ritornellato o sesta rima: costituito da una strofa di sei endecasillabi secondo
tade ove la mia donna fue posta da l'altissimo sire, e compuosi
, / e le'inchina. gidino da sommacampagna, 2-147: lo serventese èe uno
la forma de lo serventese èe legiera da compillare più piace a li mecanici et
carducci, iii-3-283: la signora lucia, da la cui bocca /... /
che nel cuor mi sta, / come da un sirventese del trecento / piena di
bacchelli, 13-47: commisero a moriino da fortunago un serventese di scherno in lingua
-serventese incatenato: terzina. gidino da sommacampagna, 2-158: la sexta mainera de
; e sono dissonante l'una copula da l'altra. secondo che appare ne lo
dicono volgarmente 'terze rime'... e da messer antonio da tempio 'serventesi'.
rime'... e da messer antonio da tempio 'serventesi'. stigliani, 256
256: la terza rima (la quale da antonio di tempo e dal trissino è
del trovatore servente al signore, deriv. da sirven 'servente'e in origine 'soldato di
ombrelle e con radice ramosa e fascicolata da cui si estrae alcool e amido.
vien d'assirio seme. = da un lat. volg. * sisarum (
pasce. = voce dotta deriv da siseleos per seseli (v.).
], 462: il sisimbrio salvatico da alcuni è chiamato timbreo; non è più
, dal gr. oiouqiyxlov, comp. da cròg 'porco'e quyxtov » dimin
, 1-iii-125: riandando la istoria de'poemi da noi fat ta, non
9: l'economia nigeriana è minacciata da bufere crudeli, i diritti civili più non
più tollerata. le mille paure attizzate da tutti questi sismi spronano le forze centrifughe,
dotta, gr. oetojióg, deriv. da oeloi 'io scuoto', di origine
fluide e solide. = deriv. da sismico. sismico, agg.
alvaro, 11-164: i fenomeni sismici da due secoli vi hanno cancellato quasiinteramente le tracce
-area, regione, zona sismica: interessata da movimenti tellurici di una certa frequenza e
. 2. figur. contrassegnato da grandi cambiamenti sociali o economici (un
terra di francia = deriv. da sisma, sismo. sismogènesi,
teoriche sulla sismogenesi. = comp. da sismo e genesi (v.).
culturali naziste. = comp. da sismo, e grafia (v.)
registrazione delle oscillazioni del suolo provocate sia da terremoti sia da onde sismiche prodotte artificialmente
del suolo provocate sia da terremoti sia da onde sismiche prodotte artificialmente; è costituito
onde sismiche prodotte artificialmente; è costituito da una massa capace di mantenersi in relativa
veniva a frastornarlo, a seccarlo, e da cui una così sterminata distanza lo allontanava
= voce dotta, comp. da sismo e dal gr. ypàcpu> 'io scrivo'
-i). geofis. diagramma tracciato da un sismografo mentre si verifica un terremoto
= voce dotta, comp. da sismo e dal gr. 'disegno'.
. gravimetro meccanico. = comp. da sismo e gravimetro (v.).
dovute a terremoti ma anche quelle provocate da esplosioni. = voce dotta,
= voce dotta, comp. da sismo e dal gr. \ byog 'discorso
= voce dotta, comp. da sismo e dal gr. néxpov 'misura'.
microfono. = comp. da sismo e microfono (v.).
di origine eruttiva o sedimentaria costituita prevalentemente da sismondina. = deriv. da sismond
prevalentemente da sismondina. = deriv. da sismond [ina]. sismoscòpico,
scopico in parallelo con altro simile comandato da un sismoscopio ordinario per le onde meccaniche
= voce dotta, comp. da sismo e dal tema del gr. oxojteùu
. geofono. = comp. da sismo e stetoscopio (v.).
di gruppi muscolari. = comp da sismo e terapia (v.).
sismicità. = comp. da sismo e tettonica (v.).
, xliii-383: la carne di iesù, da dio assunta, / ma'da divinità
, da dio assunta, / ma'da divinità non fu divisa: / non fu
bot. genere di piante ombrellifere rappresentato da due sole specie erbacee diffuse nelle regioni
o per non essere state pienamente descritte da loro o per altre cagioni, sono
dotta, gr. mjooàpxwoig, comp. da < rùv 'insieme'e odpi oapxóg 'carne'
apprestare. = deriv. da sissi [zió]. sissignóre
della cugina: « sissignora. ho da parlarvi ». -come inciso,
di dieci chilometri. = comp. da sì e signore (v.),
pubblici banchetti di soli uomini, stabiliti da minosse in creta ed adottati da licurgo
, stabiliti da minosse in creta ed adottati da licurgo in lacedemone. =
voce dotta, gr. ouootuov deriv. da cmaoitéco 'banchetto assieme', comp. da
da cmaoitéco 'banchetto assieme', comp. da onùv 'con, insieme'e otto? 'grano
forma sincopata sul modello di « susta da suscita, cesto da cespite...
di « susta da suscita, cesto da cespite... amistà da amicitatem »
, cesto da cespite... amistà da amicitatem »; altri (migliorini)
in uso presso de'greci il canto da essi chiamato sistàltico, cioè ristretto; il
. ovcrtaxzixóg, agg. verb. da oixrcémco 'restringo', attraverso fingi, systaltic (
dotta, gr. oùvxaoig, deriv. da ouviottjhi 'mi scontro, entro in conflitto'
maffei, 5-1-153: abbiam veduto poco fa da gellio come lecolonie, il che poi fecero
poeta. fu. buonarroti, lv-4: da chi sperare giustizia in un sistema in
climatica. algarotti, 1-iv-240: da quanto si è detto fino ad ora egli
lavoro, di un'opera. liborio da fermo, xii-2-ii-138: iddio dia grazia bastante
è composta e organizzata in altra maniera da quella della ragione stoppani, 1-397: quando
suo voto per un sistema di leggi da governarsi. -sistema giudiziario: il
è bucherellato come gli alveari, venato da un sistema naturale di termosifoni, tuttora
la tripartizione della personalità umana, derivante da una distinzione di un io, di un
) rimasto senza seguito, fu effettuato da de bernardi. 4. modo
delle corti è un debito di obbedienza imposto da provvida legge a chi ritorna dagli impieghi
stranieri. muratori, 7-i- 81: da tali parole si può prendere lume per intendere
mole e vastità, non è cosa da tutti. -sistema costituzionale, tipo
. vivere cnstianamente od a tenere un sistema da vero cattolico, voleva per forza
attestato di strabone e diodoro aveano essi sino da tempi cura. palazzeschi, 1-334:
nel tempo, in cui la somma da riscuotere o da versare è suddivisa in
, in cui la somma da riscuotere o da versare è suddivisa in rate con scadenza
consistente nel potare la pianta in maniera tale da lasciare sul ceppo, di norma molto
6-195: la vigna non è, come da noi, tenuta col sistema guyot,
gli stabilimenti più utili devono essere maneggiati da lungi e condotti a poco a poco senza
presenti circostanze impresa più semplice e più ricca da potervi facilmente impiegare i forzati quanto il
assemblea contro le leggi, dà il sistema da tenersi per l'etichette. leopardi,
le famose leggi degli scienziati, tratte da fatti positivi, si smentiscono più allegramente
conto alcuno messa in dubbio, e massime da noi cattolici. campanella, 95:
sistema della costruzione de'mondi, quale da lei aspettiamo. giannone, ii-16:
un inganno della fantasia si riconosce ancora da ciò: che ognuno di essi dà
tempi a noi più vicini che di quelli da noi più lontani, laddove dovrebbe arrivar
quest'ultimo con calma solenne « derivano da grandi sofferenze morali accoppiate ad una violenta
, degli organi e delle cellule interessate da fenomeni immunitari o che sono sede di
vivente. carducci, ii-12-4: da quella vertebra può muoversi alle ricerche del
produttore di spore. = deriv. da sporula. sporulazióne, sf. bot
biol. schizogonia. = deriv. da sporula. sporune, v. sperone1
ex-, con valore intens., e da un denom. da porzione (v
., e da un denom. da porzione (v.). spòsa
de la sua rosa / non si scompagni da la nova sposa. borgese, 1-65
. -novella sposa: giovane donna da poco sposata o che va sposa.
incontra noi sì tardi / che foran vinte da novelle spose. boccaccio, dee.
fino alla doppia apoteosi del grande abito da sera e di quello bianco da sposa.
grande abito da sera e di quello bianco da sposa. pratolini, 3-165: simona
della mia sorella sposa, / sposa da sei, da sette mesi appena. pancrazi
sorella sposa, / sposa da sei, da sette mesi appena. pancrazi, 1-164
, mi dice che furono in visita da una sorella sposa a soveria e tornano ora
, e poi tesser o non esser da maritare, il cercar di maritar sé o
-per estens. giovane donna in età da marito. sarpi, i-2-129: ora
/ che sempre mai procura / de deviarme da te, vera sposa bisticci, 3-46
la sedia apostolica e la persona sua da tanti pericoli: avere affaticato assai per la
e sposa. s. bernardino da siena, 51: che credi tu che
che alexandria è chiamata. s. caterina da siena, iii-246: la vera sposa
sé, dov'egli 'l trova. simone da cascina, 34: sì tosto come l'
ordine francescano. francesco da barberino, ii-16: vaca da cibo soverchio
francesco da barberino, ii-16: vaca da cibo soverchio e da posa,
, ii-16: vaca da cibo soverchio e da posa, / pensa fama et
or la virtù evangelica della povertà da lui [s. francesco] presa per
-compagnia costante. s. caterina da siena, i-7: debbe [il chierico
: zia matilde era stata chiesta in isposa da un ministro persiano.
-fare come le spose, ritrarsi impaurito da un'impresa rischiosa. b.
