nel gioco degli scacchi, partite disputate da un solo giocatore contemporaneamente contro più avversari
l'anima, sentendosi... da varie bande percossa, o non potè esser
, o non potè esser determinata precisamente da veruno degli oggetti che l'assalivano ad
.; oppure, se fu determinata da alcuno che prevalesse agli altri oggetti di forza
, dico che allora io fui rapito da due sentimenti simultanei. si possono avere,
luzi, 11-213: vedi la plaquette edita da scheiwiller nel 1984 nella quale il poemetto
1984 nella quale il poemetto è accompagnato da un taccuino di viaggio in gran parte
, si vale di leggi ben diverse da quelle per cui li corpi sono sonori.
discendenti diretti del signore feudale, anche da parenti lontani. correr, li-8-336:
carattere di un uomo non deve apparire da un nodo e da un pezzetto di stoffa
non deve apparire da un nodo e da un pezzetto di stoffa, ma dalla lu
un esercizio ginnico. = deriv. da simultaneo], col suff. dei nomi
c'è il hamsin, e lo conosco da bimbo. è il vento che chiamano
ciantar, doazar e sinabaff. giovanni da empoli, 76: di poi è bengala
sf. medie. mostruosità fetale caratterizzata da un numero doppio di arti su un unico
unico tronco. = deriv. da sinadelfo. sinadelfìte, sf.
ditteri, della famiglia nematoceri, caratterizzati da addome molto schiacciato. m
della tribù delle ti- pularie, stabilito da meigen e distinti da un addome molto
pularie, stabilito da meigen e distinti da un addome molto compresso, onde le
est, e il pulpito rialzato, da cui è letta la legge; la netta
oggi ottenuta semplicemente con corsie separate da banchi (mentre un tempo alle don
egli amaestrava nella loro sinagoga e era da tutti manificato. s. bonaventura volgar
1-1-240: venuti a questa città accompagnati da un certo giovanni m. arco,.
ambiente strettamente ebraico una sinagoga italiana distinta da una tedesca, con quanto di particolare
. elesse per se medesimo col grande niccolò da uzzano
, qualor mi dite di aver trattati da quel che sono questi rabini, voi solo
entrati nel tempio di pluto furono investiti da un'agitazione e da un fragore infernale:
pluto furono investiti da un'agitazione e da un fragore infernale: era una detonazione
un fragore infernale: era una detonazione da far epoca negli annali di un sordo,
. sinagogicale, agg. caratterizzato da gravità, compostezza, sacralità, solennità
la sua erudizione. = deriv. da sinagoga, con doppio suff.
. = voce dotta, comp. da sinàgride] 1 e dal suff. lat
. sin [e) 'senza', e da alcolico per alcoolico (v.).
dizzione finisce in vocale e l'altra da vocale incomincia, allora farsi sinalife e collisione
dal gr. ouvaxoupf), deriv. da ouvaxeupu) 'fondo insieme', comp.
ouvaxeupu) 'fondo insieme', comp. da oùv 'con'e ùxeupu) 'ungo'.
ogni periodo. = denom. da sinaleffa, per sinalefe. sinalgìa
comp. dal gr. oùv 'con'e da algia (v.); è registr
. < ruvàm. ay|ia, deriv. da ouvaxlàooo), comp. dacrùv 'con'e
oltre che dal godimento del bene, da una serie di prestazioni riconducibili sinallagmaticaménte al
). dir. civ. caratterizzato da sinallagma, da vincolo di reciprocità (interdipendenza
. civ. caratterizzato da sinallagma, da vincolo di reciprocità (interdipendenza, corrispettività
funzionalmente connesse: la prestazione della retribuzione da un lato e la prestazione dell'attività di
uccelli dell'ordine degli insettivori, proposto da vieillot, che, fra gli altri
lessona, 1354: 'smallasse': nome dato da vieillot ('synallaxis') ad un
; una lunga spina dorsale è sostenuta da raggi spinosi, alla base dei quali
famiglia dei catafratti ('synanceia'), staccato da bloch dal genere delle scorpene, che
ctuvàyxeia 'fondo di valle', comp. da oùv 'con'e ftyxog 'forra'; la
dotta, gr. cruvàyxti, comp. da crirv 'con'e dal tema di &yxco
medie. ant. che è affetto da angina. - anche sostant.
'sinànchico': dicesi così chi è affetto da sinancia. = voce dotta, gr
dotta, gr. ouvayxixóg, deriv. da ouvàyxti (v. sinan- che2)
della didinamia ginnospermia di linneo, stabilito da nuttall, e così denominate per la congiunzione
un corpo unico. = deriv. da sinandria. sinandro, agg. bot
comp. dal gr. oùv 'con'e da [sporangio (v.).
oi) vaxxayn. arixóg, deriv. da auvàxxayna (v. sl- = voce dotta
dotta, gr. ouvavftéco, comp. da atv 'con'e àvùéco 'fiorisco, spunto'
comp. dal gr. oùv 'con'e da un deriv. da antera (v
. oùv 'con'e da un deriv. da antera (v.).
, che comprende quasi l'intiera classe da linneo detta 'singene- sia': nome desunto
assieme, e formano un tubo traversato da uno stilo semplice terminato da uno stimma
tubo traversato da uno stilo semplice terminato da uno stimma bifido. foglie generalmente alterne,
comp. dal gr. ovv 'con'e da un deriv. da antera (v
. ovv 'con'e da un deriv. da antera (v.).
di minerali preesistenti. = deriv. da sinantetico. sinantètico (sinantèttico),
2, in quanto sostanze ricavate soprattutto da tali piante. sinantocàrpico, agg.
comp. dal gr. a-uv 'con'e da antocarpio, per antocarpo (v.
e ne ricevono nutrimento e ricovero e da cui, talvolta, sono addestrati
chim. levulina. = deriv. da sinant [rina] per sinantirina, sul
lo o°. = deriv. da sinapina. sinapina, sf.
ha la trasmissione di un segnale elettrico prodotto da una cellula nervosa a una seconda
a una seconda cellula nervosa, oppure da una cellula nervosa a una cellula effettrice
di esse si ha passaggio dell'informazione da un neurone a un altro. p.
del gr. ovvànrio, comp. da oàv 'con'e finn co 'unisco, combino'
noto, il synapta, è rappresentato da specie con corpo trasparente, molle e
che si riferisce al sinaptinèma; costituito da sinaptinemi. sinapto, sm. entom
qualche giorno. = comp. da sinapt [ico] e da genesi (
comp. da sinapt [ico] e da genesi (v.). sinaptologìa
. = voce dotta, comp. da sinapt [ico] e dal gr.
= voce dotta, comp. da sinapt [ico] e dal gr.
., all'estremo oriente. giovanni da verazzano, lix-163: per quello possemo per
comp. dal gr. ouv 'con'e da artrodia (v.). sinartrosi
quali i segmenti scheletrici contigui sono congiunti da connettivo interposto di natura fibrosa, fi-
, gr. ouvdqùqomig 'giuntura', comp. da oùv 'con'e 6. q{ìqov
comp. dal gr. oùv 'con'e da ascidie (v.); è registr
funzioni liturgiche e i brani di libri sacri da leggersi durante le funzioni. -anche:
le funzioni. -anche: elenco dei brani da leggersi in tali occasioni, d'
gr. auva ^ àpiov, deriv. da oùva ^ ig (v. sinassi)
, dal gr. aùvaijig, deriv. da auvàyto 'raduno, riunisco', comp
'raduno, riunisco', comp. da ouv 'con'e àyvì 'conduco, spingo'.
comp. dal gr. oùv 'con'e da associazione (v). sinatrismo,
. figura retorica che consiste nel ricavare da più circostanze la stessa conclusione.
dal gr. ovvatìpoianóg, comp. da ouv 'con'e aogoio ^ óg 'raccolta,
da fratelli, e tre badesse, fiancheggiate da altre dignità e da molte monache,
badesse, fiancheggiate da altre dignità e da molte monache, non volevano accettare la sua
. rucellai, 2-3-12-162: niuna cosa è da fare che mostri piuttosto sopraintendenza e signoria
ordinata soprantendenza. = deriv. da soprintendente. soprintèndere (sopraintèndere, sovrintèndere
volte gli ordini ed i modelli fatti da coloro che, consumati negli studi e
solo appartiene ad essi, ma che è da essi sovrantesa. 5.
,... aviam senza dubio da intendere per arte la precettiva, o vo-
la poesia. = comp. da sopra e intendere1 (v.).
e soprantenditore. = nome d'agente da soprintendere. soprintéso (part.
sorti: cioè o espressamente scritte, overo da quel che v'è scritto sopraintese.
è scritto sopraintese. = comp. da sopra e inteso (v.).
'professore carrara'. = comp. da sopra e occhio (v.).
in questa dia -sovriogne dolente. bianco da siena, 103: nicchil ne dico,
sopr'ogni maledetto. = comp. da sopra e ogni (v.).
. = voce dotta, comp. da sopra e onorato (v.),
nell'architettura greca, ornato, costituito da architrave, fregio e cornice, che
loro motti sbiaditi. = comp. da sopra e ornato2 (v.).
di san leo, e pure ho da rendere da quattromila scudi di dote senza altri
leo, e pure ho da rendere da quattromila scudi di dote senza altri soprossi,
ora delrombrone. = comp. da sopra e òsso (v.).
di marrocco. = deriv. da soprosso. soprostare, v.
