« sss » un leggero fischio, proveniente da destra, mi fece sussultare. parise
, stabacchi). fiutare abitualmente tabacco da naso. carena, 2-37: 'tabaccare
scherzosamente e quasi frequentativo di prender tabacco da naso. carcano, 522:
e non era, in fatto di polveri da fiuto, di facile contentatura.
ex-, con valore intens., e da un denom. da tabacco (v
., e da un denom. da tabacco (v.).
tutto un programma. = deriv. da stabaccare. stabarrare, intr. con
la particella pronom. letter. liberarsi da crucci, da pene. boine
. letter. liberarsi da crucci, da pene. boine, i-143:
eoe-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da tabarro (v.
privativo-detrattivo, e da un denom. da tabarro (v.). stabat
in onore della madonna attribuita a iacopone da todi, che consta di 20 strofe tristiche
iii-7-14: ecco la 'dies irae'di tommaso da celano, lo 'stabat mater'di jacopo
celano, lo 'stabat mater'di jacopo da todi, il 'pange lingua'di tommaso
, adorno di tanta grazia, animato da tanto affetto, che veramente apparisce degno
.., e queste radunanze loro da lunghissimo tempo sono chiamate col nome di
anche per letamaio. = deriv. da stabbio. stabbiare, intr.
gionale. = deriv. da stabio, con doppio suff.
paganino bonafé, xxxvii-161: taglia bem da l'un di ladi / corno li
pascolo che si pratica tenendo nel terreno da concimare una mandria di bestiame, in
successivamente in altre zone, in modo da fertilizzare gradualmente una vasta superficie.
dell'antecedente. = nome d'azione da stabbiare. stàbbio (ant. stàbbie
fu messo in uno stabbie o travaglio da buoi. diodati [bibbia],
lo concimino. 4. locuz. da stabbio (con valore aggett.):
: signor gentiluomo, questa è la vita da gentiluomo c'avete fatta? o che
ne perda la semenza di questi gentiluomini da stabbio. 5. dimin.
soda e parte vingniata... da 1 / 3 ugolino, da 1 /
.. da 1 / 3 ugolino, da 1 / 4 istabieflo di curado,
= lat. stabulum, deriv. da stare (v. stare).
mutevole nell'aspetto. s. bernardino da siena, 737: la luna non è
fare una torre o altra macchina tale da oppugnare le mura, stabile e di
, 1-i-186: indicare le strade praticabili da carri o cavalli o navi e i luoghi
la strada era occupata dai cartelloni e da striscioni, in parte improvvisati ed in parte
le cose muovi a certo segno, / da cui errar ciascuno sta remoto. pétrarca
cioè iddio, ch'è per sé e da sé sola buona,... 'mai
in questo mondo. s. bernardino da siena, 2-i-131: non sperare nelle cose
persona, l'indole). bartolomeo da s. c., 40-3-6: re
dai venticinque anni fino ai quaranta sia da eleggersi lo amante, né punto biasimerei che
, signor d'arienzo; c'è da avere la massima fiducia nel vostro criterio e
stabile e ferma amicizia, nascendo ella da somiglianza di natura e di costumi e conservandosi
, nell'ordinamento politico e sociale tanto da potersi prevedere che non sarà nel tempo
quegli omori che l'agitano abbia una via da sfogarsi ordinata dalle leggi. buonaccorsi,
i-4-71: sarebbe una bella situazione psicologica, da svolgersi per un romanziere, quella di
-onnipresente (dio). antonio da ferrara, 50: o pater noster,
, priva di ordinanze ferme e stabili da opporre a spagnuoli e tedeschi e disusata
morte. n. acciaiuóli, 190. da quello ch'io ho detto in su
comperò beni stabili, si pose a vivere da signore. cavour, vii-277: talvolta
disus. accordato dal fabbricante in modo da produrre suoni fissi (uno strumento, in
: strumento musicale di suoni = deriv. da stabile. che si ragiona indarno.
, lai stabttis, agg. verb. da stare (v. stare).
de diomede. s. carlo da sezze, iii-451: ben conosco la poca
dall'al- tre per luogo, e da alcuna per maniera di piedi:..
delle avversità. s. bernardino da siena, 2-i-135: prima proprietà [di
ovviare alla mendicità, sarà punita con detenzione da tre a sei mesi. cavour,
sordomutismo, o per cronica intossicazione prodotta da alcool o da sostanze stupefacenti; ubriachi abituali
per cronica intossicazione prodotta da alcool o da sostanze stupefacenti; ubriachi abituali e persone
capo-magazziniere in uno stabilimento metallurgico, aveva da qualche tempo consolidato, come si dice
, 2: sottrazione di valori, commessa da impiegati o depositari pubblici, oppure effettuata
impiegati o depositari pubblici, oppure effettuata da cassieri, dipendenti o rappresentanti di stabilimenti
e dalla moglie con tal festosa premura da augurarsene un pronto adempimento dei loro voti
residenza nel territorio di un certo stato da parte di uno straniero, anche e
altri o attraverso un proprio organo collegiale da una comunità o da un gruppo sociale
proprio organo collegiale da una comunità o da un gruppo sociale autonomo. firenzuola,
lo stabilimento del prezzo tu mi potresti esser da gran vantaggio. 6.
di condotta e di organizzazione sociale recepito da una comunità che vi si uniforma; istituzione
l'uomo per forza di giustizia. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-5: il
manifestare quanto si aveva lo spirito occupato da pregiudizi. pagano, 1-313: 'satura
, di regole. -comandamento stabilito da dio; volontà divina; principio fondamentale
esso di un assetto stabile, tale da metterlo al riparo da turbolenze e disgregazioni
assetto stabile, tale da metterlo al riparo da turbolenze e disgregazioni. guicciardini,
-per estens. accompagnato o circondato da una scorta, da un corteo.
accompagnato o circondato da una scorta, da un corteo. guido da pisa [
scorta, da un corteo. guido da pisa [tommaseo]: ecco la reina
iii-12-52: con la intromissione de'quali e da un nobile corteggio stipata, ella fu
. bozzati, 6-105: in macchina da piazza della scala vuol prendere via verdi
valore rafforz.); interamente occupato da persone (uno spazio ristretto o un
cittadini e di forestieri, mi feci accompagnare da due soldati. collodi, 161:
, tanto meno, stipata fino al soffitto da giovinotti reduci dalla partita di calcio,
giovinotti reduci dalla partita di calcio, da signore e signorine in cappello e pelliccia
gran parte della capienza o dell'estensione da oggetti, da arredi, ecc.;
capienza o dell'estensione da oggetti, da arredi, ecc.; pieno zeppo,
dove vivevano stipati milioni d'esseri umani e da cui la natura era allontanata per sempre
un ghetto e costretta a marcir lì da un bastione di circonvallazione. calvino, 10-146
dolore. 7. completamente occupato da attività o interessi (un periodo di
stipe. = nome d'agente da stipare2. stipatóre2, sm.
dal lai stipator -óris, nome d'agente da stipare (v. stipare1).
taglio e asportazione della macchia bassa formata da sterpi, frutici, arbusti e dai
dicembre. = nome d'azione da stipare2. stipazióne, sf.
lat. stipatto -ónis, nome d'azione da stipare (v. stipa
, se condo altri, da stipare (v. stipare1).
, tronco. bruno, 3-233: da dentro del seme o radice manda ed esplica
radice manda ed esplica il stipe; da dentro il stipe caccia i rami.
di provenienza. = deriv. da stipendio. stipendiare, tr.
con noi e devemoti stipendiare e hai da fare a modo tuo, eh? no
lii-5-371: l'arciduca ferdinando è stipendiato da sua maestà in virtù d'un obbligo di
, cxix-83: lei [sturzo] salva da solo l'onore d'una categoria di
che ha il disonore d'aver espressi da sé i libellisti del clericofascismo, agenti provocatori
uomini suoi abitatori. = denom. da stipendio, cfr. lat tardo stipendiàri 'servire
, 14-i-572: aveva ordinato messer gianiacopo da treulcio che si perdonassi alle terre e
voce dotta, lat stipendiarìus, deriv. da stipendìum (v. stipendio).
, 3-31: n'è uno altro stipendiato da nostri per lezzer alli nodari della cancelleria
nel 1321, troviam cecco e puccio da gubbio stipendiati come pittori nel duomo d'
picciol arsenale, dove sono alcune galeotte sottili da scorrere e difendere il lago, con
esecrando. = nome d'agente da stipendiare. stipèndio, sm.
volta eseguite e all 'indennitàspet da stolto. bacchetti, 1-i-540: virginio alfi
per prestazioni personali di qualsiasi natura, da quelle dell'impiegato a quelle del libero
literatissimo, che 'publice'lezeva et aveva da la comunità stipendio. guarini, 2-164
le facoltà galileo, 1-1-73: non vorrei da quanto ho sin qui detto parere a
frutti e i germini, / non è da dimandar. buon per manilio / che
ii-1279: come zonta fu lì la nave da sibinico tolta a nostro stipendio, li
servizio militare mercenario. n. da ponte, lii-9-229: aveva più volte servito
suoi stipendi. giacosa, 1-217: già da gran tempo addietro la corte di savoia
23-92: pensa un po'se si dipendesse da uno stipendiuccio revocabile senza pensione.
morandi... racimolava uno stipendiuzzo da fame, insegnando disegno in una scuola elementare
dotta, lat. stipendìum, comp. da stips -ipis (v. stipe1)
grave alla popolazione. = deriv. da stipendio. stipendióso2, agg.
con molte stipe. = deriv. da stipaa stipettàio, sm. artigiano
più stipetti accostati e fissati in modo da costituire un insieme unico e da rivestire
modo da costituire un insieme unico e da rivestire una o più pareti di un ambiente
di volumi. = deriv. da stipetto, sul modello di scaffalatura.
stipi e stipetti. = deriv. da stipetto. stipétto, sm.
a servire. = deriv. da stipa \ n. 6.
