[16-xii-1946], i: c'è da dopendo ciò ch'ancora ne sia occorso
-fuori di sinistro-, al riparo da intemperie. = voce dotta, comp.
intemperie. = voce dotta, comp. da sinistra e dal suff. gr. -oeiòfig
su qualcuno o su qualcosa: cede da destra verso sinistra; che si muove in
avverso (la fortuna). fausto da longiano, iv-58: la fortuna invidiosa,
la cosa era naturalissima, e non era da prenderla in sinistra parte.
infelice guerra, e sempre quanto risposi fu da tutti contrastato, da molti in sinistra
quanto risposi fu da tutti contrastato, da molti in sinistra parte voltato, da alcuni
da molti in sinistra parte voltato, da alcuni tenuto a vile, come se
: la filosofia di hazard, impersonato da un superbo james caan, è che
. zool. che si avvolge a spirale da destra verso sinistra (un organo o
alle conchiglie univalvi che hanno la spira volta da sinistra a destra quando vengon poste in
voce dotta, lat sinistrorsus, comp. da sinister (v. sinistro) e
adeguatamente indennizzati). = deriv. da sinistro. sinistrosità, sf. nel
mezzi pubblici. = deriv. da sinistroso. sinistroso, agg. che
a incidenti. = deriv. da sinistro. sinistròstate, sm.
= voce dotta, comp. da sinistro e dal tema del gr. igieni
.). = deriv. da sinistra. siniure, v.
civiltà cinese. = nome d'azione da sinizzare. sinna, v. sèna
palazzo. de amicis, li-m: da canale in canale, di ponte in ponte
si spande / sì chiaro il suon da gli etiopi a l'orse, / gli
è seguita per lo più dalla prep. da). firenzuola, 357: era
? mazzini, 12-96: ricevo ora da berna tre numeri del « nouvelliste »,
abbandonatelo questo arrogante, che ardisce trattarvi sin da vassallo sugli occhi de'vostri vassalli.
servizio alla patria abbiano alcuni uffizi civili da esercitare sinanche in paese straniero. massaia
straniero. massaia, x-38: occupato da tanti anni a dirozzare questi barbari,
se tantoché. giacomo da lentini, 40: i'mi sto in
comune e ne'rami divisi, purché ciascuno da sé scarichi copia eguale d'acqua come
- sino alla morte-, in modo tale da ridurre in fin di vita (e
, sino ad ades = deriv. da fino2 (v.), con sovrapposizione
de'maestri in essa descritti sono stati da me conosciuti e praticati familiarmente; e
e degli altri ho avuto recenti le memorie da quelli che con essi hanno conservato,
ciò sono allora molto malvagie le malizie da parte del sangue, cioè febbre sinoche,
ed è appellata sinoca putrida. bono da ferrara volgar., 189:
chi gli porta sono curati dalla sinoca e da calde infermità dizionario di sanità,
dal lat. mediev. sina 'cina'e da un deriv. da centro (v
sina 'cina'e da un deriv. da centro (v.).
non eccedessero i limiti della tassa sinodale da verificarsi innanzi ai tribunali. -esaminatore
dotta, lai tardo synodalis, deriv. da synòdus (v. sinodo).
cui si espongono i motivi degli statuti da essi sottoscritti nel sinodo e la loro
al loro metropolita, per le spese da farsi nel sinodo provinciale; come anco il
e della famiglia degli scarabei, stabilito da fabricio. quest'insetti nel nord dell'europa
dal gr. ovvoòixóg, che è da otivoòog (v. sinodo1).
ittiol. famiglia di pesci scopelidi rappresentata da 35 specie marine, con mascella superiore
con mascella superiore non protrudibile e formata da soli premascellari. = voce dotta,
'accordo, concerto', comp. da crirv 'con'e 4>6f) 'suono'.
, del governo centrale della chiesa costituito da circa 200 vescovi, eletti dalle singole
non sottoposte ai patriarcati; fu istituito da paolo vi nel 1965 (per lo più
al 1917, consiglio composto per metà da ecclesiastici e per metà da laici,
composto per metà da ecclesiastici e per metà da laici, istituito da pietro il grande
e per metà da laici, istituito da pietro il grande in sostituzione dell'antico
dirigente, il consiglio ecclesiastico superiore instituito da pietro il grande che non volle conservare
vi sforzaste di avventarle sulla ortodossia governata da un sinodo che è un senato in
. xvi nelle comunità riformate francesi, da cui passò a tutte le chiese riformate
assemblea legislativa annuale formata in pari numero da ministri del culto e da laici,
pari numero da ministri del culto e da laici, con potere deliberativo.
... quel sinodo è formato da tredici barbi, né più né meno.
ricorrenza del sinodo vengono qui a soggiornare da milano o da roma. -per
vengono qui a soggiornare da milano o da roma. -per estens. codice
, i-5-258: il pranzo è così succulento da far venire, pur colla distinta,
, sì perché la luna era poco meno da la regione del sole, ovvero nel
(femm.), comp. da crirv 'con'e óóóg 'strada, percorso'.
denti serrati', sostant 'dentice', comp. da o6v 'con'e òóotig 'dente'.
ouvoòovmig [aidog], deriv. da cmvoòovxlg (v. sinodonte).
. medie. malformazione congenita, provocata da uno scarso sviluppo dell'osso frontale con
in seguito considerata come una formazione plurima da un'unica gemma. lessona,
. crt » voixo?, comp. da crov 'con'e olxog 'abitazione, sede'
= dal fr. sinologie, deriv. da sinologue, (v. sinologo).
siamo sinologi di professione, ma è evidente da queste prove che in cina il livello
dal lat. mediev. sina 'cina'e da manìa (v.).
i reumatismi. = deriv. da sinomenio-, voce registr. dal d.
del giappone e della cina, rappresentato da poche specie da cui si ottengono alcuni alcaloidi
della cina, rappresentato da poche specie da cui si ottengono alcuni alcaloidi usati come
unione di un gruppo di persone vincolate da un giuramento in un processo, in
dotta, gr. ouvcdnoola, comp. da cri>v 'insieme'e dal tema di ò
di perfezione. = denom. da sinonimo. sinonimìa, sf.
... che dovrò riportare una specie da lui descritta, io non farò se
del gr. auvamjjila, deriv. da auvàm) \ k>5 (v. sinonimo
mese. tommaseo, lxxix-ii-15: ho da compilare per lo stella il 'dizionario dei
un sinonimista. = deriv. da sinonimo. sinonimità, sf.
a tutti. = deriv. da sinonimo. sinonimizzare, intr.
dire a bastanza. = denom. da sinonimo, col suff. frequent.
, espressive o stilistiche. marsilio da padova volgar., ii-xv-5: elli non
l'autorità di f. ambrosoli riportata da niccolò tommaseo (giudice in materia di
naturale. = nome d'azione da sperare1. sperante (part.
. - anche sostant. francesco da barberino, iii-6: li cinque templi su
speranza c'ho d'avere, / e da quel tempo avess'io de le pere
grazia al suo signore / che sarebbe da lui stimato degno / che la figliuola sua
nella visione beatifica di dio. uguccione da lodi, v-152-191: se nui avem en
se'di speranza fontana vivace. felice da massa marittima, 32: ponete la mia
a noi donata e infusa in noi da dio. rosmini, xxl-283: la ragione
: bisogna a noi avere uno continuo adiutorio da dio, e massime uno continuo lume
40): dico che quando ella apparia da parte alcuna, per la speranza de
amerà con isperanza d'essere solo amato da lei lunga stagione. la loro natura
cor, dolze mio bene, / da po'che sol con teco si contenta,
accorgendosi di ciò, ha nel principio da troncargli ogni speranza, non gli dando alcun
ogni speranza, non gli dando alcun appicco da qual nasca speranza. loredano, 2-i-67
. pirandello, 8-2002: chi sa da quanto tempo frenavano, dentro, le smanie
errori e più dannosi nelle deliberazioni procedano da non saper bene le forze e il modo
un sentimento esclusivo e totale. francesco da barberino, i-25: non vi vò né
sani e tonino colle- vatti, definiti da micòl come le due 'speranze'del tennis ferrarese
mondo sono ree. -cadere da speranza: perdere la fiducia in una persona
cesare volgar. [tommaseo]: da questa speranza caduto in- duziomaro, non
sostanza, / e che un tal don da voi gradito sia, / l'alta
speranze anch'egli, che è travolto da una passione ossessionante per una donnetta da
da una passione ossessionante per una donnetta da poco, una ballerina, una che è
in isperanza che, mossa vostra altezza da quella singoiar e ineffabil bontà con la quale
mie dolce. 0 ladri gesti, / da far star febo e le montagne gire
. ant. espérancé), che è da esperar (v. sperare).
cesso. baiatri, i-77: potrò sperar da voi misericordia? manzoni, pr.
ho nessun parente, sia pur lontano, da cui sperar qualche cosa. e.
, 173: non vi fosse inferno da temere, né paradiso da sperare, non
vi fosse inferno da temere, né paradiso da sperare, non porta forse la spesa
dai mali della vita. tommaso da faenza, xvii-108-28: lo meo cor è
toscana già aride e in istremi, da sperare sterelità e fame. boccaccio,
speranzati e poi traditi in certo modo da te, non essendone stati soccorsi con tanta
del duomo? = denom. da speranza. speranzato (part.
nel suo pretorio egli solo fu assalito da una straordinaria peste, per cui bollendogli
soldati con molti ufiziali, speranzato verisimilmente da alcuni malcontenti che gli sarebbe riuscito facilmente.
