queste tre [regole] seguisci, / da molti vigi camperai tuo stato. m
dante, conv., iv-xxm-io: né da credere è ch'elli [cristo] non
se la vita è sventura, / perché da noi si dura? / intatta luna,
sperar potrem tranquillo stato, / ond'abbia da gioir l'armento e 'l gregge,
uova e n'aveva fatto un lago, da cui l'avevan tirata su in uno
dello stato civile hanno avuto origine, non da ragione, ma da casi fortuiti.
origine, non da ragione, ma da casi fortuiti. gioberti, 5-27: lo
per potere vivere in ocio e exempti da publici incarichi e gra- veze si congregorono
debbe una femmina d'onore / ornamenti portar da taide e frine, / né superiori
miseria a stato reale elevare. iacopo da cessole volgar., 1-58: quanto più
questi segreti, sarà punita con detenzione da uno a sei mesi. -influenza
ha reso servigi recenti al paese e da stato ricco è decaduto in povertà onorata.
stato del signore. s. bernardino da siena, iii-348: considera lo stato tuo
migliore stato possibile. -professione esercitata da una persona. pantera, 1-182:
onor e staio ai figliosi vostri. lapo da castiglionchio, 56: io proprio essendo
tempo cherico e pievano della detta pieve da miransù, e così studiato e divenuto
messer mu- sciatto. s. bernardino da siena, 2-i-284: non vedi tu,
abbia ricevuta alcuna ingiuriosa onta o oltraggiosa villania da persona vile. -sfarzo,
disiderar d'uscir di quello. marsilio da padova volgar., i-vi-i: fu [
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 33: la reduzzione de'
di vita dopo la presente, è da credersi che il più gran premio della virtù
si trovano degli eletti e degli rifiutati da lui), possono esser servi di
render lo debito. s. bernardino da siena, 98: colui che è in
, documento che indica i servizi prestati da un impiegato, la nomina, la
de le paci e de le leghe, da le quali dipende il buono e pacifico
tenesse avere lo stato de. reggimento da giovanni d'angiolino, i tolomei suoi aver-
. alberti, i-179: che vedi tu da questi i quali si travagliono agli stati
1313 dal consiglio dei dieci e formata da tre magistrati per indagare e punire i
, sono stato così illuminato e comandatomi da dio. i. pitti, 2-60:
, per acquistare lo stato, ventotto nominati da ventotto elezionari. costo, 2-560:
... fu ben veduto e accarezzato da baccio valori e da molti cittadini dello
ben veduto e accarezzato da baccio valori e da molti cittadini dello stato.
22. posizione politico-istituzionale di dominio, da parte di una certa persona (in
boccaccio, viii-1-26: il quale [guido da polenta] con gran peccato della fortuna
, iii-70: in europa... da molti secoli è raro assai e malagevole
pontefice come principe italiano è molto stimato da tutto il regno come una delle principali
parmigiano; anzi è indubiatissimo aver divieto da roma tutte le milizie ponte- ficie d'
la quale esso tenea. s. bernardino da siena, 2-i-494: a siena s'
essere padrona. albergati, 125: era da chiarire come dalla tirannide si fa passaggio
combinare tra loro forme varie in modo da sperar di evitare certi inconvenienti o ottenere
fatto che la loro legittimità non deriva da un'altra autorità, e inoltre, al
america settentrionale dalla madrepatria e attualmente costituito da cinquanta stati membri. botta
imprese o ad aziende possedute o gestite da tale apparato). ojetti, i-521
quela poca uga. s. bernardino da siena, 212: elli apriva la fina
. romoli, 305: si han da cogliere i fichi molto ben maturi e da
da cogliere i fichi molto ben maturi e da mettere in una tina e quivi lasciargli
g. parritti, 1-ii-510: 'tina da scandaglio': recipiente di legno a forma
, adugliatavi dentro, ed il piombino da scandagliare il fondo del mare. 'tina
scandagliare il fondo del mare. 'tina da manovra'. le tine da manovra servivano un
. 'tina da manovra'. le tine da manovra servivano un tempo a cogliervi dentro
disusate, facendosi generalmente uso delle gabbie da cavi. 3. spreg. vinàccia
grande utile, avendo in quella parte da basso fatto volte, cantine, stalle,
glioni sono vuoti di sotto, e sostenuti da archi smisurati, piastroni e voltoni,
pensione wedekind. = deriv. da tino. tinàio, sm.
l'uva. = deriv. da tino. tinàmidi, sm.
e dal suff. lat. -formis (da forma forma'); è registr.
della dieta tina. = deriv. da tino. tinca (dial.
tinche e le iacee erano cibi volgari e da poveruomini. galanti, 1-ii-148: il
esordio lungo lungo come il manico della pala da 'nfomare e che non ho dato
conoscere il corpo de'sali con nomi da inspiritato essendo chiamati... terra potenziale
100: voi maestri cotali, / medici da guarir tigna e tin- cono, /
tumore che viene all'anguinaglia, prodotto da una cagione venerea. = acer,
marchetti, 5-20: la tindarea prole / da paride rapita al duce argivo. g
al fin tineggi. = denom. da tino, col suff. dei verbi frequent
ieri ancora le caccie di anitre, da loro fatte in 'tinella'al seguito di
orlo del pozzo, il tiratore che sta da quella parte, lo vuota in una
xfive ^ u, voce onomat. inventata da archiloco per imitare il suono della corda
coda dei tinellanti. = deriv. da tinello, col suff. dei pari.
. la pigiatura. = deriv. da tinello. tinellista, sm.
tinellista 'extra moenia'. = deriv. da tinello. tinèllo (ant.
de sazize e de presuti. francesco da barberino, iii-130: porai per me'passare
siena, 18: la soma del legniame da botti e da cierchia, e tinegli
: la soma del legniame da botti e da cierchia, e tinegli e barili,
attigua alla cucina e adibita a sala da pranzo o a soggiorno (mentre in
. filarete, i-i-223: dalle parti da canto verranno luoghi d'otto braccia l'
cucine, dispense, ti- negli, da mangiare per la famiglia. bembo, i-54
parte della fabbrica e quasi sotterra è da lodare che si accomodino le cantine,
si accomodino le cantine, i magazzeni da legne, le cucine, le dispense,
ora del tinello non possono più aver da mangiare? c. dati, 3-16:
lampsaco ed altri simili che son dei da tinello, da cervosa forte e vino
altri simili che son dei da tinello, da cervosa forte e vino rinversato..
lettere e 'l ricoprite sotte certe metafore da tinello? -vivere a tinello:
che colora, colorante. bono da ferrara volgar., 178: sappiate che
e tin- gevansi di bitume. ca'da mosto, 176: si tregge da queste
ca'da mosto, 176: si tregge da queste isole gran somma d'una erba
, 2-43: perché le noci sono fasciate da una bucciolina, che ritiene della natura
-colorare un liquido o un materiale fuso o da fondere mescolandovi una sostanza di colore diverso
tutte quelle nubole, che pigliano lume da esso sole. benzone, 57: astro
tu, né alcun altro giamai veduta da poi tingersi le guancie o le labbra
tintura atta a conferire un colore diverso da quello naturale. ovidio volgr.
aurei. d'azeglio, 7-iii-226: da roma mi scrive un amico di procurargli
roma mi scrive un amico di procurargli da viareggio 4 pacchi di barite marina per tingere
barite marina per tingere i capelli, da micheldannino. arbasino, 23-594: almeno aveva
, 3-212: ricciardo- tolse quella scodella da capo a costei e vassene intorno intorno
nessuno non sentì. s. bernardino da siena, 2-ii-1143: la pignatta™ tegne
- anche assol. s. bernardino da siena, 2-ii-1164: e1 veleno è
e ha valore enfatico). battista da montefeltro, 1-179: il dolce punger tuo
, o lucerna, vorrei far appunto da medico: tinger l'orlo del vaso d'
., 3-77: quando el fixeva despigliao da quel arbor sancto de la croxe de
s'accorse che invece di prender acqua da farsi bella, tutta s'era tinta d'
chiari, 1-i-44: mi parlò in somma da donna saggia; e mi fe'tingere
fondo, accomodalo in un vaso conveniente da fondere insieme con calcina di boraso,
con loto, e dàgli il fuoco da fondere ch'avrai l'intento, perciocché l'
loro lingua in francia, furono però da tanto, che della loro si venisse
acuti rostri. -tingersi e cuocersi da se stesso: procurarsi da solo gravi
-tingersi e cuocersi da se stesso: procurarsi da solo gravi danni. ricciardi,
a te lasciamo, / già che sol da te stessa e tingi e cuoci.
ma con me e'non trova terreno da por vigna. proverbi toscani,
sangue e brani crudi di carne d'uomini da lui mangiati. foscolo, xix-514:
da siena, iv-89: tingete la sopravesta nel
). = agg. verb. da tingerei. tingibilità, sf. qualità
cui vengono trattate. = deriv. da tingibile. tìngide, sm. entom
quale è in barbaria di ponente, da li antichi domandata la mauritania tingintana. tesauro
dotta, lat. tingitanus, deriv. da tingis, nome romano di tangeri,
possa comettere. = nome d'agente da tingere1. tingitura (ant.
quello che cotale tignitura costasse. bono da ferrara volgar., 225: tale tingitura
guazzo. = nome d'azione da tingere1. tingolétto, sm.
minutini, che se ne vanno in fumo da vedere, a non vedere, e
in val di fassa. = da tinguà, nome di un monte del brasile
fulmineo di scintille. = deriv. da tinnire. tinnire, intr. (
fossa degl'indomabili. gozzano, i-788: da una finestra aperta giungeva un tinnire di
voci soavi, voi tinnite a festa / da così strana e cupa lontananza, /
dotta, lat. tinnitus, deriv. da tinnire (v. tinnire).
dotta, lat. tinnulus, deriv. da tinnire (v. tinnire).
plinio], 214: co'columbi è da mettere l'uccello detto tinungulo. domenichi
al tempo fu de la venaemia / da un mio parente, acciò che adoperandola
del class. una 'sorta di bottiglia da vino', considerato (anziché femm.)
anziché femm.) neutro plur. da cui è stato estratto il sing. tinus
: il lauro salvatico di larghe foglie nominasi da alcuni tino, et è questo
società enologica stradellina. = deriv. da tino1. tinòzza, sf.
ma più largo e più basso. da porto, 1-251: i rinchiusi, senza
tinozza di legno come quella dei mercanti da latte, della capacità di 12 litri
., un tempo usato come vasca da bagno o per lavarvi le stoviglie.
deriv. (di provenienza merid.) da tino1. tinozzàio, sm. chi
nozzo per recipiente dell'acqua che sarà da scolare. numi, 14- 29
a quela dise: zascun che vien da tene, / un segno sul volto col
. documenti perugini, ii-25: genistrello da tenta, per soma soldi v. cellini
. - vinta a colla: costituita da colla e carbonato di calcio. -vinta
calcio. -vinta ai silicati: formata da sostanze coloranti diluite in soluzioni di silicati
topo e mezzo uccello tra lo 'chalet'da montagna e il baraccone da fiera. tenere
tra lo 'chalet'da montagna e il baraccone da fiera. tenere conto che si è
quanto credibil fosse di colore: a cui da un di detti falsificatori era tinto il
visino bianco le occhiaie assonnate come un trofeo da mostrare all'indifferente parigi.
