del setto transverso o mediastino, cagionato da soverchia votezza o ripienezza.
senza prò; tutti egualmente hanno i miseri da perire. -figur. struggersi,
un ostacolo o un liquido che fuoriesce da una stretta apertura); gorgogliare.
graf 5-461: hai tu la notte mai da lunge inteso / singhiozzar nella strada un
un cane. / un chiù singhiozza da non so qual torre. d'annunzio,
di spegnersi, singhiozzando, un lumino da notte davanti a un'immagine della madonna
zanardelli; cioè che non si aspettava da quella provocazione aggressiva. barilli
li ultimi balli. = da un lat. volg. * singluttiàre,
metatetica del tardo singultire, denom. da singultus (v. singulto);
a singhiozzate. = deriv. da singhiozzare. singhiozzato (pari.
lagrime invano volute ribevere, tutto agitato da uno spasimo di dolore che si rivela soltanto
in ginocchio. = deriv. da singhiozzare. singhiozzire, intr.
/ atterra. = deriv. da singhiozzare. singhiozzo (ant. e
diaframma e dei muscoli intercostali, accompagnato da un caratteristico suono stridulo che si manifesta
spasmo ha carattere transitorio ed è determinato da cause per lo più banali, ma talvolta
2. contrazione del diaframma provocata da una forte emozione e da agitazione nervosa
diaframma provocata da una forte emozione e da agitazione nervosa e accompagnata da pianto convulso
emozione e da agitazione nervosa e accompagnata da pianto convulso. sconfitta di monteaperto,
singhiozzi del pianto, si tacque. simone da cascina, 181: spessi songhiossi si
vergine a fatica gli rispose, / interrotta da fervidi signiozzi, / che dai coralli
signiozzi, / che dai coralli e da le preziose / perle uscir fanno i
rantolo. magalotti, 9-2-98: ritornato da quel primo sbalordimento, i pianti, i
avrei aspettato cn'ei si fosse accorto da sé di quello ch'i'andava a fare
della risacca o di un liquido che fuoriesce da una tutti i canti li confonde
astensione dalle prestazioni lavorative, in modo da estendere l'efficacia dello sciopero anche ai
9. gerg. rata di un debito da pagare. fenoglio, 5-iii-448: -m'
mio, non far schiamazzo: / hai da spremer dal culo un tal singhiozzo /
lunga e schietta. jovine, 74: da un veicolo perduto un organetto manda un
misura, / che fa l'uom singular da l'altra gente. marino, 9-155:
: di cercare la pezzuola: da rasciugarsi la faccia. starsi sola
in casa. = deverb. da singhiozzare. singhiozzoso, agg.
colonne volgar. [tommaseo]: venne da troia allo re laumedon, al quale
singnato) e dal suff. -formis (da forma 'aspetto').
ittiol. genere di pesci singnàtidi rappresentato da numerose specie con corpo sottile e allungato
singolare azione. -che viene affrontato da un singolo combattente contro un altro.
combattente contro un altro. benvenuto da imola volgar., i-176: uno de'
a singoiar tenzone, / dove ginamo da vii tema spinto / cesse ad amon l'
amor comanda. -che è compiuto da una singola persona o che gli è
, ebbe l'origin sua da'conti da canossa. de dominici, iii-6:
di nobile e gran pittore pietro berrettini da cortona, uomo invero singolarissimo per la
singolarissimo per la bella e nuova maniera da lui ritrovata. guerrazzi, 1-599:
buonissima e singolare, è cosa troppo da vantatore e da leggero se da se
singolare, è cosa troppo da vantatore e da leggero se da se stesso le racconta
troppo da vantatore e da leggero se da se stesso le racconta e se ne gloria
e detto che singoiar profitto potrebbe trarsi da tante accademie sparseer l'italia, se queste
mio concittadino allora vivente. -contraddistinto da avvenimenti insoliti e particolarmente rilevanti.
dell'inizio del '47, così fervido da esser passato e da (furare in proverbio
, così fervido da esser passato e da (furare in proverbio. 6
mio di fare ogni opera di liberarlo da questa lite; cné certo me ne farà
guado, / quando sarai di là da le larghe onde, / di'a giovanna
la cosa amata. s. caterina da siena, 1-23: io catarina, serva
salame appeso. 8. legato da profondo affetto; carissimo, fraterno (
, 'uomo... si allontana da quella puerizia in cui tutto è singolare
che le vedeva per la prima volta da quando erano sposati. -con uso neutro
parer singolare che l'odor della cera da pavimento soverchi quello della pura cera d'
compagnum in santo studio e singular amigo firn da le soa zoventura. boccaccio, viii-1-26
: l'altr'ier mattina sendo visitato da uno mio singulare amico, pregommi disievolmente che
rattoppato? sai che doveva essere singolare da vero? tozzi, vi-603: anche
non aveva mai visto... da lontano quei fiori singolari. 11
e lo singulare e 'l plurale. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
'suoi'sta in luogo di 'loro', da che questo pronome in italiano grammaticalmente non
dà a intendere che questi beati spiriti da lui veduti e rappresentati quine infine a
, perché ciascheduna di quelle era participata da tutti i singulari che si producevano di quella
convenga di porre in uno che abbia da rappresentar achille, qual in quello che
achille, qual in quello che abbia da rappresentar oreste e così degli altri. b
dai due corridoi laterali; nel tennis da tavolo, partita che si disputa fra
avessono posessione in sardigna, di tenerle da. llui e fargline omaggio. bandi
dotta, lat. singularis, deriv. da singulus (v. singolo).
singolarista degli spagnoli. = deriv. da singolare, nel signif. n. 18
singolarità del caso, non potè difendersi da un moto istintivo di sgomento e di stupore
d'alcuna singularità o maraviglia. simone da cascina, 131: non fare singularità,
, un vestito aveva ch'era piuttosto da uomo che da donna. fogazzaro,
aveva ch'era piuttosto da uomo che da donna. fogazzaro, 13-41: conosceva
, ci tolgono l'illusione, prima da noi nutrita, che fossero in noi singolarità
patente a tutti, vuol esser visto da tutti... fin quando non t'
ella vien distinta e... singolarizata da tutte raltre. 2.
evidenza, rilevare. gius. felice da morro, lxh-2-i-120: viene da tal libro
. felice da morro, lxh-2-i-120: viene da tal libro sì singolarizzata una tal maniera
della lingua etnisca. = denom. da singolare, con il suff. frequent.
singolarizzare), agg. contraddistinto da un segno convenzionale. c.
universali fantastici. 3. caratterizzato da un aspetto o da una qualità del
3. caratterizzato da un aspetto o da una qualità del tutto inconsueta.
zara una polledra ermafrodito, cioè singolarizzata da quella viziatura mostruosa delle parti sessuali,
singularménté o ver generalmente presa, proceda da nobilitade sì come effetto da sua cagione
, proceda da nobilitade sì come effetto da sua cagione. passavanti, 237: avendo
: io òe medicato tutta la famiglia sua da possa in qua che agata fue mia
,... sì veramente che da noi fossero sgravati da'pesi della lor legge
prigion tetra udire, / quasi cantasse da uno spanto faggio. bacchetti, 2-i-631
le devino tanto più usare quilli che da più sono, che talvolta uno capitaniecto de
insieme nella memoria. = deverb. da spantare-, cfr. anche spagn. espunto
= non è chiaro se la voce sia da connettere con spanto1 o piuttosto con spanto2
come pompeggia in quelle vesti: cosa da spanto! p. torelli, 162:
, con valore intens. e da una forma affine a pantofola (v.
ex-, con valore intens., e da un denom. da pantofola (v
., e da un denom. da pantofola (v.).
mondo. = deriv. da spanto2. spantóso2, agg.
del suo dottor. = deriv. da spanto3. spanzare e deriv.,
, 2: né uomini né donne hanno da guadagnare a sbracarsi, spaparacchiarsi: non
. ex-, con valore privai, e da un denom. da papa1 (v
privai, e da un denom. da papa1 (v.). spapato
. privato del potere pontificio; decaduto da tale autorità. pasquinate romane, 910
questo furfantato teatino, / che, spapato da morte, pur qui giace / a
la città spapizzata. = deriv. da spapato, col suff. frequent.
ex-, con valore intens., e da pappagallare (v.).
'bel tempo'. = deriv. da spappagallare. spappare, intr. con
ex-, con valore intens., e da un denom. da pappa1 (v
., e da un denom. da pappa1 (v.).
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un deriv. da pappa, 1 (
privativo-detrattivo, e da un deriv. da pappa, 1 (v.),
ex-, con valore intens., e da un adat tamento del venez
spappolabile. = agg. verb. da spappolare. spappolaménto, sm
spappolamenti teatrali. = nome d'azione da spappolare. spappolare, tr. (
le viscere del mare, sparendo da ultimo al ritmo di uno all'anno.
definizione quello in cui non c'è niente da cambiare, quello che funziona alla perfezione
che non funziona e che si spappola da tutte le parti. -fallire, risolversi
ex-, con valore intens., e da un denom. da pappa1 (v
., e da un denom. da pappa1 (v.), col suff
voglio finire! = deriv. da spappolare. spappolato (part.
semisecco. = nome d'agente da spappolare. spapurare, intr. dial
. w 8i38a), piuttosto che da sparare2 come propone il d. e.
che può esser colpito con un'arma da fuoco. fenoglio, 5-i-868:
. = agg. verb. da sparare2. sparabolanare, intr. ant
ex-, con valore intens., e da un denom. da parabolano1 (v
., e da un denom. da parabolano1 (v.).
principe. = nome d'azione da sparacchiare. sparacchiare, intr.
deretano dei maiali tenuti in una vicina capanna da un negro dai denti d'oro.
