studiassi in matematica, / scienzia nobilissima da porci / l'ingegno saldo, scrutando i
cavalcano assai e spesso, i più sonoassaliti da lunghi dolori e da sciatica e da doglie
, i più sonoassaliti da lunghi dolori e da sciatica e da doglie de'piedi,
sonoassaliti da lunghi dolori e da sciatica e da doglie de'piedi, nella giuntura
cioè dolore della coscia, è nata da umori che discendono in quello grosso nervo
alla gamba. 2. affetto da sciatica (anche di animali).
sciatico. = comp. da sciatico e nevrite (v.).
. sciaticóso, agg. affetto da sciatica. volponi, 3-149:
qualche movimento. = deriv. da sciatica. sciato, v.
li omini andar zoppi. fausto da longiano, iv-206: fra tutte
una sciatica dell'ischio sinistro. da schiatóre. gozzano, i-799: una graziosa
tardi... >roteste, esaminando da skiatrice esperta il guasto del fungo legno ricurvo
amore. = nome d'agente da sciare2. sciatòrio [i +
/ e ancor del paria, io = da un lat. volg. * exaptàre,
, imperocché trae a sé dalle parti da lungi spezialmente, e purga anche cotto
non accetta la sfida, vien motteggiato da un dappoco, sciatico di spada,
a tavola fa miracoli con le mascelle, da un pezzo di poltronaccio. =
dal gr. loxuxòixóg, deriv. da toxlov (v. ischio).
scentafamiglie. tella, 252: have da noi... uno pezzo de terra
di vestire. = deriv. da sciatto1. verdinois, 246:
libera fiori di medicina, 31: sono da mangiarsi dinanzi a ogni per scrivere meno
in un bicchiero / l'altro. da quei labri spergiuri profanato, / e nel
sciatteria di certa architettura... da niente, può esser meglio preannunziata e
bene il malinconico mutare dei tempi: da quando l'uomo poneva tanti cauti e
: non vi par egli una galanteria da star bene sul giro d'ogni più gentil
: e che 'l far razza sia cosa da sciatti, / e sciatti veri.
, i sordi. = deriv. da sciatto \ duzione di heine.
di tabacco. = deriv. da sciatto1. sciattino1, sm. (
, mestiere0 disciplina. = deriv. da sciatto1. sciattino2, sm. disus
a vendere! = deriv. da sciattare1. sciattìo, sm. disus
mi-nte condotto. = deriv. da sciatto1. sciatto1, agg.
brilli e in manto d'or, fa da regina, / quella non par che
, 6-142: uno grosso con un visaccione da frate, quasi senza collo, spinoso
potesse fare un bel vedere, vestito da oste, servire a tavola a cento sciatti
1-216: una tal comoda sussistenza è desiata da tutti universalmente, principiando dal sovrano fino
come quella che non teme d'esser vista da chicchessia, ricamava al telaio con le
, sgangherato, lo maneggia in modo da dissimulare... il ritmo, che
strappacchiato qualcosa in qua e in là da ciascuno. c. carrà, 561:
cimiteri..., 'i decoratori da strapazzo', 'i falsificatori di ceramiche',
mica s'era astenuto da mangiare e bere anche lui; eppure,
, quanto vi ama. -pervaso da idee ristrette e meschine (un periodo
chi studia fa tale strapazzo, / da ultimo vedrà chi sarà il pazzo.
stenta adesso moltissimo a trovarne alcuna. costantino da loro, lxii-2-ii-21: tutte le strade
d'altre biade. = deverb. da sciattare1. sciatto3 { sciato
fine a la festa de natale e da la domenica de quinquage sima
se abstinere, se vol- liono, da onni fatiga corporale, sciatto da le orazioni
liono, da onni fatiga corporale, sciatto da le orazioni no. = part.
pensai: « ma guarda come ha da essere sciattona...: ha macchiato
cone che la sega recide da un toppo o anche da una trave
la sega recide da un toppo o anche da una trave non dirittamente squadrata. tommaseo
del legname che si cava colla sega da un pezzo di legname che si riquadra;
le quattro porzioni di cerchio che si cavano da una trave nel riquadrarla colla sega.
becchi era. = deverb. da sciaverare, per sceverare (v.)
eseguire una virata eccessivamente stretta, tale da rischiare di capovolgere l'imbarcazione.
scorre]: sia- scorre è quando da una banda del vascello si sia e dall'
uomo desiderante, ma dèesi fine attendere da la parte dere le calosce dall'ingresso.
, conv., iv-xm-8: non solamente da la parte de noscibile'che dir
(che io sappia) non avvertiti da alcuno. = voce dotta, lat
un determinato oggetto, di analizzarlo da un punto di vista scientifico o filosofico.
metafisica] sia una speciale scienza distinta da tutte l'altre per aver un oggetto
dell'altre scienze. = deriv. da scibile. scic (tose,
. andreini, cv-174: i'voglio tornar da meser fac- ceto comico, che tanto
cinema, dalle letture più occasionali, da quel tanto di facile sciccheria intellettuale che
moltissimo meglio'. = deriv. da scicche, per scic. scicchettóne
mi aspetta ». = deriv. da scicche, per scic. sciccóso
e lampade artemide. = deriv. da scicche, per scic. scicómo
= voce dotta, comp. da sci e dal gr. spónog 'corsa'.
sciecto cose manicatoie o bevitoie. da la gente. to3. -scaltro
adattamento dal gr. oxlctiva, deriv. da oxia 'ombra'. tade dell'ignoranza? o
? o ver cognoscono i beni che son da ricettario fiorentino, i-t-i: barbe
], agg. latin. che è da sapere. cesariano, 1-140:
son consolato e mia moglie si è castigata da se medesima. spero che il mondo
grave peccato che uccidere molti uomini. guido da pisa, 1-289: voluntariamente e scientemente
1-289: voluntariamente e scientemente semo venuti da te per volere pigliare pacifico porto e
perizia e dottrina; abilmente. benvenuto da imola volgar., ii-238: tanto temette
trattar cotal materia, bisogna astrar da essi [accidenti]; e, ritrovate
e proprio della metafisica, di conchiudere da un principio anziché dal fatto osservato, si
basare su tutto il passato i fini da raggiungere nell'avvenire e da proporre al popolo
i fini da raggiungere nell'avvenire e da proporre al popolo come una necessità cui
non si dèe come fisica né dependente da fluido alcuno:... è l'
. gio = denom. da scientifico. berti, 4-1-692: il
di religiosità e riduzione dei valori religiosi da intellettuali- morali-affettivi a quasi semplicemente affettivi,
ottocentesco. = deriv. da scientifico, sul modello di scientismo.
, nella vana ricerca di altra polvere da scrostare e turbinare. -figur.
turbinare. -figur. liberare qualcosa da ciò che pare superfluo, incongruo,
. - allontanare una persona da una credenza. thovez, 1-236:
thovez, 1-236: questo tragico risveglio da un abisso difollia ha scrostate le anime dalle
più alti di quello che sono oggidìe che da molti secoli in qua vanno necessariamente di
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da crosta (v.
tivo, e da un denom. da crosta (v.).
) in un paio di sgangherati sandali da frate, scrostati ailati e troppo grandi per
, scrostata, plebea, ma come scossa da una ventata di allegria.
verniciature. = nome d'agente da scrostare. scrostatura, sf. parte
vecchia romagna. = nome d'azione da scrostare. scrosticciare, tr. (
. che si riferisce a frutto costituito da due semi tondeggianti o a una radice che
: aggiunto di quel frutto che risulta da due semi globosi uniti insieme...
'radice scrotiforme': quella che vien formata da due tubercoli carnosi ovati, molto vicini
= voce dotta, comp. da scroto e dal suff. lat -formis (
taglio. dalla il cittadino, / e da lei scruso affatto era ciapino. salvini,
= voce dotta, comp. da scroto e dal gr. xf) xri
= voce dotta, comp. da scroto e dal tema del gr. xxàw
sullo scroto. = comp. da scroto e plastica (v.).
là scrovanao. = deriv. da scovare, forse incrociato con scrutare.
ex-, con valore intens., e da crucciare (v.).
se già ella non avesse ricevuta tale ingiuria da alcun di questi che gli fosse forza
. ex-, con valore privai, e da un denom. da crudo (v
privai, e da un denom. da crudo (v.). scrudelire
filo, alla = 'nome d'azione da scrudire. seta. 3
lat ex-, con valore privai, e da un denom. da crudele (v
privai, e da un denom. da crudele (v.).
lat ex-, con valore privai, e da un deriv. da crudele (v
privai, e da un deriv. da crudele (v.), con i
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un deriv. da cruna (v.
tivo, e da un deriv. da cruna (v.).
questa operazione ha per iscopo di asportare da essa una sostanza che rappresenta circa un
vernice: secondo mul- der sarebbe costituita da materia cerosa, da grassi e da
der sarebbe costituita da materia cerosa, da grassi e da resine. la operazione
costituita da materia cerosa, da grassi e da resine. la operazione si compie cuocendo
. = nome d'azione da scrudire. scrudire, tr.
. ex-, con valore privai, e da un denom. da crudo (v
privai, e da un denom. da crudo (v.). sci-udito
nieri, 2-273: ragazzi meno scinditi tanto da finire alla bella meglio un periodo e
finire alla bella meglio un periodo e da inventare una metaforaccia secentistica e tradurre alla
peggiaccio un sudiciume francese, scappan su da mille scuole. scruditura, sf
voce dotta, lai scrupèus, deriv. da scrùpus 'sasso appuntito', di origine incerta
enigmatico, che propone le questioni oscure da esplicarsi, e da alcuni è chiamato scrupo
le questioni oscure da esplicarsi, e da alcuni è chiamato scrupo. = etimo
è madonna isaura. = deriv. da scrupolo. scrupolare (scrupulare)
a scrupulare? = denom. da scrupolo. scrupoleggiante (pari. pres
de'fiumi, sonovi delle isole formate da terra, o di sabbia deposta dalle torbide
attesa l'avversione e l'alienazione che suol da quelle abitualmente nutrirsi alla iniquità, alle
dell'approvazione delle persone più sensate e da bene, sodisfacendo a se medesima,
dell'altre! = denom. da scrupolo, con suff. frequent
scrupolìfero, agg. letter. causato da scrupoli (un atteggiamento).