, argomenta il suo costume dirittamente. da ponte, 66: dopo due buone
corrozzione, perché se la tinta sdrucciola da ogni banda, egli è segno che il
è segno che il pannicolo, detto da greci periostion sia separato dall'osso, e
drammatico o fortemente drammatizzato; così tragico da sfociare in un delitto. palazzeschi
). pananti, i-34: ho da vederne di tutte le tinte. de amicis
ma ho ben saputo trovare il modo da chiapparci la tintalòra, onde la put-
vento e il tintalòra, / che da i tuoi begli occhietti aranca fora.
con una cotal tinterella piacevolmente verdetta, da crederla tutto al più convalescente. pasolini
, in cassette sovrapposte, delle uve da cui si ricava il famoso recioto amarone
arpino, 15-189: aveva due negozi da finire, tre appartamenti da tinteggiare,
due negozi da finire, tre appartamenti da tinteggiare, due bagni da piastrellare.
tre appartamenti da tinteggiare, due bagni da piastrellare. 2. colorare un
ma senza sole. = denom. da tinta, col suff. frequent.
appezzamenti tinteggiati in rosa nella planimetria, da allegarsi all'atto. tinteggiatóre, sm
tinteggiatore. = nome d'agente da tinteggiare. tinteggiatura, sf.
del principe. = nome d'azione da tinteggiare. tintéggio, sm.
fa la gibigiana. = deverb. da tinteggiare. tinténa, sf.
un tinticarèllo. = deriv. da tinticare, con suff. dimin.
(cadice) ', deriv. da tinto 'rosso scuro'(riferito a vino)
di posto. = nome d'azione da tintillare. tintillano (tintilano)
vasi spermatici. = nome d'azione da tintillare. tintillo1, sm.
il necessario. = denom. da tintillare. tintillo2, sm.
, sf. bot. tose. berretta da prete, fusaggine (evonimus vulgaris
spinapesce. = denom. da tintinnàbulo. tintinnàbulo (tintinnàbolo;
. linati, 11-12: un'orchestra da disgradare i coribanti e strauss. cinquecento fra
dotta, lat. tintinnabulum, deriv. da tintinnare (v. tintinnare).
tintinnaménto dell'orecchie voler presentire quel che da lontano alcuno dice contra di te.
te. = nome d'azione da tintinnare. tintinnante (part.
vitree campanelle glaciali / che tintinnassero agitate da un freddo vento sottile. suzzati, 1-63
e cristallina che pareva di doverla sentire da un momento all'altro tintinnare intorno alle foglie
vista mi s'oscurava e gli orecchi da lor medesimi mi tintinnavano. guerrazzi,
un miglio. = deriv. da tintinnare. tintìnnidi, sm.
prolungata di suoni brevi e squillanti prodotti da uno o più oggetti per 10 più
polsi, le mie orecchie erano assordate da un tintinnìo incessante. deledda, iii-200
-medie. tintinnio nervoso: quello derivante da un disturbo del nervo acustico o delle
tessuti adiacenti. = deriv. da tintinnare. tintinnire, intr.
e pronto / l'indico viator si trae da un lato. 3. ronzare
ve- niam. = deriv. da tintinnire, col suff. dei pari.
letter. tintinnio prodotto per lo più da oggetti di vetro o di metallo; scampanellio
corde, fa dolce tintinno / a taf da cui la nota non è intesa,
nel tempio di ercole in tebe, da sé e fra sé ripercotendosi, fecero
3-ii-455: correva già la diurna luce da meriggio all'occaso, essendo il mezzo
col rovescio della mano sul taschino del sottabito da dove rispondevagli un lusinghiero tintinno di zecchini
sovente udia il suo tintino; / da quella uscia dolcie ogni latino / accorto,
, ch'adornan quelle stanze, / da l'imitar le cose vere èn vinte.
'magena -quand'è ben vemicata. ricciardo da cortona, 46: pensate, sorocni e
con novo, che queste non sono cose da esser cancellate, anzi con gran diligenza
il foglio bianco, su cui han da rimanere i segni nell'operazione del ricalcare.
2. che ha assunto un colore diverso da quello normale o naturale per l'immissione
la madre pendente a mezzo il petto da la sponda de 'l letto,..
materia fusa e troppo carica dell'altra materia da far gli smalti senza niuno colore,
. figur. che è dominato o pervaso da una passione, da un sentimento,
dominato o pervaso da una passione, da un sentimento, da uno stato d'animo
una passione, da un sentimento, da uno stato d'animo (una persona,
; che rivela, denota o è suscitato da un'emozione, da un'inclinazione dell'
o è suscitato da un'emozione, da un'inclinazione dell'animo (un atteggiamento,
un comportamento). michele da cuneo, lix-48: de la signora del
donne contra lei, / tinte d'invidia da si gran va lore,
tinto d'interesse. montale, 1-125: da queste in noi deriva / uno
i buono ogni tanto c'era da prendere. -che manifesta un determinato
tutta tinta di quella melanconia taciturna che da più dì si corica a letto e
persuadermi che cotali esposizioni fussero state fatte da vero, né da persona tinta di lettere
fussero state fatte da vero, né da persona tinta di lettere, non che
persona tinta di lettere, non che da messer lodovico, il quale io aveva per
1. 11. disus. macchiato da una colpa, da un vizio, da
. disus. macchiato da una colpa, da un vizio, da un peccato;
da una colpa, da un vizio, da un peccato; dominato e ottenebrato dal
ricorra, o madre pia, / se da fortuna egli è percorso e spinto.
mediante un sistema di selezione elettromeccanico, da appositi serbatoi contenenti una decina di tinte
= voce dotta, comp. da tinta e dal gr. nérgov 'misura'.
, al peccato. s. bernardino da siena, 2-ii-1164: e1 veleno è una
acini poveri di colore o per produrre vino da ta- glio. soldati, 6-373
tardo tinctor, -òris, nome d'agente da tingere (v. tingere1);
teinturier 'vitigno molto colorato', deriv. da teinture 'tintura'. tintorésco (tentorésco
(e apparteneva a una corporazione diversa da quella dei tintori in nero).
ciomei tintorésso. = deriv. da tintore. tintorettésco, agg. (
del trecento, 30: che glie mulina da pulive overo tentoia en la cità overo
la tintoria. = deriv. da tintore-, cfr. lat. mediev.
410: la fibra che si ottiene da questa pianta... può essere assai
lat. tinctorìus, agg. verb. da tingére (v. tingere1).
come afferma clemente, fu primeramente ritrovata da medea. muratori, 7-ii-26: trattasi
, 3-114: il piemontese bergero recò da lione metodi e processi di tintura,
sudore e tacchettini a spillo, gioielli da tabaccaio, tiare da chiosco, belletti da
spillo, gioielli da tabaccaio, tiare da chiosco, belletti da treno, quelle
da tabaccaio, tiare da chiosco, belletti da treno, quelle tinture per capelli nere
, non so con che tentura. ca'da mosto, i-113: alcuni mi
ciglia. 3. colore assunto da un oggetto che è stato tinto o
tinctura e senza colore. -secrezione caratterizzata da una particolare colorazione o dalla presenza di
patologiche. morgagni, 182: da 20 mesi in qua principiato lo sbocco del
e molto meno poi essendo stato susseguito ora da lunghe tinture sanguigne negli sputi, ora
lunghe tinture sanguigne negli sputi, ora da tanti altri sbocchi di sangue.
certe muffe umide, per cui creano da sé o ricevono dall'aria diversi colori
virtù. zena, 1-524: « già da un poco m'ero accorto dell'impianto
se la di lui figura non differisca da quella de'bruti e se il suo
una taccia. s. bernardino da siena, 2-ii-1164: e1 veleno è una
nel corpo lunare quel tenue splendore nativo da mescolarsi con questo reflesso dell'ambiente.
umano, chiamata oro potabile, composta da marc'antonio bianchi di marsilia filosofo.
dal lat. tinctura, nome d'azione da tingere (v. tingere1).
un giorno. = deriv. da tintura. tio1, sm.
. ùeiov (v. tio1) e da acetati (v.). tioacetammide
. ùeìov (v. tio1) e da acetammide (v.).
. fteìov (v. tio1) e da acetico (v.). tioàcido
. fteìov (v. tio1) e da acido2 (v.).
. ftetov (v. tio1) e da alcole (v.). tioammide
sf. chim. composto organico derivato da un'amide per sostituzione dell'atomo di
. fteìov (v. tio1) e da ammide (v.).