stipite, consparse / vari rampolli poi da la cervice. tesauro, 2-190:
i-89: gli stipiti e pilastri così son da fare, di nona, ottava e
manetti, 102: debbesi stimare che da prima gli architravi, fregi e comici,
e di più altre famiglie, che da uno stipite stesso provennero. buonarroti il
lettere nostre. 5. etnia da cui ha origine un gruppo di popoli.
sono compresi anche i russi, discendano da un medesimo stipite. cattaneo, ii-3-137:
, 6-182: tutti li organismi derivano da un solo o da pochissimi stipiti primogeni.
li organismi derivano da un solo o da pochissimi stipiti primogeni. -ceppo da
da pochissimi stipiti primogeni. -ceppo da cui trae origine una famiglia di lingue.
voce dotta, lat stipes -ttis, forse da accostare a stipare (v.
del re. bresciani, 3-13: erano da ambo i lati due stipi. fogazzaro,
.). = probabilmente deverb. da stipare1. stipo2, agg.
laminare e servono a proteggere le gemme da cui si sviluppano le foglie o fungono
cui si sviluppano le foglie o fungono da riserva idrica o sostituiscono le foglie in
, prima di aprirsi, è protetta da una stipula decidua. 2. ant
9-163: li figliuoli d'israel erano oppressi da faraone in egitto di durissima servitù,
bibbia volgar. [tommaseo]: percosse da uredine, si levavano [le spighe
stipa 1 e stoppia); fu adottata da linneo sulla base del signif. che
, agg. che ha natura o deriva da una stipola (un organo metamorfosato)
= voce dotta, comp. da stipola e dal suff. lat -formis (
fiorito e morbido. = deriv. da stipa1.
normale frequenza dell'evacuazione fecale, provocato da rallentamento della peristalsi intestinale; può essere
o spasmo della muscolatura intestinale, causati da fattori nervosi, appendiciti, infezioni uterine,
intestinali, disturbi al fegato, oppure da abitudini alimentari errate o da vita sedentaria
, oppure da abitudini alimentari errate o da vita sedentaria; è detta comunemente stitichezza
case vecchie. = deverb. da stipulare1. stipulàceo, agg. bot
2. letter. ant. costituito da uno o più steli cavi, in
di osnaburg. = nome d'azione da stipulare1. stipulando, agg. che
patto atlantico. = deriv. da stipulare1, sul modello dal gerund. lat
stipulato che il cordova leverebbe l'asseaio da casale. -avere come contenuto (
partic. riferimento alfattività svolta dal notaio o da un altro pubblico ufficiale a riguardo di
: tratone contratto, solenemente si stipulò rainerio da perugia volgar., v-65-45: sopra 50
dotta, lat. stipulati, denom. da stipula (v. stipola).
ed alle erogazioni previste dallo = denom. da stipula per stipola, sul modello di stimolare
= voce lat., nome d'azione da stipulati (v. stipulare 1).
, iii-142: aspettavasi con somma ansietà da tutti i prencipi e popoli d'italia
veder riuscito uno sciopero che molti e da molte parti, dopo raccordo scissionista stipulato
non li serbasse la fede del silenzio da lui stipulato vico, 4-i-947: le
2. disus. redatto in forma scritta da notaio o da un altro pubblico ufficiale
. redatto in forma scritta da notaio o da un altro pubblico ufficiale o dalle stesse
. magalotti, 9-2-175: trattato proposto da lei medesima e da me prontamente stipulato
: trattato proposto da lei medesima e da me prontamente stipulato e firmato. muratori
attestante il contenuto di un contratto stipulato da altri in sua presenza. muzio,
, lai stipulator -ótis, nome d'agente da stipulati (v. stipulare 1
altri contratti. 2. redazione, da parte di un notaio, di un atto
qualch'errore che un giorno ci dia da litigare. redi, 2-66: la
stipulazioni poi che egli è uomo tanto da bene quanto voi affermate. -figur
lat. stipulatio -ònis, nome d'azione da stipulàri (v. stipulare1)
ove abita. = deriv. da stipula per stipola, sul modello di pispoletta
biada stipulopagliosa. = comp. da stipula per stipola e paglioso (v.
eccesso di umidità. = deverb. da stirare. stirabaffì, sm.
. = agg. verb. da stirare. stiracàcee, sf. plur
ambiente [letterario], regolato già da una scala di valori mutevole e stiracchiabile come
. = agg. verb. da stiracchiare. stiracchiacanzóne, sm.
, sm. invar. ant. cantante da strapazzo. aretino, 20-271:
questo dottore con le sue sofisticherie e stiracchiamenti da parte, diremo che se questi penetrativi
, 5-483: mostruosi stiracchiamenti... da alcun tempo in qua, con deplorabile
4. incertezza o indecisione sul da farsi, esitazione, tergiversazione.
perpetuo stiracchiamento. = nome d'azione da stiracchiare. stiracchiare (ant. stiracciare
-in partic.: stirare con il ferro da stiro un panno o un abito in
gualciti, stiracchiati, sbertucciati in malo modo da romperli. moravia, xiii-81: stiracchiandosi
, rimandare ad altro momento. gioacchino da s. anatolia, lxii-2-i-166: per decoro
orfendevasi se alcuno stiracchiava su 'l prezzo da lui posto ai quadri, massime se la
la questione, ma non li lasciò da una parte. giusti, 4-i-320: finché
raccolti. = nome d'azione da stiracchiare. stiracchierìa, sf.
però stiracchierie. = deriv. da stiracchiare. stiracchio, sm.
... dice 'stiracchio'o suola da scarpe. 2. ant.
senza stiracchio. = deverb. da stiracchiare. stirace1, sm.
liquidambar. - anche: la pianta da cui si ricava (styrax ofjìcinalis).
'puntale di un'asta', che è da oxaueóc; 'palo', di probabile origine indeur
, fili sottili. = deriv. da stirare. stiramàniche, sm. invar
fece il giovine con un riso prodotto da un stiramento spasmodico della mascella. fogazzaro,
gadda, 6-323: si stiracchiò, da parere un guappo in ripresa di coscienza,
soffrir le stiracchiature che patisce la verità da essi posta sull'eculeo. 9
finire ghigliottinato. = deriv. da stiracchiare. stiracchiataménte, avv.
disdicevole a invocazione. = deriv. da stiracchiato. stiracchiato (part. pass
certi giri affannosi, cucite con certi 'conciossiaché'da far paura. papini, iii-826:
era bello come un dio greco scolpito da fidia:... schietto e franco
. 6. ant. straziato da tormenti. f. f. frugoni
portate. = nome d'agente da stiracchiare. stiracchiatura, sf.
canto a succhiarmi certe stiracchiature di nervi da farmi ballare sulla corda. nievo,
scoppiargli sul dorso. -pressione esercitata da un indumento stretto. bettini, 1-276
voluta. = nome d'azione da stirare. stirante (part.
di stirare), agg. che deriva da una contrattura muscolare (un dolore)
del capra..., si ha da fare una figura eguale al dato cerchio,
si allungherà sempre, ma s'ha da rompere. 3. stendere e
. gli arti, per sgranchirsi. da porto, 1-63: 1 provveditori,
4-13: stirando indietro le labbra sì da alterarsi anche la forma del naso, scoppiò
scarpette. pratesi, 5-89: « mettiamolo da parte », disse felice stirandosi la
. -preparare un foglio di carta da acquerello, trattandolo con acqua e colla
storpi, retenti, / buoni soltanto da stirar gli unguenti. 8.
obiettivo. martello, 6-iii-285: parli da tal che ignori come amor ne saetta
delle facili... obiezioni, pervennero da ultimo a cavarle dai labbri..
ex-, con valore intens., e da tirare. stirata, sf. tirata
come due cavalli bizzarri condotti a mano da un cocchiere col quale sanno per costume che
la stoffa. = deriv. da stirare. stirataménte, avv.
il qual luogo, se bene so che da alcuno de'commentatori sia stiratamente interpretato,
de'costumi. = deriv. da stirato. stirato (part.
su, tendendosi come corde metalliche stirate da un moto d'invisibili chiavi aeree. p
. n. franco, 4-127: da la filosofia, che dimostrazione arei potuto
'stirati'. 3. lisciato col ferro da stiro (un tessuto, un indumento)
come una gala di mussolo, stirata da un magnano. deledda, v-167:
una faccia stirata, stirata, bianca da paré un panno risciacquato.. che
. ginato che sia come un molinello da far vermicelli e lasagne di -figur. rimbrotto
. dei tendini, e dei legamenti accompagnata da dolore. cattaneo, carena,
. passeggiate. 2. tavolo da disegno su cui si stende il foglio di
lunghezza maggiore. = deriv. da stirare. -nell'industria delle calzature, l'
d'un arse te fatte da voi tante stirature. r. longhi,
gio = nome d'azione da stirare. vani africani di buona
ex-, con valore intens., e da un fre- 2. nell'industria
la stiral'eccesso di umidità dalle pelli da conciare. tura degli indumenti dei
sono impregnate al termine mestici che serva pure da stireria nel cortiletto attiguo alla delle operazioni
dell'operazione di = deriv. da stirare. tintura. stìria, sf
, sf. disus. piccola stalattite pendente da una 5. operaio addetto alla
, e staccavan- 6. tavolo da disegno. sene le stirie e la
per deidrogenazione dallo stirene. da stampa. = deriv. da
da stampa. = deriv. da stir [ene]. =
]. = nome d'agente da stirare. stirìlico, agg.
dei clienti. = deriv. da stirile. a. delfìni,
. (mi stiriz = deriv. da stiratore. zisco, ti stirizzisci).
le confezioni, che può essere costituita da cilindri ro = comp. dal pref
ex-, con valore privat., e da [intirizziretanti (per le pezze di tessuto
(per le pezze di tessuto) oppure da una parte fissa (v.).
le spugne. io. rifl. estraniarsi da tutti. 5. strappare via
son solo al mondo, mi sono stirpato da (in contesti metaforici o in espressioni
o usato in tale operazione. -ferro da stiro-, v. ferro, n.
