area geografica piuttosto pianeggiante, circondata da rilievi collinosi e montuosi (cfr.
sì nei basso- rilievi d'andrea da pisa sì nella poesia di dante?
palmizio, l'ignoto assiro già da tremila anni ha avuto bisogno della
una regola di poetica preceduta e seguita da esempii? de amicis, i-26:
duoi sportellini. savarese, 91: è da questo torbido che gli abili operai cartai
gomme (specie quella di bassora, da cui prende il nome).
e rotondo di spalle, massiccio, da assumere una sua imponenza ugualmente. pavese
: appartiene a una razza di cani da caccia della specie dei segugi, caratterizzata
caccia della specie dei segugi, caratterizzata da gambe cortissime (acondroplasia): ce
volpe, alla lepre, alla selvaggina da tana). barilli, 3-20
il panorama, si può dire, da una nuvoletta, anche i docili stalloni sembrava
cappello, di penne bianche e puntate da parer un capo pellirosse, circondata dai
pellirosse, circondata dai suoi sette bassotti come da un grappolo di nipotini. montale,
al suo posto, / battistrada balzò da una rimessa / un bassotto festoso che
imaginato che sia come un molinello da far vermicelli e lasagne di pasta
: basta tu sappia che non son più da mio zio, in quella bassura di
bassezza morale; inferiorità spirituale. anseimo da ferrara, xi-2-130: chi può resurger fuor
: gli sarebbe stato molto difficile scendere da quelle altezze eteree dell'indignazione fino alle
già premeditate. = deriv. da basso, sul tipo altura da alto.
deriv. da basso, sul tipo altura da alto. basta1, forma imperativa
e più di cera pura / son da genti lontane e da vicine. aretino
cera pura / son da genti lontane e da vicine. aretino, 8-395: ne
giorno della candelora / con il riapparso da penombra / fioco tremore di fiammelle /
/ la lucerna del mondo; ma da quella / che quattro cerchi giugne con
pompa di cera e di canti alla chiesa da lui prima eletta anzi la morte n'
scrive, che andando a caccia, aiutato da quelle selve e silenzio, componeva,
molti uccelli ed è di colore diverso da quello del becco. 9. locuz
dopo la fioritura, tante vescichette formate da una membrana piena di un liquido mucoso
caffè, in cera: caffettiere, vasi da far bollire il cioccolatte, 11 thè
: era un uomo già vecchio, afflitto da una sordità incurabile, bene incerettato,
di tutta la persona. giacomo da lentini, ii-71: da core mi vene
giacomo da lentini, ii-71: da core mi vene / che gli occhi
m'acolse / molto bonaremente. gallo da pisa, v-235-16: ed eo, ponendo
e quelle offerte che si possono aspettare da me e da questa cera mia melanconica.
che si possono aspettare da me e da questa cera mia melanconica. a.
ben, spropriato m'era. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
: ma aveva una cera così compunta da far compassione. abba, 1-108:
, che parevano fatte di cartapecora, da tanto che erano vecchie. esse sole
della madre gli parevano iettatori erano stati da lui messi fuori. svevo, 2-390
, ii-35: barberino scrutava le ciere da quaresimale dei due sospiranti, per indovinare
fateli buona cera. sassetti, 119: da s. m. gli fu fatto
trovando, pensò che si fusse fuggito da qualche uno padrone, a facendogli carezze,
overo se ci son nato al mondo da nulla, o se la creanza è da
da nulla, o se la creanza è da me tolta a fitto. firenzuola,
con ciera gratissima e con accoglienza amorevolissima da apollo fosse ricevuto quel nobile virtuoso,
di orneblenda. = comp. da cera1 e dal gr. cpóaaov 4 foglia
aspetto ceroso. = comp. da cera1 e agata1 (v.).
fa la cera. = deriv. da cera1. ceraiòla, sf. dial
de la ceraiuola. = deriv. da cera1-, cfr. candelora e candelaia.
, 4-98: canali è ancora lì, da bomma, che l'aspetta per condurlo
quelli che cavano la cera, artificio da speciale e da alchimista, fra la
cavano la cera, artificio da speciale e da alchimista, fra la qual cera è
chiese. = deriv. da cera1: cfr. lat. mediev.
, usata soprattutto per sigillare, costituita da un miscuglio di sostanze resinose (trementina
recò in un bicchiere un po'd'acqua da stemperarmi l'inchiostro -mi provvide di cera-lacca
indietro per chiedere un foglio di carta da lettere, un mazzetto di buste,
, una candela accesa, un francobollo da venti. imbriani, 2-12: la
lata a ceralacca. = comp. da cera1 e lacca (v.).
così orlando. = deriv. da ceramella. ceràmica, sf.
stava sopra, per tenere l'acqua da vaporizzare. 3. al plur
<; 4 vaso di terra, terra da stoviglie '; cfr. fr.
contrare nelle collezioni pubbliche, mastro giorgio da gubbio, vi ha [a
rosso vivo. = deriv. da ceramica, sul modello del fr. céramiste
il participio. = deriv. da cera1. cerar giri te (
iii-387: fu il ciriegio di ponto, da un castello chiamato cerasute, per mano
e sciropposo. = deriv. da cerasa. ceraséto, sm.
a ciliegi. = deriv. da ceraso. cerasina, sf.
allo specchio. = deriv. da cerasa. céràso1, agg.
il vino). = deriv. da ceraso. cerasta (ant. cierasta
uno o due comicelli in capo; e da queste, son dinominati ceraste, peroché
fronte, simili a quelle delle chiocciole, da cui hanno preso elleno il nome:
morte. tasso, 11-66: cotali uscir da la tartarea porta / sogliono, e
ne va. = deriv. da cerare. ceràtidi (ceratòidi)
, 361: chi crederà che da vicin conosca / l'ore piovose l'
piovose l'ingegnosa pecchia, / sicché da lungi alle magion cerate / ala non
, 1-157: il carro, coperto da un tendone cerato, era là sulla piazza
volgar. [tommaseo]: furono pubblicamente da queste tavole cerate a viva voce ritratte
cerata: spalmata di gomma in modo da renderla impermeabile (per oggetti d'abbigliamento,
guasti. panzini, iii-241: portava sandali da frate ai piedi nudi, un cappello
farmac. sostanza molle e untuosa composta da un miscuglio di olio (d'oliva
cui femmine si nutrono di sangue succhiato da cavalli e altri mammiferi, e anche dall'
). = deriv. da cerare. ceratosàuro, sm.
strofinando a lungo. = deriv. da cerare. ceràunia, sf.
cartacea rotante, per via di meccanismo da oriuolo, dirimpetto alla punta d'un
gr. xspdcxiov * cornetto '(da xépa? 'corno '); cfr
, lat. mediev. cèràtio -ónis, da cerare * incerare '. termine
. sacchetti, 151-105: essendo domandato da certi va- lentri uomini se le ragioni
. = voce formata dal sacchetti: da cervello] con incrocio con bacca (
. scient. cerbera [thevetia], da cerberus, nome del mitico cane custode
cerberina). = deriv. da cerberina. cerberina, sf.
thevetia neriifolia. = deriv. da cerbera. cèrbero, sm.
da'quali fu spaventato enea, guidato da la sibilla. buonarroti il giovane,
cerbero di dante, che fu tanto abboccato da contentarsi di due pugni di terra,
nella sua stizza, con un viso da cerbero. 3. mus.
alcuna cerbiatti giovani andar pascendo. andrea da barberino, i-3: andando un dì a
cerviatti. salvini, 16-104: argivi da frecciarsi, vituperi, / e non vi
. cerbiattolino. -figur.: uomo da poco, pusillanime, pavido, timido.
può dire, il medesimo, ma tratti da diverse traslazioni? come dall'erbe e
comprendimento della volontà di dio. andrea da barberino, 2-224: per avventura due orsi
botano), sf. arma costituita da una lunga canna di legno, di
, di bambù o di metallo (variante da
piovano il re che con una cerbottana da una finestra traeva pallottole a uno suo cuoco
. 3. ant. arma da fuoco composta da un tubo di metallo
3. ant. arma da fuoco composta da un tubo di metallo lungo fino a
2, 5 e dal calibro variante da 2 a 7 cm, usata come spingarda
principii quei grandi e spaventosi instrumenti usati da gli antichi furon detti bombarde: gli
la cerbottana / d'un miser finestrucol da prigioni. 6. locuz.
venir a sapere segretamente o indirettamente, da altri, per interposta persona (notizie
, con scarsa obiettività (i compiti da svolgere, gli obiettivi, le mete
svolgere, gli obiettivi, le mete da raggiungere, ecc.). caro
lettore, che indurlo a meditare e filosofar da sé, mostrandogli ipoteticamente, in confuso
7. venat. l'attività del cane da caccia che mediante l'odorato si industria
uno di essi, dicendo di conoscerlo da gran tempo, ne vantò le qualità
guardaroba, che era un certo pretino da lucca, che mi lasciassi pigliare tutto quello
in: fatta la detta cerca de'vasi da quei ministri di giustizia, subito ci
iii-50: io non fui stamane prima tornato da far le cerche con la cassetta [
di comico tutta questa storia di fughe da un campo all'altro in cui è diviso
altro in cui è diviso il mondo, da oriente a occidente, e viceversa.
o più depravati. = deverb. da cercare. cercàbile, agg. ant
comp. dall'im. di cercare e da mina (v.). cercante
buio, a pena si sentiva toccare da due mani cercanti, scattava dal pavimento
comp. dall'imp. di cercare e da polo (v.). cercapulci
comp. dall'imp. di cercare e da pulce (v.).
