tintoria o la sostanza colorante rossa estratta da essa. balducci pegolotti, i-56:
: tale quantitativo di rabbia veniva spedito da napoli quasi intieramente in francia.
non è altro che quella pianta chiamata da noi volgarmente rabbia minore, per essere ella
'[erba] rossa \ deriv. da rubéris (v. robbio1).
/ 3. = deriv. da robbia. robbiano, agg.
imporporare, dorare. = denom. da robbia. robbiato (pari. pass
di pistoia. moretti, ii-314: da quest'altra parte, sempre in via
a colla- teco a casino de benencasa da gaienne uno bove de pelo robbio a
una ronchiosa versificazione. -deriv. da ronchio1. ronchiuto, agg. letter
ronchiuta e limitata di tratto in tratto da bassi muri a secco. =
a secco. = deriv. da ronchio1. ronchizzare, v.
altinfemal famiglia. = denom. da ronciglio. roncigliato (part.
, 697: nudo un uomo traea giù da un carro, / presso la strada
di parole dovrei ragionar cent'anni sì da ridurre la lingua una paglia secca ne
-angheria, prepotenza (anche da parte di amore). boccaccio
bacchelli, 4-79: i granchi decimati da una difesa disperata, rotti ma non
. cecchi, 5-160: fra le conchiglie da intaglio, talune erano gobbe e rugose
[le pulci] e troverete spuntar da per su le medesime gambe ronciglietti e uncini
. -acer. ronciglióne. bartolomeo da s. c. [tramater]:
.. era una sorte d'arme rusticale da lanciare, che par che fosse
, lat. tardo runcilio, deriv. da runculàre, iter, di runedre
pass, di runcindre, denom. da runcina 'pialla', a sua volta dal gr
, dal gr. poyxós, deverb. da fayxtaùj 'io russo'(v. roncare2
riuscita »; una spadella cieca, da noi [fiorentini] detta ronco, forse
. bufalino, 1-117: pareva sbucare da una direzione che non m'aspettavo,
una direzione che non m'aspettavo, da un ronco laterale che non si capiva bene
non trova né via né verso da spicciarsi da alcun negozio: 'esser nel ronco'
né via né verso da spicciarsi da alcun negozio: 'esser nel ronco'.
man destra il sassia avendo urtato, / da sé ferissi e ne rimase monco
rimase monco. d'annunzio, 4-ii-48: da un lato si stendevano le vigne
sciati per macchia e legname. maironi da ponte, 1-i-170: sì la
dai ronchi. = deverb. da roncare1. ronco5, sm.
, e per il solito era tutta chiusa da ronchi e da pruneti. carducci,
il solito era tutta chiusa da ronchi e da pruneti. carducci, iii-11-105: non
e dagli spini. = deriv. da bronco2 (v.), con aferesi
róncola, sf. strumento agricolo costituito da una lama ricurva fissata a un manico
la roncola lunga un braccio, tagliente da una parte e curva in cima. giuliani
una selva. = denom. da roncola. roncolata, sf.
, 19-273: tutte le contrade erano battute da questa gente accaldata, coi colli ricuciti
e di vituperii. = deriv. da roncola. roncolatura, sf.
anno. = nome d'azione da roncolare. roncolito, agg.
, rampicato con gli scarponi artigliati da granfie di ferro sui paloni lungo le vie
vie maestre. = deriv. da roncola. róncolo, sm.
, fabbricato con due tagli in modo da poter tagliare non solo tirando dall'alto in
156: 'roncolo': coltello adunco e da chiudersi, con manico generalmente di legno
roncolo... gli diede un biglietto da una lira sbiadito. -arcuato (
una ronconata cussi dirieto che giongiva da una orechia all'altra.
all'altra. = deriv. da roncone. roncóne, sm.
costola e sulla gorbiola. bartolomeo da s. c., 126: di
o lance o pertiche bene aguzzate. francesco da barberino, iii-129: queu'arme a
ronconier della regina. = deriv. da roncone. ronda1, sf.
-t). giro di perlustrazione eseguito da un gruppo di soldati al comando di
d'ispezione effettuato a bordo delle navi da apposite pattuglie di graduati a ora stabilite
adiacenti a depositi di munizioni, eseguita da un sottufficiale e da un sottocapo,
munizioni, eseguita da un sottufficiale e da un sottocapo, per prevenire princìpi d'
. 2. servizio di vigilanza svolto da pattuglie di uomini armati, in partic
silone, 4-127: il suo periodico vagabondare da un villaggio all'altro, secondo certuni
1-187: cavalcheranno tutta la notte diverse ronde da una parte e dall'altra. salvini
tempo che ci metteva la ronda per andare da un capo alpaltro di quella parte del
pubblicata a roma dal 1919 al 1923 da un { gruppo di scrittori, fra
dominio interiore e una compostezza morale aliena da ogni eccesso anche in politica; i
cardarelli, 712: questa fotografia esce da una macchina molto rudimentale, è un
corso. -vagare, spostarsi da un luogo all'altro. benvenga,
a. cattaneo, i-317: ti giuro da quel che sono, disse il lupo
a un pollaio fea la ronda / già da un pezzo sitibonda 7 dell'altrui
coi denti per vedere se era buono da mangiare. era tal donna da
da mangiare. era tal donna da incapricciarsi di ogni paese che le
rotondo e leggiero, che si portava da alcuni soldati scelti nel sec. xvii.
ordine di fare, come s'ha da rondare il quartiero e batter i camini e
rondare le sue sentinelle, in tendendo da esse donde viene tal voce e se hanno
la città e cadesse uccisa senza sapersi da chi. d. bartoli, 13-
qualche scrittore cercava introdurre nei gramaticali confini da essi riputati propri, merce non nominata
= dallo spagn. rondar, denom. da ronda (v. ronda1).
= dal fr. rondade, deriv. da rond, che è dal lat.
ittiol. famiglia di pesci bericiformi rappresentata da due sole specie del genere rondelezia,
della famiglia rubiacee, sempreverdi, caratterizzate da foglie ovate e fiori rossi, gialli
e camuse, le orecchie orribilmente dilatate da rondelle di legno. ungaretti, xi-196
. -vetrata a rondelle: costituita da dischi di vetro posti su file parallele
= dal fr. rondelle, deriv. da rond (v. rotondo).
e mezza pazza, / scorre precipitosa da ogni banda, / bravando questo e bastonando
del terrapieno. = deriv. da ronda1. rondèllo2, sm.
e il massimo. = deriv. da rondine, con doppio suff. róndina
avessero rondinato per trastevere con un mandolino da serenate. abba, 204: discendendo,
sulla via. = denom. da rondine. rondinario, agg.
lor figliuoli accecati. = deriv. da rondine. róndine (ant.
6-507: la róndene non ha insidie da li omini, perché è umele. leggenda
il terreno del campo; ma sbigottita da quel brulichìo, risaliva rapidamente e fugiva.
a stormeggiare intorno alla rocca, come raccolte da un richiamo delle prime, con uno
. barilli, 5-38: i pesci-rondine saltano da un'onda all'altra. montale,
di rondine: opera di fortificazione formata da due ali divergenti verso il largo e convergenti
, con metonimia: abito maschile nero da cerimonia con falde posteriori. -a coda
savi, 2-i-309: la rondine arriva da noi dopo la metà di marzo.
. lo lascio parlare. si scaricherà da sé. fenoglio, 1-i-1514: conveniva
ridursi, andare a finire. antonio da ferrara, 133: non me fati,
di non veder un tratto l'uscio da via della casa di quello calcato d'accattatozzi
, con valore privativo-detrat- tivo, e da caricare (v.).
, sf. ant. scarica di armi da fuoco. bisaccioni, 3-459:
per racquistarlo,... fu da un verrettone di una balestra scaricata passato
). saraceni, ii-700: incominciarono da principio, in guisa di scaramuccia,
caduti morti buon numero di turchi percossi da una foltissima salva di moschettate scaricata da'
ad ingiurie sì scortesi, scaricategli sopra da quell'ardito. fucini, 249:
mortale carne. 8. sollevato da un'incombenza, da un pensiero.
8. sollevato da un'incombenza, da un pensiero. da porto, 1-36
un'incombenza, da un pensiero. da porto, 1-36: massimiliano, scaricato della
istituzione che si presta ad accogliere persone da altri rifiutate. d. battoli,
futurismo, [124]: la sala da pranzo familiare è il bicotidiano scaricatoio di
: quella moglie, dopo tutto, era da tempo lo scaricatoio legittimo dei suoi umori
scaricatoio). = deriv. da scaricare. scaricatóre (scarcatóre),
rassegnanti e gli occhi lucenti sulle facce da negri. pirandello, 8-272: eccolo là
: estrae gli oggetti ceramici cotti, da un forno a canale prendendoli da un
, da un forno a canale prendendoli da un piano in materiale refrattario, portato da
da un piano in materiale refrattario, portato da carrello mobile sui binari del forno.
dell'impianto per lo sfornamento dei lingotti da un forno di riscaldo. 2
: apparecchio atto a scaricare materiali diversi da mezzi di trasporto. = nome d'
di trasporto. = nome d'agente da scaricare. scaricatura, sf
tassa di entrata e uscita delle merci da un porto. de luca, 1-2-66
neh'introdurle in porto..., da alcuni chiamandosi portorio, da altri telonia
., da alcuni chiamandosi portorio, da altri telonia, da altri scaricatura e da
chiamandosi portorio, da altri telonia, da altri scaricatura e da altri dogana.
da altri telonia, da altri scaricatura e da altri dogana. 3.
avesse avocati. = nome d'azione da scaricare. scaricazióne (scavazióne),
li ciptadini. = nome d'azione da scaricare. scarichìo, sm.
prolungata e rumorosa di colpi di armi da fuoco. d azeglio, 5-i-47:
e d'artiglierie. = deriv. da scaricare. scarico1 (ant.