, che significa, in latino, da maritare, sposàbile: una proprietà che ho
, sposàbile: una proprietà che ho perduta da un pezzo! = agg
! = agg. verb. da sposare. sposàglia (sponsàglia)
giovanni dalle celle, 4-1-62: nondimeno è da notare che l'ar- re sponsalizie date
notare che l'ar- re sponsalizie date da quella parte che dà cagione che le nozze
nel paese e che sono soliti esplicarsi da * giuristi col termine o vocàbolo di
= lat. tardo sponsaliclus, deriv. da sponsalia (v. sponsali e sponsale
e persuadelo che sia ricordevole de'benefici da lei ricevuti e conservi gli sponsalizi.
a la presenza del reverendo frate lorenzo da reggio, mio padre spirituale, si
ella saghe i gradi del tempio, accompagnata da gio- vacchino e da anna e ricevuta
tempio, accompagnata da gio- vacchino e da anna e ricevuta dal sacerdote, e poi
): renzo disse finalmente che andava da don abbondio, a prendere i concerti
la isposalizzai. = denom. da sposa, col suff. frequent.
carnale sposaménto. = nome d'azione da sposare. sposare (ant. e
a lo mosteri / e sposami davanti da la ienti; / e poi farò li
d. bartoli, 1-6-80: si rifecer da capo, secondo il rito legittimocosì trista,
poco a napoli. -età da matrimonio. giovanni da verazzano, lix-174
-età da matrimonio. giovanni da verazzano, lix-174: alcune hanno altre acconciature
annua e simbolica, con che venezia da tempo antichissimo intendeva asserire il suo dominio
e de le rede. s. carlo da sezze, iii-124: vi rendo grazie
-assunzione della titolarità di una chiesa da parte di un sacerdote; insediamento solenne
moglie nella città di pavia. guido da pisa, 1-222: chi ha fatto casa
ch'è signor verace, / come da prima ti farà spozare; / più bella
pasti a zentilomeni a 40 per pasto. da san marzo di aprii...
va a sposar il mar. r. da sanseverino, 17: andarono lo prefato
. muratori, 7-iv-429: resta ora da indicare per quai motivi l'una parte degl'
lo faran vedere le sue parole rapportate da sesto empirico gran pirronista. biffi,
, col progresso della lingua creata e sposata da dante, una perfezione, un'agevolezza
: venendo il tempo che la vergine era da maritarsi, era chiesta allo imperadore domiziano
maritarsi, era chiesta allo imperadore domiziano da molti baroni per la sua sapienza e
agricoltura ha subito un miglioramento tanto notabile da persuadere chiunque abbia senno che non bisogna
va a pescare un pezzo di pane da sposare a una scheggia di grana.
più, quivi si sposarono. antonio da ferrara, 131: piango le belle
di olga. -sostant odorico da pordenone volgar., 97: quivi vidi
semplice consumazione del rapporto sessuale. da ponte, 1-529: quel casinetto è mio
non c'era perché l'avevano mandato da certi amici a sposarsi. -per
« provate al solo vederla, che sarà da qui ad alcuni giorni, quando,
'l beato ovile. s. caterina da siena, i-25: vuole che elio abbandoni
le antiche concezioni fisiche). bono da ferrara volgar., 168: quando alternamente
si sposano [princìpi ed elementi], da quelli si genera la sostanza temperata,
fia, ché in marziali eventi / da le trombe imparai fremiti atroci. zendrini
malvagità incredibile. -vincolato da interessi economico-politici. saba, 7-113
di una ma linconia pura da ogni amarezza, anzi sposata con immagini
odoar- do andò in visibilio quando seppe da me che il padre d'emilia era
. d'azeglio, 7-i-77: la vita da sposatore è una delle più noiose
accenti. = nome d'agente da sposare. sposasióne (spoxaciòne)
spoxacion. = nome d'azione da sposare. sposeréccio (sposareccio)
sposereccio: fede nuziale. domenico da prato, lxxxviii-i-538: prezioso monil, preclaro
beltrami e di dar compimento al matrimonio da un pezzo in qua più volte presso che
raccolta sposereccia. = deriv. da sposare. sposerésco (sposaresco),
sposeresco mi accompagnassero. = deriv. da sposare. sposévole, agg.
., 2-199: con le parole dettate da amore feci la sposevole giura.
giura. = agg. verb. da sposare. talor che gli si
le altre. = deriv. da sposo. sposata, sf.
marchese scovin. = deriv. da sposare. sposato (part.
'l papa fu partito di presente, / da poi che vide la donna isposata.
io t'ho amata. s. bernardino da siena, 402: col cuore consenti
. ghirardacci, 3-213: madonna lucrezia da malavolti da siena sposata al signor roberto
, 3-213: madonna lucrezia da malavolti da siena sposata al signor roberto da san
malavolti da siena sposata al signor roberto da san severino capitano del duca di milano.
figlia è sposata, dite voi, vive da gran cristiana. bacchetti, 1-iii-2:
, con uno sposato, lo sai fin da principio quello che ti aspetta.
= dal ìat. sponsàre, denom. da sponsus (v. sposo).
ex-, con valore intens., e da posare1 (v.).
che indica separazione o allontanamento, e da posare1 (v.).
lo sia- letter. ant. legato da un vincolo di stretta affinità
autorità, sceglievano un amante, riconosciuto da tutti come legittimo, spesso anche dal
matrimonio. laude cortonesi, 1-i-114: da ciel venne messo novello, / ciò
alma per fede è sponsata. bianco da siena, 42: anima mia, già
più profeti. 5. legato da uno stretto vincolo di collaborazione. svevo
sposato anco dai suoi amici. -privilegiato da dio. f. f. frugoni
così sposata può dirsi questa regia casa da dio colla inviolabilissima fedeltà che a lui professaronoquesti
gesù cristo: la chiesa. marsilio da padova volgar., ii-xxiv-8: non sono
sposati al suono / di cetra tocca da dedalea mano / fòran già muti. pananti
che va sposa; donna coniugata da poco. -anche come appellativo affettuoso
e gertrude, al'suo apparire, fu da tutti salutata con quel nome),
con quel nome), la sposina ebbe da dire e da fare a rispondere a'
), la sposina ebbe da dire e da fare a rispondere a'complimenti che le
a rispondere a'complimenti che le fioccavan da tutte le parti. 3.
4. ant. mangime per animali da cortile: cruschello. soderini, iv-276
nozze! 2. plur. coppia da poco sposata, formata in partic.
poco sposata, formata in partic. da persone giovani (e, ironicamente, designa
nove appunto, può vederlo in mille luoghi da se stesso e negli spositeli medesimi di
lingua le chiama 'schermata', che da suoi buoni sponitori s'interpretano 'figure'.
i fanciulli] in ciò ch'è da credersi e da operare per la salute eterna
in ciò ch'è da credersi e da operare per la salute eterna, tal che
è il pensiero di trarre poesia lirica da una narrazione ignuda, qual potrebbe farla
è intramezzato [nella 'vita nuova'] da minuziosità d'un grammatico spositore. 2
/ quand'anche il sogno a noi scende da giove. 3. che espone
. come uomo che non vuol niente da nessuno, schiettissimo spositore de'suoi giudizi
tiziano giovanissimo. = nome d'azione da esporre (v.), con aferesi
cose a suo tempo riserberemo. simone da cascina, 190: queste spozissione non
partic.: esegesi biblica. guido da pisa, 1-117: secondo la sposizione di
regnato ne'celtiberi romo e allora lungi da sagunto fabricata roma nel lito, da'romani
. -con riferimento al mare sposato da venezia nella cerimonia annuale il giorno dell'
che non truovi riposo, / tu se'da dio odiata, / pel tuo viver
inutile se- rebbene la sposizion della storia da cui è derivato. tommaseo, 19-42
4. uomo legato a una donna da una reciproca e solenne promessa di matrimonio
parenti. foscolo, xvii-152: vennero da lucca quattro o cinque signori di quel
spossamento e d'infermità, ch'io da più giorni vedo scavarsi il sepolcro a'
segreti, irresistibili impulsi e spossamenti seguiti da sonni profondi. 2.
le piante. = nome d'azione da spossare. spossante (part.
con pasture governò suo corpo, / lungi da citerea spossante, in selve. capuana
piacer disgustoso. = deriv. da spossare. f f
bene; ma fa un tale caldo da due giorni che spossa, illanguidisce, eppure
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da possa1 (v.
privativo-detrattivo, e da un denom. da possa1 (v.). spossataménté
lasciavano più sconsolato di prima, stemprato da una iraconda spossatezza. moravia, i-300
istituzione. fantom, iii-158: abituati da qualche secolo alla spossatezza dell'inerzia politica
sensazione di mollezza e di rilassatezza evocata da un paesaggio. tecchi, 11-26:
verbi ed epiteta. = deriv. da spossato. spossato (part.
iv-425: senza danaro, seguitato sempre da una moglie estenuata, co'piedi laceri
spossate. -che manifesta o è determinato da una condizione di sfinimento (l'aspetto
marchi, ii-218: demetrio, quasi condotto da quella voce molle e insinuante, andò
quella povera anima la religione gravava, e da quella mente spossata nel decadimento della fantasia
più ferventemente che mai amando ancora e quasi da più speranza acceso e nelle sue mani
spossata, tutte le risorse straordinarie sono da lungo tempo esaurite. -esautorato,
del luglio. = nome d'agente da spossare. spossedére, tr. (
genovesi, 6-ii-826: furono essi quasi da tutti i luoghi dell'africa e dell'asia
sposseduti. 2. deporre da una carica, spodestare. antonio di
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da possedere (v.).
dell'esistenza. = nome d'azione da spossessare. spossessare, tr.
chan, essendo già prima stato avvisato da buona mano che la causa di quest'
malgrado il diritto di prescrizione, si trovano da qualche tempo in pericolo d'essere spossessati
(in partic. di una donna da parte di un uomo). assarino
un re. 6. esimersi da un'incombenza, da un incarico.
