tutti, uomini e donne, vinti da un grande sogno, balzati d'un
sempre più moderato. = deriv. da consumare1. consumatóre2, agg. e
consumatore. = deriv. da consumare2. consumazióne1, sf.
tormento, struggimento dell'animo. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
consiste nella consumazione, quale potrà ella sperarsi da pochissimi concorrenti? p. verri,
,... questa italia è presa da furiosi accessi di patriottismo e si crede
estetico nazionale. = deriv. da consumare1. consumazióne2, sf. adempimento
, s'io non m'inganno, è da stimarsi il vedere che dopo la consumazione
dal messia alla chiesa, per essere da lei conservata e predicata fino alla consumazione
, o vero in noi, ma non da noi. savonarola, iii-105: la
reato, sia nel senso dell'intenzione da parte del colpevole di fare tutto quanto
, lat. consùmmdtio -ónis, deriv. da cónsummàre 4 sommare, compiere '.
brodo ristrettissimo, ridotto quasi sodo, da conservarsi e adoperarlo per iscioglierlo nell'acqua
dotta, lat. cónsùmere, comp. da cum 'con 'e sumère *
brillante consumìo. = deverb. da consumare1. consumismo, sm.
prestigio). = deriv. da consumo. consumìstico, agg. (
e scrivere per suo consumo, e poi da leggere non avesse che le gazzette e
proprio uso e consumo, un'antologia da robinson. 2. econ.
fatto dai singoli. -consumo pubblico: fatto da enti pubblici (stato, provincia,
reddito dei contribuenti, gravando sulle spese da essi fatte. rosmini, xxii-294:
consumati. = de verb. da consumare1. consuntivo, agg. ant
. ma * consuntivo 'significa * da 'o 'atto a consumarsi ',
ancor finito. = deriv. da consunto, part. pass, di consumere
fatidici. pindemonte, 208: consunto da lenta vecchiezza i te a poco a
finestre che davan sulla strada, chiuse da imposte sconnesse e consunte dagli anni, eran
consunte dagli anni, eran però difese da grosse inferriate. tommaseo [s. v
scrivere; 4 consunta 'dai tarli, da umidità, da vecchiezza. svevo,
'dai tarli, da umidità, da vecchiezza. svevo, 2-501: la vestaglia
bramati fonti, / che stillan ghiaccio da l'alpestre vena / d'un indurato
. monti, 6-249: solo e consunto da tristezza errava / pel campo aleio l'
/ del pelago rapisce; altri consunto / da negre cure, o tristo nodo al
nostri, veggendolo sì stenuato e consunto da patimenti della povertà e del viaggio,
le ingorde mani: / quasi consunto da febbre maligna / per l'immenso desio
sparsa come neve sul vostro viso consunto da un fuoco interno. montale, 107:
più lunga vita assai che l'uomo da principio non si immagina. l. bellini
: spossato finalmente dalle lunghe fatiche e da replicate malattie, cadde in consunzione, e
voce dotta, lat. cónsùmptió -ónis, da cónsùmptùs, part. pass, di
figliocci e delle madrine. = comp da con e suocero (v.);
'). = deriv. da consussistente. consustanziale (1consostanziale)
la stessa sostanza ', comp. da cum 4 con 'e substantia 4 sostanza
figliuolo unigenito] non sia stato creato da il padre, ma proceda e sia
ma proceda e sia proceduto ab eterno da lui consustanzialmente per via di generazione,
di lui. = deriv. da consustanziale. consustanziato (part.
darmi l'impressione d'una creatura diversa da me, ma consostanziata con me.
eccles. consubslantiatio -ónis, comp. da cum con 'e substantia sostanza sul modello
la mattina e la sera sono contati da un custode, il quale si mette a
, giunge a cinquanta, e ricomincia da uno. spesso sbaglia; e si
, silenziosi facevano la conta di quelli da essi creduti peccati. = deverb
creduti peccati. = deverb. da contare. contaballe, sm.
comp. dall'imp. di contare e da balle 4 fandonie '. contàbile,
. che nasce dal pensiero del denaro, da amore della ricchezza (in senso iron
stessa. = fr. comptable, da compter 'contare '. contabilità,
della sezione commerciale ed amministrativa cessavano subito da ogni studio attinente alle scienze matematiche e
misero omic- ciolo che non guadagnava tanto da tirare innanzi se non a fatica,
gadda, 542: il ragioniere, da qualche mese teneva la contabilità del negozio.
. e la tenne poi sempre, da galantuomo. -per simil. e al
grossa somma. = deriv. da contabile. contabilizzato (part.
comp. dall'imp. di contare e da boccone (v.). contachilòmetri
a registrare il numero dei chilometri percorsi da un veicolo (bicicletta, motociclo,
comp. dall'imp. di contare e da chilometro (v.). contàcio
avere verdoni, di chiederne ai cacciatori da rete, agli amatori di paretaio, al
contadiname. = deriv. da contadino, col sufi, spreg. -ante
originarie d'oltralpi e naturate in paese da una secolare dimora, alle quali era affidata
consultivo allato del luogotenente mandato ad udine da venezia. contadinescaménte, avv.
venezia. contadinescaménte, avv. da contadino, al modo dei contadini.
: 'maravalle ', storpiato contadinescamente da * dies magna et amara valde '
stato. 2. spreg. da contadino: grossolano, villano; volgare
assai contadineschi ebbe al suo enimma (da pochi, anzi da niuno inteso)
al suo enimma (da pochi, anzi da niuno inteso) fatto fine, accioché
le nappine rosse sul cappello, accompagnato da un codazzo di preti e pretini contadineschi
ma chi lo porta ha abiti e maniere da gran signore. negri, 2-565:
nette, vestite a la contadinesca e da star in cucina. caro, i-345:
lino di paolo veronese, vestita modestamente da damina campagnuola, l'altra bianca e
; che lavora la terra; formato da abitanti delle campagne. breve dell'
persona straina che a loro u vero da loro alcuna cosa... domandare volesse
come tu sei, ora, / da stanca suppellettile, mio cuore, / come
fronti, caparbie, che guardano appena da terra. idem, 4-156: seppe prendermi
sopportano l'estimo del contado, che da questo si chiamano contadini. a.
e cori parlavano i nostri padri, ma da non molti anni in qua si son
prati, onde gli uomini abbiano del pane da mangiare e i buoi del fieno?
a solatìo, seduti sopra uno scanno da lavandaia, o su un trespolo o su
, invasa / dal tempo, che vestì da contadina. palazzeschi, 3-218: i
mal assettato nel vivere, con certi modi da contadino, che chiamano la zappa e
nelle felicità e rispondono e parlon sempre da bestie. b. davanzali, i-125:
volta del terreno, dove è ripigliato da due, che sono quivi a tale effetto
contadina, e secondo che la tradita da la esortazion fratina ebbe a dire,
mostrala il disegno. / poiché venendo da contadinella, / mi par delineata veramente
talmente compressa che paia un contadinaccio tozzo da fare alle pugna. fagiuoli, 1-3-304
ha toccato de'musoni: e poi da chi? da un contadinaccio. nievo
de'musoni: e poi da chi? da un contadinaccio. nievo, 153:
ne dimostrava quarantacinque. = deriv. da contado: cfr. lat. mediev.
uomini del contado di tirolo, per trarre da loro danari. guicciardini, ii-147:
in questa cità et in lo contà da mo inanzo no se lasono trovare. nuovi
per mano ser curado f. giunta da montemagno del contado di pistoia, che
i-409: il costui padre fu boccaccio da certaldo, castello del contado fiorentino,
; e di questo ha comunemente fama da tutti o dalla maggiore parte de'nostri cittadini
metter le mani di sorte in questa impresa da vincerla in ogni modo. targioni tozzetti
ardessono i casamenti del contado. folgore da san gimignano, vi-n-143 (11-1):
, 1 -intr. (48): da questo argomento mossi, non curando d'
trovassero commossa intendesse. s. bernardino da siena, 94: io feci l'
, 15: questo è uno apparecchio da uno cardinale e non da uno povero
è uno apparecchio da uno cardinale e non da uno povero chericotto di contado come son
annunzio, i-276: ora, migravano giù da i contadi a torme / uomini e
scaletta buia, cogli scalini unti e rotti da tutti gli scarponi ferrati del contado.
