francia il cardinale polo e sentendosi intimare da enrico viii d'inghilterra la guerra e
non più, e tutti i peccati vengono da questi, cioè 'delectatio', 'dissolutio',
ponendo che san giacomo, appena udito da dante nominar questo segno della speranza,
delle lance grandissimo romore si leva. andrea da barberino, 1-100: giunse ugone con
femina è confondimento dell'uomo, fiera da non saziare, continua sollicitudine, battaglia
sua membra spirituali per lunga distanzia lontane da sé; e chiaro si vede nelle linie
perfettamente. = nome d'azione da rompere. rompimuro, sm.
comp. dall'imp. di rompere e da muro (v.).
comp. dall'imp. di rompere e da muso (v.). rompinèrvi
comp. dall'imp. di rompere e da nervo (v.).
sempre un rompino. = deriv. da rompi, con suff. dimin.
, le di lui care sembianze da rompinocciuole, in fotografia. =
comp. dall'imp. di rompere e da nocciola (v.).
comp. dall'imp. di rompere e da onda (v.).
comp. dall'imp. di rompere e da osso (vj. rompipalle, sm
è il gioco del momento e va da matti, meglio del cubo rompipalle di
comp. dall'imp. di rompere e da palla1 (v.).
comp. dall'imp. di rompere e da parola (v.). rompipersóna
comp. dall'imp. di rompere e da persona (v.). rompipiètra
comp. dall'imp. di rompere e da pietra (v.). rompipropòsito
comp. dall'imp. di rompere e da proposito (v.). rompiquarésima
che mescolatosi fra la turba facea bocca da ridere..., presolo per lo
comp. dall'imp. di rompere e da quaresima (v.). rompirèste
comp. dall'imp. di rompere e da resta1 (v.).
comp. dall'imp. di rompere e da ruota. rompiscatolatura, sm. letter
senza fin! = deriv. da rompiscatole. rompiscatole, sm.
andato a leggersela) gli davano sul serio da bere la 'proverbiale'cicuta, il che
comp. dall'imp. di rompere e da scatola (v.).
mestapopolo rompiscatolese. = deriv. da rompiscatole. rompischière, sm. e
comp. dall'imp. di rompere e da schiera (v.).
dell'avversario; aveva la lama affilata da una parte e dentellata dall'altra oppure
comp. dall'imp. di rompere e da spada (v.). rompistivali
comp. dall'imp. di rompere e da stivale (v.).
comp. dall'imp. di rompere e da tasca (v.).
pieno di rompitèsta che non ho momento da respirare. foscolo, xv-549: fu
ella assai mi conosce di massima alienissima da rompiteste. per quanto io me ne
comp. dall'imp. di rompere e da testa (v.). rompitìmpano
duri per chi produce o vende macchine da lavoro rompitìmpani. 2. locuz.
comp. dall'imp. di rompere e da timpano (v.).
con maggior gridi che pugna; poi dimandando da romperlo, non si trovò mai il
, spinatrici. = deriv. da rompere. rompitòppe, sm. e
comp. dall'imp. di rompere e da toppa (v.).
a colui che esso offende. andrea da barberino, i-174: fue ordinato, se
roma e del re di francia. benvenuto da imola volgar., i-221: elli
fufezio, fu legato tra due carrette menate da correnti cavagli, e fecelo squartare e
circoncisione è nulla. s. caterina da siena, 164: egli non era
1-ii-332: per la strada che viene da pisa a livorno dua isciagurati vennono correndo
. frantoio. = nome d'agente da rompere. rompitórta, sm. e
comp. dall'imp. di rompere e da torta (v.).
costruzione di una struttura architettonica e costituita da un elemento orizzontale sostenuto da ritti e
e costituita da un elemento orizzontale sostenuto da ritti e posto sulla mezzeria o ai
comp. dall'imp. di rompere e da tratta (v.).
ricavato sulla faccia attiva di un utensile da taglio che serve a spezzare lo svolgimento
comp. dall'imp. di rompere e da truciolo (v.). rompitura
piaga, guarisce ogni rompitura. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi]
un ramo è stato spezzato. guido da pisa, 1-233: andandose con certa sua
1-i-35: questo modo credo lo hnparasse da essi romani, i quali o per alcuna
la prova. = deriv. da rompere. rompivassèlli, sm.
comp. dall'imp. di rompere e da vassello per vascello (v.)
comp. dall'imp. di rompere e da vento (v.).
comp. dall'imp. di rompere e da vetro (v.).
. corsini, 9-3: settecento che son da casagliuola / e giù da seccianico insino
che son da casagliuola / e giù da seccianico insino a colle, / e da'
comp. dall'imp. di rompere e da zolla (v.).
che tu sei! = deriv. da rompere. romugare, v. rumicare
dotta, lat. romulàris, denv. da romùlus 'romolo'. romùlea, sf.
e panneggiamenti addirittura romulei, statuari, da toga, da clamide antica. d'
addirittura romulei, statuari, da toga, da clamide antica. d'annunzio, i-43
: forse i fulgidi scutati eserciti / da le romulee porte a manipoli / usciranno domani
dotta, lat. romuleus, deriv. da romùlus 'romolo'. romùlide, sm.
dotta, lat. romulides, deriv. da romùlus 'romolo'. romure,
non si vede: / e quando da lor passan viandanti / che porton ronca,
. tommaso di silvestro, 30: da puoi certe compagnie con certi mannai,
. 2. attrezzo agricolo costituito da una lama ricurva a uno o due
d'oriuolo. = deverb. da roncare1. roncaggine, sf.
grossa ronca agricola. matazone da caligano, xxxv-i-794: d'un canevazo
voce di area sett., deriv. da ronca, con doppio suff.
roncaménto, sm. estirpazione delle erbacce da un terreno. g. calza
o prative. = nome d'azione da roncare \ roncare1, tr.
il roncare si chiamava, dice benvenuto da imola, in quel tempo il purgare e
quel tempo il purgare e nettare le biade da l'erbacce, la qual cosa noi
il grano e di potare gli alberi da fratto. -regolarizzare una siepe.
di silvestro, 340: recordo come uno da lu- briano del distrecto d'orvieto,
lo decto lino bello e buono e da puoi lo lassò sciuccare. -figur
2. colpire con un'arma da taglio. zinano, 13-93: ciascuno
sonno aborriva [san bernardo] come da una sembianza di morte,..
sm. urlo, verso. andrea da barberino, iii-557: orlandino corse e prese
2. insieme di arbusti ed erbacce estirpati da un campo. tanaglia, 1-1280
di pesce. = nome d'agente da roncare1. roncatóre2, agg. e
che brontola. = nome d'agente da roncare2; voce registr. dal d.
alla canapa. = nome d'azione da roncarei. roncazióne (runcazióne),
le radici. = nome d'azione da roncare1. c c
1 quali appresso il fuoco non lontano da nostn si distesero in terra roncheggiando terribilmente
-il manigoldo vuole del dormire doppio soldo da quelli che roncheggiano. -per che? -egli
profondamente di sorte che si sente roncheggiar da lungi. c. i. frugoni
di una coltivazione o di un bosco da erbe infestanti, cespugli, ecc.
a basso. = deverb. da roncheggiare1. roncheronferussare, intr. letter
il ferro a similitudine d'una ronca da villani, ma molto più grosso e
percuotono gravemente e tirano giù gli uomini da cavallo, e l'usano così corta
chetta, frammenti di scuri, arnesi da taglio. 2. piccola roncola
così chiamano i marescalchi un certo ferro da tagliar l'unghie a'cavalli. =
, stivali. = deriv. da tronchétto (v.), con aferesi
. boccaccio, vii-6: io, da un ronchio, fissi agli occhi lieti /
paravamo io e lo scoglio. maironi da ponte, 1-i-218: tutta poi la pendice
della montagna è a ronchi industriosamente sostenuti da grandi muraglie, coltivati a orzo e
ronchione /... / un uom da por al ciel dubitazione. bresciani,
che il riccio dei buchi rende ronchiosa da una parte. faldella, 2-154: ben
tormentati, non dirò d'ambizione -non son da tanto -ma da vanità, sognano lo
d'ambizione -non son da tanto -ma da vanità, sognano lo scanno del senato o
nella natura umana e che la differenzia da tutte l'altre intelligenze che si possano
: l'italia otterrà il destino segnatole da dio: siederà il suo scanno al
questo scanno alla taverna della vita non è da schi- filtare. -ordine di
gli altrui scanni. canteo, 17: da che si leva il sol dai rosei
instesso fa'luogo a la donna toa, da quella parte ch'ella ven, in
uno scanno, poggiato al muro, guardati da gendarmi. d'annunzio, iv-2-289:
nuova presa di vapore, lo scanno ricavato da una vecchia cassa da imballaggio.
lo scanno ricavato da una vecchia cassa da imballaggio. -posto economico, popolare
raccontava che a suo tempo a parigi da molti colla stessa prescia e colla stessa
faccia a tutti nelrorrido sottomondo degli 'scanni'da una lira e venti centesimi, questi
mente apparecchio del sacrificio. -scanno da destro: seggetta. messisburgo,
panche, panchette, scaranne e cossini da sedere, in camera e dove si
ballare, se si ballerà, e scanni da destro. 9. dial.
. n. villani, 4-48: da ovidio e da virgilio in fuore / e
. villani, 4-48: da ovidio e da virgilio in fuore / e da maiulo
ovidio e da virgilio in fuore / e da maiulo e da martino il mago,
in fuore / e da maiulo e da martino il mago, / non trovo in
mostri assai larga, è tutta occupata da scanni e secche di arena. nannini
incassata. botta, 6-ii-245: le navi da carico non penaron molto a trapassar lo
volte allogiare alla paglia e quando have avuto da dormire o in quella o in sul
salito sullo scanno, puzza tanto che appesta da napoli fino a roma.
il suo posto. = comp. da scanno e [burocrate (v.)
ex-, con valore intens., e da cannoneggiare (v.).
, scanonichi). scherz. destituire da canonico. tommaseo [s.
ex-, con valore privat., e da un denom. da canonico (v
., e da un denom. da canonico (v.); ma cfr
ex-, con valore privat., e da canonizzare (v.).
agg. che si può scansare; facile da evitare. b. croce
scansabili. = agg. verb. da scansare1. scansabrighe, sm. e
, vii-591: la mamma le aveva insegnato da gran tempo a disprezzare tutto ciò che
questo. = nome d'azione da scansare'. scansare1 (region.
duole. -lasciar passare qualcuno facendosi da parte. ferd. martini, 1-iv-381
su. 2. togliere fuori da un percorso o da un itinerario una
2. togliere fuori da un percorso o da un itinerario una città, un luogo
a scansare i sassi taglienti e instabili da stracollare il piede che ci s'appoggiasse.
perfino due o tre vipere. -allontanare da sé, spostare e scostare un oggetto;
spostare e scostare un oggetto; mettere da parte. verga, 7-195: turiddu
parte. verga, 7-195: turiddu da prima gli aveva presentato il bicchiere,
il raccolto, gli attrezzi; trasferire da un luogo a un altro un bene
nel mezzo, et intorno o almeno da una parte avere i portici...
arma ha in fronte / che lo scansa da mille onte. -dispensare qualcuno
mille onte. -dispensare qualcuno da un incarico. banti, 8-87:
saltare con molta destrezza il suo rabicano da un canto per iscan- sare le non
avevano le punte assicurate e rese ottuse da un pezzo di legno tor- niato.
più antico, venere in pafo fatto da aeria; venere in amatunta, dal suo
figliuolo amato; giove in salamina, da teucro quando scansò l'ira di telamone
la fatica. bernari, 3-332: da tempo avrebbe dovuto stare sotto le armi.
tutti i miei pensieri dalla morte, come da una impossibile figura di vizi orrendi.
: con voi io potrei veramente scansarmi da un discorso che non è il più piacevole
credea scansarsi dal soddisfacimento di un debito da lui contratto. nievo, 76: egli
a te dico: se sei tanto vanitoso da non saperti scansare da un omaggio di
sei tanto vanitoso da non saperti scansare da un omaggio di tal sorta, hai da
da un omaggio di tal sorta, hai da essere stolto e stordito al punto da
da essere stolto e stordito al punto da non discemere ora di che sorta è?
balzare di lato, scostarsi, farsi da parte per lo più bruscamente da qualcuno
, farsi da parte per lo più bruscamente da qualcuno o da qualcosa per riguardo,
per lo più bruscamente da qualcuno o da qualcosa per riguardo, per imbarazzo,
aretino, 20-295: i muli che alquanto da lungi la [la volpe] viddero
la volpe] viddero, si scansarono da lei. d'annunzio, iv-2-73:
a mantova. -ant. allontanarsi da un luogo. laude cortonesi, 1-iii-109
luogo. laude cortonesi, 1-iii-109: da la stella [i magi] se scan-
. intr. ant. ritirarsi, farsi da parte. sermini, 401: cenato
ex-, con valore intens., e da cansare (v.).
senza più coraggio,... scanzati da tutta la società. bartolini, 5-231
anneo seneca, il cordovese, già scansato da caligola, si diede intieramente alla stoica
polve giova col cocchio, e che da fervide / ruote meta scansata e palma
tono, ferma, scansata, proprio da una parte della strada. 3
superflue. = nome d'agente da scansare1. scansazióne, sf.
e incarichi inutili e delle spese conseguenti da parte degli scansatoli veneziani.
. = nome d'azione da scansare1. scansìa (ant.
, talvolta riccamente intagliato, o chiuso da sportelli, da vetri, ecc.,
intagliato, o chiuso da sportelli, da vetri, ecc., composto da
da vetri, ecc., composto da diversi ripiani su cui sono riposti, esposti
firenze junetino, il quale, oppresso da una scancia di libri cadutigli improviso sul
la morte di voltaire, caterina ii comperò da madama denis, sua nipote, la
(con valore aggett.): costituito da più ripiani. fanfani, 1-8
apparecchi-reali, ghindazzi, trozze, paranchi da cima di pennone, paranchi da straglio,
paranchi da cima di pennone, paranchi da straglio, traversiere, ecc. 3
una scansiétta di legno scolpito, sostenuta da una gran mano di bronzo, erano,
., di etimo incerto: forse da scancello, per cancello, nel senso di
lat. scansilis, agg. verb. da scandire (v. scandire)
con tutto che la parola seguente cominciasse da altra vocale, ma in tal cambio
», febbraio 1984], 25: da buon italiano io devasto ogni idioma che
stampa », n-i-1984], ii: da oltre un decennio la tecnologia del restauro
lat. scansio -ònis, nome d'azione da scandire (v. scandire).
dinamica. = comp. da scansione], n. 4 e scintigrafia
giuramenti pretesti. broggia, 133: da dove ha da escire un sì fatto miracolo
broggia, 133: da dove ha da escire un sì fatto miracolo, se non
con cui ci si mette in salvo da un attacco e da un violento fenomeno
mette in salvo da un attacco e da un violento fenomeno naturale (e la
strascico di male. = deverb. da scansare \
= dallo spagn. descanso, deverb. da descansar (v. scansare2)
lat. scansorius, agg. verb. da scandère (v. scandire)
ex-, con valore peggior., e da cantacchiare (v.).
via, scàntati, non ho tempo da perdere ». bacchelli, 1-ii-97: il
stare alla imperiosa discrezione del mugnaio, da lui considerata come un diritto nativo e vantata
ex-, con valore privat., e da [incantare1, n. 6
= dal sicil. scantari, denom. da scantu 'paura'. scantato (part
meno all'impegno', quasi 'stonare'; da 'cantino'(ultima corda del violino).
», tagliò corto guzzo, « da qualche tempo in (pia, approfittando
ex-, con valore peggior., e da un denom. da cantino (v
., e da un denom. da cantino (v.).
ex-, con valore intens., e da un denom. da cantina (v
., e da un denom. da cantina (v.); l'accezione
ex-, con valore intens., e da un deriv. da cantina (v
., e da un deriv. da cantina (v.).
ex-, con valore intens., e da un deriv. da canto2 (v
., e da un deriv. da canto2 (v.).
= voce sicil., deriv. da scantu (v. scantare2).
senza scantonamenti. = nome d'azione da scantonare. scantonante (part. pres
gliosi ponti e altri edifici e 'ngegni da murare sanza scantonare marmi o pericolo alcuno
alquanto scantonata un poco, debbesi radere da tutte a dua le bande. varchi
sempre la stessa, non avendo angoli da potersi scantonare. -ant. e
svoltare di colpo o in fretta o sbucare da un angolo della strada, da un
sbucare da un angolo della strada, da un edificio, per lo più per
conoscenti, per non farsi aggredire avvistandola da lontano, scantonavano. montale, 2-54
scantonando tra i tavoli. -emergere da una superficie piatta (una collinetta).
all'improvviso. 5. allontanarsi da un gruppo di persone; dirigersi,
dalla schiera, / non camperebbe apollo da la morte. serao, l-ioio: ella
scale come una freccia, scantonando ora da una parte, ora da un'altra.
scantonando ora da una parte, ora da un'altra. barilli, ii-20: non
non una voce, non un gemito nasceva da quella quiete e, per quanto scantonassi
mi son testé con gran fatica scantonata da lui per venirti a confortare che l'aspettar
che persona se n'avvedesse, scantonandomi da loro, me n'entrai dentro. denina
suo fatto. -tenersi a distanza da qualcuno manifestando indifferenza, antipatia, ostilità
, 7-468: i miei amano lui, da me si scantonano. = comp.
privat. o di allontanamento, e da un denom. da cantone * (v
allontanamento, e da un denom. da cantone * (v.).
, sf. letter. allontanamento temporaneo da una linea di condotta o da un programma
temporaneo da una linea di condotta o da un programma. carducci,
avrei fatti. = deriv. da scantonare. scantonato1 (part. pass
che 'l pezzo dell'oro, scantonata da ogni cantone. gellini, 627:
: legato all'antica, scantonato un pochette da una banda. botta, 4-1131:
monumento] in un masso quadrangolare scantonato da quattro fasci consolari, il quale riposa
. 6. figur. libero da obblighi; fuori dalle leggi spaziali e
ex-, con valore intens., e da [ac \ cantonato (v.
alla fase di spaccatura, le pelli da conciare, al fine di eliminare le
inutilizzabili. = nome d'agente da scantonare. scantonatrice, sf.
un locale che ne modifica la pianta da quadrangolare in poligonale. baldinucci,
medesima. = nome d'azione da scantonare. scantucciare, tr.
ex-, con valore privat., e da un denom. da cantuccio (v
., e da un denom. da cantuccio (v.).
quanto a me piaccia il ricevere lettere da voi altre giovani streghe,...
ex-, con valore privat., e da [* «] - canutire (
1-13: quivi sono le mele appia, da appio de la famiglia claudia così dette
famiglia claudia così dette. sonori le septiane da un libertino ritrovate di perfetta ritondità,
dotta, lat. scantianus, deriv. da scantius (nome gentilizio romano).
dal gr. ijàv-siov, deriv. da gavdóc 'biondo'(con riferimento alle proprietà coloranti
. = etimo incerto: forse da accostare a scandella. scanzonare,
ex-, con valore intens., e da canzonare (v.).
appariva vitalissimo. = deriv. da scanzonato. scanzonato, agg.
, 6-23: costanza solleva una fronte da burattino scanzonato. a. delfini, 3-152
-che privilegia temi ridicoli e allegri, da rappresentare con distaccata ironia (un artista
2. che rivela o deriva da disinvoltura, ironia, umorismo irridente,
di probabile origine roman., deriv. da canzonare (v.), col
eroismi. = nome d'azione da scanzonare. scapaccionare, tr.
stritolarsi in mezzo alla stanza, accompagnato da una sonora risata del sor pasquale che due
,... che sono più facili da prendere in giro, con quella voglia
si scapaccionavano. = denom. da scapaccione. scapaccionatura, sf.
plausibile). = nome d'azione da scapaccionare. scapaccióne (region.
no, no, pantaloni un nom infin da sco- pazzon. de sanctis, 9-44
falsetto un mammolo nel ribaltare, colto da gioia improvvisa, l''a- tramentarium'
ex-, con valore intens., e da capaccio (v.), con
fa nulla. = nome d'azione da scapare1. scapano, sm.
della famiglia talpidi della cina, costituito da una sola specie. = voce
ex-, con valore privat., e da un denom. da caparbio (v
., e da un denom. da caparbio (v.). scapare1
in terra.. far decadere da una carica, esonerare. accenti
gli aveva regalato un libricino come quelli da messa: il codice, perché si
codice, perché si scapasse a cercare da sé il fondamento giuridico alle liti che
. o che indica allontanamento, e da un denom. da capo (v.
indica allontanamento, e da un denom. da capo (v.).
proprio dello scapo; che si ricava da esso (un liquido).
altro radicario. = deriv. da scapo. scapatàggine (disus.
è trovato impicciato, senza malizia, da ignorante, come un topo nella trappola
senso, di discernimento; imprudenza originata da spensieratezza; sconsideratezza, avventatezza, leggerezza
chiavistello all'uscio. = deriv. da scapato. scapataménte, aw.
scapati giovinastri, avvezzi / a operar da balordi, ecco che avviene: / fate
giunta, ella non è. più da considerare la ignara scapatella di un tempo.
ex-, con valore privat., e da un deriv. da capo (v
., e da un deriv. da capo (v.).
, con valore intens., e da un denom. da capo (v.
intens., e da un denom. da capo (v.).
. o che indica allontanamento, e da un denom. da capecchio1 (v.
indica allontanamento, e da un denom. da capecchio1 (v.). scapecchiatóio
lino dal capecchio. = deriv. da scapecchiare. scapecchiatura, sf. operazione
; stigliatura. = nome d'azione da scapecchiare. scapecciare (scabecciare),
imbotta con olio. = denom. da scapece-, cfr. fr. escabecher 'marinare'
area napol. e abr. (ma da confrontare col genov. scabecchio e col
sua persona. = nome d'azione da scapestrare. scapestrare, (ant
i-277: com'è 'l mio cor, da queste egre e dolenti / cure d'
e dolenti / cure d'onor, da cui non mi scapestro. -
, redimersi. cicerchia, xliii-388: da parte del signore, 'n alto bande
giocosa, semplice e un po'sostenuta da principio, tempo per tempo scapestrò e trovò
noi fue. - liberare da un legame sentimentale. boccaccio, vii-50
son per iscaprestarti in un momento / da quel dolor nel quale amor t'invischia.
piacer terrestri / qual chi giù da le forche si scapestra, / commesso al
del popolaccio] - affrancarsi da un governo dispotico, da una foscolo
- affrancarsi da un governo dispotico, da una foscolo, xiii-2-213: taluni nelle
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da capestro (v.
tivo, e da un denom. da capestro (v.).
altro; la sua scapestrataggine derivava piuttosto da sovrabbondanza di vita e d'audacia che da
da sovrabbondanza di vita e d'audacia che da mal animo. soffici, i-135:
'levia gravia'? = deriv. da scapestrato. scapestrataménte (ant.
frate serratisi dentro ottimamente, a ciò che da nulla fussero impediti, ciascuno scrapistrataménté con
compresa l'austriaca. = deriv. da scapestrato. scapestrato (part. pass
d'aver bensì avuto sentor della trama da un certo eufileto, uno de'capi di
, 7-93: il carico, che da alcuni sucidi autori di lombardia, principalmente da
da alcuni sucidi autori di lombardia, principalmente da quello scapestrato cesarotti, vien dato ai
d'italia, è cosa altresì vana e da tenere in nissun conto.
(un cavallo). guido da pisa [crusca]: andava con quel
lo rospo a la iannetta, fu da... insupportabele dolore afflitta e da
da... insupportabele dolore afflitta e da fiera ira accesa. bandello, i-ii
il lombardo con la donna, furono da uno di casa sentiti. f
-in maniera sconsiderata, sragionevolmente; da stolto. caro, 1-6: in
, 3-111: la morosina si levò da letto pensando a quelle due scapestratene che
opera lirica. = nome d'azione da scapestrare. scapestrerìa, sf.
metterlo alla porta. = deriv. da scapestrare. scapezzatilo, sm.
recidendo i rami alla sommità in modo da lasciare soltanto il tronco. soderini
in 'sermonem'. = nome d'azione da scapezzare. scapezzare (ant.
ed i bacconi, coltellacci e pennati da tagliare i rami secchi di tra 'verdi
'verdi in suve gli arbori e da scapezzare. landino [plinio], 371
. b. davanzati, ii-612: armati da quella banda con porre molte piante d'
-schiomare un albero (un colpo di arma da fuoco). bresciani, 6-ix-219
-assol. pulci, 27-66: da ogni parte menando la falcia, /
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da capezze, var.
tivo, e da un denom. da capezze, var. ant. di capezza1
abbattuta nel 1225 in pena di omicidio da un dei loro commesso, o piuttosto solo
petuzzo: una torre scapezzata che poi servì da cappella al convento di monache. soffici
una scapezzatura. = nome d'azione da scapezzare. scapézzo, agg.
sca- pezzoni. = denom. da scapezzone2. scapezzonata, sf.
il braccio. = deriv. da scapezzonare. scapezzone, sm.
uno scapezzone. 2. locuz. da scapezzoni (con valore aggett.):
g. gozzi, 5-39: o scrittore da ingoffi e scapezzoni, / poeta da
da ingoffi e scapezzoni, / poeta da cantar, nel berlingaccio, / nelle taverne
ex-, con valore intens., e da capezzone (v. capezza1),
scapicollarsi per la strada erta e vertiginosa da pieve di teco a molini di triora
di al lontanamento, e da un denom. da capocollo, che è
lontanamento, e da un denom. da capocollo, che è comp.
capocollo, che è comp. da capo e còllo1 (v.).
raccomandare l'anima delle persone che vengono da queste parti, su per questi scapicolli
per la scesa. = deverb. da scapicollare. scapicollóso, agg. scherz
punitiva. = deriv. da scapicollo. scapifórme, agg.
. = voce dotta, comp. da scapo e dal suff. lat. -formis
e dal suff. lat. -formis (da forma 'forma'). scapigliaménto
i giudici. = nome d'azione da scapigliare. scapigliare (ant.
, scapigliai la mia donna. piero da siena, 2-49: avendo ricevuta tanta
quel altro lo sbarba, / e chi da dosso t giubon li dislaccia. b
morto non s'ha né pettini né tempo da e trinarsi, laonde per non iscapigliargli
per amore de li suoi morti. da porto, 1-152: grandissima commiserazione era
tirso crinito di fronda, / squassato da una forza furibonda. / mi scapiglio
, con valore privativo-peggio- rativo, e da un denom. da capegli, plur.
rativo, e da un denom. da capegli, plur. ant. di capello
^ nigella damascena'. = deriv. da scapigliare. scapigliato (part.
graffia con l'unghie merdose. cenne da la chitarra, xxxv-ii-427: intorno a questo
, e in manto d'or, fa da regina, / quella non par che
fa lo saggio nocchiero che, balestrato da invidiosa e scapigliata fortuna e fra duri e
! repete le antique e moderne istorie: da ogni canto ritrovarai la scapigliata e violata
, a rifarmi il cuore sconvolto da una giovinezza scapigliata. cicognani, iii-2-97
: non serve che prendiate quelle pose da teatro diurno, che drappeggiandovi nel lungo
sta per essere oltrepassato a sua volta da altri più intransigenti di lui che hanno preso
vennero accolti in germania. -libero da ogni regola grammaticale o di buon uso
scapigliate con un'ingenua fanciulla, conosciuta da poche ore? e. cecchi, 6-225
liberamente e anche disordinata- mente o passando da un tema a un altro (una conversazione
quel mese stranamente diluviano. -sconvolto da una tempesta. battista, vi-2-76:
pattinaggi scapigliatoli. = nome d'agente da scapigliare. scapigliatura, sf.
scapestrate, dedite ad azioni provocatorie, da bulli. gramsci, 7-17: nel
fino alla fine del secolo, caratterizzato da una profonda istanza di rinnovamento nell'espressione
rifiuto della tradizione soprattutto manzoniana, accompagnata da un atteggiamento programmaticamente trasgressivo nella vita privata
?... la scapigliatura, da quest'angolo visuale, farebbe presto ad apparire
più all'umorismo inglese e tedesco, da heine a jean paul, da sterne e
tedesco, da heine a jean paul, da sterne e lamb a dickens e thackeray
ambiente milanese,... cioè determinato da una società letteraria, definibile magari coi
di c. arrighi pubblicato nel 1862, da cui deriverebbe il nome dell'omonimo movimento
di fronte a composizioni di 'maniera'e da rifletterci su, tirasse le fila delle sue
riformatrice responsabile fa più notizia un'iniziativa da scapigliatura poujadista. 5. disus
1 baffi ondulati, 1 capelli alzati da un colpo?? di
petalo sfrangiato, con le venature percorse da lunghi ciuffi scompigliati) che s'alzano
le genti, / dugento su cavalli da vettura, / trecento su le scarpe,
di scapigliatura. = nome d'azione da scapigliare. scapiglio, agg.
e faccia rincincignati. = deriv. da scapiglio. scapino e deriv.
alcun passo se non ci venisse invitato da qualche previa dichiarazione di rispetto alle sue
di tolomeo. = nome d'azione da scapitare1. scapitanare, tr. deporre
, con valore privativo-detrat- tivo, e da capitanare (v.). scapitare1
: furono avvisati questi signori in pochi dì da tre valentri uomeni di guerra di tre
ne iscapitò a questo tratto. paolo da certaldo, 103: se la farrai [
l. pascoli, iv-2-31: conosciuto che da tal direttore nulla più di profitto trarre
c'è, scapiterebbe a essere sconficcata da quei muricciuoli. r. bonghi, 1-i-1-332
). rovani, i-43: veduta da presso, la gaudenzi non scapitava d'
fòri e strade novissime con splendidi edifici da scapitarne la stessa roma. pavese,
mostravano che anco nei supplizi possedevano immaginativa da rivendere italiani e spagnuoli: difatti il
dignità, il decoro, il rispetto da cui è normalmente circondato (la scienza
, 26-35: accusato dal cancelliere e da altri suoi nemici di mago e di
, con valore privativo-detrat- tivo, e da capitare (v.), con sovrapposizione
a una persona o a un popolo da un evento o da una situazione negativa
a un popolo da un evento o da una situazione negativa. -in partic.:
i miei e, se vi sono scapiti da sopportare nella divisione dei beni, fateli
ch'elle lo beono e lo succiano da per se stesse. stampa; periodica
questo molto sereno, ma spesso turbato da venti e da piog- gie dirotte con
sereno, ma spesso turbato da venti e da piog- gie dirotte con qualche scapito delle
con una facilità indicibile, ritornava a farsi da capo nel mangiare. ferd. martini
, 214]: si dice ormai da tutti che la conquista del benessere va
di una disciplina; danneggiamento che subisce da un giudizio avventato o superficiale.
dell'arte, non possono essi lasciarsi proteggere da chi che sia. tenca, 1-93
o minor pendenza. = deverb. da scapitare. scapitela, sm. ant
, vi-16: si può piantare un bosco da taglio e le piante da scapitozzare in
un bosco da taglio e le piante da scapitozzare in qualunque sorta di terra; ma
non così quelle d'alto fusto ovvero da costruzione. sbarbaro, 6-117: scapitozzano
ex-, con valore intens., e da capitozzare (v.).
scapitozzate con macchie di rovi legate insieme da volubili madri- selve sorgevano ombrose sull'alto
potesse vedere in questo momento la città da qualche punto elevato, dal gianicolo o dal
e di scuri mattoni, coll'entrata da un capo e dall'altro terminante in
quali partono dalla radice e sono portati da quella specie di fusto detta scapo. pascoli
dal cespo, come un serpe alato / da un capitello; / fiore che ringhi
centimetri e termina con un racemo unilaterale da 6 a 18 fiori bianchi.
sei grossezze, sempre togliendo la sua grossezza da basso ne lo imo scapo. fr
terzo di quello ugualmente grosse, ma da detto terzo in su sino alla sommità
e, se il fusto serà alto da piedi quindici insino a vinti, sia
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da capocchia (v.
tivo, e da un denom. da capocchia (v.). scapocchiato
faccia posteriore si osserva una sporgenza costituita da una cresta ossea, la spina scapolare
. -voltare le scapole: fuggire via da un luogo. c. gonzaga
(plur.), forse deriv. da scabére 'grattare'(per la forma appuntita
ant. scàpula), sf. libertà da una costrizione, licenza. fontano
a lura, villa distante quasi egualmente da bergamo e martinengo, dove, arrivato
2. gerg. l'assentarsi da scuola senza autorizzazione (nell'espressione in
tardi nel coupé / come ragazzi in 'scapola'da scuola. = deverb. da scapolare
'scapola'da scuola. = deverb. da scapolare?. scapolàggine, sf
troveremo una distrazione. = deriv. da scapolò1, n. 2. scapolalgìa
. = voce dotta, comp. da scapola1 e dal gr. àxyo; 'dolore'
pietrame scapolo. = deriv. da scapolol, n. 6.
22-95: quel roteare de'muscoli scapolari da sotto la giacca. -regione scapolare
superiori bianche. = deriv. da scapolal. scapolare2 (ant. scapellàrio
dai benedettini come sopravveste di lavoro, da portare sopra la tonaca) che consiste in
. era l'abito loro a questi tempi da eremita, ma poscia dal pontefice ottennero
de pisis, 1-318: una strana cappa da erudito del 1700... aveva
) portano sotto le vesti, costituito da due piccoli rettangoli di stoffa con immagini
di stoffa con immagini sacre tenuti insieme da due nastri che poggiano sulle spalle (
uno 'scappolare', uno di quegli immensi tabarri da contadino di ruvidissimo panno.
tardo e mediev. scapulare, deriv. da scapùla (v. scapola1);
2. per estens. esentare da una fatica. fazio, v-14-64:
/ veniva a galla, ma pure via da scapolarla [la serpe d'acqua]
-disimpegnare un cavo o un sistema di cavi da un ostacolo che ne impedisce il libero
7. intr. scappare, svignarsela da un luogo; mettersi in salvo con
. ramusio, cii-vi-985: furono soprapresi da detti touda- mani, li quali messono
ti guizza, ti scivola così rapidamente da ogni parte che, quando credi d'
pensavano molto forte; / per scapolare da cotal barato, / de l'inteleto suo
'l modo ch'i'mi scapoli / da questo intrigo. cantù, 2-150: esso
, quando un d'essi venisse pure sorpreso da una di quelle coppie, accompagnata da
da una di quelle coppie, accompagnata da testimoni, faceva di tutto per iscapolarsene
buona, scapolarsela: cavarsela, uscire indenni da un pericolo, da una situazione incresciosa
, uscire indenni da un pericolo, da una situazione incresciosa o imbarazzante; evitare
data a gambe. zena, 1-518: da principio, si capisce, reticenze,
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da capùlus (v.
valore privativo-detrattivo, e da un denom. da capùlus (v. cappio)
). liberato dalla prigionia; fuggito da un luogo di detenzione. iacopone
seguiva i limiti. = deriv. da scapola \ scapolectomìa, sf.
= voce dotta, comp. da scapola1 e da ectomia (v.)
voce dotta, comp. da scapola1 e da ectomia (v.).
, sf. miner. silicato costituito da una miscela di marialite e meionite,
a. 1801) e fu diffusa subito da haùy. = voce dotta (
plagioclasi in scapoliti. = deriv. da scapolite. scapòlla, sf.
sieno fiabe e melensaggini e scapolle, da tre quarti e quattro quinti degli uditori saranno
: vi sono ancora cento quarantotto uomini da remo con il pane ed aspri ottocento
fagiuoli, iii-27: sappi che, escito da costei, mi ficco / nella figlia
signor di napoli: / e senza te da quella non mi spicco, / lasciandoti
i mulini, se li era consumati da scapolo in città. -scherz. con
sopra al giuppone e il saio ha da essere leggieri e la veste di sopra ha
essere leggieri e la veste di sopra ha da essere di modo che le braccia siano
siano scapole. 4. sciolto da lacci o catene (un animale).
vi vanno, / se senza danno da lor sono scapoli. zucchetti, 283:
, / il pivo tuo tomo l'altrier da napoli, / sic- ch'abbi i
. pietrame scapolo: materiale lapideo costituito da blocchi di roccia dura e compatta, di
triste palazzo. = deverb. da scapolarei3. scàpolo2 (scàpulo)
dell'ioide. = comp. da scapola1 e ioideo (v.).
plata. = comp. da scapola¦ e omerale (v.).
ex-, con valore intens., e da [* »] - caponire (
: egli è d'un umore fino da scaponire i frati. f. rondinelli,
, con valore privativo-detrat- tivo, e da [in \ caponire (v.)
(v.). scappa da casa, agg. invar. che rifiuta
comp. dall'imp. di scappare1, da (v.) e casa (v
3-80: barba lionardo, che faceva orologi da campanile e girarrosti, mi prese con
imprimono alternativamente un lieve movimento retrogrado seguito da una spinta allo innanzi; lo scappamento
328: l'orologio è un modello da donna e veniva portato appeso al collo
scappamento aperto. = deriv. da scappare1, sul modello del fr. échappement
scappaménto2, sm. assenza non autorizzata da un servizio. de amicis
scappamenti. = nome d'azione da scappare1. scappante (part.
scappare1), agg. che fuoriesce da un luogo. salvini, 39-iii-230:
iperboliche, per esprimere l'effetto prodotto da un aspetto fisico particolarmente sgradevole.
gli taliani. -allontanarsi furtivamente da un luogo dove si è detenuti o
], per fuggire i disagi, scappò da bottega, si diede al più infame
, mi sono trovata a recanati, da dove certo non so come scappare cantù
diccelo chiaro cosa pensi. vuoi scappare da torino? -sostant. s.
: non ho mai avuto un momento da scappare in villa, essendo questi cavallieri attorno
che, scappando a talluno il piede da que'legni del ponte, che 'n verun
che scappavano. 3. fuoriuscire da un contenitore; scaturire, sgorgare,
/ scappa là [il tramontano] da quella foce: / come rapido e veloce
pallottola, dic'egli, che scappa loro da un fucile. idem, 6-
i lati scappano i raggi quasi compressi da quella massa oscura. baldini, 6-38
massa oscura. baldini, 6-38: da occidente, improvvisamente, il sole era
dell'uccello. -debordare, fuoriuscire da un cappello o da un abito (
-debordare, fuoriuscire da un cappello o da un abito (i capelli, una
per sora nostra morte corporale, / da la quale nullu omo vivente pò skappare
. e la rogna son due mali da darli del messer per eccellenza...
l'ignoranza scappa l'uomo qualche volta da certi gastighi più strani. -non ottemperare
non accogliere un invito. francesco da barberino, i-265: noia mi fa.
: restino maledetti per sempre quei che, da me tante volte chiamati, né pur
attenersi alle istruzioni o alle direttive impartite da chi detiene l'autorità (un insieme di
, 118: quindi è che coloro che da do- vero entrano in se medesimi pongono
pensiero, cioè che fra poco si ha da morire necessariamente. a. chiappini,
della mia venuta in codeste parti, partendo da qua li 23 del corrente. rajberti
me ne avvedessi. montano, x: da qualche decennio il tempo scappa così veloce
tratto in questi suoi trovati ingegnosi, da spiegar con novità le cose comuni.
montalcino..., gli venne scappato da bocca che averìa pagato 4000 scudi per
né sì né no, prudente, da uomo avvezzo a muovere sette volte la
, xii-309: a lei era scappato da piangere. -con uso impers. e
se uno tira fuori dalla tasca un'arma da taglio è facile che ci scappi il
ancor. foscolo, xiv-250: ho veduto da lontano cecco che tornava indietro, e
di un legame) con una persona da cui si potrebbero ottenere grandi vantaggi.
a tuo fratello che avevo un affare da proporgli. a ogni modo non è un
-non si scappa, non si scappa da qualcosa: per affermare una mancanza di
. moretti, ii-661: c'è da pagare (di qui non si scappa)
il diavolo dall'acqua santa: rifuggire da una situazione incresciosa, che si vuole
, n. 47. -scappare da ogni parte: avere un aspetto scomposto,
capelli, come impolverati, gli scappano da tutte le parti. moravia, ix-40:
parrucca di capelli bianchi che gli scappavano da ogni parte da sotto il berretto e
bianchi che gli scappavano da ogni parte da sotto il berretto e pareva tutto mio nonno
componimenti de ^ quali furono dati alla luce da leone allazio. giusti, i-263:
-insorgere improvvisamente, diffondersi con grande rapidità da un luogo (un'epidemia).
, n. 4. = da un lat. volg. * excappare,
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da cappa (v.
tivo, e da un denom. da cappa (v. cappa1); cfr
o disradicasse, sia tenuto alla pena da tari septe e menzo. statuti dell'
ex-, con valore intens., e da cappare (v.).
e lascia andare / cotesti amori tuoi da scioperato ». forteguerri, iv-317: non
vuol troppo; ed io non ho tanto da mantenerlo con tanta prodigalità. manzoni,
la città. -assenza non autorizzata da scuola. ferd. martini, 4-5
. ferd. martini, 4-5: da quel giorno un paio di volte la
il primo impulso con cui un cavallo da corsa si lancia al galoppo dopo il segnale
[quest'opera] è indegnamente trascurata da tutti, indegnissimamente vilipesa da una mano
indegnamente trascurata da tutti, indegnissimamente vilipesa da una mano di briganti che della corruzione
in gastigo...: « fino da quando ero 'in mente dei', tu
nostro amico cominciò con una vera scappata da prete, chiamando tutti: « cari amici
riflessioni sopra giocatori tali di professione e da giuoco grosso. giannone, 2-ii-191: è
, 1-114: quelle scappate episodiche fatte da voi a dispetto de'pontifici divieti col 'no'
fandango. = deriv. da scappare \ scappatàggine, v.
, devota, venerata per modello esemplare da quanti la frequentano, non ricorda forse
lo più precipitosamente o anche clandestinamente, da un luogo per sottrarsi a pericoli, a
empio, raccontaro alcuni scapati, fugiti da decta sconficta. g. m. cecchi
cnstian di verso susa, / scappato da quei barbari. boterò, 112
ragazzine? ha una faccia cattiva: da scappata di casa. -di animali
il mondo, come gli uccelli scappati da una voliera. -processione degli scappati
ricordo della resurrezione di un bambino operata da s. zanobi, che aveva provocato la
secolo, a commemorare il miracolo fatto da san zanobi di risuscitare un bambino,
2. per simil. fuoriuscito da un contenitore. buonarroti il giovane,
una posizione irregolare, anomala, tale da apparire deforme (una parte del corpo)
per volta, dall'autista della famiglia, da qualche frase scappata al dottor grasso,
ibidem, 314: cavallo scappato, da sé si gastiga. scappatóia (
dignitosamente eludere. = deriv. da scappare1. scappatolo (scapatòrio, scappatòrió
sarpi, ii-57: questo pericolo era da tutti veduto, né alcun sapeva trovarci
regno, e un cavallo così scappatóre da arrivare in tempo? fanzini, ii-639:
alla scappatora'. = nome d'agente da scappare \ scappatura, sf.
vincenzo. = nome d'azione da scappare1. scappavia { scappa vìa
. v.]: 'scappavia': spediente da sottrarsi a un impaccio o a un
: corridoio o andito o simile, da dare un'uscita o nuscita. 'c'è
scappavia che conduceva due ufficiali dei legni da guerra inglesi. 4. locuz.
gambe accennavano pigliar l'aire, quando da quella sbirresca comitiva sentì una voce ben
per qualcuno. algarotti, 1-ix-89: da filadelfia ci ha mandato un quacchero le
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da cappello (v.
tivo, e da un denom. da cappello (v.).
e un baciamano / indi ognun fu da lui risalutato, / dal primo all'inferior
, ricevo dei complimenti e delle scappellate da tutte le parti. = deriv.
tutte le parti. = deriv. da scappellare. scappellato (part. pass
putti civili e ben nati sono così lontani da dar segno di sordidezza che anzi,
, che scapellato e contento vien trionfante da l'amorosa guerra odorato e fragante d'
ell'ha ingegneri, architetti e maestri da imbracarle, rincappel- larle e rincamiciarle per
, rincappel- larle e rincamiciarle per foggia da reggere ad ogni ossi- dione. soffici
che le aveva mostrato quell'uomo scappellato da tutti. ojetti, 1-34: udir
.. delle tremende novità delle quali da tre anni rimbombano piazze e parlamenti,.
qualche ormeggio. = nome d'azione da scappellare. scappellottare (ant. scopellottaré
altri si scappellottavano; era un sottosopra da non descriversi. jovine, 3-167:
/ e il naso, in un scorcio da arlecchino, / chinato per raccór le
il berrettino. = denom. da scappellotto. scappellòtto (ant.
loro come altre volte due scolastici che da quattr'ore disputassero sull'entelecchia: per
sull'entelecchia: per non prendere una similitudine da cose vive; che ci avesse poi
vatore e unificatore, che spesso ci svegliava da certi torpori col suo discorrere, che
me la pittura ha avuto uno scappellotto da un mese a questa parte; sento però
dato con la mano sulla nuca tanto da buttar giù il cappello, non manca
ex-, con valore intens., e da capperuccia (v.).
ex-, con valore intens., e da capperuccio (v.).
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da cappio (v.
tivo, e da un denom. da cappio (v.).
. (scappiéttó). sciogliere qualcosa da un laccio. tommaseo [s
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da ca-ppietto, dimin.
tivo, e da un denom. da ca-ppietto, dimin. di cappio (v
s. v.]: 'scappinare': da scappino, fare il pedule; e
non so dire. = denom. da scappino1. scappinétto (scapinéto)
e con adiroso animo il fé venire dinanzi da sé e disse: « che è
a venezia nel 1271), deriv. da scarpa accostato a scappare1.
, qual tenta ogni strada per aver soldi da consolarmi. fanzini, iv-612: 'scappino'
1629, il cui soggetto venne ripreso da molière nella commedia tetourdi ou les contre
.. al suono di alcuni stromentì da fiato, che certi nostri tubicini toccavano
agreste maniera. = denom. da scappona [td \. scapponata
ere'dottore, / perché tutti ballaron, da lui 'nfuore. pananti, i-94:
ex-, con valore intens., e da un deriv. da cappone1 (v
., e da un deriv. da cappone1 (v.).
, scapponeala. = denom. da scapponèo.
avuta. = etimo incerto: forse da scapponata, in senso iron. e
bassa velocità. = nome d'azione da scappottare1. scappottare1, intr.
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da cappotto, n.
tivo, e da un denom. da cappotto, n. 3.
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da cappotta? (v
tivo, e da un denom. da cappotta? (v.).
alberti, 274: che vedi tu da questi i quali si travagliano agli stati
. gherardi, cxiv-20-408: starò io intanto da lei aspettando un paragrafo risponsivo di lettera
già sopra lei che ha tutt'altro da pensare che ad aiutar frati a scappucciarsi
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da cappuccio (v.
tivo, e da un denom. da cappuccio (v.).
ché se algun cavalo avesse scapuzato o da una parte o da l'altra,
cavalo avesse scapuzato o da una parte o da l'altra, si andava in paludi
barili, s'accorsero i dacieri che da lacone erano defraudati, onde ritennero lui
due muli si fosse rotta, stavamo da friggere e, tuttavia, secondo la regola
ariamo noi a dire: il penitente persuaso da lo stimolo del pensarci...
uso impers. siri, v-2-752: da tali rimostranze e dall'esortazioni de'suoi
lacrimetta scapuciate; e però non è da maravigliare se alcuna volta da le promesse
però non è da maravigliare se alcuna volta da le promesse degli uomini ve vedete ingannate
ricercata una volta, due o tre da dovero da dovero, ch'alia fin
una volta, due o tre da dovero da dovero, ch'alia fin fine tutte
toscani, 330: guàrdati... da cavai che scappucci (o inciampi)
uno famiglio informato di ciò che avesse da fare mandarono innanzi, il quale provvide che
e così grandi scappucciate li furo fatte da molti. burchiello, 79: non fate
l'altro. = deriv. da scappucciarer. scappucciata2, sf.
comune nella versilia. = deriv. da scappucciare2. scappucciato1 (pari.
e la foggia del cappuccio, essendo presa da una catena da fuoco fece rimanere il
cappuccio, essendo presa da una catena da fuoco fece rimanere il cappuccio con tutto il
sanza lasciare mai l'orinale, dàlia giuso da casa i tomaquinci. burchiello, 87
fare. -per estens. passato da un ordine religioso al clero secolare.
e 'n giù tanto menati 7da zitelle e da fanciulli, / finch'e'sono scappucciati
cantini, 1-18-343: non possono cavare stami da lana di sorte alcuna, ma lavorarla
. ex-, con valore privai, e da una forma cappuccio col valore di 'capecchio'
argentea forchetta. = nome d'agente da scappucciarer. scappuccinare, tr.
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da cappuccino1. scappucinato
tivo, e da un denom. da cappuccino1. scappucinato, agg. ant
ex-, con valore privat., e da un deriv. da cappuccino2 (v
., e da un deriv. da cappuccino2 (v.).
/ la mìtera una gala o scappucino / da dar sollazzo quale scuccobrino. sabba da
da dar sollazzo quale scuccobrino. sabba da castiglione, 131: uno uomo ricco et
non concorda, / se voi vestisse ben da scappuccino, / non lava abito
ex-, con valore intens., e da cappuccino2 (v.).
. straparola, iii-249: molt'è da veder vago per se stesso, /
ex-, con valore intens., e da cappuccio1 (v.).
il quale dappoi, temendo qualche nuova secca da prora... e per non
quelle verrebbono a dimenticare ogni opera fatta da me innanzi. varchi, 3-95: chi
ognuno una volta o l'altra ha da correr la cavallina. e chi rompe la
cavallina. e chi rompe la cavezza da giovane, riesce poi un uomo come si
, come capestrerie graziose della lingua, da ingollare a bocca aperta. nievo,
il signor marito ignorava tutto, avendo da scusarsi di troppi scappucci per badare alla
madornali. = deverb. da scappucciare1. scappulare, v.
erodoto o le orazioni di demostene sarebbero da lui messe in dubbio a capriccio;
satirico. = nome d'azione da scapricciare. scapricciare, intr.
il malumore... dello scapricciarsi da solo a solo con madama penna, del
che cotesti signori, che si piccano da bravi, vadino a scapricciarsi. lancellotti,
propria creatività e fantasia, anche allontanandosi da limiti e norme comunemente accettate; sbizzamrsi
avete alcun capriccio contro me, vergiamola da gentiluomo, ché son uomo da scapricciarvi
vergiamola da gentiluomo, ché son uomo da scapricciarvi e darvi ogni sorte di sodisfazzione
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da capriccio (v.
tivo, e da un denom. da capriccio (v.).
sempre. = nome d'azione da scapricciare. scapriccire, intr.
ei di metallo o di diaspro / da scapriccirmi il dì parecchie volte / col
signif. n. 3), e da un denom. da ca
3), e da un denom. da ca pruggine (v.
organo. = nome d'azione da scapsulare. scapsulare, tr. (
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da capsula (v.
tivo, e da un denom. da capsula (v.). scaptochiro
alcuni animali fino a provocare screpolature, da cui si traggono vaticini.
ex-, con valore intens., e da carabattola (v.).
treni merci. = deriv. da scarabattola1, col suff. dei part.
d'ebanista fantastico. = deriv. da scarabattolo2. scarabàttolo1, sm.
. mostrandogli lo squallore della cella dove da due giorni lo tenevano rinchiuso « giudica
che riunisce forme di dimensioni molto varie, da 1 mm e 17 cm;
casi, tozzo e massiccio e rivestito da una spessa cuticola che in alcune specie
mammiferi in una massa sferica del diametro da 2 a 4 cm, che fa
una testa di cervo volante con belle coma da poterne fare uno spillo, l'altro
forma di amuleto (o anche di sigillo da apporre su argilla a chiusura di documenti
in quanto l'apparente andare celeste, da est a ovest, del disco solare
della pallottolina escrementizia; la diffusione è da collocare all'inizio del medio regno e l'
scarabillo ». = deriv. probabilmente da carabattola (v.), con sovrapposizione
, 5-4-23: le sardene, come da noi si dicono, son d'un sapore
, son d'un sapore molto diverso da quelle d'altr'acque e son più grandi
scarabocchiaménto. = nome d'azione da scarabocchiare. scarabocchiare (disus.
calvino [queneau], 88: da un po', c'è un cretino che
del boulevard. = denom. da scarabocchio. scarabocchiato (pari.
pelle, nell'intemo del quale, difeso da una pellicola trasparente, era uno schizzo
parigi. = nome d'agente da scarabocchiare. scarabocchiatòrio, agg.
. = agg. verb. da scarabocchiare. scarabocchiatura, sf.
passatista. = nome d'azione da scarabocchiare. scarabocchino, sm.
inetto o principiante. = deriv. da scarabocchiare. scarabòcchio (ant.
piccolo, corpo in prospettiva... da ciascun di questi sug- getti potrai tu
d'intendere quel che dicevano quei freghi da lui fatti. a. piazza, 3-216
generale ed un avvocato potevano cavar fuori da quello scarabocchio. verdinois, 217:
: eppure me ne accorgevo bell'e da solo che le mie erano degli scarabocchi
= etimo incerto: forse deriv. da scarabotto 'scara faggio', che
. = voce dotta, comp. da scarabocchio e dal tema del gr.
du'mestieri. = deriv. da scarabocchiare. scarabòide, agg.
): gemma etnisca tagliata in modo da imitare gli scarabei egiziani. =
= voce dotta, comp. da scarabeo e dal gr. -oct&fc 'simile
ditirambico ed eautontimerumeno- nico, un naso da una mano e meza e da quattro sòie
un naso da una mano e meza e da quattro sòie co'tacconi, ch'ecceda
le tremende bravure del capitano belerofonte scarabombardone da rocca di ferro'di g. c.
nina amatissima, conciata come uscì andreuccio da perugia di casa madonna fiordaliso e dello
un laghetto faceano. = deriv. da scaracchiare. scaràcchio { scràcchio),
di latte pastorizzato. = deverb. da scaracchiare. scaracchióso { saracchióso),
siano scaracchiosi. = deriv. da scaracchio. scarafaggéssa, sf. scherz
ugnessene la piaga. s. bernardino da siena, 171: lo scarafaggio non usa
è ancor terra che milano vantaggi. bono da ferrara volgar., 193: cavansi
questi immondissimi animali. s. bernardino da siena, 2-i-268: questo tale che palesa
un amico? = denom. da scarafone. scarafóne (ant. scaraffóne
: deriva, cred'io, questo nome da scarafaggio poiché è costume di questo immondo
giere e scompigliarle per vedere se hawi mercanzia da dogana. la capria, 1-114:
intorno al tavolo, arraffando qualche 'fiche'da cinquemila dal piatto del vincitore.
sentinella, guardia. giacomino da verona, xxxv-i-640: su la porta si
= dal frane, skarawahta, comp. da skara (v. schiera) e
, ampiamente esteso, corrotto, forse, da 'chiromanzia'. il petrocchi spiega 'disdetta alle
metonimia: effetto positivo che può derivare da tali pratiche superstiziose. bocchelli, 1-iii-481
tu diventi scaramanzioso. = deriv. da scaramanzia. scaramazzo1, agg. perla
gabriella possedeva una celebre perla scaramazza montata da un orafo del cinquecento. 2
darai un taglio con la punta del coltello da ogni banda delli fianchi e ne spiccherai
. ant. scaramuccia. andrea da barberino, ii-252: appressaronsi al loro
quale era el castello, e smontarono da cavallo e mandarono e'cavagli dentro e fessi
bassà e con smorfie e atti da simia e risi da babbuino e scaramelle
con smorfie e atti da simia e risi da babbuino e scaramelle da burattino tenuto in
simia e risi da babbuino e scaramelle da burattino tenuto in festa mirabile sua altezza e
vedendo i gesti di simia, gli atti da babuino e le diverse scaramelle di mano
ex-, con valore intens., e da carampana (v.).
questi capitani, con questi che sono qui da cavallo e da piè e con una
questi che sono qui da cavallo e da piè e con una frotta de ^ mei
una festa o per scherzo. domenico da prato, lxxviii-i-472: in un punto ne
la impregnazione molto giova il sonpno facto da la dona drieto tal scaramuza. bandello,
attraverso forme lat. mediev., oppure da un dimin. di scherma, incrociato
; venne portata a grande celebrità da tiberio fio rini, suo
eravano, / ch'ammazza anche gaban da berzighella. marchesa colombi, 2-25:
della mia salute, e andrò io stesso da loro a dar le nuove di quella
difficultà del scaramucciare, del condurre artiglieria da un luogo a un'altro. algarotti,
vittoria più facile si continuava il battere da stampace insino alla porta a mare,
spartirgli. latti, 11-134: fin da la fanciullezza io trovo scritte 7
carducci, iii-25-326: o vecchio fanfulla da lodi che per l'onore dell'italia
. borghini, 2-21: ancora ci è da scaramucciare prima che venire alle strette della
la particella pronom. premunirsi; difendersi da un contagio. cellini, 1-29 (
tutti i passi senza lasciar loro tempo da respirare. 9. dare luogo a
ostensorio]. = denom. da scaramuccia1. scaramucciata, sf. ant
a qualche vascello. = deriv. da scaramucciare. scaramucciatóre (dial.
. carafa, 358: perché s'è da credere che anco li nemici faranno quello
... col capitano jacopo buso da perugia e 'l capitano giorno da siena,
jacopo buso da perugia e 'l capitano giorno da siena, ottimi scaramucciatoli e coraggiosi.
e coraggiosi. = nome d'agente da scaramucciare. scaramùccio (scarmùgio,
natura abbiamo le fondamenta quando si ha da fabricare sopra il sasso, tofo, scaranto
ex-, con valore intens., e da caranto, che è da connettere con
., e da caranto, che è da connettere con carro2 (v.)
in oltre per alcune infirmità che provengono da flemma, come sono le schiranzìe.
ex-, con valore intens., e da carassare 'fendere, rompere', che è
, con valore privativo-detrat- tivo, e da caratterizzare (v.).
= voce di area emil., da connettere probabilmente con il bologn. scarvàint
buonarroti il giovane, 9-212: per far da signor si fa la barba / da
da signor si fa la barba / da gentiluom, si spoglia 'l santambarco, /
terra l'ormai leggendario nuovo cibo inventato da tapparella 2. spingere qualcuno violentemente
o facendolo cadere o costringendolo a uscire da un ambiente. ferd. martini,
297: lo spostamento d'aria mi sollevò da terra e mi scaraventò sulla poltrona.
fortezza e in seguito tolto all'artiglieria da campagna cui apparteneva e scaraventato in quella
campagna cui apparteneva e scaraventato in quella da costa a rortoferraio. borgese, 1-120:
a te? nemmeno m'hai chiesto da quale parte, da quale villaggio di polonia
m'hai chiesto da quale parte, da quale villaggio di polonia io sono venuta
(v. clava) o da un lat. volg. * crepantàre 'spezzare'
lat. volg. * crepantàre 'spezzare'(da crepare) attraverso i dial. sett
una forma * traventare, denom. da vento (v.) con sovrapposizione
proiettili scaraventati di qua e di là da una furia muta. 2.
una particolare condizione esistenziale dal destino, da una forza soprannaturale. t. vaiperga
caluso, 229: un monaco son io da un qui di voi / scaraventato al
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da carbone (v.
tivo, e da un denom. da carbone (v.).
per separare fogli o moduli continui stampati da un elaboratore elettronico, scartando la carta
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un deriv. da carbone nel signif.
tivo, e da un deriv. da carbone nel signif. n. 11,
bruciato. = nome d'azione da scarbonare. scarbonchiare, tr.
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da carbuncùlus 'piccolo carbone'sul
tivo, e da un denom. da carbuncùlus 'piccolo carbone'sul modello di smoccolare
dial. ant. rubino. simone da cascina, no: li igniti scarbonchi e
ex-, con valore intens., e da carbonchiot (v.).
ex-, con valore intens., e da carbonaio, per carbuncolo (v.
. ant. sputo catarroso. bonvesin da la riva, 1-103: dal corpo za
e ogni male? = deriv. da scarcaglio. scarcagnato, v.
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denv. da carcasso (v.
tivo, e da un denv. da carcasso (v.). scarcàscio
ex-, con valore intens., e da carcasso (v.).
ex-, con valore intens., e da un denom. da carcassa (v
., e da un denom. da carcassa (v.). scarcassato1
, ti vederà cossa che son bon da far. t'ho pagà per salvar la
di prigionia. = nome d'azione da scarcerare. scarcerare, tr.
, della scadenza del termine di carcerazione da espiare). -dir. proc. pen
più del solito sarà pronta ad ottenerci da sua altezza di scarcerarlo [il tasso]
degli antichi patriarchi, liberati dal limbo da cristo durante i giorni della sua morte
. figur. liberare una parte del corpo da un indumento che lo ricopre o lo
la particella pronom. figur. sprigionarsi da una sostanza (il fuoco).
valore di separazione o allontanamento, e da carcerare (v.).
comune. = nome d'azione da scarcerare. scarchizare e deriv.
, sarà qualche scarciume e scarpettaccia vecchia da fare stomaco, piuttosto che da muovere
vecchia da fare stomaco, piuttosto che da muovere appetito. fanfani, uso tose
che non v'è grascia né è pesce da fame stima. 2. acer
ex-, con valore intens., e da un deriv. da cardo (v
., e da un deriv. da cardo (v.).
bachere nere. = deriv. da scardafone, con cambio di suff.
è uscito un altro scardafone, scritto da un somaro più orecchiuto del tuo.
a. briganti, 286: quei cardi da scardare i panni. 2. figur
l'altra, trovomo un altro osso da rodere e grappo da scardare, cioè
trovomo un altro osso da rodere e grappo da scardare, cioè si trovaro rincontrati con
ex-, con valore intens., e da cardare1 (v.).
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da cardo nel signif.
tivo, e da un denom. da cardo nel signif. n. 4 (
le scardasse. = deverb. da scardassare. scardassare { scardazzare)
fu in odio della santa fede lacerata da capo a piedi con que'pettini che si
-per simil., con riferimento al baco da seta. domenichi [plinio],
in qualche lato / un merlotto vi sia da spelacchiare; / ma dopo aver ogni
/ giura, perché niun v'è da scardassare, / di non star né alla
.. trangugiava bocconi smisurati e bevea da mietitore. ed esse, che mille anni
: beato te che ragioni con tale calma da far invidia al tuo laotze..
, la scardasseremo. = denom. da scardasso1. scardassata (scartassata
fantasia di cantare. = deriv. da scardassare. scardassato (pari. pass
, piccola città, situata a dieci milia da firenze,... contava un
di tappeti battuti una nuvola di polvere da far accapponare la pelle: poiché lì
. 2. = nome d'agente da scardassare. scardassatura, sf. cardatura
codesta vostra città e che sia scritto da certi giovanotti milanesi che vonno fare i
presto. = nome d'azione da scardassare. scardassière (ant.
michele di landò, scardassiere, creato subito da quella gente gonfaloniere, con non manco
altrui consigli. = deriv. da scardassare. scardassino (scardazinó)
e pettinini. = deriv. da scardassare. scardasso1 (ant.
in partic. la lana, costituito da un piccolo supporto in legno o da
da un piccolo supporto in legno o da due tavolette di maggiori dimensioni, su cui
gabella di siena [tommaseo]: assi da scar- dazzi o da pettini di legno
]: assi da scar- dazzi o da pettini di legno, della soma denari vinti
, 9-161: è carico di pettini da lino, di scardassi e di setola.
2. guarnizione della carda, costituita da un nastro di cuoio, gomma o
ex-, con valore intens., e da un deriv. sett. da cardo
e da un deriv. sett. da cardo (v.) nel signif.
'l protoquamquam. = deriv. da scardassare, nel signif. n. 2
quanto lo scardator fiorentino fossero egualmente animati da pari zelo di cercar il comun bene
cuore. = nome d'agente da scardare1. scardatóre2, agg.
uno traditore. = nome d'agente da scardare2. scardatura, sf. ant
fosse piaciuto. = nome d'azione da scardare1. scardazza, sf.
i barbini, lo stambugetto serviva anche da biblioteca. = forma femm.
ex-, con valore intens., e da un deriv. da cardo (v
., e da un deriv. da cardo (v.). scardiccióne
. scardaccione. s. bernardino da siena, 2-i-240: come quando tu toccasse
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da cardinale (v.
tivo, e da un denom. da cardinale (v.). scardinaménto
scardinamento. = nome d'azione da scardinarel. scardinare1, tr.
si scardina un mondo, s'hanno da aver omeri da sorreggerlo. papini, 27-316
mondo, s'hanno da aver omeri da sorreggerlo. papini, 27-316: la rivoluzione
papini, x-1-59: se fui posseduto da satana e s'egli scardinò la mia
colpevole? -allontanare completamente una persona da una fede. moretti, i-485
povero ragazzo, scardinarlo dalla fede, disancorarlo da una cosà fiduciosa attesa del più irrevocabile
una spalla, il viso, manicato da un pennello tutto setole, diceva sì e
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da cardine (v.
tivo, e da un denom. da cardine (v.). scardinare2
.]: 'scardinare': pettinare le pelli da cappello col cardino. = comp
ex-, con valore intens., e da un denom. da cardino (v
., e da un denom. da cardino (v.).
mercé del lupo. = deriv. da scardinare. scardinato (part.
festa in quel mondo scardinato era la macchina da presa che senza pretesa, con il
all'amore, che funge per loro da stimolo sessuale. comisso, 12-42: gli
cinque. = nome d'agente da scardinare1. scàrdine, sm.
degli antichi. = deriv. da scarda1. scardìnio, sm.
lat. scient. scardinius, deriv. da scardine. scardino, sm.
orizzonte t'inghiotte. = deverb. da scardinare1. scardo, sm.
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da cardone (v.
tivo, e da un denom. da cardone (v.).
legnosa e resistente. = deriv. da scardonare. scardòne, sm.
doso': pesce. = deriv. da scarda1. scàrdova (ant.
lo studio si pone in piantar nidi da colombi, in far buche da conigli
nidi da colombi, in far buche da conigli, in seminar vanezze da carciofi,
buche da conigli, in seminar vanezze da carciofi,... in dar la
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da carduccio (v.
tivo, e da un denom. da carduccio (v.); è voce
duffava coi suoi capricci. = da scarruffare, con probabile sovrapposizione di scardassare
di statura titanica, il viso strinato da fiamme volatiche, tutto vestito di nero con
di capelli abbaruffati. = deverb. da scarduffare. scàrdula, v.
si prova per l'atto del solléttico da chi non poco lo teme. gigli,
la prima volta, / tutte l'altre da poi, sempre è guarito, / e
troppo ». = deriv. da [a] scaro, per aschero (
ad altra. = deriv. da scareggio. scarellare, tr.
. togliere le castagne dal canniccio costituito da bastoni, detti cardie, su cui
il caniccio è diventato un ammasso di legna da bruciare; le castagne son tutte di
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da carella, che a
tivo, e da un denom. da carella, che a sua volta deriva dal
cora. = etimo incerto: forse da connettere col lat. tardo scardia 'aristolochia'
scàrica1, sf. serie di colpi esplosi da diverse armi da fuoco (per lo
serie di colpi esplosi da diverse armi da fuoco (per lo più portatili) simultaneamente
simultaneamente o rapida successione di colpi emessi da un'arma, specie automatica.
alla fuga. colletta, iì-24: da un fortino del campo... partì
uomo qualunque, la discussione sarebbe stata chiusa da una scarica di pugni. comisso,
quella che in un gas è accompagnata da uir emissione luminosa. - scarica elettrica
scarica elettrica: quella accompagnata o costituita da raggi catodici. -scarica termoelettronica: quella
, 1-251: la gigia fu scossa come da una scarica elettrica e il pianto le
su per il tramite di oscuri rameggi da una specie di / reiterata scarica elettrica
viene dissipata o eliminata l'energia accumulata da un corpo o da una sistema,
l'energia accumulata da un corpo o da una sistema, specie da una molla
corpo o da una sistema, specie da una molla, un condensatore o un
k: nella sua prima relazione trasmessa da alessandria d'egitto il 17 settembre 1883,
. l'operazione di scarico delle merci da una nave mercantile. dizionario di marina
ad essa la eccedenza d'inchiostro causata da un'eccessiva inchiostratura. 14.
genti inutili. 15. esenzione da un dazio, da una gabella.
15. esenzione da un dazio, da una gabella. gualdo priorato, 10-ii-112
di parigi. = deverb. da scaricare. scàrica2, sf. disus
ex-, con valore intens., e da carica (v.).
è un giuoco fanciullesco che si fa da due soli che si volgono le spalle
a. casotti, 1-4-65: è da animi grandi e signorili / il fare
ossequienatale-scaricabarili- stico. = deriv. da scaricabarile. scaricàbile, agg.
). = agg. verb. da scaricare. scaricalàsino (scarcalàsino, scarca
se non che questo semplicemente significa rimuovere da sé la colpa d'alcun errore;
scaricaménto, sm. scarico di merci da un mezzo di trasporto. libro
ordinati gli scaricamenti di tutte l'altre da la natura solamente per bene esser dello individuo
. dove questa, essendo stata ordinata da lei per cagion della generazione, debbe solamente
4. sparo di un'arma da fuoco. melimi, 1-1: ne
tenuta la carne salata e l'altre cose da mangiare, cioè che quelle sieno tenute
.., che può temersi ragionevolmente da quelle che usano queste iog- gie di
di vestir tanto scandalose, è di esserne da dio punite... con pena
del peso. = nome d'azione da scaricare. scaricamiràcoli, sm. invar
un carico, specie una merce, da un mezzo di trasporto, da un
, da un mezzo di trasporto, da un animale da soma, dalle spalle o
mezzo di trasporto, da un animale da soma, dalle spalle o dalle braccia,
. -in partic.: sbarcare il carico da una nave. boccaccio, dee
1-367: i facchini scaricavano i mobili da un carretto, vociando. fenoglio,
altri ligni maritimi forastieri possano comparare vino da quattro quar- tare in suso e da
da quattro quar- tare in suso e da una salma abascio per loro mesa senza
cioè dove non sieno uomini o facchini da potersi valere, i marinari sono obbligati
l'occaso, e tu non scarichi / da la dispensa l'anfora / che là
dispensa l'anfora / che là riposa da i tempi di bibulo. -raccogliere
di bibulo. -raccogliere un frutto da un albero. lisi, 2-123:
barca nell'altra ripa, tornava per riempierla da quegli che l'aspectavono. ariosto,
farò intendere / quel ch'io voglio da te. emanuelli, ii-70: non volle
loro [delle ghiandole] è nata da una linfa lenta e mucosa che la
6. fare o lasciare uscire il vapore da una caldaia. guglielmotti, 792:
sparare un colpo o una raffica di colpi da un'arma o far esplodere una serie
far esplodere una serie di colpi contemporaneamente da più armi. bembo, 10-iii-136:
bastonata o un colpo con un'arma da taglio. roseo, v-55: in
le dette rotelle a'piedi per sgravarle da coloro che son troppo armati ai gravi
tre belle recluse che avevan tante cose da chiedere come tanto tempo da perdere,
tante cose da chiedere come tanto tempo da perdere, come tanto buon umore da scaricare
tempo da perdere, come tanto buon umore da scaricare? 13. sfogare
acquisterai di crudeltà la palma. fausto da longiano, iv-172: per scaricar la
un esito negativo. s. caterina da siena, iv-290: questo ben pare che
: combattendo in lui [nel papa] da uno canto la utilità propria, dall'
trasporto del carico; sgravare un animale da soma. statuto dell'università e arte
o scaricando, quando andassero o venissero da le gualchiere. boccaccio, 1-ii-279: li
e delli. bùgnole sale, 7-162: da dolci pomi io quivi / i rami
. sbarazzare un luogo o il mondo da una persona odiosa o anche un paese da
da una persona odiosa o anche un paese da un gruppo etnico indesiderato o dall'eccesso
indesiderato o dall'eccesso di popolazione o da truppe occupanti. guicciardini, 11-7:
-sgravare la coscienza dai peccati o da una colpa, confessandoli o compiendo un'
doverosa o riparatrice. s. caterina da siena, iii-190: d'una cosa vi
estremità della morte. s. bernardino da siena, 808: o cittadini,
cattiva coscienza. -alleggerire l'animo da una preoccupazióne o da un dolore.
-alleggerire l'animo da una preoccupazióne o da un dolore. p. foglietta,
distruggendone (indignità) e facendone vasi da scaricarvi il ventre. settembrini [luciano
, ii-19: faceva modelli e disegni da potere scaricare con facilità monti e forargli
con facilità monti e forargli per passare da un piano a un altro.
caricati, lanciandoli o sparandoli. ca'da mosto, 254: i nostri navili,
scaricare i loro ventagli in una marniera da far tanto fracasso quanto una pistola da
da far tanto fracasso quanto una pistola da saccoccia. -far esaurire un fenomeno
calciatore). 22. sollevare qualcuno da una responsabilità o da un'incombenza;
. sollevare qualcuno da una responsabilità o da un'incombenza; esentarlo dall'adempimento di
non iscarica voi: sempre è un tratto da mostro marino il ridurre un gemello a
sua moglie... si ha da complire tanto per avere passato il parto con
bramato, quanto per la grazia avuta da dio del prencipe e figliuol suo.
machiavelli, 14-i-83: così se vi paressi da scaricarsi delle bocche disutili, sia rimessa
assai se mi scaricherete di messer lodovico da castrocaro sanza mala satisfazione. caro,
satisfazione. caro, 3-3-115: io ritraggo da que sti signori francesi che
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 243: nutriscono gran moltitudine
vanno / della lacuna veneta sul seno / da suella parte ove men caldo è l'
martello è levato, siccome, scaricandosi pur da lungi assai qualche pezzo di artiglieria,
di tali novità l'arescot che, eccitatosi da alcuni più faziosi un gran tumulto in
e. gherardi, cxiv-20-229: dove ha da andare a scaricarsi il tempestoso temporale in
verno a far grand'apparecchio da'turchi da condurre per mare e per terra molto
mazza di ferro e riserrata medesimamente dentro da un tamburo di ferro di maggiore larghezza che
. sui consumatori. 44. liberarsi da un'incombenza gravosa, da una decisione
44. liberarsi da un'incombenza gravosa, da una decisione delicata o dalla responsabilità di
che ho convenuto contrarre senza dare facoltà da soddisfarlo, si contentino vostra serenità e
sospiri sempre di veder giunto il momento da potersene scaricare. -discolparsi, giustificarsi
potersene scaricare. -discolparsi, giustificarsi da un'accusa, anche attribuendo ad altri
che e'si dessi a qualche uomo da bene e buono che fussi atto a
mi disciolgo. -porsi al sicuro da un pericolo. livio volgar.,
malumore, manifestandoli apertamente. fausto da longiano, iv-184: se vuoi scaricarti della
postribolo a scaricarmi. -liberarsi da un sentimento molto intenso. piovene,