onorò l'uomo, dandogli la lingua da parlare. guido delle colonne volgar.,
barbari in paragone degli antichi e che da questi abbiamo ancor tutto ad imparare. carducci
necessitate è che i rei siano molestati da triplice avversitade. 6. specialmente
: radicale libero dell'ossigeno molecolare caratterizzato da ipereccitazione elettronica; agendo sugli acidi grassi
provocandone la distruzione. = deriv. da singolo, sul modello di multipletto per il
di singolo. = deriv. da singolo, nel signif. n. 6
e mostrò i suoi due bracci trapassati da una singola palla. -proprio di
stesso allo stato, si sentiva sciolto da ogni legame verso le singole persone.
il dovere dell'onestà -non accompagnato da altri, solo, solitario.
coppia né singolo. -non affiancato da altri nello svolgimento di una funzione,
uk, [il disco] sarà preceduto da un singolo che verrà pubbli
telef. simplex. = denom. da singolo, con il suff. frequent.
stesso cambiamento. 3. costituito da un solo elemento; semplice. tecchi
nuovo il silenzio di prima, se da basso, da tutte le vie circostanti,
di prima, se da basso, da tutte le vie circostanti, non fosse incominciato
con valore awerb.). uguccione da lodi, v-153-260: èva...
. sport. nel tennis e nel tennis da tavolo, incontro o gara di singolare
. nel canottaggio, sottile e leggera imbarcazione da regata, condotta da un solo vogatore
e leggera imbarcazione da regata, condotta da un solo vogatore. migliorini [s
dotta, lat. singultaré, denom. da singultus (v. singulto).
. insieme di versi acuti e intermittenti emessi da uccelli. pascoli, 976:
immenso singultìo sonoro. = deriv. da singultaré. singultire, intr. (
: a un tratto, un assiolo, da presso, emise un 'chiù'languido
un 'chiù'languido, accorante; da lontano un altro gli rispose, come
ha la stessa origine', comp. da crùv 'con'e yòvog 'origine'. singózzo
documento privato, sottoscritto dalle parti e da testimoni, attestante la stipulazione di un
obbligazione, scrittura obbligatoria, chirografo sottoscritto da ambe le parti e per duplicato.
dal gr. ouyyqacpf), deriv. da cruyyqòtpco 'redigo', comp. da crùv
. da cruyyqòtpco 'redigo', comp. da crùv 'insieme'e yeàtpo) 'scrivo'.
). ant. e letter. accompagnato da frequenti singhiozzi; affannoso, convulso.
to e intermittente (il verso emesso da un uccello). pascoli,
et singultive voce... da me ad me dicendo: « si io
lat. singultivus, agg. verb. da singultire (v. sin
occhi colmi e con stillante umore / da te mi parto. b. tasso,
.. » disse lei con voce interrotta da singulti brevi. « non ti chiedo
dei figli. 2. singhiozzo determinato da cause patologiche (spesso nell'espressione avere
stomaco repieno soverchiamente overo vacuo e viziato da alcuno umore per le expulsioni delle cose
dall'eco a voce alta e commentata da singulti di risa. moravia, iv-224
esecuzione musicale; melodia mesta oppure rotta da frequenti pause. graf 5-266:
dell'idi grolle nicht'di schumann venivano da una finestra dell'albergo. p. chiara
sm. tose. vento pungente accompagnato da neve. fucini, 62: anche
, 5-93: tutto arso e succhiato / da un polline che ^ tride come il
sinibbio. = etimcn incerto: verosimilmente da un lat. volg. * subnibùlus,
* subnivèus, sotto cui è ricondotta da rew 8386 insieme al lucch. sinìbbio
segni ad arbitrio. = comp. da sinico ed europeo (v.).
predominante dell'estremo oriente; è rappresentata da individui di statura alquanto alta, corporatura
il simile. = comp. da sinistro] e destro (v.)
siniscalcato, sm. ant. territorio governato da un siniscalco (con partic. riferimento
di un signore nei confronti del quale fungeva da luogotenente, assistendolo e coadiuvandolo.
provvisione, e gli diede un coltello attossicato da ferir nicolò. b. croce
vespero, intrò missere niccola degli acciaiuoli da firenze, lo quale era grande siniscalco del
/ siniscalco o sergente, / ché da tutta la gente / sarai scarso tenuto
vino infino e ora ». andrea da barberino, 1-2: faciendo lo re aluigi
rinaldo degli albizzi, i-264: a'portolati da poppa, che sono uomeni sei,
1-53 [var.]: non è da credere che per piccola offerta fosse stato
niuno sinistro o manco vi fosse. andrea da barberino, 1-64: gorante..
= dal frane, siniskalk, comp. da sini-'vecchio'(di origine indeuropea)
sinisciallerìa, sf. ant. territorio governato da un siniscalco (nel regno di francia
1 suoi apparte. = deriv. da sinisciàl. sini§mo, sm.
subtercurrendo a la base de le vergilie: da le parte simste- riore il capo de
riore il capo de l'ariete e da la mano dextra resplendente al simulacro di
milit. sinistra a vela: corta daga da duello, impugnata con la mano sinistra
uno mirabile tremore incominciare nel mio petto da la sinistra parte e distendersi di subito per
mille cavallotti a destra / e palafren da dritta e da sinestra. adattamento detto
destra / e palafren da dritta e da sinestra. adattamento detto 'studio d'
atene', lxxxviii-i-704: costui ch'è qui da la sinistra mia / egli è messer
d'ambo i lati calpesto rimbomba / da cavalli e da fanti il terren. e
lati calpesto rimbomba / da cavalli e da fanti il terren. e. cecchi,
quello che corrisponde alla sinistra, guardando da poppa a prua. spettacolo della natura,
ha parimente [questa nave] tanto da poggia, quando da orza, cioè
questa nave] tanto da poggia, quando da orza, cioè a destra e a
espressioni di comando per prescrivere il lato da cui ci si deve accostare o l'àncora
una varietà concreta di posizioni che vanno da un polo moderato, graduale e legalitario a
sinistra (forse per difetto d'intelligenza da parte mia) non mi venne fatto
centrosinistra): coalizione di governo formata da partiti di centro e progressisti moderati (
fu applicata nel 1962 al governo presieduto da a. fanfani e ai governi successivi
una nuova e giovane sinistra, diversa da quella precedente il 1860 e l'unità,
appoggino esplicitamente le posizioni di critica e da sinistra nel partito. appunti dei «
che non possono essere trattate opportunamente che da quei politici che soglionsi chiamare di 'sinistra'
, si trovano oggi fra due fuochi. da una parte vi sono i reazionari per
che tutte le idee del passato cominciando da dio decapitavano sotto la ghigliottina filosofica.
per la notte. pascoli, 743: da destra il giorno si movea col sole
re, alla sinistra del quale, come da noi a destra, cavalcano le compagnie
334): ne ridusse molti a ritirarsi da ogni rivalità, molti ne conciò male
volgar., 199: serano li iusti da la destra parte com pegore e li
destra parte com pegore e li malvaxi da la sinestra com bichi. bibbia volgar.
cor rimbomba / d'essere a destra o da sinistra, e temo / come servo
, a sinistra e a destra: da ogni parte, di qua e di là
verde. la vita magnetica del tricolore da battaglia. -andare, avvicinarsi,
l'umor battagliero. = deriv. da sinistro, sul modello di dabbenaggine, melensaggine
voce di area pist., deriv. da sinistro. sinistrale2, sm.
statistica. = deriv. da sinistro, sul modello di natalità, mortalità
2-74: perché ti lasci influenzare così sinistramente da qualcuno che mi vuol male? einaudi
: pareva che tante cose tentate sinistramente da quei di anversa e da'suoi fautori
. rifl. sciogliersi da un vincolo, da un legame materiale; liberarsi dal fango
sacchetti, 68-36: guido, essendo noiato da quel busso, subito con furia si
lo abbandonò. 5. andarsene da un luogo infido e pericoloso. siri
, x-323: vago il tuttavnla di spastoiarsi da quelle boscaglie, dispone la marchia con
capitano latino. 6. liberarsi da collaboratori ormai inadeguati. giusti, 3-55
uomini nuovi. 7. liberarsi da una difficoltà o da una perplessità;
7. liberarsi da una difficoltà o da una perplessità; superare un ostacolo di
di carattere pratico o concettuale; uscire da una situazione difficile, rischiosa o imbarazzante.
1-ii-234: non era punto necessario per spastoiarsi da quelle perplessità correre ad impugnare apertamente l'
, il vostro amor proprio sarebbe leso da un cangiamento brusco. stuparich, 4-36:
coltura. 8. liberarsi da una condizione o da una passione moralmente
8. liberarsi da una condizione o da una passione moralmente riprovevole o dalle preoccupazioni
. ex-, con valore privai, e da un denom. da pastoia (v
privai, e da un denom. da pastoia (v.). spastoiato
di spastoiare), agg. liberato da una difficoltà, da un impegno fastidioso.
agg. liberato da una difficoltà, da un impegno fastidioso. faldella, 6-137
trenta e perfino quaranta piedi, coronate da lunghe foglie ricadenti elegantemente e ricche di
btampa », 13-vii-1983], iii: da incisioni fatte alle giovani spate si ricava
fa le veci. = deriv. da spata1. spataffiata, sf. ant
tagli tutto. = deriv. da spataffw. spatàffio (spatàfio)
tuti del sangue iusto de missier antenore da truogia, che fesse sto nostro spatafio,
ex-, con valore intens., e da pataffio1 (v.).
e le lumie spatafore, così dette da una casata di nobili di palermo, detti
ex-, con valore intens., e da patanfiona, per pataffiona (v
pedicellati o de'ricci, diviso da lamarck in due sezioni. la prima compren
, gr. onadàpiog 'portaspada', deriv. da cmàfhi (v. spada)
ex-, con valore intens., e da patassare (v.).
del trasimeno nelle forme spetatta e spedatta, da connettere con spatassare (con la sovrapposizione
ex-, con valore intens., e da patemostrare (v.).
