. térésah, 1-70: ascolta / da ora a ora su i tumulti vani /
a parlare, onde vi fosse materia da riferirne per aggravare la pena che già
. ant. cercare di abbattere con armi da fuoco; bombardare. sanudo,
; bombardare. sanudo, ix-343: da le artelarie de'inimici poste a le
rombar i muri. = denom. da rombo1. rombare2, tr.
, fortemente. = denom. da rombo2. rombatóre, sm.
'tuonatore', 'scrosciatore', 'gorgogliatore'. = da rombare1. rombazzo (ant. rombazo
grida, rumori per lo più causati da persone in agitazione. scambrilla, lxxxviii-ii-476
, 12-84: il nemico ci tratta da ragazzi, / perché, mentre ternani
ne'cortili all'ora del riposo, seppe da sé discemere le piccole gare, le
/ e il rombazzo e il garrito / da un capo all'altro della via
. -tonfo, rumore sordo prodotto da un urto. buonarroti il giovane,
rombazzo fanno per chi siede i primi: da pertutto bisacce, barbe,
passeroni, iii-273: so ancor che da certi letterati, / che nel mondo
spinger paroioni. -scalpore suscitato da una persona, da un avvenimento.
-scalpore suscitato da una persona, da un avvenimento. c. gozzi,
poca lana. = deriv. da rombo1. rombencèfalo (romboencèfalo)
ventricolo). = comp. da rombo2 ed encefalo (v.).
figura rombea disnodato. = deriv. da rombo2. rombétto, sm. ittiol
, perché più piccini e più facili da cucinare interi. = dimin. region
. antenna rombica: antenna trasmittente costituita da quattro antenne disposte a formare un rombo
formare un rombo. = deriv. da rombo2. rombite, sf. paleont
di ogni parte di squame picciole eminenti e da amendue le parti oblique, onde ha
il nome. = deriv. da rombo3. rómbo1 (ant.
saracin ne vien come un falcone; / da ogni parte si sentiva il rombo /
2. per estens. vibrazione prodotta da un'arma, da un proiettile che
. vibrazione prodotta da un'arma, da un proiettile che fende taria con violenza.
, iii-12-95: viene ad ercol, da le crude augelle, / una copia densissima
. -tonfo, rumore sordo causato da un urto, da un cozzo.
, rumore sordo causato da un urto, da un cozzo. ottimo, i-297
-con metonimia: colpo di arma da fuoco. pavese, 15-415: oh
cervello. -ant. breccia causata da un bombardamento. sanudo, lvii-227:
tera e fecero uno rombo nel muro da la banda di la zueca.
è questo rombo continuo, dirotto / da scrosci repenti, sì terribilmente? / è
dirsi nostra e che noi l'occupavamo da padroni, ecco comincia a traballare,
che ho tutt'in- tomo mi giungono da molte miglia non soltanto i tremori e
emise un rombo molto forte, proprio da motore da corsa, quindi la feci
rombo molto forte, proprio da motore da corsa, quindi la feci girare sullo
morte. d'annunzio, i-441: da presso udendo il rombo de la morte
12. nome di svariati strumenti costituiti da un elemento girevole (un'assicella,
presso gli indios deltamerica latina, formato da una tavoletta di legno, osso o
del capo mediante una funicella, così da porre in vibrazione taria e da produrre un
così da porre in vibrazione taria e da produrre un ronzio modulante più o meno
e, per estens. 'ronzio, rumore da essa provocato', di origine incerta (
geom. figura geometrica piana, costituita da un quadrilatero in cui i quattro lati
iv-1-883: a poco a poco, da quel non mai veduto accordo audace d'
d'archi a ferro di cavallo e da quelle sagome, da quei fregii variissimi
di cavallo e da quelle sagome, da quei fregii variissimi degli archivolti, dai
fogliami sinuosi, dai mostri simbolici, da tutte le particolarità dell'opera, andavasi rivelando
4. enigm. gioco geometrico costituito da parole disposte in forma di losanga,
disposte in forma di losanga, in modo da poter essere leggibili lungo le diagonali,
delle fascie, sì come quella detta da lui fonda, papagallo, vallo, rombo
dalle parti opposte alle punte, così da formare un quadrilatero. trissino,
solee e li passali, quali diffiriscono da li rumbi in lo sito solamente de'corpi
., pesce piatto con gli occhi da una sola parte, d'un bruno
, non il porco salvatico di calidonia vinto da me leagro, non i
mangiato un gran rombo in cambio delle tinche da bien- tina, qual solete toccare mezzo
levante. crescenzio, 2-2-269: nacque da pietro di medina... una regola
.. fu il camparne. felice da montecchio, lxii-2-i-32: partendo poi da
da montecchio, lxii-2-i-32: partendo poi da ratnà..., hanno sempre tenuto
vicenda, come due venti che, nati da rombi opposti, s'incrocicchiano insieme e
al timoniere un rombo che doveva allontanarci da essa. guglielmotti, 757: 'dare il
dei rombi: linea lossodromica. = da rombo2, sul modello dello spagn. rumbo
materia amorfa. = comp. da rombo1 e dodecaedro (v.).
pietra bezoar minerale, ritrovata e descritta da francesco giraldini, è della durezza del
sopra fl viso suo. presa da quattro angoli retti e da altrettanti lati.
presa da quattro angoli retti e da altrettanti lati... quando
.. quando s. bernardino da siena, 2-ii-1109: o fanciulli, sapete
.. gar., 83: stimolati da ogni parte da saette e da rombole,
., 83: stimolati da ogni parte da saette e da rombole, che ha
: stimolati da ogni parte da saette e da rombole, che ha solamente i lati
queste note furono rotonde, = deriv. da rombtr, n. 12. altre
nome di alcune specie di = denom. da rombola. pesci che han la forma
. questa. bartolomeo da s. c. [tommaseo]:
modo, che è più benvenuto da imola volga /., ii-250: uno
due esterni = nome d'agente da rombolare. acuti e i due laterali
in quello superiore del dorso e costituito da una parte superiore (detta 2
anche muscolo romboide piccolo o minore) e da una l'istromento di legno tondo
forma di rombo. = comp. da rombo1 e ottaedro (v.).
. fiozrìrl'(euclide), comp. da pó [xj3o; (v. rombo1
pellegrino figlio di re che è preso da un grande oblìo e non continua il suo
nella madre patria. = deriv. da romeo1. f f
granulari o in masse compatte di colore da giallino a bruno scuro; è duro,
a nome elvira coceanu. -composto da abitanti o da cittadini della romania;
coceanu. -composto da abitanti o da cittadini della romania; che vi opera
della libertà del popolo romeno, c'è da augurarsi e da sperare che le forze
romeno, c'è da augurarsi e da sperare che le forze nazionali prevalgano e
in ineffabili banalità, in piccole saputerìe da cicerone di provincia, magari in filostrato di
filostrato di lemno. = deriv. da saputo. saputézza, sf. il
agli uomini. = deriv. da saputo. saputo (pari.
perché ogni ingegno speculativo ci aggiunge, da cose note deducendo cose non prima sapute.
noto (un luogo). bartolomeo da s. c., 251: molti
oggetto, una persona). guidotto da bologna, 1-7: senza la favella sarebbe
non ti pigli nelli occulti luoghi saputi da lei, nonn. è ogni femina da
da lei, nonn. è ogni femina da menare e congiugnersi in uno medesimo luogo
genti né di sembiante né di nome da lei sapute. f. cetti, i-ii-187
vanno / con cosa in capo non da lor saputa, / se non che '
rispondo ad accuse ingiuste e sapute tali da chi le proferisce pratesi, 5-11: redento
, saputa e risaputa e quasi provata da tutti. d. bartoli, 2-1-112:
, 14-48: io non leggo più libri da tempo: li trovavo così freddi,
(una persona). bartolomeo da s. c., n-1-5: segno
in utilità del suo comune. giovanni da samminiato [petrarca], i-236: spesse
vero in questo proposito l'avete imparato da me, ed ora in cambio di
fiato. martello, 6-i-690: saranno da venti anni che la 'gerusalemme'del tasso è
venti anni che la 'gerusalemme'del tasso è da saputi giovincelli condannata quasi al pari di
, saputa, pettegola. -fare da saputo, del saputo, il saputo:
saputo, il saputo: assumere atteggiamenti da persona dotta, istruita, sapiente,
che non ha un bue, stettero da longi alla fucina. a. cavalcanti,
ma gli eroici / tuoi sensi m'han da villanella e corma / cangiata quasi in
omo montare di gaudio a gaudio e da paradizo a paradizo. monte, i-vii-
detto a costui / l'oltraggio che da te ho ricevuto: / contato gli
diserto fui, / pe'tuoi consigli, da chi t'ha creduto. / or
suo sigaro saputo. -che nasce da saggezza, ponderato (un consiglio;
lodati, e questo è vanità. guido da pisa, 1-1: tutti gli uomini
saputona che tu sei! / dimmi da quanto in qua sei diventata / consigliera sì
di cose stillate, non sono tanto da lodarsi e da pregiarsi quanto il volgo fa
, non sono tanto da lodarsi e da pregiarsi quanto il volgo fa generalmente.
