. non bassar tuo onore. dante da maiano, xii-1-232: né 'l mio laudar
, ch'a voi possa essere vergogna da bassarlo con biasimo di vostre parole.
abbassare il tono della voce. bartolomeo da s. c., 3-3-8: dal
occhi e delle ciglia chinate o levate, da tristizia, da allegrezza, da risa
ciglia chinate o levate, da tristizia, da allegrezza, da risa, da tacere
, da tristizia, da allegrezza, da risa, da tacere, da contendere,
, da allegrezza, da risa, da tacere, da contendere, da alzare e
, da risa, da tacere, da contendere, da alzare e da bassare
risa, da tacere, da contendere, da alzare e da bassare boce, e
tacere, da contendere, da alzare e da bassare boce, e da altre simiglianti
alzare e da bassare boce, e da altre simiglianti cose leggermente giudicheremo quello ch'
sannazaro, 4-79: si bassò in terra da capo a coglierli [i fiori caduti
dello stato. = deriv. da basso: cfr. lat. mediev.
, lat. scient. bassaricyon, composto da bassaris (dal gr. paoadcpa 4
. dal gr. paaoapixó? (da pdaoaptt; 4 menade, baccante ',
menade, baccante ', deriv. da paoodpa 4 volpe '); cfr.
; 4 menadi, baccanti '(da @aaoàpa 4 volpe '). bassarisco
lat. scient. bassariscus, deriv. da bassaris (dal gr. paoodpa 4
bassate palustri. = deriv. da bassare. bassato (part.
si chiamava ridotto. = deriv. da basso: perché si distribuivano a ciascun
, della toga. = deriv. da basso: perché la pelle è assai sottile
molti bassétta. = deriv. da basso. bassétto1, agg.
leonardo, 1-98: la terra levata da li alti corsi de'fiumi si scarica nell'
coloro che son degni di vederlo, quando da questa terrestre bassezza partendo se ne vola
volte veramente tali volte di fiumi danno da maravigliare assai, parendo che corrino all'
colui, che ci visitò, venendo da alto alla nostra bassezza. maestro alberto
fazio, i-n-87: la cagion perché da tanto onore / caduta siete in cotanta
vizio ed al peccato. s. bernardino da siena, 184: quanti so'stati
degna per la tua bassezza di non da più colto, ma da più fortunato
bassezza di non da più colto, ma da più fortunato pastore ch'io non sono
che non si potevano a pena difendere da una piccola legione romana che era in
, dalla bassezza a l'altezza, da l'altezza alla bassezza, da le oscuritadi
altezza, da l'altezza alla bassezza, da le oscuritadi al splendore, dal splendor
i-454: elogi... provenienti da un uomo pronto a lodar quello o
timore della bassezza m'ha rattenuto alle volte da quelle colpe, che sono rispettate ne'
bassezze; cose tutte che non nascono da istantanee passioni, ma da vecchie abitudini
che non nascono da istantanee passioni, ma da vecchie abitudini. leopardi, 987:
classe nella quale si ficcano, burlati da quella dalla quale vorrebbero uscire, siano
bassezza di prezzo. = deriv. da basso1. bassina, sf.
suolo, dal piano, dalla base, da un dato limite. - anche con
difficile, il condurre l'artiglierie grosse da battere la muraglia. cellini, 1-114
, purg., 5-90: io fui da montefeltro, io son bonconte: /
vergognosa, / con gli occhi bassi, da ciascun mirata, / in guisa tal
divenuto, col viso vive basso e da pensieri tormentato, e ogni allegrezza l'
atterrato e confuso quello sguardo, presa da un misto sentimento di conforto, di
. tasso, 1-7: e quanto è da le stelle al basso inferno, /
che nascesse a dio fu sacro / da lei nel voto: ed egli accolse i
, di grazia che non fusse qui da presso e vi sentisse. tasso, 2-80
numeri: numero basso, carta (da gioco) bassa; modico (conveniente
gli egizi. vico, 413: da tutto lo che esce questo gran corollario:
potente conquistatrice, non avrà più nulla da conquistare, allora o si tornerà alla
ancor più risentitamente, atteso gl'influssi evangelici da cui era informata la cavalleria dei bassi
paura. cornaro, 59: egli poi da queste basse e vili ascende alle alte
gli disse veruna cosa, ma guardatolo da capo a piè, si volse a dir
cosa veramente, o generosissimo cavalliero, da basso, bruto e sporco ingegno d'
voler di chi sarà sì basso / da deludere i miseri, e sì crudo /
deludere i miseri, e sì crudo / da perseguirli. idem, iv-333: io
perseguirli. idem, iv-333: io da un animo basso e crudele, non
troppo rigida... né fatta odiosa da basso affetto di vanità offesa e d'
badava più. carducci, 493: qual da gli aridi scogli erma su 'l mare
amo, terrassi forse a vile d'esser da così bassa persona amata. firenzuola,
ne ingegnerebbe. tasso, 5-37: da i più sublimi / ad ubbidire imparino
veramente dotti e veramente preti, benché promossi da bassa condizione, non può essere che
conc., i-188: io auguro bene da questo pel progresso della civilizzazione, della
i-346: a lucia, perché veniva da una famiglia benestante caduta in bassa fortuna
dire mattina e sera per suo marito da quando aveva scoperto certe sue familiarità con
lo scorpione. di giacomo, ii-590: da questa catena sono avvinti tutti i giovanottini
altra volta de più alta materia essere da me refrigerato. sannazaro, 12-215: basse
di piene e d'alte lettere, è da porne alcuna di basse e sottili;
chi sa di barca menare (come da noi in modo basso si dice).
basse... -sempre parole alte ho da dire? -m'intendo parole proprie,
.. con l'animo già spezzato da un'angoscia mortale, il colpo basso mi
uso avverb. s. bernardino da siena, 828: dice che avevano le
basso basso giva, / né mai spiccava da terra le piante. vasari, iii-220
, che sono come dire infami: da questi si monta al pescatore, poi si
che non sembra latina, e pare da attribuire a un prestito osco; si
gir dell'acque al basso. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
le diligenze non fummo gran fatto discosto da que'bassi, e passando quella punta
napoli), ove l'ingresso fa anche da finestra: segno di povertà e di
aveva per pavimento del terriccio battuto e da anni le pareti non erano state imbiancate.
giacomo, i-474: i bollettini si leggevano da gente commossa e paurosa or qua or
senza finestre, col vasto letto che da solo deve accogliere tutta la famiglia.
avverb. a basso (abbasso), da basso, in basso: in giù
parte inferiore, al piano inferiore, da sotto. bartolomeo da s. c
inferiore, da sotto. bartolomeo da s. c., 4-2-9: in
lo modo. boccaccio, iii-8-86: da alto / e ancora da basso eran sentite
, iii-8-86: da alto / e ancora da basso eran sentite / parimente e vedute
2-29: 'l terzo giorno, scesi giù da basso, / in una loggia arrivon
veniva verso la sua casa, scese da basso e dietro si condusse la figliuola
scipione e pur medesimamente lo chiamava stando da basso. guicciardini, i-365: benché fus-
benché fus- sino offesi dalle artiglierie piantate da basso, non però gli abbandonavano i
5-146: concerto allor di musici concenti / da basso incominciò, d'alto e da
da basso incominciò, d'alto e da lato, / e concordi s'udir
s'udir vari istromenti, / qual da man, qual da gamba e qual
istromenti, / qual da man, qual da gamba e qual da fiato. f
man, qual da gamba e qual da fiato. f. negri, 96:
, 3-326: la cornice dell'ordine da basso non rappresenta ella esteriormente il palco
il palco che dentro divide il piano da basso da quel di sopra? pindemonte
che dentro divide il piano da basso da quel di sopra? pindemonte, 316
vorticose. idem, 701: tomai da basso che aveva gli occhi rossi e la
gli occhi rossi e la mente allucinata da strani fantasmi. moretti, 84: or
. buzzati, 1-116: ero andato da basso per vedere la pulizia dei cannoni
più piace, per quel che voi vedrete da basso. sassetti, 112: però
, 112: però che, come da basso si mostrerà, il traffico di toscana
. garzoni, 3-5: e più da basso soggiunge plinio che in altri luoghi nascono
in alto: -anche al figur.: da una condizione d'inferiorità (cfr.
485: cadendo [i gravi] da alto a basso, vengono a perpendicolo sopra
« frontino ». -le parti da basso: gli organi genitali. firenzuola
quale egli avendosi messa dalle parti da basso riusciva appunto nella memoria, saltar su
basso. casti, 22-144: fanno da bassi, e con i lor vocioni /
iii-1-52: ora nel basso fondo le navi da guerra, che devono spalleggiare lo sbarco
non possono tanto inoltrarsi verso terra, da impor silenzio alle batterie. d'annunzio
molo sostava a veder rientrare le barche da carico o manovrare la draga che faceva
del mare, lungo una particolare rotta da seguire, che può rivelarsi pericolosa.
di fiocco. = comp. da cavo3 e buono (v.).
via con lei. = deriv. da cavolo. cavolàio, sm.
marin. cordame. = deriv. da cavo3. cavoiata, sf.
abbondante mangiata di cavoli. cenne da la chitarra, vi-n-188 (8-8):
come un cavolfiore. = comp. da cavolo e fiore (v.).