, i-763: le trovarono rifugiate nella stanza da stiro, le mani nelle mani,
sorelle. manzini, 7-43: l'asse da stiro fasciata di bianco. n.
dello stiratoio. = deverb. da stirare. stirobinatóio, sm. tess
tecnofibre. = comp. da stiro e da una forma masch. di
= comp. da stiro e da una forma masch. di binatoia (v
. eoo-, con valore privai, e da un denom. da tiroide.
privai, e da un denom. da tiroide. stiroidato (part. pass
di una lastra. = comp. da stiro e imbutitura (v.).
ricavandolo dall'etilbenzolo. = deriv. da stir [ene], con cambio di
dello stirolo. = comp. da stirolo e plastica] 2 (v.
alcool cinnamico. = deriv. da stirene. stirotorcitóio, sm.
una torsione. = comp. da stiro e torcitoio. stirpàggio,
detta lapa. = deriv. da stirpe, sul modello di lignaggio (v
barbe. -eliminare una specie vegetale da un'area geografica, da un territorio
specie vegetale da un'area geografica, da un territorio; non lasciarla più coltivare.
; non lasciarla più coltivare. fausto da longiano, iv-287: gli antichi romani,
un terreno dagli sterpi, dalle erbacce, da ogni genere di piante spontanee, per
-togliere di mezzo qualcuno, scacciarlo definitivamente da un luogo; abbattere i tiranni, sterminare
e ricoglieranno frutto. s. caterina da siena, i-26: attendete a stirpare le
odio ne'primi suoi nascimenti era facile da stirpallo, poi per lunghi dì fatto maggiore
giuriamo e rinoviamo il sacramento fatto già da noi nella nostra consecrazione di...
rinnegò e quanto potè cercò d'opprimerla e da tutti i suoi fedeli da la radice
opprimerla e da tutti i suoi fedeli da la radice stirparla. -stroncare un
10-101: gli = deriv. da estirpare (v.), con aferesi
secreto. = agg. verb. da stirpare. stirpato (part.
patore degli eretichi. s. caterina da siena, 375: egli fu uno
monastero. = nome d'agente da stirpare-, per il signif. n.
lo stirpare. = nome trazione da stirpare. stirpe (ant.
). insieme di persone che discendono da un medesimo capostipite attraverso il succedersi delle
cacciaguida nacquero gli alleghieri, così vocati da un suo figliuolo, il quale per stirpe
. ginzburg, i-921: come mai da quella stirpe di banchieri, che erano gli
che sia piacimento del signore. i. da sanseverino, 1-75: il re à
121: sì tralignar non ti vergogni / da tanta stirpe e tuo splendor natio?
per desiderio di carnale diletto. andrea da barberino, iii-420: buovo disse: «
del garbo nato e nobil cittadino. fausto da longiano, iv-38: maritò prima sua
momento di resipiscenza, di onorarvi e da vivo, lo fanno compiutamente. g
femminile). salvini, 13-58: da questa / è delle donne femmine la stirpe
della ragione ai detti, / che da gran tempo alla femminea stirpe / in tal
.: genìa, gentaglia. andrea da barberino, 3-1025: ganetto...
cioso sangue e a quelle stice che cagan da l'altissimo chi per ti lavora e
in terra. = denom. da stisa. stiticàggine, sf. osservazione
. ma queste sono solite mie stiticaggini da non fame conto. p. viani,
e sottigliezze. = deriv. da stitico. stiticaménte, avv. con
stiticaménte, avv. con stitichezza, da stitico (con riferimento alla defecazione)
s. v.]: 'sùficamente': da stitico. 2. figur.
nascerci, e nascendoci aver la lingua da sé: peroché si parla stiticamente,
altre utilissime scoperte. = denom. da stitico. stiticherìa, sf. eccessiva
altra volta. = deriv. da stitico. stitichézza (ant.
bencivenni [cruscaj: medicina inventata da isdraelita, utile al flusso, e
di letteratura e d'arte, derivante da ristrettezza di vedute e da meschineria e
, derivante da ristrettezza di vedute e da meschineria e angustia di pensiero. aretino
non voglionche sia lecito dir cosa non detta da lui. redi, 16-viii-17: nella
, 16-viii-17: nella strofe vili è da considerare quelle 'barbare ossa', pel suono di
redi, 16-ix-185: se ha mai da fare qualche disordine, non lo faccia
l. salviati, 1-1-46: è da sapere che gli scrittori, quando non
dei loro ^ confini'. -cosa da nulla, particolare secondario. -fisima,
io a'piedi a scappar via / da questa stitichezza. botta, 7-216: mi
e desicca. = deriv. da stitico. stitichire (stittichire),
il ventre. = denom. da stitico. stiticità { stifiticità,
alcuni adoratori d'ogni antichità esigono indiscretamente da me, sull'esempio de'greci e romani
. altro non oppongo che l'autorità del da tanti secoli approvato uso contrario.
uso contrario. = deriv. da stitico. stitico (ant. stìptico
il qual vino è medicinevole ed è da usare agli stitichi. crescenzi volgar.,
in contrasto all'urgenza, faticosamente, da stitico, si liberò del 'contenuto
, cxvi-54: generalmente stia lontano sempre da cibi grossi, flatulenti, stittici, freddi
iii-103: china-china... sovente opera da principio come blando lassante indi come stitico
voler star cum stitichi et avari, / da cui rinchiuder già tu te lassasti /
persona credo io che possiamo immaginarci più lontana da ogni piacevolezza, più stitica e più
inventata, / fatta apparir nel mondo / da cotali politichi, / uomin'austeri e
, che s'ella ristesse / troppo da lui lontana in altre bande, / temerebbe
; pedante; eccessivamente scrupoloso; animato da eccessivo rigore critico. - anche sostant
cruscante stitico ed esatto / vi possa ritrovar da far la glosa. casti, i-1-381
i-407: uiacché avete tanta fiducia in me da desiderarlo, rileggerò il libro colla lente
jeeves come maestro primo, seguito a distanza da max beerbohm, squisitissimo ma un po'
non si sa cosa far fare, da dove si spera che verrà fuori la 'trama'
: « senti, prof, abbiamo da riempire tre pagine ». « facile da
da riempire tre pagine ». « facile da immaginare ». « tu: due
accompagnamento... della romanza strombazzata da uno stitico grammofono. 7.
: questo bascio è troppo stitico, troppo da romita. banti, 10-44: con
fiori di medicina, 31: sono da mangiarsi dinanzi a ogni altro cibo frutti
stitichi e afri. landino, 109: da la mediocre [sostanza] è lo
amaro, l'on- tuoso. maironi da ponte, 1-iii-146: il sapore [dell'
: o questa poi, sebben non fo da critico, / la mi par più
critico, / la mi par più da bue che da dottore: / non la
la mi par più da bue che da dottore: / non la posso ingozzare e
, dal gr. orujmxóg, deriv. da orin|hg (v. stipsi)
suo figliuolo. = deriv. da istituire (v.), con aferesi
tic. sacramentale). simone da cascina, 165: in quella stitussióne della
stituzióne della figliuola. = deriv. da istituzione (v.), con aferesi
basso, in cui si collocano le merci da tra sportare e la zavorra
aereo in cui si collocano le merci da trasportare. 2. con meton.
in quella sconcia stiva, / crivellato da 'quei'colpi, / è lui, il
troverò qualche stiva. = deverb. da stivare-, cfr. spagn. estiba,
espressione scherz. in mano: recedere da un proposito. domenichi [in
spalle, né lasciare la stiva dell'aratro da voi preso una volta in mano.
lat stiva, di origine incerta (forse da una forma oscoumbra * stevaù);
zavorra, le botti, le munizioni da guerra e da bocca e generalmente tutto
le botti, le munizioni da guerra e da bocca e generalmente tutto quello che si
strepito dello stivaggio. -legni da stivaggio: quelli che si frapponevano fra
osteria] ogni sera i partigiani liberi da turni, ed in quello stivaggio certi pretendevano
a carte. = deriv. da stivare. stivalàio, sm.
della clientela. = deriv. da stivale1. stivalare (stivailare),
in capo, e con due stivali da verno, in mezzo a due torchi accesi
le reni rotte. = denom. da stivale1. stivalata, sf.
stivalata, sf. ant. calcio sferrato da chi calza stivali, alquanto forte,
stivalata nel muso. = deriv. da stivale1. stivalato, agg. (
ancora tolto gli stivali, essendo appena arrivato da un viaggio anche fantastico. ruscelli
vita, e tuttavia va in arnese da cavallerizzo. c. dati, 3-19:
chi hammi stivallato. = deriv. da stivale1. stivale1 (ant.
scarpe, le pianelle, i zoccoli da donna, gli stivalli. assarino, 2-i-178
c. e. gadda, 269: da circa due mesi, con un paio
gatto1, n. 1. -pelle da stivale-, carne coriacea da mangiare (e
. -pelle da stivale-, carne coriacea da mangiare (e ha valore scherz.
