collera alla testa. = denom. da sciabola. sciabolata (sciablata)
sciabola; la ferita o il taglio prodotti da tale colpo (anche in un duello
rincor = nome d'azione da sciabolare. rono.
gioco del calcio, passaggio trasversale, da una parte del campo all'altra.
passaggio lungo capace di attraversare il campo da un pascoli, 46: cadenzato dalla gora
2. per estens. illuminato da un fascio di luce intensa.
non un'oscurità d'acqua vorticosa sciabolata da qualche riflesso che compariva e scompariva.
: il costume dello sciabolatore è formato da un giubbetto rinforzato, da una robusta maschera
è formato da un giubbetto rinforzato, da una robusta maschera di rete metallica resistente
robusta maschera di rete metallica resistente e da un guanto munito di un solido manicotto
letteratura sciabolatrice. = nome d'agente da sciabolare. sciabolatura, sf.
= voce di area aretina, deriv. da sciabordo. sciabordante (pari.
guglielmotti, 800: 'sciabordare': cader da lato, traboccare. -per
= voce di area aretina, deriv. da sciabordo. sciabordìo, sm.
infangate, mute. = deriv. da sciabordare. sciabordire (sciaburdire)
uso aretino. = denom. da sciabordo-, v. anche sciabordito.
. -lanciare proiettili (un'arma da fuoco). storie pistoiesi, 1-397
non fussi alcuno / che mi chiamò da parte e disse: « guarda »,
essere sparato (un colpo d'arma da fuoco). tassoni, xvi-934:
egli è colto in mezzo 'l fianco / da buon arcier che dii nascosto scocchi.
per domandarlo; e quivi, raffrenata / da cortese modestia, fuor non scocca.
scoccano dal suo pianoforte come frecce lanciate da un manipolo di arceri.
/ non mi stringesti il seno, e da l'estremo / de le gelate labbra
per noi aiutare; ma quando si vedessi da poterla avere, sciocco sarebbe chi non
. ammirato, ii-52: li lacci tesi da vulcano scoccarono. g. argoli,
orribile tempesta. imperiali, 4-497: da squarciata nube il folgor scocca. fagiuoli
. aleardi, 1-15: scocca pensiero da pensier. quaglino, 2-68: non
eterna amor, che ingenuo scocchi / da la faretra spiritai de li occhi. onofri
energia che scoccava con un obbiettivo preciso da tutti i punti del suo corpo un po'
era tesa e la paura stava per scoccare da quella corda come una freccia.
come inbocca / e tempo non mi par da zampognare ». -fare un verso
passatempo e diletto. -uscire fuori da un gruppo. a. pucci,
sottil labri fiocca / soave odore da suoi nivei denti / e 'l mento
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da cocca1 (v.
allontanamento, e da un denom. da cocca1 (v.).
baccellieri domenicani: l'uno fra ubertino da casale, l'altro fra matteo d'
g. gozzi, i-n-210: chi ferito da una scure giaceva, chi da un
ferito da una scure giaceva, chi da un ciottolo carpito sul lido, chi spezzato
sul lido, chi spezzato le membra da un bastone, chi inarsicciato da un tizzone
le membra da un bastone, chi inarsicciato da un tizzone, e chi in un
in un altro; ma i più trafitti da scoccati strali. alfieri, 1-57:
, se l'amoroso telo / scoccato da alta man il cor n'assale.
a me vien tosto, / susseguita da un corpo, che giù si lancia.
ora del coprifuoco era scoccata e già da qualche minuto avevano fatto ritorno i due
di frecce. = nome d'agente da scoccare. scoccétta, v. scoccietta
lat ex-, con valore privai, e da cocchiumare (v.).
operazione, e deve poscia scattar fuori da sé, quando si richiama contro corrente
a bordo. = deverb. da scocciare2. scocciacoglióni, sm.
». e andò in cucina per scocciarle da sé. ma non gli riuscì neanche
. locuz. scocciarsi le ossa: darsi da fare seriamente. bartolini, 17-270:
diplomatici? provatevi a vivere come me, da artista; scocciatevi come me, le
ex-, con valore privat., e da un denom. da cocciar (v.
privat., e da un denom. da cocciar (v.).
. ex-, con valore privat, e da un denom. da coccia2 (
, e da un denom. da coccia2 (v.). scocciascàtole
. faldella, ii-2-214: gesù esce da una nuvola, che rassomiglia al guscio
squacchera giù due bombe a cinque metri da te,... il capitano medico
aeroplano scocciatore. = nome d'agente da scocciare1. scocciatura, sf. motivo
». = nome d'azione da scocciare1. scocciétta (scoccétta)
opinione. la sua origine è derivata da un giuoco, solito farsi dal volgo particolarmente
risurrezione. viene un tal giuoco rammemorato da settano... i turchi moderni
= voce roman., deriv. da scocciare1-, v. anche scoccino.
ex-, con valore intens., e da un denom. da coccio1 (v
., e da un denom. da coccio1 (v.), col suff
la punta. = deriv. da scocciarex; v. scocciétta.
che si rompa. = deriv. da scocciare1. scocciolare, tr.
redi, 17-139: 'scocciolato': addiettivo da scocciolare. 'cecco del pulito,
tuorli alla crema. = deriv. da scocciolare. scòcco1, sm.
, come d'un avvertimento che venisse da persona non vista, con una voce sconosciuta
allo scocco dell'oriuolo, ordinar disegni da provincia a provincia, è un dar vittime
dell'unidel rumore prodotto dai cocci e da simili cose che urtano versità di bisceglie,
onne altro pesce de = frequent. da scocciare1. scocco se abbia ad vendere ad
ex-, con valore intens., e da un denom. da coccodè (v
., e da un denom. da coccodè (v.).
risata dolciamara. = deriv. da scoccodare. scoccolare1, intr. (
(scòccolo). raccogliere le coccole da un albero (e, per estens.
, 409: 'scuzzulàri': torre le coccole da un frutice, scoccolare; detto di
. ex-, con valore privai, e da un denom. da coccola (v
privai, e da un denom. da coccola (v.).
scocco per dirlo. = deverb. da scoccare. scòcco2, sm.
mercato. = nome d'azione da scoccolare \ scoccolènto (scocolènto),
mai udisse. = deriv. da scoccare. scoccotrillo, sm.
com'ella giugne a vinticinqueanni, si serra da non potersi mai aprire; e serrato,
ex-, con valore intens., e da coccoveggiare (v.).
come donna del brutto mestiere, / da presso e da lontan scoc- coveggiata
del brutto mestiere, / da presso e da lontan scoc- coveggiata, / non
dal lat. tardo succussàtus, deriv. da succussus, part. pass, di
. ex-, con valore privai, e da un deriv. da cocuzza (v
privai, e da un deriv. da cocuzza (v.).
. 2. ant. liberare uccelli da richiamo accodati. - al figur.
. ex-, con valore privai, e da un denom. da coda (v
privai, e da un denom. da coda (v.).
ex-, con valore intens., e da un denom. da coda (v
., e da un denom. da coda (v.), rifatto su
scodata, sf. colpo dato da un animale con la coda.
allora io tornerei molto scornato e scodato da messina. 5. locuz.
delle fa = deriv. da codata (v.), col pref
). = nome d'azione da scodare1. scodazzante, agg. scodinzolante
e scodazzante. = deriv. da coda (v.), sul modello
ex-, con valore intens., e da un denom. da coda (v
., e da un denom. da coda (v.), con suff
tanta non ne potea cavare. bonvesin da la riva, 1-318: l'oltra
castello, incontro a di loro vennero da sessanta cavalieri e una de
a foggiadi scodella / e una faccia crudel da masnadiero. -con metonimia: la
. - adunque io piglierò il manicarino da mia posta. -scherz. eroe
con una bella spera et una scodella da donne di parto. i. neri,
« tu se'similealla bilancia, che pende da quella parte dove la scotèlla è più
, 1-74: cavale, quelle uova, da l'acie-scodella, / senza ammostar, puoi
del coreggio di cui era ornato: e da quelle coppie ricavò dipoi paretusi ciò che
talamo o apotecio circolare sessile e circondato da un argine formato dal tallo nelle piante crittogame
sete, un giorno di = deriv. da scodella. luglio anche lui, e
in la medema scuela? / azion da cavalier molto galante! -sputare nella
13. prov. francesco da barberino, i-128: folle è ancor chi
.). -scodellina. muscia da siena, 91: dugento scodelline di diamanti
scodelline e altre scodelle o piattelletti ebbi da barzone. inventario di alfonso ii d'
2300: quattro scudelline con manichi dorati da brodo. fenoglio, 5-iii-765: c'era
giovio, i-171: ho una vesta da sacerdote, un vaso ove si lavavano
, botta scodellaia: tartaruga. ca'da mosto, cii-i-525: qui trovammo gran quantità
scodellamento. = nome d'azione da scodellare. scodellare, tr.
una minestra o un'altra vivanda cucinata da una pentola o da un piatto di
un'altra vivanda cucinata da una pentola o da un piatto di portata, distribuendola in
che scodellando sto questa minestra, / da una di ìor [mosche] l'
qualche diecina di minuti nella sua stanza da studio - il tempo perché cristina scodellasse
fiume. -far scendere una persona da un mezzo di trasporto. cagna,
. cicognani, 2-176: la mamma fin da principio le aveva prese in giro:
che per pietà non mifarà morire. francesco da barberino, ii-225: come prodeganon è dell'
enea fermamente delle loro persone. andrea da barberino, iii-493: bramante lo pregò percortesia
perderne per questa tempestade. antonio da ferrara, 157: s * el de
e amicizia. 3. proteggere da potenze ostili o troppo più forti militarmente
anche con adeguate fortificazioni. bartolomeo da s. c., 66: noi
, dicendo... che si ha da dolere di voi... perché
e oltre a ciò, per sicurarla da ogni nemico, vi si richiedeva una fortezza
di vita: la prima, per sicurarsi da mattioli [dioscoride], 227
, 17-2-59: aveva il padre zucchi da una dama di molta pietà e sua
pericolo di rovinare. rosmini, xiii-355: da una parte abbiamo sicurata all'uomo la
di terra e acciò vi sia luogo da pontellarla. torricelli, ii-3-268: si tiene
nostra terra con grave lamento à ditto dinanzi da noi che, tornando delle parte di
piu sirìaca pazzo e stolto, / ché da onne veretate sì n'èi delongato molto
. 10. mettersi al sicuro da pericoli o nemici, prevenendoli o adottando
. p. cattaneo, cxx-226: è da sapere... gli uomini doppo
sé non sicura. = denom. da sicuro. sicurataménte, aw. ant
ant. rassicurato, tranquillato, liberato da timori, ansie, preoccupazioni.