2. locuz. essere terra da cavolini, andare a terra cavolini:
il porco, esso sarebbe oramai terra da cavolini; e ancora, a dispetto
costituiscono un ortaggio ricercato). -cavolo da foglie: a foglie lunghe e grandi non
a un fascetto di ramoscelli, terminati da bottoni a fiori che costituiscono la parte
bietole, lapponi, e ogni erba da camangiare, la mattina si trovarono tutte colle
distese azzurrastre di cavoli, che viste da lontano sembrano un altro lago. una pre
manca il cavolo o la foglia della zucca da colare il lattime. marino, i-199
2. figur. persona goffa e da poco. -testa, torso di cavolo
3. popol.: a indicare cosa da nulla, il nessun valore, la
! se gli austriaci adoperano l'obice da 105 da montagna, potranno colpire il
se gli austriaci adoperano l'obice da 105 da montagna, potranno colpire il bel mezzo
, 4-156: suo figlio mi lascia da canto come una pezza, lei mi insulta
lat. tardo cavo -onis, deriv. da cavus * cavo '. cavopiano
con diligenzia guardare. = comp. da cavo2 e strada (v.).
panzini, iv-122: 'cavurrino', modesto sigaro da un soldo al tempo del gran ministro
biglietti di banca, per lo più da una lira, da due, che chiamavano
per lo più da una lira, da due, che chiamavano cavurrini perché i
e cazzabagliori. = comp. da bagliore (v.).
presuntuoso. = 3 comp. da cazzo e bubbolo (v.).
, bordarne. — deriv. da cazzare. cazzare, tr. marin
comp. dall'imp. di cazzare e da scotta (v.).
= etimo incerto: forse comp. da gazza. cazzerèlla, sf.
il muggine. = deriv. da cazza. cazzétto, sm.
lo sdimenticassi. = deriv. da cazzo. cazzo, sm.
vuole. = etimo incerto: forse da riconnettere alla voce cazza (v.
cazzo matto? = comp. da cazzo e matto (v.).
iole a otto, trovassero un giorno da dire con lui, e finissero per cazzottarlo
. 2. tipo di tabacco da masticare assai duro, formato da foglie
tabacco da masticare assai duro, formato da foglie intrecciate imbevute di sostanze varie (
[cazzòla), sf. arnese costituito da una lama di ferro trapezoidale, del
che fu pure adoperata l'anno passato da messer ugo e non ha pelo che
: * cazzuola ', arnese da riporvi entro odori. 4. per
era bella; noi tutti eravamo vestiti da guerrieri, e si gettò confetti di gesso
6. figur. disus. cosa da nulla, chiacchiera vana. g.
muggine o un'anguilletta cecolina, perché da quelle grosse resterebbero strangolati. beltramelli,
). = ¦ deverb. da cecare. cecàggine, sf.
xiii-7 (290): quasi percossi da cecaggine d'occhi, non consideriamo in
peccati mortali e crediamo che solamente sieno da schifare que'peccati, i quali sono dannati
non tutta, aveva un'affezione venuta da abitudini scolastiche, e un'altra parte
essa ripetè. = deriv. da cieco. cecaròla, sf.
non trovi riposo, / tu se'da dio odiata / pel tuo viver vizioso.
, 39: tanto sono da maligna ambizione cecati, che molte vertù
= lat. caecatid -dnis, da caecare 'accecare '. cécca1,
magro. = deriv. da cecca1 'gazza '. cecchièro
, il tiro di precisione compiuto da tiratori scelti contro i passaggi obbligati del
nate dalle nuove necessità... da cecchino nacque cecchinàggio. cecchinare, intr
cecchinàggio. cecchinare, intr. sparare da un appostamento opportuno contro passaggi obbligati.
a freddo. = deriv. da cecchino1. cecchino1, sm.
sibila alta la fucilata. = da cecco [beppe], nome popolare dell'
tose. chi si dà un gran da fare senza combinar nulla. lippi
/ ed ella allor, che fa da ceccosuda, /... / gli
), rivestito di peli, alto da 30 a 70 cm, foglie brevemente picciolate
cm, foglie brevemente picciolate, composte da 7-15 foglioline ovali o allungate, seghettate
attorno. garzoni, 1-189: l'erbe da mangiare sono il frumento, la segalla
piacque e volle: / erbette forti da frittelle fame, / fave con ceci e
poi davvero a gittar da'lati, da mezzo, dal fondo vescichette e bolle d'
tori è chiamata il cece, e da esso cece vien creduto dal volgo che
. cippi, 3-65: gran gigante da cigoli, di quelli / che vanno
pratico del mondo, non è uomo da essere aggirato, né fatto far,
-cuocere i ceci senza ranno: darsi da fare senza ottenere nessun risultato.
quasi impossibile. -essere cece da far una cosa: esserne capace.
parte di mare, e questo so da chi è stato là; quell'imbroglio di
orzo apparecchiato per lei era stato mangiato da altri, se ne tornò a casa
dove nacque. redi, 16-i-288: da esso cece vien creduto dal volgo che i
e sozze bestie. -deriv. da cieco. cechità (ciechità),
, dico che la loro mossa viene da cinque abominevoli cagioni. la prima è
e non dello imbrattarsi. 5. caterina da siena, i-14: or non è
ricevere pensiero sanza modo. s. bernardino da siena, 891: tu hai in
10 intelletto. = deriv. da cieco. ceciarèllo (ceccrèllo)
= voce toscana, deriv. da cece. ceciato, agg.
, ceciati. = deriv. da cece. cecìdio, sm.
= voce dotta, comp. da cecidio e dal gr. cpuxóv * pianta
. = voce dotta, comp. da cecidio e dal suffisso -geno (dal
. = voce dotta, comp. da cecidio e dal gr. xóyo? 4
= voce dotta, comp. da cecidio e dal gr. c così chiamato quasi caecus, il perché da alcuni buoni vecchi creduto senz'occhi;
e per ispenderli così bene; da esser applicati, per i due terzi alla
. carducci, 1030: tu, da le mani del ladron sicario / tragedo uscendo
attenuar la gloria di miei meriti, che da questa medesima prendo argumento della grandezza ed
fo ben che accetto sia. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar
questa santa incarnazione. s. caterina da siena, i-50: adunque lèvati, fratello
tenebre, e condotto dove tu sei da uno uomo. machiavelli, 213:
): entrò in openione, essendo da la concupiscenza accecato, al padre di lei
enorme errore induce l'uomo, che da lui ingombrato si ritruova, questo concupiscibile
mente opra commise, / l'uom disposando da lei nato. monti, iii-264:
iv-401: io non sono sì matto da presumere di riordinare i mortali; ma
e spietata, restavano muti, come oppressi da una condanna di perpetua miseria. moravia
, lat. caecltas -àtis, deriv. da caecus * cieco cecolina e
potrebbe accadere. idem, 4-1-453: da un alto edificio dovendo saltare a basso
, 5-228: si vede in fatti da ognuno, che le cose di ceden-
mano / piegar l'erbe cedenti, e da le rive / sveller fioretti, per
come se quelle sommità fossero coperte tutte da una grande stoia, di quelle col pelo
poco cedente al nudo, il più da capuccino che di vedere immaginare un si possa
resta, subito dopo la cessione, liberato da ogni carico; nella seconda invece il
che per cedenza di terreno si piegano da quella parte dove egli cede. a
. tasso, 3-29: cedean cacciati da lo stuol cristiano / i pa- lestini
gridi / dietro le pianse e le parlò da lunge / la figlia di latona.
. 2. figur. desistere da un contrasto, da una lotta;
. figur. desistere da un contrasto, da una lotta; confessarsi vinto; arrendersi
il ragazzo malaticcio non staccava gli occhi da lei e non voleva cedere ai ripetuti inviti
dante, par., 33-56: da quinci innanzi il mio veder fu maggio
dote. d'annunzio, iv-1-336: da che ella aveva ceduto al desiderio di
veneziano, al quale si vantavano di appartenere da tempo immemorabile i conti di fratta;
, / la vita, i giorni corrosi da un'acqua / assidua, mentre sale
. ora lontani, / dunque, da noi? ma cedono nell'aria / come
corpi solidi all'esser rotti, dipendente da quel glutine, che tiene le parti attaccate
. bellini, 5-229: si vede da ognuno che le cose di cedentissime,
dieci braccia di panno, sei pezzuole da naso, due da collo e un paio
, sei pezzuole da naso, due da collo e un paio di stivali. carducci
ad una cognata per venire a fare da balia in casa della contessa.
scaltro, sia per cadere, tratto da queste arti, nella rete di
la merce gli era stata venduta franco trieste da gente che doveva pagarne il trasporto dalltnghilterra
ciante dell'isola, che ne aveva tante da permettersi il lusso di mischiarle ai
-cedere il passo, la strada: tirarsi da parte, farsi di lato, per
autorità); avvicendarsi; farsi sostituire da altri, ritirarsi. - anche al
nulla cedevole, dove troveremo noi luogo da collocare ed aprire la strada al cammino delle
delle proposte di miglioramenti gratuiti nei lavori da consegnare. cedevolézza, sf. l'
, n'aveva pietà e riverenza. da ultimo, conoscendo la propria cedevolezza,
; in parte le mura erano coperte da fitti rampicanti, l'erba cresceva sul
del suggello reale. = deriv. da cedere. cedobònis (cedo bonis)
felicità? = latinismo, comp. da cèdd 4 cedo 'e bona neutro
bonin- segna vostro di ducati ciento ebbi da voi in bologna, mi doveva fare
4-59: e che cedola / vuol ei da me? no, io non ho
lettera senese, v-201-87: e anche intendemo da te, per una tua cedola,
cucilla in diverse maniere; e ritornato da ivi a più dì a siena, mandò
iscritto, ad alcuni giudici deputati da esso collegio. d'annunzio, v-3-142:
a messere stefano comandamento che si partisse da roma. il vecchio lacerò la cedola
gli agrumi) chiuso verso il nord da un muro e coperto da assi su
il nord da un muro e coperto da assi su cui si possono stendere stuoie
della cedraia. = deriv. da cedro2. cedràngola, sf.
