intorno ad un centro dato si raggirano da due forze spinti, di proiezione l'
(una società civile). marsilio da padova volgar., i-ii-3: la città
cesare primieramente fondato in roma, stabilito da augusto. lampiglia, 1-558: la
esorta che non si debbono i governi da lunga pezza stabiliti di leggieri né per
che era loro più grave e molesto da sofferire, stabilita maggiormente in italia e
i-xxvii (b) -4i: quanto che da buon perfetto tort'è / per sorte
voi fruire, / tal io qua giù da la beltà infinita. / in questo
svcvo, 5-172: guardò con uno sbadiglio da sgangherarsi le mascelle dietro ai primi velivoli
un vino. soldati, 6-483: da una parte, dell'attaccamento del suocero
dal lat. stabilìtas -àtis, deriv. da stabìlis (v. stabile).
provvidenza simplicemente e stabilitamente dispone le cose da fare. = comp. di stabilito
modalità che dovrà assumere; che risulta da indagini scientifiche, da calcoli, ecc
; che risulta da indagini scientifiche, da calcoli, ecc.; prefisso (uno
limiti stabiliti dai bilanci discussi e votati da questa òamera. ghislanzoni, 1-114: siccome
rigorosa delle diverse norme igieniche e dietetiche da lui stabilite. bollettini della guerra 1015-18
, 7-i-90: abbiamo... già da vari giorni il piede di casa stabilito
di casa stabilito. -determinato da dio o dalla natura o dal destino.
morte il signor cotanto accetto? felice da massa marittima, xliii-193: tutti i
dal codice penale. cavour, ii-443: da siffatta iniziativa stabilita dallo statuto ne consegue
varie specie dei tre generi di musica stabilite da aristosseno. 3. pattuito, accettato
modi di adempimento); posto in essere da un patto politico (un'alleanza,
sopraddette lettere del signor antonio eravamo avvisati da diversi luoghi che la tregua era stabilita
quintale, nel trasporto sul tratto asmara-ghin- da. c. carra, 647: terminato
consultato dal padre eterno intorno alle cose da farsi in questo mondo, ed anco
di crisi ministeriale. -approvato da tutti (un genere d'arte).
stabiliti, / ammirati, applauditi / fin da nostri bisavoli, / senza cori,
porre in mezzo a lor quattrino per sollevarci da quel grave peso che ci mette in
l'animo). s. caterina da siena, iii-287: siate colonna ferma,
di tromba. -figur. retto da immutabili fondamenta cosmiche. giuglaris, 330
maganza, / e quando io feci da lui dipartita, / vedi la 'mpronta sua
, 7-iii-12: né pure s'ha unicamente da ricorrere ai tempi de'barbari stabiliti in
dimostrano; ma i suoi erano già da gran tempo stabiliti in torino. leopardi,
. desideri, lxii-2-vi-31: vi concorrono da diverse parti i thibetani a venerare la
di paci. = nome d'agente da stabilire. stabilitura, sf. region
luoghi, ch'era dipinta parimente. maironi da ponte, i-iii- 212: questo oratorio
37: intonaco per interni ed esterni costituito da grassello di calce e pietra colorata macinata
effetto 'antico'. = nome d'azione da stabilire. stabilizzante (part.
prima viene liberata la donna, respira da sola, risponde flebilmente alle richieste dei soccorritori
del mio arrivo la situazione si era stabilizzata da un pezzo. la gina, ormai
appena celato. = denom. da stabile, sul modello del fr. stabiliser
1990], 76: è un percorso da effettuarsi soltanto con neve perfettamente stabilizzata.
livelli del tutto 'basici', incorrotti da qualunque acculturazione. 6. che
la sigaretta. = nome d'agente da stabilizzare, cfr. fr. stabilisateur (
degli uomini ancora una volta si ordinino da se stessi intorno a un centro comune.
andare a moravia, 25-167: da anni, a monte del mio palazzo,
e camminante / = nome d'azione da stabilizzare, cfr. fr. stabilization (
bovini arrivano con qualche anticipo, da venti a sessanta ore, finisca
di cozze. carducci, ii-17-304: da te mosse l'idea di fare della signora
, lat stabulare, stabulàri, denom. da stabulum (v. dafne gargiolli ora
. scii a farla temporaneamente nominare da boselli. ora si tratstabulàrio1, sm
intorno a questi due poli: staccaménto totale da ogni oggetto terreno e congiungimento affettuoso con
piè nudo la terra. s. carlo da sezzc, iii-367: viene addolcita..
l'intolerabile guerra che ci fanno gli uomini da un spirituale staccaménto cne sente l'anima
un spirituale staccaménto cne sente l'anima da ogni umano appoggiamelo. muratori, 7-v-237
armata navale indebolita per lo staccamen- to da essa di dieci grossi vascelli francesi. idem
in muratori, cxiv-6-329]: partì da cremona la notte del 17 uno stac-
governi questa corona dopo il suo staccaménto da quella di castiglia non cadrà per avventura
di dio. = nome d'azione da staccare. staccando, sm. cedola
sm. cedola. = deriv. da staccare, sul modello del gerund. lat
livella,... perché si possa da sua posta e facilmente staccare, si
re pandione d'atene e, viziata da ìereo re di tracia suo cognato e tagliatoli
a la suore progne in una tela tessuta da lei tutto 'l fatto, venne con
10-63: si narra di quello che andava da ierusa- lem in ierico e che fu
che fu assaltato alla strada dalli ladroni e da loro malamente ferito, e che molti
dotta, lat. stdbularium, deriv. da stabulàri (v. stabulare).
, rispose: « non mi par da perdere tempo in quelle cose, ne
voce dotta, lat stabulartus, deriv. da stabulum (v. stabbio).
, come si vede in lombardia e da due generazioni anche in inghilterra, dove
intorno all'unghia. soldati, 6-57: da me la stabulazione è libera. le
lat. stabulalo -ónis, nome d'azione da stabulàri (v. stabulare);
pecora nel mezzo del stabulo. girolamo da siena, i-67: spirito di bastemmia è
dotta, lat. stabulum, deriv. da stàre (v. stare); v
un medaglione col ritratto di fra iacopone da todi; tenga per la stacchetta da
da todi; tenga per la stacchetta da una mano alcuni popazzi rappresentanti bacone, locke
= voce roman. e laziale, da ricollegare probab. a stacca1.
barboni. = agg. verb. da staccare. staccabilità, sf. l'
soggetto a distacco. = deriv. da staccabile; voce registr. dal d.
posto in cui si trova o della parte da un meccanismo; disgiunzione di due corpi
che nello sterrare una cava di tufo da uno inaspettato staccaménto con rovina di quella materia
stralciali. = agg. verb. da stralciare. stralciato (part.
, di stralciare), agg. staccato da un ramo o da una pianta.
agg. staccato da un ramo o da una pianta. lastri, v-98:
di tutti. 2. scelto da un insieme di oggetti. spallanzani,
aa me a lipari. -estrapolato da un libro o da un periodico.
. -estrapolato da un libro o da un periodico. monti, iii-305:
tempo. 4. separato da un più ampio contesto finanziario in modo
un più ampio contesto finanziario in modo da assumere autonomia di gestione e di bilancio
di vista agronomico e soprattutto amministrativo-catastale, da un più ampio complesso fondiario (un
luglio. = nome d'azione da stralciare. stràlcio, sm.
stràlcio, sm. cernita di un elemento da un insieme. -in partic.
di un brano o di un argomento da un libro o da un articolo per usarlo
di un argomento da un libro o da un articolo per usarlo o citarlo in
partic.: espunzione di un brano da uno scritto o di alcuni particolari da
da uno scritto o di alcuni particolari da un racconto. -in senso concreto:
soprattutto amministrativo-catastale, di un immobile da un più ampio compendio fondiario in modo che
che richiede urgentemente un'apposita disciplina, da un più ampio disegno di legge o
- legge stralcio-, quella che nasce da tale operazione di tecnica legislativa. einaudi
a scegliere. = deverb. da stralciare. strale (ant. stralle
anche strai). letter. freccia da arco o da balestra (e propriamente
). letter. freccia da arco o da balestra (e propriamente indica un dardo
di piombo per fare disamorare, scagliata da cupido o anche da venere o dagli
disamorare, scagliata da cupido o anche da venere o dagli amorini. latini
o di un animale. felice da massa marittima, xliii-198: molte cose son
): avea [il giardino] dintorno da sé e per lo mezzo in assai
ali, / non volarei sì alto che da lato / non mi fusse madonna con
può attorno / lieto si estende, da la destra mano / surge in un vago
acuto strale, / che uscì mai da poetica faretra, / ultor del comun danno
garisendi, xxxviii-320: venne il sospir alor da la fucina 7 del gran fabro
9. marin. imbarcazione a vela da regata di classe nazionale, scafo tondo
. extra (v. extra) e da levare, n. 73 (v.
. extra (v. extra) e da liberale (v.). straliciare
ex-, con valore intens., e da un denom. da tralice (v
., e da un denom. da tralice (v.).
straliciare. = nome d'azione da straliciare. stralignaménto, sm.
di romagna. = nome d'azione da stralignare. stralignante (part.
, quale è quella ch'è stralignata da la virtù degli antichi virtuosi. atti del
ex-, con valore intens., e da tralignare. stralignato (part. pass
., sen. e pist., da confrontare con stralanco. stralisciato, agg
sempre abbominoso, / malaurioso / e da aversi sempre a schifo, / se foss'
. extra (v. extra) e da lisciato (v.).