. che i poeti, sicurati e careggiati da quellafentilissima casa, steno indiscreti e non meno
o protetto. sanudo, vi-367: da qui ha mandato a brusar 34 nave
de cusan, caligate, perché mazarno da x a 12 omeni cristiani che stavano
che garantisce condizioni di sicurezza, difendendo da pericoli; protettore. sanudo,
era, or tutto altrimenti in livrea da staffiere. 2. che conferma
nostra felicità. = nome d'agente da sicurare. sicurazióne (sigurazióne),
roma. = nome d'azione da sicurare. sicure, v.
ecc.) ben protetto o al riparo da pericoli naturali o indotti dall'azione ostile
far quel camino per terra, accompagnato da ducente cavalli di napoli, chiamati dallui a
, fu assalito per via con grande impeto da una cavalleria di più di secento turchi
aggiugneva carico ai guisi, dicendosi universalmente da chi li odiava che per sicurezza di
. pallavicino, 1-383: la sicurezza da violenze ed oppressioni è qui maggiore che in
anche parte di febbraro, si passa da una spiaggia all'altra con gran sicurezza
sicura. -chiusura di sicurezza-, costituita da una serratura che non si apre incidentalmente
specifico congegno. -sicura di un'arma da fuoco. vittorini [greene],
al veicolo che precede, in modo da potersi arrestare senza causare collisioni.
su banconote e titoli; è costituita da disegni finissimi, di difficile contraffazione,
sicurezza: organizzazione che, sulle navi da guerra, provvede, agli ordini del comandante
settore delle industrie estrattive, sulle navi da pesca, la redazione di un elenco
non sottostare a violenze e ad arbitrii da parte dei poteri pubblici o di privati
2-294: noi debbian dopo iddio riconoscer da la patria la sicurezza, la tranquillità
tacito accordo di uscire in qualchesia modo da quella incertezza e trepidazione. mazzini,
crimini, quand'anche venissero riconosciuti esenti da ogni complicità, saranno puniti, per
misure rafforzate di sorveglianza e l'esclusione da certi benefici concessi ai carcerati nelle carceri
di sicurezza, doveva essere costituita principalmente da volontari. idem, 14-182: molti
minaccia e la natura delle misure repressive da adottare (e tale fu in passato la
la sicurezza. -riparo, difesa da guasti o danni atmosferici. sepolcri quest'
schermatura contro la fuoriuscita di sostanze nocive da un impianto o l'ingresso di persone
re tengonoeer sicurezza delle lor persone. fausto da longiano, iv-71: 'amor
1-31: furon... le città da principio trovate dagli uomini per la necessità
economica; solidità patrimoniale. fausto da longiano, iv-266: la pazza robba procedendo
in tema di assistenza sanitaria, di immunità da pericoli sul lavoro, di erogazione di
delega di re; non ho da lui nessuna sicurezza dell'esecuzione sì del
ha causato l'assoluta dipendenza del duca da sua maestà. loredano, 3-86:
ebbe troppo più che in altro tempo da patire. d'azeglio, 7-i-309: credo
il rimedio sarebbe stato facile al male da cui era il regno travagliato. s.
procuri di chiarirsionde nasce che le lettere scritte da me in diversi tempi arrivino a vostra
f>er maggior sicurezza cominciato da quella parte ch'è piùegata colla presente costituzion
32: né mai si è sentito da chi ne fa o ne fece quotidiana esperienza
baldanzosi- tà, spavalderia. bonvesin da la riva, 17: non serave omo
combattere che si fa pensatamente e non da scherzo, la qual sicurezza d'animo si
vinta ogni fortezza. siri, x-354: da queste parole nacque nel paulucci fin d'
la materia della vita e di trattarla da sobrio maestro. c. carrà
tutto. = deriv. da sicuro. sicuro { scicuro, scieguro
, in partic., adeguatamente difeso da aggressioni militari); che non può
dappertutto. -che è al riparo da ogni insidia sessuale. manzoni, pr
6 (91): lucia è sicura da voi: ve lo dico10 povero frate.
iii-176: un dey sarebbe sicuro senon avesse da temere che il malcontento e la sollevazione
! quante peripezie! -che non ha da temere per la propria libertà o indipendenza
, tanto più quanto ella si tiene sicura da loro. g. ferrari,
se pure la scampa, sarà sicuro da soldato (da fare il soldato).
scampa, sarà sicuro da soldato (da fare il soldato). 3
. -in partic.: non turbato da sogni paurosi o da incubi (un dormiente
: non turbato da sogni paurosi o da incubi (un dormiente). -anche
che si è sottratto o che è immune da ciò che è dannoso, doloroso,
che cosa non si è ricevuto danno o da che cosa si è esenti).
'l mio maestro, / « sicuro già da tutti vostri schermi, / sanza voler
ma non a lui; né era sicuro da un impeto di furore ove mi fosse
non se'securo. -immune da una malattia. oroscopo di guicciardini,
non sarà persona infermiccia, ma fia sicuro da unainseparabile infermità. chiabrera, 1-iii-98: quando
fatto è maestro, sua gentil persona / da varie infermità non è sicura.
che apparizione di fantasma. -non condizionato da pregiudizi. metastasio, 1-iv-327: con
ipoteche de'creditori. -esentato da un obbligo. giuliani, i-160:
/ pò l'uom securo star, benché da terra / s'apresti insidie o manifesta
spere guaste promessa li fusse fatta da loro d'ubbidirlo e d'onorario.
al mar dura / o torre che da borea si difende, / suo'colpi aspetta
/ e fu sì giusta e sì da riverire, / umil e santa, che
, / tra tema, tra speme, da tema vinta fue. -con litote
6. intellettualmente vivace e originale tanto da lanza, ha costituito ciascun uomo così
pare anche in alcun altro luogo preso da mano poco sicura nel corsivo antico.
sulle proprie possibilità e risorse, tanto da diventare eccessivamente baldanzoso o protervo e insolente
, / la piagente trovata 7 partemi da temire / d'avermila sicura.
ferri, ma in ceppi costretto / vivea da quel giorno giaello il sospetto: / giustizia
152: e così., cos'ho da dire?., vengo dalle barricate
avrà. mazzeo di ricco o rosso da messina, 433: guardate lo vostro
fa effetto uscire e vedere le donne vestite da estate », le dico in faccia
16. non toccato o turbato da quanto capita o viene detto intorno;
sapendo che altri non vi noterà cosa da riprendere. cesari, 1-1-129: così
., 6-502: lo inimigo non è da firtemudo da l'amante: fugi quelli che
6-502: lo inimigo non è da firtemudo da l'amante: fugi quelli che tu credi
presenta pericoli, insidie; non funestato da eventi imprevisti e spiacevoli, da contrattempi
funestato da eventi imprevisti e spiacevoli, da contrattempi dovuti all'azione di persone o
attraverso un luogo); non ostacolato da truppe ostili (il passo attraverso un
attraverso un paese); non infestato da briganti (una strada).
, subito le fece stare sicure. andrea da barberino, 1-229: lo re carlo
, 3-80: il fiume menava tant'acqua da permetterne un tragitto impune sopra gli scogli
modi di comportamento. s. caterina da siena, i-13: è [dio]
e pure. 20. libero da angosce o da preoccupazioni, sereno,
20. libero da angosce o da preoccupazioni, sereno, tranquillo, pacifico
attività lavorativa, ecc.); scevro da rischi o da insidie a danno di
ecc.); scevro da rischi o da insidie a danno di persone e cose
poi fidarsi di lui, percioché è da credere che machinerà qualche tradimento per vindicarsi
in vita sicura. -non minacciato da infermità (la salute). testi
ne dica la plebe. -immune da offese (l'onore). fausto
offese (l'onore). fausto da longiano, iv-130: chi ha brutta moglie
sicuro / è 'l nome tuo, da che più non s'aspetta / chi far
, scuro. 21. protetto da guasti, danni, sottrazioni o anche
guasti, danni, sottrazioni o anche da infestazioni di parassiti (un bene materiale,
i vestimenti, co'quali sono poste, da tignuole e sarà sicuro da mine
, da tignuole e sarà sicuro da mine... e sicurissimo da pale
sicuro da mine... e sicurissimo da pale e zappe. vermini e
. stefano, 62: conservare tutche da che essa esiste non abbiamo mai perduto un
corre a rischio alcuno. -immune da corruzione. dante, par.,
detto è stato vero, / esser dovrian da corruzion sicure. -protetto da
da corruzion sicure. -protetto da colpi e lesioni (una parte anatomica)
e andranno sicure. 23. immune da biasimo (un atteggiamento, un comportamento
sicuro: fondato su princìpi fìsici tali da rendere impossibile lo scatenarsi di una reazione
dal re per sito opportuno e sicuro da accamparvisi. tasso, 13-1: cadde a
in boston, così si studiavano legno da guerra. 26. che offre
. 26. che offre riparo da venti avversi, da burrasche (un
. che offre riparo da venti avversi, da burrasche (un porto).
