sciupata. gli contammo lo sciopino, / da morte a vita ci fé riavere /
in questo paese sciu = deverb. da sciupinare. pato non si è usi
stessa corda. 3. straziato da un predatore. m. ausenda [
al maiale, non era stato dato da mangiare, ché sarebbe stato mangiare sciupato.
chiamare calzolai. = nome d'agente da sciupare. sciupatura, sf. danneggiamento
mistero. = nome d'azione da sciupare. sciupicchiato, agg. alquanto
sempre di seta. = deriv. da sciupato, con infisso dimin. sciupinare
sciupinìo! ». = deriv. da sciupinare. sciupino (sciopino, sciuppino
al vicino e visto che avea tagliato da piè certi roghi che avea- no preso
notare ch'era un inutile sciupio di carta da lettere e di buste. -dissipazione
, in italiano, parecchi ci trovano da ridire; e molti, soprattutto le
grande sciupìo di eloquenza ma rifuggono accuratamente da ogni forma di realismo.
del cimitero. = deriv. da sciupare. sciupo, sm.
sono capace. = deverb. da sciupare. sciupóne, agg.
la modesta lazio. = deriv. da sciupare. sciuponerìa, sf. l'
e del catanzaro. = deriv. da sciupone. sciuppino, v.
questi arfasatti nuovi e cupidi divaresina villa, da se medesimi denominatisi signori o alla lombardesca
[plinio], 166: sciuri, da noi chiamati scoiattoli, preveggono e venti
dal gr. oxlotiqog 'scoiattolo', comp. da emù = voce dotta, lat
mammiferi dell'ordine de'rosicanti, stabilito da cuvier, che comprende alcuni animaletti somiglianti
-per simil. verso acuto e stridente emesso da un animale. govoni, 1149
di nozze. = deriv. da sghignazzare. sghignazzato (part.
sghignazzatóre. = nome d'agente da sghignazzare. sghignazzìo (ant.
io, viene turbato ad un tratto da uno scalpiccio, da un brusìo,
turbato ad un tratto da uno scalpiccio, da un brusìo, da uno sghignazzìo che
uno scalpiccio, da un brusìo, da uno sghignazzìo che arriva dalla pensione e
dei bevitori. = deriv. da sghignazzare. sghignazzo, sm.
venga davanti la faccia sguaiata di un buffone da osteria; ed egli col suo sghignazzo
-per simil. verso acuto e stridulo emesso da un animale. barilli, 8-98
uno scapellotto. = deverb. da sghignazzare. §ghignettare, intr.
ex-, con valore intens., e da un frequent. ai ghignare (v
ex-, con valore intens., e da ghigno (v.).
ex-, con valore intens., e da ghignoso (v.).
che di sole. = deriv. da sghimbescio. sghimbèscio (ant. schimbècio
sghimbescio di star seduto, come oppresso da una grande noia, ha ripreso a meditare
/ aschimbesci, tondi e grossi, / da colossi, / a carpirne, senzadentro /
fuggì via. = denom. da una forma alter, di sghembo.
, con valore privativo-detrat- tivo, e da ghindare (v.).
ex-, con valore intens., e da un deriv. da ghinghero (v
., e da un deriv. da ghinghero (v.).
, con valore intens., e da un denom. da ghiro (v.
intens., e da un denom. da ghiro (v.).
acute della voce. = denom. da sghiribizzo. sghiribizzo, sm. idea
ex-, con valore intens., e da ghiribizzo (v.).
sghirlandare, tr. ant. sciogliere da una ghirlanda. marino,
, con valore privativo-detrat- tivo, e da ghirlandare (v.).
ex-, con valore intens., e da un denom. da gigione (v
., e da un denom. da gigione (v.).
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da ginocchio (v.
tivo, e da un denom. da ginocchio (v.). sgiogare
, con valore privativo-detrat- tivo, e da giogare (v.). sgioiellare
, con valore privativo-detrat- tivo, e da gioiellare (v.).
ex-, con valore intens., e da gittamento (v.).
, con valore privativo-detrat- tivo, e da giubbetto (v.). sgiudiziato
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un deriv. da giudizio (v.
tivo, e da un deriv. da giudizio (v.).
ex-, con valore intens., e da giulebbare (v.).
dividere, separare una dote o una qualità da ciò a cui è strettamente connaturata.
. 3. rifl. sciogliersi da un abbraccio. -anche con uso recipr
4. separarsi, anche affettivamente, da una persona. del carretto, cvi-664
occulto dardo che mi punse / quando da me se sgiunse el bel cupido.
folengo, ii-220: l'alma che da lo sposo non va lunge / ha
intr. con la particella pronom. liberarsi da una condizione di disagio, di sofferenza
: so, dice un altro, come da sé il core / si sgiunge e
, con valore privativo-detrat- tivo, e da giungere (v.). sgiunto
salvini, 48-53: tai cose citerea da marte sgiunta / fanella sua congiunzione.
ant. separazione fra territori diversi formata da un ostacolo naturale. folengo, i-i7
monti. = nome d'azione da sgiungere. sgiurare, intr. disus
, con valore privativo-detrat- tivo, e da giurare (v.).
grandezza. = nome d'azione da sgiustare. sgiustare, tr. ant
, con valore privativo-detrat- tivo, e da giustare1 (v.).
sglomeraménto, sm. ant. separazione da una totalità originaria. bruno,
... non è distinto il braccio da la mano, il busto dal capo
, il busto dal capo, il nervo da l'osso. la qual distinzione e
sustanza. = nome d'azione da sglomerare. sglomerare, intr.
umore, / avvolto ha un fil: da questo un peso pende, / che
, con valore privativo-detrat- tivo, e da glomerare (v.). sgloriare
ex-, con valore intens., e da gloriare (v.).
ex-, con valore intens., e da un così povera materia, i tuoi
a cono, che denom. da gnucca (v.). sembrano
/ è sgnudanato. tivo, e da glutinare (v.). = comp
ex-, con valore intens., e da gnu- sgnaccare, tr. (sgnacco
ex-, con valore intens., e da un fai tutti fritti e fessi.
e lui ci sgnac ste da un'attività o da un lavoro particolarmente
ste da un'attività o da un lavoro particolarmente ca sopra un
! 'saba, = nome d'azione da sgobbare. 5-321: non volevi la
ex-, con valore intens., e da un mille valentuomini ci hanno sgobbato, e
ci può es denom. da gnaffo (v.). ser
(v.). ser più da fare. nievo, 833: dacché non
tamento del ted. schnaps. da. arpino, i-211: era giovane,
agg. (letter. di chi viene da generazioni che hanno sgobbato sempre insgnavolante).
frenesia, c'è sempre qualche punto da fare, qualche gala e g
sì i gatti sgnaulavano. qualche piuma da fermare. -per simil. emettere
ex-, con valore intens., e da gnau 4. svolgere un'
le stanze. = nome d'agente da sgnaulare. 6. rendere gobbo.
ex-, con valore intens., e da un bito spento. denom
bito spento. denom. da gobba (v.).
un animale. zione assidua e costante richiesta da un'attività savi, 1-100: hanno
ci urgevano cinquantamila = deriv. da sgnaulare. lire da dare al
deriv. da sgnaulare. lire da dare al ginecologo, e ce la facemmo
di passaggio, come i = deriv. da sgobbare. sgnepponi, che non razzano
il capo. nesca e di ciarlataneria da dulcamara. c. e. gadda,
il dittatore sandro (non quello di bonagiunta da lucca, ahimè!) m'
m'ha pungolato a una tale sgobbatura, da non darmi in questi giorni altro
fiato. = nome d'azione da sgobbare. sgobbiare, tr.
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da gobbio per gubbio (
allontanamento, e da un denom. da gobbio per gubbio (v.).
ma lui stimava tanto certi suoi professori da esser sicuro, prima o poi, di
il magisterio canoro di onorato occioni esule da trieste, andavo spesso a razzolare raspare frugarei
imparato proprio nulla. = deverb. da sgobbare. sgobbonare, intr.
per l'avvenire. = deriv. da sgobbonare. sgobbone, sm.
dico, sgobbonàccio. = deriv. da sgobbare. sgobbonismo, sm. applicazione
, cattedratismo. = deriv. da sgobbone. sgocciare, intr. {
: le capanne del re erano cinte da un forte steccato, e tre per
11. liberare qualcosa dal liquido da cui è impregnato. g. vialardi
: quella ode il caso / stupida da costei, ch'ansando forte 7 pur
esistenza. soffici, v-6-277: metter da parte qualche pecunia e ritirarsi modesta a
curato. 16. essere pervaso da un'eccessiva enfasi sentimentale (un'opera
ex-, con valore intens., e da gocciolare (v.).
ex-, con valore intens., e da gocciare (v.).
indistinte e confuse insieme, che paiono sgocciategiù da un sudicio pennello. sgoccigliante,
sudore sgocciola, e tutta sono / da tremore presa, e più verde sono /
8-1151: una lagrima gli sgocciola lenta da un occhio. deledda, ii-174:
: sulle brage gorgogliava la caffettiera, e da un pezzodi carne di pecora, infilato in
. -piangere. = deriv. da sgocciare, con suff. frequent. e
affetto. = nome d'azione da sgocciolare. sgocciolampólle, agg.
, a-128: rigagnolo fantoccio, / nato da un po'di pioggia, ch'è
così a babboccio, / ché s'or da te si strazia, / non venga
pavese, 2-97: che il mare fosse da quella parte, l'avevo detto io
un gran campo di fiori, mentre da noi sgocciolava ancora. 2.
de amicis, xii-255: e pioggia da capo e vento e tuoni: i cocchieri
alla volta. ghislanzoni, 18-61: da quel tuo moccolo di cero pasquale sgocciolavano
era proprio uno sfinimento ed una disperazione da non si dire. 6.
cime dei tetti. landolfi, 20-75: da tale mio maestro tengo / come fugge
fia segnato 7 col marco d'uom da ben, s'ora egli è grasso,
fossero sgocciolati via. = deriv. da sgocciolare. sgocciolatura, sf.
sul fondo di un recipiente. andrea da barberino, iii-7: scosse [fiovo]
concettino. = nome d'azione da sgocciolare. sgocciolio, sm.
