inanimati). nigra, 39: da gran tempo le fatali nozze / ruppe l'
grande poeta venisse meno. s. bernardino da siena, 2-ii- 1190: sappi che
pono sciogliendola violentemente e privandosi della vita da loro medesimi. cuoco, 1-198: eppure
a concederla e a rompere il divieto da essi medesimi fatto. niccolini, iii-202
, chi sarà di cosi forte volere da ripromettermi di rimaner fermo in tal proponimento
triegua / del suo comandamento. pietro da bascapè, v-189-167: la femena caxona
patto in tutte le vostre sceleritadi. bianco da siena, 2-65: peccato di gola
algarotti, 1-vi-95: è... da credere... che molto ci
rompe: so che si vuole gittarti da quell'antico trono in cui ti posero le
e s'el se ronpese, sia tegnude da renovarlo sempre. a. braccesi,
-gonfiare eccessivamente. s. bernardino da siena, 2-i-369: o donne,.
cento- mila lire, fa il lavoro da scellerato, e la coronella non starà
dell'animo vostro, poco sarebbe forse da prezzar questa tardanza; ma egli è
almeno. monachi, 108: parte da l'alma la grazia infusa, / rompese
, 221: la muglia de nicolao, da sfrenata e focosa libidine assalita e vinta
aciò non si rompesse facilmente, imperoché da la roctura de esso aviene una passione
del re, al quale, essendosi da principio scoperta un'apostema nella testa sopra
, per lo più né pure si rompono da per se stessi, e però bisogna
corso d'acqua). ca'da mosto, 249: il navigar nostro per
... tenendo sempre un uomo da alto e due uomini a prora della caravella
i quali dove sono più impediti e da più folta siepe o da sassi maggiori attraversati
impediti e da più folta siepe o da sassi maggiori attraversati, più altresì rompendo
sonanti scendono e più schiumosi. giovanni da empoli, 62: il vento era grande
rompe al lito? come biancheggia? maironi da ponte, 1-ii-35: nella adiacente falda
nel miglior modo i palchetti, hannosi da schivare, per il miglior effetto (ielle
non ci si rompe mai nave. francesco da barberino, iii-154: se gente vi
beni in un naufragio. francesco da barberino, iii-161: se forse occorresse /
degli albizzi, i-281: a ogni uomo da firenze de'dolere quando uno mercatante rompe
: ulisse, poi che si partì da alcinoo,... ruppe in mare
sappiano, signore mie, che, partito da napoli con un bastimento per venire a
pò rampar né affun- dare. busone da gubbio, 1-133: or non è tutta
sì com'io credo, più tosto da riputare. 61. fiaccarsi (una
nello sforzo ch'ella fece per uscire da quella inazione, il suo sonno si ruppe
9-471: ella disse: « e soltanto da dieci ore sono qua? ».
dell'arcivescovo non si rompessono. bartolomeo da s. c., 30-3-6: se
: non possiam noi avvertire, come da tullio si scriva a pompeio e a cesare
, come ciascuna cittade o sperava aiutorio da pirro od avea paura di lui, così
che giovan bello, per non rompersi da lui, consentì alla sua voluntà.
si dice, che non è cosa da fare, dovendo la discreta persona fuggire in
aleramo proprio come chi riesce a scampare da un pericolo grosso: l'affogamento in
: la massa trafelata e schiumante piega da una parte, piega dall'altra, insacca
la schiera spesse volte si rompe. da porto, 1-220: durò gran pezza
che si mettessero in fuga e quasi da se stessi si rompessero. g. capponi
in due luoghi l'adigetto, onde da cavarzere a pettorazza sino al mare è
per una crudele emoraggia di utero che da molti giorni l'aveva già travagliata e che
fiamme, ma spesso ancora, rompendo da qualche lato, spandono quindi su le case
di colombi. -essere annunciato da un forte suono di campane (il
: ruppe il fermo mezzogiorno / rassicurato da esultanti chiese. 77. scatenarsi
sorgere (il giorno). fausto da longiano, iv-178: rompendosi già l'alba
per me l'alba, / perché da me non fugga unqua la notte.
dell'aurora. fenoglio, 2-252: da sopra arrivò la voce della padrona,
24-5: ecco il sereno / rompe là da ponente, alla montagna. carducci,
l'alta / fronte che dio mirò da presso chiusa / entro le palme, ei
lentezza la salita, il tempo ruppe da ponente. bonsanti, 5-262: un
gemme afforza / che timidette ruppero / da la materna scorza. d'annunzio,
appostati ai piedi d'una 'collina-tipo'rompono da una trincea. -sfondare il fronte.
dove tra poco romperai. -evadere da un carcere. sanudo, iv-28:
4-70: si ruppe a piangere. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar
di dolore, il fedito mostrò dentro da esso la virtù della medicina. guido
115: fu di questi tempi che da madrid venne a parigi juan gris, un
. frugoni, 5-549: come da un entusiasmo fatidico acceso più sempre,
, 708: trito e secco gli venia da tergo / sempre lo stesso calpestio discorde
7-13: quindi escon le cortesi parolette / da render molle ogni cor rozzo e scabro
filze di perle orientali si discoprivano, da le quali tale e sì soave armonia
le sue perle intatte / e il riso da far molle il cuor più scabbro.
); brusco nei modi, alieno da ogni svenevolezza. settembrini, v-227:
eroica, austera, severa era lontanissima da quella delicatezza, mollezza e raffinatezza che
e viva, in cui il ramo, da secco, verdeggia. -che non richiede
ritroso è al canto. -costituito da pochi tratti essenziali (un dise- gno
di difficoltà, di pericoli; difficile da affrontare, da risolvere, da compiere
di pericoli; difficile da affrontare, da risolvere, da compiere; gravoso a
; difficile da affrontare, da risolvere, da compiere; gravoso a essere tollerato (
. -sm. difficoltà o pericolosità da affrontare per conseguire uno scopo.
procinto di restar oppresso da'mali che da tre parti soprastavano: toltosi per impresa
richiede molta attenzione, impegnativo, difficile da trattare o da comprendere (un argomento,
, impegnativo, difficile da trattare o da comprendere (un argomento, un pensiero
voce dotta, lat. scaber -bri, da accostare a scabére (v.
aw. in modo complesso o tale da risultare oscuro, incomprensibile. tommaseo [
dimostrare scienza. -in modo da prestarsi all'oscenità. carducci, iii-9-362
qual si sia specchio più terso. cassiano da macerata, lxii2- iv-61: ingaggiati per
scabrosità è credibile che ella mille misteri da lei sola intesi abbia rinchiusi. pallavicino,
che i nomi si tramutano per dirozargli da una certa scabrosità di profferirgli, senza
di doverlo offendere. = deriv. da scabroso. scabróso (ant.
grotta onde quella acqua tutta usciva, e da quella poi in un'altra, le
la carta] e mandatemene una risma da amico, cioè sottile, bianca, soda
. peri, 14-143: indi sorger da lei freddo e stridente / ratto si mira
scabrose e non battute / tutto dì da ognun. brusoni, 616: la piazza
piazza... fu battuta validamente da basso nel borgo trincierato da'turchi e
.. terrapienato il castello. giuseppe da ascoli, lxii-2-i-21: passai in due
maltomiti. betteioni, i-424: se da piccina la tua lingua e il dente /
. figur. che comporta o è caratterizzato da forti difficoltà, da gravi rischi;
o è caratterizzato da forti difficoltà, da gravi rischi; gravoso a essere tollerato
2-24 (i-893): diamo, abbagliati da caduco e fugace piacere, il freno
sappiamo discemere il sentiero de l'amore da quello de la voglia e del senso
romani in congiunture molto scabrose. giuseppe da ascoli, lxii-2-i-28: quantunque il viaggio
viaggio o un trasloco. -difficile da trattare o da comprendere; che richiede
trasloco. -difficile da trattare o da comprendere; che richiede molta attenzione;
le oscure e spianar le scabrose. gioacchino da s. anatolia, lxii-2-146: né
berchet, 112: un'altra quistione, da troppo per me e scabrosa per se
quale non abbia dello scabroso. -difficile da pronunciare. boschini, 32: nomi
mente all'endecasillabo sciolto; ma nemmeno saranno da ricercare, per rinchiuderci, studiosità difficoltose
, studiosità difficoltose, forme strofiche tali da riuscire arcaismi ed oziosità scabrose.
marc aurelio, 253: quanno che devo da salì io sull'au- tobbusse, la
, con valore intens., e da un deriv. da cacare (v.
intens., e da un deriv. da cacare (v.).
ex-, con valore intens., e da cacato (v.).
[s. v. cacare]: da questo deriva anche 'scacazzare, scacazzìo
volte. = nome d'azione da scacazzare. scacazzante (pari.
magro, adagio, sonnolente / tira da un lato e si ferma e scacazza.
s; 1 bastimento, scacazzano da per tutto. volponi, 4-72:
gadda, 16-51: 1di lui cognati, da ultimo, la dogai cuticagna l'impisciavono
ex-, con valore intens., e da una forma frequent. ai cacare (
esser maschio. = deriv. da scacazzare. scacazzato (pari:,
scacazzata, rappezzata, rubacchiata e strappata da mille leggendaccie goffe. scacazzìo,
[s. v. cacare]: da questo deriva anche 'scacazzare, scacazzìo
/... / giva a impetrar da augusto ai dotti il pane.