siestri, il nobile porto venere securo da tutt'i venti. pigafetta, 4-63
g. moro, lii-14-334: nasce da questi due mari un jpicciol seno,
cominciata da'portoghesi, i quali, venendo da malaca e dall'indie a contrattar sovente
almeno sicuro, perché lo credeva tutelato da una potenza incrollabile. 27.
in parte e loco non sicuro. domenico da montecchiello, 2-68: se allogò in
anima s'oblia. -protetto da possibili furti. novellino, xxviii-805:
, 6-404: la prima cosa è da ripor cotesto / fiasco in luogo sicuro
a un pescaggio di nove su due ciste da parte del banchiere, e puntò.
una de le radixe che fosse tagliata da la gamba sotto terra e poi destenderla
una buona e sicura rendita e posto da canto una miglior quantità di danari.
che non possono avere. -regolato da un contratto a tempo indeterminato (un
perché oggetto di rivelazione divina. felice da massa marittima, 39: posto in terra
visto che molti fuggono e si ritraggono da questa fede come da uno scoglio pericolosissimo,
e si ritraggono da questa fede come da uno scoglio pericolosissimo, m'è parso
stato presente dell'invenzione, la macchina da sé non scrive buone poesie né buoni
: sicuri segni mi dicono, / da quanto m'è giunto all'orecchio / di
sue grida a qual ora si avrà da mutare, e per farlo si avrà
li dii saranno in nostro adiuto. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar
pregava ilconte, e le preghiere / mosse da la speranza in dio secura / s'
: liete, sicure e fiammeggianti stelle / da ciglio alto e sereno, / che
suo, e meglio, coi colori sicuri da ritoccare, in fresco le sue cose
se sa leggere. sicuro! ha imparato da sé. s'incamminava prevost molto alla sicura
della portata del fuoco nemi da poterlo porre m mano ai nostri figliuoli alla
ne, licurgo era battuto anch'egli da giovane, o pure quan- guardia
a ottenere il risultato pre- al riparo da pericoli, da guai o da insidie.
risultato pre- al riparo da pericoli, da guai o da insidie. fìsso.
al riparo da pericoli, da guai o da insidie. fìsso. tommaseo
v.]: si credevano al sicuro da ogni ricerca. boccamazza, i-1-431
salvo tutto preveduto, mi sentivo al sicuro da ogni insidia, e mi conduto,
consiglio mandassi al securo due cittadini squittinati da lui per essere testimoni delle imbor- percorso
varchi, 18-1-311: consigliavano che non era da lasciare ma a colpo sicuro.
, a. pucci, 6-224: da roma si partì colla secura, / e
sicuro che domani arriverà il nostro amico da parigi. brontolerà di sicuro. io
sentenza. -essere al sicuro da qualcuno: non aver nulla da temere
al sicuro da qualcuno: non aver nulla da temere da parte sua. romanzo
qualcuno: non aver nulla da temere da parte sua. romanzo di tristano,
: ora possiamo noi essere al sicuro da ogno kavaliere, dappoi ke tristano à.
darla per sicura. 'che noi possiamo uscire da quest'impiccio, io non la fo
me pietade. -fare sicuro qualcuno da qualcosa: scamparlo a essa.
-farsi sicuro da qualcuno: difendersi, premunirsi dalla sua
prence in securo, / colla sua carabina da fianco / sovra il bruno porton si
quando si trattò di scegliere qualche mobile da salvare o da mettere per il momento
di scegliere qualche mobile da salvare o da mettere per il momento al sicuro,
.). inghilfredi, 388: partomi da sollazo e d'ogne gioco / a
in sul securo, si sforzano giustificarsi da sé, e non s'accorgono che,
accorgono che, in cercare di giustificarsi da sé, cascano dalla vera giustificazione per
propr. 'scevro di timore', comp. da se [d \ 'senza'e cura
let- ter. l'essere al sicuro da pericoli e da insidie, in quanto
. l'essere al sicuro da pericoli e da insidie, in quanto vi si possono
g. barbaro, cii-iii-503: cosa mirabile da credere, ma più mirabile da vedere
mirabile da credere, ma più mirabile da vedere: imperoché tutti passano [i
altron- de sperar mai sicurtate / che da tanti avversari e sì diversi? nannini
e la tutelare. -in sicurtà da: al riparo da. chiaro davanzati
-in sicurtà da: al riparo da. chiaro davanzati, 24-7: io
gioia redire. -salvaguardia di cose da eventuali danni. palladio volgar.,
se ne mostrava. s. caterina da siena, iii-300: mi fece l'assoluzione
lo cognoscere de'loro viciné fare tale distinzione da li buoni a li rei,..
unione, furono electi xxii altri caporiuni da sequitare l'auctorità de li primi.
comercio. giordani, iv-81: né è da stimare che la cultura della educazione produca
. 5. sicurezza della navigazione da tempeste e pirateria o del porto o
, in grazia abi umilitate, / e da peccare guàrdate, se vói securitate.
ov'andaria? 7. salvaguardia da aggressioni personali, da attacchi, da
7. salvaguardia da aggressioni personali, da attacchi, da attentati; garanzia di
da aggressioni personali, da attacchi, da attentati; garanzia di protezione, d'incolumità
amici e consorti e parenti fece venire da saona in lucca per sicurtà di lui.
. idem, iv-13-35: il marchese da ferrara in persona, con sicurtà e
i sanesi / che per lor sicurtà da montevarchi / con loro insieme n'andasser
carafa, 338: anche s'è da adviarli dicti guastaturi cum bona cautela,
41: guido tosco sì ebbe una letera da missere aduardo di sicurtà di potere andare
delle proprie prerogative e dei propri possessi da parte di una comunità o di un
di edifici e costruzioni. giovanni da samminiato [petrarca], i-170: le
fendono da'caldi, da'venti, da piove; le rocche mettono in tempestadi
il uale era presente, / da questa impresa molto il dissuade,
anche morale di adempimento o di astensione da un comportamento dannoso o lesivo di diritti
la sicurtà della sua fede è un trattarlo da maligno. l. f. marsili
. / tuttavia prendi pure intendimento / da colui che t'ha fatta sicurtà; /
ha fatta sicurtà; / prendi pegno da lui per la straniera. / ma quella
mio onore: / di ciò prendete da me sicurtate, / salvo che non vi
di uno stato; sicurezza degli abitanti da delinquenza o da brigantaggio; stabilità istituzionale
; sicurezza degli abitanti da delinquenza o da brigantaggio; stabilità istituzionale. g
, predicava che i medici dovevano stare da cittadini per benefizio e sicurtà della repubblica
. faldella, i-4-173: cavour pulsava da ogni parte per far entrare tutta quanta
eglino e elleno, invitate e invitati da la semplicità dei parenti, da la famigliarità
e invitati da la semplicità dei parenti, da la famigliarità dei compari e da la
, da la famigliarità dei compari e da la sicurtà degli amici,...
la segurtade a maestro pollo de mazo da bologna,... sia derestituirli la
100 scudi d'oro, che prese da un ebreo, dal quale viene ogni dì
vea pagare a quello che la condusse da ioanni predicto, ma per più segurtà
pa porria stimare? francesco da barberino, ii-314: convienti...
il terla infallibilmente. documento da cui risulta la consegna di un depo
mellio ti paresse. s. caterina da siena, i-245: l'arra è uno
le società cooperative di produzione sono costituite da artigiani, che si radunano insieme non
desamo li testamenti et le seguitate et carte da defendere nostre rasone. aretino, v-1-450
-anticipazione bancaria, somma di denaro messa da una banca a disposizione dei privati dietro
banca a disposizione dei privati dietro garanzia da questi prestata. cattaneo, ii-2-17:
ben degnod'esser in quel colego de laron da forche, ma lo bon iesu cristo
fate l'ubbidienza e attendete a vivere da buon religioso, che facendo, come
una vedova povera... fussi sforzato da cristo a pigliarmi securità di richiedere il
dal lat. securltas -àtis, deriv. da secùrus (v. sicuro).
to tormento ». = deriv. da sicurtà, sul modello dei termini di origine
. carducci, iii-25-371: e ora siamo da capo al 'sicut erat in principio':
aloe sicutri: varietà di aloe proveniente da socotra. ricettario romanesco, 159:
sono per lo più erbe infestanti, ma da alcune varietà indiane si ricavano fibre per
adattamento dello spagn. hidalguia, deriv. da hidalgo (v. idalgo)
passeggero. -per estens.: veicolo costituito da una motocicletta cui è unito tale carrozzino
. 'carrozza di fianco', comp. da car 'carrozzino'e side 'lato'.
amare nuove geometrie e campi gravitazionali creati da masse moventisi con velocità siderali. govoni,
sulla formazione del sistema solare, incontaminate da azioni atmosferiche, gelosamente custodite per noi
: ogni tanto l'aria era solcata da razzi meravigliosi, i quali diffondevano
e non suppongono neppure che ci siano da studiare i quartieri infami di porta capuana
gli giunse dal sedile di fronte come da una lontananza siderale. e. filippini
dotta, lat. sideralis, deriv. da sidus -iris (v. sidere).
proposto sul finire del sec. xix da agronomi italiani e francesi, s'imperniava sulla
: voi sapete che la sceneggiatura, da sola, può distanziarsi dal soggetto sideralmente.
croce, 1-61: il sfacelo così detto da greci, specie di orizzonte come un
comp. dal gr. alórjqog 'ferro'e da ammina (v.).
, ecc. ', denom. da sidus -iris (v. sidere).