-ferro spatico-. siderite. maironi da ponte, 1-ii-108: nel monte vigna soggetto
ghisa. = deriv. da spato. spatifillo, sm. bot
foglie oblunghe o lanceolate, fiori avvolti da una vistosa spata, frutti a bacca.
. ex-, con valore privai, e da patinato, part. pass, di
la canapa e il lino, così da separare le fibre tessili da quelle legnose.
lino, così da separare le fibre tessili da quelle legnose. savonarola, iv-317:
nella mal- trovata 'spannfeder'per gli sci da discesa, nei tipo speciale a spatola
rivestimento murale continuo e spatolabile, composto da fibre naturali che hanno contemporaneamente funzioni decorative
protettive. = agg. verb. da spatolare. spatolare (ant.
la canapa per separare le fibre tessili da quelle legnose. savonarola, iv-317:
grasse di lucido. = denom. da spatola. spatolària, sf.
diffuso nel bacino del mississippi, caratterizzato da una propaggine del muso, sottile e flessibile
su una tela o su una superficie da dispingere. d'annunzio, v-1-388:
a dentro come se fossero le tracce lasciate da un combattimento vinto a furia di lampi
di lampi mentali. = deriv. da spatola. spatolato (ant.
polverulente. = nome d'azione da spatolare. spàtolo, sm. mucchio
nude delle alpi. = deriv. da spatolare. spatóso (spattóso)
nelle pietre è tenuta fortemente legata insieme da un glutine o quarzoso o spatoso o di
io ne conosco) dall'essere stato penetrato da quel sottilissimo fluore spattoso che ha indurita
tula), sf. arnese costituito da una lamina metallica o co regolare
, con di manico, oppure da una stecca di materiale vario,
particelle spatose. = deriv. da spato. spatriaménto, sm.
a proprio agio. = nome trazione da spatriare. spatriare, intr.
avere). allontanarsi dalla patria, da una città, da un territorio, volontariamente
dalla patria, da una città, da un territorio, volontariamente o in
, 3-i-183: addio parigi! io da te parto, più col cuor che col
loro che, non essendo ancora legati da consorzio maritale, non possedendo stabili, non
sostegno. foscolo, v-538: spatriò da venezia irato a'francesi che l'aveano proditoriamente
soltanto gli immigrati poveri e nulla- tenenti da cesare avevano sperato sollievo alla miseria; ben
romani in diritto. -allontanarsi da un terreno, da una proprietà (un
. -allontanarsi da un terreno, da una proprietà (un animale).
(un animale). cassiano da macerata, lxii-2-iv-89: in queste corde col
quellu cani. -indurre qualcuno ad andarsene da una città o dalla patria (una
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da patria (v.
allontanamento, e da un denom. da patria (v.).
. pirandello, 8-357: ricco anche da due anni per una fortuna impensata,
una eredità di quasi duecentomila lire, da parte d'un fratello spatriato da tanto
lire, da parte d'un fratello spatriato da tanto tempo in rumenia e morto celibe
tradizioni popolari sa che potrebbe essere sostenuto da un imprecisato numero di anime fluttuanti nelle
antichi popoli civili. = deverb. da spatriare. spatriòttico, agg. (
. m. -ci). non animato da spirito patriottico, che non prova amore
. ex-, con valore privai, e da patriottico (v.).
. ex-, con valore privai, e da pattare (v.).
osso chiamato adiutorio... ordinato da natura esso entrare secondo diversi capi chiamati 'addita-
. = voce dotta, comp. da spatula per spatola, e dal lat.
, e dal lat. -formis (da forma 'forma'). spatulimanzìa (
= voce dotta, comp. da spatula, per spatola, e dal gr
di spatola. = comp. da spatula, per spatola, e rostro (
spatils 'pompa, sfarzo', deverb. da spatiisè, che è dal lomb. spattuscià
chiano. = denom. da spauracchio. spauracchiata, sf.
ne allarmasse. = deriv. da spauracchio. spauràcchio (ant.
. fantoccio, per lo più composto da due bastoni disposti in croce e ricoperti
quali fingono certe larve et ispauracchi, che da quegli animali sciocchissimi sono tenuti per uomini
, ll-77: stimereste voi degno donativo da appendersi per vóto a nostra signora di san
2. arnese, solitamente costituito da un insieme di fili metallici a cui
variopinti o ali di uccello, oppure da ventagli di vimini forniti di manico,
perdono i calzoni / gli spauracchi vestiti da soldati. -figura, immagine spaventosa.
alcune elezioni,... proposto da una fazione un soggetto odioso non meno
... di opinione pubblica commossa da parole mie molto modeste o da miei
pubblica commossa da parole mie molto modeste o da miei intendimenti che le sono già noti
il toro in spagna e altri simili spauracchi da bambini, benché non tutti 1 paesi
sequestri, per quanto fosse ancor lontano da quegli estremi. -incubo, visione
ignoriamo o disprezziamo! = deriv. da spaurare. spauràglio, sm. ant
è un de'quattro spauragli che si prescrivon da far contro gli aguati di quella brutta
paura, spavento. bonvesin da la riva, 15: dicto de la
condolio. = nome d'azione da spaurare. spaurante (part. pres
34: li omini di saminiato, spaurati da cin spaurare (ant.
promesso, ben sapendoch'egli non era uomo da spaurar con minacce. cesarotti, i-xiv-
, a una minaccia. bonvesin da la riva, 16: li peccatori ke
mirando, interminati / spazi di là da quella, e sovrumani / silenzi, e
ex-, con valore intens., e da [impaurare (v.).
. spauradó). impaurito, spaventato da un pericolo incombente, da una minaccia
, spaventato da un pericolo incombente, da una minaccia. bartolomeo da s
da una minaccia. bartolomeo da s. c., 259: il
: la notte venne a li occhi nassuda da la spaventada quanta cavalli che corsono
e nemico e contrario alla castità sia preso da spaurata e da sospetta mente. tommaseo
alla castità sia preso da spaurata e da sospetta mente. tommaseo, n-no: col
a dietro. = deriv. da spaurare. spaurévole, agg.
. = agg. verb. da spaurare. spaurévro (spagurévro)
agg. ant. spaventoso, tale da incutere paura. bonvesin da la riva
tale da incutere paura. bonvesin da la riva, 15: elli sono sì
provoca orrore, spavento. bonvesin da la riva, 17: non serave omo
cotale bruteza. = deriv. da spaurare. spaurezzare (spagurezare)
essere presi dal terrore. bonvesin da la riva, 22: non ge fano
, come già alle porte di dite, da solo e senza il fallibile e spaurìbile
esperienza. = agg. verb. da spaurire1. spauriménto, sm. paura
confortava. = nome d'azione da spaurire1. spaurire1 (ant.
. donato degli albanzani, i-579: da due parti i cartaginesi per la indugia de'
per la propria incolumità. bonvesin da la riva, 18: eio vedo ke
scelte, a delle signore che stimo tanto da credere che talvolta se n'abbiano a
ex-, con valore intens., e da un denom. da paura (v
., e da un denom. da paura (v.).
(spaurisco, spaurisci). ani uscire da un profondo turbamento amoroso.
un profondo turbamento amoroso. onesto da bologna, lxv-5-2: tanta paura m'è
. ex-, con valore privai, e da un denom. da paura (v
privai, e da un denom. da paura (v.). spaurito
). impaurito, atterrito, spaventato da una minaccia o da un pericolo
, spaventato da una minaccia o da un pericolo incombente. bartolomeo da s
o da un pericolo incombente. bartolomeo da s. c., 365: eglino
senza onore fuggirono a siila. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
6-265: ycaro spaurito guatò il mare da sommo il cielo e l'aria si scurò
preti nicchiano a incoronarlo, ei s'incorona da sé; poi fatta pace col sultano
dell'albero: dalla qual piaga, come da un vaso rotto, esce subito un
, le riuscì solo a pochi passi da lui. -che
ovidio volgar., 6-505: da poi li acconta le ale a sì medemo
/ immediate tutto spauroso, / temendo da costei esser rimosso, / via la
/ via la cacciava. -turbato da incubi (il sonno). erbolario
partìve vui pegri, queste ensegne non è da fir portade da li spaurusi omini.
queste ensegne non è da fir portade da li spaurusi omini. bianchetti, xxxvii-195:
di gran tuoni e baleni e spaurosi da vedere e da udire, per la qual
tuoni e baleni e spaurosi da vedere e da udire, per la qual cosa e'
sintomo di una malattia). guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
ex-, con valore intens., e da pauroso (v.).
antichi nostri compagni, rientrarono nell'ombra da dove erano spavaldamente usciti.
leoni, 585: stasera mi piombò da firenze un involto col diploma e la
spavalderia che proveniva dall'insensibilità più che da fortezza d'animo. stuparich, 1-409
comoda ». = deriv. da spavaldo. spavaldo, agg.
e raggiunto e poi rigalato un po'da tutte, secondo le disponibilità di ciascuna.
il piede, essi che ci trattano da schiavi; come l'avrei assaporata la
che la bontà e la necessità richiedono da parte vostra non più. dovete dormire di
parevano, piuttosto che uomini, angeli mandati da dio per ripulire l'italia dal sudiciume
; e uno nato in francia, da emigrati, che parlava soltanto un suo
ancora vede nella voce un francesismo dial. da épervier 'sparviere', con il trapasso semantico
épervier 'sparviere', con il trapasso semantico da 'chi sbigottisce i piccoli uccelli'a 'chi
alamane. = agg. verb. da spaventare1. spaventàcchio (spaventàchio)
ma si dispongono ancora sentinelle con arme da fuoco. d'annunzio, v-3-109: «
lo spaventacchio d'un orto portato via da un colpo di vento. éacchelli,
per tenerlo soggetto al proprio volere o dissuaderlo da un'iniziativa. m.
si scrivessero alporator nostro col duca otterrebbono da sua signoria ogni cosa. ma sono questi
arme per ispaventacchio. = deriv. da spaventare1, sul modello di spauracchio-, cfr
, ad un tratto si levò come da un lungo sonno; e d'una sola
vergogna. impudenza. = deriv. da spaventare1. spaventàglio, sm.