, del combustibile dai serbatoi, così da consentire all'aereo di atterrare con i
per lo scarico d'una piena si ha da considerare il corso dell'acqua per tutta
. -gas di scarico: quelli prodotti da tale combustione. -tubo di scarico: parte
bianco e celeste per non essere visibile da terra, e sul muso dei tagli
novo carco. targioni tozzetti, 12-4-7: da an- qua scesi alla cecina per un
per un declive placidissimo di poggio formato da un immenso scarico di sassuoli d'alberese.
di parti strutturali sovrastanti, in modo da impedirne la pressione su parti architettoniche sottostanti
il gusto del paradosso sarà tanto divulgato da diventare una comune attitudine mentale così come
dilagò, s'infiorò e coprì d'immagini da finire, col facile abuso di tutti
ricevuta che certifica l'uscita di materiale da un deposito. ruzzati, 1-146
accumulati sul tavolo: l'ordine del giorno da firmare, una richiesta di licenza,
per una merce che abbia viaggiato esente da visita doganale e accompagnata da una bolletta
viaggiato esente da visita doganale e accompagnata da una bolletta di cauzione (e la sua
giustificazione a discolpa o sgravio della coscienza da eventuali responsabilità; dimostrazione di infondatezza di
tuo amico gabilondo se ha un prigioniero da prestarci. -con valore attenuato,
venner leggendo pazientemente. -proscioglimento da un addebito. stampa periodica milanese,
la soprasoma di cento altri scudi sborsatimi da messer alberto dal saracino. nicolò erizzo
io potrò compensare tutti i benefici in me da rosmini locati: non già per iscarico
disinganno de'vili. -alleggerimento da incombenze, da impegni gravosi.
vili. -alleggerimento da incombenze, da impegni gravosi. bandello, 1-17
io la portarò prontamente. -esonero da una carica. gioacchino da s.
-esonero da una carica. gioacchino da s. anatolia, lxii-2-iii-211: ha.
-detrazione di un onere; sgravio da un tributo, da un'imposizione finanziaria
onere; sgravio da un tributo, da un'imposizione finanziaria. gualdo priorato,
violente e costose. -sollievo, liberazione da preoccupazioni. palazzeschi, 6-472: minerva
cenda. -ant. rivalsa da azioni malevole, da torti o da
-ant. rivalsa da azioni malevole, da torti o da oltraggi subiti.
rivalsa da azioni malevole, da torti o da oltraggi subiti. nannini [petrarca
. 10. emissione di proiettili da parte di un'arma da fuoco.
di proiettili da parte di un'arma da fuoco. -in partic.: salva di
iscarico frizzante. = deverb. da scaricare. scàrico2 fletter, scarco
(plur. -chi). libero da un peso, non gravato da un carico
libero da un peso, non gravato da un carico o alleggerito da quello precedentemente
non gravato da un carico o alleggerito da quello precedentemente trasportato (una persona,
-sgombro di merci e di persone da trasportare (un veicolo, in partic
-privo di abiti. domenico da prato, 1ti-348: sopra è un fanciullo
di catene scarchi. -del tutto libero da impacci. representazione di febo e di
affanni, preoccupazioni o turbamenti; sollevato da pensieri gravi o fastidiosi; tranquillato dalle
di quella pau- raccia, s'era da principio sentito tutto scarico, ma ben presto
tutta scarica e leggera. -esente da colpe spirituali. carducci, ii-20-152:
ogni fosc'ombra. 6. libero da un'obbligazione o da un impegno di
6. libero da un'obbligazione o da un impegno di lavoro o di altro
posa che di spighe avaro. -assolto da una responsabilità o da colpe commesse.
avaro. -assolto da una responsabilità o da colpe commesse. rinaldo degli albizzi,
ogni responsabilità lo irritava. -sciolto da vincoli. orsi, cxiv-32-72: ho
dire 'ampio argomento'. l'altro 'libera da ritegni e da legami', che cambio
argomento'. l'altro 'libera da ritegni e da legami', che cambio volontieri in questo
cambio volontieri in questo: 'scarca e sciolta da leggi e da legami'.
questo: 'scarca e sciolta da leggi e da legami'. -scarico di errore
di un fiume); non ingombro da detriti. baruffaldi, i-208: versa
non ha munizioni inserite (un'arma da fuoco). caro, n-1372:
e il colpo non parte; tenta da capo, e invano; specolato il
stesso. lancerio, lxvi-1-327: viene da una villa così nominata nella provincia di
, 'poco numeroso', che è da escharir 'dividere', a sua volta da un
è da escharir 'dividere', a sua volta da un lat. * scanre,
una pronta e larga emissione di sangue da me sul fatto eseguita per le coppe
di sua invenzione. = deriv. da scarificare. scarificatóre, sm.
e non governano, vede ogni cosa da sé: studia, prova; ha introdotto
le scarificazioni. = nome d'agente da scarificare. scarificatura, sf. in
massicciate stradali. = nome d'azione da scarificare. scarificazióne, sf. incisione
, sopra la milza, e se viene da ciascuna parte, sia posto sopra ciascuno
la piaga sarà picciola, si ha da far grande e si deve con alcune
parte del corpo, che abbiano dolore, da qual si sia causa che proceda,
pittura corporale. = nome d'azione da scarificare. scarìglio, v.
: i gambi (pedunculi) son lunghi da 1 a 4 pollici, bifidi e
d'una cartapecora secca. = probabilmente da connettere con [è] scara, [
voce di area sicil., deriv. da scaru 'mercato'. scarite1, sf.
landino [plinio], 809: da animali sono dinominati car- cinia..
, gr. jxaprri;, deriv. da!? xàpo; (v. scaro
de'carnivori e della tribù de'carabici, da linneo confusi coi tenebrioni e coi carabi
coi tenebrioni e coi carabi. fu da olivier stabilito. = voce dotta
, tutti vestiti di scarlata. luca da caltanissetta, 163: il qual ambasciadore mi
, detto anche della sua forma 'croce da cavaliere'. tramater [s. v.
il nome. = deriv. da scarlatto. scarlattiano, agg.
. malattia infettiva, contagiosa, causata da ceppi di streptococchi di gruppo a produttori
asintomatico mentre quello di invasione è caratterizzato da un inizio improvviso con brivido, brusca
: così chiamasi una febbre continua accompagnata da macchie rosse, come lo scarlatto, dal
. carducci, iii-23-256: il poeta da prima descrive e canta l'amore,
. = voce dotta (coniata da t. sydenham nel 1661) lat.
. = voce dotta, comp. da scarlattina1 e dal suff. lat.
dal suff. lat. -formis (da forma 'aspetto'). scarlattinina, sf
malati di scarlattina. = deriv. da scarlattina1. scarlattino (ant.
sulla bandinella. = deriv. da scarlatto-, cfr. lat. mediev.
. = voce dotta, deriv. da scarlattina1, col suff. gr. -oet&fc
subito che non sono stati segnalati decessi da complicazioni scarlattinose. = deriv. da
da complicazioni scarlattinose. = deriv. da scarlattina1. scarlatto (ant.
una legge a suo senno. bartolomeo da s. c., 9-84: malagevole
schellatto fino foderato di vaio ch'io comprai da iacopo ronghi. cronica pisana, 1073
18-153: la sua testa è sormontata da una calotta candidissima, dalla cui sommità
/ tuo sarà più terribile se alzato / da quest'ali di polline e di seta
8-9 (1-1v-744): i nostri cittadini da bologna ci tornano qual giudice e qual
di scerlacto foderato di vaio e partironsi da lui. s. bernardino da siena,
e partironsi da lui. s. bernardino da siena, 2-ii-1075: non è niuna
, 2-ii-1075: non è niuna tanto da poco che non voglia lo scarlatto e 'l
d'oro, ch'era una signoria da vedere. inventari di bicchierai toscani, 134
sia quella odorata pianta, chiamata da chi sclarea, da chi scarleggia, da
, chiamata da chi sclarea, da chi scarleggia, da chi matri-
da chi sclarea, da chi scarleggia, da chi matri- salvia e da chi
, da chi matri- salvia e da chi erba di s. giovanni..