, dai giudici della corte reale e da alcuni baroni nominati dal re, a
voti a radescki. = deriv. da scacco. scaccato (ant. scacato
. -che ha la superficie coperta da macchie di forma più o meno quadrangolare
v borghini, 6-iii-99: la ca'da mosto in venezia ha il cane scaccato a
temporanea punizione, volontario della patria da se stesso imperpetuo si privò.
d'uno scaccatuzzo. = deriv. da scacco. scaccheggiare, intr.
filosofando, scaccheggiando. = denom. da scacco, col suff. dei verbi frequent
, ai pistagnini. = deriv. da scaccato, col suff. frequent.
il giorno. = nome d'agente da scaccheggiare. scacchése, agg.
parte scacchese. = deriv. da scacco. scacchiare1, tr.
germogli improduttivi una vite, un albero da frutto. roseo, iii-54:
ex-, con valore privat., e da un denom. da cacchio1 (v
., e da un denom. da cacchio1 (v.). scacchiare2
dei germogli superflui e improduttivi dalle piante da frutto. dizionario delle professioni [
fruttificazione. = nome d'agente da scacchiare1. scacchiatura, sf. agric
di una vite, di un albero da frutto. trinci, i-44: si
bastardo di buona grossezza... da potersene servire nell'anno appresso per un
un razzuolo. = nome d'azione da scacchiarei. scacchìcchio, v.
-ordinata planimetria di una città formata da vie che s'incrociano ad angolo retto
in basso la scacchiera delle vie era velata da una nebbietta azzurrognola, lassù le creste
distinguevano nitidamente. -pavimentazione costituita da mattonelle di forma quadrata alternamente chiare e
non avrebbe così presto riveduto il sole da una finestra senza scacchiere.
reciproche gelosie. 7. rete da pesca simile alla bilancia. 8.
daffare per disporre i pezzi sulla scacchiera così da assicurarsi una vittoria, costituiva a sua
geografica e strategica, perché limitato da gl andi ostacoli naturali come mari o montagne
sentimento o di una pena. onesto da bologna, i-73: se li tormenti e
facesse lo scacchiere. = deriv. da scacco, sul modello del fr. ant
il resto / era per me decifrato da un provvido amico straniero / che poi scomparve
di battitori. = deverb. da scacciare. scàccia2, sf. equit
di grosso calibro inventato nel secolo xvi da bernardo buontalenti per lanciare granate esplosive.
34-1 (520): elli si partìo da molosa... per vendicarsi.
francia. = nome d'azione da scacciare. scacciamali, agg. invar
, cacciata di una o più persone da un luogo o di un sovrano dal trono
lo scazamiénto de enea facto per li grieci da troia. g. bentivoglio, ii-116
la spagna per lo scacciamento de'mori da tutti quei regni. pallavicino, 1-382
,... lo scacciamento loro da quella città, le stragi di verona.
che produce tale effetto). giovanni da fécamp volgar., xxi-622: la dolce
male. = nome d'azione da scacciare. scacciamósca, sf.
tipo di ventaglio per lo più costituito da un manico con listerelle di carta o
allontanare le mosche o altri insetti da un ambiente o da una persona.
mosche o altri insetti da un ambiente o da una persona. -anche: dispositivo con
il negus,... circondato da una quantità di dignitari, nonché da
da una quantità di dignitari, nonché da due paggetti che roteavano incessantemente i tradizionali
sorta di mappa o di coda formata da strisciole di carta. barilli, 5-130
. invar. piccolo strumento musicale formato da un supporto a ferro di cavallo a
vibrare col pollice una molla e facendo fare da cassa armonica alla bocca. ha un
uso aggett.: che distoglie l'attenzione da problemi più gravi. la stampa
-in partic.: bandire, esiliare da un paese. compagni, i-it
vigore per non avere capo. francesco da barberino, iii-298: ricerca e iscaccia e
concordaro che enea fosse scazato perpetua- mente da troia. beicari, 6-52: cristo iddio
: mi basta solamente dolermi ora / che da la grazia vostra io sia caduta /
a procurarne l'esecuzione, fu cinto subitamente da ogni lato il castello. giannone,
al destino loro: già la schiera guidata da ferdinando, scacciate le poche genti repubblicane
non hai? sciogliti, slacciati, da te scacciala, salva / l'anima tua
sua capanna che guarda verso il paradiso da cui fu scacciato. -da scacciare dio
giuglaris, 303: feste son queste da scacciar dio cento mille miglia lontano,
cento mille miglia lontano, e non da tenerlo. -allontanare da sé o
e non da tenerlo. -allontanare da sé o da qualcuno la possessione diabolica
tenerlo. -allontanare da sé o da qualcuno la possessione diabolica per mezzo di
'l mondo ron giustizia, / iscacciando da quello il demon rio. catzelu [
-allontanare da sé o da qualcuno un animale,
-allontanare da sé o da qualcuno un animale, un insetto molesto
gl'inviti, e con la ragna da per sé o scacciandoli, e col frugnolo
annunzio, iv-2-87: ella rideva, difendendosi da quell'invasione, cercando ai scacciare quella
attaccava alle mani. -tenere lontano da sé qualcosa. cecco d ascoli,
branca, / che mai per gelosia da sé non scassa. -indurre qualcuno
, chi le dà mangiare, / ché da qui a poco la fame la scaccia
povera gente che voleva tornare al paese da cui la guerra l'aveva scacciata.
. 2. per estens. rimuovere da una carica, esautorare. boccaccio,
vescovo un buono uomo, il quale da certi invidiosi sì fu scacciato de la sua
nello stato primiero. -escludere una persona da un ambiente, da un rapporto.
-escludere una persona da un ambiente, da un rapporto. g. c
, 300: li litigiosi e scandalosi son da esser separati e scacciati dalle conversazioni e
, come quelli che riflettono e scaccian da sé ogni sorta di raggi, si riscaldano
: / e le mie membra son da me iscacciate / e dalli vermin si
, ciii-200: quando riede il sole e da noi scaccia / l'umida notte,
tasso, 13-i-445: gli altri veli suoi da sé rimossi, / folgorò cinzia e
boccaccio, 1-291: giovane, iscaccia da te ogni malinconia, ché il tempo
. malecarni, lxxxviiiii- 32: scaccia da te ogni pensier fallace. g. visconti
po'quei poveri malavoglia i quali piangevano da due giorni come fontane. calandra,
mente. svevo, 5-176: scacciò da sé il brutto sogno. d annunzio,
noia... e come animalino da esperimento tutt'al più. bernari, 4-76
buoni pensieri e scaccia le tenebre. antonio da ferrara, 46: prego zascun ch'
zascun ch'i vizi scazzi / e che da le vertù mai non se slazzi.
: citadini de poco canoscenza, scazate da vui li tribuli angustiusi che ne per-
me fa tanta guerra. s. bernardino da siena, 2-ii-1260: vede ora ne
essa è ragionevole, cioè con iscacciar da lei l'errore o l'ignoranza e
. -con riferimento alla redenzione operata da gesù cristo per riscattare l'umanità dalla
umanità dalla morte spirituale. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
, perché egli in perpetuo la scacciasse da noi. -eliminare un'espressione di
. daniello, 1-18: lo scacciare da sé la fame e lo spegner de
, e per le donne si fanno ventagli da scacciare il caldo. forteguerri, 27-36
. forteguerri, 27-36: li difese / da quel periglio un qualche santo ignoto /
fatta cosa contraria agli ammaestramenti ati da lui al suo commune, fuori del quale
non ho pe 'l manzoni tanto entusiasmo da proporne all'occorrenza io per il primo lo
studio, non gli ho tale avversione da volerlo scacciare dalle scuole poi che c'
di queste nuove lettere manifesta che esse da molti, che prima le aweranno scacciate
enbrietadi scaccia e rende odore. fausto da longiano, iv-238: mira la nostra
spazio di due mesi il padre maurizio da tolone, cappuccino, scacciò da una
maurizio da tolone, cappuccino, scacciò da una città di provenza la peste, non
iii-17: l'evacuazione del sangue non è da tutti approvata, quando la materia è
secondo la pronunzia loro scacciato il 't'da certe voci, dove ha suono di 'z'
il suo vizio sarebbe stato il tabacco da fiuto, che però non le piaceva
ex-, con valore intens., e da cacciare (v.).
messa al bando, cacciata, espulsione da un paese. c. camfana
più difficile la scacciata delle armi francesi da questa valle. 2. abbandono di
un'altra scacciatèlla. = deriv. da scacciare. scacciata2, sf. passo
: sì montaro le decte nave per partirese da troia, scachato e sbanduto da li
partirese da troia, scachato e sbanduto da li greci. sanudo, lviii-72: in
per aver obedito al suo interdetto. da ponte, 145: sacrificato all'odio,
, agli interessi degli scellerati, scacciato da una città nella quale col prezzo onorato
. pascoli, 551: morto il babbo da più d'un mese, / non
, deriso, scacciato come un cane, da me, da me vuoi aiuto?
come un cane, da me, da me vuoi aiuto? -sostant.
prima battaglia. -depennato, cassato (da un'associazione). confraternita di giovanetti
. -respinto o abbandonato, anche da dio. zanobi da sfrata [
, anche da dio. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
il suo principio, scacciato dal mare da un certo fiato o spirito che sott'esso
g. gozzi, i-n-65: confluire da ogni città d'italia al suo grembo
all'azione della divinità). antonio da ferrara, 134: o morte amara,
. 1. = nome d'agente da scacciare. scacciatóre2, sm. tose
ex-, con valore peggior., e da cacciatore (v.).
