quegli che lo seguitarono rotto e morto. da porto, 1-310: deliberò [
fe due prime schiere di annibaie, restava da superare la terza, la più valida
e fracassato, allora cominciaro a mescolarsi da tutte parti. garimberto, 1-451:
parti. garimberto, 1-451: stando da principio su la difesa, romperesti quella
genti, le qual virtuosamente sono rotte da quegli. g. gozzi, i-10-223:
i-403: mandò gneo domizio a cercare da quale parte si potesse più comodamente rompere
li pistoiesi... cavalcarono celatamente da due parti del castello. la grossa
gli ufficiali tedeschi, rompendo, col passare da un punto all'altro della sala.
dei motivi per i quali pegnaranda partì da munster... fu di romper
colonne. sansovino, 2-164: è da sapere che 'l principio di questa piazza incomincia
l'anima delle cose, io levai da un'altra epistola, che troverà qui ingiunta
qual per romper viver sì iocondo / fu da le furie poi mandata al mondo.
ne'libri publici questo pagamento. fausto da longiano, iv-12: benché la
cavalieri ed altri fosse molto onorata e da tutti ubidita, e il re cose che
-mutare radicalmente una situazione. marsilio da padova volgar., i-19-2: per queste
o un equilibrio politico. benvenuto da imola volgar., i-135: troppo siete
e'mi rompea tutti mie'giri. vito da cortona volgar., xxi-763: la
disegni non rompessi. ariosto, 7-47: da che, donna,...
di successo erano sempre rotte, quasi da un accompagnamento in sordina, da altri
quasi da un accompagnamento in sordina, da altri propositi. -avere ragione delle
de ser mauro che si fosse, discantato da lui al suono del voltante spedone.
monotonia de'patimenti quotidiani non fosse rotta da qualcuno straordinario. tenca, 1-77:
32: rotto li fo il sonno da un gran pianto. bibbiena, 2-133:
rotto ser giuliano con quella sua voce da camera! ariosto, i-iv- 549:
a la parola [di gesù] / da la qual furon maggior sonni rotti.
corredata, che, disponendosi a disancorar da quel lido, nell'esercizio sollecito de'suoi
sua solitudine l'acqua limpida e chiara da certi sassi cascante. passeroni, iv-93
è rotta e morta in suora diamante da parte dell'anima e non da parte del
diamante da parte dell'anima e non da parte del corpo. -famil.
io non posso far nulla, che ho da fare ecc. a quest'altra dirò
così tornò a sedere. s. bernardino da siena, 2-i-162: io vengo qui
. i. frugoni, i-2-226: allor da manca un tuono / ruppe il mio
sembra un po'più calma., da che siam qui noi ». pea,
che 10 rompessi il lungo silenzio tenuto da me con vostra signoria illustrissima, il
-stroncare una tendenza dannosa. marsilio da padova volgar., i-i-4: ché.
zime, questo non avemo fato si non da può'che loro hanno interopto le uxanze
, riputasse meglio d'addolcire gli animi da tutte le parti e non romper l'aggiustamento
bisogna romperla... bisogna andar da ferrer, e dirgli come stanno le cose
del deserto, quasi tutti in salita, da rompere in tappe presso le scarse fontane
non ci tornasse che una volta sola, da vecchio, rompendo una volta il suo
, rompendo una volta il suo viaggio da napoli a malta. 35.
pananti, ii-249: quelle dispute, che da diversità d'umori derivano, rompono la
bianchetti, 1-352: totila, persuaso da questo dilemma, se pur se ne
pace, un accordo. guidotto da bologna, 1-55: chi sono quelli che
de'turchi, questi, o sorpresi da così ardita risoluzione o che non volessero
di diciott'anni rompevano i patti fatti da uomini di sessanta. -assol.
volontario non è perfidia; il fanciullo goduto da onorato maestro non perde riputazione. fagiuoli
la buona fede. s. bernardino da siena, 2-ii-1126: or va'pur là
, che è contra carità, è da rompere. v. quirim, lii-
quali offendevano il suo animo. domenico da montecchiello, 2-84: quando i predetti legami
dal cielo infuse nella valorosa anima fossono da invidiosa fortuna in picciolissima parte del suo
usa sua forza. s. bernardino da siena, 2-i-550: sai che è
trarla a tal dovessero le nozze / chieste da lei? ma rom- pansi. carducci
-sm. ernia. dino da firenze [tommaseo]: che cosa vuol
ex-, con valore privat., e da borace (v.), col
ex-, con valore intens., e da borbottare (v.).
ex-, con valore privat., e da un denom. da borchia (v
., e da un denom. da borchia (v.).
ex-, con valore privat., e da bordare1 (v.).
. 2. intr. traboccare da un recipiente (un liquido);
o di separazione o allontanamento, e da bordare * (v.).
. porzione di un oggetto che fuoriesce da un orlo. -in partic.: parte
consiste nell'eliminazione dal lotto di velli da smerciare delle parti più ordinarie e degli
d'origine. = nome d'azione da sbordare2. sbordellaménto, sm. ant
nei fanciulletti. — nome d'azione da sbordellare. sbordellare, intr. (
il giovane, 9-117: canzonacce e baccan da cacciatori / n'andaro al ciel,
ex-, con valore intens., e da bordellare (v.).
portone. = nome d'agente da sbordellare. sbordelleggiare, tr.
= piemont. sbùrdiment, nome d'azione da sbiirdì 'spaventare', che è comp.
ex-, con valore intens., e da un denom. da bordone? (
., e da un denom. da bordone? (v.).
ex-, con valore intens., e da bordone * (v.).
, con valore detrattivo-priva- tivo, e da un denom. da borghese (v.
tivo, e da un denom. da borghese (v.), col suff
luogo oscuro. castelvetro, 131: da 'borrella'abbiamo il verbo 'sborlare', onde
: accanto a quel viso vizzo, acceso da una punta di sbornia, incorniciato dai
pallon volante della filosofia; professori insatiriti da fatali sbornie di filosofia e di metafisica
(dal class, ebrius 'ebbro'), da cui il fr. ant. ivroigne
sborniare2 o, ancora, la derivazione da sborniare1, il quale potrebbe essere un prestito
/ senza timore di pagarne il fio / da sfidante giurato accusatore / ad imboscato malfattore
ad imboscato malfattore? = denom. da sbornia. sborniare2, intr. (
gli occhiali io non ci sbornio. da lontano neppur lui ci sbòrnia'. fanfani,
.]: 'sborniare': voce derivata forse da 'bornio', cioè 'biccio, losco,
ex-, con valore intens., e da un denom. da bornio1 (v
., e da un denom. da bornio1 (v.). sborniata
occhiata di traverso. = deriv. da sborniare1. sborniato (part. pass
favolosa. = nome d'azione da sborniare1. sbornióne, sm. ubriacone
due manigoldi sbornioni. = deriv. da sbornia. sbóro e deriv.
.). = deverb. da sborrare1. sborraciato, v. sboraciato
meglion risoluzioni. = nome d'azione da sborrare1. sborrare1 (ant.
, e tu mi dài il culo, da vera troia che sei, e io te
italia forse gli è disdetto, / perché da tutti i medici gli è detto /
castelvetro, 132: altri vogliono 'burasca'discendere da borea, vento empetuoso che rovaio si
che fosse in le altre mie robbe da inverno, xe vegnuo a sbo- rarse
la collina. acque che hanno sborrato da tutte parti quest'alta pianura.
dietro al forno / e sborra una cacata da facchino. 11. scaricare
. 11. scaricare un'arma da fuoco contro qualcuno. sanudo, xxiii-137
tessersi trovato uno che sborro il rattenuto da tutti operar sì che i loro accusatori
, il quale se non ha altre vie da sborrare il suo veleno. -smascherare gli
come le monete... furon da principio fatte far tonde più presto che quadre
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da borra1 (v.
allontanamento, e da un denom. da borra1 (v.).
. ex-, con valore privati, e da borrare1 (v!).
giupone. = agg. verb. da sborrare1. sborrato1 (pari.
eccesso. sanudo, liv-440: da poi disnar, fo colegio sora le aque
stupenda. = nome d'agente da sborrare1-, cfr. anche sboradór.
ex-, con valore intens., e da un denom. da borra1 (v
., e da un denom. da borra1 (v.).
di sboro. = deverb. da sborrare1. sborróso (sboróso)
in ca'. = deriv. da sborro, n. 2.
. = agg. verb. da sborsare. sborsacchire, intr.
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da borsa1 (v.
allontanamento, e da un denom. da borsa1 (v.). sborsaménto
impone. = nome d'azione da sborsare. sborsare (region. sborzare
i modenesi sborsata grossa somma di danaro da investirsi in vari poderi che goderebbero in
sborsato la cauzione, tutta in pezzi da dodici tari, l'un sull'altro.
come vivere, né trovarebbe altro mezo da sostentarsi. il calamaro è il tesoriero,
atto o di un comportamento incauto, da cui sono derivati inconvenienti o effetti dannosi
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da borsa1 (v.
allontanamento, e da un denom. da borsa1 (v.).
, restò con perpetua vergogna. fausto da longiano, iv-138: per due mesi durò
, sborso. = nome d'azione da sborsare. sborsazióne, sf
il soccorso. = nome d'azione da sborsare. sborsellato, agg.
senso concreto: la somma sborsata o da sborsare 0 dovuta a qualcuno.