(1847). = deriv. da speranza. fortare, rassicurare facendo
, a poco a poco vien tratto da sutul nelle più interne parti del regno
affetto della vita. = deriv. da speranza. speranzosaménte, avv. in
che gridò: « che c'è da gettare alla grande fiamma? » cicognani,
, ma che proprio sia bello e da ripetersi come oggi si ripete, io non
volli togliere agli uomini, che venivano da me tremorosi e speranzosi, anche quest'
-assol. pascoli, i-141: sperano da lei i giovani: e lo dico io
del popol doloroso, / che sol da voi riposo / dopo dio spera. idem
nuovo corso socialista. = deriv. da speranza. sperare1 (ant.
quello che cotidio cria / remedi. guidotto da bologna, 1-83: troppo séte semplice
male udita fui; / né mai risposta da vole. sperar mi
morte piu ameria. s. caterina da siena, v-194: la speranza procede da
da siena, v-194: la speranza procede da amore, ché sempre la creatura spera
262: virtude abrazzi, il vizio da sé limi, / e speri in quel
nel bisognoso tempo. s. bernardino da siena, 2-i-138: sperate in dio e
14-314: speravamo anche in una liberazione da parte dei partigiani, durante il transito sull'
= dal lat. sperare, denom. da spes (v. speme).
baldovini, 3-40: guatami ben che da ugni banda i'spero, / tanto
e sciupo. = denom. da spera1. sperartèria, sf.
sperata di sole. = deriv. da sperare2. sperataménte, avv.
speranza. = agg. verb. da sperare1. sperato1 (pari.
ha vita; la dilazione reca infiniti favori da principio non sperati e non cognosciuti.
degli albanzani, ii-619: quegli, mossi da non sperata allegrezza e appena potendo stare
fidato (una persona). betto da pisa, 338: madonna, penso forte
prevedere. = nome d'agente da sperare1. speratura, sf.
in controluce. = nome d'azione da sperare2. sperauòvo, sm. (
per la speratura delle uova, costituito da un cilindro di cartone provvisto di una
lor ingiuste. = nome d'azione da sperare1. sperchèo, sm.
, e della tribù degl'idrofiliani, da fabricio stabilito ed adottato da latreille,
degl'idrofiliani, da fabricio stabilito ed adottato da latreille, i di cui tarsi filiformi
spércio, spérct). region. trafiggere da parte a parte, trapassare (in
-per estens. cacciare un occupante straniero da uno stato. mazzini, 77-123
, parte oro, parte carta, da ó. zanichelli; non perderle o sperderle
. ferrari, 231: questa volta passiamo da un maestro a un discepolo volgare,
, 16-274: non era quella la notte da sperdere e smemorare le forze ai cui
quasi la bellezza fosse di cose belle, da chiapparsi colla ragna come gli uccelli a
pellico, 2-486: era notte: sperdevasi da varie parti la colpevole moltitudine.
una sconfitta in una tenzone. giacomo da lentini, iii-107: madonna, in voi
che andranno a occupare bologna. ha da viaggiare in buon ordine, senza bagnarsi
persona). fenoglio, 5-i-1698: da terzino me la cavavo benissimo, ma se
ex-, con valore intens., e da perdere (v.); cfr
, dalla paura, dallo sperdimento, da qualcosa che era diventato troppo livido e
alla giornata. = nome d'azione da sperdere. sperditìccio, agg.
rimandati via. = deriv. da sperdere, sul modello di raccogliticcio (v
circonvallan. = nome d'agente da sperdere. sperdizióne, sf.
cesarotti, 1-ii-204: = nome d'azione da sperdere.
principali vie di comunicazione, circondato da ampi spazi, in condizioni di isolamento
. non è tanto sperduto nel tempo da non lasciare larga traccia della propria esistenza
come uno sperduto, d'improvviso assaltato da una muta di cani. deledda, \
mi creda così bue e villanzon tristo da non ringraziarti del libretto che tu dici.
pallido e sperduto nello sguardo, guardare da quella loggetta in un mattino i boschi
aveva un aspetto tanto sperduto e offeso da parere una servetta messa alla porta.
thovez, 1-207: questi salari rappresentano da sei a dieci volte quelli dell'anteguerra.
l'importanzadel capitale e del lavoro variano moltissimo da caso a caso. arbasino, 9-24
? = nome d'azione da sperequare. dirle la mia ammirazione
spereggianza. = deriv. da spereggiare per sperciare, col suff. dei
ha tal conoscenza. = denom. da spera1, con suff. frequent.
. ex-, con valore privai, e da perequare (v.).
quella italiana, è... rappresentata da un potere contrattuale che poggia su masse
povertà, dal caro dei viveri, da pesi tributari oppressivi, sperequati, mal
sperequatrice. = nome d'agente da sperequare. sperequazióne, sf. mancanza
exr, con valore intens., e da perfonnare per perfondare (v.)
materassi! = voce espressiva probabilmente da connettere con fottere. spòrga1,
, in partic., padovana, forse da connettersi con aspergolo 'aspersorio', per il
, con valore intens., e da perca1 (v.) con lenizione.
] nel furore tuo. s. bernardino da siena, 2-ii-1368: quando piacque poi
forse capace di spergere quelli non generati da lui? -ridurre in miseria.
saranno sempre necessitosi e non avendo cose da perdere gli abitatori si mescoleranno sempre in
riferimento alla redenzione dal peccato originale operata da cristo). laudario di santa maria
, sua peccata spergo. santa caterina da siena, i-37: vi prego per
dissipare, scialacquare. 5. bernardino da siena, 2-ii-962: se fusse sua tutta
datrice. = nome d'agente da spergere1. spergiura (sperduta)
ricevuto medea lo spergiurabile sara- mento [da giasone], amendue entràro nel letto.
. = agg. verb. da spergiurare. spergiuraménto, sm.
spergiuramenti meritevolmente ingannino le spergiure. paolo da certaldo, 286: hanno fatta quella
. = nome d'azione da spergiurare. spergiurare (ant speriurare
che a sua volta è comp. da per, con valore privativo-detrattivo, e
dio. = nome d'agente da spergiurare. spergiurazióne, sf.
spergiurazioni. = nome d'azione da spergiurare. spergiuro1 (ant.
che a sua volta è comp. da per, con valore privativo-detrattivo, e
valore privativo-detrattivo, e un deriv. da ius iuris 'diritto, patto giurato'.
colga. buti, 1-684: è da notare che... la luna è
perfettamente speriche. = deriv. da sperai. rio, sprequró)
mantenuta. anonimo genovese, 1-1-259: da furti, engan e da boxìe, /
, 1-1-259: da furti, engan e da boxìe, / spezuri e traitorìe /
volgar., 6-498: iup- piter da alto sen ride de li sperguri de li
sperguri vani. = deverb. da spergiurare. spèrgola, sf.
-o padrone sete voi solo? -accompagnato da tanto desiderio che sarebbe uno esercito. -siate
spergere), con riferimento ai semi sparsi da tale pianta. spergulària (spergolària
.]]: 'spergularia': nome generico da persoon dato all'arenaria media'di linneo
ovaia con cinque stili e de semi cinti da un margine membranoso; ma un tal
lat. scient. spergularia, deriv. da spergula (v. spergula);
fluorescenza azzurra. = deriv. da spergula. speriare, v.
s'ella potessi. = deriv. da sperico. spòrico, agg.
la terra debbia essare coperta entomo entomo da l'acqua secondo l'acua ch'è
l'acua ch'è coperta entomo entorno da l'aere. i. alighieri, 138
ex-, con valore intens., e da pencolare sue situazioni; pratica del mondo,
, i-94: ella era abbastanza saggiamente egoista da gli sono buone egli [il
sono ree non usa. sottrarsi e da difendersi allorché l'avventura che le piaceva di
era sparta, / = deriv. da spericolato. del suo sapere e
nelle rappresaglie e nelle scorrerie, era iacopo da cessole volgar., 1-35: si conviene
porco a calandrino; fannogli fare la sperienza da disse: « ohimè, son rovinato
visi maninconici pronosticavano semche, soffiandogli esculapio da quella parte dove sta il cuore,
ex-, con valore intens., e da un deriv. da pericolo (v
., e da un deriv. da pericolo (v.).
quelle sperienze e quei cimenti che da un secolo in qua si van facendo per
e della forza di teseo di- fausto da longiano, iv-231: o tu conosci il
zucchi mettesse le mani in alcun africciardo da cortona, 1-48: non vi fidate di
sfiducia. = agg. verb. da sperimentare. sperimentabilità, sf.
derivato dall'esperienza; empirico. domenico da montecchiello, 2-86: tutte queste cose che
chiara e sperimentale di dio, chiamata da noi con metafora visione, perché fra tutti
osservazioni sperimentali, per lo più fatte da altri intorno le operazioni della natura. romagnosi
una nuova collana che forse si farà diretta da vittorini, libri più 'sperimentali'di autori
alfabeta », giugno 1983]: da noi del gruppo 63... si
principio di autorità rappresentato dalla bibbia e da aristotile: si scoprì infatti che nel
del novecento, scelta e sperimentazione, da rinnovare e riproporre continua- mente, sempre
di sperimentalismo sprovveduto non potrebbero esser seguiti da alcuna restaurazione. uno stile non si
cosa come sta. = deriv. da sperimentale. sperimentalista, agg.
sperimentale, fondato nel sec. xvii da f. bacon (1561-1626) e g
: una risposta... è venuta da john dewey, già discepolo di william
esserne sopraffatti. = deriv. da sperimentalismo. sperimentalìstico, agg. (
sue atmosfere sperimentalistiche. = deriv. da sperimentalista. sperimentalità, sf. propensione
abbonda tanto in vitali e contraddittorie virtualità da lanciare agganci verso tutte le direzioni,
un periodo di larga sperimentalità, tutto da gestire. = deriv. da
da gestire. = deriv. da sperimentale. sperimentalménte, avv.
