stanzie dove si conservano tutti li fornimenti da cavallo. b. del bene, 1-35
fé san remigio su la supplica data da maligni spiriti a cristo nell'uscire da
da maligni spiriti a cristo nell'uscire da corpi invasati. 'mitte nos in porcos.
veracemente e l'altra per me. gidino da sommacampagna, 2-106: le parte de
scrive, distoma e alfin rappezza / da un rancio canzonier sonetto o stanza. tommaseo
, viii-351: se ora ho aggiunto da quattrocento stanze al detto libro [airorlando furioso'
: titolo del poemetto in ottave iniziato da angelo poliziano per celebrare la vittoria di
ché troppo sarebbe lunga la stanza. francesco da barberino, i-278: né piace servidore
. se n'andò. santa caterina da siena, ii-156: noi siamo pellegrini e
è toccato sentirmi attribuire al processo, da parte tanto dell'accusa quanto della difesa
mostrava le spalle, e mangiava col cucchiaio da una scodella. -stanzettuòla.
. girolamo volgar. [tommaseo]: da mano sinistra lasciata la stanzerella d'elena
quella piccola stanzuccia a cui s'accede da quella porticina accanto alla stalla.
una carta geografica. = da un lat. volg. * stantìa,
carlo di angìò. s. carlo da sezze, ii-132: mi fu fatta stanza
sbozzo della sua vita con qualche altra cosa da lui usata. manni, 2-245:
imitazione della nostra novella del boccaccio fatta da bernardo accolti ci estendiamo di più,
la nostra confederazione. s. carlo da sezze, ii-374: mi pregò con molta
mercati, 21: ditemi che ho io da fare ora di quelle due casse di
mia stanza. = deriv. da istanza (v.), con aferesi
della sicumera maschile. = deriv. da stanza1. stanzia1, sf.
lungo la quale lei pascolava le pecore da ragazza, ai tempi in cui nonno gregorio
= voce di area istriana, da un lat. volg. * stantìa (
. = agg. verb. da stanziare. stanziabilità, sf.
incontro la vanguardia di ottocento stanziali mandati da grenoble per arrestarlo. botta, 4-80:
mondo mancarebbe. = deriv. da stanzia, per stanza, 1.
di bambagia. = nome d'azione da stanziare. c
e alla stanzialità. = deriv. da stanziale. stanzialménte, avv.
stangiaménto), sm. deliberazione assunta da una pubblica autorità o da un'assemblea,
deliberazione assunta da una pubblica autorità o da un'assemblea, da un consiglio o
pubblica autorità o da un'assemblea, da un consiglio o da un altro organo collegiale
un'assemblea, da un consiglio o da un altro organo collegiale, anche di
: assegnazione, fatta dallo stato o da un ente pubblico (o, anche,
un ente pubblico (o, anche, da un'azienda privata), con un'
un'apposita deliberazione, di una somma da spendersi per uno scopo ben determinato;
temevano che un eventuale stanziamento di fondi da parte dell'amministrazione comunale avrebbe portato a
ci debbano essere, ma non già esser da noi e dalla corta vista della nostra
stanzi). deliberare, in partic. da parte di una pubblica autorità o di
paniccia egli è: che fate, o da fiorenza, / ch'oste non istanziate
tolse la sua legione e me con essa da castel sant'angelo e ci mandò a
a. pucci, 5-3: superna maestà da cui procede / ciò che nel mondo
: posta sul fuoco la mistura, eccitata da sottil matena che nel nitro e più
sia, che poco saglia, / e da far fuoco commoda, desio.
flotta sarda... vuoisi che da ancona, ove stanziò in questi due mesi
questione piu nobile e degna d'esser indagata da un vero filosofo è se l'anime
lungo del normale. s. bernardino da siena, 877: così salvaresti la bottiga
incarnarsi (gesù cristo). felice da massa marittima, xliii-213: questo pensiero in
: aver fame. = denom. da stanzia per stanza1. stanziàrio,
a genova. = deriv. da stanziare. stanziato (part. pass
: nei popoli di terra / scesi da mille anni dalle alpi / e stanziati lì
/ e stanziati lì nella pianura / da altri mille anni, / era andato perduto
cacciatore di fucile va per i campi da poco seminati, ove sempre stan numerosi
esercito, un reparto militare). da porto, 1-267: usavano ne'passati tempi
alta nobiltà di francia, fece scortare da due dragoni quella sgangherata vettura.
fame. m. maccari, ni: da indiscrezioni trapelate, che le comunichiamo in
. 6. accumulato, messo da parte. bibbia volgar., i-246
infine su un verbo, sempre lo stesso da qua- rant'anni: stanziare. ma
stanziante. = nome d'agente da stanziare. stanzìbolo, sm.
egiziana. linati, 16-222: trasse da uno stanzibolo un quadro coperto di vetro
di vetro. = deriv. da stanza1, sul modello di latibolo.
o maestrali. = deriv. da stanziare. stanzina, sf.
che una stanzina ov'io dormo fu da me battezzata 'la lucilla'. manzoni, pr
che chiacchieravano con don costantini nella stanzina da pranzo. 2. breve strofa
delle necessità e delle dimensioni come camera da letto o da studio, spogliatoio,
delle dimensioni come camera da letto o da studio, spogliatoio, ripostiglio, laboratorio
5-47: lo stanzino... ha da servire per una guardaroba di cose rare
anche la vasca del bagno { stanzino da bagnò) -, latrina. carena
ottusa, mi affaccio al minuscolo stanzino da bagno. cassola, 5-74: sono corso
, 5-74: sono corso nello stanzino da bagno dove ho avuto cura di lasciare aperto
una rete di fil di rame sostenuta da striscie di ferro un boschetto ragionevole di
i suoi ripari dall'acqua e stanzini da stare al coperto, s'accrescerà loro [
stanzini... delle colombe hanno da pulirsi d'intonico bianco, perciocché di
di cinque anni. = deverb. da stanziare. stanzionésco, agg.
a carlo sellitto, stanzionésco, che da alcuni si fa del 'san carlo'di sant'
to': alloggiamenti. = deriv. da stanzone, accr. masch. di stanza1
fede. = deriv. da stanzone, accr. masch. di stanza1
: alloggiamento. = deriv. da stanzone, accr. masch. di stanza1
stanzuòla ed eziandio in una grotta. maironi da ponte, 1-iii-107: in essa stanziuola
dimin. stanziolina. s. carlo da sezze, i-340: il bon servo di
terapia dell'otosclerosi. = comp. da staped [io \ ed ectomia (v
. = voce dotta, comp. da stapedio e dal tema del lat. ferre
ossicini dell'orecchio medio; si articola da una parte con l'incudine, mentre
e anchilosato. = comp. da stapedio e lisi (v.).
. = voce dotta, comp. da stapedio e dal tema del gr. xé
largamente campanulata; il frutto è costituito da due follicoli fusiformi o polisfermi: l'
fu destata. = nome d'azione da stappare. stappare, tr.
bicchieri. -togliere il tappo da una bottiglia. g. brera,
liberare un buco o un oggetto bucherellato da ciò che lo tiene chiuso. di
ex-, con valore privat., e da tappare (v.). stappato
bottiglia. = nome d'azione da stappare. stappo, sm.
la cerimonia. = deverb. da stappare. stàpula (stàpola)
anguersa. sanudo, lviii-249: sier jacomo da canal avogador andò in renga e parlò
del regno. = deriv. da stapula. stapultàrio, sm. stor
farne lo spaccio. = deriv. da stapula, sul modello dell'ingl. wool-stapler
orecchie o gli orecchi a qualcuno: da tarantella (v.).
2. marin. imbarcazione a vela da regata, con equipaggio di due persone
dopo la liberazione; ideato o istituito da tale uomo politico. sciascia,
. sciascia, 11-122: c'è da sperare che il nuovo assessore regionale per
ex-, con valore intens., e da un denom. starare, tr
. ex-, con valore privat, e da tarare (v.). starato
apparecchio. = nome d'azione da starare. starda, sf.
un'esperienza spirituale). giacomo da lentini, iii-14: lo vostr'amor che
8. che si trova o è caratterizzato da una condizione di disordine, di pericolo
dalle passioni; che si lascia trasportare da emozioni violente e veementi; che agisce
o eccita l'animo; che deriva da un profondo turbamento emotivo, da uno
deriva da un profondo turbamento emotivo, da uno stato di forte inquietudine; che
. soderini, iv-251: è da sapere che, risciacquandosi altrui la bocca
fissò gli occhi della mente in colei da cui aveva sentite quelle parole. verga,
ingannate e fatture empie, / che da sì fatto ben torcete i cuori, /
. (v.). = da un lat volg. * tempùla, per
ne le tempie. = deriv. da tempia1. tempiale2 (ant.
restringa o si raggrinzi; è costituito da due perni montato ai lati del telaio,
all'asinelio. = deriv. da tempia2. tempiata, sf.
la inten diate, -ne da altrui. cartaio, 1-23: sberlinga,
una tempiata. = deriv. da tempio1. tèmpico, agg.
giovinetto portava in proces sione da tempe a delfi, dopo averlo strappato dall'
il lauro tempico a delfo è seguitato da un suonatore di flauto. bontempi, 1-1-45
che portava il tempico a delfo era seguitato da un sonator di flauto.
vassoio delle offerte. = deriv. da tempio, per adattamento del fr. ant
. = voce dotta, comp. da tempo e dal tema dei comp. lat
varietà delle tipologie architettoniche, è costituito da una serie di ambienti o di strutture
, la cui presenza è spesso rappresentata da un'immagine; in molte religioni esso
insieme la liturgia e gli atti cultuali da esso prescritti; il tempio greco, in
cella interna divisa talora in due navate da una fila di colonne, mentre all'
abbastanza varia, caratterizzata per lo più da un pronao sviluppato fra le due ante
fra le due ante prolungate della cella, da un portico sulla facciata (tempio prostiló
sulla facciata (tempio prostiló), o da una peristasi di colonne (tempio peripteró
e faceano loro grandissimi templi. buccio da ranallo, 1-370: fece comandamento massenzio
case, le quali ancora estimarono fossero da separare così di nome, come di forma
, come di forma separate erano, da quelle che generalmente per gli uomini si
prete preziose tucte destincte ordinatissimamente. marsilio da padova volgar., i-v- 12
adunavano nelle chiese: onde 'tempio'è da spiegarsi per curia. -per anton.
religione ebraica, fatto costruire a gerusalemme da salomone per custodire l'arca dell'alleanza
e distrutto per la seconda e ultima volta da tito e vespasiano nel 70 d.
cattaneo, 2-7: facendo salamone venire da tiro molto di questo legname, se ne
, giuda iscariota, nato a gerusalemme da padre mercante, cresciuto all'ombra del
elegia giudeo-italiana, xxxv-i-37: li signori da onni canto / gìanu ad offeriri a
3. luogo, paesaggio pervaso da un senso di sacralità, di sospensione
. nell'espressione tempio di dio derivata da san paolo, i cor., 3
, sì com dixe santo polo. ricciardo da cortona, 1-10: el cuore vostro
lo spirito sancto. s. caterina da siena, iii-194: l'obediente..