. ùelov (v. tio1) e da arseniato (v.).
. fteìov (v. tio1) e da un deriv. dal lat.
. ùeìov (v. tio1) e da bacillo (v.).
. freìov (v. tio1) e da barbiturico (v.). tiobatteriàcee
. oeìov (v. tio1) e da batteriacee (v.).
. ùeìov (v. tio1) e da batterio (v.). tiocarbammide
. freìov (v. tio1) e da carbammide (v.).
. freìov (v. tio1), da carb [onio] (v.)
dell'acido tiocarbonico. = deriv. da tiocarbon [ico \. tiocarbònico,
tiocarbonico-. composto la cui molecola deriva da quella dell'acido carbonico per sostituzione di
. ùeìov (v. tio1) e da carbonico1 (v.). tiocarbonile
atomo di zolfo. = deriv. da tiocarbon [ico \. tiochetóne,
. ftelov (v. tio1) e da chetone (v.).
acido tiocianico. = deriv. da tiocian [ico \. tiociànico
la cui molecola si può considerare derivata da quella dell'acido cianico, per sostituzione
. fteiov (v. tio1) e da cianico (v.). tiocianògeno
. freìov (v. tio1) e da cianogeno (v.). tiocròmo
sm. chim. composto organico costituito da due radicali organici legati allo stesso atomo di
. freiov (v. tio1) e da etere2 (v.). tiofène
. oeiov (v. tio1) e da. fen [ile] (v.
tiofosforico: acido la cui molecola deriva da quella dell'acido fosforico per sostituzione di
. freìov (v. tio1) e da fosforico (v.).
. fteìov (v. tio1) e da fosgene (v.); è
. composto organico la cui molecola deriva da quella della glicerina per sostituzione di uno
. freìov (v. tio1) e da glicerina (v.).
. fteìov (v. tio1) e da glicolato (v.). tioglicolico
acido monocarbossilico, la cui molecola deriva da quella dell'acido glicolico per sostituzione dell'atomo
. deìov (v. tio1) e da glicolico (v.).
. ùeìov (v. tio1) e da glicolipide (v.).
. ùeiov (v. tio1) e da un deriv. da glicoside (v
. tio1) e da un deriv. da glicoside (v.).
. fteìov (v. tio1) e da indaco (v.). tiolistidina
= voce dotta, comp. da tiol [o \ e da istidina (
comp. da tiol [o \ e da istidina (v.).
formano colle basi. = deriv. da tion [ico]. tioneina
, sm. chim. gruppo bivalente costituito da un atomo di zolfo e uno di
. ùeìov (v. tio1) e da un deriv. da scévre 'cinque',
. tio1) e da un deriv. da scévre 'cinque', con riferimento alla presenza
abissinia). -anche sostant. niccolò da poggibonsi, cxxxi-40: la santissima, realissima
e pagani. = deriv. da etiope (v.), con aferesi
cui si indicano diverse sostanze plastiche ottenute da polisolfuri alcalini e da derivati organici del cloro
sostanze plastiche ottenute da polisolfuri alcalini e da derivati organici del cloro, usate per
; 'plasmabile', agg. verb. da n \ ùooo) 'plasmo'.
. fteìov (v. tio1) e da peumoconiosi (v.).
di corde. = deriv. da tiorba. tiorbista, sm.
, lat. scient thiorhodaceae, deriv. da tiorhod [obacterium] (v.
. ùetov (v. tio1) e da salicilico (v.). tiosolfato
che lo assorbe. = deriv. da tiosolf [orico]. tiosolforico,
. ùeìov (v. tio1) e da solforico (v.).
. fteìov (v. tio1) e da sorbitolo (v.).
chim. derivato della tiourea, costituito da una polvere microcristallina con attività inibitoria sulla
. ùelov (v. tio1) e da uracile (v.). tiourèa
. fteìov (v. tio1) e da urea (v.). tiourèico
parole di cristo e di piero sono da intendere tipicamente, cioè ad altro intelletto.
il magma. = deriv. da tipico1. tipicizzare, tr.
con maggiore serenità = denom. da tipico1, con sufffrequent. tipicizzato (
perizia magistrale gocciolatami giù alla mi'penna da una diuturnamente patita lor frequenza. pasolini,
cartacee, fatte di pura verbosità, da cui salterebbe fuori un me stesso tipicizzato
analisi. = nome d'azione da tipicizzare. tìpico1, agg. (
proprio rappresentare l'essere collettivo e cacciare da voi l'inaividuo vivente nelle contraddizioni e
tipica moglie del professionista che si è fatto da sé: sono risaliti, hanno soldi
4. biol. località tipica: quella da cui ha origine l'olo- tipo di
gr. xxmixóg 'simbolico', deriv. da xxuxog (v. tipo ^).
= voce dotta, comp. da tifo1 e dal tema dei comp. del
tipificato (pari. pass, da tipificare), agg. tipizzato.
normale. = nome d'azione da tipificare. tipificazióne2, sf.
la qual origine è cniama- ta da noi tipificazione, ed è ab eterno nella
. = voce dotta, comp. da tipo1 e da un veriv. dei comp
voce dotta, comp. da tipo1 e da un veriv. dei comp. del lat
sottile e aggraziato. = dimin. da tipo1. tipitappo, sm. fuoco
costituenti ematici. = denom. da tipo1, col suff. frequenta sul modello
i suoi personaggi una tipizzazione così grossolana da sembrare a un certo punto infantile.
tipizzazione degli eroi, a quelle sognate da giuliano a ontans. 2.
», 2-185]: il ciclo costruttivo da integrale e continuo si frantuma in fasi
. = nome d'azione da tipizzare, sul modello del fr. typization
. che vale come campione e funge da modello nella produzione di altri.
: il vesuvio è il tipo del vulcano da laboratorio. verbali del consiglio di amministrazione
possibilità di vendita dei tipi nuovi delle vetture da turismo e tipi speciali da piazza.
delle vetture da turismo e tipi speciali da piazza. civiltà delle macchine, 141:
o l'altra ai esse, che funge da tipo. -ciò che esprime simbolicamente
asinina],... è stata da gli sapienti egizi ne gli lor ìeroglifici
/ e di diverso tipo, / tratti da un vecchio stipo / serrato con tre
dovrebbe [la francia] esser circondata da un pulviscolo di staterelli tipo svizzera per
si riferisce): che può fungere da modello, da campione (e nel
: che può fungere da modello, da campione (e nel linguaggio delle scienze
quello di una sicura accessibilità dell'esposto da parte dell'ascoltatore-tipo (molto tipo).
terracotta. -categoria di persone accomunate da caratteristiche fisiche, psicologiche, morali,
53: dice che è un tipo da prendere con le molle, un carattere molto
un carattere molto deciso. -tipo da spiaggia, v. spiaggia, n.
] immagina ch'egli sia un tipo da non star nella pelle, egli invece ci
2-496: tu sei proprio il tipo da rispettare la fidanzata di un amico.
vecchiacci per la strada, ma più da come lui mi guardava, sapevo ormai
la signora ermalina? si guardava bene da un eccessivo ottimismo, è così difficile
fa battere a macchina le mie generalità da un tipo grasso in divisa.
: meglio detto terreno risulterà dal tipo pianimetrico da allegarsi all'atto. 7.
possono trattare sullo stesso piano proposizioni ricavabili da funzioni di grado diverso. 12.
'tipo': ordine degli accessi e parossismi da cui si traggono i caratteri generici delle
tipografica. = comp. da tipografico] e composizione (v.,
= voce dotta, comp. da tipo [grafico \ e dal gr.
mantegnesca di bellini. = denom. da tipografo. tipografato, agg. letter
sillaba, passi. = deriv. da tipografia, col suff. dei part.
, 1-i-269: fra le belle arti è da noverarsi la tipografia, che si dèe
, della tipografia rotativa, della macchina da scrivere. 2. laboratorio artigianale
vaticana, pensato con tanta nobiltà d'animo da nostro signore. monti, v-369:
linda è pur l'edizione, e tale da mettere di primo colpo in onore la
tipografiuccia » egli disse « dove lavora da solo, e gli serve un ragazzo,
commissioni ». = deriv. da tipografo-, cfr. fr. typographie (
la prontezza con cui accettai il titolo 'pianissimo'da lui suggerito... ma sopratutto
sapere antico e moderno, furono assistiti da altre circostanze secondarie le quali facilitarono a
del gotofredo. cantù, 3-191: da sì deboli principi sorsero le gigantesche case calco-
torinese': importante stabilimento costituito fin dal 1854 da una società anonima fondata da giuseppe pomba
dal 1854 da una società anonima fondata da giuseppe pomba. -corpo tipografico:
n. 1. = deriv. da tipografia, sul modello del fr. typographique
257: un libretto che basterebbe da sé solo a far fede della italianità
sf. zincotlpia. = comp. da tipografico] e incisione (v.)
ore ufficio. = comp. da tipografico] e litografia (v.)
. con prassi e criteri tipologici; da un punto di vista tipologico.
piuttosto che un ordine tipologico, sarà da seguire topograficamente il flusso stesso del discorso
crescere a dismisura. = comp. da tipografico] e mania (v.)
nome dato, non tanto propriamente, da pleuschen all'arte di comporre e stampare con
disegni di macchine. = deriv. da tipometro. tipòmetro, sm. tecn
di misura dei caratteri a stampa formato da una sottile striscia di metallo, legno
= voe dotta, comp. da [tipografico e néxpov 'misura'; cfr.
. = voce dotta, comp. da tipografico] e scritto (v.)
. stampa tipografica. = comp. da tipografico] e stampa (v.)
cavallo di troia) l'armi celate. da ponte, 1-457: là rinchiuso,
, disputa, litigio. francesco da barberino, iii-50: correggiti scusando / s'
della respirazione nei bambini causata o seguita da un pianto eccessivo. salvini, 23-358
della respirazione nei bimbi, seguita poi da impetuoso strido, e da uno scoppio
seguita poi da impetuoso strido, e da uno scoppio di pianto per soprabbondanza di dolore
pianto per soprabbondanza di dolore, cagionato da grave percossa nel cascare. 3
si va dipanando la partita dei fili da esser impalpata in legnuolo. 4
, e basta. = deverb. da tirare1. tira2, sf.
