gr. xeixo? 'labbro'e da dieresi (v.).
sf. medie. malformazione congenita costituita da una vasta fessura del labbro superiore,
'mascella 'e oxlai?, da ax£c < *) 'fendo '.
yva&o? * mascella 'e da plastica (dal gr. nxdoooì 4 formo
senso di 1 palato 'e oyjoiq, da ox ^ oì 4 fendo '.
xs ^ o? 'labbro 'e da plastica (dal gr. irxàooo)
labbro 'e oxtcn?, da ox££co 'fendo '. cheilòstomi
dotta, lat. scient. cheiranthus, da cheiri e dal gr. svilo?
proprietà terapeutiche. = deriv. da cheiri 4 cheiranto '. cheiromegalia
', a sua volta deriv. da una voce indiana. chelàndia, sf
. marin. ant. nave medievale da guerra, simile al dromone, ma più
di anelli chelati. = deriv. da chelato. chèli, sf. letter
per la prima volta costruì ricavandola da un guscio di testuggine. salvini
? 4 simile alla rondine '(da xzxtà&v -óvo? * rondine ').
narcotico). = deriv. da chelidonia: la voce è registr. dal
primaverile che riconduce le rondini '(da xe ^ i8<àv -óvo? 'rondine '
^ i8ov£a? 'vento primaverile ', da cui lat. chelidonias (plinio,
. xéxuspo?, comp. da x ^ xu? 'testuggine 'e
. xéxuspo?, comp. da xéxu? 4 testuggine 'e oscop '
. dante ha desunta la voce da virgilio (« georgiche », 3-415)
(« georgiche », 3-415) e da lucano (9-710). cfr
di braccio, grandi e terminati da una mano a due dita a
= voce dotta, comp. da chela e dal sull. lat. -fer
e dal sull. lat. -fer (da fero 4 porto ').
di chelifiti. = deriv. da chelifite. chelifórme, agg.
= voce dotta, comp. da chela e dal sufi. lat. -formis
dal sufi. lat. -formis (da fórma). chelleano, agg.
più o meno ammaliziata, che nelle botteghe da caffè, nelle birrerie e nelle trattorie
registra chellineria, chellinerato 4 servizio fatto da donne negli uffici, alberghi e negozi
bizza o parola, tuttavia, corre da state a verno il disdicevole fremito,
lat. scient. chelonidae, deriv. da che- ionia (cfr. cheloni)
. genere d'insetti imenotteri, caratterizzati da mandibole bidentate. tramater [s
. dall'ingl. chemio-, ricavato da chemical, chemist, ecc. (cfr
dall'ingl. chemio-, ricavato da chemical, chemist, ecc. e da
da chemical, chemist, ecc. e da -iatria, dal gr. larpeta
. emanazione di raggi luminosi prodotta da una reazione chi mica che
dall'ingl. chemio-, ricavato da chemical, chemist, ecc. e
dall'ingl. chemio-, ricavato da chemical, chemist, ecc. e
= voce dotta, deriv. da chemiotattismo. chemiotattismo (chemiotactismo)
e anterozoi) pro vocato da stimoli chimici, per il quale questi 2
. = voce dotta, deriv. da chemiotassi, attraverso l'agg. chemiotattico
. dall'ingl. chemio-, ricavato da chemical, chemist, ecc. e
. dall'ingl. chemio-, ricavato da chemical, chemist, ecc. e
sistema nervoso autonomo, subisce eccitazioni da parte di stimoli chimici (aumento della tensione
. dall'ingl. chemo-, ricavato da chemical, chemist, ecc. e
. dall'ingl. chemo-, ricavato da chemical, chemist, ecc. e
. dall'ingl. chemo-, ricavato da chemical, chemist, ecc. e
della struttura di un organo vegetale prodotta da stimoli chimici. = voce dotta
. dall'ingl. chemo-, ricavato da chemical, chemist, ecc. e
. dall'ingl. chemo-, ricavato da chemical, chemist, ecc. e
congiuntiva bulbare, che può essere causata da malattia degli occhi (congiuntiviti, iriti
chémosis, dal gr. xfinwoic, da xi] [aì 4 conchiglia '.
piante attuano a spese di energia prodotta da reazioni chimiche. = voce
dall'ingl. chemo-, ricavato da chemical, chemist, ecc. e
biologia animale: movimento di organismi determinato da stimoli chimici. = voce dotta
dall'ingl. chemo-, ricavato da chemical, chemist, ecc. e
xw>tt7) 5 -exos, comp. da xfjv 4 oca 'e àhdmrì ^
di piante dicotiledoni adottata dal de-candolle e da altri, così detta del genere chenopodio
, e corrisponde a quella già stabilita da jussieu sotto il nome di 4 atriplicee '
. xévo? 4 vuoto 'e da [elettrone. chènte (cheènte)
chenti cavalieri si debbiano eleggere molto è da con siderare. monte,
chent'à potenza capra? francesco da barberino, 373: questa donna è
che quel loco più martira. paolo da certaldo, 65: chente l'uomo è
: le massime... prodotte da madama hannomi finita di chiarire chenti sieno
di sabbia. 2. seguito da che (anche, ma rar.,
o qualità (per lo più accompagnato da quale). francesco da barberino,
più accompagnato da quale). francesco da barberino, 166: questa novella fa bene
chi dee essere il confessore, è da dire, chente e quale esser dee.
si stea. = deriv. da che con la terminazione degli avverbi in
volgar. [tommaseo]: non è da credere che noi far le possiamo,
uno stallone. = deriv. da chente per incontro con qualunque-, ma
sm. milit. copricapo militare costitmto da un tubo di feltro rinforzato da un
costitmto da un tubo di feltro rinforzato da un giunco, ricoperto esternamente di panno
di panno variamente colorato, chiuso superiormente da un tondino di pelle lucida o di
) che designa un cappello militare, da prima adottato da alcune milizie francesi in
designa un cappello militare, da prima adottato da alcune milizie francesi in algeria. in
introdotta (chepì) a indicare il cappello da parata della fanteria. chéppia
. bellincioni, 1-100: saper vorrei da voi perché di maggio / vanno le
ingl. cherry 'ciliegia 'e da cianina (v.). chèradi
. xolpàssq * scrofole '(da xoipdc -dsoq 'simile a un porcellino '
forma del dorso d'un porcellino *: da xotpoq 'porcellino ').
digerire la lana (costituita in prevalenza da cheratina). = voce dotta
= voce dotta, comp. da cheratina e dal sufi. -osi.
in cheratina. = deriv. da cheratina. cheratite, sf.
. processo infiammatorio della cornea, accompagnato da dolori, lacrimazioni, disturbi visivi,
comp. dal gr. xépaq 'corno'e da cono (v.). cheratodermla
più di origine congenita), caratterizzata da una forte ipertrofia dello strato epidermico a
e dal suff. -firo, estratto da [porifirn * porfido '. cheratòfite
della parte interna dello zoccolo del cavallo da cui sono prodotte le diverse parti cornee
comp. dal gr. xépaq 'corno'e da globo (v.).
. dal gr. xépac * corno'e da ialina (v.).
ipaq * corno 'e xoaiq, da xuu 'sciolgo '. cheratolitico,
cutanea, d'origine congenita, caratterizzata da una forte ipertrofia dello strato epidermico,
si manifesta soprattutto nei bambini, caratterizzata da un progressivo opacamento della cornea stessa con
con tessuto corneale trasparente prelevato da un occhio di cadavere poche ore dopo
. xépoc <; 'conio * e da plastica (v.).
senso di 'sostanza cornea 'e da plastico (v.). cheratoscopìa
sm. medie. strumento diagnostico formato da un disco su cui sono dipinti occhi
, domanda; implorante. giacomo da lentini, ii-107: lo domandar non noccia
domandare; esigere. giacomo da lentini, ii-79: se merzé e pietanza
. cino, ii-538: mi fu detto da colei, / per cui sperava viver
dolor bagnati e molli / ti chier mercé da tutti sette i colli. boccaccio,
ver morte ora non resta. francesco da barberino, 214: per libertà aver
i dotti. • = deriv. da cherico * chierico '; lat. mediev
né abito chericile. = deriv. da cherico * chierico '. chérico
classica (detto anche difilio), costituito da una serie catalettica in syllabam di sei
cocciniglia (coccus ilicis) o anche da altri insetti (e fu usata anticamente
stoffe). -anche: l'insetto stesso da cui si ricavava il colorante.
