in singhiozzi. pirandello, 12-69: roba da far rompere in bestemmie perfino messer domineddio
queste parole udii dietro le spalle / romper da voce che sentìa di pianto. zanella
41: l'amore / dovea romper da voi come una piena / devastatrice. d'
, 11-19: alla pianura seguiva una discesa da rompersi il collo; e giù per
rompere il digiuno: non aver nulla da mangiare per l'estrema indigenza. mattio
un poveretto, / a cui manchi da rompere il digiuno, / bisogna che proceda
di una vita organizzata dall'industria e da un clima duro, in cerca di evasioni
salterò mura e fossi per tornar qui da lei. -rompere gli artigli:
. -rompere il capestro: agire da scapestrato. pananti, i-121: essi
, i confini: rientrare nel territorio da cui si era stati esclusi con la
/ che amor me regga e son sì da lui cotto, / ariano il corso
corso alli molti contrabandi che si facevano da terre aliene in altri paesi stranieri per
l. martelli, 3-53: temp'è da 'ncominciar per tempo ornai, / e
navarca, perch'egli avesse presa da lui qualche quantità di risoluto / ci romperanno
calunnie. imbriani, 6-54: da mane a sera lavoriamo di forbici e di
. gemelli careri, 1-ii-204: fu da amendue i fratelli ucciso, i quali
uscire alla spaziosa campagna, e quivi da rilevati poggi rompere il pane del verbo
cicognani, 13-177: quell'aver rotto da anni i rapporti con la sorella.
aveva rotto i rapporti col cognato, e da persona onesta non li avrebbe mai più
aragonesi, credendo che i suoi fuggissero cacciati da nimici, e fece core a francesi
precetti quaresimali. s. bernardino da siena, 2-i-244: o donne, rompeste
], non si possono salire né da ^ putti né da'vecchi e rompono le
col re. ammirato, 1-ii-17: da che si può veder la prudenza de'romani
quegli abitanti aveva avuto ardire d'andar da lei liberamente a bere un bicchier di
. fogazzaro, 13-72: non era da romperla una buona volta con questa gente
non perseverare. s. bernardino da siena, 2-ii-891: che ti vale la
b. giambullari, 3-20: pensate, da poi 'n qua che io lo vidi
capo; / cesseran poi, poi tomeran da capo. -rompersi il cervello:
e sempre in un viaggio mi destina / da taroccare e rompersi la bocca / e
incitare qualcuno in malo modo a darsi da fare, ad affrettarsi. navarro della
. 87. prov. giacomo da lentini, 51: lo diamante rompe a
ama rompere le cose forti. ricciardo da cortona, 1-39: la parola dolce e
3- 122: chi rompe la cavezza da giovane riesce poi un uomo come si
voleri. = agg. verb. da rompere. rompi, sm.
comp. dall'imp. di rompere e da antifona (v.).
cui sono stati impregnati; è costituita da una serie di cilindri con punta arrotondata su
arrotondata su cui passa la stoppa e da dispositivi di battitura e di spazzolatura.
comp. dall'imp. di rompere e da appretto (v.). rompiballe
comp. dall'imp. di rompere e da balla1. rompìbile, agg.
. = agg. verb. da rompere. rompicapo, sm.
poi, venuti a conoscenza della grazia ottenuta da ufa-éoba, cominciarono a pregarmi da
da ufa-éoba, cominciarono a pregarmi da tutte le parti per avere un simile
anche nell'espressione pro = deriv. da rompicollo. blema a rompicapo)
quanto considerata dai profani difficile e faticosa da capire). baretti, 6-382:
comp. dall'imp. di rompere e da capo (v.). rompicazzo
comp. dall'imp. di rompere e da cazzo (v.).
maniera che, conoscendomi, son esente da questo rompecervello di voler dare interpretazione a
voler dare interpretazione a queste vostre proposte da sfinge. = comp. dall'imp
comp. dall'imp. di rompere e da cervello (v.). rompicésti
e taglia-quercino, come neh'altra casa da s. cassano. = comp.
comp. dall'imp. di rompere e da cesto. rompicoglioni (dial.
comp. dall'imp. di rompere e da coglione (v.).
mia famiglia. = deriv. da rompicoglioni. rompicollare, intr.
mal tutto ripagarsi. = denom. da rompicollo. rompicollismo, sm. spavalda
, polibio, sarai savio e piglierai esempio da me, la- scerai andare tanti sgherri
e rompicolla, si riunisse ogni sera da lei all'unico scopo di starsi intorno
lettiga, passando per tali rompicolli che da noi le capre non v'anderebbero. nievo
pubblici spedali degli uomini sfortunati essendo riputate da ognuno, eglino più che molto penavano
gridio, un tambussarsi, un braveggiare da caserma, un vero rompicollo.
gloriosa avventura eredita tutte le assai da quella magnanimità che s'avevano un tempo i
sentiva dietro, nel rotolare a rompicollo da bronco a bronco, le bestemmie e
coperti dagli scudi, furono non solo da le arme inastate con facilità ammazzati, prima
gentil col figlio in collo, / accompagnata da una sol nutrice, / è corsa
quella maledetta macchina, a rompicollo, da un comando all'altro. -molto
roba che voi gli davate era stimata da voi un prezzo che non era giusto?
comp. dall'imp. di rompere e da collo (v.).
comp. dall'imp. di rompere e da cordone (v.); voce
comp. dall'imp. di rompere e da culo (v.). rompidènte
rompidente che ogni ideologo si compiace sgranocchiare da mane a sera. = comp.
comp. dall'imp. di rompere e da dente (v.). rompidigiuno
comp. dall'imp. di rompere e da fiamma (v.). rompiflutto
rompiflutto, sm. invar. ostacolo costituito da materiali rocciosi o artificiali contro cui vanno
comp. dall'imp. di rompere e da flutto (v.). rompigamba
comp. dall'imp. di rompere e da gamba (v.).
. dall'imp. di rompere e da getto (v.). rompighiàccio
comp. dall'imp. di rompere e da ghiaccio (v.), calco
comp. dall'imp. di rompere e da granello (v.).
comp. dall'imp. di rompere e da laccio (v.).
comp. dall'imp. di rompere e da lingotto (v.).
rosso. /... / ma da parte il complimento; / non è
e dove in italia apennino e mozo da lo stretto e quivi finisce a reggio:
ondole, al modo d'una forcella ricavata da un ramo d'al- ero,
sul quale vengono fatte rotolare le merci da imbarcare. stratico, 1-i-410
vasi, moltiplicavasi, lo si vedeva da per tutto: in vettura, al
negozio di pellami, valige e articoli da viaggio. non è sulla piazza
verificano la necessita e qualità delle opere da farsi per la ristaurazine delle mura dei
il lungo corridoio che 1 funai percorrevano da un capo all'altro torcendo la canapa
. = etimo incerto: forse da connettere con scala, passato al
sto che considerare la voce un deverb. da scalare 'calare'. scalòccio (scalòscio
marin. ant. grosso remo manovrato da più uomini in uso sulle galere (
, al costume delle galere, maneggiato da tre sino a sei uomini, messi
. = etimo incerto: forse da scala; la var. scaloscio è regista
di dosso. = denom. da scalogna. scalognato (region.
io conoscessi. = deriv. da scalogna, n. 2.
subissoni. = nome d'agente da scalognare. scalógno, sm.
, ii-347: le scalogne sono state addotte da ascalona, castello della giudea, d'
... infino i fichi scalogni da ascalona, città di soria.
= voce dotta, deriv. da scala col suff. gr. -0 *
vissima distanza. = denom. da scalone, n. 5.
a. rrasone. s. caterina da siena, i-io: il primo scalone nel
: acciò che li difensori possano dalla via da sortire scuoprire così l'argine come gli
come gli avversari loro, si avertano da far scaloni di terra, dove salendo possano
. 3. agric. attrezzo costituito da due staggi di vario peso e dimensione
di vario peso e dimensione, uniti da assi trasversali; serve a pareggiare il
tenuti insieme, a certa distanza, da due o tre robusti piuoli. serve colà
di sottofusto per l'artiglieria navale formato da due guide di scorrimento e da più calastrelli
formato da due guide di scorrimento e da più calastrelli a pendìo, adatto ad
stiva, secondo bisogno. è formato da due lisce e da molti calastrelli a
bisogno. è formato da due lisce e da molti calastrelli a pendìo, e talvolta
una scala. s. bernardino da siena, 2-ii-781: non vedi tu che
scalone. -avanzare gradatamente. domenico da montecchiello, 32: ciascheduno nuovo discepolo
-stancare scaloni: farsi ricevere da molte persone. foscolo, xvi-297:
dell'ordine de'carnivori insettivori, stabilito da cuvier, i quali vennero confusi colle
scholpe, schulpe; secondo altri, è da connettere con écale 'conchiglia', con la
ex-, con valore privat., e da un denom. da calore (v
., e da un denom. da calore (v.).
, lviii-479: non essendo mandato sali da vender come si faceva prima in la
excelsa porta. = deriv. da scalo. scalottatóre, sm.
. = nome d'agente da un denom. da calotta (v.
nome d'agente da un denom. da calotta (v.), col pref
e e = nome d'azione da un denom. da calotta (v.
