i-85: passan due nuvole / da '1 sol che cade sfumate di rosa
amiata. 6. non disturbato da alcun rumore, in partic. da
disturbato da alcun rumore, in partic. da quelli prodotti dall'uomo; tranquillo (
1-i-114: nei cantieri d'occhiobello, silenziosi da troppo tempo, si lavorava notte e
silenzioso. 7. non accompagnato da parole; compiuto in silenzio, senza
che non sì tosto scoperti paiono tali da far ridere di chiunque briga di confutarli,
anni fossero necessari perché un'idea si propagasse da parigi a torino, a roma,
titano maggiore deuantico, perché il nuovo frange da sé le catene che lo avvincono al
costante e silenzioso esempio di quella bontà da me più spesso predicata che praticata.
dotta, lat. silentiósus, deriv. da silentìum (v. silenzio),
loro silero, a ciò che, essendo da serpi veduto, esse fuggono, avendo
della lana silesiana. = deriv. da silesia, denomin. latinizzata del ted.
insetti dell'ordine de'coleotteri, stabilito da linneo e da'moderni diviso in altri generi
inglesi, quei piccoli e seducenti gruppi formati da una bionda giovinetta leggiera come una silfide
-per estens: la gomma resinosa ricavata da tale pianta, a cui gli antichi
della famiglia delle corimbifere, che racchiude da circa quindici specie indigene tutte delle parti meridionali
un nome antico, e specialmente perché da esse fluisce un succo bianco e resinoso in
. il carattere generico è il calice formato da larghe squame embriciate, dai fiori raggiati
tutti sul capo in quella mia corsa da milano a mantova; peggio da mantova
mia corsa da milano a mantova; peggio da mantova a verona. carducci, iii-17-108
= dal ted. silphes, voce coniata da paracelso abbreviando e adattando il lat.
. = voce dotta, comp. da silfa e dal gr. -oeiófig 'simile a'
= dalltngl. silica gel, comp. da silica 'silice'e gel 'gel'.
silicalite, sf. petrogr. roccia composta da silice. = voce dotta,
= voce dotta, comp. da silice e dal gr. mdog 'pietra,
. silicometano. = deriv. da silic [io], col suff.
separi la detta silice, in modo da impregnare la materia dei mattoni o delle
delle pietre. = denom. da silicatoi. silicatato (part.
silicizzare. = nome d'azione da silicatare. silicàtico, agg.
m. -ci). petrogr. costituito da uno o più silicati.
più silicati. = deriv. da silicato1. silicatizzare, tr.
silicea. = denom. da silicato1, con suff. frequent silicatizzato
le arenarie argillose... attraversate da vene calcedoniose, sparse di nidi di selce
sferule silicate. = deriv. da silice. silicato2, sm. chim
; il quale si può dire costituito da cinquantadue parti di silice, trentatré d'
sulla congettura che i silicati idrati provengano da una decomposizione acquea delle rocce plutoniche che
silicati, basalti. = deriv. da silicico], col suff. dei sali
dove si manda un podestà, fa da trecento foghi,... circondato da
da trecento foghi,... circondato da muraglia e silicato di pietre. cesariano
silicatòsi, sf. medie. pneumoconiosi provocata da silicati. = deriv. da
da silicati. = deriv. da silicato2. silicazióne, sf.
silicizzare. = nome d'azione da un denom. da silice.
= nome d'azione da un denom. da silice. sìlice, sf.
), la silice precipitata (ricavata da quella colloidale e impiegata come rinforzante nella
pietre che mandano scintille quando sono battute; da durimento delle pietre, ottenuto imbevendole
io prendo = nome d'azione da silicatizzare. un po'di silice
dicono i dotti, dall'arma immanicata da botta, a salire su su fino alla
pallottola fischiante e volante, v'è da godersi tutto il progresso, passo per
; costituito in misura totale o prevalente da silice (una roccia, un minerale,
... di aver avuto origine da una pietra men solida di quelle del genere
. -che ha lo scheletro costituito da silice o impregnato di silice (una
, i-2-152: quel re in pietra da mortaio punterellato di bianco e nero e
. -fatto di pietra, ricavato da una selce. capuana, 18-72:
bruciacchiate; altre presentano scalfitture prodotte verosimilmente da coltelli silicei. 3. figur
, scatenata con fredda premeditazione, promossa da una dichiarata e feroce volontà di dominio,
dotta, lat. silicèus, deriv. da silex -icis (v. silice).
nel medioevo, sonaglio a scuotimento costituito da una bacchetta metallica ripiegata a triangolo da
da una bacchetta metallica ripiegata a triangolo da cui trasse origine il moderno triangolo (e
torpore ch'esala. cassieri, 112: da dove veniva, così subdolo, quel
. sistrum, dal gr. oeurtpov, da ricondurre a oeuo 'scuoto'. sistruro
. genere di serpenti crotalidi, rappresentato da tre specie diffuse neh'america settentrionale e
del sistema. = deriv. da sistema. sistemìstica, sf.
, la sua malvagità = denom. da sistema, con suff. frequent.
beccaria, ii-811: in una nazione regolata da molti e con disuniti interessi, i
maniere che le vogliamo dire, nominati da ^ li intercolonni, sono cinque, come
dal gr. ot> crxuxog, comp. da oùv 'con'e 0tùa. 05 'colonna'.
fra il 1475 e il 1481 in vaticano da sisto iv (1414-1484) come cappella
, in partic. per quelli eseguiti da michelangelo. leoni, 252: le
] e \ uoxóv, deriv. da \ ùa> 'levigo'. sisto2, sm
, propr. 'tre corde', deriv. da tar 'corda'. sitare, intr
tanfo di gaz. = denom. da sito. sitàride, sm. entom
entom. genere di insetti coleotteri rappresentato da tre specie, tutte infestanti nidi di
equatoriale e tropicale, alta al garrese da 80 a 125 cm col mantello di
comp. dal gr. oitog 'cibo'e da un deriv. da elevo) 'rifiuto
. oitog 'cibo'e da un deriv. da elevo) 'rifiuto, respingo'; è
dotta, gr. ottriaig, deriv. da oi-tog 'grano, cibo'. sitibondaménte
, non trova alcuno che gli voglia dar da mangiare o da bere. marino,
che gli voglia dar da mangiare o da bere. marino, 14-24 quando per diritto
diritto fil le linee tira / febo da la metà de l'orizzonte, / sitibonda
lor ne l'acqua pura, / che da un canal correa del fonte vago,
ad altri fuora il pronunziasse. bianco da siena, 2-77: benedetta sia tu
di servire a te è sitibondo. battista da montefeltro, 1-197: usquequo, bon
gesù, questo fervente / mio desir rimarrà da te rostrato? / terrai tu
pinabel che d'ogni cosa / dove sia da mal far, ben la seconda,
ella vi fosse passata attraverso, spinta da una curiosità ammalata e sitibonda d'ideale.
si presentassero sulla soglia del mio gabinetto da sindaco sessantaquattro flebotomi, e tutti sitibondi di
lor incontro e inaspettate / li rapivan da tergo. passeroni, 3-5: a un
pollaio fea la ronda, / già da un pezzo sitibonda / dell'altrui sangue
voce dotta, lat siticulosus, deriv. da sitis (v. sete).
dotta, lat. sitifensis, deriv. da sitifis. sìtio, sm.
co'i'ggrifo. = deriv. da sito2. sitiofobìa, v.
una tua apparizione o parousìa: ma da tempo ce ne hai spietatamente fatti sitire
, se entrerai nel fondo, arai da bere per più giorni di quella acqua,
». n. villani, i-5-100: da me tant'oro avranno / quanto voler
, la penna di pavone dell'indiziato da potersela infilare dove lui s'infilava le penne
voce dotta, lai sitire, denom. da sitis (v. sete).
per sito e bene posto. antonio da ferrara, 150: terra non vidi
positura ovvero sito de'campi che son da eleggere sia cotale: cioè che nelle fredde
alpestre, ma ricco mediocremente di uomini da guerra. bellori, iù-247: dopo
un castello, una città), tanto da renderne difficile l'espugnazione. livio
di un ambiente naturale. bartolomeo da s. c., 176: questa
e la disposizione d'affrica. francesco da barberino, 66: volge una rota nel
, i passi, le terre fortificate e da fortificarsi. bisaccioni, 1-185: senza
ch'ella non era suta prima. ca'da mosto, 303: questa isola è di
4. località, territorio o zona caratterizzati da determinati aspetti paesistici e climatici.
