caffettiere, eugenio mercante, leandro baro da carte, don marzio maldicente, e
pensato, / ch'egli è una morte da furbo, da baro, / cioè
egli è una morte da furbo, da baro, / cioè a dir quel morire
perdetti: non ero ancor tanto furfante da vincere ai bari. d'annunzio,
dato una sensazione tanto grande e tanta da farlo tremare nella tema di tradirsi, come
arca di sant'anastasio scolpita nel 1450 da giorgio orsini ha figure di moti anche violenti
, anche lui con la barba bianca da doge. era il re del rococò,
il barocchismo milanese è battuto in breccia da tutte le parti. b. croce,
. il gusto della linea non trova più da sostanziarsi in pittura, il suo retaggio
principe polignac che inventò due molle barocche da carrozza! giusti, 2-203: all'apostrofe
, di fiocchi, di sonagli, trainate da coppie di zebù, il bove indiano
egli hanno preso tanto del campo che da loro hanno fatto un concetto, che dio
e non nel nome. s. bernardino da siena, 861: noi parlaremo stamane
sarà de l'utili prediche che voi aviate da me udite. canti carnascialeschi, 1-247
vituperosi. = deriv. assai probabilmente da baro (forse dall'incrocio di baro
palazzo è un baroccume. = da barocco1, con il suffisso che indica *
mercurio (anche metallico) che fa da registratore: una punta collegata all'indice
= voce dotta, comp. da baro- (gr. @<£po <; *
= voce dotta, comp. da baro- (v. barografo) e
. baròlo, sm. vino da pasto assai pregiato (prodotto in piemonte
, 9-90: diverso inoltre dev'essere da giornata a giornata, secondo che varia la
: avevo posto, sopra il tavolo da lavoro, una schiera di bottiglie d'acido
la misura della pressione atmosferica, costituito da un tubo di vetro, entro cui
sorbir decotti ogni mattina, e cautelarmi da tutte le impressioni dell'aria, che
= voce dotta, comp. da baro- (gr. 3<£po <; *
baronàggine, sf. bricconata, azione da mariolo (v. baronata).
. baronata). = deriv. da barone2 'briccone '. baronàggio
a trigento, nell'antico palazzo baronale circondato da un giardino quasi vasto come un parco
antica e assai mal ridotta casa baronale da cui gli ultimi creditori avevano fatto pignorare
canagliate. = deriv. da barone2 'briccone '. baronata
terribile segreto. = deriv. da barone2 * briccone '.
e castori per omaggio... da ogni baroncèllo e conticello dattorno. fagiuoli,
l'uno, il quale messer forese da rabatta fu chiamato, essendo di persona piccolo
fu di tanto sentimento nelle leggi, che da molti valenti uomini uno armario di ragione
dovete sapere che i baronci furon fatti da domenedio al tempo che egli avea cominciato
come sogliono essere i visi che fanno da prima i fanciulli che apparano a disegnare
/ la festa di tommaso riconforta, / da esso ebbe milizia e privilegio. cavalca
gran vantaggio bene gli rispondevano. paolo da certaldo, 385: se vuoli dire
appo il re di grandissima stima e da lui in tutti i maneggi de l'importanza
ricelato banditi. tassoni, 3-8: questi da federico era mandato, / non potendo
civili, nelle qual'i potenti han da dipender da'popoli, e quindi facilmente riunita
principi! un tempo c'erano i baroni da dieci scudi, oggi ci sono quelli
dieci scudi, oggi ci sono quelli da dieci baiocchi. baldini, i- 326
germani davano all'esercito delltmpero), da cui il senso di 'mercenario ',
senso di 'mercenario ', registrato da isidoro, 9-4-31: (« mercennarii sunt
sempre in tasca questi maledetti medici; da cosimaccio padre della patria, restauratore della
germanica barò 'mercenario ', registrata da isidoro (v. barone1)
pirandello, 6-463: mi disse che già da un anno era fidanzata al baronèllo.
sf. birbonata, canagliata, azione da briccone.
lardo vergine. = deriv. da barone2. baronescamente, avv. da
da barone2. baronescamente, avv. da briccone, canagliescamente. fagiuoli, 1-2-67
fagiuoli, 1-2-67: ma faranno balli da per loro; e circa a giocare
,... giocherebbero su'pettin da lino. - ma baronescamente.
al barone. = deriv. da barone1. baronésco2, agg.
(plur. m. -chi). da furfante: canagliesco.
migliori apprendevano. = deriv. da barone2. baronéssa, sf.
ti prego di dire tante cose anco da parte di mia madre all'egregia baronessa
baronetto... non si separa mai da una sua innata dignità. = dall'
che nell'epiro aveva comperata, si licenziò da quel prencipe. alfieri, i-90:
lettere a la baronia: / che davanti da lui ciaschedun sia / ad alcun priega
, el quale... era tirato da quattro cavagli bianchi, accompagnato da tutta
tirato da quattro cavagli bianchi, accompagnato da tutta la baronia di roma. pulci,
. firenzuola, 461: fu ricevuto da lui e da tutta la sua baronia con
461: fu ricevuto da lui e da tutta la sua baronia con grandissimo attaccamento.
nobil baronia. fagiuoli, 3-2-266: da lui guidato il palio a passeggiare, /
= voce dotta, comp. da baro- (gr. (3dtpo <;
= voce dotta, comp. da baro- (gr. @dépo <; '
= voce dotta, comp. da baro- (gr. 3<4po <; *
= voce dotta, comp. da baro- (gr. 3<4po <; *
= voce dotta, comp. da baro- (gr. pipo? 'peso
= voce dotta, comp. da baro- (gr. @dcpo <; '
. = voce dotta, comp. da baro- (gr. pdcpos 'peso,
, 123: in due legni sono venuti da dugentomila ducati in barrette d'oro.
una volta col tessuto detto baracane, da cui trae il nome, ma ora anche
commercianti: suppongo che il termine derivi da 4 baracca * madi con tavole ed altri
= voce napoletana, deriv. da 4 baracca '. la pelle. negri
, sm. geogr. chiusa fluviale (da negri, 1-639: striscerei verso te,
= fr. barrage, deriv. da barre 4 barra '. cfr. pea
le barricate; asserra lunga da due a cinque m, adoperata a mano
. a continua percussione per produrre fori da altoni, 1-36: possendo i capitani cavare
era barricato care nella roccia i fori da mina. alla pietra dell'ovo perché era
opinione generale che = voce comp. da barra e mina (v.).
fare un'altra carriera, ma ritraendo da un contadino, che erano amici, ho
giorno che dio ritirerà il suo sguardo da te, o tu pure sarai trasformato;
probabilmente a due ruote. francesco da barberino, 24: la convegna venire e
cozzò dentro col capo e ne fece da duemila specchietti in un baleno. alfieri
uno di quegli animali che si davano da fare in quel rovinio della guerra, forse
smarrito, un gatto di quelli che emigravano da luogo a luogo senza riuscire a raccapezzarsi
carriera. parini, 765: è da vedere quale sia il cammino mostrato agli uomini
. manzoni, 97: si crede da molti che questa noncuranza sia il frutto
voler fare car riera, da aguzzino, sulla pelle proletaria; gli amministratori
pelle proletaria; gli amministratori lo esclusero da una lista di promozioni con la quale
uomo di carriera. = deriv. da carro: con una terminazione di tipo
di far carriera (che non rifugge da nessun mezzo, anche moralmente riprovevole,
della mente. = deriv. da carriera (n. 8).
fare carriera. = deriv. da carrierismo. carrieristico, agg.
terra, pietre, sabbia, materiali da costruzione, ecc.).
lista de'legnami, ferramenti e strumenti da portar la materia, e massime zer-
portano via quei pesi di nove anni, da un capo della città fin'all'altro
. nievo, 48: cantava e burlava da mattino a sera raccogliendo immondizie lungo le
, trasportavano carriole, si lanciavano mattoni da un carro. pratolini, 9-68:
montare sull'argine, io le spingevo da me solo. -figur.
parecchi salti con essa insieme si gettò da parte e * 1 cavallo correndo passò via
dormire i bambini). andrea da barberino, 11-86: e poi che furono
voluto mangiar pane asciutto; di che bravata da me, si ritirò impaurita sotto un
di un discorso. s. bernardino da siena, 276: e questo sia detto
socialdemocratici, piccoli come formiche, fuggivano da tutte le parti, inseguiti e sferzati da
da tutte le parti, inseguiti e sferzati da baldi carristi. carro,
10 più a quattro ruote), formato da un piano con due sponde ai lati
e di fave e d'altre buone cose da mangiare. giov. cavalcanti, 114
sangue. machiavelli, 6-7-208: nel cammino da bol- giano a qui, abbiamo riscontro
biada, e altre vettovaglie e munizioni da guerra. ariosto, 27-129: le
dalem, e col favore d'un rivellino da una parte, e delle carra del
. convoia- vano il carro, tirato da bovi neri e preceduto da lunga processione
carro, tirato da bovi neri e preceduto da lunga processione di frati, molti principi
sole di luglio affocata, / rintronata da i carri rotolanti su 'l ciottolato /
venivano giù per la discesa carri tirati da due o da tre cavalli messi in
per la discesa carri tirati da due o da tre cavalli messi in fila e torme
e cavalli tozzi, sudati, incitati da corta frusta, quando la viene impugnata alla
: le stelle contemplano. nera / da un lato del curvo orizzonte / di nugoli
crescenzi volgar., 2-13: ed è da sapere, che d'un carro di
giesù cristo, tu se'perfetta scala da salire in cielo. quest'è il carro
. 6. milit. carro da guerra', cocchio su cui combattevano i
sì le aste bronzee e i carri da guerra e i lunghi viaggi e le grandi
e in britannia), era un carro da guerra a due o quattro ruote,
punte di ferro (e veniva trascinato da cavalli o spinto a mano in mezzo
-carro armato: veicolo militare, formato da un robusto scafo corazzato, mosso da
da un robusto scafo corazzato, mosso da un motore con un sistema di propulsione
quando i suoi campi di giacinti facevano da tappeto ai nostri mostruosi carri armati,
le artiglierie] vi sarà il carro da cannone, e le parti sue, cioè
era il trionfo un carro grandissimo tirato da bufoli, tutto nero e dipinto d'ossa
... teatro ambulante su autocarri, da impiantare in percorrenze turistiche.