, monaco che viveva vagabondando, sciolto da ogni regola. regola di s
la ciaccona il miserere / e con stili da sfarzi e da commedia / e gighe
/ e con stili da sfarzi e da commedia / e gighe e sarabande alla distesa
... una buona parte è costituita da festoni decorativi, da ballabili (allemanda
parte è costituita da festoni decorativi, da ballabili (allemanda, sarabanda, '
una frenetica sarabanda che pareva scaturire finalmente da un impeto spontaneo, irrefrenabile di allegria.
libri si scardinassero. = deriv. da sarabanda. sarabatana (sarabbatana)
, che trag gono origine da bomeo, portarono quindi anche l'uso
, in partic. in india (da cui è originaria la specie più nota
lat. scient. saraca, deriv. da una voce indigena dell'india.
tele. = forse deriv. da sala5, con suff. dimin. e
'salacco': specie di sega col manico da una parte sola; saracco...
del treno. = forse deriv. da saracca, per salacca. saracenato
pegolotti, i-306: perché le perle grosse da uno carato l'una, o da
da uno carato l'una, o da indi in suso, sono a temporali d'
mezzo saracinato. = deriv. da saraceno. saracénico (saracìnico),
: gli elementi delle finzioni romanzesche derivarono da varie sorgenti: le poesie scaldiche,
v. trifera. = deriv. da saraceno. saracèno (saracino; ant
vennono a pisa e presenola. andrea da barberino, i-103: quegli gentili sa-
angelica bella. bruno, 3-760: legge da qualche giudeo e sarraceno bestiale e barbaro
e sarraceno bestiale e barbaro, non da greco e romano civile ed eroico,
nell'anticamera. 3. costruito da tali popoli o nel loro stile.
nella cerchia dei suoi baluardi, stretta da mesi nell'assedio saraceno. 4
1-3 (1-iv-55): io saprei volentieri da te quale delle tre leggi tu reputi
sono i [giochi] più usati da noi. buonarroti il giovane, 9-187:
coniata fra il 1338 e il 1345 da ubertino da carrara, signore di padova,
il 1338 e il 1345 da ubertino da carrara, signore di padova, che
si disse anche una moneta di ubertino da carrara signore di padova (1338-1345)
;, nome di una popolazione araba da ricollegarsi, secondo l'opinione prevalente,
è spiegabile con l'esito regolare siciliano i da é, ma può riflettere anche la
lor forami. = denom. da saracino per saraceno (v.),
cancello di ferro) che, azionata da un sistema di funi o di catene avvolte
edificio è quadrato. l'interno è sostenuto da gran pile di pietra, e vi
richiede. guerrazzi, 1-378: imprigionato da antonio rido castellano di santo angiolo che bel
stanza si apriva la finestra, divisa da una intelaiatura, fra la quale scorreva l'
giungemmo a una larga piazza oscura, circondata da case in rovina. qui il camion
si fermò davanti a una rimessa chiusa da una saracinesca. eravamo arrivati.
con una chiave estranea; è costituita da una leva che si chiude a scatto
incatenava con detta catena, la quale da una testa era murata nel muro e dall'
comune soprattutto nell'araldica inglese, formata da sei pali aguzzi verso il basso,
callone con le sue sarasinesche e ritegni da far gonfiar tacque, per salire e
biforca con un rombo di cascata sfuggendo da una saracinesca di legno, che le spume
. -saracinesca a farfalla: costituita da un otturatore circolare che ruota intorno a
rispettare le modalità e i turni stabiliti da precisi accordi. -tirare la saracinesca:
uno scudo). = deriv. da saracinesca. saracinésco (saracenésco, sarazinésco
, della loro cultura e dei territori da loro occupati (con partic. riferimento al
di quegli del sol- dano. niccolò da poggibonsi, cxxxi-98: quando di betta-
grossi navili, che portano le mercatanzie da dimiata su per lo fiume insino al cairo
setta, pagano. = deriv. da saracino per saraceno. saracinìa,
dei, 120: ne seguitò da poi la maledetta morìa grande l'anno
genti de'cristiani. s. bernardino da siena, 967: quanti credi che siano
insino in saracinìa. = deriv. da saracino per saraceno. saracino e
spudato il saraco. = deriv. da sarac [en] o.
tra le vittime della sporca combriccola sono da annoverarsi giorgio de chirico, fotografato mentre
2. agg. patrocinato e guidato da g. saragat. -partito saragattiano:
del socialismo moderato capeggiata nel dopoguerra da g. saragat. l'uomo
risguardarle ralegrano el cuore. s. bernardino da siena, 362: come fa la
fede non prestava. = deriv. da saragosa, forma ant. di siracusa (
papa gregorio co'suoi cardinali, scomunicato da capo... arrigo e privatolo dello
quelle compangne siano tutte cassate. bartolomeo da s. c., 85
di giuramento; giurare. giacomo da lentini, 644: donna, s'io
le costitusione chiuso e suggellato. andrea da barberino, 3-1006: giurò guglielmo sempre essere
38: quegli mi disse che voleva saraménto da me di questa promessa; ed io
fratello e due suoi nipoti. andrea da barberino, 3-1062: guglielmo gli giurò
'l richiamo serà di v soldi o da indi in giuso,... el
, 20-394: è chiamata [margherita] da due suoi [dell'imperatore] serventi
, 3-3- 30: poi li prigion da soldo fur lasciati / sotto diversi patti
sotto diversi patti e saramenti. iacopo da cessole volgar., 1-50: gli cartaginesi
. tardo serànus 'serale', deriv. da sèra (v. sera).
area roman., ciociara e casertina, da collegare con l'emil. zarabiga,
2. 6 centesimi per sua signoria da stefano da savenuzzo per nolo de sarcane
6 centesimi per sua signoria da stefano da savenuzzo per nolo de sarcane 21700,
antonio finoto con la nave della corte da trino a ferrara. = deriv.
trino a ferrara. = deriv. da sarca.
nandria, famiglia delle orchidee, stabilito da lindley, il cui perianzio od inviluppo
i capi ». = denom. da sarcasmo. sarcasmo, sm.
espressa con amarezza e causticità, dettata da animosità verso altri e da insoddisfazione per
causticità, dettata da animosità verso altri e da insoddisfazione per la propria condizione, e
già quasi dello scherno, sebbene temperato da altri elementi, nella rappresentazione degli amori della
ma dentro di me la convulsione provocata da quell'erba che ci fa morire a modo
\ xó < ^, deriv. da aapxà&o 'dilanio la carne, mordo le labbra
mordo le labbra per la rabbia repressa'da capi; aapxós 'carne', di probabile origine
di quelle intelligenze sarcastiche e moralistiche funzionano da ghigliottina ideologica. -con uso
arrivato in roma ed in francia, da tutti mi sentiva chiedere con una certa sarcastica
offesa che scoraggiava. = deriv. da sarcasmo. sàrchia e deriv.
gione. = nome d'azione da sarchiare. sarchiaménto, sm.
assodata. = nome d'azione da sarchiare. sarchiare (ant.
-anche assol. s. bernardino da siena, 501: colui...
raschiare i fondali marini con un attrezzo da pesca. g. bassani,
de la comune sentenza, sì lungamente da questa cultura abbandonato. -liberare dalle persone
il granturco in una fattoria bastantemente lontana da casa sua. govoni, 170: mentre
dal lat. tardo sarculàre, denom. da sarcùlum, sarcùlus (v. sarchio
. 3. arald. bordato da un filetto di smalto diverso (una
mano per le file tramezzo alle piante da sarchiare. = deriv. da sarchiare
piante da sarchiare. = deriv. da sarchiare. sarchiatóre, agg.
far l'ufficio della zappa ed essere tirata da un cavallo; e procura molta economia
ad uso di sarchiare, che vien tirato da buoi e meglio da cavalli o da
che vien tirato da buoi e meglio da cavalli o da muli. giornale agrario toscano
da buoi e meglio da cavalli o da muli. giornale agrario toscano, xix-
animale che lo tira, lunghezza considerabile da percorrere, terre gentili o almeno circostanze di
propizie. = nome d'agente da sarchiare. sarchiatrice, sf.
disposte in filari; è costituita essenzialmente da un albero orizzontale posto a pochi centimetri
si sarchia. = nome d'azione da sarchiare. sàrchico, agg. (
gr. aapx. ixó$, deriv. da nkp \ mtpy. ó$ 'carne',
ogni tanto. = denom. da sarchiello. sarchiellato (pari.
con morchia, sicché difenda la biada da topi e da formiche. sarchièllo
sicché difenda la biada da topi e da formiche. sarchièllo, sm.
foglie, col sarchiello e con le mani da tutte le bastarde erbe si mondi.
la seminatura, quel luogo non ha da toccarsi con ferro, ma con sarchielli
con diligenza e tenere del tutto netto da tutte l'erbe nocenti che vi nascessero
che vi nascessero. = denom. da sarchio, col suff. dei verbi frequent
strumento agricolo a doppio uso, formato da una zappetta contrapposta a un piccolo bidente
contrapposta a un piccolo bidente ricurvo e da un lungo manico e usato per sarchiare
sarchio, che è un piccolo arnese da contadini o da ortolani, in forma
che è un piccolo arnese da contadini o da ortolani, in forma di marra,
lat. sarcùlum, sarcùlus, deriv. da satire 'sarchiare', di origine indeur.
= lat. sarcina, deriv. da sarcire (v. sarcire).
piove / acqua d'inverno, quanta esce da susa. = dal lat. sarcinarius
= dal lat. sarcinarius, deriv. da sarcina (v. sarcina1) -
sarcinati, combattono. = deriv. da sarcina1. sarcinóso, agg. letter
= dal lat. sarcinosus, deriv. da sarcina (v. sarcina1) -
ferro e legni e pietre e calce / da far nuove opre e da sarcir le
calce / da far nuove opre e da sarcir le sconcie. 2.
colore della carne del bue, mentovata da plinio, e la quale altro non è
sarcocàule, agg. bot. caratterizzato da caule di consistenza carnosa. =
gr. rapi; rapxói; 'carne'e da caule (v.).
nelle zone tropicali; sono arbusti caratterizzati da foglie di consistenza coriacea e da fiori
caratterizzati da foglie di consistenza coriacea e da fiori raggruppati in pannocchie e capolini che
gravità. = deriv. da sarcociste. sarcocistósi, sf.
. sarcosporidiosi. = deriv. da sarcocisti. sarcocòcca, sf.
