vivande. = deriv. da stalla. stallino2, sm.
ai cavalli. = deriv. da stalla. stallino3, sm.
. v.]: 'stallino': stabbiuolo da maiali, stalluccio. voce lucchese.
mattoni scialbati, piccola come uno stallino da maiale, con un portichetto.
dove trovare tra i comici una voce da stali e premi più sonora di quella.
sonora di quella. = denom. da stallo1. stallito (dial.
(un cavallo). sabba da castiglione 40: essendo esse cavalcature stallive,
giacosa, 1-1012: il cavallo era stallìo da un pezzo e di buon sangue.
il suo re sia in una posizione da vincere..., egli terrà molestato
/ e cavarcar grossi cavalli. folgore da san gimignano, vi-ii-143 (11-6):
quanto puoi pur t'apparecchia / partir da loro a cercare altro stallo ».
vergem comrumpir, / chi lonzi fa da de partir, i che la verginitae compia
di un vizio nell'animo. antonio da ferrara, 23: sento ben ch'egli
te stallo, / che se non ven da ti soccorso santo, / che per soa
piattaforma a doppia pendenza, limitata esternamente da pareti di muratura; costituì una delle
, ii-xxxn-2: pensando ch'ogni cosa aggio da dio, / non so di che
resistente sull'albero di uscita è tale da impedirne la rotazione, pur continuando a
brutale, stallonaggine. = deriv. da stallone. stallóne, sm.
, 21: impuose al fameglio che da la stalla de un suo vicino gli menasse
molle di schiuma e di guazza, / da i prati uno stallone ardente.
stallone ardente. -con valore aggetti da monta. bibbia volgar., vi-2q7
fiate / toma, bravo stallon, toma da capo. tronconi, 3-339: il
piante dei boschi d'alto fusto o da cima, oppure da quegli alben che
d'alto fusto o da cima, oppure da quegli alben che si riserbano ne'cedui
, perché, a similitudine dei cavalli da razza così nominati, servono alla propagazione
pescatore, 52: è un stallonaccio da puttane. = dal frane. *
. loredano, 8-46: egli è da gemona, il suo nome è nardone,
prezzo. = deriv. da stame, con doppio suff.; cfr
viso adorno? / perché non fu da voi staman richiesta / che venisse a onorare
leoni, 90: stamane bassano fu presa da circa 3000 tedeschi che misero tosto il
or son vecchio. = comp. da sta e mane (v.)
/ me fo veneno occulto dimandato / da una cameriera de tisbina. berni,
/ mi fu veleno occulto domandato / da una cameriera di tisbina. foscolo, xiv-251
lettera. non credo politica il venire io da te dopo la lunga conversazione di stamattina
tutti saranno scoperti. = comp. da sta e mattina (v).
ed il tratto. = deriv. da stambeccoi. stalloneggiare, intr.
siria e = denom. da stallone, con il suff. frequent.
adattato giù in basso. zanobi da strata [crusca]: stambecchi..
di quattro piedi. r. da sanseverino, 135: esso signor ruberto e
. marini, = deriv. da stame, con doppio suff. 1-16-214:
. 'becco delle rupi', comp. da stein 'sasso'e bock 'becco'; cfr.
destinato alla guerra, il quale porta da quattordici a ventidue cannoni disposti in una
p. petrocchi, 1-20: una casa da un piano solo con una grand'arme
= all'origine longob. tradizionalmente ammessa (da * stainberga, comp. da *
(da * stainberga, comp. da * stain 'sasso'e * berga 'alloggio')
voce di area pist., denom. da stamberga, forse per accostamento ad albergare
la mobilia dèe chi vi toma portarla da sé; a sinistra un altro stambugio
o, stretto e alto, da principio adoprato per riposto. serao,
adattamento di una forma seti, comp. da tana e bugio, come nel bolognese
stambulina corta ». = deriv. da stambul, nome turco di costantinopoli.
regime. = nome d'azione da stamburare. stamburante (part. pres
ex-, con valore intens., e da tamburare (v.).
167: il discorso fu troncato a mezzo da una stamburata sotto le finestre.
538: il 'farfarello', preceduto da stamburate americane, nuscì una ciambella senza
ciambella senza buco. = deriv. da stamburare. stamburato (part. pass
modi, accorse gran gente, anche da roma. stamburatóre, agg. e
cagliostro caio. = nome d'agente da stamburare. stambureggiare, tr. (
presto dimenticato. = deriv. da stamburare, col suff. frequent
ex-, con valore intens., e da tamburellare (v).
, con valore intens., e da tambussare (v.); cfr.
stato il mio, se, pigliati da essi i primi stami del mio lavoro,
può far mondo ciò che è stato concepito da un seme immondo? » e di
, xii-628: le novità, occultamente introdotte da questo tribunale a consolidare l'oligarchia,
androceo, nei fiori delle angiosperme, formato da una parte sterile, il filamento,
, l'antera, due teche congiunte da un connettivo, che constano ciascuna di
volgar., 6-55: caccia da longe da la toa porta lo omo maledico,
del maestro e alienandolo co'suoi rapporti, da agostino, dall'albano, da guido
, da agostino, dall'albano, da guido, n'ebbe il solito premio de'
tonda del lago. = deriv. da sussurrare, col suff. frequent
silenziosa. = agg. verb. da sussurrare. sussurrìo (susurrìo)
(susurrìo), sm. brusio prodotto da una o più persone che parlano sommessamente
bisbiglio e pispiglio... viene da quel susurrio che sentiamo farsi da coloro
viene da quel susurrio che sentiamo farsi da coloro che parlano in segreto. verga,
dietro l'uscio. buzzati, i-776: da un angolo della sala il sussurrio delle
milioni di insetti. = deriv. da sussurrare. sussurro { susurrò),
impercettibile; brusio, bisbiglio continuo prodotto da persone che discorrono a voce bassa e
/ a rosa così pura, e da suoi vanti / traean il mel per raddolcirne
giorni di primavera. -verso flebile emesso da uccelli. pascoli, 43: un
abita in corte! sfigura gli uomini da serii in parasiti; da taciturni in susurroni
gli uomini da serii in parasiti; da taciturni in susurroni. f. f.
villanesca della compagnia. = deriv. da sussurrare. susta (sosta;
... che riceve il moto o da suste o da contrapesi non può lungamente
riceve il moto o da suste o da contrapesi non può lungamente durare senza errare.
di archite] cadevano tosto a terra da se medesime, perché per sollevarsi facea loro
bacchette di ferro, e altri imbrogli da sbalordire ogni più valoroso orologiaio. scola
: questo segno sguaiato di noia bestiale fece da susta al disgusto. -principio motore
, 9-161: un che reca bacchette da cavalli, / e sovattoli e sferze e
raccogliere e legare le vele. antonio da ferrara, 5: hamme rotto l'àlboro
di bocca. = forse deverb. da una forma * sustare, che è dal
sovranità dei prìncipi. = comp. da su e stante1. sustanza,
eretto lo stilo o gnomone d'un orologio da sole. = voce dotta,
, sub (v. sub1) e da un deriv. da stilus 'gnomone'.
. sub1) e da un deriv. da stilus 'gnomone'. sustituire e deriv.
dotta, lat. sutèla, deriv. da suère 'cucire'. sutenére, v.
lapo fu piccolo di statura e sozzo e da poco bene, né uti né suti
, agg. letter. ant. costituito da vimini intrecciati (un'imbarcazione).
più suto loco. = deriv. da essuto (v.), con aferesi
, lat sutor -dris, nome d'agente da suère 'cucire'. sutorio, agg
voce dotta, lat sutorìus, deriv. da sutor -dris (v. sutore).
, grammaticale. -anche: trattato composto da aforismi di tale genere.
dotta, lat. sutrinus, deriv. da sutor -dris (v. sutore).
razione. = nome d'azione da suturare. suvanzare, intr.
vivevo con dio. = comp. da su e \ a \ vanzare (v
suvi. gherardi, 2-i-170: una credenza da uno de'canti, suvi molte argentiere
all'assalto. = comp. da su e vi, per ivi (v
fagiuoli, vi-63: su via partiam da quest'indegni alloggi. parini, 064
fatevi vedere. = comp. da sm, per orsù, e via (
: aspirazione del latte dalla ghiandola mammaria da parte del neonato. prisco
, sf. tose. bevanda composta da aceto e zucchero, per lo più con
a quello. = deriv. da ossizzacchera con aferesi. suttile e
un fisico snello, slanciato. ca'da mosto, cii-i-483: ancor questi canarii sono
usati per i vulgan infino ad oggi, da chi n'ha scritto, come appresso
. sub (v. sub1) e da triplo (v.). sutura
due ossa a reciproco contatto o unite da uno straterello di tessuto connettivo fascicolare;
caselle, ai legumi ed alle silique risultanti da più di una valvola. in questo
due strati, di roccia, cementata da sostanze minerali (calcare, silice, ecc
, lat. sutura 'cucitura', deriv. da sutus, pari perf. di sulre
. = agg. verb. da suturare. suturale, agg.
aveva fatto strada. = deriv. da sutura. suturare, tr. chirurg
di infezione. = denom. da sutura. suturato (part.
. chirurg. chiu so da punti o grappette (una ferita).