-sostant. jovine, 2-216: da una vigna di fronte veniva uno sparacchiare
tornasi di lampedusa, 179: uomini da colpi di mano, buoni per sparacchiare
ecc., mi onorano molto. attendo da loro qualcosa ragione / che mai sia stato
mente è sempre preferibile a qualche sparagióne da lontano a fil di palo. insulso e
passa ai massimi sistemi. = da sparare2, con suff. spreg.;
chiodi. macchina per inchiodare strisce per campi da tennis. = comp. dall'imp
sm. tessuto imbevuto di liquido medicamentoso da applicare su piaghe o ferite. -in
drappus (v. drappo), da cui anche il fr. sparadrap e lo
si è innestato in un vasto movimento da cui trae autorità: la sua attività
rivenditori di limoni. = deriv. da sparagio per sparago. sparagina,
acqua fredda; così detta perché scoperta da vauquelin e ro- -intr
s'egli sparagnò unque uomo? antonio da ferrara, 157: onor t'è grande
ragna. -intr. marsilio da padova volgar., ii-v-6: acciò ch'
tratta con clemenza e magnanimità. marsilio da padova volgar., ii-v-6: e.
a poco a poco; / e fatica da lor non si sparagna.
energie. -anche con litote. giacomino da verona, xxxv-i-646: dondo a gascaun -ne
de marchi, ii-393: mentre da una parte il padre avaro sparagnava il
molto sparagnatóre. = nome d'agente da sparagnare. sparagnerìa, sf
povertà del cuore. = deriv. da sparagno2. sparagnino, agg.
placido cominciò a farsi sparagnino per mettere da parte qualche soldo al figlio.
e. visconti, 501: lasciamo da un lato quelle persone, il cui studio
il primo guadagno. = deverb. da sparagnare. sparagno2, agg. ant
soldi in prelatura / e vita fé da monsignor sparagno; / fu fatto papa
biblioteca di brera. = deriv. da sparagnare. sparagnòlo (sparagnuòlo)
un sparagnuolo. = deriv. da sparagno2. sparagnoso, agg.
sparagnoso... sente che c'è da fare una sicura speculazione su quei larghi
alla tirchieria. = deriv. da sparagno2-, voce registr. dal d.
spararèmbo), sm. tose. grembiule da lavoro. adr. politi, 1-640
rembi e biribalti, ma tra gli uomini da bene e principali dello tato.
sangue. corte, 37: guardatevi da umori, da giardoni, da sparagagni,
corte, 37: guardatevi da umori, da giardoni, da sparagagni, da corbe
: guardatevi da umori, da giardoni, da sparagagni, da corbe, da capelletti
umori, da giardoni, da sparagagni, da corbe, da capelletti, da traverse
, da sparagagni, da corbe, da capelletti, da traverse. m. garzoni
, da corbe, da capelletti, da traverse. m. garzoni, iii-96:
di spavento. = deriv. da sparaguagno. sparaguàito e sparagualto,
sparagno, risparmio. = deverb. da sparambiare. sparaménto, sm.
sm. disus. colpo di un'arma da fuoco, sparo. imperato
di bombarde. segneri [tramater]: da molti lati si sparse con festivi sparamenti
eziandio fosse stato papa legittimo, arebbono da lui appellato come da papa tirannico.
legittimo, arebbono da lui appellato come da papa tirannico. = nome d'azione
papa tirannico. = nome d'azione da sparare2. sparamiare e deriv.,
spara (una persona, un'arma da fuoco). l'illustrazione italiana [
], 662: diede alla artiglieria da marina il primo carrello assorbitore della contro-spinta
.). dosi il braccio da sé, trovatolo rotto, si fece tenere
arma rata torta. da taglio. 5. fendere la
e sinistra: tal che la gente fu da lui sparata di qua e di là
porco e sbarrato come pornarsi, staccarsi da qualcuno. co. leggenda dei santi
duca panigarola, 2-245: da te non mi sparerò io: nello star
tanta felicità in un tratto. da il fiero conte. / e s'era
col vestito scucito in zia la levarono da terra, ed essa emise uno strido da
da terra, ed essa emise uno strido da gelare il qualche punto, dicono
vi-189: fa [il turco] loro da ragazzi aprir la schiemassimamente sentendo la carità
quella sparando e tagliando, = da un lat. volg. * expamre,
nel signif. di 'preparare pisa da cavallo e da piè. per
di 'preparare pisa da cavallo e da piè. per la cottura con
, tr. mettere in funzione un'arma da fuoco o per studio anatomico.
un piccolo archi go che da quarantanni si travagli a sparar cadaveri ed operar
gozzi, i-4-49: si sparò un giorno da sé vivi, mai non seppe
il fanciullo, ed era vivo e tato da parte il tamburino, raccolse gli schioppi e
parto, la fece sparare e trassele di da un colpo di fucile. per cessare quel
2. far partire uno o più colpi da un'arma da fuoco. laude cortonesi
partire uno o più colpi da un'arma da fuoco. laude cortonesi, xxxv-ii-30:
macellare insanguinata, che canzoni / spararon fuochi da tutti i balconi. calandra, 4-113:
offensore si abbassava per ricogliere le palle da giuoco, sparò il braccio per isca-
sportivo », 1-vi-1964]: la palla da di stefano va a puskas, che
a parlar vosco, / perché séte valige da tritate, / e sparate si crude
sparando lampi al magnesio e puntando macchine da presa, non furono inganni o diversivi
region. raggiungere con un colpo di arma da fuoco. marinetti, i-98:
, 9-75: che cosa si può cavare da uno sterpo? /... un
cielo sciroccoso. bizzoni e tassi uscirono da montecitorio. -per simil. saltare
: anche il fenomeno di abbagliamento provocato da taluni oggetti che riflettono violentemente la luce
telecamera. 18. locuz. - da spararsi: tale da provocare una violenta
. locuz. - da spararsi: tale da provocare una violenta reazione di disgusto o
, sarebe una bravissima moglie, noiosa da spararsi ma piena di bravure e virtù.
errore'quando 'si spara nel mucchio'-cose da motosiluranti -e si ammazza o mutila a
guaito di gomme. = deriv. da sparare \ forse nel senso di 'svuotare,
. ex-, con valore privai, e da parare1 (v.).
. ex-, con valore privai, e da parare2 (v.).
e della triandria monoginia di linneo, stabilito da ker con alcune specie de'generi txia'
funghi e della tribù delle clavarie, stabilito da fries, le quali presentano un ricettacolo
, ramosissimo, compresso e formato come da due membrane seminifere sopra i due lati
sparata, sf. colpo di un'arma da fuoco o di un pezzo ai artiglieria
una sparata di alcuni pezzi di artiglieria da campagna che si trovavano avere. imperiali,
. bartoli, 4-1-328: ricominciò con da più parti una tempesta d'innumerabili razzi per
sparata dei mortaletti, seguita in breve da un'altra più fragorosa al momento dell'elevazione
una sparata tenorile. = deriv. da sparare2. sparato1 (pari.
veleno. algarotti, 1-iv-297: domandato da non so chi che mostrar gli dovesse
due stenderlo al sole, lascianlo ammucchiato da mane a sera. soffici, v-5-611:
inquietava. 3. squarciato da un taglio, da una lunga ferita (
3. squarciato da un taglio, da una lunga ferita (un corpo umano
.., e si chiudeva quello sparato da una maschera d'oro, che si
letto..., se hanno da avere la camicie con lo sparato dinanzi,
giacca (ed è propria dell'abito da sera). -per estens.:
.: camicia con tale caratteristica, da sera. codemo, 157: in
arrighi, 217: spiccatasi con uno scambietto da costanzo, ida andò incontro all'amica
, poiché i nostri cannoni, sparati da egibiè, giungerebbero infallantemente sulla sua cima
infallantemente sulla sua cima: ma assalita da un esercito con armi bianche, è
di archibuso o di artiglieria, cadendo da un'altezza quanto si voglia grande, non
che non sanno onde avvenga ch'una bomba da 500, sparata col mortaro carico con
materiale raccolto sulla luna e sparato via da una centrifuga o da una catapulta.
luna e sparato via da una centrifuga o da una catapulta. -tirato (
-tirato (un colpo di arma da fuoco). mazzini, 42-155:
in marcia. 3. raggiunto da un colpo di arma da fuoco.
3. raggiunto da un colpo di arma da fuoco. g. bufalino, 9-65
non fece che mutare una delle note da fischiata tra i denti in sparata sulle
5-i-977: in quel momento furono sorpassati da una staffetta motociclistica che si dirigeva sparata
. che spara colpi con un'arma da fuoco. landolfi, 19-77: gli
numeri allarmanti, fine dicitore di statistiche da brivido, l'onorevole bertinotti porta ora un
battaglia matematica. = nome d'agente da sparare2. sparatòria, sf.
il susseguirsi di numerosi colpi di armi da fuoco; serie di spari. -in partic
.: scambio di colpi d'arma da fuoco fra due o più persone.
sparatoria di domande. = deriv. da sparare2. sparavèllo, sm. tose
mannelli per preparare il bosco ai bachi da seta. = voce lucch.,
. 'con tutti questi sparaventi c'è da pigliarsi un malanno'. = comp.
. ex-, con valore privai, e da paravento (v.).
raventolo di palma. = deriv. da sparavento-, cfr. anche vie. e
spaventapasseri. s. bernardino da siena, 560: avete voi mai veduto
ex-, con valore intens., e da una var. di perfino1 (
. ex-, con valore privai, e da parecchiare = nome d'azione da sparecchiare1
e da parecchiare = nome d'azione da sparecchiare1. (v.).
ant. separare, dividere due persone unite da afvia i piatti e le bottiglie vuote
. ex-, con valore privai, e da un denom. da pari1 (
, e da un denom. da pari1 (v.), con suff
mense gio = deriv. da sparecchiare1. viali, intiepiditi apena
a cenare, io mi posi a consigliarmi da senno bembo, 10-vi-28: se
le cataline il lor = nome d'agente da sparecchiare1. invito / su l'erba
, saccheggiare. = deverb. da sparecchiare1. manzoni, pr.
i pazzi fossero del pari, ma da che v'innamoraste voi, mi par che
di quelle /... che spareggino da tutte. = comp. dal pref
. ex-, con valore privai, e da pareggiare (v.).
