così spaventosamente solo! questo romitorio dista da torino due ore di treno. bartolini,
.: farsi eremita). andrea da barberino, 3-1067: rinovardo diliberò di volere
entrò in romitorio. -parere uscito da un romitorio: ostentare un aspetto austero
un'aria che parea uscita in quel punto da un romitorio, si presentò alla sollecita
biada. = deriv. da romito; cfr. lat. mediev.
di sanjeronimo. = deriv. da romito. rommanére, v.
: secondo che le paurosissime colombe fugono da l'aguglie e sì come la tenera agnella
dotta, lat. romulensis, deriv. da romùlus, nome del mitico fondatore di
che le figure individue di dire vengano da forme che si rompano poi come quelle dell'
rotto e pesto / e foratogli un braccio da una polza. gualdo priorato, 3-iii-160
no potè esser arsi del inimisi. zanobi da strata [s. gregorio magno
essendo sferico l'aria lo comprime ugualmente da tutte le parti sì che piuttosto lo
domandato per quel che così avevo fatto da quelli litterati, che mi avevano fatto
-tipogr. staccare le sbavature di fusione da un carattere di stampa. carena
assol. e e zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
oi che è e seccata la canape, da noi si usa di romperla con
diritto, che ritorni come latte grumoso; da questo si raccoglie il cascio con un
modo si ruppe il ginocchio. francesco da barberino, 29: dio non va cercando
: essi, non potendo passare, derieto da. llui el ponte talliaro. e
sue livide carni, rompendole e insanguinandole. da ponte, i-566: - dunque,
. -stuprare sodomicamente. francesco da colle, lxxxviii-ii-640: o frodelente e
rotto il forame. rocco, i-37: da molti avrai inteso dire che dall'ingordigia
a la stracchezza ed a la seccaggine da cui è soprapresa, adombrata, distrutta,
notte il suo nimico dove non è da sedere, onde lo spazzo infuocato da
da sedere, onde lo spazzo infuocato da la frequenza dei propri piedi gli abbmscia le
. boterò, 8-41: essendo quella stata da alessandro farnese presa, un soldato del
crescenzi volgar., 9-27: è da sapere che sopra 'l dosso del cavallo
spezzarla nell'urto contro qualcosa. folgore da san gimignano, xxxv-ii-410: e rompere e
fiaccar bicordi e lance, / e piover da finestre e da balconi / in giù
lance, / e piover da finestre e da balconi / in giù ghirlande ed in
nel tuo uciellare. s. bernardino da siena, 2-ii-1318: o donna, se
, se non si rompa il campo da seminarsi, si lavori, si triti e
: s'era lasciato distrarre a lungo da un uccellino venuto a posarsi su una
petto, / rompendo co'sospir l'aere da presso. delminio, i-231: se
i-231: se io dicessi 'romper l'aere da iresso co i sospiri', questa sarebbe
sospiri', questa sarebbe figura topica, tirata da oco necessario, cioè da conseguenti,
, tirata da oco necessario, cioè da conseguenti, imperoché di necessità consegue al
sono nell'aria, ripatiscano e ricevano calore da essi. sacchi, i-238: i
vt-385: piangean le chiome / sorelle mie da me dianzi disgiunte / i nostri fati
ugurgieri, 334: la via è da rompere con ferro per li nemici.
, se non fossi stato impedito parte da la lontananza e parte dal verno che già
dì e tornò in gallia e ruppe dietro da sé il ponte, acciò che non
visto nave ritornarsi in porto, / da poi che rotte ha in mar tutte sue
in mar tutte sue vele. giovanni da ver azzano, lix-165: qual si voglia
azzano, lix-165: qual si voglia nave da tempesta afflitta mai in quelle parti,
3-286: l'acqua che lo stagno riceve da circostanti fiumi, non trovando più esito
l'arene. calzabigi, 56: tal da due fonti ignobili e fangose / sgorgando
/ fiumi, torrenti e piene impetuose / da mille gioghi, ov'è perpetua neve
nel secolo x ruppe gli argini e da lì innanzi impunemente trionfarono i vizi,
e porte di una città, entrandovi da occupanti o permettendo l'ingresso di assalitori
el signore e 'l camerlengo sieno tenuti da fame inquisizione. g. villani
sequestrato dal commerzio. -evadere da una prigione. macinghi strozzi, 1-487
solita sua felicità lo stato di milano da quella parte e si ricondusse salvo nel campo
-per estens. superare lo spazio che divide da una meta. ulloa [zarate
mare in un altro, manca solamente da rompere quelle quattro o cinque leghe,
20. far desistere, dissuadere, distogliere da un proposito. francesco da barberino
distogliere da un proposito. francesco da barberino, ii-306: quattro son quelle cose
quattro son quelle cose principali / che da lo incepto bene / rompon chi non si
vergogna l'argento non rompa e che da vii persona volta non sia per grande abbondanza
e meglio vincerabbo stando uccisa. fausto da longiano, iv-127: sono alcune donne tanto
. che queste fiammelle, che piovono da la sua biltade... rompono li
6-312: beati coloro che, aiutati da altrui, imparano per tempo a rompere
sapere che dove è il compito e da ogni banda perfetto amore, v'è anco
dio mercé chiedendo, con assai singulti da rompere ogni duro cuore. -annichilire
non aveva risparmiato loro fatiche e traversie da addestrarli e romperli al mestiere. bonsanti
suo apparire si sciolse, si staccò da lei.
fra color cui l'ultima / sera da noi divise. -figur. impedimento
, deve moltissimo a'cinquecentisti, poiché da essi furono principalmente rotte le sbarre a quelle
si chiamano, sbarre, così dette da alcuni legni che un tempo si mettevano a
si paga ove la strada è attraversata da una barriera ossia un sbarra mobile,
a livello con le sue sbarre alte da un anno. j j
interessi. -anche: la zona delimitata da tale barriera; il tribunale stesso.
-stanghetta di un meccanismo. giuseppe da capriglia, 5: ogni castello si compone
. 5. attrezzo ginnico costituito da un'asta orizzontale, retta da due
costituito da un'asta orizzontale, retta da due aste verticali e usata per eseguire
che ha alle estremità i dischi metallici da sollevare. 6. gioco infantile di
. 6. gioco infantile di velocità da svolgersi a squadre, separate da una
velocità da svolgersi a squadre, separate da una linea tracciata sul terreno, il
che è una fran forza intatta operante da sola, un ragazzo di sangue
ragazzo di sangue uono, riconosciuto da tutti per capitano quando al gioco della
a tenere la bocca aperta. dino da firenze [tommaseo]: mettigli [al
9. arald. pezza formata da una striscia che negli stemmi araldici attraversa
, dall'alto verso il basso e da sinistra a destra. ser giovanni,
lo stemma] in un ellissi diviso da un fusto di palmizio in due campi
di palmizio in due campi, come da una sbarra. -come segno della
cantù, 2-210: don valentino è conosciuto da tutti e tutti conosce. sa la
ferro a preparare è buono / gli strumenti da tessere, e non ponno /
piaceri, ond'ho qualche arra / da le dive pimplee, nullo si trova:
ex-, con valore intens., e da barra (v.).
gola deserta, tra un forte sbarramento da un lato e un orrido monte dall'
avanzata, nonostante la crescente resistenza nemica da opportune posi zioni di sbarramento
. -resistenza energica opposta, anche da animali, al passaggio di una o
come voglia chiamarsi, per l'acqua da condursi ad asmara. gramsci, 12-201:
349: dense masse nemiche, precedute da intense raffiche di fuochi di sbarramento,
arrestati e volti in fuga con gravi perdite da un efficace tiro di sbarramento.
: sistema di difesa delle coste costituito da un insieme di mine subacquee, per
: sistema di difesa dei porti costituito da una linea di pesanti reti metalliche collocate
di allarme. = nome d'azione da sbarrare1-, voce registr. da fanfani
d'azione da sbarrare1-, voce registr. da fanfani che la attesta in targioni tozzetti
delle vie donde i franzesi potessino assaltare da castelnuovo la terra. c. campana,
era posto dinanzi a lucia in modo da sbarrarle la via. ghislanzoni, 16-35:
può essere girato a un soggetto diverso da una banca, o dalla particolare banca
di rema- nancòr: cioè quelle che da tramontana sbarrano il canal delle perle.
paese, quando la nebbia sbarra la valle da cui arriva la strada. moravia,
porre un impedimento insormontabile o comunque difficile da superare al compimento di un'impresa,
ex-, con valore intens., e da barrare (v.).
braccio e sbarrandogli negli occhi due occhiacci da spiritato. « le novità le fate
e lunga e candida la mana, / da poter sbarrar ben l'arco a caccia
qualcuno precedendolo, per sgombrargli la strada da eventuali ostacoli. buonarroti il giovane
i. nelli, i-307: ve'bestia da soma d'arcolai, che par che
propri problemi in qualche modo, togliersi da un impiccio, da una difficoltà.
modo, togliersi da un impiccio, da una difficoltà. caro, 12-i-24:
. ex-, con valore privativo, e da barrare (v.).
servi vestito come frate, fu conosciuto da san gallo, fu morto, e poi
potta del mondo, non le sbararemmo da l'un canto a l'altro!