: io pippetto, tal quale, da scaccino del duomo / diventai professore,
de'compagni. = deriv. da scacciare. scaccióne, sm.
della suocera. = deriv. da scacciare. scacco (ant. scaco
regole di movimento, viene fatto passare da una casella a un'altra, libera op
, libera op pure occupata da una pezzo avversario, che in tale
consecutive, la stessa posizione; quando da entrambe le parti sono state effettuate cinquanta
per dare scaccomatto. uguccione da lodi, xxxv-1-608: la grada de deu
e a tavol son buon giucatore. muscia da siena, vi-518 (1-7):
con altri loro compagni vennono a lui da casa sua e fedironlo di molte fedite
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 51: fra loro li grandi
gioco (per lo più nell'espressione gioco da scacchi). caporali,
dei pezzi del gioco. -cavallo da scacchi: persona temeraria e imprudente che
temeraria e imprudente che si lascia tentare da imprese rischiose. fausto da longiano,
lascia tentare da imprese rischiose. fausto da longiano, iv-221: il vecchio innamorato è
iv-221: il vecchio innamorato è cavallo da scacchi, ch'invita a perder il danaio
può cavar di pericolo. -donna da scacchi: donna leggera e volubile,
fracasso, che ne fate voi altri uomini da sarti, e non in quello che
non in quello che ne facciamo noi donne da scacchi, che per nonnulla la diamo
togliamo e ritogliamo. -re da scacchi o di scacchi: persona che gode
aver veduti, io dico delli re da scacchi, troppo più cari che io non
g. gozzi, i-1-218: sorgi da questo sedile, o sciocco e senza senno
di scacchi, e va', percosso da questa mia verghetta, colà dove meriti
? 2. mossa eseguita da uno dei giocatori che provoca una minaccia
; quando il re non può sottrarsi da tale minaccia, si ha lo scaccomatto
contesto metaforico). iacopo da cessole volgar., 1-126: avviene al
dell'interno, avvolto nell'ampia veste da camera a scacchi rossi e neri,
. -che può essere visto solo da dietro le sbarre di un carcere.
calvino, 2-131: era sollevato di peso da una squadra di sbirri e legato come
anche in àmbito politico o militare, da cui non ci si può liberare o
un fanciullo recato le fusse, e da così fatto scacco, la sfortunata fanciulla fu
tutti vestiti di tela, in carrozzacce da nolo, per dare scacco e nasata a
nella progettazione e previsione razionale ha subito da allora..., proprio adesso
angolo con la loro chiglia, ottuso da una parte e acuto dall * altra.
è troppa gran simplicitade. s. bernardino da siena, 746: non t'avedrai
'(v. scià), da cui scaccomatto, attraverso il provenz.
o donne per savi che sieno / da sé pressi partito di volere / far
sia matto. = comp. da scacco e donna (v.).
o numeri convenzionali, delle mosse eseguite da ciascun giocatore nel corso di una partita a
scacchiera. = comp. da scacco e grafia (v.).
scacchiera stilizzata. = comp. da scacco e dal gr. ypà (jl
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da caccola (v.
tivo, e da un denom. da caccola (v.).
facciata di muro. = deriv. da scacco. scaccomatto (ant.
trae come ha dato scaccomatto. niccolò da correggio, 186: in mezzo al tavoler
il popol tuo nobilissimo e grande / da poter provvedere a ogni fatto / e
se vedesse ittalia tutta occupata a scriver da mattina a sera articoli a venti lire
cavaliere e dàgli scacco ròcco. iacopo da cessole volgar., 1-126: quando
scaccorocco. = comp. da scacco e rocco1 (v.).
e là (con riferimento agli animali da cortile). c. e
ex-, con valore intens., e da un denom. da cacca (v
., e da un denom. da cacca (v.), col suff
, con valore intens., e da un denom. da cacca (v.
intens., e da un denom. da cacca (v.), col suff
, infermiccio. = deriv. da scacchiere1 o da scachicchiare. scachinnare,
= deriv. da scacchiere1 o da scachicchiare. scachinnare, intr. con
ex-, con valore privat., e da un denom. da cachinno (v
., e da un denom. da cachinno (v.). scachizzare
un errore evidente. scaciare è sicuramente da cacio, considerando che molto più di
lo riscacia. = deriv. da scaciato1. scaciato1, agg. tose
ex-, con valore privat., e da un deriv. da cacio (v
., e da un deriv. da cacio (v.).
suo letto di ciòttoli, non c'è da sbagliare, ora son tutti bianchi scaciati
e rugosa nudità di bianchezza scaciata, corsa da un sangue ghiaccio e serpigno.
ex-, con valore intens., e da un deriv. da cacio (v
., e da un deriv. da cacio (v.).
valore, scadente. = forma sincopata da scaciato1. scacioppare, tr. (
solci o camangiari o previsione / da risvegliare insomma l'appetito: / scacioppar
ex-, con valore privat., e da un termine di origine espressiva.
, con valore intens., e da un termine da accostare probabilmente a caciara
valore intens., e da un termine da accostare probabilmente a caciara (v.
efficacia). -che cessa da una carica temporanea per decorrenza del suo
che porgeva ciascuna nazione, niente scadenti da que'che oggi la violenza de'parti o
ereditario, scadente a'suoi figliuoli, da carlo ingordamente è predato. d.
], 11: il matrimonio, contratto da sposi che non erano ancora pervenuti all'
non erano ancora pervenuti all'età prescritta o da uno de'medesimi che non era ancora
con esito favorevole, la prescritta visita da parte del direttore d'esercizio dell'im-
, firmata dal professor mantovani e avallata da me. fogazzaro, 1-438: lavoro con
« va bene ventimila. datemi presto da firmare. quanto alla scadenza.. »
tecchi, 13-182: renzo, sollecitato da filippo, s'era deciso finalmente a precisare
-ciascuno dei risultati prefissati e caratterizzati da una determinata sequenza temporale, considerati sotto
permesso a lorenzo di girare per trieste da solo,... gli dava
, inferiorità spirituale. s. carlo da sezze, iii-413: fur gl'amorosi gradi
a spietate scadenze. = deriv. da scadente. scadenzàrio (scadenziàrio)
subito, deve annunciarli, e han da essere miracoli. dopo, tutti i
le etichette. = deriv. da scadenza. scadenzato, agg.
alla campagna. = deriv. da scadenza. scadenzière, sm.
e la somma. = deriv. da scadenza. scadére, intr. (
: cfr. cadere). passare da una condizione di prestigio e di autorità a
eredità o il potere; essere deposto da una carica. mini, 266:
essere buono. tesauro, 3-200: da lui fu inalzato ancor fan
rende. 2. decadere progressivamente da una condizione di credibilità, di prosperità
a poco a poco il mondo scadde da quella grandezza e, precipitato nel baratro del
uomo. è il male del mondo, da sempre; ma mai così scoperto come
parodia di se stessa ogni qualvolta traviò da quel nne'. e. cecchi, 1-19
presepi. non perciò le opere scadevano da un'alta qualità artistica. -perdere
sono sopra rocchio si mostrano per le parti da basso o più o meno secondo che
della steaua campione d'europa, sparacchia da lontano a fil di palo.
fatta come del protesto levato. da ponte, 260: dove andò a
la cambiale di 100 lire toscane firmata da mio fratello. papini [in lacerba,
la libera uscita. -cessare da una carica tempoi anea per la scadenza
emozioni, per esempio, quando scadetti da consigliere e mi fu detto per ischerzo
che stanno nel sommo / del calice da cui sono scadute / le foglioline che
, 1-i-87: n * e scaduto poco da. ddire per l'ultima tua.
in cennomati, i quali sono colori da ricamaton e per altro esercizio non si
. scadiménto, sm. passaggio progressivo da una condizione politica, economica, sociale
in tempo di una gran carestia sovvenuta da danzica. lo scadimento vogliono che in grandissima
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 470: ripigliommi di nuovo la
cxxviii-279: il suo signor zio don salvatore da qualche giorno versa in grave pericolo di
fosse avvenuto a lor tempo sarebbe tosto da attribuire a loro, poiché non declinò tal
già nei primi lirici, sopratutto in cino da pistoia, essa ha infiorato di quella
. 6. disus. cessazione da una carica per avvenuto completamento del periodo
durata. -per estens.: estromissione da un ufficio; deposizione di un sovrano
delle consonanti che può provocarne la trasformazione da sorde a sonore oppure la caduta.
conservata. = nome d'azione da scadere. scaditura (scaditóra)
antichi. = nome d'azione da scadere. scadmiatura, sf.
chim. operazione con cui si elimina da una superficie metallica lo strato protettivo di
, con valore privativo-detrat- tivo, e da cadmiatura (v.).
sofferenza, grave difficoltà. antonio da ferrara, 161: infin che lo scadore
pizzicore, dai latini detto 'pruritus'e da altri pizza o scadore. =
pizzicore'), di etimo incerto: forse da accostare a scabére (v.
ex-, con valore intens., e da caduta (v.).
di scadere), agg. decaduto da una condizione di prestigio, di autorità,
e scaduti. caro, 3-524: o da qual grado / scaduta e da quanto
o da qual grado / scaduta e da quanto inclito marito! / andro- mache
povera cosa della guerra, improvvisamente scaduta da molti diritti di camerateria e di confidenza.
ii-340: qui proponete, come esempio da imitarsi a'viventi ed a'posteri,
. periodici popolari, i-596: è da riflettere che l'animo umano è proclive
della nostra fralezza cavar non potete che da quest'ombra isca- duta, quando vi
cerro o di grotta o se'così da ogni uomo del mondo discacciato che tu costei
muratori, 10-i-35: precetto nuovo viene da lui intitolato, o perché mirava troppo
qualche effetto costante... si otteneva da quei metodi consuetudinari allora in vigore.