, che altro non vuol dire che colla da carne, per consolidare egli maravigliosamente le
attivo della sarcocolla. = deriv. da sarcocolla-, voce registi, dal d.
v'è dentro seppellito, e dicesi da 'sarca', 'graece', che tanto vuol dire
il morto, che si chiama già da tutti sarcofago, si chiama 'soros'
trionfo di bacco in un carro tirato da tigri cui guida un amorino sonando la
ama è il belvedere in vaticano. da lontano, quel cortile ottagono con le
garibaldi, 3-344: chi lo avea da innalzare un sarcofago ai valorosi caduti del
, che consuma la carne', comp. da cràps aapx&s 'carne'e dal tema di
lungo fino a 30 cm; è rappresentato da poche specie viventi nelle zone settentrionali degli
nodulo tondeggiante, di dimensioni variabili da quelle di una lenticchia a quelle di una
tronco e degli arti; è costituito da tessuto adiposo che ingloba insieme cellule epitelioidi
'ja. py. oziòrfi, comp. da rsà. p \ < rapxó <;
: callo osseo. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
porro sorcoidem. vaiverde [in guglielmo da saliceto volgar. (altieri biagi),
dai greci porro sarcòide... e da latini callo..., è
divenire inabilitante. = deriv. da sarcòide \ sarcoidrocèle, sm.
. medie. disus. sarcocele accompagnato da idrocele. tramater [s. v
linfa. è propriamente un sarcocele accompagnato da idrocele. = voce dotta, lat
lattico. = deriv. da sarcalatt [ico \. sarcolàttico,
dal gr. < jà
dette da'greci 'thimi'e sarcomi, da arabi 'hasce', 'alhasce'e 'moro', e
chiama così. non c'è più niente da fare ». -sarcoma di
del tessuto vascolare e connettivale, caratterizzata da chiazze infiltrative violacee localizzate soprattutto agli
malattia è particolarmente frequente in soggetti affetti da aids. 2. veter. sarcoma
? 'escrescenza carnosa', deriv. da sàps na. pv. oc, 'carne'
, sm. medie. glioma caratterizzato da un gran numero di cellule atipiche; glio-
glio- sarcoma. = deriv. da sarcoma-, voce registr. dal d.
parti del corpo. = deriv. da sarcoma-, voce registr. dal d.
sarcoma o gli è simile; costituito da un sarcoma. g. gozzi
genere delle sarcomatose. 2. affetto da sarcoma. - anche sostant. sarcòmero
. unità strutturale della fibrilla muscolare costituita da un segmento formato da bande dalle diverse
fibrilla muscolare costituita da un segmento formato da bande dalle diverse proprietà ottiche. =
. aa. pl aapvóc, 'carne'e da mic \ etéf (v.)
. tumore maligno dei tessuti connettivi costituito da cellule stellate separate da abbondante muco.
tessuti connettivi costituito da cellule stellate separate da abbondante muco. = voce dotta
dal gr. a api aapvóc, e da mixoma (v.).
sarcòpside, sf. miner. minerale costituito da fosfato di ferro, manganese,
anche il tetano. = deriv. da sarcopsilla-, voce registr. dal d.
'sarcotto': genere d'aracnidee, stabilito da latreille a scapito del genere 'acarus', le
mammiferi. la rogna o scabia è prodotta da una di queste specie (sarcoptes scabiei
n. 1. = deriv. da sarcòpte. sarcòptidi (sarcoptòidi),
. = voce dotta, comp. da sarcòpte e dal lat. -fòrmis (da
da sarcòpte e dal lat. -fòrmis (da fórma 'forma'). sarcoptòidi,
presenti nell'america meridionale e caratterizzati da escrescenze carnose sotto il becco e sopra
v.]: 'sarcorranfi': nome dato da dumeril ad una divisione degli avoltoi,
compresso ai lati, sormontato nei maschi da una cresta carnosa
aa. py. 0c, 'carne'e da setto (v.).
; 'formazione di carne', deriv. da aàpt -japxós 'carne'; il signif.
5 cm, che vengono circondate da una membrana striata prodotta dall'ospite;
, sf. patol. parassitosi sostenuta da sporozoi del genere sarcocystis; fra gli animali
infiammazioni muscolari. = deriv. da sarcosporidì; è registr. dal d.
gr. aàpsj aapxó <; 'carne'e da testa (v.).
maniera [di vite], che da alcuni malfida e da alcuni altri sarcula è
], che da alcuni malfida e da alcuni altri sarcula è chiamata, la
lungo le coste atlantiche; è lungo da 12 a 25 cm, compresso lateralmente
, arse e non cotte, accompagnate da una certa minestra di fava senza sale
corniole con cui viene talvolta confusa e da cui si distingue per il colore più
oltre ai vari servigi d'abbellimenti che da esse ricevono le nostre arti, si dice
miner. sardonica. = comp. da sarda2 e àgata (v.);
pianta circolare eretta a una certa distanza da una cinta muraria e accanto a un fosso
. = etimo incerto: forse da sarda 'erba campestre', viva nel senese
sar- danapaleggiano. = denom. da sardanapdlo, col suff. dei verbi frequent
e mense sardanapalesche, bighe, quadrighe tirate da cavalli, da bovi, da tigri
bighe, quadrighe tirate da cavalli, da bovi, da tigri. butti, 85
tirate da cavalli, da bovi, da tigri. butti, 85: siccome il
ricevimenti sardanapaleschi. = deriv. da sardanapalo. sardanapàtico, agg.
sontuoso. montano, 250: allevato da lei negli agi sardanapàlici di quella capitale
mio quindicesimo anno. = deriv. da sardanapalo.
; ma, se gli si offre da mangiare a crepapelle, diventa un sardanapalo.
. sardara, sf. rete da posta a corrente, particolarmente adatta alla
sarde. = deriv. da sarda1-, è registr. dal d.
latta di sardelle vuota. -carta da sardelle: grossolana, per involtare il
lingua d'oga magoga, in carta da sardelle e da rottoli. -sardella
magoga, in carta da sardelle e da rottoli. -sardella di lago:
3. gastron. specialità calabrese costituita da una salamoia di piccolissimi pesci misti,
216]: oh che libro è uscito da bologna da un certo vogli contra l'
: oh che libro è uscito da bologna da un certo vogli contra l'ovaia!
andate voi sardellette, avete voi nulla da denti? -sardellina. ghislanzoni
altare? ». = deriv. da sardella, col suff. del pari.
sardellara (sardellièra), sf. rete da pesca usata nell'adriatico per la
ant. imbarcazione chioggiotta dotata di rete da posta e usata per la pesca delle sardine
del pesce azzurro. = deriv. da sardella. sardellina, sf. ittiol
altri sardellumi. = deriv. da sardella. sardéna, sf.
maffei, 5-4-23: le sardene, come da noi [nel veronese] si dicono
dicono, son d'un sapore molto diverso da quelle d'altr'acque e son più
voce di area lig., deriv. da sardenna 'sardina'. sardenale, agg
voce di area veron., deriv. da sardena. sardésco1 (sardisco)
avere a che fare con una persona difficilissima da domare e sottomettere. -fare le risa
n. ii. = deriv. da sardo1. sardésco2, sm. ant
ghiande di sardegna. = deriv. da sardo1. sàrdice, sf. ant
sàrdice, sf. ant. pietra calcarea da costruzione. r. da
da costruzione. r. da sanseverino, 32: stati uno pezo inseme
novella in firenze per i pazienti colpiti da malattie ulcerative e incurabili. redi
si curano quegli infermi che sono oppressi da lunghe ed incurabili malattie, ed in
ed incurabili malattie, ed in particolare da piaghe fetenti e sordide.
fetenti e sordide. = da sardigna (dal lat. sardinia),
. ant. sardo. sforzino da carcano, i-2-47: li sparvieri corsi e
. e. gadda, 01: deliberai da quel momento... che avrei
= dal fr. sardinière, deriv. da sardine (v. sardina).
allo stornello. = deriv. da sardo1, con riferimento al pelame degli
preciose. ha un rosso spesso preceduto da una sostanzia di oscurità.
dotta, lat. sardius, deriv. da sardis (v. sardo2).
sardo e topazio nella tua corona. simone da cascina, 119: per li sardii
tavole delle navi che non si può cavare da quelle, non tagliando con quella insieme
altro sistema linguistico. = deriv. da sardo1. sardista, agg. e
arrivati alla decisione di aderire alla proposta lanciata da sardisti e comunisti. la stampa [
immagine di 'sarditùdine'? = deriv. da sardo1, sul modello di negritudine (v
. novellino, xxviii-864: messere rinieri da monte nero, cavaliere di corte,
, è stata un po'una delusione, da mettere nel sacco con le altre infinite
sua divisa aveva; / ma la veste da camera mi pare, / ch'ogni
, ed è adatto soprattutto al servizio da sella. - anche sostant.
. - anche sostant. francesco da barberino, i-316: ancor mal fa quello
di bovini originaria della sardegna, caratterizzata da mole ridotta, coma lunghe, sobrietà
la lana è lunga ma grossolana, tanto da essere usata per imbottire materassi.