: in questo punto m'è scritto da roma che sono inviati in pesaro un paro
cristiana io non voglio accettar questo, essendomi da fanciulla piacciuta sempre questa vostra religione,
religione, ma perché prima siate sodisfatta da me dei 200 scudi che marcone ha
vita. -con riferimento al sacrificio compiuto da gesù cristo per la redenzione dell'umanità
anche dello strapipante. = deverb. da sborsare. sbòrta, sf.
elettrici. = nome d'azione da sboscare. sboscare, tr.
sbòschi). disus. estirpare da un terreno ogni sorta di vegetazione spontanea
ro vina immensa già prodotta da quell'acqua, a cui pare che
intr. con la particella pronom. uscire da un bosco venendo allo scoperto.
con aperta ripugnanza e passo legato venne da loro. = comp. dal pref
ex-, con valore privat., e da un denom. da bosco (v
., e da un denom. da bosco (v.).
di sboscare), agg. sgombro da vegetazione boschiva. boccalini, i-113:
e la corte di roma, i-401: da detta terra di santo marco sin a
sboscadori. = nome d'agente da sboscare. sbotascià, sm.
= dal ven. sbotegoso, deriv. da sbotegàr 'tossire, scatarrare'.
per incuria del contadino, se lo fa da sé e guasta il terreno, producendovi
: se l'acqua avesse un empito da cascare in basso (senza ritegno e fuori
di allontana mento, e da un denom. da botro'(v.
mento, e da un denom. da botro'(v.).
dallo scolo delle acque in un terreno o da un torrente. tramater
.]: 'sbrotatura': gran corrosione fatta da un torrente o da un botro
corrosione fatta da un torrente o da un botro nelle sue ripe e nel suo
caduta. = nome d'azione da sbotrare. sbottare1, tr. (
di rapallo. -uscire in massa da un ambiente chiuso, sciamare (un
venir in verso me favellando e sdottando da se stesso! gli è uguccione! i'
è uguccione! i'mi vò tirar da canto, per veder s'i'potessi spillar
ex-, che indica allontanamento, e da un denom. da botte1 (v.
allontanamento, e da un denom. da botte1 (v.), talora con
a fare danari per fare la guerra da ogni canto a francia e fortificarà più la
ex-, con valore intens., e da bottare (v.).
ex-, con valore privat., e da un denom. da bottiglia (v
., e da un denom. da bottiglia (v.).
andava al vespro. = deverb. da sbottare1. sbottonaménto, sm. il
ha. = nome d'azione da sbottonare1. sbottonare1 (ant.
ore, in modo che cresi che da vero morta fusse; e a pena
v.]: non mi posso sbottonare da me. sbottonatemi! a. boito
sganciavasi il pardessù intignato fatto su misura da ragazzo e riponeva, sotto, l'
. locuz. non essere capace di sbottonarsi da sé i pantaloni: essere un inetto
bozzone moscio che non fosse capace di sbottonarsi da sé i pantaloni. ma quando s'
ex-, con valore privat., e da un denom. da bottone (v
., e da un denom. da bottone (v.). sbottonare2
'bottoni': e 'sbottonare', motteggiare; da i bottoni, cred'io, di fuoco
ex-, con valore intens., e da un denom. da bottone, n
., e da un denom. da bottone, n. 8 (v.
sbottonate dell'amico. = denv. da sbottonare2. sbottonato1 (part.
un uscio appresso di me e uscire da quello due signore che mi fanno sospendere il
sbottonato e rotondo. fenoglio, 1-i-1404: da una finestra si staccò il sergente amleto
3-398: i quattro che sedettero al tavolino da giuoco si lasciarono subito dolcemente andare.
quelli rimasti. = nome d'azione da sbottonare1. sbottoneggiare, tr.
impiccati e squartati. = deriv. da sbottonare2, col suff. dei verbi frequent
sbozzacchisco, sbozzacchisci). riprendersi da una condizione di sviluppo stentato,
ex-, con valore privat., e da un denom. da bozzacchio1 (v
., e da un denom. da bozzacchio1 (v.).
il pittore che si fa preparar le tele da altri, lo scultore che impiega degli
purissime degli ornati che suo fratello scolpiva da tanti anni. oriani, x-4-316: sai
, 4-86: un giorno mi ero allontanato da loro parenti incuriosito al lavoro di un
di isacco abarbanel, secondo la roccia da cui venni sbozzato,...
stimo... maggiore l'ingegno posto da essa nello edificare, diamantare e dipingere
sbozzava aratri di forma primitiva, basti da mulo per aratura, collari da cam-
, basti da mulo per aratura, collari da cam- panacci per buoi, usci rozzi
'sposi promessi', male ci si difende da un pensiero ingenuo e grosso: che
sbozzò come una specie di sorriso tutto da una parte. bettini, 1-274: impallidì
ex-, con valore intens., e da bozzare1 (v!).
ex-, con valore privat., e da bozzarei2 (v!).
. michelangelo, 1-iv-199: raffaello da monte lupo ne aveva avere scudi 445
questi per fornire cinque statue di marmo da me cominciate e sbozate. marino, 1-12-52
un rozzo fattore dell'artefice copre, da testa, con un umido panno. sveno
sbozzate dalla scarpa in su e, da quello in giù, quanto il fosso tiene
'sbozzato'. sagredo, 1-138: da questo violento attentato inasprito vladislao e risvegliati
metro dal popolo per averlo vitale e da resistere ai secoli. -rappresentato,
] è costruito all'italiana, sbozzato da mani ispirate e brutali, forgiato,
che la sua stessa preghiera era increspata da un sospetto di gelosia. -per
prima forma a materiali che saranno poi da altri artigiani lavorati e rifiniti.
riferimento alla metamorfosi della crisalide del baco da seta). giuliani, ii-364
farfalla d'amore rivoluzionario. -liberarsi da condizionamenti e modelli. papini, iv-636
2. raccogliere i bozzoli dei bachi da seta dai sostegni.. crusca
ex-, che indica allontanamento, e da un denom. da bozzolo1 (v.
allontanamento, e da un denom. da bozzolo1 (v.). sbozzolare2
ex-, con valore intens., e da un denom. da bozzolo2 (v
., e da un denom. da bozzolo2 (v.).
diventa autonomi. giuliani, ii-333: da piccoletta io guardavo le pecore, e
ex-, con valore privat., e da bozzolo1, n. 3, col
. chi raccoglie i bozzoli del baco da seta. tommaseo, app.
sbozzolatore'. = nome d'agente da sbozzolare1. sbozzolatura1, sf.
sf. raccolta dei bozzoli dei bachi da seta (e anche il tempo in cui
2. l'uscita della farfalla del baco da seta dal bozzolo; sfarfallamento.
; sfarfallamento. = nome d'azione da sbozzolare1. parte del metallo lasciando
forma. = nome d'agente da sbozzarer; i signif. dei n.
mentre il treno sbozzature del laminatoio passa da una produzione di 40 t a 80 t
e delicatissime. = nome d'azione da sbozzarei. sbozzétto, sm.
mandati in francia al gran luigi xiv da filippo v suo nipote. =
ex-, con valore privat., e da un denom. da bozzima (v
., e da un denom. da bozzima (v.). sbozzimatrice
. = nome d'agente femm. da sbozzimare. sbozzimatura, sf.
consistenti. = nome d'azione da sbozzimare. sbozzino, sm. attrezzo
del legno. = deriv. da sbozzare1. sbòzzo, sm.
.: sbozzo di terra. -figura da sbozzo: da perfezionare. f.
di terra. -figura da sbozzo: da perfezionare. f. f. frugoni
finiscono di ritoccar la figura; sono figure da sbozzo, che sempre han bisogno di
formulata in modo schematico e provvisorio, da sottoporre all'attenzione, alla valutazione,
-insieme di princìpi ricavati rozzamente da una dottrina o di forme primitive di
1-408: qui i costumi sono affatto diversi da quelli de'paesi di costa. gradite
sbozzi. 5. materia trasformata da fenomeni fisici in una fase precedente a
v.). = deverb. da sbozzare1. sbozzolaménto, sm. raccolta
sm. raccolta dei bozzoli dei bachi da seta. 2. figur.
trattazioni. = nome d'azione da sbozzolare1.
al mugnaio. -anche: dazio da pagare su tale fa rina
esi- gevasi di volta in volta da una porzione dei molini sul po
sbozzolatura. = nome d'azione da sbozzolare1. sbozzolire, tr.
questi ragazzi? '= deriv. da sbozzolarex, n. 4, con metaplasmo
e trovatolo indecentemente sbracalato perché esciva allora da pranzo, mi fece le sue scuse
2. poco o male sostenuto da cintura o bretelle (i calzoni)
. ex-, con valore detrattivo, e da un deriv. da braca (v
detrattivo, e da un deriv. da braca (v.). sbracalìo
ex-, con valore intens., e da bracalone (v.).
sbracaménto totale. = nome d'azione da sbracare1. sbracante (pari. pres
di torino e di casale fornirà tanti calzoni da imbracare il monviso e il monginevra.
calze, colà gitta il vestito, da una parte si sbraca e lascia i calzoni
, 2: né uomini né donne hanno da guadagnare a sbracarsi, spaparacchiarsi: non
moravia, 17-154: l'amore materno sfoggiato da tante donne mi sembra un pretesto per
roma di oggi... si sbraca da tutte le parti dove la tira la
in molti paesi addestra i bambini, fin da piccoli, a riassumere davanti ai loro
ex-, con valore privat., e da un denom. da braca (v
., e da un denom. da braca (v.).
ex-, con valore intens., e da bracare (v.).
