, con valore privativo-peggio- rativo, e da un deriv. da classe (v.
rativo, e da un deriv. da classe (v.).
rimini. = deverb. da sclassificare. sclassificare, tr.
, con valore privativo-peggio- rativo, e da classificare (v.). sclassificazióne
categoria dei beni patrimoniali, in modo da renderlo alienabile a privati; il risultato
di corato. = nome d'azione da sclassificare. sclavicolare, intr. con
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da clavicola (v.
allontanamento, e da un denom. da clavicola (v.). sclavina
dal gr. oxxripóg 'duro', che è da oxéxxo) 'dissecco', di origine incerta
= voce dotta, comp. da sclera e ectasia (v.);
= voce dotta, comp. da sclera e ectomia (v.).
settimane o mesi, ed è caratterizzata da edema duro della cute della nuca, che
. oxxriqóg (v. sclera) e da edema (v.); è
. zool. tessuto scheletrico mesenchimatico, da cui ha origine lo scheletro degli echinodermi
origine lo scheletro degli echinodermi, costituito da scleriti calcarei. 2.
bot. tessuto meccanico di sostegno costituito da cellule, per lo più morte, con
. oxxripóg (v. sclera) e da [parenchima (v.);
sclerite2, sm. zool. zona rivestita da esoschele- tro chitinoso e indurito che si
, sf. medie. adenite accompagnata da un processo di sclerotizzazione. = voce
. oxxripóg (v. sclera) e da adenite (v.); è
-i). biol. sistema embrionale da cui si distingue il tessuto in grado di
. oxxripóg (v. sclera) e da blastòma2 (v.).
zool. cellula mesenchimatica delle spugne da cui hanno origine le spicole calcaree,
per conseguenza più niale dello sclerotomo da quella caudale. difficili a muoversi.
della cornea. = comp. da sclera e cheratite (v.).
e della congiuntiva. = comp. da sclera e congiuntivite (v.).
e alla cornea. = comp. da sclera e corneale (v.).
della coroide. = comp. da sclera e coroidite (v.);
lat. scient. sclerodermatales, deriv. da scleroderma (v. scleroderma1).
pesci teleostei plettognati, attualmente rappresentata da pochi generi, caratterizzati da un rivestimento
attualmente rappresentata da pochi generi, caratterizzati da un rivestimento dermico costituito da piastre
caratterizzati da un rivestimento dermico costituito da piastre ossee saldate insieme. = voce
axxtìqóóequog 'dalla pelle dura', comp. da oxxripóg (v. sclera),
ed è formata nella maniera più tipica da una duna costiera con vegetazione pioniera verso il
oxxriqó<|>tixxog 'dalle foglie dure', comp. da axxtipóg (v. sclera) e cpùxxov
. = voce dotta, comp. da sclero [si \ e dal tema di
glaucoma. = comp. da sclera, iride e ectomia (v.
. oxxriqóg (v. sclera) e da lipomatosi (v.).
. distruzione del tessuto fibroso, provocata da alcune sostanze o da trattamenti particolari e
fibroso, provocata da alcune sostanze o da trattamenti particolari e utilizzata nella cura delle
= voce dotta, comp. da sclero [si \ e dal gr.
bethylidae (considerata la più = comp. da sclera e da malacìa (v.)
la più = comp. da sclera e da malacìa (v.). primitiva
dei neonati e dei lattanti, caratterizzata da disi (che l'attesta nel 1835
, comprendente dieci generi. = deriv. da sclerometro; voce registr. dal d.
misurare la durezza dei materiali, costituito da un carrello mobile che poggia sul minerale
un carrello mobile che poggia sul minerale, da un'asta metallica munita di punta,
un'asta metallica munita di punta, e da un piattello da caricare con pesi.
di punta, e da un piattello da caricare con pesi. bombicci porta
ad un carretto che percorre la superficie da esplorarsi è premutada pesi che si aggiungono finché
in generale, ma segnatamente per quelle da lavorarsi a poli- mento.
. axxrieóg (v. sclera) e da onichia (v.); è
. tiqós (v. sclera) e da proteina (v.); è
né le termi- nazioni olfattive hanno molto da rallegrarsi per l'azione del fumo,
mentali. = denom. da sclerosi. sclerosato (part.
di una sferetta d'acciaio lasciata cadere da una certa altezza. = voce
. oxxriqóg (v. sclera) e da setto (v.).
una ridotta vascolarizzazione; può essere provocato da cause diverse (processi flogistici, turbe
e talora disturbi circolatori. gugliemo da saliceto volgar. [altieri biagi],
che accusava la sclerosi senile, protetto da una cancellatina ridicola, il pino da cui
protetto da una cancellatina ridicola, il pino da cui à nome il rione ai piedi
-sclerosi cerebrale diffusa: è caratterizzata da tetraplegia spastica, cecità, decadimento mentale
conseguente a un processo autoimmunitario, innescato da un'infezione virale, provoca fenomeni paretici
, gr. tardo oxxriptoois, deriv. da oxxripós 'du ro'(v
. ant. sclerotica. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
. = voce dotta, comp. da oxx. tiqós (v. sclera)
sclerotizzano la vena. = comp. da sclero [si \ e terapia (v
del tegumento di certi semi, circondata da una parte molle. =
. axxqqóg (v. sclera) e da testa (v.).
continua anteriormente con la cornea; costituita da fascetti fibrosi intrecciati, ha lo scopo
spersa nella sclerotica che pareva come velata da un muco giallastro. e. cecchi,
t|{>óttis 'durezza', che a sua volta è da axtaiqóg 'duro'(v. sclera)
che si riferisce, che è affetto da sclerosi (una persona, un organo)
di queste glandòle sclirotiche alcune sono accompagnate da dolori, e queste sono difficili da
da dolori, e queste sono difficili da sanare. ghislanzoni, 8-101: il
impedito a certi miei critici ottenebrati probabilmente da razzismo nei miei confronti...
ant. sclerotica. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
lat. scient. sclerotinia, deriv. da sclerotium (v. sclerozio)
funghi ascomiceti dell'ordine eloziali, caratterizzati da corpi fruttiferi carnosi, peduncolati, sorgenti
corpi fruttiferi carnosi, peduncolati, sorgenti da uno sclerozio; sono parassiti di alcune
, funzionalità. = denom. da sclerot [ico \, con suff.
, ma talmente rimasta indietro, divisa da un tale abisso, da presentarsi in effetti
, divisa da un tale abisso, da presentarsi in effetti come irreale),
. vi sono sedi sindacali che ricordano da vicino i settori più sclerotizzati della burocrazia
immutabili. = nome d'azione da sclerotizzare. sclerotomìa (sclerostomìa)
mediale del somite o insieme delle cellule da essa derivate, da cui prende origine la
insieme delle cellule da essa derivate, da cui prende origine la colonna vertebrale.
e il venefico sclerozio del parassita, da cui la segale deformata riceve il nome
dello sclerozio: malattia delle piante provocata da funghi che formano sclerosi. = voce
deriv. dal gr. axxr|qóxr|5, da 0xx4qó5 (v. sclera).
escludere). ant. escludere da una carica pubblica. g.
valore pii vati vo-detrat- tivo, e da coagulante (v.). scoazzèra
de maniera, / quasi che i sia da trarli in scoa zera
boerio, 628: 'scoazzèra': cassetta da spazzature, ch'è quell'amese di legno
in partic., venez. deriv. da sco [v] azza 'spazzatura',
di babilonia. = comp. da sco [be] e berillo (v
) e dal suff. -formis (da forma 'forma'). scòcca1 { scòca
ci è pervenuta la mo da dell'uomo con un radingotto alla carlomagno,
ex-, con valore intens., e da cocca1 (v.).
tamburo mentale. = deverb. da scoccare. scòcca4, v. scolta1
e scoccaio. = deriv. da scocca \ scoccalfuso e scroccalfuso
disgrigna come il diavolo. s. bernardino da siena, 946: talvolta darai [
pataffio, 4: non ti mostrar così da monte grosso: / e monna scocca
et indice. = nome d'azione da scoccare. scoccante (pari. pres
le membrane quando contraggonsi. -lanciato da un arco (una freccia).
. 3. medie. caratterizzato da notevole celerità osf. pigafetta, 3-2
trar d'arco. apollo sia da un'evoluzione rapidissima dell'onda sfigmi- ca
io vedrei da'begli occhi, / come da duo levanti, / uscir il sol
nel proprio sangue absorto, / roso ancor da lo straieh'amor mi scocca, / senza
omeri e con un arco alla mano, da cui non cessava giammai scoccare infinite saette
non cessava giammai scoccare infinite saette. da ponte, 1-604: -ah,
morire, condurre a morte. antonio da ferrara, 129: maladetta la morte che
sagittario di lontan discerne / qual colpo è da sprezzare e qual d'averne / fede
armeno, 1-265: tolto un arco da pallotte in mano escoccatolo, colla pallotta l'
-per estens. scaricare un'arma da fuoco contro qualcuno. ulloa [
. tasso, i-143: scocchi pur cruda da mattina a sera / contra di voi
le desinenzie / e credilo a pagano da la torre. dolce, 9-34: sta
, indietro. linati, 9-25: giù da un terso ponenteil sole scoccava di striscio sulle
azzurro netto / via via si discopriva da ogni caduco velo / e il suo rombo
e sonora, i vetri erano corsi da lampi d'oro, l'acqua volava sulle
, alto concento / scoccò dolce canzon da l'arco d'oro. ciro di pers
begli occhi ire e vendette / che da la man saette. cossa, lxviii-128:
, lxviii-128: spaventosa / tira scoccavi da la tua pupilla / lucente e acuta come
! filare! assai mi ci confusi / da bimba. or c'è la macchina
o contro un oggetto, in modo da produrre uno schiocco. baretti, 6-240
31-16: come balestro frange, quandoscocca / da troppa tesa, la sua corda e l'
po'che l'arco scocca, / da lor disparve 'l buon iesù sincero,
ex-, con valore intens., e da grinfia (v.).
voce di area lucch., denom. da sgrinfia. sgrinzare, intr.