= voce dotta, comp. da scrupolo e dal tema del lat. ferre
un pomo granato. = deriv. da scrupolo. scrupolizzare { scrupolizaré)
dovessi sottoporre all'esame medesimo la già da me supposta grandissima bellezza delle pitture de
sì fatto scrupolo. = denom. da scrupolo, con suff. frequent.
in la mia consienzia. s. caterina da siena, iv-293: bàgnati nel sangue
i-74: e in religione? egli era da fanciullo veramente pio: pativa anche ai
della politica, come cosa immorale e da riservarsi alle persone di poco scrupolo,
. muratori, 10-ii-73: certo è da stupire ed anche da piangere al mirare
10-ii-73: certo è da stupire ed anche da piangere al mirare la trascuratezza di non
che tutto dì si odono uscire sin da quelle bocche che sciocche non sono tenute
e più feconda, perché non inceppata da regole, né turbata da scrupoli grammaticali
non inceppata da regole, né turbata da scrupoli grammaticali. leopardi, i-165: dopo
le sottigliezze. cassola, 2-33: preso da uno scrupolo, domandai nuove spiegazioni a
estremo scrupolo di starmene solo, di mangiarmi da solo gli anni e il cuore.
conte era sempre sbarbato con tanto scrupolo da sembrar appena uscito dalle mani del barbiere
lingua ed altre bagatelle, che però da vostra signoria illustrissima dovran riguardarsi come scrupoli
e mettilo in l'acqua fresca. sforzino da carcano, 1-2- 62: quando
donne il prezzo delle cose che comperavan da esse. e. zani, 33:
per certo, poiché non fiera grandine da lei scoppia, ma pioggia d'oro
quelle cose, delle quali solo iddio ha da essere giudice? -peggior.
pigli per un semplice mio scru- polettaccio da monacuccia. = voce dotta,
bàssani, 3-241: sebbene, specie da principio, lo sforzo fosse durissimo,
degli albanzani, ii-101: domandando scrupolosamente da questi già ricevuti in amistade della possanza
dotta, lai scrupulosttas -àtis, deriv. da scrupulòsus (v. scrupoloso).
coscienza, onde nasceva il venir sovente da quasi trenta miglia lontano a confessarsi.
a confessarsi. 2. trattenuto da remore nel fare o dire qualcosa;
. e si vede ciò essere fatto sì da quegli i quali senza arte parlano e
quali senza arte parlano e scrivono, sì da coloro ancora i quali della filosofia e
ulisse ad ilo per veleno andonne / da unger, da infettar zagaglie e strali
ilo per veleno andonne / da unger, da infettar zagaglie e strali, / ma
strali, / ma in cambio di velen da lui portonne / su- gnacci buoni ad
coscie, abborrendo le brache come cosa da barbari... ma non mancavano alcuni
, attento, preciso, meticoloso, tanto da 9. bitorzoluto (un frutto
rugoso (la non trascurare nulla e da non risparmiarsi. buccia).
, laborioso, scrupoloso, esca da porci e di buccia scrupolosa, la quale
tecchi, 13-78: altre cose, da quel primo indizio, erano state o
boccaccio, vlii-1-91: lo spirito santo è da commendare d'avere i suoi alti misteri
un contratto). s. bernardino da siena, 2-ii-1126: 1 mercanti, facendo
3-87: fece tutto il cammino per terra da nizza a genova, ch'era scropuloso
, iv-167: perché mi bisogna fare scrivere da altri mercatanti, non l'ho voluto
dotta, lat. scrupulòsus, deriv. da scrupùlus (v. scrupolo)
voce dotta, lat scrupósus, deriv. da scrùpus (v. scrupo e scrupeo
politica. = agg. verb. da scrutarei. scrutaménto, sm.
accurato. = nome d'azione da scrutare1. scrutante (part.
consistesse quella dote figurativa ch'egli attendeva da loro. - esaminare a
contrariati, e chi insisteva per sapere da me come mi sentissi, chi mi toccava
'ramona'e intanto scrutavano con occhi da cavallari le zampe e i lombi delle
centimetro con quelle sue pupille scure circondate da un alone di umido avorio.
. bacchelli, 2-xxiii-381: questo era da dire, a commento di
arnia esso, come ape, ha da deporre il suo granellino di polline.
carteggio inedito che ebbe a mano e da documenti che cercò diligente e scrutò accorto,
. capuana, 15-188: per cose da nulla si scrutava dentro, faceva lunghi esami
concetto della 'rivelazione'che viene all'uomo da dio, in un metodo d''
, 6-i-561: mi evoca scene obliate da lunghi anni... sulle quali
mio pensiero non sa tanto arrestarsi e scrutare da ritesseme intatta la tela. gadda conti
, scrutàri 'rovistare', denom. da scruta 'stracci', di origine incerta.
, agg. letter. ant. suscitato da curiosità, da vivo desiderio di vedere
. ant. suscitato da curiosità, da vivo desiderio di vedere, di sapere.
del mio aspetto. = deriv. da scrutare1
columbine, per tale cagione io stava da parte erubescente, cum gli ochii inco
zottoli. = agg. verb. da scrutare1. scrutato (part. pass
le creature in questo mondo essere state fatte da dio differenti e inequali l'una da
da dio differenti e inequali l'una da l'altra, e l'una più nobile
cuori. algarotti, 1-x-179: ella pensi da sé quali debbano essere i sentimenti dell'
praesentai. = agg. verb. da scrutare1. scrutazióne (scruttazióne)
studio, considerazione e riflessione. marsilio da padova volgar., i-i-6: apresso il
lat. scrutatìo -ònis, nome d'azione da scrutàri (v. scrutare1).
s'intende. = nome d'azione da scrutinare. scrutinante (part. pres
di là dal fluire delle macchine, da un marciapiede all'altro, o lungo
come se avessero avuto davanti creature piovute da un altro mondo. moravia, 26-194:
, ciaschedun bollettino sia letto e spiegato da uno scrutatore, rimesso al presidente e consegnato
quattro scrutatori erano stati costretti a liberarsi da ogni indumento di soverchia eleganza. decreto
4. disus. che serve da sonda anatomica. tommaseo [s.
, tr. calcolare i voti riportati da un candidato a una carica elettiva o
un candidato a una carica elettiva o da una lista in una competizione elettorale,
fino el primo che arrivia ballotte 25 o da lì in suso, el qual se intende
componenti di un organo collegiale, la persona da proporre a una carica pubblica, politica
portarono la guerra a quel fine domenico da prato, lxxxviii-i-511: li satiri non sono
lat. scrutator -òris, nome d'agente da scru ni unilaterali, vengono
, 23: veduto ho un re da scena aver ridutto / a sé d'avante
. sanudo, xxxii-377: li cardinali da poi la creazion dii papa, ch'
tutto il criterio logico, le fonti da cui meglio deriva. papini, ii-613:
tutte le balle de'libri che venivano da francfort e levato fuori e confiscato molte sorti
per funestar la sua pace! luca da caltanissetta, 220: i promesse questo
comandante fissandolo in viso, mentre questo da parte sua scrutinava pure la sinistra fisionomia
convalidato e computato (la votazione riportata da un candidato a una carica elettiva o
un candidato a una carica elettiva o da una lista in una competizione elettorale)
ogni sasso, osservata edivulgata ancora ogni carta da molti. -sottoposto a indagine personale
turpitudine fisica e la turpitudine morale derivino da un solo ed unico disegno della natura
quel principe. = nome d'agente da scrutinare. scrutiniare, v.
(come palline diversa- mente colorate) da parte di un'assemblea, di un
vecchio co suoi consillieri, otto dì spiegato da uno scrutatore, rimesso al presidente e consegnato
el primo che arrivi a ballotte 25 o da lì in suso, el qual se
, se c'è, è diversa da quella che vien definita e assegnata nella
dai venticinque ai ventunanno, il censo richiesto da quaranta a diciannove lire e il requisito
peruna lista di tanti candidati quanti deputati sono da eleggere; e quella lista che abbia
un numero di candidati minore del numerodei deputati da eleggere, in modo che rimanga sempre libero
ciascuna disciplina agli alunni o ai candidati da parte del consiglio di classe dei professori o
credendo di prenderlo, quando, avendo da altri sentito alcuna novella, sono i
, lat. tardo scrutinium, deriv. da scrutàri (v. scrutare)
felicemente in porto. = deriv. da scrutinio. scruttatóre, v. scrutatore
ex-, con valore intens., e da un denom. da cucchiaio (v
., e da un denom. da cucchiaio (v.).