, il nero. = deverb. da spareggiare. sparentare, intr.
. ex-, che indica separazione, e da un denom. da parente1 (v
separazione, e da un denom. da parente1 (v.).
un solo; la manometteva con foga da sciuparla, la quale invece ravvivava le bellezze
ex-, con valore privat., e da parere1 (v.).
continova d'archibusi. = deriv. da sparare2. spàreso, v.
. ex-, con valore privai, e da un deriv. da pari1 (v
privai, e da un deriv. da pari1 (v.).
, dal gr. anaqyàviov, deriv. da ajtàpyavov 'fascia'. spàrgere (ant
, gettandone intorno i resti. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
fu colpito [il pro- veditor] da un pezzo di bomba in un fianco con
crescenzi volgar., 2-21: è da attendere in ogni seminazione che il seme
: quel professor guamieri... già da un uarto di secolo andava spargendo in
. g. gozzi, i-12-15: portano da lontano la maggior massa del cavato terreno
vaco dieci milia iannetti currendo e sparienno da onne lato dardi, come fao la spinosa
terra si levò tutta ugualmente. fausto da longiano, iv-226: fulvia,..
date candidi giorni a lei che sola / da che più lieti mi fiottano gli anni
sparga e produca quel desideno che è da noi chiamato amore. baiai, 33:
non si potre'contare né credere. antonio da ferrara, 113: 1 sacrosanti lor
amor di cristo sparser lor sangue. fausto da longiano, iv-157: nerone..
contra l'onestà non è diverso per natura da quello del soldato il quale ha per
o pietro, ogni tuo colpa è da te tolta / dal sangue che t mie
. bianchi, 64: qual versai da questi occhi / e qual dal core il
quei ch'han sparsi men sudori. da ponte, 348: sparsi onorati sudori /
. emettere il seme genitale. antonio da ferrara, 127: maladetto el voler ch'
: i pianeti spargono i lor raggi da oriente a occidente, mezzo dì e
luce sparta / a ciò che mai da lei non mi diparta. tasso, lxv-48
-anche in un contesto metaforico. lapo da castiglionchio, 5: io a'miei maggiori
, se prima non erano conosciuti, da me ricevono principio della loro memoria; ma
città non sieno puzzolenti valli, perché da quelle ne sarebbe sparsa tristissima aria. guidiccioni
amorosa, or con novelli incanti / da questa polve fai nascer gli amori; /
con foga calde e scarne / musiche da ballo. -far echeggiare o risonare
, diffondere un'informazione, anche coperta da riserbo; propalare una voce, una
fatto, a una circostanza. onesto da bologna, i-51: siete voi, messer
vi fate dimostrare ad occhio. bartolomeo da s. c., 9-7-4: maggiormente
d'altre cagioni, scopertamente imbasciadore carlo da barbia- no conte di beigioioso. siri
armata, e non quella che spargevasi da richelieu per abbellirsene e laidire la fama
utilità incredibile. marino, v-i: vai da questo polo a quello / spargendo del
già sparti al mio tempo. pellegrino da castiglion fiorentino, lxxxviii-ii-255: o
ecc.; procurarne lo smercio. da porto, 1-134: perciocché in altra mia
commercio letterario con nessuno, non posso da me stesso spargere nessuna opera né mia
segneri, i-53: questo medesimo ha da essere anche il soggetto di quelle assidue
con effusione di gentilezza il popolo salutante da quel luogo ove i legati pontifici s'affacciavano
al mondo ha sparto, / che da. tte mai non mi parto / sanza
buone, quante volte il seme è infuso da dio, ma contrario, quando da
da dio, ma contrario, quando da certi demoni vi sono entro sparse le semenze
era d'assalir le provincie e di spargere da per tutto la desolazione e 'l terrore
pare questa età prima esser quella che da ogni parte sparge le molte e grandissime
amor più santo e pio. fausto da longiano, iv-281: dove da dovero è
fausto da longiano, iv-281: dove da dovero è il cuore ferito, l'
. b. croce, iii-26-110: sarebbe da sciocchi descrivere quei casisti come uomini corrotti
in comportamenti o nella preghiera. muscia da siena, 94: sì. mmi stringe
stragi e senza lancia / gli eserciti infilo da parte a parte. forteguerri, iv-339
170: essendosi egli fatta una cappa da messere, vi gettò su, non sen
sotto il ganghero un sommesso, una macchia da dirle voi. serpetro, 115:
fosse sgangherata come una cassa che casca giù da un carretto e si sfascia e tutta
spargersi / qual cespuglio selvaggio / agitato da turbine / elettrico di maggio. d'annunzio
forza che si mostri e sparga. guido da pisa, 1-344: giunse al fiume
giunse al fiume amaseno, lo qual spargea da ogni ripa, perché era di poco
il ghiaccio). s. bernardino da siena, 2-i-512: e1 sole col
si converrà sangue si sparga. fausto da longiano, iv-23: il sangue..
conforto col pregarvi ancora che, tolto da voi ogni sospetto, diate luogo alla
gelato sudore, parendole tratto tratto che ella da quei morti fosse in mille pezzi smembrata
del signore col bambino sul fieno, da cui si sparge il lume sopra la vergine
si usano dire ai belli giovanetti, levatosi da tavola, subito le grida spartesi e
dileguare (la voce). antonio da tempo [in matteo correggiaio], 29
libre; / vocie di pochi che da sé la vibre / vive qua giù,
la religione di questo regno è professata da per tutto cattolica romana..;
, l'affetto). giovanni da samminiato [petrarca], ii-449: non
dal quale si possa trasportar facilmente. da ponte, 73: non mancò valerio
.. che di toscana, o da firenze, debbano a furia farsi uscire legioni
alba ai quel giorno, / come da quercia morta aride foglie / a una ventata
boccaccio, viii-2-94: la moltitudine della gente da noè procreata e da'figliuoli, era
in pensieri mondani e vani, distogliendosi da dio e da quanto attiene allo spirito
mondani e vani, distogliendosi da dio e da quanto attiene allo spirito; sviarsi dietro
veggiamo e consideriamo noi medesimi. zenobi da strata [s. gregorio magno volgari,
non si può fermare. felice da massa marittima, xliii-208: fa'..
modo in loro che non mi resta fiato da parlare. d'annunzio, iii-1-558:
affaticata e faticosa e travagliata e infastidita da cure volgari tu che non dovresti altro fare
un atto cruento). lapo da castiglionchio, 34: tra loro ne furono
, 5-5-287: i demoni si scacciano da noi lontano col solo spargimento ancora dell'
di scritti. tenca, 1-62: da questo punto le strenne ebbero i loro guelfi
ricchezze e gli altri beni della fortuna sien da pregiare l'onestà e gli ornati costumi
, 4-166: guardate il cuor vostro da ogni vano e inutile spargimento.
di noi. = nome d'azione da spargere. spàrgio, v. sparago
, 4-ii-1988], 179: un vassoietto da scrittoio, che conteneva una penna metallica
dottrina medica formulata nel sec. avi da paracelso, secondo la quale era possibile
voce dotta, lat. umanistico (coniato da paracelso) spargyria o spagyria, comp
con allusione alla scomposizione e ricomposizione operate da tale arte. spargiricaménte, aw
. spargiria. = deriv. da spargiria. spargirista, sm.
chimiche. = deriv. da spargirismo. spargisàbbia, sm.
dell'esistenza nostra. = deriv. da spargere. spargitalco, sm. invar
6-iii-483: il sangue suo del duce da quella terra esclama / contro gli spargitori
3. sperperatore, scialacquatore. bartolomeo da s. c., 13: dell'
di inchiostro? = nome d'agente da spargere. spargizióne, sf.
sangue. = nome d'azione da spargere. spargizùcchero, sm.
. arbasino, 3-470: la nausea da argenti, dopo un po'che si
salsiere e teiere e spargizùcchero e secchielli da champagne e portacenere e portaritratti e posate
! largo! » = deverb. da spargere. spargogliare, tr.
dere il nemico. guido da pisa, 1-350: cammilla...
ed in là. = deriv. da spargere. spàrgola1 { spàrgala)
, cioè paritaria. = deriv. da spar [a] go, col suff
del miglio] che s'ha a eleggere da seminare dèe essere di quello che tuttavia
, spargoli. = deriv. da spargere. spàrgolo2 { spàrgoro)
quat tro, da lui conparati. aretino, 20-286: rasserenava
gentil donna (che se lo fece da esso innaffiare come udirai), si sarìa
mastro pasquino. = deriv. da spargere. spargolosità, sf.
i chicchi radi. = deriv. da spargolo1. spari { sparo),
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da pari (v.). spàridi
provvisto di una pinna dorsale sorretta anteriormente da robusti aculei e di una corta pinna
). disfare una pariglia di cavalli da tiro. carena, iii-124:
.]: 'sparigliare': scompagnare un cavallo da tiro di cui si ha il simile
l'espressione sparigliare1 sette), in modo da rendere più difficile il gioco per il
mazziere. bacchetti, i-456: « da me », disse quello che, ultimo
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da pariglia (v.
privativo-detrattivo, e da un denom. da pariglia (v.).
parlava dell'ungheria. = deverb. da sparigliare. spàrigo, v.
contenuto. = nome d'azione da sparire. sparire, intr.