, 4-190: a un tratto fu investita da uno sgocciolio. « che? ricomincia
di minuti rintocchi. = deriv. da sgocciolare. sgócciolo1, sm.
: il professore si era spicciato già da un pezzo del suo pranzo, e stava
: preghiamo che ilcannoniere puntatore ne abbia ancora da caricare gli obici aurati, lucenti e
l'ultimo sgocciolo. = deverb. da sgocciolare. sgócciolo2, agg.
, con valore privativo-detrat- tivo, e da godere (v.).
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da gogio 'gozzo'.
o allontanamento, e da un denom. da gogio 'gozzo'. sgolaménto,
voce. = nome d'azione da sgolare. sgolare, intr.
perniciosa!.. se ha una febbre da cavallo! non si muore di colèra
, iii-200: fratacci spuri con faccie da pelagatti... spalancavano le boccaccie
, lanciando nella folla certe occhiate malandrine da far correre le mani sugli orologi e
, con valore detrattivo-priva- tivo, e da un denom. da gola (v.
tivo, e da un denom. da gola (v.).
a tutta gola. = deriv. da sgolare. sgolato1 (part. pass
di cui, e sì ti guarda da quello che dimanda, se gli è lusingatore
ampia apertura sul davanti in modo tale da lasciare scoperti il collo e la parte
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un deriv. da gola (v.
tivo, e da un deriv. da gola (v.). sgolato3
valore di separazione o allontanamento, e da un deriv. da gola (v.
allontanamento, e da un deriv. da gola (v.). sgolato4
corso dei tavoloni che, correndo verticalmente da poppa a prua su ciascun lato di
dello scapolare. = nome d'azione da sgolare. sgoliare, intr.
ex-, con valore intens., e da goliare (v.).
ex-, con valore intens., e da un denom. da goloso (v
., e da un denom. da goloso (v.).
. 3. rifl. liberarsi da una condizione di asservimento, di sottomissione
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da goluppo (v.
tivo, e da un denom. da goluppo (v.).
voce di area centr., deriv. da scolmare per assimilazione. sgomberare e deriv
ex-, con valore intens., e da gombo1 (v.).
a svuotare cantine, soffitte ecc. da rottami o masserizie, occupandosi anche del
sgombraménto e sgomberaménto, sm. allontanamento da un luogo di coloro che lo occupano.
anticamente un convento, ove servì masetto da lamporecchio, demolito e trasportatene in luogo
in cui viveva masetto. -espulsione da uno stato o da un territorio di
. -espulsione da uno stato o da un territorio di un gruppo o di
, tldiaques aveva stabilito che lo sgombraménto da farsi da'forastieri fosse neltermine di tre giorni
fé nuovo bando. -ritiro delle truppe da un luogo o da un territorio da
-ritiro delle truppe da un luogo o da un territorio da esse occupato o presidiato
da un luogo o da un territorio da esse occupato o presidiato. -in partic.
partic.: abbandono di una città da parte di una guarnigione militare.
delle truppe. -cacciata del demonio da un invasato. f. casini,
. 5. liberazione dell'animo da dubbi e condizionamenti psicologici e intellettuali.
storici importanti. = nome d'azione da sgombrare.
franchi vertono intorno agli indugi dei lonbernardino da siena, 251: un altro, il
la gobardi nello sgombrare le terre donate da pipino. pascoli, casa dove stava,
dai boati che uscivano dalla città come da uno stadio in cui si segni un goal
. seguir... la via tenuta da sisto v e da clemente vili,
. la via tenuta da sisto v e da clemente vili, che ne hanno sgombrato
a soffrire. -vedere allontanarsi qualcuno da sé (un luogo, con riferimento
ogne pendice / lo vostro regno, che da sé lo sgombra. -lasciare
padronidal settembre di quell'anno di malta e da quel momento del mediterraneo, gli inglesi
o svuotare un locale, un edificio da coloro che lo occupano o che vi
una persona o un gruppo di persone da un luogo o da un edificio;
un gruppo di persone da un luogo o da un edificio; evacuare, sfollare una
cerretani, 1-282: tutto il contado da lato di tramontana levante e ponente era
-scacciare il demonio. felice da massa marittima, xliii-211: costei il duro
satanasso sgombra / e non vi lassarà da lui ucidere, / però ch'ella
pianta. -espellere le truppe straniere da uno stato. petrarca, 128-75:
128-75: latin sangue gentile, / sgombra da tequeste dannose some; / non far idolo
naturai cosa. -ritirare le truppe da un paese occupato militarmente. carducci,
il predicto ghirardo chiamò ser bene- decto da faensa, suo cancillieri e notaio, e
anche, la coperta di una nave da ciò che li ingombra. fatti
. -liberare un corso d'acqua da ciò che lo ostruisce.
costumano ancora in queste nostre vallisgombrare alcuni luoghi da canne e strami, sì che resti
fraudolento, merci, oggetti o masserizie da un luogo o da un locale per
, oggetti o masserizie da un luogo o da un locale per spostarli altrove; rimuovere
posature. -estirpare le erbe infestanti da una coltura; abbattere un bosco.
poi, come chi sgombra / lunghi pensier da sé, lieta si volse /
perché re séte / vi consiglio a sgombrar da voi lo sdegno. marino, 1-2-174
così è, spiriti nobilissimi, sgombrando da te menti vostre ogni errore,..
mostrando a quelli che te difficoltà immaginate da loro non tolgono forza alla verità che
gli errori e stabilire te opinioni mie non da storico ma da critico. graf 5-1157
te opinioni mie non da storico ma da critico. graf 5-1157: tu il fallace
di queste mene rimase avvertitoil consiglio del recif da varie parti senza che sapesse risvegliarsi et
271: quel che ogni paura or da me sgombra / è che pan
tranquillare la sua mente é non lasciarla scotere da alcuna passione. tasso, 13-i-1077:
10. liberare la mente e lo spirito da una passione, da un sentimento,
e lo spirito da una passione, da un sentimento, da un dolore, da
una passione, da un sentimento, da un dolore, da un timore,
da un sentimento, da un dolore, da un timore, da un pensiero,
un dolore, da un timore, da un pensiero, da una convinzione intellettuale o
un timore, da un pensiero, da una convinzione intellettuale o religiosa.
sua luce che gli sgombrò la mente da questo e da tutti insieme gli altri
che gli sgombrò la mente da questo e da tutti insieme gli altri errori del paganesimo
geme nell'ombra. -distogliere la mente da un oggetto che è inferiore rispetto a
fisso tienlo e fermo crede / e da altre potenze ogni atto sgombra, /
: venuto il vespero, recarono dinanzi da. llui molti indemoniati e colla sua parola
un idol empio, / o chete ostillità da me non sgombra, / o che di
ingombra / paesi e regni, anzi egli da sé sgombra / cure sì grevi e
13. eliminare gli elementi decorativi superflui da un'opera pittorica. - anche sostant.
d'interesse delle figure. -lasciare da parte, in uno scritto, un determinato
, ma sgomberai tutto il mio scritto da ogni ombra di miracolo, tenendo sempre
vero, purché uno possa e voglia sgombrare da que'pochissimi fatti... le
sugo. -liberare un settore di studi da procedimenti metodologicamente errati. b.
stessa il maggior mio giovamento è venuto da qualche crisi della natura che mi ha
lo stomaco. 17. sgravare da un peso, da un carico.
17. sgravare da un peso, da un carico. molza, 1-132:
frassino mordace / svelle e contra i toscan da sé lo sgombra. -rilasciare la corda
a un'ingiunzione o a una minaccia, da un gozzano, i-1109: le forme di
cacio colossali, le gorgon- luogo, da un edificio, da un territorio, da
gorgon- luogo, da un edificio, da un territorio, da una nazole,
da un edificio, da un territorio, da una nazole, le sfere vermiglie degli
sue rote in basso cala, / e da quest'arbor cade mag dolore
paura, sgombrata dal vien da quelle, / se sua vertù per queste
., 159: or mi da lontan, sgombera tosto. alfieri, 1-138
, mentre qui sano vi noia da voi altri, o da uno di voi
noia da voi altri, o da uno di voi altri, o vi dà
. cesarotti, 1-xxxii-155: sgombrane rapida / da randello, 8-1173: tu lì
la tiene a 27. liberarsi da un pensiero, da un turbamento,
27. liberarsi da un pensiero, da un turbamento, pigione abbi isgombro a
venne in sul vespro con una chiave in da una preoccupazione (la mente, l'animo
s'allegra il cor trisecchie e fornimenti da cucina: e pareva proprio uno che sto
roba ammassata, e l'aver a portarla da roma rappresenta le cose morte, è nulla
fenoglio, 4-295: elda aveva da tempo sgombrato, una quadrella.
erano uscite tuttadue per prendere -ritirarsi da un territorio militarmente occuun poco di fresco
nebbia molto densa che posizione, da pato (un esercito);
pato (un esercito); ripiegare da una le avea ricoperte; e come che
ai francesi... che sgombrassero da tutti gli stati pontifici. cangia
d'ottobre, il presi31. liberarsi da una malattia; guarire (la malatdio
. più, come un aereo morbo da non sgombrarsene mai più. fare
. liberarsi dalla compagnia altrui. venir da nessun lato / a farmi della vita sgomberare
33. liberarsi da ornamenti retorici superflui (la poesia)
vani. 24. liberarsi da un peso, da un corpo che opprime
24. liberarsi da un peso, da un corpo che opprime. girone il
tornasi di lampedusa, 322: coadiuvato da due o tre segretari del proprio paese si
strampalate. -sgombrare la sella: smontare da cavallo. g. e achillini,
fier sembianti, / el suo nimico da nimico guarda / e fé la mente inqua
, con valore privativo-detrat- tivo, e da [ingombrare (v.).
