delle case. = deriv. da cesso1. cessionàrio, agg. e
si facevano nei loro odiosi baratti rappresentare da un ebreo... il male
siasi convenuto sul credito o sul diritto da cedersi, e sul prezzo, quantunque non
mezzo di estinzione di mutui, contratti da impiegati o salariati dipendenti dallo stato o
impiegati o salariati dipendenti dallo stato o da altri enti pubblici, consistente nel trasferimento
a sé un terzo nei rapporti derivanti da un contratto. è ammessa nei contratti
in affitto, in amministrazione: trasferimento da parte di uno stato (cedente) -che
, lat. cessió -ónis, deriv. da cessus, part. pass, di
dentro a'cessi quando sono ribalde e scelerate da dovero. settembrini, 1-87: nella
: quei vicoli del centro erano cessi. da quanto tempo ci pisciavano i romani?
. = dal lat. cessus, da csdère * ritirarsi * (cfr. i
corruzione del mondo inferiore] è causata da li corsi de la medesima ottava sfera del
, lat. tardo cessus -us deriv. da cèdère 'ritirarsi, allontanarsi '.
di pane e altri generi alimentari, da parte dei garzoni delle panetterie e dei
giovane,... sotto una cesta da polli, che v'era, il
una zucca. lippi, 1-60: da questa schiera qui s'è provveduto /
mele di procida vengon tratte a ceste da una barca e disposte in piramidi di
pigliano con ceste di vimini, che da capo son larghe mezzolanamente, e da
da capo son larghe mezzolanamente, e da piede strette, le quali i pescatori,
che, accavalciando delle carrucole, traggonsi da quelli che son dentro.
6. grosso baroccio, costitutito da un'ampia cesta assicurata su un'armatura
, con due ruote, e tirato da un cavallo, per uso ordinariamente di
pratiche, ecc. 5. cestino da lavoro: piccolo canestro di vimini in
un treppiede di vimini sosteneva il cestino da lavoro di margherita. panzini, i-539
stanza a prendermi le forbici nel cestino da lavoro. tozzi, i-309: posò.
a camminare. 7. cestino da viaggio: borsa di carta oleata o
che contiene cibi anche caldi e bevande da consumarsi in viaggio (e viene venduto
). panzini, iv-126: 'cestino da viaggio', borsetta di carta, che
in misteriosi car- toccini stanno avvolte cosine da mangiare. si vende alle stazioni a
, 1-398: comprò anche un cestino da viaggio. aveva certi crampi allo stomaco
sempre, si era messo a correre da un capo all'altro del treno, porgendo
onesto. « = deriv. da césto1. cestismo, sm.
. pallacanestro. = deriv. da césto1. cestista, sm.
di pallacanestro. = deriv. da césto1: v. cestismo.
non solamente per un strumento ed arnese da riporre e portar cose;..
. sport. la rete, costituita da un anello di ferro che porta una
: volterolloti in seno, / cestaccia da letame. = lat. cista *
e non crescere. = deriv. da césto1. al soffitto con delle
e del discobolo. = deriv. da cèsto1. cestèlla (anche cistèlla
cestella di quelle paste ch'io ebbi da voi pochi dì sono e fate che non
1-200: v'è un bizzarro cestello da lavoro, / ove, tra gli aghi
. fogazzaro, 5-207: discese accompagnata da un gendarme e risalì con un cestellino
al braccio destro. m deriv. da cèsto1. cestina, sf. piccola
e spesso, nel mio andare e venire da scuola, io lo vedevo caricare la
particolare: non pubblicare un manoscritto (da parte di un giornale, di una rivista
fitto e addensato delle foglie che nascono da un fusto molto breve: in molte
11 vecchio si ringinocchiò sulla zolla a togliere da un cesto pianticelle che rincalzava via via
disonesto / c'ha le mie fronde sì da me disgiunte, / raccoglietele al piè
padre quando menava questo bel cesto tornato da studio, a toccar la mano a
. sassetti, 166: aspettava lettere da cotesto cesto del mercantino, e non ne
dai pugilatori greci e romani, costituito da numerose strisce di cuoio durissimo intrecciate (
lat. scient. cestodaria, deriv. da cestoda 'cestodi '.
, espulsa dall'ospite, viene ingerita da un animale adatto a essere l'ospite
.]: 4 cestola ', ingegno da pigliare uccelli. = lat.
; le due ceste che vengono poste da una parte e dall'altra di cavalli
in doi cestoni / vergilio, spenzolato da colei. a. f. doni,
che, accavalciando delle carrucole, traggonsi da quelli che son dentro. spesse volte accade
due uomini si sbracciavano a cavar pani da grossi cestoni, e ne davano tre
a campana, ché non andava ritto da sé, e un bardotto di dodici anni
ognuno ridere, cheto cheto si levò da tavola, avendo fatto un capo come
piantata, si tiene che sia sicura da tutte le male venture. =
nella metrica moderna, nel verso composto da membri uguali o disuguali, segna il
sono composti d'un tetrametro dattilico seguito da una tripodia trochaica; i versi pari
taglio, cesura ', deriv. da caedére * tagliare *. cetàceo,
capo, con cavità nasali che funzionano da sfiatatoi; la bocca è armata di
grasso che agevolano il galleggiamento e funzionano da coibente; lo scheletro è formato da
da coibente; lo scheletro è formato da ossa porose, piene di grasso, la
dotta, lat. scient. cètàceus, da cètus, deriv. dal gr.
= voce dotta, deriv. da cet [ina], col suffisso -ano-
= voce dotta, deriv. da cet [ina], col suffisso -ene
con cuoio duro (ed era usato da alcuni popoli d'africa e di spagna)
cetera tagliare. = deriv. da cetera 'cetra '. ceterato1
è solito. = deriv. da cetera2. ceterato2 { cetrato
si appellarono. = deriv. da cetera1. ceteratóio, sm.
col ceteratorio? = deriv. da cetera. ceteratóre, sm.
prodigi perigliosi. = deriv. da ceterare. cetereggiare, intr. (
ceteróne: eccetera. s. bernardino da siena, 119: guarda guarda, ben
cetera e cetarone. = deriv. da cetera. cetilato, sm. disus
cetilico colle basi. = deriv. da cetile. cetile (disus. citilo
dalla cetina. = deriv. da cet [ina], col suffisso -ile
o tagliate di alcuni arbori jandiferi e da frutto. = voce toscana: forse
dal lat. caedua [silva], da caeduus 'ceduo '. cetina
, sm. ant. tipo di legno da costruzione usato in india.
, i-245: nel lungo corso delle osservazioni da me fatte sopra a tutti i ceti
poi, la passeggiata era occupata unicamente da un ceto cui gli altri lasciavano libero
adunanza, assemblea ', deriv. da coire * andare insieme, riunirsi [per
e il pesce ceto lo inghiottitte. zanobi da strata [s. gregorio magno
mus. antico strumento musicale, composto da una cassa armonica che sostiene due bracci
cassa armonica che sostiene due bracci riuniti da una piccola traversa di legno, dalla
legno, dalla quale partono le corde (da quattro a undici), che si
sì languida che vi parrà venire stracca da un mezzo miglio discosto. parini,
sen. alfieri, i-149: vestito da apollo assai bene, osai di pre-
meglio, di cantarvi alcuni versacci fatti da me. monti, 9-238: alle
. panzini, i-754: la dama prese da uno sgabellerò una cetra e accavalcando il
concento più soave di questa parola pronunciata da quelle labbra. carducci, 1045:
tu apollo, per darmi soccorso, / da le detto comunemente lichene dtslanda: comune
e del tirolo), che ha da 27 a 40 corde tese sopra una
verdi superiormente, coperte al di sotto da fitte squame di colore bruno rugginoso,
masi (quantunque barbaramente) la scolopendria vera da gli speziali de i tempi nostri
. = voce dotta, comp. da cetra e arciere (v.).
in classifica? = deverb. da classificare. classificàbile, agg.
a esser giudicato, a esser classificato da tutti i buoni uomini della tua condotta.
tutti prontamente favoreggiando, dicono chiara essere da classificare in terra, avendola già iddio
= voce dotta, deriv. da classe (il sufi, -ficàre deriva
sulle colonne del libro giornale. poi da quello sgranato e fortuito ammasso entrano distinti
francobolli. 3. mobile da ufficio, a cassetti, per contenere
contenere schedari. = deriv. da classificare; voce registr. dal tommaseo.
. = voce dotta, deriv. da classificare. classificazióne, sf.
quantunque distinzioni e classificazioni arbitrarie possano separarle da essa in apparenza, e in parole
scuola, col registro delle classificazioni da vicino e gli scolari di fronte, recitata
= voce dotta, deriv. da classificare: ctr. fr. classi
classi della società capitalista appaiono divise da un'in conciliabile opposizione di
insincerità economica. = deriv. da classe. classista, agg. che
: famiglia di rocce sedimentarie costituite da detriti di origine diversa, cementati o sciolti
<; 'spezzato '(da xxdco 'rompo ').