.). = deriv. da chermes, per il colore rosso.
spagna si lavorano panni e drappi, da altebassie chermisi e d'oro in fuora,
, iv-160: portano sua beatitudine aiutati da molti giovani nobilissimi, con calze di
in chermisi. = deriv. da chermes (v.); cfr.
dalla voce ispano-araba qarmazi, deriv. da qdrmaz (arabo qirmizi) * cocciniglia
compendio che pure abbiamo ben comentato da boezio. conciliatore, i-124:
nel terzo de l'anima, questo intende da lui. bisticci, 3-260: dua
tasso, n-iii-907: voi originate l'arte da la mente; ma aristotele e i
che dal senso nasce la memoria, e da molte memorie l'esperienza e da molte
e da molte memorie l'esperienza e da molte esperienze l'arte. bruno, 3-465
, lat. commentator -oris, deriv. da commentàri * commentare '.
mi occorrevano in contrario e mi toglievano da questa opera. poliziano, 2-77:
. foscolo, viii-130: nel commento scritto da esso [lorenzo] alle proprie rime
tre viole vaghissime d'un vaso coltivato da lei; ed egli le mandò questo sonetto
che ci fornisce questo particolare, corredato da un commento breve e crudele. ojetti,
della comentazione magna. = deriv. da commentare. comménto (ant.
le fontane ripetevano il comento melodioso che da secoli le acque fanno ai pensieri di voluttà
c. e. gadda, 6-26: da un po'di tempo quel suo perenne
ascoltare i commenti degli spettatori che escono da una sala di proiezione, colpisce nei loro
riflessioni, considerazioni): comp. da com-per cum 1 con 'e mens mentis
, 3-800: luciano non si lasciò imporre da quelle favole anche perché non le capiva
loro leggerezza. = deriv. da commerciare. commerciabilità, sf.
che venisse. = deriv. da commerciare. commerciale, agg.
d'industria. = deriv. da commerciale. commercializzare, tr.
tr. rendere commerciale, più facile da vendere. -al figuri fare oggetto di
nazioni commercianti, che non han terre da coltivare, hanno il loro pane sicuro
ma io sapevo che i suoi affari da lunghi anni erano diretti dall'olivi.
commerciante dell'isola, che ne aveva tante da permettersi il lusso di mischiarle ai pezzetti
meno temibili, più facili ad essere ravvisati da tutti e messi al bando. e
seta, e molte sono fortemente sussidiate da piazze straniere o tengono commissione da quelle.
sussidiate da piazze straniere o tengono commissione da quelle. nievo, 1-57: nei
nievo, 1-57: nei villaggi per rifarsi da ima corbellata basta ungere la coda spelata
= lat. tardo commentari, deriv. da commercium 'commercio '. commèrcio (
ferma d'affrica, capo verde, e da los rios che tanto vale come dire
1-441: del commercio, a cui diedero da prima la legge gl'italiani e singolarmente
scambio di notevoli quantitativi di merci effettuato da imprese commerciali di importanza diversa (spesso
intermediari) o direttamente dai produttori o da cooperative di vendita e di consumo.
arrivati a questo punto, c'è da sperare che la duri un altro poco »
con pesterò). i consumatori: esercitato da singoli
sola merce o merci affini, oppure da ampi complessi commerciali (grandi magazzini,
-commercio ambulante: vendita di merci effettuata da merdaioli ambulanti o girovaghi. -commercio attivo
cui il volume di scambi è tale da favorire 1 * accrescimento economico di una
a menar gli anni. / quindi escluder da sé sempre le piacque / ogni commercio
: senti in queste forme faticose, venute da un soverchio profondare e assottigliarsi di un
tuttavia colle mogli, purché s'astenessero da ogni carnai commerzio. -commercio
latina s'è corrotta e guasta, e da quella corruzione son nate altre lingue.
più dotti d'europa, per aver da loro notizie dello stato delle scienze, e
comerchio d'andrianopoli a 4 per cento da panni 20 finiti, l. 1310
... diceva ricever angeli messaggieri da dio, parlar con essi, esser egli
= voce dotta, lat. comessatio -onis da comedere * mangiare insieme '(
appiccata a lei, è chiamata da noi religione. marino, 332: contiene
dotta, lat. commercium * mercanzia'(da merx mercis 'merce'). cfr.
fue commeritevole. = comp. da con e meritevole (v.).
giunse nel 1953, con le navi da guerra del venezuela. = deverb
del venezuela. = deverb. da commetterej. comméssa2, v.
commesso4). francesco da barberino, 349: quello gentile uom poi
commesse nel passato. s. caterina da siena, i-12: levasi questo dolce
tanta diffidenza? marino, 6-196: quante da indi in poi colpe diverse / da
da indi in poi colpe diverse / da lui commesse io qui trapasso e celo?
essendo in sostanza che altrettanti errori commessi da coloro che l'indole conoscono e il particolare
e de'peccatori confessati. s. cateritia da siena, i-266: seminate, seminate
quale egli in età di sedici anni da sé la condusse e poi la difese in
cuoco, 1-61: erano due anni da che si era ordinata una leva di
tu fai presto e bene l'opera allogatati da questi, mentre nel lavoro commesso dal
drappi di vari colori, in modo da formare motivi decorativi o figure (ed era
i colori non istingano, e mostrino da ogni banda il colore del drappo. milizia
farsi in firenze verso l'anno 1470 da sandro botticello per ornare stendardi e bandiere
e indivisibili, costituenti ciascuna un tutto da sé, e tutte insieme un commesso somigliantissimo
subalterno, dipendente dalla pubblica amministrazione o da un'impresa privata (per incarichi generici
si ritrasse, fu che si rubò da pochi, dove prima si rubava da
da pochi, dove prima si rubava da molti. foscolo, xv-236: io sperava
dell'imprenditore (a cui è legato da un rapporto di lavoro subordinato) che
incarico, si reca in luoghi diversi da quello in cui ha sede l'impresa
marin. commesso ai viveri: nelle navi da guerra, il sottufficiale che ha in
presenza di questo ufficiale discarica il capitano da ogni responsabilità per la parte dell'amministrazione
vero due gemme del basso capo, da lasciar sono. aretino, 8-13: mi
le camere, le quali erano divise da un ordine di semplici mattoni, e
de'vostri ossi pesti / fuorché polve da lettere non resti. diodati [bibbia]
sotterra, coll'altra si lieva alto da terra, è il più considerabil punto che
segue, in una pittura, il passaggio da una parte a un'altra di un
= lat. commissura, deriv. da committere 4 unire '. cfr. isidoro
: dalle attenuazioni, dagli ornamenti, da una quantità d'accordi, istintivi o ricercati
, lat. tardo comestibilis, deriv. da come stus, part. pass,
lat. tardo comestió -snis, deriv. da comestus, part. pass, di
che l'acqua ci scivola sotto e scorre da poppa, senza risucchio!
loro erano stati fuori, era stato levato da essa le palle, e vi avevano
con le sue mani come s'avevano da commettere i mosaici dell'androne.
papa, la quale si era smarrita da me, e non per mio difetto,
nullo logo sia commiso. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
onore della sua corona alcuna cosa commettesse da indi innanzi. sacchetti, 27-3: però
, 366: chi reputa sé offeso o da quello raportatore 0 da te ascoltatore,
sé offeso o da quello raportatore 0 da te ascoltatore, costui sempre sta con quello
guicciardini, 355: questo omicidio fu da molti biasimato assai per la qualità del
e per el modo di essere stato fatto da tanti sì publicamente e con sì poco
de'venti per prua ci levarono presto da questo travaglio; perché a questa tardanza
, 1-8-31: ah sì gran fallo da voi non si commetta. baretti,
... e quello che sia da fare quando alcuna cosa sarà addivenuta,
compiere, iniziare '(comp. da com per cum 4 con 'e mittère
faci che i giovani greci si commettevano da una mano all'altra. 2.
alcuno modo pare dal padre, o da quelli che loco paterno tiene, essere
del libro delle osservazioni fatte col microscopio da quell'olandese, che io subito lo commetterò
, che le aveva commesso un vestito da ballo. 5. ant.
lemmi precedenti). francesco da barberino, 5: fervente sarai poi nel-
., 12-89: tal si partì da cantare alleluia, / che mi commise quest'
gli alunni colpevoli; o li percuoterà da sé; e ciò o nell'atto
e facciasi commettere, che possa prosciogliere da quelli peccati riservati, tacendo il nome
ma vuoi tu ch'io per salvarmi da chi m'opprime mi commetta a chi
-commettere i colpi al vento: combattere da lontano, con armi da lancio.
: combattere da lontano, con armi da lancio. petrarca, 28-60:
egli è un teco meco. [sostituito da] manzoni, pr. sp
[ediz. 1827 (329): da per tutto c'è degli attizzatori
comp. dall'imp. di commettere1 e da male (v.).
indistinguibile. * = deriv. da commettere1. commettitóre1, agg.
pittura istessa. = deriv. da commettere1. commettitóre2, agg.
amarissime pene sostenere. s. bernardino da siena, 501: da questi tali commettitori
s. bernardino da siena, 501: da questi tali commettitori di mali non può
davanzali, i-36: ci restava non meno da fare con le due feroci legioni.
a sfuggire. = deriv. da commettere1. commettitura, sf.
di cuoio. = deriv. da commettere1. commiataménto, sm.
vinegia. = deriv. da commiatare. commiatare (anche comiatare
, congedare; accomiatare. iacopo da cessole volgar., 1-63: non si
si conviene a veruno prencipe di commiatare da sé veruna persona con tristizia. s
già non si partir senza combiato / e da tre volte in sù, senza fallire
licenziò, e se n'andò, accompagnato da un « e abbiamo giudizio *,
petto al cancello della villa, seguito da pochi, discese franco giù per gli
di ragion laudato, / partir beltà da sé per suo commiato. lorenzo de'
. -discorso di commiato: pronunciato da un personaggio rappresentativo quando lascia un
: poi che si vede / repulso, da chi più gratificarlo / era più debitor
chiede. straparola, 3-4: chiese da loro commiato e si partì. tasso,
. - anche al figur. bartolomeo da s. c., 24-1-7: quando
e fui per dargli commiato. andrea da barberino, iii-303: volessi iddio che
v-5-64: preso commiato, e partito da corte. marco polo volgar., 3
; non per mastri sentieri. andrea da barberino, 1-46: non si vide in
avea disposto carlo mano, / e ciascadun da lui tolse combiato. ariosto, 37-122
ornai prende commiato / febo, e da presso ode mugghiar quel toro / che hanno
che ho l'onore di prendere commiato da questa umanità puzzolente *. 2
: il severo militar costume, / cui da troppi anni io servo, or non
permesso, congedo '; deriv. da commeare 4 mettersi in viaggio '(
mettersi in viaggio '(comp. da com per cum 4 con 'e meare
commifora ', genere di piante stabilito da jaequin con una pianta del madagascar nella
. commigrare, intr. passare da un luogo all'altro.
