che li destrani. = deriv. da stanco, con doppio suff. stancante
: se giove stanchi '1 suo fabbro da cui / crucciato prese la folgore aguta
vie stancai le piante / e lunge son da le onorate sedi / del savonese pindaro
della solidità delle sue ragioni, altri sopraffatti da un raziocinio senza quartiere che snervava e
: quello ove questi aspira / è cosa da stancare atene, arpino, 7
[s. v.]: cose da stancare la pazienza di giobbe, la
sette di sera sotto questo diluvio è roba da tirar giù sacramenti da stancare i santi
diluvio è roba da tirar giù sacramenti da stancare i santi. 3.
fino in fondo le possibilità espressive offerte da un argomento. rovani, 1-8:
restare per migliore. s. bernardino da siena, 167: o, io posso
poco tempo parleranno che lor istancarà: da due o tre dì in là non sarà
: mi ricorda molte volte, fanciullo, da che il sole usciva insino che si
sanga pace. 8. desistere da un'impresa, da un'iniziativa o da
8. desistere da un'impresa, da un'iniziativa o da un'azione;
da un'impresa, da un'iniziativa o da un'azione; seccarsi di compierla,
via / mi stanchi, o 'ndietro o da man manca giri. sacchetti, 291
male lingue. = denom. da stanco. stancare2, tr.
: sai che cosa ho fatto e tutto da sola? ho cambiato disposizione alle stanze
due stancate. = deriv. da stancare. stancato (part.
frugoni, i-8-180: pria ch'i'parta da quest'ampia via, / dimmi a
chiabrera, 1-ii-380: questo era tempo da stancar la cetra / dell'obblio vincitrice
che è serrata sua riva, / da far più lieto mio stancato passo, /
: più oltre il po, già urtato da reno e stancato di sotto alla sua
e fiacco di mente, tanto oppresso da visite, lettere, malinconie, che non
creativo. bacchelli, 2-xix-376: lontano da quel procedere rappresentativo ostinato ed accanito degli
ed accanito degli altri romanzi, che escono da uno stato di materia e ideazione e
colui che attinge a la tanaica foce / da ricercar ti affrena. 2.
dell'anno. = nome d'agente da stancare. stancheggiaménto, sm. logoramento
resistenza altrui. = nome d'azione da stancheggiare. stancheggiare (ant.
), non so che dire; se da lui, bisogna nasca o da mala
; se da lui, bisogna nasca o da mala disposizione verso el papa o da
da mala disposizione verso el papa o da qualche umore occulto, come sarebbe di
stato in mano de'franzesi, o da volere con lo stangheggiarci (e di questo
scacciarmi. = deverb. da stancheggiare. stanchévole, agg.
guerra). bacchelli, 2-xxii-116: da dieci mesi l'esercito resiste dietro le
servigiare. = agg. verb. da stancare. stanchézza (ant.
ricte avinger ti vorrei. s. caterina da siena, v-31: che converrebbe fare
progressivo delle forze fisiche e morali provocato da vicende lunghe e dolorose o anche da
da vicende lunghe e dolorose o anche da una guerra. tortora, ii-30:
anno durare, essendo la prima fatta da enrico iii ed essendo così ben accomodato
una prolungata attività intellettuale. bartolomeo da s. c., 30-6-6: gli
dipinta sul volto una stanchezza remissiva, da uomo ben deciso ad accettare tutta l'umana
umana sciocchezza. -spossatezza che deriva da un'intensa emozione. alvaro, 7-291
partic. riferimento al piombo dei caratteri da stampa, a una lastra per incisione)
composti ferrosi. = deriv. da stanco. stanchìsia, sf. dial
voce di area sett., deriv. da stanco. stanchità, sf.
del sole. = deriv. da stanco. stanciare, v.
sente affaticato, indebolito, provato fisicamente da sforzi estenuanti o prolungati e avverte il
lor veder fender li fianchi. folgore da san gimignano, xxxv-ii- 406:
franca. boccaccio, iv-134: vinta da loro, stanchissima fui nella camera, la
tolomei, xxxvi-48: fermati: troppo sei da fervide vampe riarso: / non ponno
delle notti stanche. -caratterizzato da scarsa affluenza di clienti, di pubblico
. 3. per estens. travagliato da un profondo malessere spirituale o psicologico;
nei travagli o nelle fatiche; costellato da sventure, da angustie; non allietato
o nelle fatiche; costellato da sventure, da angustie; non allietato da gioie,
sventure, da angustie; non allietato da gioie, da soddisfazioni (la vita)
angustie; non allietato da gioie, da soddisfazioni (la vita). francesco
soddisfazioni (la vita). francesco da barberino, ii-114: trae superbia ogni possente
desir mai non fie stanco. antonio da ferrara, 31: ben do- vrebb'
, 3-74: lo stanco applauso che partì da un luogo ormai topograficamente sospetto non persuase
insufficiente (un aiuto). antonio da ferrara, 89: soletto i'me trovo
loro tanto d'onore... da reggere oltre la legittima noia delle prime dodici
.): la sinistra. andrea da barberino, ii-107: s'ingegnò [mirabello
195: li primi ih magistri rogano da parte drita, li altri tri che
che segueno zogano de parte stanca. andrea da barberino, i-142: avea lasciata la
di vanchigia. -a o alla, da o dalla mano stanca; a stanca:
o dalla mano stanca; a stanca: da o verso sinistra, in posizione o
dominici, 4-69: giuda sempre si voltò da mano stanca. gualdo priorato, 4-106
: né tutta la città è circondata da acque libere e correnti, conciossiaché il
iv-462: 'stand': per indicare il campo da tiro o bersaglio. = voce
= voce ingl., deriv. da [tó \ stand 'stare in piedi',
è un gran precedente. ma viene da tempi con durate lunghissime. lavoravi a formare
. standard urbanistici: insieme dei progetti da attuare (zone verdi o residenziali, impianti
bisogno. -fissato, accettato o riconosciuto da una competente autorità in base a una
a un campione o a un tipo stabilito da determinate norme di fabbricazione. volponi
. modello linguistico considerato normale e accettato da tutti (e può non corrispondere a un
revisione rapida della struttura tariffaria tale da avvicinare i prezzi dei servizi ai
tariffari e clausolari. = denom. da tariffa. tariffato (part.
che si vede dare alle monete diverso da quello tariffato dalle leggi. p. verri
2. figur. determinato da un fattore esterno (un sentimento,
utenti. = nome d'agente da tariffare. tariffazióne, sf. il
di tariffazione. = nome d'azione da tariffare. tariffista, sm.
. telef. apparecchio automatico, costituito da una stampante a comando elettrico, che
= voce dotta, comp. da tariffa e dal gr. yqùtpoj 'io scrivo'
. tartaruga, testuggine. odorico da pordenone volgar., 108: truovasi quivi
nocarbossilico insaturo. = deriv. da tariri. 2. ant.
che tari delle varie parti dell'opera da realizzare. si cava dagli alberi
, dugento uscieri, che navi eran da trasporto, e teride, e altri legni
un bene o di un servizio stabilito da imprese pubbliche in condizioni di monopolio (
postali, ferroviarie, ecc.), da produttori con vincoli di cartello o altri
d'incasso, di noli), da un contratto collettivo (tariffe di cottimo
collettivo (tariffe di cottimo), da un ordine professionale. sanudo,
nuovo. scrivo la relazione sulle modificazioni da apportarsialla tariffa doganale. gramsci, 7-97:
. 3. il prezzo liberamente praticato da un privato imprenditore per le merci o
imprenditore per le merci o i servizi da lui offerti; l'insieme di tali
, 13-19: euando l'artista ha da fare un atto pubblico, quelli che gli
antico si possono dire oneste e quelle invece da poco, a tariffa.
valuta dell'oro per la tariffa costituita da essa regia zecca. g. r.
[della mercanzia] sono i libbri da conti, il memoriale, il giornale,
uno scartabello d'appigionasi, un quaderno da notare 'sacca d'uva passa e botti d'
ar. ta'nfa 'notificazione', deriv. da 'àrraf 'informare'. tariffale, agg
d'argento, regola generale, predicata da tutti i maestri, ha da essere,
, predicata da tutti i maestri, ha da essere, che non si debbano mai
. vincenzo maria ai s. caterina da siena, 302: risuona come pergameno,
not come, che ti scaraventasse giù da quella cima gradualmente ossessiva, ti liberasse
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 233: le lane si tarlano
x-276: uscì il volume, non preceduto da réclame di sorta, quieto quieto come
cui si parla. = denom. da tarlo. tarlatana (tarlantana,
dritta, un ritratto sontuosamente incorniciato e coperto da una tarlatana. arbasino, 3-345:
tarnadane è del 1701), deriv. da ternate, isola dell'arcipelago delle molucche
imposte tarlate e sconquassate erano tenute aperte da una canna che le forzava messa di traverso
inattesi, saggi avvertimenti e chiari presagi da scoprire anche in un libercolo impolverato e
volto, la pelle); guastato da una malattia (una parte del corpo
lue (le ossa); infestato da parassiti (la pelle, le carni)
è tarlato, / per mostra mi saria da lui [il dentista] lasciato.
-bacato (un frutto); roso da parassiti, verminoso (un cibo)
. -scavato in profondità, percorso da cunicoli (il terreno). sciascia
tarlata. 4. assillato da un pensiero, sottoposto al rovello di
7. veter. ant. affetto da onicomicosi. m. garzoni, iii-62
senso concreto: buco, danno prodotto da un tarlo. foscolo, vi-441
tarlatura. = nome d'azione da tarlare. tarlènto, agg.
essere venenoso. = deriv. da tarlato, con cambio di suff.
. segnato, intaccato qua e là da piccoli buchi, cicatrici (la pelle)
1-10: costei, col sedere come tarlicchiato da ve- chie punture... aveva
i nodi. = deriv. da tarlice. tarlice, sf.