giorno al caffè commercio nella stanza sgomberata da lea. -abbandonato da un esercito
stanza sgomberata da lea. -abbandonato da un esercito (un paese, un
bollettini della guerra 1915-18, 422: da brenta al basso piave le armate nemiche
armate nemiche sono venute via occupando il terreno da noi sgombrato e si trovano ormai a
senza passeggeri. 2. ritirato da un territorio occupato militarmente (un esercito
forse diviso, e 1 cretesi inseguiti da niceta orifa. 3. liberato
niceta orifa. 3. liberato da ciò che lo occupa o lo ingombra
rivelazione. tintoretto trova il terreno già sgombrato da giorgione e da tiziano, ma nelle
il terreno già sgombrato da giorgione e da tiziano, ma nelle sue opere nascono situazioni
un novo maggio. io. liberato da ogni impedimento (il cammino di qualcuno
archivi non istà nel trasmutare gli oggetti da una scanzia all'altra o nel rinnovare
pene, 471: saranno puniti coloroti squadro da lontano, / che tu sarai l'onor
lo ingombrano (un mobile) o da ciò che possa creare impedimenti o costituire
mangione. = nome d'agente da sgombrare e sgomberare. sgombratòrio e
sgomberatòrio, agg. che è provocato da uno sgombero, da un trasloco (un
che è provocato da uno sgombero, da un trasloco (un rumore).
portati via. = deriv. da sgombrare e sgomberare. sgombratila e sgomberatura
credo. = nome d'azione da sgombrare e sgomberare. sgómbro1 e
i ministri franzesi, dal duca e da chiappino sollecitati a dar quanto prima potevano
quello contado della concordia, per essere da uno anno in qua stato sempre pieno di
. 4. allontanato, cacciato da un luogo. filicaia, 2-2-16:
ed ombra. 5. liberato da ciò che lo ingombrava (uno spazio)
mai lo scilocco. -non occupato da merci o materiali. moravia, ix-309
deserto del cortile, chiuso in fondo da un portico sgombro. -spoglio di
suppellettili (un locale); sbarazzato da oggetti (un mobile); sparecchiato (
amaro caffè incoronata, fu non so da qual mano messa fuori una vaga descrizione
ojetti, iii-479: la sua vecchia sala da pranzo dove la mensa era ingombra di
elefanti, santini, rospi, anche da 'bazar'a buon mercato, adesso è quasi
fu sopra. 7. libero da passioni, da desideri, da timori,
7. libero da passioni, da desideri, da timori, da pensieri
. libero da passioni, da desideri, da timori, da pensieri, da preoccupazioni
passioni, da desideri, da timori, da pensieri, da preoccupazioni (anche per
, da timori, da pensieri, da preoccupazioni (anche per eccessiva ingenuità e
la mente, l'animo); alleggerito da gravami e pesi fisici e con l'
. petrarca, 91-9: tempo è da ricovrare ambe le chiavi / del tuo
di un giornale dimanda una testa sgombra da ogni pensiero e paziente di tutte quelle
l'esperienza propria e l'animo sgombro da preconcetti giudizi gli avrebbero assicurata la verità
l'alme sgombre. -che respinge da sé un moto dell'animo. c
. -non gravato, non tormentato da travagli, da preoccupazioni; non occupato
-non gravato, non tormentato da travagli, da preoccupazioni; non occupato da impegni,
travagli, da preoccupazioni; non occupato da impegni, fatiche e incombenze (la
/ correvamo a te veloci, sgombri da solimano. 11. scevro,
. scevro, non inficiato, non sminuito da aspetti o caratteristiche negative (una virtù
è stato concepito, voluto e attuato da un gruppo di artisti poeti, pittori
fatto comune, questo fatto debba essere sgombro da certi vizi. -non inficiato
certi vizi. -non inficiato da dubbi; certo (una notizia).
/ ch'io riporto al signor, da dubbio sgombra, / ond'ei non tema
sua sincera lezione, resta anche sgombra da ogni impaccio la storia primordiale di queste
terra è rotonda. -non ostruito da detriti (un corso d'acqua).
sul canale dispensatore. -libero da intralci (la coperta di una nave)
e, vedute leorte sgombre d'armati e da esse ogn'ora più dilungarsi laattaglia, corse
l'afflusso di popolo alla chiesa era già da qualche tempo finito, e perciò la
ombra. 14. non solcato da imbarcazioni (il mare, uno specchio
panzini, ii-119: l'aria, sgombra da nebule..., rivelava i
sgombro del cielo. -nou coperto da nubi (la vetta di una monta-
nel sole. 16. libero da quanto è causa di corruzione, di
persona o di un gruppo di persone da un luogo, da un territorio, da
gruppo di persone da un luogo, da un territorio, da uno stato; sfollamento
da un luogo, da un territorio, da uno stato; sfollamento di una popolazione
per lo detto sospetto. s. bernardino da siena, 830: manda il bando
grattacielo. -partenza di una persona da un luogo; commiato, congedo.
volontaria o forzata, di un edifìcio da parte di coloro che lo occupano in modo
, 27-ii1990], 8: mentre da venezia (ca'foscari) e siena (
venezia (ca'foscari) e siena (da venerdì prossimo) giungono le notizie dello
erede di un'antica famiglia, spenta da qualche anno, volendo riabbellire il palazzo cadutogli
dei locali. -di o da sgombro (con valore aggett.):
sottoscala, il solaio, la stanza da sgombero, un campo di battaglia, il
piccola sinagoga spagnola di via mazzini, da almeno tre secoli sottratta al culto e
(perché... essa serviva anche da luogo di sgombero). 6
volte sgombro. = deverb. da sgombrare e sgomberare. sgómbro3, v
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da gomena (v.
tivo, e da un denom. da gomena (v.). sgomentaménte
. sgomentaménte, aw. in modo da suscitare sorpresa e turbamento.
molto sgomentamento. = nome d'azione da sgomentare. sgomentante (part.
e a tal fine vennero con ogni studio da me schivate certe spinose ed ardue discussioni
me schivate certe spinose ed ardue discussioni da isgomentare ipiù. denina, 3-60: la
più salda di sé, di distoglierlo da quell'esistenza di vaneggiamenti e di sogni,
i-5-184: potea forse egli soffrire / quelsentirei da me dire / che trovandosi a le strette
gentilomo solo in casa sua in età da potere vivere qualche decina d'anni, mi
david sonando la citara cacciava lo diavolo da saul. conti di antichi cavalieri,
di inadeguatezza nei confronti della bravura dimostrata da altri, ritenendosi incapace di giungere a
diritto camino. / non sgomenti se da sua 'manza ha sguardi / o atti o
villan poter d'altrui / quell'imparar che da se stesso apprese / e 'l pastor
-come pratica ascetica e penitenziale. francesco da barberino, 153: questo tempo tenean silenzio
! espressione usata dal regista cinematografico o da un assistente per segnalare l'inizio della
di fronte all'istanza che, presentata da un cittadino, per legge richiede un provvedimento
data di ricevimento delle domande stesse o da quella di presentazione di documenti aggiuntivi richiesti
, quando sia stata iniziata l'istruttoria da parte della procura generale della medesima corte
gerarchici pendenti, qualora sia intervenuta deliberazione da parte del comitato di liquidazione o,
stravagante gita che ho fatta per arrivar da bologna a venezia. p. leopardi,
prolungati, ma non ho proprio novità da comunicarti, all'infuori della nostalgia grande che
steriosa dal 1426, epoca in cui tornato da castiglione olona riprese gli affreschi fiorentini
in partic.: il tacere, da parte dei giornali, fatti o notizie
, alla radio e alle televisioni, da parte dell'autorità giudiziaria, di rendere
polemica nei confronti dei mezzi di comunicazione da parte di calciatori, artisti, ecc
fino in fondo anche per scaramanzia perché da quando era stato instaurato aveva prodotto vittorie
oblio. -assenza di un personaggio da trasmissioni televisive. la repubblica [29-xi-1991
, 197: soffrì un'iscuria proveniente da paralisi della vescica, da cui allora
iscuria proveniente da paralisi della vescica, da cui allora si liberò mediante l'uso delia
frugoni, v-429: narrasi che nel passar da un appartamento all'aftro del suo palazzo
bu- tiro per condimento di diverse vivande da magro e da grasso, et in
per condimento di diverse vivande da magro e da grasso, et in diverse torte e
nei tessuti o nel sangue, formato da un cilindro graduato, di vetro o
, dal gr. ovqiyytag, deriv. da < tùqiy ^ (v.
redi, 16-ii-169: vedrai tu porsi da me / ghirlandetta / vez- zosetta /
a giornata. = deriv. da siringa1, n. 5.
. 7. uccidersi con un'arma da fuoco, spararsi. cicognani, 3-226
flauto? = denom. da siringa1. siringata, sf. gerg
». = deriv. da siringare, n. 4.
dolci. = nome d'agente da siringare. siringatura, sf. medie
il siringare. = nome d'azione da siringare. siringe1, sf. zool
al passaggio dell'aria ed è controllata da una complessa muscolatura che determina le caratteristiche
, o colonne, in verso, dette da 'sir', che vuol dire 'canzona'
sonare la siringa. = denom. da siringa1, n. 1. siringina
, 6-63: 'sirio': è pietra detta da assiria, percioché menbemo,...