= voce dotta, comp. da con (dal lat. cum 4 con
frutto de'suoi lunghi risparmii: queste erano da lui state date in prestito ad alcuni
disgrazia del mio commilitone, deliberai, posto da canto gl'inganni e le frodi,
in casa vostra, ebbi lo strillo da tutta la conversazione, della quale mi
della quale mi fu comminato l'urlo universale da tutto roma, se ve l'avessi
dotta, lat. comminati, deriv. da minati * minacciare * (minae -drum
(clausola penale), o comminata da una norma giuridica. c.
una pena (o dalla legge o da un provvedimento dell'autorità in previsione di
e usasse molte parole deprecatorie e comminatorie da parte di dio, questa ambasceria fu di
linguaggio dei giuristi), deriv. da comminati 'minacciare'. cfr. fr.
sf. lo stabilire una pena (da parte di una legge in previsione di una
); minaccia. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
e un altro mangerà. s. bernardino da siena, 263: testimonia tua
vedrai tre verità, le quali vengono da lui. prima, guerra seminare. siconda
distrutto, ridotto a nulla. girolamo da siena [tommaseo]: l'uomo senza
voce dotta, lat. comminutió -6nis, da comminuire: v. comminuto.
confusione e commischiamento? = deriv. da commischiare. commischiare, tr. (
, sfogarmi. = deriv. da commiserare. commiserabilménte, avv.
. commiserando, agg. letter. da commiserarsi, degno di commiserazione.
superiorità piena di disprezzo; che nasce da un sentimento di compatimento. c
accademia]: non c'è altro che da commiserare la grossolanità della incoltura letteraria.
passò una espressione d'orgoglio così sicuro da mettere ribrezzo. = voce dotta,
dotta, lat. commiscrati: deriv. da miser 'misero, infelice '.
dalla sua carissima. = deriv. da commiserare. commiseratóre, agg. e
in boccardo, 1-465]: si ode da ogni parte, quasi parola d'ordine
sui primi momenti che si conosce colto da qualche infortunio, massime dove egli non
in generale gli uomini, non aspetta da loro altro che commiserazione e conforto.
a vederlo. = deriv. da commiserare. commiso, v.
... quello uscì, seguito da una lenta, persistente occhiata commissariale.
, 7-2-232: appartiene all'ufficio, lasciatomi da m. agnolo, del commissariato
estrarre erbaggi, ortaggi, frutte e cose da porre. commissàrio (disus.
temporaneo) individuale, che è costituito da una sola persona, investita di idonei poteri
straordinario: funzionario preposto dal governo o da un'altra autorità dello stato a un
; e se novello insulto / mi vien da commissari o colli torti, / dirò
. -figur. s. bernardino da siena, 758: al tempo d'antecristo
maneggia tutto quello stato unito, formato da più commessarii, che vi manda ciascuna
con gratissime accoglienze furono ricevuti e ascoltati da apollo. magalotti, 9-1-9: mi sono
, lat. tardo commissàrio, deriv. da commissus, part. pass, di
commissionner (nel 1462), deriv. da commission (nel sec. xiii)
affari di borsa-valori. = deriv. da commissionare, attraverso la forma francese commissionnaire
(163): perisca colui il quale da prima mescoloe le giovani donne colli
senza dubbio i peccati di commissione da noi già fatti; ma più saranno
, lat. commissió -ónis, deriv. da commit tère * compiere,
enea, quantunque avesse scelti quegli ambasciatori da tutti gli ordini, non avea ad alcun
data commissione d'annunziar guerra, ma da tutti gli ordini li aveva eletti per
dio terrestre, talmente grande, che vegna da tutti stimato maggior che quando era autenticato
francesco, pregandolo di non si allontanar da castiglia. g. gozzi, 1-249:
votasse e rinettasse il fondo ben bene da ogni melma, o posatura che dentro
lieta e superba d'avere una commission segreta da eseguire. nievo, 197: io
nessuna ragione, proprio come aveva fatto sempre da fanciulla. pavese, 5-172: nuto
sapeva adesso sue notizie a caso, da chi passava di notte a fargli una commissione
e altre sommissioni, si sforzasse di ottenere da lui la pace. guarini, 297
. poliziano, 2-83: vorrei due servigi da voi; per i quali bisognando commissione
, 1-1-81: altro riscontro si ricava da una relazione de'29 maggio 1606 del
171: bisognerebbe avere una commissione grossa da caricare una saettia, per lo meno
seta, e molte sono fortemente sussidiate da piazze straniere o tengono commissione da quelle.
sussidiate da piazze straniere o tengono commissione da quelle. boccardo, 1-517: il
ordinata, composta di tante ore della giornata da riempire di treno e di parole,
di quegli oggetti di cancelleria furono venduti da luciano che pian pianino arrivò a sapere
ma più sovente temporaneo), composto da persone qualificate, e investito da parte
composto da persone qualificate, e investito da parte di una pubblica autorità o anche
e del senato, costituiti in modo da rispecchiare la consistenza numerica dei vari gruppi
d'inchiesta: nominata (in modo da rispecchiare la proporzione dei vari gruppi)
rispecchiare la proporzione dei vari gruppi) da una delle due camere, o congiuntamente
una delle due camere, o congiuntamente da ambedue, per svolgere, con gli
, ne'tempi passati, fu ordinata da giano della bella: al quale ancora che
non di meno tale commissione non nacque da tutta la città, ma da una
non nacque da tutta la città, ma da una sola parte. =
commissib -snis * incarico * deriv. da committère 4 affidare, incaricare '.
scadenza la somma dovuta, la cosa da lui ipotecata o data in pegno al
, lat. tardo contmissorius, deriv. da comtnissus, part. pass, di
leggi mosaiche tendevano a preservare gli israeliti da ogni commistione coi popoli confinanti. d'
appartenenti a proprietari diversi, in modo da formare economicamente un solo tutto (se
state unite o mescolate in guisa da formare un sol tutto, ma sono
, lat. commixtio -onis, deriv. da commixtus, part. pass, di
una commestizione insieme. = deriv. da commisto. commisto, agg. letter
, 3-17: l'antiquo sangue che venne da troia, / per li duo miglior
1 * 358: molti sentimenti le vennero da quella lettura, commisti insieme, nessuno
, lat. tardo commixtura, deriv. da com mixtus, part.
grazia. = » deverb. da commisurare. commisurare, tr.
, che è quello de'cinquecento passi da sé, pari in tutto alla prima
v-39: gli furono dati non so da chi, 40 o 50 paoli, acciò
xopiió? * lutto ', deriv. da xó7rro (jlai 'battersi il petto
una divisione di navi (nella marina da guerra inglese e degli stati uniti).
una divisione di tre o più bastimenti da guerra; e ciò durante l'esercizio soltanto
, sm. diplom. istruzione data da un governo a un ambasciatore. =
voce dotta, lat. tardo commonitorium (da commonère * avvertire ').
di un certo spagnuolo commorante in roma da molti anni. commorare, intr.
(anche in senso retor.): da commordri * indugiare '. commoriènza,
. turbato nell'animo, preso da commozione, con l'animo agitato
commozione, con l'animo agitato da un sentimento vivo, intenso (
, dolore, ecc.); tormentato da preoccupazioni, da pensieri angosciosi,
); tormentato da preoccupazioni, da pensieri angosciosi, dal dubbio,
petrarc., 23-132: poi che madonna da pietà commossa / degnò mirarne. sercambi
e orgoglio. ariosto, 23-132: da gran furor commosso, / e maglie
vinti; e se, commosso / da dilettosa voglia, pur declina / talor dal
perdonato davvero; capisco che ho parlato da bestia e non da cristiano...
che ho parlato da bestia e non da cristiano... ». tommaseo,
vibrante, rapido, concitato, prorompente da un animo commosso, variamente commosso ma
chiara l'impronta dell'opera geniale, prodotta da una forza demoniaca che s'era impossessata
: si contemplava nella memoria, abbracciato da leo, col naso sulla spalla dell'
. parini, xix-131: colpito allor da brivido / religioso il core, /
per l'equorea via, / e spirò da l'antica urna commossa / di cetere
via. 2. che nasce da un animo turbato, agitato dalla passione
, 1 -intr. (48): da questo argomento mossi, non curando d'
, » disse, con voce commossa e da commuovere, « io le sono sempre
: quanta rena il commosso mare / da veloci discorsi in terra versa. boccaccio.
arena ondeggia e spuma; / or da la riva indietro se ne toma, /
sue luci beate, / mentr'io sentia da i crin - movimento simultaneo e ordinato.