, in modo arbitrario. girolamo da siena, ii-25: così soprusano el ben
se di ciò non fusse ordinato premio da dio. b. davanzati, i-165:
flogistica o una cisti tendinea provocata da focolai artritici). -anche di animali
indirizzo. = comp. da sopra e usare (v.).
le ingiustizie a cui essi furono sottoposti da tutte le autorità civili, militari,
parini, 552: anche per questa parte da riprender sarebbe il padre bandiera, il
costantemente evitato questo esame di coscienza traghettando da una riva all'altra o con arbitrio o
. evento o realtà considerata gravemente lesiva esfavorevole da altri nei propri confronti. d'annunzio
un sopruso. = comp. da sopra e uso2 (v.).
fuoco per la caverna, e non trovando da esalare, si leva in capo e
al malmantile [1788], i-354: da tale strepito diciamo 'soqquadrare', e
rumore'. = denom. da soqquadro. soqquadrato (pari. pass
pace. = nome d'agente da soqquadrare. soqquàdrio, sm.
tutto questo soqquàdrio? = deriv. da soqquadrare. soqquadro (ant. socquadro
negozio di stoffe, uno di macchine da scrivere, una pasticceria -massa confusa
di lauro e con eroico manto, / da furie invaso tragiche, bisbetiche, /
vita,... fu invasa da ineffabile terrore. de marchi, i-117:
prima crociata'] levarono fu così grande da temere che ne andasse a soqquadro l'
fare col cardinale, che sarebbe uomo da mettere a soqquadro tutta roma e tutta
a soqquadro! = comp. da so [ttó \ e [soquadro (
ogni cosa. = deriv. da soqquadrare. sór1, sm.
avete / e tutta caunoscenza. bonvesin da la riva, xxxv-i-672: eo sont la
di spada. = deriv. da sorabo. sòrabo, agg.
e polonia. -sm. lingua parlata da tale popolazione. = adattamento
sòre insignare cantare. = deriv. da un dimin. di sora, per suora
-per estens., con riferimento a cani da caccia. boccamazza, i-1-428: nella
dove li bracchi aranno a stare ha da essere una parte coverta e serrata, e
scemi e sori. = denom. da soró2. sorascritto, v. soprascritto1
maturare nella paglia. cenne da la chitarra, xxxv-ii-425: da mangiar abbiate
cenne da la chitarra, xxxv-ii-425: da mangiar abbiate sorbe e péra, /
e simili, vi denari. benuccio da orvieto, lxxxviii-ii-764: fra- ve e
dure e mature acolte in fieno / da non venir mai meno. landino [plinio
e lungo, veniva troppo spesso a gironzolare da queste parti. pareva la volpe.
sorbe, che la ragazzina si pigliava da me. -bernoccolo, lividura.
, problema assillante. s. caterina da siena, vi-124: vorrei volentieri poterti gittare
di stefano, 23-21: per non morire da fame quela corba / col corbo giovene
corbo giovene s'ebe aconpagnare, / e da quel tempo in qua di mangiar non
fichi: saper distinguere le cose importanti da quelle di poco conto. r.
pirandello, 7-330: vi sto appresso da un pezzo, sapete? so che
si matura ». = deriv. da sorbo. sorbare, tr.
una lepre. = denom. da sorba, nel signif. n. 2
. super (v. sopra) e da bello (v.).
podio. = agg. verb. da sorbettaré2. sorbettàio, sm.
il cattivo riccaccio. = denom. da sorbetto. sorbettare2, tr
d'arte. = deriv. da sorb [ire \, con suff.
: verso il fine del mangiar gli portano da bere in una grande scodella di porcellana
porta l'armi, l'altro le vesti da pioggia, il terzo un vaso di
, il terzo un vaso di sorbetti da bere e l'ultimo un'altra cosa.
cosa. siri, v-1-547: rinvenuto da quello accidente fastidioso, gli presentarono un
mille altre acque odorose / son bevande da svogliati / e da femmine leziose. metastasi
/ son bevande da svogliati / e da femmine leziose. metastasi, cxxxvii-71:
sollevano. = agg. verb. da sorbire. sorbézzolo, sm. bot
sorbus torminalis). = comp. da sorbo1 e [corbezzolo (v.)
fosse di sole materie sorbitili, cioè da prendersi col cucchiare. = agg.
cucchiare. = agg. verb. da sorbire. sorbibròdo (sòrbi bròdo)
: 'sorbico': nome di un acido scoperto da do- navan in infinite piante crasse od
'acido malico'. = deriv. da sorbo. sorbigno (sorvigno),
mazzacani. = deriv. da sorba.
, e non sorbire le frottole come da quello sciocco di villetard. 9
: andate a un caffè e siete guardati da spie che stanno là come statue a
, sentire su di sé. erasmo da valvasone, 1-10-173: dunque io vedrò il
. idem, 17-68: le cose che da sapienti uomini sono state trovate, non
14. trarre un auspicio. erasmo da valvasone, 1-10-175: e 'l vecchio tutto
, che sì tosto fo sorbia / da una parva fantina / chi par cossa sì
proprietà della pietra filosofale). bono da ferrara volgar., 144: la nostra
stessa rissofve, calcina se stessa, da se stessa si sorbe, se stessa ciba
, ma duro e incerato come quello da pasqua. a. briganti, 139:
dotta, lat. sorbilis, deriv. da sorbère (v. sorbire).
cibo liquido o semiliquido. bonvesin da la riva, xxxv-ii-706: no sorbiliar dra
città. = nome d'azione da sorbire. sorbina, sf.
al liquido. = deriv. da sorbo. sorbino, agg. che
di vino... tanto aspro da far paragonare il suo sapore a quello
e sorbine. = deriv. da sorba. pass. ant.
, e non vino, / qual tra'da la memoria ogni penserò: / così
piano, con un sorsellino cauta si sorbisse da un uovo, ch'ella teneva in
quivi fu dal fiume / sorbito, onde da poi non parve vivo. fallamonica,
ultima arena ondeggia e spuma; / or da la riva indietro se ne toma,
. m. cavalli, lii-1-234: da ottanta anni in qua si è andato
oggimai il buon tempo, e non altro da sorbir ci rimane che la feccia del
la feccia del calice ». = da un lat. * sorbire, forma metaplasmatica
e stitico. = deriv. da sorbire. sorbite, sf. chim
alla perlite. = deriv. da sorbo. sorbìtico, agg. (
come se rifluissero i rivi del latte sorbito da bambina, ritornavano nel sangue di lorenzina
padre aveva fatto delle oche e dei cappelli da carabiniere per divertire l'infanzia di lei
/ il sol nascente con un nitritone / da sobbis- same il campo.
un bacio ahimè che presta / fugge da 'l labro non ancor sorbita: / fugge
e plastificante. deriv. da sorbite. sorbitóre, agg. e
sorbe. = nome d'agente da sorbire. sorbitura, sf. ant
del sacerdozio. = nome d'azione da sorbire. sorbizióne (sorbicióne),
mescolando. = nome d'azione da sorbire. sòrbo1 (ant.
anche in alcune varietà ornamentali, caratterizzato da ricche infruttescenze, non commestibili, di
le foglie intere con la pagina inferiore ricoperta da una lanugine bianca, con frutti mangerecci
nasce ruva dal sorbo ed adottato / da l'arancio purpureo è il cedro aurato.
sieno differenti le foglie del sorbo torminale da quelle del nespolo ne fa fede plinio.
legnami], i quali noi abbiamo da potere usare, e così ancora di altre
fanno le viti e madre viti e stromenti da falegnami. guerrazzi, 7-44: l'
via la mazza di sorbo con capricci da schermitore. viani, 19-9: nel celliere
telare: quattro colonne di castagno rastremate da un telaio di noce, un tamburo di
3. sorba. cenne da la chitarra, v-ii-187 (7-9):
opera o un manufatto di pregio e valore da qualcosa che ne è totalmente privo.
'fare di un sorbo un crocifisso': da cosa di poco o niun valore o pregio
, parlato quest'ultimo nella tedesca lusazia da circa 70000 persone. = var.
sorbole! ». = deriv. da sorba. sorbolliménto, sm
proprie affezioni. = nome d'azione da sorbollire. sobbollire, intn (
2-285: prima trasponi un po'di mosto da un carratello in un altro, sicché
. super (v. sopra) e da bollire (v.). sorbóna
anfore e cocci. = deriv. da sorbire. sorbonardo, agg.
tutto fuori. = deriv. da sorbona, nome della facoltà teologica di parigi
nome della facoltà teologica di parigi fondata da robert de sorbon (1201-1274) e passato
. super (v. sopra) e da [abbondare (v.); cfr
un altro lontano. = deriv. da sorbire. sorbonésco, agg.
péguy]. = deriv. da sorbonico, con suff. frequent. e
abbiano mostrato gusto grande della deliberazione presa da sua maestà e che abbino favorito i
acido ascorbico. = deriv. da sorbo1. sorbottare, tr. (
sempre lo sorbotta. = denom. da sorba-, cfr. però forbottare, dal
sorbottato d'una santa ragione, e'fu da ultimo chiamato a dar le leggi alla
cuocere qualche célia. = deriv. da sorbottare. sórca, sf.
capanni a smicciare le belle sorcone sfornate da trastevere o dai prati, dalla maranella
, 0-148: ecco il sorcettino scivolare agilissimo da una sponda all'altra. =
strumento di ferro fatto a vite appuntata da un capo, e dall'altro ha un
voce di area lucch., deriv. da succhio per incontro con sorbire.
i pagliaricci, / fece i topi sbucar da le sorciaie. -per simil.
delle quali paragonabile al 'trou aux rats'descritto da vittor ugo per abitazione della misera gudula
giovanni nicotera. = deriv. da sorcio1. sorcierìa, sf.
. super (v. sor2) e da ciglio (v.).
(ant. sorcignó), agg. da sorcio. gigli, 4-219: provveduto
sm. ant. cintura. polo da certaldo, 113: guata cotali cosette che
, o uno bello coltello, o sonagli da falcone o d'altrouccello minore,..
