dodici segmenti principali di paraboloide iperbolico intersecati da un 'toro'(con una sezione trasversale
un cavo', poi 'cor da, fune', di origine incerta.
letto coniugale, talamo. pellegrino da castiglion fiorentino, lxxxviii-ii-259: simi-
cacciata fu dal suo maritai toro / da quel che 'l vello d'oro / aguadagnò
fortemente radioattivo. = deriv. da torio. toròfilo, agg.
dicono con disprezzo i torofili appassionati, da serve e da bambini. =
i torofili appassionati, da serve e da bambini. = voce dotta comp
. = voce dotta comp. da toro1 e dal gr. cpiàog 'amico,
molto raro, fortemente radioattivo, costituito da nesosilicato di uranio e torio, che
nel sistema tetragonale. = comp. da lofio) e gummite; cfr. ingl
di ciambella). = deriv. da toroide. toròide, sf. matem
= voce dotta, comp. da toro2 e dal suff. gr. oeiòrjg
dotta, lai scient thoron, driv. da torio. toróne, sm. marin
. colonna, 3-54: omè moribondo! da... far trepidare...
dotta, lat. torosum, deriv. da torus 'muscolo'(v. toro2).
vuole della scienza e non quelle cantilene da organino, che qualunque torototèla adesso sarebbe
col ritornello 'toro- totella-torototà'. = da torototèla, torototà, ritornello con cui terminavano
posti alla radice delle pinne pettorali formati da numerose piastre elettriche con cui riescono a
oggi non più in uso, costituito da un recipiente stagno colmo di una carica
sf. milit. piccola e veloce nave da guerra armata di siluri e torpedini,
alla seconda guerra mondiale e oggi sostituita da imbarcazioni più rapide ed efficaci.
porti e delle coste 'torpediniera'... da portare sulle navi. ferd. martini
torpediniera italiana, soldati americani in vacanza da una guarnigione 'quelque pari en europe', zitelle
dagli anni. = • deriv. da torpedine, n. 2.
: ariete torpediniero. = deriv. da torpedine, n. 2. torpèdo
3-196: si correva a una velocità da record. la torpedo del dottore era
barilli, ii-542: il torpedone parte da roma alle sei e mezzo la mattina
assalire. te chiusa, mantenuta da un peso al di sotto della linea di
linea di acqua e carica di polvere da guerra e di artifizi che ardono anche
altro prudenti e accorti, che si lasciano da una torpedine e ignavia predominare. segneri
predominare. segneri, iii-3-27: noi presi da non so quale torpedine e istupiditi,
torpedine e istupiditi, non curiamo l'udienza da lui pro- fertaci e vogliamo prima ostinati
i-142: non mi fu permesso il farlo da una certa torpedine intellettuale.
dotta, lat torpedo -ìnis, deriv. da torpere (v. torpere);
il rospo che sotto alla zolla torpe da cent'anni. 3. per estens
sostanza de'muscoli. = deriv. da torpido. torpidire, intr. (
torpidisce neghitosa e genera fecciosa schiuma, da cui nascono esalazioni putenti e vapori opachi
e vapori opachi? = denom. da torpido. torpidità, sf.
, lat. torpiditas -àtis, deriv. da torpidus (v. torpido).
guardi. tòrpido, agg. afflitto da torpore, da riduzione della sensibilità,
tòrpido, agg. afflitto da torpore, da riduzione della sensibilità, intirizzito (il
del freddo. 3. caratterizzato da inerzia, da mancanza di vitalità e
3. caratterizzato da inerzia, da mancanza di vitalità e di iniziativa (
ne'suoi occhi opachi brillava un desiderio da non comunicare che non la vista ormai torpida
voce dotta, lat torpìdus, deriv. da torpére (v. torpere).
colombo selvatico maggiore dicesi a roma piccione da ghianda, in toscana colombaccio, in lombardia
voce dotta, lat torquatus, deriv. da torquis o torques (v.
disnaturato. 2. essere contraddistinto da immobilismo, e mancanza d'iniziativa (
asperse. bicchierai, 215: paralisi da freddo, per essersi nel dicembre 1775,
dell'accidioso, se non quella procedere da un torpore, da una vitalità, da
non quella procedere da un torpore, da una vitalità, da una oziosità di mente
da un torpore, da una vitalità, da una oziosità di mente, per le
tumulti. buonarroti il giovane, 9-766: da sì fiero torpor l'alma prostrata:
hanno per lo passato cagionata la carestia frequentemente da noi, debbesi attribuire...
dotta, lat torpor -dris, deriv. da torpére (v. torpore).
dell'europa antica, collana rigida formata da spirali di bronzo e d'oro intrecciate
lat. torquis o torques, deriv. da torquére (v. torcere).
in circo. = deriv. da torque, nel signif. n. 2
fiammanti. = deriv. da torquemada. torquére, tr.
xxv e molti ornamenti, non dico da cavaliere, ma da legione. =
ornamenti, non dico da cavaliere, ma da legione. = dal lat torques (
i suoi talacimanni, / che gridavan da certi torracchioni, / come fanno gli allocchi
alla porta del borgo, fiancheggiata allora da un antico torracchione mezzo rovinato...
centrale. = deriv. da torre, con doppio suff. spreg.
1. = deriv. da torre, con doppio suff.
gran torazo, / gli occhi aperti da un segazo, / sta la su e
a fonnamento si desfacza! » uguccione da lodi, xxxv-i-601: mo no me pò
e le torri della città. mariano da siena, 121: questa città ha un
giorno. d'annunzio, i-238: scendea da la torre un'altra voce: /
vento. g. visconti, 1-137: da poi ch'abbiate ellecto a chi supporre
iranici. 2. antica macchina da guerra costituita da un'alta struttura lignea
2. antica macchina da guerra costituita da un'alta struttura lignea a più piani
accostata alle mura della fortezza o della città da assediare (anche nell'espressione torre mobile
-incastellatura montata sulla schiena degli elefanti da combattimento, nella quale prendevano posto alcuni
uomini armati. boiardo, 1-4-60: da mezodì, dove la batte il mare,
era ordinato un naviglio infinito; / da terra gli elefanti hanno a menare,
marin. torre di comando-, sulle navi da guerra, struttura corazzata chiusa, cilindrica
. -nave a torre, nave da carico secco alla rinfusa in uso alla
uso alla fine dell'ottocento, caratterizzata da un ponte di coperta circondato da un
caratterizzata da un ponte di coperta circondato da un bordo libero di minime dimensioni e
bordo libero di minime dimensioni e sormontato da una stretta sovrastruttura per tutta la lunghezza
.). -torràccia. andrea da barberino, 6-ii-134: viddi una sepoltura,
: a santo andrea tolsono due fanciulle da marito,... che erano ridotte
var. di tùqois, che è prestito da una lingua forse dell'asia minore,
voce dotta, lai torrefacère, comp. da torrère 'far seccare'e facère (v
consumi. = nome d'agente da torrefare; voce registr. dal d.
sono sottoposti alcuni tipi di trinciato ricavati da un miscuglio di tabacchi diversi, in partic
componenti. = nome d'azione da torrefare-, cfr. anche fr. torréfaction
la sua trasparenza verde è come turbata da un latte per le grosse pietre del letto
piccini, / quando alle donne si facean da presso, / che invasero il
le fiamme. = denom. da torre, col suff. frequent.
varietà di fiere, e baroni con arme da cacciare, e su le muraglie
su le muraglie uomini con instrumento da suscitare le fere. = deriv
le fere. = deriv. da torre, col suff. dei pari.
, in partic. montano, caratterizzato da portata irregolare con alternanza di periodi di
incassato strettamente fra gole e interrotto talora da salti e cascate. beicari,
177: li quali popoli sono premuti da sette gielidi, cioè freddi trioni cioè sette
e li prossimi miei sono passati via da me tanto repentemente quanto uno torrente che
nello stesso giorno quantità grandissima di acqua da una parte e dall'altra (cosa
, a versar piogge e torrenti / da questi occhi dolenti. tasso, 10-49:
sarebbero stati i loro cuori irreparabilmente innondati da rapidi torrenti di sfrenatissime voglie. fagiuoli,
sfrenatissime voglie. fagiuoli, retto da furore più che da ragione, valorosamente fu
, retto da furore più che da ragione, valorosamente fu sostenuto dalla disciplina
, 1-39: un torrente di vialetti fiancheggiati da rocce aguzze che sembrano denti di cremagliera
9: lo stesso torrente di automobili che da così poco tempo riempie le vie di
'l fiume travolti arbori e sassi, / da loco malagevole impediti / gli arcadi cavalieri
torrentelli, perché troppo insuperbiti in volere da sé portare il proprio tributo al mare,
., con un'evoluzione semantica che da 'corso d'acqua che si dissecca'passa a
capacità di produrre sostanze nutritive a partire da materiali inorganici (e il termine non
alimenti vegetali. 2. costituito esclusivamente da alimenti vegetali, con esclusione anche di
dieta). = deriv. da vegetale. vegetarismo, sm.
e formaggi. = deriv. da vegetale. vegetalista, agg.
-anche sostant. = deriv. da vegetale. vegetalizzare, tr. letter
parole in libertà. = denom. da vegetale, col suff. frequent vegetalménte
l'altro di questi due eccessi provengono da un'identica fragilità di quelle impercettibili fibre spirituali
che appartiene al regno vegetale; costituito da piante; che si sviluppa, che
essere in pieno rigoglio; essere coperto da una fitta vegetazione (il suolo).
voce dotta, lai vegetare, denom. da vegétus (v. vegeto).
un'intera biblioteca. = deriv. da vegetariano-, cfr. fr. végétarianisme (
brontosauro. 2. costituito esclusivamente da alimenti vegetali ed eventualmente da uova,
costituito esclusivamente da alimenti vegetali ed eventualmente da uova, latte, formaggio (un regime
végétarien (nel 1875), deriv. da vegetable. vegetarismo, sm.
hanno stile alcuno. = deriv. da vegetativo. vegetativizzazióne, sf. embriol
invece in endoderma. = deriv. da [polo] vegetativo, con i suff
. -letter. formato, costituito da una pianta. assarino, 5-39:
basilare dell'esistenza di un animale, distinta da quelle che presiedono alle relazioni con l'
mediev. vegetativus, agg. verb. da vegetare (v. vegetare).