: ma che? terrà lontano il demonio da lui, quasi spaventaglio gli uccelli.
ispaventa- menti s'ingegna di rimuovere altrui da quello a che esso di rimaner solo
e tremuoti per luogora e spaventamenti grandi da cielo, e segnigrandi saranno. bibbia volgar
male. = nome d'azione da spaventare1. spaventanécci, sm.
dal « figaro » aveva ereditato 80 milioni da suo padre. spaventapane,
ha mica paura dei suoi grossi baffi da spaventapasseri. montale, 9-128: il mio
andrà / accendo per la piazza dinanzi da voi un gran sufolare e un gran saltare
armata di diciotto galee e quaranta vasselli da guerra con parecchie navi incendiarie e sopra
navi incendiarie e sopra a cento legni da carico, non solamente spaventò i nemici,
che vi mira. s. caterina da siena, vi-52: questo nostro santo padre
14-22: l'inghilterra è paese che illude da lontano, ma da vicino spaventa.
paese che illude da lontano, ma da vicino spaventa. -per estens.
dossi, iii-158: tanto è il cibo da spaventare la fame. 2.
cavour, vii-611: 1 nostri fabbricanti da panni se continuano con ardore nella via
distogliere, scoraggiare, far recedere qualcuno da un'azione 0 da un proposito.
far recedere qualcuno da un'azione 0 da un proposito. giacomo da lentini o
azione 0 da un proposito. giacomo da lentini o rinaldo d'aquino, 403:
in questi princìpi bisogna non spaventareli uomini da questa impresa. èerni, 28-47 (
con la particella pronom. essere preso da spavento, terrore, sbigottimento di fronte a
al sole / cose che nulla più son da temersi / di quelle che future i
5. per estens. lasciarsi impressionare da un fatto negativo; preoccuparsi di un
. 6. ant. desistere da un'azione, da un'impresa; recedere
. ant. desistere da un'azione, da un'impresa; recedere da un proposito
azione, da un'impresa; recedere da un proposito. ariosto, 5-39:
te t'hai queste cose / acciò che da l'impresa io mi spaventi. cesari
ad ulisse una breve ma calzante orazione, da recar i compagni a non ispaventarsi di
la morte spaventa. = da un lat. volg. * expaventdre,
ex-, con valore intens., e da paventare (v.).
essere spaventato. = deriv. da spaventato1. spaventataménte, avv.
un lato, le fece quasi sempre da indi in poi spaventaticce. buonarroti il
se ne intendono. = deriv. da spaventato1. spaventativo, agg. gramm
deh. = agg. verb. da spaventare1. spaventato1 (part.
(superi. spaventatìssimo). preso da paura, da terrore; in preda al
spaventatìssimo). preso da paura, da terrore; in preda al panico.
9-42: mi scoss'io, sì come da la faccia / mi fuggì fl sonno
fiere. roseo, v-123: veduto da lontano che molti uccelli si erano levati improvi-
seriamente preoccupato, inauieto. fausto da longiano, iv-58: pigliare nuova guerra con
-profondamente turbato, sconcertato. felice da massa marittima, xliii-214: spaventata a lo
voce spaventata. fenoglio, 5-i-1455: da una macchia al limite della sabbia un
conservatissimo, spaventatino, una faccettina da schiaffi senz'essere odiosa. spaventato2
le grandi genti di scizia, e spaventate da tutti i maiori passati e ischifate dal
ex-, con valore intens., e da paventato (v.).
sembra che san girolamo accenni, ma da lungi, queste notturne paure spaventatoci delle
l'affliggerti. = nome d'agente da spaventare1. spaventazióne, sf.
, 5-235: questa ispaventazione femminile, o da sua propria volontà fatta o essendone autori
maestrato appartiene. = nome d'azione da spaventare1. spaventévole (ant.
ecc.). busone da gubbio, 1-128: formata la nuvola spaventevole
strida e con picchiamenti di petti. guido da pisa, 1-173: in ogni volta
ed imagini monstruose e spaventevoli. vito da cortona volgar., xxi-739: satanasso.
insidie (un luogo). bartolomeo da s. c., 114: dello
, vanno tutti alla moschea, avvisati da sopra un'altra torre, con ispaventevoli
altra torre, con ispaventevoli grida, da un de'loro preti. d'annunzio,
. pitti, 1-233: io ebbi lettere da mio figliuolo e da filippo machiavelli,
: io ebbi lettere da mio figliuolo e da filippo machiavelli, i quali molto spaventevoli
= agg. verb. da spaventare1. spaventevolézza, sf.
chi egli afferrano. = deriv. da spaventevole. spaventevolménte, avv.
.., vedendolo, subito se levarono da sedere, gridando spaventevolmente: « aiutace
. = voce dotta, comp. da spaventare1, e dal tema dei comp.
li uomini. = deriv. da spaventare1. spaventiamo, sm.
filosofica, di matrice hegeliana, elaborata da bertrando spaventa (1817-1883).
vostra tavola. = deriv. da spaventismo. spavènto, sm. intensa
della minaccia (e può essere accompagnata da manifestazioni incontrollate della volontà o, anche,
incontrollate della volontà o, anche, da reazioni fisiche quali sudorazione, palpitazioni,
spavento, discesero a basso. fausto da longiano, iv-95: fu tale lo spavento
tanto vile e fetido, putrido e da poco, che se non fossono gli accidentali
pezzo, esposta come uno sconcio pupazzo da fiera, si alza e si reca a
nei confronti della divinità. bacciarone da pisa, xxxv-i-325: d'esser faccitore /
ingrassare. -quantità numerica talmente elevata da suscitare stupore (e ha valore iperb
m'è venuto all'orecchie fin qui da nessuna banda che cosa da persona di
orecchie fin qui da nessuna banda che cosa da persona di buon giudicio sia stata detta
quel vestitacelo antico / ch'ella addoprò da capitan spavento. -figur. artista
, e dicevano, a me, esbadigliavano da fare spavento: « ma come sei bianco
si compone di un fondo di vanità da fare spavento, se la vanità potesse atterrire
richieste di punizione e cicchetti e cazziatoni da far spavento. -che suscita ribrezzo
minuti la vedo arrivare con un tipo da fare spavento, le dico un vecchio ributtante
dei mali. = deverb. da spaventare. spaventosaménte, aw.
spaventosaménte, aw. in modo terribile, da incutere terrore o, anche, orrore
o, anche, orrore; in modo da impressionare vivamente. livio volgar
6. aw. in modo da suscitare paura, terrore. d.
, urlavano spaventoso. = deriv. da spavento. spavènza, sf.
ex-, con valore intens., e da pavenza (v.).
malagevole il confessarli e molto difficile femendarsi da quelli. = voce venez.
ex-, con valore privai, e da un denom. da pavèro (v.
privai, e da un denom. da pavèro (v.). spavére
ex-, con valore intens., e da pavere (v.), con
.. desideroso de vedere victoria, spavessuto da multi per le iniuriose parole che avea
le lampade. = deriv. da spav [erare], con suff.
. ex-, con valore privai, e da pavimentato (v.).
lumera. = nome d'azione da spavere. spavire, intr.
3. in modo ripugnante, da suscitare schifo. leoni, 591:
. einaudi, 161: le valutazioni cambiano da statistica a statistica, concordando tutte solo
l'uscio. = deriv. da spaventoso. te terrore o sgomento
sotto le paurose e scure ciglia, da fare ranuvolare il tempo e tremare la terra
in quel poco di spazio sempre era abitato da insogni spaventosi. parini, 498:
posso rievocare. 3. durissimo da sopportare (un sacrificio); sconvolgente,
esperienza, una situazione); turbato da sofferenze e angoscia (un periodo di tempo
questo, né che la virtù voglia da me un sacrifizio tanto spaventoso. d'
forza, e noi tutti usciremo certamente da questo spaventoso sconquasso con un'anima nuova
. pascarella, 2-286: il chile sopraffatto da una crisi economica spaventosa non pensò più
ant. e letter. che è preso da paura, spaventato, impaurito, pavido
tale spazio è dapprima misurato e scandito da una prospettica empirica e intuitiva. quei
è definito non dalla sua corporeità ma da dimensioni espresse in cifre, da proprietà
ma da dimensioni espresse in cifre, da proprietà spaziali e temporali enunciate nei termini
interplanetario. bacchelli, 2-xxiii-685: da tutta quanta l'odierna... manipolazione
con lo studio dello spazio interplanetario e da cui muovono esplorazioni nel medesimo. -diritto
corrente artistica, sorta col manifesto redatto da lucio fontana nel 1946 a buenos aires
1-241: la psicologia dello 'spazialismo', fondato da fontana nel 1947, è avveniristica.
spazialismo. = deriv. da spaziale. spazialista, sm. e
di volumi regolari. = deriv. da spaziale. spazializzare, tr.
mancare quel sussidio costituito, nella sala da concerto, dal gesto del solista
meravigliamo che la legge venga spazializzata [da kafka]; che l'unico libro divenga
del tempo. = denom. da spaziale, col suff. frequent.
l'io stesso, attività spazializzatrice, da cui s'irradiano e in cui perciò s'
i punti. = nome d'agente da spazializzare. spazializzazióne, sf.