6. esimersi da un'incombenza, da un incarico. f. fona,
non mi spossesso più, non lo separo da me. = comp. dal pref
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da possesso (v.
privativo-detrattivo, e da un denom. da possesso (v.).
i-174: i marchesi mala- spina, da lui spossessati, se gli volgevano contro con
ai sé. 2. destituito da una posizione di predominio o, anche,
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da possessione (v). spostàbile
cameriera rita che, a pochi passi da me, in piedi presso un bar spostabile
scarpe è previsto un apposito scomparto regolato da reticelle spostabili. 2. per
organizzazioni? = agg. verb. da spostare. spostabilità, sf
e la linea in discorso sono omogenee da per tutto. gentile, 1-125:
. spostaménto, sm. trasferimento da un luogo a un altro; percorso
a un altro; percorso compiuto o da compiersi, viaggio. bollettini della guerra
297: lo spostamento d'aria mi sollevò da terra e mi scaraventò sulla poltrona
: scarto del valore di un parametro da quello convenzionalmente stabilito. la natura [
: fra le molte e interessanti cose da lui presentate alla conferenza, diremo soltanto come
di un organo collegiale; passaggio di voti da un partito 0 da una parte politica
passaggio di voti da un partito 0 da una parte politica a un'altra (anche
che rappresentò lo spostamento dell'ideale umano da qualche cosa d'insito alla vita stessa in
dal divino al mondano. -passaggio da un genere letterario o da un livello
-passaggio da un genere letterario o da un livello di stile a un altro
un recipiente aperto pieno d'aria (da cui il gas espelle progressivamente l'aria
un sistema di sostanze chimiche in equilibrio da cambiamenti di temperatura, pressione, concentrazione
accento: gioco di parole per cui da una parola si ricava un omografo di diverso
o, anche, spostare il proprio interesse da un oggetto o da un atto a
il proprio interesse da un oggetto o da un atto a un altro, sì che
fili interposti. = nome d'azione da spostare. spostante (pari.
gambe agili. -volgere lo sguardo da un oggetto a un altro. del
immersione. 2. allontanare da sé una persona con un urto; farla
periodici popolari, i-727: poi pagherie da far sbalordire, leggi da far diventare
poi pagherie da far sbalordire, leggi da far diventare eterne le liti, tasse da
da far diventare eterne le liti, tasse da spostare anche un riccone.
lo spostano a un lavoro dove comincia da capo e di nuovo deve aspettare la qualifica
amministrazione fiat, 394: altro fatto da segnalare è quello delle industrie metallurgiche, ove
. -trasferire cifre di bilancio da una partita economica a un'altra.
fatto, una visione artistica, passando da una tecnica a un'altra; trasferire una
a un'altra; trasferire una questione da un ambito a un altro. carducci
disegni, spostando via via la sua visione da un decorativismo magro, rigido, seppure
sposta niente. -distogliere un sentimento da una persona e dedicarlo a un'altra
fogazzaro, 11-189: una piccola malattia da cui esco mi ha affatto spostata la
9. trasferire voti o maggioranze parlamentari da una posizione a un'altra.
intr. con la particella pronom. allontanarsi da un luogo e dirigersi a un altro
luogo e dirigersi a un altro; muoversi da un punto a un altro dello stesso
, i-5-194: perché la maggioranza si sposti da un partito all'altro e il potere
all'altro e il potere ceda naturalmente da destra a sinistra o viceversa,
, della materia cosmica, che staccandosi da un partito ne ingrossi un altro.
diversamente (una questione); passare da un argomento ad altri (un dibattito)
su un altro bersaglio (un'arma da fuoco, una postazione di artiglieria).
sentito? » = deriv. da spostare, con suff. dimin.
in una posizio ne diversa da quella precedentemente occupata o che dovrebbe
. ex, che indica allontanamento, e da nestare'. santi, ii-145:
[la carta un denom. da posto2 (v.).
, e additando le spostature dei significati da poter collocare assai meglio.
spot per illuminazione d'accento, lampade da tavolo, palafoniere specifiche per il montaggio
, 5-267: gli altri facevano orecchio da mercante, gli usavano spostature, nessuno
una gomitata. = nome d'azione da spostare. spósto (part. pass
seguace o raro / ha la sposta da voi sentenza antica / sul sesso femminile.
scenetta o di breve racconto o costituito da poche battute. c. altarocca [
eccezionaiità del testimone scelto, renzo arbore da foggia, fresca dei clamorosi trionfi di 'indietro
punto'e 'proiettore orientabile', comp. da spot 'punto'e light fluce'.
di spot-dipendenti? = comp. da spof e dipendente (v.).
ex-, con valore intens., e da potenza (v.). spoticaménte
, come professoroni. = deriv. da dispotico (v.), con aferesi
guerra di botteghino? = deriv. da spor, n. 2. spotteggiante
, lo ribadisce. = denom. da spof, n. 2, col suff
africane. = nome d'azione da spoverire1. spoverire1, tr.
ex-, con valore intens., e da un denom. da povero (v
., e da un denom. da povero (v.). spoverire2
ti spoverisci). ant. uscire da una condizione di povertà. g
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da povero (v.
privativo-detrattivo, e da un denom. da povero (v.).
dial. ant. conficcare. michele da cuneo, lix-64: le frechie sono di
, spózzo). ant. attingere acqua da un pozzo o da un trogolo.
. attingere acqua da un pozzo o da un trogolo. g. f
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da pozzo (v.
privativo-detrattivo, e da un denom. da pozzo (v.). spraccare
, fare rimostranze. = deriv. da spof, n. 2, col suff
). elettron. punto luminoso prodotto da un pannello elettronico sullo schermo fluorescente di
ex-, con valore intens., e da un denom. da potta2 (v
., e da un denom. da potta2 (v. n. 2)
per la televisione. = deriv. da spof, n. 2.
ritorno. = deriv. da spraccare. spracchìcchio, sm. tose
stare su checché sia con una gamba da un lato, e una dall'altro,
nell'imo. = deriv. da straccare. spraiare, tr. (
lai ex-, che indica allontanamento, e da un denom. da praia 'riva',
allontanamento, e da un denom. da praia 'riva', di area merid.,
angina. vasari, 1-3-568: sopragiunto da febre crudelissima e da quella strettezza di
, 1-3-568: sopragiunto da febre crudelissima e da quella strettezza di gola che volgarmente si
stipite, è una spranga di ferro fitta da basso ne le travi del becco per
al mezzo, era una spranga, da accostarvisi, ma non sedere: e in
due isole... sono congiunte insieme da una spranga di terra. -asta di
-decorazione a spranghe, quella costituita da elementi orizzontali che occupano il dorso e
di fuori con una spranga di ferro conficcata da ambi 1 lati nel vivo del
delle porte munìa la doppia imposta, / da due forti sbarrata internamente / spranghe traverse
spranghe, le traverse, le corde da sartiame e da ormeggio. -mancorrente
le traverse, le corde da sartiame e da ormeggio. -mancorrente. -anche per
in dosso un gonnellino / di tela ricamata da magnani, / a toppe e spranghe
all'appezzamento di canali fiori, e da dove a destra e a sinistra partivano gli
stor. arma usata nel medioevo e costituita da diverse ghiere poste in cima a un'
nel medio evo quella specie di arma da asta composta di diverse ghiere, infisse in
10. orlo in rilievo che funge da sponda. guido da pisa, 1-68
rilievo che funge da sponda. guido da pisa, 1-68: intorno intorno fa'uno
a una bottega', vale, cessare da un negozio, o meglio fallire, chiudere
sprangaio! '= deriv. da spranga. sprangare1, tr.
navale di tre legni, le teste da capo de'quali congiunte insieme si sprangano
vasari, i-878: avendo benedetto [da maiano] sprangato di fuori con fasce
in piè fermate son serrate le teste da basso di due travi che per torto
secondo appariva verosimile, era abitata soltanto da donne e da vecchi...,
, era abitata soltanto da donne e da vecchi..., non si sarebbero
e giorno e notte, eprodotti quasi contemporaneamente da orazio alcuni tentatifacea suo lavoro / il
ex-, con valore intens., e da [impra di vanga.
inerte preparazione alla dissolu = deriv. da spranga, n. 8, col suff
è par = denom. da spranga. (in partic. politici
tarmito seguiva = nome d'agente da sprangare1. che assol.
la spesa. spese una lira in spranga- da pratico (v.). lunghe
dare pedate. = nome d'azione da sprangare1. pratica nella scherma.
in piedi e si metteva a sprangar calci da tutte le parti. parare e
] che spranga degli intens., e da un deverb. da praticare (v.
intens., e da un deverb. da praticare (v.). sgambetti
badilate e spranrarsi dal peccato, emendarsi da un vizio. rinforzato d'ovatta sulle
col rinforzo di sbarre; serrato in modo da ancora del vino ha la spranghétta
. note al malmantile, 1-12: per da un denom. da pravo (v.
, 1-12: per da un denom. da pravo (v.). non
! » moravia xi-497: dono da buoni scrittori italiani dell'arte musica, tolto
spaccamenti traboc - sostenuto da ferri infissi nel muro. g. m
ex-, con valore intens., e da praticare - sostant.