: incontanente che messer gesù fu sparito da quegli due discepoli, sì si levarono
quegli due discepoli, sì si levarono da mensa, e no lasciarono perché fosse sera
su la machina della cerva miracolosamente sostituita da diana per la immolazion d'ifigenia,
, purg., 1-30: com'io da loro sguardo fui partito, un poco
presso di me un veglio solo. niccolò da poggibonsi, cxxxi-79: quando e'magi
/ per verde mar natare / e sparir da tuoi occhi a poco a poco.
ragazzi capirono che quel ricordo doveva sparire da loro: e tutti e due respirarono forte
trovare; togliersi dalla circolazione, allontanarsi da un luogo o da una persona,
circolazione, allontanarsi da un luogo o da una persona, in modo repentino e di
si faceva vedere sempre meno. -allontanarsi da un luogo, liberandolo dalla propria presenza
se ha saputo talmente compenetrarsi col personaggio da sparire dentro di lui.
: monti sparve dalla scena, accompagnato da fiere censure per la fiacchezza della sua condotta
sol, tanta beltà s'infonde / da le stelle in costei, diva e non
difetti della figura spariscono in una persona da bella e dolce passione, da un amabile
persona da bella e dolce passione, da un amabile sentimento animata.
, 157: essendo lo ditto romolo circundato da una grande nebia, la quale,
la quale, poi che spareva, ma da nisuno fo più veduto. giuliani,
ma sparirono detto fatto; furono venduti da baldassar cossa quando egli era legato in
sacco addirittura: ciò che c'era da godere o da portar via, spariva.
: ciò che c'era da godere o da portar via, spariva. calandra,
le legioni in francia. appena instituite da francesco i che sparirono. cavour, iv-337
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da [apparire (v.).
due sogetti. = deriv. da spari. sparito (part.
92-310: la patria vi fu data da dio, perché in un gruppo di venticinque
stiac... si teneva, da genti ora sparite, un idolo che chiamavasi
di tirare tanto in lungo la conferenza da poter venire a capo di ragunare tutto
195): la sparizione di tre persone da un paesello era un tal avvenimento,
ritornò. palazzeschi, i-195: veniva da una famiglia di cenciaioli e ferravecchi, ma
vede. = nome d'azione da sparire. sparlacchiatóre, sm.
in questi giorni. = deriv. da sparlare1, con suff. frequent e dei
; diffamazione, calunnia. simone da cascina, 94: non ti curare di
sparlamenti in luogo di tale iniuria, che da noi stimiamo meritino inimistà e vendetta.
un mormorare da grandi, cioè dire non sono sparlamenti plebei
gli ascolta. = nome d'azione da sparlare *. sparlante (part.
calunniatore; denigratore. simone da cascina, 220: io ho buona speransa
che, a meno di un febbrone da cavallo, non 'riconoscono'l'ammalato!
bono stati licenziati con tristo commiato? gioacchino da s. anatolia, lxii-2-i-167: se
volto, va'polita, che andrea da barberino, iii-513: l'ostiera fece portare
sparmialoro arme, e fece apparecchiare bene da cena, e chiese loro fatica.
delira trattati di virtù morali, 13: da temperanza discendono mia costo del divino poeta
dire cose irragionevoli. = nome d'azione da sparmiare. faldella, 6-15: ammazzarsi
per 90 che 'l rico molto marsilio da padova volgar., ii-i-2: delle cose
ex-, con valore peggior., e da parlare1 non avessero tanti servitori,
doventare cibo de ingordi pesci. giacomo da lentini, 25: donqu'è rasion,
, / non son eo che benché confortati da vaste speranze et esibizioni de'francesi,
ex-, con valore intens., e da parlare1 b. barezzi, 1-239:
). -accantonare, mettere previdentemente da parte sparlato, sm. ant.
assol. = deriv. da sparlarex. s. giovanni crisostomo volgar.
a mensa. ti nimicheranno. fausto da longiano, iv-35: con sofferente ani-
, iv-35: con sofferente ani- tenere da parte, accantonare per altri. mo
padrone. 3-22: se mi scacciano da loro perché diano più fede a'sparla
riferimento a una personificazione. neuno. andrea da barberino, 1-262: amazzò molta gente,
tal è la fama linguacciugne, / da inevitabil fame oggi è colpito. ta
terra / ve- = nome d'agente da sparlare1. nician desprexiando, / en una
salvare la vita. pesce da frittura molto liscoso, di color bianco righettato
= voce di area livornese, deriv. da sparo2, con doppio suff. 4.
qualche causa si intens., e da un deriv. da parlare1 (v.
intens., e da un deriv. da parlare1 (v.). dovesse trattare
le allusioni. = deriv. da sparo2, con doppio suff. dimin.
doppio suff. dimin. -preservare da uno sforzo, da una fatica o,
. -preservare da uno sforzo, da una fatica o, anche, sparmànnia
genere di piante della fami da un castigo. glia tigliacee,
chiamo per quanto si può di sparmiarla da ogni sforzo. porini sono coltivate
, dalla corolla di quattro petali ripiegati, da lore iron.). molte stamigne
ottimo, iii-503: li uccelli lavorano da natura ed hanno cir 7rottati
diplomatici mila = deriv. da sparmiabile. nesi, iii-541:
tutto '1 tuo ingegno / da non isparmiar a questa volta: /.
. = agg. verb. da sparmiare. spàrmio (sparàmmio)
offerto ella disprezza. = deverb. da sparmiare. sparnaciano, sm.
tomo. = nome d'azione da sparnazzare. sparnazzante (part.
: dìasegli [ai capponi] largamente poi da mangiare perché possino averne per loro e
235: mandoti di saluti una bisaccia / da spar7. ant. costringere ad alzarsi
a mo'd'un barbone che esca da un nume, dimandai scusa dell'esser venuto
provincie. = nome d'agente da sparnazzare. sparnazzatóre (sparnacciatóre,
non ne trincavano? = deriv. da sparnazzare. sparnazzo, sm. ant
fare sparnazzo. = deverb. da sparnazzare. sparnazzóne, agg
ricolto dell'annata. = deriv. da sparnazzare. spamicciaménto, sm. sparpagliamento
lo sparnicciare. = nóme d'azione da sparnicciare. sparnicciare, tr. (
capua, 53: a rimirarle da presso, massimamente sperate di sole [le
), sm. scatto di un'arma da fuoco, scarica di un pezzo d'
sparo. -per estens. botto provocato da un fuoco d'artificio, da un
provocato da un fuoco d'artificio, da un petardo. verga, 8-53:
4. colpo sferrato con le zampe posteriori da un cavallo o da un asino.
le zampe posteriori da un cavallo o da un asino. f. f.
allo sprone pungente. = deverb. da sparare2. sparo2, sm.
. scollo]: lo sparo o apertura da collo delle camice da donna. carena
sparo o apertura da collo delle camice da donna. carena, 'z-z'j-. 'sparo
seno ai bambini. = deverb. da sparare1. sparòlo, sm.
italianizzata del milan. sparón, deriv. da spara (v. sparare2)
decorazioni. d'annunzio, 8-11: da per tutto vasi di satzuma, piatti,
in cappella per le cristiane istruzioni, da principio ben pochi frutti ci era dato
, scattering). -nome d'azione da sparpagliare. sparpagliare (ant.
muraglia] bensì i raggi del sole da cui sia illuminata, ma per la scabrosità
costringerli a una fuga disordinata. guido da pisa, 1-363: rutoli, pigliate li
. 5. sciogliere i capelli da un'acconciatura; arruffare la barba.
eccellente in un genere non si ha da sparpagliare l'attenzione sopra una moltiplicità di
degli scrittorelli e la presunzione dei critici da dozzina. -immischiare, implicare in
, 22-34: accorre la pantera, che da lunge / vede la schiera sua che
. = etimo incerto: forse da un lat. volg. * disparpalliàre,
, tirare sparpagliataménte alle finestre, così da far credere che l'attacco veniva da quella
così da far credere che l'attacco veniva da quella parte. = comp
sono chi me io contao: / da un omo chi sonava / che tesoro asai
geometrica diligenza, chi sparpagliata e confusa da un'affettata incuriositade. salvini, v-3-2-12
: una loggetta... rivestita da una vite molto sparpagliata e polverosa.
galiani, 4-98: l'europa, inondata da varie razze di tartari, si trovò
capestro. = nome d'agente da sparpagliare. sparpaglio1, sm.
col capo dimesso, per non far da civetta, abbreviando lo sparpaglio delle sue piume
tale sparpaglio. = deverb. da sparpagliare. sparpàglio2, agg.
. spar sio -ònis, nome d'azione da spargere (v. spargere)
, il quale aperto sparse le sue granella da per tutto. il medico, vedute
di profumi, scatole ed altre cose da adomarsi. varano, 1-359: di chi
per lo corso del vento, accompagnati da l'arenosa polvere, levata da'liti marini
. 5. effuso, versato da ferite (il sangue). guidiccioni
a fuggire. = deriv. da sparpagliare. sparpaglióne, agg.