, e coperti nella loro prima età da una membrana candida e sottile. la
. latin. chiudere. francesco da barberino, i-224: puossi dir che qui
claudia: varietà molto pregiata di susina da tavola, di forma rotondeggiante, dalla
finalmente per tutte le virtù, siccome da mura clauso, o sarà vinto o sarà
nella prosa antica d'arte classica, da una successione di sillabe accentate e atone
: oh vedi se questo era nome da rimpiattarlo in un cantuccio della clausola,
voce dotta, dal lat. claudicare (da claudus * zoppo ').
a pendolo, con oscillazione del corpo da parte dell'arto leso; claudicazione a
è bloccata; claudicazione intermittente: causata da sclerosi delle arterie degli arti inferiori,
dotta, dal lat. claudicano -onis (da claudicare); cfr. fr.
bagarino poteva firmare e mettersi al sicuro da ogni responsabilità: bastava che sotto la girata
che quanto egli aveva operato era veramente da uomo di cuore, e che sommamente
gli spiaceva non aver un'altra figliuola da dar a lui. finiva col dirgli,
norma. d'annunzio, iv-2-144: da allora nella sua regola non fu che
basso... [fu] interrotta da intempestivi applausi... in un
voce dotta, lat. clausùla (da clausus, part. pass, di
voce dotta, lat. tardo claustràlis (da claustrum: cfr. chiostro).
= » voce dotta, deriv. da claustro. claustrazióne, sf. letter
gesù e della sua passione, occupati tutti da trentatre suore, tante quanti furono gli
= voce dotta, deriv. da claustro. claustro, sm.
. - anche al figur. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
slancio della cupola è secondato e confortato da quello degli otto candelabri marmorei: tutto
gli uni e per le altre di uscire da tali località (clausura dei regolari
è vietato l'accesso ai secolari e da cui i religiosi non possono mai uscire
i locali d'abitazione dei religiosi (indicati da un cartello sopra la porta con la
fuori della finestra, una pianta verde da clausura, riteneva un riflesso del sole
, v-113: la bastiglia non è disgrazia da riderne -ma tranne quelle sue torri -appiana
1-231: donna concetta era in clausura da quasi un anno, per la morte del
miniera. sbarbaro, 1-267: di qua da una clausura li contemplavo, interdetto.
voce dotta, lat. tardo clausura (da claudlre 1 chiudere '): cfr
.]. = deriv. da clausura. clava, sf.
un'estremità, usato come rudimentale arma da urto e da getto (nella mitologia
usato come rudimentale arma da urto e da getto (nella mitologia è attributo di
brandì ne l'aere / la clava, da i muscoli al cuore / fervere sentendo
tornava alla memoria: l'uomo atterrato da un colpo di mazza, che si rialzava
i colpi vibrati l'uno dopo l'altro da una mano ferma e fredda. ojetti
: malattia delle graminacee pratensi, provocata da un fungo, che si manifesta con
= voce dotta, lat. clavarium (da clavus * chiodo'). clave
: complessi orchestrali e di musica da camera, pianisti, violinisti, cellisti e
perché le corde erano poste in vibrazione da punte di penne attaccate a certe leve
garzoni, 1-848: i fabricatori degli instromenti da suonare,... nel far
e perfezione, che conviene all'arte da essi esercitata. g. b. doni
, iii-226: una musica dolce e lentissima da un clavicembalo correva per le sale.
la punta del naso avvicinandovi il tabacco da fiuto e aspirando rumorosamente. parini
0. rucellai, 2-169: sonci ora da considerare le clavicole, così dette perché
mia che a me non pare che sia da donna onorevole e di elevato animo il
= voce dotta, deriv. da un lat. tardo * clavichordium (
. tardo * clavichordium (comp. da clavis 'chiave 'e chorda * corda
'clavicordio'e 'clavicordo ', istrumento da corda a tasti. specie di clavicembalo
piccole dimensioni, con antenne davate (da cui deriva il nome).
dotta, lat. claviformis, comp. da clava e -formis, da forma '
comp. da clava e -formis, da forma 'forma clavigeri, sm.
dotta, lat. claviger (comp. da clavis 'chiave 'e dal tema
dotta, lat. claviger (comp. da clava e del tema di gerire *
calligrafico dei codici medievali). francesco da barberino, ii-334: del non veder e
, chiamata il lato clavo, frappata da mano, né mai usò cingersi se
xviii sicale a corde e tastiera, costituito da una cassa bande irregolari greche che vivevano sulle
, o greculo, merca. / da tempo son morti i tuoi clefti. /
gr. xàétrmc 4 ladro ', da xxérctto 4 rubo '). clèftico
dal gr. xxeicjtóc 4 chiuso '(da xxeùo 4 chiudo ') e antera
chiusi durante l'antesi, in modo da escludere l'impollinazione da parte di altri
, in modo da escludere l'impollinazione da parte di altri fiori: compare di
gr. xaeiaxói; 4 chiuso * (da xaefco 4 chiudo ') e 4
(sottoclasse plectomi- ceti), costituito da un peridio, contenente gli aschi;
dal gr. xxetoróc 4 chiuso '(da xaeico 4 chiudo ') e (
gr. xxeldpov 4 chiusura '(da xàetto 4 chiudo '). clemàtide
universo, agli angeli e agli animi da lei creati clementemente infonde, sì come
/ stendessero su alto, e pubblicate da clemente v e ripubblicata, con mocrespe
costituzioni di clemente v, fatte raccogliere da giovanni xxii pontefice, che si leggono
che la sua pia tosa clemenzia? bianco da siena, 64: per affetto 'nfocato
palme mettevano un mobile luccicore argenteo; da ogni gruppo di villici sorgeva una selva
. e sm. e f. affetto da cleptomania. rigutini-cappuccini,
abito clericale, / mi metterei da prete il collarino, / non per tirarmi
colori della primavera. 2. da prete, pieno di unzione e compunzione
pure massone, si atteggiava a perseguitato da una fazione chiusa e illiberale di militari
voce dotta, lat. tardo clericalis, da clericus. nel senso del n.
partito clericale. = deriv. da clericale. clericalismo, sm.
= voce dotta, deriv. da clericale. clericalménte (chericalménte),
, pervertimento difficilissimo a raddrizzare perché indurato da secoli e secoli nelle coscienze cristiane con
cerchio portano [la chierica], clerici da cleros, graece, che in latino
edificato in mcliii. = deriv. da ecclesia (v.), per aferesi
ad acqua o a sabbia, formato da un vaso da cui il liquido (
o a sabbia, formato da un vaso da cui il liquido (o la sabbia
certe clepsidre, o vasi di bronzo da acqua, e ancor di sabbia (
, 5-91: mentre lasciavano la terrazza, da un coso a forma di silos
nell'antica roma, la persona vincolata da un rapporto di clientela a un pa
costituiscono oggetto di produzione o di scambio da parte di un'impresa, oppure si
un diritto alla difesa e all'assistenza da parte del patrono, che servivano,
assoluta di un cittadino di modesta condizione da un potente, con perdita, per
= voce dotta, lat. clientèla (da cliens -entis * cliente ').
, che andassero distogliendo e spaventando ciascuno da parlamenti e concili. bandello, 1-53
quando son clientoli che non ve n'è da cavar nulla mai, allora si dice
sopraggiunti. = lat. deriv. da clientùlus (dimin. di cliens -entis
questi per longitudine sono imaginati sulla terra da oriente in occidente, e per latitudine tra
equinoziale e il circolo artico; ma divisi da ciascuno di questi due estremi per certo
novellamente le be- negne stelle / escon da l'oceano al nostro clima. ariosto,
ora in più o in meno, da quella del più lungo giorno dei due
teda bianca, alta et urente / scema da l'alma mia tutte soe dime.
: lo spazio immenso, che ci separa da voi, ci permetterà di compire i
quando anche non ne derivino e vengano da cagioni affatto diverse, pur corrispondono mirabilmente
d'italia e di spagna è clima da passeggiate e massime nelle loro parti più
alla censura romana, e che escono da questo clima non solo i dogmi per
travertino, ma sul mattone, cui fa da intonaco la polvere delle strade. pavese
e il criterio di giudizio diviene diverso da quello dell'appartenenza a questo e quel
sette anni) considerato il più difficile da superare. -età climaterica: età critica
. 2. figur. difficile da superare, arduo; pericoloso; funesto
: codesto paese è così climaterico, che da un giorno a un altro il cielo
fisiologico di involuzione (ed è accompagnato da vari disturbi derivanti dallo squilibrio endocrino che
, deriv. dal fr. climatisation (da climat * clima ').
climatologia. « = voce datata da a. prati nel 1852.
terapia (v.): voce datata da a. prati nel 1888. climax
gradazione): consiste nel passaggio graduale da un còncetto a un altro.
, 25-7: climeno è erba così detta da un re che la trovò: ha
questa pianta ritrovata dal re dimeno, da cui s'ha ella poesia usurpato il nome
. xxm- xó?, deriv. da xx [v7) * letto '.
dal gr. xxtvotióstov, comp. da xxcvrj * letto 'e rroò <;
cui centro sta il madreporite, attorniato da 5-6 fori genitali; la bocca è
. scudo (di cuoio, coperto da lamine metalliche) dei soldati romani della
come son nella fabrica, ma occupati da certi tondi che paion clipei. carducci,
lat. scient. clypeola, deriv. da clypeus * scudo '.
. xxuopa 'lavanda ', deriv. da xxó£ corpo. = » deriv. da clisma. clistère (ant. asportarne le feci o per immettervi medicamenti da far assorbire dalla mucosa o anche sostanze anche sostanze alimentari. guido da pisa, 1-23: queste sono quelle cicogne corpo. marotta, 1-12: gli venne da ridere quando si accorse che tra gli a sei anni era stato tanto ragionevole da sottomettersi ai clisterini indispensabili senza far storie dal gr. xxuorijp -fjpoc deriv. da xxó£co 'lavo '. clisterizzato, ]: muove il muscolo cefalo-faringeo, da cui poscia dilatandosi la clittòride [ecc. clivage (nel 1755), deriv. da cliver (nel 1723) ' a pendio, ovver monticelli, sono da arare. ariosto, sat., 7-134 , 14-296: a due tiri di schioppo da qui, sui clivi ceneri argènto, pendente, posto a pendio. = da clivo1. cfr. isidoro, 15-6-5: quanto più gli affetti e vizii combattono da dentro, e gli viziosi nemici contrastano di erto, accidentato ', deriv. da clivus * declivio, erta '. 'clizia ', la ninfa amata da apollo e da lui poi trasformata in , la ninfa amata da apollo e da lui poi trasformata in eliotropio. e vespasiano gli porse una moneta proveniente da quella gabella e disse: fiuta; che il duce farebbe bene a bruciare da cima a fondo?...
