d'entrambe. = nome d'azione da torcere. torcìmetro, sm.
durante un intervento chirurgico; è costituito da un bastone forato all'estremità per farvi
dito circa, ed annodata in modo da formare un mobil cerchio, che si applica
agnello, farcite con un ripieno costituito da pecorino, prezzemolo, animelle, tipiche
= voce di origine espressiva, deriv. da torcere. tòrcio, sm. fiaccola-
tantaltri segni d'ossequio che gli vennero fatti da ogni sorte di persone. betteioni,
sua eminenza in gran pontificale, circondato da 18 preti, e da parecchi confratelli con
, circondato da 18 preti, e da parecchi confratelli con grandi torci in mano
voce di area roman., deriv. da torcere, con allusione alla forma.
nel xii sec.), deriv. da torcher 'pulire con uno straccio', che
'pulire con uno straccio', che è da torche (v. tbrcia1).
in alto. = deriv. da torcere. torcitóre, agg.
piano. = nome d'agente da torcere. torcitrice, sf.
la piegatura e torgitura, che quasi da tutti vien praticata, non serve ad
del torchio. = nome d'azione da torcere, il d. e. i
verb., di area merid., da torcere. torciuto, agg.
vincenzo maria di s. caterina da siena, 260: una cesta o due
per poter ricevere le verzelle e far forza da piegarle e voltarle a misura del bisogno
fa conto l'al- brizzi di dar da comporre e da tirar da suoi torcolari l'
al- brizzi di dar da comporre e da tirar da suoi torcolari l'apologià che
brizzi di dar da comporre e da tirar da suoi torcolari l'apologià che sarà presso
, lat. torcular -àris, deriv. da torcùlus (v. torchio1),
, vinacce, ecc. matazone da caligano, xxxv-1-800: del mese di setembre
torculare), agg. ant. costituito da un torchio; che ha forma di
voce dotta, lat torcularis, deriv. da torcular (v. torcolare1).
. torcoletto di breganzer. pregiato vino da dessert di color paglierino, gradazione alcolica di
di 150 e profumo intenso, ottenuto da uve fatte prima appassire su graticci,
toppetti di legno bene squadrati, infilzati da due regoli, con una vite di
od altro simile artista sia stato interrotto da illegittime molestie. guadagnali, 1-i-62: i
pretesca e torcoliera = deriv. da torcolo1. torcolista, sm. (
delle pagine. = deriv. da torcolo1. torcolo1 (tòrculo),
possono cavare né fare travi né viti da torcoli. garzoni, 1-239: restò il
sono usciti dalli torcoli di lione più libriche da quelli di tutto il resto del regno di
rame incise (anche nell'espressione torcolo da rame). vasari, i-186:
col torculo, come oggi abbiam veduto da essi imprimersi. milizia, ii-305: si
cfr. spagn. tórculo 'torchietto da stampare'. torcolo2, sm. region
simile a un puliscipenne. = da un lat. volg. * torculum 'oggetto
gr. afjvai 'baccanti', che è da atjvex>5, epiteto di bacco, in quanto
epiteto di bacco, in quanto deriv. da toyvóg 'torchio, tino'.
analoghe, tordiera. = deriv. da tordo. tordàio, sm. voliera
= dal lat. turdartum, deriv. da turdus (v. tordo).
. tardo turdéla e turdella (in isidoro da siviglia e nelle glosse), deriv
e nelle glosse), deriv. da turda, turdus (v. torda e
venat. tordaia. = deriv. da tordo. tordiglióne, sm. mus
è dall'ant tordion, deriv. da tordre 'torcere'. tordìlio { tordilo)
compressi, orbiculari od ovali, circondati da un orlo bianco, fitto, calloso.
piume del tordo. = deriv. da tordo, per calco del fr. tourdille
notte essere zeppi di tordi sugli alberi da frutta. -tordo dorato o a squame
romoli, 154: 1 tordi son da niente se non son grossi e freschi
dimena; / ma noi può sviluppar da la catena. / oh che tordo,
non era tordo da poter pelare,... gli disse
mare sassoso nutre ottimamente i pesci, che da lui hanno il nome, i quali
il magnanimo pompeo, coccolato e lisciato da mattina a sera, pareva un tordo
paroemia: 'il tordo si fa la pania da se stesso'. idem, 261: è
(nel 1550), nome d'agente da torear (v. toreare)
genere più ovvio. = deriv. da toreadore. toreare, intr. (
= dallo spagn. torear denom. da toro (v. toro1).
per alludere al podestà di parma torello da strada (1221). e
voce è piuttosto buona, una voce da torello innamorato. dice che la voce
, alla quale sono collegati in modo da formare un elemento fondamentale per la robustezza
è marie iara bourseiller, 'torera'professionista da 20 corride l'anno. =
= dallo spagn. toreria, deriv. da toro (v. toro1).
e a malraux e a malaparte quando facevano da dilettanti i guerrieri o i toreri per
è dal lat tardo taurarìus, deriv. da taurus (v. toro *)
di battaglia. = deriv. da toro1. torèuma, sm. bassorilievo
gr. xóqeuna -axog, deriv. da topeuto 'intaglio, cesello, scolpisco', di
di bassorilievi, per lo più accompagnata da opportune didascalie. dizionario universale
, dal gr. xoqeuxrig, deriv. da toqevw (v. toreuma)
[xé / vr]], da toqeijo) torinése (ant. turinésé)
), di colore giallo paglierino, ottenuto da uve di trebbiano toscano, grechetto,
torianite, sf. miner. minerale composto da ossido di torio e uranio, raro
) contenente radiotorio. = deriv. da torio-, cfr. ingl. thorianite.
deriv. dal lai taura 'vacca sterile5, da taurus (v. toro1).
) sono lenti che hanno proprietà tali da poter essere usate in pazienti che non tollerano
risultato visivo migliore. = deriv. da toro2. toriglióne,
posti lateralmente e simmetricamente a una bocca da fuoco; orecchione. t.
= dal fr. touritton, deriv. da tour, che è dal lat. tornus
torile, sm. stalla di tori da corrida. -anche in un contesto allusivo
= dallo spagn. toril, deriv. da toro (v. toro1); cfr
che si faceva e si ardiva in bonifica da ferraresi e non ferraresi, dai privati
città italiane. = deriv. da torinese. torinesizzare, intr.
che mai. = denom. da torinese, col suff. frequent.
ha battuto il torino com'era prevedibile da tutti e temibile dai torinisti più efferati
alle terre rare; rinvenuto nel 1828 da j. j. berzelius nella torite
, 1-ii-68: il filamento è sostituito da un'asticina bianca del diametro di i millimetro
relativa alla proprietà fondiaria dello stato promulgata da sp. torio balbo, tribuno della plebe
il popolo e si sia fatta aiutare da esso per abbattere i privilegi feudali, ma
= dall'ingl. toryism, deriv. da tory (v. tori).
tori; conservatore. = deriv. da torismo-, voce registr. dal d.
con pianete nere. s. caterina da siena, i-188: l'udire il divino
, nel beato coro / silenzio posto avea da ogne parte. -conservarsi, contenersi
aveva assai sovente, di che egli da molto più si teneva velluti, 57:
porte sante marie; e vegnendoli cotali uficietti da utile, gli prendeva. panigarola,
ufficio. ibidem, 323: chi da giovane ha un vizio, in vecchiaia fa
v. officina), deriv. da opìfex -fìcis (v. opifice)
. li- turg. insieme di preghiere da recitare in onore della madonna.
pregato dio (segnatamente con preci imparate da un uffiziolo sceltomi da me, le
segnatamente con preci imparate da un uffiziolo sceltomi da me, le quali ripeto da più
sceltomi da me, le quali ripeto da più di cinquant'anni ogni giorno, e
uso di una civiltà consacrata, ma prodotta da un'esperienza differente e fedeli ad un
, ii-106: la dama uscì tosto da tumultuosa stanza, mi si fece incontro
, lai tardo offciosxtas -àtis, deriv. da officiosus (v. ufficioso)
, e indurre altrui nel sospetto che da ragione poco sicura, più presto che da
da ragione poco sicura, più presto che da rispetto, proceda quella riserva. tenca
aggiunto i sensi delle fiz- zioni cavati da gli antichi o dall'intelletto mio. appresso
dotta, lat. officiosus, deriv. da offìclum (v. ufficio).
non può soffrire di vedersi lungamente dar da mangiare a ufo. manzoni, pr
-mangia, mangiapane a ufo: persona da sfamare, da mantenere senza ottenerne nulla
a ufo: persona da sfamare, da mantenere senza ottenerne nulla; fannullone, disutile
pisani a favore di una base osco-umbra (da un adùfar, corrispondente a un lat
commissione a'ministri forensi, le quali, da coloro che le chieggono e le presentano
quali non si pagano, si possano distinguere da quelle, che si pagano, scrivono
di un credo. = deriv. da ufo2. ufomanìa, sf. interesse
legati agli ufo. = comp. da ufo2 e mania (v.).
di un ufo. = comp. da ufo2 e [astronauta (v.)
di uscita di un fluido, in modo da sfruttarne l'energia cinetica e al tempo
ombra fitta, in partic. prodotta da un folto fogliame di alberi, e
fogliame di alberi, e tanto densa da offrire refrigerio contro la calura, ma
refrigerio contro la calura, ma anche da ostacolare la sana vegetazione delle piante sottostanti
acqua del ruscello, e li argini da lato del fuoco, che piove a dilatate
chino / e guarda ben messer lion da prato / ch'alia sua uggia ciascun fa
., 20 (341): già da qualche tempo cominciava a provare, se
la vecchia regìa viene determinata non già da moralismo, ma da uggia, da
viene determinata non già da moralismo, ma da uggia, da tedio, da nausea
da moralismo, ma da uggia, da tedio, da nausea. -con
ma da uggia, da tedio, da nausea. -con meton.:
ugge! bresciani, 186: che ugge da femminella ti passan per lo capo?