, di abbandonare la forza vegeta- trice da lui prima ammessa nella materia, molto più
produzioni. = nome d'agente da vegetare. vegetazionale, agg.
batterica: ciascuna delle escrescenze spugnose formate da coaguli e accumuli batterici quali si osservano
signore, se bene si possono anche da certe signore in mutue relazioni raccogliere. son
lat. vegetalo -ònis, nome d'azione da vegetare (v. vegetare)
corpi. = agg. verb. da vegetare. vegetìbile (vegietìbile),
. = agg. verb. da vegetare. vègeto, agg.
sulle guance quella tinta vegeta che nasce da un'ottima complessione, non mai logorata
un'ottima complessione, non mai logorata da vizi. -lucido, acuto,
3-58: la velia non staccava gli occhi da dosso all'ingegnere: il modo signorile
dotta, lat. vegétus, deriv. da vegere 'animare, vivifica re'
'animare, vivifica re', da avvicinare a vigere (v. vigere)
= comp. da vegetale] e animale1 (v.)
. = voce dotta, comp. da vegetiate] e dal gr. xóyo5 'discorso
braccio. = comp. da vegetiate] e minerale1 (v.)
un pannilino. = comp. da vegetiate] e solforico (v.)
della spada, tu fosti incredibile 'veduta'da questa parte a'romani, da quella
'veduta'da questa parte a'romani, da quella a'brettoni co'loro occhi veggienti.
al suo cospetto. s. bernardino da siena, 121: è morte in molti
). -anche sostant. monaldo da sofena, xvii-194-10: ben agia el meo
istro- mentale, e che erra solo da lui ben manda agli occhi anche de'
ezechiele è il profeta veggente più difficile da tradurre in immagini. bernari, 7-52
all'eterno, / spunterà come tallo da nuda / terra, lunge da fonte vital
come tallo da nuda / terra, lunge da fonte vital? carducci, ii-7-4:
, 623: la sicurtà maggiore si ha da chiedere alla veggenza dei molti, congiunti
negli animali. = deriv. da veggente. véggia, sf. (
delle veggie, o ver botti, riviene da brunire. fr. martini, i-337:
nelle quali preservano el vino. fausto da longiano, 24: il vino è
mezza. = dal lat veia 'carro da trasporto, di origine osca (cfr.
. v.]: 'veggio': vaso da tenervi il fuoco per iscal- darsi le
a simiglian- za di quei busti preziosi da me invidiati nelle vetrine del palazzo pitti
zappata, 40: bisognava che io vestissi da mia pari, ch'io frequentassi i
. 4. region. piccola lampada da comodino. pea, 8-127: si
ci accomodammo attorno alle cariche con i cavalli da una parte e noi dall'altra e
foglie o dei petali del fiore assunta da varie piante durante il giorno, rispetto
travagliandosi dopo molto stento potè levarsi ranchettando da letto e corse in furia a monserrato,
a vegghia. -da dire, da raccontare a veglia o da veglia (con
-da dire, da raccontare a veglia o da veglia (con valore aggett.)
è stato detto tante volte che ella è da dio, ti parrieno queste favole da
da dio, ti parrieno queste favole da vegghia. l. strozzi, 1-67:
: patron, queste son cose / da dirle a veglia. redi, 16-iii-78:
, 16-iii-78: ell'è una novella da vegghie puerili quella che dicevano alcuni ap
... - sarebbe una, che da bimbetta ci capitò alla piar- da,
che da bimbetta ci capitò alla piar- da, portata dalla piena lunga del '39 col
quel giorno - oh, è una storia da contarea veglia! -fare la veglia
tutti i piaceri, che io ti ho da dire che debba avere una giovine,
che debba avere una giovine, hai da sapere che egli hanno origine ed aiuto
. siri, ii-679: era guardata da 16 soldati della guardia tedesca, e da
da 16 soldati della guardia tedesca, e da 4 arcieri, veglianti sempre mai a
. -con riferimento a un animale da guardia. n. franco, 7-152
il petto ed ossute le spalle. benvenuto da imola volgar., i-325: quella
di lingua, le quali, fatte da noi fiorentini che sappiamo l'uso vegliante,
: l'annona de'vegghiamenti e de'viaggi da -turno di guardia militare.
libro, n. 9. benvenuto da imola volgar., i-335: udendo tanti
gilè. = nome d'azione da vegliare. s. agostino volgar
vegliantina, sf. disus. piccolo lume da notte, da anonimo, i-507:
. disus. piccolo lume da notte, da anonimo, i-507: e la notte
cani ricerca le selve. = deriv. da vegliante, come calco del fr. veilleuser
controllo su attività o situazioni. iacopo da cessole volgar., 1-45: come potrà
dello stato intrapresa. = deriv. da vegliare. vegliardo, sm.
bencivenni, 4-58: tal giovane è più da lodare che non è il vegliardo,
fa, figliolo! = deriv. da veglio, sul modello del fr. vieillard
riuscire a dormire. giacomo da lentini, 38: ogni vista -mi par
nuovo vegliato non mi son potuto difendere da un senso di rammarico. tecchi,
vigile atten- zione a qualcosa, darsi da fare per la realizzazione di un obiettivo
attento a cogliere un'occasione. francesco da barberino, ii-327: non dormir ma vegghia
citade e di tutti omini. fausto da longiano, iv-48: se sino a qui
vegliavate per disciplinare l'universalità suddita, da qui in poi veghierete maggiormente per ammaestrare
(con partic. riferimento alla protezione concessa da dio, da una divinità).
riferimento alla protezione concessa da dio, da una divinità). - anche sostant.
volgar., i-47: non è adunque da maravigliare se per accrescere lo imperio di
viene, di splendore e di grazia, da quella lingua che in lei fiorisce,
. 8. avvenire, verificarsi da lungo tempo; protrarsi, durare (
di negozi e casi. -essere da tempo costituito. machiavelli, 1-vii-223:
crescenzio, 3-4: sopra detto capo largo da terra un libano vi è una secca
paravento la dividevano [la regina] da due gendarmi che doveano vegghiarla. 14
è dal lat. vigilare, denom. da vigil -ttis (v. vigile)
] che = agg. verb. da vegliare. sembra dare la vegliata
tre'. = deriv. da vegliare. vegliataménte, aw. ant
con assidua cura e attenzione, controllato da un organo preposto (un'attività).
ogni paese siano regolati, diretti, vegliati da una congrega centrale, alla quale facciano
4. figur. fiancheggiato, delimitato da alberi alti o imponenti (un edificio
ceppo. = nome d'agente da vegliare. vegliévole (vegghiévole),
nell'oste vittuagfia e tutte altre cose da mangiare. 5. che arde
e suo vigore. = deriv. da veglio1. vèglio1 (vèglo)
ii-576: il fiume di lagrime deriva da una fessura del gran veglio.
scrittore, di un artista o per distinguerlo da un suo omonimo vissuto successivamente.
vecchio della montagna. betto da pisa, 338: madonna, penso forte
rinaldo. 2. che perdura da molto tempo (un sentimento, un
un rapporto affettivo). guido da pistoia, xxix-53: mi piace l'amistà
. veglioncino, sm. festa da ballo serale di carattere non eccessivamente sfarzoso
. veglióne, sm. festa da ballo, spesso mascherata, che si
svolgendo fosse un veglione o una festa da ballo in loro onore. 2
beneficenza. = deriv. da veglione, col suff. dei superi,
tose. l'insieme dei detriti portati da un fiume in piena. nieri,
2. figur. moltitudine di persone provenienti da un determinato luogo. nieri,
metaforicamente una granquantità di gente che viene tutta da un luogo. 3. avanzo
che portavano al porco che mi viene da recere a pensarci. = voce
1-iii-106: il nome del fondo veniva da certi prati, 'vegli'appunto, che per
riguardo ai veicoli a motore); costituito da veicoli. il messaggero [6-i-1965]
della vita. = denom. da veicolo. veicolato1 (part.
veicolato1 (part. pass, da veicolare2), agg. diffuso grazie
politico, quello di craxi, veicolato da un sentimento di comune sensibilità.
veiculato). ant. tratto, derivato da determinate fonti scritte. c
frasi inculcative intendo d'attendere, veiculate da luoghi topici del principe dei filosofi, mi
di marco tulio. = deriv. da veicolo, col suff. dei part pass
ecc. = nome d'azione da veicolare2. veicolo [e +
trascina con sé, spande, sposta da un luogo a un altro pietre,
di altre sostanze o la loro evacuazione da esso. anonimo [agricola],
si sparge. malpighi, 1-202: da medici volgarmente tutta questa sostanza fluida vien
che favorisce lo sviluppo, la diffusione da un luogo all'altro di conoscenze, idee
accennai, furono un veicolo per far passare da una in altra nazione alcune voci proprie
205: dio può far esistere innumerevoli effetti da lui operati ma per lo strumento e
appunto i minori che fanno più attivamente da veicoli negli scambi tra le letterature.
tra le letterature. -la funzione svolta da una persona nell'agevolare un rapporto,
contatto. sin, 1-ii-246: veniva da enrico ammonito alle riserve e alla moderazione
pico della mirandola, 65: secondariamente è da sapere che unendosi, come ancora nel
dotta, lat. vehiculum, deriv. da velière 'trasportare', di origine indeur.