, che ven gono espulsi da un'unica apertura. il nome non sarà
errata per xxcbpocojjia), deriv. da xxodctco * impallidisco, divengo verde
ed agitata, come tutto il corpo, da spasimi clonici. fan zini
di convul sione, caratterizzata da una serie di rapide contrazioni muscolari
muscolari. = deriv. da clono; cfr. fr. clonique.
; convulsione. = deriv. da clono: voce registr. dal tramater.
di solforile. = deriv. da cloro. dorale, sm. chim
. = voce dotta, comp. da cloro e al [cool]: cfr
sm. medie. avvelenamento cronico causato da un eccessivo uso terapeutico di cloralio.
= voce dotta, comp. da cloralio] e [glucosio.
= voce dotta, comp. da clor [ó] e anil [ina
di sali dell'acido clorico, caratterizzati da un energico potere ossidante, tanto che
in tintoria. = deriv. da clor [ico] col suffisso -alo,
potere ossidante. = deriv. da cloro (v.): voce registr
= voce dotta, comp. da cloro e idrogeno], col suf
miner. tipo di minerali, formati da silicati basici di alluminio, magnesio e
, sf. miner. minerale, costituito da silicato idrato di alluminio,
presenta in aggregati lamellari, di colore da verde scuro a verde nerastro.
. = voce dotta, comp. da clorito col suffisso gr. -oei '
= voce dotta, comp. da cloriti e scisto (v.).
. chlore (nel 1815), adottata da ampère per designare questo corpo scoperto da
da ampère per designare questo corpo scoperto da schede (nel 1774) » deriv
= voce dotta, comp. da cloro e acetico (v.).
= voce dotta, comp. da cloro e acetone (v.).
. = voce dotta, comp. da cloro, am [ina] e fenico
= voce dotta, comp. da cloro e amina (v.).
= voce dotta, comp. da cloro e antrachinone (v.).
= voce dotta, comp. da cloro e ars [enicó], col
= voce dotta, comp. da cloro e benzene (v.).
. = voce dotta, comp. da cloro e benzoato (v.).
— voce dotta, comp. da cloro e benzoico (v.).
, sf. miner. minerale, formato da cloruro di calcio: di colore bianco
. = voce dotta, comp. da cloro e calcio (v.),
= voce dotta, comp. da cloro e carvacrolo (v).
. = voce dotta, comp. da cloro ed etilamina (v.).
. = voce dotta, comp. da cloro e fenolo (v.).
dondolavano graziosamente come se volessero farsi notare da lui. egli pensava che tutta la loro
= voce dotta, deriv. da clorofilla, col sufi. -osi.
* = voce dotta, comp. da clorofilla, e dal gr. -cpópog [
, col sufi. -ina. (da cpépto 'porto'). cloronaftalina, sf.
= voce dotta, comp. da cloro e naftalina (v.).
= voce dotta, comp. da cloro [formis] e narcosi (v
uomo] adopra il cloroformio per bilanceri nascosti da due squamette (ed è molto non
= voce dotta, comp. da cloro e dal gr. nevta * man
= voce dotta, comp. da cloro e picr [ico], col
. chloroforme (1834), comp. da chlor [ure] 'clocloròpidi,
= voce dotta, comp. da cloro e [isoprene. medie
col ful anemia, caratterizzata da una notevole diminu minato di
= voce dotta, comp. da cloro e formossima (v.).
= voce dotta, comp. da cloro e ftalico (v.).
del cloro presente in un composto clocloròsi da secondo impero, date retta...
= voce dotta, comp. da cloro e dal gr. pixpov tisco io
= voce dotta, comp. da cloro e solfonico (v.).
della clorosi; che è affetto da clorosi. s. manetti,
= voce dotta, comp. da cloro e da timolo (v.)
voce dotta, comp. da cloro e da timolo (v.).
chimico). = deriv. da cloruro: voce registr. dal tommaseo.
composti di cloro. = deriv. da cloruro: voce registr. dal tommaseo.
. = voce dotta, comp. da cloruro e dal gr. al [xa
. = voce dotta, comp. da clor [uro] e oùpov 'orina
ricordato come il cloruro di sodio passava da organismo ad organismo e come andava adunandosi
. = voce dotta, comp. da cloro col suff. -uro: voce registr
. = voce dotta, comp. da cloruro e dal gr. 7rév /)
. = voce dotta, comp. da cloruro e dal gr. (sdtxi?
. ant. recinto. uguccione da lodi, v-149-55: chi po aver dinari
lachesi e cloto avean la cuffia tonda / da comodo, ed un nastro la
a simmetria raggiata o raggiato-bilaterale, caratterizzati da cellule urticanti distribuite sulla superficie del
interna (semplice o ripartita in logge da setti disposti radialmente), che comunica
in un luogo inaccessibile e di goderne da solo, perché il godimento altrui non diminuisse
di cnido '(afrodite), da kvtsio? 'abitante di cnido '.
che è causa della pebrina del baco da seta. = voce dotta, lat
, par., 3-96: per apprender da lei qual fu la tela / onde
d'ima vigna, in una conca riparata da gaggìe. 2. locuz.
case precettate, e gl'istessi infermi da per loro potranno fare detti medicamenti.
2-667: foresta è luogo di fuora separato da la congregazione e conabitazione delti omini.
la coabitazione di cherici con femmine era da moltissimi decreti di concili proibita. tornasi
edilizio, 27 mila famiglie sono riparate ancora da alloggi di fortuna, come baracche
voce dotta, lat. coacervatiti -ffnis, da coarcervàre. coacèrvo, sm.
agraria). = deverb. da coacervare. coaderénte (part.
, un movimento. s. bernardino da siena, 259: la siconda unione è
stretta insieme. = deriv. da coaderire. coadiutóre (ant.
iv-478: dovremo credere che quegli più da vicino si apponga al vero,..
, ferrara e bologna. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
che non siano in condizione di governare da soli la propria diocesi. della casa
coadiutore trasse fuori uno stuccio, e da esso un paio di forficette, e compiè
intimati a comparire, furono aspramente esaminati da un coadiutoruccio ed esiliati da teatro.
aspramente esaminati da un coadiutoruccio ed esiliati da teatro. = voce dotta, lat
lat. tardo coadiutor -óris, deriv. da coadiuvare 1 portare aiuto '; cfr
), agg. letter. aiutato da un'altra o da altre persone (
letter. aiutato da un'altra o da altre persone (in un ufficio,
svevo, 3-562: sarei stato sorvegliato da un'infermiera coadiuvata anche da altre persone
stato sorvegliato da un'infermiera coadiuvata anche da altre persone. d'annunzio, iv-2-139:
, iv-2-139: tra la confraternita capitanata da don fileno d'amelio e l'abate
la guerra. palazzeschi, 3-243: coadiuvata da tre o guattro subalterne..
dello stomaco e del ventre, fatto da freddo, o da grossa ventosità, e
ventre, fatto da freddo, o da grossa ventosità, e da flemma grosso
freddo, o da grossa ventosità, e da flemma grosso coadunato. coadunazióne
.. la coadunazione e dieta disegnata da loro [orsini] e loro aderenti alla
e coadunazione. = deriv. da coadunare. coagulàbile, agg.
colliquativa diarrea. = deriv. da coagulare. coagulante (part.
v.]: 4 coagulare 'differisce da 4 condensare, rappigliare, spessire,
, il margherita coàgula dentro la sala da ballo, su lo stropicciato assito, la
abenché il sale in molti luoghi nasca da se medesimo, come racconta plinio, nel
trigesimoprimo libro, seccandosi, overo coagolandosi da se stesso l'umore che in quello
il pensiero dominante di cui era preda da alcuni mesi, si fosse ad un
8-1-27: il quale [embrione] da principio è come latte, ovvero burro,
: né pepo né ottorino erano invogliati da quel sugo coagulato. -quando volete dell'
sostanza coagulatrice. = deriv. da coagulare. coagulazióne, sf.
mediante precipitazione, di sostanze colloidali da soluzioni a masse gelatinose o incoerenti
a masse gelatinose o incoerenti, provocato da agenti chimici o fisici; condensazione
mammiferi). = deriv. da coagulare. coàgulo (raro coàgolo)
, 1-143: qui s'impara un'arte da lambicarsi il cervello a trovar tanti coagoli
. = voce dotta, comp. da coagulo e dal gr. pirpov '
. cocchi, 8-287: l'ostacolo nasce da compressione, che qualche tronco venoso patisca
fa questo ponte venne distrutto e sostituito da un piatto canalone, in cemento armato,
della coalizione, che essa si sciolse da sé. ora poi è noto, e
del lavoro: azione intrapresa e condotta da un gruppo di lavoratori o anche di
lat. mediev. coalitió -snis, da coalesclre: v. coalire.
coalizzarono per dimostrare ed alienare il padrone da quella unione. calvino, 1-458: tutta
tutti gli amori e desideri umani nascono da la coalternata divisione de l'intelletto e corpo
xoàvr \ * imbuto ', deriv. da xéco 'io verso'; cfr.