, dal gr. zùpios, deriv. da zupla 'siria'. = voce
, dal gr. ouqiyyltis, deriv. da ctuqiyi siriòmetro, sm. astron. unità
tipo siringo- = voce dotta, comp. da strio1 e dal gr. néxpov ^ misura'
oùeivi -17705 (v. siringa1) e da landino [plinio], 250: nella
, agg. letter. ant. ornato da frange o fioc denoma.
. -17705 (v. siringa1) e da fr. colonna, 3-260:
cmpiyl -17705 (v. siringa1) e da rati. cistoma (v.)
siringa1) e no il primo da me spedit'offiziale a vostra maestà, e
la virtù dille 2. affetto da siringomielìa. - anche sostant. tavolette dilla
aùqiyi -17705 (v. siringa1) e da siro1, agg. nativo
abita. - anche sostant. simone da cascina, 213: le fronde sono la
-17705 (v. siringa1) e da carne sua come d'un fanciullo
^ -17705 (v. siringa1) e da risonò moltiplice / la voce dello spiro:
. il quale... è detto da farsetto, /... / la
siro, / e barbarico galeno e da paolo 'siringotomo'. d'alberti [s.
dotta, gr. ouqiyyotóhov, comp. da crùpiyl -17705 (v. si
: oh, e'non mancano le pietre da del cane maggiore, il cui sorgere
, dal gr. 2ùq05, deriv. da zupla 'siria'. / rapido fiume
marfatto i barbari sotto terra buche, da loro chiamate sirri, dove chetti,
derelitte. gli ch'essi erano buche da grano, tali quali quelle che si usano
mostrava, e disdegnosa / ogni dì più da me fuggia superba. = voce dotta
la tenesse a sin = comp. da siro1 e caldeo1 (v.).
, scrocchia ke fue di messer ridolfesco da pomino, la quale è stata e sta
elisabetta sua siròcchia era gravi da di sei mesi. 2.
2. per estens. donna legata da vincoli di amicizia, di amore,
ch'i'sarò tua siròcchia. ricciardo da cortona, 1-10: de l'anima devota
un ordine monastico; monaca. ricciardo da cortona, 1-9: 0dolcissime mie sirocchie,
: 0dolcissime mie sirocchie, fomme detto da vostra parte che io ve scrivesse alcuna cosa
: innocenzia è scrocchia di purità giovanni da samminiato [petrarca], ii-256: piaccia
di un determinato personaggio. antonio da ferrara, 102: disperata canzon, sola
'moglie mia'. = comp. da sirocchia e dall'agg. possessivo ma,
per 'sirocchia tua'. = comp. da sirocchia e dall'agg. possessivo ta,
affetto si strugge. = deriv. da sirocchia. sirocchievolménte, aw.
con roma e in seguito fu interessata da scismi e da riunificazioni e fu riorganizzata
in seguito fu interessata da scismi e da riunificazioni e fu riorganizzata nel 1887 con
bagliore inter = comp. da siro1 e da un deriv. dal nome
= comp. da siro1 e da un deriv. dal nome della regione in
diana del malabar. da un traditore. siromalankarése, agg.
]. = comp. da siro1 e da un deriv. dal nome
= comp. da siro1 e da un deriv. dal nome della regione indiana
. c. = comp. da siro1 e palestinese (v.).
, l-ii-422: un pittore siropèrsa, condotto da anastasio imperatore,... pingendo
= voce dotta, comp. da siro1 e dal lat. persa 'persiano'.
. legame, vincolo. domenico da prato, lxxxviii-i-584: allor che a ciascun
insieme', con allusione alle tre dita unite da una membrana. sìrrico, v
'mi intreccio nelle radici', comp. da crov 'con'e da un denom. da
radici', comp. da crov 'con'e da un denom. da gita 'radice'.
da crov 'con'e da un denom. da gita 'radice'. sino1, v
fermo pompeo come nelle sirti. benvenuto da imola volgar., ii-273: quando
fanno ricchi delli altrui danni. giovanni da verazzano, lix-178: navigammo leghe centocinquanta,
gabès { piccola sirte), caratterizzate da coste basse e sabbiose, secche e scogli
si chiamano le secche di barbaria: e da gl'antichi furono dette l'una la
syrtis, dal gr sùgug, deriv. da criqoj 'tiro, trascino', di origine
etiopico e ciprico. = deriv. da sirte. sìrtico, agg. (
, dal gr. zupxixóg, deriv. da ségxig (v. sirte)
forma secondaria syrites), deriv. da syrtis 'sirtide'. sirto1, sm
e romanza. = deriv. da sirventese. sirventése e serventése (ant
variamente rimati. -sirventese duator. composto da distici di versi di varia misura (
costituito, nella forma più semplice, da una strofa di tre versi mono- rimi
o alessandrini) detta copula, seguita da un verso breve, la coda, la
bbbc - cccd. -sirventese incrociato: costituito da una strofa di quattro endecasillabi a rima
tenaci, ma spolverizzi e sia netta da ogni sasso e pietra minuta e grossa
avanzo di nastro, e in una, da piedi, una pergamena di spigo intatta
di formaggio grattato. = deriv. da spolverizzare2. spolverizzato (part.
, spolverizzatore. = nome d'agente da spolverizzare1. spolverizzatóre2, agg.
2). = nome d'agente da spolverizzare2. spolverizzatura, sf. spolverata
cosparso del sottile stra = deverb. da spolverare1. una abbondante spolverizzatura di
parmigiano grattato. = nome d'azione da spolverizzare. spolverizzazióne, sf. ant
lubrano, 2-7: mettiam... da canto le stentate calcinazioni, spolverizzazioni,
ci. = nome d'azione da spolverizzare2. spolverizzo, v. spolverezzo
camiciola di lana, usata come cencio da spolvero. guerrazzi, 1-471:
volete formare con terra molle, avete da ognere il vostro rilievo con olio,.
manzini, 8-71: la palestra rimane spartita da un gaio pulviscolo che, alzandosi dal
riparo di una duna, in modo da fumare in pace. il mare, lo
un colore. linati, 17-45: da poco è spuntato il grano e fa uno
. dis. tecnica che consiste nel trasferire da un cartone a un'altra superficie un
grandi appartenenti a tale opera, tutti da per noi. vasari, 4-ii-448:
gente. = deverb. da spolverare2. spolveróna, sf. scherz
: burato. = deriv. da spolverare2. spomiciare (spomicciare),
ex-, con valore intens., e da pomiciare, v. anche il
. ex-, con valore privai, e da un denom. da pompar (v
privai, e da un denom. da pompar (v.). spompato
rossi », 3-163]: quando resterà da vendere solo la forza muscolare, deprezzata
operaio. = nome d'azione da spompare. spompettare, tr. (
ex-, con valore intens., e da un denom. da pompetta (v
., e da un denom. da pompetta (v.). spompinare
eoe-, con valore intens., e da un denom. da pompino (v
., e da un denom. da pompino (v.). spónda
fresche erbette / a rimpetto di me da raltra sponda / libere fuor da quelle
di me da raltra sponda / libere fuor da quelle genti elette. ariosto, 44-81
, et hanno / navi coi ponti da gittar ne l'onda, / e di
, che fra suoi alberi è luogo delizioso da passeggiare. da ponte, 302:
alberi è luogo delizioso da passeggiare. da ponte, 302: dalle sponde dell'huason
pellico, 2-63: eravamo appena tornati da un giro fatto sulle sponde del lago
, 3-43: intorno al meidan, da tutte quattro le parti, corre non
felice giordan le nobil onde; / e da la parte occidental, del mare /
sponde inglesi, capace (fogni maggior flotta da guerra, è oggi una minaccia contro
dante, purg., 10-22: da la sua sponda, ove confina il vano
624: era tanto il rumore che da tutte le sponde della valle risultando cresceva,
dante, inf., 18-33: da l'un lato tutti hanno la fronte /
castello e vanno a santo pietro, / da l'altra sponda vanno verso 'l monte
volte sulla sponda della via / preso da un improvviso scoramento / mi siedo.
camminarono in silenzio, sulla sponda erbosa, da un cancello all'altro, incontro ai
simile lauretta più che poteva s'allongava da lui. tasso, 19-120: del letto
/ in sé raccolto, a così dir da l'alta / sua sponda incominciò.
lato, / e alquanto di lunge da la sponda / la gittò [la corda
, 13-81: mi venia [virgilio] da quella banda / de la cornice onde
cornice onde cader si puote, / perché da nulla sponda s'inghirlanda. cavalca,
. -ciascuno dei due fianchi, da prua a poppa, di un'imbarcazione
ciò che v'è di grave / gitta da prora e da poppe e da sponde.
è di grave / gitta da prora e da poppe e da sponde. guarini,
/ gitta da prora e da poppe e da sponde. guarini, 396: non
ornate di molti e preziosi lapilli. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-35: cominciarono
, iii-21-28: ercol fa tanto che da mano destra / cader del muro fa a
del campo, per lo più delimitati da assi di legno. -orlo rialzato di
vaglio, il quale avrà le sue sponde da tre lati ab, bc, cd
fino al pari della culata, e questa da uattro chiavarde che trapassano per la grossezza
sponda / sono al furor che lor da tergo inonda. -linea difensiva di
-linea difensiva di uno stato costituita da piazzeforti. priuli, li-6-21: per
. 9. protezione, appoggio fornito da una persona per il conseguimento di determinati
un 'protettore', un 'patrono'che fa da sponda contro i possibili urti, cioè o
fenoglio, 5-ii-579: ci credi tanto scemi da metterci dalla parte del torto quando stiamo
con allusione all'omosessualità, -fare da sponda: nel gioco del calcio, ricevere
. metr. nella metrica classica, costituito da uno spondeo (un piede);
parallela. = deriv. da sponda. spondeasmo, sm.
dotta, gr. ojiovòaaonóg, deriv. da ojtovòeìog (v. spondeo1).
spondeggiato, agg. ant. delimitato da un tratto costiero. assarino,
costiero. assarino, 6-56: da uno de'quattro lati sovra un tavolino di
suo seno. = deriv. da sponda, col suff. dei verbi frequent
o trocaiche. -spondeo maggiore-, costituito da due sillabe lunghe, ciascuna della misura
mus. nell'antica musica greca, costituito da tre semitoni al di sopra dell'accordo
, dal gr. cmovòeiog, deriv. da onovòi'i 'libagione', perché usato
29: lo spondeo, cioè il vaso da sacrificio. = voce dotta, lat
gr. ojtovòeìov, neutro sostant. da onovòeìog (v. spondeo1).