2. sulle imbarcazioni a vela da regata, orientare il tangone della vela
, di strallare), agg. sostenuto da stralli (una struttura edilizia).
d'acciaio con l'impalcatura rettilinea sostenuta da stralli. -palo strallato: nelle luci
tensione, tipo di palo a traliccio sostenuto da stralli. strallétto, sm. marin
, 177: le trombe sono sostenute principalmente da stragli che passano sotto il cilindro superiore
a stralocchiare, eccoti che vede comparire da una redola una ragazza. = voce
. extra (v. extra) e da un denom. da occhio (v
extra) e da un denom. da occhio (v.), con inserzione
contratto usurario. s. bernardino da siena, 2-ii-1134: questi stramazzi e questi
. extra (v. extra) e da occhio (v.), con
. extra (v. extra) e da lodare (v.). straluccicante
del cattivo gusto ci è stato regalato da sophia loren,.... in
. extra (v. extra) e da luccicare (v.).
i denti, somiglia tanto uno spiritato da dovero. della porta, 2-216: -ohimè
lai extra (v. extra) e da lucente (v.). stralùcere
. extra (v. extra) e da lucere (v.). stralùcido
. extra (v. extra) e da lucido (v.).
delirare. = nome d'azione da stralunare. stralunante (part.
colonnello straluna gli occhi, sobbalzando e, da buon napoletano, stropiccia furtivamente il corno
occhi, si sconvolgono le luci agitate da quei malvaggi spiriti. -ant.
. extra (v. extra) e da un denom. da luna (v
. extra) e da un denom. da luna (v.), con
bestia colui che si lascia tanto avilluppare da una stralunata de'vostri occhi. landolfi,
hai capito? = deriv. da stralunare. stralunataménte, avv.
. frugoni, vi-418: sbagliano coll'inferire da uno sbadigliamento di bocca stravvolta o da
da uno sbadigliamento di bocca stravvolta o da una stralunatura d'occhio abbiecato..
somiglianti stralunature. = nome d'azione da stralunare. stralungo, agg.
combina qualche stralunatézza. = deriv. da stralunato. stralunato (part.
-ant. estroflesso; affetto da strabismo. bandello, 1-30 (i-390
proto, perché era grande e vestito da prelato, ancor che avesse un occhio un
faldella, i-4-167: è una orribile pittura da imputarsi agli occhi sconvolti dello stralunato la
trao apparve allora alla finestra il berretto da notte sudicio e i capelli grigi svolazzanti
stramaglia dei porti. = deriv. da strame. stramagnificaménte, avv. letter
cerchi di scordarteli, eccoteli che resuscitano da sotto terra.. stramaledetti ».
turavano anche gli orecchi sicuri di sentire da un momento all'altro un tonfo stramaledetto che
c'è stato nessuno che una volta uscito da quelle stanze... non abbia
. extra (v. extra) e da maledire (v.).
ostinato accanimento, efferatamente. marsilio da padova volgar., ii-xxiv-8: il vescovo
malvagissimo. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 431: è stramalvagio e
. extra (v. extra) e da malvagio (v.).
= voce sen., deriv. da stramanceria. stramandare, tr.
stramandare, tr. region. allontanare da sé una persona indesiderata (in partic
. extra (v. extra) e da mandare (v.).
. extra (v. extra) e da mandato1 (v.).
. extra (v. extra) e da mangiare (v.).
. extra (v. extra) e da manto (v.).
i loro stalloni. = denom. da strame. stramare2, tr.
. extra (v. extra) e da un demom. da mare1 (v
. extra) e da un demom. da mare1 (v.).
morente di stanchezza. = deriv. da strame. stramatto, agg.
. extra (v. extra) e da matto (v.).
. extra (v. extra) e da maturare (v.). stramaturato
passiti. = nome d'azione da stramaturare. stramaturo, agg. che
maturo. paoletti, 1-1-343: nemmeno è da approvarsi il sistema, che si tiene
. extra (v. extra) e da maturo (v.).
moab: « li suoi ferri da chiavare, cioè li suoi forti, fuggiranno
27: si fanno addestrare al freno da due palafrenieri, in un sembiante di
giovane... d'improvviso stramazzò còlto da un accesso ai mal caduco. moravia
. 3. figur. decadere da una posizione di prestigio e di potere
senza alcuna possibilità di ripresa. bartolomeo da s. c., 73: i
. bacchetti, 1-iii-227: era tempo da colpi di sole da stramazzare un bue
1-iii-227: era tempo da colpi di sole da stramazzare un bue. 5
ed autorità loro gli mettano al coperto da questi venti rabbiosissimi, i quali se
; rimetterci. s. bernardino da siena, 2-ii-1135: or fa'ragione che
. extra (v. extra) e da un denom. da mazza1 (v
. extra) e da un denom. da mazza1 (v.).
una stramazzata. = deriv. da stramazzare. stramazzato (part.
, gli pone in mano un naccaro da bifolco. 2. per simil
boine, cxxi-iii-1056: tutto il mio soffrire da sette anni ad otto è questo ch'
in partic. inferto con un'arma da taglio. lomazzi, 269: a
, stramazzi, / et a milan botte da sani e pazzi / vidi. bartolucci
; strozzinaggio. s. bernardino da siena, 2-ii-1134: o cittadino, che
v.). = deverb. da stramazzare. stramazzo2 (ant. stramàccio
galileo, 4-1-453: quelli che, da un alto edifizio dovendo saltare a basso,
>al corridoio vedo nelle camerate tavolacci e stramazzi da corpo di guardia. -in
o anche, sul ponte delle navi da guerra, per attutire gli effetti del rinculo
, di dietro a una certa distanza da un cannone, per moderarne il rinculo.
arte nautica, 276: 'stramazzo delle bitte da prova': zoccolo sopra di cui scorre
corca. = probabile deriv. da strame, per incr. con materazzo per
le porte, corno fugan le avie da. i fumo de le strace.
vicentino stramazzare 'fare chiasso'), deriv. da stramazzo2, con evoluzione semantica da 'gettarsi
. da stramazzo2, con evoluzione semantica da 'gettarsi sul materasso'a 'riposare'e '
un barcollare che altro, accompagnato anche da buoni stramazzoni che quando l'uno e
colpo di spada (o di altra arma da taglio o anche di scopa o altro
priamente colpo di spada dato ai manrovescio da alto a basso. 3.
faceva uno scroscio schiumoso sprizzando le zacchere da tutte la parti. = acer
e nell'idolatria. = deriv. da stramazzare, sul modello di bocconi, carponi
ant. e letter. fune costituita da un intreccio di fibre vegetali (per lo
, legata con le strambe sopra la bestia da soma. viani, 19-355: si
gio provenuto questo verbo [schifare] da 'schifo * significante una 'barchetta', o
'schifo * significante una 'barchetta', o da 'scappare'. baretti, 1-251: dalla 'città
lontano, appariva strambamente diverso; poi, da vicino, ci si accorgeva cne aveva
2. soffiare in modo discontinuo, ora da una direzione ora dall'altra (il
, spostando rapidamente il boma della randa da un bordo all'altro, con il
gli occhi stramba. = denom. da strambo. strambasciare, intr. anche
ex-, con valore intens., e da trambasciare (v.).
a vela, rapido spostamento della randa da un bordo all'altro con il vento
per cambiare direzione quando il vento proviene da poppa... nella strambata il
il boma e il tangone si spostano da un lato all'altro della barca facendo
in posizione. = deriv. da strambare. strambellare, tr.
tanto e strambellata. = dcnom. da strambello. strambellato (part.
del violino un gruppo di note difficili da un foglio di musica strambellato.
di obici. = nome d'azione da strambellare. strambèllo, sm.
stampate a muro, sulla vecchia carta da parato scolorita, qua e là strappata e
: a che, a che cotante saionate da orbi, cotante stramberie da scervellati?
cotante saionate da orbi, cotante stramberie da scervellati? c. gozzi, ii-16:
, xix-363: ha non so quali grazie da far innamorare e vecchi e savi e
e savi e donne ed insieme tali stramberie da farsi deridere e deplorare da un'ora
tali stramberie da farsi deridere e deplorare da un'ora all'altra. cantoni, 695
partii dal tempio con l'orecchio assordato da quel fragore, ma ben instrutto delle stramberie
mi sembra di vivere in altro mondo da quello di una volta. allorché sento
. gadda, 13-76: ancora sono annoiate da qualche stramberia e idea fissa.
dotte fisime le mie; / ma da certe moderne stramberie / io non mi
, 6-52: una di quelle sale da ballo cosiddette esistenzialiste, decorate con stramberie
al novissimo die. = deriv. da strambo. strambézza, sf.
neri sopraccigli. = deriv. da strambo. strambézzo, sm.
strambità. = deriv. da strambo. strambo, agg.
