sicché, ecc.). giacomo da dentini, ii-108: quand'om ha un
vinta, con lui si paceficò. andrea da barberino, 2-156: quando veggio il
/ percotendo la nostra fragil barca, / da coste, poppa, prua, che
era stimato in prima, / se da colei che tal quasi m'ha fatto /
, 203: né se le levò da canto, che venne a volerle insegnar come
e parvele un'ora mill'anni levarselo da canto, temendo quasi che non ammazzasse
, più che mai son lunge / da trovar pace o loco. d'annunzio,
. ariosto, 7-1: chi va lontan da la sua patria vede / cose da
da la sua patria vede / cose da quel che già credea lontane; / che
osa / mettersi in voi: e da poi me non poe / cosa altra
introdurre una causale: è spesso preceduta da locuz. come da, da poi,
è spesso preceduta da locuz. come da, da poi, già, perciò
spesso preceduta da locuz. come da, da poi, già, perciò, però
, giacché, ecc.), da part. pass, come atteso, considerato
(cfr. ché). giacomo da dentini, ii-108: acquistar l'amico poco
acquistar l'amico poco vale, / da poi che non lo sa mantenire. rustico
non vi bisogna stare a dura, / da che non è chi vi scomunicare.
e però che 'l suo essere dipende da dio e per quello si conserva, naturalmente
, per ciò che vecchio era e da questo forse un poco ritrosetto,
addormentare al canto delle cicale. paolo da certaldo, 344: dunque molto ti guarda
servitù mai non ho potuto acquistare e da voi, vita mia, ottenere,
conosco / quanto voi siete intendente, da poi / che al polso e pel viso
faticosa, che due mariti, spalleggiati da padri, da madri, da fratelli,
due mariti, spalleggiati da padri, da madri, da fratelli, e tre
, spalleggiati da padri, da madri, da fratelli, e tre badesse, fiancheggiate
fratelli, e tre badesse, fiancheggiate da altre dignità e da altre monache,
tre badesse, fiancheggiate da altre dignità e da altre monache, non volevano accettare la
e insieme con altri, per dare da vivere alla mia famiglia, che siamo
o una frase comparativa. giacomo da lentini, 2-60: bionda più c'auro
o più bene avventurata, o più da lodare è nella repubblica che abbondare in
, differenza, divario. bartolomeo da s. c., 10-2-11: coloro
stolto, che creda avere altronde, che da dio, quello che egli ha?
dante, conv., i-v-2: e da ciò brievemente lo scusano tre ragioni,
che l'altro; l'una si muove da cautela di disconvenevole ordinazione; l'altra
cautela di disconvenevole ordinazione; l'altra da prontezza di liberalitade; la terza da
da prontezza di liberalitade; la terza da lo naturale amore a propria loquela. idem
-ant. da quando. cavalca, iv-12: uno
dov'era il suo albergo. andrea da barberino, 1-45: allora balante si cinse
è a voi battaglia e lite, che da vostra cupidità? compagni, 1-24:
e più miserabile d'un palmeto veduto da vicino; e a esservi drento,
e non rimase / che tra sassi fanghiglia da imbrattarmi. ungaretti, i-63: questi
ville o di fortezze notabili. andrea da barberino, 1-8: ogni cosa gli
. secondo che ho inteso dir sempre da chi l'avea conosciuto. manzoni, pr
credeva. -più che, seguito da agg. (o avv.) gli
ne capovolge il significato. iacopo da cessole volgar., 1-21: neuno viva
-altro che! (assol. o seguito da un sost.): commenta ironicamente
il suo ritratto. ha una faccia da buono che mai. pancrazi, 1-31
: poi che purgato è questo pane da le macule accidentali, rimane ad escusare
macule accidentali, rimane ad escusare lui da una sustanziale, cioè da l'essere
ad escusare lui da una sustanziale, cioè da l'essere vulgare e non latino;
6-99: mi ricorda molte volte fanciullo da che il sole usciva insino che si
. foscolo, xv-404: per la prima da che vivo ebbi un deliquio. manzoni
e non guariva? -non preceduto da determinazioni di tempo, a indicare la
succedersi di due azioni. andrea da barberino, 2-160: e navicarono pochi giorni
del fluido, quel posto è occupato da globetti nuovi. alvaro, 4-187: si
entrata, e domandatagli limosina, mai da lui, che egli mostrasse, riconosciuta
affatto che il carmagnola sia stato colpito da una giusta sentenza. leopardi, 17-30:
in frasi esclusive (per lo più preceduto da senza o seguito da non).
lo più preceduto da senza o seguito da non). lapo gianni, ii-493
maligna, qui covrire, / né da cagion disdire / che non trovassi più
, potere assai, avere un bel seguite da inf., a indicare un'azione
alcun antecedente è arcaico. giacomo da lentini, 3-8: non vivo in disperanza
alcuna vestigia di parte guelfa, erano da loro trattati come cordiali ni- mici.
.. non... ancora da alcuno trita. caro, 12-i-30: a
sia el contento di saper d'essere amato da chi io amo, egli è tanto
ch'ella abbia, nuocere. paolo da certaldo, 103: pare a catuno
, 4-64: m'essorta / ch'io da te cerchi alcuna aita; e in
beffato come un gufo, e che, da poi / che potendosi star pianetto in
. ariosto, 30-1: quando vincer da l'impeto e da l'ira / si
: quando vincer da l'impeto e da l'ira / si lascia la ragion,
tutte le donne e poi di più giuoca da disperato. -locuz. avverb.
de medicanti... non conoscesse da che si movesse,... pochi
, i-31: nell'atto dell'esser vinto da quei dugento versi di più, io
dodici miglia, che non era distante da milano più di sei. pascoli,
nato in gaminella, non essere sbucato da sotto i noccioli o dall'orecchio della
cotesta ragione molto mi s'accosta. andrea da barberino, iii-336: disse buovo:
, sì signore, che ho un espediente da suggerirle. carducci, i-629: i
), imperative, esortative. giacomo da dentini, 3-43: donna mia, ch'
, 10-33: deh, pur che da color che vanno in corso / io non
tuo marito, amandomi egli, come da te mi vien detto, da fratello
, come da te mi vien detto, da fratello. caro, 6-92: ah
anello eternale, / colui che vuole / da te il nuziale / anello del ritorno
frena, / frena la lingua, da soverchio sdegno / trasportata. tasso, 6-20
ha denari per farselo? [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
n. 4). giacomo da dentini, ii-58: se l'amor ch'
. cavalcanti, 144: molte fanciulle da bene segretamente maritava, che per la
[don rodrigo] anche quelli che da questi eran detti signori; ché, in
gli fiacca la schiena. / sono gente da farle un servizio da bestie, /
/ sono gente da farle un servizio da bestie, / ché non vanno a contarla
ché anzi ora appariva quasi rigida, eretta da un orgoglio muto e ostile.
antidiarroica. = * deriv. da chebulo. chèbulo (chèbolo)
ingegno e fantasia, si getti giù checché da essi originato venga. bettinelli, i-85
marchese maffei in altro proposito, e da tutti sarà sempre, disapprovato. parini
non ravvisare la molteplice utilità che ridonda da siffatta coltivazione: e chiunque si fosse
future. leopardi, 931: socrate da principio non ebbe in animo di fare
suo medesimo corpo? = comp. da checché e sia, congiuntivo presente di
urti e facilmente infiammabile. = da cheddes (alta savoia) luogo di fabbricazione
la grazia va semplicemente, e guardasi da ogni colore di male: non inganna
la stanza d'improvviso lume / sorride da le piume / l'infermo e 'l
signore più aristocratiche e formaliste eran vestite da sera. altre, con quelle pamele
per compiere una data azione. francesco da barberino, i-196: e molti che colore
, viii-17: la quiete / stanca, da dissepolte arbo rescenze / riestesasi
piani differenti, e in distanze diverse. da ciò risulta l'inconveniente che non possono
, non sapesse denudare le sue parole da cotale vesta. passavanti, 226: poetando
, sappiate ch'il difetto è provenuto da questo, che il pittore non ha possuto
paesaggi erano per lui sempre ardui problemi da risolvere. ora aveva abolito tutto: colore
con ogni via di scaricarsi questo peso da dosso, mettendo per ciò innanzi raffaello.
buon colore, che quel tale che da me lo comperò a decine di scudi,
fece acconciare a uso di ordinaria pietra da portare in anello. 28
, 43-15: e perch'avesse esempio da seguire, / ogni pudica donna che
, ii-392: ora vorrebbero cacciarmi sotto da tutte le parti, chi colla matita e
/ filtrare un paese di scheletri / da fiori di bifore. quasimodo, 1-47:
olibrio mutò colore della sua faccia. andrea da barberino, iii-306: amendue, trafitti
egli distinguere la savia condotta di stefano da quella d'orazio, che tutti mi descrivono
che vi ha fatto, c'è da aspettarsene di tutti i colori. panzini,
chiamano i buoni autori, gli lasci da parte, per non prendere il colore da
da parte, per non prendere il colore da quelli, perché si direbbe ch'egli
si direbbe ch'egli è imitatore e rubacchia da questo e da quello. faccia capitale
è imitatore e rubacchia da questo e da quello. faccia capitale di se stesso e
inanimate si parla, che si chiama da li rettorici proso- popeia. seneca volgar
strani e con meco. s. caterina da siena, i-140: alcuna volta il
i mari, e si domiciliano e vivono da forestieri con intento di economia per vari
i-151: a tanto invito, mosso da una città dottissima e che teneva parte
di vernici. = deriv. da colore. colorifero, agg.
. = voce dotta, comp. da colore e dal suffisso lat. -fer,
e dal suffisso lat. -fer, da ferre * portare '. voce registr.
