o nell'ultima, e non è da escludersi la pronunzia piana). chermlsico
cocciniglia. — deriv. da chermisi, chermes. chermisino (chermesino
in chermisino. leopardi, 1080: da giovani avevano seguita la virtù...
in chermisino. = deriv. da chermisi. chernètidi, sm.
forma chaerophyllum, con la congettura etimologica da x « tp < * > * gioisco
. chim. prodotto, costituito da una miscela di idrocarburi, che si ottiene
per volerci mostrare che, essendo egli nato da pietola di casa villana, egli era
. xep- oalog 'terrestre ', da xépoo? * terraferma '. chersidro
x ^ pouspo?, comp. da xépoo? * terraferma 'e oscop '
sacramentali non consacrate. = deriv. da cherubo: v. cherubino.
legno della vita. s. bernardino da siena, 39: ella [maria]
, 231: come folgor di dio, da l'altro canto / roggio il
figur. -per simil.: testa da cherubino, biondo come un cherubino:
. panzini, i-398: una testa da cherubino, aurea, luminosa: due
selvagge, umide. gramsci, 81: da tre anni non vedevo che solo delle
rilievo di un angelo. guido da pisa, 1-68: dallato a questo ciborio
d'oro; nella quale era una croce da una banda con certi piccoli cherubini,
: gli strumenti grandeggiano. le viole da gamba gareggiano di statura con i chèrubi
, che intercede presso dio ': da cui la forma lat. mediev.
lo segnore de chesta è affannato. francesco da barberino, ii-25: ancor a ciò
femm. di quaestus 1 chiesto * (da quaerère * chiedere ').
era guida di quelli tanti virtuosi ed uomini da bene, parendomi essere lo offeso,
che stia per una sposina, passare da certe strade sola » aveva osservato la signora
la signora anilina. « son forse da sbagliarsi con una di marciapiede? * così
quali questo raccrescimento toccava, erano stimolati da una grandissima paura; e, con
clamore di un fatto). francesco da barberino, i-220: aggio alquanti veduti
della civica. si figuri! bisognò correre da tutti i civici a chetarli. settembrini
non era poi il diavolo: maneggiata da un re forte e da ministri abili
diavolo: maneggiata da un re forte e da ministri abili saria piuttosto un giuoco che
compagnia tra me e franciesco di marco da prato e liberamente ne 'el chito e finisco
; stare sereno, tranquillo. giacomo da lentini, ii-76: di voi bel viso
del tutto. = deriv. da cheto. chetato (part.
chetazina, sf. chim. azina derivante da un processo di condensazione di un chetone
= voce dotta, comp. da chet [one] e azina.
. chim. ogni sostanza, caratterizzata da ima forte reattività, derivata dai chetoni
= voce dotta, comp. da chet [one] e dal sufi.
= voce dotta, comp. da chetene e ossido (v.).
si spiega. = deriv. da cheto. chetichèlla, aw.
chetichella. = * deriv. da cheto. chetimmidi, sm.
= voce dotta, comp. da chet [one] e immide.
e perciò: dissimulatore). francesco da barberino, iii-60: guardati da l'uom
francesco da barberino, iii-60: guardati da l'uom cheto, / dal tristo
ei così ragiona, erminia pende / da la soave bocca intenta e cheta;
! tassoni, 8-3: e poi che da le spie certificati / del vario fin
. - anche di animale. giacomo da lentini, ii-54: sì com'omo in
indiscreti / mel dovreste saper dir voi da reggio, / se già il timor non
piogge, venti). bartolomeo da s. c., 39-7-14: siccome
8. ant. esente, franco (da debito o colpa). bencivenni,
. salviati, ii-1-47: che addunque è da dire, poiché c'è la concordia
e per avventura mi faranno male. andrea da barberino, iii-328: prese la spada
nella prigione, quando vi fu messo da prima, e stava cheto; e
bartoli, 32-115: né mi par da sdegnarsi la filosofia de'marinai, che ne
: il poverino si è lasciato imbarcare da i sogni, e tra l'altre sue
prove non mi restando più luogo alcuno da dubitare d'un mal affetto ed ostinato
pur duro; / sì che quei da pontieri e d'altafoglia / faccia cheti restar
= voce dotta, comp. da cheto [ne] e genesi (v
= voce dotta, comp. da cheto [ne] e genetico (v
. = voce dotta, comp. da cheto [ne] e dal sufi,
aper tura boccale è circondata da alcune caratteristiche setole (e costituiscono parte
. = voce dotta, comp. da cheto [ne] e dal gr.
e dal gr. x0oi <;, da xóo 4 sciolgo '. chetòlo
. = voce dotta, comp. da cheto [ne] e dal sufi.
. = voce dotta, comp. da chetone e dal gr. aljia 'sangue'.
composto organico). = deriv. da chetone. chetonòtidi, sm. plur
zool. famiglia di gastrotrichi, costituita da animaletti microscopici di acqua dolce, caratterizzati
= voce dotta, comp. da cheto [ne] e plastico (v
. = voce dotta, comp. da chet [one] e dal suff.
. = voce dotta, comp. da chet [one] e dal suff.
l'ovario o lo spora o seme circondato da sei setole o da un numero
seme circondato da sei setole o da un numero maggiore. = voce dotta
. = voce dotta, deriv. da chetone. chetosteròidi, sm. plur
. = voce dotta, comp. da cheto [ne] e steroide (v
lat. scient. chaetopterus, comp. da gr. xodvfl 'chioma, peluria
a un relativo, che funge sempre da soggetto o da complemento oggetto).
, che funge sempre da soggetto o da complemento oggetto). guittone, i-37-129
chi non vedranno e crederanno. bartolomeo da s. c., 36-1-7: non
parole sono specchio del cuore. francesco da barberino, iii-416: chi vuol la morte
chi fe'l'opra, gli venia da tergo. ariosto, 34-14: il sa
fugge. firenzuola, 990: totti da parte, vii; vuoiti agguagliare / a
fra tante doglie / deggio attender mercé da chi mi strugge, / se i
: tutti quelli che). giacomo da lentini, ii-108: come lo nome avete
di servire, / persegue chi par degno da imperare: / di virtù regia è
goldoni, vii-1177: qualche male si ha da soffrire; ma chi non ci abbada
scrive chi vince: sono sentenze create da secoli. -qualcuno, alcuno, uno
. bandello, 1-21 (i-248): da dio in fuori non ci è chi
261: se spiedo lucente / impugnando da presso, ardito affronta / furioso cinghiale,
conv., i-11-7: lodare sé è da fuggire sì come male per accidente,
chiuso di tavole;... da riporvi, chi avesse voluto, alcuna cosa
il primo e sempre il secondo fungono da complemento indiretto; quando l'antecedente è
indiretto; quando l'antecedente è preceduto da una preposizione, quella che precede il
saggio; / ch'io fu'tradita da chi mi fidai, / benché da lui
da chi mi fidai, / benché da lui non venisse l'oltraggio. idem
vi bisogna stare a dura, / da che non è chi vi scomunicare. boccaccio
il quale, cui (sempre preceduto da prep.). cavalca, ii-65
censore, messe tutte queste genti nuove, da chi dipendeva questo disordine, sotto quattro
e finalmente / pur ritorni a colei da chi fuggisti. sarpi, i-180:
. in funzione di soggetto. giacomo da lentini, ii-101: si trova ne l'
chi è che). giacomo da lentini, ii-98: chi vide mai così
sedere a scranna, / per giudicar da lungi mille miglia / con la veduta
a esprimere sfiducia in un'opinione sostenuta da altri come vera o molto probabile.
chi va là? comisso, i-m: da una finestra spiammo in un cortile:
e 'n gattivanza foro menati. bartolomeo da s. c., 2-1-3: chi
le guerre, la città è sempre abitata da moltitudine di soldati a piede e a
e dal papa e da'suoi cardinali e da chiunque fu savio, perocch'egli avea
(114): con attento animo son da ricogliere, chi che d'esse sia
, chi ch'el sia: / però da voi cacciate codardia. tasso, ii-150
si. ant. ferita, piaga prodotta da un chiodo (per lo più in
mi paghi. = deriv. da chiabello. chiabèllo, v.
di legno, perché non ci sentiva da quell'orecchio, quando lo volevano pagare
gesso caramellato, era un pissi pissi da non dire: un cicìp e ciciàp,
può quindi, senza inconveniente, saltare da quella parte che par meglio.
ne hanno scritto, che non sono da chiacchiere, scrivessino una tal falsità.
, disse, a non lasciarvi sedurre da tali chiacchiere, che i peccati di
tristo corredo che non mai si scompagna da chi va sotto i torchi. pananti,
chiacchiera scanzonata. comisso, 7-270: da questa continua e diretta vicinanza umana derivano
costoro fussero trattenuti in su quell'ora da certi suoi amici con un poco di
consolare avesse protestato, e che le navi da guerra raccolte nella rada minacciassero di mandare
che sorge tra giornale e giornale, gattigliando da un lato la costituzione, dall'altro
da percorrere. leopardi, 1071: da che vivo non ho fatto altro che
la figliuola in giovanetto, la veste da garibaldino, e, senza punto badare
grande di danaro cavano ancora quei politici da un olio che vendono, più volte stato
ber a once, con una complessioncèlla da cardellino si vedevano campar a scropoli.
, lat. complexio -ònis, deriv. da compiexus -ùs (v. complesso)
della vita. = deriv. da complesso', cfr. fr. complexité (
manzoni, 223: quando poi, da tali verità secondarie, volevano salire a
dotta, lat. complexivus, deriv. da compllxus * complesso '.