: / et ha pelle a punto da stivale. 2. con riferimento alla
solita vacchetta, / né sono uno stivai da contadino; / e se paio tagliato
materia]: li socci, cioè stivali da cavalcare, erano delle comedie, materie
figur. persona sciocca o, anche, da poco, inetta, incapace; tonto
fatte ciancie e menzogne cotali / son da dar ad intender a'merlotti, / a
, 'ni rivogò 'n tar pedatone / da lassànnici drento lo stivale. -dei
stivale. -dei miei stivali o da stivali (con valore aggett.):
): che non vale nulla, da poco, spregevole (con valore fortemente
casi suoi / (cordovani che fummo da stivali). lippi, 4-10: questo
tribuni dei miei stivali se non son pagati da lei, che non credo, la
la verità! ma ce l'abbiamo ancora da vedere, sai? con codesto tuo
uno stivale-, farlo rimanere di stata ricondotta da alcuni (diez) al lai aestivale 'calzatura
al lai aestivale 'calzatura d'estate', da altri al lat. tardo stips 'palo'(
oddi, 1-86: oh tu mi vorrai da dovero far restare uno stivale,
anche nella forma sing. tibiale, da cui il mediev. stibale (con
non tenerlo in nes = deriv. da estivale (v.), con aferesi
decoro! = deriv. da stiva1-, voce registr. dal d.
gli stivali a qualcuno: = denom. da stivale1, col suff. frequent.
che si ungono o untano gli stivali da lor posta, cioè si lodano da se
da lor posta, cioè si lodano da se medesimi, sì suol dire che
quindi comincia a far stivalerie, / colpi da di cuoio, che si mette dintorno
od al metacarpo orbo e cose da cavalli, / e le deluse sue ribalderìe
e si guastano col questo medico da calli. spallanzani, iv-305: l'altra
, / che si fé onor grandissimo ho da dire?. giusti, 3-80: il
presentata come una specie di arco trionfale da essere trattato nella gran maniera, ma
una stivaleria. = deriv. da stivale1. stivalerìa2, sf.
carrozze, mobiglie. = deriv. da stivale1, con suff. collett
tacco alto). i. da sanseverino, 1-80: teneva in piede un
gialli. leonardo, 2-622: essendomi da maestro agostino da pavia donato in detta
, 2-622: essendomi da maestro agostino da pavia donato in detta casa una pelle
luogo della quale fu fatta la seguente da imeneo, che uscì fuora da una nuvola
la seguente da imeneo, che uscì fuora da una nuvola spiccata dal mare, con
era indumento che non rivelasse la sua provenienza da un magazzino militare. fenoglio, 5-i-1604
: è un uomo... vestito da artista,... con maglione,
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 63: vestiti...
zimarra, coperti li piedi e gambe da certi stivaletti ferrati,... ci
7. strumento di tortura costituito da due ganasce di ferro in cui il
in regime stivalista. = deriv. da stivale1. stivalóne, sm.
cappelloni grandi alla spagnuola e stivaloni grossi da cavalcare. mattio franzesi, xxvi-2-151:
appesi fuori di qualche bottega, scafandri da burrasca, in incerato nero, glistivaloni a
valentino s'era fatto fare un costume da cavallerizzo, con gli stivaloni e la giacchetta
stivaluto craxi. = deriv. da stivale1. stivaménto, sm.
di serpenti. = nome d'azione da stivare. stivare, tr. disporre
. - anche assol. francesco da barberino, iii-131: or toma su e
restare di cicalare debba essere tanto stivato da tutti gli altri della compagnia che renda
ci stivammo in una barca che sorretta da sei remi appena resisteva all'urto dei
altro... si potevano voltare da un lato all'altro. fucini, 465
521: carete mitileno dice che si ha da conservare la neve stivata e coperta con
alla conservazione delle scorte di materiale essiccato da introdurre, d'inverno, nella fornace.
medemo pezzo. = nome d'agente da stivare. stivatrice, sf.
si apersero. = nome d'azione da stivare. stivazione, sf
dello stivare. = nome d'azione da stivare. stivelare, intr
stivière, sm. ant. cane da traccia. -anche con valore appositivo.
voce di area lucch., denom. da stiviglio. stiviglino, sm.
voce di area lucch., deriv. da stiviglio. stivìglio (stivìllio)
vedere insieme con piero brilla lo podere da parmatore, et era non leggata la vigna
stivóre, sm. ant. cane da traccia. folgore da san gimignano
. cane da traccia. folgore da san gimignano, vi-ii-154 (20-2):
dell'africa, sono coltivate come piante da foraggio, da sovescio o da ornamento
sono coltivate come piante da foraggio, da sovescio o da ornamento.
piante da foraggio, da sovescio o da ornamento. tramater [s.
della dialdelfia decandria di linneo, stabilito da patrizio browne: sono così denominate dall'avere
per lo più improvvisa e passeggera provocata da impazienza, contrarietà, inquietudine, insoddisfazione
camera, dove la donna, per istizza da tavola levatasi, brontolando se n'era
guarire la stiza al cavallo. piglia da le rave e alesele in l'aqua e
dal non saper fare i conti né procedere da galantuomo. = deriv. da stizzo
procedere da galantuomo. = deriv. da stizzo. stizzaménto, sm
toro. = nome d'azione da stizzare. stizzare (stizziate),
dal sonno. = denom. da stizzo. stizzato (part.
a volerlo ritrovare / la carta vi volea da navicare. m. leopardi,
, 3-77: con quella furia ti verranno da dietro o da costa a donar quella
con quella furia ti verranno da dietro o da costa a donar quella spinta che può
stizzator loro. = nome d'agente da stizzare. stizzire (ant.
, per dio grazia, siamo sani da stizza in fuora, ché 'l non è
sopra dante, 1-100: quando [azzolino da romano] s'adirava, s'ariciava
anche più. = denom. da stizza. stizzito (pari. pass
a fare i generali: alla guerra ha da pensarci l'imperatore ». bemari,
pirandello, 10-85: sono a casa da tre giorni con un po'd'influenza
ex-, con valore intens., e da tizzo (v.). stizzolare
e letter. tizzone. giacomino da verona, xxxv-i-645: altri prendo baili,
camion con gli stizzoni ardenti, / altri da spiedi si morìan trafitti. settembrini
ex-, con valore intens., e da tizzone. stizzosaménte (stizosaménté)
più di mille in su le porte / da ciel piovuti, che stizzosamente / dicean
con distacco, senza stizzosità o venerazione da colonia, ma con rispetto, alla
del 4 luglio. = deriv. da stizzoso. stizzóso, agg. (
, capriccioso. guerrazzi, 1-644: da questa ora in poi crescono le bizze di
molto era ancor mirato disdegnoso / minos da chi '1 vedea, e in dispetto /
non d'essere, ma di far da dottori. -puntiglioso, pedante.
meschina avversione, a malanimo; dettato da pregiudizio. baretti, 6-396:
macchia- velli, e un'insolenza procedente da un'ignoranza stizzosa. e. lecchi
fatti suoi emoli. -segnato da insoddisfazione, da inquietudine, da insofferenza
emoli. -segnato da insoddisfazione, da inquietudine, da insofferenza (un periodo
-segnato da insoddisfazione, da inquietudine, da insofferenza (un periodo di tempo,
cosa a traverso. landolfi, 14-93: da un attimo all'altro, la pioggia
dava le castagne secche, erano personalmente curati da mio nonno. -che crepita
numerosi, ripetuti e ravvicinati, causata da irritazione delle alte vie respiratorie.
e stizzosétto. = deriv. da stizza. sto, (ant
o luce mia benigna, / non far da me partita / senza lasciarmi aita:
senza lasciarmi aita: / e se da terra un sol tragge il vapore, /
il vapore, / traggami l'altro da sto petto il core. 2
giuliani, i-5: quand'era ancora da latte, non li faceva di sti
: furono detti così [gli stoici] da un portico chiamato stoa, ch'era
dotta, gr. oxoxaorixóg, deriv. da oxoxà ^ onai 'congetturo', denom.
oxoxà ^ onai 'congetturo', denom. da oróxo? 'bersaglio', di probabile origine indeur
genovesi, 6-i-207: giorgio i eccettuò da questo divieto lo stro- cofisso, l'
navi danesi, 4 delle quali provenienti da bergen cariche di stoccafisso. g. vialardi
di strumenti di tortura: dagli aghi da calza coi quali tentava d'infilzarlo, ad
anche iettatori. = nome d'agente da stoccare2. stoccazzare, tr.
ex-, con valore intens., e da un fre- quent. di toccare.
di blocco. = deriv. da stoccaggio]. stocchizzare (stocchizare
'pesce seccato sui bastoni', comp. da stok bastone'e visch 'pesce'. stoccàggio
bombardamenti aerei. = deriv. da stoccaggio, sul modello del fr. stocker
stocco o, anche, con altre armi da taglio. -anche: nella scherma,
e fosco insieme. = denom. da stocco1. stoccare3, tr.
occasion di convito. = denom. da stocco2. stoccare4, intr.
ex-, con valore intens., e da toccare (v.).
: io son ferito in una gamba da una stocata. cellini, 2-17 (333
ii-722: dopo una ostinata zuffa, passollo da un canto all'altro con una stoccata
-con meton.: ferita provocata da un colpo di stocco.
stoppino] molte stoccate, senza offendersi, da una parte all'altra del palco.
dovergli dar questa stoccata, ma come ho da fare? r. longhi, 1034
maschera! questa è una stoccata mortale che da te non m'aspettavo. -danno
arrecato all'organismo (in partic. da cure inadatte o sbagliate). gazola
, 3-224: 'stoccata': usura altissima tale da ammazzare il richiedente. sorta di contratto
1-90: il calcio ha assunto molti termini da altri sport...; dalla
stoccatone punteggiane. = deriv. da stocco1. stoccataro, sm.
in prestito. = deriv. da stoccata, n. 5.
con stocco per uno, due pistole da tasca e due da sella. leggi
uno, due pistole da tasca e due da sella. leggi, decreti e regolamenti
,... stocchi. sabba da castiglione, 9: abbiate sempre un deposito
-con riferimento all'accrescimento del debito pubblico da parte dello stato. dizionario politico
fr. ant. estoc, deverb. da estochier, che è dal medio oland
: ben sapetech'una simil caccia / è da persone ch'abbin garbo e stocco.
finanziario, complesso di beni mobiliari posseduti da un ente o messi a disposizione per
. moretti, i-1010: non sarà da stupire che un autore... possa
merce di buona o almeno discreta qualità costituita da uno stock di casi umani. gramsci
stock-vaccino, sm. biol. vaccino ottenuto da più colture di un medesimo agente patogeno
medesimo agente patogeno ricavate prelevando i batteri da malati diversi. = comp.
malati diversi. = comp. da stock e vaccino (v.).
ingegno. garibaldi, 2-226: che stoffa da generale [il capitano montaldi],
popolo. d'azeglio, 1-387: da tutto quest'insieme di fatti ella può.