. super (v. sor2) e da cinto (v.). s
a chi gli diè la gatta. andrea da barberino, ii-97: quando vide aiolfo
volesse pigliare el sorgo. s. bernardino da siena, 553:. gatta si
staravi tutto il dì per giungnerlo. benvenuto da imola volgar., i-315: non
, / che nascoso rodendo fa sentirse / da chi non avea cura di trovarlo.
padiglion dell'altare roso in tre luoghi da un sorcio, che agli enormi squarci che
sulle fusoliere dei tre aerei s 79 da cui era composta (con riferimento all'
scrupolo reazionario, una gran barba garibaldina e da carbonaro. tornasi di lampedusa, 71
infiammare la carica esplosiva di un'arma da fuoco o di una mina. guglielmotti
di ogni libertà al proprio interno e tale da impedire qualsiasi manifestazione di dissenso (un'
metterlo in seria difficoltà, dargli filo da torcere. e. cecchi,
, 6-231: che cosa dire? che da sera a mattina, se avessero voluto
montagna » pensò. silone, 8-61: da noi si dice: « se cristo
con lingua sorzolina. = deriv. da sorcio1.
quel tempo l'armamentario magico era visitato da alcuni grossi topi, con tutte le cautele
ebb'ordinato. = deriv. da esorcista (v.), con aferesi
superbia, presunzione, tracotanza. giacomo da lentini, 17: vostro orgoglio passa sorcoitanza
comp. dal lat. super 'sopra'e da un deriv. da cogitare (v
super 'sopra'e da un deriv. da cogitare (v. coitare).
. campofregoso, 3-73: pigliate exemplo da chi insere il frutto: / ché sempre
sta nascosto il sorcolo che poscia / ha da spuntare. lastri, ii-162: quanto
il caule... era detto surculo da linneo e tronco da hedwig.
era detto surculo da linneo e tronco da hedwig. 3. per siimi.
nelle glandole e palpebre dell'occhio, da ciascun tronco del quintopari, anzi da duo
da ciascun tronco del quintopari, anzi da duo suoi sorcoli, e da uno
anzi da duo suoi sorcoli, e da uno dei sestopari a'lati della sella dello
= dal lat. surculósus, deriv. da surculus (v. sorcolo).
di maglia era in gran parte coperta da una sorcotta di color granato.
calcò la barbuta su la cuticagna = da fr. ant. sourcot, sorcot,
determinato il trattato del naso, è da diterminare il trattato dell'orecchie, e primadella
, che rillustrissimo signor marchese si liberi da quella piccola sordaggine che riconosce in se
piccola sordaggine che riconosce in se medesimo da sette anni in qua. bresciani, 6-x-123
subbilloso? » = deriv. da sordo. sordagióne, sf.
i mali? = deriv. da sordo. sordaménte, aw.
più o meno velatamente minaccioso o tale da suscitare sgomento o paura). -in par-
bisognava... praticarla un po'da vicino per scoprire tutte le basse avidità che
con l'edilizia; traeva la sua linfa da tutt'altro comparto sociale; ma quelle
due sposi dalla parlata veneta dormivano sordamente da un bel po'. 7.
la gola. = deriv. da sordo. sordària, sf.
il suo sonetto. = comp. da sordo e aspe1 (v.).
dell'esaurimento. = deriv. da sordastro. sordastro, agg. che
dico: « serba la tua mercanzia / da sconcacar le scene alla vernata ».
dotta, lat. surdaster, deriv. da surdus (v. sordo).
che fosse [il tempio] mondo da ogni sorde e bruttura. 2
strumento musicale simile alla cornamusa, costituito da un sacco di cuoio in cui l'
e azionato dal braccio del sonatore e da una lunga canna melodica; musetta.
[manuzzi]: un altro strumento da fiato..., ch'egli chiamava
il destro braccio. = deriv. da sordina, con ampliamento del suff.
dotta, lat. sordére, denom. da sordes (v. sorde).
case come rondoni. = deriv. da sorde, con suff. frequent.
sordescenza più enorme. = deriv. da sordescente. sordézza, sf. aftievolimento
ii-14: essendo cosa malagevole e difficile da conoscersi la sordezza del cavallo, se non
-perdita temporanea delfudito. s. caterina da siena, v-83: or non facciamo del
capace di te. = deriv. da sordo. sordìa, sf.
in una zucca. = deriv. da sordo. sòrdida, sf.
botte, il non mondar mai corpo da feccia, il lasciarsi cader cenciose le vesti
altri nuovi. = denom. da sordido. sordidato (pari pass
aa noi e provenienti per lo più da negligenza e sordidezza. guerrazzi, 1-279
per chiacchiere, ma per opere sarai da tutti lodato. ne ti dispiaccia l'umiltà
ingiurie è un mondar l'affetto altrui da tutti i mali pensieri. tasso, ii-14
legale colma di autorità impossibili ad approvarsi da una intelletto che ben discorra.
passino altre persone, né si faccia da suoi dispensieri mercanzia di vettovaglie in pregiudizio
sordidezza del servizio. = deriv. da sordido. sòrdido e sòrdido,
collenuccio, 53: roma... da vitige re de'goti con centocinquanta mila
carestia che nonché ogni sordido cibo e animale da li assediati fusse usato, ma alcune
sordidezza del guadagno, le cose trattate da loro ne vengono affette in un certo modo
te stessa. tu fosti così sciocca da barattare tutto famore di dio e degli uomini
-in senso concreto: azione dettata da grettezza e avarizia. tassoni,
piaga, una ferita). guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
!), osteria sordida, tenuta da un ex brigadiere dei carabinieri. d'annunzio
spagna... cassio longino, lasciatovi da cesare, si fece odiare a cagione
argomento di uno scritto). lapo da castiglionchio, 3: ogni lode nella propria
benché moresca, se la teneva già da molti anni in casa per suo libidinoso
, 5-426: un sordido avaro tentato da qualche cupidigia,... spremendosi dolorosamente
l'esenzione [ai chierici coniugati] da quella colletta meramente personale, la quale
ogni altra sorte di mercatura era riputata da loro per servile e per sordida; e
dieci che n'hai spesi; parola molto da notare, non per diventare sordido,
all'islamismo ed ai sordidi arabi, che da secoli dissanguano, depauperano ed abbrutiscono queste
dotta, lat. sordìdus, deriv. da sordes (v. sorde).
; negli strumenti ad arco è costituito da un bidente per lo più di legno
sul ponticello; in quelli a fiato da un tubo conico di cartone, di
leggero inserito nel padiglione; nel pianoforte da una striscia di feltro collocata fra i
martelletti e le corde; nel timpano da un panno posto sopra la pelle;
posto sopra la pelle; nel tamburo da un panno interposto fra la bordoniera e
. visconti, 376: la sensazione prodotta da una gagliarda cavata di suono..
cavata di suono... differisce assai da quando le note si formano sottovoce e
la distanza. alvaro, 17-236: da una delle finestre a tramoggia della prigione
, teneva nascosti entro ad una buca da grano di casa sua tutti gli scritti del
per ciò che concerne i comunisti, da qualche tempo a questa parte si sono ridotti
lui. = deriv. da sordo. sordino1, sm.
: alletterà il popolo con ariette accompagnate da stromenti pizzicati, sordini, trombe marine
, e la corda non viene toccata da penna, ma da saltarelli o martelli.
non viene toccata da penna, ma da saltarelli o martelli. 4.
6. nel gergo teatrale, mormorio accompagnato da fischi con cui il pubblico manifesta la
. mus. fornito di sordina, così da produrre un suono smorzato (uno strumento
non c'era un violoncello sordino, da studio. m'è venuto in mente di
walker. = deriv. da sordina. sordità (ant.
nel naso il surdo quando la surdità procede da reptazione de umori. p. cattaneo
: quasi lo irritava questa sordità sentimentale da parte della moglie. -ottundimento intellettuale.
, l'impressione d'insieme è turbata da una quantità d'apparenti incoerenze e sordità dell'
dal lat. surditas -àtis, deriv. da surdus (v. sordo).
le chiocciole] e nettata dalle intestina e da tutte le sordizie. dalla croce,
nel naso il surdo quando la surdità procede da reptazione de umori. tansillo, 1-91
dante, conv., i-i-3: da la parte del corpo è quando le parti
non io? » s. caterina da siena, iv-272: o figliuoli carissimi,
bacchetti, 1-ii-465: in famiglia viveva da astratto, parlando a mugolìi o a
2. per estens. assordato, rintronato da un forte rumore o grido.
una e l'altro sordo / già da le strida, in qualche bacio ingordo /
barilli, 7-51: piazza termini afflitta da trentaquattro gradi di calore; i vetturini
e il selvaggio che ne fa una bestia da soma amino pure la carne, la
, a tacer fur concorde? antonio da ferrara, xlvii-132: l'antiche forme e
esser quel che resti senza / la donna da cui vien lor differenza. fausto da
da cui vien lor differenza. fausto da longiano, iv-75: il prencipe per
tal fiata io ò bisogno aiuto / aver da lor, denari ovver derrate, /
cor suo: « o tristo chi ha da fare con sordi ». morone,
alla sorda inclemenza dei denigratori s'è unito da tempo ugo ojetti. -insensibile alla
steransi le paterne arene, / se da noi volgi il gentil piè lontano?
magalotti, 26-224: per sottrarre i re da questa sorda tirannide bisognerebbe o che nascessero
-privo di ogni gioia, caratterizzato da apatia, da mancanza di stimoli,
di ogni gioia, caratterizzato da apatia, da mancanza di stimoli, da piatta ripetitività
apatia, da mancanza di stimoli, da piatta ripetitività (l'esistenza di una
una nube d'aromati e spiranti divinità da tutti i pori della materia sorda in cui
ne sono scritte anche in seguito, e da squisiti poeti: ma sorde, senza
le dure braccia. fogazzaro, 13-164: da capo ilfragor sordo del tuono fece tremare i
sorda la composizione. 6. caratterizzato da totale assenza di voci e di rumori
nell'aure sorde. gozzano, ii-98: da quanto tempo non dischiudo il rovero /
per molto rimbombo, nelle stanze separate da paratine di cemento armato, che tremano metalliche
colori densi ed un po'sordi come velati da una patina, somigliano a quelle inglesi
: pendi, mia cetra umìl, da questo salce / senza man che ti svegli
che mi fa la guerra sorda, da quel grande ipocrita che è. montale,
il labbro inferiore. stuparich, 5-386: da qualche giorno avvertivo un sordo dolore alle
! che mestiere! 7 ho da vederne di tutte le tinte. / io
come quella che non può essere espressa da numero alcuno e però rimane incognita e
proprietà che lo specifichi e lo aestingua da tutti gli altri, ma che tuttavia
vocazione d'artista. -fare orecchio da sordo: non prestare attenzione. b
2-115: il duca di milano fece orecchio da sordo alle proposte, alle istanze e
si partì dalle parole di costoro; e da altra parte pensò di mettere il consiglio
s. v.]: 'è sordo da un orecchio e in quell'altro ci à
di quella. = deriv. da sordomuto. sordomuto (sórdo muto
: dopo le prime domande, accolte da grugniti, nessuno gli parlò più,
forma di comunicazione propria delle persone affette da sordomutismo, attuata facendo assumere a una
l'alfabeto dei sordomuti senza farsi impressionare da quel cane che urla come un dannato
dell'ufficio. = comp. da sórdo e muto (v.),
suo destino. = comp. da sórdo e mutolo (v.).
sec. xvii. = deriv. da sórdo, per il canto e il suono
dei grandi palcoscenici. = comp. da sórdo e sonante. sordura, sf
ultimo giudicio. = deriv. da sórdo. sère, sf.