- per simil. avvolto da decorazioni militari. spraticato, agg. che
, 16-224: e il capitano stava fuori da molti anni ed -per estens. sporgere.
casa, con le porte ben chiuse. da praticato (v.). tare
franzese. 2. bagnato da spruzzi di liquido. 5. figur
del gonfiato mare o solo oggetto di acquistar da questo accesso un qualche sprazzo per
che non abbiamo se non il vituperoso 'pataffio'da registrare, uno quella mostarda con molti
volte / mugghiar sentimmo ta, illuminata sempre da quei suoi sprazzi di festosità fanciul
vèr le stelle / d'umidi lesca, da quei suoi barbagli di capricci istintivi che l'
venzale avea trascorso lentamente l'italia da settentrione a il rogo ei spensero
quegli edifizi di neve,... da lungi risplendono e che bucato qua e
luce, ma..., veduti da vicino, non dànno intoppo del
sol ridea. d'annunzio, i-179: da l'argentina volta gnesi e manieri, /
ii-3-28: nel stellazzo, investiti da sprazzi di sole. tuo discorso
'sfinge'e nel balro, che emanavano da una forma misteriosa e silenziosa nella letto russo
campò sprazzi. = deverb. da sprazzare. sprecadanaro, sm. scialacquatore
messe stessa. = nome d'azione da sprecare. sprecano, v. sprocano
tu sprechi la vincita invece di metterla da parte. moravia, ix-278: io ricordavo
. = etimo incerto: forse da un lat. volg. * dispergicàre,
class, dispergere 'dissipare, spargere', o da un * exprecdri 'mandare alla rovina,
o fameglia sprecatrice! ». / da deo sì la maledice, -ché 'l ben
gloriare -per morte d'amareza; / prende da me dolceza, -dando dola e pena
fatto sprecatóre. = nome d'agente da sprecare. sprecatura, sf.
portarle. = nome d'azione da sprecare. sprècca, sf.
padre... / non gli campava da guerra, coprendoli / con caligine molta
ex-, con valore intens., e da precipitare (v.).
. imprecisione. = deriv. da spreciso. spreciso, agg.
adoperato 'spreciso', che non è riportato da nessun lessico e che con piacere ho
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da precisof (v.).
segno d'abbondanza. = deverb. da sprecare. sprèco2 (sprècco),
morte sì rea. = deriv. da sprecare. sprecóne, agg
un fornello. = deriv. da sprecare. spreconéccio, agg.
di ricchezza. = deriv. da sprecone. spregare, tr.
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da pregare (v.).
sforzate minacciando la mia vita a disimpegnarmi da una parola data, perch'io mi renda
mengarda; e carlo diventa un inviato da dio, desiderio un usurpatore in tutto
che a lui fu fatta nell'esequie da un agostiniano, che per verità è molto
5. sgradevole esteticamente. cassiano da macerata, lxii-2-iv-24: l'interiore della città
casa. = agg. verb. da spregiare. spregevolézza, sf. condizione
, spregevolezza. = deriv. da spregevole. spregevolménte, avv.
nulla arrendevole alle preghiere. giovanni da fècamp volgar., xxi-644: o pietoso
lat ex-, con valore privai, e da preghevole (v.); ricalca il
. = agg. verb. da spregiare. spregiaménto, sm. ant
avere pericoli darà spregiamento di loro. benevenuto da imo la volgar.,
triunfo. = nome d'azione da spregiare. spregiante (part.
poi... gli spregiano, e da spref f 'anti ne parlano
: hai veduto... tre ragioni da spregiare gli onori e l'altezza del
di punto a punto standogli reversi. antonio da ferrara, 113: quel ch'ha
f. frugoni, 1-36: lungi dunque da me, pazze voglie. oggetti sconci
attenuato: trascurare, evitare; lasciare da parte, rifiutare; considerare con sufficienza 0
che netto sia. s. bernardino da siena, iii-315: 1 nuovi dottori
fatti suoi ed estimò esserseli presentata cagione da non ispregiare. g. b. martini
guisa che i citaredi rifiutavano il modo da timoteo usato nella cetra. guglielminetti,
. porcacchi, i-171: e cosa da uomini valorosi anzi spregiar la morte che
. forse marsiglia. verso marsiglia, da domani. i francesi non sono come noi
della lega, e villanamente si dipartirono chi da una parte e chi da un'altra
dipartirono chi da una parte e chi da un'altra, onde messere luchino fu molto
altri di drieto mi spregia. andrea da barberino, iii-436: sinibaldo molto spregiò
un vizio, un peccato. francesco da barberino, ii-245: tu che ti lavi
ispregiare alessandro. grifoni, xxxvii-79: da picol can spesso se ten cinglaro;
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da pregiare (v.).
spregiataménte, avv. in modo da suscitare disprezzo o riprovazione morale.
. = agg. verb. da spregiare. spregiato (part.
un cavaliere di sdegnarsi col bernino quasi schernito da lui. -non corteggiato, trascurato
altra creatura, / spregiata vidi e da pochi gradita. caviceo, 1-61: chi
spregiatore de'suoi comandamenti. s. caterina da siena, 97: dilettissima figliuola mia
et essa gloriosissima fede, sendo legati da questo pazzesco amore, ma anco commetteno
suicidi 'a quanti l'ira nocque da sé'. landolfi, 8-21: mio padre
ii-407: sappiano gli spregiator del trecento che da quel secolo appunto il davanzati imparò scrivere
sì fattamente. = nome d'agente da spregiare. sprègio1 (ant.
mossero dante a scrivere questo libro. e da prima crediamo che lo movesse lo spregio
invidia e spregio. rezzonico, 340: da tal sentenza raccogliesi quanto util opera ci
terra sulla soglia di casa sua circondata da tutte le figliole, impassibile, stende
dove solo acatto / spresio ed onta da voi, religione. g. gozzi,
un orinale. = deverb. da spregiare. sprègio2, sm.
quale imposte nel mezo de le rote da carro se appellano spregi. = etimo
v-6-464: l'allocco motorizzato che vi arriva da tramontana, a veder tali costumi,
, sempre discorrendo in aria: « han da sapere assai! » ripetè spregioso.
, spregioso. = deriv. da sfregio. spregiudicare, tr.
liberare dagli scrupoli, dai pregiudizi; affrancare da giudizi preconcetti. goldoni,
intr. con la particella pronom. lasciare da parte i pregiudizi, i preconcetti;
i pregiudizi, i preconcetti; liberarsi da scrupoli. -anche sostant. ortes
. ex-, con valore privai, e da pregiudicare (v.).
sf. indipendenza di giudizio, libertà da condizionamenti e preconcetti, in partic. manifestata
4-185: sei rimasto quello che eri da ragazzo, generoso ma temerario e imprudente,
di parigi. = deriv. da spregiudicato. -cinico;
. ex-, con valore privai, e da pregiudizio (v.).
. ex-, con valore privai, e da [impregnare (v.).
o d'infermità morti si cercavano da ogni luogo, per tua sollecitudine dice
scorza. giudica con assoluta libertà da preconcetti e pregiudizi; che manifesta piena
italiana favella, le quali sono riputate da certi moralisti scrupolosi il veleno dell'innocenza
iv-436: in supposizione... che da voi si stampassero quelle prime mie lettere
chiari e intransigenti. -libero da pregiudizi e condizionamenti; anticonformistico (un'
spregiudicato buon senso. -non trattenuto da freni, da inibizioni morali; che
. -non trattenuto da freni, da inibizioni morali; che ostenta, anche
: il tempo atto a castrare è da aprile fino a settembre, di fresco montate
in mano al lustratore. si lustra da prima colla pelle di pescio; poi gli
. ex-, con valore privai, e da premeditato (v.).
cattaneo, iii-131: stoviglie e tovaglie da osteria voglion esser lasciate a bagno e
massaia, v-93: spremuta tant'uva da darmi mosto sufficiente per riempire quelle poche
acqua con un astone e smuovila bene da ogni parte per farle prendere la tinta
., 1-20: facciansi tomi e strettoi da spremere secondo ch'è usanza nel paese
: non si spreme e cava più da gli ulivi quell'atto sì e oscuro,
chiari, 78: vedrai qui pur da grappoli / sul cominciar del verno / spremersi
liquor squisiti / il vin che spremesi / da tosche viti. cornoldi caminer, 292
spremeva l'affetto, ma sì temperata da religione. segneri, ii-318: non
spremute per se stesso, che restava vedovo da giovane. g. giudici, 11-81
con quali atti, certamente superstiziosi e da riprovarsi per più d'una ragione, tentassero
la sua volontà di spremere significati lirici da ogni materia umana... dava nella
la vita che poc'anzi egli spremeva da ogni ricordo con una sorta di fanatismo,
messer giovanni! 5. ottenere da una persona, anche con mezzi coercitivi,
! bacchelli, 1-iii-204: il segnato da dio voleva l'umiliazione, la rovina
prevalersene contra gl'impe- riali e spremere da essi la somma d'un milione e dugento
sa bene ch'io non son uomo da pensare sul serio a spremere pochi soldi a
: la vera liberalità è quella che stilla da sé senza essere spremuta.
in laude di dio. s. bernardino da siena, 2-ii-853: è in esù
? »; adunque aveva organi e membri da potere spremere voce umana. gandini,
: neanche tu sarai mai capace a comportarti da leone. o meglio: da leone
comportarti da leone. o meglio: da leone che guarda. tu ti spremi le
un povero sacerdote ». = da un lat. volg. * expremère,
tuniche e il germoglio centrale; è costituito da un recipiente bucherellato e da una leva
è costituito da un recipiente bucherellato e da una leva con cui si esercita la
metà; è costituito nella parte inferiore da una vaschetta di raccolta del succo spremuto
di raccolta del succo spremuto, sormontata da un cono spremitore intorno al quale è
. = agg. verb. da spremere. spremicarne, sm. invar
dalle carni, costituito nella parte inferiore da una vaschetta in cui si raccoglie attraverso
una griglia forata il succo e sormontata da un piccolo pistone su cui si esercita
penso che ti conviene restar separato da quello. = comp. dall'
a metà. -anche: utensile costituito da un recipiente bucherellato e da una leva
utensile costituito da un recipiente bucherellato e da una leva con cui si esercita la
che suggeriva erano familiari, un padiglione da fiera, una cappella da cimitero, uno
, un padiglione da fiera, una cappella da cimitero, uno spremilimoni di vetro.
mitura. = nome d'azione da spremere. spremipatate, sm.
aranci e simili. = deriv. da spremere. spremitóre, agg
che cerca di trarre il maggiore guadagno da ogni situazione o attività. b.
di stampa. = nome d'agente da spremere. spremitura, sf. il
stabia si e scoperto una macchina antica da cavar olio: dà un liquore perfetto e
della placenta. = nome d'azione da spremere. spremuta, sf. spremitura
cemente. = deriv. da spremere. spremuto (pari.
