. verga, 3-84: ella ronzava continuamente da comare grazia, dalla cugina anna e
e uomini attenti se vi fosse qualcosa da rubare. -con riferimento a un
. cicala. = nome d'agente da ronzare. ronzièro, agg. ant
e fuggono la strada e si pongono da traverso dall'una o dall'altra parte e
di abbattervi. = deriv. da ronzino. ronzinante, sm.
una carrozzac- cia, a stento strascinata da due magrissimi ronzinanti e preceduta da un
strascinata da due magrissimi ronzinanti e preceduta da un drappello di cavalleria. fusinato, i-141
sua vita errante, / ei, che da un anno si credeva morto, /
., quantunque guidasse un trespolo tirato da due ronzinanti, non voleva mettersi in
nome del cavallo di don chisciotte (da rocin 'ronzino', rifatto sull'ital. ronzino
ancora a lungo. = deriv. da ronzino. ronzino (ant. roncino
accompagnavano il nobile o il cavaliere e da persone non abituate a cavalcare o impiegato
1 cinque fratelli, sopra ronzini da basto, ben legati e col capestro al
legati e col capestro al collo, tenuto da un manigoldo alla staffa. muratori,
lette ratura periodica che ha da trasportare il popolo per bene alle varie
un baroccio carico di mattacini, tirato da un ronzinèllo piumato come un barbero che
altri di natura espressiva, altri ancora da un lat. volg. * roccinus
. * roccinus nel senso di 'cavallo da montagna, da rocce'. cfr. lat
nel senso di 'cavallo da montagna, da rocce'. cfr. lat. me-
senz'alma / discemer quanto v'ha da gianni a dante; / e petecchio
dal volare?... lfavrebbero fatta da veri cupidi;... scorgendo
via! 2. sibilo prodotto da un oggetto che fende rapidamente l'aria
, continuo e tendenzialmente moderato, prodotto da un filamento attraversato dalla corrente elettrica,
un filamento attraversato dalla corrente elettrica, da un motore o da un apparecchio in
dalla corrente elettrica, da un motore o da un apparecchio in funzione, da un
o da un apparecchio in funzione, da un veicolo in movimento o da un
, da un veicolo in movimento o da un aereo in volo, ecc.
ronzio altissimo di un aeroplano, interrotto da rare salve dell'antiaerea, pareva a
sente nel silenzio il ronzio delle macchine da presa. pavese, 5-62: già varie
il ronzìo della corrente come si fa da ragazzi. caproni, 138:
5. vibrazione persistente o continua prodotta da uno strumento musicale. fucini,
un'amia. = deriv. da ronzare. ronzito, sm.
di uccelli. = deriv. da ronzìo, sul modello di muggito, ruggito
2. sibilo o rumore di vibrazioni causati da colpi sferrati con violenza. b
3. risonanza sorda e continua prodotta da strumenti musicali. berchet, 1-32
voci sotto voce. = deverb. da ronzare. ronzo2, sm.
. ant. e letter. cavallo da tiro. g. argoli,
proda del fosso. = deriv. da ronzino. ronzóne1 (ant.
mostrava chiara la sua adomezza. piero da siena, 2-41: tesi v'eran già
delle nostre rotonde. = deriv. da ronzare. ròo, v.
o nazionalizzazione od assunzione dei pubblici servizi da parte dello stato, ma sta invece
forma della clava che cresce di grossezza da un'estremità all'altra. ropàlio,
dicono che nacque d'una nimfa morta da ercole con la sua mazza per gelosia.
: l'erba ninfea dicono che nacque da una ninfa morta per gelosia ch'ella aveva
gr. póuaxov 'clava'(deriv. da pérao 'mi inclino') per l'aspetto del
lepidotteri eteroneuri comprendente quindici famiglie composte da esemplari esclusivamente diurni caratterizzati dalle antenne a
denti di quella graticola di legno, da alcuni detta il trebbio e da altri
, da alcuni detta il trebbio e da altri roppegara con cui si spiana la terra
partic., lomb., deriv. da ràpega, forma metatetica di erpice (
. ant. e letter. costituito da rugiada. cesariano, 1-112:
, 15-55: indi rorando splendido liquore / da l'umida sua chioma, onde se
del mio volere. / piova, rorando da la somma spera / nella mia mente
dotta, lat. roràre, denom. da ros roris (v. rore).
lat. roratìo -ónis, nome d'azione da roràre (v. roràre).
letter. ant. rugiada. gidino da sommacampagna, 2-182: item in questa di-
la rosada. fallamonica, 51: egli da sé pur ogni ben ne manda
ros roris (v. rore) e da fare (v.).
sottile del stomaco. 2. caratterizzato da abbondante precipitazione di rugiada (un momento
suo respiro un dì / si può da quel [il tempo] severo? /
sole / alla metà del dì, da questa infino / alla rorida sera,
. 6. figur. dominato da un vivo sentimento o stato d'animo
dotta, lat. roridus, deriv. da ros roris (v. rore)
. rore) sul modello di florìdus da flos floris 'fiore'. ronfierò,
ale, non dal'utre di ulysse ma da obsequiose et ronfere aure...
, 738: 'rorifero': epiteto dato da alcuno ai vasi linfatici. = voce
dotta, lat. rorìfer, comp. da ros roris (v. rore) e
dotta, lat. rorulentus, deriv. da ros roris (v. rore
stati brevi e medagline di san venanzio da attaccarsi al collo a scanso di malanni
argini] in forma di mezzo monte da situarsi a ripa ne'mmor fondi e
fecero osservare disposte a suoli, frammezzati da banchi di rena e di terra nel profilo
occupano alcuni punti elevati ma in modo da potere ottenere delle parti superiori le acque
diffuse nell'emisfero boreale e totalmente assenti da quello australe, dalla coltivazione e ibridazione
all'apertura completa. giacomo da lentini, 19: donna,..
e divorato hanno il giardino, / da poi che venne ne la lor balìa:
rider gli occhi miei / allor allor da vergine man colte. boccaccio, dee
1-i-478: odor di rose, forse da i giardini / chiusi del re,
letti di rose / ne li orti specchiati da 'l mare. idem, 1-i-631:
coppe di cristallo che si levavan sottili da una specie di stelo dorato slargandosi in
questo sia lavato il capo. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
similmente zova ala rixipilla. s. bernardino da siena, 199: quando tu distilli
legno rosa: ciascuno dei legni fomiti da fusto, rami e, anche, radici
radici di diverse piante (physocalymma, da cui si trae il legno rosa di
legno rosa di bahia; convolvulus, da cui si ricava il legno rosa delle
legno rosa della martinica), caratterizzati da colore e odore variamente rosato. -
fanno corone e crocette e per riquadri da tavole e scrittoi. l'illustrazione italiana
{ helleborus niger), che fiorisce da dicembre a marzo; rosa di pentecoste,
tutto / s'inaridì, le fibre da ogni parte / venendo a concentrarsi, in
dell'asia; è un arbusto alto da 1 a 3 m, con radice
aculeato eretto, foglie alterne imparipennate composte da 5-7 foglioline ovali dentellate, fiori tenuemente
l'adunco rogo / (che son più da pregiar) quando gli avrai / ben
per mezzo di solventi o per distillazione da diverse varietà; prodotto industrialmente soprattutto in
: / su, si colgan rugiadose / da la man dell'onestà.
onore dal papa e dai cardinali e da tutta la corte, et ebbe la rosa
il dono della rosa d'oro benedetta da sé, poco avanti nella quarta domenica di
dialogato che lo svolge. bonvesin da la riva, xxxv-i-671: quilò se diffinissce
la seconda metà del sec. xiii da guillaume de lorris (la prima parte,
premonitore della seduzione di lei) e da jean de meung (la seconda parte
una unità alla sua opera romanzesca. da qui sorgono i 'romanzi della rosa',
, dei balli, invitava la gente da nizza e da alessandria. -come appellativo
, invitava la gente da nizza e da alessandria. -come appellativo d'amore e
del viso, in partic. imporporato da vergogna o da timidezza; colore rosso
in partic. imporporato da vergogna o da timidezza; colore rosso delle labbra.
il volto e di viole, / da fame contro al sol mille dispùte. rime
è presente a tutta la funzione. da ponte, 292: a reading seppi che
.., ma più spesso per stuzzicare da solo... l'amara e
è dall'anglosassone scirgeréfa, comp. da scir 'contea'e geréfa 'magistrato'.
paese. massaia, i-78: partendo da massauah, la nave veleggiò direttamente per
persona, un oggetto, ecc. da uno o più altri; individuarlo, riconoscendone
appare u'non misteri, ver sciemendo da falso e ben da male? dante,
, ver sciemendo da falso e ben da male? dante, conv., iv-
a lucia non avvezza a scemere monaca da monaca e neppure ad agnese. ojetti,
scemere ciò che è buono e durevole da ciò che è stolto e labile.
nella sua prigionia, che fu accompagnata da tutte le crudeltà morali,...
una prop. subord. niccolò da poggibonsi, cxxxi-146: in ogni modo e
petto. -distinguere con la vista da un'altra cosa o da un'altra
con la vista da un'altra cosa o da un'altra persona; riconoscere qualcuno fra
può scemere la faccia de la terra da quella de l'aria. baiai, 51
tal che di lontano / non si sceme da tacque. n. villani, i-5-107
si serra, / scemer non sa da l'un faltro nemico. tommaseo, 2-iii-427
bene illuminate. = nome d'azione da scemere. scernire e deriv.
io a fame una scemita altingrosso mettendo da una parte gli incompleti e gli scarti
gli scarti. = deriv. da scemere. scernitóre, agg. e
della lana. = nome d'agente da scemere. sceròcco, v. scirocco
forse comp. daltimp. di scerpare e da folea, non attestato, per foglia
. e letter. strappare un ramoscello da una pianta, da un arbusto;
strappare un ramoscello da una pianta, da un arbusto; svellere una pianticella dal
dante, inf., 13-35: da che fatto fu poi di sangue bruno,
di un vincastro che carlo aveva scerpato da un carpino. -brucare una pianta
in la vecchieccza et accostanose alle conche e da quelle non se ponno se no con
fare a brandelli, dilaniare. bonvesin da la riva, xxxv-i-677: « anchora il
boni fin morti per ferro on scarpadi da le bestie on cremadi in fogo on negadi
l'ingiustizia del mondo. marsilio da padova volgar., i-i-5: questa iniquità
e scerpando certe note visuali che avevo da un parte. 9. intr.
