lat. scient. caetra, cetraria, da cètra 'scudo ', per la
cetriolo e glielo andava tagliando nel piatto da minestra in fette sottili, perché lo
lat. tardo * citriolum, deriv. da citrium, citrus * cedro '
, ii-114: ma che fur poi scacciati da i ne- roni, / come sospetti
la punta, la dolatora, tassa da una mano e da due, lo spago
la dolatora, tassa da una mano e da due, lo spago. = forma
fiorentino, v-546-2: una formana iscoppai da cascioli; / cietto cietto s'agia
le possette parte sancti benedicti. giacomo da lentini, 2-61: lo vostro amor
/ donatelo al notaro / ch'è nato da lentino. latini, rettor.,
. testi fiorentini, 7: orlandino galigaio da santa trinità no die dare libre xxvi
e ricco, che fosse in lombardia da azzolino di romano infino allora. passavanti
pron. personale che si può ricavare da un agg. o pron. possessivo.
/ ragion che doler dia. paolo da certaldo, 373: sempre abbi a mente
2. ant. e famil. preceduto da preposizione, nei complementi indiretti.
le balle, e dagli di sotto, da lato, per 10 capo e per
10 capo e per le coste. andrea da barberino, iii-306: viveva sospirando,
più fiere maledizioni e più grave odio da coloro in che egli ottenne maggiore imperio
. fra giordano, 3-60: or da che è ella, s'ella non si
vantaggio / per ogni bastonata un nasserì / da ogni peccator che fanno oltraggio. de
gnuol leggiadro, / orlando il grave desco da sé scaglia. bandéllo, 1-24 (
dentro vi si fermò, che fosse da ordire una trama a machinare il modo che
e dopo un aggettivo o sostantivo preceduto da di o da (in frasi che
aggettivo o sostantivo preceduto da di o da (in frasi che esprimono un mutamento
voi stesso d'esser servito ed onorato da tutti. tasso, aminta, 99:
-dopo un sost. preceduto dalla prep. da (ant. anche da come)
prep. da (ant. anche da come); a indicare un comportamento
iii-492: il signore che spiegava, da buon storico che gli è, si
. mentendo, / ched è ben cosa da dover morire. piovano arlotto, 172
borbottava, o gli cadeva la mazza da poggiare o veramente i pennelli, che
poteva fare senza ricomprar gli uffici venduti da leone, li compratori de'quali traevano
, li compratori de'quali traevano emolumenti da questo. il che anco impediva da
da questo. il che anco impediva da levare li regressi, accessi, coadiutorie
cortissimo raziocinio, che non intendevan ragione, da guerre non si seminassero guerre. cuoco
, il che non va mai scompagnato da violenza, potrebbero prevenirle. foscolo,
inesorabile modo di giudicarli. -preceduto da preposizione, semplice o articolata, nei
e onore, in due parte è da stimare: una da che, e l'
due parte è da stimare: una da che, e l'altra da cui è
: una da che, e l'altra da cui è data. da che:
l'altra da cui è data. da che: che sia da scienzia e da
data. da che: che sia da scienzia e da vertù; da cui:
da che: che sia da scienzia e da vertù; da cui: che sia
che sia da scienzia e da vertù; da cui: che sia da boni e
vertù; da cui: che sia da boni e da onore. dante, conv
cui: che sia da boni e da onore. dante, conv., i-1-1
puote essere ed è che ciascuna cosa, da previdenza di propria natura impinta, è
quali dovrebbero esser regolate e promosse ciascuna da un'arte prepia. leopardi, ii-135:
la sua beatitudine o santificazione è sciogliersi da quella e star con cristo: al che
salviati, ii-1-114: la storia di rinaldo da montalbano, quando che si venisse nel
legnaiuolo, xv-770: il che tenendosi da lui un poco scornati,...
, che escono del mare, detti da costoro ventavoli, nel segno di libeccio
in roma], che son qui, da poterti di ciò che tu vorrai o
, figliuola che fu di messer accierito da gaville. passavanti, 38: questa femmina
est-ce que?). giacomo da lentini, ii-79: s'altri m'adomanda
, ch'i'noi savria contare. bartolomeo da s. c., 252
[del buo- narroto] ed onoranza da farsi, quattro uomini,...
cosa. tasso, 6-i-22: che farò da voi lunge, occhi soavi, /
noia dalla terra. 2. seguito da infinito, raram. dal cong. (
anche essere sottinteso) e talvolta preceduto da una prep. (specialmente di) dopo
è che dire: non c'è nulla da obiettare (spesso usato in senso ironico
, ove non è che luca. busone da gubbio, 1-316: dee al suo
. cavalcanti, 144: molte fanciulle da bene segretamente maritava, che per la
ammettere le conseguenze che altri potrebbe trarre da quanto è detto prima (nel senso di
che siate, ma uomo, e uomo da bene, amico di dio. tasso
avrebbe di bisogno? -che? avete da darmene? alfieri, vii-23: in
, 288: che più? vestita da giocolare, non sa far altro che ridere
io che sono? carducci, i-823: da ogni parte della camera c'è consentimento
non è, ima mattina, fu sorpresa da ima di quelle cameriere, mentre stava
, senatori, ci portarono la parsimonia da casa loro. -che è che:
: in questa parte vuole tulio dimostrare da cui e come cominciò eloquenza et in che
in un deserto, e volete lettere da noi; e voi siete a roma,
ancor facile e curioso a sapersi quanto da noi siano lontane le nuvole, e
le nuvole, e in che distanza da terra si creino i tuoni, misurando
creino i tuoni, misurando i tempi da che si vede il baleno a che quegli
): tanto il poveruomo era lontano da prevedere che burrasca gli si addensasse sul
capo! settembrini, 1-85: per avere da napoli le novelle politiche, e per
puntualità / e che liste di conti da saldare. moravia, iv-307: che rapporti
bellissimi sopranella forma che cosa, seguito da un complemento smalti. redi, 16-i-18:
! -ant. quanto (seguito da complemento partitivo). sassetti, 352
sassetti, 352: ma quando e'sarà da voi, che di cose si hanno
gente tanta riprovata, ricevere tanto beneficio da dio? poliziano, st., 1-41
ariosto, 377: -fu circondato da quattro, et aveano / arme d'asta
che enorme errore induce l'uomo, che da lui ingombrato si ritruova, questo concupiscibile
per le sue calme, assai lontani da ogni rotta ordinaria. e che caldo!
di ciò che è stato affermato prima da altri. novella del grasso legnaiuolo
come avverbio davanti ad aggettivi non accompagnati da un sostantivo. petrarca, 311-9:
che (usato assol. o seguito da un complemento di specificazione, rar. da
da un complemento di specificazione, rar. da un agg.): qualche cosa
foscolo, v-140: io mi sentiva attorniato da un non so che di semplice e
dottore il quale... aveva occhio da cacciatore, si ferma ad accennare un
so che terra, che tanto ha da far con questa che si litiga, quanto
sassetti, 352: ma quando e'sarà da voi, che di cose si
volta preceduto, negli scrittori antichi, da cioè). giacomo da lentini
, da cioè). giacomo da lentini, 8-29: così m'è adivenuto
amarvi sia dato, / non sia da voi blasmato: / ché solo amor mi
risponder la materia è sorda; / così da questo corso si diparte / talor la
tavole né vino né pane né altre cose da mangiare o da bere si ponea giammai
pane né altre cose da mangiare o da bere si ponea giammai, se prima l'
bandello, 2-24 (i-892): che da amore tutti i beni procedino, tutte
; per questa sensazione di inesistenza precisa da togliermi il fiato, che sento a
aveva preso la grata abitudine di farla da padrone. non che se n'approfittasse
addirittura scrupolosa. -in dipendenza da un verbo di dire sottinteso. compagni
non convenire con gli altri nasceva o da poca fede o da poco animo.
gli altri nasceva o da poca fede o da poco animo. serdonati, 7-629:
-nelle risposte, seguito unicamente da un avverbio affermativo o negativo (ma
. villani, 8-61: al dipartirsi da lui, il pregò che gli facesse guadagnare
per fuoco ardere non si possano. bartolomeo da s. c., 8-2:
ecc.): è talvolta preceduta da a (ant. acciò, affine:
acciocché e affinché). giacomo da lentini, 1-73: vorria c'or avvenisse
voi 'l consoliate / che son da lui le sue virtù partite. dante,
mio acerbo dolore, / non sian da lui le lagrime contese. -locuz
decrescenti). = comp. da co- (lat. co-per cum 'con
. concordanza fra i posti occupati da quantità o intensità di due graduatorie
e decrescenti. = comp. da co- (lat. co-per cum 'con
cuoio. 2. concime formato da ritagli di cuoio e pelle, che
faccia che è esposta alla carica, da che il vetro, coibente, non gli
istinti repressi. = deriv. da coibente. coiétto, sm. piccolo
dagli effetti. oriani, x-21-248: da quel giorno, per una di quelle
farcivo di un altro, in modo da permettere ai viaggiatori di cambiare linea.
sono scritti i treni e le coincidenze da padova a genova. comisso, 7-39:
espressione (usata per la prima volta da niccolò cusano, ripresa poi da giordano
volta da niccolò cusano, ripresa poi da giordano bruno) che esprime la trascendenza
abbruciare dinanzi e di dietro, anzi da ogni parte dello specchio, dove egli non
lat. mediev. coincidentia, deriv. da coincidens -éntis, part. pres.
e come l'una causa è distinta da l'altra. tocci, 1-104: questo
, lat. scolastico coincidère, comp. da co (per cum * con '
]: 'coindicazione', indicazione terapeutica data da alcuni segni, che rinfrancano l'indicazione
segni, che rinfrancano l'indicazione ritratta da altri segni. = voce dotta
vinceslao re di boemia, fatto imperadore da carlo imperadore suo padre, tenuto ch'
, 59: io ho vissuto da quarantadue anni al mondo talmente, che
. = voce dotta, comp. da co * con 'e dal lat.
anche soltanto degli utili, che derivano da un'impresa, da un affare.