, colorisconsi. fagiuoli, x-43: gettan da per tutto / certa liquida brina /
spremuti. -strizzato in modo da provocare la fuoriuscita del liquido o dell'
2-282: il succo del melagrano spremuto da tutto il pomo, mescolato con mèle
spremuti dalle sue mani la vita, cominciò da quell'ora ad amarlo. radula,
contenitore. sinisgalli, 2-24: seppi da antonio che era stata olga a guarnirlo
il dolce] con quel grosso cuore spremuto da un tubetto di crema rossa.
rossa. 3. fatto versare da una profonda emozione o da un intenso
. fatto versare da una profonda emozione o da un intenso dolore (le lacrime)
zappata, 181: lagrime di tenerezza spremute da un cuore che teneramente l'amava.
capo come una pal la da biliardo. l. caretti [« lingua
: trascorso accanto a te come da morto / vecchia moglie spremuta / che interrogavi
qualche stilla di succo dal mio povero ingegno da tanto tempo, tante volte e tanto
una confessione. manzini, 18-293: da bambina.. oh, quante me ne
rideresopra lo scacciamento di padre matteo ricci tanto da lei bramato, che non cominciasse a
dell'invitta resistenza. botta, 7-367: da tutto ciò che... scrissi
. -ex, con valore privai, e da preoccupare (v.).
), agg. letter. libero da ansie, da preoccupazioni. manifesti del
. letter. libero da ansie, da preoccupazioni. manifesti del futurismo [390
, con valore pri- vativo-detrattivo, e da preparare (v.). spreparato1
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da preparato (v.).
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da prepuziato (v.).
, con valore privativo detrattivo, e da un denom. di presa1 (v.
-ex, con valore privativo-detrattivo, e da preso (v.).
grossi d'intelletto. s. caterina da siena, 1-242: quella cosa che vede
ex-, con valore intens., e da pressare1 (v.).
combatteo il vizio della sua lingua che quellalettera da niuno era proferta più spressatamente.
più spressatamente. = deriv. da spressamente, con ampliamento del suff.
, fuori solamente dio, come create da lui, si possono chiamare e si chiamano
ambasciatori condotti a questa [chiesa] da un gentiluomo con ispressione di udire la 'salve'
. bergantini, 1-393: bianchi doni da qui di spresso latte, / da
doni da qui di spresso latte, / da qui l'olio palladio e del brasile
ex-, con valore intens., e da presso3 (v.).
, 129: gli era grato intendere da me che non si fosse spretato per
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da prete (v.
privativo-detrattivo, e da un denom. da prete (v.).
8-63: il duca valentino, quantunque spretato da un pezzo, non rifuggì dallo ingannar
arco. = nome d'azione da spretare. sprète, sm.
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da prete (v.).
di disprezzo per qualcuno (non disgiunto da superbia o da alterigia) o di totale
qualcuno (non disgiunto da superbia o da alterigia) o di totale mancanza di
, lat. spretus -us, deriv. da spernere (v. sperne = var
lat. spretor -òris, nome d'agente da spernère (v. spernere)
ex-, con valore intens., e da prezioso (v.).
ex-, con valore intens., e da prezo per prezzo (v.)
alfieri, iii-1-77: lascio... da parte i poveri, non già perché
non isprezzabile l'opinion del ferrari, che da 'capio'stimò nato 'pio, piglio'
. = agg. verb. da sprezzare1. sprezzabilità, sf.
di questo mondo. = deriv. da sprezzabile. sprezzaménto, sm.
g. michiel, lxxx-3-417: cosa tenuta da todeschi e da tutti della corte per
lxxx-3-417: cosa tenuta da todeschi e da tutti della corte per una irrisione et interpretata
- atteggiamento blasfemo. zanobi da strata, 22: fare le cose vietate
delle virtude e delle cose divine. girolamo da siena, ii-104: lo quale timore
di tutte le cose terrene. fausto da longiano, iv-217: o gente fortunata
essere maggiore? = nome d'azione da sprezzare1. sprezzante (pari. pres
. tasso, 13-26: tolta / da lui licenza il cavalier s'invia; /
selva, e poscia ascolta / quel che da lei novo rimbombo uscia, / né
battoli, 2-2-235: preso un volto da infastidito e sprezzante, mostrava di rispondere più
, che erano numerosi, complessi e da lui stesso mal conosciuti: questo non già
. amen. = deriv. da sprezzare1, col suff. dei termini di
di lontan disceme / qual colpo è da sprezzare e qual d'aveme / fede,
abito d'uomo sempre il seguitò, da niuno affatto vinta. giuseppe flavio volgar.
perciò non fu la come- dìa prezzata da prima, perché era composta di villanie,
per conseguente schifata e sprezzata commune- mente da ognuno. tasso, n-ii-15: lo sprezzar
senza virtù. marino, 1-7-46: da principio colui sprezzò la pugna / e
difetto, / ma suggel di finezza. da molino, lx-3-55: sprezzarono i di
vita. leopardi, 757: da noi scacciar lungi dovremo / la supplichevol turba
cavalca, 20-329: coloro che fanno parti da guadagnare sono sprezzati e avviliti, contuttoché
almen facessimi morire, / poiché sprezzata son da quel villano. g. stampa,
, quando raccontassi d'essere stata sprezzata da uno schiavo ribelle. -escludere,
schiavo ribelle. -escludere, allontanare da sé. sua se puoi tu,
le mie ragioni, insisti nella mia da lui ideata 'plenipotenza'e mi pregò a fare
un'imposizione del potere costituito, tanto da non sentirsi vincolato all'osservanza.
peccatore 'l tuo amor sprega / e partise da te, suo creatore. s.
, suo creatore. s. caterina da siena, ii1-18: sempre viviate nel vero
del duce che gli regge. fausto da longiano, iv-145: io che ti viddi
capitare in parte dove potesse essere inteso da ibraino. c. bassi, cxxxiii-788:
sprezzare il consi- glio. = da un lat. volg. * expretiare,
. ex-, con valore privai, e da prezzare, n. 7 (v-
f. giambullari, 149: gli scoti da tramontana... sono..
ove tratta degli onori e de'cognomi da lui sprezzati così dice. sprezzativo
. volutamente trascurato e semplice, in modo da g. bragaccia, 1-516:
insolente. = agg. verb. da sprezzare1. sprezzato (pari. pass
scarsa o di nessuna considerazione, anche da parte della società. s.
cattaneo, iii-93: il padrone, sprezzato da noi suoi poveri schiavi, niente bisognoso
di leonora, ma sprezzato non che malgradito da lei e per la sua inesperta giovinezza
son divorate dalla gelosia, dall'invidia, da tutti i crudi rammarichi delpamor proprio umiliato
seguito (la virtù). niccolò da correggio, 181: sola virtù che a
anche sostant. iacopone, 1-24-26: da vicin sirìan clamati: / « èlli figliol'
ben degno d'esser lodato, ma non da sì sprezzato lodatore quale io mi sono
: il buon proponimento mio fu rotto / da quel ribaldo, il quale, oltra
fasto (il vestito). girolamo da siena, ii-108: lo quarto grado si
. carrà, 237: non c'è da disperare dell'arte italiana, anche se
e i beni materiali e li respinge da sé. cavalca, 20-565: lo
delle leggi e del potere che non da altro principio erano stati condotti a tale
virtù sei diventato. musso, i-187: da questa dottrina filosofica nacque l'eresia di
foga, tanta sventatezza, tanta millanteria da atterrire la più intrepida sprezzatrice delle pubbliche
el reno e sono tenuti a freno da otto legioni de'romani. d. carafa
dante colossale. = nome d'agente da sprezzare1. sprezzatura (sprezatura),
rispetto. caro, 12-ii-109: da ora innanzi spenderemo la nostra diligenza in
sdegnerà, ed in niuna parte offeso da me, spingerà gli istrioni ed 1 recitanti
guarini, 2-184: oh se noi da cotesti scioperatelli potessimo comperàre o involare qualcuna
], la quale però è proceduta da trascuraggine: però bisognerà averci su diligente
brache. loredano, 6-37: passando da venezia a padova et udendo uno che
faceva per necessità di tempo, avendo da sodisfare a tanti debiti. verga, 2-55
signorile e un impero che veniva sentito da tutti gli astanti. d'annunzio, v-2-338
'sui generis', ben s'intende, da non confondersi... con quella d'
semplice favella. = nome d'azione da sprezzare1. sprezzévole, agg.
compassione. = agg. verb. da sprezzare1. sprezzevolézza, sf.
la stila. = deriv. da sprezzevole. sprezzevolménte, avv.
al mondo. -rifiuto, accompagnato da un atteggiamento di rigoroso distacco, delle
e ripulsa per una persona, determinata da scarsa stima per l'inettitudine o l'inadeguatezza
, 4 (60): seguito da quattro bravi, s'avanzava diritto, con
quei turbini di risa metalliche con uno sprezzo da regina. pirandello, 8-970: ella
dliada'il principio dell'ira d'achille da prima è conosciuto per quello che si narra
quell'età, molto eminente; / e da lo sprezzo d'uom sì saggio e
: or, se questo sia sprezzo / da sopportarsi, e quale / esser
se le parole significatrici dello sprezzo nascono da concetti della parte ap- petitrice, non
a nessuno. = deverb. da sprezzare1. sprèzzo2, sm. ant
lat. ex-con valore intens., e da prezzo (v.).
e crudele. = deriv. da sprezzo1. spricare, v.