. nella metrica classica, piede formato da uno spondeo e da un eretico.
classica, piede formato da uno spondeo e da un eretico. bontempi,
.. periambo. = comp. da spondeo1 e eretico1 (v.).
. nella metrica classica, piede formato da uno spondeo e da un dattilo.
, piede formato da uno spondeo e da un dattilo. bontempi, 3-2-213
; spondeodàttilo. = comp. da spondeo1 e dattilo1 (v.).
. nella metrica classica, metro formato da uno spondeo e da uno scolio.
, metro formato da uno spondeo e da uno scolio. lenzoni, 145:
, docmio. = comp. da spondeo1 e scolio (v.).
sf. pialla per falegnami, costituita da un parallelepipedo di legno duro, alto
diciamo 'spondarola'. = deriv. da sponda, con doppio suff., perché
spondiale o spondiaca. = deriv. da spondiaco, con cambio di suff.
= voce dotta, comp. da spondilo e dal gr. fitxyog 'dolore'.
delle vertebre. = comp. da spondilo e artrocace (v.).
saphyri spondilati. = deriv. da spondilo, nel signif. n. 3
famiglia di molluschi bivalvi lamellibranchi, costituita da varie specie provviste di una conchiglia inequivalve
landino [plinio], 274: da questa ferula è differente nelle foglie solamente
che rientrano nel quadro delle osteomieliti, causate da localizzazioni secondarie nei corpi vertebrali di stafilococchi
vertebre. lucini, ii-iio: si dice da qualche medico psicologo che se leopardi fosse
pituita. = deriv. da spondilo. spòndilo (spondìglio, spàndile
, dove la matrice è colligata. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi \
: tutti quegli scorpioni dell'italia che da me son stati osservati hanno sei sole vertebre
sviluppa nei tronchi e nei rami degli abeti da poco tagliati ed è diffuso nelle regioni
par un fu- = deriv. da spondilo. saiolo. tramater [
= voce dotta, comp. da spondilo e dal gr. xifrog 'pietra'.
della famiglia de'cerambicini, particolarmente distinti da mascelle avanzate, e da antenne spondino,
particolarmente distinti da mascelle avanzate, e da antenne spondino, sm. edil. operaio
genere di molluschi bivalvi lamellibranchi, costituito da specie fornite di spesse valve dalle costole
idem [plinio], 9-46: e da confessar non esser sentimento alcuno a li
dei corpi vertebrali. = comp. da spondilo e artrite (v.).
meno deformati; la sintomatologia è caratterizzata da dolori diffusi al rachide. l
ore la televisione. = comp. da spondilo e artrosi (v.).
e della sezione delle mucidinee, proposto da martins, e che comprende la sola specie
, agg. medie. che è determinato da alterazioni della colonna vertebrale. -mielopatiaspondilogena:
-mielopatiaspondilogena: sofferenza del midollo spinale provocata da artrosi vertebrale. = voce dotta
= voce dotta, comp. da spondilo e dal tema del gr. yewàw
d'ernia inguinale. = comp. da spondilo e lisi (v.).
. = voce dotta, comp. da spondilo e dal gr. òmothicng 'scivolamento';
. = voce dotta, comp. da spondilo e dal gr. itàfrog 'morbo,
a mano mattoni, legname ed altri materiali da costruzione. = deriv. da sponda
materiali da costruzione. = deriv. da sponda. spóndio, sm.
ant. polvere grigia, costituita principalmente da ossido di zinco ottenuta per combustione del
, piastra laterale del tamburino. giuseppe da capriglia, 14: il farà ancor una
voce di area ven., deriv. da sponda. spónga2 e deriv.,
natalizio, cotto nel forno, formato da due dischi di marzapane ripieni di miele,
: 'spon- gata': specie di torta da credenza ripiena di marzapane, specialità di
dolce natalizio. = deriv. da sponga, per spugna. spóngia1
scheletro di spongina costituisce le comuni spugne da bagno: fra esse si distingue la
: molte roccie calcaree... derivano da minime spoglie, o detriti o residui
. spóngia (v. spugna) e da coltura (v.).
; hanno forma irregolare e scheletro costituito da una rete di fibre di spongina anastomiz-
) e dal suff. -formis (da forma 'forma'). spongilla, sf
dolce. il loro parenchima è sostenuto da una sorta di feltraggio formato di spicule silicee
degli archeociti; hanno scheletro siliceo, composto da spicole semplici di tipo monoassone; in
ex-, con valore intens., e da pongino per ponzino (v.)
: phallus esculentus. = deriv. da spóngia per spugna. spongiobiopsìa, sf
diagnostica, biopsia effettuata sul materiale assorbito da una spugna di fibrina, passata sulla
. spóngia (v. spugna) e da biopsia (v.).
. istol. parte embrionale della placca neurale da cui hanno origine le cellule dell'ependima
. medie. varietà di tumore formato da spongioblasti, infiltrante, che si sviluppa
base dell'encefalo. = deriv. da spongioblasto. spongiocito, sm. istol
, di origine organica, formata quasi solo da reticoli di spugne silicee, particolarmente diffusa
hainaut (belgio) e adoperata come pietra da cote. = voce dotta, comp
. spóngia (v. spugna) e da plasma (v.).
bossi, 349: 'spongiti': nome dato da alcuni alle incrostazioni formate dalle acque sui
gr. ojiov'/ txig, deriv. da ojióyyog (v. spugna).
sf. bot. pianta erbacea che cresce da terreno imbevuto d'acqua. =
gr. onoyyoabr \ g, comp. da ojtóvyog (v. spugna) e
. ojtówog (v. spugna) e da sterolo (v.).
, di un ragionamento. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
atro. = deriv. da sponsare per sposare. sponsàglia e
del tuo sponsalato. = deriv. da sponsale. sponsale, agg. che
quale si suol fare come preparatorio del matrimonio da farsi dappoi. gemelli careri, 1-ii-113
. maffei, 7-256: inganna- vasi da molti la legge, contraendo in tenera età
nostra drusilla, quando sarà in età da marito; ma abbiano già fatto gli sponsali
avrai micolle, ma alcuna cosa hai da fare in grazia di lui. egli,
plur. sostant.), deriv. da sponsus (v. sposo).
, in forma verbale (di domanda da parte del destinatario dell'impegno e di
del destinatario dell'impegno e di risposta da parte di chi lo formula), con
lat. sponsìo -ònis, nome d'azione da spondére 'promettere'(v. sposo
lat. sponsor -oris, nome d'agente da spondére 'promettere'(v. sposo
di un amico. = denom. da sponsor, col suff. frequent; cfr
agg. fi nanziato da una persona o da altro soggetto economico,
nanziato da una persona o da altro soggetto economico, in partic.
. appoggiato politicamente, finanziariamente o militarmente da una potenza straniera (un gruppo eversivo
avvertire il panama che terroristi mediorientali 'sponsorizzati'da ghed- dafi potrebbero tentare di fare saltare
poesia. = nome d'agente da sponsorizzare. sponsorizzazióne, sf.
, anche, di un singolo atleta da parte di un soggetto economico per scopi
, finanziamento concesso a un singolo programma da parte di un'azienda il cui prodotto
par = nome d'azione da sponsorizzare. ti della terra, rimosse dal
altro male che l'uomo si fa da sé spontaneamente e per elezione dolgono di
lunga meno che quelle che ti sono fatte da altrui. ariosto, 42-32: ne
l'azione di protesta e di lotta condotta da gruppi spontanei rispetto a quella diretta da
da gruppi spontanei rispetto a quella diretta da una struttura organizzata (e il termine
del diritto è stato messo poco in luce da certe correnti intellettuali: si tratta di
ottimistico e facilone. = deriv. da spontaneo, sul modello del fr. spontanéisme
intuizionisti, soggettivistici. = deriv. da spontaneismo-, cfr. anche fr. spontaneiste
lotta, come svilupparla, in modo da non accettarla come un 'dato fisso'(
un vero atteggiamento 'spontaneistico'), ma da agire per aumentarla. l. genta [
assicurato di dover ricevere servitù taneità (da ciò le frequenti sorprese per casi di vitalità
profondo... l'automatismo, accompagnato da anestel'animo (un sentimento, un
che sappia bene insinuarsi = deriv. da spontaneo. in utile proprio e che non
/ altrui pungi e diletti / mal cauto da spontaneissimo). detto 0 compiuto volontariamente
re », che naturalmente è stato seguito da molti applausi. debbo amara; e
ispontanea 4. originato, determinato o condizionato da un imrevocazione di chi reggeva la terra
parenti e dove la elezione sia vincolata da circostanze esterne; impossil'educatrici avevan coltivata
una immensa, commoventissima dimostrazione spontaneissifu stuzzicata da idee tanto più omogenee ad essa, si
non spontaneo è quello che non è operato da noi suoi personaggi letterari, affetto dalle più
voglia nostra nasce, ma di quello che da se stesso, senza ch'a
vittorini, 5-363: anzi è da dire che pensano e agiscono [i
, 282: qui -non determinato da una coercizione. toma spontaneo alla memoria
così fatto diletto, vincolato o condizionato da motivazioni esterne alsalvo che forse qualche semplice
11-31: lo stesso... è da dire dell'anima e della ragionevolezza,
propria iniziativa; non vincolato né condizionato da forze estranee alla propria volontà per quanto
seguenti imperadori fu guidato al miserabil passo da certo punto di onor postumo misto di certo
diconsi domestiche o sative, e loro differenza da quelle che si chiamano salvatiche o spontanee
. 10. che deriva inevitabilmente da una determinata causa. cesarotti,
lodato in alcun luogo, ma istruito da per tutto. ardigò, vi-261: il
nel '48. 11. determinato da cause naturali, senza l'intervento di
mezzi artificiali; che avviene o si produce da sé (o senza apparenti cause esterne
ogni qualvolta le potenze non sieno impedite o da altre potenze o dalla natura del movimento
che l'aria han men gravata / da tutto il pondo aereo, e sostentarsi /
in cui si trova un vegetale provocata da cause interne e non da fattori ambientali.
vegetale provocata da cause interne e non da fattori ambientali. 14. fis.