tutto il terreno fosse ridotto a prateria disseminata da cespugli di fiori e alberi di bellezza
comp. dall'imp. di contare e da favola (v.). contage
l'erbe e le campagne stesse / da la rabbia di sirio e dal veleno /
sono contagiati! = deriv. da contagio. contagiato (part. pass
, agg. e sm. affetto da malattia presa per contagio. -anche
105: 'contagiato'per 'appestato, preso da contagio ', è parola ridicola, come
, il trasmettersi di una malattia infettiva da una persona ammalata a una persona sana
. nievo, 1-81: qualche prete invocato da dieci moribondi, che s'affretta
3. figur. influsso corruttore esercitato da una moda, da un costume,
influsso corruttore esercitato da una moda, da un costume, da una dottrina o dall'
una moda, da un costume, da una dottrina o dall'esempio, dal
della opinione non può così agevolmente appiccarsi da luogo a luogo. cesarotti, i-135:
pericolo di con- tagione mortifera? buonaccorso da montemagno, 1-137: guardate che tal
, 408: una meretrice ciarlatana rivenendo da luogo sospetto di contagione fu mandata al lazzaretto
d'onne contagione remanisti illibata. buonaccorso da montemagno, 1-113: la discordia è
ma la bruttezza è straniera e derivata da la contagione del corpo. d'annunzio,
siccome contagioso morbo, con sottile ingegno dilungi da te cacci. alberti, 178:
lo mezzo del contatto si com- municano da un corpo all'altro. muratori, 3-40
coniglio bianco dal pelo lungo, affetto da una grave malattia contagiosa! 2.
entro una densa nebbia contagiosa e fetente, da essi creduta lume risplendentissimo e quintessenza di
, lat. tardo contàgiósus, deriv. da con- tagium * contagio contagiri,
a misurare il numero di giri compiuti da un organo rotante. bocchelli,
comp. dall'imp. di contare e da giro (v.).
comp. dall'imp. di coniare e da goccia (v.). contaménte
fiore, 165-10: e s'ella va da sera o da mattina / fuor di
: e s'ella va da sera o da mattina / fuor di sua casa,
. giamboni [tommaseo]: e da sapere che quando si fa la battaglia
manco per fedire più contamente. francesco da barberino, 217: quella donna
3. subito, immediatamente. francesco da barberino, 48: -va su per questa
scudo romano. = deriv. da contare. contaminàbile, agg. che
di mario. = deriv. da contaminare. contaminante (part. pres
poi fece venire / l'orrendo mostro da l'infemal grotte, / che gli
la qualità della pestilenza narrata nello appiccarsi da uno ad altro che non solamente l'uomo
o morto di tale infermità, tocca da un altro animale fuori della spezie dell'
, convien registrare i letti dei bachi da seta, ed i loro cadaveri. foscolo
, contaminate avea. s. caterina da siena, i-i7: alcuna volta,
afranio, bruttando la comedia, fu ripreso da quintiliano. bruno, 3-602:
bruno, 3-602: la poverina è fuggita da terra, perché l'eccessiva libidine
dalla folla, né ti lasciar prendere da una femmina. soffici, 1-39:
1-214: giove fece che il beuto vino da maumetto elevò l'anima sua inverso il
figur. riunire, fondere elementi provenienti da fonti diverse nella composizione di 'in'
stomaco senza gravissimi affanni, ho dunque da uccidermi con un cibo che non conferisce alla
contaminati altari / aborriti lassù non sien da noi, / che siam pur si
, ma carta, con pareti contaminate da goffe pitturacce. 2. viziato
. boccalini, i-332: o accecato da infelice pazzia o contaminato da malignità di
o accecato da infelice pazzia o contaminato da malignità di animo male inclinato, di lucroso
anni! panzini, 1-754-voi che venite da paesi meno contaminati da sottigliezze erudite.
1-754-voi che venite da paesi meno contaminati da sottigliezze erudite. contaminatóre,
il fero marte. s. caterina da siena, 1-86: e non saresti tu
non saresti tu bene stolta a partirti da quello che ti dà perfetta purità..
corpo suo? dio 'l cessi da te per la sua infinita misericordia. tasso
lat. tardo contamindtor -óris, deriv. da contaminare * contaminare '. contaminazióne
giustapposizione) di elementi disparati, provenienti da tradizioni o da stili diversi, nella
elementi disparati, provenienti da tradizioni o da stili diversi, nella composizione di un'
lat. contaminati ^ -snis, deriv. da contaminare * contaminare '.
quello si godono. = deriv. da contaminare. contante (part. pres
nel giubbon contanti; / e per guardargli da gli furti altrui, / gli togliea
più, ed è più beffa. -ho da prenderla coi contanti? -fatevi dare il
, / e di fuggire un sabbato da sera. / dovea rubare ipalca a bra-
guastava molto, perché quelli che aveva messi da parte, a poco a poco,
forza di risparmi, erano ancor lontani da arrivare alla somma. collodi, 191:
mancato, / che credo certo sian da sette o otto. monti, x-3-198:
pezzo di terra cui han l'occhio da tempo: la terra è il solo
lo pane apposito, e quello purgare da ogni macula. per che io, che
presente scrittura tengo luogo di quelli, da due macule mondare intendo primieramente questa esposizione
erbucce, che si lievano appena un dito da terra. f. f.
: questi vanta un sangue egregio / da grand'avi in lui disceso; / quegli
; far sapere, manifestare. giacomo da lentini, ii-8 7: presente mi contava
in mezzo le 'l consenti. betto da pisa, 1-3: amore, perché
de le donne gioia eletta. iacopo da leona, vi-1-210 (3-2): contessa
. idem, conv., i-ix-i: da tutte le tre sopra notate condizioni,
costui con parole contare appieno? paolo da certaldo, 251: se fai merca-
fiacca la schiena. / sono gente da farle un servizio da bestie, /
. / sono gente da farle un servizio da bestie, / ché non vanno a
avere un certo valore (una carta da gioco); essere valido (una gara
conta, perché mancava una carta; facciamo da capo. -rifanno la corsa,
d'azeglio, l'italia aver molto da sperare e da contare su questo popolo
, l'italia aver molto da sperare e da contare su questo popolo [di romagna
oggettiva, o con l'infinito retto da di). proporsi, attendersi,
. saccenti, 1-1-163: forse son da contarsi su le dita / le imperfezioni,
all'interno di un orologio normale, da una lancetta più lunga di quella delle
comp. dall'imp. di contare e da secondo (v.).
stabilite. -anche: aver pochissimo tempo da vivere. -al figur.: esser condannato
, che le rimangono tuttora pochi giorni da soffrire. e vero che le ore contate
vede quant'altri pensieri, quant'altro da fare mi dà lei adesso? e ho
morto in questa novella lapaccio di gerì da montelupo nel contado di firenze. b
. contato di banco: somma accreditata da una banca. decreti relativi alle banche
banche pubbliche e privale, 47: da certo tempo in qua nei banchi de scripta
rifacimento analogico di un participio in -alo da conto * adorno * (cfr. conto4
stridenti i chicchirichì del gallo che servì da contatore ai rinnegamenti di san pietro!
: « ma drea legge! * da tanto che l'aveva in sulla punta delle
, energia elettrica, ecc. consumati da un particolare impianto; dispositivo che regola
a conteggiare automaticamente le conversazioni compiute da un singolo apparecchio telefonico attraverso le centrali
dotta, lat. tardo comptàtor -óris, da computàre * calcolare '; nel
, 3-147: nulla cosa si muove localmente da prin cipio estrinseco senza contatto
spalla. allora ella si volse. da prima guardò la mano di cui aveva sentito
masse di popolo, orsola fu divisa da camilla; restò sola in quel rigurgito
sempre per antonio un sentimento così diverso da quello materno che tutte giudicavano un castigo
tale stato di schiva timidità ombrosa, da non poter più non che aver contatto,
ebbero una dolcezza, quale non avevano avuta da gran tempo. d'annunzio, iv-2-123
lavorate otticamente con ogni cura in modo da essere bene applicabili l'una sull'altra
, lat. contàctus -tis, deriv. da contingire 'toccare'(comp.
a distanza. = deriv. da contatto. contazióne, sf.