.). = comp. da sardo1 e còrso (v.).
l'altro [porto del garda] da voi dedicato alle trute, ai sardoni,
miner. ant. sarda. simone da cascina, 119: li sardoni, che
tonde d'argento e d'oro, tramezzate da altri partimenti di agate, diaspri,
che il rìso in essa sia prodotto da convulsione. tramater [s. v
similemente quivi fa che veggi. giovanni da samminiato [petrarca], i-182: ècci
, 2-92: sardono pietra è detta da alcuni sardinica; è composta di due
che alabastro orientale. -monile ricavato da tale pietra. serao, 5-191:
= dal lat. sardonyx -ychis (da cui anche le var. sar
g. averani, ii-169: non dissomigliante da queste si è l'agata sardonicata gialla
e diviene candidissima. = deriv. da sardonica1. sardònico1 (ant. sardònio
; può intervenire come conseguenza dell'avvelenamento da erba sardonica, ma anche spontaneamente nella
guance. quest'epiteto deriva, dicesi, da una specie di ranoncolo che cresce in
scannelli, 81: fu un riso veramente da pittore tutto finto, e più tosto
sua parola, in tutto trovava anche lui da criticare. verga, 7-625: il
ultima parola? » risposi stranamente commosso da quella tempesta di parole iraconde e sardoniche
e la signorina appassionata! altra figura da noi, dal mondo considerata con un
aveva un piglio aggressivo e sardonico che da tempo non gli avevo più veduto.
con riferimento al riso convulsivo provocato dallawelenamento da erba sardonia. sardònico2 e
fenicia a sud di sidone. simone da cascina, 216: le fronde sono la
ant. abitante di sarepta. andrea da barberino, 6-ii-109: mi mostrò il saretto
riparato. = deriv. da sarga. sargassàcee, sf.
fenomeno fu segnalato per la prima volta da cristoforo colombo che attraverso tale mare al
atlantico ove questa pianta abbonda per modo da colorare il mare in verde. questi
per centinaia di miglia quadrate è coperta da queste alghe galleggianti che fanno parere il
un prato estesissimo: questo è inoltre abitato da miriadi di piccolissimi crostacei e di minutissimi
che è dallo spagn. sargazo (da sarga 'vimine', deriv. dal lat.
pratesi, 170: ij sarge di rensa da lletto kostaro libbre j soldi viii denari
. si potè andare a dormire. piero da siena, 6-18: larghe eran le
, 6-18: larghe eran le bertesche da danzare / sì delle donne e degli uomini
sarggie, cortine di drappi e tappeti / da ongni parte si vedean ventolare. s
una sargia verde, anzi rossa venuta da fiorenza, come salamone, nel far
i religiosi di san francesco. maironi da ponte, 1-iii-q7: le donne riescono eccellentemente
: ora la sargia è una coperta ordinaria da letto, di cotone, a righe
28: il nostro letto è coperto da sargia rozza di pescatore senza né trine
anticamente a colui che dipingea le sarge da letto. = deriv. da sargia-
sarge da letto. = deriv. da sargia-, voce registr. dal d'alberti
peristilio. = deriv. da sargia. sargière, sm.
detti i sargieri. = deriv. da sargia. sàfgina, v.
). abito femminile indiano, costituito da un drappo variopinto di cotone o di
che si avvolge intorno al corpo in modo da lasciare libera una spalla.
accompagnate dal 'bin', dal 'sitar'e da altri istrumenti a corda, come usano
fino a m 5, 50) da impugnare a due mani appoggiandola al fianco
, or là. = deriv. da sarissa (v.), con il
.? apisotopo;, comp. da? àpi? a (v. sarissa
tempi or d'austro i cartaginesi, or da levante i parti, or da ponente
, or da levante i parti, or da ponente gli iberi, i galli e
di tali popolazioni e regioni; proveniente da esse; che vi si riferisce.
sarmàta, deriv. dal gr. (da -apjxstt (a 'sarmazia').
matico. = voce dotta (coniata da e. suess nel 1860), deriv
; compiuto dai sarmati. fausto da longiano, iv-135: per questa ribellione dì
], 206: l'un sale da l'altro differisce prima in colore:
muratori, cxiv-6-517]: le doglianze da me fatte... sono state da
da me fatte... sono state da me fatte per il dispiacere di perder
dal gr. sapixattxói;, deriv. da lapidaria (v. sarmata).
. sarmentoso. = deriv. da sarmento-, voce registr. dal d.
è delle viti. = deriv. da sarmento. sarmentino2 (ant.
in su e 'n giù tanto menati / da zittelle e da fanciulli, / finch'
'n giù tanto menati / da zittelle e da fanciulli, / finch'e'sono scappucciati
/ de non insidire mai de sermento / da l'ochio del grappo in 90x0.
vite in una fossa, che ha da far col saperlo far barbicare, attrarre
far barbicare, attrarre il nutrimento, da quello scerre questa parte buona per fame
raccolto in fascine e usato come legna da ardere per la combustione facile e rapida
della vite più netto e più ingombrato da tutte quelle bruttezze e sarmentucci, sara il
= lat. sarméntum, deriv. da sarpére 'potare, tagliare', di origine
, sf. chim. glicoside formato da sarmentogenina e sarmentosio presente nei semi di
[strophantus] sarment [osus \ e da cimarina (v.). sarmentogenina
[strophantus] sarment [osus] e da genina (v.).
... una pianta sarmentosa, circondata da molte, minute, strette e sottili
di felce, ma non però procedono da un sol picciuolo, ma da molti più
però procedono da un sol picciuolo, ma da molti più alti e sarmentosi. arti
= lat. sarmentosus, deriv. da sarméntum (v. sarmento).
lauro, 2-94: sarmio pietra si noma da sarmio isola dove si trova. questa
è per partorire la pietra sarmio, da l'isola di onde nasce così detta
diffuso in malesia e nell'indonesia, costituito da una striscia variopinta di cotone o di
25-31: una barca... montata da un personaggio importante, a giudicarlo dalla
sirpèa, 'cestone intrecciato', deriv. da scirpus (v. scirpo); cfr
. tipo di carro. fausto da longiano, iv-36: fu eziandio tanta pestilenza
delle ninfee; questi fiori sono sostenuti da uno scapo che sorge fra le foglie
serra. sarrò, sm. sopraveste da lavoro. cattaneo, iii-4-134: si
incolore. = comp. da sarsapo [nina] e genina (v
. = etimo incerto, forse da connettere con il lat. sarcire
: altre favole del comico sarsinate tradotte da battista guarino. a. comandini [«
(e sassinàtes), deriv. da sarsina (e sassìna), 'sarsina'.
pavese, 5-81: il massaro metteva ancora da parte, il sor matteo teneva il
, sì, ma secondo teresina, da una sartuzza di quart'ordine. =
delle manovre fisse che sostengono lateralmente e da poppa gli alberi di una nave,
quando fa mester tu coli. francesco da barberino, iii-166: le sarei sì
gran giove il nono anno si volge / da che giungemmo, e già marciti i
partic.: cavo al quale si assicura da poppa e da prora la rete delle
al quale si assicura da poppa e da prora la rete delle tartane. strafico
è raccomandata la rete delle tartane, da poppa e da prua della barca sino al
rete delle tartane, da poppa e da prua della barca sino al fondo del
nave, e così la nave è ritenuta da poter discorrere in terra. beicari,
giudicio, e ferme stare / legate da lor colpe e non da sarte. filarete
stare / legate da lor colpe e non da sarte. filarete, 1-i-368: vero
due o tre pile, sopra le quali da uno suo, il quale in quelli
ci tengono congiunti al mondo, e spiccarli da questi beni mondani fallaci. mazzei,
116-14): tempo egli è ornai da così lunghi affanni, / da sì fosche
è ornai da così lunghi affanni, / da sì fosche e terribili procelle, /
è ^ àp-riov 'attrezzatura della nave, da confrontare con èsjapti'su » 'mettere in assetto'
èsjapti'su » 'mettere in assetto', da àptàsco 'appendo, sospendo'; cfr. lat
artimone. verga, i-149: è morto da buon marinaio, sulla verga di trinchetto
spranghe, le traverse, le corde da sartiame e da ormeggio,...
traverse, le corde da sartiame e da ormeggio,... fanno tra la
alla corrente. = deriv. da sartia. sartiare, tr. (
a svolgersi e vincere l'attrito opposto da esso e dalla sua rigidità.
sua rigidità. = denom. da sartia. sartiato (part.
una nave. = nome d'agente da sartiare. sartina, sf.
signora letizia e la figlia, aiutate da due sartine del paese, ansando dalla
cuce e confeziona abiti maschili { sarto da uomo) o femminili { sarto da
sarto da uomo) o femminili { sarto da donna). -in partic.:
e i modelli. francesco da barberino, iii-240: guardati dal barbiere,
e un paio di calze. fausto da longiano, iv-88: era fatto divieto
io alzi un dito. -pietra da sarti: steatite di colore verde pallido,
galattite, detta volgarmente micino o pietra da sarti. -ant. uomo da
da sarti. -ant. uomo da sarti: manichino. -anche: uomo
sta nel fracasso che ne fate voi uomini da sarti, e non in quello che
in quello che ne facciamo noi donne da scacchi. varchi, 24-34: colei
cappa 'n casa portan gli uomini da sarti. 2. con metonimia
.]: 'sartùccio': sarto povero e da poco. -sartùcolo. giusti,
, che io sia un sartu- colo da poco, a vedermi in questo buco.
bonavia, 35a: pepo da matraia dè dare per una vanga et
, dal lat. saritorìus, deriv. da sarire 'sarchiare'. sartóio2,
... con addosso tutta una bottega da crestaia, tutta la perizia d'una
/ l'odi gridar: « cara da dio! che bella! » ghislanzoni,
fa nella cruna. s. bernardino da siena, 2-ii-1070: o sartori, io
fare uno giubbone di raso cremisino veneziano da uno sartore. moneti, 93:
, 3-251: convenne etiandio di cuscire da se stesso alcune pezze al suo gabbano,
, con idea di farmi far gli abiti da un sartore palermitano. cuoco, 1-28
abito, se il disegno non fosse venuto da londra o da parigi. foscolo,
disegno non fosse venuto da londra o da parigi. foscolo, iv-426: se mio
bell'umore, / fo in pamasso da sartore. tommaseo, lxxxix-ii-402: un sartor
sartor -óris 'rammendatore', nome d'agente da sarcire (v. sakcire).
una nuova collezione. = deriv. da sartore. sartoriale, agg. che
nella collezione 'prèt-à-porter'. = deriv. da sartoria, sul modello dell'ingl. sartorial
nozioni di sartoria. = comp. da sarto e tecnica (v.).
si vale dei tentacoli più inquietanti, da baudelaire alla magia e da racine alio
più inquietanti, da baudelaire alla magia e da racine alio yé-yé, per conculcare sartrianamente
calza della tramoggia, in modo tale da consentire il dosaggio uniforme dei chicchi di
mettono in opera. = denom. da sasone. sasonato (part.