in più dozzine di carri e rimorchiati da una sola macchina locomovente. carducci,
eccolo il trenino col suo incredibile fischio da capraio. non è quello che ho visto
che quel silenzio di morte fosse rotto da altro che da rumor di carri funebri
silenzio di morte fosse rotto da altro che da rumor di carri funebri, da lamenti
che da rumor di carri funebri, da lamenti di poveri, da rammarichìo d'in
carri funebri, da lamenti di poveri, da rammarichìo d'in fermi,
rammarichìo d'in fermi, da urli di frenetici, da grida di monatti
fermi, da urli di frenetici, da grida di monatti. panzini, i-766
funerali, la maestà colossale del carro da morto che traballa sul selciato impervio,
ed i biricuocoli a centinaia co'marzapani da siena. 14-carro dell'arca:
di forma ovale o rettangolare, tirato da quattro cavalli, trasportava il generale romano
far passare l'antenna con le vele da una parte all'altra dell'albero.
l'antenna senza vela da una parte all'altra dell'albero.
parte all'altra dell'albero. giacomo da lentini, ii-95: or vi mostrate irata
tomi dalla banda, che egli ha da restare in proda; e così fanno il
nel far adornamenti di specchi, o carri da carrozze, e piedi da tavolini.
o carri da carrozze, e piedi da tavolini. carena, 2-2071 'carro', tutta
della grandezza che si vuol sia il foglio da imprimere: serransi poi dentro un telaio
412: la sega d'acqua, o da braccia, co'i denti suoi,
1-751: si trova poi la sega o da acqua o da braccia, coi denti
poi la sega o da acqua o da braccia, coi denti suoi, e 'l
2-12 (i-791): vide il marito da la finestra tutti quegli atti disonesti e
disfare; questa festa non si ha da fare senza me. varchi, i8-i-i79:
, corrispondente al lat. currus * carro da guerra a due ruote '.
carrobal [l] ista, comp. da carrum * carro 'e ballista '
croce che in ognuno era stata eretta da san carlo nella peste precedente. pascoli,
furon coperti. = deriv. da carro, forse per rincontro con cocchiere
battaglia). il carroccio era tirato da uno o due o più paia di
simbolo della libertà comunale, veniva difeso da squadre scelte). giacomo da
da squadre scelte). giacomo da lentini, ii-62: sì lungiamente orgoglio
dalla ferrea ruota. = deriv. da carro, forse incrociato con biroccio.
per brevi distanze (ed è costituita da due alti appoggi metallici, che portano apposite
sollevamento). = comp. da carro e ponte (v.).
, oppure fornito di mantice, trainato da due o più cavalli (per viaggi
: rivoluzione improvvisa, ma cagionata da commodità di carrozza e da compagnia d'amici
cagionata da commodità di carrozza e da compagnia d'amici che mi conducono
garzoni, 1- 864: così da quegli antichi fu osservato che la carrozza
quegli antichi fu osservato che la carrozza da due cavalli fosse sacrata alla luna, per
. chiabrera, 472: giungi carrozze da città, carrozze / per la campagna,
di deio / sopra d'una carrozza da campagna / venia correndo e calpestando il
marino, i-55: sto aspettando la carozza da sei cavalli del mio cardinale,
: gl'incauti, che si gittano da ima carrozza mentre ella corre,.
-m'immagino che anderete in una carrozza da quattro posti. -io ho ordinato un
d'un vecchio, ch'io raccolsi da terra, schiacciato da una carrozza. invano
ch'io raccolsi da terra, schiacciato da una carrozza. invano con le grida
. carducci, i-485: potei ammirare da un omnibus aperto, che scelsi a
, ii-444: una carrozza scoperta, da piazza, con dentro due
nella carrozza tutti gli scompartimenti saranno inquinati da almeno una presenza, vi sarà chi
in legno o metallo o intelaiatura metallica da coprirsi con un telone, posta sopra
livrea, e aveva ogni momento qualcosa da dire del signor tale e della signora
in una carrozzaccia, a stento strascinata da due magrissimi ronzinanti, e preceduto da
da due magrissimi ronzinanti, e preceduto da un drappello di cavalleria, un vecchio,
cera infelice in ima carrozzuccia scura scura tirata da un ponetto castano. = deriv
un ponetto castano. = deriv. da carro: cfr. lat. mediev.
25: le vie carrozzabili non erano diverse da quella [strada] nel resto della
della carrozzeria. = deriv. da carrozza. carrozzata, sf.
. le persone che sono portate da una carrozza, quanti stanno su una carrozza
carrozzata a due posti e pilotata da lui, era remo con la sposa.
2. piccolo veicolo, formato da un sedile che poggia su quattro ruote
(spinto o mosso a mano o da un motore elettrico): per il
della piazzetta, nella carrozzella che manovra da sé. moravia, iv-217: ma
con mantice (tirata per lo più da un cavallo): a roma e
, e sopra vi corrono carrozzelle trainate da piccoli cavelili; gli uomini vivono al sole
calvino, 1-283: mancavano quei particolari da nulla, come i colori di vernice
carrozzerie di autoveicoli. = deriv. da carrozzare. carrozzétta, sf. piccola
, a due ruote, e tirata da un solo cavallo; carrozzino; carrozzella
divertire i fanciulli, e tirate a mano da un servitore. sbarbaro, 1-47:
storpio si lascia illuminare la faccia da quella felicità. = dimin.
soffitto, che non erano punto occhiate da artista o da amatore di belle arti
che non erano punto occhiate da artista o da amatore di belle arti. deledda,
a sentire se c'era qualche viaggio da fare. = deriv. da
da fare. = deriv. da carrozza. carrozzina, sf. carrozzella
ombra d'uomo che spingeva una carrozzina da bambino si sedette dall'altra parte della panchina
quaterque beati coloro che hanno ghinee abbastanza da farsi fare de'carrozzini matematicamente molli e
le mosche e i raggi troppo forti, da quei teneri volti di latte.
che chiama dioscoride silique, chiamansi volgarmente da noi e per tutte le speziarle d'
notevole diametro, foglie paripennate e costituite da 2-5 paia di foglioline rotondo-ovali a picciuolo
superiore; fiori dioici in racemi portati da coni gemmari presenti sui rami e capaci
mesocarpo carnoso e zuccherino, che contiene da 4 a 12 semi bruni, molto densi
molto densi (i frutti sono mangiati da uomini e animali; i semi sono
= lat. carruca, deriv. da carrus * carro '(v. carrucola
dipinto un vecchio in un car- ruscio da bambini, il quale ha un motto che
non si pronunziando più, sono imbarazzo da levar via. dossi, 791:
in questa conferenza, la donna verrà esaminata da tutte le parti, si enumereranno i
al primato animale, la si torrà insomma da quel carniccio di minorità in cui fu
, sf. macchina semplice, costituita da un disco con gola di guida della fune
» intorno al suo albero, sorretto da una staffa. boccaccio, dee
tassoni, 1-44: trovàr non lunge da la porta un pozzo; / e
che, accavalciando delle carrucole, traggonsi da quelli che son dentro. manzoni,
della cuoca] non era superato che da quello del girarrosto, il quale strideva
pel gozzo / egli abbia una carrucola da pozzo. leopardi, 999: io
costretto di andarvi aggirando come una carrucola da pozzo, o come una macina; senza
gran case, e adorne, e parate da principi, / è tenuto o mendico
sia fatto un uncinetto o carrucolina mobile da potersi mandar in alto ed abbassare secondo
. carruca * carro, carretto ', da carrus 'carro ', di origine
« sebbene attestata tardi, carruca è da ritenere la forma primitiva. da carruca
è da ritenere la forma primitiva. da carruca (lat.) 'carro a
ruote ', di provenienza gallica, da cui carruga (sardo) * treggia '
quel che posso dire perché lo vidi da me, è che il ministro processante
un par vostro, e non veder pur da chi. settembrini, 1-334: l'
tabarro, bentosto invece si rivelavano animati da una bonarietà operosa e conclusiva: in
la celeste combriccola. = deriv. da carrucolare. carruga (caruga)
tornasi di lampedusa, 29: ricoperta da una rattoppata tovaglia finissima, essa [
geo-idrologici). = deriv. da carso. carso, sm.