, fornita o dall'amore della città nuovamente da lui ordinata, o dal piacere del
bellissimo sito in mezzo della foresta vuoto da alberi, che tutto intorno cinto dal
1-217: nulla come la pianta che da sé vi è nata ritiene d'un sito
verso l'est, noi voltammo molto da largo il capo falsterbò posto nella sconia,
passeggiate in campagna, raggiungendo siti lontani da sassari. 6. punto, parte
/ per riempiere i siti dello inferno. da porto, 1-159: per molte piogge
fuga era un breve spazio di muraglia guardato da due sentinelle gugliemini, 213: negli
mezzo dell'alveo, e nei tortuosi passa da una sponda all'altra accostandosi alla ripa
cieli e del sito diversamente è sentito da molti, avvegna che la veritade a l'
alla costruzione di un fabbricato o occupata da esso. filarete, 1-i-302: spartito
e pianta l'edi- cio. domenico da fano, lxii-2-i-123: a lassa, capitale
bacchelli, 1-iii-205: a san michele uscivano da quell'antonella lasciandola in ottimo stato di
ospitare persone. boine, cxxi-ii-166: da allagarvi tutti in casa non ho sito.
per un gatto in una gabbia, ché da astuti ci prendemmo il sito migliore.
svolge la sua attività. antonio da ferrara, 171: quivi con molti affanni
floro volgar., 117: le genti da ponto hanno suo sito verso settentrione e
ponto hanno suo sito verso settentrione e da sinestra il mare. s.
di quella abitazione facesse esiliare. antonio da ferrara, 128: sia maladetto /
dove tengo la scrittura sacra. costantino da loro, lxii-2-ii-55: in tali luoghi ben
che avidamente la adocchia. -spazio occupato da un oggetto. marmi, i-155:
nelle sue mani. -posizione assunta da una pianta secondo il luogo e il
citazione (e lo spazio destinato o da riservare a essi). muratori,
sito ove porre si debba il tolomeo da lucca cavour, iii-175: io ritorcerò l'
. bernardo de'medici, lxxxviii-ii-415: da que'cne più gli efetti d'amor
esso localizzato sulla molecola enzimatica, funge da legame di un composto inibitore o attivatore.
una zona destinata a mercato, occupata da un venditore o da un artigiano con
mercato, occupata da un venditore o da un artigiano con il proprio banco,
24. locuz. -da ogni sito-, da tutti i luoghi, da ogni dove
ogni sito-, da tutti i luoghi, da ogni dove. storia di stefano
qui tanta zente / me vien a vixitar da ogni sito ». -dare
; un sitino insomma, ma buono e da starci bene. -siterèllo, sitarèllo.
... ma di gusto: casetta da artista. c. e. gadda,
lat. situs, -us, deriv. da sinére (v. sinere).
buca. lastri, ii-7: le buche da grano si praticano colà tanto al coperto
riuscirono a condurre in strada un cavallo da corsa. 2. letter.
di dietetica. = deriv. da sitologia. sitomanìa (sitiomanìa),
. 01x05 0 oixiov 'pane, cibo'e da mania (v.).
e che è per lo più costituito da un traguardo provvisto di livella a bolla
= voce dotta, comp. da sito2 e dal gr. néxpov 'misura'.
. dal gr. zifhbvios, che è da sidcovla 'sitonia'. sitóso (sitióso
che non sopporta gli odori sgradevoli emanati da altri animali o da cibi conservati male
odori sgradevoli emanati da altri animali o da cibi conservati male. cinelli,
sitiosi, schifano la pastura troppo battuta da altre greggi. accademia senese degli intronati
i siti ossia i cattivi odori mandati da altri animali, o da ambienti o
cattivi odori mandati da altri animali, o da ambienti o da alimenti.
altri animali, o da ambienti o da alimenti. 2. per estens
la bambina le s'accostasse appoggiando, da sé, alla battitoia opposta.
'sitoso': puzzolente. = deriv. da sito2. sitosterina, sf.
dal gr. 01x05 'grano, seme'e da sterina (v.).
dal gr. 01x05 'grano, seme'e da sterolo (v.).
son legate con le nucifraghe in modo da doverle porre in una stessa famiglia.
informazioni. = agg. verb. da situare. situacióne, v.
luogo. piccolomini, li-no: da tutto il discorso che d'intorno alle
tali parti, né che le mandano da sé, ma è il desio di conservarsi
loro genitrici. = deriv. da sito1. situalménte, aw.
simile. = nome d'azione da situare. situare, tr.
trovate già dagli antichi per fare istorie da adomare le mura piane, e se
: tu pure ci hai i tuoi ragazzi da situare. imbriani, 9-16: il
, mi concede mille scudi in sicilia da situarsi sopra vescovati o benefici di quel
dal lat. tardo situare, deriv. da situs (v sito1).
terra, con di mezzo la strada che da lecco conduce a bergamo. n.
corpi sparsi, situati in abitazione alluminata da una soia finestra, faranno l'ombra dirivativa
alla parte sinistra sul piano della terra. da ponte, 139: una specie ai
, nascondeva una banda numerosissima di stromenti da fiato. -numero situata, nel gioco
acuto e la minore verso il grave. da questa proporzionalità si passa facilmente all'altra
situazionale, agg. che concerne o deriva da una particolare situazione. moravia,
suo pincema, e de'pesci, da venere nel luogo ove dimorano la
clima è dolcissimo. breme, 4: da buon branose. g. gozzi,
vai con l'occhio fino alla m'avesse da offrire un ricovero simpatico assai: modesto cielo
gli elementi industriali. -luogo rappresentato da una scenografia. v. bellini,
... è duopo mantener loro da vicino in poca eminenza alcuni vasi riempiti
349]: la situazione qui indicata da wiemer si può dire una ^ situazione limite'
di incertezza di fronte a una decisione da prendere o a un problema da sciogliere.
decisione da prendere o a un problema da sciogliere. chiari, 1-iii-20: erano
affari nostri domestici allorché risolsi di partirmi da venezia. delfico, iii-243: la
iii-243: la vita di diogene rettificata da una critica imparziale ci mostra un modello
3-149: egli l'ascoltava immobile chiamato da quelle parole alla realtà della situazione. d'
soffitta, così la poveretta, che da tali situazioni era stata sempre mille miglia
: tintoretto trova il terreno già sgombrato da giorgione e da tiziano, ma nelle sue
il terreno già sgombrato da giorgione e da tiziano, ma nelle sue opere nascono
: la situazione è un insieme composto da oggetti, proprietà e relazioni fra queste
quel momento che sentì prendersi la borsa da un'altra mano. -essere o porre
situazione. = nome d'azione da situare. situazionismo, sm.
= dal fr. situationnisme, deriv. da situation 'situazione'. situazionista1, agg.
tale movimento che fu istituita nel 1957 da un gruppo di artisti e di intellettuali
gruppo di artisti e di intellettuali provenienti da paesi e da formazioni culturali diverse.
e di intellettuali provenienti da paesi e da formazioni culturali diverse. moravia,
etica della situazione. = deriv. da situazione, n. 11.
in una rappresentazione. = deriv. da situazionista1.
della situazione. = deriv. da situazionista2. sìtula1, sf.
. situla', ant. cipollina da semenzaio. capitoli della bagliva di
omo. = deriv. probabilmente da un dimin. del lat. cepa 'cipolla'
. tal era quello di nestore descritto da ateneo. = voce dotta,
. - anche: il culto professato da tale corrente. gioberti, 2-107:
una pietra chiata tingam', già venerata da tutti i bramini e da tutti i sivani
, già venerata da tutti i bramini e da tutti i sivani, d'un forma
secondo altri, rappresentano il ramo evolutivo da cui derivarono i generi homo e australopithecus.
lieto volea starsi, / dovesse da cavalli riguardarsi. = lat. sive
pur hai tempo d'intender come da quella larga mensa si man
alli mortali, sappiti prego come s'ha da preparar sivièra, sf. metall
dal forno dentro una siviera, lo scodellone da cui -sostant. poi il
del class, cibarlus, deriv. da cibus (v. cibo).
siviglia, sf. tipo di tabacco da fiuto prodotto e la -insoddisfatto
ant. dipodia. -anche: metro composto da me propri della città di siviglia.
diversi (in opposizione alla dipodìa, composta da compagnia della lesina, i-34: si
'essere congiunto, essere allineato', comp. da inventario di alfonso ii d / este
e rijyóv 'giogo'. varie sorte sì da terra come anco da campagna.
varie sorte sì da terra come anco da campagna. sizigiale, agg.
manifesta non nel = comp. da sì e vero (v.).
e al cospetto dei giudici = deriv. da sizigia. ascolta ad uno ad uno
= voce sarda, deriv da sèzziri, sìzziri, continuatore; del lat
v. sedere1). da formare un cappuccio e producono frutti comme
non sente, mirtacee, stabilito da gaertner ed adottato da decandolle, le
mirtacee, stabilito da gaertner ed adottato da decandolle, le / non è
parola latin, siilo 'ho sete', pronunciata da gesù bia non si sente,
oblio già diede. gente inimica, sì da piedi come da cavallo, da 100 persone
. gente inimica, sì da piedi come da cavallo, da 100 persone,
, sì da piedi come da cavallo, da 100 persone,
slitta a un solo posto, costituita da due pattini d'acciaio uniti fra loro da
da due pattini d'acciaio uniti fra loro da alcune assi su cui scorre un carrello
masina e la valeri, mala- partismi da 1044 coi negri e le segnorine, lo
skif], sm. invar. imbarcazione da regata, leggera e di forma stretta
12: si pensa di prendere l'ancora da soli o si avvisa della decisione
= voce ingl., comp. da ski ^ sci'e lift 'ascensore'.
la manovra di una barca a vela da regata. -anche: capitano o proprietario
'padrone'o capitano d'una piccola nave da traffico. la marina da diporto usa la
una piccola nave da traffico. la marina da diporto usa la parola per designare i
e particolarmente in ogni imbarcazione a vela da regata, la persona che tiene il
dal medio oland. schipper, che è da schip 'nave'. skòdico
malattie del polmone; è stato studiato specialmente da skoda, medico austriaco contemporaneo.
essa / svola sui ghiacci, esce da mille nidi / un pianto acuto. r
56: una fauna eccezionale e tutta da scoprire: dagli amici pinguini alle terribili orche
esotico classico. = nome d'azione da slabbrare. slabbrante (part.
tenera che non sta insieme e slabbra da tutte le parti. capuana, 1-ii-282:
paragono; so bene che il raffronto slabbrerebbe da più parti. 5.
disus. privare delle labbra con un'arma da taglio. giacosa, 43: il vecchio
: il vecchio, dominato, quasi snebbiato da quegli — anche assol. l
un terrore e con un precipizio / da far paura al giorno del giudizio.