. emissione spontanea: emanazione di radiazioni da parte di un sistema atomico per effetto di
ex-, con valore intens., e da pontare per puntare1 (v.)
sol te stessa furi / a me, da cui tua sponte eri venuta, /
. -in partic.: composto da spontini (un'opera).
ex-, con valore intens., e da un deverb. da ponzare (v
., e da un deverb. da ponzare (v.).
voce di area ven., deriv. da sponza, per spugna.
ex-, con valore intens., e da un fre- quent. di ponzare (
fuoco. = deriv. da sponza, per spugna. spopolaménto
di abitanti di una regione, causata da guerre, epidemie, carestie, emigrazioni
stato come la televisione. -allontanamento temporaneo da un luogo, in par- tic.
v-2-618: la navigazione in piena manica dura da un paiod'ore, senz'altra novità che
a poco a poco, del ponte da parte dei passeggeri presi improvvisamente da qualche
ponte da parte dei passeggeri presi improvvisamente da qualche incomodità che li ha fatti uno
e cardiaco. = nome d'azione da spopolare1. spopolare1, tr. (
parte degli angeli con la ribellione capeggiata da lucifero. ciro di pers, 2-10
, 1-31: il cielo fu popolato da dio: fu spopolato dalla superbia.
; svuotarè totalmente o parzialmente un luogo da chi lo frequenta, lo percorre,
cavalca. giuliani, i-io: ora da noi ce n'ha due [frati]
[frati], che sono predicatori da baldacchino... quel più vecchio è
. ex-, con valore privai, e da popolare1 (v.).
alcuni impiegati superstiti. -costituito da pochi nomi, esiguo (un elenco)
quella lista d'artisti laziali che, da antoniazzo al pinelli, nei secoli ubertosi
di popolare è quella che devesi studiare da tutti i ministri di stato, e.
tosto del biasimo e della infamia, che da colei si raccogliesse di quel suo amore
ex-, con valore intens., e da un denom. da popolo * (
., e da un denom. da popolo * (v.).
. ex-, con valore privai, e da popolarizzare (v.).
un luogo). i. da sanseverino, 1-139: volendo andare per ponente
pisane, volterrane e senesi, luoghi quasi da per tutto spopolatissimi per essere infetti dall'
arida e spopolata, chiusa all'orizzonte da monti coperti di neve. fenoglio, 5-i-1109
un luogo, un teatro); percorso da poche persone, vuoto di passanti o
l. f. marsili, 1-i-199: da quest'ostensione non sarà difficile di comprendere
celibato. = nome d'agente da spopolare \ spopolazióne (ant. spopulazióne
, 2-ii-135: tutti i sofà erano occupati da qualche dama... ciò posto
e sud-ovest. = nome d'azione da spopolare1. spoppare1 (ant. spuppare
per sé in uno letto. andrea da barberino, iii-291: quando sinibaldo lo fece
responsabilità, difficoltà, problemi; emancipare da un rapporto, da un legame psicologico
problemi; emancipare da un rapporto, da un legame psicologico. cavalca, 21-106
spuppa. 5. figur. separarsi da una persona. bracciolini, 5-10-35:
agostino] diceva e dio: « da mihi continentiam, sed non modo ».
moltitudine, i quali non si spoppano da un vizio senza lattare alla mandra di
. ex-, con valore privai, e da un denom. da poppa1 (v
privai, e da un denom. da poppa1 (v.). spoppare2
ex-, con valore intens., e da poppare (v.).
), agg. svezzato, slattato da poco (un bambino). - anche
. averani, iii-226: questa fin da bambina pochissimo latte succhiava e non rade
3. figur. che si è distolto da uno studio propedeutico per affrontare argomenti più
acquistano chiarezza più famosa, mentre sgorgano da vene nobili di scolpite montagne.
par quando squilli / voce spoppata proprio da coralli. = comp. dal pref
, con valore di allontanamento, e da un denv. da poppa1 (v.
allontanamento, e da un denv. da poppa1 (v.).
boccino. = nome d'azione da spoppare1. spopulare e deriv.
o 'sporula': questo nome generico vien da hedwig e da altri dato al seme o
questo nome generico vien da hedwig e da altri dato al seme o gongilo delle piante
3. spore interstellari: termine introdotto da alcuni recenti sostenitori della teoria evoluzionistica della
'panspermia guidata', era già stata suggerita da john b. s. haldane nel 1954
di una situazione. = deriv. da sporadico. sporàdico, agg. (
cuore del bosco, tra la vallata lacerata da sporadici spari e la cresta perfettamente silenziosa
silenziosa. calvino, 1-441: siccome da anni durava questa storia, della sua lontananza
'stelle cadenti sporadiche'quelle che non emanano da centri comuni ad altre. 4
ojtopaòixóg 'sparso, disseminato', deriv. da ojioqùs -oboe, (v. sporade)
nuclei di ferro. = comp. da sporad [ico \ e siderite1 (v
sporale, agg. bot. costituito da spore. g. giovannetti [
in cui si originano le spore e da cui fuoriescono, una volta giunte a
onogà (v. spora) e da un deriv. di àyytlov 'involucro'; fa
. = voce dotta, comp. da sporangio e dal tema del gr. gégio
di una sporocisti. = comp. da sporangio e spora. sporasiderite, sf
'disseminazione'(v. spora) e da siderite (v.).
re attenuato e tono indulgente). modo da sporcare o sporcarsi, non rispettando le pra
dirlo a nessuno. = deriv. da sporcacciare. sporcaccino, sm.
voce di area roman., deriv. da sporcacc [ione \. sporcaccióne
la vanta. = deriv. da sporco, sul modello di spendaccione.
là con la libidine e la sporcaccioneria da incitare la plebe a domandar la sua
far principe lui. = deriv. da sporcaccione. sporcaccionésco, agg.
non sporcaccionésco. = deriv. da sporcaccione. sporcaccìssimo, agg.
: sporcaccissima persona. = deriv. da sporcacc [ione \, col suff dei
. cecchi, 19-4: la tenea non da stiava sporcamente / (come usan di
come usan di star lì), ma da figliuola. alfieri, 7-232: gl'incomodi
g. manganelli, 23-80: fabbricato da geniali artigiani napoletani in... tutti
bianca sulla tavola attende di essere sporcata da un po'd'inchiostro. -sporcare
spazzar via due altre paroline, tali forse da sporcare le orecchie castissime d'una monaca
tuba, i guanti chiari e vai da quelle muffe dei marchesi di vattelapesca a
oziosa non gli parve più un capolavoro da incarnare in chi non s'è mai sporcato
metteva conto di sporcarsi le mani.. da questo momento tu pure, zitta e
= dal lat. spurcàre, deriv. da spurcus (v. sporco).
per nuocervi chi strascina la vita sporcato da colpe e contaminato da vizi. muratori
la vita sporcato da colpe e contaminato da vizi. muratori, 6-260: molto men
: molto men quelle che, sporcate da laidi equivoci, da osceni amori, da
che, sporcate da laidi equivoci, da osceni amori, da malizie insegnate, da
da laidi equivoci, da osceni amori, da malizie insegnate, da vizi trionfanti
da osceni amori, da malizie insegnate, da vizi trionfanti, in qualche paese
albergatrice. 4. alterato da solecismi o da espressioni improprie (una
4. alterato da solecismi o da espressioni improprie (una lingua);
prima, essendo esso linguaggio ogni dì sporcato da assaissimi solecismi e barbarismi nelcommerzio del popolo
il messia. = nome d'agente da sporcare. sporchéccio, sm.
o altro. = deriv. da sporco. sporcherìa (
, allume di rocca e altre sporcherie da osti e da tristi uomini. -invenzione
rocca e altre sporcherie da osti e da tristi uomini. -invenzione malefica, diavoleria
. ramusio, cii-v-319: qui è da saper una cosa grande: che sì
del mondo. = deriv. da porcheria (v.), con sovrapposizione
ex-, con valore intens., e da un denom. da porchetto2 (v
., e da un denom. da porchetto2 (v.).
). = agg. verb. da sporcare. sporchézza (ant.
le sporchezze che sono in essa. luca da caltanissetta, 117: i sudetti padri
. nannini, 1-193: pietro rosso da parma generai de'veneziani, accorgendosi che
del verso. = deriv. da sporco. sporchézzo, sm.
tavole rotonde. = deriv. da sporco. sporchitùdine, sf.
, cioè sporchitùdine. = deriv. da sporco, sul modello dei sost. lat
spurcizie veneree tra genitori e figli. luca da caltanissetta, 268: quivi anche ritrovai
che gli attuali sporcizie di venere, da loro al sommo praticate senza vergogna alcuna
dizionario; il letterato, per sancir da ultimo che della letteratura non sappiamo che
lat. sporcificus 'che sporca'; comp. da spurcus (v. sporco)
viii-1-259: li quali mosconi e vespe sono da intendere per la memoria di due loro
ex-, con valore intens., e da porcinoso (v.).