« oh! fiorenza! » gridò da un momento all'altro salvatore, movendo
discorso). pirandello, 7-452: da quindici giorni, questi strambi soliloqui dialogati
l'asse così torta; e forse da questa propria significazione fu poi il vocabolo
qualunque pianta. 8. affetto da strabismo (gli occhi). varchi
innanzi e dopo averlo storto obliquo con isforzo da restarne stramba per tutta la vita per
, e non lo vedendo, colta da impazienza, prese a tentennare rigida a destra
visi e quello del santo bambino copiato da un originale che patisse di strambo.
di comico. = deriv. da strambo. strambóso, agg. ant
strambosi o immobili. = deriv. da strambo. strambottare1, intr.
si strambotta. = denom. da strambotto. strambottare2, intr.
russa. = nome d'agente da strambottare1. strambottésco, agg. (
secolo xv. = deriv. da strambotto. strambòtto (strambòto)
. componimento poetico monostrofico, generalmente costituito da un'ottava di endecasillabi, di carattere
: lo strambotto siciliano o napoletano è costituito da un'ottava a rima alternata, mentre
si riconosce una vera e naturai lingua da cantare strambotti, frottole, e leggende,
noi lombardi, che più dirittamente era da dire spropositi, svarioni. g. g
campanilotti con due cupolette ed altri strambotti da fare spiritare i cani. 5
di carta col trascrivervi lo strambottaccio fattogli da me. = dal fr. ant
satirico'(di origine incerta, ma da alcuni ricondotta a estribar 'staffilare', per
[trave] servendo per strambucco tirato da dui uomini, leverà acqua in gran copia
= voce di area ven., forse da accostare al termine onomat. trabucòn 'scossa'
vacchina dello stento? 7 e da noi abbi i vincigli e lo strame.
miserabile strame, e aveva tenuto dietro da lontano a quei due. pirandello, 7-829
, il secondo, aveva le febbri da due mesi e se ne stava lì,
prodotti secondari dei bacini lagunari, costituito da molluschi e crostacei. 8.
, cioè lucido e liscio, dipende da molte cure, tra le quali poniamo in
= dal lat. stramen, deriv. da sternére (v. sternere).
e governargli. 3. servire da strame, da lettiera (la paglia)
3. servire da strame, da lettiera (la paglia). soderini
i maggesi. = denom. da strame, con suff. frequent.
. extra (v. extra) e da melato1 (v.).
. extra (v. extra) e da menare (v.).
ch'un poltrone zaffo / non ebbe mai da un bravo il più bel schiaffo.
lat extra (v. extra) e da mentire1 (v.).
= dal lat. stramentum, deriv. da stramen (v. strame).
ant. affermazione strabiliante. marsilio da padova volgar., ii-16-16: stramaravilgla cierto
. extra (v. extra) e da meraviglia (v.).
. extra (v. extra) e da meraviglioso (v.).
. extra (v. extra) e da meritato (v.).
. extra (v. extra) e da metafisico (v.). stramezzaménto
ex-, con valore intens., e da tramezzamento (v.).
, agg. ant. che serve da tramezzo. tramater [s. v
ex-, con valore intens., e da tramezzare (v.).
o come maligno, e le palme da dattero selvaggio, insieme alle stese gialle
-disus. stramonio doppio: nome comune della da m. l. rodotà
. extra (v. extra) e da milionario (v.).
stramìneo, agg. letter. costituito da strame, da paglia, da frasche
agg. letter. costituito da strame, da paglia, da frasche.
costituito da strame, da paglia, da frasche. s. maffei,
dotta, lat. straminèus, deriv. da stramen, inis (v. strame)
. extra (v. extra) e da mirare (v.). stramminchionito
. extra (v. extra) e da [i \ mminchionito (v.)
. extra (v. extra) e da un denom. da moggio (v
. extra) e da un denom. da moggio (v.).
capsula aculeata contenente semi di colore scuro da cui si estraggono l'atropina e la
la sostanza, il principio attivo estratto da tale pianta. bergantini, 125
g. ferrari, ii-269: pietro da lancre ci ha trasmessa la ricetta del
e emorragie... sono prodotte da certe infusioni di stramonio e di altri
una capanna bizzarrissima. -in modo tale da contraffare l'aspetto. bandello, 1-27
d. bartoli, 2-4-294: una giornata da lungi si vide apparire più d'una
di costui acconsentiva, e con diverse maniere da commuovere e sollevare altrui stranamente romoreggiava.
e letter. allontanare o separare emotivamente da un oggetto di attenzione, di cura,
amore; estraniare. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
di dio, del tutto è stranata da queste cose basse. ser giovanni, ii-169
qual consiglio / l'abbia potuto mai da me stranare. benvenuto aa imola volgar.
perché così subito era stato alienato e stranato da loro, diliberòe di purgarsi.
. extra (v. extra) e da montano1 (v.).
ex-, con valore intens., e da tramontare (v.).
lo stramortiménto. = nome d'azione da stramortire. stramortire intr. anche con
ex-, con valore intens., e da tramortire (v.).
cosa. stramòrto, agg. morto da moltissimo tempo. -anche nell'espressione iperb
, i-454: non c'era più nulla da fare, erano morti, stramortì.
bianco,... grattate di scongiuro da togliersi la pelle; e morti e
. extra (v. extra) e da morto (v.).
magalotti, 28-218: io mi ricordo, da giovane, teofilo, messo in ciel
, teofilo, messo in ciel empireo da tutti i cortigiani che, per esser forse
vere strampalataggini. = deriv. da strampalato. strampalataménte (strambalataménte),
strampalaterìa, uno spropositone, una debolezzaccia da ragazzo. = deriv. da
da ragazzo. = deriv. da strampalato. strampalatézza (strambalatézza)
è una strampalatezza assoluta, così strampalata da chiedersi che cosa mai ci sia dietro?
sia dietro? = deriv. da strampalato. strampalato (ant.
fuori della norma linguistica. gioacchino da s. anatolia, lxii-2-i-165: in tradurre
di continuo... a respingere da te le infinite voci e locuzioni barbare,
come un uomo istruito avesse potuto vivere da strampalato e morire da inconcludente. n
istruito avesse potuto vivere da strampalato e morire da inconcludente. n. ginzburg, i-1344
semidotta lat. extra-palatus, deriv. da polari 'vagare'. strampalerìa, sf
dir simili strampalerie. = deriv. da strampalato). stramurale, agg
extra (v. extra), e da murale (v.).
intr. con la particella pronom. separarsi da un gruppo o da un partito;
pronom. separarsi da un gruppo o da un partito; appartarsi. lapo da
da un partito; appartarsi. lapo da castiglionchio, 45: i ghibellini si sono
ghibellini si sono istranati, e dilungansi da noi e fanno vista di non si ricordare
e fugge. -estraniarsi (da un pensiero, da un argomento);
-estraniarsi (da un pensiero, da un argomento); discostarsi, allontanarsi
argomento); discostarsi, allontanarsi (da un uso, da un'abitudine).
discostarsi, allontanarsi (da un uso, da un'abitudine). latini, rettor
, 459: dal dì si partì da noi ci siamo dal pensiero di lui istranati
penso ben fiso, / che men da ciò si strana / ch'è sito di
sito di toscana. = denom. da strano. stranato (part.
. extra (v. extra) e da un denom. da natura (v
. extra) e da un denom. da natura (v.).
dal lat. tardo extraneàre, denom. da extranéus (v. estraneo).
: se il tuo amore è pure istraneato da me, costringine a morire.
e l'operaio. = da estraneità (v.), con aferesi
dopo tre ore di agonia funestissima, da un patibolo, è disegno di tanta non
onnipotenza lo può tutto mettere in opera da sé sola. martello, 3 io
, 3 io: queu'agamennone vestito da ballerino, con un cappello in testa
egli non so dove una cupola sostenuta da colonne posanti sopra mensole: gli architetti
: in quele s'iera rane belisime da veder per la stranièza de li lavorieri qu'
la- vorade le so pele. fausto da longiano, 2: per la istranezza de
le favelle si propone la diffidenza, da cui nasce la disperazione, che è
caratteri eccentrici e stravaganti. bartolomeo da s. c., 14-3-3: lo
, stravaganza. s. bernardino da siena, 2-i-260: doh! guarda stranezza
: fu eletto per capitano messer ridolfo da camerino,... mostrando che per
1, 31: si riebbero tampoco da morte a vita tutti i ministri che prima
la stranièzza de quelli omini e che da loro non avevate altro che spesa,
decadimento anormalmente lungo, che dunque è da attribuire alle interazioni deboli. 8
. 8. locuz. fare stranezza da qualcuno: stargli lontano, evitare di
/ ma 'l più che può * da. llu'fa istranezza. = deriv
llu'fa istranezza. = deriv. da strano. stranfiare, intr. (
, strozzandole nel mezzo in modo da accrescere l'effetto degli altri imbrogli.
targioni tozzetti, 2-180: asfissia dipendente da strangolamento per laccio o per qualunque altra
del gran signore che ora gli servono da ciamberlani, ora da messi ed esecutori
che ora gli servono da ciamberlani, ora da messi ed esecutori de'suoi ordini anche
resa. = nome d'azione da strangolare. strangolante (part.
con acqua, farina ed eventualmente uova da mangiarsiasciutto. del tufo, 56
ilari e lieti, / stando lontan da quei strangola prieti: / quai son
piri moscatiegi, piri zucuoli, piri da san piero, piri in vernice, piri
1-305: tu non hai voluto capire che da quattro anni era ed è dover tuo
giorni dopo, strangolarsi con una corda da contrabbasso. -asfissiare una persona ostruendo
interviene alcuna volta che lo spirito elevato da terra è ripinto in giù dalla forza delle
una norma morale. s. bernardino da siena, 542: questi so'quelli uomini
la qual tuttavia gli pareva vedere o da orso o da lupo strangolare.
gli pareva vedere o da orso o da lupo strangolare. 13.
si rabbuffano nelle palpebre, nella faccia da squallidezza smorta, le respirazioni si strangolano
, dal gr. otqayyakùio, deriv. da oxeayycxwc; (v. strangalide
: benedetto-strangolato in castel s. angelo da cinzio romano. b. barezzi, 1-454
romano. b. barezzi, 1-454: da una banda poi della sedia gli attaccò
di uno strangolato. -ostruito da un boccone, da una bevanda ingurgitata
. -ostruito da un boccone, da una bevanda ingurgitata (la gola,
e quei gozzi strangolati / sono arnesi da ammalati. -per estens. stritolato
. per estens. stretto, tenuto fermo da un nodo. garzoni, 7-546:
o strangolati. 3. stretto da monti (una valle). petruccelli
fauci, oppresso il core, / sento da un mostro infra vigilia e sonno.
voce sarebbe uscita oscillante o forse strangolata da un impeto di pianto rabbioso. manzini
qual fu... la verità esposta da giovanni, e non solo non abbracciata
non solo non abbracciata, ma strangolata da erode? svevo, 8-56: era
t'amavo; e fu l'ebbrezza quasi da nulla minacciata. quasi, da nulla
quasi da nulla minacciata. quasi, da nulla; fu ad ogni modo il rompere
. 3. eccessivamente alto, da strozzino (un prezzo). faldella
proprio strangolatori, secondo la relazione fattane da giornali seri. 4. marin
. tardo strangulator -oris, nome d'agente da strangulare (v. strangolare)
, 6-85: questi sono certi bocconi strangolatoi da 'ngordi. segneri, iv-165: nerone
. pascoli, iv-2-67: le puntualissime autorità da me nelle medesime prime cessioni allegate.
