tradizione iconografica è per lo più caratterizzato da abiti umili, dal sanrocchino e dal
e dal bordone). giacomo da lentini, 37: or potess'eo,
... corte uno romeo che tornava da san iacopo e, udendo la bontà
al ditto gualfreduccio rapresentata fu. pellegrino da castiglion fiorentino, lxxxviii-ii-252: erano piene
la qual peste è stà portata lì da romei vano e vieneno di roma per il
mi dicesti voi che quel maestro / da siena, che ci avea a venir,
che e'dovea venire / seco la figlia da romea? baldinucci, 9-iv-15: di
vedevasi nel duomo di quella città, da una parte dell'altar maggiore, sopra
palestina. guerrazzi, 3-178: tornato da santo jacopo di galizia, un buon
voce che in abito di romeo, condotto da un paesano ratico delle vie, ei
i -andianne e passiam largo / massimamente da quelle romee / c'han sulle spalle
denominazione, principale o secondaria, assunta da varie strade che venivano percorse dai pellegrini
della vecchia via popilia, che scendeva da venezia verso ravenna e che serviva ai
si adorino. = deriv. da romero1; cfr. anche spagn. romeria
ma pii = deriv. da romeo, con cambio di suff.;
acantotterigi, delle indie occidentali, caratterizzato da pinne dorsali e anali con uno o più
per molto che facessero non li poterò staccare da sé; questi si sostentano di quello
le monete bizantine di rame fatte coniare da romano diogene, l'ultimo degli augusti
1068-1070), che correvano con molto favore da quelle parti ove troviamo che nel 1136
, 9-298: -passiam largo / massimamente da quelle romee / ch'han sulle spalle que'
; 'romano', 'colui che viene da roma'e, quindi, l''occidentale'
tutti in romeria, a nostra donna da vita, e a suo onore vi faremmo
ciaro un romiccio. = denom. da romicciare per rumicciare (v.).
ebani de'sogli. = deriv. da romeo1. rominare, v.
e di sussurri. = deriv. da romire. romìpeta, sm.
puote [il cuculo] l'uomo da lungi udire per tutto lo bosco là dove
= etimo incerto: forse deriv. da un longob. hraumjan 'stormire'piuttosto
hraumjan 'stormire'piuttosto che denom. da rom [ore] per rumore (
romitaggine virgiliana. = deriv. da romito. romitàggio (rimitàggio,
riferimento ad asceti appartenenti a religioni diverse da quella cristiana. marco polo volgar.
del mondo o poco frequentato e remoto da contatti umani e dalla vita sociale e
: il cavaliere sbigottì tutto e partissi da lei... e andonne in una
'mperio di roma intorno di cccl anni, da poi che prima fu fondata, tenendo
un prato, sm ciglio opposto, così da sbarrare anche di là l'accesso al
. erano stati... invitati da marta a venire fino a rocca,
li altri. = deriv. da romito, con probabile influsso del fr.
e può cadere nel verso. altro da 'eremiticamente'. leoni, 392: cesare
perché mi dimondate questo? -perché ora da noi ce n'ha due, che
n'ha due, che sono predicatori da baldacchino. 2. proprio, tipico
2. proprio, tipico degli eremiti; da eremita. sacchetti, 210-122: molto
santa vita di religione / principalmente fu da dio trovata, / e da poi confirmata
fu da dio trovata, / e da poi confirmata / per uomin santi di
ed alpi strani. = deriv. da romito. romiteggiare, intr. (
arbasino, 7-477: consunto da squisite neurosi, il poeta romiteggia rilkianamente
schloss in schloss. = denom. da romito, col suff. dei verbi frequent
dorme il nemico. = deriv. da romito. romìtico, agg.
proprio vita romitica. = deriv. da romito. romito (ant
età era pallido e lasso. manetto da filicaia, 115: o uomo eretico micidial
537: essendo desfatto, deventao fonte da pe', essendo vecchio, se fé
, fuggi la potta, / bestiazze da basto, arcipoltroni, / poi cazzevi romitti
a una callaia, / vide poco da lunghe un romitorio, /...
una specie di gnomo con un cappellaccio da prete sul capo ricciuto e con un
fino in alto e si vede, da basso, lassù in cima, un romito
. -con riferimento a religioni diverse da quella cristiana. i. da
da quella cristiana. i. da sanseverino, 1-104: quivi istà l'arca
-romito casalingo o domestico: uomo legato da voti privati, che vive nel mondo
ma sto rinchiusa più che romita. francesco da barberino, 8: come quella che
luoghi di todi, e spesso passava da uno romitoro, dove erano tre giovene
riva al mar. foscolo, viii-38: da che la letteratura s'è fatta arte
la favitta, cresciuta in fino allora romita da ogni consorzio col prossimo, non si
lo dolor grande che me corre sovra / da ciascun canto per tornii la vita /
la mia dipartita, / l'anima da lo cor per forza sovra; / e
romito. 3. lontano da un centro o dalle vie di comunicazione;
: lungo sarebbe a dir come e da cui / e quanto ne la selva aspra
. guidiccioni, 5-35: per me da questo mio romito monte, / men noioso
o dallo spazio circostante, in modo da acquistare spicco, rilievo. parini,
. r. carli, 2-xiii-64: è da osservarsi ancora che ciò che fecero e
una condizione anche ambientale); remoto da ogni occupazione o cura mondana. bruni
lemene, i-241: lungi... da te chi mi consola? / se non
sola. -vissuto, trascorso o da trascorrere in solitudine (la vita,
il fatai viaggio / forza è che farlo da me sol mi tocchi, / e
6. pieno di difficoltà, di prove da sostenere, di sacrifici da sopportare (
di prove da sostenere, di sacrifici da sopportare (la via per raggiungere un
. 7. locuz. -bacio da romito: casto, non lussurioso,
questo bascio è troppo stitico, troppo da romita... quest'altro è bascio
romita... quest'altro è bascio da cortigiana. non voglio che tu ci
romito. -vivere o fare vita da romito: in mortificazione e penitenza (
ordinario quasi ogni dì e tengo una vita da romiti. monti, i-199: io
monti, i-199: io meno una vita da romito, e faccio trasecolare gli amici
una diecina d'anni, una esistenza da romito. 8. prov.
/ fece menare. s. bernardino da siena, 2-i-196: elli fu un
. baretti, 6-173: ci accomiatammo da que'santi religiosi augurando loro ogni più
. -con riferimento a religioni diverse da quella cristiana. desideri, lxii-2-vi-33
tempio d'idoli tenuto in somma venerazione da que'gentili, che a guisa di
provocaste non solamente i monaci a domandare da prima la professione del monastero, ma eziamdio
situato in un luogo solitario o lontano da altre abitazioni. -anche; stanza ove
nella solitudine, nel raccoglimento. francesco da barberino, 172: lodo che [la
, / che sollitari o di lunge da gente. chiabrera, 5-1: faccio fare
= dallo spagn. sabana, da una voce amaca di haiti.
. ex-, con valore intens. e da avania (v.).
cerca quale cause che pò esere. bartolomeo da s. c., 12-1-6:
francesca de'lazzari, assai sovente stimolata da 'mba- sciate e da prieghi di ciascun
assai sovente stimolata da 'mba- sciate e da prieghi di ciascun di costoro, e avendo
acciò che la loro seccaggine si levasse da dosso, un pensiero. anonimo romano
dei poveri e trame partito con prender da lei molti individui. leopardi, i-912
bensì presso la sabina... che da loro è allevata saviamente.
priego, che gli soccorra. bianco da siena, 41: temperato e prudente
carica di savio. n. da ponte, lii-9-249: per la dignità concessagli
suo merito. = deriv. da savio, sul modello di cardinalato, marche
, deriv. dal lat. sapidus, da sapere (v. sapere)
a questi canni. = denom. da savio, con il suff. frequent.
e per queste due, che tu caccerai da te, sì ne riceverai altre due
giustizia fatta di un omicida, preso da un improvviso sfinimento, cadde dalla sedia
regole di convenienza, si lasciò prendere da un subito languore. gozzano, ii-353:
. priuli, li-6-40: non si ha da dubitare che dalla saviezza di quelli che
signoria, mostrò clemenza e saviezza. da ponte, in: infiniti furono gli atti
parlare e scrivere contra le cose fatte da lui, contra la sua saviezza e
: ne altre bellezze o saviezze hanno da essere nelle lettere che gli offici amorevoli
sta posta in aver l'ingegno risoluto da saper far una mescolanza di costumi di
6-246: noi sapremmo ancora noi, bufoli da grosseto, star sul riprendere, se
provenz. sabieza o savieza, deriv. da sabi o savi (v.