, lat. computatici -onis, deriv. da com putare * calcolare '
molte altre castella e ville; e da tutte le predette parti, sono molti
fui conte ugolino. testamento di beatrice da capraia, 77: io contessa
bietrice figliuola che fui del conte ridolfo da capraia, e moglie che fui del conte
narsete, che fecero l'italia libera da la servitù de'goti, e alcuna
francia e la spagna, trovarono già da gran tempo introdotto il nome de'conti
conti i governatori di una città. da i popoli settentrionali, e massimamente da
da i popoli settentrionali, e massimamente da i goti, divenuti padroni di questi
g. villani, 12-8: ebbe da venticinque drappi ovvero palii ad oro,
arezzo, pistoia,... e da tutti i conti guidi, e da man-
e da tutti i conti guidi, e da man- gona, e da corbaia,
, e da man- gona, e da corbaia,... e dagli libertini
e da'pazzi di valdamo, e da ogni baroncello e conticèllo d'attorno, e
venne subitamente sopra le terre del conticino da giaggiuolo, di cui non si guardava
lui venne l'abate di galeata, da cui il conticino tenea certe terre, e
maccio, russai fino che il buon contazzo da casal po, marito suo,
, governatore '(conte palatino da comes palatinus 4 conte del sacro
= ant. fr. comté, da comte 4 conte '; cfr. contado
/ che vengano a levarti il mal da dosso, / come al garani,
/ che mentre conteggiava colla morte, / da essa ebbe un favor di quella sorte
de'computisti. algarotti, 1-488: da un piacere, e sia pur vivo,
ne astenga, se troppo caro bai da scontarlo. dee l'uomo savio,
stato, conteggiare con un abbarco differente da quello della volgar gente. leonardo del
p. neri, 27: si crede da alcuno che... le spese necessarie
tri ce avveduta. = deriv. da conteggiare. contéggio, sm. il
numero tondo in vantaggio di chi ha da avere. c. gozzi, 4-317
zero di più. = deverb. da conteggiare. contégna, sf. ant
ant. sussiego; ostentazione. iacopo da leona, vii-104 (3-8): ché
far contégna in basso ne divenni. francesco da barberino, iii-73: guardati da colei
francesco da barberino, iii-73: guardati da colei /... che contégna /
e io, lasso!, lontano / da quella che parrebbe un sol tra loro
saresti obbligato a voltargli le spalle. da parte mia poi, ti prometto ch'egli
farò uno sforzo e lo tratterò diversamente da quello che si merita. pirandello,
intero / ogni contegno, e conoscer da presso / li capei d'oro e crespi
che gli era balenata, e diventerà da quel momento innanzi il cardine di ogni
appresso, se la menano via vestita da maschio, cantando e ridendo. algarotti
che di piacer al padrone si teneva da molto più, andava in contegno facendo
in contegno, che vi sia scritto da tanti, per rispondere alle vostre fanfaluche.
gli dava suo padre. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
di mercurio ingegnoso. = deverb. da contenere, secondo le antiche forme contengo
molta cura, con la faccia ancora da ragazzo, pallida e rosata sulle guance,
caldo sì grande. = deriv. da contegno. contemnèndo, v. contennendo
dotta, lat. contemperàmentum, deriv. da contemperàre 'mescolare proporzionatamente \ contemperanza
conscienza moderna. pascoli, i-999: da una variata contemperanza di dattili e spondei
questo verso. = deriv. da contemperare. contemperate (ant.
all'erbe e massimamente quella che uscisse da nevi o fonti gelate, che così
libera? distingui l'eloquenza degli effetti da quella della ragione, impara a con temperarle
il cristianesimo anzi che essersi lasciata ritemperare da quello. panzini, i-23: inconsciamente
. regolare, governare (in modo da ottenere rispondenza al fine voluto e giusta
di s. paolo che il tutto dependa da iddio). 5. rifl
] suonano, come non s'odono da noi? a che risponde che l'obietto
al rettore spontaneamente si convertano? zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
, 4-164: colliquazioni del corpo fatte da soverchio calore, non contemperato sufficientemente dall'
, lat. contemperàtió -ónis, deriv. da contemperàre * mescolare '.
, lat. tardo contempiàbilis, deriv. da conlemplàre * contemplare \ contemplaménto,
legge naturale, la quale fu prima data da dio all'uomo, è contemplamento delle
vita loro. = deriv. da contemplare. contemplante (part.
povertà e amore. = deriv. da contemplare. contemplare (ant.
spirituale, accompagnata per lo più da un senso di estatica e gaudiosa serenità)
delle cose nostre, assai ci aranno da ringraziare, ché, per quattr'ore al
i lupi e le fallaci golpi, cacciando da sue spelunche il capo, da le
cacciando da sue spelunche il capo, da le deserte alture contemplando il piano campo
qui l'usato valore: quaranta secoli da quelle cime vi contemplano. leopardi, 23-4
: le stelle contemplano. nera / da un lato del curvo orizzonte / di
la varietà delle creature e di poi da quelle contemplare el creatore. ariosto, 15-99
scala della natura, non è più da contemplare doi principii che uno, doi enti
se stesso per istaccarsi, diciam così, da dio e attendere agli uomini: dando
che l'interesse di chi delibererà sull'azione da farsi o no; ma attribuirgli
preferiva il deponente contemplàri), deriv. da templum 'tempio '(cioè
'tempio '(cioè 'spazio delimitato da quattro lati, secondo i punti
, secondo i punti cardinali, da cui il sacerdote procedeva alla con
, per un'aquila rapito in cielo da giove ch'a'poeti severi volle dire
e madre d'una mediocre famiglia che richiede da lei una vita che abbia molto più
servigio di dio. s. bernardino da siena, 704: tu vedi la stella
appartengono alla vita contemplativa, tutti procedono da imo spirito stesso. gioberti, ii-168:
, e commandarle a chi ragionevolmente ha da obedire, e nei lochi e tempi appartenenti
di cattivi libri, che si vanno da molti e molti anni quotidianamente stampando in
lat. tardo contemplai ixms, deriv. da contemplare * contemplare '. contemplato
consolazione di sapersi tutte contemplate e carezzate da un occhio innamorato. 2. previsto
tutto andasse a favore dell'ampia primogenitura da lui contemplata, e solennemente fondata.
cui si trovavano e per le famiglie da cui discendevano, sarebbero giunti ai posti
caso contemplato, avete fatto bene a venir da me. è un caso chiaro,
buzzati, 1-244: desidero che la vigilanza da parte delle sentinelle sia esplicata con i
delle cose divine. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
, lat. contemplàtor -oris, deriv. da con- templdre 1 contemplare '.
; osservazione prolungata e attenta, accompagnata da un sentimento di meraviglia, ammirazione,
al sole. aretino, ii-262: da che sete mia, non vi spiaccia,
e venesse a liberar e sé ed altri da tante vane inquisizioni e fermar la contemplazione
se il cardinale non l'avesse subito svegliato da quella contemplazione, domandandogli se, tra
dell'universo e de'miracoli della natura giuoco da fanciulli! cosa è dunque che tu
serio pensare e il filosofare, ben diverso da quella o astratta o mitologica contemplazione
, lett. il., i-147: da questo concetto semplice e popolare uscì la
: chiese il santo romito un luogo da poter servire a dio et darsi tutto alle
gran filosofia pitagorica... ma lasciando da un lato questa verissima, benché non
un lato questa verissima, benché non da tutti ben intesa contemplazione, diciamo a
, lat. contemplatiti -onis, deriv. da contemplare * contemplare '. contèmpo
il divano. = comp. da con e tempo (v.).
principio della buona stagione, funzionato contemporaneamente da scena e da platea. brancoli, 4-62
stagione, funzionato contemporaneamente da scena e da platea. brancoli, 4-62: era
xiv-60: pagherà cento zecchini chiunque sarà da due testimoni legali e oculari accusato di avere
dotta, lat. contemporàneus (deriv. da tempus -óris 'tempo ').
. ant. contesa. giacomo da lentini, 6-25: eo non vi faccio
è penetenti. = deriv. da contendere. contèndere, intr.