è forte. = deriv. da strangolare. strangolatura, sf.
un pezzo di cavo perpendicolare, in modo da poterli avvicinare e tendere maggiormente.
delle gabbie. = nome d'azione da strangolare. strangolazióne (ant.
, ecc.; morte per soffocamento provocata da una forte pressione intorno al collo o
bencivenni, 7-92: strangulazióne ha cagioni da cose che sono dentro, e diremo
, se dio vorà, e quando interviene da cose che procedono di fuori, come
che è stato sino ad ora osservato da lui e da altri intorno ai sintomi ed
sino ad ora osservato da lui e da altri intorno ai sintomi ed agli effetti
-intasamento dei vasi di una pianta causato da un eccesso di succhi. soderini
= nome d'azione da strangolare. stràngolo, sm.
abbiente allo strangolo. = deverb. da strangolare. strangosciare (strangosare, strangusciare
. venire meno, svenire. antonio da ferrara, xlvii-286: io benedico 'l tuo
ex-, con valore intens., e da trangosciare (v.).
, sf. ant. mancamento provocato da un'emozione insostenibile. ponzela gaia,
tera fa strangusada. = deriv. da strangosciare. strangosciato (pari.
. ant. sconvolto dall'angoscia, da un dolore insostenibile, da un'emozione straordinariamente
angoscia, da un dolore insostenibile, da un'emozione straordinariamente violenta; venuto meno
è tutta strangosciosa. = deriv. da strangosciare. strangozzato, agg.
strangozzato dalla lacciaia. = deriv. da strangozzo, col suff. dei pari.
voce di area lucch., deriv. da strangolare con sovrapposizione di singhiozzo (v
ha il respiro o la voce rotta da risate convulse. bacchelli, 13-608:
riuscì di parlare. = deriv. da stranguglione], col suff. dei pari
. mangiata abbondante, abbuffata. benvenuto da imola volgar., ii-350: essendo principe
, consistenza o sapore, risulta difficile da inghiottire e ostruisce la gola. pataffio
inghiottiscono. -principio di soffocamento provocato da un boccone troppo abbondante, ingurgitato troppo
. si sentì ad un tratto agguantato da quattro mani vigorose e impietose e fu accompagnato
goldoni, v-1242: s'ha disnà da rabbiosi, in pressa a strango-
molleggiato collovati, così manierato nello stile da dare gli stranguglioni a chiunque abbia del
strangoglioni ». = forse da accostare a strangolare. strangùria,
di urine difficoltosa e dolorosa, provocata da processi patologici a carico del collo vescicale
accidente d'un male, di che già da molti anni pativa, di strangùria.
, dal gr. oxqavyouqta, comp. da otqùy ^ 'goccia'e ouqov 'urina'.
di strangùria. = denom. da strangùria. stranguriato (pari.
anni, non so per qual caso, da lei [la filosofia] in mezo al
11 nostro nascimento e che più straniamente fummo da uccelli e fiere nutriti. -contro
critico. = nome d'azione da straniare-, nel signif. n. 3
giovani di firenze. 2. lontananza da una persona. poesie bolognesi, xcv-68
a stranianza. = deriv. da straniare. straniare (ant.
pronom. anonimo, i-526: da meve è straniato lo più gente, /
/ ch'i'straniasse me già mai da voi, / ne honne coscienza che rimorda
prima aveva fatti con lui e straniossi da lui. morante, 2-128: fino da
da lui. morante, 2-128: fino da ragazzetto si era straniato non solo dalla
, ii-719: matelda non si e straniata da dio, ed è perciò a sua
e la chiesa, mentre poi da città a città e da borgo a borgo
mentre poi da città a città e da borgo a borgo si straniavano e nimicavano
dall'altra / come chi si discioglie da nodo serrato / che impediva alla vena
3. distogliere una persona o una collettività da un comportamento, da un modo di
o una collettività da un comportamento, da un modo di vivere o di pensare,
, precluderle un'occupazione, farla desistere da un'iniziativa. zanobi da strata [
desistere da un'iniziativa. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
netate e quasi fo straniata da omne acto feminino. leti, 6-5:
risoluzione sua maestà. lucini, 4-05: da quando il 'bo- varysmo'montò in lui
ingegno ad imprendere. s. bernardino da siena, 2-i-510: dimostra bene l'
che alla fin fine quelle erano faccenda da femminucce. -in partic.: farsi
. morante, 3-65: posso straniarmi da ogni significato verbale. -restare estraneo e
una parete dipinta; e fui preso da una specie di rapimento estatico che mi
ideale, non si poteva se non da coloro che in qualche modo ancora straniavano il
ant. trasferire ad altri. marsilio da padova volgar., ii-xiv-8: ché.
) congetture. cantù, 1-251: da quelle feste derivano i nostri carnevali,
! 15. locuz. straniarsi da se stesso; considerare la propria persona
, cxxi-iii-1076: tento come posso di straniarmi da me medesimo. =
= lat. tardo extraneàre, denom. da extranèus (v. stranio).
sineddoche. ungaretti, ii-85: da quella notte nuova ed infelice / e dal
. idem, 12-151: dalla mattina da quella nostra attesa in curia, m'è
. 9. separato, lontano da qualcuno. iacopone, 42-47: responneme
della modernità. = deriv. da straniero, col suff. del part.
e straniereggiante. = deriv. da straniero, con il suff. frequent e
forma del co stume derivata da paesi stranieri. manifesti del futurismo [
ai vostri zoccoli pode rosi da montagna che schiacciano e schiacceranno...
megalomane! = deriv. da straniero. stranièro (ant.
che è nato in un luogo diverso da quello in cui vive o risiede; che
, in una città diversa o lontana da quella in cui è nato; che ha
de citae e de trivera. antonio da ferrara, 29: quante voci piatose e
piatose e quanti preghi / non pur da gente stranera / già me son porti
delle sollevazioni, uali potrìano anco, da quel de'figliuoli che si vedesse privo
squadra, giocatore di nazionalità estera tesserato da una società, secondo le disposizioni e le
.. allo schedario. -che proviene da un paese diverso da quello per cui
. -che proviene da un paese diverso da quello per cui combatte (un soldato
-che è originario di un paese diverso da quello in cui è stato importato (
. -ant. che vive lontano da una persona. poesie bolognesi, xcv-68
. che è proprio di un paese diverso da quello in cui si è nati o
il « temps », ove tutto e da leggere, al « paris-soir » ove
al « paris-soir » ove non c'è da leggere niente. n. ginzburg,
prendere le stazioni straniere. -fornito da un finanziatore estero (un capitale);
estero (un capitale); importato da altri paesi (una merce).
in bocca. -che è stato accolto da un'altra lingua (una parola,
un modo di dire); che deriva da una tradizione culturale diversa da quella nazionale
che deriva da una tradizione culturale diversa da quella nazionale (una dottrina, uno
, e volea dir quelle che venian da pittagora. b. croce, ii-2-167:
tra loro. -che è esercitato da una cultura o da una tradizione artistica
-che è esercitato da una cultura o da una tradizione artistica o letteraria diversa da
da una tradizione artistica o letteraria diversa da quella del proprio paese o del paese
corti è un debito di obbedienza imposto da provvida legge a chi ritorna dagli impieghi stranieri
è il solo paese che andò esente da quasi due secoli da ogni guerra straniera,
che andò esente da quasi due secoli da ogni guerra straniera, il di cui
di cui suolo non fu mai calpestato da eserciti nemici. -esercitato da uno
calpestato da eserciti nemici. -esercitato da uno stato estero (il potere).
scacciata dalla città dominante sperare soccorso alcuno da quella parte, correvano rischio certissimo di
86-333: l'onore nazionale è macchiato da immeritate disfatte, da immorali alleanze e
nazionale è macchiato da immeritate disfatte, da immorali alleanze e da turpi cessioni di terre
immeritate disfatte, da immorali alleanze e da turpi cessioni di terre vostre, da una
e da turpi cessioni di terre vostre, da una sistematica servilità al dispotismo straniero.