famiglia lau- racee, caducifogli aromatici rappresentati da tre specie delfamerica settentrionale e della
bra son coronate e legate fra loro da festoni di passionee e d'altri bellissimi
florida e nella carolina. è alto da 12 a 14 m; tronco diritto;
nei fiumi. = deriv. da sasso. sassàio, sm.
il sassaio. = deriv. da sasso. sassaiòla (sassaiuòla),
sf. fitto lancio di sassi effettuato da più persone contro il medesimo bersaglio;
il deflusso delle acque piovane, sorretto da argini di muratura e con il fondo acciottolato
a secco. = deriv. da sassaia. sassaiòlo (ant.
mare sassoso nutre ottimamente i pesci che da lui hanno il nome, i quali
.. e non di panni romaneschi da vestir sassaioli o di monichini da vestir
panni romaneschi da vestir sassaioli o di monichini da vestir staffieri o di panno di castello
vestir staffieri o di panno di castello da vestir piovani arlotti. =
arlotti. = deriv. da sasso; cfr. anche lat. mediev
di quell'autunno. = deriv. da sasso. sassànide (sasànide,
volevano sassare. = denom. da sasso. sassarése, agg. che
zanini s'è fatta inseguire a sassate da alcuni suoi galanti in un paese vicino
i vetri dello stanzone delle piante erano rotti da qualche sassata. g. bassani,
baretti, 6-27: lontano una sassata da quell'abitazione si passa sur un ponticello
e spietata, spesso mortificante o dettata da rancori personali; rimprovero molto duro.
lavata, / ch'io vi prometto, da quel- l'uom che sono, /
s'intenda in un altro: capo da sassate! alfieri, xxxix-134: lascio
sassi gettate / s'un poeta vi paio da sassate. pananti, i-78: la
pananti, i-78: la musica è roba da sassate. 3. nel gioco
colle sassate. = deriv. da sasso. sassàtile, agg.
dotta, lat. saxatilis, deriv. da saxum (v. sasso).
], iv-433: 'sassella': ottimo vino da bottiglia della valtellina, così detto dal
lo merita. = deriv. da sasso, con riferimento all'ambiente roccioso
letter. costruito con sassi, costituito da pietre. giuseppe flavio volgar.,
dotta, lat. saxéus, deriv. da saxum (v. sasso).
[in guglielmotti, 779]: sassera da got- tare... si suol
guglielmotti, 779: 'sassera': sessola da aggottare. = var. tose
= dal lat. saxétum, deriv. da saxum (v. sasso).
. colombo sassaiolo. = deriv. da sasso. sassicàia, sf. region
pis. e sen., deriv. da sasso, con doppio suff.
voce di area tose., deriv. da sasso, con doppio suff. sassìcola
= voce dotta, comp. da sasso e dal tema del lat. facére
anni. = agg. verb. da sassifìcare. sassifìcato (pari.
dotta, lat. saxifxcus, comp. da saxum (v. sasso) e
ove si salda coll'ovario, terminato superiormente da 3 o 5 divisioni; una corolla
è in generale una cassula terminata superiormente da due corna più o meno allungate,
nel monte baldo, presso verona, da un vivo e durissimo sasso e dalle
dotta, lat. saxifràgus, comp. da saxum (v. sasso) e
fiamme verserai diluvio. = comp. da sasso e fumifero (v.).
, iii-1557: poi fo mandato [francesco da ponte] a la porta, e
l'anima. = nome d'azione da sassinare. sassinare, tr.
come cani, / rubati a forza da un gran pastore / ch'era tra lor
sassinato al bosco di cancello, venendo da airola. f. argelati, cxiv-3-549:
che da'greci fu chiamata iliaca, da noi sassinèllo o sussinello. = deriv
sassinèllo o sussinello. = deriv. da sassello, con infisso dimin.
utilizzare gli attrezzi. = deriv. da sasso. sassista, sm. e
l'arrampicata libera. = deriv. da sassismo. sassitano (sastano)
lat. sexitànus e saxetdnus, deriv. da saxetànum (città della spagna betica)
di molti sassi e quadrella. niccolò da poggibonsi, cxxxi-71: in beffage non
potevano attraversar le piazze senza esser assaliti da parolacce, quando non eran sassi.
una levatrice, che fu vista accorrere da una partoriente, la quale aveva anticipato
. d'annunzio, i-728: parola che da l'odio irrompi fuori / fischiando come
odio irrompi fuori / fischiando come sasso da la fionda. ungaretti, i-54:
roma... e vado imparando da questi maravigliosi sassi antichi cose per le quali
alla memoria degli uomini. -sasso da battere: pietra usata un tempo dai
suole. carena, 1-353: sasso da battere è una pietra, per lo più
addensarle e rassodarle. -macina da mulino. fiacchi, 100: rinchiuso
nato in monti soletari, abitati solo da capre e simil bestie...,
notte, e la madre fu gittata da ronde sanza i suoi figliuoli, e campòe
/ e come rinaldo il partisse. mariano da siena, 93: nel chiostro si
tipiche della città di matera, ricavate da grotte scavate nella roccia calcarea. f
li battien crudelmente di retro. mariano da siena, 21: intramo in una vallicella
, ponte roccioso che consente il passaggio da una bolgia all'altra. dante,
, 23-134: s'appressa un sasso che da la gran cerchia / si move e
balza ripida e rupestre. giacomino da verona, xxxv-i-639: la cità è.
crudo sasso intra tevero e amo / da cristo prese l'ultimo sigillo, / che
mirava suso intorno al sasso, / da man sinistra m'apparì una gente /
e gito è via filippo e tomasso / da questo sasso nel qual se'levato.
, sasso di simone'. roccia da cui è costituito un elemento naturall
era quasi tutto sasso. i. da sanseverino, 1-118: in mezo di queste
monte è alto duoi o tri tiri da pierà de mano, et è d'uno
d'un sol sasso di marmo scavato da cave remote. da ponte, 1-588
sasso di marmo scavato da cave remote. da ponte, 1-588: ah!.
quei sassi. monelli, 2-455: da arsinoe, dopo lunga navigazione, approdai
corno: v. sassocorno. -sasso da calcina: alberese. targioni tozzetti,
marmo e l'alberese o vogliamo dire sasso da calcina, poiché ha la pasta fine
sasso, con riferimento alla metamorfosi provocata da medusa o da altre figure mitologiche.
riferimento alla metamorfosi provocata da medusa o da altre figure mitologiche. dante,
vinse molta bellezza acerba morte. antonio da ferrara, 130: piango le belle e
ma con patto / che ogni erede da me fatto, / quando io sia morto
morta, che non debba apprezzarvi? da ponte, 216: conveniva avere un'
. 4. -cavare, tirare sangue da un sasso: v. cavare,
viscere in sasso. -da rompere, da muovere, da far piegare i sassi;
. -da rompere, da muovere, da far piegare i sassi; da far
, da far piegare i sassi; da far divenire amante un sasso: molto commovente
grato aspetto, angelico e benigno / da romper sassi e convertir judei. savonarola
crudeltade! » / e ii scoperse da far pianger sassi. poliziano, st.
balenò intorno uno splendor vermiglio, / da fare un sasso divenire amante, / non
il cembalo, cantava con una dolcezza da muovere i sassi, danzava con una grazia
muovere i sassi, danzava con una grazia da incantar le persone. giuliani,
! era fuori di sé: faceva pietà da rompere i sassi ».
risposta pronta e non c'era niente da fare, era più duro di un
-fare ai sassi per i forni: cose da pazzi. machiavelli, 1-vi-438: 'fare
vuol dire altro che fare una cosa da pazzi, e però disse quel mio
pe'forni, cioè noi faremmo tutti cose da pazzi. varchi, 3-57:
-fino ai sassi, persino dai sassi: da tutti. caro, 12-iii-253: non
i-13 (61): è tenuto uom da ben per fin dai sassi.
volte, benché spinto in su anche da braccia robuste e famose. -mettere
, gittato anco quel poco di vergogna da parte che pare inseparabile dalla donna,
uscio della chiesa': far l'insolente da luogo sicuro. -tirare i sassi
-sassèllo. s. bernardino da siena, 2-ii-865: non stare a udire
sua [morte], che morrebbe da un picciol sassetto che gli era per cader
ette dell'acqua stagnante, dopo che da alto vi sia caduto un sassetto
, 245: le scagliuzze un poco grandette da le minute non si scegliano così,
prima che gli uomini o i giovanetti da quelle e da'sassuzzi, da la ghiaia
giovanetti da quelle e da'sassuzzi, da la ghiaia e da le rene e
e da'sassuzzi, da la ghiaia e da le rene e da le terre poste
la ghiaia e da le rene e da le terre poste nel monte portate fuori de
i lavori. = comp. da sasso e corno (v.),
interpreti suoi. = deriv. da sassolo, dimin. di sasso.
o sassolino': acido borico naturale trovato da mascagni sulle rive della sorgente calda di
, iv-497: d'onde mai / e da chi riseppe egli tali cose?)
dello schermo. -levare un sassolino da un gran monte: esporre in minima
togliersi un sassolino dalla scarpa: liberarsi da un senso di inquietudine, da un peso
liberarsi da un senso di inquietudine, da un peso, esprimendo un'opinione.
sassolino2, sm. acido borico emesso da soffioni boraciferi, che si deposita in
o 'sassolino': acido borico naturale trovato da mascagni sulle rive della sorgente calda di
calce. = deriv. da sasso, località della toscana, dove si
fine e polverosa quanto l'alberese o sasso da cal cina, ma però
a indolcirlo. = comp. da sasso e morto (v.).
scomparve definitivamente nel 1918); costituito da abitanti o da nativi di tale regione.
