. manzoni, 875: andato stamani da un mio giovine amico, per far
già assai confutate. = deverb. da chiacchierare. chiacchieraménto, sm. ant
. alfieri, i-281: io dunque oramai da più d'un anno vo tacitamente vedendo
modo, che non mi avanzava tempo da chiacchierare. giusti, ii-202: io
solamente farvi nascere il desiderio di conoscerla da voi. -per simil.:
giudici... siamo stati avvertiti da un ecclesiastico straniero che un'altra volta
palio. = voce onomatopeica, da una base * clak'(cfr. anche
che farete in pubblico, tenervi lontano da sì fatte chiacchierate. tommaseo, ii-432
interminabili chiacchierate, con inflessioni non dissimili da quando conversava col gatto. 3
essere stata con lui, era stata vista da conoscenti e aveva paura d'essere colta
colta proprio nell'istante in cui usciva da quella casa, che non godeva della migliore
il caso). = deriv. da chiacchierare. chiacchierato (part.
il mondo. = deriv. da chiacchierare. chiacchieratóre, agg.
se inoperose. = deriv. da chiacchierare. chiacchierino1, agg.
capito che il tavolo veniva mosso non da uno spirito ma da un malizioso in
tavolo veniva mosso non da uno spirito ma da un malizioso in carne ed ossa.
duccia non si udiva che un continuo chiacchierìo da un uscio all'altro. serra,
chiamava seco nella grande e profonda camera da letto, e là, lunga distesa sul
particolari. = deriv. da chiacchierare. chiacchieróne, agg. e
tu sei un chiacchierone, un uom da nulla. note al malmantile, 1-228
1-33: il giorno dopo tornando io da lui per fargli i conti addosso, e
malmenare dalla lingua d'un chiacchierone? da uno che fa servizio apposta per vantarsi
, immagina, fu detto / a veneranda da ima sua vicina, / che taddeo
nievo, 43: io prendeva un broncio da non dire a vederla far passettini e
di lucca. = deverb. da chiamare. chiamaménto, sm. ant
2. invocazione. bartolomeo da s. c., 4-4-2: ma
lo vide passare, e chiamollo. guido da pisa, 1-371: turno fuggendo chiamava
vostra salute; questa sera non verrò da voi che per poco tempo avendo delle
inf., 32-9: non è impresa da pigliare a gabbo / discriver fondo a
fondo a tutto l'universo, / né da lingua che chiami mamma o babbo.
gran peccati, chiamava con sua arroganza da discosto malivoglienza, troppo ricordando i suoi
l'attenzione del pubblico sovra un poema da lungo tempo celebre. 7. dare
re del mondo, / chiama a sé da gli angelici splendori / gabriel che ne'
messer ottobon cardinale del fiesco. bartolomeo da s. c., 37
gloria o di dolore. francesco da barberino, 4: forte maraviglio com'io
di sì alta grazia, / sono chiamato da voi a sì alta ovra. dante
/ vostra fortuna. s. caterina da siena, i-155: nella prima impazienzia perderemo
la mia vocazione mi ha chiamato fin da piccolo al romanzo sociale. silone,
non è la sua beltate conosciuta / da gente vile, ché lo suo colore /
, par., 10-15: vedi come da indi si dirama / l'oblico cerchio
chiamo ridicula la sentenza attribuita a democrito da gli alchimisti, che la calcina e
, 10-43: quan- t'esser convenia da sé lucente / quel ch'era dentro al
austriaci, porgendo loro un titolo a chiamar da vienna straordinarie facoltà. carducci, 1076
mia mente, la quale fu chiamata da molti beatrice. idem, purg.,
, pampinea chiameremo. s. bernardino da siena, 36: non temere,
(i-334): la fanciulla si chiamava da tutti ginevra la bionda, perciò che
ed infiniti ritratti... cominciando da cosimo vecchio, e chiamando ciascuna stanza
ciascuna stanza dal nome d'alcuno, disceso da lui. casti, 7-8: il
al viso, la parte de sopra da quella de sotto. dante, conv.
: chiama corpi semplici quelli che hanno da natura principio di moto, come il fuoco
ancora, per tale forse raffigurata anche da omero quando considerò il cielo adattatole intorno
vocaboli contenuti nel suo dizionario e usati da questo o da quello scrittore, e
suo dizionario e usati da questo o da quello scrittore, e scomunicò tutti gli
nuovi testi fiorentini, 240: comperamo da bonaventura f. forti da martigniana ima
: comperamo da bonaventura f. forti da martigniana ima pezza di terra e vignia
: una verità medesima a noi data da dio per varii suoi effetti, varii nomi
alle insegne, chi ne cercava: da ogni banda correre e chiamar si
affi 'nnocenti si risponde. guido da pisa, 1-226: essendo afflitto lo
in questa forma. alamanni, 7-i-218: da cieco abisso d'esto mondo infermo /
, i-47: non sanza cagione, da principio, partimento d'ordine tra le genti
contento dentro dalli suo'confini. andrea da barberino, i-208: quando falleran intese
ritrovi che primeramente i fosse lo anglese da mi molestato, / chiamomi il torto,
bocchelli, 1-iii-731: « avete nulla da aggiungere? ». « mi chiamo in
. ant. riconoscersi come feudalmente dipendente da un signore; riconoscersi come derivante da
da un signore; riconoscersi come derivante da un'autorità, da un potere superiore.
riconoscersi come derivante da un'autorità, da un potere superiore.
/ quei che la dà, perché da lui si chiami. buti, 2-164:
lui si chiami. buti, 2-164: da lui... si chiami [
umana probità]; cioè si reputi avere da lui, cioè da dio; e
cioè si reputi avere da lui, cioè da dio; e così è veramente che
filliuolo sia virtuoso come il padre, da dio l'ha, e non dal padre
, e non dal padre. andrea da barberino, 1-46: tutti e'baroni della
in mano al re carlo, e da lui si chiamavano le loro città e reami
vino, perché questo non è tempo da reticenze né da circonlocuzioni. -chiamare
questo non è tempo da reticenze né da circonlocuzioni. -chiamare in causa:
noi. -chiamare una causa: da parte dell'ufficiale giudiziario che legge ad
la chiamata, che gli venia fatta da parte di s. m. cattolica al
chiamata del cappellano, la visita ricevuta da costui la mattina antecedente, il suo
essere umano apparire sul cassero, sparuto, da far paura e pietà e repulsione.
sì fatte elezioni si danno, che da voi né dagli altri fussino dimandate;
a metà cena arrivò la chiamata che aspettavo da roma. per qualche minuto nella cabina
esso all'altra vita, restando noi da così buon padre abbandonati, dovessimo,
riunione; conciliabolo, congrega. iacopo da cessole volgar., 1-120: non vadano
conchiglia 'e del suffisso -fer, da fero 'porto '. anche lat.
, 198: imperciò che 'l senso solo da tutte altre cognizioni privato, agli animali
forme / tras- sele in bruno pescator da l'onda! foscolo, gr.,
motivo ornamentale della conchiglia... da allora non abbandonerà
facendo sprizzare un'onda luminosa che partiva da una conchiglia trasparente posta in alto, molto
in cucina fosse qualche peregrino che venisse da s. giacomo di galizia, veggendolo vestito
finiscono in un con- chiglione con nervature da cavalluccio marino, perché non si sospetti
ewi abon- danza d'ostree. erasmo da valvasone, 2-96: nel medesimo mar
che contiene conchiglie, che è formato da conchiglie. d'alberti, 232:
'e dal sufi, -fer, da fero * porto '. conchilifórme,
e dal sufi, -formis, da forma * forma '. conchilio
conchino, sm. dial. vaso da fiori. lastri, 1-4-104:
fatta la prova di cinque grani cavati da cinque differenti spighe, in tanti conchini
sua casa di firenze, ne ottenne da ciascheduno il frutto, in due o
. « conchino, piccola conca, forata da basso, che suol tenersi nelle cucine
le univalve. = deriv. da conca 'conchiglia '. conchiùdere
sia tenuto e debba tenere il coiame da suola, che vorrà conciare o far conciare
.. conciare o far conciare il cuoiame da tomaio e da stivali vaccino in sale
far conciare il cuoiame da tomaio e da stivali vaccino in sale, galla, vallonea
risposta. = * deverb. da conciare. conciabròcche, sm. invar
comp. dall'imp. di conciare e da brocca (v.). conciacaldàie
comp. dall'imp. di conciare e da caldaia (v.). conciàia
] nelle conciaie. = deriv. da concio3. conciaiòlo (disus. conciaiuòlo
, conciatore. = * deriv. da conciare. concialavéggi, sm. invar
ordine, in assetto. bonvesin da la riva, v-452-21: la cortesia cinquena
tanta discordia. = deriv. da conciare.
comp. dall'imp. di conciare e da osso (v.).
comp. dall'imp. di conciare e da pelli (v.).
, sia tenuto e debba tenere il coiame da suola, che vorrà conciare o far
la morchia / sicché difenda la biada da topi / e da formiche e d'
sicché difenda la biada da topi / e da formiche e d'altra gente infesta.
in consellio promessione e ricolte... da coloro che conciano li panni da cardo
. da coloro che conciano li panni da cardo, che rendano chelli a colui
a colui o vero a coloro da cui quelli torranno a conciare. breve
di pasqua due porci da'suo'luoghi da volognano, che pareano due asini di grandezza
anche con la particella pronominale. francesco da barberino, ii-236: per cammin si concia
al esopo el xanto: -pòr- tance da mangiare. bandello, 1-8 (i-112)
pettine, la conocchia. non l'ago da cucire, ma gli spilletti per adattarmi
: o lurco, la tua gostanza, da quel primo dì ch'io la vidi
broda color cioccolata, conciandoli in modo da far pietà. 8. figur
di ser folco, e a luca da le gaivane, e a giovanni lanfredini,
di conciare li cavalli isvagati. andrea da barberino, iii-305: volentieri starei con
un uomo. possiamo conciarlo in modo da fargli scrivere tutto quello che vogliamo.
