bandiera canoisti tradizionali, fan del gommone da fiume (rafting), discesisti con kayak
ed esquimesi. = deriv. da torrente. torrentista, sm.
2-xiii-807: mio padre... vedeva da quei laghi imbrigliate, corrette, regolate
acqua torrentizia del disgelo. -attraversato da numerosi torrenti (un luogo).
torrentizia programmazione cinematografica. 3. caratterizzato da un notevole fervore creativo o espressivo (
col bifolco. 5. caratterizzato da grande passionalità e impeto. p.
risponderà levandosi tutto. = deriv. da torrente. torrenziale, agg. che
più molli e umidi dei pulcini presi da una pioggia torrenziale di luglio. stuparich
era diventata torrenziale. -caratterizzato da un'abbondante e violenta precipitazione d'acqua
, di cui rimbombava la valle, da parere che li volesse schiantare dalle radici.
una luce torrenziale, che, invadendo da una sorgente ignota e tutta interiore, forzava
nostri giorni. 5. caratterizzato da una copiosa e facile vena creativa e
una copiosa e facile vena creativa e da un notevole fervore espressivo (un'opera,
scrittori torrenziali o che non hanno tempo da perdere! -che parla o viene
torrenziali complimenti per invitarla a un tè da lui. 6. traboccante di
torrentiel (nel 1836), deriv. da torrent (v. torrente).
del bar principale. = deriv. da torrenziale. torrenzialménte, avv.
, 197: benucio d'ardu- vino da sanminiato di fuor di porta mi de'dare
costruzioni di mattoni e legno, circondato da un filo spinato alto tre metri e
filo spinato alto tre metri e presidiato da torrette con guardie armate e riflettori.
annunzio, i-105: batte su'tetti bruni da 'l chiaro turchino de 'l cielo /
conservato sopra uno zoccolo di granito circondato da un'àiòlà, il carro blindato dalla
arringò la folla. -nelle navi da guerra, torre di comando. -nei
metallica che si trova su certi apparecchi da bombardamento ed è piazzata in modo da
da bombardamento ed è piazzata in modo da servire come posto per il mitragliere. del
longevi, come certi animali. venivano da un'epoca di grande competizione commerciale sulle
sf. miner. minerale raro, composto da magnesio, manganese e zinco, di
tebe. = denom. da torre-, cfr. spagn. ant.
di torri, turrito. fausto da longiano, iv-192: per ventura saresti mai
che ne adomano i lati ho proprio da dire la mia schietta opinione? moravia
l-lli-282: i dodici raggi, che sono da ciascuna parte del tavoliere, significano i
. che raffigura una torre, sormontata da altre più piccole (uno stemma).
ha una torre. = deriv. da torricella, col suff. dei pari pass
sue scoperte. -barometro torricelliano-. inventato da e. torricelli, è la forma più
566: appese termometri in ogni dove, da dentro e da fuori finestra, barometri
in ogni dove, da dentro e da fuori finestra, barometri, sia torricelliani che
due torricini e le due piccole cuspidi da castello solo di carta. =
mi snerva. = deriv. da torrido. tòrrido (ant.
ant. tòrido), agg. caratterizzato da eccessiva calura e arsura (il clima
uom sì in vizi excellere, / né da l'occaso a l'oriente florido.
terrestre compresa fra i due tropici caratterizzata da una notevole escursione termica giornaliera e da
da una notevole escursione termica giornaliera e da una leggera differenza termica annuale. maestro
non le sta che un solo abito da sera. vorrebbe sapere quale deve scegliere:
dotta, lat. torrìdus, deriv. da torrère 'disseccare, asciugare', di origine
for, come dentro arsi. felice da massa marittima, xliii-295: ottimo tempo
solo torriere. = deriv. da torre. torrìgero, v.
, furon le parole del torreggiano. andrea da barberino, iii-15: veduto il torrigiano
adunatore di genti, nembrotte, potè da alcuni riguardarsi come il primo tiranno'essendo
n. 1. = deriv. da torre. tomonato, agg. ant
antica. 2. figur. circondato da un bordo leggermente rialzato (una torta
un pasticcio, / benché sia torrionato / da la crosta, che dà impiccio.
più carnosa. = deriv. da torrione, col suff. dei pari.
, 408: era il ponte difeso da un gran torrione in capo a esso anticamente
torrexamo; ant. torreggia = forse da un lat volg. * tur rio -ònis
5. marin. sulle grandi navi da guerra, sovrastruttura corazzata posta sopra il
= denom. da torrione, col suff. frequent.
bisanti uno torrisino. = deriv. da torisi, adattamento del nome della città persiana
fr. ant. torse, denom. da torser (v. torcere).
suo mulino. = deriv. da torsa. torsèllo (torsèlo)
(con valore aggett.): formato da una benda arrotolata (una ginocchiera per
, i torroncini e i 'mocatoli'preparati da suor maria benigna, cugina del signor impellit-
, 'n facce a no pontone, / da la banna deritta, se trovava /
turrón (nel 1423), deriv. da turrar 'arrostire', che è dal lat
del torrone. = deriv. da torrone1. torronifìcio, sm.
. = voce dotta, comp. da torrone1 e dal tema dei comp. lat
franco-veneto, v-556-290: a tant ecote milon da celle bosco grant / cun una torse
ch'io ne faccia gran torsa, / da poi che la ventura m'è si
3. drappo funebre. uguccione da lodi, xxxv-i-605: lo torsel è malvasio
pulci, iv-81: chi fargliene incantar da un gattone, / e chi torsello
grossezza,... che ha da essere la moneta che tu vuoi stampare.
. = voce dotta, comp. da torsio [ne] e dal gr.
si trasforma in grande aderenza, sostenuta da un'adeguata resistenza torsionale. industrie alimentari
. strabismo torsionale-. strabismo manifesto caratterizzato da deviazione dell'occhio intorno all'asse anteroposteriore
2-189: piglia adunque un'asse e saldala da un de'lati: vederai subito a
rapporto dei timbri col significato, astraendo da alterazioni, ellissi e torsioni sintattiche:
7: torsione di ventre si causano da ventosità. g. manfredi, 93:
tortìo -dnis), nome d'azione da torquere (v. torcere), attraverso
ai proletari: riceverai tanti torsi di cavolo da fare il minestrone per sei mesi te
l'osserva el corso, / el resta da stupor come xè un torso; /
dei torsi di pere fradicie, coperti da sciami innumerevoli di vespe e di mosconi
4-187: tu che stanotte, uscendo da una festa / m'hai scorto ai piedi
e gli stinchi del crocefisso, patinati da un effetto sublime, lustrano come vecchio
/ a un bisogno neanche un torso / da potervi dar di morso. con propri torsofini
un torso, pregiare meno = deriv. da torso. c. e
tenere in scarsissima considerazione. muscia da siena, 94: in tale che d'
e affamato,... non ha da portare alla sua famigliola altro nutrimento che
spazzatura silone, 8-186: è inseguito da lazzi e proteste e dal lancio di torsoli
di area centro merid., deriv. da torso, la var. torzuto è
, il cui nome è spesso specificato da uno degli ingredienti particolari che si aggiungono
faccenda intricata; tresca. domenico da prato, lxxxviii-i-574: nuovo ti mostri e
gusta le singolarità di un sostantivo che funge da aggettivo, più che i palpiti di
trasmesso (un insegnamento), scaturire da qualcuno; essere dettato e imposto (una
non è dubio che le cose che da noi nascono, ci dilettano più che quelle
, ci dilettano più che quelle che da altri vengono. baldi, 4-2-84: generarono
negli ascoltanti, come quelle che venivano da persona terribile e potente, e signora
spavento. c. carrà, 420: da questo punto di vista, massimamente,
per la caccia. tavolara; forse viene da tavola. -avere origine dinastica, discendere
gelato. 24. risultare da un'operazione aritmetica; essere determinato numericamente
vivere in un tempo storico. fausto da longiano, iv-4: o quanto furon felici
venne pensato a don felice un modo da dovere potere essere con la donna in
lo raggio / de l'alta luce che da sé è vera. intelligenza, 287:
. p. levi, 3-56: da quelle parti il fèrro viene ruggine in un
vengo alla pittura. niccolini, iii-157: da parte la metafisica; e venghiamo al
viene come vuol venire. -venire da, di aver fatto qualcosa: avere appena
aveme fatta una grossa. venire da mano: v. mano, n.
chiabrera, 3-218: io fui percosso da una indisposizione di stomaco e di testa
, uno stato). bartolomeo da s. c., 172: non
... venga meno e perisca da voi. cesari, 1-2-307: la chiesa
vorrei) scrivere un articolo sul vostro 'discorso'da mandarlo al perticali, vi so dir
sapienza]: « dal principio dinanzi da li secoli creata sono; e nel secolo
idem, 337: 'non è tempo da dar fieno a oche; da stare a
tempo da dar fieno a oche; da stare a por porri; da dire al
oche; da stare a por porri; da dire al cui: vienne'. dormitandum
2. petrogr. gneiss granitico attraversato da vene quarzose. = deriv.
vene quarzose. = deriv. da vena1. venitìccio, agg.
di un luogo, che è venuto da fuori (una persona); che
de'pastori veniticci, e segretamente seppellito da questi, per evitare l'emenda.
l'emenda. 2. acquisito da poco, non tramandato dalla famiglia (
di costumi accidentali negli uomini portata loro da beni stranieri e venitic ci
questo bambino! '= deriv. da venire, sul modello di raccogliticcio, usciticcio
e. cecchi, 8-62: da cinque milioni d'abitanti, di colpo la
muscolare liscio. = comp. da vena1 e costrizione (v.).
tunica muscolare. = comp. da vena1 e dilatazione (v.).
malattia delle pareti delle vene, caratterizzata da iperplasia del tessuto fibroso connettivale della tunica
tunica media. = comp. da vena1 e fibrosi (v.).
stione alla cavalleresca si diffinisse da onorato letterato, ad dolcì
e 'l venosino / miei gl'impetrò da le tiburti muse / torquato. =
. = lai venusxnus, deriv. da venusta 'venosa'. venosità, sf.
del corpo umano; che è costituito da vene. -circolo venoso: la circolazione sanguigna
cave, sbocca il sangue venoso refluo da ogni parte del corpo (e nell'embrione
-rigonfio (un fiume). costantino da loro, lxii-2-ii-65: si giunse ad un
voce dotta, lat venosus, deriv. da vena (v. vena1).
delle vene. = comp. da vena1 e stasi (v.).