nel primo commovimento stendeva sul mare commosso da un principio di vento, sia
rividi io popolar la fossero liberi da ogni angoscia, allora diceano l'uomo
campana, 135: le rosse torri che da loro si chiamava piacere stabile, e sufficiente
commedia, perché s. caterina da siena, i-253: sappiate ancora che genova
= voce dotta, deriv. da commótus, part. pass, di di
, x-2-64: in mezzo a tutti tuito da] manzoni, pr. sp.,
una rap = deriv. da commuovere. presentazione pacata e soddisfatta
, sf. facilità a lasciarsi comzanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
): avrebbe desiderato riposar l'animo da tante commozioni. leopardi, 901
1-43: don pietro si tolse alfine da quello sbalordimento di commozione e voltosi balbettando
lassù ti attendono... voglio dire da compar tita... ed io
tanto ingenuamente lasciava trasparire l'intimo ardore da cui era compresa, ch'io non seppi
compresa, ch'io non seppi discostarla da me né seppi rifiutar la dolcezza di sentirla
faceva perdere la testa ad antonio che da quel misto di commozione fisica e rigidezza
sollevazione, ribellione, rivolta. bartolomeo da s. c., 82: in
mezzo di governo... dimostrato da una antica e generale esperienza come utile
circolatorie (e ha origine in genere da un forte trauma: commozione cerebrale, spinale
, può succedere una commozione di cervello da morire a dispetto di tutti gli esculapii
movimento, eccitamento ', deriv. da commótus, part. pass, di commóvère
», disse, con voce commossa e da commovere, « io le sono sempre
, / e perché etna non sia da lor commossa, / come par che la
commove, / che da'faggi e da l'elci, / dentro i cui cavi
vanno a rapir le lagrimette prime / da le melate cime / e del timo e
: piena di fati un'aura / da i roman colli move; / la terra
un'azione, ecc. mino da colle, vi-1-228 (2-13): deo
tanto mal fare t'invita! tommaso da faenza, v-323-1: amorozo voler m'
passa. la vera miseria merita compassione da ogni uomo: essi però hanno le
la faccia, / non vinto e da nessuna dominato; / costui non rabbia di
de la nostra brigata; non è da dimandare. a me veramente, oltra
dio, che egli si risolse, posta da parte ogni pietà, di punire in
funzioni). machiavelli, i-1017: da ogni parte mi assalta tanto desio d'
turbarsi profondamente nell'intimo; essere pervaso da un senso di compassione, di accorata
l'animo, e mostra di stimare cose da non commoversene quelle ch'egli ha per
11 e mezzo. = deverb. da commutare. commutàbile, agg. che
dotta, lat. commutabilis, deriv. da commutare 'cambiare '.
commutando, agg. ant. da mutare, da cambiare.
, agg. ant. da mutare, da cambiare. bibbia volgar.
: chi dirà del cattivato regolo, da cartagine mandato a roma per commutare li
dopo la legazione ritratta, consigliato, solo da umana, e non da divina natura
, solo da umana, e non da divina natura mosso? cavalca, ii-80:
e l'umanità in ferità commutarono e da crudelissime dissensioni civili furono da indi in
commutarono e da crudelissime dissensioni civili furono da indi in poi travagliati infino all'ultima
sorti deviano tendendo verso un finale evento da cui trarrò il mio bene.
del commutatore. = deriv. da commutare. commutatorista, sm.
telefoniche). = deriv. da commutatore. commutatrice, sf.
, lat. commutatiti -onis, deriv. da commutare 4 mutare '. còrno
.]: * como ', levata da cena, uscita in pubblico dalla
cose. puoti, 85: è da avvertire che quello che da noi dicesi '
: è da avvertire che quello che da noi dicesi 'tiratura * o *
comò delle bambole che riguardano come bambini da crescere. c. e. gadda
seggetta. -per estens.: tavolino da notte. -anche dimin.: comodina.
di coccio. = deriv. da comodo: non senza attrazione del fr.
di tutto quello che gli bisognava era da la donzella servito. tasso, n-ii-118
fermatevi dunque, ch'i servitori recheranno da sedere, e così potrem più commodamente ragionare
erano di tanto lontane [stanze] da aversi comodamente il tempo di recitare tre
casa e di qualche roba agiato, e da pari suo teneva la moglie molto comodamente
, 3-46: dell'asineria, penso da che ve la sete adossata molti anni
tanto più che n'è stato scritto da molti dotti tanto bene che la vi
, che nella sua sfera non si lascia da occhio umano rimirare che non abbagli senza
accordare, prestare ', deriv. da commódus 4 comodo '. comodataménte,
a lui. = comp. da comodato. comodatàrio (commodatàrio),
restituite dal comodatario tali e quali furono da lui ricevute. comodato1 (part.
di scrittura per cautela di quello, ricevuta da lui e letta, tantosto stracciata fu
ne'prati. = comp. da un agg. comodevole non altrimenti docu
più comodézza. = deriv. da comodo1. comodino1, sm.
carena, 2-169: 4 comodino da notte ', arnese di legno che
e serve al doppio uso di tavolino da notte e di seggetta. leopardi, iii-590
un altro. - fare, servire da comodino: rendere con eccessiva compiacenza servizi
avete approvata. -sicché dunque io ho da servire di comodino. tommaseo [s.
umiliante dall'altro, reo o ignobile talvolta da entrambi. giusti, 2-213: se
giusti, 2-213: se ti par aria da farci il buffone, / fallo,
sue, / chiappa le carte e fai da comodino. collodi, 755: il
517: s'è fatto infinocchiare da quel gesuitello! per servirgli da comodino
infinocchiare da quel gesuitello! per servirgli da comodino! per fargli da servitore!
per servirgli da comodino! per fargli da servitore! 2. siparietto che si
* aulaeum '. = deriv. da comodo2. comodità (ant. commodità
243: e non vi essendo modo alcun da potersi parlare insieme, spinta la donna
potersi parlare insieme, spinta la donna da troppo passione, scoperse il suo desiderio
piacere delle cose nostre, assai ci aranno da ringraziare, ché, per quattr'ore
non veggio / qual mi possa venir da questo gioco / comodità che 'l mio desire
mia madre continuava a vivere sebbene distante da me e poteva anche compiacersi dei successi
e di agiate masserizie, mi risuscitò da morte a vita; e così cominciando
marino, i-55: sto aspettando la carozza da sei cavalli del mio cardinale,.
più bello della cena lei si levò da tavola, dicendo che voleva andare a alcune
incomodo di mandar a cercare i loro fogli da quel libraio in quella città che sarà
, 9-110: la città pareva fondata da gente uscita dalle selve e che s'
non mi manca luogo commodo e onorato da porre in serbo sicuramente cassandra, finché
la vuole; e ha ragione! da starci comodo, e di marmo la vuole
il quale un ufficiale subalterno viene dispensato da un superiore dallo stare sull'attenti.
, 86: cotali mode le aveva portate da padova: diceva che gli piacevano per
5-398: i quattro che sedettero al tavolino da giuoco si lasciarono subito dolcemente andare,
del sale, 107: nell'imborsazione da farsi per tale estrazione debba esser compresa qualunque
nulla; il curatore ci ricavò tanto da permettergli di viver comodo il resto della vita
comoda: vivere nell'agiatezza, liberi da difficoltà, da preoccupazioni (ma acquista
nell'agiatezza, liberi da difficoltà, da preoccupazioni (ma acquista altresì il senso
chiesi se aveva niente di più comodo da propormi. 11. ant.
, 1-1-143: non volendone / venir da voi, io ho i compagni comodi.
al- l'imperadore, che lo liberava da ogni fede datali in pigliar parigi per
'conforme alla misura 'comp. da cum 'con * e modus * misura
che rendono una casa, un alloggio gradevoli da abitare: comodità. tommaseo [
. cambiale di comodo: non risultante da operazioni di commercio e creata soltanto per
5 (78): bramerei di parlarle da solo a solo, con suo comodo
: casa sua non era un luogo da riceverci nessuno, tutt'altro, ma se
presto. d'annunzio, iv-1-239: da per tutto poi, con un gesto pieno
bassani, 1-119: si accedeva direttamente da un sottostante sgabuzzino una volta adibito a
stato biopsichico oggigiorno così consueto e diffuso, da neppure doverci spendere parola. =
fare a questa gente, è di cavarli da quest'impiccio, comprando quel poco fatto
tutto dissolve. = deriv. da compaginare1. compaginare1, tr.
doghe e l'altre parti del legname da botte son lavorate in modo che si compaginano
, lat. tardo compaginare, deriv. da compagni -inis 4 compagine '.
regolari '. = deriv. da pagina. compaginato1 (part.
albero o altra materia, ben compaginate insieme da imo a sommo, secondo ch'
, 2-109: son questi [pegmi] da pali sostenuti, torri di macchina
a'lor fianchi. nievo, 25: da colloredo a collalto, che è
ben saldo e compagi nato da resistere agli strabalzi delle buche e dei macigni
la composizione. = deriv. da compaginare2. compaginazióne, sf.
ogni cosa. = deriv. da compaginare2. compàgine, sf.
commettitura, connessione ', deriv. da pangère 4 conficcare \ v. compage,
. -anche al figur. giacomino da verona, v-428-11: se clama / cità
mi ristrinsi alla fida compagna. folgore da san gimignano, vi-n-133 (2-12)
, per istare sicuri e per difendersi da lui, uno foscherello da matelica,
e per difendersi da lui, uno foscherello da matelica, che era gran caporale in
simil. e al figur. francesco da barberino, 8: como [si dee
abbiate replicato che 'l corte- giano ha da compagnare l'operazion sue, i gesti,
, con molti altri mali, che derivano da lui, come da peste. prati
, che derivano da lui, come da peste. prati, ii-275: a liberarsi
. prati, ii-275: a liberarsi / da un cruccioso pensier che il compagnava,
quaranta o circa. = deriv. da compagno. compagnato (part. pass
compagnevole del mondo. = deriv. da compagno. compagnevolménte, avv.