. ex-, con valore privai, e da un denom. da labbro (
, e da un denom. da labbro (v.).
, di frammentarietà. = deriv. da slabbrato. slabbrato (part.
di amatori cautamente / sfiorì il taccuino da lui usato. -eroso dall'acqua
decalottato a taglio secco senza una slabbratura da un colpo di pistola. -falla
lavoro. = nome d'azione da slabbrare. slabbro, sm.
, slabbri. = deverb. da slabbrare. slabro, sm.
sm. marin. ant. piccola imbarcazione da pesca usata un tempo in oriente.
di lacci. = nome d'azione da slacciare. slacciare (ant
i bottoni dall'asola; sfilare un indumento da chi lo indossa; sganciare una fibbia
fascio. sitiva o negativa; liberarsi da un vincolo affettivo. antonio da
da un vincolo affettivo. antonio da ferrara, 46: prego zascun ch'i
ch'i vizi scazzi / e che da le vertù iriai non se slazzi. ottimo
non puoi slacciarti dal suono se non slacciandoti da te stesso. 9.
. 10. ant. sciogliersi da lacci, liberarsi da catene. dante
. ant. sciogliersi da lacci, liberarsi da catene. dante, inf, 12-22
slacciare i nodi. -liberare una persona da un abito che la stringe. g
pose a ridere di tal maniera che bisognòslacciarla da tutte due le bande. g. palomba
il crin, rossa la faccia, / da lato al suo vecchion la bella aurora
ella gli amati abbracci. -liberare da una stretta. tarchetti, 6-i-198:
-rendere libero dalla passione amorosa o da una sofferenza. stigliani, i-18
ringraziava dio che gli slacciava il cuore da troppo tempo stretto dal dolore.
. 7. sottrarsi o staccarsi da un abbraccio o da una presa.
. sottrarsi o staccarsi da un abbraccio o da una presa. iacopo del pecora
e gira e guizza, / che da lui si sottrae, da lui si slaccia
/ che da lui si sottrae, da lui si slaccia, / pende dal letto
non hai? sciogliti, slàcciati, / da te scacciala. fenoglio, 3-18:
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da laccio (v.
privativo-detrattivo, e da un denom. da laccio (v.).
lomazzi, 4-i-319: bersabe slacciata e scoperta da anni quando fu veduta da david dal
e scoperta da anni quando fu veduta da david dal palazzo. segneri, ii-579:
o telefonica. = deverb. da slacciare. §lack, inter.
) come quello che fu scritto [da de amicis] più tardi e più riposatamente
. ex-, con valore privai, e da lacrimato (v.).
). = nome d'azione da sladinare. sladinare, tr.
poi la ragazza sladinata e quell'altra da sladinare l'anno prossimo. nerico
di un'automobile su un percorso segnato da ostacoli che obbligano a frequenti cambiamenti di
con valore in- tens., e da un denom. da ladino2, n.
tens., e da un denom. da ladino2, n. 3 (v.
la ragazza appena sladinata e quell'altra da sladinare l'anno prossimo. §ladinatura
'sladinatura'. = nome d'azione da sladinare. slaff, inter.
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da lago (v.
allontanamento, e da un denom. da lago (v.).
ex-, con valore intens., e da alata (v.). slalom
che si svolge su un percorso segnato da passaggi (detti porte), che costringono
non più di 6 m e delimitati da due paletti di materiale plastico infissi profondamente
vengono urtati; ogni porta è delimitata da due paletti dello stesso colore e si alternano
alla precedente, che prevede porte larghe da 4 a 8 m e delimitate a destra
destra e a sini stra da due paletti uniti da una bandierina; anche
stra da due paletti uniti da una bandierina; anche in questa gara
m) obbligato assai vario e indicato da porte, ovvero da passaggi segnati da
assai vario e indicato da porte, ovvero da passaggi segnati da due bandierine ben visibili
da porte, ovvero da passaggi segnati da due bandierine ben visibili piantata nella neve.
con un monosci su un percorso segnato da 6 boe. -in senso ge4.
1986], 18: un ufficiale correva da una postazione all'altra, slalom tra
. = voce norvegese, comp. da sla 'piegato'e lam 'traccia dello sci'
un podista ingessato. -denom. da slalom. slalomeggiare, intr. (
una vera fatica. = denom. da slalom, col suff. frequent.
prima notte dopo la sconfitta è stata da lui passata cogli altri slalomisti. =
cogli altri slalomisti. = deriv. da slalomismo; voce registr. dal d.
la tecnica slalomistica. = deriv. da slalomista. slam, inter.
2. indica il rumore causato da una porta che sbatte violentemente.
slam: nel tennis, vittoria riportata da un solo atleta nella stessa stagione (ora
delle terre. = nome d'azione da slamare1. slamare1, intr. per
-ex, con valore intens., e da un denom. da lama2 (v
., e da un denom. da lama2 (v). slamare2
. -ex, con valore privai, e da un denom. da amo (v
privai, e da un denom. da amo (v.).
catturati. = nome d'agente da slamare2. slamatura, sf.
il passo alle acque del fiumicello soli da una parte e a quelle d'una fontana
incontro. = nome d'azione da slamare1. slamo, sm. disus
del monte. = deverb. da slamare1. §lanàggio, sm.
-ex, con valore intens., e da un deriv. da lana (v
., e da un deriv. da lana (v). slanatóre,
-ex, con valore intens., e da un deriv. da lana (v
., e da un deriv. da lana (v!). slanatrice
. exr, con valore privai, e da un deriv. da lana (v
privai, e da un deriv. da lana (v). stancato
espressi? = nome d'azione da slanciare \ slanciare1 (dial.
sarpi, vii-15: slanciamo più facilmente lungi da noi una cosa d'alquanta pravità che
. cattaneo, i-108: atterrita e infuriata da quello spettacolo, slancia ciò che gli
scolare..., incapace a svolgere da se stesso il tema dell'esame,
accetta il compito bell'e fatto, slanciatogli da qualche compare appostato sotto le finestre della
, la vecchia patrizia si tacque, soffocata da un nodo di tosse. faldella,
sesto reggimento dei lancieri, / scortati da due pezzi di cannone, / slanciarono
in una situazione nuova, radicalmente diversa da quella in cui si trovava (un
esso non potrà riguardarli che come sperimentali e da porsi in opera prima di slanciare un
, 1-viii-1920], 129: giuliano da san gallo... sul vasto salone
a fermare un servo che usciva frettoloso da un portone. fenoglio, 5-i-80:
arrivarla! vincenzo maria di s. caterina da siena, 436: dove vede guizzare
chilometri in circa in un rettilineo perfetto determinato da due ali di cipressi, si presenta
alla ruota verso il davanti. si fa da ambedue i lati della ruota di prora
: quel giovane mesto, roso forse da un delitto che aveva commesso con lo
la sua casa derelitta e venir a stare da noi con umbertino. bernari, 6-125
eseguite. de amicis, i-304: avevamo da un lato una gentile, colta ed
muri della casa patema: primi slanci da non sopravvalutare, naturalmente ma neppure da
da non sopravvalutare, naturalmente ma neppure da trascurare. bigiaretti, 11-66: la pittura
di separazione o allontanamento, e da lanciare (v.). slanciare2
ex-, con valore intens., e da un denom. da lancia pungiglione'.
., e da un denom. da lancia pungiglione'. slanciata, sf
con forza il più lontano possibile; scagliato da un'esplosione. fogazzaro,
acciechi e un blocco di marmo slanciato da una mina lo percuota, egli non
dolce e patetica, pareva una figura spiccata da un quadro. d'annunzio, v-1-129
. -nella ginnastica, passaggio veloce da una posizione lunga a un'altra.
.: distanza che può essere coperta da un proiettile lanciato; gittata.
l'acute treccie rintuzzare, corazza che da scoccati strali preserva, lorica, ch'ai
a un corpo o a un oggetto da una forza naturale. cesari, ii-325
necessaria a un aereo per lo stacco da terra. d'annunzio, iv-2-912:
l'impressione di armoniosa arditezza che deriva da proporzioni in cui l'altezza predomina sulla
« tu se'matto!., matto da legare! » esclamò il paron checco
incontrare ostacoli. beccaria, i-391: da qui si può di slancio vedere come i
non buona. = deverb. da slanciare, sul modello del fr. élan
frugoni, iv-233: questi ricevuti da lui con abbracciamenti stretti e quelle dalla
-ex, con valore intens., e da landra1 (v.). slangato
-ex, con valore intens., e da [illanguidito (v.).
-ex, con valore intens., e da languire (v.).
, con valore intens., e da lappare (v.).