è assai sregolato. = deriv. da sparpagliare. sparpagnare, tr.
disinvolto, che era di spar- ruccarmi da me prima che mi venisse fatto quell'affronto
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da parrucca (v.
privativo-detrattivo, e da un denom. da parrucca (v.).
varchi, 18-1-97: il conte piemoferi da montedoglio... stava ordinariamente alla
alla guardia della città con trecento fanti, da millecinquecento a duemila soldati...
resta sola l'inboiardo, 2-17-19: da l'aria giù scende il falcone / e
-distintamente. vico, 60: da questa metafisica fo sparsamente vedere qualmente la
seguito, passando senza continuità nella lettura da un brano all'altro. galileo,
: perché intanto voi non avete avuto da me alcun ringraziamento pel vostro libro sul
, tanto che l'ho letto due volte da capo a piè, e molte altre
di lacrime-, pianto. r. da sanseverino, 171: odirono la messa nel
lacrime. 3. fuoriuscita del sangue da una ferita; spargimento di sangue.
tanto sangue sparto umano e cristiano. da porto, 1-316: battuti in molti luoghi
di sangue, placare iddio, impetrar doni da lui. cesavano, 1-72: faceano
riferimento alla criniera del cavallo. fausto da longiano, iv-219: mentre il cavalliero corre
(un profumo). fausto da longiano, 22: talora la essalazione è
musica). govoni, 524: da quale dolce chiesa di nanini / viene quel
ed i sospiri sparsi in quella spelonca da ignazio, se fu del proprio sangue
cari mi sono i gemiti / sparsi da te, lontano. 12.
stato ucciso il re senza dubbio viene da chi vuol guerra per causa di religione.
politana è, credetemi, una frottola sparsa da quelli che misurano la gentilezza d'un
. -che ha vasta eco, tanto da essere noto a un gran numero di
o di un evento); condiviso da moltissime persone (le lodi di una
. } orcacchi, 1-2: da prima schernendo la gioventù d'alessandro,
muse, saresti riconosciuto, quasi dissi, da chi non vede. balbo, 6-56
, 1-2-289: editti che, sparsi poscia da roma per tutto l'impero, tutti
. carducci, ii-4-147: ballata fatta da poeta letterario sur un avvenimento privato che
vii-443: l'uso dei confetti è certamente da noi molto sparso e quasi comune,
un'eguale. cesari, 1-1-19: osservate da quali meschini princìpi nacque la chiesa,
sparsa per tutto il mondo, cioè da cenventi persone. 17. che
certe tazzette d'argento, fatte come scudelle da bere brodo, ma più picciole e
di qua e l'altro di là, da bere a tutti i convitati. d'
frugnuolo / tale però non sia che da vicino / trabocchi colla luce, onde,
] la loro origine... da molti gemitivi ed acquitrini sparsi er
a grande distanza daltaltro. -costituito da abitazioni non raggruppate intorno a un centro
e la terza quella dei paesi circondati da mura. angiolini, 2-72: dietro
tempi di marco aurelio, vengono accennate da una iscrizione moderna. -emergente qua
nel mondo, ci sarà tanta gente da curare, più lì che a boston.
errore / quand'era in parte altriuom da quel ch'i'sono, / del
versi: ma sparsi / a spizzico, da giudicarsi / con una bonaria indulgenza.
nazioni dove si viveva virtuosamente. fausto da longiano, iv-262: se tutte le sceleragini
insieme, non si agguaglierebbono alla menoma ribalderia da voi commessa. pallavicino, 1-479:
voi commessa. pallavicino, 1-479: salvati da tanti mali che si veggono sparsi fra
unir l'amiche stelle. -esercitato da più soggetti (il potere).
nel quale fosse distinta la popolazione agglomerata da quella sparsa nel territorio. papini,
; una specie di capo liberamente accettato da queste sparse famiglie di contadini e di pigionanti
la scena, altri che arrivano introdotti da scudieri. gnoli, 1-270: brune
non furon per allora aspettati. fausto da longiano, iv-27: questi tutti stavano nella
e sparsi per italia; era cosa meravigliosa da vedere in quei tempi quanta fu la
combattendo i ghibellini preparati, ordinati e da un capitano prattichissimo di guerra quale era il
occhi d'ognun per non lasciarsi / da lor veder, giva per tutti i lati
innamorò perdutamente. 30. pervaso da sentimenti contrastanti, da interessi e desideri
30. pervaso da sentimenti contrastanti, da interessi e desideri diversi e non coerenti
sendo tuttavia sparso fra negozi lontanissimi e da quelle muse e da que'sol- levamenti
fra negozi lontanissimi e da quelle muse e da que'sol- levamenti che son necessari a
al silenzio, si riordini e ricomponga da sé. 33. segnato da
da sé. 33. segnato da macchie (l'occhio), da imperfezioni
segnato da macchie (l'occhio), da imperfezioni (la pelle). -
solea usare servio tullio, fu fatta da caia cecilia... fu detta ondolata
un terreno, una regione); solcato da imbarcazioni, costellato di vele spiegate (
sparso qui e là di navi, che da ogni parte della terra recano superfluità in
. asperso o intriso di sangue che sgorga da ferite, da vittime sacrificali, da
di sangue che sgorga da ferite, da vittime sacrificali, da persone uccise; irrorato
da ferite, da vittime sacrificali, da persone uccise; irrorato di acqua,
le preghiere sue, che usciano alate / da la rosata bocca, al più bel
, il suo stile); dettato da una precisa visione del mondo (una
. groto, 1-22: attendono che da questa nova fucina di lettere rompano i
'foglie sparse': in botanica, nome dato da certi autori a quella disposizione delle foglie
. di lacrime. r. da sanseverino, 276: tuti ad alta voce
quanto potevano. = nome d'azione da spargere, attraverso il pari. pass,
, 2-49: sei mesi prima ero andato da varese a roma per partecipare al convegno
. sparsamente, non organicamente. guidotto da bologna, 1-88: è un'altra sentenzia
spartamente sono dette in una diceria si raccolgono da sezzo in un luogo, acciocché si
passarsi e molt'acqua sgorgata per la via da farsi, ben pensò esser fattura de'
3. in ogni modo. bartolomeo da s. c., 30: l'
sempre in giro scalza = deriv. da spartano. spartanizzare, tr.
la vettura. = deriv. da spartano, col suff. frequent.
dopo non molto tempo, sono state date da uno solo le leggi e ad un
un tratto, come quelle che furono date da licurgo agli spartani. guicciardini, 2-2-137
gli spartani non arebbono introdotta, se da principio la republica loro fussi stata libera
. leoni, 441: il gridi morì da spartano, come dottesio rifiutò le bende
volgar., 5-299: tito quinzio, da argo partendosi, rimenò le sue genti
credere che le leggi delle xii tavole fossero da sparta venute in roma.
. -fiero, coraggioso; animato da spirito bellicoso. bocalosi, ii-131:
trattava di vetture difficilmente controllabili se non da piloti professionisti, di motori strapotenti ingabbiati
, per aspettare la madre con la cena da cuocere. = voce dotta,
dotta, lat. spartanus, deriv. da sparta (gr. sjiùqxti).
ant. spartire, dividere. domenico da fano, lxii-2-ii-9: non hanno questo sparti-
. soderini, iv-18: sono ancora da essi [agnelli] spartati i più
, perché non restino scalpicciati e morti da quelli. 3. intr.
resta con voi, né si partirà da voi mai per un sol punto. onde
la particella pronom. ant. allontanarsi da un luogo o da un gruppo di persone
ant. allontanarsi da un luogo o da un gruppo di persone. san
naturalmente nelratto di collocarvele, acciò possino da per se stesse agire liberamente.
2. collocato isolatamente; lontano da altre case o centri abitati.
conviene edificar le colombaie, volendole spariate da per sé alla campagna e spiccate dagl'
una quasi d'altre spartata contrada, lontane da vie e piazze publiche.
nome spartato dal comune, e ciascuno da quello o padre o avolo, onde quel
la circolazione. = deriv. da sparto1, col suff. dei pari.
ex, con valore intens., e da parte (v.).
femm. sostant di spartèus, deriv. da spartum (v. sparto4).
paisi stranie. = deriv. da spartire2. sparterìa, sf.
poi si cuciono insieme per fame stuoie da stanza, gabbie da olio e altri simili
insieme per fame stuoie da stanza, gabbie da olio e altri simili cose chiamate lavori
olio e altri simili cose chiamate lavori da sparteria. g. gorgoni, 460:
460: 'lavori di sparteria': gabbie da olio e da vinacce, sporte, stuoie
di sparteria': gabbie da olio e da vinacce, sporte, stuoie e altre
per la sparteria. = deriv. da sparto4 spartiàcqua, sm. invar.
o superficiale: quello dei bacini delimitati da rilievi montuosi. - spartiacque vallivo:
quello che delimita un bacino sotterraneo costituito da rocce impermeabili. tommaseo [s.
olio simile ad argentea / pietra pendea da sparziata curbi. 2. figur
e dello spazio, un tipico 'ilota * da mostrare agli 'spartiate per educarli.
. = agg. verb. da spartire1. sparticampo, sm.
di deviare verso la sega i culmi da tagliare; spartigrano. = comp
di inclinare verso la lama gli steli da falciare. = comp. dall'
ricci, 2-159: ricchezze prometteva ed onori da parte dell'imperatore offeriva e spartimenti di
concreto: la parte di uno spazio risultante da una suddivisione. vasari, 1-3-188
bianchetti, 1-241: il suo terreno è da per tutto inegualissimo: onde per quegl'
,... con li spartimenti guardati da una rete di metallo piena di lacerazioni
condotta geometricamente sullo spartiménto di un quadrato da varie linee perpendicolari ed orizzontali diviso in
non sono della lingua né usate altrove da lui. 4. divisione di
secondo un criteriotosto che un semplice deriv. da sparto, un grecismo marinaro di omogeneità
quello giudicio, o intorno ad pendente però da quello che sta alla base del calabr.
elia tesbiten, la fede tina 'siepe formata da ginestre', che risale sempre a onàptivog
la lama e grazioso. metallica trainata da un veicolo con tale scopo.
, le materie discordanti si sce- vreranno da sé; ciò fìe doloroso e potrebbe avvenire
qual separi del tutto l'oro della carità da ogni rame d'umane perturbazioni, quantunque
dell'avolterio a spartimento del letto. benvenuto da imola volgar., ii-332: per
atto. = nome d'azione da spartire1. spartiménto2, sm. ant
vennero dalli dì dello spartimento di effraim da giuda col re delli assiri. leggenda
., 748: io non sono sceverato da messere lo maestro mio se non quando
parlino, i quali sono testeso dilungati da lui, ma nel die de la
sarebbe il grande danno d'essere spartiti da loro. 2. figur.