plau sibile quella che parte da una forma * udìa 'umidità, frescura',
'umidità, frescura', deriv. da udus (v. udo),
cercare conforto, nonché quello di poterne avere da parte di qualche persona.
le sue spalle. = denom. da uggia1. uggiato (part. pass
), agg. disus. intristito da un'ombra troppo intensa (una pianta)
colli. = nome d'azione da uggiolare. uggiolante (part. pres
: carrà, s'intende, sapeva visitar da padrone anche questi quartieri già nel 1916
superstite levriere di ricca muta di cani da caccia. bacchetti, 2-ix- 139
eiulàre 'lamentarsi ad alta voce'(denom. da una voce espressiva ex), forse
un sibilo. = deriv. da uggiolare. uggiolo, sm. guaito
giorni dell'anno. = deverb. da uggiolare. uggiosaménte, avv.
pari del legno del sorbo, riesce da per tutto, eziandio se si ponga ne'
d'un poggio che sporge in fuori da un'aspra giogaia di monti. -che
toglie il frutto alla terra molto intorno da sé. 2. figur.
uno vive qui ed è obbligato ad ascoltarli da tante parti e per tanti giorni dell'
c. botto, 121: sembrava preoccupata da qualche uggioso pensiero. -fastidiosamente
all'orizzonte. 3. caratterizzato da una luce fosca, plumbea o, anche
fosca, plumbea o, anche, da una piovosità persistente e fastidiosa (una condizione
in fila, parte in truppa, preceduti da don abbondio, uggioso in mezzo a
di spirito. = deriv. da uggia, 1. uggire, tr
mestiere di prima all'osteria c'è da uggirsi lo stesso e non di'più
uggirsi lo stesso e non di'più da guadagnare, ci sarei già tornata.
sarei già tornata. = denom. da uggia1. uggito (part.
l'italia, ma in un certo modo da rialzarmi l'animo uggito e disgustato ad
soffici, iv-5: paesaggi soleggiati o uggiti da nuvolaglie estive. ugh (hug)
o per limatrice. = deriv. da ugna, per unghia. ugnilungo,
o tenebrìa di notte, / qual mai da tue caligini m'invii / fantasma infausto
ed ugnilungo? = comp. da ugna, per unghia, e lungo1 (
, xxx-6-220: comicaudati demoni, / che da l'orendo baratro / estollete la mano
cui con forza 7 fiero tartarea / da la folta ed irsuta orrida coda /
ingite piattole. = comp. da ugna, per unghia, e grinsuto,
una veste). n. da ponte, lii-9-222: rivestitosi sopra il saio
lii-9-94: aveva indosso una vesta increspata da prete... ugnola. federici,
ugnolo, in tute spexe el museto da marina bastaxi, gambelieri et tutte spexe
spezie et merze et ogni altra cossa da poi il signor soldan cait bei el saraf
non potrò i miei? mi ho da turar la bocca, / la lingua fino
gonfiando ad insaccar le nugole: / perché da 'l rider ci fai perder l'ugole
dava baci (prestami / fede) da appiccarsi in uno intonaco. / -voi mi
non m'ha tocco l'ugola dicesi da quello che di qualche cibo non gli paia
due par di serque d'uova, e da vantaggio. -stuzzicare l'appetito. -
= allotropo di uvula, con passaggio da -v-a -g- (come in pargolo e
ugo- notteggianti. = deriv. da ugonotto, con il suff. dei part
di quella città. -che è composto da aderenti a tale movimento religioso; che
e il lappone. = comp. da ugr [ic] o e finnico (
a loro modo come un fatto nasca da altri fatti; ma tutti i loro progressi
, e gentilmente condotti, e degni da esser di vicino veduti e riveduti eziandio
una certa regola sull'eguaglianza dei triangoli da applicare a questo mio teorema morale, ma
ogni eguaglianza civile; animo spinto quasi da febbrile impeto sempre a straordinarie imprese, furono
xviii aveva una nozione della libertà differente da quella che s'è svolta nel nostro.
italia'porta su quei colori, scritte da un lato le parole: 'libertà, uguaglianza
i cuori e vanissimo, non è solo da imputare alla corruzione de'costumi, privati
, d'affetti e d'espressioni, da cui viene l'anima ai passo in passo
suo valore. palescandolo, 117: da ogni parte del mondo si mandano danari
, la seconda è l'origine ch'ha da esso, la terza è l'uguaglianza
, e non passa i termini, che da principio della natura preferitti gli furono,
corpo. = deriv. da uguagliare. uguagliare (eguagliare,
guerre furono al suolo uguagliate. maironi da ponte, 1-i-121: dalla francia passando in
a quel che trasse / il buon tesèo da le tenarie foci. alvaro, 7-185
. botta, 4-167: gerolamo fracastoro da verona... eguagliava per profondità di
nella versalità e naturalmente nella tecnica leonardo da vinci. -sport. raggiungere un risultato
raggiungere un risultato uguale a quello conseguito da altri. 5. raggiungere
stesso, la premura era ben lontana da uguagliare l'urgenza. carducci, ii-
. svevo, 6-77: non hai da fare contratti come me, che talvolta
che eguagliano tutto il mio avere, né da fidare. 7. ricompensare
non ci assaliva forse con eguale prepotenza da tutta intorno la vita e da tutto il
eguale prepotenza da tutta intorno la vita e da tutto il pensie 10.
tutti. = denom. da uguale, probabilmente attraverso un lai volg.
, probabilmente attraverso un lai volg. -condiviso da due o più persone (la sorte,
non sieno eguagliate. 3. raggiunto da altri nell'esercizio di una virtù, in
. 4. accomunato alle altre persone da determinate condizioni, eventi, circostanze.
dal comune denominatore delle superstizioni, benché da tempo i conti non tornino più.
, / ma quelli vanno, spinti da chimere / vane, divisi e suddivisi a
percosse. = nome d'agente da uguagliare. uguale (ant.
di carne tutti la carne avere e da uno medesimo creatore tutte l'anime con
., 2-7 (1-iv-178): quasi da iguali appetito tirati, cominciatisi a stuzzicare
altra parte sia la corteccia, e da ciascuna parte s'agguagli. firenzuola,
e di tanto numero che vi sia disproporzione da chi gli governa a loro che sono
più grande asino del mondo saprà, che da quella parte sempre si vedrebbe il diametro
colla notte e pari, altressì come fu da l'altra parte del cerchio contra lui
., 2-297: la battaglia durò eguale da ogni parte per alquanto spazio perché i
avvenne che ne'due eserciti si trovarono da ciascuna parte tre fratelli carnali assai eguali di
anche negli uomini egli non vedeva che avversari da combattere o partigiani da condurre alla lotta
vedeva che avversari da combattere o partigiani da condurre alla lotta. 7.
in bontà non ha l'eguale, / da voi venghiamo a domandarvi aiuto.
e sempre amato, / ch'io sia da te sì mal rimunerato ». carducci
dogi, e tanti osti perderò. bartolomeo da s. c., 184:
piccolo sopra li eguali fatti. giovanni da samminiato [petrarca], ii-114: l'
inchini alla morte. frezzi, iv-13-17: da questo nome 'ius', se noti bene
benevolenza verso di voi, dello onore che da voi s'avrà, non posso io
in tutto eguale e ben misurato, e da ogni canto composto d'una certa concordia
eguali e per li malvagi, essendo da ogni parte saettamento e lance gittate,
congruenti; legato a un'altra grandezza da una relazione di uguaglianza. -in partic.
interesse, il cuore dovrebbe essere sgombro da ogni desiderio che il quadrato dell'ipotenusa
= dal lat. aequalis, deriv. da aequus (v. equo), con
ma chiavelli, 1-vii-212: da una ugualità di cittadini in una disag-
verri, ii-289: voci son queste da tiranno patrizio, il quale sdegnando per
200 feriti, il che non è credibile da chi ha veduti esserciti e battaglie,
l'audacia volte a frodar quelle leggi da cui non era assicurato con ugualità nessun
giannone, 1-i-39: è degno ancora da notarsi ciò che lorenzo valla e guglielmo
. pino, l-i-105: la faccia, da noi usata come misura, si divide
- anche in contesti figur. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
, lat. aequalttas -àtis, deriv. da aequalis (v. uguale),
il furto'. = deriv. da uguale, sul modello del fr. égalitaire
(nel 1840), che è da égalité 'uguaglianza'. ugualitarismo (egalitarismo,
di qualche dente d'oro... da quel dente (troppo presuntuoso e plutocratico
tutti i lavoratori. = deriv. da ugualitario, sul modello del fr. égalitarisme
e ugualiva. = deriv. da uguale-, v. anche gualivo.
trattamento con ugualizzanti. = denom. da uguale, col suff. frequent.,
equalizzatore. = nome d'agente da ugualizzare, n. 2.
). = nome d'azione da ugualizzare; cfr. fr. égalisation.
parimenti; anche, pure. paganino da serezano, 122: quando fra dui amanti
parenti e gli amici ed egualmente tutti da uno inganno occupati, là dove io
steri- litade e la pestilenza sono egualmente da fuggire. machiavelli, 48:
caligola appellava livia augusta 'ulisse vestito da donna', percioché ulisse e livia communi-
fermi, e uno equalmen- te distante da quelli, che massimamente giri. cavalca,
e si mutavano, quasi fossero prodotte da cose egualmente prossime a dissolversi.
usare la medesima regola per farsi amar da suoi ministri egualmente, percioché il più
cosa fatta ciascun anno, lo guarderà da viziosità e malizia, ma sarà danno alla
- / mente, che uguanno fu da me prestatali. aretino, 20-292: ad
canti tu o no! s. caterina da siena, vi-71: non fui più unguanno
, 2-310: altrimenti io non veggo modo da cavarne le mani di questo unguanno.
hoc o hocque anno 'in quest'anno', da cui anche il fr. ant.
di fresco. = deriv. da uguanno: v. anche avannotto.