. -ex, con valore privai, e da un denom. da lappola1 (v
privai, e da un denom. da lappola1 (v). slappolatóre
alta filatura. = nome d'agente da slappolare. slappolatrice, sf.
pecora. = nome d'azione da slappolare. slargaménto, sm.
sale e quella che scende, spazio da farvi un ornato di figure. grandi,
più giovani. = nome d'azione da slargare. spertina ne'giorni del
... quanto sia picciola e ristretta da ogni parte quella gloria che voi d'
. gir. primi, iv-399: da ogni parte se principiava a slargare le
slargare le strade e concorrere li mercadanti da ogni parte. sanuao, lv-
vincenzo maria di s. caterina da siena, 282: li malavari giontano le
le parti, l'istru- mento [da taglio] col suo calcare le smuove e
, è) sin che l'angolo contenuto da esse verso le parti b svanisca,
verso le parti b svanisca, li due da basso resteranno eguali a due retti,
slargò la intelligenza. -liberare da pregiudizi, da scrupoli morali. f
. -liberare da pregiudizi, da scrupoli morali. f. f.
la coscienza. muratori, n-161: da quanto s'è detto risulta che il pirronista
a slargarsi, tenendosi in gran lontananza da terra, il cammino è buono e
una pian- ta). ca'da mosto, 314: li quali [alberi
] avevano le rame non come qui da noi, che parte si slargano per traverso
si slarga la voce che costantino mancava da casa. 15. distribuirsi in
di noi. -allontanarsi o scansarsi da una persona; farle spazio intorno.
; farle spazio intorno. ca'da mosto, i-115: la qual cosa vedendo
vedendo, i negri si slargo- rono da noi, e noi, incatenando tutte tre
calando giù dalle montagne, donde, come da valletta, scoprivano chiunque punto si slargava
dal corpo dell'esercito. -ritirarsi da un luogo. sanudo, lviii-579:
il largo (un'imbarcazione) ca'da mosto, i-116: ultimamente pervenimmo al capo
vicino e in luogo dove senza slargarsi da terra può andare. buonarroti il giovane,
, non scherzano veramente troppo in slargarsi da terra, essendo, com'è da credere
slargarsi da terra, essendo, com'è da credere, assai deboli di complessione,
insieme. stratico, 1-i-427: 'slargarsi da terra': si dice quando si allontana il
18. figur. prendere le distanze da un'iniziativa. testi, 1-231:
e procurate che svanisca. -allontanarsi da un modello. galileo, 3-3-198:
e di tancredi io mi slarghi troppo da la favola. zuccolo, intr.,
slargato 1 cordoni della borsa, facendo venire da nuoro vini e dolci squisiti.
colmare di gioia; rinfrancare, sollevare da preoccupazioni. p. e. gherardi
, 579: quando udii i delicati riguardi da voi tenuti sempre verso l'aglaura,
cose dolci... è vero che da alquanti giorni in qua hanno comincito a
un senso di sollievo, di liberazione da angustie e preoccupazioni. giuglaris, 310
exr, con valore intens., e da un denom. da largo (v
., e da un denom. da largo (v.). slargata
questo valentuomo che sinistre conseguenze possono venire da sì fatta slargata e da una sentenza
conseguenze possono venire da sì fatta slargata e da una sentenza di tanto discredito del genere
, sia pure in modo temporaneo, da tensioni e preoccupazioni. d'azeglio,
al cuore. = deriv. da slargare. slargato (pari.
progresso. 5. rinfrancato, sollevato da assilli e preoccupazioni. nievo, 112
. = nome d'azione da slargare. slargheggiare, intr.
ex-, con valore intens., e da largheggiare (v.).
pavese, 2-97: che il mare fosse da quella parte, l'avevo detto io
non ho nella mia cassa tanto slargo da spender dieci mila lire senza pensarci.
portina, sbarrata. = deverb. da slargare. slarvare, intr
nell'aria limpida alla cerca del polline da fecondare non poteva sentirsi più libera e
. -ex, con valore privai, e da un denom. da larva (v
privai, e da un denom. da larva (v.).
ant. eslais, eslas (deverb. da eslaisser), sul modello di rilascio
. ex-, con valore privai, e da un denom. da latente (v
privai, e da un denom. da latente (v.).
un virus. = nome d'azione da slatentizzare. slatinante (pari. pres
ex-, con valore intens., e da latinare (v.). slatinata
che rispondere. = deriv. da slatinare. slatinatura, sf. ricorso
a sproposito. = nome d'azione da slatinare. ^ latineggiare, intr
ex-, con valore intens., e da latinizzare (v.).
. ex-, con valore privai, e da latinizza re (v.
voce di area emil., deverb. da èlatar, per slitèr 'slittare'.
invasato. = nome d'azione da slattare. ^ lattare, tr
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 156: quando slattano li fanciulli
per attendere a lui. -liberare da uno stato di dipendenza o di soggezione
discepoli... l'amavano con amor da bambino che aveva molto del senso.
, all'ascendente di qualcuno; uscire da uno stato d'inferiorità e di soggezione
ex-, con valore intens., e da latineggiare (v.).
slattassero, per così dire, anche da cristo. giuliani, i-176: se
in diritto e mi obbliga a farla da maestro. -maturare spiritualmente.
. ex-, con valore privai, e da [allattare (v.).
ledro 'nescit stare loco', / scampasi da la madre ornai slattato / a quel
emancipato, che si è reso indipendente da un'autorità politica o spirituale. magalotti
amarezza della lor critica, acciocché, slattati da quella lettura, ai loro teneri ingegni
vuol prove più dure. ci vuole slattati da poppe, sitibondi di mirra e prodighi
ex-, con valore intens., e da lattato1 (v., n
della slattatura. = nome d'azione da slattare. slaudére, intr. ant
qui resta bradamante donna egregia / e da l'altezza sua marfisa slaude. =
ex-, con valore privat., e da un denom. da laude (v
., e da un denom. da laude (v.). slavaménto
il fondo. = nome d'azione da slavare. slavanda, sf.
. -per estens. bagnare da capo a piedi; infradiciare (la
, con valore intens., e da lavare (v.).
. govoni, 69: tre sedie da la sala slavata / appoggiano la schiena a
, 5-i-1727: le bastò un'occhiata da lontano alla villetta bianchissima sotto il cielo slavato
dal tempo. govoni, 226: da per tutto corone di fiori / più tristi
. ex-, con -reso insipido da un'eccessiva cottura nell'acqua valore intens.
cottura nell'acqua valore intens., e da lavina (v); è registr dal
trovare slavinare, intr. franare da un pendio montano all'ospite gli
'sofonisba'], seb = denom. da slavina. bene meno pedestre di quello
solo slavinato, agg. travolto da una slavina. non è verso
una slavina. non è verso da dialogo, ma è fiacco e slavato.
di 2944 settenari = deriv. da slavina, col suff. dei part.
ex-, con valore intens., e da lavato (v.).
, ripulisce i pezzi metallici dalla terra da fonderia successivamente alla distaffatura. dizionario
macchina a getto d'acqua in pressione, da pezzi metallici ottenuti mediante fusione la terra
pezzi metallici ottenuti mediante fusione la terra da fonderia rimasta a questi aderente successivamente alla
. = nome d'agente da slavare. slavatura1, sf. letter
tanto celebre ritratto di carlo i fatto da wandick, che vedesi in kinsington, altro
sotto le forbici una prosa di tal fatta da sostituire alle loro slavature quotidiane! svevo
mantiche slavature. = deriv. da slavato. slavatura2, sf.
denti e sulla volta del palato una voluttà da ivinità terrigena. =
terrigena. = nome d'azione da slavare. slavazzare (ant.
fresco, tale che ne slavazò molto bene da ogni canto. = voce di
, con valore intens., e da una forma frequent. di lavare (v
voce di area sett., deriv. da slavazzare. slavificare, tr.
. = voce dotta, comp. da slavo e dal tema dei comp. lat
meno ingente di neve polverosa che frana da un pendio montano, per lo più
slavina rovinò con tremendo fragore a pochi metri da noi. malaparte, 9-77: le
. gadda, 19-92: marco lo ebbe da quel tempo compagno delle sue fervorose esplorazioni
in altre lingue. = deriv. da slavo, probabilmente attraverso il fr. slavisme
per la sede. = deriv. da slavismo. slavistica, sf.
della slavistica. = deriv. da slavista, probabilmente attraverso il fr. slavistique
dei popoli slavi. = denom. da slavo, con suff. frequent.
di trieste. = nome d'azione da slavizzare. slavo, agg. che
numerosa, energica, ardimentosa, ma da più secoli oppressa, la razza slava.
. faldella, i-4-265: si pensò da visionari, avventurieri e da veri liberali
: si pensò da visionari, avventurieri e da veri liberali enciclopedici di cucinare ad un
, or detti todeschi, esser discesi da un istesso capo e fondatore. vico,
ojetti, i-349: in venticinque secoli, da celti, da goti, da longobardi
: in venticinque secoli, da celti, da goti, da longobardi, da avari
, da celti, da goti, da longobardi, da avari, da slavi,
, da goti, da longobardi, da avari, da slavi, da franchi,
goti, da longobardi, da avari, da slavi, da franchi, da unga-
longobardi, da avari, da slavi, da franchi, da unga- ri, da
avari, da slavi, da franchi, da unga- ri, da turchi, da
da franchi, da unga- ri, da turchi, da tedeschi, quante volte questa
da unga- ri, da turchi, da tedeschi, quante volte questa pianura è stata
, 8-85: i loro disagi furono diminuiti da una grande simpatia che mario seppe ispirare
proposito di un possibile colpo di mano da parte degli slavi sulla città.
2. parlato o scritto da uno o più popoli appartenenti a tale
ed ai massoni. = comp. da slavo e croato (v.).