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da grinza (v.
tivo, e da un denom. da grinza (v.).
sonando lore intens., e da un denom. da gronciolo (v.
intens., e da un denom. da gronciolo (v.).
, la malinconia. = nome d'azione da sgrommare. l'oboe o il fagotto
, con valore intens., e da una var. di gricciolo1, n.
voce di area ven., deriv. da sgrisolo; cfr. anche pie- mont
. = voce sen., forse da connettere con griscella 'ghiozzo'(riportato dall'
ex-, con valore intens., e da grogiolare per crogiolare (v.)
de'contadini di questo paese, ma anco da alcuni nostri cittadini, e in lor
che è, secondo il levi, da un lat. volg. * carulia,
... si gittò nelpozzo. precipitato da dieci metri fu bevuto e risputato fuori
. 2. figur. liberare da una condizione negativa consolidata da lungo tempo
. liberare da una condizione negativa consolidata da lungo tempo. g. brera,
. i contadini debbono sgrommarsi il cervello da secoli e secoli di inerzia intellettuale.
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da gromma (v.
tivo, e da un denom. da gromma (v.).
), sf. eliminazione della gromma da una botte. -in senso concreto: la
le scarpate. = deriv. da sgronciolare. sgrondante (part.
gaggìe sgrondanti, a un cinquanta passi da lui. sgrondare, tr.
e squassando la capigliera sgrondavo acqua da per tutto. -assol.
copricapo contro il ginocchio, come a sgrondarlo da una pioggia immaginaria. -scolare
torre, che unavenimenti così conformi al nostro da porgere lume di auche le mie parole
arrovesciata. sgrondatura di luce pressoché gialla, da una lampadina torità ed agevolare lo sgroppaménto del
poco sotto la ru- = nome d'azione da sgroppare1. grandine, ecc.
giù dal letto, mi vesto; na da una fonte puntiforme. la magnolia i
di terreno asciutto che li circonda e da cui le acque piovane sgrondano nel padule medesimo
ex-, con valore intens., e da grondare (v.).
ex-, con valore intens., e da un deriv. da gronda nel signif
., e da un deriv. da gronda nel signif. di 'tesa inclinata'(
sgrondare le bottiglie. = deriv. da sgrondare. sgrondatore, sm. enol
. nell'industria enologica, macchina costituita da un grosso cilindro ruotante con pareti forate
, sgrondopressa. = nome d'agente da sgrondare. sgrondatura, sm. sgocciolamento
, sm. sgocciolamento di acqua piovana da una grondaia. vittorini, iv-151:
e nebbiolo. = nome d'azione da sgrondare. sgrondìo, sm.
salice piangente. = deriv. da sgrondare. sgróndo, sm.
(in partic. di acqua) da un contenitore, da un corpo bagnato
. di acqua) da un contenitore, da un corpo bagnato, dalle grondaie di
pigliarsi lo sgrondo, per farsi trovare da lei tutto intinto da strizzare. soffici
per farsi trovare da lei tutto intinto da strizzare. soffici, iii-228: metteva
in tartini, 432]: è pure da defalcarsi quelquanti, per isgroppare qualunque sia
assai inclinata o coricata, in modo da lasciar sgocciolare il li essenze
a sgrondo forse, in forma che grondi da esso il liquore che viene d'altronde
innanzi tratto le sue spalle calavanogiù a sgrondo da parere un calvario. -con valore
esili campanili gotici. = deverb. da sgrondare. sgrondolare, intr. (
e fichi. = deriv. da sgrondare, con ampliamento del suff.
. sgrondoprèssa, sf. sgrondatore formato da un cilindro metallico con pareti forate in
sotto il cilindro. = comp. da sgrondare e da pressa (v.)
. = comp. da sgrondare e da pressa (v.).
le valli. -liberare la voce da un groppo che ne ostacola l'emissione
, chiarire un dubbio. francesco da barberino, iii-207: ancor ti dico piue
e l'altra dall'altra, e tutte da una. d. bartoli, 9-30-56:
intr. con la particella pronom. drizzarsi da una posizione rannicchiata o sdraiata; distendere
, e dal rapido moto della carrozza e da quelle parole, si svolse, si
appena levato in piedi, quasi colto da vertigine, fece un mezzo giro su
da taciti incantesimi del mostro [il serpente]
incerto color. 6. svincolarsi da una stretta o da un abbraccio.
6. svincolarsi da una stretta o da un abbraccio. martello, 6-i-438:
più volte rigioma / prima ch'e raggitoi da me se sgroppe. 7.
di buono animo, ma che sia ritenuto da qualche rispecto o aspecti lo exito di
..., è a iudicio mio da avervi poca speranza. -indursi
et a sgrupparsi il nodo che, tessuto da moltissime questioni, rese più dell'altre
. 9. levarsi con forza da un luogo (il vento).
c. arrighi, 4-306: quando udì da suo padre il nome delsuo enrico, sentì
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da groppo1 (v.
tivo, e da un denom. da groppo1 (v.). sgroppare2
, / che da'giganti giù venne da alto, / tanto che e'prese sotto
privativo-detrat- tivo o intens., e da un denom. da groppa (v.
intens., e da un denom. da groppa (v.).
comoda o a lavoro faticoso da sentirsene indolenzita la groppa, dice:
ex-, con valore intens., e da un denom. da groppone (v
., e da un denom. da groppone (v.).
le forze, e distribuiva pugni e pedate da tutte le parti. sante,
lascia indolenziti. = deriv. da sgropponare. §gropponatóre, sm.
exr, con valore intens., e da gropponatore (v.).
, bisogna subito fermarsi con le borracce da riempire. dizionario dello sport edei giochi sportivi
scaldare i muscoli. = deriv. da sgroppare2. sgroppato1 (part.
ha i fianchi alquanto incavati (un animale da sella o da tiro).
incavati (un animale da sella o da tiro). amenta, 101
pareva il manico del violino, vestito da donna, compariva secco e sgroppato il doppio
). inarcare la groppa (una bestia da soma). -al figur.:
ritrova presto il piccolo trotto di bestia da macina ». idem, 4-86: il
dottissimo poeta convenevoli ad ascoltare, e già da voi, mentre eravate fanciullo, ne'
sgrossamento. = nome d'azione da sgrossare. sgrossare, tr.
bufi, 1-810: 'non avrìa pur da l'orlo fatto cricchi': non che
ammiano], 102: essendo noi afflitti da questa pestilenza, morendone alquanti per lo
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da grosso1 (v.
tivo, e da un denom. da grosso1 (v.).
: la tettoia di paglia era sorretta da due pali di pino appena sgrossati, con
stato ristorato, non solo riceve aggravio da altrettanta fatica, ma più assai, perché
, 1-94: massiccio, sgrossato tanto da dargli forma d'uomo, procedeva a
spalle: un vecchio contadino sgrossato ed evoluto da decenni di mezzadria a grande famiglia cittadina
macerato. romoli 306: si ha da fare il pomo [cotogno] in quattro
dì se gli muti, e quivi han da star tanto tempo fin che, sgrossati
sbozzatore. = nome d'agente da sgrossare. sgrossatóre2, sm.
ex-, con valore intens., e da [in] frossatore (v.
di marmo. = nome d'azione da sgrossare. sgrossino, sm. tose
a fretta. = deriv. da sgrossare. sgrottaménto, sm. smottamento
allargamento delle buche destinate ad accogliere piante da frutto, compiuto al momento della loro
; sgrottatura. = nome d'azione da sgrottare. sgrottare, tr.
tutti quelli monti si possano sgrottare da quella parte... dice si possono
ridurrà a statua. = nome d'azione da sgrovigliare. d'ogni mina di
ex-, con valore intens., e da un denom. da grotta (v
., e da un denom. da grotta (v.).
che nelle pianure offre una superficie uguale da ogni parte e monotona, apre al contrario
un albero. = nome d'azione da sgrottare. sgrovigliaménto, sm. scioglimento
. cecchi, 6-12: faceva un caldo da insolazione e nell'alba lividiccia si vedevano
terrazze larve di dormenti sgrovigliarsi e sorgere da giacigli improvvisati. 5. liberarsi da
da giacigli improvvisati. 5. liberarsi da un abbraccio. bontempelli, ii-981:
vita si sgrovigliava in noi, scivolava da noi ai nostri piedi, svaniva.
. ex-, con valore privai, e da un denom da groviglio (v.
valore privai, e da un denom da groviglio (v.). sgrovigliato
), agg. districato, sciolto da un viluppo o da un intreccio disordinato
districato, sciolto da un viluppo o da un intreccio disordinato. -per simil.
i fatti suoi... con terzilio da quel giorno non vi fu buon sangue
2. figur. che si è liberato da vincoli o da condizionamenti esterni (il
. che si è liberato da vincoli o da condizionamenti esterni (il pensiero).
rimesso dattorno con uno spirito tutto diverso da quel di ieri. -abbandonarsi a
ex-, con valore intens., e da grufolare (v.).
, che qui di guerra ne abbiamo da sgrugnare ancora un bel pezzo.