'n un muletto baio / che venia da bologna, / e, sanza dir menzogna
... non passa... da uno estremo all'altro se non finisce
aver perduto. boterò, 56: ruggiero da bellagarda, ran marescial di francia,
rispondere alle vostre savie parole? bianco da siena, 52: o temperar savissimo,
que'regnanti e tempi che noi trattiamo da barbarici. targioni tozzetti, 12-9-15: atala-
o perno -di morale eterno / niuno cerchi da me. faldella, i-5-248: la
i volontari trovarono la maniera assai comoda da farsi alloggiare e mantenere nelle famiglie incolpate
comandano a bacchetta, mangiano e bevono da prìncipi e tengono sotto la loro savia
meno peregrina che savia. -immune da eccessi passionali. gozzano, i-1316:
solo che quando egli è solo. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
fede cristiana], che son qui, da poterti di ciò che tu vorrai o
cioè alli puri ed umili. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
argomenti pel principio provato procedono, se da manifesti segni e dall'autorità di savi
: studioso di scienze naturali. marsilio da padova volgar., i-ii-3: dicono i
dante, conv., ill-xi-4: dinanzi da costui erano chiamati li seguitatoli di scienza
sette savi. castelvetro, 8-2-297: tales da mileto, l'uno de'sette savi
al luogo d'ari- stotele, citato da ateneo nel libro undecimo de''savi cenanti
de''savi cenanti insieme', è da sapere che s'era detto che platone
, fatta cosa contraria agli ammaestramenti dati da lui al suo commune, fuori del
scaccia e bandisce omero. -espresso da una persona colta e sapiente. rajberti
conv., iv-xxvii-5: non è da dire savio chi con sottratti e con inganni
e con inganni procede, ma è da chiamare astuto. boccaccio, iv-167: se
limitazione). giamboni, 10-86: da ciascuna parte avea franca gente e iscalterita
puose quello fondamento che egli avea apparato da cristo leggenda aurea volgar., 246:
qualcosa. testi sangimignanesi, 86: da indi innanzi sete savi sopra cioè che
modo melglo possa e più valere. rainerio da perugia volgar., v-66-118: tu
data la solenne possessione di quella città da don giovanni figheroa in nome del re
savio: parere richiesto a un giureconsulto da un magistrato o dalle parti in causa
cioè sei de qua e sei di là da canal... a reformar la terra
-savi di terraferma, a terraferma, da terraferma o della guerra: magistratura veneziana
del senato { savio ai damò o da mo). gir. prudi,
terraferma. sanudo. 3-94: sari da terra ferma, altramente chiamati della guerra,
, sono cinque di manco etade, da pregadi in suso di dignità. idem
) [in rezasco. 1013]: da uno sia rimesso in copia al savio
giuggiolo sono l'ultime a germinare; e da questa mora, che in latino inferisce
i. pitti, 2-82: essere cosa da poco savio confidare nelle promesse del papa
stati altrui non è pensiero se non da poco savio, anzi degno di riprensione.
: me constrinse a dargli la fede che da napoli l'avess'a mandare uno compendio
napoli l'avess'a mandare uno compendio da me ridotto per alfabeta delle più oscure
, potesseli facilmente trovare, domanda veramente da savio. fare da savio:
veramente da savio. fare da savio: comportarsi con buon senso.
deledda, v-124: ragazza, fa'da savia! noi ti amiamo come figliuola
n'accorgono... metti il matto da sé (o da per sé)
. metti il matto da sé (o da per sé), diventerà savio.
a veglia. -agli ulivi un savio da piè e un pazzo da capo:
ulivi un savio da piè e un pazzo da capo: per indicare che l'olivo
monosini, 375: agli ulivi un savio da piè e un pazzo da capo.
ulivi un savio da piè e un pazzo da capo. giuliani, i-233: rispetto
non cavano dal pozzo una pietra gettatavi da un matto; un pazzo getta una pietra
non cavano dal pozzo una pietra gittatavi da un matto. proverbi toscani, 298
la sera ne ho mutato il metro; da saviolésco, monotono, a strofe di
foscolo, vi-6: tredici odi savioliane da riffondersi o da lacerarsi. saviòmo
vi-6: tredici odi savioliane da riffondersi o da lacerarsi. saviòmo, sm.
di dolore. = comp. da savio e omo1 (v.).
qualche trivio, la faceva, pare, da signifero, adocchiata una mezza savoia,
stato occupato dalle genti del paese e da soldati savoiani,... determinò di
lavora in savoia; che è composto da abitanti della savoia. marino, 1-10-227
mantoano, chiamato goito, dove sarà servita da savoiardi, restando però il castello guardato
savoiardi, restando però il castello guardato da mantoani. muratori, cxiv-46-252: i
prime di stornare l'attenzione delle amiche da quei suoi savoiardi che non volevano assolutamente
olio e aromi. = deriv. da savoia, probabilmente attraverso il fr. savoyard
i contentini dalle potenze, serviva loro da spia ed arrestava il primo manipolo di
, 11-114: la reazione savoina compiuta da bava-beccaris, il nuovo haynau di milano,
, 1-i-1-181: tale preziosità, questa, da far ripensare spontaneamente all'origine savoldesca del
che stava sempre sul buffet della camera da pranzo, e che l'emilio non
linum catharticum). = deriv. da savoné1, per sapone1. savòra
la quale è gran tesoro, / da for sì pare aspreza, e dentro è
nelle province di cosenza e di catanzaro da una miscela di uve greco, sangiovese
. = etimo incerto: forse da connettere con l'idronimo savuto, da
da connettere con l'idronimo savuto, da un'antica forma lat. sabùtus, riflesso
un'orchestra abbastanza insolita. piccola. da camera... arpa, chitarra,
, don byas. = abbrev. da saxofono, per sassofono. sax-còmo
ottone, simile al fliscomo, formato da un tubo conico ravvolto su se stesso
1814-1894), che lo perfezionò, e da corno (v.) come calco
saxum (v. sasso) e da deserto (v.).
suono lamentoso e penetrante; è costituita da sette tipi diversi (sopranino e soprano
jazz e nei complessi di musica leggera e da ballo (ma anche in quelle sinfoniche
). -anche: il suono prodotto da tali strumenti. piccola enciclopedia hoepli
voce di area lig., denom. da saxon 'stagione'; cfr. fr.
, della famiglia delle peridotiti, costituita da olivina e eustatite con piccole quantità di
= dall'ingl. saxonite, deriv. da saxony 'sassonia'. saxotròmba { sassotròmba
a. sax (1814-1894) e da tromba (v.). sayomite
forme). tasso, iii-45: da la imperfezione così nasce la morte ne
come negli animali e ne le piante da la materia, ch'essendo piena di non
. tardo satiabilis, agg. verb. da satiàre (v. saziare)
saziamente, quando si sente amata tanto da cristo, e sente che ella gli e
le quali, o dette o fatte da loro, gravemente comprende la tenace e
saziamente. = nome d'azione da saziare. saziante (pari.
che dà appagamento spirituale. simone da cascina, 163: rauna, salvatore,
o il gusto (ed è anche seguito da un complemento di specificazione).
la turba de cinque pain. niccolò da poggibonsi, cxxi-94: dappiè della scesa
llui, / « per dio, dàmmi da mangiare ». /...
orto mio, che ha già prodotto uva da saziare mia moglie (tutto dire)
mia moglie (tutto dire) e da fame 90 litri di vino, che è
6-122: lo rescignolo, videndo che avea da morire, prega lo sparvero che lo
, lettor, più lungo spazio / da scrivere 1'pur cantere'in parte / lo
, iii-131: quando son piccioli si han da inacquare poche volte, ma ciascuna volta
poche volte, ma ciascuna volta si han da saziar ben d'acqua.
figur. boccaccio, viii-2-17: percossa da moisè con la verga una pietra,
. appagare sessualmente una persona. paolo da certaldo, 277: quanto puoi ti guarda
madonna] tutta aperta e cospicua eziandio da tergo, acciocché più a lungo e più
affetto, con una conoscenza. uguccione da lodi, xxxv-i-612: quele qe serà iuste
. drizzato el campo non molto discosto da ierosolima, fu subito riempiuto e saziato
e pasciuti di sìe dolce vivanda. simone da cascina, 79: sasimi, buon
povero di senno? quella no è da essere ripresa in questo luogo; ma
'nfermo animo, si è quello dolore da. rratemperare con parole. -edificare
. caro, 5-62: è differenza da la vendetta al gastigo: perché il gastigo
e sempre si fa maggiore. fausto da longiano, iv-20: tutte le arti al
o altro sentimento maligno. guidotto da bologna, 1-106: arrenditi, baccalare,
rangole, diletto sanza allegrezza, invidia da non saziare. boccaccio, dee.
, un'aspirazione religiosa. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
d'urbino e il fausto, perché da la bocca sua esce il mare de
esce il mare de l'intelligenzia e da la lingua vostra il fiume de la dottrina
'l popolo oppresso, come dicevano, da pesi che, per saziar l'avarizia
, erano, con le nuove invenzioni da cavar danari, divenuti intolerabili. fagiuoli,
tu t'inganni, / te lo dico da padre: / le rime son leggiadre
non dover esser sindicato, né aver da render conto, dopo la deposizione della
in babillonia. s. bernardino da siena, 460: ogni volta che s'
, / beltà, lusinghe e trappole / da imprigionare gli uomini, / per potergli
sua voce, toccarle la mano parevano beni da camparci su largamente per tutta la vita
che la producono, la moneta avrà poco da fare, il commercio si sazia con
lor carne che se sazia. fausto da longiano, iv-101: lo idiota ha dieta
brusoni, 9-72: la giovanetta, soprafatta da un torrente di consolazione, chiamandomi l'
persona o di uno spettacolo anche naturale da non stancarsi mai di fissarvi lo sguardo
, e di paragonarlo con l'idea che da lungo tempo s'eran fatta del personaggio
25. trarre godimento maligno e crudele da una vendetta, da una strage,
maligno e crudele da una vendetta, da una strage, dal sacrificio o dalla
: pensava a che modo potesse campare da... pericolo et anco saciarsi
dotta, lat. satiàre, denom. da satis 'abbastanza', corradicale di satur (
eterno. = agg. verb. da saziare. saziato (pari.
avidità, l'avarizia). iacopone da todi, 58-64: o pessima avarizia,
sazietade e togli la sete. bartolomeo da s. c., 6-2-5: per
concitate per la grande sazietade. giovanni da samminiato [petrarca], i-iii:
quello che ne deletta, è il moto da l'uno a l'altro. papi,
moravia, ix-258: parlare di roba da mangiare a pancia vuota è un po'
è più che un bottino / una ricchezza da saccheggiare / da afferrare rapacemente /.
bottino / una ricchezza da saccheggiare / da afferrare rapacemente /... / a
maestro alberto, 62: perché se'rapito da vane allegrezze? perché i beni di
v'avrai messo o ver nocivo. iacopo da benevento volgar., xxi-853: molti
piena di tutta sazietade. s. caterina da siena, iii-25: come cavaliere virile
: in abbondanza anche eccessiva, tanto da poter ingenerare noia e disgusto. brusoni
di mondo, per non esser storpiato da quelle delizie ed aver tutto suo agio
quelle delizie ed aver tutto suo agio da immergervisi dentro a sazietà. carducci, iii-7-412
8-329: mangiava polenta a sazietà condita da brodo di pesce o accompagnata da qualche
condita da brodo di pesce o accompagnata da qualche pezzo di cacio. = voce
, lat. satietàs -àtis, deriv. da satis (v. saziare).
tante sue sazievolaggini. = deriv. da sazievole. saziévole (sacièvole)
chi trovò mille modi con nuove vivande da lusingare la non sazievole gola.