dotta, lat. veientanus, deriv. da veiens -èntis (v. ve
dotta, lat veiens -èntis, deriv. da veii -orum 'veio'. véio,
, 1-217: cotesta e volubilità delle vele da mulino vei, cong
è la più diffusa nelle moderne imbarcazioni da diporto. -vela di cappa: v
ancora intorno il mar lusinga. fausto da longiano, iv-125: apparecchiate le vele
le scrissi, mylord, noi salpammo da helsingor, e ciò fu in compagnia
o cinquanta vele, che ben presto furono da noi lasciate per poppa. d'annunzio
. d'annunzio, i-91: rientran lente da le liete pésche / sette vele latine
slataper, 2-245: due ore di vela da grado. un villaggio di capannoni di
4. sport praticato con imbarcazioni da regata velica (anche nell'espressioni sport
sport praticato con varitipi di barche a vela da regata. si dice anche 'sport velico'.
bianca, acciò che il soccorso venisse da pisa. 6. punta triangolare
su un piano poligonale ed è costituita da spicchi separati da nervature in muratura.
poligonale ed è costituita da spicchi separati da nervature in muratura. a. manetti
un di presso gli stessi inconvenienti. maironi da ponte, 1-i-76: nella chiesa di
le vele della medesima sono vivacemente dipinte da carlo carloni. -campanile a vela:
, di pudore. s. caterina da siena, v-324: macera il corpo tu
: a piena vela si cacciaron lunge / da la crudele e sanguinosa spiaggia. caro
con certe velacce nere, un barcone da pesca. = dal lat. vela
. = agg. verb. da velare4. velabro, sm.
voce dotta, lat velabrum, deriv. da velare (v. velare4).
altri due aurici. = deriv. da velaccio. velaccino, sm. marin
= dallo spagn. velacho, deriv. da vela (v. vela); la
venez. velada, sf. giubba da cerimonia, tipica del costume settecentesco,
in possamani con ampi risvolti, ornata da eleganti ricami, veniva indossata aperta su
menage, 45: più vesti furono dette da persone che le portarono, come 'pastrana'
, che mi bisogna ordinarmi un abito nero da capo a piedi (la 'velada'd'
ragazzi, a chi distinguesse 'velade'da 'giacchette'! 3. dimin.
veladina aperta ad ala di aragosta. da quel momento, mozart è diventato l'
attenenza delle vele. = deriv. da vela. velàio1, sm.
anche con uso appositivo). -ago da o del velaio: quello usato per
d'ogni sorta artieri, trattano il lino da canapa la stoppa la lana la pece
. chi progetta e fabbrica vele per natanti da regata o da crociera. velàio2
fabbrica vele per natanti da regata o da crociera. velàio2 (velaro),
. velettaio. = deriv. da velo. velame1, sm.
e i suoi conosciuti velami. benvenuto da imola volgar., ii-372: innanzi alla
faccia postosi lo sudario, cioè velame da trasfigurarsi, salie a cavallo solo con
velame dell'umanità. s. caterina da siena, 115: velai io la divina
per esser rai corporei, s'è fatto da noi conoscere sotto velami di corporee simiglianze
, lat. velamen -ìnis, deriv. da velare (v. velare4).
di un'imbarcazione. = deriv. da vela. velamen, sm.
come sotto un velamento possino dormir sicuri da l'ingiurie delle zanzare. 2
iueste croste velari rosse sono tramezzate ed alternate da altre i color di ferro.
voce dotta, lat velaris, deriv. da velum (v. velo).
e simili. = deriv. da vela. velare4, tr.
. l'ultimo colpo gli fu dato da remai ataturk, che modernizzò la città anche
che trovo condannati in tutte le scritture da dio. quei, che servono, come
voce dotta, lat velamentum, deriv. da velum (v. velo).
apparenza di velo. = deriv. da velamento. velàmine, sm. ant
piccoli saggi. = deriv. da velo [palatino]; cfr. fr
. frugoni, i-1-29: neve non tocca da nemico fiato / d'austro piovoso,
nel velare le monache si dànno annelli da amendue le parti per segno, che
un'immagine. imperiali, 4-325: da le impaludite, umide sponde / onde di
. - anche assol. zanobi da strata [s. gregorio magno volgari:
. -ant. ricevere il velo da monaca; monacarsi. dante, par
raggi. -essere avvolto, circondato da fiamme. magalotti, 4-15: mira
2-2-210: scoprir vo'quella, che da te si vela / colle tenebre tue,
3-83: è stato di una lucidità da ispirato, dicendomi di sé e della sua
, 5-58: eppur tai cose, se da lungi il guardo / vi s'affissa
lungi il guardo / vi s'affissa da noi, sembran confuse / e ferme,
umido. lai velare, denom. da velum (v. velo).
. -anche sostant. francesco da barberino, iii-164: e guarda in tua
parte al carco è rea, / e da qual meglio vela. boldoni, 7-136:
le sue vele. = denom. da vela. velaréglio, sm. ant
velaregli, scuffiette. = forse da un lai volg. * velariellum, forma
-in roma antica, tendaggio costituito da diversi pezzi di tela di lino,
di regolare l'intensità della luce proveniente da vetrate e lucernari. 2. per
d'annunzio, iv-2-853: venezia era oscurata da quella massa di porfidi roventi: giaceva
dotta, lat. velarium, deriv. da velum (v. velo).
velare. = denom. da velare1, col suff. frequent.
delle liquide. = nome d'azione da velarizzare. velàsio, sm. ant
lat velatìo -ònis, nome d'azione da velare (v. velare4); cfr
in una velata. = deriv. da velarej5; cfr. spagn. velada.
! ». = deriv. da velo. velataménte, avv.
; tutti i suoi giudizi sembravano dettati da un fondo carico di collera.
, di velare4), agg. coperto da un velo, un tessuto sottile e
); che ha il volto coperto da un velo. -anche in posizione pred.
secondo marito si fece monaca, velata da papa alessandro secondo, e rinchiusa nel
degli uomini. -rivestito o coperto da drappi, panni. carducci, iii-14-7
d'arazzi. -protetto dalla luce da tende (una finestra). moravia
dalle due finestre velate. -ricoperto da velami che attenuano la luce (una
del mare. 2. ricoperto da un sottile strato di polvere o di altra
polvere o di altra sostanza; rivestito da una patina. govoni, 208:
etri ti. -ricoperto da una lieve peluria. a. paradisi
: né tutta la città è circondata da acque libere e correnti; conciossiaché il mincio
un picciolraggio / di quel gran sol, da lagrime e sospiri, / quasi da pioggia
, da lagrime e sospiri, / quasi da pioggia o nebbia, par velato.
d'ogn'un per non lasciarsi / da lor veder, giva per tutti i lati
velata altezza dei suoi monti, sorsero da prua le rosee montagne del belucistan.
-nascosto del tutto o in parte alla vista da un ostacolo. dessi, 7-48
a gesù cristo incarnato). felice da massa marittima, xliii-258: quando fu grande
10. confuso, turbato, alterato da determinati sentimenti, stati d'animo,
velate antenne). benvenuto da imola volgar., ii-98: una nave
g. l. cassola, 176: da chi le sarte e le velate antenne
2. offuscamento, opacità della pupilla causata da una malattia, da stanchezza, da
della pupilla causata da una malattia, da stanchezza, da indisposizione, ecc.
da una malattia, da stanchezza, da indisposizione, ecc. jovine, 2-28
dissiparsi, corrosa d'aria d'ombra e da qualche ignoto corrosivo volatile. de pisis
vino. = nome d'azione da velarea velatura2, sf. marin
degli elicotteri. = deriv. da vela; cfr. fr. voilure (
lat. velatìo -ònis, nome d'azione da velare (v. vela r
. che può essere percorso, solcato da imbarcazioni; navigabile. bacchetti, 2-xxiii-201
. = agg. verb. da veleggiare. veleggiaménto1, sm.
vela. sagredo, 1-375: passati da palermo a trapani doppo otto giorni di
alla goletta. = nome d'azione da veleggiare. veleggiaménto2, sm.
in flora. = deriv. da velo, col suff. dei nomi d'
, 14-114: ce lo vediamo arrivare incontro da tutte le parti... sulla
del treno che porta i volontari toscani da pisa a livorno, sulla gabbia di parrocchetto
sotto-comito, parone e quattro altri uomini da aspri quaranta al dì, ma tutti senza
berretti grigi, d'elmetti, di fazzoletti da testa. 2. per
improvviso alzarsi un grandissimo polverio; e da prima pe'molti arboscelli, non discoprendone
traiettoria -parabola non lo diciamo apposta -che da caracciolo a cavallino può far credere all'ente
romano e italiano. = denom. da vela, col suff. frequent
spallanzani, 4-i-157: per questa veleggiata da messina a catania furono da me impiegati due
questa veleggiata da messina a catania furono da me impiegati due giorni. bacchetti,
e veleggiate. = deriv. da veleggiare. veleggiato (pari.
), agg. percorso, attraversato da imbarcazioni a vela o, per simil.
a vela o, per simil., da uccelli, animali (una superficie d'
. d'annunzio, v-2-556: da quante ore il fuoco fatica? perché
; aleggiatore. = nome d'agente da veleggiare. veléggio, sm. il
con un aliante. = deverb. da veleggiare. velegnare, intr. (
pietro, costituito nella parte superiore, da una struttura galleggiante el
vela, e, nella parte inferiore, da una colonia di polipi distinti nella forma
lat. scient. veletta, deriv. da un dimin. di velurn (
a velenare. = denom. da veleno-, cfr. anche venenare.
contesto figur. s. bernardino da siena, 167: quarto modo è intossieativo
veleno. = agg. verb. da velenare. velenato (part.
cecatrice. = nome d'agente da velenare. velenìfero, agg.