[s. v.]: « da choane, imbuto, cavità del cervello
acqua dolce) ca ratterizzati da un collaretto protoplasmatico contrattile e di
coanorragia, lat. choanorrhagia: da choane, imbuto, cavità del cervello,
esiste nel cuore. = deriv. da coartare. coartare, tr.
artare * ridurre, abbreviare '(da artus 'stretto, chiuso ').
presenza di ima persona in luogo diverso da quello in cui si pretende ch'ella fosse
dal gr. * xoaorrmc, deriv. da xodccnnji;, nome di un fiume
asse. = 3 comp. da co- (per cum * con ')
se unico è il contratto sottoscritto da tutti gli assicuratori. = voce
. agostino), deriv. da coaptdre (apuleio) * attare, adattare
, aggiu stare '(da aptus * atto, idoneo ').
forza di legge, di ottenere la costituzione da parte del proprietario di un altro fondo
dal lat. tardo coactivus, deriv. da coactus: v. coatto.
/ estraneo a me, non mai da me diviso; / questo m'accadde.
o meglio un latinismo spurio, introdotto da pochi anni in qua dalle leggi sulla
... doveva esser sicura e da ogni coazione e da ogni apprensione di
esser sicura e da ogni coazione e da ogni apprensione di tumulti e di violenze
-onis * costringimento ', deriv. da cogère * costringere ': cfr. fr
decorarne la superficie. = deriv. da cobalto. cobàltico, agg. (
formare composti complessi ed è caratterizzato da un alto grado di impermeabilità magnetica (
, striato con scanelature frangibili, divergenti da un centro comune. boccardo, 1-451
= voce dotta, comp. da cobalto e pirite (v.).
= voce internazionale, comp. da coba [lto] e nic [hel
3. dimin. cobbolétta. franesco da barberino, 6: per dare alcun diletto
le foglie sono pennato-tron- cate, terminate da un cirro: le foglioline ovali, glabre
. v.]: « nome dato da qavanilles nel 1791 in onore di bernabé
sottordine dermotteri. = deriv. da ima voce malese, attraverso tingi, cobego
di un trattato di alleanza né da un accordo di associazione (e che
accordo di associazione (e che perciò da un punto di vista formale potrebbero anche
propria rovina. = * deriv. da cobelligerante. cobianchi, sm.
spinosi, che somigliano il ghiozzo, distinti da un corpo cilindrico allungato, e da
da un corpo cilindrico allungato, e da occhi situati quasi in cima della testa
cobitis, dal gr. xcopluc deriv. da x (nel 1774), deriv. da una voce indigena del senegai. còbola gnomi e coboldi, che si davan da fare, e al gran popolo, che . ora tut- t'ombra paurosa, da cripta, era percossa dall'alto da , da cripta, era percossa dall'alto da verticali saettate di sole che facevano esplodere
chioma * la voce italiana è registr. da tramater: « cobra, nome dato
= voce dotta, comp. da cobra e terapia (v.).
= voce dotta, comp. da cobra e tossina (v.).
sf. speciale trattamento destinato a preservare da un rapido deterioramento i pali di legno
un rapido deterioramento i pali di legno da infiggere nel terreno, eseguito mediante iniezione
eritroxilacee (erythroxylon coca), alto da uno a tre metri, con corteccia brunastra
piuttosto piccoli; i frutti sono costituiti da drupe rosse; le sue foglie, che
prima sigaretta. = comp. da coca e dal suff. chimico -ina che
sm. medie. avvelenamento cronico prodotto da intossicazione di cocaina caratterizzato da dimagramento,
prodotto da intossicazione di cocaina caratterizzato da dimagramento, disturbi di cuore, alterazioni
tornato dalle antille. = deriv. da cocaina. cocainizzare » tr.
agg. e sm. che è affetto da cocainismo. cocaini? £azióne,
= voce dotta, comp. da cocaina e dal tema del gr.
= voce dotta, comp. da cocaina e dal gr. pavla 4
mignattino). = deriv. da cocale. cocarbossilasi » sf.
= voce dotta, comp. da co [enzima] e carbossilasi (v
corda o del nervo di un arco da cui scocca la freccia. -anche:
, / se ben volasse più che strai da cocca. marino, 10-273: lanciansi
io marco / va stridendo lo strale / da la cocca fatale. monti, 4-144
inf., 17-136: si dileguò come da corda cocca. 4. per simil
fionda in cui si pone il sasso da scagliare. galileo, 3-1-211: il
per il tratto di circ'a cinque miglia da ponente in levante, vestito medesimamente di
gadda, 5-283: coi pantaloni sbottonati da cui usciva una cocca della camicia da
da cui usciva una cocca della camicia da notte. 10. marin. attorcigliamento
fune su se stessa, in modo da impedire il libero scorrere delle carrucole.
a. prati, 293: « forse da cóccum (lat.) * coccola
.) * coccola ', ma resta da spiegare vó stretto di cocca [ma
]. il nigra la faceva discendere da * cod'ca (* caudìca),
* cod'ca (* caudìca), da cauda, nel senso di 'estremità
similitudine dal far la cocca al fuso da filare. = etimo incerto:
. = etimo incerto: forse da còcca1, oppure da considerare come deverb
etimo incerto: forse da còcca1, oppure da considerare come deverb. di coccare1.
si. marin. ant. bastimento da trasporto medievale, di forma rotonda, attrezzato
tirarono la detta cocca tre miglia di lungi da vinegia, e quivi missono le ancore
le ancore in mare. s. bernardino da siena, 325: elli vi so'
apparir veggo lontan la cocca / col segno da me dato in su la gaggia.
* battello usato sul tevere ', da caudex -icis * tronco d'albero ';
sul cappello (o anche dai cavalli da carrozza ai lati di una briglia)
per àncora / d'ogni burrasca / da dieci o dodici / coccarde in tasca.
aveva la coccarda tricolore e gli andava da presso, gli disse: « togliti
pure bella e sfoggiata. in toscana da prima fu detta * brigidino 'dalla
, 611: le porte erano custodite da buon nerbo di membri del comitato, riconoscibili
, ii-13: il portabandiera sanculotto, dipinto da boilly nel 1792, due coccarde spampanate
* sciocco, vanitoso ', deriv. da coq * gallo '. la voce si
, incoccare. = deriv. da còcca1. coccare2, tr.
= voce dotta, deriv. da coccerina1. coccerilico, agg.
= voce dotta, deriv. da coccerina1. coccerina1, sf.
= voce dotta, comp. da cocciniglia], cera e dal suff
buon vin fanno. = forse da coccio4; cfr. calabr. e sicil
forni a coke. = deriv. da còcche, adattamento italiano dell'ingl. coke
a tutte le quantità d'uno mercatante da 3 in 4 steriini. =
questa vecchiazza barba di cocchiara, richiesta da me si me voleva fare quel piacere,
buona contrazione. = deriv. da cocchiara. cocchiata, sf.
; scarrozzata notturna per le vie accompagnata da musiche e canti; serenata. -anche
senso moderno. = deriv. da cocchio. cocchière (ant.
, e celebrowi la festa circense vestito da cocchiere in su 'l cocchio. garzoni,
, overo cocchieri, viene onorata poi da una gran moltitudine di persone ch'attesero
un cadavero di carrozza, e tirata da un sol cavallo: quella sì vecchia e
prima del nascere della notte a luogo da rinfrescarli, sbucciò fuori da un viottolo
notte a luogo da rinfrescarli, sbucciò fuori da un viottolo di traverso una donna.
la parte, in vece di recitare da cavaliere nella veglia, mi elessi di far
cavaliere nella veglia, mi elessi di far da cocchiere alla porta di essa, e
cocchiera: di larghezza e altezza tali da permettere un agevole transito alle carrozze.
il muro. = deriv. da cocchio. cocchieréssa, sf.
lo comporta. = deriv. da cocchiere. cocchigha (cochìglia),
, se no 'l sai, filosofo da cocchiglie! = dal fr. coquille
e molla in poppa e con iscaltrimento / da ogni banda un'ancora tracina. pulci
né antenne. = deriv. da còcca1. cocchino, v.
còcchio, sm. carrozza signorile trainata da due o quattro cavalli.
tre a padova, presero un cocchio da vettura per la volta di vicenza, e
d'un vecchio, ch'io raccolsi da terra, schiacciato da una carrozza. invano
ch'io raccolsi da terra, schiacciato da una carrozza. invano con le grida
bellissima donna. nievo, 25: da colloredo a collalto, che è il tratto
un cocchio tanto ben saldo e compaginato da resistere agli strabalzi delle buche e dei
. / comincian le dame che giungon da lungi, / discendon silenti dai cocchi
per diporto (e anche come carro da guerra). varchi, 23-91:
di quell'altro non desina, si tiene da niente. b. davanzali, i-263
cocchio con uno: trattare una persona da pari a pari, ritenersi uguale a lui
, che recò al mondo la legge da lui data contra ogni legge.
cocchiumato. cocchiumatóio » sm. arnese da bottaio costituito da una sorta di succhiello
» sm. arnese da bottaio costituito da una sorta di succhiello e usato per
scendente parallelo a distanza variabile, regolata da una bietta di ferro. =
di ferro. = deriv. da cocchiumare. cocchiume » sm. tappo
», quasi coperchiume. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
una botte sfondata di sopra, e sdogata da un canto, dal cocchiume in su
! = probabile deriv. dialettale da calcàre 'premere, pigiare *
della corteccia serica del bozzolo del baco da seta, detta comunemente carta.
dura '. = deriv. probabilmente da una variante volgare [* cocia)
cocchia), sf. marin. rete da pesca a strascico che viene trascinata da
da pesca a strascico che viene trascinata da due barche, munita di lungo sacco
tubolare, la cui forma è mantenuta da cerchi di legno (ed è usata nell'
far pentoli. = deriv. da coccio1. cocciare, intr.
in mano. = deriv. da coccio1, nel significato del n. 4
fungo appartenente alla classe ficomiceti, caratterizzato da due differenti forme evolutive, l'una
= voce dotta, comp. da coccidio e dal suff. gr. -oeisv
, sia per ingestione di carni provenienti da ani mali infetti.