2. suora. 5. carlo da sezze, ii-274: era sore del terzo
matrigna. boccaccio, viii-2-262: è da sapere che dante ebbe una sua sorella,
-sorella di satana: strega. felice da massa marittima, xliii-238: sottomessi siate a
4. donna alla quale si è legati da vincoli di tenero e casto affetto o
2-496: delli discorsi umani stoltissimo è da essere reputato quello il qual s'astende alla
sorella della fortuna, la quale, da tutti gli uomini vagheggiata, promette a tutti
tu vieni a scrimir con alcuno / e da poi piglia qual tu voi de quelle
, 27 (473): fin da quando venner fuori i 'discorsi cavallerescni'di
sorella dell'architettura: assioma così vero da sembrare falso. montale, 5-103:
d'un anno che per queste è ancor da venire. cassola, 4-204:
2-viii-115: la g., che fa da mamma alla sorel- luccia, è una
le mani. = deriv. da sorella, con il suff. degli avv
dare al paggi un volume di versi da fare il paio con 'myricae', intitolato
a lei affidata. = deriv. da sorella, sul modello di fratellanza (v
ancora di me. = deriv. da sorella, sul modello di figliastra, di
sorelleggiar la poma. = denom. da sorella, con suff. frequent.
un fascio di raggi amorosi d'un affetto da prima materno, poi scioltamente sorellevole.
credeva affatto. = deriv. da sorellevole. sorellevolménte, aw.
una sorella, come ci si aspetta da una sorella. libumio, 3-98
mi storpia. = deriv. da sorella, sul modello di parricidio, matricidio
ai panni. = comp. da sorella e dall'agg. possessivo mio,
. super (v. sor2) e da empiere per empire (v.).
nel sovrapporre dall'interno i margini delle stoffe da unire (ed è usata per rendere
. super (v. sor2) e da filo (v.).
infinite. carducci, iii-1-79: te da le valli tessale, / te da l'
da le valli tessale, / te da l'egea marina / vedea de'vati ellenici
annunzio, i-15: l'alba surgente da le mie colline / dolce mi guarda co'
liquido vetro in sulle avare / zolle diffuso da sorgente vena. soffici, v-2-508:
piante, ciascheduna d'esse o nasce da per sé seminata di. seme o per
o per meglio dire surgente di semente da terra, o dalle radici va pullulando.
alla vecchiezza corpulento e grave, intorniato da moltitudine di figliuoli e di moglie, sono
di figliuoli e di moglie, sono cose da non potere con pazienza portare. ammirato
queste arti, essendo questo costume stato da essi tenuto insin dalla fanciullezza della sorgente
-che si origina, come individualità artistica, da un ambito culturale. carducci,
xi-63: la società di geografia, fondata da ismail al cairo, nell'intento di
, fu ideata ed ebbe impulso maggiore da italiani. bacchelli, 13-246: la torraccia
: nella division delle terre dovrà soprattutto da persone intelligenti e perite determinarsi lo scolo
particolarità del fenomeno non può dipendere che da circostanze speciali. v. zop- petti
. si trovò una sorgente di petrolio da cui si ottennero 150 barili in 24 ore
... = deriv. da sorgente2. giorni [di lorenzo] finché
: una vii palude / tonde mi diè da putrida manzoni, ii-118: ecco alfin dal
dolori, / i = deriv. da sorgere1. tuoi figli son sorti a pugnar
di vessate questioni inestricabili, sono stati, da trent'anni, presi di mira,
potremo far scaturire certi dipinti di daumier da una sorgente rembrandtiana e goyesca. sinisgalli
289: altri saprà giudicare per sé da quali e quante sorgenti vanno sgorgando varianti
, tutta quanta ella è, fosse derivata da unica sorgente arabica. 8. cespite
disadatto alle lusinghe poetiche che il ricercar da me o canzone o sonetto è un voler
. alzarsi in) iedi, levarsi da seduto o da sdraiato; trarsi su dal
) iedi, levarsi da seduto o da sdraiato; trarsi su dal etto,
etto, destandosi dal sonno; risollevarsi da terra, in partic. dopo esservi
esservi stato gettato dall'avversario; sollevarsi da un inchino, da ginocchioni.
avversario; sollevarsi da un inchino, da ginocchioni. iacopone, 3-43:
: rasserenandosi alquanto il tempo, accomiatatosi da suo cugino, sorse a cavallo per dormir
. il visetto di mimi: esso sorgeva da una collarina bianca. -torreggiare sul
il nostro duol. -risollevarsi da una condizione abietta o di schiavitù e
1-21: facendo meno tomi ai trotto e da quelli alfine uscendo di galoppo, allegramente
quelli alfine uscendo di galoppo, allegramente da sé a sé il vedrete a tempo
tempo in ogni due passi fomiti sorgere da groppo in groppo al galoppo gagliardo.
di demetrio mio, / sorgi tu da la tomba, / vendica tu tingiurie /
-con riferimento a cristo. bianco da siena, 183: secondo 'l sermone /
7. nascere; trarre origine; derivare da una stirpe. -in partic.:
el suo ingegno salga e così alta fama da giungere a godere della proprietà letteraria,
e più ardui e complessi; risollevarsi da una condizione di ottundimento intellettuale; acquisire
sì come, sua mercé, io sorgo da stato così vile e così vergognoso e
totalmente morto, mi pare d'aver da lei una nuova vita ricevuta. gigli
gli fu mestiere calare. -elevarsi da una condizione sociale molto umile, plebea
mazzoni ed altre. mazzini, 83-229: da una italia che sorge, il mondo
cobalto de 'l cielo / su su da la marina sorgeva la luna. a.
al surger dell'aurora furono sopra piombino da un grandissimo ed impetuoso vento assaliti. da
da un grandissimo ed impetuoso vento assaliti. da ponte, 225: al sorger del
). scalvini, 1-336: escir da la cittade ai campi / quando sorga
(i-669): fui questo luglio passato da alcuni gentiluomini bresciani amici miei condotto
acque di un torrente). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
d'acqua, ché l'acqua che viene da levante si percuote e frange con quella
si percuote e frange con quella che viene da ponente, della quale ripercussione, quando
pervenuta alla freddezza d'alcun nuvolo, e da quella a parte a parte cacciata,
e calda a quel fumo che sorge da una candela allora spenta, questo piega subito
tuttavia tremando. gadda conti, 1-149: da un istante all'altro poteva squillare l'
due tempi antichi, quello di giunone da una parte e quello detto della concordia
fregio). alamanni, 21-107: da tutte l'altre poi solo in disparte /
non che vive,... e da la fabrica di san pietro in fuori,
ginepro. -essere spinto in alto da un meccanismo (un artificio teatrale)
boterò, 9-6: quivi, lungi da terra ferma cinque e dal lido due
sopra settanta due isolette, divise tra loro da canali d'acqua, ove più,
volo surgon / elle per l'aura molli da li alvei. fenoglio, 5-i-1087:
il ciel m'aggiri / di fuor da essa, quanto fece in vita, /
. carducci, iii-4-185: oh qual da i petti, memori de gli avi,
protesta, un appello); venire da tutto un popolo, da una collettività.
; venire da tutto un popolo, da una collettività. botta, 5-148:
calvini, 1-163: non hai tu sentito da tutte le generazioni sor gere
). -per estens.: derivare da una disposizione d'animo (un atteggiamento
pirandello, 8-722: ciascuno teme possano da un istante all'altro avvistar- glisi aspetti
o sorgergli pensieri, desideri nuovi, da un nonnulla. -sostant. g
, oggetti, cose, sostanze materiali, da cui si attende il sorgere di un
è principalmente sopra a due capi, ma da questo ne surgono più.
discendere (una conseguenza logica o pratica da un principio, da uno schema fisso di
logica o pratica da un principio, da uno schema fisso di rapporti).
rapporti). pallavicino, 1-167: da quanto dissi nel principio di questa quinta
: questa proporzione viene dalla natura: perché da essa sorgono costantemente i rapporti fra l'
carrà, 601: sono figure che sorgono da una strana facoltà di astrazione in cui
di maligna pianta. guicciardini, i-20: da questo, per le volontà contrarie,
surgere. davila, 103: sorgeva da questa visita un altro beneficio molto importante,
vuole dire che fare che smato da un ideale. il poliedro porti
, forma sincopata di subriglre, comp. da sub 5. origine di una famiglia,
v. reggere). maironi da ponte, 1-ii-141: leffe ha dato sorgiménto
mosconi. = nome d'azione da sorgere1. mare e fermare la
gere l'armata presso ad ampurias. ca'da mosto, 1-138: se tu salvini,
. super (v. sor * e da ginocchio (v.). te
un bat largli, e da buone massaie riponendo fino ai sorgi avanzati a
lamprede e gamberi ed altri pesci giovanni da verazzano, lix-162: lustrandola [l'isola
e inve = agg. verb. da sorgere1. stigare la natura di quella
. d'azeglio, 4-63: r. da sanseverino, 236: parsegli...