. ex, un valore intensivo, e da carlina (v.).
scarlinghi). letter. passare rapidamente da un argomento all'altro (una conversazione)
ex-, con valore intens., e da un denom. da carlinga (
, e da un denom. da carlinga (v.). scarlino
piano d'appoggio di un'arma da fuoco per consentirne l'incastro.
agile al maneggio. = denom. da scarmo, per scalmo. scarmézo
= voce ven., deriv. da scarmir 'scamire'. scarmigliare (schermigliare
: s'era lasciata scarmigliare chi sa da che mani la bella capellatura bionda.
ho paura. = deriv. da scarmigliare. scarmigliata2, sf. disus
ell'è mezza scarmagliata e in veste da camera. batacchi, 3-110: un
agrestina. = nome d'azione da scarmigliare. scarmiglio, sm.
e bacchette. = deverb. da scarmigliare. scarmiglióne, sm.
rami vanno a scarmiglione, / mentre da varie bande è balestrata. = deriv
bande è balestrata. = deriv. da scarmigliare-, è anche il nome di un
ex-, con valore intens., e da carminaref (v.).
ex-, con valore intens., e da un denom. dal lat. carmen
quel dottorino, che pareva nato / e da la trista aridità nudnto, / sì
. cattaneo, ii-165: la morte dipinta da san giovanni nell'apocalissi fu un cavallo
2. figur. cacciata, estromissione da un luogo. siri, x-395:
regno. = nome d'azione da scarnare. scarnare, tr.
dove troverete... i ferri da scarnare, e poi è il metterle pelli
nessuno altro budello: e devi scarnarlo da esse vene e dal misenterio. d.
denti dai residui di cibo. fausto da longiano, iv-274: ornare gli occhi,
quattro diti presso a quella, avanzi da ficcarsi in terra almeno un almo.
con biettoline gagliardamente. -levare alquanto da una superficie, raschiando con l'unghie
una tanta e sì continuata astinenza era da sé sola bastevole a mugnergli ogni sugo dal
6. figur. cacciare via il nemico da un luogo. siri, iv-1-350:
speranze nel marchese spinola di potere scarnare da pinarolo e dal piemonte li francesi,
infeste incursioni. -allontanare una guerra da un territorio. siri, viii-555:
in procurare (fi scarnare la guerra da quelle vicinanze. 7. privare
la maldicenza una persona della buona fama da cui era circondata. cavalca, ii-104
idem, 11-95: l'idee destatemi da tali letture, notavo; e in omero
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da caro carnis
valore privativo-detrattivo, e da un denom. da caro carnis (v.
ex-, con valore intens., e da car nasciale (v.
la industria della natura le seppe ordir da principio. tassoni, xvi-898: quivi
una personificazione. barotti, 29: da un'altra parte sopra negro panno / giace
le carni e spilluzzicandone prima le più da lungi alle parti vitali, fin che
... il terreno alla parte contraria da ponente. -rosicchiato, mordicchiato.
. figur. cacciato, estromesso da un luogo. tri, vli-276:
corona di portogallo abbia a rimaner smembrata da quella di castiglia perpetuamente, il che
., tratterà una causa diversa affatto da quella che ha per le mani.
ex-, con valore intens., e da [incarnato, n. 3 (
per asportare il carniccio dalle pelli da conciare. tramater [s.
quasi ad un coltello a due manichi o da pelare, se non che i due
conciatore. = deriv. da scarnare. scamatóre, agg.
carne dallo superficie interna delle pelli da conciare. dizionario delle professioni [
]: 'scarnatore': elimina dalle pelli da conciare, successivamente al passaggio nei calcinai
pelli. = nome d'azione da scarnare. scarnatrice, sf.
di cuoio concio, levatesi col cortello da scarnare dalle pelli dal lato della carne
pesti. = nome d'azione da scarnare. scameficare, v.
parallela di escarnidor), deriv. da escarnir, esquernir (v. schernire)
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da carniccio (v.
tivo, e da un denom. da carniccio (v.).
= etimo incerto; voce registr. anche da o. penzig, flora popolare italiana
avere una raccolta già apparecchiata di viventi da scarnificare ed ammazzare in olocausto alla scienza
ex-, con valore intens., e da carnificàre 'far la parte del carnefice'.
scarnificativi. = agg. verb. da scarnificare. scarnificato (part.
[martiri] altri erano o scarnificati da ugne di ferro e pendenti nell'eculeo o
ferro e pendenti nell'eculeo o lacerati da pettini. oliva, 560: non mai
troppo scarnificato, spiritualizzato, un ideale da san luigi gonzaga. carducci, iii-7-398
recipienti. = nome d'agente da scarnificare. scarnifìcazióne, sf.
preda. = nome d'azione da scarnificare. scamigi, sm.
= etimo incerto. voce registr. da o. penzig, flora popolare italiana
gli altri uomini. = deriv. da scarnire. scamire, tr. (
russie dopo stenti e pericoli e violenze da infoscargli e incrudirgli rocchio e il cipiglio,
pavese, n-i-692: diderot è stato corretto da me... scar- nendo un
di polvere di riso... da una guancia la scendeva giù fino al
. ridotto stilisticamente all'essenziale, liberato da inutili ridondanze; disadorno (il linguaggio,
non si mangiassero, ma facessero sillaba da per loro. montano, 75:
. montale, 12-68: come siamo lontani da ogni parnassianesimo e dannunzianesimo; e com'
cucitura. = nome d'agente da scamire. scamitura, sf.
, schiumateli. = nome d'azione da scamire. scarno, agg.
lei e scarna di persona, zoppa da un piede notabilmente, ancora che si
m-19-312: le lacrime... piovevano da quegli occhi belli e vivissimi nel volto
del bene, 2-43: fi cane da pastore né ha da esser tanto scarno
2-43: fi cane da pastore né ha da esser tanto scarno ed agile al corso
. bontempelli, 19-219: di là da un giardino scarno, vidi apparire la
altre scarne. 4. costituito da un tessuto povero e grezzo. bardolini
, 5-180: la notte dormivano avvolti da scarne coperte. 5. figur
6. privo di inutili ridondanze, alieno da ampollosità, semplice, senza fronzoli o
è pur vivo: qui la sintassi governasi da quella sola grammatica, ed è la
tutti i giorni, c'era tanto da spazzar via non soltanto quel ch'era il
d'aceto sotto le narici, per scuoterla da quel torpore. chiamato un medico,
ex-, con valore intens., e da carnevalare per carnevalare (v.)
. lat. ex-con valore privat. e da carnevalare, per carnevalare (v.
spini formi; è rappresentato da un'unica specie, il pesce pappagallo
, 156: lo scaro si lessa da canto, perché ancor non si sa che
, e sono per tal modo fitti da formare come una unica piastra squamosa;
parte di questa strana dentatura, rafforzata ancora da due scudi che stanno sull'esofago e
scudi che stanno sull'esofago e sono consolidati da piastre trasversali. questo genere appartiene ai
, e nei mari di europa è rappresentato da una sola specie, il pappagallo marino
ex, con valore intens., e da un denom. da carogna (
, e da un denom. da carogna (v.).
, con valore privativo-detrat- tivo, e da [incarognire (v.).
della cura delle malattie, 1-21: è da intendere a confortare i denti con medicine
= lat. tardo escanola, da escarìus 'commestibile', a sua volta deriv
'commestibile', a sua volta deriv. da esca (v. esca1).
vento scarso. = denom. da scaronzo. scarònzo, sm.
dalla chiglia. = deriv. da scarroccio, con sovrapposizione dell'espressione lig
e donzelle. leonardo, 2-622: essendomi da maestro agostino da pavia donato in detta
, 2-622: essendomi da maestro agostino da pavia donato in detta casa una pelle turche-
scarpe tessute di vinchi, lungamente adoperate da filippo. magalotti, 9-2-59: giacché
metter tanto quanto il piede in gala da colombo di spagna. bresciani, 0-x-190
cecchi, 6-286: con le scarpe da tennis, mi arrivava addosso irima che
fece, / che non mutasti mai da quel dì. -le scarpe al
affondare adoperano i cingoli a scarpe inventati da un capitano italiano. -ant.
capitano italiano. -ant. racchetta da neve. nannini [olao magno
nascondevano i nasi a scarpa, gli zigomi da montanari. -avere il giudizio
modo familiare, che vale essere molto da meno, valere assai meno, della persona
d'italia, ove scalavano le diligenze da milano o da venezia. bandi, 23
ove scalavano le diligenze da milano o da venezia. bandi, 23: partii tutto
ettore strazza, ch'era disceso allora da fiesole, dov'era stato scarpa scarpa con
e 'l fosso una panca di terreno larga da otto braccia in circa. poi la
e di foggia grossolana. dino da firenze [tommaseo]: ancora è ottimo
asta'. garzoni, 1-564: qui da grandi c'han più del fanciullesco in parte
un iscioc- chissimo aere di vispoteresìa, da rimanerne incitnillito il creato, 'sfilavano ai
canti della rivoluzione'. = deriv. da scarpa1, con doppio suff. peggior.
ma voi, scusate, state andando da lui?... » lo aveva
). = deriv. da scarpa1. scarpame, sm.
gran quantità. = deriv. da scarpa1. scarpante, sm.
rozzo socco. = deriv. da scarpa1, col suff. dei pari.
-intr. 5. bernardino da siena, 177: si pone le spine
i campi. = denom. da scarpa1; il signif. del n.
.; e lui provedador voria il fosso da terra, ch'è largo passa 27
ch'è largo passa 27, longo da mar a mar, passa 31, e
certa parte dii monte; far un pozo da una parte di la terra. guicciardini
in su. = denom. da scarpa2. scarpare3 e deriv.
scarparèllo, sm. mulinello provocato da più masse d'aria che si incontrano
del compagno. = deriv. da scarpai. scarpata2, sf.
le case. = denv. da scarpa2. scarpato1, agg. fornito
e zoccolanti. = deriv. da scarpa1, col suff. dei pari.
la spiaggia ha un muro scarpato grossissimo da non potere essere offeso da bombarde.
scarpato grossissimo da non potere essere offeso da bombarde. fr. martini, i-472:
= voce di origine gerg., da carpire nel valore furbesco di 'rubare',
il pane. = denom. da scarpa1, col suff. dei verbi frequent
ex-, con valore intens., e da carpentiere (vj- scarperòtto, sm
raso bianco. = deriv. da scarpa1, sul modello di calzerotto.
piazzali. = deriv. da scarpa1. scarpétta, sf.
lusingalo, fagli vezzi, dàgli ben da mangiare. ovidio volgar., 6-116:
, 7-50: il cappelluccio, le scarpette da tennis e la capocchia dello zollino ci
johnny, stringendo sotto il braccio le scarpette da palla- canestro, andava alla palestra.
fondatore e presidente del wwf italiano, da anni gira per roma in bicicletta, fa
-rompere le scarpette: darsi un gran da fare. p. nelli, ii-13
e le diciotto scarpettme coi diciotto tacchi da donna che gli ticchettavano intorno alle ore di
, orefice. = deriv. da scarpetta. scarpettare1, intr.
di dio. = denom. da scarpetta. scarpettare2, rifl. {
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da scarpetta.
tivo, e da un denom. da scarpetta. scarpettato (pari. pass
buonarroti il giovane, 9-212: per far da signor si fa la barba / da
da signor si fa la barba / da gentiluom, si spoglia 'l santambarco, /
, scarpettiere. = deriv. da scarpetta. scarpicciaménto, sm.
scarpicciaménto aereo. = nome d'azione da scarpicciare. scarpicciare, intr.
montagne bonarie, perche si lasciarono scalpicciare da tutti i forestieri, avessero pure avuto
bambini zingareschi. = denom. da scarpal, con sovrapposizione di scalpicciare.