. serie, sequenza. ca'da mosto, 286: hanno questa gente le
bovina, esangue faccia del duce liberato da skorzeny, ma la faccia di pa-
. = agg. verb. da tirare1. tirabórse, sm.
per questo una parola che sia adoperata da buoni scrittori, potrà adoperarsi quella che
meccanico del fumo e dei gas provenienti da un focolare o da un impianto industriale
dei gas provenienti da un focolare o da un impianto industriale. abitare [
], 137: costruito in acciaio protetto da resina poliuretanica anticorrosiva, questo tiracamino da
da resina poliuretanica anticorrosiva, questo tiracamino da tetto è dotato di un motore a
c. c. n. e dipendenti da aziende del vetro (1904-1908), 1-52
= dal venez. tiraca, deriv. da tirar (v. tirare1).
questo 'tirafuo- co', il quale, da sé e in poco tempo, avvia un
tirage (nel 1479), deriv. da tirer (v. tirare1).
carrucola. - anche: congegno costituito da argani e pulegge. g.
azione del motore. = deriv. da tirare1. tiràglia2, v.
valore ed intrepidezza, respingendo il nemico da quel lato. = dal fr
stelfidardo. = nome d'agente da tiragliare-, cfr. fr. tirailleur.
. tiragliatóre. = deriv. da tiragliare-, voce registr. dal d.
di rimonta. = deverb. da tiragliare. tiralacci, sm.
di linee a spessore costante costituito essenzialmente da due lame d'acciaio, regolate da una
da due lame d'acciaio, regolate da una vite, che terminano con punte
'tiraloro': chi tira l'oro in fili da avvolgersi alla seta per fame frange,
l'azione del tirare. vito da cortona volgar., xi-747: la propria
ancora par maggiore) delle sue parti dipende da altro glutine che da filamenti o fibre
sue parti dipende da altro glutine che da filamenti o fibre, e pure essi ancora
filamenti o fibre, e pure essi ancora da valido tiramento vengono spezzati. carena,
corde e voci nelle quali erano state prima da esso terpandro disposte e accomodate.
facile. bandi, 1-i-308: voi sapete da un pezzo, fratello, com'io
io vada tormentata di tanto in tanto, da certi tiramenti di nervi che mi dànno
fondo mai veramente solidale verso la guerriglia da parte degli stati arabi. =
arabi. = nome d'azione da tirare1. tiramina, sf.
ista- mina. = comp. da tir [osina] e am [m
demolizione ossidativa. = deriv. da tiramina. tiramisù, sm.
. gastron. dolce al cucchiaio costituito da strati di biscotti savoiardi o di fette di
. non so se mi sarà conceduto da la fortuna, ch'è signora del
ch'è signora del mondo; o da l'infermità, ch'è fatta quasi tiranna
stesso [della vergine] rimase esente da qualumque insulto di quella tiranna altera [la
ire. goldoni, ix-20: già da gran tempo è noto / alla bella tiranna
quali tu m'incatenavi, tu mantieni da qualche giorno un'aria di tiranna che
era in quello. = deriv. da tiranno1. tirannanzi, sm.
. villani, iv-11-102: quegli della casa da carrara di padova, cacciati i loro
: può far iddio ch'un prete sia da tanto, / ch'a petizion de
corpo dell'uomo. = denom. da tiranno1. tiranneggiaménto, sm. ant
- al figur.: dominio esercitato da un sentimento. prose fiorentine,
dell'iracondia. = nome d'azione da tiranneggiare. tiranneggiante (part.
leggi ad tucti e'suoi vicini. fausto da longiano, iv-159: la terza che
duro, gli mosse tal guerra, da costringerlo a sfrattar dai luoghi che aveva tiranneggiati
svizzera fosse invasa, oppure, tiranneggiata da una potenza straniera. d'annunzio,
del buon curato rabelais prendendole in prestito da quella francia ch'essa cerca di sobillare
prepotenze, ingiustizie, prevaricazioni. fausto da longiano, iv-110: spero ancora dopo morte
e tiranneggiati, che possono chiamarsi schiavi da cattena invisibile. manzoni, fermo e
fu ottimamente inclinato, e assai lontano da quegli appetiti irragionevoli, onde sogliono essere
un buon uom, ma sventurato, / da l'amor tiranneggiato, / che per
nondimeno guasta da'venti australi, che da alcuni anni in qua tiranneggiano crudelmente questo
: tutte le ventiquattr'ore erano tiranneggiate da un freddo intensissimo. 8
vi tiranneggia. = denom. da tiranno1, col suff. frequent.
alle lettere, hanno per l'ordinario da pensare l'altre nazioni, che colà sono
vessazioni, ingiustizie e prevaricazioni. da porto, 1-134: la sostenitrice della cadente
3. dominato in modo irresistibile da un sentimento, da una passione,
in modo irresistibile da un sentimento, da una passione, da un vizio, da
un sentimento, da una passione, da un vizio, da un istinto.
da una passione, da un vizio, da un istinto. belcan, 2-145:
dal loro corpo. -influenzato profondamente da un'idea, da una concezione.
-influenzato profondamente da un'idea, da una concezione. b. croce
. = nome d'agente da tiranneggiare. tirannerìa (ant.
repubblica rinchiusi, la città essere oppressata da tirannerìa. documenti pubblicati nell'archivio storico
. protestava ancora. = deriv. da tiranno1, sul modello di ruberia e taccagneria
di lucca a castruccio, per soperchi ricevuti da la sua tirannesca signoria. sacchetti,
libertà risorgessero, esse che ora sono da tirannesca signoria desolate? carducci, iii-2-231
e tu su roma piomba. -governato da un tiranno, da una tirannide o da
piomba. -governato da un tiranno, da una tirannide o da un governo tirannico
da un tiranno, da una tirannide o da un governo tirannico (uno stato)
tirannico (uno stato). lapo da castiglionchio, 79: i detti altri del
alla senna. = deriv. da tiranno1. tirannevolménte, avv.
a'italia occuparono. = deriv. da tirannox, con i suff. degli agg
tirrannìa), sf. governo esercitato da una sola persona (in partic. con
potere o autorità esercitata per lo più da una sola persona, in modo dispotico
, alla tirannia di teodorigo contrastando, da lui fu in sbandimento mandato, e nella
nella città di pavia impregionato. marsilio da padova volgar., i-8-3: ma.
., 12-132: « sì come tu da questa parte vedi / lo bulicame che
« voglio che tu credi / che da quest'altra a più a più giù prema
». -stato o città governata da un potere tirannico. savonarola, i-119
quali non si trovava simiglianti. lapo da castiglionchio, 34: per loro potenza e
e torrido sposo a cui era destinata da esso. angiolini, 55: da quanti
destinata da esso. angiolini, 55: da quanti ho sentito dire
sdegnosa di tirannia « i ragazzi hanno da ubbidire ». ghislanzoni, 18-169: la
avrei detto... che era orfana da bambina e vissuta molti anni sotto la
. cicognani, 1-145: se fin da piccino io non avessi patito per la tirannia
. dominio prepotente, condizionamento irresistibile esercitato da un sentimento, da una passione.
condizionamento irresistibile esercitato da un sentimento, da una passione. f. f.
, le tiranniane. = forse da tirannol. tiranniare [i +
in modo tirannico, esercitando il potere da tiranno o come un tiranno; ricorrendo
voce dotta, lai tyrannicida, comp. da tyrannus (v. tiranno1) e
dotta, lat. tyrannicidìum, deriv. da tyrannicida (v. tirannicida).
. érusoni, 2-187: così dunque da una giustizia tirannica vengono ora violate tutte le
statale più reazionaria e piùtirannica, -oppresso da un governo dispotico (la vita di una
perché tirannico e di massimo pericolo, da doversi rimediare in una maniera o in
europa: ma isteriliti in alcuni luoghi da leggi tiranniche, o dalle gelosie d'una
d'una 'costa', trabalzati in altri da guerre continue, e invasioni, non ebbero
, vi appaia talmente violento e tirannico da spingere gli uomini che sentiranno nominarlo a
dir tirannico, m'allontanava per momento da voi. chiari, i-71: la risposta
un lavoro che si violenta e s'inventa da più di quattro mesi; ad un
. fagiuoli, vi-164: o messo da tirannica avarizia, / barabba assolve,
, dal gr. rugawixóg, deriv. da tùqawoc; (v. tiranno1)
; regime politico assoluto, esercitato dispoticamente da una sola persona. marsilio ficino
romani prima che quella loro republica fosse occupata da la tirannide di giulio cesare perpetuo dittatore
niuna grazia in fiorenza mi sarebbe negata da coloro i quali in apparenza prìncipi giusti e
tasso, 14-493: piero eremita ritornando da gierusalemme, ove avea veduto i cristiani
acerbissima e miserabile e le sacre reliquie esser da l'insolenza de'barbari avute in dispregio
4. figur. condizionamento imposto da una situazione. palazzeschi, 1-612:
rugavvl? -iò05, deriv. da rupavvog (v. tiranno1).
