mistero che stimola la creazione deve nascere da sé, da un ostacolo incontrato indeliberatamente
la creazione deve nascere da sé, da un ostacolo incontrato indeliberatamente lungo il proprio
al padre. * = deriv. da chiarire. chiariménto, sm. chiarificazione
stato caro la dimostrazione della fonte fattagli da loro e similmente il chiarimento delle degne
rifiuto *. = deriv. da chiarire. chiarina1, sf.
e stagni. d'annunzio, ii-741: da stuol migrante un suono di chiarina /
sulle piazze. = deriv. da chiarol. chiarino (chiarinèllo,
appartenente al ramo dell'ordine francescano fondato da angelo da cingoli, detto chiarino o
ramo dell'ordine francescano fondato da angelo da cingoli, detto chiarino o ci areno
è purificare ogni liquore torbido e contaminato da materie crasse. targioni pozzetti, 8-217:
le oscurità della storia patria, così da giovare alla sapienza comune e all'arte
arte del governarsi. imbriani, 2-204: da la bisca o 'l chiasso il discolo
io mi procurai nel mio studiolo e da cui m'aspettavo un sollievo, chiarì solo
, la quale nobiltade si chiama, da chiarire è in questo speziale capitolo come
: ora le ree consuetudini eloquentemente esposte da milady... hannomi finita di
dante, par., 9-2: da poi che carlo tuo, bella clemenza,
per chiarirla e farle conoscere che ella da maligne lingue era ingannata, ma il tutto
ant. far conoscere terrore, liberare da un'idea sbagliata, da un giudizio erroneo
, liberare da un'idea sbagliata, da un giudizio erroneo. chiaro davanzali,
gonfaloniere dovessero quei cittadini dichiarare, che da loro fussero giudicati, per esser partigiani
, che ne hanno tagliati a pezzi da 400 che furono messi in terra da
da 400 che furono messi in terra da un capitano d'una armata che non andò
machiavelli, 452: chiarirono rebelli messer lapo da castiglionchio e i suoi consorti, e
. lippi, 1-1: fece prove da scriverne al paese, / per chiarir bertinella
: il più di codesti affari, affacciati da mezzani incapaci o ciurmadori, si chiarivano
15. rifl. figur. liberarsi da un dubbio; fare in modo di
a chiarirsi per lui. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. dicendo: questo non è tempo da far pazzie, levianci costoro da dosso,
tempo da far pazzie, levianci costoro da dosso, e poi chiariremo questa partita
perché sono cose non intese se non da lui, e dette in modo che
. rucellai, 2-2-13-217: il mare, da chi gli occhi quinci vi sospinge,
con onde e volate di suoni / da la città su'poggi lontanamente verdi!
etere una luce ineffabile, anzi una chiaritade da trecentista. pascoli, 979: canti
venere si può adequare alla tua. iacopo da bologna, ix-509: con tanta chiarità
occhi e trecce bionde. s. bernardino da siena, 40: se santo benedetto
quelle chiarità delle acque, gli venne da piangere. 3. splendore
vi vuole chiaritade. 5. bernardino da siena, 694: da questi viene in
. bernardino da siena, 694: da questi viene in ima chiarità di mente,
fama, gloria, celebrità. bartolomeo da s. c., 150: a
fama, gloria '(deriv. da clarus 4 chiaro, famoso ');
oscurità di parole. = comp. da chiarito. chiarito (part. pass
d. bartoli, 40-i-545: sì da vero chiariti della cecità in che prima
liquidi. = deriv. da chiarire. chiaritóre, agg.
giorni no. = deriv. da chiarire. chiarlatano, sm.
copiose d'omini virtuosissimi... da ismisurate ricchezze in summa necessità, da chiarissimo
da ismisurate ricchezze in summa necessità, da chiarissimo splendor di gloria somergerle in tanta
degli addormentati ingegni, quelle [virtù] da crudele obumbrazione offuscate con la sua forza
e palamede. 2. sgombro da nuvole e da nebbie, sereno,
2. sgombro da nuvole e da nebbie, sereno, limpido (il
aria, il tempo). giacomo da lentini, ii-99: a l'àre chiaro
, 1-2: è manifesto che sia da cercare lo temperato [aere] mezzanamente
1 -conci. (122): e da seder levatasi, verso un rivo d'
d'una montagnetta discendeva in una valle ombrosa da molti arbori fra vive pietre e verdi
poi un pochetto lascia riposare. andrea da barberino, 2-219: ella disse: «
.. tutta per lo mezzo corsa da un ruscello di chiarissime acque. magalotti
si chiama. algarotti, 2-146: erano da noi con diletto grandissimo corse quelle chiare
24-7: ecco il sereno / rompe là da ponente, alla montagna; / sgombrasi
così, anzi era una acqua lavorata da far dormire. 4. che
). -al figur.: liberato da una colpa, giustificato; innocente,
è calamita della volontà di tracannarlo giuso da piovano e d'abate, non che
piovano e d'abate, non che da francioso e todesco. a. f.
il capo con un largo cappello chiaro da fattore, che gli annegava tutto il
volto, una persona); che nasce da un animo sereno e felice (un
a morire per sua claritate. francesco da barberino, 3-71: chiaro sia 'l
un suono così chiaro e sfogato, da farsi sentire benissimo alla distanza di cento miglia
essequie [del buonarroto] ed onoranza da farsi, quattro uomini,..
(la vita). bartolomeo da s. c., 18-3-10: i
forte, gagliardo; sano. folgore da san gimignano, vi-n-141 (9-4):
rendeva al mondo tutto la politica pubblicata da lui [aristotile], la quale,
maestro alberto, 16: una femmina da me è veduta, di volto molto
me è veduta, di volto molto da riverire, con occhi ardenti e -oltre la
e più chiari che 'l sole, / da far giorno seren la notte-oscura. parini
guarini, 131: vattene, e da qui innanzi avrò per chiaro / segno che
39-i-231: molte volte può procedere o da intelletto non molto chiaro,...
molto chiaro,... o da una sofisticheria o superstizione, che faccia essere
: la notizia, nel resoconto, usciva da un giro di parole abbastanza sommesse,
la segue, c'è tutto un corredo da rifare, tutto fino alle sottovesti.
me. galileo, 871: le cose da me sin qui prodotte, ed in
che il sole conobbe ariabarzane esser da la natura formato per lucidissimo specchio di
guire. algarotti, 1-133: da quanto si è detto sinora assai
comprendere come il pittore non ha da essere sfornito di certe cognizioni, né sprovvisto
= voce dotta, comp. da con e l'agg. ruttalo (v
vita in quel luogo, è chiamata da chi aria connaturale, e da chi aria
chiamata da chi aria connaturale, e da chi aria connata. russo, i-396
conv., iii-vm-17: e qui è da sapere che certi vizii sono ne l'
il fuoco più si forza di fuggire da questa reggione, la quale è più connaturale
del poema drammatico; ma sono venute da una autorità non bene intesa, e
una autorità non bene intesa, e da principi arbitrari. leopardi, i-280:
. leopardi, i-280: quello che da fanciulli ci era connaturale... poi
anche vedendola la prima volta avrebbe indovinato da quelle nuvole la tempesta del suo cuoricino
una cosa): divenirgli così propria da essergli quasi naturale. savonarola, 7-i-218
, lat. tardo connaturalis, comp. da cum * con 'e natura
, lat. tardo connaturare, comp. da cum 'con 'e natura *
essi non dicono, confermata e connaturata da uso lunghissimo, sperimentata in mille casi
il loro vincolo con questo nome, da non usarsi però senza necessità, giacché
= voce dotta, comp. da con e nazionale (v.).
buona voce; almeno non adoperata fin qui da niuno scrittore di grido in fatto di
di lingua. pure non mi parrebbe da rigettarsi, tanto più che può essere necessaria
la connazionalità. = deriv. da connazionale. cònne, sm.
azzurro scuro e lucentezza vitrea, composto da solfato e cloruro di rame (diffuso
i rapporti tra i fedeli vengono mantenuti da predicatori itineranti. = deriv
che si rimangon zoppe o monche, posano da una banda, e non trovano dove
che la narrazione non solo avesse connessione da la parte anteriore... ma anco
la parte anteriore... ma anco da la posteriore. marino, vii-269:
la conseguenza è falsa, perocché non didotta da un principio che abbia, come suol
connessione ci è sempre più ribadita in mente da una ferma e perpetua abitudine. p
sono stati commessi dalla medesima persona o da persone diverse ed esiste fra di essi
, lat. cónnexió -ónis, deriv. da cónnexus, part. pass, di
. mediev. connexitds -àtis, deriv. da cónnexus, part. pass, di
15-860: impugnata / una gran trave da naval conflitto / con caviglie connessa,
*; e questo può procedere così da diverse voce, come è detto,
voce, come è detto, come da una dolcezza e suavità di parole insieme
frugoni, xxiv-1044: -il sonetto -aggiunse -ha da essere... chiaro nella frase
guastarlo. p. verri, i-198: da questo principio, cioè dalla mancanza degli
certo che oramai monteleone l'avrei vista da capo a fondo, storia preistoria annessi
. ma non ricordò di averlo imparato da maciste. buttò per scherzo le parole:
la necessaria società. = deriv. da connettere. connestàbile, v. conestabile
come membri d'uno animale, dependendo tutte da uno amore, si connettono insieme per
, connetterò talmente insieme le cose prese da questo e da quello, che sembrino tutte
insieme le cose prese da questo e da quello, che sembrino tutte mie.
costantemente la natura, e colle quali da essa governato è il mondo. russo
anzitutto: le due « birbonate * erano da connettere, o no?
ii- 218: mi piovono lèttere da tutte le parti, ed io che per
4 legare insieme ', comp. da cum 4 con 'e nectère 4 intrecciare
su cui si articola l'opera stessa e da cui questa trae quel carattere di unità
]: 4 connettivo *, nome dato da richard ad un corto filamento, che
quelle parti che sono opposte e che da orizzontali diventano erette; così le foglie
vite tiene stretta una ruota sullo strumento da intagliar le ruote dell'oriuolo.
dell'oriuolo. = deriv. da conno1, per la sua forma incavata.
= voce dotta, comp. da con e notare (v.).
formarlo. = deriv. da connotare. connotato, sm. per
altri simili atti si scrivono per distinguerla da un'altra, o per accertar che è
al gióvane bruno, claudia le ebbe da cui meno pensava, da un cugino di
le ebbe da cui meno pensava, da un cugino di lei, pietro bareggi
?... un mangiadormi a faccia da mascarpone?... con un
: ai buoni uomini della faggiola parve da prima uno scherzo che una lettera,
g più o meno, potesse tanto da mutare i connotati di un paese.
, per lo più al viso, da divenire irriconoscibile; uscire malconcio da una
, da divenire irriconoscibile; uscire malconcio da una lite, da una rissa.
; uscire malconcio da una lite, da una rissa. -anche per simil.
segneri, 5-87: è morto da santo qual egli è stato in una
= voce dotta, comp. da con e novizio (v.).
con grande reverenza i calori lo levano da quella, e recanlo alla prima.
questo pane sacrato. = deriv. da connubio. connùbio (ant.
né più vorrei, se non quanto da dio / per connubio legitimo è concesso
si trova incastonata per quasi tre lati da importanti linee ferroviarie. sarebbe stato quindi facile
a giusta distanza dalla città in modo da evitare il connubio dei caseggiati con tanto
cón [n] ùbium, comp. da cum e nubère * maritarsi '
la luna, o altro pianeta, da connumerarsi tra i corpi naturali mobili circolarmente
nostra adunanza,... è da connumerare tra quelle molte grazie per le quali
li riti degli ebrei deb- beno connumerare da il dì che uscirono di egitto sette
dotta, lat. connumeràre, deriv. da numerus * numero '.
= voce dotta, comp. da con e dal lat. nutricius * aio
libro quarto. cavalieri, 5-10: se da un punto posto fuori del piano d'
a una retta fissa una retta uscente da un suo punto e collegata rigidamente a
-tronco di cono: figura generata da un trapezio rettangolo per rotazione di trecentosessanta
d'una finestra una campagna spoglia terminata da una chiostra di colline su cui si
in balistica, fascio delle traiettorie descritte da proiettili sparati dalla stessa bocca da fuoco
descritte da proiettili sparati dalla stessa bocca da fuoco e con lo stesso angolo di
piccola piramide a base triangolare, costituita da una miscela vetrosa, dal cui rammollimento
originata dal deposito di materiali lavici emessi da un cratere eruttivo vulcanico, i quali
fascio di raggi luminosi che, originato da una sola sorgente, si proietta e
i compresi dentro a i coni formati da i raggi visuali, de i quali angoli
la zona da cui inizia il cilindrasse e la cui
punta, e la testa rapata coperta da un cappello duro a mezzo cono,
disco giallo aranciato, cerchiato di rosso da cui a cono folgoravano scintille violette sopra
a cono, largo in alto: da questo usciva un magro e pacifico filo
fuso al lino appiccato, e vinto da la colera fu il tutto per rompere
. pratolini, 2-556: le vecchie filavano da secoli con la conocchia, sedute su
e l'anima longa apponto quanto ha da essere da la rotella a dove ne
anima longa apponto quanto ha da essere da la rotella a dove ne l'artigliaria
rotella a dove ne l'artigliaria ha da essere el buco. 6.
conocchie, passatoi, e simili artifici da tirare fuochi per bruciare navi, munizioni
di un quadrilatero, sono sostenute ciascuna da una canna, e tali canne,
in gabbiette. -da conocchia, da conocchie: di nessun valore, di
non vedere niente, ed essere carta da conocchia. -essere la pergamena della
vili, e timide puttane / che da conocchie mai traesser lane? ».
= » lat. * conucùla, dissimilato da * colucùla, dimin. di colus
dà, è il solido rotondo generato da una parabola cubica rivoltata attorno dell'asse.
resistenze, 49: la conoide nata da una parabola cubica, essendo fermata colla base
chiamato 'conoide parabolico '; se da quello d'una iperbola, * conoide iperbolico
dal gr. xiovoeistk, comp. da x&vo? 'cono 'e dal sufi
tempo presso i popoli orientali, costituita da una specie di cortinaggio.
velo ciborio. d'annunzio, iv-1-239: da per tutto poi, con un gesto
di comodo altre stoffe liturgiche: borse da calice,... stole, stoloni
a gradini. = comp. da cono e puleggia (v.).
sapevole. uguccione da lodi, xxxv-1-618: sì me mostrassi doi
dal ben per cui l'umana essenza / da gli cognoscènza, cognoscènzia), sf
bibbia volgar., v-397: hai fatto da lungi l'amico e il prossimo,
amici e conoscenti, pensò di celarsi da tutti, entrandovi furtivamente fatto già notte
. parini, 677: avea raccolto da tutti i suoi conoscenti i vocaboli più
., 12 (213): trasportati da una rabbia comune, predominati da un
trasportati da una rabbia comune, predominati da un pensiero comune, conoscenti o estranei
/ a tal ragione porti conoscenza. francesco da barberino, ii-172: né l'amico
via, retomai a niente. francesco da barberino, 136: or parlo a
parlo a tutte quelle che son lassate / da lor mariti di tutti lor ben donna
quel dono. s. caterina da siena, i-101: siate grato e cognoscente
essendo ingrati e male conoscenti verso colui da cui tutte le grazie procedono negli uomini.
albino, poco conoscente de'benefìzi ricevuti da lui, aveva dolosamente cerco di ammazzarlo.
il talamo invermiglia, / allor che da le pendule / nubi la maritale /
: ricevere conoscentemente i benefici, che da dio ci vengono. = comp.
ne la nostra conoscenza, cioè procedendo da quello che conoscemo meglio in quello che conoscemo
suoi santi piedi. fazio, i-2-93: da poi che dio ne la vostra presenza
maniere che più frequentano non partono sempre da conoscenza di causa, ma dal caso
non posson esser canosciute / se non da canoscènza d'omo in cui / amor
tutta morta / fia nostra conoscenza, da quel punto / che del futuro fia chiusa
pratica, perizia; saggezza. giacomo da lentini, ii-95: or vi mostrate irata
onde consegue il glorioso effetto. antonio da ferrara, ix-132: conoscenza non è
dritta e vera, / senza partir da ciò su'cor null'ore. panzini,
accusa del complice quel valore che non aveva da sé,... una era
come una signorina di cui avesse fatto da poco la conoscenza, con tutti i riguardi
bocchelli, 2-94: io gli dissi che da nessuna più compita persona avrei potuto avere
è immortale e perpetua, perocché procede da vertù, la quale giammai non muore.
non posson esser canosciute / se non da canoscenza d'omo in cui / amor
rono te, signore. s. bernardino da siena, 81: noi puoi tu
differenze, né le loro circustanze. paolo da certaldo, 141: guàrti di non
sono nette di toschi. s. bernardino da siena, 38: cognobbe [maria
uomini sieno ignoranti, non dimeno io sono da gli altri in questo differente che io
inclinazione [al suicidio] non procede da alcuna sciagura che mi sia intervenuta;
... ma... da un certo non solamente conoscere ma vedere
qual è, qual era / sin da fanciul quando vi diedi il core / e
me mai non conobbi prima, / da quell'istante il cor m'invase. manzoni
di stato, che non è naturalmente conosciuta da ogni uomo, ma da'pochi pratici
non si poteano più coprire. francesco da barberino, 26: ma perch'io temo
24 (88): vidi venir da lungi amore / allegro sì, che
pure guardandolo, e riguardandolo più volte da capo a piedi..., conobbi
potei conoscere a prova che certe considerazioni da me fatte sopra le forze, la
indole di quella lingua non discordavano punto da quanto in tal proposito essi sentivano.
sicché ciascuno che vuole conoscere le virtudi da vizi, guardi pure se quello ch'egli
non si sapeva conoscere. s. bernardino da siena, 84: ma il
il serpente ha possuto ingannare la donna divisa da l'uomo nel mangiare de l'arbore
uno fa e dice, ancora che da sé non abbia invenzione, conosce l'opere
, / né si può il dì conoscer da la notte. a. f. doni
il miglior mezzo a conoscer la differenza da uno uomo a un altro che il praticargli
non è la sua beltà canosciuta / da gente vile, ché lo suo colore /
nostra nominanza, / ma cognosciuta fia da tamburini. machiavelli, i-51: non
, conv., i-vi-6: se conosce da lungi imo animale, non conosce quello
avevo sempre conosciuto con quella giacca impermeabile da motociclista. 10. avere in
potrete conoscere aperto. s. caterina da siena, i-3: dovete con vera e
non essere, e tesser vostro ricognoscerlo da dio. giov. cavalcanti. 121:
conosco veramente che queste tue parole vengono da un puro zelo d'amore che tu mi
e sollezzevole uomo e festevole conoscea. paolo da certaldo, 51: guàrti di non
in qualche concetto negli studi ond'imparare da essi letteratura, imparai invece esperienza di morale
dell'ateniese « conosci chi sei », da banda messa chierica e prebenda, per
2-414: me ne è stato parlato tanto da una signorina che gli voleva bene,
signorina che gli voleva bene, che da lungo tempo ho 11 desiderio di conoscerlo
quasimodo, 4-35: potessi dirottare ora da olimpia, / dall'intreccio di pini
, egli si pone a giacere dinanzi da lui, e fagli segno di grande
transfigurato e d'abito e di persona da quello che esser soleva quando si partì
grandezza... iacea che ancor da chi mai più veduta non l'avesse,
colla bugia, quando non le conosceva tali da indurre negli altri l'opinione altissima che
la bionda, quand'elli la conobbe da prima d'amore nella nave. boccaccio,
2-264: la causa... pende da certi articoli,... e
savio, ne conoscerà quello che n'è da conoscere, e crediamci certi che ne
22. locuz. -conoscere qualcosa da qualcuno: riconoscere di essere debitore,
dovere qualcosa a qualcuno. francesco da barberino, 44: e questa grazia ch'
auta, / io la conosco e ricevo da dio, / signor maggior che non
e io. tavola ritonda, 1-88: da lei ne conoscete la vita. pulci
noi conosco / s'io noi togliessi da sua figlia gaia. verga, 3-13:
e conoscesi colli romani. -conoscersi da qualcuno: differenziarsi da esso.
. -conoscersi da qualcuno: differenziarsi da esso. v. borghini,
sé; che questa era una occasione da farsi conoscere e da mostrare l'ingegno
questa era una occasione da farsi conoscere e da mostrare l'ingegno suo. marino,
nella vita di s. bruno singolarmente da lui dipinta nella certosa di parigi, si
atto del conoscere la duplicazione della cosa da conoscere, ha avuto già da lungo tempo
cosa da conoscere, ha avuto già da lungo tempo, in fatto d'arte
il class, cognoscère, comp. da cum * con 'e noscère 'conoscere
altri lo mostriamo. s. bernardino da siena, 37: maria ebbe tanto
di dio. s. bernardino da siena, 34: e dicesi che tanto
, moral mia nova canzonetta, / da intender leggeretta, / in quelle parti dove
ant. notizia, informazione. girolamo da empoli, i-30: tutto lasciò fusse rimesso
muratori, 13-9: questa 'fantasia'vien chiamata da aristotele, come ancora dal gassendo,
/ vede qual luogo d'inferno è da essa. intelligenza, 13: così passa
, 3-125: né molto andò che da que'montanari conoscitori dei siti fu da
da que'montanari conoscitori dei siti fu da ogni parte accerchiato ed assalito il conquistatore
, e tale quale si poteva sperare da un conoscitore sì chiaro, e che
noto, con cognizione. domenico da montecchiello [crusca]: non conosciuta-
e misimi a leggere quello non conosciuto da molti libro di boezio, nel quale,
nuovo in quella città, non cognosciuto da nessuno, né cogno- scevo alcuno.
, i-453: della toscana n'è pratico da ven- t'anni a questa parte,
che mal conosciute / fur l'opre sue da quel popolo ingrato, / che solo
giovanni boccaccio ardea di quella sua male da lui conosciuta donna, gli racconta.
. parini, 661: furon colà da ogni parte del mondo chiamati i più
luce convergente. = comp. da cono e dal gr. oxotréco * osservo
di tuoni. = deriv. da conquassare. conquassare (ant.
dotta, lat. conquassare, comp. da cum * con 'e quassàre,
51: abitavano luoghi ruinosi e conquassati da terremoti e, con seneca operando,
afflitto. loco pone, 3-42: da quale parte volgome, rompomece el costato
squadre de'greci. = deriv. da conquassare. conquassazióne, sf. ant
lat. tardo conquassàtió -ónis, deriv. da conquassare. conquasso,
favorirebbelo l'europa tutta, tirata da sì grande im presa,
grande im presa, mossa da sì bella speranza dopo tanto conquasso.
tanto conquasso. = deverb. da conquassare. conquèsto, sm.
, querela ', deriv. da conqueror * mi lamento ', comp.
conqueror * mi lamento ', comp. da cum * con 'e queror
. e questo avevan fatto fin da principio con assai buona grazia. quando
altrimenti. = latinismo scherz. da cum quibus 'con quali ', sot
, 704: guarda i monti da cui scese / la sua forte gioventù,
i ed il bel verde paese / che da lui conquiso fu. pascoli, 1508
, fare innamorare, sedurre. giacomo da lentini, ii-105: in zò ha natura
di sposare sua figlia. non avevo né da conquiderlo né da convincerlo. manzini,
figlia. non avevo né da conquiderlo né da convincerlo. manzini, 7-153: nasceva
convincerlo. manzini, 7-153: nasceva da quegli accordi una forma musicale che saliva
cercare, raccogliere ', comp. da cum 1 con * e quaerère * chiedere
. conqueri * dolersi ', comp. da cum e queri 'dolersi '.
espero... / muti l'usanza da febo conquiso, / levandosi con lui
nemico a l'improviso, / e da più parti riserrarlo in mezzo / per
farlo rimaner vie più conquiso. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
2. figur. vinto, soggiogato da una passione, da un sentimento intenso
vinto, soggiogato da una passione, da un sentimento intenso, violento. giacomo
un sentimento intenso, violento. giacomo da lentini, xxxv-1-74: di voi, -bel
alla di lei bellezza un risalto, da cui difficile era di non rimanere colpito
pindemonte, 240: e sul tuo sen da vero amor conquisa / quel mistico godrò
la fiera / e grande imago vendicar da morte, / di noi da ignavia rea
vendicar da morte, / di noi da ignavia rea menti conquise? imbriani,
conquise? imbriani, 2-212: vinto da un sommo tedio / da codardia conquiso
2-212: vinto da un sommo tedio / da codardia conquiso / morte io chiedea.
, l'aspetto di una persona vinta da una passione). dante, xxiv-10
medesmo avvenne a noi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
10 sguardo contristato, e come abbagliato da tante piaghe. [ediz.
lo sguardo conquiso, e come abbagliato da tante piaghe]. carducci, 294
e l'occhio, ahi quell'arguto / da le assidue vigilie occhio conquiso, /
e democratiche del risorgimento erano state adoperate da un'abilissima politica di conquista. calvino
ha fatto il sole, ben fu da lui trasgredita e rotta in cielo ogni
è una conquista che si considera perenne, da trasmettere ai figli. pratolini, 9-435
) l'amore di una donna (da parte di un uomo) o di un
uomo) o di un uomo (da parte di una donna); la persona
... rientrano nel loro camerino da letto dopo essersi stancate in conquiste in
essersi stancate in conquiste in una festa da ballo. svevo, 3-608: partii così
del suo locale. = deverb. da conquistare. conquistàbile, agg. che
al conquistamento? = deriv. da conquistare. conquistare, tr.
, 1-4-23: gradasso smisurato, / da poi che se partì de sericana, /
vengano nazioni migliori a conquistargli e conservargli da fuori, allora la prowedenza a questo
più alle funi e a le catene da legare i prigioni, che a le armi
legare i prigioni, che a le armi da conquistargli. tasso, 1-55: il
che s'allunga, e gli scappa da ogni parte; un altro, che ha
frettolosi profeti, di conquistare ima potenza da ricordare esemplari americani. moretti, 29
liguria, chiude una bellezza ardua, da conquistare. 5. figur.
, conquistano, a chi ne ha sortito da natura, la simpatia dei genitori.
! svevo, 2-415: fu preso da un intenso desiderio di conquistare quella donna
cercare, procacciare ', comp. da cum * con 'e quaerère * chiedere
, 3-125: né molto andò che da que'montanari conoscitori dei siti fu da
da que'montanari conoscitori dei siti fu da ogni parte accerchiato ed assalito il conquistatore
conquistator sorriso. = deriv. da conquistare; nel significato del n. 2
dopo il conquisto fatto della terra santa da gottifrè di buglione, avvenne che una
parne la gloria. = deverb. da conquistare. conregnare (corregnare),
regnare insieme con altri. guido da pisa, 1-138: tutto il tempo che
marito. « = deverb. da consacrare. consacrando (anche consecrando
sai perché? perché non do loro da mangiare. ebbene, sta'zitto:
e porgongli voti e dannogli l'ali da volare in cielo. aretino, ii-82:
vino en sacramento stante, / che da lo preite sirà consecrato. cavalca,
egli avea predetta spirò. s. caterina da siena, i-222: favellando in persona
offerir nella messa il pane e il vino da con- se orarsi. 4
detto abate desiderava d'esser consacrato arcivescovo da me. colletta, i-177: il re
in ciascuna provincia consecrare i vescovi nuovi da tre degli antichi, sì come prescrivono
supplicato, e più volte sollecitato fin da quel tempo l'arcivescovo, perché facesse
l'arcivescovo, perché facesse in modo da consacrarlo sacerdote ai soli effetti del vitalizio
. pascoli, i-813: a breve distanza da livio, autore dell'odyssea latina,
in orazio!) l'origine di roma da enea. 7. votare a
, 1-66: seppi che abitava non lungi da casa mia, e viveva ritiratissima,
col corno. vico, 392: da tal prima morale della superstiziosa e fiera
si consacri questa operetta, la quale da me allora fu scritta che la sorte non
si consacra? dove sono quelle tali cerimonie da renderlo sacro? dunque è una metafora
femminile). s. caterina da siena, i-74: questo non potresti fare
.., che dovevan essere d'uomini da essi consagrati ed uccisi. monti,
, 1-93 (220): ditegli così da mia parte, che se innanzi che
forma di disco con un minuscolo beccuccio da teiera e manici d'avorio su cui
a claudio la consagrazione dopo l'esequie da censore. 4. figur. conferma
portava conseguenze non solo religiose ma politiche. da esso usciva la consacrazione della monarchia assoluta
espressi nel levitico poter impedire il matrimonio da contrarsi e annullare il contratto: né
diverse, le rende affini, come legate da un vincolo di sangue. rajberti
qui trattati [gli americani] più da sudditi, che da fra telli.
gli americani] più da sudditi, che da fra telli. = voce
. consanguìneo, agg. congiunto da rapporti di sangue, di parentela;
né di gente esterno / son io da te. 2. per estens
cupi spazii / sospiri e strepiti: da parche candide / parea che l'anime
, senz'alcun legame comune, indipendente da ogni potestà familiare, padrone assoluto di
al mulino era diventata cosa infernale, da giustificare le più nere
le sinistre profezie che si traevano in paese da quel l'odio fra consanguinei
, il quale -con ciò sia cosa che da gaio cesare, figliuol di germanico,
segneri, ii-437: non era cristo da sé consapevolissimo già di tutto? redi,
. aretino, ii-94: tutto viene da questi amori; ché, fatto un servitore
. dal lat. consapere (docum. da isidoro). consapevolézza, sf.
e la paura per conseguenza di esserne da me punito con una risposta al 4
vibrante, rapido, concitato, prorompente da un animo commosso, variamente commosso ma
l'impronta dell'opera geniale, prodotta da una forza demoniaca che s'era impossessata
, viii-118: ogni gesto era accompagnato da una consapevolezza dolorosa, ottusa, impotente
osservare rivelava soltanto una gravità consapevolmente corretta da un diffuso, impercettibile sorriso. pavese
dal lat. sarcinàre 4 caricare * (da sorcina 4 peso ').
: pur gli era al fianco, da pietà condotta / a consolare il suo
dello spirito; è visione divina, prodotta da dio. calvino, 1-341: era
: era un uomo che guarda i glicini da uomo che sa guardare i glicini:
che è informato ', deriv. da tetre 1 sapere, essere a conoscenza '
de'tiri sopra di lui, prima da lungi da'colpi di cannone, poi più
un giorno, mandato e cacciato consecutivamente da uno ad altro alloggio. d'annunzio
ne farà un accurato e lungo estratto, da dividersi almeno in tre numeri consecutivi,
di un cappotto, non c'era da sperare che le sorti potessero essere ristabilite.
2. che deriva come conseguenza da qualcosa d'altro. magalotti,
voce dotta, lat. mediev. consecùtivus da consecutus, pari. pass, di
consecuzione cìclica, o fuga riallacciata per da capo al suo principio. 3.
pensieri. palazzeschi, 3-181: correva da una finestra all'altra, si appoggiava ai
non doveva conoscere. = deverb. da consegnare. per i nn. 3 e
a uno che doveva passare non lontano da pescarenico. settembrini, 1-5: venne
settembrini, 1-5: venne un marinaio che da napoli portò roba a molti prigionieri,
cure della provvidenza, e mi facevano girare da questa casa a quella dove vi fossero
questa casa a quella dove vi fossero mammelle da succhiare, come il porcello di sant'
.., se hanno una coltellata da consegnare a uno, lo vanno ad aspettar
fossi convinto di non poter apprendere niente da lui. 4. figur.
. imprimere emozioni e sensazioni che provengono da un paesaggio, da uno spettacolo qualsiasi
sensazioni che provengono da un paesaggio, da uno spettacolo qualsiasi nell'animo di chi
io credo esser vivuto quel tempo che da dio e dalla natura mi fu al mio
santo amore della filosofìa consegnandosi, cercano da i sensibili effetti delle cose rintracciare le
dovuto fare una volta in mia vita da casto giuseppe, non voglio mica avere
deve farsi. = deriv. da consegnare. consegnato (part. pass
marciare,... e di estorquire da rodolfo la cessione del regno d'ungheria
. che deriva, che ha origine da qualche altra cosa; che segue per
che tu ora ne inferisci, è da quelle conseguente. bruno, 3-997:
intemazionale le stesse lingue nazionali, tanto da non far sentire urgente il bisogno di
in comune e possono apparire come generati da una semiretta che ruoti per entrambi nello
: l'analisi della forma è detta da aristotele: 'analisi della conseguenza '
conv., i-vn-4: ciascuna cosa che da perverso ordine procede è laboriosa, e
guelfe che non vollono ubbidire. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
, xxiv-156: dunque simili componimenti hanno da stimarsi avere la loro perfezione e im
d'acutezza. algarotti, 1-275: è da considerare che ciò che determina la lunghezza
, sf. ciò che deriva logicamente da una premessa; conclusione, illazione;
origine (o che potrebbe derivare) da una causa o condizione, generica o
quali sono gli effetti che possono scaturire da determinate premesse. dante,
gli uomini hanno cavate delle conseguenze viziose da una dottrina santa e vera, voi volete
conseguenze non solo religiose ma politiche. da esso usciva la consacrazione della monarchia assoluta
-in particolare: proposizione che, risultando da una o più altre, è a
, f, e il moto del centro da a verso e. 4.
, rispettabile ', ec. neologismo da non farne conto. b. croce,
? usciti del nostro sopore, o sbalzati da qualche accidente dell'incivilire che fa ogni
perché tal modo era non poco difficile da conseguire, vi ebbe di quegli che tentarono
la qual cosa francesco conseguitte tante virtudi da dio. 8. intr.
de l'ottava sfera come quasi causata da quella; se la durazione e corruzione del
sette milia anni, è forse causata da qualche corso celeste. b. segni,
1-2: poi conseguendo il tempo ordinato da dio a'paesi, la cicilia fu tutta
porta è santo giovanni; e conseguendo da quella parte, è santa maria maggiore
la fuga. = deriv. da conseguitare. conseguitare, intr. {
: coteste cose, dissi, conseguitano da quelle, che poco dianzi conchiuse furono.
opinione. = deriv. da conseguitare. conseguitazióne, sf.
a essa. = deriv. da conseguitare. conseguito (part. pass
nuovi deputati, invidiando la celebrità conseguita da quelli della prima assemblea,..
più o meno il detto o il fatto da altrui; il * consenso '
concorde, assenso (per atti compiuti da altri); permesso, autorizzazione morale
che fu di tacito consenso dell'abate da pacciano. piovano arlotto, 8: per
quella legge [di costantino] fu da arcadio e onorio revocata, e statuito
algarotti, 3-490: la gerusalemme è letta da tutti, è cantata, e cantata
, x-218: io non ispero molto da quelle costituzioni che la forza ha dettate.
era già irrevocabilmente stabilita. rimaneva soltanto da decidersi se sarebbe un monaco o
presenza. giusti, v-22: avvezzo da gran tempo a dipendere interamente dalla sua
dissenso pubblico quando la riprova sia domandata da un numero di elettori eguale per lo
sì languida, che vi parrà venire stracca da un mezzo miglio discosto.
, ii-54: i miei incomodi derivano da una irritazione alla mucosa degl'intestini,
che i nervi ebbero nell'estate passata da quel rimescolio improvviso. tramater [s.
'espresso, esplicito ', quando apparisce da una formale espressione inserita nella convenzione;
è * tacito ', quando risulta da atti estrinseci confermanti l'obbligazione; è
-consenso dell'offeso: l'assenso dato da una persona a che un terzo leda
di lui, è punito con la reclusione da sei a quindici anni.
122: il matrimonio può essere impugnato da quello degli sposi il cui consenso è stato
per cui ciò che è unanimemente riconosciuto da tutti vero deve essere tale.
la probabilità d'uno stesso errore preso da tanti e così diversi testimoni è infinitesima
, che di comune consenso ci imponemmo da noi medesimi per paura che le lettere
; secondario. = deriv. da consenso. consentaneaménte, avv.
dicesi affinità. = deriv. da consentaneo. consentàneo, agg.
marinaresche bisogne il caro, il vedrà ognuno da questa traduzione e vedrà pure quanto poco
in sé medesimo quelle ingiustizie, che da per tutto proibisce con l'universale consentimento
. pavese, 8-108: ciò che dipende da sé soli, basta volerlo decisamente,
, uccise suo marito. s. caterina da siena, i-96: veruno ci può
, a portar loro lettere e inbasciate da parte della loro moglie: ché così
lat. medievale consentimentum, deriv. da consentire * consentire '. consentire,
, entro a dire di quello che da v. s. spera chi consente meco
/ sovr'ogn'amante viverò gaudente. francesco da barberino, 58: perch'el fallasse
il meglio gli paresse, facesse. andrea da barberino, iii-332: ella ha giurato
anco alcuni dogmi parte dannabili, parte da essere temperati. campanella, i-ii:
. nievo, 5: la vita fu da me sperimentata un bene; ove l'
pur continuoe la battaglia. s. caterina da siena, i-i7: sapete bene:
che offende. s. bernardino da siena, 66: se l'anima consente
consentire. machiavelli, 1-461: persuaso da paulo orsino, suto con doni e
suto con doni e con promesse corrotto da el duca, consentì ad aspettarlo.
, quando seppe che maroncelli era affetto da quel terribile male, paventò nuova epidemia
piglia amistà col marito, intanto che da lui si fa prestar denari: sollecita la
1-423: una certa giovenetta bellissima fu da un perfido mago giudeo convertita in una
, infiammati d'insano amore, anzi da pazzo furore rapiti, quella casta donna
obbediente, fedele, sottomesso. giacomo da lentini, 22: e comandami a dare
, iv-2-436: -verrai domattina a colazione da noi. consenti? -sì, verrò.
. ubbidire all'ordine di ferma, da parte del cane da caccia. 15
di ferma, da parte del cane da caccia. 15. locuz. chi
d'autorità paterna, consentita, voluta da emilio. montale, 3-165: al bar
1-244: intorno a costei, naturalmente, da sé, tutto si compone in lineamenti
.]. = deriv. da consentire. consenziènte (part. pres
maturo esame, e non sono contraddetti da altri, e finalmente quant'è maggiore
stravaganti del seicento. = deriv. da consequenziale. consequenziàrio, agg.
di essere coerente nella deduzione delle conseguenze da un'idea o da un fatto.
deduzione delle conseguenze da un'idea o da un fatto. ojetti, ii-159
. e al figur. francesco da barberino, ii-63: un septimo con questi
parti bene proporzionate. = deriv. da consertare. consertare1, tr. [
dir meglio, una triaca vera, / da far maravigliar ogni uomo esperto.
* legare insieme, intrecciare '), da cui il verbo intensivo consertare.
in serbo. -fare conserva: mettere da parte, ammassare, accumulare. -avere
di ordito sul telaio, i legumi da seccare per l'inverno, la conserva
l'inverno, la conserva di pomidoro da fare, che lei ci aveva un segreto
.., quelle veglie dandosi qualcosa da fare col fido pennato, mentre la moglie
borgese, 1-246: c'erano frutta da marmellata, miele denso d'odori..
pedanti vanno imbandendo le conserve agli stomacuzzi da venir su su a bocconcini.
. faldella, 2-170: ho imparato da voi una bella cosa...,
, cioè... ho imparato da voi che si può voler bene ad una
16-ix-128: questa istessa polpa di cassia è da me fatta accomodare in forma di una
di consistenza molle, caratteristica, ottenute da polpe di vegetali alle quali si aggiunge una
nei quali si raccoglie l'acqua portata da un acquedotto o da altro sistema idrico
l'acqua portata da un acquedotto o da altro sistema idrico, per poi ridistribuirla
fuori del corpo della cisterna una conserva da ricevere l'acqua che vi concorrerà,
cupi, e gran parte sotterra: difese da venti meridionali; la porticella aperta in
giacchetto. = * deverb. da conservare. consèrva2, sf.
buonarroti il giovane, 9-416: si vegga da noi se la barchetta, / che
in conserva: di unità mercantili o da guerra che fanno la stessa rotta in
quasi universale. = deriv. da conservo * compagno di servizio ': *
. ant. conferva. francesco da barberino, 223: egli ha una erba
terra, non fa poi frutto. da questa erba imprendono certe donne di dormire
dormire a certo tempo. = da un'erronea lettura del passo di plinio dove
l. bellini, 53- 47: da queste sole... trarrò tutto quello
, perché il solo unico e primo uomo da me di mia propria man fabbricato,
conservàggio1, sm. ant. schiavitù subita da molti insieme. folti di cesare
* conservaggio '. servitù patita o da patire insieme con altri. parola non
di marina. = comp. da con e servaggio (v.).
salvezza, salvataggio; preservazione, liberazione da pericoli e danni. ottimo, i-263
di una flotta). andrea da barberino, 1-49: agolante...
sue nave. = deriv. da conservare. conservante (part
umilità si conserva co l'obedienza, da l'umilità nasceno tutti li atti virtuosi
: mantenere in buone condizioni, preservando da ogni alterazione o logoramento o distruzione.
.. ma noi semo di ciò ammaestrati da colui che venne da quello, da
di ciò ammaestrati da colui che venne da quello, da colui che le fece,
da colui che venne da quello, da colui che le fece, da colui che
quello, da colui che le fece, da colui che le conserva, cioè da
da colui che le conserva, cioè da lo imperadore de l'universo, che è
cantieri per porre a secco le navi da guerra. questa è opera disegnata già dal
uso di sale piuttosto che d'unguento da cancheri. 3. salvare;
catalano e questi loderingo / nomati, e da tua terra insieme presi, / come
facendo questo ogn'anno conserva i melicotogni da ogni vizio. guicciardini, 269:
per conservare la città dalle guerre e da e'prìncipi forestieri. a.
. c. dati, 102: da parrasio fu lesa la repubblica, la quale
cose terrene,... rifrenano da esse ancora li altri. bruno, 209
sentimento, una virtù). francesco da barberino, io: la innocenzia..
sopra la terra. s. caterina da siena, i-227: sempre volse agnesa
e cognoscendo ogni grazia e virtù avere da dio; e così conservava in sé
è più onorevole il possedere la nobiltà da se stesso fabricata, che conservarla da
nobiltà da se stesso fabricata, che conservarla da altrui ricevuta. vico, 602:
femminile, alla quale i cuori affranti da una troppo lunga lotta anelano. d'
, che ne la sua felicità conservandolo, da queste nostre miserie lo allontane. guicciardini
meditar: di poco / esser contento: da la meta mai / non torcer gli
, una legge). francesco da barberino, 386: ora porremo certa dottrina
queste volontarie operazioni sia equitade alcuna da conservare e iniquitade da fuggire. cino
sia equitade alcuna da conservare e iniquitade da fuggire. cino, ii-590: lo fino
. continuare a essere. francesco da barberino, 3: si conserva per la
è modo assai comune, prendendo commiato da alcuno, o chiudendo una lettera, di
. conversare; frequentare. paolo da certaldo, 65: sempre fa che tu
, e con giusto modo. = da conversare (per metatesi) conservativo
. sostant. pallavicino, iii-461: da che l'umana imperfezione rende insperabile sì
significato di 'pubblico ufficiale '): da conservare (v. conservare)
voce dotta, lat. tardo conservàtórius, da conservare (v. conservare)
il sequestro conservativo anche su la cassa da morto. = ¦ voce dotta
voce dotta, lat. tardo conservàtivus, da conservare (v. conservare
. baldini, i-338: resterebbe ora da sapere se il verso cosi conservato nei
conservata sempre, da'tuo vecchi e da te, giustizia. tasso, iii-135
gli affetti condia più che amarezze, da esso il vecchio conservatore non servatori della
una bella raccolta d'oggetti orientali, vigilati da un conservatrice della sapienza, non si
fisime liviane, che ebbero pur tanta forza da spingere i conservatori al quirinale, e
da solennità di voto, professano volontariamente l'osservanza
della riforma e dell'umanesimo e risaliva da roma all'eliade..., dava
: le testuggini... sono da molti disprezzate e aborrite, ancorché elle
stato, che non è naturalmente conosciuta da ogni uomo, ma da'pochi pratici di
1 -intr. (44): fu da molte immondizie purgata la città da ofìciali
fu da molte immondizie purgata la città da ofìciali sopra ciò ordinati e vietato l'
voce dotta, lat. conservàtio -onis, da conservare (v. conservare)
, agg. ant. che è facile da conservare, che dura a lungo.
. = voce dotta, comp. da conservare e dal sufi, -fido (
, -fido (lat. -ficium, da facère 'fare '). conservire
. = voce dotta, comp. da con (v.) e servire (
religione, sirocchia per carità. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
a quegli insetti che sono sbadatamente schiacciati da chi passeggia. -in particolare:
voce dotta, lat. conservus (composto da cum * con 'e servus '
possanza. = deverb. da conservare. consèsso, sm.
ferir certo, / forse è mestier da pria finger dolcezza. cattaneo, ii-2-286:
264: alle tante prove d'abnegazione da lui date al paese...
= voce dotta, lat. consessus (da considere 'sedere insieme, in assemblea
governi = voce dotta, comp. da con e sessuale (v.).
persone colpevoli. = deriv. da setta (v.), con la
= voce dotta, comp. da con e settario (v.).
voci dev'esser autorizzata, anzi estorta da qualche novità di cosa: ma questa
sua incredibile velocità, che non è da noi lo immaginarla, ci mette a venire
trecento volumi. = deriv. da considerare. considerabilità, sf. ant
considerabilità di forza. = deriv. da considerabile. considerabilménte, avv. in
assicurano di questo. = deriv. da considerare. considerando, sm. nel
: udiamo spesso -questa sentenza è preceduta da sei considerando -cioè: da sei'ragioni'.
è preceduta da sei considerando -cioè: da sei'ragioni'. crusca [s.
mai non ha pesanza, / perché da qualità te non descende; / resplende
straordinario a cui tuttavia si andava preparando da più di due mesi. -ant
si è la purissima terra, chiamata da alcuni terra vergine o primigenia, a
fu subodorata quasi che in ogni tempo da coloro che considerarono più addentro il sistema
. algarotti, 1-203: che se da principio fa mestieri in ogni genere di studi
grandiosi, quando si consideri che venivano da un sol uomo e dai soli suoi
le cose esser numero. s. caterina da siena, i-18: scrivo a voi
che questa donna, e veggendo me beneficato da lei, proposi di lei commendare secondo
330: la poesia è stata sopra da noi considerata per una metafisica poetica, per
. magalotti, 9-1-39: mi considero da tre mesi e mezzo in qua tanto inutile
vini- ziani la temerità del partito preso da loro, e quali, per acquistare
si vedono né vedranno mai, che esse da ogni lor parte sodisfacciano chi le riceve
apparteneva al linguaggio sacerdotale: deriv. da sidus -iris 'stella, astro
... avesse alquanto di inframmesso da riposarse. marino, 1-86: se il
mancati, e più commodi e più facili da essequire il suo capriccio e da conseguire
facili da essequire il suo capriccio e da conseguire il suo fine. =
]: quel giovinetto ha una consideratezza da vecchi. considerativo, agg. ant
dal loquace. = deriv. da considerato. considerato (part.
. buti, 3-1: io francesco da buti alcuno tempo stetti in pensieri di
, 5-34: il re vittorio, mosso da un desiderio più generoso che considerato,
voce dotta, lat. considerdtor -oris (da considerare). considerazióne, sf.
, se io non potea intendere non sono da biasimare. sassetti, 105: quello
cristoforo golisch era nato in italia, da genitori tedeschi... da un pezzo
italia, da genitori tedeschi... da un pezzo gli amici gli avevano italianizzato
; che quando bene egli fusse cacciato da napoli, restando vivo, sarebbe di qualche
terzo 'cielo si dica, è da vedere. a che è mestiere fare considerazione
a quello de le scienze. busone da gubbio, 1-23: la vita mia altro
procurare. sarpi, i-71: cessò da questa'pretensione, avendo anco considerazione di
vedo ciò essere stato posto in considerazione da alcun altro scrittore moderno. i. riccati
veduto di quelle che son trovate ancora da gli altri. -pensare, credere
mente. guicciardini, 255: da uno canto viene in considerazione lo stato
governo di uno solo ed usurpato, da altro canto uno vivere libero, quale se
medesimo in segreto mentr'eravate tranquillo, da voi non si diparta. manzoni,
galileo, 1077: ho fatta la da lei impostami considerazione, e del darne
di sopra è dimostrata. s. caterina da siena, i-162: giudica con una
per suo bene. s. bernardino da siena, 197: di questo sacro
redi, 16-iii-205: due considerazioni mi distolsero da tale opinione. algarotti, 3-37:
ro, 5-57: avendo una considerazione grave da mettere in luce, sentiva il bisogno
se non quando sono nelle massime digressioni da giove. 9. ant.
varchi, 8-1-407: que'duo motori posti da aristotile e da averrois non sono distinti
que'duo motori posti da aristotile e da averrois non sono distinti realmente, come credono
intelletto, per difetto de la vertù da la quale trae quello ch'el vede,
da materia; de le quali se alcuna considerazione
domestiche colle quali siamo usati di vivere da gran tempo? pirandello, 7-134: la
pirandello, 7-134: la moglie già da un pezzo, non aveva più per lui
né considerazione: s'era messa a provvedere da sé ai suoi bisogni e a quelli
... malagevolmente comprender si può da debole intendimento, ed alla considerazione
particolare le proteste della mia riconoscenza accompagnate da quelle della mia stima e considerazione.
me, e non avendo io merito da cadere in sì onorata considerazione di loro
, lat. consideràtio -onis, deriv. da considerare 'considerare '. considerévole
arti lusingatrici. = deriv. da considerare. consigliàbile, agg.
verso sera, è consigliabile che le ragazze da marito stiano ritirate, spranghino gli
suoi maggiori. = deriv. da consigliare. consigliarne (part.
se pente, / se d'altrui o da sé é consigliato. dante, conv
consigliare le dette due potestadi. paolo da certaldo, 332: due cose..
il padre cristoforo era uomo non solo da consigliare, ma da metter l'opera
uomo non solo da consigliare, ma da metter l'opera sua, quando si trattasse
, il quale lo consigliava di lasciar da banda le muse italiane, e darsi tutto
ch'egli aveva consigliato mesi prima e che da guido era stato rifiutato, aveva finito
e loro vicini, o no. andrea da barberino, i-32: apresso fu consigliato
i-151: a tanto invito, mosso da una città dottissima e che teneva parte contraria
, assediato com'era, per correre da monsignor landolina a consigliarsi. -figur.
e lontana a rinaldo mille miglia, / da la via stanca e da l'estiva
, / da la via stanca e da l'estiva arsura, / di riposare alquanto
un progetto, prima di decidere il da farsi). -anche assol.:
ragionavansi insieme, consigliando che modo fosse da tenere per adempiere il commesso officio.
occupato san miniato, consigliorono quello fusse da fare: o andare a pisa
allo starsi che faceva le lunghe ore da solo a solo col santo, si credè
consiliare (propriamente * deliberare '): da consilium (v. consiglio).
= voce dotta, lat. consiliarius (da consilium * consiglio ').
questo qualunque peso consigliatamente è stato eletto da cristo con sommo amore per nostro maggior
7-461: per lei l'antica gente / da la mal consigliata e torta strada /
che consiglia, consigliere. francesco da barberino, i-190: quattro cose, chi
è in procinto di deliberare. guidotto da bologna, 1-12: la dilibera ti va
malignità di cuore, ed è piuttosto da essere tenuto perfido adulatore, che buono amico
di madonna, dicea egli, e sa da qual lato si vuol prendere. monti
degli uomini intendete, / non è da far dimora. 0. rucellai, 8-14
. papi, 1-4-263: le leggi da farsi venivano proposte al tribunato dai consoli per
quale egli in età di sedici anni da sé la condusse..., la
. garzoni, 1-874: ne'legni da vele quarte ci vogliono il padrone,
); il lat. (deriv. da consilium) è calco del gr.
del gr. 3ooàeotixó <;, da @ooafj 1 consiglio, assemblea '.
in errore per indicarle la miglior condotta da seguire, la cosa più opportuna da
da seguire, la cosa più opportuna da fare; suggerimento, esortazione, ammonimento
e dell'agire). giacomo da lentini, ii-95: su'è lo core
quanto, / e chi non ha consiglio da suo core / non vive infra la
iv-xxvii-6: se bene si mira, da la prudenza vegnono li buoni consigli,
consiglio e aiuto. s. bernardino da siena, 107: prima, udire il
questo è il consiglio, mal volentieri ascoltato da chi ha più bisogno, cioè dagl'
più: come se'ora / tanto da te diverso? / -altri tempi, altre
avrebbe risposto che questi non sono consigli da amici e che su precipizi ed orrori siffatti
passato senza alcun contasto avere, / da lui m'ingegnere'quelle sapere / fabbricar
due cavalli di bronzo tenuti a mano da due cozzoni i quali ancora si vedono innanzi
1 -intr. (44): fu da molte immondizie purgata la città da oficiali
fu da molte immondizie purgata la città da oficiali sopra ciò ordinati e vietato l'
consiglio: spiegare, chiarire. francesco da barberino, 50: io son sì fatto
altramente consiglio, se n'andò. andrea da barberino, 1-55: lo re agolante
/ quel che si faccia di gan da pontiere. parini, xv-38: togati
prontezza nostra a mutar consiglio, se da loro ci è fatta conoscere qualche particolarità
ant. parere in materia legale dato da un avvocato. dante, conv.
la tua arte e che procedono solo da quel buono senno che dio ti diede
: dai quali io, si come da prospero augurio, prendendo speranza di futuro
prende l'uomo consiglio e dilibera che sia da fare e che noe. boccaccio,
altra gentil donna averlo posto. andrea da barberino, 1-67: agolante ha auto mal
1-28 (i-375): sentito il romore da subito conseglio aiutato, con l'aita
ant. deliberazione, decisione. bartolomeo da s. c., 80: in
fosse di cinquanta in cinquanta anni. andrea da barberino, 1-79: o santo imperadore
né più valente scudiere, ed è da tenerlo caro. giov. cavalcanti,
dì vegnente ella fusse senza compassione alcuna da tutto il popolo lapidata. boccalini,
machiavelli, 566: tutti quelli che da il consiglio e fortuna sua dependevono, arricchirono
e aspro, e molto temuto e ridottato da tutti i re del mondo, magnanimo
: o celeste biancheza, non intesa / da li ochi umani e da lo uman
intesa / da li ochi umani e da lo uman consiglio, / se a le
ii-2-161: ma questi sono argomenti oscuri da discutersi con maturo consiglio di molti.
conv., iv-xxi-12: e però che da ineffabile caritate vegnono questi doni, e
di questo sommo officiale convenia primieramente procedere da quello consiglio che per tutti provede,
compagni, 1-27: mandava i bandi da sua parte, e pene imponeva e
un vegeto amministratore delegato, che reduce da una faticosa seduta notturna in consiglio d'
dei progetti di legge di iniziativa governativa da presentare al parlamento, dei decreti legislativi
e superiori) e presieduto dal preside o da un professore da lui delegato, discute
presieduto dal preside o da un professore da lui delegato, discute e decide trimestralmente
la sospensione dalle lezioni per un periodo da 5 a 15 giorni.
con funzioni prevalentemente consultive, costituito da una rappresentanza paritetica dei lavoratori e datore
del potere economico all'interno dell'azienda da parte dei lavoratori, teorizzato da alcuni
azienda da parte dei lavoratori, teorizzato da alcuni scrittori marxisti. -dir. consiglio
minore emancipato, dal curatore) e da quattro membri scelti fra i parenti prossimi
perle fruste. foscolo, v-182: faceva da difensore ufficioso a'soldati colpevoli sottoposti
essendo il consiglio di reggenza informato che da diversi anni in qua resti trascurata l'
, stabilimenti di utilità pubblica, costituite da decreto emanato sull'avviso del consiglio di
e tecnico del paese, è diretto da un consiglio di presidenza, a cui
procuratore generale della corte di cassazione, da quattordici membri eletti dalle varie categorie di
dalle varie categorie di magistrati ordinari e da sette membri eletti dal parlamento),
, capi dell'esercito), scelte da un sovrano per consultarle sulle più importanti
, n'andò: e quivi, essendo da ciascuno tenuto per capitano e principale consiglio
siglio, / se tu da te medesmo aver noi puoi. boccaccio,
. verga, 4-17: dava consigli da lontano, dirigendo le operazioni di quelli
trovare il modo col quale s'avesse da procedere in tanta strettezza. alfieri,
consigliarsi abitualmente con lui. paolo da certaldo, 222: se vuoli bene reggere
tadini. -prendere consiglio da qualcuno: lasciarsi consigliare da lui.
-prendere consiglio da qualcuno: lasciarsi consigliare da lui. - anche al figur.
. giamboni, 224: pigliò consiglio da loro, che via sopra questi fatti
dal timor tuo? -prendere consiglio da qualche cosa: tenerne conto nel prendere
le sue intenzioni, e prender consiglio da ciò. -ridurre a miglior consiglio
; ed è come dire: pensaci da te). idem, 74: consiglio
-i consigli dopo il fatto è fiato da gonfiar cornamuse: i consigli dati a
che i consigli dopo il fatto è fiato da gonfiar cornamuse. -il consiglio femminile
censo consignativo, cioè che s'impone da uno sopra la sua robba a favore
di pensione. = deriv. da consegnare. consignificante (part.
fatta per la qualità o azione consignificata da una ima- gine di cosa divina,
voce dotta, lat. tardo consiliàris, da consilium * consiglio '.
quità, quando tali erano gli filosofi che da quelli si promovevano ad essere legislatori,
= voce dotta, lat. consiliarius, da consilium * consiglio '. consiligine
bot. ant. pianta che pare da identificarsi con l'elleboro nero.
io che le sue radici curano i bestiami da vari e diversi morbi, non solamente
accade. = comp. da con e simiglianza (v.).
die. = voce dotta, da un lat. tardo consimiliàre per consimile
lettere di consimile tenore mi fioccavano addosso da tutte bande. manzoni, 426: l'
dotta, lat. consimilis, comp. da cum * con '(con valore
affanno, preoccupazione ', deverb. da cosirar (dal lat. considerare).
. = provenz. consiros, da consir * affanno, preoccupazione '.
rumori... venivano come fasciati da un alone soffice d'attutimento, forse per
questi non le diede. e derivato da un fomite sotterraneo. stuparich, 5-30:
tal voce in senso traslato non è da accogliere invece di 'fondamento, sodezza,
= lat. tardo consistenza (da consistite, v. consistere).
, i -conci. (121): da dormire levatici, come oggi state siamo
che, mediante un trattato, si ha da restituire pochi mesi appresso. foscolo,
terre... che di là da essa [zona torrida] verso il polo
non è fattore del male, ma da lui partirsi è male, e in lui
, stare saldo * (comp. da cum 4 con 'e sistère 4 fermarsi
: a sua volta, deriv. da stare 4 essere in piedi, essere fermo
alla sorella '), deriv. da sor or -óris 4 sorella '(e
, lat. tardo cónsociàbìlis, deriv. da consociare 4 associarsi \ consociare,
alla plebe dei cospiratori europei, non da una fiaccola di discordia agitata in germania,
dotta, lat. consociàre (deriv. da socius 4 compagno, socio, alleato
, lat. consociàtio -otiis, deriv. da consociare 4 consociare '. consòcio
è a lei che le è venuto da dire la parola « consocio *,
dotta, lat. consodalis (comp. da cum e sodalis). consolàbile
di una pena; consolazione. giacomo da lentini, xxxv-1-80: io mi teria in
vagheggio. « = deriv. da consolare. consolante (part.
e in campagna, dei figli come suoi da accompagnare a scuola, dei figli ben
dai due ai quindici anni, tali da promettere lunghe cure e assistenze, e
sm. ant. consolatore. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
de'consolanti a dirittamente parlare. bianco da siena, ix-1121: o dolce consolante
-lo spirito santo. bianco da siena, 183: nello spirito santo,
pieno de consolanza. = deriv. da consolare. consolare1, tr.
animo di una persona che è travagliata da angoscia, da sofferenza, da preoccupazioni
persona che è travagliata da angoscia, da sofferenza, da preoccupazioni gravi; alleviarne
travagliata da angoscia, da sofferenza, da preoccupazioni gravi; alleviarne il dolore,
che voi 'l consoliate / che son da lui le sue virtù partite. dante,
. bembo, 1-243: rimedio alcun da rallegrar la vita / non chiude tutto
: pur gli era al fianco, da pietà condotta / a consolare il suo deserto
dovere); liberare dalla malinconia, da sentimenti di tristezza, di noia; allietare
vergine dea, chi la parola / modulata da te gusta od imita; / onde
, ancorché tal voce prosastica sia consolata da due nobilissimi epiteti, 'alte e
, non ritirerà il suo sguardo neppure da me. berchet, corte., i-69
, quando ci sarebbero state le acciughe da salare, e i fichidindia a dieci un
244: la pisana folleggiava con me da vera pazzerella: pareva che quel suo ghiribizzo
antichissima via consolare, che si partiva da salona per a traverso la bosnia, non
dotta, lat. cdnsuldris, deriv. da cónsul 'console \ consolarménte,
non solamente non debbo essere imputato da voi, ma me ne dovete aver compas
, lat. tardo cónsóldtivus, deriv. da consolare 'consolare '. consolato1
fatti come consolati. s. caterina da siena, i-4: coloro che sono perseguitati
, ii-98: dopo un'infanzia consolata da dolcissime cure domestiche, era passato a lione
che v. s. illustrissima abbia da rimaner consolata, e cotesto duomo di pisa
dignità de'nobili, né però trapassavano da l'un ordine a l'altro.
del suo consolato, e delle cose fatte da sé in beneficio della repubblica. pascoli
e'gonfaloni, posto nome al priorato da voi, acciò che la città
la città fussi governata e sostenuta da quella generazione di uomini che vive della
sotto il reggimento de'tre consoli, fusse da loro condotta a perfezione fontebranda; e
, lat. csnsulàtus -ùs, deriv. da consul * console '.
son fello. = deriv. da consolare. consolatórc, agg.
, lat. cónsólàtor -5ris, deriv. da consolari 'consolare '. consolatoriaménte
vidde il suo fratello menelao essere torto da tanto dolore, con queste parole consolatorie
rimansi, enfiato e guasto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
semidotta, lat. consolàtorius, deriv. da consolare 'consolare '. consolazióne
consolato; sentimento che si prova quando da atti o parole viene alleviata una
. iacopone, 21-62: puoi che da voi me departo, damme la benedezione
richiamato a montelusa per il padre colto da improvviso malore. era arrivato troppo tardi
consolante. traslato di gramatica in volgare da maestro alberto fiorentino nella prigione di vinegia,
anelletto, non ho un abitino da sposa, non ho niente da
un abitino da sposa, non ho niente da comparire; che cosa volete che
suoi eredi la consolazione che aspettano da sette o otto anni, ma vado e
monastero, nel ricever visite di complimento da persone di fuori, nello spuntar qualche
dico che no è cosa mai più da fuggire che quieta consolassione, ove valor si
, lat. cónsolàtió -onis, deriv. da cón sóldre * consolare '
la maggiore adolescenza sua, e poi che da la reale tutoria fu emancipata,
la reale tutoria fu emancipata, da bruto primo consolo infino a cesare
chiamato / e publicola ancor che gli è da lato. sac chetti,
.. in molti luoghi amministra giustizia da sé sola, trovandosi i consoli dell'
sua, non s'è mosso mai da venezia. meglio: un bel giorno è
10. stor. titolo assunto da napoleone bona- parte: primo console (
marito suo. = deriv. da console (come contessa da conte).
= deriv. da console (come contessa da conte). consòlida1, sf.
tardo consolida (pseudo apuleio), da consolidare * rendere solido ', calco del
utov (dioscoride), deriv. da oufxcpóco 'consolido '. consolidaménto
eretto per consolidare gli affreschi di michelangiolo. da dietro la sala regia su tre scalette
rispose che aspettasse insino a tanto che da sé gli fusse consolidato talmente il regno,
di venirne a fine; e quell'uomo da bene di maestro francesco da norcia ci
quell'uomo da bene di maestro francesco da norcia ci durava più fatica che mai
1-5-105: si era [napoleone] già da qualche tempo studiato di persuadere i suoi
, potrei avere le migliaia d'esempi da consolidarlo. 3. ant. rimarginare
(alla speranza). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
, 2-1-311: scoperto l'equivoco cagionato da un nome istesso, il sistema
corrispondente è un pregiudizio culturale, consolidato da tante elementari prospettive storiche che hanno portato
lat. tardo cónsoliddtor -óris, deriv. da consolidare 'rafforzare '. consolidazióne
lat. tardo consolidatiti -onis, deriv. da consolidare * rafforzare '. consolle
piccolo mobile, a forma di tavolo da tenere appoggiato alla parete, con il
), e sormontato per lo più da una specchiera. ballesio, 285
', tavolo a forma di mensola da appoggiarsi al muro per sostenere specchi, vasi
quale era una grand'urna di vetro parata da tendine lilla scopri per me ima santa
dentro vecchie custodie, decorate come cassoni da mummie, agli angoli delle stanze e
viatico. = deverb. da consolare. consonante (part.
i-423: [la sentenza] * da mihi nesciri ', gli era parsa la
desinenza; che fa rima. guidotto da bologna, 1-25: non ponga il dicitore
: l'aria sola che si batte da una corda vibrandosi quando è sonata,
si venga alla dissonante. dovendo uscire da questa strada ordinaria, cambiamo il sito
suono. bembo, 2-141: è nondimeno da sapere, che, in tutte le
, ii-1-152: sedici restano zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
l'ugnerem coll'olio di lucerna / da capo a piè, che ogni male spegna
e la ragionevole. idem, 16-148: da le parti col tutto armonizzate / risulta
versificare si figurano, che nell'epopea da uomini intendenti si usano versi sciolti, e
tedeschi gli evangeli tradotti circa l'anno 880 da otfrido monaco in lingua tedesca con ritmi
avere determinati intervalli o accordi (diversi da età a età e da civiltà a
(diversi da età a età e da civiltà a civiltà) per l'apparente fusione
, lat. tardo consondntia, deriv. da consonare * risuonare, avere la stessa
giusto quanto a lei consona. antonio da ferrara, ix-138: non me fate
, dissuona o vero consuona, e da questa occulta offensione, o vero allettamento,
intelligenze appellano i teologi nostri, furono da socrate presso platone chiamate sirene, solo
riesca soave. = * deriv. da consonare. cònsono, agg. consonante
statuti dei disciplinati di maddaloni, v-476-100: da poi chi lu frate o consora è
legata alla mia antica condizione e spiata da tre consorelle, ho potuto finora farmi
c. gozzi, i-235: è da credere costantemente che il nostro nuovo attivo
cosi ebbe fine il memorabile episodio, da cui presero le mosse, per la curiosità
mal è coltivato. = deriv. da consorte. consòrte (ant.
possano osservare e conseguire separatamente ciascuno da sé? leopardi, 32-12: fra maraviglia
. 3. unito ad altri da rapporti di sangue, per stirpe;
, la quale io fo perduta, se da voi non sono aiutato. giov.
ed entrò nel campo della lega. da tutto il campo gran festa gli fu fatta
la sua brigata tutta riebbe, perché da un suo consorto gli era stata conservata
. 4. unito con altri da stretti rapporti di interessi e di idee
persi'alla morte. s. bernardino da siena, 119: come vi lassate tanto
, compagno, parente '(deriv. da sors sortis * sorte ')
stor. unione di famiglie, legate da comunanza di origini e di stirpe o di
partissi quindi. salvini, 40-181: da quella compagnia e consorteria d'ufficio ne
invece di promuovere la civiltà dei paesi da loro occupati, non di rado la
sospensione dei professori. ma dicesi che da loro, e, per mezzo loro,
loro, dalla consorteria bolognese, o da una gran parte di essa, ella esigesse
'] a coloro che sono stretti da comuni opinioni o interessi rispetto alla cosa
scontrava colla realtà d'un potere esercitato da un'oligarchia, quella che fu chiamata
in pennellato. = deriv. da consorte. consortile, agg.
dotta, lat. mediev. cónsortiàlis, da cónsortium * società '.
. v.]: diritti consorzialmente goduti da comuni nel distretto medesimo. =
li cristiani, che doveva esser ricevuta da qualonque vuol esser nel consorzio della chiesa
di fare un piccolo e debil corpo da sé. algarotti, 1-349: chiamò i
villa di mia sorella, dove andai subito da susa senza passar per torino, per
essendo per caritevole piatanza una matina invitato da li reverendi patri canonici de la nostra
o senza personalità giuridica, costituita liberamente da ogni imposizione della pubblica autorità fra persone
un determinato interesse o bisogno che sorge da una situazione oggettiva condivisa da tutti i
che sorge da una situazione oggettiva condivisa da tutti i partecipanti. -consorzio agrario:
, costituita, in ogni provincia, da imprenditori agricoli col fine di contribuire al
è un feudo; esso è oberato da diritti consuetudinari, sottoposto ad un'antiquata
si allarga la conquista, già iniziata da un secolo, di quegli squallidi terreni
dotta, lat. cónsortium, deriv. da cónsors -ortis * compartecipe, compagno
consta di potenze inferiori solamente, e da cui la mente è ribellata con aver
, ii-18: la partita del concilio da quella città fu senza sua saputa; ma
i giurati a muso duro sono fantini da sentenziare che non è vero nulla, che
stessa apatia, interrotta solo una volta da un tremito convulsivo, costituivano, in una
di fatto, non appena si esce da una visione letteraria generica, e si entra
= voce dotta, lat. consuàlia, da consus, dio della terra e dell'
= voce dotta, comp. da con e succedere. consuccessióne, sf
. = voce dotta, comp. da con e successione. consùddito,
di quelle di bice e un passo quasi da giovinotto, pareva superbo di farle da
da giovinotto, pareva superbo di farle da cavaliere. d'annunzio, i-581:
. bruno, 3-1158: color che da puerizia e gioventù sono consueti a mangiar
vescovo che... vuol saper da voi il perché non abbiate fatto ciò che
per cavargli di bocca quel che aveva da dire. ma ciolla non si apriva ancora
prima come il consueto, non astraendomi da nessuna delle mie circostanze. 5.
per iscritto, giusta module consuetudinariamente accettate da tutto un distretto. = comp
genova è un feudo; esso è oberato da diritti consuetudinari, sottoposto ad un'antiquata
. una * dissertazione teologica dell'assoluzione da concedersi o da differirsi a'recidivi con-
dissertazione teologica dell'assoluzione da concedersi o da differirsi a'recidivi con- suetudinarii '.
, lat. tardo cónsuitudinàrius, deriv. da cónsuètùdó -inis * consuetudine '.
alto signor, se m'è permesso / da te, io vorrei starmi in solitudine
/ lasciare il mondo, e viver da me stesso, / la corte e ogni
le belle e buone consuetudini si son poste da canto. tasso, n-iii-953: niuna
fatto quella affezione di cui è imbibito da natività. marino, vii-431: dalle
1-30: l'osservar le leggi pubblicate da essi fu da lì innanzi in arbitrio de'
osservar le leggi pubblicate da essi fu da lì innanzi in arbitrio de'popoli,
non strane leggi, ma antichi ed usati da lunghe consuetudini. bandello, 2-25 (
anco alcuni dogmi parte dannabili, parte da essere temperati. pallavicino, 1-392:
, e come tu fosti. suo tostamente da la tua puerizia. idem, conv
mio è rimasto facile ad esser acceso da nuovi fuochi. baldinucci, 2-1-62: concludiamo
oderigi, giotto e dante passasse la da noi provata amicizia, e che quella fra
, lat. cónsuètùdó -inis, deriv. da cónsùetus, part. pass, di
ampliazioni, limitazioni, inventate e promosse da gl'interpreti, trattatisti e consulenti. boccardo
del consulente tecnico; l'assistenza tecnica da questo prestato al giudice o alla parte
, lat. tardo cónsuléntia, deriv. da cónsùlèns -éntis * consulente \ consulta
de'suoi nemici, non era partito da metter neppure in consulta. -figur
, che via avessi a tenere per trasferirsi da furi! ad imola, sanza obbligarsi
i due pazienti non erano tanto aquile da sbrigare in due minuti una tale deliberazione
tredici personaggi di toga e di spada, da cui il governatore prendeva parere, e
di stato: assemblea istituita nel 1847-48 da pio ix con l'incarico di studiare
supremo civile e penale istituito a firenze da ferdinando ii. v. cerchi,
giocosa, 118: di fuori nevicava da empire la valle; i due vecchi
stata negativa. = deverb. da consultare. consultaménte, avv.
, cioè ogni quartiere separatamente e consultare da sé sanza che l'uno udissi l'
egli in oltre dal fioritissimo parentado, da nobili, e studiosi, e letterati
: un giorno, era tornato a casa da poco, quando hi bussato all'uscio
: in questi sei ultimi mesi, da quando il vostro garibaldi ha posto piede
conchiuse non essere la galea in istato da potersene più servire, come sfondata a
molto a sangue freddo, sul partito da prendere. leopardi, 834: stando sempre
passi dalla casupola, la compagnia elegante venuta da roma... si stava consultando
città e del contado ciò che fosse da farsi. colletta, i-251: dopo alquanti
/ germe d'erba infelice / che spunti da i covil de le ceraste; /
quali era presa sovente in differente significato da quello, che si prenderebbe oggi;
feste, commedie e nozze furon trovate da lo dio cupido, per consultare il luogo
dotta, lat. consultare, deriv. da consultus, part. pass, di
essendo questa arte rettorica circa le materie da consigliarsi, e circa quelle da giudicarsi;
materie da consigliarsi, e circa quelle da giudicarsi; e essendo la parte consultativa
de l'iracundia. = deriv. da consultare. consultatóre, agg
, lat. consultàtor -oris, deriv. da consultare 'consultare '.
guicciardini, ii-223: questa consultazione ha da ogni parte tante ragioni che io spesso
consultati \ 0 -onis, deriv. da consul tare * consultare '
secretario della congregazione deputò iacopo mazzoni da cesena, il quale onorò col voto consul
allato del luogotenente mandato ad udine da venezia. d'annunzio, v-1-137: in
vedendo io che non c'era tempo da perdere, il pregava [il dottore]
raimondo come si debba fare uno instrumento da nodaro? una ricetta da medico?
fare uno instrumento da nodaro? una ricetta da medico? un consulto da dottore?
una ricetta da medico? un consulto da dottore? muratori, 1-5: felice
parere di que'dieci medici fu pubblicato da quel magistrato. pellico, ii-155:
imbriani, 2-119: una febbricciatola proprio da nulla... o giudicata
giudicata almeno tale concordemente in un consulto da tredici medici. svevo, 3-588: il
, dato a voce o per scritto, da un medico intorno a una malattia e
facendosi universali con- silii, spesse fiate da santi pontefici a varie nazioni consulti e
consultum * deliberazione ', deriv. da consulire * consultare '. consultóre,
, 1-ii-514: opera... approvata da uomini dottissimi e in particolare da fra
approvata da uomini dottissimi e in particolare da fra carlo giacomo da perugia,
e in particolare da fra carlo giacomo da perugia,
, lat. cónsultór -oris, deriv. da cónsulire * dar consiglio '.
dubbii è concessa, aspettando l'evento da iddio, quando col consiglio e prudenza
determinare quel tanto, che s'ha da fare. 3. sm.
, lat. tardo cònsultórius, deriv. da cón sulère * dare consiglio
insaziabile). = deverb. da consumare, formato per gioco di parola
, 3-387: ciascuna pietra è percossa da tre diversi moti e lati, onde è
a cosa inconsumabile. = deriv. da consumare1. consumacervèlli, sm.
comp. dall'imp. di consumare1 e da cervello (v.). consumaménto1
chiocciare... correndo come uno spiritato da destra a sinistra sempre in bellicoso consumamento
consumamento finché una qualche massaia, importunata da tale disperatissimo ardore, non gli allunghi
de'nimici venga, più non essere da dubitare per veruno. della casa,
de'grani. = deriv. da consumare *. consumaménto2, sm.
mollificamento. = deriv. da consumare1. consumante (part.
ha consumanza. = deriv. da consumare2. consumare1, tr.
. - anche al figur. giacomo da dentini, ii-54: foc'aio al cor
11-182: le vostre forze non son ora da consumarsi qui per sì picciolo guidardone;
dal fondo del cor traendo a forza / da largo pianto accompagnati e tronchi / da
da largo pianto accompagnati e tronchi / da ferventi sospir spessi singulti, / consuma
, i mulini, se li era consumati da scapolo in città. -raro.
141: e intratisene al letto, vinti da pari disio, godendo tutta la notte
la vita in penitenza e in contemplazioni da solitario. f. f. frugoni,
non ho posa mai! 5. caterina da siena, i-19: coloro che sono
pascoli, 1385: ma cessa bensì da codesta canzone / funebre, che sempremai
al gioco, giocando lungamente. iacopo da leona, vi-1-208 (1-2)
lasciare agli avoltoi, ch'era pasto da loro. chiamava avoltoi quelli che vanno
io ne muora, / e resta ornai da consumarci poco. aretino, iii-40