limitare con = fr. barriquer, da barrique, docum. nel 1509, dal
i prigionieri, visitarli botte'; da cui barricade, docum. nel 1588:
barica). = deriv. da barra. barricata, sf.
2. assegno barrato o sbarrato: segnato da due occasioni di sedizioni popolari.
non è trasferibile). rolesi da castel-ceriolo, se ne faceva padrone, e
, gnata): segnata in cima da una linea orizzontale pr. sp.,
mozione tranviaria, per distinguere una linea da iii-4-97: fatevi accompagnar da carri
linea da iii-4-97: fatevi accompagnar da carri ingombri di fascine un'altra
giacomo, = fr. barricadier, da barricade 4 barricata '. ii-677
di mezzanotte di quest'anfiteatro era formato da una spaziosa barricata, scabra e selvatica
stretta naturale di una valle montana percorsa da un corso d'acqua. =
appena appena superiore, tutto barricato da ogni parte d'impossibilità e d'
io andava facendo le più pazze cose, da atterrire i più temerari pavalcatori di quel
così forti e sublimi... da riguardar le parole d'un semplice voto
iii-447: una barriera insormontabile, accumulata da millenni di odio e di interessi feroci,
. gozzano, 228: mi divide da essi una barriera più insuperabile dei linguaggio
cinte difensive urbane; ora è rappresentata da un complesso di costruzioni basse (per
assoluti per la ricupera della cassa arrestata da tanti mesi alle barriere di torino,
a riaverla, perché tutte le diligenze da me praticate per questo effetto mi sono riuscite
,... profumato di essenze da parrucchiere di barriera. panzini, ii-379:
di potenziale: che deve essere superata da una carica elettrica che passa da un
superata da una carica elettrica che passa da un punto di potenziale più basso a uno
alto (è data, cioè, da una differenza di potenziale). 10
. barriera della temperatura: ostacolo incontrato da un aereo alle velocità supersoniche. -barrièra
sec. xiv), deriv. da barra. barrire, intr. (
= lat. barrire, deriv. da barrus 1 elefante ', voce
i-214: è una trattrice per i mortai da 210. ci vorranno due ore buone
congiunto. = lat. barritus, da barrire (v.). cfr.
vennero in grandissimo uso i buccheri, da loro chiamati barri, quando vogliono intendere
sport nautico. = deriv. da barra. barrocciàio (barocciàio; anche
/ il barrocciaio della garfagnana, / da castelvecchio menano, le sere / del
: lo spiazzo fuori porta è occupato da piccoli bivacchi, improvvisati intorno a barrocci
, i-352: forse, era matta da vero. ma disgraziata. lei l'avrà
i tempi delle cinte daziarie; presidiate da squadre d'arroganti con... in
erto così., su un baroccino tirato da un'asina vecchia! paolieri, 1-50
nolo per conto d'altri barroccini, carretti da caricarvi casse. pea, 3-31:
carro a due ruote '(comp. da bi- * due volte 'e ruota)
baglietti. = deriv. da barra. barròtto, sm. marin
= dal fr. barrot, deriv. da barre 1 barra '. barròzza
la tra dizione di bartolo da sassoferrato). boccalini, 11-79
fedele al metodo pratico di bartolo da sassoferrato (1313- 1357),
. proprio dei seguaci di bartolo da sassoferrato (v. barto
di derivare i nomi degli attrezzi da quelli di persona. bartonellòsi,
. infezione del sangue, provocata da una zanzara, che produce nei
è bellissima dove... è da basso una baruffa d'ignudi, che s'
mani in baruffa. / dunque, da bravo, ti spiccia a contarci la
una sgualcitura. = deverb. da baruffare. baruffaldo, sm.
secoli xiii-xv a padova: forse da riconnettersi a baruffo * imbroglio '.
del forno. = deverb. da barullarez; è voce toscana docum. nel
vi concorre. = deriv. da barullo *. barullare2, tr
, 2412: barullo, chi compra cose da mangiare anche in digrosso per rivenderle a
trastullo [della civetta], / da piè non resterà poscia il più corto,
. ruzzolone. = deverb. da barullare2 4 rotolare '; cfr. barulla
barza1, sf. stor. grosso veliero da carico, a tre alberi (nella
). = deriv. forse da bargia2 (v.).
con fune, la quale terrà da quattro a cinque fiaschi, e ben
una nave. = deriv. da barzella, adattamento del ven. e lomb
. fr. barisel, e questo da un lat. barricellus (cfr. lat
mano. barzellétta, sf. storiella da ridere, motto spiritoso, aneddoto scherzoso
mosso dall'avere risaputo qualche barzelletta detta da te sopra di lui. goldoni, i-676
di revisore. e vi sarebbe stato da cavarne delle barzellette non poche, se
sulle due onze e dieci a salma, da pagarsi « col violino » a tanto
: i quattro che sedettero al tavolino da giuoco si lasciarono subito dolcemente andare,
barzelletta, io ho paura che non venga da farsa, franzese farce, commedia imperfetta
sm. chi ha pronta la barzelletta da dire. pratolini, 2-322:
e discutevano. = deriv. da barzellétta. barzemino (barzamino;
voce dell'italia sett., forse derivata da balsamo, per il sapore.
circa per ogni verso, ed ha da piè uno zoccolo con una modanatura a
3. stor. grossa bocca da fuoco del secolo xvi, di grande
che nel tempio della pace fu dedicato da vespasiano imperatore, con l'indicazione del
, ii-285: fra corpi figurati s'annoverano da molti le pietre specolari, gli ammianti
di trachiti, di lave, che frammezzati da brevi pianure fanno gran parte di quelle
astratto, vetrino, che sembra guardare da un altro pianeta, da un pianeta
sembra guardare da un altro pianeta, da un pianeta tutto nero, di basalto.
rico perto dalla lava come da un crisantemo di zucchero caramellato. vittorini
aethiopia *), e introdotta da g. agricola (nel 1546) che
parte che poggia sul suolo e fa da sostegno. palladio, 1-12:
quattro risalti doppi, i quali ornati da pilastri con base e capitelli intagliati posavano
parte inferiore di un motore che fa da supporto all'albero. = deriv
all'albero. = deriv. da base, secondo il tipo di fondamento.
. del sec. xx, comp. da base e mina (v.).
; triviale. = deriv. da basana (v. bazzana) 'pelle
affare della stampa della musica non parto da qui. panzini, iv-61: basare
basata sulla cellula. = deriv. da base-, cfr. per il n.
docum. fin dal sec. xvi (da rabelais); deriv. dal fr
ecco una faccia seria con due baffi da bascià. nievo, 418: se fosti
nascosta tra le montagne, si faceva da secoli una stranissima cerimonia, detta la
una coppia di giovani sposi in costume da viaggio, il marito appoggiato al braccio
che accentuava l'arco delle sue gambe da cavallerizzo. -berretto alla basca:
4. tamburo basco: tamburello formato da un cerchio di legno su cui è
. lat. class. vascones (da cui vasconia 1 guascogna '), lat
lordo? palazzeschi, 3-19: tormentata da una lombaggine camminava penosamente, puntando sulle
con moto di basculla, e alzandosi da sedere un « ohi! ohi! *
acciaio fissato al calcio (nel fucile da caccia). bartolini, 1-140:
sec. xiv), deriv. da bat-cul (comp. di battre 'battere
che rimbomba bolzo. = deriv. da basculla: cfr. fr. basculer fare
; parte inferiore o sottostante che fa da fondamento, da piede, da attaccatura.
o sottostante che fa da fondamento, da piede, da attaccatura. ariosto
che fa da fondamento, da piede, da attaccatura. ariosto, 23-113:
inequali, per la propria gravità ruinano da se stessi. firenzuola, 221: in
e d'esserti grata, posso voler da te quel che bramo, anzi lo
vidi nel marzo passato una circolare venuta da londra, nella quale era detto in sostanza
carducci, i-516: l'ostia dovrebbe servire da cartella d'assicurazione su i negozi,
e il domma dell'immortalità dell'anima da toppa rinforzata alle casse. verga,
il dritto a gesubambino dandogli la pila da reggere verso il basso perché non si
verso il basso perché non si vedesse da fuori. -cassa ferrata: cassaforte.
operazioni di versamento o di prelevamento da parte di terzi (1cassa pagamentif cassa prelevamentiy
: parlammo tutta la sera, fin che da fuori non sfiatarono il clacson. nora
mancanza di denari, sottrazione di denaro da parte del cassiere. -tenere la cassa
asse sesto dei peruzzi, 12: contanti da gerardino di tano baroncelli chiavaio della cassa
quistione? - sì! gli è uom da ciò! - il conto / di cassa
castigo è facile: gli si eleggerà da prima un curatore; gli si leverà
la serratura, il coperchio e il fondo da più di trent'anni! verga,
breve fatica. pirandello, 7-174: da circa venti giorni, non si staccava
datori di lavoro e dei lavoratori, da amministrarsi dai rappresentanti degli uni e degli
oblazioni e contributi offerti dagli alunni, da enti e da privati. monti
contributi offerti dagli alunni, da enti e da privati. monti, iii-163:
poi tirata con fatica e stento / da cento buoi la cassa militare. foscolo,
autorizzate a ricevere anche i volontarii fatti da privati, dalle società o dai corpi amministrativi
trovando ad essi collocamento conveniente e libero da rischi. cattaneo, ii-2-236: appare
far fruttare quel poco che può metter da parte chi vive sulle braccia. è
nei libretti delle casse di risparmio, da quando queste s'eran guadagnate la grande
mettere in comune le risorse individuali, da parte di ciascuno dei componenti un gruppo
). = lat. capsa, da capére * prendere, contenere '.