1-iv-560): cesca... sé da tanto e sì nobile reputava, che
finora rattenuta. roberti, iv-165: da parecchi sazievoli si dispregiano tutti i versi
: sono solite vanterie, onde i francesi da per tutto il mondo vennero in fama
. portavanli. 5. difficile da soddisfare nel desiderio di conoscenza in quanto
bello), che ha / sentito dir da pirro dianzi come / fortunio è stato
golpe. = agg. verb. da saziare, allotropo di saziabile. sazievolézza
cibo o di bevanda, tanto da non poterne più prendere. vico,
ad giannesino. = deriv. da sazievole. sazievolménte, aw. stucchevolmente
sentì sazio. bembo, iii-631: qual da la mensa uom temperato e sazio,
sono i più ammirati nei secoli, da dante con beatrice e dal petrarca con
festa non si potevano veder sazi. bianco da siena, 47: l'amor da
da siena, 47: l'amor da ogni cosa transitoria / diradicato m'ha dalle
una condotta peccaminosa o colpevole. bonvesin da la riva, xxxv-i-694: quando fo venudha
, si dispersero qua e là poi da se stessi e tornarono alle lor case.
esser egli sacio de spagnuoli, mal trattato da loro, desideroso di ridursi alla quiete
arrendevol fosti: se io avessi degne lode da commendarti, mai sazia non se ne
mirar quelle bellezze altere e nove. fausto da longiano, iv-5: indorinomi che sieno
sensi). sbarbaro, 5-81: da alcuni anni durava la tregua, quando
come in una bara, mi venne da sé alle labbra la constatazione: «
mai sazio. = deverb. da saziare. sazióso, agg. ant
sue voglie saziose. = deriv. da sazio. sazitare, v. sagittare
/ che si sbabazza. / si ha da goder. = venez.
. = voce di etimo incerto forse da riconnettere a baccalà. sbacalito
ex-, con valore intens., e da un denom. da baccano (v
., e da un denom. da baccano (v.). sbaccaneggiare
il giovane, 9-756: delle fatiche, da pensiero oppresso, / ha sì mestier
continuo, prolungato. = deriv. da sbaccanare-, voce registr. dal d.
fa molto baccano. = deriv. da sbaccanare. sbaccellare (sbacellare),
ex-, con valore privat., e da un denom. da baccello (v
., e da un denom. da baccello (v.).
mi lasciando mai vedere, se non da un certo monsignor di fava sbaccellata che
lo lungo. = nome d'azione da sbaccellare. sbacchettare, tr.
l'avventura del vespaio, si fece precedere da ragazzini sbacchettanti i punti sospetti.
ex-, con valore intens., e da bacchettare (v.); il
no. dare una sbacchettata a un vestito da inverno prima di riporlo.
di scherno. = deriv. da sbacchettare. sbacchettatóre, agg. e
appositi stampi. = nome d'agente da sbacchettare. sbacchettatura, sf.
ant. canale della cassa di un'arma da fuoco in cui si ripone la bacchetta
la bacchetta. = nome d'azione da sbacchettare. sbacchettìo, sm. il
nuovo un arsenale di calìe, che da qualche diecina d'anni dormivano saporitamente in
agli armadi. = deriv. da sbacchettare. sbacchiare, tr. {
messo giù anche un gran vento accompagnato da nevischio, che, soffiando dai monti
ex-, con valore intens., e da bacchiare (v.).
, sbacchiata aal vento, m'assaliva da ogni parte. sbàcchio, sm
. sbattimento. = deverb. da sbacchiare. sbacchìo, sm.
sbattimento continuo. = deriv. da sbacchiare. sbacco, sm.
. sennini, 53: ci è da dir di molte cose a sbacco; /
pubblico. = nome d'azione da sbaciucchiare. sbaciucchiante (part.
, certo, s'è fatta sbaciucchiare da mezza città. pirandello, 8-542: appena
specie di eccitazione che avrebbe dato molto da pensare al dottor freud. pafini, x-1-431
o dondolare al suono del juke-box come da un altro pianeta, isolati dentro quel
ex, con valore intens., e da baciucchiare (v.).
adorati e troppo sbaciucchiati da'genitori e da elvira. bigiaretti, 11-70: vedevo [
dirsi 'sbaciucchiatore'. = nome d'agente da sbaciucchiare. sbaciucchìo, sm.
dallo sbaciucchìo improvviso. = deriv. da sbaciucchiare. sbaciucchióne, sm. (
poeti sbaciucchioni. -deriv. da sbaciucchiare. sbàctere, v. sbattere
faga machia. = deverb. da sbada [c] chiare?.
sbadacchiaménto. = nome d'azione da sbadacchiare2. sbadacchiare1 (ant.
for gli morti. = denom. da sbadacchio1. sbadacchiare2 (sbadachiare),
tu sbadacchi? muratori, 7-iii-338: da 'expandiculare'si formò 'esbadiclare', che i
scavi. = nome d'azione da sbadacchiare1. sbadacchio1, sm.
dolcissimo canticchio. = deverb. da sbadacchiare2. sbadagliare1, tr.
ex-, con valore intens., e da una var. di bavagliare (v
volendo fuggire e gridando aita, fu da lo staffiero presa e gettata in terra,
manto di scartato. = deverb. da sbadagliare1. sbadare, tr.
questa sbadataggine. tozzi, v-453: guai da vero se, per
di letterato. = deriv. da sbadato1. sbadataménte, aw. senza
, che andavano a casa, tanto da poter alluminare le loro lanterne. leopardi
e come ha nome questa che hanno da far morirer » capuana, 1-i-418: noi
colla sua violenza i nnestroni o sbadatamente da chi aveva cura di tener netta la chiesa
! », veniva dicendo talvolta, così da sé e non sempre a proposito,
veramente grosso e munito ottimamente di artiglierie da ajaccio, ma procedeva alla sbadata,
-spaccato, fessurato. petru da medicina, 1 5: ma g'ave
di più vocali, in partic. da uno iato. caro, 12-ii-334:
ed 'e'. = nome d'azione da sbadigliare. sbadigliente (part.
. panni, giorno, iv-335: da la bocca sbadigliante esala / alito lungo,
): come se del letto o da alto sonno si levasse, sbadigliava e
, dallo sbadagliare, dal mostrarsi doglioso e da quelle cose con le quali pare o
metafore, mirate con che bella discrezione da 'pigmeo'derivate 'pigmaica', voce che bisogna
sbadigliarella nervosa. = deriv. da sbadigliare, sul modello di ridarella.
, iv-325: chi si voltava a sbadigliare da una parte e chi si voltava a
parte e chi si voltava a sbadigliare da un altra, tranne quello ricoperto da
da un altra, tranne quello ricoperto da macchine fotografiche, che si rituffava col
la sua sbadigliata. = deriv. da sbadigliare. sbadigliato (part. pass
per semplificare, scarterò la rimeria nata da fugaci velleità o da suggestione di troppo memori
la rimeria nata da fugaci velleità o da suggestione di troppo memori orecchie e affogata
negli sbadigliatoi burocratici. = deriv. da sbadigliare. sbadiglinole, agg. letter
. = agg. verb. da sbadigliare. sbadìglio (ant. e
inspirazione a bocca aperta ed è provocato da sonno, fame, noia, stanchezza,
noia, stanchezza, o, anche, da un malessere fisico. iacopo del
che gli si aggirava pe la gola da du ore, come un leone in
. cagna, iii-187: tratto tratto da quella marea di teste inerti, ne
aveva impegnato le ganasce, che bramavano da un'ora ben diverso impegno.
impegno. = deverb. da sbadigliare. sbadiglione, agg.
e sbadiglione. = deriv. da sbadigliare. sbadigliosaménte, aw.
una ragione per pigliare codesti sbadigliosi toni da decrepito dotto. montate, 21-48: lessi
. saraceni, ii-379: stimandosi securo da ogni nemico insulto, trascuratamente, senza
e sbadiglioso. = deriv. da sbadiglio. sbadilare, intr. lavorare
ex-, con valore intens., e da un denom. di badile (v
ex-, con valore privat., e da [ribadire (v.).
gli = deriv. da sbadire. sbafare (disus. sbaffiare
sbafare, mi voglio riempire la pancia da restar lì. -di animali.
, 23: volle all'incontro una grazia da loro e fu ferd. martini, i-iv-iii
nelle conversazioni e ne'conviti che non avendo da mangiare a casa propria vanno di ze-
nemmeno in paese, era andato a sbafare da tommaseo [s. v.]
se... un colpo di ferro da stiro gli faceva sgarrrare la penna,
critica sono gli sbafatori e i bambini da latte che qualche balia porta in teatro.
in teatro. = nome d'agente da sbafare. sbaffare, tr. sporcare
una parola. = denom. da sbaffo. sbaffataménte, aw.