navigli sono suso quello mare. ca * da mosto, 3. figur.
nel viaggio della 1-135: sales sono da ixole nel mezo molte starie e canali,
. abbondante di acque, = deriv. da sorgere2, sul modello del portogli, surgidoyro
= agg. verb. da sorgere1. = nome d'azione da sorgere2
. da sorgere1. = nome d'azione da sorgere2. sorghétta, sf. bot
). stant. = deriv. da sorgo. giannone, 1-v-159: fu concesso
. super (v. sor2) e da giudicato (v.).
grotta. daniello, 209: in francesco da barberino, ii-62: la sexta [cosa
proiettile). to della villa datici da virgilio non erano peravventura intesi tasso, 11-44
: a l'incauto ademar, ch'era da lunge / la fera pugna a
. super (v. sor2) e da giungere (v.).
sorgiva di buone acque, che scaturisce da una pietra tagliata milizia, vii-271: al
che per naturale necessità si espandeva e rigurgitava da ogni parte. = femm.
sorgivo, agg. che proviene da una sorgente, di sorgente (l'
tanta quantità che servono a sette ruote da molino. pascoli, i-614: la preghiera
che mare sorgivo bisbiglia a pochi passi da loro! luzi, 1-17: è
dolcezza sorgiva. -che nasce da fresca innocenza. bacchelli, 1-ii-608:
vivo / restar. = deriv. da sorgere1, rifatto su sortivo.
, lassa o compatta, è formata da racemi spiriformi, le cariossidi, rotondeggianti
alcool etilico e inoltre la saggina (sorgo da scope). glossarietto francese-veneto
specie di sorgo si chiama comunemente saggina da spazzole o granate, poiché i suoi fusti
233: de tutti li soprascritti campi cavo da mia parte un anno per l'altro
] 'grano di siria', deriv. da suria, var. di syiha 'siria',
. ant. allettare. giacomo da lentini, 27: con gioi par che
super (v. sor2), e da una var. di goliare (v.
di sorgoturco. = comp. da sórgo1 e turco nel significato di 'esotico,
bon conto. = deriv. da sorgozzo. sorgózzo, sm.
. super (v. sor2) e da gozzo (v.).
a un carro di pacchi, fu sorgozzonato da un tedesco contro il tavolato d'una
d'una baracca. = denom. da sorgozzone. sorgozzóne, v.
tua vertù, magne d'amore / da dio a te son prove este, e
. super (v. sor2) e da grande1 (v.).
. super (v. sor2) e da guisa (v.). sèri
'fardo'in sorianésco. = deriv. da soriano. soriano (suriano)
... ci viene incontro, seguita da due ragazze fatta come lei. dalla
appuntatura e brillanti di una furbizia soriana da uomo di stato prelatizio. 3
notte oscura abandonato senza calze e giuppone da messer adam. ferrucci, 92: gatti
qual demonio, / che cercando va da insano / sopra i coppi un matrimonio.
surice andareno a. lliccare li piede da essa vergene maria. aretino, ii-229:
di sorici: di infimo valore, da strapazzo. sapendo che cosa sia dipintura
ammelato e soricigno. = deriv. da sorice. solicino, sm. ant
tucti miracoli, peroché, mancando quello da la soa pienecza, se 'nce trovano solicini
2. agg. letter. costituito da topi. leopardi, 231: credeva
plinio], 173: la veste ungulata da principio fu portata dagli uomini ricchi e
1-1-210: me parerti [galee] quele da cogo- reo, / nigre sorie e
super (v. sor2), e da [g] iorno (v.)
mucchio o deh'acervo), attribuite da diogene laerzio a eubulide di mileto (
: o la successione dei sillogismi procede da un solo principio o con l'intervento di
gr. ocogelttis o cfcoqittis, deriv. da ocopóg (v. soro1)
spicole scheletriche. = deriv. da soro1. soritico, agg.
quivi nate. = deriv. da sona, nome mediev. dell'attuale siria
ant. brama, desiderio. felice da massa marittima, xliii-239: ahi! fiera
'fame, brama', nome d'azione da esurìre (v. esurire).
/ e sorella. = comp. da sore e dall'agg. possessivo mio (
tua vertù, magne d'amore / da dio a te son prove este, e
. super (v. sor2) e da magno (v.). sormenare
[tommaseo]: alcune fiate viene ella da indiscrezione e da folle favore, per
alcune fiate viene ella da indiscrezione e da folle favore, per lo quale l'uomo
. super (v. sor2) e da menare (v.), per adattamento
sopra di qualcuno. monaldo da sofena, xvii-194-ii: ben agia il meo
. super (v. sor2) e da mettere (v.). sormonare
. super (v. sor2) e da mondare (v.). sormontàbile
sormontabili. = agg. verb. da sormontare. sormontaménto, sm. ant
alcuno bene. = nome d'azione da sormontare. sormontante (pari. pres
strade. si somigliano tutte. c'è da un lato una muraglia che nasconde il
, e quella d'anversa è sormontata da torrette di ghisa che prolungano indefinitamente il melodramma
orrendi del baltico, guidando la flotta da sveaborg a carlscrona. foscolo, vi-630:
frugoni, 3-i-255: non era per anco da me sormontato il terzo lustro de l'
/ tanto alto non sarei. marsilio da padova volgar., i-ix-4: allora la
sormonta tutti onori del seculò. guidotto da bologna, v-192-10: la quale [retorica
l'alpi, onde spia le stelle fumidi da qualche parte della terra sormontino sopra la luna
stato scritto dal signor mario né detto da me. d. bartoli, 2-3-1 io
nuove leggi a quei che gli muovono e da quello mi qual esser sòie /
, 27-198: non tutti si spaventavano abbastanza da sormon tra orecchia, come
l'altre non s'avveggiono di marsilio da padova volgar., i-xvn-5: li uni
3-iii-382: sormonterà luipigna, 179: da ben di dio raccese altere piume, /
bisognava organizzarsi, fermarsi, sormontarsi. da corpuscolo sperduto nel ventre di una donna
e tanto tenere amore! maestro francesco da firenze, 7-12: -non posso più sofrir
di tal che testé piaggia. busone da gubbio, 1-24: se tal signoria sormonta
desìo sì folle / che, scorto da superbia, alto s'estolle, / e
cambini, lxxxviii-i-364: tu hai sempre salvato da mina / questo florido nido, che
e puglia racquistata, / e videsi temer da tutte bande, / tant'era la
sormontato. 24. passare da uno stato o da una condizione a
24. passare da uno stato o da una condizione a un'altra.
-passare spesso e in modo ingiustificato da un'idea a un'altra.
della qual cosa sarò per avventura ripreso da chicché sia, quasi io sormonti d'una
. super (v. sor2) e da montare (v.); cfr.
il giovinetto alfredo si levò dal fazzoletto da collo uno plisso d'oro, sormontato da
da collo uno plisso d'oro, sormontato da una grossa perla. pascarella, 2-31
bassorilievi, in fondo tre archi, sormontata da tre cupole che finiscono con una cuspide
elegante di me anche nelle scarpe sormontate da una quadrata fibbia che par d'argento
in cima ai vecchi palazzi, sormontati da una siepe d'antenne della televisione.
bensì con il rossocrociato stemma cittadino sormontato da una corona. -alto in cielo
, 4-50: non potrà la luna esser da noi veduta: colpa del sole che
nocchia stavolta di sua zia, sormontata da irresistibile copricapo. -indossato sopra
stesso colore. -coperto, avvolto da un drappo. r. longhi,
mia incominciò a dirmi, / poco amendue da l'angel sormontati. 4
smodato (la superbia). tommaso da faenza, xvii-108-69: sì sengnoregia in ella
che un immenso dolore, sormontato solo da quel bisogno di denaro, acuto, trafiggente
di sole. = nome d'agente da sormontare. sormontazióne, sf.
pre = nome d'azione da sormontare. tendeva che un suo
dolcemente divisando, ecco la donna, colta da im- provisa tosse, sputar fuori un
degli onori? » = deverb. da sornacchiare. sornacchióne, agg.
in buona e mal'ora, bussiamo da risvegliare i morti, non che un tabaccaio
e sornacchióne. = deriv. da sornacchiare. somionaménte, avv.
sornione e soprapensiero che nissun fa mai bocca da ridere quando ci è. giuliani,
quando ci è. giuliani, i-42: da poco in qua, non so che abbia
un po'meno fantastico, quella faccia da gatto era più tranquilla e sorniona.
surnia 'civetta'e, recentemente, è ritenuta da qualcuno
selvaggia stranezza. = deriv. da sornione. sornióso, agg.
dell'anime loro. = deriv. da sornione, con cambio di suff.
. super (v. sor2) e da nome (v.); cfr.
: la vergine è morta: sorretta da un lembo / della veste, sornuota la
alla vista della campagna che pareva allagata da un biondo mare di messi, su
. super (v. sor2) e da nuotare (v.). sòro1
sporgenze rossastre di forme diverse, costituite da un gruppo di sporangi, che si
: queste 'pustole'sono i sori, protetti da un involucro membranaceo che, quando a
di sporangi e gametangi soli o accompagnati da parafisi, talora racchiusi in un involucro
con riferimento al colore. francesco da vannozzo, 127: e1 tuo parlar che
gherardi, 2-i-90: il soro sparvieri, da quelli guidato nelle piagge della antica fiesole
non renda il suo ristoro. domenico da prato, lxxxviii-i-563: così spesso ricercando
: rosina non era poi così sora da non comprendere a lungo andare che il giovane
vista del superno coro / discesa, da stupirne ogn'intelletto, / forse divin,
dal pref. lat. sub 'sotto'e da rognone (v.).
si versava il rosolio. -offerto da una sorella o dalle sorelle. gramsci
assai lodata. fazio, cxxxvi-312: da lei partito, non fé più dimora;
. ovidio volgar., 6-409: da me non sono anco vedute clio né
se vive allora, libre xxv. vito da cortona volgar., xxi-730: vicitava
. uccisore della sorella. fausto da longiano, 3-33: quel che di me
dotta, lat. sororicida, comp. da soror -òris (v. sorore)
della sorella. = deriv. da sororicida, sul modello di fratricidio, omicidio
, 'musae', quasi 'homusae'. da ponte, 289: non aveva figli e
dotta, lat. sorortus, deriv. da soror (v. sorore).
sm. miner. silicato strutturalmente caratterizzato da due o più tetraedri uniti per un vertice
o più tetraedri uniti per un vertice da un atomo di ossigeno comune.
comp. dal gr. ckdqós 'mucchio'e da silicato (v.).