. ex-, con valore privai, e da un deriv. da grugno (v
privai, e da un deriv. da grugno (v.).
ex-, con valore intens., e da grugnare (v.).
v.). = deriv. da sgrugnare1. sgrugnata2, sf.
monosillabi. = deriv. da sgrugnare2. sgrugnato (part.
v.). = deverb. da sgrugnare1. sgrugnóne, sm. violenta
magalotti, cxxx-i-329: mi sentirei ben da fare una menatina di sgrugnoni con quei
i. nelli, 7-1-3: - da farli abbracciar più stretti che non fa
attivo gnoni. = deriv. da sgrugnare1, sul modello di cazzottare (v
sgrullamenti. = nome d'azione da sgrullare. sgrullare (sgrollare),
. commerciabile scucendo i pezzi di tomaia da vendere per e. audisio [
locuzioni sono pronunciate al lume della ribalta e da bocca d'attore, il pubblico si
= voce di area centrale, deriv. da scrollare con leni- zione.
zolì. = deriv. da sgrullare. sgrullire, intr.
ex-, con valore privat., e da un denom. da grullo (v
., e da un denom. da grullo (v.).
colombomollemente il collo. = deverb. da sgrullare. sgrullo2, agg.
= voce roman., deriv. da sgrullare. sgrumare, tr.
la pipa. -per estens. liberare da un involucro. calvino, 22-123:
ex-, con valore privat., e da un denom. da gruma (v
., e da un denom. da gruma (v.) i
lo sgrumare. = nome d'azione da sgrumare. sgruppare1, intr. con
. con la particella pronom. sciogliersi da un gruppo; disperdersi, separarsi.
ex-, che indica allontanamento, e da un denom. da gruppo (v.
allontanamento, e da un denom. da gruppo (v.).
potenze aleate. = deverb. da sgruppare, per sgroppare1. sgràvio,
volgar., viii-30 (122): da queste cotalilagrime molto sono sguagliate quelle che vengono
queste cotalilagrime molto sono sguagliate quelle che vengono da occhi asciutti per lo cuore indurato.
rispetto allo sviluppo normale (il baco da seta). castri, v-92:
sf. disuguaglianza nella crescita dei bachi da seta. governare [i bachi
quelle male lengueaspere e sgruvie chi'n bonne da furbir e da sgurar l'inma- lambruschini
e sgruvie chi'n bonne da furbir e da sgurar l'inma- lambruschini [in giornale
sm. disuguaglianza nello sviluppo dei bachi da seta. c. ridolfi,
sguagliamen- ti. = deriv. da sguagliare. sguagliante (part. pres
si debbono fare; ma tutti passeranno da questa multiplicata cioè attuale operazione alla carità
male fanno? » = deriv. da sguagliare, sul modello di uguaglianza (v
rispetto al normale sviluppo (il baco da seta). lambruschini, 7-81:
: nelle mute [i bachi affetti da atrofia] si sguagliano. giuliani,
i-246: la prima dormita [dei bachi da seta] noi si dice la pelosina
. ex-, con valore privai, e da [eguagliare (v.).
più di = deriv. da sguagliare. squàglio, sm.
, xii-16 (158): tanto sguaglioha da un uomo a un altro, quanto sono
delle due legazioni. = deverb. da sguagliare. sguagnolare, intr.
ex-, con valore intens., e da gagnolare per incr. con guaire (
, con valore intens., e da un denom. da guaio (v.
., e da un denom. da guaio (v.).
quella dappocaggine / qualche giuoco tra noi da far ci resta. magalotti, 9-2-303:
cix-i-80: quando si sente parlarecome di cosa da ridere della sguaiatagine e della putane- ria
. cecchi, 3-40: togliendo l'occhio da quelle sguaiataggini, la scena cambiava
all'aria aperta. = deriv. da sguaiato. sguaiataménte, avv.
, stridenti; una donna in abito da sera verde ramarro e mantiglia col cigno
de'figliuoli. = deriv. da sguaiato. sguaiatézza, sf. disus
baretti, 6-401: vale a dire da quelli che sono legati fra di sé
cirimonia inventate. = deriv. da sguaiato. sguaiato, agg. (
tutte goffe quando non eccedano al segno da riuscirmi sguaiate! nievo, 1-203:
cura e sagacia, le antiche chiese ripulite da invereconde incrostazioni di tempi sguaiati, gli
spilungone asino e impertinente », diceva tanto da mettersi in lena, « rimàngiati la
emette un profumo troppo intenso, tale da stordire. magalotti, 6-248: il
, allegro e in confidenza, sempre da signore per altro, ché non avrebbero
scempiato, con una pronunzia così sguaiata da far fremere. g. bassani, 5-242
rumore). pirandello, 7-491: da lontano, fischi, urli e altri rumori
recitarono: ce ne furono... da far spiritare anche il diavolo.
proprio che non ci fosse niente altro da osservare oltre questa edilizia sguaiata.
b. ricciardi, 51: vorrei saper da voi se quei sguaiatistanze a pigione? -me
di que'profondissimi inchini, chesi usa far da noi a'nostri sguaiatelli di marchesi e di
iv-503: chi sono io? una sguaiataccia da nonfidarsene? parini, 317: ah,
. ex-, con valore privai, e da guaio (v.), col suff
rinfranca. = nome d'azione da sguainare1. sguainare1, tr.
e deciso la lama di un'arma da taglio; sfoderare, anche come gesto di
destretto famiglio sio, domestico, omo da pede, de vile lenaio, vedenno
quello speco erostrato, ilquale pur lo frequentava da poco per asilo delle sue contemplazioni.
2. estrarre, tirare fuori, sfilare da una custodia. aretino, vi-487:
lui, chi avelenato e chi tratto da una torre; e così di molte donne
v-1-37: ogni dì le dà lettere amorose da partevostra ed ella gongolando rompe la testa a
intr. con la particella pronom. liberarsi da un involucro. linati, 9-155
ex-, che indica allontanamento, e da un denom. da guaina (v.
allontanamento, e da un denom. da guaina (v.). sguainare2
ex-, con valore intens., e da guaire (v.), con infisso
forme di saluto militare (un'arma da taglio). cavalca, 19-257
liccio papa, il caposbirro, gridando da lontano, brandendo la sciaboletta sguainata.
appena sguainate. 4. uscito da un luogo. v. borghini,
facilità. = agg. verb. da sgualcire. sgualciménto, sm.
noie imaginabili. = deriv. da sgualcire. sgualcire, tr.
. cercai soltanto di rimuovere d'intorno da essi la neve e il ghiaccio, per
ex-, con valore intens., e da gualcire (v.).
e sgualciti. montale, 3-191: da una busta che pareva vuota uscirono due
viso dai lineamenti energici, sgualcito, solcato da tanti anni di vita rude e violenta
una ragazza sgualcita avanti tempo, e da che contatti, e con che segni,
e taciturno gruppetto di uomini è sceso da un pullman, subito si è mosso attraverso
cura. = nome d'azione da sgualcire. sgualdrina, sf. meretrice
, sendo a quel modo / dianzi da noi partita / così furiosamente e noi,
gridava, a perdifiato: « ragazza da caffè, sgualdrina qualsiasi! » 2
vedo le studentesse... svestite, da parere un po'vittime e un po'
, dormendo con una sgualdri- netta nuova da pochi carlini, le diede per pago mezo
non sei capace di farti procurare, da una delle tue sguai - drinette,
la godevano, serviti di tutto punto da alcune loro sgualdrinotte che prima erano state
2-32: questi belli costumi ha ella da te apparati, sgual- drinaccia, ruffiana
gheldrina, dimin. di gheldra (da accostare a geldra 'assemblea fastosa'),
, sgualdrinéggt). ant. comportarsi da sgualdrina. -al figur.: darsi
, adultero sottile e non molto o da molti conosciuto per tale. =
per tale. = deriv. da sgualdrina, con suff. frequent.
4-103: le due imperatrici della sgualdrineriaassistevano una da un lato ed una dall'altro aella lizza
, donne e duchesse. una immoralità da non dire. = deriv. da
da non dire. = deriv. da sgualdrina. sgualdrinume, sf.
odio le nauseanti nudità di queste vergini da marito... ho schifo di questo
cempennare. 2. pendere da un lato (una veste).
]: dicesi anche che 'sgualemba'auna veste da donna, quando non ha ben pan la
ex-, con valore intens., e da un denom. da gualembo (v
., e da un denom. da gualembo (v.).
mandritto tondo. = deriv. da sgualembro. sgualémbro, sm.
ex-, con valore intens., e da un deriv. da gualembo (v
., e da un deriv. da gualembo (v.).
piggia e tremula gli pende / giù da la sguancia di squillette d'oro. /
ex-, con valore intens., e da guancia (v.).
voce di area milan., deriv. da sguangia 'sgualdrina', asua volta deriv. da
da sguangia 'sgualdrina', asua volta deriv. da sguansc 'bocche di morsa'. sguanciare1
spezzare le braccia degli orsi, essere da dio eletto essendo stati dispregiati li suoi
essendo unto a governare il regno essendo da dio riprovato il re? 2.
ex-, con valore intens., e da un denom. da guancia (v
., e da un denom. da guancia (v.).
porte e finestre. = denom. da sguancio1. sguanciata, sf.
una 'sguanciata'. = deriv. da sguanciare1. sguanciato, agg.
di mezane campigiane, e similmente archi da pilastro a pilastro nei vani delle finestre sguanciate
13 giorni. = deriv. da sguancio1. sguàncio1, sm. parte
ex-, con valore intens., e da guancia (v.), con
. ex-, con valore privai, e da un denom. da guanto (v
privai, e da un denom. da guanto (v.). sguantato
nascosto. -anche assol. andrea da barberino, 1-113: il re salamone aveva
mille cavalieri a sguaraguardare e'quali viddono da lungi la torre. idem, ii-277
. ant. avanguardia. andrea da barberino, ii-253: la sguaranguardia feronosentire a
: avanguardia. = comp. da sguaraguato e guardia (v.).
al terz'atto. = denom. da sguaraguato, con la sovrapposizione di guatare
g. villani, iv-13-35: il marchese da ferrara... se ne partì.
e mandò inanzi per i§guarguato meser ghiberto da fogliano con ccc cavalieri armati. fatti
; lo primosguaraguaito dell'oste dormiva. pace da certaldo, 34: la oste de'
ex-, con valore intens., e da guaraguato (v.).
segni. = nome d'azione da sguardare. sguardante (part.
aquilano, 191: lei sguar da el viso mio pallido e smorto, /
luciano], iii-3-201: tu li dici da lontano e in sicuro; ma io
sempriè stata privata / di sanitade, da poi ch'io compresi / che mi sguardavi
taciti svanir. -assol. giacomo da lentini, 55: madonna à 'n sé
(come altri vuole), era da usarlo qui, dove quelle anime miravano
. -sostant. giacomo da lentini, 49: no lo dico a
, i-194: che io sia amato da quella cui io amo, tre cose me
, i-199: questa è la differenza da storico a poeta: che il primo s'
, più che serpente. s. bernardino da siena, 164: elli fu uno
di dio, sicché diventa figliuolo. bianco da siena, 139: ringraziam te
ex-, con valore intens., e da guardare (v.).
comune di 'guardatàccia'. = deriv. da sguardare. sguardato1 (part. pass
/ che glie tolle la bellezza - che da deo era insigni faccia terribelita
suo sguardato. = deriv. da sguardare. sguardatóre, agg.
verità = nome d'agente da sguardare. sguardatura, sf.
melata. = nome d'azione da sguardare. sguardèro, agg.