... era un presente ugulato da un federalastro in orbace, era un
setti. = deriv. da ugula, per ugola, col suff.
1-42: uh molto presto mi volete cacciar da voi. f. fona, 4-8
, gridò, modulando la bella voce da cantante nel richiamo preferito. = voce
la lingua di ceppo turco attualmente parlata da tale popolazione (circa sei milioni di
scritta con caratteri arabi; è rappresentata da una lunga tradizione letteraria e il suo
stampa [napoletana] era proscritta affatto da un ukase che sol esso basterebbe all'infamia
, dal russo ukaz, che è da ukazat 'disporre, ordinare'. ukulèle,
plur. di 'alim 'sapiente', deriv. da 'alima 'sapere'. ulanésco,
lancia è solamente usata dagli ulani e da così fatta soldatesca. foscolo, vi-655:
sf. marin. ant. grossa nave da trasporto olandese usata nei secoli xv e
ulche', si partì personalmente con grosso esercito da barzalo- na, alla volta di quella
(e il termine può essere accompagnato da svariate determinazioni in relazione alle cause o
in soggetti maschi e fumatori e caratterizzata da dolore all'epigastrio, crisi crampiformi,
su ambedue le superfici, sovente accompagnata da grave emorragia. -ulcera sifilitica: sifiloma
carico degli organi genitali esterni, accompagnata da adenite inguinale e causata da uno
accompagnata da adenite inguinale e causata da uno streptobacillo trasmissibile mediante il rapporto sessuale
-in veterinaria, denominazione (sempre accompagnata da una determinazione) di varie malattie degli
per lo più di origine virale, caratterizzate da lesione di tale tipo. 2
cotenna dei- capo certe ulcerette, generate da un certo tumor piccino. redi,
una sola ulceruccia. = deriv. da ulcus ulceris (v. ulcere),
utero. = nome d'azione da ulcerare. ulcerante (pari.
l'ira non è mi improvvisa. nasce da un lungo rodio precedente che ha ulcerato
con la particella pronom. essere leso da una o più ulcere, degenerare in ulcera
voce dotta, lat ulcerare, denom. da ulcus -ceris (v. ulce
allevamenti. = agg. verb. da ulcerare. ulcerato (pari. pass
, ulgerato). leso, deturpato da una o più ulcere (una parte
ulcerati e leprosi. s. carlo da sezze, ii-337: gli poveri infermi
cenere e sul letame deltimmondezzaio, ulcerato da cima il capo alla pianta dei piedi
alla pianta dei piedi. -caratterizzato da ulcere o piaghe (una malattia);
campo di parlare e d'essere ascoltati da persone intendenti e non soverchiamente ulcerate da
da persone intendenti e non soverchiamente ulcerate da prepostere passioni ed interessi. pananti,
della mia anima ulcerata. -gravemente sconvolto da disordini civili (una nazione).
, 1-525: questa piga è poi ulcerata da due acutissime spine atte ad esasperare ogni
è cagionato dalla ulcerazione dello sfintere o da qualche materia che pugne. pietro ispano
fino a soffocarli ed a subirne, da stoico e senza sanguinare interiormente, le
, lat ulceratio -dnis, nome d'azione da ulcerare (v. ulcerare)
lesione della cute o delle mucose caratterizzata da perdita di sostanza e difficoltà di cicatrizzazione
è gettato sul letamaio, tutto ulceri da capo a piedi. targioni tozzetti, 5-137
prodotte negli animali, soprattutto domestici, da svariate malattie di origine virale.
= voce dotta, comp. da ulcera e dal tema del gr. yewàai
della giurata verginità. segneri, ii-116: da qualsiasia meschinissima povertà potrebbono cavare qualche bene
tanto lazzero l'ulce -affetto da ulcera gastrica o duodenale. volponi,
voce dotta, lai ulcerosus, deriv. da ulcus -céris (v. ulcera).
questo tardi vendicato et ulto / fia da la moglie e da la sua sorella.
ulto / fia da la moglie e da la sua sorella. monti, x-i-m:
holigan (nel 1898), forse da hooligan, nome di una famiglia irlandese di
2-13: il suolo, ovvero la terra da porre vigne non vuole esser..
voce dotta, lat uliginosus, deriv. da uligo -inis (v. uligine).
virtù. = denom. da ulim [ento] per olimento (v
e profumate. = deriv. da ulimire. ulire, v.
dotta, lat. ulixèus, deriv. da ulixes (gr. 'oòvooevg) '
, 8-2-123: il quale ritorno di ulisse da troia ad itaca perteneva come parte alla
: ulissidico. = deriv. da ulisside. ulissismo, sm.
ma ancora non sappiamo se altrettanto avversato da nettuno. = deriv. dal
sf. 'ulitis'(voce gr. da ouxov 'gengiva'). infiammazione delle gengive.
solo una contrapposizione ». -composto da esponenti di tale movimento. la repubblica
fra i convitati di pietra di giuliano da empoli e vittorio veltroni, le uniche novità
= voce dotta, lat uttus, da una forma unulus, dimin. di
. osso piramidale. = deriv. da ulnax; cfr. ingl. ulnar (
oùxofióqog 'dal morso funesto', comp. da ovxog 'esiziale'e dal tema di pifiptboxu)
cutaneo curvilineo. = deriv. da ulotrico. ulòtrico, agg. (
. -ci). antropol. caratterizzato da ulotrichia. = voce dotta, gr
gr. 'dai capelli ricci', comp. da otaog 'lanoso, ricciuto'e ùqìs
quest'etimo virgilio, anche questa volta da sé, senza essere dimandato (si tratta
fine, finalmente; per ultimo, da ultimo. armannino, 1-72: capaneo
...; ultimamente mi scuso da insufficienza. boccaccio, viii-3-203: questo messer
= propr. 'ultimo argomento', da ultima ratio [regum o regis],
russiani (dal 1742), forse da ricollegare a una battuta di un
3-196: io ho il mio campo da lavorare né sarò così sciocco da perdere il
mio campo da lavorare né sarò così sciocco da perdere il mio tempo ad ultimare le
6-ii-670: le ultime tue lettere che ebbi da te ultimarono la mia guarigione.
importanza, sui quali, però, da alcuni giorni ci impuntavamo senza risultato.
insomma; per concludere. iacopo da benevento volgar., xxi-855: tieni per
ant. infine, finalmente. ca'da mosto, 1-92: ultimate pervegnessemo al cavo
poco in mar. = deriv. da ultimato1, secondo il modello dell'aw.
dal 1938 almeno. = deriv. da ultimatum]; cfr. fr. ultimatifinel
disus. proposta o condizione irrevocabile, da accettare entro un determinato termine di tempo
per estens. proposta o condizione irrevocabile, da accettare o rifiutare senza possibilità di patteggiamento
; ed è soltanto col dedicarmi fin da oggi all'ultimazione del volume che potrei accompagnarmi
dell'anno. = nome d'azione da ultimare. ùltimo1 (ùtimó)
notte segue, / che le stelle apparivan da più lati. borgese, 1-18:
vedo che i miei ultimi anni ho da passarli male! -assai avanzato,
paria o scrive. -in questo ultimo: da poco tempo a questa parte, in
né letterato; fa quel che trova da fare, ed era negli ultimi tempi impiegato
corpo press'a poco come un costume da bagno inzuppato. de pisis, 1-157
, 12ii- 73: io avea messo da canto lo scrivervi, perché, non avendo
per qualche rispetto vi fuste così ritirato da me. foscolo, xvi-376: l'ultima
, 1-107: l'ultima di nello è da un altro che l'appresi; il
: oggi è giovedì. -dettato da estrema necessità. mazzini, 30-99:
il più remoto, il più lontano da ogni previsione (un'ipotesi, la prospettiva
de la terza parte principale brievemente è da ragionare. g. morelli, 84
porta tarmi, l'altro le vesti da pioggia, il terzo un vaso di sorbetti
pioggia, il terzo un vaso di sorbetti da bere e l'ultimo un'altra cosa
ultimo lo seppi! montale, 3-26: da ultimo c'era la ». il
, dico, essere stato fatto in roma da alcune donne di ultima condizione. manzoni
riva / del lungo scoglio, pur da man sinistra. buti, 1-546: vinegia
colle, / e questa siepe, che da tanta parte / dell'ultimo orizzonte il
che sommamente amò, sommamente anco riamato da essi. balbo, 3-69: italiano
è più vicina al polo: / questi da balte selve irsuti manda / la divisa
dove si truova pria l'ultimo sesto / da quei che corre il vostro annual gioco
, degno dell'ultima compassione e oppresso da una somma sventura. tommaseo, 11-143:
o vero operatore di quella massimamente dèe essere da tutti obedito e creduto, sì come
n. 35. -all'ultimo, da ultimo, in ultimo, nell'ultimo,
cieli e del sito diversamente è sentito da molti, awegna che la veritade a l'
, 1-2-83: io non vo'tacervi da ultimo un atto di straordinaria giurisdizione.
moravia, 14-119: lei, comunque, da ultimo, ha commesso varie mancanze.
baldini, 3-242: una città senza glorie da rivendicare e vendette da compiere, senza
città senza glorie da rivendicare e vendette da compiere, senza spostati e senza disoccupati,
un'intera somma di denaro. da ponte, 260: porre il tutto nelle
i quali a conti chiari avrebbero avuto abbastanza da pagar tutti fino all'ultimo soldo.
