634: la romanzesca fuga di garibaldi da caprera (fuggì in uno sandaletto vogando per
prigioniero, vien liberato in circostanze romanzesche da una signora di monfalcone sposata laggiù.
4. che evoca scene e atmosfere da romanzo (un luogo, una parola
età, le mura della sua fortezza da abbandonare per sempre. esse apparivano sempre
merita stima. algarotti, 1-v-178: da tal fonte bevette plutarco molte di quelle
questa somma è veramente romanzesca e tassata da chi non aveva notizie d'altri paesi per
avventure farebbe opera stolta e giustamente derisa da tutti i savi. mamiani, 6-4
di volfio non erano state di qualità da temperare lo spirito subbiettivo, a così
quel romanzesco luogo. bertola, 3-83: da lungi alta e scoscesa rupe turba pittorescamente
queste erano state dipinte con fantasia sgangherata da un ignoto pittore che vi aveva tirato giù
dell'altro mondo. = deriv. da romanzo2. romanzétto, sm.
, tradotto dall'inglese, viene stampato da antonio zatta. mazzini, iii-i- 146
il mio tempo passava tra questi romanzetti da un soldo, tra il misero lavoro degli
naturalezza dell'artista. = deriv. da romanzo2, col suff. degli agg.
. m. -ci). scherz. da romanzo; altisonante, solenne (un'
romanziche parole. = deriv. da romanzo2. romanzièra, sf.
la canzonettista? = deriv. da romanza. romanzière (disus.
caratterizzate dalla presenza di elementi fantastici e da libertà di invenzione; scrittore di romanzi
aver io tratto l'argomento della 'pamela'da un graziosissimo romanzo inglese che porta in
a ricever calci dietro in buon dato da qualunque voglia rifornirgliene. = deriv
voglia rifornirgliene. = deriv. da romanzo2. romanzierésco, agg.
che a emma. = deriv. da romanziere. romanzièro, agg.
dei bei nomi. = deriv. da romanzo2. romanzina, v. ramanzina
zismo sconcio. = deriv. da romanzo2. romanzista, sm. e
con dignità. = deriv. da romanzo2. romanistica, sf.
francese dell'ottocento. = deriv. da romanzo2, sul modello di novellistica (v
dal poema so distinguere, se non da una sola differenza esteriore e accidentale,
volgare idioma... si chiamò da alcuni 'romanzo', cioè romano. bettinelli,
romanze, come è già stato provato da tempo, non risalgono al latino che
in un novo modo non più tenuto da alcun de'suoi precessori. minturno, 26
, 40 not.: si annunzia poi da roma una « rivista di filologia romanza
« rivista di filologia romanza », diretta da l. manzoni, e.
chiama umanistica, di quella lirica, da un'altra a cui vuole serbato il nome
che romanza si chiama, è più approvata da l'uso: migliore, dunque,
articolata e di ampia estensione, caratterizzato da libertà d'invenzione e di intreccio.
intorno al comporre dei romanzi', seguita da un analogo trattato del pigna, 'i
letteraria da un lato e per l'intrattenimento dei
numerosi sottogeneri ben definiti, caratterizzati ciascuno da temi, strutture e espedienti narrativi specifici
e castelli medievali, ed è contraddistinto da un vivo interesse per il mistero, il
simili) è spezie di poesia diversa da la epopeia e non conosciuta da aristotele
diversa da la epopeia e non conosciuta da aristotele: per questo non e obligata a
, ch'è di natura non conosciuta da lui. stigliani, 1-118: non è
la mia vocazione mi ha chiamato fin da piccolo al romanzo sociale. carducci, iii-23-329
per basare su tutto il passato i fini da raggiungere nell'avvenire e da proporre al
i fini da raggiungere nell'avvenire e da proporre al popolo come una necessità cui
narrativa che racconta il processo di acquisizione da parte del protagonista, attraverso una serie di
dall'abbandono sentimentale, dall'immaginazione, da speranze e desideri. f f
; e già v. s. illustrissima da valente critico ha scoperto in una quella
, ma contrastata nel seno suo stesso da vecchiumi e affatto tradita nell'esecuzione,
, 27-611: scrivemmo romanzi metafisici, da noi detti sistemi. 3. insieme
singolari, eccezionali e talvolta incredibili, da apparire frutto della creazione fantastica di uno
bel romanzo che non fu vissuto / da me, ch'io vidi vivere da quello
/ da me, ch'io vidi vivere da quello / che mi seguì, dal
rimise in via, verso casa, seguita da uno stuolo di sfaccendati che almanaccavano chi
.. non rappresentava forse una protagonista da romanzo dotata delle attrattive più affascinanti?
una bella giovine. non una bellezza da romanzo; neppure una figurina elegante, ideale
un caso strano, / un caso da romanzo o da ballata. -convenzionale
, / un caso da romanzo o da ballata. -convenzionale, poco sentito
milano e in piemonte... da certi scrittori di romanzucci, da certi
.. da certi scrittori di romanzucci, da certi venali scompisciatori di fogli. bocchelli
una princi pessa reale e da un romanzùccio che non avrebbe mai dovuto
abbracciano commossi e vanno ad abitare lontano da parigi, in campagna, dove si
intraddetto. = deriv. con aferesi da aromatizzare (attestato in villani, iv-n-69
sordo, echeggiante e rintronante (provocato da fenomeni naturali, dallo sparo di armi
fenomeni naturali, dallo sparo di armi da fuoco o dall'esplosione di ordigni)
viani, 13-220: egli risalì il fiume da bocc'a serchio, il quale era
un selvaggio diapason dall'ardente vergogna e da mordente spirito di rivincita. 4
, i-1339: cara amalia, ti parlo da tre quarti d'ora, e non
mente degoncourtiani che vi si sente fin da principio. = femm. di
ve ne troviamo molte delle figure chiamate da euclide etero- mice, romba, romboide
al fine. = nome d'azione da rombagliare. rombagliare, tr.
ai rombagli. = nome d'agente da rombagliare. rombàglio, sm. marin
riparo sul vecchio, senza che passi da banda a banda. 2.
la caraffella. = comp. da rombo e da baglio (v.)
. = comp. da rombo e da baglio (v.), con aplologia
animazione regnava sulla piazza, tuttavia solcata da rombanti corriere, da strepenti carrette e
piazza, tuttavia solcata da rombanti corriere, da strepenti carrette e, angeliche apparizioni tra
tra la folla umana e putrente, da qualche ciuchino. -per estens.
. stuparich, 3-40: fu iventata da un rumore rombante, seguito da un tonfo
iventata da un rumore rombante, seguito da un tonfo, alche cosa doveva essere
tutte le persone che non hanno niente da fare. 2. per estens
2. per estens. pervaso da rumore intenso e continuo (un ambiente
per lo più provocato dal traffico o da attività rumorose e frenetiche (una fabbrica
partic. riferimento alla deflagrazione delle armi da fuoco o ai rumori provocati da macchinari
armi da fuoco o ai rumori provocati da macchinari in funzione o da urti violenti
rumori provocati da macchinari in funzione o da urti violenti); rimbombare, rumoreggiare
un suon profondo e lento / rimugge da la valle e in alto spira, /
il vento romba. papini, x-2-174: da ieri sera rinevica. stamani son di
etna! fra te succede visitato / da venere poggiante 1 suoi calcagni / ingenui
tam-tam?... - / rombano da la chiesa come spari / a straziare
preti. 5. essere pervaso da un fragore intenso e cupo; risonare
s'era appiattito. = denv. da sanguinolento. sanguinósa, sf.
come spiegazione pubblica. -in modo da richiamare il colore del sangue. frateili
modo fortemente oltraggioso e offensivo, tale da richiedere (almeno teoricamente) una riparazione
trasporti)? = deriv. da sanguinoso. sanguinóso (ant.
più veloce che 'l vento, seguita da gente ignuda che sempre fu ne mica
e inuzzolia di sanguinose carni / non da lor conquistate,... /.
artigli. -poco cotto, tanto da essere ancora sanguinolento (la carne)
san dino non fanno gol. imbattuto da 1097 minuti, fui san dino »,
. -ricco di sangue, irrorato da molto sangue. dante, conv.
argomenti della morte del padre. andrea da barberino, iii-69: andò [il
uno picculo rivo de acqua che correva da presso crebe in grandissimo fiume, in
accesosi, non spaventato dal ricente peccato da lui commesso, con le mani ancor
rissa, ecc.). antonio da ferrara, 106: ché zà battaglia stretta
87: la battaglia fu sanguinosa e crudele da ogni banda, ma infine roberto,
vincitore. nardi, ii-198: ingrossando da ogni parte le genti, la zuffa
sa come, improvvisamente preso ad inseguire da molti, correndo e ricorrendo per ogni lato
acqua, dopo mille sanguinosissimi scherzi fattigli da quello stuolo di schiavi scatenati, durata
di quattr'ore, fu finalmente trafugato da qualche pietoso, ma in quella notte morì
37a divisione. -che è caratterizzato da guerre o da fatti di sangue (
. -che è caratterizzato da guerre o da fatti di sangue (un periodo di
: a piena vela si cacciaron lunge / da la crudele e sanguinosa spiaggia.