: omè, che par che 'l cor da me si scerpi! 10.
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da carpire (v. carpire);
(un'imbarcazione). r. da sanseverino, 217: la...
mulo. = nome d'agente da scerpare. scerpatura, sf.
erbacce. = nome d'azione da scerpare. scerpellare (sciarpellare)
trovarti. dove cenasti iersera? forse da onomacrito? 2. tormentare, straziare
persona alcuno vizio, essendo menata dinanzi da lui, (fisse santo ambrosio:
aveva un occhio sciarpellato. s. bernardino da siena, 984: egli comincia avere
con l'un occhio scerpellato, una laidezza da spiritarne. imbriani, 6-73: era
per detestare le garamufolerie, le vergature da verga, di quello sciarpellatissimo babbuasso.
di màcule e sporca di barba disfatta da un mese. cicognani, iii-2-263: era
dice comunemente scerpellino. = deriv. da scerpellare. scerpellóne { sciarpeliòne),
di errori, di scerpelloni, spacciandola da maestro coi privati e col pubblico. ferd
poco prima. = deriv. da scerpellare. scerperìa, sf.
delle buone. = deriv. da scerpare. scórra, v.
trovarsi. = nome d'azione da scervellare. scervellare, intr.
. pirandello, 8-529: si scervellava da un'ora a immaginare che cosa potesse
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da cervello (v.
tivo, e da un denom. da cervello (v.).
esportazione sull'importazione. = deriv. da scervellato. scervellato (part.
baretti, 6-399: questa maniera da noi usata sì nello scrivere che nel
: a che, a che cotante saionate da orbi, cotante stramberie da scervellati?
cotante saionate da orbi, cotante stramberie da scervellati? misasi, 6-ii-86: la poveretta
me non pare che ci sia tanto da ridere! » « non essere così ombrosa
autore citò esempi di ani mali scervellati da illustri fisiologi. 4. ant
. 4. ant. afflitto da una violenta emicrania (e ha valore
donde venite? -da messer alonzio stroppiato da le podagre e chiragre e scervellato dal
sai che un gran ventu / tucti da fondamento / quisto tempiu farrìa / scervicare
, con valore intens., e da un denom. dal class, cervix -icis
ruina che nel fianco / di qua da trento l'adice percosse, /..
marco polo volgar., 3-47: da creman infino a questa iscesa è bene
grembo de'suoi rugiadosi cespugli. erasmo da valvasone, 2-2-127: l'afflitto
bene ieri la mula su cui tornavo da gressoney a una scesa mi deponesse soavissimamente
(con valore aggett.): costituito da un piano inclinato. tommaseo [
, v-1-123: due fini son messi inanzi da la instabilità sua a chi regna:
sia o terreno o pietre, la quale da alcuna altezza discenda al basso, sì
4. calata di truppe nemiche da un'altura per muover battaglia. -anche
. -anche: invasione di un esercito da nord o da un valico montano.
invasione di un esercito da nord o da un valico montano. f f
scesa in italia? 5. sbarco da una o più navi, in partic.
scesa del peso messo in o più da presso al movimento naturale di esso peso sciolto
/ stilla un pertugio d'un chiodo da carro: / non t'el ber tutto
fare anch'io mi son preso la scesa da poeta e teologo. pananti, i-94
de amicis, i-23: chi ha da capitare qui a quest'ora, alle
il viatico. = deriv. da scendere. scésa2, sf.
a. pucci, ii-47: dilungato da cremma sette giornate si truova una montagna
unito a un compì, di moto da luogo o di moto a luogo).
infernale empietà fece pietosa. -smontato da cavallo. stampa periodica milanese, i-205
timperadore con metilde mentre questa, scesa da cavallo, s'avviava appiede al castello seguita
cavallo, s'avviava appiede al castello seguita da due staffieri. -per estens
candida, con lievi ombre azzurrine, da sacchetti di tela. -figur.
di tela. -figur. decaduto da una posizione di eccellenza. cesarotti,
alla virtù. 2. fluito da una regione montuosa (un corso d'
rapido l'arno, / sceso pur ora da la sua rupe alpina, / la
, ideologica, ecc. usanza del tabacco da naso. fianchi.
uva raddoppiò i prezzi del vino, da qualche anno sceso al valor medio di un
al mastello. 5. disceso da una stirpe illustre. randello, 1-23
nasce, il mireranno, / de're da giove scesi ed allevati, / a
dopo questo alzossi il biondo menelao sceso da giove, e menò sotto il giogo i
f f 6. trasmesso da una tradizione, da un modello artistico
6. trasmesso da una tradizione, da un modello artistico o culturale, ecc
dalle credenze indiane all'ultimo paganesimo e da quello a taluno fra i dottori cattolici del
scesóso, agg. ant. provocato da un'infiammazione o da mvinfezione (un
ant. provocato da un'infiammazione o da mvinfezione (un umore).
occhi ha scesosi. = deriv. da scesa1. scesperiano e scespiriano, v
. ant. ascesso. bono da ferrara volgar., 78: 1
propri nomi. = deriv. da ascesso (v.), con aferesi
. napol. strumento musicale popolare costituito da un bastone di legno tenuto come un
1910-1911], 12: né troppo differiscono da questi gli scetavaiasse che sono di proporzioni
di stagno cavandosene un suono tanto delicato da svegliare per fino una serva addormentata.
pecchi. » = nome d'azione da svettare. scettare, tr. (
terre k'egli avea, isscettato il kanpo da potesstoli e quello da. rrio che
isscettato il kanpo da potesstoli e quello da. rrio che. ffue di sspinello.
. ferrari, 3-512: bisogna essere tocchi da un principio, vedervi la forza del
oppone una ragione di eguale valore tanto da impedire di prendere partito per o contro
ora cristiano fosse sì debole e stolto da prestar fede alla dottrina del nostro pirronista
cristianesimo, ovunque non si serba pura da tal tabù la fede; in politica la
tornando ai proverbi, abbondano quelli suggeriti da una tanto fine quanto scettica considerazione della
gravezza delle credenze. = deriv. da scettico-, v. anche fr. scepticisme
volesse insistere sopra una tal pretensione, anche da lui conosciuta evidentemente falsa, senza addurre
. era un vero scettico. procurava da tutte le parti libri, gli leggeva
. einaudi, 37: c'è da essere scettici sulla capacità del governo a
, adesso, disvelata in piena luce da quest'altro mondo, il suo mondo
implacabile sgonfiatore; non c'è ordine da eseguire, non c'è fatto da
da eseguire, non c'è fatto da considerare, a cui egli non affibbi il
lenitivo poiché purga essa le frecce loro da quel veleno con cui le attossica l'
tornando ai proverbi, abbondano quelli suggeriti da una tanto fine quanto scettica considerazione della
qualcosa al sole o, comunque, da vivacchiare, incline alla mortificazione delle alte
stato d'animo inizialmente scettico. -dominato da incertezze, da dubbi, dall'incredulità
inizialmente scettico. -dominato da incertezze, da dubbi, dall'incredulità (un periodo
pura ragione naturale (contrapposto ah'illuminazione da parte di dio). colombini,
. dal gr. tktit-ixóq, deriv. da 7xzr. -zo [mi (v.
licito a ciascuna persona la quale da qui indrieto fecero panni, misurara
e scetra. = denom. da scettro. scettrato, agg.
3-iii-313: considera un poco giobbe: da questa parte seduto sul letamaio e da
da questa parte seduto sul letamaio e da quest'altra lo scettrato baltassare sovra di un
scettrato ridevol- mente come nella sagra benedetta da pio vii. -sostant.
il primo né l'ultimo scettrato che da un omaccino sia rimasto estinto. pindemonte
maestà ». = deriv. da scettro (e traduce l'espressione omerica
dotta, lat. sceptrìfer, comp. da scèptrum (v. scettro)
dotta, lat. sceptriger, comp. da scèptrum (v. scettro)
e la corona... essere stato da aguagliare al fatto di messer gentile
sogna napoleone di dettare nell'apoteosi, da delhi, onnipotente, la sua legge al
forza d'armi straniere non sarà mai temuto da chi l'aiutò, né rispettato da
da chi l'aiutò, né rispettato da chi gli deve obbedire. carducci,
psicologia o nel costume collettivo. pellegrino da castiglion fiorentino, lxxxviii-ii-259: la santa
imperlata, cominciò sol allora a degenerare da se medesima, quando si lasciò dividere
, propr. 'bastone', deriv. da < jx ^ 7it& [aat 'mi appoggio'
= dall'ebr. schèwà, deriv. da shaw 'niente'. sceveraménto, sm
, i-14 (n): lo sceveramento da questa carne si confidava con tutta credenza
o globalmente, ulteriori approfondimenti. guidotto da bologna, 1-72: è uno altro ornamento
parole. = nome d'azione da sceverare. sceverante (part.
, tenere lontana o separata una persona da un'altra o da un gruppo, da
separata una persona da un'altra o da un gruppo, da una categoria,
da un'altra o da un gruppo, da una categoria, ecc.
e simili voci, quelle ancora che da * verbi della pnma maniera si formano
dicevano. b. davanzati, i-25: da cotali parole punti e insospettiti tra loro
, sceverano i vecchi da'novelli legione da legione: toma la voglia dell'ubbidire.
, io scorgo / lei che morte da te scevra e scompagna, / degli angelici
dalla folla. -tenere lontano qualcuno da un luogo. c. gonzaga,
cesari, 6-10: sceverato così lo spirito da ogni ingombro e peso di corpo e
alte sue operazioni. -distogliere qualcuno da un'attività, da un'impresa.