riproducenti all'interno le forme della struttura da eseguire in calcestruzzo. =
in modo che difficilmente si possa aprire da altri che non sa il segreto;
non, come troppo spesso succede, da un'anticamera o da una cassaforte. pirandello
spesso succede, da un'anticamera o da una cassaforte. pirandello, 7-153:
dal lat. tardo capsarius, deriv. da capsa 'cassa '. cassale,
mi pare mill'anni che io sappia da qualche medico, se 'l colpo è cassale
però che la voce * cassale 'derivi da cassa ove si rinchiudono i morti,
la cassale. = deriv. da casso * petto '. cassamàdia,
. cassa che nella parte superiore serve da madia. burchiello, 14: e
farne pane. = comp. da cassa e madia (v.).
e gattucci; / e massarizie assai da comperare, / botti, lettier, cassapanche
nelle cassapanche dell'anticamera, per darlo da portare a mastro don gesualdo. pirandello
. strascicone... cassa- panca da corridoio! ». 3. plur
.]). = comp. da cassa e panca (v.):
cassare, tr. cancellare, far scomparire da un foglio di carta, da una
scomparire da un foglio di carta, da una lavagna, ciò che vi è
per onore di dio con paolo essere da dio partito; con moisè essere cancellato,
passati; però che saranno tanto liberati da tutti, che fiano [essi mali]
l'altro ripruova e danna il mal provato da questo. forteguerri, 14-73: che
e cassòe tutte sue operazioni. bartolomeo da s. c., 158: disse
li consigli e tutti gli ordinamenti fatti da cinque anni dovessono essere cassati. g
ridea / d'aver a forza avuto da coloro / nome d'imper, che reai
2-83: questo non è: però è da vedere / dell'altro; e s'
5. privare, spogliare. antonio da ferrara, ix-130: a'pregi miei la
d. bartoli, 37-105: rimosso da quella corte, e casso dell'ufficio
veggiamo svanir i fonti, i fiumi or da piccioli dovenir grandi, or da grandi
or da piccioli dovenir grandi, or da grandi farsi piccioli, e secchi al fine
piccioli, e secchi al fine. e da questo, che gli fiumi si cassano
tardo cassare 'annullare ', deriv. da cassus * vuoto, vano '
cassata, sf. dolce siciliano, formato da una torta di pan di spagna ripiena
2. gelato di più sapori, costituito da un impasto morbido di crema o di
] appaiono nella fascia, cassate poi da altra mano. 2. abrogato
esempi di giudizi d'un'età cassati da un'altra sono troppi e troppo spesso
invalide senza il suggello di firenze, da firenze mutate, cassate ad arbitrio. carducci
, o parola. deriv. da cassare. gassatóre, agg.
è costituita in sezioni ed è composta da un primo presidente, da presidenti di
è composta da un primo presidente, da presidenti di sezione e da consiglieri (
presidente, da presidenti di sezione e da consiglieri (presidente, consigliere di cassazione
di impugnare una sentenza di condanna pronunciata da tribunali inferiori, facendo ricorso alla corte
3. destituzione, allontanamento (da una carica, da un impiego)
, allontanamento (da una carica, da un impiego); congedo dal servizio
gli avvenne. = deriv. da cassare. cassazionista, sm.
cantare il salve regina, cristoforo chiamato da un invisibile genio salì in alto al
, e fornita copiosamente d'ogni bene da vivere, era nella guardia de'perugini con
esternamente dalle murate, che nelle navi da guerra sovrasta il ponte centrale, e
umano apparire sul cassero, sparuto, da far paura e pietà e repulsione.
corso d'acqua o in terreno ricoperto da acqua. 5. ant. casso
, cazzaròla), sf. utensile da cucina, di rame, alluminio o altro
un'apertura, per la quale si può da chi vuole mettervi dentro, ma non
arrivò alla villa... accompagnato da un infermiere che portava una cassetta di
g. rucellai, ii-104: questa un da poppa e l'altro dalla prora,
preparare qualche tempo innanzi le cassette occorrenti da sostituire alli detti sciami nello stesso giorno
non sia pietà, sia pretesto, da tornare ad empir la cassetta. fagiuoli,
le sue sentirono unghie fatali, / da quando ei l'abile man giovinetta /
quando ei l'abile man giovinetta / da l'elemosine ne la cassetta / imberbe chierico
bravo coperchio lucidato, pareva un mobile da salotto. -cassetta del panico, del
mangiare: ove viene messo il panico da far beccare agli uccelli. magalotti,
assicelle, nei quali i colombi si formano da sé il nido, portandovi bruscoli e
orzo di siberia] in quattro cassette da fiori, i quali ne produssero 1700,
negri, 2-756: una pioggia di gerani da una cassetta infissa a un finestrino più
teatrale e cinematografico, l'introito risultante da una rappresentazione, o da un ciclo
introito risultante da una rappresentazione, o da un ciclo di rappresentazioni. -successo di
in parte; benché non sia punto da escludere che in pratica, nell'accesso al
carrozza, ed il mio cameriere a cavallo da corriere. pellico, ii-106: compivano
, a foggia di tegolo, tenuto da cordicelle alquanto inclinato, e sospeso sotto alla
si possono inserire in serie in modo da realizzare fra i capi estremi una determinata
cassetta di metallo, e in modo da evitare la formazione della crosta e dare
giustizia, / insegni al birro far da querelante? / forse non v'è chi
diamanti. carena, 2-141: * cassettina da viaggio ', è una piccola cassetta
. idem, 2-143: 4 cassettina da fuoco, cassettina da piedi ', e
2-143: 4 cassettina da fuoco, cassettina da piedi ', e anche brevemente 4
i soprapposti piedi ricevano il calore provegnente da brace, o da ciniglia, posta
ricevano il calore provegnente da brace, o da ciniglia, posta dentro la cassettina.
la sua cassettina con le cose portate da casa. = dimin, di
nelle chiese. = deriv. da cassetta [delle elemosine).
foscolo, xv-206: un disgraziato giovine che da più mesi mi serviva si stancò
diciòtto luigi, alcuni scudi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
chiama costui? » « fra cristoforo da... » disse attilio;
; e il conte zio, preso da una cassetta del suo tavolino, un
320): il conte zio, tolta da un cassettino una vacchetta,..
passato, / maneggiavi, mi truovo da appiattare / un cassettino ov'io missi
appiattare / un cassettino ov'io missi da canto / molti ducati e gioie. l
mi fa pensare a guglielmo, ho da ricorrere alla ragione, e la ragione ha
alla ragione, e la ragione ha da guidare la volontà ad aprire de'cassettini ove
. cassettóne, sm. mobile da camera, formato un tempo da un
mobile da camera, formato un tempo da un solo ripostiglio a cofano appoggiato su
, collaretti e mantelline che avevano portato da giovinette. c. e. gadda,
della volta, tutti formati a rombo da un meandro continuo che gira per tutto
di terreno un poco rilevato e circondato da muro o mattoni, ove ne'giardini
la pristina sanità, non voglio altro da voi, eccetto la dieta, prendendo un
noi chiamiamo cinnamomo, alle casie scritte da dioscoride, manifestamente (come tengono i
cui si contengono i semi, avviluppati da una polpa nera acidetta dolciastra, che è
, i quali sono cilindrici, da un piede e mezzo a due piedi lunghi
al banco per la provvisione ch'ogni mese da piero soderini soleva pigliare, il cassiere
di tutti. = deriv. da cassa. cassilàgine, sf.
. = voce dotta, derivata da un termine coloniale (dalla florida
abbazia di montecassino o all'ordine fondato da s. benedetto a montecassino; monaco
capo dell'ordine benedettino, certamente riscuote da noi distinta venerazione. cassino1, sm
: il cassino del carro era ricoperto da un drappo nero che un uomo s'ingegnava
uomo s'ingegnava a disporre in guisa da nascondere... una cassa oblunga.
trasportare terra, calcina o altra roba da poter cadere. da ciò venne il
calcina o altra roba da poter cadere. da ciò venne il nome di * cassino
per lavagna. = deriv. da cassare. cassinòide, sf.
per quelle volte che si vogliono costruire da per tutto di ugual grossezza...
alamanni, 5-6-287: or si asconde da noi cassiopeia / ventosa e turba
cassiterite, sf. minerale costituito da bios sido di stagno,
compatte: è uno dei principali minerali da cui si estrae lo stagno)
ventre e delle budella, la quale da quella è divisa da una pellicula, la
, la quale da quella è divisa da una pellicula, la quale igual- mente
, la quale igual- mente si muove da ogni parte, cioè dalla destra e dalla
cassa del carro ', che fa anche da sedile (cfr. lat. capsa
di balduccio, 94: comandò infino da ora essere stati ed essere vano e casso
scienzia ed in sembianza; / e, da lui vinta in amorosa guerra, /
: riuscire vano, inutile. tommaso da faenza, v-324-42: ma non porea null'
3-535: il verme infernale, tolto da la rigida chioma de le eumenidi, veggendo
aretino, ili-m: fa'la via da casa, e togli del cassone a canto
ricchezze. carletti, 241: comprai da esso piloto et da altri offiziali della
241: comprai da esso piloto et da altri offiziali della nave i luoghi per
, iv-2-184: ambedue rimanevano sul cassone da nozze, come prima, seduti a
i cassoni dell'andito e quello di stanza da pranzo che ha il materassino e due
nuova, nel cassone di marmo fatto da michelagnolo. lippi, 1-86: ché
un grandioso cenotafio di marmo, sollevato da terra... sopr'al cassone
e in orticoltura, ambiente artificiale formato da uno scavo nel terreno, rivestito da
da uno scavo nel terreno, rivestito da un muretto in mattoni (cassone fisso
in legname (cassone mobile), coperto da vetrata mobile, per la conservazione di
subito negli arsenali si congegnarono altre navi da guerra, provveduti nell'interno e dall'
acqua più o meno profonda, costituito da una grossa cassa in legno, in
alcuni ingegneri, facendo un lor cassone da cavar le navi sommerse e trarle dal fondo
farcite di luoghi comuni, quasi tratte da vecchi libri, dimenticati in un cassone
ch'un cassonaccio d'arme pieno, / da qualche casa fusse già sbattuto.