. = voce dotta, comp. da coccidioide e micosi (v.).
zool. sottoclasse di sporozoi telosporidi costituita da parassiti intracellulari di molti animali, rinvenibili
lat. scient. coccidiomorpha, comp. da coccidio e dal gr. p.
. medie. gruppo di malattie provocate da coccidi in vari animali (bovini,
= voce dotta, comp. da coccidio e dal suff. medie, -osi
coda dei mammiferi): è costituito da quattro-cinque vertebre atrofiche saldate fra loro e
anomalia della regione coccigea dell'uomo caratterizzata da una depressione cutanea. -plesso coccigeo o
= voce dotta, comp. da cocciniglia] e dal tema del
della cocincina, regione dell'indocina, da cui la pianta proviene. coccinèlla1,
torace neri, con una macchia giallognola da ciascim lato, l'elitre rosse,
delle sue specie, la * coccinella da sette punte ', fu attribuita una virtù
di grana media, usato come pietra da costruzione. = deriv. da coccinella1
pietra da costruzione. = deriv. da coccinella1, per il colore. coccinèllidi
. tinta di color rosso che si trae da un insetto d'america, vivente su
zucchero e del caffè procuro ne mettano da parte tanto che basti loro per
forniva la sostanza colorante '. è da escludere la origine indigena della voce,
. coccinus 4 di colore scarlatto ', da coccum 4 bacca, granello '(
(gr. xóxxivo <;), da coccum (gr. xóxxog) 4
miei cocci ': 1 miei arnesi da cucina, o le suppellettili in generale.
il salvadanaio di coccio e fecero comprare da modesta tre croci eguali, per metterle
il pensiero della cucina coi cocci rimasti da lavare. cassola, 2-329: nella
là a caso. verga, 4-17: da ogni parte facevano piovere sul soffitto che
convertito [i preti] in coccio da tartaruga, dentro cui si rannicchiano quando
. gonfiore, protuberanza nel capo prodotta da un colpo. = voce ital.
è piccola enfiatura, per lo più da morsicature di zanzare, o simili insetti.
razzi. = comp. da coccio e dall'agg. pesto (v
pure sono da preferirsi * ostinato, caparbio, duro,
si sorrideva di quella estrema serrata cocciutaggine da parte di un gruppo di persone a
tufo, con il pericolo di trovarsi da un momento all'altro fuori da ogni
trovarsi da un momento all'altro fuori da ogni contatto col mondo. 2
a mattea, scosse la testa con cocciutaggine da contadina. semplice, vestita rozzamente
» anche se insiste, trascinato da una cocciutaggine che non ha che fare
la ragionevolezza. = deriv. da cocciuto. cocciuto, agg
discernimento). s. bernardino da siena, 505: la siconda è questa
non compresa. 2. che nasce da animo ostinato e testardo, che è
dei ragazzi. = deriv. da coccia, nel significato di 'testa '
tante e tante varie cose, da coprir casamenti, da tessere stoie, da
cose, da coprir casamenti, da tessere stoie, da filare, da
da coprir casamenti, da tessere stoie, da filare, da mangiare e da
, da tessere stoie, da filare, da mangiare e da bere, non
da filare, da mangiare e da bere, non può essere di tanto pregio
l'ebano, persino la palma da cocchi. viani, 19-397: il cocco
le mie avventure sono stato protetto da questa vegetazione. nelle terre dei
alcuni pezzi di « tavarcaré », che da noi è chiamato « cocco delle
come un capo d'uomo, chiamate da loro cocos e comunemente noci d'india
cocco per te! = deriv. da voci onomatopeiche: coco coco del canto
gesuina tace. = deriv. da cocco *. còcco6, sm
per il chermes che la grana chiamata da i greci cocco. marino, vii-401
piccioli insetti producenti quel colore... da plinio fu rammentato 'granum cocci '
va tralasciato una certa specie di grana da tintori, o cocco, o kermes,
con il colore di cocco. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
, un lugubre coccodè, lei così discreta da non aver mai osato lanciarne di
i posteriori di 4 dita unite da una membrana); le mascelle sviluppate
lati; la pelle è rinforzata da scudi ossei non saldati fra loro
ima mazza in bocca, e tenendola da ogni parte, com'ella fosse una
l'acqua, dicono che gli cala da la fronte una membrana sottile, per la
si trovava subito un gran lago abitato da un vecchio coccodrillo. panzini, ii-628:
un giannetto macchiato, ch'è cavalcato da una figura, la quale ha tutto
di coccodrilli. ojetti, i-74: da una valigetta fatta di quella pelle, a
ferrovie, munito di rotaie e rimorchiato da un trattore, adibito al trasporto di
olivo]. io non mi guardo da questo vocabolo, se bene io so che
il cerro fa alcuni grappoletti di fiori; da que'fiori son prodotte altrettante coccole rosse
per una crazia s'avevano quaranta palle da balestra, ed alcune coccole di ancipresso per
; * bacca 'è latinismo da usarsi con moderazione, posto che abbiamo
alloro. 'bacca 'è latinismo da lasciare ai botanici. pascoli, i-877:
, pallina. -al figur.: cosa da poco, bagattella, inezia, quisquilia
tante coccole di fulminanti dentro. andava da un'aia all'altra e le seminava
e la paura per conseguenza di esserne da me punito con una risposta al bue
il cane. = deriv. da cocco *. coccolare2, tr.
appetito solo quando c'è del buono da mangiare, ecc. = deriv.
mangiare, ecc. = deriv. da cocco5. coccolézzo, sm. dial
= voce veneziana, deriv. da coccolare1. coccolina, agg.
un bambino). = deverb. da coccolare. còccolo2, sm. conchiglia
cappelletti come l'intendo io, seguiti da un bel porcello allo spiedo, un
, a cateratte. = deriv. da coccola, nel senso di 'percossa '
colle gambe incrociate intento a stracciare la tiglia da alcuni fusti di canapa. pea,
parte posteriore della canna di una bocca da fuoco. - anche nella forma dimin.
pezzi incamerati ed incampati, dalla palla e da ogni altro colpo che vi si
verghe, delle quali si fanno brevicegli da pigliar gli uccelli con la coccoveggia.
ii-32z: abita in parte / non invasa da tempo e da ruina / se la
parte / non invasa da tempo e da ruina / se la notte non vuoi tenia
2. figur. persona sciocca, da poco. buonaccorso da montemagno, 1-266
persona sciocca, da poco. buonaccorso da montemagno, 1-266: ah! quanto ben
/ però che coccoveggia / saresti oggi tenuto da più d'uno. = voce
e scherza. = deriv. da coccoveggia. cóccuma, v.
sospir dolenti, / e mille modi da morire osceni. s. agostino volgar.
nei mesi estivi, li predilige talmente da far pensare che porti nel suo grosso ventre
avesse il suo giovane monaco. antonio da ferrara, ix- 129: maladetto
, starsi colla mente in quella sollecitudine da la quale forse et io non saprei
e più cocente, / quant'ha da te più strazi e fiero oltraggio. tasso
sfrenata licenza d'alcuni, li quali da cocente libidine mossi, volevano fare oltraggio
ne'suoi cominciamenti di ben'altra natura da questo delle ultime rime: amore quello che
1-49: era un povero volto sfatto da ima notte di veglia, sul quale
4. figur. che nasce da un dolore aspro, amaro; che
strafiarola, 2-2: al fine, vinto da suoi dolci preghi, et cocenti sospiri
. con calore violento, in modo da ardere, bruciare. s.
pelle arrossandola. = comp. da cocente. còcere, v.
, cochétta ', parolacce francesi, da rimandarsi ai confini, e, se
ella era stata dipinta con del calore da alcune lingue maligne... cochettina,
poco onorevoli e predicata d'un carattere da guardarsene. = adattamento del fr.
