il cervato. = deriv. da cervo. cervellàccio, sm.
sua cervellaggine. = deriv. da cervello. cervellata, sf.
tipica un tempo di milano), composta da carne, sangue e cervello di
xxvi-3-13: o fra porro, poeta da scazzate, / che in milano t'
: gli antipasti de'conviti sono ordinati da essi [cuochi] per maestria,
. letter. casco di cuoio (portato da automobilisti, motociclisti, aviatori).
cervelliera. = deriv. da cervello, secondo il fr. ant.
piano grasso. = probab. da cervello, per la forma del grappolo.
trovata gravida. = deriv. da cervellino. cervellino, sm.
la signora veronica, che le faceva da maestra, durava una bella pazienza a raccogliere
cervelline, asine, trascurate, manigolde, da poche, ubbriache, lorde, ignoranti
ma collegate e raccordate fra di loro da innumerevoli fibre nervose). dante
beato a chi si pò buttar da lato, / e tristo quel che soi
, uccidere con un colpo di arma da fuoco alla tempia. monti, ii-92
1-37: l'era quel giorno una caldura da cuocere il cervello, e il poveruomo
purg., 33-81: sì come cera da suggello, / che la figura impressa
impressa non trasmuta, / segnato è or da voi lo mio cervello. boccaccio,
che non pigliassi tanto credito che avessi da temerne, lo adoperava più che alcuno altro
: la poesia... non respinge da sé riempiendo di fracasso e di mania
qualche cantuccio del cervello perché si semplificassero da sé. pirandello, 5-126: l'
sentiero retto e piano di vita percorso da lui fin allora, non s'era mai
in questo caso, immaginata una, da far onore a un giureconsulto.
per levarli di cervello. -c'è da perdere il cervello: di fronte a un
. panciatichi, 247: cosa che ha da fare impazzare il povero foppa; perché
): giunti che furono questi uomini da bene, io ne presi grandissimo conforto,
vanno lambiccando il cervello per trovare epiteti da darle. buonarroti il giovane, i-383
, 227: trovai una volta scritto da uomo valente, che la fortuna, come
. segneri, ii-536: oh che parola da farci mettere il cervello a partito!
suoi giudizi come autorità belle e buone da gente di cervello. nieri, 222:
sai perché? perché non do loro da mangiare. -sdrucire il cervello a
varchi, 23-45: anzi di te harà da dolersi, e con gran ragione,
, 79: questa non è la via da far figliuoli / direte voi, ch'
sol capello posto più d'un lato che da l'altro, colui che 10 tiene
volevano fare: avevano già tanto danaro da mantenere l'impresa per il prim'anno
-cervello volante: dispositivo automatico di guida da terra di un aereo in volo.
, xxiv-1036: egli avea un cervellone da provedeme a molte teste vuote del suo
le loro cittade. = deriv. da cervello. cervelloticaménte, avv. in
giusti, i-357: non sono asmatiche declamazioni da tribuna e da muricciolo...
non sono asmatiche declamazioni da tribuna e da muricciolo..., non sono cervelloticherie
marmaglia invasata. = deriv. da cervellotico. cervellòtico, agg.
sulla carta e vedrete che la strada da londra a exeter non è certo una
non è certo una linea cervellotica segnata da astrazioni geometriche, ma da buon senso
cervellotica segnata da astrazioni geometriche, ma da buon senso mercantile. giusti, i-74:
cervellotiche. = deriv. da cervello. cervellùccio (cerveluzzo)
manco cervelline. = deriv. da cervello. cèrvia, v.
fine la rinvenne. = formato da cervello] su pervicace. cervicale,
due cervici, o coppe, fatte una da man destra l'altra da man manca
, fatte una da man destra l'altra da man manca di esso collo, le
mille / turba m'assalse; e da seder levato, / ambo le braccia con
non esperta giovenil cervice, / è da fondar da l'ultima radice / quel
esperta giovenil cervice, / è da fondar da l'ultima radice / quel con ch'
= voce dotta, comp. da cervico-e -metrite (v.).
misto coprivansi. = comp. da cervicoso. cervicóso, agg.
contro di me, espurgate la sua memoria da un errore che la contamina.
. = voce dotta, comp. da cervice e dal tema del gr.
li monti e li muri. bartolomeo da s. c., 1-1-8: se
un cerviero / si tiene a piè da quella parte e questa, / un
specchio giunge / l'imagini a mirar così da lunge? d. bartoli, 40-ii-45
= » lat. cervinus, deriv. da cervus 4 cervo '. cervino2
spin cervino? = deriv. da cervo. cervino3, sm.
l'altro mortalmente lo saetta. folgore da san gimignano, vi-n-134 (3-2):
cervia istanca d'altrui caccia. andrea da barberino, iii- 296: andando
la saetta nel costato, / seguita da duo veltri in selva e 'n prato,
ad un bel cervo, che, da lui cacciato, si rinselvava. segneri,
cacciatori, ed egli sul suo ronzino faceva da cervo. mascheroni, 8-61: perché
, ii-259: 4 ciborio 'chiamavasi da principio una certa fava di egitto,
presso i greci e i romani, vaso da bere in forma di calice a due
frutto della fava d'egitto ', da cui, per la forma, 1 vaso
poco ciboso. = deriv. da cibo. cibòzio1, sm.
toscana, specie di treggia, tirata da buoi, per trasportare erba, legna
disposti a strati, ciascun strato separato da una pellicina detta * cica '.
frutto ', e poi * cosa da nulla, di nessun conto '.
ant. un nonnulla, una cosa da nulla. -nelle frasi negative ha valore av-
pochezza di codesta peluia, * cica 'da classici scrittori toscani, in stile familiare
fanerogame gimnosperme, che si ricollegano da un lato alle conifere, dall'
sulla base dell'addome, mosse da un apposito muscolo. liber ystoriarum
erbe rivo onda non volve, / e da l'asciutto cor l'arsa cicada /
affatto era pazzo se per ucciderle tutte scendeva da cavallo. galileo, 200: trovossi
cibo, inconsideratamente morirono: ma furono da quelle cangiati nella forma di questo animaletto
ronzar, né voce o moto / da presso né da lunge odi né vedi
né voce o moto / da presso né da lunge odi né vedi. prati,
esso noi uno giudeo per il cammino da tre dì in qua, impronto,
i primi dell'uman genere fossero nati da se medesimi in quella maniera che dalla terra
istrumenti di essa nelle ginocchia. = da cicala1, per la forma.
ormeggia la gomona. = forse da cicala *, per similitudine.
. c'è de'cicalamenti sì vani, da non ne poter strizzare nemmeno una cicalata
negozio, e che poi e'vi cicalerà da sé. g. gozzi, 1-224:
fa cicalare. = deriv. da cicala1. cicalata, sf. discorso
la miglior parte del libro pare occupata da polemiche e da cicalate. 2.
del libro pare occupata da polemiche e da cicalate. 2. ragionamento bizzarro,
capitoli ». = deriv. da cicalare. cicalatóre, agg.
cicalaturo americano. = deriv. da cicalare. cicalecciare, intr.
largo, e quindi meno vago di cicalecci da pettegole, una tale dichiarazione sarebbe,
non che inutile, stravagante a segno da non indovinarsene il significato. pellico,
il bisogno. carducci, i-675: da questo alla scuola del signor zen- drini
squillante della signora capitana, che faceva da ottavino. pascoli, 128: s'ode
alla pianura fu punteggiata per pochi minuti da un cicaleccio di mitragliatrici.
vi fate su, si potrebbe tener da più di quel turcimanno, che interpretava
se sono fatti. = deriv. da cicalare. cicalévole, agg. ant
ginepraio per sempre. = deriv. da cicalare. cicalièro, agg. ant
spacciava con una alga- rabia di nomi da scongiuro. = deriv. da cicalare
nomi da scongiuro. = deriv. da cicalare. cicalino, sm. (
corrente alternata di piccolissima potenza, costituito da un vibratore a comando elettromagnetico, che
ascoltato sì attentamente un canta in panca da gli scioperati, come ascoltavano le buone
tempo che io la finisca; e da vero, non so se mai io vi
per tua fé. deriv. da cicalare. cicalume, sm. chiacchiericcio
meno parlava. = deriv. da cicalare. cicana, sf.
voce corsa e venez. zecarola: forse da cieco * piccolo '. cicatrice
pelle una ferita rimarginata. francesco da barberino, 241: un'acqua ne troverai
gli calava giù una piccola cicatrice contornata da un'aureola di pallore. verga,
erano stati grattati via, non so da chi: sull'intonaco, e sul legno
doloroso, la traccia lasciata nell'animo da una pena, da una triste esperienza
lasciata nell'animo da una pena, da una triste esperienza. lorenzo de'
: forma primitiva di tatuaggio, praticata da popolazioni selvagge dell'australia, della tasmania
[la natura] sa molto bene da se stessa secondo il bisogno...
abile a risoffrire. = deriv. da cicatrice. cicatrizzato (part. pass
3. figur. liberato, sollevato da una pena morale. pratolini,
, di una piaga. guglielmo da piacenza volgar., 1-91: dopo lo
la cicatrizzazione. = deriv. da cicatrizzare. cicca, sf.
tabacco compresso o mozzicone di sigaro: da masticare. viani, 10-129: accosciato
anno 1800) * pezzetto di tabacco da masticare ', nei dialetti piccardo e normanno
forse dal lat. volgare * cicca da ciccum (v. cica1). voce
ci rimedi. = deriv. da cicca. ciccantóne, sm. ant
una pipetta corta, di creta, da due centesimi; qualcuno ciccava. panzini,
poco conto. = deriv. da cicca. ciccèllo, sm.
i-292: aveva la fronte grassa, ricoperta da ciccelli grinzosi. = dimin.