. 2. figur. sviamento da dio, dalla via del bene.
conciossiacosaché il peccato mortale sia uno spartimento da dio, ovvero in se stesso, ovvero
mortale pigli principio dalla superbia. domenico da montecchiello, 2-31: avvegnaché le predette
mondo. = nome d'azione da spartire2. spartina, sf. marin
a venezia nel 1263 come sparzina), da considerare, piut giungeva immediatamente
una dote quel piccolo pezzetto di terra, da spartirsi fra quattro fratelli. -assol
anche le più povere, hanno interessi da spartire tra di loro.
il suo: e così ebbe la pace da me. baretti, 6-311: sergente
era già molto che accettassero di darci da mangiare in cambio del denaro perché in
fece e porte e finestre nella maniera cavata da lo antico. l. pascoli,
, intera ed una / fu vista qua da fosse e là da spine / spartirsi
/ fu vista qua da fosse e là da spine / spartirsi in mille guise.
abitazioni o attraversando o separando un paese da un altro (una catena montuosa,
testa gli fo il palazzo del capitano da canto a presso la corte, che solo
cioè aspri monti chi sparteno l'italia da la franza. botta, 4-1038: queste
metà, nettata e spaccata polita. cassiano da macerata, lxii-2-iv-116: presa la spalletta
i rami, per affacciarvisi, come da una finestra posticcia. -staccare
. -squarciare una nuvola. fausto da longiano, 30: il tifone si genera
ascende a la parte de la nuvola, da la quale per sua spessezza è ripresa
iacopone, 89-105: a lo ramo da l'altra parte / me trasse l'
: lo spartir de l'exercito se ha da far quando se vede in un modo
: il colonnello spartì i suoi lampadofori metà da una parte e metà dall'altra per
6. allontanare una persona, separarla da altri. leggenda di s. domenico
giovane al postutto già morto fece spartire da tutte le persone e mettere in una camera
., 748: io non sono sceverato da messere lo maestro mio se non quando
te guarde che niuna necessità te sparta da compagni. oddi, 2-34: gran
oddi, 2-34: gran cosa che da fanciulli si siano amati fino a oggi e
grieci, sparteva le schere de la gente da onnen parte per miezo. cesarotti,
, / chiamò il re e dissegli da parte: / « ti vorre'per tuo
3-172: disseno le donne insieme: « da l'una parte seremo vedove, dall'
altro esercito gravi danni, furono infine da tempestosa pioggia spartiti. gigli, cxxxvii-48
chi per il contrario, / e chi da un lato e chi d'altro tramaccia
-disperdere una flotta. guido da pisa, 1-243: messo che si fu
7. per estens. distogliere una persona da una condotta immorale o, viceversa,
una condotta immorale o, viceversa, da dio. giamboni, 144: la
e perversi... ispartisco- no da dio. s. agostino volgar.,
gherardi, 3-48: deh, spartite da voi i folli affanni, / prendete
altri. 8. separare da altri elementi o caratteri o cose; distinguere
né dobbiamo spartire la memoria di marco marcello da questi esempli. crescenzi volgar.,
spartiva in modo gli spazzi delle medesime da potervi dipigner figure d'ogni proporzione.
una o in un'altra delle dottrine da noi astrattamente enunciate. papini, x-2-657:
i. nelli, iii-375: che hanno da spartir costoro fra sé? forteguerri,
iv-325: dimmi, hai tu nulla meco da spartire? pananti, iii-160: nessun
nulla a che farci. si spartivan da loro. grafi, 3-53: è un
arpino, 3-68: dovevano spartire argomenti da niente per evitare parole grosse, che
si spartiranno argivi / e troiani, da poi che tanti mali / per mia cagion
di sotto, che trae la sua sorgente da molti luoghi spesso lontani, che si
vari bracci e ristagni. -essere separato da uno spartiacque (due bacini contigui)
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 363: nelle piante novelle
venuti con le mule cariche di concime da depositare a mucchi su la costa per
16. locuz. -non avere nulla da spartire con qualcuno-. bersezio, 3-187
3-187: credevo di non aver più nulla da spartire con quella gente. moravia,
. moravia, xiii-280: siamo separati ormai da tre mesi, io non ti amo
mi ami, non abbiamo più niente da spartire e vuoi che dormiamo insieme! calvino
col fascio non ci ho mai avuto niente da spartire, nemmeno coi balilla, e
alle genti come io non avessi niente da spartire col fisco e le gabelle. borgese
e un rubò non aveva mai avuto niente da spartire con la giustizia! fenoglio,
fede. capuana, 8-67: che ha da spartire il romanzo con la filosofia,
a un fenomeno o a un evento da un nesso di causalità. bonsanti,
dentro di noi, non ha niente da spartire col tempo realmente impiegato a compierlo
ex-, con valore intens., e da partire1 (v.).
). ant. e letter. allontanarsi da qualcuno (una persona); separarsi
grande oste, per lo meglio si spartirono da loro. oddi, 1-50: mi
qualche altro disegno disonesto mi sia spartita da quel matto di beccafico. buonarroti il giovane
ripieno il circolo. -scostarsi da un luogo. meditazione sulla vita di
dal muro. 2. allontanarsi da dio, dalla fede, non praticare più
dimostrando il fine della vera carità felice da massa marittima, xliii-199: abbi iesù
alquanti uomeni si sono spartiti et alienati da essa. prose genovesi, 14: chi
strano; era come se mi spartissi da me stesso, mi sdoppiassi. =
ex-, con valore intens., e da partire2, (v.).
contorni d'aiaccio. -in modo da risultare diviso fra più persone. denina
lui s'esercitava dal vescovo liutardo e da riccarda fu spartitamente... usurpata
riccarda fu spartitamente... usurpata da molti baroni. 2. in
bisogna trascórrer per l'azioni, e da l'azioni seguita il parlarne o con laude
sparsi per terra. = deriv. da spartito1. spartitizzazióne, sf. dissoluzione
lat ex-, con valore privai, e da un deriv. da partito2 (v
privai, e da un deriv. da partito2 (v.). spartito1
, spartutó). diviso in parti da assegnare a persone diverse (un'eredità
genovese per iscoprire quel mondo nuovo spartito quindi da suo padre tra spagnuoli e portoghesi.
, in cerchi moltiplici di trecce, trapassate da lunghi spilli d'argento. tarchetti,
, spartita sul mento. -attraversato da un solco. piovene, 3-203:
.. ed il cranio largo spartito da una profonda depressione. -diviso in
, perisce. 2. diviso da elementi geografici o dall'opera dell'uomo
rilevabili (uno spazio); separato da altri spazi o elementi contigui. crescenzi
col cilindro, spartita colle seste, solcata da canali diritti, da strade più diritte
seste, solcata da canali diritti, da strade più diritte ancora. barilli, ii-553
che autunno vi fa, -costituito da lastre di materiali diversi. vasari,
quadri o altri spartimenti. -percorso da raggi di luce. cesari, iii-274
dove vedemmo il fondo del pianeta spartito da due raggi, che traversandolo faceano una
4. isolato, separato o segregato da altri (una persona o un animale
, 11-48: per questo peccato fue percossa da la lebbra e stette sette die fuor
e stette sette die fuor del campo spartita da le genti. esopo volgar.,
e genti che sembran disgiunte e spartite da mari e deserti. -escluso dalla
130: li meretici fin desevradi e spartidi da lo corpo de criste per zudigamento de
restituisco e rendo. s. bernardino da siena, 2-i-327: colui che ha in
e il giuoco segua. -diviso da altri territori da un elemento geografico (
giuoco segua. -diviso da altri territori da un elemento geografico (una regione)
. -distanziato (un elemento architettonico da altri). l. pascoli,
lo lacerato corpo e la capo spartita da lo tronco il vencetore piangente vide. baldelli
i contrari. -distinto, diverso da altro. castiglione, 3-i-1-364: mandatemi
della porta, coordinato armonicamente all'insieme da eleganze di dettaglio, che ne avrebbero
2. superficie di muro delimitata da due aperture continue. d'annunzio
altro. -estraneo o distolto da un atteggiamento spirituale o da una condotta
o distolto da un atteggiamento spirituale o da una condotta morale. corona de'monaci
spartito dall'amore del prossimo. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
la mente in estasi). domenico da montecchiello, 2-86: la mente è levata
del corpo. 7. lacerato da sentimenti contrastanti (una persona).
d'italia si chiama carta spartita quasi da tutte le nazioni, su cui son riportate
! montale, 3-88: cavarono fuori da uno scaffale lo spartito della 'forza del
detta strada. = deriv. da spartire1. spartitóre (spartidóre)
/ restarono vilissimi merciari, / con merci da guardarsi per traforo. targioni tozzetti,
nel mio museo e per farle esaminare da periti spartitori, per vedere se si può
esse cose. = nome d'agente da spartire1-, cfr. anche partitore, n
sprecata. = agg. verb. da spartire1. spartitràffico, sm.
è in piazza s. ferdinando: serve da spartitraffico tondelli, 84: gigi.