, 2-29: per dichiarazione di questo è da sapere, il principio esser di due
bellezza infinitamente sottile e complessa che emanava da una concordanza nuova delle forze interiori,
una concordanza nuova delle forze interiori, da una misteriosa orientazione della volontà riscossa.
se non fosse stato vile essa avrebbe da obbedirgli. pratolini, 2-115: su questa
linguaggio a logica formale, termine composto da voci diverse (cioè, che designa
gramm. proposizione complessa: costituita o da una sola proposizione presa due volte, o
sola proposizione presa due volte, o da proposizioni diverse legate insieme da uno o
, o da proposizioni diverse legate insieme da uno o più connettivi. 5
. complèsso2 » sm. insieme costituito da parti, da elementi più o meno
sm. insieme costituito da parti, da elementi più o meno strettamente legati fra
al suo spirito, un complesso di dottrine da credere e non da esaminare, e
complesso di dottrine da credere e non da esaminare, e un complesso di forme
esaminare, e un complesso di forme da osservare. b. croce, ii-8-19:
c. e. gadda, 1-26: da un po'di tempo quel suo perenne
, canoro, orchestrale, di musica da camera: gruppo di esecutori, di interpreti
critico: complessi orchestrali e di musica da camera, pianisti, violinisti,.
idee, di rappresentazioni mentali, derivanti da una situazione psichica che si è urtata
la tendenza affettiva morbosa, non esente da un inconscio erotismo, verso la madre.
, accompagnato, come reazioni compensatorie, da atteggiamenti ostentati di spavalderia, di aggressività
di istinti, affetti, idee, derivanti da uno stato d'anima impedita da fissazioni
derivanti da uno stato d'anima impedita da fissazioni varie (freud). il '
continuo di una certa dimensione, costituito da rette. -complesso topologico: ottenuto suddividendo
, lat. complixus -ùs, deriv. da complector * abbraccio, comprendo,
come termine della psicoanalisi è stato introdotto da c. g. jung intorno al
ed insieme. = deriv. da completo. completazióne, sf.
a ogni legione menomata dai congedi o da altre cause, per ogni gruppo completivo
, lat. tardo completivus, deriv. da compiere 'compire '.
corsica e corti appunti di geografia fatti da lui. nievo, 83: ogni piccola
se stessa dalle comunicazioni difficilissime, e da una indi- pendenza giurisdizionale quasi completa,
di un autore, quando è formata da più volumi. foscolo, vii-114:
reazioni sulla vita. 3. pieno da non sopportare aggiunta. -al completo,
scattando le ultime fotografie delle ragazzine vestite da spose del signore, e dei ragazzi in
dei ragazzi in completo grigio o blu da collegio inglese. pratolini, 2-46:
., la terza [raggione], da l'ordine e scala di natura,
singulare, ma in una complicante che resulta da l'armonia di molte.
intricato, aggrovigliato, più difficile da risolvere, facendo intervenire elementi per
2-1-37: ma oltre questi capi, che da panezio e da cicerone sono stati ritrovati
questi capi, che da panezio e da cicerone sono stati ritrovati, ce ne son
insieme, avvolgere ', comp. da cum * con 'e plicàre * piegare
agg. aggrovigliato, confuso, difficile da risolvere, da comprendere, da maneggiare
aggrovigliato, confuso, difficile da risolvere, da comprendere, da maneggiare; costituito da
difficile da risolvere, da comprendere, da maneggiare; costituito da elementi diversi e
da comprendere, da maneggiare; costituito da elementi diversi e spesso contrastanti, di
avrebbero lasciati liberi. sbarbaro, 1-85: da novizio, cercavo sul viso del penitente
sul viso del penitente quel che avrei udito da lui. mi stancai presto. -peccati
di contrasti, di contraddizioni, tormentato da problemi, da incertezze (una persona,
di contraddizioni, tormentato da problemi, da incertezze (una persona, il suo
psicastenia, complicata di mania suicida, da tanto che gli misurava il pastocco.
leonardo, 1-72: la prospettiva adunque è da esser preposta a tutte le tradizioni e
, impedimento; tormento, affanno provocato da turbamenti psicologici o morali. cesarotti,
sieno le altre... formate tutte da differenti complicazioni e convoluzioni delie arterie.
: pareva una trattoria di campagna a vederla da lontano... invece, a
lat. tardo complicata -onis, deriv. da complicare. còmplice, sm
2-36: possa io dagli uomini e da lui essere stimato complice dell'uccisione di
come consapevole e complice della burla fattagli da cencio. l. bellini, i-1-600:
è implicato *: comp. da com 'con 'o 'insieme *
avevano avuto parte del bottino: congiunti da un vincolo di complicità. oriani,
molti di essi... parevano legati da una grave complicità a tutto il genere
iii-1054: parlai colla commissione medica mandata da roma a complimentare il cholera a parigi,
= dallo spagn. cumplimentar, deriv. da complimento * cerimonia ': v
diventa personalmente responsabile. = deriv. da complimento, nel senso di * compimento '
botta, 5-422: vidervisi due donne complimentate da gian battista grisoni, l'una sorella
vostra i capponi *. orlando che da un buon tratto si teneva i fianchi
di carattere familiare, per lo più da bambini. monti, x-3-51: e
benignamente un altro assai diverso complimento fattogli da altro preposto sotto il titolo di maire
far complimenti: non c'è tempo da perdere. -per complimento, in complimento
i-96: ho delle visite di complimento da fare. manzoni, pr. sp.
monastero, nel ricever visite di complimento da persone di fuori. -senza complimenti
, come cerimonia ', deriv. da cumplir (dal lat. compiere) che
compimento, perfezione. giacomo da lentini, ii-106: di nulla cosa non
della ragione. = deriv. da compì ire1. complimentosaménte, avv
nuovo, perché sia valido, ha da essere « bagnato *, cioè festeggiato,
« bagnato *, cioè festeggiato, da chi lo indossa, con un'offerta propiziatoria
così compie alle cure infernali / e da quella politica sì forte / che dispensa
dotta, lat. comploràre, comp. da cum 'con * e plorare
in dentro, dell'atrio, da cui usciva il fumo del focolare e l'
l'an golo rientrante formato da due falde di tetto, a
2. topogr. linea di compluvio: da ogni punto della quale escono più linee
dotta, lat. compluvium, deriv. da compluire comp. da cum 'con
, deriv. da compluire comp. da cum 'con 'e pluère 'piovere
conveniunt ». la voce è registr. da tommaseo, che rinvia anche a *
. matem. operazione mediante la quale da una proporzione si passa a un'altra
quella poco penetrante, che viene arrestata da spessori di piombo di qualche centimetro.
della quantità di quell'impeto, che da tal mistione ne risulta, mi giugne tanto
l'atteggiamento armonioso della persona. bartolomeo da s. c., 14-3-8: aspro
quel che si è giunto a sapere da pochi anni in qua della natura,
s'addiede che l'impresa era tale da scapitar nell'interesse e da rimetterci in
impresa era tale da scapitar nell'interesse e da rimetterci in salute. allora venne a
di quando in quando il suo componimento da me, che era o traduzione,
e me, ai passerotti, diedi da fare in iscuola un « componimento * storico
= deriv. dal ted. komponistisch, da komponist 'compositore '.
di abile trattenitore, viene abbandonato da quella di dotto scrittore e di
leonardo, 1-244: la musica non è da esser chiamata altro che la sorella della
. 2. matem. ottenere da una proporzione un'altra, in modo
parole, le frasi, le pagine da stampare. marino, i-240: la
fogli di prosa, che furono composti da un altro che non intendeva tanto bene
. lancellotti, xxiv-297: poi trovarono da comporre agevolissimamente con quel legnetto incavato che
la particella pronom.: risultare costituito da determinati elementi. cecco d'ascoli
tollerate le prime fughe ma quando crebbero da comporre due eserciti, con armi,
più sfumata. prati, ii-165: da ogni virtù che il sangue /
nel comporre e nel giudicare era guasta da ragionamenti fondati sopra concetti critici, generalmente
aveva bisogno d'ima intonazione musicale datagli da un altro poeta; ed egli usava prenderla
te t'hai queste cose / acciò che da l'impresa io mi spaventi *.
1-244: intorno a costei, naturalmente, da sé, tutto si compone in lineamenti
, motteggiando e ridendo, facea che ancor da chi mai più veduta non l'avesse
, che mostrasse nel sembiante diversissimo pensiero da quello che aveva. tasso, 2-18
le proposizioni oggettive). francesco da barberino, 361: allora, così accordati
ancora per questa bolla autorità di assolvere da molti casi usurari, e dove cade
veneziana, in par ticolare da quella del tintoretto, indirettamente da dela-
ticolare da quella del tintoretto, indirettamente da dela- croix, del quale arieggiava
componère * mettere insieme ', comp. da cum 1 con 'e ponére
era comportabile l'errore d'inconsiderazione commesso da quelle donzelle marine [le nereidi],
le quali pronunziarono per leggieri molte cose da noi tenute per gravi. segneri,
oggettivi. = deriv. da comportamento, n. 2; cfr
lega... predirle dipende da uno studio dei comportamenti. contra
era d'oltremonte con molta insolenza a rigovernare da capo
con rassegna- zione. giacomo da lentini, ii-79: ma tanto avete conoscianza
se questa è bella cosa ed è da sofferire, vedetel voi; io per me
core! tasso, 20-70: ma da rinaldo e da goffredo è morta /
tasso, 20-70: ma da rinaldo e da goffredo è morta / e fugata sua
l'amico che m'accompagnava, si trovò da pigliare il caffè a una « pasticceria
si comporti il contento vostro, lasciato da banda il sodisfare a me. bruno,
le mani? soffici, ii-32: aveva da un pezzo cessato di seguirlo in quelle
, 1-134: la camilla, interrogata da suo padre del come si sarebbe comportata
si sarebbe comportata essendo chiesta in isposa da leonardo, con universale meraviglia aveva risposto
manifesta vergogna. = deriv. da comportare. comportévole, agg.