. volg. * comptiare, deriv. da comptus, part. pass, di
, per cui mi spedimo / a far da conciateste e predicante. 2
comp. dall'imp. di conciare e da lesta (v.). conciatétti
comp. dall'imp. di conciare e da tetto (v.). conciato
6-178: qualsivoglia persona... da ora in l'awenire non ardisca in modo
per mare nel suo dominio fiorentino cuoiame da suola concio con il sale o
hanno la faccia superiore scoperta, ammagliata da cordoni in croce. -per simil
bocchelli, i-165: guata barbara, e da quel giorno, meravigliato egli stesso,
ver vasi, si fanno al tomo da maestri figoli con tal terra [di va-
, 5 * 358: avevo già effettuato da capo a piedi la mia trasformazione esteriore
concio: v. malconcio. paolo da certaldo, 286: troppo è sozza cosa
signoria; ma giunsero in modo conci da la pioggia, che gran cosa sarà ch'
può credere ognuno, appena potè scampare da tanta furia e salvarsi. monti,
vedete com'è concio! butta sangue da tutte le parti. nievo, 30
. nievo, 30: sì, da senno; son pronto ad obbedire! dagliene
... aunare li conciatori dei panni da cardo... et allocta
falconi ed astori. = deriv. da conciare. conciatura, sf. il
7-51: provvisione sopra il coiame vaccino da tomaie, e sua conciatura. jahier
capello posto più d'un lato che da l'altro, colui che lo tiene se
di quelle. = deriv. da conciare. concìdere, tr.
dotta, lat. concèdère (comp. da cum 1 con 'e caedère 4
... abbiano in mano stromenti da sonare, tutti da corda. in capo
in mano stromenti da sonare, tutti da corda. in capo concieri di bende bianche
cattolica chiesa. = deriv. da conciare. conciliàbile, agg. (
carducci, i-416: voi, messer cino da pistoia, imperiai professore di diritto,
sotto le vòlte della biblioteca medicea disegnata da michelangiolo. d'annunzio, iv-2-129: i
. eccles. concilio non legittimo, tenuto da eretici, scismatici, ribelli, o
, * assemblea ', deriv. da concilium (v. concilio): cfr
delle proposte di miglioramenti gratuiti nei lavori da consegnare, e sempre aveva quest'aria
titolo di oblazione, una somma fissata da questa entro certi limiti legali. 3
comisso, 7-179: nella grande camera da letto col soffitto dipinto a fiori rossi
insieme, riconciliare ', deriv. da concilium 4 concilio conciliare2, agg.
in quel luoco medesmo era stato proposto da monsignor granvella e da lui. rama,
era stato proposto da monsignor granvella e da lui. rama, i-209: seppero
, forse dal declinare del terzo secolo, da queste autorevoli incombenze e perciò dalle adunanze
il papa. = deriv. da conciliare2. conciliarménte, avv.
gioberti, 1-ii-56: il primato venne da me concepito, come un libro affatto
[l'italia] fossesi lasciata maneggiare da uno svevo o da un angioino o
] fossesi lasciata maneggiare da uno svevo o da un angioino o da un visconti.
uno svevo o da un angioino o da un visconti..., avrebbe ella
, lat. conciliàtor -oris, deriv. da conciliare 4 riunire insieme': cfr.
con un inganno, che era lontanissimo da lui. montale, 3-239: dopo poco
fossa due soli avvocati che facevano anche da notai; adesso ve ne sono otto
accordo, con la conciliazione, promosso da una condotta leale, sincera, schietta
giugno, alacri a impedire la conciliazione da una parte i gesuiti e dall'altra
, lat. conciliàtió -dnis, deriv. da conciliare 4 riunire insieme '.
, venerare la gran figura di girolamo da praga. panzini, iii-580: cinque
. -l'insieme dei decreti promulgati da un concilio. davila, 102:
-sacra congregazione del concilio: istituita da pio iv (nel 1564) per
loro, o, se creati da altri, non ardivano esercitare lo uficio
erano chiamati a concilio e deposti e corretti da loro. tasso, 10-32:
questo nuovissimo giobbe. = deriv. da concime. concimàio, sm. dial
pratesi, 1-98: nessuna meraviglia se da un simile concimalo era sorta si bella
. nievo, 48: cantava e burlava da mattino a sera raccogliendo immondizie lungo le
dal padrone. bocchelli, 2-61: da più anni la vigna aveva bisogno d'
contenuto in principi nutritivi, in modo da elevarne e regolarizzarne la capacità produttiva.
quente. = deriv. da concimare. concime, sm.
povera immondizia che non può servire neppure da concime al cavolo nazionale. 2
a racconciare i navili e li strumenti da navicare; li quali concimi qui l'autore
a'falconi. = deriv. da conciare: voce formata sul tipo becchime,
voce dotta, lat. concinitor -sris, da concinere 4 cantare '.
in latino chiamar si potrebbe concinnitas, da concinendo, per cagion del suono indi
, lat. concinnitas -àtis, deriv. da con cinnus * elegante,
ferri ». = deriv. da conciare, sul modello di becchino, spaz
le pelli. = deriv. da conciare: voce toscana registrata dal
: non essendo i perugini in concio da potere riparare a'nemici, fatta grande
se gli si vorrà a buon concio da me partire, egli converrà che primieramente
200: messer angelo de continuo da iacomo sollicitato, gli disse:
ogni cosa, purch'io mi possa da voi a buon concio partire. pallavicino
di gittarla. = deverb. da conciare. cóncio3, sm. tose
fissò con un contadino un mezzo latte da scontarsi alla fine di marzo in tante
un concio. = deverb. da conciare. cóncio4, sm.
coni tronchi. = deriv. da conciare (per conciato).
concia: pietra lavorata in modo da assumere forme più o meno regolari
assumere forme più o meno regolari da poter essere messa in opera per for
chiude nel mezzo l'arco, in modo da garantire l'appoggio ai due conci
l'altro a secco, vengono ricoperte da un tetto circolare, fatto con la stessa
il cui primo elemento con è da ricollegare a come (lat. quo wo
dotta, lat. contionàrs, deriv. da contio -ónis 'assemblea'(cfr.
, lat. contionatór -óris, deriv. da con- tionàre: cfr. concione.
= voce dotta, lat. contionatórius, da contió -ónis 'concione '.
imperio consulare, degna di cotanti consolati da lui esercitati, degna della sua vita piena
cui dio come amico rivela, è da avere per consiglieri. arrighetto,
portar via senza smarrirmi un'intiera gamba da una cannonata,... io
, sebbene, quantunque. bartolomeo da s. c., 102: in
dicerni, necessitade alcuna? s. caterina da siena, i-104: egli fu quello
la rosa morbidissima? quando alcuno apparecchia da mangiare prima il fiore che 'l
ogni human principio. = deverb. da concipere: cfr. concepire. concisaménte
per una sua propria famiglia di là da venire, anche al frutto della legittima.
all'occidente, non solamente in positura da non dargli che apprendere per la lontananza
guicciardini, i-297: il qual processo confermato da lui [dal savonarola] in presenza
con parole... concise, e da ricever diverse interpretazioni. caro, 5-224
: un giudizio uscito... da un vasto e clamoroso consenso, ha
annunzia l'intelletto già adulto, emancipato da elementi mistici, etici e poetici e
, brusco, improvviso. non pensate da altri, superiore da prudenza a ciascuno,
. non pensate da altri, superiore da prudenza a ciascuno, consigliato che tutti
o di la lumaca concistoro, / stretti da innumerabili mortali dante o di tacito
cardinale. monti, i-371: da caedere * tagliare '. ieri
il god. bartoli, 9-28-2-145: da questo nasce lo sminuzzamento verno toscano non lasciò
occasione, dei concisi nel antonio da ferrara, ix-i42: io so ben,
1588 sino nel concistoro. da sisto v, ha il compito di provvedere
traviare dal tema della materia, torniamo da csnsistórium 4 concistoro *. a dirti,
il galero rosso ai nuovi poca, / da dove ei stava, un sasso; e
loro, / spettacolo al supremo consistoro / da natura, divina arte, apprestate,
s'io narro ogni impresa / vinta da ter per la romana chiesa.
là dove fuoro / abbandonati i suoi da ganimede, / quando fu ratto al
chiavistelli d'oro; / passan gli dèi da la superba corte / ne la sala
ant. tribunale. s. bernardino da siena, 547: o, quando egli
concistoro / di lor, che l'eresia da noi rimove. 12. stor
darci una cena per uno, e comincieremo da me. — voce dotta,
riunione, consiglio imperiale ', deriv. da cónsistère 4 fermarsi '. concitaménto
e concentrazione di forze messe in moto da stimoli così gagliardi accelerava e insieme consumava
, ecc.). bartolomeo da s. c., 39-2-6: se
poi per conto alcuno sofferibile, né da tutta la contenziosa eloquenza del poetico foro
è ragionevole che abbi de'particulari i quali da lui siano stati più offesi, e
sanguinose battaglie. sarpi, i-71: cessò da questa pretensione, avendo anco considerazione di
tassoni, 2-64: mentre questi godean, da l'altro canto / pallade e febo
vendetta de'suoi nemici, non era partito da metter neppure in consulta. sarebbe stato
all'ira, ad azioni estreme, da una passione incontrollabile); sorgere con
a firenze la notizia delle convenzioni fatte da piero de'medici, con tanta diminuzione
la guerra ai fiorentini, nondimeno rimossono da questa sentenza lui e quegli che in italia
, si sentiva camminare concitatamente, correre da una parte all'altra della stanza,
superi. concitatissimo). fortemente turbato da una passione, commosso, eccitato da
da una passione, commosso, eccitato da un sentimento violento (che si manifesta
credo che ben fosse che uno, da natura veemente e concitato, si mettesse a
animo, concitato ne l'odio, da l'altrui benignità è ritenuto. monti,
monologo. 2. che nasce da un animo vivamente turbato, che manifesta
niuna parte era del suo dire che da giustissime misure armonizzata non fusse. salvini,
salvini, 6-73: è cosa però da maravigliarsi che plutarco e ateneo dicono,
vibrante, rapido, concitato, prorompente da un animo commosso, variamente commosso ma
-anche di animali. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
iii-104: il popolo concitato ed ammaestrato da i pontefici e da i farisei, gridavano
concitato ed ammaestrato da i pontefici e da i farisei, gridavano e dicevano che
co'suoi uomini d'arme, chiamato da piero, s'approssimava. 4
, lat. concitdtor -óris, deriv. da concitare * concitare concitazióne,
condottiero, smanioso di fare una impresa da sé, e confidando... sulla
aspetti delle cose. l'atrio illuminato da un fanale di galera gli parve immenso
e tramontani... vengono meno da questa medesima banda in 6 gradi,
dotta, lat. concitano -ónis deriv. da concitare 'concitare '.