una 'viola'bisillabo! sono licenze coteste da permettersele il signor alberti e il signor rizzi
altro sbracataggine. = nome d'azione da sbracato. sbracataménte, aw.
chi le occupa. = deriv. da sbracato. sbracato (pari.
brache né delicatezze né maggioranze, dovessero da quindi innanzi andare sbracati e vivere alla
nota la musa / ch'un certo bastian da sant'oreste, / sbracato, lo
corti detti 'culottes'indossati dagli aristocratici, da questi furono sprezzantemente designati col nome di
dio? a trattare i suoi avversari da sancravatti, da sanculotti, da sbracati
trattare i suoi avversari da sancravatti, da sanculotti, da sbracati, da arrabbiati
suoi avversari da sancravatti, da sanculotti, da sbracati, da arrabbiati, da asini
, da sanculotti, da sbracati, da arrabbiati, da asini? -per
, da sbracati, da arrabbiati, da asini? -per estens. progressista
, con l'aiutante, a smoccolare da accendere una fiaccolata: moccoli a mazzetti
, v-5-12: opere migliori saranno da considerar quelle che più risentono di tutti gli
e giovani, i quali, allettati da la vanità de la sua prospettiva, le
sbracatura. = nome d'azione da sbracare1. sbraccettaménto, sm.
di calabresi. = nome d'azione da sbraccettare. sbraccettare, tr.
bechi, 1-55: si lasciò sbraccettare da amici sconosciuti puzzanti di pipa e di lezzo
ex-, con valore intens., e da un denom. da braccetto (
, e da un denom. da braccetto (v.). sbracciaménto
ritirarsi a coprire bologna, piantandoci noi da un giorno all'altro. =
altro. = nome d'azione da sbracciare. sbracciare, rifl.
delle vetture: si cacciò in una, da cui i compagni si sbracciavano a chiamarlo
: ci fu un gran sbracciarsi di saluti da una parte e dall'altra.
mezzo; ingegnarsi, sforzarsi, darsi da fare; impegnarsi a fondo per ottenere
. liberare il braccio o le braccia da qualcosa; allontanare, staccare dal braccio.
/ che la sciala e la sbraccia da ricchissima. -dispensare a profusione.
privat. o intens., e da un denom. da braccio1 (v.
., e da un denom. da braccio1 (v.).
me eminente. = deriv. da sbracciare. sbracciato (part.
mantello, mezzo sbracciato, fu stimato da messer bonifacio lavorante di bottega.
e scollate farsi vedere su l'uscio da chiunque passa. casti, i-2-197: venne
di prepararsi alla guerra. -preso da innumerevoli impegni di lavoro. f
mio poderetto. = deverb. da sbracciare. sbracerìa, sf. ant
farvi tante sbracerie. = deriv. da sbraciare. sbrachettare, tr.
ex-, che indica allontanamento, e da un denom. da brachetta (v.
allontanamento, e da un denom. da brachetta (v.).
monosini, 301: non ha pan da mangiare, e fa lo sbracia.
e lo sbracia. = deverb. da sbraciare. sbranaménto, sm. tose
cenere. = nome d'azione da sbraciare. sbraciare (sbraciare; ant
: l'altro [impugna] una paletta da caldani, / e con essa a
ex-, con valore intens., e da un denom. da brace (v
., e da un denom. da brace (v.).
, per significare che ci sono delle cagioni da far temere che ci sia del guaio
n. villani, 2-382: che ha da far questo con le sbraciate di orgoglio
rovine, stragi. = deriv. da sbraciare. sbraciato (part.
sbraciare il fuoco. = deriv. da sbraciare. sbraciatóre, sm.
libertà, di quante generazioni tu hai da essere, se anco un nerone potè vantarsi
popoli! = nome d'agente da sbraciare.
continuato. -anche: il rumore prodotto da uno o più bracieri in cui si
furono larghe. = deriv. da sbraciare. sbracionata, sf. tose
ho in saccuccia. = deriv. da sbracione. sbracióne, sm.
suoi eran milionari. = deriv. da sbraciare. sbraco, sm. (
neol. disordine morale e culturale caratterizzato da sciatteria e volgarità, diffuso in una
occhi di tutti. = deverb. da sbracarel. sbraculato, agg. ant
ve ne porti a predellucce. = da sbracalato, con sovrapposizione di culo (v
. tr. far infuriare. bianco da siena, 63: s'i'so'forte
vociante, urlante. domenico da prato, lxxxviii-i-498: non quici pulcra
parlare? = nome d'azione da sbragiarei. sbranare1 (sbraggiare,
. ant. parlare con tono e modi da spaccone; vantarsi in modo eccessivo e
naso e sotto gli occhi questo impiastro da stomaco, non mi fo seguitare fino in
e, passando, quando mi fu da presso attraversò la strada e venne dalla banda
ex-, con valore intens., e da una forma bragire (v. braire
sbragiata). = deriv. da sbragiarex; la var. è di area
ex-, con valore intens., e da braire (v.).
urlata. = nome d'azione da sbraitare. sbraitante (pari.
e gli accordiamo molte cose che sarebbero da rigettare. leoni, 30: i parrucconi
, 7-433: non avendo più altro da scagliare, urlava, sbraitava. g
.]: si sbraita contro i pregiudizi da gente che vorrebbe rigettati gli antichi pregiudizi
incatenata s'affacciò una vecchia in cuffia da notte, sbraitando d'aver sonno.
ex-, con valore intens., e da un probabile lat. volg. *
biricchino! » = nome d'agente da sbraitare. sbraitìo, sm.
, strepitìo. = deriv. da sbraitare. sbraitóne, agg.
capitano e sbraitone. = deriv. da sbraitare. sbramare1, tr.
. ariosto, 36-45: di cacciarmi da te veggo c'hai brama: / e
di roma. tasso, 20-81: qual da povera mensa a ricca cena / uom
correva coltalacntà di chi ha una passione da sbramare e un proposito da raggiungere.
una passione da sbramare e un proposito da raggiungere. viani, 19-157: finalmente
, con valore di allontanamento, e da bramare (v.). sbramare2
ex-, con valore intens., e da bramare (v.).
. ex-, con valore privai, e da un deriv. dal fr. bran
marino, 1-4-245: vò di mia man da quel nefando seno / trar l'eterno
sapere », 31-iii-1949], 73: da tempo si era constatato che questo riso
si rompe. = nome d'azione da sbramar£. sbramino, sm.
operazioni di pilatura del riso, costituito da un cilindro contenente due mole coassiali.
dal risone. = deriv. da sbramare3. sbranaménto, sm.
degli affamati leoni, era stato preservato da dio a trionfo dell'innocenza. bilenchi
succhiamento bei- vino di cibo non accompagnato da qualchecosa di spirituale mi ripugna e mi
infuse. = nome d'azione da sbranare. sbranare (ant.
, lxxxviii-ii-27: mai fu sbranato cervio da leone / con tanta crudeltà, rabbia o
e legati gli fece stracciare e sbranare da alcuni cani grandi ch'aveva menato seco e
soldati. saraceni, ii-326: ivi seguitato da diocleziano, sostenne l'assedio di otto
giammaria visconti passeggiava per le città scortato da ferocissimi mastini, ai quali ordinava di
del parlamento di turs sentenziato ad essere da quattro cavalli sbranato, le membra abbruciate
e co'rastri e con altri stromenti da lavorar la terra l'uccisono e isbranaron tutto
con le loro mani sbranerebbono. antonio da ferrara, 101: o eri- tonne
una sola morte, perché non abbia da morire mille volte al giorno. parini
sono tre anni che stiamo insieme, da quando c'è morto il padre, e
come fauci di doppia e triplice dentatura da sbranar gli occhi. 9.
l'animo dal desiderio di cose impossibili da conseguire. = comp. dal pref
, con valore di allontanamento, e da un denom. da brano (v.
allontanamento, e da un denom. da brano (v.); secondo alcuni
ant. esbraoner, denom. da braon 'parte carnosa del braccio', di origine
straziato, fatto a brani, divorato da un animale feroce o inferocito.
: ne'giuochi e negli spettacoli dati da lui a cesarea perì una gran turba di
cerco? ove ti trovo / sì diviso da te? come raccozzo / le tue
sostenne mediante due strisce di tela, sbranate da un vecchio lenzuolo e passate dietro il
, io combattuta, anzi sbranata / da incessabili e ognor più crudi colpi /
dolore. 7. diviso profondamente da lotte, da discordie (uno stato
7. diviso profondamente da lotte, da discordie (uno stato).
mesi avremmo forse veduta quella repubblica o da mani temerarie sfasciata o da nuove intestine
repubblica o da mani temerarie sfasciata o da nuove intestine discordie sbranata, oppressa e
correggio. = nome d'agente da sbranare. sbranca, v.
rivedimenti di rocche, certi sbrancamenti di capi da parte, uno sbarbazzare di questi signoretti
famiglia. = nome d'azione da sbrancarez. sbrancare1, tr.
ex-, con valore privat., e da un denom. da branca (v
., e da un denom. da branca (v.).
estens. allontanare o far appartare qualcuno da un gruppo; staccare uno stato da una
da un gruppo; staccare uno stato da una lega, da un'alleanza;
staccare uno stato da una lega, da un'alleanza; separare da una comunità.
lega, da un'alleanza; separare da una comunità. machiavelli, 14-ii-248:
valida con la quale gli spagnuoli strignevano da tutti i lati gli olandesi per isbrancarli dalla
diverse. 3. isolare da una raccolta. lettere inedite, ii-206
copioso numero del- l'altre raccolte da lei. -sottrarre a qualcuno consensi
j j 4. liberare qualcuno da una grave minaccia. liburnio, 3-22
gagliardi feritori che niuno per ora può da morte sbrancarmi.;. trovare un
leggiermente saltellando, e come scegliendo sentiero da non vi lasciarpedata, donde potesse dal
. 7. separarsi o isolarsi da un gruppo di persone o da qualcuno
isolarsi da un gruppo di persone o da qualcuno, anche definitivamente; disperdersi,
, con valore di allontanamento, e da un denom. da branco (v.
allontanamento, e da un denom. da branco (v.).
avventure. faldella, i-4-134: il crispi da principio parve un cospiratore un po'sbrancato
fu il vederli non isbrancati né stigati da pochi, ma uniti accendersi, uniti chetarsi
ii-1-52: il discioglimento dell'unione è da lungo tempo adoperato in america come uno
. = nome d'azione da sbrancare1. sbrancicare, tr.