'nve- scare. = deriv. da sguardare. sguardévole, agg.
. = agg. verb. da sguardare. sguàrdia, sf. tipogr
facce interne dei piani di una coperta da una parte e dall'altra di un volume
ex-, con valore intens., e da guardia, n. 18 (v
sentimento (ed è per lo più accompagnato da un aggettivo qualificativo o da un complemento
più accompagnato da un aggettivo qualificativo o da un complemento di specificazione, con partic
amante né nella cosa amata. antonio da ferrara, 130: sguardo benigno e grave
: il desiderio di un uomo trasparisce da uno sguardo, e lo sguardo è libero
, purg., 1-28: com'io da loro sguardo fui partito, /.
, a indicare la contemplazione della sapienza da parte dell'uomo. dante, conv
ultimo sforzo di poesia lo faceva risorgere da quel profondo abbattimento. carducci, ii-9-85:
vita ai rei condannati è cosa da ecclesiastico, è cosa da vedemmo
condannati è cosa da ecclesiastico, è cosa da vedemmo di sopra e di sotto
, iv-171: dio ritirerà il suo sguardo da te. p. leo
lo sguardo, nello stesso ritirato da me il benefico suo isguardo.
sulla vita del marchese grafuni -luogo da cui si gode un'ampia vista. di
-stare a bello sguardo: tenersi da parte, senza / fermar lo sguardo
firenzuola, 734: non- hanno mai altro da loro, che talvolta, e ben
vostre. = deverb. da sguardare. sguarguatare e deriv.,
nuova la non diventi una sguar- naccia da pinzocchera. = comp. dal
ex-, con valore intens., e da guarnaccia per guarnacca (v.)
ducadi modena se non gli concedevano la gente da lui desiderata per travagliare nel bolognese,
garibaldi, 2-473: accertato l'attacco da quella parte, vi si concentrò buon
sciolti o piuttosto con muro: la partita da sguarnire non mi pare che debba essere
421: sguarnire un vascello vuol direlevar via da un vascello i suoi attrezzi. calvino,
, con valore privativo-detrat- tivo, e da guarnire (v.).
: come messer mastino si partì collasua gente da montecchio, se ne venne diritto a lungara
: temporaneamente non difeso dal portiere o da altri difensori. gazzetta detto sport [
moravia, xi-455: era drusilla, vestita da sguat zeschi, 1-40:
. mogarzoni, 7-272: balordo ancora da senno si scoperse un ravia,
, potrò per saldar le partite farle passarfondi da milano ove la cassa in questo momento non
è necessario per vivere. cenne da la chitarra, xxxv-ii-433: di vin e
: cercava ogni occasione per poter assalire da qualche parte più sguarnita quell'anima schiva
= nome d'agente femm. da sguarnire. sguarscina, v.
dir io, con quest'orecchi, da una mia comare, che è amica d'
ex-, con valore intens., e da guattero (v.).
l'abbaiare acuto e ininterrotto del cane da caccia quando stana la preda.
serra continua. = deriv. da sguattire. sguattire, intr.
ex-, con valore intens., e da guattire (v.).
se avesse potuto far guarire la sua moglie da quel male lì così, si sarebbe
ex-, con valore intens., e da guattolo (v.).
sgazzacchio vinoso. = deriv. da sguazzacchiare. sguazzacóda, sf.
magri, perché i cavalli vogliono acqua da sguazzare. santi, i-64: il
. ghislanzoni, 4-53: con flemma da scienziato raccolse accuratamente gli animaletti raminghi,
poi ci stivammo in una barca-che sorretta da sei remi appena resisteva all'urto dei cavalloni
e dalfino s'eran sempre volutibene, fin da quando giocavan con la rena o davan noia
capanni àn di già vomitato gente in costume da bagno che brulica, variopingendo la spiaggia
. fagiuoli, xv-134: lo vedete da voi, casca or la guazza,
: sporger fuor di luogo dell'umore da un corpo che ne contenga. chi rivoltando
ex-, con valore intens., e da guazzare (v.).
sguazzaroni scatarosci. = deriv. da sguazzare. il vetro concavo dello
precossi sguazza dentro a un camiciotto turchino da fabbro ferraio. cicognani, 2-41: fa
del 1847 pio ix, mentre sguazza da un lato nelle acclamazioni delle moltitudini,
riposti dai venti. -trarre profitto da una situazione a scapito di altri.
valore attenuato: trarre piacere, diletto da qualcosa. -anche sostant. sanudo
vi è, anima mia bella, robba da te. - che? -sete e
faceva dei compiacimenti di chi le pareva da bene. lanci, 2-49: so certo
giovio, i-159: né si trova da sguazzare a carne fresca e a pan
, 277: il vedere che un uomo da bene o let terato oggidì
senza sguazorone, in luogo = deriv. da sguazzare, con accostamento a intingolo (v
: guazzerone, ghe = deriv. da sguazzare. rone o garone, certo
ex-, con valore intens., e da guazzarne per guazzerone1 (v.)
si sono persuasi. = deriv. da sguazzare. sguazzato (part. pass
. l'onde del fiume sono tutt'altre da quelle del mare... c'
compagnia. = nome d'agente da sguazzare. sguazzétto (ant.
. quarantotti gambini, 12-19: nulla da fare ormai. meglio pensare alla polenta
rizovenir ve- chi cadenti? / cose da maghi e pezo che stampie. / farse
lungo la costa verso mezzogiorno, cominciando da tumbes per tutti quei piani accascherà a
sono stati costretti ad essere tutti bagnati da un grande sguazzo d'acqua senza potersi
: prese due lingue, comunque ciascheduna da sé non fosse più che un boccone,
della romana intemperanza. = deverb. da sguazzare. sgubbia (sgobbia;
serve di accetta comune e la parte 'b'da vera sgobbia. 2. figur.
mento lungo, che suole essere accompagnato da una certapronunzia particolare del suono 'sci'e 'ci'
. ex-, con valore intens, e da gubbia2 (v.).
exr, con valore intens., e da un denom. da guercio (v
., e da un denom. da guercio (v.).
cattive sguerciate. = deverb. da sguerciare. sguerciato, agg.
quella che naviga meno bene col vento da un lato piuttosto che dall'altro; ciò
dall'altro; ciò che proviene o da una cattiva distribuzione del carico o da deformazione
o da una cattiva distribuzione del carico o da deformazione sofferta dalla carena od anche da
da deformazione sofferta dalla carena od anche da difettosa costruzione. = comp. dal
ex-, con valore intens., e da un deriv. da guercio (v
., e da un deriv. da guercio (v.).
sguerciature. = nome d'azione da sguerciare-, voce registr. anche dalbergantini che
ant. sguèrzo), sm. affetto da strabismo, guercio (una persona,
ex-, con valore intens., e da guercio (v.).
ex-, con valore intens., e da guercire (v.).
: andatura sguerguente. = deriv. da sguerguenza. sguerguènza, sf. tose
il difficile e il ficoso (che vien da fare i fichi, far mille smorfie
), e così è che i miracoli da noison cose di ordinaria amministrazione, lavori fatti
ex-, con valore intens., e da un dimin. di guerra (v
io vi sgufi, / vorrei saper da voi se le cazzuole / son pesci o
ex-, con valore intens., e da gufare (v.).
ex-, con valore intens., e da un denom. da guffone, accr
., e da un denom. da guffone, accr. di guffo per gufo
: dolentissimo di non averle, per lalontananza da bologna e per isguidamento di lettere, potuto
valore di separazione o allontanamento, e da guidamento (v.).
valore di separazione o allontanamento, e da guidare (v.).
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da guiggia (v)
tivo, e da un denom. da guiggia (v). sguigeiato
, sfuggire alla presa. antonio da ferrara, 165: dico ch'è l'
predican dottori. = denom. da sguincio. sguinciato, agg.