, lo fermarono. = deriv. da scarpicciare. scarpièra, sf. mobiletto
: guaina usata per custodire le scarpe da portare in viaggio. migliorini [s
sedentaria scarpiera. = deriv. da scarpa1. scarpifìcio, sm.
. = voce dotta, comp. da scarpa1 e dal tema del lat.
terra. = deriv. da scapigliare, con sovrapposizione di sparpagliare (
toma al venditore. bacchelli, 13-450: da un viaggio come quello, si arrivava
. sirpicùlus, scirpiculus, deriv. da scirpus (v. scirpo).
. bernari, 3-148: ti sembreranno scarpine da ballo. 2. bot.
di aristippia, 26: aristippia, da me come figlia amata, poi che ha
scarpinò dinanzi. = denom. da scarpa1, con doppio suff.
fino a pietralata. = deriv. da scarpinare. scarpinatóre, sm. chi
a raggiungere. = nome d'agente da scarpinare. scarpinèlla, sf. ant
nellerie. = deriv. da scarpa1, con doppio suff.
lerie. = deriv. da scarpinello. scarpinèllo, sm. (
tutte le altre artigiane, se marciano da signore, hanno chi loro ne dà il
arte con catone. = deriv. da scarpa1, con doppio suff.
adorni, / delizie di zerbin, pregi da dame. martello, 6-1-214: poche
ex-, con valore intens., e da carpire (v.).
voce di area ven., deriv. da scarpa1, con doppio suff. scarponare
gente mi guardava. = denom. da scarpa1, con doppio suff.
pesco nano. = deriv. da scarpone. scarponcèllo, sm.
cicognani, v-1-154: la pia era travagliata da un pensiero fisso. gli scarponcelli sbucciati
14-71: l'accompagnava un giovanotto vestito da straccione anche lui, secondo la moda
scarponi! », « sono ferrati da muli ». 3. per estens
/ e pur ancora questa fu represa / da un tal scarpon, da un tal
fu represa / da un tal scarpon, da un tal barba pedana. panzini [
accusa di scarponeria. = deriv. da scarpone, n. 3.
sì glie fa mortai ferita, / ché da onne membro ei tolle e scarporiscen la
de creta. e scarporìo li arbori da radicina. boccamazza, i-1-488: quando lo
con uno aco. = voce da connettere probabilmente con carpire (v.)
, intr. { scarrèllo). deviare da un programma prestabilito. g
, con valore di allontanamento, e da un denom. da carrello (v.
allontanamento, e da un denom. da carrello (v.). scarrettare
ex-, con valore intens., e da un denom. da carretta (v
., e da un denom. da carretta (v.).
(per lo più nell'espressione gente da o di scarriera, per indicare chi vive
ho pur giunto, can paterino discacciato da dio!... che dolenti vi
ex-, con valore intens., e da carriera (v.).
ginocchia paterne. = denom. da scarriera. scarrierata, sf.
la scarrierata'. = deriv. da scarrierare. scarriolante { scapolante)
, 9-120: un altro passo venne da un'altra parte, più rapido e in
ex-, con valore intens., e da un denom. da carriola (v
., e da un denom. da carriola (v.). scarro
più forte era lo scarrocciaménto per la corrente da fuori. = nome d'azione
fuori. = nome d'azione da scarrocciare. scarrocciare { scarocciare),
. -al figur.: far deviare da un discorso complicato o imbarazzante.
correnti marine. = denom. da scarroccio. scarrocciata, sf. marin
spinta in scarroccio. = deriv. da scarrocciare. scarrocciatóre, agg.
abbondante. = nome d'agente da scarrocciare. scarròccio (ant. scaròccio
ex-, con valore di allontanamento e da carroccio (v.), corrispondente al
roma, e qui fu che gli trasse da ogni parte dintorno il popolo. c
un po'scarrozzando per quei siti, da viale cristoforo colombo alla passeggiata archeologica,
di riempire ogni giorno un fogliolino di carta da spedire alla posta. verga, 8-iqi
ex-, con valore intens., e da un denom. da carrozza (v
., e da un denom. da carrozza (v.).
alle cascine. = deriv. da scarrozzare. scarrozzatole, sm.
ogni minima domanda gli scarrozzatoti erano assiepati da una ressa di offerte basse e pietose
che ne segue. = deriv. da scarrozzare. scarrozzo, sm.
e a palermo. = deverb. da scarrozzare. scarnicolaménto, sm.
effettuato con eccessivi cambiamenti di tono tali da rendere disarmonica la linea melodica di un
rosignuoli. = nome d'azione da scarrucolare. scarrucolante (part. pres
scarrucolando. bernari, 6-26: assunta da dietro la finestra sollevò il capo dalla pentola
con frequenti cambiamenti di tono, tali da rendere disarmonica una linea melodica.
raffrenando la forza motrice, sia essa prodotta da molla o da contrappeso.
, sia essa prodotta da molla o da contrappeso. 7. figur.
7. figur. passare rapidamente da un ambito di studio a un altro
o di separazione o allontanamento, e da carrucolare (v.).
civiltà, ma anche per la sanità è da astenersi dalle risa scarrucolate.
scarrucolio, sm. suono cigolante prodotto da una carrucola o dalle ruote di un
7-162: scarrucolio precipitoso dei carretti trainati da focosi cavalli. 2. ostentazione
scarrucolio di parole. = deriv. da scarrucolare. scarrucolóne, sm. tose
troppo 'scarrucolona'. = deriv. da scarrucolare. scarruffare (scarufare,
sa dal suo crudo sonetto a giovanni da pistoia. pirandello, 8-592: essi,
resto, rappresentavano per lui un pensiero da levarsi, da levarsi al più presto
rappresentavano per lui un pensiero da levarsi, da levarsi al più presto, ogni mese
non iscarsamente, quando egli dormia. ca'da mosto, 1-56: il signor mostra
parlar con questo e con quello altro e da può',
et effettuate. 4. in modo da risultare di misura scarsa o appena sufficiente
cioè maro. = forse comp. da scarso e pepe (v.),
a stuprar fanciulli. = denom. da scarso. scarsare2 e scarsciare, v
paghe. = nome d'azione da scarseggiare. scarseggiante (pari.
scarseggiante negli altri. 2. prodotto da una quantità limitata di polvere da sparo
prodotto da una quantità limitata di polvere da sparo (la gittata o l'impatto di
]: essendo questa dama stata travagliata da una fortissima passione d'animo mentre si
limitato (il tempo); essere difficile da reperire (un genere alimentare, un
il regno delle arti belle sia assordato da teorie, da trattati, da sistemi metafisici
arti belle sia assordato da teorie, da trattati, da sistemi metafisici, da
sia assordato da teorie, da trattati, da sistemi metafisici, da controversie, e
da trattati, da sistemi metafisici, da controversie, e tra maestri, precettori,
, puoi farti rinnovare la garanzia bancaria da parte dei signori stock. moravia,
659: non solo non tornava, ma da ultimo anche dopo il mio passaggio a
adeguatamente. zucchetti, 9: partito da firenze, perché l'amo scarseggiava di
. grillo, 519: voi avete da far altro che star su lettere di
nel malo. = denom. da scarso, col suff. frequent.
, fi'alla scarzèlla delli fiorini. anarea da barberino, 3-1037: el conte si
bello un palmo di novella, / da far ispaventar le furie e i mostri,
. goldoni, xii-376: le figliuole da marito / son pesi esterminati / che
noia di farsi ogni dì ripetere l'abbicì da quelle milense: e nondimeno, per
, e con somma pena dovettero gemere da questa nella scarsella di don dazio consumo
quanto senza altrui danno o ver oltraggio / da petra mala con some e fardelli /
preso in val di stertor e asaltato da alcuni e toltoli la scarsella di la letera
dei progressi franzesi, chiedendo consiglio del da farsi a quei signori. bresciani, 6-x-64
dipoi. vasari, i-266: frajacopo da turrita..., avendo fatto l'
michelangelo, 1-iv-348: a me è decto da ognuno che io ti die moglie,
impari, / ché quello è el modo da inpir la scarsella. ariosto, sat
stelle. -mettere nella scarsella: mettere da parte, accantonare. savonarola, 7-ii-50
rettosela de drieto in terra, discosto da lui forse quatro brazza. savonarola, 5-i-139
. ant. escarsela, escrasela (da cui il fr. ant. escarcellé)
0 vende scarselle. = deriv. da scarsella; voce attestata da a. fissi
= deriv. da scarsella; voce attestata da a. fissi [« studi di
colf altre. = deriv. da scarsella. scarsellare, tr.
di pietra. = nome d'azione da scarsellare. scarsellière, sm. ant
niuna lettera. = deriv. da scarsella. scarsellinàio, sm.
. scarsellaio. = deriv. da scarsellino, voce attestata da a. fissi
= deriv. da scarsellino, voce attestata da a. fissi (in « studi
attiene. cornoldi caminer, 246: da uno scarsellino posto dissotto alla sottana esce
. milit. ant. parte delparmatura costituita da un ampio calzone di panno e cuoio
corsaletto con scarselloni fin al ginocchio e da quello in giù armar di calze di maglia
giovenca pingue lussureggiante. = deriv. da scarsella. scarsétta, sf.