, della fortuna. = comp. da cedro1 e arancio (v.).
potrà farsi. = deriv. da cedro1. cedràrio. agg.
semidotta, lat. citràrius, deriv. da citrus 4 cedro *.
con acqua o seltz. folgore da san gimignano, vi-11-145 (12-7):
di cedro. = deriv. da cedro1. cedrato1 (part.
di arancia. = deriv. da cedro2. cedrèla, sf.
lat. scient. cedrela, deriv. da cedrus * cedro '.
. = voce dotta, deriv. da cedro2 coll'aggiunta del suff. chim
. = voce dotta, deriv. da cedrene coll'aggiunta del suff. chim
= voce dotta, comp. da cedro2 e cottura, sul modello di
la cedrina. = deriv. da cedro2, per il profumo delle foglie (
lat. cedrinus, agg. deriv. da cedrus (v. cedro1).
al cedrino. = deriv. da cedro2. cedrino3, sm.
ricci, 105: certe poche cose, da poveri come noi;...
giusto cedrati salvatichi. = deriv. da cedro2. cipresso.
umidità loro. soderini, iii-353: da questo gran cedro ancora scola l'acqua
; ancora in istria, dove son tenuti da gli abitatori per ginepri. domenichi [
o simile a quelli che, coperti da l'ombre degli alberi frondosi, dividono i
nasce l'uva dal sorbo ed adottato / da l'arancio purpureo è il cedro aurato
che se ne ricava. folgore da san gimignano, vi-n-139 (7-9):
= voce dotta, comp. da cedro1 e canfora (v.).
= voce dotta, comp. da cedro1 e dal sufi. chim. -olo
di cedro2 (v.), è da riconnettere a cedr [i]
cedr [i] olotto, da cetriolo (nella forma cedrinolo, cfr.
il sole nascente. = deriv. da cedro2, per il colore delle piume.
sm. ant. cedro. cenne da la chitarra, vi-n-183 (4-6):
chiamato cedronè. = deriv. da cedro2, sul modello del fr. citron
: gli antipasti de'conviti sono ordinati da essi [cuochi] per maestria,
luisa '. = deriv. da cedro2, per il profumo delle foglie.
cedui. = deriv. da ceduo. cèdula, v.
, una macchia, per farne legna da ardere o da costruzione e da lavoro
, per farne legna da ardere o da costruzione e da lavoro, anche un
farne legna da ardere o da costruzione e da lavoro, anche un albero che viene
bosco ceduo', formato per lo più da alberi d'alto fusto e di rapida crescita
. boccardo, 2-74: le legne da fuoco si prendono principalmente ne'boschi cedui
boccardo, 2-75: le legne da ardere provenienti da cedui di quindici anni,
: le legne da ardere provenienti da cedui di quindici anni, sono
inferiori in bontà a quelle tratte da alberi più attempati. = voce
dotta, lat. ceduus, deriv. da caedère * tagliare'. ceduta,
infinita luce. = deriv. da cedere. ceduto (part.
gr. xecpa- xaxyta, comp. da xecpaxf) * testa 'e dxyoc,
proprio della cefalalgia; che è accompagnato da cefalalgia. = voce dotta,
. xe- cpaxixó?, deriv. da xecpaxf) * testa '.
del fusto di alcune cactacee, da cui sorgono i fiori. =
esser visto, e malamente digesto da ciascuno che 'l provi. marino, 6-49
que'diletti /... chi tragga da tacque a cento a cento /
. piovene, 5-474: recinta da una muraglia innalzata dagli spa
innalzata dagli spa gnoli e da una siepe di papiri, la fonte ospita
xécpaxot; 'muggine '(da xecpaxr) * testa ', per la
interno e ha la corda dorsale estesa da un capo all'altro del corpo (
causa della presenza di un'alga diversa da quella che forma la consociazione del lichene
gr. xecpocxf) 'testa 'e da ematoma (v.).
gr. xstpaxf] * testa 'e da idroma (v.).
. = voce dotta, comp. da xecpaxv) * testa * e rachidiano,
) * testa * e rachidiano, da rachide (v.).
dal gr. xccpocxri * testa * e da torace (v.).
discendente più lento. = voce coniata da j. goodricke nel 1784. cefèo
subite figure. = deriv. da ceffo. ceffata, sf.
pulci, 24-48: e levossi turbato da sedere, / e dette al conte gano
soleva fare. = deriv. da ceffare. ceffaùtte, sm.
beltramelli, iii-561: aveva una faccia da ceffaùtte da guardarsi a stupore: o da
iii-561: aveva una faccia da ceffaùtte da guardarsi a stupore: o da dove
da ceffaùtte da guardarsi a stupore: o da dove discendeva nel pieno della notte quell'
co'piè, quando son morsi / o da pulci o da mosche o da
morsi / o da pulci o da mosche o da tafani. marco polo volgar
da pulci o da mosche o da tafani. marco polo volgar., 103
i sessant'anni, con un ceffo da guardarsene ogni fedel cristiano. c. gozzi
cavalli / [il pallido ladron] da lungi osserva o il calpestio de'piedi
, con un piglio e con certi ceffi da fare spavento e ribrezzo. nievo,
certi ceffi e certe pistole in mano da far paura. carducci, 332: duro
: con la morte serena fu allontanato da me l'amore. se fossi morto allora
cencio nero. = deriv. da ceffo. ceffuto, agg.
ben ceffuto. = deriv. da ceffo. cèfìdi, sm.
quelle dinanzi simili alle mani. questo animale da quel tempo in qua non è stato
, al celabro nuoce. s. bernardino da siena, 432: tali so'
: giove fece che il beuto vino da maumetto elevò l'anima sua inverso il celabro
oh che vitale odore! / sol da questo nel core / si rifanno gli spirti
, tenendo el capo umiliato. bartolomeo da s. c., 18-3-6: la
fuor mostro allegranza, / e dentro da lo core struggo e ploro. idem,
di rendere male per male. andrea da barberino, 2-156: quando veggio 11
. ariosto, sai., 5-3: da tutti gli altri amici, annibaie,
, annibaie, odo, / fuor che da te, che sei per pigliar moglie
che non per altra cagione si partiva da quel che prima aveva consentito, che per
, che per l'in- stanza fattagli da piero de'medici. guarini, 52:
vista; agire nascostamente. giacomo da lentini, ii-87: presente mi contava,
, / salvo il soggetto ch'è da lor finito. pulci, 4-22: prima
. alfieri, xiii-74: sol si cela da te; ma a lor non teme
= voce dotta, deriv. da celastro. celastro, sm.
, 2-123: il turco ha per armi da difesa giachi di maglia, giubbe imbottite
. = dallo spagn. celada, da celar * coprire, nascondere '(
. cat. celada (nel 1429) da cui (per la pronunzia aperta della
menalo alla città e dàllo al capitano da mia parte, e digli celatamente,
[la forza del vulcano] trae qualità da quelle / sotterranee miniere. giordani,
poi fra sett'anni la morte / da le fosse di mantova / rapirà. tu
peccato celato è mezzo perdonato. paolo da certaldo, 333: se vuo'parlare
se ne sarebbe uom nato. andrea da barberino, iii-335: ella lo prese per
443: ascolta novelle e ragioni / da bocche / celate nell'ombra, ai cantoni
celata: tenere nascosto. giacomo da lentini, ii-79: tanto lungiamente ho
perché lui si partì alla celata / da sua città cartagine chiamata. b.
aoperavano che io fossi condannato. andrea da barberino, iii-327: in celato gli mandava
= voce dotta, lat. caelàtùra, da caelare * scolpire '. celèbe
agg. degno d'essere celebrato, da celebrarsi. buonaccorso da montemagno, 1-151
celebrato, da celebrarsi. buonaccorso da montemagno, 1-151: che dirò io di
hanno per uffizio di presentar la materia da consagrarsi ai ministri immediati del celebrante.
v-1-764: -signor maestro, siete voi da messa? / -strissimo sì, son nuovo
, si po dir, era celebrata da nobili scrittori, ora dagli abitanti di quel
. vico, 324: gli uomini da questo primo punto di tutte le cose umane
della concezione della beata vergine maria è da dire... che avvegnaché la romana
parer suo un gioco non più fatto; da poi si eleggerà quello che parerà esser
quasi in sul celebrare. s. caterina da siena, i-224: non so in
, 2-3 (149): quivi da capo fece solennemente le sponsalizie celebrare,
iacopone, 58-35: quanno la prima messa da te fo celebrata, / venne una
che celebrano li divini ufici. andrea da barberino, iii-5: salvestro...
gerusalem. sannazaro, 5-90: trovati da dieci vaccari, che intorno al venerando
, 224: l'abate, circondato da tutti i padri con la cocolla,
si è la pura purissima terra, chiamata da alcuni terra vergine o primigenia, a
, qual è quella di utrecht, da un fisico medico, affettò farsi celebre
sepper meglio / e in più tragico stil da la toilette / ai loro amici declamar
, 16-viii-159: io voglio esserne da prima uno importunissimo sollecitatore, e poscia
e santi e in vita e in morte da nui meritano essere commendati. sarpi,
, acciò che più celebre e più prezioso da lui si parta. f.