,... fu condannato di morte da non ritrattare. ariosto, 15-1:
valle de'lagi 15 miglia di là da verona e 6 da caldiero: si voleano
miglia di là da verona e 6 da caldiero: si voleano pigliare quelle posizioni
8-659: il trattato di pace ha da rinnegare finalmente il concetto di legittimità ch'
rosso). cafironi, i-80: da un mazzo / di garofani, un rosso
o non sanguinosissimo scherno le parole adoperate da lui. pirandello, 8-375: piano!
parole sanguinose. bacchelli, 2-317: da una finestra scoppiò alla fine una voce
, iii-187: allorché alfieri fu espulso da roma,... questo fiero ingegno
sanguinoso della giustizia. -che deriva da sofferenze e tormenti, profondamente doloroso.
perdita! oh sventura! oh miseria, da deplorarsi con lagrime sanguinose! chiari,
. malecarni, lxxxvui-ii-25: la francesca da rimini affrettava / i passi col cognato
. ovidio volgar., 6-239: or da cui non è pianta creusa arsa,
che non moresse. = deriv. da sangue. sanguisciuga, v. sanguisuga
. = voce dotta, comp. da sangue e dall'imp. di stillare
il popolo, ch'era oppresso e caricato da nuove, inusitate e strabocchevoli imposizioni,
tutto il male. = comp. da sangue e dall'imp. di succiare (
di centimetri, con la cute percorsa da molti fini solchi traversali, due ventose
, 770: le magnatte, così chiamate da noi in toscana e da molti altri
così chiamate da noi in toscana e da molti altri sanguette e sanguisughe, rare
chiarì il giocatore, il quale come sanguisuga da uno e da un altro a poco
, il quale come sanguisuga da uno e da un altro a poco a poco succhia
bolognesi, l'una di non aver più da smungere nelle loro botteghe toro dajle borse
di ricchezze altrui o che si dà da fare, spesso in modo insistente e
: la nostra borsa è stata liberata da simili sanguisuche, le quali, quando sentono
e vi avrò tobbligazione d'avermi liberato da una sanguisuga troppo dannosa al piccolo mio
. 3. chi redime altri da una condizione peccaminosa. moneti, 21
assai pulita e tersa: / che se da febbre indebolita langue, / sanguisuga son
= lat. sanguisuga, comp. da sanguis -inis (v. sangue) e
consigliai un'applicazione di sei mignatte, da applicarsi alla parte destra del petto,
, lat. tardo sanguivórus, comp. da sanguis (v. sangue)
alle pratiche religiose e che sono assai temuti da tutti gl'indiani. =
di demoni. = nome d'azione da sanicare. sanicare, tr.
-rendere nuovamente abitabile la terra, liberandola da flagelli ed epidemie. bibbia volgar.
. riformare politicamente uno stato, liberandolo da corruzione e malgoverno. velluti, 248
[tramater]: si procura di tor da te ogni medicina e ogni argomento,
nostri bisogni. = denom. da sano, con ampliamento del suff. verbale
. 2. figur. liberato da una passione. a. pucci,
de preta. = deriv. da sanare, sul modello di cicatrice (v
e con poche foglie ridotte, terminato da un'ombrella a pochi raggi e frutto
] è detta sanachil e sanichel, e da noi ga- riofillata, da molti anco
, e da noi ga- riofillata, da molti anco, da una voce corrotta tedesca
ga- riofillata, da molti anco, da una voce corrotta tedesca, sanicula;
zuccaie e ciampoline. = deriv. da san nicolò. sanidìnico, agg
trachitica i cui fe- nocristalli sono costituiti da sanidino. 2. facies pegmatitica
e lave vulcaniche. = deriv. da sanidino-, voce registr. del d.
. -facies sanidinitica: facies metamorfica caratterizzata da basse pressioni e alte temperature, propria
cristallino, in quanto che sono prodotte da lave bianche essenzialmente feldispatiche, a base
. materia sierosa e purulenta che cola da piaghe putride e infette o da corpi organici
cola da piaghe putride e infette o da corpi organici in decomposizione; pus.
, iv-150: si sentì sforacchiare non da una fiammata di sangue, ma da un
non da una fiammata di sangue, ma da un filo di sanie bianca, dura
con li ferramenti sono in circo scinduti da le quale plage la purpurea sanie (
e corrotto. salvini, 23-291: da diluvi di fuoco egli [tifone] abbruciato
d'intorno cento teste / egli sbatteva, da per tutto pesto: / e lungo
dei climi. = nome d'azione da sanificare. sanificante (part.
la natura umana], ché sarà purgata da ogne corruzione e mala concupiscenzia. sermini
lavori utili per esso padule e reparazioni da lo stagno dall'acque che in esso padule
. = voce dotta, comp. da sano e dal tema dei comp. lat
perfino la sua loquela bonaria, illeggiadrita da piacevolezze e perifrasi dulcama- resche, come
forbita. = nome d'agente da sanificare. sanificazione, sf.
microbica. = nome d'azione da sanificare. sànio, sm. ant
una piaga). guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
, eccetera, eccetera. -formato da pus o da materia in suppurazione (
eccetera. -formato da pus o da materia in suppurazione (un liquido,
dotta, lat. saniósus, deriv. da saniès (v. sanie).
libertà di ciascuno è lo valuto. bartolomeo da s. c., 6-2-3:
d'infermità è abbon- danzia. francesco da barberino, i-87: se con medici serai
altra sanitate spento. s. bernardino da siena, 2-ii-1069: tante furono le
sanudo, iv-789: dal signor feris bego da scutari, al vicin et amico,
ed i farsetti lividi al leggìo / da le gondole trasse e da'campielli / la
lei, ella era guarita. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
che la filosofia abbia cacciate le muse poetiche da boezio, sì come femmine meretrici e
ne'rimedi dell'anime più cautamente è da fare, e il savio dello stato della
se non chiamando a sé lo dio esculapio da epidauro. m. savonarola, 36
veneno, né se trovano molto impediti da nocumenti coiporali. sanudo, liv-530:
): sia poi che il contagio scoppiasse da principio nel lazzeretto medesimo, come,
principio nel lazzeretto medesimo, come, da un'oscura e inesatta relazione, par
sanità. -milit. corpo costituito da ufficiali medici e chimico-farmacisti e da soldati
costituito da ufficiali medici e chimico-farmacisti e da soldati infermieri che ha il compito di
cui è assegnato; il servizio espletato da tale corpo. lessona, suppl.
5. condizione igienica di una merce da verificare prima che venga posta in commercio
l'immunità dell'equipaggio di una nave da infezioni o epidemie. p
le fedi della sanità, fu obbligata da quel serenissimo pubblico a dover fare la
lei, ma la santade non è da sé, ma dallo spirito del signore,
de iennaro, 147: vergen, da cui sul piove / a peccatur sovente
g. fiorio, 1-5-8: la virtù da platone nomata sanità e vigore dell'anima
sanità e castità di forma, remota da ogni liscio e da ogni gonfiezza.
forma, remota da ogni liscio e da ogni gonfiezza. 9. ant
9. ant. incolumità; scampo da un pericolo. bibbia volgar.,
fatto con noi misericordia e hai iscacciato da noi il nimico che ci perseguitava e
aveva accresciuta... colpevole fatto da lucio apuleio tribuno del popolo..
= lat. sanitàs -dtis, deriv. da sanus (v. sano); per
fatto articolo, impedendone la vendita se da periti riconosciuto impuro. b. croce,
a un tratto il torace è percorso da un moto di contrazione, muscoli del
sollevamento, come per un'estrema resistenza da opporre ad un più violento assalto a
come oggetto di spasso un disgraziato degradato da una ferita alla spina dorsale alla condizione di
orrenda agonia. = deriv. da sanità.
vende articoli sanitari. = deriv. da sanitario. sanitivo, agg. ant
, curativo. redi, 16-vtii-401: da principio da alcuni chirurghi fu trattato lungamente
. redi, 16-vtii-401: da principio da alcuni chirurghi fu trattato lungamente con medicamenti
altre virtù sanitive. = deriv. da sanità. satirizzante, sm.
. [to] sanitize, denom. da sanity 'sanità'. sanitizzazione, sf
microbica totale. = nome d'azione da sanitizzare. sanitóso, agg.
appetivano immondizie. = deriv. da sanità. sanìtrio e sanitro,
quinto, ché dove la francesca vale da 25 a 30 il centinaio, la sanmattea
30 il centinaio, la sanmattea vale da 5 a 6 il centinaio. g.
il signif. n. 1 è però da ricondurre, più verosimilmente, a un
, 8, 5 e 3 grossi emessa da carlo ii duca di savoia nel 1525
, di tradizione linguistica osco-umbra, composto da diverse tribù abitanti il sannio e le regioni
divina inspirazione... curio, da li sanniti tentato di corrompere, grandissima
marrucini, vestini, precuzi e marsi, da un nome solo è chiamata a nostri
, e sotto un medesimo nome di sanniti da scrittori moderni spesse volte si comprendono.
, lat. samnis -itis, deriv. da samnium 'sannio'; cfr. sabino
dotta, lat. samniticus, deriv. da samnis -ttis (v. sannita
. lattorfiano. = deriv. da sannois, cittadina francese a nord-ovest di
in terra. = deriv. da sandalaro con assimilazione. sannolèlla, sf
del conseguente benessere in quanto non affetto da malattie, alterazioni o disturbi sia organici sia
faccie ben servire, / ne. ttu da. llei giamai non ti partire;
fresco e sano / ed avevo da te tanti piaceri / da contentar ogni fedel
avevo da te tanti piaceri / da contentar ogni fedel cristiano. chiari,
1-94: una industria servano li englesi da cavallo. quanno vedevano l'omo loro
, che non vi è miglior mezzo da conservare sano un campo e farlo vittorioso
... uccise la madre non accecato da furore di mente,...
di sottrarsi alla tempesta che veniva loro da questa parte minacciata. g. b.