, ipocrito di mille combriccole, che vuole da me? le figure d'essa
amico; mai = deriv. da sguincio, col suff. dei part.
o a squincio. = denom. da sguincio. sguindolare, intr.
ex-, con valore intens., e da un denom. da guindolo (v
., e da un denom. da guindolo (v.). seuinzagliaménto
cagna. = nome d'azione da sguinzagliare. sguinzagliare, tr. (
: costui rinfocola la crociata già bandita da gregorio: francescani e domenicani sguinzaglia contro
. e se tivo, e da un denom. da guisa (v.
tivo, e da un denom. da guisa (v.).
f. alberti, lxxxviii-i-84: guardici ancor da goro e 'suoi fratelli, /
sguinzagli. poliziano, 4-198: -il divincolarsi da una presa di lotta. strada e si
vi scivola, vi = nome d'azione da sguisciare. scivola, vi sguiscia come un
intr. con la particella pronom. liberarsi da regole precise (una forma poetica)
! anche la sciarada si è sguinzagliata da ogni vincolo. zante. 7. locuz
7. locuz. sgusciarsela: trarsi fuori da una situaviani, 13-160: 1 torrelaghesi
e speranza, fra allontanamento, e da un denom. da guinzaglio (v.
allontanamento, e da un denom. da guinzaglio (v.). gevoli.
un altro foscolo che mi = deverb. da sguisciare. sciolto dal guinzaglio (
: gli contai la storia de'duo can da giugne- lettere d'amore, a
, e in aria si protendevano le forche da fieno. una macchia. cavacchioli, 195
sguiscia sul sbisciolando con tale agilità di mosse da disgradarne un 2. per estens
martino. deledda, v-795: avevano trovato da nasconalfieri, 8-179: vorrei tornasse a
ex-, con valore intens., e da guittoai forni di milano ci s'imbatte sempre
. i professori di primo pelo, sguinzagliati da presidi per sguizzante (part. pres
di quegli [pesci] che son presi da loro, strato un saggio di quel
. 3. figur. libero da uno stato di servitù, di sotiv-
con rapidi mutamenti di ditomissione; sciolto da un vincolo di ubbidienza. vai nell'ombra
altro squittio la fece voltare di da tutti quelli scriccioli usciva un sol pigolìo:
in dubbio se anche il primo fosse partito da qual pina e nerone.
tanto in tanto, come nessuno s'aspettava da il giovane, 10-922: gettisi l'amo
piran = nome d'agente da sguinzagliare. pernici e il famoso fiadone
sparvieri, i getrelli, i quali da lui erano chiamati i suoi piscicoli; e
ex-, con valore intens., e da guingambe e gli scherzassero intorno, così
volte, piegano al lido e, sguizzando da uno scoglio nell'altro, afferrano ad
una isoletta disabitata, lontana una giornata da bembecula. -slittare sbandando (un'
ove su- perbe / venner menando man da filistee, / onde infestar italia
mischia a capo fitto. -liberarsi da un abbraccio. aretino, 20-40:
diede due spinte, che la fecero abbaiare da cagna grande, ma sguizzatagli di sotto
ex-, con valore intens., e da guiz zare (v.
che voi mi rispondeste, = deriv. da sguizzare-, cfr. piemont. sghiarola.
ex-, con valore intens., e da guizi beni di quella, che fuggano
il cavallo si colca, potrebbe andargli da ogni lato a paro a lui una persona
negli occhi. = deriv. da sguizzare. sguizzerò, v.
ex-, con valore intens., e da guizzo1 (v.).
petto e quelle putride / tue poppaccie da cavalla, / ed il ventre sguizzo
in splendo- rem dare'. il ferrari da 'exaeruginare'lo trasse. non cammina.
trasse. non cammina. o pure da 'exeoriare'o sia 'tollere scoriam'. questa
ex-, con valore intens., e da curare (v. curare); cfr
il mento sguscente. = deriv. da sgusciare2. sgùscia, sf.
. 3. figur. difficile da dominare perché troppo vasto e scarsamente delimitabile
un lavoro difficile, che deve essere iniziato da piccoli gruppi di 'privati', di individui
) facile -far uscire un bottone da un occhiello. le parole di bocca.
, dolci e dilettevoli al gusto, coperti da certo sottile invoglio di rossigno colore,
loro bandiera. -liberare una mano da quella di chi la stringe..
, 8-97: ogni essere natante che sguscia da un uovo fecondato ripete non uno ma
la prima impressione fu questa: comediavolo, da quella bambinona brutta, da quel fagotto di
: comediavolo, da quella bambinona brutta, da quel fagotto di grasso informe, fosse
andate a curare i polli, ché ho da parlar da solo al reverendo » ripigliò
i polli, ché ho da parlar da solo al reverendo » ripigliò il castellano rivolto
pea, 7-119: lei si divincolò da me, non dolcemente sgusciando come le
teste, senza tuono. -divincolarsi da chi cerca di trattenere con la forza
quello gli sgusciava via. -liberarsi da una presa di lotta. serdonati,
gareggiando in varie prese e in sgusciar da esse. -sfuggire (un errore
mano. -cambiare discorso, divagare da argomenti non graditi; evitare una discussione
] non averà timore, / almen da quella sponda, ov'ei si piega,
pian piano dal letto. -uscire da una folla facendosi largo a fatica.
fuori come due bilie. -fuoriuscire da un involucro. piovene, 14-126:
candida, con lievi ombre azzurrine, da sacchetti di tela. -rotolare via
giungeva il filo di luce che sgusciava da sotto la porta, si voltò verso
privativo-detrat- tivo o di separazione, e da un denom. da guscio (v.
di separazione, e da un denom. da guscio (v.).
bianca midolla di frutto a metà sgusciata da un mallo velloso. -con allusione
come siete scipita! -venuto via da un luogo, da un paese.
-venuto via da un luogo, da un paese. de sanctis, ii-13-244
imbasamento, il quale... ha da piè uno zoccolo con una modanatura.
piante foraggere dalle infiorescenze; è costituita da un battitore rotante a palette circondato da
da un battitore rotante a palette circondato da un cilindro di lamiera e chiuso nella parte
di lamiera e chiuso nella parte inferiore da una griglia che lascia passare i semi
fiori. = nome d'agente da sgusciare. sgusciatura, sf. estrazione
vìani, 10-78: certe basse arcate da casa matta, certe travi inchiavardate a
inferno. = nome d'azione da sgusciare. sgùscio, sm. ant
sopra il cavetto o sguscio della colonna da basso, ma immediatamente all'imo-sca- po
al tavolino] serve di fregio e terminata da un piccolo collarino forma il sostegno del
o di scancìo! = deverb. da sgusciare. sgusire (§gosire, sguxire
a guardare; / et avelo sgosio da delonge rainaldo; / oimà se mixe en
al tuto, / io te diria da cui e'fui rapita. » ibidem,
, con valore privativo-detrat- tivo, e da gustare (v.).
orli si formano delle cristallerie inverosimili, da quelle lacrime sguvite dal monte che subito righiacciano
che presenta analogie con i personaggi creati da shakespeare; che ha un carattere o assume
scherz. rendere simile a un personaggio da tragedia di stile shakespeariano.
... è vero ch'ella da lui si è lasciata baciare, il che
nuovo: sono tutte cose già dette da hogg, da trelawny, dal rossetti,
sono tutte cose già dette da hogg, da trelawny, dal rossetti, dal dowden
. antico strumento cinese a fiato costituito da una cassa armonica alla quale sono attaccate
lat. scient. sherardia, deriv. da un nome proprio di persona.
.. e a parte i vini da dessert, come il porto e come i
medie. gruppo di malattie infettive causate da batteri del genere shi- gella.
25 cm, con il dorso percorso da due creste, che vive nella cina
lat. scient. shinisaurus, comp. da shini 'cina'e dal gr.
, caratterizzato dall'eclettismo dei disegni e da colori vivaci su un fondo generalmente scuro
modificazione della circolazione sanguigna, caratterizzata da tachicardia, ipotensione, pallore, ecc.
diminuzione della attività cardiaca e respiratoria causata da una violenta stimolazione nervosa (gravi traumatismi
di shock e la cura era limitata da una sorta di 'trattamento morale', in
corrente elettrica. = comp. da shock e terapia (v.).
sm. strumento musicale a fiato costituito da un lungo corno di montone usato dagli
nell'arcipelago malese e nelle filippine; da alcune di esse si ricava legname pregiato
di cannone che esplode in aria lanciando da ogni parte le sferette di piombo contenute
ritirata fu disturbata dagli 'shrapnels'tedeschi lanciati da una distanza di otto chilometri.
questo solo una frazione determinata della corrente da misurarsi. -impedenza disposta in parallelo
canna fumaria che raccoglie i fumi emessi da diversi focolai. 3. medie.
malattia o a malformazione congenita o prodotto da un intervento chirurgico, fra due sezioni
voce? la respirazione è innanzitutto assicurata da un abboccamento della trachea alpesterno del collo
disposizione ai uno shunt e l'azione da esso esercitata sul circuito.
e dei polmoni. = denom. da shunt. shuntato [suntato] (
si merita che lo si faccia ingelosire da buono. -in posizione enclitica rispetto al
peccata / vede qual loco d'inferno è da essa; / cignesi con la coda
ingl. shunt 'derivazione', deriv. da to shunt 'deviare'.
. sing. e plur. giacomo da lentini, 4: foco aio, non
di pasta, che s'allunga egli scappa da ogni parte. calandra, 1-51: l'
oceano] variamente e diversi nomi piglia da golfi e dagli abitatori. ariosto, 1-29
celeste. marino, 1-4-63: allor fu da dolersi, allor devea / pianger ciascuno
cavò l'orologio. - preceduta da un altro pron. cavalcanti, i-xix
mente, la quale fu chiamata da molti beatrice, li quali 5. con
mangiarsi il verno. galileo, 3-1-56: da noi abitatori della terra simili alterazioni dovrebbero
il debito. - preceduta da un altro pron. marino, 1-2-168
alcuno che ricogliesse il frutto degli ulivi posti da lui. -come pronom.
bottari, sette voci si nominano e sarano da me nominate in avanti 3-2-83: nella
montale, 15-88: s'è usciti da una grotta a questa rancia / marina che
uso ant.). fausto da longiano, iv-230: quello che con molto
-si naturale-, tale nota non modificata da accidenti. montale, 3-86: stavo
per spegnere la luce quando, preceduto da un discreto batter di nocche all'uscio -
toc -e da un cavernoso « si può? » ch'
una prop. consecutiva introdotta di solito da che o da). faba,
consecutiva introdotta di solito da che o da). faba, xxviii-11: no
d'operar sì e pertal modo che più da quel cotale non le sarebbe dato noia.
mi stimiate inutile e non buono / da potervi difender da costui? guicciardini,
e non buono / da potervi difender da costui? guicciardini, 2-1-136: spesso
6. con valore avversativo, preceduto da una prop. negativa: ma,
non è buono a mangiare, ma sì da ardere, e buono da rogna e
ma sì da ardere, e buono da rogna e d'altre cose. s.