, spostato con una pala (uno scheletro da una fossa). montale
d'argento. = deriv. da scucchiarare per scucchiaiare. scucchióne,
buchi nelle ganasse. = deriv. da scucchia. scucciare, tr.
ex-, con valore intens., e da un = deriv. da garzettd2
e da un = deriv. da garzettd2, con cambio di suff. e
lat. ex-. deriv. da cuccuma (v.). scùcchia
quella scucchia, quella bazcendo molte mislee da più parti e con queste mischie za
un secondo. = deriv. da scucciare. scucciolino, sm.
in lei fa scucco. = forse da confrontare con il lomb. ant. fa
. fa scucco, de- verb. da scuccà 'fallire (il bersaglio) ',
xiv testi pratesi, 164: ricevetti da messer ciatardi di scola e da meser
ricevetti da messer ciatardi di scola e da meser matteo bruno... dì xxvm
verseggiare. = nome d'azione da scucire. scucinare, tr.
ex-, con valore intens., e da cucinare (v.).
giorno alcuni amici suoi avevano uno scucio da fare, in un pizzo soave, un
= voce roman., deverb. da scucire. scùciolo, sm. ant
4-90: un po'più tardi, viaggiando da nord-est, per le creste e
, 9-385: disincarnatevi una buona volta / da questi ladri biliardini / che vi spremon
. ex-, con valore privai, e da cucire (v.).
ruoto- lo vi mando alcuni fogli scuciti da un mio zibaldone, ne'quali troverete
ma ne divenne, poiché alcuni quaderni da più età scuciti e sparsi e varie grandi
dell'antichissima nostra biblioteca capitolare, furono da me poste insieme e riordinate. cicognani
(un verso); non legato da relazioni logiche e sintattiche chiare e agevoli
relazioni logiche e sintattiche chiare e agevoli da comprendere (un testo poetico); disgregato
il suo ordine; ma ho udito dire da persone venerabili e capacissime, che lo
= nome d'agente femm. da scucire.
muscolari del torace o delle scoglionature, tali da impacciarlo per tutta la partita, quando
porlo della camicia, ne trasse fuori da una scucitura una specie di trottola d'
insieme. = nome d'azione da scucire. scuctiare, v.
lai ex-, con valore privai, e da cuculiato (v.).
. scutarìus (plauto), deriv. da scutum (v. scudo).
una spada è detta 'mucronata cartilago'e da altri scutale o scuto della bocca dello stomaco
dello stomaco. = deriv. da scudo. scudare, tr.
scuda. 2. rifil ripararsi da un pericolo. nuccoli, vii-704 (
/ fuggente tacque frigide peligne, / da lor si scuda e dal pian che
che le mena. = denom. da scudo. scudato1 (ant. e
i-43: forse i fulgidi scutati eserciti / da le romulee porte a manipoli / usciranno domani
-figur. che è reso sicuro di sé da una disposizione dell'animo ben radicata e
de lo mio = deriv. da scudo-, cfr. anche lat. scutarìus
riconoscere per la caratteristica 'silhouette'del pezzo da 75 non scudato: sono cannoni turchi.
e una mitragliatrice scudata. -rinforzato da una piastra metallica. comisso, 1-127
= dal lat. scutàtus, deriv. da scutum (v. scudo).
in scudi. stalla rustica dei buoi da quella dei cavalli che direbbesi cittadina,
paga duesoldi. = deriv. da scudo. scudèlla e deriv.
ca), l'insieme delle macchine da corsa che una scudelara.
va fingando. = deriv. da scudiero, forse con accostamento scherz. a
era scudiere. = deriv. da scudiero. scuderìa, sf.
a un solo piano) che fungono da ricovero per i cavalli da sella e
che fungono da ricovero per i cavalli da sella e da tiro, da deposito
ricovero per i cavalli da sella e da tiro, da deposito del foraggio, dei
cavalli da sella e da tiro, da deposito del foraggio, dei finimenti e
animali e, in passato, anche da rimessa delle carrozze. b.
sontuosa. ojetti, i-51: era là da due mesi, a godersi l'autunno
scuderia': tutto ciò che riguarda i cavalli da corsa (trai- ner, fantini,
ai componenti di essa riguardo la condotta da tenere in gara. -al figur.:
. -al figur.: disposizione emanata da un'autorità ai propri sottoposti sull'atteggiamento
un'autorità ai propri sottoposti sull'atteggiamento da tenere in merito a una determinata industriali
stessa ditta. metafora messa in vita da enzo ferrari di modena. dal 1934
ciclistiche o di calcio, di imbarcazioni da regata. civiltà delle macchine, 138:
nella motonautica, l'insieme di macchine da corsa appartenenti ad una determinata casa.
come t'espropriazione'. = deriv. da scudiero, sul modello del fr. écurie
, scudettato. = deriv. da scudetto, n. 9, per il
raffigurazione araldica, in un emblema (da solo o in più esemplari).
il suo settimo scudetto. -squadra da scudetto: quella che ha buone possibilità
illusione di avere un giorno la squadra da scudetto. 3. disus. placca
quale può parere chesia nata l'implastrazione, da noi detta a scudetto, a spolo,
scudetto, dove sia unocchio ovvero una gemma da un albero domestico che siain succhio, perché
. cotiledone delle piante graminacee, costituito da un corpo carnoso di forma appiattita che
un corpo carnoso di forma appiattita che da un lato aderisce all'embrione e dall'altro
embrione e dall'altro all'albume, da cui al momento della germinazione assume il
fucili a pietra per contenere la polvere da sparo. 'scodellino':
coppa ed incastrato nella cartella delle armi da fuoco portatili, posto sotto il focone della
leggiermente potrebbe avere, e un scudicciuolo da fare alla sua fine nella chiesa appiccare
scudicciuolo a un piccol pezzetto di panno da rapezzar qualcosa. -riquadro, scacco
agg. ant. accompagnato e protetto da guardie. imperiali, 3-223: incontrammo
di alabardieri. = deriv. da scudiero. scudièro (ant.
scuer / paren purdone e cavarer. francesco da barberino, i-241: figlioli nonvò che pogni
, io non credo che tu sie da tanto che tu podesse avere en pregione el
di ricco cimerò / gli eran portati apresso da un scudero. ariosto, 4-54:
sciolto capitò una bellissimadonzella... accompagnata da otto scudieri tutti armati, pure a
siccome sono scudieri e fancelle. 0dorico da pordenone volgar., 129: quando
o scudiero che fosse, che attingeva da un recipiente di rame una bevanda,
una bevanda, ne colmava un nappo ricavato da un corno di bue scavato, glielo
suola e alla scudiera / e per servir da bosco e da riviera. verga,
/ e per servir da bosco e da riviera. verga, 5-115: il barone
barone era vestito di un certo abito da caccia di velluto turchino molto oscuro, ciò
gesso, il cuscinetto sotto la lunga gonna da amazzone (in fondo alla schiena)
sellino. moravia, 14-303: a roma da qualche tempo si travestiva da domatrice:
a roma da qualche tempo si travestiva da domatrice: giacca a vento di cuoio,
scudiero e un maggior someliero, così da loro detto. guicciardini, i-51: carlo
'armato di scudo', deriv. da scutum (v. scudo); cfr
non era. = comp. da scudo e insegna (v.),
fare oggetto di satira mordace. niccolò da correggio, 1-197: se mai più tu
nei sonetti. = denom. da scudiscio. scudisciata, sf.
-per estens. colpo prodotto da un cavo teso rilasciato all'improvviso.
e oltraggiosa negli altrui confronti. da lui, i nepoti gli rizzeranno statue come
una scudisciata. = deriv. da scudisciare. scudisciato (part. pass
effettuare la scudisciatura: è costituita da una piattaforma o griglia sulla quale sono
una serie di scudisci di cuoio trascinati da una tela senza fine; le crisalidi
= nome d'agente femm. da scudisciare. scudisciatura, sf. tess
impurità. = nome d'azione da scudisciare. scudiscière, sm.
= voce di area sett., da un lat. volg. * scuticium,
presso alcune popolazioni primitive), costituita da una piastra di varia forma (per lo
combattente dai colpi dei nemici. uguccione da lodi, v-150-107: enfin que'eu puri
o amore] amazza e scudo. bartolomeo da s. c., 312: dopo
estens. ciò che copre, che ripara da agenti esterni, intemperie, fattori nocivi
anche solo interponendo il proprio corpo, da aggressioni, colpi o altri possibili pericoli
contrastare un fatto negativo, a preservare da possibili pericoli o danni o ad arrecare
imitato. protezione, tutela offerta da una persona. machiavelli, 1-iii-1533:
dalla terra e riflessi contro il bersaglio da satelliti orbitanti nello spazio, a loro
ridolfi, ii-406: staccata dal domestico, da cui si vuol prender l'innesto una
, cinque alberi in uno scudo sormontato da un cimiero, fra quattro frustini e
cimiero, fra quattro frustini e ferri da cavallo agli angoli. -come espressione
soggiace il leone e soggioga. niccolò da uzzano, lxxxviii-ii-662: a terra caccerete
impregnati d'acqua: è costituita essenzialmente da un cilindro di acciaio, ad asse
con rilievo assai poco accidentato, caratterizzata da elevata stabilità geologica e determinata nella sua
stabilità geologica e determinata nella sua struttura da corrugamenti orogenetici prepaleozoici (e in base
di un cono assai basso, costituito da lava basaltica alquanto fluida.
figura, sul tagliamare, uno scudo accompagnato da ornati. carena, iii-71: 'scudo'
coniate per la prima volta in francia da filippo di valois nel 1337, ebbero
ma quest'alzata di scudi non venne da noi, bensì da chi, senza guardare
di scudi non venne da noi, bensì da chi, senza guardare alle conseguenze,
: fuggire voltando le spalle. folgore da san gimignano, vi-ii-166 (30-1):
tommaseo]: fece trecento piccoline scu- da d'oro provato ed avea catuno scudicino le
769: il = comp. da scudo e crociato (v.).
, mettetevi questa. -una scuffia da notte? -questa è bella e buona
,... il monocolo e ilberrettino da ciclista. « portami in casa codeste scuffie
de lino, so. lla quale da capo a pede se coperivano, staffe corte
ciascuna moiana pianta- remo un cannone petriero da tirar palle di pietra, lanterne,
i cannoni petrieri ed anche i pezzi da campagna. 4. gerg.