(dentile, assunzione della dimensione spaziale da parte di un oggetto del pensiero,
clinica della schizofrenia = nome d'azione da spazializzare. spazialménte, avv. per
la densità della materia è bensì diversa da luogo a luogo, ma in larga media
volo. = nome d'azione da spaziare1. spaziante (pari.
pieno de turri, castello maraviglioso cinto da doe mura e d'alto colle, spaziante
: al monte, poiché il sol da tutte parti / saettò l'ombre, il
-viaggiare, spostandosi da un luogo all'altro. -
che si fero un paro d'ale e da indi volarono; però icaro (come
2. fluire, serpeggiando, in modo da bagnare un territorio alquanto vasto (un
sp., 1 (8): da qui la vista spazia per prospetti più
smettevano di colpo il discorso, rapite da una ventata di bellezza. caproni, i-260
arte e alla poesia, traendo ispirazione da una pluralità di modelli o sperimentandone le
la fantasia spaziare assai per il vano. da ponte, 46: cominciò..
raffinata, e traeva spesso materia anche da oscure mitologie locali. poi d'improvviso si
un vasto campo della conoscenza, trascorrendo da una nozione all'altra, da un concetto
trascorrendo da una nozione all'altra, da un concetto all'altro; muoversi con
concettuale, scientifico, filosofico; trascorrere da un campo all'altro del sapere.
note. a. verri, ii-7: da che io apersi i volumi degli antichi
meno che quella delle imprese, fui percosso da tal meraviglia, che rimase a quella
mistica (l'anima). bianco da siena, 57: inchinami la grazia /
con la particella pronom. essere costituito da elementi distanziati (una colonna, una fila
caduto dentro una bottiglia, potei uscire da quel tiro-bouchon di pietra e spaziare il
umidi di primavera, spaziavo lo sguardo come da tempo avevo ormai dimenticato.
spatiàri 'passeggiare, distendersi', denom. da spatìum (v. spazio). per
21, è probabile la derivazione diretta da spazio nel signif. di 'spazio tipografico';
in campagna, dei figli come suoi da accompagnare a scuola, dei figli ben
vostra signoria fusse alle fenestre della torre da noi lodata, quando ella volgesse la vista
18viii- 1912], 162: navigando da lipso all'isola di patmos, questa
fatto le spaziature a capocchia, cosi da una parte avanzavano dodici righe, da
da una parte avanzavano dodici righe, da un'altra ne mancavano sette, calvino,
altrui, che proprio in quanto pronunciate da una voce estranea, dalla voce di
spazi liberi. = nome d'azione da spaziare1. spaziegeiaménto, sm. tipogr
tipogr. spazieggiatura. = nome orazione da spazieggiare. no brevi e spazientite
), agg. tipogr. intercalato da spazi bianchi fra lettera e lettera (
dimensioni (spazio euclideo) ed è costituito da = nome d'azione da spazieggiare
costituito da = nome d'azione da spazieggiare. punti, ognuno dei
: mio padre m'attendeva... da un'ora e si spazientiva di non
traversine erano troppo distanziate per poter saltare da l'una all'altra, io mi
ex-, con valore priva!, e da un denom. da paziente (v
!, e da un denom. da paziente (v.).
lei ». faldella, i-5-279: cacciato da un articolo risorgeva in un altro;
pupazzo, gridando: « ma parla da cristiano, parla ». -impaziente
. = agg. verb. da spaziare1. spàzio1 (ant.
corpi e non è infinito bensì racchiuso da un corpo che lo limita, come il
come il cielo racchiude l'universo: da tale concezione, che esclude il vuoto
e limitato, dallo spazio possibile e da quello immaginario-, per 11 cusano e
spazio di mezo intend'io quello che da termine alcun di fuora chiuder non si possa
corpi partecipano non si possono dividere realmente da tutto lo spazio, ma con questo
i-2-236: lo spazio è dato come costituito da tre o più dimensioni; ma la
: settore si chiama lo spazio compreso da due raggi del cerchio e dall'arco
due raggi del cerchio e dall'arco da essi intercetto. mascheroni, 9-105: per
fyds: a. -volume occupato da un corpo fisico o da una sostanza,
-volume occupato da un corpo fisico o da una sostanza, in partic. gassosa
dalle sfere concentriche dei cieli dominati ciascuno da un pianeta. restoro, ii-90:
stelle entra bone e ree, tene da li dicinove gradi de la libra per
libra per fine a li tre gradi da l'incomenzamento del scorpione; e pare
uno spazio cruna strada luminosa, quasi da l'uno polo all'altro. canteo
di celeste onestade aureo soggiorno, / vien da lo spazio risplendente e puro / che
e mirando, interminati / spazi di là da quella, e sovrumani / silenzi,
, di casuali rifiuti, / spazzati da un cataclisma, e ora in pace riversi
in misura più ridotta, di proprietà privata da parte rispettivamente dello stato o del privato
incontro il latino volgare è stato assunto da gente alloglossa, la elaborazione, ch'
« quaderni rossi », 3-87]: da molti studiosi... il livello
: trovàm quela prea de tanta grandega da lo so logo esser partia e monto delunga
urbanistico, zona occupata dalla vegetazione o da un giardino pubblico. calvino,
sopra il primo portico, era occupato da un cerchio d'ampie logge coperte, nelle
grosso braccia tre e poi, distante da questo braccia cinque, un altro che
conservarsi forti e generose, che soffocate da un'invida mano, prive di libero spazio
alle stesse esperienze trovando uno spazio sociale da esplorare, da portare a conoscenza, da
trovando uno spazio sociale da esplorare, da portare a conoscenza, da far vivere.
da esplorare, da portare a conoscenza, da far vivere. -importanza annessa a
f f montale, 3-79: da incontri simili ho imparato una verità che
grandissimo spazio che ha per termine la sublimità da una parte e la volgarità dall'altra
, di un rilievo; zona o scomparto da dipingere o decorare. ariosto,
cinque spazi in cui il fregio resti diviso da certi modiglioni che corrispondono alle teste delle
avessi, lettor, più lungo spazio / da scrivere, i'pur cantere'in parte
della durata di pochi minuti, diffuso da un'emittente radiofonica o televisiva o inserito
di un territorio, ecc. niccolò da poggibonsi, cxxxi-67: andando ritto per la
viaggi di girolamo adorno e di girolamo da s. stefano, 239: acanto
suono d'una canna o fistola di ferro da una di stagno, e molto più
una di stagno, e molto più da una di legno o da una di canna
e molto più da una di legno o da una di canna naturale, ancor che
corre per lo spazio di una lega da tramontana a ostro. -in partic
dei vicini confinanti] che sara consorte da più lati e per più spazio continuato.
. pananti, iii-68: per venire da costantina ad algeri si passa per uno
vedea santo francesco essere buono spazio levato da terra corporalmente. guiniforto, 58: navigando
, conv., iii-v-9: credo che da roma a questo luogo, andando diritto
: sappiate che 'l difetto è provenuto da questo, che il pittore non ha possuto
lontan ti sente, / e quanto più da te spazio il dilunga, / più
sanudo, lviii- 88: seguitati da una fusta, ancor che avessero buon spazio
. parve che quel legno fosse spinto da soprannaturali forze, perché... lasciossi
addietro quelli del re, che poco da poi rattamente le seguirono. panigarola,
alpi o quai montagne trova mai chi va da bologna in aqui- leia? e che
quali rigirar debba? ma per passare da bologna a piacenza, lungo i monti apennini
un breve spazio, mentre un convoglio da strada ferrata non potrebbe fermarsi se non in
tu più, se vecchia scindi / da te la carne, che se fossi morto
le quali [donne], non già da alcuno proponimento tirate, ma per caso
quel poco di spazio sempre era agitato da insogni spaventosi. vico, 4-i-1011: immaginare
15. periodo determinato di tempo costituito da uncerto numero di anni, mesi, giorni
pausa nel parlare, sospensione. guidotto da bologna, 1-126: se la favella sarà
suo corso intero, è però diviso da più spazi e con un fiato facilmente si
quando uno principe disidera ottenere una cosa da un altro, aebbe, se la occasione
-sfogo di una passione. bartolomeo da s. c., 30-10-5: la
20. arald. posto occupato di solito da una pezza nello scudo. -anche:
delimitata dalle strutture di un edificio o da un complesso di costruzioni, fondamentale nella
conserva nell'architettura di wright; e da quella nuova distribuzione dello spazio sarà inevitabilmente
compositiva di un'opera, che può derivare da un'empirica rappresentazione prospettica, da una
derivare da un'empirica rappresentazione prospettica, da una costruzione di prospettiva geometrica, come
. tale spazio è dapprima misurato e scandito da una prospettica empirica e intuitiva. quei
complesso per cui valgono determinate relazioni espresse da postulati o assiomi (e si distinguono
citolini, 492: sonovi poi le ruote da conoscer le note e la mano,
le forme del piacere e del benessere, da quelle del cibo e dell'abitazione alle
e dell'ampliamento dello 'spazio vitale', da quelle degli individui singoli a quelle di popoli
carducci, iii-27-51: non intendo che abbia da far mai l'idea di frequenza col
sua grossa radice in sul ceppo, da quella parte che è volata in austro,
-in uno spaziétto dell'anima -sì presso da alitarti il mio ravvivamento d'amicizia gioiosa
. = voce dotta, comp. da spazio1 e dal lat. nauta 'navigatore',
capitano kirk. = comp. da spazio1e nave (v.), sul
nello spazio, in grado di spostarsi da stazioni spaziali e di rientrare nell'atmosfera
entrambe ormai collaudate. = comp. da spazio1 e [aeroplano (v.)
una spaziosa cammora. ariosto, seguita da una nuova stazione chiamata spazioporto in orbita 3-7
contemplare gli superbi pa = comp. da spazio1 e porto1 (v.),
sia possibile. angiolini, 2-152: circondata da giardini e da parchi aperti spaziosamente dalla
angiolini, 2-152: circondata da giardini e da parchi aperti spaziosamente dalla parte soltanto che
soltanto che domina la fabbrica. maironi da ponte, 1-ii-150: la vista si estende
di conoad umbrare una selva. giovanni da verazzano, llx-177: sono scenze
lat. tardo spatiosìtas -àtis, deriv. da spatiosus (v. spazioso)
: le tenebre della scura notte già da ogni parte si dimostravano e le dorate
la trovammo molto spaziosa, senza scoprir da essa alcuna tèrra; e pare che
sole. -che non è interrotto da ostacoli naturali. boiardo, 1-39:
empietura d'istoriato intaglio, le tesi da propugnarsi con istrepitoso bisbiglio.