. del piemont. scarsétta, deriv. da scars 'scarso'. scarsézza
benzina fu ch'essa rendeva impossibile allontanarsi da parigi. -mancanza di valore, incapacità
cura de % torco lieri. anseimo da ragusa, lxii-2-ii-193: perché tutti vogliamo
nei tedeschi fu allora piu volte notata da tedeschi stessi. lucini, 4-193: questa
o dei contenuti trattati in un'opera o da un autore. martello, 6-iii-162
consolazioni mi vado ingegnando d'avere aviso da altri de lo stato suo.
avrò scarsezza. = deriv. da scarso. scarsìgia, sf.
zecche forestiere. = deriv. da scarso. scarsità, sf.
., i-intr. (1-iv-15): da questo essere abbandonati gl'infermi da'vicini
l'attività romana di giotto, non è da trascurarsi quella dataci dal bai dinucci.
franco, 3-113: con quella fretta che da la scarsità de l'ore m'è
avarizia, taccagneria, spilorceria. giacomo da lentini o rinaldo d aquino, 402:
secondo il suo giudicio ciascuno se procedesse da grandezza o da scarsità ed astinenza.
giudicio ciascuno se procedesse da grandezza o da scarsità ed astinenza. guicciardini, 2-1-88:
ne fate scarsità. = deriv. da scarso. scarso (ant.
9-70: che sorte armi? / da ferir molte, da difesa scarse.
sorte armi? / da ferir molte, da difesa scarse. tortora, i-191:
ove purgato / si serbasse l'umor che da le nubi / la gelosa giunon distilla
vuoto di ciò che conteneva o svuotato da ciò che lo occupava. di castro
ho potuto per te: in una lettera da bagnoregio ti dirò tutto, cioè quel
a colui, che avesse tanta pietà da lasciarlo solo, che non gli aveva
scarsa vita da non valer neanche la pena di tormentargliela.
26-5: erano i figli che uscir da parigi / nell'età loro di giudizio
in trattar pennelli che le penne mi sospese da così possente propensione gli effetti. moneti
(nell'ambito amoroso). antonio da leno, xxxix-i-251: benché gli scopra et
che l'apprezzar cosa terrena / nasca da scarso lume d'intelletto. leopardi,
non scarso seguace di cimabue, manfredino da pistoia. bacchetti, 2-264: ce n'
non consisterà nella sola facoltà di amministrare da sé le sue scarse rendite. jahier
esequie scarse e prima provedute. -contraddistinto da povertà, da indigenza, da mancanza
prima provedute. -contraddistinto da povertà, da indigenza, da mancanza di mezzi economici
-contraddistinto da povertà, da indigenza, da mancanza di mezzi economici o di sostentamento
è un figliuolo d'oro. -caratterizzato da un raccolto esiguo o inferiore alla media
notte in una povera capanna, ristorati da scarso cibo e senza prendere un po'
bertini, xxvi- 3-251: ch'ho da far, se la provvisione / è quasi
. fagiuoli, ix-29: se udite voi da me lodarsi / ed il vostro cugino
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 357: se sono scarso
signor mileno, a che tanto volervi da voi stesso lacerarvi? 'tutti gli
scarsa e rara ed affogato un poco dolce da mille amari. varano, 1-3:
il mio fratello: / ed ei da lor ne ricava piacere, / ed io
. dante, purg., 14-80: da che dio in te vuol che traluca
di sospettare e di rimproverarmi che, da poi che v'ho conosciuto di persona,
forte non gli parla non è inteso da lui. ciro di pers, 3-162:
/ siniscalco e sergente, / ché da tutta la gente / sarai scarso tenuto
, largo con grazza copiosa. folgore da san gimignano, xxxv-il-407: can da
folgore da san gimignano, xxxv-il-407: can da guinzagli e segugi da traccia, /
xxxv-il-407: can da guinzagli e segugi da traccia, / e le borse fomite di
de'giovani, avendo essi manco tempo da spendere. -con uso awerb.
verso la bocca del canale e dove ha da montar la punta. pantera, 1-299
il salario del lavoratore agricolo vienè integrato da un parco vitto). f.
marina mercantile, par- ticolar modo, da parte dell'armatore, di provvedere al
: il cacio è sano, se vien da scarsa mano. 31.
lunga, scarsetta e schietta nelle parti da basso, ma con le polpe grosse
non il vizio. = comp. da scarso e da crinito (v.)
. = comp. da scarso e da crinito (v.). scartabellàbile
istoria'. = agg. verb. da scartabellare1. scartabellante (part.
quelle ad attico. algarotti, 1-viii-180: da quelli che avevano un poco scartabellato i
-sostant. groto, 130: da poi apriamo la scuola, e per lo
piacer vi andiamo per aentro a caccia da scorpioni, e tiriamo una man d'
su lo scartabalaré e in dar bastonate da orbo e beccature di corbo, eccoti
, a mio talento, / che saranno da cinque o sei quaderni, / non
ancora un negozio di generi diversi gestito da un capitano d'amministrazione ancora in servizio
dei conti). = denom. da scartabello. scartabellare2, tr. (
ch'io scartabello. = denom. da scartabello per incr. con scartare1.
lerie. = deriv. da scartabello. scartabellata, sf.
la sua lingua. = deriv. da scartabellare1. scartabellatóre, agg.
e discernimento. = nome d'agente da scartabellare1. scartabellière, sm. ant
negli eracliti. = deriv. da scartabellare. scartabèllo, sm.
mille bagaglie, mudandi, brachieri, unguenti da rogna, scartabelli e mille altri stracci
fanno monizione, difendendo alcuni poetissimi che da nessun altro eccetto che da loro sono
poetissimi che da nessun altro eccetto che da loro sono conosciuti. a. f
! marino, v-58: già già da tutto il mondo si squinterna / il tuo
con valore intens. e cartapellus (da cui lo spagn. cartapel), che
burleo, come asini di burello, teologacci da burla e non da vero! »
burello, teologacci da burla e non da vero! ». = deriv.
vero! ». = deriv. da scartabellare1. scartacchióne, sm. ant
scartafacciando alla brigata. = denom. da scartafaccio. scartafacciato (part.
1-85: non è... da biasimare lo studio d'alcuni i quali,
imitando le api, colgono il mele da diversi fiori, e non lasciando cadere
grande di dionigi, fatto ne'tempi bassi da qualche studioso che certo fu di pochissima
mostrando non so che scartafaccio / finto da lui e pagando alla vedova / cinquanta scudi
brutta copia, manoscritto di un'opera da stampare. -critica degli scartafacci: critica
riempito un intero canterano di scartafacci scombiccherati da lui e che contengono diverse opere eruditissime
parole chiaman questi scritti scartafacci, favole da vec- chierelle e leggendacce da goffi.
, favole da vec- chierelle e leggendacce da goffi. bruno, 3-147: dall'ignoranza
cause. g. gozzi, i-25-204: da parecchi ho sentito a dire che tu
a dire che tu sei diventato molto baldanzoso da pochi mesi in qua per aver stampati
mediev. chartapacium (nel 1247), da cui lo spagn. cartafacio (nel
conseguente frenetica masticazione, salivazione, sballottamento da una ganascia all'altra. 2
ammasso di chiappole, cioè di cose da nulla e che non servono al bisogno.
rifiuto. = nome d'azione da scartare1. scartaménto2, sm.
tranviario in russia è più largo che da noi, come quello delle ferrovie.
meno capacità del normale, che è da meno di altri; da poco.
che è da meno di altri; da poco. frateili, 5-43: ricordo
ridotto, e i suonatori non protetti da alcuna legge sindacale non si sognavano di
. vittorini, iv-384: almeno aveste da vivere con tutti i comodi..
anni. = nome d'azione da scartare3, sul modello del fr. écartement
tutto un regno. = comp. da scartafaccio] e novella (v.)
c. gozzi, 4-128: talor da sé si divertiva alquanto / con un
2. per simil. escludere qualcuno da una compagnia, da un gruppo,
. escludere qualcuno da una compagnia, da un gruppo, dalla società, ecc.
, 17-71: 'iscartare uno': porlo da parte e non lo volere. similitudine tolta
parte e non lo volere. similitudine tolta da chi giuoca a trionfini o a ronfa
.. non dubitava di essere scartata da bob in partenza. -scacciare,
. -scacciare, mettere al bando da una città. tassoni, xiii-678:
armi ». 4. rimuovere da un incarico; licenziare. giovio,
quasi vecchio e del tutto fallito tanto da essere stato già da tempo scartato dalla tv
tutto fallito tanto da essere stato già da tempo scartato dalla tv. -privare
vinti uomini incattenati, grassi, scoltati da cavalli trotanti. domandarà danari, coppe,
ducati, concili e mille altre figure da scartare. b. davanzali, i-132:
giocosi di poesie, che furono riputati da giuoco e si scartarono come freddi e
artefici cattivi, non disprezza o lascia da parte gli eccellenti. foscolo, xiv-10:
buttare via in quanto inservibile; mettere da parte. - anche assol. f
ex-, con valore privat., e da un denom. da carta (v
., e da un denom. da carta (v.).
ex-, con valore intens., e da un denom. da carta (v
., e da un denom. da carta (v.).
scartare3, tr. scostare, tirare da parte; spingere via. imbriani
o per corrente... gittarsi da lato. = dal fr.
che lo contiene. = deriv. da scartare1. scartata2, sf.
un gran fuoco vivo, fu eseguita da due ballerini agilissimi, con lanci e
i nemici o gli zelanti come cose da presagirne sperpetue, da fame grandi rumori
zelanti come cose da presagirne sperpetue, da fame grandi rumori. bacchelli, 2-xxiv-706:
prove splendide e numerose di fedeltà, tante da farsi perdonare un istante d'oblio;
essere remissione. = deriv. da scartare?. scartato (part.
n-iv-522: dal numero delle carte scartate e da quelle che son nel mazzo. b
a casa di flaminio, / giovin da ben... /...
g. belli, 236: avrei saluti da provvederne un mercato: ma te li
, 5iii- 46: venne placido e da una scatola fece scappare quattro, cinque
anni. /... / ho da portar stracciato il petto e i panni
dato nelle scartate, e orliens è rafredato da quelle grosse nebie di fiandra, e
voi ben vedete che è proverbio trasportato da coloro che giocando a carte ven
dire ciò che è già detto e saputo da altri. -sbagliarsi, prendere lucciole
, le scartatole. = deriv. da scortatoia, forse per incr. con scartare3
di stracci. = nome d'agente da scartare1-, voce registr. dal dizionario
ex-, con valore intens., e da un denom. da carta vetra [
., e da un denom. da carta vetra [ta \ (v.
vetrata. = deriv. da scartavetrare. scartavetratura, sf.