/ o far di scherma, v'è da andar a bere. bacchetti, ii-327
, con valore intens., e da cuffia (v.); il signif
scuffiare di parigi. = deriv. da scuffia1. scuffiare1 (scuffiare)
sviluppare l'intacco. = deriv. da scuffiare1, con doppio suff. scuffignare
loredano, 7-31: - tu non faresti da tanto? - anzi da più,
non faresti da tanto? - anzi da più, con chiarire a desco quei certi
di otto giorni faria fallire tutti gli osti da pasto. = deriv. da scuffiare1
osti da pasto. = deriv. da scuffiare1. scuffina { scoffina)
il pane della propria farina, piando da una vecchia bisnonna,... che
le cui fanfalughe si leggeranno sempre, da che sempre scuffiò il pane de la
cervello. = denom. da scuffia1. scuffiare2, tr. {
ex-, con valore privat., e da un denom. da cuffia (v
., e da un denom. da cuffia (v.). scuffiato1
sotto la beretta. = deriv. da scuffia1. scuffiglióne, sm.
scuffinano certe paghe! = deriv. da scuffiare1. scuffióne { scoffióne),
. cuffia di grandi dimensioni o ornata da ampie ali o da nastri. pataffio
dimensioni o ornata da ampie ali o da nastri. pataffio, 8: del
testa scuffiòtto, in mano due polli da pelare. 3. per estens.
, sf. ant. comportamento o vita da ariosto, viii-372: circa
= voce di area centro-merid., da un lat. volg. * excuneàre
, trebbiare'e 'scalfire, rompere'(da cui, secondo alcuni, deriverebbe la voce
sui capitelli. = deriv. da scugnizzo, sul modello di ragazzaglia (v
: secondo alcuni, deriv. da scugnare. scuissióne (scuisione)
. -per estens. battere i panni da spolverare (un battipanni).
v.]; sculacciare uno vale trattarlo da bambino, svergognarlo. -correggere
ex-, con valore intens., e da un denom. da culaccio, culo
., e da un denom. da culaccio, culo (v.).
una brutta scu = nome d'azione da sculettare. lacciata per voi far tanto
: egli vi ha allevato in sino da piccol bambino e datovi più sculacciatine e
di bontà. = deriv. da sculacciare. sculacciato (pari. pass
come il bambino sculacciato / se allontani da lui la sua lordura. -figur
quel ragazzo bizzoso. = deriv. da sculacciare. sculata, sf. energico
ex-, con valore intens., e da culata (v.).
ex-, con valore intens., e da un deriv. da culata (v
., e da un deriv. da culata (v.). sculdascìa
, abitazione dello sculdascio', deriv. da sculdasius (v. sculdascio).
delle sculette! = deriv. da sculettare. sculettaménto, sm. ondeggiamento
mezza lana, a tegumentare d'un mistero da ydiez pesos'(cinquantacinque di queste qua
sue corse mattutino- energetico-sculettanti-naticanti verso il monumento da inaugurare. 2. per
palazzeschi, ii-219: giungono silenziosamente / da ogni direzione / carri carrozze cocchi, /
ex-, con valore intens., e da un denom. da culo (v
., e da un denom. da culo (v.), con suff
, degl'incredibili corsieri infuriati e tartassati da comitive di matti che fazionano lungo la
lungo la pista. = deriv. da sculettare. sculmato1, sm.
dritto si posa. = da un lat. mediev. sculmatus, forse
. mediev. sculmatus, forse deriv. da culmus o culmen (v. colmo
sculmato e russio sculmanato il cavallo affetto da quel male che fa separare e partire
. ex-, con valore privai, e da un deriv. da culmine (v
privai, e da un deriv. da culmine (v). sculpire
per sempre. = denom. da sculto. scultare2, v. scollare
. pulci, 22-258: questa città da lui fu liberata / ed a perpetua
. scolpito. s. bernardino da siena, 2-ii-897: non adorare altro idio
: in questi sassi, orribilmente scolti / da barbaro scarpello in monumento, / noi
che all'europa ancor murano additi / e da novo cellini i bronzi scolti. carducci
si veggia scolto / il vostro onor da nulla nube avvolto. g. stampa,
ogni modo necessario. = comp. da scultura] e pittoricismo (v.)
1887-1964). = comp. da scultura] e pittura (v.)
di vado ligure, di lavorare tanto da diventare il primo scultore italiano. montale,
te laminette di colore bianco, tronche da l'onice de la germania, intagliano te
. = nome d'agente da sculture per scottare (v.).
bassorilievi pittorici. = deriv. da scultore1. scultorietà, sf.
di carducci]. = deriv. da scultorio. scultòrio, agg. che
gli scrittori chiesastici; ebbe monumento dipinto da raffaello nelle logge vaticane e scultorio in
ii-539: dal sagro alla tecchia, da betogli / al polvaccio, da créstola alla
, da betogli / al polvaccio, da créstola alla mossa / cercai l'arcana
resta ». = deriv. da scultorez. scultura (ant. scolptura
/ un ricco scudo, in cui da la scoltura / tolto era al puro argento
'l tempo chiaro e lo scuro. guido da pisa, 1-63: non ti farai
era nata per contenere una scultura ricavata da un tronco d'albero. -in,
: scolpito o inciso. francesco da barberino, iii-146: una scritta i metti
ventata di demolizione che prendendo... da torino... s'absavinio,
castonate. sembra il baraccone montato da un mercante di tutta la to il riso
ch'in = deriv. da scultura. tare scotto, superare
ex-, con valore intens., e da cuo -ant. struttura interna
[agricola], 329: la pietra da megara (se pure èavete tanta carestia di
questi caffè pieni di gente messa in sete da ore e ore di alquanto più ulivigno
tanto si va rischiaran = deriv. da scultura. squarto e di scuoio.
. schiuma e deriv. = deverb. da scoiare. e di poca scoltura,
sentimenti, la fuggia la caccia delle navi da guerra come una rondine 'forma'delle
e '30 facevano fare per le loro auto da artisti come (come ingiuria). noi
se vengono in sogno a qualcuno perché è da credere avesse cinque o sei anni o poco
tellina', di origine incerta: forse da un lat. volg. * exconci-ochino,
), dove tre mila scolari sono sempre da e a tiziano si riconnette direttamente
le buo = deriv. da scultura-, cfr. anche fr. sculptural
.. e forma-colore è tutt'altra cosa da vostro tempo el vorrà saver la caxon.
. no sconì 'intristire, deperire'), da confrontare con scunire. attività teleologiche miranti all'
se stessa, = deriv. da sculturale. scunire, intr. (
esito favorevole di una = deriv. da scultura, col suff. dei pari.
vibrando, come se lungo tempo ne lescole da schermir fosse avvezzata, così disse. catzelu
in partic. di sartoria, frequentato da apprendisti. cantoni, 21: scuole
ma era necessario che fusse bene esaminato da quegli dottori che in quella facultà erano
il pappagallo] non pur calliope sola / da sì dolce maestra, e 'n tale
quale si cava ogni mese, accompagnato da diverse regalie, che collano tutto l'
possibile applicazione, era rimaso un ideale da scuola, accademico ed arcadico. carducci,
all'insegnamento personale, in famiglia, da parte di un precettore).
parte di un precettore). fausto da longiano, iv-15: tanto fu dedito a'
ingegni di valore non ordinario e tali da far presagire di loro alte cose,
'storia d'un anno scolastico, scritta da un alunno di 3 % d'una scuola
a loro spese 7664 scuole parrocchiali frequentate da 2. 201. 942 alunni sotto la
di cristianesimo, avvalorata dalle sue virtù e da giornalieri miracoli, fu egli gittato in
; ricetto, ritrovo. fausto da longiano, iv-229: in casa di cincinnato
. -scuola privata: gestita e diretta da soggetti diversi dallo stato, in partic
diversi dallo stato, in partic. da associazioni culturali o religiose. giuglaris,
insegnano la grammatica e la rettoricanel seminario vescovile da ecclesiastici secolari e nelle scuole pubbliche dai
scuole pubbliche dai padri delle scuole pie, da ciascuno secondo il proprio approvato metodo.
in la scolla di fra'dal carmeno da bologna in prexenzia de l'infrascriti testemoni
che anseimo andò alla scuola per licenziarsi da laureta, non ve la trovò.
venuto troppo tardi a scuola ». francesco da barberino, i-304: per che non
.]: gli han dato una scuola da più di lui. ora cattedra.
è andato il famoso cartone di lionardo da vinci e quello più maravi- glioso del
disse, dalle larve / dell'avola, da cui prese la scuola.
[di amore], / e da colei che fu nel mondo sola. pulci
in terre nuove / né sa da chi, né come e con che scuole
8. figur. regola morale da seguire. riera ardita. b. corsini
l'orno. s. caterina da siena, i-35: non temeva [cristo
scuola ed albergo di dotti e virtuosi, da me a voi tante volte sentita ricordare
con mille altre pravissime operazioni ve deviate da cristo, sequendo la scola del diavolo.
le capacità professionali; avvenimento o fatto da cui si possono trarre utili ammaestramenti;
, v-1-57: ditemi voi che avete, da che la morte vi diseparò da la
, da che la morte vi diseparò da la sua reai conversazione e da la scola
vi diseparò da la sua reai conversazione e da la scola de le sue invittissime azioni
quale meglio che altrove si apprende la forma da frenar lepassioni. metastasio, 1-i-875: scuola
'mparò ne la mia scola son da casagliuola /... / conduce egli
si appiglia a quello di una carrozza da nolo, se è di scuola antica.
vranno esser fuggiti dal nostro cittadino come luoghi da disertar le facoltà e le famiglie,
famiglie, ma eziandio abbominati come scuole da insegnare ogni sorta di vizio. loredano,
pensiero filosofico o anche scientifico, iniziata da una personalità di spicco e formata dai
lanzi, i-xxni: ho preso esempio da winckelmann, ottimo artefice della storia antica
. c. carrà, 130: fin da questomomento si potrebbe dire che cézanne si stacca
13. gruppo di persone, accomunate da una professione, da un'attività,
persone, accomunate da una professione, da un'attività, da un'arte, da
una professione, da un'attività, da un'arte, da un intento;
da un'attività, da un'arte, da un intento; schiera, anche numerosa
franzesi). no in siena, da fare scuola di scarpette, delle quali fecero
. armadure di cavagli e similmente testiere da cavagli. coc. carrà, 117
in seno il mio libretto, / da cui dette mi fien tutte le cose »
si pose. -andare a scuola da un popolo-, esemplare la propria lingua
, dentro il quale era l'acqua da lavare, d'intorno il quale erano
signore. -essere a scuola da qualcuno: averlo come maestro. carducci
doveva terminare. -imporsi come esempio da imitare o come teoria autorevole, trovando
vi aveva fatto scuola, derivata sbrigativamente da discorsi uditi e dalle opinioni radicali correnti,
, n. 3. -prendere scuola da qualcuno-, accettarne i rimproveri o i
sola. - voi non sapete niente, da voi non prendo scuola. -salare
i-809: fui mandato a imparar l'alfabeto da un maestro che teneva scuola in un
senza cattedra e senza campanella, / diretta da una povera zitella / ch'è quasi
e simili. bile, perché da tre parti fu scossa, battuta ben bene
stuzzicato, / se lari e studenti da casa a scuola e viceversa. molto ben
dubitando il giuprezzo, c'è poco da contrattare: 21, 95 dollari..