2. sparare colpi con un'arma da fuoco. ghirardacci, 3-237: furono
. arisi, cxiv-4- 103: da tre di coloro furono sbarate tre pistoletate alla
gli spagnuoli r altro dì avranno sbarrate da cinquecento cannonate per impedire a'nemici,
alzare certa batteria. -azionare un'arma da fuoco. f. porta, 114
scoppiato che fosse il tuono, nel ripigliarle da terra. -in espressioni iperb.
nell'orecchio. = deriv. da sbarrare2, con accostamento a sparare1 (v
, protezione di un luogo, costituito da una recinzione di sbarre. machiavelli,
. ant. serie di colpi d'arma da fuoco sparati da una squadra di soldati
di colpi d'arma da fuoco sparati da una squadra di soldati, a piedi o
dunque baiardo? /... / da l'alta sona e dal ventoso gardo
di tronchi alberi? -presidiato da soldati che impediscono il passaggio. fracchia
fracchia, 312: il ponte era sbarrato da sentinelle. fenoglio, 1-i-1420: l'
1-i-1420: l'ingresso al ristorante era sbarrato da una verde diga di uniformi tedesche.
è tutta isbarrata? » -circondato da recinzioni (un campo di gara)
delle porte munia la doppia imposta, / da due forti sbarrata internamente / spranghe traverse
erano accecate. 3. ostruito da un ostacolo naturale o artificiale o,
naturale o artificiale o, anche, da un eccessivo concorso di folla, che
impossibile il passaggio. -anche: protetto da un ostacolo naturale. d. bartoli
porto..., difeso poi da ogni vento nocevole e sbarrato alla bocca da
da ogni vento nocevole e sbarrato alla bocca da un'isoletta che il ripara delle tempeste
sommo di questo primo tratto era sbarrato da un muricciolo che pareva il parapetto di
strada era sbarrata per tutta la sua lunghezza da un palo telegrafico abbattuto. 4
palo telegrafico abbattuto. 4. solcato da una ruga (il viso) o da
da una ruga (il viso) o da un'increspatura (una superficie).
ripa / un mare pulsante, sbarrato da solchi, / cresputo e fioccoso di
fossetta, attraversata, quasi sbarrata, da due rughe: come una volontà tenace
o prevale o muore. -attraversato da una decorazione militare il cui colore contrasta
, ii-672: lui, col petto sbarrato da due nastrini stellati d'argento e col
vedeva nella sala. -contraddistinto da una linea trasversale (il numero distintivo
pubblico che compie un percorso parzialmente diverso da quello della linea principale).
, generalmente in numero pari, costituite da smalti alternati (la figura araldica di
di ripadamo di fuori. s. bernardino da siena, 338: io ho veduto
de lo scudo il campo aurato / da sbarrata pantera adorno scorge, / che
dinanzi. guerrazzi, 2-458: altobello da parte sua non sentì per qualche giorno minore
tempie con le due mani, tenuta da un orrore che par entrato nel luogo delle
monatti, dentiere splendide ridenti un gran riso da facce di morti. pratolini, 2-325
(che pareva una carogna di principe da dover essere imbalsamata) lo ristrascinarono urlando
fatto sparare (un colpo d'arma da fuoco o un'arma da fuoco).
d'arma da fuoco o un'arma da fuoco). g. bragaccia,
risposta data, com'è fama, da eugenio al conte gazzola inviato loro per
occhiata sprezzante. = nome d'agente da sbarrare1. sbarattare e deriv.
materiali rocciosi e terrosi che, trasportati da un ghiacciaio, si depositano a valle
un assegno. = nome d'azione da sbarrare1. sbarratura2, sf. letter
impossibile ». = nome d'azione da sbarrare2. sbarazzare e deriv.
capitan guidata. = 'deriv. da sbarra-, cfr. spagn. barrerà 'parapetto
. ex-, con valore privativo, e da barricare (v.).
contemplando sbarristi. = deriv. da sbarra.
e d'ogni 'sbarro': sicure da ogni ostacolo e impedimento. boine,
ogni abitudine. = deverb. da sbarrare'. sbarro2, sm. ant
, sm. ant. sparo d'arma da fuoco (e anche il rumore che
bellissima salva generale di sbarri d'artiglierie da tutti i... cinque luoghi.
sbarro de'mortaretti. = deverb. da sbarrare3, n. 2. sbarro4
ex-, con valore intens., e da barro, per baro (v.
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. di barroccio (v.
ex-, con valore intens., e da barrocciata (v.).
ex-, con valore intens., e da baruffare (v.).
. ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. di baruffo2 (v
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da barullare 'dotare di strutture portanti le fondazioni
, con valore privativo-peggio- rativo, e da basare (v.).
de teologia. = nome d'agente da sbasire. sbasiménto, sm.
eterno. = nome d'azione da sbasire. sbasire, intr.
tante ne fece che toccò d'una lancia da pozzo nella ola e sbasì.
, lucida, quadrata, sanissima dentatura da fare sbasire il povero obeso asmatico,
danari furono appiattati in detta col- trece da una vecchia che la fece, la cui
ex-, con valore intens., e da basire (v.); cfr
li qual uno dice ha fato taia da sì ducati 100, che morì; altri
marco. nievo, 663: avea messo da un canto una bella sommerta per far
ex-, con valore intens., e da un denom. di basoffia per bazzoffia
ritiramento e sbassaménto seguito nel mare, da quando copriva l'alte cime de'monti dell'
lago provocato dall'erosione della corrente o da lavori di sbanco. michelini,
signoria. = nome d'azione da sbassare. sbassante (part. pres
novella amanza. = deriv. da sbassare, attraverso la forma del part.
mediante le cuselle se sbassa il ponte da la parte superiore. 3
presuntuoso proprio o di altri. giacomo da lentini, 52: se lacrime e pianto
si fan più ingordi. s. carlo da sezze, ii-56: sia benedetto il
mano con dime la verità o, allontanandomi da quella, per non parere che io
il collo). s. carlo da sezze, i-373: in portare questi pesi
lira italiana si è sbassata, e da un pezzo d'oro di circa sei denari
1-151: * decembrica libertas'fu nomato da gu- lielmo durando... quella
ex-, con valore intens., e da un denom. da basso (v
., e da un denom. da basso (v.).
altezza voluta. = nome d'azione da sbassare. sbasso, sm. abbassamento
otterrebbe l'intento. = deverb. da sbassare. sbastardare, tr. ant
, con valore privativo-sottrat- tivo, e da un denom. di bastardo (v.
sbastare, tr. privare un animale da soma del basto. tramater [
, con valore privativo-sottrat- tivo, e da un denom. di basto (v.
, con valore privativo-sottrat- tivo, e da un denom. di bastiglia (v.
, con valore privativo-sottrat- tivo, e da un denv. di bastiglia (v.
, con valore privativo-sottrat- tivo, e da [imfbastire (v.).
scappare più. = nome d'azione da sbatacchiare. sbatacchiante (part.
9-30: mi sentivo invadere e soffocare da un'infinita dolcezza e da una smania
invadere e soffocare da un'infinita dolcezza e da una smania di violenza; avrei voluto
ch'ei aveva in mano un coltello da cucina e si sbatacchiava alla peggio per la
e casseruole! fenoglio, 5-ii-292: da tutti i pagliai i cani di guardia cominciarono
una mosca picchiava e sbatacchiava le mani da per tutto. 3. chiudere
, 8-112: egli sbatacchiò l'uscio. da rima non voleva neppure mangiare. faldella
vasi di latte, puntuale ogni mattina da oltre quindici anni. = comp
ex-, con valore intens., e da batacchiare (v.).
sbatacchiata all'uscio. = deriv. da sbatacchiare. sbatacchiato (part.
catinelle: e io là a guardar, da una stupida stanza d'albergo, quattro
che sbatacchia. = nome d'agente da sbatacchiare-, voce registr. dal
: ne nacquero tanti uomini armati / da capo a piè ben grossi e ben quadrati
guerra allo sbatacchio. = deverb. da sbatacchiare. sbatacchio2, sm.
ex-, con valore intens., e da batacchio (v.); cfr
affannoso degli inesperti. = deriv. da sbatacchiare. sbatacchióne1, agg.
gonfie e sbatacchione. = deriv. da sbatacchiare, con suff. aggett.
sbatacchióne2, sm. urto rumoroso provocato da un forte sbattimento. = deriv
forte sbattimento. = deriv. da sbatacchiare. sbàtere e deriv.
ex-, con valore intens., e da battagliar? (v.).
drusilla sia una rocca molto tempo sbattagliata da altri, e io avendo abbattute le
, magro e tristissimo come don chisciotte da cui forse io discendo. cattaneo,
ex-, con valore intens., e da battagliato (v.).
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. di battente (v.
montare / coven per forga che para da pago, / e chi voi de pantano
: altri [dardi] de'quali / da l'elmo e da lo scudo risospinti
] de'quali / da l'elmo e da lo scudo risospinti, / altri furon
lo scudo risospinti, / altri furon da venere sbattuti / sì, ch'o
. -scagliare o mandare qualcosa lontano da sé (nell'espressione sbattere via)
fossi un tubetto di dentifricio strizzato, da buttare. -determinare casualmente il corso
gesto di tirargliela addosso. « sarebbe da sbattertela sul muso, parola d'onore!
proprio merito. fenoglio, 5-ii-45: da una parola in su tutti i partigiani ti
me, / per che som e da voi parila? ». giuseppe flavio volgar
un passante, o qualcuno, da una finestra o dal giardino, potesse intervenire
-spingere via una persona, allontanarla da sé; mandare fuori qualcuno da uno
allontanarla da sé; mandare fuori qualcuno da uno spazio chiuso e ristretto.
: cacciare via qualcuno in malo modo da un luogo o dal lavoro. -per estens
lia, nelle quali era la gente da cavallo, pochi dì dietro a cesare
in cospetto de'suoi furono sbattute subitamente da tanta tempesta che tutte da ogni parte
sbattute subitamente da tanta tempesta che tutte da ogni parte si sparsono. ramusio,
navi pescatorie e mercantili e sino una da guerra furono sbattute fuora del loro elemento
522: il comandante che naviga da 30 anni dice che due sole altre
141: ella [la terra] da ogni lato è sbattuta dall'oceano. nievo
nella sua vita come si entra in casa da padrone, sbattendo la porta.
perché non mi fosse risucchiato e sbattuto da una forte corrente d'aria.
che li faccin tutta la schiuma. da ponte, 1-615: che vita maledetta
aria. brancati, 4-87: scesero da una parte e dall'altra della vettura,
rimanente della giornata con lei, preso da un'incoercibile sensualità, che mi faceva sbattere
5-180: che razza di vini sono cotesti da sorbire nei ditali e sui quali bisogna
cavolo le piacesse e ai farsi sbattere da chi voleva? pavese, i-13: le
un palazzo / e non vi sia da sbatter più dua ova. lipbi, 7-5
dà la tavola; ma c'è poco da sbattere, ed il ragazzo è di
. fanfani, i-160: 'sbattere', 'avere da sbattere': lo stesso di aver di
pieno, pure usitato, è 'aver da sbattere il dente'; come sbattere il dente
. capitani, considerando che non era da dar tempo a chi era sbattuto di
. detrarre una determinata quantità di denaro da un conto, da un importo; defalcare
quantità di denaro da un conto, da un importo; defalcare. g.
tutto tra ogni cosa elfi ebbe per me da giovanni rucellai fiorini 62 nuovi. libro
, 1-66: 'defalcare': scemare, sbattere da un conto una data quantità di denaro
resta 6 soldi. tocci, 2-61: da questa distanza sbattiamone il semidiametro di quel
il semidiametro di quel cerchio. -eliminare da un discorso le parti superflue. aretino
contrastare un'opinione, una posizione tenuta da altri; contraddire un'argomentazione, confutarla,
di rincontro. -far recedere da un'opinione. lancellotti, 303:
oppure insensibilmente assalito dafl'umor nero o da altri malanni che ci germogliano sì facilmente
-smena nave ''onda. onesto da bologna, i-74: ma 'l suo amor
il coro, subito assalito e commosso da grande orrore e dolore, spinto a
, 1-265: la sorella, presa da forte convulsione, sbatteva e gridava.
che no i dàn triegua. onesto da bologna, i-26: ogni mio membro si
fuori di sé, prese un coltello da sopra il canterano; e con il cuore
: uno sbattere di panni prodotto forse da una lavandaia attardatasi a fare il bucato
quanto vuole, che non si ha da stampar foglio ch'io non lo vegga
ditte tante cose se non per divertirvi da questo, e per non andarmi a sbattere
egli non aveva l'aria di credere che da una giorno all'altro l'avrebbero sbalzato
sei camere erano prese, cioè accordate da lui a chi gli piaceva, chiudeva senz'
ex-, con valore intens., e da battere (v.).
. = nome d'azione da sbattezzare, n. 4. sbattezzare
maria, che cosa è questa / da far isbattezzare ogni cristiano? baretti,
era uno stabimento mazziniano. è cosa da sbattezzarsi. fogazzaro, 2-213: sbattezzatemi se
condizione. patrizi, ii-231: cosa da stupire, dico, che il tasso,
pigliare altro nome, che fu imitata da tutte le altre accademie. c. e
gadda, 26-12: altra pensione frequentata da gadda, quella gestita dalla moglie di
ex-, con valore privativo-sottrat- tivo e da battezzare (v.). sbattezzato
comp. dall'imp. di sbattere e da culo (v.). sbattighiàccio
comp. dall'imp. di sbattere e da ghiaccio (v.).
il nome. = denom. da sbattimento. sbattimentato (pari.
opposta parte. -riflesso in modo da dare rilievo alle forme di una rappresentazione
nero è nero, perché non licenzia da sé, come fan gli altri colori
lo sbattere più o meno violento esercitato da un agente atmosferico o da un fenomeno
violento esercitato da un agente atmosferico o da un fenomeno fisico; scotimento, sobbalzo
due nostri che seco viaggiavano, rotti da lungo sbattimento del mare e già mezzo
sbattimento delle mani e co'salti. da ponte, 25: verso la sera udii
; disgrazia, avversità. fausto da longiano, iv-179: vedi come esco degli
composizione di un dipinto; ombra proiettata da una o più figure su altre figure
gli sbattimenti, cioè l'ombre che da un lume si causano addosso alle figure
pittore] il rilievo e prendere il lume da qual banda gli piace, purché si
xci-iii-400: essendo [le figure] lontane da l'ochio e di basso rilievo,
a partire dal suo nome: le sale da tè con crostate di frutta e il
sbattimenti. = nome d'azione da sbattere.
di sbarrate ali. = deriv. da sbattere, sul modello di calpestìo, crepitìo
4. detrazione di una determinata somma da un totale. - anche: riduzione
parte del debito. = deriv. da sbattere. sbattitóia, sf. pietra
caratteri in fase di composizione, composto da un blocco di legno rivestito di cuoio
rialzate. = deriv. da sbattere. sbattitóio, sm.
. -tricé). elettrodomestico azionato da un motorino elettrico, provvisto di una
del camminatore. = nome d'agente da sbattere-, il significato del n. 2
occorre nelle gagliarde sbattiture o nel cader da alto, che il dolore appari atroce e
ma netti. = nome d'azione da sbattere. sbattiuòva (sbattiòva),
comp. dall'imp. di sbattere e da uovo (v.); il significato
. melosio, 3-i-208: quando sentirai / da questo torrione / sbattocchiar le campane a
ex-, con valore intens., e da un denom. da battocchio (v
., e da un denom. da battocchio (v.).
, con valore intens., e da battolare (v.). sbattuta
, 3-385: viene il re, accompagnato da pochissimi de'suoi più intrinsichi e,
vento, dalle ondate o, anche, da un colpo o da diversi colpi violenti
o, anche, da un colpo o da diversi colpi violenti e continui.
sfortunati marinari. baldelli, 5-2-121: da principio gli alberi sbattuti dai venti,
monti, 2-382: se a navigante, da vernai procella / impedito e sbattuto in
sbattuto. -per estens. colpito da un fascio luminoso. g. gozzi
, quelle grate d'ottone, sbattute da diversi lumi, acciecano chi le guarda.
cercare di qua e di là, sbattuto da una città all'altra. -gettato
altra. -gettato via o messo da parte senza riguardo. arbasino, 11-n
e i tanavèi han finito per ritornare da basso. 3. rimestato,
più con strumenti adatti, in modo da assumere una certa consistenza o da amalgamarsi
modo da assumere una certa consistenza o da amalgamarsi con altre sostanze. pietro ispano
arrivato qua ieri, stanco e sbattuto da un viaggio incredibilmente pessimo, ma pur sano
, sfiorito, di colorito pallido, tale da suggerire un'idea di stanchezza, di
, scomposta. d'azeglio, 4-53: da molti giorni trovavo la ginevra più sbattuta
campana, ii-3-4-95: così consigliato il generale da hamet col rappresentargli molt'agevole ogn'impresa
ex-, con valore intens., e da bava (v.), con
. tipogr. difetto di stampa costituito da una leggera sbavatura intorno alle lettere.
intorno alle lettere. = deriv. da sbavare-, voce registr. dal d.
imbriani, 6-m: « fate condur qui da noi la prigioniera ». « sciolta
. ex-, con valore privativo, e da \ im] bav agitare (vj
giuliani, ii-94: una notte viene da me tutto sbattuto e dice: « oh
, con valore intens., e da un denom. da batufolo per batuffolo (
intens., e da un denom. da batufolo per batuffolo (v.);
ex-, con valore privativo, e da un denom. da baule (v.
privativo, e da un denom. da baule (v.).
ex-, con valore intens., e da bava (v.), con
ex-, con valore intens., e da bava (v.), con
, con valore intens., e da bavaglio (v.), col suff
ex-, con valore intens., e da bavaglio (v.).
papini, 27-475: comincia, fin da giovane, a soffrire della primordialità,
i segni dell'antica madre furono rispettati da tutti, più alti com'e
sbavare sulle nuvole plumbee. -penetrare debolmente da una fessura (un suono, una
buffoneggiare di cui ora parlo, questo far da cortigiano, questo ciarlare di niente e
vitellino aveva mangiato poco del granturchetto tagliato da dinda: l'aveva sbavato e basta.
, 6-297: il giocoliere si è vestito da cirano, e sbava poesia e agita
ex-, con valore intens., e da un denom. da bava (v
., e da un denom. da bava (v.).
coperti dai teli molli, le cere da sbavare. -liberare l'oro fuso
. ex-, con valore privativo, e da un denom. da bava (v
privativo, e da un denom. da bava (v.). sbavato1
asporta, a mano o a macchina, da prodotti ceramici parzialmente essiccati, il materiale
al distacco di appendici metalliche (bavature) da elementi ottenuti per fusione mediante scalpelli a
ossiacetilenici. = nome d'agente da sbavare1. sbavatura1, sf.
delfallumacatura o del secreto vischioso dei bachi da seta) o di saliva. -anche:
si trova intorno al bozzolo dei bachi da seta. libro detta cura dette
'pietra': è appunto una lastra di pietra da arrotino, sur una delle cui
. -macchia di colore che fuoriesce da un contorno prestabilito o definito.
né sbavature. = nome d'azione da sbavare1. sbavatura2, sf.
pressione e per stampaggio, in modo da ottenere una perfetta uniformità dei margini.
margini. = nome d'azione da sbavare2. sbavazzare, intr.
letterato che scriva, le diremo sbavazzatile da una donna che fili. = nome
che fili. = nome d'azione da sbavazzare. sbaveggiatura, sf.
, ecc. = deriv. da sbavare1, con i suff. dei verbi
'accavalcate'o 'sporche'. = deriv. da sbavare1. sbavicchiare, tr. (
baci iscarioti. = deriv. da sbavare, col suff. dei verbi frequent
abitualmente. = deriv. da sbavare-, voce registi, dal d.
, con valore intens., e da un deriv. da beco1 (v.
intens., e da un deriv. da beco1 (v.), col suff
. ex-, con valore privativo, e da un denom. da becco1 (v
privativo, e da un denom. da becco1 (v.). sbeccato
pretensiosità che tradisce l'uomo civilizzato appena da ieri. = voce di area
di area lucch., nome d'azione da sbeccare. sbecchettare (fbecchétto),
ex-, con valore intens., e da becchettare (v.).
ricamo cogli sbecchi'. = deverb. da sbeccare, n. 2.
. ex-, con valore privativo, e da un denom. da beccuccio (v
privativo, e da un denom. da beccuccio (v.). sbeccucciato
ex-, con valore intens., e da un denom. da becero (
, e da un denom. da becero (v.).
, con valore intens., e da un denom. da befana (v.
intens., e da un denom. da befana (v.). sbefanato
cialtrona, colle gonnelle mezze sciolte e pendenti da una parte, tutta scarduffata come una
cristo innanzi di erode, fu disprezzato da lui e dal suo esercito e vestito
insultante che 'beffa'. = deverb. da sbeffare. sbeffaménto, sm.
isbeff amento. = nome d'azione da sbeffare. sbeffardóne, sm. (
le tote banchi erano tali sbeffardóne linguacciute da farsi malvolere da tutta la casa.
erano tali sbeffardóne linguacciute da farsi malvolere da tutta la casa. = comp.
ex-, con valore intens., e da beffardo (v.), col
ma siamo quasi sbeffati e tenuti a giuoco da ognuno, non ti pare egli che
loro umorifere e gli pingevano il grugno da caricatura e il mal grifo e il mal
, bravaccio, soldato del signor rienzo da ceri a questi ro- mori, sbeffando
ex-, con valore intens., e da beffare (v.).
nabissollo in fondo alla confusione, infamandolo da capo di ladri, peggio che schiavo,
delle nostre lettere, avrà tanta fronte da dirmi che l'aborrito e sbeffato seicento
villeggianti. = nome d'agente da sbeffare. sbeffatura, sf. disus
: ogni giorno non si sente altro da lui che rimproveri, che consigli,
sbeffature. = nome d'azione da sbeffare. sbeffeggévole, agg.
frontespizio. = agg. verb. da sbeffeggiare. sbeffeggiaménto, sm. derisione
sono. = nome d'azione da sbeffeggiare. ^ beffeggiarne (pari
ed in pubblico il nemico che avea da fronte, come colui che vecchio era ed
malefizio. = agg. verb. da sbeffeggiare. sbeffeggiato (pari.
: morto nei primi scontri o messo da canto e sbeffeggiato s'ei volle comandare.
: i derisori e gli sbeffeggiatori sono da appendere pel collo. = nome
collo. = nome d'agente da sbeffeggiare. sbeffeggiatura, sf.
convento. = nome d'azione da sbeffeggiare. sbèffo, sm.
quelle pareti sudicie, sbegazzate, scombiccherate da carboni ed affumicate a pennacchi per le
. e ven., deriv. probabilmente da sbeccato con epentesi di un secondo suff
case. = nome d azione da sbellettare. sbellettare (sbelettare)
ex-, con valore intens., e da [imbellettare1 (v.).
. ex-, con valore intens. e da belletto1 (v.).
. l. bellini, 1-66: da queste finzioni delle minchionerie o buffonerie,
, e'si vede che le parole da far ridere son quasi come le mine da
da far ridere son quasi come le mine da guerra. = comp. dal pref
. ex-, con valore privativo, e da un denom. da bellico (v
privativo, e da un denom. da bellico (v.). sbellicare2
. ex-, con valore privativo, e da un denom. da bèllico (v
privativo, e da un denom. da bèllico (v.).
e, al figur., la mente da quanto le impedisce di vedere la verità
poi ti volli, e vedi / dentro da te lo loco, ove sedesti.
voi stessi, e mirate che è da guerra a pacie. 3.
vostra, e guardate ben, verità da falso dicemendo. giraldi cinzio,
poscia che si vide in tutto sprezzata da saulo e avendo già veduto per chiara prova
altri giovani romani in guisa ch'era da tutti poco meno che come nemica fuggita
. ex-, con valore privativo, e da bendare (v.).
che ha bendati gli occhi vien percossa da tutte l'altre le quali sono sbendate.
. ex-, con valore negativo, e da benedetto (v.).
, con valore intens., e da un denom. da benedicola (v.
intens., e da un denom. da benedicola (v.); è registr
roscie. = etimo incerto; forse da riconnettere a benda (v.).
sbennato, agg. ant. ornato da una banda tra sversale (
de sotto sbennata. = deriv. da sbenna, col suff. dei part.
guerrazzi era una sbercia, tanto sbercia da toccarne da me che ero quasi più sbercia
una sbercia, tanto sbercia da toccarne da me che ero quasi più sbercia di lui
sbercia di lui. = deverb. da sberciare1. sberciare1, intr. {
. ex-, con valore negativo, e da [imberciare (v.).
ex-, con valore intens., e da berciare (v.).
questi neri uccellacci. = deriv. da sberciare2. sbèrcio1, sm.
là qualche sghignazzata, qualche voce strozzata da uno sbercio del sergente di giornata.
voce alta; saluti festosi, chiamate da lontano, sberci di tromboni e strilli di
era vacanza. = deverb. da sberciare2. sbèrga, sf.
, / e partigiane assai, / e da menarla a tondo spadon lunghi, /
/ e lame della lupa, / da sfondar qualsiasian sberghe e loriche.
a imperator vai sua ricchezza. andrea da barberino, 1-38: gli misse la punta
il fascino di una donna. domenico da prato, lxxxviii-i-524: tu, amor,
, con valore intens., e da bergolare (v.).
, 25-141: vattene. cosa vuoi da me? che ti prenda a sberle?
che per lui, antonio, -cicatrice provocata da una malattia della quelle erano altrettante sberle
mescolavano 12: nonostante una sberla da 25 metri di parlanti sul palo.
gozzi, 1-519: son passà a servir da staffier. qua per aver dà un
ceffone', a sua volta, probabilmente da mettere in relazione col fr. ant
talora schiaffeggiare. = denom. da sberla. sberlare2, tr.
sberlèffa, sf. cicatrice lasciata da una ferita rimarginatasi non perfettamente; sfregio
che esso riportò all'università di bologna da un suo compagno. = forma femm
, agitavasi tutto. = denom. da sberleffo. sberlèffo { sbarlèffo,
cicatrice che deturpa il volto, provocata da un'unghiata o da un colpo vibrato con
volto, provocata da un'unghiata o da un colpo vibrato con un oggetto tagliente
. l'origine di tal voce vien forse da 'berlina'e da 'effe', lettera
voce vien forse da 'berlina'e da 'effe', lettera che serviva di segno col
meritoria. gantù, 183: si vide da un finestrolo da lato sporgere una testa
, 183: si vide da un finestrolo da lato sporgere una testa nera e barbosa
con evidente alterazione dei lineamenti, provocata da un dolore acuto o da attacchi di
lineamenti, provocata da un dolore acuto o da attacchi di malattie nervose. c
letterario improntato ad amaro sarcasmo e mosso da accesa passionalità e animosità polemica.
. lèffur 'labbro'), forse da connettere con sberla. sberlingacciare,
3-65: sono alcuni i quali credono che da questo verbo, e non dal nome
ex-, con valore intens., e da berlingare (v.), col
, di origine espressiva, deriv. da luccicare (v.); v.
mantello e segatura. = deriv. da sberluccicare. sbemare, v.
ex-, con valore intens., e da berma (v.).
ex-, con valore intens., e da bernoccoluto (v.).
ma largo. = nome d'azione da sberrettate. sberrettare (ant.
dio. cagna, 3-514: aveva già da tempo presentato la sua domanda di concorrente
prova a posteriori (oh nobile parola da sberettare) che cotesto disputare non sia cianciare
ex, con valore privativo-detrat- tivo e da un denom. da berretta (v.
privativo-detrat- tivo e da un denom. da berretta (v.).
signoria? » = deriv. da sberrettate-, la var. region. è
sberrettatura. = nome d'azione da sberrettare. sbertare, tr.
giudice marchigiano è sbertato in brutto modo da tre giovani fiorentini. 3.
ex-, con valore intens., e da un denom. da berta2 (v
., e da un denom. da berta2 (v.).
: d'un tratto, come sbertato via da un vento, il velario disparve.
tempi. = nome d'agente da sbertare. sberteggiare, tr.
. cantù, 3-265: è da piazzino il beffare per difetti del corpo
dei giocatori formando una casa del diavolo da sgomentare un campanaro di professione.
, stiracchiati, sbertucciati in malo modo da romperli. 3. intr.
ex-, con valore intens., e da un denom. da bertuccia (v
., e da un denom. da bertuccia (v.).
cappello sbertucciato chiamano volgarmente quello, specialmente da donna, il quale in tutto o in
. -per estens. sfigurato da una malattia o da un rovello interiore
-per estens. sfigurato da una malattia o da un rovello interiore. faldella,
voce di area sett., deriv. da sbertulato. sberzare, tr. (
ex-, con valore intens., e da berzare (v.).
, con valore privativo -detrattivo, e da [im] bestialire (v.)
bastone, bestiacce, che vi sbestio da vero: non conoscete ancora chi son io
, con valore privativo -detrattivo, e da [im \ bestiare (v.)
, questa sola: trasformare gli uomini da bestie in santi per mezzo dell'amore.
ex-, con valore intens., e da un frequent. di bevete per
pazze allegrie. = nome d'azione da sbevazzare. sbevazzare, intr. bere
quelle provincie davano allora all'italia lane da lavorare con profitto e non vino da sbevazzare
lane da lavorare con profitto e non vino da sbevazzare con danno. batacchi, 2-193
ex-, con valore intens., e da un frequent. di bevete per bere
calvados. = deriv. da sbevazzare. sbevazzatóre, agg. e
al suo essere tutto l'anno ubbriaco, da ciascuna delle quattro stagioni d'esso prendeva
l'arcivescovo. = nome d'agente da sbevazzare. sbevazzóne, agg.
, ben nutriti. = deriv. da sbevazzare. sbévere, tr. (
ex-, con valore intens., e da bevete per bere (v.)
riprese o no, ma non tanto da far cose sconce. = comp
ex-, con valore intens., e da bevicchiare (v.).
tra gli amici. 'la sera vanno là da barile e stanno li a sbeucchiare'
ex-, con valore intens., e da un frequent. di bevete per
. ex-, con valore intens. e da bez zicare (v.
ex-, con valore intens., e da biacca (v.).
i quattro ordini. = deriv. da sbiacca. sbiacciucare, tr.
bava sbiacciuchente. = deriv. da sbiacciucare. sbiadare1, tr.
ex-, con valore intens., e da biadare (v.).
ex-, con valore intens., e da un denom. da biadoi (v
., e da un denom. da biadoi (v.).
ex-, con valore intens., e da biadato (v.).
, con valore privativo-detrat- tivo, e da biadato (v.).
azzurro. piccolomini, 78: molto ha da guardarsi una giovine di non vestir
xvj di giugno la bartolomea ha comperato da jacopo di vante braccia xjj 1 /
un sipario lurido e sbiadato, spacciando da ogni parte e ricevendo saluti e sorrisi.
settori azzurri di varia vivezza, passando da sbiadati e quasi bianchi a tinte gradatamente
, con valore privativo-detrat- tivo, e da biado2 (v.) con il suff
declino. ojetti, ii-637: da quando il nostro mondo s'è impallidito
industriale. = nome d'azione da sbiadire. sbiadire, intr.
della nonna se non come di un nome da cui ogni imagine si stacca, sbiadisce
umidità hanno sbiadite, traspariscono a stento da fitti ragnateli di graffiti. g
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da biado2 (v.
tivo, e da un denom. da biado2 (v.).
la fondatezza dei suoi propositi e le azioni da fare il giorno dopo per portarli avanti
dall'intensità e dall'espressività reali o da quelle che sarebbero necessarie per dare il
leoni rampanti. = nome d'azione da sbiadire. sbiado, sm.
di sbiado. = deverb. da sbiadare1. sbiàgio (sbiasso),
candeggio. = deverb. da sbiancare. sbancaménto, sm.
mano. = nome d'azione da sbiancare. sbiancante (part. pres
bisognò lavarla e sbiancarla e diede gran da fare in casa. -imbiancare.
sempre si cerca. = deriv. da sbiancato. 2. per simil
limatura di ferro e dentro d'un vaso da fondere. faccia. bartolini,
momento / simile ti riduce a uno straccio da bettola. in ampolla di vetro
dal libeccio. bernari, 8-14: da dodici anni non vedevo andrea, e
voltava la faccia sbiancata, impaurita, da una parte e dall'altra. bigiaretti,
ex-, con valore intens., e da [im / dietro la grigia
la zittì con una sbian6. illuminato da una luce nitida e intensa, il cui
lavorazione di confricamento dei granelli di riso da parte dell'utensile della macchina, l'
; imbiancatrice. = nome d'agente da sbiancare. sbiancatila, sf.
dal farinaccio. = nome d'azione da sbiancare. sbiancheggiante (part.
ex-, con valore intens., e da un denom. da bianco (v
., e da un denom. da bianco (v.) con il suff
dei colori. = nome d'azione da sbiancheggiare. sbianchìccio (sbianchìcio),
ex-, con valore intens., e da bianchiccio (v.).
l'annerimento. = nome d'azione da sbianchire.
operaio addetto al candeggio della pasta da carta prima delle successive lavorazioni.
lavorazioni. = deriv. da sbianchire1, sul modello di imbianchino.
ex-, con valore intens., e da un denom. da bianco (v
., e da un denom. da bianco (v.); per il
-due commedianti avvezze a far sulla scena da contesse, da marchese e da principesse,
a far sulla scena da contesse, da marchese e da principesse, avranno difficoltà
sulla scena da contesse, da marchese e da principesse, avranno difficoltà a sostenere un
= voce d'area ven. denom. da bianco (v.) con il pref
ex-, con valore intens., e da biancicare (v.).
molto scartabellato. = deriv. da sbianchire1, sul modello di candido.
giudici, 8-100: al tavolo di sala da padrone s'installa / sbiascia il bicchiere
ex-, con valore intens., e da biasciare (v.).
netto. = nome d'azione da sbiasciare. sbiascicare, tr.
ex-, con valore intens., e da biascicare (v.).
cupola a tirarci addosso i suoi sbibboloni da 152. = etimo incerto;
. = etimo incerto; forse da connettere con bubbolo o pillola (v
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. di bica (v.
sen., di etimo incerto, forse da connettere con bisboccia. sbiasciucare
ex-, con valore intens., e da bia biscioni [s.
s. v.]: 'sbicchiare': da 'sbicchia', far ricreasciucare, var.
far rialto etc. = denom. da sbicchia. sbiasciucato (part.
fanno schifo a un porco. tutte sbiasciucate da unguenti di fanfani, uso tose. [
ex-, con valore intens., e da bia-fanfani, uso tose. [s.
ex-, con valore intens., e da un giovane, 9-359: non potei
fatta in compaebbe cavato / fuori, da morto, di color sbiavato.
un tessuto). = deriv. da sbicchierare. cestoni, 1-682: quando
della primavera, le delle ragazze sbiciclettarono da un ministero all'altro, come per
ex-, con valore intens., e da un capigliatura bionda sbiavata che pare
di essere colo denom. da bicicletta (v.).
. marino, 1-12-27: levò costei da la magion profonda / al boccaccio,
ex-, con valore intens., e da dro, 1-138: sbiecare, cioè storcer
ex-, con valore intens., e da un tremano i codici quand'ei
ex-, con valore intens., e da vasari, ii-782: merita lode assai per
, gridò, « giusto il cielo, da lui favori eh? so ben io
, accenti, singulti, ardenze, deliri da romanzo estemporaneo e da delitto premeditato.
ardenze, deliri da romanzo estemporaneo e da delitto premeditato. = denom. da
da delitto premeditato. = denom. da sbieco. sbiecare2, tr. (
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da bieco (v.
tivo, e da un denom. da bieco (v.). sbiecato
congiugnere l'arco di pietra sbiecato in modo da tutte le bande che riuscì forte ed
ma trascinato via per la fragorosa catena da que'satelliti foschi, convertiti gli abbaiamenti
stagione. = nome d'azione da sbiecare1. sbièco (sbiègo)
orientare il tiro dell'artiglieria in modo da colpire secondo una linea obliqua il bersaglio
248: la folla usciva come acqua da un vaso che altri tenga inclinato a sbieco
fianco innanzi, per l'apertura lasciata da quella cariatide. moravia, 21-17: viola
per confermarsi nella propria volontà di separarsi da lei. fenoglio, 5-i-488: sedettero
tagliarono le unghie, diventò una cosa da museo. = comp. dal
ex-, con valore intens., e da bieco (v.).
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da biella (v.
tivo, e da un denom. da biella (v.).
pareti delle case. = denom. da sbièscio. sbièscio, { sbiesso
ex-, con valore intens., e da biescio (v.); per
ex-, con valore intens., e da un denom. da bietola (v
., e da un denom. da bietola (v.).
5-30: quest'altro, che non cerca da costui / di questi cinque soldi,
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da bietta (v.
tivo, e da un denom. da bietta (v.). sbiettatura
. sbiettatura, sf. impronta lasciata da una bietta nel materiale in cui è
quella forma che lascia la bietta uscendo da legno o altro corpo che ha spaccato.
ha spaccato. = nome d'azione da sbiettare. sbiffare, tr. cancellare
ex-, con valore intens., e da biffare (v.).
ogni chiesa stava declinando verso la sala da concerto, con programma, inviti e sbigliettamenti
singole rappresentazioni. = nome d'azione da sbigliettare. sbigliettare, intr.
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da biglietto (v.
tivo, e da un denom. da biglietto (v.).
. = etimo incerto: forse da connettere con bigolo 'pasta a forma di
sbavottamiénto), sm. turbamento provocato da una situazione di pericolo nuovo o impensato
una situazione di pericolo nuovo o impensato o da un evento penoso; timore, spavento
sanudo, lii-379: è cosa miracolosa da udir, in tanto strepito e nel tirar
e nel tirar che faceva li nostri da le mura per dar magior sbigotiménto, non
lei. = nome d'azione da sbigottire. sbigottire (ant.
se nella zuffa ti occorre alcuno accidente da sbigottire i tuoi soldati, è cosa
di sport e di politica con voci da far tremare i vetri e bestemmie da
da far tremare i vetri e bestemmie da sbigottire. -atterrire con una minaccia
rapiranno li demoni,... e da ogni parte la sbigottiranno li demoni orribili
sbigottiranno li demoni orribili e terribili. andrea da barberino, 1-91: il tuo singnore
guardiano della casa in villa s'ha da eleggere di grandissima coiporatura, di latrato
di inadeguatezza di fronte alla bravura dimostrata da altri, ritenendosi incapace di operare con
potere conseguire quello che è stato conseguito da altri, perché gli uomini nacquero,
. il cavaliere sbigottì tutto e partissi da lei... e andòne in una
(v.), oppure direttamente da bagutta con l'influsso di bi
gotto (l'accostamento a bigotto è tuttavia da escludere per ragioni cronologiche).
superi, sbigottitissimo). profondamente turbato da un avvenimento penoso o inatteso o inconsueto
preda a forte emozione. onesto da bologna, lxv-4-19: alor ramasi sbigotito e
fu un triste episodio, ma non tale da meravigliarne: la storia delle imprese coloniali
compagne. -sostant. busone da gubbio, 1-211: gli sbigottiti avviliscono,
considerando lo stato vostro, per liberarsi da tanti mali, si sono dati la
mali, si sono dati la morte da loro stessi con le proprie mani? cosa
cor mio sì forte lo occuppa / chv da dilecto quasi si ostuppa / e sbigodito
donne. = nome d'agente da sbigottire. sbilanciaménto, sm.
. sbilanciaménto, sm. inclinazione da un lato che compromette l'equilibrio
tremoti. = nome d'azione da sbilanciare. sbilanciare, tr.
senso di frana che ormai lo sbilancia da ogni parte, lello s'irrigidisce.
aveva in casa mia, non avendo famiglia da mantenere né, per quanto appariva,
perdere l'equilibrio; pendere o sporgersi da un lato rischiando di cadere.
occhiata in via montefiore. -inclinarsi pericolosamente da una parte. montale, 1-123:
ex-, con valore privat., e da bilanciare (vt).
difficoltoso; squilibrato per una posizione difficile da mantenere, che può provocare una caduta
teneva le spalle alquanto curve, sbilanciate da un inerte ed inerme abbandono della sinistra rattratta
un momento di esitazione. -inclinato da una parte. sbarbaro, 5-118:
senza visitarli. 5. compromesso da una condotta poco prudente o da discorsi
compromesso da una condotta poco prudente o da discorsi avventati; coinvolto in situazioni spiacevoli
di passivo in un bilancio, caratterizzata da una forte divaricazione fra l'incremento delle
sbilanci e de'salti mortali, non dico da un anno all'altro, ma da
da un anno all'altro, ma da una stagione, da un mese, da
all'altro, ma da una stagione, da un mese, da una settimana e
da una stagione, da un mese, da una settimana e fin da un giorno
mese, da una settimana e fin da un giorno all'altro. g. b
eretta dai carraresi signori di padova minaccia da lungo tempo rovina. quantunque ella fosse
a benedetto croce. = deverb. da sbilanciare. sbilancióne, sm.
cosa: / cose mi fanno far da can barboni, / e sento i versi
mettere in prosa. = deriv. da sbilanciare. sbilencàggine, sf. squilibrio
le sbilencaggini. = deriv. da sbilenco. sbilencare, tr.
la particella pronom. sbilanciarsi, squilibrarsi da una parte. e. cecchi,
si strappa. = denom. da sbilenco. sbilènco (sbilèncio)
). storto, inclinato, pendente da una parte; non perfettamente orizzontale o
iii-2-295: sulla tavola giù della stanza da desinare c'era un foglio bianco sul
ex-, con valore intens., e da bilenco, che è probabilmente dal fr
ex, con valore privat., e da bilicare (v.).
di sbilicare), agg. inclinato da un lato, che è in posizione non
in posizione non perfettamente eretta, tale da parere in equilibrio precario. e
ex, con valore privat., e da binario (v.), col
. ($binòcolo). osservare attentamente da lontano con l'ausilio di un binocolo
ex-, con valore intens., e da un denom. da binocolo (v
., e da un denom. da binocolo (v.).
della scala. = deriv. da sbobbia, con metatesi. sbloccare
di allontana mento, e da un denom. da biocco (v.
mento, e da un denom. da biocco (v. bioccolo).
, con valore di separazione, e da un denom. da bioccolo (v.
separazione, e da un denom. da bioccolo (v.).
ex-, con valore intens., e da biondeggiare (v!).
ex-, con valore intens., e da un denom. da birba (v
., e da un denom. da birba (v.).
, intr. (sbirbóno). comportarsi da birbone. fagiuoli, 1-1-36:
ex-, con valore intens., e da un denom. da birbone (v
., e da un denom. da birbone (v.). cicognani
8-827: si cercano però con gli occhi da lontano e, appena si sbirciano,
un paio di guanti, / si sdraia da florian. -figur. spingere la
veramente a caso e senza disegno, sì da almeno sbirciare, traverso il subbuglio e
ex-, con valore intens., e da un denom. da bircio (v
., e da un denom. da bircio (v.); cfr.
..., li aveva visti da una sbirciatina attraverso il cristallo. fogazzaro,
di dolciumi. = deriv. da sbirciare. sbirciatila, sf. letter
). = nome d'azione da sbirciare. sbircio, agg.
ex-, con valore intens., e da bircio (v.); per
genia dei mediatori. = denom. da sbirro. sbirràglia (ant.
e la sbirraglia, stando alla larga da quel tremendo forno delle grucce, si
che abbiamo addosso. = deriv. da sbirro. sbirrerìa (ant.
quegli era un ladro, uscì pian piano da basso et andò per la sbirraria:
diceria / che fece con un tono da compieta / il gran capoccia della sbirreria.
dal signor dandino vestito nuncialissimamente e accompagnato da una sudante quadriglia di pendocanti in sbirana
vtunc \ il 'nunc'è accompagnato da una piena di grazie; il 'tunc'è
di grazie; il 'tunc'è fiancheggiato da una sbirreria di terrori. 2.
e alle ladrerie. = deriv. da sbirro. sbirrescaménte, aw.
dei suoi modi accomodanti. -costituito da sbirri, da agenti di polizia.
accomodanti. -costituito da sbirri, da agenti di polizia. m. carbonari
della tirannide. bandi, 1-ii-39: da quella sbirresca comitiva sentì una voce ben
1-249: né si è proceduto con alacrità da parte del governo alla organizzazione della guardia
necessaria in un paese conculcato per trent'anni da tirannia sbirresca. 3.
, i-55: il ministro, sentendosi morso da qualche giornale forestiero, scrive egli stesso
alla sbirresca. = deriv. da sbirro. sbirrismo, sm. arroganza
, anzi 'sbirrismo'. = deriv. da sbirro. sbirro (ant. sbiro
governo, che a poco a poco viene da ogni canto usurpato e distrutto, è
feccia di canaglia hanno comunemente l'origine da gente povera e vile. goldoni, x-955
sia facile... il mutamento da rivoluzionario a sbirro. 3.
ex-, con valore peggior., e da birro (v.).
= voce dotta, comp. da sbirro e dal tema del gr. xpatéw
più spesso sbirulènto. = deriv. da sbirulo per sbirolo. sbracciare
. ex-, con valore detrattivo, e da un denom. da bisaccia (v
detrattivo, e da un denom. da bisaccia (v.).
, intorno, larghi pendii e gobbe da cui balza fuori a stento qualche frasca d'
ex-, con valore intens., e da un denom. da biscia (v
., e da un denom. da biscia (v.).
agg. letter. striato, solcato da linee ondulate (una superficie).
/ così sbisciata a bella posta / da un ingegnere obriaco / che è andato avanti
e sbisciolando con tale agilità di mosse da disgradarne un giocoliere di razza. =
di area sen. e aretina, considerata da alcuni come sovrapposizione di orare a bisbigliare
forse deriv. dall'espressione lat. da nobis hodie 'dacci oggi'(dall'orazione
chiesa recitando orazioni. = deriv. da sbisoriare. sbissóne, sm.
approfondimento. = nome d'azione da sbizzarrire. sbizzarrire (sbissarire,
... sbizzarriva a modo suo da mane a sera, e i suoi genitori
. o privat., e da un denom. da bizzarro (v.
, e da un denom. da bizzarro (v.).
ex-, con valore intens., e da [im] bizzarrito (
ex-, con valore spreg., e da blaterare (v.).
denaro o di un bene di diversa natura da un vincolo giuridico che ne impedisce o
ne impedisce o ne limita la disponibilità da parte del proprietario. g.
trasferibili. = nome d'azione da sbloccare. sboccaménto, sm. liberazione
sbloccare. sboccaménto, sm. liberazione da un blocco, da un impedimento.
sm. liberazione da un blocco, da un impedimento. -in partic.: liberazione
al consiglio. = nome d'azione da sbloccare. sbloccare, tr.
con esso. -in partic.: liberare da un accerchiamento militare, da un assedio
: liberare da un accerchiamento militare, da un assedio. cattaneo, iii-4-66
. questa notte la città dev'essere sbloccata da ogni parte. bilenchi, 14-145:
sillaba, il suo collo era scosso da un tic nervoso, il gargarozzo gli
partic. una somma di denaro, da un vincolo giuridico che ne impedisce o
impedisce o ne limita la possibilità di disporne da parte del proprietario; autorizzare nuovamente
violento. 5. liberare qualcuno da remore psicologiche, da condizionamenti culturali,
5. liberare qualcuno da remore psicologiche, da condizionamenti culturali, da pregiudizi.
remore psicologiche, da condizionamenti culturali, da pregiudizi. tecchi, 10-304: «
: quando la palla dell'avversario è da noi sospinta con forza nella buca, che
intr. con la particella pronom. uscire da una situazione di blocco o stallo,
o veicoli. moravia, 25-178: da un momento all'altro l'ingorgo della
ex-, con valore privat., e da bloccare (v.).
. (plur. -chi). liberazione da un blocco, da un ostacolo,
). liberazione da un blocco, da un ostacolo, da un impedimento.
un blocco, da un ostacolo, da un impedimento. -scherz. difficoltosa
più quotati anelli rettali, se pure estenuati da vecchiezza... il disperato tentativo
già il trauma grigio-verde nero-argento impelleva concomitato da fischio ohi ohi ohi della vaporiera in
. abolizione di un vincolo precedentemente posto da un'autorità a un bene, a
una comunicazione. = deverb. da sbloccare. sblusatura, sf.
ex-, con valore intens., e da un deriv. da blusa (v
., e da un deriv. da blusa (v.).
di pace, si fa il soldato come da ragazzi si fa una malattia..
ex-, con valore peggior., e da bobba, per boba (v.
fette di formaggio. = denom. da sbobba. sbòbbia, sf. tose
una conferenza o di una lezione, da un nastro magnetico. m.
, con valore di separazione, e da un denom. da bobina (v.
separazione, e da un denom. da bobina (v.).
delle telefonate in arrivo e in partenza da marsala -nastri sequestrati dieci anni prima,
ex-, con valore spreg., e da un deriv. da boccaccia (v
., e da un deriv. da boccaccia (v.).
ex-, con valore intens., e da un denom. da boccate (v
., e da un denom. da boccate (v.).
dopo pranzo. = deriv. da sboccalare. sboccaménto, sm.
al cielo del forno, raccolte e riflesse da detto cielo conducono a fusione il metallo
. fiotto di sangue emesso dalla bocca o da una ferita. salvini, 23-421
innamorati. = nome d'azione da sboccare. sboccante (pari. pres
del guscio. 3. che fuoriesce da un organo squarciato. cesarotti, 1-viii-313
fiumi, cioè il danubio che lo trascorre da ponente in levante, la drava e
mosa. f f -defluire da un luogo o da un bacino di raccolta
f -defluire da un luogo o da un bacino di raccolta. muratori,
. radunarsi in un luogo. paolo da varazze, 466: nella citta di loanda
lunghezza, non sarà però mai sforzata da quella di fuora, se bene sboccasse continuamente
l'acqua a lavatoi ed a fonti da abbeverar cavalli. marino, 1-9-107:
che sempre mi conceda che tutto quello che da noi viene stimato realmente chilo..
si sbocca, / che, stimolata e da quell'acqua aspersa, / spalanca al
di detta materia più del solito viene da un impeto e sconcerto che si trova ne'
/ ma pur con l'arte, che da pndo sbocca, / né di guarirti
stanca o stucca. carducci, iii-10-186: da poi che nel paradiso terrestre ebbe origine
poi la legislazione mosaica, quella legislazione da cui, dice un maestro ebraico, gesù
muore, la qual pestilenza, nascendo da un certo pozzo profondissimo, se la
odor finisce. imperiali, 4-497: da racchiusa valle il turbo sbocca.
ch'in essa sboccavano, eran occupate da 22 bandiere di fanteria spagnuola. a.
. a. berardo, 483: da esso rivellino tirorono una trincierà che andava a
qua del corso e quanta ne vien da santa maria maggiore! g. m.
certi ceffi e certe pistole in mano da far paura. d'annunzio, v-1-194:
dai ripari. 8. uscire da un luogo, venire fuori. monti
mai l'occasione, so'appena sboccato da l'ospedale e lo sapete com'è,
sapete com'è, quando uno sorte da quei posti, je tocca stà accostato.
il generoso popolo di modena, irritato da questo insulto, sboccò tosto dalla città con
tiro dalla destra, perché la ruota da quella parte che pende il pagliuolo sarà la
pensiero). imperiali, 4-758: da la bocca del core il cor sboccarne
la particella pro- nom. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 222: non vollero li
ma a tavola parlò sempre lui: da tanto che viveva selvatico, a sentirlo sboccare
a poco nella 'pittura diretta'di michelangelo da caravaggio. moravia, 22-xii: la
tagliata così profonda e così larga, sboccandola da altra parte in mare per buono spazio
che là portano il sangue, e da esso ne trafila una porzione, detta
per levante. viani, 4-13: da adolescenti avevano sboccato tutti gli stretti.
canto. ritiriamoci un po * così da banda per veder quel che e'fa
pieno un poco di vino per purgarlo da qualche cosa di poco netto? no
posto della sentinella d'onore, un barile da sboccare, al quale i commensali correvano
. cagna, 3-216: cascava sconciamente da ogni parte, col mal di mare
: se aveste inteso il concetto spiegato da questa impresa e da me di sopra
inteso il concetto spiegato da questa impresa e da me di sopra accennato,..
andare chi si è afferrato. andrea da barberino, i-iio: marzagaglia l'aveva più
intens. e privati- vo-detrattivo, e da un denom. da bocca (v.
vo-detrattivo, e da un denom. da bocca (v.).
ex-, con valore intens., e da boccata (v.).
sua sboccataggine. = deriv. da sboccato2. sboccataménte, aw.
con delle corde. = deriv. da sboccato2. sboccato1 (part.
sbucato improvvisamente in un luogo, provenendo da una strettoia, da un luogo più
luogo, provenendo da una strettoia, da un luogo più angusto. c
indocile, bizzarro, riottoso. francesco da barberino, iii-410: il cavai discoverto nel
pel furor gli par piano ogni monte. da porto, 1-157: essendo il cavallo
quanto possente,... fu da quello trasportato sì rattamente nell'estremità della
, giovane di nobilissimo sangue, trasportato da un cavallo sboccato in mezzo de'nemici
. uno bue di due n'avèno da me, che era il più vechio e
di esprimersi). s. bernardino da siena, 149: oh! maladetta lengua
senza alcun ritegno. s. bernardino da siena, 150: elli so'molti che
. ex-, con valore privativo, e da un deriv. da bocca (v
privativo, e da un deriv. da bocca (v.).
detto sboccatoio. = deriv. da sboccare. sboccatore, agg.
bocca verso il basso, in modo da eliminare il liquido torbido che si è
con la bocca verso il basso m modo da eliminare il deposito feccioso raccoltosi sul tappo
stesso. = nome d'agente da sboccare. sboccatura1, sf.
, ove egli vuole che sia ricoperta da una falda di terra, a uso di
ducati. = nome d'azione da sboccare. sboccatura2, sf.
pubblico quelle parate. = deriv. da sboccato2. sboccazzato, a gg.
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da boccetta (v.
allontanamento, e da un denom. da boccetta (v.). sbocchettato
spiegate in ordine di battaglia delle carte da tresette. = comp. dal pref
ex-, con valore privat., e da un deriv. da bocchetta (v
., e da un deriv. da bocchetta (v.).
! ». = deverb. da sbocciare1. sbòccia2, sf.
sbucciaménto de'fiori affilava pennati e falci da potar viti, da mieter biade.
pennati e falci da potar viti, da mieter biade. 2. figur
sbocciamento. = nome d'azione da sbocciare1. sbocciante (pari.
, iii-24-56: uno sbocciare e un fiorire da per tutto. -fiorire (
vicino / un pesco. -svilupparsi da un seme o da una gemma (un
. -svilupparsi da un seme o da una gemma (un germoglio).
sono le prime a sbocciare, a svilupparsi da seme ed a spuntare fuor della terra
fausto evento. -trarre origine, provenire da una data famiglia, da un determinato
, provenire da una data famiglia, da un determinato ambiente, da una classe
famiglia, da un determinato ambiente, da una classe sociale, ecc.
nacqui in un tugurio. / io sbocciai da la melma. gramsci, 1-88:
nel più debole della campagna. maironi da ponte, 1-ii-15: dall'una pomeridiana o
gambe posteriori co'loro piccoli diti irrorati da vene e da arterie.
co'loro piccoli diti irrorati da vene e da arterie. 3. apparire
. brusoni, 6-234: sbucciò fuori da un viottolo di traverso una donna in
'tron-tron-tapata- traaack'sbocciare di fiamme buco scavato da obice. e. cecchi,
illuminandolo. 5. venire fuori da indumenti stretti, da legacci, apparire
5. venire fuori da indumenti stretti, da legacci, apparire da abiti scollati (
indumenti stretti, da legacci, apparire da abiti scollati (una parte del corpo,
isole sbocciavano dall'acqua cheta. -emergere da un vaso (un mazzo di fiori)
sua scrivania un mazzo di rose sbocciava da un vaso di cristallo. 6
bocca e sortii collo, il vaso / da sé sbocciava, rorido, ad un
ho ragione di sospettare che, fin da quando gli sbocciavano nel marmo le forme
una moda); derivare, risultare da una processo creativo o conoscitivo, da
da una processo creativo o conoscitivo, da un'ideologia, da un concetto.
o conoscitivo, da un'ideologia, da un concetto. genovesi,
si mantiene nella linea della realtà o da quella si allontana. solaro detta margarita
. abbiam visto sbucciare una poesia ispirata da byron e dalla scuola lombarda. capuana,
, gravità della plastica sono i dati da cui sboccia l'eticità dell'opera d'arte
aspirazione). poerio, 3-275: da una stella lontana e come ascosa / fra
/ gioia, che sboccia come fior da stelo. molineri, 2-08: né.
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da boccio (v.
tivo, e da un denom. da boccio (v.); la var
ex-, con valore intens., e da bocciare (v.).
pulcini dell'aquila] appena sbucciati son da quella presi e messi al confronto,
dell'immaterialismo. = nome d'azione da sbocciare1. sbocciévole, agg.
. = agg. verb. da sbocciare1. sbòccio, sm.
d'artificio o del colpo di un'arma da fuoco). soffici, v-2-480:
sublimazione dell'amicizia resa perfetta e totale da un pieno sboccio dei sensi. e.
franco e vivace. = deverb. da sbocciare \ sbocciolare, tr.
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da bocciolo (v.
privativo-detrattivo, e da un denom. da bocciolo (v.).
pianta. = nome d'azione da sbocciolare. sboccióne, agg.
la bocca. = deriv. da sbocciare1. sbócco, sm. (
sp., 20 (349): da un'alta finestra del suo castellaccio,
alta finestra del suo castellaccio, guardava da qualche tempo verso uno sbocco della valle
allo sbocco della valle, era illuminata da un chiarore d'alba. pratesi,
gola deserta, tra un forte sbarramento da un lato e un orrido monte dall'
direttamente o indirettamente su terre italiane, da ancona a venezia, da venezia agli
italiane, da ancona a venezia, da venezia agli sbocchi dell'alpi. ghislanzoni
mazzini, 92-165: le nostre navi da guerra riscatterebbero l'onore violato della bandiera
naturali. -località balneare facilmente raggiungibile da una città. brignetti, 10-116
notte morì il zendrini... da un polipo, ne'sintomi di enfiatura universale
dalla bocca. morgagni, 182: da 20 mesi in qua principiato lo sbocco
febbre e i due nuovi sbocchi avuti da lodovico, questi si trova un po'
sangue ». -copiosa uscita di sangue da una ferita. capuana, 18-58:
. capuana, 18-58: tu pendi da tre chiodi grondanti ancora. / e
6. scarico delle acque in eccesso da un bacino, da un corso d'
acque in eccesso da un bacino, da un corso d'acqua; il canale che
sbocco vitale. -esportazione di merci da un paese. il monitore fiorentino,
ove più si affollano le iscrizioni sono da alcuni anni le politicosociali, povere di
che sarebbe costata poco, che il paese da prendere era pieno di risorse, che
mia volontà di uscire al più presto da questa situazione senza sbocchi. calvino,
dell'arte che dell'industria, rimane da chiedersi se esso rappresenti veramente una rivoluzione
di cambiare. = deverb. da sboccare. sbocconare, intr.
. linati, 11-51: sempre invasato da quel suo progetto di rigenerazione della grecia
ex-, con valore intens., e da un denom. da boccone (v
., e da un denom. da boccone (v.).
ex-, con valore intens., e da bo fonchiare (v.
la paura. = deriv. da sbofonchiare. sboggettare, v.
calura. simintendi, 1-9: allora da prima l'arrostita aria da'sec
di sollecitudini. = nome d'azione da sboglientare, per sbollentare. sboglientare e
ex-, con valore privat., e da un denom. da bollente (
, e da un denom. da bollente (v.).
soggettasse questioni e che la tremola, da piffero, di ghioldi pacatamente opponesse.
dove si sbolgettano tutte quelle che vengon da vinezia per li gentil omini et altri
gentil omini et altri che aspetton lettere da quelle bande, a causa che e'sap-
conclusasi vittoriosamente. = nome d'azione da sbocconcellare. sbocconcellare, tr.
: lasciami andar a vedere s'i'truovo da sbocconcellare in qualche lato, ché qui
ché qui per oggi non è terren da porci vigna. bibboni, 1-86: fece
vigna. bibboni, 1-86: fece ordinare da desinare per noi di sopra in una
o altro vaso': romperne un pezzetto da qualche parte, non molto però.
. guerrazzi, 1-615: la francia da due terzi di secolo s'impadronì dei
ella, sentendosi scuotere il susino non da marito, ma da amante, dovea ben
il susino non da marito, ma da amante, dovea ben dire: « il
, con valore intens., e da un denom. da bocconcello, dimin
, e da un denom. da bocconcello, dimin. di boccone (v
al concetto che il senatore torelli vagheggia da lungo. sbocconcellatóre, agg. e
di monumenti. = nome d'agente da sbocconcellare. sbocconcellatura, sf. scheggiatura
di gesso dipinto, come si capiva da alcune sbocconcella- ture bianche prodotte dai rimbalzi
assoluto. = nome d'azione da sbocconcellare. sbocconcinare, tr.
, con valore intens., e da un denom. da bocconcino (v.
intens., e da un denom. da bocconcino (v.).
, con valore intens., e da bociare (v.).
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da bolgetta, dimin.
allontanamento, e da un denom. da bolgetta, dimin. di bolgia (
ex-, con valore intens., e da un denom. da bolgia (v
., e da un denom. da bolgia (v.). sbolinato
ex-, con valore privat., e da bolinato, pari. pass, di
pronom. (sbóllo). guarire da una malattia che produce bolle e pustole
valore privativo o intens., e da un denom. da bolla1 (v.
., e da un denom. da bolla1 (v.).
ex-, con valore privat., e da bollare (v.).
in acqua bollente, in modo tale da effettuare una prima cottura o da facilitare
modo tale da effettuare una prima cottura o da facilitare la sbucciatura o lo scuoiamento.
e per mare. -colmare l'animo da furore divino, invasare. lancia,
1-64: feton allora vide lo mondo acceso da ogni parte... arse èufrates
lezza sboglienta nel cieco furore, al quale da sé medesima trova fondamento.
. ex-, con valore intens. e da un denom. da bollente (v
intens. e da un denom. da bollente (v.).
, 12-201: il professore assai commosso da questa declamazione tacque e, fingendo di
ex-, con valore privat., e da bollire (v.).
sf. piccola cavità originata nei metalli da gas che si sviluppano durante l'operazione
soffiatura. = nome d'azione da sbollire. sbolognare, tr. (
gadda, 17-134: il dottor velaschi, da circa ventidue ore, era preso in
cinque centesimi inglesi che aveva avuto chissà da chi. 3. abbandonare una
ex-, con valore intens., e da bolo gnar e (vj.
g. villani, iv-13-97: la moneta da soldi mi di firenze, fatta l'
, moschetto, e fa'divario / da un disutil messo al commissario: / bisogna
ex-, con valore intens., e da bolzonare (v.).
ex-, con valore intens., e da balzonata (v.).
assedio di montalcino, i-378: mentre da questa banda s'attendeva a sbombardare, dalla
ex-, con valore intens., e da bombardare (v.).
. fragorosa esplosione di colpi d'arma da fuoco, mortaretti, ecc.
sbumbardarìa. = deriv. da sbombardare. sbombardata, sf.
ex-, con valore intens., e da un denom. da bomba1 (v
., e da un denom. da bomba1 (v.).
-ex, con valore intens., e da bombare2 (v.), col
m. cecchi, i-288: ci sarà da sbombettare. l. salviati, 9-142
ex-, con valore intens., e da bombettare (v.).
voce di area napol., deriv. da stommecare, comp. dal pref.
ex-, con valore intens., e da bombone2 (v.).
ex-, con valore intens., e da bomicare (v.).
scorbiare, scarabocchiare. = denom. da sbonchio. sbónchio, sm. tose
, con valore intens., e da bondiola (v.).
ex-, con valore privat., e da bontadi [oso \ (v.
un'ernia. -anche: essere affetto da ernia (e ha talvolta valore scherz.
] rosso muovono il corpo con dolori da sbonzolare. biundi, 371: 'rum-
una botte, / sbonzola a tavola da vespro a notte. 3.
. 'mi sono sbonzolato. c'è da sbonzolarsi'. 6. creparsi,
difetto pio ix; l'altra partorita da frivolezza di natura presto sbonzolò.
ex-, con valore intens., e da un denom. da bónzola, var
., e da un denom. da bónzola, var. tose, (attestata
bónzola, var. tose, (attestata da u. cagliaritano, vocabolario senese)
), agg. ant. affetto da ernia (un animale). dino
ernia (un animale). dino da firenze [tommaseo]: della cura degli