: l'ultima cosa che si ha da fare è il morire... l'
della mia penna. = comp. da ultimo1 e genito (v.),
in una sineddoche. niccolò da correggio, 1-289: chiamati a render cuncta
con riferimento ad animali. erasmo da valvasone, 1-2-239: non altramente il gran
acuto strale, / che uscì mai da poetica faretra, / ultor del comun danno
... te la greca virtù morsa da rea / calunnia or chiama a ritemprar
lat. ultor -òris, nome d'agente da ulcisci (v. ul
lat. ultorlus, agg. verb. da ulcisci (v. ulcire).
. giovio, i-198: ogi partirebe da chieri per verso susa el signor marchese
lat ultra (v. oltre) e da abissale (v.).
. ultra (v. oltre) e da cattolico (v.).
. ultra (v. oltre) e da cellulare (v.); voce regista
. ultra (v. oltre) e da centenario1 (v.). ultracentrìfuga
. ultra (v. oltre) e da centrifuga (v.). ultracentrifugare
lat ultra (v. oltre) e da centrifugare (v.).
macromolecolari. = nome d'azione da ultracentrifugare-, voce regista, dal d.
lat ultra (v. oltre) e da clericale (v.).
. ultra (v. oltre) e da colossale (v.).
. ultra (v. oltre) e da commerciale (v.).
ottico che serve a illuminare il preparato da esaminare con l'ultramicroscopio.
lat. ultra (v oltre) e da condensatore (v.).
. ultra (v. oltre) e da conservat [or] ismo (v.
. ultra (v. oltre) e da conservatore (v.).
, baccelloni di ultracorpo, marziani travestiti da terricoli. = comp. dal
lat ultra (v. oltre) e da corpo (v.); la voce
lat ultra (v. oltre) e da corto1 (v.). ultracùstica
lat ultra (v. oltre) e da acustica (v.). ultracùstico
. ultra (v. oltre) e da acustico (v.); voce re
gli elementi più spuri accidentali sieno bastati, da san ultradecadènte, agg. che presenta i
lat ultra (v. oltre) e da barocco1 (v.). problemi formali
lat ultra (v. oltre) e da decadente (v.).
lat ultra (v. oltre) e da bianco1 (v.).
crob. croce, iii-22-1q6: è da notare che il fortis, dopo che ebbe
stato il titolo di 'eccellenza', con cui da allora
. ultra (v. oltre) e da democratico (v.). ultradèstra
. ultra (v. oltre) e da destra (v.).
. ultra (v. oltre) e da destro (v.). ultradiano
v. oltre) e un deriv. da dies (v. dì).
. ultra (v. oltre) e da [etero] dina (v).
). ultrafelice, agg. caratterizzato da intensa ed euforica felicità (uno stato
lat ultra (v. oltre) e da felice (v.).
. ultra (v. oltre) e da felicità (v.).
. ultra (v. oltre) e da fesso3 (v.). ultrafètido
lat ultra (v. oltre) e da fetido (v.).
leopardi, i-140: la nostra rigenerazione dipende da una, per così dire, ultrafilosofia
. ultra (v. oltre) e da filosofìa (v.).
. ultra (v. oltre) e da filtrante (v.).
. ultra (v. oltre) e da filtrazione (v). ultrafiltro
ultrafiltro, sm. chim. filtro costituito da una membrana semipermeabile, generalmente di nitrocellulosa
'ultrafiltro': filtro, inventato nel 1907 da bechhold, inspessito mediante gelatina, il
. ultra (v. oltre) e da filtro1 (v.). ultrafìsico
. ultra (v. oltre) e da fisico (v.).
. ultra (v. oltre) e da futurista (v.).
. ultra (v. oltre) e da generico (v.).
. ultra (v. oltre) e da gentile1 (v.).
lat ultra (v. oltre) e da guélfismo (v.).
lat ultra (v. oltre) e da idealista (v.).
lat ultra (v. oltre) e da idealistico (v.).
lat ultra (v. oltre) e da ideologico (v.).
lat ultra (v. oltre) e da immanentismo (v.). ultraindipendènte
l'unità », 26-vii-1995]: 'trafitti da un raggio di sole'è uno di
lat ultra (v. oltre) e da indipendente (v.). ultraintegralista
. ultra (v. oltre) e da integralista (v.).
lat ultra (v. oltre) e da intellettuale (v.).
ionizzazione multipla, dissociazione e ionizzazione accompagnati da eccitazione delle molecole di un gas investito
eccitazione delle molecole di un gas investito da elettroni aventi energia maggiore dell'energia di
. ultra (v. oltre) e da ionizzazione (v.). ultraismo
questo nome non fosse stato già usato da una scuola letteraria spagnola o sudamericana.
spagnola o sudamericana. = deriv. da ultra, nome della rivista spagnola nella quale
lat ultra (v. oltre) e da lavoro1 (v.).
, 4: la zona sarà sorvolata da un aereo ultraleggero. = comp.
lat ultra (v. oltre) e da leggero (v.).
lat ultra (v. oltre) e da legittimo (v.). ultraliberale
. ultra (v. oltre) e da liberale (v.).
, come li classifica lo hartmann, che da sua partecredeva distare tra i 'concreti'pur avendo
scho- nen'. = comp. da ultra (v. oltre) e da
da ultra (v. oltre) e da logicistico (v.).
lat ultra (v. oltre) e da logico (v.).
lat ultra (v. oltre) e da manzoniano (v.). ultramaratóna
lat ultra (v. oltre) e da maratona (v.).
. ultra (v. oltre) e da mare1 (v.); v.
lat ultra (v. oltre) e da marinista1 (v.).
mare (un vento). giacomino da verona, xxxv-i-637: li destreri e russi
. ultra (v. oltre) e da marino1 (v.); v.
e poesia raffinata o manierata sono state da me adoperate a designare, l'una un
. ultra (v. oltre) e da maturità (v.).
lat ultra (v. oltre) e da mediatezza (v.). ultramicrografia
lat ultra (v. oltre) e da micrografia (v.).
lat ultra (v. oltre) e da micrometro (v.).
lat ultra (v. oltre) e da microscopia (v.). ultramicroscòpico
lat ultra (v. oltre) e da microscopio (v.).
lat ultra (v. oltre) e da miliardario (v.). ultramìope
. ultra (v. oltre) e da miope (v.).
. ultra (v. oltre) e da moderno (v.).
ultramondano, agg. che ha natura diversa da quella umana. -per estens.:
, coprivano le viltà depositate nelle coscienze da troppi secoli di servitù. =
= dal fr. ultramontanisme, deriv. da ultramontain (v. ultramontano2).
neuna persona, ultramontano né italiano, da cavallo o da piede, o ai qualunque
ultramontano né italiano, da cavallo o da piede, o ai qualunque condizione sia,
dai nostri paesani, e di prepotenza da cotesti signori ultramontani, che per tanto
tutta d'apparenza, che le viene da un programma ipocrita appropriatosi, e smentito
un programma ipocrita appropriatosi, e smentito da quel codazzo di preti fanatici e ai ultramontani
lat ultra (v. oltre) e da nazionalista (v.); è
.); è registr. da a. junker (nel 1955).
lat ultra (v. oltre) e da nazionalistico (v.). ultranecessàrio
. ultra (v. oltre) e da necessario (v.).
lat ultra (v. oltre) e da nervoso (v.).
lat ultra (v. oltre) e da antiquato (v.). ultraoriginale
lat ultra (v. oltre) e da originale (v.). ultraortodòsso
lat ultra (v. oltre) e da ortodosso (v.). ultraoscuro
). ultraoscuro, agg. difficilissimo da comprendere o da spiegare. pascoli
, agg. difficilissimo da comprendere o da spiegare. pascoli, 1-442: sto
lat ultra (v. oltre) e da oscuro (v.). ultrapastorizzazióne
lat ultra (v. oltre) e da pastorizzazione (v.). ultrapetizióne
lat ultra (v. oltre) e da potente (v.).
. ultra (v. oltre) e da potenza (v.). ultraprivilegiato
lat ultra (v. oltre) e da privilegiato (v.).
lat ultra (v. oltre) e da progressistico (v.).
. ultra (v. oltre) e da protettore (v.).
. ultra (v. oltre) e da protezionistar (v.). ultraraffinato
. ultra (v. oltre) e da raffinato (v.). ultrarallentatóre
lat ultra (v. oltre) e da rattentatore (v.). ultraràpido
lat ultra (v. oltre) e da rapido (v.). ultrarassicurante
lat ultra (v. oltre) e da rassicurante (v.). ultrarazionalismo
. ultra (v. oltre) e da razionalismo (v.).
lat ultra (v. oltre) e da razionalista (v.).
e tutta la tribù delle peccatrici, da houssaye a dumas, da flaubert a
delle peccatrici, da houssaye a dumas, da flaubert a feydeau, da feuillet a
dumas, da flaubert a feydeau, da feuillet a zola, e d'un tratto
. ultra (v. oltre) e da realismo2 (v.).
certo il più chiaro, e che dispensa da ogni perifrasi; perciò noi diremo,
. ultra (v. oltre) e da realista1 (v.).
vecchia scuola ultra-realista. = deriv. da ultrarealismo. ultrarealìstico, agg.
plur. m. -ci). caratterizzato da un realismo molto accentuato. gramsci
fini della rivoluzione. = deriv. da ultrarealista2 ultrareazionàrio, agg. accentuatamente
. ultra (v. oltre) e da reazionario (v.). ultrariformista
dal lat ultra (v oltre) e da mortale (v.). forme di
lai ultra (v. oltre) e da riformista (v.).