la compagnia, con cui si ha da andare, è di soggezione. algarotti,
interrotti il dì appresso i nostri ragionamenti da una gentil compagnia di dame e di
dalla casupola, la compagnia elegante venuta da roma per curiosità del santo di jenne
si scambiavano saluti, alcuni uomini passavano da una compagnia a un'altra in modo
con soddisfazione le altre ore del giorno da me. foscolo, xv-127: il sole
donne belle e molto adorne. andrea da barberino, iii-5: quando lucio al-
monarchia ottomana come i soldati giannizzeri accompagnati da numero grande di gente volevano presentarsi avanti
: schiera, corpo di soldati guidati da un condottiero che veniva assoldato da un
guidati da un condottiero che veniva assoldato da un comune, da una repubblica,
che veniva assoldato da un comune, da una repubblica, da un principe per
un comune, da una repubblica, da un principe per combattere al suo servizio
(e di altre armi), comandata da un capitano, con funzione unitaria d'
e amministrativa (e variò di numero da 400 a 600 a 1000 uomini;
a 1000 uomini; attualmente è costituita da 250 uomini). v. borghini
un'ora e mezza giunsero le trombe da napoli ed una compagnia di soldati ed allora
quella cui son destinato, compagnia raccogliticcia da inquadrare. resti di guerra di tutte
cuore le sorti della squadra. -compagnia da sbarco: reparto di uomini facente parte
facente parte dell'equipaggio di una nave da guerra, addestrato per operazioni militari a
* compagnia di disciplina '. costituita da militari, condannati a scontare una data pena
fino al confine pontificio, salvando la vita da ogni sorta di pericoli e stenti,
l'un l'altro si carezavano. da questo ne nacque una compagnia di pittori
essequie [del buonarroto] ed onoranza da farsi, quattro uomini,...
per la compagnia della trinità una bara da portar morti alla sepoltura, che fu bellissima
, che è stato processato per eretico da questi padri della compagnia di gesù.
chiamar... fece a sé da tutta la compagnia que'più che potè avervi
i loro pareri sopra le costituzioni già da lui terminate, ma non volute pubblicate
comandato, a scrivere la sua operetta da alcun ordine della città, anzi neppure da
da alcun ordine della città, anzi neppure da un bidello, da un tavolaccino,
, anzi neppure da un bidello, da un tavolaccino, da un mazziere di alcun
un bidello, da un tavolaccino, da un mazziere di alcun magistrato, né
gruppo di attori o di cantanti raccolto da un impresario o capocomico, oppure costituito
arrivata allora, su un carro tirate da un cavallo magro, una compagnia di
a ciò ordinare e fermare. andrea da barberino, 1-172: ognuno s'aparecchiava
col corso delle belle acque accordatasi si lasciava da loro portare, poco movendosi. serra
a lui; e disse avere commissione da cosimo de'medici di fargli una lettera
catone] voleva che chi pigliava moneta da lui per trafficare in mare, chiamasse
più care che noi non siamo. andrea da barberino, ii-5 2: aiolfo giurò
e quanto durarà la mala via, / da me serai battuto e flagellato, /
, xxv- 1-309: noi li darem da cena e da dormire / e li farem
1-309: noi li darem da cena e da dormire / e li farem sì buona
i bolognesi in loro compagnia. francesco da barberino, 34: andovi un mio caro
qui un parmigiano, quale ha preso da la camera licenza di cavare in quelli
seco. v. franco, ix-190: da le fontane ad ascoltar venia / questo
per caso in compagnia sceglieva alcune paste da portare ai suoi bambini. -per compagnia
cellini, 2-16 (330): da poi che gli aveva così bel bacino
. tardo compània 'compagnia 'deriv. da compànió -onis, * chi mangia lo
e compagno del santo p. francesco da lui medesimo: e tale appunto è
voi. algarotti, 1-114: non da una pratica materiale venivano essi ciecamente guidati
l'erbe inaridisse il verno, / da chiuso morbo combattuta e vinta, / perivi
i mutamenti e le conversioni non degne da essere studiate, se non si intralciassero
fanciulle in capelli, si vestivano curiosamente da donne, ed erano buffe le loro
. e al figur. francesco da barberino, 37: pazienza chi vuol per
tu ti aderisci perde, tu se'ricevuto da lui; e mentre che può ti
, 8-4: avea [il servo] da lato il can, fido compagno.
, io mi dolea; / e da gli occhi piovea / calde lagrime spesse,
, unico compagno, buon compagno, da reclinare la testa in lui e piangere.
2. chi si sente legato ad altri da affinità spirituali per lo più buone e
obbligato a mantenere / i patti che da troppo buon compagno / vi feci.
e gentile uomo e potente, fu da lui ricevuto e albergato, egli e 'l
): fra cristoforo... andò da ultimo a prender la benedizione del guardiano
7. ant. chi fa da aiuto a un artista nell'esecuzione di
. simintendi, 2-3-187: gitta via da te i matrimoni vili, e ama
. svevo, 3-613: era la donna da me prescelta, era perciò già mia
è un figlio che gira e sa stare da solo / e si sa divertire da
da solo / e si sa divertire da solo. ma guarda nei vetri, /
frate], vedendo che molti giovani da bene, animosi, fieri, e in
. volg. * companio -onis, formato da com 4 con 'e panis 1
termine militare german. gahlaiba, comp. da ga 4 con * e hlaiba 4
compagno2, agg. che fa da compagno, che accompagna il cammino.
campioni. c. dati, 7-i-4-204: da questo assiduo maneggio e contemplazione delle cose
morelli, 165: era compagnone, da godere, lieto e di buona condizione.
: accompagnavate bacco, il quale attorniato da un gran numero di compagnoni, andava
ché rege s'ha chiamato. francesco da barberino, iii-66: e fa guardia più
: e fa guardia più aguta / da quel che spesso muta / signore e compagnoni
, e mantenne corte. s. bernardino da siena, 112: l'uno
? ». elli risponde: « so'da milano, mi *. straparóla,
xv-421: questa lettera vi sarà presentata da un uomo ch'io stimo assai assai,
modesta, lavoratrice). bonvesin da la riva, v-454-74: la dezeogena [
, io7: avret'ogni otto dì da sei, o sette / giuli di companatico
pollo. muratori, 7-iv-20: si cercava da dormire nelle case private, e dalla
un po'di companatico d'amore / da una lucilla, da una caterina..
companatico d'amore / da una lucilla, da una caterina... / anche
una caterina... / anche da voi, mia cara signorina, / mia
lat. mediev. companaticum, comp. da cum 4 con * e panis 4
(dottrina della consustanziazione, sostenuta da lutero contro la dottrina cattolica della
. eccles. companàtió -onis, deriv. da panis 4 pane '.
è chiamato ancora volen tieri da ciascuno, perchè la vita ch'è così
, 1-81: il paese è tutto legato da queste complicate catene, che non sono
o altra utilità. = deriv. da compare; per il n. 2 cfr
artista, di vero genio, insomma, da compararsi ai migliori dell'antichità. pratolini
. comparare 4 paragonare '(comp. da com 4 con 'e par
spirituali. = ¦ deriv. da compare. comparatista, sm.
comparativo. = deriv. da comparatista. comparativaménte, avv.
comparativamente recente. = deriv. da comparativo. comparativismo, sm. metodo
si commette un peccato, si pesa da una banda iddio, dall'altra la creatura
congiunzione). campanella, i-426: da cose inanimate ad animate, tutti i
grado in cui una qualità è posseduta da un oggetto (ed è stabilita mediante
¦ voce dotta, lat. comparativus, da comparàtus, part. pass, di
papini, 8-36: decisi di lasciar da parte la storia comparata delle letterature romanze
verità della sustanza dalle cose rivelate loro da dio. comparatóre, sm.
ecc.). = deriv. da comparare. comparazióne, sf.
di dio e del prossimo, è da considerare; e quindi potremo conoscere qual
sia peccato veniale. s. caterina da siena, i-52: veruna comparazione si può
, li quali a comparazion di voi da niente sono, non è avvenuto perchè
diverrebbe. campanella, i-426: finalmente da cose inanimate ad animate tutti i traslati
non sarebbono andati esenti i vostri occhi da una qualche fredda comparazione. de sanctis
compiaceva delle allusioni e delle comparazioni tratte da apologhi. pascoli, i-783: i
voce dotta, lat. comparàttò -6nis (da comparare 'paragonare, confrontare': v
due altre femmine. s. bernardino da siena, 506: quando tu fusti
faccia un po'pallida e come contratta da un triste pensiero, la baciò il compare
per compare dall'anello un messer gasparino da ca boncio e finite le solenni nozze
veduto l'altra sera quando son andato da lui, e così per tastarlo gli
biagio, un mercatante suo compare lasciato da essa con una sua cameriera e un
i-282: se verrà il tuo compare da verona a dirmi che la mia prosa
di venditore ambulante, a due passi da me,... padroneggiava l'attenzione
. padroneggiava l'attenzione con tale scaltrezza da far perfino supporre che potesse essere un
tempo alla pietà, io vorrei saper da te che cosa ell'è. c.
= lat. tardo compaier (composto da cum 'con 'e pater patris
che fanno le porte a'citati o da sé comparenti. comparènza, sf.
di comparènza. = deriv. da comparire. comparigióne, sf. dir
detto pagolo. = deriv. da comparire. comparire (ant.
e indica specialmente il giungere di qualcuno da fuori o da lontano, o l'improvviso
il giungere di qualcuno da fuori o da lontano, o l'improvviso manifestarsi sensibilmente
e soda: onde, non come da un arto calamo, ma come da
da un arto calamo, ma come da un largo canale, mande i rivi miei
comparì al mondo, che fu obbiettato da alcuni, come il lume delle stelle
robe, che donate gli erano state da altri signori, per comparire orrevole alla festa
comparire un giardino non molto grande rischiarato da quattro mila lumi, parte circondati déntro
parte circondati déntro tanti vasi di vetro da acque di spirito tutte colorate, e
dinanzi, ma la famiglia della podestà da loro furono duramente fediti e percossi. bibbia
. tornar utile, convenire. iacopo da leona, xxxv-ix-365: non giova che la
altre signore. = voce dotta, da comparire (cfr. le forme comparisco
bellezza, appariscenza. = deriv. da compariscente. compariscévole, agg.
è punto compariscevole. = deriv. da compariscente. comparita, sf.