), agg. macchiato, segnato da uno o più sbaffi. pratolini,
il cortile pietroso, i muri sbaffati da scritte e simboli in vernici rosse e
ex-, con valore privat., e da baffo (v.), col
ex-, con valore intens., e da una probabile sovrapposizione di beffato a baffo
sul cielo. = nome d'azione da sbaffare. sbaffiare, v.
si avvide dello sbaffo di rossetto stampatogli da elvira. -senza uno sbaffo (
ex-, con valore intens., e da baffo (v.).
a carte. = deverb. da sbafare. sbafone, sm. (
mangione, scroccone. = deriv. da sbafare. sbafumato, agg. region
e più che tutto era sbafu- mata da fare impressione. = voce di area
meglio è. se vuoi sbagaglia qui da me. è una proposta da amico »
sbagaglia qui da me. è una proposta da amico », si lasciò andare meroni
3. tr. sgomberare un luogo da qualcosa. sarpi, ix-301: la
ex-, con valore privat., e da un denom. da bagaglio (v
., e da un denom. da bagaglio (v.).
sbagliare. = nome d'azione da sbagliare. sbagliante (pari.
iv-82: facendosi forte dell'esilio inflittomi da quel re, credette più facile sottomettermi:
d'equivocuzzi grossolani, che si sbagliano da molti per frizzi ingegnosi. e. visconti
foscolo, iv-424: oggi, venendo da àlbenga, prima di arrivare nel paese v'
, iii-854: quei pezzi sono tratti da libri che si trovano da per tutto;
pezzi sono tratti da libri che si trovano da per tutto; e sono indicati con
isbaglio, / io farò qualche avanzo / da mantenere i nostri figli e noi.
l'occhio a momenti: « vai da ilarione in malborghetto ». -sbagliarla
, con valore intens., e da [abbagliare (v.).
gli altri non rispondenti alla lezione tenuta da messer giovanni nel suo commento, riman tuttavia
pare che si scriva molto male, da asini e, sopra tutto, sbagliato,
5. diverso dalle aspettative, da come dovrebbe essere o da ciò che
aspettative, da come dovrebbe essere o da ciò che si considera accettabile, normale
corte... servivano questi, come da per tutto, al divertimento del re
che non tiene, / il filo da disbrogliare che finalmente ci metta / nel
giornata chiamò suono quella canzone di mico da siena. salvini, 39-iii-30: non s'
, iii-25-77: in un dizionario composto da un'accademia è colpa il difetto di voci
diversità. fagiuoli [tommaseo]: da un grillo a me v'è poco sbaglio
sbaglio in italia in mezzo alla carta da lettere. sbarbaro, 1-187: si
di ortografia. = deverb. da sbagliare. sbàglio *, sm
molti dicono sbaglio. = deriv. da sbadigliare, per aplologia. sbaglióne
oh che inconseguenze! = deriv. da sbagliare. sbagutire, v.
viani, 19-577: se uno era preso da quel naturale rumoreggiare che fanno le budella
di area versiliese, di etimo incerto, da connettere probabilmente a sbafare, sbaffìare.
discorso fastidiosamente prolisso o, anche, da gradasso. aretino, 26-170: or
le grazie. = nome d'azione da sbaiaffare. sbaiaffare (sbaiafare)
fastidiosamente prolisso; fare discorsi inutili o da gradasso. sanudo, lviii-224:
contra lo essere inven- zion ridicola e da cervello ignorante il mettere in ragionamento noi
ex-, con valore intens., da baia1 (v.) e fare
sbaiaffoni. = nome d'agente da sbaiaffare. sbaiaffo1, agg.
di zucchero. = deriv. da sbaiaffare.
un tratto. = deverb. da sbaiaffare. sbaiare, intr.
ex-, con valore intens., e da [ab \ baiare (v.
l'avessimo rubata. = denom. da baiocco (v.), col pref
viene l'occasione. = denom. da baionetta (v.), col pref
desti per accattare qualunque occasione si porgesse da batterne degli altri e massimamente de'più
animosi e liberi nel parlare. pace da certaldo, 38: fé nella oste
i moderni. = denom. da baldanza (v.), col pref
molto pochi coloro di chi s'ha da temere, e quegli dispersi e sbaldanziti.
un poeta provenzale. = denom. da baldo (v.), col pref
. allegria, gioia. giacomo da lentini, 54: certo amore fa gran
sbaldiménto. = nome d'azione da sbaldire. sbaldire { sbadire, sbandire
/ tucta l'aire rende pura. gallo da pisa, xxxv- i-284: a perdimento
mod. ébaudir), denom. da bald, baud (v. baldo)
/ fi auselli fan sbaldóre / dentro da la frondura / cantando in lor manera.
ex-, con valore intens., e da baldore (vj. sbaldoriare
, con valore intens., e da baldoria (v.).
tutto isbaledito. = alter, da sbalordito. sbalenante (part.
ex-, con valore intens., e da balenare (v.).
ferma. = nome d'azione da sbalestrare. sbalestrante (part.
era vero, o parlava così imbeccato da yadwiga? bartolini, 19-83: una felina
improvviso, imprevedibile e controvoglia, qualcuno da un luogo a un altro, in par-
loro e dal diletto che si trae da sì fatta amicizia. nievo, 1-vi-186
sbalestratemi ve ne scongiuro mille miglia lontano da padova! carducci, ii-18-268: tutt'
un decreto... che sbalestra da roma a cagliari e potenza come provveditori
me sarà quello in cui riceverò lettere da te. beltramelli, iii-1002: udì la
.. addosso i loro sguardi 'come da arco tricorde, tre saette'. -rivolgere
orecchio / saggiò... / da musico apparecchio / simmetriz- zato ogni tremore
capo alle 24 ore è dove ha da essere, ma nelle divisioni più minute
di allontanamento o intens., e da balestrare (v.). sbalestrataménte
avventato o, anche, in modo da rivelare una condizione di disordine o di
. costretto a trasferirsi in un luogo o da un luogo a un altro da eventi
o da un luogo a un altro da eventi fortuiti o imprevisti, improvvisamente o
ricevessi l'ultima sua, ebbi notizie da taluno giunto di parigi, come appunto
con noi sulla medesima panca, ora da vario talento o da forza di fortuna
medesima panca, ora da vario talento o da forza di fortuna sbalestrati per le quattro
sbalestrata qui dalla guerra, chi sa da che parte dell'impero. -giunto
ingannata giudicandola una delle solite maestre sbalestrate da una falsa educazione fuori della nostra vita
nel disordine morale. s. bernardino da siena, 404: credo che io avrò
: credo che io avrò più benedizioni da coloro che vogliono vivare drittamente; e se
provocatorio, spudorato. s. bernardino da siena, 680: vuoi tu ch'io
un'idea. = nome d'azione da sballare1. sballare1, tr.
sballato la balla, vi trovò dentro da fare una bella credenzia d'argenti.
contano. 4. rimuovere qualcuno da una carica, esonerarlo. comisso,
un'altra, « ma le sballa proprio da pigliarle con le molle ».
chilometri, aveva battuto dei record da far impallidire il campione del mondo
avventuroso passaggio indietro di solana veniva intercettato da geilerchirchen che, però, sballava clamorosamente
: scusi! ma! tutti s'ha da sballare. cicognani, v-2-198: ora
valore di separazione o allontanamento, e da balla1 (da balla2 per il signif.
o allontanamento, e da balla1 (da balla2 per il signif. n. 5
, / si sballò il ballo, andar da canto i canti. = comp
, con valore privativo-detrat- tivo, e da ballare (v.). sballato
comporta in maniera anomala, agendo fuori da norme e regole. - anche sostant.
professa. = nome d'agente da sballare1, n. 5.
di questa? = nome d'azione da sballare \ n. 5. sballo
di tipo conventuale, si direbbe attratta da un occulto flauto angelico. la stampa
preannunciano battaglia. -nell'espressione aggettivale da sballo: molto eccitante e divertente;
gli ideali dei giovani per una 'notte da sballo'? -eccezionale, fuori dal comune
quel grosso naso. = deriv. da sballone. sballóne, sm.
di sostanze stupefacenti. = deriv. da sballare1. sballontare, tr. (
, agg. che si sposta saltellando da una parte all'altra con una certa
ex-, con valore intens., e da ballonzolare (v.).
sm. scotimento provocato per lo più da movimenti energici o da sobbalzi. palazzeschi
per lo più da movimenti energici o da sobbalzi. palazzeschi, 4-334: remo
in quello sballottamento della corsa, accatastandosi da una parte all'altra alle svoltate,
2. spostamento ripetuto e brusco di qualcosa da una parte a un'altra.
conseguente frenetica masticazione, salivazione, sballottamento da una ganascia all'altra e in alcuni casi
. figur. cambiamento improvviso e incontrollabile da una condizione di vita a un'altra del
5-i-1985]: descritti con assolutocambiamento e sballottamento da una in altra condizione, sballata di
vuoi che t'incoraggi a fare sciocchezze, da sballo. panorama [31-i-1988], 140
panorama [31-i-1988], 140: leopardi da sballo. stare salda. ora che
sballato d'una car = deverb. da sballare1. = nome d'azione da sballottare
. da sballare1. = nome d'azione da sballottare.
o far spo stare qualcuno da una parte a un'altra con poco
tutte buche e gli scossoni la sballottavano da una parte e dall'altra.
era tutta una risata resa più buffa da quel caratteristico sballottare, che fa rassomigliare
condurre affannosamente e in modo convulso qualcuno da un luogo a un altro. bandi
ex-, con valore intens., e da ballottare (v.).
avanti? » 2. scosso da bruschi movimenti su una cavalcatura o all'
tutta iride, tonda bolla di sapone, da ultimo in un fiato si sfa,
c. arrighi, 2-81: sballottato da questi due sentimenti, giunsi a como
una tempesta forsennata! = deriv. da sballottare. sbalordènte (part.
attonito stupore, profonda meraviglia, provocata da un evento inatteso o comunque eccezionale
pensare a ridurgli, finché si riavessero da quello ancor troppo fresco sbalordimento. magalotti
sbalordimento di tutti, con una vita da santo e perfetto ecclesiastico. manzoni, pr
sbalordimento. magalotti, 9-2-98: ritornato da quel primo sbalordimento, i pianti, i
avrei aspettato ch'ei si fosse accorto da sé di quello ch'i'andava a fare
il presente. = nome d'azione da sbalordire1. sbalordire1, tr.