è la moderna variante di un filone ricorrente da secoli nella cultura russa: la
messianismo popolare. = deriv. da slavofilo. slavofilismo, sm.
di occidentalismo. = deriv. da slavofilo, n. 2.
asilo offerto molti anni prima, da un monsieur durand, slavofilo e mece
slavofili e occidentali movevano nello stesso modo da pregiudizi hegeliani, di un hegel interpretato
= voce dotta, comp. da slavo e dal gr. (plxog 'amico'
della loro cultura. = deriv. da slavofobo. slavòfobo, agg. che
. = voce dotta, comp. da slavo e dal tema del gr. <
. = voce dotta, comp. da slavo e dal tema del gr. cpcovfi
, alle regioni dell'adriatico orientale abitate da popolazioni slave; originario o prodotto in tale
le tradizioni locali del paleoslavo, caratterizzate da una coloritura linguistica regionale, attestate a
slazzera i tuoi. linati, 25-113: da bravo, muccio, slazzera un
giov. 11, 43), rivolta da gesù cristo a lazzaro, probabilmente
§lèe) mann. disus. macchina costituita da una tavola lunga quanto la chiglia di
forte, 6-12: po'ch'io da te tal merito n'ho avuto, /
e cataloghi. bernari, 6-276: da quel giorno fu una gara animosa, sleale
. ex-, con valore privai, e da leale (v.).
molti luoghi... vengono espugnati da loro. fenoglio, 5-iii-481: sì
, essendo fermo nel buono esempro. fausto da longiano, iv-175: de'tuoi ufficiali
. lat ex-, con valore privai e da lealtà (v.).
. ex-, con valore privai, e da leanza1 (v.).
... / meschin com'ho da fare? olà, persone, / venitemi
. ex-, con valore privai, e da un denom. da legaccio (v
privai, e da un denom. da legaccio (v.). slegaménto
slegaménto, sm. scioglimento di qualcuno da vincoli, anche morali. pasini
,... e chi sa che da questo suo slegamento di parti non addivenga
parti. = nome d'azione da slegare. ^ legare (ant
slegata la mula? devo alzarmi? da tutti i nostri fori, libertà, ragioni
quale, abbenché per ordinario si regesse da un sol timoniere, in questa fortuna
, o fatto slegare il libro da quella parte che ci abbisogna e qui
. rendere libero dalla passione amorosa, da un legame affettivo. boccaccio, 1-i-365
nella quale il sottomesso albitrio è impossibile da tal nodo slegare, se non quando a
gli incresca. -rifl. liberarsi da vincoli affettivi (anche matrimoniali);
troncare una relazione amorosa. niccolò da correggio, cvi-233: che cosa non può
non fa amore! / chi può sligarsi da suo'arte e inzegni? g.
ci slega. -rifl. affrancarsi da una schiavitù morale, dalla soggezione di
, dalla soggezione di un vizio, da uno stato d'animo opprimente o,
opprimente o, con valore attenuato, da un'incombenza gravosa o fastidiosa.
si piagne; / vedesti come l'uom da lei si slega ». p.
! due uomini non siamo capaci a slegarci da quest'im- picci! -affrancare
quest'im- picci! -affrancare da obblighi giuridici. fiamma, 1-221:
temperandoli molto. -rifl. liberarsi da vincoli giuridici o istituzionali. siri,
e buone per scene d'ogni genere, da ridere e da piangere, leticare e
scene d'ogni genere, da ridere e da piangere, leticare e disperarsi, annodare
essere legati, provocata per lo più da frutti acerbi. soderini, ii-37:
l'altra è prodotta naturalmente dalla terra da per sé negli stessi orti, prati,
12. rifl. allontanarsi da un modo di vivere, da un
. allontanarsi da un modo di vivere, da un valore morale. n.
n. agostini, 5-9-116: se da l'onestà troppo mi slego, / nont'
signore, non così agevolmente si può da quel nodo slegare. 13. disimpegnarsi
quel nodo slegare. 13. disimpegnarsi da una promessa, non considerarsi più obbligato
legandosi con altri prima (tessersi slegato da me [per gli impegni del « politecnico
ariosto, 4-36: pria che l'alma da la carne sleghi, / a tutti i
. ex-, con valore privai, e da legare (v.).
all'imboccatore. = deriv. da slegare. ^ legato (part
4. figur. libero da una relazione amorosa. brocardo, 22
brocardo, 22: or in guidardon, da me slegato, / t'annodi ad
medesmo hai dato. -libero da costrizioni etiche e morali o da vincoli
-libero da costrizioni etiche e morali o da vincoli psicologici, da inibizioni.
e morali o da vincoli psicologici, da inibizioni. rosmini, xxv-317: è
, se non si impara a disbrigarci da tutti i codici umani. -completamente
essendo riuscite assai slegate e riconoscendosi per fatte da uno scioperato. bettinelli, i-ii-i2i:
riempito di cose assurde e così slegate da doversi domandare se il caso o il
la musica. = nome d'azione da slegare. slégo, sm. (
-per estens.: quanto è caratterizzato da velocità e comporta eccitazione, euforia.
.): particolarmente eccitante, tanto da suscitare euforia ed entusiasmo.
, favoloso. = probabilmente deverb. da slegare. slembante, (part
capo di biancheria); che pende da uno o più lembi (un vestito)
); essere troppo lungo, pendere da uno o più lembi (un vestito
. 'vestito non cucito pari, slemba da una parte', 'camicie, non tagliate o
, con valore di allontanamento, e da un denom. da lémbo (v.
allontanamento, e da un denom. da lémbo (v.). slembato
. ex-, con valore privai, e da un denom. da lena1 (v
privai, e da un denom. da lena1 (v.).
eoe-, con valore intens., e da [allentare (v.).
,... stentata e indebolita da una fiacchezza senile. 2.
di tono. papi, 4-31: da simili dimore ogn'uom stia lungi / che
la slentatura. = nome d'azione da slentare. §lèppa, sf.
certe steppe [giocando al calciobalilla] da spezzare la palletta. = voce onomat
. = voce onomat., forse da confrontare con tingi, slap 'schiaffo',
slesiani dal sud. -costituito da soldati provenienti da tale regione. ar-pino
sud. -costituito da soldati provenienti da tale regione. ar-pino, 7-26:
mi stettero). letter. affrancarsi da toni e modi di eccessiva preziosità o
. ex-, con valore privai, e da un denom. da lettera, n
privai, e da un denom. da lettera, n. 12 (v.
ex-, con valore intens., e da letterato1 (v.).
. eoe-, con valore privai, e da un deriv. da lettera (v
privai, e da un deriv. da lettera (v.).
. eoe-, con valore privai, e da un denom. da lezzo1 (v
privai, e da un denom. da lezzo1 (v.).
. eoe-, con valore privai, e da librato (v.). slicco
ridursi in una polvere esclusivamente metallifera, da esporsi poi alte torrefazioni nei forni,
volponi, 2-205: sei tu da friggere. pescare e friggere...
eoe-, con valore intens., e da un deriv. da limone (v
., e da un deriv. da limone (v.). slinci
. - elle te xe stae arlevae da mio fradello a livorno, e per quello
, con valore di allontanamento, e da linea (v.), col suff
, con valore di allontanamento, e da lingotto (v.), col suff
eoe-, con valore intens., e da un denom. da lingua (v
., e da un denom. da lingua (v.).
, testa; questi a loro volta incantati da un gesto, un passo, una
slinguata furtiva. = deriv. da slinguare. slinguettare, intr.
usata come biancheria intima o come costume da bagno (e spesso è usato al
= voce ingl., deriv. da [to] slip 'scivolare, scorrere',
in acqua. giovio, i-312: da lui... non si poteva sperare
ex-, con valore intens., e da liquidire (v.).
, 20-50: è molto chiaro che, da parte della critica a presupposto irrazionalistico,
j j = nome d'azione da sliricare. sliricare, intr. con
, con valore di allontanamento, e da un denom. da lirica (v.
allontanamento, e da un denom. da lirica (v.).
ex-, con valore intens., e da un deriv. da liso (v
., e da un deriv. da liso (v.).
piegati all'insù più dinanzi, uniti da duoi, tre e quattro tramezzi.
(cfr. slisciare), forse da connettere con slitta. slisciare,
ex-, con valore intens., e da liso (v.).
; può essere trainata a mano o da renne, da cani o da altri
essere trainata a mano o da renne, da cani o da altri animali, o
mano o da renne, da cani o da altri animali, o può sfruttare la
ordinariamente e per lo più sono condotte da un cavallo solo. sostentansi non su
cheffe- niler..., accompagnato da molti cavalieri..., fu con
. -per estens.: pattino da ghiaccio. calzabigi, 175: agili
stavano scivolando a volontà sulle rudimentali slitte da fieno. -disus. telaio privo
-ant. carro di legno, trainato da un cavallo, a guisa di cassa
automobile entrava in una strada deserta fiancheggiata da platani. c. marincovich [« la
. per estens. spostamento lento e graduale da una condizione sociale, psicologica, istituzionale
forma di identificazione e un eccessivo coinvolgimento da parte del pubblico. s
gergo teatrale, introdotta nel nostro secolo da ettore petrolini per designare quei momenti in
di un vocabolo in un significato diverso da quello originario. moravia, 21-244:
di trapasso. = nome d'azione da slittare. slittante (part pres
, che scivola. -anche: provocato da tale movimento (un rumore).
poi del giudice, 2-20: spostandosi da uno chassis all'altro ac
^ e, slitta e agitando le braccia da alpindietro il sentiero. fenoglio, 5-iii-142
, si avvita... in modo da aggredire per ogni verso punica costante passiva
non mai combaciando perfettamente. -spostarsi da un tono a un altro.
edificante nel temerario. -passare gradualmente da una categoria logica o ontologica a un'
invecchiato suolo slitta. = denom. da slitta. slittata, sf.
degli altri. = deriv. da slittare. cennava un passo doppio
per estens. rinviato per effetto d'eco da un ostacolo a un altro (un
. 3. spostato e straniato da un ambito di realtà a un altro
. ex-, con valore privai, e da livellare1 (v.).
quale ci stavamo muovendo, ma slittato da un altro piano. slivellazióne, sf.
poppa di un basti = deriv. da slittare-, voce registr. dal d.