napoli] dunque nacqui io, ove non da oscuro sangue, ma, se dirlo
insegne de'miei predecessori chiaramente dimostrano, da antichissima e generosa prosapia disceso, era
celeberrimo scrittore. alfieri, i-240: da questo celebre e colto scrittore [il parini
/ ber belo, e gli altri che da belo uscirono, / di fiori omollo
del porto, di molta considerazione, fu da lui, benché con difficoltà e
algarotti, 1-355: quell'autore, da cui ha principio l'epoca letteraria della
alla dignità ed a'progressi dell'arte da voi coltivata. leopardi, 931: la
abbia usato per caricatura, anzi che da senno, come risulterebbe da tutto il
anzi che da senno, come risulterebbe da tutto il contesto. nievo, 16:
longhezza noiosa nel racconto delle ragioni dedutte da sette cose naturali, per quali s'
dalla celebrità del numero settenario, e da altre congruità usate dalli principali scolastici per
raggiata; la bocca centrale è circondata da sezioni del corpo disposte a raggera in cui
e doglioso. = deriv. da celere. celeràto (part. pass
affligge di qualunque altro che avvenga celerato da ragione. cèlere, agg. (
ad operare celerissimo, l'avviso portatogli da esploratori segreti. de sanctis, lett
ai suoi, nella celere veggenza degli istinti da una lunga scuola ammaestrati, l'intimo
anteriormente, la guardia a cavallo istituita da romolo). nardi, 2-5:
marco. galileo, 871: le cose da me sin qui prodotte, ed in
, sì, che, per quanto da quella depende, tutti si moverebbero con egual
0 si succedono i colpi delle armi da fuoco automatiche). = voce dotta
, lat. celeritas -dtis, deriv. da celèr -iris 4 celere * (cfr
la città, inseguite dalle francesi tanto da presso, che uscivano d'una porta
rispondeva a gemiti / d'altri nidi, da un fólto ormai bruciato.
bruciato. = deriv. da celeste: termine adottato dal mustel (
le costellazioni della luna / frigida, da noi illuminato. bibbia volgar.,
stelle fisse? sarpi, i-363: fu da alcuni faceti detto che se li astrologò
notte, /... / non da le stigie grotte, / ma dal
/ ma dal balcon celeste, / non da l'abisso vien, ma vien dal
celesti celesti. bocchelli, i-121: da perdere aveva soltanto la sua proterva bellezza
gerusalemme celeste: il paradiso. giacomino da verona, v-428-5: ierusalem celeste questa
cantare, / ché sete empitati, da deo vocati, / a gloriare / a
724: io voglio indicare che e'venga da una celeste disposizione che abbi voluto così
, e però, lasciando il corpo da canto come cosa terrena, drizza la
., 45: non fia da altrui creduta e non fia intesa / la
amato ci fa beati. s. bernardino da siena, 36: e non so
idem, purg., 2-43: da poppa stava il celestial nocchiero. idem
quello, che io intendo mostrarvi. bianco da siena, 132: rinchiusa so''n
lisetta, la quale io amo, da dio in fuori, sopra ogni altra cosa
. nievo, 1-18: sicché dipartendosi da alcuna deliziosa scena di bellezza o d'
rispettabili discussioni e differenze che lo riguardavano da vicino, remo opponeva una serenità celestiale
olivi sembravano allora forme celestiali che affioravano da un deserto mare. 3
, degno del cielo. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
vitrea. = » deriv. da celeste. celestino1 (celestrino),
, però che volea fare una cioppa da barons. lo ritagliatore dice: « vuo'
* = voce dotta, deriv. da celeste (lat. tardo caelestinus,
celeste (lat. tardo caelestinus, da caelestis * celeste '). la forma
appartenente alla congregazione fondata verso il 1264 da pietro del morrone (il futuro papa
con iscusabile quolibeto il « malafede » da ciascuno che lo conosce! 2
celeste. celète, sm. cavallo da corsa (presso i greci).
) to <; * cavallo da corsa '.
'burla, scherzo '. viene da una giovane commediante, la quale era
è pentito, e m'ha fatto dire da molti ch'egli è dolentissimo d'aver
accademici mie'cari, elle son cose da fare impazzare, e non fo celia.
voce usatissima in firenze; e viene da una giovane commediante per nome celia,
medie. malattia intestinale infantile, caratterizzata da gravi disturbi intestinali, da insufficienza digestiva
caratterizzata da gravi disturbi intestinali, da insufficienza digestiva, arresto della crescita corporale
corporale. = deriv. da celiaco. celiaco, agg.
canina è frequente il vomito accompagnato anche da lienteria o altro flusso celiaco.
. coeliacus, dal gr. xoixtocxóc, da xoixta 'cavità, ventre '.
prendere in giro. = deriv. da celia. oliatóre, agg. e
l'etimoitaliani..., discosto da que'soggetti filosofici e peggio logia popolare,
, un vecchio celibatario veneto che dimorava da trent'anni in albogasio superiore. =
célibataire (nel 1711), deriv. da célibat 'celibato '.
, iv-156: non piccola libertà si è da loro [dai greci] sempre stimata
fino a che punto il suo celibato fosse da attribuire al suo attaccamento verso la madre
voce dotta, dal lat. caelibdtus, da caelebs caelibis 1 celibe '. per
i nonni / o fra i celibi già da molti lustri / memorati nel mondo.
dotta, lat. caelicola, comp. da coelum 'cielo 'e colère '
xijxc? -z8oq * macchia 'e da ypàcpco * scrivo '. celidònia1 (
da le radici, a similitudine de l'edera
, dal gr. xexisóvio?, da x ^ xiscóv -óvo? * rondine '
ventrigli de'rondinini. = da celidoniax. cfr. isidoro, 16-9-6:
disse che gli volea un po'parlare da sé e lui in luogo secreto. juccio
, 3-16: a pena ha bradamante da la soglia / levato il piè ne la
secreta cella, / che 'l vivo spirto da la morta spoglia / con chiarissima voce
, i-129: e, dopo un anno da quel convito, / dormiva solo l'
fonte avea usanza di tornar sovente / da la sua quindi non lontana cella. bandello
qui abitano li religiosi, che son da quaranta. marini, xxiv-829: continuarono
(monasteri o collegi) furono investite da uffiziali del re e da genti d'arme
furono investite da uffiziali del re e da genti d'arme; gli usci aperti
come un pazzo pei lunghi corridoi, passavo da porta a porta per le innumerevoli celle
. figur.. caterina da siena, i-m: non mi pare di
la discrezione, / che cerne ben da male, / e lo torto, e
del mio cor chiave? s. caterina da siena, 1-8: noi stiamo nella
quale nella più bassa parte dell'orecchie fu da lei edificata. 7.
nuovi testi fiorentini, 235: conperamo da ricovero f. bonaiuti e da
da ricovero f. bonaiuti e da chele f. iacopi da valechie un podere
. bonaiuti e da chele f. iacopi da valechie un podere con casamenta e cella
/ all'anima che è umilella. paolo da certaldo, 95: anche certa la
ogni cella, / non vi trovava da mangiar niente, / e di sua
. palladio, 4-19: questo tempio da tre parti avea gli anditi intorno chiusi con
continovi, ne i quali erano le porte da i lati della cella, e la
ne la sacra cella un'altra volta / da lui si prenda il volontario voto.
in campagna e tenuta aperta al culto da pochi monaci distaccati da un monastero.
aperta al culto da pochi monaci distaccati da un monastero. -per estens.: piccola
: piccola impresa agraria benedettina, dipendente da un monastero. muratori, 7-v-264:
l'abate o i monaci non avessero da pagare l'albergo, ma riposassero nel proprio
carta oleata e bucherellata -ingommandoli e ricavandoli da sopra un calco. 14.
in genere un liquido) è attraversato da onde elastiche di frequenza ultrasonora. 15
., 3-56: una luce mandata da cielo, empiè tutto lo spazio di quella
. cellarius 4 dispensiere ', deriv. da cella 4 dispensa '. cellàio2
figur. s. caterina da siena, iv-153: portinai sete del cellaio
vece rappresentate in terra. s. bernardino da siena, 869: aveva ragunato
tardo cellarium 4 dispensa ', deriv. da cella 4 cantina '(cfr
loro cellarii sono pieni, mandanti fuori da questo in quello. crescenzi volgar.
bruttura, fuori del cellario dilungi sarà da trarre. savonarla, 7-ii-263: con-
. cellarium 4 dispensa ', deriv. da cella 1 cantina * (cfr.
, economo ', deriv. da cella 4 cantina '(cfr. cellaio1
esiste nelle mani del cellerario, da cui potete farlo copiare.
depositario, custode. s. caterina da siena, 2-1-69: perocché voi sete il
tardo cellerarius 4 dispensiere *, deriv. da cellarium 4 dispensa, cantina \
mi liberi. = deriv. da cellerario. cellétta, sf.
arebbe al suo padre chiesto altra papera da rimename seco e da imbeccare che voi.
chiesto altra papera da rimename seco e da imbeccare che voi. celimi, 1-4 (
grande amia esso, come ape, ha da deporre il suo granellino di polline.
che mi fa pensare a guglielmo, ho da ricorrere alla ragione, e la ragione
alla ragione, e la ragione ha da guidare la volontà ad aprire de'casset-
settentrione, freddo e scuro, e lungi da bagno, e da stalla,.
scuro, e lungi da bagno, e da stalla,... e da
da stalla,... e da tutte cose che hanno fiero olore. cavalca
il lat. cellarium, deriv. da cella (cfr. cellaio2 e cellario1)
, 5-262: complessi orchestrali e di musica da camera, pianisti, violinisti, cellisti
suoi concerti. = deriv. da cello, forma aferetica per [violoncello.
in glucosio. = deriv. da cellobi [osio], col suffisso -osi
riducente). = comp. da cellulosa] e biosio. cèllofàn
sottile di materia plastica cellulosica, costituita da cellulosa rigenerata, ottenuta per lo più
cellulosa rigenerata, ottenuta per lo più da viscosa (ed è largamente usato per
= dal fr. cellophane, comp. da cello- (da celluloid) e dal
. cellophane, comp. da cello- (da celluloid) e dal gr. cpavó
= voce dotta, deriv. da cello- (da cellulosa); cfr.
voce dotta, deriv. da cello- (da cellulosa); cfr. fr.