1918); costituito da abitanti o da nativi di tale regione. -anche
anno dal mese di settembre, chiamato da loro 'halegmonth'. vico, 4-i-941: ancor
dicono 'are de'cicoli'le città abitate da un'antichissima gente unna, tutta di nobili
tutto quel primo stile pesante chiamato 'sassone'da alcuni venisse dal romano-gotico-longobardo. 4
del permiano (ed è costituito specialmente da arenarie). - anche sostant.
vivi. carducci, iii-22-333: antiche da vero sarebbero le origini sassoniche di aleramo
già in ogni luogo è divolgato e da verissimi testimoni si conferma che ne la guerra
ma come milite fortissimo e veterano e da prudente ed essercitato con lunga esperienza capitano
per la quantità delle stamperie appena venezia e da qualche anno in qua forse napoli potrebbono
e sassonici. = deriv. da sassone. sassonizzato, agg. letter
della gallica vergine? = deriv. da sassone, sul modello di grecizzato, romanizzato
di tre immensi 'sassi'rossi: da cui il nome del loro grumello: sassorosso
per classe. = comp. da sasso e rosso1, per la presenza di
di sassosità. = deriv. da sassoso. sassóso (ant. saxóso
e'mi arre', compagni, da posarci; / ed è la notte scura
e tene- rosa. r. da sanseverino, 77: longe che furono da
da sanseverino, 77: longe che furono da rama circa miglia x, intrarono ne
non poteva insieme rassodarsi, si ritirarono da così inutile fatica. targioni pozzetti,
galileo, 4-1-205: si prowederà terra da far mattoni della migliore [argilla]
770: le magnatte, così chiamate da noi in toscana e da molti altri sanguette
così chiamate da noi in toscana e da molti altri sanguette e sanguisughe, rare
il salto d'un uomo. -delimitato da pareti rocciose, scavato nella roccia (
sassosi, ghiribizzosi e tetri, circondati da massi e da frane di montagna.
e tetri, circondati da massi e da frane di montagna. -acciottolato (
= dal lat. saxòsus, deriv. da saxum (v. sasso).
sassume dell'aridità. = deriv. da sasso. sassuolino, v. sassolino
a percorrersi. s. carlo da sezze, ii-494: c'incaminassimo verso fiorenza
cammino della virtù. s. carlo da sezze, ii-189: possiamo considerare che gli
ribelli (chiamato lucifero), precipitato da dio nell'inferno a causa del peccato
delle virtù de'santi uomini. zanobi da strata [s. gre- orio magno
numero perfetto, d'anime predestinate, traendole da le mani di moab, cioè liberandole
satan rispose al signore e disse: « da aggirar la terra ». b.
demonio (con riferimento all'appellativo attribuito da cristo a pietro che gli suggeriva di
'satani'con lettere mie esplicative e polemiche da vendersi a 40 a 50 centesimi.
ingiuria. breme, 1-135: 1malvagi da lord byron dipinti sono per 10 più
qui ». = denom. da satanasso. satanasso (ant.
nome del prencipe de'demoni. felice da massa marittima, xliii-201: satanasso l'envolge
'nfemo con la morte pascono. andrea da barberino, 6-ii-73: come hai tu piùe
far merzé? s. bernardino da siena, 2-ii-994: elli fu subbito cacciato
a tutte quelle ville che sono oppresse da questi pestiferi cappelletti, i quali,
con questi satanassi di anarchici c'è da aspettarsi tutto. tecchi, 11-35: quel
vescovo », disse pallone, « da quando papa innocenzo ebbe a interdire assisi
madre diventai buono, nonostante mi comportassi da satanasso, perché ero allegro, ero
satanasso, che cosa mi tocca sentire! da ponte, 1-666: -quel demonietto /
mostra mondiale quei prezzi dovevano proprio essere da satanasso. -esserci sotto qualche satanasso
stato di allergia. = denom. da satana, con suff. frequent.
sì fatti malanni. = deriv. da satana, forse per un gioco di parole
in napoli. = deriv. da satana. satanicaménte, aw. in
far più nulla. -che proviene da satana; diabolico. borgese, 1-340
odio satanico dell'eresia. -dominato da forze diaboliche (l'anima).
un poco ci vivi e la guardi da presso, sùbito scompare come un miraggio
ad ogni costo, io mi sentiva piccato da un satanico desiderio di misurare con quella
. eccles. -atavixó;, deriv. da xa-. zv (v.
il compito di un'istintiva barriera creatasi da un'anima estremamente delicata e tormentata,
: faccenda satanica. = deriv. da satana attraverso tingi, satanism (nel 1565
di sé. è superstiziosa, invasa da satanisti, fattucchiere, ne- cromanti,
bisognosi di esorcismo. = deriv. da satanismo. satanità, sf.
per altri trattamenti. = deriv. da satana, sul modello di santità.
87). = deriv. da satanocrazia, sul modello di democratico,
. = voce dotta, comp. da satana e dal tema del gr. xpa-réco
. = voce dotta, comp. da satana e dal gr. xóyo; 'discorso'
perché 'n baia / non foste messo da quei suoi satelli, / tenete sempre in
31-v-1992], 19: perso il posto da assessore dopo le elezioni del 1990,
aderito nell'89. = deriv. da satellite. satèllite (ant. satèlite
costo, 1-315: stava egli circondato da una torma di suoi satelliti armati.
al popolo, arrivano i satelliti inviati da falaride per ucciderlo. leoni, 483:
un giorno fu agguantato e portato via da uno dei satelliti di oliviero cromwell,
, per circa due anni, da un numero d'uomini... sempre
in persona, seguito da'satelliti e da gran moltitudine d'uomini della terra,
a quello di rivoluzione, in modo da rivolgere al pianeta sempre lo stesso emisfero
della luna, furono scoperti a partire da galileo, che nel 1610 osservò quelli
risultano 60 nel sistema solare, indicati da un nome di origine mitologica oppure dall'
dell'economia capitalistica -vedi sopra lange -tanto da aver portato a pensare che il basso
avviandosi così verso quel decentramento urbanistico auspicato da tutti gli studiosi del problema. e
alla 'défense', la città satellite voluta da pompidou e diventata, in parte, il
viene eliminato facendo funzionare la stazione a da emittente pilota e la stazione b da
da emittente pilota e la stazione b da emittente satellite sì da conferire al segnale
e la stazione b da emittente satellite sì da conferire al segnale di b un ritardo
corpo celeste mediante la spinta iniziale fornita da un razzo vettore (e può avere scopi
piede di uguaglianza. = deriv. da satellite. satellìzio1, sm.
, lat. tardo satellitìum, deriv. da satelles -itis (v. satellite)
la satellite seconda. = deriv. da satellite. satellizzare, tr.
artificiale. = denom. da satellite, col suff. frequent.
anche politica. = nome d'azione da satellizzare. satem, agg.
ignudo col viso saterigno, il quale da una mano tiene uno tavoliere con tre dadi
una mano tiene uno tavoliere con tre dadi da giuocare e da l'altra mano tiene
tavoliere con tre dadi da giuocare e da l'altra mano tiene uno piattello di roba
l'altra mano tiene uno piattello di roba da mangiare e da bere. =
uno piattello di roba da mangiare e da bere. = deriv. da satiro1
e da bere. = deriv. da satiro1, sul modello di sanguigno.
adattamento del fr. satiner, denom. da satin (v. satino).
stampa. = nome d'agente da satinare. satinatura, sf.
e smeriglio. = nome d'azione da satinare. satino (ant.
. zaitùm (nome della città cinese da cui proveniva questo tessuto) attraverso lo spagnolo
e concludeva che era proprio un cappotto da ragazza: rosa, di stoffa stoppacciosa
di stoffa stoppacciosa, guarnito intorno alle spalle da una filettatura pesante, con la
lordi e lascivi e sfacciati, o pure da satira, che è una sorte di
« che fanno queste onoranze che rimangono da li antichi, se per colui che
la taglia e non col sesto. da ponte, 125: fui invitato la
fui invitato la stessa sera a cenar da un cantante, dove frequentemente trovavasi l'
viaggio compiuto in compagnia del retore eliodoro da roma a brindisi. c. e
più buffi che si possano mai disegnare da brillo pittore. panorami, 1-156:
farsa recitata dopo la rappresentazione della tragedia da attori mascherati da satiri; dramma satiresco
la rappresentazione della tragedia da attori mascherati da satiri; dramma satiresco. summo,
satirèlla, pedestre allo stile di canzonacela da ventaruola, ma volante per la sublimità dei
ne perde l'ugola come quel meschinello da balugola de 'l tassoni. -satirétta.
= voce dotta, lat. satira (da una forma arcaica satura) 'componimento
misto di prosa e versi', abbrev. da satura [lanx] 'piatto ricolmo,
agli dèi (v. saturo) o da satura [lex] 'legge contenente varie
vede in sé che meriti e argomenti da panegirici: trova in un esercito di persone
persone oggetti, in suo confronto, da condannare e satireggiare. pascoli, i-756
deamicisiana tuttavia per la pelle, satireggiando da par suo il mite edmondo.
12-i-115: la tentazione, che mostrava aver da satireggiare, è ita innanzi. allegri
sulle cose umane. = denom. da satira1. satireggiare2, intr.
e ninfeggiando. = denom. da satiro1. satireggiato (part.
così puerile. = nome d'agente da satireggiarel. satirésco1, agg.
e piena. = deriv. da satira1. satirésco2, agg. (
satiresca. = deriv. da satiro1. satiréssa, sf. letter
. < jatupiaxó <;, deriv. da aà-rupoi; (v. satiro1
'satiriasi': erezione continua della verga accompagnata da un insaziabile desiderio del corpo. carducci,
gr. acezupiaaie,, deriv. da catupo; (v. satiro1).
correre sciolta. = denom. da satiricoi. satiricità, sf.