: 'sbrancicare': palpare in maniera inconveniente da sciupare il corpo toccato, o da moralmente
da sciupare il corpo toccato, o da moralmente offendere o tentare la persona palpeggiata
ex-, con valore intens., e da brancicare (v.).
qui róso e negletto, / sbrancicato da tutti. sbrancicatóre, agg. e
dirò nulla. = nome d'agente da sbrancicare. sbrancicóne, sm. letter
nome di 'sbranciconi'. = deriv. da sbrancicare. sbrandellaménto, sm. letter
tutta velocità. = nome d'azione da sbrandellare. sbrandellare (sbrendelare)
ianchicce. 4. darsi da fare fino allo stremo delle forze.
ex-, con valore intens., e da un denom. da brandello (v
., e da un denom. da brandello (v.).
via dal suo castello di moriglia e da questo mondo, lasciando sbrandellato il suo
contenta. = deriv. da sbrandellare. sbrannare, v.
fazio, iii-20-33: vedi ancor da la sinistra mano / dove accesi di
niveo gregge [di nuvole] si sdrucivano da una perpetua deformabilità, poi si richiudevano
zeno. non ne vedremmo che sbrani da macellaio.??
dino è ben ricco e c'era da fare un bello sbrano alla cassa di lui
benedetta marchesa. = deverb. da sbranare. sbrasata1, v. sbraciata
, cacciando, allontanando o facendo scomparire da esso le persone indesiderate o pericolose,
cantù, 2-500: si sbratterà il paese da quegli eserciti di impiegati che non fanno
se millantava destinato a sbrattare l'italia da cotesta pestifera genìa. papini, vi-116:
portare via un impedimento, un ingombro da un luogo; gettare via cose inutili.
a sbrattare la rosta, ma, trafitto da un pruno, si rimase. petruccelli
. 4. allontanare una persona da un luogo o da sé; cacciare
. allontanare una persona da un luogo o da sé; cacciare via. a
inquinare il mondo. -scaraventare da un luogo a un altro. bacchelli
avevano sbrattato palermo, ma ognora circondato da onesti patrioti. 6. figur
. 6. figur. liberare da pregiudizi, da ostacoli concettuali o formali
6. figur. liberare da pregiudizi, da ostacoli concettuali o formali, da posizioni
, da ostacoli concettuali o formali, da posizioni teoriche sorpassate (anche nelle locuz
anche con la particella pronom. andarsene da un luogo per lo più rapidamente per necessità
de marchi, tii-1-87: pensa a sbrattare da casa mia, brutto imbecille.
, brutto imbecille. 12. emendarsi da un atteggiamento erroneo; purificarsi da un
emendarsi da un atteggiamento erroneo; purificarsi da un vizio, da una colpa o dal
erroneo; purificarsi da un vizio, da una colpa o dal peccato. fra
i carnali son quelli che son presi da questo visco, cioè de'diletti della carne
ne possano mai sbrattare. s. bernardino da siena, i-44: isbràttati e non
ver, sì, gli è tanto da sbrattarsi / da non venire in quindici anni
, gli è tanto da sbrattarsi / da non venire in quindici anni al pare.
sbrattano. guerrazzi, iv- 92: da codesto giorno in poi il verme penetrò in
cena al lavoratore e figliuoli e, sbrattatasi da tutti, attese il prete che a
14. disimpegnarsi in modo rapido da ciò che si deve fare; sbrigarsi
gente si sbrattavano di quel che avevano da far in cassamalca, egli potrebbe andar per
l'acqua di fontana. -sbrattare da questo mondo: morire. moniglia,
ora di sbrattare / non mi vien da questo mondo. -sbrattare la borsa
ex-, con valore privat., e da [im] brattare (v.
signif. n. 9 è registr. da e. morpurgo in « lingua nostra
guglielmotti, 783: 'sbrattare': agitare da poppa il remo nell'acqua con spinte
cammini nel mezzo, sulla diagonale risultante da ciascuna coppia di battute. = comp
ex-, con valore intens., e da brattare (v.).
, le reputazioni e le baie bramate da la maggiore parte de le turbe.
aggett.): di scarto, da poco. e. cecchi, 3-166
o due, in una stanzuccia da sbratti su una corte sudicia lercia, a
di chiave. = deverb. da sbrattare1. sbratto2, sm.
bratto (e il movimento compiuto da tale tipo di remo).
ex-, con valore intens., e da bratto (v.).
a disipare. = deriv. da sbrattare1. sbravàccio agg. ant
ex-, con valore intens., e da bra vaccio (v.
ex-, con valore intens., e da bravare (v.).
ex-, con valore intens., e da bravata (v.).
frinii, ii-158: certo se avessenno abuto da far cum persone che li avessenno monstratti
, sbravazzonarsi. = denom. da sbravazzone. sbravazzóne, sm.
, sbravazzone, quasi 'mar tasso', da marte, dio della guerra. cantù,
ex-, con valore intens., e da bravazzone, accr. di bravazzo per
ex-, con valore intens., e da braveggiare (v.).
ex-, con valore intens., e da bra veria (v.
ex-, con valore intens., e da bra viere (v.
ex-, con valore intens., e da bravo2 (v.).
agg. ant. che si comporta da smargiasso, da prepotente; bravaccio,
. che si comporta da smargiasso, da prepotente; bravaccio, spavaldo.
ex-, con valore intens., e da bravoso (v.).
ex-, con valore intens., e da un deriv. dal longob. brehhan
una sbreccatura. = nome d'azione da sbreccare. sbrecciare, tr. {
.. per coltello viene a fare da cresta al muro, terminandolo e impedendo
ex-, con valore intens., e da un denom. da breccia1 (v
., e da un denom. da breccia1 (v.).
testa del soldato rotolò sbrecciata e, vista da vicino, non aveva proprio nulla di
allo stento giardino, separato dal marciapiede da un basso muretto che recava ancora,
patria. = nome d'azione da sbrecciare. sbreccinato, agg.
gialli. = deriv. da sbrecciare, con epentesi e col suff.
la batteria. = deriv. da un frequent. di sbrecciare. sbreccolato
, un santo. = deriv. da un frequent. di sbreccare.
agneleti. = nome d'azione da sbregare. sbrégo, sm. (
tutti veli bianchi... e da uno sbrego vien fuori la mano con tutti
sempre di sì. quando invece s'ha da interrare un rio, il governo dovrebbe
questo paese. = deverb. da sbregare. sbregognato, v.
voce di area tose., denom. da sbrendolo. sbrèndolo, sm.
ex-, con valore intens., e da brenciolo, var. tose, di
giù sui calcagni. = denom. da sbrendolo. sbrendolato (part.
gambe, i biglietti del 'lote'strillati da sbrendolati ragazzi, sul marciapiede davanti il
suo mondo. = deriv. da sbrendolare. sbrèndolo, sm.
di tessuto per lo più penzolante da un abito logoro. faldella,
13-54: persino le guattere, se hanno da rimboccar la camicia sulle braccia per rigovernare
poteva vedere ch'erano mietitori... da trecce e codini m cui avevano annodato
,... in giacchetta maschile da cui uscivan le poppe prepotenti, mentre lei
di lettera, un'etichetta di prefazione da sbandierare dinanzi alle turbe.
pianerottolo furono quasi brutalmente urtate e respinte da un corteo di guardie, che tenevano
. cecchi, 363: caerano avvinti da uno spago, con ricadente sbrendolàccio. pitò
un giovane / qui, uno sbrico proprio da = comp. dal pref. lat
ex-, con valore intens., e da bren-sviarcelo. bracciolini, 1-4-28: io,
, va'innanzi fino al duomo e fammi da battitore. ma sbrendoloni uscire da
da battitore. ma sbrendoloni uscire da questo sepolcro: una bella teoria di
senza intender ragione. borsi, 1-102: da 2. slabbrato (una ferita
a sempro = deriv. da sbrendolo. nio. sbrendolóso
nel pugno. = deriv. da sbrendolo. note al malmantile,
particella pronom. letter. andare via da brescia. baretti, i-314: eccovi
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da brescia. sbréscio1
allontanamento, e da un denom. da brescia. sbréscio1, sm. tose
, con valore privativo-detrat- tico, e da un denom. da briaco (v.
tico, e da un denom. da briaco (v.).
= voce di area sett., probabilmente da connettere con il provenz. braire,
connettere con il provenz. braire, da cui braitar e (v.).