, nel centro di esso e non da una banda. marchetti, 5-243: i
saranno le diverse specie degli oriuoli; cioè da sole col suo gnomone,..
sole col suo gnomone,... da ruote con le parti sue, cioè le
latino di gerusalemme; fu soppresso nel 1312 da clemente v su sollecitazione del re di
soverchiata. non sono ancora in età da cedere tarmi al tempio. 15
di 'spazio consacrato agli dei'e da collegare al gr. xénevog 'recinto sacro
'recinto sacro, santuario', deriv. da xé ^ veo 'taglio'. tempióne
moderazione e tempismo a folle che aizzate da scioperi esitano ad agire. fenoglio,
restò come morto. = deriv. da tempista. tempista, agg.
processo industriale. = deriv. da tempo. tempistica, sf. serie
inevitabilmente lunghi. = deriv. da tempista. tempistico, agg.
genio tempistico. = deriv. da tempista. templare1 (ant.
dotta, lai tardo templaris, deriv. da templum (v. tempio).
del tempiario molai. = deriv. da tempio per tempio. templato (templado
parte templada. = deriv. da tempio per tempio (v.),
annunzio, iv-2-590: entrambi palpitavano tenuti da un'ansietà crescente, ascoltando la fuga del
31: io, che al divino da l'umano, / a l'ettemo dal
e essere formica da sorbo; e questo ce lo dimostra el
termini più o meno precisi, caratterizzato da particolarità che lo isolano in una successione
protrarsi di una situazione. giacomo da lentini, 12: 'nviluti li xolosmini /
. boiardo, 1-16: i lacedemoni da lui ricevuti benefici et onori nel tempo
orrore indefinito con cui l'animo combatteva da qualche tempo, parve che a un tratto
. manfredi, 5-36: si uscirebbe da dubbietà quando gli esperimenti mostrassero essere egualii tempi
tempo indicato (posizione delle lancette) da quell'orologio, che si trova immediatamente
. piccolomini, 10-225: il presente ha da comprender tutto quello che si comprende nella
: non ho né tempo né ozio da scrivere per questa volta molto lunga lettera.
lei. piovene, 7-347: e da tutta questa mattina che cerco di bere un
scuola. -sport. periodo impiegato da un atleta per concludere una gara di
quinzio cincinnato, fatto dittatore e tolto da lo aratro, e dopo lo tempo de
giornata, in partic. lavorativa caratterizzato da un notevole rallentamento dell'attività. -per
c. n. l. -dipendenti da enti locali (1994-1997), 21:
tempo parziale verticale), in misura tale da rispettare -come media -la durata del lavoro
comportante privazione della libertà personale, esclusione da pubblici uffici, ecc. codice napoleonico
avranno proceduto alla celebrazione dei matrimoni contratti da figli 1 quali non abbiano compita l'età
l'età di venticinque anni, ovvero da figlie che non abbiano compita quella dei
iv-419: la rivoluzione francese è riguardata da moltissimi come divisa in due tempi affatto
mestruale, mestruazione. s. bernardino da siena, 2-i-592: dice alessandro: se
voleva acconsentire e, non si potendo da lui più difendere, disse: « oimmè
che sono gravida. vignali, 106: da questo viene il colamento del sangue,
e standosi all'incontro, si ha da pigliare la fé destra e far un
sinistro. baluda, xcii-i-66: il salto da terra ha tre parti, ciò è
dei periodi di uguale durata, separati da alcuni minuti di riposo, nei quali
notevoli esperti di football possono testimoniare che da anni la nostra nazionale non giocava con questo
che discussioni della natura di quelle che vertono da alcuni giorni non vengano a rimandare l'
ascanio. 14. periodo svincolato da una specifica collocazione storica o cronologica,
azioni di questa per la maggior parte da noi dipendono. cavour, v-370:
banca potrebbe benissimo far venire io milioni da lione senza difficoltà alcuna, ma se fossimo
tempo. -parte dell'anno, contraddistinta da specifici caratteri climatici o dal ricorrere di
piu grandi indell'anno. s. bernardino da siena, 2-ii-1253: egli è il
capitò un uomo di tempo, in abito da romito. sassetti, 303: qual
il corpo suo l'è tolto / da un demonio, che poscia il governa /
», quotidiano romano fondato nel 1944 da renato angiolillo). leoni, 650
18-56: mi rimprovera di essere passato da « vie nuove » a « tempo »
nuove » a « tempo », traendo da questa la conclusione che finirò prima o
: il campi m'offre de'mobili da pagare a tempo. 22.
-tempo di moltiplicazione: quello impiegato da un calcolatore per svolgere un'operazione di
svolgere un'operazione di moltiplicazione, passando da un sistema binario al sistema decimale.
o di una composizione sinfonica, caratterizzata da una velocità di esecuzione particolare; movimento
: 'tempo giusto': è un modo usato da alcuni per segnare il movimento di un
aspetta d'essere sul ring. scaldato da quegli occhi lì farai miracoli. tempo
29. locuz. a far tempo da: a partire da una certa data
. a far tempo da: a partire da una certa data o periodo.
il maradagàl... uscì nel 1924 da un'aspra guerra col parapagàl, stato
del secolo decimo settimo. -a, da mal tempo (con valore aggett.)
caro: questo oste è peggio che da mal tempo. ricci, 3-151: po-
, a napoli, attraverso viaggiatori venuti da precida. -a tempo, al
un certo periodo. santa caterina da siena, ii-213: signoria prestata sono le
tempo, per essere poi trovata savia da dio per sempre mai. machiavelli, 1-i-210
: le donne di casa, le ragazze da marito, vanno prese con un verso
ecco improvisamente spuntare fuor d'un ridosso alquanto da lungi a mano destra l'un parao
: nei momenti liberi dal lavoro o da occupazioni più serie; in modo occasionale
. -avere buon tempo: averne da perdere, sia in attività sia in
, sapiati ca ilio è dricto folle e da lui si deve l'omo guardare,
e più mi riconforto / dovendomi partir da tanto duolo. lorenzo de'medici, i-188
che da'cavatori non si travagliava perché da loro non si credeva così buona.
-esserci tempo: rimanere molto da trascorrere, mancare molto a una data
-già tempo, già gran tempo: da molto. ariosto, 1-20: ah
di cesare, applicò subito l'animo più da vicino alla libertà della patria, ch'
esso si difendea e negava. benvenuto da imola volgar., ii-97: in questo
trombe e li comi e li altri stormenti da battaglia cominciarono a sonare. bembo,
che tante e così virtuose azioni uscissero da voi quante e quali ne abbiano con gli
in me mai non si svella / da me per alcun tempo. cesarotti,
domanda risponderò. -per tempora: da molto tempo, tempo addietro. m
un tocco alla meaz- za, ancora da sinistra a destra. -rubare il
lo spirito visivo, che si continua da essa, a la parte del cerebro dinanzi
lungo tempo: anni or sono, da molto, per l'addietro. passavanti
ebbe palese. segneri: non si partirà da te forse tutto in un tempo.
malignità sta occulta un tempo, procede da una occulta cagione, che per non si
ella treova. idem, 380: rossor da sera / buon tempo mena; /
malinconia. ibidem, 181: arco da mattina empie le mulina; arco da
da mattina empie le mulina; arco da sera tempo rasserena. ibidem, 238:
del sangue nell'aorta è sempre interrotto da morule maggiori o minori, secondo il
: siamo in un deserto e volete lettere da noi, e voi siete a roma
ora dovete avere senza noi, che ancora da noi volete essere trattenuti? g.
una quasi d'altre sparlata contrada, lontane da vie, e piazzepubliche, dove all'occasioni
fulmini biforcuti. = deriv. da temporale?, con il suff. del
caduco; momentaneo. bartolomeo da s. c., 20-1-5: alle
; perché 'l primo eziandio a'pigri è da schifare, lo secondo a'solleciti è
schifare, lo secondo a'solleciti è da considerare, acciocché per temporale lasciamento di
pascoli, i-621: l'aggettivo è da preferirsi lontano dal suo sostantivo, specialmente
essere esplicita (ed è allora introdotta da congiunzioni temporali o da locuzioni) o
è allora introdotta da congiunzioni temporali o da locuzioni) o implicita (sotto forma
un gentile uomo chiamato messer amerigo abate da trapani, il quale, tra gli
assai ben fornito. s. caterina da siena, 88: alcuna volta, non
compiuto durante la vita terrena. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
uno tra- passamento. s. caterina da siena, i-49: chi è senza il
vestono alla temporale con drappi di seta da gentildonne. -sm. ciò che
con esso te su quest'ultimo far da ladro, ma da benefico, perché ti
quest'ultimo far da ladro, ma da benefico, perché ti torrà il meno
. che è legato a un'altra persona da vincoli (quali la paternità, la
a ciò idoneo e sufficiente. felice da massa marittima, xliii-281: iesù cristo
quale conduciamo quegli che non hanno via da trovarne altrimenti, è vizio sì commune
, che ne trae legittimazione, che da esso è comminato; che è ordinato
perché nonn. è immediatamente al guadagno, da tutti è non toccata, nel mio
firenze] non avessi mai ad avere altro da dio, tu doverresti stare tacita e
, non disleale, non traditor serea tenuto da tutti? s. caterina da siena
tenuto da tutti? s. caterina da siena, i-34: oh, perversità d'
gli uomini illustri pervenne, che così da principi e signori temporali come da cardinali
così da principi e signori temporali come da cardinali e papi era la notizia sua desiderata
al re di novara, che sono godute da lui. -sm. l'aspetto
dotta, lat. temporalis, deriv. da tempus -óris (v. tempo)
rende tutte cose in temporale / e noi da. llui lo prosediamo in fio.