ti sforzi a farmi peggio, / tanto da te più mi trovo lontano. bellincioni
casa, 648: sperando, amor, da te salute in vano / molti anni
riassumiamone le parti. leopardi, iii-105: da quegli articoli lo conosco per un valentuomo
non crederò io già che alcuno, guidato da spirito di traffico piuttosto che da sane
guidato da spirito di traffico piuttosto che da sane idee di vera politica, di felicità
[dante], i-56-6: per fuggire da terra e appressando / in quella guisa
esse, dico che la donzella ha da esser cieca, sorda, zoppa, stropiata
si ringalluzziscono del quadro che dell'amore da madame bovaiy intendendolo una sana critica dei
una sana critica dei ciarpami romantici fatta da una robusta coscienza, e non vedono
cielo in gloria tra 'beati. fausto da longiano, iv-67: chi ha il
, 31-39: io, che al divino da l'umano, / a l'ettemo
passata dinastia, ma le replicate infrazioni da questa fatte contro i trattati della più potente
globo. alfieri, iii-1-30: esaminiamo ora da prima i fonti deh'autorità. i
miei ragionevoli pensieri e con grande speranza che da chi riguarderà con sano occhio più abbia
, un'inclinazione). bonvesin da la riva, xxxxv-i-690: el zezunava adesso
, 32-138: quel che rimase, come da gramigna / vivace terra, da la
come da gramigna / vivace terra, da la piuma, offerta / forse con intenzion
sempre, secondo che mi verranno mandate da voi e dalle amiche vostre. molineri,
una apparente timidezza, non nascevano tanto da studiate intenzioni o riflessioni quanto da un
tanto da studiate intenzioni o riflessioni quanto da un fondo sano, da una concretezza limpida
riflessioni quanto da un fondo sano, da una concretezza limpida. -che risponde
alleviarne la monotonia, specie se fatte da persona dotata di voce gradevole e di
.. costringono i contadini a comperare da loro carne marcia al prezzo della
tutti gli altri legumi, in vasi da olio con cenere mischiati, per lungo tempo
remase a satesfare al tenpo del sapare da le vingne per una stomana entera a dì
pose in sul monte di fiesole. lapo da castiglionchio, 76: le maestre strade
700: il cacio è cosa più da nostri pari, / se non fosse viscoso
è una cosa molto sana di levarsi da tavola non... ripieno. soderini
sul mare e la terraferma. -immune da epidemie o da morbi (un luogo)
la terraferma. -immune da epidemie o da morbi (un luogo). sanudo
lombardia è un vin sano e pieno da pasteggiare. manzoni, fermo e lucia,
ch'i'usi a la campana / da otto pèsche o diece la mattina,
.. la mia linea di retirata da slachemen,... facendo, alla
terreno sano, che potrà essere guardato da poche guardie. 12. piano
desiderio e alla speranza, che, scacciato da me tutto 'l sano dell'intelletto,
altro attendere che al scriver ciò che da ambidue m'era dettato. 14
ricco. idem, 363: da animo insano / non esce parlar sano.
il cacio e sano, se vien da scarsa mano. pndem, 311: mangia
mano. pndem, 311: mangia da sano, e bevi da malato. pirandello
: mangia da sano, e bevi da malato. pirandello, 12-80: non c'
. (san paganin), comp. da san (v. santo)
(v. santo) e da un deriv. da pagare (v.
. santo) e da un deriv. da pagare (v.). sanpàolo1
; / ma son le donne che fan da dovero, / ch'a questo suon
sanqualis 'dedicato a sanco', deriv. da sancus o sangus, divinità umbro-sabina a cui
ero appostato prima presso la statua scolpita da ettore ferrari, che raffigura ovidio con
sparso di conchiglie; prese un bordone da pellegrino, disse: « andiamo da
da pellegrino, disse: « andiamo da bravi: zitti e attenti agli ordini »
, 2-289: la castagna è primamente velata da una pellicina tomentosa, che anche chiamano
i bantu delle regioni centromeridionali, costituito da una tavoletta o da una piccola cassa
centromeridionali, costituito da una tavoletta o da una piccola cassa armonica su cui sono
de'frantoiali. = deriv. da sansa1. sansale e deriv.
pigliare copia. = deriv. da sansa1. sansata { sanzata)
legna de'frantoiali. = deriv. da sansa \ sanscrìtico, agg.
dedurre tutto il materiale delle lingue sanscritiche da dodici concetti cardinali. sanscritista, sm
superiori indiane, anche se viene compresa da un'ampia cerchia di indiani.
[il serbo], già possente da sé. la quale delle più nobili tra
ossia vulgare, ora spento esso pure da lungo tempo. de sanctis, 7-232
la persia, su gli ebrei, guardati da nuovo punto di vista: centro la
. = prob. deriv. da sansa1, a cui è associata per il
del golfo del quarnaro, non lontano da pola. - anche sostant.
trattone l'olio. = deriv. da sansa1. sansepolcrismo, sm. stor
del sansepolcrismo. = deriv. da sansepolcrista. sansepolcrista, sm.
coloro che parteciparono alla riunione tenuta da b. mussolini a milano, nel
della sansa. = comp. da sansa1 e dal tema del lat. facère
dicembre. pa-pini, 39-255: da capodanno a sansilvèstro. = dal
il cristianesimo umanitario a cui fu iniziata da pierre leroux e da lamennais, le
cui fu iniziata da pierre leroux e da lamennais, le [a g. sand
, creduto, pensato e quasi ipostatato da tanti filosofi tedeschi, è qualche cosa di
sansimonismo, sm. dottrina filosofica formulata da claude henri de rouvroy, conte di saint-
nel valdamo superiore, conglomerato tenuto insieme da un cemento sabbioso e argilloso.
, ad elementi di varia grossezza legati da un cemento sabbioso argilloso. = der
cemento sabbioso argilloso. = der. da sansa1. sansóne, sm. persona
cultura ci crollerà sulla testa. travolto da sansoni ciechi ma fomiti di abbondanti capigliature
sansuco, persa, per esser forse da prima a noi stato portato di persia:
lomazzi, 454: io svegliato fui da li sansughi, / non senza spasso
il deposito delle munizioni di una nave da guerra. stratico, 1-i-404:
loro santa protettrice. questo ricetto è fatto da una paratia sotto il primo ponte nelle
o cercare di confonderlo, con argomenti da sagrestani e fare d'un critico o
dal 1621. = comp. da santo e croce (v.).
geologica continentale del neogene, costituita da molasse fossilifere, molto sviluppata nella patagonia
un santafede. = comp. da santo e fede (v.);
nell'operare. = comp. da santo e agio (v.).
cristo, o, secondo altri, da una più antica moneta bizantina su cui era
scodelle e dieci scodellini e duo piattegli da 'nsalata...; il resto mi
d'argento, che si tiene per divozione da alcuni appesa alla corona o si mette
santalico: santalina. = deriv. da santalina. santalile, sm.
apparato urinario. = deriv. da santal [ene \. santalina
delle indie orientali. = deriv. da santal [ene]. santalto {
sia contrario santalto! = comp. da santo e alto (v.).
voce di area lucch., comp. da santo e ludo? (v.)
tenem fidelmenti e santamente s. bernardino da siena, 2-i-606: sai chi è
viani, 14-217: intanto un prete, da un'altura vicina, l'esortava a
miserie, poiché la proprietà non è da per tutto umana e non esercita da per
è da per tutto umana e non esercita da per tutto un ufficio civile. rebora
il resto dei tre volumi e riempiuto da discorsi senza fine, da incidenti che
volumi e riempiuto da discorsi senza fine, da incidenti che non hanno veruna relazione col
veruna relazione col soggetto,... da un carmelitano che santamente favorisce gli amori
, che si voleva fosse stato rubato da quella canaglia di garibaldi, ora emerse che
, ora emerse che fu santamente involato da una perla di galantuomo amico dell'ordine
chi la conosce. = comp. da santo e notte (v.).
la grascia non importerà che spezzioni robba da sotterrà, salvando i santantoni e pporci
. soffici, 6-84: ognuno aveva da raccontare come tanti avessero mangiato o venduto la
o venduto la carne delle bestie morte da sé, dei 'santantoni', senza che
accozzato bene. = comp. da santa, femm. di santo, e
o per ingannare. s. bernardino da siena, 2-ii-1055: guardatevi...
confessore. fagiuoli, ii-47: guardiamoci da certi sante- relli, / ch'hanno
come se fosse impastata di materia diversa da noi. calvino, 1-501: impiantargli quella
. = voce pugliese, deriv. da santo, sul modello di madonnaro-,
vari santi. = denom. da santo, col suff. dei verbi frequent
al legno infermo, / sull'antenna da prua muoversi in giro / l'oncrinite
navilio; e questo splendore è chiamato da essi marinari la luce di bantermo ovvero
meno probabile appare invece l'accostamento proposto da qualcuno a un san telmo.
il manganello, 23: viti da pistoia un ser bondino / ch'avea
levatura. = deriv. da santo. santiddìo { santo iddìo)
, santiddio! = comp. da santo e iddio (v.).
reame. = nome d'azione da santificare. santificante (pari.
f muratori, 10-i-147: è da dire presso a poco lo stesso di
la parola di dio e per altri mezzi da lor tenuti per santificare le anime.
in brieve tempo fu santificato. marsilio da padova volgar., ii-xxi-15: potrebbe
: volle [gesù] esser battezato da giovanni suo precursore o foriero per insegnar
dagli altri beni. s. bernardino da siena, 448: vedremo...
precetti della chiesa cattolica (cioè astenendosi da attività lavorative e partecipando al culto)
: santificare le feste vuol dire trattarle da sante, ciò che si adempie in
l'impedimento dell'opere servili. costantino da loro, lxii-2-ii-68: qui per santificare
quartiere, se prima non sia santificato da una sua visita. 8.