, che derivano da un'impresa, da un affare. piovene, 5-187
: peggio per lei, se ne toccava da tutti. -e giuraddio -, sacramentavano
89: 'cointeressato'e 'cointeresse', voci da lasciarsi ai mercanti ed appaltatori, quantunque non
non si possa negare la loro derivazione da due legittime parole, * interessato '
liquidi ». = deriv. da cointeressare. cointézza e coitézza, v
. = voce dotta, comp. da co- (lat. co-per cum * con
. = voce dotta, comp. da co- (lat. co-per cum 'con
= voce dotta, comp. da co- (lat. co-per cum * con
ligno per bottone. = deriv. da coiro. coìre, intr. {
dotta, lat. coire, comp. da co- (per cum 'con ')
= voce dotta, comp. da co- (lat. co-per cum * con
. guicciardini, i-78: fu publicato da molti la morte di giovan galeazzo essere proceduta
la morte di giovan galeazzo essere proceduta da coito immoderato. aretino, v-1-154: la
si volse, e disse: « da poi che io son qui, medicare ti
uniscono al coito in una maniera tutta differente da quella dell'altre bestie. d'annunzio
, lat. coitus -us, deriv. da coire * andare insieme '.
nella fornace. = deverb. da colare. cóla2, sf.
] una specie di cola come quelle da calcina, che si fa di legno
d'alberti, 216: cola, strumento da colare il vino, fatto di tela
paralleli, / fosse salito a far da cola in palco. casti, i-1-25:
d'europa i burattini, / e da napoli i cola e i pulcinelli.
dell'africa equatoriale. = = da una voce indigena della sierra-leone, attraverso
, laggiù (indicando un luogo distante sia da chi parla sia da chi ascolta
distante sia da chi parla sia da chi ascolta): con valore di stato
, dopo averlo rimandato per un pezzo da erode a pilato, si misero a
). -accompagnato dalle particelle di, da, per: con valore di moto
, per: con valore di moto da luogo o per luogo; oppure con l'
più grandioso e rigoglioso e virile attributo da assegnare ai germani, a cominciare dagli
tasso, 19-41: ma colà dentro ornai da la fatica / le stanche e gravi
trasse, o pur destin celeste, / da la terra deserta a la costiera,
, 5-6-72: alcune, navi colà oltre da lui mandate, esser di pepe e
onde o donde: in quel luogo, da quel luogo dal quale. petrarca
hai messo tristizia. s. caterina da siena, 1-68: è maggiore la
anni ho taciuto. nievo, 242: da una cotal educazione circondata di esempi tristissimi
vico, 98: vedendosi il vico obbligato da tanta onoranza del padre, uscì colà
comandamento a tutti i conestabili delle masnade da cavallo e da piè, che colà
i conestabili delle masnade da cavallo e da piè, che colà da mezza notte fossono
cavallo e da piè, che colà da mezza notte fossono apparecchiati dell'arme e
una forma. = deriv. da colare (v.).
colabròdo, sm. invar. arnese da cucina consistente in un colino, generalmente
ossicini, ciccioli, o altre cose simili da buttarsi. 2. locuz.
corpo di persone che siano state colpite da una raffica di proiettili).
. xo- aa
di gesso, che assorbe il liquido e da cui il pezzo, dopo l'essiccamento
= deriv. dal fr. coulage, da couler 4 colare '. colaggiù (
colà giù sepulta. tasso, 3-9: da la cittade in tanto un ch'a
, 2-50: e così un raggio che da un punto di questa muraglia andasse fuor
serchio. = comp. da colà e giù (v.).
che trasporta la bile ', comp. da xoatj 4 bile 'e &y
più bontà che circospezione ima lettera, da rimetter con essa in accordo certi nobili
infiammazione delle vie biliari, provocata generalmente da calcolosi o da epatite.
biliari, provocata generalmente da calcolosi o da epatite. = voce dotta,
= voce dotta, deriv. da colano. colanina, sf.
. = voce dotta, deriv. da còla2. colano, sm. chim
colano, sm. chim. idrocarburo composto da quattro anelli idroaromatici con catena laterale
= voce dotta, comp. da xox ^ 4 bile 'e antrene.
), sm. invar. utensile da cucina, costituito da un recipiente di forma
invar. utensile da cucina, costituito da un recipiente di forma emisferica generalmente di
o un filtro allo scopo di depurarlo da corpi estranei e dai sedimenti.
per lo più al sangue che esce da una ferita). leggende di santi
manca il cavolo o la foglia della zucca da colare il lattime. -figur
con che si fanno le bocche de'forni da colare il ferro in detto loco sopra
dito. d. bartoli, 35-18: da più d'un fra essi udirete diffinitivamente
e sia quel che a voi còle / da i sen forati e da la rotta
voi còle / da i sen forati e da la rotta tempia. svevo, 2-511
tenue filo di sangue caldo gli colò da un lato della bocca, sul mento.
nato e di gioia inno devoto, / da queste mense al vincitor ten vola,
pelle; essere tanto grasso o unto da trasudarne (con riferimento alle carni dei
regalati due capponi, un paio di capponi da levarcisi il cappello, grassi che colavano
il pontificato e di levare quelle introduzioni da quali la corte riceveva tali emolumenti e per
nondimeno [i nodari] purché trovino da pascolare, come becchi e castroni colano all'
palazzo reale fu trovato l'ordine dato da napoli alla flotta, se ci avesse
, stare colando: sudare abbondantemente tanto da gocciolarne. aretino, 3-35: tale
* filtrare, versare, gocciolare ', da colum 'colatoio, filtro per il
che l'occhio non vede, / come da cesa perigliosa e vaga, / dal
d'animo, azioni di poca importanza e da non tenersi in considerazione. alfieri
una chitarra, o colascione, tanto da ballare il saltarello, ballo romanesco,
figur. strumento suonato sgarbatamente. -poeta da colascione: di scarso valore, da
da colascione: di scarso valore, da strapazzo. — versi da colascione:
valore, da strapazzo. — versi da colascione: molto mediocri, come quelli
e non si mangia. s. bernardino da siena, 68: sai, come
dipenture con quelli quatro venti da quatro parti. pulci, 4-33:
tasso, 11-u-262: iddio divise tacque da tacque e... colà su
mastro germano. = comp. da colà e su (v.).
prodotto totale che viene fuso e spillato da un forno di fusione; la massa
3. massa di lava, emessa da un cratere eruttivo allo stato più o
versante che avviene in terreni argillosi accompagnato da scorrimenti di fango. -anche: scorrimento
= voce dotta, comp. da còla2 e tannino (v.).
colaticce, o tratte a forza di braccia da pozzi profondi fino a cento metri.
2. agric. che cade da sé dalle piante una volta giunto a
: * colaticcio ', nelle fornaci da vetro, da strugger metalli, e
colaticcio ', nelle fornaci da vetro, da strugger metalli, e simili, dicesi
per raccorvi dentro ogni grassume che venga da qualsisia colaticcio di marciume, stiano lontano
del camposanto. = deriv. da colare, secondo la formazione di appiccicaticcio,
agg. ant. colaticcio, che cade da sé a maturazione (riferito a una
e del grassume. = deriv. da colare. colatitùdine, sf. astron
polo dell'emisfero boreale e il punto da cui si compie la rilevazione,
. = voce dotta, comp. da co (dal lat. co-per cum 1
filtro o un setaccio per essere depurato da corpi estranei (acqua, latte, vino
libroni in carta pecora nelle scaffalature, da secoli alla polvere, tutti sbrindellati.
. - anche al figur. giacomino da verona, v-432-20: en lo profundo de
possa schietto, e puro, e colato da sé fuor dell'uve non ancora premute
che cerco di chiarirmi, va però da sé che sparsi qua e là si trovano
verità assoluta, incontrovertibile. uguccione da lodi, xxxv-1-615: de dare margarete
. = voce dotta, comp. da [acido] col [ico] e
, quando elle la cavano de'colatoi da ranno, fate vostro conto, che
sono esposti in vendita... colatoi da ranno, catini, cati- nuzzi e
, catini, cati- nuzzi e conche da bucato. tommaseo-rigutini, 1892:
forato sul fondo e sulle pareti usato da popoli pastori, soprattutto nelle terramare in
4. ant. crogiuolo. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
linea quasi verticale, percorso di frequente da valanghe e avente anche funzione di scarico
lingua certi pezzi di carne glandosi, chiamati da latini * tonsillae ', ne'
o dolce, o forte, le tavole da lavare, i cavaleti, i colatori
colatori. = * deriv. da colarex. colatura, sf.
te quali in forma di radici son generate da alcune sorgenti d'acque molto crude e
d'annunzio, v-1-409: il vulcano da più giorni ardeva; e per la
le arterie, i nervi, o da purgar le superflue colature. cavour, vii-
a una certa distanza per trovar terreno da irrigare. 5. agric. caduta
viti (e anche in altre piante da frutto) dei frutti rudimentali.
che mette in comunicazione ima valle da pesca con la laguna, in cui
a fare con lui colezione. andrea da barberino, iii-339: signore, 10
fece arrecare, ch'era di quaresima, da fare colazione. aretino, ii-no:
, iv-2-436: verrai domattina a colazione da noi, consenti? -sì,
rimanente che porremo in tavola, parte da dar collazione ai saputi, parte da
parte da dar collazione ai saputi, parte da desinare a gli ignoranti, da cena
parte da desinare a gli ignoranti, da cena ai grossolani, e da creppare
ignoranti, da cena ai grossolani, e da creppare al ventre de * buffoni.
colazione di caffè e latte che fo da me, e altra colazioncina più tardi
. collatio -ónis (conlatio -6nis), da collatus (conlatus), part.
termine indicò la * conferenza 'tenuta da un confratello durante il pasto: e
di pelle nera (usato in passato da corpi speciali di cavalleria di vari paesi
greci e dagli armeni ', detto da questi il kalbak ». colbertismo,
carattere fortemente protezionistico. = voce coniata da f. mengotti nel 1798, dal nome
a quelle massime proibitive e regolamentari che da lui presero il nome di sistema colbertista
dormire. jacopone, 55-14: da puoi ch'eo me so colcato, revol-
, 848: fugge ei [amor] da te, cui pallidi / dieci lustri
= voce dotta, deriv. da colchina-, cfr. fr. colchicéine.