balducci pegolotti, i-306: le perle grosse da uno carato l'una, o da
da uno carato l'una, o da indi in suso sono a temporali d'ora
core veder quella stagione, / ched i'da vo'pos'esser meritato, / sono
digiuna quattro tempora furono di prima ordinate da papa callisto, e rannosi quattro volte l'
storica che lo caratterizza. rainerio da perugia volgar., v-67-164: voi sì
machiavelli, 14-i-504: questi ci paiono temporali da premiare chi volge vectovaglie in questa terra
volge vectovaglie in questa terra più tosto che da
nostra credenza fu tratto dal latino e da persona, secondo il temporale, che mezzanamente
, e per questo e per altro, da porre avanti alla prima.
cantari antichi, lxxxv-157: voio sapere da ti una raxom / de quili che
sei poi entrato in sul temporale, e da le anguille, da le lagrime,
temporale, e da le anguille, da le lagrime, da le oppenioni dai privilegi
le anguille, da le lagrime, da le oppenioni dai privilegi, e'par che
, a volte molto violenta, accompagnate da lampi, tuoni e scrosci di pioggia
era uscito di porto, quando eccoti da un traverso temporale di libeccio i marinai
; un'amicizia che fu spesso attraversata da nuvole e da temporali. 4
che fu spesso attraversata da nuvole e da temporali. 4. tumulto di
solo una carezzacela alla canina: che da quei bef bef cosi stizzosi, cattiva!
vaso un'aquilegia nera. = da temporale1. temporale4, agg.
quella che si manifesta in soggetti colpiti da lesioni del lobo temporale del cervello,
temporale del cervello, ed è accompagnata da diminuzione dell'udito e da disturbi vestibolari
è accompagnata da diminuzione dell'udito e da disturbi vestibolari. 2. zool.
dotta, lat. temporalis, deriv. da tempus -òris (v. 'lem
: quanto a de sanctis mi prude da un po'una specie di gragnuola che mi
che finalmente rovesci. = denom. da temporali, con il suff. frequent.
, su un cielo temporalesco e raggiante da quadro della 'deposizione'. tecchi, 12-108
, 4-107: qualche zona di cielo difesa da grosse nubi temporalesche emanava una luce cinerina
, volontieri temporalesco. -caratterizzato da uno stato d'animo cupo, depresso
basterebbe dell'amore il lampo, che da lontano esso, nuvola temporalesca e fecondatrice della
illusione o quell'ombra che getta pur da lontano, trascorrendo via, quell'ombra che
sereno a napoli. = deriv. da temporale3. temporalismo1, sm.
sua rovina. = deriv. da temporalista. temporalismo2, sm.
caso più felice. = deriv. da temporale \ temporalista, agg.
delle pretese temporaliste. = deriv. da temporale1, n. 9. temporalìstico
rigidaquanto più formale. = deriv. da temporalista. temporalità, sf.
diciamo che aristotele intende di distinguere queste da quelle non per temporalità, ma per manifestamento
fare tale viaggio, conviene essere asciolto da ogni rigidezza e temporalità, la quale abbia
al re di navarra, che sono godute da lui. de luca, 1-1-62: essendosi
lat. tardo tem-poralttas -àtis, deriv. da temporalis (v. temporale1).
empirico delraltro, e si temporalizza; da eterno ed extratemporale che era nella concezione
e immemore commozione. = denom. da temporale1, col suff. frequent.
spirito. = nome d'agente da temporali ^ are. temporalizzazióne,
effetti. = nome d'azione da temporalizzare. temporalménte, avv.
temporalmente, cioè in questo mondo. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
sua giurisdizione, non siano stati puniti da dio anche temporalmente. segneri, iii-2-48:
più che i nomi di morte, da chi non solo cerca di goder temporalmente,
repiare temporalmente in questo mondo. giovanni da fano, lxii-2-i-50: il re risiede alla
italia, intervenendo nella vita interna dei popoli da lui non dominati temporalmente. %
la densità della materia è bensì diversa da luogo a luogo, ma in larga
che il fele, e quante ne nascano da lei non si potrebbero contare. corona
provvisoriamente. mazzini, 41-113: da quanto sappiamo risulta, che i casi di
rientri in toscana. carducci, ii-17-304: da te mosse l'idea di fare della
. io riuscii a farla temporaneamente nominare da boselli. ora si tratta di confermarla stabilmente
temporaneamente il direttore del carcere maschile, da alcuni mesi ammalato. soldati, 2-208:
caso di negligenza, sarà la detenzione da due a sei mesi. sbarbaro, 1-201
nella carrozza tutti gli scompartimenti saranno inquinati da almeno una presenza, vi sarà chi affronti
bisogna quindi azzardare qualunqueespediente temporaneo, perché lungi da produrre alcun vantaggio non farebbe altro che
prestazione d'opera a tempo determinato fornita da un lavoratore che invece di essere assunto
incarico, è momentaneamente assunto allo scopo da un'apposita società fornitrice di tale servizio,
, lat. tardo temporansus, deriv. da tempus -óris (v. tempo
: il vizio costituzionale era tale, da ricorrere al disperato partito di abbandonare vita
g. bragaccia, 1-561: guardici dio da quelli ingegni temporari, che si accomondano
fosse giusto o necessano che avesse la fede da dipendere dalla fortuna. 5.
dotta, lat. temporarius, deriv. da tempus -òris (v. tempo).
arbitrarie temporazioni. = deriv. da temporale] 1, n. 4,
de'temporeggiamenti de'veniziani prenunziati tante volte da avo in collegio per il corso di tre
indignazione. = nome d'azione da temporeggiare. temporeggiante (part.
: indarno il dragone e il fanelli scrissero da napoli a lui e al mazzini in
secondo le circostanze; destreggiarsi. guidotto da bologna [tommaseo]: tempo è da
da bologna [tommaseo]: tempo è da vendere e tempo è da comperare;
tempo è da vendere e tempo è da comperare; tempo è da fuggire e tempo
tempo è da comperare; tempo è da fuggire e tempo è da incalzare;
; tempo è da fuggire e tempo è da incalzare; savio è l'uomo che
di sanità algarotti, 1-i-11: intesa da quell'assemblea la volontà del dio, chi
, 1-i-424: non avendo virtuose armi da poter temporeggiare il nemico... rovinarono
), agg. disus. trattenuto da altri nell'agire. giorgio dati,
e vedendo, che nelle leggi era poco da confidare, lo pregai molto instantemente che
fabio massimo per la tattica di logoramento da lui adottata contro annibaie durante la seconda
indugio e al differimento quanto ai problemi da risolvere o ai nemici da affrontare.
ai problemi da risolvere o ai nemici da affrontare. ferd. martini, 1-i-239
e temporeggiatrice. = nome d'agente da temporeggiare. tempòreo, sm.
tempo, per tempo', deriv. da tempus -òris (v. tempo).
unipolare. = nome d'agente da temporizzare. temporizzazione, sf.
. c. n. l. dipendenti da aziende del vetro (igg4-igg8), 27
singolo articolo. = nome d'azione da temporizzare. temporomandibolare, agg.
alla mandibola. = deriv. da tempori ale] 4 e mandibolare (v
e alle orbite. = comp. da temporale] 4 e orbitario (v.
. = voce dotta, comp. da temporale] 1 e spaziale (v.
1 caso sono poi stati imitati da l'arte e da la frode, che
poi stati imitati da l'arte e da la frode, che hanno variamente mescolato
la tempra / del ferro cui tratto da rime / viscere de la madre provaron la
/ certi tòcchi e certe tempre / da far altri sgretolare. -espressione poetica
taci: io non mi sento tempra da scherzare. -aspetto, atteggiamento.
, 207-57: per cercar terra e mar da tutt'i lidi, / chi pò
, andò a finire che facemmo una pelle da ippopotami: si rotolava, s'urtava
suono, per la quale esso si distingue da altri, ancorché siano di uno stesso
). = agg. verb. da temprare. temprabilità, sf.
mirabil tempramento. = nome d'azione da temprare. tempranza, sf.
bocca. lemene, ii-256: il ferro da temprare, / per formare / l'
stuparich, 4-174: lo slataper invece, da latino e da anima ingenua, pur
: lo slataper invece, da latino e da anima ingenua, pur temprandosi in hebbel
. melosio, 2-58: gelosia parti da me: / o ti parti, o
di quelle che temprate in parte / son da statuti che si chiaman carte.
, che quivi era, con un coltellino da tem prare penne, che
lapis con cura, scrivere sulla carta da musica che rigava da sé.
, scrivere sulla carta da musica che rigava da sé. -con riferimento all'attività
reina, tu comandi che io rinnovi dolori da non aire, come li greci abbiano
però oggi alcuni orologi, com'è quel da ruote, che non per cor
, che non per cor da si tira, ma per alcune lame tracciale
dà il moto con un ordigno chiamato da vitruvio lingula, e da noi spennola,
ordigno chiamato da vitruvio lingula, e da noi spennola, fatta d'acciaio,
, 3-99: voglia di fare temprata / da consuetudini che hanno invece tremebonde / pratiche
tese fila a ben temprata cetra, / da l'ammonica bocca / manda
i bevitori. = nome d'agente da temprare. tèmpro, agg.