. = voce dotta, comp. da colore e dal sufi. lat. -ficium
dal sufi. lat. -ficium, da facère 'fare ', sul modello di
= voce dotta, comp. da colore e dal suff. lat. -ficus
dal suff. lat. -ficus, da facère 'fare'. cfr. tommaseo [s
. = voce dotta, comp. da colore e dal gr. [xéxpov
colore della luce. = deriv. da colorimetria. colonna, sf. disus
estrae dalla robbia col mezzo dell'alcoole, da cui si fa precipitare diluendo con acqua
/ misture tali incognite a'pittori / da macina mortai non fur mai trite.
, 1-41: voglio incitar bronzino pittor da dovero, acciò che egli colorisca in
brano musicale, soprattutto se cantabile (da parte sia del compositore sia dell'esecutore
li colorisco sempre con una tinta declamata da non far mai languire. 7.
in cui si duole d'essere stato da me offeso nell'onore. lippi,
quattro vite. = deriv. da colore. colorismo, sm.
novatori... hanno avuto origine da questa incomprensione. -per simil.
lineare, sarà alterata, sconvolta, rovesciata da necessità analoghe. sbarbaro, 1-223:
orchestrazione di toni e di sfumature, da dar fondo al più ricco repertorio coloristico
che ha il colore della pelle diverso da quella della razza bianca.
ben per ragione coloriti dirittamente. matazone da caligano, v-500-176: vestito era de
i panni di leone in capella lavorati da la seta e da l'oro sopra
leone in capella lavorati da la seta e da l'oro sopra i cartoni disegnati e
oro sopra i cartoni disegnati e coloriti da rafaello. belo, xxv-1-86: imbattono
le labbra amorose, ma sovente contratte da un pensiero inquieto: bellissimo il mento
: un azzurro trasparente, e svariato da striscie d'argento che si congiungeva lontano
3. figur. fatto apparire diverso da quello che è. tasso,
sebbene fossi ritoccato di quando in quando da qualche incomodarello. collodi, 293:
libri dove il giovane pittore ha principalmente da cercare i precetti del colorito. milizia
si era ancora applicato molto a studiare da i coloriti del furino, che hanno
io non distinguerei un originale... da una copia,... a
. a meno che fossero lì presenti ambidue da confrontare: in questo caso, dalla
di ogni colorito locale, è astratto da ogni accessorio storico e domestico. carducci
simili. cesarotti, i-45: viene da ciò a dimostrarsi la necessità di rinfrescar di
taluni pensarono di poterle tradurre a dirittura da traduzioni. leopardi, i-137: le
il timbro di una vocale. = da colorito1. coloritóre, agg. e
. de sanctis, iii-93: roma vista da lontano prendeva le proporzioni colossali di una
.. ingombro per tutti i sensi da enormi credenze, da armadi colossali, da
tutti i sensi da enormi credenze, da armadi colossali, da tavole sterminate.
da enormi credenze, da armadi colossali, da tavole sterminate. fogazzaro, 7-131:
colossale fatica. = deriv. da colosso. colossalismo, sm.
, la germania è stata colpita da una specie di malattia, l'iperbole,
colosseo construtto per opera ciclopica, corroso da secoli e da intemperie senza numero ma
per opera ciclopica, corroso da secoli e da intemperie senza numero ma improntato ancóra di
e tutti gli altri dei ch'erano da quella parte. tommaseo, ii-32: come
la statua di vespasiano] può arguirsi da chi l'ordinò, e in grazia di
dalla base marmorea. = deriv. da colosso1. colòsso1, sm. statua
gli venne voglia di fare un colosso che da lungi apparisse a'naviganti, invitato massimamente
elastiche; polpacci d'ippopotamo e braccia da colossi. sbarbaro, 1-197: quando
. = voce dotta, comp. da colo [n] e -stomia (dal
plinio, 28-9), deriv. da colostra (v. colostro).
plinio, 11-41), deriv. da colostratus (v. colostrato e colostro)
. colostra -orum), registr. anche da plinio (28-9). cólpa,
piace. boiardo, 2-9-2: a che da voi fortuna è biastemata, / ché
diviso / ti se'dal mondo, da quel mondo u'solo / lieta è la
poiché dio t'ha ispirato a venir da me. sono tutti questi ragazzi sotto la
chi non fa ciò che è solito farsi da buono e diligente mercante, benché non
propria colpa. tuttociò ch'è dato da fare, si è di adottare alcune generali
baronessa! svevo, 3-556: sono colto da un dubbio: e colpa e
, quanto diventò arido e secco da dio per la colpa. petrarca,
conte simone di monforte può essere sforzato da nessuno. rota, ix-677: ecco ch'
: / che miran solo in terra e da sinestro. boccaccio, dee.,
corporali, ed altre opere di pietà. da tutto ciò una assai strana filosofia, parte
-senza colpa: innocente. giacomo da lentini, 17: però non degio pianger
papa giovanni tredecimo... fue preso da piero prefetto di roma e messo in
lodato, ma anco chi non muore da codardo e poltrone: questo rigetta la colpa
lodarsi o di biasimare. s. caterina da siena, i-5: e li mangia
chiamava implicitamente in colpa, si ritirava da ogni gara; era in somma un nemico
un ulteriore castigo per una colpa commessa da molto tempo. berni, 56-8 (
la morte dell'anima sua. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
i-678: quando uno è stato tanto fatuo da scrivere e da dare a stampare versi
è stato tanto fatuo da scrivere e da dare a stampare versi intorno a dante come
simili egli ha impa rato da dante. = adattamento del fr
le mie rime avran difetto ', escusomi da una colpa de la quale non deggio
ancora niente colpò, voleste vengiare. zanobi da strata [s. gregorio magno
significato del n. 2, deriv. da colpa. colpare2, tr.
morte; finché non ti si scolpa / da me, almen per li tristi
sopra tarme. = deriv. da colpo. 11 — battaglia,
anglia colpata d'oltraggi, / maladetta da un nuovo livor. 2.
gr. xoxoc
conobbe allora per uomo colpevolissimo. bartolomeo da s. c., 15-3-6:
quanta non mi par che possa uscire da uno che sia colpevole. guarini,
d'involuntario errore. peregrini, xxiv-170: da chi è buon giudice di questo mestiere
v-182: scriveva anche arringhe, e faceva da difensore ufficioso a'soldati colpevoli sottoposti a'
i pochi casi di morte dipendono sempre da colpevoli strapazzi o da vizi di struttura
morte dipendono sempre da colpevoli strapazzi o da vizi di struttura anche questi estrema- mente
; i compagni del colpevole si staccano da voi, pigliano in cuore le sue
. in modo colpevole. guidotto da bologna, 1-49: diligentemente mostra tutto
di più palle, che mi tiri così da vicino che colpisca e che non mi
: [lo scimmiottino] venne colpito da un orribile infortunio! lo sciagurato perdé
1-122: tu mi hai sempre odiata, da quando eri bambina. ora me l'
le pantofole. = deriv. da colpo. colpito (part.
, agg. rag giunto da una percossa, battuto, ferito. -anche
fatto se non morirono gli animali colpiti da quello scorpione di tunisi. verga,
: il tendone di velluto, colpito da un po'di sole, arrossava tutta
(a una sanzione); gravato (da un tributo); danneggiato negli interessi
tributo); danneggiato negli interessi (da una legge). boccardo, 1-797
irritato. -anche: contagiato, preso (da una malattia). baldinucci,
. baldinucci, 7-76: i colpiti da i suoi motti e dalle sue satire
. parini, xix-127: colpito allor da brivido / religioso il core, /
le ore in cui un uomo, colpito da un'infamia, potesse cominciare, lentamente
. figur. impressionato profondamente, colto da stupore, da meraviglia. francesco da
impressionato profondamente, colto da stupore, da meraviglia. francesco da barberino, 118
da stupore, da meraviglia. francesco da barberino, 118: e se ben pensi
deledda, iii-232: l'uomo parve colpito da questa osservazione; subito però scosse la
brancoli, 4-11: la signora rimase colpita da questo pietoso racconto e si recò subito
nottetempo. ¦ ¦ deriv. da colpire. cólpo, sm. urto
contro un altro; sparo di arma da fuoco. -colpo mortale: ferita che
di lontan discerne / qual colpo è da sprezzare e qual d'aveme / fede ch'
frugoni, xxiv-991: si danno colpi da orbi, ma se ben si rompono
le tornava alla memoria: l'uomo atterrato da un colpo di mazza, che si
i colpi vibrati l'uno dopo l'altro da una mano ferma e fredda. gozzano
2. per estens. proiettile d'arma da fuoco, palla di cannone.
nell'interesse del suo stesso apostolato, da roma dove gli si faceva dai suoi
notte buia. 5. segno lasciato da una percossa, da un urto ricevuto
5. segno lasciato da una percossa, da un urto ricevuto; cicatrice.
. effetto per lo più acustico, prodotto da un colpo; detonazione. lettere
colpo di cannone dall'estuario o dalle navi da guerra bombisce ed echeggia a lungo.
: il silenzio che segui fu interrotto da un colpo battuto alla porta d'ingresso.