: segue poi il telaruolo dove troverete, da quelle di bambagia in fuori, tutte
e sue maniere: cioè la villana, da un leone, da due leoni
cioè la villana, da un leone, da due leoni, da monaco,
leone, da due leoni, da monaco, da sardegna. =
due leoni, da monaco, da sardegna. = da una voce
monaco, da sardegna. = da una voce slava; cir. terlick 'veste
. tarlito, agg. roso da parassiti, tarlato. moretti, ii-846
, / che nascoso rodendo fa sentirse / da chi non avea cura di trovarlo.
non avea cura di trovarlo. fausto da longiano, iv-128: nel legno si crea
mazzini, 30- -tarlo degli alberi da frutto: zenzera (zenzera pyrina,
-ant. residuo polveroso del legno attaccato da tali insetti. crescenzi volgar.
, ecc. berchet, 55: da qualche tempo in qua i savi hanno cambiato
donna divora i libri, è un tarlo da libri, legge come noi fumiamo.
zeppi di volumi enormi non mossi mai da cent'anni, con le rilegature forate dai
contumaci e difficili da guarire sono anco le teredini, cioè i
..: il poeta se le fa da sé come vuole,...
che sempre sono per rimanere aperte? fausto da longiano, iv-108: se i cupidi
quasi ceppo antico, / che, da verme secreto entro incavato, / regge anco
messo qui ad ingrassare senza far nulla da un altro tarlo più grosso che rosica
tormento, ossessione, rovello interiore alimentato da stati d'animo, passioni, sentimenti o
sua pecca: / e lutero non faccia da san cario. 10.
vien fuori infallibilmente tutte le volte che ha da esprimere quell'idea. carcano, 245
voci come * cariolus 'tarlo'(deriv. da càries 'intarlamento').
ne ha fatto. = deriv. da tarlo. tarlucco, agg.
.; fra le specie più comuni sono da ricordare la tignola delle pellicce (tinca
alla passione amorosa). fausto da longiano, iv-163: tutte le fragilità ne'
scroccone, parassita, profittatore. fausto da longiano, iv-266: sapete voi che mi
(certa ricchezza o squisitezza non preserva da corruzione, se pure non la fomenta
tal verme può tarmare lini sacerdotali, se da sì fatte tignuole fu preservata la clamide
, 11-78: attendono lo sposo, da secoli si tarma lo splendore di una
veste nuziale. = denom. da tarma. tarmato (part.
tarli, intaccato, perforato o guastato da essi (il legno, la carta,
o arausicano, o sardicense, non veduti da me? e. cecchi, 2-8
/ l'ima ^ ine ch'esce fuori da una stampa tarmata, / scordata memoria
, coprendosi tutto con una mantellina azzurra da ufficiale di cavalleria, sbiadita e tarmata.
= voce dotta, comp. da tarma e dal tema del lat caedère
= voce dotta, comp. da tarma e dal tema del lat. fugére
anche: tarlo. = deriv. da tarma, per contaminazione di càmola (v
strada. = denom. da tarmola. tarmolato (part.
voce di area lucch., deriv. da tarma. taro (tarro)
colori forti e accesi. = da una voce polinesiana attraverso l'ingl. taro
taroccaménto. = nome d'azione da taroccarez. taroccante (part.
. frugoni, vi-654: diansi le carte da tarocco a caronte, accioché meglio possa
intorno una luce funerea e tanto fioca da non vedercisi neppure per taroccare. 2
con qualche tarocco. = denom. da tarocco1. taroccare2 (tarocare,
avviene che si tengano offesi o ingiuriati da qualcuno, con una pazza volontà cominciano
suista in nome di pazzo dispettoso e da tarocco. lippi, 7-16:
in collera, o simili. -trovare da ridire; fare critiche malevole. boschini
etnisca paleografia dedotta da'greci, non da fenici. 2. litigare con
falsificare un documento. = denom. da tarocco1, n. 3.
una giovanissimafilatelica. = deriv. da tarocco1 tarocco1 (ant. taròco,
anche dei gagliardetti, delle vole volanti da cappello, ecc. con la funzione
g. parrilli, 1-ii-487: tarozzo da fiamma. guglielmotti, 931: '
fiamme, dei gagliardetti, delle vele volanti da cappello, e simili. -tarozzo di
che forma i gra -matto da tarocco, sciocco come un tarocco: totalmente
si reputano alcidi; di quei matti da tarocco che si stimano nestori. nievo,
tarocchino. forteguerri, vii-12-46: ora da questa, ora da quella signora /
, vii-12-46: ora da questa, ora da quella signora / cortesemente sono visitati /
varietà di arancio coltivata in sicilia caratterizzata da frutto ovale, che matura fra dicembre
vecchio taroccone. = deriv. da taroccare1. taròla, sf.
: il dolce stesso che si prende da esse è amarissimo, per gl'escrementi focosi
. tose. insetto terebrante simile al baco da seta, che perfora la pelle degli
animaletto presso a poco come il baco da seta che s'introduce su la pelle della
per tarlo. = deriv. da un lai volg. * cariolus 'tarlo'(
un cavo. = denom. da tarozzo (v., n. 3
riggie delle coffe, quanto le branche da trilingaggio. guglielmotti, 931: 'torozzo':
e reggere acconciamente le griselle. -tarozzo da branda: piccola asta che mantiene distese
guaina delle fiamme... tarozzo da branda. -tarozzo da fiamma: piccolo
.. tarozzo da branda. -tarozzo da fiamma: piccolo cilindro di legno o di
usati in partic. per reggere reti da pesca, per lavorare in superfìcie,
lavorare in superfìcie, per essere trascinati da un'imbarcazione. 4. ant.
, del genere dei cavalli, e che da taluni vien considerato come lo stipite del
: il gran ciambellano / v'arriva da corte, / e dietro un tarpano /
corte, / e dietro un tarpano / da fare il panforte. cicognani, 1-201
abruzzese che ricevemmo in casa e trattammo da figliolo. pasolini, 3-272: col
: col muso ancora più lungo andò da dove era sortita la tarpana, attento
accompagnollo. / io me l'ho allevato da piccino, / che gl'era barbigliuto
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 319: concorrendo il popolo
piè mi tarpe. bacchetti, 19-92: da qualche tempo,... le strade
... e la prudenza sconsigliava da farcisi trovare al buio indifesi, a scanso
.. rapiti e portati nel deserto da piccole bande di predoni che imponevan taglie
la potatura. -tarpare alberi sarebbe sacrilegio da noi. 3. detrarre,
3. detrarre, tagliare una buona parte da una somma di denaro. tommaseo
s. v.]: il detrarre da una somma, da un conto, se
]: il detrarre da una somma, da un conto, se è alquanto forte
dicesi 'tarpare'. -eliminare, espungere parti da un testo scritto. - anche assol
lettera] / ch'io avessi un nimico da fidarmi / pur vedre dentro, ciò
invoca su le cozie porte / italia stretta da tedeschi artigli: / e il brando
emiro. e. cecchi, 6-222: da qualche tempo, in alcuni stati,
altre sentenze di egual senno io abbia inteso da quel plebeo; e spiacemi di averne
, nel tempo che altri princìpi si seguivano da li uomini di stato, le ali
e dei fagianotti tarpati dal falcone o ritenuti da rinsidie, e dàtogli la man ritta
). caro, 5-396: ecco da lo scoglio con grand'arte / e con
ii-438: tito... fu da non pochi odiato come di opera troppo
di cadavere andante, che nel gestir da slombato più che di poco risorto,
ebbe l'ale / libere e sciolte, da volar su in vetta. metastasio,
donnesca, tormentata senza rendersene conto, da un'esuberante affettuosità e passionalità alla quale il
intimidente ironia. = nome d'agente da tarpare. tarpatura, sf.
tarpatura, sf. eliminazione, espunzione, da un testo letterario di parti in eccesso
passione amorosa. = nome d'azione da tarpare. tarpèo (ant.
(giuochi) ': erano giuochi instituiti da romolo in onore di giove feretrio.
sec. documenti di storia lucchese raccolti da carlo minutoli (1549) [
dotta, lat. tarquiniensis, deriv. da tarquinii 'tarquinia'. tarquiniése,
fortis, i-ii: vi avrebbe trovato da soddisfarsi quel fulvio irpino, che il
voce dotta, lat tarquinius, deriv. da tarquinii 'tarquinia'. tarquìzio, agg
dotta, lat. tarquitius, deriv. da tarquinii 'tarquinia'. tarracóne, agg.
tarragona), capoluogo della provincia creata da diocleziano nel corso della riforma amministrativa dell'
dotta, lat. tarraconensis, deriv. da tarraco -ònis 'tarragona'. tarragonése (ant
guevara], iii-30: gli fu detto da certi pescatori tar- raconesi, che ivi
= voce di area aretina, forse da una forma dissimilata * matarsa, con
bre. = deriv. da tarso1-, voce registr. dal d.
, spesso di origine rachitica, caratterizzata da appiattimento della volta plantare con deviazione esterna
= voce dotta, comp. da tarso1 e dal gr. sxyog 'dolore';
costituiscono il tarso. = comp. da tarso1 ed ectomia (v.).
fiume cidno, fondato secondo il mito da perseo. -anche sostant. (per
per dentro lavorata e intagliata. maironi da ponte, 1-iii-122: ciò che si osserva
giuliano suo fratello, le praticò benedetto da maiano. 3. figur.
4. scritto, discorso o ragionamento costituito da un accostamento per lo più artificioso,
ecc. presi in prestito o imitati da autori diversi. buonarroti il giovane,
scritti, composti di pensieri o periodi tolti da altri autori, o di frasi prese
altri autori, o di frasi prese da questo o quello. 'l'ode a dante
di facile io ne cavassi una tarsia da vivere / in vecchiaia. -persona avara
dall'ar. tar$ì''commettitura'o 'incrostazione', da rà§§a 'commettere'o 'incrostare'.
: tarsiaio. = deriv. da tarsia. tarsiaménto, sm. ant
lavori. = nome d'azione da tarsiare. tarsiare, tr.
dette sponde. salvini, 22-484: da questo inominciando, / il letto ne
lo tarsia. = denom. da tarsia-, voce registr. dal d.
. filarete, 1-i-410: le facciate da canto sono tutte di porfidi e marmi
molti anni. = nome d'agente da tarsiare. tarsiatura, sf. ant
a'pavimenti. = nome d'azione da tarsiare-, voce registr. dal d.