lottando giocava. = comp. da scuola e bus (v.),
per svellerla dal terreno = comp. da scuola ed esente (v.),
sospiroso e lagrimabil suono / da l'imo poggio odo. cauana,
, tr. come frutti maturi da un albero se lo si scuote.
dalla polvere. s. bernardino da siena, 2-ii-1079: tu t'aiti tutto
scuoter l'uscio. campailla, 1-17: da presta manse dentro / son nel cribro più
ognor movonsi in centro, / l'une da l'altreson cacciate e scosse, / e
e anche catene. s. bernardino da siena, 2-i-410: se voi non vi
. / scotea mobile sferza, e da le spalle / pendea il corno su 'l
scuote, si risolve tremando. fausto da longiano, 31: detta essalazione, non
seccandosi, è usata di rompersi, e da que'pezzi i quali caggiono è scossa
membra, che ognuno pareva che facesse da sé. guerrazzi, 7-153: si strinsero
: se le scossero 'more anglico', da slogarsi le spalle. d'annunzio,
segneri, i-572: gli appostoli furono scossi da tutti con infinite persecuzioni, ngettati,
; rianimare, far ritornare in sé da uno stato d'incoscienza o di torpore.
d'aceto sotto le narici, per scuoterla da quel torpore. d'annunzio, iv-2-75
. loria, 5-184: la scuotevano da un certo sopore e stuzzicavano la sua
causa o motivo di risveglio; trarre da una profonda meditazione o dal torpore interiore.
parve addormentarlo maggiormente. -liberare da stati d'animo negativi o colpevoli o
: pur quei sogni e quella demenza, da cui ora trattiamo di scuotere i fedeli
, iii-2-303: quel faticoso anelito / da l'osseo petto cui la tosse scuote /
ombra. tutto il suo corpo è scosso da un brivido simile al ribrezzo della febbre
. / tutto superbo impaziente ardea, / da le nari esalava un denso fumo,
i-385: s'udivano i cavalli pascolare / da presso e impazienti ad ora ad ora
a un sovrano, l'obbedienza, da incrollabile che era; porre in dubbio una
far non saprebbe, / sì. mnrè da ogne parte la gioi scossa.
stata un po'scossa, anni addietro, da un fatto triste che ioignoravo. soldati,
i-xxiv- 293: quando la repubblica fu da gravi tempeste battuta e scossa, non
debolezza e di incapacità, e soprattutto da parte di quelli che avevano maggiormente contribuito
, e la spagna di quelli di lino da nanzi alle nostre posizioni, senza menomamente
tovaglia, che sono scossi in terra da chi la ripiega. desideri, lxii-2-vi-7:
pascoli, 365: il grano da sementa / non lo tribbiai né macchinai,
, in guisa tal ch'indarno / da sé scuoter le tenti, animo e core
lucenti di rugiada che la brezza scote da un arboscello e fa cadere sui fiori.
muscettola, i-355: fremea stridendo e da caverne alpine / sciogliea fiero aquilon tali
18. liberare con opportuni scrolloni da ciò che ricopre o incrosta. -ài
.. ma sopravenuto poi e distratto da molti altri negozi..., fui
io non gli avessi risvegliati e scossi da la polvere. carletti, muzio
scuotere degli scritti del petrarca ci sbrigheremo da quellecose che, se egli a questa età
or quindi or quinci / e scottendo da sé l'arsura fresca. lotario diacono volgar
nessun non ne scarto. -respingere da sé una persona, rifiutandone la compagnia
, rifiutandone la compagnia. fausto da longiano, iv-60: il popolo ama quello
.. colui è piùben voluto che scuote da sé i buoni et è più vano fra
; scacciare una falsa impressione, mettere da parte un preconcetto o un difetto letterario
dissipare un presagio funesto. bartolomeo da s. c., 22-2-7: 1
l'avessi scosso. s. bernardino da siena, v-388: iscuoti il peccato,
lascivia e d'ozio sorge. fausto da longiano, iv-133: la giovane che èmatura
longiano, iv-133: la giovane che èmatura da maritarsi per niun modo si dèe ritardare;
fa di sua casa toglie il pericolo, da sé scuote il pensiero e sua figliuola
a ciò fa il sonno quando, scrollato da subita luce, vuol rimettersi alla vigilia
divino pregio del 'dono'... scosse da sé ogni inerzia. frateili, 5-11
meglio di prima. idem, iii-4-100: da poco aveva scosso lafebbre / maremmana.
di annientarla. bacchelli, 2-ix-16: da tempo saul aveva scossa la tutela sacerdotale
re fortissimi di signoria e scuotevano tributo da celesiria e fenice. documenti diplomatici milanesi
tesori del turco: il primo è governato da tre 'tefterdar', chehanno carico di scuotere e
come rendita di un capitale; riscuotere da una banca. testi veneziani, 15
. castiglione, 4-36: questi denari da scodere qui a roma io non li manco
. membré, 6: ebbi ancor da miser zanetto suo figliolo ducati vinticinque per
vinticinque per tanti mei credittori che li lassai da scuoder. chiamerà, 5-114: il
la scopra. 28. emendare da un vizio, da una colpa; sanare
28. emendare da un vizio, da una colpa; sanare da una malattia
vizio, da una colpa; sanare da una malattia, anche spirituale. francesco
una malattia, anche spirituale. francesco da barberino, ii-190: conoscer noi puote /
cor, ti scuoto. -far desistere da un proposito. anonimo genovese, xxxv1ii-01
involve / amor, che dentro ho già da ciascun osso, / e d'ogni
/ ch'io vidi il gran corsier da voi mandato, / sopra d'un palafren
, ondeggia e gira e guizza / che da lui si sottrae, da lui si
/ che da lui si sottrae, da lui si staccia. f. m.
sostanza. -sostant. suono prodotto da uno scotimento. montale, 3-181:
per goder una perversa libertà per scuotersi da qual si voglia obligo e per formarsi,
sinistro braccio. 37. affrancarsi da una dipendenza psicologica o emotiva.
fieri assalti, onde si scosse / da mille affetti il cor tristissim'arso.
38. risvegliarsi dal sonno, riaversi da uno stato di torpore; ritornare in
stato di torpore; ritornare in sé da uno svenimento o, anche, da
da uno svenimento o, anche, da un rapimento estatico; distogliersi dai pensieri
di azione o di interessi, riscattandosi da uno stato di rilassatezza morale o intellettuale
... / quando la madre da chirón a schiro / trafuggò lui dormendo
/ che mi scoss'io, sì come da la faccia / mi fuggì '1 sonno
/ glidico. ercole bentivoglio, lvi-450: da quel letargo, ove purdianzi oppresso / da
da quel letargo, ove purdianzi oppresso / da le fallaci brame egro giacea, / si
o stranieri, strappate le tende / da una terra che madre nonv'è. /
accarezzare la terra. -rianimarsi all'improvviso da uno stato di coma o di morte
i beccamorti lo viddero, scuotendosi come da sonno, balzando dalla bara, in un
o spaurì in cosa nessuna. costantino da loro, lxii-2-ii-55: si camminò..
in diversi siti sopra 20 palchetti formati da tre o quattro bastoni appoggiati alle coste
fissi che in sol ripensarvi mi scuoto da capo a piedi. goldoni, xi-185:
40. sentirsi toccato o danneggiato da qualcosa; protestare per la lesione dei
propri interessi. ruzzini, lxxx-4-472: da una parte si frequentano i passaggi et
il topo affogasse. s. bernardino da siena, 173: hai tu veduti de'
, 4-17-9: etna s'avvampa, da la tomba oscura / sembrò 'l rimbombo
bissi- scuotere il giogo: essere libero da costrizioni, no spaventati, nondimeno
: potrassi ancora il medesimo scuotimento comprendere da qualche cosa che facilmente si muova,
-scuotere il collo dal giogo: liberarsi da un'oppressione, anche psicologica.
più. colletta, iv-101: romoreggiava da lungo tempo il sospetto che le nostre
per dimandare libera costituzione. da impegni oppressivi; liberarsi da una soggezione
. da impegni oppressivi; liberarsi da una soggezione spirituale o sentimentale; ribellarvisi
aver men caldo, / o pur da l'alma il grave giogo scosso. guidiccioni
elemento d'arte, data... da queltinsolito movimento che scosse il giogo delle
i confini dell'estetica. -liberarsi da un'oppressione politica. porzio, 3-48
t. contarmi, lii-5-416: accecati da una vana speranza e dal nome plausibile di
giogo dal collo a qualcuno: liberarlo da un'oppressione tirannica. b.
cristo). lemene, ii-195: da la nostra cervice il giogo scuote / ilpio
ei non cerchi per avere un putto / da scuotergli sul dosso la bambasa.
la fame / e le tovaglie tolte da le mense, / domanda antonio al
del turchi, di cui però don cosimo da un gran pezzo non aveva più scosso
amabile donzella. -scuotere le mani da qualcosa: rifiutarla. zanobi da strata
mani da qualcosa: rifiutarla. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
oraben dice che 'l giusto scuote le mani da ogpii dono: perocché nelle sue sante
mestiere di noi miserabili, non scuoterci da dosso la sonnolenza, se non in
col rifiutare quella sventurata avessero potuto scuotersi da dosso la colpa che avevano nella sua
capo amaramente, avvilito, barcollando come undicio da dosso, ricomposte le vesti, ricoperto il
su buon ramo ». = da un lat. volg. * exquotère (
ammirazione per le azioni eroiche e generose da lei compiute sui luoghi dell'immensa catastrofe
del serbo-croato skupltina 'assemblea', deriv. da skupiti 'mettere assieme, riunire'.