. foscolo, xvi- 342: da tre giorni non vedo il mio giulio,
, con due cambiali, una scaduta da otto giorni, l'altra da due.
una scaduta da otto giorni, l'altra da due. codice commerciale del 1882,
. nievo, 1-vi-355: fui ammonito da un commissario dello scaduto passaporto. bernari
al pubblico, di un'arma comune da sparo da parte di persona munita di
, di un'arma comune da sparo da parte di persona munita di licenza di
dal rilascio. -che è cessato da un ufficio temporaneo per avvenuto completamento del
scaduti sono terribili. -decaduto (da un diritto, da una concessione,
-decaduto (da un diritto, da una concessione, da una posizione giuridica
un diritto, da una concessione, da una posizione giuridica favorevole). assanno
e contado della città d'aste e da quello di santià per gli atti ostili da
da quello di santià per gli atti ostili da lui commessi contro lo stato milanese.
di nevers come nato in francia scaduto da ogni diritto alla successione di quegli stati
dato ancora ordine a fare molte navi da carico, cioè burchi o vuoi
, i-345: io non vorrei avere da trafugarmi a venezia in groppa de un papa
compire la costruzione del ponte, che da un secolo è stata sospesa a cagione
5. strumento di tortura, costituito da due casse sovrapposte e munite di fori
dal gr. oxaipr,, deriv. da ¦ rcati-rto 'io scavo'.
= voce di area napol., forse da un alter, di scapaccione.
voce di area lucch., deriv. da scafa. scafagnata, sf.
minestra col colmo. = deriv. da scafagna. scafaiuòlo (scafatolo)
, sca- faiuoli e conductori di marmi da pisa all'opera, lire xxvm piccioli
allo scafaiuolo. = deriv. da scafa. scafale, v.
fino acciaro. = deriv. da scafa. scafandrare, tr.
impenetrabile segreto tecnicistico = denom. da scafandro1. scafandrato (part.
eccetera). = deriv. da scafandro1. scafandrista, sm. disus
divertimenti vari'. = deriv. da scafandro1. scafàndridi, sm.
e di lavoro; è costituita da una sorta di vestito dotato di una
si diffuse lo scafandro elastico, costituito da un abito gommato su cui viene fatto
. stampa periodica milanese, i-112: già da più settimane era annunziata una balena grandissima
comparsa del mostro marino doveva essere accompagnata da corse di nuotatori, di scafandri,
veliero attrezzato con pompe pneumatiche in modo da permettere la discesa subacquea dei pescatori di
sul. quale è installata la pompa da palombaro, e serve per trasportare il
praticare l'eutanasia, non ha dìe da interrompere la rigenerazione dell'aria nel suo
. per simil. qualsiasi vestimento o tuta da lavoro impermeabile all'acqua, resistente al
appesi fuori di qualche bottega, scafandri da burrasca, in incerato nero, gli stivaloni
infermieri per pulire, portare pappette frullate da deglutire, vestiti con scafandri piombati.
'uomo; la voce è registr. da s. scotti morgana (nel 1775)
]: oggi chiamano scafarda un cappellaccio da donna sbertucciato ed unto: per facile metafora
sciatta. = deriv. probabilmente da scafa1. scafare1, tr. marin
. 2. intr. remare da poppa. guglielmotti, 784: 'scafare
diciamo brattare. = denom. da scafa1. scafare2, tr. region
voce di area roman., denom. da scafa1, n. 3. scafarèa
di area napol., deriv. probabilmente da scafa1. scafano (scafar0),
di scafa. = deriv. da scafa1. scafasso { scafacelo,
cii-vi-1027: degli rami [di palma da cocco] si fanno lettiere per dormire
, con valore intens., e da un deriv. della forma * capacium,
belle del maestro. = deriv. da scafa1, n. 4.
arte né parte. = forma espressiva da fesso (v.).
anche si sente buon odore di forno da 'scaffa e masseria'. = var
oggetti). = denom. da scaffale. scaffalata, sf. quantità
in uno scaffale. = deriv. da scaffale. scaffalato, agg. ricoperto
una qualsiasi. = deriv. da scaffale. scaffalatóre, agg. e
illustre libreria? = nome d'agente da scaffalare.
: libroni in carta pecora nelle scaffalature, da secoli alfa polvere, tutti sbrindellati
riccamente tapezzato, le pareti occupate da scaffalature colme di libri. =
libri. = nome d'azione da scaffalare. scaffale (disus.
statisti. carducci, iii-3-43: voi da l'arche, voi da gli scaffali,
iii-3-43: voi da l'arche, voi da gli scaffali, / invidiando a i
-scaffalino. pirandello, 8-1033: tolse da un elegante scaffalino inglese la 'physiologie de
cupi presentimenti ». = deriv. da scaffa?. scaffalerìa, sf
8, 15. = deriv. da scaffale. scaffare1, intr. region
ex-, con valore intens., e da caf fare (v.
non iscaffa. = probabilmente denom. da scaffa3, nel senso di 'perdere l'
essa ruota. = deriv. da scaffa3. scaffétta, sf. region
dimin. di jxatpt;, che è da txà'pr, (v. scafa
. v.]: 'scafilo': misura da calcina del peso di 100 libbre.
aerei. = deriv. da scafo. scafìzata, sf. ant
dalle ossature, dal fasciame esterno e da tutte le strutture e le suddivisioni interne
saranno dati dai veneziani gli scafi, da essere armati a sue spese e di
affinché lo scoppio avvenga a tal profondità da produrre lo sfascio degli scafi non soltanto
nievo, 174: si lanciò una tavola da fabbrica nel fosso; io ch'era
. 4. struttura rigida degli scarponi da sci, modellata anatomicamente per proteggere il
quella della 'gigliacea con bulbo globoso bruno da cui tra alcune foglie lineari escono
sutura sagittale. = deriv. da scafocefalo. scafocefalico, agg. (
col riposo. = deriv. da [osso] scafoid [e \.
scafoide col lunato. = comp. da scafo [ide \ e lunato (v
ben fatto una scagaita così grande, / da un bravo, ch'ei n'andrà
tina'». = deriv. da scacare. scàggia, sf.
giustificare; dichiarare o dimostrare innocente da un'accusa. -anche in relazione con un
relazione con un compì, che indica da quale accusa avviene la discolpa.
e aspetto caiiin che mi scagioni. antonio da ferrara, 115: s'a lezzer
fatta indomita e selvaggia, / giusto giudizio da le stelle caggia! », /
, ci avrebbero pensato loro a scagionarmi da ogni accusa. -costituire motivo di
ossoiy, il walpole vivamente si scagiona da un'accusa d'essere stato più o meno
questa melodia e la ripensi sgorgante da petto straniero, toma spontaneo alla
ex-, con valore privat., e da ca gionare (v.
d'annunzio, ii-324: trassi il refe da una sagena / logora per lungo esplorare
quale era bizzarrissimo), di scaglie, da altri ramarri scorticate, ali addosso,
-scaglia di luccio rivestita: persona da nulla, magrissima. ghislanzoni,
doratura o una scaglia di tartaruga fina da cui trasparisca una foglia d'oro. pirandello
, con piccole scaglie incamutate. dino da firenze [tommaseo]: sono molto
, i-410: la villa, 1'ultima da quella parte del litorale, era una
pina è pinocchio pastoso saporito e coperto da un sottilissimo velo trasparente che par di
tanè scura e per ultimo è difeso da un'armadura a scaglie fortissime ottimamente commessa
capecchio, buono a tesser filato, tele da sacchi e coperte grosse, et a
bianche, verdi, gialle, brune che da lontano parevano d'oro.
che si solleva o che si stacca da piaghe o ferite o dalla pelle in
non aderisce bene alla pelle. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
e segni, rodendosi il labbro butterato da scaglie di rossetto. -ant.
: vi si perdevano di molte vite da ambe le parti, ma più da quella
da ambe le parti, ma più da quella dei villici, perché in loro
una scaglia di detto granito, levato da capo dove si mette la livella.
il qual vi fu ferito... da una scaglia di pietra nella bocca,
d'una cascina, dove egli era, da un colpo di artiglieria. b.
per fassin. l. de sgavie da corgn a dinari in per fassin e per
vendono determinate sostanze (come il sapone da bucato e alcuni coloranti). arti
stesso ci dice in contrario che gregorio da spoleto, alla cui scuola ei si mise
i vent'anni, dovè lavorare a levargli da tomo le scaglie della prima rozzezza.
. faglia inversa. = deriv. da scaglia1. airone [3-vii-1981],
airone [3-vii-1981], 7: da tutto il complesso si staccò scagliaménto1, sm
promontorio del circeo. lento di un corpo da un punto per effetto della forza
della soletta di alcuni tipi di sci da fondo o da escursionismo. g.
alcuni tipi di sci da fondo o da escursionismo. g. corbellini [«
nostro signore. e lui, mosso da tal divozione, ne tolse certe scaglioline con
e scaglie. = deverb. da scagliare1. scàglia3 { scàia)
e roman. scajà 'riscuotere'), traslato da scaglia1. scàglia4, sf.
del paese natale: una sua cugina, da lui conosciuta poco più che in fotografia
scagliatili. = agg. verb. da scagliare1. scagliabómbe, agg. invar
, in uno dei suoi migliori scritti da parigi, dice che i parigini ci hanno
insieme di scaglie di pesce. odorico da pordenone volgar., 142: quando fui
tramortita. = nome d'azione da scagliare1. scagliaménto2, sm. ant
ritrovano anco conche sotterranee impetrite, convesse da una sol parte, grinzose con scagliamento
corno taurino. = deriv. da scaglia1. scagliante (part.