è l'ordine della corona di ferro instituito da napoleone n grande per decorare i suoi
= dal lat. spurcitìa, deriv. da spurcus (v. sporco).
toffizio [dei fossi di pisa] da 18 anni in qua in circa sopra il
alberti, i-m: nulla si truova così da ogni parte stomacoso quanto una femmina sbardellata
quanto una femmina sbardellata e sporca. ca'da mosto, 214: gli uomini e
pur la schizza, / saran donne da piacere. cuoco, 1-220: parliamo della
. cuoco, 1-220: parliamo della costituzione da darsi agli oziosi lazzaroni di napoli,
sporco dentro e fuori.. tienti lontano da me ». -macchiato di una
ebrea significa scabbia sporchissima. s. carlo da sezze, 11-86: perché il male
di tali loro immondizie che si sente da quelli sempre esalare un puzzo e fetore
luogo, una città). ca'da mosto, 1-185: tra l'ixola de
di lebbrosi e d'infetti, posciaché da ogni lato di essa io altro non miro
stanza sporca e sgocciolante in quella luce da lampione. idem, i-7: sbalzato
anime che vanno al luogo sporco è da credere che vadano senza il lavatorio di tentazione
bechi, 2-4: un'alba sporca filtrava da un cielo oscuro e pesante e faceva
, vi-76: qui per giunta nevischia da due giorni e fa quindi freddo; il
filippo rubè, in mezzo alla luce sporca da anticamera di questura, domandava: «
], 5: le parole pronunciate ieri da sergio cusani vanno ad arricchire il fascicolo
giù le sue intenzioni e prender consiglio da ciò. rajberti, 2-121:
sporchi giochi di borsa... sono da registrarsi nell'immenso archivio dell'avarizia.
-denaro sporco-, quello che proviene da traffici illeciti o da attività criminose (
quello che proviene da traffici illeciti o da attività criminose (come rapine, estorsioni,
maraviglie il vecchio zozima anacoreta. luca da caltanissetta, 268: andando quasi spogliate
stanza a nofi. -che nasce da menti eccitate dalla lussuria. muratori,
anonimo [agricola], 57: da tutte queste cose caviamo, che alberto
vendette e l'ire, sicché nascano da una depravata natura e studiosa malizia,
: i compilatori del 'vocabolario', che da una parte han lasciata in sì misera
gennaio 1973], 56: energia 'pulita'da combusti- bili 'sporchi'. la repubblica [
ingenti quantità radioattive. 14. contraddistinto da elementi dialettali e gergali (una pronuncia
: parte meridionale delle marche contaminata linguisticamente da influssi abruzzesi. bacchetti, 1-ii-146:
« marca sporca », oltre a procedere da una stupida vanità settentrionalistica, si dimostra
sbagliata. 15. disturbato da rumori estranei, non nitido (la
dirò solo dal leggere libri effettuato in modo da colpire la palla in modo imper
. nel fondo. = deriv. da sporco, sul modello luculento, truculento,
esterno di una = deriv. da sporco. g. parrilli,
. ex-, con valore privai, e da un denom. scheletro; gli zigomi e
sporca: patente sanitaria di una nave che da porfido (v.). genza spaventosa
casi di malattie infettive o che è partita da un porto infetto. tramater
quella di merci che vengon per mare da luoghi sospetti di contagio. -tempo
pirati, che non vanno per viaggiare da luogo a luogo sopra una linea, ma
o dare allo sporco o agli sporchi: da lavare. moravia, ii-74: «
la droga... derivano magari da un'avversione per tutto ciò che sa di
la nicchia della madonnina, le mole da mulino..., gli smaltitoi,
: cespugli coperti di neve, sporgenti da un dirupo, al chiaro di luna.
. colletta, 2-i-447: scacciati noi da posizioni più sporgenti,...
lucidi e neri dentro due occhiaie livide da poeta romantico, sembra accanto a questi
sode, i polpacci sviluppati ma ancora da bimba, senza quel blocco di muscoli sporgenti
spigoli, cantoni, rientrature e sporgenze da far meglio contenti tutti i punticardinali ed intermedi
dire ridendo. = deriv. da sporgente. spòrgere (ant.
, infi, 17-120: io sentìa già da la man destra il gorgo / far
ed a l'altera maestà di prima / da le ruine sue roma risorge.
una persona; offrire una sigaretta, da bere, da mangiare, ecc.
offrire una sigaretta, da bere, da mangiare, ecc. bonvesin da la
, da mangiare, ecc. bonvesin da la riva, xxxv-i-705: l'undexena [
: ad ora mi sono sopragionte lettere da piasenza di eri con li aligati avisi
dovuti onori. alfieri, 1-86: 1vecchi da te pendono;
io, al consiglio ch'essi pigliano da orazio in prestito contro di me, io
pur si fa presso menelao sospinto / da coraggiosa tenerezza, ed asta / sporgendo e
... fu collocata una griglia comune da finestra, così tarlata e sgangherata,
chi tratta con personaggi tanto occupati spampani da ridondanze qualunque informazione, disdicendo che,
debbe a determinare quali oggetti prestino all'artista da rico piare e tutto illustrar
qualcuno o qualcosa, in partic. da una finestra. de amicis, i-756
la bestiola, senz'accorgersene, ha infilato da sé il capo nel cappio lì appostato
, che guardava sul giardino e sporgeva da un lato sopra una attinenza della casa
un lampione. d'annunzio, i-953: da t terrazzo solitario / che sporgeva sopra
dalla parte di mezzogiorno, ma piana da quella di tramontana, eccettuato un monte
del colore della cenere, era stata solcata da una strada che soltanto a tratti veniva
a sporgere sul precipizio. -spuntare da una feritoria (la canna di un'arma
l'estremità de l'europa e però divisa da l'altre regioni di quella, si
a quell'eroe e la statua rapita da marc'antonio. g. bianchetti, 1-296
. 12. ergersi, emergere da una superficie (una costruzione, un
. dante, infi, 34-122: da questa parte cadde giù dal cielo; /
carni. 14. spuntare fuori da un indumento, da una coltre (
14. spuntare fuori da un indumento, da una coltre (una parte de corpo
: sporgeva dalla coltre la sua testa coperta da una cuffietta bianca a reticella. borgese
tu scorgi. / a lei ti sporgi da questa / finestra che non s'
però che è eterno; e però che da eterno è la scienza di teologia,
-parte pendente di una costruzione. maironi da ponte, 1-i-195: non ha guari che
meraviglia de'passaggieri. era siffattamente pendente da dar ricovero sotto lo sporgimento della sua inclinazione
testa e sporgimento di viso in fuore da cui, per tema di non pregiudicare al
'sgarramento'. = nome d'azione da sporgere. sporgitura, sf.
chiodi. = nome d'azione da sporgere. spòrico, agg.
= voce dotta, comp. da spora e dal tema del lat. ferre
= voce dotta, comp. da spora e dal tema del lat. facére
spore. = nome d'azione da sporificare. sporìfico, agg.
= voce dotta, comp. da spora e dal tema del lat. facére
. = voce dotta, comp. da spora e dal tema del gr. yewàa
disscaricatura di quatrati. = deriv. da spor [o \ ne, per sperone
interno di un mollusco gasteropodo ospite, da cui si produce per endogenesi un'altra
. anogà (v. spora) e da cisti (v.). sporocito
. anogà (v. spora) e da derma (v.); è
organismo vegetale che genera spore asessuali caratterizzate da cellule con nucleo diploide dalle quali si
stampa », 19-iv-1989], iii: da questa unione ha origine lo sporofito:
formazione di una tetrade di spore aploidi da una cellula diploide. = voce
. anogà (v. spora) e da genesi1 (v.). sporògeno
caratterizzata dalla produzione di un nuovo individuo da parte di una spora quale unica cellula riproduttrice
. bot. sporofito delle briofite costituito da uno sporangio che può essere sessile o dotato
stadio vegetativo del ciclo biologico degli sporozoi da cui si formano i gameti attraverso il
. oitoqtì (v. spora) e da plasma1 (v.); è
. anogà (v. spora) e da pollenina (v.).
. anogà (v. spora) e da sacco (v.). sporòsi
archesporio, formato, oltreché dall'archesporio da una parete unistratificata o pluristratificata.
bot genere di funghi deuteromiceti, rappresentato da circa quaranta specie distribuite in tutto il
nella sporotricosi. = deriv. da sporotric [osi \. sporotricosi
carico delfuomo e degli animali, provocata da miceti del ge nere sporotrico
tessuto sottocutaneo. = deriv. da sporotrico. sporotricòtico, agg. (
o di verte- rati, formate da una cellula oblunga e da un organo
rati, formate da una cellula oblunga e da un organo apicale con cui penetrano nelle
succhiando il sangue di un individuo affetto da malaria, succhia anche i gametociti, cioè
nei globuli rossi. = deriv. da sporozoi. sporozoòsi, sf.
. malaria. = deriv. da sporozoi-, voce registr. dal d.
non lo sponessero. -disarcionare da una cavalcatura. guida delle colonne volgar
[manuzzi]: potentemente lo spose da cavallo, gittandolo morto alla terra.
gittandolo morto alla terra. -calare da un luogo elevato. g. villani
, in cui rappresentò una storia riferita da plutarco nella vita di antonio.