. ultra (v. oltre) e da rigorista1 (v.).
lat ultra (v. oltre) e da rivoluzionario- (v.); cfr.
aeron. supersonico. = deriv. da ultrasuono. ultrasostanza { ultra sostanza)
lat ultra (v. oltre) e da sostanza (v.). ultraspiritualismo
. ultra (v. oltre) e da spiritualismo (v.).
. ultra (v. oltre) e da storico (v.).
. ultra (v. oltre) e da romantico (v.).
. ultra (v. oltre) e da rosso1 (v.). ultrarósso2
. ultra (v. oltre) e da rosso1, n. 13 (v.
che rappresentò lo spostamento dell'ideale umano da qualche cosa d'insito alla vita stessa in
. ultra (v. oltre) e da sensibile (v.). ultrasinistra
occultismo, cattolicesimo, fascismo e, da ultimo, nel mio caso, ultrasinistra)
. ultra (v. oltre) e da sinistra (v.).
. -saldatrice a ultrasuoni: saldatrice costituita da un trasduttore atto a trasmettere gli impulsi
lat ultra (v. oltre) e da suono (v.).
di ultrasuoni. = comp. da ultrasuono e terapia (v.).
lat ultra (v. oltre) e da terreno1 (v.). ultraterrèstre
. ultra (v. oltre) e da terrestre (v.). ultrattività
lat ultra (v. oltre) e da attività (v.).
lat ultra (v. oltre) e da vecchio. ultravelóce, agg.
incisivo, il nuovo stile liberato assolutamente da tutti i fronzoli e paludamenti classici,
lat ultra (v. oltre) e da veloce. ultraviolétto, agg.
radiazioni, diviso in ultravioletto vicino, da 400 a 300 nm, ultravioletto lontano,
400 a 300 nm, ultravioletto lontano, da 300 a 200 nm, e ultravioletto
a 200 nm, e ultravioletto estremo, da 200 a 4 nm. 2.
-fotografia alvultravioletto: fotografia di oggetti illuminati da tali raggi o emettente tali raggi, realizzata
. ultra (v. oltre) e da violetto-, cfr. fr. ultraviolet
. ultra (v. oltre) e da virus-, cfr. fr. ultravirus
. ultra (v. oltre) e da vulcaniano-, voce re- gistr. dal
lat ultra (v. oltre) e da vulcanico. ultrogènito { ultragènito),
. ultra (v. oltre) e da genito (v.), sul modello
forense). = deriv. da ultroneo-, cfr. lat tardo ultroneitas -àtis
resi al di lei merito, emanato da sincera persuasione, è troppo ricompensato dall'esuberanza
dotta, lat. ultroneus, deriv. da ultro 'spontaneamen te', che
'spontaneamen te', che è da ulter (v. oltre).
rocio, lo acare- cia. niccolò da correggio, 1-349: pegior augurio el tuo
profondo dei dannosi. pisani, 14: da cavernosi tufi / gli svolacchiano intorno,
voce dotta, lai ulula, deverb. da ululare (v. ululare).
la casa innalzino / il funebre ulular, da che né pure / di promaco,
caro aspetto / del marito gioir, quando da troia / farem ritorno alle paterne rive
ii-18-247: avrete sentito il lodi ululare da gufo su le mine e minacciare il re
, / e i cannoni ulularono / da le fulminee bocche / per noi derisi
gl'insonni accidiosi / tedi che fuman da la guasta età, / invidiando il rorido
alto, prolungato, ripetuto, emesso da persone (o, anche, da esseri
da persone (o, anche, da esseri soprannaturali) per incutere spavento o
capo, e là senza ululato furo sepelite da le monache. caro, ii-1378:
dotta, lat ululatus -us, deriv. da ululare (v. ulula
degli ambienti. = nome d'agente da ululare. ululìo, sm.
li ha costruiti. = deriv. da ululare. ùlulo, sm.
intorno. d'annunzio, i-61: giù da li orridi boschi di frassini, /
-anche: verso acuto e prolungato emesso da uccelli notturni. pananti, i-235:
3. suono cupo e continuo emesso da una sirena, da una vaporiera,
cupo e continuo emesso da una sirena, da una vaporiera, da uno strumento a
una sirena, da una vaporiera, da uno strumento a fiato, ecc.
sfacelo. = deverb. da ululare. ululóne, sm.
anuri. = deriv. da ululare. ulva, sf.
famiglia ulvacee, con tallo laminare formato da due strati di cellule uninu- cleate,
strati di cellule uninu- cleate, caratterizzate da fronde fogliacee con margini ondulati e crespi
comprende tutte le alghe con tallo diverso da quello filamentoso e uniseriato caratteristico delle ulotrica-
rane ignude. = deriv. da ulva. ulzióne, sf.
, lai ultìo -ònis, nome d'azione da ulcisci (v. ulcire)
uniti sudoccidentali e nel messico, caratterizzati da arti con dita frangiate, che consentono di
voce dotta, lat scient urna, forse da una voce aymara (lingua del ceppo andino
, umano. s. bernardino da siena, 1039: idio ha creato tutte
umanali e divinali. = deriv. da umano. umanaménte, aw.
uomo. = nome d'azione da umanare. umanare, tr.
tardo ed eccl. humanàre, denom. da humanus (v. umano).
ed acutissima non si guardasse quanto doveva da simili umanazioni (mi si condoni il
. humanatio -ònis, nome d'azione da humanàre (v. umanare).
, oggi è l'ellenismo che ha da risorgere. d'annunzio, v-2-879: se
rinnovato interesse per la cultura classica promosso da alcuino alla corte di carlo magno;
umanesimo: neo-umanesimo. = deriv. da umano, rifatto su umanista1. umanificazióne
. = voce dotta, comp. da umano e dal tema dei comp. lat
umanesimo. = deriv. da umano, per calco del fr. humanisme
boccaccio, i greci umanisti, rifugiatisi da costantinopoli in italia, svegliarono lo studio del-
somigliava infatti al famoso umanista [erasmo da rotterdam] che per fosse, del
dal mondo (messo allora a soqquadro da martin lutero), ravvolto sempre in
geografia umana. = deriv. da [geografia] umana. umanisticaménte
cui non volle seguire la scientifica e da vecchia che era diventata a ogni generazione
umanistica: derivata dalla carolina e caratterizzata da caratteri chiari e sobri, fu introdotta
e sul consumo. = deriv. da umanista1. umanità (ant.
l'umanità sua. s. bernardino da siena, 657: iesù ha in sé
italia'porta su quei colori, scritte da un lato le parole: 'libertà, uguaglianza
, pietà, compassione. guido da pisa, 1-253: poiché [enea]
ringraziar tua tanta umanitade / sare'prima da noi partito il sole. amari, 1-2-257
ghirardacci, 3-36: sigismondo imperatore fu da eugenio con molta pompa et umanità ricevuto in
: entrammo in un piccolo convento abitato da quattro o cinque fraticelli girolamiti, che
ossequio: persona che manifesta benevolenza, da cui ci si attende o si è ricevuto
è veramente di = deriv. da umanitario-, cfr. fr. humanitarisme (
, lat. humanitas -àtis, deriv. da humanus (v. che è
(e non operativa = deriv. da umanitarista. mente) osserva.
spirito di umanitarie = nome d'azione da umanizzare. tà, di amore.
agg. che = deriv. da umanitario. assume caratteri umani.
umanitàrio, agg. che è animato da sentimenti di f. f.
memorie della vecchia destra'. felice da massa marittima, xliii-217: la deità volere
umanizzano stianesimo umanitario a cui fu iniziata da pierre leroux e da in fedra ed ippolito
a cui fu iniziata da pierre leroux e da in fedra ed ippolito. lamennais,
evangelica predica = deriv. da umanità, cfr. fr. humanitaire
lo scrivere. = deriv. da umano; cfr. fr. humaniser (
e umanizzatrici. = nome d'agente da umanizzare. umanizzazione, sf.
del proprio. = nome d'azione da umanizzare. umano, agg.
perché il vostro canto, così dolce da udire, 7 e perché questo dono
-catena umana: azione dimostrativa costituita da un elevato numero di persone che si
quest'essere è un irincipio unico individuato da tre termini di diversa natura, o
. -scudo umano: sistema difensivo costituito da persone disarmate (ostaggi, prigionieri)
, prigionieri) disposti in modo tale da scoraggiare l'attacco avversario. -torcia umana
. febus el forte, 6-17: da uomo umano non fu mai offeso / né
ricevetti mai nulla vergogna, / se non da questo sire, amore chiamato, /
sperar falace e semo. s. caterina da siena, v-171: umana cosa è
fallo fare ciò che vuole. francesco da barberino, ii-139: perché spesso vedeno cavai
popolo, i costumi). ca'da mosto, 253: la mattina seguente.
, 31-37: io, che al divino da l'umano, / a l'ettemo
uomo, e nulla dell'umano reputo alieno da me. g. raimondi, 4-15
voce dotta, lai humanus, deriv. da homo -ìnis (v. uomo).
pinge il carbone, / e che fa da padron quando sta ritto, / ed
acido umico. = deriv. da um [ico]. umato2
lat. humatìo -ónis, nome d'azione da humàre 'seppellire, sotterrare',
'seppellire, sotterrare', denom. da humus (v. humus).
di 'daphne mezereum'. = deriv. da umbellifere. umbelliflòre, sf. plur
oregon meridionale, coltivata come pianta ornamentale da giardino e usata in ingegneria genetica.
gidarlo et umettarlo et sperano levarli quella febre da dosso in pochi giorni. moravia,
lai [h] umectàre, denom. da [h] umectus (v.