, esser termine di veloce moto fatto da corpi ne'resistenti obbietti. chidbrera,
righe sanguigne, i capelli scarduffati come da un colpo di vento. d'annunzio,
, giorno, iv-527: l'un da tergo all'altro / il pendente cappel sotto
, 1-198: ecco là. quella goletta da guerra pontificia è l'immacolata. chi
. chi ci sta a un bel colpo da corsari? panzini, ii-288: in
vigilava, per timore di un colpo da pirata sul pul- cellaggio. soffici,
: azione locale, condotta di sorpresa da minori unità o da pattuglie di combattimento
condotta di sorpresa da minori unità o da pattuglie di combattimento, intesa a occupare
mi do briga prima di tutto di avere da pregiato scrittore un dramma perfetto. tommaseo
operata dal capo stesso dello stato o da un membro o gruppo facente già parte
regina madre, che rimasi quasi attoniti da questo colpo, non preterirono alcun mezzo
tagliato il naso a ricoverino de'cerchi da uno masnadiere de'donati, 11 quale
a chi aveva il colpo: pianger da maledetto senno. sempronio, i-99:
l'iniquità può aver bensì delle minacce da fare, de'colpi da dare, ma
delle minacce da fare, de'colpi da dare, ma non de'comandi. pellico
rimase immobile a braccio steso come còlto da un colpo di gelo. svevo,
), provocata il più delle volte da emorragia cerebrale. pananti, i-247
superare l'anuria o l'oliguria provocate da blocco renale. -colpo di frusta
imprudente ai raggi solari, spesso accompagnata da lesioni locali di tipo eritematoso. -al
effetto uscire a vedere le donne vestite da estate, -le dico in faccia.
nessuno potrà arrivare mai più, né farsi da presso per capirne e spiegarne il miracolo
che la mano, senza esser guidata da studio o arte alcuna, vada per se
lettere. leopardi, i-1509: dipinge da maestro in due colpi, e vi fa
scuola italiana, veneziana, in particolare da quella del tintoretto, indirettamente da delacroix
particolare da quella del tintoretto, indirettamente da delacroix, del quale arieggiava il comporre
fui pianto e riso a un colpo da essa sorella. davila, 1-1-399: i
la giustizia avesse preso tant'animo, da venire a colpo sicuro, a metter
di discorsi, in cimbelino, sono da far ridere i polli; ma..
fare volendo. monti, i-220: da un istante all'altro si può dare un
ammettendo che guido si comportava un poco da innamorato, asserii ch'egli avrebbe potuto riaversi
, asserii ch'egli avrebbe potuto riaversi da quel colpo di fulmine senza che vi fossero
rimaneva altro partito che mettersi un berretto da notte e andarsene a letto. c
, come se fosse stato un altare da sacrifici umani, la vittima riceveva il
. -colpo di tallone: dato da chi, nuotando sott'acqua, ha
vi era il suo ufficio chiuso a vetri da cui vedere con un colpo d'occhio
d'occhio. -colpo maestro, colpo da maestro, di maestro: sicuro,
o almeno scrivendo mi dessi qualche colpo da maestro. firenzuola, 708: oh
, si dice: questo è un colpo da maestro. boccalini, i-160: quando
vogliono ritorla, e altri eccellenti colpi da bravo maestro. manzoni, pr. sp
poi comincia a scrivere tutte le cose intorno da quel preciso punto di vista di donna
al primo colpo immaginare che fosse più facile da eseguirsi questa ultima risoluzione, di quello
fu forte contento. s. caterina da siena, i-22: voglio che mi siate
come armi le lance. andrea da barberino, 1-31: se beltramo m'adimandi
di vincere un avversario. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
ciuffo d'un trifoglio incarnato / rabuffato da una pettinatura a colpo di vento.
propria, senza ferir colpo, s'avesse da perdere quella terra. d'annunzio,
« oh bontà di dio! lei da queste parti? che miracolo?..
chi non fa ciò che è solito farsi da buono e diligente mercante, benché
e colposo. = deriv. da colpa. colpotomìa, sf.
2. acqua che si ricava da un corso d'acqua per alimentare un
che sono usati a noi. iacopo da leona, vi-1-208 (1-4): or
va pognendo dazo e colta? bartolomeo da s. c., 42: li
dolsi de'signori luchesi ch'avevano ritenuto uno da le fabriche per xv lire che volevano
che volevano e vogliano che li omini da le fabriche paghino l'anno per colta alli
: niun tempo c'è stato esente da aggravi... ogni età conobbe
o che non intendesse, o facesse da gobba per non pagar le colte,
= lat. tardo cultàre, deriv. da cultus, part. pass, di
. carena, 2-228: 4 coltello da battere ', detto anche semplicemente 4
un sol colpo della coltella una fetta precisa da una mostruosa mortadella. viani, 19-485
» diceva lei, e mostrava una coltella da macellaio che teneva a portata di mano
l'impiastriccio con la mia coltella aretina da sbudellar cavagli guelfi. =
cavagli guelfi. = deriv. da coltello. coltellaccinoy sm. marin
alla tonaca arnesi, mi parevano, da manovale, ed anche due solidi coltellacci,
di pistole, che non son solite portarsi da frati. dizionario militare [1847]
e 'coltel- laccia ', arma da ferir d'appresso, poco dissimile dalla scimitarra
alquanto ricurva, ornata per 10 più da un risalto sulla costa vicino alla punta.
dal busto. venne poscia adoperata come arma da punta e da taglio da alcune cavallerie
poscia adoperata come arma da punta e da taglio da alcune cavallerie del secolo xvi
come arma da punta e da taglio da alcune cavallerie del secolo xvi e xvii
me,... il quale tratto da un folle desio di veder fare due
le questioni tra due contadini, nate da una parola, e decise coi pugni
: quivi l'ebbe egli una coltellata da un altro, e così volò in paradiso
poiché alcuni fienili che s'erano incendiati da sé, un ubbriaco ciarlone che s'
cielo, e una certa coltellata data da un individuo mascherato a un tale che
profondamente l'animo. s. caterina da siena, v-52: vedi pazienzia, a
1-142: la camilla fu così forte da far buon viso a tali presenti; poiché
né bravi. = deriv. da coltello. coltellazióne, sf.
coltelleria, sf. l'insieme degli strumenti da taglio: coltelli, forbici, ecc
coltelliera '. = deriv. da coltello. coltelléssa, sf. ant
se invioe. = deriv. da coltello. coltellièra, sf.
in cui si conservano i coltelli da tavola. goldoni, vii-1012:
vende coltelli, forbici e altri strumenti da taglio. canti carnascialeschi, 1-268:
l'incudine, il coltellinaio con la ruota da arrotare, cacciati anch'essi sull'uscio
luce degl'interni. = deriv. da coltellino. coltellino1, sm.
d'uno coltellino per lo corpo. antonio da ferrara, ix-135: tal è che
né botte vini, / non s'hano da mutar lor panilini / e co'mantegli
che 'l porco cominciò a gridare. andrea da barberino, 2-180: ella si lasciò
plur. coltèlla). strumento costituito da una lama di acciaio inserita in un
, rimase in vita. s. caterina da siena, i-7: sono molti sciagiurati
a lato, come se si volessero difendere da dio, con cui hanno fatto la
non solamente d'ogni maniera d'armi da offendere e da difendere, insino a quello
ogni maniera d'armi da offendere e da difendere, insino a quello de'piccoli
, i-276: 'coltello ', stromento da tagliare, il quale ha da un
stromento da tagliare, il quale ha da un lato il taglio e dall'altro la
fucili, pistole, ecc. 'coltello da scar- nire ', coltello che usano
della sua morte. s. caterina da siena, iv-112: la lancia per
cuor di griselda. s. caterina da siena, 2-3-317: e con la virtù
potuto stimare che l'avere iddio diviso da me il soprascritto figliuolo... mi
. -coltello a petto: strumento costituito da una lama affilata piegata leggermente ad arco
lama lunga circa un braccio, tagliente da una parte sola: a ciascun capo
non gli avessero incontanente divisi e condotti da due diverse parti. giusti, 3-145
di murare usato dagli antichi, alzando da due lati alcune tavole per coltello, in
-servire, tagliare di coltello: fare da scalco. boccaccio, i-109: il
liombruno di buon cor mangiava. andrea da barberino, iii-304: volentieri starei con
viso a lama di coltello che sfuggiva da ogni parte. -vedere per coltello
a poco giova [il ficodindia]: da lui è tanto se guanti e coltelluccio
legno, incidono di cuori fioriti le stecche da busto delle loro promesse spose.
, senza coltézza. = deriv. da colto1. coltivàbile, agg. che
calce carbonatica. bocchelli, 2-61: da più anni la vigna aveva bisogno d'
della vocazione. = deriv. da coltivare. coltivante (part. pres
fin dove ne trovano fra i sassi tanta da riempire uno dei loro berretti tondi,
muse, a pena per l'adietro da me veduti, ed or per volontà
sapere, e vi sono più parti da coltivare. -in senso osceno.
essere la compagnia composta in tal modo da non lasciar dubbio che essa voglia non
il secolo de'cilici e delle mortificazioni da sperarne il rimedio. ma la educazione
nostra presenza bastava a smuovere quei cervelli da un'apatia secolare. 5.
insussistenza delle difese, che si portano da chi pretende di poter, senza minimo intacco
di grande e generoso aspettare si poteva da coloro ne'cui petti la buona educazione non
abbiamo coltivato la patria come fosse podere da cavarne titoli e lucro. guerrazzi, i-45
: incerto e ansioso non sapeva staccarsi da quella donna silenziosa, sempre chiusa nella
ben non è stata molto né coltivata da offizi né frequentata da familiarità, è
molto né coltivata da offizi né frequentata da familiarità, è tale nondimeno [ecc.
di po'dio, la veritade è da coltivare. 10. figur. ant
di cucina. = deriv. da coltivo: cfr. lat. mediev.
ed i tardi nipoti, e chi da quelli / verrà di poi, fin che
alti e spaziosi alberi negli orridi monti da la natura produtti, più che le
, più che le coltivate piante, da dotte mani espurgate negli adorni giardini,
selve, i colli coltivatissimi, coronati da viti, che da albero ad albero distendendosi
coltivatissimi, coronati da viti, che da albero ad albero distendendosi fanno quasi festoni
: fiorito, verdeggiante, / e da lui coltivato ampio giardino. foscolo,
tre viole vaghissime d'un vaso coltivato da lei. manzoni, pr. sp.
d'annunzio, iv-2-238: la campagna da quella parte era coltivata a vigneti.
alla dignità ed a'progressi dell'arte da voi coltivata. leopardi, iii-476: queste
ramo di poesia letteraria, rappresentato allora da più copiosi e da più corpulenti prodotti
, rappresentato allora da più copiosi e da più corpulenti prodotti, fu il poema
insieme con la tragedia, coltivata allora da pochi) estraneo al barocchismo.