partito. = deriv. da comportare. comportevolménte, avv. ant
giordano [crusca]: quel popolo era da lui governato comportevolmente. bembo, 1-147
lezione. panzini, iv-152: 'comporto', da 'comportare, tollerare ', voce dei
a crepare. = deverb. da comportare. compòsite, v. composte
galileo, 4-2-320: deducendo esse conclusioni da cose che non hanno che fare con
vera, e in vece d'andare da lei deducendo questa e poi quella e
serve a unire ', deriv. da componére * comporre '.
bibbia volgar., v-446: ed è da sapere, secondo mae stro
le pagine. = deriv. da composito. compositóre (ant. componitóre
xiv-154: l'autore ha dovuto fare da compositore, da torcoliere, da proto
l'autore ha dovuto fare da compositore, da torcoliere, da proto, da legatore
fare da compositore, da torcoliere, da proto, da legatore: né mi si
, da torcoliere, da proto, da legatore: né mi si volle sempre
compositoio. lancellotti, xxiv-297: trovarono da comporre agevolissimamente con quel legnetto incavato che
tipografica di caratteri. = deriv. da comporre. componi tur a (componitura
di ricca compositura. = deriv. da comporre. composizióne, sf.
con la composizione quelle cose le quali da sua divina maestà furono create, per
molto elegante sestina, fu forzato por da banda quella bellissima fatica. algarotti, 1-381
la tecnica del cinema non si discostò da quella prima regola, e le esigenze
, la composizion grazia non have. / da le parti col tutto armonizzate / risulta
quasi al continuo in atto di svaporar da sé il lor più sottile, e
calcare e quale lo fugge al punto da non tollerarne la presenza nella composizione della
che in essi è il vetro che da tutti può trarsene, sono abili a far
bisticci, 3-293: messer poggio, ritornato da costanza, cominciò a comporre e dimostrare
in più sua traduzioni e composizioni fatte da lui. machiavelli, i-978: della
poetiche non solo composte ma comentate ancora da lui appariscono. firenzuola, 77:
monti, i-i: mi va consegnando da correggere le composizioni fatte da'suoi scolari,
, ma bisogna che io le rifaccia da capo tutte quante di mia testa,
origine e fondamento dell'altre, onde da essa principiando si possa con esatto metodo esporre
. nei logici medievali, paralogismo derivante da un uso sintattico che rende ambigua la
della conservazione delle forme, e queste da non poter servire ad altre composizioni.
xxiv-156: tutto questo tanto maggiormente ha da giudicarsi necessario, quanto più simili composizionette
dal lat. compositió -ónis, deriv. da componère * comporre '.
= voce dotta, comp. da con e possesso (v.).
rimasta la traccia. = deriv. da compossibile. compósta, sf.
favola così ordinatamente, così compostamente detta da costei, alla quale in niuno atto
), dell'ordine sinandre, caratterizzate da fiori sessili, riuniti in numero più
floreale allargato e raccorciato, circondato da squame involucrali sterili adattate a diverse funzioni
più naturali del regno vegetale, così detta da che le piante che ne fanno parte
se il cardinale non l'avesse subito svegliato da quella contemplazione. tommaseo il-n: la
. panzini, ii-584: nella sala da te v'era... una gran
di frutta. = deriv. da composta. compósto1 (part.
unito insieme, messo insieme, costituito da più parti o elementi; complesso (
d'anima e di corpo. paolo da certaldo, 257: ricchezza mal composta
è pieno d'infinite piramide, composte da radiose e rette linie, le quali
2. graram. parole composte: costituite da più parole o temi uniti insieme.
composta, congiunzione composta: quelle formate da due o più elementi non necessariamente uniti
poetiche non solo composte ma comentate ancora da lui appariscono. castiglione, 173: e
ebrei, che l'util favole, composte da profeti savi e verdadieri, con la
, e le false e disutili, composte da profeti cortigiani adulatori di iezabelle, che
1-259: [il ballo] ha da essere un compendio sugosissimo di un'azione.
i moderni, frettolosamente, e rimoti da qualunque perfezione; ancorché sieno celebrati per
un « salmo dell'aurora • composto da lui per organo e canto. d'annunzio
indugiarono a mirare quel gioco fallace composto da un giardiniere ingegnoso per il diletto delle
. 5. che è costituito da parole o da elementi stilistici opportunamente ordinati
5. che è costituito da parole o da elementi stilistici opportunamente ordinati e collocati
equilibrio (uno scritto). guidotto da bologna, 1-23: il dicitore..
artificiose e sì composte, venìano proprie da messer calvano. giov. cavalcanti, 25
(60): costui, seguito da quattro bravi, s'avanzava diritto, con
e più riverenti. prati, i-33: da molti giorni era composto in pace /
di decoro e di dignità che nasce da una buona educazione, e si esprime
esempio, vedete il signor don ippolito da este, cardinal di ferrara, il quale
lui! egli le rivolse subito il viso da capo. era un po'acceso ma
e domestica preda, furono presi quale da meraviglia, quale da sfrenata libidine,
furono presi quale da meraviglia, quale da sfrenata libidine, quale da più composto amore
, quale da sfrenata libidine, quale da più composto amore, ma sviscerato.
di più numeri o espressioni algebriche; da più moti o forze o quantità diverse
galileo, 370: ora volete che da i corpi semplici e da i misti io
volete che da i corpi semplici e da i misti io venga in cognizione di
di più termini quella che è espressa da più lettere tra loro separate da'segni
misurato c diviso esattamente, senza residuo, da qualche numero differente dall'unità. in
leone ebreo, 238: il cielo da sé pare eterno: perché, se fusse
, come gli elementi e li composti da quelli, e la corruzione viene da la
da quelli, e la corruzione viene da la superazione del contrario. tasso,
. campanella, i-30: natura, da signor guidata, fece / nel spazio la
proprio e parti- colar colore; e da essi mescolati insieme ne vien formato un
vasari, i-806: essendo ciascuna cosa da per sé benissimo fatta, e parimente
in poi, e notare come differiscano da quelle che s'incontrano prima, forse non
tu puoi scherzare sulla cattiva compera fatta da un uomo generoso e ricco, poiché appunto
di mercato colla borsa stivata di provviste da indolenzirle il braccio, dopo aver speso
: chiedere di acquistare. paolo da certaldo, 137: se alcuna persona ti
a casa. = deverb. da comprare (e comperare).
arma tura, che fa da retroguardia al secolo, un'altra se ne
comp. dall'imper. di comprare e da fumo (v.).
che compraiuolo. = deriv. da comprare. compr aménto (comperaménto
oggetto). -comprare di seconda mano: da un rivenditore, o roba usata.
, o roba usata. uguccione da lodi, v-149-55: chi po aver dinari
che fusse di montieli u de la curte da ch'elli isapesse non comparare né far
le guerre, la città è sempre abitata da moltitudine di soldati a piede e a
costei piacque, / ch'era buon da battaglia, e da cammino: / comperollo
ch'era buon da battaglia, e da cammino: / comperollo, e partissi.
di censo. marino, 20-144: crindor da l'or del crine egli ebbe nome
e non aurate. / e qualor da la forbice, sì come / sogliono
il finimondo. nelle piazze le cose da mangiare stanno gettate a cataste e a
la tua arte e che procedono solo da quel buono senno che dio ti diede
e sì ancora acciocché non si comprino da chi gli spaccia per miracoli d'arte maga
si conservò libera, imita e governata da uomini da bene e buoni e valenti.
libera, imita e governata da uomini da bene e buoni e valenti. 3
senatore e mi leverò questo brutto nome da dosso. boccalini, i-146: nobili facuitosi
. costare (caro). francesco da barberino, 351: e s'e'da
da barberino, 351: e s'e'da una volta in su le parla,
cara comperare, et immantanente si parta da esso. 9. locuz.
, così come la si è avuta da altri. aretine, 8-93: -io
te la vendo come io la comperai da tutto il popolo, che lo vidde [
e vedrò di far servire vostra madre da qualche amico, perché facilmente a me verrebbe
un'armatura avea di ferro antico / da suo bisavo in francia già comprata,
ii-266: rubare a cristo un'anima da lui compra col propio sangue, e
bellicoso antìmaco, di quello / che da paride compro per molt'oro / e
, ebbi delle meravigliose amanti. uscivano da giornali comprati di soppiatto, scorsi a
più che difesa. -che viene da altri, non proprio, non autentico.
esclamazione di giulio secondo, sien comperi da nemici. 4. figur.