, di semi di loglio, caratterizzata da confusione, eccitamento mentale e disturbi dell'
gambacce disuguali, spaiate, fossero state motteggiate da qualche temulento o temerario?
dotta, lat. temulentus, deriv. da una forma * temum 'bevanda inebriante'
forma * temum 'bevanda inebriante'(da cui anche temètum), di origine incerta
: ma veramente se noi vigilassimo liberi da ogni temulenza ed ebrietà, per tutta
dotta, lat. temulentia, deriv. da temulentus (v. temulento).
se il mio temuto aspetto / l'allontana da me? perché un sembiante, /
le cose molto temute avvengono, sin da ragazzo la sua paura era di cadere in
applicarvi alcun medicamento tenace, e viscoso da amendue le parti. vimina, 12
-che ha natura o densità tale da rendere difficili o impossibili i movimenti e
rendere difficili o impossibili i movimenti e da costituire in partic. ostacolo all'incedere
, in un vizio. felice da massa marittima, xliii-216: o santa virgo
lavoratori. - fra i nostri, da queste parti non ci sono pelandroni, né
notizie (la memoria). bartolomeo da s. c., 9-8-7: molto
padre dell'attenzione? la memoria corroborata da questa non è allora volonterosa, tenace
la magnificenza delli loro signori. guido da pisa, 1-118: quando è molta [
sapienza disse colui, com'è riferito da un tal verace istorico, ad uno,
/ e tu ratta / tola via da quel martire. = voce dotta
, lat. tenax -àcis, deriv. da tenere (v. tenere).
acuto: / chi sia, che da l'argento indi il richiame, / ove
, 2-40: sono alcune leggi scritte da essa natura nel cuore degli uomini così tenacemente
, in battaglia. -in modo da non potersi più allontanare da un vizio
-in modo da non potersi più allontanare da un vizio, da un'abitudine riprovevole
potersi più allontanare da un vizio, da un'abitudine riprovevole. leggenda aurea volgar
liberato. 5. in modo da impressionare durevolmente e fedelmente la memoria.
e fedelmente la memoria. bartolomeo da s. c., 16-3-4: conciossiacosaché
accaduto perché non hanno avuto abbastanza tenacia da resistere nella loro città fenoglio, 5-i-2024
tenacia propr. 'carattere restio', deriv. da tenax -àcis (v. tenace)
questa terra è un animale mobile e convertibile da principio intrinseco, sieno quelli altri
riferire. botta, 4-126: era uomo da desiderar con ambizione e da pazientare con
era uomo da desiderar con ambizione e da pazientare con tenacità foscolo, xvi-438: bor-
, lat. tenacitas -àtis, deriv. da tenax -àcis (v. tenace).
la trazione e l'avvicinamento di tessuti da suturare. = voce dotta,
te nere', deriv. da tenére (v. tenere); cfr
, sf. attrezzo di metallo costituito da due leve simmetriche incrociate e articolate mediante
di fuoco. s. bernardino da siena, 828: chi fa la maglietta
come una tanaglia. -tenaglia a, da taglio, da morso: con labbra corte
. -tenaglia a, da taglio, da morso: con labbra corte e curve
curve e bordo tagliente. -tenaglia da presa o piana: con labbra lunghe e
biringuccio, 1-71: con le tanaglie da presa cavarete il vostro crogiol fuori.
1-132: con un paro di tanaglie grandi da taglio si tagliano [le lastre d'
]. citolini, 399: le tanaglie da morso, da fucina. carena,
399: le tanaglie da morso, da fucina. carena, 1-183: 'tanaglie a
-tenaglia a rana: utensile costituito da un parallelogramma articolato usato nella trafilatura per
, la forma di quelle tenaglie accennate da vitruvio, con le quali sollevavansi le pietre
vitruvio, con le quali sollevavansi le pietre da allogare negli edifizi. -strumento di
: quando invece del sentimentalismo penale introdotto da cesare beccaria vigeva la ferocia punitiva delle
più diversi delitti. -spreg. lingua da tenaglia o da tenaglie-, spirito pettegolo
. -spreg. lingua da tenaglia o da tenaglie-, spirito pettegolo e calunnioso;
batacchi, i-7: momo, quella linguaccia da tenaglia, / va spargendo di me
i-597: la madre aveva una lingua da tanaglie, capace di far nascere un
vecchia casa azzurrina e i campi che da essa digradavano a terrazzi, sopravvivevano umiliati
dolce, 8-31: o misero atanagio da quante tanaglie sei circondato. groto,
sei circondato. groto, 4-8: da le tanaglie del ricchissimo / vecchio (che
e ancor più vicino, un lungo tonfo da catastrofe. una gelida tenaglia si chiuse
e strizzata dalla tanaglia della sorte, da una di quelle tanaglie che i fonditori
11. archit. decorazione architettonica costituita da due elementi curvilinei, simmetrici e convergenti
più in edifici di carattere monumentale costituita da due rampe curve convergenti o anche da
da due rampe curve convergenti o anche da tre rampe, di cui le due
... qualche manovra corrente, formato da due pezzi di legno duro incastrati in
usualmente denominato lanciasiluri a tenaglia) costituito da due morse destinate a sostenere il siluro
13. medie. strumento medico costituito da due robuste leve variamente articolate fra loro
setorio, il perforatorio, overo stilo da pungere, e la cordella di seta.
del fortificar del vauban, raffinato poi da tedeschi e da olandesi, come si
del vauban, raffinato poi da tedeschi e da olandesi, come si mostra nel libro
fra le tenaglie-, essere fieramente tormentato da amarezze, angosce, rimorsi.
forbicine o mollette empir letasche de'denti cavati da le putrefatte mascelle d'impiccati.
plur. di tenaculum 'legame', deriv. da tenere (v. tenere).
, sarà il corpo loro continuamente divorato da rospi, da scorpioni, da berpi
il corpo loro continuamente divorato da rospi, da scorpioni, da berpi, ma non
divorato da rospi, da scorpioni, da berpi, ma non distrutto: e quasi
brutto momento, era torturata, tanagliata da quel maledetto dente, che non le
delle sue litanie. = denom. da tenaglia. tenagliata (tanagliata),
mano, che fu una mezza tanagliata da quel pezzaccio di galantuomo, calai dalla nave
... « gli occhi bruciati da una mina! » disse il cieco con
ficcheremo noi una tanagliata nelle carni, da fargli spiccare un salto, quand'anche esso
contraccambio. = deriv. da tenagliare. tenagliato (part.
egli era sbalordito, / e tanagliato da mille rispetti. bacchelli, 13-149:
sm. milit. tracciato di fortificazione costituito da un determinato numero di tenaglie, necessarie
tenaglie, necessarie per chiudere il luogo da difendere. tenagliétta (tanagliétta),
, in pezze di levante, in acqua da tirar la pelle, in saponetti per
in saponetti per la testa, in tanagliétta da pelar ciglie. 3. macchinetta usata
osso offeso è in ogni parte separato da vicino e sano,... fa
per aumentare le difese: è costituita da due lati congiunti ad angolo acuto,
e la pelle. = deriv. da tenaglia. tenagliòzza (tanagliòzza)
gr. tévtov 'tendine'(deriv. da teivw 'io tendo', di origine
tendo', di origine indeur.) e da un deriv. di fixyog 'dolore';
agli inferi, all'oltretomba. erasmo da valvasone, 1-1-28: indi, vie più
che si estraevano nella regione del promontorio da cui traggono il nome, l'uno
dal gr. taivàgioc;, deriv. da talvago? o talvapov, nome di
. 35. = deriv. da tenca1, var. di tinca.
temperare, era di tende di seta e da vari colori e porpore tutta altamente,
leonardo, 2-206: se arai una corte da potere a tua posta coprire con tenda
ton., il banco di mercato riparato da tale telo). costituto volgare del
casa overo bottiga. s. caterina da siena, 268: saranno alcuni che prestaranno
per veruno modo del mondo. fausto da longiano, iv-169: la corte ch'oggi
nera foga / della vita scoprire puoi da un prato, / e il mare con
poi c'è la bella tenda bizantina da finire, che la voglio trovare alla finestra
sera il lume in van risplende / da la finestra bassa: / vecchia, rientra
veneziana: v. veneziano. -tenda da doccia o da vasca: quella, per
. veneziano. -tenda da doccia o da vasca: quella, per lo più di
materiale plastico, che ripara la stanza da bagno dagli schizzi d'acqua.
il sole. baldini, 6-38: da occidente, improvvisamente, il sole era
sulla tenda bigia del mare vagamente scosso da un vento che non esisteva.
facilmente smontabile e trasportabile, costituito da uno o più teli impermeabili e da una
da uno o più teli impermeabili e da una struttura destinata a sorreggerli, usato
a sorreggerli, usato come ricovero provvisorio da soldati o campeggiatori, bagnanti, per servizi
, ecc. (anche nell'espressione tenda da campò). latini volgar.,
argini, che dormiva la notte, fin da quando s'era avvista del pericolo,
per due o tre persone. - tenda da bivacco o d'alta quota: usata
città mobili. giannone, 1-88: da costoro non era da promettersi una tanta sagità
, 1-88: da costoro non era da promettersi una tanta sagità, industria e
che passarono nel deserto. -tendone da circo. e. cecchi, 7-53
edil. copertura a tenda: copertura costituita da cemento armato, elementi metallici e resine
elementi metallici e resine sintetiche, sostenuta da tiranti metallici e che ha l'aspetto
sistemate una sopra l'altra in modo da formare un'intercapedine che ripari maggiormente dal
sovrastruttura leggera di una nave, formata da un ponte sostenuto soltanto da montanti e
, formata da un ponte sostenuto soltanto da montanti e puntelli (e le navi
tenda a ossigeno: apparecchiatura medica costituita da un padiglione in plastica o in altro materiale
de'sommi, 55: et questo avrà da venire, subito calate le tende,
tende, con passo lentissimo e grave, da la estrema parte della scena. pallavicino
levar le tende, / gente sol da dormire e da ber buona. tasso,
, / gente sol da dormire e da ber buona. tasso, 15-13: sì
il dominio della repubblica non era terra da piantarci vigna democratica; dopo un anno
si stette otto mesi: e poi, da capo, a piantare altrove le nostre
dal lat. tardo tenda, che è da [tela] tenta, 'tela tesa',
liquido moschicida, con due finestre accecate da pesanti tendaggi. -per simil. fitta
rombo d'applausi. = deriv. da tenda.