« papa, papa » le saperete da me, insiemi con quelle di siena che
: aveva [la giovinetta] due occhi da sbalordire anche un cretino,..
l'acqua del mio lago, veduto da lontano, nei giorni annuvolati. carducci,
: una sobrietà (sintesi) espressiva da sbalordire. savinio, 22-91: de
sica e melnati, con una faccia fresca da sbalordire, hanno il coraggio di parodiare
e di bacchette di ferro e altri imbrogli da sbalordire ogni più valoroso orologiaio. carducci
o perché la paura sbalordisce, fattosi da nanii portare per la nera nel tevere
accavallano e si aggrovigliano in una furia da sbalordire. 3. frastornare (un
terzo dì cominciarono a risplender baleni e lampi da ogni parte del cielo, e ciò
: ecci un altro aglio che nasce da se stesso ne'campi, e questo si
peschereccie del pubblico, non s'ha mai da permettere che chi vuol pescare usi coccola
9. confondersi. s. bernardino da siena, 2-ii-1122: il mercante nel contare
ex-, con valore intens., e da un denom. da balordo (v
., e da un denom. da balordo (v.). sbalordire2
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da balordo (v.
tivo, e da un denom. da balordo (v.). sbalorditàggine
che voi fate. = deriv. da sbalordito. sbalorditivaménte, aw.
sbalorditivaménte, aw. in modo da provocare stupore; straordinariamente, incredibilmente.
agg. che stupisce perché è difficile da credere o inusuale (un evento, un
'numero'che veniva posto sul cavalletto illuminato da un riflettore elettrico, seguivano « ah!
! = agg. verb. da sbalordire1. sbalordito (part.
sgominata dalle armi prussiane e per modo da proporre l'immediata cessione del veneto all'
mi navigavano nell'oceano della mente. da ponte, 1-463: son confuso, son
un triste episodio: ma non tale da meravigliarne: la storia delle imprese coloniali ne
-sostant. s. bernardino da siena, 2-ii-1247: quando uno..
freddo); intontito (dal sole, da un colpo, da una malattia)
(dal sole, da un colpo, da una malattia). g.
. calandra, 404: era sbalordito come da un colpo sul capo. pavese,
che stupisce o sorprende perché è difficile da credere o strano (un evento,
più belle speranze d'un monumento sbalorditolo da chiamare gl'inglesi nel loro paese a branchi
quinto. = agg. verb. da sbalordire1. sbaluccicare, intr.
ex-, con valore intens., e da baluginare (v.).
ragione ridicolosa dicendo che allievo e breviato da allevamento, sicome rilevo da rilevamento,
e breviato da allevamento, sicome rilevo da rilevamento, sbalzo da sbalzaménto, nuoto da
, sicome rilevo da rilevamento, sbalzo da sbalzaménto, nuoto da notamente.
da rilevamento, sbalzo da sbalzaménto, nuoto da notamente. 2. figur
puntualmente aneddotica. = nome d'azione da sbalzare. sbalzante (part.
, del cuculo, il senso che da di lontananza. 3. evidente
è villano, si sforza di far da cittadino, ma però ha sempre sentor
qualcuno. -in partic.: disarcionare da cavallo. oddi, 2-44: t'
il buon cavallo / in quel punto da sé lunge la sbalza. leoni, 484
fu sbalzata dal campanile come un giocattolo da bambini in uno degli ultimi terremoti.
trasferire improvvisamente e a più riprese qualcuno da un luogo a un altro; sballottare.
alcune letterarie amicizie mi hanno sbalzato prima da milano a torino, poi da torino
prima da milano a torino, poi da torino a ginevra. padula, 377:
passaggiero sia un poco ignorante, sarà da essi burlato e anco sbalzato. verga,
lontano dalla sua casa, l'ha staccato da quei mezzi, da quelle consuetudini,
l'ha staccato da quei mezzi, da quelle consuetudini, da quella vita nella quale
quei mezzi, da quelle consuetudini, da quella vita nella quale egli poteva esser
lampedusa, 199: egli si trovava da un mese in sicilia, nella parte
monferrato. -far passare la supremazia da una nazione a un'altra, da
da una nazione a un'altra, da una famiglia a un'altra. fr
. -far uscire bruscamente una persona da un ^ ^ fvrésah, 2-239:
sereni, 4-28: grinte e sarcasmi da finestre a finestre /...
cxxi-iii-800]: è stato recentemente sbalzato da varie cariche più o meno pubbliche. bacchelli
inetta commissione pei drammi, fu sostituita da pittori e da letterati giovani e ardenti
drammi, fu sostituita da pittori e da letterati giovani e ardenti che volevano il
casti, 4-61: a insulto tal da quel ribelle fatto / ad una maestà,
-figur. passare in modo brusco da una situazione o da un atteggiamento a
in modo brusco da una situazione o da un atteggiamento a uno diverso. goldoni
all'aria, la quale se fussi mossa da super- chia potenzia, l'aria,
e, accostatosi al cavallo, che da suoi staffieri era tenuto, vi sbalzò
ottobre. -smontare con un balzo da cavallo ariosto, 2-7: vedendo il
piede sbalza. -saltare giù da un veicolo. a. verri,
anche tra ripe parallele incominci a corrodere da qualche parte,... 1 primi
. 21. saltare fuori improvvisamente da un nascondiglio (una persona).
iv-63: allora i miracoli sbalzeranno fuori da tutte le parti, e quest'uomo non
vi sono, è vero, alcune minuzie da emendare..., ma queste
ma queste non possono essere avvertite tutte da chi legge il manoscritto e sbalzeranno più facilmente
: proprietà del vento, mentre soffia da un punto dell'orizzonte, di cangiare
ex-, con valore intens., e da balzare (v.).
insane / tremila miglia e più lunge da spagna / ed in quel lido pien di
un quarto piombò sulla strada, come sbalzato da una mano titanica. 2
.. nella caccia de'cervi, sbalzato da uno di essi molti passi lontano dal
braccia con una secchia sbalzata per una corda da due persone. -fatto saltare
, e n'è sbalzato lontano, da una forza perversa! proverbi toscani,
leziosamente, come un pezzo di argenteria da tavola. -figur. particolarmente rilevato,
le armi. = nome d'agente da sbalzare. sbalzatóre2, agg.
il sociologo. = nome d'agente da sbalzare, n. 12.
». = nome d'azione da sbalzare, n. 24.
ex-, con valore intens., e da balzellare1 (v.).
v.). = deverb. da sbalzellare. sbalzellóne, sm. sobbalzo
sbalzellóni,... fu colpito da alcuni strilli acuti. -beccheggiando.
mentre l'altre volte filava non torcendo da nessuna parte un capello. = deriv
parte un capello. = deriv. da sbalzellare-, v. balzellone sbalzìo
della carrozza. = deriv. da sbalzare. sbalzo, sm.
carri con le uve, egli raccattava da terra le ciocche cadute dai bigonzi troppo
sbalzo, come se fusse una palla da vento. gualdo priorato, 7-276: come
dirle che non ebbero a soffrire piccoli danni da questi sbalzi fantastici dei prezzi. l'
mozione della voce non diedero nulla da pensare né alle educande né alle
. 7. promozione. da ponte, 47: al cominciamento dell'anno
, euforia prodotta dal ricevere lodi o da una soddisfazione. lubis, 90:
piovene, 6-15: un fallimento così indipendente da me, in cui non ho impiegato
a. chiappini, cxiv-14-400: vengo avvisato da persona informata dello sbalzo che la copia
ruota d'ali modellata a sbalzo sul rame da brezzi e dorata, è un occhio
locuz. -a sbalzi: con rapidi passaggi da un oggetto a un altro o da
da un oggetto a un altro o da un argomento a un altro; capricciosamente
padre mio », soggiunsi piuttosto commosso da queste raccomandazioni che per essere espresse a
coperto d'un gabbano, portando reti da uccellare, una cerbottana e una zucca da
da uccellare, una cerbottana e una zucca da vino appesa alla cintura. r.
l'amante dopo una parentesi singolare, da lontano, era risorto, in lui:
: e in lei, di sbalzo, da lontano, risorgeva l'amore.
v.). = deverb. da sbalzare. sbalzonato, agg. sballottato
sballottato. cantù, 2-301: sbalzonato da un padrone all'altro come
per compiere il peso della merce, da ultimo si diede il ducato di parma e
borbone. = deriv. da sbalzare, con ampliamento del suff.
uno regolare. = deriv. da sbalzo. sbambagiare, intr.
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. di bambagia (v.
ex-, con valore intens., e da un denom. da bampa, var
., e da un denom. da bampa, var. ven. di vampa
e travagliavi. = deriv. da sbancacciare. sbancacciatura, sf.
sbancacciature cretacee. = nome d'azione da sbancacciare. sbancaménto, sm. scavo
: il re, con una paletta da trincea, inizia i lavori di sbancamento della
attigue. = nome d'azione da sbancar#. sbancare1, tr. {
bruxelles e francia coll'italia. -destituire da una carica. leoni, 429:
la proposta del congresso come tiro furbesco da sbancarne il machiavello in persona.
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. di banco1 (v.
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. di banccp (v.