... ha spazioso il tempo da terminare. niccolini, ii-164: dell'inverno
, 72: vidi e gustai e da poi ch'ebbi letto / lo spazioso tema
sicuramente raccontare le loro favole di ciò che da me ora udirete. domenichi [in
esauriente (un discorso). fausto da longiano, iv-282: frettolosa domanda merita spaziosa
stilo latino che il volgare, attendendola da quello più spaziosa, più durevole e più
è questo dell'amicizia, e quasi da ogni linguaggio preso in diversi significati.
come fu per la o famosa che scelse da mandare al pontefice: referto romanzesco,
dotta, lat. spatiosus, deriv. da spatìum (v. spazio).
dello spaziotempo. = comp. da spazio e tempo (v.).
spaziotemporale-. distanza fra due eventi rappresentati da due punti dello spaziotempo, in partic
47: il mondo dei fatti fisici, da minkowski detto brevemente mondo, è per
fase dell'universo. = comp. da s / >az » iale] e temporale
proprietà di appartenenza. = deriv. da spaziotemporale. spazo, v.
la sua estensione con raffiche d'armi da fuoco. fenoglio, 5-i-1567:
. = agg. verb. da spazzare1. spazzacà, sm.
suor ottavia per quanto mi fu detto da suor lucia giovanna teneva la scaletta dell'
catene, squame di marmo e cose simili da quegli diabolici istromenti detti archibugi o schioppi
. gadda, 18-296: potete quindi vedere da voi quanto mi possa turbare l'esser
pulire il forno dalla cenere, costituita da un mazzo di cenci o di erbe
/ ei [aquilone] la fa da spazzaforno. -con riferimento scherz.
atte a ripulire la superficie del mare da sostanze inquinanti. l. satta
dello spazzaménto. = nome d'azione da spazzare1. spazzamine, sm.
voce di area lucch., deriv. da spazzare1, sul modello di fruciandolo.
spazzare la casa. s. bernardino da siena, 2-i-310: è assimigliata a la
spazzatolo. cesari, 6-401: io tengo da buon tempo un certo macco, /
): come gli era giorno, subito da me ispazzavo. buonarroti 11 giovane,
sorte che mutò lavoratore. e consigliato da lei, si convenne con quello che
si convenne con quello che avea pertica da spazzare ogni gran camino. della casa
tovaglia, che sono scossi in terra da chi la ripiega: viene la servente e
estens. allontanare con violenza un oggetto da un luogo. moravia, ali-195:
-rastrellare un tratto di mare con reti da pesca ampie e a maglie strette.
in quello spazzar di luce sul pavimento, da parer l'effetto d'uno spiraglio di
quel po'di tramontana che spazzava la nebbia da piano di san giacomo. pascoli,
, i quali però non vollero parer da meno e spacciarono anch'essi la parte loro
parte loro. dossi, i-233: da che reggo il collegio, non mi è
quattro, che quel poverino aveva messi da parte, con tanto stento e con tanto
lo più con la forza un luogo da persone indesiderate, pericolose, nemiche.
camere vicine. -allontanare animali fastidiosi da un luogo. verga, i-276:
. -indurre qualcuno ad andare via da un luogo. ghislanzoni, 18-170:
e fitti di artiglieria, in modo da uccidere chiunque vi si trovi e da
da uccidere chiunque vi si trovi e da distruggere gli appostamenti nemici. -anche assol
magi, 22: debbesi nondimeno considerare che da simili ca- vallieri può riuscir qualche danno
l'artiglieria non abbia la via libera da spazzare e rifrustare la cortina. c.
bardelle, i cortaldi e i basilischi da sparare a scaglia, per ispaz- zar
alla meglio i ripari, prese a scoppiare da loro un fuoco impetuoso che spazzò via
dalla curiosità, si erano fatti piu da presso. amari, 1-1-410: ruggier
del tutto un dubbio, cancellare definitivamente da sé un vizio. monte, 1-46-5
1-46-5: lo falso dire, amico, da me lo spazzo. moscoli, vii-775
, / per ciò che vizio ciascun da te spazze. molineri, 1-96: lo
idee nebbiose e creandovi un bel sereno da sera d'estate. marinetti, ii-173:
-liberare qualcuno o la sua mente da un pensiero, da una preoccupazione.
la sua mente da un pensiero, da una preoccupazione. ricciardo da cortona,
, da una preoccupazione. ricciardo da cortona, 1-31: non lassate invechiare e
e piccola. -liberare un argomento da dubbi, da equivoci. settembrini [
-liberare un argomento da dubbi, da equivoci. settembrini [luciano],
castigatoiaa quegli sciocchi raccontatori, spazzato il campo da quei pruni e da quelle spine,
spazzato il campo da quei pruni e da quelle spine, come egli dice, viene
propositi di prudenza sono stati spazzati via da una impetuosa insofferenza.
. -sollevare qualcuno da affanni e noie, eliminare un fastidio
scancellato e non ha ancora creato niente da sostituire; che ha spazzato via ogni
arrangiarsi e basta ». -cancellare da un edificio le tracce del tempo ristrutturandone
secoli [dal palazzo], facendo da cima a fondo scarpellar la facciata che tornò
che, regolarmente parlando, ognuno abbia da spazzare, come suol dirsi, avanti la
. ibidem, 229: se ognuno spazzasse da casa sua, tutta la città sarebbe
spatiàri 'passeggiare, estendersi', denom. da spatìum (v. spazio); secondo
; secondo altri, de- nom. da spazzo. spazzare2 e deriv.
tenerla pulita. = deriv. da spazzare1. spazzatamburi, sm.
con i boccaporti chiusi e gli ostini da carico ammainati, la coperta risuona tutta
fuliggine (un camino). uguccione da lodi, xxxv-i-614: mostrano doi camini,
dalla cenere. -figur. emendato da vizi, da colpe; purificato.
-figur. emendato da vizi, da colpe; purificato. ricciardo da cortona
, da colpe; purificato. ricciardo da cortona, 1-29: lo spazzo di questa
chiaro come l'aire quando è spazzato da tramontana. soderini, i-30: 1
i-30: 1 baleni tanto mattutini quanto da sera, senza tuoni e senza nugole
, iv-2-10: i vapori, come spazzati da una folata di vento, sparirono.
allo scoperto su una landa spazzata da venti asciutti. -svuotato di detriti
è contro la sperienza. -percorso da luci e ombre in rapida successione.
vento ringagliardiva, l'isola era spazzata da luci e ombre confuse. 4
. 5. battuto, investito da colpi d'arma da fuoco, in
. battuto, investito da colpi d'arma da fuoco, in partic. da tiri
arma da fuoco, in partic. da tiri radenti di artiglieria (un luogo)
non risponde più. -liberato completamente da un regime politico. fenoglio, 5-i-540
perché scarseggiavano le vetture, trovavano spazzata da buoi e foraggi la campagna e mancavano
cose. 7. cacciato via da un luogo (una persona).
polito sì fattamente che, o cadendo da sé gli acini o percotendogli facilmente, presti
, 327: anche demo per i pertica da spaccatolo per lo forno denari iii.
strada. = nome d'agente da spazzare1. comune.
rocche di san leo, e pure ho da rendere da quattromila scudi di dote senza
leo, e pure ho da rendere da quattromila scudi di dote senza altri soprossi che
: un che va ricogliendo la spazzatura da santa maria a verzaia. sacchetti, 152-68
spazzando il pavimento. s. bernardino da siena, 2-i-310: quando ella [la
scalza e scinta, / 'na calza da cristier d'inchiostro tinta, / un gran
de'spagnuoli. = deriv. da spazzare1. spazzatóra (spacciatóra)
lxvi-2-20: oltre a questo richiede che abbia da un canto, dirimpetto alla finestra,
le spazzature ed altro che si caverà da tutti i prescritti luoghi. moravia,
spazzatura, raimondo, con un gesto da re, diede a paolino venticinque lire affinché
il giornale. -rimozione della fuliggine da un camino. testi volgari cremonesi,
settembrini [luciano], iii-2-47: da queste pazzie imparo che io solo son ricco
! questa è poi la ragione, perché da chi paga si fanno pagare il doppio
]. = nome d'azione da spazzare1. spazzaturàia, sf.
disparata abbiamo con noi! pianoforti, macchine da scrivere, biciclette,...
per non entrare nel branco degli spazzaturai da gazzetta, che per lo più mirano non
» non avesse fatto scrivere questo articolo da uno spazzaturaio ma da un uomo capace di
scrivere questo articolo da uno spazzaturaio ma da un uomo capace di riflettere e di
questo argomento. = deriv. da spazzatura. spazzauòvo, sm.
v.). = deriv. da spazzare1, con suff. dimin.
gli stivali. = denom. da spazzétta. spazzettato (pari.
tecnico professionale il termine è stato sostituito da operatoreecologico). descrizione dei fuochi
perché farli nutrire esclusivamente di carogne così da meritare il nomignolo di spazzini dell'africa?
io mel cercassi, fui sempre trovato / da qualche spazzinaccio maladetto. f
f f = deriv. da spazzare1. spazzo1 { spaqqo, spazó
per lo più esteso, pianeggiante e sgombro da ostacoli; spiazzo, talvolta lastricato,
2. pavimento; impiantito. busone da gubbio, 1-347: s'io veggio lo
mal garbo nel letto, si disse da sé buona notte. -in un
* e 'l tesor nascoso. ricciardo da cortona, 1-29: la loggia del cuore
, nel quale lo spirito nostro si riposa da ongni sua fadiga, e lo spazzo
, cxx-266: nel murare delle pietre sono da collocare allo scoperto quelle che più participano
prudenza sua molie, correndo denan- zi da lui,... disse a lui
capelli, ecc.; è costituito da un supporto di legno, metallo, plastica
baffi spropositati. -delimitato inferiormente da un taglio netto (la barba)
pulizia dei chicchi di grano, costituita da un sistema di spazzole che sfregano la massa
pelle. = nome d'azione da spazzolare. spazzolifìcio, sm. stabilimento
. = voce dotta, comp. da spazzola e dal tema del lat. facére
capelli. alfieri, xxxix-218: spazzolino da caminetto. fucini, 511: sulla
bicchiere in cui stanno infilati lo spazzolino da denti e il tubo del dentifricio.
brandendo spazzoloni e granate, sciorinando cenci da spolverare, due o tre donne facevano
2. preparazione del commento parlato da sovrapporre alle immagini di un documentario televisivo
. 'portavoce, annunciatore', che è da [to] speak 'parlare'.
d'ogni disco: la corrente entrerà da a con una data polarità, positiva
: passerà dalla spazzola h al commutatore e da questo... negli elettromagneti.