la virtù. = nome d'azione da sperimentare. sperimentare (ant. spermentare
si sono avute di recente. fausto da longiano, iv-184: tu nascesti per stare
passati. leopardi, iii-1091: partirò da napoli il più presto ch'io possa,
vera / che i ciechi al buio son da quanto noi. b. croce, ii-7-20
iù dalla misera leandra erano isperimentate. da porto, 1-303: on altra sorte
perché quelli che hanno ricevuti i denari acquistati da altri li spendono più liberamente, come
e questa è che la vita fu da me sperimentata un bene. 2
il giudice unico di cui tanto e da tanto tempo si ciancia in italia non parve
tanto tempo si ciancia in italia non parve da sperimentare in colonia.
sentisse forza e voglia di spendere, da che si diletta di sperimentare le forze elettriche
centrifuga nel moto circolare de'corpi accennata da descartes e sperimentolla più grande ne'cerchi
in talunibronzi giapponesi, la patina (mirabile da quanto quella dei più bei bronzi di
sotto una data luce. francesco da barberino, ii-398: o per men doglia
l'antico avversare, / ma libera da lui che sì la sprona. mazzei,
6-27: il mio cuore l'hai sperimentato da vicino. pirandello, 7-99: avendolo
mesi d'estate infagottato nel suo vestitino nero da prete, gli stava intorno la gente
le intenzioni di altri. n. da ponte, lii-9-149: quando si sia sperimentata
voglia portar la corazza, / e da quel tempo cominciò armarsi / e in giostre
. = agg. verb. da sperimentare. sperimentato (pari.
la verità, non dettami o persuasami da qual si sia persona, ma operata e
s'usano, sono assai buone, da molti sperimentate con assai buono successo.
, ecco invece un'altra soluzione sperimentata da altri scrittori italiani: cioè di recuperare
di recuperare quella tensione esistenziale e storica da cui abbiamo preso le mosse, cercandola
muratori, cxlv-4-138: proveremo nelle ville da basso le tirannie sperimentate da'parmigiani nel
: molte migliaia di sperimentati soldati capitanati da un generale di molto valore,..
avrai tu per male a esser trattato da capocchio. oliva, i-1-323: tanto occorre
chiari, i-197: madama giacinta parlava da donna sperimentata del mondo. leopardi,
in un'occhiata. pirandello, 7-256: da savia donna, provata e sperimentata nel
si iniziasse con un 'potage'. -temprato da prove difficili o dai pericoli incontrati e
si possa fare, acciocché, sperimentati da tanti pericoli, si accordino gli assediati
più sperimentati. 6. dimostrato da concreti atteggiamenti o fatti o dal fatto
nuovo schermirvi con dire che l'averle ritrovate da sé cagiona maggior letizia, perché quella
i quali lavorano in laboratori o gabinetti installati da grandi ditte industriali. g. morselli
sperimentatori sociali. gramsci, 1-13: è da porre in rilievo l'importanza e il
conforme ad esse, cioè funzionano quasi da 'sperimentatori'storici di esse concezioni.
boci. = nome d'agente da sperimentare. sperimentazióne, sf.
, quale risultato di anni di sperimentazione da parte degli ingegneri del nrl g. masini
prodotti nuovi. r. foglie variegate provengono da malattie delle piante, eppure ubaldi [
di una complessa programmazione, non scevra da continui mutamenti di prospettiva sul piano metodologico
sul piano metodologico, via via suggeriti da una prima fase di sperimentazione didattica.
ma migliorerebbe. = nome d'azione da sperimentare-, cfr. fr. expérimentation
.?? domenico da montecchiello, 2-66: acciocché così per essa
, 166: ogni minuto fugge diverso da quello che gli subentra: ogni germe
manganelli, 18-53: un fossato scavato da ragazzi per gioco, per traffico di francobolli
men lodata, e che dovesse riuscire da meno che raffaello. 3.
guglielmini, 2-317: avendo lo sperimento da me fatto circa la proposizione del signor
ratificata la stessa cosa che la dimostrazione da me in quel luogo recata. p.
eletrici dal remeur, dal nollet e da altri di que'filosofi fran- zesi.
... e dopo tale sperimento visibile da tutti si aspettano dalla clemenza del re
essere stato provato, tolta la prova da molte republiche, le quali a'nostri
di corseggiare sui legni di genova infesti da tanto! einaudi, 463: i lettori
derivano). tommaseo, 11-104: da quella fede affettuosa e sapiente [del
e sapiente [del manzoni], da quella potente e pensata semplicità, da quella
, da quella potente e pensata semplicità, da quella verità di natura non soffocata dai
bacchetti, 2-xix-15: il duecento trasse da sé e su gerghi e vernacoli e dialetti
, siriaca e araba, traducendo francamente da ciascheduna di dette lingue qualunque libro o medaglia
biblioteca di venezia, non per anche tradotte da alcuno. -il tentare dio.
dimostrazione esteriore, anche ostentata. francesco da barberino, i-322: dico di quegli appresso
indolenza è conosciuta, ammirata e dimostrata da milioni di sperimenti. 9.
pesci. = etimo incerto: da confrontare con oland. medio spierlinc,
ex-, con valore intens., e da periato2 (v.).
ex-, con valore privat., e da perlatura2 (v.).
ex-, con valore intens., e da un deriv. dal lat.
iorni. = nome d'azione da sperlongare. sperlonganza, sf.
ne. = deriv. da sperlongare, con il suff. dei termini
ex-, con valore intens., e da perlongare (v.).
ex-, con valore intens., e da un accr. di perlungo (v
costituito dal liquido spermatico propriamente detto e da una parte corpuscolare che vi è sospesa,
/ crea natura un velenoso verno. bono da ferrara volgar., 244: il
ma quel pezzo di carne che proviene da quello spermate è materia propinquissima. soderini
gr. ojtéejia -atog, deriv. da omeigio 'semino', di origine indeur.
, di colore biancastro, costituita da cere (e soprattutto da alcool cetilico)
costituita da cere (e soprattutto da alcool cetilico), che solidifica
che solidifica all'aria, ricavata da una cavità esterna del cranio di
(v. sperma) e da àxqaata 'cattiva mistura'. spermadótto, v
. o-tiépp-a (v. sperma) e da agglutinazione (v.).
. testicolo. = deriv. da sperma. spermatàngio, sm.
. che si riferisce allo sperma; costituito da sperma; seminale. g.
la natura perché si smaltisca, ancora descende da le vene per certe vene ordinate a
nudrimento, che discende ai vasi spermatici e da essi vasi si infonde nello stesso sperma
margherita luisa d'orl'eans, 175: da buon luogo ho sentito che la malattia
, cioè una scolazione naturale che viene da debolezza de'vasi spermateci. r.
spermatiche', in numero di due o tre da ciascun lato, quelle le quali terminano
, non ostante per gli angusti orifizi che da quelle parti comunicano col canale dell'uretra
gr. ajcequaxixóg, de- riv. da ojiégna (v. sperma); cir
. biol. cellula aploide che deriva da uno spermatocito di ii ordine ed è a
sapere [31-v-1949], 156: da una prima divisione riduziona- le..
nel processo meiotico, si hanno due 'spermatidi'da ciascun spermatocita, quindi in
eia ciascun spermatogonio. = deriv. da spermàtide, col suff. dei dimin.
principio immediato del regno animale, indicata da vauquelin e da lassaigne scoperta nel liquore seminale
regno animale, indicata da vauquelin e da lassaigne scoperta nel liquore seminale de'bruti
molti piedi. = deriv. da sperma, col suff. dei verbi frequent
delle spermatocisti. = comp. da spermatocisti ed ectomia (v.).
a una blenorragia. = deriv. da spermatocisti. spermatocito (spermatocita),
secondari; spermiogenesi. = comp. da spermatocito e genesi1 (v.).
onégjia -axog (v. sperma) e da cromatina (v.); è
onépiia -axog (v. sperma) e da gamete (v.);
orcégna -axog (v. sperma) e da genesi1 (v.).
orcégna -axog (v. sperma) e da [protó \ gonio (v.
partire dal protogonio. = comp. da spermatogonio e genesi1 (v.).
oitégna -axog (v. sperma) e da lipasi (v.).
, 1-iii-4216: 'spermatoloba': fenomeno presentato da varie piante le quali lanciano i semi giunti
a -axog (v. sperma) e da xóyog 'discorso, trattazione', forse sul
<; (v. sperma) e da plasma (v.).
involontaria e spontanea di sperma, prodotta da un eccesso di continenza e talora da
da un eccesso di continenza e talora da uno stato di debolezza delle vescicole seminali
ojtégna -axog (v. sperma) e da od ^ a (v. soma2
cmégna -axog (v. sperma) e da tossina (v.); è
motilità (e quello dell'uomo è costituito da una testa, che contiene il nucleo
, che contiene il nucleo genetico, da un collo da cui si genera il
contiene il nucleo genetico, da un collo da cui si genera il movimento e da
da cui si genera il movimento e da una coda flagellata). tramater
. aicégna (v. sperma) e da ectomia (v.).
= deriv. da spermio. spermicida, agg. (
biol. spermatico. = deriv. da sperma. spermidina, sf. chim
dallo sperma umano. = deriv. da spermina-, voce registr. dal d.
. canale deferente. = comp. da sperma e dótto o dutto (v.
del sangue. = deriv. da sperma. spèrmio, sm.
emettono il loro seme. questo è costituito da un liquido fluido, che nell'aria
= voce dotta, comp. da spermio e dal gr. xùxog 'cellula';
. = voce dotta, comp. da spermiocito e dal gr. ygà ^ a
dutto. = comp. da spermio e dótto (v.).
. spermatocitogenesi. = comp. da spermio e genesi1 (v.);
. spermatogonio. = comp. da spermio e [proto] gonio (v
= voce dotta, comp. da spermio e dal gr. veruna 'disegno,
= voce dotta, comp. da spermio, dal gr. loxtov 'tessuto'e
spermio, dal gr. loxtov 'tessuto'e da genesi1 (v.).