. questo fu un cassonetto ritratto da quello di porfido che è dinanzi alla porta
ii-125: * cassularia ', genere stabdito da cuvier nella famiglia de'zoofiti,
, le cui estremità vengono terminate da piccole caselle traforate.
traforate. = deriv. da cassala 'capsula, cassetta '.
casta, sf. classe di persone distinta da tutte le altre (in origine per
a farsi una modesta posizione in commercio, da spedizioniere prima, poi da esercente,
commercio, da spedizioniere prima, poi da esercente, non mostrava nessun desiderio di
massone, si atteggiava a perseguitato da una fazione chiusa e illiberale di
. a. prati, 244: « da caste (fr. a.
fr. a. 1676), venuta da casta (port.), termine riferito
del castagno, che compare in numero da uno a cinque entro la cupola (
assai apprezzato e popolare. cenne da la chitarra, vi-n-193 (12-7):
ventosità, stitticano il corpo e sono dure da digerire. bruno, 3-855: ogni
, ma più piccolo, addi- mandato da noi castagna, ed è quello che generalmente
poi sbucciate e mondate. niccolò da uzzano, i-30: castagne secche lo staio
macinare le castagne secche, subito ritirate da i contadini, acciò non piglino tumido.
bello e rubicondo che hanno in volto, da muovere invidia. -castrare le castagne
-castagne fresche o verdi: raccolte da poco,... per ischifare
significava solamente quella interposiquelle che furon colte da poco, e non ancora disseccate. zione
di piccoli castelli e tutti vestiti da cima a fondo di castagneti e di boschi
. strumento simile alle nacchere, composto da due pezzi d'osso o di bosso
/... / prenda i rami da poi che sian sostegni © / alle
principe di deio / sopra d'una carrozza da campagna / venia correndo, e calpestando
per recare per miseria sei casta- gnuzze da cascia, gli venne comprata l'una più
pulci, xxx-11-5: e se tu vuoi da me nespole o mele / o castagnacci
malmenare violentemente. = deriv. da castagna. per il significato n. 2
, il secondo per via di barbatelle, da annestarsi
cortecce spinose, non molto forse dissimili da quei ricci, co'quali dal castagno
brandigliani e ballotti. giusti, i-380: da un certo punto in su il castagno
a specchi, il castagno per far botti da vino. milizia, viii-1s8: sono
nero è fiorito. = deriv. da castagna. castagno2 e castano (castànco
se potevano rimediare un po'di polvere da fucile, facevano le castagnole, le
tacca, tacchetto. = deriv. da castagnolo1. castagnòla4, sf. bot
penisola balcanica). = deriv. da castagnolo1. castagnoléta, sf. bosco
, provvedendosi in tal modo di legna da fuoco, ed attendendo che le piante,
di castagno, che si coltiva per legname da lavoro. = deriv. da
da lavoro. = deriv. da castagnolo1. castagnòlo1 [castagnuolo),
picciuoli. = voce registr. da tommaseo, tramater. castagnòlo2 (castagnuolo
dei castagnuoli, e altre piante simili da selva e da bosco, tenendole ben pulite
e altre piante simili da selva e da bosco, tenendole ben pulite e nette da
da bosco, tenendole ben pulite e nette da tutte l'erbe. 2
, salgono alcuna volta i pastori. niccolò da uzzano, i-32: castagnoli d'ontano
, podagraria. = deriv. da castaido. castaldàtico (gastaldàtico)
terreni pubblici. = deriv. da castaido. cfr. muratori, 7-i-318:
. cfr. muratori, 7-i-318: « da un diploma di ottone il grande in
delle, non hanno coperta, e portano da sei sino in diece remi tra tutte
sola vela. = deriv. da castaido. castalderia, sf. ant
uncinuto castaido. sacchetti, 152-163: bergamino da crema castaido della salmeria del magnifico signore
è nella mitologia antica la ninfa amata da apollo e mu tata in
giovanni dalle celle, 4-1-17: e da indi innanzi le con verrà
, giovane formosissimo, non fosse stato da socrate castissimamente amato. soffici,
e del suff. lat. -cola, da colere * coltivare '. castanicoltura,
dal lat. castanea 1 castagno * e da coltura 'coltivazione ', sul modello
con l'olio. = deriv. da castellano; per il n. 2,
, i-382: quivi abita un arabo, da cui la torre è chiamata la torre
1-9: uno savio vecchio chiamato orlando da chiusi, e sasso da murlo, gran
chiamato orlando da chiusi, e sasso da murlo, gran castellani, temendo di
son castellano pel discreto / messer filippo da santo gineto, / vece in firenza per
correndo al castellano, e 'nginocchiaronsi dinanzi da lui, e dissono: « messere
lì, raddoppiate sue forze, attende da lunga a contrastare col rigido nemico.
= lat. tardo castellanus, deriv. da castellimi * castello '. castellanòsi
• = lat. mediev. castellare, da castellum * castello *. castellare2,
e 9 quintali. = deriv. da castello. castellato (part. pass
di cassero (una nave, specialmente da guerra). giulianelli, 2-147:
figurini di rilievo che son fatti muovere da uno, che a tal effetto s'
, le cui gambe vengono fortemente strette da una campanella, che chiamano maniglia,
chiamano maniglia, che vien forte tirata da un argano. milizia, ii-244: 'castelletto
costruzione, il ponte di servizio costituito da un'impalcatura di legname che, da
da un'impalcatura di legname che, da terra, giunge fino all'altezza necessaria
giunge fino all'altezza necessaria all'opera da eseguire. -castelletto mobile: poggiato su
o a società in relazione al capitale da essi depositato. -anche: il registro
castelletti. garzoni, 1-563: i giuochi da fanciullo sono giocare alla polvere,
protostorico, posto su alture e difeso da poderose cinte murarie. panzini,
venezia giulia. = deriv. da castello. castellina, sf
, fortezza, cittadella. uguccione da lodi, v-148-2 8: mo no me
, 77: discese il ferreo baron da torride / castella, e al popolo vincente
quelli, e quali più sono palagi da signori, et più tengono forma di castella
bellissimo loro castello di masino poco distante da vercelli, ci diedi una scorsa di
cima d'un poggio che sporge in fuori da un'aspra giogaia di monti. gioberti
e là di piccoli castelli e tutti vestiti da cima a fondo di castagneti e di
viola il colle. deledda, iii-971: da un castello di macigni sopra i quali
, villaggio cinto di mura e presidiato da truppe. - anche: signoria feudale.
di genti come una buona città. folgore da san gimignano, vi-11-138 (7-3)
capitano, il quali si domandava fiorino da cellino, che è un castello il quali
elvezii, audace e fèra plebe, / da gli alpini castelli avea raccolto. tassoni
quando i castelli si moveranno e saranno da muovere, si piglieranno quello velo dinanzi
accessori a uso di arrotare i ferri da taglio. questo castello è stabile in
compongono l'intero meccanismo di un orologio da tasca, fermati tutti, in modo diretto
guidava toste. vasari, iii-413: giuliano da sangallo ed antonio suo fratello fecero un
il pensiero della seguente bellissima macchina, da loro nominata castello: la quale con occupare
idem, 30: castello. macchina da tirar su pesi. baldini, i-783:
autunno. -castello aereo: piattaforma trasportata da un veicolo, che permette di riparare
9. milit. ant. macchina da guerra, costituita da una grossa torre
ant. macchina da guerra, costituita da una grossa torre di legno a più piani
anche castelli, poste sopra ruote, da che era spianata e riempiuta la fossa,
vengono stese le stuoie per i bachi da seta. soderini, iv-406: et
metalliche. -argento a castello: lavorato da macchine di questo genere. casalberti,
a mano con otto o dieci manichi guidati da altrettanti uomini tutti d'accordo, o
'battipalo'e 'berta ', macchina da piantar pali. 15. ant.
carte: costruzione fatta con le carte da gioco. -al figur.: piano,
piacere, se non quando, pensoso, da sé solo, poteva andarsene fantasticando e
, quando ci sarebbero state le acciughe da salare, e i fichidindia a dieci un
/ e ch'e'non v'è da mettere in castello, / e stenti poi
, 9-1: * non v'è da mettere in castello ',...
star nel cotone: qualcosa alla buona da mettere in castello, e un
anche i più riottosi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
una pattuglia di soldati; e tirandosi da parte, per lasciarli passare, li
sù e spinti a rovinarsi, penseranno da sé a vendicarsi, non dubitate.
comp. dall'imp. di castigare e da matto (v.). castigaménto
e questo non v'aggiugnerà. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar
- anche al figur. compagnetto da prato, v-128-33: drudo mio, a
perché propio è d'amore segno. tommaso da faenza, v-325-77: amante donque morbio
alla loro giurisdizione, né possino esser castigati da loro degli altri delitti. marino,
9-2-87: se ho fatto un error da ragazzo, ho cuore di gastigarmene da
da ragazzo, ho cuore di gastigarmene da uomo. monti, x-2-51: al benàco
quando irato aquilon tonde castiga. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
di te. carducci, 191: da le lagune ove il sublime ardire /
lingua, i costumi); togliere da un libro quei brani che si ritiene
. castiglione, 68: fui stimulato da quella memoria a scrivere questi libri del
: trovando in esse [rime] cose da ga- stigarle, fatelo, ch'io
dirsi casta, se non verrà castigata da un'arte severa che l'erudisca a professar
(i comici in francia creano) da loro. -per simil.
diventassi reprobo. s. caterina da siena, i-177: anco ci conviene castigare
algarotti, 3-480: ed era soprattutto da castigare quella pazza di casa, come la
istruire 'secondo le norme: deriv. da castus, v. casto).