. per estens. connesso nelle sue parti da episodi intermedi (un'opera, uno
divisa in sei parti e 'suturata'nelle commessure da una musica interna. suturatrice,
= nome d'agente femm. da suturare. 2. per estens
vesti bianche dei due monaci in piedi da quelle dei monaci inginocchiati. 4.
, se il filo è passato ininterrottamente da un punto all'altro, una sutura a
). -anche: il segno lasciato da tale operazione. morgagni, 22:
5-332: il linguaggio cambia timbro. da espositivo, logico, diventa visionano; ma
tergere un liquido che fuoriesce o si sprigiona da un corpo, da una superficie.
o si sprigiona da un corpo, da una superficie. tommaseo [s.
suzzare con un panno l'umore che cola da una piaga. suzzare colla spugna l'
della stanza. suzzare il sangue che gocciola da una ferita. pirandello, 8-108:
sostanza, un preparato). dino da firenze [tommaseo]: empiastro da suzzare
dino da firenze [tommaseo]: empiastro da suzzare enfiature. landino [plinio]
[i cavalli] e gli sana da ogni male. 7. intr
(un frutto). giacomino da verona, v-429-77: né mai no perdo
. = pari pass, senza desinenza da suzzare. suzzóne, agg. tose
ex-, con valore intens., e da un denom. da vacante (v
., e da un denom. da vacante (v.). svaccaménto
quelranno resterà... una naja da morir di noja, uno svaccaménto atroce.
. ex-, con valore intens, e da un denom. da vacca (v
intens, e da un denom. da vacca (v.). svaccataménte
discorso in uno svagamento e in un taccolo da carnevale. = nome d'azione
carnevale. = nome d'azione da svaccare. zeno, v-398:
con la particella pronom. cessaria cosa nfar da capo la sua dissertazione,..
in posizione scomposta. = nome d'azione da svagare1. u. volli,
semafori etici'. = deverb. da svaccare. svagaménto, sm. ant
. distrazione temporanea del pensiero; diversione da un'attività. 0. rucellai
ricrearsi, il prendere riposo fisico e mentale da un'attività impegnativa, da incombenze gravose
e mentale da un'attività impegnativa, da incombenze gravose, da pensieri, preoccupazioni
un'attività impegnativa, da incombenze gravose, da pensieri, preoccupazioni, ecc.;
longhi, 812: la rètina, da sé sola, ha un campo visivo
. { svago, svaghi). distrarre da ciò che si sta facendo; sviare
dall'oggetto al quale è rivolta o da un desiderio; stornare l'interesse da
da un desiderio; stornare l'interesse da un'occupazione, da un'attività.
stornare l'interesse da un'occupazione, da un'attività. dante, xlviii-4:
, xlviii-4: per lei ti priego che da te non fugge, / signor,
: mai niuna distrazione gli divertiva il cuor da dio o gliene svagava neppure un
pieno un pentolo, / né lo svaga da ciò canzona o frottola. tommaseo [
discorsi inutili. 2. distogliere da pensieri gravi, preoccupazioni, turbamenti;
gravi, preoccupazioni, turbamenti; sollevare da attività particolarmente impegnative o faticose; far
a pranzo i parenti di fratta per isvagarli da questi dispiaceri famigliali. saba, 6-121
in questo stato di disperazione assoluta, da cui nulla può togliermi, né svagarmi.
anche con la particella pronom. allontanarsi da un luogo; evadere. f.
spesse fiade per la troppa cura / da te la mente se svaga e disvia.
la mente se svaga e disvia. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
domande. -passare in modo disinvolto da un argomento all'altro in un discorso
9. ricrearsi, divertirsi; avere sollievo da pene e problemi; concedersi riposo fisico
di pensare ad altro. = da un lat. volg. * exvagare (
il class, evagàri), comp. da ex, con valore intens. e
s'accostò, svagando benissimo, fin da principio, che, nella cucetta, stava
ex-, con valore privai, e da vago 'acino, chicco'. svagataménte
suoi racconti. = deriv. da svagato. svagativo, agg. ant
gioia! = agg. verb. da svagare1. svagato (pari.
. oggi mi riconduce... da ogni studio di lettere svagato. d
cose ideali. 2. libero da pensieri e preoccupazioni, spensierato. ojetti
studio o al lavoro, perché distratto da altri, più frivoli, interessi;
tredici anni, di quelli svagati, da preparare in gran fretta. 5
le sue minute sfaccettature. -libero da preoccupazioni, sereno. carducci, iii-6-421
di spasseggiante. = nome d'azione da svagare1. svagellaménto, sm.
conoscenza. = nome d'azione da svagellare. svagellare, intr.
tose. farneticare in pre da al delirio o, anche, per effetto
ex-, con valore intens., e da vagellare (v.).
ansa invaginata). = deriv. da [in] vaginamento (v.,
svaginare, tr. letter. sfoderare armi da taglio; sguainare. sagredo,
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da vagina (v.
allontanamento, e da un denom. da vagina (v.). svaginato
-ghi). riposo, distrazione temporanea da attività lavorative, incombenze, preoccupazioni o
ritmo solito della vita, momentaneo diversivo da lavoro, studio, impegni, incombenze
: pitture e... disegni fatti da valéry medesimo, diversissimi nello stile dai
tutta la banda. = deverb. da svagare. svagocciare, tr.
idea mi svagoccia. = deriv. da svagare, con suff. attenuativo.
svagolamenti. = nome d'azione da svagolare. svagolare, intr. con
svagolarsi / semiritmicamente! = deriv. da svagare, con suff. attenuativo.
dio. 5. caterina da siena, v-33: sento...
quasi in gabbia. = deriv. da svagolo. svahili, v. swahili
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da valanga (v.
allontanamento, e da un denom. da valanga (v.).
suo fondo poi era quasi tutto formato da campi di neve svalangata, molto dura
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da valere (v.).
, 142: stette a palermo in cicilia da nove anni sanza qua tornare, faccendo
grande svalianza. = deriv. da svaliare. svalicare, tr.
eoe-, con valore intens., e da valicare (v.).
, dove gli s. caterina da siena, i-145: sapete che frutto n'
cardinale ascanio... fu arrestato da carlo orsino, condottiere dei veneziani,
che è stato sottratto, depredato. da porto, 1-322: riavere alcuni svaligiamenti stati
de soldati. = nome d'azione da svaligiare. svaligiare (ant.
del papa per giunta, segna le case da svaligiare e da ardere. dessi,
, segna le case da svaligiare e da ardere. dessi, 3-261: l'altra
presente passato el cesareo esercito di là da tesino venero 100 schiopitteri e 50 cavalli
g. grimani, lxxx-3-954: presa da esso e svaligiata la città di praga,
v-iqo: qualunche svalisciasse quei che son da parte del re, o che gli robbasse
mesi, essendo stato assalito e svaligiato da una banda di beduini, che lo lasciarono
13-iv-229: li stradiotti venturieri del riccio da lanciano, sendosi troppo allargati per rubare,
, cent., 90-57: messer alberto da trevigi / subitamente vi fu cavalcato,
e di separazione o allontanamento, e da un denom. da valigia (v
o allontanamento, e da un denom. da valigia (v.).
valore di separazione o allonnto, e da un denom. da valle (v.
allonnto, e da un denom. da valle (v.). lleggiaménto
un libello anti-spa- gnolo scritto nel 1641 da f. pallavicino (1615-1644), in
e se dice che sono state svaligiate da li suoi propri fanti. venatoria, 21
arba-129: el poghe è ana un da un densare bbiettierto ma valortto ai richietti
valore di separazione o allonnto, e da un deriv. da valle (v.
allonnto, e da un deriv. da valle (v.). lorare
l'uno pensier viene sopra l'altro, da sé il segno; cioè dilunga il
degli esteri dove ora non c'è niente da fare di utile ed egli 'si svaluterebbe'
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da valutare (v.). un
dato svalorando i vocaboli. enom. da valore (v.). enom
(v.). enom. da valore (v.). che
ville disabitate. = nome d'agente da svaligiare. pdtozin crsvaortanarbaadesso el
firenze 1914). = deriv. da svaligiare. stpmstriale,..
un insieme esistenziale che comme d'azione da svalorizzare. lutaménto, sm. svalutazione
nella cappella di micnelan- me d'azione da svalutare. rebora, 3-i-221: ho
donna (cocotte-artista, esasperata e svalutata da imbecilli che così la impoveriscono del suo
svalutati, sostituibili. = denom. da svaligiare. to, svà-tenuto in scarso
= nome d'agente da svalutare. svalutazióne, sf.
per cui ha l'impressione, divisa da molti, che si trattasse, almeno in
romanico italiano. = nome d'azione da svalutare. svalutazionista, agg. (
propria offensiva svalutazionista. = deriv. da svalutazione. svampante (pari. pres
sì e no i piedi fiocamente illuminati da arnesi tascabili, o la bocca nei
che fuor ne svampa la calura. fausto da longiano, 14: la pioggia non
, attenuare il proprio ardore. fausto da longiano, 29: una costellazione essicativa.
separazione o allontanamento o privativo-detrattivo, e da un denom. da vampa (v.
o privativo-detrattivo, e da un denom. da vampa (v.). svampata
separazione o allontanamento o privativo-detrattivo, e da un denom. da vampa (v
o privativo-detrattivo, e da un denom. da vampa (v.).
accozzo di sette staterelli, creduto un'utopia da quasi un millennio, non ebbe la
soli scalzagatti. = deriv. da svampire. svampito (pari.