, dal gr. taootxóg, deriv. da taqoóg 'tarso'. tàrsidi, sm.
isole adiacenti; di piccole dimensioni (da 9 a 16 cm), hanno una
, hanno una lunga coda nuda terminata da un ciuffo di peli, testa rotonda
.. dell'ordine de'quadrumani, da buffon così denominati a cagione dell'eccessiva
lat. scient. tarsius, deriv. da tarsus (v. tarso1),
) accostamento di citazioni o elementi provenienti da fonti letterarie diverse. carducci
altrui. = deriv. da [intarsio (v.).
spara- guagno. = deriv. da tarso1-, è voce registr. dal d
d'avorio. = deriv. da tarsia. tarso1, sm.
le epifisi distali della tibia e del perone da una parte e i metatarsali dall'altra
, 2-183: gli ossi del piede da basso si dividono in tre parti; in
, esso è allora quasi sempre coperto da squame cornee. d'annunzio, ii-771:
dita. -tarso reticolata esteriormente ricoperto da un tessuto a forma reticolare.
., quello che è coperto anteriormente da piccole squame, le quali son disposte come
divide in molti articoli ed è terminato da una o da parecchie unghie, uncini
molti articoli ed è terminato da una o da parecchie unghie, uncini, pinze o
. tarchetti, 6-i-262: la cameretta da letto conteneva un lettino a padiglione,
il tarso bianco detto della verrucola venne da pisa e da cadice vennero le roccaglie minerali
detto della verrucola venne da pisa e da cadice vennero le roccaglie minerali.
rno cenere facta de l'erba portata da le parte orientale quale cinere seu creta
tarsali delle palpebre. = comp. da tarso1 e malacia, n. 2 (
. = voce dotta, comp. da tarso1 e dal gr. négog 'parte'.
anteriore del tarso. = comp. da tarso1 e metatarsico (v.).
tetrapodi. = comp. da tarso1 e metatarso (v.).
; i maschi sono eteromorfi e caratterizzati da setole allungate nel quarto paio di zampe
dotta, lat scient tarsonemus, comp. da tarsus (v. tarso1) e
= voce dotta, comp. da tarso1 e dal gr. qacpi'i 'sutura'
del tarso. = comp. da tarso1 e tibia. tarsotomìa,
= voce dotta, comp. da tarso1 e dal gr. to ^ f
s. v. maschera]: 'maschere da commedia': diconsi l'arlecchino, il
pagnote! » = deverb. da tartagliare. tartagliaménto, sm. il
li ascolta. = nome d'azione da tartagliare. tartagliarne (part.
anno dalla tribuna. = deriv. da tartagliare. tartagliato1 (part.
e balbotta. = deverb. da tartagliare. tartaglióne, agg.
muoiano i tartaglioni. = deriv. da tartagliare.
potea cosa dicessero. = deriv. da tartagliare. tartan, sm. invar
e grossi quadri parzialmente sovrapposti in modo da formare varie combinazioni, usato nella confezione
angiolini, 2-193: gli uomini son coperti da un drappo di lana che chiamano 'tartan'
/ portan pur roba molta, / da far ricca la fiera. targioni tozzetti,
per mare, in una grossa barca da pesca, una tartana, verso l'
. per estens. rete a strascico manovrata da due imbarcazioni da pesca di tale tipo
rete a strascico manovrata da due imbarcazioni da pesca di tale tipo (detta anche a
bisestile1756: titolo di un lunario satirico composto da carlo gozzi nel 1756, in cui
lo tartanato. = deriv. da tartana. tartànico, agg. (
sistemi più perfezionati, fanno al giorno da 2500 metri di stoffe diverse, scialli
in mare, e si tira a braccia da due parti nella barca, e prende
fresco. landò, 1-59: macaria da cremona fu l'inventrice di far le
colle basi. = deriv. da tartarico]. tartàreo1, agg
sozzo mostro, altra più dira peste / da le tartaree grotte unqua non venne.
servili, considerato a traverso il silenzio da cui roma è circonfusa per nove giri come
cui roma è circonfusa per nove giri come da un fiume tartàreo? -abitatore
tramortito. = deriv. da tartaro3. tartàreo2, agg. proprio
tartareo lassa. 2. costituito da calcare. guglielmini, 126: queste
: queste [sostanze] non si separano da essa [acqua] che col mezzo
minerale. 3. costituito da sali e impurità minerali in circolazione nel
, e tutta la massa umorale del sangue da quelle flemme, viscosità e sali acidi
acidi tartarei. 4. ricoperto da incrostazioni (il tallo di una pianta)
facilmente polverizzabile. = deriv. da tartaro1. tartarescaménte, aw. secondo
generico, ai popoli centroasiatici; prodotto da essi (con partic. riferimento a
manifestamente vedere ne'drappi tartareschi. i. da sanseverino, 1-103: donoci il gran
grazie, il vezzo. -parlato da tali popolazioni (una lingua). -anche
che temperano e dànno a intendere linguaggi da uno linguaggio a un altro che non
alla tartaresca. = deriv. da tartaro2. tartarésco2, agg. ant
travagli immensi. = deriv. da tartare?. tartàrico1, agg
tartarico una ottava. = deriv. da tartaro1.
che si riferisce ai tartari; costituito da tartari. martello, 6-ii-736: o
cheti in disparte / riconosciam furtivi chi vien da quella parte. bilenchi, 14-250:
doveva essere apparsa piena di un benessere borghese da capitalista. = deriv. da tartaro2
borghese da capitalista. = deriv. da tartaro2. tartàrico3, agg.
tartarico chiostro. = deriv. da tartaro3. tartarineggiare, intr. (
italiana », 21-iii-1909], 278: da tedesco capace di studiare anche i fenomeni
altre cose angustissime. = denom. da tartarino, traduz. del fr. tartarin
= dal fr. tartarin, deriv. da tartarie 'tartaria'. tartarizzare, intr
v.]: 'tartarizzare': termine usato da alcuni scrittori per l'atto di raffinare
di tartaro. = denom. da tartarol, con suff. frequent.
calcarie. = nome d'azione da tartarizzare. tàrtaro1, sm.
. incrostazione di colore bruno scuro costituita da diversi sali, fra i quali predominanti sono
achillini, 148: a far polve che da bel lustro a denti / pomice una
spirito di vin puro e sottile, / da l'alcali del tartaro impregnato, /
. 2. deposito calcareo lasciato da un'acqua contenente disciolti sali e impurità
, nella concavità d'un fossato circondato da un bosco, facendo cascare con bello
bosco, facendo cascare con bello artifizio da tartari e pietre di colature d'acqua gocciole
gruppo di tribù della mongolia orientale sottomesse da gengis khan) comune 4
uso improprio a un africano. antonio da ferrara, 42: e quando la gran
e tende a essere sempre più soppiantato da tataro, più vicino all'origine etimologica)
lii-6-321: confina tutto il regno, da levante, con la moscovia, e verso
., imperatore mongolo. guercio da montesanto, vii-333 (1-1): or
el criator soprano. i. da sanseverino, 1-87: arrivammo a una città
si riferisce a tali popolazioni; abitato da esse (una regione, uno stato)
le funeste armi intestine. -parlato da tali popolazioni (una lingua). -anche
lingua). -anche sostant. da ponte, 1-637: come comandano, /
. manganelli, 16-80: l'assenza da venezia di marco polo dura ventisette anni
due varietà circassa e turcomanna) caratterizzata da esemplari di piccola statura, agili e robusti
si comprava quando andava in viaggio, borse da tabacco ricamate d'argento e lunghe pipe
una guarnigione posta a guardia di un deserto da cui si attende da secoli l'invasione
di un deserto da cui si attende da secoli l'invasione dei leggendari tartari,
poema in dodici canti composto nel 1778 da giambattista casti (1724-1803), in cui
greca e romana, profondo abisso, cinto da mura invalicabili, in cui urano imprigionò
ciclopi e zeus i titani-ribelli, abitato da creature mostruose e, anche, destinato
profondo quanto in su guardando / è da la terra al cielo. marchetti, 5-130
l'antiche alle moderne cose, / da lor cacciate a viva forza, e l'
punte tutte tracciar si tronca, / da cui sorge acheronte dall'un dei lati e
, quan- 'anche sieno fatte da uomini dotati di somma immaginazione. pagano
, dal gr. tdexagog, forse prestito da una lingua orientale. tartaróso,
disus. che contiene tartaro; costituito da tartaro. -acido tartaroso: acido tartarico.
acido tartarico. 2. costituito da sali minerali, in partic. depositati
né dei liquori tartarosi. -costituito da tufo calcareo (un rilievo).
ottone tartarosi. = deriv. da tartaro1. tartaruga (ant. tartaruca
che presentano una corpo tozzo protetto da uno scudo ovale composto da varie piastre ossee
protetto da uno scudo ovale composto da varie piastre ossee saldate fra loro,
varie piastre ossee saldate fra loro, da cui fuoriescono la testa, gli arti e
. aretino, vi-110: son dono da un mio pari le tartarughe, bestia?
tassoni, xvi-354: eschilo fu ammazzato da una tartaruca. viaggio di i.
negli individui giovani e di media età, da piastre cornee embricate. i.
: grosso peso a forma di disco da fissarsi al fondo, per ormeggiare boe.
imbarcazione usata nel xviii sec. caratterizzata da un ponte a forma di tetto per
codazzo delle tartarughe-, non essere seguito da nessuno. buonarroti il giovane, 9-422
, nome di un spiritoinfernale, comp. da tùqxapoc; (v. tartaro3) e
risultato della riduzione per sincope e dissimilazione da tartaruga). tartarugàggine, sf
tartarugaggine lazzaronesca. = deriv. da tartaruga. tartarugàio, sm.