, venerato. boccaccio, 1-49: da queste cose, e dal non bene coltivato
a una scienza; cultore. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
nido eritreo, i-134: i mezzi da arricchirsi unicamente consistono nella coltivazione delle terre
i-369: coltivano anco le patate, ma da pochi anni in qua, perché questa
: va per le campagne, guidato da una femmina o da un fanciullo. tra
campagne, guidato da una femmina o da un fanciullo. tra la grandezza e
non differiva troppo, in sostanza, da quello del caro prete campagnolo: gli
e con più che umano servigio esser da venerare. coltivo (ant.
, sola, come l'avevo conosciuta da ragazzo. dietro ai coltivi e alle
uno istaio di terra coltia che conperai da loro a lato a currado. =
lat. mediev. cultivus, deriv. da cultus, part. pass, di
: uscì il mondo de'poeti teologi da quattro elementi sagri: dall'aria,.
intrica / di stretti calli e sol da bestie culti. panzini, i-295: quando
. cesarotti, i-7: si crede da loro comunemente che fra le lingue.
qualche privilegiata nazione. alfieri, i-240: da questo celebre e colto scrittore procurai d'
, degna per la tua bassezza di non da più colto, ma da più fortunato
di non da più colto, ma da più fortunato pastore ch'io non sono,
allusioni men ovvie e i termini tratti da lingue o dotte, o talora straniere,
, così la sua coltura era diversa da quella di cui abbisognava la nazione intera,
in concorrenza con loro. -che deriva da una buona cultura, da studi vasti
-che deriva da una buona cultura, da studi vasti e profondi. foscolo
buoni poeti, secondo il canone ricevuto da tutte le più colte nazioni. baretti
t'oltre l'eretica frenesia, ch'esponendosi da loro in quel- l'empia scena le
mezzo a'nitidi cólti un'ascosa / da placidi alberi magion riposa. imbriani,
ii-262: grazie del libretto... da pochi periodi colti qua e là di
succhiandone la polpa umida ed agra come da un cucchiaio; le altre le metteva in
stringeva un momento nelle spalle come colta da un brivido. piovene, 1-120: colto
un brivido. piovene, 1-120: colto da un accesso d'ira, l'aveva
. dovila, 1-6-18: volendo riconoscere da vicino la piazza, per risolvere da
da vicino la piazza, per risolvere da qual parte fosse più a proposito di
più a proposito di attaccarla, colto da un'archibugiata nell'occhio destro, passò
un'archibugiata nell'occhio destro, passò da questa vita. manzoni, 314: vedea
, l'assomiglieresti ad un disgraziato colto da contraria fortuna per troppo buon animo.
aveva richiamato a montelusa per il padre colto da improvviso malore. sbarbaro, 1-150:
ci fu un tempo che, colti da follia, scappammo di casa. ci trovammo
mentovate considerazioni ed osservazioni, si potrà da essi liberamente determinare il valore de'beni
. = voce toscana, deverb. da coltrare. coltrare, tr. {
fatto lei a finir di coltrare? da me, mi pare che tanta terra debba
0 di piume). uguccione da lodi, v-148-12: là no se trovarà
albergaor, / leto ni banca che sia da onor, / vairi ni armelin coltra
dal let- ticciuol trabocca, / e da capo e da piedi e da le bande
ticciuol trabocca, / e da capo e da piedi e da le bande 1 con
/ e da capo e da piedi e da le bande 1 con le falde cadenti
/ la bionda tua sorella. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
. manzoni, 19: se alcun da furia d'irritato nervo, / o
furia d'irritato nervo, / o da grave ciprigna, o da loquace / tosse
/ o da grave ciprigna, o da loquace / tosse dannato a l'odiosa
che [il cadavere] fu coperto da un paramento appartenente all'una delle sue due
della materia, che pareva un copertoio da dovero, si compose di grandissima quantità
egli adunque che la porta fusse coperta da una gran coltre:... appresso
». = voce deriv. da coltrice; nel basso lat. è registrata
belle coltrici e vesti altre vellose / da ricoprirsi. manzoni, 43: tu
, non peserebbe gran fatto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
basso lat. cultrix -icis, per metatesi da calcitra e colcltra (registr. dal
di aratro con vomere, che rovescia da una parte sola il terreno. 3
paziente non ha per interprete una febbre da cavalli, un paio di gote di cartapecora
cartapecora, una lingua come un baston da pollaio, e tre coltroni addosso anco
assicuravano le cinghie, una cassa coperta da un coltroncino invernale. = acer
a coltura: coltivare. uguccione da lodi, v-149-56: chi po aver dinari
veniva accresciuta dalla salvatichezza del luogo, da quel non veder più né un gelso
: il terreno arato non si distingueva da quello non ancora messo a coltura.
de la comune sentenza, sì lungamente da questa cultura abbandonato! idem, par.
batteri). = deriv. da coltura: v. culturale.
coltura). = deriv. da coltura. colturare, tr.
non è bisogno di dire quanto sia da fuggirsi. = deriv. da coltura
sia da fuggirsi. = deriv. da coltura. colùbridi, sm. plur
arma campale, navale, o da fortezza, o manesca), in
e mezze colubrine, che in nome da l'antiche variano poco, ma in
difensor di nebbia un smalto, / tratta da lor, colubrina o cannone. garzoni
una colubrina lunga tre metri tutta avvolta da foglie di luppolo, in bronzo dorato,
un altro drago sul coprifocone, cavalcato da un cavaliere. 2. mezza
, 3-599: perché il serpentauro, detto da noi greci ofiulco, ottiene con la
colubrina * dracontea ', deriv. da coluber * serpente '. colubrinétta
magalotti, 21-162: con colubrinetta da quattordici libbre di palla similmente di ferro
maggior rabbia, / né ciò che da l'atlante ai liti rubri / venenoso
gode, o per la prima sferza / da errar non fugge più che dai colùbro
222: 'colubro', voce pura latina da usarsi parchissimamente, e solo ne'versi;
lenti i suoni / stillano come gocce da clessidre. / s'appressano i colùbri macu-
a indicare chi è lontano sia da chi parla sia da chi ascolta):
chi è lontano sia da chi parla sia da chi ascolta): ed è
, 1-86: tu se'solo colui da cu'io tolsi / lo bello stilo che
ch'è tanto posta in croce / pur da color che le dovrien dar lode.
proprio incontro, fu assalito a un tratto da mille pensieri. fogazzaro, 7-36:
canto un mezo sol che nasce, e da passo in passo un ucello, un
avessi dovuto trangugiarmi pacificamente una ingiuria da colui, che ne'tempi addietro mi aveva
= voce dotta, deriv. da columbia, nome poetico dell'america (
columbia, nome poetico dell'america (da cristoforo colombo). columbi te
lucentezza elitro-resinosa. = deriv. da columbio. columbo, v.
del suo pincema, e de'pesci, da venere nel luogo ove dimorano situati,
, che coda di bue; e da questa significazione prendono il nome loro questi
; l'infiorescenza è un grappolo composto da fiori bianchi o gialli (e le
, siliqua rotondetta alquanto nodosa, sormontata da un piccolo stilo. si coltiva per
, e subiti scatti di convulsioni facevano da capo sbalzare tutte le sue piccole membra
propria psicastenia, complicata di mania suicida, da tanto che gli misurava il pastocco.
per simil. stato di sonnolenza provocato da un senso di noia profonda; comportamento
lat. mediev. comacinus, deriv. da comum 1 como '. cfr.