'materia'e poi 'tessuto', deverb. da étoffer 'guarnire, confezionare', che è dal
deporre la toga, abbandonare la professione da quella rappresentata. non è dell'uso
lai ex-, con valore privai, e da un denom. da toga.
privai, e da un denom. da toga. sfòggio, sm.
senza stoggi / vive alla babbadè uomo da bene, / dicono egli è un
ant. e letter. separare una persona da un'altra, sottrarla alla sua frequentazione
10- f i-449: da questa mai mi potrà storre / dolor *
2. dissuadere o distogliere qualcuno da un'azione, da un'impresa o
o distogliere qualcuno da un'azione, da un'impresa o da un'attività; indurlo
un'azione, da un'impresa o da un'attività; indurlo a desistere da
o da un'attività; indurlo a desistere da un proposito; fargli mutare idea o
imposto non meno che facciate voi, e da imporlo non mi gjté istorre quello che
per iscacciameli o, essendovi, storsi da altre imprese. roberti, xii-21: 1
tali divisioni. 8. allontanarsi da qualcuno, dalla sua consuetudine o dalla
giamai al mio vivente / ched io da voi mi stolla in veritate. d.
corresse a fermarlesi tutto in faccia come da lei rapito a sé. nievo, 8-89
, stuoiàio. = deriv. da stuoia. stoiare (studio, studi
, sì resposse. = denom. da stuoia. stoiato (part
la trova armata. = deriv. da stoico. stoicismo, sm.
fondata intorno al 300 a. c. da zenone di cizico, che condivide con
ria del pensiero occidentale e molti dei capisaldi da essa enunciati costituiscono ancora parti integranti di
eccellenza vo stra, ma da un certo mio stoicismo e dalla conoscenza del
d'artista. = deriv. da stoico. stoicità, sf.
umore inalterato? = deriv. da stoico. stòico, agg.
dante... non si lascia persuadere da seneca stoico, del quale conosce,
studio di buccoici, / scandendo versi scritti da ortografi / vedrai, e sette di
proprio dello stoicismo; affermato o sostenuto da tale scuola filosofica. landino, 79
.. non sapeva mai partirsi da quella sua severità stoica di trattare.
e la misericordia, con durezza veramente da stoico. fagiuoli, x-15: si scorge
è il perfezionamento etico, noi facciamo da asceti e da stoici, ma da positivi
etico, noi facciamo da asceti e da stoici, ma da positivi e sperimentali.
facciamo da asceti e da stoici, ma da positivi e sperimentali. 4
giovio, i-345: non pigliamo essempio da messer tomaso, guerero sempre ostinato
, dal gr. orurtxóg, deriv. da stoà (v. stoa)
. carena, 2-143: 'stuoino da piedi'e anche semplicemente 'stuoino'
o capi liberi, rivolti tutti da una delle due bande, schiacciati o
2-35: 'cappello di stuoino'è un cappello da donna, fatto di sottilissimi trucciolini
un cavadenti stoioso? = deriv. da stoia per stuoia. stoiuòlo,
. genere di piante composte tubulliflore rappresentato da una sola specie perenne, originaria dello
del portico lunense / passa ennia giunia da la siria stola, / che in
si pone per lo corpo. felice da massa marittima, xliii-260: lucido e
la quale in sua vita era sì da natura bruna,... maggiormente poi
del sacerdote e del vescovo, costituita da una striscia di tessuto, ricamata e ornata
, intorno al collo, in modo da ricadere sul davanti. cavalca, 9-81
gli importi stabiliti dalla consuetudine o da un'apposita tariffa diocesana in occasione di certe
. leoni, 603: ebbe da lui la stola della bandiera della legion
alla stola. -tenda a moscaiola costituita da elementi pendenti. montale,
di velluto rosso a tre tagli, da stola dogale. 7. locuz
gr. orox. fi, che è da otéxxto 'io vesto', di origine incerta
. 3. arald. cinto da una striscia di smalto diverso (un
, lat. stolatus, deriv. da stola (v. stola).
a stoldo. = deriv. da stolido, con sincope. stòlfa,
c. gozzi, i-326: guarite da questa muliebre stolidàggine. pirandello, 7-118
tempo a scrivere. = deriv. da stolido. stolidaménte, avv.
anche l'insufficiente sviluppo delle facoltà mentali da cui derivano). caro
dir ch'il mondo intiero / da solidezza è retto a suo talento. pascoli
: essere gran stolidezza il ritirarsi volontariamente da quelle favorevoli condizioni. segneri, ii-18
favorevoli condizioni. segneri, ii-18: voi da costoro, quantunque sieno sì tristi,
le ancelle. = deriv. da stolido. stolidire, intr. con
, con più adorno motto, istruito da donno moisè, che dio istolidisce chi vuol
che si perda. = denom. da stolido. stolidità (ant. stoliditadé
che in pochissime cose apparisca più, da un lato, la puerilità della natura umana
che condotto per un cammino per cui ha da passare necessariamente ogn'uomo mortale. cesari
e cantato dalla favola istessa e ignorato da una certa moderna stolidità, che ardisce
, lat. stolidttas -àtis, deriv. da stolìdus (v. stolido).
stolidi e inetti che non sieno buoni né da far bene, né da far male
sieno buoni né da far bene, né da far male. lubrano, 2-81:
sostener le tue sceleratezze, / resi da tua viltà stolidi e muti, /
che regni. salvini, 39-i-207: tolghiam da lei [la fortezza] la giustizia
manzoni, fermo e lucia, 313: da tanto tempo siamo condotti da questa storia
313: da tanto tempo siamo condotti da questa storia per mezzo ad una rude,
. le facce stolide di contadini illuminate da una speranza inebriata. fenoglio, 5-iii-438
d'esser ripresa come una pazzerel- la da quello stolidone sicuro e prepotente e saggio.
chissà che danno. = denom. da stollo. stóllo, sm.
di una costruzione simile) per fungere da sostegno della paglia e delle fronde.
. v.]: 'è uno stollo da pagliaio': si dice di persona straordinariamente
di santi. d'annunzio, iv-1-239: da per tutto poi, come un gusto
d'ingegnosità, erano... borse da calice, borse battesimali, capricalici,
, che si presenta in colonie formate da numerosi polipi che costruiscono piccoli tubi paralleli
costruiscono piccoli tubi paralleli, saldati insieme da lamelle trasversali; vi appartiene la specie
. = voce dotta, comp. da stolone1 e dal tema del lat. ferre
riproduzione mediante la formazione di uno stolone da cui si originano per gemmazione i nuovi
i nuovi individui. = deriv. da stolone1, col suff. dei nomi d'
malvolenti. = deriv. da stólto. stoltaménte, avv.
domandato, non sapesse denudare le sue parole da cotale vesta, in guisa che avessero
in modo insensato, folle. bianco da siena, 151: per color che vanno
, folleggiando. = denom. da stolto, col suff. frequent.
alla sapienza umana. domenico da montecchiello, 2-94: questa sapienza è ottima
intelligenzia ». = deriv. da stólto. stoltifìcante, agg.
stoltizia, poiché dal sole nascente come da un dardo ci sentiamo ferire di calore pria
voce dotta, lat stultitìa, deriv. da stultus (v. stólto).
fe = voce dotta, comp. da stólto e dal tema dei comp. lai
del pari. pres. = denom. da stoltizia. stoltilòquio, sm. ant
dotta, lat. stultiloauìum, comp. da stultus (v. stólto) e
boccaccio, viii-2-246: dove l'avarizia procede da naturale appetito, pare che la prodigalità
appetito, pare che la prodigalità abbia origine da stoltizia, ch'è spezie di bestialità
, bella! or non mi credi tu da tanto? ben vedrai, sozio:
non acconciarsi mai. s. caterina da siena, i-5: grande stoltizia e mattezza
, blastemia, superbia, stultizia. giovanni da samminiato [petrarca], ii-388:
stoltizzare), intr. letter. comportarsi da stolti, in modo insensato. -anche
tizza ancora decrepita. = denom. da stólto, col suff. frequent.
che chi facessi sarebbe sanza duoio reputato stulto da tutti li omini. nomi, 7-79
stipendi di venezia, egli aveva operato da stolto. de pisis, 22: parte
sulla stolta gente. -obnubilato da un forte sentimento o da un'immagine
-obnubilato da un forte sentimento o da un'immagine ossessiva (la mente)
le verità della fede). zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
cristo in tutta la sua vita, insino da fanciullo, egli dicesse pur una minima
per il mondo. 5. sconvolto da un sentimento violento (il volto).
mia stoltura. = deriv. da stólto. stolzaménto, sm.
stolzare. = nome d'azione da stolzare. stolzare, intr.
ghianche 'l gigante reo non sia da lunge. dole dello stomaco; che
sobbalzare violentemente pra lo umbelico overo distante da quello per spacio di quatro per un
. d'annunzio, tronare le orecchie da un grido e, sollevando gli occhi dal
, in partic., longob. (da rigurgito stomacale. * stultjan, ricostruibile
,... ma perfetto e da ccascà''n terra. stomacale qual sarebbe un
l'odore stomacando e = deverb. da stolzare. con torto ciglio e con aspra
, disposte in = deriv. da stomacare, sul modello del gerund. lat
sul modello del gerund. lat modo da lasciare fra di loro una fessura che consente
sono in grado di ripulire l'aria da alcune sostanze inquinanti... utilizzando stomacare
, 7: per mini pexo groso da marrazo / ni gram muzalo peragar / no
, mi stomacai allo = deriv. da stomaco. spettacolo di così sconcio
cii-v-355: ancorché paia chiaro il cammino da potersi intendere la verità è nondimeno difficile,
, dal gr. oxojiaxàxii, comp. da la mala villa che la mala
orójia 'bocca'e xàxti 'malattia'(da xctxóg 'cattivo'). molto più
che non si stomachino in pulsione provocati da una persona, dal suo aspetto, sentir
, 1-v-ii-502: se medesimo essaltando con parole da 5. tr. disgustare, nauseare,
tempia delle medesime. = deriv. da stomacare. -assol.
un'oglia putrida ed un guazzetto / da stomacar i rozzi ed i gentili.