, diffusi nel continente americano e caratterizzati da testa grande, zampe e ali ben
tirannidità non giova. = deriv. da tirannide. tirànnio, agg. ant
! ». = deriv. da tiranno1. tirannizzare (tiraniqare,
per diffendere i piccioli e acciò le genti da bene della republica non sien superchiate e
. -intr. esercitare il potere da tiranno. -anche: farsi tiranno,
sotto falso nome di libertà. fausto da longiano, iv-75: il pren- cipe
propria volontà, sono tirannizzati e sforzati da essi. m. ricci, i-103
di quella rimembranza. = denom. da tiranno1, con suff. frequent.
ma li forti e potenti. fausto da longiano, iv-155: dioniso, famoso
peloponneso; furono deposti dalla rivolta capeggiata da trasibulo, dopo neppure un anno di
che fosse tiranno contra di lui, da cui fosse chiamato e lasciato re? machiavelli
, i-199: dibattuta, sconvolta / da gl'aerei tiranni urla anfitrite. cesarotti,
ascoli, 1032: saranno i giusti oppressi da tiranni, / bagnando il viso con
fra lgli lupi fòro lassate, / ma da esso esspi- rate / onne tirapno vensero
i-458: nell'anima della vecchia, già da tempo, s'era spento ogni affetto
spento ogni affetto: e poi, da quando la prima volta il marito l'
: s'i'non son giunto / anzitempo da morte acerba e dura, / pietà
è l'uso; quell'uso che da tanto tempo, e cosi generamente, è
dai moderni socialisti quale altro tiranno implacabile da proscriversi fuori del mondo. 6
1-xxxiii-181: affascinato / lo spirito tuo da una tiranna legge / crede che tutto sia
indole, il carattere). zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
fuori, nientedimeno egli è tiranno dentro da se medesimo, imperoché dentro da lui
dentro da se medesimo, imperoché dentro da lui sta nascosta la tirannia della sua iniquitade
? pirandello, 8-696: parlava sola così da un pezzo, forte e imperiosa per
, umile e inchinevole per sé, da servetta amorosa che compatisce i capricci della
serbando sempre al giudicare invitto 7 da le tiranne passioni il core. magalotti
. bruni, 280: quai lampi da specchio, in cui si miri / col
= voce dotta, comp. da tiranno1 e dal gr. (pófioc;
maggiore di quel che basterebbe per arrivare da una maestra all'altra, affinché essa
mustacchi tiranti al rosso in una faccia sveglia da furbo. -che propende per un
capitato l'incidente di un incendio determinato da scintille uscite dal motore. d'annunzio
, dai sandali per ambini agli stivaloni da caccia, scarpe in scatole, scarpe legate
savinio, 125: toccava con sapiente mano da chirurgo i tiranti rilassati, le molle
nuova tiranteria. = deriv. da tirante. tirantino, sm.
, sf.). nelle armi da fuoco portatili, parte articolata del martelletto.
specie di bussola su due ruote, tirata da un servitore. = dimin. di
il porco, esso sarebbe oramai terra da cavolini. monosini, 237: 'mangiare a
che trasferiva la pasta greggia di carta da un recipiente di lavorazione all'altro.
io vi dico, eran tirati / ciascun da due da macerare i cuoi, e
, eran tirati / ciascun da due da macerare i cuoi, e tolta una manata
in ospedali, ospizi, ecc. carrozza da studenti e cittadini per la città. pascoli
dovevo tirare il carrello carico di materiale da un capo all'al 2
. avevano potuto per giacomino da verona, xxxv-i-646: li qual per me'
tirapiedi dell'onorevole de. sono da essi subito sentiti al fiuto. fenoglio,
applauso (v.). vacche / da lunga fame attenuate e fiacche. m.
chiudono le porte dei cavalli così da guerra come da tirare. codice dei podestà
dei cavalli così da guerra come da tirare. codice dei podestà e sindaci
d'una strada selciata e comoda essere tirato da un minor dizionario delle professioni [
- rettoni, che li passavano li fianchi da l'una banda all'altra, anche
grappolo, un pezzo viamento della macchina da stampa; esistono tirapròve a madi pane
o litografico onde collaudare i ghero da una bottiglia quando non avete cavaturaccioli: a
prova (v.). -attingere acqua da un pozzo. tirapugni, sm.
tirapugni, sm. invar. arma costituita da quattro niccolò da poggibonsi, cxxxi-120: ivi
. invar. arma costituita da quattro niccolò da poggibonsi, cxxxi-120: ivi si è un
sm. invar. disus. carrozza tirata da -far muovere, sospingere un'imbarcazione
xl mari = comp. da tir [o \, a2 e quattro
al chiu = deriv. da tirarchia. dersi dell'autunno,.
ordinamenti militari greci, coppia di elefanti da guerra. -muovere una porta sui
, anche, un ogpaio d'elefanti da guerra. getto lungo un'asta graduata.
dotta, gr. frnqctqxia, comp. da fh'iq 'animale selvatico'firenzuola, 422:
: la direzione voluta senza sollevarlo da terra ed esercitan notte era
ilarione sì intraversato con questi legami. niccolò da manzoni, pr. sp., 1
: vorrei sapere quel che mai voi pretendete da quelle vostre povere corde da sonare di
voi pretendete da quelle vostre povere corde da sonare di metallo o di minugia ch'elle
di un'imbarcazione a vela. niccolò da poggibonsi, cxxxi-m: un forte tempo al
di una catena, ecc. giuseppe da capriglia, 34: il primo, che
con mal garbo nel letto, si disse da sé buona notte; e tirandosi le
... s'era già tante volte da lui sottratta. e. cecchi,
avevan pescato. -scostare, raccogliere da parte una tenda, una cortina,
di calamata fece fare tiratoi da tirare panni. statuto dei mercanti di
divisorio, ecc.; spiegare le reti da caccia e tenderle sull'armatura della trappola
, i-1-305: il modo come si hanno da mettere li reti che non cascono,
saranno tirate le reti, si hanno da clocettare de sotto come si fa alle tele
sera il lume in van risplende / da la finestra bassa: / vecchia, rientra
sottili che si può.. carlo da sezze, i463: imparavi alcune cose da
da sezze, i463: imparavi alcune cose da lui che in questo officio della cucina
ii-384: torna presto, perché c'è da tirare il collo, per domani,
animali). iacopone, 1-45-49: da poi che a la femena / èli la
si tirino le mie parole ad altro senso da quello che naturalmente hanno.
, o piuttosto farne tirare una copia da lasciare nelle mani della dama. leopardi
quando andrai a firenze mi facci tirare da alinari fotografo altri miei ritratti. palazzeschi,
: del resto si può tirare un ingrandimento da quelle pic cole [fotografie
cxiv-45-132]: vedo che tutti i rami da me fatti tirare sono stati pubblicati.
stati pubblicati. 18. condurre persone da un luogo a un altro contro la
ben ricevuto / dal re, e poi da tutti i terrazzani. s. bonaventura
. cellini, 1-30 (81): da poi piacevolmente presolo per un orecchio lo
/ uno e altro disio. felice da massa marittima, 38: la volontà mi
ancor, della mia pena molta. ca'da mosto, 255: li marinari
percorrere alla freccia scoccata. ca'da mosto, 248: scorrendo adunque con vento
21. sparare un colpo d'arma da fuoco; esplodere un colpo d'artiglieria
due colpi. -far sparare un'arma da fuoco. serdonati [tommaseo]:
tenaglia. -intr. azionare armi da fuoco, farle sparare; sparare con
i cavalli dal timone della carretta mettendoli da uno dei canti per non li offender
. -sparare proiettili (un'arma da fuoco). fr. andreim,
dodici. -calare una carta da gioco. -gerg.: giocare una
bilenchi, 14-219: questo lo fa correndo da un gruppo all'altro degli uomini intenti
di johnson tirò addosso a questo celebre letterato da più d'un zelante caledonio qualche risposta
tic. retta e precisamente orientata e caratterizzata da proprietà matematiche e geometriche. -anche sostant
della stella. alberti, iii-60: da ciascuno punto al suo oposito punto tiro linee
una linea retta per mezzo del foglio da un canto a l'altro. bellori,
vero sotto regole certe e possono apprendersi da ciascuno perfettamente. grandi, 3-27:
data sezione del cono tirare una tangente da un punto dato nel di lei perimetro.
, 1-157: sesostre tirò un muro da pelusio a heliopoli, spazio di novantaquattro leghe
luce qualcosa che sta sepolto. cassiano da macerata, lxii-2-iv-139: il re fa sigillare
sotterranee. -estrarre succhi o resine da una pianta. ca'da mosto,
o resine da una pianta. ca'da mosto, 1-14: e1 qual sangue
? volete che vada a darle l'acqua da lavare le mani? che vada a
. pananti, ii-453: dovendo far da scalco a un bel cappone, tirò di
assol. dolce, 6-55: nitro da dotti è annoverato fra le pietre, ancora
fama, nei parlamenti, e rifugga da parteciparvi. -essere al soldo di
tira mercede. botta, 6-i-490: è da sapersi che lee tirava prima la mezza
, in elemosina. giovanni da empoli, 64: tirassi bene quattrocento ducati
: le maggiori rendite che si tirano da queste terre del brasile, si ricavano dalla
tabacco, e dalle miniere d'oro scoperte da pochi anni in qua. periodici popolari
35. trarre origine; avere discendenza da qualcuno. nannini [epistole],
lxxx-4-626: ciò che possiede nella svevia, da dove tira l'origine, appena meriterebbe
riflesso. -prendere il nome (da luoghi, eventi, ecc.).