. = voce dotta comp. da spermio e dal gr. moig 'scioglimento,
. spermatolitico. = deriv. da spermiolisi. spermiolito, sm.
= voce dotta, comp. da spermio e dal gr. xlùog 'pietra';
degli spermatidi. = comp. da spermio e [protoplasma (v.)
artificiale). = comp. da spermio e semina (v.).
fecondazione artificiale. = comp. da spermio e teca (v.).
= voce dotta, comp. da spermio e dal gr. xexéajoig 'compi
confronti degli spermatozoi. = comp. da spermio e tossico (v.).
biol. spermatotossina. = comp. da spermio e tossina (v.).
). spermatista. = deriv. da sperma. spèrmo, v. sperma
. eritèma (v. sperma) e da coltura (v.).
v.]: 'spermoderma': nome proposto da decan- dolle per indicare l'integumento proprio
mammiferi dell'ordine de'rosicanti, stabilito da cuvier a scapito del genere 'arcto- mis'
, altri solitari in tane che si scavano da se stessi; e si nutrono di
. cmégjxa (v. sperma) e da [protoìgonio (v.).
. onégna (v. sperma) e da un deriv. da xùcng 'scioglimento'
) e da un deriv. da xùcng 'scioglimento'. spermolito, sm
. oitégjia (v. sperma) e da nevralgia (v.); la
. ajtégna (v. sperma) e da teca (v.). spernacchiare
ex-, con valore intens., e da pernacchiare (v.).
. ex-, che indica allontanamento, e da un denom. da perno (v
allontanamento, e da un denom. da perno (v.).
. fatto oggetto di disprezzo; rifiutato da tutti. niccolò del rosso, 269-1
mi risbaldo, / ch'e'ò spinto da vita il don ranbaldo ».
stracciato (un indumento). francesco da barberino, ii-383: veste à spernata /
spernata / ch'ell'è stata / da molti percossa. = dal lat.
disdegnare, vilipendere. francesco da barberino, iii-265: aviene spesso che tu
virtuose, anzi le spernano! niccolò da correggio, 1-318: questo consiglio pego
è vii cosa 'n un signor magnanimo / da l'ira vinto la giustizia spernere.
sua vita. -ripudiare, rimuovere da sé un atteggiamento. dante, par
, 7-64: la divina bontà, che da se speme / ognelivore, ardendo in sé
: la divina bontà, iddio, che da sé speme, scaccia e rimuove ogni
cecco d'ascoli, 433: levasi da le sette stelle eterne [dell'orsa]
3. mortificare se stesso. domenico da prato, lxxxviii-i-524: ve'che me stesso
storte, e percorrendo con una grinta da sopracciò lo spazio fra il bancone e
che indica separazione o allontanamento, e da un denom. da perno (v.
allontanamento, e da un denom. da perno (v.), con il
spregiato- re, detrattore. domenico da prato, lxxxviii-i-512: né altro vuol dire
loro loquacitade? = nome d'agente da spernere. spernùzzola, sf.
. marino, 1-7-28: contrapunteggian poi da l'altro lato / lo strillo e
di una forma * spiro, deverb. da spirare. spèro1, sm.
guariscono. = deriv. da sperone1. speronaménto, sm.
tale aggressione. = nome dyazione da speronare. speronara, sf.
.]: speronara: specie di battello da remi, e da vela in uso
: specie di battello da remi, e da vela in uso specialmente de'maltesi.
la scorsa notte è arrivata una speronara da palermo e la notizia della resa di
= dal sicil. spirunara, deriv. da spirimi (v. sperone1).
prodo e ardito uomo mis- sere niccolò da bigozzi speronò lo suo destriere verso de'nemici
, che valorosamente s'adoperava, passollo da un canto all'altro con la lancia.
il giorno della epifania.. carlo da sezze, iii-152: mi resta ora di
opprimere, tormentare. s. caterina da siena, 4: alquanti sonno che,
povero non perdona. = denom. da sperone1. speronaro, sm.
che per fucina. = deriv. da sperone1. speronata, sf. colpo
! » 3. urto dato da una nave a un'altra con lo sperone
speronata. = deriv. da sperone1. speronato (pari. pass
di battaglie. 3. rafforzato da contrafforti (un edificio). c
, ramo tagliato molto corto in modo da contenere una o due gemme. 7
a un comportamento. s. caterina da siena, lv-161: quella anima, speronata
, 225: l'amorevole serva, da le parole del caro patrone speronata e
le parole del caro patrone speronata e da pietà vinta, non gli occorse fare altra
detti speroni. = nome d'azione da speronare. speróne1 (ant sperane,
, incitandolo al galoppo; è costituito da un semicerchio provvisto di una rotella girevole
. anonimo romano, 22: uomini da cavallo, tutti cavalieri a speroni d'aoro
'l quale si batterà allora nel fianco da quel lato che si volta. viaggio
inargentato. nievo, 8: portava da mattina a sera sotto l'ascella una
a cavallo, aveva stivali e speroni da disgradarne un corriere di federico ii.
le rambatte della capitana nemica, passò da proda per la corsia fino a poppa.
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 512: le onde erano tanto
di roccia, che si diparte direttamente da una cresta montuosa o da una cima.
diparte direttamente da una cresta montuosa o da una cima. praga, 4-153:
binocolo militare di mio padre in modo da inquadrare lo sperone della punta di pesaro,
, ramo tagliato molto corto in modo da contenere una o due gemme.
di braccia quattro o cinque che si partano da detto muro e vadano infra il terreno
pone termine a qualsiasi avanzamento del fiume da quella parte. 7. bot
di uno sperone o di un corno da caccia; ne somministrano esempio il calice del
la ruota detta girella. giuseppe da capriglia, 50: il fusello della ruota
senza la stampa morirebbe d'inedia e finirebbe da se medesima. con la stampa in
dal frane. * sporo, che deriva da una radice indeur. che significa 'calcare
voce laziale, di etimo incerto, forse da connettersi con speronex.
e con una speronella se ne ha da far pezzi lunghi come un mezzo foglio
carta.. = denv. da sperone1. speronésco, agg. (
speroniere, caichi. = deriv. da speronex; il boerio attesta la forma venez
ciascuna zampa. = deriv. da speronez; il d. e. i
lo sperperamento. = nome d'azione da sperperare. sperperare, tr.
, che potranno e'trar poi / da noi? b. davanzati, i-389:
, 2-35: il sozzo morbo, che da francia ha nome, / nasicida,
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da perpero (v.
valore privativo-detrattivo, e da un denom. da perpero (v.), piuttosto
, o dall'agg. perperus 'sbagliato', da cui si potrebbe arrivare ad un verbo
mani è scarso tuttavia e sperperato di modo da fare impossibile un degno e ragionevole tentamento
ei divora. = nome d'agente da sperperare. sperperìo, sm.
dell'arte. = deriv. da sperperare. spèrpero, sm.
modo di vedere, gli sperperi provocati da incompetenza e cattiva amministrazione. 2
inventare ualcosa che sia già stato inventato da altri innanzi a lui. taucchi,
favori. = deverb. da sperperare. sperpètua, sf.
dura guerra? giusti, 4-ii-536: da questa parte i c'è proprio la sperpetua
fame. = deriv. da sperpetua. spersióne, sf.
di un gruppo di persone. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
riportato dalla balia, il quale, da essa diviso, mostrasi inquieto e piagnoloso
1-112: stàccami dal teatro, lèvami da questo bugigattolo e mi sentirei sperso, non
sperso. bonsanti, 21: da qualche chiesetta spersa sotto di noi, una
queste parole... sono state scritte da un il. locuz. essere sperso
, 7-503: un altro fatto era segnato da quell'arena miliardaria. la ricchezza anche
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da personalizzare (v.).
ripetitivo e affannoso; annullamento psicologico determinato da condizioni di grave costrizione, di dura
oggettiva. = nome d'azione da spersonalizzare. spersonato, agg.
2-222: accogli, brigata, una parola da uno che spersonato nel male del tempo
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un deriv. da persona (v.
privativo-detrattivo, e da un deriv. da persona (v.), col suff
, macilento. s. bernardino da siena, 2-i-557: egli disse: «
, con valore privativo- detrattivo, e da un deriv. da persona (v.
detrattivo, e da un deriv. da persona (v.).