carso, sm. geol. regione formata da rocce calcaree o gessose, assoggettate a
legno dentro, e di quella buccia da fare carte, come di bambagia
. garzoni, 1-239: è da avvertire, che essi non scriveranno
, 1-5: ho letto l'avviso da voi dato in luce per l'edizione della
, i-143: provvedetevi della carta fina da scrivere, della quale in casa nostra
sorprese che quel pezzo di carta gialla, da fornai, riserbava per me,
riserbava per me, e che veniva da quella strana inquilina del piano di
grandi dimensioni, perfezionata... da altri, fino alla bella 'macchina continua
e liscia; incisioni in legno fatte da noi medesimi. -carta alla forma
: carta ruvida, resistente, ottenuta da scarti di corda, canapa, iuta (
era più fragile. -carta da disegno: fogli in grande formato di
ed è oramai limitata alle sole carte da disegno ed a quelle che vanno sotto
di fantasia '. -carta da filtro: che non ha subito collatura
, e per ciò chiamasi anche * carta da feltrare '. -carta da involti
carta da feltrare '. -carta da involti: per confezionare pacchi, voluminosi
d'ombra e simili. -carta da lettere, per scrivere: resistente, ben
per la carta. -carta da parati: carta decorata per rivestire pareti
i rabeschi dell'umile imbianchino furono coperti da carte tutto oro e velluto. d'
buchi e gli strappi. -carta da sigarette: non collata, sottilissima,
di legno o di paglia. -carta da straccio: cartastraccia. berni, 157
. berni, 157: però quei da damasco han grande spaccio, / in
/ in ciascun luoco, e quei da san germano; / il resto si
: per lui è il bellarmin carta da straccio. -carta da macero:
bellarmin carta da straccio. -carta da macero: costituita da carta usata,
. -carta da macero: costituita da carta usata, carta straccia, libri
più bella carta del mondo filigranata, da disegno, da lettera, da edizioni di
del mondo filigranata, da disegno, da lettera, da edizioni di lusso,
filigranata, da disegno, da lettera, da edizioni di lusso, per la carta-moneta
valori). -carta intestata: carta da lettere recante nel margine superiore nome e
marino, i-137: il suggetto ha da esser favoloso a suo capriccio, la
minerali (e serve per i biglietti da visita). -carta rasa o rasata
venire risme su risme di carta regia da alessandria. -carta satinata: carta che
-carta verniciata: ottenuta trattando la carta da involti con miscele di oli essiccativi e con
prodotti nei quali la carta serve soprattutto da supporto alla sostanza essenziale. -carta
buona o rea,... o da strazzo, o da succhia,
... o da strazzo, o da succhia, o capretta, o
per non essere incollata, succhia l'inchiostro da scrivere... soglion taluni porla
viene usata nelle macchine per scrivere e da calcolo, e nel ricalco).
alla fine: dai rulli delle macchine da scrivere allineate in fila gli ultimi fogli
o d'america: foglio di carta da filtro imbevuto di soluzione acquosa di nitrato
: quando ho mostrato queste carte senapate da mille al mio compare di san petronio vecchio
vetro fissati con colla (e serve da abrasivo per i legni o materiali analoghi
, 208: questa rascione danamo e ponemola da qui in suso inn una soma
dicono che questo sarà loro presentato da dovero nel l'altro mondo
mio scriver in carte / s'oblia da chi mi prova in quella guisa,
ci avrebbe messo sempre delle cose allegre, da far ridere il cuore agli altri,
appuntava un dito grosso come un regolo da forcola. pascoli, 245: un
lettera » e nervosamente levò una carta da un canestro: « leggila attentamente e
anni e più; ma dopo che da noè fu introdotto l'uso del vino,
questo modo di tradurre la lettera fu santamente da san girolamo usato nelle sacre carte;
aspra / ci s'è mostra fortuna da quel tempo, / con aprirci alcun
alla rinfusa i denari, una carta da cinque lire e gliela porgeva. pea,
7-85: nell'emozione ella credeva che da quella borsa uscissero molte carte da mille
che da quella borsa uscissero molte carte da mille per lei. -carta mercatabile.
, le cartoline postali, le marche da bollo e altro, la cui fabbricazione
per questo. 11. carta da visita (anche semplicemente carta):
(anche semplicemente carta): biglietto da visita. parini, giorno, iii-149
l'uno e l'altro insieme colle carte da visita. giusti, ii-426: presentato
trovando in casa, le lasciò da parte sua e della moglie una carta,
avanti. serao, i-98: sul tavolino da notte era stata trovata una carta da
da notte era stata trovata una carta da visita col nome del conte ferdinando terzi
mette sopra un vassoio la propria carta da visita, nell'atto di essere introdotti in
per la mano di iudice notaio. rainerio da perugia, v-64-1: voi misser guido
lo soprascritto imbasciadore, et dimandando, da la parte di culoro che l'aveano mandato
3-14 (35): se iddio da lei mi sepera o 'l demonio, /
le carte ser iacopo ferraguidi. paolo da certaldo, 245: sempre quando fai
, dite che ne faccia una pergamena da rocca. statuto dell'università e arte della
troveremo modo d'avere una carta testimoniale da mercanti come qui si costuma, e
, 17-140: un giorno venne fuori da uno stipo della getulia una vecchia carta notarile
, senza far quistione. s. caterina da siena, 1-66: tu hai stracciato
-privilegio, diploma, decreto, concesso da sovrani, e da governi.
decreto, concesso da sovrani, e da governi. marco polo volgar.,
principi del secolo xii par che dia da sospettare che il campo marzio attraversasse ancora
. muratori, 7-ii-291: ricavasi anche da quella carta che in lucca solamente avea
quella carta che in lucca solamente avea da essere la zecca. giusti, 3-90:
con grande spesa e caratteri nuovi, da stampatore fidatissimo, due migliaia o più.
] che temprate in parte / son da statuti che si chiaman carte. settembrini,
. -dichiarazione, proclamazione solenne fatta da uno stato, o da una lega di
solenne fatta da uno stato, o da una lega di stati, circa il
uno stato. 14. documento rilasciato da uffici statali o da enti privati,
. documento rilasciato da uffici statali o da enti privati, comprovante diritti del titolare
qui a genova ad aspettare le mie carte da firenze, perché da qui innanzi,
le mie carte da firenze, perché da qui innanzi, per il lato di chi
ai confini, non c'è più da pigliarsela a un tanto la canna.
delle carte. foscolo, xiv-113: da due anni ho servito sempre come capitano
e ferite, come risulta dalle mie carte da gran tempo presentate in originale alla prima
3-95: per la ritratta dei tedeschi da milano caddero in mano del governo provvisorio
palazzo reale fu trovato l'ordine dato da napoli alla flotta, se ci avesse
lasciar la casa sola... ho da custodire le carte di famiglia. svevo
di giorgio vasari che nessun italiano ha da più secoli lette. alvaro, 9-115
di bordo. 16. carte da gioco (anche semplicemente carte):
, fecero prigione un poetaccio capitalmente sbandito da parnaso... aggravò il demerito di
quell'uomo miserabile un mazzo di carte da giuocare che gli sbirri, mentre lo
a bologna non mi sono dimenticato le carte da giuoco.
nuca, col ventre a stento rattenuto da un corpetto in panno turchino a fiorami di
e discreti, col ticchettìo dei ferri da calza, e con gli episodi della
presso il tavolo ingombro dalle carte / da giuoco alzate a due per volta come
passate terre, che non sieno state scoperte da voi 0 da vostro fratello. baldi
non sieno state scoperte da voi 0 da vostro fratello. baldi, 43: prenda
qualità. leopardi, 855: già da non pochi anni, io veggio spiare minutamente
sulla carta e vedrete che la strada da londra a exeter non è certo una linea
non è certo una linea cervellotica segnata da astrazioni geometriche, ma da buon senso
cervellotica segnata da astrazioni geometriche, ma da buon senso mercantile. carducci, 738
indicazione scritta. -carta nautica, da navigare, marinara: disegnata a uso
sa? non lo appostarebbe la carta da navigare. a. f. doni,
le mezze colonne avevano il bastone, e da quello in giù erano scannellate, e
quello in giù erano scannellate, e da indi in su adomate d'ancore,
, di sarte, di rostri, scudi da combattere, corsaletti, carte da navigare
scudi da combattere, corsaletti, carte da navigare [ecc.]. serdonati,
, 7-95: considerando attentamente le carte da navigare,... trovò che
e il neutono e il maupertuis saranno da qui innanzi i due astri gemelli che
della corteccia serica del bozzolo del baco da seta, dalla quale si ricava la
migliore della seta. 19. carta da spilli: lunga carta, ove sono
al figur.: non aver nulla da rimproverarsi, essere adatto a svolgere l'
'l conto, / lasciarsi in man da lei scambiar le carte. lami, 2-33
-carta bianca: assoluta sottomissione. andrea da barberino, 1-48: lo re agolante nostro
pisa, livorno, ecc., superate da genova; e venezia, che fu
dirgliene molte. s. bernardino da siena, 386: talvolta bisogna dire
segni, 1-40: io non voglio imparar da voi, e vi vo'render ben
di carta, sognato trent'anni fa da teodoro herzl ungherese e adesso difeso da
da teodoro herzl ungherese e adesso difeso da sciaim weizman inglese, non è semplicemente
far sempre egli le carte, e da bello spirito. fiacchi, 141: e
ha voluto tagliare in questo modo, da sentirmi disposto a ridere più volentieri alle spalle
e di l. pisone, poco fu da memorare, chi non volesse impiastrar le
imbrogliar le carte in ogni maniera, tanto da tirare in lungo e nel frattempo far
mescolar le carte, a un tal segno da rendere impensabile ogni configurazione di percorrenza.
gianico, se la fece leggere e spiegare da quell'alessio suo cugino: concertò con
persona importuna. carena, 1-88: da lungo tempo fu smesso l'incomodo uso
che vive- ranno, dove il parlare da picciola loro parte e solo per ispazio
e marte. -perdere la carta da navigare: perdere la testa; non
vengono mollati fuora, tutt'a un tratto da via filangieri, magari, o dall'
-voltando carta: al contrario. antonio da ferrara, ix-135: po'volgo carta e
alfieri, i-289: contristati ambedue e costretti da questa necessità irrimediabile [dalla mancanza di
lo do! 4. carta da gioco cattiva, di scarso valore.