, agg. lavorato, decorato in modo da assumere un aspetto simile al guscio della
non attestata) tartarughesco, deriv. da tartaruga. tartarughièra, sf. vasca
/ resto = deriv. masch. da tartaruga. delle ore con la testa bassa
frutta, = nome d'azione da tartassare. te a uno sforzo duro
, scermarmellata, ecc.), da servire come spuntino, come anvellarsi.
della famosa locanda del cerriglio = deriv. da tartassare. stata'. dagli emissari
né dubiti che il detto marchese non sia da me tartassato nella prima prefazione che farò
bacchelli, 18-i-73: è un'ingenuità da commedia, tanto più candida in agnese
tacfarinata adunque sparge fama che i romani da altre nazioni erano tartassati, però s'uscivano
col mal di gola e testa mi tartassa da 5 giorni con una noiosissima grippa.
carducci, ii-3-18: a questo poeta tartassato da tutti gli imbecilloni moderni, e per
imbecilloni moderni, e per più scorno celebrato da un lamar- tine, faccio prendere molto
fiscali. cicognani, 1-132: tartassato da vivo, addomesticato da morto, bel
, 1-132: tartassato da vivo, addomesticato da morto, bel sugo! quindi decidersi
avezza a sentirsi urticchiare dalle cose come da un batuffolo di cotone. cassola, 6-99
dalla sorte. 3. tormentato da un sentimento, da una passione.
3. tormentato da un sentimento, da una passione. a. f.
io fossi concio dall'amore e tartassato da cupido, dio ve lo dica per me
». = nome d'agente da tartassare. tartelétta (tarteletta),
tarteletta), sf. piccolo dolce costituito da un involucro di pasta morbida, per
.). = deriv. da tartina, col suff. degli agg.
. = voce dotta, comp. da tartina e dal tema del lai facère
gastron. disus. preparazione gastronomica costituita da frutti (in partic. pesche o albicocche
= dal fr. tartrate, deriv. da tartre (v. tartaro1).
i bambini. = comp. da tartfi ato] e [fenilidr] azina
= dal fr. tartrique, deriv. da tartre (v. tartaro1).
= dal fr. tartrite, deriv. da tartre (v. tartaro1).
= dal fr. tartronique, comp. da tartre (v. tartaro1) e \
e tose. tartaruga. michele da cuneo, lix-62: item, tartughe infinitissime
la fine. = deriv. da tartufo1. tartufàio, sm.
del tartufaio. = deriv. da tartufo1. tartufare, tr.
condire con tartufi. = denom. da tartufo1-, voce registr. dal d.
i molluschi pensabili. = deriv. da tartufo1, col suff. dei pari pass
intendere di osare. = deriv. da tartufo2, sul modello del fr. tartuferie
! vero qualcosa di tartufesco. -cane da tartufi-, quello appositamente addestrato = deriv
, quello appositamente addestrato = deriv. da tartufo2. per individuare, grazie al suo
. = voce dotta, comp. da tartufo1 e dal tema del lat. coltre
preferisce rimanere anonimo. = comp. da tartufo1 e editore per cultore (v.
istituto di ricerca di tartuficoltura, diretto da chi scrive da alcuni anni lavora in
ricerca di tartuficoltura, diretto da chi scrive da alcuni anni lavora in collaborazione con il
cnr di torino e con l'istituto piante da legno e ambiente. p. casolari
il rimboschimento. = comp. da tartufo1 e coltura (v.).
. = voce dotta, comp. da tartufo1 e dal tema del lat. ferre
. = voce dotta, comp. da tartufo1 e dal tema del gr. yewóna
= voce dotta, comp. da tartufo1 e dal tema del lat. gerire
cacciatori di tartufi. = deriv. da tartufo1. tartufiamo, sm.
giustizie. = deriv. da tartufo2. tartufile (tartuffite)
di calcite, ca ratterizzata da consistenza fibrosa e odore molto penetrante.
odore molto penetrante. = deriv. da tartufo1, con allusione all'odore che ricorda
marchi, ii-858: don lorenzo, da buon umanista, fece onore alla tavola,
9. locuz. - avere un naso da tartufi: saper cogliere le occasioni più
arpino, 12-61: ha un naso da tartufi per non perdere l'occasione.
2. con uso aggett. caratterizzato da ipocrisia e falsità. p. mantegazza
asciutta l'acqua. = deriv. da tartufilo. tartùfolo (taratùffolo, tartùffolo
e tose. tartufo. niccolò da correggio, cvi-239: se a la mia
: tartufalo'per tartufo, è voce da schifarsi. 2. topinambur (helianthus
e lazzarole. = deriv. da tartufo1. tartuofano, sm.
= voce di area umbra, deriv. da tartufo1. taruga, sf.
del suo povero cittadino. s. bernardino da siena, 2-i-318: il ladro si
su e 'n giù tanto menati / da zittelle, e da fanciulli / finch'e'
giù tanto menati / da zittelle, e da fanciulli / finch'e'sono scappucciati,
borse, portafogli, valigie, formato da un tramezzo di stoffa e atto a
stoffa e atto a contenere piccoli oggetti da tenere distinti dagli altri. -in
dove non si poteva guardare, certe tasche da oliviera con panelli pieno d'olio,
preparazioni gastronomi- che dolci o salate costituito da un cono di tessuto anche plastificato,
ed eziandio per potervi tenere su il foglio da disegnare. bembo, 10-vi-236: rendovi
ringraziando messer vettor soranzo d'una 'tasca'da lui mandatagli in dono per riporvele, le
par- tic.: piccola rientranza costituita da seni valvolari o recessi mucosi.
uova e verdura e ricucito in modo da formare una sacca e cotto nel forno
di una roccia, con dimensioni variabili da pochi decimetri cubi a decine di metri
età di mezzo, borsa degli squittinì da cui venivano estratti a sorte alcuni magistrati
inclinato, si flettono e vengono afferrati da rulli che formano pieghe parallele o incrociate
che non ci si cura delle minacce rappresentate da un'altra persona. fanfani [
vento in tasca: non essere pressato da impegni, urgenze o preoccupazioni gravose.
nell'aia.. sono in piedi da stanotte.. non ho sempre il vento
, per ora, non hanno un passato da risuscitare, oggi si gettano ai tempi
non si lasciavano imporre né dalle piazzate né da altro. bacchetti, 18-i-171: il
rossa che gli davano un'aria buffa da marinaio, pollino gabitto se li metteva
condannano, chi mi sentisse esser lodato da voi penserebbe subito che tutti m'avessero in
a qualcuno: ottenerlo con grande fatica da chi è riluttante o poco disponibile a
nome e ancora un volto grazioso, ma da poco in qua vi si è guastata
. 13. -farsi avere in tasca da qualcuno: diventargli insopportabile o molesto;
(15): se la cosa dipendesse da me,... vedon bene
, altre ipotesi fanno derivare la voce da un lat. volg. * taxicdre,
di taxàre 'stimare, tassare', o da una radice germ. * tas-'cogliere',
e neppure tascabile, di quelle oscar da poche lire. c. è. gadda
la polvere da sparo / non prende fuoco per umidità,
] tascabili. = deriv. da tasca, probabilmente per calco del fr.
tascabilità. = deriv. da tascabile. tascàio, sm.
e stiratura. = deriv. da tasca. tascapane, sm.
tascapane, sm. invar. sacca da portare a tracolla o sul dorso,
di tessuto grezzo e molto compatto (tanto da essere impermeabile) originariamente in dotazione ai
ecc., e in seguito adottata da alpinisti, cacciatori, studenti, ecc
andavano scancellandosi. soldati, 2-195: da un tascapane appeso al ferro della panchina
dell'autobus. = comp. da tasca e pane (v).
tasche. = deriv. da tasca, n. 1.
come un fiore e come una taschétta da odori, quella conversazione strana di cui egli
busta di plastica trasparente per contenere francobolli da inserire in un classificatore. =
ecc., per riporre piccoli oggetti da custodire con speciale cura (orologi,
di lasciar vedere i propri orologi seguita da molte donne non può durare a lungo,
corre lasciandogli esposti, motivo per cui da molte si tengono nel loro taschino.
fon- tebranda,... accompagnato da più villani, con certe tascuccie di
può rimanere seduto o sdraiato, causato da diverse malattie psichiche. = voce
ancora le foglie, il quale, da molti colto a certi tempi, in qualunque
il marmo bianco ne la seconda rhetia da dieci miglia sopra augusta: e i
taglia anco in taso, che fu da uno ariete scoverto co'l corno; e
l corno; e cosi poi ritrovato da passadoro. si taglia in lesbo, che
estintasi in tempi moderni, erano caratterizzati da una grande primitività dei tratti fisici e
idem, viii-366: le tasse indirette considerate da sé sole sono assolutamente ingiuste, massime
: ingannata dal fattore, e anche da certe voci pessimistiche, che giravano in
che si stanziano su un certo territorio, da parte della popolazione di tale territorio (
morti, della cavalleria: quella pagata da tutti i contribuenti di un dato stato
prendeva regola dalle tavole delle sale e da quelle delle tasse de'cavalli, dove
negli angusti confini di uno stipendio rosicchiato da una folla di tasse e di ritenute
. ginzburg, ii-862: le tasse da pagare erano fortissime. 3.
la fruizione di un servizio frazionabile erogato da una pubblica autorità nell'esercizio delle sue
. -per estens. contribuzione monetaria ottenuta da un privato, in partic. per
di ancoraggio. 4. importo dovuto da singoli che volontariamente aderiscono a un'organizzazione
partecipare a gare, tornei, competizioni da essa organizzate. le carte federali
5. disus. contribuzione monetaria dovuta da un lavoratore, in forza di legge
forza di legge o di accordo collettivo, da prelevarsi dalla sua mercede e destinato a
. -stor. eccles. somma da pagare per ottenere la somministrazione di un
nessun danaro. 9. somma da pagare per la liberazione di un prigioniero
pregionieri di guerra, che sono retenuti da una parte, e dall'altra saranno messi
a ciò i ricevitori del registro, oberati da un'infinità di attribuzioni, di tasse
boscato- re... cavar arbori da radice... e poi sarà il
. = agg. verb. da tassare1. tassabilità, sf.
delle foglie, e fiori femminili costituiti da squame imbricate di cui solo la fonte
, e il seme è spesso circondato da un falso frutto. = voce
, che uno dei commensali non lontano da me gli impose di occuparsi solo di lui
. = etimo incerto: forse da collegare a tracagnotto. tassali,
quale sopra un quadrante segna la tassa da pagarsi in base al percorso fatto.
stuparich, 5-171: mi feci condurre da un tassametro alla casa dello scienziato.
che cos'è un tassametro? bene; da quando le hanno messo in mano questa
decurtare il proprio reddito di una quota da destinare a contribuzioni più o meno volontarie.