, 16-vi-358: questa lettera di oggi ha da esser lunghissima; e perché sembri più
di tempo. = deriv. da comparire. comparsa, sf.
nel boccaccio la visione, differisca assai da quella del passavanti, e accusi la
la sua comparsa emilio, avvertito chissà da chi. -fare comparsa (seguito
chi. -fare comparsa (seguito da un aggettivo): mostrarsi, apparire
: volete voi comprar qualche catena / da far comparsa nobile un alfiere? fagiuoli
quel fantasma, tra quegli altri così diversi da lui, seri, freddi, minacciosi
. -da comparsa: di lusso, da parata. a. adimari, 2-274
, fatta a misura di quel palafreno da comparsa,... che napoleone
non per fare le sue solenni entrate da vittorioso. 5. raro. ciò
non sa dove andrà. vuol soltanto allontanarsi da gente che alimenta comparse d'altri mondi
coloro che ballano sulla terra; e da questa dissonanza ne risulta la vita degli
marcello, 99: comparsa che facesse da leone, da orso, da tigre
99: comparsa che facesse da leone, da orso, da tigre etc.,
facesse da leone, da orso, da tigre etc., pretenderà la sua scena
piffero, nei quali il valore è regolato da una parola tronca del comandante, le
panzini, i-80: [gli eserciti] da lungo tempo fanno la parte di comparsa
comparsa. viani, 14-239: la faresti da comparsa in una mascherata? tra poco
rispondere alla comparsa. = deriv. da comparso. compattata, sf. neol
. compartecipazione. = deriv. da compartecipare. compartecipare (comparticipare)
luciani, e poi a chiedermi di accompagnarla da lui. 2. compartecipazione agraria
(comp. di cum e particeps: da pars partis e il tema di
lo scafo. = deriv. da compartimento. compartiménto, sm.
: il raggio della luna, entrando da una finestra alta, disegnava un quadrato
. v.]: 'compartimento', così da taluni quel che i francesi * département
stagno: ciascuno degli ambienti, circoscritti da paratie e porte stagne, in cui
, esperienze, conoscenze rigidamente circoscritte, da cui è escluso ogni contatto e scambio
compartimenti stagni, senza veri fiumi, solcata da corsi d'acqua torrentizi, asserragliata su
dello stato, secondo il compartimento ordinato da noi. 5. ant. distribuzione
un compartimento per il giardino, schizzato da qualche valentuomo. 8. ant
che le tocca. = deriv. da compartire. compartire, tr.
, nel beato coro / silenzio posto avea da ogni parte. maestro alberto, 109
some ben comparta, / senti dir cose da fermare il sole: / dolci pianti
e de le vivande più nobili, che da la tua mensa saran levate, debbono
bene che si possiede, in modo da trarne il maggior frutto. tasso,
e disparte. tasso, u-ii-32: da iddio a tutte le cose è stato
. salvini, 39-iii-171: e quasi da pazzo affetto tirata, [l'anima]
in terra, e preso in mezzo da quella gran moltitudine, che tutti volean baciargli
, lat. tardo compartiti, comp. da cum e partior * divido ':
cum e partior * divido ': da pars partis 'parte '. compartitaménte
rustici, onde le situazioni nascono e germogliano da sè facilmente; ed un medesimo carattere
ricopre a meraviglia grande, / sostenuto da un ordine leggiadro / d'alte colonne
non poche sono le pratiche più comuni da riprovarsi... il fare, tra
coperte di specchi compartiti in giro simmetricamente da colonnette d'oro. -figur.
possa esser mosso con qualsivoglia gran velocità da ogni minima forza. 4. ant
vii-272: ritrovasi ima pietra nell'indie da noi chiamata calamita, da platone erculea,
nell'indie da noi chiamata calamita, da platone erculea, per la forza
monarca dell'universo. = deriv. da compartire. compartitura, sf.
coperte di specchi compartiti in giro simmetricamente da colonnette d'oro e nei campi delle
ordine alterno. = deriv. da compartire. compartizióne, sf. ant
le istorie. = deriv. da compartire. comparto, sm.
2. urban. lotto edificabilc risultante da nuovi tracciati di piano regolatore, la
del piano. = deverb. da compartire. compàscolo, sm.
= voce dotta, deriv. da pascolo sull'esempio dell'agg. lat
i-272: io con coloro che amo da dovero procedo alla libera e confidentemente,
. compassare * misurare a passi * (da passus 'passo ', come unità
, 3-645: le due signore ebbero da me un saluto compassato. levi, 1-47
tu sarai. = deriv. da compassionare. compassionaménto » sm.
averete merito. = deriv. da compassionare. compassionante (part.
la testa. = deriv. da compassione. compassionato (part.
superato, né com passionato da alcuno, ma odiato da tutti.
passionato da alcuno, ma odiato da tutti. compassionatóre, agg.
al vulto cognosciuto il suo messere, da lei unicamente e con ragione amato,
unicamente e con ragione amato, vinta da grandissima compassione, lacrimando corse ad abbracciarlo
dì vegnente ella fusse senza compassione alcuna da tutto il popolo lapidata. tasso,
: quando [la misericordia] nasce da carità è assai più perfetta, che quando
assai più perfetta, che quando nasce da compassione; perché la carità è virtù e
cose allegre [nelle lettere], da far ridere il cuore agli altri,
suo insegnamento, che aveva già cacciato da più di uno spirito le nebbie della tristezza
materia vi dea di cacciarla del tutto da voi, mi piace di dirvi una novella
nobile e severa; una vera testa da san paolo, che si moveva fra essi
hanuol trovato in altrui. s. caterina da siena, i-47: howi avuta compassione
borbottava, o gli cadeva la mazza da poggiare o veramente 1 pennelli, che
; ma aveva una cera così compunta da far compassione. verga, 4-112: lui
compassione!... una faccia da malato! pirandello, 7-164: poco
lo stesso argomento, in uno stato da far compassione finanche alle panche della chiesa.
un'opera di misericordia! -mettere da parte la compassione: comportarsi senza pietà
, * gli disse, « metti da parte la compassione: monta a cavallo,
e adunatisi nella mente... tesori da potersene arricchire il mondo, se dopo
passione e morte di gesù cristo, affermata da moderne correnti della teologia cattolica.
-finis 'dolore comune ', composto da cum * con 'e passifi -finis 1
calco del gr. ou|xtrd&sia, comp. da oùv 1 con 'e -7tocf>eia dal
, 3-41: la poveretta, sgomenta da quelle attenzioni insolite, li guardava in
. foscolo, v-114: e principiai da tanti milioni di creature tutte mio prossimo,
no, miei cari; a guarire da siffatte ambizioncelle compassionevoli, basta solo il
pagare, fu compassionevolmente veduto a caso da messer giovanfrancesco aldo- vrandi, uno de'
suo padre. 2. in modo da destare compassione. salvini, 13-123:
compasso1, sm. strumento costituito da due aste di uguale lunghezza collegate fra
fra loro a cerniera, in modo da poter assumere un'inclinazione relativa qualsiasi;
più non potea fare il compasso, da un amico carissimo. mascheroni, 2-2:
di rotta è curvo su la carta fermata da pesi di piombo foderati di tela,
fondato sulle proprietà dei triangoli, costituito da due regoli graduati, fìssati l'uno
in dentro o in fuori in modo da poter rilevare, per mezzo di un arco
-compasso di riduzione (ant. compasso da quattro punte): formato da due
compasso da quattro punte): formato da due aste millimetrate terminanti a punta da
da due aste millimetrate terminanti a punta da entrambe le parti e unite in un
. galileo, 4-1-262: pongansi da parte due linee ad angoli retti,
df, fg; dipoi con un compasso da quattro punte, che da una parte
un compasso da quattro punte, che da una parte apra il doppio dell'altra,
un corpo celeste. francesco da barberino, 3-257: ed al compasso stieno
caro, 12-i-343: quando vi scrivo, da qui innanzi, stracciate le lettere che
molto ragionevolmente ha scritto, ed è da annoverarsi tra quegli autori che adoperato hanno
a comparire in un'adunanza di persone da doversene rispettar la presenza, perché portano
gran torre. = deverb. da compassare. compasso2, sm.
, 125: vengono di là legnami da letti, che e'domandano catri, dipinti
alti compassi. = deriv. da compassoi, per traslato. compasso3,
l'altro. = deriv. da compasso1, per la somiglianza di forma
(ant. compalré) a padre (da cui appunto l'agg. paterno)
compatibile, agg. disus. da compatirsi, meritevole di indulgenza, scusabile
gl'inclina, hanno una certa costituzione da fame venir voglia a chi non l'avesse
2. ant. in modo da suscitare compatimento. magalotti, 7-65:
con quanto diletto il vico vedeva spiegarsi da quello [epicuro] le forme della
chiesto, / domando. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
compatimento, reso in lui più acido da una viva patema ansietà per il mio
rancore carnale. = deriv. da compatire. compatire, tr.
mare. -assol. zanobi da sfrata, [crusca): ciò ch'
una privata ingiustizia,... accettò da san romualdo l'asprissima penitenza di pellegrinare
miei parenti! baldini, i-17: ero da compatire se quei giorni di marce forzate
, i-63: de- gnossi [dante da maiano], è vero, di chiamare
di spezierie per cucina. -si ha da pagare? -no, ditegli che lo
: che si fe'onor grandissimo ho da dire? / io dirò che s'è
calco del gr. ouja7tàoxew comp. da oùv * con 'e 7r<4oxeiv 'soffrire
può avere, che vedersi compatito e aiutato da quelli, ai quali ha desiderato
un cittadino suo compatriota, detto girolamo da riario, il quale lo serviva continovamente
inferiore. = voce dotta, composta da con e patrizio (v.).
compatte. -legno compatto: legno da opera duro a lavorarsi. -anche:
duro a lavorarsi. -anche: legno da ardere con elevato peso specifico (e
strettamente vicini fra loro, in modo da apparire come un blocco impenetrabile).
capelli ispidi, a tirarvi una riga da un lato; ma poi quei capelli,
corsa. -infiorescenza compatta: formata da fiori fittamente accostati tra loro.
pass, di companglre, comp. da cum 'con 'e pangère 1 connettere
ant. compassionevole, misericordioso. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
nel sofferire l'avversità. s. bernardino da siena, 371: terzo amore
compedire * mettere in ceppi '(da compedes * ceppi, catene ').