seduta nel salone. = deriv. da ciccia1. ciccétto2, sm. ant
pavese, 7-13: s'era versato da una bottiglia che stava per terra una
gergo militare: ramanzina, rimprovero rivolto da un superiore di grado. rigatini-cappuccini,
= dal fr. chiquet, deverb. da chiqueter * sminuzzare '. ciccia1,
pecora col suo carretto invalido dove penzolavano da una specie di ghigliottina di legno brandelli
le carte in ogni maniera, tanto da tirare in lungo e nel frattempo far
, con l'intento di trarne profitto da soli. giusti, 3-189: non
= dal lat. tardo isicia, da insicium, insicia * salsiccia ',
strage, macello. = deriv. da ciccia1. ciccialardóne, sm. ant
sto bene, e faedo una vita da dccialardoni, perché il granduca mi ha
io ingrassi. = comp. da ciccia e lardo (v.).
m. -ci). ant. da crapulone. magalotti, 9-1-254:
, sm. residuo di carne suina, da cui sia stato cavato lo strutto,
i benestanti imbandivano la drogata salama ferrarese da sugo, i ciccioli di porco.
del tacchino. = deriv. da ciccia *. cicciolóso, agg
pasolini, 3-331: in quel momento venne da quelle parti la maschera accompagnando con la
con una donna. = deriv. da ciccia', nel napol. anche doccione [
bembo, 5-1-134: molti uomini lungamente da doglie di tutte quasi le membra tormentati,
e le bolle. = deriv. da ciccia1. ciccióso, agg. alquanto
ombra del corridoio. = deriv. da ciccia1. cicciòttolo, sm. escrescenza
che deforme. = deriv. da cicciolo.
carne ». = deriv. da ciccia1. cicciutoi agg. di
pizzo nero. = deriv. da ciccia1. cicco, agg.
sottile ', e poi * cosa da nulla '(cfr. cica1).
, che nei misteri eleusini veniva data da bere agli iniziati. = voce
gr. xuxecóv -covo?, deriv. da xux&o * mescolo '.
, e mangiane. s. bernardino da siena, 603: incominciai a cogliere una
22: * cicerbita ', erba nota da insalata, detta anche crispignolo dalla crespezza
granai. garzoni, 1-189: l'erbe da mangiare sono il frumento,..
delle cicerchie. = deriv. da cicerchia. cicerchino, agg. di
del pisello. = deriv. da cicerchia. cicero, sm.
, sm. tipogr. specie di carattere da stampa, derivato da quello usato a
specie di carattere da stampa, derivato da quello usato a roma nel 1468 per
-77: dimensione delle lettere gradatamente crescenti da un carattere all'altro, come sono i
i pregi artistici. -fare a qualcuno da cicerone: servirgli da guida, per
-fare a qualcuno da cicerone: servirgli da guida, per atto di cortesia,
. v.]: 'cicerone da piazza ', o semplicemente * cicerone
così detto dalla sua parlantina. fa da cicerone a un amico, a ima signora
carducci, 414: dante alighieri vestito da zanni / laggiù in santa croce facea 'l
accompagnar questi noi stessi, facendo loro da cicerone. svevo, 3-679: col
lutto; / e gran corona chiede da romano. dante, inf., 27-7
lat. scient. cicindelidae, deriv. da ci cindela.
sm. ant. cigno. guido da pisa, 1-363: una aquila..
. garzoni, 1-563: i giuochi da fanciullo sono giocare alla polvere, alle
leggi della cicisbeatura. = deriv. da cicisbeare. cicisbeismo, sm. l'
. fagiuoli, 3-6-11: per far da cecisbeo cortese / venite con sonetti mal
indugiarono a mirare quel gioco fallace composto da un giardiniere ingegnoso per il diletto delle
tipo meno adatto a fare il cicisbeo da spiaggia. 3. specie di
spadino, /... / da cui ciondola un galano / di disegno
piane, ciclabili. = deriv. da ciclo2. cìclade, sf.
fiori di ciclamino. = deriv. da ciclamino. ciclamino, sm. bot
ciclami. = deriv. da ciclamino, inteso come dimin.
. arald. figura araldica, costituita da un grande anello isolato al centro del
sistema, attraverso trasformazioni intermedie, passa da uno stato iniziale a uno finale identico
8. medie. di malato affetto da psicosi periodica. 9. music.
dal gr. xoxxixóc, deriv. da xóxxoc * ciclo '. cìclide,
, dal fi. cyclide, deriv. da cycle 'ciclo '. cìclidi
ora marione. = deriv. da ciclo1: cfr. fr. cyclisme (
, e giovanotti scamiciati, col costume da bagno legato davanti al manubrio. gozzano
rubicondo, l'occhio azzurro, un berretto da ciclista piegato sull'orecchio. alvaro,
uomo che corresse ai piedi con ima leggerezza da angelo. g. bassani,
, dal soave profumo, sostenute da calze ciclistiche di seta nera e
= voce dotta, comp. da ciclo e dal sufi, -ite, che
. chim. sostanze, costituite da alcoli polivalenti aliciclici, e diffuse negli
nelle piante. = deriv. da ciclo1. ciclizzazióne, sf.
posti ciclici. = deriv. da ciclo1. ciclo1, sm.
principi. carducci, i-97: la canzone da lui stesso ricordata come prima del nuovo
accrescimento e di riproduzione, che conducono da un individuo ad altri simili. -ciclo
di stati intermedi fa passare un sistema da uno stato iniziale a uno stato finale
e. gadda, 300: quando, da vicine ville, i giovanetti si diportano
= voce dotta, comp. da ciclo1 e butano (v.).
= voce dotta, deriv. da ciclobutano. ciclobutène, sm.
= voce dotta, comp. da ciclo1 e butene (v.).
= voce dotta, deriv. da ciclobutano. ciclocampèstre, agg.
ostacoli frequenti. = comp. da ciclo1 e campestre (v.).
= voce dotta, comp. da ciclo1 e cilindrico (v.).
= voce dotta, comp. da ciclo1 e dal gr. 8póp. o
= voce dotta, comp. da ciclo1 e dal gr. èirrd 4 sette
cicloergòmetro, sm. apparecchio costituito da un telaio di bicicletta fissato al suolo,
= voce dotta, comp. da ciclo1 e dal gr. 2pyov 'forza
= voce dotta, comp. da ciclo1 e dal gr. ££ * sei
= voce dotta, deriv. da cicloesano. cicloesanóne, sm.
= voce dotta, deriv. da cicloesano. cicloesène, sm.
= voce dotta, deriv. da cicloesano. ciclòfilo, agg. che
. = voce dotta, comp. da ciclo1 e dal gr. cpcxog
delle biciclette. = comp. da ciclo2 e furgone (v.).
cui il profilo del dente è costituito da un arco di ipocicloide e da un
costituito da un arco di ipocicloide e da un arco di epicicloide, che si sviluppano
: tipo di propulsore navale, costituito da una serie di palette verticali disposte a
quelle volte, che si vogliono costruire da per tutto di ugual grossezza, vale a
, dal gr. xuxxoei&fa, comp. da xóxxo <; * giro
partito col ciclomotore. = comp. da ciclo2 e motore (v.).
, l'inizio dell'estate era segnato da giorni carichi d'elettricità. 2
nel suo spirito quanto quello inesorabile: da donna intellettuale era divenuta sportiva. c.
. industr. apparecchio destinato a separare da una corrente di gas polveroso le particelle
medie. meteoropatia. = deriv. da ciclone. cicloolefine, sf. plur
. = voce dotta, comp. da ciclo1 e olefina (v.).
bicicletta. = comp. da ciclo• * e palla (v.)
= voce dotta, comp. da ciclo1 e paraffina (v.).
e nevosi. = comp. da ciclo1 e pattino (v.).
(e la sede dei ciclopi è indicata da omero nella sicilia). - per
era campagnanimare, uno scalino di pietra da cui un ciclope avrebbe potuto immergere un
tu su la vita guardi com'ebro ciclope da l'alto! ». idem,
'dall'occhio rotondo ', comp. da xuxxo? * cerchio 'e órcóc
nome del genere cyclopes, comp. da cyclus 'cerchio 'e pes -edis
= voce dotta, comp. da ciclo1 e pentano (v.).
incolore, di odore etereo (e serve da intermedio nella preparazione di farmaceutici e
insetticidi). = deriv. da ciclopentano. ciclopentène, sf. chim
solubile in alcole. = deriv. da ciclopentano.
ciclopi). = deriv. da ciclope1. ciclòpico, agg.
: potreste cogliere a volo la leggenda che da tanti secoli aleggia per entro le caverne
colosseo construtto per opera ciclopica, corroso da secoli e da intemperie senza numero ma improntato
opera ciclopica, corroso da secoli e da intemperie senza numero ma improntato ancóra di
. ciclopia. = deriv. da ciclope1. ciclopista, sf.
delle biciclette. = comp. da ciclo * e pista (v.)
nelle biciclette. = comp. da ciclo * e [aeroplano.
narcotico). = comp. da ciclo1 e di propano (v.)
panoramica disegnata su un quadro costituito da una super ficie cilindrica.
ciclòstomi (« famiglia di pesci cartilaginosi stabilita da duméril, così detti per avere la
o bocca della loro conchiglia interamente circondata da due piccioli orli, e chiusa da
da due piccioli orli, e chiusa da un coperchio rotondo e sottile ») e
sgualcito dall'uso, parlava chiaro: affetto da fienosi ci- clotimica, con stati psicopatici
in bicicletta. = comp. da ciclo * e turismo (v.)
forza dell'acqua marina, / così da lei fa fuggire le angosce.