erano detti anche maestri campionesi, o da campione (campione vicino al lago di
', e giusta questa forma sarebbe da pronunziare comàcino ». comadre [
andàr molto benigni. = deverb. da comandare', cfr. fr. commande (
che io faccio dell'onore de'suoi da me rispettatissimi comandamenti. d'annunzio,
i dieci precetti morali fondamentali, consegnati da dio stesso a mosè sul monte sinai
osservare nella primitiva chiesa. 5. caterina da siena, i-48: sempre siate amatori
. e singolarmente vi prego e costringo, da parte di cristo crocifisso, del primo
funzionario a un determinato incarico (diverso da quello abituale). carducci, ii-19-171
mesi... maestro bandino et martino da silustra ne dee dare s. xxxm
, sotto la sua signoria. uguccione da lodi, xxxv-1-602: quel che fosse segnore
di roma a comandamento ricevette. bonvesin da la riva, xxxv-1-689: da quel'ora
bonvesin da la riva, xxxv-1-689: da quel'ora inanze el serve al rex
idem, iii-3-73: preso il guamimento / da peritoo proferto, fé partita, /
. caro, 12-ii-105: fu risoluto da sua santità medesima che si collocasse una
. -comandante in seconda: sulle navi da guerra, l'ufficiale di vascello di
affidata. guittotie, ii-257: ho da la donna mia in comandamento, /
lei / la grazia cara. andrea da barberino, 1-11: el dì della giostra
d'alcamo, 70: e sposami davanti da la iente / e poi farò le
monte altiero. = deriv. da comandare: cfr. fr. commandement (
alcuni soldati. cattaneo, ii-3-24: da tutta la rimanente germania la fazione retrograda
piffero, nei quali il valore è regolato da una parola tronca del comandante, le
ant. comando, comandamento. francesco da barberino, i-338: la vecchia legge tutte
vuogli a te. = deriv. da comandare, secondo l'antica formazione dei
azione, la cosa ordinata viene espressa da verbi all'infinito o al congiuntivo,
anche come complemento oggetto). rainerio da perugia, v-64-1: voi misser guido commandate
vuo'ched i'servir ti possa, / da può'che mi comandi 'l non possente
/ comandò che perenne ella scorresse / e da feronia si nomasse. manzoni, pr
o in forma elittica). francesco da barberino, iii-346: vedi la gente stare
comandare lo subietto a lo sovrano procede da ordine perverso -ché ordine diritto è lo
bugia, quando non le conosceva tali da indurre negli altri l'opinione altissima che
dormire quando vuole perché chi comanda ha da far conto. pascoli, 1385:
, degli uomini tutti / cura ha da essere, e in prima di me,
di cose inanimate. s. caterina da siena, i-121: acquista ine tanta fede
la volontà nostra non muova questo monte da vizio a virtù. -inviare una persona
può — comandare a bacchetta, da padrone: in modoreggere alla spesa, perché
modoreggere alla spesa, perché non ha nulla da parte. chiede autoritario, senza ammettere
, 4-240: se non ho potuto comandare da padrone v. borghini, i-rv-4-93: l'
mi può veramente non voglio servire nemmeno da comodino, capite?... fare
tutte queste volontarie operazioni sia equità alcuna da conservare, e iniquità da fuggire;
equità alcuna da conservare, e iniquità da fuggire; la quale equità per due cagioni
10. soprastare, dominare da una posizione elevata. davila,
posto alquanto basso era comandato a cavaliere da un colle, nella sommità del quale
che comandano avanti, dai lati e da tergo, tirando di sopra all'esercito
12. locuz. - comandare e far da sé: fare da sé quando i
- comandare e far da sé: fare da sé quando i propri ordini non vengono
sini- gaglia, che comandava e faceva da sé. pananti, i-297: faremo
che vuol dir, comandare e far da sé. -un pazzo solo deve
: l'autorità suprema deve essere esercitata da una persona sola, anche se poco
, dal signore di un feudo o da un comandante di truppa. f
di barche, senza altra gente che da remo. novità, che fece bene
toscana, 5-27: provvisione sopra le comandate da farsi per causa dei lavori pubblici della
incontrati, e purtroppo, non superati da luigi xvi, nel componimento delle più
3. marin. sulle navi da guerra, gruppo di marinai destinati a
fosse aperto qualcuno. = deriv. da comandare. comandatàrio, sm. persona
delle consorelle. = deriv. da comandare. comandativo, agg.
pregativo. = > deriv. da comandare. comandato (part.
allora è la obedienza interamente comandata e da nulla parte spontanea, quando quello che
con popoli comandati, o il particolare da per sé, mandassi a levare calcina per
un ufficio o a un impiego diverso da quello abituale (un funzionario, un
impiegato che appartiene ad una amministrazione diversa da quella in cui presta temporaneamente servizio.
i fianchi una carica di dinamite comandata da un congegno d'orologeria. alvaro, 9-313
legno... il quale comandato da una cordicella picchiava con le mani di legno
inglese che il * great-western ', da lui comandato, partirebbe da bristol per
great-western ', da lui comandato, partirebbe da bristol per nuova york, si credeva
comandato: l'atto di contrizione fatto da un moribondo, che vuole morire in
: e non farà il signore partire da te più il maestro tuo, e saranno
machiavelli, 300: credo che i capi da voi ordinati in ciascuna di queste battaglie
giovane co'fanti de'priori, che venia da parte de'dieci, per rimenarlo sano
documenti dell'arte senese [tommaseo]: da la vostra signoria ho ricevuta la comandatoria
magnificenzia mi rapresenti. = deriv. da comandare. comandìgia, sf. ant
ecc.]. = deriv. da comandare, con terminazione di tipo
femmine] fanno col comando nelle case da uomini, gli uomini con le pirucche
con le pirucche innanellate nelle strade faccian da femmine. vico, 362: i
l'iniquità può aver bensì delle minacce da fare, de'colpi da dare,
bensì delle minacce da fare, de'colpi da dare, ma non de'comandi.
1-32: si disse venuto un avviso da austria che rintontì era un traditore,
. pirandello, 7-135: che comandi ha da darmi? jahier, 280: senza
(156): dal suo volto e da ogni sua parola traspariva un'immobilità di
. - comando combinato: quello costituito da stati maggiori delle varie forze armate,
di ima nave militare, mercantile o da diporto. -comando di guardia: sulle navi
. -comando di guardia: sulle navi da guerra e su quelle mercantili, l'autorità
metà a suo fratello virgilio, che faceva da capitano... il comando lo
pavese, 1-49: non c'era soltanto da ripassare i comandi, ma da servire
soltanto da ripassare i comandi, ma da servire la battitrice, attaccarci i buoi e
... / -sinolfo di valdimonte da siena, / dottor di medicina, alli
quanto quel po'di tedesco, si collocherà da se stesso in un qualche cantuccio della
arem filippo. = deverb. da comandare. comàndolo, sm.
sopra un rocchetto posto nell'alto del telaio da tesser panni, e che serve a
riannodo '. = deriv. da commando1. ma cfr. tramater [s
]: « questa voce par nata da con e bandolo-, e siccome bandolo sorge
e bandolo-, e siccome bandolo sorge da band legame, cosi comandolo equivale a *
brutto giuoco. i cartelli anonimi vengono da lui e dalla sua comarca. =
confine, distretto ', deriv. da marca (v.). cfr.
c, xcó- papxoc, comp. da xd> (jl7) 'villaggio 'e
questa femmina fornicaria. s. bernardino da siena, 506: quando tu fusti
tutto sta che la crusca voglia far da comare. 2. per estens
uno stesso villaggio, legati fra loro da vecchia conoscenza). boccaccio, dee
, che teneva... ornamenti da donna, da vendere. il che
teneva... ornamenti da donna, da vendere. il che la donna aveva
. il che la donna aveva inteso da una sua commare. f. d'
un misto e continuo ronzio che veniva da una stanza di sopra. s'immaginò
del lat. comàtus * chiomato * da coma * chioma '. comatùlidi,
. garzoni, 1-563: i giuochi da fanciullo sono giocare alla polvere, alle
era in gambe né in quattrini / da trinciarle e da fare ite e venite,
gambe né in quattrini / da trinciarle e da fare ite e venite, / dicea
partorito, le fanno ricevere le visite da altre fanciullette con far quelle cirimonie ed
generali. 8. locuz. da comare: casalingo. giusti, 2-122
(plur. m. -chi). da comare, da donnicciuola. sbarbaro
. -chi). da comare, da donnicciuola. sbarbaro, 1-115: in
al verseggiare motteggiando, con comaresche ciancie da piccole cure impedito e solo di sé
fornito di chioma ', deriv. da coma 'chioma '. comatóso,
coma, proprio del coma, affetto da coma. targioni tozzetti, 8-84
comatrice e mastra. = deriv. da comare. cfr. matrice.
la rivendicasse di bel nuovo. [sostituito da] manzoni, pr. sp
perfettamente in ogni punto, in modo da non lasciare alcun interstizio.
giusti, 2-187: un giorno, da un amico, a desinare / trovandosi invitati
algarotti, 1-93: dove però è da considerare che gli antichi fìnsero i panni
quasi combaciandole, meglio informare si potessero da quelle. -figur. p
quanto è diversa una cosa che esiste da una cosa che più non è,
a poco a poco, e si combaciassero da se stesse, almeno per la bellezza
far congiungere esattamente. 5. caterina da siena, iii-38: pare che faccia come
combaciano continuo. = comp. da con e baciare (v.).
, ma queste giacenti e pigre. da quelle prende spirito il piè eretico,
: la libertà non può vivere diversamente da come è vissuta e vivrà sempre
(29): non sono molti anni da oggi che un giovane chiamato luca cellini
aveva combattuto in isteccato, chiamato francesco da vicorati. campanella, i-388: meglio
e concorso di genti armate erano disturbati da questi ragionamenti fanciulleschi. algarotti, 2-165:
di combattere. d'alberti, 222: da 'combattere 'a * guerreggiare '
tutto ciò ivi detto da quel divino filosofo delle maggiori e minori
battentisi in un corpo, molto più sia da volersi intendere detto dell'aria. nievo
colle lagrime era cosa sì angelica, da meritarle per sé solo il nome di
la città] stretta del vivere, averà da combattere più con la povertà che co'
conservatrice eterna; / tu che, da tanti secoli, soffri, combatti e preghi
che non bada a te perché ha da combattere con troppe altre miserie. gozzano
combattere; quando ha perso il scudo da defendersi e la spada da offendere;
perso il scudo da defendersi e la spada da offendere; dico, quando non ha
.: darsi d'intorno, darsi da fare. sacchetti, 74-33: s'
quello savio guerrero che combatte lo castello da uno lato per levare la difesa da
da uno lato per levare la difesa da l'altro. idem, purg.,
alla difesa, conobbono che non era da potersi vincere per forza di battaglie,
però non tentarono di combatterlo. andrea da barberino, 1-29: adirati tutti e'saraini
la titubazione della terra, sarìa difficile difendersi da cinquemila fanti, perché arebbodo modo di
negare la guerra, così quella che da dieci mesi si combatteva nel mondo,
e combattendola per più volte. guido da pisa, 2-65: con tutta la
volta. boiardo, 1-4-25: barcellona da sera a matina / è combattuta,
quella nave, dove ella era, da due galeotte turchesche o moresche, che
come fa mar per tempesta, / se da contrari venti è combattuto. simintendi,
ogni arte e ogni forza operando, essendo da infinito mare combattuti, due dì sostennero
tempo che se n'è andato, / da l'un dei lati mi combatte il
così. castiglione, 445: essendo stato da una acuta infirmità combattuto e più che
dite dubitare che io non sia combattuta da chi cercherà debellare la mia onestà e
venti / fan cruda guerra; io da sospiri ardenti / son combattuto e da contraria
da sospiri ardenti / son combattuto e da contraria speme. tasso, 6-iv-1-123:
la infedeltà, era in un punto da pietà, da timore, da gelosia e
era in un punto da pietà, da timore, da gelosia e da sdegno egualmente
punto da pietà, da timore, da gelosia e da sdegno egualmente combattuta.