. arresto del cuore in diastole determinata da offesa al centro respiratorio bulbare e conseguente
, lat sideratìo -dnis, nome d'azione da sideràri (v. siderante).
piante'(in plinio), deriv. da sidus -iris (v. sidere e sido
comp. dal gr. 0184005 'ferro'e da azoto (v.).
adesso de li altri sideri quali sono da la dextra anche da la sinistra a la
sideri quali sono da la dextra anche da la sinistra a la zona de li
io possa de vostre divine altezze parlare, da che 10 vostro degno nome dal
: cotanto smisurata è la distanza / da questa terra a le superne stelle /
= voce dotta, lat. sideréus, da sidus -eris 'stella, astro', di
siderite1, sf. minerale costituito da carbonato ferroso, che si trova in
forma di masse spatiche o granulari, da cui si estrae 11 ferro; ha
], cii-v-404: 1 ferri de'bossoli da navigare si temperano e compongono con la
negli anelli, non bisogna che qui da noi altrimente fra le gemme si pongano.
perché usata come rimedio contro le ferite da taglio; la voce è poi passata
. pitticite. = deriv. da siderite1; voce registr. dal d.
bazzarini, 1-vii-636: 'sidero': nome dato da berg- mann al fosfuro di ferro,
mann al fosfuro di ferro, che fu da lui esaminato e riputato un nuovo metallo
bossi, 334: 'siderocalcite': nome dato da kirwan alla calce carbonatica ferrifera di hauy
bazzarini, 1-vii-636: 'siderocalcite': nome dato da qualche mineralogo alla 'dolomia', risultante dal
. 0184005 (v. sidero) e da xùx05 'cavità'. sideroclèpta,
. miner. disus. roccia formata da ferro oligisto e cristalli di quarzo.
pirite marziale, che brougniart alla roccia da eschwege chiamata 'eisenglim- merschiefer', formata essenzialmente
. olóripog (v. sidero) e da cromo (v.).
dell'america che forma un genere, da jacquin ('plantae ame- ricanae') stabilito
. olóripog (v. sidero) e da ferrite (v.); è
. oiótiqos (v. sidero) e da filiina (v.).
. olótipog (v. sidero) e da fillite (v.).
di tridimite e bronzite, cementati fra loro da materiale ferroso. = voce dotta
siderogèl, sm. miner. minerale composto da ossido di ferro basico, amorfo,
. 0iòtiqo5 (v. sidero) e da gelatina] (v.).
'siderografia': arte recentemente trovata in inghilterra da perkins e fairmans, di stampare col
siderografia': cosi chiamasi anche l'arte trovata da sene- felder, di stampare col mezzo
. meteorite composto in parti pressoché uguali da ferro nativo e minerali rocciosi, silicati
oiótiqo? (v. sidero) e da sci 'litico'.
si basa sull'osservazione delle scintille prodotte da fili di paglia gettati sul ferro rovente
sm. miner. roccia eruttiva composta da vetro basaltico di colore nero; ossidiana.
con cristalli di struttura romboidale, composto da solfato basico idrato di sodio e ferro presente
. olórjgog (v. sidero) e da natrite (v.).
(v. sidereo), e da nebulare (v.). sideropècilo
. olóripog (v. sidero) e da resinite (v.).
. miner. disus. minerale composto da silicato di ferro e d'alluminio idrato
1-vii-637: 'sideroscisòlito': sostanza minerale descritta da wernekinck come un siliciato di ferro e
stampa », 12-x-1983], iv: da tempo è generativi. nota
bazzarini, 1-vii-636: 'sideropirite': così venne da tadella tisi, meno quelli dell'ascoltazione
del ferro e del solfo costituirosso adoperato da quella donna nella fabbrica: se ne poterono
corpi. si compone di un ago da cucire calamitato, sospeso delicatissimamente, affinché
: 'sideroscopio': apparecchio ideato nel 1828 da lebaillif per osservare le proprietà magnetiche dei
orrore, / di pneumoconiosi determinata da inalazione di pulvisco lo metallico
lo metallico in genere e specialmente da ossido di ferro; in questo
cui uno specchio piano, opportunamente azionato da un motore elettrico o da un congegno
opportunamente azionato da un motore elettrico o da un congegno a orologeria, rinvia in
in una direzione fissa i raggi provenienti da un astro che si sposta in seguito
è uno specchio al quale un meccanismo da orologeria fa seguire il movimento dell'astro
= dal gr. oiòrìqoiiqyta, comp. da olórieog (v. sidero) e
fillopodi cladoceri, che comprende orme caratterizzate da testa separata dal resto del corpo per
e avvolto del pari che i membri da una grande scaglia bivalve. =
= gr. olòiov, deriv. da olòri 'melagrana'. sìdio2, sm
l'ardor cocente. = forma aferetica da presidio (v.).
suta folle / a porsi in luogo da morir di sido. g. b.
ceasi propriamente dai latini delle piante tocche da stella pestilenziale, come dalla canicola.
provocato dall'intensità di una passione o da un dolore. a. bonciani,
): 'sido navale': nome dato da bordier-marcet di parigi, nel 1820, ad
. riferimento alla porpora). lito da carrara, xxxix-ii-37: in megio refioriva un
, 1-32: una nave rodiana restò presa da una nave sidonia per un non pensato
ciro di pers, 3-39: tragga da lungi a sé le luci intente / di
. zióóviog o ziótovios, deriv. da 2iò , storpio, paralizzato. uguccione da lodi, xxxv-i-612: mo me besogna dir belle vestimente spesso esser mudadi. bonvesin da la riva, 69: non [alla viola]: - eo sont da fi lodada; / de lonze me
quegli abitanti aveva avuto ardire d'andar da lei liberamente a bere un bicchier di
primi due tomi. = deriv. da assiduità con aferesi. sìe,
pena la morte è atta a dissepararci da sieme. serdonati, 9-27: misero
semplicemente si usa narrandolo o essendone interrogato da altrui... tal modo èoriginato da
da altrui... tal modo èoriginato da questo, che, essendo la città di
del sereno? ibidem, 217: bandi da siena (o da poppi), per
, 217: bandi da siena (o da poppi), per chi sì e
siena (lat. sena, deriv. da un gentilizioetrusco). siència,
priva o povera di quarzo, composta da un feldspato alcalino, per lo più ortoclasio
mistura de * colori psaronio, e tebaico da tebaida, provincia de l'egitto,
fu portato a roma, e sienite da siene, città de la tebaide. bossi
primitiva, composta di feldspato ed orniblen- da, il primo ordinariamente bianco, la seconda
m. -ci). petrogr. costituito da sienite (una roccia). -aplite
filone di sienite, composta in prevalenza da ortoclasio. siènito, sm.
plagioclasio è composto per meno del 50 % da = deriv. da insieme (
50 % da = deriv. da insieme (v.), per aferesi
, capoluogo di pro = comp. da sien [ite \ e diorite (v
, le cui cime sporgono disugualmente fuori da tortuose siepaglie con listoni o parterri di
, spossati dalla stanchezza, senza niente da mangiare e rovinati dalla perdita dei muli
siepaglia della gente. = deriv. da siepe, sul modello di boscaglia (v
morte di laio. = deriv. da siepe. soffici, iii-160:
il quadro. = denom. da siepe. siepata, sf.
), agg. cinto o fiancheggiato da una siepe. breme, conc.
breme, conc., iii-23: ora da cotesta sua specie di reggiaal mare s'infrapponeva
cotesta sua specie di reggiaal mare s'infrapponeva da un lato un terreno paludoso e fecondo
nulraltro che di giunchi e canne, siepato da una intrecciatura di vimini. fenoglio,
fezeve seve atomo atorno, e dentro da ella feze uno tordo e a mezo
se aderga a ti una: quellabiava è da fir centa cum alte sieve. libri criminali
questa forma per 'dare altrui storia di rinaldo da montalbano volgar. [manuzzi]: s'
in una via stretta, che avea da ogni parte grande sero dalla marina spaventati.
, 2-108: la vitalba, ta da ciò, che a siena si compone un
che a siena si compone un famoso cerotto da siepaglia. di capua, 8: molto
ermo colle, / e questa siepe che da tanta parte / dell'ultimo orizzonte il
corno le altre, ma non cussi alte da terra, e sonno circun- date de
siepe morta o artificiale-, barriera costituita da rami secchi intrecciati, canne, sterpi
-siepe viva o naturale-, quella formata da arbusti verdi. soderini, iii-132
mai, mi chiedevo, quel appunto essenzialmente da siepi. diffuso vociare, quella
fa celesteet amorosa sepe, per metade diviso da condecente candido spazio. tapini, i-456
, sei fatto mio timore? -riparo da colpi, da proiettili. cesarotti,
mio timore? -riparo da colpi, da proiettili. cesarotti, 1-vii-150: la
nefande. 7. argomento difficile da trattare. bembo, iii-418: tuttavolta
per la gara dei 3000 m (da cui le espressioni corsa siepi e 3
delle infusione et countries, 'percorsi da caccia'. nelle corse di siepi gli osta
nocumen coli sono costituiti unicamente da siepi; negli steeplecha- to.
d'una pulce s'è fatto un elefante da queste teste misteriose e poco amiche sue
peggio, e il gippa aveva un gran da fare per tenere a siepe lo scolaro
stecchi, e che fanno ala al laccio da uno e da un altro lato,
che fanno ala al laccio da uno e da un altro lato, obbligano la beccaccia
nelle corse siepi. = deriv. da siepe, voce registr. dal d.
indizi della malattia. = comp. da siero e dal suff. dei nomi d'
, im- pemato in una delle imposte da un capo, dall'altro capo inforca
= dal lat. serùla, deriv. da sera, di origine incerta; la
così si chiama quella materia grassa liquida che da per sé gitta fuori. idem,
madri et in disparte, sin che sieno da poter jascer l'erbe, gli
una sua memoria su un nuovo siero da lui scoperto. pirandello, 7-1186:
i morsi dei serpenti. -malattia da siero: reazione allergica, per lo più
forse l'ispirazione è un = comp. da siero e ferritina (v.).
effetto sa provocata nel siero da un antigene per la presenza rebbe
peggior. sieràccio. = comp. da siero e flocculazione (v.).
si basa sull'agglutinazione di ceppi batterici da parte di un siero per la presenza
specifici agglutinanti. = comp. da siero e agglutinazione (v.).
di dna. = comp. da siero e albumina (v.).