obbligo, / i'gli davo cartaccia da principio. sassetti, 60: voi vorreste
a questa azione fare, mosso e sforzato da chi può, e che per se
1-67: cartacce diconsi anche quelle carte da giuoco che hanno un valore inferiore a
quella dei trionfi, o di altre carte da presa le quali chiamansi 'carte
, lat. tardo chartaceus, deriv. da charta 1 carta '.
mato, con un cartafaccio da sottoporre al dottore per i casi
aveva dei cartaginesi). guido da pisa, 1-251: giunto lo navilio al
quella storia non mi ci ero messo da me. guerrazzi, iii-137: fabrizio pose
e umbro. = comp. da carta e gloria (v.).
fabbricante di carta, di carte da gioco; operaio addetto alla fabbri
me d'una qualità cattivissima [la carta da musica], quindi previeni il
vende o applica alle pareti le carte da parato. 3. il giocatore che
volontà dello stato. = deriv. da carta. cartame, sm. ammasso
nel suo portafogli, delle carte-monete rosse, da cento lire. borgese, 1-22
sigarette. = comp. da carta e moneta: cfr. ingl.
agnello, conciata e preparata in modo da potervi scrivere, miniare (ed è
vegetale: carta comune preparata in modo da renderla simile alla cartapecora. boccaccio,
piombati, secondo che diceva, datigli da lo imperadore. vasari, ii-50: quivi
. è scritto a mano, è scritto da una mano leggera e volante, rilegato
libroni in carta pecora nelle scaffalature, da secoli alla polvere, tutti sbrindellati. puzzo
maestà sacratissima, buscò una bella cena da certi reverendi; fece apparer che loro
e rose. redi, 16-i-235: da una antica cartapecora, che si conserva
paziente non ha per interprete una febbre da cavalli, un paio di gote di cartapecora
cartapecora, una lingua come un baston da pollaio, e tre coltroni addosso anco
moto. nievo, 30: sì, da senno; son pronto ad obbedire!
, che parevano fatte di cartapecora, da tanto che erano vecchie. esse sole non
ancora bambine. = comp. da carta e pecora (v.).
d'ingegnosa architettura, / di filippo da nami è la figura. buonarroti il
, ma vuoti; onde furono tane da sorci e caverne di vento. fagiuoli
ventura, su una piazza accerchiata all'intorno da certe fabbricuzze, che voi vi maravigliereste
mandava il cerchio, chi passeggiava vestito da generale con l'elmo di foglio e
cartapesta. = comp. da carta e pesto (part. pass,
dotta, lat. chartarius, deriv. da charta 'carta '. cartàrio2
di carta? = comp. da carta e straccio (v.).
di cartasuga. = comp. da carta e suga, dall'ant. e
tropagina. = comp. da carta e volto (part. pass,
scarpelli gli comunichi questa notizia, perché da ciò s'apre campo al fratello di carteggiare
a cui didimo aveva altre volte servito da chierico nella parrocchia d'inverigo: e stando
... del viaggio che si ha da fare,... con mostrare
un poco. = deriv. da carta. cartéggio, sm.
in poco più d'un anno, da fame un bel volumetto. p
di carlo antichi e nuovi, perciocché da spagna venivano comunicati al tanucci, sotto
imbriani, 1-145: provò, ora, da sé, tutti gli episodi presentiti,
alla navigazione. = deverb. da carteggiare. cartèlla, sf.
i-516: così l'ostia dovrebbe servire da cartella d'assicurazione su i negozi, e
e il domma dell'immortalità dell'anima da toppa rinforzata alle casse. serao,
, egli studiava la buccolica e le cartelle da giuocare. guerrazzi, i-49: come
sola facciata; foglio consegnato al tipografo da comporre. - anche: bozza di
scadenza, il soddisfacimento dell'obbliga- zione da esso portata. -cartella fondiaria: titolo
: titolo a reddito fisso, emesso da istituti autorizzati a compiere operazioni di credito
portatore, in rapporto con l'accensione da parte dello stato di ua debito consolidato
occasione avrete una comoda ed elegante cartella da viaggio, siccome vi ho promesso.
11. milit. nelle antiche armi da fuoco, piastra di lamina che teneva
armi moderne, la piastra che copre da un lato il meccanismo dello scatto.
centinata, o altrimente ornata, la quale da sé sola, meglio poi con l'
le seggiole della sala d'aspetto, da un mese a quella parte, erano
. 14. il bozzolo del baco da seta a corteccia leggera. 15
muro nella stanza del bigliardo, attraversato da fili metallici paralleli, in cui sono infilate
furo i fatti. = deriv. da cartello *. cartellario, sm.
delle scritture pubbliche. = deriv. da cartella, in sostituzione del termine cartolario
/ badi bene, il mio nome ha da esser messo. giusti, 2-206:
si farebbe di un cartello d'appigionasi da una casa all'altra. e.
fosse mosso lite e mandato un cartello da combattere, essendo uomo di pace.
, dicendo che questa mi pareva inpresa da spedirla molto più presto che quelle di quella
voglio, risoluta di morire, / da sì grave molestia liberarmi. / non so
conchiudenti acciò l'avversario non abbi occasione da parte alcuna di cavillare e tergiversare,
e diverse insidie nascono dalle opere stesse da esaminare, le quali non solo sopra di
l'onore / nelle satire tue, ché da cartello / non è il sacro di
legno a cavalcione / sospinto a cerchio da man forte e presta: / le
rimesso in cartellone uno spettacolo che solo da qualche millennio non si dava più.
fiancheggiato [il viale]... da cartelloni immensi con su dipinti a forti
iscrizioni. caro, 12-ii-106: da le teste di esso quadro fece da
: da le teste di esso quadro fece da ogni testa un cartellone, e due
del cartesianismo, fu scosso egli medesimo da quella difficoltà, e pensò di metter mano
repugnasse all'esperienze, che con ragione furono da lui chiamate rivelazioni naturali. b.
= deriv. dal nome di cartesio (da cartesius, forma latinizzata di rené descartes
del foglietto. = deriv. da carta. cartièra, sf.
targioni tozzetti, 12-6-69: pestoni mossi da acqua sull'andare di quelli che si
quelli che si praticano per la polvere da fuoco, e per i cenci delle
; in parte le mura erano coperte da fitti rampicanti, l'erba cresceva sul tetto
batter fieramente la cartera, non essendo da medusa convertito in sasso, ma corno ad
d'altri. = deriv. da carta. cartiglia, sf.
conosciuta. 2. carta da gioco di nessun conto ai fini del
respiratorio e dell'orecchio; è costituito da cellule e da sostanza intercellulare. -cartilagine
orecchio; è costituito da cellule e da sostanza intercellulare. -cartilagine ialina: in
epiglottide). -cartilagine fibrosa: costituita da fasci connettivali molto densi immersi nella sostanza
esser maggior quel intelletto artefice, che da l'intrinseco della seminai materia risalda tossa
: che hanno lo scheletro costituito completamente da cartilagini. redi, 16-iii-359:
tesa della sua faccia emaciata, traversata da un grande naso cartilaginoso, che arrivato a
a dino. 3. carta da gioco di mediocre valore, da scartare.
. carta da gioco di mediocre valore, da scartare. tommaseo [s. v
e grandissimo spirito; come si può vedere da certe cartine da lui incise.
come si può vedere da certe cartine da lui incise. 5. foglietto
serao, i-647: 'perché non vai da un medico? quello ti ordina una
e si spense con la petizione firmata da alcuni milioni di nomi, la quale il
carta del popolo) compilato nel 1838 da f. place e w. lowett.
di polvere per condurlo alla batteria. da alcuni è anche detto portacartocci: nelle
si usa per questo effetto la tasca da munizioni. = deriv. da
da munizioni. = deriv. da cartoccio (n. 4).
cartòccio, sm. involucro formato da un foglio di carta avvolto in forma
banco per la provvisione ch'ogni mese da piero soderini soleva pigliare, il cassiere
? come la fa? ahi poverina, da quel cartoccio, che non è troppo
ne sieno serviti per farne i cartocci da rinvolgere il pepe. cattaneo, ii-2-3
ebbero cangiati i loro patrimonii in cartocci da accendere la pipa. guerrazzi, i-294
e del pepe. piovene, 5-169: da quelle altezze piombano e si sfasciano in
, contenente la carica per una bocca da fuoco; in pirotecnia, tubo di
i cartocci distinguonsi col nome della bocca da fuoco a cui sono appropriati: onde diconsi
diconsi cartocci a polvere o a palla da 4, da 8, da 16,
a polvere o a palla da 4, da 8, da 16, ecc. de
a palla da 4, da 8, da 16, ecc. de pisis,
largo letto di cartocci di granone da spartire in due. pavese, 4-304
, ed altro simile. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. cartouche (nel 1591), da cui spagn. cartucho (fine sec.
. xapxo- cpùaa£ -axo$, comp. da x&piriq 'carta 'e cpùaoc£ -axo <
= voce dotta, comp. da carta e dal gr. ypàcpco 'scrivo
= voce dotta, comp. da carta e dal gr. ypap. {xa
ne lo cartelacio. = deriv. da cartolare. cartolàio (ant. e
, né alcuno libro di carte pecorine da chiesa. libro di conti della compagnia
parte di quegli oggetti di cancelleria furono venduti da luciano. angioletti, 7: i
mi piacerebbe aver la mia vita scritta da vespasiano cartolaio! quanto mi piacerebbe vedermi
voce semidotta, lat. tardo chartularius, da chartùla, dimin. di charta '
diritto ritenuto legato al documento così strettamente da poter essere esercitato o trasferito soltanto se
fogli, disegni o altro, formata da due cartoni, ma senza costole.