= nome d'azione da un denom. da calotta (v.), col pref
e scalpate. = denom. da scalpo-, cfr. ingl. to scalp
testa istoriata di oloferne, graziosamente intagliata da un artista balinese e di fatto scalpata
e scalpatoli. = nome d'agente da scalpare. scalpédera, sf.
di narsia. = voce coniata da g. boccaccio, forse per incr.
de'rutoli. = deriv. da scalpitare], con cambio di suff.
cace testimonianza. = nome d'azione da scalpellare1. scalpellante (pari
secoli [dal palazzo], facendo da cima a fondo scalpellar la facciata che
che non gli capitasse un paio di tonsille da togliere o una mastoide da scalpellare.
di tonsille da togliere o una mastoide da scalpellare. 4. per estens
estens. erodere una roccia. maironi da ponte, 1-iii-46: a piccolo tratto superiormente
dal lat. tardo scalpellare, denom. da scalpéllum (v. scalpello)
scalpellavano di certo. = frequent. da scalpare, forse per incr. con scalpellare1
di fidia? = deriv. da scalpellare. scalpellato (part.
che, a guisa di una statua scarpellata da perito maestro, abbia in sé tutte
dalla parte delle volte uno stemma, da tradursi in pietra rozzamente e con apparenza
ne '1 marmo bianco da ettore ximenes in una giornata afosa su
coteste strade il piacere che mi dava da bambino un lastrico scalpellato a nuovo.
pare che al reale così arditamente scalpellato da dante in poi la poesia italiana non
, 51-675: lo conoscevo [pea] da trent'anni o più, come impresario
pneumatici le appendici metalliche (sbavature) da elementi ottenuti per fusione. 5.
dagli stampi. = nome d'agente da scalpellare1. scalpellatura (scarpellatura),
grossetti 9. = nome d'azione da scalpellare \ scalpellazióne, sf.
e sanguisughe. = nome d'azione da scalpellarei. scalpellétto (scarpellétto)
o altro esercizio. = denom. da scalpellino1. scalpellinato (scarpellinato)
fagano. b. corsini, n-80: da ignoto scarpellino, / con la clava
delle cappelle sotterranee. = deriv. da scalpellare1. scalpellino2 { scarpellino)
occhi scarpellini. = deriv. da scalpellato], n. 3; cfr
anche scalpègli). utensile, costituito da una sbarra d'acciaio tagliente a un'
di muscoli e di polpe, aveva lasciato da canto la viva fonte di grazia e
di scalpelli achei. carducci, iii-4-241: da i capitelli orride forme intruse / a
, e... resterà a lei da adoperare lo scarpello. a buon conto
vita, ridotta a linee rigide, prodotte da un duro scalpello, che la rendevano
e tra vezzi o lusinghe, / ma da nobil pietade / impresso dell'imagine reale
il sesto istromento chirurgicale, addi- mandato da galeno, celso, aezio e paolo 'scalpello
v-33: quando anco il dente sia da qualche banda corroso, non si deve
ex-, con valore intens., e da calpestare (v.).
voci. = nome d'azione da scalpicciare. scalpicciante (pari.
muovavi a compassione quel povero giovane che da due giorni scalpiccia la neve a piè
il molle terriccio. = voce da accostare a scalpitare-, cfr. però calpicciare
avere il suolo de'loro appartamenti scalpicciato da una turba di servi. p.
dietro di me. = deriv. da scalpicciare. scàlpio, sm.
per avviso di un santo uomo imparo da quella fiera ad essere umano.
cavalli lanciati al galoppo. benvenuto da imola volgar., ii-329: fuggie nel
piazze. = nome d'azione da scalpitare. scalpitante (part.
fantasia fanciullesca... come trasportata da quei colori e da quegli zoccoli scalpitanti.
. come trasportata da quei colori e da quegli zoccoli scalpitanti. -che batte
ntti e sagrati dei vetturini che, scesi da cassetta, li tengono alle briglie per
ancora baldanzoso di curve, serbato intatto da una vita incorrotta, che sensi scalpitanti,
zoccoli, o durante il galoppo o da fermi, scalciando con le zampe in
spregiator d'ogni fatica, / che concitato da ter- ribil lena / soffia, e
di sonno, ovattato, che si istrada da sé, tutta notte ha scalpitato nel
coprire d'infamia, biasimare. bartolomeo da s. c., 39-5-6: colui
per lo suo imperio scalpitando e discacciando da noi. -trascurare, non tenere
ne fa la sua utilità. giovanni da samminiato [petrarca], i-240: essendo
.), piuttosto che deriv. da un lat. volg. * scalpitare,
campo è allato alle mura, scalpitato da continui cavalli. luna [s. v
, stuprato. boiardo, 3-167: da altrui fia colto il mio bel fiore:
della parlata, tutta scalpitìo di gutturali da farvi credere d'essere in cina.
in cina. = deriv. da scalpitare. scalpito (ant.
ditta fratelli gondrand, che, fermo da tre ore sui quattro piedi, si era
che parte. -il terreno calpestato da vari animali. magalotti, 28-302:
ai suoi scalpiti, ai suoi gesti da ossesso? ghislanzoni, 18-44: giorgio
e affrettando con svenevolezze grottesche o scalpiti da puledro. 3. figur.
gadda conti, i-|85: una orchestra da ballo, da un folto di palme
, i-|85: una orchestra da ballo, da un folto di palme, cominciò ad
ritmi ondosi. = deverb. da scalpitare. scalpito (part. pass
voce di area sett., deverb. da scalpicciare. scalpo, sm.
mondo. c. carrà, 677: da quei foglietti nacque il 'manifesto dell'architettura
gli è 'n tavola, signori » / da patroclo lo sguattero gridare, / sentito
un urlare. = deriv. da scalpitare, sul modello di bagliore, rumore
, lat. scalptura, nome d'azione da scalpére (v. scalpro)
o vero scalpturati. = deriv. da scalptura, con il suff. del pari
confesso d'aver operato nelle mie direzioni da scaltra, ma siccome la mia scaltrezza non
seppe resistere. = deriv. da scaltro. scaltriménto (ant.
all'esperienza; avvedutezza. guidotto da bologna, 1-136: è detta in uno
. aretino, 26-127: noi cominciamo da lei [dalla primiera] per mostrarti
. a scaltriménto: scaltramente. giacomo da lentini, 644: ogn'om ne vive
dinegare. = nome d'azione da scaltrirei. scaltrire1, tr.
mi scaltrisca di quello che s'ha da fare. giordani, vi-38: quegli antichissimi
flaubert del buon tempo. = da un lat. volg. * excauterìre,
, con valore intens., e da * cautenre, per il tardo cauteriàre 'bruciare
scaltrisci). region. staccarsi, cadere da un muro scalfito o crepato.
16-69: dopo che gli stomi sforano scaltriti da ogni lato, avevo posto, in
ex-, con valore intens., e da calt [e \ rire (v
dilettevoli e capricciose. = deriv. da scaltro. scaltrita (scalterità)
fermi e costanti nell'amistà sì sono da ammonire, ch'elli si guardino da
da ammonire, ch'elli si guardino da essere ingannati dalla scalterità e coverta lusinga.
coverta lusinga. = deriv. da scaltro. scaltritaménte (ant.
lo re serpen- done scaltritamente se levao da terra. = comp. di scaltrito
volea cavalcare. = deriv. da scaltrito. scaltritézza, sf.
niente novizio. = deriv. da scaltrito. scaltrito (parti pass,
(una persona). guidotto da bologna, 1-38: sempre sia scaltrito il
..., come non innovò nulla da principio su le antiche magistrature, così
; subdolo, malizioso. guidotto da bologna, 1-144: puote molte volte la
, ma di loda che è rea e da fuggire, siccome chi lodasse alcuna persona
con la possanza di antioco sommamente era da temere. boiardo, 1-5-43: ben prese
, 531: nessuno ignora le vicende che da quel punto corse il ducato, ora
tutte per se, non abbastanza scaltrito da pensare all''alter ego', cioè
. boccaccio, i-446: i ferita da scaltriti medici sono atati, mettendo per
i giuochi e le feste che escano da una puttana scaltrita. galiini,
per dir meglio metodi cosi fatti che da molto volgo di buona fede e da
da molto volgo di buona fede e da pochi scalteriti malignamente andavansi vociferando strani al
valutare con accortezza le situazioni in modo da prendere le decisioni più vantaggiose o da
da prendere le decisioni più vantaggiose o da riconoscere quanto può ritornare a proprio danno
e scaltra. molza, 1-436: da tre bei pomi e non più visti mai
corresse pericolo. -ispirato o caratterizzato da accortezza, sagacia o convenienza (una
degli uomini eccellenti in armi e cavando da sì diversi ceffi e bizarri volti qualche
scrupoloso, attento, provvido neh'amministrarla da uomo onesto, altrettanto era sollecito e
subdole, ingannatrici e fraudolente; ispirato da dissimulazione o slealtà (un'azione,
7-58: è sicura di poter contare, da parte del pubblico, sull'attenzione più
nuovo m'ho lasciato cacciar un'altra caretta da quel ru- baldone dell'anguilla per avergli
tempi delle bussolate. = deriv. da scalvare. scalvarato, agg.
e sopierbo. = deriv. da scalvare. scalvare, tr.
interesse tuo nuoce il tagliarle / fin da l'ima radice, e tu le svetta
quelle colle quali si potano le piante da frutto. linati, 19-146: le vedi
ex-, con valore intens., e da calvare (v.).
del 'pamasso'. = nome d'agente da scalvare. scalvatura, sf. potatura
degli alberi = nome d'azione da scalvare. scalvo, sm.
nel fondo. = deverb. da scalvare. scalzacane (scalciacani, scalzacani
corte? tassoni, vili-1-23: aspettar che da prencipi mezzani / la pace sia ridotta
agli ultimi scalzacani, bisognava sapersi discendenti da mastri notari. bacchelli, 1-ii-228:
; è stata anche ipotizzata la derivazione da una forma seta, scalzàr per scalciare
poco conto, di scarse capacità tanto da essere disposto a svolgere mansioni umili; scalzacane
,... sarà un paese da trarne partito per molti lati. bersezio,
verso, la ricchezza, ci ha da trattar noi come scalzagatti e mascalzoni.