. ricavare, fabbricare un oggetto (partendo da un materiale grezzo); ottenere cibi
materiale grezzo); ottenere cibi e bevande da piante. allegri, 28: tirate
dio). tasso, 9-2-134: da questa opposizione si dichiara la grandezza del
dichiara la grandezza del creatore, che da l'uno a l'altro sì grande estremo
, / è spirito chiamato. zanóbi da strafa [s. gregorio magno volgari,
prima tiriamo l'aere di fuori dentro da noi. gelli, 15-i-81: il cuore
uno è recettacol del sangue che si trae da il fegato, e l'altro dello
anche assol. rajberti, 4-147: da molti anni la mia vita scorreva monotona
andare a zonzo. molineri, 1-257: da cui tirava con voluttà grosse boccate di
, sono desolato come un poppante che tira da una mammella sgonfia. -spillare
sgonfia. -spillare il vino da botti o damigiane, per berlo o
. j: s'è fatto tirar sangue da un braccio. gli hanno tirato sangue
40. trarre conseguenze logiche, deduttive, da presupposti dati o dall'interpretazione di un
una conclusione che la poesia è più da filosofante e da essercitato negli studi che
che la poesia è più da filosofante e da essercitato negli studi che non e l'
chiesa. de luca, 1-11-3-48: da queste regole si potranno tirare le linee
effetti? -ideare, elaborare da uno spunto, da un precedente artistico
-ideare, elaborare da uno spunto, da un precedente artistico, da un dato
spunto, da un precedente artistico, da un dato documentario. castelvetro, 4-108
: francesco petrarca... tira argomenti da riempiere i suoi sonetti e canzoni dal
che sacrificò ifigenia, tirollo il maffei da una donna. pellico, 3-385: ci
3-385: ci duole che la cronaca da cui tiriamo la storia e i frammenti
o semanticamente. castelvetro, 2-205: da 'mare'come abbiamo detto si tira raggiunto
ne parla. infelicemente il ferrari lo tirò da 'macchina'. -calcolare il
di architetto, tirano le opere loro da un piccol disegno fatto in carta.
direzione. mazzeo di ricco o rosso da messima, 433: sarete sigura / che
padre e madre, si sentiva già da un pezzo tirare in nuovi orizzonti.
varietà di particolari che tira gli sguardi da mille parti. brancati, ii-215: il
.. ma è perché lei la usa da brumeggio... insomma sai,
forza di qua tirarti, tiritici il volere da morte turpissima liberare colei che sopra tutte
pianto delle donne e de fanciulli. da porto, 1-192: vennero primieramente in
: care compagne, la novella detta da panfilo mi tira a doverne dire una in
avessero a mancare. straparola, i-21: da l'una parte mi tira l'amore
che io fin ora ti ho portato; da l'altra mi trae lo sdegno contra
alla fede (dio). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
/ e mostrati agli amanti. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
, di subito... fu tirato da giovinezza e vecchiezza, e da vecchiezza
tirato da giovinezza e vecchiezza, e da vecchiezza... alla morte. sannazaro
ragioni dette altrove, eran tirati ora da una parte ora dall'altra nella formazione
intellettuale come all'unica risorsa per uscire da una costituzione fino a ieri di tipo
poco di punta e tira all'aceto, da principio il rimedio è di mescolarlo con
po'al selvatico. -trarre somiglianza da qualcuno. collodi, 313: anche
di una dolcezza e di una bontà da non farsene un'idea; e in questo
era come il silvio! il silvio tirava da lui! 56. soffiare
cambiatori e banchieri de calicut hanno ca'da mosto, 324: a quel tempo essendo
, sottile. carducci, ii-19-249: quasi da una settimana piove, nevica, tira
ne attribuì la causa al camino che da quando era tornato lo scirocco non si
. avere tiraggio, dimensioni e struttura tali da consentire l'aspirazione dei fumi e il
intendesi dell'essere troppo stretti, in guisa da impedire il libero movimento. tozzi,
avere successo di vendite, essere acquistato da un vasto pubblico (una merce,
: io ho voluto servirmi d'una bilancia da saggiatori, che sono così esatte,
con la bicicletta per andare al mercato, da vighizzolo a montichiari, e stava via
cavaleri e tirò alla savra. andrea da barberino, i-17: la sera vegnente dormì
.. e franzesi si levorono ieri da parma,... et si giudicava
tirare alla via di milano. giovacchino da coniano, 124: dopo abbruciammo tutte le
il ca- valier walpole, che fu da essi tirato pe'capelli a dichiararla.
se non vi saran tirati pel collo da cose ben più serie di queste. padula
quasi infantile... risultava come da una somma di pigrizia e furbizia, di
, 28-119: l'avviso dato a michele da roma è verissimo: ciò che prova
in firenze dovea avere di sottili uomeni da saper tirare a loro. frottole d'incerta
: pensando che quelle cose erano dette da uno che poi la faceva, tiriamo
desidero avete di tirarlo innanzi a farlo da qualche cosa. giuliani, i-512: uno
quella creatura,... tanto da tirare innanzi questi figliuoli senza babbo.
bisticci, 1-i-592: fu molto amato da tutti i dotti, et maxime da
da tutti i dotti, et maxime da nicolaio nicoli, e molto lo tirò inanzi
già lontano, all'angolo della rodrigo da fonseca, proprio davanti alla macelleria ebraica
-ricavare, ottenere un risultato, una riuscita da qualcosa o da qualcuno. tornasi
risultato, una riuscita da qualcosa o da qualcuno. tornasi di lampedusa, 195
parola. -far uscire a forza qualcuno da un luogo; cacciare via.
di questa città ». -togliere da una situazione, da una condizione materiale
. -togliere da una situazione, da una condizione materiale o morale.
, 4-270: purché mi tirino fuori da quest'angoscia! -tirare giù:
: portare a basso, calare un oggetto da dove è collocato. tommaseo [
come alla medicina: / si ha da pigliar? pigliarla e tirar giù.
innanzi. lancellotti, 1-357: più medici da bene... in vece con
pavese, n-i- 591: attendo da te una recensione spassionata dove magari si
signor sì. -pretendere prestazioni eccessive da un veicolo. arbasino, 9-54:
in casa una serva, così difficile da trovarsi oggigiorno. -tirare il fiato
, 27-257: l'articolo dev'essere scritto da qualche prete italiano, perché tira in
noioso evento. sbarbaro, 8-86: abita da cinque anni a spotomo (dal *
molino. pananti, i-118: ognuno da se stesso il fiume varca, / ognuno
sono industriosi gli uomini nel tirar partito da tutto! e sulla menoma risorsa in
somme. -tirare su: sollevare da terra un oggetto o una persona;
. davila, 338: smontò giù da cavallo, ed a bell'agio tirò su
l'acqua che avevo tirato su era diaccia da togliere il fiato. -trarre
. -issare le vele. antonio da ferrara, 4: i'trassi for del
dell'oriente jonico, forsevenne, più che da tutto il resto, da quel decennio di
, più che da tutto il resto, da quel decennio di vita da ortolani,
il resto, da quel decennio di vita da ortolani, da contadini, a fare
quel decennio di vita da ortolani, da contadini, a fare all'amore, a
tirarlo su. -scoprire le carte da gioco ad una ad una; scegliere
tabacco. cantù, 3-261: già da bambini vostra madre vi distoglieva da certi
già da bambini vostra madre vi distoglieva da certi atti grossolani e sudici:.
visconti, m'ha già mandato a dire da renato che non mi vuol più vedere
sentito stasera, è l'unica cosa seria da fare. -tirare un dado-,
il coperchio dell'arca sostenea. ca'da mosto, 286: hanno questa gente.
un sedile: muto ma eloquente linguaggio da tradursi in queste espressioni: « tira
tirar via; se no, c'è da guastare i fatti suoi. valeri,
. culicchia, 101: tondelli era circondato da giovani lettori. tutti parlavano del suo
ai taranto,... quivi assaliti da una fiera tramontana, non poterono seguir
vergognarsi della origine loro. -tirarsi da banda: farsi da parte, abbandonare,
. -tirarsi da banda: farsi da parte, abbandonare, rinunciare, lasciare
1-307: mi faccia il piacere di tirarsi da banda e di prendersi il suo indennizzo
fra figlioli e nipoti avevano più che 40 da portare arme e tirannosi dietro più che
, salvarsi. fenoglio, 5-ii-275: da solo s'era tirato fuori dall'orribile avventura
orribile avventura nella quale s'era cacciato da solo. -tirarsi in casa:
1-3-294: tirassi parimente in casa luca signorelli da cortona suo nipote, nato d'una
, e riempiè di maraviglia. benvenuto da imola volgar., ii- 16
non si tirava indietro quando c'era da fare qualcosa. -tirarsi in disparte:
, ma con leanza, / risposto fu da lei, con parlar mozzo, /
. -riprendersi dopo un'indisposizione o da una fase di depressione o da una
o da una fase di depressione o da una situazione economica pesante. -anche:
tua posizione; tirarti su, operare da generoso, e sovrattutto da ragionevole. moravia
, operare da generoso, e sovrattutto da ragionevole. moravia, 16-214: mica
parant. idem, 418: unguento da cancheri: tira, e non salda.
sterbini, cxxxiii-324: già male ha da finir, dice il proverbio: /
toscani, 25: chi ha del pan da tirar via, tenga l'opra e non
tira la corda si spezza. = da un lai volg. " tirare, di
telqco 'logorare, consumare'; secondo altri, da una forma * trare per il
negli ordini de'tirari, nelle machine da guerra, negli edifizi da acque.
nelle machine da guerra, negli edifizi da acque. g. m. cecchi,
due cavalli bizzarri, condotti a mano da un cocchiere, col quale fanno, di
1-iii-377: il campanile vecchio era senza uscio da tempo imsproveduta di tutto, non preparata
: alcuni giovani di mileto avevano comperato da certi pescatori, che nel contado di
. 4. colpo di arma da fuoco; sparo. ramusio, i-15
ci mancò, che io non fui giunto da una tirata d'archibugio. roseo,
-per estens. distanza che può essere coperta da un proiettile lanciato da un'arma da
può essere coperta da un proiettile lanciato da un'arma da fuoco, da un'arco
da un proiettile lanciato da un'arma da fuoco, da un'arco, ecc
proiettile lanciato da un'arma da fuoco, da un'arco, ecc. brasca
co professionale consistente nel colpire con armi da fuoco un bersaglio mobile o fisso
è un grosso paese a venti chilometri da alba, c'era la fiera autunnale e
le bibite. = comp. da tiro1, ar (v.) e
misteriosi quanto ipotetici manoscritti, un bastone da passeggio e quei tirastivali dall'aspetto di cavaturaccioli
panigarola, 3-i-172: ciascuno ha da fare tanto lunghi i suoi periodi,
lippi, 6-49: fatte due tirate da tedesco, la tazza butta via subito in
vaina con la compagnia sua; perché da modona a ferrara è troppa distanzia a farli
suoi stende. far tutta una tirata da roma fino a riccione. g. testori
spiega la scena, acciò pulcinella si vesta da moretto. f. f. frugoni,
garzoni, 7-335: drizzate lo sguardo qua da man sinistra, dove si vede quella
13. sequenza lunga, noiosa tanto da parere interminabile, di azioni, di
, con certe tirate di settanta versi filati da sfiancare un toro. 14
garbate. agazzari, 6: è da avvertire di fuggire, per quanto si
strumento munito di lama). guido da pisa, 1-150: la falcia fa peggio
tiratine di orecchi, e schiaffi sonori da parte mia, come la notte antecedente.