4-97: molti monumenti furon conservati ancora da un'utilissima diligenza, che in non pochi
. giorgio '. libro a matrice, da cui s'estraevano i titoli circolanti della
lat. mediev. chartularium (deriv. da chartùla, dimin. di charta 4
. dal lat. mediev. chartulatus (da chartùla, dimin. di charta)
= voce dotta, deriv. da cartolare3. cartolazióne [cartulazione)
van certo. = deriv. da cartolaio (secondo il tipo macellaio-macelleria).
articoli di cancelleria. = comp. da cartoleria] e libreria (v.)
: un signore... mi scriveva da cone- gliano per cartolina postale.
quando non contenga altresì qualche cosa da chiarire o far più evidente. pan
-cartolina in franchigia: cartolina esente da tassa, distribuita ai combattenti per la
: barzelletta, aneddoto umoristico, pubblicata da un giornale in un'apposita rubrica,
un foglio errato. = deriv. da cartolina-, voce registr. dal tommaseo.
i cartomanti, che si valgono delle carte da gioco. panzini, iv-116: cartomanti
= voce dotta, comp. da carta e dal gr. jkìvtk;
l'awenire dalle diverse combinazioni delle carte da giuoco, tirate a una a una dal
= voce dotta, comp. da carta e dal gr. ixavxeta 4
. non poteva essere eguagliato, che da quello degli stabilimenti così detti di cartonaggio
anche elegante, che viene usato per biglietti da visita o d'auguri, per
] raccogliendo in altrettanti punti dietro da essa i raggi che le venivano dal libro
si lascia piegare senza rompersi: ottenuto da un impasto, per lo più scadente
, o imperiale, o papale, o da strapazzo, o da fucchia, o
papale, o da strapazzo, o da fucchia, o capretta, o cartone,
, e incollati sopra regoli di legno da tutte e due le bande. b
, fra cartoni, tanti fasci di biglietti da mille. svevo, 3-552: le
pesante, di uguali dimensioni dell'opera da eseguirsi, che verrà ricalcato su muro,
tappeti o arazzi. -anche: disegno da riprodursi su stoffa o tessiture. aretino
viddero i panni di leone in capella lavorati da la seta e da l'oro sopra
in capella lavorati da la seta e da l'oro sopra i cartoni disegnati e coloriti
l'oro sopra i cartoni disegnati e coloriti da rafaello. cellinì, 1-12 (45
disegno che 10 avevo fatto, ritratto da un cartone del divinissimo michelagniolo. caro
. marino, vii-157: ebbe mosè da dio il modello de l'arca ch'
ch'egli doveva fabricare: ricevette salomone da david 11 cartone del tempio ch'egli
cartoni, avendo prima il tutto veduto da naturale. magalotti, 9-1-145: i suoi
ne dovrebbe fare per non aver poi da tormentar la pittura. giordani, ii-46:
per la volta, michelangiolo si fece venire da firenze come aiuti alcuni pittori pratici d'
sue pitture. = deriv. da carta; per il n. 3,
. = voce dotta, comp. da carta e dal gr. { wjxy]
carta. = comp. da carta e tecnica (v.).
, 5-206: erano armati di fucili da caccia, alla cintura avevano la cartuccèra
; piccolo involto di carta; carta da giuoco di scarso valore.
milit. munizionamento completo di un'arma da fuoco portatile, composto da bossolo, capsula
un'arma da fuoco portatile, composto da bossolo, capsula o innesco, carica
di fucili, e insieme cartucce e armi da taglio, e tutto fu messo a
l'à di molto, lei, da contestare! come se toccasse a lei!
fisicamente assai debole, mingherlino, uomo da poco, mezzo uomo. panzini,
grand'angolo dell'occhio, e fatta da una piega della congiuntiva, che contiene
, questo credo che possa essere venuto da... qualche carun- culetta inzuppata
). = comp. da carvi e acrol [eina].
in tanto latte, quanto essi si possono da per loro succiare. carena, 1-60
abitati da una o più persone (e spesso suggerisce
saprei bene giudicare qual di costoro fosse da schernire di più. idem, par.
alle tue proprie case ritornare. folgore da san gimignano, vi-11-166 (30-4)
delle case e abitarvi. 5. bernardino da siena, 109: se tu non
davanti alla quale l'argine del fiume da l'uno de'lati fa spalle. ariosto
di foglie di palma, e circondata ognuna da un chiuso a maniera di steccato.
una casa di delizia può essere abbellita da molti edifici distaccati e sparsi per la villa
il povero carlo, per quanto affetto da onestà cronica, utilizzava il suo diploma
la stalla, il fienile, la legna da ardere, e simili.
pavese, 7-164: era arrivato uno da fuori e bisognava dargli casa..
: speciali scuole per bambini, ideate da maria montessori. -casa dello studente:
una casa di cura, che è diretta da un uomo d'alto ingegno e di
una degenza di quindici giorni, preceduta da una lunga malattia trascorsa, in una
, convento. -casa madre: quella da cui dipendono tutte le altre di uno
(monasteri o collegi) furono investite da uffiziali del re e da genti d'
furono investite da uffiziali del re e da genti d'arme. 5.
d'altri: l'estero. guido da pisa, 1-245: lo re iarba,
quello per che esso è nato. andrea da barberino, i-99: la casa si
e di tutta la casa nostra, da un tempo in qua è entrato di me
voi vorresti, ché talvolta non ha da spender per casa, egli non vuole avervi
casa, ma io mi sento in caso da non dover loro ubbidire, e da
da non dover loro ubbidire, e da non potere e non volere in alcuna maniera
strettezza della sua casa, ma non mai da considerarsi un reietto. quasimodo, 1-47
in testa il velo nero come tornassero da messa. 8. per estens
. / sono il fior di casa da pontiero. castiglione, 336: possendo approvar
gli disse veruna cosa, ma guardatolo da capo a piè, si volse a
sussidio, ma di volere ancora procurarcene da altri nella serenissima casa. vico,
tutte le sovrane prendono i cognomi dalle terre da esse signoreggiate. manzoni, pr.
, dovettero entrare in quel ballo, da volere a non volere. botta, 6-i-52
il quale tolse una casa a pigione da casa i rossi. ser giovanni,
: passando poi messer buondelmonte un giorno da casa i donati, una donna..
a casa mio fratello vi venisse, essi da sedere si levarono. varchi, 23-105
in casa malfenti io mi fossi liberato da un legame abbastanza antico con una donna
ii-2-42: questo nostro radicatissimo pregiudizio è da collocarsi coll'altro il quale esige che
agli stabilimenti individuali e a quelli formati da società collettive ed accomandite, e ne esclude
. marino, vii-409: lunge lunge da me la scelerata empietà di coloro ch'assoluta
parti; e moto e norma / da due dadi gittati attendon, pronte / ad
: l'inferno. s. bernardino da siena, 222: et io vi dico
vai. aretino, 8-131: impaurita da lo inferno, che ho visto dipinto,
tutti a casa calda. -casa da gioco: ritrovo autorizzato dalla legge,
, 5-347: ecco, ritornavo ora da una casa di giuoco, dove la fortuna
il ricordo repentino e inatteso della casa da gioco gl'infocò le pupille.
. -anche: luogo remotissimo, difficile da reperire. -abitare a casa del diavolo
e rovinassonmi addosso. s. bernardino da siena, 125: io non voglio andare
dalla mezzanotte, quando sono stati destati da quel casa del diavolo, nessuno fino
7-106: cadetto trovò in quelle sere da cantare in un cine. era a casa
una pia tradizione, gli angeli trasportarono da nazaret a loreto. carducci, ii-10-168
. trasvolò l'adriatico e si posò da queste parti... è una piccola
sia però la casa di petuccio / da starvi come dentro una scansia.
tanto dalla sazietà dei piaceri, quanto da quella educazione che comincia per render gli
quel che lo riguarda un principio d'igiene da rispettare. legge, 20-ii-1958, n
a casa il tale; / è uom da casa, idest uomo assegnato. pavese
7-83: non era di quelle vestite da festa. non era nemmeno dipinta. sembrava
, ho l'onor di servire il padrone da fattore e da mastro di casa.
di servire il padrone da fattore e da mastro di casa. nievo, 36:
che nel momento in cui mi licenziavo da lei scoppiò in lacrime, dopo avermi trattato
, /... l'ha da empoli / mandato a dire al suo messer
-cercar casa: cercare un alloggio da prendere in affìtto o da acquistare.
un alloggio da prendere in affìtto o da acquistare. -chiudere la casa: serrare
in un luogo stabilmente. -fare casa da solo: andare ad abitare per proprio
mariti, vuol dire che fai casa da te, e quel che guadagni,
che moglie. -metterci di quel da casa: applicare a qualcosa il proprio
, 6-16: non ci metterò di quel da casa, se non l'ordine e
casa, e fabbricar chiesa. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
(507): s'hanno prima da sentire altre notizie dai poveri paesi dove
femine solite e'buffoni / e genti da sollazzo. -com'è dire, / porsi
casa: tornare incolume dalla guerra o da un'impresa particolarmente rischiosa.