, cérchi). adoperarsi, darsi da fare per trovare o ritrovare (una persona
, ecc.). giacomo da lentini, ii-82: dunqua son'io sturduto
delle novità degli strani, non ci lasciano da loro partire. petrarca, 24-12:
che seco il dovesse menare. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
, 3-1 n: chi vuol essere amato da le donne loro inamorate bisogna sempre mantenerle
: se cercavamo delle scuse per non dargli da bere, alzava la voce e chiamava
pegno solo ch'ebbi in grazia / da te. quasimodo, 1-43: noi,
nomia, ecc.). guido da pisa, 1-351: andava con l'occhio
dell'antica roma,... da noi si cercano i più rinomati luoghi di
il sole. sbarbaro, 1-85: da novizio, cercavo sul viso del penitente quel
viso del penitente quel che avrei udito da lui. mi stancai presto. -peccati complicatissimi
cercando, si non amor trovare. francesco da barberino, 29: dio non va
: non mi pare che agramente sia da riprendere... chi fa beffa alcuna
costei non mi fia tolta se non da la morte. bembo, 1-257: mentre
fu la piacevole cena, io chiamai da canto il detto luigi pulci, dicendogli,
che mi biasimano, pare che cerchino da me che io avevo da andare convocando per
che cerchino da me che io avevo da andare convocando per la città il popolo
io vi debbo cercare una carità. levatemi da questo mestiere che non è per me
, 9-152: la casa dove abitava da cinque anni faceva ormai parte di lei
, 1 -intr. (48): da questo argomento mossi, non curando d'
tutti gli altri e'fu valente. andrea da barberino, 2-171: entrarono [questi
, la quale, non essendo suta ancora da alcuno trita, se la mi arrecherà
/ terra cercando e mar lungi e da presso. tasso, 14-28: veduti ubaldo
le brache, se avea paura. francesco da barberino, 48: chi è qua
a costui per trentotto soldi! paolo da certaldo, 95: sempre abbi in costume
non voi cercare, / e mustreme da for tutto 'l megliore: / non t'
amore chi dentro voi sapire. bartolomeo da s. c., 1 -intr.
divina colle orazioni altrui. s. bernardino da siena, 658: chi credi tu
]. piccolomini, 137: è molto da fuggir ancora il venir in fama di
mala lingua. però una donna ha da cercar sempre i fatti degli altri, ma
dottrina di non cercar la divinità rimossa da noi, se l'abbiamo appresso,
si cerca la verità, secondo che da lui è insegnata. marino, 11-35:
grecia e del lazio; anzi era da esso loro fuggita con eguale studio,
parola innanzi a tutto; l'aborrire da ogni maschio ed alto pensare nelle discipline
a ttutti e suoi cittadini scrivendo in lingua da pochi conosciuta? bisticci, 3-26:
che cerca di essere mondo e puro da ogni libidine e pieno di castità di mente
né libera. foscolo, vii-118: da noi cercasi di rivolgere la nostr'arte
bugia, quando non le conosceva tali da indurre negli altri l'opinione altissima che
, cercandosi e sopra e sotto e da ogni lato, e aiutandosi con uno
mortale. -cercare briga: darsi da fare per trovare un'occasione di lite
bassani, 1-227: uscivano di notte da porta reno per cercar briga coi facchini
al montone. -cercare con gli occhi da capo a piede: squa
fecesi cercare il polso. francesco da barberino, 82: cadde costei tutta
la vela della provvidenza come un fazzoletto da naso, lontano lontano nel mare color
. chi cerca trova: chi si dà da fare per trovare riesce sempre a ottenere
* circondare, andare intorno ', da circa 1 intorno '. cercària,
vermi trematodi digenetici, che è costituita da due parti: nell'anteriore (
posteriore è formata, invece, da un'appendice lunga e mobilissima a guisa
poco impegno. = deriv. da cercare. cercataménte, avv.
in materie di spirito ammaestramenti e istruzioni da confarsi con ogni differenza di stati: cerche
cercato appaio, / non c'è da vendermi che al salumaio. quasimodo, 2-31
questo tesoro / cerco e descritto già da tante lingue, / sei serba iddio
verità candida, pura, infallibile, indarno da noi cercata fuori del territorio alla geometria
lo stesso alfieri non conseguì quel tanto da lui pregiato e cercato stile, forse
vi vo io tutti 1 paesi cerchi da me divisando? sannazaro, 8-118: noi
la dilettosa caccia andavamo; né mai da li cercati luoghi carichi di preda tornavamo
bembo, 7-2-90: opera così cercata da ognuno, e nuovamente tanto più corretta.
. chi interroga; inquisitore. bartolomeo da s. c., 7-1-8: a'
conosco parecchi, ma cotesti sono amori da strapazzo, generati da un frate cercatore e
cotesti sono amori da strapazzo, generati da un frate cercatore e da venere pandemia
strapazzo, generati da un frate cercatore e da venere pandemia sul termine di ima via
v. cannocchiale. = deriv. da cercare. cercatrama, sm. invar
comp. dall'imp. di cercare e da trama (v.).
soldi cinque. = deriv. da cercare. cercèlla, v.
cèrcere, sf. ant. uccello da rapina: acertolo. capellano volgar.
dei rapidi venti. pascoli, i-544: da una immensa cerchia di monti, dentati
aguzzi e colossali, coperti nelle valli da ghiacciai enormi, sgorgavano incessanti fiumane d'
quasimodo, 2-17: ancora, / e da anni, cara, ci ferma il
la messe torna donde partì seme, / da sé ritorna all'aia ed alle cerehie
di ma- tera sono due, separati da uno sperone... li domina
semplice della mano. = deriv. da cerchio; la forma originaria presuppone un
osso fratturato. = deriv. da cerchiare. cerchiàia, agg.
e sf. dial. marin. rete da pesca terminante a cerchio. beltramelli
, nel buio. = deriv. da cerchio. cerchiàio, sm.
per fare cerchi. = deriv. da cerchiare. il significato del n. 2
altra cosa. = deriv. da cerchiare.
, i-136: aimè! signor, da tenebre infinite / i'mi sento cerchiar,
/ i'mi sento cerchiar, sino da quando / il buon angelo mio mi lasciò
giamboni, 7-65: nella legione così è da fare il promovimento, che tutte le
circondare, legare con cerchio '(da circulus). cerchiata; sf.
a passeggiare. = deriv. da cerchiare. cerchiato (part.
della noce un casolare / siede cerchiato da ogni bruttura. poliziano, i-2-12: cerchiato
la quale cerchiata di non alte acque da tutte le sue latora, che..
parallela alla corona. = deriv. da cerchiare. cerchièllo, sm.
cernire le palle separando quelle che passano da quelle che non passano. 3
cerchiellino, infilzatole, di soppiatto, da un giovane amato! -piccolo gruppo di
trobiamo ciascuno pianeta essere portato inverso oriente da uno suo grande cerchio;...
, 11-17: « figliuol mio, dentro da cotesti sassi * / cominciò poi a
forato è l'orlo, e pendon da le fora / cerchietti d'or di bei
castone o altro... * cerchietto da aprire ', che forse men bene
: le donò un cerchiettino d'oro da portare in dito. galileo, 3-1-149:
. -in partic.: orecchino da bambina. carena, 2-21: cerchiettini
. cérehia). superficie piana delimitata da una linea curva (circonferenza), i
, i cui punti sono tutti equidistanti da un punto interno fisso, detto centro
ed uno nuvoloso corpo che, come da un cerchio circumferenziale, diffonde il chiaro
licenza di poter tirare ima linea retta da un punto a un altro, e,
d'una sfera e di un cilindro da scolpirsi evidenti nei marmi del suo sepolcro,
: la quale [regola] è approvata da archimede nel libro che egli fa della
[dell'avellane] si fanno ottimi cerchi da vaselli di vino. leonardo, 3-443
colato, o di ferro, posti da piede e da capo, acciò che per
o di ferro, posti da piede e da capo, acciò che per il continovo
lettiere,... il salice da far cerchi da barili. d. bartoli
.. il salice da far cerchi da barili. d. bartoli, 33-287:
cerchio sulla ruota già rimessa in modo da non parerci più segno di rottura.
ricambio a tracolla, su una macchina da corsa coi cerchi di legno. sinisgalli
. -anche: gioco di bambini costituito da un grande anello di legno, di
! carlotta quasi lo stesso: / da poco hanno avuto il permesso d'aggiungere
gonna a rose turchine: / più snella da le crinoline emerge la vita di vespa
cariche di anelli e gli orecchi forati da due minuscoli cerchi d'oro. c
gozzano, 878: il collo liberai da quella stretta / spezzando il cerchio delle
-cerchio della morte: manovra acrobatica eseguita da motociclisti su pista circolare. - anche
paura all'inizio dell'aviazione, e da ciò il tremendo nome di cerchio della
, ecc.). zanohi da strata [s. gregorio magno volgar.