avrebbe veduto una bellissima signora, accompagnata da un uomo di mezza età, che era
= dallo spagn. tendal, deriv. da tienda 'tenda'. tendale2, sm.
piccola tenda alla poppa delle galee, portata da alcuni bastoni chiamati 'pertiche'o 'pertichette'.
ai tendali. = deriv. da tendale1. tendame, sm.
quelle si riferisce. = deriv. da tenda. tèndare, v. tendere
tendere. tendato, agg. costituito da un insieme di tende, anche fìsse
nella riserva masai maia. -occupato da tende, in partic. militari (un
stare al coperto. = deriv. da tenda. tendèlla, sf.
di sotto. = deriv. da tendere. tendènte (part.
ben del paese, la fiducia ha da esser illimitata e per esser illimitata è necessario
così più accostandosi alla natura, acquista da lui una forma, con cui al
in sua bella immagine, cioè l'universo da lui prodotto. campailla, 1-6-11:
... devo avvertirti subito che da noi ti divertirai poco... se
quella ragazza pigra aveva gli occhi lunghi da araba, boccoli neri e molli e una
è in voga o costituisce un modello da imitare. eco [in « alfabeta
il nostro. = deriv. da tendere. tendenziale, agg.
storico. gramsci, 1-211: mentre da un lato il progresso tecnico permette una
pubblicano tendenziale. = deriv. da tendenza. tendenzialismo, sm.
dell'addomesticare. = deriv. da tendenziale. tendenzialità, sf.
sterminato formicaio umano. = deriv. da tendenziale. tendenzialménte, avv.
sorpreso nella sua cultura, indispensabile, da un lato, come distillazione di tale
distillazione di tale cultura, e, da un altro, come stimolante della coscienza
agg. che è suggerito o ispirato da una data posizione ideologica, da un
ispirato da una data posizione ideologica, da un particolare punto di vista, da un
da un particolare punto di vista, da un determinato fine individuale o settario;
chiama 'tendenziosa'. gramsci, 4-186: è da rilevare che nell'attuale storiografia del risorgimento
4. 2. che è mosso da interessi particolari e non obiettivi, che
e galoppini ». = deriv. da tendenza. tènder, sm.
: 'tender5: vocabolo inglese, accettato anche da noi per indicare nelle ferrovie un carro
di piccole dimensioni, trasportata o rimorchiata da una più grande come barca di servizio
., propr. 'aiutante', deriv. da [to] tend 'assistere, soccorrere'
. -in partic.: stendere reti da pesca o da uccellagione; disporre,
partic.: stendere reti da pesca o da uccellagione; disporre, collocare trappole e
imperadore. cristoforo armeno, 1-277: essendo da nuovo l'uccellatore a tendere le reti
nascosto. -assol. francesco da barberino, ii-123: ognun che tende non
, quivi lo tendeva ulisse. andrea da barberino, ii-275: agumia fermò el
non han che una meta: / da turpe servaggio le genti francar. d'annunzio
lettere che 'l re tendeva in picar- da. galileo, 4-2-69: la parte sommersa
: degli otncciuoli è l'ordine diverso / da quel, che a i cannellin forma
ponti che s'incontrano sulla strada che da torino, tende a novara, si vedrà
nostre artiglierie obbligarono una colonna nemica che da predii tendeva verso plezzo, ad arrestarsi e
vero. anzi la mug- gier libera da molte fadighe el mario. ella tende alla
ne sa tender cento. = da lat. tendere, di origine indeur.
tenderéccio, agg. letter. costituito da tende (un accampamento).
, quasi tempio. = deriv. da tenda, con doppio suff.
. tenderometer, a sua volta comp. da tender 'tenero'e dal gr. ^
per quilli paviglyuni cossi per forza dessippati da terra, e tutti bagnati de acqua e
altra volta. = denom. da tenda. tendiato (pari.
colonne volgar., i-164: vennele incontra da la parte de li grieci lo re
. = agg. verb. da tendere. tendibilità, sf.
a voi le palme tendo / e sol da lunge i miei tetti saluto. carducci
petto scintillante di decorazioni, vengono contemplati da milioni di spettatori con raccoglimento sereno.
veggo la man che ne spiccava / aste da guerra. carducci, iii-3-175: corre
ognor ti desti. casti, i-i-iio: da questa di finzion prima maestra / le
gli amanti semplici incapestra, / tratti da dolci e lusinghieri modi. cesarotti,
tende al ribasso, esso è colpito da una perdita rilevante, che crescerà ancora di
/ tanto non sarà fina, / se da voi no la prendo, / ch'io
onde questo fiumicello originalmente si deriva. da porto, 1-186: ognuno si pose a
filenio, 1-377: acciò che quella, da sua solita cortesia com mossa
voce dotta, lai tendicela, deriv. da tendere (v. tèndere),
drappo verde che si tiene agli occhi da chi li ha malati, per difesa contro
. cinem. effetto che permette di passare da un'inquadratura a un'altra facendo scorrere
televisione, che consiste nel coprire progressivamente da destra a sinistra (e più raramente dall'
lunghe, e sottil ferie fibrose; / da l'un tendine a l'altro, una
ricorda che il platano è stato definito da valéry l'albero dei filosofi, o qualcosa
foglie disegnate come le mani e percorse da tendini. 2. dimin.
ciascuna di queste due attaccature vien fiancheggiata da un sottilissimo tendinetto. = voce
lai mediev. tendo -inis, deriv. da tendere (v. tendere) per
tendine reciso. = deriv. da tendine. tendinóso, agg.
, agg. che è costituito prevalentemente da tendini, che ne presenta molti (una
si convellono allora le fibre nervose e tendinose da particole di così contraria natura d'improvviso
cruore vermiglio. = deriv. da tendine. tendipaterazzo, sm. marin
tendiscarpóni, sm. invar. attrezzo costituito da una piastra metallica che viene applicato alla
che viene applicato alla suola di scarponi da montagna per mantenerla in piano quando questi
strumento per tendere. = deriv. da tendere. tenditóre, agg. e
mattina si movevano cacciatori, tenditori arrivati da ogni parte del contado per far provvista
verifica della tensione del nastro cartaceo prodotto da un'apposita macchina. dizionario delle
la tensione del nastro di carta prodotto da una macchina continua e regola mediante appositi
tirando l'estremo del filo, afferrato da un morsetto, con una taglia,
= nome d'agente da tendere. tèndola, sf. mann
corde più grandi dei nervi, dette da greci tenonti, e da latini tendoni;
nervi, dette da greci tenonti, e da latini tendoni; poste nel secondo ordine
sotto il tendone con ghiaccio, pialla da ghiaccio, secchi,... mesceva
tendone di tela. 3. tenda da campo di particolare ampiezza, padiglione.
imperatore. 4. struttura formata da una intelaiatura metallica, per lo più
per lo più a pianta circolare, e da una grande tenda di materiale impermeabile,
nascosti sotto gli ombrelli o sotto tendoni da barca. -telone che copre il
espandono in orizzontale a circa 2 metri da terra. soldati, 6-272: ma
o pergolato, più o meno alto da terra. 8. dimin.
. come residenza temporanea di popolazioni colpite da calamità naturali o da eventi bellici.
di popolazioni colpite da calamità naturali o da eventi bellici. panzini, iv-687:
= voce dotta, comp. da tenda e dal gr. nòta? 'città'
. tenosinoviale. = comp. da tend{ine] e sinoviale (v.)
. tenosinovite. = comp. da tend [ine] e sinovite (v
del teatro petruzzelli. = comp. da tendo [ne] e struttura (v
; tenosinovite. = comp. da tend [ine] e vaginite (v
essere un usuraio. s. bernardino da siena, 2-ii-1091: a che si cognosce
detta assolutamente s'intende sempre per cortina da letto. = dimin. di tenda
, innalzato (un padiglione, una tenda da accampamento). girone il cortese
, la quale per ogni parte potea esser da tre arcate; ed erano in essa
, spazio, ambiente del tutto riparato da una sorgente di luce o dal sole
lontani, / le tenebre fug- gian da tutti lati. girone il cortese volgar.
che tu trascorri / per le tenebre troppo da la lungi, / avvien che poi
, a versar pioggie e torrenti / da questi occhi dolenti, / occhi in sì
iii-30 (15): quelo logo da tenebre de eror era vegnuo a lume de
e de fe'catolica. s. caterina da siena, 153: ogni vedere,
l'anima separata dal corpo. girolamo da siena, i-95: non seppero e non
volgar., 1047: incontanente fuggirono da lui tutte le tenebre di subitamente.
) si suole fare quando si trapassa da religione falsa alla vera,...
della ignoranza opprimono la ragione, non è da sperare, ch'essa possa in moltissimi
, 9-229: il progresso era rappresentato da una donna che, con una fiaccola luminosa
zannoni [tommaseo]: e'v'è da sentir le tenebre per casa!