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un deriv. da cupola (v.
tivo, e da un deriv. da cupola (v.), col surf
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un deriv. dal fr. coupon 'cedola'
deriv. dal fr. coupon 'cedola'(da couper 'tagliare', denom. da coup
(da couper 'tagliare', denom. da coup 'colpo'), col suff. dei
della cedola dell'interesse o del dividendo da un titolo di credito.
, / e qual fraton = deriv. da scuponato, col suff. dei nomi d'
sovra dicti ordenamenti in algune pene essere tata da tanti tanto scuramente e diversamente che né anincorso
? a e proceda a le pene da loro essere scose, overe quele vellarne sicuramente
spaventoso, terribilmente. -scuotersi di, da dosso: liberarsi da uno stato di
-scuotersi di, da dosso: liberarsi da uno stato di fanfani [s.
]: 'scuramente': terribilmente, in modo da passività, di indolenza, di
passività, di indolenza, di torpore, da un senso di far paura. colpa
paura. colpa, dal rimorso, da ricordi oppressivi. = comp. di scuro1
rainardo e lesengrino, v-443-219: da che meo frer voi lo piligon,
oscurità che ne deriva). bartolomeo da s. c., 1-653: dello
gelosia ed invidia per le grandi cose fatte da paolo... queste poteano sembrare
gerosolima. = nome d'azione da scurare1. scuranza, sf.
lo too furori sia deiettato, / da canto en canto desertato. =
canto desertato. = deriv. da scuro1, con suff. di derivazione provenz
velare sottraendo alla vista. guido da pisa, 1-354: levossi uno grande polverìo
la luce che lo illumina. domenico da montecchiello, 2-38: secondo che noi veg-
di importanza, rendere trascurabile. alberto da massa di maremma, xxxv-360: forza ci
-immiserire moralmente una persona. domenico da montecchiello, 2-43: ella non solamente
, o nel montare o nello scendere da cavallo, cadeva, era da'soldati interpretato
: della guerra abbiano auto paura sempre, da poi l'ultimo scurare della luna in
stelle e scurare lo sole. domenico da prato, lxxxviii-i-570: ahi, lorda
spera, / sor niccolò da poggibonsi, cxxxi-m: un forte tempo al
la sua persona escurògli la vista. antonio da ferrara, 26: io me reveggio
/ la forza, che mi vien da cotal raggio. 13. confondersi
l'ingegno). s. bernardino da siena, 2-ii-961: scurasi la mente di
v. viso. = denom. da scuro1-, v. oscurare.
montano, fin che vadano a incappellarsi da una grande imagine finale,...
quasi illividirsi. = deriv. da scuro1, sul modello di giallastro, nerastro
non palese. s. bernardino da siena, iii-189: egli [il demonio
comp. di un agg. verb. da scurare1. scurato (pari.
tempesta (il cielo). niccolò da poggibonsi, cxxxi-154: noi vedemo in aria
cancellato (un'iscrizione). niccolò da poggibonsi, cxxxi-46: di sopra si è
dove 'l capo reclinare; / veggìol da la corona de le spine / forato.
la mente mia, e non considerai da quanto bene a quanto male venia in
. era dente in rosso. benvenuto da imola volgar., ii-433: in segnoinvece
. = nome d'azione da scurare1. scurcèlla, v. scuricella
voce di area sen. e aretina, da connettere forse con scuro o croio (
e per tagliare la legna, costituito da un ferro con taglio rettilineo o curvilineo
e robusto manico di legno, solitamente da impugnarsi con due mani.
. del bene, 1-222: il pennato da vignaiuolo è in tal forma disposto che
3, 10. s. caterina da siena, 1-66: oime, fratello carissimo
dell'arbolo. 2. antica arma da guerra di forma simile allo strumento agricolo
d'arme o d'armi. guido da pisa, 1-348: la regina cammilla.
. boccaccio, vii-268: cessossi allor da loro il dubitare / e,
rompere delle porte. casti, ii-6-81: da capo a piè didoppio cuoio è armato,
era bambino, che avrebbe commesso crimini da meritargli la scure o la forca?
volta dato dello scure in sul piè da voi a voi. -non sarò il
, poverelli, pernostra fé, ché voi da voi medesimi vi date della secure sopra
1854 dissotterravano la scure di guerra sepolta da vent'anni. -gettare il manico
primo grado: il nero morato non è da lodar molto, perciocché e'genera scurezza
edogni sua scurezza. = deriv. da scuro1. scùrgio, v.
voce di area sett., deriv. da scuriata. scuriare (scoriare)
bate e scoria. = deriv. da scuriata.
, / ruffiani qui non son femmine da conio ». boccaccio, 1-ii-542: questa
di serpi scuriata in man tenea. simone da cascina, 36: prendi la faretra
, con la scuriada, non era da meno, anzi gliele diede tanto bene e
. bibbia volgar., x-187: da giudei ricevetti cinque volte quaranta uno meno
de personain sul tagliere, / tu sei da scuriati un bon buffone. -forma
marchi, i-95: sentì sferzarsi il viso da una di piombo con gl'incantesimi
tivo e intens., e da curiosare (v.).
che fanno scuriccio'. = deriv. da scuro1. scuricèlla (scurcèlla),
), sf. ant. piccola scure da guerra. boccaccio, 1-ii-552:
guerra. boccaccio, 1-ii-552: da molti era, da ciascun, portata /
boccaccio, 1-ii-552: da molti era, da ciascun, portata / o spada
scuricina, sf. ant piccola scure da guerra. sansovino, 6-434: adoprano
magalotti [tommaseo]: la cera da per sé sempre scurisce. d'annunzio
fece albino ritraendosi. = denom. da scuro1-, v. anche scurare.
sculiscia / che in suo paraggio un stollo da pagliaio / parrebbe un manichino di cucchiaio
a uno figliastro d'un suo lavoratore da san martin la palma, giovane di prima
oscuro. = deriv. da scuro1. scurità (scuretate,
di scurità come fosse notte. busone da gubbio, 1-153: oggimai, brundisbergo,
e di tempesta. s. bernardino da siena, 729: se tu entri sotto
ella non rende alcuno lume. ca'da mosto, 1-147: abi a mente e
/ èva, ch'erain prisgione / e da dio esbandita. / or è redocta a
, / e per te è liberata / da omni scuritàin quale er'ella. s.
scuritàin quale er'ella. s. bernardino da siena, 315: non com- rendi
-sì formato, - come / diaffan da lume, -d'una scuritate / la qual
lume, -d'una scuritate / la qual da marte - véne, e fa demora
10. tristezza, afflizione. antonio da ferrara, 4: guarda, madre,
scuritade ch'ebbe la chiesa di roma da federigo imperadore. -bassezza, viltà d'
-bassezza, viltà d'animo. giovanni da samminiato [petrarca], i-ioi: che
la trasferisce nel figliuolo; cni noll'hae da sé, alcuna volta la vede nel
una scurità di cose, un problema da sciogliere, un viluppo di opinioni ripugnanti
13. strage. andrea da barberino, ii-65: tutte le strade erano
. -impressione profonda. niccolo da poggibonsi, cxxxi-l45: andando per la madi
sua scurità. = deriv. da scuro1-, v. oscurità. scurito
. stuparich, 5-306: giunsi all'edificio da cui proveniva un caldo odore di letame
mi mostrò un lungo corridoio coperto, formato da grossi tronchi d'abete, scuriti dal
icché voleva: abbacinati daquel volto scurito, da quegli occhi fermi, neri, pungenti.
. gonfia, lardosa e bolsa come unfenomeno da fiera, l'altra spolpata, striminzita e
, freddo e scuro e lungi da bagno. g. cavalcanti, i-xxvii (
: / dunqu'elli meno, che da lei procede. / for di colore,
'l tempo nero e tenebroso. fusone da gubbio, 1-26: la scura notte salì
nella scura prigione che tradireil suo genero tanto da lui amato. tasso, 19-50: già
lo ciel veio cadire. s. bernardino da siena, 729: la terra ha
batter d'occhio succede un temporale scuro scuro da fare spavento. pascoli, 7:
vasari, ii-23: quello ingegno [leonardo da vinci]..., avendo
lei s'accorda e trova acqua stillata / da scorza fresca di matura noce; /
. 5. -occhiali scuri: occhiali da sole, con lenti atte a schermare
a schermare la luce e a proteggere da essa gli occhi. montale, 3-25
oltre quarant'anni, ammanniva il caffè da mane a sera. bechi, 2-252:
» disse « coloro i quali son temuti da questi sì valorosi cuori ». giuliani
! 4. figur. difficile da capire, da spiegare, da esprimere
4. figur. difficile da capire, da spiegare, da esprimere, da interpretare
. difficile da capire, da spiegare, da esprimere, da interpretare, da ricordare
, da spiegare, da esprimere, da interpretare, da ricordare; incomprensibile,
, da esprimere, da interpretare, da ricordare; incomprensibile, contraddittorio; che
una volta fue domandato '1 beato francesco da uno antico religioso maestro in teologia d'alquante
et ogni cosa scura. s. bernardino da siena, 2-ii- 1126: 1 mercanti
e scuro so che parlo. paolo da certaldo, 27: più savio è colui
che parla sì scuro che non è inteso da -compiuto senza che se ne abbia
senchi l'ode. s. bernardino da siena, 2-i-313: chi parla scuroè vizioso
fa parlare cassandra profetessa con un linguaggio da sua pari, inviluppato e strano.