. = nome d'azione da scartavetrare. scartazzare, tr.
, con valore intens., e da una var. dial. di cardeggiare (
che resta ne'pettini si scardassa da scarteggini con quei scardassi che si
tesìn), deriv. da una forma scartegià (v. scarteggiare)
nell'arme. = deverb. da scarteggiare. scartellaménto, sm.
banc. trasgressione delle norme previste da un cartello bancario per quel che
interesse. = nome d'azione da scartellare. scartellare, intr.
). contravvenire a norme pattuite da un cartello fra aziende, in par-
, che indica allontanamento, e da un denom. da cartello2 (v.
, e da un denom. da cartello2 (v.).
= dal napol. scartéllato, deriv. da scartièllo 'gobba', che è dal
scartiloffisti della città. = deriv. da scartiloffio. scartina, sf.
macchie. = denom. da scartino1, n. 2.
. scartino1, sm. carta da gioco di poco valore. 2
del vello. = deriv. da scartare1. scarto', sm.
scarto..., rimase colta da quella spada che fu affilata ad isgozzar
dell orto, a qualunque ora chi passava da casa si serviva da sé in piedi
ora chi passava da casa si serviva da sé in piedi. baiaini, i-642:
. f. bagnini, ii-90: non da questa dissimile è la proibizione dell'uso
braccia migliori ». « chi ho da prendere, le peggiori e lo scarto?
testo; eliminazione di parti o frasi da un componimento. manzoni, v-1-405:
. gioco enigmistico che consiste nel derivare da una parola o da una frase data un'
consiste nel derivare da una parola o da una frase data un'altra parola o
scarto iniziale oppure finale se la lettera da scartare si trova all'inizio o alla fine
di seguito, scarto a frase quando da una parola si può ricavare una frase,
differenza. -frase a scarto: quella da cui si può ricavare un'altra frase
di scarto. = deverb. da scartare1. scarto2, agg.
. 2. figur. trasgressione da una regola; infrazione. sbarbaro,
sbarbaro, 4-83: uscendo... da un turno di guardia, lo vedevo
; e che perciò il più lieve scarto da quelle di tutti, una proposizione appena
e imprevisti d'intensità, d'andamenti, da un bersaglio all'altro e su bersagli
scarto istintivo, come quando si passa da un discorso all'altro. buzzati,
lei alcunché di virile. -passaggio da una tonalità cromatica a un'altra;
sull'acquisto di titoli, per garantirsi da eventuali oscillazioni di prezzo. -anche: anticipo
guglielmotti, 704: 'scarto': diffalco causato da scarroccio o deriva; ddifferenza tra stima
camion. = deverb. da scartare2. scartocchiante, sm. letter
scartocchiante, sm. letter. scrittore da strapazzo, scribacchino. f
rifferiti eloquenti, che tutti eran sirene da muover i cieli, pretendean d'entrar molti
bagianotti, scriboccniatori. = deriv. da scartocchio per scartoccio, col suff. del
ignorantissimo scartocchiatore. = deriv. da scartocchio per scartoccio, col suff. del
e il caviaro. = deriv. da scartocchio per scartoccio. scartocciaménto,
sm. scartocciatura. = deriv. da scartocciare. scartocciare, tr. {
entro gli abbozzi de'quattro cannelli che han da comporre lo stelo. fantoni [s
piedi, livido, gonfio, profondo da far paura; e scartocciammo gli sfilatini
ex-, con valore privat., e da un denom. da cartoccio (v
., e da un denom. da cartoccio (v.). scartocciato
. c. dati, 2-53: da questi dadi per la parte di dentro si
granturco. = nome d'azione da scartocciare. scartòccio (ant.
, e queste due cose ancora serverai da sua posta in uno scartozzo di carta.
quale veniva predisposta la quantità di polvere da sparo sufficiente per una carica, per
: nel combattere bisogna tenere la polvere da basso, e, quando son fatti li
accomodarli per ogni peso la sua massa da per sé. gualdo priorato, 1-232:
. e legamento, nei quali ha da essere scritto motti appropriati all'amor di
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 373: li prencipi e persone
delli lor poemi se ne facevano scartoccini da speciali e da porvi dentro le sardelle
se ne facevano scartoccini da speciali e da porvi dentro le sardelle. locatelii,
ex-, con valore intens., e da cartoccio (v.).
una ventina di chili di scartoffione, da un piano all'altro. = voce
., dalla forma scartòffia 'carta da gioco di poco valore'che è da scarta
carta da gioco di poco valore'che è da scarta 'scartare'con suff. spreg.
scartoffiò un poco. = denom. da scartoffia. scartoffiescaménte, aw. letter
ispanico, premio via- reggino, trasferimento da firenze a roma delle carabattole universe.
non si verifichino. = deriv. da scartoffia. scartòmetro, sm.
. = voce dotta, comp. da scartej3 e dal gr. (xeipov 'misura'
'scarzata'). = deriv. da scarzo, per scarso. scarzèlla
. -far trasmigrare un'anima da un corpo a un altro.
ogni altro che gli premeva, scasò da roma. monti, ii-447: voi amate
questo duro frangente ed esortatelo a scasare da ferrara immediatamente. tommaseo [s. v
ex-, con valore privat., e da cosare (v.).
, era parte della via così scasata da ogni lato, e tornando ella per questa
.. vidde nell'aria non troppo alto da terra una loggia. 3
scasata? 4. figur. scalzato da un altro prodotto nelle preferenze della gente
a gonfiare nell'aria, come un personaggio da fu metto, una vescica
(con valore intens.), e da * quassiàre (r. e.
servito forse nov'anni senza aver avuto mai da lui un baiocco, avendola presa con
. ex-, che indica separazione, e da casella (v.), col
tanti scasimi ». = deriv. da scasimo [deo] per squasimodeo (v
. ex-, con valore intens. e da [occasione (v.).
base d'appoggio delle caldaie, formata da robusti travi di quercia sistemati in posizione
ex-, con valore intens., e da cassa (v.).
manifesto », 27-iv-1986], 13: da qui l'inutilità dei suggerimenti miei.
belluino. -disturbo di stomaco provocato da un cibo alterato o adulterato.
scassamento ». = nome d'azione da scassare1. scassamuri, sm.
sommato un numero di punti, gettati da lui stesso e dall'avversario in due
scassando più che sia possibile la fossa da ambe le parti, acciò le barbe possano
1-i-1560: l'altro, a due passi da nino, urlò: « scassatemi il
ex-, con valore intens., e da quassàre (v. squassare).
, tr. togliere, estrarre il contenuto da una o più casse o da un
contenuto da una o più casse o da un imballaggio. vasari, 4-ii-226:
fiorenza volute scassare di dove erano confitte da giovan battista della palla per mandare al re
, con valore di allontanamento, e da un denom. da cassa (v.
allontanamento, e da un denom. da cassa (v.).
cosa fate?... scuotetevi da questo letargo mortale, pensate che i liberali
ex-, con valore intens., e da cassare (v.).
è stato dissodato, arato e ripulito da ceppi e pietre per la semina o per
. soldati, v-497: noleggiamo due biciclette da donna, scassatissime. calvino, 6-193
cecchi, 13-378: quel ciuffo di convolvoli da un vaso, alla finestra di un
poste e telecomunicazioni. -costituito da attori di scarse qualità. arbasino,
minacciato di fargli anche peggio. -impoverito da spese continue, depauperato. siri,
. tolto, estratto dalle casse, da un contenitore. -per estens.:
in asta. = nome d'agente da scassare1. scassatura1, sf. ant
per mare. = nome d'azione da scassare2. scassatura2, sf. ant
scassatura2, sf. ant. eliminazione da un discorso di parole ed espressioni inopportune
re. = nome d'azione da scassare3. scassatutto, sm.
ii-107: la pena del furto, accompagnato da scassazione, è la morte.
la morte. = nome d'azione da scassare1., scassettare, tr
, tr. (scassétto). estrarre da una cassetta. - per estens.