. 2. figur. messo da parte, sostituito. c. arrighi
conoscerlo. = nome d'agente da sbancare \ sbanchettare1, tr. {
. ant. invitare qualcuno ad alzarsi da tavola. allegri, 252: su
valore di allontanamento o separazione, e da banchettare (v.).
v.]: 'sbanchettare': passare da uno ad altro banchetto. = comp
ex-, con valore intens., e da banchettare (v.).
di ritirarsi. = nome d'azione da sbandare2. sbandaménto1, sm.
una delle bande, provocata per lo più da condizioni atmosferiche avverse o da manovre errate
lo più da condizioni atmosferiche avverse o da manovre errate o appositamente calcolata per operazioni
un veicolo dovuta alla perdita del controllo da parte del guidatore. fenoglio, 5-ii-484
4. per estens. deviazione improvvisa da una traiettoria segnata. calvino,
ne fu risuc chiato come da una ventosa, mentre le sue magre gambe
i fianchi. = nome d'azione da sbandare1. sbandaménto2, sm.
mi telegrafò per due volte acciò mi recassi da lui per provvedere ai mezzi d'impedire
infine travolti. bacchelli, 2-xxiii-431: da essa [guerra] lo tolse la
a poco tempo fa, era legata da simpatia al comunismo, e adesso ne rifugge
sbandamento degli scolari codesta necessità di correre da un punto all'altro della città per andare
commovente. = nome d'azione da sbandare2.
la pena. = nome d'azione da sbandare3. sbandare1, intr. anche
. 2. deviare bruscamente o alfimprowiso da una traiettoria; perdere l'equilibrio (
pratolini, 1-187: così correndo, da disperato, andava diritto verso l'albero
adatti a commento della gotica lunetta, tanto da riportare in mera superficie quello spazio che
e l'altra era tenuta in piano da alcuni libri sotto i due piedi più
. 6. figur. allontanarsi da teorie, ideologie, pratiche o comportamenti
, si sbanda, si invade il terreno da ogni parte. vittorini, 5-115:
, con valore di allontanamento, e da un denom. di banda1 (v.
: nissuno disertò, in ciò tanto piu da lodarsi dei loro nemici stessi, poiché
un gruppo di persone); dividersi da un gruppo (una persona).
, che, fuggita sana e salva da una archibugiata,... avea preso
era scappato in america. -allontanarsi da un luogo. f. f.
siepe del terrestre paradiso. -isolarsi da una determinata realtà o ambiente rinchiudendosi nella
3. fuggire verso differenti direzioni o da un luogo. becelli, 1-188
becelli, 1-188: eran tutti sbandati da quel loco / a precipizio, e
ora di studiare, scappava, sbandava da tutte le parti. -dissolversi,
della realtà quel leggiero e bizzarro miraggio da fata morgana si sbanda, si assottiglia
sbanda, si assottiglia. -divergere da un comportamento, da un atteggiamento formale
. -divergere da un comportamento, da un atteggiamento formale. soffici,
un animale alla fuga o ad allontanarsi da un luogo. viani, 4-126:
tenta insinuare. -licenziare qualcuno da un servizio. cattaneo, i-2-461
mento o separazione, e da un denom. da banda2 (v.
o separazione, e da un denom. da banda2 (v.). sbandare3
deviazione brusca e improvvisa di un veicolo da una traiettoria. bacchelli, 2-xxiii-487
erravano sbandatamele in cerca di qualche cosa da mangiare. grossi, ii-219: troppo
traiettoria desiderata (un oggetto) e da quella regolare (un volo).
13-21: i colombi si erano levati da ogni parte e volteggiavano sopra gli alberi
o uscito dai ranghi militari o comunque da un gruppo originariamente organizzato e ordinato.
li suoi peccatori della terra. benvenuto da imola volgar., 1-139: in questa
capo. bresciani, 6-x-108: campò da altro processo più pericoloso del primo, che
: non siamo... commossi da chi guaisce quasi femminetta per breve carcerazione o
carcerazione o non lungo sbandeggiamento, consolato da stipendi mal- guadagnati. thovez, 1-168
. rifiuto di un sentimento. fausto da longiano, iv-263: voi sete di tal
alessandria. = nome d'azione da sbandeggiare1. sbandeggiante (part.
il dispiacere che la città di firenze aveva da principio ricevuto aau'opposizione che si faceva
. m. adriani, ii-306: concorsi da tutte e parti dell'attica in atene
] del 48 sbandeggiare con atroce persecuzione da genova. de sanctis, ii-339: dove
2. cacciare via o allontanare da sé o da un determinato luogo una
. cacciare via o allontanare da sé o da un determinato luogo una persona o un
una virtù o, anche, allontanare da sé un vizio o una tentazione.
monti, xii-6-107: sia sbandeggiato a ragione da tutti gli stati della critica chi non
in capo, oh perché ti sbandeggiasti da te? = comp. dal pref
ex-, con valore intens., e da bandeggiare1 (v.).
, con valore di allontanamento, e da un denom. di banda2 (v.
, respinto, escluso. antonio da ferrara, 17: trovai costui ch'è
corso. -per estens. messo da parte perché ritenuto ormai sorpassato (un
intorcetta, io7: noi, da quanto fin ora fra lo spazio di
passar si vuole; che s'ha da fare? spezzare, mettere a beva,
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da bandella (v.
tivo, e da un denom. da bandella (v.).
un provvedimento di esilio. busone da gubbio, 1-148: almeno di cavarli del
usamente. = agg. verb. da bandire1. sbandieraménto, sm.
, i giuramenti del '48 non seguiti da effetti... avevano lasciato la
in olanda. = nome d'azione da sbandierare. sbandierare, tr.
gatto, 2-58: marò lo riconobbe da lontano e gli fece un cenno di saluto
vento). ojetti, ii-336: da uno squarcio pende la tela d'un soffitto
corso del ca- maione, oggi occultato da una folta piantata di verdissime acacie.
di lettera, un'etichetta di prefazione da sbandierare dinanzi alle turbe. vittorini,
un grande orto immondo e sterile, attraversato da un gran pavese di biancheria al sole
ex-, con valore intens., e da un denom. da bandiera (v
., e da un denom. da bandiera (v.).
.). = deriv. da sbandierare. sbandierato (pari. pass
due atti e ventinove quadri, presentata da michele galdieri sul palcoscenico del teatro valle
me stesso. = nome d'agente da sbandierare. sbandierìo, sm
delle ultime foglie. = deriv. da sbandierare. sbandigiaménto, sm.
), sf. ant. alienazione da sé nell'elevazione mistica. iacopone,
sbandesóne. = nome d'azione da sbandire1. sbandiménto1, sm.
chi è stato esiliato. bartolomeo da s. c., 106: comandano
, alla tirannia di teodorigo contrastando, da lui fu in sbandimento mandato e nella città
-condizione dell'uomo in quanto cacciato da dio dall'eden o in quanto privato
la tribolazione di tutta l'umana generazione da adamo infino a la fine del mondo
. carlo borromeo, 1-92: siano lungi da queste nostre communi allegrezze tutti li spassi
a pallade. = nome d'azione da sbandire1. sbandiménto2, sm.
cacciata e sbandita della terra. bartolomeo da s. c., 6-2-4: furono
del presente poeta cura; ma l'hai da te cacciato, sbandito e privatolo,
pecunia con dovere pagare certa tassa. da porto, 1-79: per omicidio commesso
., fu dalla giustizia de'viniziani da ogni loro città e luogo sbandito.
di paradiso, però che si torse / da via di verità e da sua vita
si torse / da via di verità e da sua vita. fr. zappata,
abbreviato inferno, / di quanta gente da dio è sbandita / senza speranza piangendo
nostra per lo nostro peccato. felice da massa marittima, xliii-236: in questa
m'apparve il bel celeste aspetto / da la cui luce fui sempre nudrita, /
puoi? / sbandirmi dalla consorte / da miei figli e figli suoi? 2
sbandir dal contado. -tenere lontana da sé una persona importuna. alfieri,
adulator. 3. estromettere da una comunità anche ideale; radiare da
da una comunità anche ideale; radiare da una corporazione. statuto dell'università e
isbandito e divetato de la decta arte da inde a x anni. albergati, 1-386
cristiane sono inumane e fiere, era da chiarire... perché il muzio,
-escludere una determinata categoria di persone da un'attività. muzio, 7-49:
gentile, / sban dita da la vostra reai mensa, / ove dal
: si ordinò una polizia centrale diretta da un magistrato superiore... che
alla volontà divina. 5. bernardino da siena, 2-ii-1260: vede ora ne la
erronee, peccati, vizi. felice da massa marittima, xliii-254: entrate ne la
negligenza fra voi sia sbandita. marsilio da padova volgar., i-xm-i: questi due
costumi del secolo, anzi sbanditegli in tutto da voi. siri, i-139: pesate
forze e saprete d'essere grande sbandendo da voi l'ambizione. sergardi, 1-200:
ella diventi o duri mai libera, se da prima il lusso, che è il
amore, digiuno d'ogni fede, è da sfuggire, perocché troppo accieca ed estenue
per iddio; ogni altro amore sia da te sbandito. scala del paradiso,
scala del paradiso, 329: isbandiamo da noi l'ira e la furia. cieco
modo rinfrancati / che paura e viltà da lor sbandirò. molza, 1-272: io
lor sbandirò. molza, 1-272: io da quel dì, che 'n voi le
dovuto bastare a sbandire una tale fiducia da qualunque intelletto umano. -confutare una
sentirvi raccontare qualche amorosa faceria, sbandire da me ogni malinconia? baldi, 57:
maggior parte de'secolari... e da altri grandi sacerdoti la falsa credenza della
altra toscana nazione, la sbandirono nondimeno da ogni sorta di voci, tolto dove ella
mascare. vasari, i-282: ammaestrato da cimabue, non solo pareggiò il fanciullo la
come mai il pittore migliara disegnasse uno vestito da correggio colla barba, mentre allora appunto
e questo sì... sarebbe da sbandirlo degli orti, però che i medici
guisa vinta, l'anima amante sbandisce da sé tutte l'altre rimembranze. paolieri,
. per prevenir le beffe che s'aspettava da tutti, prese ferocemente il partito d'
ex-, con valore intens., e da bandire (v.).
, con valore privativo-detrat- tivo, e da bandire (v.).