, i-l-app.: 'slivellazione': voce usata da giorgio ivan per indicare il differente livello
al quartiere d'inverno coll'abituale appetito da slittatoli. -conducente di skeleton
altro oro. = deriv. da slittinismo. slittino, sm. piccola
avanti come gli sci e rinforzati di sotto da liste di ferro. unnano superiore di assicelle
superiore di assicelle in legno, che serve da sedile, è col f
risalita per slitte. = comp. da slittino e via (v.),
slittóne, sm. grande slitta trainata da una fune avvolta su un argano azionato
una fune avvolta su un argano azionato da un motore, che serve nella slittovia
. lo slittóne è trascinato verso l'alto da una fune metallica azionata da un motore
l'alto da una fune metallica azionata da un motore elettrico ed ha un'apposita
persone lungo un pendio innevato, costituito da uno o più veicoli simili a grandi
grandi slitte poggianti su pattini e trainati da un cavo o da una fune azionati
su pattini e trainati da un cavo o da una fune azionati da un motore (
un cavo o da una fune azionati da un motore (ed era diffuso prima
la trazione di una fune metallica azionata da un motore elettrico. f. campiotti [
servire alle guidoslitte. = comp. da slitta e via (v.),
addirittura 'premonitorie'. = nome d'azione da slivellare. ^ livellare, intr.
. ex-, con valore privai, e da un deriv. da livello1 (v
privai, e da un deriv. da livello1 (v.), col suff
loro diritti sociali. = deverb. da slivellare. slividito, agg.
ex-, con valore intens., e da un deriv. da livido (v
., e da un deriv. da livido (v.).
. bigiaretti, 9-132: « venite da noi », propone lucia « abbiamo rahfa
'alcol') del serbocroato ìttijvovica, deriv. da uijva 'prugna'. slizza, sf
slizza, sf. ant. pattino da ghiaccio. bizoni, 89:
cinque cellette ciascuna con due semi cinti da un arillo carnoso. = voce dotta
il metro epico dell'india, composto da quattro versi di otto sillabe ciascuno, con
, con valore di allontanamento, e da localizzare (v.). sfocaménto
continuasse. = nome d'azione da slocare. ^ locare, tr
slòchi). disus. togliere qualcuno da una condizione favorevole. pier della
pier della vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini, 417: dirò com'
adriano. -allontanare spiritualmente l'anima da dio. 5. carlo da sezze
anima da dio. 5. carlo da sezze, iii-122: essendo iddio naturalmente centro
, con valore di allontanamento, e da locare (v.); cfr.
è possibile. = nome d'azione da slocare. ^ locazióne, sf
esteriori. = nome d'azione da slocare. slodare, tr. (
. ex-, con valore privai, e da lodare (v.).
tasso? = nome d'agente da slodare. sloffare, intr. (
ex-, con valore intens., e da un denom. da loffa (v
., e da un denom. da loffa (v). slogamascèlle
comunista? disunion delle tavole, da loro stesse disgiuntesi, naufragò.
suo peso. = nome d'azione da slogare. slogan (disus.
occidente e oriente nel caso potrà essere suffragato da alcuni fatti reali. piovene, 10-454
lo slogan di don filippo buscemi, da tutti i benpensanti approvato e diffuso:
-ci). caratterizzato o fortemente influenzato da slogan (un atteggiamento, una mentalità
può essere neppure raccontata se non si parte da longanesi, sloganista del fascismo e contemporaneamente
lo leggi k. = deriv. da sloganista. slogare (ant.
è accaduta la disgrazia di slogarsi, cadendo da pochi gradini, un braccio. p
suoi scolari recitavano, facendoci delle risate da slogarsi le mascelle. pirandello, 8-61
.. con un gioco ai trasposizioni da slogare il cervello. -intr. con
, ricordi? una sagoma planava / da finestra a cortile, / si slogava ostinata
-intr. con la particella pronom. partire da un luo go *.
, con valore di allontanamento, e da logore, per locare (v.)
sotto i piedi. = denv. da slogato. slogato (part.
i-49): finalmente quel piede slogato / da un chirurgo gentil fu medicato. g
gazzetta veneta » sarà un grosso volume da farne anche tre tomi se abbisognasse: sicché
essere avvertita. = nome d'azione da slogare. ^ locazióne, sf
o slogazione. = nome d'azione da slogare. §loggiaménto, sm. allontanamento
slogare. §loggiaménto, sm. allontanamento da un alloggio, da una sede,
sm. allontanamento da un alloggio, da una sede, da un luogo. -nel
un alloggio, da una sede, da un luogo. -nel linguaggio militare, il
to'. = nome d'azione da sloggiare. §loggiante (part.
abbia avuto in animo, sloggiati i nemici da charlestown, di metter fuoco alla terra
cattaneo, iii-3-53: sloggiato il nemico da quella posizione, corre a casa a baciar
ai fascisti,... per sloggiarli da quell'ultima posizio ne.
il furgone] ma non pensare che sloggi da davanti il mio garzone per far posto
3. figur. eliminare una parola da un testo. sbarbaro, 4-21:
sbarbaro, 4-21: la parola s'insedia da sé nello schema d'un verso;
di dove annida. -allontanare da sé un desiderio. delfico, i-83
sanudo, li-361: stamane il signor antonio da leva si è sloiato da vaure con
signor antonio da leva si è sloiato da vaure con tutto l'exercito et è ito
». 6. andare via da una casa, dall'alloggio in cui si
iii-590: conchiusimo di sloggiare la seguente notte da quella disagiosa caverna. c. gozzi
indicato il giorno in cui potrò sloggiare da questo albergo dove io per mille ragioni
7. andare via o partire, trasferendosi da un luogo, anche perché costretti.
di cipro si risolvette abraim di sloggiare da quelle parti e tornarsene... in
campana, 29: esso sloggio da sanclù, avendo prima per suo editto intimata
pascoli, 1-734: io penso di sloggiare da castelvec- chio. comisso, i-166:
: non vedi che quanto prima ti converrà da questo mondo sloggiare anche a tuo dispetto
, con valore di allontanamento, e da [alloggiare (v.).
in alcune nostre trincee, tosto sloggiati da un nostro vigoroso contrattacco. fenoglio, 5-i-702
. 4. non confermato o rimosso da una carica. c. valentini [
. ex-, con valore privai, e da [alloggiato (v.)
abbandono del luo go occupato da parte di un esercito. nievo
una gabella per mettere insieme quindicimila ducati da offrire al sovrano ad aiutar le spese
4. figur. mancata riconferma o rimozione da una carica. comisso, iv-343
proclamata la repubblica. = deverb. da sloggiare. slogicare, intr.
organico de ^ borboni, e differite da quei borbonici che lo svolgevano solamente in
. ex-, con valore privai, e da un denom. da logica1 (v
privai, e da un denom. da logica1 (v.).
è una slogicatura! che cosa ha da fare il metodo mentale, cioè la forma
? » = nome d'azione da slogicare. slogizzare, intr.
lat ex-, con valore privai, e da logizzare (v.).
. ant. allontanare, separare qualcuno da altri. guittone, xxxii-165: 0
. ex-, con valore privai, e da un denom. da lombo (v
privai, e da un denom. da lombo (v.).
ex-, con valore intens., e da un denom. da lombo (v
., e da un denom. da lombo (v.).
lombarde e venete. = deriv. da slombato. slombatézza, sf.
piemont. (lòira), deriv. da loeui propr. 'loglio'e,
attaccava la fiacca. = deriv. da sloia. slombare1, tr. (
con lui a man salva e far da ercole. monelli, 2-429: caligola con
straziante. = deriv. da slombato. slombato (pari. pass
un calesse dei più sgangherati, tirato da un cavallo nero e da un bianco,
, tirato da un cavallo nero e da un bianco, cosi slombata pariglia che
sugli occhi, il corpo magro e curvo da cui sembravan scivolare lungo i fianchi slombati
x-7-247: nelpasino d'oro', inspirato da apuleio, l'intenzione di satireggiare firenze s'
aver voluto rappresentare tutti. -caratterizzato da mancanza di ideali, da rassegnata inerzia
. -caratterizzato da mancanza di ideali, da rassegnata inerzia (un periodo di tempo
di un gruppo, di una flotta) da un luogo, da una città.
una flotta) da un luogo, da una città. sin, 1-vii-726
.. giudicava necessario che si absentasse da mantova, l'interpellò della causa e
assai vicina l'elezione del nuovo imperatore da sem- re più esserci confermato lo
più esserci confermato lo slontanaménto... da francfort di ontì. -spostamento
di un oggetto o di una parte da un'altra. viviani, 4-4-91:
questa forma le parti l'istrumento [da taglio] », le slontana, e
elisa. = nome d'azione da slontanare. mettere un agente soprannaturale
. 7. deviare o discostarsi da una consuetudine, da un comportamento,
. deviare o discostarsi da una consuetudine, da un comportamento, da un modo di
una consuetudine, da un comportamento, da un modo di operare, da una teoria
comportamento, da un modo di operare, da una teoria, da una tradizione.
di operare, da una teoria, da una tradizione. pallavicino, 9-138:
più che non fece nel primo suo lavoro da quella foggia di lingua che si usa
lat eoe-, con valore privai, e da lottizzazione (v.).