'velenosi'. redi, 16-iv-179: parve degno da investigare, se veramente quel velenifero liquore
= voce dotta, comp. da veleno e dal tema del lat. ferre
, anche in dosi relativamente piccole, da un organismo, ne compromette l'integrità
, e che quella mistura di veleni da prendere a gocce con molta precauzione,
di una lenta agonia. -osteite da veleno: quella che colpisce erbivori messi
che, benché sia febo oggi deriso / da lingue di velen gravide e piene,
: il libro... risuscitato da non so quante liberali stamperie di venezia in
dante, il quale se l'appiccò da sé a sé stesso. ma non intendo
inganno, intrigo, raggiro. luca da caltanissetta, 215: la vigilia doppo di
dire di non voler che io andasse da detto signiore per esser egli più gran signiore
torio, senza cercar più oltre, preso da una fervente ira la fece ingiustamente uccidere
stentata, priva di soddisfazioni e amareggiata da continue discordie. p. petrocchi [
. 15. prov. fausto da longiano, iv-82: non è serpente con
2. disus. in modo da produrre grave tossicità. faldella, i-5-42
idonee a produrre molti neutroni (liberati da reazioni sia di fissione sia di fusione)
sono velenosi. = deriv. da velenoso. velenóso, agg. (
massimamente de'sacri inquisitori talmente si purgò da quel- l'erbe velenose la vigna del
velenose la vigna del signore, che più da lì innanzi niu- na se ne svegliò
qualunque velenosissimo serpente. s. bernardino da siena, 139: e1 serpente era maliziosoiù
animale della terra, il quale fusse fatto da >io. e questo cognoscendolo il dimonio
/... / non assalir da quel lato la vuole / onde la velenosa
e soffia e striscia, / ma da tergo la adugna. brusoni, 4-i-282:
negativa o moralmente corruttrice. guidotto da bologna, 1-59: quando vedendo la femmina
. 7. che denota o deriva da astio, rancore, perfidia, da
deriva da astio, rancore, perfidia, da uirintenzione maligna (un atteggiamento, una
e più velenose, depravate, raccapriccianti, da farsi davvero il segno della croce.
astro). fantoni, ii-92: da quel momento un sol destin ci strinse /
male mezza giornata. = deriv. da veleno, sul modello del lai tardo venenosus
assortimento di vele. = deriv. da vela, sul modello del fr. voilerie
velerie, profumi. = deriv. da velo-, cfr. lat. mediev.
cappellino in testa, e il libricciuolo da messa in mano, andava ogni domenica
alfonso ii d'este, 1211: velletta da crucifisso di caudal turchino con lavori d'
. luogo posto in posizione elevata, da cui si può osservare la zona circostante,
, ii-418: vide pirro la prima volta da alta veletta l'esercito romano schierato a
di sorveglianza e segnalazione. andrea da barberino, 1-97: misse le velette,
settembrini [luciano], iii-2-310: sul da fare del giorno viene una loro veletta
ant. vista, panorama che si gode da un luogo, per lo più elevato
. / no, no: i'porto da me a me. e simile- /
delle saie forestiere. = deriv. da veletta1.
le pose. = denom. da veletta2. vèlia1, sf.
lat. scient. velia, deriv. da velum 'vela'o forse dal nome della
n. 18. = deriv. da vela, sul modello del fr. vèlique
fu che e'fanciulli avevano avuto animo da frate girolamo, che dovessino correggere le
spesi molti, e'dipoi fu giunto da una veliera. = deriv. da
da una veliera. = deriv. da velo. velièra2, sf.
le véle. = deriv. da vela. velièro1, agg.
. sanudo, ii-1219: intese da alcuni calogieri era le fuste et uno
veliera, che fuggia la caccia delle navi da guerra come una rondine innanzi al grifalco
al grifalco. cattaneo, vi-4-16: navi da guerra, mutate in granai, si
martini, 1-i-305: arriva... da assab un primo telegramma datato roma 17
dotta, lat. velifìcare, comp. da velum (v. vela) e dal
dotta, lat tardo velificìum, comp. da velum (v. vela) e
. dal tardo veliger, comp. da velum (v. vela) e dal
vetrine dei cartolai ci son più solo veline da aquiloni. moravia, 15-44: c'
di un ente pubblico, contenente informazioni da divulgare o suggerimenti relativi al modo di
viene impressa la composizione di un testo da trasportare su matrice per la stampa in
in piombo. = denom. da velina, n. 3.
acriti camente le notizie provenienti da un centro di potere conformandosi alle direttive
un centro di potere conformandosi alle direttive da esso diramate. e. biagi
di potere. = deriv. da velina, n. 3.
una composizione. = deriv. da velina, n. 4.
comune, ricavata dalla pelle dei vitelli da latte o nati morti e usata in passato
. velino2, agg. costituito da veli (un abito).
: nella quale sconvenevolezza è stato notato da alcuno essere caduto virgilio, quando fece parlare
per diporto. = deriv. da vela. velista, sm.
velismo. = deriv. da velista. velitare, agg.
leggera e maneggevole). bartolomeo da s. c., 369: v'
voce dotta, lat vélitàris, deriv. da veles -ttis (v. velite).
forma degl'abiti e delfarmi, cominciando da romani, e prima da i veliti
delfarmi, cominciando da romani, e prima da i veliti, sotto il cui nome
con compiti di fanteria leggera, creata da napoleone nel 1805. giordani, v-76
dotta, lat. veliternus, deriv. da velitrae 'velletri'. velìvolo, sm.
?? 3. solcato da velieri (un mare). bassani
vele, sospinto dalle vele'oppure 'percorso da vele volanti', comp. da velum
oppure 'percorso da vele volanti', comp. da velum (v. vela) e
volare); il sostantivo fu introdotto da gabriele d'annunzio. vèlie,
le velleità. emanuelli, i-119: viveva da burocrate all'ombra d'un ufficio statale
più cordiale gli chiesi che cosa fosse da civile. = voce dotta,
. mediev. velleitas -atis, deriv. da velie (v. velle),
velie (v. velle), da cui il fr. velleità (nel xvi
velleitaria. = deriv. da velleità, sul modello del fr. vélléitaire
affittuario paga un canone per un terreno da migliorare con la coltivazione.
. gozzi, 1-269: ella disse che da un anno incirca avea principiato a soffrire
lussuriosi. = nome d'azione da vellicare. vellicante (pari. pres
con baci di umana bocca in mille siti da me prima erano state segnate. pascoli
illusioni ottiche che si provano nei sogni da fanciullo; qualche cosa di simile a quelle
1-237: quel dolore di stomaco non dipendeva da infiammazione, ma da un fumo bilioso
stomaco non dipendeva da infiammazione, ma da un fumo bilioso che esternamente le vellicava
del dibo i sali, / spremon da quelle glandole i fermenti. santi, i-166
, ma... ora sarebbero insulsaggini da scherno. bacchelli, 15-66: l'
idealizzata nell'idillio. gad da conti, 1-51: mi sentivo dolcemente vellicato
concittadini. = nome d'agente da vellicare. vellicatura, sf. letter
afrodisiaco. = nome d'azione da vellicare. vellicazióne, sf.
lat. vellicatto -ònis, nome d'azione da vellicare (v. vellicare)
tutto. = deriv. da vellicare. vèllico, sm. lo
un laccio. = deverb. da vellicare. vellico, sm.
di cui era re eeta; fu conquistato da giasone, figlio di erone, re
'alta grandezza, / che riportò da coleo il vello d'auro, / nonvide
-per estens. pelle di un animale da pelliccia e, in senso generico,
ventre vulvaceo a quadruplice piega, magnificato da un vello di grande effetto, color
cornanti e con la man cruda / sterpangli da radice a velli a velli. berchet
voglion i naturali che nasca in noi da 'l toccarsi e fregarsi l'un l'altro
, i quali ha 10 stomaco nostro da la parte di dentro. 6
e velia velia. = forma sincopata da vedilo. vellóso, v.
si velluto d'ametista = deriv. da velluto2, sul modello del fr. velouter
. lavorato a velluto, in modo da dare l'impressione visiva e tattile del velluto
, vellutata. 3. ricoperto da un soffice e compatto tappeto erboso o
un soffice e compatto tappeto erboso o da una densa vegetazione (un luogo).
vellutate. calvino, 3-148: luoghi vellutati da una morbida vegetazione, percorsi da un
vellutati da una morbida vegetazione, percorsi da un basso vento radente. -coperto
e di operetta. 5. caratterizzato da tonalità di colore dense e calde e
dense e calde e, talora, da una lucentezza che ricorda il velluto (anche
rosse, ed alcune altre turchine circondate da un color paonazzo vellutato. svevo, 3-774
: quando la voce di cesira -una voce da contralto vellutata e penetrante -risuonò nella sala
salsa chiara vellutata. = deriv. da velluto2, col suff. dei pari.
per eseguire la vellutatura dei tessuti costituita da due cilindri dotati di scardassi metallici atti
. = nome d'agente femm. da vellutare. vellutatura, sf. procedimento
coperta di una specie di peluria, da prendere aspetto di velluto. =
velluto. = nome d'azione da vellutare. vellutazióne, sf.
, ecc. = nome d'azione da 'vellutare. vellutèllo, sm. region
così di seguito. = deriv. da velluto2. vellutino, sm.
1-1-9: se vi piacerà, gli porterò da fare quattro o cinque veste di
. cynoglossum pictum. = dimin. da velluto2. velluto1, agg. ant
turtoro s'addorma. -coperto da una fitta peluria; villoso (il corpo
cardinale'. 3. caratterizzato da pelo rilevato e morbido (un tessuto)
dotta, lat tardo villùtus, deriv. da villus (v. villo).
fase della crescita le coma sono ricoperte da una epidermide vellutata, il 'velluto'che
iii-386: quella tresca d'amore in veste da camera, e larga a pantofole,
del colore violento. = deriv. da vellutoso. vellutóso, agg. letter
vellutosa defi'altura. = deriv. da velluto2. vèlma, sf.
se sarà seta o panno fine o da vilani o di lino o di velo.