= voce emil., deriv. da var. locali di sperdere, incrociato forse
spersore. = nome d'agente da una forma aferetica di aspergere (v.
con saggezza e dottrina. andrea da barberino, iii-305: ogni volta che 'l
tanto spertamente. = deriv. da espertamente (v.), con aferesi
ex-, con valore intens., e da [apertamente (v.).
esperienza. s. carlo da sezze, ii-287: operava nelli affari con
spertezza. bandi, 1-ii-205: era egli da modena e lesse lungamente nello studio di
corpo umano, arte venuta in fiore da poco. = deriv. da espertezza
fiore da poco. = deriv. da espertezza (v.), con aferesi
martello, 6-i-248: son io forse da men? son pertichevole / poeta anch'
eoe-, con valore intens., e da perticare (v.). sperticare2
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da pertica (v.
privativo-detrattivo, e da un denom. da pertica (v.).
alle sassate. = deriv. da sperticare1 sperticataménte, avv. in
tizzone, questo don bartolo scimpri, benché da pa recchi anni scomunicato,
recchi anni scomunicato, vestiva ancora da prete. = comp. di
doni, 135: non è egli da ridersene, quando si vede un gran
una fanciulla di una statura così sperticata da far paura? pirandello, 8-603: appare
. 4. figur. caratterizzato da forme, modi e manifestazioni esagerate ed
tu che sia ammazzata / questa bestia da uno o due di noi? / t'
desidererà che il figliuolo gli esca di casa da capo. 8. carissimo,
corona de'monaci, 90: sono da amonire quegli che sono sperti ne'peccati
g. morelli, no: è da credere che e'fusse giovane e che russe
disdegno. chiaro davanzati, xxvi-23: da ch'è così certo, / bene
20-87: moisè..., come da uomo sperto, tornando alla cella puosesi
tempo 10 non trovi pietanza. ricciardo da cortona, 13: alle volte [la
anche troppo'. = denom. da sperto1. spòrto1, agg.
austro gli assaggiano. s. bernardino da siena, 2-i-159: chi è quello che
fallaci dolcezze del mondo. s. bernardino da siena, 608: deh, povaretti
rifidare in voi medesimi! pigliate consiglio da chi è sperto delle cose del mondo.
consiglio, un comportamento). busone da gubbio, 1-197: conviensi a voi dirizzare
avverti, avverti! = deriv. da esperto (v.), con aferesi
s. v.]: 'sperto': da 'spergere': spérso o disperso.
ex-, con valore intens., e da pertugiato (v.).
brusor né afflizion né penna. = da un lat. volg. * sp
eoe-, con valore intens., e da perverso (v.). spervertire
ant. corrompere, depravare. bartolomeo da s. c., 25-7-7: la
ex-, con valore intens., e da pervertire (v.).
agg. ant. corrotto. bartolomeo da s. c., 173: li
, con valore intens., e da un deriv. da pergere1 (v.
intens., e da un deriv. da pergere1 (v.).
. anche -i). erogazione di denaro da parte di un qualsiasi soggetto (un
ispesa di ristoro in sua mano. giacomo da lentini, 57: ben li falla
annoverati i danari o dalla madre o da bonifazio, che saranno buoni per le
-tenore di vita. iacopo da cessole volgar., 1-43: udendo io
2. erogazione di denaro fatta da una pubblica autorità per raggiungere risultati di
tributi ne'bisogni d'esso, non cercando da lui altro premio che lo essere difesi
si debbino scompartire e repartire nella colta da imponersi ogni tre mesi. -spese
una determinata carica, in quanto distinte da quelle riguardanti il suo titolare. deliberazioni
si producono in tutti i bilanci, è da osservare che appunto perché i bilanci non
-spese straordinarie: quelle rese necessarie da eventi straordinari e imprevedibili e che quindi
filippo tedici per diecimila fiorini che ebbe da castruccio, ed ebbe la figliuola per
: vede e piange le sue entrate / da la spesa superate; / e fra
-conto, in partic. ragguardevole, da pagare. guerrazzi, 2-63: vi
libri parecchi... ho fatto copiare da mio cognato. einaudi, 4-52:
io gli do fiorini due larghi per ispese da roma costà. lettere di cortigiane,
pigliassin lite o scuse, se ti par da mandarvi un tavolaccio a pigliar la tenuta
andare a mangiare li gentiluomini suoi) da ducati quarantamila l'anno. leonardo mocenigo
di pensione per le mie spese cibarie da essermi somministrati dalle rendite del seminario.
di conti castellano del dugento, 30: da ventura avemo xvin soldi e le spese
. giuliani, ii-381: quando si trova da lavorare, si va anche solo per
mi vestite sì nobile / mente e da voi le spese ho sì magnifiche,
affamata gente / era quello un paese / da trovar buone spese / e da darsi
/ da trovar buone spese / e da darsi tampone allegramente. -nutrimento di
2-21 (61): frate lupo, da poi che ti piace di fare e
/ « io no agie avuto civo / da omo in terra vivo; / cristu
espressione fare la spesa). folgore da san gimignano, xxxv-ll-405: alla brigata nobile
mettervi dentro la spesa, poiché, da tempo la cesta di paglia, testimone
: 1 muli recano la spesa da calvene alle cucine. moravia, xi-74:
peccato (con riferimento alla redenzione operata da gesù cristo). cavalca, iii-218
: questa mondizia è... molto da cercare ed averla cara, poiché tanto
e per gli esborsi monetari per carta da bollo e simili), ai col-
un certo reddito lordo (si detraggono da questo per ottenere il reddito netto imponibile
14. disus. quantità d'acqua erogata da una conduttura nell'unità di tempo.
moto fu apposto a delitto ai veneziani da buonaparte e dagli storici adulatori di lui,
confessano che in quel momento stesso e già da lungo tempo prima si trattava di far
tutti e tre di dover trovar modo da ugnerei il grifo alle spese di calandrino.
ai pagamenti necessari, senza alcun rimborso da parte di altri; di tasca propria
a spesa e opera e ad uso comuni da più rami d'una famiglia, da
da più rami d'una famiglia, da consorti, da due famiglie di schiatta diversa
d'una famiglia, da consorti, da due famiglie di schiatta diversa per saldare
ori o adenti falsi, per fare rete da capo, fiori e ghirlande,.
romanelli. io il conosco per cattiva spesa da molto tempo. -dare le
come tal volta per masserizia si lieva da dosso l'uomo una bocca di un fante
: bisognando fortificare qualche concavità la quale da li torroni non potesse essere difesa, faccisi
machiavelli, i-iii-479: non ti abbiamo scritto da 3 dì in qua per non essere
molti in firenze, e taluni assai stimati da me, dichiararono che il 'dante'non
con larghezza, senza risparmio. bartolomeo da s. c., 31: né
reggere alla spesa, perché non ha nulla da parte. -rimettere le spese: ricuperare
, 1-60: quel ponte l'avevano costruito da poco e, per rimettere le spese
naturale... è amato grandemente da sua altezza e tenuto in guardia e spesa
-vivere a spese di qualcuno: farsi mantenere da lui, riceverne i mezzi per vivere
quantunque sia povero, ha tanto in mano da rendere a sé soggetti ancora i monarchi
a sé soggetti ancora i monarchi e da vivere a loro spese. cesari,
pel padrone. svevo, 6-571: avrò da fare qualche spesùccia e non potrò essere
, 48: io tengo che oggidì e da che mi ricordo io tali pompe e
pecunia], propr. 'denaro speso', da expensus, pari. peri, di
, 9-8: offerendose [un delfino] da esser spesacchiare, tr. ant.
spesa-pane, battutissimo. = comp. da spesa e pane (v.).
. b. davanzati, ii-381: spesava da cento monaci, che fuori andavano rade
fine comandar a'suoi cortigiani cne si spesassero da per loro in parigi. p.
segneri, 1-156: il medico è tenuto da legge certa di giustizia e di carità
la quale è la più sicura: da legge di giustizia, perché a tal fine
a tal fine è salariato e spesato da chi l'adopera. botta, 4-727:
giugno. = denom. da spesa. spesare2, intr.
al miglior uopo. 2. emanciparsi da un vincolo. imbriani, 4-173:
posti de sopra, essendo de odore unto da flaviano, pro- consulo de africa,
, con valore privativo-detrattivo, e da pesare (v.).
voce di area genov., deriv. da spesa. spesato (part.
sostentato, fornito di vitto e alloggio da altri. boterò, 9-30: il
spesati di tutto, alla ricerca di quadri da lanciare. jahier, 2-13: tutto
essi fan sì che vi sieno chiamate fin da lontani paesi, salariate, spesate,
, ed essi che vi sieno ascoltate da somma calca di gente con più attenzione di
, 1-xxv-215: mercenario, spesato ora da alessandro, già da filippo, così t'
, spesato ora da alessandro, già da filippo, così t'ho chia
di vergiù. = deriv. da spesa. spesino, sm.
, il cucito. = deriv. da spesa. spéso (part.
temo che sian lacciuoli intorno tesi / da colui ch'opra mal con sorda lima
lima, / e mi faccia parer da falsa stima / utili i giorni forse
di quiete... non possono essere da me certamente spese in migliore occupazione che
mestiere, che anzi ne chiamò n da goa ad essergli compagni due altri assai più
sapere che un individuo fu tutt'altro da quello che appariva;... dw
], 7493: del nome speso da sergio razzoli nella emissione delle cambiali in
porzione del speso nel fabbricarlo, il che da auesto non si può ricusare. p
-approvare, assicurare allo speso: prestare da parte degli esattori, che a genova
andare fin tanto che verrà a spesularsi da terra e come egli s'alzerà,
ex-, con valore intens., e da un denom. da pesolo (v
., e da un denom. da pesolo (v.).
cagione della lave. = deriv. da spesa. spessaménte (spesaménti,
ripetutamente, continuamente. giacomo da lentini, xxxv-i-64: spessamente disio e sto
trattati in un discorso. guidotto da bologna, 1-88: è un'altra sentenzia
sono dette in una diceria, si raccolgono da sezzo in un luogo, acciocché si
si dice. = nome d'azione da spessare1. spessante (part.
sopra i membri genitali. ed è da sapere che certe cose sono che spengono
: gira lo sole il vapor levando / da questa terra verso il bel sereno,
: essendo vapori grossetti, se quivi sono da venti contrari spessati e da sé medesimi
quivi sono da venti contrari spessati e da sé medesimi e dal freddo ristretti o dall'
dossi, iii-235: non son più da mio zio, in quella bassura di
4. frequentare un luogo. francesco da barberino, 94: comincia costei a spessar
, ma o per mancanza d'acqua da sollevare, o per soverchia forza e veemenza
e 'l porto si manifesta già più da presso e 'l tempio appare nella rocca
dotta, lat. spissàre, denom. da spissus (v. spesso1);
2. roccia intrusiva filoniana costituita da un pla- gioclasio acido associato con un
. = agg. verb. da spessare1. spessato (part.