-che nasce dall'inconscio o, comunque, da un animo chiuso in se stesso (
: « scuriè mia possanza ». antonio da ferrara, 6: l'intelletto
intelletto mio scuro e mendico / raso serà da le toe sante lime. scala del
fantolin, sicuro / è tnome tuo, da che più non s'aspetta / chi far
4-2-32-1: ne'testimoni sono alcune cose da considerare...: gli scuri e
, ii-56: arginelli di risaia, casali da pesca, giovani pioppete e prati e
chioma / o all'anno ritogliesse il antonio da ferrara, io: la vertù che fra
è della stessa scura famiglia delle macchine da distruggere, delle scienze da retrogradare, della
delle macchine da distruggere, delle scienze da retrogradare, della sterilità, della carestia
: io non son nato al mondo / da stirpe vile, inonorata e scura,
ci furono di quelli i quali, da che nel loro paese venne a morte
scure / le di luiciglia, ancor che da discreto / ei s'ingegnasse ascondere il
quel giorno benedetto / che m'accozzò da prima a veder voi, 7 i'
/ scurissima infelice, / che, svelta da radice / tutta la mia purpurea primavera
atroce (una morte). andrea da barberino, iii-74: fu detta la scura
-privo di prospettiva, di speranza, tanto da indurre alla disperazione (un periodo di
che. sse fa scuro. paolo da certaldo, 256: i'son certo do
/ a far quel tradimento tanto da lui; e secondo mi scrive, non
3-668: assai coloni e genti / da varie parte in tempi ingombri e scuri
qui le cose procedono in modo nauseante da parte dei francesi. il presente è
sedeva a modo d'uomo iscurissimo. busone da gubbio, 1-232: l'autore
-sgradevole a vedersi. giacomo da lentini, 38: sì m'è dura
« traforello! ladro, ladro, domenico da montecchiello, 48: l'anima pe'peccati
che la mia vita è scura. antonio da ferrara, 47: o madre de
in sul legno / per scampar nui da la scura caverna. laudario della compafia di
padre, orae prega iddio che ci liberi da questo pericolo ». caro, 12i-
. caro, 12i- 129: avendo da fare un viaggio, che i corrieri me
8. che provoca o suscita o nasce da dolore, da (voci scure),
provoca o suscita o nasce da dolore, da (voci scure), e voci chiare
/ ke pare bello nell'altrui co-angoscia, da tristezza, da inquietudine (una conspecto,
bello nell'altrui co-angoscia, da tristezza, da inquietudine (una conspecto, / dentro
à l'anima tenebrosa e scura. bianco da 12. disus. che è in grave
ma piuttosto sgradite e svilite, sieno state da alcuno gentile ed onorato spirito mai sempre
insieme quella tanto bramata dolcezza e fierezza da cui derivano l'armonia ed il rilievo
scuro: al buio. giacomo da lentini, 48: a l'aire darò
ire al fondo per lo scuro. busone da gubbio, 1-253: « fìano tante
confessa di sé il fa servire di scuro da illuminar più i chiari via più raggianti
i chiari via più raggianti che gli rimangono da vedere. 18. letter.
. locuz. -alla scura: in modo da non vedere nulla. guiniforto,
anima. buonafede, i-145: il far da giudice è un mestier disagevole, e
moltipli- cità degli aliti diversi che spirano da altre pietre, di che ero totalmente
di qualcuno-, morire (la persona da lui amata). guidiccioni, 5-71
le transazioni favolose de'canonici. maironi da ponte, 1-i-175: la chiesa prepositu-
quello scurore. = deriv. da scuro1.
sedereallato a'leoni. sì, egli è da seder loro allato! a un tratto si
scurre molte patirai cose a te moleste e da non essere sofferte da chi voglia dirsi
te moleste e da non essere sofferte da chi voglia dirsi felice. -rar
, non scurrile. tesauro, 2-20: da sì fatte metafore fiorì tutta l'arte
buffoni! 3. che è da buffone; proprio, tipico di un buffone
ferire con cose sacrosante chi, periscnerzo e da burla filosofando, non afferma né nega,
dotta, lat. scurrilis, deriv. da scurra (v. scurra).
nelle sue tenebre, non può uscir da una bocca la quale sia usataa spargere nell'
da'francesi si dice 'mauvaise plaisanterie'e da noi direbbesi bene 'scurrilità'. =
, lat. scurriutas -àtis, deriv. da scurrilis (v. scurrile)
, distraendolo, col farlo ridere, da venire alle mani. 2.
né pier soderini era poi tale cittadino da doversi scurrilmente confondere con questa razza.
letta di lui ». s. caterina da siena, iv-208: accettate un poco
, al buontempo così affezionatamente. c. da montaguto, 4-i-82: a nostro nicolo
spontaneo, non invitatoda autorevole voce né allettato da amichevoli carezze o indotto da liete speranze
né allettato da amichevoli carezze o indotto da liete speranze, non avrebbe alcun diritto a
volta, arrabbiare; mi promise che, da lì innanzi, non lo avrebbe fatto
di una condizione; difesa, discolpa da un'accusa, da un errore,
difesa, discolpa da un'accusa, da un errore, ecc.; discorso
123: procurò il canova di disimpegnarsi da tal commissione, adducendo per scusa la'
ero stata tratta in inganno senza complicità da parte mia; e troppo recente era il
n. 14. -riscatto morale da un comportamento riprovevole, disonesto, peccaminoso
, disonesto, peccaminoso. fausto da longiano, iv-209: la morte buona è
in presso d'ettemal vita. non cierto da dottare è vita tale, ma da
da dottare è vita tale, ma da cherere ed abracciare stretta. che cos'à
aver rifugio / a vane scuse, che da me richieste / tornin le ottave mie
aver perso la notte in viaggio tornando da roma, aveva detto appena quattro parole
, quantunque ciò gli paresse detto solamente da giuoco, non poteva per termine di
s'ardiva a riceverlo, si tenne da prima alquanto in su le scuse di non
scusuzza. = deverb. da scusare. scusàbile, agg. (
. varano, 1-344: le chieste da me nozze alla regina / e l'
che non avvenga qualcosa. antonio da ferrara, 117: non è mester al
assai giusta e scusabile, perocché procedeva da buono zelo. m. villani
[l'ario- sto] non sia da esser seguito nella moltitudine delle azioni.
saranno scusabili i presi dalle passioni, da che ordinariamente non fanno queste tanta sedizione
naturale suo sensuale e mordace, compensato da molte virtù che lo rendevano compatibile almeno se
mia colpa, così 3. da considerarsi con indulgenza (un attore, un
i-39: il mio primo sonetto scusabile fu da me composto in età di nove anni
lat. excusabìlis, agg. verb. da excusdre (v. scusare)
opposizioni nonpare che mi si rappresentino scusabilmente e da esser lasciate sotto silenzio, ma plausibili
silenzio, ma plausibili e degne di esser da me sommamente gradite e tenute in pregio
pregio. 2. in modo da poter essere scusato e tollerato per colpe
f. corsini, 2-7: fu seguitato da bartolommeo leonardode argenzola incorrendo nella confusione medesima e
. tardo excusamèntum, nome d'azione da excusdre (v. scusare).
parlassi. = deriv. da scusare, sul modello dei sost. provenz
de l'infamia di quelli si concede da lunga usanza che uomo parli di sé
dal dritto mio sentier mi piego. felice da massa marittima, xliii-204: giustizia l'
l'uomo condanna. -assolvere da un peccato. fra giordano, 1-169
tosto quel vostro giudizioso cavaliero non conosciuto da me, che lodare. brusoni, 2-150
, perché rispondo pochissimo. mo- sollevare da un incarico. ravia, ix-167:
nia o di valore antifrastico. -mandare immune da pena; assolvere. loredano, 1-7
« ora scusatemi, ma ho ancora da finire le faccende », disse rosa
ottenuti; considerarlo con indulgenza, tanto da farlo apparire meno limitato intellettualmente, meno
chi vuole vedere come questo ferro è da biasimare, guardi che opere ne fanno
ci scusi, perché riceviamo cattivi esempi da per tutto. marino, 2-i-273: ah
della contraria fortuna commettessero qualche errore. da ponte, 1-675: tutti accusan le donne
de'suoi difetti e che sieno coperti da chi gli sa. imbriani, 1-225
dire che sia stata scritta o rimessa da altri. beni, 40: invece
già rotte. 4. esentare da un'esperienza dolorosa o rischiosa; esonerare
un'esperienza dolorosa o rischiosa; esonerare da un'incombenza faticosa o non piacevole o
5. ant. trascurare, lasciare da parte. pagliaresi, xliii-70: iesù
/ sì che non fu scusata / da cristo, ma venne nella sua mente.
desiderio perverso ma commendando l'onesta scusa da natan trovata a esso, ragionando pervennea dire
idisordini della mia vita con le teorie speciose da me esposte più d'una volta in
scusare in parte. -proclamare esente da eresia un credo religioso. la
generosamente a dire che non si ha da badare ad alcune voci o frasi isolate
prop. subord.). bartolomeo da s. c., 21-1-6: chi
. segni, 9-130: un altro modo da scusar la calunnia è confessare d'avere
nel colore e nella finezza ch'era da scusarsi adamo, se non aveva ricusato
vita e la roba. ricciardo da cortona, 1-41: di questo [martirio
indulgenza o di scagionamento o di discolpa da un'accusa. francesco da barberino,
di discolpa da un'accusa. francesco da barberino, ii-99: como non iscusa debo-
, nella quale elli erano, li scusava da dolo e tale peccato per lo quale
rappresentazione dell'ortolano elemosiniere, xxxiv-518: da ora avanti né semplicitade / né l'
, una condizione personale). marsilio da padova volgar., i-xn-3: debbono essere
norma giuridica). s. caterina da siena, i-98: non scuserà la legge
'quadretto di genere'poetici, dove la parolascusa da note, da disegno, da colori.