parte il fiore de'letterati, e da questi castigatamente scrivevasi dappertutto e traevasi non
ammonito, ripreso, ammaestrato. bartolomeo da s. c., 40-9-15: chi
castiglione, 69: ond'io, spaventato da questo periculo, determinaimi di riveder subito
ammonisce, riprende. bartolomeo da s. c., 40-9-8: quegli
castigazione siccome luce, nescienti e ciechi da essa allumando. livio volgar. [
[crusca]: vinto adunque il tribuno da queste castigazioni, ed essendo del tempio
molto studio e di molta fatica, da quel morbo che gavocciolo si chiama, soprapreso
disse ch'era una questione giocosa proposta da risolvere o per acquistare onore o per
io spero ancora / che da'venti e da tonde e da gli scogli / n'
che da'venti e da tonde e da gli scogli / n'avrai degno castigo.
so: ben sì dirò che sia da me poco gradita pietà se mi vengon tolte
fatti vari, che narravan castighi, inflitti da mariti alle consorti adultere. serao,
dolorosa, sofferenza fisica, le quali, da chi ne è colpito, vengono tenute
, 750: -alla fine sarò libero da questo castigo d'iddio! -esclamò
animi il terrore superstizioso ingigantiva rapidamente: da tutte quelle fantasie incolte mille imagini terribili
sempre per antonio un sentimento così diverso da quello materno che tutte giudicavano un castigo
fare. = deverb. da castigare. castimònia, sf. letter
. castimonia 4 castità *, deriv. da castus 4 puro '(secondo il
di color bianchetto. = deriv. da castimonia. castimonióso, agg. letter
con alcuno la sua castità. paolo da certaldo, 329: molto sta bene a
e altra cosa nello amor si truova da non lodare per poche parole: quasi
alle cogitazioni carnali. s. bernardino da siena, 435: iddio ha dato
fragile, che non si sente forte da stare in castità, uno modo che
? bandello, 1-21 (i-248): da dio in fuori non ci è chi
qual è delle egloghe latine o greche da preferirsi a quella cantica? tommaseo,
qualunque legge la vita di ciro scritta da senofonte, riconosce dipoi nella vita di
si conformassi con quelle cose che di ciro da senofonte sono sute scritte. tasso,
, che si dicono essere di coloro da quelli, che credono senza ragione quello
sanità e castità di forma, remota da ogni liscio e da ogni gonfiezza.
di forma, remota da ogni liscio e da ogni gonfiezza. de pisis, 102
suo nascimento; / ché davanti e da poi, / sì come saven noi,
niuna delle donne de'ghibellini, né da altri vollero che adulterate fossero; e
e con anita affettava pose e sottintesi da consumato libertino. -casta susanna,
dovuto fare una volta in mia vita da casto giuseppe, non voglio mica avere
creato, /... / alte da i casti lumi ombre interrotte; /
, innocente, illibato; non macchiato da impurità. guittone, xlix-76: e
. marino, 6-3: è ver che da sé sola a ciò non basta 1
dio tromba gradita, / per schermirsi da tal che ne contrasta, / ebbe mestier
. tasso, 7-82: e sogliono da questo esser difesi / principi giusti e città
nell'animo de'pastori un minore scostamento da quei loro tipi immaginari. svevo,
: tu una stilla ognor di pianto / da mie luci aride spremi: / e
1 nomi di quelle avventurose che celebrati furono da casto poeta, sono tuttavia cari alle
e i begli occhi loro, benché chiusi da gran tempo, si rimangono ancora pieni
di tutti i classici italiani, che da onesti ed accurati stampatori si è qui intrapresa
lo gonfiava. pavese, 8-291: da noi l'elocuzione si fa casta e scarna
sia incrociato con l'altro aggettivo castus, da careo, con il senso di '
è incassata una pietra preziosa '(da una voce dell'ant. alto ted.
kasto * cassetta, bauletto ', da cui ted. mod. kasten).
: 'castorio', materia che si trae da certe borse collocate nelle parti posteriori del
e ciò è perché gli suoi granelli sono da certe medicine. bestiario moralizzato, v-363-1
via, acciò che e'cacciatori abbiano da lui quello che vogliono, ed egli rimanga
, / che sa che non ricerca altro da lui. mattioli [dioscoride],
che serve per la fabbricazione dei feltri da cappello. -castoro argentato: la pelle
cardata, usato per abiti o cappotti da uomo, morbido e leggermente vellutato.
comp. dall'imp. di castrare e da cane (v.). castracani
comp. dall'imp. di castrare e da cane (v.).
3-870: queste sacrate dodici generazioni rispondeno da qua basso a gli alti dodici segni
di marte, /... / da quel cane ingegnoso origin trasse.
, castrametari 4 accamparsi '; deriv. da castra 4 accampamenti (militari)
comp. dall'imp. di castrare e da pensiero (v.).
. -e'ci sono i castraporci / da governarlo. garzoni, 1-101: lo sanno
panciatichi, 45: ma questi son discorsi da castraporcelli, e non fanno a proposito
comp. dall'imp. di castrare e da porcello (v.).
comp. dall'imp. di castrare e da pulce (v.).
lo truova, avvertiscasi che 'l cavallo da castrarsi sia ben fazionato di corpo, et
diceva: « ci ho un maiale da castrare. e quando gli ho levati i
-è bene: così non si muoveranno da casa! e poi ingrasseranno di più.
. 4. figur. togliere da uno scritto, da un libro quanto
. figur. togliere da uno scritto, da un libro quanto si ritiene offenda i
credo che metta conto castrarsi e impastoiarsi da sé per esser citati dalla crusca.
alta, ma per testimonianza di benvenuto da imola fu alquanto castrata da giovanni da
di benvenuto da imola fu alquanto castrata da giovanni da oleggio. 6.
da imola fu alquanto castrata da giovanni da oleggio. 6. locuz.
altro bella carne di castrato. matazone da caligano, v-501-243: en mazo, per
ma anche una moltitudine di abatini che da mattina a sera componevano sonetti petrarcheschi e
mattina a sera componevano sonetti petrarcheschi e da sera a mattina facevano orgie diaboliche.
; curiosa, in quel gran corpo: da castrato, acuta e sottile; «
palladio volgar., 1-41: argomenti da bestie, cioè cauteri, castratoi di
di ferro, e palette, e forfici da tondere, e ogni ferro da medicare
forfici da tondere, e ogni ferro da medicare bestie. = dal lat.
castradore non è altro che un medico da testicoli, anzi più tosto un barbiero il
. garzoni, 1-101: i dottorelli da dozena... fanno anco il
. figur. mutilazione di uno scritto fatta da censori per lo più ottusi; soppressione
psicol. complesso di castrazione: timore, da parte del bambino, dell'asportazione del
dotta, lat. castrensis, deriv. da castrum 'campo militare '.
averla piccola. = deriv. da castrare [castòrchia per metatesi): cfr
del dottore. = deriv. da castrone, nel significato figur. castronàio
ant. spreg. persona vile, da poco. ariosto, 779: mi
e di pagare tutto quello che ha tolto da li ca- stronari...,
d'oro. = deriv. da castrone. castróne, sm.
esperienza, lorman medesimo disegnò l'infcisione da farsi. lastri, 1-3-99: parte
/ e respose -i zannili da canal. bibbiena, xxv-1-18: calandro
/ ch'un'altra volta il trattai da castrone. grazzini, 4-265: tu sei
castroni la fa! ». ma osservando da vicino, trovò quei rammendi molto ben
tu sei. = deriv. da castrare, secondo il tipo montone, caprone
castronerìa), sf. parole, atti da castrone: oltremodo sciocchi e balordi.
messa? » e simili altre castronerie da dar vomito a chi le sente. garzoni
: magnificano talora più una castronaria composta da un ciavat- tino, che qualche opera
, che qualche opera bella e utile composta da un galantuomo. g. gozzi,
una castroneria, e alla giustissima critica da me fattane non ti basterà mai la
. moneta di lucca (fatta coniare da castruccio castracani, signore della città,
casual punto; cioè punto, che vegna da caso. possa vanti,
ii-71: il mondo non è regolato da forze soprannaturali o casuali, ma dallo
di proprio, possedeva solo la macchina da cucire. pavese, 4-145: quelle
, lat. tardo casualis, deriv. da casus * caso '.
cose stesse. = deriv. da casuale. casualità, sf. l'
un fante che portava una lettera. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar
farli morire per mano di persone debboli da senno, o casualmente, perché fa
... ricevuto casualmente in alloggio da un uomo da bene di quella terra,
ricevuto casualmente in alloggio da un uomo da bene di quella terra,..
casuarina, a sua volta, deriv. da casuarius 'casuario ', per la
cornei lunghi e flessibili, capo sovrastato da una vistosa prominenza ossea coperta da uno
sovrastato da una vistosa prominenza ossea coperta da uno strato corneo, collo lungo e
datore. = deriv. da casuista: cfr. fr. casuistique (
pubblici o privati che loro si presentano da registrarsi. = voce dotta,
. casa piccola, meschina, abitata da povera gente. garzoni, 1-177:
mi basta. baretti, 1-186: partiti da merida ci fermammo due leghe lontano di
giaceva un mucchietto di casupole, abitate da contadini di don rodrigo; ed era come
una notte sull'aniene. = da casupola, voce coniata da govoni.
= da casupola, voce coniata da govoni. casuro, agg.
. = voce dotta, lat. da casurus, part. futuro attivo di
. = locuz. latina, da casus 'caso, circostanza, evento '
dotta, gr. xaxà3aoi$, deriv. da xaxa3a [vco 'discendo '.
abbattere, il demolire ', deriv. da xaxa3àxxco 'demolisco '. la voce
: che cosa [significa], predicata da sola, l'« originalità *,
xaxa- xxuopió? * inondazione ', da xaxaxxù ^ co 'inondo ': attraverso
sovrapposti, a una profondità che varia da 7 a 22 m sotto il suolo
suolo (ed è aerata e illuminata da cunicoli verticali che sboccano all'aperto,
in campagna), con pareti scavate da ambo i lati da nicchie e loculi
con pareti scavate da ambo i lati da nicchie e loculi, e con sale più
ma intendeva in un luogo privato, conosciuto da pochi. d'annunzio, iv-2-951:
xaxà- xptjok; 'abuso', deriv. da xaxaxpào 'io abuso'; (cfr.