, 8-790: su un sedile guardato da oleandri, sedeva una giovinetta vestita d'
genere di tulle, che nell'abito da sposa tradizionale copre il capo ed è per
par., 4-98: e poi potesti da piccarda udire / che l'af- fezion
(375): ancora v'era da considerare che io avevo messo un velo
dolente, scoprendo i suoi occhi offuscati da un velo di lagrime. -lieve
l'alma... / disciolta da corporeo velo / fra dolce melodia salì nel
il timon non si tocca a proposito da un che l'intenda. 11
aeree delle orchidacee e delle aracee formato da un solo strato di cellule che ha la
lacerò alla morte di cristo. bonvesin da la riva, 47: lo sole se
di liberare un compagno di squadra marcato da quello. -nel calcio, finta per
. dante, inf, 34-123: da questa parte cadde [lucifero] giù dal
fa velo, / se fosse contenuto da altra sfera; / ed ella contenuta ragion
, 1-71: scotta la terra percorsa / da sghembe ombre di pinastri, / e
. -acer. velóne. francesco da barberino, iii-131: or toma su e
l'intelletto); che passa rapidamente da un oggetto all'altro (il pensiero)
. -dato con rapidità in modo da ottenere un particolare effetto pittorico (una
. trissino, 2-2-162: assai molini / da veloci canali eran girati. romoli,
non è cagion di pianto / il fuggir da folli errori, / quell'amor veloce
rimbalzare velocemente la palla (un campo da tennis sintetico o in erba).
. = voce dotta, comp. da veloce e camminante (v.),
del gr. xaxupótiig, comp. da xaxvg 'veloce'e un deriv. di paivco
\ = voce dotta, comp. da veloce e dal tema del lat. ferre
della odierna scuola positiva, merita certamente da noi il predicato onorevole di patriota velocigrafo
. = voce dotta, comp. da veloce e dal tema del gr. vqctcpw
ciclismo: un antenato della bicicletta, costituito da una macchina con tre ruote, alla
di buon passo; di = comp. da veloce e mano (v.).
la corda delrarco alla guancia, e da quella scoccò una saetta che velocemente volando
valore avverb. = deriv. da vélocimetro. velocìmetro, sm. balist
dall'ingl. velocimeter (coniato nel 1842 da m. spencer), comp.
i veri campioni. = deriv. da velocipede. velocìpede, agg.
senza cavalli'ronzante e miracolosa, seguita da uno sciame di beceretti scalzi e velocipedi
collodi, 148: branchi di monelli da per tutto: chi giocava alle noci
agonistica; ciclismo. = deriv. da velocipede. velocipedista, sm.
coperto di un maglione di lana grigia da velocipedista, le mani sporche, i capelli
inveleniti e umidicci. = deriv. da velocipede. velocipedìstico, agg.
militare, il ragionamento fatto novant'anni fa da garibaldi. m. medici, 190
uvi). = deriv. da velocipedista. velocista, sm.
piedi tenesse un motorino fuoribordo. stile da velocista, va forte sui cento. s
passato all'opposizione. = deriv. da veloce. velocità (ant.
vedrai ancor le pietre e metalli generati da la terra, quando si truovano fuor
: questa virtù ai luochi è congregata da tre virtù, una delle quali è la
un mezzo un pacchetto di onde caratterizzato da frequenze diverse, e quindi il segnale
tante vittorie con la tanta velocità che da quella fu cognominato folgore del cielo.
: e pregate, or ch'è tempo da dolere, / che reduca mia vita
: l'immagine di questa anna si allontana da me, d'ora in ora,
malpighi, 1-212: si potrà dire da medici febre, co l'adiettivo però
spaziale), necessaria per allontanarsi indefinitamente da un astro; (cfr. anche
cui il proietto è lanciato fuori dalla bocca da fuoco. - velocità di arrivo:
proietto riattraversa l'orizzonte di una bocca da fuoco. dizionario di marina [s
v.]: 'velocità iniziale': quella da cui è animato il proietto all'uscita
proietto all'uscita dalla bocca di un'arma da fuoco. 12. biochim
d'acqua a velocità: contatore costituito da una piccola turbina a pale azionata dal
velocità d'invio di merci da effettuare attraverso il sistema ferroviario e caratterizzate
effettuare attraverso il sistema ferroviario e caratterizzate da differenti tempi d'inoltro e d'arrivo
velocità pascoli, 1-38: ho spedito da borgo a mozzano a messina, a
inforni. velocità operativa: il tempo impiegato da un elaboratore per eseguire operazioni elementari,
'velocità di crociera': per le navi da guerra. velocità intermedia tra quella economica
dotta, lai velocìtas -àtis, deriv. da velox -òcis (v. vel o
seguita, che non per la cagione assegnata da voi si velociti il moto.
alti, e = denom. da velocità. velocitazióne, sf. disus
dipendessero dalla declività della superficie e da quella del fondo. = nome
fondo. = nome d'azione da velocitare. velocizzare, tr.
nelle azioni. = denom. da veloce, col suff. frequent
: antonio sant'elia fondendo la casa concepita da lui come una macchina gigantesca razionale e
e riposo. = nome d'agente da velocizzare. velocizzazióne, sf. letter
pienezza totale. = nome d'azione da velocizzare. velocròss, sm.
ciclocampestre. = comp. da velocipede] e dall'ingl. cross 'corsa
= voce dotta, comp. da velocipede], e dal gr. òqó
veloergòmetro, sm. sport. attrezzo fisso da camera, simile a quello che permette
inferiori. = comp. da velocipede] ed ergometro (v.)
o multanova. = comp. da velo [cità] e [auto]
prolungamento posteriore del palato duro, formato da tessuti molli e mobili; palato molle
nel paretaio. = comp. da velo e pendulo1 (v.).
vélscico'o romanzo. = deriv. da velscio. vèlscio, agg.
signori velsci, sapete d'essere governati da null'altro che libri? 2
verso me se ne venisse. andrea da barberino, 3-979: era con almieri una
sua levriera, overo veltra da giugnere. pratesi, 5-173: infilava in
gran febricitar di male acuto, / da poi che con la morte or fa alla
sm. ant. e letter. cane da caccia, forte e veloce, affine
, 323-4: una fera m'apparve da man destra, / con fronte umana,
man destra, / con fronte umana, da far arder giove, / cacciata da
da far arder giove, / cacciata da due veltri, un nero, un bianco
grande scaligero, a cui predice dominio da feltre del friuli, sino a monte feltro
quanto narrammo nel capitolo precedente, egidio da ricasoli, sguinzagliati i suoi veltri per
, di origine celtica (comp. da ver-con valore intens. e tragos 'piede',
una persona. cardarelli, 167: da bambino rimanevo lunghe ore estatico nel vano
ragazzine mie coetanee. = deriv. da velo, sul modello di peluria (v
, poco feccente. = deriv. da vembro-, cfr. anche membruto.
fra lor diverse, e nate / da princìpi difformi. e. cocchi, 1-3
vene sì celatamente, / che quei che da me più creder lo sente, /
. (1-iv-237): non so se da naturai vena o da artificiosa..
: non so se da naturai vena o da artificiosa... gittava tanta acqua
fa. de amicis, ix-8: precipitano da altezze vertiginose innumerevoli vene d'acqua.
dentro terra ferma, n'è divisa da una picciola vena di mare, che
vena; / vincenzo ha un stil da sé solo apprezzato. bandello, 2-58 (
, 1-373: queste figure, vivificate come da soffio di una tarda e ingenua rinascenza
moglie, mi trarrò da una fenestra, o vero mi segherò le
cu'io mi volsi; / aiutami da lei, famoso saggio, / ch'ella
usò diligenza di ritrovarle, non si vidde da chi vi andò che una venella minore
quattrino. -venétta. cenne da la chitarra, vi-ii-187 (7-5):
pelle piena di finissimi solchi e percorsa da vendine, tu bruciata dall'aria salina
e region. avena. francesco da barberino, iii-114: troppo noi metta [
: la vena ha la sua paglia compartita da più nodi, nella quale, e
sm. ant. e letter. spiedo da caccia; schidione; pungolo.
, e questo è preso per le coma da un uomo nudo che stringe nella sinistra
voce dotta, lat venabùlum, deriv. da venàri (v. venare2),
= dal lat. vinacèus, deriv. da vinutn (v. vino).
machiavelli, 1-ii-169: hanno bestiame assai da mangiare e pollaggi infiniti, laghi e
simonia. vincenzo maria di s. caterina da siena, 146: l'essercizio de'
tassate con prezzo simoniaco. -accompagnato da un'offerta in denaro (una preghiera
re, che anzi dagli oratori venali, da scrittori salariati, si faranno credere come
un atteggiamento); ispirato esclusivamente da motivi utilitaristici, volto a fini grettamente egoistici
lanzi, iv-46: ch'egli fosse da molto si può raccorre meglio che dalle
dotta, lat. venalis, deriv. da venum (accus.) 'vendita',
compatta, uniforme, e solo interrotta da venamenti assimilitudini a quelli che serpeggiano in
marmi. = nome d'azione da venare1. venanzite, sf. petrogr
. petrogr. roccia eruttiva olicristallina costituita da fenocristalli di olinina e flogopite in una
e il cielo. = denom. da vena1. venare2, intr. {
la venaria. = deriv. da venare2. venàtico, agg.
e ascari vorebbero mettere in circolazione distinguendolo da 'venatorio'(= del cacciatore)
lat. venatteus, agg. verb. da venàri (v. - vena
, di venare1), agg. segnato da venature che spiccano sullo sfondo, anche
meno regolari di colore diverso, riempite da minerali depositati dalle soluzioni circolanti entro fratture
una pietra). 2. segnato da vene, da capillari dilatati o anche rilevati
. 2. segnato da vene, da capillari dilatati o anche rilevati (gli
sedevo sull'erba, a tre palmi da quelle sue speciali gambe venate d'azzurro.
o più striature di un colore diverso da quello naturale (i capelli).