. = voce dotta, deriv. da colchico e dal sufi, chimico -ina
= voce dotta, deriv. da colchicina. colchicinizzazióne, sf. medie
fiori di color violaceo porporino, sorretti da lungo tubo perigoniale, che esce direttamente
fu rimesso in circolazione nel sec. xvi da paracelso. còldo, agg.
, agg. caldo. francesco da barberino, ii-272: non pestar aqua che
= voce dotta, comp. da colecisti e dal gr. totlf)
asportare parzialmente la vescichetta biliare, affetta da calcolosi, asportarne i calcoli, suturare
. = voce dotta, comp. da colecisti e dal gr. gvsuon;
più frequentemente il sesso femminile, provocata da vari batteri (bacillo del tifo,
< = voce dotta, comp. da colecisti e cinetico (v.).
= voce dotta, comp. da colecisti, colon e dal gr.
= voce dotta, comp. da colecisti, digiuno, e dal gr.
= voce dotta, comp. da colecisti, duodeno e dal gr.
= voce dotta, comp. da colecisti, dal gr. y = voce dotta, comp. da colecisti e dal gr. ypdcpco = voce dotta, comp. da colecisti e dal gr. yp& [l deflusso anormale della bile dalla cistifellea ostacolato da anomalie nella forma e nella posizione di nella forma e nella posizione di essa o da infiammazione delle vie biliari, da tumori o da infiammazione delle vie biliari, da tumori, dall'utero gravido, ecc . = voce dotta, comp. da colecisti e stasi (v.). curare la calcolosi biliare o di liberare da ostruzioni le vie biliari. = . = voce dotta, comp. da colecisti e dal gr. oxoplóco o di parte di esso, seguita da anastomosi tra i segmenti residui, allo = voce dotta, comp. da col [on] e dal gr. . medie. infiammazione del coledoco provocata da calcoli o da agenti microbici o tossici infiammazione del coledoco provocata da calcoli o da agenti microbici o tossici. = voce dotta, comp. da coledoco e suff. medie, -ite, ^ l ^ óxo?, comp. da xo7rf \ 4 bile 'e dal = voce dotta, comp. da coledoco, duodeno e dal gr. = voce dotta, comp. da coledoco e dal gr. xop, fj i-142: sappi, tullio, che da qui a diciotto secoli, in questo . giusti, i-438: son tomo da preferire la commedia di mercato nuovo e colendissimo... si era messo da parte... qualche milioncino. graminacee e che durante la germinazione è da questa perforata. tramater [s libero e metamorfosi completa, sono caratterizzati da svariatissimi modi di vita, da colori caratterizzati da svariatissimi modi di vita, da colori splendidi e da gran bellezza di di vita, da colori splendidi e da gran bellezza di forme (e vi appartengono il transatlantico venne assa lito da sciami e nuvole di coleotteri della forma di 4 dalle ali inguainate ', comp. da xoxeóv 4 guaina 'e 7rxepóv dentati pelosi affini ai bradipi, da cui differi scono per il (rinvenuto sui glossari), comp. da xcoxó <; 4 zoppo ' o bacillo virgola): è caratterizzata da una diarrea ostinata, per cui le scariche a trasformarsi in un flusso subcontinuo, da vomito incessante, accompagnato da grave senso subcontinuo, da vomito incessante, accompagnato da grave senso di arsura e da sete, accompagnato da grave senso di arsura e da sete, da crampi muscolari, arresto grave senso di arsura e da sete, da crampi muscolari, arresto della secrezione urinaria senso di 4 colica biliare * (accompagnata da vomito e da spasmi viscerali). biliare * (accompagnata da vomito e da spasmi viscerali). a. e varietà di materie, suol procedere o da intemperanza, o da forti insulti ipocondriaci suol procedere o da intemperanza, o da forti insulti ipocondriaci o isterici, o da da forti insulti ipocondriaci o isterici, o da improvvisi molesti moti dell'animo. targioni , assalito fortemente dalle solite infermità o da infermità nuove, come coliche orrende con
te consecrato onoro e colo. bianco da siena, 58: te, sommo
2. sm. persona affetta da colera, coleroso. = voce dotta
è malato di colera, persona affetta da colera. nievo, 1-104: espose
lo più sull'osso temporale, formato da una sacca nel cui interno sono contenuti
= voce dotta, comp. da colesterina] e steatoma (v.)
= voce dotta, deriv. da colesterina. colesterina, sf.
', sostanza altre volte chiamata adipocera da fourcroy. essa si ritrova nei calcoli
. = voce dotta, comp. da colesterolo e dal gr. azp. oc
= voce dotta, comp. da colesterolo, estere e dal sufi. -osi
. = voce dotta, comp. da colesterolo e dal gr. oùpov *
e francescani il cui ordine venne riformato da s. coletta (le prime si diffusero
(detta anche scazonte), costituita da una varietà del trimetro giambico, nella
due prime, l'ultima costituita da un epitrito primo o da un antispasto.
costituita da un epitrito primo o da un antispasto. noi non possiamo
'giambo zoppo '), comp. da x < *) aóg 'zoppo'e
acqua di fogna e nelle acque inquinate da sostanze organiche). = voce
, sf. medie. infezione provocata da uno svariato numero di bacilli (in maggior
= voce dotta, deriv. da colibacillo. colibèto (collibèto)
ma e'mi par piu: tempo da finire. caro, 16-99: ciò che
molte specie, le cui dimensioni vanno da quelle di un calabrone a quelle di
accordo perfetto con la forma dei fiori da cui traggono il nutrimento (ma si
insetti); il corpo è coperto da piume squamose e compatte, non soffici
colibrì (nel 1640), deriv. da una voce delle antille francesi; cfr
colibrì (nel 1843), preceduto da una forma colibre (nel 1769) *
fibre muscolari lisce, provocate per lo più da calcoli e da irritazioni nervose (colica
provocate per lo più da calcoli e da irritazioni nervose (colica epatica o
tempo che il tedesco padrone di paolo partì da napoli e capitò in acquapendente, per
poi ne la magna, che volendo partire da acqua- pendente fu sovrapreso da una fiera
volendo partire da acqua- pendente fu sovrapreso da una fiera colica che in tre dì
con chiarezza essere afflitto il nobile cavaliere da una colica del ventricolo. c.
monti, iii-46: ai tanti mali da due mesi sofferti dalla teresina mancava la colica
= voce dotta, deriv. da colico, sottintendendo affe zione
plur. m. -ci). provocato da colica, che ha i caratteri
insieme nel mesocolon, e formano archi da cui escono i rami che si recano
3. sm. ant. persona affetta da coliche. pietro ispano volgar.,
dal gr. xcoxixóc deriv. da xóxov o xcòxov 4 colon '.
deriv. dal gr. xoxixó?, da xoxv) 4 bile '.
una spugna e gli farai tre fessure da tre bande con canna tagliente, e per
= voce dotta, deriv. da xox ^ 'bile *. colinèrgico
= voce dotta, comp. da [acetil] colina e dal suff.
e dal suff. -ergico, da energico e simili. colinesterasi,
= voce dotta, comp. da [acetil] colina ed esterasi (v
. colino, sm. utensile da cucina che serve per colare il
. v.]: 'colino', arnese da cucina che ha un velo detto
rigutini, 1892: 'colino', arnese da cucina, di latta o di
come un impiastro, o pasta da manifesti. 2. locuz.