(già non si contende / da lei) poi che non gli usa veri
cuffia; e con tendendosi da lui, e un altro il tirava d'
così datoli la via, or da uno e ora da un altro fu tanto
, or da uno e ora da un altro fu tanto tirato e rabbuffato,
pugna o contende: / tempo è già da por fine a vostre liti.
villani, 1-53: commise che andasse da sua parte a comandare alla sua gente
contenzioni civili partoriscono fini non mai pensati da coloro che contendono insieme. marino,
popolazioni, t prima i municipi erano eletti da noi; abbiamo tanto sofferto e tanto
io seguirò tuttavia, più tosto che intendere da voi delle cose che io non so
grande? foscolo, xiv-218: allontanato da te, vorrei riparare così alla crudele
[la natura] ogni corpo patibile da questa estrinseca alterazione, fornendolo d'una intrinseca
intrinseca gagliardia, per cui potersi tornare da se medesimo al suo stato, contraponendo
91-204: nulla cosa t'è forte, da te pò t'èi partita;
: 'l padre non si può partire / da la bieltà del figliuol ch'è
: come awien delle cose ordinate da dio, che il contenderle è confermarle.
bensì a noi vien dal parteggiar da servi / in questa pugna fra la croce
suoi terre, li contese e distenne da xvi caporali. 11. recipr
equità naturale nell'isola de'selvaggi scoperta da cook; e vidi l'isola insanguinata
/ tu saresti contesa, / tanto da lei ripresa, / che mi sarebbe
il mio acerbo dolore / non sian da lui le lagrime contese, / e mi
, 58: a me cotesto pare più da confessarlo a te el quale non vuoi
te el quale non vuoi contendere, che da crederlo a un altro da cui mi
, che da crederlo a un altro da cui mi paresse a quel ch'e'dice
, ma gli è conteso / dalla gente da piè, che intorno il serra.
il vecchio / sciogli, e sappi da lui chi è tra i numi, /
: essere combattuto, travagliato, agitato da pensieri o sentimenti o desideri per lo
cosa, disputare, litigare. bartolomeo da s. c., 144: chi
compagni, 2-13: i signori erano stimolati da ogni parte. i buoni diceano,
proprie forze, sforzarsi ', comp. da cum * con 'e tendére '
voleri. = deriv. da contendere. contendevolménte, avv.
contesa, contrasto. bartolomeo da s. c., 77: l'
questa aventura. = deriv. da contenere (cfr. n. 11)
). bembo, 7-2-36: pregate da parte mia quelli che questi miei scritti
. la contenenza del decreto fu approvata da tutti. pallavicino, iii-871: l'
, smanceria, moina. iacopo da leona, vi-1-211 (3-10): la
li fa far più conta contenenza. francesco da barberino, 29: s'ella sarà
dotta, adattamento del lat. continentia (da continire * contenere '); cfr
immagini, ecc.). iacopo da leona, vi-1-211 (3-9): la
questo consiglio e ciò che ha a nascere da lui, perché produce tre buoni effetti
terra abitata, cioè tutta la parte da levante. sannazaro, n-174: a questa
: poi, presupposto la luna esser da noi lontana cinquanta semidiametri della terra,
e quando dal punto notato nel pavimento da questo filo pendente (posto il pavimento a
2-5 (157): le pietre da landolfo trovate... m'hanno alla
pericoli in sé contenente che la narrata da lauretta. trattato d'amore, 1-1
brieve, che contene queste parole: 'da tal radice nasce / chi del mio
dichiaranti il perché del non esser venuto da voi la sera davanti la vostra partita
stendo in racontare quanta utilità si tragga da questa coniugale amicizia et sodalità in conservare
la plebe col secondo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
un'ora e mezza giunsero le trombe da napoli ed una compagnia di soldati ed
oglio a quella lucerna la quale è stata da gli altri accesa? algarotti, 2-28
, i-161: la prego che voglia da l'una parte contener monsignor silvio in fede
dagli altri era inalzata, tanto più da lui era abbassata, contenendosi però martino
anche contenuto nei limiti della discrezione, da quella vista della mano alzatami sul capo,
i prelati. s. caterina da siena, i-113: o carissime suore e
proprio interno, se anco si sentono cogliere da un'apoplessia, trovandosi pure in presenza
, ricevendo riverenza e da'signori e da loro donne. segneri, 5-64:
desidero che mi accenni come abbia io da contenermi nella risposta per non errare.
amici hanno avute tante ragioni di risentimento da voi, e niuno forse s'è
vedere se, riavvicinandola, saprei contenermi da persona più accorta. d'annunzio,
mantenersi casto. muratori, 7-v-313: da che la donna sentiva il primo moto
- anche al figur. rainerio da perugia, v-64-5: tutte le cose secundu
ci conterremo dentro a i segni prescrittici da chi più sa; e...
tr. sopportare, sostenere. francesco da barberino, 260: quest'è colei ch'
15. ant. ottenere. rainerio da perugia, v-64-28: misser guido, inperzò
dal class, continére, comp. da cum 1 con 'e tenére * tenere
, di condotta. iacopo da leona, vi-1-211 (3-5): lo
contenere, contenuto. = deriv. da contenere (cfr. i nn. io
, agg. letter. che è da disprezzare, degno di essere spregiato;
cavalca, 9-23: piuttosto è da dio udita una orazione dell'uomo ubbidiente
per contentamento della propria volontade. andrea da barberino, 1-54: sopra a tutto
noi contentasse a mio potere di ciò che da lui mi fu domandato. g.
è pericolo non sieno a maraviglia uditi da ognuno. ma un tal modo non può
posto di professore o di cassiere, tanto da vivere signorilmente senza far nulla; e
-ant. intr. bartolomeo da s. c., 7: e
. sacchetti, 7-2: messer ridolfo da camerino, savissimo signore, con poche
femminile, alla quale i cuori affranti da una troppo lunga lotta anelano.
che le esecuzioni hanno ad essere fatte da loro: e però ciascuno si contenta
e formale, perché ultimi a scomparire da un'epoca sono gli atteggiamenti.
questo poco non ho, che s'ha da fare? -male, pessimamente contentarsi
non si vedessi rilevare in qualche cosa da quegli che sono dapochi e che non
di governo e desiderare cose nuove; da che nascono discordie civili e la alterazione
trattano di negociare alcuni fatti con stravestirsi da capitano e birri: del qual partito
volentieri. bembo, 2-184: egli da seder si levò; appresso al quale
ambita prima, né mai potuta ottenere da lui. redi, 16-ix-172: subito che
contentolo. botta, 5-385: spinte da gradite apparenze di lieto avvenire, da
da gradite apparenze di lieto avvenire, da lusinghevoli speranze di contentati desiderii concorrevano [
più intignazzato che mai. a giudicare da quel tetro alloggio, e dalla coorte delle
in buona parte, come farò io da lei, o che mi faccia questo favore
questa negligenza e impazienza di lima, da lui ben per difetto conosciuta, e per
gli stessi gusti. = deriv. da contentare. contentazióne, sf. ant
del tuo disio. = deriv. da contentare. contentévole, agg. ant
gli si potesse. = deriv. da contentare. contentevolménte (contentevoleménte),
ant. in modo soddisfacente. busone da gubbio, 1-30: onde non contentevolemente
machiavelli, 233: valerio poteva far nascere da lui ogni umanità, dalla quale ei
: trarre gioia, felicità, soddisfazione da qualcuno o da qualcosa. nievo,
, felicità, soddisfazione da qualcuno o da qualcosa. nievo, 88: due
dotta, lat. contemptibìlis (deriv. da contemptum, supino di contemnére 'disprezzare
a un determinato oggetto. iacopo da leona, vi-1-211 (3-12): contento
di sé, è nato colle ricchezze da mai non essere povero. s.
non essere povero. s. caterina da siena, i-23: dimostra che l'anima
, di poco / esser contento: da la meta mai / non torcer gli occhi
tratto abituare a considerarlo come una figura da monumento. aggiungete le invidie di chi
il capestro, e di essere tocco da le sue mani; e contento di essere
mani; e contento di essere cavalcato da lei, la porta umilissimo per li lati
in nostro danno il mar, percosso / da contrarie procelle. marino, vii-413:
anche al figur. s. bernardino da siena, 77: elli bisogna che il
., i-47: non sanza cagione, da principio, partimento d'ordine tra le
spigoli, cantoni, rientrature e sporgenze da far meglio contenti tutti i venti.
, 279: questo è un modo da tenere contenti e'cittadini di più virtù
serve solo perché le cose siano governate da chi ne è capace, ma ancora
libri, perché infatti gli resta tutto da leggere. 2. appagamento,
accetti, va tu stessa, e da la pugna / sottrailo e dal destino.
, 2-14: non seppi trovar tempo da star con voi mezz'ora per consigliarmi in
mio contento. = deverb. da contentare. contènto3, sm. ant
di vento / furno trovate, ché da l'una fronte / entrò la fiamma e
= voce dotta, lat. contemptus-ùs, da contemnère 4 disprezzare '.
= voce dotta, lat. contemptor-óris, da contemnère 4 disprezzare '. contenutézza
). panzini, iii-765: ricevo da latisana (al confine) una lettera
latisana (al confine) una lettera da serra di contenutezza eroica. deledda, iii-
alla sua signora. = deriv. da contenuto1. contenutismo, sm.