-anche al figur. rainerio da perugia, v-64-10: e la dè a
disse: città vendereccia, e tostamente da perire, se trovassi comperatore. m
avuti avea, comperò un legnetto sottile da corseggiare. f. villani, i-412:
l'ho fatto vedere da più di dieci, e tutti lo stimano
., 38 (667): pregato da lui di fissare il prezzo,.
barbara. quando non avrà più nessuno da sposare, allora dovranno pregarmi loro,
una società per la compravendita dei boschi da taglio e son sempre in giro che
delle prime terre. = comp. da compra e vendita (v.).
comprendenti, tanto sono stimati più giudiciosi da tutti uni versalmente. comprendènza,
anche di costei è limitatore colui che da nulla è limitato, cioè la prima bontade
il comprende, e con un altro che da lui sia compreso; e con la
in mortai velo / tutte già mai, da poi che terra e cielo / ornati
sia, come si dice, omo da bene ed intiero, ché in questo si
le altre quattro, o almeno che da essa sono come da sua origine derivate,
o almeno che da essa sono come da sua origine derivate, perché fra le
lei, e come tu fosti suo tostamente da la tua puerizia. marino, 342
/ qua giù non è intesa / da quei che l'han compresa. 8
che tutta morta / fia nostra conoscenza da quel punto / che del futuro fia
mi maraviglio niente. s. bernardino da siena, 35: la bassezza nostra non
canz., 46: non fia da altrui creduta e non fia intesa / la
queste verità; ma nullameno stentava a difendersi da un sottile senso di umiliazione. pirandello
10. figur. conoscere, dedurre da un indizio, ravvisare, riconoscere;
l'auttore. algarotti, 1-133: da quanto si è detto sinora assai chiaro si
può comprendere come il pittore non ha da essere sfornito di certe cognizioni, né
sprovvisto al tutto di libri. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
, / posarsi quelle prime creature / da loro aspersion l'occhio comprese. idem
arte e ogni forza operando, essendo da infinito mare combattuti, due dì sostennero;
onde quella acqua tutta usciva; e da quella poi in un'altra le cui
, onde l'occhio passando agevolmente da cosa a cosa, meglio ne
brunetto latini, il giamboni, giordano da rivalta, il cavalcanti, dante. de
/ concordanti, et divieti / poi da loro a'pianeti. 13. figur
al detto biagio, considerò che arrigo da ricasoli, molto suo cordiale amico,
cordiale amico, avendo una bella figliuola da marito, in quella dovesse mettere e
altre. = * deriv. da comprendere. comprenditóre, agg.
la filotea] abbia gli occhi liberi da ogni velo,... e sia
è l'idealità! svevo, 2-521: da parecchio tempo l'ammalata non diceva alcuna
g. bassani, 1-142: di ritorno da buchenwald, con l'animo ancora torturato
= lat. comprehensibilis, deriv. da comprehendère * comprendere *. comprensibilità
familiari, e che s'intendono da sé. comprensibilménte, avv.
vasta e concorde comprensione non era uscita da mente di uomo. 2. capacità
maschio e femmina, può esser che da quella comprension di sessi, la stessa
= lat. comprehensio -ónis, deriv. da comprehendlre 'comprendere '. comprensiva
antico. = deriv. da comprensivo. comprensivo, agg. che
un fare speciale, ma allo stesso passare da un fare all'altro per sollievo della
i difetti degli altri; che nasce da umana tolleranza. soffici, 1-356:
= lat. tardo comprehensivus, deriv. da comprehendlre * comprendere '.
, non credo, veggo; e veggo da comprensore. comprensòrio, sm. territorio
è una voce di nuova e cattiva formazione da 'comprendere'in significato di 'contenere'.
: il comprensorio dell'agro pontino, da terracina a cisterna, dai lepini al mare
: complesso dei terreni serviti di acqua da un'impresa irrigua, che può essere
lor compresa. = deriv. da comprendere. compresènte, agg.
- anche al figur. bartolomeo da s. c., 149: per
così la bontà di dio è ricevuta altrimenti da le sustanze separate, cioè da li
altrimenti da le sustanze separate, cioè da li angeli, che sono sanza grossezza
di materia,... e altrimenti da li animali, la cui anima tutta
maestro alberto, 16: una femmina da me è veduta, di volto molto
me è veduta, di volto molto da riverire, con occhi ardenti -e oltre
sono i compresi dentro a i coni formati da i raggi visuali, de i quali
4. letter. affetto, colpito da una malattia. latini, i-2548:
me si verifica, che questo è male da ricco. gioberti, ii-xoi: l'
il proporre un farmaco all'infermo compreso da morbo letale, è somma temerità. d'
9. figur. invaso, dominato da una sensazione, da un sentimento,
invaso, dominato da una sensazione, da un sentimento, da un pensiero assorbente;
una sensazione, da un sentimento, da un pensiero assorbente; preso interamente da
da un pensiero assorbente; preso interamente da una passione. leggende di santi 3-97
): l'infelice, sopraffatta da terrori confusi, e compresa da una
, sopraffatta da terrori confusi, e compresa da una confusa idea di doveri, s'
compresa, indaffarata, con l'occhio da direttore d'orchestra che in mancanza della
occhi dal dolore. = deriv. da compresso, part. pass, di comprimere
; cioè a dire, altri ponno da una mole maggiore ridursi ad ima minore
pressione uniforme. = deriv. da compressibile. compressionato, agg.
delli spiriti. = deriv. da compressione *. compressióne1, sf
superficie. s. bernardino da siena, 260: terza è compressione:
espressione, di un movimento di idee, da parte di forze esterne); costrizione
intollerabile; anzi i principi facevano bocca da ridere e lasciavano dire, non schivi
modo di scrivere « carcerario », da cui non so se riuscirò mai a liberarmi
tumori, emorragie (ed è caratterizzata da cefalea, incoscienza, coma, paralisi
, lat. compressio -ònis, deriv. da com pressa, part.
fisica di una persona. bartolomeo da s. c., 2-3-10: priegoti
tua professione e opera. francesco da barberino, 226: la quinta settimana,
a'padri avere il figliuolo lungi da sé sano e forte, che averlo presso
avanzava pesantemente: buttando tutto il corpo da un lato, a ogni passo, a
lat. mediev. compressivus, deriv. da compressus, part. pass, di
e l'importuna nebbia / compressa intorno da rabbiosi vènti / tosto conven che si
/ l'aer compresso intorno / da fieri venti in neve si risolve,
o nell'atto del raffreddarsi bucherate sottilmente da quegli che chiamano pori, e servono
animale una folla di differenze mal distinte da noi, perché compresse e confuse in un
1-4-70: il cervello oppresso ovvero compresso da alcuna di queste passioni, quasi in se
i-756: la germania non contristata e compressa da due secoli di signoria straniera e di
e di tirannia spirituale, non gravata da una solenne tradizione letteraria quale la nostra
esasperanti subite e contraddittorie e fintamente create da noi, bisognerà opporre a ogni compiacenza
delle varie sezioni. = comp. da con e primario. comprìmènte (part
domini, ma solamente di liberare il popolo da tutto ciò che turbava l'esercizio dell'
distruggere quell'altra anima che le era da canto, ma sì l'ha sforzata,
sola, una linea nuda, segno inciso da una punta rovente. -recipr.
me decretati. = comp. da con e professore (v.).
sono tutti sbandati, renitenti, compromessi da un pezzo. gente che è già caduta
{ parti) convengono di far decidere da arbitri una controversia insorta fra di loro.
. piovano arlotto, 82: messere antonio da cecina aveva uno compromesso nelle mani d'
, dopo settanta anni quella legge fu da arcadio e onorio revocata, e statuito
tutte le clausole contrattuali. paolo da certaldo, 100: le grandi prestanze e
: a indicare per lo più un cedimento da posizioni precise, da saldi principi,
più un cedimento da posizioni precise, da saldi principi, nel comportamento morale di
, 19-311: l'umanità, sfrondata da tutte le pusillanimità della morale, da
da tutte le pusillanimità della morale, da tutti i compromessi, da tutte le leggi
della morale, da tutti i compromessi, da tutte le leggi, era il
[la forma poetica], e da solo poteva eccedere e tendere a farsi
= voce dotta, lat. compromissum: da compromittère * impegnarsi reciprocamente a rimettere
non mi dubito / che si spicchi da me senza conchiudere. guicciardini, 2-3-199
15-iv-29: e, con tutto che da principio io potessi andare alla possessione, gli
in cristo, come in arbitro sommo, da loro eletto di consentimento concorde già da
da loro eletto di consentimento concorde già da gran tempo, resteranno appieno appagate di
b. segni, 61: bartolommeo da faenza... diceva come in
cielo si reggono con leggi affatto dissimili da quelle che reggono gli affari umani.
a venir con noi, avendo una figliuola da maritare... in casa mia
= dal fr. compromission, deriv. da compromettre 'compromettere '. compromissòrio
le controversie nascenti dal medesimo siano decise da arbitri, purché si tratti di controversie
compromesso. la clausola compromissoria deve risultare da atti scritti a pena di nullità.
il rimborso del capitale corrispondente, determinato da perizia. d'annunzio, v-i-
; per il n. 7 da con e promettere (v.).
compromissàrius * giudice ': deriv. da compromissus, part. pass, di compromittère
del teatro. = comp. da proprietario (v.). voce registrata
santi; compatrono. = comp. da protettore (v.). cfr.
in compruova. = deriv. da comprovare. comprovàbile, agg. che
dotta, lat. comprobàbilis, deriv. da compróbàre 'comprovare '.
del papa. = deriv. da comprovare. comprovante (part.
agg. che comprova, che serve da prova. foscolo, xv-40:
e gli allegati c m- provanti saranno da me rassegnati quando me ne sarà rilasciata
loro assai e longamente, trattandoli anco da ostinati a ricusar quello che i
tratto solo di quella della stirpe, già da voi nell'essere assunti a questo cielo
volevano perciò riconoscere quel debito non comprovato da nessun documento. 2. letter
2. letter. ant. ammirato da tutti. giacomo da lentini, ii-107
ant. ammirato da tutti. giacomo da lentini, ii-107: angelica figura e compro-
che approva. segneri, iii-2-23: da lui solo ridonderebbe in tutti gli altri
= lat. comprobdtor -óris, da comprobare 'comprovare '. comprovazióne
. = lat. comprobdtió -ónis, da comprobare * comprovare'. comprovinciale, agg
come se il mio costrutto fosse veramente da trattare con un certo grado di bollore
le più volte m'ingegno di patrocinarmi da me: se non che questo mio ricorso
, lat. compulsili -onis, deriv. da compellére 'spingere '.