[in vallisneri, i-421]: andavano da lui lontano, secondo la forza ch'
mezzo di fionde, catapulte, armi da fuoco. boiardo, 3-6-47:
fatto gran provedimento di saettume e armi da lanciare e di ghiande e palle di
piombo e di pietre di convenevole grandezza da scagliare con le frombole. porcacchia i-123:
questi un dardo o quegli una frombola da scagliare un sasso. boterò, 8-45:
ch'una e due volte raggirollo, / da sé per l'aria e verso il
lasci andare, / ti scaglierò ai là da francia un miglio, / e la
e allungandolo quanto più potevano, e da due altri, con sacchetti di rena
, molli.. si sarebbe levato da tavola, avrebbe., forse avrebbe scagliato
-per simil. e al figur. scuotere da sé il giogo che opprime. -
, i-631: il poeta, commosso da fierissima indegnazione contro i pisani, scaglia
che concentrò e scagliò istantaneo il foco raccolto da lungo tempo, infiammerà più improvviso e
o sulla preda. s. bernardino da siena, 2-ii-1046: quando si ritrovano
/ vèr chi la caccia, che da lui si sente / gravemente ferita. chiabrera
; gettarsi giù; uscire di furia da una stanza. aretino, 20-87:
pascoli, 5-153: o se potessi scagliarmi da un dirupo, ché non mi posso
una moltitudine senza numero.. balzavano da ogni parte, si scagliavano verso il
getti, 17-224: chi è molestato da qualche infermità del corpo se n'entra
l. cassola, 105: qual da cancelli sprigionata pietra /... /
poliziano, 1-714: alcuna fiata scaglia / da me, non per fuggire, /
le parole al vento. -scagliarsi da questo a quel lato: essere in preda
, 20-224: ella vegghia, e scagliandosi da questo a quel lato, favellando di
scaglia. = probabilmente denom. da scaglia1, con allusione alle schegge del
gugu. = denom. da scaglia, n. 1.
dice scagliare. = denom. da scaglia1, n. io. scagliare4
lingua innocente. = denom. da scaglia1, n. 11. scagliare5
con valore di moto contrario, e da [incagliare (v.).
riferiscono che le truppe austriache, portate da 100 a 150 mila uomini, scagliano
alla prima rimessa fu colpito in fronte da una scagliata traversa del pallone.
(con partic. riferimento ad armi da lancio e a proiettili). galileo
gran moli di sassi in una lontananza da queste aperture prodigiose. monti, 12 ^
: pietra scagliata a mano, non da fionda. moravia, xiii-95: rimbalza una
enorme calice di fiore. -sbalzato da un abitacolo (una persona).
presso e fisso alla ragazza della collina da poterne quasi microscopizzare il diaspro scagliato d'
ella scaglia la palla fuor della canna tanto da lei lontana. delfico, ii-450:
color rosso. = nome d'agente da scagliare1-, il signif. n. 3
metallici. = nome d'azione da scagliare4. scagliatura2, sf.
: una compattezza che garantisce gli apparecchi da ogni pericolo di cavillatura e di scagliatura.
marezzata di nero. = deriv. da scaglia1. scagliétta, sf. scaglia
altra speciale manipolazione. = dimin. da scaglia1. scagliettatrice, sf.
lacche ed esplosivi); è costituita da un tamburo girevole raffreddato internamente, sulla
fa solidificare un sottile strato della sostanza da trattare, successivamente ridotto in scaglie da
da trattare, successivamente ridotto in scaglie da una lama. = deriv.
una lama. = deriv. da scaglietta, col suff. dei nomi d'
insensibile affatto. = dimin. da scagliar. scagliòla2 { scaglinola,
selenite (pietra di gesso, pietra da scagliola, specchio d'asino) è il
sai ammoniaco. 2. gesso da presa costituito da gesso cotto e selenite
. 2. gesso da presa costituito da gesso cotto e selenite impastato con colla
diluita; è usato per i modelli da scultori e architetti, dai medici per le
iniziò, a opera di g. fassi da carpi, la tradizione emiliana dell'uso
stipi, e per le chiese paliotti da altare, fatti di tale stucco e coloriti
la copia d'un mio busto regalatomi da un artefice. fucini, 382:
in california. = deriv. da scaglia1. scagliòla3 { scaglinola)
m, con foglie acuminate lunghe da io a 20 cm e fiori riuniti in
ma anche sicil.), deriv. da scaglia1. scagliòla4,
, si ha il gesso cotto o gesso da formatori, da scagliolisti, da
il gesso cotto o gesso da formatori, da scagliolisti, da muratori.
da formatori, da scagliolisti, da muratori. = deriv. da
da muratori. = deriv. da scagliola2. scagliona, sf.
portatrice di denti scaglioni. = da scaglione1, n. 7; voce registr
. = agg. verb. da scaglionare. scaglionaménto, sm. milit
d'una stessa produzione artistica, così da costituire anche in questo caso uno scaglionamento
valore. = nome d'azione da scaglionare. scaglionare, tr. {
l'una dopo l'altra, in modo da formare e'piuoli o gradini di
la riva. = denom. da scaglione1, n. 5, sul modello
, ci sono diverse oasi, scaglionate da cento a duecento chilometri dalla valle.
e d'oro molto fucenti. niccolò da poggibonsi, cxxxi-67: ivi si è una
bartoli, 2-1-22: vaghissime sono a veder da lungi cotali facce e prospettive di montagne
sottomettere quelle minori intemendenze che fossero cagionate da singolari accidenti del terreno, cioè dal
ne potre'fare poco argomento. giovanni da samminiato [petrarca], i-331
il cuor nostro e conservarlo senza lesione da tutte le passioni che sono nocevoli,
, disposto in colonne per iscaglioni fiancheggiate da squadroni di cavalleria, guadò..
di copie in diversi scaglioni: scaglione da trecento dollari, da cento, da venticinque
scaglioni: scaglione da trecento dollari, da cento, da venticinque. -gruppo
da trecento dollari, da cento, da venticinque. -gruppo di aziende di
8. arald. pezza formata da una banda e da una sbarra che
arald. pezza formata da una banda e da una sbarra che si incontrano in una
contrassegno di anzianità e di grado costituito da una o più liste di passamaneria disposte
i quali debbino fare gli scaglioni delle rendite da fiorini 50 in 1300. t.
come termine milit.), deriv. da échelle (v. scala1).
alfonso ii d'este, 1679: tapedo da terra d'oro, argento alla
il montanar turbato. = deriv. da scaglia1. scaglionettato, agg.
terreno. bresciani, 6-x-13: da levante scendono a scaglionetti alcuni campicelli ben
scaglióso, agg. ricoperto da squame, da lamelle sovrapposte (con
scaglióso, agg. ricoperto da squame, da lamelle sovrapposte (con partic. riferimento
lo stato concesso al re del mondo da lo imperadore del paradiso, celando tra
folto, scagliosi ed irti. -costituito da scaglie. 0. targioni pozzetti,
i-149: svematoio... è detta da linneo quella parte della pianta la quale
essa sempre maggior copia di scintille produce da quella parte dove è più scagliosa et
tutte le negoziazioni. = deriv. da scagliai. scagliózzo, sm.
pionare bene scaglito. = denom. da scaglia1. scagliuolo, agg.
naturale lucidezza. = deriv. da scaglia1. scagna1, sf.
ant. grossa matassa di seta formata da cinque matasse più piccole legate insieme.
ex-, con valore intens., e da cagna (v.).
l'usta della selvaggina (un cane da caccia). giuliani, ii-242
ex-, con valore intens., e da un denom. da cagna (
, e da un denom. da cagna (v.).
incisioni su rame, cuscinetto (costituito da due parti cave) in cui è
gnata, in queste pubbliche funzioni però, da noi persuaso ed incivilito, mangia
lasciavano ere- ere di lei altro da quello che mostrava nell'apparenza.
è un scagnéto, se puoi andar da qual parte se vole de lo scagnéto
qual parte se vole de lo scagnéto da levante e da ponente. 3
vole de lo scagnéto da levante e da ponente. 3. marin.
scagnìo, sm. l'abbaiare dei cani da caccia sull'usta della selvaggina.
della selvaggina. = deriv. da scagnare. scagno1, sm.
diverrebbe oratore. muratori, 7-iii-353: da 'scamnum'venne 'scanno', che i milanesi chiamano
un corso d'acqua. ca da mosto, 1-39: e1 dito fiume
boche fa banchi e scagni che sono largì da le doe boche in mar forsi un
nei canali, collocato nell'alveo e formato da un sostegno di cotto a traverso del
telefono, scrivania, ecc., da affittarsi agli agenti di borsa per costituire in
, sm. tose. latrato del cane da caccia ah'inseguimento della preda.
scagni. = deverb. da scagnare. scagnozzare, intr. (
(scagnòzzo). tose. comportarsi da prete scagnozzo, cercando servizi a pagamento.
a scagnozzare. = denom. da scagnozzo. scagnòzzo, sm.
arpino, 19-36: era stato imposto da stazione radio gloria, che lo pagava
berzia uno scagnozzo. = deriv. da scagnare. scàia1'2, v
dial. ant. ascella. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
, 614: 'scagio'(che pare corrotto da scavo) o 'sotoscagio', ditello e
) elemento architettonico di un edificio costituito da una successione di gradini disposti secondo un
diviso a volte in più rampe inframmezzate da un pianerottolo; serve a superare un
a superare un dislivello e a passare da un piano all'altro dell'edificio.
braccia quattordici. ariosto, 4-13: da quattro canti era tagliato [il castello]
dritto a fil de la sinopia. / da nessun lato né sentier né scale /
i-14-74: d'amor caldo e impaziente / da la stanza vo a la sala:
al muro e dall'altro è protetta da una ringhiera. fanfani, 1-80:
chiamasi quella che è fiancheggiata di muraglie da una parte sola e dall'altra ha
donne possino andare nelle officine e luoghi da basso fino ad alto. guarino guarini,
, scalinata nel palazzo del laterano costituita da 28 gradini provenienti, secondo la tradizione
, 2-166: convenne trasportare la scala santa da quelle rovine e collocarla avanti il 'sancta
ingannatori de'pii sovrani, sagliono da una carica all'altra in ginocchioni. carducci
un ricco trono maestosamente sedere a mensa. da ponte, 1-679: miei signori,
legno o anche di metallo, composta da una serie di pioli, usati come gradini
travi. roseo, iii-249: ha da aver la colombara una porticella nell'alto,
che fu, sopra una scala / da piuoli assai lunga egli fu posto; /
finestra. delfico, i-418: fabiano da monte, nipote del cardinal di tal famiglia
., 33 (584): vide da un canto un gran portico, con
carro o su un autoveicolo e costituita da tronchi che si sfilano mediante la manovra
-scala a libretto: quella formata da due montanti uniti da pioli incernierati ad
: quella formata da due montanti uniti da pioli incernierati ad altri due montanti,
superiori. -scala con tre piedi, da imbianchino: quella che si appoggia a
a cavallo. -braccio estensibile costituito da stecche a doppio zig-zag. fagiuoli
-scala idraulica: apparecchio elevatore formato da una piattaforma di lavoro sorretta e sollevata
una piattaforma di lavoro sorretta e sollevata da uno o più bracci snodati con trasmissione
dispositivo per il trasporto rapido dei passeggeri da un piano all'altro in aeroporti,
, grandi uffici e magazzini, formato da gradini metallici che collegano trasversalmente due catene
provvedono al loro trascinamento e sono azionate da un motore elettrico. manzini, 16-56
sparire? 4. attrezzo formato da due funi parallele collegate da staggi di
attrezzo formato da due funi parallele collegate da staggi di corda o di legno, di
con iscale di funi soavi, / da certe guardie, ch'egli avean commossi,
idem, purg., 11-40: mostrate da qual mano invèr la scala / si
che si saglia; / non basta da costoro esser partito. idem, purg.