pessima. bembo, 1-243: rimedio alcun da rallegrar la vita / non chiude tutto
ritrovar quant'alto / ivi s'erga da tonde il polo, o 'l cerchio /
, conv., ii-m-13: ed è da sapere che ciascuno cielo di sotto al
parte de la sua revoluzione è rimoto da l'uno polo e da l'altro,
revoluzione è rimoto da l'uno polo e da l'altro, come può sensibilmente
sfera d'un occhio, vi truova più da stupire che nel grandissimo cerchio de'cieli
, par., 10-14: vedi come da indi si dirama / l'oblico cerchio
bianco, a volte incompleto o bordato da una sottile striscia rossa, passante per
verticale: strumento astronomico, risultante da una semplificazione del cerchio meridiano, atto
d. bartoli, 33-254: v'è da accordare la sperienza con la ragione intorno
, i-438: e quei che in preci da tre giorni stanno / fe'd'orrido
dio riprende, / quant'ella versa da due parti aperta. laude, v-507-32:
. alvaro, 9-104: noi, da soli, siamo sempre a posto, gli
, dopo l'accettazione del titolo stesso da parte del debitore. 14. speciale
14. speciale, particolare. francesco da barberino, 41: lo re gli concedette
. bisticci, 3-24: partitosi papa eugenio da roma, per certe insidie che gli
disse che tutti i metalli erano generati da l'acqua e da un certo umore tenace
metalli erano generati da l'acqua e da un certo umore tenace e viscoso come
un certo umore tenace e viscoso come da la madre, ma esser cotti e prender
allora per mezzo di certe funi maneggiate da gente che stava sulla sommità della voragine esterna
per le strade un certo movimento, da non potersi ben definire se fossero rimasugli
, par che abbino un certo che da essere invidiate. redi, 16-i-18: sveglia
e ritrae e libera l'uomo quasi come da certi marosi e da gravissime tempeste,
uomo quasi come da certi marosi e da gravissime tempeste, e riducelo a porto
fiume chiamato erimanto pervenimmo; il quale da pie'd'un monte per una rottura
la elezione naturale... mossa da una certa conformità e proporzione che hanno
direi che ciò proveniva forse in me da una certa generosità di carattere. manzoni,
., 20 (341): già da qualche tempo cominciava a provare, se
. carletti, 21: davasi a tutti da mangiare quanto volevano, una volta il
. 21. tale (seguito da frasi con valore consecutivo). aretino
con certi ceffi e certe pistole in mano da far paura. 22. plur
i mici. = deriv. da chiurlo. chiudara, sf.
dagli artigiani per tener fermo il pezzo da lavorare. garzoni, 1-752:
, ove mette quel tempo, che da più gravi negocii li sopravanza. gli
chiudara. « = deriv. da chiudere. chiudènda { chiudèndola)
recinge orti o campi coltivati, costituito da siepi, pruni, staccionate, muriccioli
steccati di legname in guisa di muro da ogni lato. tarcioni tozzetti, 12-6-128
, 2-167: egli si levò risoluto da terra, girò e rigirò per la campagna
muro settentrionale di una casa molto conosciuta da lui. beltramelli, ii-376: eri
di ventre largo: e questa sicurai da quanto potesse venir di fuori, chiudendola con
la sorgente di tensione, in modo da far fluire la corrente elettrica in un circuito
gas: manovrare la chiavetta in modo da arrestarne l'efflusso. -chiudere la
si chiuderanno mai più come le altre. da morti, la pelle marcisce, non
, ritorsi, chiusi le pupille / da un improvviso orror vinte e ristrette.
, 3-615: non era stata detta da lei ima sola parola che avesse manifestata
il legnetto, e chiusagli la via da potersi partire,... a doverlo
fanciulle in capelli, si vestivano curiosamente da donne, ed erano buffe le loro teste
incarcerare; costringere qualcuno in un luogo da cui non possa uscire né avere contatti
italia chiuda, o l'alpe / da noi rimova, o pur l'erculea calpe
scelti chi sa con quanta cura amorosa da entrambi gli sposini, e festivamente disposti
sentimenti, vizi, virtù. francesco da barberino, 113: e hollo sì radicato
. marino, 8-80: parea battuta da beltà sì cara / disfarsi di piacer tonda
misterioso di quell'anima e so purtroppo da quante spade è trafitto il suo cuore
.. dalla bassa statura dei corpi e da una medaglietta di s. gennaro che
, sfociare. marino, 4-261: da quell'alpestra e ruvida montagna, /
, e quelle diverse, chiudonsi talvolta da un verbo solo: ma in verità
/ sono i sogni ed i piaceri / da 'l gentil volto pagano. buzzati,
senso ad alta voce il grida. andrea da barberino, iii-332: buovo s'accostò
[donne], che parevano donne da bene, e disse loro: « fatemi
. montale, 3-69: a partire da questo re lei deve chiudere, portare
sé o agli altri di essere attratti da lusinghe. dante, cono.
843: usciamo, per grazia, da così fatti discorsi, essendo pur troppo
abolita dappertutto, e riconosciuta per falsa da tutti quelli che non chiudono gli occhi
, per chiudervi i suoi giorni travagliati da una lunga e dolorosa indisposizione. panzini
li loro aguati. s. bernardino da siena, 402: e questo fece cristo
di permettere il passaggio dell'acqua da un canale all'altro.
altro. = » deriv. da chiudere. chiudibórsa, sm.
comp. dall'imp. di chiudere e da borsa (v.). chiudiménto
legge del chiudiménto. = deriv. da chiudere. chiuditóre, sm.
si dà al numero solamente degli uomini e da sé si regge:...
madre, anche pe'figli non nati da lei! ». pascoli, 851:
una cosa, che non può esser capita da me, né da chiunque ha qualche
può esser capita da me, né da chiunque ha qualche picciolo granello d'intelletto.
redi, 16-iv-39: questo esperimento, da me più di cento volte reiterato con
e senza vino, sarà trovato verissimo da chiunque vorrà provarlo. cesarotti, i-175
che poco. = » deriv. da chiurlo. chiurlo, sm. omit
e poi, non sarebbe lei così chiurla da acconsentirci. 3. assiolo.
ai sottufficiali con 16; sormontata da corona, rispettivamente dopo 40 e
mesi innanzi; ma dopo alquanto, da veri argomenti rassicurato, sentendosi pur chiamare,
santa croce, andò a lui. andrea da barberino, 96: vide ch'eglino
-stare con le braccia in croce: astenersi da ogni attività, per lo più in
baldini, i-87: finivano d'arrivare da tutte le strade, in un punto,
; l'oggetto, lo strumento formato da parti che s'incrociano. compagni,
/ la lucerna del mondo; ma da quella / che quattro cerchi giugne con tre
con una croce o altra linea messa da piei al più grosso [ecc.]
questa è certo la donna più bella creata da michelan- giolo... quel giorno
di un manoscritto per indicare un passo da espungere o discutibile o la presenza di
monatti, che c'eran de'morti da portar via. verga, 4-113: don
in particolare: chiese), costituita da quattro ali o braccia, quasi sempre
della croce. -croce greca: composta da quattro braccia di uguale lunghezza incrociate a
greca). -croce latina: composta da quattro braccia incrociate ad angolo retto,
suo di questa croce si è braccia sei da milano largo e vuoi dire grosso.
larghezza segue la proporzione della parte intersecata da sé: ma la lunghezza sua debita
santa maria novella nella croce della chiesa, da quel braccio di verso la piazza vecchia
sua madre. bottari, 5-72: dove da michelangelo a da bramante e dal sangallo
, 5-72: dove da michelangelo a da bramante e dal sangallo [la basilica di
della gran nave di mezzo, eran da capo a fondo coperti di dam- masco
di cupola, e prende la luce da otto finestre..., oltre quattro
carena, 2-317: 'garrese', voce usata da alcuni cavallerizzi, per esprimere la parte
. il punto di un fusto d'albero da cui si dipartono i rami.
stemutatorio, irritante. 30. attrezzo da pesca di cui si servono i pescatori
annesso ai tini sacca- rificatori, costituito da un piccolo recipiente munito di tre o
dei tini e fornito di piccoli fori da cui sprizza acqua sotto pressione (ed è
in ogni caso ha la soluzione data da una serie di parole, le quali
parmi di sentirmi gridare la croce addosso da tutte le persone di cotesti paesi,
la croce. botta, 4-1157: da ciò si vede, che bel guadagno
incrociate, supplicarlo umilmente. guido da pisa, 1-340: se così in tutto
fare segni di croce: non avere da mangiare, patire la fame per le proprie
, i-846: il teatro italiano risorgeva da tutte le parti. noi pochi, facendo
vi ha invidia di esso, e da che viene il vostro discontentarvene?
vita in croce, e un lavoro da padre trappista. in ascolto notte e giorno
varie culture sono parole in croce, da decifrare sùbito, messaggi di saluto.
attraverso alla prima passata, in modo da formare come una croce; onde il ricamo
castiglione, 203: né se le levò da canto, che venne a volerle insegnar
croce e parvele un'ora miu'anni levarselo da canto, temendo quasi che non ammazzasse
i micheletti avevan la casa del vicario da guardare: non si può cantare, e
corde, sono più allegre delle camicie da sposa con la trina a crocè.
organici. = deriv. da cròceo. cròceo, agg. a
.. del croceo dal croco, da molti detto flammeo, o ronzato volgarmente.
che si osserva in molti malati affetti da polmonite pneumococcica. = voce dotta,
dotta, lat. croceus, deriv. da crocus 'croco '. crocerìa,
e a piede. = deriv. da croce: cfr. crociato. crocerista
di partire. = * deriv. da crociera2. crocèro, v.
di crocerossina. = deriv. da croce rossa: v. croce, n
in cui la lettera c era preceduta da una croce). g.
sul legno, / che si dice da capo croce santa. fagiuolt, 3-1-242:
la crocesanta. = comp. da croce e santo: cfr. santacroce.
come modo giuridicamente valido di sottoscrizione da parte degli analfabeti non capaci di tracciare
= voce dotta, deriv. da cruce signóre * contrassegnare con una croce
dello zafferano. = deriv. da croco. crocètta1, sf. piccola
crocetta sopra l'orecchia sinistra. andrea da barberino, iii-362: se egli si
, o anche di una vite, da cui partono i rami. trinci,
. -apparecchiare alla crocetta: non avere da mangiare. lippi, 3-52: al
le crocette, fare crocette: non aver da mangiare, digiunare (dall'uso di
di là, né trova / cosa da farvi un minimo disegno; / sbadiglian tutti
in sustanza vuol dire * non aver da mangiare '. = dimin.
lupinella o sano fieno. = da crocetta1, per la forma.
dita e del fiato. = da crocetta *. crocettato, agg.