. in contenutismo. = deriv. da contenute) 1. contenutista,
queu'esser parte per diverse essenze, / da lui distinte e da lui contenute.
essenze, / da lui distinte e da lui contenute. cecco d'a scoli,
/... / se fosse contenuto da altra sfera: / ed ella contenuta
della lana, la quale, non calcata da quell'enorme peso, a starsi naturalmente
o di un pensiero). francesco da barberino, 1-6: ed esso ad eloquenza
guisa, non ci ànno lasciato nulla da desiderare nella verità del concetto sotto cotali
piano e fatte ben tonde, contenute da due anelli d'acciaro. parini, giorno
campo aperto, al franco / abbandonato da costor sarei, / solo coi pochi
le imposizioni di atteggiamenti e di idee provenienti da una qualunque autorità, e che diventano
, 9-196: leggerò 'l plico poi, da lui medesmo / pienamente informato / del
il contenuto, fu letta la scrittura da uno de'segretari. segneri, iv-529
quelle forme divenute vacue e libere sieno da lui riempiute di un nuovo contenuto,
de jennaro, 80: saper vorrei da te, dal qual si spazia /
nuovo contenuto. svevo, 3-555: da vecchi si sorride della vita e di
e il corpo. s. bernardino da siena, 154: o roma, come
, ma vi si aggiongeva anco fomento da diversi per vari fini. segneri,
pascoli, i-173: e poi, da codesto sistema di concorsi, possono venire
. baldi, 3-3-118: si combatteva da ogni parte con pertinacia e contenzione incredibile
un generoso amore della verità, e tale da ricompensarvi, coi progressi che andrete facendo
disputare, essere in contrasto. francesco da barberino, 166: e stando in contenzione
deriv. dal lat. contentiti -snis, da contendere * contendere '. contenzióne2
voce dotta, lat. contentiti -ónis, da continére 'contenere '. contenziosaménte
, in vece di amarlo. bartolomeo da s. c., 30-8-2: nella
polemiche; litigiosità. = deriv. da contenzioso: voce registr. dal tommaseo.
ariosto. p. verri, i-43: da questi princìpi chiari per sé, ma
di profondo terrore, smentito subito dopo da un linguaggio, non solo franco, ma
controversia, per cui questa viene risolta da una delle stesse parti in causa.
non avesse legittimo impedimento. ed è da ingiungere la penitenzia per lo peccato,
uno dell'altro e ciascuno consigliato da un diverso contenzioso. = voce dotta
= voce dotta, lat. contentiósus, da contentiti -onis 4 contrasto, contesa '
al figur. s. bernardino da siena, 95: vediamo ora il vigore
* fregare insieme, tritare ', da terère (v. contrito e trito)
si ottengono (soprattutto nel veneto) da tubicini di vetro tagliati in piccoli pezzi
a lavorazione in forni rotanti in modo da far loro assumere la forma sferica (
conterie, cavallini d'osso, mascherette, da non sapere come avessero potuto fare a
fascio semovente di fili esili. -canna da conteria: speciale canna di vetro con
con la quale i vetrai fanno i tubini da cui si ricavano le perline ornamentali.
44: ne feci assai padelle per canne da conteria, dove sempre venne bellissimo colore
, lat. tardo contermin&re, comp. da cum * con 'e terminus
xxx-i- 153: spirin pure o da l'orto o d'altra parte / più
conterminus 4 confinante ', comp. da cum 4 con 'e terminus 4 confine
dotta, lat. conterràneas, comp. da cum 4 con * e terra 4
sarà bene, m. ercole, da me e da m. carlo conceduto e
m. ercole, da me e da m. carlo conceduto e da m.
me e da m. carlo conceduto e da m. federigo ancora, i quali
alle questioni tra due contadini, nate da una parola, e decise coi pugni,
è, non l'ora questa / da voi prefissa a terminar le inique / contese
; la reina non vedendo altro modo da poter così presto tor via questa contesa,
così presto tor via questa contesa, levatasi da tavola, e ridottasi in una delle
maestri fussero veramente belle, e tali da poter entrare in contesa colle nostre moderne.
contese. idem, 27-78: venner da le parole alle contese, / ai gridi
nimico. algarotti, 1-118: sono ugualmente da fuggirsi e la secchezza di quegli antichi
. i si non potisti fare tu da l'amor defesa, / co posso far
la sella. = deriv. da conteso, part. pass, di contendere
e non cavaleressa né cattana! iacopo da leona, vi-1-210 (3-1): contessa
capire che 'quella tal cosa è degna da finire in un cesso '. tommaseo
cloache '. = deriv. da conte: cfr. provenz. comtesa,
lat. mediev. comitissa, deriv. da comes -ìtis * conte '.
l'adunco rogo, / che son più da pregiar quando gli avrai / ben contesti
architetto, che 'ntenda bene... da che regole il retto edificare diriva,
le trame / romper intendo; ma da voi fur pria / sì ben conteste,
, intrecciare insieme '(comp. da texère 'tessere '). contessiménto
di nuove voci consista. -deriv. da contessere. contessuto (part. pass
: portare a conoscenza dell'imputato, da parte dell'autorità giudiziaria, il reató
estens.: notificare a un soggetto da parte dell'autorità amministrativa che egli ha
trattato d'amore [crusca]: da ciascuna parte contestata la lite, veduta
l'indugio delle mie stuoie, vien chiamata da voi moderazione. 2.
vostra corrispon denza, ma da tutti venendomi contestata la vostra innocenza [
, l'à di molto, lei, da contestare! come se toccasse a lei
il ripopolamento della sardegna debba essere preceduto da una preliminare modificazione dell'ambiente naturale.
confermati con vari esperimenti, e contestati da più persone, vanno a sproposito
la contestazione della lite e iuramento di calunnia da ciascuna de le parti [si tolgano
contestazione tra esso e l'ufficiale mandato da le-brune, finalmente dopo averne fatto protesta
animi il terrore superstizioso ingigantiva rapidamente; da tutte quelle fantasie incolte mille imagini terribili
era ancora in pieno sviluppo e tale da sembrar sempre di esito incertissimo. montale
, lat. mediev. contestisi comp. da con e testis * teste '.
= voce dotta, comp. da con e testimone (v.),
oro e d'argento, che vengono da aquileia. -per simil. e al
viani, 13-91: nei soggiorni che, da giovane giovane, ho fatto nelle grandi
: già scale innumerabili per questo / da luoghi intorno avea fatto raccorre, /
. monti, 5-976: si dispicca da questo e scorre avanti / pur d'argento
lor danno conteste. caro, 2-271 da minerva / divinamente istrutti, un gran cavallo
stuparich, 5-372: il maso, visto da vicino, era bello di armoniosa struttura
ma poi, non si conosce egli da tutto il contesto del biglietto che, s'
luogo, quella agnizione la qual proceda da parole dette non perché il contesto de
capace. monti, ii- 367: da tutto il contesto di queste cose lascio alla
di sonanti parole, i critici s'impigliano da capo nella teoria didascalica ed oratoria del
di ferro che figuravan tre archi sormontati da una cupolina, vi mandò su due passiflore
i loro grandi occhi celesti e ricadevano da ogni parte in festoni e vilucchi.
connessione, nesso ', deriv. da contexère 'tessere insieme '. contestuale
fattispecie giuridica. = deriv. da contestuale. contestura, sf.
ragione di un fatto. francesco da barberino, ii-372: perché figliuolo essendo
idem, purg., 24-36: quel da lucca, / che più parea voler
così amichevolmente ricevuto e per nome chiamato da colui, del quale io alcuna contezza
1-80: quando poi verrà il tempo da incominciare a maneggiare il pennello, non
chiamata del cappellano, la visita ricevuta da costui la mattina antecedente, il suo
di questo obelisco e fate che io ascolti da la vostra voce quel ch'io non
solenne saluto dall'amico vostro lontano, da colui del quale sarebbe delitto per voi
pellico, ii-147: dacché fu lontano da noi, più volte schiller s'ammalò,
: per ultimo, non mi paiono da trascurar come inutili due particolari contezze,
intimità, confidenza, amicizia. betto da pisa, 1-10: molt'ò gran allegressa
/ c'agio co l'avenente. guidotto da bologna, 1- 102: gli
hae con coloro della casa. folgore da san gimignano, vi-n-147 (14-6):
informazioni, notizie. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
io amar e servir soglio. iacopo da leona, vi-1-211 (3-9): la
= voce dotta, lat. conticinium (da conticescire 4 tacere'). cfr.