3. segnato da strisce di colore diverso dallo sfondo (
foglie purpuree venate d'oro, sporgevano da anfore di porcellana di marieberg, da
da anfore di porcellana di marieberg, da vasi di ròrstrand dipinti da isaac grunevald
marieberg, da vasi di ròrstrand dipinti da isaac grunevald nella maniera di matisse.
-che presenta sfumature di colore create da effetti di luce (il cielo,
di lavanda. 5. attraversato da una fitta rete ferroviaria (un territorio)
non sia venata di dolore o turbata da riflessioni sul da fare. volponi, 2-216
di dolore o turbata da riflessioni sul da fare. volponi, 2-216: gli
lat. venator -òris, nome d'agente da venàri (v. venare2)
territorio). galileo, 3-1-196: da questo discorso vengo a intender la ragione
lat. venatorìus, agg. verb. da venàri (v. vena
astigiane, mi disse che aveva dello zucchero da chimicare: voleva sapere se era zucchero
mitridate. = nome d'azione da venare1. venàzio, sm. ant
foglia. = nome d'azione da venare1. venazióne2, sf.
preda di caccia, cacciagione. giovanni da verazzano, lix-170: il viver loro in
privato soldato. 3. terreno da caccia; riserva di caccia. m
lat. venatìo -ònis, nome d'azione da venàri (v. ve n
dotta, lat vendax -àcis, deriv. da vendere (v. vende
fr. ant. vendage, deriv. da venare 'vendere'. vendaiuòlo, sm
può vivere. = deriv. da vendere. vendarròsti, sm.
vendavale, sm. vento che spira da sudovest. ulloa [f.
anno al tempo fu de la vendemia / da un mio parente. tasso, 11-ii-346
, 15-127: la vendemmia era finita da poco, ma ne rimaneva l'odore.
e l'allegra confusione che vi regnava da mattina a sera. ojetti, ii-69:
di terenzio, della proprietà della lingua usata da loro solamente si è servito. b
ch'esse cadano, per così dire, da sé. 8. prov.
. = lai vindemìa, da una forma precedente * vinodemla,
precedente * vinodemla, comp. da vinum (v. vino) e dal
fichi; e fosse così mi nominasti / da dar cinquanta; e vendemmiabil era /
. = agg. verb. da vendemmiare. vendemmiàio, sm. stor
, che al lahoz diresse lo championnet da conegliano, i° vendemmiale a. vili
dotta, lai tardo vindemialis, deriv. da vindemìa (v. vendemmia);
, 4-21: utile è a conoscere quando da vendemmiar sia, imperocché alcuni innanzi che
ottenere lauti guadagni, trarre notevoli vantaggi da una situazione. p. e.
. silone, 5-292: il padre versò da bere e disse: « è lui
-in un contesto figur. fausto da longiano, iv-221: se la vigna di
figur. razziare, portare via ogni cosa da un luogo. tommaseo [s.
, guadagni, vantaggi, ottenere gratificazioni da un'attività. abate isaac volgar.
= dal lai vindemiare, denom. da vindemìa (v. vendemmia).
guerra, in campagna, due zie da gran tempo morte avevano un identico problema
della quale nugasi il vendemiatore, affine che da quelle non sia morduto.
): macchina per vendemmiare, azionata da una trattrice, che raccoglie i grappoli d'
macchina per vendemmiare: e voglio osservarla da vicino... poco più in là
lat. vindemiator -òris, nome d agente da vindemiare (v. ven d
demmiese anno 8°. = deriv. da vendemmia. vendènda, sf. metrol
= voce dotta, lat. vendenda 'cose da vendere', gerund. neutro plur.
dove restano pochi lupini. è lì da stamane. quando avrà finito di venderli?
7-1259: a destra una siepe campestre, da cui su un palo s'affacciava una
tempo e dalle piog- gie: 'terreni da vendere'. la stampa [5-xii-2001],
dell'anno, li quali sono molto da guardare da tucte cose: da vendere,
, li quali sono molto da guardare da tucte cose: da vendere, de
sono molto da guardare da tucte cose: da vendere, de comparare. dante,
lei sotto l'asta vendèo. andrea da barberino, i-295: e1 pescatore
realtà considerano quella carne innocente come carne da traffico, da vendere in levante su
carne innocente come carne da traffico, da vendere in levante su i mercati di schiavi
in levante su i mercati di schiavi o da offrire al califfo. moravia, 15-83
avviare, costringere alla prostituzione. antonio da ferrara, 113: non basta, segnor
altre schiave. machiavelli, 1-vt-86: pregovi da core che avendone occasione voi v'ingegniate
? / vende la sua figliuola per poi da i compratori / averne croci e nastri
usata. baldini, i-426: già da un pezzo in cuor loro hanno venduto
leon x bandì nel 1516 alcune indulgenze da predicarsi, e pur troppo, diciam la
pur troppo, diciam la parola, da vendersi o farsi o lasciarsi pagare in germania
onestà, ecc.). francesco da barberino, 9: le rie di vita
quando s'intendeva che un grande si separava da un re e si voleva vendere ad
, in partic. facendosi credere diverso da quello che si è realmente.
11. locuz. -avere ragione da vendere-, v. ragione, n.
(uno scrit - da venderer. in grande quantità, in abbondanza
pea, 8-164: voi avete latte da vendere. vostre 'frottole', che un generai
n. 12. = deriv. da vendere. - vendere cara
. cicerone volgar., 1-165: da molti... [l'amicizia]
colpo caro. = deriv. da vendere. - vendere dance
287: io non sono già una bambina da vendermi queste ciance. verga, 2-224
conservarmi. monosini, 223: chi da alcun doni prende, la sua libertà vende
la sua libertà vende... chi da altrui prende, / soggetto si rende
vendita'(v. venale), da cui anche venundàre. venderéccio (tose
giamboni, 4-302: città vendereccia e tostamente da perire se trovassi comperatore! alberti,
1440 a teramo), che è da un lai volg. * venditricùla),
, n. 23. = deriv. da vendere. -vendere lucciole 0 vesciche per
anziani; è oggi per lo più sostituita da un risarcimento alla famiglia dell'ucciso.
, 11-90: tu vedrai ben perché da questi felli / sien dipartiti, e perché
= lai vindicta, deriv. da vindicàre (v. vendicare),
'punizione'(poi prevalso in it.) da quelli originari (propri del linguaggio
può essere venduto. marsilio da padova volgar., ii-21-12: il vescovo
di denaro o alle lusinghe. bartolomeo da s. c., 210: ora
lat. vendibllis, agg. verb. da vendére (v. ven
una colpa. = deriv. da vendibile. vendibùbbole, sm. e
i più semplici a non lasciarsi gabbare da qualche vendibùbbole, che dà loro ad intendere
. = agg. verb. da vendicare. vendicabilménte, avv. ant
vendicamenti. = nome d'azione da vendicare. vendicante (part.
- anche sostant. francesco da barberino, ii-235: facto in simil caso
lui vendicanza. = deriv. da vendicare; v. anche vengianza.
-ricuperare la libertà politica o civile negata da un governo autoritario o da una dominazione
civile negata da un governo autoritario o da una dominazione straniera. machiavelli, 1-i-282
carne adosso fu tutta quanta vivendo ancora da gli vermi consumata. 5.
prima superbo ed ora avvilito], partendosi da te tanta arroganza? ragione è che
7. liberare un popolo, uno stato da un'autorità tirannica o dalla dominazione straniera
ogni sua onta, / o cade da alto stato, o non vi monta.
= lat. vindicàre, denom. da vindex -tris (v. vindice).
a tutto potere. -in modo tale da esprimere astio, risentimento (con riferimento
modo con animo vendicativo. s. caterina da siena, iv-56: cerca solo che
vendetta (un pensiero); dettato da tali sentimenti (un comportamento).
resto di speranza. -inflitto da dio per castigare gli uomini delle loro
3. per estens. animato o dettato da spirito di rivalsa. parche inesorabili e
immagine di colombo ritornante d'america seguito da feroci morbi vendicatori dell'europea avarizia e crudeltà
.) vindicator -òris, nome d'agente da vindicàre (v. vendicare),
dal lat vindicatio -ònis, nome d'azione da vindicàre (v. vendicare);
d. bartoli, 2-1-159: è da sapere che la giustizia vendicativa appresso i
punitivo, consistente nella rimozione o sospensione da un incarico, nella degradazione, ecc.
ecc. = agg. verb. da vendicare. vendicato (pari. pass
: altri... si sono mossi da qualche sdegno o da qualche ingiuria
sono mossi da qualche sdegno o da qualche ingiuria ricevuta dal tiranno o da altri
o da qualche ingiuria ricevuta dal tiranno o da altri, ma non vendicata da lui
o da altri, ma non vendicata da lui, come gli pareva conveniente.
uccisi loro mariti, nella morte degli altri da tomo tutte d'uno animo cospirarono.
diede. 2. che deriva da rancore, da desiderio di vendetta.