9-114: la tradizione inaugurata del resto da barbarani, a sua parziale discolpa, nel
. del rinascimento. uno stile che da noi si chiama 'umbertino'; ed è poi
magazzini alimentari pomposamente decorati in uno stile da restaurant di stazione, che noi chiameremmo umbertino
= voce dotta, comp. da umbilico, per ombelico, e dal gr
3. zool. zona centrale rilevata da cui hanno inizio e origine gli anelli
calco del gr. oxiaiva, deriv. da oxió 'ombra'. umbrare
et unione. = deverb. da umbrezare, per ombrezare (v. ombreggiare
.: la popolazione stessa. fausto da longiano, iv-17: non ebbero più di
per li monti apennini sempre aquosi over da l'ombra d'elli, ov'è
um- broni. = deriv. da umbro. umefare, tr.
lat [h] umefacére, comp. da [h] umère (v. umare
umido. = agg. verb. da umettare. umettaménto, sm. ant
di umettamento. = nome d'azione da umettare. umettante (part. pres
= agg. verb. da umettare. umettato (part.
usata negli uffici per inumidire i francobolli da incollare. = femm. di
h] umectatio -ónis, nome d'azione da [h] umectàre (v.
umétto, agg. ant. caratterizzato da notevole umidità, umido. frezzi
voce dotta, lat humectus, deriv. da [h] umère (v. umare
umettóso, agg. ant. caratterizzato da notevole umidità, umido (un luogo
e umettoso. = deriv. da umetto. umico (hùmico)
. = voce dotta, comp. da umico, dal lat. humus (v
. ant. e letter. in modo da emanare umidità o da lasciare una sensazione
. in modo da emanare umidità o da lasciare una sensazione di bagnato. casoni
d'acqua. s. bernardino da siena, 875: or vediamo..
tardo [h] umidàre, denom. da [h] umidus (v.
si lanciò glauco. = comp. da umido ed erboso (v.).
sueta. = deriv. da umido. umidìccio, agg. (
fronte umidiccia. = deriv. da umido. umidificare, tr.
. = voce dotta, comp. da umido e dal tema del lat. facète
condizionamento. = nome d'agente da umidificare. umidificazióne, sf. l'
non satura. = nome d'azione da umidificare. umidire, tr. {
all'ora. = denom. da umido-, cfr. lat tardo [h
siamo a metà dell'esplorazione, uscendo da un cunicolo, sentiamo più forte l'
molto notabili smovimenti delle giunture, causati da superflue umidità g. del papa, 5-55
papa, 5-55: umidità si chiama da noi quello inzuppamento, e quella modificazione,
sia ad essi venuta. s. bernardino da siena, 212: è posta la lingua
luogo che sempre sta umida ed è umida da tre umidità: ha umidità dallo stomaco
: indi ro- rando splendido liquore / da l'umida sua chioma, onde se bagna
due occhi grandi e umidi, appannati da una leggera patina di noia.
, pesca. 3. bagnato da un corso d'acqua o dal mare (
certe vento umido ricco / -caratterizzato da notevole umidità, in partic. in
e nero. 5. caratterizzato da aria o vento umido o da un
. caratterizzato da aria o vento umido o da un clima con un alto tasso di
cataro, inducendegne la tosse. fausto da longiano, iv-149: dietro la notte lunga
. / per me che vi contemplo da quest'ombra, / altro cespo rivendica,
o indolente). s. bernardino da siena, 63: il corpo composto di
altra sostanza liquida, o che è costituito da acqua ed è perciò liquido, semiliquido
semiliquido, molle, succoso. fausto da longiano, iv-107: 1 miei antecessori
buccia robusta. 9. caratterizzato da un secreto particolarmente fluido (la tosse
umida: quella invasa dai vapori sprigionati da una sorgente termale. 12. geogr
. geogr. zona umida: ambiente costituito da terreni capaci di assorbire e trattenere grandi
medie. beri beri umido: quello caratterizzato da anemia ed edemi, ma senza manifestazioni
-rumore broncopolmonare umido: quello caratterizzato da rantoli, riscontrabile in presenza di secreto
. 15. luogo o ambiente caratterizzato da un alto tasso di umidità; aria
o clima umido. s. bernardino da siena, 876: non ti dico nulla
non arriva. 16. sostanza costituita da acqua o da altri liquidi. anonimo
16. sostanza costituita da acqua o da altri liquidi. anonimo fiorentino, iii-310
i secchi l'hanno propria, ma da causa estrinseca; i soli viventi, animale
viventi, animale e pianta, hanno da causa intrinseca la lor figura. cesarotti,
solleva, o fin di morte / da morbi che sien umidi o da umidi.
/ da morbi che sien umidi o da umidi. -nella fisica aristotelica,
principe vengono due 'umidi'uno che nasce da l'acqua che gli è a lato dell'
a lato dell'aria che pure gli è da lato sopra alla camera del principe i
dei quali tre moriglioni e un'arzavola, da fame un umido stupendo. voi preparate
accademia letteraria fondata a firenze nel 1540 da g. mazzuoli (detto lo stradino
aretino, 26-179: bene è lo sicurarsi da la tracutezza de le bagaglie, perché
. -gasometro a umido: quello costituito da una vasca d'acqua in cui è
cui si uccide la crisalide del baco da seta prima che si trasformi in farfalla
[h] umidus, o deriv. da [h] umère (v. umare
ciglia. -sudore. andrea da barberino, 1-80: convenne al duca montare
di una virtù morale. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
de'desideri terreni. = deriv. da umido. umidóso (ant. umidióso
su perficialmente d'acqua o da altra sostanza liquida. - anche:
vide un altro funesto segnai: / da umidosi rottami interrato, / metter muschio
umidioso accidente. = deriv. da umido. umidòstato, sm. tecn
: in meccanica si hanno valvole comandate da termostati, umidostati, pressostati. =
. = voce dotta, comp. da umido e dal tema del gr. icrtrmi
. = voce dotta, comp. da humus (v.) e dal tema
. = voce dotta, comp. da humus e dal tema del lat facére (
humus. = nome d'azione da umificare; è registr. dal d.
[fumigare 'umettare, bagnare', deriv. da humidus (v. umido).
per la città, molti, ravvisandolo da lontano, si preparavano al iù umile
rimedi loro. 4. caratterizzato da toni dimessi, dall'impiego di parole
: le parole proprie et usitate e da ciascheduno per domestiche conosciute...
humttis, propr. 'basso, poco elevato da terra', deriv. da humus (
poco elevato da terra', deriv. da humus (v. humus).
è data. = deriv. da umiliare. umilìaca, sf.
i quali [digiuni] sono spezialmente da offerire a dio solo per lo umiliamento del
3. l'assunzione di natura umana da parte di cristo. leggenda aurea volgar
». = nome d'azione da umiliare. umiliante (part.
umile e sottomesso. giacomo da lentini, 17: vostro orgoglio passa sorcoitanza
. condizione bassa, vile. dante da maiano, 1-4-14: donna, merzé,
mia umilianza. = deriv. da umiliare. umiliare (ant.
degradare. carducci, iii-10-309: il da ben frate si duole che per merito
ragione, credo io che tu ti partiresti da loro. l. giustiniani, 1-341
, 1-341: ruosa mia, buta da parte / quisti tui suspecti tanti
atteggiamento scontroso od ostinato. giacomo da lentini, 52: se lacrime e pianto
con parole d'alto suono essa fosse da umiliare e alle loro necessità rendere propizia.
le possono vedere. s. caterina da siena, iii-210: l'anima che s'
cessare (l'orgoglio). giacomo da lentini, xxxv-i-02: più gente -seria la
i-115: eglino s'umiliavano molto dinanzi da lui [al corpo di ettore] e
, 9 (11): inginocchiaronsi dinanzi da lui, cioè al gran cane e
, con cui era stato stret- tp da un goto, nomato zolla, e nemico
-con riferimento all'assunzione di natura umana da parte di gesù cristo. dante,
, 7 che s'elli avesse sol da sé dimesso; / e tutti li
umiltà = agg. verb. da umiliare. umiliato (pari.
umiliato (pari. pass, da umiliare), agg. (ant.
con una noncuranza manifesta, benché accompagnata da un leggiero ossequio di formalità. d'annunzio
sguardo). goldoni, x-184: da questo suo parlar così interrotto, / dagli
, / dagli occhi lacrimanti, / da quel ciglio umiliato, io ben comprendo
un foglio di = agg. verb. da umiliare. progetto umiliato al re dal
si costituì in ordine e venne approvato da innocenzo iii nel 1201; durò fino
fino al 1571, quando venne soppresso da pio v. -anche sostant. (e
luce. = nome d'agente da umiliare. umiliazióne, sf.
deposto questa pesantissima carica colla medesima umiliazione da me praticata quando ad essa mi sottoposi
un come lui sarebbono più tosto azioni da mettere vanagloria? vincenzo maria di s.
vanagloria? vincenzo maria di s. caterina da siena, 167: era necessario che
) humiliatìo -ònis, nome d'azione da humiliàre (v. umiliare).
= voce dotta, comp. da umile e dal lat cor cordis (v
redentrice. = deriv. da umilicòrde. umiliévole, agg.
e semplicità; dimessamente. francesco da barberino, i-259: nel qual caso disdetto
semplicità povertà austerità s. caterina da siena, i-7: debbe [il chierico
gesti et al vestire / non eran da stimar nate umilmente. giordani, v-7:
messo in quest'anima, le diede fin da piccola una cognizione assai chiara dell'eccellenza
: e quindi il figliuolo della chiesa riceve da questa dottrina un sentimento di umiltà che
toscani, 222: la troppa umiltà vien da superbia. = voce dotta, lat
dotta, lat humilìtas -àtis, deriv. da humilis (v. um i
piante e i suoi fiori in una luce da catacomba. = dal lat
agli umori corporei; che è causato da uno squilibrio o da un eccesso di
che è causato da uno squilibrio o da un eccesso di umori, in partic
eccesso di umori, in partic. da un accumulo di liquido sieroso all'interno
de'medici che la paralisia, prodotta da cause manifeste, si possi con facilità sanare
sanare: ma quella, che nasce da cause interne e umorali, sia difficile.
quali è una 3. dettato da uno stato d'animo momentaneo e inadequazione
nell'espressione umore rugiadoso). benvenuto da imola volgar., t259: per le
di umori. savarese, 140: guardato da vicino il legno appare esausto, ma
: gli umori che le radici traggono da una determinata zona di terreno non sono infiniti
d'umore, sono meno gustosi che da noi. -nettare dei fiori.