-distogliere qualcuno da un'attività, da un'impresa. gigli, 2-152:
e scevera. 2. prendere da parte qualcuno per parlargli confidenzialmente. i
mio caro. -raccogliere, mettere da parte, tenere in serbo.
isceverare striscia e scartabello, / tromba da vico. 3. disgiungere,
3. disgiungere, separare una cosa da un'altra. - in partic.
in quella stagione ch'elli ebbe luce da tenebre sceverata formò e fece de la
: le fave credono molti né pure aver da sarchiarsi, perché, mature, traendole
e pelose. -per estens. espungere da un canone. mascardi, 16:
disciplina, un'opera o uno scritto da parti o da elementi che sono (o
opera o uno scritto da parti o da elementi che sono (o sono considerati
di ammetterne il racconto è d'uopo scevrarlo da tutto ciò che può esservi frammischiato di
speranze istintive, sceverandole con gran diligenza da tutto ciò che di falso, di violento
e li savi, non se dèa sciovarare da lo sole, c'ha a significare
del contadino', vanno sceverati in tutto da quella farragine di strenne popolari che innondarono
difficile sceverare le rime del montemagno trecentista da quelle d'un suo nipote dello stesso
, confronto, / a sceverare gioia da tristezza. fenoglio, 5-i- 735
e distingue i visi degli amici certi da quegli de'dubbi e incerti. parini,
dal falso, ciò che è positivo da ciò che è negativo. - anche
certi, tuttora detrame da'cataloghi e da molti martirologi quando uno e quando altro
una rappresentazione pittorica, i tratti influenzati da altri artisti. r. longhi,
. allontanarsi, separarsi o tenersi lontano da una persona anche per distinguersi.
questi fatti fortemente a gravezza e sceverebbersi da te e parti- rebberti da'buoni.
insieme; e così allora si partiron da ragionamento e scieveraronsi e vennono nella sala
saremmo sempre beati, perché sapremmo sceverarci da quell'inerte genia che ci starebbe dintorno
dintorno. -con riferimento all'allontanamento da dio col peccato. albertano volgar
superbia dell'uomo fa sceverare l'uomo da dio, perciocché 'l cuor si scevera
dio, perciocché 'l cuor si scevera da colui che 'l fece. a. pucci
.. il signore: « sceveratevi da me, voi che siete maladetti ».
com'è amara cosa e spaventosa scioverarsi da lui, a cu] siete sposate ed
volgar., 1-5-95: nasce qui quistione da non lasciare passare, se veramente la
ebbe rappresentato e io m'inginocchiai dinanzi da loro con gran reverenza ed elle [
elle [le virtù] si sceveraro da una parte a consiglio. 8
apparire, venire considerato o diventare diverso da altro o da altri (per qualità
considerato o diventare diverso da altro o da altri (per qualità fisiche, materiali,
mento, le materie discordanti si scevreranno da sé. bette- ioni, iv-94:
dagli imaginati. 9. liberarsi da un'incombenza, da un impegno faticoso
9. liberarsi da un'incombenza, da un impegno faticoso. alfieri,
preso / senga sceverare. = da un lat. volg. * exseperàre,
pref. ex-con valore intens. e da * seperàre per il class, separare (
pigliò un colle. = deriv. da sceverare. sceverataménte (scevrataménte,
, tenuto o costretto a stare lontano da un luogo o da determinate persone;
costretto a stare lontano da un luogo o da determinate persone; separato, isolato;
la morte, io non sono sceverato da messere lo maestro mio se non quando
di francesco rismondo, non sceverate [da quelle degli altri] perché italiane nell'
lato e. llo cerchio e l'altro da l'altro. -staccato dal
arto, un organo). guidotto da bologna, 1-93: di questo buonamento non
luogo [dell'arringa] non è da tutta la quistione, siccome uno membro sceverato
quistione è sparto. -purificato da elementi negativi (una dottrina) o
bello e l'eloquente di platone, sceverato da quella sua eterna dialettica, che ai
nostra compagnia ed ora mi conviene partire da te e sottrarti la tristissima madre tua
parte più trista. = deriv. da sceverare. sceveratóre, agg. e
è beata. = nome d'agente da sceverare. sceverazióne, sf. letter
società. = nome d'azione da sceverare. sceverila, sf. ant
. ant. separato, tenuto lontano da qualcuno. iacopone, lxxxiii-494:
qualcuno. iacopone, lxxxiii-494: da me dollente è sciviritó / ki.
scevoliano, agg. letter. caratterizzato da intransigenza e coraggio estremo. rapini
o discosto o costretto a stare separato da una persona o lontano da un luogo
stare separato da una persona o lontano da un luogo. fra giordano [tommaseo
isolato, nettamente discosto (un luogo da un altro). caro, 6-105
a la gran valle / vide scevra da t altre una foresta, / i cui
una foresta, / i cui rami sonar da lunge udiva. magno, 6:
della più scevra tana. -disgiunto da altro; usato da solo. crescenzi
. -disgiunto da altro; usato da solo. crescenzi volgar., 5-7
vi-338: l'anima ragionevole, scevra da ogni materia né di luce, né di
pure, mal suo grado, cosa da questa senza modo diversa, cioè che 'l
tonde fallaci e per li scogli / scevro da morte con un pic- ciol legno /
lontan esser dal fine. -distinto da altro in quanto presenta caratteristiche nettamente diverse
dilivero / dal lor più che li ermin da la gramatica. beni, 1-163:
agli episodi, o almeno in quanto da questi è scevra e distinta. lancellotti
vanagloria, pavoneggiandosi quasi di essere scevro da tutti gli altri ed essere singolare.
sapienzia, sia tutta scevera e partita da le faccende del mondo, da ogne sollecitudine
partita da le faccende del mondo, da ogne sollecitudine. l. martelli,
/ et i begli anni tuoi scevri da guai / volgan benigni i cieli e gli
fatte loro nelle lor case e molto difficili da esser svolti da una prima impressione.
lor case e molto difficili da esser svolti da una prima impressione. lanzi, v-221
cariche di superflue cognizioni e sarebbero scevre da gran numero di pregiudizi. foscolo, i-1024
che lo tempera, ed è scevro da quelle ire borghigiane che sono rinfocolate dalla
al loro stesso livello. -immune da un vizio, da un difetto morale,
. -immune da un vizio, da un difetto morale, da una tentazione
un vizio, da un difetto morale, da una tentazione, dal peccato; purgato
de'poveri autori. grafi 5-785: io da vivo insegnai che quanti sono / o
e duro (e sofferir sì lunge / da que'begli occhi e dal sereno ciglio
non svilito nel valore o nell'importanza da aspetti negativi, da difetti, da atteggiamenti
o nell'importanza da aspetti negativi, da difetti, da atteggiamenti errati (una
da aspetti negativi, da difetti, da atteggiamenti errati (una facoltà, un
iii-1-56: l'onore nelle repubbliche, scevre da ogni privato interesse, riesce di pura
g. ferrari, 187: a partire da quest'istante la sua sorte c'ispira
slancio non scevro d'ira. -libero da ogni sovrastruttura culturale o da ogni contatto
. -libero da ogni sovrastruttura culturale o da ogni contatto impuro. mascheroni,
ma fluida, casta, fedele e scevra da pretensione. papi, 4-7: questo
alla purezza di una lingua; libero da inflessioni dialettali o da caratteristiche regionali (
lingua; libero da inflessioni dialettali o da caratteristiche regionali (uno stile o una
ialetto che lei beveva come droga da incanto. migliorini, 8-87: lo
proposito di questo convento, ho copiate da certe schede di alessandro cellesi..
un'antologia interminabile di invenzioni verbose rimescolate da una mano inesperta. parise, 5-248:
cui i soscriventi all'acquisto di un'opera da stamparsi se giano il nome
scontenta. pirandello, 7-987: c'era da correre a minacciare a quel signor assessore
l'esercizio del diritto di voto, da conservarsi in apposito plico, estrae dalla
tavoli e, senza che sia avvicinato da alcuno, votare tracciando sulla scheda,
un segno sul contrassegno corrispondente alla lista da lui prescenta o comunque sul rettangolo che
esse sono vidimate immediatamente dal presidente e da almeno due scrutatori ed allegate al processo
comportamento delle macchine stesse, è data da una speciale immissione di dati, che consiste
o offerte a diversi livelli di prezzo da un individuo o da una collettività.
livelli di prezzo da un individuo o da una collettività. 6. scheda magnetica
occuparmi del vocabolario ma non si sa da che parte cominciarlo. pure è scritto
diomede. = agg. verb. da schedare. schedaiòlo, sm.
vorresti che la mia casa fosse frequentata da soli compagni di fede, tra i quali
. g. manganelli, 5-14: e da prevedere che in breve gli spettatori sportivi
dell'osteria. = denom. da scheda. schedàrio, sm.
rincasando dalle biblioteche, là sul tavolino da studio, il tesoro dei suoi schedari voluminosi
in volumi raccoglitori, fabbricato in modo da consentire un rapido ordinamento e un'agevole
vita. 4. locuz. da schedario (con valore aggett.):
, lo proclamano essi stessi con esattezza da schedario. = deriv. da scheda
esattezza da schedario. = deriv. da scheda: cfr. anche gr. 'r
, 356]: certo i 'robots'da ufficio, le macchine contabili e schedatóri sono
del lavoro. = nome d'agente da schedare. schedatura, sf. compilazione
della polizia. = nome d'azione da schedare. schediasmo, sm. letter
, gr. a ^ estacriaót;, da o ^ esta ^ o) 'improvviso'
;, a sua volta deriv. da t / zcov 'vicino'. schedóne
scritte queste parole: « ricetta vera da commetter furti e ogni altra ribalderia,
dopo la ricevuta di tal lettera mi arrivano da milano due piccole casse di minerali i
mellosa, scalfisce la fluorina ed è scalfitto da una punta d'acciaio, e pesa
tagliente, staccato da un corpo solido o da un og
tagliente, staccato da un corpo solido o da un og getto che si
a fiori: / ma prima da cirurgo ad ogni costo / fé trar la
ad ogni costo / fé trar la scheggia da quell'oc chio fuori.