-disonore, ignominia, infamia. lapo da castiglionchio, 5: tu a'tuoi colla
l'enfiamma; e ciò sepp'io da poi / lunga stagion di tenebra vestito
facessono nel limbo i santi padri, udita da san giovanni la venuta di cristo.
adversa fortuna. bonfadio, 1-124: da questa dunque chiara sua vertù ritragga vostra vulnerabilità
che risulta confuso, impreciso, difficile da capire, da spiegare o da esprimere tanto
, impreciso, difficile da capire, da spiegare o da esprimere tanto da generare
difficile da capire, da spiegare o da esprimere tanto da generare dubbi e incertezze
capire, da spiegare o da esprimere tanto da generare dubbi e incertezze (in partic
d'italia, entra in un paese da tenebre e densa caligine da ogni parte
in un paese da tenebre e densa caligine da ogni parte attorniato. amari, 1-iii-667
. locuz. divenire o essere la panca da, delle tenebrer. ma s'apreza,
di ludibrio o di derisione, di beffe da parte di tutti. monosini,
rilievo... egli è panca da tenebre'. buonarroti il giovane, 9-721:
speziai, riuscì poi / mazze e baston da tenebre; e tu panca / ne
salvini, v-4-5-18: proverbiale 'esser panca da tenebre'd'un battuto e ribattuto dagli
battuto e ribattuto dagli uomini affliggitori e da una sua ostinata disgrazia. -fra
, stremato, stramazzato, esanimato, trafitto da angoscie trapassanti fin tossa, col cuore
una capacità, una virtù. antonio da ferrara, 154: costui non ruppe mai
ombre amor squallide nato, / che da sì fosca origin poi si feo / condottier
. [tommaseo]: oppressi e tenebrati da uno cotale sonno d'ignoranza e dalla
turbamento, cupa tristezza. guido da pisa, 1-87: con tenebrati pianti pensando
è appellata tenebrea. = deriv. da tenebra. tenebrìa, sf.
spazio per lo più del tutto riparato da una sorgente di luce o dal sole
'genesi'). pietro da bascafè, v-187-50: partì la lux da
da bascafè, v-187-50: partì la lux da tenebria, / partì la nocte dala
era 'n gran tur- banga. antonio da ferrara, 70: e tutti quei che
del peccato cieghi / allumi e svegli da lor tenebrìa / e dai lacci internai sì
c'è speranza che qualche aiuto possa venir da un'altra arte: non dalle famiglie
dai to = denv. da tenebra. ni molto scuri,
= voce dotta, lat. tenebricòsus, da tenebrìcus, deriv. da tenébrae (
. tenebricòsus, da tenebrìcus, deriv. da tenébrae (v. tenebra)
= voce dotta, comp. da tenebra e dal tema del lat. ferre
. = voce dotta, comp. da tenebra e dal tema dei comp. del
e profana. = deriv. da tenebra. tenebrióne (disus.
al linguaggio scientifico), deriv. da tenèbrae (v. tenebra).
nostre dimore, nelle panatterie, nei mulini da farina, sui vecchi muri, ecc
italiani e agli stranieri di quel tempo sia da annoverarsi obscuritate intrando, alla presta fuga
, cum summa per = deriv. da tenebra. nicitate inscio nelle interiore parte
maestri in teologia = deriv. da tenebra. e nostri sofisti dicono
venivano avanti producendo un frastuono spaventoso, da rompere i timpani, facendo girare alti
. = voce dotta, comp. da tenebra, n. io e dal tema
preso che da'pensieri quasi leone che da vecchia catena si sferra, esce libero
la spiaggia qualche spaventato di lanterna riparata da un mantello, da uno scialle.
spaventato di lanterna riparata da un mantello, da uno scialle. deledda, v-17:
in partic.: dantesco. uguccione da lodi, xxxv-i-600: sire deu, qi
'e tal puzzo ne usciva'. felice da massa marittima, xliii-247: 'iesù'è
/ el quale è interpretato salvatore; / da lui si spera l'ultimo riposo /
. tti trarrà di tanto tenebrore. bianco da siena, 2-21: chi vuol provare
e i bruni. = deriv. da tenebra, sul modello di chiarore, splendore
do egritudine l'ha per aver conseglio da quelli medici, una certa dureza de
tiene col corpo e per essere offuscata da una tenebrosità de la materia, non può
de la sapienzia, se non ralluminata da la luce divina ne'tali atti e condizioni
, lat. tenebrosìtas -àtìs, deriv. da tenebrosus (v. tenebroso)
logo tenebroso. boccaccio, 1-i-68: giove da sé il divise, e in sua
i tenebrosi regni di dite. marsilio da padova volgar., i-5-11: ellino
celeste). giamboni, 19: da dio fue dato all'uomo perché qui dovesse
/ che, tenebrosi vapori accompagna. zanobi da strafa [s. gregorio magno
dell'ordine sen vanno, / eran da tergo poi molti pedoni / vestiti ancor
di san gilio, 340: eunuco, da gerusalèm vegnendo, / però c'avea
quando fa dipendere tessere, l'uomo da tutto o illuminato o tenebroso, dall'
tiranneggiano i molti. -che nasce da ignoranza, in partic. delle verità
ed uguale al nulla. -contraddistinto da ignoranza, da violenza, da barbarie
nulla. -contraddistinto da ignoranza, da violenza, da barbarie (un periodo
-contraddistinto da ignoranza, da violenza, da barbarie (un periodo storico).
a me pare servitudine tenebrosa e cosa da fuggire per ogni modo. oliva, 280
e parla con una voce che sembra venire da una profonda caverna. sbarbaro, 5-50
, tenebrosi. 7. difficile da capire, da interpretare; arduo, complesso
7. difficile da capire, da interpretare; arduo, complesso, ostico
oscurità di parole e di sentenze scritti da lui, che pochi eran coloro li quali
onde se un picciol di virtù barlume / da i tenebrosi versi miei par ch'esca
all'estremo affanno, ornai diviso / da sé spira la bocca funesta; / l'
.. rimuove l'animo del giudice da la cosa contraria a noi: ma di
dotta, lat. tenebrdsus, deriv. da tenèbrae (v. tenebra).
luna, il tenebrume è appena rischiarato da un biancicamento di neve. bacchelli, 17-113
e rossi. = deriv. da tenebra. tenèllo, agg.
); che ha una densità tale da consentire l'ancoraggio alle imbarcazioni (un
ramtenebroso; vi son quadri finiti forse da due mesi, e per lo più il
tegnente, perché se ne fa cerchi da botti. 5. che tiene
tegnente, / com'è tracto ferro da la calamita. 7. restio
, e i rami tremanti e mossi da lieve vento, quasi fermo tenenti alle
! 10. che si astiene da un determinato comportamento. francesco da barberino
astiene da un determinato comportamento. francesco da barberino, iii-78: a piccioli et a
dedabbiamo minutamente risaputo tutto il valor mostrato da lei, capitano prima nella slesia, e
questi il tenente colonnello conte origo, che da molti anni conosco. nievo, 1-vi-670
inghilterra gli aspiranti alla marina non escono da un collegio; s'imbarcano immediatamente sui bastimenti
mettergli le mani addosso, e che da per se stesso debba condurlo in prigione
con quella tegnenza. = deriv. da tenente1. tenènza2, sf. ufficio
carabinieri o della guardia di finanza, comandato da un tenente o da un maresciallo.
finanza, comandato da un tenente o da un maresciallo. -anche: il territorio
. jovine, 5-54: come evocati da quel sorriso, comparvero a sinistra due
di champileury. = deriv. da tenente2. teneràggine, sf.
burlare tutto il tempo di vostra vita da ogni uno a cui voglia ne venga.
voglia ne venga. = deriv. da tenero. tenerame, sm.
dalili a mangiare. = deriv. da tenero. teneraménte (ant.
., 3-6 (1-iv-288): tenerissimamente da quel giorno innanzi l'amò. savonarola
2-177: inteso il pericolo del fratello da lui tenerissimamente amato. g. gozzi,
avesse, ad onta delle paterne ricchezze, da che poco, e non molto le
6. ant in modo da non presentare pericoli o difficoltà. g
, indica il protrarsi dell'azione espressa da quest'ultimo. dante, inf,
testa fra le mani e si parlava da solo. -otturare. straparola
l'effetto dello strappare un solido sempre ha da dipendere da due forze contrarie, delle
strappare un solido sempre ha da dipendere da due forze contrarie, delle quali l'una
uno coltello e volendosi con quello svenare, da una figliuola della balia sua, achei
... eran tenuti per la briglia da gente pure a cavallo. forteguerri,
che sendo femina non è punto differente da la natura de le donne. crudeli,
della nostra città,... da sì lungo tempo si adopera con tanta fortuna
onesicrito mandò un altro figliuolo a distorlo da quella consuetudine, e questi fu preso
di tenerlo in parole e di ritardarlo da quell'andata. boccaccio, dee.,
tanto in parole che li suoi figliuoli tornarono da la scola, e disse: «
un'azione sgradita, difficile. guido da pisa, 1-271: essendo [didone]
, far desistere, fare astenere qualcuno da un'intenzione, da un progetto, da
fare astenere qualcuno da un'intenzione, da un progetto, da un'impresa;
da un'intenzione, da un progetto, da un'impresa; indurlo a moderare o
con uso enfatico o iperb. giacomo da lentini, 22: com'agio falluto,
timor dell'avvilimento che gli tenne lontani da una tal forma di governo. deledda,
i suoi valletti ne giro e ancora da loro non conosciuto il fatto, grande meraviglia
se entro, tengo il respiro, cammino da non svegliare. -non rivolgere la
lontano). s. bernardino da siena, 2-i-138: noi aviamo veduti quatro
retto oprar la norma / odiosa, e da sé tenner lontano / il divino timor
[luciano], iii-3-268: verrai da noi senza che altri mai ti tenga
e poi a suo comuno. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
: conciossiacosaché esso non voglia essere tenuto da alcuno freno di disciplina, ma con
porta ordenatamente regeve molte grazie e scanpa da multi periculi. machiavelli, 15-45: se
o in un contenitore. paolo da certaldo, 90: abbi a niente di
persona alcuna. s. bernardino da siena, 2-ii-863: io mi credo che
], acciocché nuochino meno, ha da caparre le bianche e grosse di meno
si svolga o si mantenga a distanza da un luogo. ammirato, 1-ii-171:
castellano, « cne pitture sian queste da mostrarsi ad una onesta donzella e da
da mostrarsi ad una onesta donzella e da tener così esposte? » d'annunzio,
teneva sempre la testa tanto in su da non saper mai se in terra era
paura tenea l'occhio addosso. felice da massa marittima, 50: nel sommo
mente], tanto più sono distratto da varie imaginazioni. manzoni, pr.