, 366: quando l'uomo si parte da baudascian, sì si va xii
formula di confessione umbra, v-7-14: da la parte de mesenior dominideu e matdonna
firenze e di pistoia. s. caterina da siena, iii-213: se 'l vino
comporre tragedie. 9. accompagnato da una negazione e con valore concessivo.
i-i-355; sendo domandato uno spartano da uno ateniese se le mura di atene
« si, s'elle fussono abitate da donne ». bembo, iii-296: dicesi
mio, la lettera sua de'28ottobre scrittami da verzago mi capitò, non so come,
. -esclam. per lo più accompagnato da altre esclamazioni o interiezioni o da una
accompagnato da altre esclamazioni o interiezioni o da una congiunzione avversativa, esprime entusiasmo,
sulla vocale). s. bernardino da siena, 2-i-94: credi che ella [
(i-130): ah sì! da quella / religiosa pace un nume parla.
, donne. 2. seguito da una prop. affermativa, con valore
quanta testa tu hai. -preceduto da un sost. o da un agg.
-preceduto da un sost. o da un agg. che si intende affermare
sovra quel sen pietoso, / come da sopra i turbini / regni, o fanciul
, di una risposta precisa o definitiva da parte dell'interlocutore). testi veneziani
pavese, 1-143: a mezzogiorno prendo da parte vinverra e gli dico: « staserami
carducci, iii-17-376: né c'era da fare assegno su la pensione pontificia di
in interrogazioni e per lo più accompagnato da interiezioni: davvero?, veramente?,
d'annunzio, iv-i-che... sia da creare 'ex novo', originalmente e da indiriz
sia da creare 'ex novo', originalmente e da indiriz 764: « non
affermazione, conferma; assenso a -accompagnato da un avv. o da una cong.
a -accompagnato da un avv. o da una cong. avtezza e razionalità non
e razionalità non ancora verificate e criticate da una una domanda o a una richiesta;
richiesta; accettazione. - versativa o da una locuz. rafforz. con valore intenesperienza
piglio scontroso / per darmi morte. domenico da prato, lxxxviii-i-559: di chi non
ché per promessa non aresti un sì / da lui, se prima in f
non gliel metti. machiavelli, 1-i-399: da alcuno che tali prodigi mi sforzano
legno del paradiso sie? s. caterina da siena, iii-gargani... parte per
pare a me quella di- stinzion fatta da dante delle lingue del sì, dell'oi
delitto] che per dimensi ricevuto lettere da venezia e, rispostole sì, me ne
5-151: sia matteo che dente, da uomo avvezzo a muovere sette volte la lingua
matrimonio. tiva. s. bernardino da siena, 402: non saresti mai isposata
, i-31: nell'atto dell'esser vinto da quei dugento tu non consentisse col dire
tu non consentisse col dire di sì. da ponte, 1-529: là ci darem
« ecco la 'mia'donna ». e da lì a poco fu sua. l'
). 11. prov. bandi da siena (o da poppi) per chi
. prov. bandi da siena (o da poppi) per chi sì e per
sinché, fino a quando (preceduto da frase negativa). dante, inf
derivato dell'acido neuraminico, presente, da l'ombra netta dei due cavalli, le
= voce lomb., deriv. da ischio (v.), con aferesi
sopra del sima e formato in prevalenza da silicati di alluminio. = comp
di alluminio. = comp. da si, simbolo chim. del silicio,
minerali argillosi. = comp. da sial e dal gr. xxfios 'pietra'.
all'azione di materiale magmatico, subita da rocce feldspatiche tramutatesi in sialliti).
sf. miner. roccia costituita prevalentemente da sialliti. = deriv. da siallite
da sialliti. = deriv. da siallite. sialmarìa, v. salmeria
\ ov (v. sialismo) e da litotomia (v.).
. olaxov (v. sialismo) e da semeiologia per semiologia (v.)
dell'altro, ed egli vi risponde che da un pezzo non ne sa più nuove
un'altra o che le è legata da uno stretto vincolo di amicizia. verga
siamois (nel 1749), deriv. da siam precedentenome della thailandia. siare,
del siam. = comp. da sia [m] e resinolico (v
ai piaceri; mollezza del vivere, che da voi il fasto insano / vi va tracciando
]... fu accolta con piacere da tutte quelle piaceri raffinati. persone che
tanto colpevoli di sibarismo, dulgente da non avere di milanese che il nome,
, fece una delle sue, cioè veramente da sibarita. il povero giovane s'incontrò
ingelosiva perché gli era concesso di radersi da sibarita. 2. figur.
il giro della sala preceduta e seguita da un gruppo di sibariti galanti, i di
cortebandita. barilli, ii-481: nella saletta da pranzo nessuno ha più voglia di fare
passatempo, un balocco, una occupazione da sibariti della sensibilità e dell'intelligenza.
dal gr. zupciqitt ^, deriv. da eoflaqis 'sibari'. sibaritano, agg
vi rechi qua cose... da far ridere...: se io
dotta, lat. sybaritànus, deriv. da sybàris 'sibari'. sibariterìa, sf
così sola. = deriv. da sibarita. ter. amante del lusso raffinato
s. v.]: 'sibariticamente': da sibaritico. gliatezza di alcuni che dilicatamente vivendo
(plur. m. -ci). da sibarita, conse 'l letto non
crapule, queste pompe, che non sono da satrapico. preti, ma da re
sono da satrapico. preti, ma da re... le delizie sibaritiche:
dicono le = voce dotta, denom. da sibari, col suff. dei verbi fredelizie
cfr. anche gr. supaef&o 'vivo da sibarita'. cendato / che
] faticosamente con il mio bravo sacco da viaggio, collocarequesto sulla reticola, conquistare un
in più quel sibaritico pàté in attesa da tempo. 2. dedito ai
: la caffeinomania era l'unico vizio ereditato da pierre dalla sibaritica aeronautica. arbasino,
dotta, lat. sybaritìcus, deriv. da sybarita (v. sibarita).
il manoscrittodel terzo volume dei 'vinti'atteso già da parecchi anni. marchesa colombi, 2-167
cade nel sibaritismo. = deriv. da sibarita. sibarizzante (pari. pres
ma). s. caterina da siena, iii-183: la legge nuova non
i guai / imparò ad adular fin da la cuna. segneri, i-212: lo
integro nella sua umanità superiore, illuminato da dio e dalla storia, possa raggiungere
quanto io patisco. = comp. da sì2 e bene1 (v.).
galee del sanudo prendevano quindi il nome da sebenico. 2. che si
familiare). = per anton. da siberia, vastissima regione asiatica della russia
: le quali scoppiarono a pochi passi da loro, senza offenderli. vittorini,
, su trattori, su grandi carri trainati da buoi, alcuni perfino a dorso di
fogazzaro, 1-424: assediato dalla neve e da siberiani e garrullo frangea. leopardi, 2-155
, ho notizie dalla città di un doppio da te rimoti /... / moriam
sferza, un lac = deriv. da siberia. cio, un sasso
s. v.]: 'siberico': da siberia. freddo siberico. propri
più dolicoide. = deriv. da siberia. sibèrio, agg.
alla nazion siberita \ = deriv. da siberia, sul modello dei patrionimici greci.
lingua. = nome d'azione da sibilare. sibilante (part.
di serpi sibilanti. fenoglio, 5-i-1179: da quell'ultima curvail vento svicolava come un letale
aria serena, il silenzio fu rotto da un fruscio sibilante, la calma della sera
, la calma della sera fu scossa da un impeto di ali ventose.
« o figli che non sento / più da tanti anni! un altro cimitero /
iv-2-217: tutte le fiamme si allungavano da una banda, spinte dal vento,
! 5. accompagnato o ritmato da fischi, da sospiri o da sbuffi
5. accompagnato o ritmato da fischi, da sospiri o da sbuffi. bacchelli
ritmato da fischi, da sospiri o da sbuffi. bacchelli, 1-ii-280: lì
marty sbattè le palpebre quasi per allontanare da sé quello sguardo, e con gli occhi
altezza degli incisivi superiori e sono accompagnate da un caratteristico sibilo. luna [s
alla sibilante. ne risulta un italiano da levantini, moscio e salivoso come cibo
sìbilo). emettere un verso caratterizzato da sonorità acuta e prolungata; fischiare (
ovvero stufelano ovvero sublano. r. da senseverino, 124: sentivano la nocte zufolare
/ intorno a noi divini odor spargendo / da le agitate penne. bertola, 3-73
fa feroce, / che venga tratto da torre eminente, / che sibila e vien
ciel stellante. canale, i-471: da ricinte prigion di carta avvolta / sprigionata
ricinte prigion di carta avvolta / sprigionata da ardor polve nitrosa, / spinta neltaria
popoli con motti inde francesco da barberino, ii-270: lor blasmo non sibilla
forte, e il maestro del giuoco da poi chiama uno delcerchio, il quale dalla
dotta, lat. sibilare, denom. da sibìlus (v. sibilo);
in modo indiretto, insinuare. pace da certaldo, 81: lo conte alberto.
ella m'avesse a amare! pace da certaldo, 12: cominciarono per menamenti disangimignanesi
v.]: 'sibilato': addiettivo maschile da sibilare. fenoglio, 5-i-477: un
calunnia più funesta e ridicolosa, sibilata da lettere anonime alle orecchie di questa procura
danneggiato. = nome d'agente da sibilare. sibilazióne, sf.
s. = nome d'azione da sibilare. sibiliménto, v.
fragili canneti. = deriv. da sibilare. sibilìtico, agg.
liche voci. = deriv. da sibilla, con doppio suff.