. medie. reazione allergica con sintomi da orticaria che compare nei soggetti sensibilizzati in
shock anafilattico. = comp. da siero e anafilassi (v.).
sieroconversióne, sf. medie. evoluzione da una condizione di sieronegatività a una
le infiammazioni catarrali = comp. da siero e conversione (v.).
.). = comp. da siero e diagnosi (v.).
o pregressa. = comp. da siero e diagnostica (v.).
alla sierodiàgnosi; eseguito secondo i metodi da essa previsti. v. grandis
. che contiene globuli rossi o corpuscoli da essi derivati (l'essudato sieroso)
essudato sieroso). = comp. da siero e ematico (v.).
riprodurre la malattia. = comp. da siero ed epidemiologico (v.).
presente nel siero. = comp. da siero e dal gr. yx. ux plasma sanguigno. = comp. da siero e globulina (v.). le epatopatie. = comp. da siero e labilità (v.). . = voce dotta, comp. da siero e dal gr. xòyoq 'discorso'; delle a-globuline. = comp. da siero e mucoide (v.). , agg. medie. costituito in parte da siero e in parte da muco parte da siero e in parte da muco. -essudato sieromucoso: elle elle superimi mucose. = comp. da siero e mucoso (v.). 'sieronegativizzazióne del paziente'. = comp. da siero e negativizzazione (v.). una malattia). = comp. da siero e negativo (v.). e per conseguenze statistica la mortale sindrome da immunodeficienza acquisita, si fanno strada nell' malattia). = comp. da siero e positivo (v.).
anticorpo. = comp. da siero e precipitazione (v.).
. sieroprofilassi. migliorini, 2-52: da alcuni decenni anche la medicina s'è
prevenzione'. = comp. da siero e prevenzione (v.).
per il tetano. = comp. da siero e profilassi (v.).
priva di fibrinogeno. = comp. da siero e proteina (v.).
sieropurulènto, agg. medie. costituito da siero e pus. =
e pus. = comp. da siero e purulento (v.).
'sieroreazióne'). = comp. da siero e reazione (v.).
sieroreversióne, sf. medie. evoluzione da una condizione di sieropositività e una di
e proprio ». = comp. da siero e reversione (v.).
1-iii-4120: 'sierose': sono membrane chiuse da ogni parte, composte di tessuto connettivo
mescolarsi. ¦ = comp. da siero e sanguigno (v.).
diabete spuria] èstata supposta dagli antichi nascere da una intemperie eccedente di calore de'reni
di esulcerazioni fatte da'mestrui infracidati, da corrosivo flusso bianco, da sierosità acri
infracidati, da corrosivo flusso bianco, da sierosità acri e mordaci e da venerea contagio-
bianco, da sierosità acri e mordaci e da venerea contagio- ne. lessona,
contiene so = deriv. da sieroso. stanze tossiche.
processo infiammatorio di = comp. da siero e tossico (v.).
a contatto con un = deriv. da sierosa. complesso antigene-anticorpo, con agar,
ant. seróso), agg. costituito da siero; che coagulato, amido, masse
preso due volte il mic- = comp. da siero e tossina (v.).
e viscosi, ma bensì sierosi, generati da prima origine nello nità mista attiva e passiva
o acquosi, o con = comp. da siero e vaccinazione (v.).
= voce dotta, comp. da siero e dal gr. 'fermento', di
formano nel corpo discoperta, cominciando da verso tramontana da gran- sacchi perfettamente
discoperta, cominciando da verso tramontana da gran- sacchi perfettamente chiusi (pericardio
] mi servono più to da disorientato,... stava scritto ad
e divenga virile. = deriv. da siero. sieroterapia, sf.
di animali appartenenti a una specie diversa da quella del ricevente. g
esatte, ciò che la distingue essenzialmente da tutte le cure coi veleni batterici, di
la stessa infezione. = comp. da siero e terapia (v.).
sole, per una strada solitaria, tirato da due cavalli in sudore, che par
, perché tale è la sua voce da adulto... la progressiva riduzione delle
7-829: gli parevano siffattamente strani e diversi da lui che si meravigliava poi nel veder
aveva per sì fatta maniera nelcuor ricevuta che da ogni altra cosa quasi che da amar lei
ricevuta che da ogni altra cosa quasi che da amar lei aveva la mente rimossa.
non mi sia ancor posto in salvo da sì fatte calunnie. carducci, iii10-
mani parenti suoi. = comp. da sì1 e fatto1 (v.).
, fischiare. s. bernardino da siena, 2-i-733: né anco dice di
= voce di area seti, deverb. da siffilare. sifìlide (sifilìtide,
di solito per contagio diretto; è caratterizzata da lesioni circoscritte o diffuse della cute o
-, quella trasmessa per via transplacentare da madre a figlio, che si distingue
, dico, se possa esser cagionata da quel malore detto sifilide, di cui fece
cuocente sintoma della sifilide, le quali da un moderno scrittore sono state gentilmente lacrime
sive de morbo gallico del poemetto pubblicato da g. fracastoro nel 1530.
vi trovai il 'panegirico di berengario i'da far figura anco fra cinquecentisti, e
cavalli, asini e loro incroci, provocata da un protozoo flagellato, tendenzialmente cronica,
, lat. scient. syphilis, introdotto da g. fra- castoro nel suo poemetto
. sifilitico. = deriv. da sifilide-, voce registr. dal d.
sifilide. = deriv. da sifilide]. sifilite { sifìlide
antecedente il cancro indurito, o dipendono da sifilide ereditaria. = deriv. da
da sifilide ereditaria. = deriv. da sifilide]. sifilitico (disus
venereo. 2. affetto da sifilide. pavese, 7-183: «
sifilide. pavese, 7-183: « da un giorno all'altro, può succedere »
-sostant. pellico, 4-20: da quella galleria s'andava, per un volto-
lat. scient. syphiliticus, deriv. da syphilis (v. sifilide)
treponema pallidum o di altro materiale inquinato da tale microrganismo, per provocare la sifilide
con la particella pronom. risultare infettati da sifilide, infettarsi di sifilide.
di sifilide. = denom. da sifìlide, con suff. frequent.
sifilide. = nome d'azione da sifilizzare. sifilocòmio (disus.
, caratterizzata, nella fase secondaria, da papule, roseole o anche pustole e alterazione
, nella fase terziaria per lo più da noduli. ne cutanea della sifilide
syphilis (v. sifilide) e da fobia (v.). sifilòfobo
sifilòfobo, sm. chi è affetto da sifilofobia. sifilogènesi, sf. medie
syphilis (v. sifilide) e da genesi1 (v.). sifilogènico
sviluppo della sifilide. = deriv. da sifuogen [esi \. sifilografìa,
mite eritematovescicolare irritativa determinata da contatto con le urine e con le feci
dovrei pur essere un frenologo di quelli da mille lire a consulto... frenologo
, dal gr. zupviog, deriv. da zupvo? 'sifno'. =
primissima lesione sifilitica (ulcera), da cui origina poi tutta la malattia.
sintomo sifilitico e credono di essere infetti da malattie incurabili. = voce dotta
syphilis (v. sifilide) e da mania (v.).
syphilis (v. sifilide) e da psicosi (v.).
syphilis (v. sifilide) e da sclerosi (v.).
fase secondaria. = deriv. da sifil [ide] \ voce registr.
syphilis (v. sifilide) e da terapia (v.).
gr. xeomxóg, agg. verb. da rgèmo 'mi volgo'; è registr.
della quale col tornio si fanno vasi da cuocere e cibi e da tenervi le vivande
si fanno vasi da cuocere e cibi e da tenervi le vivande. dolce, 6-63
tommaso moro, ciascuno dei magistrati eletti da trenta famiglie, con la funzione di
ogn'an- no un magistrato, nomato da loro anticamente 'sifogranto'e ora 'filarco'.
merid.), forse deriv. da sifulìn 'fischietto'e 'citrullo'. sifonàggio
una cavità. = deriv. da sifone. sifonale, agg.
sifonale, agg. bot. costituito da un sifone (con riferimento alla
di alghe cloroficee, con tallo costituito da filamenti tubolosi o da vescicole di differente
con tallo costituito da filamenti tubolosi o da vescicole di differente forma e grandezza.
centri urbani. = nome d'azione da sifonare. sifonare, tr. (
. (sifóno). travasare un liquido da un contenitore o da un recipiente per
travasare un liquido da un contenitore o da un recipiente per mezzo di un sifone
dai serbatoi. = denom. da sifone. sifonària, sf.
molluschi gasteropodi polmonari basommatofori, costituita da numerose specie quasi cosmopolite, con conchiglia
greco. = nome d'agente da sifonare. sifonàtteri, sm. plur
tubo per aspirare e travasare il vino da una botte all'altra o per imbottigliarlo da
da una botte all'altra o per imbottigliarlo da una damigiana. ceredi, io
a sifone, tipo di barometro costituito da un tubo a u contenente mercurio.
: selz. telegrafia sottomarina, inventato da sir william thomson per surrogare il galvanometro
l'acquedotto del seri- no] gallerie da sei a tredici chilometri e sifoni lunghissimi.
idrauliche, condotto per addurre un liquido da un serbatoio a un altro, collocato
la degassificazione del liquido e di spruzzarlo da un apposito tubo, azionando una piccola
leva (per lo più nell'espressione sifone da selz). soffici, v-6-260
fenoglio, 5-1-1804: « tu che vieni da fuori che cosa hai visto? »
per li sifoni o fistole interne, spinti da quel pro- vido e in maggior copia
famiglia euforbiacee, attualmente denominato hevea, da cui si estrae il caucciù.