, costituito, nella forma attuale, da una bacchetta terminante in un ventaglio di
, triangolare, e un po'rivoltata da una parte a foggia di un becco.
v.). = deriv. da spazzare1, con probabile sovrapposizione di spatola.
qualsiasi specie. = deriv. da spazzola. spazzolare, tr. (
i polsini ricamati della camicia, e da buona medichessa si lavò le mani e
2. figur. scuotere energicamente da una condizione di arretratezza culturale.
di santa ragione. = denom. da spazzola. spazzolata, sf.
scriminata ». = deriv. da spazzolare. spazzolato (part.
apposita macchina. = nome d'agente da spazzolare.
più alti, chiusi da muretti, torri di vedetta e postazioni
che, rinserrando al centro tombe ottenute da lastroni, avevano fatto risorgere il problema della
collinette a forma ovoidale, costituite da un ammasso di pietrame e terriccio che raggiungono
punti più elevati del territorio salentino, da dove era possibile osservare piùagevolmente la zona circostante
. = dal lat. specularìus, da speculum (v. specchio).
essi compiuta. = deriv. da specchiare. specchiaménto, sm.
complessità folgorante. = nome d'azione da specchiare. specchiante (pari.
quiete suggestiva che per lui si esprimeva da ogni singolo ambiente dell'appartamento. moravia
annunzio, iv-2-37: avete fatto mai, da ragazzi, le bolle di sapone?
ti ci specchi, scaffali di biancheria da far invidia a un bibliotecario, suore ilari
pesce a l'amo, / onde salute da te spero e bramo, / spechian-
de'vizi suoi. s. bernardino da siena, 611: ispecchiati in david,
della luna, che vi si specchiava da mezzo il cielo. verga, i-116:
laghetto, / pieno d'iris, da tonde di crespone. loria, 1-91:
specchi nell'onde / del greco mar da cui vergine nacque / venere.
comunale, sottoscrivere i mandati di pagamento da parte del notaio dello specchio.
. 13. = denom. da specchio. specchiato1 (part.
di rose / ne li orti specchiati da 'l mare. manzini, 11-3: fu
mia e sapere quanta moneta mi resta da potere studiare. 5. che
un cavaliere di specchiata dottrina ed eloquenza da me sperimentate. cesarotti, 1-i-284: voi
imitato quel rigido spartano che fece ripetere da un senatore di specchiata spartanità una sentenza
, 1-188: per niuno modo è da tacere la pazienzia dello specchiato ciptadi- no
la pazienzia dello specchiato ciptadi- no niccolò da uzzano. saccenti, 1-2-91: direte voi
architettonica a riquadri rientranti, solitamente delimitati da modanature. pea, 5-64: ci
a bugnato o liscio, talvolta arricchito da disegni o cornici, che costituisce,
caratteristica delle sezioni radiali di alcune piante da legno (come il faggio, la quercia
.). = deriv. da specchiare. specchieggiare, intr.
nuovissima. = denom. da specchio, col suff. dei verbi frequent
mobile con un grande specchio incorporato, tale da permettere la visione dell'intera figura umana
a specchiera: con le ante ricoperte da specchi. giov. fiorio,
un cassettone. 2. tavolino da toeletta fornito di uno specchio (e
: bellissima voce del parlare aretino, da usarsi acconcissimamente per ciò che molti francesca-
specchiere / celesti. = deriv. da specchio. specchièro, sm.
4. vetro specchiato: vetro ricoperto da uno strato sottile di metallo (soprattutto
vetri o anche di specchi che risultano riflettenti da un lato mentre dall'altro permettono la
], ii: l'uso di occhiali da sole non presenta alcuna controindicazione siano essi
v. specchiettato}. = deriv. da specchio. specchiatura, sf. lo
sauro). = deriv. da specchietto, n. 6.
o sauri. = deriv. da specchiettato. specchiétto (dial.
molto vaghi quei specchietti che si affissano da alcuni, in lochi appropriati, nelle prospettive
così dicono i fiorentini si fan riverberare da uno specchietto agitato fra mano la luce
l'osservazione della cavità orale, costituito da uno specchio di ridotte dimensioni fissato all'
adorno, e iera molto plasevele criatura da vedere, tutto frisiado de gran frisi d'
da'gioiellieri un pezzetto di vetro cristallino tinto da una banda che si mette nel fondo
tant'è vero che la insegnava soltanto da quando era entrata in vigore la riforma
tenga nell'ufizio della grascia un libro da denominarsi specchietto, nel quale si notino
sono stati trovati in colpa o corretti da detti ufficiali. idem, 1-21-155:
schiaffo a un ragazzo, il quale sobbillato da nemici astiosi del povero saverio dette querela
richiamo usato nella caccia alle allodole costituito da uno o più supporti piatti girevoli,
o più supporti piatti girevoli, azionati da un meccanismo, sui quali sono applicati
al confino di polizia, in modo da rifarsi una verginità; e loro, le
la vista umana per una forata canna da dove ucello non giunge. bergantini, i-ded
purg., 15-75: più v'è da bene amare e più vi s'ama,
fatti, e quelle coscie bianche, / da fidia a tomo, o da più
/ da fidia a tomo, o da più dotta mano. tasso, 11-ii-368:
le caratteristiche. -specchio sferico: costituito da una calotta sferica (e può essere
delle proporzioni. -specchio ardente, da fuoco, di archimede, ustorio-.
di fronte; di solito è racchiusa da una cornice e ha dimensioni variabili a
variabili a seconda dell'uso: come oggetto da toeletta per la cura della persona,
gioco di specchi). giacomo da lentini o monaldo d'aquino o anonimo,
ii- 331: quinta camera volta da li spegi depinta cum vetri et oro
li spegi depinta cum vetri et oro da fir reconzata. pigafetta, 4-50: hanno
luce e le immagini solari in modo da incendiare sostanze combustibili. galileo,
, microscopi, medaglie, carnei, istromenti da fiato e da tasto, alcuni lavorati
, carnei, istromenti da fiato e da tasto, alcuni lavorati da esso, specchi
fiato e da tasto, alcuni lavorati da esso, specchi da fuoco. algarotti,
tasto, alcuni lavorati da esso, specchi da fuoco. algarotti, 5-149: i
di sogni, / non separarti mai da questo specchio. / è magico. lo
trasfigurato. -specchio nero: formato da vetro affumicato che abbassa la vivacità dei
dalle molecole dell'atmosfera dopo essere state eccitate da un fascio laser. -attrezzo
la dipartenza ed i piagnistei per tre dì da ritornare a casa. -fondo specchio
della donna] vassallaggio / rende fuor para da domane a sira. serdini, 1-150
non erano che altrettanti ingegnosissimi specchi fabbricati da più sublimi filosofi, donde a tramandare
me stesso e 'l fallir mio. ricciardo da cortona, 1-31: se tu raguardi
contemplare dio. s. caterina da siena, v-145: si specchia [il
avesse a'gentili negata 'ab antico'la grazia da poter conoscere la verità che per contrario
, e sì la correggano. paolo da certaldo, 300: la femina giovane e
molto ricco avea per moglie una donna da bene, di buoni costumi e di rarissima
zotica di vota / detto il padre puntello da fiorenza; / cristo ci salvi da
da fiorenza; / cristo ci salvi da sua riverenza. -con riferimento a
e riputazion di quella città, onorato da tanti re e magistrati, da tanti altri
onorato da tanti re e magistrati, da tanti altri signori. muratori, 9-263
come in prosa, a mutarsi e variare da se medesimo. fagiuoli, iv-194:
, che ne'primi tempi fu fatta da vardano e poi ringrandita dal re pacoro,
l'uom che, lusingato ed invaghito / da la carne vezzosa, è poi schernito
/ alcun non fu sicuro, / da per tutto correva onda di pianti, /
vide in ranzoni un semplice specchio illuminato da tranquillo cremona, -persona che riconosce umilmente
di virtù e di bellezza, fornito da una persona; modello a cui esemplarsi nel
in parlare e in costumi. bartolomeo da s. c., 3-3-4: la
nondimeno fu amazato con la auctorità publica da quelli medesimi a'quali aveva acquistato e
-regola di comportamento. s. caterina da siena, i-79: oh quanto sarà misera
, pieni d'ogni ordigno militare e da mare e da terra, possono servire di
d'ogni ordigno militare e da mare e da terra, possono servire di specchio e
uscita domenicale « guardi qui: 'mediocre'da per tutto ». -compendio, riassunto
intrico del glicine, che le saliva da una parte, graticciava senza eleganza i relativi
onde elettromagnetiche (e può essere costituito da una superficie continua o da una serie discontinua
essere costituito da una superficie continua o da una serie discontinua di conduttori).
-poppa, prua a specchio: formata da una superficie piana, verticale o inclinata
di pesca: tubo chiuso a un'estremità da una lastra di vetro e usato dai
e un'altezza poco maggiore, chiuso da un lato soltanto con un fondo di
, le narici, il condotto uditivo) da esaminare. -ant. speculum divaricatore.
: selenite (pietra di gesso, pietra da scagliola, specchio d'asino) è
faro, opera mara- vigliosa tra poche da mentovare, la quale brettagna rizza per
apertura tondeggiante di una cavità. erasmo da valvasone, 2-2-31: da sette specchi de
. erasmo da valvasone, 2-2-31: da sette specchi de le bocche spira /
ancora quegli che erano caduti a specchio da poi che si era fatta la ultima
un corso d'acqua, in modo da riflettervisi. ariosto, 1-37: ecco
di camicie a specchio, di marsine da grande firma. -rivestito di una
uomo laveresti simigliato: non si raffigurava da se stesso ne lo specchio.