slataper, 1-31: un pianoforte coperto da un canovaccio crocettato. 2
uno scudo). = deriv. da crocetta. crocétto, sm. lima
principali della macchina per cucire, costituito da un semplice gancio oppure da un gancio
, costituito da un semplice gancio oppure da un gancio dal meccanismo più complesso,
così via. = deriv. da croce; il n. 2 è adattamento
o più vie si incontrano in modo da formare una croce; crocicchio.
essere investito. = comp. da croce e via (v.);
voce dotta, dal gr. xpoxtac, da xpóxoc 'croco '. crociale
quadre). = deriv. da croce. crociaménto, sm.
due rotaie che si intersecano, costruita da tratti di rotaie di risvolto, ad
le estremità un poco incurvate, o da controrotaie, al fine di assicurare il transito
sono interrotte. = deriv. da crociare1. crociare1, tr.
ant. incrociare (detto delle navi da guerra). f. corsini [
'l lago. = deriv. da croce; cfr. ant. fr.
la madonna su quell'altare fu mandata da enrico dandolo dopo la quarta crociata,
pretendere che qui il nostro bimbo faccia da sé solo una crociata... certo
io avessi dovuto tranguggiarmi pacificamente una ingiuria da colui, che ne'tempi addietro mi aveva
altre epoche, la dio mercé molto da noi remote, produssero le crociate contro
in denaro la cui raccolta, decretata da una bolla pontificia in favore di sovrani
a chi la piglia, autorità di assolvere da quasi tutti e'casi reservati ed in
il mondo. = deriv. da crociato *. crociata2, sf.
di croce. = deriv. da croce. crociato1, agg. contraddistinto
crociato1, agg. contraddistinto, segnato da una croce (simbolo della croce su
in croce varia. carducci, 991: da cipri avanzando veleggia, / la nave
e di altre figure caricate o sormontate da una croce. -in particolare; scudo
della preghiera. = deriv. da croce; per il significato del n.
spagn. e portogh. cruzado (da cruz 4 croce ') * moneta
della mutazione o barattina di un sol bestiame da razza a razza, allorché vi si
damento. = deriv. da crocicchio. crocìcchio (ant.
nuovo di cemento, bianco e snello da un argine all'altro che aveva sostituito
il punto di un fusto di un albero da cui si dipartono i rami (v
/ negletti, senza cura, / da la fella paterna aspra natura.
una larva di camiprivio al sembiante, da cui spirava compunzione austera, di faccia
dotta, lat. crocitàre, deriv. da crocire, voce onomatopeica.
. xpo- xu8iofxó <;, da xpoxu8l£co 'strappo fiocchi di lana dalle
avviene; lo strumento o l'oggetto formato da parti incrociantisi. vasari,
a crociera: divisa in quattro compartimenti da una croce di pietra. barilli,
di pietra. barilli, 6-101: da montalto d'ivrea all'infreddolita borgatella di
fece gagliarda [la chiesa di loreto da poter reggere ogni gran peso; continuando
a botte e che risulta quindi costituita da due superfici cilindriche delimitate sui quattro lati
cilindriche delimitate sui quattro lati del perimetro da archi e lungo le diagonali dagli spigoli
questa tal volta a botte, forse tirata da settentrione a mezo dì, sene attraverserà
mezo dì, sene attraverserà un'altra tirata da levante a ponente, e la intersegherà
la crociera. = deriv. da croce. crocièra2, sf.
delle crociere, ossia di navi o flottiglie da guerra appositamente commissionate per soprawegliare alla sicurezza
. d'annunzio, v-1-219: viene da valona, dal comando di una squadriglia
settentrionale, ma giunge talvolta in massa da noi; frequenta i boschi di conifere
s'incrociano. = deriv. da croce (con allusione al becco con punte
dagli antipodi. = deriv. da croce (cfr. crociere1): adattamento
, come fa il papa, portata da un crocifero. manzoni, pr. sp
difende. /... / forse da due millenni / la crocifera vive.
chierici regolari ministri degli infermi, istituiti da san camillo de lellis,...
portatore di croce ', comp. da crux crucis 4 croce 'e dal sufi
croce 'e dal sufi, -fer (da fero 4 porto').
. bernardo volgar. [manuzzi]: da che voi crocificcate lo figliuol mio,
con lui. = comp. da croce e ficcare (v.).
particolare, con riferimento al supplizio sofferto da gesù cristo). laude, v-511-49
ho io crocifisso cristo? s. bernardino da siena, 131: se ellino
volle nascere sotto l'editto di lui. da questa ragione ne seguirebbe che il diavolo
[la grammatica] - / è da pigliar de'nerbi o ver querciuoli, /
i poveri ladruncoli e scassinatori, le femminucce da strada, i consacrati dall'epilessia e
del crocifissaio. = deriv. da crocifisso. crocifìssata, sf.
e le novizie. = deriv. da crocifisso. crocifissióne (crocefissióne)
defunti, su montagne / sbocciate lievi da leggere nuvole. alvaro, 7-111: il
signoreggiando la mia dignitade. s. caterina da siena, i-3: a questo modo
colle ed esservi a mala pena inchiodate da un campanile miserabile: un borgo crocifisso.
sensi o sull'animo, alienato completamente da sé (il mondo e i suoi
quale intanto asente era e di lungi da quelli che conversano come noi, coi quali
crocifisso si può considerare o disi- derare da un cuor fedele, che questo miracoloso lino
cassa della confraternita, come una bara da morto, nella quale erano i pegni
agnese di boemia nel 1237, distinto da una croce rossa a sei punte, il
ordine] de'crocigeri azurrini instituiti prima da cleto secondo pontefice, come recita fra
e finalmente a questo particolare abito assonti da pio secondo di nazione sanese, nell'
crucis 4 croce 'e -ger, da gerere 4 portare '. crocile,
, usato per tenere sollevati i fili da terra. carena, 1-274:
tutti servono a mantener separati e sollevati da terra i fili da comporne poi i legnuoli
separati e sollevati da terra i fili da comporne poi i legnuoli, mediante la
non dette. = * deriv. da croce. crocina, sf.
genziobiosio. = deriv. da croco. crocino, agg. ant
fuselli. = > deriv. da croce. otociòne1, sm.
'l suo zamberlucco, impacciata a mettere da parte il suo crocione ed il calice?
com'ha [un povero ammogliato] da camminar, s'è imprigionato, / s'
in fronte: / « va, che da dio e me sia benedetto ».
,... o ci faceva crocioni da disgradarne il papa. settembrini, 1-16
locuz. -fare dei crocioni: non avere da mangiare, digiunare per miseria o per
no'non fossimo noi che ti dessimo da campare, per la poesia tu staresti
indicato il crociere. = deriv. da croce, per la forma del becco a
ridicole. = deriv. da crocitare, forma ant. per crocidare (
con tre stimmi, foglie lineari, percorse da una linea bianca; in particolare,
e gigli, e croco / spargon da l'odorifero terreno / tanta suavità,
mar sentire / la fa ogni vento che da terra spire. alamanni, 5-5-606:
è, fra quelli, che nasceva da sé lungo la siepe e il ciglio dove
: non chiederci la parola che squadri da ogni lato / l'animo nostro informe
. redi, 16-ix-3: dello acciaio da prendersi la mattina a buon'ora in bocconcini
terra, ma acquisi tizio per lo più da mescolanza di croco marziale. dizionario del
gr. xpoxop. avna, comp. da xpóxo <; 4 croco 'e il&yiioc
dai miei amici. crocorava una musichetta da jazz. = voce onomatopeica.
caratteristico gorgoglio di un liquido quando esce da un fiasco, da una bottiglia,
liquido quando esce da un fiasco, da una bottiglia, ecc.
costituito di ghiaie e ciottoli tenuti insieme da cemento calcareo (corrisponde al * ceppo
di dolomia nel caso in cui siano isolate da canaloni a sezione orizzontale e presentino pareti
su rocce dolomitiche. = deriv. da croda. crodare, intr. [
, crodo. = deriv. da crodare. crèdo, sm.
alla risaia. = deverb. da crodare. crogiolaménto, sm.
un ferro alla bocca del detto fornello per da basso, dove non si sente più
non si sente più caldo; il che da essi [vetrai] si dice 4
del sole o dal fuoco, oppure confortati da una comoda e rilassante posizione; bearsi
i contabili. = deriv. da crogiòlo. crogiolato (part.
69: che il freddo non sia nulla da sé, argomentare il potete, quando
appoco;... il che da essi [vetrai] si dice..
tutto incenerito. = deverb. da crogiolare. crogiòlo (letter.
garzoni, 1-476: gli artifici e instromenti da distillare sono fornelli, boccie, lambicchi
della moneta si mira un crociuolo attorniato da fiamme con tre lamine d'oro. cattaneo
il metallo; e ricominciava l'opera da capo. -crogiolo di gooch: usato
un coperchio forato al centro in modo da permettere il passaggio di un piccolo tubo
. jahier, 35: le cose da fanciullo sono dismesse, abbandonate, passate
, niente si ammette più che non esca da una serie di fatti accertati.