. albero della guja- na, chiamato da aublet col nome di 'hevea'. schreber e
di altezza, con foglie alterne, portate da lunghi picciuoli... frutti cassolari
caratteristiche per il loro polimorfismo e costituite da individui polipoidi e medusoidi; tali colonie
e medusoidi; tali colonie si sviluppano da una larva, detta 'pianula', che
larva, detta 'pianula', che funge da individuo primario fondatore; gli altri individui
lessona, 1348: 'sifonofori': nome dato da eschholtz a certi acalefi semplici, come
sipho -ònis (v. sifone) e da gamia (v.).
; ha aspetto fibroso ed è costituito da tubi paralleli o intrecciati. lessona,
= voce napol., deriv. da sigaro. sigàmbrico (disus. sicàmbrico
lat. scient. siphonops, comp. da sipho -ònisreno e l'erra / il popul
sipho -ònis (v. sifone) e da stele (v.).
lessona, 1348: 'sifonostoma': nome dato da dumeril... a una famiglia
lessona, 1348: 'sifonostoma': nome dato da dumeril... a certi crostacei
. e a certi anellidi, caratterizzati da una specie di proboscide o tromba aspirante
'sifonostomati': famiglia di molluschi, proposta da blainville, che comprende il genere '
, i panetdel genere boa, proposto da fitzinger per quelle specie che tieri e i
alcune specie di cofini ai boa, da cui si distinguono principalmente per una
, acciò non possa cascar né pender da nessuna banda. pantera, 1-71: vedasi
tener la galea, ché non trabocchi da una banda. guglielmotti, 829: 'sifulto'
dovea, per suo trastullo, / da una musica cimbrica, teutonica, /
55 a. c. e sconfitta da tiberio nell'8 a. c.
.. qui le sigaraie hanno gesti da stiratrici, vestite come esse di bianco
e quel colpo netto finale per gittar da parte sul monte la biancheria stirata.
medesimi prodotti in locali pubblici quali sale da ballo, cinematografi, teatri).
1-ii-1015: a piazza ungheria, portata da alcuni pionieri, in pochi mesi,
dell'insetto. = deriv. da sigaro. sigarétta (dial.
e trinciato fine, che si accende da un capo e si fuma aspirando l'
cilindrica di cioccolato che si può succhiare da un'estremità. -piccola bobina di filo
, consistente in una miccia di carta da filtro, che, impregnata di sali adatti
della necessità edella voluttà di farsi le sigarette da sé. gli altri settanta sono sigarettisti
e tutto il tempo di una sigarista da caffè, ti conchiuderò in due parole che
in due parole che il signor checcaccio da martedì non è più comparso a casa.
sua passione. = deriv. da sigaro, col suff. dei dimin.
piccolo rotolo cilindrico o fusiforme, costituito da foglie di tabacco lavorate e avvolte su
spesso per comperare i sigari cavour preferiti da mio padre. -sigaro toscano:
virginia: v. virginia. -voce da sigaro-, timbro forte, basso o leggermente
savinio, 22-224: ci sono voci da sigaretta, voci da sigaro e voci
: ci sono voci da sigaretta, voci da sigaro e voci da pipa. la
sigaretta, voci da sigaro e voci da pipa. la voce di renzo ricci -
, ruggeriana, muccoidale - è voce da sigaro. vittorini, 2-24: erano
vittorini, 2-24: erano due voci da sigaro, forti e strascicate.
soi drapi e stacio in la casa da sigente a sen paulo. sanudo,
= voce di area ven. da connettere con sergente (v.);
, costruita in prossimità della troia omerica da coloni eolici (un'iscrizione).
. i sigei misero una nuova iscrizione da un altro lato del medesimo marmo.
di un sigillo, atta a servire da segno distintivo o di riconoscimento, a
, sigillo questa lettera / e la metto da parte. -assol. baldelli
del permesso di entrata e di uscita da una città in tempi in cui ciò era
ambigua dicendo: « non vengo mica da una città di provincia, so bene
di lui notizia abbiamo stimato. da condizion divina / ch'io tocco mo,
fa duce. / là cassiano da macerata, lxii-2-iv-139: il re fa sigillare
un beccuccio assai lungo come g h da sigillarsi alla fiamma, e perciò tirato
. boccamazza, i-1-507: si ha da empire la ongia de arpeia di colla
, che ogni tanto apriva la bocca da una all'altra estremità automaticamente; e
si dice che sigilla. 'gli sigilla bene da collo quella giubba'. 6
sguizari. gualdo priorato, 8-47: da ognuno veniva creduto che gli ollandesi fossero
, par., 7-69: ciò che da lei [la divina bontà] sanzamezzo distilla
schiaffo sigillò la parola. da, il naso dritto e ben seguito.
239: quel poco che se ne ha da mangiare [di cacio] sia dopo
. plur. neutroda sigillarìus, deriv. da sigillimi (v. sigillo).
dotta, lat. sigillarìus, deriv. da sigillum (v. sigillo).
sigillataménte1, avv. in modo da aderire perfettamente. assarino, 4-100:
egli narra tutte le cose sue. benvenuto da mola volgar. i-9: questa è
, allotropo di singulatim, deriv. da singùli, agg. numerale distributivo che vale
sigillatézza della morte. = deriv. da sigillato. sigillativo, agg. ant
. = agg. verb. da sigillare. sigillato (pari.
, sigilato, sigilattó). contrassegnato da un sigillo, contraddistinto da un segno
contrassegnato da un sigillo, contraddistinto da un segno di proprietà o ai riconoscimento
la mia firn, ser pre donado alberto da sen luca segondo corno elo lo troverà
sigilado del sigilo del nobele nicolò marchese da est. i. donati, lxxxviii-ii-726
i-204: oggi quassù, dentro qùesto tepore da prima a. chiappini,
. serlio, 4-53: per assicurarsi da pioggie e da ghiacci sarà da far
, 4-53: per assicurarsi da pioggie e da ghiacci sarà da far un suolo,
assicurarsi da pioggie e da ghiacci sarà da far un suolo, oltra molte altre diligenzie
. vincenzo maria ai s. caterina da siena, ni: coltiva molte e bellissime
i-194: se retironno [i veneziani] da la impresa... perché etiam
. 9. segnato, contraddistinto da un soprannome (una persona).
, vecchio o giovane, è sigillato da un soprannome. 10. figur
/ dèe, chi 'l nome ha da lui di segretario, / ben sigillati al
12. segregato in casa; isolato da tutti. -al figur.: che
una scodella coll'arme del comune, da ritenersene il campione nella residenza, insieme colle
, ecc. = nome d'agente da sigillare. sigillatòrio, agg. disus
romani. = agg. verb. da sigillare. sigillatura, sf.
. = nome d'azione da sigillare. sigillazióne (sigilazióne),
quattrocento bolognese. = deriv. da sigillo. sigillo (ant.
, oro, argento), in modo da lasciarvi l'impronta in rilievo, al
una conve sugli atti ufficiali da lui emanati per garantirne niente digestione
moderno tale figura fu zione. sostituita da quella del ministro della giustizia,
dalle camere, sancito dal re e contrassegnato da un ministro. -stor. dir
sculpta di qual vennero anco da loro, per officio privato, monsignor il
monsignor morvil- = nome d'azione da sigillare. lier, già vescovo
inghilterra del xiv-xv secolo, matrice adottata da edoardo il confessore e affidata al cancelliere
sigillo; e tutti questi e molti altri da loro dipendenti hanno le loro provvisioni.
la mia firn, ser pre donado alberto da sen luca segondo corno elo lo troverà
nobele... segnore miser nicolò marchese da est. cantari cavallereschi, 137:
e. gadda, 6-116: estrasse da quer portafogli di cuoio nero di vitello e
o alzato: quello, anche costituito da una sorta di francobollo o da un lembo
costituito da una sorta di francobollo o da un lembo di carta o di altra
-figur. lividura, ecchimosi causata da percosse (e anche la percossa che
di opportuno contrassegno, adoperato, specialmente da una pubblica autorità, per garantire la
-dir. violazione dei sigilli: reato commesso da chi indebitamente rimuove i sigilli apposti per
una cosa, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con
mesi a tre anni e con la multa da lire duecentomila a due milioni.
crudo sasso intra tevere e amo / da cristo prese l'ultimo sigillo, / che
-impresso dal sigillo divino: segnato da una malattia, da una deformazione.
divino: segnato da una malattia, da una deformazione. per nessuno
china fa passare i nervi. tutto ha da essere evidente 'come regno,.
, esser avaro e misero, è veramente da di nobiltà. montale, 4-65
d'imprevedi -impronta spirituale impressa da dio (anche bile e di contingente ch'
per sigillo della sua rabbia mi portò da barcellona per terra fino a modona con infinito
venir a riscuoter in breve da doralice giardiniera il resto del suo ultimo
delle renghe che furono allora fatte e da chi, delle ragioni addotte, delle rissoluzioni
di secretezza, gli aveva detto di sapere da buona parte che il sacchi aveva risolto
, 3-24: ho saputo ogni cosa da don francesco di mello sotto sigillo di
innocenzio [san francesco] aperse, e da lui ebbe / primo sigillo a sua
. non negli sigilli ideali, separati da la materia, perché quelli per certo,
de le mani su 'l fiore guastatole da quel primo che le preruppe il verginal
possessioni, pascoli, boschi, molini da vento,... da dazi sopra
, molini da vento,... da dazi sopra cose di viveri e mercanzie
sopra cose di viveri e mercanzie, da passaggi di strade e fiumi, da
, da passaggi di strade e fiumi, da pescagioni, da zecche e dai sigilli
strade e fiumi, da pescagioni, da zecche e dai sigilli delle espedizioni che si
sopra tali modani e dentro tali forme da suggellarsi dal condottore della gabella del sigillo
terra lemnia... questa è da alcuni per lo colore chiamata rubrica lemnia
per lo colore chiamata rubrica lemnia; da alcuni altri sigillo lemnio; da altri il
lemnia; da alcuni altri sigillo lemnio; da altri il sigillo de la capra,
annestano a zampogna; ma s'ha da badare che sia stretto a sigillo (l'
il piacere di leggerti moltonon mi sia guastato da una tale immagine. francia rivelò
bacchetti, 2-xxiii-407: non c'era neppure da metterliin due stanze separate e farli scrivere sotto
= voce dotta, comp. da sigillo e dal gr. veatpf) 'descrizione'
piace punto la sigla de'tuoi fogli da lettere. v'è del gotico impiccatoio:
non è provato, né creduto necessario da provare. è superficie senza profondità, tolta
bar. -traccia o ricordo lasciato da una sofferenza, da un'esperienza dolorosa
o ricordo lasciato da una sofferenza, da un'esperienza dolorosa. oriani, x-30-249
solo dopo la ratifica da parte di un'autorità superiore. -
di proposta era statainoltrata, accettata, siglata da mussolini con la m approvativa. v
risultato finale. = denom. da sigla. siglàrio, sm.
del- tesposizione. = deriv. da sigla. siglato (pari.
siglatura. = nome d'azione da siglare. siglografìa, sf.