, v-493: saranno offese e stomacate da quelle immagini, ma converrà che le
. -assol. fausto da longiano, iv-20: tutte le arti al
, stomacando quelli cne avevano confessato vedersi da fenio rufo lor compagno esaminare.
ostinatissimamente mi lascio spiattellare in faccia spropositi da stomacare i cani, senza mai aprir bocca
troppo dolce stomaca. = denom. da stomaco, sul modello del lat. stomachàri
in perpetuo carcere. = deriv. da stomacare. stomacata, sf.
repellente di una persona. guido da pisa, 1-80: li occhi nostri non
tutti a una voce dicentes siamo rimasti stomacati da quel li- brucciaccio. fogazzaro, 1-105
dello stomaco. = nome d'azione da stomacare. prontato
gli metteva in bocca un pezzo di dolce da lui prima morsicato.
della casa, 5-iii-293: non sono da fare in presenza degli uomini le cose
xil1-42: solo avremmo desiderato che il metodo da essa [accademia della crusca] tenuto
atteggiamento). alfieri, 5-27: da questo procede la stomachevole affettazione de'gesti
sopra. = agg. verb. da stomacare. stomachévole2, agg.
'stomachevole'». = deriv. da stomaco-, v. stomacabile.
di certe necrologie. = deriv. da stomachevole. stomachevolménte, aw. in
dei detto vino forte, acciocché si parta da lui ogni stomachézza ch'egli avesse.
] in tutte le coliche stomachiche provenienti da bile. campailla, 17-40: celiache affezioni
per consenso. = deriv. da stomaco, sul modello del lat. stomachìcus
e di questa. = deriv. da stomaco. stomachino1, sm.
nello studio. = deriv. da stomaco. stomaco (ant.
dal punto di vista istologico è composto da una tunica mucosa, ricca di ghiandole
mucosa, ricca di ghiandole gastriche, da una sottomucosa, da una tu
ghiandole gastriche, da una sottomucosa, da una tu
nica muscolare e da una tunica sierosa; ha la funzione
., 3-102: l'omo mixero da qualche canton del corpo sente o mal o
vuoto / o forse mi daranno / da rosicchiare un pezzo di galletta. bianciardi
fiorita,... si useranno da stomachi gagliardi con zuccaro sopra per antipasto.
, mettendosi a tavola, hanno stomaco da mangiare. -necessità di alimentarsi;
, con parete muscolare e ghiandolare, da cui si effettua una prima digestione enzimatica
, con la gola e lo stomaco incendiati da quella pappa infernale. -trippa
ghiotto e non troppo conosciuto se non da chi sa per prova i buon bocconi.
, di riprovazione, di disprezzo suscitato da fatti, comportamenti, situazioni, vizi
, comportamenti, situazioni, vizi o da un aspetto fisico o da un abito intellettuale
vizi o da un aspetto fisico o da un abito intellettuale che si ritiene negativo
o particolarmente aberrante o, anche, da persone spregevoli, indegne. -con valore
238: don rodrigo combattuto, trainato da sentimenti diversi, e tutti rei, tutti
visto con piacere che se n'andasse da ferrara. -in senso concreto:
medici-gonzaga, i-215: si acconciasse sin da ora lo stomaco ancora lei di non avere
disse che a lui veder le donne far da sole quel che si deve fare in
grazia, se questa [commedia] ha da esser bella e degna di esser ascoltata
spende tutto il dì per ascoltarne alcune da far rizzare lo stomaco, così potrassi
c. dati, 3-97: concettino da muover più lo stomaco che il riso.
nello stomaco. -avere stomaco da passero: mangiare pochissimo. ojetti,
, e voialtri di fuori avete stomachi da passeri. -avere stomaco di struzzo
-avere una pietra sullo stomaco: essere oppresso da una grave preoccupazione, da un rimorso
essere oppresso da una grave preoccupazione, da un rimorso. goldoni, v-1176:
più come si pensava. -avevo una pietra da mulino sopra dello stomaco; ora mi
sembra di aver sullo stomaco una pietra da mulino! -avere un cocomero sullo
-essere di buono stomaco-, essere facile da accontentare. goldoni, ii-72
mariti, anche le buone mogli hanno da inghiottire molti e poi molti bocconi amari
a una cucina: abituarvisi. cassiano da macerata, lxii-2-iv-116: le necessità per cui
stomaco alla tibettana, vale a dire da buon porcello. -farsi stomaco:
-far insuperbire. s. caterina da siena, iii-202: perché il mondo non
pi sani, ma non da racconciare lo stomaco. -risollevare lo
2-273: ormai le truppe occupanti, specie da quando da repubblicane erano diventate imperiali,
ormai le truppe occupanti, specie da quando da repubblicane erano diventate imperiali, stavano sullo
di dante, lunga, noiosa, da sfondar lo stomaco'... 'la musica
gr. oró [iaxog, deriv. da oróna (v. stoma).
= voce dotta, comp. da stomaco e dal gr. òòùvii 'dolore'.
stomacosaménte, avv. in modo rivoltante, da provocare nausea. e.
= voce dotta, comp. da stomaco e dal tema del gr. oxojtéco
alberti, i-m: nulla si truova così da ogni parte stomacoso quanto una femmina sbardellata
-riluttante, svogliato. zanobi da sfrata, 37: noi,..
: che superbia stomacosa, / che da ridere mi fa! botta, 4-696:
veduto essere avenuto ad alcuni insipidi e da consueto vizio troppo schifi e svogliati, i
poca importanza. = deriv. da stomaco. stomacùccio (stomacuzo, stomacuzzo
. que'massicci muscoli, que'colori da maschi. fogazzaro, vi-276: càpitano
pedanti vanno imbandendo le conserve agli stomacuzzi da venir su su a bocconcini.
e ovino. = comp. da stoma [co \ e antrace (v
, dal gr. oronarixóg, deriv. da aréna (v. stoma);
della mucosa del cavo orale, accompagnata da dolore, aumento della secrezione salivare e
la stomatite per averne sofferto una volta da ragazzo: e so quanto è penosa,
stomatolalìa, sf. medie. dislalia provocata da ostacolato o impedito deflusso attraverso le vie
. medie. infezione della bocca causata da miceti, in partic. daìyoidium albicans.
aréna -arog (v. stoma) e da micosi (v.); è
oróna -arog (v. stoma) e da necrosi (v.); è
oróna -arog (v. stoma) e da pla stica2 (v.
oplocaridi, con corpo depresso, lungo da 1 a 35 cm, carapace pianeggiante
è più sviluppato; l'addome è costituito da sette segmenti mobili e termina con un
.. riguardo alle balestre e stomboli da gettar fuoco pen- nace.
pesci della famiglia de'siagonoti, stabilito da cuvier fra gli ossei olobranchii addominali.
di boc ca'deriv. da « nòna (v. stoma).
in oltre 50 generi; sono caratterizzati da fotofori sul corpo e sulla testa,
fotofori sul corpo e sulla testa, da un barbiglio mentoniero più o meno
mentoniero più o meno lungo, da occhi grandi laterali o anche telescopici e
nascosti e avviliti. = deriv. da stomia, col suff. dei pari.
. protozoi della classe cibati, caratterizzati da una bocca cigliata. tramater [s
. v. j: 'stomoblèfari': nome da bory de saint vincent dato all'ordine
sf. medie. malformazione fetale caratterizzata da testa rudimentale e orificio orale circondato da
da testa rudimentale e orificio orale circondato da lembi cutanei ipertrofici. = voce
stomocèfalo, sm. medie. feto affetto da stomocefa- lia. = deriv.
stomocefa- lia. = deriv. da stomocefalia; voce registr. dal d.
insetti coleotteri della famiglia rincofori, caratterizzati da un'ampia bocca. tramater
e della famiglia de'nncofori, stabilito da schoenherr, distinti per bocca grande.
-axog (v. stoma) e da un deriv. da vaoxfie 'ventre, sto
. stoma) e da un deriv. da vaoxfie 'ventre, sto maco'
oxó ^ oj ^ a, deriv. da oxonóu) 'aguzzo, affilo'.
stomosina, sf. biol. sostanza ottenuta da estratti batterici per disgregazione della molecola proteica
ferrio, 2-818: 'stomosine': nome proposto da centanni per designare sostanze ricavate da autolisati
proposto da centanni per designare sostanze ricavate da autolisati batterici messi a contatto con i
insetti dell'ordine de'ditteri, stabilita da meigen, a scapito di alcuni generi della
. ex-, con valore privai, e da [intonacare (v.).
lat ex-, con valore privai, e da un denom. da tonaca.
privai, e da un denom. da tonaca. stonacata, sf.
vostra défrocade. = deriv. da stonacare2. stonacato1 (part.
. ex-, con valore privai, e da tonalizzato. stonaménto (stuonaménto)
del canonico, e con de'stuonamenti da far vergogna alla musica italiana. =
italiana. = nome d'azione, da stonare1. stonante (part.
coi suoi capelli grigi. -distinguersi da altre persone o in un ambiente o
non adeguato alla situazione o troppo discordante da quanto gli altri fanno o dicono.
: essa s'era lasciata corteggiare anche da me perché non stonassi nel coro,
con valore privai, e un denom. da tono (v.).
dal fr. étonner 'sbalordire', che è da un lat volg. * extonàre,
e nel traslato. = deriv. da stonare1. stonata2, sf.
son problemi visto che ho un compito da svolgere altrettanto fantasma, ma per gli altri
stonate pesa. = deriv. da stonare2. stonato1 (part.