, con somma diligenzia fatte le scale loro da misurare i gradi. crescenzio, 3-2-30
/ spoxa de iesù cristo. felice da massa marittima, 52: quest'è colei
. machiavelli, i-iii-1651: avevasi da oggi indietro opinione che, avanti vi
sopra l'autorità togata, fu superato da quello che si appoggiò all'armata. assarino
a dio. petrarca, 360-139: da volar sopra 'l ciel li avea dat'ali
processo conoscitivo; passaggio logico e conseguente da un argomento a un altro affine,
essendo impossibile mantenergli il lunghissimo collo da per tutto uguale e della medesima grossezza e
quelli che lo precedono e venire scalfito da quelli che lo seguono. 24.
in su quegli che pagavano di decima da cinque ducati in su. proposte e disegni
, per non essere raggiunto e seguito da tutte quelle donne pregne a scala.
negativo. o di matrimonio o di società da non poter convenire, o di gara
non poter convenire, o di gara da non poter sostenere. -prendere la
la suprema insegna / pose. fausto da longiano, iv-279: i miei occhi
luogo ove è consentito il commercio immune da qualsiasi imposizione doganale o tributaria; la
-libertà di viaggio e di circolazione concessa da un'autorità su un territorio soggetto alla propria
sei mesi, e tutto n'uscì lacerato da li scalabroni. citolini, 239
errore di ortografia. s. bernardino da siena, 2-ii-1365: o fanciulli, sapete
caduta nel peccato. 5. bernardino da siena, 2-i-391: coloro che so'più
ex-, con valore intens., e da calamarato (v.).
avendo il detto papi bando per maleficio da lui commesso personalmente, era stato a servire
ala inferiore. = nome d'azione da scalare *. scalamitato, agg.
ex-, con valore privat., e da calamitato (v.).
vendere in varie riprese, in modo tale da spuntare prezzi progressivamente migliori.
scalandrino, sm. scala a pioli formata da due montanti paralleli ai quali sono fissati
ai quali sono fissati gli scalini e da un terzo montante che la sorregge.
una a farle puntello, perche possa sostenersi da sé in ogni piano, senza altro
= voce di origine espressiva, forse da collegare a calandrino1 (v.)
posticce. monelli, 2-470: fu gettato da ognuna delle tre navi uno scalandrone sul
per attizzare il fuoco', deriv. da jxaxeyw 'scavo', con accostamento paretimologico a
. (scalappio). ant. liberarsi da un impedimento o da una serie di
ant. liberarsi da un impedimento o da una serie di impedimenti che precludono il
: cioè come si sciolge e spaccia da questa rete. pagliaresi, xliii-87: io
servir dio, e tutto ti scalappi / da questa inferma carne adormentita.
adormentita. 2. uscire da una situazione di difficoltà economica. chiabrera
ex-, con valore privat., e da calappiare (v.).
16. 000 franchi di spese volontarie da voi già fatte, ma...
scalare rimborso anche di tutte le spese da farsi. tommaseo [s. v.
nei tre ultimi esercizi e per azioni da l. 100 dei dividendi scalari di
-sm. prospetto per il calcolo degli interessi da capitalizzare periodicamente a debito o a credito
. matem. che è completamente determinato da un numero relativo, che ne fornisce la
il cui valore è rappresentato in ciascun punto da uno scalare. -sm. plur
= dal lat. scalàris, deriv. da scala (v. scala1).
che megeedima a ora nona e conti da santa fiore entrano in arcidosso et meg-
scalarla; e féssi venire più volte piero da terni e andò a provedere. feronsi
, i-5-69: si poteva ascalona scalare / da quella parte che non vede il mare
l'improviso volermi scalar il muro. fausto da longiano, iv-281: cleobolo ne li
e nel tempo medesimo scalar le mura da qualch'altra parte della città, videro
scalati di palazzi comunali. quando c'era da bruciare iregistri delle tasse, chi era
1-i-1657: scalarono l'ultima collina e da lassù apparve marca nella pianura.
concetti di un'opera letteraria. zenone da pistoia, 1-77: che, come persio
tali / l'altezza lor farà star da un canto / e questo sie che non
via crescenti o decrescenti, in modo da formare uno sbarramento di fuoco in profondità
o il segno —, in modo tale da poter ottenere, con operazioni di addizione
: detrarre il numero di partite vinte da un giocatore da quello delle partite vinte
numero di partite vinte da un giocatore da quello delle partite vinte dall'altro.
partita, un giuoco': de- trarlo da quelli che l'uno dei giocatori vinceva.
con membra morte. = denom. da scala1. scalare4, tr. far
. giustiniani, 65: spaventato il tiepolo da questo motto all'improviso, lasciando il
ex-, con valore intens., e da calare (v.).
d'italia, ove scalavano le diligenze da milano o da venezia. migliorini [s
ove scalavano le diligenze da milano o da venezia. migliorini [s. v.
fare scalo. = denom. da scalo. scalària, sf. zool
spire presentanti una serie longitudinale che risalta da bocche successive. questi molluschi si trovano
: in alcune alghe coniugate, sviluppo da due filamenti paralleli e con le cellule
vaso per il trasporto della linfa solcato da linee trasparenti orizzontali poste a distanza regolare
scalare1) e dal suff. -formis (da forma 'forma'). scalano, sm
dal lat. tardo scalarium, deriv. da scala (v. scala1).
s. v.]: 'scalarmente': da scalare. inutile, essendoci a scala
campana, 2-13: assaltarono costoro la terra da due parti, la mattina innanzi giorno
nelle prime scalate di quell'assalto borbone da palla micidiale fu colto, e mentre
8-116: la torre dei venti è assediata da stamberghe col tetto di vecchie stagne da
da stamberghe col tetto di vecchie stagne da petrolio. e simili stamberghe e tuguri
3. sport. nel ciclismo, superamento da parte di un corridore di un tratto
nella loro radice, non troppo discoste da quelle dell'ingenuo corrispondente dello scienziato londinese
anche il successo di questa operazione negoziata da tempo ad indurre gli uomini del gunt
9 ad oncia. = deriv. da scalo-, cfr. lat. mediev.
. bechi, 2-235: sei ragazze da maritare, scalate come le canne di
, poi, alle rendite diminuite sono da trovarsi tassando invece le robe di moda e
, 12-iii-140: nel fregio de la facciata da piè, conforme a le tenebre,
scalatori notturni... sono forse più da temere. l'oca adunque moltiplicata salverebbe
che eseguiscano l'effetto che s'ha da fare. b. davanzati, i-71:
di radicali e pederasti associati e scalatori da salotto letterario siamo su di un piano
, 3: 1 manuali dello scalatore da ufficio (o da azienda) sono
manuali dello scalatore da ufficio (o da azienda) sono lì, in mostra sugli
sugli scaffali. = nome d'agente da scalare?. scalatura, sf
scalature. = nome d'azione da scalare3. scalavèrna, sm.
/ di non essere intanto iscalcagnata / da carletto del ben, che dietro il
ex-, con valore intens., e da un denom. da calcagno (v
., e da un denom. da calcagno (v.); il signif
diritta, e datogli una gran scalcagnata da voltargli un po'la groppa, sfido
a sinistra! = deriv. da scalcagnare. scalcagnato (part. pass
i malvagi penseri / seguitando. simone da cascina, 127: acciò che meglio sappiamo
ex-, con valore intens., e da calcare1 (v.).
era ormai scuoiato. l'usbeco mise da parte la pelle, scalcò la bestia
e neutra, come a dire ffar da scalco'; oltre a ciò scalcare ha sempre
della scalcheria. = denom. da scalco1. scalcare3, tr. {
con valore privativo-detrat- tivo, e da calcare1 (v.).
scalcata. = nome d'agente da scalcare1. scalcedrare, v. scalcitrare
le morse e starà cheta. giovanni da samminiato [petrarca], i-112: se
farò che tu non iscalcheggerai ». giovanni da samminiato [petrarca], ii-303:
alto il capo, che è lóto da poco bene? se'vinto dalle pulci e
. cesari, 7-616: egli è cosa da pazzo a voler scal- cheggiar contro lo
, / el tor col corno il pungea da lato / e da l'asino era
corno il pungea da lato / e da l'asino era scalceggiato. -con
te non scalcheggi. s. caterina da siena, iii-4: l'anima savia,
quel proprio / che non è bel da scriver. -ant. spregiare.
f. casini, ii-539: solo da sé volle esercitare con gli ospiti la
moderna scalcheria. = deriv. da scalco. scalciante (pari. pres
, un oggetto, anche per allontanarli da sé. faldella, ii-2-162: la
capra venne e stette non di lungi da noi e cominciò a scalciare la terra.