, sm. bot. infruttescenza costituita da drupe saldate insieme dalle brattee (come nel
classificazione de'frutti di mirbel, formato da molti frutti uniti in un sol corpo
possibile. = nome d'azione da sorpassare. sorpassante (part.
mi sarei trovato come una lepre inseguita da diecimila macchine sovraccariche, tutte sorpassanti e
, 5-i-977: in quel momento furono sorpassati da una staffetta motociclistica che si dirigeva sparata
e giovanotti e ragazze che pattinavano protetti da un'alta rete. -valicare con
-intr. gianelli, ii-170: da questa formula si vede che il numero
. c. carrà, 602: da questo nasce quella cura vicendevole che dimostrano
e sorpassante il merito della stessa. da ponte, 303: le lor graziose accoglienze
essi se ne stanchino e se ne vadano da lor medesimi. carducci, ii-8-320:
che volse sorpassare il ceremoniale con accompagnarmi da all'ora in qua sino alla carrozza.
franz... non era uomo da sorpassare a quei princìpi di giustizia e di
[napoleone] venne non quasi sollevato da cieco impeto d'insperata ventura, né sorpassando
né sorpassando i gradi che lo disgiungevano da quella a lui dovuta sommità..
. contarini, lxxx-4-865: qui non ho da sorpassare che, succeduta appunto l'elezione
. questo grande avvenimento accadette dopo la miaartenza da vienna. il conciliatore, ii-344: io
; posso dunque sorpassare i primi discorsi da cui venimmo al racconto che sto per riferire
. super (v. sor2) e da passare (v.); cfr.
lasciato indietro nel cammino o nella corsa da altri o da un veicolo.
nel cammino o nella corsa da altri o da un veicolo. deledda,
raggiunta, non sorpassata, più che da un passo da un soffio, come appunto
non sorpassata, più che da un passo da un soffio, come appunto di ali
, nella società americana divenuta principalmente mercantile da principalmente agricola che era, è una
di sorpresa, impadronendosi della vittiserve insieme da tratto d'unione, da punto d'arresto
vittiserve insieme da tratto d'unione, da punto d'arresto, e da ma-
unione, da punto d'arresto, e da ma- singolare per dimensioni e grossezza.
. super (v. sor2) e da passato, n. 28 (v.
, i-103: sto andando in macchina da a a b, per un'autostrada a
superamento di un concorrente, anche rappresentato da un'azienda, da un partito, da
, anche rappresentato da un'azienda, da un partito, da uno stato straniero
da un'azienda, da un partito, da uno stato straniero o da un comparto
partito, da uno stato straniero o da un comparto produttivo, ottenuto col conseguimento
di quella femminile. = deverb. da sorpassare. sorpórre, tr.
del lago', la qual musica eseguita da voci sorprendenti è una cosa stupenda.
suoi disegni un frate, / come da me udirete, o donne mie, /
2-i-289: rigira... la testa da tutte le parti in modo stranissimo e
amor a gran pena ne scampa, / da q'el mete lo pè ben entro
ben entro la soa trapa. dante da maiano, 1-22-2: considerando, una
esto amore al gaio sembiante. domenico da prato, lxxxviii-i-555: pur spero da
da prato, lxxxviii-i-555: pur spero da està donna alcun soccorso / che ritragga la
mente mia sospesa, / qual è da error soppresa, / e conducala al fin
espresso a maraviglia avendo scorto, fu sorpreso da tanto stupore che non sapea egli medesimo
fisiche e anche turbando profondamente. uguccione da lodi, xxxv-i-607: no è nul omo
sospetto d'arte politica e frodolente, da sorprendergli il regno. 4. aggredire
era imbarcato per sorprendere antonio, respinto da una burrasca, era tornato a brindisi
meno poteva piacere a'veneziani, che da soldati sì fatti dovevan temere molto cattiva
e star sempre in timore che non fosse da loro sorpresogli cattaro. buonarroti il giovane
trovate ed armi / e tai materie da sorprender terre, / e terre sovvertir
città illustre. fu sorpresa e distrutta da magone fratello di annibaie, quando con
a tragione, e così armato lo levaro da distriere e miserlo attraverso d'uno ronzino
di letto... e fattosi seguire da quei della sua guardia, se n'
'trionfi'del petrarca. ella, che ritornava da un suo poderetto accompagnata da un sua
che ritornava da un suo poderetto accompagnata da un sua zia e una amica..
notizie di vienna, che fu sorpresa da quel governo una mano di sfaccendati, i
5-203: « la polizia può sorprendermi da un momento all'altro » egli diceva.
piccolo funzionario; scoprendo d'essere ingannato da lei, non si accontenta di sorprenderla con
si compie (per lo più seguito da a con l'inf.).
carducci, iii-20-128: a me, da giovine, questi versi, quando li leggevo
, meglio anche che non fosse avvertito da me, l'interiore svolgimento del mio pensiero
principio di marzo venne il papa sorpreso da così fiero accidente che si dubitò della sua
16ix- 59: fu sorpreso in prima da una fiera e dolentissima gonorrea di diverso
di diverso e brutto colore, e poscia da due buboni nel- l'anguinaglia. chiari
otto giorni la madrigna mia fu sorpresa da una febbre violenta con interne doglie acerbissime.
militari che strada facendo sono sorpresi da malattia. c. carrà, 444:
mentre attendeva al suo lavoro fu sorpreso da un inesorabile malore e dopo alcuni giorni
475: si è sorpresi in aperta campagna da un terribile uragano. piovene, 14-83
osservato, occupare in guisa e sorprendere da questo nome di scienza cavalleresca che,
. super (v. sor2) e da prendere (v.); per i
nangasachi, né ora del desiderato anche da mio padre... se l'avervi
2. stupore intenso, sbalordimento. da persona vivente, confesso clvio sono colpevole.
uomini se osa ella talvolta ispiame suo essere da lontano. 3. impulso irresistibile
ed improperi. = nome d'azione da sorprendere. sorprésa, sf
, 5-149: dobbiamo aspettarci una sorpresa da un momento all'altro dai sabotatori; qui
assodare. 2. arrivo senza preavviso da una persona, anche con intenzioni ostili
in muratori, cxiv-44-371]: nel venire da parigi a londra siamo passati per liancour
sempre a innamorarsi di tipetti stile adriana: da cui scenate di gelosia, inseguimenti,
e l'altra, ai turbamenti repentini cagionati da uno sguardo, alle sorprese della sensualità
improvviso; stupore, meraviglia così viva da non credere ai propri sensi. f
risplendere il sole più chiaro che mai. da ponte, 215: io era sul
alcune altre visite, quando entrar vidi da me, con mia somma sorpresa, i
. -usato per una funzione diversa da quella apparente (un mobile).
rimasi abbattuto allor che disciolsi il piè da quel suolo in cui spira l'empireo
sorpresa repentina, / grida carlotta alzò da spiritata. svevo, 3-606: non
una sorpresa un piccolo omaggio per lei da parte della cittadinanza di ginevra ».
, per lavorare seriamente, essere assicurati da qualsiasi sorpresa di carattere finanziario.
6. gastron. tipo di pasta da brodo simile al cappelletto ma priva di
iv-vn-4: non del alla pasta da brodo... le sorprese sono dette
primiera prende il nome dalle carte da gioco. dirizzare intendo ne'quali
modo na loro natura vive ancora. da contenere un ripieno nel proprio interno (una
proprio interno (una vi4. colpito da una malattia, da un sintomo morboso
vi4. colpito da una malattia, da un sintomo morboso vanda).
6 uova groschiabrera, 1-ii-290: sorpreso da silenzio eterno, / or giace
il liquido scuotendo l'uovo e soffiando da una parte finché sia ben vuoto.
ciascuna con la sua metà, in modo da riavere le patate intere.
la sorpresina. = deriv. da sorprendere attraverso il pari. pass, sorpreso
.. si pervaso di colpo da un sentimento, da una passione,
pervaso di colpo da un sentimento, da una passione, da una sensazione improvvisa
un sentimento, da una passione, da una sensazione improvvisa e spontanea, da
da una sensazione improvvisa e spontanea, da un'idea. guinizelli,
donne, e li sacri uffici, appena da me uditi non che intesi, passare
'l tira. marini, 159: sorpreso da timore di esser colto co 'l furto
... si sentì sorpresa come da uno stordimento. emanuelli, 1-86: avevano
, 1-86: avevano riso perché sorpresi da un velo di vergogna. -in
lieve un tal delitto, / ch'io da sì nuova atrocità sorpreso / non debba
uomini, ne'cui tempi avvengono, quasi da ignoranza sopresi, più forte si maravigliano
le sorprese piazze. -reso insicuro da incursioni e agguati di predoni (un
colto senza che se lo attendesse e circondato da ogni parte; chiuso fra persone ostili
m. villani, iii-3-9: abbandonato da vari regnicoli e già sopreso dalpavenimento de
, iii-3-305: io, cervo sorpreso da i villani / cadrò sgozzato in questi
di venere, ma di antiope sorpresa da giove che si è mutato in satiro,
pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 413: co- muto
? bellori, i-218: agitato miseramente da affanno e da cordoglio, scorrendo il
i-218: agitato miseramente da affanno e da cordoglio, scorrendo il lido al più
, si abbandonò, e, sorpreso da febbre maligna, morì in pochi giorni.
che 1 quattro monaci uccisori, sorpresi da uno schifosissimo morbo di lebbra, si
. 5. preso alla sprovvista da un evento, da un fenomeno naturale
. preso alla sprovvista da un evento, da un fenomeno naturale o atmosferico.
brusoni, 146: sorpresi i prencipi da questo avviso, conobbero quanto fosse stata
, 1-27: resto in un tratto soppreso da questo modo di favellare fiorindo. g
a elencargli i vari piatti: quelli scelti da me, e quelli da malnate.