, sono i sughi d'alcuni frutti spessati da per loro al sole o al fuoco
e spessata. 2. cosparso da una grande quantità di rilievi (una
spesavia. = comp. da spesso1 e via (v.).
lat. spissatìo -ónis, nome d'azione da spissàre (v. spissàre1)
era e non fosse ricevuto al luogo da sedere da'nobili che v'erano, per
questa figura. = nome d'azione da spesseggiare. spesseggiante (part.
-per estens. infittirsi (colpi d'arma da fuoco, percosse). - anche
parti. -affrettarsi. bartolomeo da s. c., 294: li
. sacchetti, 68-18: avendo uno chiovo da cavallo allato, ritorna verso la via
non sentimo spessegiar le stri da, / ben ch'io fosse smarida,
metafore... non è già da credere che fossero suggerite soltanto dalla caccia
del boiardo, del pulci e dal cieco da ferrara... spesseggiano desinenze di
le gradinate di monaco spesseggiano i monumenti come da noi i paracarri sulle strade provinciali.
più spesseggiano sono le pasticcerie e le 'sale da barba'. piovene, 7-347: innumerevoli
vicina. si capisce e si sente da tutto: dallo spesseggiare sempre maggiore dei fabbricati
spessiare li procacci e camini. giovanni da samminiato [petrarca], i-142: il
il vantaggio e spesseggiando il lanciar delparmi da alto, davano loro assai piu ferite,
lettere a una persona. francesco da barberino, 139: costui, con tutto
ha maggior contento del continuo aver lettere da noi, però gli scrivo spesseggiando la medesima
che siate spesseggiati dagli uomini. giovanni da samminiato [petrarca], i-239:
che l'abitazioni de'ricchi sieno spesseggiate da compagnoni e da servitori simulati. novella
de'ricchi sieno spesseggiate da compagnoni e da servitori simulati. novella di giacofpo,
novella di giacofpo, 9: non meno da boria che da amore mosso, cominciò
, 9: non meno da boria che da amore mosso, cominciò a spessegiare le
forma delle proprietà stesse tanto che da immobili e non mercatabili divengano l'uno e
le circonda. = denom. da spesso2, col suff. frequent.;
questi. = nome d'azione da spesseggiare. spessézza (spesézza,
piante nutrire a gran nutrimento. fausto da longiano, 21: per la grossezza
l'atmosfera del sole e non differenziati da essa se non per la spessezza minore.
furono che tennero che tale diversitade venisse da radezza e spessezza della sustanzia del corpo lunare
colonne. soderini, i-241: se da una parte si faranno le stanze grandi
all'uscita dell'aria debbono essere divise da sufficiente spessezza di roccia tale da resistere all'
divise da sufficiente spessezza di roccia tale da resistere all'esplosione. 3. abbondanza
iii-21: un dì moltitudine di cavalieri andava da roma a tivoli, e vedendo quella
luigini, xlv- 231: lasciando da canto che la chioma dèe essere ancora folta
gente romana. = deriv. da spesso1. spessicare, intr. (
di farne. = denom. da spesso2, col suff. frequent.
nel principio esser menato adagio, / poi da sezzo tener più spessicato.
a bataglia. = deriv. da spessamente, con ampliamento del suff.
ribellandosi? = nome d'azione da spessire. spessìmetro, sm.
basato sulla riflessione che le onde emesse da un generatore di ultrasuoni subiscono sul lato
. 2. strumento formato da una serie di lamine d'acciaio di
. = voce dotta, comp. da spesso1 e dal gr. néxpov 'misura'.
assurda momentanea inimicizia. = denom. da spesso1. spessita, sf. ant
, lat. spissìtas -àtis, deriv. da spissus (v. spesso1).
aria). montano, 383: da qualche altura più favorevole s'intravede bensì
volgar., viii-i2 (ioo): da tanta spessitùdine di spiriti è tempestata questa
, lat. spissitudo -inis, deriv. da spissus (v. spesso1).
sovente che razza di figli sarebbero potuti uscire da noi due: da quei suoi fianchi
sarebbero potuti uscire da noi due: da quei suoi fianchi lisci e duri, da
da quei suoi fianchi lisci e duri, da quel ventre biondo nutrito di latte e
latte e di sugo d'arancia, e da me, dal mio sangue spesso.
-vigoroso (il fuoco). folgore da san gimignano, vi-ii-145 (12-9):
o anche un determinato spessore, indicato da un avv. o da un compì,
, indicato da un avv. o da un compì, di misura); che
le cortecce spesse e aspre. benvenuto da imola volgar., i-137: lo dittatore
., iii-28: sarzana un poco rimosso da la rivera, novo e spisso castello
che ha adesso: barbetta e chioma da romantico, lenti spesse da erudito.
barbetta e chioma da romantico, lenti spesse da erudito. fenoglio, 5-i-2023: la
veniva [il vestito], credo, da una sartoria di torino, e mia madre
le doi tuniche de esso. la prima da là parte de dentro è nervosa.
parte de dentro è nervosa. la seconda da la parte di fora è carnosa,
spessa / erba fosse rimasta ivi abbattuta / da tempo antico. gozzano, ii-283:
ed ispida, che non era rasa da oltre due settimane, gl'infoscava la faccia
foco di spessa nube, quando piove / da quel confine che più va remoto.
e sei fila accoppiati insieme. niccolò da poggibonsi, cxxi-105: dentro per la
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 70: la città è assai
di pietra viva, merlate e munite da spessissime torri. g. gozzi,
a vedere un cieco guidato a mano da una femmina alquanto di lui più giovane
lui più giovane, la quale volea guidarlo da quella parte dove i gradini sono più
verri, 1-i-40: l'edificio era sostenuto da spessissime colonne. calandra, iii-227:
aquile ispessissime d'oro, e a vederlo da lontano faceva gran comparita, ma da
da lontano faceva gran comparita, ma da vicino era giallo, magro e di
e picciolini, ben proporzionati. bornio da sala, xxxviii-346: le guance son de
gioiendo sempre e onorando onore. bartolomeo da s. c., 5-1-5:
/ nostra zoglia renovi. s. caterina da siena, i-64: siate amatore della
, 1-217: egli pensa che i messaggi da fileno e biancofiore e da biancofiore a
i messaggi da fileno e biancofiore e da biancofiore a fileno sieno spessissimi. leggenda
a raffica (proiettili, colpi d'arma da fuoco). ugurgieri, 68:
che lo ferero de diviersi cuolpi. bianco da siena, 2-30: percosse spesse sentivi
: percosse spesse sentivi nel fianco / da quella gente dispiatata e ria. bembo
c. bartoli, 1-51-17: gli instrumenti da conficcare i pali sieno come si voglino
che la mattia di casalodi 7 da pinamonte inganno ricevesse. niccolò del rosso
-popoloso (una città). giacomino da verona, xxxv-i-639: la cità è granda
ugurgieri, 78: passiamo i mari commossi da le spesse terre. giovio, cli-iii-677
, cli-iii-677: tutta quella terra è bagnata da grandi e spessi fiumi. boterò,
verdura e vestite d'alberi, inaffiate da limpidi ruscelli e da spesse fontane.
d'alberi, inaffiate da limpidi ruscelli e da spesse fontane. giuglaris, 308:
costellato, gremito; frequentemente colpito (da intemperie). restoro, ii-113:
lo spesso della città e investendola poi da sud. -la parte interna del
ka me recrexe, e no serave da suffrire se no che l'amistade è de
gli aveva detto che o sarebbe consunto da dolorosa malattia nelle sue case, ovvero
questo e quel genere di piante riconosciuto da loro o creduto riconoscere, imposero ad
riconoscere, imposero ad essi nomi derivati da nomi d'uomini. -in rapida successione
più delle volte; ripetutamente. iacopo da lentini, 3: dunque, moriraio eo
noioso che ti caccia / si partirà da l'anima invilita. dante, purg.
nce stesse cum bona intemptione. ca'da mosto, 227: mangiano molto poco
/ quanto diversa, oimè!, da quel che pria / visto altrove il suo
i-243: verreste voi pure di spesso, da lungi a trovarmi, o non vinti
un superlativo: 'spesso e volentieri ricorro da lui. spesso e volentieri quel giovanastro fa
dolcissima liber- tade. s. bernardino da siena, 2-ii-1190: sappi che le.
passo spessino. = deriv. da spesso1, nel signif. n. 14
. pagar spesora a tavolerò. giacomo da lentini, 52: per sofrenza si vince
/ considerando vostra vita scura. tommaso da faenza, xvii-108-6: spess'ore l'
, e 'l pregione per pene. francesco da barberino, iii-91: aviene spessa ora
d'alta intelligenza. = comp. da spésso1 e óra (v.).
tramite suole intercambiabili. = deriv. da spessore, con il suff. dei nomi
ai due lati, in fasci legati insieme da viticci, finché non abbia raggiunto uno
intese in lingue a loro incomprensibili: da questo opaco spessore sonoro emergevano le cifre
, si leva / in cielo aperto / da molta oscurità, / da troppo /
aperto / da molta oscurità, / da troppo / spessore di caligini. fenoglio,
ripensarci. = deriv. da spesso1. spessorìmetro, sm. misuratore
. = voce dotta, comp. da spessore e dal gr. nétqov 'misura'.
stagnante. rebora, 3-i-242: fuori da questa cloaca scolastica che (dice lei
di puzzo soddisfatto! = deriv. da spesso1. spessura, sf.
quando di essi [lauri] si ha da far uno arboleto che fa molto bella
spessura della foresta = deriv. da spesso1. spessuto, agg. letter
pena nell'erbario. = deriv. da spesso1. c'è bisogno
so io. = denom. da spesa, col suff. frequent.
e scalfatume. = deriv. da spesa. spetacciare, tr.
ex-, con valore intens., e da un denom. da petaccia, che
intens., e da un denom. da petaccia, che e dal lat.
ex-, con valore intens., e da un denom. e non ha i
, 1-75: noe, noe, non da péto (v.), col suff
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da petalo (v.
privativo-detrattivo, e da un denom. da petalo (v.). spetalato
.. l'uno all'altra uniti da un festone di ellera e rose sfatte e
voce lucch. e pis., forse da spetezzare nel signif. di 'parlare con
altro. = nome d'azione da spetezzare. spetezzante (part.
banco. pataffio, io: di là da bari cominciò a bere: / 1'ho
, non orinano, non cacano, così da consentire ai tecnici di intervenire e rimettere
umile asinelio / del buon silen, da inverocondia punto / e dalla certa impunità più
della marescialla. = deriv. da spetezzare. spetezzatóre, agg.