, cioè che costringono, è voce da mettersi a fascio con 'compulsare '
'. = * deriv. da compulso *. compulso1, agg
, lat. compulsus -ùs, deriv. da compellère * spingere \ compulsòrio
fanno prova alcuna. = deriv. da compulsare. compùngere (ant. compùgnere
commuovono, ed anche le pietre, quasi da nuovo anfione tirate, si spetrano.
, e compungiménto avere. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
]. = deriv. da compungère. compuntaménte, avv. con
, divota. = deriv. da compungère. compunto1 (part.
profondamente addolorato, afflitto, turbato (da un sentimento vivo, acuto);
ariosto, 46-63: e come poi da gran dolor compunto, / che di
. straparola, 8-3: il vecchio e da dolore e da sdegno compunto, disse
: il vecchio e da dolore e da sdegno compunto, disse: madonna, rendomi
, rendomi certo che questo non dite da dovero. caro, 1-354: enea vie
tasso, 1-72: tosto ciascun, da gran desio compunto, / veste le membra
cor acceso e compunto fa sorger lacrime da gli occhi, onde, come quelli accen-
[filosofi morali], grandemente compunti da quello spettacolo infelice, chiesero a quei
compunzione d'animo: vivo dolore sorto da profondo pentimento. boccaccio, iii-4-50:
; ma aveva una cera così compunta da far compassione. fogazzaro, 7-164:
compresa, indaffarata, con l'occhio da direttore d'orchestra che in mancanza della
compunto del cuore. = deriv. da compungère. compunzióne, sf.
all'anima morta. s. bernardino da siena, 215: grande compunzione, grande
una larva di camiprivio al sembiante, da cui spirava compunzione austera, di faccia
, / quando uscia col suo velo da fiorenza, / che la copriva, e
lat. tardo compunctio -onis, deriv. da compungire. compurgatóre (compurgatòrio)
han bisogno di purgazione, l'han da dare, determinando essi la quantità de
con quattro fascine e un candellino han da bruggiargli il farsetto e la camiscia.
, lat. computabili ^, deriv. da computare * contare '.
. leonardo, 2-295: ogni movimento fatto da la forza conviene che facci tal corso
non dall'epoca dell'arresto, ma da quella della condanna, i sette anni e
, vivono secondo li sentimenti, sono da computare fra le bestie, e non
la fila prima di confessarsi, tanto da sgattaiolare via appena assolti: quel che
spettivare non è altro che un passatempo da pazzi inge- niosi. leopardi, 952
marito, ed essere così buona computa trice da contenervi dentro di esse. baretti,
, lat. computàtor -oris, deriv. da compatire * computare '. computazióne
, lat. compatita -onis, deriv. da compatire * computare '. computista
: perché a papa clemente fu detto da un suo fidatissimo e da altri, i
fu detto da un suo fidatissimo e da altri, i quali fumo francesco del
le partite dal giornale al quaderno, portarle da libbro a libbro, riportar partite,
con le dita nettate il seppia trasse da una sua cartella di cartapecora il testo della
" voce dotta, deriv. da computo. computisterìa, sf
... questi droghieri, immersi da anni in un'atmosfera mista di zafferano
la segreteria. = deriv. da computista. computìstico, agg.
e gratuita. = deriv. da comunale * (cfr. muratori, 7-i-313
: a quella stagione è comunale cagione da catuna parte mettere aguati. angiolieri, vi-1-408
tu prend'un partito comunale. francesco da barberino, 41: dimandò il
agli ospiti la lunga favola. [soppresso da] manzoni, pr. sp.
-età comunale: mezza età. francesco da barberino, 147: vedi està donna ch'
infelici maestri comunali... condannati da un armo all'altro a mangiare tutti
comunale suona a cielo scoperto, circondata da tutto il paese. tozzi i-47:
comune, naturalmente ingegnere, seguito, come da uno stato maggiore dall'ufficio tecnico comunale
potremmo concedergli. = deriv. da comunale1. comunalità, sf.
comunalità. = deriv. da comunale1. comunalménte { comunaleménte,
m. villani, 3-56: tutti drappi da vestire, di lana, e di
condizioni; affinità. bartolomeo da s. c., 13-3-3: sappi
dotata di personalità giuridica), costituita da appartenenti a determinate famiglie o classi sociali
comune o che sono unite tra loro da un vincolo comune; comunità, congregazione
: non si può escluder l'inimico da quegli uffici di carità... che
dell'acqua fusse stata l'occasione che da presso vi si unissero le famiglie, e
condurre la medesima quantità d'affari. da ciò scaturisce un gran risparmio all'intera
città, o veramente niuna, essendo comunanze da più terre e borghi composte. b
più al plur. terre, costituite da pascoli o boschi, lasciate in godimento alla
lunghe braccia guantate. = deriv. da comunare. comunardo, agg. e
coteste idee dovettero sonare selvagge e strane da quanto un proclama dei comunardi? bocchelli
di un gigante barbuto, venuto non si da di dove, dalla siberia per lo
. communard, spreg., deriv. da commune: v. comune3.
in pistoia. « = deriv. da comune *. comunato (part
tuo sangue. leopardi, i-817: da qualche tempo tutte le lingue di europa hanno
alberti, 231: se qui fusse luogo da disputare, dimanderei, chi apresso gli
parte il fiore de'letterati, e da questi castigatamente scrivevasi dappertutto e traevasi non
, ecc.); sentito, provato da tutti, che tutti accomuna, unisce
costantemente la natura, e colle quali da essa governato è il mondo. parini,
annunzio, iv-1-24: pareva come quando da molti fiori estinti, de'quali ciascuno
de la comune sentenza, sì lungamente da questa cultura abbandonato! m. villani,
chiari movimenti. s. caterina da siena, i-158: hanno lassato [i
, molti vocaboli nostri sono stati imparati da molti forestieri e osservati da loro,
stati imparati da molti forestieri e osservati da loro, tal che di proprii nostri
malo e tosto crederò che se n'abbia da perdere la memoria. e se pur
centro, non è per desiderio che tane da i comuni e popolari pareri. d.
ch'e sensi tuoi sien tali / da far perfettamente il loro uffizio, / la
dal senso comune, tanto più difficili da confutare, come avviene a tutte le
giudizio senz'alcuna riflessione, comunemente sentito da tutto un ordine, da tutto un
, comunemente sentito da tutto un ordine, da tutto un popolo, da tutta una
ordine, da tutto un popolo, da tutta una nazione o da tutto il
un popolo, da tutta una nazione o da tutto il gener umano. romagnosi,
potestà possono essere laudabili, ma regolate da una sola,... sono degne
che implica una compartecipazione, un contributo da parte di più persone (una spesa,
, quanto si comporterà col non piccol da fare che davano alla sua francia i
che ho interrogata la serva, e da lei ho intesa la verità della cosa
sen- z'alcun legame comune, indipendente da ogni potestà familiare, padrone assoluto di
architettonico non si obbliga a regole, da questo [o] da quel pedante descritte
a regole, da questo [o] da quel pedante descritte. d.
non gran fatto dissimile da'comuni vermi da seta. manzoni, pr.
d'acqua che in un minuto cadono da un metro d'altezza, equivale col suo
vecchi, marito e moglie, che da trent'anni la tiravano innanzi fra loro in
luce e di ombra, per guidarsi da sola nella strada della verità. moravia,
paese di miserabili e di gente spogliata da loro, seduti sopra un sacco di
-vena comune: quella del braccio da cui si soleva cavare il sangue per
.). patecchio, v-139-165: da femena comuna se guard ogn'om chi
patria] fare tu questo bene manca da lei. firenzuola, 204: io ti
prego -dich'io allora -che tu lasci da canto queste tue tragiche tappezzerie, e
è immediata. manzini, 8-86: da ciò l'incanto di quel suo fare incredibilmente
tenenti a partiti e fazioni diverse; formato da una coalizione di partiti. compagni
io voglio fare l'uficio comune, da poiché per gara degli ufici è tanta
gli altri. cavalca, 16-2-87: da allora innanzi diventò più comune, e
o comune: che può essere percepito da più sensi (il moto, la figura
sopra il capo. segneri, iv-543: da ciò anche procede che il comun della
che alla comune degli uomini paiono separate da un'infinita estensione. cesarotti, i-85
s'esponevan [i cappuccini] più da vicino alla venerazione e al vilipendio che
graduato di ogni categoria (nella marina da guerra italiana). -anche: soldato
meravigliaste sì tutti a comono. bartolomeo da s. c., 1-4 -intr
dovrà ciascuno. s. caterina da siena, i-203: non voglio che amiate
hanno sempre in comune per uno anno da potere dare loro [alla plebe]
potere dare loro [alla plebe] da lavorare in quelli esercizi che sieno 11
della residenza, nel qual s'ha da fondar tutta la riforma della chiesa;
volendo andare con uno di questi ordini, da terminare queste bandiere con le potesterie,
ostinazione di volere un potestade particulare depende da dui o tre villani che goveman quel
loro erano stati fuori, era stato levato da essa le palle, e vi avevano
e per la libertà del comune. bartolomeo da s. c., 3: trattò
come 'l padre non si può partire / da la bieltà del figliuol ch'è 'n
morte contendere, / i'mi terrò da la parte pompeo, / però ch'egli
, 2-206: divisa come è l'europa da mari, da fiumi, e da
come è l'europa da mari, da fiumi, e da montagne più che alcuna
da mari, da fiumi, e da montagne più che alcuna altra parte del
, che è quella del dazio, detta da loro il comune. il ritratto di
riforme si ritrasse, fu che si rubò da pochi, dove prima si rubava da
da pochi, dove prima si rubava da molti. colletta, i-183: non
regno lombardo- veneto si sono erette già da molti anni scuole per l'istruzione de'
fe'e chi t'ama. paolo da certaldo, 122: molto è grande follia
che voi non vi lasciate lusingare / da chi vi dice: andiam per la comune
: queste donne... così diverse da quelle del mio paese colle quali non
vólto il pensiero, e le forze da porsi in comune, e i vantaggi che
guinizelli, iv-24 (6-46): da me [le virtù] fanno partute
a fare delle cose, vi trovarono da vivere a comune con i cittadini, con
ci mettiamo a tal lontananza dai giovani, da non poterli dirigere con altre redini che
condivise con altri sono meno penose da sopportare. giusti, i-73:
a 'proprio, personale '), da cui i sensi speciali (genus commune
', ecc.): comp. da cum * con, insieme 'e munis
pubbliche '), 'che è condiviso da tutti ', perciò * mediocre,
enti autonomi nell'ambito dei principii fissati da leggi generali della repubblica, che ne
nostra donna col figliuolo in collo sostenuta da alcuni putti garzoni, 1-459: questi
delle volte non han manco bottega propria da lavorarvi dentro, ma lavorano sotto un
di cupola, non altezza alcuna edificata da superbia di tiranni o da virtù popolare
alcuna edificata da superbia di tiranni o da virtù popolare -che non sia dalla nostra
un commune di oziosi non è dissimile da uno sciame di fuchi. manzoni,
... gravava fortemente sin da allora in italia come in eu
germania, se ne sta del resto da sé e per sé, superba all'originalità
paurosi. = » deriv. da comune1. comunèllo1, v.