, come quella di 'scaglia'viene adoperata da molti buoni scrittori per significare quella quantità
soprapposti alla carica della polvere nei cannoni da campo, si traevano contro il nemico
: il marinaio uroni ha il polmone traforato da una scheggia mentre sta riallacciando un filo
. bocchelli, 1-iii-770: improvvise venivan da scheggie di granate e da palle di
improvvise venivan da scheggie di granate e da palle di shrapnel le ferite e la morte
denari il buon uomo liberò i suoi solchi da quelle scheggie e di esse compose un
pietroso tutto schegge, spruzzato qua e là da rari e bassi ginepri. erano un
, cre- d'io, / là da le balze alpine, in questo petto /
di offuscarsi improvvisamente non appena fosse velata da un poco di polvere (e traduce
destra su per la sua scheggia, / da quelle cerehie etteme ci partimmo. idem
iii-i- 381: l'acqua fa da specchio a tutto il territorio, che
di commento. calvino, 16-80: da ogni scheggia sonora tu continui a raccogliere
: per che pattolo fiume de la lidia da le limature e scheggiette de l'oro
, ridicola scheggina di pietra infernale, data da quella sua sorte amica in mano alla
formato di fango, legato in pietra da una sostanza spatosa. -vezzegg.
. di cr ^ tòiov, che è da t / jxo) 'divido, fendo'
ghiaccio. = agg. verb. da scheggiare. scheggiale { scadale,
o di tessuto pregiato, chiusa davanti da una fibbia ornata di smalti o di
zendado un seaggial l'omero cinge / da cui sonoro avorio al fianco pende. parini
soppannato di pelli preziose, e fermato da scheggiale di gemme. d'annunzio, iii-1-530
di etimo incerto: forse deriv. da scaglia, con accostamento a scheggia,
: sono macigni torti e fessi, incavati da volute tornite, aspri di punte,
piastrine metalliche. = deriv. da scheggia. scheggiaménto, sm.
in schegge o di staccare una scheggia da un materiale. l.
o scheggiarsi. = nome d'azione da scheggiare. scheggiare, tr.
grandemente dall'artiglieria scheggiate, sono meno da usare che le pietre tenere e dolci.
scheggia la cilla. guerrazzi, 2-403: da parecchio tempo erasi recata in mano le
scheggio via subito. = denom. da scheggia. scheggiato (part.
volto dall'età, dalla fatica, da una prolungata esposizione a determinati agenti atmosferici
senza età, don ersilio rifletteva delegatovi da tutta napoli. -cosparso, striato
perito che tali scheggiature non procedessero altrimenti da forzamento alcuno che facesse la cupola per
, 5-80: il raggio del sole veniva da una scheggiatura della pietra mal calettata.
1-107: si purghino e si puliscano benissimo da tutte le stigliature e scheggiature e da
da tutte le stigliature e scheggiature e da tutto il legname cattivo e imperfetto che
3. distacco di una scheggia da una superficie sonda. cassieri,
vista. = nome d'azione da scheggiare. schéggio, sm.
/... / un uom da por al ciel dubitazione. graf, 5-1039
. per simil. parte divisa e separata da un determinato contesto. e.
sopra un piccolo altipiano. -formato da scaglie dure e rilevate. murtola,
si fa ornamento. = deriv. da scheggia. scheggiume, sm. quantità
di bastimenti naufragati. = deriv. da scheletro. scheletrare, tr. {
la terra. = denom. da scheletro. scheletrato, agg. riassunto
mobile che, colmando lo spazio lasciato da denti mancanti, permette di scaricare lo
quelli residui. = deriv. da scheletro. schelètreo, agg.
più enorme. = deriv. da scheletro. schelètrico, agg. (
. bassani, 3-243: « vada pure da quella parte », disse finalmente il
contadino della casa, scheletrico ed itterico da non dirsi, stava spiando la situazione aurorale
levi, 5-81: ebbe una carrozza trainata da un ronzino scheletrico, e su questa
note scheletriche. = deriv. da scheletro. scheletrire, intr.
personaggi. = denom. da scheletro. scheletrìsta, agg.
di bauli comuni. = deriv. da scheletro. scheletrito (part.
esigeva il mio fisico, letteralmente disfatto da otto mesi di tenui febbri terzane, sì
fianchi scheitriti, / poveri vecchi cani da l'aride lingue pendenti? bacchetti, 1-i-7
244: disse al cognato che aveva da parargli, e i due si avviarono
arte rinchiusa. = denom. da scheletro, con suff. frequent.
.), il secondo è costituito da una serie di elementi cartilaginei, connettivali
188: un letto adorno sul baldacchino da scheletri di penne di struzzo. vittorini,
struttura di sostegno o di rinforzo costituita da più elementi connessi insieme, intelaiatura; armatura
a pera è una colonna vertebrale rigida da nord a sud, e un arco vertebrale
a sud, e un arco vertebrale elastico da est a ovest. barilli, ii-163
. barilli, ii-163: a qualche passo da noi c'è lo scheletro d'una
, 132: una squadra di arredatori guidata da un architetto modernista sgombrò la casa dei
la campagna squallida, taciturna, rattristata da qualche scheletro d'albero erto fuori delle
di questa terra malinconica, dissimulato altrove da colori e luci. -nucleo urbano
, e ridotte e raffazzonate più tardi da qualche letterato. -sunto, compendio
dopo sillaba, restavano incomprensibili, slegate da ogni significato, disossate di ogni scheletro logico
uno scheletro stabilito 'a priori'e 'non da lui'. -svolgimento schematico degli eventi cruciali
un fenomeno storico o sociale, risultante da un'analisi filosofica, politica, ecc
la nostra perdita fu comparativamente immensa: da quel giorno la nostra fiera fanteria di liberti
di giornale, la lettera che radestchi spedì da marocco presso mestre al governo di venezia
fusti, foglie, fiori, costituiti da pareti lignificate o da fibre legnose,
, fiori, costituiti da pareti lignificate o da fibre legnose, capaci di resistere all'
. 14. milit. arma costituita da una lunga asta di legno, con
con punta di ferro, usata come spiedo da caccia e successivamente anche in guerra da
da caccia e successivamente anche in guerra da corpi di fanteria o dagli alfieri come
, lungo fusto, ferro acuto, arma da cacciatori di fiere, da gente di
, arma da cacciatori di fiere, da gente di contado; e poscia usata dagli
ricopiato. non v'è pur troppo direzione da dare alle sue idee. non vi
; 'mummia, scheletro', deriv. da txéxxco 'dissecco'(di origine indeur.)
. = voce dotta, comp. da scheletro e dal tema del gr.
della cattedrale? = deriv. da scheletro. schelfìscio, sm. ittiol
, ii-50: la storia è fatta da se stessa, le volontà individuali sono strumento
barbaro, 62: perché queste cose da noi brevemente esposte sono, mi è parso
nell'ultimo del libro porre due figure dette da greci sche- mata, una che
logica intellettualistica) è screditata e proverbiata da lungo tempo sotto il nome di 'quadratura
tenta di fermare la sensazione sfuggevole, da lui creata al di fuori dei generi,
empirica dell'uomo e delle società, formata da schemi che non sono le extratemporali categorie
biconsonantico, quando la parola è formata da due consonanti, trilittero o triconsonantico quando
o triconsonantico quando la parola è formata da tre consonanti. 8. matem.
romagnosi, 3-ii-583: gli schemmi aritmetici da me presentati non sono indifferenti per gli
, 4-21: la parola s'insedia da sé nello schema d'un verso: impossibile
fratelli, 5-235: era una mente libera da schemi preconcetti. montale, 4-17:
meno convinta che fosse necessario pensare fin da ora a qualcosa di inedito, di
nel mezzo perpendicolarmente un'altra retta e da cui si dipartono in giu altre rette
un ritornello di nomi che dura ormai da tanti anni. -trama di una vicenda
poema: / amare, il meglio da farsi in natura. / i sognatori tracciano
disegno, proposta di legge, legge da proporre, legge proposta; i tedeschi,
italiano per il decennio 1955-1964 elaborato da e. vanoni. 17. nel
ideologico chiedere a 'la giornata balorda'altro da quello che ha dato. 3.
critica, schematicismo. = deriv. da schematico. schematicità, sf.
caso... è di una schematicità da laboratorio. 3. rigidezza
dello spirito. = deriv. da schematico. schemàtico, agg. (
molière, interpretato e messo in scena da louis jouvet. errore è stato chiedere scena
6. che si svolge scandito da ritmi e modalità schematizzaménto, sm. riferimento
^ xa ^ ixóc,, deriv. da t / r ^ xa < 7yfl \
. in kant, l'uso degli schemi da parte defrintelletto, ai fini della conoscenza
. cx ^ xcltia ^ deriv. da rfqxa-zt ^ ox (v. schematizzare)
il lavoro di mille ed è governata da due. = agg. verb.
due. = agg. verb. da schematizzare. 80: schematizzaménto del
80: schematizzaménto del fluir della storia da sociologi. = nome d'azione da
da sociologi. = nome d'azione da schematizzare. schematizzare, tr. ricondurre
del ricorrente tema. = denom. da schema, sul modello del lat. tardo
schematizàre, adattamento del gr. deriv. da rfr ^ xa (v. schema
di lotta. = nome d'agente da schematizzare. schematizzazione, sf.