: io non mi son fatto più vivo da tanto tem putta? »
a dio. = deriv. da tirare1-, il n. 14 è calco
parsimonia, avarizia. = deriv. da tirato. tiratira { tira tira)
sm. invar. trazione esercitata alternamente da due persone che cercano di sottrarre l'
rimase nelle mani della cameriera, e da queste passò in quelle del principe.
delle artiglierie... seguono tirate da tanti cavalli per carretta quanti bisognano per
: essendole presentato miracolosamente un carro tirato da dragonialati, [medea] su vi montò
sinistra del palco comparve un carro tirato da due orribili dragoni, alle cui bocche
una botte di vino... fu da essi asportata su di un carro tirato a
. il carro della libera stampa, tirato da quattro cavalli, accendeva ad ogni tratta
un legnetto scoperto, tirato a sghimbescio da un cavallo grigio. manzini, 11-79:
11-79: si avvicina un carro tirato da tre cavalli. e pieno di sacchi,
stellato alle spalle, come in un trono da palcoscenico) siede un uomo. fenoglio
le storie di persone improvvisamente addentate da simili cani, e altre tirate a fondo
- anche: ben lisciato, esente da grinze (il cuoio di una calzatura
del peccato in sul cibo suo. fausto da longiano, iv-219: che bella cosa
del dottore, reggendo nella sinistra un libricino da messa rilegato in madreperla, leggermente come
ha i lineamenti innaturalmente tesi e segnati da stanchezza, ansia, emozioni (il viso
la regina] arrivava in condizioni tali da rendere gelose le più perfette, andavano di
con le mani il viso tirato, roso da una gelosia senile. 5.
questi trattenne col piede una palla tirata da uno de'giuocatori, sicché essa non
-fatto esplodere (un colpo di arma da fuoco). busca, 2-227:
ritornati sotto quella linea che, tirata da levante a ponente, passarebbe sopra hierusalem,
14-118: i tedeschi guardano la linea tirata da cur- tatone a borgoforte, avendola munita
presentemente però quelle cisterne sono a secco da che gl'inglesi tagliarono il canale tirato
mio fratello mi dice che volete sapere da me le edizioni tirate a tutt'oggi
con quella sua cautela un po'legnosa da piccolo, solitario uccello di palude
figur. indotto a un determinato comportamento da uno stimolo esterno o da un impulso interiore
determinato comportamento da uno stimolo esterno o da un impulso interiore; volto, indirizzato
l'amor d'antioco morto, quasi da iguale appetito tirati, cominciatisi a stuzzicare
. lorenzo de'medici, i-198: da mille parti mi saetta amore, / accompagnato
parti mi saetta amore, / accompagnato da crudel fortuna, / onde in un'ora
l'afflitt'alma, / la qual tirata da un vano disio / vive e muor
: parmi vedere il fringuello, che da richiami tirato, cala nella frasconaia.
stavo a far il tirato nel lodarmi da me stesso! papini, iii-456: si
come suol dirsi, tirato, limpido da parere che non si dovesse più rannuvolar per
l'elegia mi parve ancora e mi pare da mutare in quei versi che io dissi
dichiarazione de'suoi pensieri in discorso, da stamparsi avanti il catechismo. muratori,
sua chiusa. -volto, tradotto da una lingua a un'altra. bacchetti
. 21. dedotto, desunto da un principio, da una premessa (
. dedotto, desunto da un principio, da una premessa (anche nell'espressione tirato
tiene pubblico tiratoio. = deriv. da tiratoio. tiratóio, sm. tess
piegar le reni. = deriv. da tirare1. tiratóre (ant. tiradóre
-tricé). chi tira con armi da fuoco o da lancio. b
chi tira con armi da fuoco o da lancio. b. davanzali
di mano e fionda mise in luoghi da poter da lungi avventar ciottoli; e così
e fionda mise in luoghi da poter da lungi avventar ciottoli; e così rendendo ogni
tiri, in partic. con precisione e da lontano. 2. artigiano o operaio
5. operaio addetto ad attingere acqua da un pozzo. romegalli [in targioni
1-i-376: e, dopo loro, quelli da cui apollo è accompagnato, e il
che troverà nel tiratore del burò in camera da letto. leopardi, iii-590: nel
disus. briglia di una cavalcatura. da ponte, 225: il mio auriga,
tirare in secco le imbarcazioni. compasso da navigare, 129: la dieta malatra è
senso. = nome d'agente da tirare1. tiratróne (tìratron)
correzione, che di tanto mi si mandava da osservare per emendarla dove bisognasse. foscolo
essere state lungemente in una tale tiratura, da sé si spezzano. = nome
spezzano. = nome d'azione da tirare1. tiratutti { tira tutti
perito d'armi discese con una cassetta da falegname a manico quadro infilata sul braccio,
tensione patologica dei nervi. dino da firenze [tommaseo]: molte volte questo
si recida. = nome d'azione da tirare1. tirchierìa, sf.
-in senso concreto: comportamento, atto da persona avara. a. casotti
minuscola tirchieria. = deriv. da tirchio. tìrchio, agg.
, sf. striscia, di colore diverso da quello della tela tessuta, che segna
179: tutti i drappi devono avere da capo e dappiè il radore e la tirella
tirelle della vite. = deriv. da tirare1. tiremmòlla (tiraemòlla,
e già più volte messo alle tanaglie da lei, egli aveva finito col aire che
tendere o allentare secondo gli ordini impartiti da chi dirige il gioco. =
dotta, gr. gugeóg, deriv. da fkiga 'porta, battente', di origine
eiòiris] (v. tiroide) e da aplasia (v.).
favorisce la formazione delle ossa, prodotto da alcune cellule della tiroide. =
;] (v. tiroide), da calcio4 (v.) e un
(v.) e un deriv. da ton [icó \ (v.)
eiófjg] (v. tiroide) e da globulina (v.).
ei6f|s] (v. tiroide) e da inibitore (v.).
eiòiig] (v. tiroide) e da privo1 (v.).
g] (v. tiroide) e da scintigrafia (v.).
g] (v. tiroide) e da scintigramma (v.).
eiòr|g] (v. tiroide) e da statico1 (v.).
thjpeofeiòfig] (v. tiroide) e da stimolante (v.).
g-upeofeiòtig] (v. tiroide) e da stimolina (v.).
eiòfig] (v. tiroide) e da tossicosi (v.).
thigeofeiófis] (v. tiroide) e da tropina (v.).
. (tirét), deriv. da tirare1-, v. anche tiratoio.
città fenicia di tiro. domenico da prato, lxxxviii-i-453: nell'età fanciullesca
, dal gr. xupiàvgivog, comp. da xvqlog (v. tirio) e
, sf. medie. disus. infestazione da pidocchi; ftiriasi, pediculosi.
grande di pedoccni. = deriv. da ftiriasi (v.), con aferesi
ercole] era stato veduto, / da cui il giel mortale avea sentito.
, dal gr. tipùvfriog, deriv. da ttpvvg -vvfrog 'tirinto'. tìrio,
, dal gr. tùptog, deriv. da tiipog 'tiro'. tiristóre, sm
. dal gr. fhipa 'porta'e da [transistor. tiritèra, sf
corpo a un sommesso ed elementare linguaggio da nursery, da tiritera rimata.
sommesso ed elementare linguaggio da nursery, da tiritera rimata. 4.
'fare a tiritèssi': che significa rimandare da quello a quell'altro una cosa.
le orate saporose. = deriv. da intirizzito (v.), con aferesi
, sm. il tirare con un'arma da fuoco o da getto; singolo colpo
il tirare con un'arma da fuoco o da getto; singolo colpo esploso o lanciato
effettuata con una o più armi da fuoco, anche pesanti). michele
fuoco, anche pesanti). michele da cuneo, lix-48: se io vi dicessi
-ant. per estens. arma da fuoco. -in partic.: tiro
cioè: 1, il tiro che viene da alto a basso, il quale si chiamerà
'inclinato'; 2, il tiro da basso ad alto, che dimanderemo '
che relativamente al piano della campagna viene da alto a basso. -correzione del tiro
compagno, che seco giuocava, disse da scherzo: « uccidi ». galileo,
bersaglio fisso o mobile con un'arma da fuoco o da getto. -tiro al
o mobile con un'arma da fuoco o da getto. -tiro al piattello: effettuato
carabina in cui il bersaglio è costituito da un disco fittile (o comunque
facilmente frantumabile) proiettato in aria da apposi te macchine. -tiro
specialità di tiro con l'arco, da quella di tiro alla targa (il bersaglio
), che si pratica all'aria aperta da marzo a ottobre, a quella di
ciascuna delle specialità della caccia (indicata da un compì.). bacchetti,
alpinismo sportivo, tratto di parete percorribile da una cordata da sosta a sosta e di
tratto di parete percorribile da una cordata da sosta a sosta e di lunghezza pari
, v-2-23: il mio fegato, fin da allora barlaccio, mi giocò un tiro
. 7. morte improvvisa determinata da una malattia con decorso rapido (in
, maliziosa, s'era già tante volte da lui sottratta. -forza di
. -forza di attrazione esercitata da un fenomeno naturale. d.