: l'ape i soavi umori / sugge da tutti i fiori. 3. nella
/ per lo vigor, che zeffiro da l'arie / spira, perché più dolce
ingenerano in terra: imperoché genitale umore da quella cade. battista, vi-1-72: se
cristallino, vitreo, albugineo. guglielmo da saliceto volgar. [altieribiagi], i-io
onde salvar la città che ondeggiava travagliata da tanti umori, da tante parti diverse.
che ondeggiava travagliata da tanti umori, da tante parti diverse. savinio, 3-85:
sottili. guicciardini, iv-49: gian iacopo da trivulzi travagliava, non gli giovando né
e la inquietudine sua, essendo combattuto da sottili umori degli emoli suoi, e
suoi, e perseguitato in molte cose da lautrech, era stato fatto sospetto al
frutto di virtude? s. caterina da siena, 47: così dovete fare voi
-spreg. umoràccio. s. carlo da sezze, i-378: le tentazioni,.
dotta, lai umor -òris, deriv. da umére (v. umare); per
= dal ted. humoreske, deriv. da humor 'umorismo'(nel sec. xix
umorésco, che tutte le anime umane son da vendere, che tutte le anime son
provveduta di virtù. = deriv. da umore-, cfr. ingl. humoresque (
. = voce dotta, comp. da umore e dal tema del lai ferre 'por
nero: che trae motivo di divertimento da situazioni macabre. 2. teoria presente
umorismo galenico. = deriv. da umore. umorista, sm.
dei 'begli umori', fondata a roma da paolo mancini nel primo decennio del sec
. della valle, 3-68: le scrissi da baghdad, che se vostra signoria per
relazioni del mio viaggio in un libro da presentarsi e dedicarsi all'accademia degli umoristi.
ha prodotti, tutte le volte che da una sola di esse si è voluto derivare
libero un filosofo, ei lo tratta da bestia; se un umorista, ei non
non cesseranno mai. = deriv. da umore, nell'accezione moderna è un adattamento
dell'ingl. humorist, deriv. da humour (v. umore).
e zione scient.), che è da una forma frane. * humilo, da
da una forma frane. * humilo, da cui il fr. volubile, per
bislacco, indizi di debolezza, e ironizzò da artista, sicuro della propria forza.
mia fiorente salute! = deriv. da umorista, sul modello dell'ingl. humoristic
e tranghiotta rumorosità. = deriv. da umoroso. umoróso (omoróso)
tutti fitti e umorosi. -caratterizzato da piovosità o da condizioni di elevata umidità
umorosi. -caratterizzato da piovosità o da condizioni di elevata umidità (un ambiente
dotta, lai tardo humorosus, deriv. da humor (v. umóre).
, 428: un applauso unanime scoppiò da tutta la radunanza, e dieci paia
a quest'anno il vescovato di federigo che da scrittori autorevoli era unanimemente anticipato al 1469
ah'unanimia. = deriv. da unanime. unanimismo, sm.
per il rin novamento (da zaccagnini in poi) ma « l'unità
il rischio è la trasformazione della de da partito popolare a qualcos'altro, secondo un
ii-167]: tutta l'arte che scaturisce da ragioni intellettualistiche e cerebrali non può aver
l'anima collettiva. = deriv. da unanime; cfr. fr. unanimisme.
étre en marche'. = deriv. da unanimismo. unanimìstico, agg.
vero e proprio. = deriv. da unanime. unanimità, sf.
assai più lume che non le probabilità suggerite da congetture. d'annunzio, v-1-1083:
di una votazione o di una deliberazione da più persone, da un consiglio.
di una deliberazione da più persone, da un consiglio. algaroth, 1-vi-93:
io ho ceduto: alle rappresentazioni fattemi da bedeschi e da sangiorgi, sull'unanimità dei
: alle rappresentazioni fattemi da bedeschi e da sangiorgi, sull'unanimità dei suffragi dati
lo accettarono all'unanimità e perfino, da perfetti istrioni, si commossero e ci piansero
, lat unanimìtas, -àtis, deriv. da unanimis (v. u nanime
che manifesta unanimità = deriv. da unanimità. unànimo, agg.
voce dotta, lat unanìmus, comp. da unus (v. uno) e animus
si scuote jessie togliendosi e poi rimettendosi da costumata professionista gli auricolari ». «
nell'analisi statica comparata indica l'intervallo da una posizione di equilibrio a quella successiva
uncaria gambir, originaria della malesia, da cui si ricava una gomma rossiccia,
propria),... sono fatti da un sol pezzo di legno d'uncaria
dotta, lat. uncatus, deriv. da uncus, (v. unco)
e liberollo. e dopo brieve tempo da capo l'uncicorono. a. pucci,
chi vuole uncicare. = denom. da uncico. uncichiato (uncicchiato),
piedi uncichiati. = deriv. da uncico, sul modello di artigliato.
. = voce dotta, comp. da unci [no] e dal suff.
] e dal suff. lat -formis (da forma 'aspetto'). uncinale,
parti ornai feriti. = deriv. da uncino. uncinante (pari.
t'invita. = denom. da uncino. uncinària, sf.
invar. medie. malattia parassitarla causata da due specie di vermi appartenenti al genere
quali il primo sia uno scarpello uncinato da un capo. -mani uncinate-, per
si origina nell'uncino dell'ippocampo caratterizzata da allucinazioni di tipo olfattivo e da uno stato
caratterizzata da allucinazioni di tipo olfattivo e da uno stato ipnotico durante la veglia.
scorrimento. = nome d'azione da uncinare. uncinazióne, sf. medie
podalico. = nome d'azione da uncinare. uncinèllo (ant.
una talpa,... dui ami da prendere pesce, aghi, uncinelli.
: ha un berretto di lana rossa fatto da lei con l'uncinetto. g.
e che vale tutti gli uncinetti, da èva in poi. 2.
mia madre t'abbelliva la casa con ninnoli da pochi soldi, con tappetini, vasi
. moravia, i-12: come cappelli da un portamantelli, pendevano fiammanti dagli uncini
: e1 signore gli mostrò uno uncino da tirare giù e'rami delle pome,
, seghe, uncini decollatoli. -amo da pesca. mascheroni, 8-191: né
sua mensa aspetta. montale, 3-44: da quel tempo non ho più potuto vedere
uncini. -corvo delle antiche navi da guerra. brusantini, 24-92: ove
innanzi; e videro... più da presso anco contra ogni loro aspettazione,
si lasciava cogliere, ogni volta, da un nuovo esemplare d'insulto cardiaco.
; svastica. montale, 5-93: da poco sul corso è passato a volo un
uncini minacciosi, quasi attendessero una vittima da scarnificare. 3. per simil
uncin mai più mi pigli. antonio da ferrara, 131: piango '1 color
. uncus (v. unco) e da rostro (v.). con
-essere preso all'uncino: essere oppresso da un'intensa sofferenza. iacopone,
chi ha le mani a uncini / da lui sempre ti guarda. a. f
i-31: e'fiorentini / gente non son da tener con gl'uncini, / ma
dotta, lat. uncinus, deriv. da uncus (v. unco).
. genere della famiglia dei fagianidi caratterizzato da becco ricurvo e da quattro dita,
dei fagianidi caratterizzato da becco ricurvo e da quattro dita, le tre anteriori palmate
. uncus (v. unco) e da artrosi (v.). uncodiscoartròsi
a carico dell'articolazione uncovertebrale, aggravato da degenerazione del corrispondente disco intervertebrale.
. uncus (v. unco) e da disco e artrosi (v.)
. uncus (v. unco) e da vertebrale. undazióne, sf.
secondo cui i movimenti tettonici sarebbero causati da correnti magnetiche ascendenti e discendenti con conseguenti
lat tardo undatio -ónis, nome d'azione da undàre 'ondeggiare, fluttuare'(v.
l'ordine di successione. bonvesin da la riva, xxxv-i-705: e l'undexena
l'antica divozione avuta in ogni tempo da lui da galeazzo suo fratello e prima
divozione avuta in ogni tempo da lui da galeazzo suo fratello e prima da francesco
lui da galeazzo suo fratello e prima da francesco suo padre, a luigi undècimo padre
15-233: il lettore se ne avvedrà da sé, leggendo il capitolo ottavo e le
dotta, lat. undecimus, deriv. da undecim (v. undici).
voce dotta, lat undenarìus, deriv. da undéni 'undici per volta', distributivo di
. fanciulletta undicenne. = deriv. da undici, sul modello di decenne, trentenne
suo organamento interno. = deriv. da undici, sul modello di decennio (v
medesimo ordine. = deriv. da undici. ùndici (ant. undeci
traverso non ci ha. s. caterina da siena, vi-167: si partì la
tocchi, ch'era l'ora disegnata da renzo per levarsi, s'alzò mezzo intirizzito
congruità dei termini rispetto al modulo costituito da tale numero. citolini, 314:
. gli undici: magistratura ateniese composta da un rappresentante scelto a sorte da ciascuna delle
composta da un rappresentante scelto a sorte da ciascuna delle dieci tribù più un segretario
= lat. undècim, comp. da unus (v. uno) e dlcem
degli undicilioni. = denv. da undici, sul modello di bilione, trilione
agg. numer. card. costituito da undici migliaia; che conta undici migliaia
re di britannia, al suo ritorno da un pellegrinaggio a roma (ed il numero
d'olio odoroso. = comp. da undici e mila (v.).