, generali, semplificati (ma anche tali da perdere di vista la concretezza del reale
storia? gramsci, 6-115: il passaggio da tale tipo di romanzo a quelli di
a quelli di pura avventura è segnato da un processo di schematizzazione del puro intrigo,
di schematizzazione del puro intrigo, depurato da ogni elemento di ideologia democratica e piccolo
: analogo sotto questo riguardo ma derivante da una astrazione o schematizzazione, e perciò
data dal personaggio di giulietta masina e da tutta la speciale 'zona masina'della sua
radicalmente. = nome d'azione da schematizzare; cfr. fr. schématisation
o a squincio. = denom. da scancio. schenèio, agg. letter
'figlia di scheneo), deriv. da schoeneus, gr. -yenve-j <; 'scheneo'
inghirlanda i suoi devoti, dove vengano tocche da taluna delle inique veneri o 'pomea'o
cne. ssi chiamava lo scheràggio. manetto da filicaia, 115: giovanni prete pien
di san piero scheràggio trasse il nome da un fiume che vi correva che aveva nome
non può né gridare né favellare. francesco da barberino, iii-101: lance son temute
barberino, iii-101: lance son temute / da li scheran vedute. cavalca, 21-233
(1-iv-41): coteste son cose da farle gli scherani e i rei uomini,
mano, / l'altro urtando cacciò da sé lontano. bresciani, 1-i-530: erangli
1-i-530: erangli stati guasti e dissipati da quei scherani, che abbottinavano il paese,
o amor isnello, / salvami un tratto da questo scherano, / che monta in
modo che non si sentono più rigore da imbizzarrire all'antica e mantenerne scherani.
crazie o grana o palanche truori sempre da comperar quanti patatucchi occorrono per imbastire un
quel tuo risin gli è proprio buono / da spiritare un povero cristiano. cantù,
delle milizie. montale, 5-92: da poco sul corso è passato a volo un
e di cultura... da solo, senza gli avvertimenti e senza
sotto l'impero / di mainardo d'ircon da susinana, / che s'è fatto
viterbo nel 1237), deriv. da * skara 'capitano'e poi passata al signif
paganino bonafè, xxxvii-106: le elitre biave da cor- nechie / che se mangano con
guardi. = etimo incerto: forse da collegare al fr. ant. esgarer
303-309), il termine sarebbe piuttosto da riconnettersi al fr. merid. escarabilh 'scarafaggio'
. = voce dotta, comp. da scherlo e dal suff. lat. -formis
dal suff. lat. -formis (da forma 'forma'). scherlite, sf
bossi, 324: 'scuerlite': nome dato da klaproth alla picnite, detta anche scherlo
berillo scherliforme. = deriv. da scherlo. schèrlo, sm. miner
bossi, 323: 'scherlo': dicesi da alcuni scherlo o schorl la tormalina cu
ed ha uno scudo che lo ripara da ogni lato, e però lui sta molto
. aretino, 10-31: partisi un giovane da la comodità, da la facultade e
partisi un giovane da la comodità, da la facultade e da la patria, e
la comodità, da la facultade e da la patria, e tutto delicato e tutto
alla fatica e bisogno militare, devono esercitarsi da quelli c'han da professar la soldatesca
, devono esercitarsi da quelli c'han da professar la soldatesca. b. corsini,
esercizio d'assalti, fatti col fioretto da maestri o da abili dilettanti. -sala
, fatti col fioretto da maestri o da abili dilettanti. -sala di scherma:
lubrano, 3-124: atropo cessi ornai da troncar stami; / dorma la morte
mostra tanta scherma, / toltoti via da mille gran perigli / del mar dub
hai tolto / la sofistica scherma e da che scuole? boccalini, ii-
di ciò che fa o dice; distoglierlo da un proposito. lippi, 5-49
il paga = deverb. da schermire. mento. schermàggio
percorso al buio sino al palazzo fu allietato da continue degli schermi.
quella siciliana. = deriv. da schermare1. 4. il reciproco
non è tempo e non abbiamo tempo da spendere in vani pudori o schermaglie erotiche
e l'arte della schermaglia. andrea da barberino,, 111-145: lo re fiorello
alla scarmaglia. = deriv. da scherma. 2. per simil
l'amico. = denom. da schermaglia. schermagliatóre, agg.
i cacciatori. = nome d'agente da schermagliare. schermàglio (scrimàglio),
alfonso ii d'este, 1511: sciamagli da fuoco di nogara e di pezzo alcuni
a recarglielo. = deriv. da schermo1. schermaménto, sm. celamento
per un migliore schermamento salì distante da loro. = nome d'azione
loro. = nome d'azione da schermare1. schermare1, tr.
di pini e ginepri schermava la posizione da destra senza togliere del tutto la vista
. riparare il viso, gli occhi, da una luce troppo intensa. dante
in un abbraccio totale, che la schermasse da tutti gli altri contatti umani e la
favori di afrodite », si protende oddo da capua, boicottando il leit-motiv dell'astigiano
8. rifl. salvaguardarsi, difendersi da avversità, contrarietà, dolori, ecc
; / arma non hai, d'onde da lui ti scherma. 9
ond'ella awolgesi. = denom. da schermo1. schermare2 (ant. scermaré
non ferma? = denom. da scherma. schermata, sf.
14-xii-1983], ii: è stato sostituito da uno schermo piatto che può contenere l'
di terminali tradizionali. = deriv. da schermo1. schermato (part. pass
una sgrondatura di luce pressoché gialla, da una lampadina schermata, tingeva ad alto
piccola lampada azzurra e schermata. -circondato da materiale idoneo a bloccare le radiazioni nocive
giudice, 2-104: « il punteggio va da uno a quattro. se non mi
nella hall l'anello è tutto schermato da blocchetti di beton ». -protetto
blocchetti di beton ». -protetto da uno schermo elettrostatico. calvino, 14-56
2. difeso dall'eccesso di luce da tende o da imposte (una finestra
difeso dall'eccesso di luce da tende o da imposte (una finestra).
, entrava per le finestre appena schermate da leggerissime tendine celesti. volponi, 8-103
su di una spalliera d'ottone schermata da un filtro di garza. 3
quel vibrare delle immagini / di là da quella garza / di indicibile festività, schermate
indicibile festività, schermate / e accese da essa, quel fulgore / dell'effimero /
proporzioni perfette, appena appena squisitamente schermato da quinte di camelie e limoni.
suo broncio infantile, gli occhi schermati da un velo di lacrime. 5
prima e quale dopo. sono schermate da una luce artificiale come se la memoria poggiasse
elettrico o magnetico che circonda l'oggetto da proteggere. -schermatura attiva: lo schermo
minori. = nome d'azione da schermare1. schermeggiare, intr. {
secolo, fulmine che schermeggia coi fulmini da pari a pari. 4.
forse a sua insaputa, era signoreggiato da quell'ingenua confidenza. = denom
ingenua confidenza. = denom. da scherma, col suff. dei verbi frequent
meravigliose. = deverb. da schermeggiare. schérmico, agg. (
in gesti estremi. = deriv. da schermo1. schermidóre, v.
al mio solito. = deriv. da schermire. schermigliare2, v.
app.: portava uno giovane un schermìglio da foco con certe fiammelle.
certe fiammelle. = deriv. da schermo1. schermire (ant.
che gli sa bene ischermire. francesco da barberino, 355: prese a servire in
si apartengano a buon cavaliere. cenne da la chitarra, xxxv-ii- / 122: chi
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 249: li soldati apprendono
uomini (la fortuna). fausto da longiano, iv-213: vola il tempo senza
neuna opera di maglia e neuna generazione da schermire contro il suo colpo può
per le scale, elle erano donne da caricarmi di legna come un bell'asino
ricci, 449: quanto più siamo incontrati da travagli che feriscono la parte sensitiva,
ricche letta di seta, e fawi apportare da sonare
e da lèggiere e da schermire, e per contare
e da lèggiere e da schermire, e per contare di belle e
guazzo, 1-54: dove non hanno ragione da poter più schermire, entrano in colera
. difendere, proteggere, tenere al riparo da esperienze spiacevoli o dolorose di natura fìsica
di natura fìsica o spirituale; salvaguardare da insidie e tranelli. iacopone [in
la man, dolcemente, / schermìa da la nascente / forza de 'l sol
4-644: l'esser poveri vi schermisce da tutti que'disconforti che rampollano da una
schermisce da tutti que'disconforti che rampollano da una vita deliziosa. casalicchio,
vi fu potenza né arte che potesse schermire da tale disgrazia. monti, 4-164:
per ogni parte a un dipresso equidistante da cui la voglia offendere,...
poi se sai di- scemervi un'ombra da ricovrarvi l'accalorato tuo cuore per ischermirlo
schermir la propria vita dall'insidie tessutegli da suoi emoli. guerrazzi, 1-41: se
colpi, pararli, deviarli; difendersi da assedi o da mine. -anche: porsi
, deviarli; difendersi da assedi o da mine. -anche: porsi in salvo
mine. -anche: porsi in salvo da aggressioni, evitare violenze. giamboni,
fece un'altra bizzaria, che fu da tutto parigi secondata. prese ella un mazzetto
la fuga. non potè però schermirsi da due ferite, che, fuggendo, gli
terreno. -sventare una mina; liberarsi da un assedio. morando, 431:
rispinsero sei gagliardissimi assalti; si schermirono da impetuosissime mine; rintuzzarono l'impeto ostile
: vattefort, che s'era schermito da due assedi, per questo funesto incontro
, soggetto a furibonde tempeste, avendo da schermirsi e dal furore de'popoli e
primi anni del suo governo a schermirsi da molti colpi di fortuna. -sfuggire all'
petrarca, 12-2: se la mia vita da l'aspro tormento / si può tanto
foscolo, xvii-75: unico rimedio, da me per più anni esperimentato, onde
poteva dalla morte. 15. ripararsi da intemperie, da tempeste, da freddo
. 15. ripararsi da intemperie, da tempeste, da freddo o caldo eccessivi
. ripararsi da intemperie, da tempeste, da freddo o caldo eccessivi, da calamità
, da freddo o caldo eccessivi, da calamità naturali, dall'impeto delle acque
isoletta chiamata galitta, lontana trenta miglia da bona, sotto la quale sterono volteggiando
dalla tempesta. giannone, 1-88: da costoro non era da promettersi una tanta
giannone, 1-88: da costoro non era da promettersi una tanta sagità, industria e
fronte. -difendersi dai parassiti o da insetti molesti, tentando di scrollarseli di
di dosso. burchiello, 121: da questo popol meccanico e vile / che
dal bisogno. loredano, lx-1-12: da questo imparino le dame d'onore a
dalla fame. 16. discolparsi da un'accusa, giustificarsi da un'imputazione
16. discolparsi da un'accusa, giustificarsi da un'imputazione o da un'osservazione polemica
accusa, giustificarsi da un'imputazione o da un'osservazione polemica o ironica.