in partic. nelle espressioni animali o bestie da tiro, per indicare i cavalli,
: tal era la mancanza delle bestie da tiro e da soma... che
la mancanza delle bestie da tiro e da soma... che baum non potette
nei campi, dei cavalli e bestie da soma, da tiro o da cavalcatura.
dei cavalli e bestie da soma, da tiro o da cavalcatura... sarà
e bestie da soma, da tiro o da cavalcatura... sarà punito colla
, s'impunta per via l'animale da tiro e scroscia, ragliando di sollievo.
vacca, e dietro uno steccato il cavallo da tiro. -tiro doppio o a
solito tiro a quattro, e preceduti da due forieri in superba livrea, passarono
le tele dipinte della scenografia, costituito da un congegno di pulegge scanalate sulle quali
anche: ciascuna delle funi che funge da tirante. p gonnetti, 1-195:
13. singola inspirazione di fumo da una sigaretta; tirata, boccata.
al tiro un forestiero, eccolo sbucato da un viottolo, da una macchia, da
, eccolo sbucato da un viottolo, da una macchia, da una rupe, afferrare
da un viottolo, da una macchia, da una rupe, afferrare la sua preda
proprio su cocni. = deverb. da tirare. tiro2, sm.
busto, / lo regno tenne. domenico da prato, lxxxviii-i-533: leon, orsi
= voce dotta, lat. tyrus, da tyrus 'tiro'(nome di una città
cartilagine aritnoide. = comp. da tiro [ide \ e da un deriv
comp. da tiro [ide \ e da un deriv. da aritenoide (v.
[ide \ e da un deriv. da aritenoide (v.).
). medie. che ha origine da una disfunzione della tiroide (un processo o
cardiaco). = comp. da tiro \ ide \ e cardiaco (v
: lei è un'allieva- infermiera, da appena un mese era tirocinante nei reparti.
nei reparti. = deriv. da tirocinio], col suff. dei pari
. tirocìnio, sm. addestramento compiuto da un principiante, per lo più sotto
dopo un faticoso tirocinio di sofferenza ottenni da dio la rassegnazione. alvaro, 5-141:
cose vulgari. -formazione culturale ricevuta da una persona. della porta, 1-378
dotta, lat. tirocinìum, deriv. da tiro -ónis (v. tirone1).
= voce dotta, comp. da tiro [ide], dal gr.
= voce dotta, comp. da tiro [ide), crico [ide
tiroide ed epiglottide. = comp. da tiro \ ide] ed epiglottico (v
ormonale della hiandola tiroide'(fin già da ragazzo). alvaro, 11-81: qui
'a forma di scudo', deriv. da thjqeóg 'scudo'; il bergantini attesta la voce
della tiroide. = comp. da tiroide ed ectomia (v.).
di tiroidectomia. = denom. da tiroidectomia, col suff. frequent.
lo sforzo. = deriv. da tiroide. tiroidismo, sm.
iodio radioattivo. = deriv. da tiroide. tiroidite, sf.
di estratti tiroidei. = comp. da tiroide e terapia. tiroidotomia,
= voce dotta, comp. da tiroide e dal gr. xonfj, deriv
. iodotirina. = comp. da tiro \ ide] e iod [io
epiglottide. = comp. da tiro \ ide \, io [ide
all'osso ioide. = comp. da tiro [ide] e ioideo (v
colore verde chiaro, rombico, costituito da arseniato e carbonato basico idrato di calcio
dotta, gr. xugónavxig, comp. da xugóg 'formaggio'e nóvrig 'indovino'.
esame del formaggio. = deriv. da tiromante-, voce registr. dal bergantini (
: già in ogni luogo e divolgato e da verissimi testimoni si conferma, che ne
, ma come milite fortissimo e veterano e da prudente ed essercitato con lunga esperienza capitano
lo sostiene verticalmente. = deriv. da tirare1. tiróni, avv.
bimbetti che si fan portare per la fune da una capra. =
capra. = deriv. da tirare1. tironiano, agg.
dotta, lat. tironianus, deriv. da tiro -dnis, nome del liberto e
, microcosmica. = deriv. da tirone1. tironina, sf.
ormoni tiroidei. = deriv. da tiro [ide \. tironizzo
ed inesperta. = deriv. da tirone1. tiroparatiroidectomìa, sf.
delle paratiroidi. = comp. da tiro [ide], paratiroide (v
tirosinosi. = comp. da titolino], [fen \ il [
contenuto in numerose proteine e ottenuto inizialmente da quelle del formaggio. lessona, 1473
: la formazione dei pigmenti ha origine da un aminoacido, la tirosina, che
tirosinasi. = deriv. da tirosina-, voce registr. dal d.
fegato). = comp. da tirosina e decarbossilasi (v.).
. = voce dotta, comp. da tirosina e da un deriv. dal gr
voce dotta, comp. da tirosina e da un deriv. dal gr. aln «
= voce dotta, comp. da tirosina e dal gr. ougov 'orina'.
thyroxine (nel 1926), comp. da thyr [oid \ (v.
. = voce dotta, comp. da tiroxina e da un deriv. dal gr
voce dotta, comp. da tiroxina e da un deriv. dal gr. at (
nei follicoli tiroidei. = comp. da tiroxina e sintesi (v.).
sec chia. = da tirare1. tirreniano, agg.
- anche sm. = deriv. da tirreno-, voce registr. dal d.
all'antico popolo degli etruschi; che da essi (o dal loro eroe eponimo)
1-3: l'adriatico fu così detto da adria, antica città della marca trivisana.
bagnato [il regno di napoli] da tre mari, il tirreno, ionio e
. tuggr|vóg o tugor|vóg'etrusco', deriv. da xuggig o xugoig 'torre, fortificazione'.
o di lana (quale era usata da taluni ordini di frati).
. = etimo incerto: forse da tirare1. tirsìfero, agg.
. thyrsìger (seneca), comp. da thyrsus (v. tirso) e
tirso, sm. bastone nodoso sormontato da un viluppo di tralci di vite e
tralci di vite e di edera, portato da dioniso, dalle baccanti e da tutti
portato da dioniso, dalle baccanti e da tutti i partecipanti ai cortei e alle feste
ne toma paghi con fiori e tirsi da mettere nei vasi agli angoli o alla luce
. fh) qooeiór|g, comp. da ihjqoog (v. tirso) e dal
calco dal gr. ùuqoóxoyxog, comp. da frùgoog (v. tirso) e
suo alato tirteismo. = deriv. da tirteo-, v. tirtàico.
lega delle citta lombarde, pier della da poi seguita la ptisi. soldani, 1-27
non la lasciò se non quando, vinto da una tisi po per curare la lue
la tisana col pestello, non si parte da lui la mattezza. bencivenni, 7-107
è dal gr. jmoàvri, deriv. da jrtlooio 'pesto, macino'. tisanièra
fino a otto. = deriv. da tisana, sul modello di caffettiera, teiera
classe degli atterodiceri di latreille, distinti da una coda forcuta e frangiata.
etimo incerto: forse per contrazione dial. da tisico. tisi dentro la rodeva
meglio quel logoramento del mio tessuto culturale che da qualche anno mi vieta...
tpùloig 'deperimento'e 'consunzione', deriv. da cpùuo o cpfrlvu> 'mi consumo, deperisco',
la risia. = deriv. da etisia (v.), con aferesi
, dare in tisica). bartolomeo da s. c., 2-4-5: dionisio
dalla tisica. = femm. sostant da tisico. tisichézza, sf.
, sf. condizione di chi è affetto da tisi; l'essere tisico; tisi
rendè ad una misera donna, consunta da incurabile e disperata tisichezza. a.
tisichezza ed aridità = deriv. da tisico. tìsico (ant
. anche -chi). che è affetto da tisi. g. morelli,
c. levi, 2-209: era venuto da poco dalla germania, dove era stato
e difficoltà di composizione, in modo da risultare eccessivamente artificioso, manierato o stilisticamente
qualsiasi patologia tubercolare o suppurativa. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagij, iii-4
lambiccati e raffinati, cotest'articciuola tisichetta da stufa anzi da infermeria, non mi
, cotest'articciuola tisichetta da stufa anzi da infermeria, non mi garbano.
costor davanti tutto fugge: / ma da se stessa in suoi trofei si strugge /
, dal gr. cffhoixóq, deriv. da < pfkoic; (v.
ant. e letter. che è affetto da tisi. b. riccoboni
: uomo risicoso. = deriv. da tisico. tisicume, sm.
questo tisicume piacesse. = deriv. da tisico. tisiogènesi, sf. medie
. cpoloig (v. tisi) e da genesi1 (v.). tisiògero
non posso e non voglio entrarci, vada da un tisiologo ». tissotropìa e deriv
= dal fr. tissulaire, deriv. da tissu 'tessuto'. tissutale, v
. chim. denominazione dei sali prodotti da alcuni acidi del titanio. tommaseo [
di catania. = deriv. da titanico] 2. titaneggiante, agg
o denota grandezza e maestosità, accompagnate da un senso di tragedia. soffici,
enfasi titaneggiante. = deriv. da titano, col suff. dei pari.
pavese, 3-10: lapiti e centauri escono da quel mondo titanico, in cui era
dotta, gr. tnavixóg, deriv. da tuòv -avog 'titano'. titànico2,
al titanio. = deriv. da titanio2. titanìfero, agg.
lat. scient. titanifer, comp. da titanium (v. titanio2) e
del titanio. = deriv. da titan [io] 2.
vergini, e anfitrite / sorridea, da 'l divin talamo il capo / e le
dotta, lat. titanius, deriv. da titanus (v. titano).
in chirurgia come materiale per protesi o da impianto e in ottica nella fabbricazione di
l'azione'. = deriv. da titano. titanista, agg.
titanista, agg. che rivela o dipende da propositi grandiosi e al limite delle possibilità
più insistenti. = deriv. da titanismo. titanite, sf.
, mostrava i due grandi santi a gittarsi da monte a monte, scambiando, i