, iii-58: vi uscivano pure, e da anni, alcuni giornaletti satirici e umoristici
della sinistra. = deriv. da satirico1. satìrico1, agg.
a questo fine sappiamo che furono trovato da uomo satirichissimo. muratori, 7-i-14:
: io..., già spinto da furore insano, / con satirici carmi
lo stil piacevole e satirico fu sempre da me stimata dilicatissima. pellico, 4-198:
un uomo consolare,... tremato da tutto il popolo, satirico di lingua
dalla ripulsione a comprendere meglio il mondo da cui è attratto, ed è costretto
xiv-136: versi i nostri non son da panegirico, / da nozze, né da
nostri non son da panegirico, / da nozze, né da festa teatrale, /
da panegirico, / da nozze, né da festa teatrale, / ma portano al
dotta, lat. satiricus, deriv. da satira (v. satira1)
come personaggi i satiri, che è rappresentato da attori mascherati da satiri (un dramma
, che è rappresentato da attori mascherati da satiri (un dramma).
saltazione... è cosa però da maravigliarsi che plutarco e ateneo dicano mancar
calzeranno i cavalieri poetici un coturno spaccato da piedi alla satirica. -per estens
antichi satiri vestiti ballavano furono appellati 'satirici'da alcuni. = voce dotta, lat
, dal gr. fra-cupocós, deriv. da 'jólz'jpo ^ (v.
verbi superlativi. = denom. da un accr. di satirico \ satìridi
un riso satirino. = deriv. da satiro1. satino (satìrion)
spasimo che chiamano opistotono. debbesi usare da coloro che affrettano il coito, imperoché
dal gr. 'rarupiov, deriv. da aà-upo; (v. satiro1);
dotta, gr. aa-ruptcrfxós, deriv. da sàtupc «; (v.
satirist (nel 1589), deriv. da satire (v. satira1)
gr. aa. vjpiarrfi, deriv. da -jat-jp ^ o » 'faccio il satiro'
il satiro', che è denom. da jatjp&c (v. satiro1).
vizi. balbo, 6-313: albenco da faenza e ser branca d'oria genovese
e inesperti nella bell'arte di dare da pranzo. carducci, iii-9- 284
della vita. = denom. da satira1, col suff. frequent.
, sempre intento a bombardare con occhiate da satiro quella carnosa fortezza che era la
fiori dalle picche, e commetteva spropositi da cavallo. fanzini [1905], iv-434
a giusta lunghezza, e aver tolto da essa i satiri, ch'innanzi a lui
furtivo / un satirel giù sotto / da reo desir condotto / viene, e
in una vaschetta a conchiglia, sostenuta da un satirello. d'annunzio, i-405:
storie matte che racconta con una faccia da satirùccio malinconico. -peggior. satiràccio
piglia la tigre e va con ella / da tutti in un balen tanto lontano.
'satiro': genere di scimmie, creato da lesson, al quale appartiene l'orang-
ne la tersa satira dice. benvenuto da imola volgar., i-24: giovenale
/ che mordesse l'altrui. domenico da prato, 1-ii-321: che diranno questi
cosa conforme. = deriv. da satira1, forse con sovrapposizione di satiro1
. = voce dotta, comp. da satiray e dal gr. y? aq>w
l'impegno. = deriv. da satiro1. satisdare, intr. (
dotta, lat. satisdare, comp. da satis 'abbastanza'e da dare 'dare'.
, comp. da satis 'abbastanza'e da dare 'dare'. satisdazióne (satesdazióne)
lat. satisdatio -ónis, nome d'azione da satisdare (v. satisdare);
nel sollevarsi dal piano presentano alla vista da ogni parte campi sativi, vigne, in
domestiche o sative, e loro differenza da quelle che si chiamano salvatiche o spontanee.
lat. satìvus, agg. verb. da sevère 'semi nare', attraverso
ancora sei ore che le s'era levato da canto. parini, 661: la
intingoli del potere più sfrenato, lo fece da ghiottone, il quale abbia stomaco di
una satollina. = deverb. da satollare. satollaménto, sm.
che ne deriva). bartolomeo da s. c., 24-3-2: la
eccesso nel bere, ebbrezza. iacopo da cessole volgar., 1-11: uno di
riso. = nome d'azione da satollare. satollanza, sf.
di cibo; sazietà. bartolomeo da s. c., 24-3-3: sempre
gravi e freschi. = deriv. da satollo, col suff. dei termini di
prea gli saolo de mel. marsilio da padova volgar., ii-iv-7: questo è
non è troppo infestata dal freddo o da acqua. alamanni, 5-1-97: poi quinci
n'i resto non vò lappole. tu da i canto tuo fa''n mo'ch'
cxxi-1v-560: sarà una situazione così comica da satollare la mia provinciale noia per un pezzo
se ne fossino. s. bernardino da siena, 2-ii-962: la locusta sempre rode
rata ricchezza, mentre non sia frenata da un'eccellente prudenza, corre tosto a
terra promessa, dov'era il traguardo da toccare...; per satollarmi di
-gratificarsi. s. caterina da siena, vi-4: si satolla [l'
-cessare di compiere un'azione (espressa da un inf.). lupis
: così la loro ingordigia si satolla da due bande a spese del privato e
= lat. satullare, denom. da satullus (v. satollo).
e combaciano scambievolmente. -inzeppato da un gran numero di espressioni. cornolai
che dovesse ritornare al mondo dopo esserne sortito da uno o due secoli avrebbe bisogno d
colmato di offese. s. caterina da siena, i-51: non pare che questo
si possa saziare; grida in croce satollato da perch'era satolla, non lo prese.
giorno, la notte alle lor case senza da per tutto da ingrassare i pàrocchi non mai
notte alle lor case senza da per tutto da ingrassare i pàrocchi non mai satolli. de
fiata dalla sa- tollezza, alcuna fiata da stoltizia ed alienazione di mente.
caldamente declamare. = deriv. da satollo. satolliti, sf
cavalca, 19-410: sollecitamente è da pensare e da prov vedere
, 19-410: sollecitamente è da pensare e da prov vedere che, poiché
ci rimeni. = deriv. da satollo. satóllo (ant. sattólo
(e anche bevuto) in modo da eliminare gli stimoli della fame e da
da eliminare gli stimoli della fame e da non sentire bisogno o desiderio di altro
dalla porta. vi caleremo imbracato e satollo da una finestra ». -con
corpo satollo del mio. s. bernardino da siena, 845: tu non pensi
suo stomaco di ferro, servito ottimamente da due file di denti bianchissimi e forti
due file di denti bianchissimi e forti da non temer paragone, si trovò dopo
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 422: la sua [dell'
satolla chiamò seneca la clemenza ch'egli mostrò da ul timo. monti,
suavità fuor di sé getta / qual da chi de parnaso è ben satollo.
/ mentre ch'attila al fine / va da tarmi agli amori e toipe e langue
più volte (per 0 più espressa da un inf.). lancia,
burchiello, 2-13: guarii, fratei, da questi torti colli, / spiriti diavolosi
il re alle posteriori promozioni de'favoriti da lui pone tantidata del 23 maggio a
n. villani, i-5-64: il fanciul da le sue fonti polla / di liquido
illuminazione che consente alla mente, preparata da lunghe meditazioni, di comprendere la realtà
dalità, prendendo l'occasione da un suono, da un gesto,
, prendendo l'occasione da un suono, da un gesto, da una risposta apparentemente
un suono, da un gesto, da una risposta apparentemente insensata, e conferisce
insieme ». = deriv. da satrapo. satraperia { satraparìa),
poiché non ci può più vivere uno uomo da bene, che si stirpasse dal mondo
ella va. = deriv. da satrapo. satrapésco, agg.
episcopato mondiale? = deriv. da satrapo. satrapéssa, sf. scherz
infino le donnicciuole e vecchierelle voglion fare da medichesse; e quasi che elle sieno le
autorità di satrapo e il territorio governato da un satrapo. boiardo,
feudali... non sarebbe forse da preferirsi ad una satrapia abbomine- vole che
dal gr. ta-rpazeia, deriv. da < ia. ipanrfi (v. satrapo
satrapismi colpevoli. = deriv. da satrapo. sàtrapo (ant. sàtrapa
stor. nell'antico impero persiano riorganizzato da dario (522-485 a. c.
carbonchi, in tomo / satrapi enormi da la barba d'oro / il chalibon,
spesso quaresemeggia, il giocatore or cena da satrapo e or desina aa furbo.
versati dalla sua zecca, mentre era dominata da un monarca, maltrattata da un satrapa
era dominata da un monarca, maltrattata da un satrapa. amari, 2-47: firuz
sacrifici, usato per tanti secoli, da tanti uomini e tante nazioni, perché
confraternite la vera legge che si ha da seguire. b. corsini, 20-23:
ii-331: -signora madre, lui ha da far entrar mezzano. -quel satrapo,
: il reggente dell'università senator montanari da certi sàtrapi dell'istruzion pubblica è odiato
istruzion pubblica è odiato cordialmente, e da qualche anno si viene studiando ogni argomento
... confinare in una retrosala da refettorio con misero mobilio il ministro cassinis;
a gesti, con una faccia dura da satrapo, di levar dal cassettone una
criticando severamente le opere altrui con prosopopea da saccente (anche nell'espressione fare il
chi sei tu che presumi / far da satrapo al re? pananti, i-397:
dall'iranico * khshathra-pa, comp. da * khshathra 'regno'e dal tema di *
. panciatichi, 7: fu ripreso da certi satraponi, che co'letterati vanno
tutto il paese fuma, smerdato com'è da queste pecore matte. pulizia, pulizia
ricco, cantante e sfrenato. = da un toponimo giapponese. sattézza,
, precisione. s. carlo da sezze, i-290: le nostra fatighe,
bacco, in quanto portato in grembo da semele e poi da zeus).
portato in grembo da semele e poi da zeus). garzoni, 7-310:
pettignone di questo; di nominarti niseo da nisa grotta. = voce dotta,
scenici del 364 a. c. da attori deltetruria; consisteva in uno spettacolo
licenziosi e metri grossolani) era accompagnato da musica di flauto, danza e mimo.
la produzione degli anni 1962-1970, dominata da un'ironia amara e da una visione tragicamente
, dominata da un'ironia amara e da una visione tragicamente negativa della vita a
si dice anche satura, perché ha da satollare l'appetito di chi la gusta.