, spregevole, insensibile. giacomo da lentini, ii-76: per quant'aggio di
a capirsi. 5. bernardino da siena, 519: or ode l'altra
indurito, impietrito dal dolore. sitnone da siena, vi-1-429 (108-7): e
montando, malenansa, / e soverchiando me da tutte parte, / poi che tra
non inerme. = deriv. da un * lat. crodius 'duro,
. scotimento; crollo; caduta provocata da una forte scossa o dal movimento di
/ destavan. = deriv. da crollare. crollante (part.
de li occhi escono onde, / da bagnar l'erbe, e da crollare i
/ da bagnar l'erbe, e da crollare i boschi. a. pucci,
mille piramidi vedresti / sorger la fiamma da gli ondosi campi, / alzar le
eolo irato il figlio / l'aereo pin da le radici schianta. pellico, conc
guerra finì. -abbattersi, essere preso da sconforto, scoraggiarsi. cassola, 2-236
rotulàre 'rotolare ', deriv. da rota * ruota '. crollata,
al vate. = * deriv. da crollare. cròllo, sm. forte
1-19 (i-226): egli, da faustina aiutato, salì sovra una querce
. manzoni, 23: mira più da presso i fondamenti / per crollo di tre-
di appoggio o colpiti con violenza (da bombe, terremoti, ecc.).
di villa, fu una lunga battaglia manovrata da centomila uomini. calvino, 1-281:
gira. = deverb. da crollare. cròma, sf.
metà di una semiminima, rappresentata graficamente da un o chiuso con un gambo caudato
, che sempre è visioso il passare da un estremo all'altro, come per
per volere esprimere celerità e prestezza, da note lunghissime di brevi o semibrevi,
nemmeno sulla carta so distinguere una croma da una biscroma. 2. per
guigni. = comp. da cromo e affine (v.).
). = * deriv. da cromo. cromàmetro, sm. mus
strato di cromo. = deriv. da cromo. cromàtica, sf. teoria
della loro composizione. = deriv. da cromatico. cromaticaménte, avv. mus
mattino e della sera limpida, pervasa da aurate speranze, provengono dall'impiego del
* che concerne il colore ', da xp&ù-oc -axo <; * colore '.
2-1-313: passavano, per esempio, da una corda del diatonico ad una del
xptoixoctixóc * che concerne il suono ', da xp&p'-k * ocxo <;
atta a generargli. = da cromaticoi. cromatidio (cromatide)
dotta, dal gr. xpcap-àxivoc * colorato da xp&ixa -octoc 4 colore '.
di alcuni cromatisti. = deriv. da cromatismo. cromatizzare', intr. pitt
[i. axf£
usare il cromatismo. = deriv. da croma. cromatizzato (part. pass
, agg. rico perto da un leggero strato di cromo, lucido e
mezzo una grande lampada votiva emergeva da un tripode di ferro cromato. g.
le stampe di stoffa e di carte da parati. -cromato di potassio: cristallino
altri cromati. = deriv. da cromo. cromatodisopsìa, sf.
dal prefisso sm; -4 difficile * e da 4 vista '. cromatòforo, sm
colore 'e dal suff. - dei metalli. = deriv. da cromare. cromatoscopìa, sf. ott durezza superficiale. = deriv. da cromare. cromìa, sf. pitt
. * = » deriv. da cromo. cromismo, sm.
, sm. medie. avvelenamento cronico da cromo, che si manifesta soprattutto con
acidi. = » deriv. da cromo. cromitite, sf.
di cromo molto raro, prodotto probabilmente da un'alterazione della cromite: si presenta
roccia eruttiva intrusiva, costituita quasi totalmente da cromite, unita a piccole quantità di
di biotite. = deriv. da cromite. cromito, sm.
: il cromo è stato scoperto nel 1797 da vauquelin nel cromato di piombo naturale,
cromoblastomicòsi, sf. medie. malattia da infezione fungina, tipica delle regioni tropicali
. cromite. = deriv. da cromo e ferrite (v.).
con diverse colorazioni. = deriv. da cromoisomero. cromoisòmero, agg.
sùbito s'impenna, vedo una cromolitografia da saponetta; vedo una cartolina col tramonto
una cartolina col tramonto ch'esce rosso da dietro la cupola della salute come il
la cupola della salute come il vino da un barile sfasciato. = voce
granulosa delle piastrine del sangue, costituita da corpuscoli rosso violetti. « = voce
naturali). = deriv. da cromo. cromonèma, sm.
del cromosoma (che può essere composto da un solo cromonema o da un fascio
essere composto da un solo cromonema o da un fascio di essi).
. fenomeno consistente nella fagocitosi, da parte di elementi cellulari, di
= voce dotta, comp. da cromo e proteina (v.).
spessore di 7-8000 km ed è caratterizzata da alcune protuberanze solari. * =
filamento a spirale [cromonema) formato da granuli di cromatina [cromomeri) in
per forma e per grandezza, differiscono da quelli normali e che intervenendo all'atto
individuo. i cromosomi, essendo costituiti da cromatina, sono ben visibili nelle cellule
e tpo7rf) 4 mutamento '(da tpético 4 cambio '). cromòtropo
determinati colori. = deriv. da cromotropìa. cromoxilografia, sf. tipogr
. tipogr. stampa a colori ottenuta da incisioni in legno (ogni legno reca
cronica, e nel principio è differente da quella di ruggieri in quanto al modo,
quel buon frontino, / fatto immortai da monsignor turpino. manfredi, 3-73: quando
vari, che narravan castighi, inflitti da mariti alle consorti adultere. orioni,
vita brillante (serate inaugurali, feste da ballo, ricevimenti, fidanzamenti, matrimoni
de'morti, descritta in una cronachétta da un bell'umore che andava segnando dì
di cronichette o d'altro, sono già da gran tempo scrittori di lingua per grandissima
gr. xpovixó? 4 temporale ', da xpóvo? 4 tempo *. cronacatóre
attesta di aver còlto 11 leggiadro racconto da certe antiche scritture ch'ei vide in
un gentiluomo vecchio romano, e il cobelli da altri libri pur latini d'un cronicatore
e inintelligibile. = » deriv. da cronaca. cronachista (ant. cronichista
cronachistica, sf. studio (da un punto di vista storico o letterario
, iii-518: non posso altro che passare da cronicismo a cronicismo, come ho
fra giordano [crusca]: uomo afflitto da un suo morbo cronico. salvini,
a padova, e benché abitasse brescia da quasi mezzo secolo, il suo dire lombardo
il suo dire lombardo era ancora infetto da certe croniche patavinità. palazzeschi, 3-257
il povero carlo, per quanto affetto da onestà cronica, utilizzava il suo
. 4. sm. persona affetta da malattia cronica. rajberti, 2-119:
mollati fuora, tutt'a un tratto da via filangieri, magari, o dall'ospedale
gr. xpovixóc 4 cronico ', da xpóvog 4 tempo '. cronista,
d'affermare che paolo trasportò il concilio da trento a bologna. salvini, 39-iii-199:
il cronista parlamentare. = deriv. da cronaca, col sufi, -ista aggiunto immediatamente
un fonografo e di una macchina da proiezione, usato all'inizio del novecento
quale descrizion de'tempi, chiamata ancor da i latini nel modo che la chiamano i
o memorie, e in piccola parte da polibio, livio dedusse, come doveva,
pulsanti, partono e si arrestano in modo da calcolare, con un'approssimazione di
... si converrebbe fare un trattato da sé. vico, 310: i
di dèi, con l'astronomia portarono da terra in cielo i pianeti e le
de'precedenti secoli si condussero in maniera da non peccare contro la cronologia. leopardi,
questo ignorando, / può la cronologia da sommo a imo / andar sossopra.
, 835: la storia che aspettiamo da voi non è un racconto cronologico di
una tavola cronologica delle dinastie persiane, da quella dei saffàridi a quella dei selgiucidi
dei saffàridi a quella dei selgiucidi, da quella dei gengiscànidi a quella degli zends
li tempi nelle istorie per questo in nessun da tasca, ma un po'maggiore e più
errore. vico, precisione, in modo da poter servire a certe osservazioni 230
, 103: l'ultima in sicilia da cento anni dopo la guerra troiana, e
anni dopo la guerra troiana, e sì da volta che egli fu in svizzera a vendere
competizioni sportive e 2. cronografo da polso, usato dai giudici viene effettuato
durante le competizioni = deriv. da cronometro. cronometrare, tr.
, 9-384: di impiegato da ciascun atleta. venni il complice
e, più precisa- = deriv. da cronometro. mente, quella di piccolissimi intervalli
, di cronometrare), = deriv. da cronoscopio. agg. misurato con precisione
d'alberti. = deriv. da cronometro. cronotachimetro, sm.
'luogo '. sona riconosciuta da un ente ufficiale come degna di fede
compatte assu = deriv. da cronometro. mendo un color nero
, e al rovescio la croce accantonata da quattro stelle o da quattro teste di
la croce accantonata da quattro stelle o da quattro teste di cherubini.
= genovese croxasso (deriv. da croce). croscia, sf.
grand'empito. = deverb. da crosciare: v. croscio.
il crosciar delle mascelle, / e da tutte le membra il sudor piove.
di cristo e di milano! / da i quattro corpi santi ad una ad
giambullari, 3-120: croscio d'acqua, da 'ghe- scem ', che è
cose gravi. = deverb. da crosciare. cròsina (cròsna),
garzoni, 1-140: che i metalli abbiano da generarsi nelle viscere della terra, e
a credere, che il globo nostro mondato da questa superficial crosta, sia un corpo
. la luce era indiretta e credo provenisse da certi pozzi profondi che mettevano quel locale
aradunata per empir mio stomacone. guido da pisa, 1-286: venendo loro meno
legni, che fanno anch'essi i feti da sé, come le piante fanno i
guisa ancor lo sanno nascondere, che da assai stolti, che solamente le croste
: squame di colore che si staccano da antichi dipinti. -al figur. spreg.
affari di grandissima importanza sociale, trattandoli da tapini « senza una crosta al sole »
cui quell'anno s'è fatto raccolta, da seminarsi in crosta. si chiama 4
(per lo più masticatoria) costituita da vari pezzi, gli occhi peduncolati,
calcare bianco-grigiastro è formato in gran parte da conchiglie e gusci di crostacei pietrificati.
nascita senza ministerio materno, una matrice da cui la creatura esce con una sensibilità
buono e protettivo con lui, ma da quell'immagine d'un caisotti bambino di
lavorando una delicata crostata, agostino nifo da sessa, celebre filosofo napolitano, gli
di pollastri. = * deriv. da crosta. crostato, agg. (
potervi camminar comodamente. = deriv. da crostare. crostèllo (crosterèllo),
ballomanno *. = deriv. da crosta. crostino, sm.
pezzi di pane abbrustolito di forma quadrata da inzuppare nel brodo. carena
tavola, e un crostino di pane da inzuppare, o mezzo cantuccio di prato
, pedante. = deriv. da crosta. cròstolo, sm.
di salvia. = deriv. da crosta. crostóso, agg. che
. crustosus 'crostoso ', deriv. da crosta * crosta '.
mus. strumento a percussione, formato da due o più valve di canna, di
sonaglio all'apice della coda, costituito da alcuni anelli cornei in forma di campanella
attendamento di varie tribù, così rarefatte da dover andar randage, in una terra
gr. xpótotxov * nacchera ', da xpótos 'rumore '. crotalotossina,
= voce dotta, comp. da crotalo e tossina (v.).