. 10. locuz. essercene da benedire e da santificare: per indicare
10. locuz. essercene da benedire e da santificare: per indicare scherzosamente un'eccessiva
. v.]: 'ce n'è da benedire e da santificare': in grand'
]: 'ce n'è da benedire e da santificare': in grand'abbondanza.
dal lat. tardo sanctificdre, comp. da sanctus (v. santo) e
santificato (part. pass, da santificare), agg. (ant.
riferimento a riti non cristiani. odorico da pordenone volgar., 103: il re
dell'ariosto e d'altri scrittori santificati da essa accademia, ma non esaminati a
sommi dei. -scherz. gratificato da condizioni di vita eccezionalmente piacevoli.
donami tu forza di chiederti solo che accettino da te il prescritto dolore con animo santificato
che ha assunto un carattere sacro, sancito da riti e tradizioni religiose; che appare
visconti, conc., ii-556: traviato da un errore comune ai suoi contemporanei si
riferimento a una festività liturgica. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
il loro dì santificato. -sanzionato da un sacramento. stampa periodica milanese,
. giustificato, reso legittimo o necessario da importanti fattori o circostanze; consacrato dalla
di popolo noi intendiamo una guerra santificata da un intento nazionale, nella quale si
, carattere divino di ciò che deriva da dio. aretino, 22-200: «
dio. aretino, 22-200: « da che ci hai esposto la causa che il
tardo sanctificator -dris, nome d'agente da sanctificàre (v. santificare).
di santificazione. s. caterina da siena, i-18: per darci la nostra
lo effetto che arebbe ad essere prodotto da questa causa. musso, i-235:
diademi in segno della santificazione loro, hanno da essere dipinte nelle glorie et apparizioni divine
santificazione e sacra, molto più è da creder che questa tal santificazione e sacra richieda
di animale), in quanto risparmiato da dio in quell'occasione, appartiene a
ierusalem, donde ella fue abitata da gente forestiera e rimase abbandonata del suo
edificanti. arbasino, 8-49: lasciamo da parte il testo, non bello: si
santificazione. 3. proclamazione, da parte dell'autorità ecclesiastica, dopo un
. eccles. sanctificatio -dnis, deriv. da sanctificàre (v. santificare).
, 186: colui che santifico si chiama da gio. villani non fu mai papa
lat. crist. sanctifìcus, comp. da sanctus (v. santo)
. degli arienti, 1-226: fu visitata da numerosi nostri citadini, li quali summamente
'che parla con santità', comp. da sanctus (v. santo) e dal
stesso dicasi per tutto quanto nel manoscritto da principio era eccessivo, feroce, sguaiato,
dotta, lat. sanctimònia, deriv. da sanctus (v. santo)
lat. crist. sanctimoniàlis, deriv. da sanctimònia (v. santimonia).
sostant. di santo oppure deriv. da santino2. santina2, v.
tradimenti dove non vi sono tradimenti da scoprire, non vi lusingate mai
zelo. = dimin. sostant. da santo. santino2, sm. immagine
legno o metallo) e spesso accompagnata da una preghiera, da distribuire ai fedeli
e spesso accompagnata da una preghiera, da distribuire ai fedeli. baldinucci,
sua davanti al tavolino con tante panierine da lavoro e il libro di devozione gonfio
, iii-479: la sua vecchia sala da pranzo [di d'annunzio] dove la
, elefanti, santini, rospi, anche da bazar a buon mercato, adesso è
cara defunta, per lo più accompagnata da date e frasi commemorative. volponi,
contro i predicatori che non hanno niente da dire e rompono i santissimi a chi
= etimo incerto: forse deriv. da santo. santità (ant.
, perocché tutti hanno la santità pur da lui e la gloria traggono pur da
da lui e la gloria traggono pur da lui. cavalca, 20-38: avvegnaché non
vi domando è peccato del corpo. zanobi da trata, 12: essendo tutti
di piero si è già manifestata in modo da legargli i cuori. ungaretti, xi-254
modi tipici dei laudari medievali. bonvesin da la riva, xxv-i-682: quella [la
legge perpetua fatta con le debite consultazioni da un re santo in sua vecchiezza,
mi misi in via. s. caterina da siena, iii-314: pregovi da parte
. caterina da siena, iii-314: pregovi da parte di cristo crocifisso che piaccia alla
vostri camerieri la metà di quello che da vostra santità mi sarà concesso. nuovi
difensore della cristianità. storia di rinaldo da montalbano volgar., 29: io ringrazio
e fanciulle di gran bellezza. fausto da longiano, iv-99: marco aurelio cesare antonino
: del cavalca... proporrei da ristampare gli 'atti apostolici', poiché..
l'ora, / sorse un cantico lungi da la riva / de 'l mar,
20-4 (ii-141): la santità comincia da le mani, / non da la
comincia da le mani, / non da la bocca o dal viso o da'panni
, lat. sanctitàs -àtis, deriv. da sanctus (v. santo)
o morale. = deriv. da santità. santitùdine (sanctitùdine)
, lat. sanctitùdo -ìnis, deriv. da sanctus (v. santo)
consonante semplice o con consonante muta seguita da liquida; la forma ant. e tose
secunda no 'l farrà male. uguccione da lodi, v-151-37: amici mei, que
santacroce). s. caterina da siena, iv-213: per compire l'obedienzia
» sbraitava mastro-don gesualdo. « roba da fare andare in aria tutto il quartiere!
santissimo! » esclamò con un vocione da orco alla buona. -per estens
-per estens. che proviene direttamente da dio, che dipende dalla sua volontà
che dipende dalla sua volontà, che è da lui causato o infuso nell'uomo.
: quelle teologali, infuse nell'uomo da dio. iacofione, 66-38: vedenno
ma è un pianto sciucco, che ven da cor affranto. / ed ov'è
di quanto della madonna è proprio o che da lei proviene o è compiuto a beneficio
le conduca tutte a salvamento. antonio da ferrara, 23: se non ven da
da ferrara, 23: se non ven da ti [maria] soccorso santo,
, ii-116: maria santìssima ci liberi da qualche dispiacere. -con riferimento alltmmacolata
avocato ciascun sia. -pronunciato da un angelo. dante, inf,
regno, n. 5. giacomo da lentini, 49: lo m'agio posto
l'anima] si riposa mai sempre da tutte le sue fatiche e da tutte le
sempre da tutte le sue fatiche e da tutte le sue tribulazioni. novellino,
plenario che fu receuto con molta divozione da tutti. de luca, 1-3-2-178:
di giustizia et anziani, accompagnati quasi da tutta la nobiltà e popolo, viene
: i cantanti salvo gigli, sono stati da teatrino di provincia quando c'è l'
i santi): ognissanti. niccolò da poggibonsi, cxxxi-153: passata la festa di
del santo, sinora essendo stato travagliato da dolori e poi da febbre, ma ora
essendo stato travagliato da dolori e poi da febbre, ma ora sta bene.
ottava crociata e fu canonizzato nel 1279 da bonifacio vili. carducci, iii-10-5:
nuova, 40-7 (156): è da sapere che in tre modi si chiamano
di più alti scanni. 5. bernardino da siena, 76: disse cristo a
3-179: il pontefice canoniza santa caterina da siena del terzo ordine de'frati predicatori
sancta fine. s. bernardino da siena, 723: va', cerca in
san geminiano... non è da dubitare che sia antichissima e almeno del sesto
« o iacopo », dicea, « da santo andrea, / che t'è
coi pedagoghi menando un gran ballo mascherato da capo d * anno a san silvestro
jacobaeus) dotato di una conchiglia percorsa da numerose coste rilevate che irradiano dalla cerniera
quale furono trucidati dai cattolici, istigati da caterina de'medici, circa 3.
eccidio stesso. carducci, iii-3-331: da le finestre de la trista reggia /
, capitelli. 6. eletto da dio alla salvezza. - in partic.
veterotestamentario, quello di israele, eletto da dio ad appartenergli totalmente. -patto santo
totalmente. -patto santo: quello stabilito da dio con il popolo d'israele.
purg., 6-27: come libero fui da tutte quante / quell'ombre che pregar
per la cristianità, perché ispirato direttamente da dio e in quanto tale da credersi senza
direttamente da dio e in quanto tale da credersi senza riserve (la bibbia e
santa fede mi fa'battezzare. felice da massa marittima, 34: la legge santa
che in quel regno s'apprese, da così laido e sozo costume la nettò.
-riferito alla chiesa, in quanto fondata da gesù cristo per attuare nella storia i
non trasandassono contro a santa chiesa. fianco da siena, 31: o tutti
santo: v. camposanto. niccolò da poggibonsi, cxxxi-46: quando entri dentro
di un commerciante pisano, 200: cuscio da monte topati fantte che fue di ventura
libbre vi meno soldi in salde ragione da mei a. llui l'edima santa,
fa l'omo guarire. s. bernardino da siena, 404: a quelli che
11. con riferimento a religioni diverse da quella cristiana e, in partic.
, luogo, luoghi santi. niccolò da poggibonsi, cxxxf-40: la santissima, realissima
2-6 (1-iv-145): venivano di pellegrinaggio da tutti i santi luoghi li quali nel
lega santa: quella promossa nel 15 n da giulio ii contro la francia, a
: fé incontanenti grandissima ente di soldati da piè e da cavallo per tema del signore
grandissima ente di soldati da piè e da cavallo per tema del signore di glilano
carlo magno]. storia di rinaldo da montalbano volgar. [rezasco], 199
.. hanno i dì delle fatiche distinti da quegli del riposo. foscolo, xii-639
leggi dell'amicizia, non è cosa da domandare. tarchetti, 6-i-376: mi venne
. -da rispettare in quanto imposto da un giuramento (il silenzio).
scuola per ben morire, essendo morto da santo. manzoni, pr. sp.
come tirato in estasi o quasi tocco da divino furore aveva predetto l'avvenimento di
salmo / pel marito. -suscitato da fervore religioso; ispirato da profonda fede
-suscitato da fervore religioso; ispirato da profonda fede e devozione cristiana (un
seconda corona redimita / fu per onorio da l'ettemo spiro / la santa voglia
la santa voglia d'esto archimandrita. domenico da montecchiello, 2-72: tu se'uomo
di santi desideri. s. caterina da siena, i-3: dovete con vera e
essere, e tesser vostro ri- cognoscerlo da dio. segneri, ii-63: credo.