... aveva il privilegio di tassarsi da sé medesimo. 2.
a tassare il valore di quelle terre, da cui si doveano cavare i 15 mila
: è stato introdotto l'uso di tassare da principio per la participazione del guadagno a
per consueto spectava al prefato misser pietro da busco. boiardo, 1-105: a ciascheduna
la... contrizione, che scancellerebbe da sé ogni pena che dovesse portare in
di terra. = denom. da tassa4. tassativaménte, avv.
, obbligatorio. = deriv. da tassativo. tassativo, agg.
l'apparenza di visita cercata e provocata da parte nostra. b. croce, ii-i
comune. = agg. verb. da tassare1. tassato1 (pari. pass
che non si pagassero né esigessero lettere da fuori eccetto al prezzo tassato? de luca
truova postomele o zucnero quanto basta. è da notare che in molte ricepte si truovano
vien composta questa cancelleria oltre del cancelliere da quattro consiglieri nazionali (non essendovi vice-cancelliere
quali adempiono le parti di referendari: da un tassatóre, e registratore, da
: da un tassatóre, e registratore, da tre cancellisti o sian notari o da
da tre cancellisti o sian notari o da due portieri. cavour, iii-277:
calcatoio. = nome d'agente da tassare3. tassazióne1 (ant.
enti pubblici locali; distretto che risulta da una tale operazione. luna [s
però può dall'autorità giudiziaria essere delegata da un giudice. ibidem, 377
prove (anziché sulla loro libera valutazione da parte del giudice), determinazione ad
opera della legge del valore e peso probatorio da attribuire a ciascun tipo d'indizio.
, lai taxatio -ònis, nome d'azione da taxàre (v. tassare1)
'tassellamento'. = nome d'azione da tassellare, n. 3. tassellare
. 3. parte di un testo interpolata da altri o che appare fenoglio, 5-iii-185
una forma di formaggio tagliata in modo tale da pre gran bisogno di parlargli
per verifi = denom. da tassello1. carne la maturazione,
? s'adopera per fare un doccio da tetto; noi diciamo adocciare il lavoro
pani di argento, acciocché, scaldati da carboni accesi, si frangano più facilmente;
in file regolari. = deriv. da tasso2, sul modello di frutteto, querceto
, 1-112: 'tassétto': ordigno che serve da ancudinuzza pei lavori anche di oreficeria.
forma allungata che presenta un piano solcato da fori di varie dimensioni per permettere la
, pezzo di ferro traforato, stiacciato da un capo, che si appoggia in
= nome d'agente femm. da tassellare. tassellatura, sf. inserimento
il caviale'. = nome d'azione da tassellare. tassellazióne, sf.
due. = nome d'azione da tassellare. tassèllo1 (ant. tasèlo
: il cordoncino... saltava da una grappetta all'altra sulla linea dello zoccolo
maurensig, 140: la scacchiera era costituita da tasselli di ebano e acero, levigata
: sono una serie di ventilatori oscillanti da tavolo con elica a tre pale e tre
tassello della camera. -struttura costituita da travi lignee che copre superiormente un ambiente
della stessa materia che la madreforma, ma da essa distinti, e in essa collocati
-etol. movimento che viene compiuto coscientemente da un individuo e che prescinde totalmente dalla
, dal gr. xò|ig, deriv. da tòcco 'io ordino'. tàssia,
gr. ta ^ laoxog, comp. da xò ^ ig (v. tassia)
irrinunciabile. = deriv. da tassidermia. tassina (taxina)
lat. scient. taxina, deriv. da taxus (v. tasso2).
di taxi. = deriv. da tassì, per taxi. tassinaro
voce di area roman., deriv. da tassi, per taxi (v.)
loro triste umanità. = deriv. da tassì, per taxi. tassista2,
, sf. petrogr. roccia vulcanica costituita da un aggregato di frammenti che presentano struttura
ariosto, 32-12: oh quante volte da invidiar le dièro / e gli orsi,
.): estremamente noioso, tale da indurre un'irresistibile sonnolenza (e ha
ne ride, un ne contende, / da far morir di sonno un ghiro o
giacevail conte, / e con un'acqua da fugar, cred'io, / dai tassi
vostro figlioccio... mi è tornato da balia dall'alpe, il più bello
-dnis (e taxus), deriv. da una voce germanica (ant. alto
... de'selvatichi uerce da ghiande, roveri... e i
terren grasso / mostrano, e più da campo che da vigna, / ove
/ mostrano, e più da campo che da vigna, / ove l'edera negra
: il tasso detto dai greci smilace, da noi nasso, nasce abbondantemente nella valle
chiome. mazza, iii-59: da un tasso funèbre... zampilla /
tempio somiglia a una faccia umana stilizzata da un bauhaus rustico. -sf.
-sf. martello, 6-iii-91: quei da dedaleo fabro due nappi d'or formati
fogliame di tale pianta, anche usata da popolazioni celtiche e germaniche per avvelenare le
ed in germania è gran copia, da se stesso si uccise. falugi, 1-18
846: il presidente comunica che sollecitamente da quanti dispongono di somme desiderose di investimenti
reciproco dell'8%. fenoglio, 5-iii-89: da quarantanni prestava a usura in mezza valle
per regolare il costo delle operazioni di sconto da esse praticate con i loro clienti.
5. stor. imposizione fiscale introdotta da emanuele filiberto nel 1561 in piemonte ai
fatto gravare esclusivamente sui beni immobili o da tributo straordinario, e si tramutò in
fresca e vellutata. = deverb. da tassare1. tasso4, sm.
ii d'este, 3339: tassi da tiriare monete. baldinucci, 162:
, 314]: sistemati i banchi da fabbro lungo i muri maestri, le due
coltivate in europa a scopo ornamentale) alte da 40 a 120 m, con radici
della conchiglia provvista di denti uguali e da due muscoli adduttori della conchiglia.
mori. = deriv. da tassonomia, sul modello di astronomo, agronomo
. taxologie. -tappo di cotone da introdurre nelle orecchie. tassoncino, sm
. germini, 62: girolama mi chiamò da bologna, / con ciaricorda la poetica
introdotto nella 2. sonda. scienza da de candolle. lessona, 1140: 'tassinomia'
vostro nome'. è uenze in modo da costituire liste che diano conto un verso sovra
. xà|ig (v. tassia) e da cesari, 7-662: a questa tasta veggo
sono soffermato in particolare sulla = deverb. da tastare. specie proteus mirabilis.
una tassonomia. = agg. verb. da tastare. m. a.
serie delle forstone tastagroppa: apparecchiatura costituita da due re mazioni nelle quali
tastarne, / e se n'intende ognun da sommo
modo alcuno. = deriv. da tasto. tastaménto, sm.
tastaménto. = nome d'azione da tastare. tastanza, sf.
la tastanza seduto. = deriv. da tasto, n. 3.
polso, n. 13. andrea da barberino, i-24: lo fece disarmare e
l'organo e lo suona per modo da vincer il vecchio maestro. lessona, 2-296
maestro. lessona, 2-296: appartatosi da tutti [verdi], rimase però in
. scandagliare il fondo marino. fausto da longiano, iv-204: non sono cime di
perforarlo con la tasta per prelevarne campioni da esaminare. faldella, ii-2-523: si
una prop. interrog. francesco da barberino, iii-94: per certi ch'appostando
: discorsi dei giornali francesi fatti fare da quella volpe di napoleone più per tastare.
intenzioni e le opinioni. bartolomeo da s. c., 222: egli
6. mettere qualcuno alla prova in modo da saggiarne le qualità, le doti,
, un espediente, ecc. bartolomeo da s. c., 250: giugurta
quanto vale ». = forse da un lat. volg. * tastare,
pulsazioni cardiache. cantoni, 524: da ultimo si fece capo a galeno, che
potuto raccapezzar nulla. = deriv. da tastare. tastato (part. pass
ecc. carducci, iii-6-280: tastato da taluno su questo punto, rispose co'
fra l'apparecchio stesso e la superficie da esaminare. soldati, 6-344: con
punta che può essere orientata in modo da essere messa a contatto con la superficie
ferite. = nome d'agente da tastare. tastatura (testatura)
era in alto, ed aveva la testatura da basso, al piano del coro
[clavicembali] sono stati ritrovati da girolamo zenti, fatti in figura di
uno de'lati minori di quella. maironi da ponte, 1-i-89: è un organo
, cioè scordata, affinché regolando poi da quella tutta l'accordatura, si spartisca
la principale. = nome d'azione da tastare. tastavino, sm. e
piovene, 3-128: un giorno, irritata da questi suoi tasteggiamenti malcerti, mossi da
da questi suoi tasteggiamenti malcerti, mossi da una ostilità indefinita, aggiunsi tra serio
». = nome d'azione da tasteggiare. tasteggiante (part.
lancia. assarino, 6-79: fatto da ogn'uno silenzio cominciò gelmindo a preparar
che col tasteggiare si cava il suono ora da tutta, ora da una parte.
il suono ora da tutta, ora da una parte. bergantim, 1-ded:.
spesso malinconico. = nome d'agente da tasteggiare. tasteggiatura, sf.
nell'abisso. = nome d'azione da tasteggiare. tastéggio, sm. sport
rafforzarne la presa. = deverb. da tasteggiare. tastièra, sf.