». = nome d'agente da spetezzare. spetraménto (spiegaménto)
trovati. = nome d'azione da spetrare. spetrarcare, intr.
. ex-, con valore privai, e da un denom. da petrarca.
privai, e da un denom. da petrarca. spetrare (spettrare, spietrare
/... / cinti non sol da foco aspro, che spetra / ove
pietra focaia. marino, 7-248: da viva pietra, ove altri il tratti e
, i-io: s'aprìo l'olimpo e da l'eccelse porte / al più bel
che spetra / le dure selci e da l'alpestri e sorde / rupi onore anco
e riverenza impetra, / non che da un'alma con cu'amor s'accorde?
. tasso, 4-77: questo finto dolor da molti elice 7 lagrime vere, e
una pirra così vigorosa si piegano in da pietra (v.).
egoismo così di fronte, quando anche da lato è così difficile a spetrare.
al cantar del gallo, / quasi da verga ebrea percossa pietra, / pietro
le mani vuote, ma con relazioni da spietrare un cuore di macigno. marrini,
ornai si spetri. 11. liberarsi da un errore, da una condizione negativa,
11. liberarsi da un errore, da una condizione negativa, da un sentimento
errore, da una condizione negativa, da un sentimento angoscioso. petrarca, 89-14
ch'io le dipinga in carte. erasmo da valvasone, 2-2-95: né però mica
. ex-, con valore privai, e da un denom. spetrato (pari
pietra. = nome d'agente da spetrare. spetrellare (spietrellare)
. ex-, con valore privai, e da un denom. da pietrella (v
privai, e da un denom. da pietrella (v.).
. ex-, con valore privai, e da [impietrire (v.).
i-58: il cancellieri mio mi scrive da roma come per mano dello spettabile cavalieri
per mano dello spettabile cavalieri messer marcello da firenze avea conchiuso e fatto l'accordio
iii-574: lo spectàbile messero pe- tro da monferrà... vene a la signoria
.. vene a la signoria vostra mandato da lo illustrissimo signore. machiavelli, 1-ii-111
irate ciglia, / e senza indugio alcun da quella intese / com'era di spettabile
ch'ebbe lungo tempo avuto vergognosa molestia da lusio, suo stretto parente, per isbrigar-
suo stretto parente, per isbrigar- si da lui un giorno gl'isfoderò la spada adosso
. franco, 3-45: nessun corpo bello da tutti i lati: eccolo in una
troia, gran fama / nel tempo fu da ercole espugnata. = voce dotta
lat. spedabìlis, agg. verb. da spedare (v. spettare);
18-112: per riscuotere il buon tomaso da lo isbigottimento preso non per suo conto
lat. tardo spectabilltas -àtis, deriv. da spectabìlis (v. spettabile).
di sberrettate. = deriv. da spettacolare1, con cambio di suff.
egli ci propone, era di marca diversa da quello più lirico del fiorentino clemente susini
più lirico del fiorentino clemente susini o da quello più stregonesco del napoletano raimondo di
stregonesco del napoletano raimondo di sanerò o da quello puramente spettacolare della inglese d'adozione
per un governo di centro- sinistra. da molte parti si sono sottolineati gli aspetti più
le rispettive competenze. = deriv. da spettacolo-, cfr. anche ingl. spectacular
forse stati spettacolati, or ora, da due dei più fenomenali mutamenti?
calle major. = denom. da spettacolo. spettacolarismo, sm. tendenza
settaria e intollerante. = deriv. da spettacolare1. spettacolarità, sf.
alta spettacolarità. = deriv. da spettacolare1. spettacolarizzare, tr.
un po'. = denom. da spettacolare1, col suff. frequent.
urbano). = nome d'azione da spettacolarizzare. spettacolarménte, avv. in
lità oltraggiosamente ruffiana, spettacolarmente efficace, da sottoprodotto del secondo atto del 'sansone e
spettacolistico. = deriv. da spettacolo. spettàcolo (ant.
], 136: sono veramente le rose da essere stimate e tenute care..
martori e diedero spettacolo a'persi, che da loro erano stati vinti. panigarola,
corte, / e non sarà spettacolo da poco. / nulla è al mondo ch'
vago né più superbo spettacolo par che da occhio umano veder non si possa.
grandioso o suggestivo o è inusuale tanto da suscitare ammirazione o stupore. viviani
di spettacolo. 2. osservazione da parte di un soggetto; il guardare
udendo [cleopatra] che servata era da ottaviano al triunfo, turbata e con difncultà
che se li scuoti fanno din din da tanto sono pieni di marenghi la milka
pelato uno quest'autunno ch'era uno spettacolo da tanto ributtante ma ci ha rimediato la
, 20-57: l'orazione del quale essendo da dio esaudita, incontanente rimasero immobili e
che... questo fatto procedea da apollonio. ariosto, 40-2: ebbe lungo
d'arte, non ce n'erano più da vedere; c'erano invece, spettacolo
musicale, dalla proiezione di un film, da una trasmissione televisiva o anche da una
, da una trasmissione televisiva o anche da una gara sportiva, da un torneo
televisiva o anche da una gara sportiva, da un torneo; esibizione di attori,
da'migliori attori che immaginare si possano, da altrettanti rosei nel loro genere, non
romani molte cognizioni riceverono dagli etrusci: da essi ancora appresero gli spettacoli teatrali, ed
leggi del teatro musicale, ben diverse da quelle del teatro tragico, ha dovuto recare
disse che a lui veder le donne far da sole quel che si deve fare in
che xe stada sforzata., me par da silvestro.. o da tranquillo,
me par da silvestro.. o da tranquillo, da uno de sti do certo
silvestro.. o da tranquillo, da uno de sti do certo.
. e. cecchi, 7-56: da noi i fuochi artificiali fanno spettacolo a
qualità non differisce dalle loro vesti e da quelle scene tra cui si fanno spettacolo
. del giudice, 2-20: spostandosi da uno chassis all'altro accennava un passo
voce dotta, lai sf>ectacùlum, deriv. da spedare (v. spettare).
v.]: 'spettacolosamente': avverbio, da spettacoloso. oriani, x-1-295: «
pena per la maggioranza dei = deriv. da spettacolo. condannati.
i be = deriv. da spettacoloso. stiari medievali attribuivano la
pepe, i-53: sembra al lettore rapito da un'eloquenzamaschia ed oratoria che tu vuoi introdurlo
parti d'un cittadino di roma accusato da un francese e condanna il visconte d'arlin-
, 1-246: a calinni c'erano frutta da marmellata, miele denso d'odori.
spedare (v. spettare1) e da facere 'fare. spettaménto, sm
corpo. = nome d'azione da spettare2. spettante (pari.
leggi spettanti alle arti della pace. fausto da longiano, iv-37: fatto suo camino
se pur l'intelletto in questo ancora da scientifica generai cognizione può ricever lume, non
spettanti all'eredità universale, e non da quelle del fidecommisso particolare. foscolo, vii-245
, 4-1338: volendo finalmente risolversi, fu da loro stabilita l'ultima in confluenza,
l'esercizio di n. 100 vetture da adibirsi a servizio publico. 4
seguendo con la debita riverenza il comandamento fattomi da vostra serenità di ridur insieme ed ordinare
, le latrine... allagate da dissenteria; ma, a udire 'mucosità',
i nostri ufficiali, del ladrocinio sistematico da essi esercitato sulle nostre spettanze alimentari.
economisti. = deriv. da spettare1. spettànzia, sf.
due considerazioni. = deriv. da spettante, sul modello di eccellenza, magnificenza
12-13: la scienza di guerra fu da alfonso i in poi ereditaria in casa
6-26: gerolamo cardano apprese questa regola da tartaglia e spetta a lui il merito
li frutti spettano al venditore. maironi da ponte, i-i-in: spetta a questo borgo
-a chi spetta: alla persona (da identificare) a cui appartiene un bene
chi spetta: per conto della persona (da identificare) a cui compete un diritto
italiani futuri si spetta di riparare l'oltraggio da noi fatto alla libertà. mazzini,
lodo; e quando io non ritraessi altro da la mia spet re,
di cavali e una grande traccia. giovanni da empoli, 69: il capitano di
., 6-613: avendoli promesso di tornare da inde a uno mese e ella avendolo
spetta, spetta: adunque io sono uomo da soie, ah? -attendere al
leone, lo quale niente di manco da pavidezze s'impallidisse, invaginando quanto e
la pena nuova. = deriv. da aspettare1 (v.), con aferesi
canonico spectativo. = deriv. da spettare2. spettato, agg.
anche come epiteto onorifico). simone da cascina, 54: vò...
titolo del celebre quotidiano letterario inglese fondato da j. addison e r. steele il
lat. spectator -óris, nome d'agente da spedare (v. spettare1)
lat. spectatìo -ónis, nome d'azione da spedare (v. spettare1)
aspettativa; ciò che ci si attende da qualcuno o si prevede che si verificherà
leoni, 345: nel marzo '48 da una fiera compressione fisica e morale siamo
tutta lì. = nome d'azione da spettegolare. spettegolante (pari.
ex-, con valore intens., e da pettegolare (v.).
spettegoleggia e suda in brachette e camiciuole da spiaggia sull'erte scale del monte,
ex-, con valore intens., e da pettegoleggiare (v.).
altre ragazze. = deriv. da spettegolare. spetterrare, tr.