= voce dotta, deriv. da [acido] crot [onico] col
= voce dotta, deriv. da croton col suff. -ina.
), non meno che l'olio estratto da essi, vengono adoperati in medicina particolarmente
). = deriv. da croton. crotonizzazióne, sf. chim
= voce dotta, deriv. da [aldeide] croton [ica].
lat. scient. crotontiglium, comp. da croton 4 croton 'e tiglium 4
; la cassa di risonanza era costituita da una tavola armonica e da un fondo
era costituita da una tavola armonica e da un fondo piatto riuniti con fasce; nel
che esce dal torchio. = forse da corba, per metatesi di corbello (ove
colombo. « = deriv. da crucciare. cruccevolménte, avv.
, / marre, e crucce di ferro da por vigne. 3. dimin
logico crucciabile. = deriv. da crucciare. crucciaménto, sm. ant
si va vantando saper trarre gli spiriti da dosso di chiunque persona...
eccellenza ne fesse alcuna isperienza, accioché da tal crucciaménto ella rimanesse libera. aretino
alla traslazione. = deriv. da crucciare. ciucciare (ant. raro
cotal notte i loro animi furono crucciati da una passione diversa nella specie e conforme
niente anzi li crucciava più della dipendenza da udine che durava a testificare l'antica
fóra, ov'io la madre / dipartissi da me, sì ricca dote / tornare
, 11-89: tu vedrai ben perché da questi felli / sien dipartiti, e perché
vate / quel diffidi ritorno, che da troia / pallade ai greci destinò crucciata,
, crucciato nella solitudine, di là da una riva deserta e mossa fra le
altrui. vico, 98: non venerava da lontano come numi della sapienza gli uomini
patti di amicizia. lambruschini, 1-126: da codesti impeti di rabbia cagnesca, si
, fastidio (e possono essere provocati da pene sia dell'animo sia del corpo
ne sapeva più di loro, e da cui aspettavano uno schiarimento...,
di sangue e di crucci. guido da pisa, 1-152: costui [marte]
, velìo. = deverb. da crucciare. crucciosaménte, avv.
mondo, e che si voleva trattar da popolo arretrato, da individuo minore,
che si voleva trattar da popolo arretrato, da individuo minore, e che rispondeva crucciosamente
calcata tanto ria. carducci, 192: da le lagune ove il sublime ardire /
, ed ira e guerra / porta vibrata da la man crucciosa. segneri, ii-306
li univa comune affetto ad allevare uccelli da richiamo, e il comune umore cruccioso.
assalta ed invade piantagioni e foreste, e da capo a piè le ricuopre e drappeggia
e agli stecchi. = deriv. da cruccio. crucco, sm.
dotta, lat. cruciàmentum, deriv. da cruciare 'tormentare '. crucianèlla
, 794: quanti santi sacerdoti fussino da costoro cruciati e morti non si potrebbe esplicare
vita, in vita / si patisce da noi ciascun tormento, / che l'alme
pena di morte per trenta, prima da cruciarsi con la tortura ad effetto di
avete, poi / dio mi partì da voi. cavalca, iii-233: molti per
perdere la sua amistà. s. caterina da siena, v-211: vogliamo seguitare dio
in che manera nui poveri frati siamo da vui crociati, e corno de questo mondo
quantunque ricchissimo si chiame, / cruciato era da perpetua fame. firenzuola, 286:
dalle fatiche ed abbattuto dalla vecchiezza e da un male di pietra che lo cruciava,
nello animo mirabilmente che le cose fatte da sé non fussino in parte alcuna comparabili
dal lat. cruciare * tormentare ', da crux crucis * croce '.
in luoghi inculti e sodi, chiamata da alcuni moderni cruciata, e da quelli della
chiamata da alcuni moderni cruciata, e da quelli della valle anania pettimborsa: la
. tormentato, affitto, angustiato (da pene fisiche e morali).
non dir potesi ben già che vertute / da cui solo à iustizia onne salute,
iustizia onne salute, / come tutto da vizio è crociato. parini, vi-62
gesù cristo). 5. caterina da siena, i-89: ella [anima]
e figlio a un cruciato! francesco da barberino, 249: non istimare duro quello
il fuoco del cuore. s. bernardino da siena, 768: il cruciato e
sanza comparazione maggiore tormento, maggiore cruciato da se medesimo e dalla sua conscienzia che
, dal lat. tardo crùciàtio -onis, da cruciare 'tormentare '. crucifige
latin. grido della folla che reclamava da ponzio pilato la crocifissione di gesù.
a mezza strada una voce / da quelle stesse montagne grige / che,
2. bot. corolla cruciforme: formata da quattro petali, con unghia di solito
punti in cui questi ultimi sono intersecati da una retta variabile tangente a un'ellisse
'e dal sufi, -formis (da forma * forma '). crucìgero
. = pseudo latinismo, comp. da crux crucis 'croce 'e verba
parole incrociate. = deriv. da cruciverba. crudaménte, aw.
, i-xxxi: alle volte si passa da un proposito in un altro un po'crudamente
modo di dipingere); in modo da riuscire aspro, sgradevole all'occhio,
gli sbattimenti, cioè l'ombre che da un lume si causano addosso alle figure
ardesia che sono i monti lontani: interrotti da candori abbaglianti. bocchelli, 2-62:
203: passando per una scurissima valle fui da crudelissimi ladroni assalito. fed. della
cristo redentore? s. caterina da siena, i-7: essi sono fatti crudeli
5-4 (39): io sono stato da tante di voi tante volte morso,
tante volte morso, perché io materia da crudeli ragionamenti e da farvi piagner v'
perché io materia da crudeli ragionamenti e da farvi piagner v'imposi. firenzuola, 205
morti troppo crudele, ma non sentito da lionardo per il grande amore che portava
): che più doveva 10 aspettar da te o da alcuno altro, se io
più doveva 10 aspettar da te o da alcuno altro, se io tutto il tuo
, 77: discese fi ferreo baron da l'orride / castella, e al popolo
crudeli gl'inviti che venivano alla sposina da quelle cose intatte attorno! bartolini,
sia stata la mia erudii sorte, da poi ve scripse che pare omne cosa insciemi
voce semidotta, dal lat. crudèlis, da crùdus. crudelézza, sf.
2-61: e per partirci un poco da tanta crudele infamia, la seguente ferina
l'asprezza. = deriv. da crudele. crudelmente (ant.
ma per soperchio fuoco nella mente concetto da poco regolato appetito. boiardo, canz
alcuna era seguita, non era nata da lui ma dalla acerba natura del ministro.
nel diritto anglo- sassone, comportamento ingiusto da parte di un coniuge, il quale
stagione), avversità. bartolomeo da s. c., 220: per
, lat. crudelìtas -àtis, deriv. da crudèlis * crudele '.
loro termine è compiuto, e seccansi da loro la crudezza e l'acquositade.
bentivoglio, 6-1-2: la ricaduta nacque da crudezze di stomaco. redi, 16-ix-417:
suo disacerba / ogni crudezza. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
i-128: siano [i panni della figura da scolpirsi] con il loro andar di
lo scuro. algarotti, 1-85: da una parte ella [patina] mette più
. e. cecchi, 6-1 io: da un punto di vista esteriore,
l'imagine. = deriv. da crudo. crudigno, agg. alquanto
su'cannoni. = deriv. da crudo. crudismo, sm.
. crudivorismo. = deriv. da crudo. crudità, sf.
: nella canzone a stampa di folcacchiero da siena, fredda e stentata, è pure
lat. crùditds -àtis 4 indigestione ', da crùdus 4 crudo '. crudivorismo
dio mercé. = deriv. da crudivoro. crudìvoro, agg.