. nieri, 3-220: 'spricciare': da spicciare con inserzione di r.
! '. = deriv. da spicciare, forse per sovrapposizione di sprizzare.
sfrìggine, sf. tose. brezza accompagnata da piog gerella fine.
;... se è accompagnata da nebbia o acquerugiola, si dice sprig-
dal lat. aspergo -inis, deriv. da aspergère (v. aspergere).
, sm. liberazione dalla prigionia o da una condizione negativa. -in partic.:
faville. = nome d'azione da sprigionare. sprigionare (ant.
essi a rodere ciò che si è preparato da milosso. marinella, 303: nel
. -con uso enfatico: allontanarsi da un ambiente angusto, da una vita
: allontanarsi da un ambiente angusto, da una vita segregata. monti, i-147
segregata. monti, i-147: fin da quando io procurai presso monsignor soderini di
di fusigna- no. -uscire da un luogo con un senso di sollievo.
monsignore, veniva a sprigionarmi, correva da martino presso il quale era certo di
sé e i tonni. -liberare da un dominio oppressivo. pisani, 7
, / el servo non può far da lui partita; / e, se prima
. tesauro, 5-156: così pur da quel nodo il tuo prigione / sprigionar si
di tormenti sapemmo poi dalla fante ch'egli da molto tempo s'era armato d'un
. 3. liberare l'animo da preoccupazioni o da opinioni erronee.
3. liberare l'animo da preoccupazioni o da opinioni erronee. imperiali, 4-34
personale. mazzini, ii-923: sprigionatevi da ogni realtà, negate o dimenticate quanto
dal torpore. goldoni, 1x-1050: da che l'etade / sprigionò i sensi e
. 4. sciogliere un arto da una stretta o da un impedimento o
. sciogliere un arto da una stretta o da un impedimento o, anche, lasciarlo
: sprigionò essa stessa la sua mano da quella di michelino. pavese, i-145:
aver fallato » ripetè renzo, sprigionandosi da lui. rovani, 5-240: riconoscerlo e
continuò edoardo, quando si fu sprigionato da quell'abbraccio. -intr. con
, 6-ii-218: spesso nella notte sono assalito da strane visioni, parmi che le mie
. 5. sciogliere la chioma da un copricapo o da un'acconciatura;
. sciogliere la chioma da un copricapo o da un'acconciatura; lasciarla ricadere liberamente.
risoluto che i capelli, appena trattenuti da una reticella, si sprigionarono e caddero
dai loro fianchi fecondi i nuovi duci da mettere al posto dell'attuale degenere classe
. viviani, vii-362: fu inavvertentemente da un servo aperta una finestra, per
sprigionare un perfetto vento artinzioso, generato da moti e cadute d'acque che quivi
noto sprigionaci. -scaturire, erompere da un'apertura (l'acqua, una
g. l. cassola, 49: da tubi ascosi / sprigionandosi l'onda alto
onda alto zampilla. grafi 5-925: da un antro scuro, / si sprigiona il
gelido fonte. calvino, 7-69: su da queste voragini, gli elementi compressi nel
parti vò che cielo o inferno insegna / da questi monti il fuoco isprigionar. montale
stagione morta, / negli orti che da maiano scavalcano a questi renai. pavese
, 5-51: i verdi campi limitati da scure siepi irregolari sprigionavano l'umidità imbevuta.
, tra le grida degli astanti, da quel mucchio di carte. -divampare (
1-335: questa è la sua camera da bambina, immutata, e le pare
è invaso dal biancospino: gli alberi da frutto sembrano sprigionare luce. -intr
che a intermittenza si sprigionasse quella luce da essi, come d'un astro che
si sprigionava un raggio di luce prodotto da una pencolante candela. -scoccare,
una nazione. capuana, 15-210: da tutto il volume si sprigiona una freschezza
lui. c. carrà, 401: da queste composizioni si sprigiona un senso di
in altre opere. emanuelli, i-35: da quel corpo si sprigionavano onde d'amarezza
andar vagando pe'piani che son nudriti da quei fiumicelli, pei monti che li
fu un punto solo. -derivare da determinati presupposti. b. croce,
. ex-, con valore privai, e da prigionare (v.).
spregionati, / come 10 contai, da le isole lontane, /...
). cartolari, 6-217: già da carceri d'auree file sprigionati, diversi
, 6-253 òr tu disciolto e sprigionato, da me lun- ge te ne vai col
sì lungo tempo sprigionato dalla realtà, da quella realtà formidabile, che attossica tutt'
argento aìl'aria estolle. -versato da un recipiente (il vino).
e rosso / fugge per l'asse e da un fesso cade / giù, dove
respiro puro, interpellato venne il mentita da eudoxo, se quello in effetto era il
profumo squisito del fumo sprigionato dal ferro da stiro a contatto con i panni umidi
pirica). canale, i-471: da ricinte prigion di carta avvolta / sprigionata
ricinte prigion di carta avvolta / sprigionata da ardor polve nitrosa, / spinta nell'aria
il gioco delle sue melodie. sprigionate da quel cuore, profondo esse percorrevano gli
sprigionatura, sf. liberazione dalla prigionia o da una condizione miseranda; scarcerazione.
penale. = nome d'azione da sprigionare. sprillante (pari. pres
(non è tuttavia esclusa una derivazione da spillare, con epetensi di -r- dovuta a
ex-, con valore intens., e da prillare (v.).
le linguette sprillenti. = deriv. da sprillare2. sprillo, sm.
e del tenero verde dei bambù sorgenti da un antico sarcofago, gaia dello sprillo
appena ritornato. = deverb. da sprillare1. sprimacciante (part. pres
un materasso o un cuscino in modo da rendere uniforme e morbida l'imbottitura.
della granata. = deriv. da sprimacciare. sprimacciato (pari pass
d'este. = nome d'agente da sprimacciare. sprimacciatura, sf. lo
di tovagliuoli. = nome d'azione da sprimacciare. sprimaccióne, sm. tose
carnosa del corpo. = deriv. da sprimacciare, sul modello di scapaccione.
purché concordino le rime. s. bernardino da siena, 49: il padre co
avendo a voi cordiale affezione, / mosso da passion, quasi potendo, / in
prop. interrog. indiretta. filippo da massa, lxxxv1ii-i-591: qual questa virtù sie
pronom. apparire, manifestarsi. bonodico da lucca, xxxv-i-279: non so rasion,
atto si sprima. = deriv. da esprimere (v.), con aferesi
de'concetti. = nome d'azione da sprimere. = dal provenz.
uso nella prima guerra mondiale, costituito da uno shrapnel associato a una granata.
= dal ted. spring-granate, comp. da spring 'zampillo'e granate 'granata';
sport. scatto veloce e improvviso compiuto da un podista, da un ciclista o anche
e improvviso compiuto da un podista, da un ciclista o anche da un cavallo
un podista, da un ciclista o anche da un cavallo alla partenza di una corsa
ex-, con valore privai., e da un denom. da principe (v
., e da un denom. da principe (v.).
: 1 muli, per non esser da meno de li raziocinanti, s'imbizzirono tosto
, propr. 'corsa veloce', deriv. da [to] sprint 'correre a tutta
samba trivellatore. = denom. da sprint. sprintato, agg.
mai sprintata. = deriv. da sprint. sprinter [sprinto]
= voce ingl., deriv. da sprint (v. sprint).
ex-, con valore intens., e da privare1 (v.).
o parte minima. s. caterina da siena, 247: ora t'ho mostrato
dimin. sprizzarèlla. s. caterina da siena, 263: detto t'ho,
santa religione. = deverb. da sprizzare. sprizzante (pari pres
), agg. che si stacca da un metallo rovente (una scintilla).
, dicevasi che la faccia gli lampeggiava e da que'suoi caratteri sprizzavano scintille ai luce
suoi caratteri sprizzavano scintille ai luce, vedute da chi egli ne facea degno. aleardi
comando. 3. diffondersi, irradiarsi da una sorgente luminosa, da un'apertura
, irradiarsi da una sorgente luminosa, da un'apertura o da una superficie riflettente (
sorgente luminosa, da un'apertura o da una superficie riflettente (la luce,
toccò facendo sprizzare un'onda luminosa che partiva da una conchiglia trasparente posta in alto.
tose, sbuzzare), intr. fuoruscire da una stretta apertura con un getto sottile
a udire assai dilettevole e sprizzando pareva da lungi ariento vivo. cicerchia, xliii-443:
candido e pulito / quel mosè ti ravviva da dotta man scolpito, / che sprizzar
vile, di nessun conto; egli è da imprigionarla in segreti serbatoi e cisterne,
tra i bossi tonduti,... da ogni parte i getti [d'acqua
, e l'acqua cerca una frattura da cui sprizzare in una fonte.
del metallo a guisa d'argentovivo il quale da alcuna pelle premuto minutamente sprizzasse. mascheroni
sprizza. -per simil. provenire da un patrimonio (il denaro).
roba di casa mia, sprizzavano sempre da quella botticella. -essere proiettato dalla
che gli sprizza dalle labbra come sangue da una vena. -prorompere (il
di giacomo, ii-475: il riso sprizza da scene d'una irresistibile comicità. stuparich
dell'amore. -derivare, formarsi da specifiche premesse. gentile, 2-i-107
, qualche tentativo di far sprizzare la poesia da un semplice 'collage'di notazioni di
373: volle avere il messa, da cui far sprizzare profitti: c'è posto
: come l'albero della vacca, da qualunque parte si punga, egli non sprizza
illustre. 10. stillare sangue da una ferita. boiardo, 1-3-6:
animo, una qualità. - sprizzare da tutti i pori: v. poro1,
esser pensate così, sprizzano paganesimo e naturalismo da ogni sillaba. bacchelli, 2-xix-480:
. = voce onomat., da confrontare con sprazzare e spruzzare-, per
contro le assi. = deriv. da sprizzare. sprizzato (part.
contesto figur. s. caterina da siena, 135: però mi sottrago da
da siena, 135: però mi sottrago da lei, per questa cagione:.
riceva solamente il latte della dolcezza sprizzato da me nella faccia de l'anima sua,
del gran re; quel re in pietra da mortaio punterellato di bianco e nero e
di verde. = denom. da sprizzino, dimin. di sprizzo.
e uno sprizzo di anais nin, musicata da sam barber, diretta da menotti.