metallo. * = deriv. da conto1, sul modello del fr. comptoir
a'leoni. = deriv. da conte. contigiato, agg.
laceraron la fede. = deriv. da contigia2. contiguaménte, aw.
contiguazione di corpi. = deriv. da contiguo. contiguità, sf. l'
accostato a un'altra cosa in modo da toccarla; posto nella vicinanza immediata,
non la sera, e talvolta a pranzo da lei; ma sempre presente lo sposo
contingère 4 toccare ', comp. da cum 4 con 'e tangère 4 toccare
ch'i'usi a la campana / da otto pèsche o diece la mattina /
. a dì 5 di dicembre, passò da questa vita. a. pucci,
si sono liberati [i viaggiatori] da una irrealtà -dall'irrealtà della traversata e
con mio dispiacere, come può venire da tepidezza d'amore? come non più
d'amore? come non più tosto da un amor perfetto e continente? tasso,
al vittorioso; perché l'incontinente è vinto da gli affetti, ma il continente supera
continente. botta, 5-225: fu continente da quel d'altri; morì coi beni
regione più o meno estesa, caratterizzata da un insieme determinato di fenomeni fisici o
per forza a gli asiatici, e da quel rapto derivò la divisione degli animi
marino, 16-256: cipro, bench'or da l'isola diviso / sia 'l continente
5-458: palermo importa frutta e verdura da napoli, ed i negozi dei fioristi
ma tuttavia non si consente. francesco da barberino, 382: però riguarda e
di continenza. ariosto, 13-57: da te uscir veggio le pudiche donne / madri
ottenete voi, solo per esservi astenuto da la volontà del vincere, per ciò
nella corte d'amore], / perché da quello, onde s'ha più disio
astinenza dalla venere agli uomini non legati da matrimonio è dovere; la continenza è dovere
panzini, iii-545: non meno voglio da voi la modestia e la continenza, che
... non gli parve tempo da ricercare quelle cose con alcuno sospetto: anzi
baroni piena confidenza. s. bernardino da siena, 457: oh, un poca
, dal lat. continentia, deriv. da continéri 'contenersi \ contingentale,
contingentement (nel 1922), deriv. da contingent 'contingente '. contingentare
contingenter (nel 1922), deriv. da contingent 'contingente '.
facendosi dunque forza nella circonferenza della ruota da corpo grave e inanimato, il quale
al basso, è necessario che sia sospeso da una linea la quale sia contingente della
può capitare, accadere; determinato (da una data situazione); accidentale, eventuale
più è contingente che diversi ingegni abbiano da una medesima verità opposite opinioni. manzoni
. bartoli, 34-41: è dunque da volersi distinguere quello, ch'è naturale,
volersi distinguere quello, ch'è naturale, da quello ch'è contingente, e non
, accidente; circostanza. andrea da barberino, 242: per questo contingente a
'toccare, ottenere ', comp. da cum * con * e tangére *
una categoria o classe di leva, da chiamare alle armi. bettinelli, vii-78
egli è vero altresì, che fin da principio il ferranti fu accettato sotto condizione
dalle fortificazioni, da'contingenti accresciuti, da ima vivace attività militare, immediatamente cominciarono
fissare contingenti d'importazione e di esportazione da e per i singoli stati facenti parte del
non è, come voi dite, ligata da la necessità, ma in gran parte
o contingentismo: movimento antipositivista (iniziato da e. boutroux) delle correnti idealiste
i-516: seppe nell'ambiguità delle cose da deliberare proccurarsi la risoluzione dall'esempio delle
che non di rado l'uomo oppresso da una sventura, può consolarsi col pensiero
ii-361: aveva pescato tutti i doveri da osservarsi e non osservarsi nelle contingenze coniugali
. geom. angolo di contingenza: formato da due enee tangenti nel punto di contatto
, 3-1-225: se posto che la tangente da un sol punto in fuori fusse separata
significato filos.); deriv. da contingère * accadere '. contingere,
dotta, lat. contingère, comp. da cum * con 'e tangère *
milmente contingibili. = deriv. da contmgere. contingibilità, sf.
: tra i capi presi fu il contin da melza... il contino,
. leopardi, 862: udivano, da tutte le boscaglie vicine, i rami degli
, 3-84: adesso ella ronzava continuamente da comare grazia, dalla cugina anna e
, risulteranno uguali gli spazi iperbolici intercetti da esse. = comp. di
continuanza e lo suo fervore. guglielmo da piacenza volgar., 1-33: se per
ci divenisser noiose, quelle non giudico da mutare. crescenzi volgar., 6-6
dovere di capirgli. = deriv. da continuare. continuare (ant.
mali, e continuaronli molto. francesco da barberino, 42: or ritorniamo ornai,
alle speranze franzesi, cercava di ottenere da quel re per il cardinale di valenza
. martini, 1-149: al presente è da trattare delle arene, delle quali la
(in un'azione). francesco da barberino, 45: vero è ch'i
continuare quel tomulto, ancora io levatomi da tavola, e messomi la mia spada
il mal tempo, a segno che da quindici e più giorni d'agosto ch'io
5-40: continuò la battaglia con molto valore da ambe le parti. manzini, 9-112
particella pronom.). prolungarsi (da un dato punto in poi).
lo spirito visivo, che si continua da essa, a la parte del cerebro
regolarmente diretto..., e da uno degli argini... si continui
, secondo ragione, la morte fosse da anteporre alla vita. carducci, i-1184:
mal fare, l'uomo si dilunga più da dio. machiavelli, in: da
da dio. machiavelli, in: da questo i dieci presono occasione di conrinovare nel
dotta, lat. continuare, deriv. da continuus * continuo *.
... condizionali (che continuative da altri si dicono, e da altri
che continuative da altri si dicono, e da altri in condizionali e subcondizionali si distinguono
sì, poi che, poscia che, da che, perché, quando, sempre
alette che nascono di qua e di là da esso. manzoni, pr. sp
ininterrotto, continuo, uniforme. francesco da barberino, 14: voi save'ch'è
quando la città in piano fusse divisa da alcun fiume, appresso alle ripe,
incidenza, e misuri il moto nato da molte incidenze, ci sarà più lungo il
l'acqua è continuata con la surgente da cui scaturisce e versa. 4
continuazione, il mostra col fare che da un sottil cannello aperto da amendue i capi
fare che da un sottil cannello aperto da amendue i capi, goccioli, e
fine del superiore scrive come pregato fosse da quello spirito che diceva aver fatto giubbetto
in un'attività); passaggio graduale da uno stato all'altro; connessione logica
che 'l gaudio di dio è differente da quello del mondo in sei cose; cioè
annoia sommamente. giusti, ii-545: da un mese in qua i buoni provvedimenti
narducei 2-61: né ciò si potrà ignorare da chi osserverà la legge della continuità del
, die un corpo non si trasferisca da uno ad un altro stato senza passare per
quando non si aggiunga un principio alieno da quelle parti, che le metta insieme
essere divisibile al- tinfinito, passando gradualmente da un valore all'altro, attraverso gradazioni
per cui le quantità variabili, passando da un valore a un altro, passano
sale e discende per gradi quasi continui da la infima forma a l'altissima e
la infima forma a l'altissima e da l'altissima a la infima, sì come
, per quanto viver dovea libero rimase da tal passione. s. caterina da siena
rimase da tal passione. s. caterina da siena, i-31: in altro modo
che tu fai. parini, 742: da questo [architrave] pendevano continue lumiere
un portico continuo a volta, sostenuto da piccole e magre colonne. carducci, 907
non si udiva che un continuo chiacchierìo da un uscio all'altro. pascoli,
-acqua continua: perenne. bartolomeo da s. c., 333: li
boccaccio, viii-2-94: la moltitudine della gente da noè procreata e da'figliuoli, era
, o contigua, perciò non interrotta da vacuo, che si framezzi fra corpo e
virtù, 22 (74): è da amare innanzi il ladro, che lo
per parmeno loro saranno imposte. paolo da certaldo, 142: le...