'l natan piccinino è sì spettevole, / da più del gran mogor sì appariscente.
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da pettinare (v.). spettinato
completamente. = nome d'azione da spettinare. spettiva, sf.
teste parti. = deriv. da spettare2. spètto1, sm.
, iii-157: finalmente mi sono spettorato. da cornetti riceverete la mia risposta alla «
con valore privai o intens., e da un denom. da petto (
, e da un denom. da petto (v.).
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un deriv. da pettorina (v.
privativo-detrattivo, e da un deriv. da pettorina (v.).
proposito mi sovviene d'aver sentito raccontare da un amico cne andando a caccia in
. -caratteristica, cur = deriv. da spettro. spettorizzare (spettorezzare),
; analisi armonica. = deriv. da spettro. spettralità, sf. tetra
2. aspetto fantomatico, caratterizzato da cupa e allucinata fissità. spettrare
nel mare. = denom. da spettro. - spettrito, agg
l'isle adam. = deriv. da spettrale. spettralizzare, tr. letter
una casa. = denom. da spettrale, col suff. frequent.
mia alessandria con innumerevoli cani desertici fulminati da polpette d'arsenico e spettralizzati sui marciapiedi
sentite. = nome d'azione da spettralizzare. spettralménte, aw.
amene visioni d'un futuro bene e molestato da orribili spettri d'un eterno male.
ti d'alto potere evocativo, tanto da suscitare l'inquietante sentimento dell'azione distruttiva
capovolti delle piante. -immagine proiettata da una lanterna magica o da consimile strumento
-immagine proiettata da una lanterna magica o da consimile strumento ottico. conti, 118
con riferimento a un personaggio fittizio assunto da un poeta come proprio doppio).
accezione un concetto assai comune a partire da aristotele, e che assumerà rilevanza ancora
la sensazione, la percezione stessa considerata da parte di chi percepisce. marchetti
marchetti, 5-166: ogni spettro, che da noi con l'animo / ve- desi
: vi ha dunque un principio diverso da noi, il quale, a guisa di
dispersione prismatica della luce siderale, costituita da un fondo continuo (denotante l'emanazione
emanazione radioattiva del globo stellare) solcato da un numero variabile di linee di colore
sette colori visibili dell'iride, prodotta da un fascio di raggi solari proiettato su
di una sostanza pervia alle radiazioni luminose da parte di flussi delle medesime radiazioni,
, striscia luminosa prodotta su uno schermo da un fenomeno di diffrazione e costituita da
schermo da un fenomeno di diffrazione e costituita da una successione continua di bande colorate (
di colore diverso, separate fra loro da brevi intervalli oscuri (spettro a righe)
apparenza continue, separate anch'es- se da zone oscure (spettro a bande).
emissione-, flusso delle onde luminose emesse da una sorgente determinata (detto anche spettro
della sostanza, qualora la sorgente sia costituita da una sostanza naturalmente portata alla luminescenza)
, rispettivamente lo spettro infrarosso, costituito da radiazioni di lunghezza d'onda superiore a
il fenomeno trae la sua denominazione vulgata da un massiccio montuoso della germania centrale,
figura, fotografica o no, prodotta da tali radiazioni diffratte per mezzo di particolari
che indica la dipendenza di una grandezza da un'altra. -spettro di carico, spettro
legano il carico o la sollecitazione, dipendenti da fattori di casualità, al numero di
, della velocità e dell'accelerazione subiti da una struttura elementare posta a un determinato
. -spettro di massa: diagramma fornito da uno spettrografo di massa, indicante la
= voce dotta, lat. spectrum, da specìre 'osservare, guardare', calco del
, coniato alla fine del sec. xvii da l newton. spettrobològrafo, sm
= voce dotta, comp. da spettro [scopio \, dal gr.
regioni dello spettro solare; è costituito da uno spettroscopio accoppiato a un bolometro e
in astrofisica. = comp. da spettro [scopio] e bolometro (v
. ottica. = comp. da spettro [scopia] e chimica (v
visibile. = comp. da spettro [scopió \ e colorimetro (v
lastra fotografica. = comp. da spettro, n. io, e comparatore
massa e spettroelettroencefalografìa. = comp. da spettro, n. 11, ed elettroencefalografìa
spettroe- liocinematografo. = deriv. da spettroeliocinematografo. spettroeliocinematògrafo, sm.
cromosfera solare in luce monocromatica, costituito da un apparecchio cinematografico posto dietro la seconda
filtro monocromatico. = comp. da spettroelio [grafo] e cinematografo (v
globo solare. = comp. da spettro, n. io, ed eliografo
del sole. = comp. da spettro, n. io, ed eliogramma
monocromatica. = comp. da spettro, n. io, ed elioscopio
fluorescenza di una sostanza; è costituito da un monocromatore, mediante il quale si
del campione di sostanza in esame, da uno spettroscopio che l'analizza e da
, da uno spettroscopio che l'analizza e da un fotomoltiplicatore che la rivela.
la rivela. = comp. da spettro, n. io, e fluorimetro
. io, e fluorimetro, deriv. da fluorimetria (v.).
stiche da parte di un corpo aeriforme irradiato a intervalli
determinate onde elettromagnetiche (ed è costituita da una cella atta a contenere l'aeriforme
a contenere l'aeriforme in esame, da un microfono per la rilevazione delle onde
per la rilevazione delle onde acustiche e da un generatore di radiazioni elettromagnetiche).
elettromagnetiche). = comp. da spettro, n. n, e [
spettrofìuori- metro. = comp. da spettrofoto [metro \ e fluorimetro (v
respiratoria dei mitocondri. = comp. da spettro, n. io, e fotometria
in tempi successivi. = comp. da spettro, n. io, e fotometro
raggio luminoso: relazioni che furono confermate da controlli eseguiti fra i risultati dell'analisi spettrografica
(e qualora il campione sia rappresentato da un unico elemento, lo strumento permette
. = voce dotta, comp. da spettro, n. io, e dal
o fotografica di uno spettro, fornita da uno spettrografo; immagine spettrografica.
. = voce dotta, comp. da spettro, n. io, e dal
del disco solare. = comp. da spettro, n. io, e lampo
i: il nuovo metodo non distruttivo introdotto da yokoyama e nguyen potrà risolvere molti di
uranio trascurabili. = deriv. da spettrometro. spettromètrico, agg. (
. = voce dotta, comp. da spettro, n. io, e dal
d'onda. = comp. da spettro, n. io, e pireliometro
d'onda. = comp. da spettro, n. io, e polarimetria
bianca. = comp. da spettro, n. io, e polarimetro
. fis. misurazione dell'energia irradiata da un corpo in un intervallo di lunghezze
onda ristretto. = comp. da spettro, n. io, e radiometria
radiometro spettrale. = comp. da spettro, n. io, e radiometro
la produzione degli spettri delle radiazioni emesse da una sorgente (siano esse di natura
stampa », n-i-1984], 11: da oltre un decennio la tecnologia del restauro
radiazioni il cui irraggiamento e assorbimento dipendono da proprietà atomiche e molecolari (cioè la
forma d'arte. = deriv. da spettroscopio. spettroscopicaménte, avv.
ed è or dinariamente costituito da una fenditura regolabile, da uno strumento
dinariamente costituito da una fenditura regolabile, da uno strumento collimatore dei raggi luminosi, da
da uno strumento collimatore dei raggi luminosi, da un reticolo o prisma scompositore e da
da un reticolo o prisma scompositore e da un cannocchiale). ardigò
[25-v-1884], 348: il santini da questa osservazione fu condotto ad eseguire molte
. = voce dotta, comp. da spettro, n. io, e dal
lxvi-2-278: la testa del capretto netta da peli si può disossare e riempire con
un'orchestra abbastanza insolita. piccola. da camera, a momenti. quelle che erano
fossero immortali, / le vede comparar da li speziali. buonarroti il giovane, 9-333
le medicine, / non si scosta da loro, per quel che possa / occorrer
r. borghini, i-118: fu da alcuni suoi parenti posto allo speziale, acciocché
ciascuno vi ha invidia di esso; e da che viene il vostro discontentarvene? ditemelo
sottoinfermiere'. = deriv. da spezie. speziale2, v.
di venti anni. = deriv. da speziale1. speziare, tr.
, ecc. = denom. da spezie. speziaro (speciaro)
con l'esempio ridicoloso affatto di petruccio da prato, il quale, datosi a
lat. mediev. speciarius, deriv. da species (v. spezie).
s'ha tira in bottega dal spicier da confetti. / oe senti meneghina, se
el te fa regaietti, / avemo da spartir. = deriv. da
da spartir. = deriv. da spezia. spezierìa (ant.
di spezie, la categoria merceologica costituita da tali prodotti. anonimo genovese
atre cosse che marcanti / ge mennan da tuti canti? fiore [dante],
mercatante e spezierie rubate per li turchi da trecentomila di fiorni d'oro a'viniziani
di fiorni d'oro a'viniziani e da trecentocinquantamila a'genovesi. statuto detta gabella
boctega di mercantie di spesaria. odorico da pordenone volgar., 106: quivi nascono
a. lrevisan, 35: partiti da questa insula, per poco spacio aeveneno
che spi- raveno uno odor mirabelmente suave da spiciarie. pigafetta, 4-42: si
2-448: vo- tavasi le tazze fatte da gran vini generosissime non tanto per trafigger
di gran pregio. s. bernardino da siena, 954: la pietà è una
, si truova stanze, le quali da una parte s'auseranno alla comodità e
a vedere i furti che si facevano da la cucina, da la panataria, da
che si facevano da la cucina, da la panataria, da la caneva, da