(secolo xv), deriv. da coq * gallo '. cochettare (
del paese. = deriv. da cochétta. cochìglia, v. cocchiglia
fino al sec. xv), forse da coq 'gallo '(in senso
acri e corrosive. = deriv. da cuocere. corina, v. cucina
uno rognoso poi che si leva le unghie da le coscie. firenzuola, 308:
il mendozza. = deriv. da cuocere. cocire e deriv.
squagliando, colla viva forza della polvere da focile, una gran selce, per
della caldaia. = deriv. da cuocere. cocitura (cuocitura),
[cose] ve ne nascono ancora da pascere solamente le bestie e gli uccelli,
gli uccelli, e non sono buone da cibo umano, le quali stando nella
3. decotto. francesco da barberino, 240: non si lavava con
non mancai. = deriv. da cuocere. còclea, sf.
dislivelli o per piccoli percorsi: costituita da un tubo (orizzontale nel caso del trasporto
mi pare che in questo luogo sia da passar con silenzio l'invenzione d'archimede
via geometrica sembra sia stata data da nicomède, duecento anni avanti cristo. nico-
mède si servì per questo di una curva da lui stesso inven tata e
, 224: l'abate, circondato da tutti i padri con la cocolla, celebrava
3. ant. bozzolo del baco da seta. garzoni, 1-908: fanno
garzoni, 1-908: fanno [i bachi da seta] il fulisello, o gaietta
st'onesto cocomeraio che è stato preso da un violento accesso di rimorso per la
el cocomero con maravigliosa voluttà disi- derato da tiberio principe. sannazaro, 8-133: non
da fatica. alvaro, 9-130: a un
; far di necessità virtù. lata da un fazzoletto di seta trasparente avvolto intorno della
e bisognandogli stare armato, si consumerebbe da se medesimo. -non saper
-togliersi un cocomero di corpo: liberarsi da un dubbio, da una situazione fastidiosa
corpo: liberarsi da un dubbio, da una situazione fastidiosa. g. m
eglino molto viscosi, frigidi e duri da digerire, se ne stanno lungo tempo
del gambo, di colore per un pezzo da prima verde, poi mature che siano
, 1-37: ogni seme di biada o da orto si crede che si conservi senza
. cantini, 1-19-14: cocomerini e bullettine da impannate, le quali si dà licenza
forse variante di cotarrera 'donna perdigiorno da cotarro * albergo dei vagabondi '.
e si dà l'aria un po'da signorina avviata... bene.
. cocotte * gallina '(deriv. da coq, il verso della gallina)
angiolieri, 143-4: -i'son da lucca: che di'? che farai
voce dell'italia merid., deriv. da cocuzza. cocuzzétto, sm. piccolo
e accuratissima. = deriv. da cocuzza 'zucca, testa '.
le altre parti del corpo. [sostituito da] manzoni, pr. sp
) io vi dico che son guelfo / da quanto malatesta di verucchio. barilli,
altra, ricominciò: « vorrei sapere da lei che ha studiato... »
* cuffia, cappuccio * (forse da cuculia, per la forma). s'
) del corpo degli animali, sorretta da un asse scheletrico (che è prolungamento
còme bionde a terra vano, / e da tre piedi è quel destrier balzano.
quali bertuccie dicono, che per passare da una parte del fiume all'altra,
. codino). s. bernardino da siena, 130: la prima, dico
.; le falde degli abiti maschili da società e da cerimonia. -giacca a
falde degli abiti maschili da società e da cerimonia. -giacca a coda di rondine
attaccata la coda, la quale era sostenuta da due paggetti. e. cecchi,
spezie di gran corpo s'infi animeranno, da quella parte onde si leveranno, o
: in che materia ardono, e da qual fuoco si accendono le comete?.
lunghissima riga di luce, la quale fu da me subito giudicata esser la coda di
.. non potesse per quella sera da noi vedersi. magalotti, 9-1-130:
d'argento lunga settantacinque metri e illuminata da appositi riflettori elettrici. 5.
a servigio della loro superbia. andrea da barberino, i-23: donò aiolfo l'arme
venire ima pattuglia di soldati; e tirandosi da parte, per lasciarli passare, li
seno. bella, faceva l'aria da bambina, ma si guardava dietro con
di lui fer non vero indicio, / da la coda del carro strascinate / patian
in coda alla carrozza; e così da un cantone, inosservato, mi fu concesso
ii-8-180: le scuole poi, capitanate da non-poeti, da persone a cui fa difetto
scuole poi, capitanate da non-poeti, da persone a cui fa difetto finanche la
di raso bianco sul quale, perché da lontano sembrasse ermellino, furono alla lesta
sonetto: una o più terzine, composta da un settenario che rima con l'ultimo
ultimo verso della terzina precedente, e da due endecasillabi che rimano fra di loro
scriver lettere per forza, ché volevano da lui anche i capitoli e i sonetti con
fra due pezzi di materiale, formato da un incastro di forma trapezoide.
di cento pezzi, e quelli commettere da poi insieme con code di rondine. soderini
o incavo angolare, che è largo da una parte e stretto dall'altra, a
non fa il salvatico. -coda da mosche: scacciamosche. garzoni,
, il martello, i chiodi da cavallo, le brocchette, il coltello,
il capeccione, gli uncini, le code da mosche. -colpire da coda:
le code da mosche. -colpire da coda: alle spalle. immanuel
se ne porte: / che ferirò da coda e starò franco. -dipingere
20. -far coda: fare da conclusione. tommaseo, ii-27:
e l'avevano fatto entrare per dare da bere anche a lui. ojetti,
quello che si possiede. antonio da ferrara, ix-138:... i
. -la coda è più difficile da scorticare: la parte più difficile di
al diavolo, alla volpe: darsi da fare inutilmente, senza risultato. buonarroti
foriero di gravi danni. paolo da certaldo, 321: e à questa propietà
ti trafigge. -non aver coda da sferzarsi: non trovare più in sé
, io per me non ho più coda da sferzarmi come fa il leone.
menzini, 5-46: e se uno stil da ortenzio ei non elesse, / almen
ortenzio ei non elesse, / almen da sé il compose, e nessun fugli /
nievo, 1-57: nei villaggi per rifarsi da una corbellata basta ungere la coda spelata
volpe '. perché la fa distinguere da lontano, e perché rimane facile alla
bottoni d'oro e terminato sul sedere da una codina di girino. -cédola
forteguerri, 16-67: ha mani ed ugne da fare una fossa / di cento braccia
di cavallo. nasce ne'prati e da noi è vituperata. citolini, 186:
la coda di cavallo e i paltrufali da essa prodotti. mattioli [dioscoride],
), cauda caballina (oribasio), da un anteriore cauda equina, corrispondente al
dotto equis{a) etum (comp. da equi 'del cavallo 'e s [
il codacciuto, mutato panni, sfoggiava da pailadino, e cominciando a giocare co gran
una pannocchia spiciforme, cilindrica, composta da numerose spighette monoflore (ed è pianta
vostri simili. = comp. da codardo. codardia (ant. anche
rischio, al pericolo); azione da codardo. guittone, 184-1: d'
fuggendo, che par una saettìa. francesco da barberino, 3-222: ed io rispondo
, chi ch'el sia: / però da voi cacciate codardia. boiardo, 5-51
andar incontro. e si sforzano tór da loro ogni timore, ed hanno gran
dir. pen. milit. timore, da parte del militare, di un danno
di morte. = deriv. da codardo. codardigia, sf. letter
fallo aggia con lui, / sia da pigrizia o codardigia involto. marino, vii-
te codardo inver di lei. antonio da ferrara, ix-143: se a questo punto
'l tuo poder fie casso. andrea da barberino, 1-50: tu, codardo
37: sapete come la chiesa è abbandonata da tutte le altre potenze: non che
ma ella è nelle sue cose oppressata da questa superba massa, codarda e avara
cerca in vano) / illustre morte da famosa mano. bruno, 3-63
lodato, ma anco chi non muore da codardo e poltrone. marino, 14-124:
coraggio. alfieri, xiii-91: allor gridan da lunge / i più codardi all'attonita
suona quel nome appena, / che da tergo e da fianco ognun lo assale,
appena, / che da tergo e da fianco ognun lo assale, / ed imminente
codardo. 2. che nasce da un animo vile, abietto; che
quel nefando sol! nievo, 131: da ciò rappresaglie private continue, e servilità
? (oppiano), comp. da xpaxùt; 'aspro 'e oùpà 4
diéro alla codazza gran trafitta. andrea da barberino, iii-273: comandò ch'egli
a par con lei. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
nappine rosse sul cappello, accompagnato da un codazzo di preti e pretini contadineschi:
, 6-337: c'era, un po'da ogni parte, il solito corteggio e
de'giardini. = deriv. da coda, per la forma dei suoi fiori
della pensione]. = comp. da co- (lat. co-per cum) e
di certi cristianelli, che vi tengono da più che da niente, forse perché v'
, che vi tengono da più che da niente, forse perché v'escono del
così sottili. = deriv. da codione (cfr. coderone e coderino)
, 8-37: quivi egli vuol che da cotesta voce, / che viva in te
di cotesti correttori ignoranti (se pur da alcuno sono stati riveduti i fogli),
costì, anima viva, / partiti da cotesti che son morti. boccaccio, dee
? volete tacere? son pareri codesti da dare a un poveruomo? leopardi, 845
in verità la scelta dell'ultima dimora da cui non è lecito fare san martino o
, 280: annullerò tutte le ragioni assegnate da cotestoro. f. d'ambra,
pinchelloni, e dove / vi rinculate voi da cotestùi, / che fuor de gli
ant. codicillo. 5. bernardino da siena, 329: e queste so'tre
. prolungamento posteriore della culatta dei fucili da guerra. 10. agric. grano
dal frullone accanto a'cassetti de'tritelli da piede. 11. (
). zool. malattia dei bachi da seta. tommaseo [s. v
io gli ho lasciati a bella posta da canto come troppo antiquati.
mal pari. = deriv. da coda. codiato (part.
sole, ricompaiono festanti e codiate da lunga striscia di alata progenie.
avere la figura di una lunga borsa da danari, o di una pera molto
pendolino '. = comp. da coda e bùgnola (v.);
s. v.]: « da coda, e da bugnola, vaso composto
]: « da coda, e da bugnola, vaso composto di cordoni di
colla calca. = comp. da coda e da calcare (v.)