. 5. aeron. aereo da ricognizione, capace di atterrare in brevissimo
la meccanica comprende] il cavare acqua da pozzi con le gru, overo cicogne,
con le gru, overo cicogne, dette da latini 'toffenoni ', che sono
5-39: nelle cicogne (così chiamate da aristotile quelle macchine, che sono gli
adattati ad uso di cavar l'acqua da alcuni pozzi di campagna) sul termine [
angolo acuto per farlo servire di grua da innalzare pesi gravissimi. * cicognare i pennoni
segno di lutto. = deriv. da cicogna, per la disposizione che si dà
e potenza. = deriv. da cicogna. cicolino, sm.
. ascanio è impedito ancor esso da un cicolino, che già molti giorni lo
ciconia 4 cicogna 'e -formis (da forma 4 forma '). cicoràceo
dell'ordine delle composte, che comprende da trenta a quaranta generi, di abito
abito e di proprietà affini alla cicoria, da cui hanno tolto il nome, ed
alberti, nella loggia murata e profanata da una cicoràcea bottega di caffè, ci
, occipite. s. bernardino da siena, 144: io non so come
credo che no. = deriv. da un lat. * cotta, dal gr
sf. ant. ragazzina. francesco da barberino, 355: che fatto è questo
voce dotta, lat. tardo cicurare, da cicur 4 mansueto '. cicuta1
134: aconito e cicuta / nascer da salutifera radice / non si vide già mai
mai. / che differenza fai / da crudeltà ch'offende, / a pietà che
i-15: io avea sentito dire non so da chi, né come, né quando
velenoso). = comp. da cicuta1 e tossina (v.).
cavalli regge ad un carico / di pino da lungi odorante, / e al
mele cotogne. = deriv. da cidonio. cidònio, agg.
loro amico, il quale era cieco da un occhio. cellini, 1-58 (142
è cieco, e tu vien ben da lui. passavanti, 31: lasciategli dire
è cieca. s. caterina da siena, i-50: dio non vuole,
-cieco di una passione: sopraffatto da essa. bandello, 1-47 (i-559
che si gettasse ne l'acqua, tratto da giovami e mal pensato pensiero, e
3. figur. che nasce da una mente sciocca, ignorante; che
, 1-38: mercé le conferenze da esso lui frequentemente tenute,...
lui frequentemente tenute,... è da sperare che l'architettura si verrà
non è infrequente;... procede da ciechi impeti di plebe. nievo
docile, distratto /... / da quel salone buio e troppo vasto
d'essi piagati e molti spenti / son da cieche ferite a l'aer bruno.
no m'inganno io stesso. andrea da barberino, iii-313: chi è colui che
: chi è colui che si possa da questo cieco amore difendere? boiardo, canz
movesse guerra a'fiorentini, perché era mosso da uno ereditario odio e una cieca ambizione
: si sentì ad un tratto invadere da una collera cieca. 10. privo
colpa tutta reco, / dimmi. guido da pisa, 1-367: per quello cieco
la fuga / da'sfrenati cavalli e da la cieca / lor furia trasportati, a
sue più non ripara; / ma da i ciechi perigli al rischio aperto i
; la foresta della vita lo circondava da tutte le parti, intricata, cieca;
i-1098: le quattro viottole cieche che salgono da santa lucia verso la collina, valgono
o altro luogo che non abbia finestre da prender lume. patini, 673: salii
2-312: il palazzo del castello, da quel lato della montagnola, non aveva
altro che gigantesche muraglie cieche, rinforzate da pilastri, contrafforti e arcate cieche.
quale [piego] è stato letto da s. a. s. le stesse
attratti e ciechi. s. caterina da siena, i-42: senza questo lume
gli fece nel rovescio un cieco guidato da un cane. d. battoli, 36-63
che porta un bambino in collo o da un figlioletto cencioso, tutta la giornata
capitata alla cieca. -cantare, musica da ciechi: discorso lungo e noioso.
lungo e noioso. -fare un cantar da ciechi: parlare a lungo e noiosamente
le bombole nel ghiaccio, / mandò presto da banda la vergogna, / e fece
vergogna, / e fece come i ciechi da bologna. note al malmantile, 8-44
al malmantile, 8-44: come i ciechi da bologna; si dà loro un
. -mazzate, bastonate, colpi da ciechi: violentissimi, menati all'impazzata
misura, procede furiosamente e dà mazzate da cechi. berni, 66-55 (v-240)
66-55 (v-240): queste mazzate da ciechi si danno, / che pietà me
/ per non provar quai son colpi da cieco. -non avere da far cantare
colpi da cieco. -non avere da far cantare un cieco, da pagare
-non avere da far cantare un cieco, da pagare un cieco: non avere nemmeno
, 4-25: sebben non c'è da far cantare un cieco, / di questa
al malmantile, 4-25: 4 non ho da far cantare un cieco ', non
', non ho nemmeno un quattrino da darlo a un cieco, perché canti un'
i-402: e non ha un soldo da pagare un cieco. -portare,
-cielo a pecorelle: in parte coperto da un sistema di nubi a cirrocumuli,
/ per mia ristorazion moglie che garre / da anzi dì 'nfin al ciel stellato;
altra volta che 'l ciel tuona / da un'altra parte, e tutto arde de
questo ciel, che detto aere è da noi. manzoni, pr. sp.
tormentoso petto il folle zelo, / che da ogn'uom la nasconde [la moglie
son io che il cielo abbraccio, o da l'in- terao / mi riassorbe l'
, 2-100: o questa sì ch'è da pigliar colle molle! e'bisognerà in
la mia mente, la quale fu chiamata da molti beatrice. idem, cono.
spera ottava; e che di fuori da esso non fosse altro alcuno. idem,
/... / se fosse contenuto da altra sfera: / ed ella contenuta
col continuo girar de'cieli. bruscaccio da rovezzano, ix-242: formato ch'ebbe iddio
l'odor delle vivande i venti / da tutto il campo, e lo spargeano
, come 'l dì fu spento / da pratomagno al gran giogo coperse / di nebbia
caduta? cangiando cielo, si ha da cangiar sistema. algarotti, 2-464:
sp., 17 (298): da mezzogiorno, altre nuvole ravvolte insieme,
a'miei nativi frassini il nido, / da cielo in cielo stendi i tuoi voli
, e mia madre temeva il crac da un momento all'altro. 11
, 2-20: l'alto messo onorato da ciel te fo mandato; / lo cor
/ ov'or trionfa. s. bernardino da siena, 37: maria ebbe tanto
del cielo si reggono con leggi affatto dissimili da quelle che reggono gli affari umani.
ne farà ogni grazia. s. bernardino da siena, 33: o reina del
non meno eccellente che grazioso raffael sanzio da urbino. tasso, 1-11: giù i
che di fulmini vendetta / contra sé da dio non chiami, / son reami,
vergine dea, chi la parola / modulata da te gusta od imita? /.
un'impresa risoluta in cielo, / abbracciata da te. leopardi, 1-39: dammi
comunale suona a cielo scoperto, circondata da tutto 11 paese. pavese, 4-143
: o deio! se io mi vestirò da donna, io diventerò la mia zia
in cielo: indica ima cosa impossibile da farsi. grazzini, 3-1-180: per
che non sia / di quei piedoni da pelar co'sassi. fagiuoli, 1-77:
volte esagerata- mente. fra bartolomeo da s. c., 120: le
ddo, quando gli dissi che trovava da maritar l'agnoletta a un giovane ricco
976: il che fu una scala da potere fare salire la sua casa in
, come suol essere chi riceve grazie da certi orsacchi che non ne fanno mai.
: le malignità, le maldicenze dette da persone indegne, mediocri, non offendono
* siepe tagliata * (deriv. da caesus * tagliato ') accanto a elsa
? caporali, ii- 45: da voi dunque, da voi, che il
45: da voi dunque, da voi, che il mondo appella / per
per riporvi veli, fronzoli, gale da signora. la voce nostra è stipo »
medesimo soggetto. = comp. da cifo [si] e scoliosi (v
, del gr. xócpooig, deriv. da xixpóc 'curvo '. cifòtico
e 1 termini-cifre. i primi dedotti da qualche principio, e per conseguenza soggetti
valore complessivo in denaro delle operazioni compiute da un'azienda (o da un suo
operazioni compiute da un'azienda (o da un suo ramo), in un
pezzo di terra cui han l'occhio da tempo: la terra è il solo
e le lettere ieroglifiche, se fossero da noi bene intese o se potessimo avvederci
così bella, che era proprio una camicia da sposi,... di stoffa
paesaggi erano per lui sempre ardui problemi da risolvere. ora aveva abolito tutto: colore
. marino, 12-19: per trar da l'altrui bene il proprio male / secrete
: queua scrittura segreta ch'è intesa da soli coloro che n'hanno la chiave
è quello che tirando, s'apre da sé, sol che siano ordinati in una
in nome di renzo conteneva molte materie. da principio, oltre un racconto della fuga
imparare quell'arte, e fra essi marco da ravenna, che usò poi cifrare i
un messaggio. = deriv. da cifrare. cigaro (cigarro)
dirsi, della foglia di tabacco attorcigliata da fumarsi. altri, seguendo la voce francese
dei monti. = deriv. da ciglio. cigliare2, v. ciliare
, lat. tardo cilidtus, deriv. da cilium * ciglio '.
stigio, sotto stare disceme. andrea da barberino, 1-5: lo re troiano,
l'arebbe morto. s. bernardino da siena, 718: fra l'altre
di ciglia atto a spaventar ogni uomo da qual cosa. tasso, 9-31: ed
carducci, 730: tu, kleber, da gli arruffati cigli, / leon
x-21-252: i suoi occhi frangiati da ciglia di una lunghezza impressionante,
passò una espressione d'orgoglio così sicuro da mettere ribrezzo. montale, 11
caso in sé tanta forza d'animo da dire addio con ciglio asciutto alla patria
b. corsini, 16-22: quasi cervo da strai nel fianco punto, / scendeva
per mostrar ch'a torto / ho da portar per questo basso il ciglio.
ricorderassi adulto, / con dispettoso ciglio / da la vista fuggendo / del carnefice orrendo
. 8. locuz. awerb. da ciglio: davanti. dante, par
dante, par., 8-12: e da costei [da venere]...