, devennome de te privare. francesco da barberino, 174: e'no è
e maturare cogli anni... da una critica vigile, del continovo esercitata
dotta, lat. continuus, deriv. da continire * tenere insieme continuo2,
è divisibile all'infinito, passando gradualmente da un valore all'altro. l
dei numeri reali: l'insieme costituito da tutte le successioni decimali, sia limitate
fr. martini, 1-145: è da sapere come a fare le dette pietre
santi. = comp. da con e titolare (v.).
far di conto, senza incomodarsi neppure da casa, potrebbe fare da stimatora. goldoni
incomodarsi neppure da casa, potrebbe fare da stimatora. goldoni, iii-43: -quanto
scrivere per suo consumo, e poi da leggere non avesse che le gazzette e
credono a loro volta di essere imbrogliati da tutti quelli che sanno leggere, scrivere
enti, calcolo di spese fatte o da farsi. -in particolare: computo delle
aveva avuto di quegli benefici. girolamo da empoli, i-23: suo padre se lo
dintorni. tommaseo, i-271: i conti da lui tenuti in regola e confrontati con
aveva preso la grata abitudine di farla da padrone. non che se n'approfittasse nel
spese: che documenta le spese sostenute da chi ha ricevuto da un'impresa un incarico
le spese sostenute da chi ha ricevuto da un'impresa un incarico determinato.
luogo l'operazione consistente nel versamento (da parte di capitalisti e di risparmiatori)
vincolato non se ne avevano più notizie da un pezzo, sebbene fossero stati convertiti,
annotare in un conto i crediti derivanti da reciproche rimesse, considerandoli inesigibili e indisponibili
rapporto che prevede il versamento di valori da una sola parte all'altra. -conto
a un corrispondente per regolare le operazioni da essa eseguite su iniziativa del corrispondente titolare
postali o telegrafici. -ant. conto da parte: conto aperto fra persone che
primo di questo mancorono al vostro conto da parte di lane dove vi facemo creditori.
fanno [i forestieri] fare il conto da uno [degli osti]: e
filippo, consegnati ad eugenia otto fogli da cento per pagare i conti in corso
puntualità / e che liste di conti da saldare. quasimodo, 4-19: la
aderirsi; quando che no, ritornare da quelli che gli avevano fatto migliore promessa
. colletta, i-183: ed eletti da popolo ne'parlamenti gli amministratori, i
o per un conto... da o per valtro conto: da un lato
.. da o per valtro conto: da un lato... dall'altro.
segneri, iii-1-131: non si riguardò da due piccoli figliuo- lini c'aveva appresso
era tenuto in gran conto e rispettato da tutti. baldini, i-108: nei
-persona, cosa di conto, da conto, di molto o di poco
12-ii-76: oltre all'essere persona molto da bene, di gran conto,..
opere di conto. sassetti, 118: da conto non ho che farvi a sapere
se non che questo è un paese da curarsene, quanto al sentirne novelle. sarpi
compagnia di quel teatro per sostenervi, da principiante qual'era, parti di nessun
perché spesse volte non vi era pane da cena, egli, in iscambio di cibarci
pagato, e non ci ha più da pensare. cuoco, 1-17: si sperò
, se ci aveva ancora delle acciughe da vendere; lui a buon conto se
quelli della scialuppa si munirono di fucili da caccia candii a pallini minuti, e di
più povero che ricco e che aveva da vivere, ma con prudenza. c.
, o almeno avere tanto in mano da poterlo fare all'occasione. c e.
d'avere per me. non ha perciò da trattarmi villanamente, e da tenermi in
ha perciò da trattarmi villanamente, e da tenermi in conto di schiava. monti,
, nell'interesse, per incarico, da parte, per causa, a titolo,
per conto della pittura non è altrimenti da negligersi la città di venezia, lo
maria del fiore, per quello ho da fare per detta nel duomo. carletti,
allori. -per conto proprio: da solo, in nome proprio, indipendentemente
era ancor composta di soldati di ventura arrolati da condottieri di mestiere, per commissione di
niun conto a governarsi, né a reggersi da se medesima. p. verri
dei conti. -senza conto: da non potersi contare, innumerevole. guittone
ingannato sul conto di ada per avere da bel principio falsati i miei rapporti con
che egli n'ebbe abbastanza, e da allora in poi mi girò sempre al largo
al guardiano di campi e di riserve da caccia e da pesca, aspro e
di campi e di riserve da caccia e da pesca, aspro e inasprito dal mestiere
aperto in farmacia. bocchelli, i-154: da trent'anni aveva conto aperto in bottega
dottrina delle conseguenze legittime che si cavano da essa, e non di quelle che le
tal qual maniera, fai conto, da mandarlo per due mesi all'ospedale.
1-76: sul grasso non c'era più da far conto; s'era abbandonato a
1-33: il giorno dopo tornando io da lui per fargli i conti addosso,
s. bernardo volgar., 9-14: da ogni parte chiamati e convocati i suoi
marchesa. « poi ci sarebbero quelli da fare con dio ». « come?
porta con sé un superstizioso convincimento di aver da fare i conti con la stessa logica
il proprio conto: riflettere. andrea da barberino, ii-265: elia l'andava dietro
parti gran rovine; perché, avendo fin da principio disegnato ad abitarvi, mal conto
1-222: si sentiva quella sera nobilitato da lei, come da una distinzione sociale
quella sera nobilitato da lei, come da una distinzione sociale o dal possesso di
un bel parlare, od alcuna cosa da mettere in conto fra'buoni. boccaccio
: come le romanze antiche non sono da confondersi colle più recenti, cosi è chiaro
contare, essere innumerevole. iacopo da leona, vi-1-211 (3-8): ché
pienamente / dal giorno che mandato fu da lei / a domandar soccorso in oriente
per non andarvi, e non ho da render conto di me a nessuno. alfieri
un uomo ne fosse subito creduto autore da ima moltitudine? l'essere il primo che
direi che ciò proveniva forse in me da una certa generosità di carattere. panzini
quanto a questo conviene che nasca o da una legge, la quale spesso rivegga
sono in quel corpo, o veramente da un uomo buono, che nasca infra loro
firenzuola, 710: l'è una veste da donna; levala via. e che
37: ha nome di variare spesso da quello che e'promette o perché e'
conto di persone o di cose, tenerle da conto, di conto: averne cura
d'india, ché così lo tenevano da conto nel paese. pecchi, 2-64:
cose di scuola piacevano e le teneva tutte da conto come una signora. cassola,
abbian cervello, e che abbiano i figliuoli da moglie? tira innanzi il conto,
lamenta. goldoni, vii-1052: -m'ho da cambiar di tutto, m'ho da
da cambiar di tutto, m'ho da vestire da viaggio. -sì, sì,
di tutto, m'ho da vestire da viaggio. -sì, sì, è
come erasi figurato, o sembrato avea da principio. buzzati, 1-300: anche
? dell'oprar mio vuoi conto / da me, tu? 14.
co'fiocchi. = deverb. da contare. cónto2, sm.
che de sé tenmi conto. iacopo da leona, vi-1-210 (3-2): contessa
, 3-43: tutte le immagini suggeritemi da quelle macchie... furono di belle
ne'conti di fate quelle che escono da una melarancia trinciata o da una pietra
che escono da una melarancia trinciata o da una pietra spaccata. pascoli, 1493:
favole / abbia sensate ed utili / da divertirsi e apprendere. = deverb
e apprendere. = deverb. da contare, nel significato di 'raccontare *.
che tu se'molto saputo. francesco da barberino, 207: ai! donna piena
più conto mi ne tegno tuttavia. francesco da barberino, 15: panni ch'
. idem, purg., 2-56: da tutte parti saettava il giorno / lo
/ che 'l pregio suo. iacopo da leona, vi-1-210 (3-1): contessa
lo saveria contare in conto. francesco da barberino, 14: se d'alcun sollazzo
. gianibullari, 454: berengario, avvisato da 'l suo figliuolo de lo appuntamento fatto
energia, attorcere; piegare con violenza da tutte le parti. chiabrera,
poco men che per aria le gran navi da carico, appena strisciantisi colla carena in
marino, vii-573: quei, strangolato da la propria fascia, / si contorce e
vedi danzatrice / braccia e gambe gittar da sé lontane, / gonfiar muscoli e vene
: si contorse tutta come uno scorpione toccato da una bragia. svevo, 2-506:
; contorsione. segneri, i-595: da questo argumenta, quale sarà tra loro
a meno che non si fosse voluto contornarla da qualche valico. 4.
il breve lido sassoso era tutto contornato da grandi massi erratici che parevano essere or
, la cifra della somma è contornata da un fregaccio a matita rossa.
fuse e in parte coniate, circondate da un bordo in rilievo e da un
circondate da un bordo in rilievo e da un solco o contorno circolare presso il
(pare servissero come marche e pedine da gioco). milizia, ii-304
altra composizione. = deriv. da contornare: v. contornato.