: la legge e i profeti furono da lui [cristo] compendiati nel precetto:
quella tomba ove c'era sempre molto da fare. d'annunzio, iv-2-537: la
voce dotta, lat. tardo compendiare (da compendium: cfr. compendio).
= voce dotta, lat. compendiarius (da compendium: cfr. compendio)
mezzo acute / rendile alquanto; e da la bocca poi, / compendiata in
9-31-1-36: toranio,... ricordato da plinio e dal suo compendiatore solino.
historiae philippicae. = deriv. da compendiare. compèndio, sm.
breve compendio che pure abbiamo ben comentato da boezio. muratori, 1-29: sembra
1-259: [il ballo] ha da essere un compendio sugosissimo di un'azione.
compendio. campanella, i-397: virgilio, da quella parola... propone in
dispendio, spreco '): comp. da com * con * e -pendium
* con * e -pendium, da pendére 4 sospendere, bilanciare, pesare
senaca l'abbia in gran parte ricavato da quello che più compendiosamente intorno all'idee
). « = deriv. da compendioso. compendióso, agg.
le cose le quali sono in ciascun mese da fare in villa. p. f
voce dotta, lat. tardo compendiosa (da compendium: cfr. compendio).
di due sostanze. = deriv. da compenetrabile. compenetrare, tr. (
altro): così intimamente e totalmente da fondersi e formare una cosa sola.
un'aura di pensiero, che muove da una parte e dall'altra. pratolini,
della situazione. = comp. da con e penetrare (v.).
in un altro corpo, in modo da coincidere e identificarsi con esso; mescolato
esso; mescolato intimamente, in modo da confondersi. -anche al figur.
intemazionale le stesse lingue nazionali, tanto da non far sentire urgente il bisogno di
fa così completa che mi sembra nascano da me. pavese, 8-140: negli stili
il gioco dell'immagine, il passaggio da essa alla realtà, la loro compenetrazione.
metalliche). = deriv. da compenetrare. compensàbile, agg. letter
rimedio, medicina. storia di rinaldo da montalbano volgar., 214: rinal-
suo male. = deriv. da compensare. compensare, tr.
un danno subito). zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
... avienvi su ragione i conti da por- ciano, ma 'l comune compensò
dotta, lat. compensare (comp. da cum 'insieme 'e pensare,
voce dotta, lat. tardo compensàtivus, da compensàre. compensato (part. pass
= voce dotta, deriv. da compensare: cfr. fr. compensatoire
: cfr. fr. compensatoire (da compenser). compensazione (ant.
, 36-77: falsa è la giunta fattavi da più d'imo:...
e d'arrigo suoi fratelli minori, da lui medesimo assunti al cardinalato. monti
danneggiato ha concorso a causare il danno da lui subito, ha diritto a un
ha luogo in pregiudizio dei diritti acquistati da un terzo. a un trattamento
com pratori e individui venditori da saldare automaticamente nelle stanze di compensazione
teol. compensazione occulta: sottrazione occulta da parte del creditore di un bene di
osservazione: calcolo dei valori più convenienti da assegnare a una serie di grandezze fisiche
topografica o geodetica, calcolo delle correzioni da apportare alle misure angolari ottenute in una
dotta, lat. tardo compensatiti -onis (da compensare: cfr. compensare).
vi siano motivi seriamente gravi, tali da 'compensare * in certo modo il
la legge. = deriv. da compensazione, n. 5.
in guisa che tutte le lingue illustri meneggiate da scrittori di genio trovano nelle loro opere
,... con tanto di compenso da campare la vita. pascoli, 1393
gli ha chiesto in compenso tre numeri da giocare al lotto. cassola, 2-310:
per coteste strade il piacere che mi dava da bambino un lastrico scalpellato a nuovo.
navigazione). = deverb. da compensare. cómpera1, v.
in compenso ed in malleveria del denaro da essoloro sborsato, l'acquisto o la
compera 'dei proventi che si ricaverebbero da certe gabelle ed imposte, per un determinato
dello stato. = deriv. da compera (v. compra).
lat. comperto * per certo ', da compertus, part. pass, di
né di paragrafi, abilitando a fare da giudici competenti le parti, la perfetta
: il ricorso è in una tale forma da non esser ricevuto nemmeno da un'autorità
tale forma da non esser ricevuto nemmeno da un'autorità competente, e quando fosse
tutta la mia città ». c'è da figurarsi dunque che cosa dicesse dell'ateneo
sono curati o sentiti se non se da ima piccolissima parte della nazione la qual
voi siete,... ha da essere in quest'arte giudice competentissimo. baretti
: ora l'ammirazione, se ci ha da appagare, deve venirci, da chi
ha da appagare, deve venirci, da chi? dai competenti, si capisce.
4-2-11-6: se queste cose si fanno da persone secolari, in tempo e luogo competente
., 1-4-54: non è qui luogo da parlare competentemente, pure secondo la nostra
nome e patria. redi, 16-vi-210: da molte settimane in qua...
la competenza del giudice nel nostro caso da altri principi che da quelli dei giu-
nel nostro caso da altri principi che da quelli dei giu- risconsulti privati si deve
coscienza tanto disattenta, non so difendermi da un senso di dubbio e di sconforto
non prospera attraversata da'regolamenti municipali e da invidiuzze private, che vogliono le fornaci
davanzali, i-256: incorato [rufo] da tale agurio, tornò a roma,
a competenza di qualcuno: in modo da reggerne il paragone. redi, 16-v-234
di qualcuno: non voler essere tenuto da meno di lui. caro, i-152
il quale ebbe quasi il primo tesoro da voi, ora n'è divenuto sì ricco
certamente con nicolino respi, ma tuttavia, da brava nuotatrice, una mattina s'allontana
caro, 5-117: gli concorrenti sono da esser temuti, quando non possano insieme
titolo di divino, con cui viene da ogni gente onorato. cesarotti, i-78:
eloquenza e per figura, è tomo da dare scaccomatto a tutte le '
se e quali competitori si possano incontrare, da quali vie torni più conveniente procurarsi
dotta, lat. tardo competitio -onis (da competère 'sollecitare una cosa nello stesso
ingl. competition (nel 1605), da cui il fr. compétition (nel
chiamarsi gli eroi della prudenza: avrebbero da dire molte verità acerbe, dure,
comisso, 7-292: avrebbe trovato da occultarsi, anche senza giardini compiacenti o viali
tal genere possono trovarmi compiacente al punto da diventare i miei luoghi comuni, e costituire
senz'esigenze? comisso, 7-204: noi da sol dati prima di rientrare
recente, ma già registrata nella forma compiacente da bonvesin da la riva (v-459-23
registrata nella forma compiacente da bonvesin da la riva (v-459-23). per l'
segneri, iii-1-189: come dunque ha da trovare ora luogo nel mio cuore il
o per amistà. s. bernardino da siena, 533: e per la
i principi della letteratura emergere analiticamente da ciascheduna lezione, e tutti ad un tempo
la cosa che par buona, e che da quella complacenzia procede il desiderio de la
vi si ingannano che con difficultà si difendano da questa peste. tasso, 1-47:
a compiacersi del la fisica timaica seguita da platone, la quale vuole il mondo
chierichino! egli è tanto buon diavolo da crocifiggerci, in un momento di lieto umore
che questo continuo tormento sia stato voluto da dio, per trasformare la compiacenza infantile che
, risposero che farebbero quanto gli era da lui imposto. celimi, 1-7 (37
alla sua sicurezza, determinò di far da sezzo e di sua volontà quello che
io sono suo servo, e fui mandato da dio per apparecchiare la via dinanzi a
, lat. tardo complacentia, deriv. da complacère (v. compiacere).
malignità di cuore, ed è piuttosto da essere tenuto perfido adulatore, che buono amico
suoi tesori. = deriv. da compiacere. compiaciménto, sm.
calvino, 1-453: si sentiva preso da qualcosa che somigliava ora a un interesse scientifico
a que'popoli. -avere compiacimento da qualcuno: esserne accontentato in una richiesta
] per la maggiore affezione si partirono da quelle anime,... e vennero
. e vennero all'autore, credendo da lui avere alcuno compiacimento. compiaciuto
un figlio che gira e sa stare da solo / e si sa divertire da solo
stare da solo / e si sa divertire da solo. ma guarda nei vetri,
compagna. 2. che nasce da un senso di soddisfazione, di intimo
com- pianamento. = deriv. da compianare. compianare » tr. ant
dotto dal lat. compldnàre (deriv. da planus * piano ').
. non son già rilevate né framezate da incavatura, ma si suol dar tal nome
.]. = deriv. da compianare. compiangènte (part.
ovidio volgar., 2-46: da lei non sarai compianto; tu vedi
mal suoi figli conosce. oh! sol da questo / pendesse pur! lieta ella
sia virtù. algarotti, 1-138: e da questo lato non si potranno mai abbastanza
di compiangere), agg. pianto da molti; profondamente rimpianto. parini,
figur. tommaseo, i-362: lingua da lui stimata pe'suoi vecchi prosatori
un defunto, in una città colpita da una grave sventura, per una profonda
parte ghibellina. = deriv. da compiangere. compicciare, tr.