vostro credere, fronteggiati di tal riparo da potere non solo schermirvi quan- d'altri
e temerario, il quale per ischermirsi da quelli che gli rimproveravano le male riuscite
era usato rispondere che della vita non è da far più stima che di una commedia
.. né anco ella poteva schermirsi da giusto ripigliamento, come quella che lasciava
con una bella e pronta risposta si seppe da un vantatore spagnuolo schermire. casalicchio,
vantatore spagnuolo schermire. casalicchio, 229: da questi pungoli così arrabbiati di lingua maldicente
e collo scudo dell'infrangibile sua costanza da mille colpi schermirsi. 17.
schermirsi. 17. andare esente da un difetto, da un vizio o,
17. andare esente da un difetto, da un vizio o, anche, da
da un vizio o, anche, da un pregiudizio. lorenzo de'medici,
lorenzo de'medici, i-7: cino da pistoia... primo, al mio
per altro mirabilissimo, s'è potuto da ogni parte schermire. trissino, 2-2-277:
: vi ricordo di schermirvi bene / da l'avarizia, da la fraude ed ira
di schermirvi bene / da l'avarizia, da la fraude ed ira. pallavicino,
di lui. goldoni, xii-803: sai da quegli occhi arcieri / quai dardi
, 969: egli fu sempre lontano da ogni ambizione o servitù; ed è per
spesso sotto ai ministri francesi per trarre da loro qualche partito terminativo, sempre girarono
rispose questo: « ma intanto si porti da bere al padre ». il padre
, ii-6-285: il chiarini mi tormenta da un anno per fare una edizione delle
2-398: egli s'era già schermito da altri simili inviti che avevano soltanto lo
punta di ragioni in contraddittorio non era da fuggire, per ischermirsene, all'autorità,
ha quel di fuore / per ischermirsi da lanciato ardore. caimo, 117:
aneme i mandate. = deriv. da schermire.
cui prodezze consistono nel liberare la grecia da ladri formidabili di terra e di mare
,... nello snidare despoti schermiti da torri. 2. parato,
studiante in medicina nomato federigo, giovano da ogni cosa: lui bello, schermidore,
sonatore e cantatore. s. bernardino da siena, 383: se tu t'
tanti infortuni, / miser vulpin, da ogni lato ti assagliono, / che potrai
12-x-253: il buono schermidore sapeva finalmente da che parte veniva la botta, e
chilogrammi, e lo guardava intento, da quel buon schermitore che era, come
turba pazza? = nome d'agente da schermire. schérmo1 (ant.
coprire, a riparare qualcuno o qualcosa da agenti esterni, intemperie, fattori nocivi
naturale o artificiale che preserva un luogo da aggressioni militari; argine contro le piene
con il verde cappello invernale, fanno da schermo alla mia figura. piovene, 6-297
lo squillo / del ricino metal cui da lontano / scosse tua man col propagato
a sua volta, in quattro scomparti, da schermi di vetro verde smerigliato.
il salotto come lo scrittoio sono illuminati da certe luci velate da schermi di diverso colore
scrittoio sono illuminati da certe luci velate da schermi di diverso colore. moretti,
corpo di una persona o di un animale da fattori nocivi esterni, come il freddo
nocivi esterni, come il freddo eccessivo, da aggressioni, da colpi, ecc.
il freddo eccessivo, da aggressioni, da colpi, ecc. (e a seconda
iniquità. moretti, i-759: fu da uno di questi capanni che lei ride
dannosa, spiacevole; possibilità di salvezza da un pericolo; via di scampo.
asalirono la terra, e dando battaglia da più parti; e chi migliore ischermo
migliore ischermo ne poteva avere levando le selle da dosso a'loro cavalli, e con
sul danni a fuggire, / ebbi da rie più d'un de'balzi suoi /
/ al contagio non è sicuro schermo / da l'arte d'epidauro unqua prescritto.
per vinto. passeroni, 4-38: da medico non faccia / chi verdastro è
vedete straziare a mille morti. antonio da ferrara, 83: ohmè, el bel
giovi. cesarotti, 1-xxxii-95: appunto allor da sua cupa tristezza / scosso prometeo a
rompere. 3. protezione, tutela da possibili pericoli o danni.
dispotismo. -difesa di un luogo da un'aggressione militare. filicaia, 2-1-225
che lo mio secreto fue creduto sapere da le più persone che di me ragionavano.
donna era schermo di tanto amore, quanto da la mia parte, sì mi venne
(in partic. nelle espressioni arte da schermi). -anche in un'espressione
cammelli, 115: il tuo cavai da quattro gambe infermo / tei rimando pasciuto
malvagio crudo e maladetto, / che da schermi in sé non ha alcun'arte,
visto u fianco infermo, / i da « lo schermitor vinto è di schermo »
è lecito lo schermire. -arma da schermo: la lama non affilata né appuntita
i vostri presuppositi sono come l'armi da schermo che fanno i più leggiadri colpi del
voi mi date in questa vostra nuovamente da me ricevuta, vi porgo preghi che
il vuole. /... / da lui nov'arti e novi schermi apprende
'l mio maestro, / « sicuro già da tutti vostri schermi, / sanza voler
basso fondo sanza alcun schermo. piero da siena, 6-39: ricciardo il prese per
morte morir tostamente. pigna, 133: da i volanti corsier, dal balzo e
apparecchio proiettore; in origine era costituita da un semplice telone, ma attualmente si
addossata al muro, e le dimensioni variano da un minimo di circa 2 m di
trovato posto vicino, ci dovemmo separare da arrigo e da luciana. sedemmo olga ed
, ci dovemmo separare da arrigo e da luciana. sedemmo olga ed io un po'
acqua. gustosa e vivace commedia fabbricata da un conoscitore dello schermo. flaiano,
che riceve e riproduce le immagini trasmesse da un televisore a esso collegato; è
-schermo elettromagnetico: contenitore di rame rivestito da lamine di ferro generante un flusso magnetico
superficie di vetro o di celluloide ricoperta da uno strato di materiale fluorescente che s'
materiale fluorescente che s'illumina se colpita da radiazioni elettromagnetiche (come i raggi x
: dispositivo che impedisce alle radiazioni prodotte da un reattore nucleare di fuoriuscire e contaminare
strato interno { schermo termico) costituito da una lamina di acciaio al boro dello
neutroni termici e dei fotoni y, e da una parte esterna { schermo biologico)
parte esterna { schermo biologico) costituito da un involucro di calcestruzzo misto a materiale
di calcestruzzo misto a materiale ferroso spesso da 100 a 300 cm, che riduce le
milizie borghesi. -al sicuro da un pericolo incombente, da un possibile
-al sicuro da un pericolo incombente, da un possibile danno. cantù,
, di qualcosa: servirsene per salvarsi da un pericolo, sottrarsi a una minaccia
con la mano. -fare schermo o da schermo a qualcosa: contrastare efficacemente un
, un sentimento; sviare l'attenzione da esso. cavacchioli, 185: senza
attribuire importanza ad altre cose per far da schermo a quella. -resistere a
difesa. -restare immune o preservarsi da un vizio; evitare un difetto.
« o iacopo », dicea, « da santo andrea, / che t'è
schermo: / tutti a morte gli hai da por ». -psicologicamente indifeso,
morso del rimprovero soltanto / che mi viene da quel dolore giovane, senza schermo.
, senza schermo. = deriv. da schermire. schérmo2, v.
del cuore. = comp. da schermo1 e chimografia (v.).
, ecc. = comp. da schermo1 e cinematografia (v.).
= voce dotta, comp. da schermo1 e dal gr. ypacpr, 'descrizione'
lo schermottare e l'opera che risulta da tale operazione. = nome d'azione
lucerna / de lo vedere! guidotto da bologna, v-196-164: di
colui è da fare beffe e schemie che in sul grande
assimigliogli a sepolcri imbiancati e dipinti. francesco da barberino, iii-265: aviene spesso che
mera scherma e ladrerìa porca, perché da mangiare dovette esser duro come fosse stato
degli altri, or non sarebbe ben da ridere? idem, y-48: i medici
all'altro e volere signoreggiare? cosa è da schernie. -essere, venire in
, un comportamento). andrea da grosseto, i-150: dèi guardare che tu
che pietose lagrime ne vedrei. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
sapeva scostarsi. landolfi, 2-34: da questa maschera buia e lunare pareva qualche
, troppo mo bili! da troppo tempo hanno preso il mal vezzo di
morte. -ingannevole. simone da cascina, 42: hami nociuta la mortifera
secura. = agg. verb. da schernire. schernevolménte, aw.
sé ». = deriv. da scherma per schema. schérnico,
scherniche arti. = deriv. da scherno. schernidóre, v.
vento de vessica de garzone. bonvesin da la riva, 79: el ge serava
si è rimprovero de'superbi. simone da cascina, 93: arrecati a memoria
, se, ritornando i popoli di là da monti e di là da mari,
di là da monti e di là da mari, potessero riferire... or
2. inganno, raggiro. bartolomeo da s. c., 28-2-7: sozza
piace, sì che le mie schernite fiamme da lei con vicendevole schernimento siano da me
fiamme da lei con vicendevole schernimento siano da me vendicate. bibbia volgar.,
ischernito, acciò che l'uomo fosse liberato da lo schernimento de le demonia. esopo
schernita..., fu stratta da tanta malizia e schernimento. s. degli
di chimere. = nome d'azione da schernire. schernire (ant.
. - anche assol. guidotto da bologna, v-197-221: quanto l'uomo sarà
conta del vescovo aldobrandino, come fu schernito da un frate. laude cortonesi, xxxv-ii-33
saprei bene giudicare qual di costoro fosse da schernire di più. cavalca, iii-84
impudenti buffoni quando scherniscono alcuno. mariano da siena, 32: dio e uomo
fu flagellato, schernito, deriso, beffato da quelli ribaldi, battuto alla colonna,
al fin mendico e vergognoso, / vien da color schernito e discaciato / che per
. fenoglio: 5-1-1195: si voltò ancora da johnny, per schernirlo.