. = agg. verb. da ventare1. vernàcolo, v.
valdamo di sopra. = deriv. da vento. ventaglia, sf.
ventaille (nel 1080), deriv. da vent (v. vento).
ancora esso morì. = deriv. da ventaglio. ventagliare, tr.
a ventagliarsi. = denom. da ventaglio. ventagliata1, sf.
le ventagliate. = deriv. da ventaglio. ventagliata2, sf.
ventagliata2, sf. raffica sparata da un'arma da fuoco automatica; sventagliata
, sf. raffica sparata da un'arma da fuoco automatica; sventagliata.
ma nella forma più usuale è costituito da una striscia di carta o tessuto (seta
e imperniate a un'estremità in modo da potersi aprire (formando un settore circolare
di penne o piume o formati da una paletta con manico). bembo
simil. raggera di elementi che si dipartono da un punto centrale, insieme di oggetti
: alle pareti ventagli di cartoline spedite da ogni parte del mondo. moravia,
ermafroditi. -insieme di carte da gioco disposte a raggera e tenute in
fermandole al centro o aperte sul tavolo da gioco. buzzati, 4-71: gli
. agric. tecnica di coltura degli alberi da frutto (in partic. del pesco
che vengono disposte a semicerchio sul tavolo da gioco. 9. zool. mollusco
ventailh e fr. éventail, deriv. da vent 'vento'. ventaglista, sm.
vende ventagli, ventagliaio. = da ventaglio, sul modello del fr. éventailliste
. tommaso di silvestro, 43: da puoi se voltò rovaro e ventàiolo.
di qualunque sorta. = deriv. da vento, con doppio suff. ventarne
guaina d'inferitura. = deriv. da vento. ventana1, sf. dial
ventana terribile. = deriv. da vento. ventana2, sf.
= spagn. ventana, deriv. da viento (v. vento).
(il vento). francesco da barberino, i-108: et anco se grande
2. uscire, sfogare, esalare da un condotto, da una cavità.
, sfogare, esalare da un condotto, da una cavità. bacchetti, 9-413
rosso, nella eccitazione, le ventava da tomo alla persona come un'orifiam- ma
ventando 'l mare. = denom. da vento. ventare2, intr.
questa satirella, pedestre allo stile di canzonaccia da ventaruo- la, ma volante per la
: 1'non vo'dir ch'i'tomo da battermi, ch'i'mi metterei da
da battermi, ch'i'mi metterei da me sulle ventarole. 3. ventola
soffietto. 4. giocattolo costituito da una canna sormontata da due eliche di
. giocattolo costituito da una canna sormontata da due eliche di carta che vengono fatte girare
. v.]: 'ventarola': trastullo da fanciulli che consiste in una canna in
, 317: l'oriuolo... da ruote con le parti sue, ciò è
la chiavaruola, la ventaruòla. giuseppe da capriglia, 24: la ventarola si fabrichi
: la ghiaccia si cuopre il di sopra da ogni parte... quindi bisogna
. region. soffio di gas che fuoriesce da una fessura del terreno in zone vulcaniche
orpello delle nozze? = deriv. da vento. ventata, sf. colpo
e mozzavano il respiro; una sete da impazzire. moravia, i-327: gonfiate dalla
2. con meton. odore intenso diffuso da un colpo di vento. c
tornare anche lui, poi tu preso da una ventata di rassegnazione. 5
: forte come una quercia, morì stroncato da una grande ventata, sembra di cancro
ventata del nord'. = deriv. da vento. ventato (part.
, 3-i-21: una invincibile disperazione ventata su da tutto e da nulla, come un
invincibile disperazione ventata su da tutto e da nulla, come un rigurgito che non si
ventato a fumo-, affumicato. tommaso da faenza, xxxv-i-455: se mal sento,
aeromobile. = deriv. da vento, col suff. dei nomi d'
sm. ant. vento che spira da nord, tramontana. monachi, 30
. = probabilmente da un lat popol. ventus aquilus 'vento settentrionale
, sm. ant. vento che spira da sud-ovest, libeccio. sassetti
fuori, che escono del mare, detti da costoro [i portoghesi] ventavoli,
bot. sterilità di una pianta causata da mancata fecondazione. dizionario di botanica (
. scient. ventatio -onis, deriv. da ventus nel signif. di 'uovo non
assai spesso. = denom. da vento, col suff. frequent.
a mistero. = deriv. da venti, sul modello di centenario (v
. ventennale, agg. che dura da venti anni; che è durato venti
prima attestazione della parola = deriv. da ventennio. ventènne, agg.
l'arsenico al marito, è cosa da far ribrezzo. ungaretti, xi-260: quando
san vincenzo,... era diretto da venezia a bruggia. pratolini, 3-127
della gioventù inaridito che pativa a staccarsi da quel capo ventenne. tèrésah, 1-259
lui. 2. che dura da venti anni o, per estens.,
venti anni o, per estens., da molto tempo. leoni, 286
(ventenne anniversario della liberazione di venezia da lui operata) solennissima e magnificacerimonia in mezzo
. marco. = deriv. da venti, sul modello di decenne, trentenne
anniversario, ventennale. = deriv. da venti, sul modello di biennio, decennio
il ventesimo giorno dopo la mia partita da noi,... percosse a certe
p. f. giambullari, 2-167: da 'l venti in su non si dice
del venti settembre del * 70, fatto da lui dichiarare giorno di festa nazionale.
in diversi tempi davanti in rima fatte da lui, maravigliosamente belle. c. campana
conv., iv-xxvi-5: qui adunque è da reducere a mente quello che di sopra
al tempo della guerra peloponnesiaca, fu da questo ippocrate rivo- cata in luce e
: una cosa senza più mi riman da notare in questo ventesimo canto. pa
dopo la morte dell'autore fu dannato da messer beltrando cardinale del pog- getto e
in venti parti uguali. fausto da longiano, iv-34: aggiunse leggi della ventesima
= deriv. da venti, con il suff. dei numeri
fu per ispazio di venti anni, cioè da dì che elena fu rapita al ai
ma addirittura del sole. -seguito da migliaia, milioni, ecc. per formare
i numeri semplici). antonio da castello san niccolò, lxxxviii-i-168: e siila
, quella etade è venti anni. domenico da prato, lxxxviiii- 452: seguiva la
vinti anni con un vecchio di sesanta resterà da vivere solamente per dui anni. manzoni
racconto del garofalo... è da riportare non agli anni della fanciullezza ma della
-con valore approssimato, anche accompagnato da altri numeri, in partic. per indicare
del venti settembre del '70, fatto da lui dichiarare giorno di festa nazionale.
di vinti (giudica le cause) da cinquecento, fino li dusento.
tose. forte tempesta di vento accompagnata da violenti rovesci d'acqua. nieri,
aria con forti sbuffi di vento accompagnato da gran rovescio d'acqua. viani,
area lucch. e versiliese, comp. da vento e buglia (v.
circostanza. = deriv. da venticinquennio. venticinquènne, agg.
novecento, i molti scavi trecenteschi compiuti da tanti studiosi, soprattutto stranieri, non
duomo. = deriv. da venticinque, sul modello di biennio, quinquennio
le stagioni. lilizia, vii-174: da alcune cave di pietra per certi volti sotterranei
di pietra per certi volti sotterranei, da essi chiamati ventidotti, conducevano alle loro
aperture de'tubi. = comp. da vento e [con] dott 177: 'venderà': luogo nelle case da pigliare il vento, invenzione praticata nelle parti alzava e abbassava ad uso di venderà da merli, la quale foggia egli loda dal fr. ant ventier, deriv. da vent 'vento'; cfr. lai mediev. vento d'ostro? = denom. da vento, col suff. frequent. . = agg. verb. da ventilare. ventilabrare, tr. letter le baldracche. = denom. da ventilabro. ventilabro, sm. dotta, lat. ventilabrum, deriv. da ventilare (v. venti bot. pianta della famiglia pramna- cee da cui si ricava una sostanza colorante.
paglie. = nome d'azione da ventilare. ventilante (part.
altri cereali lanciandoli controvento o facendoli investire da una corrente d'aria per separare i
la distinzione dello raziocinamento dello autore, però da sé non tmova sufficiente diffinizione e giudicio
estivo cielo. carducci, iii-3-282: da quegli olmi le ninfe usciran fuori / te
ricerca d'ufficio degli eredi di una persona da parte dell'autorità giudiziaria).
ba bionda come oro cadea, / lodata da chiunque la vedea. achillini, 2-13
. e. cecchi, 2-36: da prima ventilava ancora una vaga inquietudine.
voce dotta, lai ventilare, denom. da ventus (v. vento).
in veste [gli animali], che da verdi penne / percosse traean dietro e
] dati all'au- re, ventilati da quelle, quali sopra le candide tempie e
domenichi, 5-29: una fiamma che schizzò da un candeliere del lume di notte e
albero dal tronco scortecciato. -mosso da una circolazione costante (una massa d'
121: il tema posto in campo da don gabriele, discusso dal marchese, ventilato
nel teatro del mondo un'impresa già da sedici secoli in qua, e forse più
ventilatóre, sm. apparecchio costituito da una ventola azionata da un motore per
. apparecchio costituito da una ventola azionata da un motore per lo più elettrico il
arieggiare la stiva delle navi, costituito da un ampio telo sospeso tra gli alberi
gli alberi maggiori disposto in modo tale da gonfiarsi d'aria, che poi restituisce
combes alla corrente che il signor pelleton ottiene da un getto di vapore scagliato nel cammino
per avvivare la combustione. è formato da corso e caduta d'acqua tra casse e
di altre sostanze né di vista. formato da piastre o pietre bucherellate, e messe
e messe a contrasto porta lo spiraglio da quella parte dove più soffiano i venti locali
tempo si dia aria nuova alla stanza da tutte le parti aprendo tutti i riscontri degli
terra; impero- ché vennero sopra essa da ogni parte nel giorno della sua afflizione.
, lai ventilator -dris, nome d'agente da ventilare (v. ventilare)
ventilazione. = deriv. da ventilatore. ventilazióne, sf. il
solennizzavano quello dì della ventilazione ed astenevansi da ogni vizio carnale. s. agostino
per mezzo della ventilazione, gettandolo colla pala da un lato all'altro dell'aja.
8-470: la situazione di questi bagni è da noi stimata apportunissima e salubre, essendo
respirazione artificiale. = nome d'azione da ventilare. ventilconvettóre, sm. tecn
per il riscaldamento di ambienti domestici costituito da un ventilatore che diffonde aria attraverso una
circola acqua calda. = comp. da ventilatore) e convettore (v.)
con alcuno lassativo. = deriv. da ventilare. ventimila (ventimilia, vinti
, dai lombardi alla prima crociata ritrasse da quindici a ventimila lire. -ventimila
mi dà ventimila. = comp. da venti e mila (v.).
pan bollito. = comp. da venti e millesimo (v.).
anche le ventina). insieme formato da venti unità, gruppo composto da venti persone
formato da venti unità, gruppo composto da venti persone, animali, oggetti,
sul diritto lo stemma dell'isola sorretto da due geni marini. aretino, 20-211
= deriv. da venti, sul modello di decine, dozzine
mensa. ventino1, sm. moneta da venti centesimi. -per estens.:
tasche un ventino. = deriv. da venti. ventino *, sm
per la prata, comincia una ventipiòva da fare spavento. = comp. da
da fare spavento. = comp. da vento e piova (v.).
. e tose. pioggia battente accompagnata da vento; vento foriero di pioggia.
le prevaricazioni dei giudici, la corruttela da per tutto non furono sempre tenuti come il
delle rivoluzioni? = comp. da vento e da un deriv. da piova
? = comp. da vento e da un deriv. da piova (v.
. da vento e da un deriv. da piova (v.). ventipiovóso
politi, 1-716: ventipiovoso. fiorentino vento da far pio vere, latino
latino 'notus'. = comp. da vento e piovoso (v.).
al numero ventiquattro (ed è rappresentato da 240 nella numerazione araba e da xxiv
rappresentato da 240 nella numerazione araba e da xxiv in quella romana). -anche
semplicementepietro brusio. = deriv. da ventiquattro. ventiquattro, agg.
il computo delle ore del giorno andava da un'avemaria all'altra, avemaria della
indossare il cappello o un copricapo inclinato da una parte, con fare trasandato.
suoi giorni. = comp. da venti e quattro (v.).
a ventiquattrore. = comp. da ventiquattro e orai (v.).
le forze. = denom. da ventiquattro, sul modello decuplare.
italiani e ventisettai. = deriv. da ventisette. ventisettano, agg. filol
) quarantana. = deriv. da ventisette. ventisètte (ant. e
meno terza l'uno. s. caterina da siena, vi-154: venne a firenze
, ch'ha nome caterina di iacopo da siena, la quale è d'etade
uguale a tutti, e nessuno sa che da ventisei giorni aspetto il ventisette del mese
del mese. = comp. da venti e sette (v.).
nymphe oceanitide. = comp. da vento e da un deriv. da sonare
= comp. da vento e da un deriv. da sonare (v.
. da vento e da un deriv. da sonare (v.).
si dilungano egualmente dal primo cerchio, da ogni parte per ventitré gradi e un
punto piu. boccaccio, viii-2-50: fu da gaio cassio e da marco bruto e
viii-2-50: fu da gaio cassio e da marco bruto e da decio bruto, prìncipi
gaio cassio e da marco bruto e da decio bruto, prìncipi della congiurazione,
bruto, prìncipi della congiurazione, e da più altri senatori, assalito e fedito di
di ventitré punte di stili. fausto da longiano, iv-208: l'animoso c.
l'animoso c. cesare si liberò da 52 battaglie e dopo sedendo nel senato gli
quando le ore del giorno si contavano da un'avemaria all'altra). manzoni
: il fatto sta che il buon uomo da cui erano state scortate le donne a
succedendo disgrazie, avete ancora un pezzo da parlare de'guai passati: io in
, sulle ventitré. = comp. da venti e tre. ventitremolante,
, riprensibil sono. = comp. da vento e tremolante. ventivólvolo,
diacciati. = comp. da vento e da un deriv. da volvere
= comp. da vento e da un deriv. da volvere.
. da vento e da un deriv. da volvere. vènto, sm.
; corrente d'aria. giacomo da lentini, 51: albor altera incrina dolce
che si creano nel ventre della terra e da che non si trovano luogo, onde
fiorio, 175: de le macchine da tirare mi truovo aver parlato a bastanza.
a bastanza. ora dirò di quelle da vento, che spiritali chiamate sono. giuseppe
, che spiritali chiamate sono. giuseppe da capnglia, 50: la ruota del vento
sopra alla bottoniera della sottovesta, cinture da spada incognite; in una parola tutto
, n. 3). folgore da san gimignano, xxxv-ii-413: d'agosto sì
-vento laminare-, di alta quota, caratterizzato da scorrimento d'aria per filetti paralleli.
giorno, del mese o dell'anno spirano da un punto dell'orizzonte e in altri
dell'orizzonte e in altri determinati tempi spirano da altro punto opposto; tali sono i
. -vento pulsante, che spira da una direzione costante ma a intermittenza.
forte, / sì come nave pinta da buon vento. citolini, 328: sotto
compagni suoi montò in nave, e da mileto si mise alla vela. avendo buon
; / poi che mia nave spinta da buon vento / il porto prende, requie
omero] l'isola del faro tanto lontana da terraferma... quanto una greca
dovremmo applicare ben seriamente tutti, ma da cui più di tutti stanno lungi gli
, 4-1-287: solo a quella infame e da tutti sopra ogni altro luogo temuta terra
senza suono. lapidario estense, 154: da questa vertute, che, sendo in
pongono ogni loro gloria e felicità nell'uscire da questo mondo fuori per le fessure del
ancora al favore fragile di fortuna. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
zavorra del senso comune. -bandiera da ogni vento-, chi, per opportunismo,
[s. v.]: 'bandiera da ogni vento': uomo che muta opinioni
, che brutta figura fece! che bandiera da ogni vento! 5.
di vizio, di peccato. giordano da pisa, 7-28: questo vento è altressì
del nord: espressone coniata nel 1945 da pietro nenni indicante l'espandersi delle tendenze
'vento del nord': formula politica lanciata da pietro nenni al principio del 1945 quand'era
vento stellare, flusso di materia proveniente da stelle la cui atmosfera è in uno stato
. 17. balist. nelle armi da fuoco ad avancarica, differenza di diametro
degli edifici, e poi si legano da più parti in più luoghi ben tirate,
vicini, affinché gli stili non pieghino da alcuna banda, e siano ritenuti nella
flusso d'aria sottoposta a ionizzazione diffusa da conduttori dotati di elettricità. 21.
. ant. lasagne a vento: costituite da una sfoglia molto sottile. v
, 194: sopra quel grasso mettanvisi lasagne da vento che sarà come sfogliata di sotto
: non vi ha getto che vada esente da buchi o venti, così chiamati:
. g. belli, 13: da quella sommità vidi pigliar vento e partire i
strumento apposito. berni, 117: da parar mosche a tavola e far vento.
magalotti, 14-20: si faceva far largo da sé alla moltitudine, tra la quale
non veggo donde tu non hai da fare altro seco che render fumo per vento
25. prov. s. bernardino da siena, 961: hai a memoria quello
vento. ibidem, 144: parole da sera, il vento le mena. ibidem
volgar., 2-313: noi siamo sospinti da ogni ventuccio d'ingiuria. -spreg
dei caminetti e per lo più costituito da un'impugnatura di legno con un'appendice larga
di paglia o penne di tacchino o da un pezzo di cartone rigido.
8-421: era rimasto intanto con la ventola da cucina in mano nella remotissima plaga dello
con grande energia. -ventaglio formato da una parte circolare rigida montata su un
e vento- lalo come fosse una ventola da mosche, sì che gli dà freschezza
: un domestico portava il lume coperto da una gran ventola verde. soffici,
foggia di quadretto, con uno o piùviticci da basso, per uso di sostener candele e
. campanile a ventola: campanile costituito da un muro unito al corpo della chiesa,
muro unito al corpo della chiesa, traforato da archetti in cui sono collocate le campane
di tramezzo. -anche: struttura caratterizzata da un muro isolato posto su una facciata
lo più a funzionamento automatico, costituita da una struttura piana di ferro che viene
dischi orizzontali tenuti fermi a certa distanza da due sponde verticali. g. morselli,
la pompa. = deverb. da ventolare. vèntola2, sf. tirante
in botticelle piccole... alzate da terra quattro o sei braccia con corde,
tenute sollevate e sospese nella cantina da ogni banda ugualmente, nel mezzo sostenute
in pari, sì che non tocchin da banda alcuna. 2. nelle
dondolare. = deriv. da vento. ventolàcchio, sm.
che dicono vassoiare o avvassoiare) per levargli da dosso il ventolàcchio (la pellicola che
parte). = deriv. da ventol [are], con suff.
dalle vie loro. = deriv. da ventolare, che sostituisce il lai class,
che dicono vassoiare o avvassoiare) per levargli da dosso il ventolàcchio (la pellicola che
considerare una questione. s. carlo da sezze, i-269: parmi che il caso
e vento- lalo come fosse una ventola da mosche, sì che gli dà freschezza
. - anche sostant. piero da siena, 6-18: coperte a drappi senza
sarggie, cortine di drappi e tappeti / da ongni parte si vedean ventolare, /
fosse a cór dei raperonzoli. = da un lat. tardo ventulare, per il
in luogo ower iscambio) di ventolatoio da mosche, di canestri, sportelli e
che sogliono fare i monachi, ricevete da me uno singolare esemplare di nobiltà, lo
e perpetuo. = deriv. da ventolare. ventolatóre, agg. e
sua terra. = nome d'agente da ventolare. ventolatura, sf. tose
diana. = nome d'azione da ventolare, n. 1. venulazióne
caldo. = nome d'azione da ventolare. ventoleggiare, intr.
parea restio. = deriv. da ventolare. ventolìo, sm. letter
un ultimo sforzo di poesia lo faceva risorgere da quel profondo abbattimento. 2
rugghio di demoni. = deriv. da ventolare. vèntolo, sm. disus
, gettando un cane bracco, morsicato da vipera nel fonte,... ne
e senza ventosarli. = denom. da ventosa1. ventosazióne, sf.
di una persona. = deriv. da ventosa1, col suff. dei nomi d'
dal rompersi quando avien che si gonfiano da ventosità dalla croce, v-18: quelli che
dal fondo dello stomaco ventositadi. ca'da mosto, 1-28: diseno che la
lat. tardo ventosìtas -àtis, deriv. da ventosus (v. ventoso)
ant. ventóxo), agg. caratterizzato da forte vento (un clima, l'
, / è un ricordo. -accompagnato da forti raffiche di vento (la pioggià)
, schiumante e ventoso. -percorso da correnti d'aria (il cielo).
e ventoso. 6. affetto da meteorismo (una persona, il suo stomaco
tuo stomaco ventoso. -provocato da eccessiva presenza di gas nell'organismo (
disturbo, una patologia). guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
e non cresce, non mi pare da fame caso. c. e. gadda
d. bartoli, 13-4-54: già da gran tempo inanzi [medici] gli avea-
* è poi parsua amaira. giovanni da samminiato [petrarca], i-217: 1
creduto al consiglio de'fiorentini. benvenuto da imola volgar., ii-448: li
mutevole (la sorte). bartolomeo da s. c., 37-1-3: la
dotta, lat. ventosus, deriv. da ventus (v. vento 1);
si contristasse. giusti, ii-185: respirava da qualche giorno e pareva che questo ventraccio
tratti la pelle dei buoi era percorsa da un brivido dall'occhio alla spalla, o
centinaia'. = deriv. da ventre. ventraiolésco, agg.
la fame. = deriv. da ventraiolo. ventraiolismo, sm.
realmente la fame. = deriv. da ventraiolo. ventraiolo, agg. letter
ventraiolo. = deriv. da ventre, con doppio suff. ventraiuòla
posso dare per testimonia la trecca mia da lato e la gassa ventraiuòla.
ventraiuòla. = deriv. da ventraia. ventrale, agg.
di una struttura, generalmente per distinguerla da quella rivolta verso l'alto).
mio padre cominciarono usarsi certe schiavine pilose da amendue 1 lati, come ancora i
dotta, lat. ventralis, deriv. da venter ventris (v. ventre).
detto 'fosbury flop'. = deriv. da ventrale. ventralménte, avv.
a studio. = deriv. da ventre. ventrata, sf.
di cocci. = deriv. da ventre. vèntre (vèntro)
o finge doglie di fianco e scappagli da canto tuttavia lamentandoti. tassoni, 1-48
: una specie di orticaria che mi da gran fastidio. moravia, ix-166: il
interna dell'animale in tre parti dette da loro ventri; il primo chiamato infimo
, quella tipica dei paesi mediorientali caratterizzata da movimenti ondeggianti e ritmati dell'addome,
, che no ha una grata casa da frati, o che ghe darò un pugno
novizia madre larghi. ch'io veda / da 'l suo ventre inesausto le generazioni /
/ così è germinato questo fiore. felice da massa marittima, 60: la virgo
spaccato il profondo ventre della terra ed essere da quella inghiottiti. pratolini, 3-164:
altri vaghi sedimenti anonimi apparentemente non toccati da generazioni, ma sodio niente.
, 2-27: intesi per gli amanti curiosi da donne che serventi sue sono state,
gamba affisselata con mirabile affilatura, che da la cavicchia si inalza a tonnare il
= voce dotta, comp. da ventre e dal tema del lat caedère
di agrumi. = deriv. da ventre, con doppio suff. ventricino
: quando il stomaco, detto da latini ventricolo, è ferito, ne se
cuore àe due ventriculi, l'uno da la parte ritta e l'alta de la
per insegna la continenza, non ha da fare di sua casa un'osteria.
... che vi avea una tavola da principe, che vi eran cento intingoli
egli scioglie lo suo ventre, e gittasi da dietro una feccia, una grande pezza
feccia, una grande pezza di lungi da lui sì putente, che arde come
vedevano passare, come spettri, illuminati da bagliori d'inferno, lancieri a cavallo
il mastro di casa... ha da procurare che la dispensa sia ben fornita
sca. = da un lat. volg. * ventrisca,
. volg. * ventrisca, deriv. da venter faliscus 'ventre di maiale o
o di altro animale infarcito', comp. da venter (v. ven
all'officina. = comp. da ventre, [a] e terra (
uccello. sermini, 395: bindaccino da fiesole essendo al bagno, usan
dinotta popputa. = comp. da ventre e potente (v.).
insegna. = comp. da ventre e togato (v.).
. isteropessi. = comp. da ventre e fissazione (v.).
incinturato ventróne, il dondolamento ad avanti-indietro, da punte a tacchi. 2.
nel ventróne / lo mandava a galoppo da plutone. = da ventre,
galoppo da plutone. = da ventre, con -ne paragogico.
). roseo, iii-264: hanno da esser [i buoi] delle fattezze che
piena d'acqua talor zucca ventrosa / pendè da un laccio, e a lui d'
dotta, lat. ventrosus, deriv. da venter -tris (v. ventre).
x-7-14: vicino alla poltrona centrale occupata da un signore ventruto, il sindaco giallo,
. che sporge all'infuori, essendo costituito da elementi convessi. e. cecchi
la colombaia fragorosa. = deriv. da ventre. ventuplicare, tr. (
. = voce dotta, comp. da ventricolo e dal tema del gr. yqacpco
, sm. chirurg. immagine ottenuta da una ventricolografia. = voce dotta,
. = voce dotta, comp. da ventricolo e dal gr. ypamia 'lettera,
esame endoscopico per accertare la via seguita da una piccola quantità di olio iodato introdotta
. = voce dotta, comp. da ventricolo e dal gr. oxorcéo) 'osservo'
plessi coroidei. = comp. da ventricolo ed \ endo \ scopio (v
. = voce dotta, comp. da ventricolo e dal gr. crto ^ fi
. = voce dotta, comp. da ventricolo e dal tema del gr. xéuvo
dotta, lat tardo ventricosus, deriv. da venter -tris (v. ve
per tenervi il denaro, gli arnesi da lavoro, le munizioni, ecc. -anche
pronta al varo. = deriv. da ventre-, cfr. fr. ventrière.
, lat. tardo ventrilóquus, comp. da venter -tris (v. ventre
ai suoi figliuoli, e questi si tirano da parte a rosicchiarli come gatti il ventriglio
pupo animato. = deriv. da ventriloquo-, cfr. fr. ventriloquie (
, mai ». = deriv. da ventriloquo. ventriloquìstico, agg.
, paia ad uno spettatore ch'ella venga da lungi. pananti, i-393: il
l'impressione di essere detto, emesso da un ventriloquo (parole, risate,
popolazione si ventuplicò. = comp. da venti e [moltiplicare (v.)
venti volte maggiore. = deriv. da venti, sul modello di decuplo (v
con riverente atto lo pigli per li panni da basso, venendoli dalla parte dinanzi.
destino o le vicissitudini personali. uguccione da lodi, v-154-38: quel fu nato in
dèa loro, che essi fanno ritratto da quello onde nati sono. bembo,
restati vinti, era certamente non poco da temere che non s'avriano contenuti nei
pronostico del futuro, quale viene effettuato da zingare, cartomanti, chiromanti, compilatori
un chiromante: qual'altreri / parti da studio, e cerco dar ventura / a
io mi contento / che quest'uomo da bene / vi dica la ventura, /
ice che il non goder pregio è da stolte; / donna saggia non dèe
fede pura; / paretemi di gente da ventura / a trovar sempre de le bestie
: quegli è du- done ed è da lui guidata / questa schiera, che schiera
in gran parte di soldati di ventura arrotati da condottieri di mestiere. carducci, iii-5-297
persone, sbudellate, crucifisse e minuzzate da le spettative del lotto, sciorinai in
, 5-403: 1 soldati d'antonio da leva udendo il tumulto della battaglia,
e per accrescere lo spavento avevano scaricato da lontano a ventura colubrine grosse dalle torri
dietro, mi volsi, e perché da ventura alcuni cortigiani con torchi passava, vidi
anderian tutti. = deriv. da ventura. venturato, agg.
e dalla francia e dall'italia, e da tutto tesserato dirottissimamente pianta. mazza,
tornò beato. = deriv. da ventura, col suff. del part.
peggiori di quelli di adesso, esercitati da venturieri di tutte le classi, colpivano assassinando
che probabilmente, con qualche cosa di nuovo da offrirle. 4. per
di venturiera galante, mi sarei allontanato da voi. avete aperto l'adito a delle
in numero di cento venti spalle- giati da una grossa squadra di nobiltà venturiera. brusoni
aiutarli, che soffrire qualche triste saccheggio da quell'esercito rapace. carducci, iii-7-302
tornano al mondo? = deriv. da ventura-, v. anche avventuriero.
gli interlocutori, su qualche circostanza allegata da chi nel dialogo sosteneva la persona di
oro come incrostati di venturina. = da [a] ventura (in quanto per
portato il seme. = deriv. da ventura. venturo, agg. che
'parte sistematica'della sua opera, da continuare in venturi volumi) è un
subito a disegnar quel che sarebbe stato da farsi per tanno venturo. foscolo, xv-36
dante, par., 32-24: da questa parte onde 'l fiore è maturo /
forse dallo spagn. verderón, deriv. da verde, con influsso di ventura.
einaudi, 173: venturosamente, gli innocenti da ogni impuro contatto economistico non vengono a
, che ha buona sorte, favorito da essa. - anche sostant.
quelle di amare. -caratterizzato da avvenimenti lieti, felici, fortunati (
di stnminzimento. = deriv. da ventura. venturóso2, agg. ant
, alla produzione di un'individuo, da cui non andò mai la pietà divisa.
ne'tuoi misteri. 2. caratterizzato da peripezie, contrasti, vicende tumultuose (
apparecchio per prelevare il sangue, costituito da un ago cavo collegato a una provetta di
venature delle ali degli insetti, costituite da tubuli contenenti trachee, nervi ed emolinfa
ed emolinfa. = deriv. da venula. vènus, sf. ant
mia tornata, / perché, sendo da me venus sprezzata, / ora più
bellezza, ma è un fiore che da essa spunta. goldoni, xi-77: non
regai misura / per cui già foste da principio ordite. p. verri, 1-i-86
, lat. venustas -atis, deriv. da venustus (v. venusto).
aspetto, nei comportamenti. guido da pisa, 1-20: tanto l'avea dio
alli nimici piacea. ceresa, 1-604: da intensa, exi- mia grazia, venustate
pass, di venustàre, denom. da venusta (v. venusto); cfr
= voce dotta, comp. da venusto e dal tema del lat ferre 'portare'
tratti, nei movimenti. antonio da ferrara, 154: e tu, possente
di trovare venusto tutto il resto della persona da amare. -aggraziato, garbato (
, degnissimo e cristianissimo, è differente da le circunstanzie dei pregi altrui. bertola,
vissuto serenamente, in pace. antonio da castello san niccolò, lxxxviii-i-167: settecent'anni
lxxxviii-i-167: settecent'anni, ch'è da tulio ostilio / fino a cesare augusto,
voce dotta, lai venustus, deriv. da venus -éris (v. venere1).
in un determinato luogo. giacomo da lentini, 39: tutto credo - e
del porto di tanta tela d'olanda da farmi una dozzina di collari. parini,
, che si trovava nel forte tatto da lui alle gerbe. -arrivo annuale
prosa. -trasferimento miracoloso di qualcosa da un luogo a un altro.
i vivi nell'aere, annunziata già imminente da paolo ai primi cristiani. -venuta
segni ch'io dava d'essere posseduto da uno spirito -e il pericolo ch'io diventassi
nostra antica, dando quel nutrimento che da il vitto alle figure, create da lei
che da il vitto alle figure, create da lei. galileo, 3-2-302: voglio
altra sera parlai colla commissione medica mandata da roma a complimentare il colera a parigi,
il rincontro delle mercanzie che respettivamente passeranno da dette venute. 9. stor
'venuta': da'comici si dice per luogo da cui si viene in iscena.
all'atto. = deriv. da venire. venutière, sm.
, ecc. = deriv. da venuta, n. 9.
arrivato, giunto a destinazione, provenendo da un altro luogo (una persona,
dante, par., 32-27: da l'altra parte onde sono intercisi / di
falari, di averli congiurato contro, fu da lui fatto condurre in mezo alla piazza
. il nuovo venuto: chi è giunto da poco in un luogo, ha assunto
poco in un luogo, ha assunto da poco un incarico, ecc. carducci
che bemstein trova degnodel primo venuto dei rivoluzionari da club, mentre poi egli si convinse
e quegli spendo. = comp. da ven [ti \ e soldo1 (v
. ant. vittoria. bonvesin da la riva, xxxv-i-681: e1 ha dao
2. figur. situazione o ragionamento arduo da affrontare e risolvere, pieno di complicazioni
una disputa che veniva appuntino per districarmi da un brutto vepraio, quando giunti al confine
fruscio di foglie. = denv. da vepre. vèpre, sm.
vepri e ne le tane, / così da cura generosa spinto / cerca ognun
/ daino veloce. monti, 11-558: da folto vepre / sbocca [il cinghiale
dotta, lat. vepretum, deriv. da vepres (v. vepre).
, i-272: questi si scosta molto / da la verace fede. giordano da pisa
/ da la verace fede. giordano da pisa, 7-317: ora in questo vangelo
cristo sia stato il verace messia promesso da dio per salvatore al suo popolo nella
ha, riducendolo a volte a servire da participio, a volte da avverbio: violenza
a servire da participio, a volte da avverbio: violenza che talora si complica
di una operazione; e come spesso da chi meno dovrebbe si vedono i verbali
il ciru- gico, accioché il liberassero da quella molestia, con far di nuovo
voce dotta, lat verbalis, deriv. da verbum (v. verbo).
112: anche qui è da inculcare il solito cave, di guardarsi cioè
attiva dell'allievo. = deriv. da verbale, cfr. fr. verbalisme (
che si riferisce al verbalismo; contraddistinto da esasperato formalismo (con partic. riferimento
, lat. verax -acis, deriv. da verus (v. vero).
alla veracità delle parole che ti scrissi da padova. = deriv. da
da padova. = deriv. da verace-, cfr. lat mediev. veracitas
veranillo e portogh. veranilho, deriv. da verano 'estate'. verare,
os loquitur'. = denom. da vero. verasiaménte (verasiaméntre)
di dio). uguccione da lodi, xxxv-i-621: dolce segnor, umel
, effettivo, non illusorio. uguccione da lodi, v-152-207: messer sant paulo ben
penetencia. = voce seti, da un lai tardo (di area merovingia)
veratrum sabadilla. = deriv. da veratr [ina \. veratridina,
di proprietà sternutatorie. = deriv. da veratro-, è voce registr. dal d
vestìuse veramente / = deriv. da veratro-, è voce registi, dal d
. betussi, xliv-130: veramente non è da paragocostituito da parole. -anche: comunicato
xliv-130: veramente non è da paragocostituito da parole. -anche: comunicato, dato o
, e correzzione dell'altre donne ignomarsilio da padova volgar., ii-29-12: e singnificò
insegnamento). = deriv. da verbale. verbalità, sf. invar
, forza espressiva. = deriv. da verbale. verbalizzante (part. pres
quanto potè raccogliere, del fiotto irrompente, da quel primo testimoniale. jovine, 5-80
godimenti della tavola. = denom. da verbale, col suff. frequent; cfr
. = nome d'agente da verbalizzare. verbalizzazióne, sf.
sintattici. = nome d'azione da verbalizzare. verbalménte, avv.
], 557: il verbasco è chiamato da greci plo- mon. le prime sue
d'annunzio, i-39: viene per paure da lontano un alito / di biancospino e
dotta, lat. verbenaca, deriv. da verbena (v. verbena).
che di lei è unto, ottenni da ciascuno che grazia egli vuole.
voce dotta, lat verbenarlus, deriv. da verbena (v. verbe
dante. = nome d'azione da verberare. verberare, tr. (
dotta, lat. verberare, deriv. da verbèra, neutro plur. di verber
. e. gadda, 10-206: già da tempo il peone aveva detto e ripetuto
dalla grandine, dovessero di ragione andar integrati da uno stipendio, forse anche a sensi
tante. = nome d'azione da verberare. verberazióne, sf. ant
ergo etc. = nome d'azione da verberare. verbesina, sf.
(verbìgero). patol. essere affetto da verbigerazione. - per estens.:
, lat. tardo verbigerare, comp. da verbum (v. ver bo)
palle uguali in mole si lasceranno cadere da un'altezza verbigrazia ai cento braccia,
. verbum (v. verbo) e da lòqui 'parlare'. vèrbio
al campo. = comp. da verbo e dal tema di vendere, sul
, iv-12-412: del resto, è da notare che lo ripubblicai, senza mutarvi verbo
in giornea di professori e di pubblicisti da questi impacci ed angosce giunse insperato il
verbo dell'eguaglianza e della libertà degli individui da rendere uguali. -dato di
viii-3-161: secondo altrui, è detta 'arena'da 'areo ares'che sta per 'essere secco
per 'essere secco e asciutto'; e da questo-verbo mostra qui l'au- tor volere
. 2. e nei tempi da esso derivati e in forma attiva negli
altri tempi. va da un nome. -verbo servile-,
completano con un predicato nominale, può da solo costituire il predicato (come 'camminare'
,... quasi ritratto a verbo da quello di basilea. d. battoli,
proprio ma conferisce alseguente. l'altro da cui è seguito una particolare modalità. -coniugare
verbo. castélvetro, 8-1-527. è da sapere quanti e quali difetti si possano
es- -verbo parasintetico: quello derivato da un aggettinieri, 232: del figliuolo
ne fece più verbo. vo o da un sostantivo per aggiunta contemporanea di -non volere
di alienare beni, e in misura da saldare i debiti né il pasini, né
. = voce dotta, comp. da verbo e da xaxqeia 'adorazione', sul
voce dotta, comp. da verbo e da xaxqeia 'adorazione', sul modello di idolatria
d'idee. = deriv. da verbolatrìa. verbonfine, sf.
di quella. = comp. da verbo, in (v.) e
tutte senza fatica. = comp. da verbo, in (v.) e
e dalla 'verbonnanzi. = comp. da verbo e innanzi (v.),
le trattate cose fra nui più verbosamente da astana lo intenderai. = comp.
, lat. verbosìtas -dtis, deriv. da verbosus (v. ver
, 1-ii-10: non era sì bene trattato da lei il maestro di musica che si
modo troppo esteso e particolareggiato, tale da suscitare noia, fastidio (un discorso
un sentimentalismo verboso che finiva per allontanarla da me; e sulla pagina mi perdevo
voce dotta, lat verbosus, deriv. da verbum (v. verbo);
: segue poi il telaruolo dove troverete, da quelle di bambagia in fuori, tutte
a ghirone / che come donne vi salviam da morte; / ma che si serva
e le verdacchie. = deriv. da verde. verdàcchio, sm. ant
come beveroni. = deriv. da verde. verdàccio, sm.
minerale, di tonalità verdastra, costituito da una miscela di ocra, di nero
s'apre la gran viottola solatìa che da una parte è protetta da una sei-
viottola solatìa che da una parte è protetta da una sei- vetta di cipressi e dall'
degli ulivi. = deriv. da verde. verdaderaménte (verdadieraménte),
ebrei... futili favole, composte da profeti savi e verdadieri, con la
. che corrisponde a verità, che nasce da sincerità; veritiero, autentico.
è l'anima dell'istoria s'è usata da me ogni possibile diligenza per ritrame le
= dallo spagn. verdadero, che è da verdad 'verità'. verdante, agg
. = dal lat viridartum, che da virìdis (v. verde).
tappeto verdastro che giaceva nella mia stanza da letto. nievo, 8: apriva le
dal crepitante rosseggiar dei tizzoni, e da due verdastre finestrelle imprigionate da una doppia
tizzoni, e da due verdastre finestrelle imprigionate da una doppia inferriata. e. cecchi
patologica). passeroni, 4-38: da medico non faccia / chi verdastro è sempre
cielo è verdastrino. = deriv. da verde-, cfr. fr. verdàtre (
acerbo, non maturo; colto e reciso da poco, non appassito o secco,
traea non poco danaro; e singolarmente da quattrocento e più bei piedi di ramerino
... il tratto di vite da uva, verdeazzurro di solfato, rivestito di
e verde azzurro. = comp. da verde e azzurro (v.).
riva cavalloni enormi di schiuma passò da un colore di fango ad un colore verde
cigolando sotto il portico interno. -tagliato da poco e non ancora adatto a essere
d'un stizzo verde ch'arso sia / da l'un de capi, che da
da l'un de capi, che da l'altro geme / e cigola per vento
5-58: eppur tai cose, se da lungi il guardo / vi s'affissa da
da lungi il guardo / vi s'affissa da noi, sembran confuse / e ferme
iudica che la morte non è troppo da la longa. bruno, 2-108: quanto
: ma la madre continuava a sbattere da tutte le parti nei suoi servizi, ed
1-146: questo amor umano quando va da uomo giovane a donna parimente verde e fresca
-primaverile (la stagione). buonaccorso da montemagno il giovane, i-1-5: né quando
). svevo, 2-419: ha da capitargli anche l'amore, in quella verde
'disperato', non saziato, non placato da quella vendetta: il suo dolore riman vivo
cima dura, / se non è giunta da tetati grosse! chiose cagliaritane, 66
; e opra, per ver dire da malo cristiano e contra il precetto della carità
e con una così feroce gaiezza, da trasformare e fissare i personaggi in una specie
, rivestimento di panno verde dei tavoli da gioco. -tavolo verde, v. tavolo
attribuito a petrarca, xlvii-115: ma quanto da la neve è al verde e al
dei semafori, e viceversa, è accompagnato da uno scampanellio? calvino, 12-7:
, 1-163: 1 verdi si tirano da terre o da vegetali, ma uno fra
: 1 verdi si tirano da terre o da vegetali, ma uno fra i più
posisi in sul verde. s. bernardino da siena, 739: dove elle [
antico: materiale edilizio assai pregiato costituito da serpentinite massiva con venature di calcite bianca
son nomi di parti nate in arezzo da 'guelfi'e da 'ghibellini'di quella città.
parti nate in arezzo da 'guelfi'e da 'ghibellini'di quella città. g. villani
incentivare la richiesta di informazioni commerciali da parte di possibili clienti. 28.
è al verde: / e che da spender più poco gli resta. bacchetti,
n. 6. = comp. da verde e bruno1 (v.).
è dal class, viridis, deriv. da virare 'essere verde. verdèa
bella giudea! = deriv. da verdiga: la voce è passata al fr
destra è praticato un vano, chiuso da cortine di broccatello verdebianco, ov'è il
di luna. = comp. da verde e bianco1 (v.).
di odorose colombe. = comp. da verde e biondo1 (v.).
tradotta balcanica. = comp. da verde e bottiglia (v.).
di 5%. = deriv. da verde-, cfr. verdiga, verdea e
polpa biancastra. = deriv. da verde. verdechiaro (vérde chiaro
chiaro di verdura. = comp. da verde e chiaro1 (v.).
questi consigli sieno bevuti e digeriti più da te che da pellico; bench'ei sorga
bevuti e digeriti più da te che da pellico; bench'ei sorga albero lento e
e rami succosi. = comp. da verde e cupo (v.).
marinetti, 2-iii-184: io che vengo da voroscilograd devo precisare però che le cupole
- oppressioni. = comp. da verde e dorato1 (v.).
: si ricordò che ella era venuta via da sannazzaro con l'uzzolo di bere il
di verdegaio smaltato. = comp. da verde e gaio1 (v.).
. = agg. verb. da verdeggiare. verdeggiaménto, sm.
verdeggiamento. = nome d'azione da verdeggiare. verdeggiante (pari.
ombroso, / per cui serpendo al mar da l'erbe ascoso / porta limpido rio
. serafini, 18: men s'apprezza da noi la fanciullezza, per essere l'
maturo. 4. che muove da gaiezza, da allegria, da serenità.
4. che muove da gaiezza, da allegria, da serenità. tassoni,
che muove da gaiezza, da allegria, da serenità. tassoni, xiii-558: sono
altro razzo i ochi mi ombreza. domenico da prato, lxxxviii-i-499: in sì fatto
ma olmi ed altissime querque verdeggiare. ca'da mosto, 1-119: le dite montagne
e che verdezono: et è bella cossa da veder. ariosto, 10-61: verdeggiar
la mano / sul cappello di piuma: da lontano / la maretta verdeggia nel rigoglio
verdeggia. = denom. da verde, col suff. frequent
steccati di canne chiudono i giardini angusti da cui sporgono le grandi foglie verdi-gialle, sfrangiate
mio sangue! palazzeschi, 5-283: movimenti da macaco e molli delle braccia, del
di verdegiallo. = comp. da verde e giallo (v.).
verde assai bello e vivace, molto cercato da chi minia. carena, 1-165:
e vivace. = comp. da verde e giglio1 (v.).
glio. = comp. da verde e grigio (v.).
verdelettrica! ». = comp. da verde ed elettrico (v.).
buccia verdognola e liscia, che matura da giugno ad agosto, ottenuto artificialmente mediante
si chiamano verdelli i limoni che maturano da maggio a settembre. 4.
calenzolo o verdello. = deriv. da verde. verdemare (vérde mare)
il sole. = comp. da verde e mare (v.).
soffiare, onde che pive / volete voi da lei, s'ella dà il moto
verdemezzo / troppo presto, o pur da sezzo) / guarda ben se a dirittura
... /... / da cortona, ed'arezzo, / sì piacevol
che e'[il gesso] sia rasciutto da per sé, a modo che usiamo
per marsiglia. = comp. da verde e mezzo1 (v.).
di pioggia. = comp. da verde e negro (v.).
piangenti. = comp. da verde e nero (v.).
pel sentier sparsi. = comp. da verde e odoroso (v.).
ma tranquillo. = comp. da verde e pisello1 (v.).
il nome. = comp. da verde e porro1 (v.).
. soderini, ni-169: è ancora da avvertire che per la troppa verderaggine
luogo fresco. = deriv. da verdero. verderame (ant.
sorta,... verderame, strumenti da suono, ed altre mercanzie e lavori
di ottone, costituita per lo più da carbonato basico di rame. anonimo [
], 344: il rame vien travagliato da la sua ruggia, che chiamiamo verderame
questa sostanza. = comp. da verde e rame (v.).
o verderello. = deriv. da verde, con doppio suff.
verdero / ti vidi in primero. setto da pisa, xxxv- 1-295: égli così
del miglio] che s'na a eleggere da seminare, dèe essere di quello che
ella è sana. = deriv. da verdero. tanara, 352:
il pregio. = comp. da verde e scuro1 (v.).
e freschi conservati. = comp. da verde e secco1 (v.).
, un raggio corse sul prato che da verde pisello diventò verde smeraldo. =
diventò verde smeraldo. = comp. da verde e smeraldo (v.).
. e spagn. verdete, deriv. da verde (v. verde);
d'ocria. = comp. da verde e terra (v.).
-in senso generico: qualsiasi sentenza emessa da un giudice o da una corte giudicante.
qualsiasi sentenza emessa da un giudice o da una corte giudicante. d.
2. per estens. decisione presa da un arbitro o da una giuria in
estens. decisione presa da un arbitro o da una giuria in un concorso, in
gara, in una competizione sportiva o da una commissione esaminatrice in merito a una
, corrosa d'aria d'ombra e da qualche ignoto corrosivo volatile. =
corrosivo volatile. = comp. da verde e rò$a (v.).
della voce di area merid. virdisca, da un lat. region. *
be grasso. = deriv. da verde. verdescuro (vérde scuro
vile. -diagnosi o prognosi espressa da un medico su un malato.
... / sì dolce canto da lor si divelve: / con lor ghirlande
con una cotal tinterella piacevolmente verdetta, da crederla tutto al più convalescente.
di verno. = deriv. da verde, cfr. lat. mediev.
: il novissimo sol di termidoro / da l'indaco de 'l ciel folgora tonde,
polizia filosofica. = deriv. da verde. verdiani§mo, sm.
mocchi è eloquente afono ardente musicomane circondato da tenori baritoni ma lo rovescia la risacca
a scavalcarle. = deriv. da verdiano. verdiano, agg.
stile. -in partic.: composto da giuseppe verdi. carducci, iii-19-92
fa prati verdicanti. s. bernardino da siena, 219: sai, in sur
, verdicare nella novella fronde. domenico da montecchiello, 2-66: l'omore fa
, lat. tardo viridicàre, denom. da virìdis (v. verde),
vino bianco secco che si produce principalmente da tale vitigno, di colore giallo paglierino
fico, verdino. = deriv. da verde, sul modello di rubecchio1 (v
lui o verdiccia. = deriv. da verde. verdicènte (verodicènte)
: questo fu miracolo di voce mandata da dio, e certo all'uomo, ma
d'appio. = comp. da vero e dicente (v.);
di area o provenienza settentr., probabilmente da un lat * \ uva] vi
[ri \ s -antis, deriv. da virìdis (v. verde), sul
posticcio, il quale credea essere vernaccia da comiglia, vide nuove ragione d'uve al
di grigiastro. = deriv. da verde. verdinèllo, sm.
.]: 'verdinello': succhiello, strumento da bucare. = voce di area
dimin. di un vèrdenè o vèrdèlè da far risalire al lat. * verdo -inis
tendente al verdastro. = comp. da verdino e ittero1 (v.).
. region. nel dialetto genovese, carta da gioco di segno quattro. - strisciare
di genova. = dimin. da verde. verdipiède, agg. omit
n. 1. = comp. da verde e piede (v.).
, ne tumida / terra sommerso, da la putredine / acre de le carni un
sentir verdire. = denom. da verde-, cfr. fr. verdir (
produce. = deriv. da verde. verdite, sf.
di sostanze argillose. = deriv. da verde. verdittivo, agg.
grazie all'espressione di un giudizio emesso da un'autorità (un atto linguistico)
ombrellone verdoccio. = deriv. da verde. verdoemocròmo, sm.
della globina. = comp. da verde e emocromo (v.).
. coleglobina. = comp. da verde e [emoglobina (v.)
pretesca, il cui colore fu paragonato da gioiazza al verdognolo di un bigliardo stravecchio.
tiene del livido. = deriv. da verde, con doppio suff.
, li quali, come che fosse da sera, andassono a portare certe sue pergole
o hortulanus). = deriv. da verde, con doppio suff. verdoliva
colore verdoliva. = comp. da verde e oliva (v.).
50 cm. = deriv. da verde. verdóne, agg.
determinata a raccogliere anche quelle bianche opache da maraschino. -pomodori verdoni (
colore delle divise. 4. banconota da un dollaro. 5. omit.
di tordo acquatico. = deriv. da verde. verdoperossidasi, sf.
colore verdastro. = comp. da verde e perossidasi (v.).
anche in un contesto figur. bonvesin da la riva, xxxv-i-677: eo valio incontra
vegetazione ricca e rigogliosa. giacomino da verona, xxxv-i-630: per mego - un
verdor e fr. verdeur, deriv. da vert (v. verde) sul
lat. tardo viror -óris (che è da virère 'verdeggiare'). verdòro
ferrata. = comp. da verde e oro (v.).
rive exhaurire,... feci vaso da bevere gratissimo. = deriv.
bevere gratissimo. = deriv. da verde. verducata, sf.
con una bella spera et una scodella da donne di parto. = forma
= dallo spagn. verdugado, deriv. da verdugo (v. verduco),
moderni. = deriv. da verduco. verdùccio, agg
, verdùccio. = deriv. da verde. verduco (verdugo)
o gibellina,... gli verdughi da lato, le scimitarre o i pistoiesi
o gibellina,... gli verdughi da lato, le scimitarre o i pistoiesi
glisomiro... fatta vestir la fanciulla da maschio; e con sua estrema contentezza
'stocco'e 'pollone, virgulto', deriv. da verde (v. verde).
ha sete. = deriv. da verde. verdulante, agg.
marcio verdume galleggiante. = denv. da verde. verdunizzazióne, sf.
rivera / li auselli fan sbaldore / dentro da la frondura / cantando in lor manera
piante. - anche: luogo ricoperto da una vegetazione lussureggiante. faba, xxviii-17
, 2-57: un giorno che ceresa aveva da fare a torino, io restai solo
6. elemento decorativo o scenico costituito da elementi vegetali, floreali. ingegneri
, fan quasi sospettare che ropera abbia servito da cartone per un arazzo della fabbrica ferrarese
gli elementi costitutivi del palcoscenico erano formati da vegetazione arborea. moravia, 13-85:
verdura! ». = deriv. da verde. verduràio, sm.
la branda. = deriv. da verdura. verdusca (verdùschia)
baena. = deriv. da verde. verduzzo, sm.
nel veneto. -anche: vino bianco secco da pasto che se ne ricava.
= deriv. da verde. vére, sm.
per la tiara? = denom. da verecondia. verecóndia (verecùndia)
. disposizione d'animo di chi rifugge da ciò che è moralmente sconveniente o che
voce dotta, lat verecùndia, deriv. da verecundus (v. verecondo).
padre. -che denota o deriva da riservatezza, prudenza o esitazione, timidezza
oppressi per poco che si veggono circondati da mondo e da grandi negozi. bacchelli,
che si veggono circondati da mondo e da grandi negozi. bacchelli, 13-400:
. 4. figur. caratterizzato da elegante sobrietà, da raffinata contenutezza,
. figur. caratterizzato da elegante sobrietà, da raffinata contenutezza, da equilibrio stilistico (
elegante sobrietà, da raffinata contenutezza, da equilibrio stilistico (uno stile, un'
stanze i cavalli veredarieri cioè delle poste ordinate da lodovico xi de quali fu il primo
che è dal class. veredus 'cavallo da posta o da caccia'. verèndo
class. veredus 'cavallo da posta o da caccia'. verèndo, agg.
dove riponiate il veretro, come e da chi '1 facciate mansuefare, quando s'inalbera
dotta, lat. veretrum, deriv. da vereri (v. verendo).
-pungolo per incitare i cavalli o altri animali da tiro. ammaestramenti, 164:
al maneggio, all'ora si leva da terra e si raggira quando fischia la verga
. manzoni, vi-1-583: la 'verga'da battere il grano. -ant. e
letter. freccia, dardo. guido da pisa, 1-292: lo cervio così ferito
petrarca, 188-11: l'ombra che cade da quel'umil colle, /..
chiamansi 'riversati'i polloni, che, nati da verghe dell'anno stesso, al duro
lo cavò fuori per tagliare una verga da una pianta dietro il sedile.
governo; chi lo detiene. bartolomeo da s. c., 13-3-13: la
fronte oscena e la deforme spalla / da la verga d'ulisse illividite / su
pupilla del principe; perciò fu rappresentato da chi diè legge alle corone, sotto il
strascinando il passo. pascoli, 701: da fanciullo pascolai la greggia, / reggendo
dalla verga di merlino. -verga da rabdomante-, bacchetta usata da chi pratica
-verga da rabdomante-, bacchetta usata da chi pratica la rabdomanzia. -con
dichiararebbe nel fiorire della virga che aveva da essere sacerdote. pascoli, 1024:
ruscelli, 1-201: incominciando adunque primeramente da questo, che per buona ventura,
, e cosi longhe e grosse verghe da far lieve, zapponi e forti picchi.
tavole d'olmi, fortificate per lungo da verghe di ferro. fucini,
463: la cesta poi è sormontata da un arco formato da una verga d'
cesta poi è sormontata da un arco formato da una verga d'ottone lucidissima, alla
il fune pendolo, che scende, / da verga sottilissima è toccato, / del
incontrando i nuvoli disposti a ciò, da essi si riflettono agli occhi nostri.
agisce la provvidenza divina. bartolomeo da s. c., 3-7-5: ella
-giustizia o castigo divino. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
. s. agostino, 1-7-82: da sion fu mandata la legge di cristo,
'virga aurea'. erba giudaica. erba da pesci. erba pagana. verga aurea.
vela. verga, i-149: è morto da buon marinaio, sulla verga di trinchetto
la sua libertà; la quale è occupata da costui, che al tutto cerca portarne
o come una verga: essere percorso da intensi tremori a causa del freddo,
mano della carta filigranata, piano costituito da vergelle d'ottone parallele e ravvicinate.
mi dite. = nome d'agente da vergare, n. 4. vergatura
detestare le ga- ramufolerie, le vergature da verga, di quello sciarpellatissimo babbuasso.
sotto. = nome d'azione da vergare. vergèlla (ant.
tuo bastoncello mi hanno consolato. andrea da barberino, ii-224: molte percosse d'una
rustico, e non si dèe cavalcare da onesto uomo. adr. politi, 1-717
né vergella, / ma un arbor già da frutti serà questo. mattioli [dioscoride
-figur. discendente. felice da massa marittima, xliii-220: maria risponde,
'chi porta un bastone'), deriv. da virga (v. verga);
; secondo altri, molto più verosimilmente da un lat volg. * vervecarìus '
* vervecarìus 'pastore', denv. da vervex -ècis 'castrone', di origine incerta.
più copie contemporaneamente. = deriv. da vergato. vergato (pari. pass
vergato che a vostro dispetto vi riconduceva da vostro padre. -inferto, assestato
guido reni? = denom. da verga. vergata, sf.
11-299: come straziar, signor, e da che mano, / ti veggo alla
veggo alla colonna derelitto, / e da vergate orribili traffitto, / che i
più fregi, si crede dovere essere da molto più tenuta e più che l'altre
lanterne, fu un lumacotto di quelli da quattro coma, il quale prese per moglie
, sino a toglierle il respiro: da quelle forme appena sbozzate, indecise alcune,
], ii: tutto questo filo nasce da tondino in alluminio, rame, acciaio
raggiungere il diametro voluto. = da un lat. volg. * virgéllam (
un lat. volg. * virgéllam (da cui dipende anche l'it sett.
patella in bianco. = deriv. da vergella, col suff. del pari.
vergelluti nocelli. = deriv. da vergelio. vergènte (part.
-con riferimento al fascio di raggi divergenti da un oggetto o convergenti in un punto
e tesser meno. = deriv. da vergere. vèrgere, intr. {
di cicerone. = nome d'azione da vergheggiare. vergheggiare, tr. (
manichi di martello, e vette di coreggiati da battere il grano, e le biade
grano, e le biade e vette da vergheggiar la lana. = frequent.
in = voce dotta, lat vergiltae, da connettere con vergare 'declisulle gambe.
'declisulle gambe. = deriv. da vergheggiare. vergheggiato (part.
lasciò impietosire. 2. segnato da lividi causati da vergate. s
2. segnato da lividi causati da vergate. s s b
sottoposti. = nome d'agente da vergheggiare. vergheggino (dial.
fatto questo si agamaita [la lana] da verghezini sopra un graticcio fatto di certe
bacchette sottili. = deriv. da vergheggiare, n. 2; la var
un cumulo ammassato, / son elle da quei colpi, in aria astrette / a
pasolini, 9-317: ci sarebbe da scrivere un intero, grosso capitolo di
per giove, ma un verghifero / da melita sarai. ve'ch'i'mi carco
. = voce dotta, comp. da verga e dal tema del lat. ferre
che traduce il gr. naanylag 'uomo da frusta, mariuolo'. vergilie,
, tra le quali son quelle chiamate da molti pleiade, da alcuni iade e da
son quelle chiamate da molti pleiade, da alcuni iade e da molti altri vergilie.
da molti pleiade, da alcuni iade e da molti altri vergilie. nare [
verginal uscendo fora. -letter. intonato da vergini. bontempi, 1-1-78: le
, 1-1-78: le canzoni virginali furono composte da alemane, da pindaro, da simonide
canzoni virginali furono composte da alemane, da pindaro, da simonide e da bachillide.
composte da alemane, da pindaro, da simonide e da bachillide. pascoli,
alemane, da pindaro, da simonide e da bachillide. pascoli, i-448: viveva
1-355: il buon prioli era amato da tutti per la bontà dell'indole, ed
rifondere a infantile purità le anime depravate da una fittizia socievolezza. 8
dotta, lat. virginalis, deriv. da virgo -tnis (v. vergine).
v-1-548: io, signore, mi vituperarci da me stesso circa il non correre a
a fare la sua volontà. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
: ciascuno anno tutte le vergini che da marito sono in un luogo si adunano e
salva e guarda l'amor meo. pietro da bascapè, v-187-32: cum el desces
ch'io mercé vi chiami. fausto da longiano, iv-19: cinque cose erano in
5. marin. tipo di paranco costituito da due bozzelli uniti insieme a una delle
fino al xvi sec., costituito da una sorta di sarcofago a forma di donna
della vergine: sottili fili sericei prodotti da giovani ragni. 9. ant.
petto, balia, e due pocce da far corrompere i vergini e da sfratare i
due pocce da far corrompere i vergini e da sfratare i martiri. 11.
gioco delle buche, disputato al biliardo da sei o più giocatori, il giocatore che
te portò il signore. s. bernardino da siena, 42: il portò nove
fanciullezza. cicognani, v-1-243: come da piccoli tutti ci appropriamo le lingue che
lingue che intorno ci sono parlate mentre da adulti non s'arriva a farle nostre
giovinezza. 14. esente o immune da azioni, comportamenti, sentimenti o pensieri
. sannazaro, iv-85: se uscire da amore totalmente vorrai, con acqua lustrale
mai stata messa al taglio, è da rifarla, tagliandola a'piedi, anco se
fiumi ser peggiavano non visti da occhio d'uomo. moravia, ii-210:
2og: le regioni sopradette che nascono come da sé dalla nostra opinione scritta a caso
verginella, assiduo canto, / che da chiuso ricetto errando vieni / per le quiete
par- turito el nostro salvator. ricciardo da cortona, 7: noi offendiamo colui
di venire nel ventre d'una verginella da la quale prese carne umana. 3
monaca. gigli, 3-7: fu da quelle sante verginelle volentieri accolta come colomba
fosti sedotta dal zufolo insidiatore di qualche poetuzzo da postribolo, vieni sulle ali di fuoco
g. bassani, 6-50: soffriva da circa un mese delle conseguenze di un
malizia o di peccato. bianco da siena, 186: o sposa dell'agnello
che i verginetti e casti / pensier da vano immaginar sien guasti. = masch
. = voce dotta, comp. da vergine e dal tema dei comp. lat
al confino di polizia, in modo da rifarsi una verginità e loro, le spie
. non giocava, sul serio, da almeno dieci anni, era come si fosse
, lat. virginìtas -atis, deriv. da virgo -ìnis (v. ver
diacono volgar., i-278: infin da la sua infanzia consecròe la sua verginitade
allora vigente prescriveva che chi aveva salvato da pericolo certo la verginità d'una fanciulla
fiamma, 382: la santissima madre da principio della sua vita consagrò con voto
d'animo. s. caterina da siena, i-77: perdettero la virginità dell'
d'annunzio, i-471: langue, da presso, entro la coppa un giglio
un'antica voce toscana, usata soventemente da zucchero bencivieni, volgarizzatore del maestro aldobrandino
adattamento del fr. verjus, comp. da vert 'verde'e jus 'succo'. vergobrèto
non voglio che per le raccontate cose da loro che seguono e per l'ascoltate,
osava levar gli occhi, assalito come da un certo senso di vergogna per quel che
comportamento; riserbo nell'espressione. bartolomeo da s. c., 3-7-3: cosie
una povera ragazza ch'egli aveva tolto da un luogo di vergogna. 3.
-vergogna, vergogna! -mi lasciai rinfocolare da una simile mistura queste vecchie midolle di
vergogna / non abbia il signor nostro da pararsi ». sarpi, vi-1-117: col
e agl'inglesi, pure se ne sa da tutti noi forestieri tanto poco, che
di mare coprivano. anguillara, 10-52: da l'aura la gonnella alzata, e
, ix-360: teneva la testa reclinata da una parte e si lavava senza fretta,
omini de grecia li dissero vergonia. busone da gubbio, 1-161: aspetti tu che
comportarsi in un certo modo. mico da siena, 452: già non saccio l'
non saccio l'ora / ch'i'parta da sì grave pena dura, / la
esequie, spargiamo, ponno esser viste da chi che sia, senza che ce ne
prop. subord. attribuito a cino da pistoia, iii-7-83: 1'che tanta laidezza
con un vincastro di salcio la frustarono da ladro senno. ulloa [guevara],
proverbi toscani, 177: niuno s'ha da vergognare della sua arte. ibidem,
si satolla. = denom. da vergogna. vergognato (pari. pass
. = agg. verb. da vergognare. vergognevolménte, avv.
dogliosi prieghi. = deriv. da vergogna. vergognósa, sf.
iévrj, part. pres. sostant. da aloxùvoncti 'mi vergogno'. vergognosaménte,
il cordace ballo licenzioso usato nelle commedie da persone riscaldate dal vino e...
tasso, 11-iii-746: mi fu portato da sedere a rincontro e mi fu imposto
facilità al rossore. = deriv. da vergognoso. vergognóso (vergognióso,
o in determinate situazioni. bonvesin da la riva, xxxv-i-694: suspira e buta
quella vita materiale in cui mi arrabattavo da due anni. cassola, 8-127: guardò
confronti della persona amata. giacomo da lentini, 8: son sì vergognoso /
tosto che io sarò dinanzi al vecchio, da poi, il risalutarlo con basse e
la notte primiera vergognose ». paolo da certaldo, 329: molto sta bene a
chiari, 1-i-44: mi parlò in somma da donna saggia, e mi fé tingere
dentro'dannatamente, con un'enfasi falsettistica da baraccone e una vergognosa sprovvedutezza da doposcuola
falsettistica da baraccone e una vergognosa sprovvedutezza da doposcuola, da oratorio, da ora
e una vergognosa sprovvedutezza da doposcuola, da oratorio, da ora del soldato,
sprovvedutezza da doposcuola, da oratorio, da ora del soldato, da radio per le
oratorio, da ora del soldato, da radio per le cliniche. -contrario