della celloria. = deriv. da cella: voce scherzosa, foggiata su memoria
2-99: ti scrivo di qui, da questo tavolo / remoto, dalla cellula
dove si trova sulla cellula originaria da cui sì sviluppano e crescono associata
non può essere = deriv. da ceylon. che il comune rurale autonomo.
munista, il raggruppamento minimo formato da lulare). iscritti
. casa celle ', in modo da segregare compiutamente i detesola, 2-216:
che serve alla traduzione dei detenuti da uno stabilimento carcerario a un altro, o
ha le sue ripiene utilità, in modo da costituire un elemento presso stolani salivano
prendo la posta il pensiero tuito da un recipiente che contiene una soluzione
fotoelettrico (e permette di = deriv. da cellula (v.), attraverso le
di animali cellula osmotica: dispositivo costituito da una marini coloniali appartenenti ai briozoi ectomembrana
appartenenti ai briozoi ectomembrana semipermeabile, o da un vaso di procti e detti anche bactridi
funzionale. « = * deriv. da cellulosi], col suffisso -osi.
degli isolotti di langerhans che è attraversato da onde elastiche di frequenzasecernono l'insulina. -cellule
teoria particolare resistenza o colonie microbiche da — deriv. da cellula.
colonie microbiche da — deriv. da cellula. tendente a dimostrare come tutte
458: teresa pareva fosse venuta fuori da una vecchia cellula intatta del puro sangue
di pari -struttura cellulare: costituita da cellule (di un organismo animale o
muscolo, e sotto ciascun integumento, è da lui quasi sempre fatta soggetto e base
vengono tenuti cellulato, agg. composto da cellule. vallisneri, i-188:
animati. = deriv. da. celluloide. cellulòide, sf
in particolare per la confezione di articoli da toeletta, domestici e sanitari, giocattoli
toni di rosso pausati e quasi meditati da virgole d'argento, ci fece compassione.
2869, negli stati uniti); tratta da cellulosa, panciatichi, 43: coprono [
mal napo = comp. da ceuulo [sa] e dal gr.
? cellule vegetali nelle quii è accompagnata da » dal provenz. chalon, fr.
della famiglia male contagioso contratto originariamente da un commercio impuro con una donna prostituta
conifere e di latifoglie, e anche da residui colato. delle ulcere alla verga,
di macchie agricoli (paglia) o da piante appositamente = voce dotta, comp.
cellulóso, agg. che è costituito da cellule, che bock, che
dal nome del di piccole cellule separate da varii tramezzi ossei molto pito di riflettere la
cembali ne fabbricò già = deriv. da cellula (v.); cfr.
= voce dotta, comp. da celluloide] e -tipia (dal gr.
tali strumenti. visceri, è attraversato da un tubo digerente è attribuita una bivalenza tessutale
seconda dei gruppi zoologici. = deriv. da celotelio. alle vocali minugie,
copta -axo <; 4 cavità deriv. da celotèlio, sm. biol. tessuto di
. xo txo <; 4 cavo'e da [epi di celoma.
in forma di due = deriv. da celotelio, col sufi, -orna, che
= voce dotta, comp. da celoma e dotto, dal lat. ductus
: voglio, oltra di questo, che da l'uno canto de della torre;
lat. tardo celsitudo -inis, deriv. da la piazza sieno insieme venti persone almeno che
cemboli riferisce ai celti. da tappeto in questo, che il tappeto ha
celtici tutti mette sopr'alla tavola da mensa, avanti di distendervi bàlo sonoro
proprietà d'istro- menti d'arco o da fiato, quando sia egli suonatore di
cembalo, o anche solo un organetto da strada, il suo nome è famoso
degli altri, per farsi avanti da sé, là all'impazzata.
mamma che ci ha fatti semiseri da dare un colpo al cerchio e uno
cerchio e uno alla botte, da sapere, bisognando, stare in cristi,
: voglio, oltra di questo, che da l'uno canto de la piazza sieno
alla agricoltura. = deriv. da cembano, forma dial. di cembalo.
trombon contralto. = deriv. da cembolo, variante di cembalo.
un quarto di tondo cavo, che va da un piccolo quadrato, o filetto,
* curvatura ', deverb. da cimbrar 1 incurvare '(di etimo incerto
pascoli, qua e là chiazzati da solenni e solitari pini cembri. idem,
. di etimo incerto, forse da un termine prelatino. cementante (
e di ciottoli alla rinfusa, ma cementati da una malta, che sembra di essere
, iii-469: come un castello costruito da un architetto e da operai nani, [
un castello costruito da un architetto e da operai nani, [la casupola]
cioè una totalità politica fortificata e cementata da idee religiose, morali e nazionali.
in metallo. = deriv. da cementare. cementatòrio, agg. atto
. cementificio. = deriv. da cementare. cementière, sm.
, a suo parere, è legata da noi piuttosto alla costruzione di strade (e
. = voce dotta, comp. da cemento e -fido (dal lat.
dal lat. -ficium, deriv. da facère * fare '): come opificio
di cementite. = deriv. da cemento. cementizio, agg.
nelle fondazioni. = deriv. da cemento (cfr. lat. tardo caementicius
. ceménto, sm. materiale da costruzione capace di aderire a parti di
-cementi idraulici: materiale pulverulento, formato da silico-alluminati di calce, che con acqua
; sono naturali, allorché si ottengono da calcari marnosi contenenti argilla in quantità necessaria
; o artificiali, allorché si preparano da miscele di calcare e di argilla convenientemente
in fogli indicatissimi per lastre e tegoloni da copertura di ogni tipo. -cemento inter
fa questo ponte venne distrutto e sostituito da un piatto canalone, in cemento armato.
nuovo di cemento, bianco e snello da un argine all'altro, che aveva
': nel senso di * pietra da taglio ', * pietra per costruzioni '
e cavandone le midolla, trovarete cosa da far dissoluto san colombino, patriarca de
dimin. cempennino. = deverb. da cempennare. cempennare, intr. (
vivande che vi sono servite. -dare da cena ad alcuno: invitarlo a cena
. -essere a cena: cenare. -fare da cena: preparare i cibi per la
preparare i cibi per la cena. -ordinare da cena: indicare le vivande che si
ogni volta, andava assai sovente. antonio da ferrara, ix-138: i'credo ch'
e paternostri, / più tosto che da cena o desinare / o d'altri
desinare / o d'altri convenevol che da chiostri. sannazaro, 9-136: chi [
i fiaschi di vino che v'erano da ogni lato prometteano di rallegrare ad ogni pausa
, 2-115: oltre lo stomaco, / da quella cena / molti riportano / la
. 2. pasto consumato allegramente da una compagnia di amici, per lo
cena): l'ultima cena consumata da gesù cristo in compagnia degli apostoli,
con alcuni di quelli. s. caterina da siena, i-52: lo spirito mio
pulci, 5-57: veggiam se questa bestia da catena / si potessi alla trappola pigliare
quel non dormire... non nasce da tè, ma bensì dal non aver
non s'intende e a cui dà da pensare la scarsa cenetta. pirandello,
chiuso era il cubicolo e il cenacolo / da un uscio che sta ritto per miracolo
anima l'orazione, che s'era dilungata da essa, ed essendo suscitata e ricevuta
l'albero della croce, 67: venne da cielo repentemente un suono grandissimo, sì
dotta, dal lat. céndcùlum 'sala da pranzo '. cfr. varrone,
in modo da avere comuni imo o più organi necessari
a tutti i conestabili delle masnade da cavallo e da piè, che colà
tutti i conestabili delle masnade da cavallo e da piè, che colà da mezza notte
cavallo e da piè, che colà da mezza notte fossono apparecchiati dell'arme e
a confessarsi; sì che rimagnendo, da poi che ebbono cenato, gli missero a
-cenare fuori: fuori di casa, invitato da amici. lippi, 1-10:
un poco di carne salata, che da parte aveva fatta lessare. velluti,
letteraria repubblica. = deriv. da cenare. cenàtico, sm.
sgangherato, / ond'entra il freddo da tutte le bande; / e s'io
vecchie, e rattacconamenti. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
il cui peso li accollava come le bestie da tiro. 2. figur.
2. figur. ant. cosa da nulla, bazzecola. girolamo leopardi,
il cenciame per ridurlo figurabile in carta da scrivere? cocchiere sono pur le male
spiegare, se non l'hai capito da te, il perché e il percome,
qua? ». = comp. da cencio e vecchio (v.).
porci cascarono morti su que'cenci istracciati da loro. aretino, 8-34: la maestra
l'abito è ricchissimo, e fatto da quel gran sarto della natura, che
360: aveva bisogno di una donna da strapazzo per lavare i cenci. e.
non pagar que * che hanno aver da lui, / va tutto cenci in mantello
non avesse un cantuccio di pan duro da rodere, si è tenuto per certo di
d'accidente grosso e rozzo, si vestiva da ragazzina, con tanti cenci voluminosi sulle
a ballare. carducci, i-621: togliete da giornali recenti e prossimi articoli di amici
testa nobile e severa; ima vera testa da san paolo, che si moveva
-forbirsi con i propri cenci: fare da sé, senza chiedere l'aiuto
dai cenci, uscire dai cenci: da uno stato di miseria materiale o di depressione
ciuolo, mentovato già con tanto applauso da un nostro dignissimo ardconsolo di felice ricordazione
sa più se son donne o strefinàccioli da spazzare il forno; figuriamoci quella cencetta
-quando non era che un involtino da deporre sulle ginocchia, da appoggiare al
un involtino da deporre sulle ginocchia, da appoggiare al muro -la madre l'avrà pizzicottata
pannolano. = comp. da cencio e lana (v.).
in qua e in là cert'occhiate da spione. de sanctis, iii-315:
li accompagnavano correvano dietro alle carrozze se da qualcuna di esse cadeva un soldino nella
più lampante soldo. -deriv. da cencio. cenciume, sm. quantità
carne frolla. = deriv. da cencio. cèncride, sm.