, musicata da sam barber, diretta da menotti. -breve momento.
v.). = deverb. da sprizzare. sprizzolare, intr. (
di acqua ghiacciata. = frequent. da sprizzare. sprìzzolo, sm. tose
gran salto) nell'istria, sensale pubblico da vino, eletto dal comune. =
7-356: qui intorno non vi sono campi da semina, né orti grandi. orticelli
vanno le rose. = deriv. da sprocco. sproccatura, sf.
. ferita nello zoccolo degli equini provocata da un corpo estraneo che vi si è conficcato
si impianta. = deriv. da sprocco. sprocco { spròcchio-,
il giovane, 9-643: rapide tacque da declivi colli, / e spine e sterpi
molto aguzza. iacopone, lxxxiii-517: da li serpenti tuct'è morcecato, /
: si costuma nel polesine di rovigo da molti anni di rivestire con erba sala seccata
e. i., è invece da connettere con brocco e sbroccare, con l'
: vi si vedevano dei grugni aspri ti da barbe sproccose di quelle che sanno di
sanno di rigno. = deriv. da sprocco. sprocetato (sprocedato),
-ex-, con valore intens., e da proferire (v.).
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denv. da professori (v)
privativo-detrattivo, e da un denv. da professori (v). ferte
ex-, con valore intens., e da profferta (v.).
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da profitto * (v.).
ex-, con valore intens., e da profluvio (v.).
più essere. calvino, 13-38: da questo sprofondamento dell'autore e del lettore
senso concreto: depressione, cavità provocata da tale cedimento. maironi da ponte,
cavità provocata da tale cedimento. maironi da ponte, 1-ii-77: ho verificato che superiormente
rispetto al livello del mare. fa da professore in firenze! arbasino,
ex-, con valore intens., e da un denom. zano prestissimo.
cariche prima delle undici di annegate da professori (v.), col suff
bracciano si è formato per lo sprofondamento ampliato da successive corrosioni delle acque nella regione del
bracciano. = nome d'azione da sprofondare. sprofondante (pari pres
un cedimento del terreno; essere inghiottito da una voragine; interrarsi, affondare nella
affondare nella terra. antonio da ferrara, 102: sprofondar se possa chi
assorbire totalmente, farsi vincere o sopraffare da un sentimento, da un pensiero, da
vincere o sopraffare da un sentimento, da un pensiero, da un ricordo,
da un sentimento, da un pensiero, da un ricordo, da uno stato d'
un pensiero, da un ricordo, da uno stato d'animo, da una virtù
, da uno stato d'animo, da una virtù o da un vizio o
stato d'animo, da una virtù o da un vizio o dalla corruzione.
testa su quei ginocchi; suggere la vita da quelle labbra, nulfaltro! in un
soffici, v-5-107: già secoli innanzi leonardo da vinci s'era sprofondato nel problema,
stuparich, 9-182: non era uomo da scoraggiarsi; vinse il rammarico e si
ossequio. goldoni, xi-971: venir da lei / credo vorrà degnarsi, / ed
nascondersi alla vista altrui, per fuggire da un forte senso di vergogna o da
da un forte senso di vergogna o da una situazione in cui si prova enorme imbarazzo
eterni? 12. essere preso da una grande angoscia. pascoli, 1-549
in palco e con muggiti e stridi / da sprofondar l'orecchio il più calloso,
genova impresa di tanta conseguenza e solo colpo da sprofondare le fortune di spagna.
5-113: il solo dubbio che esistano da qualche parte riserve ai suoi poteri,
ex-, con valore intens., e da profondare (v.)
amore [tasso], 113: ha da sapere vostra signoria ca io amo pasquina
-enorme (un peso). bacciarone da pisa, lxiii-198: poi me condusse [
basta, sopra di queste ci riparleremo da ultimo, quando io ve le porterò con
sottosuolo. pratesi, 5-313: strade da nessuna parte, rotte le chiaviche,
incontrato torbe d'acqua dolce immediatamente coperte da enormi strati di sabbia, ha tratto su
8-262: si vede spesso gente povera uscire da palazzetti del settecento, col giardino ricco
qualche nella strada. moravia, vii-144: da una parte ci avevo il fianco volto per
calcinacci e di mattoni. = denom. da sproloquio. un fiume.
scaloquio, s'indignava, s'entusiasmava da solo. le mani sprofondate nei calzoni
c. e. gadda, 9-4: da quello specchio in secolare e a certe
ex-, con valore intens., e da proloquio mente accessibile.
v.). = deverb. da sprofondare. -che è penetrato nel
un'azione. = frequent. da sprofondare. dato negli studi forensi
quattro impegno totale. = nome d'azione da sprolungare. canti di portoria. piovene
che oggimai situato a una certa distanza da un luogo. lizzare, gli
agg. che si è abbondantemente asperlunganti da esso. scolastici che teneva col
ex-, con valore intens., e da profumato nebra del padre, l'altra
passaggio di una per = deriv. da sprolungare, con il suff. dei termini
dottrina. = nome d'azione da sproletarizzare. sprolungata la vittoria alli greci.
ingombri. = nome d'agente da sprofondare. 4. marin.
animale). = nome d'azione da sprofondare. cassieri, 11-136: il gallo
, 18-i-43: l'imbecille, com'ho da chiamarlo? era riprio bastimento lungo e
ex-, con valore intens., e da prolungare (v.).
, e più novelle / disse; da quella lettara a luciggnia / fémmi giurar di
ex-, con valore intens., e da promessa (v.).
5-66: qui sprometto quello stesso / che da me qui fu promesso. tommaseo,
, non potete / aver promesso a uom da men di voi, / e avendo
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da promettere (v.). spronàia
attrito dei finimenti sul corpo degli animali da soma o da sella.
sul corpo degli animali da soma o da sella. n. villani,
goccie del sangue a quattro a quattro / da le spronaglie il poverin versava. alfieri
fatta dalle spronate. = deriv. da sprone. spronàio, sm.
metallo che formano i finimenti degli animali da sella. firenzuola, 677
rovina dello spronaio. = deriv. da sprone. spronante (part. pres
: autolico ordinò ai figli illustri / armar da cena, e quei l'udir spronante
mi sprona al = deriv. da sprone. partir! foscolo, iv-367:
verso una meta o un luogo diverso da quello abituale; indurre ad andare in
m. frescobaldi, 1-25: amor, da che ti piace pur ch'io dica
: io sono stato con amore insieme / da la circu- lazion del sol mia nona
costringono d'andare a dio. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
f. doni, 6-44: la modestia da una parte tirando mi rafrena; l'
tirando mi rafrena; l'antico amore da l'altra mi punge e sprona. oliva
con l'antico avversaro, / ma libera da lui che sì la sprona. muratori
stato fatto non lieve stima delle ragioni da voi addotte, anche da persone di tanta
delle ragioni da voi addotte, anche da persone di tanta autorità, che hanno
monsignore, attenetevi all'evangelio e guardatevi da una fallacia di divisione che vi può
le scarpe'. = denom. da sprone. spronata, sf.
il cielo. s. ernardino da siena, i-81: e1 diavolo dell'
.]: leggete pure tutto il libro da cima a fondo, e vedrete che
spronatina al cavallo. = deriv. da spronare. spronato1 (pari.
un punto dallo spavento e raf- renato da tigrinda, si diè furioso a trar calci
2. figur. spinto, istigato da uno stato d'animo o da un
, istigato da uno stato d'animo o da un desiderio, dalla propria condizione spirituale
tolerame il peso amor tiranno, / da cui spronati ancor s'arman sovente / d'
[s. v.]: 'cane da caccia bene spronato; spronatoalto'(che ha
arrighi, 139: erano due brillanti abiti da polacca, perfettamente uguali dai brerretti orlati
mancava un punto. = deriv. da sprone. spronatóre, agg.
cinquanta giovani. = nome d'agente da spronare. spronatura, sf.
in bene. = nome d'azione da spronare. sprone (ant
incitarlo alla corsa. muscià da siena, 97: quando fu annimisi arrenato
de'piedi. ariosto, 1-22: da quattro sproni il destrier punto arriva /
il prefetto uscì di viterbo colla gente da firenze e con parte del populo suo,
la imperadrice... menò seco da mille uomini tra loro baroni e cavalieri a
cavaliere spron d'oro attempato, fatto da papa ianni, che menava più puzza del
cavalierato che non ne mena il mainoldo da mantova. landò, 103:
ogni modo, perché mi pare desiderato etiam da gli amici, ed è
fatta fella / per non esser corretta da li sproni, / poi che ponesti mano
. 5. rostro delle navi da guerra; tagliamare di prua. r
li posticci e baccalari e gli sproni da prua e il tagliamare. nardi, 295
cucitrici): quel pezzo che va da una spalla all'altra della camicia e
d'un piede, acciocché non infracidi. da ciascuna parte rappianalo, ricidendo i nodi
acciò che tali sproni non si separino da le pariete d'essi muri. vasari,
i pilastri e gli sproni, fu assalito da mortale infermità. milizia, v-439:
generale al capitano, « che faccian da sprone e da rinforzo ».