il suo partner, era costretto a vestirsi da donna e lei che non lo sapeva
lo svampo. = deverb. da svampare. svanènte (pari.
spiriti. = agg. verb. da svanire. svangare, intr. (
ex-, con valore intens., e da [rivangare (v.).
de venti. = nome d'azione da svanire. svanire, intr.
come facendo uno scarto, l'anello da baciare al padre e al figliolo, e
agostini, 66: come caduco fiore da leggier accidente mi troverò conculcato e come
animali all'aria sono legati e, separati da quella, serrando il naso e la
vigore (una consuetudine). marsilio da padova volgar., iii-l-i: acciò che
ciessa induciere, più tosto si svaniscono e da ora mai multipricare non vaglono, di
10 andavo sperando che la cosa svanirebbe da sé, o che il frate tornerebbe
v. giustiniani, xcii-ii-329: fui assalito da febre la quale poi svanì con una
dea, ma dono di dio, da lui solo sia addomandata, dal quale solo
etico, ecc.). bartolomeo da s. c., 20-1-5: alle
ora cristiano fosse sì debole e stolto da prestar fede alla dottrina del nostro pirronista,
1-439: il più di quei nomi trovandosi da noi trascorsivamente in un angolo d'istoria
disciogliersi, svanire, lasciarmi turbato soltanto da un'infinita umiltà. 10.
ex-, con valore intens., e da vanire (v.).
rococò, di un colore tanto svanito da non sembrare altro che un effimero rossore
come per richiamare a mente ricordi svaniti da anni. -regresso (una patologia
plinio e in altn, come già da immemorabil tempo svanite. -passato,
vasellami riempiono. = nome d'agente da svanire. svanizióne, sf. ant
svanizióne. = nome d'azione da svanire. svano, sm.
ex-, con valore intens., e da vano (v.).
il male. = denom. da svantaggio. svantaggiato, agg.
rapporto censis igg2, 283: un rischio da benessere che può coinvolgere in fenomeni di
obiettivamente svantaggiato. = deriv. da svantaggio, col suff. dei pari.
svantàggio, sm. danno o scapito arrecato da un evento o da una situazione negativa
o scapito arrecato da un evento o da una situazione negativa. boccaccio, viii-3-109
: per tobia io ero solo una bestia da soma con lo svantaggio della parola.
ex-, con valore privativo-detrettivo, e da vantaggio (v.), sul modello
sovviene d'aveme udito parlare assai svantaggiosamente da accreditatissimi artefici. spallanzani, iv-332:
, il re paga tutte le provvisioni da bocca che entrano in navi da guerra
provvisioni da bocca che entrano in navi da guerra. carducci, ù-4-322: quanto alle
di me. = deriv. da svantaggio. svànzica, sf.
infinito. = agg. verb. da svaporare1. svaporaménto, sm. disus
. nella fisiologia antica, esalazione di umori da un organo all'altro (in partic
al pubblico. = nome d'azione da svaporare1. svaporante (part. pres
. per estens. che si solleva disperdendosi da un luogo (la nebbia).
si chiude la bocca del vaso che ha da serbarlo. grandi, 308: qualche
cattaneo, ii-161: profumi che svaporano da dorati incensieri. verga, ii-159:
lenti e propiziosi / più non svaporano da le navate. - dissolversi (
un cielo limpido, macchiato qua e là da qualche nuvoletta che va svaporando. govoni
. bontempelli, ii-1044: il sole da lassù battendovi sopra scalda quella immensa superficie
, acciocché la bulesia predetta possa svaporare da ogni parte. - dissolversi
guasta la temperie e simetria loro o da febbre o da altro accidente mortale.
temperie e simetria loro o da febbre o da altro accidente mortale. pallavicino, 1-491
letterarie e le romanzesche le più volte da un nulla sorgono e svaporano in nulla.
affatto. 11. derivare direttamente da un modello, per lo più costituendosi
vialardi, 1-620: l'acqua, da cui si estrarrà il sale svaporandola.
vi sia una corsia... ingraticolata da potere di lì svaporare il fumo de
, iii-3-312: -le cose che ho udite da quei maladetti sofisti mi hanno fatto gonfiare
giorno prima, non c'è neppure da svaporare il chianti della refezione. nieri,
favorito. lupis, 3-208: sospinta da un impetuoso fervore di gioia corse a svaporarlo
eoe-, con valore intens., e da un denom. 14. cessare
1-47: era svaporato via perfino il papa da poco tempo e non si parlava d'
concertati disprezzi la bile gli fé svaporare da dosso ogni mal'umore. giusti,
gaiezza e svaporataggine. = deriv. da svaporato. svaporatézza, sf. spensieratezza
moglie del protagonista. = deriv. da svaporato. svaporativo, agg.
esala vapori, fumi. fausto da longiano, 29: come una costellazione essicativa
che l'oro. 2. da fumo (un tabacco). f
svaporativo. = agg. verb. da svaporare1. 17. manifestarsi in
; differenza, diversità. bartolomeo da s. c., 44: non
una malintesa eguaglianza. = deriv. da svariare. svariare, tr.
far divertire. -anche: distrarre da un impegno, da un'attività; distogliere
-anche: distrarre da un impegno, da un'attività; distogliere. lino,
svariava questo immobile mare di terra, divorato da un sole a picco. luzi,
, divertirsi, procurarsi sollievo; allontanare da sé pensieri angosciosi e preoccupazioni.
angosciosi e preoccupazioni. s. carlo da sezze, i-271: procurorono quelli boni genetoridiversi
: procurorono quelli boni genetoridiversi modi per svariarmi da quella malinconia. fagiuoli, i-94:
9. derivato, prodotto direttamente da un determinato modello (un'opera letteraria
entrarono. moravia, i-674: venne da munthe una signora giovane e bella,
di ammone. = deriv. da svaporare1. svaporazióne, sf.
dall'utero. = nome d'azione da svaporare1. svaporeggiaménto, sm. ant
svaporeggiaménto. = nome d'azione da svaporare1, col suff. frequent.
. = agg. verb. da svaporare1. svaporo, sm.
dell'aria. = deverb. da svaporare1. svarco (svàrico),
fuor di pasto. = deriv. da svariare, per incr. con svagare.
di concezioni, di usanze. niccolò da poggibonsi, cxxxi-148: li ermini..
lo svariamento. = nome d'azione da svariare. svariante (pari. pres
. -anche: che ha un colore diverso da quello originario. venditti, 1-156
xiii-60: nota, che non isvana da propio del vento occidentale, che appunto suol
segno un dito. 14. discostarsi da un modello, da una regola, dal
14. discostarsi da un modello, da una regola, dal giusto, da
da una regola, dal giusto, da un'abitudine o comunque da un termine
giusto, da un'abitudine o comunque da un termine preso come riferimento.
vita di s. francesco, 2-75: da poco tempo in qua, questa purità
agire o di pensare (una persona da un'altra) o negli elementi costitutivi
papa desse molta briga, l'uno da l'altro erano svariati. busone da gubbio
uno da l'altro erano svariati. busone da gubbio, 1-82: il mio consiglio
e la madre sua isvariarsi l'uno da l'altro così disguagliatamente ne l'osservamento de
, / e questi par che 'n tutto da quel svarie. loredano, 7-12:
essi, che non fa la bussola da navigare in tempo di caligo. gioberti,
vecchio, e somiglia e si svaria da se stesso in tutte le sue parti.
quali [peccatori] non si spoppano da un vizio senza lattare alla mandici di un
maniera che egl'apparischino di svariare poco da quelli di dietro, averanno il passo più
venti dramme... poco svariano da cento venti giuli. -baluginare,
di luci. -mutare continuamente da una condizione climatica a un'altra.
l'italia 18. essere caratterizzato da varietà e discontinuità di argomenti e soggetti
ex-, con valore intens., e da variare (v.).
. giordani, cxix-51: giacomo da lentini, 642: feruto sono isvariatamente.
al mondo ne'detti isvariati tempi. niccolò da poggibonsi, g. bianchetti,
147: li greci fanno svariato offizio da noi latini. cen ghevole
espressive (un autore). da l'altro. d. bartoli, 2-3-12
a catuna di quelle finestre sospendi stinto da un abbigliamento particolare (in partic.
ornato, decorato; istoriato. iacopo da cessole volgar., 1-16: sopra la
prendere la migliore. cesari, bartolomeo da é. c., 7-1-16: il
queste stelle tali 9. ant. sviato da un'indirizzo morale. porremo alte e
svariaremole del corpo e de mi da veritate svariato. le logora quanto
l'area spaziosa della sala veniva occupata da un rado boschet- che si diversifica,
ex, con valore privativo-detrattivo, e da variato (v.). svariazióne
da'speziali per lo tuo denaro. domenico da prato, lxxxviii- i-450: le quali
prodezza. = nome d'azione da svariare. svàrio1, sm.
1-395: protestando con saper profondo / che da un tronco ad un re v'è
. faceva uno svario che la vedevano da tutte le parti. 2.