un italiano. alfieri, i-n: da più di trentasette anni vivono questi due
, amati, rispettati, e ammirati da tutti i loro concittadini. foscolo vii-26
. letter. della stessa città, formato da persone della stessa città. monti
. = voce dotta, comp. da con e cittadino (che ha la
tenerle compresse. = deriv. da concia, col sufi, peggior. -urne
annunzio, v-3-440: l'immateriale musica è da per tutto presente, è da per
è da per tutto presente, è da per tutto vivente, simile a uno
sf. acclamazione universale, proclamazione (da parte di tutti). panzini,
, lat. conclamatis -onis, deriv. da conclamare. il n. 2 è
d. bartoli, 12-2-110: fin da primo vederlo in conclave, gli disse aperto
panno pavonazzo, specie di barella portata da due servitori in gran livrea. concludènte
34-67: dalché si vede qual forza da pruovar nulla a proposito del bisogno rimanga
: risposto gli avea amon, che da sé solo / non era per concludere
frugoni, xxiv-983: questi, ricevuti da lui con abbracciamenti stretti, e quelle,
formula riassuntiva; trarre le conseguenze logiche da quel che si è detto o scritto
, lett. it., i-141: da queste premesse storiche dante conchiude che roma
presto, che il periodo della corte da loro fosse passato e che oramai essa
. dalla bassa statura dei corpi e da una medaglietta di s. gennaro che
ebbe invidia ad achille per esser laudato da chi fu, non conchiude però questo che
verità; ma l'anima, stomacata da siffatti discorsi che niente conchiudevano, s'
la grandezza d'iddio perfettamente. bartolomeo da s. c., n-6-16: in
, lat. conclùdère 'rinchiudere '(da clau dère * chiudere '
perché, se elli aspettava di partirsi da roma con le conclusione ferme e tutte
era il frutto di un capitale accumulato da un'attività anteriore, il cui stimolo
2-81: la conclusione fu che appena tornato da fare il soldato ho preso moglie.
la città di pisa; ed inoltre da loro intendesse in che modo aveano a
che colui avrebbe sapute ben pensare anche da sé. de sanctis, lett. it
conseguenza logica, deduzione che si trae da una serie di argomenti, da un ragionamento
trae da una serie di argomenti, da un ragionamento, da una riflessione;
di argomenti, da un ragionamento, da una riflessione; prova, dimostrazione.
. -questa conchiusione par che si tragga da le cose dette. bruno, 3-369:
vegga l'infinito, non è senso da cui si richieda questa conchiusione; perché
ii- 171: pensate che partendo da un lato svantaggioso qualunque...
ii-155: vediamo di trarre qualche conchiusione da questi raffronti, che sia più d'una
sottilissimamente argomentare, e non si muovono da neuno principio, e nulla cosa veramente
1-215: tutti gl'inganni, che da tal guisa d'inferir si ricevono,
-conclusione teologica: verità dedotta da premesse di fede mediante il ragionamento.
concetto, principio fondamentale dimostrato (o da dimostrarsi) con argomenti razionali o sperimentali
publico, ar- gumentando a messer tommaso da pistoia, che tenne 250 conclusioni,
errore, che poniamo questa conclusione: da l'apparenza de la quantità del corpo
ed essendo andate così le conclusioni [da lui scritte] come le altre scritture a
altro, quando se riceve un torto da simil canaglia), ne mostrorno il diritto
di cristo. = deriv. da conclusivo: secondo la desinenza avverbiale latina
capacità di concludere. = deriv. da conclusivo. conclusivo (disus. conchiusivo
, 1-73: la prospettiva adunque è da esser preposta a tutte le tradizioni e
, xxiv-1044: -il sonetto -aggiunse -ha da essere sostenuto, unito, conseguente,
. gadda, 307: si rivelavano animati da una bonarietà operosa e conclusiva.
tasso, n-ii-529: così facendo, ritorno da quella parte ne la quale si trattava
ieri conchiuse, che le oggi discorse da monsignore. brusoni, xxiv-847: quando
sono spiritualmente, così conchiusa in me da ogni parte la favola della vita,
concluso di servirlo di cinquemila fanti pagati da loro per un certo tempo.
/ ogni tenebra in lui discende, / da lui parte. panzini, i-765:
seguirà che adunque s'ella è pesante da sé, peserà con tutto intero il corpo
la linea ottenuta portando sulle rette uscenti da un punto fisso a partire dalle loro
il non aver saputo che la curva da lui construtta per la fusellatura delle colonne
forma di conchiglia ', comp. da xóyx?) * conchiglia 'e
cóncolo, sm. dial. grossa vasca da mulino. garzoni, 1-552:
, 550: interminàbile dieta, interrotta soltanto da qualche fioco pantrito, concolore all'infermo
, lat. concòlor -óris, comp. da cum * con 'e color -óris
. dal lat. concolligère, comp. da cum * con 'e colli
un attendamento di varie tribù, così rarefatte da dover andar randage, in una terra
voce dotta, lat. tardo concomitantia, da concomitàri * accompagnare '. il termine
= voce dotta, lat. concordàbllis, da concordare * andare d'accordo '.
malo vicino guerreggiante. s. bernardino da siena, 342: noi parlammo ieri
identità e diversità, tra il significato da questo termino « causa * e questo
la necessità della concordanza si rende evidente da sé. il violarla è un costringer
l'una con l'altra in modo da raggiungere un effetto di perfetto equilibrio.
, è scritto, cred'io, da qualche liscia-stivali, che ignora affatto affatto
parole, e dei passi relativi, usate da un autore nella sua opera. -concordanza
48 punti tipografici. = deriv. da concordare. concordare (concòrdo)
con la nostra ipotesi, e discordar da qualunque altra. 6. tr.
concordata voglia, uso e natura. zanobi da strata [s. gregorio magno
: col traguardo dell'occhio, mettendovi da piei sopra al piano della culatta, e
successore lascerò a far delle ingiurie ricevute da me vendetta, solo che tanto tempo
. concorddre * andar d'accordo ', da concors concordis * concorde '.
o quasi. = deriv. da concordato2. concordativo, agg
borgese, 1-236: non avrei nulla da aggiungere a ciò che hanno esposto i precedenti
. 2. concorde; legato da sentimenti di fratellanza, di sincera amicizia
destruzione che ne seguiva del concordato fatto da lui con leone, consegnavano di non metter
percentuale dei debiti ai propri creditori proposto da un'impresa sottoposta a liquidazione coatta amministrativa
lui ad un tempo ed i creditori da probabili danni maggiori. cicognani, 6-65
»; e questo può procedere così da diverse voce, come è detto, come
diverse voce, come è detto, come da una dolcezza e suavità di parole insieme
vanto. marino, 16-148: come da varie suol voci concordi / la musica a
concordi, anime grandi, / ché da sì glorioso e santo nodo / spera gran
più insieme, ogni lor lavoro par fatto da una sola mano. pindemonte, ii-94
forze fino allora concordi; una nuova baldanza da un lato, una sospettosa paura dall'
composizion grazia non ha ve. / da le parti col tutto armonizzate / risulta consonanza
, lat. concors concordis, deriv. da cor cordis * cuore ': *
migliore prosperità. savonarola, 5-10: sarìa da istituire tale governo in ogni comunità,
quanto l'un d'essi delineava le carte da navigare, l'altro le adoperava;
... per una febbricciatola proprio da nulla... o giudicata almeno tale
giudicata almeno tale concordemente in un consulto da tredici medici. 2. in modo
altre folle. le approvazioni ronzano su da lei come una corda di basso profondo,
ciò concordevole. = deriv. da concordare. concordevolménte, avv.
capo, e andaronvi siccome fue ordinato da tutti concordevol- mente. dante, conv
maggior gloria e virtù, quella fìa da tutte le suore concordevolmente eletta.