le villanie, che sono cose scelerate da farsi dai padri inverso gli figliuoli e
forza strainero / lo core umano da vertù d'amore. monte, 1-111-5:
, 1-111-5: comandamento l'aggio, da voi, altero, / però sofero,
stranero -da la veritate!) zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
virtude, cautamente dice come esso fu straniero da ogni male. algarotti, 1-iv-27:
medesmo, vegnendo ca gravo, / somi da lor straneri. poesie bolognesi, xcv-61
fa parte di un'istituzione. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
le dolcezze recenti] essere state godute da un altro spirito, nuovo, straniero,
; ma la bruttezza è straniera e derivata da la contagione del corpo. rosmini,
, ii-294: l'azione verrà frammezzata da un ballo che non solo non le sarà
, ii-18: può [l'architettura] da sé colle sole sue lineesenz'alcun vano belletto
dah'ingombrame le menti. -appreso da altri. f. f. frugoni
notizie straniere. 10. che proviene da fuori, che agisce dal di fuori,
agisce dal di fuori, che deriva da cause o da agenti esterni (una forza
fuori, che deriva da cause o da agenti esterni (una forza, un
violentemente e contra natura lor son mosse da forza strania,... sempre dipoi
di un diritto fortissimo, non infievolito da niun peso straniero, neppure pubblico:
nel mangiare e nel bere e di astenersi da certe cose che pei loro stomachi potevano
- in partic.: scritto, composto da altri. chiaro davanzali, 385:
una maniera / incognita e straniera / da far nascere il brio / senza l'aiuto
che denota crudeltà, spietatezza. onesto da bologna, i-34: s'eo mi dico
scritti alla straniera. -farsi straniero da qualcosa: evitare di prendervi parte.
ii-26 (30): non è cosa da udire che, quando tu poni la
(mod. étranger), deriv. da estrange, che è dal lat
stranieromanìa. = comp. da straniero e mania (v.).
sm. disus. entità politico-amministrativa derivata da un ordinamento straniero (e ha valore
porta orientale. = deriv. da straniero. straniménto, sm.
un poco. = nome d'azione da stranire. strànio (ant.
istraino paie- se e grave. bonvesin da la riva, 1-293: in quella terra
179: lo male signore se fuge da lo paese naturale in paese stranio,
lustri vissuti in strania terra / lungi da quanto s'ama. graf 4-125: faran
quanto s'ama. graf 4-125: faran da strami lidi / le rondini ritorno?
culturale (una religione). matazone da caligano, xxxv-i-795: d'un cavenavo crudo
che vive in un luogo diverso o lontano da quello in cui è nato o da
da quello in cui è nato o da cui proviene; che appartiene a una
maritaggi. -che è arrecato da agenti esterni (un danno, un'offesa
5. impietoso, crudele. dante da maiano, 1-37-5: com più l'amo
non riguarda un determinato argomento. guidotto da bologna, 1-132: è la cagione non
; straordinario. arrigo testa o giacomo da lentini, 412: se voi mi séte
che voi avete veduto assai cose stranie da vedere e da credere a chi fosse
veduto assai cose stranie da vedere e da credere a chi fosse detto questo.
è la mia! non veggio modo da riuscir da questa impresa con onore. marino
mia! non veggio modo da riuscir da questa impresa con onore. marino,
e buona armonia i semituoni non rassomiglino assai da vicino, solo che il valente maestro
eccezionale, abnorme, meraviglioso. petru da medicina, 11: stranea è la figura
: bizzarro, stravagante. r. da sanseverino, 69: tuti se vestitero con
poterono per non essere cognosciuti. ca'da mosto, 191: questi tali azanaghi
caso cattivo e de mala natura, da incitar li populi contra la nobiltà. stigliani
tempo del mio pover fulvio, / che da quell'ora strania, che cadea /
nostro clima. = comp. da stranio e mania (v.).
di dispetto. = denom. da strano. stranita, sf.
dolce contrade. = deriv. da strano, sul modello dei sost lat.
probabile, er signorino stava così stranito, da un po'de tempo: perché ciaveva
dal mondo. = deriv. da strano. stranizzare, intr.
i suoi consigli. = denom. da strano, con suff. frequent.
gruppo di persone). marsilio da padova volgar., ii-xxiv-16: questa strannoverata
lat extra (v. extra) e da annoverato (v.).
uomo che ben mi voglia. odorico da pordenone volgar., no: in queste
papa, che è sforzato riconoscer il papato da casa farnese, e però le ha
meglio mangiatore di parole, coi suoi gesti da energumeno, coi suoi strani ghiribizzi e
suoi strani ghiribizzi e colla sua rossa faccia da buon uomo. soffici, vi-53:
anche per questo, non immediatamente rilevabile da chi ascolta o legge; di uso
fa parlare cassandra profetessa con un linguaggio da sua pari, inviluppato e strano.
prete strano, / alto, magro; da vivo occhi profondo, / gran sprezzator
spirito. brancati, ii-55: fu assalito da una strana e indeterminata speranza.
», risposi. -diverso da quello degli altri (il modo di vivere
strano che il parente rio. niccolò da correggio, 1-19: moglie non ti
che ti pare? i re della terra da cui colgono tributo overo dazio? da'
ch'el fidele amico, e guàrdati da tucti li strani, di loro sempre dubitando
cittadi, crederebbero la loro cittade essere occupata da gente strana, per la lingua da
da gente strana, per la lingua da loro discordante. fazio, iii-2-69:
lomazzi, 2-146: un todesco ha da essere... nel mangiar laido,
822: non si proponendo né patria da dovere particolarmente amare, né strani da odiare
da dovere particolarmente amare, né strani da odiare, ciascheduno odierà tutti gli altri
odierà tutti gli altri. -adorato da popoli stranieri (una divinità). -per
o vero sognatore. s. bernardino da siena, iv-275: le madri fanno
. proprio di luoghi lontani; che proviene da un paese straniero; che vi nasce
quivi per le mercatantie strane che vegnono da lunga parte. boccaccio, dee.
rimenò dall'india la quarta parte della gente da combattere,... ma per
a civile, intestino) ', arrecato da stranieri (aggressioni, offese).
or di tue virtù, libera farti / da strani insulti e da soccorsi infidi,
, libera farti / da strani insulti e da soccorsi infidi, / donna di te
fu mio voto ». -parlato da popoli stranieri; che non è quella materna
del mondo in doloroso esilio. benvenuto da imola volgar., 1i-261: avrò grande
paesi. metastasio, cxxxvii-69: non vien da strano lido / barbaro usurpatore a tórmi
alla precedente esperienza di vita, tanto da suscitare turbamento e stupore (uno stato
'n strana contrata / e son lontano da li miei paisi. guittone, iii-72-5:
mi facesti / venir in un paese da me strano, / e 'n quello mi
occhi lontano. -recondito. da porto, 1-264: continuando intanto i francesi
non mi sei / fidata scorta da quesrerme arene, / da questo mondo inospite
scorta da quesrerme arene, / da questo mondo inospite e selvaggio / alla
essendo strana da quelle virtù e dalla provisione di quello
1-138: perché noi peccando eravamo strani da dio, ci reputavano essere strani dalla
suoi. -sperduto. bianco da siena, 139: virgo prudente, per
.: crudele, spietato. felice da massa marittima, 42: vedi quanto in
stati strani, / come sbanditi son da te lontani! lamenti storici, ii-53:
! lamenti storici, ii-53: fusti da giuda ingannato, / che ti vendè a
anelli, cxxxiii-211: oh, che pezzo da sultano! / bella taglia! viso
tuo viso strano per la violenza ricevuta da sì gran dispiacere subito s'impallidiscano e
d'ogni altro, il quale fui / da lei trattato in modi acerbi e strani
strano pensiero iacob, quando ode dirsi da dio « levati e va'in bethel
, 8-68: pensa adam che, da quell'onde oppresso, / soccomber deggia in
le persone di casa, dormendo, sono da strane fantasme turbate. paruta, i-234
non ti sia cotanto strana. andrea da barberino, ii-140: partiti da cibiltau-
. andrea da barberino, ii-140: partiti da cibiltau- ro per diversi ed istrani luoghi
formar l'uomo, / confitte son da chiodi acuti e strani. allegri, 153
): essendo io su le passate guerre da onorato cavaliero vivuto, troppo strano mi
, 2-121: uno abito stranétto, né da padrona in tutto né da serva,
, né da padrona in tutto né da serva, che ella portava, le dava
stranac- ce e rovinose. = da straino per stranio, con evoluzione particolare:
eccetera eccetera! = denom. da stranome. stranomato (part.
padrone. = nome d'azione da stranomare. stranòme, sm.
praga, 4-191: era sconosciuto per questo da tutte le due parti del ticino collo
extra (v. extra), e da nome (v.).
. extra (v. extra) e da nonno (v.).
. extra (v. extra) e da noto (v.).
extra (v. extra) e da nocià (v. nottare).
si sa! = deriv. da stranottare. stranudare, stranutare e
. extra (v. extra) e da occhiare (v.).
. extra (v. extra) e da onesto (v.).
. extra (v. extra) e da ora1 (v.); cfr.
desideravano straordinariamente vivere e volevano chi provisioni da roma,... chi si
: fiorenza... era in sito da potere essere non solamente nel suo contado
gualdo priorato, 3-i-135: restarono i prìncipi da questo colpo straordinariamente storditi e confusi.
la loro lingua, che fu nobilitata da scrittori sommi. soffici, v-2-125:
di straordinariato. = deriv. da straordinario, n. 5.
lungo discorso si vorrebbe a mostrare come da queste straordinarietà della storia possa appunto il
grandezza a certuni. = deriv. da straordinario. straordinàrio (ant.
dritto d'attendeme dei prodigi e di esiger da lui un genere di morte assai meraviglioso
, 2-71: il pensiero di farei vedere da luca, solo, in istrada,
augel straordinario, / la pantera salvar da quel periglio / volle come alleato / ed
316: si ha fatto pagare denari da quei luoghi..., sì come
7-129: insomma un'opera pubblica; quindi da disinfettare, da epurare, da sterilizzare
opera pubblica; quindi da disinfettare, da epurare, da sterilizzare. il principe mandò
quindi da disinfettare, da epurare, da sterilizzare. il principe mandò gli sterilizzatori
83: io non vò tacervi da ultimo un atto di straordinaria giurisdizione,
un atto di straordinaria giurisdizione, esercitata da paolo in una punizion assai cocente data
1-i-179: tale corruzione... nasce da una inequa- lità che è in quella
del giorno tale. -inviato temporaneamente da uno stato presso un altro stato (
essendo io ritornato... non dirò da una ordinaria legazione, ma da una
dirò da una ordinaria legazione, ma da una straordinarissima di sei anni che vi
tommaseo, cix-i-630: professori, e altri da un professore proposti, possono aprire nelle
il pubblico. ojetti, ii-720: da roma a torino non so quanti osservatori
spesso al plur.): attività svolta da un lavoratore dipendente oltre l'orario normale
ragione è stata... una promozione da straordinario a ordinario, per la quale
un individuo dotato di facoltà sì straordinaria da poterli riunire ed esercitare mirabilmente tutti alla
leopardi, 938: 1 migliori tempi da tentare di ridurre alcuno a operar di
di foro un tumulto istraordinario, fu che da questi nostri colpi si ammazzò borbone.