16-vi-99: se poi non avrò tanto fiato da poterlo servire, bisognerà che ancor esso
sì dalla nipotina a san rocco, sì da quelle sante religiose alle grazie. poerio
d'antela, ove morendo / si sottrasse da morte il santo stuolo, / simonide
ella... fece una vita da santa tutto il tempo che rimase con lui
luigi impazientito, « io veniva giusto da passeggiare, ho urtato all'angolo della via
d'aveme fatte molte e anche grosse da giovane. -stinco di santo:
mori, 98: ella era mossa solamente da virtuoso, buono, retto e santo
sommergere l'io nell'infinito oggetto, da cui riprende certamente novello vigore di religiosità
al ciel che solo il seppe, io da quel giorno / pagai pena di lagrime
questi ultimi tempi; ma correva tra noi da molti anni comunione santissima d'affetti,
jahier, 2-12: magro palmo di terra da semina / come renderesti pane per tante
ammirazione, lodevolis- simo in quanto ispirato da carità cristiana o, per estens.
il cuore. 23. suscitato da nobili sentimenti e ideali; che fomenta
l'altre, tratte del costei tesoro da loro, fu la santissima sentenzia di solone
e salvezza. buonafede, 2-i-342: da questa santissima legge, la quale,
di 'sante bastonate'. la dichiarazione imposta da mussolini è stata fatta da arnie,
dichiarazione imposta da mussolini è stata fatta da arnie, di fausto e scotti, tra
godeva ai mettermi nei guai, / da cui scappava, mentr'io vi restai /
una ricetta mirabile si è esperimentata, avuta da un moro maraviglioso erbolaio, ch'ancora
più eccellente bebbe, / che scaturiscon da quei santi colli, / chi non dice
. cicognani, iii-2-151: beatrice, da dopo desinare, aveva dovuto tutt'il santo
subire quella che per lei era la tortura da parte di sua madre: come fosse
come fosse necessario ch'ella si facesse veder da un ostetrico perché quei deliqui non erano
812: o farnesi, sbaffati semidei / da star in santo pascoli, 327
, in santo: an da sanzioni religiose e civili).
mandati dalle diverse nazioni. -consacrato da dio. dante, purg.,
jacobaeus) dotato di una conchiglia percorsa da numerose coste rilevate che irradiano dalla cerniera
di san nicolò e santa chiara (da cui l'espressione i energia che
, passare il santo: rendere nota da parte del comandante la parola d'ordine
a un santo: tenere comportamenti tali da mettere a dura prova la capacità di
come si guasta la festa è cosa da fanciulli. -tirar giù i
. -volerci un santo, una pazienza da santo: per indicare che una data
stavano vicino. ci voleva una pazienza da santi. p. petrocchi [
diventare santi hanno bisogno di una pazienza da santo. cattivo il bisticcio, ancor
piè. san tommè non è guardato né da pan né da bucato, / né
tommè non è guardato né da pan né da bucato, / né da tessitora di
pan né da bucato, / né da tessitora di sul prato, ma sarà ben
uno che, già alquanti anni, fu da essi o che non è opportuno
i-52: quando poi stamattina ho veduto da lontano spuntare una barca, e poco dopo
. re = denom. da santoccio. citare le orazioni,
bigotto, bacchettone. = denom. da santocchio. giovio, ii-io: alcuni mo'
e partori = deriv. da santocchio. scano diavoli, resti
ha idea di far = deriv. da santocchio. bene, mostriamocene grati collo sconoscere
come una pratica che pute di santocchieria da pinzocchere che la dama cristiana ascolti due messe
sprecate. = deriv. da santocchio. è fatto questo bianco
. ». = comp. da santo e dio (v.).
chiama a firenze; ed = da santo giovanni. sàntola (sàntula
essendo in puerile età, ispirata fuorsi da spirito santo o talvolta mossa da fanciullesco
fuorsi da spirito santo o talvolta mossa da fanciullesco più che da ordenato appetito,
o talvolta mossa da fanciullesco più che da ordenato appetito, con solenne voto promise
succulente e dentate, fiori gialli tubolari da cui si estrae un olio essenziale per
in ii frontespizio, 163]: da un campo vicino, in primo d'estate
moretti, iii-595: la creatura ha da essere un maschio e il maschio vuole il
con cura fra i pescivendoli che hanno da far con le coccie. 2
/ coscienze sì tenere e sì pie / da tingere o scottar come i carboni,
ripone e venera / quanto detto le vien da quei santoni / ché semplice era e
ventre ignudo, presso l'umbilico, stordito da una cataratta di bi-ah-bà! barabà!
-come apposizione. campanella, i-iio: da roma ad ostia un pover uom andando
dovevano e non potevano lasciarsi sempre ingannare da quel suo aspetto venerando di santone letterario.
nunzio, che i novecentisti avevano lasciato insultare da due giornali cattolici i quali lo avevano
, foglie a segmenti lineari, coperte da tomento biancastro, amare e fortemente odorose
-anche: il medicinale che si ricava da questa pianta. balducci pegolotti,
degli acidi. = deriv. da santoninico, con aplologia. santonina
? ». = deriv. da santonico2. santoninato, sm.
santoninico. = deriv. da [acido] santonin [ico].
solubile in acqua. = deriv. da santonina. santonismo, sm. medie
nervosi e renali. = deriv. da santonina. santorale, sm.
riguardano i singoli santi. = da [periodo] santorale, deriv. da
da [periodo] santorale, deriv. da santo1, corrispondente alla locuz. lat
e in partic. lucch.), da confrontare però con il calabr. santóre
la quale è cunila, per altro vocabolo da noi è detta santurei, cioè santoreggia
e cotta in aceto, impiastata sul capo da la parte de rientro, exita li
iua nel giappone, a mezza lega da cocinotzu..., gremita d'idoli
di culto, chiesa. niccolò da poggibonsi, cxxxi-140: domandai lo 'nter-
: sopra questo torrente nelle ripe sue da ciascuna parte nascerà arbori fruttiferi;..
e le foglie sue medicinali. marsilio da padova volgar., 1-v-13: elli apar-
apar- tenea che'. lloro iddii fossero da. ttali uomini onorati e. l-
pellegrinazioni e spedizioni in terra santa e da poi m altri santuari. frisi, xyiii3-
tanta eccellenzia furono e sono l'opere da lui [virgilio] iscritte che..
nell'esercizio delle loro funzioni, immuni da ogni intervenzione laicale. il governo non ha
ogni intervenzione laicale. il governo non ha da intromettersi nelle cose del santuario, se
del santuario domestico. ma erano argomenti da notaio. sbarbaro, 5-46: rincasando
giosuè carducci, i festoni regolari delle viti da olmo a olmo, tutti pampini verdi
inaccessibile al nemico perché particolarmente protetto anche da elementi naturali, usato come rifugio,
, usato come rifugio, base, covo da truppe irregolari. -anche: edificio,
: edificio, casa usata come base da gruppi di terroristi. relazioni internazionali [
dotta, lat. sanctuarium, deriv. da sanctus (v. santo1) sul
non fine. = deriv. da santo. santùccio { santusse,
chiamandolo per beffe il santuomo. mairone da ponte, 1-iii-116: più di uesti
, nella intimità del consorzio coniugale aveva da tempo gettata la maschera. fogazzaro,
che si lamentasse. = comp. da santo e uomo (v.).
santuzza, sf. tipo di scialle da donna che prende il nome da
da donna che prende il nome da un personaggio della 'cavalleria rusticana'di
: 'santuzza': moda, sciarpa da testa usata nel livornese; dalla 'santuzza'della
'cavalleria'del mascagni, introdotto in letteratura da dino provenzal. =
ricette afrodi siache, raccolte da de roche, da sperimentare nella cena
siache, raccolte da de roche, da sperimentare nella cena degli innamorati.
2. ritenere. francesco da barberino, 232: non ch'io non
di peccato. = forma metaplasmatica da sancire. sanzionabile, agg. passibile
e = agg. verb. da sanzionare. sanzionare, tr. {
leoni, 75: una scritta segnata da più che cinquecento... sanziona
). leoni, 237: seppi da persona informatissima un tratto che sanziona vieppiù
egli anni sono ricusò una generosa paga da un suo cliente, perché non
più miti. = denom. da sanzione-, cfr. fr. sanctionner (
delle spagne nell'anno 1812 e sanzionata da s. m. cattolica nel marzo di
non era nemmeno più 'octroyée', concessa da un re, perché sanzionata di poi
tariffe per le arti grafiche, sanzionate da pochi giorni, portino un grande aggravio di
tutta l'amministrazione del quartiere e sanzionata da me, dopo avere vedute le ricevute
razza, ma clima intellettuale ed esperienza sanzionata da secoli di storia. u. dettore
sanzionista. = nome d'agente da sanzionare. sanzionatòrio, agg.
sono stati approvati. = deriv. da sanzionare. sanzióne, sf. dir
sanzione 'ripulsiva'consiste nella minaccia di una pena da infliggersi dalla pubblica autorità coll'uso della
verso roma. non c'era che da attendere il sequestro, l'inchiesta
una vita travagliata e subì gravi sanzioni da parte delle autorità ecclesiastiche, sia pure
medolla la mia macchina venne presa a sassate da un gruppo di giovani fascisti. erano
della montecatini di donegani. -reazione da parte di singoli o di gruppi sociali
non ponno essere giudicati d'altri che da maggior potestà ecclesiastica, secondo le canoniche
o il non venire la legge mosaica da dio..., o ella si
3. dir. cost. approvazione, da parte del -sovrano, di una proposta
essere dapprima esaminata dalle giunte che saranno da ciascuna camera nominate per i lavori preparatori
i lavori preparatori, discussa ed approvata da una camera, la proposta sarà trasmessa
autorità, sceglievano un amante, riconosciuto da tutti come legittimo, spesso anche dal
tempo, la tragedia è un'azione operata da uomini i quali denno dalla madre natura
lat. sanctio -dnis, nome d'azione da sancire (v. sancire),
edeniana. = deriv. da sanzionista. sanzionista, agg.
altre situazioni in cui si propongono sanzioni da parte delle organizzazioni intemazionali (in partic
organizzazioni intemazionali (in partic., da parte del- l'onu) contro paesi
chiara scelta politica. = deriv. da sanzione. sanzionìstico, agg. (
erano fallite. = deriv. da sanzionista. sanzo, sm.