, ii-2-89: federico aveva la stessa statura da capitano di cavalleria, la stessa fronte
o spartitura. = nome d'azione da spartire1. spartivalanghe, sf. invar
i limiti di una valle, separandola da quelle contigue. = comp.
spartizione. = nome d'azione da spartire1. sparto1 (pari.
la legge vecchia. s. bernardino da siena, 419: se egli è ricco
il fumo). 5. bernardino da siena, 2-i-347: e1 fummo entra
sepolte e sparte / drizzar al sommo del da l'imo fondo, / non è
essere stati sofficienti a mitigarvi. ricciardo da cortona, 101: solo per li
per li meriti del prezioso sangue sparto da cristo su in essa croce le creature
tatticamente (una battaglia). benvenuto da imola volgar., i-281: essento iti
città e la rivera intorno, sparta da mano destra e sinistra, li munti soprastanti
d'amor, quando / ruppe antropòs da sé l'infima parte. pasquinate romane
, anche un vizio). domenico da prato, lxxxviii-1-571: è sì corrotto il
e costumata in ogni cosa. bianco da siena, 78: benedetto 'l tuo parto
canto) diffondendosi nell'aria. bartolomeo da s. c., 7-2-9: da
da s. c., 7-2-9: da riprendere è il riso, sed egli è
disparte / andrei dal volgo. or chi da voi mi parte, / s'amor
ragionamento (un argomento). guidotto da bologna, 1-93: di questo buonamente non
dare esemplo, perché questo luogo non è da tutta la quistione, siccome uno membro
, / egli era morto. niccolò da poggibonsi, cxxxi-114: andamo in una
/ argolica e latina. -separato da altri (una persona). campanella
fin a quell'ora che si han da congiungere, ed allora va la maestra ed
l'altra cella. -tenuto lontano da qualcosa. giamboni, 125: o
). - anche sostant. simone da cascina, 73: la sesta sia la
è coltivata per la fabbricazione di pasta da carta, di cordami, di reti da
da carta, di cordami, di reti da pesca, ecc. landino
iv-2-967: aveva già il suo vestito da notte, di seta leggera, e i
di essa bilancia. = denom. da spartire1. spartura, sf.
per ridurvi le robbe che se levaranno da tavola. scappi, lxvi-2-20: si ha
tavola. scappi, lxvi-2-20: si ha da avertire come sotto l'ultimo ordine delle
sotto l'ultimo ordine delle tavole ha da essere una marva overo spartura tramezata,
bolognese, modenese e ferrarese (spartura da far al pan), che è forse
far al pan), che è forse da connettere con spargitura. spartuto
della ragione. = deriv. da sparuto. sparuto, agg.
asiatici, scalpicciavano nella melma spinti innanzi da fan- ticcini armati. arpino, 16-99
-di animali. dottori, 1-401: da due vacche sparute e lunghe molto / con
, i-236: non aveva più niente da fare col nostro gattino sparuto e feroce che
stanza bislunga, c'era, alta da terra, la cassa di finto noce tra
5. che è di scarso valore, da poco (un oggetto, una somma
un solo sparuto quattrinello non ti piovve da uno di quei paradisi. -fatiscente
io la veda. 6. composto da un esiguo numero di persone (un
: colpiva la sparuta quantità delle cose da vendere. 7. stento,
davanti al collegio vi è un prato diviso da due viali in croce in parti ognuna
1-i-85: aveva un berretto in capo, da cui sfuggivano alcuni riccioli bianchi e giallastri
2-96: tutte le storie raccolte da vecchie tradizioni, se non sono dell'
in una fonte. = denom. da sparviero. sparvierato, agg.
di fresco spalmato. = deriv. da sparviero. sparvieratóre (sparveratóre)
di matilda. = nome d'agente da sparverare. sparvierésco, agg.
sue imprese fulminee. = deriv. da sparviere. sparvière o sparvièro (
nei centri abitati; la femmina depone da due a sei uova bianche o verdastre
anonimo, i-572: ben ho veduto giocando da fore / li selvagi sparveri / prendere
giacere e tenere cani e sparavieri. guido da pisa, 1-288: li gioveni latini
quando si trattò di scegliere qualche mobile da salvare o da c. gozzi
trattò di scegliere qualche mobile da salvare o da c. gozzi, 4-236:
, dall'unghie di sparviero e dalla veste da camera ricamata in oro, parla con
v. smeriglio]: 'smeriglio': sparviere da filunguelli. -sparviere da colombi o sparviere
'smeriglio': sparviere da filunguelli. -sparviere da colombi o sparviere terzuolo: astore (
v. astore]: 'astore': sparviere da colombi... sparviere terzuolo.
cortegiana. y baldacchino o padiglione da letto quadrangolare diffuso nel rinascimento, dotato
1473), 243: uno sparviere da letto. castiglione, 2-i-69: a quello
vostra maestà mi scrive di uno sparvieri da letto non tanto grande, io l'avrò
tiera di bassetta. 6. rete da pesca circolare munita di piombini intorno all'
). carradori, vii: sparaviere da tenere stucco e calce. carena,
partecipanti che corrono a un segnale alternamente da un lato all'altro del campo;
, ne fece una cosa sua, da tenere sul pugno all'obbedienza come uno spar-
ferme, senza alcune frondi, malagevoli da rompere, con le quali si legano le
cui si dispongono in mostra pregiati servizi da tavola o altri prodotti di valore.
per esporre il pesce o altre vivande da cuocere (e l'uso è conservato in
vasellami di argento e gli altri strumenti da tavola rilucevano sopra una spasa. landolfi,
2-41: costui, che veniva settimanalmente da un paese della costa, aveva ricevuto
un paese della costa, aveva ricevuto da quei tirannelli l'ordine preciso di depositare
alto tego. = deriv. da spaso. spasare, v.
vi dovrei gran mercé se mi traeste da questa spasima. = femm.
spasimante, che si sentiva roder le viscere da una febre sì acuta che,
papini [in lacerba, ii-305): da ragazzi fu anche mazzini il nostro laico
quelli che passammo prima che potessimo avere nuove da firenze, che tutto era stato un
giurano di morire pria ch'essere incostanti. da ponte, 1-623: ah, madame
sentimenti, a cui spettatori, ammolliti da gorgheggianti catoni e cesari spasimanti, non
, non potevano aggiungere. -che nasce da un desiderio struggente. linati,
eternità. bernari, 3-192: allontanandosi da noi è capace di combinarci dei grossi guai
7-636: bada, dora, son tomo da rompergli il grugno io, a quel
allora il prese ercoles e levollo alto da terra molto vigorosamente con ambo le braccia
braccia; e tanto il tenne alto ispicato da terra ch'elli il fece ispasimare,
, riconciliate alla chiesa chi è diviso da lei. c. i. frugoni,
scellerata ciurmaglia, pender per tre ore da quel legno ignominioso e ferale, spasimare
un orso. 3. essere preso da un sentimento intenso, da uno stato
. essere preso da un sentimento intenso, da uno stato d'animo di ansia,
, anche di carattere intellettuale, o da un vivo terrore, per lo più dandone
riferimento all'amore mistico. santa caterina da siena, ii-227: io catarina, serva
l. salviati, 19-24: da principio cominciarono / a ire attornostere a un
subord.). presentuzzi spasimati / e da innamoratini. b. davanzati, i-163
tolto il suo calessetto e il cavallo da que'manigoldi, mi scongiurava a sostarmi
onofri, 121: col tuo fremito da ballo / che spasima segrete orge di
una terza. = denom. da spasimo. spasimataménte, avv.
). ant. e letter. stremato da dolori lancinanti o dalla fatica; affetto
dolori lancinanti o dalla fatica; affetto da spasmi o da convulsioni. - anche
o dalla fatica; affetto da spasmi o da convulsioni. - anche sostant.
un gallo, per non ci essere da sedere, sì che si sentirà venir meno
/ spasimate stendesti. -stravolto da un profondo turbamento. dossi, i-274
tanto attenti nel servirvi s. caterina da siena, i-228: come spasimata, [
in quelle ceste d'uova, portate da perugia e da todi, dei poliamoli di
d'uova, portate da perugia e da todi, dei poliamoli di campo di
. caro, 12-i-158: io non ho da scriverle altro, se non che sto
amore mistico. 5. caterina da siena, 404: quella anima, avendo
del solito, sì per la grande emozione da cui si sentiva invaso rivedendo la fanciulla
al lume delle fiaccole, in modo da veder crescere per incanto la spasimata costruzione che
. = agg. verb. da spasimare. spasimevolménte, avv.
lancinante, fitta acuta e intensa causata da ferite, torture, malattie. -in
malattie. -in partic.: patologia caratterizzata da convulsioni e contrazioni violente del corpo e
violente del corpo e, genericamente, da patimenti fisici intollerabili che possono condurre alla
152: fra cavalli morti, morì giovanni da settimo di spasimo,...
,... lo figliuolo di cino da morrona di spasimo, e molti altri
degli avoltoi? magalotti, 9-1-119: da iermattina all'ora che egli è spirato ha
di mobilissimi nervi, alcuni, morsi da codesto animale che credono velenoso, sieno stati
animale che credono velenoso, sieno stati presi da convulsioni, da spasimi e crudeli angosce
, sieno stati presi da convulsioni, da spasimi e crudeli angosce. leopardi, iii-806
i-102: la febbre violenta che la consumava da due giorni le salì al capo,
, quando lo spasimo alla gola di cui da un po'di tempo pativa minacciava di
, io non vi vedevo altra espressione da quella di un profondo e morboso disgusto,
rigori e freddi di febbri. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
incontanente rattraimento di nervi e spasimo, e da indi in poi abbominazione del cibo.
12-iii-226: si debbe ricorspasimi; accompagnato da fìtte lancinanti. dare de lo spasimo
colliganza et affinità... provengono talora da morben verissimo / c'ho sentito nel
fatto spasimo / che le sura venenosa o da medicamento corrodente... o da causa
o da medicamento corrodente... o da causa sigambe fìnor sotto mi tremano.
, dove poi nascoqueste non sono burle da fare, tu mi fai morire di spasimo
dirò il tutto; accioché non stii in da tante fatiche, afflitta da tante domestiche cure
non stii in da tante fatiche, afflitta da tante domestiche cure e tormentata spasimo.
: perché non apri tu gli occhi ad da spasimosi dolori nelle cosce e nelle gambe.
cagione di tanti spasimi e di tanti -caratterizzato da convulsioni (un accesso morbopiaceri negli anni
co] dal moto spasimoso e da sé solo si leva. un
d'amor con gran tormento / gli diè da far per qualche settimana, / finché
donna taceva. il sofferente fu assalito da un vero spasimo di tenerezza e d'
arsi e tutta la sua persona è contratta da uno sforzo spasimoso. pirandello, ii-511
della voce. = deriv. da spasimo. spasma, sf. ant
braire ed urlare. = deriv. da spasmo. spalmante (pari.
condizione / che mi conven partire. gidino da som macampagna, 1-27:
all'amore mistico. s. caterina da siena, i-54: il cuore e l'
subito spasmò ed in essa loco cristiani da poi edificorono una cappella, quale se
a tanto bene. = denom. da spasmo. spasmato (pari.