: la letteratura slovacca viene dalla campagna, da cui ha portato tutta la forza,
. che allontana, che porta via da un luogo. sereni, 4-25:
disus. allontanare o tenere lontano qualcuno da un luogo, o da un ambiente.
lontano qualcuno da un luogo, o da un ambiente. malvezzi, 7-io:
: per un braccio / mi prese e da colui mi slontanava / con din «
slontanava / con din « non creder da quell'asinaccio / di ricavarne mai replica
o distaccare un oggetto o una parte da un'altra. l. bellini,
forma le parti, l'istrumento [da taglio] col suo calcare le smuove e
ogni ombra di avidità e stradi- chiamo da essi qualunque fibra di baldanza. pindemonte,
così grandi d'arte e di lusso slontanan da noi ogn'idea di semplicità e di
particella pronom. allontanarsi o andare via da un luogo, da una città; prendere
o andare via da un luogo, da una città; prendere distanza o scostarsi
una città; prendere distanza o scostarsi da qualcosa. d. trevisano, lii-12-190
, lii-12-190: deliberai... slontanarmi da quelli confini e tenere il cammino verso
e poi con l'appressarmi e slontanarmi da essa corda traposta tra me e la stella
sofrona, ti slontana per un poco / da cotesto uscio ed a me ti avvicina
miei occhi. -separarsi o andare lontano da qualcuno (anche in senso affettivo)
, 2-3-68: io solo pensando a slontanarmi da voi, mi sento morire. forteguerri
attaccata la zuffa, / si slontana da loro e fugge via. a. monti
monti, 646: doveva tanto slontanarsi da lui per avvicinarglisi poi tanto. suo figlio
-allontanarsi dalla rotta. felice da montecchio, lxi-2-i-32: partendo poi da patnà
felice da montecchio, lxi-2-i-32: partendo poi da patnà... hanno sempre tenuto
mutazione in roma venisse per l'adulterio commesso da sesto tarquinio con lucrezia: da che
commesso da sesto tarquinio con lucrezia: da che non si slontana aristotile.
essersi... la lor lingua slontanata da quella che si usava nel secolo vili
ex-, con valore intens., e da lontanare (v.).
, agg. che si è allontanato da qualcuno o da un luogo. spandugino
che si è allontanato da qualcuno o da un luogo. spandugino, 159:
dall'isola. -separato, lontano da qualcuno. filemo, 1-157: travaglia
ragionando. = nome d'agente da slontanare. slòto, sm.
. slottatura. = nome d'azione da slottare. slottare (slotare),
. ex-, con valore privai, e da un denom. da lotta2 (v
privai, e da un denom. da lotta2 (v.). slottatura
alla semina. = nome d'azione da slottare. slottizzazióne, sf. processo
di lottizzazione delle cariche pubbliche o istituzionali da parte dei partiti politici o delle loro
ex-, con valore intens., e da un denom. da luscus 'losco';
intens., e da un denom. da luscus 'losco'; cfr. provenz.
ex-, con valore intens., e da un deriv. da lucciolare (v
intens., e da un deriv. da lucciolare (v.).
ex-, con valore intens., e da lucciolio (v.).
slam], sm. quartiere urbano abitato da poveri e diseredati con alta densità di
con alta densità di popolazione, caratterizzato da abitazioni cadenti e malsane e privo di
ex-, con valore intens., e da un deriv. da lumaca (v
villaggio strascinato, e finalmente da quattro cavalli in pezzi isquarciato. magri
ho, stasera, / tornando / da caccia, / la giovane i zingara /
, con tutte sue forze intende a svilupparsi da lui, e con la manca mano
mal soffrendo la morte e stimolata / da dolor da furor, squarciossi il petto /
la morte e stimolata / da dolor da furor, squarciossi il petto / spietatamente
g. gradenigo, lxxviii-ii-546: son da cagne squarzati a brano a brano. ca'
cagne squarzati a brano a brano. ca'da mosto, 231: si trovano biscie
nuda:... fo squarciato da li sui cani. lomazzi, 4-ii-487:
il territorio di una nazione; percorrerlo da invasore. -in partic.: provocare
1-34: squadre di destrier guidati / da lo straniero... squarciar con l'
nannini [ovidio], 25: versai da gli occhi amari pianti 7 e mi
avea tessuta, squarciarono, e levate da lei pezzuole alcune, credendo me tutta
m'ai! sanudo, vii-448: da poi triestini, mossi da le spale del
, vii-448: da poi triestini, mossi da le spale del patriarca de aquileia,
ch'è cucita disavedutamente col folle è da druscire anzi che da squarciare. passeroni,
col folle è da druscire anzi che da squarciare. passeroni, iii-53: pretendesi
capo in giù, con gran rumor, da l'afta / torre precipitòssi. arici
/ dell'ombre, rapido, là da ponente / guizza il baleno. de roberto
di repente, / sotto il ciel, da levante a ponente, / squarcia l'
.. ho gittato il peso che da molti anni ho sul cuore, ho squarciato
agli occhi nostri appariscono. -spogliare da sembianze fittizie, ingannevoli. ottimo,
forti che alcuno rostro d'uccello. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
animo. t'insegnero io, come hai da fare per isfuggire a queste tre belve
in cosa di tanta importanza la squarcierà da dovere? f. m. zanotti,
perch'era un sartore, benché squarciasse allor da sertorio. 21. intr.
che le passasse quillo tran- gussuso desiderio da lo suo core, piu perzò se faccresseva
sanudo, xxviii-458: e1 zomo sequente da marina, che fo a dì 18
et el tenissemo fino a ore 22; da poi el se squarzò, dove che
onde del mare); essere attraversato da un corpo in movimento (l'aria
l'unione politica); essere dilaniato da rivoluzioni (uno stato). guicciardini
]. 26. essere illuminato da una luce violenta e repentina; essere
i-n (55): se non che da pidocchi / avendo insignorita quella ingrata /
gliel'infìnocchi / or se a caso da me fosse squarciata / la pacienza, io
più cagione / ch'egli non ha da far tanta tagliata. -squarciare varia:
saltando come ranocchi e cantando con voci da squarciare le orecchie. cicognani, 2-179:
un gridare di nomi barbareschi e strani da squarciare le orecchie italiche. -squarciarne
per rattopparla alla meglio. = da un lat. volg. * exquartiare 'tagliare
. ant. ferita inferta con un'arma da taglio. libro di motti [
sianelli, i quali si credevano d'aver da fare con quattro lodigiani.
tengo nel cuore mi sono state fatte da certi dubbi crudeli. = deriv.
certi dubbi crudeli. = deriv. da squarciare. squarciataménte, avv
»? cristoforo armeno, 1-294: avendosi da lui fatto da nuovo l'istoria tutta
armeno, 1-294: avendosi da lui fatto da nuovo l'istoria tutta raccontare, squarciatamente
smembrato. -per estens.: crivellato da colpi di armi da fuoco.
estens.: crivellato da colpi di armi da fuoco. guido delle colonne volgar
polve gli eroi che spense ettorre / favorito da giove, e voi ne fate /
323: era caduto col petto squarciato da una scarica di fucilate degli austriaci che
che in prima soleano nascondere. antonio da ferrara, 112: credo, se
320: ella ricolse la lettera squarciata da lei e calpestata e spu- tacciata;
pezzi. -in partic.: aperto da una falla (una nave).
/ di luce di caligine macchiata, / da la gola squarciata, / sian quasi
sereno (una nuvola); attraversato da lampi. dante, par.,
^ pioggia / occhiate auree feria, e da 'l plumbeo manto squarciato / sorrisi altri
di otto o nove anni con una cesta da macellaio sul fianco, il naso all'
la bocca [del cavallo] ugualmente da ogni banda squarciata e sfessa, grande
squarciato d'una brigata di beoni, uscenti da un'osteria della piazza. pirandello,
squarciate dei venditori davanti alle baracche illuminate da lampioncini multicolori. e. cecchi,
fiato). sanudo, liv-66: da poi passate queste ragate il bucintoro ritornò
vi si trovavano presenti, non è da maravigliare. -ingente, enorme (
vita signorile. 11. afflitto da un grave dolore fisico o morale.
grave dolore fisico o morale. bartolomeo da s. c., 23-1-5: niuna
così occupata e di tanti mutamenti e da così isvariati desideri tagliata e isquar- ciata
], 316: io sono squarciato da molte, gravi e mortali ferite. goldoni
12. diviso nel suo interno; travagliato da lotte intestine (una città, uno
di richelieu tenevasi lo sguardo molto attento da questa parte della lorena per toc- correnze
a'romani. -separato, diviso da odio e rancore. anonimo genovese,
per toi peccai / sun l'un da l'atro sì squarzai [i tuoi figli
vicin'al capo... e da quello squarcio comincia la crisalide ad uscir fuora
nostra avanzata avrebbe attraversato un declivio chiazzato da larghi squarci di luce lunare. tabucchi,
, parte, passo, episodio estrapolato da uno scritto, da un'opera letteraria,
, episodio estrapolato da uno scritto, da un'opera letteraria, ecc. patrizi
il poco patrimonio che mi resta, parte da indiscreti e parte da supposti creditori squarciato
resta, parte da indiscreti e parte da supposti creditori squarciato, e finalmente per
dell'altre isole dell'adriatico piuttosto che da squarciature di fuochi sotterranei debba ripetersi da
che da squarciature di fuochi sotterranei debba ripetersi da corsi di fiumi antichi anteriori all'invasione
un fulmine. lubrano, 2-187: da una sguarciatura di nuvole gli rovinò sul
fave scroscio. = nome d'azione da squarciare. squarciavacca (squarzavaca),
e letter. pugnale molto affilato da combattimento. g. visconti,
milit. ant. tipo di arma da fuoco in uso presso la cavalleria.