: la saba è grossa e dura da padire et è ventosa, ma se si
: l'egizio era invasato. spiccava salti da sapaiù. ricascava sui calcagni, rimbalzava
, di origine incerta, ma sicuramente da collegare alla base (forse prelatina)
canale. g. gozzi, i-ii-212: da tutto ciò erano dunque intimoriti, o
di delizie e in conviti. benvenuto da imola volgar., i-357: una notte
, e così subito è castigato quello che da molti è accusato. gioia, 1-i-302
tommaseo, n-18: tra i lasciati da mio zio ritrovai un librettaccio stracciato, di
troppo era grande, che non sapeano da quale spina fosse trafitto il suo cuore.
valle delle donne oggi è nomata / da chi la sa; molte amadriadi alberga /
o con un pron. indefinito seguito da un compì, di argomento. delmino
bastanza della mia bontà e purità, da poi che non ti curi di saperne più
: andavano nella nostra direzione; ma da quelli cui si chiedeva dove fosse la
-unito col compì, diretto seguito da una prop. o da un compì
diretto seguito da una prop. o da un compì, predicativo delfoggetto. f
sapermi lontano dalle cose passate, lontano da certi luoghi, da certe persone, inacessibile
passate, lontano da certi luoghi, da certe persone, inacessibile. pirandello,
2-ii-258: vi dico che non so da chi s'abbia saputo che 'l mio
di difesa, che il velivolo montato da giuseppe miraglia è precipitato in mare e
..., io saprei volentieri da te quale delle tre leggi tu reputi la
: fate riverenza a la signora marchesa da mia parte e salutate tutta la vostra
: fu vero che francesco di ugolinuccio da montemarano venendo da todi, sì me
che francesco di ugolinuccio da montemarano venendo da todi, sì me fé sapere che buonconte
morte, ma fo saper loro che ho da passare gli 80 anni,...
-unito col compì, diretto seguito da un compì, predicativo dell'oggetto.
accesi, avido di sapere, invaso da una curiosità terribile. albertazzi, 822
per gelosia furente di sapere quel che da altri poteva esser saputo, mi misi a
alla scienza speculativa, come attività praticabile da parte di chi alla virtù intellettuale associa
, 10-34: qui ha un valletto che da teneretto è nutricato in mia magione,
il sanno che l'hanno provate. niccolò da correggio, 175: di pari
gli dà retta, ha sempre qualche cosa da dire su quello che sarà. ma
delle contadine... ballano col vestito da sera un po'scollato sulla pelle brunita
usate come inciso). giacomo da lentini, 9: sacciatelo per singa /
, 10-9: oimè misero, essendo da la natura così ornato... e
o morti o disfatti che ben sapessero da chi egli erano assaliti. padula, 336
si fa, si dice. uguccione da lodi, v-154-50: quel ke spende lo
si dice quello il quale si commettesse da un pazzo overo da un putto o da
quale si commettesse da un pazzo overo da un putto o da un'altra persona
da un pazzo overo da un putto o da un'altra persona la quale non abbia
partic. riguardo alla linea di condotta da seguire (in relazione con una prop
opinione su una questione o sulla condotta da tenere; essere sconcertato, disorientato, privo
i denti, cominciò a riguardare se da tomo alcuno ricetto si vedesse, dove la
fare né che si dire. bianco da siena, 119: ruina sentendo, /
comportamento di una persona. tommaso da faenza, xvii-108-61: tutto valore en ella
sappia, che voi sappiate (seguite da una prop. completiva o usate come
il corpo suo l'è tolto / da un demonio. boccaccio, dee.,
mia. crescenzi volgar., 4-23: da sapere è ancora che ogni vino,
. p. cattaneo, cxx-226: è da sapere,... gli uomini
a coricare. casalicchio, 475: avete da sapere che mi sento spasimare da una
avete da sapere che mi sento spasimare da una spina. genovesi, 1-24: tu
, i-23-183: io non ho avuto mai da te niente, / dico niente mai
te niente, / dico niente mai da te di buono, / e però sappi
. per concludere in poco le molte cose da dire e far notabile la più rilevante
, sapete, si sa (seguite da una prop. completiva o usate come inciso
f latini, i-382: davanti e da poi, / sì come savèn noi,
. v.]: il verbo solo da sé può denotare un principio di malumore
, sa? de'dispiaceri che ho avuti da lei. ne son pieno, sai
dio sa, sa il cielo seguite da una prop. completiva o interrogativa indiretta
sento dentro la miseria de'nostri respinti da francia; tenterò, se avremo qualche mezzo
tarchetti, 6-i-134: mi trovavo già da due giorni in arona, e vi attendeva
un amico che doveva giungervi sulla vaporiera da pallanza. sallo iddio come io aveva
sa dove. -chi sa, seguito da una prop. interrogativa o dubitativa:
in loro nuovamente venuta spaventarmi. fausto da longiano, iv-124: amore...
) cinesi, che era una grande fabbrica da ogni punto di vista efficiente e moderna
del tipo se sapessi, sapeste, seguite da una prop. completiva o anche sospensiva
borgese, 6-62: sapessi che ha da sopportare fra le nozze e il funerale
pensa o si vuole o si propone da chi ella sa a firenze. idem,
posso essere a disposizione sua, perché da chi so io non aspetto veramente nulla
. 21. con funzione servile seguito da un inf.: essere in grado
qui ammaestrare di tutte le cose onde da lei sarai dimandato, acciò che sappi
esser saputo uscire del laccio. benvenuto da imola volgar., i-147: non
mazzini, 47-50: insomma, tanto da fare che non ho saputo trovare un
. attenuato e uso pleonastico. giacomo da lentini, 57: quand'om à un
/ cortesemente il dè saper tenire. tommaso da faenza, 1-iv-18: s'e'[
indicare, ecc. s. bernardino da siena, 2-ii-950: saprestime tu dire
ch'eo non saccio contare. bianco da siena, 93: sì grande è quel
ti so, vi so dire seguite da una prop. completiva, per avvalorare
, quan d'ella va da tomo, ella si fa ben sentire.
i-323: ti so dire che menavo colpi da orbi. -mi saprai, mi
suscitato da qualcosa o, viceversa, il fastidio,
micidiali sa d'aspro, non da considerare da pochi, ma in
micidiali sa d'aspro, non da considerare da pochi, ma in ciascheuno luogo
pochi, ma in ciascheuno luogo da temere. machiavelli, 1-i-61: la poca
di forte agrume': locuzione tolta da dante, paradiso, xvii, 117:
contrasto con altri fatti ed idee da altri sostenuti. 28. figur
). mostacci, 151: se da lei parto e in altra inantò / no
pazzia: ma potrebbe non esser esente da errore anche il dar legge di non
anche il baumeister non può dirsi alieno da questo difetto e lo provano soprattutto quei dipinti
con una prop. subord. introdotta da che. arbasino, 3-82: posa
una vivanda o il cibo stesso, seguito da un compì, pred. e con
a man vote e non avendo altro da recare, porteranno due capi d'aglio ed
saporite. imbriani, 6-100: condito da questa salsa ed in tua compagnia,
risultare in un certo modo (seguito da un compì, pred. e con l'
guittone, i-60: s'eo da voi disio cosa alcona, / sento che
xii-131: forse le sapeva male che da quel medesimo muro da cui poco prima
sapeva male che da quel medesimo muro da cui poco prima ella si voleva buttare
d'amore. arrigo testa o giacomo da lentini, 411: poi che tanto
, n. 8. -non sapere da che parte rifarsi o rivolgersi: v
, n. 53. -non sapere da che parte si levi il sole: v
: la stupidità di molte donne conosciute da me mi avean fatto risolvere a non
il solista. dessi, 7-116: da ragazzo era stato uno scavezzacollo. non
, 8-155: guardavo impaziente il negozio da cui renzi doveva uscire, e ogni
, per cui tanto grado le ha da sapere tutta italia: la compilazione,
esser pratico del mondo, non è uomo da essere aggirato, né fatto stare,
a dietro. -sapevamcelo! dissero quelli da capraia: per indicare scherz. che
lei. -sapevamcelo, / disson quei da capraia. tommaseo [s. v.
.]: 'sapevamcelo, disson que'da capraia'o 'sapevamcelo', assoluta- mente,
34. prov. tommaso da faenza, 1-iv-59: non tochi corda chi
, 140: quel c'ha da esser, non si sa. idem,
aov'è, ma nessuno sa dov'ha da andare. ibidem, 203: si
401: le cose vai meglio saperle da due bocche che da una. -la
cose vai meglio saperle da due bocche che da una. -la tua sinistra non sappia
guittone, i-1-13: cierto vostra richiesta è da pregiare, pensando unde si move:
/ della mappa del mondo. fausto da longiano, iv-63: non fecero meno
conoscer fissi / dal saper primo, da colui che a tutto / in cielo
vuol dire essere dal padre, procedere da lui, come dice s. agostino,
molto sapere e intelligenza stati fatti in antico da que'grandi architetti al principio della fabbrica
che si part'e alunga fa savere / da loco ove possa essere affannato / e
del provenz. saber). giacomo da lentini o guido delle colonne, 404:
a vui lo mando per determinare. dante da maiano, i2oa- 2: tre
e mal digerito e rubato in gran parte da vari dizionari di questi paesi di qua
od i letterati viventi menassero quella vita da sé, trincerata in casa ed un
alle molte e pubbliche dimostrazioni d'amicizia da me dategli durante il suo soggiorno in
sapevole che non cercavano che di uscir da quello intrigo che con onore.
., 6-481: se tu si preso da li primi anni e ancora cresciando,
, competente, buon conoscitore. dino da firenze [tommaseo]: non mi sarei
lioni. = agg. verb. da sapere1. sapevolménte, aw.