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da bricca (v.
allontanamento, e da un denom. da bricca (v.). sbriccarìa
delle sbriccarie degli sgherri, fu ammazzato da loro. = deriv. da
da loro. = deriv. da sbricco. sbriccicare, tr.
palli (meritoria d'una medaglissima, da sbriccicare tuttavia con i devotissimi macchinisti dell'
ex-, con valore intens., e da briccicare (v.).
3. locuz. alla sbricca: da sgherro, da bravaccio. grazzini,
locuz. alla sbricca: da sgherro, da bravaccio. grazzini, 4-490: subito
e rivestillo alla sbricca con certi panni da cavalcare del suo figliuolo. 4
ex-, con valore intens., e da un denom. da briccone (v
., e da un denom. da briccone (v.), con il
ex-, con valore intens., e da un denom. da brida (v
., e da un denom. da brida (v.).
il sagrestano. cattivo mestiere anch'esso da che nessuno più pagava la decima e
con valore intens., e da bricio (v.); la var
responsabilità. = nome d'azione da sbriciolare. sbriciolare (sbriciolare)
pochi anni non ci sarà più niente da fare per la splendida facciata del juvarra
ex-, con valore intens., e da un denom. da briciola (v
., e da un denom. da briciola (v.).
un bottone: urli spaventosi, ruggiti da tigre ferita, voci belluine, botte,
, decaduta e sbriciolata. -composto da singole particelle. d. bartoli,
poesia. = nome d'azione da sbriciolare. sbriciolìo, sm.
di presenze irrelate. = deriv. da sbriciolare. sbrico, v.
macedonico. = agg. verb. da sbrigare. sbrigaménto, sm.
di operare con solerte celerità. bartolomeo da s. c., 31-1-4: niuna
ant. tipo di preterizione. guidotto da bologna, 1-76: e uno altro ornamento
dicitore. = nome d'azione da sbrigare. sbrigare, tr.
. foscolo, v-67: non ho, da che vivo, sbrigato più speditamente d'
lite con diritte / giustizie, che da giove ottime sono. muratori, 7-i-424
ore. pasolini, 7-189: c'è da sbrigare la dogana, e, molto
comandamento: de la prima via, cioè da la parte di dio, sì proponemmo
landolfi, 2-152: c'è poco da dire, vecchio maligno, del resto sbriga-
vecchio maligno, del resto sbriga- tevela da voi. -portare a termine un
, visitato dal re e dalla regina e da monsignore, e invitato, per maggior
: seneca, volendogli isbrigare per levarlisi da dosso, disse loro: « segnori franceschi
carducci, ii-3-102: non ho trovato carta da lettera in casa, e mi premeva
debolezza di polmoni fosse già tanto rovinosa da sbrigarmi presto. d \ azeglio,
pochi mesi. 8. liberare qualcuno da un peso che lo schiaccia, da
da un peso che lo schiaccia, da indumenti che lo impacciano o anche da
da indumenti che lo impacciano o anche da una situazione pericolosa, da un obbligo
o anche da una situazione pericolosa, da un obbligo fastidioso, da una persona
pericolosa, da un obbligo fastidioso, da una persona molesta, ecc. g
, 11-65: è troppo che vi sbrigai da una barruffa, quando eravate ai ferri
gioco degli scacchi). iacopo da cessole volgar., 1-133: i rocchi
li popolari. 10. svolgere da un involucro. g. gozzi,
con quelle cordelline, come appunto l'ebbe da voi. lo sbrigai subitamente dall'invoglia
che una donna grossa suol divorare cosa da lei fantasticamente desiderata. 11.
fermava, abbottonandosi il vestito, presa da una fiacchezza, da una sfiducia:.
vestito, presa da una fiacchezza, da una sfiducia:... per cui
un pericolo, un impedimento. da porto, 1-358: il giorno quasi chiaro
28: com'ella può sbrigarsi da la madre, ne vien volando a
troppo sopra gli altri cresceva. costantino da loro, lxii-2-ii-140: grazie a dio
... mi son sbrigato ed alienato da gente sì perfida. goldoni, ii-1089
per fermo che se piove io verrò da te alle nove dalla parte dell'anticamera:
tragedia od in dramma. -allontanarsi da una o più persone. ramusio,
ramusio, cii-vi-427: alla fine ci sbrigammo da loro e lasciammoli piangendo della nostra partita
ferisce mortalmente nel petto 13. liberarsi da un impegno, disimpegnarsi da un obbligo
13. liberarsi da un impegno, disimpegnarsi da un obbligo; riuscire a venirne a
'scrittori delle cose d'italia'. sbrigatomi da un'opera cotanto laboriosa, ora ne
andarsene, per lo più rapidamente, da un luogo. domenichi, 5-429:
il re francesco, essendo spogliato quasi da ogni presidio e guardia del suo corpo.
con assai prestezza. -liberarsi da ciò che impaccia nel movimento. anguillara
tema, di un racconto. guidotto da bologna, 1-44: poco prò farebbe al
ex-, con valore privat., e da un denom. da briga (v
., e da un denom. da briga (v.). sbrigataménte
. 3. subito. bartolomeo da s. c., 253: conosciuto
, 18-153: sentiva che c'era molto da indagare dietro quello che il signor candutti
ad apprendere. = deriv. da sbrigativo. sbrigativo, agg.
per uomo sbrigativo nell'operar suo. maironi da ponte, 1-i-107: i quattro laterali
, ii-2-146: con un grande saluto da uomo ossequioso, ma sbrigativo, d'
, cxiv-20-191: isperar egli d'essere da lei favorito di qualche opera, non grande
non grande ma di mediocrità e sbrigativa da stampare, bramandola più che non fanno
per le cure sbrigative e pei rimedi da cavalli. -sommaria (la giustizia
. = agg. verb. da sbrigare. sbrigato (pari.
montato su di un cavallo, dovete venire da solara a scandiano in compagnia di un
della cittadina accoglienza. 2. libero da un'occupazione, da un impegno o
2. libero da un'occupazione, da un impegno o anche da una situazione
occupazione, da un impegno o anche da una situazione critica o fastidiosa o da
anche da una situazione critica o fastidiosa o da una preoccupazione; sollevato da un obbligo
fastidiosa o da una preoccupazione; sollevato da un obbligo. michelangelo, 1-i-3:
, ho voluto in ogni modo licenza da sua signoria illustrissima di restarmene in queste
2-153: marietta, quando siete sbrigata ho da dirvi qualche cosa. foscolo, xvii-181
rendè a seguire il crudel partito propostole da certi suoi consiglieri. ella era sbrigata
muro si presume. -liberato da quanto, schiacciando col proprio peso,
, risorto, videsi lo scudo passato da un canto all'altro... e
lavoro. = nome d'azione da sbrigare. sbrigliaménto, sm.
gravi emorragie. = nome d'azione da sbrigliare. sbrigliare, tr.
-scuotere le briglie sul dorso di un cavallo da tiro per fargli accelerare l'andatura.
tanti conigli. -liberare qualcuno da precetti morali e culturali tradizionali, inducendo
bozzone moscio che non fosse capace di sbottonarsi da sé i pantaloni. ma quando s'
a un tren- tatré. - cosa da sbrigliare la pazienzia in bocca di chi l'
la parola e renderla mansueta come ginnetta da signora. 5. chirurg.
forza nuova. 10. andarsene da un luogo. muratori, cxiv-45-67:
ex-, con valore privat., e da un denom. da briglia (v
., e da un denom. da briglia (v.).
fatto d'aver ricevuto una sbrigliata e da quella pigliare il morso con i denti.
: non ci erano più padre e madre da dargli una sbrigliata. settembrini [luciano
reso mansueto. = deriv. da sbrigliare. sbrigliataménte, aw.
dei toni. = deriv. da sbrigliato. sbrigliato (part. pass
cavallo). 5. bernardino da siena, ii-31: vidde cavagli isbrigliati
autorità. machiavelli, 1-iii-529: sarebbe da dubitare... che non accendessi
. che non accendessi con tempo fuoco da ardere più d'un luogo per poter
comportamento; non più tenuto a freno da timidezza o convenienze morali o sociali.
6. che denota o nasce da mancanza di remore, di freni,
di freni, di timori; non regolato da alcuna disciplina o norma (un sentimento
una pausa di parecchi anni, precedute da cortesi polemiche, son toniate sui nosti schermi
. bacchetti, 13-400: pica, da qualche istante, dacché era cominciato il
credeva bravo. = deriv. da sbrigliare. sbrigliatura, sf.
ti darò una sbrigliatura, porfirio, da fartene ricordare. 3. trasgressione
francese'. = nome d'azione da sbrigliare. sbriglio1, agg. letter
ex-, con valore intens., e da brillantìo (v.).
ex-, con valore intens., e da brillare (v.).
ex-, con valore intens., e da brilluccicare (v.).
, sbrinatore. = nome d'azione da sbrinare. sbrinare, tr.
ex-, con valore privat., e da un denom. da brina (v
., e da un denom. da brina (v.). sbrinatóre
, sbrinatore. = nome d'agente da sbrinare. sbrinatura, sf. sbrinamento
ventilatori. = nome d'azione da sbrinare. sbrinco, agg. (
ex-, con valore intens., e da un deriv. dallo spagn. brincar
àrbasino, 7-130: sipariaccio sbrindelento da schau- spielhaus provinciale, di quelli con
di porticana. = deriv. da sbrinde [l \ lare.
.]: l'abito gli si sbrindellava da tutte le partì. 4
ex-, con valore intens., e da un denom. da brindello (v
., e da un denom. da brindello (v.).