, 310: vi fu poco svario da 140 e cento cinquanta. magalotti, 21-167
, che è acutissimo. -scostamento da una traiettoria. galileo, 4-3-230:
galileo, 4-3-230: nei proietti praticabili da noi, che siano di materie gravi
svago. -anche: libertà dal lavoro, da occupazioni, da impegni.
dal lavoro, da occupazioni, da impegni. l. pascoli, ii-44
in monte calvario. = deverb. da svariare. svàrio2 (§varo),
intorno / dal mezo al capricorno. simone da cascina, 60: in de
valerio massimo volgar., i-173: da costui fu privato dell'ordine del senato
ex, con valore intens., e da vario (v.). svarióne
impressioni meteorologiche... dicevano svarioni da forsennato. manfredi, 4-298: i
bozze dei suoi scritti in modo tale da lasciarvi non solo tutti gli errori, gli
cederna, i-121: quattro nuovissime perle sentite da quelle persone che parlano ad orecchio e
di esser tenuto renderne conto, peroché, da quello ch'ella fu a quello di
così agli svarioni. = deriv. da svariare, cfr. anche svario1, n
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da vaso (v.
allontanamento, e da un denom. da vaso (v.). svasare2
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da [in] vaso
allontanamento, e da un denom. da [in] vaso (v.)
exr, con valore intens., e da un denom. da vaso (v
., e da un denom. da vaso (v). svasato
separasse il rigonfio superiore, del petto, da quello inferiore svasato, la veste.
fourreau di mussola, con un carré da bambina, con una minigonna appena svasata.
o a v molto ampia, così da impedire alle onde di giungere sulla coperta
!). = nome d'agente da svasare3. svasatura1, sf.
pianta. = nome d'azione da svasare1. svasatura2, sf.
su un praticello conchiuso i fiorellini della camicia da notte. 3. curvatura con cui
4. archit. spazio delimitato da elementi che convergono (in partic.
elementi che convergono (in partic. da aperture marcatamente strombate); la forma
labbra, indicò aldilà del vano lo spettacolo da cui la sua curiosità era attirata,
fresati. = nome d'azione da svasar£. §vascellato (massellato),
e di separazione o allontanamento, e da un deriv. da vascello (v.
o allontanamento, e da un deriv. da vascello (v.).
allo svaso. = deverb. da svasare2. svaso2, sm. scavo
prese piatte, cosparso qui e là da buchi ed ultimo passaggio su svaso maligno
maligno. = deverb. da svasarè3. svasso (suasso),
voce di area sett., che è da un lat. volg. * suax suacis
* suax suacis, deriv. da sus 'porco4 (v. suino);
e della guinea superiore; è certamente da collegarsi alla simbologia solare nell'india e
fu anche chi propose l'espulsione del papa da roma, cioè lo svaticanaménto dell'italia
svaticanaménto'(« invitare sua santità a sgomberare da roma e tornare ad avignone »)
valore di separazione o allontanamento, e da un deriv. da vaticano (v.
allontanamento, e da un deriv. da vaticano (v.). svattare
radio stessa. = nome d'azione da svecchiare. svecchiante (part.
. (svècchio, svècchi). liberare da ciò che è vecchio, non più
, troppe persone, troppe tradizioni sono da svecchiare. gramsci, 4-80: giovani che
, significa né più né meno che mettere da parte i nomi logori e consumati,
a due servitori che erano in casa sua da tanto tempo; e così ha svecchiato
un contesto metaforico. 5. caterina da siena [tramater]: tanto sangue li
predice rossini. 7. affrancarsi da una condizione di storica subalternità. leoni
exr, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da vecchio (v.
privativo-detrattivo, e da un denom. da vecchio (v.).
(femm. -tricé). che ha da sé potenzialità innovative, la capacità di
. = nome d'agente da svecchiare. svecchiatura, sf. agric
della selva. = nome d'azione da svecchiare. svecciare, tr.
liberare il grano dalla veccia o da altre granaglie. = comp. dal
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da vecchia (v.
privativo-detrattivo, e da un denom. da vecchia (v.).
svecciatóio, sm. macchina agricola costituita da
di veccia. = deriv. da svecciare; voce registr. dal d.
medesima. muratori, cxiv-4-132: scrivono da venezia che il re sveco non s'ubbriaca
della germania: la quale se avesse da un canto soggiocato lo sveco, e dall'
rumeno eccetera, i più in costume da bagno. gozzano, i-242: non è
-pannolino svedese: assorbente per neonati costituito da un'imbottitura interna di cellulosa in fiocco e
un'imbottitura interna di cellulosa in fiocco e da un rivestimento esterno di tessuto morbido e
svedese: sistema di ginnastica scientifica teorizzato da p h. ling. in svezia,
sf. gastron. disus. torta costituita da una base di pasta di farina,
(detta anche pasta genovese) e da una guarnizione di marmellata calda.
sec. xvi), deriv. da suède 'svezia'. §vedesizzare, tr
lentamente svedesizzato. = denom. da svedese, col suff. frequent.
ex-, con valore intens., e da vedovare (v.). ^
lai ex-, con valore privai, e da vedovare (v.).
squillo telefonico trasmesso all'utente all'ora da lui preventivamente richiesta. c.
di soneria che viene regolata in modo da sonare all'ora prestabilita. -con meton.
-con meton.: il suono emesso da tale orologio. carena, i-253:
per quella che, in alcuni oriuoli da tasca, ma per lo più in quelli
16-i-156: la sveglia era uno strumento da sonare usato da'nostri antichi.
v.). = deverb. da svegliare. svegliaménto, sm. disus
molti pericoli. = nome d'azione da svegliarei. svegliare1 (ant. §veiare
? 2. figur. scuotere da una condizione di apatia spirituale, morale
morale, intellettuale e in genere, da una mancanza di vivacità, di interessi
sé non gittare intra li lassi. bartolomeo da s. c., 11-9-12:
non m'inganò, quand'io partì'da lui. scala del paradiso, 397:
che, essendo allevato nelli armi, abbia da svegliar quella nobiltà marcita nell'ocio è
: questi oggetti, insomma la natura da per sé e per propria forza insita in
lei, e non tolta in prestito da nessuna cosa, sveglia questi sentimenti.
ha pur fatto svegliare un poco roma da otto giorni in qua. 6
5-62: la soave melodia si forma / da musico gentile allor che sveglia / con
. risuscitare dopo la morte. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
. 10. figur. uscire da una condizione di apatia, di inazione
ii-3: déstati, pigro ingegno, da quel sonno, / che par che gli
te. bacchetti, 1-iii-291: bisogna svegliarsi da questa sonnolenza di tre secoli preteschi.
si vuole svegliare. -sollevarsi da una condizione dolorosa. gobetti, ii-256
dolore deve essere visto come qualcosa di diverso da noi. -ravvedersi di un errore
, 7-iv-465: che sdegno e rabbia da un tal rigore si svegliasse alle volte
.. vostro marito che tenga preparato ristrumento da lavativi, perché appena entrato qui mi
levi, 5-8: quella era una donna da svegliare i morti: gentile e pulita
fr. ant. esveillier, che è da un lai volg. * exvigilàre,
ex-, con valore intens., e da vegliare (v.); per il
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da vegliare (v.). svegliarino
subito la novella. = deriv. da svegliare1. f f
quale la notte pativa la svegliatela, da non destarsi. = deriv. da
da non destarsi. = deriv. da svegliare1. svegliarolo, sm.
svegliarino, svegliarolo. = deriv. da svegliare1. svegliata, sf.
quella bella svegliata. = deriv. da svegliare1. svegliatézza, sf.
cui sono proveduti. = deriv. da svegliato. svegliato (part. pass
accorto, smaliziato. s. bernardino da siena, v-31: la donna temente idio
, le facoltà mentali). bono da ferrara volpar., 196: a quelli
un'intelligenza svegliata ed uno spirito sgombro da pregiudizi. -ricco di fermenti intellettuali
, 3-127: i tempi, infrattanto, da quetis- simi e sonnolenti sono divenuti svegliati
un formicaio di gente plebea che, spinta da un sollecito svegliatoio s'apprestava alla rintrapresa
torpore e dall'inerzia e che serve da stimolo all'agire. fausto da longiano
serve da stimolo all'agire. fausto da longiano, iv-129: la beltà delle donne
fu fatto. = deriv. da svegliare1. -nella tradizione dell'amore cortese,
sano, il trovavan vestito e in orazione da iddio sa quanto prima d'allora.
delle orecchie. = nome d'agente da svegliare. svègliere, v.
a due capi. = deriv. da svegliare1. svegliévole (sveghiévole)
. = agg. verb. da svegliare1. svéglio1, agg.
di piedi davanti alla porta della camera da letto, non prima di avergli fatto
spesso il ragazzaccio più birbo, più libero da impendenze coibenti, più agile e piu
cogli occhietti svegli adesso, andava fiutandole da presso il profumo di bergamotto. angioletti,
dell'argine. = deverb. da svegliare1. ^ veglióne, sm
sonetti impressi a letteroni, / versi da celebrar col suon di piva, / rima
col suon di piva, / rima da cornamuse e da sveglioni. bresciani, 6-ii-448
piva, / rima da cornamuse e da sveglioni. bresciani, 6-ii-448: al tempo
munali. = nome d'azione da svegrare. svegrare, tr.
ex (con valore privai) e da un denom. da vegro 'incolto'(che
valore privai) e da un denom. da vegro 'incolto'(che è dal lat
xl-233: le praterie, in parte danneggiate da così fatta mancanza [di acqua]
necessari concimi. = nome d'azione da svegrare. svégro, sm.
trinci, 1-289: e questo non da altro procede a mio credere che da
da altro procede a mio credere che da i svegn fatti in ogni parte, per
i possessori] li cambiassero in terre da grano. = deverb. da
da grano. = deverb. da svegrare. svelacchiatura, sf.
ex-, con valore intens., e da un deriv. da velare (v
., e da un deriv. da velare (v.), con suff
gli effetti. = nome d'azione da svelare1.