2. che deriva da rancore, da desiderio di vendetta. ovidio volgar.
ira. = agg. verb. da vendicare. véndico1, agg. (
di ciò che fatto m'hai. niccolò da correggio, 1-19: s'io non
della livonia, la quale è bagnata da ponente dal mar vendico. = deriv
dal mar vendico. = deriv. da vendo. vendicosciènza, agg. invar
pudor, ite juvenci'sarebbe ben detto da un re che sciogliesse una camera di deputati
, altri chirurgo: / e chi gracco da beffe, e chi licurgo; /
carducci, iii-7-375: nella congiura aveva intinto da pesaro certo dei pianelli d'ótranto,
feroce re. = nome d'azione da vendere. vendiparòle, agg. disus
di squadra, cessione di un giocatore da una società a un'altra dietro compenso.
di un invito a offrire, a partire da un prezzo di base, al di
al pubblico-, prezzo sul quale vierainerio da perugia, v-66-80: sopra go tu,
. testi fiorentini, 221: aven konperato da lei vi pegi -dir. civ
realizza o è diverso per qualità o quantità da commercio soddisfatto di sé e un losco mendicante
un commercio al minuto, spostando da un posto al rappresentativi corrisponde
di vendita: contratto commerciale. rainerio da perugia, v-64-1: voi misser guido commandate
a buon mercato della primogenitura forse accennò da lontanissimo all'abolizione dei maggiorasela.
carena, 2-171: mescita è diverso da vendita, che si sostituisce nei cartelli
vende a fiaschi o a barili, e da portar via. leopardi, 236:
che era una stanzetta stretta e lunga da metterci piuttosto una vendita di coni gelati
ovi e la insalata, s'ha da pagare al re dieci per cento di quello
lat. vendttor -òris, nome d'agente da vendlre (v. ven
que'tali quattrini, io sarò abbandonato da chirurghi, da medici, da farmacopoli,
, io sarò abbandonato da chirurghi, da medici, da farmacopoli, idest vendiveleni
sarò abbandonato da chirurghi, da medici, da farmacopoli, idest vendiveleni. =
, lat venditìo -ònis, nome d'azione da vendlre (v. ve n
i clienti. = agg. verb. da vendere. = adattamento dal ted. wenden
e. gadda, 10-86: si riteneva da taluni, specie da un dotto genealogista
10-86: si riteneva da taluni, specie da un dotto genealogista di pastrufazio, a
, mescendo ne'loro venefici piante svelte da sepolcri e cipressi funerei.
dotta, lat. veneficlum, deriv. da veneflcus (v. venefico);
un gas). costantino da loro, lxii-2-ii-61: alcuni dicono questo malessere
altri dall'esa- lazioni minerali altri finalmente da qualche erba venefica fra que'dirupi nascosta
pananti, iii-62: la vita sembra perseguitata da un venefico dardo. negri, 1-5
ricrearsi come se fosse allora allora uscita da un luogo chiuso e soffocante, da una
uscita da un luogo chiuso e soffocante, da una atmosfera carica di esalazioni venefiche.
, riduzione di veneniftcus, comp. da venenum (v. veneno) e dal
, sm. enol. pregiato vino rosso da tavola dal profumo intenso prodotto selezionando uve
dotta, lat. venenare, denom. da venenum (v. veneno).
voce dotta, lat venenarlus, deriv. da venenum (v. veneno).
. boccaccio, viii-1-50: il quale da molti e vari casi della fortuna,
andasse impunita. -ispirato, dettato da astio, rancore, perfìdia (un
. che i poeti sicurati e careggiati da quella gentilissima casa, il che è sconvenevole
voce dotta, lat venenifer, comp. da venenum (v. veneno) e
sostanza velenosa, tossica che, assorbita da un organismo anche in dosi relativamente piccole
di malvagie genti, / vegnon, chiamate da * sospir dolenti, / e mille
scopo difensivo od offensivo. bartolomeo da s. c., 332: se
alcuni casi, la morte. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
: la formiga et impetizene si fata da una medema materia flematica salsa over colerica
e aguzitade. = deriv. da venenoso. venenóso (venenóxo)
fiane. e questo si fa perché da natura sonno venenosi. getti,
riferimento a una creatura fantastica. giacomo da lentini o monaldo d'aquino, 455:
: l'evacuazione del sangue non è da tutti approvata, quando la materia è venenosa
acute e venenose spine. -dettato da astio, rancore, perfidia; che denota
qualche scusa; solo el maledico riceve odio da tutti e biasimo, fùggolo come uomo
, lat. tardo venenosus, deriv. da venenum (v. veneno).
si legge nella vita del venerabil padre giuseppe da copertino, non dirò dei ratti,
dei predicatori -traduco dal latino -, da celebrarsi il dì vigesimoterzo di maggio,
congregazioni e luoghi religiosi). guido da pisa, 1-230: nel regno di scizia
una pietra. foscolo, xiv-296: da un libraio ho veduto un vecchio venerabile di
d'altronde, venerabile. -composto da persone autorevoli (un consesso, un
sapienza è venerabile a tutti, amata da tutti, se non talora dagli emoli.
sono però così in ogni cosa dissimiglianti da parigi, che non possono venire a
, lat venerabtlis, agg. verb. da venerare (v. venerare1).
fede e venerazione; devotamente. girolamo da siena, ii-9: l'anima, che
dotta, lat. venerabundus, deriv. da veneràri (v. vene rare 1
voce dotta, lat veneratta, deriv. da venus -iris (v. vene
idoli. = nome d'azione da venerare1. venerando, agg.
come titolo onorifico. domenico da montecchiello [crusca]: per vero amore
senatore venerando, villeggiava tre miglia lontano da noi ne'beni di sua ragione.
favole cagione. = deriv. da venerare1, sul modello di onoranza (v
cipe dell'arte, restituita ed inalzata da lui nuovamente alla nome di liberatori
glorificare domenedio sopra tutte cose. bartolomeo da s. c., ii-q-ii:
e con più che umano servigio esser da venerare. lorenzo de'medici, i-53:
etiam da're e da'prìncipi e da ogni persona. muratori, 7-v-72: i
. 2. che nasce, deriva da grande devozione, in partic. filiale
valore, o altre opere gloriose. da ponte, 203: accadendo di parlare di
venia dagli antichi; ora si disprezza da molti senza distinzione tutto ciò che loro
naturai teologia disceme, che sarebbe anche da lodare e venerare l'alto consiglio di dio
'riverire, rispettare', de- nom. da venus -iris (v. venere 1)
e venera. = denom. da venere1. venerato (part.
di una divinità). fausto da longiano, iv-286: anticamente in roma il
il tempio dedicato ad ercole, dio venerato da quei popoli. casti, i-1-243:
] la sala centrale occupata quasi del tutto da un blocco basso e piatto di roccia
5-235: queste parole con tanta soavità dette da un uomo così eminente per dignità,
accettare anche il pensamento di affare non comandato da dio. mazzini, 1-128: qui
, par., 33-40: li occhi da dio diletti e venerati, / fissi
prima di lui, della latina lingua da lui venerata, quasi per umiltà, chiamarlo
. carducci, ii-8-64: la lingua italiana da me tanto amata e prediletta e venerata
dio, e desideratori della superna patria, da questa scelleratezza si guarderanno. 2
iii-6 33: armannino giudice da bologna, esule anch'egli e veneratore
, 86-311: come vedo dalle linee inserite da voi sull'tjnità italiana', la mia
lat. venerator -òris, nome d'agente da veneràri (v. venerare 1
e per questo idolatrati. costantino da loro, lxii-2-ii-24: la vacca è tenuta
, rispetto e ammirazione, talvolta accompagnato da consapevolezza d'inferiorità, che si nutre
, me pero figurato come un personaggio da incutere non solo venerazione ma anche timore.
cieca venerazione dell'antichità si vede chiaro da questo che non solo non amiamo ma detestiamo
uno spettacolo naturale, in quanto caratterizzato da straordinaria maestosità e bellezza. d'annunzio
lat. veneratto -ònis, nome d'azione da veneràri (v. venerare 1
v-1-391: mio padre andava a confessarsi da lui, il primo venerdì di ogni mese
al re, se aveva alcuna cosa da mangiare, la facesse portare su nave.
si narra / della venerea [compiuta da venere] fraude 7 e quel ch'
nascessero dal sole, e alcune altre da venere, le solari sicuramente dovriano essere
congiungimenti carnali, ai rapporti sessuali, che da essi deriva. dante, conv
venti disegni su le positure veneree, intagliati da marcantonio raimondi. d'annunzio, iv-2-304
: un naturai fàscino venereo le emanava da tutta la persona. -carnale,
steatopiga: ciascuna delle statuine muliebri caratterizzate da steatopigia, rinvenute in alcune località europee
i rosei verdi azzurri flutti del mediterraneo da un'autentica venere italiana lina cavalieri la
i-03: arà quella differenza che si trova da una persona viva ad un'immagine:
, ricordamento e memoria d'uso venereo da non nominare. landino [plinio],
. gozzi, ii-168: un conte vilio da desenzano... uomo alquanto dissoluto
in iapan, quella venerea infezzione, detta da molti mal napolitano, da alcuni malfrancese
, detta da molti mal napolitano, da alcuni malfrancese, e da noi altri rogna
napolitano, da alcuni malfrancese, e da noi altri rogna spagnuola. a
, o presto muore: le malattie dipendenti da guasto nei visceri, vi si scuoprono
dubbio che il male venero è naturalizzato da lungo tempo nella polinesia. ferd. martini
, lai venerèus e venerìus, deriv. da venus -iris (v. venere
. = voce dotta, comp. da venereo e dal gr. < pó|3oc;
. = voce dotta, comp. da venereo e dal gr. xòyog 'discorso,
. = voce dotta, comp. da venereo e dal gr. xóyog 'discorso,
notte con cocenti sospiri. = da venereo, con suff. incoativo.
. = agg. verb. da venerare; v. anche venerabile.