ad amarvi come cari fratelli. francesco da barberino, 20: se figliuola sarà
cesarotti, i-7: si crede da loro [letterati] comunemente che fra le
di due persone soltanto. bartolomeo da s. c., 233: questi
altrui i beni che le sono partecipati da essa divina bontà. baldinucci, 1
cristiana ci sarei andato volentieri, ma da quel prete no da vero! quando
volentieri, ma da quel prete no da vero! quando entravo nel suo studio,
messa, con un piccolo calice piatto da cui estraeva la particola per il comunicando;
in stella. = deriv. da comunicare, sul modello del gerundivo latino
lunga camera comunicante col bagno, illuminata da quattro grandi oblò che si affacciavano sugli
di comunicanti e spose i la polvere da strada. 6. matem. commensurabile
divisa e comunicata in quelle, ma da quelle è participata per lo modo quasi
nondemeno era tra loro antiqui avidi, da mano in mano augmentando, contratta una amistà
: principiarai a conoscere quanto la bellezza da sé è aliena da la materia e
quanto la bellezza da sé è aliena da la materia e corporeità, e come a
complesso di coglionerie poetiche, vi ha da occupare per tanto tempo e vi ha
occupare per tanto tempo e vi ha da togliere il comodo di scriver lettere, di
li riti degli ebrei deb- beno connumerare da il dì che uscirono di egitto sette
censura, il qual maestrato solo restava da comunicarsi alla plebe. a. cocchi
di carlo antichi e nuovi, perciocché da spagna venivano comunicati al tanucci, sotto
il fuoco a'fogli vicini, e da questo nacque il falò. d'annunzio,
la laguna. le acque erano agitate da un tremito gagliardo, e pareva che
che [il contagio] si comunica da un corpo all'altro. 9.
de le maraviglie è iddio solo, da la cui potenza discendono i mirabili effetti
, più vicino o più lontano, da acque, che comunicano tra di loro.
stanza comunica col piccolo salotto che serve da anticamera. -tr. mettere in comunicazione
e vene con le loro anastomosi, da comunicarsi il sugo qui assottigliato, e
allora il duca si comunicòne. / da questo punto innanzi non parlòne; /
cominciai, dicendo: beatissimo padre, da poi che fu il sacco in qua,
ier mattina comunicatosi vostro fratello e chiesto da risciacquarsi, lo vedeste alzarsi a sedere
detto al cugino? ch'era stata sedotta da uno sconosciuto... che non
= lat. communicàre, deriv. da commùnis: * mettere in comune '
buti, 2-512: ed è qui da notare, che le nostre passioni dell'
.) emessa in via ufficiale o ufficiosa da un'autorità o da un ente privato
ufficiale o ufficiosa da un'autorità o da un ente privato, contenente notizie o
dalla stampa e a questa fornita e inviata da enti o da autorità o da singole
questa fornita e inviata da enti o da autorità o da singole persone. -comunicato
inviata da enti o da autorità o da singole persone. -comunicato commerciale: inserzione
inserzione pubblicitaria, per lo più costituita da un semplice motto, diffusa durante le
di clausura. = deriv. da comunicare, nel significato religioso.
delle forze continuamente applicate, onde quella da queste con evidenza di conclusione si deduce
. b. croce, ii-8-71: lasciamo da parte i tipografi e gli editori,
su tutto. in confidenza ebbi anche da venezia comunicazioni di questo tenore. carducci
, il commercio e la comunicazione universale da un polo all'altro, la propagazione
le lingue più celebri, e attraggono da ogni parte gli sguardi, i pregiudizi d'
in se stessa dalle comunicazioni difficilissime, e da una indipendenza giurisdizionale quasi completa, si
costoro [gli insetti] non solo da un canto a'descritti ermafroditi, ma dall'
prontezza d'uno sguardo, d'un palpito da parte nostra, aprì un circolo di
col quale dir tutto senza esser capiti da qualsiasi ascoltatore. = voce dotta,
comunichevole all'uomo. = deriv. da comunicare. comunichino, sm. eccles
l'eucarestia. = deriv. da comunicare, nel significato religioso. voce
tale fu in gran parte da saraceni occupato e l'occidental partito
corri spondente alle cose nominate da una società in vera e piena
ai defunti). s. bernardino da siena, 262: la sesta [unione
in essi e aveva tutti i sensi presi da quel piacere, la comunione della sua
in alessandria fue conosciuto... da alessandro, vescovo della detta cittade,
a'preti parrocchiani. s. caterina da siena, i-188: mettetevi oggimai il mondo
, vii-400: prende colui che ha da essere ordinato [cavaliere] il sacramento della
altra mia assistenza. / gran confession da dottor, da profeta! / gran sottile
. / gran confession da dottor, da profeta! / gran sottile, illibata coscienza
la dottrina politica di marx, ripresa da lenin, che (sulla base di una
quindi riprovazione di un torbido comunismo derivante da un socialismo settario ed egoistico. oriani,
buon secolo. = deriv. da comune2. comunista2, agg.
riferisce al comunismo o trae origine da esso (un partito, una dottrina,
, 1-i-465: dei ribaldi ve ne ha da per tutto; e il p.
proprietà: questa non tarderà a rinascere da quella. bocchelli, 2-34: questi
einaudi, 1-370: facciamo pure astrazione da esperienze di paesi che vivono in condizioni
il disopra. = deriv. da comunista2. comunistizzare, tr.
troppo compromettersi. = deriv. da comunista2, col sufi. gr. -osi8-
ciò che è comune. bartolomeo da s. c., 13-3-tit.:
diede ad intendere a la comunità ragunata da le ceretarie, che a ognun che pagasse
come se fossero cose apportate fra noi da quei loro paesi ove sono e lungamente
. gruppo di persone unite tra di loro da rapporti sociali e da vincoli organizzativi in
tra di loro da rapporti sociali e da vincoli organizzativi in modo da formare un
sociali e da vincoli organizzativi in modo da formare un corpo morale che persegue comuni
sura dell'uomo, da permettere alla persona di esplicare le sue
, 5-165: la « comunità * pensata da adriano olivetti (che non è un'
: scuola alza e regno a dio da questi vani: / servir a dio,
: antonino aveva infirmato un lascito fatto da una signora alla communità israelitica di antiochia
, ed è concepito di dimensioni tali da essere su mi15 — battaglia, iii
lat. communltas -àtis * comunanza ', da comunis * comune '. comunitàrio
privati cittadini. paoletti, 1-1-82: da questa imposizione restarono in buona parte sgravati
comune o municipio. = deriv. da comunità. comùnque (ant. comunche
la folle e vana licenza, che essi da sé s'hanno presa. guarini,
fu sentito / a furia ognun si lieva da sedere, / sì che in un
della cura delle malattie [tommaseo]: da questo si conosce comunquemente operano le loro
articolo comunquesiasi. = comp. da comunque e dal cong. pres. del
ne possono frapporre altre, che servono da complemento), prep. indica il complemento
e letter.); spesso viene rafforzato da insieme. san francesco, 5
tutte le tue creature. giacomo da lentini, 32: co madonna
sarebbe dunque con lei nella eternità promessa da cristo ai propri credenti? d'annunzio,
io ci sto poco su, perché da ogni parte mi assalta tanto desio d'essere
con me, ma non aspetto / perdono da nessuno. -introduce formule di
g. quirini, ix-10: io da lei seguir non mi dischiero, / ma
, strumento, materia. giacomo da lentini, 29: con abundanza de lo
, 1-268: queste non sono cose da essere cancellate, anzi con grande diligenzia riserbate
stupore! goldoni, iii-12: è venuto da me l'altro giorno, con tutta
mu- socco, / la donna emiliana da me amata / nel tempo triste della
automobile entrava in una strada deserta fiancheggiata da platani. 7. introduce il complemento
[il contrabbando] cresce colla circonferenza da custodirsi, e colla diminuzione del volume
prima c'è il fresco dell'erba / da godere. 10. ha valore concessivo
con questo: indica il passaggio improvviso da un succedersi a un altro di avvenimenti,
, col dire a'popoli: -aspettatevi libertà da monarchi stranieri -;...
hanno gli altri. 12. accompagnato da un'altra preposizione, da un avverbio
. accompagnato da un'altra preposizione, da un avverbio, da un participio, da
altra preposizione, da un avverbio, da un participio, da una locuzione,
da un avverbio, da un participio, da una locuzione, intercalati fra di essa
. 13. ant. equivale a da temporale. g. villani, 6-78
colla loro venuta, né moneta non aveano da più conducergli. 14. matem
. esprime che una lettera è affetta da un indice o da un apice.
lettera è affetta da un indice o da un apice. 15. sport.