. = voce dotta, comp. da sigla e dal gr. ypa che è la nota del sigma, e da t essendo il sigma imposto al tau matem. maiuscolo (2) e accompagnato da indici, simboleggia una serie o una delle r. = deriv. da sigma, sul modello di lambdacismo, etacismo di mammali dell'ordine de'rosicanti stabilito da say, i quali tra gli altri sei denti molari eguali colla corona segnata da solchi alterni profondi disposti in forma d' 375: il pene è grosso e sostenuto da due ossa leggermente incurvate e di forma ha forma di sigma', comp. da olyna (v. sigma) e dal del sigma colico. = comp. da sigmoide [colon] e ectomia (v sigma colico. = deriv. da sigmoideo. sigmoidopessìa, sf. = voce dotta, comp. da sigmoide [colon] e dal tema del . = voce dotta, comp. da sigmoide [colon] e dal tema del qualche trivio, la faceva, pare, da signifero, adocchiata una mezza savoia, il = voce dotta, comp. da sigmoide [colon] e dal gr. delzodiaco il signifero cammina, / ma spesso da l'eclittica travia / tanto, che signìfer 'portainsegna, vessillifero', comp. da signum 'segno o insegna'e dal tema di le molte = voce dotta, comp. da sigmoide [colon] e dal tema del d 'incido, taglio'. = deverb. da significare.
ant. senso, significato. francesco da barberino, 347: diremo di quella [
fanciulla] ch'è pervenuta in tempo da maritare, la quale puoi vedere qui
la proposta dello sdegno, sì come da tutti è inteso, perciocné, togliendo egli
togliendo egli tutto il mezzo verso primo da orfeo, è più ragionevole che nel
mano, per signifìcaménto e quasi per menaciare da la lo- gne, ma non saiettare
modo. = nome d'azione da significare. significante (part.
19-70: queste voci vocali, discendendo da un universo ulteriore, sarebbero forse significanti
b. croce, iii-14-15: mettiamo da parte le commedie, che tra quelle
8-72: io mi sentivo... da lui seguito e sorpreso fin nelle meno
della filosofia antica, elemento formale legato da una relazione con un concetto espresso o
basino, 3-534: viene... da barthes il suggerimento d'applicare alla letteratura
tutte queste essendo in que'fonti poste e da essitutte derivandosi, più che necessario è che
viensene ». cotesto 'ne'insimile favellamento ha da per se stesso uso naturale, con
della salute di bianci- fiore. felice da massa marittima, xliii-273: da poi che
. felice da massa marittima, xliii-273: da poi che dimoraron anni sette, /
dotta, lat. significantia, deriv. da significare (v. significare);
intendimento che di prima, e però è da vedere che questa mente propriamente significa.
bellori, 2-60: dipinse [carracci] da un lato l'amor celeste...
, e che al ricco non manca da vivere morbidamente nelle penurie maggiori. muratori
pone a dimostrare... che da certi diavoli sieno sforzati a significare li
stato costretto a guardar la camera ritenutovi da un gravissimo raffreddore... la
di un discorso o di una situazione o da rimandare io vò marte esser chiamato /
il lat. 'significati©'). guidotto da bologna, 1-108: è un'altra sentenzia
dotta, lat. significare, comp. da signum (v. segno) e
avv. in modo significativo, tanto da rivelare l'effettivo valore di un concetto o
statistica, attendibilità di una stima desunta da un campione. -in partic. analisi della
perché giudica il poeta il nome trovato da lui essere più significativo del vizio o della
una parola. patini, 874: da questa dottrina risguardante generalmente il discorso si
e si fa in effetto per l'ordinario da tutti, e poco però a ciò
ieri partite dall'isola di pago firmate da nomi di bella sonorità italiana. flaiano,
alla pacifica e agiata via panama, che da allora venne a chiamarsi viale giappone.
avrebbe pensato fino dal primo espresso, indicato da una parola, da una frase (un
primo espresso, indicato da una parola, da una frase (un ticabile. quasi tutto
importante valore artistico e critico, tale da essere un punto di riferimento fonda- mentale
avremo modo di pensare anche ai 'problemi posti da ib- sen e non risolti'.
. capace; noto, stimato, tale da essersi imposto nella considerazione altrui.
di qualche merito che non sia passato da queste colonne. ai più significativi abbiamo
c. battoli, 7-2: i caratteri da annoverare, con i quali cioè si
, 9, ed uno che non significa da per sé niente, che vulgarmente si
del genere, a cui appartengono le idee da quelli significate. rosmini, 2-2-175:
leidee dal linguaggio significate. -denotato da un simbolo grafico. m. cerrono
mercuriper revoluzione aerea significati per h, cioè da li metalli et etiam da li animali
, cioè da li metalli et etiam da li animali e vegetabili, ch'è una
. carducci, ii-4-75: non v'è da dar retta più che tanto alle intenzioni
cosa significata, come il sole è significato da la figura del cerchio e la luna
la figura del cerchio e la luna da quella del mezzo cerchio. s. maria
un bel prato e grande, circundato da monti * e da boschi, nel mezzo
grande, circundato da monti * e da boschi, nel mezzo del quale fusse
pareami non solo possibile, ma significato da infallibile presentimento. 5. sm
5. sm. concetto espresso da una parola o da una frase;
sm. concetto espresso da una parola o da una frase; contenuto concettuale di un
della filosofia antica e moderna è legato da una relazione necessaria e naturale o convenzionale
elemento formale o significante). gidino da sommacampagna, 2-172: equivocacione èequando una medesima
la quale è l'antica ricchezza accompagnata da buoni costumi e da belle maniere
l'antica ricchezza accompagnata da buoni costumi e da belle maniere. annotazioni sopra il
significato proprio ad ogni vocabolo, troverebbe poco da gloriarsi. -in linguistica,
-in linguistica, secondo la definizione formulata da f. de saussure, entità del contenuto
morale-, senso ideale o morale ricavato da uno scritto o attribuito a un'immagine,
risultatose si riducesse a una semplice interruzione seguita da una ripresa degli intrigatissimi negoziati che da
da una ripresa degli intrigatissimi negoziati che da sei mesi non dimostrano se non la
: quella cioè della 'soggettività', definita da husserl come la crisi delle scienze europee che
. teoria del significato: teoria formulata da f. g. frege (1848-1925)
propose lo consigliassimo in che modo fusse da governarsi col re di francia. tasso
se le parole significatrici dello sprezzo nascono da concetti della parte appe- titrice, non
scritto). delminio, i-333: da cuca ho inteso alcune ciance che sono
altra, significatrice del modo che s'ha da praticar col pasquali per la stampa dei
di fortuna. = nome d'agente da significare. significazióne (ant.
o di un insieme di parole collegate da nessi grammaticali e logici; senso di
viii-1-141: estimaron molti, forse più da invidia che da altro sentimento ammaestrati,
molti, forse più da invidia che da altro sentimento ammaestrati, questo nome 'poeta'
sentimento ammaestrati, questo nome 'poeta'venire da un verbo detto 'poio pois', il
steriosa che quei due non si sono da quel momento separati più.
panigarola, 2-436: così, aspettandola salute da te, ho amato io i tuoi comandamenti
-motivo, giustificazione. guido da pisa, 1-12: non senza alcuna significazione
lui è consecrato lo>rimo mese dell'anno e da lui è nominato, ché, come per
elena, con uno sguardo ai cui egli da prima non comprese la significazione.
., 1-5-159: quel fiato corporale cheprocedea da bocca della carne non era la sustanzia e
è una significazione della somma padronanza che da iddio sopra tutte le creature.
5. notizia, annuncio. busone da gubbio, 1-64: di presente prendono colonbe
una nave addomata di nobili guemimenti da navicare. bembo, 10-viii-23: vorrei
g. capponi, ii-143: eccettuarono da ogni divieto anche di età due caseda nominarsi
, usando quello colore che si chiama da tullio significazione et al modo greco ironia
lat. significano -onis, nome d'azione da significare (v. significare).
dotta, lat. signinus, deriv. da signìa 'signa'. signiózzo, v
non abbia scritto, / bacerete le mani da mia parte. cristoforo armeno,
carducci, iii-3-283: la signora lucia, da la cui bocca /...
che abitava nell'appar -preceduto da un agg., in formule di cortesia
/ della signora madre / l'avrà da far con me. parini, 524:
signora che non si riterrà certo offesa da queste piccole bislaccherie. 2
ap- perto, ma se ne vive da signora lautamente. giordani, v-25:
colle sue scappatelle o co'suoi grilli da gran signora. tarchetti, 6-i-335: voi
, avete dei lineamenti delicati, un'aria da signora, dei modi che sembrano acquistati
ad ambra, che ha diritto di vivere da signora, ma ambra mi costa.
ha di bello che ha dei gusti da signora ». -per anton.
, se non è pazzo, / vedendosi da voi così tradito, / quando poteva
così tradito, / quando poteva star da signorazzo. pagliari dal bosco, 212
di superbia. signorazzi che vogliono farla da gran signori. cicognani, iii-2-100:
: essendomi stati mandati a mio dispetto da alcuni signorazzoni grandi grandissimi alcune loro rime
sciupinìo, lo scialo, lo sfarzaccio / da qualsivoglia gran signorazzaccio. = spreg
il coraggio, / e combattuto son da lor sovente: / l'un voi ch'
tutte l'altre ed essere onorata e riverita da quelle come il giusto vuole. loredano
venezia. la vecchia signora della da più anni il cadavere del giovine luigi napoleone
romanzo e dramma in cinque atti scritto da a. dumas figlio nel 1847,
orsù, fiutala [la veste] da quest'altro lato: di che ti sa
io pretendo a gran ragione / aver da te, ch'hai cera di ladrone.
pure assai. brusoni, 1-281: preso da loro un solenne e grave giuramento di
come un giovinetto forte, / vergine folle da gli error prudenti, / ma signora
sua sorte / sola giunse a ceylon da baltimora. 12. donna
mondo, ecc.). fausto da longiano, iv-192: o roma maladetta,
/... tutte creature son da te iscorte / in signoraggio.
cuore dell'amante o il potere esercitato da amore. rinaldo d'aquino, 102
= dal provenz. senhoratge, deriv. da senhor (v. signore).
dalla donna amata sull'amante. dante da maiano, 1-4-n: mi dole e dammi
= dal provenz. senhoranqa, deriv. da senhor (v. signore).
duri legami. = deriv. da signore, sul modello di principato.
gnoratrice. = deriv. da signora, col suff. dei nomi d'
scandagli e livellazioni certe, fatte da periti delle parti e dominio politico
territoriale di tipo assoluto. - da sopraintendenti di nostro signore. in
quale nelle sue estasi e vapori saluterai da parte mia, che xxviii-804: david
e l'altri granni de roma, nascosimente da lo populo, tutta l'oste di vizi
/ piu bella che cristallu. / campala da lu 91: poi che questa
di girolamo adorno e di girolamo da s. stefano, 222: in la
to governano i comportamenti umani. da lui stimato degno / che la figliuola sua
guerra edannosa tra lui e i signori malatesti da rimino, addivenne che, per certi
. foscolo, ix-1-267: intorno a'signori da polenta, a'benefici de'quali
piazza, 2, -71: amal- da di rocas che dà foco alla polvere del
/ non c'è divisione -che te da lui retragga; / tu bevi e se'
se'bevuta - en trasformazione; / da tal perfezione -non è chi te distragga;
donna e signore. s. caterina da siena, 354: l'anima, che
tolliglie c'avea del suo segnure. pietro da bascapèfv-7011: alto deo, patre segnior
tue mani. ungaretti, ii-105: da ciò che dura a ciò che passa,
tesoro volle / nostro segnore in prima da san pietro / ch'ei ponesse le
ispeciale provvidenza dispone gli eventi degli uomini da bene, come ella è, vorrà
pleonastica di messere. s. caterina da siena, ii-288: voi, madre e
elegia giudeo-italiana, xxxv-i-37: li signori da onni canto / gìanu ad offeriri a lo
qui dunque? scostati, / vanne da me lontano, / poiché un signor non
dei giardini pubblici più sontuosi, frequentato da una falange di bimbi signori.
simile beneficio rendere a lo signore quando da lui è beneficiato, dèe però rendere quello
masi 'masnada'questa unione di persone dipendenti da esso signore e prendevano perciò il titolo
il titolo di fservi'. -casa da signore: adibita ad abitazione padronale.
nuova a set- tignano, con casa da signore ellavoratore e terra lavorata etc
in faccende: ché a lucia farò io da mamma. leopardi, iii-360: carissimo
suo parere. -preceduto o seguito da un agg., in formule di
vostra sanità che quasi el mal mio da me s'è fuggito. galileo, 1-2-216
biffoli, lxxxviii-i-278: partito s'è da me ogni dolore, / po'che
a tal segnore preso agio a servire / da cui larghezza gioia par che vene.
donna e signora e può alludere da lei, di conoscenza fui 'nn-errore, /
mio, che novelle? » francesco da barberino, 121: ora si volge
certo che niun vostro nemico sarà punito da voi con la violazione del secreto.
più zoglia. tasso, 2-19: mirata da ciascun passa e non mira / l'
vergognoso eccesso / tratto è l'uom da furor geloso oppresso. mazzini, 83-184
festa a genova. -accompagnato da un agg. possessivo con valore rafforz
crudeli, 2-170: signor mio, da questo onore / la dispensiamo; eh
, arte, poesia: con passione, da signori. moravia, 13-25: grazie
posseduto né una colonia né un naviglio da guerra. la repubblica [31vii- 1986
signor della festa, che era mascherato da pastore insieme con molti suoi, si cavò
o vuol comune. s. bernardino da siena, 2-i-482: elli so'stamane
signore di quella parte d'italia che da montefeltro insino a feltre nella marca trivigliana
si sorride pensando di trovarci tra uomini da poco diventati signori della parola e ancora non
l'animo, il mondo. bornio da sala, xxxviii-341: superbia è facta del
2-242: ci fa servire una cenetta da mettere appetito a un morto, ci
appetito a un morto, ci dà da bere un signor vino imbottigliato al tempo
di vaio, non miga cittadine né da mercatanti ma da signore. trionfare
, non miga cittadine né da mercatanti ma da signore. trionfare / e farvisi
. trionfare / e farvisi erbolati da signore. -fare il signore:
stato, nel suo nido a far da signore. balbo, 4-247: oggi ancora
: facemmo il carnovale col signor giovanni da sassatello, il quale era come signore d'
stavamo come signori. e ci stemmo da otto o dieci giorni con lui.
. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 431: a ciò che voi
pesante, / come fino amadori / da voi partendo lassovi a un amante, /
signore. = agg. verb. da signoreggiare. signoreggiaménto, sm
. dominio degli istinti e delle passioni da parte della ragione. ottimo, iii-467
del secco. = nome d'azione da signoreggiare. signoreggiante (part. pres
quanto li partiene, né sia oppresso da la tirannide di li signorizanti. ammirato,
le cose terrene, vi è stata da lui prescritta un'imposta non a profitto
e cattolici, accolti dall'autore e da lui dichiarati parte integrante, e anzi
8-83: si rubellaro al marchese azzo da esti la città di modena e quella di
tu conosi asai se tuo marito / è da segnoregar villa o citade / o di'
la quale oltre ogni altro bene innaffiata era da navigabili fiumi e avea porto di mare
... signoreggiava san romano ottenuto da ottone iii nei monti veronesi.
rigava li altri monexi. s. bernardino da siena, 255: il capitano è
trovar modo a fornir loro follia. paolo da certaldo, 170: la buona donna
cui morso me vince / sì che da lei fugir nula me vale. / la
non si ciberà, cioè non sarà signoreggiato da ambizione di stato né da cupidigia d'
sarà signoreggiato da ambizione di stato né da cupidigia d'avere. p. verri,
rassegnazione. -con riferimento al potere esercitato da amore. pier della vigna,
la somma dei piaceri, signoreggiando domenico da montecchiello, 2-56: anche esso beatissimole passioni
il meni e signoreggi. s. bernardino da siena, 2-1- 341: di
d'ordine e di ragione. zanobi da strata [s. gregorio magnovolgar.]
fortuna? e questo tale ancora sarà punto da questa passione, ma non più oltre
essere nco inanzi la morte. fausto da longiano, 38: la luna signoreggia le
3-43: l'anima nostra non può essere da le stelle signoreggiata. -determinare
il tutto. / il che lungi da noi volga fortuna / che il tutto regge
, regni, imperi tutto è signoreggiato da un'oscura necessità. 6.
fiume (una città). piero da siena, 4-14: primieramente il porto si
bentivoglio, 4-775: non può esser da più nobil città signoreggiato quel fiume né
città signoreggiato quel fiume né all'incontro da più nobil fiume bagnata quella città.
ultimamente erano giuntid'olanda con alcuni vascelli armati da potere tanto più signoreggiar la riviera.
gran parte della città. -osservare da una posizione elevata. algarotti, 1-x-231
, e la signoreggia e l'adopera da maestro. tommaseo, 15-336: per
un caldo precoce, azzurra ma navigata da qualche nuvola molle. i frutici deliziosi
reggiare tutto 'l mondo, ed esser creduta da tutte le genti sanza contradicimento d'altra
il potere, regnare. guidotto da bologna, 1-1: signoreggiava il grande e
/ deo in aier turbulentu. antonio da ferrara, 168: cussi dè far chi
lianza par giustizia, / e guardarne da primizia / ch'avarizia porta. cronaca
tempo durao lo reame de persia. e da poi commen- saro ad segnoriare li ri
della grecia, nel tempo in cui damasio da, / come l'avaro seguitando avere,
. via di fatto narrato come attuale da lui che viveva cento 14. esercitare il
o più anni dopo, e quando da più tempo non v'era scaistinto malvagio
sudai e fui sollecito. -comportarsi da signore, generosamente o conducendo una vita
unde na- scen'multa guerra. tommaso da faenza, xvii-108-67: sì sengnoregia in
costumi, che in loro sconciamente signoreggiano, da loro acconciamente si bandirebbono. pallavicino,
vostro fratello non si sia potuto difender da quella malvagia febbre che a questi giorni
: dove i siti sono diffettosi e signoreggiano da maggior altezza,... le
. le canoniere necessarie saranno. maironi da ponte, 1-ii-44: a comalba appartiene la
importante, secondo quei paesi, signoreggia da quella banda e difende la gran fiumana
i quali reggiare a'terrestri affetti che tesser da quelli signoregscolpirono di marmo l'oracolo d'