. derivano, a parer mio, da una fonte comune. ed è che lo
. scala del paradiso, 481: da poi tutte le cose predette resta a
, 7: se. nnon è cosa da manifestare, / privatamente tienilo con teco
: soprattutto si deve l'uomo guardar da riprendere il prossimo suo del peccato che egli
-anche in espressioni esortative). guidotto da bologna, 1-42: le cose che si
, 1-42: le cose che si odono da sezzo sono più di presso e si
dimorerai nel ben fare. s. bernardino da siena, 107: popolo mio sanese
, i-3-183: io non ho avuto mai da te niente, / dico niente mai
te niente, / dico niente mai da te di buono, / e però sappi
reggere alla spesa, perché non ha nulla da parte. pirandello, 8-192: cosimino
corressero subito subito a chiamarlo, scorgendo da lontano quella zoppacela della sgriscia, la
sostenesse l'impeto de'nimici e tenessegli da lungi con lo incendio delle case che
diradare le boscaglie, dello aver tenute lontane da questo principal posto le altre soldatesche.
. machiavelli, 1-i-481: fu confortato da uno suo bascià, quale ei teneva
in quello tempo li fiorentini teneano gente da cavallo in ficecchio ed in castelfranco ed in
ed erudito assai bene in lettere umane da uomini letterati che teneva in casa, favorendo
-mantenere un'amante. lafo da castiglionchio, 86: fu dissoluto in lussuria
-tenere discosto, indietro, lontano, da lungi, al largo: dante,
parenti si comanda male, se caterina da siena, ii-283: tenete a mente,
li si vuole tenere almeno un po'da parenti. e non v'esca mai
albanzani, i-297: per questi ammaestramenti -tenere da conto, di conto: v. conto1
caldo della loro disonestà fue loro uscito da dosso. straparola, ii-188: gli uomini
sa tutto? mi dica che cosa vuole da me. è inutile tenermi qua alla
effetto prodotto sull'animo e sul comportamento da sentimenti, emozioni, impressioni, dalla
a fatti o avvenimenti, o anche da oggetti materiali o da soggetti astratti o
avvenimenti, o anche da oggetti materiali o da soggetti astratti o inanimati. monte
7 trami fuor d'ogni gioco, / da poi ch'in tale fiuma / io
congiunti. aretino, v-1-874: il piacere da me preso nel ricevere le vostre lettre
oppresso per non aver mai saputo di voi da che vi trasferiste in algieri. tortora
. -tenere lontano o lungi: distrarre da una preoccupazione, dalla fatica, ecc
chi dovea essere eletto per tener lungi da questo ministero gl'inabili e cattivi.
pea, 11-26: lo tenevo lontano da confidenze. -tenere stretto-, v
lui avrebbe sparato tranquillo, in modo da tenersi vivo per il giorno della rivoluzione
/ di quel figliol sgraziato, che da lui, / senza alcuna pietà, tenuto
prigionia dell'anima nel corpo. bianco da siena, 145: quando sarà disposta la
giorno in vita, / s'avanti che da me faccian partita / non recherò a
pensare / altro che bene amare. dante da maiano, 16: la spietata
un vizio). s. bernardino da siena, 2-ii-1143: non è peccato al
di più, come un aereo morbo da non sgombrarsene mai più. -tenere
dante, purg., 9-127: da pier le tegno [le chiavi];
falsità delle scritture rade volte si fabricano da principio, ma di poi in progresso
tua consolazione, signore. -tenere da conto-, v. conto1, n.
conto1, n. 13. -tenere da parte: v. parte, n.
, 1-xxix-327: in tal guisa liberando da un tal gastigo chi si tien le cose
, 5-128: tengo una vostra molto amorevole da borgo san donino. c. dati
ricevuto la lettera assicurata lire 20. da io giorni circa io tengo l'unita
». trasse dal portafogli una carta da mille e gliela chiuse in pugno.
generoso invito del leopardi: 'donne, da voi non poco / la patria aspetta'
aspetta'. carducci, ii-13-288: il molto da fare che resta prima di partire vuole
di premio o come dono (anche da dio). ritmo cassinese,
è, bella donna, en voi, da cui eo tegno / core, corpo
: febo... in dono da mercurio tenne / di testuggine e d'or
legiadrissima forma di venere cipriana. benvenuto da imola volgar., ii-96: li
di sei miglia nel piano. benvenuto da imola volgar., ii-221: il re
fazio, ii-30-4: vacò l'imperio mio da federigo / secondo in fin al tempo
o in qualunque luogo si ritrovava, era da tutti con gran venerazione e letizia ricevuta
prendete un libro,... portatelo da un genere di persone ad un
di persone ad un altro: da quelle in cui prevale la fantasia a quelle
xxvi de domina il sentimento, da queste a quelle nelle quali tiene il
il luogo principale la memoria, e da esse alle persone in cui primeggia il
il mezzo tra spiritualismo e materialismo, da una parte, e scetticismo dall'altra.
tener luogo di pretessa. s. caterina da siena, 13: se egli ha
: non potrei tenere un incarico, che da parte mia sarebbe quest'oggi sconvenienza.
vespasiano te- nea la signoria in galazia da tiberio imperadore. botta, 5-498:
discorso favellarono prelati cattolici, prelati che da pio tenevano i seggi loro.
imperio [milziade] per volontà di quelli da cui era mandato, come di quelli
tengon lo scettro, né quegli che da confusa moltitude furono eletti o per caso per
: la città di roma fu tenuta prima da re; la libertà e il consolato
la libertà e il consolato ebbe principio da bruto. tasso, 4-43: figlia
curare, amministrare la casa. -tenere casa da sé-. gestire autonomamente l'organizzazione e
bisogne della famiglia; ciascuno tiene casa da sé: il padrone si fa dare,
. d'annunzio, 8-75: tenne cavalli da sella e da tiro.
, 8-75: tenne cavalli da sella e da tiro. 60. coltivare
più, ma tutte a solatio, da tenere mezze a grano e mezze a viti
istituto boselli la prima classe elementare era tenuta da un certo maestro pozzi, uomo di
si tenne; concorsero, com'era da aspettarsi, i due terzi de'voti
ten corte amore. s. bernardino da siena, 2-ii-1130: dico a voi,
del mio genero ». s. bernardino da siena, 2-i-215: elli c'è
esame di coscienza. s. caterina da siena, 139: se la sensualità propria
teneva conto del formato che si contribuiva da ciascuno, perché si mettesse nel publico
n. ginzburg, ii-470: hanno da pagare cambiali. mi ero offerta di tenere
, ii-317: nel rammentare cogli amati da lui le sue doti e i dolci colloquii
che una... compagna, da una finestra della cella avedutasi, a
, iii-50: è venuto a firenze adolfo da bosis credendo di dover tenere in palazzo
altro articolo terremo parola delle strade ferrate da noi denominate provinciali. -tener detto
machiavelli, 1-i-291: tanti ordini osservati da roma... non sono né presenti
di quelle botti che de'vasi dipinti da rafael d'urbino nella spezieria. g
, 1-xxv-193: essendo i greci colpiti da questo disastro, coloro che nella repubblica
di nessuno; essere obiettivo. guido da pisa, 1-97: deve...
sempre abbiate e tegnate lui. i. da sanseverino, i-87: arrivammo a una
che i fratelli tenevano, aspettava altra occasione da dichiararsi. 72. rispettare
: la regola della giustizia così è da tenere, che la rilevanza della sua
dè tenere leanza. s. bernardino da siena, 335: la donna che porta
o il silenzio: tacere. guido da pisa, 1-331: udito ch'ebbono li
fenoglio, 5-ii-417: conservare il posto da tobia era per me una maniera come
. dannunzio, iv-1-152: per passare da una sonetto all'altro egli 'teneva'una nota
nota, come in musica la modulazione da un tono all'altro è preparata dall'accordo
: compagno chi frequenti? cosa leggi? da solo o in compagnia? quante volte
viaggio. giamboni, 4-356: abbandonato da tutti gli amici..., solo
3-142: vanno sì lungi l'uno da l'altro che tengono bene una giornata
/ e d'altre bone cose che son da fare. b. segni, 11-7
modo et all'ordine che è stato tenuto da me in dichiarare questa dottrina, dico
così grande, e principalmente sull'ordine da tenersi negli studi era materia da scusarsene
sull'ordine da tenersi negli studi era materia da scusarsene per ogni verso; ma ella
ornano le meretrici. s. caterina da siena, iii-19: specialmente tu, vanni
i costumi. arrigo testa o giacomo da lentini, 409: vostr'orgogliosa riera
omo ch'è 'n disperanza. guidotto da bologna, 1-141: è detto l'animo
vivere, una regola vera della condotta da tenersi in società. molinari, 2-217:
tenersi in società. molinari, 2-217: da qualche tempo le pareva tenessero con lei
sudditi hanno traffico nelle un comportamento alieno da eccessi o equidistante filippine. g. gozzi
virtù; rispettare un limite. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
nei confronti di qualcuno. francesco da barberino, 351: lo fallo di ciascuna
ho signore, / cioè lo cor, da cui mi vien tenere.
con qualcuno; essere legati ad altri da accordi, patti, trattati, interessi
per questo solo fatto punito con multa da cento a cinquecento lire. carducci,
prenderete e donereteci lei. s. bernardino da siena, 582: hai volontà
d'abandonare il mondo? -sì. -viene da dio. hai volontà di tenere la
compagnia di ki a kalenda ianuarii e da kalenda ianuarii ad xm anni e tanto
di qualcosa: assomigliarsi. petru da medicina, 9: cera ten dell'orso
d'elìera e di vilucchi in modo da ogni banda avvinchiata e tessuta, che
: simboleggiare in chiave figurale. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
servire per ciascuna femina che solamente abbia da mostrare eccellente bellezza e non per le
atteggiarsi. jahier, 2-135: tengo da mia madre quel po'di libertà, felicità
doveano avere poco lungi nella via che da loro tiene il nome. -avere
l'autorità, nei suoi forzieri occulti, da oggi teneva la conoscenza che ida ramundo
forte in rea condizione. santa caterina da siena, i-186: è l'uomo,
uomini come sono, e non pretendere da essi gli effetti di una perfezione ideale.