/ stuonato. calvino, 3-42: da chissà dove si levò un canto stonato.
squallida in quel cimitero di ricchi, tanto da farvi stonatura. stongare,
borghesi che si incontrano sui treni, o da sanbom, da lady baltimore ed altri
incontrano sui treni, o da sanbom, da lady baltimore ed altri ritrovi di città
un camerierino piccolo e modesto, che veniva da trapani e si chiamava cenerutolo antonio.
fiate, stridenti, stonate, da far accapponare la pelle. pavese,
vi pentiste. -diviso, disgregato da contrasti. faldella, ii-2-79: una
lotta fra la proprietà e il capitale da una parte e il lavoro dall'altra.
. perché la sua vita era dominata da pensieri stonati, come spesso succede nelle
. fu definitivamente rovesciato e sonoramente suonato da un concerto di 251 suonatori contro 150
silenziosi. = nome d'agente da stonare1. stonatura, sf.
casa d'una signora, quel vestito da ballo campestre era una stonatura. pascarella,
dell'ufficio. = nome d'azione da stonare \ stonazióne (stuonazióne)
v'ha dubbio che la stonazione proviene da causa accidentale. monti, xii-2-x: pausania
voce, varieg- gata qua e là da qualche lieve stonazione. 2. figur
i cavalli. = nome d'azione da stonare1. stónda (stónna)
locuz. -a stonda: tutt'intomo, da ogni parte. laudario urbinate, lxxxiii-144
il dolore fiatasse appena, sommesso, da queste torri tenuemente colorate di grigio, di
, di scongiurarmi che preparassi qualche cosa da dire o da leggere allo stonfare delle bottiglie
che preparassi qualche cosa da dire o da leggere allo stonfare delle bottiglie di sciampagna.
ex-, con valore intens., e da tonfare (v.). stónfo
. stónfo, sm. rumore prodotto da un motore a scoppio. palazzeschi,
eoe-, con valore intens., e da tonfo (v.). stongarda
l'oboe stonicchia. = frequent. da stonare1. stonìo, sm. uno
stonìo continuato. = deriv. da stonare1. stòno, sm. figur
, livide, non usate ancora e popolate da comparse evidentissime e zelanti. =
evidentissime e zelanti. = deverb. da stonare1. stop, sm. invar
voce e con la maggiore rapidità possibile da chi esegue un'osservazione astronomica, o
col cronometro, per indicarne l'istante preciso da registrare alla persona destinata alla mostra.
saba, 6-282: se qualcuno viene da me, viene per chiedermi, e
avete fatto carriere / splendide. io, da soldato / semplice, il mio dovere
la puzza del pipì del gatto sulle posate da pesce potrebbe costituire una muraglia più che
= dall'ingl. stop, deriv. da [tó \ stop 'fermarsi', di origine
e bitume stoppa s'involve. metazone da caligano, xxxv-i-792: zò sedeva una
e sponde al mare aperte lassa, / da non le serrar poi chiovi né stoppa
nel gavone di proda altro che stoppa da calafattar poche tavole e vimini d'acconciare
sono del ministro fichelmon, spedito a noi da vienna per sorvegliare le cose nostre e
loro. forse le coma ti paiono cose da stoppa? d'onde è nomata l'
a trovarvi, mi chiarirò se dite da vero o da beffe, benché sarà
, mi chiarirò se dite da vero o da beffe, benché sarà meglio andarsene,
spezie di giuoco che si fa colle carte da tresette. 6. locuz.
che, compresso nella canna delle armi da fuoco ad avancarica, consente un'efficace
. ant. stoppino di innesco delle armi da fuoco. 5. plur. tose
stoppacciòlo, sm. stoppaccio per armi da fuoco. redi, 16-iv-25:
il padre preparava uno stoppacciolo di iodio da intasare nel buco [del dente].
volponi, 9-73: era proprio un cappotto da ragazza: rosa, di stoffa stoppacciosa
stoffa stoppacciosa, guarnito intorno alle spalle da una filettatura pesante. = deriv
filettatura pesante. = deriv. da stoppaccio1. stoppaculo, sm.
del vino. = deriv. da stoppa. stoppàgnolo, agg.
con molti rami. = deriv. da stoppa, con doppio suff.
stoppaménto. = nome d'azione da stoppare1. stoppapéce (stoppappéce)
uso marin. napol., comp. da stoppa e pece (v.).
/... / e perché sempre da murar son uso, / ghe stoppo vo-
che vostra eccellenzia consideri quanti busi abiamo da stoppare. chiesa, 5-28: lo
ha subito stoppato. = da un lai volg. * stuppàre, denom
lai volg. * stuppàre, denom. da stuppa (v. stoppa).
, 14-122: quanto potrei dilettarmi, rabbrividendo da infinito sulla rappresentazione completa e mobile della
così di brutto. = denom. da stop. stopparcela, sf.
la macchina filatrice. = deriv. da stoppare1. stoppata1, sf. ant
in un tratto. = deriv. da stoppa. stoppata2, sf.
stoppate, difesa. = deriv. da stoppare2. stoppato1 (part.
95: li bucci de li latroni sono da l'uno lato e da l'altro
li latroni sono da l'uno lato e da l'altro quel del nostro signore,
un fantoccio abbozzato e stoppato per chiasso da quella marmaglia istessa ch'era per isfondarlo.
: si vor esser ben iavao / e da tuteparte ben stopao. leonardo, 2-149:
3. per estens. chiuso in modo da impedire il passaggio (una via)
fia un cardinale / e voi sarete stopatoi da fogni. = deriv.
fogni. = deriv. da stoppare1. stoppatóre1, sm.
gli stoppatori. = nome d'agente da stoppare \ stoppatóre2, sm.
avversario. = nome d'agente da stoppare1. stoppeggiare, tr.
senza lische. = denom. da stoppa, con il suff. frequent
a novero. = deriv. da stoppa. stòpper, sm. invar
incastrato nelle fessure della roccia, costituito da un blocchetto metallico troncopiramidale fornito di un
= dall'ingl. stoppare, deriv. da \ to] stop (v. stop
uno stoppiaro? = deriv. da stoppia. stoppiaròlo, agg. scherz
canonici stoppiaroli. = deriv. da stoppia. stoppiatrice, sf.
. trinciastocchi. = deriv. da stoppia, con il suff. dei nomi
farne fila. = deriv. da stoppa. stoppinare, tr.
, tr. disus. dotare un'arma da fuoco di stoppino. guglielmotti,
'stoppinare': acconciar lo stoppino alle armi da fuoco, razzi, mine, lumiere e
per altro verso. = denom. da stoppino. stoppinato (part.
disus. sorta di lucerna di metallo da cui fuoriesce l'estremità di uno stoppino,
stoppi- niera. guerrazzi, iii-432: da prima prese una stoppinièra di argento,
un campanello. = deriv. da stoppino. stoppino (ant. stupino
presentato alla fiamma d'una gran torcia, da principio fuma, schizza, scoppietta.
di grossezza non più che una penna da scrivere, sì che si può aggomitolare
mi dava un soldo per comprare stoppini da accendere a una madonna. -candeletta
a una madonna. -candeletta formata da zolfo fuso lasciato indurire intorno a un'
] era ovata,... cinta da un cerchio di ferro fornito di due
il camerlengo, cesi e molti / che da te sonno in tal sonno sepolti.
2. ant. paglia grossolana costituita da steli di diverse erbe spontanee rinsecchite.
= voce aretina, denom. da una forma dimin. di stoppa.
d'ingegno. = deriv. da stopposo. stoppóso (ant.
, 21-xii-1990], 19: stopposi maglioni da donna. -in partic.:
ginzburg, i-664: si staccava subito da questo sogno, lo sentiva come arido e
prive d'anima. = deriv. da stoppa. stóra, sm.
dio, e sono tutte di dieci cose da sufimiggi: storaca, teda, croco
spremuta attraverso sacchi di crine in modo da ottenere una resina liquida, di colore
2-312: 'storace': ragia odorifera che stilla da un albero indiano, detto anch'esso
nome d'una famiglia di piante stabilita da richard a spese delle ebenacee degli autori,
esso la storàgine. = deriv. da storace. storaménto, sm.
veronesi. = nome d'azione da sforare. storare, tr. {
ex-, con valore privat., e da [intorbidire (v.).
: fuggo ancor così debile e zoppo / da l'un de'lati, ove 'l
. si storceva, ma era tenuta da tutte le parti. p. petrocchi,
, onde tutti si storcevano, perché passava da un'ora l'ora di pranzo.
6-146: che fia se quei ch'odon da presso e storconsi / e tossicchiano e
iacopone, 29-4: delongato me so da la via / e storto me so en
le colonne, sopra cui ella posava, da mensole: cosa alla quale si storcevano
15. ribellarsi. busone da gubbio, 1-134: se...
ex-, con valore intens., e da torcere, potrebbe tuttavia trattarsi di un
ex-, con valore privat., e da torcere. stórcere3, tr. (
: costantino aveva già proibito loro di far da interpreti, poiené erano veri storcileggi.
dei legamenti. = nome d'azione da storcere1. storcinaménto, sm.
storcinamenti. = nome d'azione da storcinare1. storcinare1, tr. alterare
ex-, con valore intens., e da [in] torcinare (v.
, con valore privat., e da [in] torcinare (v.)
morti a dovizia. = deriv. da storcere1. storcióne2, sm.
= voce roman., deriv. da storcere1. storcitura, sf.
dell'onesto. = nome d'azione da storcere1. stordellare, intr. (
ex-, con valore intens., e da un denom. da tordello, per
., e da un denom. da tordello, per tortello (v.)
deliziosa. 3. ant. preso da grande meraviglia, stupefatto. anonimo romano
stordienti, commannao che. lli conestavili da cavallo ferissino lo figlio piattoni colle spade
tasso, 14-504: alfin si scosse / da stordigion sì lunga e i detti mosse
una stordigione. = nome d'azione da stordire. stordiménto (ant. stordemiénto
. stato di smarrimento psichico, caratterizzato da perdita momenta nea della lucidità
, vertigine, per lo più prodotto da colpi, cadute, ubriachezza, o
turbamento, sconcerto, confusione, prodotto da emozioni violente e per lo più improvvise
violente e per lo più improvvise o da eventi sorprendenti; sbigottimento. dante,
lo scrivere, e la penna quasi da questo ufficio rifugge, e tutto sento
sento ne l'operazioni agghiacciarmi e quasi da inusitato stupore e stordimento esser soprappreso.