: quelli scelti da me, e quelli da malnate. cassola, 2-187: rimase
8. ant. parzialmente velato o offuscato da vapori. dante, purg.,
sovra 'l suol -obnubilato in modo da non vedere distintamente (l'occhio)
abbacinati: che significa lo 'ntellecto offuscato da ignoranzia e da cupidità di cose mortali
significa lo 'ntellecto offuscato da ignoranzia e da cupidità di cose mortali. preso in
li altri. = deriv. da sorquidanza, per sorcoitanza. sèrra
2-i-14: baccio mio nipote, tornando da vaglia con un po'di sorra e del
dal lat. tardo subradlre, comp. da super (v. sor2) e radere
dal pref. lat. sub-'sotto'e da rancare2 (v.).
. sere singolarmente sospettata in quanto è sorretta da molti a. f. doni
dal pref. lat. sub-'sotto'e da orecchiare (v.).
/ il latice, i viticci, da che l'uomo / li difende, li
una volta, e sull'istante si levano da noi anche gli affanni. -sostenere
: quelle parti [del corpo] che da per se stesse si sorreggono e si
dal pref. lat. sub-'sotto'e da reggere (v.), sul modello
sorreggere. = nome d'azione da sorreggere. sorreggitóre, agg.
salvo. = nome d'agente da sorreggere. sorrenaménto, sm.
locali. = nome d'azione da sorrenare. sorrenare, tr.
dal pref. lat. sub-'sotto'e da [arrenare (v.).
. insabbiato. grandi, 177: da tale rialzamento appunto è rimasto questo mulino
. dal gr. suepevrìvog, che è da sùqqevtov. sorrepire e
è dal lat. saburrarìus, deriv. da saburra 'zavorra'. sorrèsso (
di un commerciante pisano, 201: meo da la castellino da enpuli mi dè dare
, 201: meo da la castellino da enpuli mi dè dare libbre xiiii per legati
voce di area pis., deriv. da resoresso per resurressi (v.),
= voce di area pisi, deriv. da sorreggere. sorrètto (part.
.: sostenuto, nel camminare, da una persona a cui si appoggia.
una mano, la mia bice cammina da sé sola per tutte le stanze e fa
nostra bandiera... sventoli sorretta da mani pure, nella sfera dell'idea.
nera, tratto fuori dalla chiesa, sorretto da un chierico pallido. 2
3. guidato, ispirato nell'agire da un sentimento, da una facoltà,
, ispirato nell'agire da un sentimento, da una facoltà, da un impulso.
un sentimento, da una facoltà, da un impulso. tommaseo [s.
maggiorazione di lire diecimila alle pensioni sorrette da non meno di 781 contributi settimanali obbligatori.
i veste di salvatori qualche impresa florida da associare ad imprese guaste, o per
imprese guaste, o per accaparrare 'pacchetti'da cedere a chi non può perdere,
imprese sorrette. 5. portato da una struttura architettonica o da un sostegno
5. portato da una struttura architettonica o da un sostegno; che poggia su una
eressero l'una a canto all'altra sorrette da cento venti archi. e. cecchi
.. ricadevano sopra una veranda sorretta da pali. sbarbaro, 1-68: pure,
via montaldo non è brutta. sorretta da muraglioni, corre lungo la valle del bisa-
gno. -tenuto sospeso, trattenuto da un filo. gozzano, ii-512:
ii-512: curiose crisalidi sorrette / alla vita da un filo e non appese. fenoglio
grigiastra sopra la calza di lana nera sorretta da un cordino. -manovrato dall'alto
suo merito. = nome d'agente da sorreggere, attraverso il part. pass,
dai capelli giallo uovo, in abito da sera, distesi all'ombra di un grande
ricordasse: l'ariosto la guardava fin da giovane con indifferenza sorridente.
-che appare sereno, non turbato da eventi spiacevoli (un periodo di tempo
bellezza intatta, sorridente, fiorita, da cui traspare, come la luce in un
progetto sorridente nella fantasia, un problema da squadernare in discussione, ah, che vita
gloria assai maggiore / fra i prìncipi da l'alta empirea chiostra, / né più
della sua incapacità sorridevano bonarie non esigendo da lei che mansioni lievi e girellone.
seconda', l'ombra dell'alfieri, evocata da lui con la dedicatoria, gli apparisse
nel sonno. era già stata avvertita da tiresia profeta che il tipografo radeva dal volumetto
sdegnando, si turbano. questo non è da dir 'sorridere', anzi è 'ghignare'
è 'ghignare'; e procede non da letizia, ma da malizia d'animo.
; e procede non da letizia, ma da malizia d'animo. e. cecchi
un dì guido vedea, / uscir da quei levati occhi una stella, / e
quei levati occhi una stella, / e da i labbri, che a pena ellamovea,
ebbe risposto. pavese, io7: sorride da sola il sorriso più ambiguo camminando per
il pezzente ». « lo scappato da casa ». la voce d'elena sorrideva
e poetante che non fu mai sorriso da un raggio di ispirazione.
. = agg. verb. da sorridere. sorridiménto, sm.
falcone. = nome d'azione da sorridere. sorriditóre, agg.
maria. = nome d'agente da sorridere. sorrìnchio, v.
gonfiando ambe le gote, si lascia fuggir da un lato delle labbra un sorrisétto di
, 3-i-31: fece un sorrisino, da uomo che la sa lunga. arpino,
/ dall'olimpo in italia: e da voi solo, / né dar premio potete
potete altro più bello, / sol da voi chiederem, grazie, un sorriso.
/ sorriso che la sazia, / e da noi lentamente s'allontana.
che mi stomacavano. = deriv. da sorridere, sul modello di riso2 (v
due lingue / parolette sorrise, / spesso da baci e da sospiri uccise. guerrazzi
parolette sorrise, / spesso da baci e da sospiri uccise. guerrazzi, 9-i-155:
trionfante dal grande albergo sorrisa e inchinata da tutti. -figur. favorito dal
venosta fu una natura privilegiata, sorrisa da quasi continua alta fortuna. pirandello,
pace e dall'amore. -benedetto da dio o dal cielo per le bellezze naturali
: una terra sorrisa dal cielo / vagheggiata da lui senza velo, / odorosa di
, vi-329: per un pratel sorriso / da mattutini rai, / leggiadramente snella andar
primo invito / de l'aure molli da 'l mattin sorrise / per le campagne errar
fondo una cerchia nivale / di montagne sorrisa da 'l sole. -per estens.
= lat. subrodere, comp. da sub 'sotto'e rodere (v. rodere
super-, con valore intens., e da rognone, n. 2 (
. super (v. sor2) e da saltare (v.).
sorsa col naso. = denom. da sorso1. sorsata, sf.
vi s'attaccò avidamente, tirando delle sorsate da vitellino. pea, 7-533: bevevi
di vino. = deriv. da sorso1. sorseggiaménto, sm.
testo. = nome d'azione da sorseggiare. sorseggiare (ant.
l'acqua dolce a bocca / a bocca da un leone di basalto. pirandello,
per i sensi o per lo spirito da una particolare sensazione o condizione o attività
foscolo, xv-308: sto qui assediato da libri militari... ed io
. papini, iv-1120: ci dev'essere da tempo, fra noi, qualcuno che
due occhi. = denom. da sorso1, col suff. frequent
di una forma dial. lionese sorcer, da confrontare con il fr. ant.
al mod. soucié, deriv. da souci 'fiorrancio, calendola', a sua volta
ammogliato. = denom. da sorsèllo. sorsellinare, tr. letter
sorsellinando. = denom. da sorsellino, dimin. di sorsèllo.
, i-307: avanti che gliene porgesse [da bere], ne gustò anch'ella
, 1-222: ne assaggia un sorsettino da ciascheduna. per la mia gola
un picciol sorso. s. bernardino da siena, 604: cominciamo a bere uno
datemi un satrapa che sia infarinato superficialmente da filosofo, ch'abbia un sorso di quella
di pace. -inezia, cosa da nulla. schiatta pallavillani, 1-73-15:
fa l'uomo impaziente ad aspettare, ha da bere a sorso a sorso un poco
avvelenato di notte con una torcia a vento da chi, andandogli innanzi, facea
116: non è... da stupirsi se il guardiano si dilettasse nel vedersi
'a sorsi a sorsi'; di morte preceduta da lunghi patimenti. 'sono due giorni ch'
/ che in due o tre sorsi da color succhiasse / ogni scienza, ogni arte
un solo solo sorsino. = da un lat. volg. * sorsum,
lat. sursum, sursus, comp. da sub 'sotto'e dall'aw. versum
fuggiti dal nostro cittadino, come luoghi da disertar le facoltà e le famiglie, ma
famiglie, ma eziandio abbominati come scuole da insegnare ogni sorta di vizio. vico,
egli ha della verità, con errore da non troppo perdonarglisi, né in questa sorta
1-346: questi fu un profeta percosso da una cotal sorta di sventura, coma
secondo le facoltà loro, senza ricevere da loro alcuna sorta di dote, alle
johnny si voltò a esaminare la terra da superare, con una sorta di disperazione:
questa sorta. leopardi, i-102: da un delitto di questa sorta si può sempre
ri di sorta. -di sorta da, che-, tale che (e introduce
, non è però di sorta / da non se n'avvedere, il parlar fuori
sendo ora venuto quaggiù, non ho punto da temere s'io debbo comparire dinnanzi a
e così bella e così santa, deve da ognuno essere seguita ed abbracciata, e
d'alcuna sorta d'uomini ed è facile da fare. pigafetta, 4-167: in
poemi. muratori, 8-i-137: principiando da questo ultimo, dico avvenire fra i letterati
d'altri usi della vita civile. da ponte, 124: rimandarono quasi tutti la
quella sorta di. musica non era da loro e che non volevan cantarla. giordani
maggiore, toccò parma. s. bernardino da siena, 2-ii-1005: o tu de
di età e stagioni. = da un lat. volg. * sorta,
per malvagia sorte, / gli occhi suoi da mercé? lorenzo de medici, i-87
perché gli uomini qualche volta sono mossi da uno proprio e naturale desiderio, qualche
poliziano, i-532: e'mi convien da spesso partire, / poi che mia
amavano 1 giochi di sorte, si ritraevano da un canto col tresette in tavola.