che avevo studiato il pianoforte, ma che da moltissimi anni non mettevo le mani su
montale, 3-69: « a partire da questo 're'lei deve chiudere,
elettrico o elettronico, di una macchina da scrivere, di una macchina tipografica per
d'ingresso di un elaboratore elettronico costituita da una sequenza di tasti contrassegnati da lettere
costituita da una sequenza di tasti contrassegnati da lettere numeri e simboli premendo i quali
v.). = deriv. da tasto. tastieràio, sm. chi
na abbandonato lavoro e militanza per fare da spalla al marito, seguendolo nei 'tour *
degli anni '6o. = deriv. da tastiera. tasto, sm. ciascuna
il suono. s. bernardino da siena, 648: tochiamo un poco i
organi. citolini, 493: gl'istrumenti da mantici sono l'organo, con le
, iii-119: 'tasso solo': nelle suonate da tasto, o nelle e arti di
operativi). bernari, 6-263: da quel momento bettina naufragava nel battito dei
i-201: orsù, non è tempo ora da toccar questo tasto. vergiamo di tòrio
toccar questo tasto. vergiamo di tòrio da questo affanno; e, quando sarà meglio
, che toccava tutti i tasti e passava da un sentimento all'altro con grande abilità
attribuito a iacopone [crusca,]: da cinque parti veggio / che tu m'
/ andito, viso e tasto. marsilio da padova volgar., i-v-6: e
espressione fare tasto). tommaso da faenza, xxxv, i-454: parte divisa
faenza, xxxv, i-454: parte divisa da tal gente folle / che non pòn
, carnale, / e ben si guardi da quel folle pasto / el quale a'
elettori. i£. ferita procurata da un'arma. forteguerri, vii-2-13
di qualcosa: farne uso. antonio da ferrara, 8: de qui a dece
n. 9. = deverb. da tastare. tastóllo (tastullo),
assoluto. = nome d'azione da tastonare. tastonare, intr. (
a mezzanotte. = denom. da tastoni. tastóni { tastóne)
e, a tastoni, andò nella camera da letto dove si trovava il telefono.
666): don abbondio, pregato da lui di fissare il prezzo, si fece
stesso esattamente quello che avrei voluto apprendere da lei. = deriv. da
da lei. = deriv. da tastare; cfr. fr. ant.
del mentale arpicordo. = deriv. da tasto. tastùcchio e tastucco,
appartiene al gruppo delle tribù mongole sottomesse da gengis khan, alle popolazioni mongole,
la russia o ai gruppi, discendenti da tali popolazioni, che ancora sussistono in
corrieri a cavalli. -notizia da tatari: invenzione giornalistica.
piccola enciclopedia hoepli, 3167: notizia da tatari: frottola di gazzetta.
voce espressiva del linguaggio fanciullesco, deriv. da tata2. tattamèlla, sm
in questa impresa. = voce da confrontare con l'engadinese tavella 'cicalata'(in
'cicalare'e fà la tattavellè 'ciaramellare'(da tattavellè 'tabella, bàttola'), nonché con
adirate, ed io non ho tempo da tattamellare. baruffaldi, iii-24: quando stan
alla familiare. = denom. da tattamèlla. tattamellata, sf.
confratelli arcadi. = deriv. da tattamellare. tattamèo, sm.
parli sia che operi. = forse da accostare a tata. 1, sul modello
lorenzo rideva a tattarillo. = forse da tattara, per tattera. tàttera
alla rimessa delle vacche, era stato da quello bravamente occiso a colpi di coma.
le vecchie tattere delle vostre scuole, da pochi casi in fuori, sono incadaverite
costrutto anche solo scientifico si potrebbe cavare da tali opinioni? = forse dal got
dello studio e non può essere scompagnata da lunga pratica nelle cose militari. bilenchi
militare. bechi, 2-188: tornarsene da una tattica, da una marcia,.
, 2-188: tornarsene da una tattica, da una marcia,... stracchi
, adottando la 'tattica'della liberalizzazione. da qui l'interesse e l'appoggio tattico
relazioni sociali, nei scopo o determinato da un modello comune o soggettivo. nievo
sport. tecnica e condotta di gioco adottata da una squadra abitualmente o specificamente per un
dei giocatori, della tattica di gioco da adottare. brignetti, 3-24: radioline ricetrasmittenti
, che non si sentono più vigore da imbizzarrire all'antica, e mantenerne scherani
2. sport. adozione, da parte di una squadra o di un
difensiva o attendista. = deriv. da tattica. tatticismo2, sm. biol
tattiche nuove di gioco, in genere determinate da una eccessiva preoccupazione di difesa.
preoccupazione di difesa. = deriv. da tattica. tatticìstico, agg.
, 'tatticistico'. = deriv. da tatticista. tàttico1, agg.
della tattica militare (e si distingue da strategico, per indicare una limitazione degli
un polimero). = deriv. da tattismo. tatticóne, agg. famil
più bei ritrovati. = deriv. da tattica. tàttile, agg.
è privo del sensorio della vista, è da presumere che la mano lo soccorra per
musatti, 1-i-41: un isterico, affetto da anestesia tattile sopra una zona della superficie
657: il recondito seno / così tentato da convulse mani, / tattile paradiso.
dotta, lat. tactìlis, deriv. da tactus (v. tatto); cfr
sm. forma artistica teorizzata e sperimentata da f. t. marinetti che si basa
3-181: cecchina era scesa sulla spianata accompagnata da faust schneckenthal, poeta laureato della città
. -anche: la sensazione percettiva determinata da tale contatto. marinetti, 2-iii-6:
forfora sudori. = deriv. da tattile. tattilista, sm.
mediante il tatto. = deriv. da tattile-, cfr. anche fr. tactilité
fattive sia detto. = deriv. da tatto, sul modello degli agg. verb
). -anche: la sensazione suscitata da tale atto. ubertino d'arezzo,
riducesi il ritmo medico, che vien definito da galeno essere la proporzione dei polsi.
imprudenza, fu una mancanza di tatto militare da parte di chi la comandava.
la voce del tuono, si ha da guardare. 7. locuz. -al
dotta, lat. tactus, deriv. da tangère (v. tangere).
; per lo più cerimonia religiosa praticata da molte nazioni selvagge. casati, i-182
insetti il cui nome portarono le navi da lui comandate. pascarella, 1-96: quando
tatouage (nel 1778), deriv. da tatouer (v. tatuare).
non esistevano le spiagge e i costumi da bagno? 2. figur.
), agg. segnato, ornato da uno o più tatuaggi (una persona,
lo studente tatuato, a me, da lontano. 2. per simil
disegni traforati. = nome d'agente da tatuare. tatusa, sf.
ta. ton? = deriv. da tau. l'aula e deriv
. e fe uno taulito con una sponda da lato dove fra'canoro stender vi si
il cielo. = deriv. da taula, per tavola; v.
ftaunaoiouqyéuj 'faccio opere meravigliose', comp. da ùaujiàoiog 'mirabile, meraviglioso'e dal tema
. chim. composto organico, costituito da una proteina estratta dal frutto di una maran-
pappo nel proemio dell'ottavo taumasiurgi e da altri taumatopi, che altro non suona
, gr. ftavjiaxojxotóc;, comp. da ùaùna-xog 'miracolo, prodigio'e il tema
sulla retina dell'occhio; è formato da due dischi di cartone fra loro perpendicolari
contro la taumaturgia di s. antonio da padova. = voce dotta,
, gr. ffauficttovpyixóc;, deriv. da ùaupaxouqyóq (v. taumaturgo)
altri chirurgo; / e chi gracco da beffe, e chi licurgo; / e
, quando è del genere padre pio da pietralcina, o yogin indiani, perché in
, che rassomigliano appunto la mutazione fatta da s. gregorio operator di meraviglie,
pappo nel proemio dell'ottavo taumasiurgi e da altri taumatopi, cne altro non
dotta, gr. ùaunaxovgyóg, comp. da ftaù|xa -toc; 'prodigio, miracolo'e
gr. ftaunaxojcoióg 'prodigioso', comp. da fratina -xog 'miracolo, prodigio'e dal
a quella elettromagnetica. = deriv. da tau, n. 5. tauònico
neutrino tauonico. = deriv. da tauone. taupino e deriv.,
, sf. region. bovina sterile nata da un parto di gemelli di
voce dotta, lat taurèus, deriv. da taurus (v. tauro).
a. marchi, 1-ii-253: 'tauriatria': da xaùgog (tauros), toro, e
(tauros), toro, e da taxgeta (iatreia), cura.
. = voce dotta, comp. da tauro1 e dal tema del lat caedère
è dal gr. xaugixóg, deriv. da xaùgog (v. tauro3).
. = voce dotta, comp. da tauro1 e dal tema del lat. fórre
voce dotta, lat tauriformis, comp. da taurus (v. toro) e
v. toro) e -formis (da forma 'aspetto'). taurina, sf
lessona, 1441: 'taurina'sostanza cristallizzabile scoperta da gmelin nella bile del bue. la
voce dotta, lat taurinus, deriv. da taurus (v. tbro).
. minerale verdognolo e trasparente, costituito da solfato idrato di ferro. = deriv
= dal lat. tauriscus, deriv. da una radice celtica taur, forse '
col tauro si ritorna, / cade vertù da rinfiammata corna / che veste il mondo
dall'america meridionale di colore rosso scuro da cui veniva ricavata una sostanza colorante.
il pavonazzo bellissimo. = da tauro1. tàuro3, agg. che
. = voce dotta, comp. da taur [ina \ e biliare (v
persona, calata in una fossa chiusa da una grata, col sangue di un toro
, dal gr. xaugopóxiov, comp. da xaùgog 'toro'e dal tema di (
iia, neutro plur., comp. da xaùgog 'toro'e da un deriv
comp. da xaùgog 'toro'e da un deriv. da xaftajtxco 'afferro'.