-tirato a specchio: lucidato in modo da risplendere. sinisgalli, 6-04: la
]: dicesi a'bambini, per isvogliarli da vanità della propria persona, che 'a
sono tutte di specchiuzzi rintagliati e chiusi da stucchi che formano disegni impossibili a ritenersi
i mezzi di sussistenza nella qualità e quantità da regolarsi, in mancanza di un'anteriore
); inusitato, strano; caratterizzato da avvenimenti eccezionali. savonarola, 7-ii-2:
sopranaturale che hanno avuto gli uomini mandati da dio, come furono profeti e apostoli,
profeti e apostoli, è stato dato da lui per uno modo... speziale
di confetture, onore spezialissimo non solito da quella città ad usarsi mai se non ai
, se esso andò esente sin qui da quelle terribili crisi economiche che si sono svolte
qui manifestate quelle dottrine socialistiche sovversive che da più anni fanno quivi guerra alla proprietà
la loro specchiosità. = deriv. da specchioso. specchióso, agg.
n. 3. = deriv. da specchio1. spèce, v. specie
dante, conv., ii-vi-2: da sapere è che in tutta questa canzone,
lo speziale, percioché generalmente ogni vasello da navicare è chiamato 'legno', quantunque non s'
la speranza di quello che ha da seguire, viene a formare una im
non si può ascendere, né disotto da la specie specialissima si dèe descendere.
santi e gli eletti di dio hanno da dio uno speciale lume che gli inclina
persona). leopardi, iii-67: da sì gran numero di errori spesso rilevantissimi
susseguito, nel termine di un mese, da un'azione di giudizio, diretta contro
si formassero i capitoli di un trattato da farsi colla santa sede, e questi,
prediletto (una persona). monaldo da sofena, xvii-194-93: orato cavaliere, messer
avea quivi con seco non molto dilungi da sé come speziali figliuoli per anni quindici
sotto speziale protezione di dio, escetto da ogni mortalitade e paura di demonio. s
paura di demonio. s. bernardino da siena, 32: il dì dell'assunzione
distinta dalla ricevuta per addietro e distinta da quella che riceve generalmente ciascuno. cesari
passi ch'egli non avrebbe trovato modo da uscirne. 10. che possiede
a chi avesse alcuna speziale bontà benvenuto da imola volgar., ii-223: finalmente,
donde viene, io credo che la venga da certi beni ispeciali ha sempre fatti da'
, rilevante, significativo. francesco da barberino, i-254: io ti vò qui
delpanime nostre dinanzi a cristo. benvenuto da imola volgar., ii-64: aveva
e gai d'un'idillica poesia, da quelli paesistici vivaci e sentiti, a quelli
: pochi anni dopo... quel da maiano non fu cogiito se non agli
le terre. 18. legato da profonda e affettuosa amicizia, familiarità e
e special amico e per il più da ben cavaliero che si trovasse. segneri
che il signore tratta vostra altezza serenissima da suo specialissimo amico, mentre non manca di
affinità e fratellanza. -legato da un vincolo di dedizione personale e particolare
lucchino, benché guardie avessi de uomini da pede e da cavallo a muodo regale,
guardie avessi de uomini da pede e da cavallo a muodo regale, nientedemeno abbe
viene considerato come delitto che nei casi determinati da una speciale disposizione di legge. cavour
codice penale, 15: 'materia regolata da più leggi penali o da più disposizioni
: 'materia regolata da più leggi penali o da più disposizioni della medesima legge penale'.
stabilito. -carcere speciale-, quello caratterizzato da particolari misure restrittive e di sicurezza e
originale e sulla copia dagli opponenti o da persone munite di loro procura speciale ed autentica
discussioni di un congresso di scienziati, diretto da maryse choisy, ha dedicato un grosso
imposte presentate alla camera, sia tale da provocare l'emigrazione dei capitali all'estero
l'emigrazione dei capitali all'estero, da far sì che si trovi disponibile una minor
. ling. lingue speciali: quelle caratterizzate da unispeziale i buoni e veri guelfi.
dotta, lat. specialis, deriv. da species (v. specie); il
special. plina), sia usato da settori più ampi e generici (come speciale2
o se si sottintende naturale o modificata da alcuno accidente. 29. sport
de bono amigo e de persona k'èe da amare e onorare per la sua bontade
ch'ammonisce più in ispeziale. marsilio da padova volgar., i-i-4: a queste
sul particolare e sul concreto e guardarlo da tutti i lati e penetrarlo sino al
lebbrosi ai stevenson. = deriv. da speciale, cfr. ingl. specialism.
stampe, scelti ed esposti con oculata cura da nino bar- bantini, uno specialista in
, quel dato esatto che si attinge da un'opera specialista, da un manuale
che si attinge da un'opera specialista, da un manuale. = deriv.
un manuale. = deriv. da speciale, sul modello del fr. spécialiste
rigidamente comunicativa. calvino, 17-110: da quando la scienza diffida dalle spiegazioni generali
2-49: avrai per = deriv. da specialista. duta la memoria, ma non
specialistico poi) che sembra strappare il malato da 3. particolare abilità o perizia in un'
seguendo il vostro dilettevole ragionar, sia da dire non intendo di ristrignervi sotto alcuna
discorso mi piacque assai assai; ed è da giovarsene chiunque faccia studi su cotesto periodo
. moravia, v-129: la biancheria da uomo era la nostra specialità ma capitava
cucissimo qualche camicia o pagliaccetto o mutanda da donna. tabucchi, 11-57: la sua
confezioni recanti l'autorizzazione e la registrazione da parte del ministero della sanità. cicognani
, 5-219: ogni ammalato preferisce scegliere da sé il proprio medico, evitando la
italiana [7-i-1945], vi: specialità da usarsi dopo la rasatura per tonificare la
di i ^ cce, che data da qualche secolo. 7. region
un determinato organismo o di una funzione da una forma iniziale semplice a una più
una situazione, di un caso disciplinato da un'apposita norma di legge. -in
o morale) dipendente dall'essere previsto da una specifica norma che lo sottrae alla
lo stesso bene o interesse già tutelato da un'altra e più generale disposizione di
questo triunfo uscì fuori tutta la moltitudine da ogni parte sparta; e guardavanotutti i cavalieri
chiese di poter veder ghino. simone da cascina, 178: qui prega per alcuni
suoi defunti in ispe- sialità. benvenuto da imola volgar., ii-311: in spezialità
lat. tardo speciautas -àtis, deriv. da specialis (v. speciale);
dottrine. = nome d'azione da specializzare. specializzando, agg.
presenta il testo del ranieri tenuto saldamente da una parte dal primario, che è
, serenamente sfiduciato, e dall'altro da alberto arbasino, promettente ma smanioso specializzando
imbecille di napoli'. = deriv. da specializzare, col suff. dei gerund.
g. contini, 25-215: partendo da luminose intuizioni sulla ripetizione dei fonemi nel
batté due colpi su le spalle, da donna pratica, e quasi da sorella,
, da donna pratica, e quasi da sorella, hélas!, amorevolmente soccorritrice
punto della sospensione. = denom. da speciale-, cfr. fr. spécialiser (
sono legati con lo spago, artigianalmente, da operaie specializzate. ottieri, 3-26:
fatto cioè la carriera del soldato. da manovale si passa operaio, e da
da manovale si passa operaio, e da operaio si diventa specializzato. pirelli, 252
: poiché 'frammenti'di poesia possono trovarsi da per tutto, nell'« amore illustrato »
a un ramo di essa in modo da rivolgersi a un pubblico di specialisti o di
soffici, v-6-377: ciò che lo distingueva da tutte le altre riviste (tranne le
'mitragliere': persona dell'equipaggio di aerei da guerra addetta al funzionamento di mitragliatrici e spe
, agg. e sm. che nasce da un'eccessiva divisione di competenze.
specializzatóre. = nome d'azione da specializzare. specializzazione, sf. acquisizione
a livello sovranazionale, proprio perché le risorse da investire sono ingenti, e occorre perciò
sono ingenti, e occorre perciò una 'specializzazioneconservativa'da realizzare in italia e da concordare almeno a
perciò una 'specializzazioneconservativa'da realizzare in italia e da concordare almeno a livello europeo.
suddivisione del sapere in settori, in modo da costituirlo e restringerlo in campi autonomi e
evidenza di fatti che sono tutti guai da attribuire all'alienazione economico-sociale specifica di detta
specificar bene la coltura'non avrei parlato da cristiano? non sarei inteso bene e meglio
sabauda, al regio esercito, tanto da avere caserme, e di varia specializzazione,
avere caserme, e di varia specializzazione, da sopperire alle necessità di uno stato balcanico
papi. = nome d'azione da specializzare-, cfr. fr. spécialisation (
ché era gram perigo a lo descende'da lao lo monte chi monto pendea.
quale èi intra presonia. s. bernardino da siena, 930: la chioccia,
: la chioccia, quando ha nulla da mangiare, chiama tutti i pulcini,
insieme ci vincono. = comp. da specialmente e che4 (v.).
della microevoluzione in questo ambiente, contaminato da tanti r e seguenti combinazioni: microevoluzione
soluzioni ai problemi ambientali che sono diverse da quelle basate sull'adattamento genetico.
una nuova). = deriv. da speciei, col suff. dei nomi d'
, sotto specie). bonvesin da la riva, xxxv-i-687: quand l'have
, i-318: una barca, mandata da mongomerì, sotto spezie di pe- scareccia
con aiuto di vettovaglia e di munizioni da guerra nella roccella. leopardi, 18-43
modo? bacchetti, 2-xv-134: giovanni da capistrano, il continuatore del santo dell'ordine
pane e di vino. 5. bernardino da siena, 1035: quando e'si
sotto specie). francesco da barberino, ii-120: non è onesto tutto
, ed è venduto per noi ricomperare da morte eterna. maestro alberto, 77:
avesse intero effetto. s. bernardino da siena, v-299: falserà [il mercante
l'avremmo molto per male. francesco da barberino, 160: né, sotto
distribuzione delle genti alle stanze, fu da loro, per comandamento del magistrato supremo
della vista (e talora anche deformata da fenomeni ottici). -in partic.