, splendenti signore, ma relegandole nella sala da pranzo del piano di sopra.
parte del corpo, il volto, liberandolo da un velo, da un indumento.
il volto, liberandolo da un velo, da un indumento. buonarroti il giovane
filippo vide con sorpresa un caro viso da sposa, pallido e onesto. -liberare
pallido e onesto. -liberare gli occhi da ciò che ne ottunde la capacità visiva
sia per venir tempo che, illuminati da più alte contemplazioni che non sono questi
, ha po4. togliere un oggetto da un involucro, liberarlo da una copertura
togliere un oggetto da un involucro, liberarlo da una copertura. bacchetti, i-217
iii-11-56: le acque... precipitandosi da un'altezza di ben cento piedi di
* ex-, con valore privai, e da un denom. da velo (v
privai, e da un denom. da velo (v.).
. ex-, con valore privai, e da un denom. da vela (v
privai, e da un denom. da vela (v.).
di svelare1), agg. non coperto da veli, da indumenti (il corpo
agg. non coperto da veli, da indumenti (il corpo o una sua parte
2. per simil. sgombro da nubi o nebbie, terso (il cielo
tranquilla. 3. figur. scevro da sentimenti di falsità e ipocrisia. aretino
io parlo con l'anima sincera, svelata da la fraude e d'ogni adulazione.
lavorio misterioso ond'eran sorte le forme da cui avevan ricevuto tanti doni di gioia
sovrani assoluti. = nome d'agente da svelare1. svelatura, sf.
. ex-, con valore privai, e da velatura (v.).
2. figur. il liberarsi da affanni, rancori, preoccupazioni. cicognani
sonno. = nome d'azione da svelenare. svelenante (part.
svelenare), agg. che libera da un veleno; che purifica da sostanze tossiche
libera da un veleno; che purifica da sostanze tossiche o nocive.
. 2. purificare l'organismo da sostanze tossiche o nocive; disintossicare.
veneziani, con ercole stesso quel che da venezia il 18 annunciava l'oratore di ercole
. ex-, con valore privai, e da un denom. da veleno (v
privai, e da un denom. da veleno (v.).
). privare di tossicità; purificare da veleni o altre sostanze nocive. tesauro
2. figur. liberare una persona da sentimenti di collera, rancore, astio
mi prese fra le mani un mano da spegnermi sulla lingua i rinfacci per il suo
gran miracolo. = deriv. da svelare1, con suff. frequent.
ex-, con valore intens., e da un deriv. da vello (v
., e da un deriv. da vello (v.).
percosse giammai fra duri scogli / nave, da venti combattuta e pioggia, / né
cui morbo o lunga età percosse, / da sveller sono; onde ogni vizio torse
741: ché un cespo / svelgendo allora da un sassoso poggio, / le vecchie
... dando con le coma levano da terra un cavallo con sopravi l'uomo
con sopravi l'uomo e svellono un albero da terra con le radici.
toglierlo [il fiorentino di una volta] da firenze e portarlo un chilometro più in
. 2. divellere un ramo da una pianta; cogliere un fiore o
f. f. frugoni, v-489: da un albero carico di frutti bisogna svellerne
'gong5 ma dev'essere il tocco passato da un pezzo. -liberare, disincagliare
àncora / già da l'arena svelsero, / mille amorin,
in contesti metaforici). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
acerbo, / poscia ch'avien che da tarcion lo svella. 4.
agli strali d'amore). erasmo da valvasone, 9-88: da le spalle gli
. erasmo da valvasone, 9-88: da le spalle gli svelle il duro faggio
. marino, 1-13-260: i denti svellerò da le mascelle / al rabbioso mastin da
da le mascelle / al rabbioso mastin da le tre gole. g. b.
lacera, e rimbomba / il sen da le percosse. reina, i-211: poteron
b. del bene, 2-45: da questo medicamento stesso le zecche toccate,
, può valersi dell'artifizio per isvellere da un donna un segreto. papi, i-121
[alla lingua] si possa, che da italia prendendolo. firenzuola, 838:
357: qual cosa era meno da imporre, e meno ancor da eseguirsi,
era meno da imporre, e meno ancor da eseguirsi, che sveller dall'animo,
, se ir fece in bando / e da l'imo del cor svelse gli affetti
ricordo. berchet, 353: mai da quest'anima / sarà ch'io svella /
sospinto nel petto suo, che mai da lui questa opinione svegliere si potesse.
svegliere si potesse. s. caterina da siena, i-32: voglio...
la salute dell'anime che per isvellere da loro le fosche tenebre dell'infedeltà, e
in questi miei tempi molti uomini svellere da radice la religione, perché la religione aveva
, iii-12-150: bisognava anzi tutto rifarsi da capo, e sveller via il pregiudizio che
9. separare o tenere lontano da una persona o distoglierlo dall'amore che
quanta ostinazione s'affatica costui per svegliermi da glicerio! m. adriani, i-70
cotesta figlia traviata? -liberare qualcuno da una falsa credenza. serdini, xxxlx-i-66
tu eri. 10. distogliere da un proposito. monti, x-4-72:
sguardo. marino, 1-2-140: da quell'oggetto, incontra cui vai poco /
193: chi merzé cerca avere, / da lei punto si svella / perché le
squarci e mille, / pria che da te mi svella! marradi, 66:
culmini eccelsi. -liberarsi, sciogliersi da un abbraccio, o, perestens.,
16-11): e spererò fin che da me si svella / l'alma che qui
braccia / queste infelici. = da un lai volg. * ex velière,
, 11-219: altri sono, che vengono da malattia, o da consuetudine, come
sono, che vengono da malattia, o da consuetudine, come gli svelgimenti de'peli
agevole. = nome d'azione da svellere. sveltaménte, avv.
banda di scech arei, che ammiro da ieri per la loro sveltezza e robustezza,
, ii-25: tanta dunque è la discrepanza da i quadri a i libn, quanta
. magrezza, esilità, snellezza non disgiunta da flessuosità e leggiadria, armoniosa bellezza del
presto che può. = deriv. da svelto2. sveltiménto, sm
tettonica. = nome d'azione da sveltire. sveltina, sf. gerg
compiuto in modo rapido e non preceduto da preliminari. arbasino, 19-167: collettivo
fretta. mi lascia i tre whisky da pagare. l'età lo ha sveltito.
alfieri, 12-41: ma tosto ch'io da te raccolsi l'arte / gonfia di
certe sue lepidezze (chiamiamole così) da studente. 8. assumere un
aìl'arco massimo. = denom. da svelto2. sveltito (part. pass
: era un bellissimo san bernardo sveltito da incrocio col terranova. vittorini [greene
le fanno. marino, xvii-101: da le viscere a teti a forza svelte
, 5-144: gran monti, o sassi da gran monti svelti. cesarotti, 1-ii-251
nosa balza. -rimosso a forza da uno scoglio (una conchiglia) o
conchiglie e di conche a forza svelte / da lo scoglio più duro, / fingo
questa lettera svelta, cred'io, da l'ali di qualche corvo per l'accidente
5. figur. isolato, separato da altri elementi dello stesso tipo (un
genitrice. niccolini, i-150: ah da te svelta io sono. periodici popolari,
, 4-180: andava svelta e saltellante da un gruppo all'altro di compagne. cassola
di notevole capacità di apprendimento. fausto da longiano, iv-125: questi due mutoli ebbero
, i-1023: un attico, sforato da occhi ellittici per dar luce all'intemo,
essere svelti di mano c'è sempre da fare un buon raccolto, specie ad arrivarci
ogni approssimata sveltura. = deriv. da svelto2
lor mantelli a onde / che mai da lor salute non si svelve.
vivo se ne svelve. = da svellere, sul modello di divelvere (v
svenato. = nome d'azione da svenare; voce registr. dal d.
scannare, sgozzare, trucidare con armi da taglio. a. pucci,
questo strappare alla madre le due figliuole da lato e svenargliele innanzi, ella punto non
/ svenando molta gente, ragunaro / da grecia sacra a troia belle donne. calzabigi
prove. -con riferimento a un'arma da taglio. ariosto, cinque canti,
gl'ambiziosi son lupi, che vestirsi da pecoroni s'intrudon nell'ovile per isvenarlo
/ sbranate / svenate / son poi da un porcaccio / le membra sue tenere.
, qual acqua l'alimenti, e da chi sieno svenate e ristagnate le piove.
cui prodezze consistono nel liberare la grecia da ladri formidabili di terra e di mare,
svenerò il tuo rigor col mio cordoglio. da ponte, 1-660: per pietà,
porfidi, o voi, che tormentati / da pungente scalpel, nulla sentite; /
12. rifl. uccidersi con un'arma da taglio, in partic. recidendosi le
un coltello e volendosi con quello svenare, da una figliuola della balia sua..
acqua). achillim, 1-53: da la piaggia sabea tosto sen viene / nuvol
campania, 7-117: rimirando adam, da massi vivi / tant'acqua, che si
giù concavità profonde. -fuoruscire da un contenitore (un liquido).