metr. ant. e letter. costituito da undici sillabe (un verso).
a quattro. = comp. da undici e sillaba (v.),
= voce dotta, deriv. da una forma dimin. lat undicùla, da
da una forma dimin. lat undicùla, da unda (v. onda)
creduto di scoprire, quando son fuggito da roma, alcunché di avverso nello sguardo della
unenne. = comp. da uno e anno (v.),
all'ongaresca. = deriv. da ungaro. ungarettianaménte, aw.
quelli di sigfrido. = deriv. da ungarico. ungàrico (ongàrico)
longobardo. = deriv. da ungaro. ungarino, sm.
già scarto. = deriv. da ungaro. ùngaro (òngaro,
orator ungaro vene a la signoria, accompagnato da sier cabriel moro. g. cappello
rege nostro maria theresia ». -costituito da soldati di tale nazionalità (un corpo
. 3. che è parlato da tale popolazione (la lingua, appartenente
. 'dieci tribù di valorosi', comp. da on 'dieci'e ogur 'valorosi'.
tedesca col pevere. = deriv. da ugna per unghia (v.);
gli forbirai diventeranno più belli. mariano da siena, 113: maria, non invitata
bene specchiata, era tornata nello stanzino da bagno per prendere certa crema di cui si
: celio vedendolo risoluto consegnava sugna magica da ugnere il catenaccio al portone.
ugnesti d'unzione di spirito santo. andrea da barberino, 1-88: fu crocifisso e
sciascia, 4-56: a pochi chilometri da girgenti, il tenente edmondo de amicis
le feroci superstizioni, aveva il suo da fare. 6. figur.
! pasolini, 1-116: c'era da far bene attenzione a come lo si guardava
, 3-1-24: stando in questi termini, da siena / venne = deriv. da
da siena / venne = deriv. da unghero, per ungaro. a
nulla mano ugne. s. bernardino da siena, 200: a l'uomo è
.. irascibilità; imperò che tempo è da ugnare e tempo è da pugnare.
tempo è da ugnare e tempo è da pugnare. guarini, 1-10: con l'
. alquanto esigue. = deriv. da ungere. gherardi, iii-53: bonifazio disse
con una lunga apertura sul davanti ornata da alamari, in voga soprattutto in francia all'
. rucellai, 173: venne finalmente accompagnato da molti cavalieri principali, vestito con un'
d'oro bellissima. = deriv. da unghero, per ungaro, sul modello del
: io mi partii / poco è, da un che fu di là gendo
egualissime con 1'awolgergli attorno una corda da cetera sottile come un capello. e.
i nibbi, per aver l'unghie da rapina più aguzze, vincitori.
donne de la chiara fonte / fatta da l'ugna del cavai pegaso, / han
il re agricane ha baiardo il destriere da le ungie al crine coperto di maglia;
loro martiri altri erano, o scarnificate da ugne di ferro, e pendenti nell'eculeo
, e pendenti nell'eculeo, o lacerati da pettini. 4. cresta,
l'unghia e la cresta dell'argine da ristabilirsi, non vuole assolutamente essere ingombrato
ristabilirsi, non vuole assolutamente essere ingombrato da palafitte, ma di sola buona terra riempiuto
d'ambra, 32: venirmi dietro e da me non ti partire mai un'ugna
ricettario fiorentino, 75: in oltre da alcune [viole] si leva qualche
comandò che fosse messo a la colla e da -col dente e coll'unghia,
lesina, i-56: tutti gli uomini hanno da po carne ed unglia.
sue condizioni. = denom. da unghia. -liberare, salvare,
gatto, che lo graffiò così bene, da fargli uscire il sangue. cui
il mondo altari e tempio, / trarmi da unghie rie nievo, 686:
uno spiedo, e una guancia strappata da sotto l'occhio al mento palesare un
, 18-364: due così favorevole da indurlo a metter fuori le unghie, come
unghie-, in tutta la persona, da capo a piedi. r.
perch'ei coll'arte sua tanti strappò / da quell'unghiacce tue, arpia malnata.
sue costole. = deriv. da unghia. unghiare, tr. (
. la ugnata fassi anche ai coltelli da serrare, cioè che non sono in asta
lame di coltelli, di temperini, da potervi fermar l'unghia per aprirli più facilmente
prodotta dalle unghie delle mani, caratterizzata da escoriazioni lineari lunate (e ha rilevanza
archit. augnatura. = deriv. da unghia. unghièlla (ugnèlla, ungièlla
di unghierella ancora. = deriv. da unghia, sul modello di pélarella (v
due amici a guardare in una sala da ballo un aviatore tornato per pochi giorni dalla
collo, il qual da ogni lato / ricoprien tarmi tutte rugginenti.
, 6-111: « fate condur qui da noi la prigioniera ». « sciolta,
dello storione secchi. = deriv. da unghia. unghiuto (ant.
si contenta, / e lei difende da que'crudi cani; / ché, se
/ scosse. = deriv. da unghia. ungiménto (ugniménto)
superficie; unzione. costantino da orvieto volgar., xxi-788: venne ugnendo
. seneca volgar., 3-355: da poi in qua i'mi sono astenuto d'
altro. = nome d'azione da ungere. ungitóre (ugnitóre)
filatura. = nome d'agente da ungere. ungitura, sf. disus
: ungitura del braccio infiammato. ungitura da ripetersi tre volte al giorno. =
al giorno. = nome d'azione da ungere. ungiume, sm.
giovano: pacienza. = denv. da ungere. unguanno, v.
, dal lai tardo unguentare, denom. da unguentum (v. unguento).
monte amano di siria, più lodato da medici che da gli unguentari. salvini
di siria, più lodato da medici che da gli unguentari. salvini, 41-292:
voce dotta, lai unguentartus, deriv. da unguentum (v. unguento).
a tutti gli altri nostri diletti. iacopo da cessole volgar., 1-98: l'
= voce dotta, comp. da unguento e dal tema del lat. ferre
preparato farmaceutico per uso esterno, costituito da sostanze grasse di tipo naturale o artificiale
vede il malore, il fisico tumore da purgare? fasciculo di medicina volgare, 14
, / getta nel muso al medico da succiole / l'unguento, che le fa
e braccia. 2. preparato costituito da essenze o creme profumate usato per fini
: voi vi vedrete ben presto assalito da un infinito numero di giovani neghittosi,
, = voce dotta, deriv. da ungula. adularlo.
voce dotta, lai unguentum, deriv. da ungulre (v. ungere).
). unguentóso, agg. procurato da un unguento, da una pomata (
, agg. procurato da un unguento, da una pomata (il sollievo a una
ecc.). = deriv. da unguicola. unguicolato, agg.
voce dotta, lat unguinósus, deriv. da unguère (v. ungere).
, che oscura la vista, detto anche da alcuni ugna dell'occhio.
, poi lo taglia con lo strumento da sanguinare o con un rasore. =
, agg. che ha le falangi rivestite da uno zoccolo (un mammifero).
plinio], 173: la veste ungulata da principio fu portata dagli huomini ricchi e
il groviglio dei molti nodi fu districato da ungulazióne pervicace. = voce dotta,
dal suff. -formis (deriv. da forma 'forma'). ungulìgrado, agg
lat unus (v. uno) e da asse1 (v.).
. uniasse. = deriv. da uniasse. uniàssico [i +
. monoasse. = deriv. da uniasse. uniate, agg.
= dal russo unijat, deriv. da unija 'unione', che è dal lat
. = agg. verb. da unire. uniblòcco, agg. invar
uniblòcco, agg. invar. formato da un solo blocco; monoblocco.
lat unus (v. uno) e da blocco1 (v.).
, solamente, soltanto (anche preceduto da non e in correlazione con una cong
re, che liberata la figliuola / vede da morte e da fama non buona,
la figliuola / vede da morte e da fama non buona, / più s'allegra
, che in fenicia fosse, / da la meschina unicamente amato, / anzi il
in cui il potere legislativo è esercitato da una sola camera. = comp.
lat unus (v. uno) e da camerale (v.); voce registr
in cui il potere legislativo è esercitato da una sola camera. = deriv.
una sola camera. = deriv. da unicamerale, sul modello dell'ingl. unicameralism
. polii unicameralismo. = deriv. da unicamerale). unicàule, sf.
che non sono rappresentati o costituiti che da un solo elemento anatomico, analogo a
lat unus (v. uno) e da cellulare (v.).
nulla di nuovo. = deriv. da unico. unicità, sf.
quelle -atto unico: opera teatrale costituita da un solo at che producono
lat unicaulis (plinio), comp. da unus (v. uno)
atto unico dei de filippo, recitato inconsapevolmente da lessona, 1512: 'unicellulare': dicesi
somma importanza. varchi, v-820: da questo... si può prendere vero
all'uomo, anzi alla vita, da una consuetudine di sempre, da un rapporto
vita, da una consuetudine di sempre, da un rapporto di necessità molteplice, per
alcune condizioni imposte. = deriv. da unico. unicizzare, intr. essere
soltanto dell'alluce. = denom. da unico, col suff. frequent.;
3. che è costituito o rappresentato da un solo elemento o esemplare, singolo
al suo posto, / battistrada balzò da una rimessa / un bassotto festoso che latrava
: sono testimonianze, o parole, espresse da uomini nel momento unico della sincerità e
conoscono il valore. 5. detenuto da una persona sola (il potere politico)
solitario, unico. o non piuttosto scindere da me quel che ha la vita sì