1-117: allora ero io che venivo preso da questa forza e, mentre disegnavo il
ex-, con valore intens., e da calciare (v.).
fanti e cavalli. = forma aferetica da discalciare (v.).
di crawl. = deriv. da scalciare1. scalciato (part. pass
sbarbaro, 4-52: il canino scalciato da tutti prende la rincorsa, spicca dall'ostacolo
ciature. = nome d'azione da scalciare1. scalcinare, tr.
scalcinare, tr. togliere la calcina da un muro; raschiare o sbrecciare 1'
scoperta la storia, con una martellina da muratori che era quivi percosse alcune teste
p. neri, 1-vii-39: si è da me infrascritto mastro di zecca assieme alli
incidente potesse essere quella che tacquaforte portata da milano non fosse scalcinata con la maggior
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da calcina (v.
tivo, e da un denom. da calcina (v.).
soqquadro. le mura scalcinate e ammaccate da sassi, da mattoni, le finestre sgangherate
mura scalcinate e ammaccate da sassi, da mattoni, le finestre sgangherate, diroccata
. moretti, vii-94: una finestretta da abbaiuno si apriva invece nell'alto,
fra le pietre scalcinate non ricoperte queste da marmi. montale, 1-45: ah
, 2-iii-311: una stramba avanguardia diversa da quella francese e anche da quella moscovita
avanguardia diversa da quella francese e anche da quella moscovita mescola poeti scalcinatissimi belle attnci
letterato... dormiva a un tavolinuccio da caffè, via palermo, scalcinatissimo,
panno. = nome d'azione da scalcinare. scalcinazióne, sf.
scalcinazioni. = nome d'azione da scalcinare. scalcio { scalzo)
ex-, con valore intens., e da calceoi, n. 4 (v
ex-, con valore intens., e da calcitrare (v.); la
, ii-79: o scalco, su, da far colezion truova. / fate che
partita di firenze fece molte buone provisioni da mangiare, tra le (juali portò di
: nel giorno 15 corrente, colpito da un attacco d'apoplessia, cessò di vivere
le vivande. = deverb. da scalcare2. scalco3, sm.
dai commenti. = deverb. da scalcare?. scalcolare, tr.
ex-, con valore intens., e da calcolare (v.).
ventott'anni in un cantiere navale, da scaldachiòdi a battitore. dizionario delle professioni
una tenaglia nel foro di due elementi metallici da unire mediante chiodature, affinché siano ribaditi
usato per riscaldare le coltri e costituito da un recipiente di rame o di
4-ii-q00: dua scaldaletti, una paletta da fuoco. inventario di alfonso ii d'
per scaldarsi le mani e costituito in genere da una sfera metallica o di terracotta resa
sfera metallica o di terracotta resa tiepida da un piccolo braciere o da un globo
resa tiepida da un piccolo braciere o da un globo arroventato di rame o
a ottenere tale risultato. dino da firenze [tommaseo]: dopo lo scaldamento
loco. roseo, iii-64: si ha da procurare di tòr via in ogni modo
od apparecchio destinato a contenere la materia da essiccare, ed il calorifero destinato allo
il calorifero destinato allo scaldamento dell'aria da introdurre nell'essiccatoio. p. pogliaghi [
al capo per lo vegghiare, e da questi nasce uno scaldamento e febbre e
, può benissimo essere: ma cosa da nulla. -infiammazione di un organo
voluto scampare quello giovane da'nocevoli scaldamenti da fare battaglia o per effetto di compassione
, preghiamo lui comunemente che ti levi da dosso questa battitura. t
quella volontà. = nome d'azione da scaldare. scaldamotóri, agg. invar
ex-, con valore intens., e da caldana (v.).
usato per tenere in caldo le portate da servire in tavola. p
con acqua calda i piatti (vivande) da portarsi in tavola. = comp
, sm. invar. apparecchio costituito da un recipiente metallico, solitamente rettangolare o
brace o acqua bollente, oppure da una pedana riscaldata elettricamente, su cui
vie a tempo del fango e sono ancora da ardere e da scaldare i forni quando
fango e sono ancora da ardere e da scaldare i forni quando son secchi. bellincioni
. algarotti, 1-vii-101: il sole ha da brillare e scaldar veramente su gli esterni
, i-605: il papa non si mosse da roma, e una bella mattina la
sostanza, mettendoli sul fuoco. antonio da ferrara, 97: sia maladetto el foco
mamiani, i-79: oramai non è più da sudare a convincere gli animi delle massime
la chiave della volta essendo il cardinale da montalto, a lui bisognava raccomandarsi,
giunto agli ultimi giorni, dopo aver vinto da un pezzo il nemico, dopo aver
particella del tuo corpo veduta ignuda è da sé sola una face con che amore è
sentimento. sbarbaro, 1-211: stan da sé [gli occhi]. neanche
palme s'assegna. s. caterina da siena, i-82: sangue di cristo crocifisso
e freda vertute e talento. antonio da ferrara, 130: ogni mio zelo scaldavi
il discorso, quel pensiero senza fatica da tutti s'accoglie, quel pensiero da tutti
fatica da tutti s'accoglie, quel pensiero da tutti si ama ed abbraccia che va
1-121: nel conversare, dove i punti da scaldarsi e da illuminarsi possono essere tanto
, dove i punti da scaldarsi e da illuminarsi possono essere tanto piccoli, tanto
, non credo che possa dependere da altra cagione celeste che dallo scaldarsi l'
, i-245: il seme de'bachi da seta la prima cosa è di accomodarlo con
scaldare al fuoco / a casa, da una pruna. s. bernardino da
, da una pruna. s. bernardino da siena, 581: quando hai freddo
: freddo. brunetti mio, freddo da bruciare un carro di lena per settimana
17. subire un aumento di temperatura tale da condurre alla fermentazione (un vegetale)
sostant. fontano, 208: sento da fiorenza corno el signor jor- dano ursino
passi lontano, quando si scaldava o da soverchia fatica sudava, il lezzo caprino del
: si scaldava lo spartano, agitato da dotto entusiasmo, nell'in- veire contro
miei veggenti / farsi nel lume che da voi saetta. guerrazzi, 9-i-145: chi
con energia e fervore; darsi vivacemente da fare; iniziare a impegnarsi fortemente nel
di cadérne innamorato e di scaldarsi tanto da farle offerta di sposalizio. -accendersi
tenuta acqua in costante ebollizione, sormontata da un vassoio traforato sul quale il salumiere sistema
del positivo. = deriv. da scaldare. scaldativo, agg.
bisognerà che quel corpo, che ha da ricevere la caldezza nel detto determinato grado per
. = agg. verb. da scaldare. scaldato (pari.
rigonfiata la caverai. -fatto funzionare da un combustibile (un forno).
ottenuti dalla distillazione della torba, lavorano da 12. 000 quintali di ferro l'
mali odori. 3. affetto da un processo infiammatorio (un or- gano
/ grida per la contrada / succursu da la gente. erbolario volgare, 1-52:
4. figur. eccitato, preso da un'intensa passione. -in partic.
stata anche la benevolenza della consuetudine scaldata da una reciproca simpatia.
sufficientemente alta. = deriv. da scaldare. scaldatóre, agg.
del vapore. = nome d'agente da scaldare. scaldatura, sf. ant
la spuma di argento... sola da per sé giova a le scaldature de
frecano insieme. = nome d'azione da scaldare. scaldavino, sm.
sotto il forno che sfrutta parte del calore da esso irradiato e in cui possono essere
in cui possono essere introdotti i vassoi da portata. ramusio [cortés]
grosse. = nome d'azione da scaldare. scaldeggiare, tr. (
non solo non iscaldeggiati, ma ripressi da un tanto uomo, si ridurreb- bono
popoli e regni ribellanti, scaldeggiati eziandio da potenze cattoliche che anelavano allo spiantamento di
: gli elementi delle finzioni romanzesche derivarono da varie sorgenti: le poesie scaldiche,
migliore scaldiglia. = deriv. da scaldare. scaldino, sm.
che, riempito di braci ardenti ricoperte da un sottile strato di cenere e tenuto in
letto. -scaldino elettrico: quello alimentato da corrente elettrica. pacichelli, 2-637:
covar lo scaldino! = deriv. da scaldare. scaldo, sm.
ex-, con valore intens., e da un denom. da calduccio, dimin
., e da un denom. da calduccio, dimin. di caldo (v
agg. reso caldo dalla febbre o da una lunga permanenza a letto (un
vermi. capuana, 1-i-485: la lassezza da convalescente, la indolenza che le rendeva
quel caicco ch'è montato dal sovrano o da quelli della sua famiglia e simili,
.. le spalliere [del coro] da le latora per modo non ocupi l'
in forma parabolica, circondato da'fianchi da un ordine di pilastri, dalla sommità
. alvaro, 7-129: che cos'hai da dire di tanto urgente da fermare davanti
cos'hai da dire di tanto urgente da fermare davanti alla scalea d'un teatro
le stuoie e i cannicci per i bachi da seta. 4. figur. grado
scalella (v.). = da un lat. volg. * scaleria,
. sostant. di scalaris, derrv. da scala (v. scala1).