. / voglio dire, le donne da noi stanno in casa / e ci mettono
stesso anno e giorno! / e da vent'anni le diceva il cuore / che
casa: riprendere un argomento. -discostarsi da casa: allontanarsi da un tema,
argomento. -discostarsi da casa: allontanarsi da un tema, divergere.
casa: portare abiti dimessi, non da passeggio. -vestito da casa: abito semplice
dimessi, non da passeggio. -vestito da casa: abito semplice, dimesso.
con uno scialletto in testa e vestite da casa sotto una cappa nera, suonato
casa d'altri. -tant'è da casa tua a casa mia, quanto da
da casa tua a casa mia, quanto da casa mia a casa tua: siamo
per mostrarsi pari agli avversari, e da quanto loro, sogliono dire alla fine:
:... 'tanto è da casa tua a casa mia, quanto da
da casa tua a casa mia, quanto da casa mia a casa tua '.
ho passata la notte in una casetta da soccorso, vicin di firenze, col nobile
a monte cavallo. varchi, v-143: da * casa * si forma, overo
non se ne andavano, e prò visione da vivere. i. neri, 5-66
separava dalla strada, ed era cinto da un murettino. tommaseo, i-313:
sotto parmatura. -anche: giacca da donna, larga, con maniche a
e del giaco scappare alcune maglie / da quella sua casacca unta e bisunta.
casacca gialla, uno strazio. fiori da tutte le parti. -figur.
volterò casacca, / disdicendomi or or da sommo ad imo. f. corsini,
f. corsini, 2-578: non era da assicurarsi di quella gente, mandata verisimilmente
assicurarsi di quella gente, mandata verisimilmente da i messicani con concerto di voltar casacca
; di qua il proverbio, che fu da principio tutto militare, di voltar casacca
irregolare, farsi crescere barba e capelli da asceta e da romito, e attestare
crescere barba e capelli da asceta e da romito, e attestare così la loro
-casacchino (sm.): sopravveste da donna, coprente il busto; giacchetta
chiamano * cassock ', forse formata da 'socca ', per significar quella veste
più grande. = deriv. da casa-, voce registr. dal tommaseo con
sassetti, 381: anzi, che da tutti i suoi ministri mi fusse dato
, mandandomi a dare casagliato nelle navi da una parte all'altra. =
suo padre l'aveva adescata fin da fanciulletta a giocarvi entro. carducci,
s'awolge / bigio al bianco vapor da l'are de'monti smarrito / nel cielo
lat. mediev. casale, deriv. da casa * casa rustica \ anche come
femminili di fatica. = deriv. da casa: perché fatta in casa o adoperata
e casalinghi familiari, ovvero hai procurati da amici e parenti [ecc.].
pandolfini, 54: e però sono da riprender questi scioperati, i quali consumano
perso in viaggi continui, la lasciava da banda come arnese casalingo, inutile ad uom
possibile eseguire il lavoro con casalinghe macchine da cucire, occorrevano macchine moderne e rapide
cucire, occorrevano macchine moderne e rapide da taglio, da cucire e da stirare
occorrevano macchine moderne e rapide da taglio, da cucire e da stirare, occorreva insomma
rapide da taglio, da cucire e da stirare, occorreva insomma trasformare l'attività
sfuggono, trattando faccende, e lavori da loro, nimiche mortali dell'ozio,
5. sport. incontro casalingo: disputato da una squadra sul proprio terreno.
chiassata fra pigionali. = deriv. da casa, meglio da casale (con suffisso
= deriv. da casa, meglio da casale (con suffisso ger
ed ardenti, sono sovente affettatissimi da una donna... d'inclina
[monte] si scopre anche da lontano un gran casalóne, secondo
umile casupola. = deriv. da casale. casaltri, sf.
, sapendo la differenzia che è da stare in casa sua a stare in casaltri
artiglieria coperta da robusta opera muraria o da cupola corazzata
artiglieria coperta da robusta opera muraria o da cupola corazzata fìssa o girevole. machiavelli
artiglierie sulle fiancate delle navi, protetta da corazze. 2. disus. prigione
nuovi testi fiorentini, 235: conperamo da ricovero f. bonaiuti e da chele
conperamo da ricovero f. bonaiuti e da chele f. iacopi da valechie u podere
bonaiuti e da chele f. iacopi da valechie u podere con casamenta e cella
come si chiamava quella villa. andrea da barberino, 1-41: fece gridare pena
dieci piani, divisi in quartieri occupati da altrettante famiglie. cattaneo, ii1- 185
niente altro significa che casa molto grande da abitarvi più famiglie. ma in certe
: il casamento molto alto e con terrazze da per tutto, dominava la strada e
vicino. in tempo di pace aveva servito da dormitorio per gli emigranti. -per
il casamento. = deriv. da casa. casamlcciola, sf.
isola di ischia, completamente distrutta da un terremoto nel 1883.
casanieri falliti. = deriv. da casana. casanòva, sm.
il maschio è caratteriz zato da un collare nero). =
medesimo ceppo e unite fra di loro da legami di parentela, di consorteria;
per arme. = deriv. da casa. casàtico, sm.
nome di casatico. = deriv. da casa. casato1, sm.
. aretino, ii-260: or qui è da spiar il nome del vecchio, del
: come ognun sa, roma è stata da secoli il refugium peccatorum della terra intera
per l'onore del casato, compierla da solo. 2. locuz. -cominciare
e far casati. = deriv. da casa. casato2 (part. pass
lat. mediev. casaturris, comp. da casa e torre. cascàggine,
fiacchezza di tutto il corpo, provocata da sonnolenza o da debolezza generale; leggero
il corpo, provocata da sonnolenza o da debolezza generale; leggero svenimento.
la bocca. pratolini, 9-120: « da me hai bevuto le solite tre mescite
(della voce). [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
: nobile impresa la vostra, e da fare vergogna alla toscana cascaggine. giusti
corpo delicato. = deriv. da cascare. cascagginóso, agg.
grossolane filosofie. = deriv. da cascare, con suffisso peggiorativo. cascaménto
al loro cascaménto? = deriv. da cascare. cascamòrto, sm.
3-1-203: intorno ad esse ragazze furon da me scorti / molti far cerchio;
comp. dall'imp. di cascare e da morto (v.). cascante
, in veduta d'ogni uomo, cascanti da ogni lato. forteguerri, 30-68:
, passata la mezzanotte; e poi da capo; e sempre, cascanti d'amore
uomo, vennero più d'ima volta da ottavio messi in motteggio. càscara sagrada
sandosi al re schedio, il quale cascava da cavallo, subi tamente l'
per lo dolore e per la collora da nessuno non volse esser medicato. a.
nel discorso ogniqualvolta si trovava a visita da morto. 2. perdere per
risguardate, / le mie bellezze son da me cascate, / son rimaso ombra di
giovanotto pallido, anzi giallo, magro da far pietà dentro l'abito nuovo,
sotto; segno che scendevano e piombavano da su in giù, non ascendevano dalle loro
pareti. foscolo, iv-303: assistito io da parecchi lavoratori ho coronato la vetta,
basso per varie avversità. s. bernardino da siena, 67: guarda quello che
fai, dimostrando godere quello che è da godere, e lassa l'avanzo; non
stanchezza o il sonno. bartolomeo da s. c., 17-4-9: non
: non le lasciava portare niuna cosa da mangiare, credendo che per fame si cascasse
, e'cascavano e grandi e piccioli da un dì a un altro. pavese,
fumo. -scomparire. andrea da barberino, iii-6: mentre gli gittava l'
, colui! che si lasciava abbindolare da piedipapera... ed anche padron 'ntoni
ciascheduna ruota una pedagna con un banchetto da montar, e l'altro da cascare
banchetto da montar, e l'altro da cascare quell'uomo solo che voga.
vi possiamo cascare. s. bernardino da siena, 296: quando uno va
asino. -cascare addormentato: essere preso da sonno improvviso. ariosto,
tu m'hai detto, / se non da cuor, ch'è forte 'nnamorato.
: « di bene in meglio! cose da far cascare la lingua a chi le
prima fate lo gnorri, non ci sentite da quell'orecchio, e poi, al
] era aperta nel mezzo, toccante da ambedue le cascate terra. carena, 1-322
cavatappi, cioè a spire lunghe, pendenti da ambo i lati della faccia. e
, ii-56: saranno solo clienti straricche che da cinture di seta carnicina faranno piovere cascate
trinate del colletto-cravatta. = deriv. da cascare. cascatìccio, agg.
piaceri del senso. = deriv. da cascare. cascato1 (part. pass
oasi di tripoli. = deriv. da casco1. cascatóia, sf. raro
cascata, cateratta. = deriv. da cascare. cascatóio, agg. ant
s'innamora facilmente. = deriv. da cascare. si cavò uno coltello dal
il sagrestano, lì dirimpetto: una voce da far cascare il pan di bocca.
. volgar. * casicare, deriv. da casus (part. di cadére)
'(nel 1335): deriv. da cascar * scuotere '(perché bisogna
teatro una brutta cascata e rimasi zoppo da tutt'e due le gambe. deledda,
un corso d'acqua (che precipita da un livello più o meno elevato a
luminoso e così parlante nella spuma della cascata da emozionarci come per un generoso invito.
la cascata delle idee e dei modi da un presupposto centrale che è a sua
, mondiglia. — deriv. da cascare. cascheréccio, agg. letter
cascherecci. = deriv. da cascare. caschétto, sm.
a pieno vapore, che ancor vedevasi da un finestrello sporgere salutando la mano della
salutando la mano della fanciulla, e da un rialzo sul ciglio della strada il
voce d'area sett.: comp. da casca in petto, cfr. piacentino
= » voce tose., deriv. da coscio * cacio '. casciaiòlo (
= voce tose., deriv. da coscio * cacio '. cascimir
un mugulìo di cani, che veniva da qualche cascina isolata. pascoli, i-185:
2. ant. branco di vacche da tenersi in stalle. paoletti, 1-1-231
'recinto per le bestie ', da cui il deriv. capstna. negli
le capanne. = deriv. da cascina1. cascinale, sm.
lunga stalla; disopra,, due camere da abitare. viani, 19-480: il
casci nali anneriti, guardati da due o tre pagliai biondi.
pagliai biondi. = deriv. da cascina1. cascinòtto1, sm.