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da vena (v.
allontanamento, e da un denom. da vena (v.). svenato1
, agg. ucciso con un'arma da taglio, trucidato, sgozzato. sacchetti
gozzi, 1-317: all'uscir tuo diman da queste stanze, / venti e più
-trafitto, ferito con un'arma da taglio. erizzo, 127: chetamente
come agnello). 5. caterina da siena, i-9: io catarina..
ex-, con valore intens., e da venato (v.). §venatóio
§venatóio, sm. ant. arma da taglio; pugnale, coltello.
più granita. = deriv. da svenare. svenatóre, agg.
sempre aperte'. = nome d'agente da svenare, il d. e. i
dentro, i quali passasse una stanghetta intiera da levare e mettere, con la sua
levare e mettere, con la sua vite da comandarla di fuor dall'occhio. =
dall'occhio. = nome d'azione da svenare. svéndere, tr.
ex-, con valore peggior., e da vendere (v.).
tra imprese concorrenti od a manovre strategiche da parte dei più forti (segreti, brevetti
un fallimento. = deriv. da svendere. svenenare, v.
dello spaur? = deriv. da svenevole, n. 2.
, e invece di camminare e parlare da eroe facesse lo svenevole sottp sì nobil maschera
adesso è in fregola / di far da dama: ma ell'è sì svenevole,
. = agg. verb. da svenire1. svenevolézza (ant.
. le svenevolezze sentimentali, e ragioniamo da uomini. pea, 7-323: per lei
, 15-10: voglio vedere chi è, da me, senza svenevolezze, senza baccano
occasioni le svenevolezze retoriche, è imbellettata da un concettino, tratto da'luoghi comuni
e svenevolezze che in nulla si differenziano da quelle dei falsi romanticisti e 'pompiere'di
tristo e sgraziato e fannoti essere non riputato da niente e schifato. n. villani
gonfiare il petto. = deriv. da svenevole. svenevolménte, avv.
manieristica, svenevolmente anaforica 'gli indizii'(da t'alcyone', anch'essa interamente riuscita
vostra ingiuria. = deverb. da svengiare. svengianza (svenganza,
è greve peccado. = deriv. da svengiare, col suff. dei termini di
ex-, con valore intens., e da vengiare (v.).
de deo. = nome d'agente da svengiare. svènia, sf.
ex-, con valore intens., e da in [venia (v.).
proprio vomito, / con la testa trafitta da un calore / che annuncia lo svenimento
nel punto stesso, che don pietro soprapreso da un svenimento mortale lasciò infelicemente la vita
per tutti i suoi membri, e travagliato da mostruose ribellioni, si vedeva ridotto a
versi sentimentali. = nome d'azione da svenire1. svenire1, intr. anche
): più innanzi andar non potendo, da fierissimo dolore assalito s'abbandonò, ed
viso, / ché no 'l sentì quando da prima ei venne: / alzò le
: / alzò le strida, e da l'amato viso / tòrse le luci disdegnosa
sì si svenne, / sendo assediato da questi galuppi. a. cocchi, 5-1-107
perché ne sviene. busenello, 27: da voce tanto dolce e tanto acuta /
così fatte a principio, ma prodotte da tante cause morbose, che da lui
ma prodotte da tante cause morbose, che da lui [dio] si permettono accioché
. fenoglio, 5-i-1944: mi piace da svenire. -fare svenire-, colpire profondamente
gl'idilli biasciati ne le stelle / da bovi e da pastori, / fannouasi svenir
biasciati ne le stelle / da bovi e da pastori, / fannouasi svenir di tenerezza /
. ex-, con valore privai, e da venire (v.).
accadere, avvenire. marsilio da padova volgar., ii-xvii-12: però che
ex-, con valore intens., e da venire (v.).
marinetti, 2-i-907: a tre passi da mirmofim, se ne spalanco uno [
e vilipesa. = nome d'azione da sventagliare. sventagliante (part.
sventaglianti di palme, come quella abitata da noi. 2. figur.
8-569: ogni sorella tra due ufficiali era da quello a sinistra sventagliata e contemporaneamente da
da quello a sinistra sventagliata e contemporaneamente da quello a destra servita in bocca d'
la ragazza airoldi, alzando il capo da sventagliare il fornello, vide i pastori sull'
la sua sigaretta di giusquiamo mi grida da una forra. moretti, ii-797:
la bambina le s'accostasse appoggiando, da sé, alla battitoia opposta, purenon stando
che sventagliava la sua traccia nera / da abissi fino a costellazioni. volponi, 8-103
sull'asfalto. fenoglio, 5-i-2204: andai da lui, sventagliando neve. calvino,
e già cominciava a sventagliare certi carichi da spaccarlo in quattro, da farlo diventar
certi carichi da spaccarlo in quattro, da farlo diventar cenere e panni sporchi.
e troppo rapide letture che le facevano da coda e ch'ella ti sventagliava languida
ex-, con valore intens., e da un denom. da ventaglio (v
., e da un denom. da ventaglio (v.). sventagliata
2. breve e improvvisa illuminazione da una fonte luminosa intermittente o subito offuscata
salvore. 3. raffica sparata da un'arma da fuoco automatica in modo
3. raffica sparata da un'arma da fuoco automatica in modo tale che le
fascista che sparando proprio di lì, da sotto il portico del caffè della borsa,
sventagliata di allusioni. = deriv. da sventagliare. sventagliato (part.
di sventagliare), agg. investito da una raffica sparata da un'arma automatica.
agg. investito da una raffica sparata da un'arma automatica. arpino, 7-164
fascista crivellato. 2. illuminato da una luce intensa ma intermittente. bernari
si rituffavano. = deriv. da sventagliare. sventaménto, sm.
mani. = nome d'azione da sventarex. sventare1, tr. (
. far brillare una mina in modo da renderla inoffensiva, in partic. mediante una
assedianti. -far sparare un'arma da fuoco caricata a salve. fanfani,
, 1-v-198: kou- licano vigilante e da per tutto, sventò il disegno del nemico
vanta e vuol far credere svergognate ed esecrate da tutti le odierne recite, si sventano
, ii-30: questo è quel che sventò da la bottega / del pan digesto quelforribil
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da vento (v.
allontanamento, e da un denom. da vento (v.).
, sì che tre venti si movean da elio. -dimenare le braccia,
gagliardo, si può moderare ne'vascelli da remo et arbori latini mettendo minor vela
azione del vento, orientandola in modo da farla fileggiare. 9. intr
con scarsa forza dirompente (un'arma da fuoco). m. soriano,
sfogarsi senza danni (l'energia sprigionata da un sommovimento tellurico). boccone,
modo questa mina, che si credeva da ogn'uno che potesse sollevare gl'interessi de'
potrebbe tacciar che fanno il vento / da chi non sa però che lo sventare /
la palizzata nella medesima buca del fornello sventato da essi. caporali, i-115:
ex-, con valore intens., e da ventare (v.).
sventataggine e incuranza, a stornare i sospetti da questa casa. = deriv.
questa casa. = deriv. da sventato1. sventataménte, avv.
buttati via per niente o portati via da qualcuno. = deriv. da
da qualcuno. = deriv. da sventato1. sventato1 (part.
, bravaccio, soldato del signor rienzo da ceri a questi romori, sbeffando disse
che denota o rivela avventatezza; che nasce da sconsideratezza, da leggerezza, da mancanza
avventatezza; che nasce da sconsideratezza, da leggerezza, da mancanza di giudizio e
nasce da sconsideratezza, da leggerezza, da mancanza di giudizio e di ponderazione.
. sventatèllo. dossi, 1-ii-916: da sventatello e infingardo diventa buono ed attivo
le spalle. a volte li scuote da sventatella come un carico un po'molesto
di musica. = deriv. da sventare2, con suff. frequent
, che è ad alto spiegata. niccolò da correggio, cvi-239: al sventilar de
ex-, con valore intens., e da ventilare (v.).
.]: 'sventola': arnese in generale da sventolar si. 'un pezzo
., fermato a un manico può far da sventola'. bontempelli, i-206:
morire un po', signor poeta da sventole per cucina. -a sventola
dell'adriano... sono chiusi da porte a sventola, dietro le quali è
di sventole. arbasino, 23-15: botte da 'urbi et orbi', e un gran
capitano... tremava come preso da un rigore di febbre. fenoglio, 5-i-560
essere in piazza. = deverb. da sventolare, rifatto su ventola (v.
princìpi inutili. = nome d'azione da sventolare. sventolante (pari.
quelle ragazze, soffiando sopra un ferro da ricci o con una camicia appena stirata in
sie- no dannegiate da'toppi, consumate da ragni e dissipate da tarli, bisognandole
da'toppi, consumate da ragni e dissipate da tarli, bisognandole sì spesso piegare,
facendolo ricadere dall'alto, in modo da esporlo al vento o a una corrente
spesse volte si ricerchi che i monticelli da stran calore non sieno infetti, la
con questo 'tiraiuoco', il quale, da sé e in poco tempo, avvia un
un telo, ecc., o anche da un battito d'ali, per rinfrescare
son condotto a tale / che sol da morte il refrigerio io spero, / quel
annodato sì fattamente che come un buffalo da una meza bagascia vien qua e là condutto
va a spasso: / ma sempre che da basso il fuoco sventola, / manca
fronte. caro, 11-1436: insiememente da l'un canto enea / vide di polverìo
lampada, accesa tutto giorno, sventola da averne le traveggole. linati, 9-217:
d'europa. vittorini, 5-236: da una posizione quasi esistenzialista, da una filosofia
5-236: da una posizione quasi esistenzialista, da una filosofia quasi della disperazione, [
ex-, con valore intens., e da ventolare (v.).
delle biblioteche. = deriv. da sventolare. sventolato (pari.
una mano sventolata. 2. investito da una corrente d'aria; gonfiato, battuto
il nome. = nome d'agente da sventolare. sventolatura, sf.