-di maggiore portata dell'ordinario (un'arma da e per esser esso occupato,
tradizioni paesane e provinciali avvertite il cannone da batteria di maggior lunghezza delpordinario'. consuetudine,
dotta, lat. extraordinartus, comp. da extra (v. extra) delle cantate
alzate al vento andando a retta da m. bontempelli. una qualche
capisce ». gramsci, 12-319: è da no questo disertare, al
lat extra (v. extra) e da orzare (v.).
\ parlari \ può essere di da noi questione meridionale e che in sede culturale
sede culturale potrà = deriv. da straorzare. due sorti: ordinario
. extra (v. extra) e da otta (v.).
.). smettere, recapitare da un luogo all'altro lettere, di3.
spacci, pacchi con viaggi non regolati da cadenze fisse, propugna o è affine alle
strapacciare, v. strapazzare. ma da particolari necessità e urgenze. strapaesanerìa, sf
mando la stampa che mi = deriv. da strapaesano. condizioni di gusto convenienti alla loro
il primo e forse per lo straor- da strapaese (con valore aggett.):
lo più in gretta oppoproprio un 'colonialismo'da strapaese. da vostra eccellenza sotto gli
oppoproprio un 'colonialismo'da strapaese. da vostra eccellenza sotto gli undici del presente mi
lat extra (v. extra) e da paese (v.). sua
. mus. tempo straordinario: ritmo scandito da instoidi, oggi apparirebbe anacronistica e non
incomposti o salti. = deriv. da strapaesano. vittovaglie. c.
, i-27: all'estero strapaghi quello che da g. b. martini,
949: a trattenerlo [il crespi] da questa, fin troppo spinre al giusto
al dovuto. nario, dettato da necessità eccezionali (una spesa).
barilli, i-44: con la sua statura da giovanottone e la sua ca spesa ricerca di
quattro ducati d'oro. domenico da fano, lxii-2-i-80: so bene sembra un
lat extra (v. extra) e da pagare (v.). che
doni, 1-67: qua ci sono scultori da sua eccellenza acfrascritti straordinari. ha
eccellenza acfrascritti straordinari. ha tratto da questo motivo il più bel canto strapaesano ch'
ex-, con valore intens., e da trapanare loro. che
1613), 6: il magistraprogramma da mandare in solluchero gli strapaesani di colle ceva
cause di quelle. = deriv. da strapaese. persona).
cosa abietta e meschina... da far sue prove solo fra li strapanati e
. extra (v. extra) e da parco1 (v.).
doni, 3-16: artaserse re si portò da galantuomo con alcide iapsone, il quale
vi sono perpetui lamenti nel mondo che da per tutto vi sono male lingue che straparlano
la gola. arpino, 7-33: da anni straparli del tuo maledetto piemonte,
672: non si sa più distinguere cosa da cosa e invece di ragionarla si straparla
lat extra (v. extra) e da parlare (v.).
corno vento. = nome d'azione da strapassare. strapassare (strapasare)
tr. ant. e letter. passare da parte a parte. - in partic
un periodo di tempo). bonvesin da la riva, xxxv-i-699: la noge è
ex-, con valore intens., e da trapassare (v.).
strapassae. -trascorso da diverso tempo (anche nell'espressione enfatica
cominciamento e forze con danno e vergogna loro da questi strapazzamene de'religiosi. papini,
.. abitata e cantata... da poeti fini, ma li ha ricambiati
fatta interamente. = nome d'azione da strapazzare. strapazzante (part. pres
strapazza? leopardi, 691: fu da principio strapazzata infinitamente dalle superiore. giacosa
1-343: fu preso, battuto, strapazzato da persone di una certa contrada detta la
del machiavelli, e un'insolenza procedente da un'ignoranza stizzosa, quella di strapazzare
suoi villici,... eran da lui strapazzati in farli lavorare oltre le loro
io colle donne / io fo l'amor da uom. non da ragazzo; /
io fo l'amor da uom. non da ragazzo; / spendo, son di
con dolore che l'arte sia così strapazzata da cotai goffi et ignoranti. marino,
12-6-264: per dirigere i lavori e fare da capomaestro, si potrebbero prendere persone d'
e lavoro a cottimo, in modo però da non strapazzare il lavoro solo per pigliare
monti, lxviii- 270: strapazzan da cani in versi e in prose / l'
, 6-178: questo discorso era stato fatto da noi, come altri parecchi, nella
: una banda di sei camorristi mascherati da suonatori... strapazzarono il verdi
: è talvolta meglio di fare scrivere da principianti che dagli uomini più biscottati,
lancellotti, 1-62: è quell'obiezzione che da molti fu fattaalla fortuna, cioè che strappazzi
una formazione sul lat. impactiàre (da impàctus, part. pass, di impingere
dal lat. pari, patlum 'sofferenza'(da pati'patire') sia che si tratti di
dal- l'emil. stropazà 'scudisciare'(da stropa 'stroppa, scudiscio') con probabile
vigoroso. tondelli, 1-36: scopate da mille dollari, eiaculazioni da milioni di
1-36: scopate da mille dollari, eiaculazioni da milioni di lire, pompini e ditalini
all'improvvisa strapazzata volò un panno bianco da una fune tesa due finestre. 5
amor di lucro. = deriv. da strapazzare. strapazzataménte (strappazzataménte),
. = agg. verb. da strapazzare. strapazzato (part.
. segneri, iii-1-70: quel dio da voi strapazzato sì arditamente è quel dio
(un'attività intellettuale); usato da ignorante (una lingua). f
l'arte oratoria, strapazzata pur troppo da tanti che non l'osservano, perché non
/ i latini e i toscan vati / da le insulse e da le sciocche /
i toscan vati / da le insulse e da le sciocche / tue canore filastrocche.
che col titolo di romantiche giravano strapazzate da amici e da nemici in italia. moretti
di romantiche giravano strapazzate da amici e da nemici in italia. moretti, ii-330:
e ciò causato dalle mie continue infirmità, da me talmente strapazzate che
, alla sfuggita e male, le poesie da lei favoritemi; e per motivo di
: fuori della finestra, una pianta verde da clausura riteneva un riflesso del sole come
una commozione di poesia. -alterato da un cattivo restauro (un'opera d'arte
padre, quando lo sente gravemente affrontare da una lingua strapazzatrice. giusti, ii-51:
strapazzatoli dell'umanità che ci piovono addosso da secoli e secoli. -maltrattatore
, con scarsa perizia, grossolanamente, da ignorante dell'arte. grillo, 472
lor mestiere, condotto indegnamente a ventura da vili e mercenari strapazzatoli dell'arte.
sciupandolo. = nome d'agente da strapazzare. strapazzatura, sf. sgridata
opere. = nome d'azione da strapazzare. strapazzévole, agg.
. = agg. verb. da strapazzare. strapazzo1 (ant.
casa mia, / benché paia a talun da gran soldato / il fare ogni strapazzo
osteria. l. pascoli, i-210: da indi in poi cominciò a rimettersi in
gli strapazzi fatti ieri non poteva quasi alzarmi da letto. visconti venosta, 236:
e ci son cari / che vengono da amor. -da, di strapazzo
vestiti per uscire; per lavorare veston roba da strapazzo, ma ugualmente bianca o rosea
le ragazze portano per casa: un gonnellino da strapazzo; e stracciato in parecchi punti
cambiarsi i pantaloni buoni con un paio da strapazzo, per non arrivare tutto spiegazzato
più illustrissime / le serve delle donne da strapazzo, / ma si riservi tal titolazione
le genti / del mondo infin fu putta da strapazzo. manzoni, pr. sp
un frate di dozzina, una cosa da strapazzo. giusti, i-228: io vorrei
giusti, i-228: io vorrei averla da fare sempre con donne da strapazzo, perché
vorrei averla da fare sempre con donne da strapazzo, perché allora so di dove
petrucci, un tipo di 'bohémien', pittore da strapazzo, un toscano, mi pare
fondo, faccia la parte di tribuno da strapazzo per accattar popolarità. d'annunzio
, la donnetta politica, il tribuno da strapazzo. sbarbaro, 1-107: tra gente
ancora quella gretchen in calzoni implorare, didone da strapazzo, il suo enea fuggitivo.
. vi ha ben poca parte, nietzschiano da strapazzo. -grossolano, rozzo;
fare un po'rotto e il linguaggio da strapazzo che io soglio usare cogli amici e
'forse'e quelferra'son degli espedienti da strapazzo troppo usati. panzini, iii-314
, iii-314: settanta centesimi per un foglio da strapazzo! eppure si vendeva.