intorno, perché dal feretro, frastagliato da matti mandritti e fendenti, pendevano palle
con spicanardo. = deriv. da squarciare. 16. locuz.
conviene a'con oggetti taglienti, armi da taglio, ecc. millantatori,
, smembra, in partic. con armi da taglio. m. cecchi, 1-2-214:
ferro... estracciato tra le mani da, e gli farà / tanto di squarcio
dure spine dei blocsalvini, 13-97: da peleo domata la dea teti, / d'
, / d'argenteo piede chi, trascinati da ogni sponda del fiume sotterraneo e piallate
apparve orrendamente mutila = nome d'agente da squarciare. to...
aveva separata dalla parte ta ferita da arma da taglio. -in partic.:
dalla parte ta ferita da arma da taglio. -in partic.: il ferirsi
miti, perché questo è uno squarcio fatto da te in una veste inconsutile, che
, scheggia. boiardo, 2-15-6: da ogni lato / le grosse piastre e le
introdusse la facilità di trasmettere fingenti ricchezze da regno in più remoto regno con un semplice
nella loro vecchiaia, nei quali hanno rivisto da vicino e quasi risentito di sfuggita l'
vii-784: mi more il padre, e da maria il pensiero / drieto a marta
in varie chiese; patti di matrimonio registrati da notari e reliquie di libri di conti
mattina innanzi. = deverb. da squarciare. squàrcio2, agg.
della famiglia de'latoni, / mi faceva da lui sperar gran cose, / credevo
2. locuz. alla squarciona: da bravaccio. p. petrocchi [s
alla squarciona. = deriv. da squarciare. squarcionerìa, sf. ant
ri. = deriv. da squarcióne. squarcionésco, agg.
vagamente denominare squarcionesca e che s'irradia da padova in emilia nelle romagne e a venezia
. ex, con valore privai, e da quaro per quadro2 (v.)
stato / d'aver qualcosa ad imparar da voi. calzabigi, 121: ella è
barbara di thusnelda, che ha ancora da percorrere il suo ciclo storico.
= voce di etinio incerto, forse da connettere con il napol. sguarrare
assistito allo squartamento degli animali. agganciati da uncini ai garretti, issati su carrucole
danno. = nome d'azione da squartare. squartanato, agg.
ex-, con valore privat., e da un deriv. da quartana1 (v
., e da un deriv. da quartana1 (v.).
anche al distaccamento quando c'è qualche bestia da squartare s'offre lui di farlo.
, 19: tagliato a pezzi il velluto da siena, / squartato il panno in
squartatóio, sm. grande coltello da macellaio usa sol non lascerìa
che di tutto abbia loro a in-uno squartatoio da macellai. corglier male. = deriv
. corglier male. = deriv. da squartare. -squartare nugoli:
-trice). che squarta, = da un lat. * exquartare 'dividere in quarti'
ex-, con valore di separazione, e da un denom. da quartus vittime
di separazione, e da un denom. da quartus vittime. (
diviersi pieci. = deriv. da squartare, con ampliamento di suff.
e lupacia rapaze. = deriv. da squartare. squartata, sf.
appena lo vide, gli fece una squartata da levare il pelo.
il pelo. = deriv. da squartare. squartatìccio, sm.
i punti. = deriv. da squartato. squartato (part.
. ghini, lxi-172: non lunge mezio da veloci carri / squartato si vedea.
-figur. straziato dalla passione. francesco da barberino [crusca]: metta la man
di color paonazzo. -spaccato da una fenditura (una montagna).
di oltre a 3000 metri, squartata quasi da cima a fondo. vero
è una pratica che a ford venne suggerita da quando si faceva nei macelli di chicago
zione. = nome d'agente da squartare. squartatura, sf.
d'oro. = nome d'azione da squartare. squartavènto, sm.
squartellato. = deriv. da squartare, col suffisso dimin. squarto
o spaccature profonde nel corpo, prodotte da un'arma da taglio. nomi,
nel corpo, prodotte da un'arma da taglio. nomi, n-74: un
viene detto carbone di squarto quello ricavato da questi pezzi di legna).
v.]: 'squarto': legna squartate da far carbone, 'carbone di squarto'è
misso in squartu. = deverb. da squartare.
36: squartoni di fattore. noce da fare cerchi, ogni soma soldi 11.
fosse uno scavezzatone': grossa scheggia squartata da un albero ecc. è di uso tutcollo
e squartoriati. = deriv. da squartare, con ampliamento di suff.
ex-, con valore intens., e da un denom. da quartuccio (
, e da un denom. da quartuccio (v.).
cato in un campo chiuso ai quattro lati da pareti e privo di finestre o
privo di finestre o di vani da due giocatori o da due coppie
finestre o di vani da due giocatori o da due coppie. ila
ro'? = deriv. da squash. squasi (squaxi)
e squasi sempre asciutto. ca'da mosto, 1-17: è el paexe de
con valore intens., e da quasi (v.).
= voce di etimo incerto, forse da riconnettere a squasino; bergantini cita
). landò, 1-53: clemente da chiavari... fu il primo che
con spaventosi galoppi e squassamenti, sì da farmi credere invasato da non so che
e squassamenti, sì da farmi credere invasato da non so che divino.
divino. = nome d'azione da squassare. squassante (pari.
e divorante intensità di passione ch'è testimoniata da ogni sua confessione biografica. stuparich,
in una forma violenta e squassante, tale da avvincere immediatamente la foga e la verginità
può sostenere, caggia a terra e da se stesso s'uccida, o squassi di
o di risentimento o cercando di scuoterla da uno stato d'incoscienza o di torpore.
, senza poter dire una parola, strozzato da un nodo di tosse che alfine scoppia
sia stato squassato, anima e corpo, da una convulsione violenta e irresistibile. fenoglio
tiene a vile / raro è squassato da trasalimenti. / così suona talvolta nel silenzio
ex-, con valore intens., e da quassare (v.).
un gran fuoco vivo, fu eseguita da due ballerini agilissimi, con lanci e
il desinare. = deriv. da squassare. squassato (part.
. dal vento, dalla tempesta, da una calamità naturale. benvenuto da
da una calamità naturale. benvenuto da imola volgar., i-230: una torre
. marchetti, 5-202: città squassata / da crudel terremoto. berchet, 400:
suppongo che le costruzioni troppo alte siano vietate da particolari leggi, ed anche dal fatto
qui siamo in terra vulcanica, squassata da non rari terremoti. -sottoposto a
8-218: si destò che albeggiava, squassato da un'altra fermata del treno.
fermata del treno. -fatto sussultare da una tosse convulsa, da conati di
-fatto sussultare da una tosse convulsa, da conati di vomito, da tremiti di
convulsa, da conati di vomito, da tremiti di febbre, da singhiozzi, da
di vomito, da tremiti di febbre, da singhiozzi, da risa, ecc.
da tremiti di febbre, da singhiozzi, da risa, ecc. d'annunzio
iv-2-26: l'animale prima esitava, squassato da nuovi sussulti di tosse. govoni,
squassato dalla febbre / come una macchina da cucire, / io vorrei qualche cosa
il fiato mozzo e il petto squassato da urti di vomito che duravano sempre più
, e la navicella della mia mente da procelle di gran tempestade è ripercossa.
un tirso crinito di fronda, / squassato da una forza furibonda -tormentato da
da una forza furibonda -tormentato da un desiderio. fenoglio, 5-i-1464:
di priamo. = nome d'agente da squassare. squasso (ant. scasso
che mi faceva soffrir la carrozza trabalzata da ciottolo a ciottolo. -per estens
.: frastuono, fracasso. antonio da ferrara, 166: perché, d'alto
za. = deverb. da squassare. squataròla, sf.
che le cor si squadri. francesco da battifolle, lxxxviii-ii-249: il mio cor
area tose, e umbra, deriv. da squatrare per squartare, con ampliamento di
mezzo come noi. = deriv. da squadriglia, forse con la sovrapposizione di canaglia
piano, / con bel tratto civil da mulattieri. = comp. dal pref
ex-, con valore intens., e da un denom. frequent. da quattro1
e da un denom. frequent. da quattro1, n. 17 (v.
lat ex-, con valore privat, e da un denom. da quattrino (v
privat, e da un denom. da quattrino (v.).
ex-, con valore intens., e da un denom. da quattrino (v
., e da un denom. da quattrino (v.).
alfieri, 9-24: uom non sei da trovar nel tondo il quadro; /
di quei nidi. = deriv. da squittinare, per incr. con quattrino (
. del venez. squerariòl, deriv. da squero. recavano, tutti e tre,
truccarsi, imbellettarsi, in bonvesin da la riva, xxxv-i-707: no mete im
, sm. region. ant. squadra da falegname squeraròlo (squerariòlo),
i veri squerarioli. dotti, lvi-117: da costei vanno della città, ma nell'arsenale