. b. davanzati, ii-336: da viterbo gli scrisse che sporrebbe la persona sua
5. allontanare o destituire qualcuno da una carica, da una dignità;
o destituire qualcuno da una carica, da una dignità; spodestarlo. anonimo,
animo a un determinato comportamento. busone da gubbio, 1-41: quegli, per lo
. adriani, vi-30: dionisio inviò da prima mandati a dione per tentarlo, a'
perché mi lece / dolere e lamentar da ciascun canto. 8. esporre
pace dai romani, attalo e quelli da rodi e li achei e li etoh comin-
scienza. bembo, iii-13 7: da tacere è quel tanto che sporre non
... senza aspettare d'esseme ricercata da lui, gli spose la cagione brevissimamente
. tesauro, 10-132: giove, importunato da due uomini, un de'quali era
la verità del sognio vostro. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
oramai l'ordine della esposizione, che ricominciando da capo, spogliamo il testo secondo l'
, cioè di spirituali esposizioni. simone da cascina, 164: o vogliamo sponere
concatenazione e ordine sono state ragionate fino da tempi di senocrate, uditore di platone
questi dialoghi per più di settecento anni da più di settanta spositori, che o
un giorno di brigata con alcuni uomini da bene. varchi, 8-1-7: ho preso
vari movimenti dell'istinto sensuale né proceda da alcun lume di ragione che sia nell'animale
capitano io canto'. s. carlo da sezze, ii-382: due di questi settenari
., 6-881: detto de le cose da manicare, ora di quelle dice da
da manicare, ora di quelle dice da bere, e massimamente del vino spone in
egli si sponea di servire a cristo da indi innanzi in castitade. 15
vocabolo inglese, ora usato anche volgarmente da noi, per indicare i piaceri della caccia
336: a venezia, per non esser da meno delle eccentriche inglesi che non intendono
di disport, desport = diporto (da dis e portare = portar fuori dal
dalla campagna, dal cavalcare, da ogni esercizio fisico e di sport.
: c'è un solo mondo abitato / da uomini / e questo è più che
una linea che richiama quella delle auto da corsa. buzzati, 6-114: l'
, -64: anche klaus parte domani da napoli... ha preso in af-
4. locuz. - alla, da sport (con valore aggett.):
nove, indossava lo stesso vestito, da viaggio e da sport, del giorno prima
lo stesso vestito, da viaggio e da sport, del giorno prima; ma,
iperb.: grande quantità. onesto da bologna, i-37: 'mente'ed 'umile *
altri offici del ministero, strambo, da star sulla bocca dei confratri più leghe
necessità e alla nostra decenza si riponesse da noi negli sportoni di casa, quanti non
dalla bellezza loro e dalle passere o da altri uccelli che gli beccano, detti
detti callistruzzi. = deriv. da sporta. sportaiòlo (sportaiuòlo)
indietro. = nome d'azione da sportare1. sportante (pari pres
collicelli, in due modi questa è da formare. salvini, 6-91: chiama così
ricca e popolosa città.., da quattro bastioni sportanti ai quattro angoli munita.
munita. -in partic.: aggettante da una parete o rispetto a un piano
inciampo le valse più di quatdella colonna da capo in 3 parti equali e di poi
si dia allo sporto [del capitello] da mano destra et una da sinistra e
del capitello] da mano destra et una da sinistra e cioè alli due cartocci delli
pietre o pezzi di muro sportanti in fuori da una muraglia. 2.
braccio, per le quali i colombi abbino da posarsi all'arrivare. targioni tozzetti,
a rifarsi da capo per imparare... l'artificio
mescolare i chiari e gli oscuri per modo da dar rilievo alle figure e far che
cxx-231: potrassi dentro alla muraglia sportar da quella alette di mura o pilastri, a
4-1-166: il far un'altezza di muraglia da venti braccia in su sarà ottimo rimedio
mondo. * denom. da sporto1. sportare2, tr. {
il tempo). 5. carlo da sezze, i-436: non poco sportò che
spirò. 5. essere animato da un sentimento. guido delle colonne,
ex-, con valore intens., e da portare (v.).
. ex-, che indica allontanamento, e da portare (v.); cfr
qualche una spanna. = denv. da sportare1. sportata3, sf.
= voce pis., deriv. da sporta, n. 4.
sportate innanzi sosteneano, poste sopra quelle da coloro li uali li lor boti mandavano
, anzi a quello s'andava solamente da un uscio della camera ivi mentovata ed
m'ho posto in cuore di gittarmi da uno sportato poggio, il quale aspramente,
), agg. ant. trasportato da un luogo a un altro.
piazza si riposava nel luogo suo. niccolò da correggio, 1-208: avendo amor oprato
ch'era in terra, fino alla sportatura da basso v'erano due cubiti; e
cubiti. = nome d'azione da sportare1. sporteggiare, intr.
. tose. dire spacconate, comportarsi da smargiasso. p. nelli,
= voce sen., denom. da sporta, con suff. frequent.;
aperta, ove colei c'ha quel cossino da banda e la sportèlla col refe e
sportèlla col refe e con la seta da cucire, lasciata la debita impresa, con
capuccio, vergole / a filo, merli da un gropetto, merli a / sportèlla
sia commesso di pietra una sportèlla, da poter per quella levare e porre e acconciar
portulaca oleracea). = deriv. da portulaca per incr. con porcacchia (v
per lo scarico e il trasporto di merci da una nave a terra. balducci
ispagna. questi nomi vogliono dire danari da vino, che si dànno a'marinai
si scaricano. = deriv. da sportello1. sportellare, tr.
nove, e vicino a quella una porticiuola da sportellare, pur nella cortina. dossi
, degli sgraziati. = denom. da sportello. sportellata, sf
nostre macchine ». = deriv. da sportello. sportellato, agg.
di 'tagli', per uscire da una condizione di proliferazione, ai asse
nostro paese. = deriv. da sportello, col suff. dei verbi frequent
= voce pis., deriv. da sportello, sul modello di bighellone, car
di un palazzo riparato dagli sguardi e da cui si poteva entrare e uscire inosservati
disopra al quale si vorrebbero i suoi sportelli da chiuderlo volendosi. g. gozzi,
: sportelli d'altare che paiono dipinti da bambini. soldati, xf-71: mi
un orologio a pendolo. giuseppe da capriglia, 59: li sportelli per davanti
questa stia di tela, lasciandovi uno sportello da dar loro [agli uccelli] il
si sprigiona un tale profumo di fiori da fare girare la testa.
mastiettati nel telaio. gli sportelli son formati da quattro regoli calettati in quadro. chiamano
serrati e chiusi, ferrati e con catene da levare e porre. piovene, 2-152
è coperta, come una botola, da uno sportello di legno. -apertura
, 5-61: e dalla ubicazione e non da altro che tira il suo prepotere l'
il mondo esterno. s. caterina da siena, 329: subito che sonno aperte
servono per mettergli ai sabordi o portelli da cannone. guerrazzi, 2-41: la
piccoli pezzi di legno appianati e rivestita da una tela incerata. dizionario di
incisione chirurgica. ojetti, i-728: da un'incisione rettangolare sotto la pelle e i
a sportello, taglia una striscia di membrana da sopra un muscolo. -con
palazzo è a sportello. -chiuso da un battente (una finestra).
a sportello. -ottenere scarsi introiti da un'attività. mazzei, i-337:
. non vedere perfettamente o essere cieco da un occhio. monosini 406: 'quando
nel tatto; / cioè, perch'ei da un occhio sta a sportello, /
: si dice giocosamente di chi è cieco da un occhio. 18
ex-, con valore intens., e da portello (v.). sporticare
d'essa porta. = deriv. da sportello, con cambio di suff.;
. indirizzo sistematicamente sportivo, pratico e tecnico da darsi vespertilione). alle scuole
, e con = deriv. da sport. quale efficacia!, l'
struzzi in pericolo. = deriv. da sportista. -cronista, giornalista sportivo
che riferisce o comsportivaménte, avv. da un punto di vista sportivo. menta tali
. brizzolata. = deriv. da sportivo, sul modello di classicheggiante.
, 13-154: renzo portava adesso un vestito da viaggio, testa di un dirigente
cintola dietro le = deriv. da sportivo, sul modello del fr. sportività
'cabriolet'decapottabile. = denom. da sportivo, col suff. frequent
sportivizzazióne delle vetture di famiglia. da parte dell'italia, il popolo americano,
spor = nome d'azione da sportivizzare. tivo, ne avrebbe
serate spor 8. animato da spirito di competizione. tive, riunioni
, occhi chiari, aspetto esotico, veste da spiaggia, molto sportivo. gozzano,
camerieri fuori turno. -composto da un numero variabile di atleti a seconda
alvaro, 9-280: qualcuno, sportivo, da bordo della macchina, tentava di cogliere
ditta ennelina. = deriv. da sport, sul modello del fr. spottif{nel
: vide, al lume della lucerna sporta da lucia, quel braccio avvolto di stoppa
, e incontenente fue morto. giovanni da samminiato [petrarca], i-351: nello
cinta muraria di una città. bacciarone da pisa, lxiii-203: a pace non già
. ant. punta sporgente di un amo da pesca. salvini, 23-409: amo
? = voce dotta, comp. da sport e dal gr. cplxoc; 'amico
= voce dotta, comp. da sport e dal gr. xóyog 'discorso,
? = voce dotta, comp. da sport e dal gr. -navf|g 'pazzo',
ad altri funzionari pubblici o a ecclesiastici, da parte di chi era interessato al sollecito
, sportule, propine, onoranze versate da chi ricorreva alla loro opera. bacchetti,
avi, quando facevano i banchieri dei duchi da este, s5arricchirono con operazioni spregiudicate.
ora in qualche stoppiaro a lavorar gabbie da grilli o tesser frontali di paglia, ora
, 3-130: a vece del rospo, da bambinaio, esce un collegialinuccio.
lo sportulàrio. = deriv. da spòrtula. sportuleggiare, tr. (
ne avevano vantaggio. = denom. da spòrtula, col suff. frequent.