! » = nome d'azione da sventolare. sventoleggiante, agg.
d'una donna. = deriv. da sventolante, con suff. frequent
di una stoffa in genere, provocato da una corrente d'aria. tommaseo
acacie e i barbagli del terreno innaffiato da poco. 2. sventolamento di
sulle altre panche la solita gente varia; da ogni parte uno sventolio vivace di ventagli
= deriv. da sventolare. svèntolo, sm.
e agli sventoli. = devero. da sventolare. sventolóne, agg.
camicie sventolone! = deriv. da sventolare. sventóne, sm.
primo parto. = deriv. da sventrare. sventraménto, sm.
ferite al ventre, inferte con un'arma da taglio. g. manganelli, 8-29
area aperta e libera di edifici creata da tali demolizioni. cameroni, 1-213:
e distesa. = nome d'azione da sventrare. sventrante (part. pres
per lo più mortalmente, in modo da far uscire gli intestini; sbudellare;
persona con il colpo di un'arma da taglio. -per estens.: uccidere brutalmente
sì lo sben- trao e gitao muorto da lo cavallo. marino, 2-i-210: svenai
): alla fine [il ronzino] da loro [i lupi] atterrato e
, xvi-788: 1 greci sono sfidati da ettorre a singular battaglia e que'tagliafrittate,
. pea, 7-664: ho ereditato da mio nonno, che si sventrò per amore
anche assol. nomi, 7-18: da principio molto è schizzinosa, / poi si
voce mattutina, profonda comequella di un re da burattini,... e gli disse
: né meno [il giudice] ha da tirar per sventrar e trar le budella
. ex-, con valore privai, e da un denom. da ventre (v
privai, e da un denom. da ventre (v.).
battendo il ventre. = deriv. da sventrare. sventrataménte, aw.
solleone del deserto. -che fuoriesce da una ferita al ventre (le viscere)
mi diedero un gran pesce luccio, già da molto tempo sventrato e seccato all'aria
sfondato, ridotto in pezzi; aperto da una falla o da una fenditura.
in pezzi; aperto da una falla o da una fenditura. guarini, 2-170
salgari, 11-127: il poderoso vascello da guerra... sventrato dall'esplosione
il rivestimento lacero o squarciato in modo da lasciare fuoriuscire l'imbottitura (una sedia
); disseminato di rovine, devastato da demolizioni o bombardamenti (una città).
proiettili traccianti. 4. perforato da miniere o gallerie (il suolo, il
2-393: uno snack-bar sventrato per la strada da una luce sanguinosa. 7
città del passato regime, era stata da poco rimessa nel suo antico luogo.
equilibrati territori. = nome d'agente da sventrare. sventratura, sf.
il vesuvio. = nome d'azione da sventrare. sventura, sf.
: vertù così per nimica si fuga / da tutti come biscia, o per sventura
., 504: tal non sei che da te debba giron di morte temere,
, / l'ombre vaganti, i gridi da sotterra, / tutti gli affanni,
lat ex-, con valore privai, e da ventura (v.).
quella morta landa. = deriv. da sventura, col suff. dei pari pres
sventuratissimo). persegui vate da sciagure e disavventure, colpito dalla sorte avversa
/ isventurato -con forte ventura. onesto da bologna, i-18: per lui [amore
catena posto. fagiuoli, i-102: da poi che sventurato dalla cuna / uscii,
però tanto / quanto son io, da questo loco fuggi. foscolo, iv-
avesti a capitare / in questa selva da dolore stretta? casalicchio, 366
, 37-33: le sopraveste, / mosse da gran bontà, s'aveano tratte,
, tragico, funesto. benvenuto da imola volgar., i-309: finalmente con
non ne li passati. -colpito da disgrazie, da eventi calamitosi (una
passati. -colpito da disgrazie, da eventi calamitosi (una città o una
città o una nazione); funestato da avvenimenti dolorosi, da rovesci di fortuna
); funestato da avvenimenti dolorosi, da rovesci di fortuna (un periodo di tempo
della povera isventurata città di firenze. da ponte, 19: uno di que'begli
sventurati consigli di peccare. -abitato da persone malvagie. dante, purg.
, alma sventurata. = deriv. da sventura, col suff. dei pari.
degli uffizi. = deriv. da sventura. svenuto (part.
maturazione artificiale. = nome d'azione da sverdire1. sverdire1, tr. (
... /... non da voi prendon il costume / sverdiscono la
eoe-, con valore privat., e da un denom. da verde (v
., e da un denom. da verde (v.).
ex-, con valore intens., e da un denom. da verde (v
., e da un denom. da verde (v.).
ex-, con valore intens., e da verga (v.).
2-233: è la 'biguà silva virgen'! da poco sverginata, cioè era, che
ex-, con valore intens., e da un denom. da verga (v
., e da un denom. da verga (v.).
lat ex-, con valore privat, e da [injvergare, n. 2
ex-, con valore intens., e da una forma intens. di vergato (
ex-, con valore intens., e da un denom. da verga (v
., e da un denom. da verga (v.), col suff
inguine. = nome d'azione da sverginare. sverginare, (ant
, 979: chi ha mani da sverginar l'altrui lettere, meriterrebbe di
lettere, meriterrebbe di non aver occhi da leggerle. 3. intr. con
lat ex-, con valore privai, e da un denom. da vergine (
, e da un denom. da vergine (v.).
, i-105: l'istoria di dina sverginata da sichem e vendicata da simeon e levi
di dina sverginata da sichem e vendicata da simeon e levi... sta nel
ed ostenda e tante altre fortezze sverginate da questo grand'èrcole. 3. esplorato
, mariuoli. = nome d'agente da sverginare. svergitura, sf.
). = nome d'azione da svergere, per svellere. svergognàggine
sono infra noi. = deriv. da svergognare, sul modello di sbadataggine, sfacciataggine
boci: « oh uomini vili e da poco, entrate nelle nostre connora donde
di matrone. = nome d'azione da svergognare. svergognanza, sf.
mendicitate e svergognanza! = deriv. da svergognare. svergognare, tr.
2. violentare, stuprare. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-9: vedrete le
essere rapite e scelleratamente svergognate. fausto da longiano, iv-193: questi spezzano porte
. svergognano le figlie degli uomini da bene et ingannano le buone fanciulle. berni
ex-, con valore intens., e da vergognare (v.).
su 'l niego. = deriv. da svergognato. svergognataménte, avv.
svergognatamente andò alla sua spelonca. domenico da montecchiello, 2-35: io..
giordani, xiii-44: 1 romani da principio svergognatamente feroci quando chiamarono inimico (
loro involontaria svergognatezza. = deriv. da svergognato1. svergognato1 (part. pass
fino a diventare deprecabile moralmente. bartolomeo da s. c., 34: essendo
: che so'sbregognato, che me aggio da quistare onore? ogni poco de onore
lasciata, trovandosi di questa maniera svergognata da lui, cominciò tanto a gridare.
essaltare l'altrui fatiche, si rimane isvergognata da la bontà che mosse le cortesia del
ii-1-21: quel sacratissimo nome d'italia da voi e dai vostri pari svergognatissimi prostituito.
costringi tu li appetiti de'mortali! zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar
e convenienze sociali. s. caterina da siena, v-144: oh isvergognata la vita
nostro stranieri d'origine, sono tuttavia da dugent'anni divenuti sì baldanzosi e sì
roma. moravia, vii-155: grazia, da vera svergognata, ci stava, e
. ex-, con valore privai, e da un deriv. da vergogna (v
privai, e da un deriv. da vergogna (v.).
ex-, con valore intens., e da un deriv. da vergogna (v
., e da un deriv. da vergogna (v.). svergognatole
dei farisei. = nome d'agente da svergognare. svergognosaménte, aw
ex-, con valore intens., e da vergognoso (v.) l
una ruota. = nome d'azione da svergolare. svergolare, tr. {
voce di origine dial., denom. da una forma sett. svergolo 'storto'
reperto originale. = nome (razione da svergolare. sverlare, intr.
che sverli. = forse denom. da [a] iterla (v.)
., (svèrmino). avere origine da condizioni sociali abiette, miserabili.
alla semi asineria del figlio prete, da esso impretato per nobilitare il fango da cui
, da esso impretato per nobilitare il fango da cui sverminò.
ex-, con valore intens., e da vertninare (v.).
. ex-, con valore privai, e da verminare (v.).
voce di area romagn., deverb. da svernare1. svernagióne, sf. letter
loro svemagioni. = nome d'azione da svernare1. svernaménto1, sm. lo
allo svernamento. = nome d'azione da svernare1. svernaménto2, sm.
de'cieli. = nome d'azione da svernare2. svernante1 (part.
le cose, ci restava non meno da fare, con le sue feroci legioni,
baldini, 10-119: una figura piuttosto da svernante maremmana delle fuciniane 'veglie eli neri'
maremmana delle fuciniane 'veglie eli neri'o da poveradiavola dei verghiani 'malavoglia'.