'e dal sufi, -vorus (da voràre 4 divorare '). crudo
altri cibi come le fiere. giacomino da verona, v-434-104: e'no ge
non maturo, acerbo (quindi, difficile da digerire: cibi, frutti, ecc
frutti, ecc.). cenne da la chitarra, vi-n-187 (7-10):
, vecchio come io sono, soglio da l'uno sole a l'altro averla digestita
sono state naturali [le orine] e da sani; ma se ne sono vedute
vero colato, di qual si sia vena da ferro, fatto o colato fuori
crudo sasso intra tevero e amo / da cristo prese l'ultimo sigillo. michelangelo,
/... tutte ricinte / non da crude montagnie o sassi alpestri,
o sassi alpestri, / ma da bei campi dolci e piagge apriche.
foro milanese fu il primo ad emanciparsi da una cruda dialettica, da un ammasso
ad emanciparsi da una cruda dialettica, da un ammasso indigesto di citazioni, da
da un ammasso indigesto di citazioni, da uno stile grottesco per appigliarsi ad una
la veduta d'una testa, tenuta da vicina distanzia, con pennellate terminate e tratteggiamenti
ai lumi, che si troverà esser visto da maggior lume, come lume di sole
del fuoco; e questo è poco da usare in pittura, perché le opere
: sì come gli orecchi restano offesi da una musica che fa strepito o dissonanza
o un po'più sopra, in modo da ferir le genti proprio negli occhi.
che tali nudi di cera fossero ricavati da calchi sul naturale. la cruda e irregolare
avrebbe potuto essere così perfettamente imitata che da un artista consumatissimo. baldini, i-429
trasse, / quella che fésse il mostro da l'inferno, / per far de'
membruto ed alto, il qual gli era da canto. marino,
fato e mia fortuna ria, / da qual cagion procede / che a me costei
36. duro, non ammorbidito da un'espressione di dolcezza (i tratti
fiata qua giù fui / congiurato da quella eritón cruda, / che richiamava
crude convulsioni e contrazioni dei corpi posseduti da energie demoniache o da spasimi letali
corpi posseduti da energie demoniache o da spasimi letali, tutte parevano fisse
cui la faccia più impassibile / è traversata da una cruda smorfia: / s'è
, letale (un colpo d'arma da taglio, il morso di un animale,
crudo. poliziano, orfeo, 196: da un serpente velenoso e reo, /
un poco crudetti. vasari, ii-62: da lionardo da vinci fu tenuto maestro raro
. vasari, ii-62: da lionardo da vinci fu tenuto maestro raro ancora che
voi. e. cecchi, 6-30: da canonico a pugilista, la sostituzione può
le crete. = deriv. da crudo. cruentare, tr.
annunzio, v-1-256: perché ti separi da me com'io mi sradicai da te
ti separi da me com'io mi sradicai da te cruentato, nella notte di marzo
lat. tardo crùèntàtió -5 nis, da cruentus * sanguinante ', deriv
* sanguinante ', deriv. da cruor * sangue '. cruènto (
: qual par leone, / che vien da divorar nel campo un toro, /
. tommaseo, i-127: paride ammiri tornar da la strage cruenta / incolume. carducci
da te, al conspetto dell'agro / ebbi
riferiscono alla caccia del fagiano; caccia, da me, allora, prediletta sopra le
e della pressa del fieno, che da noi è una vera guerra.
d'annunzio, ii-725: ora scende da pietrapana / il lesto settembre col flauto,
voce dotta, lat. cruentus * sanguinante da cruor -óris 'sangue '.
, 2-2-275: restano ora gli strumenti da battere, che sono il cembalo, timpano
. crumiràggio, sm. atto da crumiro, il com portamento
portamento del crumiro; il prestarsi a fare da crumiro. -per estens.: il
. -per estens.: il ricorrere, da parte del datore di lavoro, ai
. panzini, iv-174: astratto [da crumiro] * crumiraggio '. e
cruna, sf. piccolo foro nell'ago da cucire, dove passa il filo.
libere le mani, un grosso ago da materassaio; uno spago, infilato nella
, in generale, difficoltà assai ardua da superare). dante, purg.
: i più logici ragionamenti sono stati da me assottigliati con arte affinché entrino nella
letter. sangue denso, che cola da una ferita; sangue allo stato di coagulazione
che si riferisce al crup, causato da crup, di aspetto simile al crup.
nervi]; altri dicono sei; da quattro de'quali superiori, e da tre
da quattro de'quali superiori, e da tre de'lombi inferiori nascono i nervi
, lat. tardo cruràlis * della gamba da crùs, crùris, * gamba '
dotta, lat. crurifragius, comp. da crus cruris 'gamba 'e dal
mondo senza molta imperfezione, la donna da che venne ad abitar la terra fu
che col setaccio della prudenza si nettassero da questa semola. 4. lentiggini
non ne parli colla crusca; perché da quei miei signori mi sarebbe una solenne
per l'abburattar ch'ella fa, cerne da essa crusca la farina, e 'l
è il grande vocabolario della crusca, da noi tenuto finora come sacro e inviolabile
fonti della lingua italiana, state aperte da cinque secoli. giusti, ii-50: quanto
credo che metta conto castrarsi e impastoiarsi da sé per esser citati dalla crusca. collodi
carmagnola. d'annunzio, v-2-267: da buon toscanello novizio, m'ero sùbito
ricevuto nelle sue grazie. = da crusca *. cfr. a. prati
stitico ed esatto / vi possa ritrovar da far la glosa. foscolo, vii-87:
i modi, e questa pretensione è da lasciarsi a'reverendi grammatici ed ai cruscanti
cruscheggio). = deriv. da crusca *. cruschèllo, sm.
ortica e punte di quercia, imbrattate da poca farina, da crusca e cruschello
di quercia, imbrattate da poca farina, da crusca e cruschello. g. gozzi
. cruschello. = deriv. da crusca1. cruscherìa, sf.
. cruscherìa, sf. atteggiamento da cruscheggiante (nello scrivere, nel parlare
parole desuete e difficili, con cruscherie da sbalordire l'arciconsolo. =
l'arciconsolo. = deriv. da crusca2. cruschésco, agg.
; abburattatore. = deriv. da crusca1. crùscolo, agg.
, vegeto. = deriv. da crusca1. cruscóne, sm.
lentigginoso. d'annunzio, v-2-271: da donna di tanto cruscaio, ella aveva
della faccia. = deriv. da crusca1. cruscótto, sm. nei
dotta, lat. crustdrius, deriv. da crusta 1 crosta '. cruste
pettine 'e dal suff. -cpopoc, da cpépa 4 porto ': ma è
. branchia tipica dei molluschi, costituita da appendici della parete del corpo coperte di
'e dal sufi, -cpopo?, da cpépw 'porto '.
. x ^ óvios 4 terrestre ', da -ovó? 4 terra '.
: è [la cappella] compresa da otto arconi sveltissimi disposti in ottangolo,
d'annunzio, ii-894: tuona, da gargarèsch alla salina / di mellah,
.]. = deriv. da cubo: cfr. fr. cuber 4
trate, misurazione di concetti cubati da un caporale di strade arcigno?
cubati, e mal nutriti, da quelle puzzolenti e sordide carceri.
in genere, affetto com'esso risultò da una grave forma di malinconite « che
e della provincia. = deriv. da cubare: cfr. fr. cubature.
.). = deriv. da cubetto. cubétto, sm.
di pavimentazione stradale in pietra, ricavato da rocce dure (graniti, porfidi,
di 12. = deriv. da cubico. cubicità, sf. l'
non sono altro che sale, e nascon da sé, il marino è cubico,
un cofanetto in forma di chiesa cubica sormontata da cinque cupole, un piatto di rame
sf.): curva algebrica rappresentata da equazioni di terzo grado. viviani,
viviani, 4-4-49: la conoide nata da una parabola cubica, essendo fermata colla
erano rappresentate sui coperchi deltume di pietra da sculture, di linea sintetica, che
baldoria anche! ghiottoni, scellerati, pezzi da forca, carni da flagello.
scellerati, pezzi da forca, carni da flagello. 2. figur.
non m'alevia. quasimodo, 58: da anni e anni, in cubicolo aperto
secolare, che si chiamava messer andrea da palenzago, il quale si morì. machiavelli
proto, perché era grande e vestito da prelato, ancor che avesse un occhio un
cubiculario, addetto al cubiculo deriv. da cubicùlum 4 stanza per dormire '.
. = voce dotta, comp. da cubo e dal sufi, -forme (
, -forme (lat. -fórmis, da fórma 4 forma ').
, tana. s. bernardino da siena, 345: ne'cubili dove abitano
in strati paralleli e alternato col metallo da fondere; è costituito da un involucro
col metallo da fondere; è costituito da un involucro di lamiere di acciaio,
lamiere di acciaio, rivestito all'interno da materiale refrattario sagomato, e consta di
dove si raccoglie il metallo fuso, da una zona mediana detta zona delle tubiere,
mediana detta zona delle tubiere, e da una parte superiore cilindrica detta tino.
= dal fr. cubisme, deriv. da cube 1 cubo '. cubista
cerere bionda. = deriv. da cubista. cubitale, agg.
dotta, lat. cubitdlis, deriv. da cubitus 4 cubito *. cubitièra
il capo. = deriv. da cubito (sul modello di ginocchiera, panciera
gigante og, re di basan, sconfitto da mosé, era di quella razza,
e generoso di tutti i ravecca, da anni decaduti e pieni di « chiodi »
: il geometra riduce ogni superficie circondata da linee alla figura del quadrato, ed ogni
sua base e cornice, un cilindro avente da opposte parti due iscrizioni. d'annunzio
cubo, cioè un solido regolare, da sei quadrati uguali compreso. sinisgalli,
passo cubo della terra o altra materia da cavare nella fossa. maniglia, i-m-i-223
se il geometra riduce ogni superficie circondata da linee alla figura del quadrato, ed ogni
: rispetto alle radici cube: sia da estrorsi la radice cuba della quantità..
un cubo '(comp. da xó3o <; 4 dado 'e dal
= voce dotta, comp. da cubo e silicio (v.).
dei poliedri archimedei, semiregolare, delimitato da 38 facce di cui 32 sono
poliedro di archi- mede, delimitato da 14 facce di cui 6 sono
= voce dotta, comp. da cubo e ottaedro (v.).
fandonia, frottola. = deverb. da cuccare1. cuccagna, sf. paese
. collodi, 150: era già da cinque mesi che durava questa bella cuccagna
, 38 (672): arrivò da venezia un altro editto, un po'più
ragionevole: esenzione, per dieci anni, da ogni carico reale e personale ai forestieri
e unto di sego o di sapone da cui pendono polli o vivande che toccano
della festa guizza sopra un velocipede fabbricato da lui, che guadagna sempre la coppia di
i e di un e giganteschi; da ogni parte, folla. -per
intana. * = deriv. da cucco2. cuccare1, tr. {
non potersene liberare. = deriv. da cucco * cuculo * (cfr. fr
, 1 * 485: comunemente ogni uomo da bene della terra alloggia cortigiani. e
: dormiva sopra una specie di cuccetta da marinaio. d'annunzio, v-1-322: dentro
le due la cucina era all'ordine da poter passare una rivista. scomparsa quindi
ferro rotondo; nel quale, se da una parte va a finire quasi la
ricurvo verso l'interno (in modo da trattenere il materiale scavato). 9
permette il movimento mediante le spinte conferite da successivi e continui riempimenti con l'acqua
la pioggia. = deriv. da cucchiaio. cucchiaiata (dial.
di farlo frullare e inzaccherarcene stato rubatogli da uno suo famiglio da imola uno cafra
inzaccherarcene stato rubatogli da uno suo famiglio da imola uno cafra le percosse tazze /
, 2-116: oltre lo stomaco, / da quella cena / molti nico di
disordine, / nel gran perto da acqua. zioni donata. carena
l'apertura di = deriv. da cucchiaio. solenne. svevo, 3-881
nel mio letto con in mano una tazza da cui cennamo o uno gughiaio di treggea.