, il raccolto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
di calcio. = deriv. da cascina2. càscio1, v.
di moto e d'aereo o anche da corridori ciclisti, da giocatori di baseball,
aereo o anche da corridori ciclisti, da giocatori di baseball, ecc.:
/ la testa ha un rosso casco da guerriero / (oh lotte nei boschi
dopo la lavatura (ed è costituito da una specie di elmo leggero di metallo
aria elettrica; l'aria riscaldata uscendo da alcune aperture laterali è soffiata sui capelli
laterali è soffiata sui capelli in modo da asciugarli). 5. bot.
. casco (sec. xii), da cui il fr. casque (sec
-frutti di casco: che cadono da sé, cascaticci. 2. locuz
-venire il casco: esser preso da paura. a. pucci, cent
il riso. = deverb. da cascare. càscola, sf.
umidità. = retroderiv. da cascolare. cascolare, intr. (
un fiore). = deverb. da cascolare. voce registr. dal tommaseo.
di licignano. = deriv. da un verbo caseggiare non altrimenti documentato:
lat. càseus 'cacio'e -fer (da ferre 'portare ').
e dal sufi, -ficare (da facere * fare ').
biancastra caseiforme. = deriv. da caseificare. caseificio, sm.
. -caseificio sociale: cooperativa costituita da agricoltori e produttori di latte unitisi allo
cacio * e dal suffisso -ficium (da facere * fare '), sul modello
'cacio 'e -formis, da fórma 'forma, figura, aspetto '
di natura albuminoide, e si distingue da altre sostanze congeneri, da ciò che non
e si distingue da altre sostanze congeneri, da ciò che non si rappiglia solo per
che per natura e qualità non differisce da quella del latte, e esiste in certi
come battericida). = deriv. da caseina. caseinògeno, sm. chim
. = voce scient. comp. da caseina e dal suff. -geno (
che andare palesemente in esilio? felice da massa marittima, ix-1112: umilmente in una
e ricercare nella casella del mio nome da quegl'impertinenti della posta; e pur
aveva un appetito ma un appetito! da non ricordar più le caselle della moltiplica.
, propriamente detta canniccio, vien formata da una quantità di piccole mazze rotonde o
casa ». = deriv. da casello. casellàrio, sm.
linguaggio degli uffici, né sembra voce da condannarsi. pirandello, 7-171: « nel
la ragazza tornò sui suoi passi, da un casellario prese una chiave, pregandomi
un pessimista. = deriv. da casella. casellista, sm. e
o celletta. redi, 16-iii-132: da que'fiori son prodotte altrettante coccole rosse
letteratura. = deriv. da casella', cfr. lat. mediev.
raccoglie e si manipola il latte portato da molti agricoltori, per la fabbricazione del
ant. asinaio. = deriv. da casa: cfr. grossetano caséngo * capoccia
n. 2). = da casentino, nome di una regione naturale della
sacchetti, 81-15: questo sanese, essendo da alcuni vicini invitato di bere, dice
dolci amici di trieste andava / l'anima da caserme e accampamenti. serra, ii-166
coniglio bianco dal pelo lungo, affetto da una grave malattia contagiosa! chiunque lo
cassola, 2-184: piero fu avvertito da uno dei compagni... arrivato
lat. volgar. * quaderna (da quaternus, cioè * ogni quattro ')
o anche di un carcere) costituito da brande, lettini con relativo corredo, tavoli
aperte, e circolava, fatto più acuto da una lontana fragranza di giardini in fiore
continuo rotolio di carri che imbarcavano materiale da casermaggio e a turno si schieravano le
viveri nell'esercito. = deriv. da caserma. casermeria [casermerìa),
usi e al costume delle caserme; da caserma; militaristico. casermóne [
torta di formaggio. = deriv. da caso * cacio '. a napoli il
, vuota, a cui si accedeva da una scaluccia esterna. pratolini, 9-217
quando i padroni erano in villa fungeva da casiere. 2. per lo
alla cucina. = deriv. da casa: cfr. lat. tardo casàrius
. = voce toscana, deriv. da casa: cfr. casile.
al mio casile. = deriv. da casa sul modello di ovile: cfr.
: ti consiglio a lasciar fare i calzoni da società perché quello stato di mezzo non
. imbriani, 1-54: una veste da camera di casimiro rossa, costretta negligentemente
camera di casimiro rossa, costretta negligentemente da un cordoncino dorè. fucini, 32
verità, c'è una gran differenza da questa casaccia al bel casin di campagna
accompagnati ad udire la messa del congiunto da otto gondole, e il pranzo si apparecchiò
sposa, non so se dal compare o da altri. p. verri,
alberi di questo giardino disseminato di casini da caccia. 2. disus. luogo
la rancida / muffa patricia, / da illustri costole / senza camicia, / spinte
lunga parete, sopra un tavolone coperto da una abbagliante tovaglia bianca stava disposto il
contadini nella settimana. 3. casa da gioco pubblica (v. casinò).
diceva: « stasera, al casino da gioco » e si trattasse di un bagnino
minor resistenza e passava la sera al casino da gioco. -figur. palazzeschi
4. postribolo. -ant.: casa da gioco e di piacere. g
: gli edifici [della strada di ferro da milano a como] sono calcolati con
settembrini, 1-136: stava con lei da un mese in un casinetto sul vomero
casinetto sul vomero, quando venne mio padre da calabria. -spreg. casinàccio.
casinò, sm. pubblica casa da gioco (situata in vasti e sontuosi
non incresce all'umanità di passar talora da un adomato palagio ad una semplice casipola villereccia
ideali. = deriv. da caso1. casissimo, sm.
giovane, 9-707: costui dopo la fece da casista. tocci, 1-4: nella
sofistico, meticoloso. = deriv. da caso1', cfr. fr. casuiste (
stravaganza, che sono state messe fuori da qualche casista, sono motivate sopra sistemi arbitrari
contro dio, cioè contro le leggi morali da dio stabilite, che i gesuiti abilmente
moglie, intontita e sdegnosa, respinse da sé tutta quella psicologia e quella casistica
come incomprensibili logogrifi. = deriv. da casox; cfr. fr. casuistique (
tutta la scuola. = deriv. da casistica. caso1, sm.
io no 'l so dir, da lui fu dispiccato. s. degli arienti
in casa malfenti io mi fossi liberato da un legame abbastanza antico con una donna
il che potere accadere credo che considerassi da principio,... hai.
uomo si guardasse, tanto sono lontane da ogni umano avvedimento. panni, xx-
, avesse per cesarino un significato diverso da ogni altro che si potesse immaginare.
caso e uno esemplo, non che da non disperarsi, ma di cosa che
piacere e di gioco. vi allontani / da tutti casi strani e da mestizia.
allontani / da tutti casi strani e da mestizia. machiavelli, 421: la zuffa
: la zuffa fu grande, e da ogni parte ebbe lacrimoso fine; perché messer
1-5: avendo io udito ragionare da molti le cipriane navi esser nel mare
vita mia, troppe me ne avanzeria da dire. caro, 1-354: enea vie
un caso simile non gli era capitato da che era vivo. oriani, x-21-100
'l sì come mio segnore. francesco da barberino, 27: s'egli avien che
suo caso. passavanti, 121: è da sapere che quattro sono li casi,
colui che in simil caso il vorrei da altrui udire. paolo da certaldo, 359
il vorrei da altrui udire. paolo da certaldo, 359: se tu ài
645: io sono sì pazzo e sì da poco, che io commetto e'casi
d'arme. marino, 351: da maggior forza di più alto impero /
, in qualche caso, la loro lingua da gente che professi religione. bar etti
bello in un soggiorno campestre poco distante da una delle più cospicue metropoli d'italia
del peccato commesso avere contrizione. paolo da certaldo, 90: tieni uno canape che
dal tetto in terra, per poterti collare da ogni finestra di casa tua in terra
cavalcanti, 145: mi parve essere da una reale madonna per la mia destra
.. sa applicare e distinguere caso da caso, e considerare quali siano le
, dicendo: « beatissimo padre, da poi che fu il sacco in qua,
loro beni, talché ci è questo debito da vantaggio, oltre affi altri. bruno
contemplato, avete fatto bene a venir da me. è un caso chiaro,
tondo e infiammato, con un cartafaccio da sottoporre al dottore per i casi dubbi di
forza maggiore in naturali, se procedono da fenomeni della natura...;
derivanti dal fatto dell'uomo, se dipendono da guerre, da embargo, da arresto
uomo, se dipendono da guerre, da embargo, da arresto di principe, da
dipendono da guerre, da embargo, da arresto di principe, da avarie,
da embargo, da arresto di principe, da avarie, da aggredimento armata mano.
arresto di principe, da avarie, da aggredimento armata mano. svevo, 2-505:
civile, hanno avuto origine, non da ragione, ma da casi fortuiti: di
origine, non da ragione, ma da casi fortuiti: di modo che la civiltà
perplesso: questione inerente a un matrimonio da celebrare o da convalidare (caso quasi
inerente a un matrimonio da celebrare o da convalidare (caso quasi perplesso) d'
ancora non vigeva la facoltà di dispensare da impedimento (e creava, quindi, perplessità
stabilita la loro gravità e influenza, da un confessore ordinario, ma per i
a chi la piglia, autorità di assolvere da quasi tutti e'casi reservati ed in
muratori, 3-223: chiederà facoltà di assolvere da qualunque censura e caso riservato al papa
lugano nella persona d'un tale venuto da milano, dove il male c'era.
io lo tradisco; ed è caso da otto. guicciardini, 44: dassi
ancora per questa bolla autorità di assolvere da molti casi usurari, e dove cade
e anche non sono necessarie, perché da certi casi essemplari in fuora, basta
criminale) che in genere prende il nome da chi lo compie o dalla persona più
ansiosamente le notizie dai " giornali e da ogni parte. 10. supposizione,
conducano cosa alcuna; ma quando dependano da loro proprii e possono forzare, allora è
cuoco, 1-218: io non ispero molto da quelle costituzioni che la forza ha dettate
, sì che differenza / non sia da essi affi loro atti insani; / li
ritorno, torse il passo errante / da lui fortuna, e queste membra inferme.