: attonito stupore, profonda meraviglia prodotta da un evento inatteso; sbalordimento. gualdo
, 4-117: portava una sua cuffia da dimessa, / guardava ognuno come in
: mi voglio far portar qui un lettino da campagna e dormir qui; cosi non
egualità. = nome d'azione da stordire. stordire (ant. stordéré
, colpendo la lepre sul capo in modo da stordirla appena io l'avessi afferrata.
, non mi stordir più, c'ho da cogitare ad altro. giuglaris, 373
quel ch'è scritto è scritto. da ponte, 247: tale generosità mi stordì
ha colpa., si e lasciata stordire da quell'uomo ». 7.
clamorosa. de amicis, xii-173: da principio s'era dato a bere, per
stupore; meravigliarsi grandemente. dallo da pisa, xxxv-i-286: sì siete adorna e
grandi uomini. -da stordire, da far stordire (con valore aggett.)
miei bracchi, / vorrei dir cose da fare stordire. pananti, i-309: non
dicesti che volevi fare / una fortuna da stordir? = etimo incerto: probabilmente
, con valore intens., e da un denom. da tordo nel signif.
intens., e da un denom. da tordo nel signif. di 'balordo'.
6-97: possibile che non ci avesse pensato da sé, cne glielo avesse dovuto dire
abbia commosso. provai per la storditaggine commessa da elsa un fortissimo dispiacere.
dovesse fare. = deriv. da stordito. storditaménte, avv.
fatte storaidez- ze, si sente soprapprendere da essa. petruccelli della gattina, 4-288
che mi tenevano. = deriv. da stordito. storditivo, agg.
. = agg. verb. da stordire. stordito (pari.
restò sì stordita che proprio pareva tócca da la saetta del folgorante tuono. in sé
semincoscienza, di smarrimento psichico, caratterizzato da perdita momentanea della lucidità, dolore di
. giuglaris, 54: mezzo cotto da una granata, dallo scoppio d'una
e quasi incosciente di chi è sopraffatto da un'emozione violenta, da un'intensa
è sopraffatto da un'emozione violenta, da un'intensa meraviglia, da dolore,
emozione violenta, da un'intensa meraviglia, da dolore, o anche mancanza di equilibrio
chiacchiere; abbagliato dalla luce; inebriato da un profumo. sannazaro, iv-114:
accaldati, accecati dalla immensità: storditi da infinite cicale. pasolini, 14-143: larve
quello stordito / odore? -illuminato da una luce abbagliante. deledda, iii-618
che ha un comportamento anomalo, caratterizzato da mancanza di senso dell'orientamento, incapacità
difendersi, profonda prostrazione, immobilità o da ripetitività dei movimenti (un animale,
circostante. 5. profondamente turbato da un avvenimento penoso o inatteso o inconsueto
f. frugoni, 3-iii-428: partii da venezia, per la maraviglia stordito.
principe di condé e rammiraglio, che da lontano erano stati spettatori di questa pugna
la lor gente. siri, 1-v-124: da tutte le parti... pareva
che la vita stordita e 'incosciente'sostenuta da quasi otto mesi mi rende così rara e
di somma importanza, senza potergli cavar da corpo una riga. bacchelli, 2-xxiv-949
. hanno involata o dall'istorie o da altri poeti parte o tutta la 'nven-
. gli parve una domanda stupidamente crudele, da rivolgere ad una poveretta.
cossi svegliati a la storduta se levàro da li lecti, armarose 'mpressa, et armate
et armate co una corsa rapace descendevano da quillo castiello et animosamente se derropàro contra
e insoffribile. = deriv. da stordire. stórdo, agg. ant
attinenti alla sua esistenza, quali risultano da un'indagine scientifica volta ad accertarne la
ricerca e l'esame delle fonti, da una selezione basata sul riconoscimento del loro
della loro importan za e da un'interpretazione critica intesa a riconoscerne e
di selezione e di interpretazione dei fatti da parte dello studioso, mentre ta
, si è progressivamente compiuto il passaggio da una storia universale, caratterizzata dall'assenza
. foscolo, ix-1-299: non è da sperare verità nella storia. manzoni,
carducci, ii-16-203: le noie del centenario da fare... la storia patria
/ la storia non è prodotta / da chi la pensa e neppure / da chi
/ da chi la pensa e neppure / da chi l'ignora... /
nostra storia, un territorio verde e solcato da fiumi. -come personificazione.
pare a noi, egli li accolse da altri autori che scrissero storie infondate.
: apriamo la storia, quella storia scritta da borghesi e per uso e consumo della
meriterebbe di essere ben letta e meditata da voi. 6. rappresentazione pittorica
., 10-52: vedea / di retro da maria, da quella costa / onde
: vedea / di retro da maria, da quella costa / onde m'era colui
è tua questa storia, / 'nante è da deo tutta gloria. c. ghiberti
. calvino, 12-19: la conoscono da quand'era ragazza, ne sanno vita e
faccia a questa quarta parricida, è da rimuovere un dubbio. marini, i-28
quando le poverine sono messe in lor potere da imeneo, i tristi le trattano generalmente
): questa conclusione, benché trovata da povera gente, c'è parsa così giusta
: nel bus la ragazza tutta presa da una storia / smette la ghiotta lettura
1-308: luisa toglie un paio di scarpettine da un vecchio stivale da uomo per maria
paio di scarpettine da un vecchio stivale da uomo per maria e le racconta storie.
, disse la lanucci con la voce soffocata da lagrime rattenute. borgese, 1-81:
, 2-8: lei... viene da milano, è un'altra storia.
così non farai più neanche una marchetta da cento, chiaro? 13.
a fame storie. gozzano, i-713: da due giorni si lagnava di affanni,
lagnava di affanni, di vertigini, storie da donna. moravia, vii-272: sono
ho sentito dire che s'è ucciso da sé per paura dei tormenti ». «
la storia-, compiere gesti o imprese tali da modificare il corso degli eventi storici o
10-460: così precisi, così acuti, da funzionare come cronaca straordinariamente illuminante 'a caldo'
-non esserci storie: non esserci nulla da fare. g. bassani, 4-93
: che ha il risultato ormai scontato, da non sollecitare più interesse e attenzione.
ero a quest'ora venuto in lettera da voi. botta, 7-231: ecco uscir
sua mercanzia dinanzi in un cesto sostenuto da una cingia che porta al collo. tommaseo
per un posticcino. = deriv. da storia. storiale, agg.
storiano il leggiadro / marito, e intorno da per tutto il corpo / scrivon con
storio. = denom. da storia-, v. anche istoriare.
gozzi, 1-435: quivi non v'era da storiare: il cameriere solo v'era
6. locuz. esserci poco da storiare-, esserci poco da fare.
. esserci poco da storiare-, esserci poco da fare. -in modo strettamente attinente alla
resto, con lui, c'è poco da storiare, te neaccorgerai quando ti lascerà.
. v.]: 'storiata': cagione da andare in lungo, indugio. =
lungo, indugio. = deriv. da storiare2. storiata2, sf. region
senza alcun rumore. = deriv. da stora, per stuoia. storiato (
(ant. sturiato). decorato da dipinti, sculture, rilievi, incisioni,
chi ben gli osservava, assai diverse da quello che cajumarath le aveva vedute. calandra
, che la tassa sulle rendite fu stabilita da sir robert peel, per sopperire ai
fonda sui princìpi della storiografia; analizzando da un punto di vista storico o della
mondo, e tale concezione è stata ripresa da w. windelband (1848-1915),
mai fuori / mai fallibile / fatto da noi / non da estranei / propalatori /
fallibile / fatto da noi / non da estranei / propalatori / di fanfaluche credibili
propalatori / di fanfaluche credibili / solo da pazzi. vittorini, 7-9: con l'
ogni considerazione estetica. = deriv. da storico, foggiato sull'esempio del ted.
teoria nuova. = deriv. da storicismo. storicisticamente, avv. secondo
una necessarietà estetica. = deriv. da storicista. storicità, sf.
sua storicità, della fase di sviluppo da essa rappresentata. pasolini, 18-177: non
arte. 3. autorevolezza che deriva da una tradizione storica, dalla fama assunta
e. cecchi, 6-292: escludo, da queste considerazioni,... ogni
storicizzabili. = agg. verb. da storicizzare. storicizzaménto, sm.
ed etnologia... mercé l'uso da parte dell'etnologia del metodo che si
ciò ottenersi. = nome d'azione da storicizzare. storicizzante (pari.
storiografico dipende dallo svolgimento filosofico, anche da quello degli storici che non filosofarono in
che non filosofarono in modo espresso e da quello dei filosofi che non storicizzarono in
loro emozione. = denom. da storico, col suff. frequent.
scienza filosofica o una storia nettamente distinguibile da altre forme di storia (salvo che
relativizzazione o storicizzazione delle filosofie non è da confondere con un dissolvimento di esse che
la storia. = nome d'azione da storicizzare. stòrico, agg. (
. d'este, 216: è pur da sapersi per memoria storica, che la
storico': un film che trae ispirazione da un episodio della storia passata. è,
metodo di studio] è lo storico da parecchi anni praticato in germania sul diritto
storici: fondato a napoli nel 1947 da b. croce e r. mattioli con
. -blocco storico: espressione coniata da gramsci per indicare l'unità organica che
. 4. -consacrato talmente dalla fama da apparire ormai come un classico (uno
nostro tirreno. ungaretti, xi-79: da khargheh parte la strada storica verso la valle
. scherz. usato tante volte o abitualmente da gran tempo (un oggetto, un
compiaceva in divagazioni intrepide e sconcertanti condite da storieìline scabrose nel cui racconto in puro
, n. 13. = deriv. da storiella, sul modello di storiografo.