, si va dall'unica delfica ricordata da platone all'elenco di diciassette, tutte
più antica era la sibilla eritrea, da cui derivarono altre otto che formarono il
di voi; vi sibilò essere un suggetto da irritare le sibilate fin dalle bocche di cosa
, / che a te parrà che vegna da sibilla, / benché 'n per farvi
. - anche assol. = deriv. da sibilare. sibilla non mai il vero isnoda
... non raggionarò come inspirato da bacco, né gonfiato di vento da
da bacco, né gonfiato di vento da le puttane muse di parnaso, o come
parnaso, o come una sibilla impregnata da febo. g. gozzi, i-19-185:
papesse, che celebrano pubblici culti frequentati da migliaia di divoti. -donna saggia
il mever] sovente lo incontri circondato da vecchie sibille alle quali insegna a far
vecchie sibille alle quali insegna a far da maestre; e mai non si stanca di
volgo fiorentino: rinchiudersi con certi apparecchi da meritarsi l'ispirazione di buoni numeri al
liberisti perché parla sibillinamente di industrie giovani da sviluppare. = comp. di sibillino
di strologare. = deriv. da sibillino. sibillinista, sm. (
strada! » = deriv. da sibillino. sibillinìstico, agg.
antimosaica. = deriv. da sibillinista. sibillinità, sf. letter
di vacuità. = deriv. da sibillino. sibillino, agg.
particolare la delfica e la cumana, e da cui erano composti i 'libri sibillini'.
sì gentilmente / che 'l sibillin parlar da l'ampie foci / s'udìa per cento
, per testimonianza di tullio, rimanevan da quelli discreditate le follie. giannone, iii-
, i loro rimbrotti, pare arrivino da un mondo inespresso che bisogna interpretare,
il tempio di giove e vennero custoditi da un collegio sacerdotale; in un incendio del
in sicilia, e furono nuovamente distrutti da stilicone nel 400 circa. boccaccio,
3-233: facendosi precedere da un sibillino biglietto da visita,
facendosi precedere da un sibillino biglietto da visita, ecco, infatti, verso le
: dentro di me il lavoro è tale da rendermi talvolta sibillino con chi mi chiama
dotta, lat. sibyllinus, deriv. da sibylla (v. sibilla).
) che offriva risposte bizzarre e oscure da indovinare da parte dei proponitori.
offriva risposte bizzarre e oscure da indovinare da parte dei proponitori. salvini
a ognuno interrogare il fanciullo che fa da sibilla, e, secondo la risposta brevissima
alla proposta, e si dèe poi da uno o due, che si dicono gli
piazze il sibillóne. = deriv. da sibillare per sibilare. sìbilo (
. sibilio), sm. verso caratterizzato da sonorità acuta e prolungata, emesso da
da sonorità acuta e prolungata, emesso da alcuni animali (in partic. dai
la testa sul cuscino che già sentivo, da tutti i lati, il loro sibilo
altra ragione, cioè la voce farsi da quattro denti, i quali, mentre si
fischiettato... l'aria è lacerata da quei due o tremila sibili in cadenza
era un sibilo sottile, così debole da parere, più che timido, casuale
motivo al quale accennava fosse stato diverso da quello di lilì marlèn. -fischio come
, e son costretto a ritirarmi accompagnato da una tempesta di sibili. d'annunzio,
. 4. rumore acuto prodotto da macchine, apparecchi in funzione o dispositivi
in partic., quello prolungato emesso da una sirena, specialmente da un treno
prolungato emesso da una sirena, specialmente da un treno). g. b
desiderio impaziente e muto, / spiandoti da lunge, ella m'aspetta; / ella
e acceleratori sprofondati. -suono prodotto da uno strumento musicale a fiato. -
nordico accento; lo spagnolo diventa un italiano da far- saccia plebea, con qualche 's'
zufolii. 6. fenomeno acustico prodotto da un corpo (una freccia, una
d'una granata, al suo svellersi da terra, si tramuta poi, prima dello
s'appende e prilla, / quale da lui si toglie / con un sibilo,
stento dalle labbra di emilia, accompagnate da una specie di sibilo rantoloso. alvaro
elementi, così ha ancora più lettere da sprimergli, e conseguentemente più suoni,
uno stallone nero che, appena rimesso da una zannata di cinghiale nel fianco, respirava
e sibiloso. = deriv. da sibilo. sibino, sm.
sibòla, sf. ant. cane da caccia delle filippine. gemelli careri
bufoli e di porci. = da una voce spagn. di origine filippina.
che contengono molti semi. tal genere da linneo fu dedicato al celebre sibthorp suo
. = lat sic, deriv. da una forma ant * sei, con la
tipiche delle zone subtropicali americane e caratterizzate da foglie palmato-loba- te e fiori solitari commestibili
lat. scient. sicana, deriv. da una voce sudamericana. sicànio,
templi della santa dea di cui parliamo e da me prima non conosciuta, ne'quali
d'im von l'api da sicanie flore, / mi additano in più
questa città di palermo, dove spesso spesso da questi signori accademici riaccesi si stampa qualch'
2. sm. lingua prelatina parlata da tale popolazione. c. tagliavini [
. proprio o tipico dei sicari; da sicari. fantoni, 1-400: intanto
., sicariato. = deriv. da sicario. sicàrio (ant.
pervenne a l'aure nostre purgatissime, / da mover nausea a un lenone, a
non vendicarsi. nievo, 391: seppi da qualche fuggiasco la storia terribile di quella
luxemburg venivano uccisi nel centro di berlino, da sicari in veste ai poliziotti.
-con riferimento scherz. ai cani da caccia. fagiuoli, iv-8: si
, / tu [goldoni], da le mani del ladron sicario / tragedo
di qui la loro natura sicaria, da ss. -per estens. tossico
dotta, lat. sicarius, deriv. da sica (v. sica).
: il grado di tale proprietà posseduto da tali oli. = deriv.
tali oli. = deriv. da siccativo per seccativo. siccativo,
, con suff. incoativo, da siccus (v. secco1).
baracca era in muratura per la parte cheserviva da abitazione: con le finestrelle basse da terra
cheserviva da abitazione: con le finestrelle basse da terra sì che anna, passando,
il sapere: sicché non siamo noi da poterci guerreggiare a loro, per la
di sospettare e di rimproverarmi che, da poi che v'ho conosciuto di persona,
infermo fu guarito. = comp. da sr e chet (v.).
può aggiungere una cucchiaiata. -carne da siccioli: adipe. cagna,
del pizzicagnolo; tre zuave impolpettate di carne da siccioli, con la faccia di melagrana
eliseo in un giorno deliberò tutto il popolo da grande fame. iacopone, 88-56:
nostra zoglia renovi. s. caterina da siena, i-39: ponete, padre carissimo
, frigidità, umidità e siccità. bono da la terra per la grandissima calura
bramosi stanno di pioggia, per impetrarla da dio suole tutta la gente in processione pigliarsi
dio suole tutta la gente in processione pigliarsi da qualche chiesa un'immagine divota d'oro
(489): piogge ostinate, seguite da una siccità ancor più ostinata, e
ii-38: coloro ch'abetano en quelle fini da l'unolato e da l'altro per cascione
abetano en quelle fini da l'unolato e da l'altro per cascione de la calura e
di crescita o appassimento causato nelle colture da scarsezza di precipitazioni atmosferiche. ceredi,
quello che farebbe un fiume il quale da un alveo più angusto passasse ad uno
la siccità non riceve la umidità, ma da una cosa terza vien scacciata la siccità
qualità per la quale i corpi si terminano da loro stessi e non senza gran difficoltà
ad altra figura che alla prima ottenuta da loro, come sono le gemme, le
connesso con la vecchiaia). guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi]:
stomaco, imperoché, dove si causino da troppa pienezza, vi vale mirabilmente il castoreo
facendo poscia il contrario quando si fanno da siccità di stomaco o da mordaci e
si fanno da siccità di stomaco o da mordaci e acuti umori. lomazzi, 4-ii-103
, 9-1-264: le dita son così rattrappite da uella estrema siccità che a far tutta
, fiaschette ed altri rottami e cenci da vendere. siffatto mercato volante è indizio
avidità. iacopone, 1-74-53: guàrdate da prebendate, / che sempre i trovarà'
. carrà, 589: la siccità aveva da troppo tempo inaridito il terreno, onde
, lat. siccttas -àtis, deriv. da siccus (v. secco).
brunito... s'allargava rigoglioso da una parte; dall'altra dormiva, come
più ridotto. = deriv. da siccità. siccitùdine, sf.
fr. colonna, 3-9: vaso da bevere gratissimo... per..
far dibbi. ibidem, v-7-30: da la parte de mesenior gerare la
l'aestuante pecto. = deriv. da sicco per secco (v.).
del paese, non si lasci infinocchiare da colui che glie ne parli.
peccatu, siccò tu facte l'ài da lu baptismu tou usque in ista ora.
ancor si sente. s. bernardino da siena, 405: o uomini, amate
ove spera / e mandavi lo dardo da sua parte. paganino da serezano, 122
lo dardo da sua parte. paganino da serezano, 122: sì com'orno
ingannato e morto. s. caterina da siena, iii-29: siccome la madre
/ così fie 'l verso mio, da che 'l ciel vole, / anzi quella
più atti ad esser governati e retti da un prencipe. grafi 4-20: siccome
i clivi, / fluttua ed immenso da profonda foce / pindaro irrompe.
dato che, posto che. giacomo da lentini, 41: sicomo -nui / forno
prima a modona, avuta che avrò da lei risposta se devo comprar alcuno di questi
come primo, dare cominciamento, intendo da una delle sue maravi- eassaro,
meditazione della soave lezione, mi pagiacomo da lentini, 44: sì come il sol
, / che passa gli occhi e va da l'altra il gatto non c'è
sarà che la mia pura fede sia da voi, siccome ella merita, conosciuta?
cesari, 1-2-52: irrito san paolo da efeso, siccome udiste, vi sopravvenne
apparito mi percosse nel volto, cadde da la mia fantasia lo imaginare.
lo imaginare. = comp. da sì e come (v.).