^ 28: 'il vino calabrese'. viene da più parti e luoghi della calabria.
le loro qualità, perché non sono vini da signori. dirò solo della scalea,
, / la quale te canga / da lo increscemento, / e. ssempre t'
moto è libero. = deriv. da scaleno. scalèno, agg.
la superfìcie del cono scaleno vien misurata da monsù roberval. grandi, 3-2: quando
scalenoedrici ditrigonali della sua classe, premeditata da dio. scalenoèdro, sm. cristall
= voce dotta, comp. da scaleno e dal gr. e$pa 'base,
una scheggia scalenòide posatavi, d'uno specchio da sempre. = deriv. da
da sempre. = deriv. da scaleno, col suff. gr. -òet&fjc
si sosterrà fermo. = deriv. da scaleno. scalenotomìa, sf. chirurg
. = voce dotta, comp. da scaleno e dal gr. 'taglio'.
sole] luce, la quale si è da scalentare le cose inferiori.
ex-, con valore intens., e da un lat. volg. * calentàre
larese et i bordonali di larese dal fil da serrar le coperte, le chiave d'
dèi intendere ch'egli hae già purgati da. ssé due gienerali vizi, cioè la
governare e mutare i letti [dei bachi da seta] a tutte le altezze,
per il class, scalaris, deriv. da scala (v. scala).
: il suntuoso trono,... da ricco baldacchino di drappo aoro coperto,
, cinto per di dietro ancor egli da varie scalerate sopra le quali 1 cavalieri.
ebber luogo. = deriv. da scalerà2.
ex-, con valore intens., e da un denom. da calesse (v
., e da un denom. da calesse (v.).
scalessata a cireglio'. = deriv. da scalessare. scalétta (dial. scaléta
che dall'un lato s'alluoghino li canali da pigiare il vino in luogo più alterello
forma di mantice, con quattro gradini coperti da un tappetino. pavese, 9-34:
simil. parte di un meccanismo costituita da un supporto fisso e verticale munito di una
. -macchina per sollevare pesi azionata da un meccanismo a leva. tramater
v.]: 'scaletta': piccola macchina da sollevar pesi, composta di due pezzi
parallelepipedi piantati verticalmente sopra un tavolone forati da vari buchi, entro i quali si
., il quale appoggiato alla scaletta da cui viene formato il punto d'appoggio
dal minore vien mosso o sollevato il peso da moversi. -tenaglia usata dai fabbri
carnovale scagliano alle vaghe giovani i fiori da terra alle finestre. immaginatevi dunque una di
3. figur. elenco ordinato degli argomenti da trattare in un discorso o in un
di corda, per salire o scendere da un'imbarcazione. sarpi, ix-78:
cabine, e cacciata in valigia la bardatura da cerimoniale, ci si precipitò alla scaletta
in guglielmotti, 787]: si mandano da firenze a montepoggiuolo, a dì 16
di un 'quadratone', e anche meno, da un foglio all'altro, indicano la
bottega profonda. = deriv. da scaletta. scalettare, tr.
e le cannelle. = denom. da scaletta. scalettato (part.
. che presenta una dentellatura, caratterizzato da una linea spezzata. r. longhi
dirmi fortunato. = nome d'agente da scalettare. scalettèra, sf. venez
pur la schizza, / saran donne da piacere / o pur lyaltre che son pratiche
lo tenea. = nome d'azione da scalfare1. scalfante (part.
due de v. m.: una da dioniso spenditore, l'altra per
con valore in- tens., e da un deriv. da calafatare (v.
tens., e da un deriv. da calafatare (v.), con aplologia
scranne desligate e tre brazza di tela da farsi due grembiali, e questo per avermi
, di area sett., deriv. da scalfare?, sul modello di calzerotto
, i-732: eleanor s'alzò, tolse da un tiretto un foglio, lo depose
scalfin 'pedule della calza', deriv. da scalfare1. scalfire, tr.
coll'ugne, ma spesso ne faceano tanaglia da strappare le schianze lacerandosi.
= etimo incerto: secondo alcuni da scalficcare, secondo altri dal lat.
che fasciava mezza la parete della sala da pranzo. montale, 2-90: grotte dove
delle zampe anteriori, gonfie e scalfite da ore di galoppo. -per estens
col rischio di restarne scalfito. -percorso da fenditure (una roccia); spaccato,
/ zara di sasso non scalfito / da radici a strapiombo su burroni / sghembi.
. = nome d'agente da scalfire. scalfittatóre, sm. nell'
di guardolo. = nome d'agente da scalfire, attraverso una forma con suff
praticare un'incisione nella corteccia dell'albero da innestare, introducendovi un ramoscello dell'altro
passaggio del feretro levano acute grida accompagnate da gesti di disperazione (come lo strapparsi
, v-2-222: in una parete della stanza da desinare la scalfittura d'una pallottola di
quanto possa entrare la bacchetta della rocchetta da aere, con un poco di scalfattura,
scalfittura. = nome d'azione da scalfire-, la var. scalfatura è attestata
intendere la lingua zerga, 361: 'scalfo da fiore': botazzo. = etimo
del modello. = deverb. da scalfire2. scalibrègmidi { scalibregmàtidi),
lat. scient. scalibregmidae, deriv. da scalibregma, comp. dal gr.
. scalidae e scaleridae, deriv. da scala, con allusione alla forma scalettata della
. = voce dotta, comp. da scala1 e dal tema del lat. facére
. croce, ii-2-161: i semi sparsi da alcuni umanisti avevano portato i loro frutti
carducci, iii-9-360: gareggiò [giovanni da cascia] del pregio della musica col
può anche essere ricavata... da caratteristiche storiche geografiche:...
(verona). = deriv. da scaligerus 'recante una scala', latinizzazione mediev
madri- gali. = deriv. da scala, con sovrapposizione scherz. di
scala graduata. = comp. da scala1 e dal gr. ixéxpov 'misura'.
alpin. gradinare. = denom. da scalino. scalinata, sf. scala
, in faccia, grandiosa, nascente da un trionfo di fiori, fin su alla
. dove piglia luogo chi ha seco galli da cimentare. s. maffei,
l'altra. = deriv. da scalino1. scalinato, agg. ant
dell'uomo. = deriv. da scalinoi, con il suff. dei parti
. nel tracciare su carta un disegno da riportare su stoffa, il riempire i quadretti
lo scalinare. = noma d'azione da scalinare. scalinèa, sf. ant
sm. ciascuno degli elementi, costituiti da un piano orizzontale (pedata) e da
da un piano orizzontale (pedata) e da un piano verticale (alzata),
cicognani, 3-112: la velia in veste da camera e i capelli per le spalle
pietra, perché non si possa né da questa né da quella parte cadere.
perché non si possa né da questa né da quella parte cadere. stoppani, 1-32
a nostro modo in volto, alta da quel lastricato quattro over sei scalini.
i pilastri appoggiati al muro sono alti da terra due scalini e le colonne opposte ad
teatro delle corti padane, cvi-731: da l'altro lado, suxo uno tribunale con
dell'unità che col perpetuo suo passare da una forma all'altra tesse infaticata e
è, insomma, che uno scalino da cui noi dobbiamo prendere il salto per trasformarci
-scendere d'uno scalino: essere spodestato da una posizione di privilegio (con riferimento
. b. barezzi, 1-382: da uno scalino si sale al secondo e dal
.. sono... circondati da alcuni scalinetti di pietra. -acer
v.). = deriv. da scala1. scalino2, sm. numism
un piano scalito. = deriv. da scalato, con metaplasmo. scallaiato,
ex-, con valore intens., e da un denom. da calla1 (v
., e da un denom. da calla1 (v.).
ex-, con valore privat., e da un denom. da callo1 (v
., e da un denom. da callo1 (v.).
ardore di sentimenti, passione. domenico da prato, lxxxvul-i-481: amor mi caccia,
, con valore intens., e da calma1 (v.), nel signif
nel letto andava sospirando come uomo colto da scalmana. g. raimondi, 6-41
: lascio il farlo [il ringraziamento] da parte, imperò senza pregiudicare al dono
... quando la scalmana, anche da noi, cominciò a placarsi, e
prime scalmane. bocchelli, 1-iii-513: da quando in qua son cose da mescolarci
1-iii-513: da quando in qua son cose da mescolarci i ragazzi e le loro scalmane
ranza quello di un fantaccino che, vestito da state nel cuor del verno, si
bel gennaio. = deriv. da scalma, sul modello di caldana (v
come quello di scalmanarsi per tanti pezzi da galera. verga, 8-35: gli
3. ant. prendersi un malanno da raffreddamento (per lo più dopo una
che non è stata una fatica / da scalmanarsi il bando che tu hai letto »
qualche punta coperta. = denom. da scalmana. scalmanata, sf. fatica
proprio febbre. = deriv. da scalmanare. scalmanato (part.
. piovano arlotto, 106: ismontati da cavallo quasi in sull'ora di vespro
, sf. veter. ant. malattia da raf freddamento, in partic
nasciture. = nome d'azione da scalmanare. scalmanìo, sm.
degli emancipati. = deriv. da scalmanare. scalmanóso, agg.
gran strete. = deriv. da scalmana. scalmare, intr. anche
ispesso calmo. = denom. da scalma. scalmata1, sf.
mangia ». = deriv. da scalmare. scalmata2, sf.
per difesa. = deriv. da scalmo. scalmato (part. pass
di sete dice: « vorrei da bere? » -che si è
. secrezione di materia bianca e chilosa da piaghe infette o dovute a parassitosi.
fistola. = nome d'azione da scalmare. scalmatura2, sf.
. scalmata. = deriv. da scalmo. scalmazióne, sf.
taai. = deriv. da scalmare. scalmerìa, sf.
. scalmata. = deriv. da scalmo. scalmièra, sf.
di tutti gli scalmi in un bastimento da remo. pascoli, 661: il
inferiore nelle poliremi. = deriv. da scalmo. scalmière, sm.
quale viene assicurato il remo; serve da sostegno e da fulcro al remo durante
il remo; serve da sostegno e da fulcro al remo durante la voga (