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da cassetta (v.
allontanamento, e da un denom. da cassetta (v.).
distaff atura. = nome d'azione da scassettare. scassinaménto, sm. furto
nuovi valori. = nome d'azione da scassinare. scassinare, tr. aprire
sentore d'ignominia, con un batticuore da scassinargli [a nerina] la vita
edificio, una città). pace da certaldo, 47: perocché gli semifontesi avevano
47: perocché gli semifontesi avevano veduto da quella parte la terra loro per le tante
la notte, / ecco sbucando van da berme vette / di vecchie torri scassinate
vecchio orologio di tompion tutto scassinato e da non poter mai più mostrar bore. alfieri
è una barca scassinata che fa acqua da tutte le parti. 4.
pessime condizioni fisiche; malconcio, provato da stenti e fatiche. g. averani
tempo del digiuno malsane e scassinate e da fieri accidenti di mali stravaganti travagliate.
generai tremarella. = nome d'agente da scassinare. scasso1, sm.
che si trasferiscono nel luogo dove hanno da stare. salvini, 15-2: tagliar per
specie di scasso a levante, diminuito da un sottile cuscino di neve. 2
in essa si fa lo scasso o base da piantar l'albero. = deverb
piantar l'albero. = deverb. da scassare1. scasso2, agg. ant
mio grave tormento / disfare il cor da smisurato foco!, / ond'io temendo
ex-, con valore intens., e da casso2 (v.).
scastagnare, intr. allontanarsi incautamente da norme e comportamenti abituali o da una linea
incautamente da norme e comportamenti abituali o da una linea di condotta onesta e conveniente
, / con san pietro non v'è da scastagnare. 3. tr.
... con quello lì c'era da scastagnare qualcosa..., gli
ex-, con valore intens., e da castagnare (v.), sul
v.), sul modello di smarronare da marrone, per il n. 1.
bene che brani staccati, come questi da me citati, perdono non poco del loro
del loro effetto, siccome gemme scastonate da un gioiello. = comp. dal
valore di separazione o allontanamento, e da [incastonato (v.).
ex-, con valore intens., e da castrare (v.).
valore di separazione o allontanamento, e da [incastrare (v.).
di scastraré2), agg. avulso da un determinato contesto letterario o culturale (
chimici nazionali... parte ancora da sottozero nel lombardo-veneto e non nel reame
ex-, con valore intens., e da catafascio (v.).
, con valore privativo-detrat- tivo, e da catalogato (v.).
scapaccione. allegri, lvii-158: da lui n'avrest'ancor sei scataluffi.
= voce di origine espressiva; forse da accostare a batacchio e batocchio (v
ex-, con valore intens., e da catapuzia (v.).
ex, con valore intens., e da un denom. da cataratta per cateratta
., e da un denom. da cataratta per cateratta (v.).
, con valore privativo-detrat- tivo, e da [in] catarciare per [in]
espulsione di catarro dai bronchi, accompagnata da un suono gutturale. g.
vecchio tabaccoso. = nome d'azione da scatarrare. scatarrante (part.
tosse, chi singhiozza, / sorpreso da una fiera infreddatura. serao, i-571
di separazione, e allontanamento, e da un denom. da catarro (v!
allontanamento, e da un denom. da catarro (v!). scatarrata
dello scatarrare. = deriv. da scatarrare. scatarrìo, sm. il
oro? argento? = deriv. da scatarrare (v.).
della sputacchiera ministeriale'. = deverb. da scatarrare. scatarróne (dial.
della malora. = deriv. da scatarrare. scatarzo, sm.
ex-, con valore intens., e da catarzo (v.).
= lat. scatebra, deriv. da scatére 'scaturire'. scatellare, tr
privativo-detrat- tivo e intens., e da un denom. da catenaccio (v.
intens., e da un denom. da catenaccio (v.).
terrore'. = deriv. da scatenacciare. scatenaménto, sm. manifestazione
di appetiti bassi e triviali, caratterizzata da profonda agitazione e turbamento; esplosione di
incontrollabili passioni individuali o collettive, accompagnata da fervore, angoscia o entusiasmo.
dall'artiglieria a lunga gittata e dalle squadriglie da bombardamento pesante. y medie.
morte. = nome d'azione da scatenare. scatenante (part.
dalla dipendenza a vizi e passioni o da un'incombenza gravosa. reina, i-224
-rifl. foscolo, xv-390: da gran tempo io tentava di scatenarmi dalla
aretino, 10-50: lo spazzo infuocato da la frequenza dei propri piedi gli abbruscia
qui non ti vid'io per fin da quando / fiero venisti ad intimar comando
scandalistica, per la gran parte finanziata da loro, hanno scatenato contro di me
molce e il frena, / ch'ei da lui si divide e vèr noi si
uragani. -dirigersi o allontanarsi repentinamente da un luogo. becelli, 1-46
allora, come due pernici che scappano da un cespuglio, fiorino e felice saltano
salti, di birichinate, egli correva da un tavolo all'altro. pavese,
il sangue scatenasi, / gli uomini da cattivi si fan pessimi. piovene,
valore di separazione o allontanamento, e da [incatenare (v.).
dei ragazzi. = deriv. da scatenato. scatenato (part.
. sciolto, libero dalle catene o da ogni impaccio o vincolo. guidotto
ogni impaccio o vincolo. guidotto da bologna, 1-85: se questo reo uomo
un lion che scatenato e sciolto / spinto da fame tra 'vitelli arrivi, /
di costantinopoli ad udirlo, e pendevan da lui e dal suo dire sospesi, come
comportamento violento e frenetico, mostrandosi sciolto da ogni vincolo e da ogni ritegno morale
frenetico, mostrandosi sciolto da ogni vincolo e da ogni ritegno morale; fuori di sé
5-36: dopo mille sanguinosissimi scherzi fattigli da quello stuolo di schiavi scatenati, durata
quat- tr'ore, fu finalmente trafugato da qualche pietoso, ma in quella notte
. argelati, cxiv-3-564: mi si scrive da tutte le parti 'plagas'dicendosi scatenati
ad un tratto l'amore balza su da quelle tenebre, scatenato: una furia
simbolico. = nome d'agente da scatenare. scatenatura, sf. ant
antico. = nome d'azione da scatenare. scatenìo, sm.
citazioni, di sollecitazioni, di molestie da non saper più dove voltarsi. cicognani
un fumo pestilenziale aveva principio quello scatenìo da stanza di agitati, spaventoso come un cataclisma
orchestra impazzita. = deriv. da scatenare. scatènte, agg.
si acordò. = nome d'azione da scatizzarel. scatofagìa, sf.
degli insetti scatofagidi. = deriv. da scatofago. scatofagidi, sm. plur
. -gi). psicol. affetto da scatofagia, coprofago. = voce
. axato ^ àyo;, comp. da txojc 7xa-: ó; 'escremento'
(v. scatofago), e da 91x101 'amore, passione'; il d.
, sf. contenitore di legno, da cartone, di metallo, di plastica,
ginotta i loro regali dentro delle scatole da scarpe. -per indicare un edificio
-tabacchiera (anche nell'espressione scatola da tabacco). goldoni, vii-38:
tabacco colla scariola d'argento ch'ebbe da donna barbara. targioni pozzetti, 12-
quale fa lavori finissimi e per fino scatole da tabacco, margheritine, ecc. manzoni
mia, sedetevi ». -contenitore da cui esce per mezzo di una molla
urlo, e parve il diavolo balzato fuori da una scatola. montale, 5-57:
di questa miserrima vetrina o scatola, da lui solo approvata, egli m'aveva
la vibrazione di lamelle metalliche mosse da un cilindro rotante, semplici motivi musicali
scatola delle tue tristizie, ci togli da ogni pericolo. buzzati, i-768: nessuno
formando una sezione, in modo tale da rendere più agevole l'individuazione delle avarie
il graduale distacco dell'armatura dalla struttura da disarmare. 12. meccan. scatola
antico proiettile d'artiglieria o bomba formata da un involucro contenente numerose biglie di piombo
cadeva fra i primi fabio giovagnoli, trapassato da una scatola di mitraglia il fortissimo petto
finita di leggere la sua disfazione, da la quale si sentì dar più laide che
e persius tutti in folio con lettere da scatola. verga, 7-213: la
scatole, che vanno accattando e trovano da lavorare e non vogliono. berni, 43-55
fossero, nell'intenzione degli autori, testi da accettarsi a scatola chiusa, testi 'ne
a scatola chiusa, senza più chiedergli, da anni, quali fossero le sue opinioni
di qualcosa: essere esasperato, disgustato da qualcuno o da qualcosa; non poterne
essere esasperato, disgustato da qualcuno o da qualcosa; non poterne più. dossi
più progressivi e, insomma, diversi da quello che sono. -costituire motivo
slataper, 1-158: « le malattie vadano da chi è abituato a stare in letto
scatole, bensì quegli altri, scritti da un mio 'correligionario', il da verona
scritti da un mio 'correligionario', il da verona, che a suo giudizio valevano infinitamente
in pochi anni dopo l'esodo dei greci da smime, sembra di legno e di
l'abita. = deriv. da scatola. scatolare1, agg. che
cattaneo, iv-1-37: fatemi piacere a levare da quella copia... quel vostro
dei ponti di cemento armato, costituito da una serie di travi longitudinali parallele collegate
una serie di travi longitudinali parallele collegate da travi trasversali e da due solette sovrapposte
parallele collegate da travi trasversali e da due solette sovrapposte e dotato di un'estrema
rigidità flessionale. = deriv. da scatola. scatolare2, tr.
alla 'catena'di motta dove sfila il panettone da scatolare. = denom. da
da scatolare. = denom. da scatola.
in una scatola. = deriv. da scatola. scatolato (part.
è stato piegato e saldato in modo da ottenere, con strisce di lamiera sovrapposta,
dell'eucarestia, perché aveva avuto predizione da un astrologo che, portando quello,
di latta. = comp. da scatola e dal tema del lat. facére
dossi, ii-208: già, creatura da scatolino e bambagia. -scatolino delle gioie
facilmente il modo di fare il chiasso da sola. pirandello, 12-75: dimani mattina
mattina vi spedirò due scatoli di carta da lettere uguale a questa su cui vi
raccattarono il loro sacco, due scatoli da conserva legati ad una cordicella.