, come poi si seppe, da un contadino suo cliente, per una
colare propriamente. = deriv. da colare1. colisèo, v.
intestino (colon); è provocata da infezioni bat teriche e da
da infezioni bat teriche e da alterazioni del contenuto intestinale ed è
= voce dotta, comp. da colon e sufi, medico -ite, che
11-86: è poi un'altra pianta menzionata da teofrasto, da questa [colutea]
un'altra pianta menzionata da teofrasto, da questa [colutea] differente assai, vista
: si ricava per lo più da sostanze animali (o anche vegetali,
la colla di glutine) o da resine sintetiche, dalla lavorazione di ossa,
cotta, la quale è buona da cartolai e maestri che fanno libri,
cicaticcia. questa in toscana chiamasi 4 pasta da attaccare', o semplicemente 'pasta'. serra
di quel tanto di sentimento che fa da colla ai partiti. -colla cerviona 0
'. sorta di colla che si ricava da broda di limbellucci, svaporata al fuoco
l'acqua, a caldo, in modo da averla di consistenza semiliquida, e si
. -colla di spicchi: ricavata da carnicci, car tilagini,
di pesce. -colla forte o da falegname o caravella: si presenta in
]: * colla forte \ gelatina estratta da varie sostanze animali, come dalle pelli
colla. = deverb. da collare. collature, intr.
con lui allo sviluppo del suo commercio da cui dipendeva la sua e la vita
* lavorare insieme ', comp. da cum 'con 'e laboràre 'lavorare
'collavorare', 'collavoratore '; ma siccome da * lavoro 'si è fatto 'laborioso
perciò quelle due voci non mi sembrano da riprovare ». cfr. fr. collaborer
dell'impresa. = deriv. da collaborare', cfr. fr. collaborateur (
. 2. dir. obbligo, da parte del prestatore di lavoro subordinato,
una prestazione irregolare e discontinua, tale da turbare il normale svolgimento del lavoro;
4. l'intesa, da parte di elementi di nazioni occupate,
seconda guerra mondiale. = deriv. da collaborare', cfr. fr. collaboration (
su roma. = deriv. da collaborare. collaborazionista, sm. e
1922). = deriv. da collaborazionismo. collacrimare (collagrimare)
. = voce dotta, comp. da colla1 e dal sufi. gr. -yevfiq
il collàggio. = deriv. da colla1; cfr. fr. collage (
gli polsi. = deriv. da collo. collana, sf.
. ornamento a forma di catena da portare in uno o più giri al collo
più giri al collo, composto da metalli pregiati lavorati secondo raffinati ed
guarnizioni di pietre preziose, o da perle o da elementi di vetro
pietre preziose, o da perle o da elementi di vetro colorato, di
e simili, uniti tra loro da un sottile filo (e alcuni modelli
(e alcuni modelli sono costituiti da una lamina circolare, d'oro
, finemente cesellata e spesso ornata da pietre preziose). - anche: ghirlanda
ventitré poeti sì antichi che moderni, pendente da essa un cammeo rappresentante omero, e
3523: chiamavasi collana la catena d'oro da cui pendeva, quando la moda voleva
: anche il collo, segnato da quella screziatura che chiamano « collana di
al collo. = deriv. da collo. collante, agg.
adesiva. « = deriv. da colla, 1. collare1 (
solino, portato dai preti e costituito da una striscia di celluloide o di cartone
faldella, 2-105: presa una moglie da cinquantamila lire e buttato il collare su
ripararlo dal freddo; ornamento femminile composto da una striscia di velluto o d'altra
di velluto o d'altra stoffa o anche da vari fili di perle, che si
collo e oggi è usato in genere da donne anziane (è detto anche collarino
. citolini, 434: le vesti da donna, e le parti sue sono i
china] l'effetto che farebbe una camicia da uomo con il suo collare, ma
pone al collo dei bovini o dei cavalli da tiro nell'attaccarli al veicolo.
, 4-6 (431): acciò che da me non si partisse [la cavriola
padroni. carena, 2-190: al cane da pecoraio si usa porre un collare gremito
, v-1-377: c'erano i finimenti da tiro appesi, che non mi stancavo
di un ordine cavalleresco costituito in genere da un ornamento in forma di collana da
da un ornamento in forma di collana da portare al collo. -anche: distintivo
era piantata una colonna di granito, da cui pendeva una catena di ferro,
.., provocato in singular battaglia da uno de'galli, colui uccise, e
piume o di peli di diverso colore da quello del corpo, che circonda il collo
, ii-713: lui era ben vestito, da civile come usa adesso, con la
neutro sostantivato dell'agg. collaris, da collum 'collo '. collare2 (
ci sono assediato / da'forti venti e da la carestia, / ed ogni cosa
faccendosi collare, cadde e morì. andrea da barberino, i-274: trovò due guardie
quello si collò nella grotta. paolo da certaldo, 90: tieni uno canape
dal tetto in terra, per poterti collare da ogni finestra di casa tua in terra
come disse il crisostomo de'marinai infastiditi da una lunga e penosa navigazione, collar
poco probabile l'ipotesi di una derivazione da collo. collaréssa, sf.
ordine). = deriv. da collare1. collarétto, sm. ant
d'oro attaccato al collo era tirato da un buffone persiano. 2.
2. ampio risvolto della camicia, sia da uomo, sia da donna, che
camicia, sia da uomo, sia da donna, che può ricadere sulle spalle;
della gorgiera e simili. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
come hanno sudicio il collaretto, non sono da gentiluomini. s. caterina de'ricci
, cioè sta ritto, come nell'abito da spada; talora, come nella giubba
berrettini colla piuma, la pisana lasciava da un canto me per far con essi la
= voce dotta, comp. da colloide], arg [ento] e
, ii-162: sorgeva [il visetto] da una collarina bianca, sopra una
di collare. = deriv. da collarino. voce registr. dal tommaseo.
l'abito clericale, / mi metterei da prete il collarino. serao, i-172:
veste nera di chierico chiusa fino al collo da un'interminabile fila di bottoncini rossi;
significhino alcuni cerchi di metallo posti anticamente da piedi e da capo ai sostentaceli di
di metallo posti anticamente da piedi e da capo ai sostentaceli di legno, che
1-15: quando uscì di collegio si vestì da prete, e studiò teologia, ma
colombaccio. = deriv. da collare'. collassare, tr.
grave stato di deficienza circolatoria, accompagnato da pallore, polso sfuggevole, perdita della
= voce dotta, comp. da collasso e terapia (v.).
spada di piatto a i cavalieri novelli da chi gli armava, si dicevano coliate
antichi cirimoniali. = deriv. da collo-, per il significato del n.
lati, che è un sol punto diverso da tutti i suoi collaterali. targioni tozzetti
(40): trovamo agirata la terra da dodeci venti, de li quali ne
questi à doi collaterali, l'uno sta da l'uno lato e l'altro da
da l'uno lato e l'altro da l'altro. soderini, i-61: a
altri quattro venti collaterali che si compongono da essi. 4. linea collaterale
collaterale d'uno podestà che c'era da monte di falco, il quale collaterale
supremo consiglio creato nel regno di napoli da ferdinando il cattolico nel secolo xvi e costituito
xvi e costituito in un primo tempo da due e in seguito da cinque consiglieri
primo tempo da due e in seguito da cinque consiglieri che coadiuvavano il viceré nel
, lat. tardo collateralis, comp. da cum * con 'e latus
, lat. tardo collativus, deriv. da collatus, part. pass, di
della fune. s. bernardino da siena, 373: se vuoi èssare in
dotta, lat. tardo collator -oris, da collatus, part. pass, di
, lat. tardo collactaneus, comp. da cum 4 con 'e lac lactis
l'amido. = deriv. da colla1. collaudare (ant.
; approvare un la = deverb. da collaudare. voro concesso in appalto.
di musocco dove si collaudavano gli aeroplani da noi riparati. e. cecchi, 6-401
. collaudare 4 lodare ', comp. da cum 4 con 'e laudare 4
di esperienze letterarie, un certo pigni piovuto da borgo san lorenzo senza il becco di
quattrino, ma nominalmente studente universitario e da qualche mese impiegato come collaudatore di strumenti
di granone. = deriv. da collaudare. collaudazióne (conlaudazióne),
che è fatto, e si regge da sé solo... allora gli devono
ciascuna pagina sarebbe stata coliazionata coll'autografo da pubblico notaio, e il tutto saria stato
, e il tutto saria stato corredato da un volume in foglio di prove autentiche e
in legatoria). = deriv. da collazione. coliazionato (part.
de'saldi fondamenti della sicurtà sua che da sé dependessino o tutti o parte de'
il cittadino giuseppe parini è provveduto già da molti anni del beneficio chericato dei santi
qui meco trenta mila doble portate, da mia parte te digne receverle, e sulo
6. dir. conferimento nella massa ereditaria da dividere, diretto ad aumentarne il valore
collatio -ónis (conlatio -ónis), da collaius (conlaius), part. pres
che facevano parte dell 'autentico, da essi stessi glossate. -anche: la raccolta
e dei libri feudorum, operata da ugolino de'pre sbiteri.
uno altro pezo posto a renicio. bartolomeo da s. c., 336
in un luogo pieno di colli non lungi da capsa. dante, 54-2: al
/ di là dal colle ancora ei fea da lunge / degli alti gioghi biondeggiar
/ e questa siepe, che da tanta parte / dell'ultimo orizzonte il guardo
e zam pillante nel fondo da somigliare un fossato, sorge sopra
vera selva di elei, irrigata da correnti sotterranee. tutto il colle è ricco
m. villani, 8-41: intanto da quaranta cavalieri scorridori di quelli de'sanesi
due cime, costi tuito da una depressione altimetrica della cresta di
colle di monte. = deriv. da collo1, rifatto su colle 'collina '
de'debiti ch'e'faceva di nascosto da me per trincare co'suoi colleghi in
oriani, x-21-133: egli era avvezzo da tempo a quella povertà, preferendola al
dotta, lat. collega, comp. da cum * con 'e dalla base
quelle classi che nelle scuole secondarie fungono da tramite tra le classi della scuola media
ordinatore del carreggio. silone, 5-189: da oggi tu non servirai più da collegamento
: da oggi tu non servirai più da collegamento. hai capito? non ti
= lat. tardo collegàmentum, da colligàre1 legare insieme *. colleganza (
statuti veneti, 41: affirmeremo che da mo avanti se osservi, che cadauno
e comunicando le tue affezioni e volontà, da niuno arai più aperta e piana via
paradiso, 262: come sarò io libero da quegli, con cui in eterno sono
mancavano di collegarsi molti altri, invitati da altri pensieri ed allettati da diverse speranze
, invitati da altri pensieri ed allettati da diverse speranze. segneri, i-133: persone
in prò nostro, gli altri d'averci da lontano aiutati con soli proclami a collegare
militare saputo e potuto constituirsi in modo da acquistare un'azione propria e indipendente,
acquistare un'azione propria e indipendente, da infrenare le due parti, o,
architetto, che 'ntenda bene... da che regole il retto edificare diriva,
punto in cui fu interrotta; ma da gran tempo io ho dimenticato il principio
= dal lat. colligare, comp. da cum * con 'e ligare
collegataménte, avv. ant. in modo da congiungere, da collegare bene, in
ant. in modo da congiungere, da collegare bene, in modo opportuno.