= voce dotta, comp. da xaxà * contro 'e xpoxrjaptó?
luce rifratta. = deriv. da catadiottrico. catadiòttrico, agg.
ott. di un sistema ottico costituito da superfici riflettenti e da superfici rifrangenti.
sistema ottico costituito da superfici riflettenti e da superfici rifrangenti. = voce dotta
. = voce dotta, comp. da xaxà 'in giù 'e 8póao <
(dal gr. xaxàsourrot, comp. da xaxà * giù, verso il basso '
, che non è concepibile se non da chi abbia fatto l'orecchio, come un
cateratta del nilo. = deriv. da catadupa. catafalco, sm.
si vuole onorare: ed è costituita da un'impalcatura di legno su cui sono
di simboli religiosi (ed è contornato da candelabri): anticamente, e soprattutto
gratitudine per un defunto meritevole. ha da servir dunque per un compendio delle sue
, ii-268: dunque sono io tal donna da non potere diventare moglie di un uomo
comisso, 7-261: quel catafalco cinto da ringhiere faceva pensare a una gabbia medioevale
il gran catafalco della maestosa carrozza tirata da quattro cavalli, sulla quale stava lui,
: si montò nell'omnibus: una corriera da strada, chiusa, un catafalco nero
: se, per esempio, si desiderava da parecchi giorni la sua comparsa -ché alle
gradinata, sopra un largo catafalco cinto da una ringhiera di ferro. = da
da una ringhiera di ferro. = da una forma del lat. popol. *
si fermava smemorata. = comp. da cata- (dal gr. xaxdc 'in
= voce dotta, comp. da cata- (da catodo) e cpópvjou;
voce dotta, comp. da cata- (da catodo) e cpópvjou; 'il
2. marin. corazzatura (costituita da rivestimenti di ferro, piombo, cuoio
ecc.) usata sulle antiche navi da guerra. garzoni, 1-762: degli
sorte di machine antiche descritte quasi tutte da vitruvio, non si sanno puntatamente gli autori
. xaxa- cppdtxtt ^, da xaxacppdcoaco 'copro, difendo con una co
[fante] contro mondana lusinga veggo da natura catafratta, quella ch'io vi
il corpo: onde i catafratti armati da capo a piede sono venuti in disuso
deriv. dal gr. xaxdccppaxxot;, da xaxacppdcaoco * copro d'armatura '.
gr. xaxay|i. ocxixó <;, da x novello, armato alla catalana. parlantino da firenze, vi-n-118 (1-11): simile- le galeazze nostre certi gentili uomini catelani da napoli in catalogna, tra li quali aretino, 8-199: i guadagni sfoggiati da chi naviga, stanno nel pericolo de coglierla. alvaro, 9-325: era ubbriaco da non reggersi in piedi, caduto in in piedi, caduto in un torpore da catalessi, e insensibile ai colpi. . cecchi, 6-53: finisce che, da un certo angolo visivo, quest'america il prendere, l'afferrare ', da cui 'attacco 'nel linguaggio dei medici d'una frase prosodica '(deriv. da xaxaxfjyw 'faccio fine '). comprende l'oggetto in modo così evidente da non lasciare possibilità di dubbio.
perciò * cataletto 'vuol dire 'letto da morti'. g. gozzi, 1-244:
. nievo, 1-81: qualche prete invocato da dieci moribondi, che s'affretta di
capo di vecchio canuto si vedeva, da chi era in alto, tremare nel cataletto
nel cataletto lo spillo più esile, da lato, per non guastare il morto.
quale non possedeva altro che un carro da asino: « carro, cataletto *
. xaxdc- xxixov 'letto ', da xaxaxxtvco * adagio sul letto ', deriv
adagio sul letto ', deriv. da xxtv /) 'letto '.
* scioglimento, dissoluzione ', deriv. da xaxaxóco * sciolgo, dissolvo'; cfr
di pensiero o politico, l'uscita da una situazione difficile, ecc.).
mancati. = deriv. da catalizzare. catalogàbile, agg.
della natura. = deriv. da catalogare. catalogale, agg. letter
strumento di catalogazione. = deriv. da catalogare. cataloghista, sm.
nome di 'catalogne *, forse perché da prima venissero da quella provincia spagnuola,
*, forse perché da prima venissero da quella provincia spagnuola, e anche per distinguerle
provincia spagnuola, e anche per distinguerle da ogni altra coperta di lana, non fatta
. = dal nome della catalogna, da cui proviene. catalógno2, sm.
l'anno del giubileo canonizzò sancto bernardino da massa, co'solenni atti che si
vita nostra, il quale è ora da beffe, or da dovero, e tal
il quale è ora da beffe, or da dovero, e tal volta tien della
come dall'infrascritto catalogo de'muscoli e da quello degli ossi... si può
questo capitolo è un catalogo contenuto a fatica da diciannove pagine di famosissimi poeti e di
di un deserto... popolato purtroppo da mostri di abbrutimento. foscolo, xiv-187
cataloghi cercato appaio, / non c'è da vendermi che al salumaio. d'annunzio
uno studio fatto sui cataloghi, controllato da debite informazioni. b. croce,
comisso, 7-167: si era fatto mandare da alcune ditte il loro catalogo di fiori
vent'anni, e sulle poche opere da lui lasciate. -per simil.
destinate all'apprestamento della tavola del re. da questo catalogo agevolmente potete apprendere quanti
serio con voi. pratolini, 9-571: da un secolo a questa parte la borghesia
ho veduti. baldini, i-107: da tutti è risaputo, e con amica soddisfazione
targioni tozzetti, 12-6-252: nel cataloghino fatto da esso stenone sono notati [ecc.
* elenco ', deriv. da xaxaxéyw 4 enumero '. catalóne,
(nel 1726), deriv. da un dialetto indiano della carolina (stati
. xocxoc- prjvioc 4 mensile ', da p. rjv 4 mese '.
che mi pare) è stato scavallato da un nuovo ligurino assai più delicato e gentile
. catana1, sf. arma da taglio giapponese: a forma di scimitarra
catana2, sf. dial. giacca da cacciatore, di fustagno; la larga
fianco, -piena zeppa di attrezzi da caccia e da pesca. 2.
-piena zeppa di attrezzi da caccia e da pesca. 2. per estens.
umbro, march., romagnolo catana4 borsa da caccia', abruzz. catane 4 tasca
gr. bizantino xaxsrcàvot; (comp. da xax<4, rafforzativo, e ènaveo 4
sostengono, e che mai si distinguono da loro. giusti, iv-55: stanchi
, frollati e pieni di mille bisogni da stomachi guasti, non abbiamo più polmoni per
portone signorile incastrato in mezzo a facciate da catapecchie. fucini, 159: la sua
agitato glicine / come una sporca corda da bucato. bocchelli, 2-242: i
... a vedervi strassicar dietro da un balordo per quelle catapecchie, senza
di quella pendente, che paiono portati da cento diavoli. lippi, 7-6:
dal lat. apex, apicxdus. da noi la regia villa di lap- peggio
la regia villa di lap- peggio è da apiculus similmente; come... collecchio
, 6-35: abitava,... da epoca immemorabile, in una catapecchiùcola delle
asciutto risultante di varie polveri medicinali da spargersi o da applicarsi sul corpo o
risultante di varie polveri medicinali da spargersi o da applicarsi sul corpo o sulla parte inferma
, indiscreta, noiosa, appiccicosa, da cui non ci si può liberare.
defunto perpetuare la di lui gelosìa. da dieci anni lo mangiava la terra e
dal gr. xatdctrxaotxa, deriv. da xaxatrxdcoaco * impiastriccio '; cfr.
'abbattimento, stupore ', deriv. da xaxarcxfjoaa) 'colpisco '; cfr
. xaxà
. xaxdc7rx
catapulta, sf. milit. antica macchina da assedio, usata per scagliare sassi o
frecce o sostanze infiammabili: era costituita da un enorme cucchiaio (su cui si
fino a 4-5 m (che faceva da leva), e capace di una
1-219: fra le macchine e instromenti da gittare, i cretesi trovarono lo scorpione
argano, e quindi era spinto in alto da varie molle. ojetti, ii-288:
.. tutto inutile. pasotti bussò da capo, picchiò come una catapulta
2. aeron. mezzo propulsore (costituito da una guida piana, lunga 15-20 m
il volo) impiegato per lanciare velivoli da breve spazio (e usato per lo più
prestito dal gr. xaxottiéxttk 'macchina da scagliare ', deriv. da xa-
'macchina da scagliare ', deriv. da xa- xatiàxxco * getto verso il basso
la minore, detta anche 'erba da pesci ', 'gomitaria ', '
lungo manico trasversale per essere tenuto da un operaio mentre un altro vi percuote a
^ apxfa * sartia ', da xaxocpxàto 'sospendo '. càtari
, la quale non era diversa da quella di concorezo, tutti rami
usato per segnalazioni stradali notturne (formato da un vetro stampato che porta un gran
catarifrangente). = comp. da caia- (dal gr. xaxdt * contro
colpire una superficie speculare ed è riflesso da questa e rifratto dalla lente.