. = agg. verb. da saturare. saturabilità, sf.
saturamente. = nome d'azione da saturare. saturare, tr. (
cibi o bevande. felice da massa marittima, xliii-248: ne le nozze
necessità o un'aspirazione. felice da massa marittima, xliii-298: di subito vestì
quiete. ho bisogno di vedermi circondato da cose e da persone tranquille; le
ho bisogno di vedermi circondato da cose e da persone tranquille; le capitali sono affollate
la chiesa romana abbia ancor tanta forza da saturare del suo insegnamento le generazioni che
nel testo e nella luminosa traduzione fornitane da jacques amyot in primo luogo esse saturarono la
salifica l'acido cloridrico dev'essere saturata da quella quantità di acido solforico che satura
e invece continuamente s'addensa come se da un condotto invisibile continuasse il gettito di
letterale fornita di indice in modo tale da ottenere la somma rispetto a esso.
s. caterina da siena [tommaseo]: dilettasi stare in
13. essere pervaso dalle suggestioni provocate da un'opera letteraria o musicale. soffici
dipoi a casa, lessi il libro da cima a fondo, riportandone l'impressione di
dotta, lat. saturare, denom. da satur (v. saturo);
= agg. verb. da saturare. saturato (part.
, risguardai la sportella con le cose da mangiare, e ridila siccome era in
risulta dalle sperienze che l'aria espirata da un animai sano non è interamente saturata
dall'oscurità. fenoglio, 5-i-496: da mesi la radio non snocciolava altro che
e saturato d'oltraggi. -pervaso da un grande dolore. guido delle colonne
, colmandone le lacune, elementi tratti da culture diverse. vittorini, 5-108:
europa e rovesciava in america, agendo da saturatore. = nome d'agente
saturatore. = nome d'agente da saturare. saturazióne, sf.
raggiungono la massima concentrazione possibile, tanto da non essere più suscettibili di un ulteriore
si scioglierà tanto di potassa del commercio da toccarne la piena saturazione. -saturazione
reazione con cui si trasforma un legame da insaturo a saturo. -elettron. saturazione
8-v-io86], 29: gli ostacoli da superare ovviamente seno moltissimi: in primo
-livello di sufficiente acquisizione di capacità professionali da parte di un lavoratore o di un
ognuno, di boschi m'ero saziato: da anelare, per 'saturazione', al consorzio
viaggiato nei cinque continenti e ho superato da tempo, per saturazione, quella ridicola
d'un alto livello che fossero talmente vitali da render noiosi o ridicoli i film di
-massimo grado delle possibilità espressive raggiunto da una forma d'arte o da un'opera
raggiunto da una forma d'arte o da un'opera o da un aspetto stilistico
forma d'arte o da un'opera o da un aspetto stilistico. e
: niente c'è di inutile, niente da trascurare. 6. pienezza di uno
lat. saturatio -dnis, nome d'azione da saturare (v. saturare).
non lassa dormire el ricco. guido da pisa, 1-207: dice dio per lo
perdizione e la rovina d'israel era nata da la saturità del ane e del vino
del ane e del vino, cioè da lo essersi empiuto troppo di cibi.
, lat. saturitas -àtis, deriv. da satur (v. saturo)
patria. nievo, 1-vi-712: feste da ballo chiassose, romorose, scandalose..
alemagna stessa furono chiamati saturnali della scienza da colui che della natura ebbe notizia più
). disordinato, sfrenato, caratterizzato da vizi ed eccessi. e buonsenso
e vigliaccheria. = deriv. da saturnale2'. saturnalìzio, agg.
dotta, lat. saturnalicìus, deriv. da saturnàlis (v. saturnale2)
d'onore. = denom. da saturnoi, con suff. frequent.
sua satumea indifferenza. = deriv. da saturno'. satùrnia, sf.
grandi dimensioni, con ali castane caratterizzate da macchie rotonde scure. = voce
si ritrovi bene. = deriv. da saturno1. saturniano2, sm.
di saturno. = deriv. da saturno, sul modello di astrolabio.
che saturno guardi de oposito è poco da curare, perché love e venere dominatori d'
saturno dopo essere stato cacciato giù daltolimpo da giove. galanti, 1-17: fu
d'annunzio, i-157: la luna da l'ampia ala distesa voi ditemi, o
arcaica usato fino a ennio, composto da due membri separati da dieresi, solitamente
ennio, composto da due membri separati da dieresi, solitamente un dimetro giambico catalettico
era queu'orrido verso saturnio tanto detestato da orazio. 'saturnio'però è vaga e
dotta, lat. saturnius, deriv. da saturnus (v. saturno1)
di un orletto gengivale grigio-bluastro, accompagnata da anemia, coliche addominali improvvise e violente
ingeriti dalle anatre. = deriv. da saturno1, n. 4. saturnità
cupa malinconia, misantropia, ipocondria testimoniata da un'opera letteraria. papini, iv-493
delle 'operette morali'. = deriv. da saturno2. saturno1, sm. mitol
questa alle tue antiche pruove! fausto da longiano, iv-3: quell'antico secolo
d'oro) fu certamente molto stimato da quei che lo videro, molto lodato
quei che lo videro, molto lodato da quei che ne scrissero e molto desiderato da
da quei che ne scrissero e molto desiderato da quei che non lo goderono. lauro
sin dail'anti- chità; è circondato da ventun satelliti e ruota intorno al sole
ore e 50 minuti; è circondato da un'estesa struttura di anelli costituiti da
da un'estesa struttura di anelli costituiti da uno sciame di piccoli corpi indipendenti ruotantigli
le stelle fisse, lo quale è chiamato da fi savi ottavo cielo, deppo'questo
'l freddo de la luna, / vinto da terra, e talor da saturno,
/ vinto da terra, e talor da saturno, /... / mi
che saturno guardi de oposito è poco da curare, perché love e venere dominatori d'
anno el grado della divisione è infortunato da saturno in radice, dico che in fare
potuto abitare, non sarei più ripartito da gerba. 2. fortemente impregnato
4. compenetrato e fortemente pervaso da un motivo o da un tema dominante
e fortemente pervaso da un motivo o da un tema dominante; informato, ispirato o
dominante; informato, ispirato o influenzato da una determinata dottrina o cultura (un
saturo di memorie rinascimentali. dominato totalmente da una passione, da unemozione, da
. dominato totalmente da una passione, da unemozione, da uno stato d'animo
da una passione, da unemozione, da uno stato d'animo, da un pensiero
unemozione, da uno stato d'animo, da un pensiero, da un ideale.
d'animo, da un pensiero, da un ideale. leoni, 629
vola la mia dolorosa esistenza, tormentata da due acute spine e satura di tristezze morali
di vita e ora si sentiva invaso da una smania di annichilamento. -che
che la governa; svolto, effettuato da governanti di tale stato o da sudditi
effettuato da governanti di tale stato o da sudditi di tale dinastia. e
creer. = etimo incerto: forse da connettere col piemont. saul, 'pungiglione'
. saul, 'pungiglione', deriv. da un lat. volg. exaculedre 'pungere',
, comp. dal pref. ex-e da aculèus (v. aculeo).
città di pisa, 533: saule sottile da legar u per legar balle e mercie
tien, 'sto nuovo saulo. = da saulo, nome di s. paolo prima
) seguiti, nelle regioni scandinave, da docce fredde e sferzate con rami di
gettarmi sul letto completamente nudo, nel caldo da sauna che nessun condizionatore d'aria
uno sviluppo vario e possono essere ricoperti da una o due palpebre; in genere
i resti fossili del deserto del gobi da una spedizione congiunta di ricercatori della mongolia
dal gr. aa-jpo; 'lucertola', da connettere con < raùxo <; 'che si
con allusione alle squame della pelle provocate da tale patologia. sàuride, sm
;, (v. sauri) e da pelvico (v.).
baio, castagno, il liardo rotato che da molti si chiama liardo pomato, il
d'annunzio, v-2-164: mi sellai da me il cavallo; da me gli imboccai
mi sellai da me il cavallo; da me gli imboccai il filetto, m'
luna. carducci, iii-4-11: corre da i paschi baldo vèr l'alte fluenti
mentre cavalcavi / sul tuo bel sauro balzano da tre, /... /
/ non veduta dagli altri, e da me vista, / la morte, ahimè
i bordi color sauro la battezzarono 'balzana da quattro'. 4. dimin.
: amava teneramente uno di quei cavalli da 'polo', un saurèllo che portava il nome
dotta, gr. jaupoxróvos, comp. da aaùpop (v. sauri),
, con allusione alle squame della pelle provocate da tale patologia; è registr. dal
dotati di un corpo molto pesante sorretto da quattro membra colonnari, ad andatura semiplantigrada
con cavità cerebrale ridotta, era sorretto da un lungo collo con vertebre cervicali molto
possente frusta; la dentizione, costituita da denti spatulati confinati nella parte posteriore,
specializzato a un sistema di vita terrestre da parte di animali dal peso eccezionale.
poste in alto, e orbite separate da stretti frontali sviluppati in avanti a formare
aperture nasali; lo scheletro era costituito da un numero variabile di vertebre a cui
coste; il corpo era protetto esternamente da un'armatura dermica; le membra pentadattile
. ae saussure o alle teorie linguistiche da lui elaborate. pasolini, 8-287
in saussurite. = deriv. da saussurite, col suff. dei nomi d'
bene la bizaria. = deriv. da savore, probabilmente incrociato con sagiare per
superficie; il paesaggio fisico è costituito da superaci pianeggianti e tavolati; la copertura
anno; la vegetazione erbacea è data da graminacee perenni, le quali si distinguono