pietà, da timore, da gelosia e da sdegno egualmente combattuta. magalotti, vi-152
94: le lettere delle macchie solari e da quanti e per quante guise fur combattute
aprir gli intelletti ad ammirabili speculazioni, da molti, o non creduta o poco
cercare di superare un ostacolo, difeso da un avversario. castiglione, 117:
dal lat. tardo combattère, comp. da cum * con * e battire *
della madre. = deriv. da combattere. combattìbile, agg.
e'migliori combattieri. = deriv. da combattere. combattiménto, sm. il
sua casa, egli aveva fatto, da basso, mezz'ora di combattimento coriandolesco,
atto d'ogni combattimento col toro; ma da primo de rivera in qua è diventato
chenti cavalieri si debbiano eleggere molto è da considerare, i quali e per lo volto
simile. -figur. uguccione da lodi, xxxv-1-622: encontra ti fui
specchio ed esempio. s. caterina da siena, iu-21: scrivo nel prezioso
, i compagni del colpevole si staccano da voi, pigliano in cuore le sue
di combattività? = deriv. da combattere. combattivo, agg.
condizione sociale. = deriv. da combattere.
miele ». = deverb. da combattere. combattuto (part.
si mandò per aiuto in toscana, e da più parti l'ebbe. bembo,
terra e in mare combattute, sono da scrivere. marino, vii-430: fieramente
3. colpito, percosso (da forze naturali). - anche al
(193): la nave, che da impetuoso vento era sospinta...,
similitudine di certi fiori e foglie combattute da la fredda brina, che, strigandosi insieme
ci è concesso, anzi, sempre da contrari venti combattuti, al fine in qualche
..., circondato e combattuto da mille terribili onde di sconfidenza, di
travagliato, importunato; irresoluto, agitato da tendenze, da pensieri diversi.
; irresoluto, agitato da tendenze, da pensieri diversi. marino, 12-239
conoscenza di noi stessi, ma non tali da rivelarci appieno il mistero della nostra sempre
l'erbe inaridisse il verno, / da chiuso morbo combattuta e vinta, / perivi
un uomo di grande ingegno, combattuto da terribili dubbi circa la fede. deledda,
pare un serpente, / ed ebbe astolfo da sé combiatato. = deriv.
sé combiatato. = deriv. da cambiato. combiato, sm.
vedrò di combinare 1 colori della veste da camera, sebbene potesse stare anco d'
d. battoli, 33-254: v'è da accordare la sperienza con la ragione,
in poco tempo comparvero altri modelli fatti da diversi professori. cuoco, i-iii:
stanze dei pubblici caffè, e combinare da per se stesse e senza altro mezzo
, giudizio, gusto e cultura, da non credersi in cosi picciol paese. giusti
affinché ne risulti uno nuovo, diverso da quelli di origine. - anche nella
.. ognun vede quanto innocente fosse da reputarsi nei sudditi questa forzata trasgressione di
.. e più o meno durevole e da me sentito, secondo che il cuore
accoppiare, unire ', comp. da com per cum * con 'e *
binare * iterare, ripetere ', da bini 'a due a due, coppia
corsa di fondo. = deriv. da combinato. combinato (part. pass
combinato: domattina alle sei sono io da loro all'albergo. bocchelli, 2-258:
, mi pare combinata in maniera da potersi ridurre al forte della guardia,
secondo degli accennati concetti, quando cioè da un gran numero di osservazioni, di
o di gruppi. = deriv. da combinatorio. combinatòrio, agg. fondato
significato attribuito a una parola sia consentito da tutti gli altri passi in cui essa
. arte combinatoria: denominazione, creata da leibnitz, per indicare il progetto (o
) di una scienza che, partendo da un linguaggio simbolico assegnante un segno a
, di combinazione. = deriv. da combinare. combinazióne, sf.
numeri, suoni, colori, carte da gioco, dadi, numeri nel gioco
arco non pur per mezzo si distingue da le scritture; ma, seguendo le
b. segni, 5-306: è ancora da esaminare le combinazioni di tutti li modi
le aveano vinto diciannove ducati per ima. da dieci gole cominciarono le allegrezze: furono
è posto in una combinazione di suoni da cui esca più grande melodia. svevo,
. carducci, i-824: c'è da meravigliarsi con noi stessi, che abbiamo
tant'ozio e tanta fede nella provvidenza da perdere tempo e pensieri dietro le combinazioni
forse essi stessi erano con fatica usciti da tali misere condizioni e, attraverso congegnose
combinazioni di interessi, con prestiti fatti da parenti emigrati in america, con fame
emigrati in america, con fame patita da tutti i familiari per accumulare i risparmi necessari
per la seconda volta posto in mano da un altro veracissimo amico. monti,
veracissimo amico. monti, ii-20: da questa premura, io dico, argomenterete
piazza del duomo per trovare un fiammifero da accendere la pipa e invece trovai un portafoglio
. -per estens.: tuta indossata da operai. c. e.
. galileo, 3-1-318: lo vedrete da questo breve sunto, ch'io ho
che congiungono la stazione con i punti da collimare presi a due a due in tutti
lat. tardo combinàtio -onis, deriv. da combinare; per il n. 6
ipocrito di mille combriccole, che vuole da me? firenzuola, 230: egli
alienato i migliori, che lo sconfortavano da quelle combriccole,... gli
... quelle che abbiamo noi da quarant'anni... tutti i zacco
la combustione. = deriv. da comburere. combùrere, tr.
giusto / figliuol d'anchise che venne da troia, / poi che 'l superbo
suso non vi può persona. bianco da siena, 146: fra gli altri vedrai
fu combusto. negri, 1-619: da tal vampa il mio cuor fu combusto
lat. combùrère 4 bruciare 'comp. da cum e urire, con b inserita
= voce dotta, comp. da combustione e dal gr. ypdcpco '
e l'ossigeno dell'aria, accompagnata da sviluppo di calore e di luce,
di febo che sostenne li martiri / da sua sorella opposta al corso dritto.
plebaglia tumultuosa... quai combustioni da questo disordine, in ogni secolo,
potenze di sentire e di sognare, e da qual combustione sorgessero le imagini belle in
lat. tardo combustili -ónis, deriv. da combustus, part. pass, di
. = voce dotta, deriv. da combustus, part. pass, di
l'italia già mesta e dolente, / da barbariche mani arsa e combusta, /
ani, ma quindi a poco, tocca da un fulmine, la vide con gran
turbine a gas. = deriv. da combusto. combutta, sf. per
com pagnia '(forse da con e buttare 'mettere insieme ')
mune ', 'accomunare '(da con e da buttare; e vai buttare
, 'accomunare '(da con e da buttare; e vai buttare danari
scrito en proverbi per letre. giacomo da lentini, ii-92: perché d'amare ogni
, varrà similmente / amor. bonvesin da la riva, xxxv-1-689: e sta a
non fugo essere come inteso così giudicato da tutti e nostri cittadini, piaccia quando che
tasso, 9-75: come destrier che da le regie stalle, / ove a
si trova incastonata per quasi tre lati da importanti linee ferroviarie. montale, 1-130
prima volta. -a come, da come, secondo come: al modo,
una stella a tutt'il cielo, da come tremola, sola. -come da
da come tremola, sola. -come da qualcuno: come se venisse da lui,
-come da qualcuno: come se venisse da lui, fosse una sua iniziativa.
campane, intendete un poco, come da voi, s'egli lo finì mai,
a voi venuto com'orno desperato / da orine altro adiuto: lo-vostro m'è
tacito che le vi portarono come ritruovate da sé le lettere ritrovate da altri,
come ritruovate da sé le lettere ritrovate da altri, che intende le geroglifiche egizie.
i-336: come quegli che vide sol da lontano e senza passioni la vita dei
abbiamo coltivato la patria come fosse podere da cavarne titoli e lucro. manzoni,
poggiata allo spigolo del tavolo che m'era da canto. bocchelli, 2-14: come
-filosofia del come se: tesi enunciate da hans vaihinger nella sua opera filosofia del
era stato come portato lì per forza da una smania inesplicabile, piuttosto che condotto
una smania inesplicabile, piuttosto che condotto da un determinato disegno, ci stava anche
amalia in sua presenza era colta addirittura da una morbosa confusione? pirandello, 7-176:
assol. come!). compagnetto da prato, v-126-2: l'amore fa una
tu di rendita l'anno? bartolomeo da s. c., 24-4-2: com'
gentil, che '1 nome prendi / da quelle fiamme che negli occhi porti, /
lenti in battaglia noi? come! da quando / lenti siam noi? manzoni,
crudeli gl'inviti che venivano alla sposina da quelle cose intatte attorno! gozzano,
corte d'urbino, fui sti- mulato da quella memoria a scrivere questi libri del
potrete già mai esser convinto o rimosso da veruna oppinione concetta. g.
e li soperbii se possa omiliar, / da 11 mati se varde, et enprenda
mezzo de lo colpo uscito. francesco da barberino, 8: la prima conterà
vili, e come disgiunte e lontane sono da nobiltà. idem, purg.,
che quella legge si dirogasse. andrea da barberino, iii- 318: buovo
. foscolo, vili-130: nel commento scritto da esso alle proprie rime, racconta come
tre viole vaghissime d'un vaso coltivato da lei. manzoni, pr. sp.