. ant. sapientemente. fausto da longiano, 4-iii-53: da che s'intende
fausto da longiano, 4-iii-53: da che s'intende gli uomini in vita
del gusto. = deriv. da sapido. sapidità, sf.
impressioni odorose e sapide sono alquanto diverse da quelle degli altri sensi specifici.
come espressione paretimologica). girolamo da siena, ii-9: lo settimo è dono
sapore. = lat. sapìdus, da sapere 'avere sapore'(v. sapere1)
non solamente dagli uomini, ma eziandio da apolline, il uale gli antichi
dante, conv., iii-xi-4: dinanzi da costui [pitagora] erano chiamati li
babilonia: « allorché tu mangi, porgi da mangiare a'cani anche se dovessero morsicarti
-in partic.: ben addestrato, composto da veterani (un esercito).
nella scuola di fulda già istituita sapientemente da bonifazio. giordani, ii-49: sapiente-
, oltre l'altre cose che furono da loro sapientissimamente instituite. -con astuzia
a queste cose l'essere state create da dio, se non stavano sotto il suo
di profondità. = deriv. da sapiente1. sapientéssa, sf.
condita di sapore di virtù. domenico da montecchiello, 2-92: la sa- pienzia
sopra la mente, quando la mente da tutte le altre cose ispartendosi poscia anche
epicuro non fu d'offesa la dottrina da lui secondo la ragione intesa et insegnata,
;... non molto lungi da lui tragitta zenone con gli stoici.
a. f. doni, 4-6: da indi in poi con diligenza grandissima procurò
l'intelligenza delle oscure leggi di popoli da noi e per religione e per
sa- ienza della gentilità, dovette incominciare da una meta- sica, non ragionata ed
è figliola de la sperienzia. fausto da longiano, iv-233: la sapienza,
questa dottrina del mondo, se si ha da chiamar sapienza, e sapienza terrena,
sessuale in atteggiamenti apparentemente casti e accettabili da tutti. p. farné [in civiltà
11-ii- 71: altri forse, sollevandosi da la mistica teologia de'gentili e lasciando
lo sapore delle divine consolazioni. domenico da montecchiello, 2-55: questa è quella
tutta la trinità e per divina infusione da dio donata a'fedeli, per la quale
cantica e sapienzia in compagnia; / da poi l'ecclesiastico si pone: / e
religiosa femminile istituita nel 1703 a poitaers da san luigi maria grignion de montfort e
, varchi, v-161: messer agostino da sessa, essendo una mattina, quando
sapienza. pirandello, 7-609: torno da roma... ove i miei
= lat. sapientìa, deriv. da sapiens -èntis (v. sapiente1).
, 8-1-207: i sapienziali, cioè scritti da saggi e santi uomini sono cinque:
(eccl.) sapientialis, deriv. da sapientìa (v. sapienza).
caduca felicità. = deriv. da sapienza, n. 9.
così via. = deriv. da sapienza. sapienzuto, agg. ant
per accreditarsi sapienzuti. = deriv. da sapienza. sapìgidi, sm. plur
iesù cristo. = nome d'azione da sapere. sapina (sappina),
saponaria, o albero del sapone (da cui si ricava il grasso o olio di
si estrae dai suoi semi un olio buono da ardere. il sapindo commestibile ('sapindus
esculenta') del brasile dà frutti buoni da mangiare. ungaretti, ix-35: come dovunque
anno era podestà di firenze messer castellano da cafferi, uomo sapio e pieno di
quale abbe nome filippo buono. domenico da prato, lxxxviii- i-573: è più
delecta volere sapì omini dappresso e volere da quilli consiglio che per lo suo bon sentemento
tradimento. = nome d'agente da sapere. sapiuto, v.
con formaldeide. = comp. da sapo [ne] e [acido]
idrolisi dalle saponine. = comp. da sapo [nina \ e genina (v
giacché la sua qualità viscosa e saponacea dipende da un sapone acido, il quale leva
un sapore). -anche sostanti maironi da ponte, 1-iii-73: il sapore [dell'
èrcole farnese. = deriv. da sapone1. saponàio (ant. e
verucci, 1-30: bisogna il sapone da lavar prima i panni; però potreste
prima i panni; però potreste vestirvi da saponaro e passarete di qua gridando;
gilettaie, asolaie. = deriv. da sapone1-, cfr. lat. mediev.
del sedere. = denom. da saponet; cfr.: condaghi sardi,
idrolisi acida. = deriv. da saponar [ina \. saponària,
europa meridionale che cresce in luoghi rocciosi da maggio ad agosto e ha fiori rosa
, tal volta, non diverso / da un velluto di coltre funeraria. bernari,
pianta perenne (lychnis chalcedonica) caratterizzata da fiori rossi, rosa o bianchi raccolti
saponarina, sf. chim. glucoside costituito da glucosio e saponaretina che si estrae dalle
saponaria officinalis. = deriv. da saponaria. saponàrio (ant. saponaro
, 1-4-46: terra saponara de'mori, da essi sotto nome di sapon celeste adoprata
quest'arte nelle valli bergamasche, favorita da acque perenni e da eccellenti banchi di
bergamasche, favorita da acque perenni e da eccellenti banchi di saponaria. =
e glicerina. = deriv. da sapone. saponata (ant.
le otto volte per tutto il tempo da che incominciai a radermi la barba, per
, 8-390: mastro titta era andato da canali a radergli la barba, allorché
di velluto rosso a tre tagli, da stola dogale, sfregandolo forte, una
intorno alla bocca del cavallo, provocata da un'abbondante salivazione. pirandello, 7-438
saponata, che gn dà un aspetto da leone che ha molte preoccupazioni in famiglia.
e refrigeranti sono soprattutto usate come oli da taglio nella rifinitura di un pezzo meccanico
varie forme e di dimensioni tali da renderlo ma neggevole.
pugla a ser luca nani mila xx da savon a lo pexo de venexia,.
vincenzo maria di s. caterina da siena, 129: li diede alcune radici
s'ha vender per sapa / sapon da seta stemperato in ranno. / -andiam
5. locuz. - avere il sapone da qualcuno: farsi corrompere con denaro.
lippi, 6-20: egli, che da essa ebbe il sapone, i..
di far breccia in questa rocca, / da pratico ricorsi all'invenzione / e tentai
: temo che la mia opera non abbia da far verificare in me il proverbio di
e non era nepf f ure da gran meraviglia che il sapone lo avesse mangiato
di origine celtica o germ. (da * saipo; cfr. ted. seife
dell'apostolo. = deriv. da sapere1. saponèa, v.
angoli delle strade. = deriv. da sapone \ saponétta (region.
cu raderla. mazzini, 45-150: da una delle tante tue modiste comprami,
barroccini cariche di tessuti dozzinali, saponette da serve e reggipetti, assiepati intorno alle
portasapone. 2. antico orologio da tasca con tre calotte. pascarella,
buoni e perfetti / camo- valeschi, da crepar nel mezzo. b. pino,
m pezze di levante, in acqua da tirar la pelle, in saponetti per
saponetti per la testa, in tanaglietta da pelar ciglie e tante altre cose che
se poi sarà un fabbricante di tele da vele, di rasoi o di saponetti di
faccia che pareva intagliata in un saponétto da barbiere, color di rosa.
. albero del sapone. luca da caltanissetta, 167: nel ritorno per enchus
saponetti. = deriv. da sapone1. sapònico, agg.
cogli alcali. = deriv. da sapon [ina]. saponièra
prodotti detergenti... e di creme da barba. saponièro, agg.
. = voce dotta, comp. da sapone1 e dal tema del lat. ferre
). = agg. verb. da saponificare. saponificare, tr.
più acidi grassi. = comp. da sapone1 e dal tema del lat. facère
[16-xii-1948], 5: fu presa da un certo spavento quando seppe che leon
correggio. = nome d'agente da saponificare. saponificazióne, sf.
chim. idrolisi alcalina dei grassi naturali da cui si ottengono i sali alcalini degli
sale ad acido grasso detto 'sapone', da una parte, e in un corpo particolare
cadaveri. = nome d'azione da saponificare. saponifìcio, sm. stabilimento
nelle vicinanze. = comp. da sapone1 e dal tema del lat. facère
. 2). = deriv. da sapon [aria], in quanto dalla
la sienite pallida. = deriv. da saponei; cfr. fr. pierre à
savon. saponóso, agg. costituito da sapone disciolto in acqua (la schiuma
zacaro modificato. = deriv. da saporare. saporanza, sf.
conoscenza. s. carlo da sezze, iii-299: il dilettevole suono della
porzione dell'anima. = deriv. da saporare. saporare (savorare)
soavi. papini, 28-187: ho visto da me che la prosa dei trecentisti è
la prosa dei trecentisti è meglio saporata da qualche villano... che da
da qualche villano... che da certi impecoriti postillatori di bellurie. c.
.. le belliferanti sofonisbe saporar del cristo da portarsene in cuore la vera croce.