'toro'e da un deriv. da xaftajtxco 'afferro'. taurocolato, sm
di bue mediante l'etere, in modo da sprovvederla delle sostanze grasse, poi si
di piombo. = deriv. da taurocol [icó]. taurocòlico
immediati della bile. = comp. da taur [ina] e colico2 (v
dotta, gr. xaugóxoxxa, comp. da xaùgog 'toro'e xóxaa 'colla'.
sf. mitol. uccisione di un toro da parte del dio mitra (in partic
del mitreo). = deriv. da tauroctono. tauròctono, agg. mitol
dotta, gr. xaugoxxóvog, comp. da xaùgog 'toro'e da un deriv.
xaugoxxóvog, comp. da xaùgog 'toro'e da un deriv. da xxelvto 'uccido'.
xaùgog 'toro'e da un deriv. da xxelvto 'uccido'. taurodontismo, sm
comp. dal gr. xaùgog 'toro'e da un deriv. del gr. òóoùg
dotta, gr. xaugo|xaxla, comp. da xaùgog 'toro'e nàxti 'battaglia';
faceva strage. = deriv. da tauromachia, n. 2.
nella storia tauromaca. = deriv. da tauromachia. taurominitano, agg.
dotta, gr. xavgójiogcpog, comp. da xaùgog 'toro'e jiogtpt] 'forma
comp. dal gr. xaùgog 'toro'e da sbranatore (v.), come
punto di partenza. = deriv. da tautocrono. tautòcrono, agg.
essa ingiungendo sempre lo stesso tempo, da qualunque punto cominci a muoversi.
dal gr. xaùxóg 'stesso, identico'e da un deriv. da xqòvog 'tempo'.
, identico'e da un deriv. da xqòvog 'tempo'. tautogramma (tautogrammo)
poesia in cui tutti i versi comincino da una stessa lettera; o meglio a quel
... dicono che la tautologia, da i latini chiamata 'traductio'replica la parola
: perissologia. -forma del discorso costituita da una proposizione in cui il predicato non
gr. xaùxox. oyla, comp. da xaùxóg 'stesso, identico'e xóyog 'discorso
tautologie. = denom. da tautologia, con suff. frequent
un gruppo chetonico e il composto che da questo deriva per migrazione di atomi di idrogeno
migrazione di atomi di idrogeno, così da trasformare il gruppo chetonico in un gruppo
alcolico terziario. = deriv. da tautomero; voce registr. dal d.
dal gr. xaùxóg 'stesso, identico'e da sillabico (v.); voce
2. tose. arcolaio di legno costituito da quattro tavolette che ruotano intorno a un
bonavia, 78: dielle uno ferro doppio da tavelle e due tavelle di quelle d'
tabella. tavellato, agg. costituito da tavelle. barbaro, 294: ponevano
sm. tavellatura. = deriv. da tavella, col suff. dei pari.
tavellatura, sf. struttura orizzontale costituita da tavelle affiancate, usata in partic.
. per soffittature. = deriv. da tavella. tavellière, sm. disus
maestri e tavellieri. = deriv. da tavella, n. 2. tavéllio
anziché taverneggiare la guerra, mio tavellio da far lo mio testamento. ibidem, 91
del bocal di vino, = denom. da taverna, col suff. frequent.
e tavemaia, in conven da tavelloni affiancati, usato in partic. per
alle monache tutte quan- = deriv. da tavéllone, col suff. dei pari pass
lo più d'infimo ordine e frequentata da persone scioperate e da ubriaconi, bettola
ordine e frequentata da persone scioperate e da ubriaconi, bettola. -con meton.:
non visitar le chiese. s. bernardino da siena, 112: eliino vanno così
vedea venire, / tutti ribaldi e gente da taverna; / e peggio in ponto
ribaldo a cinguettar s'appiglia / versacci da taverna e da canaglia! / deh fa
s'appiglia / versacci da taverna e da canaglia! / deh fa del sangue suo
.. che qualche spazzaturaio di stornelli da taverna faccia le grasse risate su 1 'calembour'
l'unità », 8-ix-1989i 1: nazismo da taverna, coltivato e confortato nel seno
come avete inteso, separati l'uno da l'altro: le taverne, quegli che
. averani, iii-305: taverna è detto da 'tabema'; e pure 'tabema'significa
si vendono merci, anzi ogni edilìzio da abitare: dove che in toscano taverna
quadrupede mansueto portava cotidianiamente some di vino da sant'apollinare alla tavemella. marotta,
22-43: or so cusì avvilato / da una mercennara, figlia de tavernaio.
del genere del motteggiare e della misura da guardarsi in questa parte, acciocché alle viltà
= dal lai tabernarius, deriv. da tabema (v. taverna).
vadia tavemando. = denom. da taverna. tavernàrio, agg.
e bettole. pratesi, 4-54: da quella sera quella società tavemaria...
dotta, lat. tabernarius, deriv. da tabema (v. taverna).
taverna. = nome d'azione da tavernare. 2. chi frequenta
, 16-50: volevano farci una tavemetta da pirata con mansardina stile ming, ma io
taverna; oste, vinattiere. bartolomeo da s. c., 23-3-11: chiudi
per certe pigioni, un dì ricevette da lui molta villania. guido delle colonne
; quivi li mercatanti. s. bernardino da siena, 855: tu vai
luoghi ed appresso le genti ben vestite, da poi le genti basse: come tavernieri
che vendono e fanno vino e dànno da mangiare. foscolo, xv-53: l'affare
pratesi, 238: anche demo a vanni da bisenco per ii tavole, le quali
cipolla), bisogna che le levi da un castagno di fusto liscio, che non
o, comunque, difficili. simone da cascina, 78: o beata taula,
tavola nel naufragio, tornati, fanno da profeti e predicono spacciata per pavia anche
timidità d'un attore improvvisato che proveniva da una scuola. bacchetti, 2-i-283:
acqua. 3. mobile costituito da un piano di varia forma e materiale
altri elementi di sostegno (tavola fissa da parete, tavola estraibile, ecc.)
alloggio vi debbono essere le occorrenti panche da sedere, i tavolotti, e le tavole
canterali, portati a braccia un po'da tutti. ojetti, i-47: sopra
: quattro dita di distanza su un orologio da tavola possono fare un disvario di tempo
di tempo ben notabile. -tavola da gioco: quella utilizzata per i giochi di
prendere interesse alle quadriglie e alle tavole da giuoco, con una noia mortale,
: le due ossa delle braccia si dipartivano da quelle delle spalle con una rigidezza da
da quelle delle spalle con una rigidezza da tavola anatomica. -tavola operatoria:
come un libro. -disus. tavola da notte, comodino. ghislanzoni, 18-28
ghislanzoni, 18-28: nel cassetto della tavola da notte dove aveva riposto l'orologio,
tavola signorile. carducci, ii-12-04: esco da tavola dopo bevute due bottiglie del famoso
tavola per venti commensali. -servizio da tavola: l'insieme di posate, di
. pirandello, 7-72: il servizio da tavola era stato fornito per l'avvenimento
tavola era stato fornito per l'avvenimento da un trattore della città, che aveva anche
gli è 'n tavola, signori » / da patroclo lo sguattero gridare.
conviti senza risparmio pur co'tesori ammassati da perseo. f. giustiniani, lii-1-207:
. donato degli albanzani, 52: da questo è venuta la delicatezza e lo
andare a mangiare li gentiluomini suoi) da ducati quarantamila l'anno. m. cavalli
tavole rasserenandosi alquanto il tempo, accomiatatosi da suo cugino sorse a cavallo per dormir
cui vengono serviti piatti caldi e freddi da consumarsi rapidamente al banco, su alti
di essere un grand'agricoltore. -vino da tavola: v. vino. -ant
, mosè scrisse il decalogo dettatogli da dio, sul monte sinai.
viii-2-17: ebbe [mosè] da dio due tavole, nelle quali erano scritti
, li quai elo aveva recevuo da de per leze a lo povo, elo
per serrarvi le tavole della legge, dategli da dio. groto, 1-98:
e della nuova pratica una nuova legislazione da surrogare all'antica scienza mistica delle leggi,
il suo nome, fu prezzata così poco da chi la fece fare, che per
mi venne anche ammirata una tavola operata da giovanni di paolo senese, nella quale è
qual era la croxe scolpia. niccolò da poggibonsi, cxxxi-45: nella santa capella del
della tavola ritonda, nel quale che cose da ridere e al tutto false abbia poste
filosafo, l'anima nostra, creata da dio, è com'una tavola rasa,
è né vertù né scienzia. dunque conviene da solo iddio questo per grazia le sia
1-88: verrò (risposi) o piglierò da leggere, / per non parer colà
perché non le appartengono neppure come materiale da costruzione. -lastra (di legno
il lavaggio (anche nell'espressione tavola da lavare o da bucato).
(anche nell'espressione tavola da lavare o da bucato). citolini, 321
, o forte, le tavole da lavare. -tavola da stiro-, quella
, le tavole da lavare. -tavola da stiro-, quella usata per la stiratura dei
la stiratura dei panni lavati; asse da stiro. banti, 10-397: sanno
, resistere al lavatoio e alla tavola da stiro per giornate sane. -piano
in tagule incerate. s. bernardino da siena, 32: stando a la predica
una e l'altra parte, cioè da consalvo e dal namurzio, pubbliche memorie e
iii-6- 105: certi geografi conosciuti da plutarco i paesi a loro ignoti sopprimevano
un prospetto o specchio) in modo da essere immediatamente e agevolmente consultabili ed esaminabili
* è vero che la insegnava soltanto da quando era entrata in vigore la riforma
eclissi, occultazioni e altri particolari accidenti da lui solo osservati. leopardi, v-887:
contarmi, lii-4-17: dicono che vi sono da 25 in 30 mila scolari. è
il computo ad un modo che non è da meravigliarsi se li trovano, mettendo in
ago. cellini, 602: ci sarebbe da dire molte infinite minuzie,...
ne mando alla signoria vostra sei stampini da attaccarsi al luogo congruo nella tavola delle correzioni
cesavano, 1-40: ma quando trovano da le tabule: cioè scriptum che hanno
prendeva regola dalle tavole del sale e da quelle delle tasse de'cavalli, dove
cittadini considerati nemici dello stato, pubblicata da siila nell'81 a. c.,
, scudo privo di figure. odorico da pordenone volgar., 134: sono tre
seconda delle epoche e delle regioni (da un minimo di 4, 35 m2 a
ognuno che una pertica milanese viene costituita da 96 trabucchi quadrati, o 24 tavole
dai pezzi di artiglieria o delle bombe lanciate da aeromobili. borgese, 1-79: rimemorava
delle chiese valdese e metodista), presieduto da un responsabile detto moderatore. legge
: formazioni a guglia o monolitiche costituite da rocce calcaree spianate alla sommità ed erose
sporgono dalla superficie dei ghiacciai, sostenuti da un piede di ghiaccio del quale,
tavoliere usato per tale gioco. uguccione da lodi, xxxv-i-608: la grada de deu
, a scachi et a solaio. andrea da barberino, iii-333: buovo n'andò
tavole, rispose: « non mi par da perdere tempo in quelle cose, ne
aventi peso specifico diverso; è costituito da un piano di legno inclinato al quale
al moto della soluzione contenente i materiali da separare, di carattere alternato in avanti
e successivamente anche pubblico, a partire da quello istituito a palermo nel 1552) per
capitolare dei visdomini, 20: serà da qua avanti sora la tola de la
rezasco, 1168]: messer leonardo da molin, messer zozzi bembo, et andrea
, 29-340: non è mai contento e da che è con me non- gli faccio
sedersi al centro della tavola (in modo da poter prendere agevolmente tutte le vivande)
adomano li freni. = deriv. da tavolaccio2. tavolaccino (tavolacino)
pur tavolaccino? = deriv. da tavolaccio2. tavolàccio1 (tavolazzo)
rastrelliere d'armi. mensole. asse da pane. ferriate. tavolazzi. c.
f. frugoni, iii-218: la corte da un'arguto fu ras- somigliata al tavolazzo
1-679: far tavolaccio, vale dar da mangiare con grand'apparecchio, splendidamente.
scopo a cui si mira. fausto da longiano, iv-116: l'uomo che pone
chi mettesse mille ventose su quelle guance da pugni, non ci correbbe perciò una goccia
una strenua difesa. s. bernardino da siena, 2-i-528: elli so'bene di
xii) e provenz. talabatz, da un lat. * talapaceum, di probabile
. tavolame, sm. legname da costruzione in forma di assi o di
, e serve per legname e tavolame da miniera. m. rigoni stem [«
figure glorificate. = deriv. da tavola. tavolante, sm.
delle giubbe rosse. = deriv. da tavola, col. suff. dei part
pace, perché gli parrà differenzia grande da una guerra dove il peggio gli possa succedere
che sopravvenissi. = denom. da tavola. tavolare2, agg. che
amministrazione fiat, 710: l'immobile da acquistarsi dalla società adriatica ferramenta e metalli
aiutanti tavolari. = deriv. da tavola. tavolata, sf.
. bernari, 3. 368: da quella sera il marchese abbandonò il suo abituale
fresche appena fatte dalla madre, tagliatelle da pastasciutta e tagliatelline da brodo.
madre, tagliatelle da pastasciutta e tagliatelline da brodo. 3. disus.
di tessuto corrispondente alla lunghezza della tavola da calmuccare. carena, 1-310: 'tavolata'
può distendersi in una volta sulla tavolata da calmuccare. con una pezza si fanno di
famiglia delle tefriti. = deriv. da [osteria del] tavolato, presso roma
. ant. e letter. costituito da tavole di legno, da assi di
letter. costituito da tavole di legno, da assi di legno (un ponte,
de la piazza de la meta. niccolò da poggibonsi, cxxxi-a6: quando entri dentro
sf.). superficie piana costituita da tavole di legno accostate e variamente connesse
, dove ser crappelletto giaceva, dividea da un'altra. anonimo romano, 1-122
fondo grandemente al fine di tali tavolati. da porto, 1-160: fece legar molti
vedo il letto disfatto e la coperta da cavalli penzoloni sull'orinale e i buchi
indicavano i sacconi distesi sull'impiantito ricoperto da un tavolato sconnesso e marcio. bernari
, gli interstizi de'quali sono riempiti da un tavolato di mattoni. -palcoscenico teatrale
frantumi degli altri vasselli, che ripercotendolo da ogni lato vi accesero il fuoco.
/ poche reliquie raccorremo, tanto / da comporne una bara piccio- letta.
scivolare sul primo piano di casse, da questo sul tavolato del camion.
intruso. -tavolato continentale-, costituito da bassipiani di altitudine compresa fra i 250
= dal lat. tahulatum, deriv. da tabula (v. tavola); la
i terreni. = nome d'agente da tavolare1. tavolatura (tablatura)
per mezzo di note eseguibile dagli stromenti da tasto. -al figur. schema esemplare
, misurazione di terreni seminati a grano da parte di un magistrato a ciò deputato
terratico. = nome d'azione da tavolare1-, per il signif. n.
, mensurazione. = nome d'azione da tavolare1. tavoleggiante (part.
'frack'non suo, preso a prestito da un tavoleggiante. p solari [« omnibus
», 9-iv-1950], 6: da generazioni i camerieri di trattoria venivano dall'
. dopo qualche anno il tavoleggiante aveva da parte abbastanza da diventare padrone. c
anno il tavoleggiante aveva da parte abbastanza da diventare padrone. c. c.
. c. n. l. dipendenti da aziende del settore turismo (1994- 1998
le novelle tra loro, cavandole fuori da un gran fascio ai manoscritti e di
dopo mangiato. = denom. da tavola, col suff. frequent tavolèlla
venduto il giovane la tanta cortesia usatagli da quel rustico, tolse lo stile e una
: sappiate che tutti (questi uccelli da caccia) hanno una tavolèlla in su che
magistrati, messo in piazza un tavolèllo da contar moneta, corrompevano svergognatamente il popolo
ne le cappelle. = da tavolato2, con cambio di suff.
carducci, ii-5-125: par... da considerare circa le iscrizioni, che,
delicatamente fra le dita inanellate il biglietto da cento. -tavoletta da stiro:
il biglietto da cento. -tavoletta da stiro: rettangolo di legno o, anche
polsi, collo e petto delle camicie da uomo. -copertina di libro.
buono fuoco e una tavoletta tonda apparecchiata da cena delicatamente. firenzuola, 218:
le ginocchia la tavoletta che gli serve da tavolino, una tavoletta fornita fin di
si grattava una tavoletta di cioccolata meunier da due palanche. a. boni
196: si scrive / con lo stil da scrivan velocemente / in agguagliata e piana
scrivano i fanciulli le ragioni insegnategli loro da lor maestri. settembrini, 2-65: i
e sulla quale si distende l'inchiostro da intriderne i mazzi ovvero i rulli.
. moretti, ii-429: non facevo da prima differenza fra zincografia e tavoletta di bosso
mare di enrico pirajno barone di mandralisca da lipari a cefalù con la tavoletta del
tavoletta del ritratto dell'ignoto d'antonello recuperata da un riquadro delle stipo della bottega dello
or nell'altra. 7. tabella da esporre al pubblico con avvisi d'interesse
tauletta de le addizione che se ha da fare ad diete auge del sole per ogni
aiuole sono divise in varie tavolette pentagone da giunture trasversali connesse quasi a ginglimo o
di immissione di dati grafici, costituito da un supporto su cui è possibile segnare
tre tessere coperte, spostate con grande rapidità da chi tiene il banco. bianciardi
per il controllo effettuato dal comandate o da altri ufficiali. dizionario di marina [
prova]: i cibi vengono prelevati da un rancio qualsiasi da indicarsi dall'ufficiale di
cibi vengono prelevati da un rancio qualsiasi da indicarsi dall'ufficiale di guardia, al
spesso arricchito di guarnizioni, e sormontato da uno specchio, anche a più luci
le forcine pe'capelli, i ferruzzi da arricciare, e mill'altre bazzicature da acconciar
da arricciare, e mill'altre bazzicature da acconciar visi e capel li
diffuso profumo di paste e di farine da tavoletta mi faceva pensare a un favoloso gineceo
ruolo. -in senso generico: tavolo da gioco. folgore da san gimignano
: tavolo da gioco. folgore da san gimignano, vi-ii-146 (13-3):
, iii-3-18: che vuol dire, che da giuocatori si mostra comunemente sì poca cura
2. con meton.: gioco da tavola (con partic. riferimento alla
proverbialmente, simile alna, sul tavolino da tè, sulla scrivania, sul pianoforte,
. per simil. il piano del tavolo da biliardo. 4. in senso generico
, i-176: la scimia, sconcertata da tale risposta, tacque per poco tempo;
'storia'del colletta, che ho pure da oltre a otto giorni sul mio tavoliere
alla vista che riso e soavità ». da vero? anche fra le alpi,
figur. testi fiorentini, 205: da ora inanzi m'abandono e metto in
di questa mia barca non si fa differenza da re a rocco, da pedina a
si fa differenza da re a rocco, da pedina a dama. guerrazzi, 1-292
intrapresa o una decisione risolutamente presa, da cui non è più possibile tirarsi indietro.
, non dimandati. = deriv. da tavola, per adattamento del fr. ant
che uno di tesoriero publico diventi un tavoliero da cornacchie e da corvi, se non
publico diventi un tavoliero da cornacchie e da corvi, se non è destro da senno
e da corvi, se non è destro da senno, a riuscirne. ottonelli,
ii-132: non ebbero costoro sempre né da per tutto lo stesso nome; or si
13-158: quando poi aveva saputo che da cambiatore e prestatore dietro lo schermo d'un
fatto grandi risate. = deriv. da tavola, nel signif. n. 34
presto l'università. = deriv. da tavolino, con il suff. dei pari
un cinema elegante? = deriv. da tavolino, col suff. dei pari.
panzini, iv-976: 'tavolinésco': da tavolino, fatto stando a tavolino:
. e = deriv. da tavolino. tavolino, sm.
di preziosi tavolini, vi adomò un appartamentodegno da esser veduto per la rarità, pel gusto
-tavolino a ribalta: quello costituito da uno sportello o da un piano incernierato
: quello costituito da uno sportello o da un piano incernierato orizzontalmente che si può
per di sotto con un contrafforte, forma da sé tutto un tavolino di compenso,
ingombro nella stanza. -tavolino da gioco-, tavoliere per i giochi della dama
trac. -anche: quello, ricoperto da un panno verde (nell'espressione tavolino
sul letto stesso dell'ammalato mettere tavolino da giuoco, e far correr le carte.
intorno al tavolino verde. -tavolino da o di notte-, comodino. carena