è simile a quello della vipera, da cui nasce una putrida ulcerazione;
xéyxpo? * granello di miglio * (da cui il nome di questo tipo di
di raso e ormesino, nell'aver rimosso da sé il capello di paglia, e
gr. xoivóc * comune 'e da [parenchima. ceneràccio1 (tose
3. grosso canovaccio, che funziona da setaccio e trattiene i detriti del ranno
vera ghiottornia. = deriv. da cenere. ceneràio2, sm.
vende cenere. = deriv. da cenere. ceneràndolo, sm.
a cenerarmi. = deriv. da cenere. cenerària, v.
; ceneraio. = deriv. da cenere. cénere (ant.
, spezzasi la scoltura, i maestri da fare i sanitri e la polvere vanno
, quando elle la cavano de'colatoi da ranno, fate vostro conto, che
cenere): pulviscolo finissimo, costituito da spruzzi di lava fluida, rapidamente consolidati
, alle pendici del vesuvio, va da napoli a castellamare di stabia.
e farne cenere. s. bernardino da siena, 787: vi fu messo il
questo mi giova poco; / che da maggior fornace / sento ognor consumarmi, /
mio è rimasto facile ad esser acceso da nuovi fuochi... -s'il fuoco
alfieri, 1-108: ad ottenerne / da te l'amato cenere io veniva. cuoco
. nievo, 77: a vederlo venir da lontano sul suo cavalluccio magro sfinito color
eravi già infinita materia di rivoluzione accumulata da molti secoli: la francia riposava sopra
collodi, 315: ci sarebbe proprio da ridere, a vedere una cenerentola,
cenerentola, pari tua, ad una festa da ballo. barilli, 6-15: ma
le sorelle, che si tira modesta da un lato, e sfugge al colpo d'
gatta cenerentola ». = deriv. da cenere (la * cenere del focolare '
corrisponde al fr. cendrillon (deriv. da cendre 1 cenere '), la
cenere calda. = deriv. da cenere, incontratosi con cinigia (v.
mio cibo prediletto. = deriv. da cenerino. -covare, guardare la
neghittosamente accanto al fuoco. -anche: da seta, i quali prendono allora un colore
., 5-10 (87): e da che diavol siam noi de'bachi, perché
color di cenere). poi, da che noi siamo vecchie, se non da
da che noi siamo vecchie, se non da guardare la = deriv. da cenerino:
se non da guardare la = deriv. da cenerino: v. cenerognola2.
i colori. = deriv. da cenere. cenerizzare, tr.
sf. la prima dormita dei bachi da seta. tommaseo [s. v
chiamano 'cenerognola'la prima dormitura de'bachi da seta, perché allora mutano colore,
m. villani, 3-74: si mosse da mezzo il cielo fuori del zodiaco un
e mite, nel chiarore che si spandeva da una grossa lampada appannata. d'annunzio
suo cenerognolo. = deriv. da cenere. ceneróne, sm. ceneraccio
di cenerume. = deriv. da cenere. cenestèsi (cenestesìa)
medie. relativo alla cenestopatia; affetto da cenestopatia. céngia, sf
sono macigni torti e fessi, incavati da volute tornite,... quadrati
e alla cornamusa. giacomino da verona, xxxv-1-631: calandrie e risi-
, l'anno, lire mille. folgore da san gimignano, vi-n-151 (17-13)
antico la voce spesso non si distinse da cemmanella (v. cembanella).
oricalco. berchet, 87: passan da trivio in trivio; / dar nelle trombe
vanno / con cosa in capo non da lor saputa, / se non che
ad ogni minimo sibilo, cenno, da quantunque lontana parte chiamata, subito sia
di stare zitto, che non c'era da preoccuparsi, che stava per passare.
amor m'è caro cenno. andrea da barberino, iii-307: io me ne fuggi'
, / di volerlo impiccar, fe'da buon senno. a retino, iii-78:
pari con la buona fede, a quelli da cui un cenno di simpatia è tutto
b. giambullari, i_3'577: da ogni banda uno cenno di corno, /
con uno scialletto in testa e vestite da casa sotto una cappa nera, suonato il
parecchie circostanze di grandissimo onore, ma da passarsi tutte in un cenno, concorsero
genio della lingua, secondo il cenno da noi fatto nel fine della seconda parte,
sulle sventure sue ed altrui fu accompagnato da nuovo tremito nell'atto ch'ei ripigliava
intendermi a cenno) non può venire da buona cosa. tasso, 6-111-148:
vanno attorno. carducci, 652: da l'aspre torri e dal cenobio muto,
cappuccini affinché sia da essi imbalsamato e nella necropoli del loro
, a forma di stella, costituito da gruppi di ascidiozoidi riuniti intorno a un'
dal gr. xoivó3iov, comp. da xotvóg 'comune 'e pio? 4
voce dotta, lat. tardo coenóbita, da coenobium. cenobiticaménte, avv. secondo
(plur. m. -ci). da cenobita, proprio dei cenobiti
ha all'intorno folta foresta, dista da perugia a quattordici miglia; deserti una
: se l'arte diventa cenobitica, da iniziati, una fuga in una dimensione lontana
multiplo. - anche: frutto derivato da due o più fiori di un'infiorescenza
embrionale, che sareb bero da riferirsi a modificazioni provocate da adattamenti
bero da riferirsi a modificazioni provocate da adattamenti verificatisi nel corso dell'evoluzione
[l'onda] è turbata da ceno o rumato, e sia fatta cenolenta
= voce dotta, lat. caenulentus, da caenum * fango '. cenolèste
sue formazioni sono rappre sentate da un calcare bianco e polverulento.
cenóne, sm. cena lauta fatta da compagnie allegre e numerose di amici
un grandioso cenotàfio di marmo, sollevato da terra, di struttura gotica. e.
gr. xevo- rdccpiov, comp. da xevó? 4 vuoto 'e x&cpoc;
gr. xoivóc 4 comune 'e da zigoto (v.). cenozòico
gli uomini che sanno vivere, dispensandoli da una noiosa disputa. censiménto, sm
un censimento. = deriv. da censire. censipotènza, sf.
calco del gr. -utjloxparia, comp. da -afri) * censo 'e
che si chiamò il 'lustro ', da un sacrifizio di purificazione che succedeva all'
te sublime, te immune / cigno da tempo che il tuo nome roda, /
ai signori, alla chiesa e anche da uno stato a un altro stato. -per
censo apostolico: prestazione dovuta alla chiesa da persone estranee alla sua gerarchia. -censo
. -censo cattedratico: dovuto alla chiesa da membri della sua gerarchia. -censo della
della marineria: tributo imposto in sicilia da federico ii, per assicurare la fornitura
: ritornate a rimandarmi il censo impostovi da la vostra cortesia, acioché io goda dei
modo sicuro una cambiale di cento cinquanta da pagarsi a vista. se non li
né tu mio caro monti siamo sì ricchi da essere mallevadori. -rendere censo
-ùs * censo, censimento ': da censère (v. censire e censore)
mi restringerò a far alcune osservazioni, da cui apparirà che il mio rispettabile censore
e dichiarare il censo dei cittadini): da censère 4 dichiarare formalmente, in
de'padri... rimasero offesi da quell'esempio dell'acerbità censoria. buommattei,
rimesso attorno con uno spirito tutto diverso da quel di ieri, perché tutto veleno
spettante al censo ', deriv. da census 4 censimento '; voce registr.
, lat. tardo censuare, deriv. da census -ùs. censuàrio, agg.
; in ragione della quale è quindi da pagare l'imposta. idem [s.
abitanti i cui registri riguardano le imposte da pagare: che in certi luoghi è
chiesa. redi, 16-vii-372: se da mie'censuari in questa raccolta si riscuoterà
censori. machiavelli, 65: da questo ei vollono te censura, il
censura, il qual maestrato solo restava da comunicarsi alla plebe. boccardo, 1-436:
gli antichi si formavano della libertà, da quello che ne abbiamo noi, si
alla censura romana, e che escono da questo clima non solo i dogmi per
alcune strofe di fattura infelice, dettategli da patriottica sollecitudine, le quali, per buona
a volte dettata più dall'acrimonia che da un sereno giudizio). caro,
, veri religiosi, ed anco naturalmente uomini da bene, amici della civile conversazione e
alcuna della quale più facilmente si possa da chi che sia recar censura, che questa
addur potrai delle gravi censure a lui fatte da te? cesarotti, i-167: osservo
avendo io allora l'animo interamente preoccupato da tutt'altro pensiero. cuoco, 1-7:
prefetto della città tutti i versi sibillini da esser giudicati e censurati per quindeci uomini
più luoghi censurato. io l'ho letto da capo a fine e non trovo in
della città. = deriv. da censura. censurato (part. pass
ripreso. sassetti, 40: facilmente da questi altri amici arete auto novelle del
quella occasione censorie, non censurevoli, da me raccolte, poiché me gli avvicinai,
i-407: la centaurea minore è stata da molti chiamata limnesio, per amare ella molto
3-8: cen- taurio... da alcuni è detta limnesio, perché nasce appresso
gr. xev- tocópeiov (deriv. da kévxaupo <; 'centauro ') l'
cui si servì il centauro chirone per guarire da una ferita ch'egli stesso si produsse
, iii-20-33: e vedi ancor, da la sinistra mano, / dove, accesi
, dal gr. xevtaupouaxfoc, comp. da xèvxaupoc 1 centauro 'e \
pippione, e qualche vinetto bruschettino da berselo centellando. firenzuola, 230
verga, ii-80: un avventore che centellava da tre quarti d'ora una chicchera di
per sugomera. = deriv. da centello. centellinare (ciantellifiare),
stava lì su l'uscio dell'osteria centellinando da un boccaletto di coccio, in un
, 87: levandomi il bicchier del vin da bocca, / lasciando il centellin,
le gloriose bellezze. = forse da cento con il senso di 4 centesima parte
il centenario di dante, vennero signori da tutte le parti. 5. stor
che ha cent'anni, che dura da cent'anni. -per estens.: che
anni. -per estens.: che dura da molto tempo (e viene applicato di
di persona, ma di cosa che da cent'anni dura. -'lutto centenne
, lat. tardo centennis, comp. da centum e annus. centènnio
a 16. = deriv. da centenne, sul modello di biennio, triennio
liquore verdastro. = comp. da cento ed erba (v.).
tutte le vendite all'asta, introdotta da augusto. ottimo, i-310: a
, 1-235: messa prudentemente la scatola da banda, inizia una pantomima intesa a
pretendere che qui il nostro bimbo faccia da sé solo ima crociata. -eh via!
franco (è stata tolta dalla circolazione da alcuni decenni come moneta effettiva).