te deum e non possumus, sanculotti da piazza e tabarroni da congiura, eroi da
possumus, sanculotti da piazza e tabarroni da congiura, eroi da martirologio e smargiassi
da piazza e tabarroni da congiura, eroi da martirologio e smargiassi da burla, statue
congiura, eroi da martirologio e smargiassi da burla, statue da partenone e scalzagatti
martirologio e smargiassi da burla, statue da partenone e scalzagatti che non avevano più
e scalzagatti che non avevano più nulla da perdere. = comp. dall'
togliersi le calzature. s. bernardino da siena, 2-i-618: vi dico, o
. 4. tentativo insistente per ottenere da qualcuno risposte o rivelazioni. libro
. = nome d'azione da scalzare. scalzanìbbio, sm.
anche involontariamente, inciampando). mariano da siena, 43: loro di subito,
orazio, entrato in camera e sovvenuto da betta, spogliò le vesti cittadine,
robe e'si mise addosso una guarnacca da casa. -per estens. togliere
vogliono scalzare le viti. s. bernardino da siena, 308: egli chiama il
: io li lavorarò un poco la terra da piei e scalzarollo da torno, per
poco la terra da piei e scalzarollo da torno, per vedere se elli facesse meglio
sua casa), la quale quando da terra sale alle piante, non si deve
di un altro elemento architettonico in modo da indebolirne le basi, per farlo crollare o
, perché era di notte. benvenuto da imola volgar., i-226: anibaie
anzi sepolta, e però dovea restare esente da ogni scossa ed urto dell'acqua che
7. estromettere qualcuno dal potere, da una carica, per lo più politica
, per lo più politica, o da una posizione di preminenza (anche nella
lorenzina, né beatricicca, né angioletti da napoli, né beatrice, né madrema non
uomini di destra sono invidiati, scalzati da altri, di cui princìpi e mezzi ci
scalzarne la fama. -tenere lontano da una persona. comisso, 12-54:
, 2-496: il partito repubblicano lavorava da un pezzo in francia e scalzava le
cne la primogenita della chiesa era condotta da quel frammassone in italia per iscalzare le
santa maria del ponte nuovo. r. da sanseverino, 133: l'angelo una
vincenzo maria di s. caterina da siena, 326: nel tempio nissuno,
calze, colà ritta il vestito, da una parte si sbraca e lascia i calzoni
piace. tommaseo, ii-94: confessiamo da ultimo che il tocco dello scalzarsi tanti
mai, visto, nell'ordine, da che francesco ed egidio e silvestro si scalzarono
pronostici. = deriv. da scalzare. scalzato (pari.
.. c'era l'odore che viene da quei pozzi antichi che una volta facevano
, divelti, dispersi come ciottoli, da quelle segrete leve irresistibili del fiume nel giorno
caverna e tutta la parete, scalzata da quella furia, rovinava a valle.
. v.]: 'scalzatoio': strumento da scalzare i denti. = deriv
i denti. = deriv. da scalzare. scalzatóre, agg.
. = nome d'agente da scalzare. scalzatura, sf.
più. = nome d'azione da scalzare. scalzettare, intr.
ex-, con valore intens., e da un denom. da calzetta (v
., e da un denom. da calzetta (v.).
perché del suo me sia donato. francesco da barberino, 20: non si curi
-con valore awerb. felice da massa marittima, xliii-288: o buon iesù
il terreno a modo di prato, da 'ndarvi iscalzo sanza temere di niente che
nudi o, più recentemente, calzati da semplici sandali e senza calze, in
, 1058: li nimici stavano di fuore da san michele delli scalzi. de luca
, professata nelle scalze, ricevè il velo da nostro signore. p. e.
alza; / rinaldo vide un bel colpo da fare, / e che scoperta avea
-sostant. s. bernardino da siena, 2-ii-1038: voi avete tre scalzi
tempo par la felce scalza / sia da alcuno, che spegner va cercando / sue
vacci scalzo! / qui v'è da far da zuffol di montagna ».
! / qui v'è da far da zuffol di montagna ». -mandare
formaggio. = deriv. probabilmente da scalzare. scalzo3, v.
ex-, con valore intens., e da un denom. da calzone (v
., e da un denom. da calzone (v.).
ex-, con valore privat., e da un deriv. da calzone (v
., e da un deriv. da calzone (v.).
ex-, con valore privat., e da calzone (v.).
ex-, con valore intens., e da camaldolare (v.).
ex-, con valore privat., e da un denom. dal gr. xpe
carro. = nome d'azione da scamastrare. scamatare (ant.
e carne l'empiono, dandogli poi da mangiare in abbondanza, e bacchettandola ogni giorno
o scamatandola in su la pelle da mattina, poi seguitare di nutricarla di
ella gli disse. = denom. da scamato. scamatino, sm.
bronzino [manuzzi]: sarebbero da lodarsi per arti belle infinite che sono
a migliaia. = deriv. da scamatare. scamato, sm.
vinciglie e per sca mati da maneggiare cavalli i suoi rimettiticci che egli fa
ex-, con valore intens., e da carnato (v.).
voce di area napol., deriv. da scamazzo. scarnatura, sf.
sf. ant. lo sporco uscito fuori da panni e abiti dopo essere stati scamati
pena sudicta. = nome d'azione da scamatare. scamazzato, agg. dial
voce di area napol., deverb. da scamazzà (v. scamazzato).
, meccaniche e automatiche, perfino lontane da quelle di un
gli ioni più superficiali che vengono trattenuti da piccole parti d'argilla e possono scambiarsi
circolanti. = agg. verb. da scambiare. scambiacolóre (scàmbia colóre)
in certa maniera di seta, quando da diverse parti si mira. = comp
né è maraviglia dello scambiamento del nome da tedaldo in ansaldo, poiché scambia egli ivi
pace a li romani fare. benvenuto da imola volgar., 1-296: valerio.
infamia di tradimento quegli che furono mandati legati da annibaie per iscambiare li prigioni, et
amorevole scambiamento. 8. spostamento da un luogo a un altro. balaelli
varie edizioni del bembo dintorno agli scambiamenti da lui fatti ne'suoi componimenti. buonarroti
e non possono per alcuno scambiamento ricevere da altri in se stessi quello che e'
un'espressione in un campo semantico differente da quello per cui è stata coniata.
. carducci, ii-15-282: signora, da me ella non può attendere che preghiere
perché e'debbe per necessità chi ha da esser felice possedere... e virtù
montana. = nome d'azione da scambiare. scambiapersóne { scàmbia persóne
. ant. chi opera in modo da favorire scambi di persone negli accoppiamenti.
dipinto, / né si possa scambiar mai da nessuno. forteguerri, 18-51: accortosi
oscurità della notte furono scambiati per nemici da altre truppe. faldella, i-4-29:
. salvini, 39-iii-83: il credito da seneca per gli suoi scritti e pel
morire un uomo sì segnalato e beneficato da lui e suo direttore e maestro.
. carducci, ii-18-27: vorrei avere da dire qualche cosa di nuovo e di
a raggiungerlo. cesarotti, 1-xviii-45: da tutto ciò apparisce quanto l'utero colle
e fantasia scambia e confonde, / carte da gioco e re e regine l'appagano
il parlamento promessogli coll'idea di stanze da distribuirsi a chi non possedeva case.
vostra pace, che quelle cicalate, da voi iscambiate per lavori estremamente arguti e
: francesco piccinino fu scambiato con batista da canedole, ch'era in ragione a
compimento di un ufficio. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
messer vieri de'glardi fa venire magliuoli da comiglia: truova modo, quando vengono
gran- deza della chiesa e più aremo da temere di uno nuovo re al tucto
uno nuovo re al tucto oltramontano che da uno italiano. buonarroti il giovane,
83: messer andrea de'pic- colomini da siena uscì podestà di samminiato, scambiandolo
, potè farsi condurre in quel sito da capre. 6. collocare una
dimenticare le faccende politiche che m'assediano da mane a sera. aleardi, 1-179:
, scambiate con essa alcune parole, tornò da me. imbriani, 2-169: non
fumare »; e frasi siffatte, da finir di toglierci il fiato, dopo tutta
», disse una voce che usciva da una personcina ch'io avea conosciuta altrove
che desideravano il martirio e si offerivan da sé. -cambiare stanza a un reparto
. mannelli, 59: avea seco da quattromila cavalieri di macedonia...,
la posizione di un oggetto, rivolgendolo da un lato all'altro. cellini,
capo della vicina e chi si tramutava da una mano all'altra i ceri e
ceri e i bimbi se li scambiavano da un braccio all'altro, le madri
romoli, 361: similmente si han da dare cibi proporzionati al corpo e alla
corpo e alla complessione de l'uomo, da che non deve esser l'uomo proibito
mano: voler far apparire le cose diverse da quello che sono, contraddicendo l'evidenza
fatta, ne dice alcune altre diverse da quella, e quasi interpreta a rovescio
'l conto, / lasciarsi in man da lei scambiar le carte. 0 rucellai
ex-, con valore intens., e da cambiare (v.).
di fronte al piede destro in modo da toccarne la punta col calcagno. caroso
trovandosi la persona a piè pari, ha da muover il piè sinistro e spingerlo tanto
del destro. = deriv. da scambiare. scambiato (pari. pass
scambiato per un generale, è ricevuto da una dimostrazione clamorosa che gli cagiona un
i quali si commettono per impulso irresistibile, da alcuni malamente scambiato colla volontà. c
cagioni de'panni e'quali sono rimandati da le gualchiere per gli gualcherai o per
argomento. -mutato in modo tale da avere la radice in comune con un
uno scambio termico fra due fluidi divisi da una parete conduttrice. a. mondini
che [la gru] doveva fare da sostegno per un impianto di chimica abbastanza
rettificato. = nome d'agente da scambiare.
una carica. gioberti, 6-ii-144: da alcuni motti sfuggitigli si con- ghietturò che
tua gola. = denom. da scambietto1. scambiettévole, agg.
. = agg. verb. da scambiettare. scambiétto1, sm.
, 217: spiccatasi con uno scambietto da costanzo, andò incontro all'amica e
nobile conte fa scambietti e lazzi poco puliti da commedia dell'arte. lucini, 11-332
sinistra. -passaggio rapido e disinvolto da un argomento all'altro. nievo
dama e del tal cavaliere era uno scambietto da nulla. 3. modulazione musicale
rapido passaggio (anche di un uccello) da una tonalità vocale a un'altra di
. magalotti, 1-21: né è da fare il minimo reparo, che l'arabo
'invito'a 'intimazione'. = deriv. da scambio, con probabile sovrapposizione di sgambetto
così l'amare come l'essere amato da ogni parte vi concorra. serdonati,
e trar frutto per il suo servigio da quella scambievole gelosia e dalla speranza d'
... che per ischerzo e da dovero con villanie scambievoli, secondo la
scherzi interrotti a ragionamenti lunghissimi; e da questi finalmente a scambievoli inviti. manzoni
società di soccorso scambievole. -compiuto da ciascun esercito a danno dell'altro.
di nome, convive con tale dimestichezza da tralasciare i riguardi scambievoli e le convenienze
or dell'una or delraltra forza è da empedocle espresso colla imagine di un cerchio
parlarne con chiarezza. -costituito da un'alternanza di battute fra due interlocutori
nostre balene / d'esser due così da volersi bene. carducci, iii-21-211: il
morte. = agg. verb. da scambiare. scambievolézza, sf
sassonia. -reciprocità di un dovere da compiere o di un comportamento concordato.
. -dipendenza di un fenomeno fisico da un altro, considerato determinante.
di loro diversificate. = deriv. da scambievole. scambievolménte (ant. scangnievolménte
e sostenerla, vengo ad essere scambievolmente da lei sostenuto e difeso. s. carlo
lei sostenuto e difeso. s. carlo da sezze, i-321: lui scan- gnievolmente
traccia della natura e di que'sentimenti che da lei sola germogliano e che ci avvezzano
intralciature si facciano scambievolmente sostegno. bono da ferrara volgar., 99: il
alcuno che mai più l'uno abbia da ingannar l'altro. rosmini, 5-2-133
in iscambio il suono d'uno istromento da fiato per uno da corde o di percossa
d'uno istromento da fiato per uno da corde o di percossa? berchet,
invece che. s. bernardino da siena, v-33q: uno che si mettesse
lui, essendo in un tratto caduto da tanta speranza, gli fu convellente in quello
, perché le mie ciancie non sono da esser paragonate a le vostre coltissime muse
non ti voglio vedere perché penso che da uno scambio di lettere nascerà più facilmente
gli scambi di idee fra colleghi separati da distanze geografiche e teorie politiche...
linguistica di una società è inesorabilmente assicurata da quel tipo particolare di scambi a x
camera col detto duca ruberto. guido da pisa, 1-216: atalante, secondo che
giacer col conte maestrevolmente mise. bianco da siena, 2-32: ecco el tuo
di ottenere la contemporanea liberazione di quelli da essa detenuti. da porto, 1-325
liberazione di quelli da essa detenuti. da porto, 1-325: uccidendone alcuni (soldati
in vita, parendo loro che fossero uomini da taglia o da scambio. ferrucci
che fossero uomini da taglia o da scambio. ferrucci, 64: appresso dua
« papa, papa », le saperete da me. a. f. doni
: sia che lo scambio si faccia immediatamente da merce a merce, sia che lo
si può verificare un passaggio di carica da un ione positivo o un atomo neutro
12. retor. figura per cui da una parola se ne ottiene un'altra
il succedersi alternato di almeno due colpi da parte degli atleti. l. caretti
la critica. = deverb. da scambiare. scambio-iònico, agg.
sei della partita. = comp. da scambio e ionico3 (v.).
scambio delle coppie. = deriv. da scambio. scambo, sm. letter
verso il centro se decrementava, et da questa linea tolleva la dimensione la prima
predecessori. = nome d'azione da scamerare. scamerare, tr. (
ex-, con valore privat., e da [in] camerare (v.
pretesa scamerazióne? = nome d'azione da scamerare. scamerita, sf.
facendo mille scameruzzoli. = comp. da ruzzolo e da una voce di origine poco
. = comp. da ruzzolo e da una voce di origine poco chiara (
un ostacolo. = nome d'azione da scamiciare. scamiciare, rifl. (
ex-, con valore privat., e da un denom. da camicia (v
., e da un denom. da camicia (v.).
chiassoni e scamiciati sono quelli che vengono da napoli. -nudo, senza maniche
, iv-5: ella, perché non venisse da sé ad alzarlo con quelle sue braccia
vilipesa la rivoluzione francese, rappresentata solamente da scamiciati sanguinari. -sm. plur
ell'ha ingegneri, architetti e maestri da imbracarle, rincappellarle e rinca- miciarle per
, rincappellarle e rinca- miciarle per foggia da reggere ad ogni ossidione. nievo,
la parola sciopero. = deriv. da scamiciare. scamillo (scarnilo)
. ant. piedistallo rialzato che serve da basamento alle colonne di un edificio;
di separazione o di allontanamento, e da un deriv. da ca [m]
di allontanamento, e da un deriv. da ca [m] minol (v.
nell'arena o nello stadio, chiuso da una fossa o da una linea, oltre
stadio, chiuso da una fossa o da una linea, oltre la quale non
ex-, con valore intens., e da un denom. da cammello (v
., e da un denom. da cammello (v.).
ex-, con valore intens., e da un deriv. da cammello (v
., e da un deriv. da cammello (v.), sul modello
ex-, con valore privai, e da cammaro, che nei dial. merid.
dotta, lat. scammonìtes, deriv. da scammonia (v. scamonea)
di recitare. = deriv. da scamòfia. scamoiare (scamòio),
dàgli un bucconcello. = voce da connettere forse con la forma dial. scamollare
scorza'(v. scamollo) e da confrontare con lo spagn. escamujar, escamochar
la freccia. = probabilmente deverb. da una forma dial. scamollare (cfr
], 627: la scammonea produce da una radice assai rami, lunghi tre
, 4-i-304: vai sera per sera / da qualche scamonea fatto ministro. fanfani,
frequenti serviziali e qualche purgante epicratico e da principio li ho veduto dare della salzapa-
con scamoneati. = deriv. da scamonea. scamonèo, sm. tose
: la scamonea è el sugo che stilla da una pianta chiamata da e'greci scamonio
sugo che stilla da una pianta chiamata da e'greci scamonio. dalla croce, ii-35
. scamonìum e scammonium, forma neutra da scammonia (v. scamonea).
un grande tavolo ricoperto di carta gialla da macellaio, oltre a pizze, ecco frittate
. e pugliese), deverb. da scamozzare, con evoluzione semantica analoga a
. scamosciatura. = deriv. da scamosciare. scamosciare, tr.
con oli di pesce, in modo da farle diventare vellutate e simili a quelle
ex-, con valore intens., e da camosciare (v.).
agg. conciato e lavorato in modo da assumere un aspetto vellutato (una pelle
una busta postale, chiuso al centro da un bottoncino automatico. 2.
ex-, con valore intens., e da un deriv. da camoscio (v
., e da un deriv. da camoscio (v.). scamosciatóre
in olio. = nome d'agente da scamosciare. scamosciatura, sf.
, sf. trattamento delle pelli tale da renderle morbide e vellutate come quella del
olio. = nome d'azione da scamosciare. scamoscio, agg. pelle
9-279: si era infilato, una pena da stroncarsi i lombi!, le scarpe
del fr. escamotage, nome d'azione da escamoter (v. scamottare).
lana dei panni. = deriv. da scamotare, per scamatare. scamottare
aveva indosso tanti corpi di reato politico da farlo impiccare..., ma egli
escamotar 'far sparire'a sua volta da escamar 'squamare, insospettire', deriv.
estens. ridurre, consumare. giovanni da samminato [petrarca], i-59: -
'scamozzatura': quelle frasche che si levano da un albero scamuzzandolo. e dell'uso.
dell'uso. = nome d'azione da scamozzare. scamozziano, agg. che
una cosa. l'ho sentito usare da persone di segromigno parlando di un piccolo
di terra. = deverb. da scamozzare. scamózzolo, v.
ant. e letter. salvezza, scampo da un pericolo. novellino, 42
qual dal loro giudicio s'appella. antonio da ferrara, 6: re- dumme,
pugna? » = deverb. da scampare-, v. anche scampo1.
. sta rintanato e sprofondato sotterra. esce da ~ suoi nascondigli allo splendor della luna
resto dell'anno. = denom. da campagna (v.), con il
una scampagnata di una ventina di giorni da queste parti, una scampagnata con di molte
un paese! = deriv. da scampagnare. scampagnóne, agg.
, la sortirono. = deriv. da scampagnare. scampaménto, sm.
, sm. ant. scampo, salvezza da un rischio, da un grave danno
scampo, salvezza da un rischio, da un grave danno fisico o morale o
, / che me dèa scampamento / da ognunchena noximento. g. villani,
eterna dell'a- nima. bianco da siena, 2-84: benedetta sia tu,
furono mandati. = nome d'azione da scampare. scampanacciata, sf. scampanata
ex-, con valore intens., e da un deriv. da campanaccio, alter
., e da un deriv. da campanaccio, alter, di campana'(v
giornata. = nome d'azione da scampanare. scampanante (part. pres
, ventosa e scampanante, s'hanno da visitare i suoi templi dell'età della
sonoro rumore metallico (un oggetto urtato da un altro). baldini, i-47
a morto. pavese, 1-106: da monticello scampanavano scampanavano. -sostant
la campanella o il campanello che fungono da avvisatori acustici; scampanellare (una vaporiera
fagiuoli, x-21: se in copia averò da dar de'pavoli, / allora i
frivoli: / abbaierà che s'udirà da tivoli; / scampanerà, farà un romor
tivoli; / scampanerà, farà un romor da diavoli. -concionare, sproloquiare.
martelli, 25: un altro t'esce da canto per aver fatto qualche tempo professione
improvvisate giorno per giorno... da persone... che, senza vagliar
in mantova non vi sfracassassi le orecchie da maledetto senno. = comp.
ex-, con valore intens., e da un denom. da campana'(v
., e da un denom. da campana'(v.). scampanata
mie fatiche sulla terra africana fossero apprezzate da tutti. pirandello, 7-163: spese
, padelle e paioli, tutti strumenti da fare strepito, e gli fecero una grande
solita scampanata. = deriv. da scampanare. scampanato (pari.
di muratura. = nome d'azione da scampanare, n. 7.
marinetti, 2-iii-100: con boccioni da previati guardiamo il carosello di tram a
, con un carrettino di gelati tirato da un poney infiocchettato e scampanellante.
govoni, 9-143: fu così che da terra potè nascere / scampanellante e perfetto
ex-, con valore intens., e da un denom. da campanello (v
., e da un denom. da campanello (v.).
io vada. = deriv. da scampanellare. scampanellato (pari.
di qualche carrozza. moravia, ix-205: da una vailetta sottostante veniva qualche volta lo
mezzo alla sala. = deriv. da scampanellare. scampanèllo, sm.
uscio e scompare. = denom. da scampanellare. scampanìo, sm.
chi. -suono di campanacci prodotto da una mandria, da un gregge.
di campanacci prodotto da una mandria, da un gregge. d'annunzio, iv-1-601
2. per estens. sonoro rumore prodotto da oggetti metallici che si urtano.
a scampanìo. = deriv. da scampanare. scampante (part.
. pass, anche scampo). salvarsi da un pericolo; sottrarsi a un possibile
sottrarsi a un possibile danno; uscire indenne da una situazione rischiosa. - anche sostant
. - anche sostant. uguccione da lodi, xxxv-i-611: pur al patrenostro ve
comanda, molto pò ben scampar / da le pene d'inferno. latini, rettor
super natura feminarum, xxxv-i-552: qi da ese vardase [dalle donne] scampa
] scampa de gran afano. lapo da castiglionchio, 117: per uno buono
dal male, / e quei che da la morte son scampati / restan privi
d aquino o rugieri d amici o giacomo da lentini, 409: come quello che
a una condizione di disagio; uscire da una situazione gravosa; liberarsi da un vizio
uscire da una situazione gravosa; liberarsi da un vizio. -anche sostant.
vizio. -anche sostant. uguccione da lodi, v-155-77: de povertà po scanpar
, 8: io sono scampato / da l'aspre brighe e da le mortai
sono scampato / da l'aspre brighe e da le mortai pene. piccolomini, 1-205
esser quella maggior vizio di questa, da cui facil cosa ci fia poi lo
poi lo scampare. -difendersi da condizioni atmosferiche opprimenti. baldini, 7-8
unito con un compì, di moto da luogo. -unito con un compì, di
: rifugiarsi in un luogo. francesco da barberino, iii-172: la proda verso il
mare / se bisogna scampare. niccolò da poggibonsi, cxxxi-155: io mi volsi
e per colli, / per potere scampar da cotal donna. fatti di alessandro magno
sino alla sera,... e da puoi scampò per una ora. cravaliz
salvare una persona o anche una collettività da un pericolo o, genericamente, dal rischio
è nel vostro core, / che da morte d'amore / mi scampi, stando
sorella] concedendosi al duca di greti scampa da morte la prima. laude cortonesi,
feminea gonna / colui che 'l mondo da grave cordoglio / avea scampato, et or
. cesarotti, 1-x-1-294: ottenne di scamparlo da morte, a condizione però che un
l'occasione della salvezza di una persona da pericoli, da morte. fausto da
salvezza di una persona da pericoli, da morte. fausto da longiano, iv-188
da pericoli, da morte. fausto da longiano, iv-188: o disgraziati i prosperi
la propria anima dalla dannazione. bonvesin da la riva, 1-292: lo benedeg alexio
, / azò ke l'arma scampe da mort angustiosa / e k'ella trov a
tempo dolceza gloriosa. -liberare da una condizione gravosa; riscattare dalla schiavitù
dalle mani loro? -rendere libero da necessità, da bisogni. s.
? -rendere libero da necessità, da bisogni. s. bernardo volgar.
mi, ti, ecc. scampino da qualcosa o da qualcuno, spesso con uso
, ecc. scampino da qualcosa o da qualcuno, spesso con uso scherz. e
. visconti, 1-118: idio ti scampi da l'altrui bisogno, / ma,
contrario di fortificare; e dio ci scampi da queste strane inversioni di lingua, indegne
gittar sul muso, dio mi scampi da giustiniano e dal 'digesto'che non potrei digerire
le soe cose a san beneto. felice da massa marittima, xliii-199: o tu
scampar la morte, si lanciò disperatamente da una finestra nel giardino. salvini, 13-138
schivare, sfuggire qualcuno. bonvesin da la riva, 1-294: alexio dai soi
-scamparla bella, grossa: salvarsi da un grave pericolo; superare una situazione
valore di allontamento o separazione, e da un denom. da campo [di battaglia
separazione, e da un denom. da campo [di battaglia] (v.
scampaticelo, agg. che si è salvato da una grave malattia, che ne è
grave malattia, che ne è guarito da poco. fanfani [s.
.]: 'scampaticelo': chi è scampato da grave malattia, convalescente. tramater [
di malattia. = deriv. da scampato, sul modello di malaticcio-, voce
, agg. che si è salvato da un grave pericolo; che è uscito indenne
grave pericolo; che è uscito indenne da una situazione rischiosa. cavalca,
la sua biancofiore in pericolo e iscampata da quello per la sua virtù. andrea
quello per la sua virtù. andrea da barberino, ii-143: quello famiglio scampato
di là di riscaldato e raffreddato; pure da dua dì en qua è migliorato:
per darci la caccia. -fuggito da un luogo per rifugiarsi in un altro.
gebbellini de grande reputazione e ma scampati da milano a bergamo, e quelli per li
degli scampati. 5. risparmiato da una ruberia, da un saccheggio,
5. risparmiato da una ruberia, da un saccheggio, da una requisizione.
una ruberia, da un saccheggio, da una requisizione. ser gorello, 875
antichi portolani italiani, 492: mio uno da quella polita de uer maistro è un
volta de ponente. ibidem, 530: da solino a ualle per ostro mia 20
sartia. = nome d'agente da scampare. scampirro, sm.
salvezza della vita o di una persona da un pericolo che la minaccia.
io voglio fare l'uficio comune, da poi che per gara degli ufici è tanta
». gigli, 2-161: grand'edifizio da noè costrutto allo scampo della natura,
a scampo della nazione. -guarigione da una malattia. mazzei, i-51:
paziente. -di animali: salvezza da predatori o cacciatori o dalle intemperie.
si può mettere in atto per salvarsi da un pericolo o per impedire il verificarsi
bisognava incoronarlo. 2. liberazione da un assalto, da un assedio, da
2. liberazione da un assalto, da un assedio, da un accerchiamento;
da un assalto, da un assedio, da un accerchiamento; lo sfuggire a un
non fu fatto prigione: vedutosi finalmente da altri soldati occupar tutti 1 luoghi donde
1 luoghi donde e'poteva avere scampo, da se stesso si ammazzò. metastasio,
scampo cu lui ordinò che messer tomazo da ghivizano fusse preso. ariosto,
per lo scampo di cosimo. benvenuto da imola volgar., ii-199: mitridate fu
sciauratamente in un qualche fallo, non dèe da voi aspettarsi scampo o pietà.
o pietà. 4. liberazione da légami amorosi; sollievo dai tormenti dell'
per me giamai alcuno scampo. tommaso da faenza, 1-iv-61: chi nonn. è
ii-5: mentre io mi attendesse ancor da lui / qualche soccorso alla mia fiamma
su la strada di questo mondo fate vita da fuorusciti, la misericordia di dio è
fine. 6. sollievo da preoccupazioni e da tribolazioni; conforto,
6. sollievo da preoccupazioni e da tribolazioni; conforto, consolazione.
: non altrementi allora che l'uomo da uno fortissimo sonno per pericoloso avenimento rotto
, 1-x-127: il rigiro è scampo da deboli, come la scherma è professione da
da deboli, come la scherma è professione da pusillanimi. pratesi, 5-69: guardò
te, sia pur tremando, perché da te solo potevo sperare, in quelle
offre ad altri aiuto, difesa e riparo da un pericolo, da un attacco,
difesa e riparo da un pericolo, da un attacco, dalle avversità. busone
un attacco, dalle avversità. busone da gubbio, 1-193: ora parlerò io a
scampo siete. -allontanamento o partenza da un luogo o da una situazione spiacevole
-allontanamento o partenza da un luogo o da una situazione spiacevole; fuga da una
o da una situazione spiacevole; fuga da una minaccia. de sanctis, ii-6-109
al cielo / che io avessi imparato da fanciulla, / come per spasso, a
chi n'ha del soverchio. -riparo da un colpo di lancia o di arma da
da un colpo di lancia o di arma da fuoco; parata di un tiro in
, che per aver egli la palla commoda da far il colpo di bolea,
: appresosi un grande incendio nelle case da un lato del suo palagio,..
altro scampo. -sollievo o riparo da condizioni climatiche avverse. c
-luogo che offre rifugio e asilo, anche da persecuzioni politiche. ammirato, 4-2-104
e rincorsi i pazzi errantj / da bastoni e da sassi e calci e pugna
i pazzi errantj / da bastoni e da sassi e calci e pugna, / or
. cafilupi, 123: tremo qual mossa da fier euro fronda, / percn'ogni
alcun non aspetti. -scagionamento o difesa da un'accusa. a. pucci
di natura diversa e sostanza veramente deffinita da quelle de'bruti. 10.
trovò l'eccidio. -non avere scampo da qualcuno: essere alla sua mercé.
simile al ge- nitor melampo, / da cui non hanno scampo / ne l'arcadiche
>rime pagine della 'vita di arnaldo', scritta da b. musso- ini: pagine di
adopra ha scampo. = deverb. da scampare. scampo2, agg. ant
. del carretto, cvt-569: da ognun lassato, è gionto in povertate
pietà d'un vampo, / manda da lui mercurio e la richeza / per farlo
grotticelle di bettolieri. = deriv. da scampolo. scampolista, sm
. gramsci, 11-172: da barnum si fanno 'li giochi'. ogni
far giochi. = deriv. da scampolo, n. 3.
può passare questa similitudine, una persona da vestire, da vestir bene, s'intende
similitudine, una persona da vestire, da vestir bene, s'intende; ed
contro le donne che vogliono essere 0 da più o altra cosa di quanto permette il
-scenetta comica. gramsci, 11-172: da bamum si fanno 'li giochi'. ogni
nel 1302), di etimo incerto: da scampare, nel senso di 'ciò che
dal provenz. escapol, che è da escapolar 'sgrossare, tagliare', a sua volta
con li loro. = denom. da sca [ra \ muccia, per sincope
ex-, con valore intens., e da camuffare (v.).
, con valore privativo-detrat- tivo, e da camuffare (v.). scamuffato
particelle dell'oro, che si spiccano da esso nel lavorarlo, detta così quasi
scamuzzoli che don gennaro aveva pianamente ritagliati da altrettante vivande preparate per il principe.
scamuzzoli di vivande, raccolti e messi da parte a tavola. -un pochino
porzioni. = deriv. da scamozzare; v. anche scamozzo.
mascellari e gl'incisivi. dino da firenze [tommaseo]: allora ha compiuto
, 261: me par che sia putto da nanna / zascuno el qual de la
a quili. = deriv. da scana, con significato metonimico. scanagliaménto
al corso. = nome d'azione da scanagliare1.
nom. (scanàglio). tenere comportamenti da cana glia, da plebaglia
comportamenti da cana glia, da plebaglia violenta e scioperata. tommaseo
ex-, con valore intens., e da un denom. da canaglia (v
., e da un denom. da canaglia (v.).
a quella, ^ scanagliarsi'sarebbe dipartirsi da essa e prendere abiti e modi contrari
. ex-, con valore privati, e da un denom. da canaglia (v
privati, e da un denom. da canaglia (v.).
provisto, sa dovo et unde s'ha da ponere. = alter, dial.
farle subito. = deriv. da scanagliare1. scanaglio, sm.
: lungo scanagliare. = deriv. da scanagliare1. scanalare1, tr. scavare
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da canale (v.
tivo, e da un denom. da canale (v.).
di separazione o di allontanamento, e da un denom. da canale (v.
di allontanamento, e da un denom. da canale (v.). scanalato
[ordine] in guisa di portico da gran colonne scanalate di marmo giallo.
della pace, già nel foro boario da vespasiano edificato, oziosa una bella colonna
altri lunghe funi e grosse, / da le quai con leggier forza tirate /
denti canini. 3. segnato da erosioni longitudinali (il fianco di una
. 5. arald. delimitato da una linea spinata con dossi in fuori
= nome d'agente femm. da scanalare1. scanalatura (disus.
legno secco. = nome d'azione da scanalare1. scanapugliare, intr.
. ex-, con valore privati, e da un denom. da canapule (v
privati, e da un denom. da canapule (v.). scanapulare
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da canapule (v.
tivo, e da un denom. da canapule (v.).
s. v.]: 'scancellabile': da potersi scancellare. = agg.
. = agg. verb. da scancellare1. scancellaménto, sm.
. e letter. cancellatura di parole da un testo scritto. aretino, iv-4-223
occhi. = nome d'azione da scancellare. scancellare (ant.
nuovo, ché queste non sono cose da essere scancellate, anzi con grandissima diligenza
voluto scancellare il nome del re di spagna da quella certificazione che don pietro aveva formata
insipido l'aggiunto 'pastorale'. gius. felice da mono, lxii-2-i-122: ha in mia
pallavicino, 10-i-22: la canzone mandatami da vostra signoria mi tempera così fatta mestizia
. 4. espungere, eliminare da un elenco, anche idealmente composto.
et ignominia indicibile si reputava tesser scancellato da questa tavoletta, come si faceva con
il mandato, scancellasse anco il debito da me contratto seco. redi, 16-vtii-117
machiavelli, 1-i-193: questo si debbe osservare da tutti coloro che vogliono scancellare un antico
casso / ogni statuto e legge promulgata / da or- chia tribuno e da licinio crasso
promulgata / da or- chia tribuno e da licinio crasso, / i quai volean bastasse
e scancellato e non ancora creato niente da sostituire; che ha spazzato via
memoria l'affronto passato, e non mai da essa cassano la grazia sopravenuta. fr
scancella. alfieri, 1-225: tu, da me lungi, e d'ogni speme
e non ismessi né anc'oggì nascevano viziati da tale peccato di origine, che per
o dalla memoria collettiva; essere soverchiato da altri sentimenti o emozioni o ricordi,
di questa parte di sintassi è accelerato da un'altra causa: dal maggiore o minor
ex-, con valore intens., e da cancellare (v.), di
imbrogliato della scancellatura. = deriv. da scancellato. scancellato (part. pass
augusto nome. 2. segnato da cancellature, da ripensamenti (un testo
2. segnato da cancellature, da ripensamenti (un testo scritto).
: le pareti e la volta coperte da grandi affreschi di buona mano, se non
provetto scaman- dronimo, in cui erano da lungo tempo scancellate le brame di allettare
seppellite e quasi scancellate le famosissime solitudini da amenissimi poderi. 7. privato
scritte erano stati grattati via, non so da chi: sull'intonaco, e sul
scancellatura. = nome d'azione da scancellare. scancellazióne, sf.
], 22: sulla scancellazione, da una foto di propaganda del regime comunista
e impiccato. = nome d'azione da scancellare. scancellévole, agg.
medesimo. = agg. verb. da scancellare. scancèllo, sm.
specie di stipo o d'armadio, da riporvi scritture o altro. questo vocabolo,
dah'alberti, che lo ha tolto da non so qual opera del cardinal bembo
ex-, con valore intens., e da cancello1 (v.) nel signif
ad ogn'altro certo stile tuonante o da scntturacce di piatitoli e inondare le scancerie
scancerie e infrascare le assi de'librai da una piena di stampe ch'egli appellava imbratti
est la scanciarìa. -deriv. da scancia, per scansia; cfr. anche
lunghezza della soglia. = deriv. da scancio. scancìo (schiancìo,
: lasciava trapelare la sua presunzione come da imposta mal chiusa sbuca fuori di scancìo
di schiena, di scancìo, così da risultar visibile di tre quarti.
potessero possedere vescovadi. carducci, iii-25-70: da che il nannucci è morto, l'
di mira. = deriv. da scancire. scancire (schiancire),
. = agg. verb. da scandagliare. scandagliaménto, sm.
nave. = nome d'azione da scandagliare. scandagliare, tr.
col remo. -estrarre campioni di liquido da un recipiente. baruffaldi, 1-66:
. serra, 171: essendo il regno da circa un milione di fochi con li
distesa delle ghiaie gli parve vedere affiorare da una buca una macchia nera, come fosse
con cui gli ingegneri scandagliano le terre da miniere. 5. frugare.
fortuna. siri, i-166: quando più da vicino si scandagliò questo disegno, lo
lo trovarono pieno di precipizi e pericoli da ogni parte. lanzi, v-218: dal
dal crespi abbiam notizia di alquanti scolari da lui promossi alle prospettive, a'paesi,
loro poeti parmi che non iscandaglie- rebbe da savio. betteloni, iii-162: chissà quanto
se tu con uno sforzo spogli il quadro da tutto ciò e vai a scandagliare nel
come dici. ma non lo credo da tanto d'avere un partito. scandagliato a
da'negoziati col pascià di bosnia abbiano da uscire lumi a sufficienza per scandagliare come
equilibrarsi nell'aria. = denom. da scandaglio. scandagliata, sf.
di scandaglio. = deriv. da scandagliare. scandagliativo, agg.
clemente. = agg. verb. da scandagliare. scandagliato (pari.
cima d'una montagna, di lungi da detta città 22 miglia, s'aperse
argomento tanto poco scandagliato non sarebbe certo da aspettarsi che, dau'esposto, si pretendesse
può giungere. = deriv. da scandagliare, sul modello del fr. sondeur
del nulla! = nome d'agente da scandagliare. scandàglio (ant. scandàgio
è lo scandaglio a sagola, costituito da un peso troncoconico di ferro o di piombo
che raccoglie particelle di materiale, e da una funicella (o sagola) graduata
è legato il peso. francesco da barberino, iii-128: scandagli et orce e
l'altezza pur di quindici passi. ca'da mosto, 1- 24: nel
suono, riflesso dal fondo e raccolto da un ricevitore. -scandaglio a pressione o
tromba: quello usato anticamente e costituito da un'asta piatta e graduata di ferro
che vengono rimandati dal fondo e rivelati da un apposito ricevitore, insensibile ai rumori
per gli scandagli e per le misure fatte da periti delle parti e dal mandato di
utensile e per condurre un solo cannone da batteria in ogni luogo con la sua
, ha bisogno di cento cavalli, e da questo picciolo scandaglio solo si può far
trasportarsi a livorno, dovranno farsi i manifesti da porta a porta sulla giusta denunzia che
di pane..., acciò da queste notizie... si possa riflettere
comune del grano si sarebbe adottato anche da tutti i fornai. -a firenze
1316 a roma), che è forse da un lat. volg. * scandacùlum
. volg. * scandacùlum, deriv. da scandire (v. scandire);
scapati giovinastri, avvezzi / a operar da balordi, ecco che avviene: / fate
marito magnanimo. = deverb. da scandalezzare per scandalizzare. scandalire, tr
avete indiscrezion nessuna. = denom. da scandalo. scandalismo, sm.
comunicazione di massa. = deriv. da scandalo. scandalista, sm. e
professionali e ideologici. = deriv. da scandalismo. scandalìstico, agg.
moralismo generico vittima delle stesse armi scandalistiche da lui usate. soldati, 2-436: golzio
re sole. = deriv. da scandalista. scandalìtico, agg. (
: fu morto [gerì del bello] da altri cittadini, nome i sacchetti;
tico peccato. = deriv. da scandalo. scandalizzaménto (ant.
lamentele sulla decadenza della libertà cominciarono sin da quando non si videro più nei parlamenti
cristo. = nome d'azione da scandalizzare. scandalizzante (part.
mano o del piè), sia tagliato da noi. 2. che sconcerta
il fratello mio. s. caterina da siena, i-242: costoro stanno sempre in
hai fatte le piaghe. s. bernardino da siena, 146: fa peggio uno
che, contento di aver ripulito da tante macchie enormi il suo 'martirologio',
roger... a portofino svernava da anni. non all'albergo, no;
abbondantemente. ochino, 208: quando da li certosini si togliesse lo statuto del
, digiuni, penitenze, vediate talvolta da alcuni talentarsi l'arco e onestamente trattenersi
la persona si mostrasse annoiato o incomodato da tal positura. pananti, ii-292:
parole scritte, perché pronunciate, diversamente da noi; avremmo osservato piu ed ammirato
. giovio, i-229: veramente sarebe da scandalezarsi de l'uno principe più che
cocozze vote... le papere da principio se ne scandalizano, e s'alzano
sul gr. axavàaxt ^ to, da ixàv&xxov (v. scandalo).
; superi, scandalizzatissimo). turbato da un discorso 0 da un comportamento contrario
). turbato da un discorso 0 da un comportamento contrario alla morale corrente,
-in partic.: sconvolto, turbato da un discorso contrario alla morale religiosa corrente
stessi cercando e disputando. -sconcertato da un'espressione artistica inusuale o da un
-sconcertato da un'espressione artistica inusuale o da un concetto opposto alle idee correnti.
scandalizzato. -offeso nella propria sensibilità da una persona. c. dati,
ne mitighiamo il rigore. -scosso da un evento violento o sanguinoso. cicerchia
che stesse bene mostrarsi un po'scandalizzata da quel giudizio. -che esprime meraviglia
ci andrei volentieri io, a servizio da pellegrini ». bice fece una faccia
tanto lei ormai non ha più nulla da perdere ». 3. adirato
rimino. = nome d'agente da scandalizzare. scandalizzazióne, sf. letter
scandalizzazióne. = nome d'azione da scandalizzare. scandalizzóso, agg.
ed operatori. = deriv. da scandalizzare. scàndalo (tose, scàndolo
coscienza o sconvolgimento della sensibilità etica provocato da un comportamento, da un evento,
sensibilità etica provocato da un comportamento, da un evento, da un'immagine o
un comportamento, da un evento, da un'immagine o da un discorso che è
un evento, da un'immagine o da un discorso che è in
-in partic.: sconvolgimento interiore provocato da un atto o da un discorso che
sconvolgimento interiore provocato da un atto o da un discorso che costituisca un esempio di vizio
rinaldeschi, 1-72: iddio ti guardi da ogni scandalo, e pure se si scandalezza
l'anima. s. caterina da siena, 209: spesse volte adiviene che
spirituale suscitato in persone maliziose e ipocrite da azioni o parole buone o indifferenti.
umana cupidità e il basso interesse, da pure, più che gli altri,
napoletane del quattrocento, lxiv-71: ochi da penetrare lo diamante, / che dentro 'l
-contraddizione, confusione mentale. antonio da ferrara, 141: se non mutan questo
opinioni religiose o umane debolezze proviene spesso da ignoranza o da ipocrisia. guerrazzi,
umane debolezze proviene spesso da ignoranza o da ipocrisia. guerrazzi, 10-100: io mi
dello spirito ». -sconcerto provocato da un'espressione artistica. pasolini, 4-50
buon vento, don diego! andate da vostra cugina rubiera? » fucini,
fa- cevan lusso mantenute non si sa da chi. c. e. gadda,
mai diffusa, anche indesiderata, suscitata da un avvenimento, da un'azione, da
indesiderata, suscitata da un avvenimento, da un'azione, da un discorso eccezionale
da un avvenimento, da un'azione, da un discorso eccezionale o in contraddizione col
suoi e 'miei parenti. r. da sanseverino, 163: andarono in chiesia
): gli altri convitati pensavano, ognun da sé, al modo di sopire il
a me scandalo. s. bernardino da siena, 767: viene poi per questo
de l'altro e vi lievi sempre da tomo tutti li scandoli e tutti i
potrà seguire scandolo. s. bernardino da siena, 57: idio...
, perché tu [siena] sia guardata da tutti e'pericoli e da tutte le
sia guardata da tutti e'pericoli e da tutte le persecuzioni e da tutti li scandoli
e'pericoli e da tutte le persecuzioni e da tutti li scandoli che ti potrebbero venire
scisma di pareri; e sì come da la conformità di quella deriva pace e letizia
persone sediziose, al fine di destituirle da cariche pubbliche o di condannarle al confino.
socialista gridavano per questo allo scandalo, da caltanis- setta o da girgenti.
allo scandalo, da caltanis- setta o da girgenti. -mettere una città a
l'espressione, già usata nella bibbia da isaia, 8, 14, fu ripresa
esplosivo, trunfo passava quasi tutto il giorno da carolinona, lì, nel salotto da
da carolinona, lì, nel salotto da pranzo, intento, come un cane
3. ant. in modo da fomentare discordie. guicciardini, i-295:
, ingegneri e altri, che partono da v. s. mal soddisfatti,
ed in privato supplicemente pregato a distorsi da impresa che né al profitto di vostra maestà
odiati per la lor vita troppo diversa da quella de'veri monaci, ed anche
alla lettera caduta al gonfaloniere e trovata da iacopo gherardi, in verità fu molto scandalosa
scandalose, si lasciano andare, perché da se medesime cag- giono. nannini,
certi fatti alquanto ambigui e bui. da ponte, 49: « eccellentissimi signori
diverbio. nievo, 2-136: feste da ballo chiassose ro- morose scandalose; veglioni
granatino, una pentola o un vaso da notte? pea, 7-247: se la
la ballerina fosse celebre e si servisse da noi per la sua scandalosa biancheria intima
che provoca la repulsione e il rifiuto da parte della maggioranza dei cittadini o di
1-30: erode,... venendovi da sebaste, vi passava rinvemo con tutta
, 300: li litigiosi e scandalosi son da esser separati e scacciati dalle conversazioni e
(eccles.) scandalósus, deriv. da scandàlum (v. scandalo).
: se il verno va buono, vuoisi da xn dì fra gennaio l'orzo di
de le quale receve la muiero ij ducati da miser azo. soderini, ii-368:
orzo maschio, orzo mondo e orzola, da altri detta scandela. viani, 10-307
alli quali li pesci traendo, finalmente da lui sono presi. = var
un grado gerarchico elevato. domenico da prato, lxxxviii-i-580: margarita e vincenzio,
scande. cesariano, 1-8: quilli che da la puerile etate, scandendo con questi
più di scander vate toglia '1 pondo / da che 'l ciel vuol per sé sì
muse i buon poeti infiorano. niccolò da correggio, 1-375: li insubri templi
. lettura metrica, scansione. gidino da sommacampagna, 2-4: quando una lettera
], 475: scàndice... da altri è chiamata tragopogon e ha foglie
... faccia lo scandiglio de'prezzi da darsi adii macellari... ogni
a pare,... ma da tre altre virtù che rendono lo periodo soave
»! = nome d'azione da scandire. scandinaviano, agg.
nazione scandinava. oriani, x-4-73: da molti anni vi sono solo e ignorato,
. 4. per estens. abitato da popolazioni di ceppo germanico. carducci
. geol. glaciazione scandinava: caratterizzata da ghiacciai che ricoprono estesi altipiani e che
buc- coici, / scandendo versi scritti da ortografia / vedrai. stigliami, 40
. tomizza, 3-22: « andrò da nonna fedora » scandì. ma alfredo
piazza castello, seduto al suo tavolone da studio, brandendo un gran tagliacarte d'
un verso); composto in modo da dare particolare risalto all'andamento ritmico;
motivo scandito di due note acute seguite da altre basse precipitose, tambureggianti.
. 2. accompagnato o guidato da un ben cadenzato ritmo musicale o vocale
, o in un passo di danza scandito da una che suona un tamburello. volponi
tirava fuori una voce appannata, soffocata da un velo d'emozione che suscitava una
suscitava una complicità avvolgente e poi scandita da note più alte che dichiaravano palesemente l'
confitta anche in lei. -accompagnato da gesti solenni, ieratici (un discorso
orchestrina arrivava dall'attiguo salone abbastanza scandito da permettere che anche quel territorio..
il trascorrere del tempo); interrotto da pause regolari (un discorso).
6. distinto in parti; segnato da tracce e da presenze regolari (uno
distinto in parti; segnato da tracce e da presenze regolari (uno spazio).
e sbracata, con una distanza scandita da torre a torre in tempo ritardato.
di assemblea. = nome d'agente da scandire. scanditóre2, sm. negli
effettuazione automatica di campionature su segnali provenienti da canali diversi, ma campionati secondo una
per trarre comparativamente indicazioni relative alle azioni da intraprendere caso per caso. =
caso. = nome d'agente da scandire, per calco dell'ingl. scanner
ottengono per fenditura a coltello di legnami da spacco). landino [plinio
dal lat. tardo scandùla, deriv. da scandire (v. scandere1).
della poppa. = deriv. da scandola. scandolaro2, sm.
di scandole. = deriv. da scandola. scandolènza, sf.
neta. = deriv. da scandolo per scandalo. scandolière1,
dello scandolaro. = deriv. da scandolarox; voce registr. dal dizionario di
, scandoliera. = deriv. da scandolo per scandalo. scandolo e
sublica constantissima. = deriv. da scanderel. scandulato, agg. letter
ingiurioso. bibbiena, 2-53: lidio da donna si veste e in la sua ca
mera terrena calandro aspetta e da fanciulla galantissima se gli mosterrà. poi
del carretto, 7-29: quanto ho da ringraziare quella scanfarda, gricciosa, testa
coll'accento acuto. = da cangiante, accostato forse al fr. changer
ex-, con valore intens., e da cangiare (v.).
ex-, con valore intens., e da cangio (v.).
423: i pezzi di intonaco citati da vitruvio, che dopo lunga età scanicando
. v,]: 'scanicarsi': uscire da sé il grano dalle spighe per l'
. ex-, con valore privai, e da canniccio (v.).
de'suoi scànico. = deverb. da scanicare. scanicóne, sm.
vesti, roba. = deriv. da scanicare. scanidare, intr. (
ex-, con valore intens., e da un denom. dal lat. canus
ex-, con valore intens., e da un denom. da canapuccia (v
., e da un denom. da canapuccia (v.), per dissimilazione
furiosamente inseguendo la selvaggina (il cane da caccia). giuliani, i-418:
ex-, con valore intens., e da un denom. da canizza (v
., e da un denom. da canizza (v.).
; posto di riguardo. busone da gubbio, 1-185: alessandro di macedonia
edificare vari ferramenti, cauteri, coltelli da tagliare, da radere, lime,
ferramenti, cauteri, coltelli da tagliare, da radere, lime, spedile, alcune
di gelati. = deverb. da scannare1. scanna3, v. scana
. = agg. verb. da scannare1. scannabùe, sm.
e di letterati. col suo stile da scannabùe biblico, il gran polemista mi
fa in nome proprio. = da [. aristarco] scannabùe, personaggio immaginario
chi ucciderebbe di nuovo gesù cristo, da malvagia e blasfema persona quale è.
faremo? che morremo di fame? da poi che il vogliono questi ladri scannadèi grassi
eziandio col sangue umano; ed era da tutti chiamato scannadio. = comp
cucina. citolini, 324: uomini da nave in generale: il padrone, i
garzoni, 874: ne'legni da vele quarte ci vogliono il padrone, i
e non paga scannagio, e se fosse da otto rotuli in suso, paga lo
per rotulo. = deriv. da scannare1. scannagliata, sf. dial
furiosi? = nome d'azione da scannare1. scannaminèstre (scannamenèstre)
tassoni, 6-38: tognon rimproccia i suoi da l'ira vinto / e grida:
date le mosse ai nuvoli de la stipa da senno, gli cacciar d'ivi come
dal milan. palpèe 'cartoccio di roba da mangiare'. scannapane (scannapani)
scannapidòcchi, un patriarca / degli asini da basto, anch'ei presume / con una
scrittori? ovvero misurare il sangue sparso da tali scannapopoli e dagli ambiziosi che.
abbia cavallier né viandante / di partirsi da lui, vivo, speranza: / ch'
un agnello. -assol. bartolomeo da s. c., 8-1-12: i
rubare e per iscannare. s. bernardino da siena, 2-1- 732: e1
per li più frequenti luoghi della città da una coppia di buoi strascinato; e poi
in quella intrecciati vivi, e alzati da terra; dopo sei ore, scannati.
giovanni crisostomo volgar., 3-104: requirivan da gli orni che i ghe portassan a
incerco a i so aitar. odorico da pordenone volgar., 103: come tra
cesarotti, i-x-1-288: polissena fu scannata da pirro sul sepolcro d'achille. berchet
gli agnelli o dal cuoco o da altra simil persona a chi tocca, scannandogli
: è ammirabile la destrezza con cui da quei giovani l'animale è preso,
sopra una tavola ampia l'animale, tenuto da due o tre coloni, fu scannato
vino. vincenzo maria di s. caterina da siena, 106: uccidono li castrati
lato, intendime? panni, 322: da un'altra parte v'erano de'panni
sviscerare un problema. 5. carlo da sezze, ii-224: procuri di scannare il
i sudditi, come potrà egli essere da loro o in tempo di pace onorato o
crudele ed inumano! », si scannò da se stesso. p. del
, usciva poco sangue, si fece da uno schiavo non dare, ma tenere un
partiti si stanno scannando sulle quote ai potere da spartirsi. 10. rovinarsi
, sei sempre un furfante, un mazzacane da uattro carlini al mese, e li
di separazione o allontanamento, e da un denom. da canna [della gola
o allontanamento, e da un denom. da canna [della gola] (v
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da canna (v.
allontanamento, e da un denom. da canna (v.).
« scanner ». dopo due minuti da qualsiasi terminale della ditta è possibile, con
crescenzo sceglie libri, appunti e documenti da conservare, e li passa alla sua
come infelice quadrupede. = deriv. da scannare1. scannato (pari. pass
di scannare1), agg. sgozzato da un pugnale o da un coltello o trafitto
agg. sgozzato da un pugnale o da un coltello o trafitto da una freccia
un pugnale o da un coltello o trafitto da una freccia o da una lancia nella
coltello o trafitto da una freccia o da una lancia nella gola o nel petto.
morire al tutto, morire armato e da valente uomo che morire e nudo ed in
incavati e scintillanti. -misero, da poco. monti, 4-3-34: si
, di macellari / scannatoi, edifizi da trar seta. salvint, v-4-4-9: 'scannatoi'
converta in uno scannatoio, quasi scuola da carnefici. 4. gerg. bisca
del cavalocchio. = deriv. da scannare1. scannatóre1, agg.
de'misteri di parigi, veder rosso da per tutto... orrore! pea
lo scannatóre. = nome d'agente da scannare3. scannatrice, sf. nei
taglio della giugulare (ed è costituita da una lama circolare rotante contro la quale
assalto. = nome d'azione da scannare1. scannauòmini, sm. invar
ghiaccio toccasse. = nome d'azione da scannellare1. scannellaménto2, sm. letter
littorali spechi. = deriv. da scannellare4. scannellare1, tr.
ex-, con valore intens., e da un denom. da cannello (v
., e da un denom. da cannello (v.).
e minute che non vengono mai buone da nulla. = comp. dal
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da cannella1 (v.
tivo, e da un denom. da cannella1 (v.). scannellare3
). sprizzare liquido come una cannella da un recipiente pieno. adr. politi
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da cannella1 (v.
allontanamento, e da un denom. da cannella1 (v.). scannellare4
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da cannello (v.
allontanamento, e da un denom. da cannello (v.). scannellare5
, con valore di separazione, e da un denom. da cannello (v.
separazione, e da un denom. da cannello (v.).
serlio, 4-141: se la colonna avrà da essere striata, cioè scannellata, le
, ritta tra due colonne scannellate e congiunte da un festone di fiori e frutta,
profondi. 4. corroso in profondità da solcature parallele. g. del papa
come una quercia. 6. solcato da una profonda e fitta rigatura per aumentare
il grano entra, e un'altra da uno de lati di dond'esce la farina
vetri scannellati. 8. inciso da tagli per favorire la lievitazione (una
. = nome d'azione da scannellare1. scannèllo1 (ant.
anche scannègli), sm. cassettina da scrittoio di base rettangolare, con il
lo scannello del padrone, dove sono da tremila scudi d'oro o più, e
davanti uno scannello di noce con ribalta da chiudersi a chiave, ricoperta di panno
. parte dei banchi parlamentari che funge da scrittoio. faldella, i-4-235: egli
galiani, 3-3: il piedistallo si ha da tirare in modo che abbia per lo
del popolo dalla parte di fuori, che da alcuni vien attribuita a michelangelo, da
da alcuni vien attribuita a michelangelo, da altri al vignola, non è d'
1-103: tempo verrà, né fia lungi da questa / età, che noi vedrem
maggior numero dell'intervallo che si vorrà da esse corde udire; e privisine poi
. = etimo incerto; forse da cannello, ma con evoluzione semantica poco
stava per fronte allo re priamo. felice da massa marittima, xliii-276: quando aveva
ove stava in aureo scanno / cinto da suoi baroni il gran tiranno.
, 1-54: di'che qua giù da gli altri scamni eterii / scese il mio
, quando il suo scanno è sostenuto da questi tre fortissimi piedi: sangue, virtù