occhi mi venne uno splendore. francesco da barberino, 24: e corno cresce
in modo che, affinché. giacomo da lentini, ii-96: io m'aggio posto
a q. fabio massimo, il quale da prima noi dimandava, anzi lo rifiutava
2-7 (211): e domandato da lei del come, ordinatamente ciò che
lei del come, ordinatamente ciò che da far fosse le dimostrò. g. stampa
7-190: gli dia, gli dia subito da firmare la dichiarazione medica: ha premura
pur di cogitare alcuno bene come da noi, ma la sufficienzia nostra è
ma la sufficienzia nostra è solo da dio. segneri, i-20: considera che
: lui come lui, non ha niente da temere. -come dio vuole,
. qui, quis * quale 'e da modus * modo, maniera ')
questo signore ne'suoi tempi fu ridottato da più che altro signore; e come
qual propriamente si trae dalle terre e da gli armenti, comeché possa esser fatto
certuni,... ci sarebbe da fare qualche dolce, amorevole, brevissima
gozzi, 1-166: mai non venne da infermità veruna assalito, comecché quasi ogni
: colla separazione della camilla rimasta ricca da giuliano divenuto povero, stimava egli operare
-ant. con parole interposte. zanobi da strato [crusca]: e come queste
: qualsiasi, qualunque. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
lavoro -latinismi tanto più ostici comeché derivati da claudiano e dagli altri barocchi del classicismo.
però che al vecchio è prode di passar da questa vita; ma io il dico
, iv-xxix-5: potrebbe dire ser manfredi da vico, che ora pretore si chiama e
è mai. = comp. da come e che (v.).
lo più alla faccia ed è caratterizzata da punti nerastri che sono la parte sporgente
-onis, propriamente 'mangione '(da comèdère * mangiare '). comendite
= voce scient., deriv. da comende, località dell'isola di s
in comenza. = deverb. da comenzare 'cominciare \ comenzare,
lat. còmire 1 ornare 'comp. da cum * con 'ed èmire
cometa o cornata), composto in genere da un nucleo più o meno diffuso e
un nucleo più o meno diffuso e da una chioma 0 coda, gravitante intorno
lunga due terzi della testa, larga da capo e appuntata verso il labbro.
propriamente 4 che porta lunghe chiome ', da xop. dc6i 'ho una
dria monoginia, famiglia delle tricocche, distinta da fiori ascellari o terminali, alterni
ascellari o terminali, alterni, e sostenuti da un lungo pedicciuolo.
= voce dotta, comp. da cometa e dal gr. -oetsvji;
avventuroso o sentimentale. = deriv. da comico. comicaménte, avv. ant
. in modo buffo, ridicolo, tale da suscitare l'ilarità. panzini,
che gestisce così comicamente che quasi mi viene da ridere. b. croce,
poeti gli sogliono fingere obligati e convinti da qualche loro amata. g. m.
risuoni e come piaccia, / tocca da dotta man, comica cetra. bruno,
. bruno, 3-956: traen- dolo da un canto la tragica melpomene con più materia
comica talia con più vena che materia da l'altro, accadeva che l'una suffurandolo
] ciò che comunemente si chiama azioni da balordo, e d'eccitare il riso del
. montale, 3-87: stasera vesto da dulcamara o da alcindoro per servirla; al
3-87: stasera vesto da dulcamara o da alcindoro per servirla; al secolo astorre
strumento dell'organista, corso e pesto da due generazioni di zampe incallite sulla marra
che nella lettura può essere adombrato da una elocuzione così scorretta da parere
essere adombrato da una elocuzione così scorretta da parere perfino semplice. baldini,
dante, par., 30-24: da questo passo vinto mi concedo / più
mi concedo / più che già mai da punto di suo tema / soprato fosse
di comico tutta questa storia di fughe da un campo all'altro in cui è diviso
altro in cui è diviso il mondo, da oriente a occidente, e viceversa.
comportarmi come dovrei, farei bene a cessare da questa relazione? *. dissimulò di
di partizione è for mata da merli scalinati in forma di comignoli.
comignoli. = * deriv. da comignolo. comignolo (raro e
una cupola un altro. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
¦ lat. * culmineum, deriv. da culmen -inis * sommità '.
/ ciascuna in sua manera. gallo da pisa, v-234-42: una roza mandaomi per
prendere lo pane apposito, e quello purgare da ogni macula. bibbia volgar.,
alcune più e alcune meno. paolo da certaldo, 78: cominciaménto di bontade
. e raro anche: luogo di confine da cui si inizia a percorrere una regione
una regione, un paese. giacomo da dentini, 11-86: dolce cominciaménto /
; / cioè la più avenente. francesco da barberino, i-339: mo'ti ritorno
gl'inventori delle arti, e quelli che da umili cominciamenti le sollevano a stato perfetto
; tentativo, prova. bartolomeo da s. c., 151: tenealo
— al cominciaménto, dal cominciamelo: da principio, fin dall'inizio. dante
con- summazione del celestiale movimento. guido da pisa, 2-69: bene che enea
, donna, ne chere. francesco da barberino, i-35: lo primo documento /
: lo mio secondo amore prese cominciamento da la misericordiosa sembianza d'una donna.
lecito non vergognarsi di dio; anzi da lui ottimo, massimo, si conviene
come primo, dare cominciamento, intendo da una delle sue maravi- gliose cose incominciare
impermutabile, si fermi e sempre sia da noi il suo nome lodato. straparola,
mio creatore; / io fui da lui creata, e fui incominciata; /
abondanza. = deriv. da cominciare. cominciare (ant.
e battaglia cittadina in firenze. andrea da barberino, 2- 150: in
portato come in trionfo, e accompagnato da una folla di popolo, fino a una
pascoli, i-429: e il poeta da pistoia andava a bologna a leggere nell'antico
avere inizio, esordire). giacomo da lentini, ii-78: ma troppo è villana
io cominzi, non è mispregianza? bartolomeo da s. c., 3-5-1
. salviati, 10-16: e per cominciarmi da colui,... cioè da
da colui,... cioè da epicuro; da costui il sommo bene nel
... cioè da epicuro; da costui il sommo bene nel piacere fu riposto
prima comunione fu per me ben differente da quello pieno di felicità e di mistica esaltazione
m'era stato annunziato e dipinto un po'da tutti. si comincia che la confessione
di poi a poco a poco viene da una cosa maggiore e più perfetta.
sassetti, 346: aprendosi poi il tempo da mezzo agosto avanti, cominciano i venti
mezzo agosto avanti, cominciano i venti da maestro, per i quali tornano di
mai non cominciasse e che non provenga da causa alcuna. nievo, 8: non
rei voglie de volerse perire. francesco da barberino, io: in questa primiera
testa di qua e di là, da un capo all'altro della via, quasi
, noi so dire, / e da tal è venuto, che comenza putire:
e onesta. per la qual cosa da diversi fu cominciata a vagheggiare. 5
6. locuz. -a cominciare da, cominciando da: modo di dire
. locuz. -a cominciare da, cominciando da: modo di dire usato per indicare
fortuna, / cominciando dal latte e da la cuna. b. croce, ii-8-124
più grandioso e rigoglioso e virile attributo da assegnare ai germani, a cominciare dagli
molestia. -cominciare a: cominciare da. g. villani, 4-8:
] si chiamò affrica, la quale da levante comincia i suoi confini dal sopraddetto
principio, inizio, esordio. gallo da pisa, xxxv-1-285: bon cominciare aspetta
, 33-296: fuor dell'osso petroso sbuca da una piccolissima fenditura un muscoletto, tendinoso
= lat. * cominitidre, comp. da cum * insieme 'e ini- tiare
coninzata / d'amoroso volere. guido da pisa, 1-12: l'adorarono per
dell'opere umane. = deriv. da cominciare. cominciativo, agg. ant
: poi fero alzar le cominciate mura / da otto braccia. boccaccio, dee.
prove non mi restando più luogo alcuno da dubitare d'un mal affetto ed ostinato
quale è cominciatore del trattato, è da procedere, là ove io dico:
primo cominciatore di quella abbadia. pietro da bascapè, v-187-42: l'altissimo deo
piacer ha. s. caterina da siena, i-245: l'arra è uno
: il capo della conversazione si presentava da sé, quel capo, che, al
si lascia. = deverb. da cominciare. cominèlla (cuminèlla)
col cornino. = deriv. da cornino o cumino. cominia,
, a comizzare. = deriv. da comissare. comissatóre, agg. e
cavanlo. = deriv. da comissare. comissazióne, sf. ant
colla tromba. = deriv. da comissare. comistióne, v.