per suolo in giro collegatamente murandola, regolata da un semplice filo. = comp
senza mezzo collegativo, rapisce lo smarrito lettore da uno estremo all'altro. collegato
di un territorio); che dipende da un centro principale e organizzatore (una
due maniere, cioè dibattersi come pendente da un filo, e sollevarsi al tirarlasi
si mettono [le catene degli edilìzi] da una muraglia all'altra, per tenerle
insieme. magalotti, 21-140: fu da noi fatta sempre quest'esperienza sopra una gran
, più finito e più spedito, collegato da pochi fili e da pochi montanti,
spedito, collegato da pochi fili e da pochi montanti, con la cellula più libera
domani andrà in meno di sette ore da roma a londra. piovene, 5-18:
] le casse rurali, oggi 140 collegate da una centrale, minime banche contadine gratuitamente
collegato degli altri ordini. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
sole immagini gli si presentavano non accompagnate da alcuna memoria amara, nette d'ogni
collegati. g. bentivoglio, 4-1037: da tutti i segni appariva ch'egli.
= lat. tardo colligàtùra, deriv. da colligare * legare insieme '.
divino intelletto, si venga a dissolvere da la colligazione che ha col corpo.
particolarmente avvisato [il re], trattarsi da monsignore di vins nella provenza questa collegazione
lat. tardo colligàtió -ónis, deriv. da colligàre * legare insieme collegiale
collegio (nel senso di organo costituito da più persone); proprio di un
giudice collegiale', organo giurisdizionale composto da una pluralità di membri (il tribunale
). -organo collegiale: costituito da più persone che agiscono unitariamente sullo stesso
irrefragabile della perversità di quelle istituzioni collegiali da cui si cresceva il giovine ricco a
cresceva il giovine ricco a tanta imbecillità da divenire il nemico di sé e de'
rima e varietà abile di verseggiatura piaion gusti da collegiale guasto. ojetti, ii-40:
3-231: certe facce gonfie e grigie da collegiali divenuti bolsi a furia di mangiar
proprio questo il momento di fare sogni da collegiale! * borbottò con acredine.
, lat. tardo collegiàlis, deriv. da collegium 'collegio'; e cfr.
o natura collegiale; l'essere costituito da più persone con pari poteri (un
senza aver visitato l'infermo e udita da lui l'istoria del suo male.
'. = deriv. da collegio. collegiata, sf.
quando non si tratta di collegiate antiche da tempo immemorabile o centenario,..
servizio divino viene esercitato in modo solenne da un collegio di canonici. caro,
instituir la lezione. ceracchini, 1-1-126: da questa gene ralissima rubrica viene
tamente. = deriv. da collegiata. collegiativo, agg.
del collegiato. = deriv. da collegio. collègio (ant.
materia assegnatagli. -dir. organo costituito da più persone, in posizione di
tipi di società commerciali, costituiti da tre o cinque membri, detti sindaci,
secondaria, organo costi tuito da tutti gli insegnanti e dal preside, che
firenze, consiglio con facoltà deliberative costituito da cittadini (in particolare, quello formato
, 18-1-166: e perché mai da lor soli [i gonfalonieri delle compagnie del
, non potendo essi separatamente e da sé né proporre né vincere cosa alcuna,
per la divina previdenza papa urbano sesto da tutto il collegio de'cardinali a roma,
gli aiutò la constituzione, già ordinata da eugenio iii, del sacro collegio in senato
collegi sono tanti quanti sono i deputati da eleggere). monti, ii-412:
mattina in uno collegio d'alquanti uomini da bene a desinare el nostro piovano arlotto
le sue ceste sulle spalle nella via da voi già descritta pochi giorni fa,
pegaseo... vendiche quel loco da sì villano concorso; a fin che le
e castigai, se algune cose serà stae da sir corete. fioretti, xxi-931 (
, i-271: fu proposto intorno alle lezioni da alcuni di questi di restituire l'uso
unì [alla biblioteca] un collegio da lui detto trilingue, per lo studio
-su un barco-bestia di cinquecento tonnellate comandato da un capitano, che aveva fatto i
. -collegio romano: fondato in roma da s. ignazio e da s. francesco
in roma da s. ignazio e da s. francesco borgia nel 1551.
: l'altro [effetto], conseguente da questo, fu venirgli in cuore un
, dal lat. collegium, comp. da co- (cum 1 con ')
* legge ': * associazione regolata da ima particolare disciplina '(in origine apparteneva
* incollatura, attaccatura ', deriv. da xoaàdcco * incollo, saldo, attacco
, saldo, attacco fortemente ', da xóxxa 'gomma, glutine '.
(e collemaceae), deriv. da collema (v.).
serve per il salto; hanno occhi formati da pochi ommatidi, apparato boccale masticatore,
di breme, conc., i-73: da quel punto il francese non è più
involta nella s'è detto, da questa parte assettata un po'in bocca,
stilli e ti lambicchi / quel cervellaccio da giocare a scacchi uccidere in tanto
/ o se posasse la / e da far orioli ed almanacchi / e ti sprucchi
. s. agostino volgar., passò da questo stupore di pietra ad una collera vendi4-
affacci a le due viste dietro da un balordo per quelle catapecchie, senza saper
quello che si fa fisica- sicci da cui era munita la muraglia settentrionale, profon
; con animo sdeappiccato, e vinto da la colera fu il tutto per rompere
: subito si rimissono a sedere assai da collora grandissima, e non gli dato altro
nello studio di padova, la collora da nessuno non volse esser medicato. marino,
onore. carletti, 149: nioni tenute da lui nelle sue lezzioni, e che in
cosa d'amore, ora un'altra da disperato, una in burla, una in
guarire dei segni delle staffilate che rilevasti da milone. nievo, 112:
, deriv. dal gr. xoxépa, da xox ^ j 'bile '.
mi vi raccomando. = comp. da collerico. collèrico (ant. e
eccesso di bile nel sangue e caratterizzato da labilità emotiva e da tendenza all'irascibilità
sangue e caratterizzato da labilità emotiva e da tendenza all'irascibilità, e anche alla
conv., iii-vm-17: e qui è da sapere che certi vizii sono ne l'
collera, perché mi pareva esser trattato da goffo, ma io sono uomo ragionevole,
, lo sguardo); che proviene da collera. g. villani, 11-20
i confini del quarto lustro, accompagnata da una complessione sanguigna, 10 rendea a
al mulino era diventata cosa infernale, da giustificare le più nere tra le sinistre
le sinistre profezie che si traevano in paese da quell'odio fra consanguinei. -per
fantastica, colerica, maninconica e tutta logora da soprosi e da cancari.
maninconica e tutta logora da soprosi e da cancari. -figur. negri
forse confesserei qualche stimolo più e meno da natura fusse congiunto alle cupidità e appetiti
collerico, facile all'ira, mosso da collera, irato. - anche al figur
rendertelo vivo? = deriv. da collera. colletère, sm.
, dal gr. xoxàtjtfjp, deriv. da xoxxdcco * incollo '.
naturale. = deriv. da colla (v.); cfr.
in cui 10 trascuri [il motivo da pregare]. fagiuoli, 3-7-61: s'
a ricorrer a dio; ma pur da zezzo / nella colletta i preti l'han
. collecta * raccolta ', deriv. da colectus, part. pass, di
d'imposizione '. = deriv. da colletta (n. 4) 'imposta
il tragitto. = deriv. da colletta. collettàneo, agg.
articoli, ecc.), deriv. da collectus, part. pass, di
o gravati. = deriv. da colletta: cfr. fr. collecter (
lat. mediev. collectarium, deriv. da collecta * colletta '. collettazióne
buoni scrittori. = deriv. da colletta 1 imposta, tributo '.
della massa. = deriv. da collettivo: cfr. fr. collectivisme (
collaborare con salvi. = deriv. da collettivo: cfr. fr. collettiviste (
svevo, 3-807: io credo che da molti come da me vi sieno dei
3-807: io credo che da molti come da me vi sieno dei periodi di tempo
! ». = deriv. da collettivo: cfr. fr. collectivité (
più persone o cose; costituito da più cose o persone; fatto da
da più cose o persone; fatto da più persone a un fine comune.
commercio e l'attività delle navigazioni procacciano da lontane terre le materie e i consumatori
8-317: le passioni collettive sono mosse da esigenze di interessi che si travestono di
: le collettive [legature], da prisciano chiamate razionali, mostrano che da quello
da prisciano chiamate razionali, mostrano che da quello che è detto ne segue qualche
'che raccoglie ', deriv. da collectus, part. pass, di colligère
loro per passare in italia, era cosa da coloro ricusata come se fosse ricusabile.