proprio del catarro; che è caratterizzato da catarro: diatesi catarrale, febbre,
in basso ', comp. da xaxdfc 'giù 'e jb£? (
.. del continuo lor possono sovrastare da una corrente impetuosa di sangue, da
da una corrente impetuosa di sangue, da un soffocamento di catarro, da una soppressione
sangue, da un soffocamento di catarro, da una soppressione di cuore. redi,
come farebbe mio padre se non soffrisse da molti anni, dal principio alla fine
: e'vorrebbono pure una volta liberarsi da questo loro catarronaccio. = voce dotta
gr. xaxdcppou?, deriv. da xaxappéco * scorro abbondantemente '. catarróne
disus. a modo di persona affetta da catarro. caro, 12-iii-142:
catarróso, agg. che è affetto da catarro, che è pieno di
il catarro. buti, 1-38: da la testa cade alcuna viscosità catarrosa,
e le ghignatine e i segretuzzi delle ragazze da marito. stuparich, 5-31:
è sempre turbata dai sospiri, da soffocati lamenti, da tossi ostinate
turbata dai sospiri, da soffocati lamenti, da tossi ostinate e catarrose. adattarmi
notte », aveva detto rodrigues. « da vanti a una tela perde
circostanze. 3. psicol. liberazione da stati affettivi penosi o nocivi alla piena
xdc&apat,? 'purificazione ', deriv. da xà&odpco 'purifico '. catàrtico1
? * che purifica ', deriv. da xà&apoi? * purificazione '. catàrtico2
il sig. abate di aver ricavato da quei libri, che i medicamenti catartici o
di azione purgativa. = deriv. da catartina. catalizzato, agg. purificato
che deve essere lavorata '(da xddhxpai? 'purificazione '), attra
a venezia): deriv. da sciamito (v.).
tastati. -in particolare: massa di legna da ardere, in pezzi, di
che mi sono intervenute, e con frosino da panzano e con altri che voleano di
una catasta rossa, bellissima all'occhio, da cui si tagliano delle fette: costano
era spaventosa per le fuliggini fummicanti esalate da una catasta d'ossa ch'ardeano a
sulla pira, dimentico delle carriere sul cocchio da guerra, e la pira era sul
. antico strumento di tortura, composto da un piccolo letto di ferro a forma di
metrol. antica unità di misura per legna da ardere (in toscana): corrispondente
legne, che bindo d'andrea comperò da lui per suo ardere. piovano arlotto
sia il finimondo. nelle piazze le cose da mangiare stanno gettate a cataste e a
nelle repressioni. -popol. pezzo da catasta: legna tagliata secondo una determinata
di lusso, ma un semplice pezzo da catasta. -pupol. suonare a
derivare dal gr. xardaraou; (da xocihottiiju * stabilire, avere un arresto
, avere un arresto ') o da una forma ibrida: gr. xocrcfc (
rafforzativo) e lat. sta (da stare). catastale, agg
. xaxcdataxtixóc * repressivo ', deriv. da xataoxéxxùi * reprimo, ritengo '
; 'stato, condizione deriv. da xa&c del catasto. = deriv. da catastare *. catasteremo, sm dotta, gr. xàxaatepiofxóc, deriv. da xaxa- gteptco 'colloco fra gli colloco fra gli astri ', comp. da xaxdt e àoxtjp 'astro '
beni che... avessino acquistati da alcuna persona, sotto nome e posta
nel 1718, ritardato con infiniti artifizi da molte magistrature e da molte classi privilegiate
con infiniti artifizi da molte magistrature e da molte classi privilegiate, ottenne il sacro
le spese cieche... * / da quel parato a ghirlandette, a greche
il catasto... * / da quel tic-tac dell'orologio guasto...
si negava; e non piccola difesa da quelli si faceva, che a nulla
registro, inventario ', comp. da xaxà e oxlxot; 'linea, rigo
voce ital. il provenz. cadastre, da cui il fr. cadastre (nel
occhi degli spettatori, ma è raccontata da qualcuno. e da ciò il suo potere
ma è raccontata da qualcuno. e da ciò il suo potere di suggestione, perché
mutazione radicale e improvvisa, passaggio subitaneo da uno stato di benessere a una condizione
così fatte catastrofi debbono singolarmente essere cagionate da quei pianeti che sono più grossi degli
. de sanctis, i-12: colpiti da quelle subite catastrofi che involvono nella stessa
uomo il suo nulla, la vita è da loro significata sotto l'influenza irresistibile di
più convulsamente nel suo lettuccio appena rischiarato da una luce crepuscolare. bacchelli, 1-iii-146:
catastrofe della tragedia ', deriv. da xaxaaxpé aggravata, dilatata, prolungata, catastrofizzata da quella. = deriv. da catastrofe da quella. = deriv. da catastrofe. catastròma, sm. ( xaxà- axpcùp. a, deriv. da xaxaaxpc5vvup. t * distendo '. diminuzione progressiva della temperatura, a partire da una certa profondità, verso la superficie
= voce dotta, comp. da caia- (gr. xccxdc 1 in giù
una delle forme di schizofrenia, caratterizzata da negativismo, stati stuporosi, indifferenza all'
. = voce dotta, introdotta da kahlbaum nel 1874: dal gr.
insegnamento orale della religione cristiana, compiuto da un sacerdote: nella forma più semplice
, 'istruzione a viva voce', deriv. da xa- t /) xéco 'istruisco
dotta, fr. catéchine, deriv. da catecù. catechismo (ant.
rovigo..., parli in modo da farsi capire da quel suo popolo,
., parli in modo da farsi capire da quel suo popolo, e che non
già il galateo (il cielo mi guardi da tanta temerità), ma il catechismo
c'è di diverso, pensavo, da quando eravamo ragazzi. c'è che si
stupende '. piovene, 5-278: vestito da borghese, il catechista penetra più facilmente
salotti molto più che se fosse vestito da prete o da monaca. = voce
che se fosse vestito da prete o da monaca. = voce dotta, lat
si dava un gran daffare. assistito da veleno e da bestemmino aveva posto il
gran daffare. assistito da veleno e da bestemmino aveva posto il suo quartier generale
folle, un'impresa che avrebbe richiesto da me un enorme spreco di tempo ed
al battesimo. = deriv. da catecumeno. catecumènio, sm. archit
vegetariana, di cui s'era fatto, da un paio d'anni, zelante e
si predica di un soggetto deriv. da xdcnqyopécù * accuso '. categoremati
la materia: ma il sogno scappa via da ogni parte, ci sfugge, trabocca
che di questa categoria, secondoché ha da esser ben disgraziato colui, che non abbia
e diverse insidie nascono dalle opere stesse da esaminare, le quali non solo sopra
il suo chicchirichì abbia un timbro così da comizio, un'eco così trionfale?
? questo non è per certo un gallo da cortile, ma un gallo fuori categoria
corte, quelle cortissime erano state adottate da una categoria di giovani popolane. la
reale ed efficiente come nella piccola borghesia da poco riuscita a superare il rango quasi
jahier, 177: il soldato somacal luigi da castion -recluta dell'84, 3a
alla chiamata. cretino vuol dir trascurato da piccolo, denutrito, inselvatichito. -manovale
, con estrema decisione; in modo da non ammettere dubbi; perentoriamente.
un elenco tariffario. = deriv. da categorico. categòrico, agg.
. filos. che non è limitato da condizioni (una proposizione, un giudizio
rimanendo perciò il principio della ragion pratica da lui formulato, l'imperativo categorico,
caffelatte ». difatti era così. « da noi », ella aggiunse, «
se stesso, ma l'avrebbe staccata da sé in modo meno categorico e brutale.
questi nel primiero profuso circolo, spalleggiato da due altri; l'uno tramezzato e
potessino meglio camminare sendo appiè, mosso io da compassione ho portato i loro mantelli.
agg. ant. ghiotto. folgore da san gimignano, vi-11-146 (13-5):
, per che ràpino, e cerchino da dio il loro cibo. m. villani
leone fatto sopra loro: e noi avemo da coloro che più volte gli vidono nascere
e bracchetto, e mai non si partiva da lui. francesco di vannozzo, ix-199
ciò ch'esso mangiava / la parte sua da sera e da mattino. idem,
mangiava / la parte sua da sera e da mattino. idem, ix-826: alla
per cenni mostrando s'inchina. andrea da barberino, iii-327: in celato gli
stessa chiave [nella pila della macchina da carta]. = probabilmente dal lat
. cadéna), sf. legame formato da un certo numero di anelli metallici
, 205-3: allor bellaccoglienza fu fermata / da questi tre portier sotto tre porte,
tuge e romaiuoli e padelle e catene da fuoco,... e la foggia
la foggia del cappuccio, essendo presa da una catena da fuoco, fece rimanere
del cappuccio, essendo presa da una catena da fuoco, fece rimanere il cappuccio con
le porte / i ponti e le catene da calare; / e fossero le torre
e l'altro de cristallo. andrea da barberino, iii-305: 'l cavallo si volle
all'ombre triste dà terrore: / stretto da tre catene, par ch'ira aggia
ornai trascorsa / è un'intera stagion da che trafitto / fra le cretensi squadre /
. se il mio avesse la catena da uomo, ve lo presterei volentieri.