lorenzo de'medici, 10-ii-583: come serpe da rota oppressa a sorte / muove.
però confessa avere in buona parte tratta da te. b. davanzati, i-397:
miglia. forteguerri, 4-15: camminato da due giorni interi, / a sorte
provocato. -forse. francesco da barberino, iii-416: poi che fia del
sorte degli altri che sono forse liberi da questo affetto. segneri, ii-8: dovreste
vii- 163: se fossimo malignati da chi non ci conosce, saremo certamente
, saremo certamente amati sempre e compianti da coloro che hanno diviso con noi le
a una persona legata a un'altra da vincoli affettivi. b. tasso
della pittura, alla quale egli era favorito da sì felice sorte che ben averebbe potuto
serbi l'itale glorie, uniche forse / da che le mal vietate alpi e l'
le infermitate il numero osservare, / da terzane o quartane travagliati? /.
/ vedete adunque se la nostra sorte / da l'ordine del numero depende / e
: in presenzia del mio caro orlando / da questo ladro mi sarà rapita [la
medici, 90: non è viltà né da viltà procede / s'alcun per evitar
pensier dibatto l'ali / a preveder da sì bel ciel la sorte / degli
-magnifiche sorti e progressive-, espressione usata da t mamiani nella dedica all'edizione dei
ottimistica del mondo, e ripresa ironicamente da g. leopardi nella 'ginestra'del 1836.
altri italiani a noi, ma trova difficoltà da par5- 169: mentre così in una
dal quale dipendono. ordine di buonaparte veniva da desenzano. calvino, 7-80: le
: e se quest'è, / né da lui né da me più si desia.
quest'è, / né da lui né da me più si desia. denina,
lettere e di tutte le belle arti dipende da d'ogne altra sorte. quello dello
quelle contrade dove le sorti sociali erano scadute da verga, 7-906: raggiunsero una
proprio destino. e non -seguito da una prop. dichiarativa. pensavano a
porti / a trucidar que'barbari, da cui / chi riman vinto ri
uomini non eletti, ma estratti a sorte da qua scondo ». malatesta
ra è così bella che, veduta da vicino, siccome, non ha molto,
tecnica per prevedere il futuro o decidere sul da donzelle da spietata morte. ammirato,
il futuro o decidere sul da donzelle da spietata morte. ammirato, 1-i-102: nel
tavolette, fuscelli, frecce, carte da gioco, ecc.) usati dagli antichi
sorte che pensava ch'ognora gli fosse da le braccia rapita. aretino, 20-66:
tale ingegno, / attitudin di sorte / da restarne in duo tiri addottorata.
: questa sorte di pietra è dolce da lavorare, e se n'è fatte delle
(con valore aggett.): costituito da tipi diversi e mescolati (una merce
bembo, io-ix-37: compratemi due moccadori da candele della sorte di quelli che io
ti pensi. dalla croce, iii-54: da qui nasce che della scabie una sorte
e seconda sorte degli atti, così da lui distinti, lo spirito può farli senza
convincermi che tutte le famiglie umane vengono da un solo ceppo. -forma
erano mal trattati da'giudici ordinari o da altri superiori trovassero rigorosa giustizia, senza
tessute di ramoscelli d'alberi. costantino da loro, lxii-2-ii-37: vi è anche una
birra d'orzo, che molto si stima da questi popoli, eppure da noi si
molto si stima da questi popoli, eppure da noi si nomina acqua putrida. pananti
sta posta in aver l'ingegno risoluto da saper far una mescolanza di costumi di tutte
le navi così vicine come lontane, ravviluppate da fumo, da tizzoni, da rottami
come lontane, ravviluppate da fumo, da tizzoni, da rottami d'ogni sorte,
ravviluppate da fumo, da tizzoni, da rottami d'ogni sorte, non si vedevano
pure i giuochi di simil sorte sono da schifare, ma 1 comandamenti ancora che
: classe sociale, ceto. antonio da ferrara, 24: io dico ben pazzia
cosa per donazione o per testamento da diverse sorti di publici peccatori, da sacrileghi
testamento da diverse sorti di publici peccatori, da sacrileghi, da chi restava in discordia
di publici peccatori, da sacrileghi, da chi restava in discordia col proprio fratello,
meretrici ed altre tali persone. gioacchino da s. anatolia, lxii- 2-i-161:
15. specie di animali. ca'da mosto, 236: uccelli in queste parti
bocca armata degli acuti denti, / da l'altra affatto inerme e quasi ignuda.
fussino tra li tiberiensi scesono subitamente giù da lui. et egli, ricevuto che
... doverieno, essendo veritieri e da bene, di lor propria mano descrivere
4-ii-311: in tali mischie vi hanno da essere genti di ogni sorte. manzoni,
allegrezza e perpetua letizia averanno zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
rustico, campo. guido da pisa, 1-99: iddio comandò a moisè
siena... et abbiasi per sorte da x porci in su; e castrati
castrati, capre, becchi o vero caprabecchi da x in su. -gran quantità
100 scudi d'oro, che prese da un ebreo, dal quale viene ogni dì
. galiani, 3-293: non s'ha da chiamar 'guadagno'l'apparente ed ideale accrescimento
tu in cosa alcuna? s. carlo da sezze, iii-509: era usanza nella
per lo più rischioso, per liberarsi da una situazione difficile o per ottenere la vittoria
guicciardini, i-129: 1 magistrati approvati da molti, hanno, secondo l'antica
-rimettere alla sorte, far decidere da un sorteggio. ammirato, 222:
discordie, fu in processo di tempo da prudenti cittadini in quanto al modo del
di legno per sorteggiare', deriv. da serère 'allineare, disporre [le tavolette per
sorteggiabili. = agg. verb. da sorteggiare. sorteggiare, tr
massimo volgar., i-43: quando è da cercare di sapere alcuna cosa o nelle
animali o nel budellame sacrificando, è da sorteggiare con solenne costume. =
solenne costume. = denom. da sorte, col suff. frequent
, ii-n-49: fra pochi giorni ci sarà da vero il sorteggio: nove professori devono
sventura ». = deverb. da sorteggiare. sonerìa1, sf.
ai fabbri e magnani fabbricare i chiodi da calesso, carri e carrozze, di qualsivoglia
e passaperla. = deriv. da sorte. sonerìa2, sf.
per malie. = deriv. da sorte, con probabile accostamento al fr.
(nel 1170), deriv. da sorcer, che è dal lat. mediev
.. altri sortieri, i quali da qualche parte de le membra credono che
della campana. = deriv. da sorte, n. 18.
indivini e sortilegi. cesariano, 1-156: da questa vanitate sono facti piromanti chi dal
... altri sortieri, i quali da qualche parte de le membra credono che
altri sortilegi, con nome commune così nominati da la sorte. l. adimari,
dotta, lat. sortilègus, comp. da sors sortis (v. sorte) e
nella bottega? -abbiamo un passabile sortiménto da servire anche uno sposalizio. maironi da
da servire anche uno sposalizio. maironi da ponte, 1-iii-96: altrettanti artigiani sono
di cicisbei. = deriv. da assortimento (v.), per aferesi
di felicità. = nome d'azione da sortire2. sortino, sm.
sortino. = deriv. da erronea lettura del lat. furtivus, propr
, intr. (sórto). uscire da un luogo, da un nascondiglio,
sórto). uscire da un luogo, da un nascondiglio, da una città o
un luogo, da un nascondiglio, da una città o dalla propria casa.
sortiranno sì presto. -andare via da uno stato, da una regione.
-andare via da uno stato, da una regione. g. b.
sortire dalla malinconica pianura lombarda. -allontanarsi da un luogo (un veicolo).
meglio i posti, niuno forte, fatto da agricola, esser mai stato abbandonato né
'sortire in campagna'. -ritirarsi da una città. siri, iv-2-322:
che sortono. -essere tratto fuori da una macchina, da uno stampo,
-essere tratto fuori da una macchina, da uno stampo, da un contenitore.
una macchina, da uno stampo, da un contenitore. casti, xxiii-510:
quantità e il valore delle gemme che da tanti secoli vanno a seppellirsi nel serraglio
: sono una specie di spuma come quella da cui venere sortì dal mare.
si precisava, sortiva a poco a poco da una nebbia che l'aveva conservata con
essere costruito. garibaldi, 3-93: da quel momento le barricate sortivan da terra
3-93: da quel momento le barricate sortivan da terra come per incanto.
-tr. con valore causativo: fare sporgere da un indumento. silone, 5-82:
occorre ad uno che si cava sangue da un piede, che, sebbene esso sorta
fatta la ferita, viene poi il sangue da più alta parte a riempire il loco
facile che il sangue ne sortisca. maironi da ponte, i-iii- 16: ho
deduzione come la tela del ragno che sorte da lui. -fuoruscire, riversarsi fuori
la parte superiore di essere così declive da portare la materia, che sorte nel sito
: povere bottegucce e casupole tutte attorno da cui sortivano, insieme con deboli luci e
per simil. venire al mondo, nascere da una fami- glia. goldoni,