., 8-12: e da costei [da venere]... / piglia
stella, / che 'l sol vagheggia or da coppa or da ciglio.
sol vagheggia or da coppa or da ciglio. = lat. cilium
terreno con cigli che dividono campo da campo. ciglióne, sm.
alto di un monte. zanóbi da strafa [crusca): accrescerai gli argini
è un'erba molto odorata che nasce da per sé alla campagna nei ciglioni delle
voce dotta, coniata dal d'annunzio; da cigno e dal gr. -yew)
, nati dall'uovo di leda, amata da giove sotto specie di cigno.
, vive in australia. giacomo da lentini, ii-97: lo cesne canta più
chiare linde / il bianco cegno, giunto da la morte, / fra l'erbe
mezzo di quelle non si potea egli da le nostre insidie guardare? leone ebreo
corso delle belle acque accordatasi si lasciava da loro portare, poco movendosi; e altri
questa fu una medaglia grande d'oro da portare in un cappello; dentro isculpito
a chi dovrebbe oltraggio, / né sa da colpa a colpa scerner l'orbo /
frugoni, xxiv-980: è ben vero da compatirsi un genio nobile che vien astretto da
da compatirsi un genio nobile che vien astretto da un prurito famelico a seguir e servir
, -egli rispose, con una blandizia da cui traspariva la violenza. essa obbedì,
fra cigni essere accolto, / lunge avendo da me discordie e liti, / che
/ te sublime, te immune / cigno da tempo che il tuo nome roda,
ultima e notevole azione o impresa compiuta da una persona prima di morire.
canto, e gli pesci ed aquario da l'altro. stuparich, 5-324: il
sulla nuca '(nel 1745), da un anteriore chaaignon e chaignon 4 nuca
lat. volgare * catenionem, deriv. da catena: 4 anello maggiore della colonna
. manzoni, 12: allor che da lunge il ciel s'imbruna / siede
tossa. palazzeschi, 3-19: alzandosi da sedere un « ohi! ohi! *
bisogna ungere le ruote: per ottenere da una persona aiuti o vantaggi, bisogna
bencivenni [crusca]: si conosce da quel cigolìo che fa lo stinco della
serio / dietro un ripicco / nato da stimolo / di fare spicco. borgese,
-fare una cilecca alla morte: scampare da una malattia gravissima. cippi,
addosso loro in sul meriggio preme. paolo da certa! do, 371: dice
/ che cacciate parean dal natio loco / da l'ingrato villan con fumo e foco
suo seno. carducci, 433: sorridean da i cilestri occhi profondi / i pargoletti
rasato, con una testina giallognola illuminata da due occhi cilestri vivacissimi pascoli, 987
acqua dolce, hanno il corpo rivestito da una membrana, traversata da ciglia vibratili
corpo rivestito da una membrana, traversata da ciglia vibratili animate da un continuo movimento
membrana, traversata da ciglia vibratili animate da un continuo movimento oscillatorio più rapido in
dotta, lat. scient. ciliata, da cilium 'ciglio '. cilicino
penitenza e mortificazione). uguccione da lodi, v-151-121: mai a la fine
suo primo vestirsi della mattina era cominciando da un gran ciliccio sulle nude carni:
. segneri, ii-295: si vestì tutta da capo a piedi d'un aspro e
e pittore di se medesimo, caterina da siena. abbandonata la madre e i
cella il medico, pure lui frate, da poco entrato nell'ordine dopo essere stato
un gaudente, adesso legato al dolore da un cilizio che portava notte e giorno,
il secolo de'cilici e delle mortificazioni da sperarne il rimedio. imbriani, 1-29
tua ventura, hai molto, molto da soffrire, pensando a tuo padre che
le ciriegie e le albicocche venute apposta da lontano. pascoli, 787: tu [
: lo sperar tolleranza in animi irrigiditi da un'antiquata presunzione, forse è uno sperar
i domestici e i salvatichi; questi nascono da per loro alla foresta e nelle macchie
. = lat. tardo cerasea, da ceresus per cerasus * ciliegia '
quivi forestieri, né più veduti, da lucullo nella vittoria, che riportò egli
gomma che getta il ciliegio, detto da linneo prunus cerasus, è dell'istessa
, 9-464: bere a paesi è da arrendevol gusto, / che tanto ama
di cilindratura. = deriv. da cilindrare. cilindrare (ant.
cilindro. = comp. da cilindro e asse (v.).
giovanotto e la ragazza, in costume da bagno, nella piscina d'un piroscafo
di cilindratura. = deriv. da cilindrare. cilindratrice, sf.
canapa greggia. = deriv. da cilindrare. cilindratura, sf.
cilindratura è dagli stampatori talvolta fatta pagare da sé. 2. compressione del
, non gli salti il ticchio di sbucare da via lauro, il serpente. contrabbandieri
degli asparagi. = deriv. da cilindrare. cilindricaménte, avv. a
: egli, calculando sopra il dimostrato da archimede nel primo libro della sfera e
d'una sfera e di un cilindro da scolpirsi evidenti nei marmi del suo sepolcro,
ritorni al primiero sito, la figura da ciò descritta si dice cilindro. 2
base e cornice, un cilindro avente da opposte parti due iscrizioni. d'annunzio
(anche soltanto cilindro): cappello da uomo alto, usato soltanto nelle cerimonie
portato anche dalla donna, col costume da amazzone). carducci, i-510:
il velo bianco annodato a un cilindro da potervisi spec- chiare. pratolini, 9-316
i cui cilindri si fanno passare i fogli da stamparsi, quando loro si vuol dare
. xóxivspo?, deriv. da xuxtvso) * voltolo, rotolo ':
congiungendo ogni punto della nuova posizione assunta da questa curva col medesimo punto dell'altra
del cranio. = comp. da cilindro (perché il tumore, premuto,
torri di pistoia. angiolieri, 91-7: da la cima del capo 'nfin al
rag- gionarò... qual ingombrato da le unghie de'piedi sin alla cima
balzare sulla cima delle onde, piegata da un lato come un uccello ferito.
una papalina di velluto serico con una veste da camera di merinos. pascoli, 1400
un viale erboso, morbido, fiancheggiato da pioppi. stuparich, 5-112: le avevo
di là dal colle ancora ei fea da lunge / degli alti gioghi biondeggiar le cime
. leopardi, 39-15: limpido il mar da lungi, e le campagne / e
/ vanno a rapir le lagrimette prime / da le melate cime / e del timo
l'asse primario dell'infiorescenza è sempre terminato da un fiore, il quale gl'impedisce
degli altri assi o peduncoli pure terminati da un fiore, e provveduti ancor essi
un fiore, e provveduti ancor essi da brattee, e che alla volta loro possono
e così di seguito. -boschi da cima: quelli formati da alberi di
-boschi da cima: quelli formati da alberi di alto fusto.
epoca [40 anni], appellansi boschi da cima, o d'alto fusto,
alto fusto, e somministrano il legname da costruzione, talché le legne da
da costruzione, talché le legne da fuoco non sono in essi che un prodotto
. latini, i-548: e cominciò da prima / al sommo ed ala cima
sembianza / creò ala primera. francesco da barberino, iii-191: ma cercai bene
le loro finte maniere cangiando, lo lasciano da la cima e colmo d'ogni speranza
di una sorta di tasca, ricavata da un pezzo di ventre di bue,
mina che nel fianco / di qua da trento l'adice percosse, /..
percosse, /... / che da cima del monte, onde si mosse
10-170: già mi rimembra, che da cim'a un'elice / la sinistra
: questo così fatto tarlo è generato da quegli scarafaggi grandi e neri morati che
e che io approvi il suo libro da cima a fondo. berchet, conc.
, i-270: è un romanzo allegorico da cima a fondo. manzoni, pr
, 4-213: ripassava con quella faccia da usciere, sbirciando la casa della baronessa
usciere, sbirciando la casa della baronessa da cima a fondo, fermandosi ogni due
lo vuoi un serpente che ti mangi da cima in fondo? ». soffici,
mattina alla sera non faceva che scorrere da cima a fondo le loro colonne [
e. cecchi, 6-231: da cima a fondo, la casa luccicava
la casa luccicava di coppe, vasi da fiori, servizi e vassoi d'argento,
manzini, 10-9: la casa era nuova da cima a fondo, coi mobili chiari
/ quasi tutta la cosa. antonio da ferrara, ix-127: maladetto dal piè
distinguer son forzato e separare / pazzo da pazzo, e por termine e segno.
/ tutti siam noi come i popon da chioggia, / e tutti ci possiam per
. * = ¦ deriv. da cima. cimare1, tr.
pulci, 8-74: se tu scampi da me, tu sarai il primo, /
qualcuno. ariosto, 18-52: guglielmo da bumich era uno inglese i maggior di
. burchiello, 80: di qua da querciagrossa un trar di freccia / cominciaronsi
'l cardo. = deriv. da cinta. cimare2, intr. tenere
vera sapienza a poder cimi. francesco da barberino, ii-315: grandeza di coraggio fue
potenza si cima. = deriv. da cima. cimarina, sf. chim
strofanto). = deriv. da [apro] ci [na] marina
qualche decorazione, se sono molto visibili da un bel punto di vista in qualche
disposti euritmicamente. = deriv. da cinta; la forma cimarolo è romanesca.
abbia un flesso, e sia composto da due curve a concavità contraria, raccordate
. vasari, iii-495: la cimasa da capo, la coperta o tetto della quale
che nascono di qua e di là da esso. milizia, ii-260: 'cimasa
membro che termina una cornice, derivandola da cima. pascoli, 567: non saranno
quercia / trovai un grosso fungo embricato da esca: / era forse la rustica
, passata di forbice data al panno da capo a fondo, cioè dall'ima
di panni 78 cimatti di molle e ravistati da segno 1 insino a tutto segno 21
xopta -atoc * onda 'e cpópoc, da cpépto * porto *. cimatóre
un povero cimatore di panni, che fuggendo da mio padre son venuto in italia.