. verga, 4-30: un cane da pecoraio, feroce, si mise ad abbaiare
toppe, chiavistelli, mazzi di catene da camino e da pozzo. campana,
, mazzi di catene da camino e da pozzo. campana, 72:
: a una parete della mia stanza da letto / è appeso un orologio vecchio,
si gustasse quanta sia la dolcezza che da una amata e cara compagnia deriva,
, ché vivo in catena. matazone da caligano, v-500-191: in capo una garlanda
/ e brachi in cadena / e livrer da mena. ariosto, 8-66: maraviglia
ed il loro operare è tutto dependente da un cenno solo che è dato
cenno solo che è dato loro da un fischio che è d'un linguaggio sì
linguaggio sì barbaro che è veramente da condannati. c. bini, ii-207:
. -pazzo, matto, bestia da catena: pazzo furioso. -anche:
iacopone, 1-30: ed io, pazzo da catena, / lasso il ver per
entrare. / veggiam se questa bestia da catena / si potessi alla trappola pigliare
voi non sarete così trascurato né pazzo da catena che commettiate simil errore. berni,
117: pazzi che noi siam stati da catene! grazzini, 3-1-100: se
3-1-100: se già gran tempo pazzo da catene... v'ho tenuto,
i-108: pazzo che egli fu sempre da catene! magalotti, 20-12: ben mi
: ben mi parrebbe d'esser matto da catena, se foss'io quello che volessi
1-122: s'egli non è un matto da catene, / vada al festino del
al festino del vicerettore. -uomo da catena: poco di buono. -tenere
catene, per quanto viver dovea libero rimase da tal passione. moschi, ix-186:
'l dì ch'i'fu'legato, / da sì dolze catena incatenato / i'fui
in eterna prigione, ò'. caterina da siena, i-80: rompasi questo legame e
: mandata... / per liberarlo da quella catena / di che lo cinse
i vivaci ingegni de'suoi letterati, sciolti da ogni legame di regola e liberi
la catena di uno che debba fare da gentiluomo. foscolo, xv-393: bisogna
chi non ha colpa, chi non ha da pentirsi, è uomo libero sempre;
ululerò gl'insonni accidiosi / tedi che fuman da la gua; a età, /
cause e de gli effetti, che da gli aspetti celesti con stabile varietà derivano
costoro [gli insetti] non solo da un canto a'descritti ermafroditi, ma dall'
catena che va cercandosi in questo secolo da vari eruditi. monti, 13-460:
età. foscolo, iv-325: guidati da una catena di doveri e di bisogni,
ii-55: che infinita catena di errori nasceva da questo principio! cattaneo, ii-2-204:
catena e s'immaginano che, nella catena da loro costruita, abbiano soffiato una «
quando non potete arrivare a qualche fine da voi soli, bisogna che facciate molti
la radio. -catena logistica: composta da navi mercantili o militari che provvedono al
. 4. sbarramento (formato da catene, palafitte, travi) per
altra il mar si serra; / da navi e da catena fu rinchiuso, /
si serra; / da navi e da catena fu rinchiuso, / che tenean sempre
catena. bruno, 3-21: uomini da scelta, di robba lunga, vestiti di
. ant. strumento di penitenza (costituito da catenelle legate strette intorno al corpo)
lagrime e di sangue, non gli parrebbon da prendersi volentieri? 8. ant
12. autom. catena da neve: per facilitare la marcia degli
tensione e posto a contrastare spinte prodotte da speciali strutture o da particolari condizioni statiche
contrastare spinte prodotte da speciali strutture o da particolari condizioni statiche in cui viene a
sua muri e esser ferma di là da essi muri con soffiziente catene, perché
. che io non mi raccapricci tutto da capo a piedi. galileo, 4-3-128:
ripartite con alte colonne di marmo, da sei grandi e maravigliose arcate sostenute senza
(uranio, plutonio), colpito da neutroni lenti, si disintegra, dando
più o meno lungo, non interrotto da profonde depressioni trasversali) di cime o
catena non interrotta di monti lo divide da occidente ad oriente dagli apruzzi fino all'estremità
là di piccoli castelli e tutti vestiti da cima a fondo di castagneti e di boschi
coppie cinematiche tra loro collegate in serie da membri meccanici, tali che ogni membro
: la cucitura eseguita con la macchina da cucire (cfr. catenella, n.
commenti biblici di vari autori (formati da estratti o scolii). muratori,
. tecn. organo di trazione, formato da anelli chiusi o scomponibili, collegati fra
1-871: in una nave si ricercano aste da prora,... cadene della
una macchina che deve essere montata passano da un operaio all'altro, che deve
27. topogr. catena agrimensoria: formata da bacchette di ferro lunghe 20 cm,
lunghe 20 cm, terminate alle estremità da due occhielli, e unite l'una
. catenóne. iacopone, 55-15: da puoi ch'eo me so colcato, revol-
calvino, 1-233: il cane era da lepre...; si trascinava
2-3-112: il marchese, che era accompagnato da più di quarant'uomini a cavallo,
. pellico, ii-51: sono svegliato da romore di catenacci e di chiavi; vedo
alla tonaca arnesi, mi parevano, da manovale, ed anche due solidi coltellacci
pistole, che non son solite portarsi da frati. verga, 3-84: stava tappato
la carne di qualche boazzo vecchio morto da se stesso, o di qualche vac-
bacchelli, 1-iii-100: l'omaccione iterava da una mano puntate, martellate dall'altra,
genere (ed è emanato in modo da evitare evasioni fiscali o incetta di merci
= lat. tardo catenàceum, deriv. da catena * catena '. catenare,
1-2-1020: tali artifici si vedono adoperati da illustri matematici ne'problemi delle curve elastiche
'catenaria '. linea curva formata da una catena, o corda raccomandata a
catenaria, quella cioè in cui si compone da sé una catena di grossezza uniforme,
della schiena, faceva una corda molla da non dire, una catenaria, se
e torbie il tiranno de'cremonesi buoso da dovara; e una ciurma di catenati sardi
o di altri metalli preziosi): da portarsi al collo, al polso, o
(e in questo caso è chiusa da un ciondolo). dante,
voglio guarentire che le gemme venissero né da golconda né dal perù, ma cavavano
, 438: catenelle d'oro, da polso, tenui, e un orologio d'
tenui, e un orologio d'oro, da polso: e, attaccati alle catenelle
. stxiparich, 5-224: nella stanza da pranzo c'era un oriolo col cuculo,
o a macchina), in modo da formare una decorazione in forma di piccoli
con una catenellina al polso, gli faceva da guida. = dimin, di
la man baciate al cavalier cicogna / da parte mia, poiché il catenino / ha
alla sua direttrice. = deriv. da catena, col suffisso -oide (dal gr
g. bentivoglio, 4-1392: custodivasi da un presidio spagnuolo con gran gelosia il
; / spolvero, svola. nero da ima fratta / l'asino attende già dalla
d'un émpito d'acque / irrompenti da cataratte / aperte su l'elide.
panzini, ii-334: il tempo è chiuso da una cateratta di piombo. boine,
a tale che gli terreni avessero troppo da bere e gli celesti si morissero di sete
coturnata e impennacchiata critica italiana ha messo da parte per me. viani, 13-199:
broda color cioccolata, conciandoli in modo da far pietà. e. cecchi,
s'agitano come cercassero nell'aria corde da far vibrare; le parole precipitano a cateratta
, cioè dove quel grande fiume da altissimi monti cade in basso, per lo
giunge là dov'egli mira e sente / da l'alte cataratte il nil cadente
si chiama chiusa o pescaia, e da altri, a riguardo della caduta d'
cosa a vederlo, e si calculò da essi per nigromanzia, e trovossi che
praticata nel pavimento (per il passaggio da un locale soprastante a uno sottostante)
fece alla cateratta di quello. andrea da barberino, iii-324: la notte vegnente
, l'autore ne dice il partito da esso preso, e come, senza venire
1 nipotini il giocattolo della cara nonnina, da che l'avevano veduta, dopo l'
, studioso di s. caterina da siena. panzini, iv-120: 'corporazione
moderni studiosi, ammiratori di santa caterina da siena. ojetti, ii-508: sull'
l'immagine di lei dipinta ad affresco da andrea vanni. andrea la conobbe, l'
stor. corpo militare, composto da barbari (in età romana). -per
là le capre alla spelonca; / sì da lontan crescea rapida, opaca, /
farne catinelle o padelle, cioè vasi da fondere il vetro, che si usano per
catinelle, cioè: esce il sangue da dosso non a bicchieri, siccome suol
catinelle, cioè in abbondanza smisurata, da far prestissimo morir uno per la mancanza
ancora, appena quarantenne, fu còlto da idropisia; fu operato e rioperato,
sempre me l'ho sentita come percuotere da una gagliarda evaporazione. note al malmantile,
lo voglio far vedere pur ora, da che abbiamo qui in pronto la
awengan coll'aperte gole. = da cateto: 'a perpendicolo'. catètère
della base, la qual linea talvolta da qualche architetto si trova chiamata cateto.
fis. strumento di precisione, formato da un'asta verticale graduata, munita di
, sf. le quattro orazioni pronunciate da cicerone contro catilina. -per estens.:
giamai. la qual sì come usciva da un petto brillante e avampato di allegrezza dell'
gr. xa&erfip -ijpoc, deriv. da xcdhrifn * mando giù, introduco ';
'cateto d'incidenza', linea retta tirata da un punto radiante, perpendicolare alla linea
buonarroti il giovane, 9-39: io avrei da contarne delle belle, / ch'onestà
a quando a quando inzuppo uno strofinaccio da stoviglie e ripulisco e lustro. palazzeschi
capovolto sulla terra, perché gli faccia da catino per le anguille ghermite.
, 9-31-2-m: avvenne d'esser versato da una finestra in capo un gran catino di
a forma circolare, breve pianura chiusa da una cerchia di colli o di monti
vastissimo catino, che formano le montagne da quest'aspetto. catino, che ne contiene
e fertilissima provincia della toscana, che da noi fiorentini valdarno di sopra addimandasi,
, le cui sponde o pareti sono da una parte le montagne di vaiombrosa, di
chiesa rappresentò il titolare levato al cielo da molti angioli. ojetti, ii-468: nel
anticamente nei sacrifici per contenere l'incenso da gettare nei braceri. baldelli,
mense, non si ritenne né meno da torre i vasetti, che da augusto e
meno da torre i vasetti, che da augusto e dalla moglie v'erano stati
asini, buoi,... colatoi da ranno, catini, catinuzzi e conche
ranno, catini, catinuzzi e conche da bucato. -spreg. catinàccio.
duomo di firenze] / un catinaccio da lavare i piedi, / o una
piedi, / o una conca da bollir bucati. = lat.
; 4 azzurro ': deriv. da cattus 4 gatto '. catinòzza,
la carne salata. = deriv. da catino, per incrocio con tinozza.