, 4-8: sapienza si è detta da sapere e da savorare, che quando
: sapienza si è detta da sapere e da savorare, che quando l'uomo riceve
. scarlatti, lxxxviii-ii-585: s'io gustai da prima il mele, / ora il
una conoscenza superiore. s. bernardino da siena, 2-i-91: ella domandò d'una
4. ant. estinguere. fusone da gubbio, 90: siccome spesse volte aviene
= lat. tardo saporare, denom. da sapor -dris (v. sapore).
altro. = nome d'azione da saporare. sapóre (ant
del gorgozzole, e non si conduca da questo in giù dove sol s'empie
può comprendere dal sapore che si sente da quel poco di grasso che resta nel
una volta in vita, avevano mangiato cibi da signori. quasimodo, 1-46: qui
cie savore. boccaccio, vtii-2-17: percossa da moisè con la verga una pietra,
la quale è gran tesoro, / da for sì pare aspreza, e dentro è
tutte en mia bevolca- ria. benuccio da orvieto, lxxxviii-ii-765: gustate lor savori,
significazion della loro maturità dimostrano. bono da ferrara volgar., 241: per il
vicini / il mortaio e 'l pestel da far savore. l. bellini, 6-118
più tosto il poco e saporito ne è da elegere da cui prudentemente si consiglia.
poco e saporito ne è da elegere da cui prudentemente si consiglia. roseo, ii-12
. calvino, 1-349: s'accorse che da un po'di tempo questa vita per
: e nondimeno non è dubio che da prima fu del sapore d'amaro trasportato al
nel caldo ricordo. -suggestione suscitata da un luogo, da un particolare momento
-suggestione suscitata da un luogo, da un particolare momento della giornata o della
momento della giornata o della stagione o da una festa (e anche la capacità di
barilli, 7-51: piazza termini afflitta da trentaquattro gradi di calore... e
o impressione che nasce in chi ascolta da un'opinione o da una convinzione espresse con
in chi ascolta da un'opinione o da una convinzione espresse con chiarezza, con
8-1135: tante volte tu sentisti dire da me: « lo zio canonico! »
. muratori, 9-107: questo è da dire un ingrediente universale, che dà buon
so qual cortigiana eleganza di cui la sparse da per tutto. tommaseo, 11-224:
questo quadretto fu ricoperto tutto e ridipinto da un bravo pittore che veramente ha del sapore
mena il piciolletto albosciel mio. andrea da pisa, 265: un vostro amico con
savore, e quelle più comenda. benvenuto da imola volgar., 1-2: la
, 22-57: i 'tipi'presi a modello da viola sono troppi; e la pluralità
di quell'opera, le quali, essendo da altri state raccolte insieme, non fa
esse il sapor d'una lingua si distingue da quel dell'altra. cesarotti, 1-i-158
propri di ciascheduna che non possono trasportarsi da quella a questa senza snaturarla e corromperla.
intorno a roma, d'un rude italiano da vecchio libro, di reminiscenze latine,
cinomo e il longobardi negli altri esempi da loro addotti. g. gozzi, i-9-14
e gagliardo sempre più e ha viso da durare finché ci sarà sapore di buone
il vero sapere non va mai disgiunto da un sano sapore nella letteratura e nelle
, volendo possibilmente espurgare la nostra città da tutto ciò che aver potesse ancora qualche
gradevole una persona). giacomo da lentini, 11: tanti son li amatori
, 1-iii-39: in quella scuola si ha da cercare con ogni maggiore studio il vero
48: -hai tu forse buone nuove da darmi? - nuove di mezo sapore.
arreca pene, afflizioni. tommaso da faenza, xvii-108-5: spesso di gioia nascie
interessarsene minimamente. s. bernardino da siena, 2-ii-1320: mentre che una
e il saporétto. s. bernardino da siena, 1084: ti bisogna d'avere
tu ti dirizi in dio. vincenzo da rimini, lxxxlv-84: po'dopo lei venia
dal lat. sapor -dris, deriv. da sapere 'avere sapore'(v.
n'andò ratto. = deriv. da sapore. saporévole (savorévile)
di pacie. = deriv. da sapore. saporézza (savorézza)
altro voglio amare se non lui, da che di lui abbo avuta savorézza.
avuta savorézza. = deriv. da sapore. saporìa (savorìa),
ongne savorìa. = deriv. da sapore. saporìfico, agg.
. = voce dotta, comp. da sapore e dal tema del lat. facère
d'agresta. = deriv. da sapore. saporimetrìa, sf.
misurazione dell'intensità di stimolazione del gusto da parte di un composto chimico puro.
= voce dotta, comp. da sapore e dal gr. (aé-rpov 'misura'
cinnamomo. = deriv. da sapore. saporire (savoriré)
si dà morso. = denom. da sapore. saporisterìa, sf. letter
corriere o staffetta. = deriv. da sapore. saporita, sf.
di rinascenza. = deriv. da sapore. saporitaménte, aw. (
, 1-64: quando lo spirito è separato da questa nostra camaccia, per essere cosa
, 2-54: la donna ha cavato da un paniere le provviste e le ha distribuite
poritamente... -in modo da conferire un gusto, un sapore più
in italia con ingiustizia e con ingratitudine da quelli che ne godono i frutti: se
biasima leggiadramente e saporitamente quel ch'è da riprendere. ghirardi, 72: andiamo
, i-53: non vi essendo per raphaello da urbino gituto dar luogo alla venerina marmorea
vallaro, che succhio io mi sprema da l'acute saporitezze del vostro dire.
il vi direi. = deriv. da saporito. saporito (ant. saorito
. bardolini, 16-242: c'era, da mangiare, lenticchie saporite col sugo dello
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 109: li cibi erano
che non si udì mai sì soave né da rondine, né da rosignuolo, né
sì soave né da rondine, né da rosignuolo, né da cigno anche dell'età
rondine, né da rosignuolo, né da cigno anche dell'età mia. lucini
piacevole e bello d'aspetto, tanto da suscitare il desiderio sessuale. -in senso
valendo niuna bona parola né excusazione usata da me, fu opportuno ne sequisse il
in dolce amore verso ricciardo, tenerissimamente da quel giorno innanzi l'amò. bandello
circonstanti esser tenuta e gustata la risposta da clarice porta ad alessandro quanto meno era da
da clarice porta ad alessandro quanto meno era da verun d'essi tale aspettata. vita
per alquanti giorni e non sapea staccarsi da lui, tanto gli parea saporita quella conversazione
, nel taschino dei calzoni un coltellaccio da serrare. -esoso (un conto
(1-iv-729): di gran lunga è da elegger più tosto il poco e saporito
che atendessè, con a'fazón nu da le vile, a magnare de bon pan
, di un vivo e di un saporito da contraporre a qualsivoglia lingua.
vorreste voi fare? -vorrei aver auttontà da trattarla da buona moglie. l.
voi fare? -vorrei aver auttontà da trattarla da buona moglie. l. pascoli,
lepidezza. = deriv. da sapore. saporosaménte (disus.
.. dimostra la lor secchezza. da porto, 1-73: quivi le belle
solidità senza pari. = deriv. da saporoso. saporóso (ant.
corno / è saporoso nel gustare. pietro da bascapè, v-188-88: el è un
nettare con sete ogne ruscello. folgore da san gimignano, xxxv-ii- 411:
il mare: l'effetto, fino da quando, appena usciti dalla stazione, ella
ventilata dal saporoso respiro! -seguito da un compì, di specificazione che indica
. non diedero importanza ai fumi che da alcune torri si sperdevano per fari a
. che procura un vivo godimento tanto da appagare pienamente i sensi e l'animo (
uomo si pensa di sapere. monaldo da sofena, xvli-194-49: ciò che dà martire
crede mai l'uomo partire. dante da maiano, 20: la fina gioi'
8-136: 1 piaceri che si piglian da giovine son saporosi e son buoni innanzi
- in un ossimoro. giovanni da samminiato [petrarca], i-276: bene
sostegno spirituale per i fedeli. antonio da ferrara, 48: frutto soave, frutto
colloquio con lo zaldini durante il tragitto da laveno a cerro; pregustava le saporose novelle
saporose novelle che questi gli avrebbe recate da milano. c. e. gadda,
e cristallino. = comp. da sapo [genina \ e [naftalina (
tossicità. = comp. da sapo [nina \ e tossina (v
superavano i 3000. = deriv. da s. a. p., sigla
. dal gr. van ^ 'putrido'e da col la1 (v.
. medie. disus. malattia provocata da tossine liberate da germi saprobi provenienti da
disus. malattia provocata da tossine liberate da germi saprobi provenienti da tessuti in decomposizione
da tossine liberate da germi saprobi provenienti da tessuti in decomposizione, che si manifesta
in decomposizione. = deriv. da saprofago. sapròfago, agg.
in decomposizione. = deriv. da saprofilo. sapròfilo, agg. biol
biol. che si procura sostanze nutritive da animali e piante morte o da sostanze
sostanze nutritive da animali e piante morte o da sostanze organiche in decomposizione (un organismo
erbacee sia arboree. = deriv. da saprofita. saprofìtico, agg.
un organismo saprofita. = deriv. da saprofita-, voce registr. dal d.
e funghi, si procurano il nutrimento da sostanze organiche in decomposizione.
in decomposizione. = deriv. da saprofita-, voce registr. dal d.
). = deriv. da saprogeno-, è voce registr. dal d
presente posta fra le artrodiee, stabilito da neese e wiegmann, che sembra lo stesso
delle muscidee nell'ordine de'ditteri, stabilito da faller colla 'tephritis flava'di latreille,
geol. sapropelite. = denv. da sapropelite]; è voce attestata dal d
un organismo). = deriv. da sapropel. sapropelite, sf. geol
. biol. parte di plancton formata da organismi morti e da sostanze organiche in
di plancton formata da organismi morti e da sostanze organiche in decomposizione.
. va. -pó «; 'putrido'e da plancton (v.).
: la saputa di queste cose secrete da parmenone e da filotis non opera nulla in
di queste cose secrete da parmenone e da filotis non opera nulla in questa commedia
degne di sua saputa, non aspettino da me un lungo discorso. lubrano, 2-340
: con la conoscenza di un fatto da parte di qualcuno; con sua informazione
. faldella, iii-122: la festa da ballo era solito a farla lo stesso prevosto
per conoscenza diretta; per averlo saputo da fonte certa. pallavicino, i-785:
senza sua saputa o contro l'indirizzo da esso approvato. -senza consapevolezza.
marco cicerone tutte le cose del mondo da oppenioni et instituzioni essere occupate.
attribuzioni strampalate seguite, qua e là, da qualche commento o da una serie di
e là, da qualche commento o da una serie di punti esclamativi o da un
o da una serie di punti esclamativi o da un 'errata corrige', scritti a lapis
un 'errata corrige', scritti a lapis da qualche visitatore saputello. -sostant.
forteguerri, o-i: udito ho dir da certi saputelli, / che dàn di naso
i saputelli dicono che fu schiaffata lì da non so che bernabò visconti, per tenere
2. che si dà arie da persona esperta pur essendo ancora un ragazzo