. il maggiore, prospero, era iscritto da cinque o sei anni all'istituto <
coro, la mattina. tu non hai da compicciare niente in tutta la giornata.
dentro la lettera, occorrevano versi da fare morire di colica tutte le
gli altri tempi sono comuni e formati da compire, tranne il part. pass,
compiuto e il gerundio comune compièndo, da cómpiere; ma si trovano anche usate
ma si trovano anche usate le forme, da cómpiere, compiévo, ecc.)
compieo la messa. s. caterina da siena, i-93: scrivestemi che quello ch'
se non compisce quel ch'egli ha da fare. b. davanzali, i-308:
all'altro, e participar l'un da l'altro il principio vitale, a
tuoi vassalli / fidano in te. da superar costante / questo passo crudel, ch'
onesta e lieta. brancoli, 4-11: da cinque notti, la brava ragazza di
, / ché sete envi- tati, da deo vocati, / a gloriare / a
/ che 'l core ha bramato. francesco da barberino, 164: diede a costoro
costoro [gli insetti] non solo da un canto a'descritti ermafroditi, ma dall'
ferri a'piedi, cioè una catena da una gamba all'altra, i ceppi della
a ogni legione menomata dai congedi o da altre cause. pratolini, 2-131:
alberti, 90: tutti e mortali sono da essa natura compiuti ad amare e mantenere
e dottrina. s. caterina da siena, i-124: questo verbo dolce,
cantar m'aita. s. caterina da siena, i-25: egli ha compito questo
3-1092: ma che cosa è quella da cui richiede che mire a que'pensieri
[il mio pensiero] le proprie colpe da espiare, le proprie speranze da raccogliere
colpe da espiare, le proprie speranze da raccogliere, i propri voti da compiere
speranze da raccogliere, i propri voti da compiere. e. cecchi, 1-79:
, degna per la tua bassezza di non da più colto, ma da più fortunato
di non da più colto, ma da più fortunato pastore ch'io non sono,
comprende, e con un altro che da lui sia compreso; e con la relazione
25-12: compionsi tre secoli in questi anni da che egli dipinse la volta della cappella
ora compiendo; ed è opera veramente da romani. giordani, i-42: questa
, 3-650: quando assistevo alla discesa da un tram in corsa di persona troppo
troppo vecchia o poco abile, mi liberavo da ogni ansia augurando loro dei malanni.
= lat. compiere riempire intieramente ', da plenus * pieno *.
dì si compie. s. bernardino da siena, 577: a questi tali casi
, ed è piacere di dio, che da ivi a due mesi, volendo una
-distinguere compieta da nona: avere chiarezza di idee,
il bigio dal nero; distinguevamo compieta da nona. -suonare compieta innanzi nona
grand'ira. = deriv. da pietà 'pietà compigliare, tr
certi poeti. = deriv. da compilare. compilare, tr.
un ordine determinato, la materia derivata da altre opere o da varie fonti,
la materia derivata da altre opere o da varie fonti, o riunendo gli scritti
non voglio trascorrere a ragionar di quello che da sé ha materia da compilarne un pien
di quello che da sé ha materia da compilarne un pien trattato. redi,
di tutto, che le ricerche fatte da noi per iscoprire il processo originale,
collegio militare dei cadetti per ordinanze compilate da uffiziali né dotti né esperti della guerra
v-40: quando mai le poche postille da me compilate per amor vostro non giovassero
dotta, lat. tardo compilstor -oris (da compilare * compilare ').
per compilazione, senza originalità; redatto da più fonti. = deriv.
più fonti. = deriv. da compilare. compilatura, si.
compilatura dell'opera. = deriv. da compilare. compilazióne, si. il
il comporre un'opera traendone la materia da altri scritti o fonti, senza
imperversava in italia, fu non a torto da un giudizioso moderno attribuita appunto alla compilazione
noi, dopo trenta paginette di fantasie da malati, ci sentiamo stracchi; e
de pagare per san pietro. gallo da pisa, v-234-45: bon cominciare aspetta
nimici; e dalla parte di dietro da questo compimento saremo difesi, con poco
ingannati: non perché fusseno mai ingannati da voi, no, ché mai non l'
di un sentimento). giacomo da lentini, ii-100: sì alta amanza ha
à conpimento. chiaro davanzali, ii-331: da poi ch'io 'namorai / voi
lo pudore è uno ritraimento d'animo da laide cose, con paura di cadere in
a compimento / di cleopatra. andrea da barberino, 1-41: beltramo, per
. bruno, 3-829: presto tolgasi da là quel pesce, e non vi rimanga
il vostro pensier certo, / quando da servitù vi dilibraste. cicerone volgar.,
formalità legali, che trattandosi l'affare da lontano per lettere, consumarono necessariamente assai
: la civiltà umana, così difficile da ottenere, e forse impossibile da ridurre
difficile da ottenere, e forse impossibile da ridurre a compimento, non è anco stabile
di quel processo, fin allora celata da incidenti e parvenze. -a compimento
e del quando. = deverb. da compistare 'disputare, contendere ':
darmi gioiosa compita. = deriv. da compiere. compitale, agg. stor
dotta, lat. compitalis, deriv. da compitum (e competum) * crocivia
competum) * crocivia ', deverb. da competère ^ * incontrarsi '; cfr
= voce dotta, lat. compitalicius, da compitalis: vedi compitale.
gioioso vivo. s. caterina da siena, i-245: di lunga è la
avesse compitamente: posto che molti, da volenteroso ardire spronati, tentato lo abbiano
veniva a trattenermi. allora mi trattenni da solo, ricordando ch'io non dovevo
nulla manchi. = comp. da compito: ed è forma più letteraria rispetto
53: la pisana mostrava fin da fanciulletta una rara intelligenza; ma questa
la signora veronica, che le faceva da maestra, durava una bella pazienza a raccogliere
: s'io volessi compitare il tempo mio da poi 'n qua ch'io fui nato
dotta lat. computatió -ónis, deriv. da computare * contare '.
l'inglese dall'inglese, e l'inghilterra da tutti i paesi del globo. manzoni
. « ma avrò piacere di sentirvi da solo a solo. non che abbia bisogno
, 103: il qual proemio sarà però da noi qui registrato intero, per total
una bianca tovaglia. = deriv. da compito. cómpito { còmpito),
porzione di lavoro o d'altro, da farsi in tanto tempo determinato. carena
, che è assegnata alle bambine, da farsi in un dato tempo; e
3-550: il mio pensiero mi appare isolato da me. io lo vedo. s'
, 7-2-4: tre fusa al buio ha da filar la fante / a compito.
esercizi scritti e orali che si preparano da un giorno all'altro. arila
altro. arila, 106: qui da noi si suol ridere quando sentiamo da'
dato agli scolari, e la lezione da imparare, e le altre cose di
; ripassava i suoi quaderni dei quali da qualche tempo non si era più interessata.
dice compitare. = deverb. da compitare. compito (part.
mediante un trattato, si ha da restituire pochi mesi appresso. cesarotti
11-185: tu, acciò che questa festa da ogni parte compita sia, prendi la
a un altro. io gli dissi che da nessuna più compita persona avrei potuto avere
compite. 4. che deriva da una perfetta educazione, da una squisita
. che deriva da una perfetta educazione, da una squisita gentilezza di modi (ed
filosofo, ove tale sia il cortigiano quale da alcuni è formato, e così fatto
su la fine del dugento, francesco da barberino;... e la colorì
(un sentimento). giacomo da lentini, ii-91: la gioia che di
si vedono né vedranno mai, che esse da ogni lor parte sodisfacciano chi le riceve
dalla podagra, sì che giacea immobile da più anni a sedere, scrisse un
parola, che non fu un vocabolo da vocabolario, ma un'espressione in sé
di valor compiuta e di savere. francesco da barberino, 21: ella era insoma
passati tempi dissoluta e vana, cosi da indi innanzi fu delle care, delle compiute
, lat. tardo compiantatiis, comp. da cum * con 'e plantare
.. pei nipotini la data ha da rimanere memorabile. pasolini, 3-345: irene
= dallo spagn. cumpleahos, comp. da cumplir * compiere 'e ario '
è di falso conio, e quindi da buttar via. boccardo, i-ini:
30 giorni ciascuno. = deriv. da complemento; cfr. fr. complémentaire (
tr. (compleménto). servire da complemento a una cosa, integrarla.
il bianco. = deriv. da complemento. voce registr. dal tommaseo,
. = * deriv. da complemento. complementarità, sf.
complementari. = neol. deriv. da complementare: anche nella forma complementarietà (
complementare: anche nella forma complementarietà (da complementario>), come 'provvisorietà '
complementario>), come 'provvisorietà 'da 'provvisorio '. cfr. migliorini [
avv. in modo complementare, servendo da complemento. e. cecchi,
, presente nel siero che, scomparendo da esso in seguito a riscaldamento a 55-60
complemento [piero strozzi] di far da vero, credo che si vedrebbe un bel
= voce dotta, lat. complimentum, da compiere 'compiere '. complementòfilo
* = voce dotta, comp. da complemento e dal gr. *
i corpi. = deriv. da complessione. complessionato (part.
onde tutte cose sono complessionate. busone da gubbio, 1-240: sua madre di gran
fermamente: / ch'e'guf ebber da lu'la complessione. g. villani,
sbigottivono, che io giudicai che fusse da dare tale forma allo stato, che dopo
annodata di nerbi, e sebbene fu da fanciullo cagionevole, e da uomo ebbe
sebbene fu da fanciullo cagionevole, e da uomo ebbe due malattie d'importanza, sopportò
viva e perseverante fosse accompagnata e servita da una complessione robusta; gli aveva divisi
ognuna assegnata una terza parte della città da percorrere. leopardi, 1071: da