: il terzo strusciò ben bene prima da diritto e da rovescio quel bel soprabitone a
strusciò ben bene prima da diritto e da rovescio quel bel soprabitone a due pezzi,
... leggeva e rileggeva continuamente da mesi e mesi un volumetto sbrindellato e
libroni in carta pecora nelle scaffalature, da secoli alla polvere, tutti sbrindellati.
le incisioni in bianco e nero colorate da me, coi pastelli. -sfilacciato
scendiamo giù lungo i muri umidi illuminati da lampadine sporche appese a fili elettrici sbrindellati
suo che que'pochi sbrindelli di tela da sacco, che non si leva mai di
ex-, con valore intens., e da brindello (v.).
vigliaccone im postore, cane da pelliccia, ipocrita lardone,...
ex-, con valore intens., e da brindellone (v.); cfr
ex-, con valore intens., e da un denom. da brindolo (v
., e da un denom. da brindolo (v.).
ex-, con valore intens., e da brindolo (v.).
ex-, con valore intens., e da un deriv. dal ir. briser
aguzzo. = etimo incerto: forse da connettere con sbriscio. sbrisciare,
, di schiancio. = deriv. da sbriscio. sbriso, v. sbricio
, con valore privativo-detrat- tivo, e da drividire (v.).
2. figur. parzialmente condizionato da un pregiudizio. guerrazzi, n-ii-79:
ex-, con valore intens., e da brizzolato (v.).
ex-, con valore intens., e da un dehom. da brobbio per brobbrio
., e da un dehom. da brobbio per brobbrio (v.).
'sbrobrio': sgarbo. = deverb. da sbrobriaré per sbrobbiare. sbroccare1, tr
dalle spine. muratori, 7-iii-169: da 'brocco'formano i modenesi 'sbroccare'e
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da brocco2 (v.
tivo, e da un denom. da brocco2 (v.), nel signif
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da brocco0 (v.
tivo, e da un denom. da brocco0 (v.). sbroccare3
di separazione o allogamento, e da un denom. da brocco2 (v.
o allogamento, e da un denom. da brocco2 (v.), nel signif
, sbròcchi). ant. sfilare da uno spiedo. cervio, lxvi-2-92:
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da brocco2 (v.
tivo, e da un denom. da brocco2 (v.), nel signif
intellettiva è forma nostra / sostanziai che da l'essere a noi, / secondo che
ex-, con valore intens., e da un denom. da brocco2 (v
., e da un denom. da brocco2 (v.), nel signif
ex-, con valore intens., e da broccare3 (v.).
tronco dai brocchi, in partic. da quelli rimasti dopo una prima potatura.
. = nome d'azione da sbroccarel. sbroccatura2, sf.
ne cava. = nome d'azione da sbroccare1. sbrocchettare, tr. {
su i giornali. = deriv. da sbroccarer5, col suff. frequent.
ex-, con valore intens., e da brocco2 (v.), nel
che è tratta. = deverb. da sbroccare1. sbròcco3, sm. (
il buon esempio. = deverb. da sbroccarea sbròcco4, sm. (
ex-, con valore intens., e da brocco2 (v.), nel
i cavoli'. = deriv. da sbroccare1, nel signif. n. 3
la fine dell'inverno; avere poco tempo da vivere. flaiano, 1-ii-700:
ex-, con valore intens., e da un denom. da broccolo (v
., e da un denom. da broccolo (v.).
ex-, con valore intens., e da brodaglia (v.).
ex-, con valore intens., e da un denom. da brodo (v
., e da un denom. da brodo (v.).
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da brodo (v.
allontanamento, e da un denom. da brodo (v.).
ex-, con valore intens., e da un denom. da brodetto (v
., e da un denom. da brodetto (v.).
sbrodolamenti succosi. = nome d'azione da sbrodolare. sbrodolare, tr. {
calandra, 6-160: una testa col berretto da notte... go- smaro la
critica d'arte... non conoscono da vicino né la pittura, né la
ha una colonna e mezza di spazio da riempire, il di più si taglia.
chi abborracciando e sbrodolando, chi spennelleggiando da bravaccio come un verniciatore o uno scenografo
. per simil. scorrere in modo lento da un pendio (un fiume).
ex-, con valore intens., e da un denom. da brodo (v
., e da un denom. da brodo (v.), con suff
sbrodolata di parole. = deriv. da sbrodolare. sbrodolato (part. pass
david ruben segrè... mandava da lucca romanzetti sbrodolati in centinaia di capitoli
malora. = nome d'agente da sbrodolare. sbrodolatura, sf. traccia
. sbrodolatura, sf. traccia lasciata da un liquido o da una
lasciata da un liquido o da una sostanza untuosa su un tessuto o su
suocera. = nome d'azione da sbrodolare. sbrodolóne, agg. (
si sbrodola mangiando o bevendo, tanto da imbrattarsi il viso o gli abiti
, senza criterio. = deriv. da sbrodolare. sbroffare e deriv.,
scadente dello scarto. = deverb. da sbrogliare. sbrogliaménto, sm. scioglimento
sagliente. = nome d'azione da sbrogliare. sbrogliare, tr. (
sua moglie, ma è un caos da sbrogliare. mazzini, 12-49: con un
rotto su un nocciolo di ciliegia e da allora lei cercava di usare precauzione con
5. liberare qualcuno o qualcosa da ostacoli, vincoli o condizionamenti.
di propiziarle un affare o di sbrogliarla da un impiccio. 6. scherz
anche con la particella pronom. districarsi da una situazione difficile, cavarsi d'impaccio;
-ed in che modo / m'ho da sbrogliar? giuliani, i-444: mi ci
capito che laggiù me la devo sbrogliare da me. p. levi, 3-36:
e poi ci ha lasciati a sbrogliarcela da soli. 9. liberarsi dagli indumenti
farti poi sbrogliare a suon di biglietti da mille dalla levatrice. 13.
ex-, con valore privat., e da [im brogliare (v.
di sbrogliare), agg. liberato da un impaccio. nievo, 1-257:
nievo, 1-257: i suoi piedini sbrogliati da ogni sorta di calzare saltellavano, s'
. 2. separato col fuoco da un'altra sostanza. targioni tozzetti,
di sbroglio. = deverb. da sbrogliare. f f
navigazione generale ita- iana, viaggiarono ambedue da signori. = deriv. da sbrogliare
ambedue da signori. = deriv. da sbrogliare. sbroilare, tr. (
quel d'arezzo. = denom. da sbrollo. sbrollato (part. pass
ex-, con valore intens., e da brollo (v.).
ex-, con valore privat., e da un denom. da bronco2 (v
., e da un denom. da bronco2 (v.).
ex-, con valore privat., e da un denom. da bronco1 (v
., e da un denom. da bronco1 (v.).
ex-, con valore intens., e da [imbronciare (v.).
mente si fanno i lavori per il terreno da sementa, ma si scassa il
per digrossarlo e si chiama rampino da sbronconare (levare i bronchi); ram
ex-, con valore privat., e da un denom. da broncone (
, e da un denom. da broncone (v.).
ex-, con valore intens., e da brontolamento (v.).
ex-, con valore intens., e da brontolare (v.), con
e valtellinese bronza 'ubriacatura', che sarebbe da bronzo 'campana', attraverso i valori intermedi
un vino). = denom. da sbronza. sbronzata e sbronzata, sf
fatterello isolato. = deriv. da sbronzare. sbrónzo1 e sbrónzo,
lo si vedeva. = deriv. da sbronzare. sbrónzo2, sm. ant
degli sbronzi: vaiolo. cassiano da macerata, lxii-2-iv-95: da quella parte
. cassiano da macerata, lxii-2-iv-95: da quella parte correa l'influenza de'sbronzi
calderaio sbronzóne. = deriv. da sbronzol. sbròscia, sf.
ex-, con valore intens., e da broscia1 (v.).
pur che sia. = denom. da sbroscia. sbrosciatura, sf.
capra. = nome d'azione da sbrosciare. sbrotare e deriv.
ex-, con valore intens., e da un probabile relitto preindeuropeo * brutt-'germoglio
, 6-162: uno sbrozzolo, un pailettone da schioppo sott'ar carcagno. =
ex-, con valore intens., e da brucare (v.).
valore privat. -de- trattivo, e da un denom. da bruco (v.
trattivo, e da un denom. da bruco (v.). sbrucato
una pianta dei rami secchi. girolamo da firenzuola, 93: bisogna bene avere avvertenza
] troppo col pennato, e massime da tre anni in là, ma con mano
con la torcia gli ostinati, invaso da una specie di frenesia crudele. palazzeschi,
ex-, con valore intens., e da bruciacchiare (v.).
docce nascose. = nome d'azione da sbruffare. sbruffapapa (sbrufa papa
xi-128: il povero mulo, tenuto da un nuotatore per la briglia, cominciò
capuana, 1-ii-405: il canonico, preso da un colpo di tosse, sbrufava il
goldoni, ii-1177: chi ghe fa da segretario, chi da camerier, chi le
chi ghe fa da segretario, chi da camerier, chi le perfu- mega,
: sisto..., sbruffante colera da tutte le parti,...
e costui fu il primo che salì da me sbruffando fuoco e fiamme.
di origine onomat., considerata a torto da alcuni di provenienza napol., ma
quattro sbruffatine. = deriv. da sbruffare. sbruffato (part.
grinzosa. = nome d'azione da sbruffare. sbruffo, sm.
in faccia, / e paventan del re da lungi i salti / feroci e gli
uno sbruffo di risata che sembra scattare da due valvole. 2. per
e ralluminoso. = deverb. da sbruffare.
nella sbruffonata. = deriv. da sbruffone. sbruffóne, agg.
un po'sbruffone. = deriv. da sbruffare. sbruffoneggiare, tr.
vengo qua, anche se faccio politica da sempre ». = denom. da
da sempre ». = denom. da sbruffone, con il suff. dei verbi
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da bruscola2 (v
o allontanamento, e da un denom. da bruscola2 (v.).