3-i-45: non è e non era misticismo da strapazzo o vuotezza vagabonda di filosofante,
giustificano né tanto meno scusano l'erotomania da strapazzo nella roma di oggi. piovene
strapazzo. arbasino, 23-521: la psicanalisi da strapazzo, non sarà lo strumento più
. gadda, 519: cantavo nei teatri da strapazzo, per i militari. -di
che nulla più. giuliani, ii-333: da piccoletta io guardavo le pecore, e
.. distratto a veder vendemmiare, da un podere a un altro, aiutando
alterigia, strapazzi ed avarizia. giuseppe da rovato, lxii-2-ii- 204: rovinato
della villania di violante, che, servita da lei con tanta prontezza e fede e
della morte se immediatamente non fosse partito da quell'osteria. foscolo, xv-231: per
tacere'de'latini. = deverb. da strapazzare. strapazzo2, agg.
. extra (v. extra) e da pazzo (v.).
tetto dell'auto. 6. da poco, facile. moretti, ii-329
uno scolaro di ginnasio, una poesia da antologia scolastica, di quelle che si
anche sostant. = deriv. da strapazzare. strapazzosaménte, avv. con
vostri disegni. barilli, 8-265: da noi era in funzione, pochi anni or
coletti ». = deriv. da strapazzo1. strapazzucchiare, tr. (
strepedicato), agg. ant. libero da lacci, da pastoie (un animale
. ant. libero da lacci, da pastoie (un animale).
. extra (v. extra) e da un deriv. da pedica (v.
. extra) e da un deriv. da pedica (v.). strapelato1
finanziate dagli industriali, dirette e appoggiate da militari greci e circonvicini, forse si sarebbe
. extra (v. extra) e da pelato1 (v.); cfr
di versi e di periodi egli aveva rigettato da sé l'affetto che veniva riverente e
. extra (v. extra) e da pensare (v.). strapentire
lat extra (v. extra) e da pentire (v.).
. extra (v. extra) e da pentito (v.). strapèrdere
lat extra (v. extra) e da perdere (v.). straperduto
). - anche sostant. marsilio da padova volgar., i-iii-2: questa è
che. nnatura segue, prociedere tuttodì da imperfetto a perfetto e. ppiù perfetto e
. extra (v. extra) e da perfetto1 (v.).
lat extra (v. extra) e da perso1 (v.). strapesare
. extra (v. extra) e da pesare (v.).
. extra (v. extra) e da piacere1 (v.).
ex-, con valore intens., e da trapiantare (v.).
. extra (v. extra) e da piccante1 (v.).
. extra (v. extra) e da picchiare1 (v.).
e letter. il più piccolo; costituito da un numero minimo di persone.
minimo di persone. marsilio da padova volgar., i-iii-3: come dicie
. extra (v. extra) e da piccolo1 (v.) strapiè
caso amoroso. » = comp. da una forma metatetica stra-del pref. tras- (
. trans 'al di là'), e da piè1 (v.).
parole a strapiede. = comp. da una forma metatetica stra-del pref. tras- (
dallat. trans 'al di là') e da piede (v.): cfr.
5. per estens. caratterizzato da una ricca produzione artistica, letteraria (
. extra (v. extra) e da pieno1 (v.).
strapiombo. = nome d'azione da strapiombare. strapiombante (pari.
la costiera strapiombava a picco sul lago da un'alta rupa di roccia grigionera, che
po'di fianco,... chiuso da parervi spillato nelrabito. 2.
: qualche uccellacelo del mal augurio strapiombava da una catena all'altra dei monti. manifesti
una larga giacchetta nera che gli strapiombava da tutte le parti. 5.
. extra (v. extra) e da piombare1 (v.).
'strapiombisti'. = deriv. da strapiombo. strapiombo, sm.
1-iii-1935], 131: lo strapiombo da superare. -edil. sporgenza verticale di
a determinati criteri architettonici o essere provocata da un dissesto geologico o da un cedimento
essere provocata da un dissesto geologico o da un cedimento strutturale. carducci,
quando l'avantiscalo non fosse abbastanza lungo da continuare a sostenere l'invasatura finché l'
stessa non sia progredito fino al punto da riceverne una spinta sufficiente. 5
. locuz. -a strapiombo: in modo da presentare la parte superiore sporgente rispetto a
sua chiesuola che si affacciava sulla strada da una rupe alta e quasi a strapiombo,
a strapiombo, mi fermavo a desinare da lui. soffici, v-2-619: con l'
!... una pura fessura da sorci e da micie e da cicche mezza
.. una pura fessura da sorci e da micie e da cicche mezza al buio
pura fessura da sorci e da micie e da cicche mezza al buio fra due nere
di passaggio, e interrotti qua e là da bur- mata. gabr. pepe
noi mi hanno = deverb. da strapiombare. straportato ad un ardimento
lettera istessa. cattermole mancini, cxxv-220: da piovere molto abbondantemente, a dirotto.
han [il forno] bartolomeo da s. c., 37-2-4: le
le sbornie di quest'estate guarirà. bonvesin da la riva, xxxv-i-693: passai li dodex
terra in grande quantità (la se partì da ilio / e in alexandria grande fugando se
. extra (v. extra) e da piovere (v.). strapipare
. extra (v. extra) e da pipare, n. 5 (v.
. extra (v. extra) e da poco (v.).
fra onda e onda, buchi nel mare da non uscire mai più.
. extra (v. extra) e da poggiare * (v.).
volge sottovento. = deriv. da strapoggiare. strapónto e deriv
il uale cavallo era di misser iacomo da montepulciano, e facendo corrare, lo
stesso ogni negozio, / si giudicò da sé vero facchino. settembrini [luciano]
6-195: volle essere straportata a marsiglia da una nave da guerra ci- priotta,
volle essere straportata a marsiglia da una nave da guerra ci- priotta, non si fidando
l'ora te straporte. s. carlo da sezze, ii-125: noi legiamo dell'apostolo
che tu me intendi, / e da mi bon conseio prendi; / sì che
en mantener le cosse torte. bonvesin da la riva, xxxv-i-683: tanto k'
potrei ditutti gli altri scrittori nostri, egualmente da lui stirati, o straportati a suo
. v. (: straporto di mercanzie da un luogo all'altro. -in
tante altre. = deverb. da straportare. strapossènte, agg. letter
. extra (v. extra) e da possente (v.). strapotènte
sindacale per la paura di essere schiacciate da un avversario che sanno strapotente. pavese,
. pavese, 12-122: così strapotente da imporre sempre il suo umore all'ambiente
vegetazione più strapotente, moderata e modellata da sapienti mani, le aggiungono un carattere di
avventò contro la folla, menando botte da orbi. -particolarmente oppressivo, soffocante.
la strapotente sopraffazione maschile. -caratterizzato da grande vivacità e vitalità (un modo
. extra (v. extra) e da potente (v.).
, sover- chiante, non disgiunto talvolta da abuso, da arbitrio, da
chiante, non disgiunto talvolta da abuso, da arbitrio, da prepotenza; superiorità
da abuso, da arbitrio, da prepotenza; superiorità schiacciante. vico
legge, sbigottimenne (anche non disgiunta da languido sentimentalito, spavento.
alla notevole energia fisica o meccanica sviluppata da una macchina. esposizioni futuriste, ii-
piccolo uomo a dominare e a comandare, da dietro il suo tavolo, premendo un
. extra (v. extra) e da potenza (v.). strapotére1
. extra (v. extra) e da potere1 (v.).
. extra (v. extra) e da potere2 (v.). strappabécco
smeriglio. = agg. verb. da strappare. strappacasa, sm. invar
chiato qualcosa in qua e in là da ciascuno. 2. rubacchiare.
'un ho neanche una boccata di pan nero da dargli. manzini, 16-106: william
guerrazzi, 1-896: il cemuschi preso da smanie, non senza lacrime e strappamento
degli strumenti musicali] si vedono rientrare da se stessa in se stesse...
se stesse..., e se da sé si strappano, pur rientrano in
filare, perché così non sma mai da strappare. 7. lacerare, squarciare
furoreggiavano, s'imbizzivano. -asportare da un libro o da un foglio.
. -asportare da un libro o da un foglio. montano, 73:
persona (o anche un animale) da un'altra a cui è legata da
) da un'altra a cui è legata da affetto o da amicizia. boccaccio
a cui è legata da affetto o da amicizia. boccaccio, dee.,
, 2-398: egli s'era già schermito da altn simili inviti che avevano soltanto lo
ventenne fuori di sé. -allontanare da un luogo, in partic. da quello
-allontanare da un luogo, in partic. da quello d'origine. galdi,
la nave non venga strappata dalla spiaggia da qualche raffica di vento. carducci,
ipotesi... d'uno strappamento doloroso da qualcos'altro, poniamo da uno stato
strappamento doloroso da qualcos'altro, poniamo da uno stato e eia una stagione d'innocenza
lasciasti. = nome d'azione da strappare. strappante (part.