(un uccello). simone da cascina, 205: tra le foglie tre
nell'isola. bresciani, 6-xiv-295: legni da guerra, che isvemavano nell'ampio e
-sostant. tarducci, 180: da questo svernare alla campagna trassero origine in
valore di allontanamento o separazione, e da vernare (v.). svernare2
quanti ucielli cantano è el fiore / e da la sera, fieni a lo mai-
llascia di sbernare a lo verdore. simone da cascina, 194: sonvi tre
idrocarburi. = nome d'azione da sversare. sversante (part.
di letizia onde s'interna. domenico da prato, lxxxviii-i-559: così piango e sverno
ex-, con valore intens., e da vernare (v.). svernata
disporsi alla svernata. = deriv. da svernare1. svernatolo, sm.
i-149: svernatolo... è detta da linneo quella parte della pianta la quale
'svematoi'o 'pipite'. = deriv. da svernare. svernatura, sf.
agosto. = nome d'azione da svernare1. §vèrnia, sf.
. 2. figur. rimuovere da sé i vizi morali. papini,
lat ex-, con valore privai, e da verniciare (v.).
operazione con cui si rimuove la vernice da una superficie. = nome d'
superficie. = nome d'azione da sverniciare. §vèmo, sm.
che sverna. = deverb. da svernare1. sverrinare, intr.
entrò, si tolse il cappello, sverrinando da una tomba all'altra andò nel quadrato
ex-, con valore intens., e da un denom. da verrina (v
., e da un denom. da verrina (v.).
d'assalto. = deriv. da sverrinare. sversaménto, sm.
ex-, con valore intens., e da versare (v.). sversatàggine
uggiolante tristezza becera. = deriv. da sversato2. sversataménte, avv. in
casta sversatezza. = deriv. da sversato2. sversato'(pari.
lat ex-, con valore privai, e da un deriv. da verso (v
privai, e da un deriv. da verso (v.).
proposito. = deriv. da sversato2. svèrso, agg.
: inasprito [tiberio]... da certe poesie senz'autore, che svernavano
ex-, con valore intens., e da un denom. da verta (v
., e da un denom. da verta (v.).
'sverza'. = ètimo incerto: forse da accostare a vergella (v.),
ex-, con valore intens., e da verza (v.). svèrza3
= voce di area umbro-toscana, forse da accostare a sverza2 per il colore verdognolo
; cioè schianta nella superficie, sollevandosi da essa alcuni pezzetti di legno acuti, a
crosta esteriore. = denom. da sverza1. sverzato (part.
chicco). = nome d'azione da sverzare. sverzino1, sm.
uno sverzino nuovo che fa certi tonfi da parer saette a cielo sereno. c.
sverzino,... cominciò a picchiarla da forsennato. collodi, 1-170: stasera
ex-, con valore intens., e da verzino (v.).
ex-, con valore intens., e da un denom. da vescia (v
., e da un denom. da vescia (v.). svesciatóre
che spetezza. = nome d'agente da svesciare. svescicare
. v.]: prese il ferro da stirare, ch'era così caldo
ex-, con valore intens., e da un denom. da vescica (v
., e da un denom. da vescica (v.). svescicato
svescicata. = nome d'azione da svescicare. svescióne, sm.
bella... manovravano in modo da non essere veduti da quello svescióne
. manovravano in modo da non essere veduti da quello svescióne che li aveva abbastanza
abbastanza seccati. = deriv. da svesciare. §vescovare, intr.
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da vescovo (v.
privativo-detrattivo, e da un denom. da vescovo (v.).
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da vespaio (v.
privativo-detrattivo, e da un denom. da vespaio (v.).
possibile sublimazione. 5. liberare qualcuno da un pensiero, da una convinzione;
5. liberare qualcuno da un pensiero, da una convinzione; allontanarlo da predisposizioni,
pensiero, da una convinzione; allontanarlo da predisposizioni, inclinazioni, abitudini anche negative
sveste di monaca? 7. liberarsi da un sentimento, da un pensiero, allontanarsi
7. liberarsi da un sentimento, da un pensiero, allontanarsi da convinzioni,
sentimento, da un pensiero, allontanarsi da convinzioni, inclinazioni, comportamenti, emendarsi
convinzioni, inclinazioni, comportamenti, emendarsi da errori. antonio da lerro, xxxix-i-250
, emendarsi da errori. antonio da lerro, xxxix-i-250: mi vesto di piacer
/ d'un sol pensier che m'ha da me diviso. d. bartoli,
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da vestire (v.). svestito
studentesse... così svestite, da parere un po'vittime e un po'sgualdrinelle
di maschere. = nome d'agente da svestire. svestizióne, sf. il
carica ecclesiastica. -per estens.: dimissione da una carica, da una dignità,
.: dimissione da una carica, da una dignità, da un ruolo.
una carica, da una dignità, da un ruolo. g. a.
la giustizia. = nome d'azione da svestire. §vetino, sm.
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un deriv. da vetro (v.
privativo-detrattivo, e da un deriv. da vetro (v.).
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da vetrificare (v.).
ex-, con valore intens., e da un deriv. da vetro (v
., e da un deriv. da vetro (v.).
nelle giunture. = nome d'azione da svettare. svettante (pari.
vertici svettanti. moretti, ii-323: da per tutto cipressi svettanti in un cielo
per tutto cipressi svettanti in un cielo da primitivi. soldati, 6-281: vediamo due
il colpo svetta. / el'acacia ferita da sé scrolla / il guscio di cicala /
morsi, brucare. 5. bernardino da siena, 2-i-491: vedendo quelle erbuccine
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da vetta (v.
privativo-detrattivo, e da un denom. da vetta (v.).
quietamente al guizzo degli scafi, placido da non far neppure svettare le fiamme.
a san dino non fanno gol. imbattuto da 1097 minuti, lui san dino »
tentenna tutto inferruzzato, / e fa da sé da sé uno smargiasso, / lo
inferruzzato, / e fa da sé da sé uno smargiasso, / lo faria svettar
ex-, con valore intens., e da un denom. da vetta (v
., e da un denom. da vetta (v.).
camera della ragazza. = deriv. da svettare1, n. 5.
. v.]: 'svettatoio': strumento da svettare. e può essere una forbice
si vuol giungere. = deriv. da svettare1. svettatura, sf. agric
il giardino. = nome d'azione da svettare1. svettino, sm. ant
alla fine dell'età carolingia, è da identificare con gli alamanni. -anche sostant
e il contado di tirolo. fausto da longiano, iv-134: avevano cospirato contra 'l
riferisce alla dinastia che nel 1079 ottenne da enrico iv l'investitura del ducato di svevia
. -lega delle città svever. costituita da 22 città fra il 1331 e t'
sm. disus. lingua tedesca. da ponte, 1-637: so il greco e
dolorosi e patetici... continuano da parte dei maitres à penser anche vegliardi a
lo svezzamento. = nome d'azione da svezzare1. svezzare1, tr.
alle povere oche. -allontanare da un sentimento, da una passione.
. -allontanare da un sentimento, da una passione. cesari, 1-1-23:
.. avrebbe voluto svezzare il figlio da questa passione. -disabituare dalla lingua
l sodomito rade volte se non colla morte da lo scelerato peccato si parte. f
1-408: amore della vita, / nessun da te si svezza. 4. emanciparsi
te si svezza. 4. emanciparsi da un modello culturale. m. praz
moderni per i preraffaelliti è... da aurea volgar., 3: tutto il
de la vita presente si divide diverso da quello che sentivano nella loro giovinezza un
giovani, entrando nella vita, han da svezzarsi dalla famiglia. = comp.
lat ex-, con valore privai, e da un denom. da vezzo (v
privai, e da un denom. da vezzo (v.). svezzare2
ex-, con valore intens., e da [av] vezzare (v.
chiesa di san giorgio, a pochi passi da casa. -di animali.
s'entenda contare nel dicto numero porceglie da lacte che suggano, aine svezate da
da lacte che suggano, aine svezate da le piecore paghe per centonaio libbre ii soldi
la grommosa fuliggine del camino, svezzato da simili feste. 2. liberato
simili feste. 2. liberato da uno stato d'animo, da un sentimento
. liberato da uno stato d'animo, da un sentimento. pratolini, i-170:
che la abita; compiuto o usato da tale popolo. sagredo, lxxx-4-147:
le corse interminabili nella neve, interrotte da lunghe fermate, da cadute di cavalli,
neve, interrotte da lunghe fermate, da cadute di cavalli, da svi amenti
lunghe fermate, da cadute di cavalli, da svi amenti. fenoglio, 5-i-1135:
nel tempo del rin- novellamento. fausto da longiano, iv-50: con figliuoli propri
, più o meno duraturo che allontana da consuetudini, anche, attività, sentimenti o
detto e provato, sono al riparo da ogni sviamento. r. longhi,
in bocca dei ceretani poveracci loro, da che non sanno che la professione
utilizzo, nell'emissione di un provvedimento da parte dell'autorità amministrativa, di un
di un potere per un fine diverso da quello per cui esso le è attribuito dalla
ovvero per sviamento di potere, proposti da uno stato membro, dal consiglio o
9. econ. abbandono, da parte della sua clientela, di un'
fortuna all'estero (come comportamento tenuto da lavoratori specializzati e considerato illecito dalla pubblica
. astron. ant. distanza del sole da un punto del suo percorso apparente nel