. con la particella pronom. andrea da grosseto, i-150: non è alcuna persona
fugge e non la vuole, / e da giovane e sciocco si governa. /
del dare, ed esso donatore è schernito da la rustichezza di quel che riceve.
ho di partire / me'cor e mente da tale follia, / ché solo v'
: parendoli essere stato deluso e schernito da cosimo suo nipote e dalla sorella,
, villan cavaliere, in questa guisa da voi del mio disiderio schernita? da
guisa da voi del mio disiderio schernita? da porto, 1-296: così ci schernisce
questa risposta la riconobbe il conte come da bocca del principe... parvegli
molto col manto ne brontolasse. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
amore, o tutto o in parte, da qualche principe o in qualche tempo,
chi soffre. imbriani, 3-131: quello da schernirsi è un crocifisso in cera del
. -profanare, vilipendere ciò che da altri è ritenuto degno di rispetto,
lor, tanti desili, / or da rustico amor, da vile amante, /
, / or da rustico amor, da vile amante, / da rozzo pastorei
rustico amor, da vile amante, / da rozzo pastorei son presa e vinta.
con altra via si può l'uomo schernire da gli altri assalti della fortuna. reina
, i-34: schernita se'[morte] da un crocifisso. / s'e'vive
se va'con tale amare. pietro da bascapè, v-188-138: quando illi l'aven
a palagio: dove molti seguitolo che da lui si tenevano scherniti, avendo udito cne
mala ventura similmente cominciarono a dire ciascuno da lui essergli stata tagliata la borsa.
chiesa. tasso, ii-o: sono scacciato da la cittadinanza, non di napoli o
, di tutti i conforti; rigettato da tutte le grazie, e in ogni
sanson sì ben dipinto, / che da la bella filistea tradito / vien del fatai
l'uom che lusingato ed invanghito / da la carne vezzosa e poi schernito 7
uni, scherniti dagli altri, traditi sempre da tutti, abbandonati da'nostri medesimi concittadini
siamo visti abbandonati, scherniti, trattati da ignoranti da pazzarelli da scellerati e da
visti abbandonati, scherniti, trattati da ignoranti da pazzarelli da scellerati e da nostro padre
scherniti, trattati da ignoranti da pazzarelli da scellerati e da nostro padre derisi tranquillamente
da ignoranti da pazzarelli da scellerati e da nostro padre derisi tranquillamente come fanciulli.
parlamenti, se c'è, è diversa da quella che vien definita...
, / e che lo scher- nitor da lo schernito / è poi schernito e vinto
, cvi-650: come se sia, è da pigliar partito: / ester- minar costei
per modo tale / che 'l sposo suo da lei resti schernito. bandello, 1-42
dovrai / l'amante altifidora, / da te finor schernita, / o alcun di
campofregoso, iii-37: abandonato è il misero da ognuno / ché povertà schernita ognun refuta
, cxxv-397]: ran sono coloro da cui sperar si possi, e sperandosi non
d''egli'dissero 'elio'e 'elli'e da 'elli'formaron anco filino'(voci schernite
massime nella prosa e però forse agevolmente da cortese mano convertite in 'egli'et 'eglino'
qualcuno o di qualcosa. bartolomeo da s. c., 36-8-5: non
li mansueti dio darà grazia. andrea da grosseto, i-155: non aver compagnia
crudele. a. verri, ii-269: da me richiese chi fosse quel traiano,
mamiani, 1-21: lltalia mirabilmente fu da voi paragonata nei vostri versi alla sua
d'indi in poi non volesti mai più da solo a sola. giordani, iii-135
cavalca, 18-128: schernitore di dio è da reputare quegli che tuttodì ricade in quello
non penitente, che continuo commette peccati da pentersene; e pare piuttosto che con
castalio canto. = nome d'agente da schernire.
la pariete bene equata la sua superficie da l'atomale pul- verulenzia il superficiale candore
le pellize. = nome d'azione da schernire. schérno (ant.
, 4-16 (ii-744): vinta da la soverchia còlerà, straziò in più pezzi
t'aspettai? per questo tanto / sperai da te la gioia, me la vidi
-fatto irrilevante e ridicolo. bartolomeo da s. c., 1-654: è
messo in favola et in canzone attorto da annibai caro e da suoi seguaci e publicato
in canzone attorto da annibai caro e da suoi seguaci e publicato et infamato per
sì come fu socrate introdotto in comedia da aristofane con tanti schemi. s. maria
padre del fanciullo dovè portar via la famigliola da castagneto, poi anche da laiatico,
la famigliola da castagneto, poi anche da laiatico, dove s'era condotto, e
. botta, 5-184: è anche da considerarsi in queste rinvol- ture schifose lo
onde in preda al foco / che da tuoi si minaccia ai nostri legni, /
5-1 (1-iv-443): quasi per ischemo da tutti era chiamato limone, il che
sonava quanto nella nostra 'bestione'. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
al ridicolo per una chimera riconosciuta per tale da loro stessi. mohneri, 1-56:
amaramente. misasi, 6-ii-41: egli da prima non aveva attenuato la fiamma sanguigna
uomini del mondo sono andati a scuola da loro. nievo, 447: basta,
286: amor non è dio da fame scherno. bandello, 2-7 (i-
de'nimici tuoi. = deverb. da schernire. scheruòla (scheròla)
dinota uno scherzamento di parole, benché da altri sia stato il medesimo nome posto
e fiori. = nome d'azione da scherzare. scherzando, sm. mus
ito a lavarsi, un fanciullo favorito da lui scherzando per camera e su pel letto
-con riferimento a personaggi mitologici. domenico da prato, lxxxviii-i-451: scoperti avea suoi
(1-iv-59): mentre che egli, da troppa volontà trasportato, men cautamente con
scherzava, avvenne che l'abate, da dormir levatosi e pianamente passando davanti alla
? » -sostant. ricciardo da cortona, 1-48: la quinta cosa da
da cortona, 1-48: la quinta cosa da che vi conviene guardare...
me, volente o nolente, ha da toccare la pietrificazione, rispondo io:
cum l'animo fiero, / con quel da la tramoglia che non scriza. leoni
di fare. marino, 2-i-3: è da sapere, che l'intenzione principale dello
ciro di pers, 3-78: con man da sostener scettri possenti / l'eroe toscano
174: il nostro pittore sapeva scherzar da grande con le epoche, limare i secoli
sciagura). -anche sostant. da porto, 1-87: per certo nulla vale
animo, ecc.). fausto da longiano, iv-149: le giovani maritate con
... non sarebbe una novità da affiggersi alle cantonate, che uno fosse lì
/ muovi dal vago riso, / muovi da l'amoroso paradiso, / e nel
rugiadoso grembo / quell'iride lucente, e da man manca / balenando l'illustra il
l'illustra il mobile raggio, / che da tonde riflesso in mille guise / velocissimo
. / il fabbro sull'incude scherza da mane a sera, / sul faticoso
8-427: che diavolo! colle armi da fuoco non si scherza! cicognani,
6-82: con domenichino non c'era da scherzare. tanto è vero che essendo
spinti forse stanno scherzatoli, / spiriti da trastullo, / spiriti begliumori; / spiritesse
i giri. = nome d'agente da scherzare. scherzeggiare, intr.
del luogo. = deriv. da scherzare, con suff. frequent.
lancellotti, 393: s. bernardino da siena era uomo faceto e scherzevole,
. pratesi, 5-495: era accompagnato da tre altri dottori, giulivi anch essi e
tua musa scherzevole che non si ritrae da banda neppure quando conteggi colle lire e cogli
. brusoni, 2-141: intonossi improvviso da un coro di cantatrici un soavissimo concerto
argomenti frivoli e divertenti ed è contraddistinto da forme e modi tendenti all'ironia,
ha per iscopo di svolgere i greci da quella vergogna. vittorini, 5-64: una
teste e anche quadri scherzevoli e capricciosi da lui fatti. -sostant.
. fantoni, ii-199: non io da pallido / curvo censore / appresi i rigidi
van le biade alle lor mete, / da ventolin scherzevole agitate. -che
che esce dalla bocca di un mascherone da fontana. = agg. verb
. = agg. verb. da scherzare. scherzevolménte, aw.
bandello, 1-43 (i-511): essendo da molti ella corteggiata e tutto il dì
cranio del proprio padre di lei, da lui medesimo ucciso. faldella, ii-2-42
superò il prevedibile, e fu tale da suscitare inquietudine. landolf, 2-31:
odio e di sdegno velenoso. fausto da longiano, iv-36: marco aurelio..