. estirpare, svellere dal terreno; staccare da una pianta. matazone da caligano
staccare da una pianta. matazone da caligano, xxxv-i-800: de lo mese d'
parea manna. pascoli, 1032: strappa da terra fior d'uliva il grande /
g. brera, 4-66: salite da strappare i garetti. 5. svellere
svellere capelli, peli o penne, anche da un oggetto; tirare via con forza
forza dalla posizione in cui è, allontanandolo da sé o da un pericolo.
cui è, allontanandolo da sé o da un pericolo. arici, iii-618:
affronta / venulo e di gran forza da la sella / lo strappa. manzoni,
due polsi la donna, la disgiunge, da sé la strappa. pratolini, 8-122
mano. -liberare o tenere lontano da un pericolo materiale o morale o dall'
negativa di un'altra persona; salvare da una situazione di grave pericolo. c
mondo for de servitue e de mala tirania da quel serpente antigo chi lo tegniva.
preda sua strappar? 10. distogliere da un'occupazione, da una lettura,
10. distogliere da un'occupazione, da una lettura, da un pensiero,
un'occupazione, da una lettura, da un pensiero, da uno stato d'animo
una lettura, da un pensiero, da uno stato d'animo. cesari limitazione
: tu mi svelli e mi strappa da tutte le manchevoli consolazioni del mondo. pananti
a strapparti, a un certo punto, da tanto dolore e riconfortarti un poco.
scappellottarlo amichevolmente. 12. ottenere da una persona riluttante, anche col ricorso
che procurassi di cavarne e strapparne quanto poteva da voi altri signori, in restituzione di
mia eloquenza non ho strappato che un biglietto da mille al milionario. pavese, 3-182
uno 0-0. -trarre con sforzo da uno strumento, da una fonte sonora
-trarre con sforzo da uno strumento, da una fonte sonora. fogazzaro,
ma come potete tirare il tappo di sughero da una bottigliaquando non avete cavaturaccioli: a pezzetto
confessione. frateili, 1-486: ferita da quella dolcezza che voleva strapparle il suo segreto
anche a malincuore e con difficoltà, da un luogo, da un ambiente,
con difficoltà, da un luogo, da un ambiente, dal riposo, ecc.
strada. 18. staccarsi (da una persona). martello, 6-iii-136
nulla fosse cangiato, io mi strapperei da te e fuggirei non so dove.
addio! », rispose paolo per strapparsi da lei. p. levi [kafka]
ai due). -distogliersi (da un'occupazione). vieusseux, cix-i-470
, 5-453: marianno riposava in un delirio da cui non era possibile strapparsi senza dolore
morto d'infezione. ha operato ininterrottamente da cinque giorni, notte e giorno..
giuliani, ii-301: quando si trova da lavorare, si va anche solo per
troppo a mio rossore; / voi da questo mio sen strappate il cuore.
-pane, un po'di pane: procurarsi da vivere con stento, con difficoltà.
e per la famiglia lo strappa, trova da strapparlo. cipriani, ii-1-156: son
i cavalli, pizzicati di nuovo e trattenuti da una strappata di morso, levarono alto
e tutto mercé de la signoria vostra da che la viddi partir di qua insieme con
più vivamente coloriti. verga, 2-235: da quel momento per lui cominciò un'altra
, 13-162: volete una strappata? passo da stoccarda. faccio quella strada.
orecchie. = deriv. da strappare. strappato (pari.
3-38: suffrin dura segnoria menai longe da casa soa strepai for de la soa
jacomini, come uccello strappato al ramo da una raffica di vento, volò via.
freddo controluce. 2. ottenuto da una persona riluttante. a. chiappini
strappata al contadino non senza gravi difficoltà e da essi trasformata in rimessa. bacchelli,
più caritatevole della migliaia di lire abbandonate da quel profuso del gufo. -conquistato al
è corallo 'morto', o perché fu tocco da esalazioni vulcaniche, o perché strappato dalle
tra la fanghiglia marina. -estratto da un testo. alvaro, 10-185:
proprio guscio. 5. danneggiato da lacerazioni o squarci, anche per il
. n. ginzburg, i-43: da bambino nini lo portavo in collo, e
ai calzoni perché andava strappato. -corroso da ammanchi e spese (un patrimonio).
mannaia de'carnefici. 7. distolto da un'attività o da un'occupazione.
7. distolto da un'attività o da un'occupazione. svevo, 8-21:
obbedienti qualche risatina liberatoria, soavemente strappata da un termine caustico o all'apparenza sbadato
melodramma a effetto: concitati recitativi interrotti da accordi strappati, scoppi di ottoni in orchestra
= nome d'agente da strappare. strappatorsèllo (ant.
= nome d'agente femm. da strappare. strappatura, sf.
strappatura. 2. superficie interessata da uno strappo. sodenni, ii-182:
e fatti certi pertusi dentro a essa da ogni banda delle strappature, vi ficcano dentro
al rammendo. -apertura irregolare prodotta da una rottura. di giacomo, i-578
fibre di canapa. -nome d'azione da strappare. strappaturàccioli, sm. invar
ha lo scopo di ottenere voti anche da elettori poco favorevoli. a.
quelli lucchesi strappa zucche e aretini e da orvieto gittaro loro armadure per terra.
gnosco che tu se'di quelli strappazucca da lucca a dire che se'stato stamane
a dire che se'stato stamane ugellato da una femminella. 2. sm
di quelle strapazzucche che ti fan canzonare da tutti! '= comp.
, sm. tose. vinello leggero ottenuto da mosto annacquato. biscioni [s
di strappicchiare), agg. danneggiato da piccoli strappi. tozzi, vi-921:
per via. = deriv. da strappare, cfr. anche il gerg.
.. strappini. = deriv. da strappare. strappizzare (strappizare)
brusco o anche rabbioso. guido da pisa [tramater]: presegli il cavallo
'cenacolo'con lo strappo, dato che aderisce da un punto all'altro del muro in
mi conforta, che nella mia partenza da bonn sarà l'ultima volta che mi avverrà
descrive con precisione tecnica la manovra, da ripetersi centinaia di volte nel corso d'una
venire un accidente? » -separazione da un ambiente; sradicamento. ungaretti,
partic.: distacco di una forza politica da un partito guida o riconosciuto come tale
del laocoonte], trovò uno strappo, da cui rilevava che la destra mano all'
irto delle / leve del mondo apparse da uno strappo / dell'azzurro l'avvolse,
nucleare in cui il nucleo che funge da bersaglio trattiene una o più delle particelle
. medie. strappo muscolare: lesione determinata da uno sforzo brusco che sorprende un muscolo
esercizio che consiste nel portare la sbarra da terra in verticale al di sopra della
xi-195: la piazza, illuminata a strappi da un gran sole, mi sembra ora
: un vento sinistro, come nascente da un cimitero di collina, soffiava a strappi
di denti, il berrettino bianco da marinaio abbassato sugli occhi stretti, la
: la mattina max fu svegliato di strappo da un pesante passo di truppa.
malo modo. = deverb. da strappare. strappoco, sm.
, il minimo possibile. marsilio da padova volgar., i-xi-4: cierto.
. extra (v. extra) e da poco (v.).
, tr. (stràppolo). liberare da una trappola. milizia, ii-21:
. ex-, che indica allontanamento, e da [in \ trappolare (v.
= voce roman., deriv. da strappare, sul modello di battona (
tratti di redini. = denom. da strappóne, accr. di strappo.
si litigano. e sarò sempre un cavallo da carrozza, non sarò mai uno strappóne
uno strappóne. = deriv. da strappo. strappucchiare, tr.
. extra (v. extra) e da un deriv. da pratica (v.
. extra) e da un deriv. da pratica (v.).
mio poco onore, chi non è da più di me. della porta, 2-59
. extra (v. extra) e da pregare (v.).
con un soggetto determinato. marsilio da padova volgar., i-xn-5: e.
. extra (v. extra) e da presso1 (v.).
probabile, verosimile. marsilio da padova volgar., i-xv-3: questo cierto
. extra (v. extra) e da probabile (v.).
. extra (v. extra) e da proprio (v.).
. extra (v. extra) e da pulito (v.).
adattamento del genov. strapunti, deriv. da strapunta 'materasso'. strapuntato
ex-, con valore intens., e da trapuntato. strapuntino (strapontino)
, in partic. usato come giaciglio da soldati o marinai. brasca, 128
, salvatore disse: « ci hanno vestiti da pazzi ». tanto accanita nel filare
« no », risposi io, « da condannati a morte ». piovene, 6-296
un savinio, 27-227: il medico mandato da elio sedeva accanto libro slegato, 'strappucchiato'
ex-, con valore intens., e da trapunto. strapurgare, tr. (
. extra (v. extra) e da purgare (v.). straquare
. extra (v. extra) e da raccomandare (v.).
voce di area merid., deriv. da straregno; cfr. anche napol.
. extra (v. extra) e da regurgitante per rigurgitante (v.)
. molto negativo e dannoso. marsilio da padova volgar., i-i-2: per concordia
. extra (v. extra) e da rèo1 (v.).
ancora si sono arricchiti con le cose plebeete da bella vegetazione, con due straripamenti annuali.
vivo danaro. = denom. da straricco. straricco, agg. (
affermate riuscendo a competere con quanti esercitavano da anni la pesca atlantica. l'ora i23-vii-1944i
lat extra (v. extra) e da ricco (v.). straricordare
lat extra (v. extra) e da ricordare (v.).
. extra (v. extra) e da ridere (v.).
lat extra (v. extra) e da ridicolo (v.).
, 11-185: dal caos momentaneo, prodotto da un fenomenale straripamento di ciurmeria e di
non sapevano. = nome d'azione da straripare-, il d. e. i
straripante (pari. pres. da straripare), agg. che palesa
ha ripreso: confusa, lutulenta, straripante da tutte le parti. -magniloquente,
duri e maggiore si faccia, anche da quelli [fossi] straripa. g.
, traboccando. bacchelli, 2-i-49: da mattina a sera / straripano nei giorni
glicine. -scherz. essere frequentato da una numerosa categoria di persone (un
nel suo angolo appartato. -propagarsi da un luogo all'altro (il vento,
] è un fiume che precipita giù da una montagna e va via crescendo tanto ch'