, lat. tardo collectivus, deriv. da collectus, part. pass, di
vestiti alla loro usanza e ancora selle da cavalli molto vistose, e fra li spagnoli
collo gorgiere o colletti, né maniche da mano... che sieno lavorate
molle: non inamidato (della camicia da uomo). deledda, iii-8:
-colletto duro: colletto inamidato della camicia da uomo. alvaro, 7-184: soltanto
-colletto attaccato: unito alla camicia da uomo. -colletto staccato: che
del colletto: malattia delle piante provocata da un fungo del genere pestalotia che produce
i capelli aureolati sul collo alla melozzo da forlì. -acer. collettóne.
forma sustanzial, che setta / è da matera ed è con lei unita, /
io son castellano pel discreto / messer filippo da santo gineto, / vece in firenza
acqua che si vuole allontanare dai terreni da bonificare. -anche: qualsiasi tubazione che
dotta, lat. tardo collectór -6ris, da colligère 'raccogliere'; cfr. fr
degli uffici postali veri e propri, da cui è distinto. -collettoria del lotto
occupa un grado secondario ed è gestito da un aiuto-ricevitore. 2.
collectionner (nel 1840), deriv. da collection (v. collezione)
la raccolta è un'opera che sta da sé, la collezione è un complesso
andare a tavola c'erano altre collezioni da visitare, e s'incamminava per farci
infilate dentro un bicchiere, un temperino da pochi soldi, una gomma da cancellare
temperino da pochi soldi, una gomma da cancellare mezzo consumata. -per simil.
collana di opere letterarie o scientifiche pubblicate da una casa editrice. leopardi, iii-454
prodotti, per una nuova stagione, da una grande sartoria. alvaro, 7-211
, raccolta ', deriv. da colligère * raccogliere '; ma la voce
o bisogno, alla raccolta di oggetti da conservare che rivestano un particolare interesse
i più diversi oggetti, presente negli affetti da schizofrenia o da ossessioni. =
, presente negli affetti da schizofrenia o da ossessioni. = deriv. da collezione
o da ossessioni. = deriv. da collezione. collezionista, sm. e
cotto un uomo; esse sembrano andare da trionfo a trionfo con molte vittime ai
alvaro, 7-82: è questo un amore da collezionisti, e c'è un forte
del tutto evoluta. = deriv. da collezionare: cfr. fr. collectionneur (
dotta, lat. collibertus, comp. da cum 'insieme * e libertus 'libero'
cambiatore '. = deriv. da collibio. còllibo, sm.
l'apertura branchiale, si vedono quattro branchie da ciascun lato. è privo di scaglie
— voce dotta, comp. da collo e branca 'branchia '.
nell'orga nismo umano costituita da un'elevazione in ge nere
diversa dalla volontà generale, avuta da esso come cittadino. ciò accade quando
gravemente: rigonfiò le due gote, da parere atena flautante, sulla proda antica
urtare insieme ', comp. da cum * insieme 'e laedere * offendere
di colli. = deriv. da colle1. collilungo, agg.
cicni collilunghi. = comp. da collo e lungo (v.).
segneri, iv-182: tutta la sapienza divina da ciascun lato collima a dirvi, che
russo, i-256: contentiamoci di andare da un bene all'altro sempre maggiore; ma
diverse verità e rapporti, benché partendo da uno stesso punto o collimando a una
forma e la giacitura medesima nel senso da settentrione a mezzodì, collimano alla più utile
ventitré anni senza fare o soffrire interrogazioni da chicchessia. i precetti dei genitori e
collimazione o linea di mira) fornita da appositi strumenti ottici. 3. intr
(colliniàre, collimare), comp. da co (cum 'con ')
. è facile congetturare erroneamente la formazione da 'lima', come arila, 99:
non l'altre poste fra terra e lontane da quella. marino, 337: uscì
, xxiv-905: una opaca pianura, da spesse collinette interrotta, dove gli alberi annosi
animi. = > deriv. da collina: cfr. fr. collinaire (
. = voce dotta, comp. da con e linea (v.):
e avvignato. = deriv. da collina. collinóso, agg.
, 8-325: una pianura collinosa vista da una collina più alta. pasolini, 3-65
ultime particelle. = deriv. da colliquare. colliquare, tr.
si colliquano, liquidi che per ogni dove da per se stessi ricascano. =
taluni morbi. = deriv. da colliquare; cfr. fr. colliquatif (
nella liquefazione del materiale morto (determinata da azione chimica di fermenti digerenti prodottisi nell'
. ¦ = ¦ deriv. da colliquare-, cfr. fr. colliquation (
-figur. s. bernardino da siena, 191: ogneti l'ochio tuo
è stato molto fuggito e dal petrarca e da ognuno. l. salviati, 9-352
della tolta collisione. = deriv. da collidere. colliso (part. pass
nostro orecchio delle parti dell'aria collisa da quella tal cosa che produce il tuono
dei colletti. = deriv. da collo1. collitigante, agg. e
dice [ecc.]. cenne da la chitarra, vi-n-192 (11-8):
di toro che [il fuorilegge] portava da banda, la faccia spiegazzata coi grossi
collo vóto dello strumento. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
smisurato, che pareva tenuto a fatica da due braccia piegate: come una pento-
teneva per il collo ima bottiglia nera da un litro. 5. bot.
castalìo fonte e delle fronde. andrea da barberino, i-143: fuggendo [aiolfo
mai talmente grossa che eccedesse la grossezza da capo della colonna. baldinucci, 36
gialla. bruno, 3-21: uomini da scelta, di robba lunga, vestiti
. -ad armacollo. guido da pisa, 1-345: al collo le pose
-braccio, mano al collo: sostenuto da ima fascia annodata al collo.
la quale aveva al collo per la caduta da un cavallo, come scriveva il suo
conoscenti soli. -da collo: da portarsi intorno al collo (una sciarpa
dieci braccia di panno, sei pezzuole da naso, due da collo e un
panno, sei pezzuole da naso, due da collo e un paio di stivali.
stivali. -collo torto: piegato da un lato (per lo più per
nostra donna col figliuolo in collo sostenuta da alcuni putti. manzoni, pr. sp
torre. tesauro, xxiv-38: sebastian da montefelice, a cui un cavalier napolitano
fu presso, essa incòntrogli da tre gradi discese con le braccia aperte
stette senza alcuna cosa dire, quasi da soperchia tenerezza impedita. bibbiena, xxv-1-47
semplice, e come si suol dire da noi, un pollastrone. -strozzare
f. d'ambra, 9: tornai da studio, ch'io avea venti- quattro
debba lasciarsi mettere il piè sul collo da chi che sia. berchet, 29:
così i piedi sul collo. -mettersi da sé la corda al collo: essere noi
pavese, 4-247: si era messa da sé la corda al collo...
che debbo fare... andare da quel mascalzone e prenderlo per il collo.
andare in rovina. s. bernardino da siena, 412: e simile tu,
: essendo i venti tenuti in collo da quelle altissime montagne che le circondano.
il proprio pensiero. s. caterina da siena, v-60: l'indulgenzie che mi
prigioni, e si farà tirare il collo da vero almeno a un paro d'essi
che v'è di grave / gitta da prora. bandello, 1-19 (i-225)
la nave,... il moto da venezia in soria è come nullo.
impiegato civile dello stato a funzioni diverse da quelle proprie dell'amministrazione di cui fa
... sopra il più vantaggioso sito da collocare un neamente dal servizio l'
dito dell'altra tenta il conduttore, da questo partirà una scin- limiti di
, dico, di libri o di pagine da col ojetti, ii-787:
questi 1918 in risposta a quella scrittagli da d'annunzio dopo o a quelli altri già
onne ben donatore. pigione un quartierino da scapolo. poliziano, 2-77: per esperienza
fa titoli di credito emessi da una società, da un ente pubblico
titoli di credito emessi da una società, da un ente pubblico o privato.
feci un disegno per il ditto reliquiere da potere benissimo collocare la ditta ampolla.
maritarsi. guicciardini, 70: e da questa grandezza e riputazione ti venivano in
io: aveva continuato la sua vita da refrattario, riuscendo a collocare fruttuosamente versi
, 33-161: non veggo le pietre correr da sé medesime a collocarsi altre sopra,
po'di tedesco, si collocherà da se stesso in un qualche cantuccio della
ora, non avrebbe trovato più da collocarsi, e nel triste ozio
e nel triste ozio, che da sette mesi lo divorava, si sarebbe perduto
dotta, lat. collocare, deriv. da locus * luogo '. collocato (
, lat. collocàtiò -6nis, deriv. da collocdre * collocare '.
lat. tardo collocutor -óris, deriv. da collòqui 4 parlare con '.
nei monasteri). — deriv. da collocutore. voce registr. dal tommaseo
virgilio... sembra piuttosto insorgere da sacrali misteri, da una collocuzione con
sembra piuttosto insorgere da sacrali misteri, da una collocuzione con gli agnati e con
il collodio. = denom. da collodio. voce registr. dal tommaseo.
glutinoso, vischioso ', deriv. da xóxxa 'glutine, gomma '. cfr
colloidale: eccessiva produzione di sostanza colloidale da parte di cellule che la producono normalmente
sm. corpo allo stato colloidale costituito da un sistema polifasico ottenuto in seguito a
equilibrio colloidale del plasma sanguigno, caratterizzata da diminuzione dei leucociti neu- trofili, diminuzione
= voce dotta, comp. da colloide e dal gr. xxaotq '
xxaotq 'rottura ', deriv. da xxatca * infrango '. colloidoclàsico,
. = voce dotta, comp. da colloide e dal gr. tifiate
= voce dotta, comp. da colloide e terapia (v.).