, i-15-5: costumano in una bottega da parrucchiere alcuni giovani inclinati a passare il
e scherzi. batacchi, i-3: fin da quel dì, che l'apollineo fuoco
della mutazione della fortuna, percosse tanto da se stesso della testa nei ferri che
elasticità fisica e morale, onde passa da lunghe ore eli studi severi ai giuochi e
e di volanti augei scherzi amorosi / o da i liti arenosi / spiar ne'regni
: voi avete fatto loro un scherzo da non voler più vostra amicizia. siri,
altri brutti scherzi che mi vennero fatti da persone che io non conosco. bernari,
li vanno per ammazzare. -scherzo da prete: di cattivo gusto, antipatico,
metterli tutti nel sacco. « uno scherzo da prete! » disse dante. p
fosse stato uno scherzo, che scherzo da prete! -con riferimento ad atti
che di fulminarsi vicendevolmente co'cannoni; da che percossi i remi, gli alberi
di fuochi arteficiati e d'invenzioni altrove da essi non mai vedute. brusoni,
che vi paiono gettati a caso e guardati da un tal punto determinato e con un
fra le boschereccie campagne della tessaglia prescelte da apollo in cara sede fra noi nel suo
mio segretario. foscolo, xiv-13: traggasi da marziale lo stuolo de'cattivi epigrammi,
una notte d'estate'lo scherzo diretto da toscanini. p. rattalino [« musica
marcato, collocato generalmente (a partire da l. van beethoven) come terzo
nel linguaggio musicale, denominazione, dato da beethoven ad un brano capriccioso, bizzarro,
). e. cecchi, 7-57: da noi fuochi artificiali... forniscono
si trova in questo passo un salto da settima minore, col quale si uniscono le
/ abench'io creda ch'el dica da scherzo, / sapendo esso di certo
: « o che questi signori dicono da dovero o da scrizzo ». l.
che questi signori dicono da dovero o da scrizzo ». l. alberti
chiara testimonianza ch'io non v'amassi da scherzo. baldelli, 3-265: apollonio
ragionato, e parte per ischerzo e parte da dovero, n'andò senza voler seco
dicesse, io giurerei / che dicesse da scherzo. pallavicino, 6-1-171: fra gli
: queste cose, o seriamente o da scherzo, sieno dette circa afl'anello
). petrarca, v-1-19: ingiuria da corruccio e non da scherzo. giraldi
, v-1-19: ingiuria da corruccio e non da scherzo. giraldi ctnzio, 2-10:
posso / de toffese c'avute ho da troiani / far (come giusto fora)
/ e forse che da scherzo son gli oltraggi, / che da
da scherzo son gli oltraggi, / che da questa rea gente ho ricevuti. chiari
dove ciascun finge di fare un'arte e da poi dalla spia d'es- sercitarla male
, 8: state sani e imparate anco da questo componimento da scherzo le regole del
sani e imparate anco da questo componimento da scherzo le regole del viver cristiano. g
ed aperta; legga qualche pochetto libri da scherzo e che non occupino la mente
per ischerzo. -non andare da scherzo: minacciare di finire male.
/ tal che la cosa non andò da scherzo. granucci, 2-110: conoscendo
conoscendo alcmena che la cosa non andava da scherzo, si comincia a dolere,
essi trattano qualche cosa sul saldo e da senno, procedono con loro nella medesima
, xxv-2-253: queste non son novelle da pigliarsi a scherzo, ciacco. tu m'
intende parlare o agire seriamente o passare da argomenti di poco conto o piacevoli ad
e qualche volta, tra i pericoli passati da lui. leopardi, iii-373: lasciando
: lasciando gli scherzi, io son qui da circa un mese, e ci starò
. fiacchi, 72: chi suol da scherzo mordere; / alfin morde da
da scherzo mordere; / alfin morde da vero. proverbi toscani, 183: di
, ii-262: 'giuoco di mano, scherzo da villano'. quarantotti gambini, 7-51:
, 7-51: scherzi di mano scherzi da villano. 18. dimin.
chiabrera, 3-105: versi io non ho da mandarvi; vi diedi quelli scherzetti li
vi voglio consolar. nievo, 1-364: da questo e dal discorso che tenne dietro
film americani o inglesi diventano uno scherzùccio da quattro soldi che non guastano affatto la
parimente costà uno scherzucciac- cio, scritto da me a veglia, in casa di gino
di gino capponi. = deverb. da scherzare. scherzóne, v.
platone nello stesso luogo scherzosamente fa venire da àpprjv, che vuol dir maschio,
: l'altro [pezzo] è formato da prismi meno andi, ma più numerosi
poesie vernacole. = deriv. da scherzoso. scherzóso, agg. che
zelmira, / mengo lo scuote; e da quel dolce incanto / con scherzosi motteggi
scherzosa mi pareva di vederla: calmata da quegli schiaffi a tilde in cui aveva sfogato
argomenti frivoli e divertenti ed è contraddistinto da forme e modi tendenti all'ironia,
col rio che forma un mormorio. da ponte, 1-648: -io col biondino
balzi floridi. = deriv. da scherzo. schettézza, v. schiettezza
arlia, 512: 'scatinare': da poco è venuto in voga un divertimento
catino'. a. jacono, 1-353: da noi alcuni traducono 'skating'con 'schettinaggio'
giovanotti ». = deriv. da schettinare, sul modello di pattinaggio (v
. arlia, 512: 'scatinare': da poco è venuto in voga un divertimento
mania'. a. jacono, 1-353: da noi alcuni traducono 'skating'con 'schettinaggio'e
skate 'pattinare'(nel 1696), da una voce oland. col significato di
, 512: questo divertimento fu introdotto pure da noi; e coloro che ne furono
'scatinatrice'. a. jacono, 1-353: da noi alcuni traducono 'skating'con 'schettinaggio'
elegante schettinatrice. = nome d'agente da schettinare. schèttino (disus.
scatinomania'. a. jacono, 1-353: da noi traducono 'skating'con 'schettinaggio'e
schettinatóre, schèttini'. = deriv. da schettinare, sul modello di pàttino (v
'scatinomania'. = comp. da schettino e mania (v.).
schiabaldana, sf. ant. cosa da nulla, di nessun valore (nell'
plur. -ce). trappola costituita da una pietra o da un asse di legno
. trappola costituita da una pietra o da un asse di legno tenuti sollevati da
da un asse di legno tenuti sollevati da asticciole che scattano nel momento in cui
posta sotto di essi, in modo da schiacciarla. 1. neri,
8. al plur. strumento costituito da due dischi, imperniati come le forbici
lo stesso che • chiacciuole, arnese da stiratore. 10. nell'acconciatura dei
nell'acconciatura dei capelli, strumento costituito da due piastre metalliche, imperniate come forbici
schiaccia ch'ornai ti convien far da capo sodo. p. petrocchi [s
v.). = deverb. da schiacciare. schiacciabiade, sm. invar
granaglie, specialmente quelle destinate ad animali da soma. = comp. dall'
del dotto escretore dei seritteri del baco da seta in cui le due bave vengono
agricola usata per schiacciare gli steli dell'erba da foraggio appena tagliati al fine di accelerarne
alla gamba. -medie. sindrome da schiacciamento: grave insufficienza circolatoria provocata dalla
schiacciamento, che seguì, della francia da parte delle genti germaniche, e l'
. 6. edil. lesione da schiacciamento: quella riscontrabile in strutture murarie
di costruzione. = nome d'azione da schiacciare. schiaccianocciòli (schiaccianocciuòli)
schiaccianóci, sm. invar. strumento da tavola usato per rompere il guscio
nocciole, ecc.); è costituito da due sbarrette metalliche, imperniate a una
, mica gran che; a far da cucina lamelia non imparerà mai ».
cioè il liberalismo, sarebbe legalmente liquidato da una maggioranza schiacciante nei parlamenti. bilenchi
altre. 4. molto difficile da svolgere, da portare a termine (
4. molto difficile da svolgere, da portare a termine (un compito)
termine (un compito); gravoso da sostenere (una responsabilità). borgese
schiacciare le patate lesse; è formato da un recipiente con la base bucherellata e
un recipiente con la base bucherellata e da una leva su cui si esercita la pressione
», 5-iv-1914], 333: da allora le donne puntigliose, / che non
un mattone lasciato in su la finestra da la fante che aveva scacciate con esso le
/ e batti chiare, e pon da parte i tuorli / per fame un frittatone
. albertazzi, 224: la carrozza da lato schiacciava la ghiaia con fragore rapido.
l'acceleratore. arpino, 19-187: « da dove chiami? ». « cabina
il nostro 'macinare', possa essere venuto da 'maciniare', significante il tritare e schiacciare
-masticare. s. caterina da siena, v-96: questi cotali [rivestiti
e caldo. -sfiancare un animale da lavoro. crescenzi volgar., 9-63
ma poiché era vivo, il pollice andò da sé a schiacciarlo. -investire
, 3 per lo più nelle espressioni da esso ricavate schiacciare il capo, la
, a chi intanto deve essere schiacciato da loro? garibaldi, 2-484: a rosbach
alla signora carlotta, e poi sono da te. sta'buono! ».
. sport. nel tennis, nel tennis da tavolo, nella pallavolo, colpire violentemente
le ipotesi tradizionali di un deriv. da un lat. volg. * extlatteàre (
. volg. * extlatteàre (denom. da stlatta 'nave, chiatta') o
stlatta 'nave, chiatta') o da una base germ., pare più verosimile
voce di area lucch., deriv. da schiacciare. schiacciasassi, sm.
strepitare. p. levi, i-io: da mane a sera fanno passeggiare / la
, 3-139: il materiale addetto agli animali da rendita consiste nelle catene da mangiatoia.
agli animali da rendita consiste nelle catene da mangiatoia..., nei trincia-
ritrovarono quanto poterono fare una icciola schiacciata da essere cotta sotto la cenere. lalli,
la cenere. lalli, -42: da manucar portaron e da bere: / carne
, -42: da manucar portaron e da bere: / carne di toro arrosto
il sermon- cino / con una voce da messa cantata, / e per quel mio
-schiacciata alla fiorentina: dolce composto da farina, zucchero, burro o strutto
un dappoco. -non avere pane da fare una schiacciata: essere poverissimo.
pone, / che non ha pan da far una stiacciata. -rendere pane
. sport. nel tennis, nel tennis da tavolo e nella pallavolo, colpo violento
), nell'uso c'è incertezza. da segnalare il derivato 'smecciare', largamente usato
così fatta schiacciatina. = deriv. da schiacciare. schiacciataménte, aw.
mandorla). = deriv. da schiacciato. schiacciatina (tose,
globo terracque stiacciato così agevolmente ne'poli da monsignor di mau- pertuis. algarotti,
la terra di perfettamente rotonda ch'era da prima, viene ad acquistar la forma,
pagode schiacciate schiacciate. -costituito da edifici bassi (un paese).
presa in mano una pallottola di pasta da lavar le mani, quietamente la posava
. 6. figur. oppresso da un governo autoritario, da un dominio
. oppresso da un governo autoritario, da un dominio straniero (una nazione).
perché un suo moto non venga o schiacciato da napoli o confiscato a suo profitto dallo
suo profitto dallo straniero. -gravato da un'imposta onerosa. pananti, i-193
. nel linguaggio della scultura, caratterizzato da un aggetto scarsamente pronunciato, inferiore a