), agg. ant. colpito da spasmi. erbolario volgare, 1-13:
un desiderio). s. caterina da siena, i-56: più allora vi confortate
specificazione che designa la patologia contraddistinta da tale stato convulsivo o la sede in cui
. 4. altissima intensità raggiunta da un sentimento o da uno stato d'
altissima intensità raggiunta da un sentimento o da uno stato d'animo. 5.
, dal gr. oitaojióg, deriv. da onàco 'io tiro', di origine indeur
e spezialmente il ventricolo di continuo ingombro da sughi tali che dalle irritazioni indotte da'medesimi
. -ci). accompagnato o caratterizzato da spasmi; spastico. tansillo,
lo colse un gran disgusto, seguito da convulsioni spasmodiche. -per estens.
. 2. figur. contraddistinto da grande agitazione nervosa e tensione emotiva;
altri molti si difesero con l'intimo distacco da ciò che pure nell'esterno dovevano accettare
. dal gr. cmctoncbstis, che è da anaofióg (v. spasmo);
spasmofemìa, sf. medie. disfasia caratterizzata da fasi di afonia completa. =
. = voce dotta, comp. da spasmo e dal tema del gr. (
sf. medie. condizione morbosa caratterizzata da spiccata eccitabilità dei nervi motori allo stimolo
motori allo stimolo meccanico o elettrico, da tendenza agli spa smi e
tendenza agli spa smi e da convulsioni. l. ferrio,
alle convulsioni. = deriv. da spasmofuo. spasmòfilo, agg. medie
spasmòfilo, agg. medie. affetto da spasmofilia. -anche sostant.
. = voce dotta, comp. da spasmo e dal gr. tplxog 'amico'.
= voce dotta, comp. da spasmo e lisi (v.).
lo spasmo muscolare. = deriv. da spasmolisv, il d. e. i
spasmóso, agg. ant. accompagnato da spasmi; spastico. bencivenni, 7-13
singhiozzo è movimento spasmoso del stomaco fatto da cosa nocente. contarmi, lii-4-16: ha
ogn'ora. = deriv. da spasmo. spaso, agg. ant
: quelle tazze spase e piane / son da genti poco sane. crescimbeni, 37
cappello e con un nero / ampio mantel da capo a piè s'accappa.
disordinato e spaso / venne in veste da camera frattanto / a visitare il generai
sua voglia. = denom. da spassamento. spassaméntó, sm.
riceva in sé diletto e spassamento. ricciardo da cortona, 1-9: o dolcissime mie
: o dolcissime mie siroccnie, fomme detto da vostra parte che io ve scrivesse alcuna
gioventù. = nome d'azione da spassare1. spassapensière {
invar. che è oggetto di derisione da parte del popolo. lami,
osteria, dove la gente non aveva altro da fare che ridere e spassarsi. baldini
, 7-174: se avessero portato anche me da ragazzo studente, ad assistere ad uno
sensualità allettano allo spassarsi. -distrarsi da una condizione penosa, alleviandola. andrea
una condizione penosa, alleviandola. andrea da barberino, ii-53: si penso tra sé
compendio dell'antico testamento [tommaseo]: da po'alcuni dì lo spirito rio vessava
g. frescobaldi, lxxxviii-i-601: non trovando da sezzo o da pria / cosa che
lxxxviii-i-601: non trovando da sezzo o da pria / cosa che s'aducessi a porto
la nonna devota; la nonna gingilli da spassar il bambino quando il portano a
. nievo, 1-vi-636: il fratello sfuggito da tutti se la
dava a quel che c'era da fare, e lui correva in piazza a
che si spassano a veglia. = da un lat. volg. * expassàre,
sfilarli dai bozzelli nei quali passano o da una redancia, da un golfare, ecc
quali passano o da una redancia, da un golfare, ecc. = comp
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da passare (v.).
de'pesci, ove piacque ah'illustrissimo contarmi da una rete farci vedere quel popolo prigioniero
ne porti. = deriv. da spassare per spazzare1. spasseggialargo,
avendovi condotta una larga e navicabile fossa da il po, a maravigliosa grassezza di ciò
. = nome d'azione da spasseggiare. spasseggiante (part.
in su detto monte una xonticella e da certi sergenti è aspersa l'acqua di essa
e quella prontezza di spiriti, non disgiunta da una pacatezza bonaria, così che accompagnarsi
grandi soirées. 3. spaziare da un argomento all'altro. gravina,
gigante salmoneo altitonare, quando se la spasseggiano da purpurato satiro o fauno con quella spaventosa
, e poi avete il coraggio di far da censore, appena voglio cavarmi il gusto
ex-, con valore intens., e da passeggiare (v.).
ne di fare una spasseggiata da smime insino ad un villaggio detto
per camera. = deriv. da spasseggiare. spasseggiatóre, agg. e
morte. = nome d'agente da spasseggiare. spasseggiatura, sf.
collera. = nome d'azione da spasseggiare. spasséggio, sm. camminata
usato per passeggiare per la particolare amenità da persone del bel mondo. zuccolo
del nostro lago. = deverb. da spasseggiare. spassévole, agg.
. = agg. verb. da spassare1. spassiare, intr. (
infinit'altre sceleragini. = denom. da spasso. spassimare, v.
spiriti feriti. = nome d'azione da spassionare. spassionare, intr.
all'ira, al rancore in modo da alleviarli. baiatri, i-26:
cacciato dal mondo e distaccato con violenza da ciò che non è mio? de sanctis
un puro spirito. -svincolarsi da un'idea preconcetta o dominante, recedere
un'idea preconcetta o dominante, recedere da un'illusione. mazzini, 32-59:
3. tr. liberare l'animo da pensieri o affanni segreti, dando loro
anima mia di pensieri che ravvolgeva secretissimi da tanti anni. -liberare qualcuno dal
anni. -liberare qualcuno dal sentimento da cui è dominato. f. f
. ex-, con valore privai, e da passionare (v.).
. disposizione d'animo o intellettuale libera da passioni, interessi, condizionamenti o spirito
la nostra accademia degli apatisti fosse fondata, da per se stesso accademico apatista s'incominciò
un atteggiamento. = deriv. da spassionato. spassionato (part. pass
di spassionaré), agg. libero da passioni; scevro da pregiudizi, parzialità,
agg. libero da passioni; scevro da pregiudizi, parzialità, condizionamenti o da
da pregiudizi, parzialità, condizionamenti o da idee preconcette; obiettivo (una persona,
esaminiamo con animo spassionato come si coltivano da noi le regioni di cristo, come
. 2. che nasce o procede da animo scevro da passioni o pregiudizi;
. che nasce o procede da animo scevro da passioni o pregiudizi; sereno, imparziale
esser sì chiaro che non possa esser da tutti inteso. f. f. frugoni
tondo che menelik era stato tradito non da arnoux, ma dai nemici di questo
: mi occupo anche di spiritismo e tanto da formarmi intorno a questi fenomeni una convinzione
al traduttore la fatica d'essere fedele da renderla quasi uno spasso. cicognani,
, ma tutte sono cose burlevoli e da spasso. -dedicato allo svago, al
v. baccanali]: 'baccanali': giorni da spasso. g. gozzi, i-5-203
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da passione (v.).
, se non contemplare con dio. niccolò da poggihonsi, cxxxi-117: per grande caldo
quanto lo determina). ricciardo da cortona, 1-48: fate che el vostro
/ insomma, vuole i suoi riposi. da / questo, mi credo io,
occhio / che le russerò oneste e da cavarne / spasso spirituale. 5
per lo paiese. s. bernardino da siena, 2-i-736: lassa stare i cani
-avere il cuore a spasso: essere libero da legami sentimentali. pirandello, 8-973:
gli dissero che quando egli si partiva da lei sottentrava un altro a far seco all'
, per conversare, per farlo uscire da un luogo chiuso. bibbiena, 91
pananti, i-302: qui non c'è da far lo spasimato, / né la fanciulla
lo spasimato, / né la fanciulla da menare a spasso! pascoli, 1-307:
! pascoli, 1-307: in che modo da ottobre dell'anno scorso il marchi mi
. pratesi, 5-152: è venuto da me a dirmi che io lasci quella
sono tanti spassetti che vanno al cuore. da ponte, 1-649: -mi dirà:
io proverò. = deverb. da spassarei. spàssora, v.
, aw. in modo divertente, tale da suscitare ilarità arbasino, 7-1
alle gioconde spassosità. = deriv. da spasso. spassóso, agg.
alla marisa. = deriv. da spasso. la voce è attestata dal tommaseo
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da pastare (v.).
essere spastico, condizione provocata o caratterizzata da uno spasmo. - in partic.:
stato caratterizzato da netto ipertono di uno o più
o è causato o è caratterizzato da uno spasmo. -in par- tic
di chi è stato colpito rispettivamente da lesioni bilaterali o unilaterali delle vie
e della motilità del colon e da spasmi intermittenti. - paralisi spastica:
smodico. -che è stato colpito da una lesione cerebrale che ha determinato uno
'spastico *: chi, essendo stato colpito da paralisi cerebrale infantile, presenta un difetto
noi moriamo di fame. -affetto da colite spastica. calvino, 20-414:
fugaci rimanessero come nella rete e trattenute da le siepe de le definizioni. =
ex-, con valore pnvativo-detrattivo, e da pastinare (v.).
. spastoiaménto, sm. liberazione da un impaccio, da un impedimento.
sm. liberazione da un impaccio, da un impedimento. montanelli, 269:
nessuna sorte. = nome d'azione da spastoiare. spastoiare, tr.
. 4. rifl. sciogliersi da un vincolo, da un legame materiale;