= adattamento del turco komitaci, deriv. da komita * comitato rivoluzionario, società
quegli anditi e vicino a quella macchina da cucire, che l'aver nelle vene diciannove
lat. mediev. comitalis, deriv. da comes -itis * conte '.
di uomini d'altri principii di governo da quelli di destra. imbriani, 3-20:
. dalla bassa statura dei corpi e da una medaglietta di s. gennaro che
di una società per azioni, formato da un ristretto numero di consiglieri d'amministrazione
nazionale e in seguito nei paesi conquistati da napoleone, destinato a esercitare una rigida
milano nel 1771, [bernardoni] fu da giovane un ardentissimo fautore della rivoluzione;
1621 nel senso moderno), deriv. da to commit 'dare incarico '(
dotta, lat. comitàtus -ùs * compagnia da comitare * accompagnare ', denom.
comitare * accompagnare ', denom. da comes -itis * compagno di viaggio '
siccome ho detto, contado si formò da comitatu, comitato, contato, contado,
, comitato, contato, contado, siccome da comite uscì il comte franzese e il
corte o nel governo delle province (da cui la carica e la funzione del
viaggio '(deriv. assai probabilmente da com per cum e il verbo eo
. villani, 1-10: mosso per andare da aversa a napoli con grande comitiva,
. gelli, 14-181: accompagnato onoratamente da una comitiva molto illustre. garzoni, 1-175
ch'era innanzi qualche passo, portata da due mule, si mosse, a
: lungo era il viaggio, e da riuscire, secondo il consueto de'lunghi
: ma il fatto andò sì altrimenti da quel che suole, che né più ordinato
5-29: la comitiva trovò in sala da pranzo un personaggio nuovo, un vecchietto
: supponiamo che i passeggieri dovessero passar da milano a venezia in 8 ore, e
uno che trovava le centinaia di milioni da un giorno all'altro; si viveva
viveva sempre in comitiva, i fogli da diecimila andavano come se fossero lirette,
degli angioini). francesco da barberino, ii-133: lo nocchier predetto
per ogne piccola accagione le bastonate andavano da comito de galea. poliziano, st.
di viaggio '(comp. da cum 'con 'e ire 'andare
, passato, trascorso. francesco da barberino, ii-280: tant'è l'omo
l'avevano offeso. = deriv. da comizio. comiziare, intr. [
di comiziare. = deriv. da comizio. comiziatóre, sm.
la sonante discorsa. = deriv. da comizio. comìzio, sm. luogo
ogni atto politico o giudiziario, presiedute da un magistrato e distinte a seconda che
curiati: assemblea delle trenta curie istituite da romolo convocata durante la repubblica per approvare
in que'comizi, eh'e'chiamavano da queste centurie, centuriati. -comizi tributi
la confessione dei prencipi, che poi, da questo comizio dove fu letta, si
in ogni quartiere; e si tassavano da sé dei tributi allo stato. pascoli,
duca, in quei giorni, aveva da fare: la tredicesima legislatura era stata chiusa
9-35: si ricordarono di lui perfino da scandicci, lo invitavano per un comizio
medie vale, è individuata da una pausa, senza, però,
possono a'tempi nostri, e che da tutti conosciuti sono igualmente, son questi
un articolo di legge (espressa tipograficamente da un a capo in modo che il
: la tua fama è intera, né da alcuna cosa da te stata fatta è
è intera, né da alcuna cosa da te stata fatta è nelle menti delle genti
4 macchiare '(comp. da com per cum 4 con 'e macula
. marin. sottile cordino formato da filacce di canapa ritorta o da
da filacce di canapa ritorta o da vecchi cavi disfatti, usato nella pesca e
fatta di due o tre fili tratti da corde usate, bianche o incatramate
versi di questa commedia, ove sono da notare due cose: l'una, il
alle virtù, quella in tre libri, da mordere la viziosa cominciando, e finendo
è stato a mano a mano sostituito da quello sempre più approfondito per la psicologia
. campanella, i-30: natura, da signor guidata, fece / nel spazio la
, nobilissimi spettatori, molte volte considerando da qual cagione sia proceduto che la commedia
e latina, siccome quelle che trassero da nobilissimo nascimento la prima origine loro,
i-404: il machiavelli e l'ariosto da due parti opposte venivano a riscontrarsi e
xvi a tutto il sec. xvii, da attori professionisti riuniti in compagnie e caratterizzata
su schematiche trame o soggetti predisposti, da maschere. de sanctis, i-100:
famiglia. -commedia popolana: recitata da maschere e caratterizzata da una pesante volgarità
popolana: recitata da maschere e caratterizzata da una pesante volgarità di linguaggio e di
la tragedia e la comedia e semiramise da ancilla aquistante il regno e una serva
mi guastavano la giornata. -abito da commedia: travestimento usato per farsi beffe
una camera, e spogliatosi l'abito da comedia si rivestì i suoi panni e
ben ridere. -uomo, personaggio da commedia: bizzarro, stravagante, che
11 fiato, / e potea far da lazzaro in comedia; / poi che
volte intorno ebbe mirato, / incominciò così da la sua sedia. redi, 16-ix-233
onore di dionisio ', comp. da xùixo; * festa dionisiaca 'e <
solazzar grandemente altrui? questa è opera da comedian ti, prestigiatori, parasiti,
suo denaro. = deriv. da commedia. commediare, tr.
i-404: il machiavelli e l'ariosto da due parti opposte venivano a riscontrarsi e
x
dotta, lat. commemorare, comp. da cum 4 insieme 'e memorare 4
la copia che ebbi io), porta da un lato il ritratto del muratori.
ricordato, rammentato. buonaccorso da montemagno, 1-176: per li quali n'
leonardo di cardine..., altrove da noi commemorato. salvini, 39-iii-197:
: tra le principali doti sue, da lui in quella occasione magnificamente commemorate,
iscrizioni commemoratone. = deriv. da commemorare. commemorazióne, sf.
ricorrenza. -commemorazioni civili: accompagnate da cerimonie pubbliche. -commemorazioni religiose:
pubbliche. -commemorazioni religiose: accompagnate da funzioni religiose in chiesa. giordani,
giordani, li-m: né io certamente ho da temere che a veruno di voi,
alla tomba del milite ignoto si accede da un grande anfiteatro di marmo. è
: solennità religiosa istituita nell'xi secolo da odilone abate di cluny, che si
di mia passione, / poi che da voi, fratelli, io fo partita,
beni, talché ci è questo debito da vantaggio, oltre alli altri. sarpi
ai patti convenuti l'altra parte rimanga libera da ogni sua obbligazione. verga, 4-137
sull'uscio le insolenze e le battute da rivolgere ai gasperoni. -figur.
podere in chianti. = deverb. da commendare. commendàbile, agg. (
esser piacevole e commendabile l'ordine dato da voi. soderini, ii-188: la lente
. marino, vii-296: hassi adunque da aver per constante questa sorte di musica
che vinci. = deriv. da commendare. commendante (part.
sue bo- nità e virtù e perché da molti gli era istato lodato e co-
i-x-ii: mossimi ancora per difendere lui da molti suoi accusatori, li quali dispregiano
quello che questo; partendose in ciò da la veritade. idem, par.,
, fra l'altre virtù è sommamente da commendare e il contrario da biasimare.
è sommamente da commendare e il contrario da biasimare. sacchetti, 22-42: venendo
bellezze se ne aggiungeva una non meno da comendare, che qualsivoglia de le altre
, fazio, una cosa lodevole / da ogmin che 'l saprà. bruno, 3-217
dotta, lat. commendare, comp. da cum 1 insieme 'e mandare *
, riceve il danaro o le merci da impiegare (cfr. acco- men datario
desidera. addio dunque. io spero tutto da te, e ne sono così sicuro
tibullo. guerrazzi, ii-200: anco da vienna si era procacciata copia di commendatizie
. panzini, iii-829: è venuta da me perché io le dia una commendatizia per
= voce dotta, lat. commendàticius, da commendare. commendato (part.
fra giordano [crusca]: con opere da tutto 'l popolo commendatissime. dante,
spirito: titolo di una prelatura istituita da papa leone x al fine di rinnovare
, bastava una busta con alcuni biglietti da mille e un paio di vestiti di sua
-óris * raccomandatore, protettore deriv. da commendare 1 affidare, raccomandare '.
in vinezia? = deriv. da commenda. commendatoriale (commendatorile)
e al mezzo un nasone alla timoniera da prevosto pesce che doveva fare le gran
iii-xin-8: e di questa filosofìa in quanto da l'umana intelligenza è participata, saranno
arete qui commendazione assai, e merito da dio. machiavelli, 783: quello
vorrà degna di commendazione reputar cosa, da cui effetti si derivano così rei?
molte commendazioni della persona e delle cose da v. s. operate. 2
, 33-186: o non ebbe orecchi da musico quando sentì nel violone toccarsi quarte
, lat. commendatiti -onis, deriv. da commendare * affidare, raccomandare '.
meno commendevole forse che questa, fatta da un suo avversario in una nostra giovane
giosuè carducci. = deriv. da commendare. commensale, sm.
. fogazzaro, 7-42: nel salottino da pranzo appena ci capivano i cinque commensali
? silone, 5-224: dalla sala da pranzo arrivavano ancora rumori di voci e
adunque di conoscer la verità, chiamata da olimpiade commensale degli dei e cittadina del
= voce dotta, deriv. da commensale. commensazióne, sf.
grano - quanto vuoto rimane rimane sempre da riempire! = voce dotta, lat
267: -l'infinito egualmente è lontano da ogni finito, o sia grande o sia
con la nostra ipotesi, e discordar da qualunque altra. = voce dotta,
più chiara intelligenza delle predette commensurazioni è da porre gli esempi in termini di ciascuno
evidente ragione che partire faccia l'uomo da quello che per li altri è stato servato
, più cementate non se ne trovano da lui; e questo intitolò convivio.
de'medici, 299: se da me medesimo avessi giudicato questi miei versi
parere, molto meglio la presunzione del giudicarmi da me medesimo. leone ebreo, 294
creato, d'una parte maschio, da l'altra femmina *. ariosto, 448
favola... fu commentata argutamente da guido stesso che gridò ridendo: «
possa conietturare gli andari dei nostri paesi da me stesso. 4. per
. passavano le vicende dei nuvoli rappresentate da grandi ombre mutabili cementando le mie finzioni
commentàri) 4 riflettere ', deriv. da commentum * commento '.
fu creato, d'una parte maschio, da l'altra femmina *. varchi,
: spese due anni, uno a disporne da quelle molte sparse e confuse notizie i
, è ripresa, e giustamente, da messer raffaello maffei volterrano, nel quinto libro
commentàri 4 riflettere, commentare ', da commentum 4 commento '. commentàrio2
delle canzoni] non se ne trovano da lui [dante]. sassetti, 240
non solo composte ma comentate ancora da lui appa riscono. peregrini