= voce dotta, comp. da cat [odo] e ione.
scoppia e crepa, / tanto caldo velen da questo fiocca; / col guardo uccide
(xarcopxé ^, xatcópxetiojv: comp. da xdxco 'in giù'e pxétrto 4 guardo
si trova, / che sia più degna da dover notare. landino [plinio]
), dal gr. xaxoxìxis, da xdcxoxog, deriv. da xaxéxco 4 tengo
. xaxoxìxis, da xdcxoxog, deriv. da xaxéxco 4 tengo interamente '.
xdt&osoi; * discesa '(comp. da xaxdc 4 in giù 'e ò8òq
. = voce dotta, comp. da catodo e -fono (gr. cpcovv)
. = voce dotta, comp. da catodo e dal gr. xuxó? 4
stiam per aver di quei catolli, / da far de le patacche e de'fiorini
ti buttarono davanti. = forse da un lat. catullus, probabile relitto medi-
i figliuoli. = deriv. da catone. catónchio, sm.
, la cui vicenda fu anche immortalata da dante (purg., 1).
di sentenze vote. = deriv. da catone. catonianaménte, avv. letter
di costumi. = deriv. da catone. catòrbia, sf. gerg
, era finito il tempo dei catorci da due o tremila lire. = lat
. tardo xaxóxiov 'chiavistello '(da xaxéxco 'trattengo '). catòrzolo
un ramo. = deriv. da catorcio (per l'evoluzione di significato,
del bernoccoluto. = deriv. da catorzolo. catòtta, v. otta
della luce; che è formato esclusivamente da superfici riflettenti (un sistema ottico: specchio
: e quello che pareva un miracolo da stupirne, diviene una baia da riderne:
miracolo da stupirne, diviene una baia da riderne: poco meno che lo stesso
, gr. xaxotrrpixó?, deriv. da xàxonxpov 'specchio \ catottromanzìa (
nord del cratere. = comp. da catra-, variante di catagr. xaxdc (
rafforzativo) per incrocio con tra, e da fosso (v.). catramare
catramatura delle strade. = deriv. da catramare. catramatura, sf.
conservarli). = deriv. da catramare. catramazióne, sf.
. catramatura. = deriv. da catramare. catrame, sm.
la composizione varia con la materia prima da cui si parte, con la temperatura
delle strade. = deriv. da catramare. catramóso, agg.
gente a piè delle catricole di pistoia da ripai ta, quelli dentro ch'aveano
essendo alle loro poste, misono dentro da cinquanta di quelli di fuori.
rimbiondita che s'è seduta a due passi da lui... gli sorride
comp. dall'imp. di cattare e da briga (v.).
molte altre castella e ville; e da tutte le predette parti, sono molti nobili
si chiaman valvassori o baroni, e da noi ed altri cattani, ma erano di
. tasso, n-ii-445: mettiamo dunque da l'un de'lati il papa, il
papa, il cardinale,... da l'altro l'imperatore, il re
questa tal cosa, non è tanto finta da lui per far verisimile la favola,
una botte sfondata di sopra, e sdogata da un canto, dal cocchiume in su
apparir cattatóre. = deriv. da cattare. cattatòrio, v.
: 4 cattedra '. chi ha da insegnar a molti, deve stare più in
tutti 1 suoi comodi, che ha da pretender di più? collodi, 265:
-figur. 5. caterina da siena, i-132: dove ce l'ha
gli figli o li nepoti / levar da la civil vita privata. cellini,
commozione che lor fece nel cuore il vedersi da lui scoperte e rappresentate nella loro infallibil
assideano questi nel primiero profuso circolo spalleggiato da due altri, l'uno tramezzato e
, qual è quella di utrecht, da un fisico medico, affettò farsi celebre tra
: insegnamento di materie agrarie, svolto da un docente che si spostava periodicamente nei
. cavalca, 6-1-372: non cercare da uomo cattedra di onore, né di
le volte che le ho buttate giù da le catedre, sedie e tribunali loro,
sa; dottoreggiare, pontificare; fare da maestro. boccaccio, 8-77: questo
gr. xd&espoc * sedia ', da x<41b) [aai 'seggo ').
cattedrale della quale era archidiacono uno uomo da bene. s. degli arienti, 102
i-271: fu proposto intorno alle lezioni da alcuni di questi di restituire l'uso
.. fece conoscere nelle quattro vetriate da sé dipinte per il coro della cattedrale d'
schiacciata d'uccellino ucciso, / carta da gioco dell'amore e della morte,
dotta, dal lat. tardo cathedralis, da cathedra (v. cattedra)
. cattedralità, sf. privilegio goduto da una chiesa, di essere sede di
l'altra. = deriv. da cattedrale. cattedrante, sm.
di catedrante, con una gamba distesa da qua ed un'altra distesa da là
distesa da qua ed un'altra distesa da là, guardando gli travi della intempiatura
. 2. agg. che blatera da una cattedra, che dottoreggia; professorale
non era che, con abbondantemente dar da bere acqua fresca all'ammalato, pretendere di
ridottosi, come in secesso, a far da cattedratico in edessa. bettinelli, i-285
tommaseo]: ed ebbe alfin di catti da admeto / d'esser a guardar pecore
servitudine d'esiona. = deriv. da cattivo2. cattivaménte, avv. ant
signor rubò, che s'ecclissò improvvisamente da parigi non lasciando altro di sé che
ha menata / là v'è predata da tre nimici, / e lo più forte
metto en erranza. = deriv. da cattivare. cattivanza2, sf. ant
e altre cose. = deriv. da cattivox. cattivare (gattivare),
atto di bontà che le venga fatto da una persona distinta. alfieri, vii-61
secolari. bruno, 3-957: ritenendolo da cose più degne ed alte, alle
censori] il suo ingegno, perché da libero sotto la virtù 10 rendesser cattivo
tardo captivare 1 fare prigioniero '(da captivus 'prigioniero '). cattivato
: chi dirà del cattivato regolo, da cartagine mandato a roma per commutare li presi
la legazione ritratta, consigliato, solo da umana, e non da divina natura mosso
, solo da umana, e non da divina natura mosso? giordani, ii-57
e torbie il tiranno de'cremonesi buoso da dovara; e una ciurma di catenati
-figur. dominato, posseduto (da un pensiero). bruno, 3-1147
. sm. ant. indemoniato, posseduto da spiriti maligni. cecco d'ascoli
duo piei. = deriv. da cattivo1. cattivèllo, agg.
, tapino, meschinello. giacomino da verona, xxxv-1-648: mo lì se volso
lacrime e le parole di polissena procedessero da caldo e ben fondato amore. guarini,
, v-2-206: preso a un tratto da non so che cattiveria tirannica, feci
non so che cattiveria tirannica, feci da padrone. svevo, 3-820: ai bambini
della cattiveria si guarisce. per liberarmi da tanta angoscia volli credere di nuovo così,
e nel viso, emaciato, brutto, da crederlo sudicio. alvaro, 7-196:
ogni cattiveria. = deriv. da cattivol. per l'accento, cfr.
., 1-456: molto è più forte da temere il biasimo di non seguire
moltissimi individui. = deriv. da cattivo1. cattivire, tr. (
; avvilire, infiacchire. bartolomeo da s. c., 25: essa
è somma laude;... ricerca da voi la memoria di tanti gloriosi vostri
in cattività, non gridano altro che essere da voi liberate e ricuperate. tasso,
in quella miserabile cattività. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
1-397: l'età media dei detenuti è da trenta a trentadue anni...
periodo in cui la palestina, conquistata da nabucodonosor, fu soggetta ai babilonesi e
, senza troppa difficultà dà di sé da parlare, da mordere e da riprendere a
difficultà dà di sé da parlare, da mordere e da riprendere a ciascuno che
sé da parlare, da mordere e da riprendere a ciascuno che ciò disidera di
papa, la quale si era smarrita da me... per la cattività di
deriv. dal lat. captivitas -atis (da captivus 'prigioniero '); cfr
che quel vostro padrone sia tanto cattivo da negarvi quel po'di polenta! ».
, 367: badi a vivere / da uom da bene, e lassi andar le
: badi a vivere / da uom da bene, e lassi andar le pratiche /
principalmente sopra questo, che non erano da tollerar più longamente i sacerdoti concubinarii,
potevo giovarle spingendola a ritirarsi in tempo da una strada cattiva. -aspro,
con l'indice teso accompagnò quelle parole da un atto di minaccia attenuato da un sorriso
parole da un atto di minaccia attenuato da un sorriso. pavese, 4-247:
il tono della voce). luca da panzano, 8: i quali con cattivi
una mattina in uno collegio d'alquanti uomini da bene a desinare el nostro piovano arlotto
rendere visita. bocchelli, i-121: da perdere aveva soltanto la sua proterva bellezza di
per sé né per altri buoni, son da tutti disprezzati e odiati. boccaccio,
ma cattive come l'agonia, che da ripari ben disposti e da caverne sfolgoravano
agonia, che da ripari ben disposti e da caverne sfolgoravano d'infilata trincee e strade
una luce cattiva, di quelle crude da ospedale. 2. che non
temibili, più facili ad essere ravvisati da tutti e messi al bando. moravia,
vede che le forze estranee siano chiamate da una parte d'uomini che vivono in
buono o cattivo terreno per la coltivazione da farsi. pananti, i-115: -e come
: ma vittorio, che gli stava da l'occhio cattivo, quasi cozzando in
per uno studente di cinquant'anni, che da un anno e mezzo circa s'era
, le si dà ora così poco da mangiare, che ella sicuramente patisce la
ados te geta / com'el vegnìs da cel fogo e tempesta. boccaccio, dee
di cattivi libri, che si vanno da molti e molti anni quotidianamente stampando in
buonissimi e belli, ma trovanvisi cattivi olii da cocerli. crescenzi volgar., 5-12