-in partic.: nella teoria epicurea esposta da lucrezio per spiegare la percezione visiva,
occhio, mentre il guardo vago / esce da la potenzia, entra l'imago.
conoscere la grandezza del sole non dataci da quella specie. -raggio luminoso.
vere virtù maraviglioso uomo, ma ancora da una certa arte della sua giovanezza a
e per notturne spezie vedute o sì come da dio ammonito facendo. 5
. è prodotta, formata ed informata da le cose vere, ed apprende quelle non
. magalotti, 23-70: come si ha da fare a insinuare agli uomini qualche specie
succintamente che 'l mio discorso procede da principio per le spezie alla co
giocondo, non saria esso bello mai amato da lui. lauro, 2-55: dice
più esteso, detto genere, definito da caratteristiche morfologiche, di distribuzione geografica e
fertili, mentre risultano sterili quelli derivanti da individui di specie diverse (e nella sistemazione
i-32: tu sai che fùrno intromesse da noè nell'arca tutte le specie degli
giambullan, 282: gli alci, da alcuni, ma falsamente, creduti asini
ha indotto a scriverne per esser buona da servirsene in cucina è la stellaria
dell'epoca attuale) trassero o traggono origine da genitori a loro simili, che con
caratteri essenziali. carducci, iii-12-4: da quella vertebra può moversi alle ricerche del
pero e di melo in melo. ca'da mosto, 231: si trova
405: le specie di agrumi conosciute da noi sono il limone, il limon-
importazione, come il 'piave', ottimo da fiore bianco di farina e molto nutriente.
: altrimenti non si continuerebbe fumana spezie da ogni parte. idem, inf.,
o morto di tale infermità, tocca da un altro animale fuori della spezie dell'uomo
9. categoria di persone accomunate da una caratteristica fisica o morale, dalla
fisica o morale, dalla professione, da una denominazione specifica, ecc. -in
sebbene la corrispondenza non sembri così esatta da fare che le quattro specie di accidiosi dell'
reato o di una pena o previsto da un ordinamento giuridico. cavalca, ii-xv
qualunca mercante..., marsilio da padova volgar., i-8-3: giassìa che
dirò il piombo gesù] dolori da quattro parti, cioè da parte della persona
gesù] dolori da quattro parti, cioè da parte della persona che esser più
prese di loro due sostenne; da parte di coloro che lo crocifissero; da
da parte di coloro che lo crocifissero; da parte della moli eguali, quella
il spezie de la morte e da parte della croce e del morire. g
della gravità se non semplici. guido da pisa, 1-77: moisè di comandamento
tìve vui pegri, queste ensegne non è da fir portade da li spau- affetto
, queste ensegne non è da fir portade da li spau- affetto di amante:
8-61: è una specie di targa scarlatta da cui emerge modi d'intuizione.
, 4-315: mi pareva di aver ricevuto da lei una spe di lui
bene ma imponente. buzzati, 6-181: da quel pomeriggio egli non era nell'altre
della gioventù dici anni, fu assalito da una febbre la quale, passando da una
assalito da una febbre la quale, passando da una sportiva ferrarese. specie
mise sospetto negli animi de'medici che -preceduto da un agg. dimostrativo, per attenuare
non rode, ma potesse richiamare gli uomini da queste spezie di nulla, ove in
s'io avessi a giudicattiva, e da lui dipendono tutti gli accidenti che si sono
tutti gli accidenti che si sono posti care da quella specie di tristezza con cui ho meditata
, e questa è cancro universale, generata da me- la precedente lezione, e dalla mesta
, v-195: le ragazze, come spaurite da questa specie di valanga d'uomini,
nazioni. 16. stupore provocato da un fatto insolito, inaspettato o sospetto
ci abbia proposto di restar a pranzo da lei. - per questo non mi fa
un po'specie di vedermi tagliata la parola da chi finché ero in casa della signora
dal suo gabinetto passi alla sua sala, da questa passi al ridotto, dal ridotto
era rilevata come un cordoncino roseo, da far specie. -opinione, credenza,
, iii-462: era venuto a trovarci da badgastein dove, meno tedeschi, vede
in londra in specie si è inquietati assai da quelli che domandano l'elemosina. manzoni
): i medici... fin da principio avevan creduta la peste, dico
dotta, lat. specìes, deriv. da specire 'guardare', di origine indeur.
zoologica. = deriv. da speciespecifico. speciespecìfico, agg.
). = comp. da specie1 e specifico. specievèrbo,
il verbo. = comp. da specie1 e verbo (v.).
ordinazioni, salvo che per il materiale da ordinarsi in america, per il quale
uno per uno. = deriv. da specificare. specificàbile, agg.
linciaggi di bianchi... praticato da una turba di gente còl viso coperto di
omeoteleuto od omeoarchia. = deriv. da specificare. specificaménte, aw.
significante qualunque notazione di cose giornaliere; da noi è appropriata specificamente alle astronomiche.
, non priva di interesse, corsa da un generoso fiato melodrammatico, tematicamente felice
, 3-433: il sommo pontefice si muove da quella a comandare che il reno si
appartenenze. = nome d'azione da specificare. specificante (part.
quello che. ssia amore in genere, da. nnoi ispecificando le maniere secondo che
la sua vita con un martirio che da eusebio è chiamato illustre, ma di cui
di nulla li menava ad una vita da non poterci durare e impossibile da attuare
vita da non poterci durare e impossibile da attuare. -sostant. cesari,
devenir a qualche particolare che specifichi questo da quello. tasso, n-ii-43: aristotele
ella è orrevolezza de'maggiori overo dignità: da le quai parole non si dèe raccoglier
la vera liberalità è quella che stilla da sé senza essere spremuta; e questa
il gemito dal fatto, perché questo da un ordine intrinseco e quello da un
questo da un ordine intrinseco e quello da un rispetto intrinseco vengono specificati!
ordine a'tre cicli sin ora spiegati è da avvertire che per uso comune questo vocabolo
, leggendo, pronunzia distintamente e in modo da farsi bene intendere aa chi ascolta.
lascia la sanità, quindi è che da galeno fu riposta tra le fattive: e
dal lat. tardo specificare, comp. da specles 'specie', e dal tema di
alla qualle esso si incammini o venga da chi può commandargli assunto. siri, ix-1168
dopo il 1848, era molto diversa da quella attuale, riorganizzata da pio xi.
molto diversa da quella attuale, riorganizzata da pio xi. -inoppugnabilmente, incontrovertibilmente.
per la via di brescia, sopragiunto da uberto e da azzo con una ispeditissima banda
di brescia, sopragiunto da uberto e da azzo con una ispeditissima banda di cavai
cavai leggieri, fu preso; e da uberto, a cui specificatamente egli si
e ai limosina. = deriv. da specificato. specificato (part. pass
trovar modi sempre i più specificati e precisi da sporre sue idee, dando loro i
, 122: debia star... da grado a cavargere libre in eceto li
d'una specificata professione di fede, aggiugnendo da chi il simbolo fosse proposto da credere
aggiugnendo da chi il simbolo fosse proposto da credere. beltramelli, ii-775: qualcuno
crede perciò di potere scegliere materialmente, mettendo da parte, per la storia della filosofia
con g. e. o fargliene parlare da altri lettori più specificati di me.
nesso). = nome d'azione da specificare. specificazióne, sf. distinzione
essendo con specificazione né con distinzione certificato da quelli qual sia quella virtù che dicono
questa sola mira di cantare enea peregrinante da troia in italia per fondare nel lazio
individualità tecnico-strutturale ed economico-fun- zionale diversa da quella del bene originario (come quando
ha la funzione di determinare il sostantivo da cui dipende (ed è espresso in
specificità del rimedio. = deriv. da specifico. specìfico, agg. (
ogne forma sustanzial, che setta / è da matera ed è con lei unita,
dipende la virtù, non si rimove da esso individuo, se quello prima non è
una propria virtù seconda la quale opera diversamente da l'altre, è necessario ch'ogni
intellettuale forma, la quale si considera astratta da materia, si ha virtude alcuna specifica
polipi, quantunque non siano in dettaglio da me descritti..., fo però
i rapporti specifici, trovati dagli altri o da me, tra la lonza e la
collegiata e quelli del battistero, dipinti da masolino, in due tempi diversi, a
argomenti, e opinioni specifiche, così da offrire la prova di una vita intellettuale
. fenoglio, 5-i-2241: alba è occupata da un agguerrito reggimento fascista con specifico addestramento
causa precisa e immediata dell'interesse cagionato da non aver possuto estinguere il proprio debito.
solo specifico, sm.): affetto da una di tali infezioni e in partic
ltllustrazione italiana [18-viii-1912], 173: da quando si conosce la cagione prima della
, tra le altre notizie ch'egli ebbe da me, intese che l'uso della
sotto gli occhi lo stato della francia da varie e pericolose turbolenze minacciato. ardigò,
sposo tiene la sua speziositade. maironi da ponte, 1-iii-215: a tutto ciò
. -allettamento, attrattiva. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-52: se tutto
insiste molto sull'apparire degli altari formati da un alto basamento a linea convessa 'come
. quale speciosità! = deriv. da specioso. specióso (ant.
/ di cristo sposa. s. bernardino da siena, 2-ii- 845: gesù
-effetto terapeutico di una sostanza. maironi da ponte, 1-ii-200: in questo territorio al
una 'lingua intemazionale sussidiaria', viene richiesta da politici e commercianti, da scienziati (di
viene richiesta da politici e commercianti, da scienziati (di quelli che girano per
girano per tutti i congressi), da logici matematici (inventori di specifici pel
specifici pel retto e comodo pensare) e da altri di simigliante genìa. idem,
la soccorrano se non si sa soccorrere da sé. 14. carattere essenziale e
coniato (con specificare e sfecifìce) da boezio (commento a porfirio).
di funzione principale. = deriv. da specifico. specifista, sm. e
mondo moderno malato. = deriv. da specifico. specifìstico, agg.
inutile ricerca specifistica. = deriv. da specifìsmo. specilègio, v.
i pulledri ammantati e incappucciati come cavalli da torneamenti. gramsci, 4-55: il volpe
francesi? -autografo della firma depositato da ciascun cliente in banca, per rendere
dotta, lat. specimen, deriv. da spedire 'guardare, osservare'. speciografìa,
esse. = comp. da specie e dal tema del gr. yqàcpo
in questo specillarmi. = denom. da specillo. specillo (ant.