. = voce dotta, comp. da venere1 e dal tema del lat. coltre
di un ventre. = deriv. da venere1. venerite, sf.
marine fossili. = deriv. da venere1. vènero, agg.
sena epitimo. = deriv. da venere1, cfr. landino [plinio]
dotta, lat scient veneroidea, deriv. da venus (v. venere1).
maggio veneroso. = deriv. da venere1. venesino (venisì,
detta. carducci, iii-11-55: quindicimila passi da avignone, alla pendice del monte ventoso
la lingua di gruppo indeuropeo e caratterizzata da affinità con l'italiano e il germanico
dotta, lat. venetìcus, deriv. da venétus (v. veneto1).
mendicanti] che sembravano essersi scolla ti da una pittura, di una miseria estetizzante,
165: in questa marina, è da saper, in colegio fono balotadi i
i gastaldi di le procuratie, facti da 8 anni in qua, justa la parte
voce dotta, lat venétus, deriv. da venéti, nome degli antichi veneti,
queste, la veste coccinea così detta da cocco, cne è la nostra grana
serramento per oscurare finestre e vetrate costituito da una serie di lamelle di plastica o alluminio
di lamelle di plastica o alluminio collegate da nastri e cordicelle, che possono essere sollevate
e inariditosi presto. = denom. da veneziano. venezianeggiante, agg. letter
rinascimento. = deriv. da veneziano, col suff. dei pari pres
sul collo. = deriv. da veneziano. venezianismo, sm.
forse scambiati per forestierumi que''venezianismi'innestati da me, nel dialogo sovratutto, per meglio
: la letteratura venezianista ostenta notevole indipendenza da quei ricordi di roma imperiale. venezianità
pretta venezianità. = deriv. da veneziano. veneziano (ant. e
la repubblica di venezia. niccolò da uzzano, lxxxviii-n-663: quando fornirete la
a'una famiglia amica, di buoni veneziani da molti anni stabiliti a roma.
cxiv-44-351]: 40 cappelluti lo ànno da accompagnare sin che durerà la visita sul veneziano
ch'ei gli mettesse in testa uno involgio da turco o una berretta delle nostre,
ii d'este, 391: scarane da donna alla veneziana coperte di pariera.
partic. per terrazzi, è costituito da lastrine irregolari di marmo o pietra collegate
lastrine irregolari di marmo o pietra collegate da malta. - anche: pavimento per
- anche: pavimento per interno costituito da una gettata di malta cementizia in cui
marmo, per lo più in modo da formare un disegno. carena, 2-128
veneziani. vi lasciereste far giù facilmente da un venezianotto che lo sapesse fare.
mistero preistorico. = deriv. da venezia [no \, col suff.
di paladini udite lombardamente o venezievolmente strillare da rauche voci pe'trivii. =
. = voce dotta, comp. da venezia e dal gr. tpiàog 'amico'.
(nel 1160), nome d'azione da vengier (v. vengiare)
, / ché la pena m'incalcia e da conforto / ch'io dica, e
nel sec. xii), deriv. da vengier (v. vengiare)
significa in lingua fiorentina antica vendicare e deriva da vendicare per sincopa e per mutatione del
dice che giusta vendetta / poscia vengiata fu da giusta corte. -per estens
enzo o guittone, 456: tempo è da vengiare a chi offende. 3.
tegnudo savio -qi parla sovra man / da pigol ni da grande, -da par ni
parla sovra man / da pigol ni da grande, -da par ni da sovran;
pigol ni da grande, -da par ni da sovran; / se 'l pigol no
potè sentire. = nome d'agente da vengiare-, cfr. fr. vengeur (
grave (per lo più in quanto concessa da dio); indulgenza per debolezze e
debolezze e miserie umane. guido da pisa, 1-6: impetrò [mosè]
e giusto. 2. esenzione da un obbligo o da un divieto; concessione
2. esenzione da un obbligo o da un divieto; concessione straordinaria, privilegio
con grande contrizione. s. bernardino da siena, 2-ii-855: voi dovete..
: lo supplicava a concedere ad alfonso da esti che andasse a dimandargli venia a
moretti, i-652: avrei qualche altra cosa da aggiungere e chiedo venia della digressione.
della chiesa, non riveste gravità tale da privare l'anima della grazia, ed
tuo voler non sale, / e da lo veniale tu sola emmaculata. bartolomeo da
da lo veniale tu sola emmaculata. bartolomeo da s. c., 22-5:
to di coscienza, non s'abbandona da dio. landino, 194: al purgatorio
, lat. tardo venialis, deriv. da venia (v. venia).
un. n desiderio di purgarsi anco da tutte la venialità. tommaseorv.]:
inconseguente. = deriv. da veniale1. venialménte, avv.
lassan veniare. = denom. da venia. veniènte (part.
. muratori, 7-ii-374: così in italia da lungo tempo furono in uso i finti
cavallo e lancia in resta, e da noi chiamati 'giostre'. 3.
'giostre'. 3. che proviene da un luogo. dominici, 4-105:
di costà vegnente mi porta ambasciata pubblica da parte sua. castelvetro, 8-2-193:
: l'una che non dipenda di necessità da cosa passata, l'altra che da
da cosa passata, l'altra che da esso dipenda cosa vegnente che sia in essere
g. averani, iii-226: fin da bambina pochissimo latte succhiava, e non
sot- tigliarsi. = deriv. da venire. veniménto, sm. ant
venimenti. = nome d'azione da venire. ventino, v.
anche unito a particelle enclitiche e accompagnato da avv. e prep. che indicano
: piacciavi di conderlami. s. bernardino da siena, 2-1- 140: i
potessi come tu dici, venirti più da vicino, vederti spesso, ragionar teco.
, ecc.), essere importato da un paese. a. tiefolo,
d'alcuna sorte, perché tutto viene da questi luoghi. casti, 10-64: vi
dal chile, / e il tajaco da quito e dal brasile. pananti, i-408
prendermi. non so venire a casa da me? calandra, 1-57: venne a
tutto, perché altrimenti questa sarebbe cosa da farmi venire in posta infino a torino per
detto brahe. « potete trovare tutto da soli », ha detto il ragazzo.
, in cui veniste. s. bernardino da siena, 120: noi non
santi di dio, e ricevette santade da loro pienamente. carducci, ii-12-
non trovo cor d'umiltade. giacomo da lentini, 53: così porria venire a
/ porràse render dolce al finimento. paolo da certaldo, 26: il dolore si
il dolore si è venire in povertà andrea da barberino, iii-249: diventò [gisberto
a'vicini, a'conoscenti, e da tutti fu abbandonato, eziandìo la moglie
iddio l'avesse in odio. busone da gubbio, 1-228: giuseppe al servaggio d'
e spesso n'aveano necessità. ca'da mosto, 237: sono eziandio in questo
? d'annunzio, v-1-219: viene da valona, dal comando d'una squadriglia
siamo due cugine di concetta, veniamo da vallecorsa. -andarsene via da un
veniamo da vallecorsa. -andarsene via da un luogo; ritornare da un luogo
-andarsene via da un luogo; ritornare da un luogo al punto di partenza,
: fatto cotesto, nessuna cosa ho più da fare in firenze, e me ne
lungo in italia, vanno e vengono da parigi. -andare e tornare rapidamente
era un continuo andare e venire, da s. pasquale a chiaia al corpo
un profumo). s. bernardino da siena, 879: e stando così l'
il sole, le stelle); spirare da una direzione (il vento);
: il vento, venendo in città da lontano, le porta doni inconsueti.
(una risposta); essere spedito da un luogo, giungere al destinatario (una
che apriate le lettere sue che vengano da milano. cellini, 1-81 (189)
che gli venivano, si faceva far da un secretario un brevissimo som
giorno. albertazzi, 464: venendogli da me, la richiesta acquisterebbe troppa gravità e
di dolersi, più tosto che e'venisse da cuore. da ponte, 246:
più tosto che e'venisse da cuore. da ponte, 246: « ecco »
, « ecco il caso del mio povero da ponte ». manzoni, pr.
venire-. far portare oggetti, carte da gioco, ordinare di imbandire, di
, in animo, in capo, venire da piangere, da ridere; venir naturale
, in capo, venire da piangere, da ridere; venir naturale, spontaneo,
, / desianza mi vene. francesco da barberino, i-85: e'se caso leg
non ischifar lor riera. s. caterina da siena, iii 59:
nervoso. calvino, 1-549: mi venne da descrivere la nuvola di smog come l'
savonarola, 10-324: uno giovene, partendosi da casa sua, si condusse al porto
, 6-122: stufa usata in firenze da un veneziano, per far venire i fiori
rac- corlo quando cade? che venga da sé come i funghi? periodici popolari
il presente, e quello, che ha da venire. muratori, iii-39: gioverà
porre la terra in solitudine e 'peccatori da essere scacciati di quella.
(91): lucia è sicura da voi; ve lo dico io povero frate
giorno.. -a, da venire (con valore aggett.):
reparata a quello che puote avenire. fausto da longiano, iv-192: o roma maladetta
, nel presagio della mutazione dei tempi da venire. mazzini, 21-26: byron
che è la coscienza d'un mondo da venire. carducci, ii-8-242: gli anni
del tempo col lor fervore, gli anni da venire si sono affrettati anch'essi a
più lui. -di là da venire (con valore aggett.):
per una sua propria famiglia di là da venire, anche al frutto della legittima
che tutto quella reazione morale che scatta da tanta misera vita, da tante sventure
che scatta da tanta misera vita, da tante sventure e pressure.
pressure. 22. derivare da una causa o da un presupposto; procedere
22. derivare da una causa o da un presupposto; procedere; venire di
logica. - anche: essere determinato da qualcuno. fra giordano, 124:
: questa fu la prima battaglia, e da questa sono venute tutte l'altre.
nero il perso, / ciascheduna vertute da costei, / o vero il gener loro
: in quello che ha potuto venir da me,... ho posto ogni
. sergardi, 339: e da ciò gran vantaggio ancor ne viene, /
sue catene. leopardi, i-115: da questo venia che gli antichi...