, conc., i-377: cesseranno forse da sé, e se non cesseranno non
, 542: il ragioniere, da qualche mese teneva la contabilità del negozio
negozio. e la tenne poi sempre, da galantuomo: e... ebbe
in viaggio che non ne abbia abbastanza da pagare il ritorno; ma poi li
xrixriq 4 che punge ', deriv. da xevxéco 4 pungere '. centètidi
= voce dotta, comp. da centi- (dal lat. centum) e
. = voce dotta, comp. da centi- (dal lat. centum) e
. = voce dotta, comp. da centi- (lat. centum * cento '
dotta, lat. centifolius, comp. da centum 'cento 'e folium '
. = voce dotta, comp. da centi- (lat. centum) e forme
forme (dal lat. -formis, da forma). centigrado, agg.
. la loro temperatura si conserva perpetua da 4 a 6 centigradi sopra zero. tommaseo
. = voce dotta, comp. da centi- (lat. centum * cento '
= voce dotta, comp. da centi- (lat. centum 1 cento '
cento parti eguali. = deriv. da cento. centilitro, sm. unità
. = voce dotta, comp. da centi- (lat. centum 'cento '
lat. mediev. centiloquium, comp. da centum 'cento 'e loquium,
centum 'cento 'e loquium, da loqui * parlare '. centìmano
, dal lat. centimànus, comp. da centi (lat. centum * cento
. = voce dotta, comp. da centi- (lat. centum 'cento '
. davanzati, i-6: sono imbarazo da levar via, come le cèntine e l'
di ornamenti. viani, 14-119: percosso da lunghe aste, sulla cui cima è
, li quali sono iscritti in questo quaderno da qui indirietro centinaia liiii e lire vm
ciò ti fatichi, / intanto che da mia parte si dichi / il centinaio assai
le vettovaglie..., cominciando da que'porti sopra alla pollonia, per
de'suoi lunghi risparmi: queste erano da lui state date in prestito ad alcuni
. centinarétto. baldini, i-468: da una parte il terremoto che gli va
lat. centènàrius 'che ha cento parti', da centoni 4 che sono a cento a
che sono a cento a cento ', da centum 4 cento '; e già
trafori, ogni cosa è messo da loro in opera, purché abbia
nel miglior modo i palchetti, hannosi da schivare, per il miglior effetto delle voci
centino, sm. popol. moneta da un centesimo. faldella, 2-6
, lat. tardo centinòdia, comp. da centum 4 cento 'e nodus 4
. = voce dotta, comp. da centi- (lat. centum 4 cento '
metrista. = deriv. da cento. cènto, agg.
cento e cento: numerosissimi. giacomo da lentini, ii-57: a ciò mi doglio
argento: / e che altro è da voi all'idolatre, / se non ch'
abbraccia, / e delle volte lo baciò da cento. lorenzo de'medici, 233
lor posto cento agguati; / or da bacco riscaldati, / ballon, salton tuttavia
con uno uomo il quale si difenderebbe da cento. g. stampa, ix-161:
redi, 16-iv-39: questo esperimento, da me più di cento volte reiterato con acqua
e senza vino, sarà trovato verissimo da chiunque vorrà provarlo. filicaia, 2-2-119:
, xvi-28: in un momento / da mosso speglio il suo chiaror traduce /
di fiore. de roberto, 588: da un pezzo, in tante questioni,
con valore approssimato (a volte preceduto da un). sacchetti, 28-52:
mercurio dalla cima, non dipende punto da quello che poscia gli avverrà per istrada
con un metodo nuovo e c'è da averne una bellissima con cento o
per cagione d'esempio, de'cordovani da uno turco o ebreo a fiorini 38 il
, ci apposero il nome trentasei professori e da più d'un cento di cittadini,
e del pepe quarantaquattro per cento. paolo da certaldo, 152: quando comperi
ricorrere per aver un po'di capitale da ridar vita al commercio loro. generalmente si
: né [vi manca] chi tragga da tacque a cento a cento / orate
loro docili soci. -biglietto, foglio da cento: biglietto di banca da cento
foglio da cento: biglietto di banca da cento lire. borgese, 1-12:
padre continuava a mandargli puntualmente due fogli da cento ogni mese. pavese, 5-107:
venduta l'uva, stendeva i biglietti da cento su un canniccio e li teneva un'
. abba, 1-56: bixio compariva da ogni parte, come si fosse fatto
dei rami. = comp. da cento (v.) e capi (
, centone e centovice. = da centonchio, sentito come comp. da cento
= da centonchio, sentito come comp. da cento e occhio (v.)
non vedesse una sola quella io datagli da giunone in custodia, così come il
fantesche centocchiuto. = comp. da cento e occhio (v.).
ce l'ha. = comp. da cento e gambe (v. gamba)
, 65 (83): questi avea da mettere in campo bene centomila uomeni a
collocata per moglie... con dote da darsele dal papa in contanti di centomila
, 1-217: io non ispero molto da quelle costituzioni che la forza ha dettate,
fisso è il suo pensiero, / da non cader per centomila scosse. guicciardini,
famiglia delle cariofìllee, che portando da cinque a dieci stami, una
riceve dagli anagrammi, da'centoni e da simili componimenti. salvini, 6-136:
, o parti importanti di quelle, da contarsi o suonarsi nel medesimo trattenimento.
, idee prese in prestito o imitate da vari autori (quindi eterogeneo e privo
[quest'edizione] la fè continuare da un prezzolato, che convertì le lettere
: e serviva anche contro gl'incendi (da cui centónàrius 4 fabbricante 'di siffatte
piantagine in toscana centinerbia, vocabolo corrotto da quinquenervia. la maggiore per avere
minore tre. = comp. da cento e nervo (v.).
chamaecyparissus). = deriv. da centone 4 centonchio '(v. centone
in istanze; e però era da tutta / la vicinanza detta la sibilla.
dei ruminanti, provocato per lo più da un'infiammazione del centopelle.
secondaria di centipellio -ónis, comp. da centum 4 cento 'e pellis 4 pelle
ecc.]. = comp. da cento e piedi (v.);
montagne centovisi. = comp. da cento e viso (v.).
equilibrio stabile. = deriv. da centrare. centrale, agg.
terra, stendersi pure a grande distanza da esso, fino ad una distanza,
guerra tra la russia e la francia da una parte e la germania e l'austria
5. principale, rispetto agli altri che da esso dipendono (un ufficio, un'
monti, ii-45: circa il congresso da noi tenuto con esso relativamente agli ordini
le casse rurali, oggi 140 collegate da una centrale, minime banche contadine gratuitamente
o meglio, la trasformazione di energia da una forma all'altra), e il
-proiezione centrale: proiezione di una figura da un punto proprio sopra un piano anche
: locale, a bordo di nave da guerra, con tutta l'attrezzatura necessaria
-centrale incendio: locale, nelle navi da passeggeri, ove sono concentrati gli apparecchi
un dipartimento, apparteneva ad un'altra da cui era lontana cento miglia.
dotta, lat. centralis, deriv. da centrum 'centro '. centralinista
meridionale. = deriv. da centrale: cfr. fr. centralisme.
non italiane, ma francesi, che prima da noi non si conoscevano...
asse di rotazione. = deriv. da centrare. centranto, sm.
... l'altra scorrendo segna da sé un arco [ecc.].
soprattutto alle artiglierie e all'aviazione da bombardamento). -centrare il bersaglio
gioco del calcio, indirizzare il pallone da una delle linee laterali, verso il centro
muove ». = deriv. da centro: cfr. fr. centrer (
3. cinem. inquadrato in modo da risultare al centro dell'inquadratura.
pipa alle labbra, sguardo centrato da idea fissa, cipiglio da falsi profeti
sguardo centrato da idea fissa, cipiglio da falsi profeti, sembra che dicano: «
. attributo di globo fasciato e coronato da una specie di cerchio. centratóre,
al portiere? = comp. da centro e attacco (v.).
che giocava centravanti. = comp. da centro e avanti, calco dell'ingl.
mio pensiero. = deriv. da centro. cèntrico, agg. (
io nacqui abbastanza presto per vedere ancora da adulto quei colonnini nelle nostre vie centriche.
slataper aveva sollevato la questione dell'irredentismo da marginale e superficializzato pretesto di mosse politiche
gr. xevxpixót; (deriv. da xévxpov * centro '). centrìfuga
di centrifugazione. = deriv. da centrifugo. centrifugato (part.
apposite macchine (centrifughe), solidi da liquidi, e liquidi da liquidi (
, solidi da liquidi, e liquidi da liquidi (anche se intimamente mescolati ed
che tende ad allontanare o ad allontanarsi da un centro. -forza centrifuga: quella
intorno a un centro tende ad allontanarsi da esso. grandi, 5-3:
panzini, iii-143: mi sentii come da una forza centrifuga trasportato ancora dalla voragine
al figur. che tende a estraniarsi da ogni contatto o attività sociale, a rifiutare
o di quei dettagli, che si discostano da quanto costituisce il nucleo poetico o d'
. = voce dotta, comp. da centro e dal lat. -fugus, da
da centro e dal lat. -fugus, da fugère 'fuggire'; cfr. fr.