: sì montaro le decte nave per partirese da troia, scacato e sbanduto da li
partirese da troia, scacato e sbanduto da li greci. machiavelli, 1-ii-31:
aveva già disposto perché una lancia comandata da una guardia marina movesse a incontrare lo
e mendico d'ogne virtù. niccolò da correggio, 183: da amor sbandito
virtù. niccolò da correggio, 183: da amor sbandito in solitaria villa / e
gli sbanditi nel reame! s. caterina da siena, i-31: essendo noi privati
stolta speme, empio costume. / sbandito da la tua celeste corte, a ebbi
menato. 2. espulso da una corporazione. statuto dell'università e
paga la pena del comandamento facto a lui da * signori o dal camarlengo e la
io spero che... si abbia da vedere sbandito di casa mia sorella quell'
-allontanato dalla persona amata o separato da persone e cose a cui si è legati
, 1-4- 21: non so perché da te mi vuoi sbandita: / sei pur
avvilito e solo: solo e sbandito da tutto ciò che avevo dì più caro
per genti ch'io non conosceva e da cui non era né conosciuto né amato.
al bando con disprezzo e con prevaricazione da una società o dal mondo (una
. goldoni, x-541: povera verità da noi sbandita! papi, 3-ii-14: coloro
colonna, 2-113: ornai sbandito / fia da te il vizio; e larga ampia
f. negri, 1-123: l'avarizia da questo regno è sbandita. alfieri,
e delitto, non raffrenato o sbandito da sontuarie leggi, inutili sempre ad estirpare quell'
canta e sospira / che fia 'l verno da te sempre sbandito. -tenuto
sempre sbandito. -tenuto fuori da un ragionamento o, in generale,
si possa la terza spezie della tragicommedia da voi sbandita. c. gozzi, i-222
2-72: io venni qui riputato scozzese da un prete dal quale mi confessai, stupefatto
parola più vituperosa che vorrebbesi affatto sbandita da ogni linguaggio. 8. dimenticato
ogni sua forza, / non si vedrà da lui giamai sbandita, / avegna ch'
tolti. -come domine / tolti? e da chi? -qui, da un vostro
tolti? e da chi? -qui, da un vostro ufficio. / -che fia
il perfido / tutte monete sbandite, da mitere / par suoi. 10.
ex-, con valore intens., e da ban dito, n.
a molto minor numero che non erano da prima, considerate le morti, gli
allo sbando. = deverb. da sbandare2. sbandolare, tr.
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da bandolo (v.
tivo, e da un denom. da bandolo (v.). sbandòmetro
di sbandamento di un velivolo, costituito da una sferetta rotolante in un condotto conico
= voce dotta, comp. da sbandamento) 'e dal gr. [
ex-, con valore intens., e da [ab bandonare (v
si tniova in tal disgrazie / sbandonato da tutti! sbannire, v.
degli sbaraccamenti'. = nome d'azione da sbaraccare. sbaraccare, intr.
sbaracco, sbaracchi). andare via da un luogo, trasferirsi altrove con i propri
montale, 3-178: ora vedremo il da farsi. l'unica sarebbe prenderlo [
due giorni un punto d'appoggio / da sbaraccare un po'tutti quei trabiccoli /
per aprile. tutto tende a separarmi da lei, a rimandarla in america, a
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da baracca (v.
tivo, e da un denom. da baracca (v.).
fare. = nome d'azione da sbaragliare. sbaragliare (ant.
. gozzi, i-8-196: oh la sarebbe da ridere che io, il quale disarmato
senza tante complicazioni tempestò, ruppe, sbaragliò da tergo, sulla fronte, a destra
sbaragliasse gli scettici e superasse le difficoltà da essi frapposte, conviene che sia recisamente
for- midabil conclusione colle ragioni, probabilmente da loro credute incontrastabili; e quindi passavano
questioni ine stricabili, sono stati, da trent'anni, presi di mira, assaltati
, i suoi onesti piaceri, erano sbaragliati da quella immagine. 6.
. baralhar 'agitarsi, battersi', denom. da baralh 'turbamento, disordine'(di origine
all'endecasillabo sciolto; ma nemmeno saranno da ricercare, per rinchiuderci, studio- sità
studio- sità difficoltose, forme strofiche tali da riuscire arcaismi ed oziosità scabrose.
separati e con tanto ardimento e deliberazione da così pochi cavalieri assaliti e sbaragliati,
174: il nemico piombò improvvisamente da tutti i lati, ne fece strage
tentarono... due volte l'invasione da quel lato, e, sbaragliati nelle
un patrimonio). 5. bernardino da siena, i-266: e1 padre suo
colpo gli donò tal stordigione / che da l'oreccme uscia il sangue e di bocca
non era, missier lo mateo mio, da ponersi a tanti sbaralgi dove ne andava
? guerrazzi, 9-ii-148: l'ebreo cominciò da mettere innanzi un monte di difficoltà:
estate scoppiò la guerra europea, poi da noi i primi moti per l'intervento.
dama o sbaraglino. = deriv. da sbaragliare. sbaràglio (ant.
ricorrere se non a la penitenzia e da quella a la bestemmia ed a la
comisso, 7-244: avevano una piccola automobile da sbaraglio e mi invitarono a salire per
'sovente si mette allo sbaraglio per cose da nulla'. -con metonimia: gruppo
o sociale. guerrazzi, 1-156: da quel marmo uscirebbero fiamme se gl'italiani
invece che due. 5. bernardino da siena, i-435: la sagrestia sono e'
come anco sbaraglio. = deverb. da sbaragliare. sbaraglióso (sbaragiósso),
e non sbaragliosi. = deriv. da sbaraglio. sbaraiare, v. sbaragliare
, 4-332: luculìo, essendo da quinzio asseduto, repentina mente
hallo in ti maniera sbarattato / che ora da un canto, or da l'altro
che ora da un canto, or da l'altro pigava, / sì come al
mugliando orribilmente. 6. sgombrare da un impedimento. a. falconi,
campo, sbarattate lo spazio, scostatevi da questi sacrileghi. -intr. anche
rimase de intorno persona. -andarsene da un luogo. a. monti,
: pochi giorni dopo il medichino sbarattava da ponti. = comp. dal pref
ex-, con valore intens., e da un denom. di baratta2 (v
. barattare. s. caterina da siena, io: avendola [la dote
'a baratto': questa voce ha origine da due altre, cioè barattiere e barattare o
ex-, con valore intens., e da barattare (v.).
5. sbigottito, sconvolto. andrea da barberino, iii-102: trovò [riccieri]
sbaratto, sm. scompiglio causato da un attacco nemico; sbandamento e disfatta
fianco e traevo sopra certi croati che da una casa sparavano a rotta sopra la
mettono in isbaratto. = deverb. da sbarattare1. sbarazzaménto, sm.
sorgere. = nome d'azione da sbarazzare. sbarazzare (sbarrazzare)
. carducci, ii-12-132: ho messo da parte opere e fascicoli che riguardano garibaldi.
innanzitutto... sbarazzare il terreno da ogni equivoco. -liberarsi di persone
presto, giulio! sbarazza il signore da quegli impacci! de roberto, 1-270:
caminer, 137: non sono tanti giorni da che questa dolce stagione ci fu ridonata
per estens. eliminare un liquido fisiologico da un organo. soderim, ii-95:
sbarazzò del fucile. -rendersi libero da un dovere, da un impegno,
-rendersi libero da un dovere, da un impegno, da un vincolo morale
un dovere, da un impegno, da un vincolo morale o di natura economica.
era sbarazzato del lavoro, tirava fuori da una cassetta un libro di 'biblioteca circolante'.
'biblioteca circolante'. -liberarsi nella scrittura da un vincolo metrico. monti, iii-42
delle rime a mezzo verso, metro da voi affrontato e domato con assai destrezza
assai destrezza e fortuna. -liberarsi da ricordi, da rimorsi, da sentimenti
fortuna. -liberarsi da ricordi, da rimorsi, da sentimenti penosi; sottrarsi
-liberarsi da ricordi, da rimorsi, da sentimenti penosi; sottrarsi al compianto di
e importuno, imbalsamandolo in frasi storiche da custodire negli archivi o da riporre nelle epitomi
frasi storiche da custodire negli archivi o da riporre nelle epitomi. -eliminare da
da riporre nelle epitomi. -eliminare da sé le percezioni sensorie per raggiungere uno
una persona importuna o sgradita, allontanandola da sé o estromettendola dal proprio ambito di
potè [madama geoffrin] mai sbarazzarsi da questo irlandese. mazzini, 50-33: questo
: questo ina- cerbimento di persecuzione deriva da che i governi, temendo la guerra
libidini, chiuderla in uno di quei postriboli da voi chiamati conventi per isbarazzartene. zena
. 6. intr. andarsene da un luogo che deve essere lasciato sgombro
che deve essere lasciato sgombro; allontanarsi da una persona, liberandola dalla propria presenza
, 3-216: annaspando con certi boccheggiamenti da pesce, minacciava di sbarazzarsi lì per lì
, con valore di separazione, e da [imbarazzare (v.); il
la spolverina. 3. sgombro da preoccupazioni, fastidi, pensieri spiacevoli (
amore dei sudditi e il trovarsi sbarazzato da infinite cure che il soverchio rigore moltiplica
rigore moltiplica tutti i giorni. -libero da eccessive ricercatezze stilistiche. monti, i-142
giordani, ii-1-6: nuove di politica da darle non ho. aspetto tremante la
. = agg. verb. da sbarazzare. sbarazzinàggio, sm. letter
pittoreschi alla morale. = deriv. da sbarazzino. sbarazzinaménte, aw.
fra grandi risate. = denv. da sbarazzino. sbarazzinerìa, sf.
so- rellismo. = deriv. da sbarazzino. sbarazzinésco, agg.
della campagna. = deriv. da sbarazzino. sbarazzino, sm.