« garua » e noi chiameriamo acqua da cimatori o nebbia distrutta. leggi di toscana
e piante, che sono stati danneggiati da animali. 4. tess. operazione
la superficie, rasando il pelo formato da filamenti paralleli o no fra loro,
e ripiego a scrutare l'interno della sella da giostra. terriccio, sterco equino,
anitra inchiodata. = deriv. da cimare1. cimàzio, sm.
: l'onerarie, che son navi da carico furon trovate, secondo plinio,
carico furon trovate, secondo plinio, da ippo tirio, la cimba da'fenici.
moderatore delle chiavi. = deriv. da cimbalo. cimbalària (cimbalàia)
, lat. tardo cymbcàària, deriv. da cymbalum * cembalo '.
sue foglie. = deriv. da cimbalo: cfr. anche cimbalaria.
, / e la musica è roba da sassate. 2. tamburello; uno
vagare alquanto in volta. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
caduto il traditore in questo cimbèllo e da le sue irregolate passioni accecato, non
navicella. * = deriv. da cimba: voce registr. dal tommaseo.
sulla vòlta c'è pitturato un giove da offembach, il quale fulmina fetonte. questi
coloro che salgono. = deriv. da cimbottolo. cimbòttolo e cimbòtto, sm
così bei cimbottoli ch'egli era talvolta da ridere. -dare un cimbottolo ad
. tjxidpx'j'j? (comp. da xetfjrijxiov 4 cimelio 'e da fipxi'ls
comp. da xetfjrijxiov 4 cimelio 'e da fipxi'ls 4 chi comanda ',
< = voce dotta, comp. da cimelio e dal gr. jw) x7
lunga canna dal cimelio pieghevole -una canna da pesca -dalla quale pendevano tanto di spago
pendevano tanto di spago e un grosso amo da palàmiti. = dimin. di
tarmi. conciliatore, i-5: mossi da simili considerazioni, alcuni uomini di lettere dimoranti
a cimentare vostro marito in una bottega da caffè. monti, iv-52: perché
, iii-1-91: quel superbo lucifero che da principio si cimentò d'assomigliarsi all'altissimo
10 aveva paura di esser veduto o prevenuto da martino, o denunziato da alcuno
prevenuto da martino, o denunziato da alcuno dei fanciulli, non mi cimentai
gli altri ». = deriv. da cimento. cimentato (part.
bestia di spirito! = deriv. da cimentare. cimentazióne, sf. ant
a lire centoquarantadue. = deriv. da cimentare. ciménto, sm. mistura
, si mette altretanto della detta composizione; da poi se gli fa per ventiquattro ore
si vedrà se il commercio sia guidato da vera speculazione o da capriccio inconsiderato.
commercio sia guidato da vera speculazione o da capriccio inconsiderato. oriani, x-21-185:
. tassoni, 11-38: non era da porre a tal cimento / un uom
forze corporee o intellettuali o morali, da poterne scapitare o nel fatto o
class, coementum: * pietra da taglio, pietra da muro '(dal
* pietra da taglio, pietra da muro '(dal lat. caedire
'abbattere tagliando, spezzando '), da cui cemento (v.) nel
figur. cimento è piuttosto un deverbale da cimentare (v.). cimentóso
dai mandrioli cimentosi. = deriv. da cimentare. cimerìa, sf.
panni. - = deriv. da cimare. cìmice, sf.
ii-806: le cimici, animale sporchissimo e da avere a schifo pure a mentovarlo,
i veleni. bruno, 3-635: da le tavole del letto di costantino si
francesconi, che mi vide mettere nel sacco da notte quando mutai casa, gli si
tonda, larga e piatta, punta da disegno. 5. in senso spreg
le cimici. = deriv. da cimice. cfr. la voce lat.
lat. scient. cimicifuga, comp. da cimex -icis 'cimice 'e dal
cimice 'e dal sufi, -fùgus, da fugère 'fuggire '. omicifugina,
il terzo portava lo stendale. andrea da barberino, 1-135: ecco uno cavaliere per
insegna rappresentante un elmo con cimiero, da cui si faceva sormontare lo stemma gentilizio
la fiamma sotto la testa di bronzo, da gli forami della quale esce a gran
oggidì, benché la vaporiera vi passi da presso tutta sonora col suo gran cimiero
elmetto: subire male parole, ingiurie da tutti senza reagire. m. franco
(sec. xiii), deriv. da cime cima '. cimiglielo, sm
239: -chi sa quanto ci avrò sempre da arram picarmi io!?
trovare sul cimìgliolo. = deriv. da cima. ciminèa, sf. ant
. fumaiolo. s. bernardino da siena, 736: elli si fa pure
le sagome delle ciminiere, incappucciate ciascuna da imo sbuffo rosso. -per simil.
cfr. caminata), deriv. da caminus * camino, focolare '.
e la veccia nel fine suo? zanobi da strota [s. gregorio magno volgar
: dopo questi due esempi, presi da inscrizioni molto antiche, tralascio tutti gli altri
schiacciato, serrato tutt'intomo stretto stretto da una moltitudine di piccoli purissimi brillantini.
cimiteriali. = deriv. da cimitero: cfr. cemeteriale.
sm. luogo consacrato, cintato da muri o compreso nei sagrati delle chiese
, inf., 10-13: suo cimitero da questa parte hanno / con epicuro tutt'
gran chiese, nelle quali sono alcuni luoghi da parte riservati per seppellire i corpi de'
a tradimento, su! su da 'l cimitero del petto, / su date
, cimiterino. viani, 13-7: da val di castello a bolgheri i cimite-
xoitxtjttjpiov 4 luogo dove si dorme ', da xoip. àcù 4 pongo a dormire
ariosto, 184: sperai ch'uscir da le cimerie grotte / tenebrosa devessi,
la lana. = deriv. da cintolo 'ciuffo '. cìmolo
fossi della bassa / menano acque fangose / da cui spuntano cimoli / gementi di rossi
gli nasca! = deriv. da cima: cfr. il lat. tardo
in mezzo con doe bolle, cioè da ima cimossa et dall'altra et non
lanciar la spola, tac tac, da una cimosa all'altra, deve far passare
cimosi que'fiori i cui peduncoli partendo da un centro comune, si suddividono senza
. -chi). antropol. caratterizzato da cimotrichìa. cimpanzè, sm.
certi animali non domestici; è prodotta da un virus penetrante per la via respiratoria
facoltà intellettuali. giusti, i-161: da quegli assiomi perpetuamente allegati, e traditi
perpetuamente allegati, e traditi sempre, da quelle pagine fredde, me ne veniva
guaiaco... la radice chiamata da chi cina e da chi china.
. la radice chiamata da chi cina e da chi china. ricettario fiorentino, 32
dal nome della cina [china), da cui proveniva. ma plinio ricorda una
ci tingono di rosso i mattonati della stanza da letto. montale, 1-131: ora
muri il cinabrese. = deriv. da cinabro. cinabro (ant.
vediamo essere il nostro cinabro molto differente da quello de gli antichi, imperò che 'l
, in certe montagne lontane una giornata da gorizia andando verso comolia. è questo
egli seppe trovare, se non che hanno da tornar loro in grande nocumento i fiati
d'occhi furbi e due labbra di cinabro da far venire le tentazioni a sant'orsola
sofistico il zolfo oro compose; / da qual giardino il volto ebbe i ligustri
propriamente 'strangola-cane '(comp. da xóiùv xuvó? 'cane 'e grfllcù
altalena. = voce onomatopeica, da un suono * cin cin, secondo
cavan gli occhi; / si ha da fare una presa, ma co'fiocchi.
come una cingallegra. = comp. da cincia e allegro (v.).
imitativa (dell'ubbriaco che balbutisce), da cui il nome boccaccesco; cfr.
montale, 3-199: un grazioso ammalino da pelliccia, una specie di furetto o
di chinche 1 puzzola del brasile ', da chinche * cimice '(per il
molt'arte; ed è naturalmente derivato da 'cincinno 'o * cincinnolo ',
molti fronzoli. = deriv. da cincinno. cincinnatésco, agg. (
cinnateschi. = deriv. da cincinnato. cincinnato1, sm.
, 3-1-304: volatile e aurea chioma, da questa parte e da quella con vezzosi
aurea chioma, da questa parte e da quella con vezzosi cincinnoli sopra gli candidi
potuto indugiatisi senza limite non avendo altro da fare. pratolini, 9-538: ora
bocca. idem, iii-143: che ha da fare ella in ciò? per essere
sciupare tagliuzzandola, ma lavoracchiarla in maniera da non ottenere l'uso pieno al quale sarebbe
beltramelli, ii-37: [principina] strappò da una macchia alcune foglie e si dette
: queste fiere perturbazioni che io patisco da tre anni, mi tolgono di potermi
cicognani, 1-19: e il bisbiglio da principio riguardoso si accalorò, cambiò a
e di cincischiarsi. = deriv. da incischiare dal lat. incìsulàre, a sua
incìsulàre, a sua volta deriv. da incisus, incidere, comp. di caedère
tratta di un vecchio disegno cincischiato che da una parte e dall'altra è rimesso
cavò dalla palma della mano un biglietto da venticinque lire tutto sudicio e cincischiato,
alvaro, 9-170: era un formichino da nulla, cincischiato e gialliccio: curvò
tornasi di lampedusa, 263: la sala da ballo era tutta oro: liscio sui
rabbia dello scherno. = deverb. da cincischiare. cincischio (ant.
di indecisioni. = deriv. da cincischiare. cincischióne, sm.
chinina). = deriv. da cincona, col suffisso -idina; voce registr
chinachina grigia. = deriv. da cincona col suffisso -ina; voce registr.
ecc.). = deriv. da cincona. cindàrio, sm. ant
. chi si occupa non professionalmente, da dilettante, d'arte cinematografica (e
ridotto). = comp. da cine e amatore (v.).
cintaste (nel 1930), deriv. da ciné 'cine '. cineàstico
e mi confidò che la truppa cineastica da lui ingaggiata gli dava dei grossi dispiaceri
grossi dispiaceri. = deriv. da cineasta. cinecàmera, sf.