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da bruto1 (v.
tivo, e da un denom. da bruto1 (v.).
, con valore privativo-detrat- tivo, e da bruttare (v.).
: c'era una voce, sbruzzolosa, da persona anziana un po'bevuta.
voce di area roman., deriv. da sbruzzolo per sbrozzolo. sbubbolare,
: tutto d'un tratto fly, assalito da una crisi di nervi incontenibile, incominciava
ex-, con valore intens., e da un denom. da bubbolo (v
., e da un denom. da bubbolo (v.). sbubbolìo
- a pietramala. = deriv. da sbubbolare. sbucaménto, sm. marin
america. = nome d'azione da sbucarer, che traduce il fr. débouquement
. débouquement, propr. lo sboccare da un canale, nome d'azione da
da un canale, nome d'azione da débouquer. sbucante (part.
esce di colpo all'aperto o appare da un riparo. cesarotti, 1-vii-149
lui [il cervo], sbucante, da un masso in guato ascosto / di
aia. 3. che sporge da un'indumento. codemo, 249:
le cime dei capelli ondosi, sbucanti da un berretto piatto, a frontino ricurvo e
uscire dalla tana, dal nido, da un rifugio (un animale).
, spesse volte ell'è fatta sbucare da l'industria de'cacciatori, e dai
squillar d'avorio torto / sbucar repente da cespugli e vepri / di mansuete fere
, 1-11: il sarago fece capolino da una tana, sparì in un'altra e
sparì in un'altra e sbucò subito da un pertugio distantissimo. -uscire da un
subito da un pertugio distantissimo. -uscire da un riparo, da un nascondiglio, da
distantissimo. -uscire da un riparo, da un nascondiglio, da un luogo chiuso
da un riparo, da un nascondiglio, da un luogo chiuso, oscuro, protetto
/ e veder se e'vi son da cavar fuori / que'poveri prigioni. siri
riunivano a sciami. fenoglio, 1-i-1614: da dietro l'altare sbuca un soldato con
la sera. - uscire da una galleria (un veicolo).
vicino tunnel. - andarsene da un paese. machiavelli, 1-vi-240:
visto per le strade un certo movimento, da non potersi ben definire se fossero rimasugli
quando li vidi sbucare a un tratto da ogni parte con le solite grida. pratesi
1-61: sbucarono dietro a lei, da una stradicciola traversa, due contadinotti benestanti
occhiatine sfottenti chi fosse 'la signora'e da dove fosse sbucata. 3.
3. giungere in un posto, sboccandovi da un luogo più angusto, da una
sboccandovi da un luogo più angusto, da una strettoia, da una strada secondaria
luogo più angusto, da una strettoia, da una strada secondaria. manzoni,
dal campo, quando su di sopra, da qualche strappo del nugolato, sbuca un
, 8-103: in un baleno, da dietro i poggi, sbuca il sole.
bianchetti, 1-296: vedete la sorga sbucare da enormi massi di rupi e venirvi incontro
del nostro globo. -provenire da una data regione o direzione (una
dalla valle. pavese, 10-71: da lontano nel buio sbucò questo vento /
: mai che uno di questi lamenti sbucasse da auella sua bocca silenziosa e prudente:
armonici. 5. spuntare fuori da un indumento. pratolini, 6-227:
riguardanti il corso del sole è illuminata da vari spiragli variamente obliqui i quali sbucano
fuora dai lecci e dai sugheri anziché provenuti da altra terra o da altra gente.
sugheri anziché provenuti da altra terra o da altra gente. pavese, 5-10: io
nato in gaminella, non essere sbucato da sotto i noccioli o dall'orecchio della nostra
la vostra dappocaggine l'avrebbe fatto sbucare da lungo tempo. - trarre
tempo. - trarre origine da una classe sociale. papini, 39-13
che non poteva sbucar su se non da un cervello di queste due ultime decadi
giorni trascorsi non le ritornavano ricordi tali da annebbiarle la vita dello spirito; oppure
spirito; oppure, se un ricordo sbucava da una lontananza di terre africane, era
mi dettasse parole simili, che sbucavano da qualche angolo della mia memoria o dalle
il fr. débouquer, propr. 'sboccare da un canale'). dizionario di marina
pulci, 3-57: veggiam se questa bestia da catena / si potessi alla trappola pigliare
. 13. tirare fuori qualcosa da una buca o da un ripostiglio.
. tirare fuori qualcosa da una buca o da un ripostiglio. -in partic.:
ripostiglio. -in partic.: estrarre granaglie da un deposito interrato; cavare un gruzzolo
; cavare un gruzzolo, un tesoro da un nascondiglio. ferrucci, 49:
gabbia. 14. sporgere il capo da un'apertura o da un riparo.
. sporgere il capo da un'apertura o da un riparo. burchiello, 94:
g. visconti, 2-18: fugge da gli altri ucelli, o novo olocco,
, con valore di allontanamento, e da un denom. da buca, con sovrapposizione
allontanamento, e da un denom. da buca, con sovrapposizione di buco1 (
ex-, con valore intens., e da bucare (v.).
lo più inaspettatamente o all'improvviso, da un luogo nascosto o riparato (una persona
una persona), dalla tana 0 da un nascondiglio (un animale).
e fu sezzaio / sbucato allor allor da un letamaio. panzacchi, 1-316:
sentimmo addosso la mole del parroco, sbucato da un fitto di felci. arpino,
-per estens. comparso non si sa da dove. lapaccini, lxxxviii-ii-19: ognun
la pelle (una persona, guarendo da una malattia). fra giordano,
sette volte, e immantenente fu libero da la malattia, e lasciò via quel
privo di una qualità morale o libero da un vizio. l. pulci
a te e con maniere sbuc- chiate da qualunque ipocrisia. sbùcchio, sm.
voce di area tose., deverb. da sbucchiare. sbucciafatiche, sm.
tutto 'l corpo gli arbori per colpi tocchi da zappe o accette nel tronco o in
o per troncamento d'esse, da morsicamenti d'animali e sbucciamenti della corteccia
corteccia loro. = nome d'azione da sbucciare1. sbucciaménto2, v.
sbucciano e sene fanno corbe e gabbie da uccelli. landino [plinio], 374
: a lui la / madre versa da bere e sbuccia i fichi / ed affetta
2-47: il flebotomo don peppe spaventa era da quindici anni il medico di guardialfiera,
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da buccia (v.
tivo, e da un denom. da buccia (v.).
, 2-227: aveva le nocche sbucciate, da una usciva anche il sangue.
cicognani, v-1-154: la pia era travagliata da un pensiero fisso. gli scarponcelli sbucciati
e verdura. = nome d'agente da sbucciarel. sbucciatura, sf.
farla asciugare. = nome d'azione da sbucciare1. sbuccinaménto, sm.
corda. = nome d'azione da sbuccinare. sbuccinare (sbucinare),
ex-, con valore intens., e da buccinare (v.).
scenza. = deriv. da sbucciare. sbudellaménto, sm. trapassamento
armi che le forchette e i coltelli da tavola, non si dànno dodici ore di
». = nome d'azione da sbudellare. sbudellare (ant.
o anche il suo cavallo in modo da far uscire gli intestini. -per estens
e sbudellargli co'loro spiedoni. andrea da barberino, iii-298: giunse duodo e
d'ogni edone con la picca trarli da cavallo o sbudellarlo loro. ippi,
, v-2-155: la mia coltella aretina da sbudellar cavagli guelfi. papini [in lacerba
scagli ai capegli, e trattala in terra da cagna, salendole coi piè su la
ipotetici e iperbolici. s. bernardino da siena, 2-ii-1108: molti...
se già prima essi non si sbudellan da sé o, messo fuoco nella casa,
a riduzioni eccessive, ingiustificate e tali da alterarne la coerenza interna (in partic
fagiuoli, iii-59: altri vien fuor da capitan santella /... /
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da budello (v.
tivo, e da un denom. da budello (v.).
aretino, 20-179: tu non hai da fare altro seco che render fumé per
persone, sbudellate, crucifisse e minuzzate da le spettative del lotto, sciorinai in
e indifese. s. bernardino da siena, 103: o usuraio che hai
dei pupilli. = nome d'agente da sbudellare. sbufarare, tr. dial
cavallo. = nome d'azione da sbuffare. sbuffante (part.
su sbuffanti a guisa di due barboni da acqua con quelle barbe e mostacci gocciolanti.
caldo, si allungava come un baco da seta. -di animali (con partic
cottura). verga, 7-267: da lontano vedeva passare il treno sbuffante.
simili moti... sono stati da loro [i pittori] in vari lochi
. calzabigi, 165: come se da opposti alpestri monti / due furiose procelle
di quei volti protesi come il vapore da una pentola a bollore. 4
rinaldo degli attizzi, ii-205: sentiamo da persona che vi si trovò presente e
è famosa una targa di legno dipinta da lui con un drago in mezzo che sbuffava
che dense sbuffi nuvole di fumo / da gran petto di ferro. govoni, 075
locomotiva di nichel dell'espresso / governata da bianchi macchinisti / sbuffa nero ardente vapore
, che 'l dì conduce, / da le nari e dal fren sbuffan la luce
ex-, con valore intens., e da buffare (v.).