-a cucchiaio: a forma di cucchiaio. da ore accucciato nella cuccia del mio cane malato
l'ombra d'un fico; una cuccia da e sapesse padroneggiarsi. ovvia! un
avea pallamidon fornaio / che utensile da tavola (di metallo, legno, avorio
erboso / del chiaro fonte acconcia bonvesin da la riva, v-457-185: se tu mang
quellù chi fa emplastro entro mangiai da fogo, / el pò / e nel
a mangiarlo grosso con cucprete morto potesse da questo cielo che si ostina a piochiaio,
'cucchiaiétto'è piuttosto giore che quello da orecchie, e maggiore o minore secondo
sempre più grande del cucchiaino. da esercitare. bandello, 2-9 (i-751)
più = fr. couche, deriv. da coucher 'coricare '. e l'
magalotti, 1-436: quando grande di quello da posata, e che serve a prendere dal
. coucher, dal lat. collocare (da cui l'it. coricare).
tratei fuore! = deriv. da cuccio * cucciolo '. cuccinìglia
il viottolo. = deverb. da cucciare. cùcciolo (ant. anche
un cucciolo, uno dei soliti cani gialli da caccia. -per estens.
quando il suo nacque, era grande da moglie. moniglia, 1-iii-197: io
aprile, che non ci fosse più da stare in pensieri di qualche bussata.
4. dimin. cucciolino. francesco da barberino, 63: levrieri e bracchi là
forze, che sono d'un cucciolétto da bologna, anzi che d'un mastino
/ conosciàn che c'infinocchi / e da tutti vuoi la baia. / già credetti
cantando ancora una canzoncina sotto voce trattandolo da rimbambito. caro, 12-i-95: vuol essere
d'amore, si lasciano facilmente accalappiare da chi fa in qualche maniera una prima
cucco mentre è così nidiace sia delicatissimo da mangiare perché non si sazia di mangiare
spalle, gonfiando le gote, accompagnato da don ferdinando allampanato che pareva un cucco
marchiani prononciano in molti luoghi con accenti da far ridere i cucchi in cima de'peri
tal guisa fatti, erano allora chiamati da loro cuccobeoni. 2. figur
son tanti caramogi. = deriv. da coccoveggia, coccoveggia * civetta cùccolo,
una cuccorita scappata dalla gabbia. = da cocorita, con influsso delle forme onomatopeiche
de le marruche. = deriv. da cucco1. cuccovéggia, v. coccoveggia
ed il cucco cuccoveggia. = da coccoveggiare, rifatto su cucco 'cuculo '
padelle, scolatori, mestole, stagnate da minestra e altre cose tali. muratori
applicazione. = deriv. da cucire. cuciculo (coricalo)
comp. dall'imp. di cuocere e da culo (v.). cucina
necessari allo scopo). folgore da san gimignano, vi-n-134 (3-12):
armi fuori uso, sudiciume, cucine da campo ch'era allora la fortezza medicea
sentivo l'odore nauseante delle solite cucine da ospedale o da collegio, e un desiderio
nauseante delle solite cucine da ospedale o da collegio, e un desiderio di ripartire
, mi decantava la cucina curata espressamente da sua moglie. 3. ant.
, v-546-3: una for- mana iscoppai da cascioli: / detto cietto s'agia in
ha una lastra. s. caterina da siena, iii-301: siccome il sale l'
pulci, 19-57: quivi margutte si dava da fare, / dicendo: « l'
, / come il sole la rugiada da mattina. pulci, 20-27: questo era
pure mastro germano, il quale faceva cucina da per sé, e si condiva certe
baciandolo e facendogli cucina. -uomo da cucina: cuoco. -ufficiale di cucina:
. a. papini, 73: frate da cucina vale cucinaio. g. gozzi
tardo cocina, per il classico coquina, da coquère 4 cuocere '. cucinàbile
73: bisogna dire che lì frate da cucina vale cucinaio, o, come per
divenuta cucinaia! = deriv. da cucina. cucinare (ant. anche
cavalca, 16-2-122: vedendovi molta bella erba da cucinare per la vita di que'frati
carne. garzoni, 1-708: serve da poco, che non sanno cucinar due uove
portar in camera, io mi cucinava da me a quel fuoco della polenta,
? 2. assol. far da cucina, fare il cuoco. ariosto
: nel traslato, quando vogliamo levarci da un impiccio, usiamo dire: cucinàtela
: tutti sproloquiavano in chiave di virtù da dividersi in virtù con fatto, virtù per
arte del cucinare, proprio del far da cucina, del mondo della cucina;
di professione, ma trovarsi a far da cucina per tale o tal altro caso.
differenti cucine. = deriv. da cucinare. cucinatura, sf.
, il modo con cui si fa da cucina. panzini, iii-224:
femm. -a). chi fa da cucina, cuoco (in particolare, di
alla sua cuciniera. svevo, 2-426: da anni amalia passava una buona parte della
e cuoce. = deriv. da cucina: cfr. il fr. cuisinier
comp. dall'imp. di cucire e da piatto (v.).
anche assai sottile, tratto da quella prima scorza del cocco che dissi
a suo lavoro, ond'ei rintoppi / da più vecchie giornèe farsetto o saio;
scrive, distorna, e alfin rappezza / da un rancio canzonier sonetto o stanza.
sedere, e cominciò a cucire. felice da massa, ix-1113: la madre santa
314): portava sempre qualche lavoro da tener le mani in esercizio: ma,
fai cucina, maneggi perfino la scopa da professora. se insomma ci fosse il
pirandello, 7-134: la moglie già da un pezzo, non aveva più per lui
considerazione: s'era messa a provvedere da sé ai suoi bisogni e a quelli
): che prò parole? son, da cucir, azza! carletti, 156
-macchina per cucire (erroneamente, da cucire): cucitrice, che consiste
un complesso di vari organi meccanici dipendenti da un comando a pedale o da un
dipendenti da un comando a pedale o da un motore elettrico; si compone di
, mentre i due lembi del tessuto da cucire sono disposti su un piano orizzontale
filo forma un cappio che viene afferrato da un uncino che lo trattiene fermo mentre
dall'ago, l'altro inferiore portato da una navetta o spoletta dotata di moto
spoletta dotata di moto alterno orizzontale o da una navetta oscillante intorno a un asse
, stipavano quella saletta: ima macchina da cucire, due impettiti manichini di vimini
viso di statua curvo sulla macchina da cucire. cuce il suo vestito di
i margini di un'apertura in modo da chiuderla od ostruirla. dante, purg
... diranno le son cose da goffi, da ignoranti o da plebei,
diranno le son cose da goffi, da ignoranti o da plebei, perché le non
son cose da goffi, da ignoranti o da plebei, perché le non sono tagliate
: operarono anche in assenza del peregrino da bella caccia, quella sfrontata putta salisse al
attacca naturalmente nel cucire, c'era da fare una storia d'una certezza e
certezza e d'una chiarezza tale, da esserne pago ogni intelletto più critico.
aderire. barilli, 6-97: leonardo da vinci in mezzo alla piazza illustre vedeva
ermellino e sul capo un candido berrettone da doge. 8. locuz.
già in tre doppi, e succia da tre poppe: / dal garzon, da
da tre poppe: / dal garzon, da costui e dalla giovane. -cucire
della città. = deriv. da cucire. il panzini (iv-174) registra
cucitura. = deriv. da cucire. cucito1 (part.
componimento, io ti do due palle da giuocare; e me le mostrava,
, 2-309: 'non essendo veduto'; cioè da quelle anime che aveano cucito li occhi
accanto a un tavolino apribile con oggetti da cucito e il necessario per scrivere.
sola mamma! ». = da cucito1. cucitóre, agg.
al detto monasterio, e domandava opera da cucire. archivio datini [registro, 1373
per 11 caverine e 11 paia di redine da mullo di quoio roso foderate di soattolo
, 1-290: non infrequentemente sentesi dire da cucitrice, e da sarti, che
infrequentemente sentesi dire da cucitrice, e da sarti, che accecare il punto è
, la piccola cucitrice, una testa ghiribizzosa da modista, un collo da libellula,
testa ghiribizzosa da modista, un collo da libellula, un fianco da vespa, una
, un collo da libellula, un fianco da vespa, una divincolazione elastica da serpente
fianco da vespa, una divincolazione elastica da serpente. cicognani, v-1-51: appena
la seggiola. calvino, 1-439: da un giardino di monache un gruppo di ragazze
quaderni delle pubblicazioni. = deriv. da cucire. cucitura, sf. il
de'vestimenti frappati in tutte le parti sì da capo come da piè e da lato
tutte le parti sì da capo come da piè e da lato; e ancora parve