consista nel tranciare 10 sviluppo del pezzo da ottenere, ossia nel dare al pezzo
forma voluta. = deriv. da contornare. contórno, sm.
solido, che similmente descrivere si possa da ogni altra curva che abbia gli stessi termini
grazioso, ma alterato e reso mancante da una lenta estenuazione. de sanctis,
carducci, i-310: gente che aveva da affrontare la realtà della vita negl'interessi
quest'orgoglioso e pazzo oceano, che da tutti contorni la circonda. d. bartoli
filicaia, 2-1- 222: giace da noi ben lunge / penisola famosa, il
di tutte le semirette che, uscendo da un dato punto di vista, sono poggiate
decorativo), cornice. matazone da caligano, v-500-174: sì ne vite insire
epito, esperta gente / nel ferir da vicino. foscolo, iv-329: sfavami al
e rassegnata. = deverb. da contornare. contorsióne, sf.
il classico contortili -onis, deriv. da contorquère 4 torcere '. contorsionista,
e zingaro, si alza di colpo / da un angolo e invita a un rapido
la bocca. = deriv. da contorsione. contortaménte, avv. in
fare aveva di vivo e di maschio, da quel ch'era sparuto e contorto,
di oscuro rovello interiore, che nasce da un animo incapace di semplicità e di
figur. subdolo, vizioso. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
cecchi, 1-76: nella serie che va da g ad l, ritroviamo voci onomatopeiche
dette vele. = deriv. da cóntra * contro, dirimpetto '.
scudo). — comp. da cóntra e banda (v.).
in sbarra. = comp. da cantra e bastone (v.).
s'awicinò grandemente. = comp. da cóntra e ballata (v.)
contrabbalzo: cogliendola subito al primo rimbalzo da terra. giusti, i-22:
di contrabbalzo. = comp. da cóntra e balzo (v.).
esercitare il contrabbando. = deriv. da contrabbando. contrabbandato (part. pass
uomo, pregato spesso d'un simile servizio da contrabbandieri e da banditi, era avvezzo
d'un simile servizio da contrabbandieri e da banditi, era avvezzo a farlo.
alle dogane. = deriv. da contrabbando. contrabbandiereggiare, intr. (
molto spensierati col padiglione aperto intorno intorno da tutte le bande. legge generale del
fine del viaggio, un guadagno buono da stagnare tutte le perdite causate dal tempo
del capitaniato dei contrabandi senza ricever salario da la camera. egli è un buon ufficio
2. contrabbando di guerra: violazione, da parte di una nave neutrale, del
una nave neutrale, del divieto, stabilito da uno stato belligerante in base ai poteri
. -merci di contrabbando: che provengono da contrabbando. -al figur.: furtivamente
pacifica festa. = comp. da cóntra e bando (v.);
faceva il contrabbasso. -comp. da contra e basso3 (v.)
senza un contrabito. = comp. da contra e abito (v.).
un'altra brisura. = comp. da contra e brisura (v.).
era del mezzodì. = comp. da contra e accademia (v.).
ch'egli non ti abbia un dì da contraccambiar con sommo vantaggio? giusti,
.. che le mie tragedie ricevessero da me poi quel compimento ch'io era in
maniera addirittura aggressiva. = comp. da contra e cambiare (v.);
vi ho fatto, non esigo da voi altra sincerità. -in senso
retribuito, ricompensato. * » comp. da contra e accento (v.).
(60): vide lodovico spuntar da lontano un signor tale, arrogante e
mi facesti. = deverb. da contraccambiare. contraccàrico, sm.
serve di contrappeso. = comp. da contra e carico (v.).
a contraccicalare. = comp. da contra e cicalare (v.).
lingua ionodattica. = comp. da contra e cicalata (v.).
tal ora deciferar di quaggiù qualche breve passo da chi sol se ne procura la chiave
e la contraccifera. = comp. da contra e cifra (v.).
avèsselo contracolpito. = comp. da contra e colpire (v.).
colpo di rimando (provocato o trasmesso da un corpo che sia stato urtato o
propagazione del moto suscitato dal colpo ricevuto da un organo ad un altro, od
le guerre di conquista alla loro volta da un lato dei mutamenti profondi nella compagine
quando vide la figlia, e che riseppe da lei tutto l'accaduto, prese una
[la bruna] era balzata venendomi da presso: ed io ero balzato per contraccolpo
a scilocco levante. = comp. da contra e costa (v.).
tanto più contracore, quanto è fatta da persona più vile. = comp.
persona più vile. = comp. da contra e cuore (v.);
il morditore. = comp. da contro e accusa (v.).
particolare, la strada secondaria che dirama da una via principale).
una via principale). rainerio da perugia, v-67-133: martinu, sì fai
angiolieri, 54-10: ed i'ne son da lei così cangiato: / che,
delle volte non han manco bottega propria da lavorarvi dentro, ma lavorano sotto un portico
di far macello di francesi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
e tutti i potenti nel popolo scostassono da lui per le ragion dette. francesco
lui per le ragion dette. francesco da barberino, 19: e però che
g. villani, 5-7: il luogo da sua natura è forte e agiato e
, e... tra le battaglie da contrada a contrada, da torre a
le battaglie da contrada a contrada, da torre a torre, da casa a casa
a contrada, da torre a torre, da casa a casa, a ogni dimanda
in strana contrata / e son lontano da li miei paesi. / amor m'ha
, / furtuna m'è curucciata, / da poi che 'n questi tormenti mi misi
33: in altre contrade per diffendersi da questi animaletti s'ungono tutto il corpo
nido è fatta / del longobardo e da lui piglia il nome. leopardi, 34-8
a te le contrade, / e da le pendenti rupi il fieno / falcian cantando
stesso; il paradiso. giacomino da verona, v-429-35: le vie e le
d'oriente. bembo, 1-242: da le sempre beate alme contrade, / ov'
: stradetta, vicolo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
perché sudicia e malsana, o perché abitata da gente di poco buon nome.
a chi guarda '(deriv. da contri 4 contro, di fronte ')
poi alla direzione delle contraddanze, che da lui dirette, e da gente pratica
contraddanze, che da lui dirette, e da gente pratica poste ad esecuzione, riuscirono
contraddette '. = deriv. da contraddetto, part. pass, di contraddire
è contradicevole. = deriv. da contraddire. contraddiciménto [contradiciménto)
tutto il mondo, ed essere creduta da tutte le genti, sanza contradiciménto d'
in una contradieta. = comp. da cantra e dieta (v.).
a lor piacimento e riveduto più volte da gli occhi loro. p. verri,
nessuno; io tanto e tanto imparava da quei ciarlieri la sublime arte del tacere.
ma vorrà delle ragioni; e cosa ho da rispondergli, per amor del cielo?
pubblica, preoccupava i suoi superiori, fin da allora. 4. ant.
dissuadere; vietare, proibire. uguccione da lodi, v-152-193: se nui farem ciò
disubbidienza, mangioe lo pome, che da dio gli fu contraddetto. dante,
gli promettea di sempre esser ritrosa / da tutti gli altri maritaggi poi. segneri,
cevallos sopra i canali e le strade da costruirsi sono in pieno vigore, giacché
pieno vigore, giacché non sono state contradette da altre circolari. 8
vi dirò che le cose naturali vanno da sé, non si contradicono mai, e
, e le loro leggi non hanno da temere infrazione. 9. recipr
una volta, e che si contradicono, da la qual contradizione gli par che v
= lat. contrddtcére: comp. da contra e dicère * dire '.
che una persona o cosa si distingua da un'altra mediante un segno particolare;
le ragioni per cui dio non richiese da davide sacrifizi di mondare ad espiazione del
sacrifizi di mondare ad espiazione del male da lui commesso, quasi che, rimirandolo
, un giovine le si veniva appressando da un capo della strada vestito a mezzo tra
un rachitico mostricino che si può metter da parte. 4. (con la
, differenziarsi, esser diverso; riconoscersi da un contrassegno. d. bartoli
tenero dapprincipio, che pur si contradistingue da quel che si fa all'aria e al
del verno. = comp. da contra e distinguere (v.).
. contradistinto). contrassegnato in modo da distinguersi (fra soggetti simili);
tasso, 11-66: l'odio così da l'ira è contradistinto, ch'in
gli uomini che sanno vivere, dispensandoli da una noiosa disputa. botta, 5-425
e docile alle risposte, pareva che da altri ricevesse quello che loro dava.
aver portato in campo argomenti cosi inoppugnabili da obbligare il suo contradittore a darsi senz'