. ant. come. giacomo da lentini, ii-82: dunqua son'io sturduto
e decisione, e non sempre coronato da successo). machiavelli, i-89:
un senso di terrore a chi stava da presso. sbarbaro, 1-269: ma dura
la « colluttazione » se pure era da credervi, doveva essere stata nient'altro
nient'altro che un misero conato, da parte della vittima, uno sguardo atterrito
freno il vezzo bestiale d'andar errando da fiere per la gran selva della terra
, lat. conàtus -iis, deriv. da condri * tentare '. cónca
bene, 1-16: avea la conca da bucato ognora / della tavola a'piedi
/ chi con la conca o vaso da viuoli / piglia a qualcuno del capo
selciato a conca, le case sono assai da presso. 2. il contenuto
. il contenuto della conca. francesco da barberino, 34: fatemi portare una conca
,... fa un romore da sbigottire il tevere, e poi si lascia
il tevere, e poi si lascia spegnere da due conche di ranno. d.
presso al fuoco, e un'altra lungi da esso. 3. per simil
: località alquanto ristretta, chiusa intorno da alture o da monti; valle.
ristretta, chiusa intorno da alture o da monti; valle. botta, 4-1134
serve a permettere il passaggio dei natanti da un canale all'altro. leonardo,
leonardo, 4-1-99: come s'han da fare le conche, ovvero bottini dell'
la barca, che trovasi nella conca, da un tronco all'altro. d'annunzio
lago gentil! comisso, 1-88: giù da un alto e largo sbarramento, l'
14. marin. seno di mare circondato da terre basse e non protetto dai venti
in altro trapassando, / conche marine da quelli spiccando, / giva la donna mia
rugiada matutina e, fatta quasi gravida da la virtù de'raggi del sole,
19. strumento a fiato, formato da una grossa conchiglia (e nella mitologia
. patini, xiii- 58: da le conche torte / [glauco e i
conchétta (anche nel significato di vaso da notte), conchina, conchino (sm
113: era una centura che puzzava da urina valentemente, che penso che più
concagador di boccali. = deriv. da concacare. concagióne, sf. ant
muovere delle corde. = comp. da con e cagione (v.).
è costante il prodotto delle distanze da un punto e da una retta prefissata.
delle distanze da un punto e da una retta prefissata. = deriv
retta prefissata. = deriv. da conca. concambiare, tr.
lat. mediev. concambidre, comp. da cum * con * e cambiare *
109: la voce 'cambio'dice già da se stessa che una persona cambia una cosa
lat. mediev. concambium, deriv. da concatnbiàre. concamerate, tr.
, lat. concamèrdtió -onis, deriv. da concamerate. concaptivo, agg
, lat. tardo concaptivus, comp. da cum * con * e captivus
la carne, incarnato. dino da firenze [tommaseo]: sogliono alcune volte
le acque. = deriv. da conca. concatenaménto, sm.
[gli atomi dissomiglianti] si dispongon da sé con la simmetria, coll'ordine,
. s. maffei, 1-177: da questo uso di concatenare l'antiche fabriche vennero
cistella significa quella esposizione della scrittura fatta da quelli primi santi dottori, la quale
idem [crusca]: le due pareti da ogni lato bene concatenate. castiglione,
uno avvenimento temerario, e non prodotto da concatena zione o legame alcuno
, né siete sì vicini all'italia da discernere la sua nudità. manzoni, pr
sarzana. = comp. da con e cattedrale (v.).
cose del mondo. = comp. da con e causa (v.).
un determinato effetto. = comp. da con e causare: v. concausa.
dal concavamento di qualche vallata, fatto da alcun fiume che quivi passasse. =
che quivi passasse. = deriv. da concavare. concavare, tr. disus
= voce dotta, lat. concavàre, da cavus 1 concavo '. concavativo,
dare una forma concava. francesco da barberino, 226: la virtù concavativa,
alle predette concavazioni de'fondi, fatte da diverse correnti più o men potenti l'
nipotini il giocattolo della cara nonnina, da che l'avevano veduta, dopo l'
dotta, lat. tardo concavltas -àtis, da concdvus. còncavo, agg. che
azzurro e netto. tasso, 10-35: da la concava nube il turco fòro /
. monti, 17-505: traean da opposti lati / il cadavere: questi nella
franca ne i concavi seni: volgeasi / da i limpidi lavacri / il bue candido
anguillara, 1-91: al suono altier da tal tromba spirato / non può risponder
. d. bartoli, 34-162: da cui giudizio [dei sensi] le scuole
, dal lat. concdvus, comp. da cum * con * e cavus *
che fa una concessione. lapo da castiglionchio, 21: bene confesso ch'essi
loro quanto le lettere, le quali veramente da dio son state agli omini concedute per
. -anche al figur. rainerio da perugia, v-67-132: e l'altra mesa
quel che levata la perseguiva. andrea da barberino, 1-32: allora riccardo la domandò
faro, fu, come occupato ingiustamente da manfredi, figliuolo naturale di federigo secondo
scrivergli, cominciando la prima lettera da un'amorevole lamentarsi d'aver con
vinti le mani concedette. s. caterina da siena, i-159: volontà di dio
noi portiamo con pazienzia ogni disciplina, da qualunque lato egli ce la concede. andrea
lato egli ce la concede. andrea da barberino, 1-252: pognamo che io non
qualcosa (e per lo più è seguito da che o di). -anche assol
peccati andare in co tal luogo non era da religione concesso. bembo, 1-189:
ha conceduto il poter trarre il succhio da le paroli. campanella, i-241:
mi replicherete forse che basta esser buono da sé, e che gli amici di dio
era possibile, o che diogene era da più che giove, facendo eziandio l'
si rassomigli a quella che si attribuiva da plotino al mondo. de sanctis,
dante, par., 30-22: da questo passo vinto mi concedo / più
vinto mi concedo / più che giammai da punto di suo tema / soprato fosse
pulci, 8-70: 'l brando presto da lato ebbe scinto, / e disse:
concedendosi al duca di creti, scampa da morte la prima. bembo, 1-90
malfamata delle tre sorelle. -passare da un comportamento rigido e formale a un
uomini, indiscretamente e sanza modo da persone innu merevoli ricevono servigi
più sacerdoti. = comp. da con e celebrazione (v.).
: concerto allor di musici concenti / da basso incominciò, d'alto e da lato
/ da basso incominciò, d'alto e da lato, / e concordi s'
concordi s'udir vari istromenti, / qual da man, qual da gamba e qual
, / qual da man, qual da gamba e qual da fiato. g.
man, qual da gamba e qual da fiato. g. b. doni,
che d'argento / tocco è il suol da martellina parini, xiv-25: amò de'
concento più soave di questa parola pronunciata da quelle labbra. l'amore ha il
e l'udia l'eroe; che da le belle / isole fortunate, ove i
delli otto cieli otto tuoni: e da tutti insieme uno concento producersi. nievo,
, lat. concentus -ùs, comp. da cum 4 con * e cantus
. eccles. concentor -dris, deriv. da concentus. cfr. isidoro, 7-12-28
con tale incontro. = deriv. da concento. concentraménto, sm.
color natio, che quando fosse assediato da brina ostile, sarebbesi ritirato tanto più addentro
potuto sussistere un governo, il quale da due secoli... avea ristretto tutto
di un mondo nuovo scoperto e appercetto da lui, e stimolare la sua facoltà
1895... erano state allontanate da avezzano per esser concentrate nel distretto di
sua vita si concentrava tutta nella stanza da letto, e giù nella cucina.
. svevo, 2-460: ricordo come da tanto tempo tutti i pensieri, anzi tutta
concepirla possibile finché le vittorie sono tutte da una parte, e dall'altra non si
senti in queste forme faticose, venute da un soverchio profondare e assottigliarsi di un
(per facilitarne la conservazione o tassimilazione da parte dell'organismo) le sostanze nutritive
del solvente. = deriv. da concentrare. concentrazióne, sf. il
capacità del rene di concentrare le sostanze da eliminare nell'urina. 7. statist
) e la parte di esso costituita da tutti i casi che singolarmente possiedono il
le mura... vengono ricoperte da un tetto circolare, fatto con la stessa
= voce dotta, deriv. da centro: cfr. fr. concentrique
dotta, deriv. nel sec. xviii da concentrare, sul modello di espansivo.