, lo stesso che aveva già tenuto da scapolo, si rimise in mano della
sbarazzina che don matteo non gli vedeva da molti mesi. -ingenuo, fanciullesco
contro l'ipotesi tradizionale di un deriv. da sbaraz zare, ineccepibile dal
ineccepibile dal punto di vista formale ma non da quello semantico, appare più accettabile
riporre le masserizie e gli oggetti sgombrati da altre stanze; ripostiglio. milizia,
alle camere. = deverb. da sbarazzare. sbarba, sf
ex-, con valore intens., e da bor bogliare (v.
catena e l'orologio, tutto l'oro da sposa: vidi tutto uno sbarbaglio.
come cherubini alati. = deverb. da sbarbagliare. sbarbaradice, sm.
la morte gli pascerà. questo si dice da similitudine de'giumenti cioè de'buoi efie
/ un sospiroso e lagrimabil suono / da l'imo poggio odo. marino, 1-19-162
. -per simil. sollevare qualcosa da terra,, dal fondo.
tutta la lor lunghezza con gran forza da chi li circondasse tenuti stretti, non è
non è manifesta cosa che lo sbarbarli da chi li stringe sarebbe assai più difficile
: quivi sbarbatomi... e vestitomi da città, scrissi un biglietto al signor
e quel altro lo sbarba, / chi da dosso 1 giubon gli dislaccia. g
tirano dalla parte di sopra e sbarbano da quelle di sotto e profonde.
. 5. figur. ottenere da qualcuno, per lo più con la
. v.]: 'sbarbare': ottenere da chicchessia alcuna cosa o per arte o
un credo fortemente affermati. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
le spirituali virtudi. s. bernardino da siena, iii-336: la prima cosa
più pericolosi e piu sottili e più difficili da sbarbare. randello, 2-25 (i-918
i dolori del corpo, le ragioni da discacciare la tristezza e i travagli dell'
, se veramente ella vi fosse piantata da sì gran tempo? 8. distruggere
più di due mila banli di polvere da artiglieria, la sbarbò di maniera insino da'
10. allontanare o espellere una persona da un luogo; cacciare un popolo invasore
nessuna favorevole occasione offerendosi di poterlo sbarbar da questi alloggiamenti, dopo di essersi volteggiato
669: per toglierlo [il fiorentino] da firenze e portarlo un chilometro più in
sbarbarlo addirittura. 11. far desistere da un proposito. forteguerri, 3-66:
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da barba1 (v.
tivo, e da un denom. da barba1 (v.).
diverrai povero tu. = frequent. da sbarbare. sbarbarire, tr. (
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da barbaro (v.
tivo, e da un denom. da barbaro (v.), sul modello
tr. letter. eliminare ogni barbarismo da un testo. alfieri, v-2-918:
, con valore privativo-detrat- tivo, e da barbarizzare (v.).
svelte a questi panni / queste man da le braccia, e queste braccia / isoarbate
bella barba moribonda. 4. rasato da poco e con cura (una persona)
conte era sempre sbarbato con tanto scrupolo da sembrar appena uscito dalle mani del barbiere.
conventi ogni fratino / e che possiate aver da lui solazzo, / finché sia giovanetto
è addetto a liberare dalla lanugine e da impurezze il pelo di lontra, lepre
: elemento principale della sbarbatrice, costituito da una ruota dentata. -macchina sbarbatrice (
dei cingoli. = nome d'agente da sbarbare. sbarbatura, sf.
). = nome d'azione da sbarbare. sbarbazzare (sbarbozare)
nuovo caso / scuotesi e par vorrìa da sé gittallo, / ma il cozzon fermo
rivedimenti di rocche, certi sbrancamenti di capi da parte, uno sbarbazzare di questi signoretti
n. 3, detrattivo), e da un denom. da barbazzale] (v
detrattivo), e da un denom. da barbazzale] (v.).
che hanno avuto li franzesi nel levarsi da trevisi. giovio, i-100: de
turchi hano aùte due sbarbozate, una da la via del porto per mare con iattura
iattura de più gàlee sfondrate, e da terra. idem, ii-57: avendo il
avevano patita la penultima sbarbazzata che, da ogni parte, intorno all'omnibus traèvasi
privare una pianta (vite o albero da frutto) delle radici superficiali. =
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da barbetta (v.
tivo, e da un denom. da barbetta (v.). sbarbettatura
radici superficiali della vite e degli alberi da frutto. einaudi, 4-77: una
lire 150. = nome d'azione da sbarbettare. sbarbicaménto, sm.
terribilissima. = nome d'azione da sbarbicare. sbarbicare (ant.
capo annectono. s. carlo da sezze, iii-99: il giardiniere
i denti. 3. sollevare da terra qualcosa che vi è fissato saldamente
questo superbo piedestallo è stato ultimamente sbarbicato da monte citorio e trasportato nel museo vaticano
. 5. figur. ottenere da qualcuno con l'astuzia o l'insistenza
, con valore privativo-detrat- tivo, e da barbicare (v.). sbarbicato
figlio incestuoso. = comp. da sbarbare e dal tema dei comp. lat
qualche milioncino? = nome d'azione da sbarbificare. sbarbina, sf. adolescente
giovane della buona società che si dà da fare per farsi conoscere. anche al femminile
area sett., deriv. scherz. da sbarb [ató \. sbarbucciatura
, con valore privativo-detrat- tivo, e da un denv. di barbuccia (v.
sembarcadero *. = deriv. da sbarcare1, sul modello di imbarcadero-, cfr
anzianità. = nome d'azione da sbarcare1. sbarcante (part.
agg. che sbarca, che scende da una nave. pellico, 2-364:
ugo sbarcante in inghilterra e tosto confortato da leali accoglienze. fenoglio, 5-i-643:
rar. avere). scendere da una nave, da un'imbarcazione
avere). scendere da una nave, da un'imbarcazione (con riferimento sia
cate, furono condotte la notte a pergamo da quei che at- talo aveva mandato
ha fatto salire il prezzo delle terre da 5 a 100! -giungere in
'sbarcare': si dice del personale che da bordo si reca a tema per restarvi un
un paese a opera di viaggiatori provenienti da una località di oltremare. dessi,
, eccellenza. 2. scendere da un velivolo. barilli, ii-194:
differenza. -per estens. scendere da un veicolo. banti, 6-51:
. far scendere passeggeri o contingenti militari da un'imbarcazione o scaricarne i civili trasportati.
: volle che si sbarcasse un cannone da 50 e che si piantasse una batteria.
altri che, imbarcati per l'america da agenzie infami, erano stati sbarcati a
vende facezie. 8. estromettere da una funzione di governo. s.
valore di separazione o allontanamento, e da un denom. di barca (v.
sbarco, sbarchi). ant. allontanarsi da un porto, prendere il largo.
, per dubbio di non esser presa da essi ammutinati, andò in potere de'zelandesi
potere de'zelandesi. = deriv. da sbarcare1, con evoluzione semantica poco chiara
di sbarcare1), agg. disceso da un'imbarcazione. - anche sostant.
del mare. -per estens. disceso da un veicolo. calvino, 1-521:
scaricato (una merce); fatto scendere da un'imbarcazione (una persona).
deputi a sug- ger le morbose abitudini da un petto contaminato. 3. marin
, 17-168: allo sbarcatoio, circondato da una folla esaltata, era stato salutato
una folla esaltata, era stato salutato da acclamazioni popolari. svevo, 5-206:
, a sinistra. = deriv. da sbarcare1. sbarcazióne, sf.
sbarcazióne, sf. ant. sbarco da una nave. ùlloa [castagneda
mimici. = nome d'azione da sbarcare1. sbarco, sm.
. (plur. -chi). discesa da un'imbarcazione. -anche: occupazione di
, comunque, di interesse strategico) da parte di truppe trasportate da una flotta
strategico) da parte di truppe trasportate da una flotta militare. boterò,
in cui è possibile scendere a terra da una nave. carletti, 34:
le persone, non vi essendo sbarco da uscire del fiume. -marin.
aeromobile, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.
2. per estens. discesa da un veicolo. bacchelli, 9-294:
casa patriarcale. -discesa sulla luna da un mezzo aerospaziale; allunaggio.
cagliari con dieci galee e seicento spagnuoli da sbarco, vi fu ricevuto con grandi
al suo bordo e sopra 13 legni da sbarco alla torre degli arabi, lontana 15
alla torre degli arabi, lontana 15 leghe da alessandria. ibidem, i-256: una
per recarsi nel mediterraneo con delle truppe da sbarco... aveva dato luogo
più in espressioni come elemento, tipo da sbarco). -deverb. da
da sbarco). -deverb. da sbarcare'. sbardare, tr.
. ex-, con valore privati, e da bardare (v.).
piemont. sbardà, per evoluzione semantica da 'togliere i finimenti'a 'ammucchiarli alla rinfusa'.
ex-, con valore intens., e da bardellare (v.).
. ex-, con valore privati, e da bardellare (v.).
questa una città grande, sbardellata e tale da non immaginarsela. -spalancato (
narra il torre che millanterie ne corsero da una parte e dall'altra: infermità comune
piacere sbardellato / e lo stare a vederlo da quel fesso / dell'uscio fu!
sbardellato, / c'è quel di fare da quel tempo i nesti.
: l'ermellina... avea partito da sé di molte zotichezze, toltosi di
sbardellate. cantù, 3-261: già da bambini vostra madre vi distoglieva da certi atti
già da bambini vostra madre vi distoglieva da certi atti grossolani e sudici, che
lett. it., ii-102: hai da una parte commedie sbardellate per troppo cumulo
casti, e'giovani, e'quali da natura erano riposati, rimessi e vergognosi
si chiamano. = nome d'agente da sbardellare1. sbardellatura, sf. disus
ci siamo messi a pigliare una sbardellatura da questo turco nella lingua arabica, nella quale
basto trotta. = nome d'azione da sbardellare1. sbarèffo, v.
, con valore intens., e da barellare, n. 2 (v.
tal effetto una stanza in palermo circondata da sbarre, donde il popolo potesse vedere
antico e privilegiato 'gratino della badessa', da una penombra uguale, ove qualcosa di