è disgiunto, per lo più, da un affetto reciproco più 0 meno intenso
castità somma beltate. s. bernardino da siena, 505: così, come
, / concordia e luce ad impetrar da l'alto. foscolo, iv-307: da
da l'alto. foscolo, iv-307: da ch'ei [mio padre] s'
divisi in tre parti: l'argomento da trattare, ciò che si deve ammettere
? marino, vii-250: sarà agevole da persuadersi, ch'anche l'inferno sia ne'
, dicendo essere stato dato a cesare da alcuni uomini pii e dotti come buono
peccato de la prevaricazione del primo uomo da dio era partita e disformata, eletto
. -giudizio di concordia: atto eseguito da un fallito per comporre il fallimento con
. -lo cavaliere rispose: -donami cavallo da cavalcare, e somiere e robe e dispendio
. compagni, 2-5: niuno argomento da guerra si fece, perché non poteano
dotta, lat. concordia, deriv. da concors -ordis * concorde '.
famiglie. = voce tose., da concordia'.
scientifiche. = deriv. da concorde. concordista, sm.
ed eretici. = deriv. da concordismo. concordità, sf.
e di corpo. = deriv. da concorde. concorporale, agg. teol
una cosa con un'altra, in modo da formare un unico corpo; formare con
2. rifl. unirsi in modo da formare un solo corpo; fare un
concorporare * incorporare ', deriv. da corpus -oris * corpo '. concorporato
. unito a un'altra cosa in modo da formare un solo corpo; ridotto in
caro, 5-117: gli concorrenti sono da esser temuti, quando non possano insieme
men belle, esclamarono: ch'han da far queste con bacco? baldinucci,
sportiva; chi partecipa a giochi organizzati da enti televisivi e radiofonici. parini
: quando il reato commesso sia diverso da quello voluto da taluno dei concorrenti, anche
reato commesso sia diverso da quello voluto da taluno dei concorrenti, anche questi ne
: io non credo di aver fatto, da ch'io vi conosco, mai
infamia, vi prego a distorvi da la pratica di quella talanta. boccalini,
frequenti repulse che i senatori hanno da quei carichi che desi derano
largo, avevano acquistata ima minestra, tanto da non morire in quel giorno. svevo
come per esempio l'esclusione delle giovinette da molte borse di studio ecc. per
: essendo adunque giovannantonio condotto a siena da alcuni mercatanti agenti degli spannocchi, volle
un massimo (non superabile) le azioni da possedersi prò capite: per es.
6. ant. parità di voti conseguita da più candidati in un'elezione.
: avvenne che, dipignendo lio- nardo da vinci, pittore rarissimo, nella sala grande
di quella che fece agusto nel pelago da lui cavato. marino, vii-175: pittore
era pure stato a concorrenza rapito il pontificato da quel giovinetto. -fare concorrenza:
eterni numi, che i buffoni stian da buffoni, e che non s'impaccino in
, e che i corbacci nel cantare siano da tanto quanto i rosignuoli. g.
l'alte porte. boccalini, iii-13: da tutto lo stato d'apollo sono concorse
d. battoli, 37-59: concorrono da molte parti di spagna, ad entrar
gran copia e mobilità spesso li facea da parti opposte incontrarsi davanti alla mia prora
uomini, donne e bambini vi concorrono da tutte le province circostanti, a piedi,
canali non altrove che in questo foro da noi disegnato possono concorrere: qui però
adoprano. bruno, 3-131: non è da credere altro firmamento, altra base,
parecchi circostanze di grandissimo onore, ma da passarsi tutte in un cenno, concorsero a
cielo si reggono con leggi affatto dissimili da quelle che reggono gli affari umani.
dante, conv., i-ix-i: da tutte le tre sopra notate condizioni,
l'uomo si debbe guardare più tosto da l'invidia de l'amico, che
l'invidia de l'amico, che da l'insidia de l'inimico. tasso,
astrologò sono concorsi a dire, che da donne avrò gran benefici. fed.
duca di savoia] non dubiterei di avere da alcuno a essere giudicato poco avveduto,
oro. baretti, 2-391: mosso dunque da queste tante riunite evidenze e testimonianze,
= lat. concurrère, comp. da cum * con 'e currire
inanimate. = deriv. da concorrere. concórso1 (part. pass
, 67: seguono poi le donne da partito, /... / concorse
fu si smisurata la moltitudine de'concorsi da tutto intorno il paese... che
e 'l concorso, che veniva qui da ogni parte d'ogni sorta d'uomini
molto tempo confuso, destrutto ed inturbidato da bovi, porci ed asini; e
possa far tanto che vendiche quel loco da si villano concorso; a fin che
, dove era gran concorso di genti da tutte le parti, quali mascherate e quali
, prima da'paesi circonvicini, poi da tutto il contado, poi dalle città
città dello stato, alla fine anche da altre. carducci, i-486: ci
l'animo di leggieri e ritondi corpuzzi da uno certo concorso fortuito. imperocché niente
. 4. competizione (indetta da privati o da enti pubblici) per
4. competizione (indetta da privati o da enti pubblici) per conferire ai migliori
più che dal merito comprovato ancora ne'concorsi da dotti esaminatori. vico, 109:
. -concorso a premi: gara indetta da enti radiofonici, televisivi, giornalistici o
enti radiofonici, televisivi, giornalistici o da complessi industriali o commerciali per l'assegnazione
reati: violazione plurima della legge penale da parte del medesimo soggetto che risponde così
unica pena corrispondente alla somma delle pene da infliggersi per ogni singolo reato commesso (
nel prodursi di un evento dannoso, da parte del soggetto che lo subisce (
s'estingue, se la seguente voce cominci da vocale altresì: e la cagione è
= lat. concursus -ds, deriv. da concurrlre * concor rere '
viscosi, ma bensì sierosi, generati da prima origine nello stomaco, labefattata la
esterni commessi. = deriv. da concuocere. concóva, sf.
sua voce nei giorni canicolari, potrebbe da una rosa languente per lo calor estivale tirar
per lo calor estivale tirar tanto succhio da far una terza concozione, pria che finisca
le quali l'autor sente per la statua da lui descritta. canigiani, 1-70:
chiamasi conservazione. = deriv. da concreare. concreato (part.
efficienza creatrice. = deriv. da concreare. concrédere, tr.
e a consumarlo. = comp. da con e credere (v.).
* compagno nel credito * che ha da avere insieme con altri. =
con altri. = comp. da con e creditore (v.).
- anche al figur. girolamo da siena, i-120: questo calore ha a
; concrezione. = deriv. da concrescere. concréscere, intr.
dotta, lat. concrescere, comp. da cum * con 'e créscere *
cristall. associazione di cristalli, formata da individui contigui o compenetrati fra loro.
fra loro. « = deriv. da concrescere. concretaménte, avv. con
di villa, fu una lunga battaglia manovrata da centomila uomini. = deriv.
centomila uomini. = deriv. da concretare. concretare [concrèto),
potenzialmente « storicizzate *. escludo, da queste considerazioni, i miti d'arte,
spaventoso vuoto. = deriv. da concreto. cfr. fr. concréter (
'. = deriv. da concreto, secondo la forma del fr.
si farebbe di un cartello d'appigionasi da una casa all'altra. c.
aspetti positivi delle cose, che nasce da un senso vivo della realtà, da
da un senso vivo della realtà, da un contatto pieno e sicuro con le
l'asinità in concreto, a fine che da tutte tre le celesti reggioni possiamo contemplare
altrui dosso? manzoni, 434: è da credersi, che un tale principio sia
dir. colpa in concreto: che deriva da negligenza del soggetto agente (nel vigente
antichi sentirono in opposizione a discrétus (da discernère) 'separato, distinto '
concrezione tartarosa. cattaneo, ii-2-176: da ambe le sponde della muzza..
una mente sciolta e libera, separata da ogni concrezione e terminazione mortale. leopardi,
[i vizi del cuore] principalmente da riempimento di cavità per concrezione poliposa,
lat. concrèti<5 -ónis, deriv. da concrèscere. cfr. fr. concrétion
per la concubina d'un baro ricevuto da essa anche di notte in casa sua.
è coricata insieme con altri '(da cum * con 'e cubare 4 stare
: il romanzo storico, infatti, vestito da guardia nazionale, correva con l'uzzolo
della libertà. = deriv. da concubina, attraverso la forma del fr.
principalmente sopra questo, che non erano da tollerar più longamente i sacerdoti concubinarii, di
essere un troppo gran perdigiorno per mettersi da buon senno a confutare il grave filosofo che
condivi, 1-36: principiò un quadrone da sala, rappresentando il concubito del cigno
le delicie mie. s. caterina da siena, i-42: se noi vorremo
parte divina, si ripurga l'animo da errori, e viene a farsi ornato
conculcati. imbriani, 2-221: spinto da vanità potrei trafiggere / di ferro o
poi 1 disprezzare ': comp. da calcare * pestare con i piedi '(
calcare * pestare con i piedi '(da calx calcis 'tallone ').
26: delle fortune di provinciali, sì da private rapine sì da piuviche gravezze conculcate
provinciali, sì da private rapine sì da piuviche gravezze conculcate, non altrimenti che
, 66: parimente come caduco fiore da leggier accidente mi troverò conculcato e come
ravasi conculcata dall'italia, ma spennacchiata da un leone di savoia. gioberti,
giusti, iii-145: se mi domandate da che nasceva questa fede serena e questa speranza
la cui fibra era di tale energia da non esser così facilmente infranta come quella
possibil rigore. = deriv. da conculcare. concuòcere, tr.
malaggiata- mente può esser concotta e digerita da altri dei, che da te,
concotta e digerita da altri dei, che da te, saturno; questa, che
.., concotta l'interna febbre da cui venne agitata per molti secoli (e
piantare i castagni, fossero già fatte da uno o due anni avanti, massime
per sposo m'abbo eletto, / da questo mondo infetto mi partisco; / lui
, solo, il concupisco. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
concupiscère) 4 bramare ': comp. da cum 4 con 'e capire
freno alla tua concupiscenza, e parti da te tutti li diletti che...
parte né dalla nostra ci ho conosciuta da biasimare. ottimo, ii-310: colui
tanto mangiate e bevete allegramente, uscite da tavola bollente di vino, di concupiscenze
economia per fare il generoso, guidato da trasporti della passione e del vizio;
allo stesso amatore, o all'altre persone da lui con affetto d'amicizia dilette.
concupiscentia 4 desiderio ', deriv. da concupiscère 4 bramare '. concupiscenziale,
. concupiscenziale, agg. che deriva da concupiscenza (un atto, un comportamento
giovanni dalle celle [tommaseo]: da considerare è che e'non disse:
per ispendere. = deriv. da concupiscenza. concupiscibile, agg.
): entrò in openione, essendo da la concupiscenza accecato, al padre di
enorme errore induce l'uomo, che da lui ingombrato si ritruova, questo concupiscibile
, lat. tardo concupiscibilis, deriv. da concupiscère 4 desiderare '. concupiscibilità
ciò che le appare come un bene da ricercarsi (per lo più, i piaceri
buti, 1-675: all'uomo fu dato da dio la concupisci bilità,
dal male. s. bernardino da siena. 772: ti mostrai l'uomo
, con viene essere asciolto da ogni rigidezza e temporalità, la quale
voce dotta, lat. tardo concupiscentivus, da concupiscens -entis, part. pres.
donne, dei pupi. se ne favoleggiava da anni. concursuale (1concorsuale),
onde / nettunno. = deriv. da concussare. concussionàrio, sm. chi
il caposezione zeta. = deriv. da concussione: cfr. fr. concussionnaire (
frequentemente accadono forti asfissie, subitamente cagionate da concussioni del cervello, per cadute o percosse
tremito che m'ha preso a pigione da un pezzo; nei giorni susseguenti n'ebbi
venne inibito il consolato. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
redi, 16-ix-369: ha avuto origine da causa violenta esterna concussiva, ed abile
parte è il notaio, e letti concussi da belve -che dico! oneste sono le
dico! oneste sono le belve -concussi da uòmini scellerati, i quali, impotenti
al figur. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
di masnadieri, sulla quale era avvezzo da tanto tempo a riposare, l'aveva ora
fede scheranesca su cui egli era avvezzo da tanto tempo a riposare, l'aveva
volume, scritto *, deriv. da xovrói; 4 pertica ', perché i
pena non dall'epoca dell'arresto, ma da quella della condanna, i sette anni
essa, alla pineta di ravenna, da una vita di stenti e di rischi;
, affermazioni, compiuta dalla chiesa o da un tribunale ecclesiastico. muratori, 7-v-155
, x-21-63: il pubblico, abituato da troppo tempo ad ammirarla, si era
voglio che la condanna mi sia data da te. 4. costrizione a
7-105: restavano muti, come oppressi da una condanna di perpetua miseria.
miseria. * = deverb. da condannare. condannàbile, agg.
universale condannaménto. = deriv. da condannare. condannare (ant.
: quivi l'ebbe egli una coltellata da un altro, e così volò in
e vinti, a ricevere gli insulti da parte degli spettatori. nomi,
, uno il tempo; troppo essendo da condannarsi l'abuso di coloro, che,
che si umilia, non essendo condennato da dio, sempre condanna sé medesimo.
, sul quale vi siete già condannato da voi medesimo. pananti, i-64:
dio, che egli si risolse, posta da parte ogni pietà, di punire in
tassa su una lettera, un collo da pagarsi dal destinatario. bembo, 7-2-20
è una lettera, la quale viene da madonna anfrosina vostra, ed è scritta
guisa che non ci si debba più passare da alcuno, che non serva più al
condemnàre, rifatto sul semplice damnare (da damnum 'danno ', e poi
(superi, condannatissimo). colpito da condanna, obbligato a scontare la pena
servire di condannati. = deriv. da condannato1. condannatóre, agg.
come, o a chi appellarmi da una vostra sentenza condannatoria. = deriv
vostra sentenza condannatoria. = deriv. da condannare. condannazióne (anche condannagióne,
con mille lire di condennagione. paolo da certaldo, 142: le...
fanciulle a maritare. s. caterina da siena, iii-251: egli è sonato
forse anco per suo zio leone, ambidui da gragnanella, che voglia lor rimettere la
appellare al futuro concilio, cosa proibita da pio e giulio ii sotto le pene
che lo difendono, che debbiano desister da quelli errori. boccalini, i-331: il
forse si dànno smanie di natura diversa da quelle ch'io conosco, e meno condannevoli
molto odio. = deriv. da condannare. condebitóre, agg. e
onorevole. s. caterina da siena, i-104: egli è mendico in
pres. di condecère, comp. da cum * con 'e decite * essere
di due pomi rotondi, l'uno da l'altro condecen temente separati. leggi
lat. tardo decibllis. deriv. da deut * conviene '. cfr. condecente
del grand'essere vi ha fatto nascere da una famiglia nobile e condecorata e dotata di
motivi di esse. = deriv. da condecorare. condegnaménte, avv.
si può mai meritare condegnamente, né pure da verun giusto: perché può bene
dizione, stato per il quale tuomo merita da dio la grazia in virtù della
congruenza. = ¦ deriv. da condegno. condégno (rar.
meriti loro. tasso, 6-iii-212: da dio chiamato / a regger peso al
lor travaglio apparecchiati / li son da noi, quasi condegno premio / deu'
. dal lat. condignus, comp. da cum * eoa 'e dignus 4
comp. dall'imp. di condensare e da grasso (v.)
la midolla / del terren grasso, e da cotanti fiumi / bene irrigato,
tempo il legname, in quella guisa che da noi trovato si è il modo
condensa l'ardente gioventù. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
gente s'affolla intorno; n'accorre da ogni parte della strada. [edis
alcune di loro e si distraggono grandemente da un giorno all'altro. d.
sopra esso dieno i raggi del sole condensati da una lente, e in tal modo
rottura, se non sono sostenuti o da fossi o da ripari. berchet, 88
non sono sostenuti o da fossi o da ripari. berchet, 88: all'ondeggiante
catasta rossa, bellissima all'occhio, da cui si tagliano delle fette..
dotta, lat. condensare, deriv. da densus4 denso '. raro. che condensa
proveniente da due o più sorgenti su un oggetto
due o più sorgenti su un oggetto da osservare, usato specialmente nei proiettori e
tutti i campi dell'elettricità, costituito da due armature metalliche elettricamente conduttrici separate da
da due armature metalliche elettricamente conduttrici separate da un dielettrico, tali che cariche poste
dei condensatori, ed era un temporale da teatro nel buio di quella camera in una
macchinista torpediniere, non distinguendo un condensatore da una caldaia. -per simil.
il passaggio fra latrina e cucina fungeva da condensatore in stazione arrivo, e ingigantiva
= voce dotta, deriv. da condensare; nel significato tecnico sul fr
, dall'ingl. condenser (deriv. da to condense), termine dovuto all'
affollamento, raggruppamento fitto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
condicevole portamento. = deriv. da condicere. condicióne e deriv.
contenerle. = deriv. da condimento. condigno e deriv.
= voce dotta, comp. da condilo e artrosi (v.).
. = voce dotta, deriv. da condilo e il sufi, -oide, che
= voce dotta, comp. da condilo e dal sufi, -oideo,
, e quella specialmente che é prodotta da morbo venereo. dizionario di sanità,
'escrescenza callosa ', deriv. da xóvsuxoc 'prominenza '. cfr.
mettesti, pazzo senza fallo saresti tenuto da ciascuno. aretino, 2-193: i
quelli che in realtà sono tanto ricchi da crearsi il condimento col loro sangue stesso.
sono essi sempre stati acerbissimi, né da me credo che si potesse imparar condimento
condimento di spirito. 5. caterina da siena, iii-262: oh quante diletto se
bandello, 2-24 (i-892): che da amore tutti i beni procedino,
: alla naturale ferocia è poi da aggiungere il condimento della vendetta familiare
cerimonie o a spettacoli, in modo da costituirne l'elemento principale o caratteristico.
dotta, lat. condimentum, deriv. da condirei con valore tecnico e figurato
quando per avventura essendo tenuti a mangiare da alcuno frate non siamo contenti di prendere
cibo in quello sapore che sono conditi da colui che li dona, ma addomandiamo
commesso alcuna cosa. 5. caterina da siena, iii-301: siccome il sale
, xxiv-144: per cibo condire ha da spargersi il sale a pizzichi, non a
mastro germano, il quale faceva cucina da per sé, e si condiva certe
uso di sale piuttosto che d'unguento da cancheri, come usano di fare oggidì,
e pentite bensì ma non a tal segno da non valersi a nuova lusinga della loro
condiva anche i suoi insegna- menti tanto da renderci lo studio meno tedioso, non
paese sempre entra ed è portato danari da chi vuole delle loro robe, lavorate
, compiacente. s. bernardino da siena, 389: quinto amore è conde-
epidemica, oppure per consiglio dato loro da taluno professore condiscendente,...
in un susurro pieno di comprensione, da iettatrice condiscendente, e tuttavia resistente.
gastigano [i figliuoli] quando rispondono da principio; non si scaponiscono, non si
, gli effetti della nostra condescendenza hanno da essere un premio che noi rendiamo al
fanno poesia, né le condiscendenze, da sole, costituiscono l'amore.
= voce dotta, deriv. da condiscendere; cfr. fr. condescendance
antiche, condiscendemmo alle moderne. zanobi da strata [s. gregorio magno
la mente dell'afflitto bene è conosciuta, da chi sa condiscendere alla passione. savonarola
, 3-1167: ella, molto sollecitata da nostri supplichevoli lamenti, condescen- derebbe o
questa casa, ch'era stata appigionata da più di cinqu'anni alla dama contessa
, lat. tardo condescendère, comp. da cum * con 'e descendére
di qualche condiscendiménto in augusta. ma da tali condiscendimenti era ben alienissimo il nunzio.
essere avuto in riverenza, non solamente da esser sopportato in pazienza. meditazioni sopra
tua, purché ci rammentiamo di farla da antichi condiscepoli. imbriani, 2-154: ricorsi
. dal lat. condiscipùlus, comp. da cum * con 'e discipùlus
. carletti, 21: davasi a tutti da mangiare quanto volevano, una volta il
stri riamente t'ami con ardore. bartolomeo da s. c., ii-9-10
. c., ii-9-10: da essa [scrittura] si prende manifesto cogno-
manifesto cogno- scimento di tutte virtudi; da essa sapienzia, condita di varietà.
e al prossimo. 5. caterina da siena, i-71: un amore ineffabile tratto
io avessi un'anima condita e impreziosita da centomila lire di rendita, un'anima
squisite minuzie che non s'imparano che da gente del luogo. stuparich, 5-228
o secco, / l'erba è da bestie, dicono, e il condito /
. = voce dotta, deriv. da condire.
voce dotta, lat. conditor -6ris, da condire * fondare \ conditura, sf
dotta, lat. conditura, deriv. da condire 'condire; imbalsamare'.
densa... non è per ora da augurarsi un rapido ulteriore incremento. facciamo
, ecc.). girolamo da siena [tommaseo]: donative grazie,
la strada. = deriv. da condividere. condizionale, agg.
condizione, sottoposto a condizione, limitato da una condizione. ottimo, i-15
pascoli, i-621: l'aggettivo è da preferirsi lontano dal suo sostantivo, specialmente
durante la detenzione tenuto un comportamento tale da far ritenere sicuro il suo ravvedimento,
condizionali [congiunzioni], che continuative da altri si dicono,... sono
conditionalis (per condicionalis), deriv. da conditio -ónis (per condicio -ònis)
= dall'ingl. conditionalism, da conditional 1 sottoposto a condizione '.
mondo che cangia. = deriv. da condizionale. condizionalménte, avv.
. = voce dotta, deriv. da condizionare; cfr. fr. conditionnement
aria per modo ch'eziandio un suono da venti, trenta e più miglia lontano.
'l vino che è tutto fuoco, simboleggiato da bacco, va smorzato dalle piacevoli e
acconcia (pacchi, casse, merci da spedire); confezionare, acconciare in
. = voce dotta, deriv. da condizione1-, cfr. fr. conditionner
condizionatamente... si fonda, da una parte, sulla fedeltà e sulla potenza
, offertegli, la mattina: e, da lui, condizionatamente, accettate.
lui non possea pensare niuno modo possibile da reuscirle il suo disigno. machiavelli,
: parmi... vedere pendente da un vivo e vigoroso tralcio di vite un
: questa adunque, essendo lungamente amata da un nobile e ben condicionato giovane,
grotte e sboccavano nelle stanze, chiuse da botole dorate. calvino, 1-228:
sottoposto, subordinato, limitato, determinato da una o più condizioni. giovanni dalle
volentieri ne pigliamo carico senza espresso ordine da quella; pure, sendo condizionata,
nelle migliori condizioni possibili il loro trasferimento da un luogo a un altro.
fasi di lavorazione. = deriv. da condizionare. voce accolta dal tramater come
altro che pura condizione, ciò che da filosofo di buon giudizio non si vorrà
mila scudi. pirandello, 7-283: da che ero in ballo, volevo ballare.
quella che dipende dal caso, ossia da un evento fortuito... la
che fa dipendere l'esecuzione della convenzione da un avvenimento che è in facoltà dell'
la condizione che fa dipendere l'obbligazione da un avvenimento futuro ed incerto. risolutiva
l'uccisor di suo fratello partirebbe subito da quella città. pellico, ii-140:
dante, conv., i-ix-i: da tutte le tre sopra notate condizioni,
non gli dispiaccia. s. caterina da siena, i-103: ell'è condizione
vestigi che ancora appariscono degli edificii fatti da loro fanno certo indizio che e'principii
le condizioni critiche in cui si dibattevano da qualche tempo, ed erano al corrente
. bisticci, 3-116: messer bernardo da narni fu cardinale e chiamossi da spoleto
bernardo da narni fu cardinale e chiamossi da spoleto. fu lungo tempo auditore di
, certo non pur colle parole è da temere di trattare di sue condizioni, ma
è unta, se ronzin somiglia. francesco da barberino, 35: sono alquante che
mia bassa condizione non parrebbe. andrea da barberino, 2-173: disse buovo:
dotti e veramente preti, benché promossi da bassa condizione, non può essere che
, 11-35: passavano e ripassavano da mattina a sera altri prigionieri, accompagnati
mattina a sera altri prigionieri, accompagnati da secondini; andavano agli esami, e
ogni gentiluomo ha il dovere di ottenerle da tutti il rispetto. pirandello, 5-77
cognosciuta la condizione del fatto, fu da tanta vergogna vinto, che non gli dava
che non gli dava il cuore più da casa uscire. ariosto, 40-8: tra
questa condizione che le non sono perfette da ogni parte. aretino, 2-138: rimiro
crudel guerra che insorgesse giammai, opponete da per tutto la vostra virtù, in cui
, e in cui trova ogni uomo da specchiarsi e da far suo profitto. beccaria
cui trova ogni uomo da specchiarsi e da far suo profitto. beccaria, 1-322:
umana si può migliorare di gran lunga da quella che è, come è già
è, come è già migliorata indicibilmente da quello che fu. de sanctis,
[la gentilissima donna] fu partita da questo secolo, rimase tutta la sopradetta
e però gli giovava di vedere. andrea da barberino, 1-9: lo re agolante
son versi di conversazione e vengono letti da tutte le condizioni; e questo che è
deledda, iii-15: un cortiletto recinto da un muro in rovina precedeva una specie
composto di tre archi in muratura coperti da un tetto nella stessa condizione del muro
cecchi, 1-73: c'è abbastanza da spiegare la condizione miserabile di queste reliquie
grado di asciuttezza che si dà alle sete da traffico, togliendo loro col fuoco l'
costante consentita dal commercio, e autorizzata da legge. condizione è anche l'edificio
la condizione (per lo più seguito da che o di): con patto,
viene uomo di condizione e con partiti da appiccarsi, si crede che vi si troverà
restori a'fianchi, in condizione di muoversi da stananello senza gravissimo pericolo. c.
fatto sotto condizione tiene? rispondo: da distinguere è delle condizioni. boccaccio,
in presenza del magistrato ', deriv. da condicére 4 fissare un giorno per procedere
4 fondazione, edificazione '(deriv. da condire 4 fondare, creare, edificare
combattenti bolognesi si recò all'ospedale, da eugenia, che fra loro chiamavano la
rimedio puote apportare, lasciando le condoglienze da parte [ecc.]. sarpi
che, con tante promesse fatte loro da cesare, però non potevano manco aver
. la prega. = deriv. da condolere; cfr. fr. condoléance (
nel 1460), deriv. da condouloir (nel 1279).
facesse loro. = deverb. da condolere. condoglióso, agg. ant
te che selva già deventi. andrea da barberino, iii-322: e veden
dotta, lat. condolére, comp. da cum 4 con 'e dolère 4
in comune una famiglia di servi che da generazioni lavoravano nello stesso fondo campestre;
; il bene stesso posseduto in comune da più persone. fu. ugolini,
in parte la stessa dominazione può essere da questo vocabolo significata. c'è dei
in paesi non redati e non governati da essi, paesi che hanno un erede e
lat. mediev. condominium, comp. da cum 4 con 'e dominium 4
(1357), comp. da cum * con * e domìnus * padrone
. galueo, 1077: ho fatta la da lei impostami considerazione, e del darne
! parini, 597: ben odo rispondermi da voi ch'io sono più in caso
condonatelo al continuo studiare che fo separato da ogni divertimento. giusti, 3-61:
d'annunzio, v-1-916: c'è da una parte una gente inclinata a rinunziare,
3-232: ha pigliato ancora delle licenze da non si comportare in niun modo, per
monti, iii-62: la subita vostra partenza da milano vi ha sottratto ad una preghiera
concedere in dono, condonare comp. da cum * con 'e donare * donare
d'annunzio, iii-2-1023: ecco, da lui ricevo il condóno se sono in colpa
cinque giorni. = deverb. da condonare-, cfr. ingl. condone (
il collo di color carnicino, sorgente da un collare di lunghe piume bianche;
forte e sì affamato, che alza da terra non solamente le pecore e simili animali
guidare; guida, scorta. francesco da barberino, 168: orsa cortese e la
aspro cammino, i e io da te ricevo la condotta. ser giovanni,
della sua condotta, che dovevano venire da coccino. brusoni, xxiv-869: sotto
condotta del quale, per la servitù professata da esso al duca di carpinete suo fratello
e quine trovatosi, mandònno per braccio da perugia con buona provigione e grande con-
quale un capitano di ventura veniva assoldato da un principe o da un comune,
ventura veniva assoldato da un principe o da un comune, insieme con la milizia
164: avevano capitoli con bartolomeo coglione da bergamo loro condottiere, che la condotta
, 1-48: noi avevamo tolto micheletto da cutignola per nostro capitano con lance 600 e
lance 600 e 200 fanti e niccolò da tolentino anche con altrettanta condotta. guicciardini
assunzione di persone (anticamente di insegnanti da parte di università o stati), affinché
vinto la condotta e si trova a scandicci da un mese. -il territorio del comune
cui con lode sì strepitosa avete fatto da medicante, perché tacer samminiato? fucini
? fucini, 114: il medico incominciò da quel giorno a guardare nello sperimentale se
di vettovaglie per eserciti. -da condotta: da trasporto. guarini, 336:
ima fortezza moventesi, la quale ha da condur seco tutto ciò che è necessario
. monti, iii-421: gli esemplari da umiliarsi all'imperatore sono pronti, e
a torino. -guida di mezzi da trasporto terrestri e marittimi. - anche
e della intera capacità mia di regolarmi da me stesso, e di viaggiar solo
, a esser giudicato, a esser classificato da tutti i buoni uomini della tua condotta
. de roberto, 412: davano da ciarlare alla gente con la loro condotta.
ne'suoi negozi una condotta molto diversa da quella che fu tenuta già dal medesimo
vivere, una regola vera della condotta da tenersi in società. nievo, 79:
lo ammoniva della condotta alquanto sospetta tenuta da lucilio a venezia, a cagion della
di ventisette milioni sia messa in orgasmo da un uomo che ha meriti distinti,
la condotta del suo partito fosse interamente da biasimare. era ammissibile che il partito
in arcate per fare passar l'acqua da un monte all'altro. cattaneo,
scenico, che seguono una compagnia teatrale da un luogo all'altro. 17
stagion nuova. = deriv. da condurre. condottare { conduttore)
leggendo, che io mi trovo preso da dante per suo compagno, e condottiere
mente a qualche poeta loro predecessore, da essi pregiato sopra ogn'altro, e
. segni, 1-80: i principi costituiti da lui medesimo [iddio] condottieri de'
sarete subito [in villa] corteggiato da capponi, da anitre, da pollastri
[in villa] corteggiato da capponi, da anitre, da pollastri...
corteggiato da capponi, da anitre, da pollastri... condottiera di questo esercito
che letterato. = deriv. da condotta * schiera di soldati, compagnia
fa ardente disiderio in terra posto, da luce cieca condutto, cioè da falsa terrena
posto, da luce cieca condutto, cioè da falsa terrena sapienza ammaiestrato. dante,
venire, portato, introdotto; venuto da fuori, estraneo. f. villani
. 3. trasportato, fatto passare da un luogo a un altro (in
dove si veggion trentamila scotti, / da zerbin, figlio del lor re, condotti
dal viceré. varano, 72: ma da contrari a lor duci condutto / stuol
): c'era anzi, condotto da un suo luogotenente, il suo proprio reggimento
a tanto che quei trecento rifugiati condotti da lui non tentarono qualche novità in svizzera.
tante / e genti e armi, da l'ignote arene / de l'immenso
rapine. marino, 18-150: salta da l'aria, e vede apertamente / adone
si veggano estraordinarii sanza esemplo, condotti da dio: el mare si è aperto
in maniera agile, sciolta, così da riuscire rapido, avvincente (un racconto
la testa di un suo ritratto condotta da lui a guazzo su una tela di
guazzo su una tela di bisso che da ogni banda mostrava parimente e senza biacca
, sm. canale chiuso o costituito da tubi, attraverso il quale circolano fluidi
scolano dalle pianure ne'fossi, e da questi in piccioli alvei, si chiamano
che guarisci dalla morte. s. caterina da siena, i-142: dalla obedienzia nasce
di suoi parenti, e tratta l'ha da loro come da uno condotto, ma
e tratta l'ha da loro come da uno condotto, ma questo da se stesso
come da uno condotto, ma questo da se stesso ha tratta nobiltà. leone
.. alcuni condotti, che se da per sé el bronzo non v'andasse,
ché questi quolibetici titoli sono veramente cose da far iscoppiare le bombe, non che le
il condotto delle pappardelle / s'ha da serrar (dic'egli) ella sia il
l'estremità della pianta, e altre da esse il riportino al cuore. c.
condotto. = lat. conductum, da conductus, part. pass, di con
in istologia, la formazione della cartilagine da parte di tessuto connettivo indifferenziato.
. dal gr. xov- splxri (da xóv8po <; * granello ').
e xóoi <; * soluzione ', da xòo> * sciolgo '. condriòma,
. xàvspoi; * cartilagine 'e da xxdot7] <;, da xxdoj *
e da xxdot7] <;, da xxdoj * rompo '. condrodistrofia
8o <; - * male 'e da tpocpf) 'nutrizione '.
a un granello ', comp. da x ^ vspo? * granello 'e
= voce dotta, comp. da condroitin [a] e [acido]
^ vspot; 'cartilagine 'e da lipoma (v.). condròma
tumore generalmente a diffusione benigna, costituito da tessuto cartilagineo. = voce dotta
delle giunture. = deriv. da condroma. condro mucina (o
e dal lat. scient. mucina, da mucus 'muco condróne, sm.
unità morfologica del tessuto cartilagineo, costituita da una cellula e dalla sostanza intercellulare che
= voce dotta, comp. da x6v8po <; * cartilagine 'e
gr. xóvspoi; 4 cartilagine * e da proteina (v.).
allo sterno. -articolazioni condrosternali: formate da ciascuna delle prime sette cartilagini costali con
. xóvspo? * cartilagine * e da sternale (v.). condròtomo
, 3-85: le pennellate sono da maestro, sicurissime, conducenti, sen-
i-388: i vecchi conducenti dicono che da giovani si dorme volentieri sul carro perché
-militare addetto al servizio dei quadrupedi da salma e da tiro. d'annunzio
al servizio dei quadrupedi da salma e da tiro. d'annunzio, v-1-154:
il prefato illustrissimo signor duca fussi richiesto da uno di loro conducenti, s'intenda
loro conducenti, s'intenda essere richiesto da tutti. condùcere, v.
coscienza. = deriv. da conducère 4 condurre '. conducìbile,
e quella confessione la quale è appunto data da tutti i teologi e ss. padri
utile, vantaggioso ', deriv. da conducère 1 condurre '. conducibilità (
. = voce dotta, deriv. da conducibile. cfr. fr. conducibilità
viniziani commosso. = deriv. da conducère 'condurre '. conducitóre
in questa fiera. = deriv. da conducère * condurre '. conduplicato,
voce dotta, lat. condùpllcdtio -ffnis; da conduplicdre * raddoppiare '. cfr.
= voce dell'america latina, deriv. da un termine indigeno. cfr. fr
delle porte. crudeli, 1-49: can da fermo... e lacchè /
lo riprova. pratolini, 9-556: soggiogato da questa sua antica amante, sempre di
ed è quando si considerino come ricevuti da lui, e che però m'infiammano
, o remi, o niuna altra cosa da poterla conducere. d. battoli,
. -condurre le acque: farle passare da un luogo a un altro mediante appositi
mediante appositi dispositivi. 5. bernardino da siena, 84: una medesima aqua si
cose, perché mai gli mancherà acqua da condur per gli acquedotti di legno ne'lavatoi
sommamente ripieni. lustri, 1-5-36: da asciano in poi, si conducono le dette
ii-1-79: consagravano mediante gli auguri dentro da certi termini, per dove avevano a condurre
all'equatore. mascheroni, 2-62: poiché da un punto d ad una retta a
narrare i movimenti, gli spostamenti compiuti da una persona. dante, purg.
una somma di denaro). girolamo da empoli, i-24: si mise a ordine
abbondanza. leggi di toscana, 6-177: da certo tempo in qua si conduce e
sentì urlare un lupo. s. caterina da siena, i-13: ogni altra via
può stare morte. s. bernardino da siena, 104: e qui vedi
i quali vogliono che la si abbia da seguire [la prospettiva] sino a tanto
ed agevoli; ma che si abbia da lasciare da banda, tosto che ti fa
; ma che si abbia da lasciare da banda, tosto che ti fa smarrire la
m'avrebbe 'n mar a tradimento. francesco da barberino, i-4: io, che
barberino, i-4: io, che da lui ho la vita e l'onore,
(12): quelle [virtù] da crudele obumbrazione offuscate con la sua forza
a castità e a scienzia. andrea da barberino, iii-303: volessi iddio che questi
mangiar la condusse. s. caterina da siena, i-27: questa è quella perversa
avrebbe dovuto condursi. ojetti, ii-619: da allora stabilì di condurre l'opera tutta
allora stabilì di condurre l'opera tutta da solo. -per simil.
a tutti i re ch'erano stati dinanzi da lui, e a mantenere pace e
la quale egli in età di sedici anni da sé la condusse e poi la difese
quel modo, e le cose erangli riuscite da ultimo a bene. alvaro, 7-177'
rimasti nelle file della democrazia, era minato da un sospetto di inadeguatezza negli uomini che
, alle piante). busone da gubbio, 1-37: alla donna sua presenta
un garzonetto che sia bello, / da insegnarli dottrina e da condullo. cantini,
bello, / da insegnarli dottrina e da condullo. cantini, 1-18-24: non
, che porranno e averanno posto seme da bachi, per quanto gli sarà bisogno
colla loro venuta, né moneta non aveano da più conducergli. bibbia volgar.,
che si allocano a tempo, sono condotti da mugnai ed altre persone facultose.
in lor compagnia quivi conduttisi, e modestamente da parte tiratasi, con piacere aspettavano quando
ove condotti siete, / non troverresti da mangiar né bere, / e sanza
. grazzini, 3-2-254: s'io feci da dover, padre stradino, / quel
. machiavelli, 397: e come da questi tempi indietro non si è mai
non par che luca / lo raggio da sinistra a quel di sotto, /
del piovano e con aiuto di cittadini da bene, l'altro anno tutte a tre
palesemente impazzare. ariosto, 23-120: da troppo amor constretta si condusse / a
autocrate l'auighieri. cicognani, 3-15: da quel momento ella... pregò
poi avrei torto se mi conducessi diversamente da ciò che mi sono proposto di condurmi
, trattava ora veramente di ricevere soldo da lui. 32. rifl.
speranza c'ho d'avere. francesco da barberino, 181: curi giustamente a guadagnare
. francesco, pregandolo di non si allontanar da castiglia, perocché bisognarle per l'
quella consolazione e quegli aiuti, die da niun altro avrebbe, a ben formare
. condùcère 4 condurre ', comp. da cum 4 con'e ducère 4 guidare
uno stimolo. = deriv. da conduttivo. conduttivo, agg. atto
, 2-2-267: non si perdé sì presto da scipione cartagine se non perché, mancandogli
elettrolito. = deriv. da conduttometria. conduttóre (ant.
le ripe i grassi armenti / quivi condotti da diverse marche; / e i
sanza alcun fallo farsi vincitore. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
. chi fa venire, chi fa andare da un luogo a un altro, chi
la conduttrice de'novelli albori, / da l'aureo vaso e da la mano
albori, / da l'aureo vaso e da la mano eburna / versando perle e
. non punto vi giugnerebbe nuovo che da un membrolino dell'uomo, quantunque fornito
discorre sotterraneamente le vie attigue ai luoghi da illuminarsi [a gas], separandosi all'
separandosi all'uopo in più rami. da ambo i lati del tubo conduttore partono
conduttore: nel pistillo, quello formato da cellule ricche di materiali nutritizi, che
13. fis. ogni corpo costituito da sostanza conduttrice di energia, e,
vili-199: maggior vantaggio si trae ancora da queste grondaie, col renderli conduttori elettrici,
dito dell'altra tenta il conduttore, da questo partirà una scintilluzza al dito. tramater
. marin. conduttore di flottiglia: nave da guerra leggera, usata per il comando
e letterario): deriv. da conducère (comp. di ducère * condurre
4. fisiol. il propagarsi dell'eccitamento da un punto all'altro di una fibra
voce dotta, lat. conductio -ónis, da conductus, part. pass, di
e folto di colore variabile, attraversato da strisce bianche; comprende 36 specie e
capitano messer guelfo de'cavalcanti e berardo da rieti connestàbile, per condotta di minuccio
rieti connestàbile, per condotta di minuccio da biserno. serventese dei lambertazzi e geremei,
gli italiani che un'arte ci abbia da essere del confabulare insieme e del conversare
dotta, lat. confabulari, comp. da cum * con 'e fabulàri *
e fabulàri * conversare '(deriv. da fabula 1 favola ', ma anche
e coperta. = deriv. da confabulare. confabulazióne, sf.