, « che faccian da sprone e da rinforzo ». -sporgenza esterna di
canale... per mezzo di lavori da farsi, se non come sponde andanti
farsi, se non come sponde andanti da ambi le parti, almeno separati, purché
dell'ape. -ultimo segmento del baco da seta. lambruschini, 3-259: ella
ambra, 4-7: il che facendo voi da voi medesimi / per meza cortesia vostra
stanotte che eravamo inseguiti a spron battuto da tre navi, quasi desideravo sentire alcuna delle
in fretta, con diligenza, per metafora da coloro che cavalcano fortemente, battendo sempre
bot. speronella. = deriv. da sprone, con suff. vezzegg.
sa che io non ho mai preteso da lei appoggi sproporzionati. 9.
tanto che io dovetti distogliere gli occhi da quel furore sproporzionato. -privo
uomo. -eccessivamente caloroso. da porto, 1-63: alcuni altri..
a quanto è necessario per lo scopo da raggiungere (un mezzo). giuseppe
, con valore privativo-detrattivo, e da proponimento (v.).
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da proporzionale (v.).
dalla natura. = deriv. da sproporzionale. sproporzionalménte, avv.
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da proporzionare (v.).
superi, sproporzionatissimaménte). in modo da alterare e sconvolgere le proporzioni. -in
si lava qualche cosa. il ferrari da 'bacus'sproporzionatamente lo trasse. e. cecchi
grave le lettere che avevano una lunga distanza da percorrere. periodici popolari, i-380:
. lancellotti, 2-394: farfallone da ridere che nell'arabia le pecore abbino
loro di potere sostenere quel membro dato da se stesse? = deriv.
se stesse? = deriv. da sproporzionato. sproporzionato (part.
, il torso sproporzionato su due gambettine da uccello. cicognani, sproporzionare,
vento', non essendo il vento materia da farne soma, così il dir 'some di
soffice. -esagerato rispetto alla preda da colpire (il colpo sparato).
si pongono in relazione o a confronto, da cui deriva una grande o anche incolmabile
426: l'altra stortura, conseguente da questa, e pur madornale è nel
; ma quella della contessa che deriva da dio le sproporzioni sociali e si sente
. beni, 1-191: per cominciar da omero e dir prima dell'tlia- de'
inesorabile, appassionante, come il tavolo da giuoco, dei gran colpi di fortuna,
viva lo sproporzionismo! = deriv. da sproporzione. spropositante (pari.
emiliani-giudici, ii-360: pretese a farla da critico, e volendo ragionare spropositò sull'arte
sproporzionevo- le. = deriv. da sproporzione. sproporzionismo, sm. letter
sui piedi e spropositare in un matrimonio da sventato. 6. tr.
ma 'rusticelio'. = denom. da sproposito. spropositare2, intr. con
, con valore di separazione-allontanamento, e da un denom. di proposito (v.
più che bestiale. = deriv. da sproposito. spropositataménte, avv.
, iii-301: dante non era sì goffo da volerci dare l'anno della nascita del
passo a questa lingua spropositata, togliendola da autori goffi e plebei,...
un lampadone spropositato, un vero faro da porto, sfolgorando in alto sul muro
4. molto grosso, massiccio tanto da risultare disarmonico col resto del corpo (
spropositato poema. 6. troppo greve da sollevare o da spostare (un peso)
6. troppo greve da sollevare o da spostare (un peso). guerrini
per la cappa / alcun ne manda da spropositato / una vecchia a bruciar, che
ferd. martini, 5-114: non era da meravigliarei che un'assemblea di cinquecento persone
. palazzeschi, 5-217: il salotto da ricevere, in casa domestici, era un
. d'annunzio, v-3-145: da buon demagogo egli peccava nel ventre.
spropositatissima è quella [bocca] che da noi fu toccata di sopra ancora, et
e fuor d'ogni diritto. -caratterizzato da eccessi climatici (una stagione).
del suo corpo. = deriv. da sproposito (e cfr. anche spropositare1)
-gesto o discorso inconsulto e violento, dettato da uno stato d'animo esasperato. -anche
ostinatissimamente mi lascio spiattellare in faccia spropositi da stomacare i cani, senza mai aprir bocca
che avrebbero dovuto documentarmi la bassezza toccata da noi così pronti a proclamarci gente nuova
deformità g. gozzi, 1-155: da uno stanzino da lato ne venne fuori un
. gozzi, 1-155: da uno stanzino da lato ne venne fuori un giovane che
(666): don abbondio, pregato da lui di fissare il prezzo, si
lo spignevano o calpestavano, tanto che, da chi ammonito e da chi minacciato,
tanto che, da chi ammonito e da chi minacciato, si rimase di quel filosofare
a sproposito. soldati, ix-333: da qualche tempo, con gli intimi,
giuglaris, 257: scuotiamoci una volta da dosso le reliquie delle passate sciagure né
sproposito si merita che lo si faccia ingelosire da buono. -svantaggiosamente. sassetti,
strampalateria, uno spropositone, una debolezzaccia da ragazzo: non è così? de
?... quest'è un spropositàccio da cavallo. passeroni, 1ii-275: di
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da proposito1 (v.).
scrivendo. = deriv. da spropositare. sproposizióne, sf.
ex-, con valore privativo-peggiorativo, e da proposizione (v.).
in un quadro di san giovanni attista da lui serbatosi nello spropnamento del resto.
de'traffichi? = nome d'azione da spropriare. spropriare { spropiare),
nello svolgimento di un'attività. paolo da varazze, 466: venne l'avviso della
darle a me. s. carlo da sezze, i-300: obedienao l'uomo a
intendono sottomano. = nome d'agente da spropriare. spropriazione (ant spropiazióne
. = nome d'azione da spropriare. spròprio, sm. disus
al galantuomo. = deverb. da spropriare. sprosciugare, tr.
. ex-, con valore privai, e da prosciugare (v.);
acqua rama. = deverb. da sprosciugare-, voce registr. dal d.
ex-, con valore intens., e da prosperare (v.).
elaboratore elettronico per salvaguardare dati e memorie da tentativi di modifica o cancellazione, volontari
cancellazione, volontari o accidentali, o da accessi non desiderati. = comp
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da proteggere (v.). sprotestare
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da protestare (v.).
sostegno, di appoggio o di protezione da parte delle autorità o delle istituzioni.
precedentemente adottati, atti a salvaguardare da tentativi di modifica o di cancellazione, volontari
cancellazione, volontari o no, o da accessi non desiderati; che non è dotato
. ex-, con valore privai, e da protetto (v.).
processo. = nome d'azione da sproteggere. sjpròto, sm.
, con valore intens., e da proto1, n. 3 (v.
ex-, con valore intens., e da provoso (v.).
uti = nome d'azione da sprovare1. le o necessario;
ex-, con valore intens., e da provare1 roseo, v-105: avvenga che l'
, / con questa ad incontrar di da provare1 (v.). notte s'
. molto sarebbe buono cavaliere ch'in queste da provvedere (v.). tre
. cavalcanti, 300: assalirei coloro da cui noi aspettiamo ne di guerra e
conversazioni, infamato nei = nome d'azione da sprovvedere. conventicoli, accusato nei tribunali
. ex-, con valore intens. e da proverbiare (v.).
il che appare nel lettuale da orizzonti culturali ristretti e da modelli 1esempio
lettuale da orizzonti culturali ristretti e da modelli 1esempio: 'in questo che così
superati. = nome d'azione da sprovvedere, n. 2.
il così detto ermetismo sprovvedutamente assaliti da esso, noi siamo antivenuti dalla
e fuor -far uscire una persona da certa angustia di ved'ogni loro aspettazione
intr. con la particella pronom. uscire da una condolevasi ch'egli non dovesse ritrovar
s'aggiu- gnessono due popolani. benvenuto da imola volgar., i-106: con
pochi armati de'nimici apparissono essere da provincializzare (v.).
città presa. = nome d'azione da sprovincializzare. -in modo non intenzionale; inconsapevolmente
castelvetro, 8-1-95: dice aristotele che da prima s'usasse il versificare senza pensamento
sicché la incniude nell'ordine delle cose e da questa miseria non sprovedutamente la libera.
sprovvedutezza o pigrizia. = deriv. da sprovveduto. sprovveduto (part.
altro che di avere beneficenze e favori da lei. e. cecchi, 5-175:
in lucca... uscirono di notte da buggiano e vennero subitamente a cerretoguidi in
combatterò il borgo ed ebberlo. lapo da castiglionchio, io7: fecero [i
castelvetro, 8-1-95: dice aristotele che da prima s'usasse il versificare senza pensamento
sta sprovisare. = deriv. da [im] provvisare (v.)
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da provvista (v.).
non possiede determinate qualità; non animato da particolari sentimenti o intenzioni. d'este
vederassi in conforme fallo, nel qual da lei a la sprovista sarà colto. firenzuola
lucro subito a metter carrozze, a trattarsi da prìncipi; appena viene un sequestro in
stilli e ti lambicchi / quel cervellaccio da giocare a scacchi / e da far orioli
cervellaccio da giocare a scacchi / e da far orioli ed alamanacchi / e ti
piccolomini, 8-126: non maraviglia ch'io da qualche tempo in qua ti veggo così
è caratterizzata dal ridotto assorbimento di grassi da parte dell'organismo, provocato da carenza