. tumore molle e gelatinoso, caratterizzato da una completa degenerazione mucosa.
colloquiai (nel 1751), deriv. da colloquium (nel 1609) e colloquy
come ecclesiastico. = deriv. da colloquiare. colloquìntide, v.
dati, no: questo colloquio, da me largamente volgarizzato, si legge appresso
. carducci, 877: par che da questo nido pacifico / in picciol legno
dotta, lat. cólloquium, deriv. da colloqui 4 par lare insieme
pedanti? = deriv. da còllora per collera. collosità, sf
, 1-246: a calinni c'erano frutta da marmellata, miele denso d'odori (
in cui si usano matrici piane, costituite da lastre spalmate di gelatina bicromata che si
= voce dotta, comp. da colla (v.) e del sufi
; e se novello insulto / mi vien da commissari o colli torti, / dirò
sapeva anche prendere un tono mellifluo e da untuoso collotorto, in cui il semplice
. = voce popol. composta da collo e torto (per l'atteggiamento,
collottola, gli era un drago. andrea da barberino, 1-71: se non fusse
, 5-287: era il quarto lupo da lui ucciso. egli mostrò sulla collottola
può esser tolta, arenerebbe ogni commercio da nazione a nazione. boccardo, 1-483:
. comisso, 7-261: una lizza da pugilato dove tra i contendenti si fossero
4 accordo segreto ', deriv. da collùdére 4 giocare insieme '. cfr.
. ottenuto mediante collusione; che deriva da accordi illeciti ai danni di altri.
deriv. dal lat. collusor -óris (da col ludère).
, a cavolo e insalata v'è da far poca collottola. tommaseo-rigutini, 890:
collottola è sicura. = deriv. da collo1, probabilmente composto con [1ci]
del germano reale. = comp. da còllo1 e verde (per il caratteristico colore
voce dotta, lat. collùdére (composto da cum e ludère 4 giocare insieme '
'lotta, baruffa ': latinismo da non usarsi, e di cui si compiacciono
5-115: nei mali del polmone, originati da colluvie catarrale, ho applicati moltissime volte
'raduno d'immondizie ', da colluère * sciacquare '. colluvióne
alta marea. = deverb. da colmare. colmante (part.
prezioso lavor, divino intaglio, / da colmar di stupore ogn'uom che 'l
le strade più larghe; o vero da gli lati, che impediscono manco le vie
che si procurerà con alzar la terra da un lato, perché la scoli dall'
è per esimerle [le campagne] da soggezione sì miserabile, che il pigliar
della valle, 207: già quattro lune da l'acute corna / per l'in
qui venni. = deriv. da colmo1. colmaréccio, sm.
colmata) mediante le acque torbide derivate da corsi d'acqua provenienti da territori posti
torbide derivate da corsi d'acqua provenienti da territori posti a quota superiore a quella
a quota superiore a quella del terreno da bonificare. leonardo, 4-2-82:
del buralli. = deriv. da colmare. colmataménte, avv.
colmato (part. pass, da colmare), agg. riem
... ma di tenute bonificate già da gran tempo. colmatóre
munito in alto di un'apertura chiusa da un tappo e prolungato verso il basso
veruno colmeggiamento. = deriv. da colmeggiare. colmeggiare, intr.
isola. comisso, 1-88: da mezzo a larghe foglie come di stoffa
essere colmo. = deriv. da colmare. colmigno (colmìgnolo)
tra la selva di colmigni spessi, / da tetto a tetto, va senza riposo
= lat. volgar. culmineum, da culmen * sommità \ cólmo1, sm
io fui nel più colmo. antonio da ferrara, ix-130: ma gli è sì
bacio la veste, e le prego da dio il colmo di ogni felicità. fed
, avendo lui, come scrisse, da pensare alla guerra. pellico, ii-166:
il proporre un farmaco all'infermo compreso da morbo letale è somma temerità. nievo
al torno, che abbi un colmo da piei, che formato facci sopra a
un cavo. garzoni, 1-541: colmi da una banda, e cavi dall'altra
colma l'alma de lamenti / formati da lo estremo mio dolore, / che se
: ma sciocchi miei pensieri, / che da caduca femminil bellezza / cerco giorni tranquilli
premio del verso che animoso vola / da le memorie a l'avvenire, io
bencivenni, 6-1-5: tutte le vene nascono da la parte scrignuta e colma del fegato
, 37: poi togli una prieta da tenere in mano pur proferitica, piana
trenta o quaranta [anni] lavorati da due bande gli altri ferri tondi, ma
bande gli altri ferri tondi, ma colmi da una banda e cavi dall'altra fanno
un vetro d'occhiale colmo o convesso da amendue le parti, che si chiama lente
senza maniche o colle maniche corte detto da xoxójtoc, cioè mozzo, e venne a
, dal gr. xoxó0iov deriv. da xoxo0ó <; * troncato, monco '
; parte tronca ', deriv. da xoxo0ócù 'mùtilo '. cfr.
]: * colòbomo ', raccorciato da mutilazione, mutilato. = voce dotta
area tropicale dell'asia e dell'oceania; da essa si ricava una fecola nutriente (
foglie, delle quali intessono quelle genti vasi da bervi dentro l'acqua del nilo,
purgante). = » deriv. da colocintina; cfr. fr. colocynthine (
. = voce dotta, comp. da co [mplementó] (v.)
guisa di columbe stanno, / che da granosi paschi ai nidi caccia / rabbia
. castiglione, 409: or pensate come da tante reti possano esser sicure queste sempli
reti possano esser sicure queste sempli colombe, da così dolce esca invitate. aretino,
4-155: certi mal costumati, e da letture / nuove corrotti, e dileggiami
danno per tipo inevitabile il cane, che da secoli innumerevoli è il pensierino arcadico di
1-871: in una nave si ricercano aste da prora, colombe, calcagnuol da poppa
aste da prora, colombe, calcagnuol da poppa, ale, tachi della gradella.
essa si fa lo scasso, o base da piantar l'albero. falconi, 1-9
vassello, tanto che scuopra la colomba da potervi lavorare i calafati, quale è il
colomba avea tagliato, come rasoio, da prua a poppa il fondo della nave.
, 1-82: n'è fatto gran danno da gli animali, i quali ne sono
salvati co maggiore dicesi a roma piccione da ghianda, in toscana colombaccio. redi
altri, e particolarmente se gliene dà innanzi da qualche colombella o colombaccia. 3
e trigline. = » deriv. da colombo. colombàia (disus. colombara
quali contiene un nido, o costituita da una piccola torre innalzata sul tetto o
torri, perché v'erano due casamenti da signori, e ogni casa avea una torre
, per le quali abbino i colombi da poter temporeggiare a riposarsi neh'arrivare,
, e i piccioni sono stati presi da una colombaia. bracciolini, 1-15-60: trovasi
per quivi raunarsi, e lontane da tutti gli uccelli tenere a modo loro una
non comperasse le cose poste in serbo da te, a te donandole.
colombaria, sf. uva bianca e dolce da tavola (e anche da vino)
e dolce da tavola (e anche da vino) che si può conservare (detta
colombana e aleatico. = nome derivato da san colombano, borgata in provincia di
lagrime cadenti. = deriv. da colomba1. colombèlla, sf. piccola
columba oenas) molto simile al colombaccio da cui differisce per la mole minore e
di colombi. = comp. da colombo e coltore (v.) sul
di colombi. = comp. da colombo e coltura (v.),
col becco nel loro esofago una poltiglia da essi prodotta (detta 'latte del
scient. columbiformes (comp. da columbi, genit. di columbus 'colombo
-formis * a forma di ', da forma 'forma ').
colombina. nievo, 1-134: giulianetto da quindici giorni è mogio come un cane
« colombina *. lei non era donna da questo, e a lui, non
colombina rossa). = deriv. da colombino; cfr. isidoro, 19-10-9:
l'esca, / perché assaliti son da maggior cura. idem, par.,
fil d'or gli fè legare. folgore da san gimignano, vi-11-145 (12-10)
ragion v'arrivano uccellini, / sì da tenere in gabbia per cantare, /
mai èssere accaduto tra due colombi così da poco appaiati?... la risposta
, il primo che turbasse la pace da loro giurata. panzini, iv-147: 4i
rientrare in castello dai bravacci che lo guardano da tutte le parti, io stesso ebbi
come di fanale ai veri colombi, da guidargli alla propria abitazione. -figur
loro il capo. -colombo da pelare: persona ingenua, semplice,
s. v.]: 4 colombo da pelare 'dicesi quello che è grasso
una larva di carniprivio al sembiante, da cui spirava compunzione austera, di faccia
la voce columbus è già registr. da plauto, e si alternava con palumbus (
detto 4 palombo '. = da colombo, per la forma (che sembra
= voce dotta, comp. da colombo e filia (gr. qjixloc
¦ » voce dotta, comp. da colombo e -filo (gr. < p
nei buchi di torri e campanili abbandonati (da cui il nome), nonché nelle
ruolo ': i colombi bastardi, nati da un torraiolo e da uno reale;
colombi bastardi, nati da un torraiolo e da uno reale; così nel casentino,
= voce dotta, lat. colóndrius (da colonus * colono ').