, che non è concepibile se non da chi abbia fatto l'orecchio, come un
contare nella propria. = deriv. da concepire. concepibilità, sf. filos
gioberti, 1-iii-144: ogni fatto procede da un'idea, come ogni parto da
da un'idea, come ogni parto da un portato, e ogni nascita da un
parto da un portato, e ogni nascita da un concepimento. pascoli, i-791:
a ottenere... è sempre accompagnato da spavento. de sanctis, lett.
rispose al regicidio con un'ansia di allontanare da sé e di distruggere anche il sospetto
animo angoscioso tormento. s. caterina da siena, i-30: non spregia dio
e partoriscono. la quale opinione fu da altri trasferita agli avoltoi, da altri alle
opinione fu da altri trasferita agli avoltoi, da altri alle tigri. vallisneri, iii-519
la fama buona principalmente è generata da la buona operazione ne la mente de l'
ne la mente de l'amico, e da quella è prima partorita; ché la
fello anco acciò che 'l mal ch'avea da l'uno / virile abito errando già
quella forza, fossero tante piccole armi da fuoco, e la virtù movente i
la virtù movente i muscoli tanto polviglio da guerra. vico, no: il
sua confessione conceputo avea. s. caterina da siena, i-143: come egli ama
la sua grandissima reputazione lo difese sempre da quello odio che i populi per le
bugia, quando non le conosceva tali da indurre negli altri l'opinione altissima che
... dee concepirsi esser provenuto da libera loro convenzione, per questa eterna
concepirla possibile finché le vittorie sono tutte da una parte. 11. ant
con cambio di coniugazione: comp. da cum * con 'e capire 'prendere
natura, ch'era / in te, da te concetta. bruno, 3-177:
questa generosa e divina prole, inspirata da alta intelligenza, da regolato senso conceputa
prole, inspirata da alta intelligenza, da regolato senso conceputa e da nolana musa
intelligenza, da regolato senso conceputa e da nolana musa parturita. fontanella, i-228
santissima sposa, dove per te fu da gabriele annunziata del figlio tuo concetta.
occhi miei alquanto circunspetta, / dentro da sé, del suo colore stesso,
33-223: la corda tirata con violenza da un lato, nel rilasciarla, non
uscisse di zuffa [un cavallo dipinto da apelle], ritenente nel sembiante il furore
ma per soperchio fuoco nella mente concetto da poco regolato appetito. lorenzo de'medici
già mai esser convinto o rimosso da veruna oppinione concetta. brusoni, xxiv-850:
sempre più qualcosa di conforme alla speranza da lui concepita al primo annunzio d'una tal
poi esprimono e ritraggono con le mani da quelle già concepute nell'intelletto. tasso
, così concepita, che si stende da un polo all'altro, e passante pel
, onde rimanea loro lunga e difficile via da calcarsi, prima ch'elle si trasmutassero
più feconda... la ricerca, da tempo concepita, di nuove cose da
da tempo concepita, di nuove cose da dire e quindi nuove forme da foggiare
cose da dire e quindi nuove forme da foggiare. 7. scritto,
tacito ne'costumi de'germani antichi che da quelli si conservavano conceputi in versi i
: presentò all'orsani il suo biglietto da visita così concepito: 'lapo vannetti,
in senso figur.). giacomo da lentini, xxxv-1-90: lo cor, che
del figliuolo. = deriv. da concepire. conceria (disus.
di giglio. = deriv. da conciare. concernènte (part. pres
de'suoi comandamenti. alfieri, i-35: da lui seppi poi varie cose concernenti mio
: tale controversia non è, come da molti si crede, di mero fatto,
lat. eccles. concernère, deriv. da cernire 'decidere, distinguere, discernere
concertante. — stile concertante: caratterizzato da parti concertanti. d'alberti,
fatta questa,... s'ha da stabilire, da concertare colle debite formalità
.. s'ha da stabilire, da concertare colle debite formalità. monti,
, dovette segretamente far allentar di notte da un muratore il ferro dell'oriuolo e
tutto d'un sol pezzo, e da non potersi mai per veruno accidente spezzare,
il magnifico general parlamento della patria supplicava da sua serenità il doge la licenza di
italiana] sia stata formata; se da un uomo, o da vari; e
formata; se da un uomo, o da vari; e questi, o concertati
concertati tra di loro, o facendo ognuno da sé,... non se
, come di cose che s'intendono da sé. 3. ant.
... abbiano in mano stromenti da sonare, tutti da corda. in capo
in mano stromenti da sonare, tutti da corda. in capo concieri di bende
/... / il superbo ha da star sempre impalato; / lisimon sempre
b. martini, 1-1-5: fin da quando la musica ecclesiastica in contrappunto cominciò
musica concertata, accompagnata dall'organo e da altri strumenti, e particolarmente della musica
voi e della signora clarice? -meglio che da me l'intenderete qui da fiuta,
-meglio che da me l'intenderete qui da fiuta, che ne ha sentito egli stesso
'concertista '. chi suona o canta da solo in un concerto. intendeci
coscienza. 4. musica formata da più voci o strumenti che cantino o
: concerto allor di musici concenti / da basso incominciò, d'alto e da lato
da basso incominciò, d'alto e da lato, / e concordi s'udir
s'udir vari istromenti, / qual da man, qual da gamba e qual
istromenti, / qual da man, qual da gamba e qual da fiato. b
man, qual da gamba e qual da fiato. b. corsini, 1-7:
. alvaro, 9-503: nella sala da pranzo, quando tutti gli ospiti dell'albergo
principio con una romanza, mugolata sottovoce da una signorina inglese, la quale
armonia nell'aperto cielo, fu formato da quattro gravicembali doppi, da quattro viole
fu formato da quattro gravicembali doppi, da quattro viole d'arco, da dua
doppi, da quattro viole d'arco, da dua tromboni, da dua tenori di
d'arco, da dua tromboni, da dua tenori di flauti, da un cornetto
tromboni, da dua tenori di flauti, da un cornetto muto, da una traversa
flauti, da un cornetto muto, da una traversa, e da dua leuti.
muto, da una traversa, e da dua leuti. guarini, 269: dopo
tecchi, 2-98: se veniva un concerto da fuori, nei giorni di festa,
quegli ornamenti, che perfettamente verranno eseguiti da pochi, non possono essere eseguiti esattamente
pochi, non possono essere eseguiti esattamente da molti. v. bellini, 417:
uno applaudendo rise. = deverb. da concertare. concessionàrio, agg. e
de'soggetti, voleva che lo ricevessero da libere concessioni di sovranità. cattaneo,
\ terreno concesso per un lungo periodo da uno stato a privati o a un
. pascoli, i-621: l'aggettivo è da preferirsi lontano dal suo sostantivo, specialmente
iddii] che la nostra potenza, da voi a'nostri antecessori benignamente conceduta
conceduta, crudelmente e senza cagione si distrugga da quel popolo. capellano volgar.,
nel cor fedeletate, / fame guardar da le cose vetate, / le cose
di battiture, o mandate o concedute da dio, trapassaro in santi. marino
algarotti, 2-25: si avrà dunque da credere... che da sì picciola
dunque da credere... che da sì picciola cosa conceduta al cartesio abbiano
sì picciola cosa conceduta al cartesio abbiano da seguitare tante meraviglie? foscolo, vii-25
= lat. tardo concessor -óris (da concessus, part. pass, di
, / dir ogni giorno e far cose da cani. tommaseo [s. v
[s. v.]: concettacci da secentista. 2. cattiva intenzione
termine. -il ciel me ne liberi da questi concettacci. 3. giudizio negativo
, lat. conceptaculum 1 recipiente * (da concipère * ricevere, contenere ')
: propostoti adunque il soggetto... da concettizzarvi sopra, oltre alle metafore simplici
quelle forme divenute vacue e libere sieno da lui riempiute di un nuovo contenuto,
volle che [michelagnolo] proseguisse l'ordinatogli da clemente senza alterare niente l'invenzione o
le labbra. brusoni, xxiv-889: abbagliato da così splendido oggetto, lasciossi quasi cader
tempo, e da'latini appellate sentenze, da noi son chiamati concetti. d.
nuove del dir forme, a sciolti / da volgar fren concetti, onde s'avviva
con delicatezza ma con grazia ed eleganza, da uomo colto, ingegnoso e finamente educato
barlume delle cose compiute per tante maniere da lui [da dio],
cose compiute per tante maniere da lui [da dio], ispira un'opera
un giusto concetto nella mente. [sostituito da] manzoni, pr. sp
quanto il suo turcimanno furono ben lontani da ricavare un concetto lucido e intero]
, 1-15 (51): mi spiccai da loro et in concetto di tristi e
, vii-1185: un galantuomo non ha da cercar d'innamorare una persona..
adempiere loro intenzione. s. bernardino da siena, 532: aspettavano che 'l
, opere di breve tempo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
averle ittico,... e spediti da dame con attestati di stima e d'
deriv. dal lat. conceptus -ùs (da conceptus, part. pass, di
, 2-5-343: gio. maria galli da bibbiena... riuscì copioso e concettosissimo
: perché è più maraviglia il cavar da una cosa l'opposto di ciò che s'
né riverenza, / parlano arditi, fan da concettosi, / non gli arretra timor
, a giudicarlo dal valor suo concettuale, da ciò che ammira come eloquenza, da
da ciò che ammira come eloquenza, da ciò che gusta come spirito,.
spirito,... ci sarebbe da disperare. = voce dotta,
conceptualis (termine della scolastica), da conceptus (v. concetto).
* concettualismo ', dottrina filosofica fondata da abelardo, quasi mezzo tra i nominali e
esista fuori di questo. = da concettuale: cfr. fr. conceptualisme (
trovasse, molte cose si potrebbono predire da questi indovini? concezióne, sf.
solamente son quelle delle quali ci abbiamo da servire. 6. teoria, dottrina
che soffiano sull'europa disgregata ed esausta da secoli di guerra, il concetto di dio
voce dotta, lat. conceptio -ónis, da concipère (v. con
= voce dotta, deriv. da concezione (nel senso di * con
, sm. ant. piccolo bacino (da bar biere).
per panicello aveva posto legiadramente una coperta da bue intorno, li cominciò a bagnare