di cotanto potente usurpatore della repubblica è da notare, per esempio di coloro i quali
ma il cui effetto complessivo è tale da cadere sotto l'osservazione (nel calcolo
sapeva adesso sue notizie a caso, da chi passava di notte a fargli una
alle mani, l'aveva aperto a caso da capo, da mezzo, e da
l'aveva aperto a caso da capo, da mezzo, e da piedi, e
caso da capo, da mezzo, e da piedi, e per tutto lettine,
a uno ragionamento dove erano certe persone da bene e intelligente e il piovano arlotto
-intr. (55): non già da alcuno proponimento tirate, ma per caso
che al fine, non avendo altro da ispedire, più per caso che per consiglio
petecchiale. attinsi per caso questa notizia da un forestiero, che mi narrava essersi appigliata
giusti, 2-187: un giorno, da un amico, a desinare / trovandosi
era una sola. egli la seppe da giulio musèllaro, per caso, in mezzo
chiacchiere inconcludenti, una sera, uscendo da un teatro; e non ne dubitò
e dal papa e da'suoi cardinali e da chiunque fu savio, perocch'egli avea
tenerlo pregione, che farlo morire. antonio da ferrara, ix-134: per simil,
2-164: per tornare ai frutti, da voi promessi da beffe e da me aspettati
tornare ai frutti, da voi promessi da beffe e da me aspettati da vero
frutti, da voi promessi da beffe e da me aspettati da vero, sarete contenta
voi promessi da beffe e da me aspettati da vero, sarete contenta...
il possessore ottiene denaro od altro valore da qualsiasi incognito e ad ogni caso dalla
di quel tanto di sentimento che fa da colla ai partiti. politica, in ogni
: -voi non dovreste trascurare di andare da un medico... -veramente -disse
9-151: adesso ugo faceva in modo da riserbargli il solito tavolo, riparato dal
gente?... faccio anche da solo, caso mai. -caso per
caso che alcuni valenti scultori sieno stati da principio introdotti al disegno sotto l'indirizzo
ma diedesi il caso che mi porse da bere con mano tremante. collodi, 238
nonna qualunque cosa volessi, sollecitato caldamente da lei di ciò fare, mi troncò
* 846: il teatro italiano risorgeva da tutte le parti. noi pochi,
caso mio saprà trovare, qualche garbuglio da azzeccare a quel villanaccio: altrimenti gli muto
49: io non mi sento in mo'da passeggiare / con essa tutto dì.
asinio gallo, avido, ma non da tanto; lucio arunzio, il caso,
caso a darmi aiuto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
la cioccolata fuori di casa, e da noi non se ne sente l'odore.
, 597: ben odo rispondermi da voi ch'io sono più in caso
casa, ma io mi sento in caso da non dover loro ubbidire, e da
da non dover loro ubbidire, e da non potere e non volere in alcuna
firenzuola, 462: ella non era cosa da fame caso. bruno, 66:
ossequiosa a quella serva. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
si studiò allora di divertire il discorso da quella faccenda, tantoché le parole del cionco
o non fecero caso o le parvero mattie da ubbriacone. palazzeschi, 3-254: non
non fa caso. -far caso da... a: far differenza tra
osso, / non si fa caso da pesci a ranocchi. -fare, guardare
quale io ho pure udito farsi qualche caso da alcuni che hanno letto i vostri due
colpe gravi alcune trasgressioni delle leggi stabilite da essa con l'autorità datale da gesù
stabilite da essa con l'autorità datale da gesù cristo. non c'è alcuna di
copia di prete, si potrebbe confessare da un laico. s. agostino volgar.
disse che in nessun caso sarebbe rimasto da me oltre il mese dopo.
grazia. pandolfini, 1-52: per avere da voi intero ammaestramento e dottrina, ponete
essendo uomini; che non sieno differentissimi da quelli che tu conosci? ponghiamo caso
607: vi sono di quelle che, da un giorno all'altro, si danno
vostri. b. segni, 27: da poi che andrea doria mutò viso,
, che ciascuno fa i casi suoi da per sé. botta, 4-555: parve
che fosse venuto il tempo di pensare da sé a'casi suoi. pananti,
per il caso che avesse qualche cosa da chiedere. -puta caso { putacaso
guanti o puta caso / la pezzuola da naso, / torna indietro a cercarli.
occasione, accidente '(deriv. da cadére): cfr. fr. cas
2-145: per conoscere nominatamente l'una da l'altra, chiamando retta la prima e
principale di ciascuno, tutte l'altre che da quella si variavano chiamarono casi; per
dependevano tutte dalla retta, o vogliamo dire da la prima. l. salviati,
; * caduta '(da ulkxùì 'cado '). càsola
compongono le guance. = da càsoli, paese della toscana.
nuovi testi fiorentini, 193: aven conperato da ciango f. d'ughello la
. d'ughello la sua parte del casolare da porte rossa lib. 1 per mezo
quatro; fece la carta ser giunta da sant'andreia a morgiano. g. villani
notizia della nostra condanna essendo già pubblica da qualche settimana, eravamo aspettati. cattaneo
ed è così detta [la commedia] da una sporta di danari, che
208: quello che se ne poteva vedere da quindi pareva piuttosto una catapecchia,
casa civile. = deriv. da casa. casomai, v.
appunto la scolina del taglio a valle, da cui l'acqua fluiva nella vasca.
fluiva nella vasca. = deriv. da casone. casonato, sm. dial
valle, per la custodia degli arnesi da pesca e da lavoro. = deriv
la custodia degli arnesi da pesca e da lavoro. = deriv. da casone
e da lavoro. = deriv. da casone. casóne1, sm. grande
o composto di paglia o di canella da visitar alcuna volta. deledda, iii-318:
. -casone di valle: nelle valli da pesca del veneto e del delta padano
i barcaioli. bacchelli, 1-i-268: da parecchi giorni i « casonanti » del
persona meticolosa. = deriv. da caso1. casóso, agg.
gran lezzi. = deriv. da caso1. casottante, sm.
guitto. = deriv. da casotto. casòtto, sm.
sentinelle, le ba racche da fiera, i teatrini delle marionette, i
e tela, a guisa di teatrino, da una faccia del quale i ciarlatani rappresentano
c'è un cranio calvo, assiepato da una corona di capelli fini, di
, di bimbo, curvo su una scarpetta da signora. bartolini, 1-206: vecchio
. bartolini, 1-206: vecchio casotto da spiaggia: come quelli che stanno solitari
il sole li tinge di vernice. casotto da bagni arrivato fin qui, in campagna
ii-344: alla fine dei conti l'andarsene da questo casotto di burattini non dev'essere
: sul ponte di comando delle navi da guerra, camera per l'esecuzione dei calcoli
becchime, fattavi passare nel suo lungo da un'apertura laterale del casottino medesimo.
di gesso. = deriv. da casa. caspa, sf. (
caspa 'è quando i rami partono da fior di terra, e vengono su divisi
capace, con una parte mobile che serve da coperchio ed è talvolta fissata lungo uno
, che si chiamava vermafrodita, fatto da panormita, subito che vide il cardinale in
la robba se procaccia / che somersa da tonde al fitto appare; / tavole
naufragio due casse di libri che trasportava da costantinopoli, incanutì dal cordoglio. de
come in gabbiette. -cassa da morto (anche, semplicemente, cassa
in alto e non tocca nessuna cosa da nessuna parte. ariosto, 24-92: e
piombo in che giaceva, e levatole da d. francesco d'in sul volto
baldacchino, s'avanzava la cassa, portata da quattro canonici, parati in gran pompa
tavoloni e ci si fece la cassa da morto. gozzano, 12: i morti
fuori un feretro. una piccolissima cassa da bambino, d'abete nudo e senza borchie
soldi di altezza, nove di larghezza e da quindici in diciotto di lunghezza.
terriccio fino come cipria escono cento ròsi da pupattola, alti due dita, già
borgo il palazzo che fu di raffaello da urbino, lavorato di mattoni e di getto
modo di murare usato dagli antichi, alzando da due lati alcune tavole per coltello,
serbatoio d'acqua sul fondo delle navi da carico, che viene riempito o svuotato
assi ripiena di terra, che serve da argine contro infiltrazioni d'acqua. -anche
: gli orologii poi communemente o son da sole, col loro gnomone, overo stilo
sole, col loro gnomone, overo stilo da mira, o da acqua con la
gnomone, overo stilo da mira, o da acqua con la lor cassa..
con la lor cassa... o da polvere pur con la cassa. carena,
. 13. cassa di arma da fuoco (fucile, pistola):
alvaro, 9-334: la città era dominata da questo canto, le piazze risuonavano come
cassa armonica. vi esiste il telegrafo da secoli prima dell'invenzione. -con
andavano; erano andati; si sentiva da lontano morire il suono de'tamburi o
? 19. anat. cavità formata da più ossa, in cui è contenuto
awedevo, perché sospinti i denti morti da quei ch'erano vivi, a poco a
una tartaruga con la sua testa piccina da serpe. 21. incavatura dove
garzoni, 1-196: e gli istromenti da pesare sono la bilancia...
la parte fatta di legno, sostenuta da molle, sulla quale posa il sedile
velocità che si producono nelle condotte servite da stantuffo). 25. agric.
colmata: appezzamento di terreno, chiuso da argini, nel quale vengono mandate acque
: cassa di grandi dimensioni, tale da poter essere caricata a domicilio, a cura
bisogni aprirla e pagare chi dovesse avere da loro. bibbiena, xxv-1-5: io