= comp. da coda e da calcare (v.).
còdice, sm. libro manoscritto, formato da più fogli (in contrapposizione al libro
-codice archetipo: il più antico, da cui derivano i codici successivi. -codice
. -codice apografo: che deriva direttamente da un autografo o da un manoscritto originario
che deriva direttamente da un autografo o da un manoscritto originario. -codice opistografo:
fu utilizzato per scrivervi un testo diverso da quello del retto. -codice riscritto o
., ix-6: se adunque egli è da prestar fede alli esemplari latini, rispondano
. monti, iv-113: se i codici da lui consultati sono manchevoli, questa non
dal greco in volgare, è tratto da un codice a penna che trovavasi alcuni
a me di mutua fede costretto / da eguali stelle, ottavio: i codici d'
il tuo spendesi tempo migliore, / che da te chieggono novo splendore, / vita
del diritto e conte = comp. da coda e bianco (v.).
attuale codice civile (e normalmente è corredata da indici analitico e predetto assolvè e liberò ser
predetto assolvè e liberò ser giovanni di martino da montecatino da ogni e tutto quello
ser giovanni di martino da montecatino da ogni e tutto quello nel quale apparisse
azioni altrui, abbiamo altre leggi, da noi formate a nostro talento, altri
v-182: scriveva anche arringhe, e faceva da difensore ufficioso a'soldati colpevoli sottoposti a'
vedeva per le taverne, pagava loro da bere, e spiegava ad essi il codice
,... trascorse tanto oltre, da invocare non so quale articolo del codice
norme non aventi carattere = deriv. da codicillare1. giuridico [codice della
fatto il meo? = deriv. da codicillare *. codicillante (part.
testamento maritale. se mi lasciassi sposare da voi, perderei il giardino dei gelsomini con
spirito in questo particolar codicillo a colui da cui l'ha ricevuto 10 rende:
come cosa dimenticata. s. bernardino da siena, 807: non consentire
quel semplice assereto / che, distolto da rògito o caparra / e posto sopra
la rubbaria. = deriv. da codice. codificare, tr.
codifier (nel 1845), comp. da code 'codice'e -fier, adattamento del
-fier, adattamento del lat. -ficere (da facète 'fare'): come beatificare,
che la codificazione fosse disposta per guisa da potere agevolmente dare diritto di cittadinanza a
formazione italiana; poiché parrebbe che venissero da * coda 'e non da * codice
venissero da * coda 'e non da * codice '. sta bene per i
calco del gr. rcxoctùoupoc, comp. da 7rxatù? 'largo 'e oùpd
d'annunzio, v-2-456: quel palafreno da comparsa, normanno di gran corpo
non per fare le sue solenni entrate da vittorioso. = comp. da
da vittorioso. = comp. da coda e lungo (v.).
storno codimozzo. = comp. da coda e mozzo (v.).
del gr. (isxdvoupoc, comp. da [léxac, -avoi; '
una catenellina al polso, gli faceva da guida. pecchi, 2-61: che disperazione
. treccia corta e serrata, portata da donne o ragazze. negri, 2-889
e lì bastonato a doppio, di qua da un codino, di là da un
qua da un codino, di là da un repubblicano. collodi, 780: non
. carducci, i-1072: vide perquisite da un commissario austriaco le stanze di sua
di recente è stata proposta come pianta da carta. codino di prato,
, ecc. = deriv. da coda, con suff. onomatopeico. voce
prorompe l'ira. = deriv. da codinzolo. codinzolo (codìzzolo,
in italia. = comp. da coda e rosso (v.).
amorosamente carolàvano. = comp. da coda e tremolo (v.).
calice univalve colle glume troncate e terminate da due punte; le glume corolline rinchiuse
= dimin. di codola (da coda): per la forma.
2. la parte di un'arma da taglio, di una lima, di
esso violino. = deriv. da coda. codoncino, sm.
netto il codrione. mm deriv. da coda, con una formazione non ben chiara
codrizzo. = = deriv. da coderizzo, da coda, col sufi,
= = deriv. da coderizzo, da coda, col sufi, peggior.
di coedizione. = comp. da co- (dal lat. cum * con
coedizióne, sf. edizione fatta in comune da due o più editori. -contratto di
l'autore. = comp. da co- (dal lat. cum * con
criteri comuni. = comp. da co- (dal lat. cum * con
perfettissime. = comp. da coeguale. coelètto, agg.
con altri. = comp. da co- (lat. co-per cum 'con
= voce scient., comp. da co- (lat. co-per cum * con
la patria potestà, liberandosi al contempo da ogni vincolo con la famiglia d'origine
voce dotta, lat. coemptió -ónis, da coemire 'com prare insieme
prare insieme ', comp. da co-per cum 'con 'ed emire
. = voce dotta, comp. da co- (con, lat. cum)
sin ora addotte suppongono una perfetta astrazione da tutte le resistenze e coefficienze, che
, gr. xotj'pópo? comp. da xofl * libagione 'e cpépco *
, lat. tardo coaequalis, comp. da co- (per cum 'con')
dotta, lat. coepiscópus (comp. da co-per cum 'con 'ed episcópus
. coèrcire 'costringere 'comp. da co-per cum 'con 'e arcire * trattenere
lat. coir città -6nis, deriv. da coir cére; cfr. fr.
, lat. cohires -idis, comp. da co-per cum * con * e
lat. tardo cohiridltas -àtis, comp. da co- (per cum 4 con '
gionge e copula le parti, cominciando da minimi della natura; di sorte che
che l'arida, a fatto disciolta da l'acqua, non è altro che
. bellini, 5-228: si vede infatti da ognuno, che le cose di cedentissime
perfettamente conoscere i suoi sentimenti, che da quel complesso di massime pendono e a
cosa mi è perpetuamente riuscita coerentemente al da me divisato. magalotti, i-83: vivono
e a quel che ne sperano [da dio]. tosi, 2-17: ciò
che dice plinio. = comp. da coerente. coerènza, sf.
continuazione, il mostra col fare che da un sottil cannello aperto da amendue i
fare che da un sottil cannello aperto da amendue i capi, goccioli, e ne
, ii-92: ciò che facesse parer buona da principio la platonica [filosofia] già
l'ardire, o piuttosto la coerenza da me usata nello scriverlo, che perché ci
dotta, lat. cohaerintia, deriv. da cohaerire 'stare uniti insieme'; cfr
, lat. cohaestà -snis, deriv. da cohaerire; cfr. fr. cohésion
altri uomini nel mondo (ed è diverso da quello in cui egli si trova a
di due o più minerali primari retta da particolari norme (dette appunto norme di
quello che si verifica tra fenomeni derivanti da antecedenti comuni. = deriv.
antecedenti comuni. = deriv. da coesistere; cfr. fr. coexistence (
, lat. tardo coexistère, comp. da co (per cum * con '
ingl. coherer, deriv. da cohere (nel 1598), dal lat
lat. mediev. coessentidlis, comp. da ca per cum 'con
comporta l'infinito. = comp. da co- (lat. co-per cum 4 con
, lat. tardo coextendire, comp. da copte cum * con 'e extendere
.. dunque nacqui io, ove non da oscuro sangue, ma,..
sangue, ma,... da antichissima e generosa prosapia disceso, era
mani / campò d'ulisse, e da li aguati tesi, / avendo un de
, 2-54: faceva ancora dei giuochi da ragazzo, mentre i suoi coetanei guardavano
agatone] secondo quella scrittura certamente fu da pisa, e coetaneo di messer cino
dotta, lat. cóaet&nius, comp. da co-per cum 'con 'e aetas
lat. tardo cóaeternltas -àtis, comp. da co-per cum 'con'e aeternltas -àtis 'eternità'
coesiste in eterno. zanobi da strada [crusca]: non era sufficiente
dotta, lat. cóaetlrnus, comp. da co-per cum 'con 'e aetèrnus
, lat. tardo còaevus, comp. da co-per cum * con 'e aevus
lato asciutto. = per metatesi da focaccia (v.).
segni / che t'intaccano, da flauto / silenzioso, il dorso, son
delle guardie. = deriv. da cofano. cofanàio, sm.
cofanetto in forma di chiesa cubica sormontata da cinque cupole. cassola, 2-317:
cofanetto d'affusto ': l'affusto da battaglia ha due cofanetti collocati e fermati
.. cofini, salvarobbe, bussoli da pasta. d'annunzio, v-2-56: è
, i-266: 'cofano', nome che da noi è particolarmente adoperato per indicare quelle
-cofano della bandiera: nelle navi da guerra, cassetta, spesso lavorata,
, che contiene il munizionamento del pezzo da sbarco. 9. lamiera apribile che
: approssimandosi il tempo della vendemmia, da apparecchiare e acconciar son le tina..