. stuparich, 5-115: fummo investiti da gelide sbuffate di pioggia. piovene,
una paura inedita. = deriv. da sbuffare. sbuffato (pari. pass
in questo cielo appare, non si sa da dove giunta, una nuvoletta bianca,
, simile al pizzico di lana perduto da un gregge celeste o a un pennacchio di
o a un pennacchio di fumo sbuffato da un misterioso camino. 2.
intendere questa sua sortita, sbuffata fuori da grande scoppio di risa...,
alla midolla. = nome d'azione da sbuffare. sbuffìo, sm.
sm. insieme di sbuffi emessi contemporaneamente da più persone. calvino, 2-153:
? argento? » = deriv. da sbuffare. sbuffo (sbóffo)
aria e d'acqua attraverso lo sfiatatoio da parte di un cetaceo. salvini,
. 3. esalazione di fumo da uno sfiatatoio, dal fumaiolo di una
vidi andar formandosi un temporale. fu da prima un fumigar come a sbuffi di caligini
in seta, / se son cose da semplice piovano! ». zena, 1-410
un legnetto scoperto, tirato a sghimbescio da un gran cavallo grigio. vi stava rannicchiata
quindi smemorarmi, debbo cominciare con ordine da quei primi giorni durante i quali le mie
di rovaio. = deverb. da sbuffare. sbuffolato, agg.
agitata dallo vento. = deriv. da un iter, di sbuffare (non attestato
ex-, con valore intens., e da buffonare (v.).
ex-, con valore intens., e da buffoneggiare (v.).
ex-, con valore intens., e da buggerare (v.); voce
dimenticava, così che a volte si sbugiardava da se.
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da bugiardo. sbugiardato
tivo, e da un denom. da bugiardo. sbugiardato (part. pass
spero, resterà sbugiardato, dovrà essere da voi costretto a confessare pubblicamente di essersi
, con valore privat., e da un denom. da bugno1 (v.
privat., e da un denom. da bugno1 (v.). sbuiare
ex-, con valore privat., e da un denom. da buio (v
., e da un denom. da buio (v.).
ribollire. -al figur.: essere agitato da un'intensa passione. tommaseo
-perdere pezzi in superficie in modo da risultare scabro (una pietra).
poiché in verità ella è una pianta venuta da un seme che si chiama amor soverchio
si chiama amor soverchio del bene, anzi da un germoglio che sbullettò da un seme
, anzi da un germoglio che sbullettò da un seme che si chiama amore.
ex-, con valore privat., e da un denom. da bulletta2 (v
., e da un denom. da bulletta2 (v.). sbullettato
degl'intonachi. = nome d'azione da sbullettare. sbullonaménto, sm
corazza nucleare. = nome d'azione da sbullonare. sbullonare, tr. {
alla fresa, controllo la barra di metallo da sezionare a misura. p. levi
. p. levi, 6-55: aiutato da mendel, sbullonò le ganasce al punto
binari. pasolini, 3-69: sbullonarono da per terra il compressore e lo portarono
ex-, con valore privat., e da bullonare (v.), forse
sbullonaménto. = nome d'azione da sbullonare. sbumbardare e deriv.
ex-, con valore intens., e da una forma iter, di burlare1 (
ex-, con valore intens., e da burlare2 (v.).
aumentare efficienza, le obiezioni vengono sempre da quelle parti. = voce dotta,
con valore privat., e da burocratizzare (v.).
gestionale. = nome d'azione da sburocratizzare. sburrare, tr.
ex, con valore privat., e da un denom. da burro (v
., e da un denom. da burro (v.).
so far giuoco? » / disse colui da sé a sé pian piano: /
aleotti [erone], 65: è da avertire che, prima che si accenda
ex-, con valore intens., e da un denom. da buso per buco'
., e da un denom. da buso per buco'(v.);
; che presenta diversi buchi. ca'da mosto, i-117: la grossezza [dell'
ex-, con valore privat., e da un denom. da busecchia (v
., e da un denom. da busecchia (v.).
e sbusinamento. = nome d'azione da sbusinare. sbusinare (sbuxinare),
ex-, con valore intens., e da un denom. da busina (v
., e da un denom. da busina (v.).
, tr. (sbùssolo). escludere da un elenco di candidati per un'elezione
, con valore di allontanamento, e da [imbussolare (v.).
ex-, con valore privat., e da butirro (v.), col
gadda, 20-83: è stato tanto furbo da non prevedere l'avvelenamento del re né
dietro la nuca, e trafitto quel ciuffo da una forchetta di celluloide verde, le
una lettera': aprirla segnatamente quando e da chi non si converrebbe, per avere
erano i tempi delle cinte daziarie, presidiate da squadre d'arroganti con in capo un
: ci piaceva... vedere far da mangiare, cioè spogliare e tritare le
6. per estens. fuoriuscire da un indumento per l'eccessiva grossezza o
la regola / sono sbuzzati fuori / da tutte le regole / così doveva finire
privativo-detrat- tivo o di separazione, e da un denom. da buzzo1 (v.
di separazione, e da un denom. da buzzo1 (v.). sbuzzato
gli occhi fìssi al disco solare sbuzzato da un palazzone. sbuzzatóio, sm
partic. pollame. = deriv. da sbuzzare-, voce registr. dal d.
sf. medie. dermatosi pruriginosa causata da diverse specie di acari, in partic
in cui depone le uova; è caratterizzata da vescicole e papule a cui possono associarsi
e papule a cui possono associarsi lesioni da grattamento, pustole, croste; è
; rogna. -anche: epidermide ulcerata da tale malattia. -in senso generico:
-in senso generico: qualsiasi dermatosi caratterizzata da vescicole, croste, ecc., o
vescicole, croste, ecc., o da pelle squamosa e rinsecchita.
certaldo, dove cominciò ad essere travagliato da schifosa scabbia. pasolini, 14-260:
me- tere, / ma curar greggi da la infetta scabbia. soderini, i-258
vari organi della pianta ed è causata da batteri o da funghi; fra le
pianta ed è causata da batteri o da funghi; fra le forme più comuni abbiamo
che danneggia i tuberi ed è causata da un fungo della famiglia rla- smodioforacee,
. gozzi, i-9-205: mentre lieta noria da tutte parti / pro- speritade, scabbia
, quasi non avvertendo esser quelle tutte leggi da un sovrano fatte su'sudditi suoi,
, / e bella ti se'scossa da lor rabbia, / lasciando loro in velenosa
certa scabbia, / ch'è chiamata da tutti cancarina. salvini, 39-vi-205: è
scabbia insinuatasi per vezzo d'usi stranieri da un secolo e più. 6
risolvere i propri problemi, per liberarsi da una situazione difficoltosa, da un fastidio.
per liberarsi da una situazione difficoltosa, da un fastidio. serdini, 1-119:
: ella, qual savio spettatore, ha da starsene alla finestra e, rimirando gli
avermi visitato disse: « è una cosa da niente, una scab- bietta ».
per il class, scabies, deriv. da scabére 'grattare', di origine indeur.
scabbia. -per estens.: nettare da ingombri, da irregolarità.
-per estens.: nettare da ingombri, da irregolarità. palladio volgar.
se è vizioso. = denom. da scabbia, con probabile assimilazione del pref
la. fusione. = deriv. da scabbia, col suff. dei nomi d'
sugo de la scabiósa che dicono che da può'tolto per spacio de ore 12
ant. scabióso), agg. affetto da scabbia o da altre affezioni cutanee che
, agg. affetto da scabbia o da altre affezioni cutanee che provocano lesioni simili
: questo tutto l'anno è medicamento da fare alle pecore per non lassarle diventare
61: molto più apertamente lo vedrete da qui avanti, nelle cose particulari,
? -ricoperto di ulcerazioni e croste provocate da tali affezioni (una parte del corpo
. questa è una infermità scabbiosa che da molti ne'suoi princìpi sarebbe giudicata per
v.]: 'pecora scabbiosa': persona da evitare. papini, x-1-261: anche
= lat. scabiósus, deriv. da scabies (v. scabbia).
chiave e far ridere e gioire messer biagio da cesena, qual becca de cardinali vivi
in un'atellana. = deriv. da scabello1. scabèllo1 (scabillo)
. collegio di periti d'ufficio nominati da un'autorità giudiziaria. lucini, 4-239
dal re o dall'imperatore in numero da 7 a 12 con funzione di assessori del
borgomastro. -perito d'ufficio nominato da un'autorità giudiziaria. lucini, 4-201
, skapins 'colui che fa', che è da connettere al germ. schaffen 'fare';
ex-, con valore privat., e da cablare (v.) nel signif
o zappato o vangato al piede che da piccolo. = denom. da scabro
che da piccolo. = denom. da scabro. scabrézza, sf.
dei dialetti. = deriv. da scabro. scabrizia { scabrìccia)
dotta, lat. scabritia, deriv. da scaber (v. scabro);
duri ferri. bandello, ii-846: da l'umida sua grotta il pado allora,
le gemme scabre e non piane nasce da tessersi le sue parti, per la diversità
e liquidi cristalli, / che già cadendo da scabre pendici / di fior riveston l'
vetta d'alto monte, di costa scoscesa da ogni lato. pascoli, 651: