. d'annunzio, 1-88: io da ora innanzi non darò cataloghi di 'toilettes',
, stampato / sopra immobili tende / da un'ignota lanterna. g. giudici,
procedimenti di stampaggio; formato o ritagliato da una lastra mediante stampaggio. l.
elettrico in cui alcuni componenti sono ottenuti da una base di laminato fenolico per stampaggio
perdei / quel dì che ti partisti da colei / che stampata ritengo in mezzo 'l
ricordo stampato nella mente de'suoi figliuoli da miscipsa re di numidia. foscolo,
pagana. 17. segnato indelebilmente da un'esperienza (l'anima).
aver sua serenità raccomandata la ingiuria fattami da que'malvagi stampatori. ariosto, 1-iv-67
luigi in dalmazia, potesse esser vinto da così poco numero di gente, e peravventura
mediante stampaggio a caldo articoli vari costituiti da materiale termo- plastico... '
copie fotografiche e di pellicole cinematografiche positive da negativi. gonnelli, 1-183: 'stampatrice
. = nome d'agente da stampare. stampatório, agg.
, cxiv-4-246: ebbi poi il mio platina da milano passato per le mani stampatorie,
. = agg. verb. da stampare. stampatura, sf.
quelle stesse parole. = nome trazione da stampare. stampazióne, sf.
piacere. = nome d'azione da stampare. stampèlla (stanfella)
mi significa di avervi ritrovato in istato da passeggiare la stanza senza stampelle. d'annunzio
appoggiarsi alla stampella di qualcuno o fare da stampella a qualcuno). rebora,
-utile precetto, insegnamento che serve da indicazione o da orientamento nell'agire.
, insegnamento che serve da indicazione o da orientamento nell'agire. campanella, 990
usato f>er appendere gli abiti e costituito da un'asta vertica- e, da
da un'asta vertica- e, da una traversa e da un gancio.
e, da una traversa e da un gancio. savinio, 27-282
diverse ipotesi proposte di un deriv. da stampare nel signif. (non attestato)
di 'pestare, lasciare una traccia', o da stampa nel signif. (non attestato
che lascia un'impronta'o, ancora, da stampo 'piede'(che sarebbe attestato nel
gotta, / talaltra con un far da piroette. = denom. da stampella
far da piroette. = denom. da stampella. stamperìa (region.
il nome dello stampatore o dell'ente da cui dipende. magalotti, 7-147:
400: dipoi è il far lettere da stampa, ma di questo ne la stamperia
4. la lega metallica, composta da antimonio, piombo e stagno, con
enciclopedia hoepli, 1-iii-4241: 'stamperia': lega da stampa, la lega da tipi e
: lega da stampa, la lega da tipi e caratteri da stampa: antimonio,
stampa, la lega da tipi e caratteri da stampa: antimonio, piombo e poco
qui diversi altri stampati, e stampati da me con una mia piccola stamperiuòla a mano
a mano. = deriv. da stampare. stampètta, sf.
tua carissima ultima lettera, m'ha dato da pensare un pezzo. leopardi, iii-51
, iv-462: 'stampiglia': è voce usata da molti per 'stampino'. riprendesi tale uso
! -modulo stampato con spazi bianchi da compilare a mano, usato come ricevuta
= dallo sp. estampilla, deriv. da estampa 'stampa'. stampigliare, tr.
porto un affare che rappresenta dei buoni da mille e lui dice che gli guasto l'
guasto l'onore. come se i buoni da mille fossero 'stampigliati'col bollo d'onore
riesce nello sforzo. = denom. da stampiglia. stampigliato (part.
appena. -carta stampigliata: carta da parati. govoni, 3-97: le
2. per simil. macchiato da un'impronta. bartolini, 19-86:
. = nome d'agente femm. da stampigliare. stampigliatura, sf. timbratura
simboli. = nome d'azione da stampigliare. stampiglio, sm.
della stampigliatrice. = comp. da stampiglia e grafìa (v.).
uno stampino. = denom. da stampino. stampinata, sf.
dello stampinare. = nome d'azione da stampinare. stampino, sm.
una fronda di mimosa / nello stampino da paste / della stella d'italia del berretto
n-x-1087], 51: « se dipendesse da lei quale materia le piacerebbe veaere insegnata
un segreto che non può essere appreso da chi si impadronisca dei suoi moduli,
mando alla signoria vostra sei stampini da attaccarsi al luogo congruo nella tavola delle
) non permettono. = comp. da stampino e grafìa (v.).
belleza. = denom. da stampo. stampista, sm. e
nico. = deriv. da stampo. stampita, sf.
trobadorico-provenzale, fortemente ritmata e accompagnata talvolta da un testo, la cui struttura melodica
piacque, si misero a mangiare. antonio da ferrara, 134: o iscostumata
al minore! selva, 5-122: da indi in poi solo persone infami..
sonoro / che potrebbe trar l'anime da dite. d'annunzio, v-2- 255
fr. ant estampie), deriv. da estampir 'battere i piedi', che
conio per le monete. tommaso da faenza, xvii-282-57: foll'è ciascun che
dentro gli stampi. -a o da stampo (con valore aggett.):
dietro. la trancia, la pressa da stampo, la fila dei banchi ordinati.
. riferimento alla pavera). sforzino da carcano, i-2-35: non restarò di dire
tetto, il solarino, per le reti da pesca e da caccia, e per
, per le reti da pesca e da caccia, e per le panie, le
polveri, il fucile e gli stampi da richiamo. 7. pezzo di tela
v.). = deverb. da stampare. stampóne1, sm. tipogr
. = etimo incerto: forse da connettersi con schiampa e stiappa per schiappa1
vivevo allora in cerca di fandonie / da vendere. in quel caso un musicologo /
non pagare i debiti raccontava sempre miserie da torcere il cuore, fame e sete in
. 6. per estens. uscire da una condizione di clandestinità. - anche
, con valore di allontanamento, e da un denom. da tana (v.
allontanamento, e da un denom. da tana (v.).
gli vide quanti erano fatti in brani da due grandi orsi, stanati dalla boscaglia.
di stanca bellico-fascista. = deriv. da stancare1. stancàbile, agg.
fuoco). salvini, 13-55: da quel tempo / ricordevole sempre dell'inganno,
fuoco. = agg. verb. da stancare1. stancabilità, sf.
predisposizione a stancarsi. = deriv. da stancabile. stancabùe, sm
spirituale. = nome d'azione da stancare1.
gli ebrei... nel talmudde, da loro tanto stimato, che lo pareggiano
talmud, che è in esso compreso o da esso deriva; che si fonda su
la scienza di bersith seguita... da molti talmudisti la quale è stata abbracciata
quale è stata abbracciata dal pico, e da molti altri fra nostri. papini,
talmudisti, interrogando e perforando il testo da ogni parte. 2. agg
presso gli arabi. = deriv. da talmudista. talmuto, sm.
sindalo sacerdotale. = deriv. da tumulto, con metatesi. talo1
il tallo e il gioco maladetto / han da monelo ogni virtù sbandita. baldelli,
, xxxv-i-266: trag- gete simigliansa / da l'amorosa usansa, / che dà al
nata e nutrita, che tal ora sarà da ogni studio non solamente privato, ma
ogni studio non solamente privato, ma da gente studiosa lontano. lapidario estense, 159
talor m'arresto. s. caterina da siena, v-35: talora mi voglio stare
e aperto, talor distinto e compartito da colline e da monticela. casti,
, talor distinto e compartito da colline e da monticela. casti, vi-307: va
soddisfacimento della curiosità. = comp. da tal [e] e ora2 (v
vilmente vestito. = comp. da tal [e] e otta (v
, 188: né senza morte talpe da la terra, / né mai pesce da
da la terra, / né mai pesce da l'acqua si disgiunge. sarpi, vii-
alfin quella tapina vede un fuoco / splender da lungi, ed i campi attraversa /
maria di gesù. -di, da talpa (con valore aggett.):
secco e nero, con gli occhi da talpa,... mi guardò circospetto
tondo che era stanco di quella vitaccia da talpa. stuparich, i-288: è penosa
per essere così intalpata. -nebbia da talpe, nebbia particolarmente fitta, che
. carducci, ii-16-278: ieri nebbia da talpe tutto il giorno. 2
mantelli a onde, / che mai da lor salute non si svelve. leoni,
che lunedì, passando per fiumicino, arrivava da grottaferrata. la stampa [24-i-1990]
di una folta colonia di polacchi che da circa venticinque anni lavorano nelle miniere di fluorite
quei conetti?.. visti un po'da lontano si scambierebbero per talpaie.
del risparmio italiano. = deriv. da talpa. tàlpidi, sm.
bergamo un talpino. = deriv. da talpa-, cfr. anche lat tardo talpinus
signif. n. 2, non è da escludere un accostamento a tapino.
adattamento dal fr. taupin, deriv. da taupe (v. talpa).
la corrispondenza tra l'asse di una bocca da fuoco e la linea di mira;
e l'altro nella culatta della bocca da fuoco, s'individua visivamente l'asse
visivamente l'asse dell'anima della bocca da fuoco, rendendo possibile controllare il parallelismo
cristo era in bordo o col vairolo / da poi che non sapevan chi ess'era
un'idea radicata nell'apparizione e questa riluce da talune di esse in modo..
vanno talune come gloriose / quadrighe tratte da cavalli bianchi. -in correlazione con
ingegno al pittore. = comp. da tal [e] e quale (v
non venga voglia di scrivere una dissertazione da far leggere a qualche amico, o a
e l'antico diadema. -seguito da altro: un altro, qualcun altro.
menare talvolta a casa. s. bernardino da siena, 223: per tal parola
de'conti, ii-54: un pensier mosso da ragion talvòlte, /... /
moto tiene a vile / raro è squassato da trasalimenti. / così suona talvolta nel
1-vi-528: questa proserpina taì volta è da intendere per una cosa, e tale
, lucido e durissimo e mesocarpio costituito da polpa bruno-rossastra o quasi nera, con inclusi
gonfie. vincenzo maria di s. caterina da siena, 387: la pianta del
. tamarindus (sec. xiv) e da questo al fr. tamarin, spagn.
volta ma a ritmo costante. = da un termine indigeno dell'amazzonia, attraverso lo
volse veder me. = comp. da tal [e \ e volta1 (v
excessivamente lo ama, che s'intinsichisce da sé ad sé. giroldi, 1-76:
chi te penssi esser tamagno? bonvesin da la riva, 1-115: mai no sera
gli homi haran brega de poer se deffende da gure e da cegogne. simone litta
brega de poer se deffende da gure e da cegogne. simone litta, lxxiv-199:
peli solo alla base ed è rappresentato da due sole specie di formichieri, il tamandua
voce dotta, lat scient. tamandua, da una voce di origine tupì, attraverso
questo onore ke avea tamantu. bianco da siena, 2-84: benedetta sia tu [
tamanti, che bene si possono vedere da la lunga. -tanto intenso (un
raso di diversi colori. = da materasso (v.), per metatesi
stipole, fiori ermafroditi, calice formato da 4 a 5 sepali liberi, embicati,
sepali liberi, embicati, frutto costituito da una capsula contenente numerosi semi per lo
contenente numerosi semi per lo più ricoperti da lunghi peli; comprende no specie delle
nera in toscana tamaro, vocabolo corrotto da tammo, dal quale chiamaron i latini
fama. = voce espressiva, forse da accostare al turco temala 'spettacolo'. tambasciare
sia vera, non si riformerà mai che da se stessa. cesarotti, 1-viii-371:
spira solo vendetta. = denom. da tambascià. tambàu, sm.
corto che servono per murargli su muricciuoli da sedere. targionitozzetti, 7-8: saper bene
e tambellonaccio. = forse deriv. da tavella (per cui cfr. milan.
bresciano tamberlà 'percuotere'), deriv. da tamburlo 'timballo, tamburello'e,
- salgari, 25-129: una granata da trentadue pollici attraverso le tambure basterà ad
il tamburac- cio è un grande strumento da suono alla moresca simile di figura ad
bocca aperta come la fenditura della cassetta da tamburagio- ne. = nome
ne. = nome d'azione da tamburare. tamburàio, sm.
., tamburai. = deriv. da tamburo. tamburaménto, sm. falegn
spessore desiderato. = nome d'azione da tamburare. tamburare, tr. percuotere
in casa l'uomo si fa la giustizia da sé, che si tamburano come vitelle
fanno perché... passi il vento da pertutto a far che la pelle si
vetri della finestra. = denom. da tamburo. tamburata, sf.
feciono vedere. = deriv. da tamburo. tamburato (pari.
e continua scarica di colpi d'arma da fuoco. bilenchi, 14-114: due
». = nome d'azione da tambureggiare. tambureggiante (pari. pres
, e mardacai; col lascialo pur dire da tambureggiante. letto, tamburellava monotonamente
rullava solo, e il suono, da lontano, non era dissimile da quello di
suono, da lontano, non era dissimile da quello di un tamburello per gioco.
due parti uguali e che consiste nel lanciare da una parte all'altra con tale attrezzo
dietro la villa che era tutta circondata da grandi alberi nudi, doveva aver luogo una
nastri e degli stoppini; è costituito da una piccola calandra collegata ad una bilancia
di cilindro molto schiacciato, spesso corredato da veletta nei modelli più eleganti.
tamburetti chiamati ndembo, coperti di pelle da una parte sola e cerchiati con laminette
iii-217: tutto azzimato e olezzante sì da sembrare un imbalsamato cadàvere, sedersi sull'orlo
i buccheri] a profumare con pastiglie da fuoco delle più ricche, e subito cavati
, 1-821: i tamburieri poi sono differenti da questi [tamburini] fuor di modo
e vinezia. = deriv. da tamburo. tamburìglia, sf.
tassoni, xvi-920: è... da credere che i timpani partici fossero le
tamburina1, sf. ant. orologio da tavolo di dimensioni alquanto ridotte, onde
, 114]: 'tamburina': piccolo orologio da tavolo, che po [dei cavalli
-battere velocemente sui tasti di una macchina da scrivere. calvino, 1-215:
tra urli, fischi e canti, accompagnati da un fragoroso tambureggiare di colpi battuti dai
crocicchi senza nome. = denom. da tamburo, con suff. frequent.
di tambureggiare), agg. accompagnato da un suono ritmico, cadenzato (ilpasso di
il medio, erano percorse a tratti da piccoli spasmi i quali, se non si
pensando. = nome d'azione da tamburellare. tamburellante (part. pres
). monelli, i-83: stamane da bassano che tamburellante insistenza di bombardamento su
con fracasso sulle lamiere ondulate che facevano da tetto alle baracche dei magazzini.
una scala cromatica. = denom. da tamburello. tamburellato (part. pass
, agg. colpito, fatto risonare da una pioggia fitta (una superficie).
, 3: una triste tettoia tamburellata da una pioggia monotona. tamburellìo, sm
a meno. = deriv. da tamburellare. tamburellista, sm.
di tamburello. = deriv. da tamburello1. tamburèllo1 (tamburèllo)
. strumento musicale a percussione, costituito da una membrana tesa su un sottile cerchio
come giocattolo infantile. folgore da san gimignano, vi-ii-150 (17-2):
? vincenzo maria di s. caterina da siena, 60: seguitando un suono strepitoso
] all'occorrenza, con le sue mani da sgoz- zatore, il tamburello. jovine
, che si trascina dietro una custodia da violoncello che non si chiude. -per
numero. = nome d'azione da tamburinare. tamburinare, intr.
tutta l'italia. = denom. da tamburo, con suff. frequent.;
numero. = nome d'agente da tamburinare. tamburino1 (tamborino,
qual cosa differì tre giorni / la città da renderne al saracino; / il qual
a solo / a suon di tamburin da bacaccino. luca da caltanissetta, 290:
suon di tamburin da bacaccino. luca da caltanissetta, 290: continuamente sona con
nel suo asse segnata g. giuseppe da capriglia, 23: il fusello di questa
la staffetta / si mosson due ghiandaie da barletta. fontano, 1-30: andati pur
, farò come il tamburino che tiene da chi vince. buonarroti il giovane, 9-576
rivoltan frittate, e tamburini / saltan da qua a là, scambiando manto.
l'orario deglispettacoli. = deriv. da tamburo. tamburlano, sm.
larghe maglie tesa internamente per porvi panni lini da rasciugare o da scaldare al fuoco di
per porvi panni lini da rasciugare o da scaldare al fuoco di un veggio, o
scaldare al fuoco di un veggio, o da un caldano, sopra il quale il
una dichiarazione che gli hai avuti in dono da me. cicognani, v-1-477: l'
essenze, o gli spiriti, che escono da un tamburlano, quante sono le sorte
a foggia di tamburo, con manico da una parte e un vaso dall'altra,
circolare aperto nella volta amplissima, chiusa da un tamburlano a cristalli, che si
si diletti, / se invece d'adescarlo da piccino /... / gli
, piemont. tambiirlàn), deriv. da tamburlo, var. seti di tamburo
grossi xn. = nome d'agente da tamburlare, var. di tamburare.
nel quale l'elemento vibrante è costituito da una o due pelli tese su un supporto
, / trombe, tamburri ed organi da gioco. boiardo, i-i-ii: parigi risuonava
, i-358: dirugginir di catene udiva da fosse e segrete, e rullar di tamburi
si diffondeva il frastuono delle orchestrine accentuato da colpi di tamburo e di piatti tra il
, 468: la parte mezzana è serrata da due pelli o tamburi ben tirati sopra
quali fanti 400, sono due tamburi da battaglia almanco. machiavelli, 1-ii-424:
che ne riceve l'ordine od il segno da chi comanda. -tamburo principale-,
m. fiorio, 164: la trave da l'altra parte ha una ruota a tamburo
della natura, 1-xi-125: il tamburo, da cui si sviluppa la corda del peso
del peso. 6. negli orologi da tasca, piccola scatola cilindrica, dotata
a uso di molla, la quale da una delle sue estremità è attaccata al
,... il quale è attraversato da un albero che gli serve d'asse
uro a diviso internamente in tante caselle da un determinato numero di pareti fisse,
larghe maglie tesa internamente per porvi panni lini da rasciugare o da scaldare al fuoco di
per porvi panni lini da rasciugare o da scaldare al fuoco di un veggio, o
scaldare al fuoco di un veggio, o da un caldano, sopra il quale il
osserva nelle opere più ragguardevoli. maironi da ponte, 1-i-71: si ammirano nel
] bisogna figurare la campana, chiamata da vetruvio timpano overo tamburo, ornato
e bistrattare per i giudici li uomini da bene a posta di uno pazzo
un'apertura, per la quale si può da chi vuole mettervi dentro, ma non
, che ciascuno di loro facci fare da quelli uomini una cassetta ad uso di tamburo
drento uno san giovanni, e descripto da piè: 'tamburo d'ordinanza'; e
voglio aspettare. bacchelli, 3-158: da un sommario di spese previste fattogli a tamburo
zufolo. -comportarsi in modo da farsi notare; fare o farsi pubblicità
, che purtroppo oggidì si vede prima da molti perduta sul tamburo. colletta [tommaseo
culo (del cavallo marchiato), cavalli da tamburo. 18. dimin.
anche assol. = denom. da tamburone. tamburóne (tamburlóne)
i santi benedetti. = deriv. da bussa, con prefisso tam-di origine onomatopeica.
gridio, un tambussarsi, un braveggiare da caserma, un vero rompicollo.
2. picchiettare con le dita la parte da auscultare. dossi, ii-219: io
ecc. guerrazzi, 9-ii-143: da capo il prete la tambussava con parole
le carcasse degli animali macellati in modo da facilitare il distacco della pelle dalla carne
, 60: troppo lo occupava il versar da bere a monsignore, o lo slacciargli
fatto l'effetto. = deriv. da tambussare. tambussato (part.
le api. = deverb. da tambussare. tamen {
, tamen ancora leva lo dolor fatto da flegma. = voce lat.
. le macchie di tamerici apparire come sorgenti da un piano d'aria. montale,
del papa, 6-i-43: non escludere da simile uso il sassofrasso, e il
india sudorientale e di ceylon, caratterizzata da pelle scura, statura medio-bassa, cranio
. a. c. e usata da più di 30 milioni di persone; è
nella parte settentrionale dello sri lanka e da comunità di emigrati in malesia, in
dall'ant. dravidico dramila o damila, da cui il sanscr. dravida 'etnia
vita nera in toscana tamaro, vocabolo corrotto da tamno dal quale chiamarono i latini la
tr. region. setacciare. gidino da sommacampagna, 2-199: la seda de uno
2-199: la seda de uno tamixo da tamixaré farina. cennini, 3-190: abbi
manovella tamisa. = denom. da tamiso-, cfr. anche fr. tamiser
. setaccio, per lo più costituito da un panno di tessuto leggero e filtrante
panno di tessuto leggero e filtrante o da una rete di filo metallico talora distesi
intelaiatura dotata di manico. gidino da sommacampagna, 2-199: la seda de uno
2-199: la seda de uno tamixo da tamixaré farina. cennini, 3-65: abbia
coverto, a modo gli speziali, da tamigiare spezie. ventura rosetti, 1-24:
di appoggio della barra del timone costituita da un semicerchio di metallo rigido. carena
voce di area napol., deriv. da tammurro, per tamburo. tamorlétto,
per afforzamento intampagnare. = denom. da tampagno. tampagnatura, sf.
o tampagnare. = nome d'azione da tampagnare. tampagno (ant.
. - un bel servizio / c'ho da voi! 2. tantomeno (
gastone 7, 31: si riebbero tampoco da morte a vita tutti i ministri che
= dallo spagn. tampoco, comp. da tan 'tanto'(che è dal lat
vani di una struttura a telaio o formata da travi e piedritti con funzione di delimitazione
tamponaggio in muratura. = deriv. da tamponare. tamponaménto, sm. medie
lo più preceduto dalla negazione né o da un altro avverbio negativo con valore rafforz
multe volte perfidiare ad quello ve fosse da dicto re dicto. castiglione, iii-
stanza vuota e disadorna; non ho tampoco da offrirvi da sedere. r. corniani
disadorna; non ho tampoco da offrirvi da sedere. r. corniani [« l'
: l'illuminazione della tangenziale era intermittente da un'ora, e si erano già avuti
tamponamenti. = nome d'azione da tamponare; cfr. anche fr. tamponnement
= dal fr. tamponner, denom. da tampon (v. tampone).
agg. che è stato urtato posteriormente da un altro veicolo. moravia,
leggermente divelta. = nome d'agente da tamponare. tamponatura, sf. tamponamento
dalla seta. = nome d'azione da tamponare. tampóne, sm. medie
trattenere temporaneamente la fuoruscita di un liquido da un'apertura, prodottasi sulle pareti di
a un tampone violetto, cercavo qualcosa da timbrare. fenoglio, 5-iii-39: il
del tampone. 6. attrezzo da scrivania in legno, costituito da un
. attrezzo da scrivania in legno, costituito da un corpo di metallo, marmo o
di metallo, marmo o plastica, ricurvo da un lato, sul quale vengono applicati
di sviluppo a debole alcalinità, ricavato da una soluzione molto alcalina costituita da carbonato
ricavato da una soluzione molto alcalina costituita da carbonato sodico o idrossido di sodio o
tampon (nel 1430), deriv. da tapon 'tappo', con propagginazione della nasale
tapon 'tappo', con propagginazione della nasale da quella finale o per influenza di una
tam'. -il suono cupo prodotto da tale strumento o da uno strumento simile
-il suono cupo prodotto da tale strumento o da uno strumento simile. -per estens.
tam'monotono. ottieri, 3-198: da mesi e anni ascoltiamo battere il tam tam
musica sinfonica e operistica europee, costituito da un disco con lega di bronzo, concavo
una fune; percosso con un mazzuolo da timpano o grancassa, ricoperto di feltro
.. mella riconduce timoleone in abito da candidato. salgari, 23-21: si
. danzano folli tamourè sempre in abito da sera. = da un nome
in abito da sera. = da un nome indigeno polinesiano. tan
riproduce il rumore di un colpo di arma da fuoco (in partic. pistola o
animali selvatici, per 10 più costituito da una cavità naturale o appositamente scavata;
lillà, aveva tenuto una volpe presa da piccola nella tana. -cane da
da piccola nella tana. -cane da tana: ognuna delle razze di cani da
da tana: ognuna delle razze di cani da caccia da seguito (come i terriere
ognuna delle razze di cani da caccia da seguito (come i terriere e i bassotti
1 casalaschi,... innanimiti da così inaspettato soccorso, uscendo improviso da
da così inaspettato soccorso, uscendo improviso da quelle tane dove erano stati così lungamente
nostra antica tana a quella già abitata da oroboni. cantù, 488: margherita,
morte, fu tolta dalla tana entro cui da mesi languiva. 4.
levrere tenuto uno longo spacio a laccio, da una medesma tana cavò arditamente dui lepori
il suo uso locale. = forse da un volg. * subtana [caverna]
flora italiana è il tanacetum vulgare, da cui si ricavano sostanze che agiscono come
che si conosce in italia, produce da una radice molti grossi, alti e forti
lineamenti / tanaglici. = deriv. da tanagra1. tanaglino, agg.
di donna ignuda. = deriv. da tanagra1. tananài (tananàio),
pareva un inferno. = deriv. da tananai. tanare, intr.
nevi e brine. = denom. da tana. tanatocenòsi, sf.
comp. dal gr. mvaxog 'morte'e da cenosi1 (v.). tanatocrèsi
biol. sfruttamento alimentare o protettivo compiuto da organismi viventi su organismi morti di altre
comp. dal gr. mvaxog 'morte'e da fobia (v.). tanatofòbico
comp. dal gr. mvaxog 'morte'e da mania (v.).
comp. dal gr. mvaxog 'morte'e da [termo \ metro (v.)
comp. dal gr. mvaxog 'morte'e da prassi (v.). tanatoscopìa
. region. in sardegna, podere recintato da siepi o da muriccioli, destinato al
sardegna, podere recintato da siepi o da muriccioli, destinato al pascolo delle pecore
d'annunzio, v-1-742: questo viene da un trattura d'abruzzo e questa da
da un trattura d'abruzzo e questa da una tanca ai sardegna e questo da un
questa da una tanca ai sardegna e questo da un trullo della puglia piana. deledda
. = voce sarda, deverb. da tancare 'chiudere, serrare', di origine
. = voce sarda, deriv. da tanca *. tancheggiare e deriv
delle cisterne. = deriv. da tanca. 1. tanco1,
: si fece offerta di fiorini quarantamilia da spendersi per li ponti...
spendersi per li ponti... da pagarsi in tre equali tande. =
. bassani, 4-44: stavamo assieme da più di due mesi, ormai, e
in origine designava una carrozza leggera tramata da due cavalli, uno davanti all'altro,
, che venea / a chaxa. cà da mosto, 1-78: tandem pervegnemo a
gergo ciclistico. = deriv. da tandem1. tando { tanno)
di tanno 'namoràstiti, -tu iu- da lo traìto, / corno si fosse porpore
volgar., i-187: lutti quilli signuri da tando la recipero per cara figlola promettendo
= dal fr. tannò, deriv. da tanner 'conciare', che è dal lat tardo
tanècca, sf. region. imbarcazione da trasporto. d'annunzio, 3-21:
gran danno. = deriv. da tanè. tanèo, sm.
denti tutta la grappa che aveva ingurgitata da verona. = denom. da
da verona. = denom. da tanfo. tanfaruzzo { tanfaruzo),
sensibile... critica italiana ha messo da parte per me. = deriv
per me. = deriv. da tanfo. tanfo, sm.
: un tanfo insopportabile di putrefazione saliva da quel silenzio. caproni, i-53:
= dal longob. * thampf 'vapore'(da cui anche il ted. mod.
sbattuti e sudici. = deriv. da tanfo. tanga1, sm. (
tropicali (soprattutto nel sudamerica) costituito da un triangolino di cotone o di paglia o
con motivi geometrico-simbolici, trattenuto ai fianchi da tre legacci. luca da
da tre legacci. luca da caltanissetta, 286: sotto della 'tanga'seu
fin dai primi anni settanta, costituito da un semplice triangolo di stoffa trattenuto sui
semplice triangolo di stoffa trattenuto sui fianchi da laccetti, usato come biancheria intima o
, usato come biancheria intima o costume da bagno. -anche: costume da bagno a
o costume da bagno. -anche: costume da bagno a due pezzi di dimensioni ancora
dimensioni ancora più ridotte del bikini costituito da tale mutandina e da un reggiseno con
del bikini costituito da tale mutandina e da un reggiseno con coppe triangolari sostenute da
da un reggiseno con coppe triangolari sostenute da cordoncini. l. manapace [«
voce portogh. -bras., che è da ntanga 'perizoma'nella lingua bantu degli schiavi
tanga3, sf. tose. luogo chiuso da una staccionata per tenervi all'aperto le
trinava al casinò. = denom. da tango1. tangàrico, agg. (
villania tangarica. = deriv. da tangaro, per tanghero. tàngaro,
messaggero », 6-ii-1986]: c'è da giurare che poche di queste sirene 'tangate'
loro arioso ombelico. = deriv. da tanga1, col suff. dei pari.
= dall'ingl. tangelo, comp. da tang [erine] 'di tangeri'e [
sfuggita oggi. = deriv. da tangente. tangentaro, sm.
tangentomane, tangentaro. = deriv. da tangente, n. 3. tangènte
milano, iii-117: le linee tirate da ciascheduna immagine incontrandosi in qualunque parte della
, olio, vino han poi da uscire dalla parte tangente al padrone.
, e fa poi scontare sulle somme da corrispondersi ai comuni le tangenti che risultano
porta delle officine e riscuoteva alla mano, da ogni suo debitore, la tangente fissata
una transazione, ecc. pretesa illegittimamente da chi ne ha agevolato la riuscita con
con metodi per lo più illeciti o da chi ha minacciato di fare uso di
percentuale o somma di denaro versata illegalmente da privati a esponenti della pubblica amministrazione in
correnti. volponi, 2-238: una prassi da ventennio, con sperpero delle sostanze amministrate
. -somma di denaro estorta da organizzazioni criminose (in partic.,
prendere proprio lui e la sua tangentina [da 50 milioni] con quel che succede
luciano rodi. = deriv. da tangente, n. 3. tangentismo
avevano la vocazione? = deriv. da tangente, n. 3.
i tangentisti. = deriv. da tangente, n. 3.
improntato al sistema delle tangenti; caratterizzato da diffusa corruzione. g. pansa
e tangentizia crescita. = deriv. da tangente, n. 3.
dei tangentocrati. = deriv. da tangentocrazia, sul modello di autocrate, ecc
. = voce dotta, comp. da tangente, n. 3, e dal
. = voce dotta, comp. da tangente, n. 2 e dal suff
. = voce dotta, comp. da tangente, n. 3, e dal
. al ruolo di 'sentinella sociale'assunto da alcuni organi di informazione attorno all'emersione
parabola del p. s. i. da prampolini a tangentopoli. =
= voce dotta, comp. da tangente, n. 3, e dal
gli argomenti. = deriv. da tangente, n. 1. tangenziale
vi-74: alcun orbe curvilineo non può da alcun corpo esser descritto che per mezzo
parabola della modernità = deriv. da tangenza. tangenzialménte, avv.
44: io appena incominciava a tangere / da terra i primi rami. tebaldeo,
agiongo e ciascuno te tange. erasmo da valvasone, 2-291: quel che dal
giovanetto genuine / dal freddo vento o da pruina tangere...?
-figur. aggredire militarmente. domenico da prato, lxxxviii-i-575: maraviglia non è,
-assumere cibi o bevande. niccolò da correggio, 1-348: io non voglio alcun
, inf, 2-92: 1'son fatta da dio, sua mercé, tale, /
e tempestosa battaglia la tangie. domenico da prato, 1-ii-340: così la fama de'
ant. riguardare, interessare. francesco da barberino, i-156: lo quarto molti tange
de la cella quale tangendo la continenzia da le exteriore parte indicano con le littere
né alcuna immondizia. = deriv. da tangere-, cfr. sicil. tancilusu o
nave nel verso della sua lunghezza, cioè da poppa a prua. f. de
mare a bambina. = deverb. da tangheggiare-, cfr. anche fr. tangage
soletichi / e diletichi. s. bernardino da siena, 2-i-732: el rettore fa
questi suoi fanti sono cerne e tangari da fame più tosto danno e vergogna in caso
tanghista eccezionale. = deriv. da tango1. tangìbile, agg.
. scannelli, 19: come animata da più ven spiriti muovere ad un punto
ma tu non sei mai stato tangibile da offesa. 4. usufruibile,
. tardo tangibtlis, agg. verb. da tangère (v. tangere)
tangibilità della persona è tale cosa effimera da durare quanto l'estremo bagliore del sole.
alle imprese). = deriv. da tangibile-, cfr. anche fr. tangibilité
sua quidditade. = nome d'azione da tangere. tango1, sm. (
e arduo virtuosismo, ed è caratterizzata da un ritmo binario lento, assai marcato,
varchi, 18-3-238: messer ugolino grifoni da san miniato,... essendo
tangoccio,... si chiamava, da chi voleva o ingiuriarlo o avvilirlo,
, facendosi innanzi con una faccia gaudiosa da cui traspariva tutta la stalentagine di un
traspariva tutta la stalentagine di un tangoccio da casale. 2. dimin.
i pennoni; sono mantenuti in posto da mantigli e da bracci detti venti. ai
sono mantenuti in posto da mantigli e da bracci detti venti. ai tangoni si ormeggiano
tangére (v. tangere) e da recettore (v.), sul modello
disus. gioco di origine cinese costituito da un quadrato di materiale rigido (legno,
sette pezzetti di carta nera geometricamente tagliati da un quadrato. = dall'
nelle quali la chiesa domanda certe grazie e da dio e dai santi. getti,
dai santi. getti, 15-ii-229: da questo esempio, tanto pio e religioso,
di queste tanie bisognerebbe che voi vi faceste da capo a farvi insegnare che cosa significasse
nel suo tanile. = deriv. da tana1, sul modello di covile, ovile
potrebbe avere un'origine venez., da un turco tanyjyl 'conoscenza, relazione,
relazione, amicizia'(a cui sarebbe da ricollegarsi anche il gr. mediev.
= dal fr. tannage, deriv. da tan (v. tanno1).
= dal fr. tanner, denom. da tan (v. tanno1); cfr
e acido digallico. = comp. da tann [ico \ ed [estesasi (
succederà niente. = deriv. da tann [ico]. tannatóio
, altrimenti conce. = deriv. da tannare. tannatura, sf.
, sf. procedimento di tintura delle reti da pesca in una soluzione contenente sostanze di
resistenti. = nome d'azione da tannare. tannicità, sf.
gradevolmente aspro. = deriv. da tannico. tànnico, agg.
= dal fr. tannique, deriv. da tan (v. tanno1).
: cagliari spedisce 600 mila pelli verdi da conciare, unendovi le scorze del tannino.
qualità d'uve scelte, spicciolate, ammostate da sé, senza mai erbe, mai
tanin (nel 1797), deriv. da tan (v. tanno1) -
zazione. = denom. da tannino, col suff. frequeni
chiarificazione. = nome d'azione da tannizzare. tanno1, sm.
tansa. tiziano, 266: son stato da li a. mi si- siori tansadori
per cento... possa da ciascheduno essere pagata con partita di giro.
dover pagar. = denv. da tansa. tansare, tr.
= voce venez., denom. da tansa-, cfr. lat mediev. tanxare
. tiziano, 266: son stato da li a. mi signori tansadori condenato
carato. = nome d'agente da tansare. tantafèra, sf.
ci hai sbattuta sul muso una tantafèra da far isbadigliare fino la pazienza d'un
= etimo incerto: forse comp. da tanto e fera, per fiera1 (v
ritta a tantaferare. = denom. da tantafèra. tantaferata, sf.
gli ambasciatori delle corti, convinti e persuasi da queste belle tantaferate de'nostri repubblicani,
pedate dietrovia. = deriv. da tantafèra. tantalato, sm.
le basi. = deriv. da tantalico] 2. tantaleggiare,
uomini? = denom. da tantalo1, col suff. frequent.
dotta, lat. tantaléus, deriv. da tantàlos (v. tantalo1).
ricettiva e dispersiva. = deriv. da tantalo1. tantàlico2, agg.
a radicale. = deriv. da tantalio. tantalìfero, agg. che
lat. scient. tantalifer, comp. da tantalium (v. tantalio) e
(v. tantalo1), così denominato da g. eckeberg nel 1802 perricordare le enormi
, sf. miner. minerale rombico costituito da tantalato, ferro, manganese e piombo
vicino a kimito. = deriv. da tantalico] 2. tantalizzare, intr
pioggia senza darcela. = denom. da tantalo1, col suff. dei verbi frequent
), sostituito nella classificazione più recente da mycteria. tantalóso, agg.
delle ancudini. = denom. da tantara, voce onomat. tantèsimo
a tantesima generazione. = deriv. da tanto1, col suff. dei numer.
questo mondo. = comp. da tanto2, e2 (v.) e
corporatura, complessione massiccia. dino da firenze [tommaseo]: per la tantézza
e ne'tornei. = deriv. da tanto1. tantida, aw.
chieggio io, che desidero, che ambisco da te, se non un tantuccio,
preceduto dall'art. indeterm. o da un agg. indef. e per lo
come un orco, mi vien fatto quasi da pensare il contrario e di provare un
arrivava un'ondata, e io, da attaccato allo scoglio, mi sollevavo un tantino
ferd. martini, 1-iii-271: a giudicare da alcuni suoi atti e discorsi, si
, i-39: voi la tenete molto da mia figlia, o signor bartolo: vi
tantino, quando credeva di non esser visto da nessuno, lo tirava fuori per guardarlo
, così gagliarde e sicure, e accompagnate da tali ordini, viene una gran voglia
qualità, una dote). giacomo da lentini, 3: oi lasso lo meo
miso. latini, v-270-15: a poi da l'altro lato / poten tanto vedere
, 16: quanta dolcezza mi giunge / da tanta dolcezza d'al- lora! caproni
navi... furono sbattute subitamente da tanta tempesta che tutte da ogni parte
sbattute subitamente da tanta tempesta che tutte da ogni parte si sparsono. l. priuli
teologi, letterati e lascio che pensiate da voi come stiamo nella tanta turba che noi
tempo eravamo tornati insieme. -preceduto da sì o così pleonastico. cavalca,
solitudine senza avere tanta forza né meno da divertirsi colla lettura. cesari, i-482:
enfaticamente al sost.). giacomo da lentini, 11: tanti son li amatori
rami. -iterato o rafforzato da mai, con valore superi. g
qualche particolare che specifichi questo [titolo] da quello. carducci, iii-3-284: quello
prove veracie tante e diritte. folgore da san gimignano, xxxv-ii-414: di settembre
. petrarca, 320-11: sperando alfin da le soavi piante / e da'belli
. machiavelli, 1-i-477: una sicurtà presa da tante vittorie. duodo, lii-15-190:
o figli che non sento / più da tanti anni! suzzati, 6-219: non
scrivimi scrivimi a lungo. tante cose da mariù! d'annunzio, 8-179: non
annunzio, 8-179: non ho proprio niente da dirle in riguardo della persona che è
che si ritiene fisso (anche preceduto da ogni, con riferimento a un distributivo
voto del parlamento, è stato portato da 1. 300. 000 a due milioni
deve esser di panno, che tanto sia da diritto che da rovescio. cornoldi caminer
panno, che tanto sia da diritto che da rovescio. cornoldi caminer, 230:
la moda degli abiti a mosche, da prima le mosche erano quasi impercettibili, ben
sestusso chiese commiato in quel tanto / da poi che seppe i suoi proponimenti.
ii-9-253: ho detto con franchezza antica e da uomo superiore tante di quelle osservazioni fisiologiche
: lo « spettatore »... da principio, dopo il numero del foglio
trattare. i ^. preceduto da un numero e per lo più al plur
bisognassero a dieci tanti, elle non erano da sentirsi gravi. manzoni, pr.
stockolma. carducci, iii-9-180: ho da lodarmi della mia donna cento tanti più ch'
pellico, 2-473: non possedendo più tanto da ottener carro e cavalli.
2-3 (1-iv-117): il quale fu da tanto e tanto seppe fare che egli
uscire, io non credo che tu sie da tanto che tu podesse avere en predone
: poche cose (s'io fussi da tanto) vi potrei dir intorno a l'
è la vergogna di non esser almeno stati da tanto, poich'a perder s'aveano
cosa. monti, ii-357: non sono da tanto da poter giudicare del metodo di
monti, ii-357: non sono da tanto da poter giudicare del metodo di eloquenza messo
forse neppure a noi destinata, non siamo da tanto. -azione così risoluta
di dire esser diversa la condizione loro da quella degli altri religiosi. fagiuoli,
saluti, ecc.). monaldo da sofena, xvii-94-32: tanto di pena /
abbiam tanto di coraggio e d'amore da rifiutar una moda. baldini, 14-
baffi, un faccione bruno e bitorzoluto da zoccolante, e due occhioni neri come il
dandolo, lii-4-41: prega di esser sovvenuto da detta chiesa di tanto: il qual
non fa nulla, che ha quindici doppie da spendere in questo al mese, crede
una ragazza-squillo, una delle innumerevoli maschiette da tanto al colpo. moravia, xi-43:
in su o in giù: a partire da una determinata linea, in partic.
dir la verità, potresti adoprare il da tanto in su, per lavare il da
da tanto in su, per lavare il da tanto in giù. ma, aspetta,
così (anche nelle espressioni a, da, di, in tanto).
el tormentate [cristo] / che da capo a pè sia pisto, / ciassceduno
giunta all'indice della destra malato, tanto da impedirmi lo scrivere. borgese,
luzi, 11-200: sei tanto lontano / da non poterti raggiungere / o senza avvedermene
, gente tanta riprovata, ricevere tanto benificio da dio? piovano arlotto, 197:
virtuosa e bellissima madre. -preceduto da così pleonastico. carducci, ii-9-317:
invidia ne trapela. pea, 7-427: da poi che era nato non aveva mai
-in relazione con un aw. giacomo da lentini, 4: zo ch'eo dico
bellissima e valorosa. s. caterina da siena, iii-253: quanto più ama
se non assoluto. sbarbaro, 4-38: da animale si diventa tanto prima uomo quante
in quel paese. -rafforzato da mai. giuliani, i-483: entro
quantunque sia povero, ha tanto in mano da rendere a sé soggetti anco i monarchi
castelvetro, 8-1-462: ifigenia fu riconosciuta da oreste non tanto per la pistola quanto per
serdonati [tommaseo]: tant'è da casa mia a casa tua, quan-
a casa tua, quan- t'è da casa tua a casa mia (di chi
= lat. tantum, deriv. da tantus (v. tanto 1).
giammai, tanto che il giudeo, da così continua instanzia vinto, disse: «
affaccierà. fagiuoli, vi-189: fa loro da ragazzi aprir la schiena, / tantoché
in pubblico, che e'non fosse accompagnato da gran comitiva di virtuosi. vico,
: governi aristocratici, e tutti avvolti da un nimbo o da una nube religiosa;
, e tutti avvolti da un nimbo o da una nube religiosa; tantoché non solo
temporale). anonimo, i-609: da che li piace di darmi tormento / ed
ch'io tomi a voi. ca'da mosto, 284: si partirono, seguendo
d'al = comp. da tanto2 e che4 (v.).
per adomar la fronte, a cui congiunti da vincoli misteriosi e che in tutti si manitantolino
di un lume così soave, accompagnato da un poco di vermiglio, e talora di
per filosofia. = comp. da tanto2 e oltre (v.).
piovene, 6-217: non accadeva più da un pezzo nessun fatto che giustificasse un'indignazione
lui. = comp. da tanto2 e meno (v.).
sembianza di vero; tantopiù che sappiamo da altre fonti che i musulmani...
ingombrantiquantopiù illustri. = comp. da tanto2 e più (v.).
senvo versi. = comp. da tanto2 e quanto2 (v.).
fusse impedito stanto di plusor cose. francesco da barberino, 358: te n'anderai
alla corte di re marco. busone da gubbio, 1-58: congiunte insieme le cinque
, come abbiamo detto, l'amore da alcuno obbietto piacente che ci si offerisca
.. tantosto lo porterà seco di là da lete. monti, xii6- 144:
qual tantosto che esso pervenne, / da parte il trasse e cominciogli a dire.
a morire. s. caterina da siena, vi-49: spesso ramentate come tosto
diopoli, che s'appresentarono al conte tomaso da duecento tra fanti e officiali alemanni.
tra fanti e officiali alemanni. felice da montecchio, lxii-2-i-71: non tantosto ricevuto
manuella la vite segnata a, tantosto da una parte e tantosto all'altra, fa
buon per colui che si trovò discosto / da prato...; / da
da prato...; / da prato rovinato in un tantosto.
francia vien poserai. = comp. da tan [to] 2 e tosto2 (
: l'uova,... pigliatele da bere, sode, bos- sotte,
di pane arrostito. = comp. da tan [to] 2 e tosto1 (
, poi 'regola, dottrina'deriv. da tanóti, 'stendere', di origine indeur.
= voce di area lucch., forse da un dimin. di tavano per tafano.
- anche sostant. = deriv. da tanzania, che a sua volta è comp
, che a sua volta è comp. da tan [ganica \ e zan [
è l'eterno tao. = da tao, trascrizione non più in uso,
trascrizione non più in uso, ora sostituita da dao, dell'ideogramma cinese corrispondente che
in seguito rielaborato ed accresciuto e che da filosofia etica
quelli della religione buddista), tanto da influenzare profondamente l'arte e la letteratura
taoismo asiatico. = deriv. da tao-, cfr. fr. taòisme e
taoista, confuciana -il bartoli è affascinato da quest'ultima, dalla sobrietà e discrezione
fondato. = deriv. da taoista. taos, sf.
gioberti, 4-114: non è quindi da maravigliare se quel celebre ai, taoso
quindi discepolo di casiapa, volasse, spirato da dio, ad adorare in sachia bambino
il quale sono usate 72 carte contrassegnate da figure astratte scoperte in antiche tombe azteche
tapa che li copriva dinanzi, fissata da una cintura alla vita. = voce
= voce polinesiana che indica l'albero da cui si trae la corteccia, attraverso
: nelle galere poi c'entrano i coltri da poppa e da prora...
c'entrano i coltri da poppa e da prora... tape da forcami,
e da prora... tape da forcami, corbe, cadenali. =
tcuteivóg 'basso'(v. tapino) e da un deriv. da xe tapino) e da un deriv. da xe l'incinta e sotto i colli delle late da poppa e prua. crescenzio , e correvano tra i due gioghi da poppa a prua, in lenza dritta. in seguito al linguaggio scientifico, e da retinico1 (v.). faggio; il suo legno, facile da rompere e pieno di midolla come il sambuco armannino, 1-50: ti priego da parte d'adrasto e dei suoi baroni trentacinque che il mio marito fu caciato da firenze, che fu nel trentaquatro, e sottomettere la ragione alla volontà. andrea da barberino, li-153: tutt'e'conti di 7. andare alquanto intorno; darsi da fare, affannarsi. - anche: . 9. vivere elemosinando, da accattone. cesarotti, 1-xxii-63: una
non vogliamo / tapinarci al ritorno, da pezzenti, / come al venirci.
al venirci. = denom. da tapino. tapinato (part.
manodu- zione. = deriv. da tapino. tapino (ant.
t'acomanno, / ché tu diparti da mene, / ed io tapina rimanno.
andr ne fa tristi e tapini. guido da pisa, 1-335: lo re menelao
come a me converrà provare. felice da massa marittima, xliii-196: dice santo augu-
marcolfa! oh sì, che questa è da contare! buonarroti il giovane, i-265
in vero tenuissimo, / debolissimo, / da par suo, che non ha più
, che non ha più: / e da lui è per appunto, / che non
sen va sera e mattina / e da lui la raggion fugge tapina.
nemicu ke m'ao strutta ». niccolò da poggibonsi, cxxxi-40: cristo ti disse
scacciato di casa? -costellato da innumerevoli sventure (la vita, il
il gonnella era lor grande amico, / da quando anch'ei menava i dì tapini
1-30-121: anema mea taupinella, / guàrdate da tali osteri. laude cortonesi, 1-i-103
sono avuta in dispetto. s. caterina da siena, 61: e'frutti di
fussi vivo, antandro io non sarei / da te tentata, e in tanti oscuri
lasso me tapinèllo, / ch'egli è da me partito / l'alma dal corpo
, dal gr. tajcetvcooig, deriv. da tcuteivóco 'io umilio'(v. tapino
: pappa alla tapioca: ('fecola estratta da una radice che viene dalle indie,
tapioca (nel 1587), che è da una voce indigena (tupì, tipioka
originario della finlandia. = da tapio, nome proprio di una divinità finnica
tucano, il serpente boa, accompagnati da un elefante afneano, da un pavone asiatico
, accompagnati da un elefante afneano, da un pavone asiatico e da un cavallo
afneano, da un pavone asiatico e da un cavallo come quelli che gli europei hanno
, 34-227: il tapiro a gualdrappa, da sumatra, uno dei vanti del giardino
pensoso come tapiro. -scherz. da tapiro, con valore aggett.: che
gruppo, uno spilungone con il naso da tapiro: è un orco, dice,
col suo paltò lungo e il suo nasaccio da tapiro somiglia poi anche troppo a quei
somiglia poi anche troppo a quei figuri da cui ognuno di noi è stato dubbiosamente
ognuno di noi è stato dubbiosamente accostato da piccolino in una pissotière. =
lat. del 1560), che è da una voce indigena (tupì tapiira, quichatapiré
= voce dotta, deriv. da tapiro col suff. gr. -oeiòf]
: ho fatto di tutto per allontanarlo da me [mio marito], per respingerlo
ferd. martini, 1-ii-248: da santi arriva notizie cne una bufera ha abbattuto
, xi-278: ecco dam. limitato da una diagonale, è un ammucchiarsi bianco
, indicare tutte le cose belle e storiche da vedere e in particolare le trattorie rinomate
sfiducia che per la verità non è da attribuire soltanto alla trascuratezza dei librai,
365: 'tappe de ruspante': penne da scrivere. = forma femm. di
comp. dall'imp. di tappare1 e da guaio (v.). vittoria
: quattro knock-out = deriv. da tappo1. tappare1, tr. chiudere
.. e l'empiono di polvere da fuoco, e lo tappano con tappo di
riprese senza più logica: passava disordinatamente da una stanza all'altra, ora col
una cappiola e paltra dell'abbottonatura in modo da tappare lo spiffero. -serrare
tappare la bocca alla gente, incominciando da carletto? moravia, i-267: in
: quando l'avvocato lazzarulo si recò da euripide quattropani per fare una 'esauriente relazione'
presentandogli un ordine di servizio segreto proveniente da roma. e. sanguineti, 1-9:
le braccia ben lunghe, padrone, da arrivare a tappar la bocca alla giustizia.
[gogol'], 175: del resto da sotto la porta di ogni casa viene
g. giudici, 9-80: non è da escludersi la catastrofe /...
per noi. = denom. da tappo1. tappare2, tr.
pezzetto a proporzione. = denom. da tappo2; cfr. spagn. taparse.
acceso. = deriv. da tappare1. tapparellista, sm.
tamburo). = denom. da tappata-, voce registr. dal d.
cava colla mano il turacciolo di sovero da una bottiglia fortemente tappata, volgendolo su
, con dei grossi buchi male tappati da norme occasionali. 2. tenuto
per non sentire odori); occluso da muco (il naso); ostruito da
da muco (il naso); ostruito da cerume (le orecchie).
, le aperture); occluso e nascosto da vegetazione (l'accesso a una caverna
-anche: rinchiuso in casa per difendersi da intemperie, da pericoli. giusti
in casa per difendersi da intemperie, da pericoli. giusti, ii-304: giorgini
picchiato all'uscio due ore avanti giorno da una donna tappata. fanfani, 3-65
un bicchierino. = nome d'agente da tappare1. tappatrice, sf.
vino. = nome d'azione da tappare1. tappe, sm.
tanto freddo. '= denom. da tappeto. tappetato (pari. pass
. salvini, v-3-4-11: 'zuffa'da tùjtteiv... 'battere', onde 'battaglia'
s. v.]: lo scanso da una parte, tàppete, lo rintop-
= voce dotta, comp. da tappeto e da un deriv. dal tema
voce dotta, comp. da tappeto e da un deriv. dal tema del lai
, anche nell'espressione disus. tappetino da piedi, o nell'arredo dei bagni)
. carena, 2-143: 'tappetino da piedi': masserizia di uso affatto moderno,
con dalile, prima ancora dei tappetini da bagno e della napoletana per il caffè
catena con quelli di trama, in modo da formare disegni e alternanze di colori;
una tradizione specifica, ma non tale da superare l'apprezzamento riservato alla produzione orientale
]: adì 8 marzo. pietro andrea da ravenna condusse per detto passo a ferrara
il d'este, 1595: tapeti da tavola di corame d'oro, argento
lungo tutto l'ordito. -tappeto da preghiera: quello usato dai musulmani per
fino allo studio. -tappeto da bagno: tappetino di gomma o di spugna
gomma o di spugna per le stanze da bagno. 2. arte della tessitura
stesso buon nome sul tappeto verde dei tavoli da gioco, e che ormai, come
montale, 7-296: il vento che soffia da gole lontane sommuove il tappeto dei muschi
giorno lo specchio dell'acqua era coperto da un vario tappeto di pesci morti e
dalla seconda guerra mondiale, viene effettuato da formazioni aeree numerose e serrate, atto
bombardare con aerei determinate zone così fittamente da non lasciare alcun punto intatto.
o, anche, di persone, costituito da un piano di calpestio continuo, orizzontale
lastampa », 21-vi-1989], i: da questi due valori sommati all'età è
verso l'alto, sul quale cadono da una tramoggia di alimentazione semi di forma
pesci e nei mammiferi carnivori, è costituito da strati di cellule che contengono cristalli riflettenti
a tappeto a traverso gli altoparlanti collocati da parenti ai due angoli della casa.
l'europa. manzoni, vi-1-19: da noi al contrario ce n'è più d'
circa il nostro mercato. -levare da tappeto: togliere di mezzo, eliminare.
semini tanti triboli che. ssi leveranno da tapeto. lippi, 10-35: 1 popoli
lieto, / per levar questo morbo da tappeto. -levare il tappeto-, non
-levare il tappeto-, non dare più da mangiare, non offrire più banchetti.
leva el tappeto. -levarsi da tappeto: abbandonare un'impresa, rinunciare
e il tempo, onde si levi da banco, o vero da tappetto, senza
si levi da banco, o vero da tappetto, senza dar più noia, o
quando egli avesse altro capriccio, mettalo pur da parte a sua posta, e lievisene
a sua posta, e lievisene pur da tappeto. -mandare, mettere al
poste, come si diceva, sul tappeto da due nazioni che volessero venire alla prova
machinava amurate, e che gli venne impedita da graviaccidenti apopletici, che lo condussero finalmente alla
lxxx-4-472: l'insistenza della ragione promossa da me con vigore per tutte le strade,
i guai e i problemi altrui, da cui non si è toccati; attendere
, 9-1-102: non ho nulla di mio da ricuperare, che mi sia stato tolto
. = voce dotta, com. da tappeto e dal gr. xóyog 'scienza'.
pareti di una stanza con carta da parati. - anche assol.
del solito, sì per la grande emozione da cui si sentiva invaso rivedendo la fanciulla
bùgnole sale, 5-402: così fece da imo a sommo tapezzare tutte le pareti
d'infamie. -foderare uno stampo da cucina con fette di prosciutto, di
ostro tapezzò luce vermiglia. = da un lat. tardo hapitiàre, denom.
un lat. tardo hapitiàre, denom. da * tapittum, calco del gr.
. tarchetti, 6-ii-96: la camera da letto era tappezzata di stoffa azzurra che
in 's. benedetto', chiesa tapezzata da dodeci tavole grandi, con la vita del
primo uscio era, anni or sono, da capo a fondo tappezzato di sonetti dedicati
dedicati ai santi crispino e crispiniano, da non lasciare dubbio sulla professione di chi
di erbe e di fiori; rivestito da un viluppo di rampicanti; nascosto da
da un viluppo di rampicanti; nascosto da uno spesso strato di foglie morte. -anche
tappezzato di soffice polvere. -incrostato da organismi calcarei. tabucchi, ii-109:
si apriva in una larga grotta coperta da un tetto a volta appuntito da bizzarre stalattiti
coperta da un tetto a volta appuntito da bizzarre stalattiti coralline. -rivestito di
o tessuti, anche elaborati e preziosi da incollare alle pareti), di tende e
terre per essere poco terreno e tanta gente da lavorare. sanudo, lviii-n: in
: per avere promesso lo re al capitanio da farsi cristiano, ne la dominica se
di tappezzarle che impegnai sin quando venni da roma che mi bisognò pagar 60 ducati
la copertina pare un po'una carta da tappezzeria. ciò per amareggiarle il trionfo.
. arbasino, 23- 18: da quando fa il self-made o il free-lance,
40 tipografie milanesi con 230 torchi, giovate da fonderie di caratteri. d'annunzio,
ti priego... che tu lasci da canto queste tue tragiche tappezzerie, e
8. locuz. fare tappezzeria, da tappezzeria: in una festa danzante,
danzante, non essere invitata al ballo da nessun cavaliere (una donna, ed
, onde convenendo loro sedere, sembrano far da ornamento o da tappezzeria alla sala,
sedere, sembrano far da ornamento o da tappezzeria alla sala, e più generalmente di
tapisserie (nel 1347), che è da tapisser (v. tappezzare).
; chi tappezza le pareti con carte da parati. - per estens.: arredatore
le loro professioni. cantù, 3-297: da tappezziere avorava molière e non sapeva né
tapezzerie sono lodati principalmente girolamo di hoselar da brusseles, e giovanni d'aro- stos
di cassa. = deriv. da tappezzare. tàppia, sf.
e provenz. patin, deriv. da patte 'zampa'. tappo1, sm
saltanti! pascoli, 1-690: vorrei da te l'indirizzo di quel facitore di tappi
in costumi improvvisati, anche le parti da uomo, coi battetti sul labbro fatti
. -pezzo di legno (eventualmente avvolto da tessuto) con cui si tura la
chiude il buco di scarico di vasche da bagno, di lavandini, ecc.
, goffa (anche nell'espressione tappo da botte). tommaseo [s.
. v.]: 'tappo'e 'tappo da botte'dicesi a persona troppo piccola e
, chiusura dell'occhio di cutia costituito da un tronco di cono di legno.
. radiotecn. tappo luce-, dispositivo costituito da un condensatore di ridotta capacità rinchiuso in
rinchiuso in una custodia isolante e connesso da una parte con una spina da inserire
connesso da una parte con una spina da inserire in una presa di corrente e dall'
in una presa di corrente e dall'altra da un serrafilo da collegare alla presa dell'
corrente e dall'altra da un serrafilo da collegare alla presa dell'antenna di un
ojetti, 1-171: « tre ore da roma » diceva al suo compagno:
al suo compagno: « tre ore da roma senza una panna » e svitava il
assunto sapore e odore sgradevoli, causati da una muffa del sughero (un vino imbottigliato
vorrei certo giudicarlo [il minghetti] da quei 'ricordi'che cominciano giambullareggiando a questo
. = voce tose., da collegare con tappo1. tappóne,
giorno, un tappone dolomitico identico a quellovinto da coppi nel '49. = acer,
frutti ellittici lunghi circa 2 cm, marginati da caratteristiche ali ampie, sottili e striate
frondi simili al finocchio: produce nella sommità da ogni ra- muscello una ombrella simile allo
si chiama per alcuni tapsia, ingannati da questo, che senza dubbio ferula non
distribuire le terre secondo una misura determinata da applicarsi, da rinnovarsi in tutti i casi
secondo una misura determinata da applicarsi, da rinnovarsi in tutti i casi. il meou
durante la prima guerra mondiale, tanto da diventare titolo di una canzone di trincea
usciva nel gelo della notte friulana, rigata da razzi, pausata in lontananza dal 'tapùn'
'ta- pum'... scelto emblematicamente da salsa, piccinelli e bazzi come titolo
, o fare comprare, neuna lana da neuna persona, de la quale facesse tara
bilancia per equilibrare il peso del corpo da pesare (e verrà successivamente confrontato con
arbasino, 3-27: mi è venuto certo da chiedermi se sarà più giusto per un
y atteggiamento eccessivo o aberrante indotto da abiti mentali che si assumono esercitando determinati
suo cantore. fucini, 4-175: usciti da un medesimo forno, [questi versi
; / però vuol in quel dì da sé chiarirsi, / se gliele fa dir
, i-177: sul valor c'è da farci una gran tara. amari, 1-iii-403
dell'arte dei suoni. -escludere da un conto, da una considerazione complessiva
. -escludere da un conto, da una considerazione complessiva una parte dei dati
tarah per (arh 'detrazione', deriv. da (araba 'levare'; per il
tutti i suoi su una tarabaccola azionata da gas di legna, che dovette esser spinta
spinta, ad un certo momento, da buoi. = var. femm.
pis. e lucch., deriv. da tarabara-, cfr. anche sicil.
vuote de'marinari. = deriv. da tara 'bulus, nome arabo della città di
= etimo incerto: la voce è però da confrontare col fr. tarabuster 'disturbare'
tarachézi, sm. invar. merce importata da aleppo. = voce orientale di etimo
l'arangno / chi de texe se da lagno, / no cesando tuta stae /
lat [tela] araneàta, deriv. da aranèa (v. a ragna)
: lo comparatore di questo dazio abbia da exigere per onne rotulo de pane tanto de
tarantàss (tarantàs), sm. carro da viaggio russo, senza molleggio e coperto
viaggio russo, senza molleggio e coperto da una tenda. = voce russa,
tarantato, agg. disus. punto da tarantola, tarantolato. - anche sostant
lo stesso male senza essere stato altrimenti ferito da quel velenoso falangio. = da
da quel velenoso falangio. = da taranta, col suff. dei part.
meridionale e specialmente del napoletano, caratterizzata da un movimento molto vivace, eseguita da
da un movimento molto vivace, eseguita da danzatori a coppie con accompagnamento cantato e
ballava la tarantella del masaniello, vestito da lazzarone, la contessa del palchetto a
circolanti in prossimità della costa, reti da fondo, che costano relativamente poco e
deirinesuribile suo marito. = deriv. da tarantola, con cambio di suff.,
. manganelli, i-142: vedetelo come balza da letto e lettiga, come tarantella tra
indifesa fragilità. = denom. da tarantella1. tarantèllo (tarentèllo, terantèllo
: e * vuole avere / questo zimbello da tirare i giovani, / e dar
scerne solamente cinque o sei, che paiono da riprendersi, lasciando tutte le altre indietro
faccia il chiavistello / come fossimo gente da berlina. = deriv. da taranto
gente da berlina. = deriv. da taranto, principale centro di spaccio della ventresca
. tapavrivap / ta, comp. da xagavrìvog 'tarantino'e dal tema di &qx<° 'comando
agricola], 206: l'un sale da l'altro differisce prima in colore.
dardo ed avvezzo a combattere a cavallo e da lontano il nemico. d'annunzio,
è una spezie particolare di ragno, da cui ha presa la denominazione, e
di tarantismo. = deriv. da taranta (v. tarantola); cfr
tarantola gli pugne / ne gli altri morse da rabbiosi cani. mattioli [dioscoride]
di pessimi [ragni], i quali da taranto città del regno di napoli,
ros- signa, screpolata qua e la da cespugli piatti nerastri, che a distanza
proprio che... morso fosse stato da una de le tarantole de la puglia
insieme una figura buffa, come morso da una tarantola, per cui è sempre un
tarata, sf. ant. detrazione da un debito della cifra pagata in precedenza
lavori fatti. = deriv. da tarare. taratàntara (tarantara, tararàn
spara. = voce onomat. coniata da ennio nel verso: at tuba terribili
non rimbomba. = deriv. da taratàntara. taratapùm, inter.
). 3. ant. defalcato da quanto non è dovuto o è stato
tarato2, agg. che è affetto da una tara fisica o psichica. -
figliolo. monelli, 2-163: in realtà da me si aspettava poco, e credo
2. figur. segnato, caratterizzato da un elemento, da una particolarità considerata
. segnato, caratterizzato da un elemento, da una particolarità considerata negativa. g
tutta la prosa del lasca è tarata da un che di deforme, una buffoneria delittuosa
quel po'di tramontana che spazzava la nebbia da piano di san óiacomo.
ve n'à molte -, sì guata da quale parte ella viene. leone africano,
mons tarantarum, presso palermo, infestato da tali ragni; secondo altri, è connessa
di una voce di provenienza gallica (da * tarare 'bucare', cioè 'animale che punge'
'peluscia o taran tola'(da taranto). = deriv.
i piedi. = denom. da tarantola, 1. tarantolato (part
è stato morso dalla tarantola; affetto da tarantismo. - anche sostant.
che mordon coloro / che fanno poi pazzie da spiritati, / e chiamansi in vulgar
, travolto dal dolore, tarantolato insieme da rimorso e gelosia, emilio va incontro ad
3-33: al menomo frinfrin, eccoci invase da tarantolismo, colle gambe in aria come
sedotto ». = deriv. da tarantola1. tarappata (tarapatà,
.. non fanno mai nulla da loro; stanno sul tarare. =
stanno sul tarare. = denom. da tara1. tarare2, tr. otturare
tarasp, dove si trovano le cave da cui si estrae. taràssaco (
e alfumorismo. = deriv. da tara1. taratóre, sm.
: controlla la precisione delle indicazioni fornite da un apparecchio meccanico di misura, secondo
sei giorni. = nome d'agente da tarare1. taratura, sf. operazione
qualità). = nome d'azione da tarare1. taraxasteròlo, sm.
] (v. tarassaco) e da sterolo. tarazùn (tarazùm)
il clarino, / come un verso da canarino. migliorini [s. v.
l'atmosfera di una marcia allegra sonata da una banda di villaggio. =
voce di area napol., deriv. da tarcena. tarchìa (tàrchia)
e tarchiatèzza. = deriv. da tarchiato. tarchiato, agg.
... sì babbusco tarchiato e rubesto da reggere a ogni fatica. manzoni,
avesse che il meschino, nuovo chichibio, da alcuna nuova tarchiatotta non si fosse lasciato
focolaio, non una sol coscia, ma da capo a'piedi tutta qualche un'anitra
. tarchiarutu 'di grosse membra'; forse da accostare al lat. tardo trachala 'dal collo
, 1-iii-118: nel giardino ho alberi e da ombra e da frutto; fiori e
nel giardino ho alberi e da ombra e da frutto; fiori e piante diverse,
e niente cambia. = deriv. da tardo-, traduce il piemont tardòc.
mi lasciasti ferito in sul letto. piero da siena, 4-42: ella tosto sanza
cortese. = nome d'azione da tardare. tardaménte, aw. (
che vale tardamente in sul tardi e da sera. 2. con passo
a ciò che non te ne penta al da sezzo, e non incolpa tanto l'
xliii- 27: partissi el re da lui, che l'ha contento. /
è tardamento. = nome d'azione da tardare. tardando, sm.
a indugiare, a ritardare. giacomo da lentini, 23: questo detto mi lanza
a lo mio 'mor verace / salutai da mia parte a ctuctesore, / dì che
19-88: or che per una man tórsi da canto / vide sì tosto la compagna
o 'l corso audace / torca in altre da noi lontane parti, / tu,
lor pertinenze,... benché da 'l sito de 'l letto procede la velocità
morte in questo stagno sparte; / da cui quant'ei più sa rapido parte,
il ritmo medico, che vien definito da galeno essere la proporzione dei polsi, del
, ballo in cui sendo prodotti i movimenti da una tardanza maestevole, si vedeva a
nel bene operare. = deriv. da tardare. tardare, intr.
, 650: attaccossi adunque la scaramuccia da tutti i lati; e le barche non
con una prop. subord. francesco da barberino, iii-181: ma qui fa punto
, ecc.). giacomo da lentini, 14: ma tanto tarda la
necessità (il denaro, una somma da corrispondere, le provvigioni). roseo
, per le cagioni accennate, e da quella degli imperiali, per lo difetto
tempo; differire, procrastinare. uguccione da lodi, xxxv-i-614: ke tut è pervenuto
disgraziata e il servizio che venezia voleva da lui. -in relazione con una
mie, perché m'è bisognato raccorle da più libri. -far germinare o
= lat. tardare, denom. da tardus (v. tardo).
a febus andò senza tardata. piero da siena, 8-34: ricciardo e fedel sanza
la mattinata. = deriv. da tardare. tardato (part.
che scrissi, credo de qui anderano da 30 per aversi già fatta provision e sono
imprese. = nome d'agente da tardare. tardenoisiano [tardenuajìano],
attività di lavorazione della pietra, caratterizzata da microliti geometrici, diffusa soprattutto nell'europa
. = agg. verb. da tardare. tardézza (ant.
: il non prevedere procede più presto da una certe leglicenza e tardezza che altro.
dapprima spondaico. = deriv. da tardo. tardi (ant.
lasso di tempo alquanto lungo a partire da un momento determinato. 3
ella cerchi poi maggior tormento. fausto da longiano, iv-185: costume è ricevere
altro pigri. castelvetro, 8-1-136: da prima la comedia non fu prezzata,.
trasportava tardi lo studio sulla tela definitiva, da più studi preparatori ad olio; formava
suo loco di monseò, dodici leghe da parigi. tasso, 19-19: sorge più
dell'opera... fossero stati ritoccati da dante a innestarvi cose avvenute più tardi
. assalitolo, il rubarono. mariano da siena, 92: giugnèmo tardi e partimo
stava lì fino a tardissimo, in camicia da notte, l'orecchio incollato al muro
, e dicendo « addio », da noi si partì. calzabigi, cxxxvii-164:
; fuori del tempo. giacomo da lentini, 21: molto tardi mi pento
/... / son levati da terra; et è, ben sai,
chiama la ca'salvadega. s. bernardino da siena, 577: la mattina uscirà
per speranza che per gratitudine; perché da le mie speranze sono stato spesso ingannato
qualità: ma poi che l'ha presa da dovero, o tardi o non mai la
tardi o per tempo quella spedizione che da un giusto e grato principe sperar si
: chi fa bene quel che ha da fare, non è mai tardi. ibidem
, 245: tornando iersera un poco tardetto da cenar fuori di casa,..
= lat. tarde 'lentamente', avv. da tardus (v. tardo).
pochino balorda. = deriv. da tardo, con suff. dimin.
ant. indugio, ritardo. piero da siena, 8-45: in poco tenpo sanza
, con corpo ovale o allungato rivestito da una cuticula periodicamente mutata, quattro paia
che indugia, che tarda nello spostarsi da un luogo all'altro (una persona
il più tardigrado dei camerieri di un caffè da stazione ferroviaria portò finalmente i rinfreschi.
me. rebora, 3-i-256: tomo ora da una marcetta svelta -si tenta di dare
già per lo più sapute e non rilevanti da sapersi,... esse sono
nella terminologia scientifica), comp. da tardus (v. tardo) e dal
dotta, lat. tardildquus, comp. da tardus (v. tardo) e
ant. indugio, ritardo. piero da siena, 7-45: da. llor partissi
. piero da siena, 7-45: da. llor partissi il re e più no
sf. gastron. ant. dolce costituito da un involucro di pasta frolla farcito con
tardioli. = deriv. da tardìo per tardivo. tardità (
o ritardo nell'operare. bartolomeo da s. c., 23-4-11: la
, 2-1-69: se la tardità procede da irresoluzione, è sempre dannabile; ma
tanto ha cresciuta la tua sposizione. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar
dotta, lat tarditas -àtis, deriv. da tardus (v. tardo).
non al proposito. = deriv. da tardare, col suff. dei verbi frequent
, lat. tarditudo -inis, deriv. da tardus (v. tardo).
: il grappolo tardìo dove s'aduna / da lungo tempo, come in alveare
: non così di me, che nato da vandali, educato da vandalo, fo
, che nato da vandali, educato da vandalo, fo dei tardivi sforzi per 'disasinirmi'
maturazione tardiva. = deriv. da tardo, sul modello di primizia (v
suo raggio non fé cosa bella. guido da pisa, 1-149: consecrato fu [
] dalli antichi nel primo pianeta e da lui lo detto pianeta fu appellato saturno.
, 2-35: l'aria dunque misurasi da 'filosofi nell'altezza, e lunghezza. riguardo
. de iennaro, 57: quando da man destra torsi il guardo, / vidi
sonni le varie sollecitudini essere nemiche, da quella parte il cielo mirava, e i
folgoro nel mio sguardo / sì che da prima il viso non sofferse; / e
non si esercitano in male adoperare. felice da massa marittima, xliii-107: amor possent'
e impazientire e anche bestemmiare i cristiani da bene a pericolo dell'anima loro,
le temine quasi tutte si vegono timide da natura, molle, tarde e per questo
e d'ingegno tardissimo, impazzirebbe confuso da sempre nuove difficoltà. rajberti, 1-50
vendetta 'l suo languire. girolamo da siena, ii-i: di mio tardi scrivere
temuto il cospetto. machiavelli, 1-i-56: da queste arme nascono solo e'lenti,
le rose vermiglie infra la neve / mover da l'óra e discovrir l'avorio /
l'avorio / che fa di marmo chi da presso 'l guarda; / e tutto
ho che pochi, tardi e languidi anni da spendere per la fede, ch'or
lasso di tempo alquanto lungo a partire da un dato momento o al di là
si aspetterebbe a creta una vegetazione quasi da tropici. e così non è affatto;
soldati, i-71: sempre, e ormai da molti anni, le mie occupazioni mi
riandare a quel periodo della cultura che da noi ebbe nome di tardo romanticismo.
periodo di tempo alquanto lungo a partire da un momento determinato. ovidio volgar.
tenebroso onde si move. r. da sanseverino, 102: su lo tardo se
su lo tardo se partirono dicti peregrini da monte sion, per andargli. sanuao,
sera al tardo, per certi allemani venuti da vilaco, fo divulgà, turchi esser
tardoncèllo. ma se mi aveste conosciuto da giovane. -tarderèllo. fioretti
volta nella storiografia artistica nel 1901, da alois riegl e dalla scuola di vienna
lavoro e dei suoi strumenti è un fatto da analizzare anche nelle rappresentazioni a mosaico,
invece che realistiche. = comp. da tardo e antico (v.),
caratterizzata, rispetto al gotico, da un'eccentuazione manieristica dei temi religiosi e
un'eccentuazione manieristica dei temi religiosi e da profonde innovazioni stilistiche riscontrabili soprattutto nell'architettura
pittoricismo architettonico tardogotico. = comp. da tardo e gotico. tardóna1,
slabbrate. = acer, da tardo. tardóna2, sf.
evento geologico). = comp. da tardo e orogenico (v.).
un primo neo-latino. = comp. da tardo e romano1. tardóso,
amor segue. = deriv. da tardo. tarèffe, agg.
: 'tareffe': suol dirsi, non so da che originato,
tareggiare in questo. = deriv. da tarega. tareggiatura, sf.
variante. = nome d'azione da tareggiare. taréngo, sm.
regno di napoli e sicilia. tuttavia da leono ostiense son anche mentovati 'tareni
veste muliebre in esichio, con frauge da una parte, usata da prima in
, con frauge da una parte, usata da prima in taranto. = voce
gr. xagavrlòiov 'veste leggera', deriv. da tagavrìvoc; (v. tarantino
un motoveicolo. = denom. da targa, n. 2.
). ant. proteggere, salvaguardare da qualcosa. - anche al figur.
siri, viii-1165: i deputati per tergere da sé una sì rea opinione, e
sì rea opinione, e per targarsi da ogni rimprovero degli spagnuoli praticavano ora questa
questa diligenza. = denom. da targa, n. 5.
, le ferite. = deriv. da targa, n. 5. targato
in maniera riconoscibile e netta alla provenienza da un preciso luogo, all'appartenenza a
macchine. = nome d'azione da targarex. targazióne, sf.
targatura. = nome d'azione da targare \ target ['target]
e sofisticato. 2. obiettivo prefissato da un'azienda consistente nel raggiungimento di determinati
targettarìa una tavola. = deriv. da targetto. targétto { targhétto; dial
genovese. = deriv. da targia, per targa.
ad oro. = deriv. da targone1. targùm, sm. invar
mantellina di panno e uno scialletto di lana da cinque tari. verga, 7-581:
con la targhetta così e così, da farci incidere il nome. c. e
targétta ancora non mi taccio, / quando da sera facesti tua mossa / per portar
. 000. targhette 5000. r. da sanseverino, 222: fugli donato alcuni
la targhetta del dose. -targhetta da pugno: piccolo scudo usato nei tornei
, ecc. = deriv. da targhetta. targhettato (targettato)
target, cioè delle quote di collocamento da riservare a particolari categorie di compratori.
. di indirizzi. = deriv. da targhetta, col suff. femm. dei
, come è noto, il risultato da raggiungere nella vendita di un prodotto per ottenere
mio nepote, a berto de ser ubertino da cortona:... gonella e
vaio spiccato e con fresgiatura de bottoncini da collo e a le maneche, con targiotti
i targoni. = deriv. da targone1. targonata, sf.
439: dovendo io fondare una gran cateratta da reggere le piene del fiume, in
e degli orrori. = deriv. da targone1. n. 2.
iii-363: targoni assai, qualche balestro da mulinello avantaggiato, 300 lance da cavallo
balestro da mulinello avantaggiato, 300 lance da cavallo, colle reste. giov. cavalcanti
: per asse, pancone target. da difesa o riparo ne'fiumi. gulliver
miner. ant. litargirio. da ogni canto ch'io penso sia la vera