è tra noi locata con un mistero veduto da molti e comprese da pochi, e
un mistero veduto da molti e comprese da pochi, e benché si tenga che ella
funzionario del ministero degli esteri, venuto da brindisi... il quale è venuto
per sé noto. s. bernardino da siena, 2-i-123: non tenere se non
, ma un transito che fa l'anima da questa vita terrena ad una celeste.
come veggo per altro che è tenuto da alcuni, è certamente di sua invenzione
savio qi parla sovra man / / da pigol ni da grande, da par ni
sovra man / / da pigol ni da grande, da par ni da sovran.
/ / da pigol ni da grande, da par ni da sovran. giacomo da
pigol ni da grande, da par ni da sovran. giacomo da lentini, 3
, da par ni da sovran. giacomo da lentini, 3: po lasso lo
mollie / per k'io non sia da la gente tenuto folle. boccaccio, dee
, i-873: non è... da meravigliarsi che la lingua italiana fra le
relazione con il compì, pred. introdotto da come, per, e ant.
una prop. subord. compagnetto da prato, 231: donne, no 'l
51): veduto questo, mi spiccai da loro et in concetto di tristi e
..., onde fu salutato da tutti, tenendosi in luogo di buon augurio
quell'epoca. d'annunzio, iv-2-133: da allora ella considerò le rondini con reverenza
nella disciplina, e nondimeno sì ben voluto da ogni nazione, che ciascuna lo desiderava
me. -rifl. uguccione da lodi, xxxv-i-623: eu me tegno molto
tanto lor pericolo non si tenghino abbandonati da me. brusoni, 497: egli,
. d'ambra, 4-57: soddisfattissimo / da voi mi tengo. arici, iv-359
soprintendente, che per mala ventura passava da quella parte, si tenne in dovere
onorate qualità a paro della vita era da me amata e tenuta cara. p.
: si capisce che quello che ho da dirle è un mio personale parere, che
prop. subord. s. bernardino da siena, 491: tiene per fermo e
i parziali guelfi e ghibellini. benvenuto da imola volgar., ii-65: se
. metastasio, 1-ii-13: io n'andrò da teodora, /... /
tenete per fermo ugualmente che nessuno, da qui avanti, potrà far del male
3-6 (1-iv-280): sì per fermo da tutti si teneva, che, non
avea dell'amor che portarle solea. ca'da mosto, 310: il qual rio
vile, a niente, per nulla, da poco: considerare con disprezzo o indifferenza
tenendo a vile gli altri. niccolò da correggio, cvi-211: or vedi quanto
: affé, che il mio padron tienmi da poco! f. m. zanotti
grande superbia. petrarca, 128-73: da la mattina a terza / di voi pensate
gran cosa, perché se gli altri da principio ne sono ributtati, a poco a
soccombere alle contrarietà della vita. fausto da longiano, iv-19: l'uomo savio,
con le spalle.?. 8-desistere da un'intenzione, da un progetto, da
?. 8-desistere da un'intenzione, da un progetto, da un'impresa;
da un'intenzione, da un progetto, da un'impresa; astenersi da un atto
progetto, da un'impresa; astenersi da un atto, da una condotta o da
un'impresa; astenersi da un atto, da una condotta o da un comportamento;
da un atto, da una condotta o da un comportamento; moderare un eccesso;
giamente / sete dagli amanti, / e da tanti -donanti, / più non vi
, i-370: se non mi venne da piangere lì in presenza sua fu perché feci
-tenersi al largo, alla larga, lontano da qualcosa: evimia, come io tengo
tare un comportamento, una condotta; guardarsi da pericoli, da situazioni rischiose; non
una condotta; guardarsi da pericoli, da situazioni rischiose; non interessarsi di qualcosa
sfarzosa, passionata. calvino, 1-553: da opinioni politiche e partiti io mi sono
di lor fu messer marco / visconti da melan, che si tenea / co'suoi
un avv.). francesco da barberino, 107: cavalcando per camin col
e io dietro mi mossi. niccolò da poggibonsi, cxxxi-98: quando di bettania
o con un mezzo di trasporto, da un lato o in un punto della strada
caro don riccardo. tenetevi alla larga da quell'uomo e doppiamente alla larga da
da quell'uomo e doppiamente alla larga da quella donna, se non volete affrontare un
più alto co'prezzi. -tenersi da conto, di conto: riguardarsi.
in boine, cxxi-iii-481]: tienti da conto. -tenersi in corrispondenza
lo detestano, il poeta, quanto da quella di chi è disposto ad ammirarlo per
tout se tieni). busone da gubbio, 1-294: lascieremo stare quelle cose
indumento o una calzatura). bartolomeo da s. c., 9-7-8: le
per lo comune dell'arte de la lana da c soldi in su... e
il traditore in questo cimbel- lo e da le sue irregolate passioni accecato, non cessava
ve l'ho detto io ch'egli tiene da mia madre? sbarbaro, i-140:
montagna. daniello, 1-126: è da grandemente commendar quel verso che tiene alla
ben sano ha gusto. mocati o monaco da siena, 442: però for fallimento
minestra di riso. egli la scostava da sé, sempre con la stessa frase:
la causa del popolo? perché vi allontanate da coloro che tengono alta la sua bandiera
altri che avanza per primo e fa da guida; percorrere lo stesso cammino tenuto
guida; percorrere lo stesso cammino tenuto da altri; allontanarsi da un luogo insieme con
stesso cammino tenuto da altri; allontanarsi da un luogo insieme con chi parte,
mio passato. ghislanzoni, 18-123: da oltre quarantanni io tengo dietro ad una
donna poi, per potere più liberamente da ogni ora essere con l'amante,
sopraffare (un sentimento). giacomo da lentini, 32: s'eo vegendo avea
trova de zascun che che- gano. francesco da barberino, i-244: l'altro [vizio
può tenere. ibidem, 243: a da lui, e poi chiama il figliuolo;
non ci va trare? maironi da ponte, 1-ii-16: sul tener di questa
carcano, 439: suo padre vi comperò da povera sai, che si amava
5-1-179: un solo ci resta ancora da risolvere degli arla, abbi misericordia della
dee., 2-7 (1-iv-179): da quello amore e da quella tenerezza, che
(1-iv-179): da quello amore e da quella tenerezza, che frutti detto
l'altre. pacichelli, 1-629: fin da 'bru che quase coragino mosse
più modi a delle opere d'instrumenti da suonare, perché duri, rari e bianchi
sueta, andò quasi di corsa da gertrude, la ricolmo di lodi, di
a costanza mi dice di scriverti tante tenerezze da parte sua. leopardi, iii-483:
ai tenerezza mondana. s. caterina da siena, 145: così giogne questo cibo
del tuo onore. s. caterina da siena, 1-158: la radice dell'amor
cavour, vii-600: non so se sia da parte mia troppa tenerezza per la propria
delicato incanto, di serenità che proviene da un paesaggio, dalla natura, in
auttori, e più da altri bei spiriti moderni, si son condotti
tenerezza dei suoi modi, è lontano da restare un artista subordinato e derivativo.
/ del mio cordoglio. = da un lat. volg. * teneritìa,
. volg. * teneritìa, deriv. da tener (v. tenero).
, lat. tenerìtas -àtis, deriv. da tener (v. tenero).
con alcun'altra cosa si pone, da alcuni volgarmente detto, non pongo: conciossia-
a mostrar di prevedere il concetto che ha da eccitar nel compagno la mia teneritùdine.
dotta, lat teneritùdo -ìnis, deriv. da tener (v. tenero).
, / per nuvoletta teneri ovvianti / da l'impeto suo cura di restare, /
puoi scevro. 2. facile da masticare, non fibroso (un cibo)
sannazaro, iv-60: le tenere castagne da le pungenti scorze. mattioli [dioscoride
fu che misero a soqquadro / erbe da far minestre, erbe odorose: / addio
e grette: / l'affogate e da ber son da malati. redi, 8-1-459
/ l'affogate e da ber son da malati. redi, 8-1-459: nella qual
buona minestra ed una coppia d'uova da bere o vero cotte affogate o tenere.
cava, l'è tanto tenera e facile da lavorare che... ne lavorai con
.. ne lavorai con i ferri da legno. relazione anonima della guerra di persia
pietra, che come il tufo è tenera da tagliare. algarotti, 1-vi-8:
di una pietra che scavasi non lungi da pargi tenera da principio come il cacio
pietra che scavasi non lungi da pargi tenera da principio come il cacio, e che
, in quanto è spuntato o germogliato da poco (la vegetazione, una pianta
le co- niunture de'marmi tenero era da reciderlo con l'unghie, poi cresciuto
far il nesto, ed hai da prender le marze per inserirle sia tenero,
un tratto. 7. caratterizzato da raffinata pastosità nei riflessi e nelle tonalità
pastosità nei riflessi e nelle tonalità, da armonia di luce e di sfumature (un
. filarete, 1-i-357: passando una volta da rimine, passamo sopra a un ponte
teneri. ghislanzoni, 16-219: già da qualche tempo ella muove una guerra accanita al
(la mente infantile). zanobi da strata, 31: eziandio l'apparare a
glie ne importava un fico delle 'tenere menti'da 'plasmare'. io. istituito da poco
menti'da 'plasmare'. io. istituito da poco tempo, non ancora saldamente sistemato
per nome la schiava, non lungi da capova. -illanguidito, stremato.
è ben saldo e determinato. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
nella virtù e nelle maniere di schermirsi da lui inesperti, con la speranza di
veste casalinga. 13. che deriva da grande sensibilità d'animo; intenso,
, che sgorga, per così dire, da ogni concetto, da ogni frase,
così dire, da ogni concetto, da ogni frase, innondano l'animo d'una