(v. scatofago) e da xóyo; 'discorso, trattazione'. scatològico
sulla scena. = deriv. da scatologia. scatolone (scattolóne)
manda a far ripetere lo scattolone dei pacchetti da gentile. pavese, 7-30: parlavano
via roma. = deriv. da scatola. scatòpsidi, sm. plur
tribù de'tipularii di latreille, stabilito da geoffroy, e così denominati dal vivere
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da catorcio (v.
tivo, e da un denom. da catorcio (v.); la var
ex-, con valore intens., e da catorcio (v.).
voglio ». = nome d'azione da scatorzare. scatorzare { scatorsare),
ex-, con valore intens., e da un denom. da * catorzo per
intens., e da un denom. da * catorzo per catorcio (v.
di microrganismi. = comp. da scapolo] e oss [igeno \ (
acido solforico. = comp. da scatossile e solforico (v.).
rosa, 2-83: miserie in ver da piangere a singhiozzi! / ché al
ex-, con valore intens., e da catrafosso (v.).
= voce pist., deriv. da squatrare (v.), con suff
= voce pist., deriv. da scatrasciare. scatricchiare, tr. {
pronom. figur. districarsi a fatica da difficoltà o pericoli. tommaseo [s
[s. v.]: 'scatricchiarsi da un intrigo'; per uscirne, liberarsene
. ex-, con valore privata e da [in] catricchiare (v.)
iscatricchiare i capelli. = deverb. da scatricchiare. scatròscio, v.
con ginocchi e gomiti... da cani, e donne stagionate con gomiti e
sieno acuti e scattanti come quelli preferiti da botticelli. tecchi, 12-134: il rettore
o anche bistrò di via della condotta tenuta da scattante vedova con figliolo servitorello di quattordici
stento. 8. che nasce da una vivace reattività (un sentimento);
avere). liberarsi in modo improvviso da uno stato di tensione (una molla
. riferimento al percussore di un'arma da fuoco). salvini, v-1-4-4
di sparo (il percussore di un'arma da fuoco). magalotti, 20-284:
r. sacchetti, 1-303: severino masticava da un quarto d'ora una risposta di
partì con gran fracasso. -spostarsi da una posizione a un'altra (un interruttore
un'altra (un interruttore) o da un numero a un altro (un conta-
. carducci, iii-4-101: scattan su da un cespuglio co 'l guizzo di frecce
un grosso coniglio..., tocco da non so quale spavento, scattò sulle
verga, 8-134: a quei discorsi, da prima scattò come una molla: «
: quasi era per scattare perché preso da un'ira subitanea. pavese, i-216:
, chiarissimo, come se fosse apparecchiato da tempo e comandato da una molla: -mi
se fosse apparecchiato da tempo e comandato da una molla: -mi fermerò. non è
n-i-91: la quale cosa, se accade da per tutto con maggiore frequenza che non
due tempi antichi, quello di giunone da una parte e quello detto della concordia
). de marchi, i-iq: da quelle labbra scattava un pensiero scemo,
o una serie di colpi d'arma da fuoco). fenoglio, 5-i-)
più che tutto quella reazione morale che scatta da tanta misera vita, da tante sventure
che scatta da tanta misera vita, da tante sventure e pressure. b. croce
, disse guido, « ci sarà più da lavorare ». 16. essere
celibi. piovene, 3-145: conoscevo da tempo che, quando anna mi avesse
gerarchica. 18. discordare, discostarsi da qualcosa; non attenervisi. fra giordano
, e, quando egli scatta punto da quello, si coricano spauriti nel letto
-scartare, deviare dalla giusta direzione o da un ordine, da un sistema prestabilito
giusta direzione o da un ordine, da un sistema prestabilito. c. montanini
quale sarà nostra via? » « da torre sanguigna è la più commoda » «
e sì bene aggiustate operazioni, né da quello scattar punto giammai. -differire
, 4-232: s'era messo a seguirlo da due giorni scattando gli occhi al cielo
. fagiuoli, xiv-102: basta: da mula a muta scatta poco. bianchini
quidem unguem', quando pochissimo ci corre da una cosa all'altra, da cui
ci corre da una cosa all'altra, da cui presero questo modo di dire i
ma ci scatta poco. = da un lat. volg. * excaptàre,
sylvia eunuca). = deriv. da scattare. scattato (part. pass
di scattare), agg. liberato da uno stato di tensione (un congegno)
toglie dal taschino il suo coltelluccio già da me divinato, e me lo porge con
scattare; affondatolo. = deriv. da scattare. scattatóre, agg. e
dlnstantanee. = nome d'agente da scattare. scattedrare, tr. (
. ex-, con valore privat. e da [in] cattedrare (v.
degli abiti confezionati. = deriv. da scatto. scatdtà, sf.
bestemmiante sistematicità. = deriv. da scatto. scattivare, tr.
sull'arengo. 3. radiare da un corpo militare o di polizia gli
o il carattere di una persona liberandola da uno stato d'animo rabbioso o da
da uno stato d'animo rabbioso o da inclinazioni cattive. papini, 42-88:
. ex-, con valore privat. e da un denom. da cattivo1 (v
privat. e da un denom. da cattivo1 (v.). scattivato1
del 'poverello d'ascesi', solertemente scattivata da tutto il sovrannaturale che dà noia alle
ex-, con valore privat., e da cattivato, part. pass, di
, sf. eliminazione delle erbe infestanti da un orto o da un giardino.
delle erbe infestanti da un orto o da un giardino. papini, 44-90:
socrate'.... andrea gide, da un pezzo in qua, ripete quei
della fama. = nome d'azione da scattivare. scatto, sm.
in partic. del percussore di un'arma da fuoco). salvini
scattare; e si dice delle armi da fuoco portatili, quando la molla del cane
: « francamente, senza complimenti, da amici », riprese egli drizzandosi e riunendo
: liberazione del percussore di un'arma da fuoco che non provoca la partenza del
di lancio. -piccolo movimento provocato da un meccanismo che scatta (in partic
breve durata, per lo più prodotto da un meccanismo che scatta. guerrazzi,
sparo il cane o il percussore delle armi da fuoco e che viene liberato dalla pressione
); il grilletto di un'arma da fuoco. carena, 1-136: 'tacca
come arrovesciato indietro, ed in situazione da potersi precipitare sulla martellina, appena toccato
-sport. accelerazione improvvisa dell'andatura da parte di un atleta (in partic.
prima di salutare l'amico, era preso da uno scatto di felicità come se invece
rossori repentini e una strana tensione simulata da scatti di riso nervoso... gli
disorganizzate. pavese, 7-183: « da un giorno all'altro, può succedere
del '59 che gli è? è da paragonarsi all'americana o a quella di francia
operiamo dentro, passando a scatti successivi da un'intelligenza a un'intelligenza maggiore.
di avanzamento della pellicola di una macchina da presa o da proiezione per cambiare il
pellicola di una macchina da presa o da proiezione per cambiare il fotogramma e quello
così tutto guizzi di riso nella faccia da morto, con quei gesti a scatti che
emanuelli, i-178: sentì ch'era scosso da un brivido ritmico, come da un
scosso da un brivido ritmico, come da un respiro a scatti. -di
9-43: di là dal filo, / da manila o da altra / parola dell'
dal filo, / da manila o da altra / parola dell'atlante una balbuzie /
reo mondo. = deverb. da scattare. scattolicare, intr.
ex-, con valore privativo-detrat- tivo e da un denom. da cattolico. scattolicato
privativo-detrat- tivo e da un denom. da cattolico. scattolicato (parti pass,
), 86), deriv. da una base lat. * excap [t
di camerata. = deriv. da scattoso. scattóso, agg. che
sentimenti che pagitavano. = deriv. da scatto. scatura, sf.
ex- (con valore intens.) e da catura (v. cattura).
ha una determinata origine, che deriva da una causa precisa (un fenomeno, un
. carrà, 460: si è detto da alcuni che l'esasperazione cubista è dovuta
tempo e al luogo, come scaturiente da tutti i pori della determinata società che
dall'anima popolare. -che deriva da un processo logico e intellettuale. lucini
: li saxi... commossi sono da le varie scaturienzie vel efluxione di aque
efluxione di aque. = deriv. da scaturiente. scaturìgine (scaturìgine)
l-1-282: discendendo tutti fiumi e torrenti da tramontana ad ostro fra le montagne,
assarino, 3-77: precipita non so da quale scaturig- gine nella conca di questo
presso il casal detto maraviglia, discosto da bologna circa miglia trenta, e scaturisce
. -zampillo di sangue che sgorga da una ferita. lisi, 150:
fresca di note. -luogo da cui divampano fiamme. deledda, v-935
, culturale, psicologico, sociale o da cui ha origine una determinata realtà;
, 2-30: tutte le arguzie scendono da due generiche fonti, cioè dicacità e
e questa ne'fatti, et ambe da una sola scaturigine, cioè dalla significazione metaforica
e figurata. canaldo, 253: sorse da quest'ambascia la scaturigine de'suoi malori
originaria regola di san agostino, come da una scaturigine, in diversi tempi, sono
familiarità con le intuizioni e queste vengono da una scaturigine di là dalla coscienza.
assertore della poesia oggettiva, quella che da uno stato d'animo proietta fuori un
veemenza quei grandi rivi di poesia erompenti da scaturigini non mai esauste.
i uomini che dal pianalto dell'aria discenda da una parte sino all'india e
6. stile pittorico o letterario originato da una determinata scuola o da un autore
letterario originato da una determinata scuola o da un autore. scaramuccia, 51:
nessuno... vorrebbe sostenere che siano da ricercarsi, nell'angelico, le dirette