poetici, dove la parolascusa da note, da disegno, da colori. -far
la parolascusa da note, da disegno, da colori. -far apparire superfluo.
convien lasciare in pria'; ultimamente mi scuso da insufficienza, ne la quale non si
spagna, ricercato istantemente dal pontefice e da alfonso, promet ne troverà
promet ne troverà, sarà da bere temperata con l'aceto, spezial
nella state, imperciocché difende e scusa da molto che aveva di danari. aretino,
verun conto dall'ubbidirvi. -servire da pretesto. pavese, 7-131: dorina
che avrei suonato come un matto anche da solo. -assol. sarfi
di altro, rimpiazzandolo passabilmente; fungere da (in relazione con un compì,
fatto. /... / e da materia tal, che il vuoto scusa
sé uscita non sappiendosi scusare, fu reputato da tutti che così fosse come lo stramba
popolo che non era riconosciuto. -liberarsi da un'accusa. livio volgar.,
dittatura. -trarre motivo di scusa da qualcosa. caro, 12-i-201: quanto
, si scusa [il bernardi] da la natura de la corte e da la
] da la natura de la corte e da la difficoltà de l'audienza.
scuzare ch'el11 no stimi meglio vertù da vizio, e che seguire non dèa
aveva cura di questabambina: « ho avuto da fare; non ci ho potuto pensare:
, perché non hanno posto né panche da sedere in chiesa a lor modo?
bel vaso, ed egli, che aveva da fare il perseo, si scusava e
moglie, avvedutasi cne il marito suo da parecchi giorni in qua era divenuto fantastico
valore iperb.: vergognarsi. antonio da ferrara, 7: donzella e madre,
ritratto era quasi compiuto, -degno di perdono da parte di dio. uando
. morelli, salirono in camera da letto. 501: ultimamente malato a
; / ma era al -esentato da una prestazione. nostro signore rincresciuto /
vita, che sì mal marsilio da padova volgar., i-v-13: ellino ordinaro
tando, / lo sanctissimo antonio, / da dio pregando, scu indifferentemente
una causa prevista dalla legge, da un obbligo o se / d'
core a tacque de la pace / che da tetterno fonte son diffuse. bibbia volgar
tommaseo]: mandò il serdovere o da un ufficio (come quello di tutore)
come gli uccelli, sa? cacano da per tutto, scusi! jper rilasciare
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da causa (
o allontanamento, e da un denom. da causa (v. causa)
. machiavelli, 1-i-407: giovanni andrea da lampognano, il quale insieme con i suoi
ma re, senza tutore da essi eletto, senza ascendenti maschi,
lat. excusatorius, agg. verb. da excusàre (v. scusare)
ch'io mi tengo per benissimo sodisfatto da voi. tapini, 27-877: potrei
meno grave o di negarlo. bartolomeo da s. c., 22-2-2: questo
eglino sieno manifestati a dio. simone da cascina, 129: l'ottava condizione
leonardo, 2-217: della trista scusazione fatta da quelli che falsamente e indegnamente si fanno
lat. excusatio -ónis, nome d'azione da excusàre (v. scusare);
scusevole. = agg. verb. da scusare.
manefe- sto. = deverb. da scusare. scuso3 (scu? o
scuzo eraben netta. = deverb. da scusare, nel signif. di 'rifiutare';
tardo excussìo -ònis, nome d'azione da excutère (v. scuotere).
e letter. tenuto lontano, separato da qualcuno. intelligenza, 137:
. -nudo, non ricoperto da un giaciglio. fagiuoli, vi-68:
. tardo excussor -dris, nome d'agente da excutère (v. scuotere).
dotta, lat. scutarìus, deriv. da scutum (v. scudo).
l'allumina. = deriv. da scutellarina. scutellària, sf.
di area lucch. { cutèrzola), da confrontare con il calabr. culèrcia,
cauda 'coda'(e, rispettivamente, da culus 'culo') e dall'imp. (
l'almo garzon, che con maestri / da la scutica suamoti di braccio / desta sibili
, dal gr. oximxfi, deriv. da oxfixog 'cuoio'(v. scudiscio)
aspra e ruvida. = deriv. da scutica, col suff. dei nomi d'
, cartilagine dello scheletro della laringe costituita da due lamine convergenti in avanti e unite
, 12-5-73: questa lunga trachea si parte da una specie di cartilagine scutiforme, che
del muscolo crotafito, annessa alla cartilagine da fasci muscolari. = voce dotta
scudo) e dal suff. -formis (da forma 'forma'). scutìgera,
scutigerulus (in plauto), comp. da scutum (v. scudo) e
deo. = nome d'azione da scutigiare, per scotezare. scutigiare
ex-, con valore intens., e da un denom. da cutrettola (v
., e da un denom. da cutrettola (v.). scutrettolìo
un amplesso. = deriv. da scutrettolare. scutta, sf.
scutta, sf. ant. barca da pesca, usata in partic. per
adattamento dell'ingl. cutter, deriv. da to cut 'tagliare'. scuttiante, v
alterazione cutanea). = deriv. da scutulo. scutulato { scutolato),
dotta, lat. scutulàtus, deriv. da scutùlum (v. scutulo1).
scùtolo e scufolo. = deriv. da scutula1. scuxare e scuzare,
ex-, con valore intens., e da un denom. da cuzza per cozza
intens., e da un denom. da cuzza per cozza (v.)
ex-e de-, con valore privai, e da un denom. da acino (v
privai, e da un denom. da acino (v.).
ex-, con valore intens., e da dama1 (v.).
ex-, che indica allontanamento, e da un denom. da dama1 (v.
allontanamento, e da un denom. da dama1 (v.). sdan
sdan, inter. riproduce il rumore provocato da una forte percossa. pasolini
, si menavano a scatti, presi da attacchi di petto, sdan un cazzotto,
. ex-, con valere privai, e da danaio per denaro (v.)
ex-, con valore intens., e da danteggiare (v.).
raccaso, / no sarò gninimò più da rifarne: / ma sdà 'ndigrosso sdà,
ho rimaso, / son tavìa 'n borra da riscudellarne. p. petrocchi [s
al nemico. -disamorarsi, ritirarsi da un'impresa, cessare un'attività,
vien fatto di cessare e di sdarmi da alcuna particolare applicazione, con alquanta diffì-
polemica. cicognani, 3-213: passava da un'occupazione all'altra con la volubilità
all'altra con la volubilità degli uccelli da una frasca all'altra, e alla
le sue checche leoni e leopardi addomesticati da bravissimi domatori, e li faceva arrivare
improntare 1 sacrifizi. carducci, ii-11-81: da che dizionario etimologico italiano [s
ex-, con valore privat., e da dare presentare i miei ringraziamenti a quei signori
exr, con valore privat., e da datato (v.).
dazio. = agg. verb. da sdaziare. sdaziaménto, sm. svincolo
lo sdaziare. = nome d'azione da sdaziare. sdaziare, tr. (
anche sdaziarsi per godere soltanto una festa da ballo, che cosa è davanti alla sconfinatezza
ex-, che indica allontanamento, e da un denom. da dazio (v.
allontanamento, e da un denom. da dazio (v.). sdaziato
, tr. (sdebito). liberare da un debito. d. bartoli
sdebitarli. 2. figur. liberare da un dovere morale o da uno scrupolo
figur. liberare da un dovere morale o da uno scrupolo. nievo, 55
scrupolo. nievo, 55: da dieci anni ai venti il convento, e
lui anzi si sentì come alleggerito da quella confessione che la ragazza gli aveva
accompagnata a casa. piovene, 1-170: da quei tempi galanti le era rimasto il
impotente a scrivere. -disobbligarsi da una promessa o da un impegno adempiendolo
. -disobbligarsi da una promessa o da un impegno adempiendolo con sollecitudine.
ex-, con valore privat., e da un denom. da debitore.
., e da un denom. da debitore. sdebitato (part.
, agg. liberato dai debiti o da un debito determinato. cantù, 3-84
noi rimanessimo sdebitati. 3. liberato da un obbligo morale. foscolo, xvii-455
in odio delnima- = deverb. da sdebitare. no commercio e del propagamento di
ex-, con valore privat., e da decorare (v.).
lo sdebitarsi, altri si eran fuggiti da sé, altri avutone per per lo sdegnamento
. = nome d'azione da sdegnare. sdegnanza (sdignanza)
lui chere. = deriv. da sdegnare, sul modello dei termini di origine
onna [la mia donna], / da me non si difese, / sdegnando
me per suo grande valore. francesco da barberino, i-91: la fama tua
mi sdegna! -sostant. onesto da bologna, lxv-5-36: vergognavano sol per-
valore attenuato: trascurare. francesco da barberino, i-272: colui forte mi spiace
. -non consentire di essere attraversato da un ponte o incanalato in un alveo
filicaia, 2-1-130: sbocca il gran nilo da sorgente occulta / e sembra già che
a questo effetto, si fossero partiti da lui poco contenti, avendolo sdegnato e
ad altri, essendo in letto, tormentato da una risipila e da una febbre che
letto, tormentato da una risipila e da una febbre che mi durò 60 ore:
indignarsi, adontarsi, offendersi. muscia da siena, 96: sa. iacopo sdegnò
con l'armee col fuoco, avendo aiuto da firenze. cavalca, 9-206: non
risente il padre di famiglia evangelico confausto da longiano, iv-187: meglio sarebbe acquistarsi
sostant. gni, non si partirà da te forse tutto in un tempo. ma
sue. boterò, 8-30: partito balduino da tarso ove lasciò cinquecento uomini, capitò
gente a mamustra stata poco innanzi presa da tancredi, che si sdegnò senza misura
non ti sdegni, / mutato sei da quel che fosti in terra. nievo,
mesto si vede, / se partendo da noi vi lascia afflitto, / non
moiano i fiorentini! ». = da un lat. volg. * disdignàre (
sdegnataménte, avv. sprezzantemente, da adirato. bergantini [s
sdegnatissimo). indignato, adirato, preso da sdegno in seguito a un torto ricevuto