. xevxptv / is, deriv. da xévxpov * aculeo '. centrino
sistemi ingranati gli. uni negli altri da vicendevoli influenze attive o passive.
e'son grandemente appetiti dai vanitosi e da tutti quelli cui natura ha devoluto un temperamento
. = voce dotta, comp. da centro e dal lat. -pètus, dal
un partito. = deriv. da centro. centrista, agg.
punto d'incontro dei diametri, equidistante da tutti i punti della circonferenza; rispetto
e la costa superba più assai / che da mezzo quadrante a centro lista. buti
il centro del quale sia egualmente lontano da la circonferenza, o 'l triangolo da
da la circonferenza, o 'l triangolo da tre linee rette esser contenuto? -sempre.
licenza di poter tirare una linea retta da un punto a un altro, e,
d'attrazione: punto di un corpo da cui si suppone che si eserciti una
/ agli emisperi miei, sento faville / da far tosto apparir baleni e pioggia.
, 33-296: fuor dell'osso petroso sbuca da una piccolissima fenditura un muscoletto, tendinoso
giustizia, e che..., da tutta la circonferenza insomma sino al centro
una mattina nel far dell'alba, da un'ombra (la qual con lusinghe
non più mosse [le stelle] da dive / intelligenze, ma dannate al freno
i cassi. 13. centro da tavola, centrino. panzini, ii-727
. panzini, ii-727: vien giù da noi, e vede un ricamo di
quella di s. martino, distante da casa, posta nel bel centro della città
del centro insieme con la gente accorsa da tutte le parti. pavese, 6-228
ove luogo dell'azione e centro insieme da cui l'azione parte e a cui
estremità, ma più tosto padova par da credere avessero eletta. monti, iv-143:
tenere conto sopratutto dei centri abitati appare da un altro fatto. collodi, 731
-centro di sanità: elemento semplice rappresentato da un ambulatorio con gli indispensabili servizi annessi
fuoco: elemento attivo della difesa costituito da una o più armi che, dalle
non sottoposte a nessun concetto superiormente formato da un ordine severo di meditazioni. ojetti
dell'ippocampo. -centro olfattivo: rappresentato da quattro localizzazioni: nell'ippocampo, nel
primo segmento dorsale del midollo spinale, da cui dipende la innervazione dell'iride per
. sport. la parte centrale del campo da gioco, e anche, nel gioco
presidiano. = comp. da centro e campo (v.).
= voce dotta, comp. da centro e dal gr. 8eop. ó
= voce dotta, comp. da centro e dal gr. ó8ó <;
un animale. = comp. da centro e dorsale (v.).
. = voce dotta, comp. da centro e dal gr. aéxi&ot;
centromediano. = comp. da centro e mediano (v.):
= voce dotta, comp. da centro e dal gr. pipo? *
del centriolo. = comp. da centro e plasma (v.).
= voce dotta, comp. da centro e sfera (v.).
= voce dotta, comp. da centro e dal gr. ocòpta * corpo
. centromediano. = comp. da centro e sostegno (v.).
con perianzio semplice o doppio, carpelli da uno a molti. =
= voce dotta, comp. da centro e dal gr. * ordine '
plur. centumviri, comp. da centum 'cento 'e vir 'uomo
volte maggiore, esagerare. antonio da ferrara, ix-128: maladetta la 'mpresa
1-70: mio nonno disperava di guarire da quella corrente di follìa che ogni tanto
, lat. tardo centuplicare, deriv. da centùplex -icis 1 centuplice '.
i-376: egli era destinato a risentire da re, centuplicato, lo strazio che
centuplicato, lo strazio che aveva provato da giovane principe nel quadrato di villafranca.
, lat. tardo centuplus, deriv. da centum 4 cento *.
dotta, lat. centuria, deriv. da centum 4 cento '. cfr.
dotta, lat. centuriare, deriv. da centuria * centuria '. centuriato
= dal lat. centuriatus, deriv. da centuria. centuriazióne, sf. stor
, lat. centuriatio -onis, deriv. da centuriare; v. centuriare.
rivoluzionari. farini, ii-549: da ciò l'idea dei militi centurioni,
, lat. centurie -6nis, deriv. da centuria1. cfr. isidoro, 9-3-31
circa 5 cm. = deriv. da cenuro. ceòma, sm. (
dal gr. x ^ rraia 4 erba da insalata '(dioscoride), deriv
è del giardino ', deriv. da xrjrcoi; 4 giardino '.
, ii-349: le scalogne piccole, dette da colu- mella cepine, desiderano il terreno
= deriv. dal lat. cepina (da cepa 4 cipolla ').
lat. scient. cepola, deriv. da cepa 4 cipolla '. céppa
eticati dalle saette. = deriv. da ceppo. ceppàia, sf. bot
oppure a ceppaie. = deriv. da ceppo. ceppare, intr. {
un albero). = deriv. da ceppa. ceppata, sf. ceppaia
magalotti, 20-124: e giù da questi monti scende incognita per un dirupo
di mattoni] si romperanno e serviranno da pezzame per rincalzi. pancrazi, 1-197
fondo delle acque per formare una presa da ormeggio. viani, 14-280: si
di questo pezzo. = deriv. da ceppo. ceppatèlla, sf. ramo
bero che si trapianta; ramo d'albero da ardere. linati, 30-226: si
ceppatèllo, sm. piccolo ceppo da ardere. mattio franzesi, ii-2-79
ceppato carducciano. = deriv. da ceppo. cepperèllo, sm
cepperèllo, sm. piccolo ceppo da ardere; ramo tagliato per trapiantarlo
il tramezzo. = deriv. da ceppo: cfr. ceppita.
a bate quel ragionamento rimuginato da tanti giorni nel suo guasto ceppicóne,
= etimo incerto: forse deriv. da ceppo. céppita (céppica)
le céppite gialle. = deverb. da ceppicare (e ceppitare, con falsa terminazione
terminazione), voce dialettale deriv. da ceppo. céppo, sm. parte
grosso ramo, pezzo di tronco d'albero da ardere nei camini; ciocco.
629: e questi caccianfuori si hanno da fermare in un ceppo a uso di
occupato in qualche ceppo o altra festa da festeggiare e da guardare. l. bellini
ceppo o altra festa da festeggiare e da guardare. l. bellini, ii-34
dei paramezzali di castagno che le fanno da ceppo e da controparte sotto il costato
di castagno che le fanno da ceppo e da controparte sotto il costato della barca.
eroico escito dal mio stesso ceppo e costituito da tutti quei caratteri distintivi della prosapia i
per lo meno un gruppo compatto, separato da altre case per spazi più vasti di
ov'era la scrittura, e 'l ceppo da piede, ov'era commessa la croce
ferri a'piedi, cioè una catena da una gamba all'altra, i ceppi della
-rompere, spezzare i ceppi: liberarsi da un asservimento. petrarca, 89-10:
, / che ti move a volar così da lunge. filicaia, 2-1-16: all'
». pellico, ii-100: e da sorte sì gioconda balzare tra sgherri, passare
19. geol. roccia sedimentaria, formata da un conglomerato di ciottoli tenuti insieme da
da un conglomerato di ciottoli tenuti insieme da cemento arenaceo, che si forma lungo
si introducevano scritti d'ogni specie, da leggersi poi dal presidente nostro elettivo ebdomadario
affronta, or s'arretra, ed or da tergo / l'insidia; e dove
che non si pò sentire. alberto da massa di maremma, xxxv-1-361: sì
, tutto che l'uno e l'altro da loro procede. idem, inf.
della festa volentieri alle anticaglie, ritraendo da quelle or con cera or con disegno
fate che vi sia il bisogno di carte da giuoco con quel che può occorrere per
comune (e può essere anche prodotta da altri gettava monete, anelli,
cosa d'oro; insetti e da vegetali): è di color bianco (
volgo, è più lunga / del sentiero da capre che mi porta / dove ci
invece la cera cattolica. -cera da nesti: mastice, composto di varie
il taglio degli innesti. -cera da pavimento: usata per lucidare i pavimenti
. gozzano, 858: la sala da pranzo che sogna nel meriggiar sonnolento /
buon odor di cotogna, di cera da pavimento. moravia, viii-159: il pavimento
odore pungente di cera. -cera da scarpe: lucido, crema da scarpe.
-cera da scarpe: lucido, crema da scarpe. collodi, 695: un
collodi, 695: un po'di cera da scarpe sciolta nell'olio di mandorle dolci
peli del bulbo. -cera da suggello: ceralacca. dante, purg
purg., 33-79: sì come cera da suggello, / che la figura impressa
impressa non trasmuta, / segnato è or da voi lo mio cervello.
(grezza) per cere e creme da scarpe. -cera gialla: cera vergine
cera vergine, non purificata. dino da firenze [tommaseo]: togli mele ottimo
-cera per modellare: sostanza composta da cera bianca molto fine, biacca macinata
.). -anche: sostanza composta da cera bianca o gialla, sego,
. -cera rossa: ceralacca; cera da innesti. dino da firenze [tommaseo
ceralacca; cera da innesti. dino da firenze [tommaseo]: anche togli cera