. cinecàmera, sf. macchina da presa cinematografica. = comp
cinematografica. = comp. da cine e camera (v.).
, 1-517: adesso finalmente aveva qualcosa da raccontare che interessava tutti, cinecittà, le
francesi. = comp. da cine e città (v.).
della musica. = comp. da cine e club. cinedilettante,
. cineamatore. = comp. da cine e dilettante (v.).
'cinedilettantismo l'arte cinematografica fatta non da professionisti, ma da dilettanti. =
cinematografica fatta non da professionisti, ma da dilettanti. = comp. da cine
ma da dilettanti. = comp. da cine e dilettantismo (v.).
vuole più buffoni, ed hagli esclusi da le sue corti, come anco ha fatto
è il notaio, e letti concussi da belve -che dico! oneste sono le
dico! oneste sono le belve -concussi da uòmini scellerati, i quali, impotenti
madrammi. = comp. da cine e dramma (v.).
vanga, lunga sedici pollici e larga da sette in otto, armata di un manico
della cinefazione. = deriv. da cinefare. cinefazióne, sf. disus
/ v / j], deriv. da xuvrjyéca * guido i cani per la
, sm. notiziario cinematografico, costituito da brevi servizi di carattere giornalistico sui fatti
del cinema. = comp. da cine e giornale (v.).
la sema. = comp. da cine e -landia, dall'ingl. land
fonico = voce ingl. comp. da cinema e dal sufi, -scope dal
gr. xtvthxoc -axoc * movimento '(da xtvéco 'muovo ').
ànematògrafó). riprendere con la macchina da presa cinematografica un avvenimento, una scena
col cinematografo. alvaro, 7-274: da qualche astro lontano da noi qualche centinaio
, 7-274: da qualche astro lontano da noi qualche centinaio o migliaio di anni-luce,
cinematografare falsi effetti di cannonate, provocati da piccole mine fatte scoppiare a tempo.
son le opinioni. = deriv. da cinematografo. cinematogràfico, agg.
un cinematografista promette di fornirci un giorno da qualche astro il documentario di qualche grande
. xtvéco * muovo 'e da plastica (v.).
magini cinematografiche. = comp. da cine e [1ri \ presa (v
. xtvéco * muovo 'e da protesi (v.).
sette altoparlanti. = comp. da cine e dal gr. òpapioc 'vista
la pagina inferiore delle foglie coperta da un tomento candido come neve.
lat. scient. cineraria, deriv. da cinis cinèris 4 cenere ',
dotta, lat. cinerarius, deriv. da cinis cinèris * cenere '.
, / suoni di vita più non salgono da la città. oriani, x-21-200:
fracchia, 32: il volto del giovane da rosso s'era fatto cinereo. egli
dotta, lat. cinereus, deriv. da cinis cinèris 4 cenere '.
lat. cinericius e cineritius, deriv. da cinis cinèris 4 cenere '.
il terzo azzurrigno e pavo- nazzo, da loro detto viola; il quarto è cinerigno
quarto è cinerigno. = deriv. da cinis cinèris con il sufi, -igno (
mezzo di una serie di fotografie accompagnate da didascalie (per i dialoghi dei personaggi
scene cinematografate). = comp. da cine e romanzo (v.).
. = voce dotta, comp. da cine e dal tema del gr.
ma senza una lira, mai, da comprarsi un pacchetto di cipria. ojetti
dodici scimmie. gli uni erano vestiti da mori, le altre da chinesi.
erano vestiti da mori, le altre da chinesi. 6. sm.
buon prezzo che è lì, credo, da mezzo secolo, quando tra cinesi e
. cinematografo sonoro. = comp. da cine e sonoro (v.).
volontari). = deriv. da cinestesi. cineteatro (« cinemateatro
di varietà. = comp. da cine e teatro (v.).
. = voce dotta, comp. da cine e dal gr. fwjx7) *
tecnica cinematografica. = comp. da cine e tecnica (v.).
di tempo. = deriv. da cinetico. cinètico, agg. (
dal gr. xivtjtixós, deriv. da xivéoj * muovo '.
, sm. tipo primitivo di macchina da presa cinematografica. = voce dotta,
'cinetoscopio'... apparecchio inventato da edison, nel quale il passaggio rapido,
1-34 (i-422): il giovine, da esser grande e grosso in fuori,
in fuori, era nero che pareva nato da cingari, con le mani brune e
ruvide. garzoni, 1-648: c'ha da fare un villan pavano con un scolar
. giov. cavalcanti, 97: da ogni parte, per comandamento della signoria
questa acqua che qua giù discende / vien da due fonte da quel poggio aitano,
giù discende / vien da due fonte da quel poggio aitano, / e da l'
fonte da quel poggio aitano, / e da l'un lato a l'altro se
separava dalla strada, ed era cinto da un murettino. tommaseo, i-137:
m'ha cinto, / che 'l core da lo petto / pare che mi sia
com'albore succiso -con catene. guido da polenta, ix-6: foco d'amor la
loro pieghe accomodate a cingere le membra da loro vestite, 'n modo che
vadino in qualche parte circondando le membra da loro coperte. f. f
. g. bentivoglio, 4-346: da questo successo preso tanto più animo gli spagnuoli
s'accostarono subito alla città e la cinsero da più parti. 4. anche
si sarìa di leggieri apprezzato. andrea da barberino, 1-45: balante si cinse la
a valersi sovente di quelle militari cognizioni da esso pochi anni prima acquistate servendo come
restasse / altro a bramar. ma da un desire estinto / germoglia un altro,
e ne sarete sempre lodato e tenuto da più. credetelo a me, che se
la sella e il basto delle bestie da soma; sospendere e sostenere la cassa
assicuravano le cinghie, una cassa coperta da un coltroncino invernale. pavese, 1-41:
= lat. cingala, deriv. da cingére. cinghiala, sf. ipp
a terra. = deriv. da cinghiare. cfr. tommaseo [s.
del maiale domestico). folgore da san gimignano, vi-n-134 (3-2):
a. pucci, ix-404: ancor da parte stanno i poliamoli, / fomiti
, 261: se spiedo lucente / impugnando da presso, ardito affronta / furioso cinghiale
stilo, e le tavolette, incerate da scrivere. pindenionte, 11-774: il
la schiuma a guisa di setosi cinghiali da rabiosi cani cacciati. monti, 7-314:
noia, grugniva come un cinghialotto assediato da un branco di cani. -acer
al cavallo). andrea da barberino, ii-10: allora smontò da cavallo
andrea da barberino, ii-10: allora smontò da cavallo, e cignollo più stretto.
= lat. * cingulàre, deriv. da cingulum * cingolo, cinghia '.
. e tose, cignato). stretto da cinghie. novellino, 42 (74
1-251: uno fornimento d'ariento bianco da cintola, con traforo e niello, a
a 8 cignitoi. = deriv. da cinghiare. cinghiatura (ant. e
né restò, che non fusse disegnata da lui ogni sorte di fabbrica; tempii
. cingùlum 'cintura *, deriv. da cingère 'cingere '. cinghióne (
. viani, 14-69: due ordigni da beveraggio pendono dai freni che si avviticchiano
scoperte e cinte dallo strofio, spiegato da isone antico glossatore di prudenzio per il
manni, 2-365: il quale si dice da carlo magno decorato del cingolo militare.
3-870: queste sacrate dodici generazioni rispondono da qua basso a gli alti dodici segni del
, mortificazione della carne. zanobi da strato [crusca]: essendo disciolto lo
= lat. cingùlum, deriv. da cingère 'cingere'; cfr. isidoro,
ei fanno [gli uccelli] talvolta da loro innanzi ch'ei possino o sappino esprimere
in modo frivolo, sventatamente. francesco da barberino, 34: ella pure cinguettava e
116): farinosi a credere che da purità d'animo proceda il non sapere
lodarmi el coniugio, la sozietà constituita da essa primeva natura, la procreazione de'successori
grammaticali, o fabbricare sonettuzzi e madrigaietti da ventuno al quattrino? alfieri, 1-346
prefazione, / che parve fra cipolla da certaldo. alfieri, i-99: in quell'
. a. prati, 284: « da un suono * cing cing, come
un suono * cing cing, come da * ciang ciang vennero ciangolare, ciangottare
intendo quasi parola. = deriv. da cinguettare. cinguettatóre, sm. ant
della plebe. = deriv. da cinguettare. cinguetterìa, sf.
esser peccato. = deriv. da cinguettare. cinguettière (cinguettièro)
virtude antica. = deriv. da cinguettare. cinguettio, sm. un
dame cinguettose. = deriv. da cinguettare. ciniatrìa, sf.
giusti, i-101: ho tratto motivo da questi onori per moralizzare, e ammonirlo
movimento filosofico greco (iniziato ad atene da antistene nel iv secolo a. c
che oggi chiunque vivesse tanto diversamente da noi quanto vissero quei filosofi dai greci del
ii-107: né di quella vanità sono da credere immuni coloro che ne'tempi più
4. agg. che nasce da un animo cinico, da un completo
. che nasce da un animo cinico, da un completo disprezzo di ogni valore e
caso le apparisse in viso, prodotta da un po'di scompiglio d'animo,
e ferro, / se non ti guardi da farmi despitto. imbriani, 1-158:
: fortunati i cani, che, liberi da ogni umano rispetto, cinici per natura
cane, che imita il cane * (da xùoov xuvó? * cane '),
e minuta bragia. adoprasi nella cassetta da piedi, o altrove, dove occorra
cinisia (lat. tardo cinissa), da cinis 'cenere \ ciniglia,
. 2. figur. comportamento da persona cinica; ostentazione di indifferenza per
* = voce dotta, deriv. da cintiamo: voce registr. dal tommaseo
— voce dotta, deriv. da [acido] cinnam [ico]:
= voce dotta, comp. da [acido] cinnam [ico] e
= voce dotta, comp. da cintiamo e dal lat. -fer (da
da cintiamo e dal lat. -fer (da fero 'porto ').
= voce dotta, deriv. da [acido] cinnam [ico],
il fior suggo coi baci, / da due rose sent'io fresche e vivaci
sono più sorti di cinnamomi, nominati da le genti appresso cui nascono; il
il giudicio del cinnamomo eletto si fa da la proprietà del suo odore: e 'l
= voce dotta, deriv. da [acido] cinnant [ico].
. xovoxécpoc- xoq, comp. da xócov xuvó <; * cane 'e
xovó <; 'cane 'e da corsa (v.). cinocrambe
, genere di pianta... creduta da alcuni pericolosa ed anche venefica, e
alcuni pericolosa ed anche venefica, e da altri purgante e lassativa. tommaseo [
* cavolo di cane '(comp. da xùwv xuvó? 'cane'e xpdcupyj
cinòfobo, sm. che è affetto da cinofobia. cinògale, sm. zool
et arenosi, è veramente assai differente da quella che è in uso per la maggior
di dioscoride,... è descritta da plinio in fra le spezie della cinoglossa
* lingua di cane ', comp. da xóov xuvó? * cane 'e yx&oact
dal gr. xuvopiópiov, comp. da xùtov xuvóg 'cane 'e
, dal gr. xuvojxópiov comp. da xùcov xuvó? 'cane 'e pópiov
, vale a dire i frutti, avviluppati da una polpa dolciastra, e che sono
dal gr. xuvópposov, comp. da xócov xuvóg * cane 'e (bósov
. xuvóo3axo <;, comp. da xòcùv xovóg * cane 'e 3<4toq *
piè seguendo. menzini, i-247: da cui vibri scintille, / che a questa
, dal gr. xuvóooupa, comp. da xùcjv xovós 'cane 'e oùpdc
psiche avea / la strega, che da lui fuggiasi ratta; / quand'ei l'
al louvre. = comp. da cinque e dèa (forma settentr. di
ricchissima lingua loro. = deriv. da cinque. cinquangolare, agg. ant
o cinquangolare. = comp. da cinque e angolare (v.).
fin dal cataneo. = comp. da cinque e angolo (v.).
questi chiostri / fuggisti tu, quasi da mare in porto. carletti, io
'millantare '. = deriv. da cinquanta: cfr. millantare.
dei malavoglia, è a pochi chilometri da catania,... vado là a
cinquant'anni. = deriv. da cinquanta, sul modello di centenario-,
è la cinquantesima, mandando a pucciandone da pisa una certa sua poesia di molti
prossimo ai cinquant'anni, o averli da poco superati; avere cinquant'anni circa
in ogni quartiere; e si tassavano da sé dei tributi allo stato.
allo stato. = deriv. da cinquanta. cinquantino, agg. e
giorni. 3. disus. moneta da cinquanta centesimi, o la somma equivalente
b cinquantino. = deriv. da cinquanta. cinque (ant.
questo tenplo a san gogio donato / da glelmo ciptadin per so amore / e tua
, con in fondo una terrazzetta coperta da una pergola di vite. -con
congiungendosi anche con gli aggettivi numerali ordinali da decimo in su, forma cinquecentodecimo,
il formicolaio dei cinquecentisti vanta pochi sonetti da eleggersi. il tasso ne ha due o
, cinquecenquaranta e altri; preceduto da altri numeri, forma le voci millecinquecento,
forma di tegola; invenzione di bisa da nasso cinquecento ottanta anni prima dell'e
e, nell'allegoria dantesca, seguito da dieci e cinque, simbolo dell'inviato di
in questo tempo verrà un duca messaggiere da dio, che tutto il mondo riducerà
del cinquecento, ma per ora hanno da pensare a sé. de sanctis,
mille, o che è formato da cinquecento migliaia. cinquecentomillèsimo, agg.
della famiglia rosacee, con foglie composte da cinque foglioline, fiori gialli, stoloni
cinque volte mille, che è formato da cinque migliaia. compagni, 2-25
cinque anni. = deriv. da cinque, sul modello di decennale, ecc
dotta, lat. quinquennis, comp. da quinque * cinque 'e annus
curando quelle che si dicon « materie » da insegnarsi dentro il cinquennio dell'erudizione legale
dotta, lat. quinquennium, comp. da quinque * cinque 'e annus
. marin. ant. antica nave da guerra a cinque ordini di remi; quinquereme
di cinque cose uguali, quantità formata da cinque unità. aretino, 2-115:
vegga s'ella si terrà ben pagata da me. -credolo: ché, dove un
di piccioli. = deriv. da cinque. cinquino, sm. dial
cinquino, sm. dial. moneta da cinque centesimi o da cinque lire.
dial. moneta da cinque centesimi o da cinque lire. guerrazzi, i-244:
castello d'aliso in borgogna. andrea da barberino, iii-328: giunto al muro della
gli stecconi di cinta. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
... non fu più ristaurata da poter servire di fortezza, ma si rifece
ant. cerchio di persone. andrea da barberino, iii-184: mentre che costoro avevano
pian se gli viene accostando, / e da la cinta gli levava 'l brando
salvataggio { di salvamento): fascia da allacciare intorno alla vita, contenente dispositivi
un manifesto. = denom. da cinta. cintato (part.
di cintare), agg. circondato da mura, siepi, fossi (una proprietà
a scoli, 413: ella è cintata da monti e da colli / e verso
413: ella è cintata da monti e da colli / e verso l'angol primo
sostanze azotate. = deriv. da cintare. cintellino, v.
sta cinto di fossa e di muraglia / da feroci latini assediato. tasso, 6-iv-1-50
/ d'argo si fanno; e da ogni parte cinte / son d'armati
, casucce, abitate per lo più da lavandai. tommaseo, i-315: un laghetto
cinto all'intorno [il lago] da nani e polverosi canneti, sembra egli colà
mezzo alla vasta piazza cinta tutt'intomo da alte case giallicce, assopite nell'afa
. marino, 4-251: quando tornò da le celesti mense / di balsamo e
gli antichi modelli di razza veneta ritratti da giorgione e da veronese.
modelli di razza veneta ritratti da giorgione e da veronese. -cinto nel mezzo
valor portò cinta la corda. guido da pisa, 1-323: vide un bellissimo scheggiale
x2- 119: ispido e stretto / da croceo cinto sul confin dell'anca /
al tronco o sui rami degli alberi da frutto, al fine di far ristagnare sopra
d'altro; recinto. andrea da barberino, ii-125: salendo [il re
coperta [la luna] o intorneata da le nebbie rade. tasso, n-iii-1048:
/ infin che l'uno e l'altro da quel cinto, / cambiando l'emisperio
cinctus -ùs * cintura ', deriv. da cingire; cfr. isidoro, 19-33-1
cintola d'argento. s. bernardino da siena, 724: doh, ditemi
, era arsa, e l'altra da quivi in giù non era toccata. tasso
e quinci in forma d'orrido gigante / da la cintola in su sorge il soldano
le schiene. -specie di borsa da denari, fatta a modo di cintura
baciarla non faceva. = deriv. da cinto. cìntolo (ant.
tal che, partendosi ella poi da predica, un centolo rimase lì.
/ con fìbbia d'oro al cintolin da banda. d'annunzio, v-2-265:
cuoio dei pantaloni. = deriv. da cinto2. cìntraco, sm.
ornata con fibbie e fermagli. francesco da barberino, 3-21: dirai col sartore /
di dodici spranghe d'argento. folgore da san gimignano, vi-11-162 (27-10):
cara gioia che io ho. antonio da ferrara, ix-136: e1 me
commesso, e nel sinistro fianco / da cintura barbarica gli pende...
d'ira plebea. -fascia da cingere intorno ai fianchi. leone ebreo
forma simile a quella di una cintura da stringere intorno ai fianchi e al ventre
intorno ai fianchi e al ventre e da chiudere con una chiave, con il
: specie di panciotto di stoffa, da allacciarsi alle spalle e alla cintola,
-cintura di sicurezza: dispositivo composto da una cinghia, che serve a fissare al
tela, con rinforzi di cuoio, da affibbiarsi alla vita, a cui è
casa, 561: non è adunque da opporsi alle usanze comuni in questi cotali fatti
: vada per l'avenire vestito almeno da la cintura a basso. marino, vii-245
stelle. carducci, 1063: qual da la cintura d'in cima a'ghiacci diasprati
di una città e che è costituito da zone verdi o da quartieri di tipo
che è costituito da zone verdi o da quartieri di tipo industriale. d'annunzio
di corazza, dei fianchi delle navi da guerra. 11. nella lavorazione delle
l'avversario con le braccia in modo da immobilizzarlo o alzarlo da terra, con
braccia in modo da immobilizzarlo o alzarlo da terra, con un rapido colpo,
arresto che consiste nell'afferrare e cingere da dietro l'avversario con le mani,
avversario con le mani, in modo da impedirgli i movimenti. 13.
, comprendente tutte le fito- cenosi costituite da organismi con areale uguale 0 simile in
sia orizzontale sia verticale, e inoltre da specie vicarianti con areali corrispondenti, e
specie vicarianti con areali corrispondenti, e da specie la cui area di distribuzione cade
al cavaliere appena consacrato. iacopo da cessole volgar., 1-35: savio dee
col fuoco (e che furono convertiti da s. tommaso, a cui,
= dal lat. cinctùra, deriv. da cingire. cinturare, tr. cingere
azione fallosa). a denomin. da cintura. cinturato (part. pass
per la vita. 3. distinto da una leggera strappatura mediana (il bozzolo
mediana (il bozzolo di un baco da seta). cinturino (ant.
cinghia che serve ad allacciare le scarpe da donna. -al plur.: alette che
redi, 17-73: 'cinturino *. pezzuola da soffiarsi il naso. forse lo chiamano
altri. questa maniera proverbiale è nata da qualche segno particolare di distinzione e d'
gli orecchi. riceve, è da conoscere da dio, e non da loro
. riceve, è da conoscere da dio, e non da loro. petrarca
è da conoscere da dio, e non da loro. petrarca, 2.
il mito apollo e artemide furono generati da maia. ciò (ant. ciòe
a ragionare. beccaria, 1-237: da ciò si cava una conseguenza importante, che
ciò nulla sarebbe di strano o degno da essere narrato, se la mia vita non
tu ha'detto, / se non da cuor ch'è forte 'nnamorato. dante,
6-1-137: ciò di beneficio che l'uomo da loro sacchetti, 61-36: questo
è facile divagare in pensieri spropositati, da una finestra di campagna, oggi,
di quell'armi. 4. da ciò, a ciò: adatto, idoneo
male? no: non è vaso da ciò. boccaccio, dee., 3-1
: egli è il miglior del mondo da ciò costui. idem, dee.,
non mi pare che questa sia ora da ciò. grazzini, 2-34: prese
per ciò (forma congiuntiva seguita spesso da un che dichiarativo): denota causa
, fra l'altre virtù è sommamente da commendare e il contrario da biasimare,
è sommamente da commendare e il contrario da biasimare, per non parere ingrato, ho
, puossi ciò nondimeno in parte anche da decreti astrologici congetturare. d.
appena, un sudor freddo m'inondava da capo a piedi, e ciò non
maligna qui covrire, / né da cagion disdire / che non trovassi più di
fermi e le lor cose. paolo da certaldo, 2: lettore che leggi
chiavi de la sapienzia. andrea da barberino, 2-157: alla fine
carri con le uve, egli raccattava da terra le ciocche cadute dai bigonzi troppo colmi
capelli: ora subito; che sien tolti da me viva. nievo, 113
boccaccio, 1-28: i biondi capelli da velo alcuno non coperti mostrava, de'
mesti vecchi, i bimbi savi, / da noi li avesti cioccatelle e ciocchi.
si pensava a restituire alla nazione ciocché da lei si prendeva, era facile il prevedere
1-iii-1-146: quest'è quella gorgia cotanto da chi intende lodata, awegnadioché biasimata da
da chi intende lodata, awegnadioché biasimata da coloro, cui di significato non cale
spetta, e che per tutto vuol far da maestre e quasi da padrone *)
tutto vuol far da maestre e quasi da padrone *) e ciocciare (« fare
di un albero; grosso pezzo di legna da ardere. dante, par.,
fu mai il ciocco dalle rane / da tutte genti vicine e lontane. anguillara,
iuturna. d'annunzio, iv-2-3: lì da san clemente casauria c'era un mucchio
dei monti. = deriv. da ciocia. ciòe, interiez.
/ che non guarda cui fera. giacomo da lentini, 11-86: dolce cominciamento /
di questo sommo officiale convenia primieramente procedere da quello consiglio che per tutti provede,
potenza. g. gozzi, 1-25: da ciò nasce spesso cosa non conveniente;
che quella povera donna sia un ciocco, da non capire, e da non sentir
ciocco, da non capire, e da non sentir dispiacere di questa doppiezza?
colori, che egli teneva nella cassetta da capo del cassettone. manzini, 10-126:
broda color cioccolata, conciandoli in modo da far pietà. e. cecchi,
. locuz. dial. fare una figura da cioccolataio'. fare una brutta figura,
: circondata, ne'suoi salotti, da un cosmo inimmaginabile di porcellane, di cristalli
. il piccolo mulatto, nato da un bianco e da una negra.
piccolo mulatto, nato da un bianco e da una negra. = dimin.
, in cera: caffettiere, vasi da far bollire il cioccolatte, il thè.
(ma di formazione incerta, forse da un incrocio tra kakawiiatl 'bevanda di
comune popolare, mentre cioccolato è preferito da chi vuol seguire la moda ed è
del lazio e della campania, costituito da una doppia suola aderente al piede per
alla gamba fasciata fin quasi al ginocchio da un lino bianco. d'azeglio
la vita potesse divenire un esercizio diverso da quello consueto delle facoltà accomodative nel variar
giorno. cioè, la vita sembra governata da forze superiori e ineluttabili.
? ». = comp. da ciò e dalla terza persona singolare dell'indicativo
ciomperìa, sf. atto, comportamento da ciompo. = voce registr
(plur. m. -chi). da ciompo, da persona rozza, di
. -chi). da ciompo, da persona rozza, di bassa condizione.
. machiavelli, 7-3-39: passando da s. miniato infra le torri,
dai diritti politici, non era protetto da alcuna garanzia, e aveva quindi indole
sia atto d'uomo libero, o licenza da ciompo o da sanculotto, giudichi
, o licenza da ciompo o da sanculotto, giudichi lei. carducci, iii-24-28
faceva innanzi con la sua faccia di ciompo da bene e co 'l grembialone, e
, sbornia. = deriv. da cioncare1. cioncatóre, agg. e
del borgo. = deriv. da cioncare1. cioncévole, agg.
... cioè mozza e separata da sé, la speranza. 3
egli si studiò allora di divertire il discorso da quella faccenda, tantoché le parole del
non fecero caso o le parvero mattie da ubbriacone. serao, i-659: vi
quattro cionconi. = deriv. da ciónco. ciondolaménto, sm.
escono in fuora, e lassandosi ciondolare da quelli. magalotti, 19-22: aggrappiate
monta sopra una capace barca / che da due tronchi ciondolando pende, / e
d'allegra brigata ingombra e carca / da poppa a prora or sale in alto or
sotto la cappa a farmi contar fiabe da martino o da marchetto. e così la
a farmi contar fiabe da martino o da marchetto. e così la tirava innanzi
], con un fioccolone d'oro da una parte, che ciondola, e col
ii-168: la serva che... da un pezzo ciondolava, con gli occhi
: cominciava a sbucare a poco a poco da una crepa per un lembo o per
oggetto di ornamento, piccolo monile pendente da una catenella; orecchino (e spesso
poiché il dabbene principe aveva sofferto travagli da cani nelle guerre del caucaso per la
ciondolone, con una grossa faccia baffuta da gatto mammone. baldini, i-704: una
, i-194: né mi par cosa da tralasciare tra le notabili che mi avvennero,
cuore ciondoloni. = deriv. da ciondolare. cionita » sm.
, dal gr. kio- vitoci, da xtcùv-ovo <; 'colonna '.
» agg. ant. persona dappoco, da niente, sciatta. - anche
, detto di disprezzo che significa donna da poco, ovvero donna impacciosa. tommaseo
a persona che non cava le mani da una cosa, dicesi: 'cionna me
morir di tisico. = deriv. da cioncio (v.). cionondiméno
cionondimeno ragionevole. = comp. da ciò e nondimeno (v.).
di lui. = comp. da ciò e nonostante. ciononpertanto (cionnonpertanto
, 1-77: il vecchio impotente era morto da cin- qu'anni, né per questo
né per questo ella si era tenuta sciolta da cotali
senza giovamento. = comp. da ciò, non e pertanto.
gura. = comp. da ciò e nullameno. ciòppa,
, però che volea fare una cioppa da barons. ser giovanni, 152: veston
uso mascolino. s. bernardino da siena, 740: questa cosa pur non
cioppa de la donna abbi due mantelli da le latora, da ogni lato uno
donna abbi due mantelli da le latora, da ogni lato uno mantello. storia di
ciotola diviene fredda. -ciotola da guazzi: compostiera. carena, 2-246
compostiera. carena, 2-246: 'ciotola da guazzi', specie di ciotola coperchiata,
due mani, riunite insieme in modo da formare una sorta di ciotola. poliziano
ant. colpo di frusta. busone da gubbio, 178: prese il re filess
11 ciotta! fare il ciotta. forse da 'ciò', come dicesi 'essere
in bestia. = deriv. da ciottolo 'stoviglia '. dottolare
sole di luglio affocata, / rintronata da i carri rotolanti su 'l ciottolato / de
: le stesse [stelle] che seguivo da bambino / disteso sui ciottoli del plàtani
già il mio occhio è di vetro, da tanto non piango; e il cuore
, raccolto piccolo, ch'era caduto da un nido... ora che
maniere, ma il più bello e da vedere è il ciparissio, che rappresenta la
arcipresso, essendo arborescente, et alzandosi da terra il ramo e fusto assai valoroso più
singolarmente le radici. la specie detta da linneo cyperus esculentus ha le fibre radicali
cyperus esculentus ha le fibre radicali terminate da un tubercolo grosso come una nocciuola,
, 5-236: la prima luce ch'entrava da quella finestra mi chiamava allegramente alle ore
giusti, 2-81: ma, se da ridere, / po'poi, ci scappa
, e questo prato è mio! tornasi da lampedusa, 100: sentiva, animalescamente
così, cipiglioso, ti dai l'aria da grande: appena il confuso compagno,
i'ne faccia ben buona satolla. cenne da la chitarra, vi-n-186 (6-10)