, lat. confabulàtió -onis, deriv. da confabulati 'confabulare '. confacènte
all'ingegno ed all'animo della signora, da che m'accorsi ch'io n'avea
figura. = deriv. da confacente. confacévole, agg.
, 5-25: la professione vien da te eletta, e se tu ad
confacevole. = deriv. da confare (ant. confacere).
conformi. = deriv. da confacevole. confacevolménte, avv.
confaciménto con esso. = deriv. da confare (ant. confacere).
e confarcito. = comp. da farcito (v.) e con rafforzativo
la santità sua giudicare, se fosse da dispensar con lui sopra 'l potersi consagrare
si confà al mio carattere. anche da giovane vivevo appartato. 2.
confassi / e giova molto ancor tesser da bene. alfieri, i-218: l'estate
anche recipr.: corrispondersi. iacopo da leona, vi-1-213 (5-9): -madonna
grifagni. moravia, iv-222: il vestito da spagnola si confà meravigliosamente bene alla mia
modello. confà con la natura e da cui nasce il verisimile e per consequenza
iv-19: questa libertà [la libertà da miseria], non sanza ragione, vegliamo
, la quale noi possiamo chiamare libertà da necessità; cioè quella cosa sia libera
cosa sia libera, che non è constretta da necessità. aretino, iii-110: io
se ben segue la seconda, non è da confarla con la prima. = comp
con la prima. = comp. da con e fare (v.).
= voce dotta, lat. confarreare, da farreum * focaccia di farro '(
annoiarsi. « = deriv. da fastidio. voce registr. dal tramater.
che ha disturbi di stomaco. dino da firenze [tommaseo]: a que'cavalli
sindacali). = deriv. da confederazione, sul modello di federale (v
n. s. s'avesse a spiccar da lui o a non entrar in lega con
, lat. tardo confoederàre, deriv. da foedus foedèris 'patto di pace
monarchi... [ci avevano] da lontano aiutati con soli proclami a collegare
dei lor confederati, / di qua da le fredd'alpi eran passati. guicciardini,
il contribuire armi,... come da ogni buon confederato si sarebbe dovuto fare
per estens. letter. unito a qualcuno da amicizia, solidarietà, comune interesse (
gli uomini. -ant. unito da un patto. cellini, 1-29 (
frugoni, xxiv-905: una opaca pianura, da spesse collinette interrotta, dove gli alberi
i due sovrani di napoli, partendosi da vienna l'anno 1791, speravano stringere in
delle quattro città segnò il primo passo da un confuso vagheggiamento di confederazioni al proposito
dotta, lat. tardo confoederatio -onis, da confoederdre (cfr. confederare).
[corpo] che l'ha da produrre [il calore] sia quello che
il santo e quei nove nostri si adunavano da sé in una stanza, e quivi
monti, iii-179: sono stato ieri da alquier, ed ho tenuta seco una
stampa: intervista concessa ai giornalisti (da uomini politici, attori, e altri
algarotti, 1-38: mercé le conferenze da esso lui frequentemente tenute,...
lui frequentemente tenute,... è da sperare che l'architettura si verrà purgando
che nulla di culturalmente valido esce mai da una conferenza, che tutto quel che
vincenzo, fondata a parigi nel 1833 da frédéric ozanam e posta sotto la protezione
luna per la conferenza dell'osservazioni fatte da sé in uraniburg e da tadeo agecio
dell'osservazioni fatte da sé in uraniburg e da tadeo agecio in praga. gioberti,
delle inscrizioni bilingui e trilingui, e da dotte e sagaci conghietture, bastò a deciferare
. -nei contratti agrari, l'apporto da parte dei contraenti dei beni (scorte,
fallacia, la quale veggo ch'è da grandissimi uomini trapassata. pallavicino, 1-297
operazioni, pare che debba essere conferita da quell'atto di volontà, ch'è il
chiacchierare, conversare. s. bernardino da siena, 115: siconda [prudenzia]
sustanza de l'universo alla noticia di quello da cui ha dependenza. d. bartoli
. carducci, i-84: non è da tacere che la devozione a maria vergine levata
levata in questo secolo all'entusiasmo lirico da bonaventura, e cresciuta e maggiormente allargatasi
sul presente confèro): comp. da cum 'con 'e ferre * portare
è quello che rappresenta il modello fatto da fra guglielmo e conferito (come egli dice
schizzato d'acquerella è d'un uomo da bene, che non si cura d'esser
alla vergine doveva esser proporzionata al grado da dio datole a sostenere. c
, mi posi a ridere. e da quant'altro poi ho visto in quel
della vostra malizia. = deverb. da confermare. confermabile, agg.
da siena, 658: per confermamelito di quello
mamenti. = deriv. da confermare. confermante (part. pres
o in privato o in pubblico ottenuto da gli anteriori principi, perché a lui se
al figur.). bartolomeo da s. c., 2-2-3: l'
uno lume superiore abbia ad essere confirmato da uno inferiore. straparola, 4-4: e
e della potenza, che concessagli volontariamente da principio, egli s'era poi confermata
ripetere, in modo certo, definitivo, da non lasciare dubbi (un'affermazione,
migliore di tutti. tasso, 11-iii-822: da le visioni degli addormentati, dall'interiora
destino, il qual è parimente confermato da la fisionomia, da la chiromanzia,
è parimente confermato da la fisionomia, da la chiromanzia, da l'arte de'geomanti
la fisionomia, da la chiromanzia, da l'arte de'geomanti e de gli astro-
: né avendo punto riguardo che quanto da me fu prodotto fusse confermato e concluso con
forza o per falsìa: / si da te non fosse confirmato, / 'n estante
e li ginocchi tremanti confortasti. antonio da ferrara, ix-x29: tu, disperata rima
più parco. alfieri, i-254: ma da quel giorno cominciò in gran parte quel
con grazia particolarmente copiosa, in modo da preservare dalla caduta nel peccato.
pur corre, di confermarsi e rinovarsi da ogni imperadore le concessioni. algarotti,
accordatomi con decreto del governo, e da voi, cittadino ministro, confermatomi con vostro
t'ha fatto abate, e se'da più di lui, in fé di dio
ti voglio confirmare, e voglio che da qui innanzi tu sia l'abate. machiavelli
pio, chiamato prima enea de'piccuolomini da siena, el quale confermò nel regno
di condotta). s. bernardino da siena, 103: sicondo è confermare
tutte le altre cose, che hanno avuto da roma, e spezialmente in quella che
. s. non sia per ispiccarsi da loro così, come io ho lor detto
. brusoni, xxiv-850: sentitasi trattare da donna attempata e confermatasi nell'opinione che
seduto tai gioie goder discorrendone. confermavami da ciò com'ei fosse alla mia guisa
; conformarsi, uniformarsi. francesco da barberino, 352: faccia domandare di
anche 'asserire, confermare '(da firmus 'fermo, stabile, sicuro '
del decreto medesimo. = deriv. da confermare. confermato (part.
. ripetuto con sicurezza, in modo da togliere ogni dubbio. redi,
nicandro dettolo avea, e trovasi confermato da galeno in più luoghi. 2
: dava loro dei consigli utilissimi confermati da un'esperienza raccolta dal medio evo in
di stirpare e torre via. bartolomeo da s. c., 2-4-3: costume
va per i suoi gradi, procedendo da posti e confirmati principii e fondamenti.
. ant. rassicurato. bartolomeo da s. c., 353: mario
figurata o numerosa faccia differire il poeta da ogni altro. 6. ant
domandò se alcuno fra essi aveva ancora da subire la cerimonia della confermazione; ed
che è stato dichiarato dai medici affetto da una data malattia. d. bartoli
voce dotta, lat. confirmàtor -oris, da confirmdre (v. confermare)
carducci, i-270: [impetravano] da dio la confermazione della libertà che si
in grazia: perseveranza nella virtù concessa da dio per speciale favore. segneri,
,... essendo passati xvm anni da quello giorno al die della confermazione dell'
ordine loro, e, se creati da altri, non ardivano esercitare lo uficio se
per portargli il decreto, e riportarne da lui la confermazione. carducci, i-496
giovanni vescovo di quella città nell'anno 898 da lamberto imperadore. colletta, i-74:
domandò se alcuno fra essi aveva ancora da subire la cerimonia della confermazione.
, lat. confirmdtio -onis, deriv. da confirmdre: come termine della retorica,
, talvolta isterica, se non pure afflitta da qualche male meno confessàbile.
all'innocenza. = deriv. da confessare. confessare, tr.