[plinio], 559: il psillio da alcuni è detto cinoi- de, da
da alcuni è detto cinoi- de, da alcuni crisalion overo sicèlicon overo cinomila. domenichi
come che sia, la letteratura si difende da sé, col fatto stesso che non
civile; e nel nostro mondo europeo, da quando i sicilioti corace, tisia e
esperita, 'sic et simpliciter', come da dono di natura, era autrice di decozioni
e di probabile origine siciliana, caratterizzata da movimento moderato di 6 / 8 o 12
suggestive annodate in ritmi sinuosi sono impreziosite da un lessico arcaico e sicilianeggiante che esprime
d'amore. = denom. da siciliano, col suff. dei verbi frequent
faccio anch'io. = deriv. da siciliano, sul modello di romanesco (v
dicevano e stampavano che la sicilia, separandosi da na- foli, si separava dall'italia
belle pagine di michele amari', scelte da v e. orlando, con una prefazione
franca). = deriv. da siciliano. sicilianista, sm.
generosità popolana. = deriv. da siciliano. sicilianità, sf.
2-xix-30: fu indotto [il verga] da nativo e gentilizio genio a rinnovare il
della documentazione diretta. = deriv. da siciliano. sicilianizzato, agg.
signor giovanni bonvicino, un padovano sicilianizzato da ormai tutta la = deriv.
ormai tutta la = deriv. da siciliano, col suff. del part.
unica erede de uno rico mercante siciliano da palermo. machiavelli, 1-i-41: agato-
il suo vero nome è erostrato. fausto da longiano, iv-248: tutti gl'isolani
g. b. martini, 2-2-84: da esso [dafni] fu inventato il
24-47: « io voglio sapere, da lei, signora, se ha qualcheragione o
ormai da anni, chi sa perché, si ammazzano
nominata. ne vengono di più sorti e da più luoghi di detta isola, bianchi
. amari, 1-iii-671: così è da trovare l'origine d'una misura nuova
chiappone, il siciliano, il morso da mula. garzoni, 1-462: le maniere
, il morso siciliano, il morso da mula, da corsiere, da cavallo sboccato
siciliano, il morso da mula, da corsiere, da cavallo sboccato, da
il morso da mula, da corsiere, da cavallo sboccato, da cavallo duro di
da corsiere, da cavallo sboccato, da cavallo duro di bocca. -pianto
-pianto siciliano-, compianto funebre. giovanni da verazzano, lix-177: e'parenti l'uno
sulle coste del tirreno centrale, caratterizzato da reperti faunistici propri dei climi freddi.
diversi animali domestici quali cavalli; caratterizzati da forte muscolatura; bovini, prevalentemente da
da forte muscolatura; bovini, prevalentemente da lavoro; pecore, con lana abbondante
[plinio], 285: né è da pretermettere la mensa di tiberio cesare,
, ciò è segare, l'erbe lasciate da segatori, perché è inutile che
dotta, lat. sicilire, denom. da sicilis 'falcetto'. sicilitùdine, sf.
la pazza, non a caso individuate da un personaggio pirandelliano. = deriv
personaggio pirandelliano. = deriv. da siciliano], sul modello di negritudine (
, dal gr. oixiwtotfjg, deriv. da olxiwis (v. sicinnide).
il vasari se avesseimitato plinio, che incominciò da ardice corinzio e da telefane sicionio,
plinio, che incominciò da ardice corinzio e da telefane sicionio, rozzi disegnatori.
peso, usato dagli antichi ebrei e da altre popolazioni per gli scambi commerciali;
scambi commerciali; fu coniato come moneta da simone maccabeo intorno al 140 a.
l'ebr. shegel, deriv. da sahel 'pesare'. sicofante, (ant
mezzo de'molti suoi segreti emissari, travestiti da demagoghi e mascherati da sicofanti. guerrazzi
emissari, travestiti da demagoghi e mascherati da sicofanti. guerrazzi, 4-458: sentiamo
. moravia, 18-179: stiamo andando da pretti, ci sarà la solita corte di
chi contrabbandava o rubava fichi', comp. da oùxov (v. sicite1) e
dotta, lat. sycophantìa, deriv. da sycophanta (v. sicofante) sul
stare in casa tua ». niccolò da poggibonsi, cxxxi-102: di questa città fuzacheo
seguia dove il fonte iva calando, / da sicomori e da palme coperto. casati
iva calando, / da sicomori e da palme coperto. casati, 2-270: riposiamo
, che è frequente in gerusalemme e da taluni è interpretato albero della santapazienza e da
da taluni è interpretato albero della santapazienza e da altri albero della santa demenza. papini,
-frutto di tale albero. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
in un clivo, chiuso alla pnma linea da sicomori fioriti, glicini, azalee,
. odxó ^ ooog, comp. da oùxov (v. slclte1) e ^
e infruttescenza tipica del fico, costituita da un ricettacolo carnoso, tappezzato all'interno
dotta, lat. scient. syconium coniato da ch. f. de mirbel (
sicò§i, sf. medie. malattia provocata da infiammazione dei follicoli piliferi, in partic
dotta, gr. oùxwois, deriv. da oùxov 'fico'(v. sicite1),
... il popolo siculo distinto veramente da greci, longobardi e saracini.
parti della penisola allargatisi e cacciatine quindi da successive irruzioni. -per estens.
impia da te nata? arbasino, 14-59: stefania
altra maniera, / ti pare una pallottola da trucco, / pertarebbe i suoi latrati
non di parte saracena come borge- lor, da cui testeso / fui sprezzato e vilipeso,
a cena mangiò bene per la prima volta da quando aveva toccato le sponde sicule.
corte di federico ii e seguita anche da poeti di altre regioni, in partic
dicono 'are de'cicoli'le città abitate da un'antichissima gente unna, tutta di nobili
antico, / quando natura sol facea da madre / e da maestra, e senza
quando natura sol facea da madre / e da maestra, e senza tanti lussi /
a cintola avean la palettina d'oro da trinciare il gelato, poiché per sicumera
filosofia estetica. = deriv. da sicumera. sicura1 (disus.
bloccare il meccanismo di sparo delle armi da fuoco portatili per impedirne il funzionamento accidentale
danni, di conseguenze spiacevoli; in modo da evitare inconvenienti. patecchio
secondamente che noi diremo, sì è da prenderlla [la nutrice] siquramente.
]: 'secura': molla cheimpedisce alle armi da foco portatili di scaricarsi. 'metter la
un autoveicolo. 2. cavalletto costituito da tre legni posti sotto la parte anteriore
stesso, anche in mancanza dell'animale da tiro. p petrocchi [s.
, alla distanza di un palmo circa da terra, e terminano in una piccola
ch'assai laudata -sarà tua ragione / da le persone -c'hanno intendimento. dante
dante, par., 5-123: così da un di quelli spirti pii / detto
pii / detto mi fu; e da beatrice: « di', di'/ sicuramente
a l'altro menefe- sti. fausto da longiano, iv-75: egli istesso lo chiamava
domandandogli, se cosa veruna avea da dirgli, che sicuramente parlasse. tasso
duol secu- ramente / ad uom che da egual pena è tormentato, / perché
irrispettoso e temerario. s. caterina da siena, v-49: abbiate pazienzia se io
piena fiducia. faba, xxviii-7: da la vostra bontade seguramente adomando aitorio e
ke 'n croce fo kiavellato, / da li iuderi fo designato: / « se
: / « se tu se'cristo, da dio mandato, / descende giu securamente
fuor sicuramente ». s. caterina da siena, iii-290: di quello che midimandaste
trovate questo, fatelo sicuramente. ca'da mosto, 1-245: se tu voi intrar
freo che è neto e tien a quello da levante. cellini, 2-72 (426
426): subito io pigliavo i ferri da marmo e lavoravo via sicuramente.
... sicuramente conchiudere non far da savio principe colui il quale, avendo una
dà sicuramente. = nome d'azione da sicurare. sicuranza (scecuranga,
o si sente sicuro, non minacciato da pericoli, al riparo da rischi o
non minacciato da pericoli, al riparo da rischi o da conseguenze negative; sicurezza
pericoli, al riparo da rischi o da conseguenze negative; sicurezza. giacomo
conseguenze negative; sicurezza. giacomo da lentini, 25: vergogna è a dire
e delle terre della chiesa. fausto da longiano, iv-37: fatto suo camino,
sicuranza fa contra buona usanza. francesco da barberino, 142: non voglia mostrare [
adriani, v-122: le orazioni recitate da lui senza pensarvi innanzi avevan più di sicuranza
di ardire e di sicuranza... da interrompere il corso alle terribili e sante
, i-62: non appe altra securanza da. llui se no lo fallace suo sa-
giuramenti non erano sicuranze, ma reti da perdervi la vita. giannone, 1-ii-498:
giannone, 1-ii-498: il ponteficeprestamente spedì ugone da bologna... a chieder loro cheavessero
= dal provenz. seguranza, deriv. da segur, che è dal lat.
-e l'altro mi sicura. gatto da pisa, 324: una rosa man-