, nel quale si portano le cose da luogo a luogo, fatto di sottili schegge
v.), cofanuzzo. niccolò da uzzano, i-n: cofanuzzo piccolino di cuoio
. = voce dotta, comp. da co- (lat. co-per cum * con
= voce scient., comp. da co- (lat. co-per cum * con
. - coffa militare: nelle navi da guerra moderne, piattaforma metallica protetta,
voce dotta, gr. xdxpwou;, da xcocpói; * sordo *. cofticizzare
con altri. = comp. da co- (lat. co-per cum * con
). < = comp. da co- (lat. co-per cum * con
? '. = deriv. da cogitare. cogitabóndo (ant.
dotta, lat. cógitdbùndus, deriv. da cogitdre. cogitaménto, sm. raro
dolce, xxv-11-220: io non so da qual causa, da qual pravo cogitaménto
: io non so da qual causa, da qual pravo cogitaménto procede e deriva che
discolo. = deriv. da cogitare. cogitante (part.
di me ritruovo me: e me, da me medesimo spezzato, in te conservante
se specchia. = deriv. da cogitare. cogitare, tr. e
el vivere è cogitare. s. caterina da siena, i-166: or qui ponete
, riflettere intensamente ', comp. da co- (per cum 'con ')
li foe data. = deriv. da cogitare.
questo primieramente diviene alla fantasia; e da questa è mandato alla virtù cogitativa. gelli
1-66: e chiamata questa tal potenza da loro negli animali, per istimare ella
ella è aiutata nel far tal giudizio da 'l discorso della ragione, cogitativa.
sostanza... è conosciuta propriamente da altra potenza che dal senso; o
lat. mediev. cógltàtivus, deriv. da cogitare 'pensare '. cogitato1
/ amor encogitabele sopr'onne cogitato! felice da massa marittima, ix-1109: ma tanta
altro dio. = deriv. da cogitare. cogitatóre, agg.
renduta [la nobile anima] e astrattasi da le mondane cose e cogitazioni, vedere
delle perverse cogitazioni. s. caterina da siena, 1-8: all'uscio della cella
, lat. cógìtàtló -onis, deriv. da cóglt&re * pensare '. cfr
basso e, coi toso, / partir da gioco e d'ogne dilettanza.
ogne dilettanza. = deriv. da cogitare. cóglia, sf. ant
mancare il bisognevole. = deriv. da coglia. cogliènte (part. pres
). spiccare, staccare, svellere da una pianta o dal terreno (erbe,
avante, / e colsi un ramicel da un gran pruno. idem, purg.
star l'esca, / perché assaliti son da maggior cura. cavalca, 6-1-no:
farei piovere. sannazaro, 12-216: offeso da notturni furti ne i suoi giardini,
di fiori] / che per esser da lei mirato e colto / non le fesse
bel fior ne colse. 5. caterina da siena, i-202: fate che nella
. poliziano, orfeo, 330: da qui innanzi io vo córre i fior novelli
vago, e sua beltà divina / esser da rozza man recisa e còlta. d
, molta preda ne colse. bartolomeo da s. c., 33-1-2: settanta
xxx-1-162: a trar gli resta / da quelle spiche il gran, che inosservate
. pascoli, 1385: cessa bensì da codesta canzone / funebre, che sempremai mi
amalia in sua presenza era colta addirittura da una morbosa confusione e da un'agitazione
colta addirittura da una morbosa confusione e da un'agitazione che, a volte,
dovette cogliere gasparo quando s'accorse che da quelle nozze, invece di carmi, venivano
che al luogo si conviene; e da coloro che misurano il campo in tale
, computare. giamboni, 4-6: da abraam infino ad ottaviano impe- radore.
il numero degli affogati si puote cogliere da questo. francesco da barberino, i-60:
si puote cogliere da questo. francesco da barberino, i-60: quinci coglier om
sanctus sanctus'. pallavicino, 1-174: da questo discorso si coglie, che la
che alla comune degli uomini paiono separate da un'infinita estensione. cesarotti, i-63
chi è ch'ha insegnato al monti da questi tre poeti cogliere il bello, lasciando
amico a siena, procurò aver salvocondotto da quella signoria e l'ebbe di potervi
, xxiv-775: non t'arrestino i discorsi da lui fatti mentre, fra'boschi armato
contro gl'insorgenti hanno distrutti più uomini da bene che scellerati. questi, consci del
interno, se anco si sentono cogliere da un'apoplessia, trovandosi pure in presenza
qui, ad analizzarmi, sono colto da un dubbio: che io forse abbia amato
ancora, appena quarantenne, fu còlto da idropisia; fu operato e rioperato,
si lasciava cogliere, ogni volta, da un nuovo esemplare di insulto cardiaco.
terrazza. cassola, 2-143: era colta da una crisi di pianto. 12
. tassoni, 11-36: ei fu colto da titta a la gorgiera, / tra
fortuna o una sfortuna). bartolomeo da s. c., 26: non
giro. « = deriv. da cogliluva. coglionàggine, sf.
spero poterlo sodisfare. = deriv. da coglione. coglionatóre, agg.
che corbella. = deriv. da coglionare. coglionatòrio, agg.
a canzonare. = deriv. da coglionare. coglionatura, sf.
in traccia. = deriv. da coglionare. coglióne, sm.
a casa uno piovano che si tornava da santo bernaba, presso alla casa del piovano
buonarroti il giovane, 9-97: essi da savi, / quando han veduto '1
bini, ii-1-202: so che s'ha da chiedere all'amico i...
= dal lat. colligère, comp. da co- (per cum * con ')
parlare degli orecchioni de'baluardi, chiamati da alcuni musoni, e in toscana detti
lat. tardo coleo -ónis, deriv. da coleus * testicolo '. coglionèlla
: a questo epigramma è stato risposto da un n. n. con un librettino
coglioneria, sf. azione, discorso da coglione; stupidità, balordaggine, sciocchezza
la fretta. vallisneri, iii-467: da coglione, derivano « coglioneria »,
la detta commissione era d'uomini avversi da ultimo alle stupidità della giovane italia.
(plur. m. -chi). da coglione, da minchione, da balordo
. -chi). da coglione, da minchione, da balordo. leopardi
. da coglione, da minchione, da balordo. leopardi, iii-393:
fecelo curare. = deriv. da coglione. coglitóre (ant.
. fogazzaro, 7-182: dei signori venuti da roma con gran provvigioni gli avevano dato
sei succhiata tutta « certo! da qui in avanti, farò così! anche
pavese, 7-13: s'era versato da una bottiglia che stava per terra una tazza
): per quella via ne va da la cognata, / s'altra vendetta
questi preghi un scoglio, / ma da cerer però trovossi esclusa, i che
sante virtudi, tu se'scala di santità da salire in cielo, tu se *
io sia stato tutto questo tempo assente da roma; ma son sicuro che la mia
dotta, lat. cognàtus, comp. da cum 'con * e natus,
sangue, vincolo che unisce i discendenti da un capostipite comune, maschio o femmina
giovanni dalle celle, 4-1-75: è da sapere che tre maniere sono della cognazione
cortezza del sito cercasse asilo, impariam da plinio che fu verona, dove la cognazione
il molle e il duro: / da te fatti contrari hanno unione. c.
, par., 15-92: quel, da cui si dice / tua cognazione,
. boti, 3-450: « quel da cui si dice tua cognazione »; cioè
canonico, parentela fittizia, non derivante da vincolo di sangue (contrapposto a consanguineità
giovanni dalle celle, 4-1-75: è da sapere che tre maniere sono della cognazione
si chiama adozione... è da sapere che la cognazione spirituale, la quale
di monumenti. = deriv. da cognito. cognitivo, agg. ant
si dice, in quanto ella è mossa da le cose che ella conosce, ed
. = voce dotta, deriv. da cognito. cògnito, agg. (
de demorare. s. bernardino da siena, 39: ella [maria]
a dio, che mai non si partì da lui. leone ebreo, 314:
che tutto il mondo potesse conoscere dependere da lui il momento della somma delle cose
, lat. tardo cognitorius, deriv. da cognitus * cognito '.
, acciò che lo intelletto nostro, da la cognizione delle infime sagliendo di grado
con unione. machiavelli, 60: da questo nacque la cognizione delle cose oneste
cognizione del vero. pallavicino, 1-182: da quanto fin'ora ho detto sopra la
opere d'un idioma nell'altro ha da farsi con accuratezza curiosa, non con
scienzia di dio e de le cose astratte da materia, si diletta e innamora de
perspettivare non è altro che un passatempo da pazzi ingeniosi. sarpi, i-379:
menti oltracelesti e divine, che noi, da più chiara e distinta cognizione illustrati,
al bene di qualch'altra operazione regolata da lei; dove la speculativa non ha
a valersi sovente di quelle militari cognizioni da esso pochi anni prima acquistate servendo come
. -in cognizione di qualcuno: conosciuto da quello. varchi, 18-1-416: la
di alcune opere del metastasio. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
, 5 (79): ma, da quel che mi pare d'aver capito,
1827 (77): ma, da quel che mi pare d'aver inteso,
come una fanciulla era in casa di bertuccio da trino in piamonte. berni, 37-49
. galileo, 370: ora volete che da i corpi semplici e da i misti
volete che da i corpi semplici e da i misti io venga in cognizione di qual
in cognizione di alcuno: farsi conoscere da esso. caro, 12-i-273: non
che io, il quale non sono conosciuto da lui, o solamente per vostro mezzo
famiglia, comune a quelli che discendono da un medesimo capostipite; casato; nome
patronimico. boccaccio, 1-31: da quello [uccello] trassero loro cognome,
: io non mi sento già mai da alcun di voi nominare sannazaro, quantunque
le sovrane prendono i cognomi dalle terre da esse signoreggiate. muratori, 7-iv-138:
servirgli di cognome, con che divisarsi da ogni altro. muratori, 7- iv-134
lettere. foscolo, v-182: vestiva da prete; non però assunse gli ordini sacri
, lat. cognómen -inis, comp. da co- (per cum * con '
e il padre mio nacquero ed io; da diminutivo di regali fummo cognominati. idem
facesse ad alienare il ducato di borgogna da la corona. aretino, 1-166: commendava
, e le genti corrono a lui da tutte le altre città e luoghi vicini.
dotta, lat. cógnóminàre, deriv. da cógnómen -inis * cognome '.
, lat. cógnóminàtió -ónis, deriv. da cógnóminàre. cognóscere e deriv
. cogolària, sf. rete da pesca di canapa a forma di sacco
canapa a forma di sacco tenuto aperto da cerchi, per la pesca delle anguille
, 216: 'cogolaria', sorta di rete da pescare, la quale è grande,
non ne ho trovati veruno dei non sfacelati da potermi assicurare se veramente sieno cogoletti