voce dotta, lat. colonatus -ùs (da colonus * colono '). colònia1
edificate dall'altre maggiori cittadi, ovvero da congregazioni di popoli, sono chiamate colonie
che non a voluntà degli uomini che da sé proprii andavano a abitare in qualche
a abitare in qualche luogo, ma da e'magistrati deputati a questo erano deducte
prefetto della città tutti i versi sibillini da esser giudicati, e censurati per quindeci
greci menate in italia ed in sicilia da cento anni dopo la guerra troiana,
dopo la guerra troiana, e si da un trecento anni innanzi al tempo ove
. / i vermi già ci divoran da vivi. -colonia militare: costituita
4 colonie militari '. stabilimenti creati da molte potenze antiche e moderne sui loro confini
b. croce, iii-27-343: era da tenere escluso che per contrattazione l'inghilterra
creata dallo stato in territori incolti o da bonificare. boccardo, 1-498: 4
agrarie'. stabilimenti creati dal governo o da private società, ed aventi il doppio
affidando a poveri e mendicanti una terra da coltivare, e di fare opera di
dell'epoca moderna, insediamento coatto costituito da certe categorie di condannati e di sottoposti
diverse, stretta- mente riunite in modo da contrastare con l'ambiente circostante. —
: la rancida / muffa patricia, / da illustri costole / senza camicia, /
detto terraggio. « = deriv. da colono 'mezzadro '. coloniale
proprio, tipico di colonia; proveniente da colonia. gioberti, ii-154:
ii-368: la missione coloniale, cavata da un ragionamento superficiale e carezzata come una
cosidetto stile coloniale spagnolo che, consacrato da hollywood, infesta la riviera californiana.
dall'esercito metropolitano o essere formate da volontari bianchi, anche di nazionalità straniere
o irregolari (bande) e comandati da ufficiali bianchi. tramater [s.
cattaneo, ii-1-131: noi riceviamo qualche cosa da livorno, moltissimo da genova, coloniali
riceviamo qualche cosa da livorno, moltissimo da genova, coloniali, medicinali, tinture,
. = voce dotta, deriv. da colonia: cfr. fr. colonial (
il lettore italiano, di continuo fuggiasco da se stesso e dalla realtà circostante, andrà
di origine coloniale. = deriv. da colonia. colonialista, sm. e
e governo coloniale. = deriv. da coloniale. colonialistica, sf. il
ai problemi coloniali. = deriv. da colonialista. colonialistico, agg. (
studi coloniali. = deriv. da colonialista. coloniàrio, agg.
fitti colonici. = deriv. da colonia e colonial: v. colonico1.
paesi storicamente passivi. = deriv. da colonizzare. colonizzare, tr.
i picconi? = deriv. da colonizzare: cfr. fr. colonisateur (
cui normalmente vivono in altre regioni abitate da altre specie o da individui della stessa
altre regioni abitate da altre specie o da individui della stessa loro specie.
stessa loro specie. = deriv. da colonizzare: cfr. ingl. colonization (
essere scanalata, e le scanalature riempite da un listello (rudento: colonna rudentata
ricopre a meraviglia grande, / sostenuto da un ordine leggiadro / d'alte colonne e
negli ordini disegnati e messi in opera da lui, quanto fa negli ordini del
luccicavano, laggiù, ad un raggio spiovente da un finestrone della cupola. d'annunzio
eroiche (il fusto era spesso fasciato da un altorilievo in marmo bianco a spirale
migliari degli antichi che indicando la distanza da un luogo all'altro, appagavano la
avanza ogni altro fusto. s. caterina da siena, i-145: oh quanto è
e lì bastonato a doppio, di qua da un codino, di là da un
qua da un codino, di là da un repubblicano. pirandello, 7-136:
. pirandello, 7-136: vorrei costruito da te un tabernacolo... non tanto
non tanto piccolo, perché ci ha da entrare una statua, grande al vero,
fare al bel fianco colonna. antonio da ferrara, ix-140: credo, se
virtudi, tu se'scala di santità da salire in cielo. bartolomeo di castel della
del cartesianismo, fu scosso egli medesimo da quella difficoltà. pananti, i-270:
energia elettrica nell'interno dei fabbricati partendo da un cavo sotterraneo. -colonna voltiana:
vario di lingue e di colonne, / da tutti lidi lo promette al mondo /
in colonna e le centinaia di biglietti da visita ammucchiati in due grandi vassoi.
annunzio, v-1-1028: a qualche chilometro da fiume composi la colonna in ordine di assalto
colonna sonora del film non era occupata da dialoghi e canzoni, si scatenavano,
e mediante la fatica e l'industria da parte dell'equipaggio; spesso entra nel
utile, danno e rischio comune, da ripartirsi in tante porzioni sulle basi convenute
varcati, secondo la leggenda, solo da ercole. petrarca, 50-48:
il fior di quante belle donne / da l'indo sono all'atlantee colonne.
. imbriani, 2-21: il lumino da notte fece vedere al giannattasio i fogli sulla
a colonnine, il letto matrimoniale ricoperto da una campagnola coltre bianca. comisso, 1-18
del fiume. d'annunzio, i-953: da 'l terrazzo solitario / che sporgeva
di colonne, soste nuto da colonne. ariosto, 33-104:
). arcliit. motivo architettonico costituito da un'infilata semplice o doppia di colonne
infilata semplice o doppia di colonne còllegate da un'architrave. c.
bellezza e dignità delle colonne non saria da parlare. leopardi, 34-276: e dal
in vicinanza del fiume, circondata quasi da un colonnato di alti pioppi. panzini
, lat. tardo columnatum, deriv. da columna * colonna '. colonnato3
colonnato3, sm. stor. moneta creata da carlo v, recante due colonne con
scudo di spagna ': parola da non togliersi ai mercanti. leopardi, iii-1045
non pochi. = deriv. da colonna. colonnatura, sf.
. compagnia scelta di un reggimento comandata da un colonnello; l'insegna della compagnia
: gli orologii poi communemente o son da sole,... o da ruote
son da sole,... o da ruote con le parti loro,.
de luca, x-10-144: sì che da lui si riconosca e si tratti come
in una carrozzaccia, a stento strascinata da due magrissimi ronzinanti, e preceduto da
da due magrissimi ronzinanti, e preceduto da un drappello di cavalleria, un vecchio,
. monti, x-3-114: ecco uscir da quell'ombre i ciamberlani, / i gravi
2. stor. corpo di soldati formato da più compagnie. nardi, 2-311
, che voi col vostro colonèllo avevate da le mani degli imperiali levato. straparola
cavalleria o de la fanteria, e da loro a quel di tutto l'essercito,
a quel di tutto l'essercito, e da lui finalmente al principe. v.
, eccellenza? = deriv. da colonna: s'intende che l'accezione moderna
coperte di specchi compartiti in giro simmetricamente da colonnette d'oro e nei campi delle compartiture
2-908: la snellissima loggia ad archi sostenuti da colonnette di marmo cinerino a vene chiare
di miglio. 4. comodino da notte di forma cilindrica. panzini,
, e mia madre temeva il crac da un momento all'altro. c. e
innocente. ¦ ¦ deriv. da colonna. colòno, sm.
e farà lo stesso odorata di spighe da poco battute, l'intendimento della effetto la
coloni cessano dal lavoro e si tico. da alcuni è chiamata fiele della terra, e
cioè abitatori; però che chiamano coloni da cultivare per abitare, e non dallo coloràbile
. v. borghini, 4-zione non colorabile da scusa onorata. 397: si
di ustica e ventotene, = deriv. da colorado, fiume e stato degli stati uniti
tutti rumati dalla iniquità stessa del sistema da loro dante, conv.,
dotta, lat. colonus, deriv. da colère 'coltivare '. agiscono di solito
colonia vel ab agro copenetrazione, fissandosi da sole o per mezzo di lendo
= voce scient., comp. da colo [n \ e dal lat.
= voce scient., comp. da colo [n] e dal gr.
vino. milizia, ii-289: da 7rttrro) 'cado '. le materie
giallo della bile? carducci, 440: da che quelli di persia chiamano zucca di
tombe del pian che aprile infiora / e da i monti che [plinio],
chiamata colobatte il verno immite / e da quelle che il mar cuopre chinta:
: come pittor non ben colora da tagli, simili al cucumero seminativo, sparse
il frutto rotondo, come una mediocre palla da gio nube nel leggiadro velo
nostre con lunghissima beatitudine; sicché dipartendosi da alcuna deliziosa scena di bellezza o
camuffare, presentare sotto un aspetto diverso da quello reale. guittone, ii-267:
virtù visiva non può apprendere il colore da per sé, ma la cosa colorata
ne vedono!... un fantoccio da carnevale! quasimodo, 4-20: ho
si è la purissima terra, chiamata da alcuni terra vergine o primigenia, a
figur. che ha ricevuto apparenza diversa da quella che gli è propria; finto,
, s'awisò di fargli una forza da alcuna ragion colorata. guido delle colonne
al re priamo ch'elli si volevano partire da troia. sarpi, ii-218: delle
a ciò che la lor seccaggine si levasse da dosso, un pensiero; e quel
in una onestissima e chiusa contrata, da non posservi alcuno senza coloratissima accagione passare
, e primo colorato viene tutto da uno de'lati [de'vetri],
il colore dato a un oggetto o da questo assunto. buti, 2-531:
sempre la vela della provvidenza come un fazzoletto da naso, lontano lontano nel mare color
di sostanze terrose bianche, o colorate da composti di ferro o di altri metalli
di ferro o di altri metalli o da carbone; la maggior parte dei colori usati
era un uomo già vecchio, afflitto da una sordità incurabile, bene incerettato, dipinto
non è la sua beltà canosciuta / da gente vile, chè lo suo colore /
7. per estens. razza diversa da quella bianca. -di colore: appartenente
-di colore: appartenente a razza diversa da quella bianca. d'annunzio,
se ne porte: / che ferirò da coda e starò franco. berchet, 99
aveva la coccarda tricolore e gli andava da presso, gli disse: « togliti cotesta
può osservare facilmente, in un campo da gioco, i partigiani di un dato colore
dello stesso colore, gente unita da vent'anni e che non si dividerà
col paggio dietromi vestito de'colori donatimi da la diva. colletta, i-320: le
. svevo, 2-398: la vecchia vestita da serva, in colori vivaci per quanto
12. ciascuno dei quattro semi delle carte da gioco. -far colore: nel gioco